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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 04 Dicembre 2009
MILANO: NASCE IL PRIMO ALBERGO MILANESE A EMISSIONI ZERO  
 
Un primato dovuto all’applicazione di un sistema innovativo di climatizzazione e produzione d’acqua calda a recupero di calore firmato Mitsubishi Electric, che opera senza immettere agenti inquinanti nell’atmosfera. Situato nel cuore di Brera, l’Hotel Milano Scala si ispira per arredi e atmosfere al mondo della cultura musicale meneghina. Nasce il primo hotel a emissioni zero in città. L’hotel Milano Scala****s, che aprirà nella primavera 2010, è l’unico albergo cittadino ed uno dei pochissimi in Italia a servirsi di un sistema di climatizzazione, trattamento dell’aria e produzione d’acqua calda a recupero di calore, realizzato grazie alla tecnologia Mitsubishi Electric, completamente alimentato ad energia elettrica. L’hotel si avvarrà, inoltre, di provider di energia che utilizzano esclusivamente fonti pulite e rinnovabili. Questa combinazione consentirà di arrivare a utilizzare energia con assenza di agenti inquinanti sia a livello locale (nell’hotel non esiste caldaia, neanche per il riscaldamento dell’acqua sanitaria) sia a livello globale (l’elettricità acquistata proviene da fonti di energia pulita). L’applicazione di queste tecnologie ad elevate prestazioni ambientali consentirà, infatti, un risparmio energetico annuo del 45% rispetto ai sistemi tradizionali e una riduzione di emissioni di Co2 pari a 417,5 tonnellate all’anno. Il progetto è particolarmente innovativo, considerato che l’hotel è ospitato in un palazzo ottocentesco nel cuore del centro storico cittadino, dove non sarebbe possibile ricavare energia sufficiente da impianti solari o eolici. “In un momento in cui affrontare le tematiche ambientali e dei cambiamenti climatici è diventata una importante priorità, l’Hotel Milano Scala lancia un forte segnale - ha commentato Maurizio Faroldi, General Manager dell’hotel - Il progetto di ospitalità a emissione zero ribadisce che sono possibili, anche nel mondo dell’hotellerie, tecnologie che azzerino l’inquinamento atmosferico, nel pieno rispetto dell’ecosistema e in linea con l’obbiettivo di porre un freno al cambiamento climatico. Allo stesso tempo, l’Hotel Milano Scala dimostra di aver recepito pienamente la filosofia dell’Expo 2015, che fa dell’innovazione in campo energetico uno dei suoi temi principali”. “Rispetto e tutela dall’ambiente sono una priorità della città anche nel settore dell’ hotellerie – chiosa l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti – Milano oggi si dota di una nuova struttura alberghiera che oltre a ampliare la già eccellente ospitalità cittadina raccordando modernità e tradizione, vuole valorizzare e anticipare gli asset di Expo 2015. L’amministrazione - continua Orsatti – è felice di testimoniare la sua vicinanza ai privati che investono in progetti che non puntano solo sulla valorizzazione estetica e architettonica ma sulla realizzazione di strutture ricettive sempre più attente al rispetto dell’ambiente e ai canoni dell’ecosostenibilità. Temi questi – conclude Orsatti - ormai entrati a pieno nelle aspettative di fruizione di un turista moderno, informato e attento all’ambiente anche quando si tratta di scegliere un albergo o i propri servizi di ospitalità. ” “Il connubio Hotel Milano Scala e Mitsubishi Electric Climatizzazione - ha dichiarato Fabrizio Maja, Divisional Manager della multinazionale giapponese - è la dimostrazione che la moderna tecnologia della Pompa a Recupero di Calore è oggi in grado di coniugare due degli aspetti fondamentali del moderno Real Estate, quello pratico ovvero il risparmio energetico e quello etico della riduzione o annullamento delle emissioni inquinanti, valicando i limiti tradizionali della climatizzazione per arrivare alla produzione di acqua ad alta temperatura, con un’impiantistica competitiva e poco invasiva. ” Oltre che nel contesto ambientale, l’Hotel Milano Scala punta ad inserirsi armonicamente anche nella tradizione culturale della città di Milano, e più specificatamente legandosi alla vocazione teatrale ed operistica che la contraddistinguono. L’hotel, delizioso indirizzo di charme in via dell’Orso, nel cuore di Brera, è stato concepito nel segno dell’espressione musicale a cominciare dalla realizzazione delle camere e delle suite, ognuna dedicata ad un’opera lirica diversa. Gli ambienti comuni stessi dell’hotel, ricavato da uno storico palazzo di fine ottocento totalmente ristrutturato, saranno palcoscenico di eventi e performance artistiche. La lobby, recupero della vecchia corte del palazzo, diventerà sala di conversazione, consultazione di libreria tematica e comodo salotto per ascolti musicali, con un soffitto in cristallo che permetterà di godere del verde di un giardino verticale. “Il rispetto del contesto ambientale e di quello culturale sono per noi strettamente legati, e rappresentano temi fondamentali - ha commentato Vittorio Modena, ideatore del progetto - Rifiutare modelli invasivi e inquinanti, così come formule di ospitalità standardizzata e perennemente uguale, sono per noi valori da coltivare e perseguire, che ispirano quotidianamente il nostro lavoro”. "Cariparma, in qualità di Partner Finanziario del progetto - ha sottolineato Massimo Tripuzzi, Responsabile Direzione Imprese della Banca - pone molta attenzione alle tematiche ambientali, nell´ambito del contributo fornito ad uno sviluppo sano dell´economia locale. Questa operazione conferma la volontà di Cariparma di sostenere le iniziative finalizzate allo sviluppo del territorio, non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale ed ambientale". Il progetto di Interior Design delle parti comuni è stato curato dallo studio Cibic&partners, che ha reinterpretato in chiave contemporanea il tema scelto, cercando di ricreare in ogni ambiente un sofisticato equilibrio tra eleganza, domesticità, unicità e tono. Il coordinamento generale del progetto è stato curato dall’architetto Sbriglione. Ha inoltre collaborato l’architetto Confino con lo studio Ll. Tt L’hotel Milano Scala è il nuovo indirizzo dell’ospitalità di charme che aprirà a Milano nella primavera 2010. Situato in via dell’Orso, nel cuore di Brera – quartiere dell’arte e della cultura per eccellenza – l’Hotel Milano Scala si ispira nel nome, nel concept e negli arredi alla tradizione operistica e teatrale che hanno reso Milano famosa nel mondo. L’hotel si distingue inoltre per essere il primo hotel in città a “emissioni zero”, poiché tutta l’energia viene prodotta senza rilasciare Co2 nell’aria. Con sede in un palazzo storico dell’Ottocento, l’Hotel Milano Scala dispone di 62 camere, tra cui 11 Suite e Junior Suite, ristorante, lounge bar, Skyterrace Bar, tre sale riunioni, area fitness e relax e posti auto in garage riservato. Info: Hotel Milano Scala - Via dell’Orso 7, 20121 Milano - Tel 027748 – fax 0276008596 - info@hotelmilanoscala. It - www. Hotelmilanoscala. It .  
   
   
OSTIA POCKET NOW: LA GUIDA AGLI EVENTI DEL LIDO DI ROMA  
 
Ostia Pocket Now è una guida mensile e gratuita per la promozione turistica del Lido di Roma sostenuta dal Comune, dagli alberghi e dai teatri. Un progetto integrato per la valorizzazione del territorio. Ostia estate now nasce come progetto estivo per ricoprire il ruolo di guida mensile gratuita agli eventi del litorale romano. Ora la pubblicazione continua cambiando veste e nome e diventando Ostia Pocket Now, versione del tutto aggiornata per l’inverno. Il futuro comune metropolitano, il Xiii Municipio, dopo la firma della delibera per il decentramento avvenuta il 24 novembre da parte dell’intera giunta Capitolina, già possiede una guida alle attività territoriali, sia in chiave turistica rivolta ai visitatori che locale per i cittadini. Si tratta di un progetto editoriale nato per lo sviluppo del Lido di Roma e la promozione di un quartiere dove si svolgono tantissimi eventi. Oltre 500 iniziative culturali sono riportate sulla guida mensile bilingue (italiano e inglese) Ostia Pocket Now, per la valorizzazione di Ostia come un luogo “vivo” capace di essere scenario della “dolce vita”, del divertimento, di cultura, storia, natura e tutela ambientale. Ostia Pocket Now non è solo una guida che raccoglie tutti gli eventi, le attività culturali, naturalistiche ed eno-gastronomiche locali. È anche un progetto di comunicazione integrata più ampio: un portale che sarà ultimato per il prossimo gennaio e un mailing alle maggiori agenzie di viaggio europee e non. Nato a giugno, con il patrocinio del Comune di Roma, ha visto la pubblicazione fino a oggi di 90. 000 copie distribuite gratuitamente in tutti i punti turistici di Roma, negli hotel del litorale, negli stabilimenti balneari e nei punti di aggregazione locale. Oggi il progetto è sostenuto e realizzato in partnership con i 7 alberghi storici del Lido di Roma, e con il contributo dei 5 teatri locali che attraverso la pubblicazione mensile cercano di valorizzare le loro attività locali e turistiche che, in un momento di recessione e crisi, hanno creduto nell’unione per la comunicazione congiunta di un territorio peculiare e caratteristico. E le attività locali lo conoscono bene ed è per questo che Ostia Pocket Now ha interpretato questo bisogno di promozione locale per trasmettere che il lido di Roma non è solo mare ed estate, ma divertimento, cultura ed ambiente. Soprattutto cultura, storia, archeologia ed ambiente nel periodo invernale per una turismo di nicchia e una destagionalizzazione dei flussi turistici .  
   
   
MILANO: APRE IL DE’LONGHI CAFÈ: UN TEMPORARY STORE DOVE LA MAGIA DEL CAFFÈ DIVENTA REALTÀ  
 
Dal 9 al 30 dicembre, in Corso Garibaldi 59, apre una speciale boutique dedicata alla presentazione delle macchine per caffè De’longhi. Una originale idea per scoprire tutte le proposte De’longhi, dalle nuove superautomatiche alla moka Alicia. Un ambiente caldo ed avvolgente, iniziative che miscelano gusto, passione e fantasia, oggetti, aromi e sorrisi per coinvolgere i visitatori nel magico mondo del caffè: l’esperienza offerta dalla De’longhi è pronta per essere vissuta dal 9 al 30 dicembre in corso Garibaldi 59 a Milano. Tutti i giorni dalle 10 alle 20 il De’longhi Café diventa un punto d’incontro dove poter scoprire l’aroma, il gusto, il design e la tecnologia pienamente espressi dalle macchine per il caffè De’longhi. Un angolo dove gustare dei perfetti espresso, regalarsi attimi di puro piacere in un’atmosfera tranquilla e raffinata per rendere unico il rito italico della tazzina. Se il buongiorno si vede dal mattino, De’longhi Café punta a diventare il primo appuntamento della giornata accogliendo i visitatori con un intenso aroma e notizie fresche di stampa. Ma non solo: il Temporary Store offre nei weekend prelibate degustazioni realizzate dallo chef Manuel Amorini utilizzando il poliedrico ed esclusivo Cooking Chef Kenwood. In giorni dedicati, invece, lo store si trasforma in Happy De’longhi Café, un coinvolgente happy hour a base di caffè in cui un barman flair realizza inediti cocktail analcolici ideati dall’estro creativo di Simone Rugiati, rinomato chef toscano apprezzato per la propria cucina innovativa ed originale. A impreziosire l’atmosfera di De’longhi Café vi sono, infine, le collaborazioni con importanti partner: dai prelibati cioccolatini a marchio Cuorenero all’eleganza dei gioielli Coffee Collection di Zoppini, dalle ultime notizie di Dnews alla varietà dei succhi di frutta Pago, dalla purezza delle acque minerali Dolomia per finire alla genuinità di Latte Milano.  
   
   
MARGHERITA DI BATTISTA DELL´ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA VINCE IL CONCORSO ETICHETTA ... IN CERCA D´AUTORE ORGANIZZATO DALL´ASSOCIAZIONE ITALIANA SOMMELIERS  
 
Nel Salone Napoleonico dell´Accademia di Belle Arti di Brera l´Associazione Italiana Sommeliers della Lombardia, ha premiato "Le passioni sviluppate dall´ebbrezza artistica" della studentessa di pittura Margherita di Battista con una borsa di studio messa a disposizione dell´Ais Lombardia. L´etichetta dal titolo “Vorticante Dionisiaco” spiega Margherita: ". È ispirata alle forme geometriche del Futurismo, ma anche a Nietzsche che ci descrive ne "La nascita della tragedia" l´intensità delle passioni dionisiache scatenate dall´ebbrezza artistica. ". La scelta non è stata facile: oltre trenta i progetti grafici presentati dagli studenti dei vari corsi (non solo Pittura, ma anche Scenografia, Scultura, Grafica e Arti Applicate). Per questo motivo, apprezzando il livello elevato dei progetti e l´impegno degli studenti, l´Ais ha deciso di premiare altri due lavori di Milo Marcon ed Ester Castelnuovo e di raccogliere tutti i lavori presentati in un catalogo virtuale online sul proprio sito (www. Aislombardia. It) . Il Futurismo il tema cui gli studenti dovevano ispirarsi, l´azienda vitivinicola partner è la cantina Marchese Adorno di Retorbido ed il Rile Nero 2006* *(Pinot Nero Doc) il vino contenuto in queste particolari bottiglie in edizione limitata. Sono state prodotte cento bottiglie magnum con l´etichetta vincitrice in gestione esclusiva Ais Lombardia che saranno omaggiate in occasioni ufficiali a personalità di rilievo che contribuiscono a salvaguardare l´economia della nostra regione attraverso la tutela e la promozione dei prodotti del territorio. Luca Bandirali a fine premiazione ha dichiarato che visto il successo dell´iniziativa, verrà ripetuta nel 2010 .  
   
   
IL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO A GUIDA DEL ROAD SHOW 2009: UN CIRCUITO ITINERANTE A TRENTO, TORINO ED EMILIA ROMAGNA PER FAR CONOSCERE LE PECULIARITÀ DEL RADICCHIO ROSSO DI TREVISO E VARIEGATO DI CASTELFRANCO IGP  
 
Il Consorzio Radicchio Rosso di Treviso e Variegato di Castelfranco Igp, grazie al supporto della Camera di Commercio di Treviso, farà partire anche quest’anno il Road Show 2009, seconda edizione del circuito nato dalla volontà di diffondere la cultura della buona tavola ed in particolare di consentire l’approfondimento della conoscenza delle peculiarità del Radicchio Rosso di Treviso, unitamente all’attività svolta dal Consorzio per la promozione, tutela e valorizzazione delle stesse produzioni. Un progetto di comunicazione fortemente voluto dal Consorzio per raggiungere gli operatori del settore ortofrutticolo, i ristoratori, gli addetti dei mercati all’ingrosso e la grande distribuzione, all’interno del quale si inseriscono tre cene volte a dimostrare la versatilità del Radicchio Rosso in cucina. La Rassegna itinerante avrà inizio con la serata conviviale presso il Ristorante Villa Madruzzo, a Trento, il giorno 2 Dicembre 2009 alle ore 20. 00, per poi trovare accoglienza all’Eataly di Torino il 10 Dicembre e concludersi con l’appuntamento in Emilia Romagna. Un momento in cui strumento di dialogo sarà anche il diretto confronto con i cuochi, perché sia innanzitutto occasione di crescita proprio all’inizio della nuova stagione produttiva. “L’iniziativa costituisce una naturale continuazione del primo Road Show realizzato per la stagione 2008/2009. L’importanza di tale attività appare evidente nello stretto legame che c’è tra momento promozionale e momento commerciale. Tutte le serate infatti vedranno il coinvolgimento delle più importanti realtà produttive e delle primarie entità distributive nazionali”, dichiara il Direttore del Consorzio Tutela, Luca Giavi. “Un incontro che vuole coinvolgere gli operatori del settore presentando il valore aggiunto di questo frutto della terra - sostiene il Consigliere del Consorzio Tutela e Direttore dell’Organizzazione Produttori Ortofrutticoli Veneto, Cesare Bellò– così che sia fonte di motivazione per la stagione appena cominciata. ”.  
   
   
IN VIAGGIO NELLE DOLCI TERRE, LA GUIDA PER IL TURISTA STRANIERO  
 
Cosa vuole conoscere un turista straniero per decidere di visitare un territorio? E’ questa la domanda che si è posta l’autrice di “in viaggio nelle Dolci Terre”, Nadia Biancato. Ne è nato un pratico strumento di viaggio, realizzato da Appunti editore in italiano e inglese, suddiviso in quattro itinerari che conducono in auto e in bicicletta nei luoghi più interessanti del Novese e dei suoi dintorni. La guida, commissionata dal Distretto Commerciale del Novese sarà presentata martedì 8 Dicembre alle 16,30 nell’ambito della 14° rassegna di Dolci Terre di Novi. Il volumetto ipotizza un breve periodo di soggiorno, un weekend lungo, durante il quale scoprire la storia, i personaggi, le tradizioni che rendono particolarmente attrattivo questo angolo di Piemonte ad un passo dal mare,. “Poche aree omogenee possono vantare come il Novese tante peculiarità tutte insieme: innanzitutto il paesaggio, dolci colline, un mare verde di vigne di Cortese che diventa pietra spettacolare, nei calanchi che cambiano colore con il passare delle ore del giorno. E poi i segni di una storia importante legata agli antichi romani, a personaggi storici, a condottieri di eserciti e uomini di cultura e di fede, e al susseguirsi di modelli sociali e civili diversi. Libarna, Gavi e il suo Forte, i patrizi genovesi che avevano a Novi Ligure e nel circondario bellissimi palazzi dalle facciate dipinte e ville di campagna, la borghesia industriale che ha introdotto produzioni quali quelle tessili o del dolciario che hanno creato sviluppo e benessere. E non è un caso se qui si trova una cucina ricca e variegata, una basilica monumentale con opere di straordinaria grandezza, se nell’arco di una decina di chilometri ci sono oggi ben tre campi da golf e il più importante outlet europeo della moda” dice Nadia Biancato. La guida si apre nel primo itinerario da Novi Ligure a Bosco Marengo, con un omaggio a Niccolò Girardengo e agli artisti che hanno dato lustro a Novi Ligure, Paolo Giacometti e Romualdo Marenco, ricordando l’unico papa piemontese della storia, Pio V. Il secondo itinerario Gavi e l’Ambiente Scrivia si sofferma maggiormente sulla storia di questo territorio; il terzo sulle tracce di Coppi e Girardengo propone alcuni percorsi in bicicletta, tra l’ameno e lo sportivo, toccando punti panoramici e attrazioni di tipo naturalistico come gli alberi secolari. Infine il quarto itinerario è pensato per coloro che trovandosi in un luogo desiderano vedere tutto quanto merita senza preoccuparsi di confini comunali e limiti artificiali. Si spazia dalla Val Borbera alle Capanne di Marcarolo, con una visita a Voltaggio, o in direzione di Ovada con una sosta a Roccagrimalda o Tagliolo Monferrato (terre di castelli) o all’Abazia di Santa Giustina, e si arriva fino al mare per vedere quel patrimonio dell’Umanità che sono i Rolli di Genova o godere dell’incanto delle Cinque Terre. Un trait d’union che lega tutti gli itinerari è la cucina, con le produzioni alimentari di qualità. Non mancano i riferimenti alle manifestazioni, alle eccellenze artigiane presso le quali si possono acquistare prodotti unici come la focaccia di Novi o il ferro battuto; e poi le cantine e i ristoranti dove gustare la miglior cucina o assaggiare un calice di Gavi docg (aziende e locali del progetto Gavi Top Wine) “perché il turista va incuriosito, accolto e poi accompagnato” conclude Biancato .  
   
   
DALLA VALLONIA L´ALBERO DI NATALE DEL VATICANO  
 
Quest’anno, il maestoso albero di Natale che verrà collocato in Piazza San Pietro accanto al presepe, grazie all’Awex, l’Agenzia Vallone per l’Esportazione e per gli Investimenti Esteri, arriva per la prima volta dalla Vallonia, una delle regioni più verdi e boschive non solo del Belgio ma di tutta l’Europa. In questa regione, infatti, si estende per chilometri e chilometri lo straordinario scenario della Foresta delle Ardenne dove domina a perdita d’occhio una natura incontaminata e tutta da scoprire, luogo ideale per la messa a dimora di migliaia di alberi secolari di ogni specie. L’albero che ogni anno fa bella mostra di sé di fronte alla Basilica del Vaticano, è un regalo veramente speciale ed è diventato ormai anche una consuetudine sempre più attesa, iniziata nel 1982 da Papa Giovanni Paolo Ii che, per la prima volta, ebbe in dono da un contadino che lo trasportò fino a Roma sul suo camion un abete proveniente dalle foreste della Polonia. Con i suoi rami sempre verdi e la sua altezza vertiginosa che si innalza come una preghiera verso il cielo, è un simbolo di pace e di speranza e richiama la vita che non muore anche perchè, a conclusione delle feste natalizie, il suo legno non verrà disperso ma riutilizzato all´interno della falegnameria del Vaticano. L’abete di quest’anno, selezionato dall’Unione dei Vivaisti delle Ardenne fra le migliaia che costituiscono la lussureggiante foresta di questa zona al confine con la Francia e verso la Foresta Nera, ha un’altezza di 30 metri, un diametro di 7 metri, pesa circa 14 tonnellate e i suoi rami inferiori si estendono fino a dieci metri! La sua sede originaria è nel cuore della regione di Spa, nella provincia di Liegi a sud/est del Belgio, al confine con l’Olanda e con la Germania. Questa verdissima regione, soprannominata “Ardenne bleue” proprio per la ricchezza del suo patrimonio costituito principalmente dalle sue acque e dalle sue foreste, è particolarmente affascinante e ricca di tesori non solo naturalistici tutti da scoprire. Conosciuta in tutto il mondo dagli appassionati della Formula 1 per il sue celebre circuito di Francorchamps che risale agli anni Venti, la regione di Spa vanta infatti un rinomatissimo centro termale tanto che la città, definita “Caffè d’Europa” fin dal 18° secolo perché fu luogo d’incontro di tutte le teste coronate d’Europa e di numerosissimi personaggi illustri, grazie alle benefiche proprietà delle sue acque rappresenta tuttora il luogo ideale per un soggiorno di benessere e di relax. E non è un caso se Spa ha dato il suo nome, ovunque nel mondo, ai luoghi di termalismo. Lo splendido esemplare di “Epicea abies” offerto dalla Vallonia al Pontefice Benedetto Xvi verrà reciso il 26 novembre e, da questo momento inizierà il suo lungo viaggio verso l’Italia dove, all’alba del 4 dicembre assieme ad altri 45 abeti provenienti dalla stessa regione, scortato con tutti gli onori dalla polizia del Vaticano, farà il suo ingresso trionfale in Piazza San Pietro. L’accensione dell’Albero di Natale alla presenza di una delegazione di rappresentanti del Vaticano, del Ministro Regionale del Commercio Estero della Vallonia, Monsieur Marcourt e dell´Ambasciatore del Belgio presso la Santa Sede, Monsieur De Coninck, è prevista per il pomeriggio del 18 dicembre .  
   
   
ESPLODE IL JUNKANOO, L’ANIMA DELLE ISOLE BAHAMAS!! NATALE E CAPODANNO ALLE ISOLE BAHAMAS VANNO A BRACCETTO CON IL JUNKANOO  
 
E’ un’antica eredità lasciata dagli schiavi africani del Xvii secolo, che il 26 dicembre (Boxing Day) e il 1 gennaio avevano un permesso speciale di lasciare le piantagioni per festeggiare le Feste Natalizie insieme alla propria famiglia. La forte tradizione è proseguita una volta raggiunta l’emancipazione nel 1838; durante la Ii Guerra Mondiale le autorità britanniche vietarono la festa per paura di sommosse e prima ancora fu contestata dai cristiani in quanto festa pagana, ma a tutt’oggi il Junkanoo continua ad essere alle Isole Bahamas la massima espressione di indipendenza e libertà. Qui nascono le danze, le musiche e i costumi che, rielaborati nel tempo, riempiono ogni anno le strade delle capitali di tutte le isole dell’arcipelago; la parata più famosa è quella che sfila lungo la storica Bay Street di Nassau ma anche a Freeport (Grand Bahama Island), Bimini, Eleuthera/harbour Island ed Abaco la grande magia del Junkanoo è altrettanto coinvolgente. La sfilata inizia poco dopo la mezzanotte e prosegue fino al mattino inoltrato, quando viene decretato il vincitore della competizione. I gruppi principali, formati da 500/1000 persone ciascuno, scelgono un tema e lo sviluppano - in gran segreto negli “Shack” già dalla primavera precedente - attraverso le maschere e i costumi, la musica e le danze, i colori, la coreografia e le rappresentazioni, secondo le regole dettate dal Manuale del Junkanoo. Il premio in denaro, offerto da diversi sponsor, è consistente e la competizione è accanita e produce ogni anno uno spettacolo sempre più ricco e travolgente che richiama oltre 50. 000 spettatori. Un serpentone sgargiante, vivace e variopinto, prevalentemente vestito di cartone, carta crespa e ornato di perline, diamanti artificiali, bracciali, lustrini. Feltro e piume, accende le notti di Santo Stefano e Capodanno esibendosi in danze tribali e coreografie spettacolari. Anche se i costumi sono una parte importante del Junkanoo, i più sono convinti che la sua anima risieda nella musica, prodotta da un vasto assortimento di strumenti “artigianali”, alcuni più convenzionali quali conchiglie di strombo, corni, percussioni in pelle di capra o campanacci da mucca, altri decisamente più bizzarri come taniche di benzina, cestelli di lavatrici, bidoni metallici, bottiglie riempite di chiodi. Il ritmo è ovunque travolgente e non ha nulla da invidiare ai più grandi carnevali del mondo; esiste un filone musicale ben preciso, profondamente diverso dai ritmi latino-americani delle isole caraibiche. E’ il “goombay”, che in lingua bantu indica il ritmo prodotto da uno speciale tamburo in pelle di capra, con suoni profondi che derivano dalla mescolanza fra la tradizionale musica a africana e le influenze occidentali portate nelle isole dai coloni europei . .  
   
   
BURJ DUBAI: SBOCCIA IL “FIORE” DEI RECORD  
 
Sua Maestà lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum ha dichiarato che la cerimonia ufficiale d’apertura della “Torre di Dubai”, il grattacielo più alto al mondo, avrà luogo il 4 gennaio 2010, in occasione del suo quarto anniversario alla guida dell’Emirato Arabo. L’imenocàllide è una pianta elegante, endemica dei climi tropicali, che si caratterizza per il forte fusto floreale, verde e affusolato, che regala al cielo fiori bianchi e molto profumati. Usata come pianta ornamentale in molti giardini degli Emirati Arabi per la sua originale bellezza, questa specie è molto amata a Dubai, tanto da aver ispirato la forma e il disegno della Burj Dubai, il nuovissimo e già famoso grattacielo che s!incastona nel ricco e vario skyline della città. La “Torre di Dubai”, il grattacielo più alto del mondo, orna, infatti, da qualche tempo il nuovo cuore della città “in tutta la sua altezza” ed è visibile da oltre 90 chilometri di distanza - “un!icona dell!ambiziosa visione di crescita e sviluppo di Dubai”, l!ha definita sua maestà Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum dichiarando, in una recente conferenza stampa, annunciando che la cerimonia per l!apertura ufficiale della Burj Dubai è stata fissata in calendario per il prossimo 4 gennaio 2010, nel quarto anniversario della sua stessa proclamazione a Governatore di Dubai (04. 01. 2006). I lavori per la costruzione del grattacielo più alto del mondo, progettata dagli architetti Skidmore, Owings & Merril, sono iniziati nel gennaio 2004 e i cantieri saranno ufficialmente chiusi il prossimo 2 dicembre. Il prestigioso studio americano non è nuovo a progetti ambiziosi (la Sears Tower a Chicago o la Freedom Tower di New York, per esempio) ma si è superato con questo progetto che, ancora prima della sua apertura ufficiale, racconta una storia di record abbattuti a partire dal più evidente, l!altezza. L!altezza effettiva della Burj Dubai verrà svelata solo in occasione della cerimonia d!apertura, ma le stime parlano di 818 metri, due volte l!Empire State Building, per intendersi. Nel gennaio 2007 la Burj Dubai aveva già raggiunto i 100 piani e, il mese seguente, avrebbe abbattuto un primo dei tanti record che la riguardano attestandosi come l!edificio con più piani abitabili al mondo, (record che spettava fino ad allora ai 110 piani della Sears Tower di Chicago) e che vanta il più veloce ascensore al mondo che si muove a 18 m/s (64. 8 km/h) tra gli oltre 160 piani dell!edificio. Fermandosi al 37° piano si potrà accedere all!esclusivo Hotel Armani composto da 250 suite, un centro benessere e vari ristornati. Lo stilista italiano si è occupato anche degli arredi interni dell!intero edificio che ospita, da 45° al 108° piano, 700 appartamenti privati già tutti venduti. Gli altri piani saranno occupati invece da uffici e commerci, ad eccezione del 123° e 124° piano, che ospiteranno una terrazza panoramica con lounge bar, e del 78° dove, ad oltre 550 metri d!altezza, si trova la piscina privata che si candida a diventare la più “ad alta quota” del mondo.  
   
   
LA REPUBBLICA DOMINICANA PARTECIPA A JOSP 2010  
 
La Repubblica Dominicana prenderà parte alla prossima edizione di Josp, dal 14 al 17 gennaio 2010. L’obiettivo è quello di far conoscere al grande pubblico punti di interesse e itinerari meno noti del Paese, quale ad esempio il santuario mariano più importante dei Caraibi, dedicato a Nuestra Señora de la Altagracia, protettrice del popolo dominicano. Josp Fest, il Festival Internazionale degli Itinerari dello Spirito, si terrà a Roma dal 14 al 17 gennaio 2010. Nato lo scorso anno con l’obiettivo di promuovere l’esperienza dei viaggi di fede, valorizzando l’incontro tra i popoli, i territorio e le tradizioni religioso-culturali in un contesto scenografico ed emozionale che fonde storia, religione, cultura e tecnologia. L’ente del Turismo dominicano in Italia ha scelto di prendervi parte con l’obiettivo di far conoscere al grande pubblico gli aspetti meno noti del Paese, tra cui la presenza, nella cittadina di Higüey, del santuario mariano più importante dei Caraibi, e dedicato alla Vergine de La Altagracia. La Basilica, intitolata a Nuestra Señora de la Altagracia è meta di pellegrinaggi specialmente il 21 gennaio, quando i dominicani vi si recano per onorare la Madonna. L’attuale basilica è una imponente costruzione moderna ad opera di due architetti francesi (A. Dunover de Segoinzac e Pierre Dupre) ultimata nel 1971 e collocata di fronte all’antico santuario, fatto costruire nel 1572. Ad essa si accede percorrendo un lungo viale che ne aumenta la sensazione di grandiosità. La struttura è dominata da un gigantesco arco, di ben 75 metri d’altezza e dal suo punto più alto si può ammirare tutta l’area urbana e rurale della cittadina di Higüey. Qui all’esterno, un progetto di illuminazione completato nel 2002 illumina il cemento grigio di colori brillanti, dal tramonto a mezzanotte. Alla Basilica si accede dal portale realizzato in bronzo e bagnato d’oro e all’interno variopinte vetrate creano un’atmosfera particolare, dominata da toni caldi. Ma lo sguardo è subito attratto dal quadro che raffigura la Vergine, invocata come protettrice del popolo dominicano. Il dipinto originario della Spagna risale all’inizio del Xvi secolo e raffigura una natività. La cornice è verosimilmente l’espressione più raffinata dell’oreficeria dominicana: un’autentica meraviglia di oro, pietre preziose e smalti. Come quella di Lourdes in Francia, quella di Montserrat e del Pilar in Spagna, quella di Pompei in Italia, quella di Guadalupe in Messico, la Madonna dell’Altagracia è estremamente popolare e al santuario di Higüey accorrono ogni anno numerosi pellegrini che vengono a offrire voti e promesse fatti durante i periodi di difficoltà e sofferenza. La tradizione popolare racconta come tale culto ebbe origine: la figlia di un ricco mercante di Higüey che stava per intraprendere un viaggio a Santo Domingo, chiese al padre come regalo di ritorno un’immagine di Nostra Signora dell’Altagracia. Il padre lo cercò inutilmente in tutta la capitale: né religiosi né negozianti avevano mai sentito parlare di questa particolare invocazione mariana. Già di ritorno verso Higüey, decise di trascorrere la notte a casa di amici. Durante la cena raccontò ai commensali la sua tristezza per la ricerca infruttuosa e, mentre parlava, un uomo anziano con una lunga barba, anch’egli di passaggio, estrasse dalla sua sacca una piccola tela arrotolata e la porse al mercante dicendogli: “Questo è quello che cerca”. Si trattava della Vergine dell’Altagracia. L’indomani mattina, il vecchio era scomparso, avvolto nel mistero. La tela ritrae una natività: la Vergine è al centro della scena e il suo sguardo pieno di dolcezza si volge al Bambino, che giace sulla paglia della mangiatoia. Maria è vestita con un abito rosso, un manto blu trapunto di stelle e uno scapolare bianco: in questo alcuni hanno voluto vedere i colori della bandiera dominicana, anticipando così l’identità nazionale. La testa sostiene una corona ed è circondata da dodici stelle. Più in disparte, San Giuseppe osserva la scena e dall’altro lato appare la cometa. L’immagine di Nuestra Señora de la Altagracia ha il privilegio di essere stata incoronata due volte: la prima il 15 agosto del 1922 durante il pontificato di Pio Xi e la seconda da Papa Giovanni Paolo Ii, che durante la sua visita in Repubblica Dominicana, il 25 gennaio 1979 incoronò personalmente l’immagine con un diadema d’argento ricoperto d’oro, suo dono personale alla Vergine, prima evangelizzatrice delle Americhe. A Higüey verrà istituito anche un museo d’arte religiosa dedicato alla storia della devozione della Vergine de La Altagracia. All’interno delle sale del museo verranno raccolti oggetti di arte sacra e argenteria, lasciati da devoti in onore della Vergine a partire dal Xvi secolo. Qui troveranno spazio anche dipinti e oggetti d’arte del Xviii secolo. La nuova Basilica e la chiesa d’epoca coloniale sono luoghi di pellegrinaggio ai quali giungono, durante tutto l’anno, migliaia di persone provenienti da tutto il Paese e da varie parti dell’America Latina, in particolare il 21 gennaio di ogni anno, giorno in cui si celebra la festa de La Altagracia: questa data è stata scelta per commemorare la battaglia detta della Limonade che si è tenuta nel 1690 a 40 km da Higüey in cui la Vergine aiutò il popolo dominicano che così inflisse una pesante sconfitta alla truppa francese di occupazione. Da quel momento la Vergine de La Altagracia è la protettrice del popolo dominicano. “Partecipare all’edizione 2010 di Josp credo sia un’interessante opportunità per far conoscere la destinazione a nuove nicchie di mercato” ha commentato Neyda Garcia, direttrice dell’Ente del Turismo dominicano in Italia “Soprattutto grazie al fatto che la Repubblica Dominicana ha dalla sua una varietà di risorse e una versatilità unica tra i Paesi del Caribe: se è vero che siamo conosciuti in particolare per le tradizionali vacanze sole e mare, è pur vero che siamo in grado di proporre –a solo titolo di esempio- anche soggiorni culturali, itinerari religiosi, naturalistici, eco-sostenibili ed equo-solidali. Si tratta di proposte di viaggio che permettono di conoscere il lato più autentico del Paese, regalando un’esperienza sicuramente coinvolgente e lontana dai soliti stereotipi vacanzieri”. Www. Godominicanrepublic. Com .  
   
   
ROYAL CARIBBEAN INTERNATIONAL NOMINA SETTE MADRINE D’ECCEZIONE PER OASIS OF THE SEAS  
 
Ancora una volta Royal Caribbean conferma la sua vocazione all’innovazione introducendo una novità mai vista nel settore marittimo, durante la cerimonia ufficiale di battesimo di Oasis of the Seas, la nuova ammiraglia che rivoluzionerà gli standard del settore crocieristico. È solito conferire l’onore di essere madrina di battesimo di una nave, ad una persona speciale, ma la Compagnia ha scelto ben sette madrine d’eccezione per rappresentare i sette Quartieri di bordo di Oasis of the Seas durante la cerimonia ufficiale di battesimo del prossimo 30 Novembre 2009. Ognuna delle sette madrine è stata scelta in base alla personalità e al carattere, perché esemplifichi lo spirito di generosità, facendo da esempio a tutti. Le sette madrine di Oasis of the Seas sono: • Gloria Estefan, la famosissima cantautrice, attrice ed autrice, già madrina di Empress of the Seas. • Michelle Kwan, una delle più premiate campionesse di pattinaggio artistico nella storia degli Stati Uniti. È stata anche nominata inviata dell’American Public Diplomacy per la promozione dell’istruzione e per il rispetto della diversità. • Jane Seymore, la pluri-premiata attrice, vincitrice di diversi Emmy e Golden Globe. È stata anche Officer of the British Empire, rimanendo attivamente impegnata nella Fondazione benefica J&j per i bambini bisognosi. Basandosi sulla sua filosofia per cui tenendo il cuore aperto di fronte alle avversità, si può donare amore e speranza nella vita degli altri, Jane Seymore ha fondato il sito internet www. Keepanopenheart. Com, una comunità virtuale dove si possono condividere storie ed esperienze. • Dara Torres, la prima nuotatrice statunitense a partecipare a cinque edizioni olimpiche (Los Angeles 1984, Seul 1988, Barcellona 1992, Sydney 2000 e, all’età di 41 anni, Pechino 2008) vincendo 12 medaglie. • Keshia Knight Pulliam, l’attrice televisiva famosa in Italia soprattutto per il suo ruolo ne “I Robinson” nel quale interpretava la figlia minore, Rudy Huxtable. La più giovane attrice mai nominata per gli Emmy Award all’età di 6 anni. • Shawn Johnson, vincitrice di 4 medaglie alle Olimpiadi 2008 nella ginnastica femminile, fa anche parte dell’organizzazione benefica Make-a-wish, che esaudisce i desideri dei bambini in gravi condizioni cliniche. • Daisy Fuentes, produttrice televisiva internazionale, esperta di bellezza e fitness, è riconosciuta per il suo ruolo di modello comportamentale dalle donne Latino-americane negli Stati Uniti. È impegnata nel miglioramento della salute dei bambini attraverso le organizzazioni di St. Jude’s Children’s Hospital, Starlight Children’s Foundation e the March of Dimes. “È davvero emozionante avere il privilegio di poter schierare sette madrine, sette straordinarie donne, che terranno a battesimo la nave più grande e rivoluzionaria del mondo e rappresenteranno ognuna un Quartiere di bordo”. – ha dichiarato Richard D. Fain, chairman and Ceo, Royal Caribbean Cruises, Ltd. Le sette madrine assolveranno il loro emozionante compito durante la cerimonia di battesimo ufficiale che avrà luogo lunedì 30 Novembre, all’interno di un evento che durerà tutta la notte, dando modo ancora una volta di contribuire alla causa benefica della fondazione Make-a-wish, l’organizzazione no- profit che esaudisce i desideri dei bambini in gravi condizioni cliniche. La prima crociera di Oasis of the Seas aperta al pubblico è in partenza Sabato 5 Dicembre 2009 da Fort Lauderdale per un itinerario di 7 notti nei Caraibi Orientali. La crociera inaugurale sarà caratterizzata da esclusivi intrattenimenti, regali e souvenir, che lasceranno agli ospiti un fantastico ricordo della crociera a bordo della nave più grande e rivoluzionaria del mondo. Speciali sorprese saranno inoltre riservate ai soci Diamond e Diamond Plus del programma fedeltà Crown & Anchor. Oasis of the Seas è la nave più grande e rivoluzionaria del mondo. Una vera meraviglia tecnologica in alto mare, alta 16 ponti, 225. 282 tonnellate di stazza, potrà ospitare 5. 400 passeggeri in 2. 700 camere. Oasis of the Seas è la prima delle navi Royal Caribbean a presentare il nuovo concetto di “quartieri di bordo” con sette diversi temi, tra cui il Central Park, la Boardwalk, la Royal Promenade, la Pool e Sports Zone, la Vitality at Sea Spa e il Fitness Center, l’Entertainment Place e la Youth Zone. Oasis of the Seas avrà il suo home port in Port Everglades, a Fort Lauderdale – Florida.  
   
   
DUBLINO, BELFAST E CORK LE STARS DEL NATALE IRLANDESE 2009  
 
Una mini campagna online riassume le migliori offerte per tutte le Festività. Divertimento e coinvolgimento inclusi. Le luci che si accendono di allegria, l’aria che si carica di attesa, le vetrine che si riempiono di abiti ed oggetti sfavillanti… Il Natale è già infatti praticamente arrivato in Irlanda, dove ogni città grande e piccola mette in luce il meglio di sé e delle proprie tradizioni. E proprio a questo festoso periodo dell’anno ed alle sue suggestioni,Turismo Irlandese ha dedicato la sua campagna invernale online, tema di una sezione dedicata del suo sito ufficiale www. Irlanda-travel. Com. Basta cliccare su ghirlande e decori natalizi che appaiono sul banner in apertura ed ecco che il Natale irlandese è tutto lì, a portata di mouse. In primo piano Dublino, Belfast e la ridente Cork, che Lonely Planet ha recentemente indicato tra le “ 10 mete da non perdere del 2010”. Con un po’ di fantasia si avverte già il calore dei camini e il profumo della torba, il rintocco argentino delle campane che suonano l’arrivo dell’Anno nuovo, la frenesia degli acquisti nei negozi e dei saldi che sono da soli una vera tentazione, la piacevole sorpresa di tour scontati e di accessi gratuiti in musei e visitor Center, la fragranza di piatti serviti in ristoranti che rappresentano l’Eccellenza della tavola irlandese. E per chi intende dividere l’euforia delle feste in due dimensioni urbane, possibilità di ripartire il proprio tempo fra Dublino a Belfast, portati da una città all’altra direttamente da un autista. E una volta a Belfast, farsi sedurre da una città che sta ritrovando se stessa e tutta la sua energia. Fra un giro sulla Ruota panoramica vicino alla City Hall ed una puntata fra le boutiques di Victoria Square o fra le bancarelle del “Christmas Craft Fair and Market" del George´s Market. L’altro volto del Natale irlandese 2009 è Cork. Bella, effervescente ed autenticamente “irish”, è una città sull’acqua, facile da girare e che ama la cultura e il teatro. Difficile resistere al fascino dei suoi ponti e ai richiami del suo mitico English Market, vetrina dei migliori prodotti alimentari della Contea. Per ogni città, decine di offerte e piccoli lussi insospettati, con quotazioni a partire da meno di 50 € a notte. In alberghi di ogni categoria, dai più semplici ad autentici castelli, dalle residenze storiche alle strutture di design che rappresentano il must di quartieri emergenti. Se poi si vuole puntare sul sicuro e sul “tutto incluso”, basta consultare l’elenco delle proposte dei maggiori Tour Operator specializzati nella destinazione e spaziare secondo le proprie preferenze. Info: Tel. 02 48296060 – Email informazioni@tourismireland. Com ; Web www. Irlanda-travel. Com .  
   
   
RYANAIR ACCETTERA’ LA CARTA PREPAGATA MASTERCARD COME NUOVA FORMA DI PAGAMENTO GRATUITO A PARTIRE DAL 1 GENNAIO 2010  
 
Lo scorso 30 novembre Ryanair, la compagnia aerea preferita al mondo, ha annunciato che accetterà la carta prepagata Mastercard come forma di pagamento gratuito a partire dal 1 dicembre 2009, e che la promozione con Visa Electron finirà il 31 dicembre 2009. A partire dal 1 gennaio 2010, al pagamento con Visa Electron verranno aggiunti €5 per le spese amministrative, mentre la carta prepagata Mastercard diventerà l’unica forma di pagamento gratuita su www. Ryanair. Com. La carta prepagata Mastercard è più accettata rispetto alla Visa Electron ed è disponibile presso le istituzioni finanziarie/ enti emittenti carta di tutta Europa (compreso Belgio, Irlanda, Olanda e Portogallo) ed online. Ryanair accetterà sia la carta prepagata Mastercard che la Visa Electron come forma di pagamento gratuito per tutte le prenotazioni durante il mese di dicembre. La carta prepagata Mastercard non solo permetterà di risparmiare sui voli Ryanair, ma può anche essere utilizzata per prelevare denaro dai bancomat e per effettuare acquisti nei negozi e online. Per festeggiare la nuova forma di pagamento, Ryanair offrirà a partire dalla mezzanotte (24:00) di stasera, 250. 000 posti per Natale a soli €5 ciascuno per viaggiare di martedì, mercoledì e giovedì a fine dicembre che devono essere prenotati su www. Ryanair. Com prima della mezzanotte (24:00) di giovedì (3 dicembre). Stephen Mcnamara di Ryanair ha detto: “Siamo lieti di annunciare la nostra nuova partnership con Mastercard che permetterà ai consumatori di risparmiare sempre più quando viaggiano alle imbattibili tariffe basse di Ryanair. Le carte prepagate Mastercard sono ampiamente accettate in tutta Europa dalle istituzioni finanziarie e online. I passeggeri possono usare la propria carta prepagata Mastercard per pagare I voli Ryanair a partire dal 1 dicembre, mentre la promozione con Visa Electron si concluderà il 31 dicembre. Le prenotazioni effettuate con Visa Electron a partire dal 1 gennaio saranno soggette ad un costo amministrativo di €5. Ryanair incoraggia tutti i passeggeri a richiedere la carta prepagata Mastercard in modo da poter continuare ad usufruire delle imbattibili tariffe di Ryanair, come i 250. 000 posti per Natale a €5 che sono disponibili su più di 500 rotte fino a giovedì. ” Ryanair è la compagnia aerea preferita al mondo, con 37 basi e più di 950 rotte a tariffe basse in 26 paesi, per 150 destinazioni. Ryanair opererà con una flotta di 210 nuovi Boeing 737-800 e ordini per ulteriori 102 nuovi aeromobili in consegna nei prossimi 2 anni e mezzo. Ryanair conta attualmente un organico di oltre 7. 000 persone e prevede di trasportare 66 milioni di passeggeri nel 2009 .  
   
   
L’HAND MADE PERUVIANO, UNA TRADIZIONE MILLENARIA  
 
Non tornate a casa senza aver comprato un souvenir e in Perù avrete di che sbizzarrirvi! Dal maglione in lana di alpaca o di lama, ai tessuti dai colori caldi, alle stupende maschere, alle ceramiche in terracotta con motivi decorativi, agli oggetti d’oro, argento, rame e pietre semi preziose. L’artigianato peruviano ha una storia millenaria e, ancora oggi, trova ispirazione nell’arte inca La magia del mondo andino non è solo nei tratti della sua cultura millenaria, nelle fantastiche costruzioni degli architetti preispanici, nella bellezza senza paragoni dei suoi paesaggi variopinti, delle sue coste e delle sue catene montuose. Il Perù seduce anche per la diversità, il colore e la creatività del suo artigianato, piccoli e grandi pezzi che richiamano l’ammirazione di tutti, che contengono secoli di storia e sono tra i più fantasiosi al mondo. La bellezza dei lavori artigianali nel Perù si manifesta, per esempio, nell’armonia dei disegni geometrici, nei tessuti, nella minuziosa rappresentazione della vita campagnola, nei “mates burilados” (contenitori per le spezie realizzati con zucche lavorate), nella mescolanza culturale e nei colori dei “retablos”. Senza dimenticare il finissimo intaglio delle pietre di Huamanga. Tessuti: una lunga tradizione preispanica. Varietà, colore, creatività e soprattutto secoli di storia, sono i segni particolari che distinguono i tessuti hand made del Perù, tra i souvenir di maggior pregio. L’arte al telaio risale a epoche remote e nel sito archeologico di Huaca Prieta-chicama sono stati ritrovati campioni di stoffe risalenti a 4. 000 anni fa. Gli Inca usavano ornarli con disegni di frutti, fiori e geometrie, come per esempio la tika, il fiore della patata, o la sajita, disegno geometrico che rappresenta il ciclo solare, e realizzavano le paracas (mantelle) ornandole con figure di uomini alati. Al telaio si lavorano chumpis (fasce), chompas (maglioni), ponchos, cullo (cappelli con paraorecchie), llicllas (scialli), sciarpe, queperinas (i teli usati per trasportare i bambini) e coperte con filati come la lana di vigogna, lama, alpaca, guanaco e pecora. Per tessere viene usato il cotone marrone e bianco, e in minor quantità anche capelli umani e peli di pipistrello, che si mescolano a fili d’oro e d’argento. I dipartimenti dove si possono trovare i migliori tessuti sono Ayacucho, Puno, Cusco, Junín, Apurimac e Lima. Souvenir imperdibili sono anche gli arazzi di lana, i più belli quelli tessuti a San Pedro de Cajas, città sugli altipiani. Creta E Argilla: arte e cultura locale, ma anche sussistenza per intere famiglie. La ceramica è una delle attività più diffuse nel Perù. Antiche tecniche preispaniche continuano ad essere sviluppate attualmente e, soprattutto nel nord del Paese, viene utilizzato il paleteo, che consiste nel modellare la ceramica con le mani e con colpi di paletta. La ceramica di Quinua, nei pressi di Ayacucho, è una delle principali attività del Paese e si distingue per le forme semplici, come chiese, cappelle, casette, tori, contadini e santi, e per le tonalità rosse e avorio della creta locale, che donano una caratteristica speciale a questi oggetti. Anche la ceramica di Chulucanas, nel nord del Perù, viene decorata con figure geometriche, spesso in bianco e nero, oppure rappresenta chichera (venditori), musicisti e ballerini dalle forme tondeggianti. Nelle zone dell’Amazzonia, il popolo Shipibo lavora il neapo, un’argilla con cui si crea vasellame antropomorfo e giare a foggia di animali della foresta, come tartarughe e uccelli esotici. A Cusco, invece, è la tradizione Inca a segnare la produzione della ceramica, soprattutto per alcuni oggetti come la tica curuna (vaso stilizzato), i ppucus (piatti) e diversi recipienti colorati come i keros, arybalos, qochas, ayanas e raquis. Non ultimo, il torito (toro) di Pucara, vicino al lago Titicaca, un’anfora di ceramica usata anticamente per mescolare la chicha, bevanda simile alla birra. Retabli, Intagli E Maschere: l’arte delle immagini, tradizione artigianale del vicereame. L’arte delle immagini consiste nell’elaborazione di oggetti vari legati alle diverse usanze magico-religiose, ma anche lo sviluppo di temi della vita quotidiana. Tra i materiali spiccano i diversi tipi di farina di patata, seme di nespolo, gesso, tela incollata e maguey, pianta autoctona. I dipartimenti di Ayacucho, Cusco e Huancavelica offrono la maggior varietà. I retablos arrivarono in Perù con l’arrivo dei conquistadores spagnoli e sono dittici con immagini formati da due tavolette che si possono ripiegare su se stesse. Figure umane in miniatura, animali della zona andina, immagini di santi cristiani e dei protettori precolombiani, stelle, montagne e lagune sono alcuni degli elementi che formano il variopinto mondo rappresentato nei Cajones de San Marcos o retablos ayacuchano e sono acquistabili soprattutto nella zona di Ayacucho. Di antica tradizione sono anche gi intagli in pietra, realizzati con vari tipi di pietre come il granito, il basalto, l’ardesia, la pietra del lago che si trova a Puno e l’alabastro bianco conosciuto come la Pietra di Huamanga, con raffigurazioni della natività, presepi e paesaggi. Anche gli intagli in legno, con cui si realizzano retablos, utensili ed elementi decorativi, ebbero un forte sviluppo e uno dei maggiori centri di produzione si trova nel paese di Molinos, a Huancayo. Altro manufatto tipico del Perù sono le maschere, ornamento popolare che viene tuttora indossato nelle danze andine. I motivi più usati sono la rappresentazione di demoni, angeli, negretti, spagnoli e ogni tipo di animale e se ne possono trovare in gesso, cuoio, legno, maglie di filo di ferro o latta. Gioielli: creatività con i metalli sin dall’antichità. Il Perù è molto ricco di minerali e pietre semipreziose, come onice, ossidiana, opale che vengono estratti dalle miniere e poi impiegati per realizzare orecchini, bracciali e collane. Motivo ricorrente nella gioielleria artigianale è la forma della luna, ma si trovano anche monili di spondylus, una conchiglia colorata molto ornamentale chiamata anticamente “il sacro alimento degli dei”. I centri di maggior produzione di gioielli in argento sono i dipartimenti di Junín, Huancavelica, Ayacucho e Cusco, che sviluppano una ricca varietà di forme e motivi. Per la filigrana in oro, invece, è il paese di Catacaos (Piura), erede della tradizione della cultura Vicus. Il Viaggio In Peru’: sono numerosi gli operatori italiani specializzati sulla destinazione Perù. Il prezzo di un pacchetto di 9 gg/8nt con trattamento di mezza pensione in hotel 4 stelle, volo internazionale dall’Italia andata e ritorno (indipendentemente da circuito scelto) è proposto a partire da 1800 euro a persona (prezzo variabile a seconda della sistemazione e del tour scelti. Www. Peru. Info/italiano .  
   
   
L’ULTIMO DELL’ANNO A PAMPLONA? È LA “NOCHEVIEJA DE CARNAVAL”  
 
Scordatevi lenticchie e veglioni tradizionali: in Navarra, anche l’ultimo dell’anno, la festa è una festa particolare: animali, fate e folletti, indios, personaggi di fantasia e di attualità invadono le strade del capoluogo in un vero e proprio anticipo del Carnevale. Fino all’arrivo del nuovo anno. Intanto, i Re Magi giungono a Sangüesa per il 6 gennaio. Una tradizione relativamente recente ma già consolidata. In un’atmosfera di festa unica, come solo la Navarra sa regalare. L’ultimo dell’anno a Pamplona unisce Capodanno e Carnevale. Le vie del capoluogo si animano di figure fantasiose e bizzarre. La gente si maschera e trasforma la città in un magico luogo di festa. L’orologio batte la mezzanotte: l’anno 2009 è, ormai, davvero agli sgoccioli. La tradizione e la fantasia popolare hanno partorito ritualità curiose e bizzarre per salutare l’arrivo dell’anno nuovo. Nessuno rinuncia a scendere in piazza: in molti vestono biancheria rossa; si brinda al nuovo anno con una coppa di champagne in cui è immerso un anello d’oro. Ma nella notte più magica dell’anno si celebrano anche altri riti: gli abitanti di Pamplona si trasformano in personaggi variopinti. Personaggi fantastici e animali dei boschi, fatine e folletti invadono le strade del capoluogo della Navarra. Chiunque può unirsi alla festa: l’unico requisito richiesto è la voglia di divertirsi. È questa la Nochevieja de Carnaval. Spostiamoci nello spazio di qualche chilometro e nel tempo di una settimana. Anche nel 2010, torna a Sangüesa, il 6 gennaio, “El Auto Sacramental de lo Reyes Magos”. Si tratta di uno dei soli cinque “Autos” (ossia ‘sacre rappresentazioni’) dell’intera Spagna ed è stato scritto 110 anni fa da José de Legarda. I Re Magi giungono a Sangüesa per adorare Gesù Bambino: le strade della città fanno rivivere l’incontro con Erode, le conversazioni con i pastori e l’annunciazione dell’angelo, che rivela le crudeli intenzioni del re. La chiesa di San Giacomo è lo scenario del culmine della festa, con un’emozionante festa alla presenza degli stessi Re Magi. La Navarra è on-line, con informazioni e immagini, al sito: www. Visitnavarra. Es.