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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 25 Maggio 2007
VENETO / FESTA DELLA CILIEGIA IGP DI MAROSTICA: UNA RASSEGNA PER CELEBRARE IL GUSTO INTENSO E IL COLOR ROSSO VIVIDO DELLE CILIEGIE VICENTINE  
 
Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, in collaborazione con Coldiretti propone una serie di manifestazioni per celebrare la ciliegia IGP di Marostica: una rassegna dove il gusto intenso e il color rosso vivido delle ciliegie vicentine caratterizzeranno le ultime giornate di primavera in provincia, attirando l´attenzione di esperti e golosi. Numerosi gli appuntamenti in calendario. Dopo la 37° Festa della Ciliegia "Sandra" di Pianezze, questo fine settimana la rassegna prosegue a Marostica con la 63ª Mostra Provinciale delle Ciliegie e una ricca serie di appuntamenti che coloreranno piazza degli Scacchi e le vie del centro storico con le delizie a marchio IGP e molti prodotti DOP e DOC locali. Da sabato 26 maggio sarà attiva una mostra mercato dei prodotti tipici e tradizionali legati alla ciliegia, nonché di quelli certificati dal Consorzio "Sapori del Palladio". Nella serata è prevista una cena presso l´azienda agrituristica "Dai Sandri" per presentare ad esperti e buongustai stuzzicanti ricette a base di ciliegia. Domenica 27 verrà scandita invece da incontri come la scuola di cucina, laboratori didattici, giochi dal sapore antico e passeggiate sulle colline; il tutto accompagnato con spettacoli musicali in piazza. L´invito di Vicenza Qualità, Coldiretti e dei Comuni coinvolti nell´iniziativa si rinnova venerdì 1 giugno, con un convegno presso la sala conferenze di Molvena che toccherà i temi della coltivazione cerasicola e della irrigazione in collina, nell´ambito del progetto di valorizzazione e tutela dei prodotti locali. In particolare, per quanto riguarda la ciliegia, gli approfondimenti e le attività di ricerca più recenti contribuiscono ad accreditare gli effetti positivi sulla salute dovuti a questo frutto. Nel comunicare i risultati resi pubblici a maggio di quest´anno a seguito degli studi condotti in laboratori statunitensi, Coldiretti riferisce che il consumo di ciliegie sembra favorire la riduzione del livello di colesterolo nel sangue, grazie all´elevato contenuto di sostanze antiossidanti, venendo così ad ampliare la gamma delle proprietà terapeutiche già riconosciute alla ciliegia: dal contrasto dell´ipertensione agli effetti diuretici e lassativi, dall´apporto di vitamine a quello dei sali minerali per il nostro organismo. A partire da giugno entrano in scena anche le aziende agrituristiche del Circuito Agriturismo di Qualità e i ristoratori locali, che per tutto il mese proporranno speciali piatti a base di ciliegia. Novità di quest´anno saranno i ‘menu a km 0’, con uso delle ciliegie in abbinamento a prodotti stagionali e tipici del territorio, che permetteranno al consumatore di gustare i sapori locali. La rassegna dedicata alla ciliegia si sposterà poi a Mason Vicentino nel primo week-end di giugno e a Crosara di Marostica domenica 10 giugno, dove verrà inaugurata la sesta Esposizione della Ciliegia Tardiva con spettacolo bandistico e majorette. LA CILIEGIA IN VOLUME – Sull´onda dei successi degli scorsi anni, l´area marosticense si ripropone quindi come capitale nazionale della ciliegia certificata, festeggiando una tradizione che affonda le sue radici in un passato misto di storia e leggenda, che da sempre richiama migliaia di cittadini e turisti. Una realtà che trova nuova voce anche nel volume, presentato da Vicenza Qualità, intitolato "La Ciliegia vicentina". La pubblicazione rientra nella collana "Le gustosità vicentine" (per la quale sono già state pubblicate le monografie dedicate al Riso, alla Grappa, all´Olio d´oliva Extravergine e all´Asparago bianco di Bassano) e traccia con un linguaggio semplice e discorsivo un ritratto della ciliegia locale, soffermandosi in particolare sugli aspetti storici, gli aneddoti e le caratteristiche della produzione cerasicola vicentina. Protagoniste assolute sono appunto le ciliegie Sandra, le Francesi, le Romane, le Tardive e tutte le varietà che fanno di questo frutto un gioiello nell´ambito della tradizione agroalimentare locale. In evidenza anche agli aspetti della certificazione e del controllo di qualità della Ciliegia di Marostica, che si può fregiare di essere stata la prima ciliegia italiana ad aver ottenuto il riconoscimento europeo IGP. In primo piano, nel volume, il prodotto e il suo territorio, introducendo una nuova cultura del gusto nel consumatore, che troverà anche qualche nota conclusiva dedicata a stuzzicanti ricette e a curiosi abbinamenti culinari. Il progetto editoriale affianca e rafforza così l´attività di promozione e valorizzazione delle eccellenze agroalimentari vicentine condotta da Vicenza Qualità, Azienda Speciale Camerale, all´insegna della tutela del territorio e dei suoi valori enogastronomici. . .  
   
   
LAZIO / CIOCIARIA: MURA CICLOPICHE E MISTERI INTRIGANTI  
 
Sarebbe difficile riconoscere le atmosfere drammatiche di Moravia in questa terra dolce che si stende fra Roma e i confini con la Campania. “La Ciociara” che raccontava invasioni e sfollamenti, terra bruciata e violenze, oggi avrebbe altri sfondi. Distesa tra catene di monti dai nomi antichi, Ausoni, Lepini, Aurunci, la Ciociaria è una terra dolce e rilassante, tutta in provincia di Frosinone, famosa tra gli intellettuali del ‘700 e ´800, che nel Grand Tour scendevano dal Nord Europa a scoprire la classicità italiana. In Ciociaria percepivano con stupore la presenza di popolazioni antichissime preromane, che manifestavano un segno della loro forza nelle mura ciclopiche o pelagiche a difesa delle loro città primitive. Alatri, Anagni, Ferentino, le cosiddette “città di Saturno”, conservano ancora, anche in ottimo stato, lunghi tratti di mura composte da massi enormi legati senza calce con precisione millimetrica, alcuni dei quali arrivano a pesare venti tonnellate. Un mistero preistorico? Forse sì, se è vero che l´Acropoli di Alatri ripercorre addirittura la forma della costellazione dei Gemelli, posizionando le porte d´ingresso in città esattamente in corrispondenza dei solstizi. Le mura ciclopiche così ben conservate sostengono alti muraglioni di epoca romana, che a loro volta sono sovrastati da imponenti arconi medievali. In questa Ciociaria distesa placidamente tra le colline nella valle del Sacco e del Liri, si dispongono stratificazioni storiche che lasciano attoniti. Il Medioevo parla in ogni angolo: nei sottoportici bui e un po´ misteriosi, nei vicoletti tortuosi dal pavé sconnesso dove sembra impossibile che passino macchine e motociclette, nelle scalinate ripide, nei palazzi in pietra che raccontano lotte di potere. Il centro di Anagni è un luogo simbolo: uno accanto all´altro si accostano il palazzo dei Papi, dove si verificò il famoso “schiaffo”, l´offesa sanguinosa di Sciarra Colonna al Papa Bonifacio VIII nel 1303, la cattedrale del 1200, l´alto campanile isolato a bifore e trifore, l´originale battistero pensile. E la cripta della cattedrale da sola vale un viaggio in questa parte del Lazio: una vera cappella Sistina del 1200, che decora interamente soffitti e pareti, colonne e architravi, con un ricchissimo ciclo di affreschi attribuiti a tre differenti maestri, con immagini dell´Apocalisse e tematiche filosofiche relative alla teoria dei quattro elementi e alle dottrine della scuola medica salernitana. I palazzi in pietra hanno l´imponenza di fortezze usate sia dal potere religioso che dal potere politico per affermarsi e nel contempo difendersi. Siamo ben lontani dalle corti aperte e gentili del Rinascimento: qui il Medioevo ci parla di assedi, torture, scomuniche. Anche un Papa santo come Celestino V, chiamato a Roma dalle sue meditazioni di eremita, fu imprigionato e nascosto nelle segrete di un castello dove poi morì. E’ il castello di Fumone dei marchesi Longhi De Paolis, discendenti di Bonifacio VIII, che hanno trasformato il castello fortezza in una dimora principesca, ottenendo dal Papa il privilegio di essere tuttora custodi della cappella e della prigione di Celestino. Fumone è un paesino minuscolo che da lontano si riconosce per un pennacchio di abeti in cima ad un cocuzzolo. In realtà è il giardino pensile costruito in cima al tetto del castello dei Marchesi che domina la pianura e uno spettacolare panorama e permetteva di avvertire prontamente dell´arrivo dei nemici in lontananza. Www. Castellodifumone. It Paesini minuscoli e pittoreschi che hanno la loro storia da raccontare. A Fumone nell´osteria del barone l´oste e due bravissimi attori del teatro di strada accolgono gli ospiti con un racconto dell´epopea dei briganti che difendevano queste contrade. A Veroli, tra piazzette in pietra e absidi nascoste dietro fiori rosa, il dottissimo direttore, Paolo Scaccia Scarafoni, racconta la storia appassionante di Monsignor Vittorio Giovardi che regalò ai suoi concittadini la ricca biblioteca Giovardiana, la prima biblioteca pubblica del Lazio meridionale istituita nel 1773. Nella Certosa di Trisulti Fra’ Domenico racconta tutte le virtù delle erbe che poi si trasformano nella foresteria della Certosa nei liquori Alpestre, Amaro Mille erbe, Millefiori, Sambuca, Anisetta, Gocce Imperiali. A Piglio, un paese nella Via del vino Cesanese, Manfredi Berucci riceve nella sua incredibile casa medievale dislocata su sei piani, con una suggestiva sala da pranzo ricavata nei locali del vecchio frantoio, raccontando la storia degli archivi della famiglia, dei frantoi e dei vigneti che producono un eccellente rosso dal nome originale “Sotto il cielo 2002” Golosità. A passeggio tra i vicoli medievali delle cittadine ciociare, le soste sono tutte golose: formaggi di pecora, di capra e di bufala, norcineria di tutti tipi, paste fresche condite con sugo alla cacciatora e ricotta stagionata, abbacchio e tartufo bianco, ciambelle dolci all´olio e al vino, biscotti alle mandorle e miele. E’ una vera esperienza da buongustai una cena presso lo stellatissimo ristorante “Colline Ciociare” Acuto tel. 0775/56049 Un bel convento riportato a nuova vita nel centro di Veroli, affacciato come un balcone sulla vallata del Liri è diventato l’Antico Palazzo Filonardi: zuppe di broccoletti e cannellini di Atina, coniglio alle olive, cime di rapa strascicate al Cesanese, crostata di ricotta di pecora, le immancabili ciambelline al vino. Tel 0775/235296, info@palazzofilonardi. It Osteria “ La taverna del barone” Fumone, tel. 0775/49655, www. Latavernadelbarone. Com. Info Per visitare la Ciociaria molto interessante la Ciociaria card Week end, con pacchetti promozionali per un soggiorno weekend. Azienda di promozione turistica della provincia di Frosinone, tel 0775/83381, www. Aptfrosinone. Com www. Ciociariaturismo. It Per organizzare viaggi in Ciociaria Montitour, tel. 0775/505293, www. Montitour. It .  
   
   
24/27 MAGGIO 2007 – ALTOMONTE (CS) / PRIMA EDIZIONE DELLA GRAN FESTA DEL PANE  
 
La Gran Festa del Pane è la manifestazione organizzata dal comune di Altomonte e patrocinata dalla Regione Calabria, Provincia e Camera di Commercio di Cosenza, allo scopo di aggregare e promuovere la cultura del territorio e far conoscere il pane nelle sue varie declinazioni. Sono previste visite guidate ai forni antichi e nelle parti storiche del paese; gruppi folkloristici, canti, balli di cultura calabrese. Stand di prodotti agroalimentare locali, laboratori del pane e vino del territorio calabrese, guidati dalla FISAR provincia di Cosenza. . .  
   
   
15/17 GIUGNO 2007 – ARONA (NO) / NASCE LA PRIMA ‘BIENNALE DEL LIBRO DI VIAGGIO’  
 
Si tiene ad Arona da venerdì 15 a domenica 17 giugno 2007 la nuova ‘Biennale del Libro di Viaggio’, promossa e sostenuta dall’assessorato al Turismo della Regione Piemonte. Spiega l’assessore Giuliana Manica: “La scelta di Arona per dar vita all’unica manifestazione in Italia interamente dedicata al mondo dei ‘viaggi di carta’ nasce dalla volontà di valorizzare le risorse della prestigiosa sponda piemontese del Lago Maggiore. Da secoli sull’itinerario dei ‘grand tourist’ che scendevano dall’Europa verso il Mediterraneo e oggi cerniera strategica fra Piemonte, Lombardia e Svizzera, Arona offre tutta la ricchezza del proprio appeal paesaggistico e ambientale. La Biennale ne arricchisce l’offerta turistica con un evento innovativo, unico nel panorama nazionale e di grande respiro culturale”. ‘Arona. Biennale del Libro di Viaggio’ è coordinata e organizzata dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura presieduta da Rolando Picchioni, che da vent’anni organizza la Fiera Internazionale del Libro di Torino: la più importante manifestazione d’Italia e fra le principali in Europa nel campo dell’editoria e della promozione del libro e della lettura. Il progetto raccoglie e sviluppa in modo organico il successo della prima edizione del Salone del Libro di Viaggio, che si è tenuto a Catania nel febbraio 2006. La Biennale del Libro di Viaggio si tiene ad anni alterni in Sicilia, con un’attenzione ai mercati del bacino del Mediterraneo, e in Piemonte, con uno sguardo attento al pubblico del centro e nord Europa. ‘Arona. Biennale del Libro di Viaggio’ si sviluppa sull’area espositiva del Lungolago che dal 25 maggio al 6 giugno 2007 ospita la 45a edizione della Fiera del Lago Maggiore, il cui Ente promotore è anche partner organizzativo della Biennale. ‘Arona. Biennale del Libro di Viaggio’ si snoda attraverso padiglioni, sale per incontri, aree espositive e ristorante. I tre giorni sono animati da un ricco programma culturale con ospiti di grande richiamo. Presentazioni, incontri con i grandi viaggiatori, eventi, spettacoli serali, con una formula inedita quale l’incontro fra uno scrittore e un cantante, viaggiatori di parole e di note a confronto. Mostre, laboratori, reading per terra e sull’acqua, percorsi eno-gastronomici coordinati da Slow Food. Una grande libreria raccoglie i classici, le novità, le curiosità, le sorprese, i libri dei grandi esploratori del passato e le guide di viaggio più innovative, gli itinerari e le mappe dalle strade al satellite, i carnet de voyage con i loro schizzi e appunti d’autore. Parole e suoni, sapori e profumi del mondo, sport e relax, colori e sensazioni. Un viaggio che parte da un territorio come quello dei Laghi, da sempre luogo dell’anima che ha ispirato capolavori e creatività a scrittori, artisti, poeti e filosofi, e arriva ad abbracciare il mondo intero. . . .  
   
   
16 GIUGNO 2007 – ARONA (NO) / 2° FESTIVAL ORGANISTICO INTERNAZIONALE CITTÀ DI ARONA  
 
La seconda edizione del “Festival Organistico Internazionale Città di Arona” organizzato dall’associazione “Sonata Organi” prenderà il via sabato 16 giugno alle 21. 15 nella Collegiata di Santa Maria con l’English Baroque Choir, formazione corale di Londra pluripremiata in concorsi internazionali e coinvolta spesso in concerti di caratura internazionale e diretta da Jeremy Jackman, ex componente della prestigiosa ensemble dei “King’s Singers”, che proporrà un repertorio corale a cappella con brani che vanno dal rinascimento alle composizioni classiche contemporanee. Il ricco programma 2007 da tempo in programmazione per soddisfare tutti gli appassionati (si ricorda che tutte le serate saranno a ingresso gratuito) si estenderà fino a metà luglio con altri quattro concerti. Il secondo appuntamento si terrà sabato 23 giugno alle 21. 15 nella Collegiata di Santa Maria, come concertista solista all’organo il M° Alessio Corti, organista titolare della Chiesa Protestante di Milano, concertista di caratura internazionale e docente di organo e improvvisazione organistica presso la Scuola Superiore di Musica di Ginevra, che proporrà pagine di Buxtehude, Böhm e Bach. Il terzo concerto sempre in Collegiata alle 21. 15 si terrà sabato 30 giugno dove prenderà il via il progetto pluriennale che prevede la realizzazione dell’integrale dei concerti per organo e orchestra di Georg Friederich Händel. All’organo siederà Christian Tarabbia, direttore artistico del festival e organista titolare di Arona, mentre l’orchestra sarà diretta dal M° Alessandro Maria Carnelli, anch’egli attivo ad Arona. Per il quarto concerto, sabato 7 luglio, ci si sposterà nella vicina chiesa del Monastero della Visitazione di Arona dove il M° Massimo Gabba proporrà pagine del repertorio italiano e tedesco all’organo Biroldi. Tale appuntamento vuole valorizzare questo strumento recentemente restaurato, ma soprattutto si inserisce nel quadro dei festeggiamenti per il 350° anniversario di fondazione del Monastero. L’ultimo concerto di sabato 14 luglio si terrà nuovamente presso la Collegiata di Santa Maria e vedrà all’organo Søren Gleerup Hansen, organista danese che presenterà un repertorio interamente dedicato alle composizioni di Dietrich Buxtehude, per onorare la figura di questo importante autore nel 300° anniversario della morte. Visto il successo e il gradimento ottenuto presso il pubblico nella passata edizione, saranno riproposte in concomitanza dei concerti del 23 giugno e del 14 luglio le serate a titolo “Bach & Bacco”, nelle quali al termine dei concerti saranno presenti aziende vinicole della zona, che proporranno ai presenti una degustazione di vini e prodotti tipici delle colline dell’Alto Novarese. L’Associazione Sonata Organi ringrazia quanti hanno collaborato fin ora per la realizzazione della seconda edizione del festival ed in particolare la sponsorizzazione ricevuta da: Comune di Arona, Provincia di Novara, Rotaract Club sezione Borgomanero-Arona, Camera di Commercio di Novara, Fondazione per il Territorio della Banca Popolare di Novara, Gruppo Intesa-Sanpaolo, Jupiter Distribuzione, Ras assicurazioni agenzia di Arona, Tortenda, Azienda vinicola Walter Zanetta, Antichi vigneti di Cantalupo di Alberto Arlunno. . .  
   
   
12/22 GIUGNO 2007 – MILANO / ‘ARTE 3’, UN CICLO DEDICATO ALLA VALORIZZAZIONE DELLE ARTI, IN PARTICOLARE DI GIOVANI TALENTI  
 
Il Consiglio di Zona 3 di Milano in collaborazione con l´Associazione Culturale Zaffiro, nell´ambito di "Arte3", ciclo di appuntamenti finalizzato alla valorizzazione delle arti e in particolare di giovani talenti milanesi, ha organizzato una serie di esposizioni rivolte a un pubblico attento e sensibile alle espressioni di artisti affermati ed emergenti. Dopo la Personale di pittura di Mike Ciafaloni, che ha inaugurato dal 7 al 18 maggio le iniziative in programma, gli eventi proseguiranno con una collettiva di pittura e scultura dedicata ai giovani artisti milanesi che vivono od operano soprattutto in Zona 3. Appuntamento quindi, dal 12 al 22 giugno presso la Sala del Consiglio di via Sansovino 9 (zona Loreto) a Milano (apertura dal lunedì al venerdì, dalle 14. 30 alle 18. 30). L’inaugurazione si terrà martedì 12 giugno alle ore 18. 30. La serata di martedì 19 giugno (ore 18) sarà dedicata alla lettura di poesie, per arricchire ulteriormente la manifestazione. Dal 9 al 20 luglio sarà presentata una mostra di pittura e di scultura (per artisti di ogni età) a tema: “Zona 3, la Storia, il Liberty, il Verde”. Tema di martedì 17 luglio (ore 18), sarà la tradizione nel dialetto milanese. Per informazioni: Associazione Zaffiro, Lidia Silanos Presidente, lidiasilanos@tiscali. It, oppure Francesca Bellola Art_Promoter, francescabel10@yahoo. It . . .  
   
   
REGGIO EMILIA: XI PALIO DEI VINI FRIZZANTI  
 
Promosso dalla Camera di commercio di Reggio Emilia che ne ha delegato l’organizzazione tecnica al Consorzio promozione vini reggiani, l’undicesimo Palio dei vini frizzanti “Matilde di Canossa – Ghirlandina d’oro” si è aperto il 24 maggio con l’insediamento del comitato di controllo presieduto da Aldo Ferrari, Presidente dell’Ente camerale. Alla realizzazione della manifestazione contribuiscono la Provincia di Reggio Emilia e il Consorzio dei Lambruschi Modenesi. “Si tratta di un concorso nazionale –ha esordito Aldo Ferrari nell’aprire la conferenza stampa di presentazione del Palio in Camera di commercio– destinato esclusivamente ai vini frizzanti italiani, l’80% dei quali prodotti in Emilia e in notevole misura nella nostra provincia”. Sono 439 i vini frizzanti e i mosti parzialmente fermentati frizzanti DOCG, DOC e IGT che, pervenuti da diverse Regioni italiane, partecipano al concorso che si concluderà sabato 26 maggio. “Quest’anno –ha proseguito GianMatteo Pesenti direttore del Consorzio vini reggiani– abbiamo qualche campione in meno dello scorso anno, ma più aziende che partecipano. Ciò permette di affermare –prosegue Giorgio Gianotti, presidente del Consorzio vini reggiani– che ci sono sempre più cantine, anche di piccole dimensioni, che si cimentano con la produzione di vino di alta qualità, di vino da portare a un concorso nazionale”. “E’ un concorso che viene da un’esperienza che ha superarto il decennio e che dovrà essere riproposto anche nei prossimi anni –aggiunge Roberta Rivi, assessore all’Agricoltura della Provincia di Reggio Emilia–. Il contesto in cui si presenta si è evoluto e le motivazioni che un tempo hanno indotto ad istituirlo sono cambiate. Oggi è importante che il Palio costituisca lo strumento per mettere in luce la qualità dei nostri vini che unitamente alla nostra cucina tradizionale ci consentono di valorizzare la genuinità dei nostri prodotti tipici e delle nostre radici”. La premiazione dei vincitori avverrà quest’anno in una cornice assolutamente nuova: la cena di gala del Comitato delle Regioni dell’Unione Europea che terrà una sessione dei propri lavori a Reggio Emilia il 28 giugno 2006 grazie alla presenza della Presidente della Provincia di Reggio Emilia in questo comitato. Quest’occasione sarà un ulteriore momento per presentare le eccellenze del territorio in un mercato europeo sempre più ampio. .  
   
   
ENOTECA ITALIANA: LA SETTIMANA DEI VINI  
 
Con la tradizionale "Settimana dei Vini", giunta alla 41esima edizione, riprendono dal 25 maggio le attività in sede dell´Enoteca Italiana con degustazioni guidate e libere, appuntamento con i cocktail a base vino eseguiti dai barman dell´AIBES (Associazione Italiana Barman e Sostenitori). Venerdì 25 maggio appuntamento scientifico con la XX Giornata Internazionale Vitivinicola, “I vitigni: valore e importanza nella caratterizzazione e nella commercializzazione dei vini”, organizzata in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino e il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Siena, Camera di Commercio, Sala Convegni). Per informazioni: Segreteria organizzativa, tel. 0577. 228816, silvana. Lilli@enoteca-italiana. It. .  
   
   
“IL CASCO NON BASTA, SERVE LA TESTA”: AL VIA LA CAMPAGNA CONTRO GLI INCIDENTI MOTOCICLISTICI CARTELLI DI ATTENZIONE SULLE STRADE PIÙ FREQUENTATE DAI BIKERS E BARRIERE SPECIALI  
 
Trento, 28 maggio 2007 – Con i suoi mille affascinanti itinerari stradali tra valli e monti conosciuti in tutta Europa, il Trentino è un paradiso per i motociclisti. Il rovescio della medaglia è però, purtroppo, l’elevato numero di incidenti motociclistici con conseguenze gravi e mortali. Dei 240 morti per incidenti stradali che si sono verificati sulle strade della nostra provincia dal 2002 al 2006, ben 80 (circa il 30 per cento) sono motociclisti. L’introduzione del nuovo Codice della strada e della patente a punti hanno portato ad una riduzione del numero di incidenti, ma tale positivo risultato riguarda solo in minima parte i motocicli. Anche la Provincia autonoma di Trento, al pari di altre amministrazioni, è impegnata nel raggiungere l’obiettivo, posto dall’Unione Europea e ripreso dal Piano nazionale della sicurezza stradale, della riduzione del 50 per cento entro il 2010 del numero di morti sulle strade. È in tale contesto, ed anche in risposta alle sollecitazioni contenute in alcune mozioni del Consiglio provinciale, che si inserisce la campagna per la sicurezza dei motociclisti che prenderà avvio, su impulso e per espressa volontà del presidente della Provincia autonoma, Lorenzo Dellai, nei prossimi giorni. Una campagna di sensibilizzazione degli amanti delle due ruote, siano essi residenti o turisti, che si renderà visibile, in particolare, su alcune strade della rete trentina con la collocazione di appositi cartelli, e che si accompagna ad un progetto di sostituzione, in alcuni tratti, delle barriere stradali esistenti e di posa di barriere speciali, di nuova concezione, “inventate” in Trentino. “Il casco non basta, serve la testa”: questo lo slogan, accompagnato dall’invito “goditi il Trentino” riportato sui cartelli che, ad iniziare da questo fine settimana, saranno collocati su alcune tratte stradali particolarmente frequentate dai motociclisti. Si inizia sulla Trento-bondone e nella tratta Cadine-vezzano, ma l’operazione interesserà poi progressivamente tutte le strade che hanno valenza turistica. Sulla base dei dati raccolti dal Centro Provinciale per la sicurezza stradale sono stati individuati i tratti a più elevata densità di incidenti con coinvolgimento di motociclisti. Questi i tratti individuati e sui quali, entro la fine del mese di giugno, saranno collocati i segnali di attenzione: Sp del Monte Bondone in salita da Trento e in salita da Vagolo; Ss 45 bis nel tratto Cadine- Vezzano; Ss 350 attorno ai km 4-5 (in prossimità di Mezzomonte); Ss 241 attorno ai km 27-30 (strada del Passo di Costalunga); Ss 240 tratto Tiarno – Storo; Ss 48 alcuni tratti; Ss 46 dal 46 al 59 (Pian delle Fugazze – Valmorbia); Ss 45 bis dal 120 al 128 (Arco – Dro); Ss 42 dal 151 al 157 (Tonale – Traviano); Ss 42 dal 195 al 205 (Cloz – Fondo). Un impegno per la sicurezza, quello della Provincia autonoma di Trento, che non si esaurisce nella posa dei cartelli. Ad una maggiore sicurezza attiva contro gli incidenti in moto risponde infatti, indirettamente, anche l´iniziativa relativa alla posa, su alcune tratte stradali, di nuove barriere in legno o legno-acciaio. La posa di tali barriere risponde, in primis, ad un’esigenza di carattere paesaggistico-ambientale e solo indirettamente alla questione della sicurezza, ancorché non vi sono, allo stato attuale, ricerche in grado di testimoniare gli effetti positivi, in termine di riduzione del danno in caso di urto, per i motociclisti. Rispetto alla protezione dei motociclisti (ma anche dei ciclisti), le iniziative specifiche relative alle barriere e progettate dalla Provincia sono di due tipi: la posa di barriere speciali “made in Trentino” e l’installazione, su barriere in metallo già esistenti di appositi dispositivi aggiuntivi in grado di aumentare il grado di sicurezza. La Provincia ha messo a punto, e la sta omologando, una nuova barriera costituita da profili tubolari a sezione chiusa che, questi sì, proteggono di più motociclisti e ciclisti in caso di caduta. Tali profili, infatti, non presentano spigoli che potrebbero produrre ferite, che in qualche caso possono avere gravissime conseguenze, da taglio. Ce ne sono di due tipi: con il paletto piantato nel terreno (a “bordo laterale”) – per il quale vi è già l’omologazione - oppure fissato al muro di sostegno della strada (a “bordo ponte”), per il quale la procedura di omologazione è in corso. Analogamente ad altre amministrazioni, la Provincia si sta parallelamente interessando all’opportunità di installare dispositivi specifici sulle barriere esistenti al fine di aumentare la protezione per i motociclisti. In questo caso si tratta di elementi correnti in acciaio o in polietilene che vengono aggiunti sotto il nastro delle barriere, in modo che il motociclista che cade non vada a sbattere contro i paletti della barriera ma sia fermato dal corrente inferiore aggiuntivo, più deformabile, attenuando l’urto. Le barriere in legno o acciaio-legno saranno collocate lungo le tratte appartenenti alla rete stradale secondaria che si sviluppano in ambiente montano, con tratti significativi in attraversamento o prossimi a boschi, pascoli, laghi, corsi d’acqua o di riconosciuto pregio paesaggistico o naturalistico, in prossimità di parchi naturali, in approccio ai passi o in ambienti in cui anche nelle costruzioni di edilizia si registra un diffuso impiego del legno. Lo sviluppo complessivo di queste tratte, così individuate ed aventi queste caratteristiche, è di circa 360 chilometri: qualora in tali tratti venissero realizzati interventi di sistemazione stradale, le barriere che dovessero essere poste in opera sarebbero dunque quelle in legno o legno-acciaio. Uguale discorso vale anche per circa 80 chilometri di strade statali, a fronte di una rete di 2. 400 chilometri complessivi. Vale, in ogni caso, la considerazione che contro il rischio di incidente non sono sufficienti nemmeno le soluzioni tecnologiche più avanzate e che la miglior difesa e prevenzione rimane la coscienza e la collaborazione degli stessi motociclisti. Così come non basta indossare il casco (le statistiche ci dicono che oltre il 90 per cento dei motociclisti coinvolti in incidenti indossava il casco, e che nel 9 per cento dei casi questo è volato via durante l’incidente stesso), non bastano nemmeno gli sforzi dell’Amministrazione provinciale. Ciò che più conta, appunto, è l’uso di ciò che c’è all’interno del casco: la testa! .