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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Dicembre 2009
GIAPPONE. POTERE E SPLENDORE IN MOSTRA A MILANO  
 
Dal 7 dicembre all’8 marzo 2010, Palazzo Reale ospiterà la mostra “Giappone. Potere e splendore 1568 -1868”, una selezione di oltre duecento capolavori conservati nei più prestigiosi musei giapponesi. Le opere, provenienti dal Tokyo National Museum, Kyoto National Museum e Osaka Municipal Museum of Art, non sono mai state esposte in Italia. Tra di esse un “Tesoro Nazionale” e diverse “Proprietà Culturali Importanti”. La mostra, promossa dal Comune in collaborazione con 24 Ore Motta Cultura e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ha il privilegio di illustrare per la prima volta la trasformazione della società giapponese in Stato moderno negli stessi secoli in cui tale fenomeno si verificava in Europa (1568 – 1868). “Dalla natura alla città, dal potere alla tradizione, dalle arti applicate alla ‘scienza olandese’, ossia alle prime relazioni anche conflittuali con l’Occidente, potremo ritrovare nei colori, nelle figure e nelle forme la sensibilità estetica e la profondità filosofica e letteraria di una terra affascinante e misteriosa – spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory -. Ospitare a Milano questa importante iniziativa significa promuovere e consolidare, con ancora maggior forza, le relazioni d’amicizia con il Giappone che lungo tutto quest’anno ha avuto un posto d’onore nella nostra città che gli ha dedicato eventi, mostre, concerti e proiezioni cinematografiche. Per vivere, in un clima di approfondimento etico, la seducente esperienza del confronto fra le culture”. Paraventi di imponenti dimensioni, rotoli verticali e orizzontali dipinti su carta e seta, ma anche preziose lacche e ceramiche, armi, tessuti e maschere raccontano l’affascinante capitolo della storia giapponese identificato con la nascita del mondo moderno, che si costruì intorno ai due fondamentali nuclei culturali e di potere: Edo (attuale Tokyo), capitale amministrativa, e Kyoto, capitale imperiale. La mostra chiude in modo spettacolare l’iniziativa ‘Giappone a Milano’, il ciclo di attività dedicate quest’anno dal Comune alla cultura del Sol Levante, e copre un arco di tre secoli, dal periodo di Momoyama (1568-1615) al periodo di Edo (1615-1868), individuando sei percorsi tematici: Natura, Potere, Occidente, Città, Arti decorative e Tradizione. Partendo dal rapporto con la natura si arriva all’immagine della città e delle attività che vi si svolgevano; si passa dalla rappresentazione del potere e della religione, ai capolavori della pittura, con le correnti pittoriche più significative, e alla vita quotidiana; dall’affascinante mondo del teatro sino al rapporto conflittuale con l’Occidente. La mostra è curata da Gian Carlo Calza .  
   
   
MILANO NOVITÀ AL MUSEUM SHOP DEL POLDI PEZZOLI  
 
Sabato 12 dicembre 2009 il Museo Poldi Pezzoli presenta i nuovi oggetti del museum shop: oggetti esclusivi, regali insoliti e idee originali, anche per il prossimo Natale. Tutti gli articoli sono ispirati alle opere e ai colori del Museo e realizzati grazie al contributo di grandi designers. Tra le novità di quest’anno troviamo la collana della Dama del Pollaiolo appositamente studiata dall’Argenteria Dabbene, una nuova linea di borsette da sera in oro e tessuto firmata da Luisa Cevese, fondatrice di Riedizioni, le piccole spille in ottone ispirate al celebre orologio solare a forma di navicella e i libri sulle opere d’arte scritti per i ragazzi da Stefano Zuffi. Ancora molto apprezzati dal pubblico sono il pratico orologio da polso, la cui grafica è stata ideata dall’Architetto Italo Lupi, le cravatte, le shopping bag in tela, le t-shirt, per adulti e bambini, le tazze in ceramica e i pratici ombrelli, i piccoli cuscini in velluto e i monogrammi in pizzo. In vendita anche il calendario 2010, che riproduce l’immagine della Madonna del Libro di Botticelli, collanine, ciondoli e spille che recano il profilo della Dama del Pollaiolo, immagine simbolo della casa museo. Per i bambini un divertente puzzle, che raffigura una scena del Tappeto di caccia del Museo. E per piccoli “pensieri” block notes, rubriche, segnalibri magnetici, oltre che, ovviamente, cartoline e manifesti con i capolavori del Museo, penne e matite. Acquistare un regalo al Museo è un modo per sostenere questa Istituzione; i proventi delle vendite, infatti, sono destinati allo sviluppo delle attività culturali, alla conservazione e alla valorizzazione di un patrimonio artistico comune, a servizio anche delle generazioni future. Info: Sabato 12 dicembre 2009, dalle ore 10. 00 alle ore 12. 00 e dalle ore 14. 00 alle ore 18. 00, Museo Poldi Pezzoli, Via Manzoni 12, Milano, Tel. 02 794889 - 02 796334.  
   
   
UNA MOSTRA SU WELFARE E PATERNALISMO AZIENDALE NELL´EX STABILIMENTO ACNA DI CENGIO, IN VAL BORMIDA  
 
Sarà inaugurata sabato 5 dicembre 2009 alle 15. 30, nelle Sale di Palazzo Rosso a Cengio, la mostra storico fotografica "Acna: ex villaggio globale", promossa da Ala, Associazione Lavoratori Acna. La mostra, ospitata in uno spazio di 64 metri quadri di esposizione, comprende 200 foto, immagini e oggetti che raccontano il tempo libero e il welfare che hanno accompagnato la vita dello stabilimento grazie all´Opera nazionale dopolavoro già dal 1925. Storie di lavoratori e storie di "padroni" che avevano interesse a tenere alto il tenore di vita dei loro operai per avere maggiore tranquillità in fabbrica, un migliore rendimento e più possibilità di battere la concorrenza. Si deve infatti all´ ´Opera nazionale dopolavoro la nascita all´Acna di tante iniziative culturali, dalle biblioteche, al teatro, al cinema , alle bande musicali, del turismo aziendale, delle colonie estive per i bambini, delle attività sportive. Una panoramica sul "paternalismo aziendale" che punta a bissare il successo della mostra sulla fine della fabbrica allestita nel marzo dello scorso anno. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 27 dicembre e si potrà visitare dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 domenica 6, martedì 8 e ogni sabato e domenica. L´ ingresso è libero .  
   
   
MILANO, S. AMBROGIO : INGRESSO GRATUITO AI MUSEI DEL CASTELLO E DIRETTA DELLA CARMEN AL CINEMA GNOMO  
 
Un pomeriggio al cinema, il 6 dicembre, aspettando la Carmen. Proiezione in diretta della Prima della Scala al cinema Gnomo e musei del Castello aperti gratuitamente con visite guidate dedicate alla figura di Sant’ambrogio nel giorno della sua festa. “Questa è l’idea, fare di Sant’ambrogio e della Prima della Scala non solo una data, ma un evento capace di attirare turisti culturalmente responsabili da tutto il mondo – spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory –. Per questo abbiamo allargato l’offerta culturale ad altri generi come il cinema, l’arte e le visite guidate per entrare nelle pieghe della nostra storia e dei nostri simboli”. “Il 7 dicembre – continua Finazzer Flory – è una data conosciuta e attesa in tutto il mondo e Milano rappresenta l’immagine culturale di tutta l’Italia”. Il 6 Dicembre Al Cinema Aspettando La Carmen Per rendere omaggio alla Prima scaligera domenica 6 dicembre, al Cinema Gnomo di via Lanzone 30, è in programma una serata di proiezioni incentrata sul personaggio di Carmen dal titolo Carmen al Cinema. Tre lungometraggi raccontano il più forte personaggio femminile nel panorama dell’opera lirica. Tre sguardi diversi, quello di Carlos Saura, di Jean Luc Godard e di Francesco Rosi, sul capolavoro di Gorge Bizet. Si inizia alle 17. 00 con Carmen di Francesco Rosi (Italia-francia, 1984, 152’), trasposizione dell’opera di Bizet in una Spagna molto realistica e solare. Il brigadiere José e la sigaraia Carmen si innamorano. Lui diserta per raggiungerla sulle montagne, ma lei si infatua del torero Escamillo. Davanti all’arena di Siviglia, nello stesso istante in cui Escamillo uccide il toro, José, accecato dalla passione e dalla gelosia, pugnala Carmen. Alle ore 20. 00 sarà proiettato Carmen Story di Carlos Saura (Spagna, 1983, 100’). Durante la preparazione di un balletto ispirato alla Carmen di Bizet, il maestro di ballo si innamora di una giovane ballerina di flamenco, Carmen, a cui vuole affidare la parte della protagonista. Come nell’opera, la ragazza prima lo ricambia, poi si stanca e civetta con altri uomini. Folle di gelosia, l’amante tradito uccide Carmen. Alle ore 22. 00 concluderà la serata Prenom Carmen di Jean Luc Godard (Francia, 1983, 85’). Carmen, una giovane che frequenta terroristi, ha in programma una rapina in banca. Chiede allo zio, regista matto recluso volontariamente in una clinica, di poter usare un appartamento sul mare per girare un documentario. Durante la rapina Carmen conosce un poliziotto, i due si innamorano e si rifugiano nell’appartamento sulla spiaggia. Arrestato per complicità e poi rimesso in libertà, il poliziotto verrà respinto, maltrattato e irriso da una Carmen sempre più irrequieta. La donna verrà uccisa proprio dal suo ex amante durante una ripresa del documentario. Biglietti: 4 euro, ingresso valido per tutte le proiezioni della giornata; ridotto 2,60 euro: tessera associativa obbligatoria 2,60 euro. In Diretta Satellitare Al Cinema Gnomo La Prima Della Scala Il giorno successivo, lunedì 7 dicembre, alle 18. 00, al Cinema Gnomo verrà trasmessa in diretta satellitare l’apertura della stagione scaligera, con l’esecuzione della Carmen diretta dal Maestro Daniel Barenboim. L’iniziativa è promossa dalla Società Kiko - Nicola Bionda e Chiara Guardoni in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune, l’Accademia di Belle Arti di Brera e Microcinema Digital Network. La serata avrà inizio alle 17. 30 con un breve intervento di alcuni professori dell´Accademia di Brera e dell´Università Cattolica del Sacro Cuore sulla regia di Emma Dante. Seguirà la diretta di Carmen dal Teatro alla Scala. Il 6 e 7 dicembre, negli spazi del Cinema Gnomo saranno esposti alcuni lavori di allievi ed ex-allievi di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Brera incentrati sull’opera di Bizet. In mostra anche i lavori di un’ex allieva di Brera, che quest’anno ha realizzato i costumi per la Prima Scaligera a soli tre anni dal conseguimento del diploma accademico. Ingresso unico: 12 euro. Prevendita fino a venerdì dalle 19. 00 alle 20. 45. Fino a domani, venerdì 4 dicembre, dalle ore 19. 00 alle ore 20,45 è in funzione presso il cinema Gnomo un servizio di prevendita biglietti. Ingresso Gratuito Ai Musei Del Castello Sforzesco Dal cinema ai capolavori dei Musei del Castello che lunedì 7 dicembre rimarranno aperti al pubblico gratuitamente dalle ore 9. 30 alle 17. 30. Per l’occasione Ad Artem e Opera d’Arte hanno organizzato, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, visite guidate alla scoperta dell’iconografia di Sant’ambrogio nelle collezioni civiche (dalle 11. 00 alle 15. 30 con prenotazione obbligatoria allo 02. 6596937 – 02. 45487399). Il costo della visita sarà di 5 euro.  
   
   
MILANO: AL PAC UNA MOSTRA DELL’ARTISTA GIAPPONESE YAYOI KUSAMA  
 
Fino al 14 febbraio, il Padiglione d’Arte Contemporanea, Via Palestro 16, ospita la mostra di Yayoi Kusama “I want to live forever”, un evento in esclusiva per l’Italia promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune assieme a 24 Ore Motta Cultura. Curata da Akira Tatehata (direttore del National Museum of Art di Osaka), la mostra è dedicata alla protagonista indiscussa dell’arte contemporanea giapponese. Oltre a dipinti figurativi e astratti di recente realizzazione, sculture di grandi dimensioni e installazioni create nell’ultimo decennio, sarà esposta anche una selezione di disegni risalenti agli anni ’50 e ’60. “Nei suoi giochi di specchi e nei riflessi del tempo si scrive la storia di Yayoi Kusama, una delle più importanti artiste giapponesi dei nostri giorni che ha portato in America ‘una certa immagine’ del Giappone – spiega l’assessore Massimiliano Finazzer Flory -. Un’immagine segnata dalle battaglie dell’impegno civile, colorata dall’indagine sul ruolo della donna, attraversata dalla malattia mentale. Yayoi Kusama pone se stessa all’interno delle opere, ma afferma che in esse non vi sono un inizio, una fine o un centro precisi. Per di più, ricorre a tecniche diverse: disegno, pittura, scultura, installazioni, film, poesie e racconti, in cui la cifra stilistica della ripetizione si afferma con forza”. In mostra anche Narcissus Garden, l’installazione-scultura presentata per la prima volta alla Xxxiii edizione della Biennale di Venezia (1966). Kusama produsse questo ambiente interattivo composto da 1500 sfere metalliche con l’assistenza di Lucio Fontana. In una presentazione improvvisata sul prato del Padiglione Italiano, Kusama, vestita in kimono, puntò l’attenzione sugli aspetti commerciali usualmente velati della Biennale, vendendo ogni sfera a 1. 200 lire. Più di quaranta anni dopo, Narcissus Garden arriva per la prima volta a Milano. Kusama produsse i suoi primi enormi dipinti “infinity” alla fine degli anni ’50 a New York. Oggi compone ancora questi quadri, come lo spettacolare I Want to Live Forever a cinque pannelli (2008). I suoi ultimi lavori figurativi, come Cosmic Space (2008), riflettono un’ossessione per la mortalità, oltre che per la solitudine, il vuoto e i misteri dell’universo fisico e metafisico. Nelle sue sculture, Kusama fa uso continuo di specchi, come nell’opera Passing Winter (2005) o nel complesso ambiente Aftermath of Obliteration of Eternity (2008), che utilizza un sistema di semplici ma ingegnosi strumenti ottici per creare un’interazione senza fine di luce riflessa. Il più recente gruppo di sculture monumentali di Kusama - Flowers that Bloom at Midnight - sono fiori barocchi dai colori accesi, che misurano in altezza tra 1. 5 e 5 metri. La mostra è realizzata in collaborazione con Gagosian Gallery. Per i visitatori sono previste attività didattiche organizzate da Marte snc. Informazioni: 02. 76020400, www. Comune. Milano. It/pac .  
   
   
APPENNINO E VERDE  
 
La Rocca Di Riolo Si Anima Animazioni natalizie e gastronomiche coloreranno quest´anno la cittadina di Riolo Terme (Ra). Dall´8 dicembre al 6 gennaio all´interno del fossato si potrà apprezzare un grande presepe di luci formato da 50 grandi immagini sagomate con filo di ferro e con piccole lampade. Nello stesso periodo all´interno della Rocca si svolgeranno attività ludiche e creative per bambini e ragazzi. A pochi metri dalla Rocca, all´interno parco Pertini, prenderà vita la seconda edizione di "Riolizie": alcuni ristoranti cittadini allestiranno insieme uno stand enogastronomico all´interno del quale proporranno le delizie della loro cucina e del territorio. Le serate, dal giorno 11 al 14 e poi dal 18 al 21 dicembre, saranno arricchite da animazioni. Per informazioni: Terre di Faenza, tel. 054671044 www. Terredifaenza. It. Un Escursione Sul Fondo Dell´oceano E´ organizzata, per domenica 6 dicembre, una grande escursione nel Parco Regionale del Monte Aveto (Pr), un itinerario ad anello che percorre un tratto della magnifica "alta via dei monti liguri" e permetterà di entrare passo dopo passo sul fondo di un oceano giurassico: "la Tetide Ligure", dove antichi vulcani hanno generato le rocce ofiolitiche del Cantomoro. Il Cantomoro rivelerà un paesaggio davvero particolare, estremamente variegato e suggestivo: a metà percorso si trova il rifugio del Monte Aiona e se le condizioni lo permetteranno si potrà salire sul maestoso Monte Aiona. Per informazioni: Marcello Cantarelli, cell. 3384406874, marcellocantarelli@virgilio. It L´associazione Uisp Verdeazzurro propone poi, martedì 8 dicembre, l´attività "Trekking alle Cascate del Lavacchiello". L´escursione permetterà di ammirare uno dei più interessanti e imponenti "giochi d´acqua" dell´Appennino, le "Cascate del Lavacchiello", dove le acque veloci ed impetuose hanno scavato e modellato la roccia, creando, alla base delle cascate, splendide pozze di acqua cristallina. Verrà percorso un itinerario che salendo dalla fontana dello scodellino si snoda attraverso balconi naturali e abeti bianchi sopravvissuti alla glaciazione. In caso di neve, niente paura: l´escursione sarà effettuata con le "ciaspole", fedeli compagne degli escursionisti invernali. Prenotazione necessaria al 338406874 e informazioni sul sito www. Macignovivo. It Elicicoltura E Mercatino Di Natale A Bobbio A Bobbio (Pc) saranno soddisfatti i gusti e gli interessi più ricercati: il giorno 6 dicembre, l´ufficio Commercio del Comune organizza un ritrovo per esposizione e vendita del pregiato prodotto di elicicoltura e dei prodotti della montagna. A queste particolari prelibatezze, che stuzzicheranno l´appetito di molti, si unirà il classico mercatino di Natale, con tutta la gamma di decorazioni e artigianato arricchito dall´apporto di numerosi hobbisti creativi. Il sodalizio "Ra Familia Bubièiza" offrirà nel pomeriggio ottimo vin brulè, panettone e croccante tipico bobbiese. Per l´occasione nei ristoranti verranno serviti menù a base di lumache e piatti tipici di montagna. Per informazioni: tel. 0523962802, www. Comune. Bobbio. Pc. It L´immacolata A Zocca Nella località di Monte San Giacomo (Mo) è organizzata anche quest´anno la Passeggiata del giorno 8 dicembre, dedicato all´Immacolata. La Passeggiata consiste in una facile escursione nei dintorni di Zocca. La tradizione sarà rinnovata anche con la tavola imbandita di prodotti tipici preparati da Gianluigi, all´interno dell´Ospitale di San Giacomo. Ritrovo alle ore 10. 00 presso il Museo del Castagno. Prenotazione obbligatoria: Riccardo Solmi 3400780939 - 3388459659 e Gianluigi Olmi 347/3015119. Informazioni: 059220022 Notti D´inverno, Ciaspole E Mangiate Da sabato 5 dicembre è già possibile andarsene la sera a ciaspolare nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi! Dalle 17. 00 alle 20. 00 da Campigna (Fc) Riccado Raggi guiderà gli escursionisti alla scoperta del bosco in notturna. Ovvimante non mancherà alla fine la possibilità di rifocillarsi con una buona cenetta a prezzo convenzionato. Per informazioni: tel: 0543. 478978, 347. 0950740, info@romagnatrekking. It, www. Romagnatrekking. It A Sant´agata Trionfa Il Natale Nelle giornate del 6, 8, 13 e 20 dicembre, le vie cittadine di Sant´agata Feltria (Rn) si trasformano nel regno del Natale, un appuntamento imperdibile per gli appassionati dei mercatini a tema e delle più classiche atmosfere natalizie. Le strade e le piazze sono animate dal suono tradizionale delle zampogne e dai suggestivi presepi artigianali. Numerosi gli spettacoli legati ad antiche tradizioni come gli zampognari e le musiche della festa. Nella Piazza del Mercato per la gioia dei più piccoli, e non solo, la Casa di Babbo Natale e degli Elfi. I ristoranti, le trattorie e le locande propongono l´originale percorso gastronomico"I Piatti dell´Avvento". Per informazioni: Pro loco di Sant´agata Feltria, tel. 0541 848022, www. Prolocosantagatafeltria. Com .  
   
   
MILANO: 10.2! DIECI.DUE! INTERNATIONAL RESEARCH CONTEMPORARY ART  
 
10. 2! Dieci. Due! international research contemporary art – art director maria rosa pividori - è uno spazio privato sito a Milano, Via Volvinio 30/passo carraio dedicato alla ricerca internazionale nell’ambito delle arti visive. Dieci. Due! è molto attenta alla poetica nell´arte, alle ricerche che hanno una particolare attenzione a micro e macrocosmo, al rapporto tra uomo e natura, alla memoria, all’etica, alla problematica spazio/tempo, ai mutamenti del mondo, al rapporto tra economia-uomo-arte, all’umano e tecnologico, ai nuovi linguaggi (es. Ha esposto opere di Ennio Bertrand, Tullio Brunone, Marcello Mazzella), alle ibridazioni con altre culture, alle ricerche che fanno da ponte tra oriente e occidente per un nuovo equilibrio, ai lavori radicali, alla sottrazione del ridondante a favore dell’essenziale e della riflessione. Dieci. Due! promuove nel tempo idee, progetti, azioni; ha messo in evidenza, con grande anticipo, giovani talenti che sono poi stati notati da altre strutture e da curatori internazionali (es. Nel 2002 in Miart, nello stand 10. 2!, gli artisti Gianluigi Antonelli, Marco Di Giovanni e Salvatore Licitra sono stati selezionati da Jean-hubert Martin e le loro opere sono state acquisite dal Comune di Milano per il Museo del Presente, in seguito un’opera di Carlo Steiner è stata selezionata per entrare nella collezione dell’azienda Roger Dubuis Ch, sponsor in Miart per le acquisizioni del 2004, ha presentato la prima mostra a Milano di Flavio Favelli, Jelena Vasjliev, del giovane berlinese Timo Kahlen sound artist recentemente nominated for the German "Sound Art Prize 2006", artista invitato a Manifesta 2008. Nel 2002 10. 2! organizza la mostra “5 tavoli da gioco per una partita inedita di Marcel Duchamp”, in mostra un´opera inedita di Marcel Duchamp, Teorie di Vincenzo Agnetti, Aurelio Andrighetto, Shuzo Azuchi Gulliver, Aldo Spinelli Molti critici, poeti, storici e intellettuali hanno scritto avvallando i progetti degli artisti proposti da Dieci. Due!: Giacomo Agosti, Renato Barilli, Stefano Bartezzaghi, Roberto Borghi, Guy Brett, Renata Casarin, Pierandrea Casati, Jacqueline Ceresoli, Viana Conti, Valerio Dehò, Eleonora Fiorani, Matteo Galbiati, Lorella Giudici, Chiara Guidi, Cristina Guerra, Francesco Leonetti, Roberto Limonta, Elisabetta Longari, Angela Madesani, Giancarlo Majorino, Micaela Mander, Mirtha Paula Mazzocchi, Stefano Pirovano, Frank Reijnders, Pierre Restany, Roberta Ridolfi, Antonella Sbrilli, Tommaso Trini, Alberto Veca, Dieci. Due! ha prodotto circa dieci eventi all’anno, anche in spazi esterni (es. 1991 mostra Planetaria rassegna di espressioni artistiche avanzate Città di Stradella Provincia di Pavia gemellata con Bao art festival, Giappone/ 2002 mostra “sguardi da artisti” Industria Superstudio di Milano, testo di Mirtha Mazzocchi/ 2006 mostre “il proprio luogo” Castello Borromeo di Corneliano Bertario in collaborazione con il Corneliano Bertario Gruppo Culturale, testi: E. Fiorani, M. Galbiati, L. Giudici, A. Madesani, M. Mazzocchi, R. Ridolfi, A. Sbrilli ); con Istituzioni (es. 1994 Galleria Civica di Gallarate, 2 mostre “molto diligenti osservazioni”/ 1997 Accademia di Brera ospitando Salon Primo / 2004 Museo della Montagna di Torino: mostra Heidi un mito della Montagna, la sez. Contemporanea è stata promossa dal Comitato per l’organizzazione dei Xx Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 / 2005 Provincia di Milano/fondaz. Fiera Milano per la manifestazione Arteaperta-milanolive/ 2006 Migra-azione3 “migraidentità” rassegna d’arte contemporanea in collaborazione con Ideavita e Pino Diecidue, Cascina Bertottina /Vespolate(no), Arengo del Broletto/novara e Chiostro della Canonica/novara con il supporto della Regione del Piemonte, Provincia di Novara, Comune di Novara, Camera di Commercio di Novara, Comune di Vespolate). Dal 2006 la programmazione del Museomalandra Galleria Civica di Vespolate (No) è in parte indicata da Dieci. Due! (mostre prodotte: “donne fuori dal limite “ collettiva, testo di Rossella Moratto, con incontro/conversazione “il corpo la fine” con Marilene Da Silva, Eleonora Fiorani e Laurita Tanzi / mostra “shithead battle “ con gli artisti olandesi Van Kampen, testi di Lorella Giudici e Kees Vuyk, con il supporto dell’Ambasciata e del Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e del Comune di Vespolate, con il Patrocinio della Provincia di Novara, “Frasi musicali. ” di Romolo Calciati, testo critico di Lorella Giudici). Nel 2007 nella città di Ancona (Mole Vanvitelliana e Fiera Plastech) ideazione del progetto Arteplasticainforma con Ideavita nell´ambito della mostra, a cura di Roberta Ridolfi, e a Pordenone ( Museo Civico Palazzo Ricchieri, Camera di Commercio e Samuplast) e S. Vito al Tagliamento (Loggia Comunale, Ex essiccatoio Bozzoli, Torre S. Nicolò), a cura di Matteo Galbiati e Maria Rosa Pividori, Plastica d´artista promossa da Assocomaplast. 10. 2! ha organizzato al Museo Allumina, Polo Scientifico e Tecnologico, di Novara, con Ideavita in collaborazione con la Fondazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese di Milano “Tutti” mostra fotografica di Jacqueline Vodoz a cura di Lorella Giudici nell´ambito della rassegna “la donna. La risaia. E il suo vissuto promossa dalla Commissione per le Pari Opportunità della Regione Piemonte. 10. 2! ha organizzato con Ideavita di Vespolate e Studiodieci City Gallery di Vercelli Terre d´Acqua In-via l´Arte, testi critici di Matteo Galbiati, Lorella Giudici, Cristina Guerra e Angela Madesani, Vespolate, Novara, Vercelli e Università A. Avogadro Facoltà di Economia. Collabora al progetto uno, due, tre di dieci 2007-2008 di Studio Dieci City Gallery, Spazio Santa Chiara di Vercelli, for Peggy . With love, una collezione in movimento, con Ideavita, evento collaterale alla mostra “Peggy Guggenheim e l´immaginario surreale” Città di Vercelli, Arca, Regione Piemonte, provincia di Vercelli, Università degli Studi del Piemonte Orientale A. Avogadro, Facoltà di lettere. Nel luglio 2007 10. 2! organizza, in occasione di Movida anni 70 organizzata dal Comune di Milano, la mostra “Tesi” e la presentazione della Tesi su Aldo Spinelli discussa da Sabina Cappai presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell´Università “La Sapienza” di Roma (opere 1970-2005) relatore Antonella Sbrilli e correlatore Ricardo De Mambros Santos, introducono le opere in mostra tre brevi testi sull´artista: di Vincenzo Agnetti (1971), di Ben Vautier (1976), di Paolo Agliardi (1976) Dal 2007 collaborazione con Thesaurus A. A. Art – Jean Marie Barotte e Maria Cristina Madau – Parigi/brenta, per il progetto “I colori dell’estasi” spazio Exma´ – e luoghi della città di Cagliari, Superstudio Più di Milano nell´ambito del festival di Teatro Identità e passioni organizzata da Outis, nel 2008 il progetto si evolve e si sviluppa nella nuovo centro di sperimentazione delle arti contemporanee, ex fabbrica industriale, Thqu Brentart di Brenta (Varese) con il quale inizia una nuova collaborazione. Dal 2008 Dieci. Due! organizza quattro progetti per Zambon Company Spa a cura di Vanda Curioni e Maria Rosa Pividori, il primo è “Respiro”di Dome Bulfaro, mostra e performance. Ha organizzato nella sede 10. 2! la mostra di Salvatore Falci e Simona Barzaghi “ci@o, come stai?”, la conversazione e presentazione del libro ed. Lubrina alla libreria Egea Bocconi con l´intervento dei critici Renato Barilli e Angela Madesani ospite l´antropologa, filosofo ed epistemologa Eleonora Fiorani 10. 2! partecipa al progetto Maestri di Brera -Shangai 2009 organizzata da Mob con Promos – Camera di Commercio di Milano. Nel Settembre 2008 organizza la mostra di Antonio Sormani allo Spazio Guicciardini di Milano, mostra promossa dalla Provincia di Milano, testo in catalogo di Lorella Giudici. Maria Rosa Pividori rappresentando Dieci. Due! è tra i soci fondatori della Bbank, Brainstorming Bank il tempo. È cultura, progetto Decentra Cultura di Icalabs Slow Innovationstrategy, Strategie per l´Impresa, la Cultura, l´Arte, del Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura. Collabora al progetto di Studiodieci “for Peggy. With Love” 2008-09, Vercelli con “nati negli anni 70/80 Coll´action scelti bene in tempi estremi, testo di Francesca Fiorella, testo critico di Lorella Giudici/ Listen Here anghelos 7´58”,ideazione di Giuliana Di Bennardo, testo critico di Angela Madesani, Paint In dov´è Jackson Pollock ? relatà interiore. Unica realtà, testo critico di Lorella Giudici/ Act On dov´è Jackson Pollock ? “non ho paura di introdurre cambiamenti”. J. P. , testo critico di Matteo Galbiati. Dieci. Due! ha partecipato più volte al fuori Salone presentando produzioni legate all’arte (es. Progetti-utopie dell’artista dell’architetto Oscar Melano – “Ho,ada!” oggetti per una quotidianità creativa dell’artista/arch. Danilo Premoli (Prod. Tucano, Prod. Laboratorio Pesaro, Prod. Parole di Cotone) - Virtual Space Light progetto dell’artista Ferdinando Farina con sponsor per la produzione delle opere quali Osram, L. E. A. N. I. , Officine Bertocco. Dieci. Due! collabora su progetto con istituzioni culturali, ambasciate e consolati per promuovere la ricerca di artisti provenienti dall’estero (es. Dallinizio degli anni ´90 ha contribuito attivamente al percorso di Shuzo Azuchi Gulliver artista di Tokyo, di Johan Wagenaar e Van Kampen artisti di Amsterdam, di Timo Kahlen artista di Berlino. ) Dieci. Due! è frequentata da un pubblico numeroso ed eterogeneo di appassionati d’arte: artisti, critici, galleristi, professionisti, giornalisti, istituzioni e imprese che hanno apprezzato lo spirito innovativo dell’attività e condiviso l’alta qualità d’immagine e delle proposte avvicinando i marchi delle loro aziende ai documenti (inviti, cataloghi, spazi fiera, spazi pubblicitari ecc. ) prodotti da Dieci. Due! aderendo al progetto Nuovi Mecenati o come sponsor (es. Brionvega, Citroen, Domopak, Nose, Osram, Pirelli, Set automazione industriale, ecc. ). Dieci. Due! è segnalata in Art Syntomy, il sistema dell’arte tra Torino e Milano, guida della Camera di Commercio di Milano e Torino ed. Teknemedia Dieci. Due! dal 2007 è presente in Saatchi Gallery Showcase http://www. Saatchi-gallery. Co. Uk/dealers_galleries/ Dieci. Due! è una piattaforma di comunicazione con il mondo per un migliore valore aggiunto e un nuovo sguardo, il tramite è l’arte visiva. Dieci. Due@libero. It - www. Diecipuntodue. It.  
   
   
TREKKING NOTTURNI, PERCORSI ENOGASTRONOMICI E TRADIZIONALI PASSEGGIATE NEI PARCHI  
 
Il 3 dicembre - trekking notturno al Parco Regionale La Mandria (Piemonte) All´ora Della Civetta Passeggiata notturna nel Parco per osservazione diretta della fauna selvatica: una guida esperta accompagna i visitatori in un´affascinante scoperta delle abitudini notturne del mondo animale, colto con discrezione nel proprio ambiente naturale. Partenza alle ore 21. 00 dall´ingresso di Druento. Durata: 2 ore circa. Massimo 15 partecipanti circa. Costo: Euro 6 intero, Euro 4 ridotto. Prenotazione obbligatoria: Tel. 011/4993381. Altre info sul Parco La Mandria http://www. Parks. It/parco. Mandria Il 4 e 5 dicembre - sulle tracce del lupo al Parco Nazionale della Majella (Abruzzo) Wolf Weekend Due giorni e due notti sulle tracce dei Lupi: due escursioni di mezza giornata un´uscita notturna per ascoltare gli ululati; didattica sul Lupo. Orario: 17. 00. Difficoltà: Escursionistico, itinerario che si svolge su sentieri dal terreno vario (pascoli, detriti, pietraie). Richiede allenamento per la lunghezza del percorso e/o per il dislivello, oltre a un adeguato equipaggiamento. Prenotazione obbligatoria. Iniziativa a pagamento. Per informazioni: Centri info del Parco Campo di Giove e Cansano - Tel. 320/8134997. Altre info sul Parco Nazionale della Majella http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Majella Il 5 dicembre - escursione alle Aree Protette della Provincia di Arezzo (Toscana) Ponti Di Storia Lungo L´arno: Ponte Romito Escursione nella Riserva Naturale Valle dell´Inferno e Bandella. Ritrovo e partenza per l´escursione: Ristorante il Romito alle ore 15. 00. Informazioni e prenotazioni: Centro Visita di Monticello - Tel. 393/8353089 - e-mail: info@alcedoambiente. Com Altre info sulle Aree Protette della Provincia di Arezzo http://www. Parks. It/parchi. Arezzo Il 5 e 6 dicemrbe - percorsi enogastronomici al Parco del Monte Subasio (Umbria) L´oro Di Spello Evento dedicato all´olio d´oliva, prodotto principe del territorio, e a tutti i tesori di Spello (Pg). Percorsi enogastronomici, visite gratuite ai musei, mostre, spettacoli di teatro e di danza. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 075/8155290 - Fax 075/8197395 - E-mail: parco. Montesubasio@tiscali. It Altre info sul Parco del Monte Subasio http://www. Parks. It/parco. Monte. Subasio Il 6 dicembre - di stagione in stagione al Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona, Campigna (Emilia-romagna, Toscana) Gli Alberi Di Natale, Un Vivaio Al Castello! Escursione alla scoperta della coltivazione degli alberi di Natale con visita alle Torri del Castello di Romena. Adatta a tutti, offre spunti di riflessione su cosa può rappresentare l´acquisto di un albero di Natale naturale. In collaborazione con la Guida Giovanna Matteagi. Tempo di percorrenza: ore 2,30. Difficoltà: E (Escursionistico). Costo: Euro 7 adulti, Euro 3 bambini. Gratuita per gli ospiti delle strutture che aderiscono al programma escursionistico. Ritrovo alle ore 10. 30 alla scuderia dell´Asd Equinatura, presso Az. Agricola Castagneto Picci, loc. Romena, Pratovecchio. Info e prenotazioni: Centro Visita di Badia Prataglia - Tel. 0575/559477. Altre info sul Parco Nazionale Foreste Casentinesi http://www. Parks. It/parco. Nazionale. For. Casentinesi Il 6 dicembre - visita guidata al Parco Regionale dell´Appia Antica (Lazio) Visita Archeo-botanica Passeggiata sull´Appia Antica tra antiche macerie e resti monumentali, alla scoperta delle essenze spontanee e dei mutamenti del paesaggio. Informazioni e prenotazioni visite guidate: Tel. 06/5135316 - puntoappia@parcoappiaantica. It Altre info sul Parco dell´Appia Antica http://www. Parks. It/parco. Appia. Antica Il 6 dicembre - colori, profumi e sapori autunnali al Parco Naturale Regionale del Beigua (Liguria) Antiche Ricette In Agriturismo Superato il centro abitato di Crevari, dopo un breve tratto di crosa con fondo in acciottolato si giunge a Campenave. Qui la vegetazione è costitutita da bosco ceduo di castagno, ancora oggi utilizzato come fonte di legna da ardere e per paleria; ormai scomparsi gli esemplari da frutto, si assiste all´espansione dei pinastri e delle essenze della macchia mediterranea. La giornata sarà dedicata alla scoperta di ricette tradizionali presso l´Agriturismo "Pietre Turchine", per conoscere e assaggiare le antiche ricette tradizionali della gastronomia dell´entroterra genovese. Al termine dell´escursione presso l´Azienda Agrituristica "Pietre Turchine" sarà possibile consumare un gustoso pranzo (facoltativo, a pagamento). Ritrovo alle ore 9. 30 presso il capolinea Amt linea 1, oltrepassato il ponte sul torrente Cerusa. Difficoltà: media. Durata escursione: giornata intera. Costo escursione: Euro 5,50. Prenotazione obbligatoria entro e non oltre le ore 17. 00 del giovedì precedente l´escursione agli Uffici del Parco: Tel. 010/8590300 - Cellulare Guida: 393/9896251 (sabato e domenica). Altre info sul Parco del Beigua http://www. Parks. It/parco. Beigua Il 6 dicembre - alla scoperta dell´Area Naturale Protetta del Monteferrato (Toscana) Anello Del Monteferrato Escursione di media difficoltà condotta dal "Gruppo Trekking Storia Camminata" con partenza dal Centro Visite di Bagnolo attraveso le villela pineta e le cave del Monteferrato. Ritrovo presso il Centro Visite di Bagnolo in via Bagnolo di Sopra, 24 a Montemurlo (Po) alle ore 8. 00. Rientro previsto per l´ora di pranzo. Informazioni: Franco Nelli - 333/6294662. Altre info sull´Anp Monteferrato http://www. Parks. It/anp. Monteferrato Il 7 e l´8 dicembre - escursione a piedi al Parco Naturale Orsiera Rocciavrè (Piemonte) Il Sentiero Del Plaisentif Escursioni a piedi di 2 giorni: una traversata che collega borgate e alpeggi caratteristici della Val Chisone recuperando i percorsi fatti un tempo dai montanari. Ritrovo alle ore 8. 00 con la Guida del Parco a Villaretto (val Chisone) nella piazza del paese. Quota a persona: 20 Euro (guida) + pensione completa presso rifugio. Per informazioni sui costi delle escursioni e delle attività per famiglie: 3Valli Ambiente&sviluppo s. R. L. Società di servizi promozione, organizzazione e gestione eventi per conto del Parco Naturale Orsiera Rocciavrè Via Ponte, 6 - fraz. Foresto - 10053 Bussoleno (To) - Tel. 0122/640069 - Fax 0122/48383 - Cell. 320/4257106 - E-mail: guide. Parco. Orsiera@ruparpiemonte. It Altre info sul Parco Orsiera Rocciavrè http://www. Parks. It/parco. Orsiera. Rocciavre L´8 dicembre - tradizionale passeggiata al Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina (Emilia-romagna) Tutti Insieme Per L´immacolata Tradizionale passeggiata dell´Immacolata, con una facile escursione nei dintorni di Zocca. Concluderemo, come tradizione, con una tavola imbandita di prodotti tipici preparati da Gianluigi, all´interno dell´Ospitale di San Giacomo. Ritrovo alle ore 10. 00 presso il Museo del Castagno di Zocca (Mo). Costi: Euro 10 adulti, Euro 5 bambini. Speciale famiglia: Euro 20 due adulti con bambino. Pranzo convenzionato: Euro 12. Possibilità di pernottamento a partire da Euro 15 a persona. Prenotazione obbligatoria: Riccardo Solmi 340/0780939 - 338/8459659 - Gianluigi Olmi 347/3015119. Altre info sul Parco dei Sassi di Roccamalatina http://www. Parks. It/parco. Sassi. Roccamalatina.  
   
   
TRIESTE: LA CITTÀ RADIOSA, A PUBLIC ART PROJECT - CASA ROSA, PARCO DI SAN GIOVANNI, EX OSPEDALE PSICHIATRICO - 4.12.09 | 18.12.09 E TRIESTE, STAZIONE ROGERS, RIVA GRUMULA 14 - 4.12.09 | 18.12.09  
 
Il 4 dicembre viene inaugurata la nuova proposta espositiva curata da Maria Campitelli del Gruppo78 dal titolo La Citta’ Radiosa. Allestita in due diverse sedi - la Casa Rosa all’ex Opp e alla Stazione Rogers di Trieste - la mostra raccoglierà le prime proposte di intervento nate a seguito della presentazione dell’innovativo sito www. Lacittaradiosa. Eu per una mappatura, progettazione e realizzazione di interventi artistici, architettonici su aree abbandonate, “sospese” della provincia e della città di Trieste. La Citta’ Radiosa è l’ottimistico titolo che rimanda direttamente a Le Corbusier, nello specifico ad un progetto che nel 1935 ridisegnò l’architettura e lo spazio abitativo in chiave razional/funzionalista per una nuova concezione urbana, positivamente proiettata nel futuro. Oggi, a Trieste, si rinnova questo impulso però su un terreno opposto, di mancanza e di abbandono, colorandosi dunque d’ironia, ma contenendo nel contempo una potenziale spinta alla trasformazione e al recupero. Si tratta infatti di individuare luoghi abbandonati, sia strutture architettoniche che spazi aperti, parchi, giardini o quegli interstizi anonimi - che Gilles Clement definirebbe “spazi indecisi”, lacerati - di insediamenti naturali ai margini delle costruzioni, che s’insinuano nel tessuto del territorio urbano e soprattutto suburbano. Luoghi abbandonati, disabitati e dismessi, in una parola deantropizzati, della città di Trieste e della sua provincia, che con questo progetto, vengono dapprima individuati, scandagliati, documentati e sui quali poi s’innescano ipotesi d’intervento creative, anche utopiche e visionarie, per il loro riconoscimento e per un eventuale riassetto ed utilizzo. E’ ancora una volta il Gruppo 78, associazione culturale triestina attestata sulla contemporaneità da oltre un trentennio, a proporre questa indagine che s’innesta nella Public Art e consegue al grande progetto “Public Art a Trieste e dintorni” svoltosi tra il 2007 e il 2008 sul territorio del capoluogo giuliano. Fascinosi da sempre, i luoghi abbandonati, oggi suscitano nuova attenzione ed interesse in una rilettura del territorio urbanizzato e non. All’eccesso di pianificazione, di organizzazione razionale, di invasivo costruire, alla saturazione del concetto di urbanizzazione si contrappone una ricerca e una valorizzazione dello scarto, di ciò che si insinua tra il costruito, di ciò che rimane al margine, lasciato da parte perchè non produttivo. Insignificanti frammenti territoriali, di cui è intessuta ogni regione, nel loro abbandono garantiscono diversità biologiche, altrimenti schiacciate dal cemento. Gli Stalker, ad esempio, attestati su questo fronte, parlano di “territori attuali” che costituiscono il negativo della città costruita, “luoghi del divenire inconscio dei sistemi urbani” dove attuale significa “diventare altro” in proiezione futura. Luoghi della trasformazione dunque, con ipotesi di ridefinizione e di rinascita tra gli anfratti di una natura non costretta, spesso intrecciata in imprevedibili rapporti con residui strutturali deantropizzati. Raccontare dunque la città in ombra che pulsa attorno e dentro a quella costruita, che chiede attenzione ed interventi diversamente pianificati, per rinascere a nuova vita contestualizzandosi con la città della luce, quella riconosciuta e praticata. Auspica perciò un’idonea progettualià che non la distrugga per continuare ad alimentare la linfa che contiene. Contrappunto compensatorio e necessario per una città più viva e vivibile dove lo spontaneo possa essere accolto e utilmente praticato col già costruito. Potrebbe diventare così una “Città radiosa” non solo emblematica, ma radicata nella realtà del quotidiano. La Mostra E Il Successivo Sviluppo Del Sito Www. Lacittaradiosa. Eu. E’ un progetto aperto ai giovani e a nuove idee. Riveste anche una funzione educativa in quanto si propone di far conoscere luoghi dimenticati e accantonati della nostra città, stimolando la loro scoperta e relativa indagine per un approfondimento cognitivo e una successiva eventuale revitalizzazione. Quest’ultima da effettuarsi tramite i linguaggi ibridati dell’espressività contemporanea e le più aggiornate versioni della ricerca architettonica/urbanistica, così da integrare passato e futuro con uno sguardo attento all’ambiente. E’ un progetto collettivo che insiste sul territorio con l’obiettivo di provocarne una rinnovata sensibilizzazione e una consapevole appropriazione. Si articola in tre segmenti : mappatura o censimento dei siti pubblici e privati definibili come”luoghi dismessi” progettazione di interventi realizzazione di uno o più interventi progettati La mappatura è lo strumento basilare di conoscenza che fornisce i dati multimediali – immagini, contributi testuali, video, suoni raccolti nel nuovo sito interattivo del gruppo 78 www. Lacittaradiosa. Eu, aperto da poco, ma già ricco di informazioni - su cui poi intessere i propri ragionamenti ed ideazioni di intervento. È interessante rilevare l’aspetto innovativo di questa ricerca che utilizza la tecnologia avanzata - con l’apporto dell’informatico Massimo Angelini, la grafica di Carlo Andreasi e la collaborazione di Paola Vattovani - per attuare un’informazione interattiva con un utenza potenzialmente planetaria. È il data-base, propedeutico sì alle fasi successive, ma inteso con una sua autonomia e come una vera e propria opera d’arte sociale. Da esso inizia la ricerca territoriale e di variegata informazione, aperta a tutti, con l’intento di promuovere un diverso interesse verso il territorio in cui si svolge la nostra vita, e di conseguenza una rinnovata coscienza degli spazi urbani e suburbani in cui essa si compie. La successiva fase progettale, ora in atto, produrrà una prima mostra di ipotesi di intervento, a partire dal 4 dicembre 2009, presso la “Casa Rosa”, al Parco di S. Giovanni, ex Ospedale Psichiatrico e contemporaneamente alla Stazione Rogers, riva Grumula 14, Trieste. Opening rispettivamente alle ore 18. 30 e 20. 30 Vi approdano oltre venti progetti. La volontà di evidenziare e revitalizzare svariati luoghi dismessi spazia in situazioni disparate, dagli alloggi abbandonati degli operai della Ferriera, ai residui militari della prima e seconda guerra mondiale, dagli alberghi sfasciati a splendide ville inghiottite dalla vegetazione, ai grandi impianti produttivi dismessi per il mutare dei tempi e delle condizioni socio/economiche…. Due nuclei in particolare destano uno spiccato interesse : l’ex Ospedale psichiatrico - da cui è partita la rivoluzione basagliana e dove si svolge appunto una parte della mostra - e il Porto Vecchio, grandiosa isola a se stante prospiciente il mare, dove sono anche ancorate straordinarie strutture vetero-industriali come il pontone Ursus, con la gru alta 70 metri, del 1914. Ecco gli autori, per lo più artisti, fotografi, architetti ,ma anche giovani creativi di varia matrice: Carlo Andreasi, Elisabetta Bacci, Giuliana Balbi, Anna Valeria Borsari, Roberta Cianciola, Pierpaolo Ciana, Florentia Corsani, Myriam del Bianco, Cecilia Donaggio, Federico Duse, Fabiola Faidiga, Lucia Flego, Daniela Frausin, Guillermo Giampietro, Lucia Krasovec Lucas, Cristina Lombardo, Elena Marchigiani, professore di progettazione urbanistica con Marina Bradicic, Eugenia Gotti, Elisa Longanes, Alice Martinelli studenti della facoltà di architettura dell’Università di Trieste, Daniela Michelli, Lucio Perini, Giuseppe Pedi, Massimo Premuda, Adriano Riosa, Alessandro Ruzzier, Sonia Squillaci, Erika Stocker, Paolo Toffolutti, Cristina Treppo, Giancarlo Venuto, Elisa Zurlo. Ideazione e curatela : Maria Campitelli. Organizzazione : Gruppo 78. L’iniziativa gode del patrocinio e del sostegno della Provincia di Trieste e della Regione F. V. G, Assessorato alla Cultura, con la collaborazione della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Trieste e con l’adesione della Casa dell’Arte.  
   
   
TRIESTE: FUTURISMI AL CONFINE ORIENTALE - 1920 – 1940: MOMENTI DI GRAFICA APPLICATA NELLA VENEZIA GIULIA, CON L’AREA GORIZIANA, IL FRIULI, L’ISTRIA, FIUME E LA DALMAZIA  
 
A Trieste, fino al 21 febbraio 2010 presso il Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata (via Torino 8) sono In Mostra Le Opere Che Hanno Tracciato Nuove Rotte Per Generazioni Di Artisti Del Novecento. Una Fotografia Della Societa’ Del Tempo, Riletta Con Lo Sguardo Innovativo Di Artisti Come Tullio Crali (Pittore), Urbano Corva (Grafico), Marcello Claris (Grafico E Pittore), Guido Marussig (Pittore, Grafico E Scenografo), Ferruccio Demanins (Fotografo), Bruno Angheben (Architetto), Ugo Cara’ (Scultore), Marcello Mascherini (Scultore), Edoardo Ricci (Grafico) Il pittore futurista Tullio Crali, gli scultori Ugo Carà e Marcello Mascherini, l’architetto Bruno Angheben, il fotografo Ferruccio Demanins, i grafici Urbano Corva ed Edoardo Ricci, e poi ancora altre straordinarie figure di artisti polivalenti, come l’eclettico Guido Marussig, pittore, grafico e scenografo: sono solo alcuni nomi, alcune personalità artistiche alle quali è dedicato il ricco percorso espositivo in mostra a Trieste dal 5 dicembre 2009 al 21 febbraio 2010, “Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime”, ideato e curato da Piero Delbello negli spazi del Museo della Civiltà istriana, fiumana e dalmata su progetto e allestimento di Athos Pericin. Promossa dall’Irci – Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata e dalla Famiglia di Grisignana – Unione degli Istriani, la mostra è realizzata in collaborazione con la Provincia di Trieste e il Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura, con il contributo del Governo Italiano (L 72/2001), della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Crtrieste e di Esatto. Il progetto prende avvio dalle celebrazioni del centenario del Futurismo, per illuminare una traiettoria storico-artistica tanto preziosa quanto – per certi versi - “imprendibile”: le atmosfere e l’humus, al confine orientale italiano, in cui maturava, cent’anni fa o poco meno, quell’espressività artistica a buon titolo definibile come “avanguardia”, un ‘segno’ impresso con forza ed evoluto per mille direzioni nella grafica, così come nella pittura, nell’illustrazione, nella scenografia. Una nuova cifra stilistica affidata a personalità divenute famose o, invece, rimaste sconosciute ai più: grafici e pittori capaci comunque di imprimere nuove rotte per le successive generazioni artistiche del Novecento. “Avanguardie di regime”, quindi, a racchiudere – quasi fosse un coloratissimo racconto per immagini - una creatività di ispirazione “grafica” e lo sguardo innovativo degli artisti che si sono formati negli anni fra il 1920 e il 1940 al confine orientale, in un’area che abbraccia la Venezia Giulia, Gorizia e il Friuli, l’Istria, Fiume e la Dalmazia. Artisti che hanno appunto sviluppato una concezione grafica fatta di linee ardite, ascrivibili più alle circostanze del regime (basti pensare a Gil, Ond, Opera Balilla, Guf, Littoriali, …) che alla dimensione commerciale della loro committenza. Futurismo, quindi, ma non solo e non semplicemente: linea sfuggente (Luigi Spazzapan), traiettoria di stampo o solo occhieggio futurista (Emilio Caucigh, Eligio Finazzer Flori, Ugo Carà, Bruno Angheben), massificazione della figura (Romolo Venucci) cubature in grafica (ancora Ugo Carà), giustapposizioni di colori (Omero Valenti, Marcello Claris), scivolamento e quasi trionfo di senso decó (Popi – Mariella Polli), ma non quello lezioso (Pollione Sigon, Piero Lucano), superomismo fumettoso (Marcello Mascherini), costruzioni e sovracostruzioni novecentiste (Guido Marussig, Nino Ferenzi), ma anche tratti di quasi primitivismo (Sante Bidoli), semplificazione (Tullio Crali, Urbano Corva) e linearizzazione del disegno (Marino Spadavecchia, Lea Battigelli D’orlandi) verso, talvolta, una puntinizzazione (ancora una volta Carà) o, sovente, un’essenzializzazione (Edoardo Ricci) dell’immagine che si vuole rappresentare. “Futurismi al confine orientale. Avanguardie di regime” sarà visitabile in orario 10-12. 30//16-18. 30, sabato e domenica 10-13. Info: http://www. Irci. It, irci@iol. It, tel. 040/639188, fax 040/639161.  
   
   
PADOVA: PENSIERI PREZIOSI - 5A EDIZIONE - LA LIBERTAT DE LA JOIA - INNOVAZIONE, COLORE ED ENERGIA: GIOIELLI DALLA SCUOLA MASSANA DI BARCELLONA - ORATORIO DI SAN ROCCO - 19 DICEMBRE 2009 – 28 FEBBRAIO 2010  
 
La quinta edizione di “Pensieri preziosi” presenta, attraverso l’opera di sette artisti di rilievo internazionale, la gioielleria contemporanea spagnola sviluppatasi nell’ambito della Scuola Massana di Barcellona. Con “La libertat de la Joia” continua quindi - dopo l’importante rassegna “Gioielli d’Autore – Padova e la Scuola dell’oro” e “Gioielli Natura”, la mostra che lo scorso anno ha presentato Dorothea Prühl e la Scuola Superiore di Halle - un percorso, tutto padovano, volto ad analizzare e far conoscere il gioiello d’arte. Operazione culturale questa, perseguita dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, di estrema importanza e di largo respiro, in quanto in Italia non esiste ancora una profonda cultura della contemporaneità e il gioiello inteso quale espressione artistica è una forma espressiva ancora troppo poco conosciuta e valorizzata. “La libertat de la Joia” si terrà presso l’Oratorio di san Rocco dal 19 dicembre 2009 al 28 febbraio 2010. Tra gli artisti presenti in mostra vi è Manuel Capdevila (1910 – 2006) a cui si deve una nuova concezione di gioiello e la creazione, nel 1959, della sezione di gioielleria, presso la Scuola Massana di Barcellona. Manuel Capdevila, orafo e pittore, maturato in un ambiente di avanguardia dominato dalle figure di Dalì e di Mirò, segna profondamente le basi di quella che verrà definita la Scuola di Barcellona, condizionando lo stile, l’evoluzione e il linguaggio della gioielleria contemporanea catalana. I suoi gioielli assumono forme surreali, realizzati utilizzando materiali insoliti come legni modellati dall’acqua e dal tempo, lacche coloratissime, sassi, pietre conchiglie, ramoscelli e fili cuciti. Un gioiello quindi dalla struttura libera e dalle forme fantasiose, con echi di linguaggi provocatori quali quello dada, surrealista, materico e informale. Ramon Puig Cuyàs è l’attuale direttore del dipartimento di gioielleria della Scuola di Barcellona. Egli concepisce il gioiello come una vera e propria filosofia di vita, un riflesso del proprio pensiero interiore. Sensazioni, emozioni, sogni, desiderio di conoscenza e di scoperta si riflettono nei suoi gioielli, strumenti, insieme, di comunicazione ed espressione creativa. Nel corso del tempo la sua opera si sviluppa in vari filoni tematici. Dal viaggio quale percorso di conoscenza e memoria alla natura, agli orizzonti infiniti al mare, al cosmo e all’uomo con le sue contraddizioni. Nei suoi lavori, fatti di materiali trovati, si intravvede una sorta di adesione all’arte povera o pop con una declinazione, però, del tutto personale e lontana da strategie troppo meditate o razionali. Gemma Draper presenta gioielli che articolano elementi diversi utilizzando materiali naturali e poveri come il legno, la pietra, il corno, l’argilla assimilandoli a smalti e plastiche. Le sue spille-collane, doppie spille o oggetti per la mano escono dalle categorie classiche del manufatto orafo. Artista concettuale segue le emozioni, il suono delle parole, affascinata dal senso del frammento pervenendo ad effetti disorientanti e molto particolari. I gioielli di Grego García Tevar sono memoria catturata e riproposta nel tentativo di risvegliare il bambino che esiste in noi. Attraverso la costruzione e l’assemblaggio l’artista svolge una vera e propria narrazione che vuole provocare emozione, dialogo ed empatia con l’osservatore e col fruitore. Il gioiello diventa simbolo del corpo che mostra chi siamo. Carta, silicone, metalli preziosi e non, oggetti raccolti e regalati per creare un linguaggio personale ed unico. Un giocattolo del corpo che suscita memorie antiche, una sensazione quasi magica, dove niente ha lo stesso significato e dove l’astratto si rende visibile attraverso la materia. Xavier Ines Monclús usa un linguaggio narrativo che diviene processo della memoria dove immagini del quotidiano, case, oggetti, animali, rappresentano giocosamente un piccolo universo. Toccato da movimenti come Surrealismo, Dada, Pop Art, Costruttivismo, l’artista riesce a donarci immagini divertenti, non prive però di una certa malinconia e un chiaro invito alla riflessione. Con materiali quali argento, legno, bronzo, immagini laminate e molto colore invita il pubblico a condividere la sua visione della vita. Javier Moreno Frías è il più giovane degli artisti che espongono. A 26 anni ha già saputo avviare un percorso di ricerca assolutamente autonomo. Tema conduttore dei suoi lavori è il corpo umano visto come connettore fisico tra noi e l’ambiente, patrimonio di unicità individuale, strumento di affermazione nella società dell’apparenza ma anche di facile obsolescenza. Ad esso si aggiunge il tema del luogo dello svago dove il corpo si esibisce, si consuma e trasforma la propria individualità in un’identità di massa. Natura e artificio sono riflessi anche dai materiali utilizzati quali plastiche e resine, avorio e/o corallo ricostruiti, falsi ma vero-simili, facilmente accessibili e funzionali. Per Silvia Walz il principio ispiratore della sua opera è il mondo della natura che osserva nel variare dei suoi aspetti ma anche i luoghi e le emozioni della quotidianità e delle relazioni tra persone. I suoi gioielli sono spille, bracciali e collane, proposti quali veri e propri talismani. Indagando le potenzialità di materiali come carta, tessuti, plastiche, resine ceramica, vetro, smalto, argento e oro manipola sapientemente la materia passando dal pensiero all’azione: “penso con le mani”, afferma l’artista. Gli esiti sono ricchi contrasti cromatici che emulano i giochi di luce, ombre e colori. “La libertat de la Joia” presenta quindi una Scuola, la Massana di Barcellona, che, grazie ai suoi principi, favorisce la crescita di personalità libere, artisti pieni e vivaci che lavorano in maniera autonoma e indipendente, tanto che non è possibile parlare di un vero e proprio stile catalano. Tuttavia numerosi sono gli aspetti che inducono a vedere negli orafi maturati intorno alla Scuola una matrice e un’identità comune: una spiccata tendenza all’innovazione; la ricerca concettuale e l’utilizzo della metafora, una grande freschezza ed energia; la tendenza alla bellezza attraverso l’uso del colore, la commistione di materiali diversi e un ricercato equilibrio delle forme; l’utilizzo di materiale non prezioso e di oggetti trovati, la scelta frequente della tecnica dell’assemblaggio o della costruzione; la profonda convinzione che il gioiello è uno dei mezzi più particolari, personali e fantasiosi, per condividere col mondo il proprio pensiero e le proprie emozioni. La mostra e il catalogo sono curati da Mirella Cisotto Nalon. Il catalogo, bilingue, è edito da Editoriale Programma - Padova con testi di Mirella Cisotto Nalon, Luisa Bazzanella Dal Piaz, Graziella Folchini Grassetto, Elena Giora, Alessandra Possamai Vita. Traduzione in lingua inglese di Gabriel Walton. Info: Comune di Padova - Settore Attività Culturali Orario mostra: 9. 30-12. 30, 15. 30-19. 00 - Chiusura: tutti i lunedì; 25, 26 dicembre 2009, 1 gennaio 2010 Ingresso: gratuito - serviziomostre@comune. Padova. It - http://padovacultura. Padovanet. It. . .  
   
   
CENGIO: UNA MOSTRA SU WELFARE E PATERNALISMO AZIENDALE NELL´EX STABILIMENTO ACNA DI CENGIO, IN VAL BORMIDA  
 
Sarà inaugurata sabato 5 dicembre 2009 alle 15. 30, nelle Sale di Palazzo Rosso a Cengio, la mostra storico fotografica "Acna: ex villaggio globale", promossa da Ala, Associazione Lavoratori Acna. La mostra, ospitata in uno spazio di 64 metri quadri di esposizione, comprende 200 foto, immagini e oggetti che raccontano il tempo libero e il welfare che hanno accompagnato la vita dello stabilimento grazie all´Opera nazionale dopolavoro già dal 1925. Storie di lavoratori e storie di "padroni" che avevano interesse a tenere alto il tenore di vita dei loro operai per avere maggiore tranquillità in fabbrica, un migliore rendimento e più possibilità di battere la concorrenza. Si deve infatti all´ ´Opera nazionale dopolavoro la nascita all´Acna di tante iniziative culturali, dalle biblioteche, al teatro, al cinema , alle bande musicali, del turismo aziendale, delle colonie estive per i bambini, delle attività sportive. Una panoramica sul "paternalismo aziendale" che punta a bissare il successo della mostra sulla fine della fabbrica allestita nel marzo dello scorso anno. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 27 dicembre e si potrà visitare dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 domenica 6, martedì 8 e ogni sabato e domenica. L´ ingresso è libero .  
   
   
ROMA: LA PITTURA SACRA A MONTECITORIO - DIPINTI DAL ‘400 AL ‘600 DELLA COLLEZIONE PALLAVICINI - SALA DELLA REGINA – 10 DICEMBRE 2009 – 15 GENNAIO 2010  
 
La Camera dei deputati ospita la mostra “La pittura sacra a Montecitorio: dipinti dal ‘400 al ‘600 della collezione Pallavicini”. L’esposizione, allestita nella Sala della Regina, illustra l’evoluzione pittorica della rappresentazione del “sacro” fra il ‘400 e il ‘600 attraverso autori importanti: Botticelli, Signorelli, Zanobi Machiavelli, Barocci e Rubens. Martedì 1° dicembre, presso la Sala della Regina, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa trasmessa in diretta sulla webtv e sul canale satellitare della Camera. Sono intervenuti Maurizio Lupi, Vicepresidente della Camera e Presidente del Comitato per la Comunicazione, Moroello Diaz Della Vittoria Pallavicini, Presidente delle Dimore Storiche del Lazio, Emilio Petrone, Amministratore delegato Sisal, Nicola Spinosa, docente di Museologia e storia del collezionismo dell’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. La mostra, che verrà inaugurata il 10 dicembre, alle 11,00, presso la Sala della Lupa, sarà aperta al pubblico fino al 15 gennaio 2010, tutti i giorni dalle 10,00 alle 19,00 (ultimo ingresso alle 18,30). Giovedì 10 dicembre dalle 14,00 alle 19,00, giovedì 24 e giovedì 31 dalle 10,00 alle 14,00 (ingresso consentito fino alle 13,30). Resterà chiusa venerdì 25 dicembre e venerdì 1 gennaio. L’ingresso è libero da piazza Montecitorio. “Vinci per la vita – Win for Life”, il gioco pubblico sviluppato da Aams a sostegno dell’Abruzzo e gestito da Sisal, sostiene in qualità di sponsor la mostra .  
   
   
ROMA: MUSEO STORICO ARTISTICO “TESORO DI SAN PIETRO”  
 
Torna all’antico splendore la “cappella sistina in bronzo” del Pollaiolo, straordinario e prezioso monumento bronzeo dedicato a papa Sisto Iv. Il 1° dicembre si è inaugurato ieri dopo due anni di restauro il Monumento a papa Sisto Iv conservato nel museo del tesoro di San Pietro. L’opera, che racchiude in sé molte e significative valenze, si disvela quale splendida macchina bronzea caratterizzata da uno straordinario complesso figurativo, inusitato per quel tempo, dal quale si evincono i caratteri figurativi “moderni” delle fanciulle che il Pollaiolo ritrae nelle formelle, sia delle virtù sia delle arti. Anticipa di ben quarant’anni, lo scultore fiorentino, l’estetica dei corpi, dalle forti e tese muscolature, delle Sibille michelangiolesche nella Cappella Sistina, che dal pontefice stesso prende il nome. Nel prezioso e singolare monumento, in antico detto la “Cappella Sistina in bronzo”, si intrecciano le storie di due pontefici e le vicende dell’arte e degli artisti, attivi fra Roma e Firenze, del periodo che segna la fine del ‘400 e l’inizio del Rinascimento che fu fervida fucina dei più grandi tesori dell’arte e dell’architettura. A Sisto Iv, cui il monumento è dedicato, già si lega la grandezza e la sensibilità del coltissimo pontefice umanista quale mecenate delle Arti: è lui, infatti, a volere in vita la realizzazione della Cappella Sistina - da cui il nome - ed è lo stesso pontefice che chiama a Roma da Firenze il Botticelli, il Ghirlandaio, il Perugino, il Pinturicchio e il Rosselli che diedero la prima magnificente impronta artistica alla cappella Sistina. Alla morte del Pontefice, è ancora una volta un artista fiorentino a recarsi a Roma per realizzare il suo monumento funebre, ed è il nipote, il Cardinale Giuliano della Rovere a far sì che, attraverso un’abile partita diplomatica che coinvolse lo stesso Lorenzo il Magnifico, giungesse in Vaticano Antonio Benci, detto del Pollaiolo, ritenuto sul finire del ’400, abilissimo orafo e abile cesellatore ma soprattutto il massimo scultore vivente, fama sorpassata solo dal “divino” Michelangelo. Il Pollaiolo realizza in dieci anni d’intenso lavoro (1484-1493) il grandioso monumento. Già la concezione dello stesso segna una svolta importante: è il primo monumento funebre papale realizzato a tutto tondo, tutti i precedenti e quelli addivenire sono realizzati a parete. L´opera, straordinaria e inusuale, viene concepita come monumento regale ed evoca piuttosto i modelli delle tradizionali sepolture d’oltralpe. In effetti, il catafalco sistino, appare un monumento più da re che da papa, confermando la volontà di Giuliano della Rovere di sottolineare esplicitamente il significato “Rinascimentale” politico e temporale del pontificato dello zio. In maniera assai più peculiare si nota nell’opera la totale assenza di figure sacre, il sepolcro, pur presentando una ricca iconografia, ne è totalmente scevro. La figura del papa giace su un materasso coperto da un lenzuolo ricamato circondata dalle sette Virtù d’ispirazione botticelliana, e nelle dieci specchiature sui lati convessi del basamento trovano posto le immagini allegoriche di Arti e Scienze in una struttura libera e istoriata. Soprattutto l’aspetto di fanciulle discinte con cui il Pollaiolo immagina le allegorie delle Arti e delle Scienze, non mancarono di scandalizzare qualche commentatore dell’Ottocento, anche se, non va dimenticato che questa inaudita struttura di bronzo dialogava, nella sua collocazione originaria, con la Madonna col Bambino e angeli del Perugino dove il papa francescano Sisto Iv veniva raffigurato genuflesso ed alla presenza dei santi Pietro e Paolo, nonché di Francesco d´Assisi ed Antonio da Padova (opera andata perduta). Fra i dati più significativi che emergono dall’attenta osservazione delle figure femminili realizzate dal Pollaiolo nella lavorazione delle formelle in bronzo, sia nel caso delle Virtù che per le Arti e Scienze, vi sono le muscolature asciutte e nervose e le pose elastiche e sensibili delle fanciulle che popolano la tomba. Qui si trova un coerente sviluppo d´idee che il Pollaiolo aveva già sperimentato nelle prove migliori del suo periodo fiorentino, e la piena maturazione di quelle premesse insite nella tradizione delle botteghe artistiche della città, nelle quali profondamente affonda le radici della propria cultura. Soprattutto, si può evidenziare come, il vigore plastico dell’anatomia dei volti, le torsioni, la scattante tensione muscolare, contrapposta ai nervosi panneggi delle vesti increspate - tanto da creare vivaci contrasti luministici - che caratterizza le figure muliebri si possa riferire direttamente alle Sibille che Michelangelo dipinge quarant´anni dopo nella Cappella Sistina. Ancora una volta la sommità dell´arte e del mecenatismo si fondono in un unicuum storico straordinario: la Cappella Sistina, voluta da Francesco della Rovere, Sisto Iv, che si arricchisce ulteriormente per volere di Giuliano della Rovere, ora papa Giulio Ii, degli affreschi michelangioleschi ha un fil-rouge nell’estetica delle fanciulle del Pollaiolo, ne è la riprova il fatto che il monumento di papa Sisto Iv fu denominato “la cappella Sistina in bronzo”. Giulio Ii, pontefice illuminato e ambizioso, pone la prima pietra dell’attuale Patriarcale Basilica il 18 aprile del 1506, è lui ad illuminare San Pietro di quel gioiello d’arte e architettura unico al mondo. E’ lui a volere con sé i più grandi artisti viventi e, come fece per il Pollaiolo, ancora una volta, chiama a Roma da Firenze Raffaello e Michelangelo per quella straordinaria avventura che ha segnato uno degli episodi più importanti della storia universale dell´arte. Il lungo e minuzioso intervento di restauro, protrattosi per più di due anni ha restituito al monumento funebre la piena leggibilità degli infiniti particolari e per la prima volta ha permesso di rilevare le diverse fasi della realizzazione dell’opera nei successivi passaggi. È ora evidente come nel monumento a papa Sisto Iv Pollaiolo trasferì le stesse attenzioni e il medesimo operare riservato alla piccola e minuziosa produzione orafa, applicando con successo la sua esperienza nel compimento di un’opera dalle dimensioni monumentali, enormemente complessa per tecnica e ricchezza materiale. La lavorazione delle formelle in bronzo, che rese possibili tali straordinari bassorilievi, è il frutto della sapiente fusione del metallo, della lavorazione delle masse metalliche e delle superfici attraverso specifiche e lentissime operazioni e numerosi passaggi che vanno dalla preparazione dei modelli in cera d’api ai trattamenti finali, agevolati dalla sapiente scelta della composizione della lega metallica impiegata in questi casi ricca di stagno che ha conferito maggiore morbidezza e duttilità del bronzo. Le molte indagini scientifiche effettuate prima e durante i lavori, ed in modo particolare le analisi metallografiche condotte su numerosi punti delle formelle, delle grandi foglie di acanto e delle cornici perimetrali, hanno infatti confermato l’ipotesi “di cantiere” che l’artista abbia volontariamente utilizzato leghe con composizione differente in relazione alla parte da realizzare. La raccolta di questi dati, insieme ad una attenta e dettagliata analisi visiva degli aspetti tecnologici del manufatto, ha permesso di realizzare un quadro conoscitivo approfondito della preziosa opera scultorea e delle tecniche proprie del grande maestro fiorentino. Il Monumento funebre di Sisto Iv non fu mai utilizzato come tale, il pontefice, la sera seguente la sua morte, avvenuta il 12 agosto 1484, fu sotterrato, secondo le sue stesse disposizioni, in un avello al centro della Cappella del Coro dei canonici della vecchia Basilica. Solenne e monumentale, al punto da renderne difficile la collocazione dal momento in cui viene rimosso dalla sede originaria, il catafalco sistino entra a far parte della collezione del Museo del Tesoro di San Pietro nel 1971. Oggi, lo straordinario complesso bronzeo, è fra le opere di maggior pregio storico e artistico del Museo e rappresenta, senza dubbio, la magnificenza della collezione del Capitolo di San Pietro. . .  
   
   
FORMIA: GRAFFI TRA SOGNO E REALTA’  
 
Dal 5 dicembre con il patrocinio del Comune di Formia la Galleria Corte Comunale presenta “Graffi tra sogno e realtà” mostra personale d’arte di Antonella Magliozzi, fondatrice di un nuovo metodo pittorico denominato dalla stessa con il nome di “Graffialismo” e impiegato sistematicamente al fine di valorizzare l’espressione creativa ed amplificare il pathos dell’opera d’arte. Tale neologismo è stato utilizzato per la prima volta nell’agosto del 2009 in occasione della Mostra Personale di Pittura di Antonella Magliozzi, tenutasi presso il Museo Diocesano di Gaeta (Lt) e consiste in un modus pingendi più che mai immediato e spontaneo. L’originalità di questa inedita tecnica pittorica si fonda sull’apologia del segno, manifestandosi in forma radiante al pari di una cascata cromatica. Le pennellate lineari si presentano sottoforma di traiettorie emozionali dalla direzione univoca che si espleta come un viaggio dell’inconscio partendo da un fulcro centrale, da intendersi come il cuore dell’autrice e dei suoi sentimenti interiori, ad un’esternazione visiva che diviene destinazione universale di comunicazione con l’altro. La profusione di “graffi”, nell’accezione di effluvi creativi, emerge in concitata sincronia segnica mediante una efficacie armonia cromatica. Le deflagrazioni sensoriali che ne derivano esprimono le profonde prospettive dell’artista autodidatta che denota un temperamento impetuoso e fortemente istintivo. Il Graffialismo è il termine specifico di questo peculiare procedimento tecnico che deriva dall’etimologia greca “grafìa” che significa scrittura e dalla parola latina “alma”, ovvero l’anima. Con questo neologismo Antonella Magliozzi determina l’arte concettuale che proviene dal suo animo, libero da condizionamenti esterni. Sono dunque graffi dell’anima, graffi di memoria, graffi gestuali sottesi alla voce dello spirito, realizzati con una rapidità d’esecuzione impressionante connessa ad una inaspettata padronanza pittorica. Nell’assetto generale dello stile artistico di Antonella Magliozzi si scorge l’eredità dello stile informale delle correnti russe e americane dello scorso secolo, tuttavia occorre precisare che in essa vi è un consistente superamento dell’astrattismo di Wassily Kandinskij e un’evoluzione dell’action painting di Jackson Pollock. Le opere di Antonella Magliozzi rievocano, infatti, le parole di Kandinskij: "Mi sembrava che l´anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l´inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita". Le sue opere saranno in mostra fino alla vigilia di Natale. Sponsor: Centro Benessere “Nefertari”, Concessionaria Fiat “Quadrifoglio”, “Edilparati 3000”, “Autotrasporti F. Lli Ranucci”, “Bar Vittoria”, “Tecnocasa”, “Sisley”, Confcommercio provincia di Latina. Presso: Galleria Corte Comunale Via dei Carmelitani, Formia (Lt) Info: 3333015599 - 3407259725 - 07711830029 antonella. Magliozzi@libero. It - graffialismo@libero. It .  
   
   
PONTEDERA (PI): SHHH…RUMORI D’ARTISTA  
 
Si inaugura venerdì 4 dicembre alle ore 17. 30 presso il Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”, nei locali della Fondazione Piaggio a Pontedera (Pi), la mostra Shhh…rumori d’artista a cura di Tommaso Fanfani ed Elena Colombini, con opere di Gloria Campriani, Lorenzo Filomeni, Tannaz Hosseini Lahiji e Luca Palatesi. La Rassegna è organizzata dalla Fondazione Piaggio in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pontedera, l’allestimento e la grafica sono a cura di Beppe Pistelli. La mostra si inserisce all’interno del progetto: “Una rete regionale delle culture della contemporaneità. Multicultura ed arte” promosso dalla Regione Toscana. Il vernissage della mostra è preceduto dalla tavola rotonda sul tema della Multicultura e Arte a cui prenderanno parte il Presidente della Fondazione Piaggio Tommaso Fanfani, il Presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, l’Assessore alla Cultura del Comune di Pontedera Stefano Tognarelli, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Pisa Silvia Pagnin e gli autori dei testi critici pubblicati nel catalogo della mostra: Ilario Luperini, Massimo Innocenti, Francesco Mutti, Siliano Simoncini e Alba Roca Plans. La collettiva accoglie le suggestive opere di artisti che, nonostante la giovane età, hanno saputo imporsi nel mondo dell’arte attraverso la scelta di linguaggi innovativi ed originali, atti a rispondere alle nuove esigenze scaturite negli ultimi anni dal pubblico contemporaneo. L’incontro tra culture diverse ha costituito e continua a costituire il carattere prevalente dell’arte contemporanea nel nuovo millennio, le poetiche sono contaminate anche attraverso la velocità di circolazione dei vari codici visivi tra i diversi continenti. Oggi più che mai, nomadismo culturale ed eclettismo stilistico caratterizzano la ricerca artistica nei vari campi: linguaggi vicini e lontani, astratti e naturalistici, internazionali e autoctoni, sperimentali e tradizionali, colti o popolari che convivono nelle più diverse forme e poetiche artistiche. La tendenza al rapido consumo, carattere dominante della civiltà del nostro tempo, non risparmia neppure la produzione e la ricerca artistica. La velocità della diffusione, che sottopone le tendenze ad una rapida obsolescenza e, l’esigenza del mercato di esibire creazioni sempre nuove generano un andamento vorticoso dell’arte dei nostri giorni. Ciò provoca operazioni di radicale e continuo revisionismo a dispetto di quanto la storia dell’arte ha codificato nel Novecento e nel passato. Shhh…rumori d’artista, la mostra che si presenta alla Fondazione Piaggio, lo dimostra con assoluta chiarezza. I quattro artisti che costituiscono questa collettiva mostrano caratteri di evidente originalità, benché siano chiare le diverse ascendenze culturali. D’altra parte, non va dimenticato che durante il secolo Ventesimo Avanguardie e Neoavanguardie hanno fortemente contribuito al formarsi di un ricchissimo patrimonio di opere, di idee, di dibattiti, di scritti da consultare e da cui attingere. E’ naturale che quel ricco patrimonio entri a far parte integrante delle ricerche delle nuove generazioni. Il tema della complessità sembra essere al centro degli interessi speculativi e creativi di Gloria Campriani. La fibra tessile rappresenta il centro, il motore della sua multiforme ricerca. Originariamente unica struttura portante dell’opera, nei lavori più recenti diviene grumo di materia, spesso accostata, fusa, impastata con materiali estrapolati dal mondo naturale. L’uso di colori acrilici che investono le fibre, consentono all’artista di sviluppare trame di grande fascino: la gamma cromatica varia da sgargianti modulazioni di colori (Luce travolgente) a scabre sfumature tonali (Insenature). Gli assetti compositivi sono assai articolati: cangiano da controllate geometrie (Il cane o Confronti) a fantasmagoriche e sconvolgenti invenzioni (Energia). Le superfici fluiscono da accostamenti e intrecci piani in cui è la sensazione tattile della materia a dominare, fino ad intensi e vibranti bassorilievi, vere e proprie sculture di fibra; superfici spesso tormentate, frementi e mosse da spessori diversi. Lorenzo Filomeni manifesta analogo carattere di scultore su supporto pittorico nelle sue Ruggini. La ruggine è elemento evidente di degrado, ultimo residuo di vita, decomposizione di oggetti artificialmente costruiti. Scarto da accantonare, rifiuto. Sorge subito una domanda: “Siamo di fronte ad un’ulteriore, stanca, manifestazione della mitologia, della retorica del rifiuto, del recupero estetico dell’oggetto già fatto che tanto ha caratterizzato la ricerca, ma anche la ripetitività, l’imitazione fino alla noia, del fare artistico a noi contemporaneo?”. Sembrerebbe di no. Il lavoro di Lorenzo Filomeni è pervaso da un sottile filo di poesia che riscatta immediatamente ogni scoria di elucubrazione intellettualistica. C’è consapevolezza della storia e delle stratificazioni culturali, insieme ad un autentico desiderio di scoprire, di scavare, di calarsi dentro i caratteri del materiale senza condizionamenti, preconcetti o pregiudizi, di coglierne il trascolorare, il diverso spessore. L’originalità del lavoro di Filomeni sta nell’aver messo in lirico rapporto l’intensa, uniforme stesura pittorica del supporto caratterizzata da colori acrilici dalla vigorosa cromia, con le ruggini di diverso spessore e colore, di varia dimensione e di articolato equilibrio compositivo. La ruggine diviene materia del comporre, stimolo alla creatività, Burri e Fontana – come è già stato osservato - sono presenti, ma lontani. L’opera di Filomeni è concrezione profonda di vissuti diversi e, insieme, slancio creativo; memoria e proiezione verso il futuro; frammento di realtà e ritmo interiore. Le fotografie di Luca Palatresi vanno a collocarsi in una dimensione che varia dall’accentuato realismo della serie Adam, all’icastico surrealismo di Food &Fashion. Forti contrasti luministici, bagliori di luce astratta, irreale, incombente, animano sia plastici dettagli del bianco e nero sia le immagini di rigogliosa e serrata atmosfera ambientale, quali Alice in Wonderland, My Old Man, The Lady who Deceived Death. Attraverso modalità rappresentative ora statiche e fredde, ora di forte impatto espressionistico, Luca Palatresi sembra voler trattare la realtà con imparzialità e rigore oggettivo, con un atteggiamento duro e cinico invece, rivela un’intensa partecipazione, una forte carica emozionale con cui investe i soggetti rappresentati. L’assoluta padronanza del mezzo tecnico guida l’autore in azzardate elaborazioni di elevata efficacia e raffinatezza, come in Woman in white. L’artista non sembra preoccuparsi della coerenza di stile e dell’unitarietà del linguaggio. Egli esplora possibilità diverse con molteplici e difformi modulazioni e piega lo strumento di ripresa e le successive elaborazioni ai diversi momenti della sua eclettica ispirazione. Le foto di Luca Palatresi rivelano realtà esterne e interne trasfigurate, esasperate, colme di ambiguità e di contrasti. Anche la pittura di Tannaz, giovane artista iraniana, sembra limitare l’intervento della ragione per dare voce alle pulsioni più autentiche dell’interiorità umana. La realtà viene filtrata attraverso l’immaginazione dell’artista e fusa con i suoi ricordi, impressioni e sensazioni. Il mondo che ne scaturisce è frutto delle visioni, dei desideri, delle suggestioni della pittrice. E lo fa con queste inconsuete raffigurazioni, deflagrazioni spaziali che sembrano originarsi nel caos primigenio e, a loro volta, generando vortici vivificanti. Tutto appare in continuo ed esplosivo movimento entro il quale anche la figura umana, quando c’è, tende a sfaldarsi e a fondersi nello spazio. In mostra sarà proiettato un video di presentazione delle opere e delle attività dei quattro artisti. Scheda Tecnica: Shhh…rumori d’artista , a cura di: Tommaso Fanfani ed Elena Colombini, Sede: Fondazione Piaggio - Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli” Pontedera (Pi), Indirizzo: Viale Rinaldo Piaggio, 7 Pontedera (Pi), Info e prenotazioni: elena. Colombini@fondazionepiaggio. It - Tel. 0587/271721 - Fax 0587/290057, silvia. Guidi@comune. Pontedera. Pi. It Tel. 0587/299620 Fax 0587/53292, ufficioturistico@comune. Pontedera. Pi. It Tel. 0587/53354, Periodo espositivo: 4 Dicembre 2009 – 30 Gennaio 2010, Orario: dal martedì al sabato ore 10 – 18 ingresso gratuito . .  
   
   
PARMA: JAMES KALINDA - PUNTO DI NON RITORNO - 07 - 31 DICEMBRE 2009  
 
Si inaugura sabato 5 dicembre presso The Box Art&info, P. Za Dalla Chiesa, Parma, all’interno della Temporary Station di Parma, la mostra “Punto di non ritorno. Il punto di non ritorno rappresenta il momento in cui appresa un´abilità non si può più disimpararla” di James Kalinda. L’esposizione, a cura di Marco Turco, conclude la rassegna di Arti Visive Trasformazioni. Disegnourbano organizzata dall’Archivio Giovani Artisti di Parma e Provincia, struttura dell’Assessorato al Benessere e alla Creatività Giovanile del Comune di Parma, in collaborazione con Fondazione Monte di Parma, Stu Area Stazione e 00:am Casa Creativa. “James Kalinda nasce un torrido giorno in una sperduta fabbrica della pianura emiliana. I personaggi che disegna sono frutto della sua immaginazione, rielaborazioni di foto che trova in rete e sui giornali o persone realmente esistenti. Firma i suoi disegni con un fumetto nero. Cosa dicono i suoi personaggi non lo sa nessuno o forse lo sanno tutti tranne lui. Adora dipingere in luoghi abbandonati o più generalmente in strada perché gli dà una sensazione particolare, quasi di esistenza. Vorrebbe essere un uomo di Neanderthal per un giorno”. L’ultimo appuntamento della rassegna “Trasformazioni”, dedicata alla pittura e alla sua contaminazione con le ricerche artistiche più attuali, presenta l’installazione pittorica di uno degli autori più significativi del panorama artistico underground, da tutti conosciuto come James Kalinda. L’esposizione accoglie lo spettatore in un grande diorama, in cui la pittura ricerca ambientazioni deformate e figure allucinate. Utilizzando solo il nero e una campitura di colore, l’installazione di James Kalinda ritrae scene di vita grottesche eppure molto prossime alla realtà. L’autore ci sbatte in faccia la fisicità di esistenze che solitamente la società relega ai propri margini. Saranno inoltre esposte alcune tavole originali tratte da Tentacular, la recente raccolta di disegni e fotografie di James Kalinda, pubblicata da Fedelo’s Editore (www. Fedeloseditrice. Com) e presentata al Lucca Comics and Games 2009. Www. Jameskalinda. Com www. Jameskalinda. Blogspot. Com . .  
   
   
RIMINI: FANTASTICA  
 
Venerdì 4 dicembre al Teatro degli Atti di Rimini debutto serale della rassegna teatrale Il Novellino con le ragazze del Laboratorio Stabile Alcantara in un racconto corale sull’adolescenza al femminile tra aspirazioni, accettazione di sé, luoghi comuni e contraddizioni. Il Novellino vien di notte… L’edizione 2009/2010 della rassegna di teatro ragazzi di Rimini, diretta dalla compagnia Alcantara e inserita nella Stagione provinciale di Arcipelago Ragazzi, debutta con un evento serale. Venerdì 4 dicembre, alle ore 21 con ingresso gratuito, al Teatro degli Atti di Rimini è in programma lo spettacolo teatrale Fantastica del Laboratorio Stabile Alcantara. La serata, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Rimini, vuole essere un invito esteso a tutta la città - scuole, ragazzi, genitori, insegnanti – per riflettere sui tanti interrogativi legati all’adolescenza, età ricca di stimoli e sogni ma anche di difficoltà e scogli da superare. Uno spettacolo tutto al femminile con le giovani Eleonora Ascione, Sara Ciavatti, Giulia Depaoli, Martina Gabrielli, Margherita Gambelli, Ilaria Liberti, Virginia Marinelli, Cecilia Pruccoli, Rachele Re, Elisa Semprini, Benedetta Vicini e Verdiana Volanti. Fantastica nasce dall’esigenza di raccontarsi in un viaggio dentro di sé che trae spunto dalle pagine di diario più intime ma anche dal rapporto con la realtà quotidiana, i luoghi comuni, le contraddizioni. Il perenne contrasto fra ciò che sono e che vorrei essere e ciò che i modelli culturali vorrebbero imporre. La voglia di accettarsi e di volersi bene, senza essere per forza perfette. Ideazione, regia e allestimento scenico dello spettacolo sono di Sara Galli, Anna Rita Pizzioli e Damiano Scarpa che assieme alle giovani hanno scelto una narrazione dai toni che vanno dall’ironia e la comicità surreale, all’espressione più intensa delle emozioni proprie dell’adolescenza, utilizzando oltre alla parola il potere evocativo delle immagini e del movimento corale, senza mai cadere nel facile cliché del contrasto maschile/femminile, alla ricerca piuttosto di una possibile complicità. Informazioni: 0541 727773 . .  
   
   
FORMIA: GRAFFI TRA SOGNO E REALTA’  
 
Dal 5 dicembre con il patrocinio del Comune di Formia la Galleria Corte Comunale presenta “Graffi tra sogno e realtà” mostra personale d’arte di Antonella Magliozzi, fondatrice di un nuovo metodo pittorico denominato dalla stessa con il nome di “Graffialismo” e impiegato sistematicamente al fine di valorizzare l’espressione creativa ed amplificare il pathos dell’opera d’arte. Tale neologismo è stato utilizzato per la prima volta nell’agosto del 2009 in occasione della Mostra Personale di Pittura di Antonella Magliozzi, tenutasi presso il Museo Diocesano di Gaeta (Lt) e consiste in un modus pingendi più che mai immediato e spontaneo. L’originalità di questa inedita tecnica pittorica si fonda sull’apologia del segno, manifestandosi in forma radiante al pari di una cascata cromatica. Le pennellate lineari si presentano sottoforma di traiettorie emozionali dalla direzione univoca che si espleta come un viaggio dell’inconscio partendo da un fulcro centrale, da intendersi come il cuore dell’autrice e dei suoi sentimenti interiori, ad un’esternazione visiva che diviene destinazione universale di comunicazione con l’altro. La profusione di “graffi”, nell’accezione di effluvi creativi, emerge in concitata sincronia segnica mediante una efficacie armonia cromatica. Le deflagrazioni sensoriali che ne derivano esprimono le profonde prospettive dell’artista autodidatta che denota un temperamento impetuoso e fortemente istintivo. Il Graffialismo è il termine specifico di questo peculiare procedimento tecnico che deriva dall’etimologia greca “grafìa” che significa scrittura e dalla parola latina “alma”, ovvero l’anima. Con questo neologismo Antonella Magliozzi determina l’arte concettuale che proviene dal suo animo, libero da condizionamenti esterni. Sono dunque graffi dell’anima, graffi di memoria, graffi gestuali sottesi alla voce dello spirito, realizzati con una rapidità d’esecuzione impressionante connessa ad una inaspettata padronanza pittorica. Nell’assetto generale dello stile artistico di Antonella Magliozzi si scorge l’eredità dello stile informale delle correnti russe e americane dello scorso secolo, tuttavia occorre precisare che in essa vi è un consistente superamento dell’astrattismo di Wassily Kandinskij e un’evoluzione dell’action painting di Jackson Pollock. Le opere di Antonella Magliozzi rievocano, infatti, le parole di Kandinskij: "Mi sembrava che l´anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale, quando l´inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita". Le sue opere saranno in mostra fino alla vigilia di Natale. Sponsor: Centro Benessere “Nefertari”, Concessionaria Fiat “Quadrifoglio”, “Edilparati 3000”, “Autotrasporti F. Lli Ranucci”, “Bar Vittoria”, “Tecnocasa”, “Sisley”, Confcommercio provincia di Latina. Presso: Galleria Corte Comunale Via dei Carmelitani, Formia (Lt) Info: 3333015599 - 3407259725 - 07711830029 antonella. Magliozzi@libero. It - graffialismo@libero. It .  
   
   
NOVITÀ DALLE ROCKY MOUNTAIN USA...  
 
Il Parco Nazionale del Glacier, conosciuto come “The Crown Jewel of the North American Continent” celebrerà nel 2010 il Centenario. Il Glacier nacque come Forest Preserve nel 1910 e divenne Parco Nazionale l’11 Maggio 1910, grazie al Presidente Taft. Il Parco unitamente al Waterton Lakes National Park – porzione del parco in Canada - diventarono il primo International Peace Park nel 1932 con la definizione Waterton-glacier International Peace Park Situato al confine con il Canada, il parco offre panorami mozzafiato, è inoltre ricco di flora e fauna . E’ indubbiamente la corona di un ecosistema continentale in una delle regioni montane mondiali ove il processo naturale continua a svilupparsi. Rare specie d’uccelli e di pesci, così come orsi grizzly, lupi grigi, linci sono tra le specie faunistiche presenti nel Parco. Il programma del Centenario è sostenuto da moltissimi partner e comunità, e ovviamente dallo staff del parco. Un apposito sito internet, costantemente aggiornato ,www. Glaciercentennial. Org include informazioni sul parco, la mission del progetto, un video clip, un calendario eventi e i contatti di tutti gli organizzatori. Per ulteriori informazioni sul Parco Nazionale del Glacier visitare il sito: http://www. Nps. Gov/glac. Per informazioni sui lodge e le attività da praticare all’interno del parco http://www. Glacierparkinc. Com. Custer, S. D. – Lo stato del South Dakota ospita luoghi selvaggi ed incontaminati, ma uno di questi è veramente spettacolare: il Custer State Park con i suoi circa 30. 000 ettari di superficie. Il parco è situato a sud dei Mt Rushmore ed è stato fondato nel 1919 per aiutare a reintegrare la fauna e la flora della zona. "Quando guardo fuori dalla finestra è normale vedere bisonti, capre, cervi e tacchini, tutti nello stesso momento!” afferma Craig Pugsley, il coordinatore del Visitor Services del parco, “Se amate ammirare e fotografare la natura e gli animali, la stagione migliore per farlo nel Custer State Park è sicuramente la primavera " www. Custerstatepark. Info - www. Custerresorts. Com Mr. Pugsley consiglia a coloro che vogliono visitare il parco di non perdere assolutamente queste attività: Strade Panoramiche – Viaggiate lungo la Wildlife Loop Road (28 km), oppure percorrete 22 km sulla Needles Highway e non perdete la famosa Iron Mountain Road. Rimarrete sbalorditi! Pesca in primavera – Quando il ghiaccio si scioglie, una miriade di laghi gli amanti della pesca per pescare le migliori trote! Avventura Outdoor – Circa 100km di percorsi per esperti camminatori e per coloro che amano andare in bicicletta, andare a cavallo e per scalare vette. Lodge e Campeggi – Disponibilità garantita tutto l’anno per coloro che desiderano alloggiare nel parco. L’occasione è unica per fare incontri insoliti: è possibile infatti trovarsi un animale fuori dalla propria tenda o dalla camera del lodge. Watchable Wildlife – Viaggiando all’interno del parco si ha la possibilità di incontrare non solo circa 1200 bisonti, bensì anche cervi, alci, caproni e tacchini. Yellowstone National Park’s Xanterra Parks & Resorts, ossia il concessionario autorizzato per i servizi lodging, ristorazione e attività nel parco, è stato recentemente premiato con il prestigioso Environmental Achievement Award insignito dal National Park Service. Www. Travelyellowstone. Com . Yellowstone National Park è il coronamento della proposta invernale: esteso su tre stati tra Idaho, Montana e Wyoming, è aperto in inverno per ogni tipo d’attività escursionista e d’avvistamento della fauna offrendo oltre 800. 000 ettari da esplorare. Due i Lodge all’interno del parco gestiti da Xanterra Resorts & Lodges: l’ Old Faithful Snow Lodge ed il Mammoth Hot Springs. Motoslitta, cross country, snow shoes e gite a bordo del gatto delle nevi sono il fulcro del soggiorno Per quanto riguarda l’ospitalità alberghiera, il Terra Hotel di Jackson Hole è stato nominato Four Diamond Rating by Aaa, aggiungendosi così ad altri 5 hotel negli Usa che fanno parte dello stesso gruppo. Il gruppo alberghiero Terra Resort Group – creato nel 2006 - sta vivendo un magico momento d’investimenti e d’espansione nel mondo dell’ospitalità nella valle di Jackson, in Wyoming, accreditato da un pedigree forte di talento operativo e per il business. L’edificio è certificato con il marchio Leed sviluppato dallo Us Green Building Council quale garanzia degli standard green applicati grazie a strategie innovative per lo sviluppo sostenibile, per il risparmio dell’acqua, per l’efficienza energetica, per la selezione dei materiali usati e per la qualità dell’aria è impostato per un impatto minimo nell’ambiente. Www. Hotelterrajacksonhole. Com Sempre a Jackson, il Wort Hotel, un Four Diamond si è posizionato al 10° posto nella classifica dei Top Historic Hotels negli Stati Uniti, classifica che conta più di 1300 strutture! Costruito nel 1941, questo hotel storico e di charme nel cuore della bella cittadina di Jackson è situato in prossimità dei parchi nazionali Grand Teton e Yellowstone. Www. Worthotel. Com In tutte le stagioni, l’Idaho offre innumerevoli piste e sentieri per l’hiking, per andare in mountain bike, per praticare sci alpino o di fondo e per fare escursioni con le racchette da neve. Persino i fiumi possono essere considerati come dei sentieri per il kayak o la canoa. L’idaho è veramente il paradiso per gli amanti degli sport all’aria aperta e quindi di tutta la natura. Il sito ufficiale dello stato www. Visitidaho. Org/winter/activities è un valido strumento per programmare una vacanza in Idaho, costantemente aggiornato con le ultime news, elenca anche una serie di attività da praticare durante l’inverno: nordic & alpine sci,motoslitta, dog sledding e molte altre. Il sito www. Skiidaho. Us è invece utile per monitorare le condizioni delle piste in tutto lo stato. Schweitzer Mountain Resort è l’ideale per le vacanze invernali . L’alloggio, certificato con il marchio Leed, è situato vicino ad oltre 1160 ettari di piste. Nel 2007 Schweitzer é stato classificato da Skiing Magazine tra i top 25 Best Resorts degli Usa. Per coloro invece che vogliono rilassarsi, la Solsitce Spa offre vari trattamenti benessere: dai massaggi alla riflessologia, dai trattamenti viso a quelli zen shiatsu. Http://www. Schweitzer. Com Coeur d’Alene area - www. Coeurdalene. Org e www. Northidaho. Org Sun Valley è invece la vera definizione della vacanza americana invernale: è considerata la nr. 1 per lo sci negli Usa. Si trova nel cuore meridionale dell’Idaho. Montagne d’alta classe, una scelta di scuole di sci di qualità, istruttori esperti ed una gamma d’attività per il dopo sci molto ricca. Il Sun Valley Mountain Resort ha in progetto per questa nuova stagione 2009/2010 la nuovissima funivia Roundhouse Gondola che sarà in grado di trasportare circa 1800 persone ogni ora ed è anche la più grande funivia Doppelmayr realizzata in Nord America . Www. Sunvalley. Com - Sun Valley area – www. Visitsunvalley. Com. Info Rmi Italy c/o Thema Nuovi Mondi srl www. Realamerica. It- rockymountain@themasrl. It.