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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Settembre 2011
PARLAMENTO EUROPEO: PUNTARE AL TURISMO DI QUALITÀ PER CREARE LAVORO  
 
Il Parlamento propone di creare il marchio "Europa" per promuovere il territorio come prima destinazione turistica mondiale. Secondo una risoluzione approvata martedì, l´industria del turismo dovrebbe ottenere dei sussidi dai fondi strutturali dell´Ue per riabilitare le aree in declino e offrire servizi di alta qualità basati su un patrimonio multiculturale. Oltre a creare un "Marchio europeo di qualità", individuare criteri di qualità comuni e introdurre una "Carta europea del turismo", con una serie di diritti comuni dei passeggeri, il Parlamento spinge per la promozione di una progressiva armonizzazione dei sistemi di classificazione degli alloggi nell´Unione e per una riduzione dell´Iva sui prodotti turistici. Secondo la risoluzione di Carlo Fidanza (Ppe, It), per ridurre l´impatto negativo del turismo sull´ambiente, la Commissione dovrebbe tenere in dovuta considerazione la pianificazione territoriale, in particolare nelle aree costiere, e incoraggiare l´uso di mezzi di trasporto ecologici. A breve termine, l´Aula chiede una proposta legislativa per regolare il turismo termale, l´uso di fondi comunitari per riabilitare le aree turistiche in declino e una revisione della direttiva sui pacchetti turistici. Creare posti di lavoro Il Parlamento ha chiesto alla Commissione di presentare una strategia integrata entro il 2012 per incoraggiare un turismo che accresca la consapevolezza del patrimonio culturale, storico, religioso e naturale, offrendo allo stesso tempo nuovi servizi sportivi e impegnandosi nello sviluppo del capitale industriale e dell´agriturismo. Tutte queste iniziative, insieme a un accesso veloce a internet in tutto il territorio europeo, permetterebbero di creare posti di lavoro sostenibili nelle regioni e di contrastare l´esodo rurale. L´aula sostiene che migliorare il riconoscimento reciproco dei requisiti turistici da parte degli Stati membri potrebbe facilitare la mobilità dei lavoratori e contribuire a risolvere i problemi derivanti dalla natura stagionale del lavoro in questo settore nonché ridurre la piaga del lavoro sommerso. Il settore turistico rappresenta il 10% del Pil e il 12% dell´occupazione totale in Europa, largamente costituita da micro, piccole e medie imprese. Il Trattato di Lisbona l´ha reso di specifica competenza dell´Unione europea  
   
   
MILANO (PALAZZO PIRELLI): GIORNATA MONDIALE CON MINISTRO BRAMBILLA - DALLA GIUNTA 8 MILIONI PER PROMUOVERE 5 PROGETTI D´ECCELLENZA  
 
Cresce, in Italia, il turismo con un 6,6 per cento in più di arrivi di stranieri nei primi 6 mesi del 2011 e un incremento del 7,3 per cento della spesa relativa. È uno stimolo ulteriore per continuare a investire sul turismo. Con questo messaggio il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha aperto la trentunesima Giornata mondiale del turismo 2011, ospitata al trentunesimo piano di Palazzo Pirelli e partecipata dal ministro del Turismo Michela Brambilla e dal presidente della Fipe Enrico Stoppani. "Il turismo - ha spiegato Formigoni - è la prima attività a livello economico nel mondo, capace di muovere il maggior numero di persone e di realizzare il massimo incremento di prodotto interno lordo in tanti Paesi. Per questo le Regioni italiane guardano con interesse a quel giacimento di ricchezza potenziale che è il turismo". Cucina - Tema dell´evento nazionale, ospitato a Milano, quello della ristorazione come protagonista dell´offerta turistica. "Non c´è nulla più della tavola e della cucina che sappiano unire i popoli e le culture. La tavola è il luogo fondamentale dello scambio tra persone". E la cucina è uno dei primi motivi che spingono i turisti a venire in Italia e il primo a ritornare: "L´italia, a differenza di tanti Paesi del mondo, ha una ricchezza straordinaria rappresentata dalle cucine regionali, ciascuna delle quali ha una caratteristica e una proprietà indimenticabili, che le fa distinguere le une dalle altre". Tra i protagonisti della cucina italiana Formigoni ha voluto ricordare la figura di Gualtiero Marchesi, seduto in prima fila al belvedere di Palazzo Pirelli. Expo - Sul tema del cibo la Lombardia sta lavorando preparandosi al grande evento dell´Expo del 2015. "Nella settimana della moda di Milano in corso - ha sottolineato Formigoni - secondo la Camera di Commercio di Monza e Brianza, su 30 milioni di euro di indotto, più del 15 per cento è dovuto alla ristorazione. Se pensiamo che questa rassegna dura una settimana, abbiamo un´idea di quale peso potrà avere la ristorazione in un evento come l´Expo 2015, che durerà 183 giorni. Ecco perché continuo a lavorare, affinché l´Expo possa essere un´occasione di crescita. Dobbiamo guardarlo come un investimento, soprattutto in questo momento di difficoltà economica". Finanziamenti - Pur di fronte ai dati incoraggianti che fa registrare, assieme al turismo, la ristorazione italiana oggi (in Italia: 260.000 imprese, 1 milione di posti di lavoro, 64 miliardi di fatturato annuo) - ha concluso Formigoni - "dobbiamo continuare a promuovere quei fattori che contribuiscono a farne uno dei motori più robusti del nostro turismo nazionale, quinto nel mondo. Per farlo, in Lombardia, abbiamo varato molte misure accomunate da un unico principio ispiratore: quello dell´integrazione dell´offerta, della creazione di ecosistemi turistici completi". Sempre in quest´ottica la Lombardia ha dato vita a 13 sistemi turistici e ha promosso recentemente, assieme al Ministero del Turismo, 5 progetti d´eccellenza, ai quali sono stati destinati più di 8 milioni di euro. Questi progetti hanno come obiettivo "il potenziamento di eccellenze turistiche che già esistono, ma che devono essere riconosciute e sviluppate". E così uno dei progetti ha come scopo la destagionalizzazione del turismo montano, un altro la riscoperta delle acque navigabili di Lombardia, un altro ancora la valorizzazione dei 9 siti Unesco lombardi, patrimonio dell´umanità  
   
   
LOMBARDIA AL FIANCO DEI RISTORATORI  
 
"Regione Lombardia è al fianco degli esercenti per difendere la ristorazione Made in Italy". Lo ha detto Stefano Maullu, assessore regionale al Commercio, Turismo e Servizi, alla 66a assemblea nazionale della Fipe, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi. "L´accordo siglato tra il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e il presidente della Fipe Lino Stoppani - ha aggiunto Maullu - è un importante passo avanti verso un potenziamento dell´accoglienza turistica e una garanzia del più alto standard qualitativo dell´offerta che i nostri concittadini e i nostri turisti giustamente si aspettano". "Nonostante la crisi - ha continuato Maullu - nella nostra regione il settore della ristorazione tiene bene, facendo segnare nel 2010 una crescita del 5,6 per cento. In Lombardia le imprese di ristorazione sono oltre 45.000, in un anno sono aumentate del 2,7 per cento e pesano per il 15,3 per cento sul totale italiano di settore". A Milano si concentra quasi una impresa della ristorazione su tre (14.236 imprese, 31,6 per cento), a Brescia sono 6.991 imprese (15,5 per cento) e a Bergamo 4.891, (10,9 per cento). Rispetto al 2009 crescono soprattutto Monza e Brianza (+9,7 per cento), Lecco (+4,8 per cento) e Lodi (+4,4 per cento)". "Lavoriamo - ha concluso Maullu - per rafforzare sempre di più questo settore, che, a Milano, con circa 5.600 assunzioni e 15 nuovi posti di lavoro al giorno, ha assorbito quasi il 30 per cento del totale dei nuovi impieghi lombardi"  
   
   
TRENTO: APPROVATE LE LINEE GUIDA PER LA POLITICA TURISTICA PROVINCIALE  
 
Approvate dalla Giunta provinciale le Linee guida per la politica turistica provinciale. Previste dalla legislazione vigente, vengono elaborate sulla base delle tendenze della domanda e dell´offerta turistica, sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore turistico, e sottoposte alla competente commissione permanente del Consiglio provinciale, che può far pervenire le proprie osservazioni. Il documento finale approvato si articola in tre parti: una prima parte di natura programmatica contenente gli obiettivi strategici emersi in sede europea, nazionale e locale; una seconda parte che evidenzia i punti di forza e debolezza del turismo trentino alla luce dei principali mutamenti in corso; una terza parte che vuole fornire alcune indicazioni e conseguenti misure da adottare nel medio periodo. "Le parole chiave - ha detto l´assessore provinciale al turismo, Tiziano Mellarini, che ha presentato le Linee guida oggi agli organi di informazione assieme al dirigente generale del settore Paolo Nicoletti e al direttore di Trentino Marketing, Paolo Manfrini - sono la formazione delle risorse umane, la qualità del prodotto e la governance. Ma non è tanto il singolo elemento ad emergere, quanto l´insieme del prodotto". Quale Trentino turistico per il futuro, dunque? "Dev´essere - sottolinea Mellarini - il Trentino delle identità in dialogo tra tradizione e innovazione, il Trentino delle 4 stagioni e della destagionalizzazione, dell’autenticità e delle esperienze vere, dell’internazionalizzazione per aprirsi al mondo, della sostenibilità ambientale e della montagna come sistema di valori, della filiera corta per promuovere la qualità e salubrità dei propri prodotti, della formazione e della semplificazione per valorizzare l’impegno imprenditoriale degli operatori. Ma soprattutto il Trentino della complessiva qualità della vita: qualità dell’ambiente e dell’accoglienza, dei prodotti e delle offerte del territorio, ma anche dei servizi, delle infrastrutture, della mobilità, delle relazioni sociali. Sempre più la qualità della vita influisce e influirà sulla scelta di “dove” fare la vacanza. E su questo il Trentino può giocare carte importanti. Rafforzando innanzitutto l’integrazione dei suoi sistemi di valore: la formazione e la ricerca, la rete culturale, quella sportiva, quelle dell’ospitalità, del volontariato, della solidarietà, la filiera dell’agricoltura, il sistema della cooperazione, la legislazione ambientale, la gestione ecocompatibile del territorio e dell’energia". "Un Trentino - ribadisce ancora Mellarini - dove sia piacevole e stimolante vivere, incontrarsi, studiare, lavorare. E, proprio per questo, anche far vacanza". Sul versante della formazione, sottolineata la necessità di irrobustire l´offerta di una formazione "alta", di tipo manageriale, anche a fronte della crescita delle strutture di qualità in Trentino. Due i documenti tenuti principalmente in considerazione per la stesura di queste Linee Guida: il Piano di sviluppo provinciale e le conclusioni emerse dalla Conferenza provinciale per il turismo, a cui hanno contribuito tutte le categorie interessate. Entrambi insistono su alcuni fattori fondamentali: formazione e risorse umane, qualità del prodotto, governance. I punti di forza del turismo trentino sono in sintesi: l´Autonomia speciale e le risorse che essa mette a disposizione anche a questo settore; il patrimonio ambientale; la notorietà acquisita, la forza del marchio, l´esperienza promozionale maturata negli anni; il fatto che il Trentino sia considerato “la montagna degli italiani”; l´offerta di una pluralità di prodotti e quindi la capacità di soddisfare una domanda differenziata; un´infrastrutturazione per l´offerta sciistica al top e una crescente qualificazione delle strutture ricettive in questo settore; l´alta fedeltà degli ospiti; un impianto normativo e organizzativo volto a garantire una governance efficace; una buona soddisfazione della domanda riguardante sia l´ accoglienza che la qualità del personale addetto ai servizi. Come si può vedere, gli aspetti positivi sono molti, e non potrebbe essere diversamente, considerato che quella turistica è una delle principali filiere economiche del Trentino. A fronte di ciò vi sono però anche dei punti di debolezza: scarsa internazionalizzazione; l´ormai raggiunta maturità di alcuni prodotti turistici; una diffusa ricettività extralberghiera con numerose seconde case e alloggi privati; la a volte insufficiente attenzione alla domanda da parte degli operatori; un elevato turnover della manodopera con scarsa fidelizzazione al settore e una insufficiente formazione del personale soprattutto stagionale; una elevata stagionalità dell’offerta, con una stagione estiva relativamente breve, ad eccezione del Garda. All´orizzonte si vedono in pari misura opportunità e rischi. L´aumento della vita media in Italia e Europa, unito ad una crescita della domanda di "benessere", dovrebbero favorire la crescita della montagna quale destinazione privilegiata per chi ricerca distensione e wellness, mentre la possibilità di praticare molti sport dovrebbero attrarre alle alte quote anche il turismo giovanile. Per contro, a minacciare la crescita del turismo montano può essere la scarsa "capacità di seduzione" dell´offerta turistica montana nel suo complesso, la concorrenza di nuove destinazioni, e naturalmente il perdurare della crisi economica, il calo delle risorse disponibili, gli impatti negativi dei cambiamenti climatici, soprattutto nella stagione invernale (su quella estiva gli effetti potrebbero essere invece positivi). A fronte di ciò, vediamo quali sono le parole chiave individuate dal documento, contenenti anche obiettivi strategici ed esempi di azione: 1. Identità e valori dell’arco alpino - Il Trentino, in quanto destinazione montana, rappresenta un prodotto “nazionale” per il mercato “nazionale”. Questo rappresenta al tempo stesso un punto di forza e di debolezza, garanzia di una rendita di posizione e al tempo stesso scarso stimolo all’innovazione. La montagna trentina, non troppo aspra e difficile, è vista dagli italiani come luogo nel quale si può fare esperienza del rapporto uomo- natura. Una montagna abitata, composta di valli diverse tra loro e non solo di cime dolomitiche, una montagna dove rilassarsi ma anche praticare sport, una montagna "plurale", aperta, non solamente arroccata in difesa del suo passato e delle sue tradizioni, capace di instaurare un rapporto positivo con le pianure e i centri urbani pur senza rinunciare alla sua identità. La risposta alla domanda turistica deve articolarsi dentro una cornice di comportamenti e strutture, di ambiente e servizi che valorizzi le peculiarità dei luoghi e delle strutture, delle culture e delle attività locali. L’ospite dovrà sentirsi all’interno di un luogo e di una realtà antropologico-culturale, che lo accoglie e lo rende partecipe. Ciò genera soddisfazione ma anche emozione, esperienza premiante e fidelizzazione. 2. Cultura turistica, formazione e risorse umane - Queste Linee Guida ribadiscono un concetto già espresso nelle precedenti Linee Guida per la Xiii legislatura: l’importanza di una cultura turistica da rafforzare con un’azione di marketing interno. Esso può essere considerato per certi versi più importante del marketing esterno. Se non si formano le persone non si va lontano, né in termini di progettazione, né in termini promozionali e commerciali. Per qualsiasi ipotesi di marketing territoriale assumono un ruolo importante: le risorse umane; il saper definire le competenze nelle loro molteplici e varie espressioni, perché rappresentano un valore fondamentale del territorio; il saper valorizzare l’autenticità. Il marketing territoriale deve lavorare dunque in primo luogo dentro il territorio con gli attori e la popolazione che ci vive e ci lavora. E’ essenziale che i residenti, operatori e non, prendano attivamente parte alla promozione del luogo e siano in grado di fare sistema. Ed ancora: risulterà sempre più importante, da parte dei territori, "sapersi raccontare", ed utilizare al meglio le nuove tecnologie (e-commerce, social network e così via). 3. Qualità e innovazione - La ricerca della qualità impone l’esigenza di un ascolto costante del cliente. Qualità è un termine globale, che riguarda sia i profili ambientali (vivibilità, paesaggio, sostenibilità, protezione dell’ambiente), sia i valori emozionali e relazionali (cultura dell’accoglienza, esperienze, conoscenza). Qualità significa rispondere subito alla richiesta di informazione, risolvere velocemente un problema, rendere facilmente e rapidamente accessibile ciò che l’ospite cerca. L’attenzione alla qualità deve essere una costante per tutti coloro che operano nel turismo sia in un’accezione "micro", per quanto riguarda le strutture, i servizi, il rapporto con i clienti, sia in un’accezione "macro", riferita ad una qualità complessiva di un intero territorio sotto i profili ambientale, urbanistico, paesaggistico, dei servizi esistenti per residenti e turisti, della qualità di vita. L’integrazione tra turismo, agricoltura, selvicoltura e tutela dell’ambiente, possono rappresentare la risposta vincente. Risulta anche importante rafforzare la concertazione fra le parti sociali e le azioni di supporto agli operatori per lo sviluppo del prodotto. 4. Governance e Integrazione - Collaborazione e concertazione rappresentano oggi il fattore discriminante delle politiche di sviluppo, che devono pertanto essere interiorizzate da tutti gli attori presenti su un territorio. Integrazione quindi come obiettivo di aggregazione fra soggetti diversi e prodotti diversi, secondo una logica di concertazione, che presuppone condivisione degli obiettivi e delle azioni che si intendono intraprendere. Per emergere nel mercato, oggi sempre più competitivo, è indispensabile passare da una logica individualistica ad una sistemica, aumentando le forme di collaborazione e coordinamento fra gli attori presenti su un territorio. La progettualità sarà coordinata a livello centrale da Trentino marketing; determinante sarà il ruolo delle Apt nei processi di sviluppo turistico negli ambiti territoriali. La Trentino card costituirà una importante opportunità di integrazione fra prodotti e territori. 5. Sviluppo sostenibile e turismo sostenibile: una necessità - L’adozione di una politica sostenibile non implica lo smantellamento delle destinazioni mature, che peraltro rappresentano l’offerta di punta del Trentino turistico e che richiedono sostegno e attenzione costanti per salvaguardarne le performance, ma semplicemente la ricerca, per quelle aree finora considerate marginali, di nuovi modelli di sviluppo, caratterizzati da minor impatto. E nel contempo, con interventi di carattere normativo, riequilibrare lo sviluppo urbanistico delle località a turismo maturo. E’ importante per il Trentino turistico recuperare concetti e caratterizzazioni propri di un territorio di montagna quali la lentezza, la qualità, la personalizzazione dell’offerta e del rapporto con l’ospite, la responsabilità individuale e collettiva. Il Trentino non può dire improvvisamente stop al turismo di massa, ma può segmentare, ricercando convergenze tra offerta e domanda, entro una coerenza di proposte che originano dal concetto di montagna e dai suoi valori. La proposta di vacanza, l’esperienza turistica o, più prosaicamente, il prodotto-vacanza, è quasi sempre composto anche dal “paesaggio”. Tutelarlo significa opporsi con successo alla standardizzazione, alla banalizzazione di una proposta che per molti attori del mercato è semplicemente un “divertimento replicabile” acquistato ed impiantato nell’area  
   
   
TRENTO: INCENTIVI AD APT E CONSORZI PRO LOCO PER COLLABORAZIONI SPECIALISTICHE  
 
La Provincia per il secondo anno concederà finanziamenti specifici alle Apt e ai Consorzi Pro loco per la realizzazione di attività strategiche per lo sviluppo del prodotto turistico, svolte da collaboratori specializzati, formati dalla Trentino School of management. L´attività dei collaboratori è iniziata al termine del 2010. Per il primo anno i criteri della Provincia prevedevano il finanziamento di due collaboratori, entrambi formati dalla Tsm, uno dei quali poteva essere un dipendente dell´Azienda o del Consorzio mentre il secondo doveva essere un nuovo collaboratore. Vista la positiva esperienza la Giunta ha deciso di proseguire con questa forma di incentivo, prevedendo il finanziamento del solo collaboratore che, quando è stato formato, ovvero nel 2010, non era alle dipendenze dell´Azienda. Ciò al fine di mantenere lo stimolo dell´incentivo a potenziare la "costruzione" del prodotto turistico ma responsabilizzando, nel contempo, le Aziende e i Consorzi, che si faranno carico dei costi del personale interno dedicato a questa attività. "La formazione del personale - sottolinea l´assessore al turismo Tiziano Mellarini - è sicuramente uno dei fattori strategici per accrescere la competitività del settore nel suo complesso, un valore aggiunto irrinunciabile al fine di far fronte ad una competizione che, a livello globale, si è fatta sempre più serrata." La legge 14 del 2010 ha stabilito una precisa linea di demarcazione dei soggetti operanti nel marketing territoriale trentino. In particolare, la normativa ha previsto una specializzazione funzionale delle Aziende per il turismo e dei Consorzi di associazioni pro loco, operanti al di fuori degli ambiti di competenza delle Apt, nell´informazione e accoglienza dei turisti, nel coordinamento dell´animazione territoriale e nell´organizzazione del prodotto turistico.. Lo svolgimento di tali funzioni prevede l´impiego di risorse umane qualificate, formate attraverso la Trentino school of management, che ha attivato allo scopo un apposito corso, articolato in tre aree didattiche: area istituzionale e normativa, area tecnica, area riguardante lo sviluppo di capacità relazionali. Vista l´importanza dell´iniziativa, nel settembre 2010 sono stati previsti specifici criteri di finanziamento a favore delle Aziende per il turismo disposte ad inserire nel proprio organico le figure così formate. Si era deciso di sostenere l´impiego di due collaboratori per Azienda, uno interno ed uno esterno all´Azienda al momento della sua formazione, per il periodo minimo di un anno. Valutata positivamente questa esperienza, si è deciso di dare ad essa un seguito prevedendo però il finanziamento di un solo collaboratore, esterno all´Azienda al momento della sua formazione, anziché due. Per ogni Apt e Azienda è prevista una spesa massima di 28.000 euro. La domanda deve essere presentata entro il 26 settembre 2011 e deve riguardare un´attività strategica di sviluppo di un prodotto turistico da realizzarsi in un anno. Il modulo è disponibile al sito: www.Modulistica.provincia.tn.it   
   
   
FVG: DA CROAZIA PER STUDIARE MODELLI SVILUPPO TURISTICO  
 
Si è conclusa, martedì 27 settembre, la visita di studio in Friuli Venezia Giulia iniziata ieri e organizzata nell´ambito dell´Azione 1A "Promozione e valorizzazione congiunta dei beni culturali, ambientali e storici tra Istria e Varadin". L´obiettivo specifico dell´Azione 1A è la valorizzazione dei beni culturali, naturalistici e storici dei territori della Croazia coinvolti mediante il rafforzamento delle capacità tecniche in materia di marketing territoriale e attraverso una strategia promozionale congiunta che coinvolga la collaborazione di amministrazioni, istituzioni e soggetti del settore privato locali. Alla visita studio organizzata dalla Regione Veneto in collaborazione con il Servizio integrazione europea, rapporti internazionali e gestione finanziaria della Regione Friuli Venezia Giulia, sta partecipando una nutrita delegazione di funzionari, amministratori ed esperti del settore provenienti dall´Istria e da Vara¿din interessati ad approfondire la conoscenza sui modelli di sviluppo sostenibile in campo turistico elaborati e realizzati in Friuli Venezia Giulia nel corso delle ultime programmazioni dei fondi strutturali e valutarne la trasferibilità nelle regioni partner. La delegazione, ospitata nell´Albergo Diffuso di Sutrio, ha avuto modo di esaminare le buone pratiche per il recupero e la valorizzazione degli insediamenti rurali a fini turistici, in particolare quelle di Sauris e Sutrio. L´interesse e il successo delle buone pratiche elaborate e realizzate sul territorio regionale del Veneto e del Friuli Venezia Giulia è ampiamente dimostrato dalle numerose richieste di trasferimento dei modelli manifestate da molteplici partner internazionali, promuovendo il sostegno allo sviluppo sostenibile per la simultanea realizzazione della crescita economica e degli obiettivi di salvaguardia paesaggistica e ambientale e di marketing territoriale  
   
   
LA FONDAZIONE DOLOMITI POTENZIA LA COSTRUZIONE DEL NETWORK  
 
E´ stata firmata stamattina, nella sede della Provincia di Udine - Palazzo Antonini Belgrado - la convenzione tesa ad armonizzare le politiche del paesaggio dei cinque territori dolomitici. Tre i soggetti che hanno apposto la firma sotto l´accordo che sosterrà la rete funzionale del paesaggio fortemente voluta dalla Fondazione Dolomiti, Dolomiten, Dolomites, Dolomitis: la Fondazione stessa (presidente Alberto Vettoretto), l´Amministrazione provinciale di Udine (presidente Pietro Fontanini) e l´Università degli studi di Udine (Rettore Cristiana Compagno). Soddisfazione del presidente della Fondazione Vettoretto, accompagnato dagli assessori Mauro Gilmozzi (provincia autonoma di Trento) e assessore Giuseppe Verdichizzi (provincia di Pordenone) per questo nuovo passo in avanti nel cammino della Fondazione chiamata a gestire il Bene Naturale secondo i criteri dell´Unesco. Il paesaggio è elemento fondamentale e determinante della gestione del Bene Dolomiti, per questo la competenza universitaria, è di grande supporto nell´armonizzazione delle linee guida del progetto di gestione in questo ambito. La complessità giuridico amministrativa delle cinque Province, socie fondatrici della Fondazione, impone all´ente un approccio che possa rendere omogenee le politiche e le azioni di tutela e di sviluppo del Bene Naturale che è chiamato a gestire. Per questo le reti assegnate dal Cda della Fondazione a ciascuna provincia debbono comprendere le specificità dei vari ambiti e dei diversi territori per poter trovare un denominatore comune, una declinazione univoca in funzione di una gestione integrata del Patrimonio mondiale dell´Umanità. In questo senso, la firma dell´accordo trilaterale di stamattina va intesa come proficuo supporto di competenze e discipline per sostenere, in questo caso, la rete del Paesaggio. Il geografo docente universitario Mauro Pascolini illustrando il progetto di studio messo in opera dall´Università degli Studi di Udine (collegata internazionalmente con altre istituzioni universitarie) ha sottolineato la rilevanza non solo del paesaggio nei suoi vari aspetti ma anche e soprattutto l´importanza della responsabilità del coordinamento della rete funzionale del paesaggio. L´intento e l´obiettivo della Fondazione è riuscire a mettere in campo reti funzionali condivise tese a costruire metodologie per l´armonizzazione degli strumenti di programmazione in tutti gli ambiti di gestione del Bene Unesco. L´importanza della sigla a questo accordo trilaterale è stata sottolineata anche dagli assessori presenti delle Amministrazioni di Pordenone (Verdichizzi) (questa Amministrazione sta lavorando sulla rete funzionale delle aree protette e Parchi) e della Provincia autonoma di Trento (Gilmozzi) (questa Provincia coordina la rete della formazione, dell´università e della ricerca nonchè quella della geologia). L´importanza della sigla di questo accordo - è stato sottolineato dall´Amministrazione autonoma trentina - è rilevante sotto il profilo del cammino che la Fondazione sta compiendo. L´accordo di stamane è un passaggio molto importante e rappresenta il senso di rete su cui è impostata la gestione delle Dolomiti. Il lavoro fin qui impostato ha determinato una governance chiara (le Istituzioni della Fondazione hanno questa responsabilità); si tratta di un´organizzazione a rete che è composta da soggetti coordinatori, supportate da competenze qualificate specifiche. La Fondazione intende potenziare quella prospettiva unitaria che è stata la forza generatrice della candidatura Unesco, nel rispetto delle singole Amministrazioni. Una prospettiva che è stata indicata dall´Unesco, fin dall´inizio, un´esperienza pilota nel mondo in ambito di gestione dei Beni seriali. A margine della sigla dell´accordo trilaterale è stato presentato brevemente l´Expo Dolomiti, sostenuto anche dalla Fondazione in programma a Longarone dal 30 settembre al 2 ottobre. Il verificatore incaricato dall´Iucn (International Union for Conservation of Nature Greame Worboys visiterà insieme ai vertici della Fondazione lo stand fieristico domenica 2 ottobre  
   
   
SULLE ALPI TECHNO DESIGN ECOFRIENDLY PER UNA VACANZA ECOFRIENDLY  
 
A Sölden si trova la cabinovia più innovativa del mondo – tra design a basso impatto ambientale e tecnologia all’avanguardia. E l’hotel diventa green. Sulla montagna di Gaislachkogl si festeggia il primo compleanno della cabinovia più innovativa al mondo per raggiungere i 3.000 metri di quota. La cabinovia, costruita con un design all’avanguardia a basso impatto ambientale, presenta delle caratteristiche tecniche innovative. Il primo tratto fino alla stazione intermedia è servito da una cabinovia a una corda. Il viaggio verso la vetta prosegue su una cabinovia a 3 corde fisse. I nuovi impianti garantiscono una consistente portata oraria, che dalle 1.800 persone del vecchio impianto è aumentata a 3.600. Cifra da primati, dato che finora non esiste al mondo un impianto del genere con una portata superiore a 3.000 persone: “Un vero impianto da record” Architettura a dimensioni straordinarie Oltre ai fattori sicurezza, comfort e aumento della portata, a Sölden l’accento è stato posto anche sul design. Lo studio di architettura Johann Obermoser di Innsbruck ha progettato per la stazione a valle un gigantesco scheletro di acciaio che avvolge tutto il corpo centrale. Questa costruzione futuristica è stata avvolta da una foglia trasparente di materiale plastico. In questo modo l’impatto ambientale è stato ridotto al minimo. Anche la stazione intermedia e a monte hanno subito lo stesso trattamento. Nella stazione a monte, posta a 2.174 metri si apre una grande finestra di 190 m², che permette di ammirare il panorama sulle ben 260 vette della vallata dell’Ötztal, che superano i 3.000 metri di quota. Anche i piloni sono stati riposizionati e sono diventati meno rispetto a prima, sempre per migliorare l’eccessivo impatto ambientale. A Sölden si scia da fine settembre tra piattaforme di acciaio e vetro. Ogni anno la prima tappa europea di Coppa del Mondo di sci parte da qui. Dal 21 al 23 ottobre 2011, Sölden è la località più nota dell’Ötztal, un vero eldorado per gli amanti delle attività sportive sulla neve abbinate al divertimento fino a notte fonda. L’area sciistica dispone di 150 chilometri di piste collegate tra di loro da 34 modernissimi impianti di risalita. Si parte da quota 1.350 m per salire fino a 3.340 m sulle nevi perenni dei ghiacciai di Rettenbach e Tiefenbach. Sölden è l’unica località austriaca a vantare un’area sciistica che comprende 3 vette oltre i 3.000 metri, che si raggiungono, sci ai piedi, attraverso il fantastico percorso Big 3, un itinerario di 50 km da percorrere in una giornata con un dislivello di 10.000 m, alla scoperta di panorami a 360° sulle futuristiche piattaforme d’acciaio e vetro che appositamente sono state create sulle cime – http://www.oetztal.com/  Quando l’hotel diventa green. Nella cornice naturale dell’Ötztal si trova il 5 stelle Central Spa Hotel Sölden, aderente all’associazione Best Wellness Hotels Austria, una struttura che coniuga il lusso alla calda ospitalità di questa valle. Il grande centro Spa in stile minimale, è uno dei punti di forza dell’hotel Central. La residenza del benessere è stata creata secondo i principi feng shui. L’area wellness “Mondo dell’acqua Venezia”, dislocato su 3 piani, è ispirato alla città lagunare italiana con originali gondole ma con vista ghiacciaio. Il centro dispone di svariate saune, bagni a vapore, whirlpools e aree relax. L’offerta con corsi di Yoga, corsi „schiena in forma“, personal training e un’attrezzata palestra Technogym completano l’eccellenza del soggiorno. Tra i must del Central la cucina gourmet di Gottfried Prantl, considerato uno tra i migliori chef d’Austria. La struttura alberghiera ha adottato una serie di iniziative per abbassare l’emissione di Co2 nel rispetto della natura circostante. In cucina si usano quasi esclusivamente prodotti regionali, evitando lunghi trasporti. Le erbe aromatiche e le spezie utilizzate in cucina e nella spa vengono coltivati nel proprio orto. Gli ospiti, arrivati a destinazione non devono più usare la propria macchina durante il soggiorno. Per gli spostamenti in loco ci pensa l’hotel. Il nuovo ascensore inclinato costruito a 100 metri dall’hotel collega il centro del paese agli impianti di risalita, evitando quindi traffico e rumore. Nella Spa si usano i prodotti “Alpienne”, composti al 100% da estratti naturali del territorio. E per i collaboratori è stata costruita una casa-alloggio riscaldata a biomassa che si trova nelle immediate vicinanze dell’hotel con una riduzione di Co2 del 98%. Fino al 18 dicembre 2011 è valido il pacchetto “Central Wellness Days”, che comprende 3 pernottamenti in mezza pensione gourmet, merenda energetica del pomeriggio, trattamento viso classico 60 min., massaggio parziale di 25 min., impacco corpo sul lettino sospeso 50 min., uso del mondo d’acqua Venezia e del centro fitness, partecipazione al programma attivo. Il tutto a partire da Euro 539,00 euro a persona. Per informazioni: Central Spa Hotel, Auweg, 3 – A-6450 Sölden – Tel. +43 (0) 5254 2260-0 – Fax +43 (0) 5254 2260-511 – info@central-soelden.At , www.Central- soelden.At  
   
   
MANIVA: ACCORDO PER PROMUOVERE SVILUPPO  
 
´Un passaggio fondamentale con il quale Regione Lombardia si impegna ufficialmente a promuovere il rilancio del comprensorio sciistico del monte Maniva, dando una risposta concreta alle istanze del territorio bresciano´. Con queste parole l´assessore allo Sport e Giovani di Regione Lombardia Monica Rizzi annuncia l´approvazione in Giunta della delibera che dà il via libera formale alla promozione di un Accordo di Programma per il rilancio del comprensorio bresciano a cavallo tra Valtrompia e Valsabbia. ´Si tratta - sottolinea l´assessore - del primo atto di un percorso, condiviso e costruito insieme agli attori locali, che porterà sviluppo e nuove opportunità per il rilancio turistico e competitivo del territorio bresciano e lombardo´. La delibera prevede che l´Accordo venga definito entro il 2012 e individua in Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comunità montana di Valle Sabba, Comunità di Valle Trompia, Comune di Bagolino e Comune di Collio, con l´adesione di Maniva Ski, i soggetti interessati. ´In particolare - spiega l´assessore Rizzi - in piena coerenza con le linee guida della programmazione regionale, il progetto prevede la promozione di interventi infrastrutturali di sostegno e complementari agli interventi di riqualificazione di un comprensorio che, per tipologia di piste, paesaggio, tradizione e soprattutto vicinanza alla città di Brescia, dalla quale dista solo 50 km, ha tutte le carte in regola per confermarsi stazione sciistica in crescita e dalle grandi potenzialità. Questo è l´obiettivo di Regione Lombardia´  
   
   
MILANO, BUS NOTTURNI. DAL 30 SETTEMBRE PARTE IL SERVIZIO ATTIVO OGNI VENERDÌ E SABATO  
 
 Il 30 settembre sera la rete notturna di autobus partirà definitivamente: 11 linee attive ogni venerdì e sabato notte, al costo del biglietto ordinario di 1 euro e 50 per 90 minuti (120 minuti se acquistato al parcometro). Le 11 linee contrassegnate dalla lettera N davanti al numero saranno così distribuite: le sostitutive M1, M2 e M3, le linee 42, 50, 54, 57, 90/91 e 94 e la nuova linea N15 sulla tratta da Gratosoglio a piazza San Babila. Il servizio notturno sarà garantito anche in sette parcheggi multipiano di corrispondenza (Molino Dorino, Lampugnano e Bisceglie sulla linea M1; Famagosta e Cascina Gobba sulla linea M2; Maciachini e San Donato sulla M3). Per la partenza definitiva sono state potenziate le informazioni sul servizio: i display alle fermate indicheranno i tempi di attesa e sul sito www.Atm.it sono presenti gli orari di passaggio dei mezzi. Maggiori informazioni anche sull’uso dei parcometri (260 localizzati nei pressi delle strisce blu) che dalle 0,30 alle 6 del mattino rilasceranno biglietti notturni da 1,50 euro della durata di 120 minuti, utilizzabili solo sui mezzi di superficie. In questi giorni anche con annunci in metropolitana Atm ha indicato le modalità di utilizzo dei parcometri, che non danno resto, ma che accettano pagamenti con bancomat (fastpay). Si potranno utilizzare quindi biglietti e abbonamenti normalmente in uso sulla rete di trasporto pubblico Atm ed i ticket rilasciati dal parcometri. Sempre domani sera a completamento del trasporto notturno, nelle aree periferiche, saranno in funzione quattro nuovi “Radiobus di Quartiere”: Lotto/principe Eugenio, Bonola/gallaratese, Lotto/ospedale San Carlo e Chiesa Rossa/gratosoglio. Il servizio nato per servire le periferie in modo capillare, comodo e sicuro è attivo tutte le sere dalle 22 alle 2. “Sabato notte – sottolinea l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde, Pierfrancesco Maran – il servizio è stato utilizzato da circa 5.000 persone, con percentuali vicine all’80 per cento sulle linee sostitutive del metrò, tra le 2 e le 6 del mattino. Un ottimo inizio per una rete di autobus notturni che la città attendeva da tempo”.  
   
   
IL TRIBUNALE DI ROMA RESPINGE CLASS ACTION CONTRO TRENITALIA  
 
Il Tribunale di Roma ha respinto la domanda dei pendolari della linea Fr 8, Roma - Nettuno, che lo scorso 10 febbraio avevano promosso una Class Action contro la società di trasporto del Gruppo Fs. L’ordinanza del Tribunale ha giudicato inammissibili tutte le istanze avanzate dai pendolari. Per quanto concerne il presunto danno patrimoniale, che l’ordinanza ha confermato essere limitato, eventualmente, al solo risarcimento del prezzo del biglietto, il Tribunale ne ha dichiarata inammissibile la richiesta non giudicando “diritti individuali omogenei, tutelabili attraverso l’azione di classe” quelli espressi dai pendolari che hanno promosso l’azione. Ritenuti inammissibili, e respinte, anche la richiesta di risarcimento del danno non patrimoniale e quella di adeguare il livello di servizio offerto agli standard previsti dal contratto di servizio (questione quest’ultima che, secondo l’ordinanza, esula dal perimetro della class action)  
   
   
ROMA PUNTA SUL SISTEMA GOLFISTICO  
 
La Giunta capitolina presieduta dal sindaco Gianni Alemanno ha approvato, su proposta del delegato al turismo Antonio Gazzellone, una delibera che dà il via alla sigla di un protocollo d’intesa con il consorzio Roma Golf per la promozione del territorio romano come destinazione turistico-golfistica. «Il turismo continua ad essere uno dei settori strategici della politica dell’amministrazione capitolina, forte dei risultati dei flussi turistici che vedono un trend in continua crescita - ha detto Gazzellone - Roma Capitale attribuisce un ruolo strategico alla promozione dello sport del golf quale componente fondamentale della nuova offerta turistica. Il turismo golfistico è per la Capitale un’occasione significativa di sviluppo ed un valore aggiunto dei diversi prodotti turistici presenti sul territorio e sono i numeri a spiegarne il perché: nel 2009 la vacanza sportiva in Italia è stata la motivazione di soggiorno per il 19% dei vacanzieri; 80 milioni nel mondo sono i praticanti del golf e, a livello internazionale, le vacanze golfistiche nel 2010 hanno coinvolto circa 26 milioni di persone. Il profilo del turista golfista peraltro è quello di un visitatore con capacità di spesa medio-alta e, comunque, superiore a quella del turista tout court. Lo sport del golf peraltro nel 2009 è tornato ad essere disciplina olimpica – ha ricordato Gazzellone - da qui l’importanza di investire in questo settore anche in vista della candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2020. Parteciperemo anche quest’anno al World Travel Market di Londra, città che nel 2012 ospiterà i giochi olimpici, oltre che uno degli appuntamenti fieristici del settore turistico di maggiore importanza a livello mondiale». «Il protocollo d’intesa arriva dopo molte altre azioni ed iniziative intraprese dal consorzio Roma Golf che svolge attività di natura promozionale, finalizzata alla valorizzazione ed allo sviluppo del territorio laziale come destinazione turistico golfistica, e di valorizzazione, allo stesso tempo, attraverso la divulgazione delle iniziative legate allo sport del golf, dell’offerta complessiva del sistema Secondo Polo Turistico della Capitale, il sistema infrastrutturale che stiamo realizzando allo scopo di incrementare la competitività turistica territoriale di Roma Capitale e, conseguentemente, il numero di arrivi e presenze, nonché favorire l’interazione sinergica tra le risorse attrattive tradizionali e quelle più innovative» conclude Gazzellone  
   
   
ROMA (AUDITORIUM COMITATO ITALIANO UNICEF): PROFESSIONE CONTROLLER - ISPETTORI PER LA VERIFICA DELLE CONFORMITÀ AGLI STANDARD QUALITATIVI NELLE STRUTTURE TURISTICHE - 19 E 20 OTTOBRE 2011  
 
A seguito alle numerose richieste pervenute è stato posticipato al 19 e 20 ottobre il primo incontro formativo, propedeutico alla pre-selezione di supervisor e quality controller, avviato da Hsquality per la gestione, verifica e controllo delle conformita´ agli Standard Qualitativi e per il miglioramento dei servizi, finalizzati alla soddisfazione della clientela delle strutture ricettive accreditate Nell’occasione i partecipanti sosterranno un primo colloquio conoscitivo di pre-selezione, al quale seguira´ una prova pratica di verifica e ispezione presso strutture ricettive del territorio di appartenenza. Studi ed esperienza nel settore turistico offriranno inoltre la possibilita´ di ricoprire altri ruoli per la promozione e valorizzazione dei territori, a supporto delle strutture accreditate, nel contesto di un nuovo circuito turistico rivolto ai mercati esteri. Per informazioni relative al corso: Hsq - High Standard Quality - www.Hsquality.org - Segreteria organizzativa del corso c/o Irvea - Corso Umberto I, 2 10121 Torino - tel +39 011 19567218 - fax +39 0743 77 86 08 - Cell. +39 347 4913924 -segreteria@irvea.Org  
   
   
PUGLIA: AGOSTO RECORD PER TASSO OCCUPAZIONE STANZE HOTEL  
 
L’assessore al Turismo, Silvia Godelli, ha diffuso la seguente nota: “Superando l’81% di camere occupate in agosto, la Puglia si pone al secondo posto in percentuale (dopo il solo Alto Adige) tra tutte le Regioni italiane. Un successo lusinghiero, con una sempre più ampia presenza del turismo internazionale, che conferma il trend positivo di questi ultimi anni e segnala le destinazioni pugliesi come particolarmente attrattive nel periodo di massima affluenza estiva. Questo risultato premia gli sforzi congiunti della Regione e degli Enti Locali, nonché quelli degli operatori turistici, volti a valorizzare le eccellenze del nostro territorio e a integrarle in una logica di offerta completa, balneare, culturale, artistica, enogastronomica, paesaggistica. Stiamo lavorando alacremente per lanciare il prodotto “Puglia per tutte le stagioni” nell’imminenza dei prossimi periodi turistici, il ponte di novembre e Natale, mentre abbiamo ancora oggi, a fine settembre, le città d’arte, le masserie e le spiagge strapiene di turisti, prevalentemente stranieri. E ci sono molte prenotazioni anche per ottobre. La nostra partecipazione alle prossime Fiere internazionali, la promozione che andremo a sviluppare nelle città estere che hanno collegamenti aerei diretti con la Puglia, l’imminente realizzazione a Foggia della Bitrel, Borsa del turismo religioso, saranno le utili occasioni che andremo a cogliere per promuovere il nostro territorio e consolidare i processi di destagionalizzazione che si sono ormai tangibilmente avviati”  
   
   
LA SASSONIA: UN NUOVO CANALE DI COMUNICAZIONE DELLA META CULTURALE N°1 IN GERMANIA  
 
La principale meta culturale in Germania, la regione Sassonia, con le sue città d’arte Dresda e Lipsia ha appena lanciato una Facebook Fanpage in lingua italiana. Con questo nuovo canale di comunicazione la destinazione intende migliorare la sua visibilità e notorietà, nonché ottimizzare la comunicazione immediata e diretta con i potenziali clienti e con le agenzie interessate alle innumerevoli offerte di questa regione. La Fanpage Sassonia Turismo offre aggiornamenti su una varietà di temi legati alle offerte principali della destinazione come ad esempio eventi culturali, mostre d’arte e cultura, festival musicali, tradizioni, informando inoltre su nuove e speciali offerte. Per completare le informazioni vengono proposte rubriche regolari per chi vuole conoscere meglio la Sassonia come ad esempio “personaggi illustri della Sassonia”, “castelli della Sassonia” e “specialità della Sassonia”. Christina Czach, Product Mananger della Regione Sassonia commenta: “Siamo lieti di poter offrire ai nostri clienti e partner italiani un’ulteriore canale di comunicazione per migliorare la nostra presenza in Italia. La nuova iniziativa risponde all’esigenza di una comunicazione più diretta e immediata e ci permette di entrare in dialogo con i clienti attraverso il social web”. La destinazione Sassonia è presente sul mercato italiano da cinque anni con un sito web in lingua italiana, newsletter e una linea telefonica dedicata sempre in lingua italiana. Facebook Sassonia Turismo: http://www.Facebook.com/sassoniaturismo  Approfondimenti sulla Sassonia: www.Sassoniaturismo.it  
   
   
ANNECY È LA “CITTÀ ALPINA DELL’ANNO 2012”. UNA CITTÀ NEL SEGNO DELL’ACQUA E DEL CLIMA  
 
Nel 2012 sarà la città francese di Annecy a fregiarsi del titolo di “Città alpina dell’anno”. La Giuria ha assegnato il riconoscimento alla capitale del dipartimento dell’Alta Savoia per le sue iniziative nella gestione dell’acqua e dell’energia. Nell’anno in cui sarà detentrice del titolo di Città alpina, Annecy intende impegnarsi in particolare nella rinaturalizzazione delle aree umide attorno al lago omonimo e nella realizzazione di un eco-quartiere. L’elemento “acqua” è onnipresente ad Annecy: il capoluogo del dipartimento dell’Alta Savoia, nelle Alpi settentrionali francesi, si estende sulle sponde del Lago di Annecy, le cui acque sono costeggiate da parchi e giardini, mentre il centro storico della città è attraversato da numerosi canali. Gli abitanti sono orgogliosi dell’acqua del loro lago: essa è infatti la più pulita d’Europa, tanto che la si può bere senza alcun trattamento chimico! L’alta qualità della vita ad Annecy non è certo frutto dal caso: da anni la città, con i suoi 53.000 abitanti, persegue una politica sostenibile. Proprio per il suo impegno in questa direzione, nel 2012 riceverà il riconoscimento di “Città alpina dell’anno” (vedi box). Fattori determinanti per la Giuria sono stati non solo le numerose misure di tutela delle acque, attuate nel settore della depurazione e dell’approvvigionamento potabile, ma anche il ruolo assunto dalla città per il territorio circostante e il suo sviluppo culturale. “Annecy dispone perciò dei presupposti ideali per presentarsi come modello per le numerose città e regioni lacustri nello spazio alpino”, sottolinea il membro della Giuria Norbert Weixlbaumer. La relazione della Giuria apprezza inoltre le iniziative per aumentare l’efficienza energetica e migliorare il bilancio della Co2, la messa a punto di un ciclo di gestione dei rifiuti e una serie di iniziative per promuovere la biodiversità urbana e il trasporto pubblico locale. I temi dell’acqua e del clima accompagneranno la città ai piedi della catena dell´Aravis e del Massiccio dei Bauges anche nell’anno della Città alpina. Verrà pertanto messo in pratica il piano energetico e climatico già in vigore e si costruirà un eco-quartiere. Il fiore all’occhiello sarà una scuola realizzata nello standard di casa passiva. Verrà inoltre redatto un piano d’azione per il bilancio di Co2 degli impianti comunali e si costruirà una centrale a biomassa che a partire dal 2012 riscalderà il 20% delle abitazioni di Annecy. È già operativo un programma di incentivazione per l’installazione di impianti fotovoltaici e termici solari. Ma l’impegno di Annecy si rivolge soprattutto all’acqua: poiché il cambiamento climatico e la purezza delle acque (con scarsa disponibilità di nutrienti) fanno sì che la dimensione dei pesci del lago sia in diminuzione, si è provveduto ad aggiornare il regolamento di pesca. Si cerca poi di prevenire nuove forme di inquinamento, come i residui di medicinali, nell’ambito del programma “contrat de rivière fier et lac”, e si promuove la mobilità elettrica sul lago. Per il ripristino delle zone umide attorno al lago, la città, in collaborazione con il consorzio “Syndicat du Lac d’Annecy”, si assumerà un costo di ben due milioni di euro. Grazie al ciclo di manifestazioni “Annecy + 3C”, organizzato nel quadro dell’attuazione del piano territoriale per il clima “Plan Climat Energie Territorial”, gli abitanti avranno la possibilità di informarsi sugli effetti locali del cambiamento climatico e sulle possibili strategie di adattamento. Sono inoltre previste manifestazioni e concorsi sul ciclo dell’acqua, sull’identità alpina, sui parchi urbani e un festival di musica. Ogni anno, dal 1997, una Giuria internazionale elegge una “Città alpina dell’anno” tra le città che decidono di perseguire una politica sostenibile ispirata alla Convenzione delle Alpi. Tutte le “Città alpine dell’anno” cooperano in un’associazione che le riunisce. Attualmente aderiscono alla rete 14 città da Slovenia, Italia, Germania, Austria, Francia e Svizzera. Annecy (2012), dopo Gap (2002) e Chambery (2006), è la terza città francese a ottenere il titolo di Città alpina dell’anno. Info: www.alpenstaedte.org    
   
   
DOMENICA LA GIORNATA NAZIONALE PER L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE. IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN UMBRIA  
 
Perugia - Domenica, 2 ottobre, in Italia si celebra la nona Giornata nazionale per l´abbattimento delle barriere architettoniche che fu istituita nel 2003 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta dell´associazione Fiaba (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche) con lo scopo di informare le istituzioni pubbliche e private sul tema dell’abbattimento delle barriere fisiche, culturali, comunicative e comportamentali, oltre che a stimolare i canali di comunicazione e coinvolgere l’opinione pubblica, al fine di realizzare un ambiente accessibile e fruibile da tutti. L’assessore regionale Stefano Vinti coglie dunque l’occasione per fare il punto sulla situazione degli interventi in Umbria. “La Regione, afferma Vinti, è impegnata costantemente per andare incontro alle esigenze dei cittadini affetti da disabilità, tanto è che a fronte della mancanza di finanziamenti statali della Legge n.13 “Disposizioni per favorire il superamento e la eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”, interviene annualmente con fondi del proprio bilancio destinando un importo la cui entità è determinata annualmente con la legge finanziaria”. I finanziamenti regionali con la Legge regionale 19/2002 ad oggi ammontano complessivamente a 3.888.142 euro ed a questi sono stati aggiunti ulteriori fondi regionali acquisiti con la Legge. 350/2003 (fondo nazionale per le politiche sociali), nell’anno 2005 pari a 328.324 euro e 200.000 euro per il 2006. In totale 4.416.466 euro, a beneficio di circa 900 famiglie. “Nonostante il forte impegno economico ed amministrativo della Regione (che ha anche istituito un apposito spazio all’interno del proprio sito internet, per chi lo volesse consultare il percorso è www.Regione.umbria.it/guida al sito/opere pubbliche/barriere architettoniche, dove i privati ed i Comuni possono reperire tutte le notizie in merito alle modalità di accesso ai contributi), continua Vinti, il numero delle richieste di finanziamento da parte dei privati ad oggi rimaste da soddisfare sono circa 1000, corrispondenti ad un fabbisogno economico di circa 5.000.000 di euro. Anche per quanto riguarda gli interventi nel campo delle opere pubbliche l’attenzione è sempre stata costante. I bandi per la concessione di contributi ai Comuni ed Enti pubblici, emanati con le leggi regionali 19 del 1986 e 3 del 2010, ad esempio, hanno previsto e prevedono espressamente, tra le tipologie di opere finanziabili, i progetti per l’eliminazione e la non realizzazione di barriere architettoniche, per promuovere l’accessibilità e la fruibilità per tutti dell’ambiente costruito e non costruito". "Significative, a giudizio dell’assessore, dell’impegno profuso dall’Amministrazione regionale sono anche l’istituzione dell’osservatorio regionale sulle politiche per le persone con disabilità, formalizzato con la Deliberazione del Consiglio regionale del luglio 2011 e la revisione delle linee di indirizzo regionale per la prescrizione di montascale ai soggetti aventi diritto introdotte dalla Giunta regionale sempre nello scorso mese di luglio”. “Quest’ultima deliberazione, conclude Vinti, prevede due percorsi prescrittivi distinti: l’uno per soggetti non deambulanti inseriti in un progetto riabilitativo ed uno per i soggetti non deambulanti inseriti in un progetto assistenziale”.