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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Marzo 2015
NUOVA FASE IN VENETO PER “SMART SPECIALISATION”: GIOVEDI’ ULTIMO INCONTRO A ROVIGO  
 
Venezia, 18 marzo 2015 - La “Specializzazione Intelligente” (Smart Specialisation) è una strategia richiesta dagli obiettivi posti da Europa 2020 al fine di raggiungere una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva. La Regione del Veneto ha da tempo avviato il processo per la definizione della propria “strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente”, attraverso un percorso condiviso con istituzioni pubbliche e private, il mondo delle imprese e della ricerca, la società civile. Si apre ora una nuova fase di confronto e rielaborazione che prevede l’organizzazione di incontri pubblici e la diffusione di questionari da compilare e trasmettere online entro il 31 marzo per raccogliere informazioni per un ulteriore approfondimento sulle scelte operate. I questionari sono quattro, uno per ogni tipologia di soggetto coinvolto (attori economici, della ricerca, rappresentanti della società civile e delle istituzioni pubbliche). Giovedì 19 marzo è invece in programma l’ultimo degli incontri, organizzati per ambiti provinciali, alle ore 17.30, presso il Salone del Grano della Camera di Commercio a Rovigo (Piazza Garibaldi, 6), e rivolto a tutti gli stakeholders territoriali pubblici e privati della provincia polesana per condividere e definire i risultati di questo processo. L’assessore veneto Isi Coppola presenterà la strategia e le azioni della Regione in tema di sviluppo economico, ricerca e innovazione.  
   
   
A SCUOLA D´EUROPA: TORNA L´ALPEUREGIO SUMMER SCHOOL SI SVOLGERÀ DAL 22 GIUGNO AL 2 LUGLIO A BRUXELLES  
 
Trento, 18 marzo 2015 - Approfondire il funzionamento delle istituzioni europee ed i contenuti delle politiche più significative portate avanti dall’Unione europea. Questo l’obiettivo di Alpeuregio Summer School, un’iniziativa formativa, giunta alla quinta edizione, organizzata dall’Ufficio di Rappresentanza comune a Bruxelles della Regione Europea Tirolo – Alto Adige – Trentino. La Giunta provinciale, su proposta del presidente Ugo Rossi, ha approvato la delibera con cui vengono stabilite le modalità organizzative ed i criteri di ammissione e selezione dei candidati. I partecipanti saranno 30, scelti in base ad un’apposita selezione e suddivisi equamente fra i tre territori. "Il processo di integrazione europea - ha detto il presidente Rossi commentando l´iniziativa - richiede ormai da tempo la definizione di itinerari formativi specifici, orientati a promuovere figure professionali idonee a rappresentare, a livello europeo, le istanze del sistema locale". Al fine di ampliare le opportunità formative degli studenti trentini e scoprire e valorizzare giovani talenti, la Provincia autonoma di Trento, insieme al Land Tirol e alla Provincia autonoma di Bolzano, organizza anche quest’anno l’Alpeuregio Summer School. L’iniziativa, nata nel 2011, è il risultato della consolidata collaborazione tra gli uffici dei tre enti che dal 1995 dispongono di una Rappresentanza comune presso l’Unione europea a Bruxelles. L’alpeuregio Summer School si rivolge a 30 giovani provenienti dai tre territori, interessati a consolidare le loro conoscenze su temi di interesse europeo ed entrare in contatto con le Istituzioni dell’Unione europea. Il corso si svolgerà dal 22 giugno al 2 luglio 2015 presso la Rappresentanza della regione europea Tirolo-alto Adige-trentino e si articola in una serie di lezioni frontali, tenute in lingua inglese da funzionari di specifica esperienza e competenza, provenienti prevalentemente dalle istituzioni europee. Le lezioni affronteranno temi quali l’integrazione europea, l’organizzazione, le funzioni e le procedure di decisione delle istituzioni e le principali politiche dell’Unione europea. Verrà offerta, inoltre, una panoramica sulle all’attività di lobbying a livello Ue, nonché sulle modalità di accesso e le opportunità di impiego presso le istituzioni dell’Unione europea. Accanto alle lezioni frontali, sono previste alcune visite ed incontri con i funzionari e i rappresentati di organizzazioni europee e internazionali. Si tratta di un’occasione di particolare interesse per coloro che ambiscono a intraprendere una carriera a livello europeo e desiderano prendere contatto con la realtà di Bruxelles. L’alpeuregio Summer School riserva 10 posti ai giovani trentini che non hanno superato i 30 anni di età e che sono in possesso di almeno una laurea triennale. Per consentire un attivo coinvolgimento durante le lezioni, è richiesta la padronanza della lingua inglese. Coloro che sono interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione al Servizio Europa della Provincia, entro il 15 aprile 2015. La partecipazione al corso è gratuita, mentre viaggio e soggiorno sono a carico dei partecipanti. La Provincia si farà carico di un rimborso spese forfettario di 300 euro. Al termine del percorso formativo verrà consegnato un attestato di partecipazione. Www.alpeuregio.org  
   
   
PORTE APERTE ALL´UNIVERSITÀ DELLA VALLE D´AOSTA  
 
 Aosta, 18 marzo 2015 - L´università della Valle d´Aosta ha presentato la propria offerta formativa per l´anno accademico 2015/16 nel corso dell´evento Universovda, svoltosi martedì 17 marzo. Saranno attivati corsi di laurea in Scienze e tecnologie psicologiche, Scienze dell´economia e della gestione aziendale, Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Lingue e comunicazione per l´impresa e il turismo. L´ateneo ha, secondo il suo Rettore, due atout. Fabrizio Cassella, Rettore dell´Università della Valle d´Aosta - L´ateneo ha due atout: lingue e innovazione digitale. Lingue lo è sempre stato: grazie anche al corso con il doppio diploma francese che si accrescerà, il prossimo anno, dello sviluppo magistrale. Innovazione digitale è entrata nel corso di laurea di Scienze politiche, trasformandolo completamente e diventando una cifra della nostra Università. Per favorire l´accesso allo studio universitario da parte dei giovani Valdostani, l´Amministrazione regionale attiverà una serie di aiuti. Emily Rini - Assessore regionale all´istruzione e cultura - La Regione, innanzitutto, vuole garantire la qualità di accesso al diritto di studio a tutti i ragazzi. Quindi il diritto allo studio è un diritto e noi sentiamo forte l’esigenza di affermarlo e continueremo - nonostante il momento di difficoltà - a mettere in campo tutti quelli che sono gli aiuti necessari per permettere ai ragazzi di concludere il proprio percorso formativo. Per se stessi ma anche per la comunità. L´università della Valle d´Aosta si muove nel senso della continuità e dell´innovazione. Augusto Rollandin, Presidente della Regione e Presidente dell´Università della Valle d´Aosta - Ci sono oggi da presentare ai ragazzi tutti i corsi che continuano, quelli che vengono modificati o integrati, come quelli di lingue, con la possibilità di avere un futuro in qualche modo collegato anche con Chambéry, quindi con una possibilità di avere degli scambi importanti. Dunque, diamo ai giovani delle opportunità che gli permettano di fare delle scelte oculate. Presente alla giornata di orientamento - alla quale hanno preso parte oltre 200 studenti di scuola secondaria superiore, per il 50% Valdostani e per la restante parte provenienti da Biella, Caluso, Trieste, Reggio Emilia - anche il Politecnico di Torino, che non si limita a proporre a Verrès il corso di laurea in Ingegneria informatica. Marcello Chiaberge, responsabile della didattica nella sede di Verrès del Politecnico di Torino - Sarà possibile seguire il primo anno di tutti i corsi di ingegneria del Politecnico di Torino. Questo perché il primo anno di ingegneria è uguale per tutti i corsi e, quindi, questo è sicuramente uno degli aspetti interessanti. Gli studenti possono iscriversi e avere la possibilità di conoscere il Politecnico e capire cosa significa studiare ingegneria per poi potersi eventualmente spostare su altri corsi di laurea più affini seguendo, però, le stesse materie durante il primo anno.  
   
   
DOTE MERITO, MARONI HA PREMIATO STUDENTI PIÙ MERITEVOLI  
 
Milano, 18 marzo 2015 - "Questo non è un regalo per indurvi a studiare, perché già lo fate con ottimi risultati, ma un riconoscimento per l´impegno che ci avete messo. La Regione Lombardia riconosce il merito e vuole premiare chi si impegna, chi dà il meglio per se e per gli altri". Lo ha detto il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che insieme agli assessori Antonio Rossi (Sport e Politiche per i giovani) e Valentina Aprea (Istruzione, Formazione e Lavoro), ha premiato gli studenti beneficiari della ´Dote Merito´ a seguito degli esiti dell´anno scolastico e formativo 2013/2014. Radici E Futuro - Ai ragazzi il Governatore ha ricordato l´impegno promosso dalla sua Giunta nel valorizzare le eccellenze della Lombardia. "Una terra antica - ha sottolineato - quanto il nostro simbolo, la Rosa Camuna, antica migliaia di anni. Un territorio con radici profonde, che però guarda al domani. Fra un mese e mezzo - ha osservato - si apre Expo che ha un tema importante ´Nutrire il Pianeta, energia per la vita´. Il motto di Regione Lombardia all´esposizione è ´Nutrire il futuro´, perché vogliamo essere all´avanguardia da tutti i punti di vista con tutte le nostre numerose eccellenze. Abbiamo tanti giovani di talento e su questi vogliamo continuare a investire". I Beneficiari - Sono beneficiari della Dote Merito 125 studenti che hanno ottenuto il massimo dei voti al termine dei loro percorsi di studi. A questi studenti è stato assegnato un voucher di importo diversificato per sostenere esperienze di approfondimento con viaggi di studio anche all´estero, di importo variabile tra i 1.000 e i 2.000 euro. Il finanziamento regionale utile a sostenere i voucher di questi 125 studenti è pari a 197.500 euro. Anche Classi Terze E Quarte - Sono inoltre risultati beneficiari della ´Dote Merito´ 1.162 studenti delle classi terze e quarte dei percorsi di istruzione quinquennali che hanno avuto una media finale di voti pari o superiore al nove. Questi studenti hanno ricevuto un buono servizi di 500 euro per l´acquisto di materiale didattico o di dotazioni tecnologiche. La spesa sostenuta dalla Regione per erogare il voucher di 500 euro ai 1.162 studenti di terza e quarta è stata di 581.000 euro.  
   
   
IDEE DI FUTURO: I PROGETTI DEGLI STUDENTI DI 16 SCUOLE FRIULANE  
 
Udine, 18 marzo 2015 -C’è una scuola che sta studiando la nascita di una start up che produca rilevatori di Co2 per gli ambienti più frequentati o per le abitazioni e un istituto che pensa alla realizzazione di un nuovo modello di mircoeolico più adatto al territorio regionale, più efficiente e meno impattante. C’è chi sta cercando di disegnare un sistema anti-collisione per veicoli in grado di far fronte anche all’errore umano e chi vuole creare la “cucina solare” portatile, da potersi facilmente utilizzare in zone del mondo svantaggiate. Altre scuole pensano a nuove vie per il turismo e l’agroalimentare – un originalissimo street food rigorosamente friulano – o per la storia della regione, altre ancora a innovativi modelli di crescita o a casi concreti come il recupero della zona dell’ex birreria Dormisch, per creare un’area per i giovani, con tanto di laboratori scientifici, sessioni interattive, e pure sale lettura, per l’arte o per la produzione musicale. Sono solo alcuni dei “progetti di futuro” che 16 istituti superiori di tutta la provincia stanno realizzando in questi mesi, con il sostegno della Regione, nell’ambito del percorso ideato e coordinato dal Friuli Future Forum della Camera di Commercio. Che ha voluto, alla fine dello scorso anno, aprire una linea progettuale di Fff espressamente riservata ai giovani e agli studenti, «ossia a chi popolerà davvero quel futuro su cui noi adulti abbiamo avviato questa iniziativa», spiega il project manager di Fff, Renato Quaglia, che ha moderato un incontro operativo in cui insegnanti, dirigenti scolastici e una rappresentanza degli studenti coinvolti hanno presentato i progetti ora in piena fase di realizzazione – saranno completati e presentati ufficialmente in maggio – all’assessore regionale alle politiche giovanili Loredana Panariti. La Regione, sul percorso promosso da Fff, ha deciso di stanziare un contributo destinato direttamente alle scuole per realizzare le loro “idee di futuro”. Idee che, come si è visto, hanno risvolti e realizzazioni più che pratici. Le 16 scuole coinvolte hanno come capofila l’Educandato statale Collegio “Uccellis", che sta portando avanti “Udine nella dimensione europea: misure per la crescita”. Le altre scuole sono: Isis Mattei, Latisana; Liceo Scientifico Marinelli, Udine; Isis Manzini, San Daniele; Liceo Scientifico Copernico, Udine; Isis Linussio, Tolmezzo; Itc Zanon, Udine; Isis Marchetti e Magrini Gemona; Isis Malignani, Udine; Itcg Marinoni Udine; Isis della Bassa friulana; Ipsia Ceconi, Udine; Isis d’Aronco, Gemona Itis Solari, Tolmezzo; Liceo Percoto, Udine; Isis Stringher, Udine.  
   
   
MOVE 2015, OPPORTUNITA´ PER L´EUROPA  
 
Trento, 18 marzo 2015 - "Trentino trilingue": 280 giovani potranno fare immersione linguistica e tirocinio professionale in Europa. La Giunta provinciale ha fatto il punto sul progetto Move 2015 “Formazione e mobilità all´estero dei diplomati/qualificati e laureati trentini”, che potrà contare su un finanziamento pari a 891.000 euro. I percorsi sono rivolti a ragazzi che hanno terminato il secondo ciclo di formazione e istruzione (qualificati o diplomati) oppure il percorso di studi universitari. Con questa decisione si vuole dare continuità all´iniziativa che, nell´edizione 2014, ha riscontrato un numero elevato di richieste (609 richiedenti a fronte di 292 assegnatari). Il progetto prevede percorsi di full immersion linguistica e di tirocino professionale all´estero per i giovani residenti in Trentino.il progetto Move offrirà a 280 giovani trentini, per l´anno 2015, la possibilità di partecipare ad esperienze di full immersion linguistica e di tirocinio professionale presso paesi dell´Unione Europea, in particolare di lingua inglese tedesca e spagnola. Tali opportunità di mobilità all´estero sono realizzate dalla Provincia autonoma di Trento con il cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo. Il progetto è finalizzato allo sviluppo di competenze utili alla costruzione del percorso esperienziale, formativo e professionale personale, con lo scopo di favorire l´internazionalizzazione e l´apertura del tessuto produttivo provinciale per sostenere l´occupabilità e le transizioni in contesti organizzativi sempre più contraddistinti da dinamiche di internazionalizzazione e innovazione tecnologica. Si tratta di esperienze che rappresentano un tassello di quello che è conosciuto come progetto "Trentino trilingue" adottato dalla Giunta provinciale nel novembre 2014 e che viene sviluppato attraverso il programma del Fondo Sociale europea (programmazione 2014 -2020). In tal senso il progetto, realizzato con il coordinamento del Dipartimento della Conoscenza, vuole offrire l’opportunità alla popolazione trentina di specializzarsi nelle lingue straniere avvicinandosi in questo ambito agli standard europei. In questo caso l´iniziativa è rivolta a giovani diplomati e laureati, ma tra poco saranno attivate altre opportunità per i giovani dei percorsi scolastici, per i docenti, ma anche per altre fasce di popolazione.  
   
   
PROTEZIONE CIVILE: PANONTIN, "VIA" AI CAMPI SCUOLA PER SCUOLE SUPERIORI  
 
Trieste, 18 marzo 2015 - Si rinnova anche quest´anno l´appuntamento con i Campi Scuola di orientamento al volontariato di Protezione civile rivolti agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutta la regione. Lo ha annunciato l´assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, specificando che, nell´anno scolastico in corso, ci saranno tre sessioni di campi scuola, la prima delle quali si svolgerà dal 22 al 28 marzo, la seconda dal 12 al 18 e la terza dal 19 al 25 aprile. "Dato il buon esito delle edizioni precedenti dei Campi Scuola, confidiamo - ha osservato l´assessore - che anche quest´anno possano riscuotere particolare successo". Gli studenti potranno alloggiare con pensione completa nelle strutture messe a disposizione dall´organizzazione e cimentarsi nella simulazione delle principali attività di Protezione civile. Inoltre, ogni turno effettuerà delle uscite nei campi di prova dislocati nel territorio regionale, ad esempio a Montereale Valcellina, a Tolmezzo e a Doberdò del Lago: si tratta di uscite i cui costi di trasporto saranno a carico della Protezione civile. "I Campi scuola rappresentano un momento formativo importante per avvicinare i ragazzi non solo alla Protezione civile in sé, ma in generale all´intero Sistema integrato regionale di Protezione civile" ha concluso l´assessore Panontin.  
   
   
CHE FINE HA FATTO LA GIORNATA EUROPEA DEI GENITORI E DELLA SCUOLA?  
 
Firenze, 18 marzo 2015 - La scarsa attenzione del Ministero per i genitori si riconferma con la Xiii Giornata Europea dei Genitori e della Scuola, che da ottobre, quando doveva essere celebrata, è slittata a febbraio, poi è stata rinviata causa maltempo e adesso rischia di passare definitivamente in cavalleria. Non che la manifestazione prevista a febbraio fosse di una qualche utilità: nell’avviso si parlava unicamente di didattica e le tematiche affidate ai relatori si occupavano di educazione, ma di genitori proficuamente impegnati all’interno delle scuole non se ne parlava proprio, per cui si falliva il fine prioritario, che è quello di coinvolgere i genitori e di stimolarne la partecipazione offrendo validi contenuti. “Appena un anno fa contestavamo l’autoreferenzialità di questi riti per pochi iniziati, proprio lì, nella sede del Ministero –ricorda Rita Manzani Di Goro, presidente dell’Associazione Genitori A.ge. Toscana e relatore per la Xii Giornata Europea, celebrata a Roma nel dicembre 2013- ma a quanto pare questi signori del Ministero hanno fatto ancora una volta orecchie da mercante alle richieste che vengono dalla base, perché in questi quindici mesi non è stato fatto nulla di concreto per sostenere chi si impegna attivamente nella scuola”. Infatti, in previsione dell’intervento all’interno della Xii Giornata Europea, l’A.ge. Toscana ha fatto una ricognizione dei bisogni formativi dei genitori, sia di quelli eletti all’interno degli Organi collegiali della scuola che di coloro che si impegnano nei Forum regionali e provinciali delle associazioni dei genitori nella scuola. Precise le richieste pervenute dalla base: attivazione dei Forum quali organi propulsivi e un “piano di formazione a cascata in tutte le province d’Italia, per rendere effettiva la partecipazione dei genitori e porre le condizioni per il ben-essere a scuola degli alunni e, quindi, per il loro successo scolastico”. Perché "è impossibile non chiedersi per quale motivo la “comunità educante”, questo stato di particolare grazia strettamente correlato con il “successo formativo”, sia concesso solo a una minima percentuale di studenti e non a tutti o, comunque, alla maggior parte di loro. (Essa) dipende da un certo numero di fattori e uno di questi, l’avere rappresentanti dei genitori preparati e motivati, potrebbe essere nella nostra immediata disponibilità, se solo lo volessimo”. Invece inutili, se non dannosi, i presidi manager e i docenti mentor. E’ evidente che il sito Apritiscuola, blindatissimo ed attualmente accessibile unicamente ai presidenti dei Consigli d’istituto, dei comitati e delle consulte, solo dietro registrazione da parte delle scuole (che per lo più non è stata effettuata), la scuola non la apre affatto: il classico modo per non fare fingendo di fare, e per di più sperperando soldi pubblici. E poi, che cosa ci sarà dentro? Chi ha gli strumenti per valutarlo, come le Associazioni di genitori, non lo sa, perché non vi può accedere. Il massimo sforzo della Direzione Generale per lo Studente in tutti questi mesi è stato un concorso bluff, bandito a ridosso del Natale, con pochissimi giorni per presentare un progetto niente meno che su una tematica centrale come il gender: 425.000 euro da spartire fra un numero irrisorio di scuole (al massimo 23 in tutta Italia, ma più probabilmente la torta sarà spartita fra 8 soli concorrenti). Non sarebbe stato meglio destinare anche una parte di quei soldi alla formazione dei genitori, invece di coinvolgere marginalmente le associazioni come partner eventuali nel progetto? Un decimo di questa spesa e una buona dose di volontariato sarebbero bastati e avanzati per una formazione capillare dei genitori impegnati nelle scuole di tutta Italia, e la ricaduta sarebbe stata enormemente superiore. Ma già, troppo bello e troppo facile…  
   
   
OPERATION DAYWORK: LA PRESENTAZIONE DEL CENTRO DONNA "PASSI LEGGERI" DI SCUTARI  
 
Trento, 18 marzo 2015 - Operation Daywork (Od) è un’associazione formata da giovani delle scuole superiori e promuove azioni di cittadinanza attiva per un mondo più equo e sostenibile. Attraverso la “giornata d’azione” i giovani sostengono un progetto di cooperazione allo sviluppo. L’associazione, presente dal 2007 in Alto Adige fa parte della rete internazionale Same che coinvolge i vari Od presenti in tutta Europa. Da quest’anno Operation Daywork è presente anche in Trentino, grazie al sostegno delle Politiche Giovanili della Provincia autonoma di Trento. Mercoledì 18 marzo alle 17.30 presso la Sala Rosa della Regione a Trento si terrà un incontro aperto al pubblico per conoscere questa realtà e il progetto di cooperazione allo sviluppo che i ragazzi hanno deciso di sostenere quest’anno. Saranno infatti presenti all’incontro tre ospiti albanesi che presenteranno al pubblico il Centro donna “Hapa te Lehte” (Passi leggeri) presente in Albania e le attività che verranno finanziate direttamente dai giovani trentini, altoatesini e di Cesena che parteciperanno alla giornata d’azione del 24 aprile 2015. In seguito alla campagna di sensibilizzazione riguardante il tema e il progetto dell’anno nelle scuole superiori e nei centri giovanili, gli studenti possono scegliere se contribuirvi attivamente. In che modo? Cercandosi un lavoro per un giorno e partecipando così alla Giornata d´Azione del 24 aprile 2015. I giovani si metteranno in gioco facendo un´esperienza lavorativa al posto di un giorno di scuola per sostenere il progetto con la loro ricompensa. In Alto Adige e Cesena la giornata d´azione, negli ultimi anni, ha portato ad un coinvolgimento medio annuale di oltre 500 studenti. Anche nella Provincia autonoma di Trento si sta formando il gruppo “Od Trentino”, composto da giovani che intendono proporre un cambiamento concreto a attivo. In occasione dell’assemblea generale tenutasi il 17 maggio 2014, i giovani hanno scelto il nuovo progetto di cooperazione "Waves – Women action against Violence and for Equality in Skodër region". L’iniziativa del Centro Donna Hapa te Lehte (in italiano “Passi Leggeri”) promuove l’empowerment delle donne che hanno subito violenza domestica in Albania. Mercoledì 18 marzo alle 17.30 alla Sala Rosa della Regione a Trento tre ospiti albanesi presenteranno al pubblico il Centro donna “Hapa te Lehte” a Shkoder (Scutari) e le attività che verranno finanziate direttamente dai giovani trentini, altoatesini e di Cesena che parteciperanno alla giornata d’azione prevista per il 24 aprile 2015. Per maggiori informazioni è possibile contattare Alessandra Volani all’indirizzo e-mail alessandra@operationdaywork.Org  
   
   
GIORNATA MONDIALE DELL´ACQUA - UN BENE PREZIOSO DA SALVAGUARDARE, MA ANCHE UN ELEMENTO NATURALE POTENZIALMENTE DIROMPENTE. SE NE PARLERÀ A BOLOGNA VENERDÌ 20 MARZO AL CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA REGIONE "ACQUA DI QUALITÀ E SICUREZZA IDRAULICA". PARTECIPA IL MINISTRO GALLETTI  
 
Bologna, 18 marzo 2015 - Risorsa e minaccia: l’acqua vista come bene prezioso da salvaguardare, ma anche come elemento naturale potenzialmente dirompente per l’impatto che nubifragi, alluvioni e mareggiate possono avere sul territorio. Se ne parlerà venerdì 20 marzo a Bologna nella sede della Regione (viale della Fiera 8, sala “20 maggio 2012”, ore 9,30-13) durante il convegno “Acqua di qualità e sicurezza idraulica. Attuazione integrata delle Direttive Acque e Alluvioni in Emilia-romagna”, organizzato dalla Regione in occasione della “Giornata mondiale dell’acqua” che si celebra il 22 marzo di ogni anno. Ad aprire i lavori sarà il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti; seguiranno gli interventi degli assessori regionali alla Difesa del suolo e Politiche ambientali Paola Gazzolo e all’Agricoltura Simona Caselli. Le successive relazioni tecniche faranno il punto sullo stato di attuazione dei Piani di gestione dei distretti idrografici e dei Piani di gestione del rischio di alluvioni, che permetteranno di attuare le Direttive europee “Acque” e “Alluvioni”. Sarà possibile seguire il convegno in streaming collegandosi ai portali regionali Ambiente e Agricoltura.  
   
   
OSSERVATORIO CETACEI, A ROSIGNANO NUOVO PUNTO INFORMATIVO  
 
Firenze 18 marzo 2015 - "L´inaugurazione del nuovo Punto informativo dell´Osservatorio Toscano Cetacei a Rosignano premia ancora una volta il percorso svolto dall´Osservatorio in otto anni. Otto anni di lavoro serio, fatto di ricerche, formazione e programmazione che si aprono adesso a un futuro ancora più ricco. Con la nuova legge sui parchi infatti l´Osservatorio diventerà Osservatorio Toscano sulla Biodiversità, si occuperà dunque non solo di mare ma anche di terra, di tutta la strategia regionale che riguarda questa importante e delicata materia. Direi, che è un bel traguardo". Così l´assessore regionale all´ambiente e all´energia Anna Rita Bramerini ha commentato l´inaugurazione del nuovo Punto informativo dell´Osservatorio Toscano Cetacei che è stato aperto presso la sede del Museo di Storia Naturale di Rosignano Marittimo (via Monte alla Rena, 41 - Rosignano Solvay) alla presenza del sottosegretario all´Ambiente Silvia Velo, dei rappresentanti della Provincia di Livorno e del Segretariato permanente del Santuario Pelagos, oltre che di sessanta alunni delle scuole di Rosignano Marititmo. L´iniziativa, che in ambito regionale, segue le analoghe precedenti realizzate nei Comuni di San Vincenzo (Li), Viareggio (Lu), Portoferraio e Capoliveri (Elba, Li), si colloca nel quadro attuativo degli impegni assunti dai Comuni che hanno sottoscritto e rinnovato la Carta di Partenariato del Santuario Pelagos: in particolare, il Comune di Rosignano Marittimo ha rinnovato il 13 luglio 2014 la sottoscrizione della Carta per il secondo biennio di attuazione (2014/2016) ottenendo alla fine del primo biennio, un punteggio pari a 12 punti, ad oggi il secondo miglior risultato tra i Comuni che hanno ribadito tale impegno. I prossimi Punti informativi dell´Osservatorio saranno aperti presso il Museo di Calci (Pi) e presso l´acquario di Talamone insieme all´ente Parco della Maremma.  
   
   
DIFESA IDRAULICA, IN UNO STUDIO LA "RADIOGRAFIA" AGLI ARGINI TOSCANI  
 
Firenze 18 marzo 2015 – "Avere un quadro conoscitivo chiaro e completo è il primo passo serio verso una seria difesa idrologica del nostro territorio". Lo ha detto l´assessore regionale all´ambiente e all´energia Anna Rita Bramerini introducendo i lavori del convegno "Il rischio idrogeologico in Toscana: le strutture arginali" nell´Auditorium di Sant´apollonia. Tra i relatori, oltre a Bramerini, Marco Bottino presidente di Urbat, Erasmo D´angelis coordinatore Unità di Missione Italia Sicura di Palazzo Chigi con il direttore Mauro Grassi, Gaia Checcucci, segretario generale dell´Autorità di Bacino dell´Arno, I segratari generali dell´Autorità di bacino dei fiumi Serchio e Tevere, Titta Meucci, assessore all´urbanistica del Comune di Firenze, geologi, ingegneri, docenti universitari e tanti tecnici. Il convegno è stata l´occasione per presentare lo studio che la Regione con Urbat ha commissionato all´Università di Firenze, utile allo sviluppo di uno strumento tecnico capace di valutare lo stato di efficienza delle strutture arginali fluviali. In parole povere è nato un modello che fa una sorta di radiografia agli argini con la quale è possibile adesso comprendere la loro solidità, individuare eventuali punti critici e quindi programmare gli interventi. "La legge regionale 79 insieme alla riforma dei Consorzi, ha portato un´altra novità – ha continuato Bramerini – e cioè il Piano annuale della difesa del suolo, che ci permette di destinare risorse significative ogni anno con l´obiettivo di realizzare via via gli interventi prioritari in un´ottica di mitigazione del rischio. Per questo la Regione si sta dotando di strumenti che l´aiutano a individuare le soluzioni più efficaci. Uno di questi è quello presentato oggi, lo studio sull´efficienza degli argini. Ce ne sono altri due, ai quali dedicheremo rispettivamente altre due giornate: lo studio sul trasporto solido dei fiumi e quello sulle precipitazioni e la preventiva individuazione dei loro effetti sul suolo". "La fase della logica emergenzialista è chiusa – ha detto Erasmo D´angelis – abbiamo voltato pagina. Siamo entrati in una nuova fase, in cui abbiamo fatto partire una grande operazione di difesa. Si fa difesa, prevenzione e quindi si pianifica. In questo nostro Paese così vocato alla rischiosità, primo compito è prendere coscienza del rischio, quindi programmare interventi che ci difendano dai disastri. E´ inutile puntare sulle grandi opere in Italia, si va sulle piccole e medie, quelle che ci danno la garanzia della massima sicurezza. Il Governo per il 2015 ha previsto 1 miliardo e 200milioni di euro per il piano aree metropolitane a realizzare le opere già cantierabili (i prini 700 milioni già stanziati a febbraio dal Cipe) e 9 miliardi per i prossimi sette anni. Stiamo investendo in questa grande opera di difesa che significa anche dimostrare di non aver perso quella cultura della difesa che i nostri avi avevano. La storia racconta che siamo stati sempre i primi a capire le soluzioni. Purtroppo siamo stati gli ultimi a applicarle. Dimostriamo che possiamo essere molto capaci nelle opere concrete". Come funziona lo studio – Si tratta di un software capace di modellare il comportamento delle strutture arginali con livelli di dettaglio sempre maggiori. Parte da un´analisi di inquadramento, cioè dal contesto geomorfologico in cui l´argine si trova, dalle caratteristiche fisico-chimiche del terreno su cui sorge, dal materiale in cui è costruito, fino ad arrivare ad un´analisi più sofisticata per la quali sono richiesti sia dati di base di dettaglio supportati da specifiche indagini in sito, sia la caratterizzazione delle grandezze idrauliche del corso d´acqua e dell´evento di piena atteso. Primi risultati – Finora il modello "radiografia" è stato applicato su 65 km di corsi d´acqua (in Toscana abbiamo 540 km di argini per 450 km di corsi d´acqua), ovvero laddove erano già disponibili tutti i dati necessari. Dall´analisi emerge che nel caso di eventi di piena di tipo frequente (ovvero che si verifica mediamente 1 volta ogni 30 anni) il 73% delle strutture arginali toscane hanno un rischio medio/basso mentre il 26% un rischio alto. Nel caso di un evento poco frequente (ovvero che si verifica mediamente 1 volta ogni 200 anni) la percentuale di quelle che hanno un rischio medio basso scende al 65%, contro il 35% delle strutture che registrano un rischio alto. Un esempio, il Serchio - Un esempio dei risultati lo fornisce il fiume Serchio, che nel 2009 esondò rompendo le arginature e sul quale, anche per questo, è stato applicato, tra i primi, l´esame dei i raggi x fornito dal nuovo modello. Sul Serchio, (modellato nel tratto Ponte a Moriano-nozzano ), lo studio dice che le strutture arginali risultano avere un comportamento diversificato in relazione alla tipologia di evento di piena, in particolare per eventi frequenti, il 33 % risulta essere caratterizzato da rischio molto elevato, una criticità che sale fino al 52% nel caso di eventi poco frequenti ma più intensi. Questo a confermare la necessità dei numerosi interventi di consolidamento degli argini già in via di esecuzione proprio sul Serchio. Come procederà il lavoro di indagine – Per l´applicazione del modello sarà necessario acquisire i dati più dettagliati necessari alla radiografia puntuale dell´argine interessato. Un lavoro complesso che sarà svolto progressivamente su tutti i 540 km di argini toscani.  
   
   
WORLD WIDE VIEWS 2015, TAPPA INTERMEDIA VERSO LA CONFERENZA MONDIALE DEL CLIMA DI PARIGI  
 
Firenze 18 marzo 2015 - Lo sguardo punta alla fine dell´anno. A dicembre Parigi ospiterà la ventunesima conferenza internazionale sul clima, quella dove a Kyoto nel 1997 fu firmato il famoso protocollo sul riscaldamento globale. Il 6 giugno, sei mesi prima e con un progetto sicuramente ambizioso, cento eventi in cento nazioni e luoghi diversi daranno voce ai cittadini per proporre buone pratiche per il futuro. La Toscana è la sola regione in Italia che parteciperà. Di più: quello toscano sarà l´unico evento dalle Alpi alla Sicilia organizzato da un´istituzione, a cui si aggiungeranno un altro paio di dbattiti promossi dall´università di Bologna e un ente romano. Ma quali saranno i cinque temi della discussione sarà svelato solo all´ultimo minuto. Stamani, nel corso di una conferenza stampa a cui ha partecipato l´assessore alla partecipazione Vittorio Bugli, Ilaria Casillo. Giovanni Allegretti e Paolo Scardoni per l´Autorità regionale per la promozione della partecipazione e Bernardo Gozzini direttore del Lamma, il consorzio Cnr-regione che è anche la voce del meteo in Toscana, è stata presentata la fanpage su Facebook dedicata all´evento toscano ed è stato spiegato come ci si potrà proporre per partecipare, da aprile in poi. Si farà tutto sul web, con una stanza della partecipazione e materiali per approfondire che sarà aperta su open.Toscana.it. La giornata del 6 giugno comincerà nella regione del Pacifico e terminerà nella costa occidentale degli Stati Uniti. In ogni paese la consultazione avverrà allo stesso modo e osservando lo stesso protocollo metodologico, ovvero stesso numero di domande (trenta) e di temi, identica modalità di dibattito e di confronto. E´ la prima volta che si ricorre ad un processo di democrazia partecipativa e questa è una novità, anche se le consultazioni globali sono già arrivate alla terza edizione: nel 2012 il tema fu la biodiversità e nel 2009 il surriscaldamento climatico. Organizzatori e partner - L´assessorato alla partecipazione ha aderito su invito dell´Autorità regionale di garanzia della partecipazione, che co-organizza l´evento. Gli altri partner e organizzatori sono il segretariato della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, il Danish board of technology che ha inventato il metodo del Worl wide views, la Commissione nazionale francese del dibattito pubblico e (sempre oltralpe) Missions publiques. Ha fornito il proprio aiuto anche il governo francese. E poi ancora la Fondazione di Francia, la Fondazione Nicolas Hulot per la natura e per l´uomo, la Commissione europea e il Governo danese. Centoventi toscani a Palazzo Strozzi Sacrati - Il 6 giugno nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati ci saranno così 12 tavoli e 10 persone per ciascun tavolo: la fotografia ricorderà un po´ altri town meeting che negli ultimi sette anni la Toscana ha organizzato. L´evento, alla cui promozione collabora anche la Fondazione Sistema Toscana, è a porte chiuse e ci si potrà candidare online attraverso la piattaforma Opentoscana: possono farlo tutti coloro che vivono o sono residenti nella regione. A ciascun partecipante saranno fornite informazioni neutre, dopodiché si aprirà il dibattito. I risultati saranno disponibili in diretta e condivisi. Ogni paese li porterà alla conferenza preparatoria di Bonn il 15 giugno, poi a settembre a un incontro per sensibilizzare i negoziatori rispetto ai risultati emersi dalla consultazione con i cittadini e ovviamente a quella di Parigi a dicembre. Proposte che saranno consegnate anche ai decisori nazionali. "Alle conferenze internazionali sul clima sono ormai consolidate le pratiche di lobbying di associazioni ambientaliste, imprese legate alle rinnovabili, aziende chimiche o che hanno a che fare con la produzione di energia - sottolinea l´assessore Bugli -. Non c´è invece nessuna lobby che porti e cerchi di far valere il punto di vista dei cittadini. L´obiettivo dell´evento è appunto questo: non una perdita di tempo ma un valore aggiunto". Il metodo delle consultazioni globali é stato sviluppato dal Danish board of technology, come risposta al vuoto che si sta creando tra i cittadini da un lato e coloro che assumono le decisioni politiche dell´altro. Un po´ quello che è accaduto in Toscana con la legge sulla partecipazione del 2007, rinnovata (con dibattito pubblico obbligatorio sulle grandi opere) nel 2013.  
   
   
REGIONE, RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO. IL COMITATO ISTITUZIONALE RIUNITO OGGI A BONDENO (FE). BONACCINI: "ACCELERIAMO SULLA RICOSTRUZIONE, GARANTENDO COMUNQUE TRASPARENZA E LEGALITÀ". I NUMERI DELLA RICOSTRUZIONE.  
 
Bondeno (Fe), 18 marzo 2015  – “La ricostruzione sta procedendo. Ora però e necessario correre, anche per non perdere nessuna opportunità per chiedere anche le risorse che mancano. Però dobbiamo sempre tenere fermi i controlli e le verifiche, necessari a garantire trasparenza nella spesa delle risorse pubbliche e legalità negli appalti. Oggi abbiamo fatto il punto sugli atti e provvedimenti che prenderemo a breve, per imprimere maggiore velocità ai processi di ricostruzione soprattutto, ove possibile, semplificando procedure”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Emilia-romagna e Commissario delegato alla ricostruzione post terremoto Stefano Bonaccini, aprendo i lavori di questa mattina a Bondeno (Fe) del Comitato Istituzione post terremoto del 20 e 29 maggio 2012. Bonaccini ha annunciato che il Comitato istituzionale sarà riunito, nelle prossime settimane, anche nei territori delle province bolognesi e reggiana, anch´esse colpite dal sisma. Al centro dell´appuntamento - coordinato dall´assessore alle Attività produttive Palma Costi - diversi temi. Dalle deroghe necessarie per i Comuni su Patto di stabilità agli atti relativi all´assistenza della popolazione, ai provvedimenti in via di definizione (ordinanza sulle donazioni, modifica a ordinanze per le imprese), la rimodulazione del programma e piani opere pubbliche e beni culturali, lo smontaggio dei Map (moduli abitativi provvisori), l’assistenza procedure di gara per appalti, controlli e attività di formazione in materia sismica, l’intesa tra Unioni dei Comuni e il Commissario Bonaccini per l´utilizzo delle risorse dedicate al personale straordinario. Abitazioni Sono 4.825 le ordinanze di concessione del contributo emesse dai Comuni per la riparazione delle abitazioni: concessi contributi per oltre 1 miliardo di euro, il 42% del totale di risorse stanziate. Il 48% (480,2 milioni di euro) è già stato erogato. Sono questi i dati relativi alla ricostruzione registrati dal sistema Mude (Modello unico digitale per l’edilizia) relativo alle abitazioni colpite dal sisma del maggio 2012. Le unità abitative coinvolte nelle pratiche già accettate (in lavorazione da parte di comuni e tecnici) ammontano a 15.614 per un totale di oltre 25.136 abitanti interessati, mentre le unità ad uso economico ovvero immobili a uso produttivo, commerciale, uffici e depositi, interessate sono 4.782unità (1071 ad uso produttivo e 1.544 uso commerciale). La quasi totalità, oltre il 95%, degli edifici danneggiati e classificati con scheda Aedes, è entrata in procedura per il finanziamento (tra prenotazioni e istanze già inoltrate ai Comuni). Le domande in iter per accedere al contributo presso i Comuni sono complessivamente 7.060 di cui quelle relative ad edifici con danni di tipo B e C sono 3.789 (di cui 722 pratiche accettate e3.012 cambiali emesse) e quelle con danno E 3.271 (di cui1.160 pratiche accettate e 1.813 cambiali emesse). Ad oggi risultano già erogati 480,2 milioni di euro, il 48% dei contributi concessi; nello specifico142,5 milioni di contributi in pagamento per le pratiche B-c, 91,5 milioni per le E leggere e 246,2milioni per le E pesanti. Imprese Delle 2094 domande di contributo presentate (immobili, beni strumentali, scorte e delocalizzazione), sono 1108 i Decreti di concessione per 646,2 milioni di euro: di questi i decreti già in liquidazione sono 802 per un importo di oltre 222 milioni. Delle 3998 prenotazioni raccolte a marzo 2014, circa 900 sono già in lavorazione nel sistema Sfinge. Oltre ai contributi per la ricostruzione delle imprese sono state previste numerose forme di sostegno, tra cui gli aiuti per gli investimenti in ricerca e sviluppo e i contributi con fondi Inail a favore delle imprese con carenze strutturali nei capannoni e per le quali occorra aumentare la sicurezza. La dotazione messa a disposizione da Inail (imprese con carenze strutturali nei capannoni) è di 74 milioni di euro: ad oggi, a fronte di 883 domande presentate per un valore complessivo di26,7milioni di euro, sono state assegnate risorse per 18,3 milioni di euro a 690 imprese. Per il sostegno agli investimenti produttivi (ordinanza 27/2014) raccolte oltre 1.200 domande: ad oggi il contributo è stato concesso a 765 imprese per un ammontare di quasi 63,8 milioni di euro (che innescano investimenti per oltre 200,5 milioni di euro). Con il bando per sostenere la ricerca (ordinanza 109/2013 e sue modifiche) sono già stati concessi contributi a 272 imprese per un totale di oltre 53 milioni di euro. Ricostruzione Beni Pubblici Ad oggi per quanto riguarda gli immobili pubblici danneggiati sono stati finanziati 947 interventi, per un totale di 562,9 milioni di euro, dei quali 298 su opere pubbliche per 157 milioni di euro, 467 interventi su beni culturali per 313 milioni di euro e 178 su scuole e università per 123 milioni di euro. Il numero degli immobili pubblici danneggiati è 2.089 (il 79% hanno danni superiori ai 50mila di euro) per un totale di costi di recupero stimati di 1.698 milioni di euro. Le risorse a disposizione (risorse pubbliche, cofinanziamenti e assicurazioni) ammontano a 970 milioni di euro. I Map (Pmar - Prefabbricati Modulari Abitativi Rimovibili) Al momento è stato svuotato il 40% dei Pmar (Prefabbricati modulari abitativi rimovibili Pmar, comunemente definiti Map), rispettando la tabella di marcia che prevede che entro il 2015 vengano tutti smantellati. Oggi sono ancora occupati 451 Map, e vi abitano circa 1.400 persone. Numeri, questi, che variano settimanalmente, grazie al costante impegno degli uffici comunali alla ricerca di altre soluzioni abitative. I moduli urbani realizzati sono stati 757, distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese) dove il sisma ha provocato i danni maggiori e la disponibilità di case era insufficiente a fronteggiare l’emergenza. Per le famiglie ancora ospitate in queste aree si stanno individuando diverse soluzioni: dall´assegnazione di un alloggio pubblico non appena finiti i lavori di ripristino dell´agibilità degli stessi, gravemente compromessi con il sisma, all´individuazione di un alloggio di proprietà privata disponibile per l´affitto, per il periodo necessario al rientro nella abitazione danneggiata abitata alla data del sisma. Map Rurali I Moduli rurali progettati per far fronte alle esigenze di continuità delle attività produttive agricole sono distribuiti in 29 comuni e sono in totale 240 moduli, per 590 occupanti (lavoratori, imprenditori agricoli e familiari). I primi moduli liberati nel 2014 sono stati riutilizzati per ulteriori esigenze sopravvenute. Contributo Di Autonoma Sistemazione (Cas) Il numero dei nuclei famigliari attualmente assistiti con il Contributo di autonoma sistemazione(Cas) è 3.886 unità. L’89% riguarda nuclei con abitazione classificata con danno E, mentre il restante 10% ha subito danni lievi. Il 78% dei Cas attivi riguarda la provincia di Modena - in particolare i comuni di Mirandola e Novi di Modena - e a seguire la provincia di Ferrara con i comuni di Cento e Bondeno. Alloggi In Affitto Ad oggi i contratti di locazione temporanea con affitto a carico del Commissario delegato sono255, con maggiore concentrazione nelle province di Modena e Ferrara. Questi numeri sono in costante evoluzione a seguito della naturale scadenza dei contratti e del contestuale inserimento nella procedura di assegnazione di nuovi alloggi privati disponibili per l’affitto.  
   
   
AOSTA: GESTIONE DEI RISCHI NATURALI: PRESENTATI I RISULTATI DEI PROGETTI NELL’AMBITO DELLA COOPERAZIONE TERRITORIALE  
 
Aosta, 18 marzo 2015 - Venerdì 13 marzo scorso, nel salone del Palazzo regionale ad Aosta, si è svolta la conferenza di presentazione dei risultati dei progetti realizzati nell’ambito della cooperazione territoriale relativamente i rischi naturali in montagna, a valere sul Programma Operativo Italia Francia (Alcotra) 2007 - 2013. «La conferenza di venerdì 13 marzo 2015 - dichiara l’Assessore alle opere pubbliche, difesa del suolo e edilizia residenziale pubblica, Mauro Baccega - ha permesso di evidenziare che la politica di coesione è una grande occasione per riunire regioni dei differenti stati membri d’Europa in aree caratterizzate da problemi e potenzialità simili, qual è la Macroregione Alpina. Durante la giornata - prosegue l’Assessore Baccega - sono stati presentati i risultati dell’attività svolta dal Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche nel settennio 2007/2014 che ha portato a sviluppare 2 programmi Italia – Francia e Italia – Svizzera, partecipando alla realizzazione di 16 progetti, dal valore complessivo di 7,5 milioni di euro, che hanno riguardato attività di ricerca applicata nell’ambito dei rischi naturali, buone pratiche gestionali in materia di risorse idriche, adeguamento dei sistemi di monitoraggio sismico e nivologico e attività di comunicazione per il rafforzamento della cultura del rischio. Sulla base dell’esperienza maturata - conclude l’Assessore Mauro Baccega - e dello spirito di collaborazione che caratterizza questa zona transfrontaliera, si cercherà di sviluppare, nella prossima programmazione dei Fondi europei relativi al periodo 2014-2020, ulteriori tematiche concentrandosi sulla sostenibilità delle politiche di prevenzione dei rischi naturali tenendo conto della tendenza globale e locale di riduzione delle finanze pubbliche, del cambiamento del clima, delle evoluzioni demografiche e economiche, dei cambiamenti istituzionali nazionali e transfrontalieri e dell’evoluzione della normativa.»  
   
   
LA TERRA (E ANCHE LA TOSCANA) SI SURRISCALDA. I RECORD DEL 2014: L´ANALISI DEL LAMMA  
 
Firenze 18 marzo 2015 - "E´ tutto un altro clima", che è poi il titolo dell´ebook pubblicato nel 2012 da Toscana Notizie e che racconta, con un´intervista al professor Maracchi, come la Toscana debba fare i conti con piogge intense (almeno un evento critico ogni anno, dal 2009), bombe d´acqua ma anche siccità. Cambiamenti climatici di cui si deve tener conto anche per la prevenzione del rischio idrogeologico, con le alluvioni dal 2011 in poi che insegnano (leggi anche on line l´ebook "Cosa insegna il fiume"), ma che possono influenzare anche il turismo, l´agricoltura o la gestione degli acquedotti. Il 2014, spiega il Lamma (ovvero il consorzio Cnr-regione che è la voce ufficiale del meteo in Toscana), è stato l´anno più caldo degli ultimi 60 anni - +1,5 ° C - insieme al 2003, e il secondo più piovoso dopo il 1960 (approndisci con grafica pubblicata on line). L´elaborazione è stata eseguita su dati del servizio idrogeologico regionale e dell´aeronautica militare. Il 2014 si è contraddistinto però anche per alcune anomalie. L´estate è stata tutto sommato fresca, rispetto almeno agli ultimi quindici anni. Nel 2003 furono i mesi estivi eccezionalmente caldi ad influenzare la media annuale. Nel 2014 c´è stata invece un´unica vera ondata di calore, registrata tra il 7 e il 14 giugno, e la differenza l´ha fatta piuttosto l´inverno mite che l´ha preceduta, senza ondate di freddo, e l´autunno che l´ha seguita, il più caldo da sessant´anni. Gennaio è stato il mese più piovoso dal 1920 sulla Toscana settentrionale, febbraio non ha avuto praticamente gelate e mai, in molti capoluoghi, la colonnina di mercurio è scesa sotto lo zero. Un anno con un´estate anche con record di pioggia, soprattutto a luglio: per quantità (dal 1955) e giorni piovosi (dal 1992). L´anno più caldo nel mondo da cento anni Il 2014 è stato anche a livello globale l´anno più caldo degli ultimi 100 anni, secondo il rapporto dell´Ipcc, ovvero il foro scientifico internazionale costituito nel 1988 all´interno delle Nazioni Unite per studiare il surriscaldamento globale. Dal 1880 la temperatura media della superficie terrestre è aumentata infatti di circa 0,8° centigradi. Il riscaldamento più consistente è stato osservato negli ultimi trent´anni e il decennio 2001-2010 è risultato il più caldo dell´ultimo millennio. Di più. Secondo il Cnr-isac in Italia l´anno 2014 è risultato il più caldo in assoluto dall´inizio delle rilevazioni strumentali, ovvero da più di due secoli a questa parte, con un´anomalia media sul territorio nazionale di + 1,45 ° C che possono sembrare pochi per i non addetti ai lavori ma non lo sono. "La generazione di mia figlia che ha diciannove anni cresce in un clima molto diverso da quello che ho vissuto io o mio padre" sottolinea Bernardo Gozzini, direttore del Lamma toscano. Dagli anni ´50 agli anni ´80 del secolo scorso il clima è rimasto pressoché lo stesso, poi è cambiato. "I ghiacci dell´Artico - dice ancora Gozzini - si sono ritirati del 35 per cento e nell´aria è cresciuta in maniera significativa l´anidride carbonica, passata da 320 parti per milioni a 390". Tutto in trent´anni.  
   
   
SOSTENIBILITÀ: ECOSISTEMA E015 PRIMA EREDITÀ EXPO  
 
Milano, 18 marzo 2015 - "L´ecosistema digitale E015 è la prima tra le eredità di Expo 2015. Uno strumento che mette in rete il ´sistema città´ offrendo un modello di smart city tecnologica e sostenibile". Lo ha detto Fabrizio Sala, assessore regionale alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese, al convegno organizzato da Asam (Associazione per gli Studi aziendali e manageriali dell´Università Cattolica), dal titolo ´Essere Sostenibili: una carta vincente per le Imprese. Presentazione del modello per la sostenibilità di lungo periodo´, che si è tenuto a Fiera Milano. Contributo Regione A Dibattito Globale Su Sostenibilità - "Expo - ha spiegato Sala - è l´occasione per far conoscere i meccanismi di sostenibilità già strutturati da Regione Lombardia a un palcoscenico internazionale e poter così consentire alla Regione di contribuire al dibattito globale sulle buone pratiche nell´ambito della sostenibilità ambientale". Expo Vetrina E Opportunità Per Nostre Aziende - "Aziende dotate di know-how in questo settore, quello della sostenibilità, - ha proseguito l´assessore Sala - con Expo 2015 hanno l´occasione di potersi giocare la loro expertise nei confronti di operatori delle principali economie emergenti come l´India o la Cina". Serie Di Incontri Per Promozione Imprese - "Regione Lombardia organizzerà, in collaborazione con Promos, - ha concluso l´assessore regionale con delega a Expo e all´Internazionalizzazione delle imprese - una serie di incontri dedicati alla promozione delle nostre aziende verso questi mercati".  
   
   
DEPURATORE LAVAGNA: DA ANALISI IREN L’IMPIANTO COMPRENSORIALE È IL PIÙ IDONEO  
 
Genova, 18 Marzo 2015. "Abbiamo comparato i diversi scenari e da un´indagine effettuata da Iren è emerso con nettezza che il depuratore comprensoriale è la soluzione più idonea, sia dal punto di vista tecnico che dei costi di realizzazione e di gestione". Lo ha comunicato l´assessore alle infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita al termine della riunione con i sindaci del comprensorio a cui ha presentato l´analisi commissionata a Iren da Regione Liguria e Città Metropolitana. Nel corso della riunione di, martedì 17 marzo, a cui hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Sestri Levante Valentina Ghio, Lavagna Giuseppe Sanguineti, Casarza Ligure Claudio Muzio, Carasco Massimo Casaretto, Ne Cesare Pesce, gli amministratori di Cogorno e Castiglione Chiavarese e il consigliere delegato all´ambiente della Città Metropolitana Enrico Pignone, è prevalsa la soluzione dell´impianto comprensoriale sull´area dell´Entella. "Il nostro obiettivo, come d´accordo con i sindaci – ha concluso l´assessore Paita – è quello di decidere in fretta per evitare anche sanzioni europee e contenere i costi". A questo punto scattano dieci giorni durante i quali gli uffici regionali approfondiranno i dati tecnici del nuovo impianto, al termine dei quali verrà proposta la soluzione definitiva.