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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Dicembre 2009
MILANO: MOSTRA “IL GRANDE GIOCO”  
 
L’arte contemporanea dal 1947 al 1989 raccontata in tre grandi mostre dislocate tra Lissone, Milano e Bergamo. Il progetto “Il Grande Gioco. Forme d’arte in Italia 1947 – 1989”, promosso dagli Assessorati alla Cultura di Comune e Regione in collaborazione con la Città di Lissone, il Comune di Bergamo e la Città di Lugano, si articola su tre spazi espositivi: dal 24 febbraio al 9 maggio 2010 al Museo d’arte contemporanea di Lissone saranno esposte opere dell’immediato dopoguerra fino al 1958, alla Rotonda della Besana di Milano il periodo 1959-1972 e alla Gamec di Bergamo gli anni più recenti, dal 1973 al 1989. “Milano pone sempre più attenzione all’arte contemporanea come dimostrano le oltre 20 mostre organizzare dall’inizio dell’anno alle quali si sommano numerosi incontri e conferenze sul tema – spiega l’assessore alla Massimiliano Finazzer Flory –. Con questo progetto ci si libera da alcuni confini amministrativi restituendo un rapporto tra Milano e la Lombardia che si fa sempre più compatto, ordinato e intenso” . .  
   
   
MILANO: L’ANIMA SENSIBILE DELLE COSE  
 
Il Mini & Triennale Creativeset, progetto diretto da Silvana Annicchiarico, presenta dal 17 dicembre 2009 al 17 gennaio 2010 la mostra L’anima sensibile delle cose di Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti [deepdesign], che prosegue il ciclo dedicato al design italiano contemporaneo nello spazio del Creativeset del Triennale Design Museum. In mostra una selezione di progetti che documentano il lavoro di deepdesign, il cui percorso è guidato da un’intensa attività di ricerca sulle forme, le tecnologie e i materiali nuovi, che spesso tende ad una radicale rivisitazione delle tipologie. Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti non cercano novità formali o commerciali, ma si propongono la ricerca di un livello di reale invenzione, andando al di là delle aspettative industriali. Prendendo a modello le dinamiche del mondo naturale, la ricerca di deepdesign mira all’incontro tra complessità funzionale e organicismo formale per arrivare ad una pura economia della forma. Bazzicalupo e Mangiarotti disegnano strumenti al servizio del quotidiano, efficienti e innovativi ma al contempo dotati di straordinaria eleganza. Oggetti non solo sinceri e misurati, ma anche cortesi, rispettosi dell’uomo e sensibili nel modo di rapportarsi. Dalla lavabiancheria Pulse alla lampada da terra Dandelion al Flat piano (un originale ibrido tavolo-pianoforte), i loro progetti sono caratterizzati da forme concise, morbide e prive di ridondanza. Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti si laureano con lode in Architettura al Politecnico di Milano nel 1991. Nel 1995 creano deepdesign. In questi anni hanno progettato scenari e prodotti per aziende ed enti appartenenti a diversi settori merceologici, tra i quali Aldo Coppola, Barilla, Castelli Haworth, Coca Cola, Coin, Giochi Olimpici Torino 2006, Coop, Daimler Chrysler, Giorgetti, Glaxo Smithkline, Jvc, Kitchen Aids, Kraft Suchard, Kimberly Clark Corp. , Imetec, Mandarina Duck, Nec, Panasonic, Rsvp, San Lorenzo, Whirlpool Europe. Sono stati premiati nei concorsi Young & Design (1996, 1997, 1999, 2000), Cosmopack (1995, 1996), Esaedro (1997), Id Award (2004, 2009), Selezione Compasso d’Oro (2005, 2006), Green Dot Award (2009). Hanno tenuto lezioni presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano, la Sda Bocconi, la Scuola Politecnica di Design, l´Istituto Europeo di Design, lo Iuav di Treviso e l´Istituto Superiore di Design di Napoli. Raffaella è ricercatore confermato presso la Facoltà di Design del Politecnico di Milano. Alcuni dei loro progetti sono stati pubblicati su prestigiose riviste e libri, tra questi The International Design Yearbook 2005, L’observatoire de Première Vision, The International Design Encyclopedia of Moma, Design Now! (Taschen, 2008). La lampada Dandelion fa parte della Collezione Permanente del Design e Architettura del Moma di New York. Info: L’anima sensibile delle cose - Matteo Bazzicalupo e Raffaella Mangiarotti [deepdesign] - 17 dicembre 2009 / 17 gennaio 2010 – Milano, Triennale Design Museum - a cura di Cristina Morozzi - Catalogo Electa - www. Triennaledesignmuseum. It .  
   
   
MILANO: GLI AUGURI DI NATALE NELL’OASI DELLE FARFALLE  
 
Il caldo tepore della serra tropicale dei Giardini di Palestro accoglierà per tutto il periodo natalizio quanti vorranno ammirare le particolari e insolite meraviglie della natura tropicale Ormai è Natale; tante le luci, gli addobbi, le musiche, i dolciumi e pacchetti regalo…. Ma tante anche le iniziative in città. Grandi e piccini, giovani e anziani, tutti insieme in giro per le strade ad osservare e immergersi nelle atmosfere magiche di questo periodo. Anche Milano è pervasa di quest’atmosfera: colori, suoni, vetrine in festa ed eventi per tutti! Presso i Giardini Indro Montanelli – Palestro, ci sono casettine di legno, una pista di pattinaggio, gli elfi, la casa di Babbo Natale e tanto altro ancora, grazie all’invenzione del Villaggio delle Meraviglie. Ma accanto a quest’atmosfera tipicamente natalizia è possibile vivere un momento di caldo estivo, se non tropicale, in mezzo ad una coloratissima e suggestiva serra di foresta pluviale, dove tra magnifiche orchidee e piante esotiche continuano a volare le sfavillanti ed esotiche farfalle “dell’Oasi delle Farfalle di Milano”. Dopo la visita al Villaggio delle Meraviglie, ci si potrà quindi immergere nel caldo ambiente della serra, per gustare con gli occhi le meraviglie della natura: oltre 50 specie di farfalle particolarissime, provenienti da Africa, Sud America e Sud-est Asiatico, per un totale di circa 300 esemplari, tanti altri animali e insetti straordinari appartenenti al meraviglioso e curioso mondo del Mimetismo; mostra vivente e non solo, che è possibile ammirare all’interno dell’Oasi tramite acquari, teche, pannelli. “Mimetismo: la strategia dell’inganno”, è un percorso espositivo dedicato ai professionisti del camuffamento, capace di raccontare la straordinaria strategia adottata dagli organismi viventi per somigliare a qualcosa che non sono. Esistono infatti e potranno essere ammirate all’ “Oasi delle Farfalle” di Milano farfalle mimetiche che fingono di essere animali velenosi ma non lo sono; i classici insetti foglia e stecco; la meravigliosa Mantide Orchidea, insetto che appare identico ad un fiore per non farsi riconoscere dagli insetti di cui si nutre; la Tartaruga Foglia, che pesa 30 Kg e proviene da Rio delle Amazzoni, la quale identica alla foglia, riesce così a camuffarsi e a non farsi riconoscere dai pesci verso i quali tende gli attacchi; ragni che sembrano fiori. Tutti questi curiosi esseri saranno lieti di augurare un Buon Natale a tutti i loro appassionati amici. Stupore, magia e divertimento attendono milanesi e non in questo straordinario “giardino nel giardino”, che aiuta a creare una maggiore coscienza ambientale divertendo ma nello stesso tempo insegnando e comunicando una maggiore cultura scientifica soprattutto ai bambini. Per tutti coloro che visiteranno il Museo di Storia Naturale uno sconto di due euro sul biglietto d’ingresso dell’Oasi delle Farfalle: 3 euro anziché 5 euro. L’oasi delle Farfalle contiene in nuce le caratteristiche di un progetto più ampio che nascerà a Milano: l’attuale spazio temporaneo di circa 220 mq verrà ampliato, dando vita alla permanente “Casa delle Farfalle”. Oltre 1000 mq per la Casa più grande d’Italia, realizzata su iniziativa dell’Associazione Cometa Divulgazione Scientifica con la collaborazione del Comune di Milano e del Museo della Storia Naturale. L’oasi delle Farfalle è un progetto che nasce dalle attuali conoscenze nell’ambito della divulgazione scientifica; l’enorme spettacolarità del percorso lo rendono un mezzo efficace per diffondere una maggiore conoscenza delle scienze naturali. Per informazioni : “Oasi delle Farfalle”, Tel. 348 1646936 oppure 348 6666156, oasidellefarfalle@tiscali. It, www. Oasidellefarfalle. It .  
   
   
GORIZIA: FUTURISMO - MODA - DESIGN  
 
Se l´abito non fa il monaco, certo fa il Futurista. Ne era ben convinto Giacomo Balla: "si pensa e si agisce come si veste", scrisse nel suo Manifesto per il vestito antineutrale del 1914. Così giù picconate ai simboli stessi del decoro maschile: demolita la simmetria delle giacche, ficcati in un dimenticato cassetto i colori nero e marrone d´ordinanza, via libera a panciotti che sono un tripudio di colori a scarpe e sciarpe pluricolorate. La cravatta, aboliti i nodi scorsoi "da impiccato", diventa oggetto di un apposito Manifesto futurista sulla cravatta italiana. Intanto Thayaht inventa la "tuta", dall´aggettivo "tutta" cui viene tolta una T, lettera che rappresenta graficamente il semplice taglio bidimensionale di un nuovo capo di vestiario che si vuole alla portata di tutti, confezionabile in casa. Un abito universale in grado di sostituire un intero guardaroba, sia in versione maschile che femminile. Futuristi sono anche gli ombrelli (in mostra tre di rarissimi), le borsette, i cappelli, ma non la biancheria intima perché, costringendo il corpo, dai futuristi era aborrita. Alla moda e alla "Ricostruzione futurista dell´universo quotidiano", meglio domestico, i Musei Provinciali di Gorizia dedicano una originalissima esposizione curata da Raffaella Sgubin e Carla Cerutti, che sarà allestita al Museo della Moda e delle Arti Applicate dei Musei Provinciali dal 19 dicembre al primo maggio. Ad essere esposti saranno un centinaio di pezzi originali, alcuni dei capi in mostra sono concessi da coloro che oggi fanno la moda: Laura Biagiotti Cigna oppure Ottavio e Rosita Missoni, ad esempio, collezionisti di vestiti futuristi. Roberto Capucci, a conclusione della rassegna, è presente con un´anteprima del suo abito-omaggio al Futurismo. Ma la mostra, come indica il sottotitolo - che fa riferimento all´ennesimo "Manifesto" quello dedicato a "La ricostruzione futurista dell´universo" firmato nel 1915 da Balla e Depero - non si ferma alla moda. Indaga infatti anche il mondo delle cosiddette arti applicate, oggetti ed arredi della quotidianità. Oggetti tutt´altro che secondari dato che attraverso loro, la rivoluzione modernista proclamata dal movimento può avere una diffusione più estesa e capillare, entrare a far parte della realtà, del vissuto. "Quegli uomini - scrive Marinetti riferendosi alle esperienze moderniste internazionali - hanno finalmente la gioia di vivere fra pareti di ferro. Hanno mobili d´acciaio, venti volte più leggeri e meno costosi dei nostri. Sono finalmente liberati dall´esempio di fragilità e di mollezza debilitante che ci danno il legno e le stoffe coi loro ornamenti agresti". Non è un caso, infatti, che vi sia un gran proliferare di Case d´Arte, da nord a sud, negli anni Dieci, Venti e Trenta: da Balla a Prampolini, a Depero, a Giannattasio, Tato, Rizzo, Corona, Dal Monte, Diulgheroff, Andreoni, Pizzo e Azari. La loro produzione è vasta, varia e diversificata, per quanto omogenea nello stile: dal mobile al componente d´arredo, agli arazzi, alle stoffe, ai pannelli decorativi, ai tappeti, alle ceramiche, ai metalli, nel tentativo di ridare dignità artistica all´oggetto d´uso. La trasposizione della dinamicità dalle arti figurative a quelle decorative investe sia le forme che le decorazioni, improntate su plastiche combinazioni astratte cinetiche. I risultati variano da tipologia a tipologia, a seconda dei materiali utilizzati e dell´artista stesso. Balla è, infatti, più dinamico, Depero apparentemente più statico ma comunque vitale grazie al suo colorismo rutilante, Prampolini più severo e modernista. Se la produzione ceramica, sviluppatasi soprattutto ad Albisola, grazie ai fratelli Torido e Tullio Mazzotti, è sicuramente quella più conosciuta e rappresentativa del movimento, con esempi calzantissimi come l´alzata destrutturata di Diulgheroff e Tullio d´Albisola, non sono da meno i mobili, per lo più in legno dipinto, dove la decorazione è solitamente più "futurista" della forma, fatta eccezione per qualche esempio di Balla e di Depero (si pensi alle seggioline rosse del Cabaret del Diavolo) e per il sorprendente tavolino "readymade" di Thayaht. Interessante anche il capitolo delle stoffe e degli arazzi, dove la tecnica a tarsia di panno, diffusa da Depero e dalla sua Casa d´Arte in Rovereto, trova applicazioni mirabili in diversi artisti-artigiani, come la veneziana Bice Lazzari, pittrice e decoratrice, abilissima nella tessitura al telaio e nella realizzazione di arazzi e cuscini in panno Lenci tagliato e ricucito. La mostra rientra nel Progetto "Gorizia. Futurismi di Frontiera" congiuntamente promosso a Gorizia da Provincia, Comune e Fondazione Cassa di Risparmio. L´esposizione è stata promossa dalla Provincia di Gorizia con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio del Comitato Nazionale per le Celebrazioni del centenario del Manifesto futurista. Info: Futurismo - Moda – Design - La Ricostruzione Futurista Dell´universo Quotidiano - Gorizia, Musei Provinciali, 19 dicembre 2009 - 1 maggio 2010 - Borgo Castello 13 - Telefono: 0481 547541/ 547499 - musei@provincia. Gorizia. It - orari: 10-19. Chiuso il lunedì. Ingresso: 3,50 intero, 2,50 il ridotto. Presentando alla cassa il biglietto delle altre mostre del progetto "Futurismi di Frontiera" si ha diritto all´ingresso ridotto. Catalogo: edito dai Musei Provinciali di Gorizia info@studioesseci. Net .  
   
   
TREVIGNANO, VILLA ONIGO: IL CORPO DELL’ANGELO DI SERGIO FAVOTTO  
 
“Non vi è traccia, nei giorni della Creazione, di questo essere che appare improvviso nella cacciata dall’Eden. Angeli appaiono nei testi antichi e nella Bibbia come adolescenti circonfusi di luce pronti a intervenire nelle più disparate vicende umane. Presenze che sottolineano la cifra della nostra inferiorità”. Con queste parole Sergio Favotto presenta Il Corpo dell’angelo. La mostra proposta a partire dal 19 dicembre tra le sale di Villa Onigo a Trevignano, raccoglie un centinaio di opere realizzate con le tecniche più diverse, dall’affresco su tavola all’olio su tela fino agli acrilici. Se fin dalle origini si distinguono dagli umani per la presenza delle ali e la luminosità che emanano, gli angeli creati da Favotto trasmettono tutta la tensione e la fatica della società contemporanea. Non più e non solo leggiadre figure di luce, realtà che concentrano intelligenza, volontà ed energia spirituale, ma custodi solidali alle creature loro affidate. Messaggeri sacri che il Maestro trevigiano immagina con tratti e sembianze umane, dando loro l’involucro di un corpo. Ecco l’angelo anoressico, inutilmente proteso sul cucciolo d’uomo accasciato nella fornace del Darfour, e quello obeso che racconta la gloria di antiche bellezze. Ma ci sono anche l’angelo etereo, perfino sensuale, l’angelo paraninfo - annunciatore di eventi - e ancora quello offuscato e respinto dagli uomini distratti. Ad evidenziare il bisogno umano di una superiore Presenza nei momenti più importanti dell’esistenza, non può mancare l’Angelo delle madri che accompagna il percorso verso la nascita, mentre l’opera l’Angelo notturno veglia l’angelo del mattino vuole essere quasi un passaggio di consegne tra l’anno che si sta concludendo e quello che verrà. Ma nel percorso della mostra si incontra anche l’Angelo dei dubbiosi, traghettatore di anime e guida spirituale, prima che l’Angelo della speranza risplenda in tutta la sua bellezza. Realizzata in collaborazione con il Comune di Trevignano, la mostra Il Corpo dell’angelo propone anche un gruppo di tavole a sanguigna lumeggiata a biacca, dedicate ad episodi della vita di sant´Andrea Avellino, sulla scia del progetto di decorazione della basilica romana di Sant´andrea della Valle. E’ questo uno dei grandi cicli che sta impegnando attualmente Sergio Favotto. Specializzato in figura e pittura monumentale, ha lavorato nella Basilica di Montecassino e nel Monastero di S. Giovanni Evangelista a Lecce, così come in molte chiese e ville del Triveneto, dove ha unito lo studio dei testi sacri e dell’iconografia alla ricerca di tecniche antiche, come la sanguigna, l’encausto e l’affresco. Il Corpo dell’angelo si inaugura sabato 19 dicembre alle ore 17 con un evento musicale a cura del giovane cantautore inglese William Knight, artista pop rock originario di Londra e trevigiano d’adozione. Uno spazio della mostra è riservato ai dipinti di Rosetta Schiavon che divide con il marito Favotto tutte le attività dello studio. Sono paesaggi a tecnica mista, Finestre contemplative nel frenetico tumulto del quotidiano. Il programma propone mercoledì 30 dicembre (ore 17) la conferenza di Favotto dedicata a L’infanzia di Gesù secondo i Vangeli Apocrifi per concludersi il 6 gennaio con il concerto del musicista friulano Luigi Maieron. Info: Orari feriali 16-19 / sabato, domenica e festivi 10-12. 30 e 15-20 www. Favotto. It – sergio@favotto. It.  
   
   
CORTINA: IL VENETO DI ERNEST HEMINGWAY - LA MOSTRA CHE RIEVOCA I DIVERSI PASSAGGI – DAL 1918 AL 1954 – DELLA PRESENZA DEL FAMOSO SCRITTORE AMERICANO IN REGIONE  
 
Dal 20 dicembre al 24 gennaio, al Municipio Vecchio, la Regina delle Dolomiti ricorderà quel mitico soggiorno ampezzano, tra il 1948 e il 1950. Il 23 maggio del 1918 Ernest Hemingway parte da New York, arriva in Francia e dopo qualche giorno raggiunge il Veneto, conoscendo l’inferno della Grande Guerra. Ritorna in regione, per alcuni mesi, nel settembre del 1948, questa volta a Cortina. Durante il suo soggiorno ampezzano, risiede presso l´Hotel Concordia, è assiduo frequentatore del bar dell´Hotel Posta e invita Fernanda Pivano. Dopo qualche settimana trascorsa tra Venezia e Torcello, nella prima metà di dicembre ritorna a Cortina e nell’affittata Villa Aprile trascorre il Capodanno con Mary e Pivano. Nel 1997 Fernanda Pivano così ricordava il suo arrivo a Cortina per trascorrere insieme a Hemingway quel Capodanno del 1948: «Bisogna risalire al 1948 a Cortina, quando c´era ancora il trenino delle Dolomiti, e si stava lì non ricordo quante ore col fischio della favolosa locomotiva-giocattolo che suonava ogni tanto e dal finestrino si vedevano sbuffi di fumo candido come nelle favole, così belli da farsi perdonare, loro e il fischio, che non ci lasciavan dormire dopo il viaggio quasi eroico nel treno senza finestrini e senza orario che ci aveva portato lì dopo un viaggio durato dall´alba al tramonto. Il tramonto lì sul fianco della montagna era, o forse sembrava, bellissimo guardato con l´emozione che mi accompagnava verso il mio primo incontro con Hemingway. E quando ero arrivata, coperta di fuliggine come uno spazzacamino, e lo avevo visto lì proprio lui, con le braccia spalancate per abbracciarmi, mi era parso che la favola del viaggio fosse finita. Invece era appena incominciata. Perché Hemingway stava affittando la villa della famiglia Aprile, una casa minuscola e ridente semi - montanara ai bordi della città, con una vista stupenda, circondata da grandi pendii erbosi presto coperti di neve, con una piccola camera a due letti per gli ospiti, una camera matrimoniale, la cameretta dove Hemingway dormiva e lavorava, e un soggiorno spesso invaso da amici e curiosi. Hemingway si alzava alle cinque e girava per casa coi bermuda infilati alla meglio, ancora con la visiera bianca tenuta per difendersi dalle luci forti quando leggeva la notte, e subito cominciava a battere qualche riga sulla piccola portatile tedesca che gli ha fatto scrivere alcuni dei suoi libri più importanti, poi si allontanava e guardava a due passi di distanza quello che aveva scritto, come fanno certi pittori coi quadri; ma il più delle volte leggeva quello che aveva scritto il giorno prima e buttava in un cestino che teneva lì accanto decine di pagine. Quelle ore, dalle cinque alle undici, erano le più belle per chi poteva stargli vicino: si scopriva il suo modo di scrivere, il suo modo di pensare, il suo modo di soffrire. In quei momenti era disarmato, rispondeva senza sarcasmi, parlava della realtà con una pena infinita. Intanto Mary, la moglie geisha-segretaria, mandava avanti la casa. Aveva due donne ad aiutarla: una era Maria, la figlia dei loro vicini di casa austriaci lì sulla loro collina, che portava il latte delle sue mucche imprigionate tutto l´inverno in una stalla, burro senza sale e calzini fatti a maglia con la lana delle sue pecore. L´altra era Eliza di Grande, che tutti chiamavano Liza, che aveva fatto a piedi quaranta chilometri per chiedere di essere assunta. Poi c´era lo chauffeur Ricardo, che ogni tanto cercava, senza successo, di fare il latin lover con Mary. Costei lasciava fare le pulizie a loro; per sé teneva il compito di vuotare il cesto con gli scarti di Hemingway e quello, quando ne aveva voglia, di cucinare. La sua specialità erano le torte al limone, ma cucinava anche, quasi ogni giorno, la bistecca al forno: era l´unica capace di accontentare Hemingway, che comunque fosse la bistecca ne masticava adagio il primo boccone e poi diceva con grande solennità: "Very nice, Mary", suscitando ogni volta in Mary un sorriso molto orgoglioso. La vigilia di quel Capodanno, mentre Hemingway leggeva i giornali americani appena arrivati con un sarcasmo più tagliente di qualsiasi lama, Mary, Maria e Liza avevano incominciato le discussioni per il menu, o meglio per uno spuntino, perchè poi la cena si sarebbe fatta in un grande albergo. Liza si era messa a fare "la pasta in casa", di cui era indiscussa maestra: la rotolava sul piano di marmo di cucina, aggiungendo spesso uova e sugo di spinaci, e poi tagliandola fine o larga, a seconda come le suggeriva l´estro. Durante lo spuntino, mentre si consumava una brocca di "Bloody Mary" e mentre le bottiglie si vuotavano rapidamente, parlavamo del problema degli alberi in America e del problema politico in Cina. Si parlava anche del più importante regalo che Hemingway aveva avuto per Natale, l´acquisto fatto dalla "20th Century Fox" del racconto "My Old Man" (Il mio vecchio) per 45 mila dollari. E si parlava di libri che stava leggendo, "The Young Lions" (I giovani leoni) di Irwin Shaw (lo scrittore che a Parigi, durante la guerra, lo aveva presentato a Mary) e del ritratto pubblicato da Malcolm Cowley su Life, il primo approvato e permesso da Hemingway. Queste erano le chiacchiere di quello spuntino, con un Hemingway rilassato e ancora felice con Mary. Poi, tutti vestiti a festa, avevamo raggiunto il grande albergo per il cenone. Lì Hemingway era stato accolto come al solito da una gran folla, meravigliosamente non ubriaco, gentile con tutti, soprattutto con le persone poco famose. A un certo punto mi ero allontanata per andare a telefonare a mia madre. Hemingway mi aveva seguito, un po´ curioso e molto protettivo come sempre, per vedere cosa facevo e, quando ha sentito che parlavo con la mamma, ha preso la cornetta e ha voluto anche lui farle gli auguri, cosa che mi ha molto commossa perchè lui detestava il telefono; le ha detto qualche frase gentile, poi è stato riassorbito dalla sua folla di ammiratori e dalle affettuosità di Mary, che ancora era in grande armonia con lui. Ma la burrasca stava per scoppiare. All´inizio di quel dicembre Hemingway era andato a caccia di pernici con il conte Carlo Kechler, fratello del suo grande amico Federico, in una riserva di caccia del barone Nanyuki Franchetti, e la sola donna presente era la bellissima baronessa diciannovenne Adriana Ivancich, che aveva aspettato i cacciatori vicino al fuoco della cucina. Forse Adriana stava lì ad aspettare Hemingway per conoscerlo; Hemingway si era innamorato a prima vista e l´aveva sedotta (se ce ne fosse stato bisogno) spezzando il suo pettine e dandogliene una metà. Ma questo era avvenuto prima di quelle feste, e stava nel cuore di Hemingway ma non nella sua conversazione a tavola, né con la brocca di "Bloody Mary", né con il fiume di Dom Perignon della festa». (dal Corriere della Sera, 31 dicembre 1997) È una vivida testimonianza del rapporto speciale intessuto dal romanziere con la conca ampezzana che, insieme a Venezia e Cuba, rappresenta uno dei luoghi mitici dell´immaginario hemingwayano. Nel 1950, infatti, Hemingway avrà modo di soggiornare nuovamente a Cortina presso l´Hotel de la Poste, dove lavorò alla stesura definitiva del nuovo romanzo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, ambientato proprio nei luoghi veneti che lo scrittore americano aveva conosciuto. Un progetto ambizioso quello presentato dalla Venice International University e sostenuto dalla Regione Veneto, che prevede di toccare i principali luoghi veneti conosciuti da Hemingway, cominciando proprio da Cortina nel 2009. Il grande autore statunitense diventerà così il testimonial d´eccezione del territorio veneto con i suoi paesaggi, i suoi monumenti, i suoi prodotti della terra e le sue abitudini di vita. Mostra a cura di Gianni Moriani, Rosella Mamoli Zorzi, Graziano Arici.  
   
   
TRENTO: GLI ELICOTTERI VOLANO SUL CAPRONI  
 
Gli elicotteri saranno protagonisti assoluti al museo dell´aeronautica Gianni Caproni di Trento fino al 14 marzo 2010. “Search & Rescue” è infatti una mostra interattiva dedicata ai 50 anni del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento. L´esposizione abbina parti puramente espositive ad installazioni tecnologiche interattive e multimediali, grazie alle quali i visitatori possono approfondire il fascino dei velivoli ad ala rotante. Lungo il percorso della mostra trovano spazio sia vecchia strumentazione ed apparecchiature in dotazione al Nucleo Elicotteri locale nel corso dei suoi cinquantanni di attività, sia componenti meccaniche e avioniche dei velivoli attualmente in dotazione. Completano l´esposizione le immagini più significative (storiche e contemporanee) dell´attività di lavoro aereo e soccorso svolto da questo servizio. Sul fronte interattivo, alcune postazioni pc, a difficoltà progressiva, sono a disposizione dei visitatori per simulare il volo su questi velivoli; la cabina di un Bell 206 dotata di doppi comandi offre un´esperienza di volo particolarmente intensa; un nuovo simulatore su piattaforma mobile a sei gradi di libertà, riproduzione di un elicottero R22, permetterà di sperimentare emozioni veramente forti. Non manca ovviamente uno spazio dedicato ai più piccoli che potranno costruire e colorare il loro elicottero dei vigili del fuoco. Gli enti ideatori e realizzatori della mostra sono: il Museo dell´Aeronautica Gianni Caproni, la Provincia Autonoma di Trento- Nucleo Elicotteri in collaborazione con: Helicopters Italia, Italfly. Il museo è aperto dal martedì alla domenica con i seguenti orari: 10. 00-13. 00 14. 00-18. 00. Chiuso il lunedì non festivo, i giorni di Natale e Capodanno. Info: www. Museocaproni. It .  
   
   
TRENTO: SPAZIALE! ASTRONOMIA IN MOSTRA - MUSEO TRIDENTINO DI SCIENZE NATURALI - 29 GENNAIO 2010 - 30 GIUGNO 2010  
 
Un viaggio coinvolgente lungo l´evoluzione dell´astronomia, dai suoi esordi fino al futuro. Un viaggio da protagonisti e non da spettatori. Imparando, divertendosi. Che è poi un viaggio, non meno affascinante, nella rappresentazione che della natura si è andata creando l´umanità. Non tralasciando i viaggi che nell´immensità siderale si possono compiere, e si sono sempre compiuti, con le ali dell´immaginazione. Lo propone il Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento con "Spaziale! Astronomia in mostra", esposizione che non mancherà di calamitare nella struttura di via Calepina, nel cuore della città, curiosi, appassionati, conoscitori e persone al primo contatto con la materia, grandi e piccini, dal 29 gennaio 2010 al 21 marzo 2011. Sarà una mostra effettivamente "formato famiglia", realizzata da esperti per offrire, come dovrebbe fare ogni esposizione intelligentemente "comunicativa", informazioni puntuali, precise, essenziali attraverso modi invoglianti a farle proprie. E tutto intorno al fulcro rappresentato dalla mostra, un fitto insieme di attività collegate di grande interesse: spettacoli scientifici, rappresentazioni teatrali, corsi di astronomia per insegnanti e famiglie, osservazioni programmate in concomitanza di particolari avvenimenti astronomici, l´apertura, a quota 1400 metri, sul Monte Bondone che sovrasta Trento, del nuovo osservatorio presso la "Terrazza delle Stelle". Ma anche l´emozione pura di osservare le stelle ad alta quota, in nottate di osservazione e parole presso i rifugi alpini della Sat; un progetto sul territorio denominato "stelle in biblioteca" e tante altre occasioni, per un anno tutto a contatto con i corpi celesti. In Spaziale! il filo rosso narrativo sarà costituito dalla rappresentazione della natura che l´umanità si è data nel corso dei secoli, riferita in particolar modo agli spazi siderali: la luce, le distanze, le masse e i moti dei corpi celesti che sono poi i nuclei fondanti dell´astronomia, così come gli strumenti scientifici a disposizione degli astronomi per conoscere l´Universo. L´esposizione si articola su cinque sezioni, introdotte ciascuna da un "testimonial" d´eccezione: Aristotele, Isaac Newton, Edwin Hubble, Joceyn Bell sino al potente Kwaij, Cavaliere Jedi dell´universo di Guerre Stellari. Il personaggio di Artistotele introdurrà alla prima sezione, dedicata al pensiero antico dalle origini al Medioevo, attraversato dalle scoperte di greci e arabi: il rapporto antichissimo tra uomo e cielo, le prime testimonianze storiche di misure astronomiche, il sistema tolemaico e la filosofia di Aristotele, appunto. Sarà quindi la volta dei grandi scienziati del passato, moderni nel loro pensiero critico: Copernico e Keplero, Cartesio, Galileo e Newton (testimonial della sezione) e della nascita del metodo scientifico. La terza sezione, presentata da Edwin Hubble, padre della cosmologia, sarà riservata al pensiero moderno, da Maxwell ad Einstein: l´elettromagnetismo, la relatività e il big bang, i nuovi strumenti scientifici e il nuovo volto dell´Universo. Al pensiero futuro sarà dedicata la quarta sezione: le ricerche di confine della scienza e le prospettive teorico/sperimentali dei prossimi anni. La cosmologia e la ricerca di pianeti extrasolari, l´esplorazione spaziale e i nuovi mezzi di propulsione che ci porteranno, forse, tra le stelle. Per questa sezione il ruolo di testimonial sarà affidato alla celebre Joclyn Bell, scopritrice delle pulsar. La fantascienza come precursore di possibili, future conoscenze sarà il tema della spettacolare quinta ed ultima sezione. Un territorio immenso, quello della fantasia e della fantascienza, da Verne a Star Trek, introdotto da un Cavaliere Jedi di Guerre Stellari. In mostra molte suggestioni derivanti dalla fiction letteraria e cinematografica, indagata nel suo rapporto con la scienza. Viaggi fra le stelle e nel tempo, incongruenze e intuizioni scientifiche. All´interno della mostra si potrà diventare piloti di una sonda spaziale, manovrarla nello spazio, o passare vicino ad un buco nero, venendone spaventosamente inghiottiti. O ancora guardare la nostra immagine riflessa su di uno specchio lunare così come ascoltare la nostra voce giungere in ritardo da mondi lontanissimi: potremo anche compiere dei prodigiosi salti sul muro della gravità, come se fossimo sulla Luna o su Marte. Con Galileo riproporre l´esperimento sulla caduta dei gravi, o entrare nel territorio dell´astrologia, potendo creare il proprio personalissimo oroscopo e scoprendo se c´è qualcosa di vero. Si andrà poi alla scoperta di tutti i segreti dei telescopi osservando ciò che questi potenti occhi artificiali ci mostrano, fino ai confini dell´Universo dove giungeremo a bordo di fantascientifiche astronavi. Tutto per imparare, scoprire, approfondire. Divertendosi! "Spaziale!. Astronomia in mostra" è una esposizione-progetto ideata da Michele Lanzingher, Direttore del Museo Tridentino di Scienze Naturali e da Stefano Oss, del Dipartimento di Fisica dell´Università di Trento, a cura di Christian Lavarian del Mtsn; con la collaborazione dell´Università di Trento - Dipartimento di Fisica, Laboratorio di Comunicazione delle Scienze Fisiche. "Spaziale!. Astronomia in mostra". Trento, Museo Tridentino di Scienze Naturali (via Calepina 14), 30 gennaio - 30 giugno 2010. Orario 10-18. Apertura: tutti i giorni, escluso i lunedì non festivi. Info: www. Mtsn. Tn. It .  
   
   
TRIESTE: LUCE - MOSTRA PERSONALE DELLA PITTRICE ALPINA DELLA MARTINA ALLA SALA COMUNALE D’ARTE DI TRIESTE  
 
Lunedì 21 dicembre, alle ore 17. 30, a Trieste, nella Sala Comunale d’Arte di piazza dell’Unità d’Italia, 4, viene inaugurata la mostra intitolata “Luce”, personale dell’artista Alpina Della Martina con intervento critico di Marianna Accerboni. La rassegna, visitabile fino al 10 gennaio, propone una ventina di opere realizzate ad acquarello su carta dal 2006 a oggi e dedicate alla natura morta di fiori, al paesaggio e al ritratto. Autrice di soffuse e divagate atmosfere - scrive Accerboni - l’artista propone con istintiva franchezza un gradevole e luminoso linguaggio, connotato da brillanti e non preponderanti esiti cromatici e da un gesto immediato e sicuro, che, attraverso poche pennellate, racconta la natura e interpreta, nel ritratto, l’animo umano. La luce è l’elemento principe che scaturisce dalla pittura evanescente ma intensa di Alpina Della Martina, capace di suggerire il reale e di dipingere la neve attraverso la difficile arte dell’acquerello - forse la più ardua tra le tecniche pittoriche, poiché non consente ripensamenti - ma anche di interpretare e di trasfigurare il dato oggettivo secondo una sintesi emotiva, felice e allusiva. Partita da un’inclinazione figurativa di taglio postimpressionista, la sua ricerca è approdata nel corso degli anni, attraverso un’instancabile, calibrata, attenta e persuasiva sperimentazione, a una essenzialità impalpabile e convincente, generata ora da un gesto d’ispirazione espressionista, giunto infine, coerentemente, sulla soglia dell’informale. Nelle opere più recenti Alpina Della Martina si esprime infatti - conclude Accerboni - mediante tocchi lievi e nel contempo decisi, che evidenziano un traguardo caratterizzato anche dall’uso delle macchie di colore (in francese tache), in sintonia con il tachisme sperimentato da Monet nella tarda maturità e non lontane dagli acquerelli sintetici e luminosi di De Pisis. Nata a Codroipo, Alpina Della Martina è vissuta per vent’anni a Latisana. Attualmente, dopo aver insegnato per molti anni discipline artistiche, vive e opera ad Ovaro. Ha preso parte a diverse mostre collettive e allestito numerose e significative personali. Tra queste ultime ricordiamo quella al Gadarte di Firenze (1993), a La Loggia di Udine (1994), al Centro Friulano di Arti Plastiche di Udine (1999), al Centro Civico di Cividale del Friuli (2001), all’A. I. A. T. Di Sistiana (Trieste, 2002), alla Galleria Art Time di Udine (2004), alla Galleria Sekanina di Ferrara (2004), a Palazzo Frisacco a Tolmezzo (2004), a Villa de Brandis di S. Giovanni al Natisone (2006), a Palazzo Frangipane di Tarcento (2006) e alla Galerie Cristine Colas di Parigi (2007). Dove: Sala Comunale d’Arte – Piazza dell’Unità d’Italia, 4 – Trieste. Quando: 21 dicembre 2009 - 10 gennaio 2010. Orario: tutti i giorni 10. 00 - 13. 00 / 17. 00 – 20. 00. A Cura Di: Marianna Accerboni. Catalogo: no. Info: 3356750946.  
   
   
LUNGAVILLA (PV), ISTITUITA RISERVA NATURALE  
 
E´ istituita una nuova riserva naturale in Lombardia. E´ la riserva "Stagni di Lungavilla", in provincia di Pavia, classificata come "parziale zoologica". Lo ha deciso la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Qualità dell´ambiente, Massimo Ponzoni. "La riserva naturale Stagni di Lungavilla - ha detto l´assessore Ponzoni - ha la finalità di conservare l´elevato grado di naturalità e preservare l´aspetto naturalistico soprattutto in relazione agli aspetti faunistici". La gestione della riserva è affidata al Comune di Lungavilla. Il piano della riserva naturale, che dovrà essere adottato entro 12 mesi, deve prevedere la regolamentazione delle attività consentite nel territorio della riserva, le aree di rispetto e l´eventuale zonizzazione interna. Nell´area della riserva naturale è comunque vietato, tra l´altro, realizzare nuove edifici nonché effettuare interventi su quelli esistenti non finalizzati all´ordinaria e straordinaria manutenzione, aprire nuove strade e asfaltare o trasformare quelle esistenti, costruire infrastrutture e nuovi insediamenti produttivi, accendere fuochi e raccogliere funghi o frutti del sottobosco tranne le quantità autorizzate, effettuare il campeggio, svolgere attività che possano arrecare disturbo agli animali e all´ambiente e aprire discariche di rifiuti. .  
   
   
PAVIA: MARCONI, LA RADIO E LE TRASMISSIONI MILITARI  
 
Sabato 19 dicembre alle ore 15. 30 presso il Museo della Tecnica Elettrica di Via Ferrata 3, Pavia, con la conferenza “Le trasmissioni dell’Esercito nel tempo” si concluderanno gli appuntamenti culturali che hanno accompagnato la mostra “Comunicare senza fili. Il Contributo di Guglielmo Marconi, premio Nobel 1909”. Il maggiore Ernesto Colombo dell’Associazione Genieri e Trasmettitori di Milano e il colonnello Carmine Pompa, Comandante del 1° Reggimento Trasmissioni dell’Esercito Italiano, presenteranno le applicazioni militari della comunicazione senza fili a partire dai primi esperimenti della stesso Marconi, prima nella marina e poi nell’esercito. In un percorso storico dalle origini fino ad oggi verranno illustrate le applicazioni prodotte dalle innovazioni tecnologiche via via succedutesi: dai primitivi trasmettitori a scintilla e ricevitori a cristallo attraverso le valvole termoioniche e i dispositivi a semiconduttore per arrivare fino ai complessi sistemi attuali di telecomunicazione satellitare. Tutti gli interessati alla conferenza “ Le trasmissioni dell’Esercito nel tempo” potranno anche visitare la mostra, allestita sempre presso il Museo della Tecnica Elettrica, che si chiuderà domenica 20 dicembre .  
   
   
RAPALLO: QUARTA EDIZIONE DI “RAPALLO FOTOGRAFIA CONTEMPORANEA”  
 
Dal 10 al 20 gennaio 2010 si terrà nella suggestiva sede dell´Antico Castello di Rapallo la quarta edizione di “Rapallo Fotografia Contemporanea” con la prima personale in Italia dell´artista giapponese Takashi Homma dal titolo “Widows” a cura di Francesco Zanot, e la collettiva “Open Space” a cura di Andrea Botto. Quest´ultima riunisce i lavori di sette fotografi italiani: Giorgio Barrera, Laura Cantarella, Martina Della Valle, Enza Di Vinci, Luigi Gariglio, Moira Ricci e Mirko Smerdel. Tema dell´edizione 2010 con cui sono stati invitati a confrontarsi gli artisti è “Custodire la memoria”. Il progetto Rapallo Fotografia Contemporanea, nato nel 2006 da un’idea del fotografo Andrea Botto, promosso dal Comune di Rapallo, con il contributo della Regione Liguria insieme ad alcuni sponsor privati, ed il patrocinio della Provincia di Genova, è l´unico nel suo genere in Liguria. La manifestazione si pone come obiettivo la promozione e la valorizzazione della fotografia contemporanea, attraverso la creazione di un archivio di immagini “d’autore”. Ogni anno viene coinvolto un fotografo di fama internazionale e un gruppo di giovani che lavorano, nella massima libertà artistica su uno stesso tema, legato al territorio della Riviera Ligure di Levante, di cui Rapallo è punto centrale e di eccellenza. Dopo Mario Cresci, Antonio Biasucci, e Mark Cohen, ad interpretare il tema dell’edizione 2009 “Custodire la memoria”, è stato invitato alla fine di agosto del 2009, Takashi Homma per realizzare un progetto personale. Durante il suo soggiorno, ispirato dalle immagini d´epoca conservate negli archivi fotografici del Comune di Genova e di Rapallo, l’autore giapponese ha scelto una chiave di lettura molto particolare, che fa riferimento alla volontà di preservare il ricordo, personale ed intimo, anche di fronte ad una perdita, come quella di una persona cara. Ha realizzato così, undici ritratti a donne vedove, testimoni silenziose della memoria dei compagni scomparsi, uniti alle immagini tratte dai loro album di famiglia e ad alcuni scorci dei luoghi in cui vivono, ottenendo un grande affresco di memoria collettiva che saranno esposte alla mostra Widows a cura di Francesco Zanot. Takashi Homma, nato nel 1962 a Tokyo, dove attualmente vive, studia fotografia al Nihon University College of Art e nel 1984 inizia a lavorare nel campo della pubblicità. Nel 1991 si trasferisce a Londra dove lavora come fotografo della prestigiosa rivista i-D Magazine. Nel 1999 vince il Kimura Ihei Commemorative Photography Award per il progetto editoriale Tokyo Suburbia, divenuto in pochi anni un libro di culto ormai introvabile. La mostra collettiva Open Space, riunisce i lavori di sette autori italiani, sette sguardi differenti e molto personali legati dal filo rosso del ricordo, sia esso privato o collettivo: Giorgio Barrera presenta il lavoro Campi di Battaglia, ricerca fotografica sui luoghi dove si sono combattute le guerre di indipendenza del Risorgimento italiano. Le sue immagini non raccontano la guerra d´azione o esponendo corpi mutilati, ma attraverso la descrizione di un paesaggio in cui è sepolta una storia molto importante. Giorgio Barrera è nato a Cagliari nel 1969. Terminati gli studi, dopo un periodo di collaborazione con Joel Meyerowitz, si interessa di sociologia e focalizza la sua ricerca sui rituali quotidiani della vita domestica, sulla street photography e la fotografia di paesaggio. I suoi lavori hanno ottenuto importanti riconoscimenti tra i quali i premi Baume & Mercier, Canon, Fnac e Federchimica, e sono stati pubblicati in diversi libri e cataloghi sia in Italia che all´estero. Laura Cantarella espone un lightbox di grandi dimensioni dal titolo Etna, tratto dalla serie Topografia del trauma in cui gli eventi traumatici nel territorio, siano essi naturali o indotti dall’uomo, vengono indagati come generatori di nuovi spazi e nuove possibilità, in grado di aprire mondi ed immaginari nuovi, di creare un grado zero del progetto così come dello sguardo. Laura Cantarella è nata a Savigliano (Cn) nel 1972. Architetto di formazione, è fotografo free-lance di architettura e territorio. La sua ricerca fotografica si concentra attualmente su due temi: la trasformazione del territorio in parco tematico e la relazione tra architettura ed eventi traumatici. Martina Della Valle propone il progetto Under the sun of Onomichi, realizzato durante la residenza ad Onomichi in Giappone nel 2009. Dodici fogli di carta cianografica che componevano una sfera origami ed un video che ne documenta l’esposizione al sole e la successiva distruzione. Martina della Valle nasce a Firenze nel 1981. Si diploma nel 2003 al corso triennale di fotografia all´Istituto Europeo di Design di Milano. Ha collaborato come fotografa con varie riviste come Mood, Case da Abitare, Io donna, Urban, Made05, Rolling Stone, Cross, Art. It Jp, Kunst Zeitung, ed ha realizzato immagini pubblicitarie per la fondazione Pitti Immagine Discovery. Attualmente vive e lavora tra Milano, Firenze e Berlino. Enza Di Vinci, con l’opera Il matrimonio di Giovanna, racconta le vicende della sua famiglia attraverso una fotografia storica e la storia ad essa legata. Una memoria comune a molte famiglie liguri di inizio ‘900, fatta di emigrazione in Sud America, divisioni e ricongiungimenti familiari. Enza Di Vinci è nata a Genova nel 1970. Ha studiato Architettura e si è laureata all’Università di Genova nel 1998. Dal 2000 espone in mostre d’arte contemporanea. Dal 2004 realizza servizi curatoriali e progetti di allestimento per mostre d’arte. Luigi Gariglio propone il progetto Just born!, ritratti di bambini appena nati. Uno sguardo sul domani, forse un tentativo di anticiparne una possibile memoria futura. Luigi Gariglio è nato a Torino nel 1968. Dal 2002 insegna Sociologia Visuale e Usi Sociali della fotografia all’Università di Torino. Allievo di Gabriele Basilico, le sue immagini sono state esposte alla National Portrait Gallery di Londra, allo Stedelijk Museum di Amsterdam, alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, alla Gam di Palermo, a Palazzo Reale e alla Triennale di Milano. Moira Ricci presenta un video dal titolo “Ora sento la musica, chiudo gli occhi, sento il ritmo che mi avvolge, fa presa nel mio cuore” composto da vari spezzoni di riprese realizzate dalla madre scomparsa. Come altri suoi lavori, anche questo è un tentativo di ricongiungimento e di rivivere il desiderio della madre di vedere realizzato per la figlia quello che per lei era stato solo un sogno irragiungibile, diventare ballerina. Moira Ricci (Orbetello, 1977) ha studiato alla scuola di fotografia R. Bauer e all´Accademia di Brera. Si occupa di varie tecniche di linguaggio visivo, tra cui la fotografia, il video e l´installazione. Tra le ultime mostre collettive: Art Fall 09 Ferrara Contemporanea, Ferrara; Realtà Manipolate, Ccc Strozzina, Firenze; Hors Pistes 2009, Centre Pompidou, Parigi; Terzo Paesaggio, Galleria Civica d’Arte Moderna, Gallarate; Talent Latent, Scan 08, Tarragona. Mirko Smerdel espone il lavoro Utopic Memory Portraits, una serie di cartoline e fotografie private, immagini trovate e rielaborate attraverso la pratica del collage. Mirko Smerdel nasce a Prato nel 1978. Diplomato alla Naba di Milano, fonda la sua ricerca sui temi legati a memoria e scomparsa e al potere evocativo delle images trouvèe per giungere ad un’archeologia ed una geografia mentale della vita contemporanea, creando un collegamento tra passato e futuro. Dopo l´inaugurazione delle due mostre che si terrà domenica 10 gennaio alle ore 11. 00 nel pomeriggio alle ore 15. 00 seguirà una tavola rotonda “Custodire la memoria. Archivi storici e arte contemporanea” con interventi dell´artista Mario Cresci, del critico di architettura Giovanni Corbellini, del critico e curatore Francesco Zanot, e inoltre di Elisabetta Papone, Natalina Remotti, Barbara Terrosi. Moderatore Andrea Botto.  
   
   
VENARIA: “CAVALIERI. DAI TEMPLARI A NAPOLEONE”. STORIE DI CROCIATI, SOLDATI, CORTIGIANI  
 
Si é aperta alla Reggia di Venaria la mostra “Cavalieri. Dai Templari a Napoleone”. Per l’occasione inaugurano anche gli 800 metri quadri dei Piani Alti della Reggia di Venaria, Sale delle Arti Essere cavaliere: cavaliere del Tempio, di Malta, dell´Annunziata, della Legion d´onore, di Vittorio Veneto o del Lavoro. Cosa accomuna, sul filo del tempo, queste realtà a prima vista così diverse? La nostra civiltà si porta dietro fin dal Medioevo cristiano l´idea che l´onore, o il merito, di un uomo possano essere esaltati e ricompensati con il diritto di portare una croce e di appartenere ad un ordine di cavalieri. La mostra Cavalieri. Dai Templari a Napoleone. Storie di crociati, soldati, cortigiani, curata dal Consorzio di Valorizzazione Culturale La Venaria Reale e ospitata alla Reggia fino all’11 aprile 2010, racconta la storia di come gli ordini cavallereschi medievali, che riunivano combattenti sotto le insegne di Cristo, abbiano prima lasciato il posto a quelli monarchici del Rinascimento e dell´Antico regime (dalla Giarrettiera al Toson d’Oro alla sabauda Annunziata), e poi alle moderne e democratiche decorazioni al merito: attraverso questa speciale prospettiva sono rappresentati e rivivono secoli di storia europea, con le loro dinamiche politiche e sociali e vicende avventurose di uomini. Circa 120 le opere (statue, dipinti, abiti, armature, gioielli, insegne, manoscritti) sono state raccolte alla Reggia da collezioni e musei italiani e stranieri per descrivere il percorso secondo tre grandi filoni: dall’epoca delle Crociate e dei Templari con gli ordini definibili come “monastico-cavallereschi”, a quella degli “ordini monarchici e militari”, fino al periodo napoleonico con il quale gli ordini cavallereschi superarono l’Antico regime trasformandosi in “decorazioni” con l’inizio dell’Ottocento. Oggi, tranne la Svizzera, tutti gli Stati d’Europa hanno propri ordini con simboli che richiamano ancora quelli degli ordini istituiti nel Tre-quattrocento. Tra le affascinanti attrazioni presenti in mostra, è senz’altro da citare la misteriosa “testa di Templecombe”, una tavola medievale datata col carbonio 14 al 1280 circa, poco prima del processo che segnò la tragica fine dell´Ordine. Murata e ricoperta di intonaco, fu ritrovata durante la seconda guerra mondiale in seguito all’esplosione di una bomba tedesca nell´omonimo villaggio inglese, già sede di una precettoria templare. Molte sono le leggende che ruotano attorno a quest’opera: alcuni sostengono che rappresenti il volto di Cristo della Sindone; altri ci vedono semplicemente la testa di San Giovanni Battista: in ogni caso la sua storia romanzesca fa nascere il sospetto che la “testa di Templecombe” abbia invece qualcosa a che fare con l´idolo a forma di testa umana (il Baphomet) che i Templari erano accusati di adorare in segreto. Al di là dei simboli e delle rappresentazioni, la mostra offre la possibilità di ammirare autentici capolavori, fra cui il Ritratto equestre di Giovan Carlo Doria, cavaliere di Santiago del Rubens, il Ritratto di cavaliere di Malta di Tiziano, il Ritratto di cavaliere Mauriziano del Carracci, il Ritratto di cavaliere di Fra’ Galgario, il Ritratto di San Giovanni Battista come cavaliere di Malta di Mattia Preti, il Ritratto della contessa de Chinchon di Goya. Tra i manoscritti si segnalano una rara copia della Regola dei Templari risalente al Xiii secolo e gli Statuti dell’Ordine della Giarrettiera donati dalla regina Maria d’Inghilterra (la celebre Bloody Mary) al duca Emanuele Filiberto di Savoia. La mostra presenta anche sfarzosi abiti e preziosi gioielli: fra i primi sono particolarmente rilevanti i manti di cavaliere dell’Ordine del Toson d’Oro e dell’Ordine della Corona Ferrea, provenienti dalla Schatzkammer del Kunsthistorisches Museum di Vienna; fra i gioielli meritano una menzione un rarissimo collare settecentesco dell’Ordine dell’Annunziata e uno splendido collare dell’Ordine dell’Elefante concesso alla Venaria dalla Regina di Danimarca. Il pubblico è accompagnato nella visita dall’ambientazione musicale appositamente commissionata a Nicola Campogrande: la partitura, scandita in quattro movimenti (“Luci del Medioevo”, “Con occhi rinascimentali”, “Gli abbagli del Barocco” e “Immagini di Napoleone”), “crea l’atmosfera” per rivivere miti e leggende che dal Medioevo si associano alla storia dei Cavalieri e dei Templari. In occasione della mostra inaugurano anche gli 800 metri quadri delle Sale delle Arti nei Piani Alti della Reggia: un nuovo importante spazio restaurato che si aggiunge alla Venaria nei pressi di quello che era il Belvedere realizzato da Amedeo di Castellamonte. Davvero speciale è da qui la vista all’infinito dei Giardini, così come la percezione dell’imponenza degli spazi dell’attigua Reggia di Diana, dove era presente il seicentesco Teatro delle Commedie. Www. Lavenariareale. It .  
   
   
IN TOUR VIRTUALE AL PARCO DELLE TERME DI LEVICO  
 
Il Parco delle Terme di Levico - i suoi segreti, le sue bellezze - sono ora completamente disponibili online. Gli utenti abituali di internet così come i neofiti, possono cimentarsi in un tour virtuale del parco andando sul sito www. Naturambiente. Provincia. Tn. It/parco_levico. Il progetto è a cura del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione ambientale della Provincia autonoma di Trento. Una visita virtuale al Parco delle Terme di Levico. Gli utenti di internet possono immedesimarsi in un visitatore del Parco. Passeggiare virtualmente lungo i sentieri, vedere alberi e fiori; ascoltare il cinguettio degli uccelli e altre "voci della natura"; provare una sensazione di libertà e armonia pur stando seduti ad una scrivania. Utenti di internet che attraverso questa applicazione - complessa ma dall´utilizzo estremamente intuitivo - potranno essere invogliati a divenire anche fruitori "reali", in carne ed ossa, del parco. Nell´era in cui molta vita passa in rete e il virtuale si interseca e a volte si confonde con il reale, il Parco delle Terme di Levico si mette al passo con i tempi. Dal sito www. Naturambiente. Provincia. Tn. It/parco_levico si accede al "tour virtuale". Il visitatore può muoversi esplorando in ogni dettaglio ventun fotografie panoramiche ad alta risoluzione realizzate attraverso una particolare tecnica fotografica che ha richiesto più di 1. 500 scatti. Una tecnica che conferisce qualità e ricchezza di dettagli alle immagini visualizzate. Altro tratto caratteristico del progetto è la possibilità di visitare virtualmente il parco in tre stagioni: estate, autunno, inverno. Ma non è la vista il solo senso ad essere sollecitato in questo tour virtuale. Audio ambientale e sottofondo musicale accompagnano il visitatore nel suo percorso di scoperta e di immersione - per così dire "mediata" - nella natura. Completano gli strumenti a disposizione dell´utente testi e foto dettaglio che offrono informazioni sulla storia e sulle peculiarità botaniche del parco. Il progetto, a cura del Servizio Conservazione della natura e valorizzazione Ambientale della Provincia autonoma di Trento, risponde alla volontà di implementare una gestione del parco che vada al di là dell´ordinaria amministrazione. Rientrano in questa visione anche iniziative quali l´organizzazione di eventi - grande successo ha avuto per esempio "Ortinparco" - e la pubblicazione di guide per adulti e bambini. L´applicazione "tour virtuale" fa ora sbarcare anche in internet questa volontà di offrire una fruizione del parco completa e aperta a tutti .  
   
   
800 DISEGNI INEDITI DELL’OTTOCENTO VENEZIANO - VENEZIA, MUSEO CORRER, SALONE NAPOLEONICO E II PIANO - 19 DICEMBRE 2009-11 APRILE 2010  
 
La collezione dei disegni dell´Ottocento veneziano del Museo Correr è una delle più ampie nel panorama della grafica di quel secolo. Si tratta di svariate centinaia di fogli di differente qualità e natura che - forse oscurati dalla celebrità della grafica del Settecento massicciamente presente nelle collezioni del Correr - non hanno mai avuto l´attenzione che avrebbero meritato, rimanendo a lungo considerati un patrimonio ´minore´ e prevalentemente utilizzati a scopo documentario. A poco a poco, però, è emersa l´eccezionale importanza di questi fondi sotto molteplici punti di vista. Nell’ambito del programma di valorizzazione dell’immenso patrimonio delle collezioni, la Fondazione Musei Civici di Venezia ne presenta con questa mostra al Correr una vasta rassegna. Sono opere in grandissima parte inedite, dovute ad autori come Caffi, Pividor, Giacomo Guardi, Moro, Bosa, Vervloet e altri. Curata da Giandomenico Romanelli, Filippo Pedrocco e Andrea Bellieni, la mostra si snoda tra il Salone d‘onore e la vasta area espositiva al secondo piano del museo. Presenta opere d´argomento veneziano o concepite e realizzate a Venezia, a proposito di Venezia, o ispirate alla città e ai suoi aspetti monumentali e sociali come soggetto di esercitazione o di risonanza poetica. Alla mostra è abbinato un album guida, edito dalla Fondazione musei Civici di Venezia, mentre è in programma la catalogazione scientifica dell’intera collezione. Sorprendente la Venezia che emerge dai disegni ottocenteschi del Correr: insieme moderna e antica, distratta e sofferente, segreta e arcinota, rivela i nervi e i muscoli di un corpo piagato ma non piegato, vitale, dinamico. Soprattutto vi si registra l´irruzione di realtà, di vero oltre la retorica e il rimpianto, oltre la nostalgia e il lamento. Una Venezia insolita e piena di fascino negli anni di Ruskin e dei primi grandi e controversi progetti di restauro, delle affermazioni di un turismo alla ricerca di sensazioni diverse dal grand tour illuminista. E´ una stagione fatta di studio e di ricerche; un Ottocento affamato di storia e d´industria, contraddittorio e fragile, insicuro e volitivo. Moderno, insomma. Intorno alla mostra sono previste attività didattiche e di approfondimento, a cura dei Servizi Educativi: “In punta di matita” è un concorso di disegno dal vero- indetto grazie al contributo della Cassa di Risparmio di Venezia che mette a disposizione i premi per i primi 3 classificati –rivolto a tutti, a partire dai 18 anni, che richiede di rappresentare luoghi, scorci, immagini, attività, atmosfere della Venezia contemporanea; “Ri-conosci Venezia” è un gioco proposto in collaborazione con il Gazzettino, a partire dalla seconda metà di gennaio 2010, che presenterà ai lettori cinque disegni fra quelli esposti, pubblicandone uno la settimana. Tutti coloro che avranno individuato i cinque luoghi raffigurati saranno premiati con un catalogo della mostra; “Come cambia la città” è un laboratorio di disegno che, partendo dalle opere in mostra, fa cogliere e sperimentare le diverse modalità del lavoro - dal veloce “promemoria”, al disegno dettagliato– e l’uso dei differenti media (matita, penna acquerello…). Si rivolge alle scuole, alle famiglie e agli adulti nei “ Weekend al Museo” (per informazioni: education@fmcvenezia. It) Informazioni : www. Museiciviciveneziani. It, mkt. Musei@fmcvenezia. It press@fmcvenezia. It .  
   
   
PADOVA: CARAVAGGIO LOTTO RIBERA. QUATTRO SECOLI DI CAPOLAVORI DALLA FONDAZIONE LONGHI A PADOVA - MUSEI CIVICI AGLI EREMITANI  
 
Il Comune di Padova - Assessorato alla Cultura - Musei Civici e 24 Ore Motta Cultura presentano la grande mostra "Caravaggio Lotto Ribera. Quattro secoli di capolavori dalla Fondazione Longhi a Padova" con oltre cinquanta opere provenienti dalla Fondazione Roberto Longhi di Firenze. L’esposizione si propone di ricostruire le tappe dell’affascinante avventura collezionistica di Roberto Longhi (1890-1970), una delle personalità più importanti della storiografia artistica italiana del Novecento. I dipinti sono stati scelti seguendo un criterio cronologico che evidenzia le preferenze e gli interessi di Longhi e posti in un confronto ideale con le collezioni dei Musei Civici agli Eremitani. Il percorso espositivo prende avvio dal Duecento; grande rilievo occupano gli esempi della pittura bolognese del Trecento, mentre gli scambi culturali fra i maggiori centri artistici italiani tra Quattro e Cinquecento sono testimoniati da un significativo gruppo di maestri come Dosso Dossi, Lorenzo Lotto e Lambert Sustris. Il nucleo più emozionante è costituito da pitture del Seicento, fra le quali spiccano il celebre Fanciullo morso dal ramarro del Caravaggio e le tele di Ribera, del Borgianni, del Valentin e di Mattia Preti. La mostra si terrà fino al 28 marzo 2010 nelle Sale per esposizioni temporanee della sede dei Musei Civici agli Eremitani di Padova, in un percorso che desidera ricreare la suggestiva atmosfera della Villa "Il Tasso" e i dibattiti critici che hanno animato la storia dell’arte italiana a partire dal secondo decennio del Novecento. Accompagna la mostra il catalogo con schede e saggi, nell´ordine, di Mina Gregori, Davide Banzato, Maria Cristina Bandera e Bruno Toscano, pubblicato da 24 Ore Motta Cultura – Gruppo 24 Ore con marchio Federico Motta Editore. 2 Milano: I Legnanesi In “Oh Vita… Oh Vita Straca” - Dal 30 Dicembre 2009 Al 7 Febbraio 2010 Dopo lo straordinario successo della scorsa stagione, che ha visto I Legnanesi festeggiare al Teatro Ventaglio Smeraldo i loro sessant’anni, la sgangherata famiglia Colombo ritorna più in forma che mai con la nuova rivista “Oh Vita… Oh Vita Straca”. Anche quest’anno I Legnanesi propongono uno spettacolo totalmente nuovo in ogni sua parte: trama, musiche e costumi. E, come sempre, la loro forza resta quella di cavalcare l’attualità, con precisi e azzeccati spunti presi dalla vita quotidiana. La crisi economica c’è e si sente e purtroppo i conti non tornano mai. Nel clima della quanto mai reale recessione la tematica affrontata quest’anno è incentrata sul lavoro, che è purtroppo sempre meno per i giovani e sempre più difficile per chi avanza con gli anni. Gli esigui stipendi e l’alto costo della vita fa sì che la famiglia media fatichi sempre di più ad arrivare alla fine del mese. Dunque, come fare? La Teresa non sta a guardare e, combattiva come non mai, si ingegna per arrotondare la sua magra pensione e il ridicolo salario della figlia. La crisi non sfiora la fantasia, perché, come dice la Teresa “quella non è ancora stata tassata” e la genialità della famiglia Colombo si tramuta in creatività e generosità. Infatti, grazie a degli arretrati Inps, la Teresa si ritrova con dei soldi inaspettati e dimostra in suo amore al Giovanni regalandogli un viaggio in Russia. Il trio più spassoso d’Italia parte dunque per Mosca dove, tra neve e colbacchi, la Teresa cercherà di far fortuna sperando come sempre di accasare la figlia con uno dei nuovi ricchi. Ma lo scoop dell’anno è che invece nella fredda Mosca la Teresa rincontrerà un suo vecchio amore di Legnano, emigrato anni prima e mai dimentico della sua prima fidanzata. Con le sue immancabili frecciate e perle di saggezza, Teresa tira le fila della famiglia e cerca così di combattere la sua personale recessione familiare con le attività più disparate, coinvolgendo ovviamente sia il Giovanni che la Mabilia. I Colombo vengono “arruolati” come aiuto-secondini nel carcere di San Vittore; nel bel mezzo di una rivolta carceraria, Teresa, Giovanni e Mabilia avranno a che fare con galeotti di ogni tipo, tra cui spicca il paradosso giudiziale di un pover’uomo che sta scontando quarant’anni di galera per aver rubato una bicicletta. Insomma, i Colombo le provano tutte ma anche in questo caso i risultati non sono quelli sperati, l’economia domestica non viene rilanciata e i tre restano nella solita realtà quotidiana del loro amato cortile, un luogo dove solo loro tre e le immancabili Pinette, Carmele e Mistiche sopravvivono a tutto, anche al tempo che passa. E Mabilia, fedele al suo cliché, continua a sognare il suo mondo fatato, in un tripudio di meravigliose musiche e di grandi costumi .  
   
   
NATALE, MENU E PRODOTTI SU BUONALOMBARDIA.IT FERRAZZI: INVIATE LE VOSTRE RICETTE, SARANNO PUBBLICATE  
 
Dall´antipasto con salame bergamasco e lardo della Valcuvia al primo piatto con tortelli di zucca o il più classico dei risotti alla milanese. Per arrivare a un secondo a base di bolliti misti o di zuppetta al pesce di lago, fino a chiudere con i tradizionali dolci della tradizione regionale come la bisciola della Valtellina, la sbrisolona di Mantova e, ovviamente, il panettone. Sono queste alcune delle idee proposte dal dossier "sapori in festa", una guida ai prodotti tipici e alle ricette lombarde disponibili sul sito www. Buonalombardia. It. "In questo modo - commenta Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia - puntiamo a valorizzare i prodotti della nostra terra. Lo facciamo soprattutto in occasione delle festività natalizie, periodo in cui tradizionalmente ci si dedica con più attenzione al piacere della buona tavola". Su buonalombardia. It alcuni chef di locali tipici lombardi illustrano in maniera semplice e facilmente realizzabile anche a casa ricette della tradizione regionale, accostandole a vini come il Valcalepio Rosso, il Chiaretto del Garda, il Lambrusco mantovano, il Sassella valtellinese per terminare con un brindisi a base di bollicine di Franciacorta e Oltrepò Pavese o un grande passito come il Moscato di Scanzo. "Anche quando si parla di salumi, formaggi, carne, frutta e verdura - prosegue Ferrazzi - la Lombardia è sinonimo di eccellenza. Una Regione che può contare su oltre 230 prodotti tradizionali oltre ai 26 che detengono il primato delle denominazioni Dop e Igp. Senza dimenticare i nostri grandi vini con le 5 Docg e le 14 Doc". "Fin qui - conclude l´assessore Ferrazzi - la nostra parte, ma invitiamo tutte le ´cuoche´ e i ´cuochi´ delle famiglie a inviare la loro proposta di Natale, a base di prodotti lombardi, a redazione@buonalombardia. It: le loro ricette saranno pubblicate sul sito www. Buonalombardia. It". .  
   
   
MILANO: UNA MOSTRA-ASTA BENEFICA ORGANIZZATA DA MACEF DALL’11 AL 17 GENNAIO - IN TRIENNALE I PICCOLI GRANDI GESTI DELLA NOSTRA VITA QUOTIDIANA  
 
Macef , La Triennale di Milano e Sotheby’s insieme per l’Unicef. Dall’11 al 17 gennaio presso la Triennale di Milano avrà luogo l’ evento “Macef in Town - Design quotidiano” mostra e asta benefica di oggetti innovativi per la casa, la persona. - spazio Cubo B della istituzione di Viale Alemagna. Macef (la mostra riservata agli operatori si svolge in fieramilano dal 15 al 18 gennaio) come contenitore di oggetti belli e innovativi per gli operatori economici e al tempo stesso come vetrina e anteprima, per la città, di quanto di meglio il mondo produttivo progetti e presenti per il mondo della casa e della persona. Il concept della mostra parte dai gesti che scandiscono la giornata, con gli oggetti che si fanno grandi, grandissimi. Così, l’allestimento si compone di cinque scenografici oggetti, parafrasi di altrettanti momenti di una giornata-tipo: una tazza/mug, una penna, le posate, un bicchiere da vino e una collana, disposti nell’ involucro neutro del “cubo” espositivo nel palazzo della Triennale di Milano. Attraverso un segno iperbolico e surreale Macef offre così un percorso tra i “totem” moderni, con i prodotti posizionati alla base di cubi o su casse da trasporto in legno. I “giganti”, infatti, saranno realizzati a effetto patch-work con pezzi irregolari; la sala sarà quindi monocromatica e ciò contribuirà a fornire un effetto emozionale all’esposizione. In un gioco di alternanze fra bianco-nero e pieno-vuoto sulle pareti compaiono grafiche dedicate ai vari momenti della giornata. L’illuminazione delinea un percorso tra chiaro e buio, neutro e colorato dando risalto al prodotto e illuminando intensamente i grandi oggetti. Nella parete di fondo è collocato il cubo dove si batterà l’asta di domenica 17. Gli oggetti, presentati dagli espositori di Macef, sono selezionati da un art director indipendente che ne attesta l’originalità e il reale contenuto innovativo (alcuni di essi, peraltro, sono stati prodotti in serie numerata o addirittura in un esemplare unico per la circostanza). L’asta – aperta a tutta la città - verrà battuta da Filippo Lotti, ad Sotheby’s Italia e il ricavato, sarà interamente devoluto al progetto Unicef di lotta alla mortalità infantile in sei Paesi dell’Africa centrale e occidentale. Il collegamento fra Macef e la sua mostra in città sarà ancora più forte la sera di sabato 16, quando 400 buyer esteri avranno la possibilità di toccare con mano questi prodotti speciali visitando l’esposizione .  
   
   
CORTINA D’AMPEZZO: UNA MONTAGNA DI LIBRI  
 
Nuova rassegna di incontri con l’Autore, a Cortina d’Ampezzo. A Natale, Carnevale e Pasqua. E’ tutto pronto a Cortina d’Ampezzo per la prima edizione di Una Montagna di Libri: la nuovissima rassegna di Incontri con l’Autore che porterà nella Regina delle Dolomiti una selezione di nomi di primo piano della narrativa e dell’alta cultura italiana. Si parte il 27 dicembre 2009 con un ospite d’eccezione, Mario Cervi, per proseguire con altri sei appuntamenti, nel periodo di Natale e Capodanno e – novità assoluta per la tradizione degli incontri ampezzani – Carnevale e infine Pasqua. La rassegna avrà sede nello storico Palazzo delle Poste, a pochi passi da Corso Italia, l’arteria principale del paese. E così, a quasi quarant’anni di distanza dai celebri cenacoli letterari del Circolo Stampa Cortina – che videro succedersi nomi del calibro di Giovanni Arpino, Dino Buzzati, Piero Chiara, Sergio Saviane, Leonardo Sciascia – il Palazzo ideato da Edoardo Gellner torna a dare spazio al rapporto vitale tra i grandi Autori e i loro lettori. Ospiti di Una Montagna di Libri saranno, tra gli altri: Mario Cervi, Antonia Arslan, Sabino Acquaviva, Vera Slepoj, Antonello Caporale, Camillo Langone, Andrea Vitali, Sandro Cappelletto. A intervistarli un parterre d’eccezione, che vedrà succedersi Ugo Savoia, Direttore del Corriere del Veneto, Gianluca Salvagno, Direttore del Gazzettino di Belluno, Luigi Bacialli, Direttore di Rete Veneta, Omar Monestier, Direttore del Mattino di Padova, Ario Gervasutti, Direttore del Giornale di Vicenza, Alberto Sinigaglia, giornalista della Stampa, ed Ennio Rossignoli, editorialista del Corriere delle Alpi. Il programma completo di Una Montagna di Libri è stato presentato a Belluno, a Palazzo Piloni, alla presenza del Presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin, dell’Assessore alla Cultura della Provincia di Belluno, Daniela Templari, del Presidente del Consiglio Provinciale Stefano Ghezze, dell’Assessore alla Cultura del Comune di Cortina d’Ampezzo, Paola Valle, e del Direttore del Gazzettino di Belluno, Gianluca Salvagno. Una Montagna di Libri è organizzata da Francesco Chiamulera, cortinese, sotto la responsabilità scientifica di Vera Slepoj, psicologa e psicoterapeuta, e di Alberto Sinigaglia, giornalista della Stampa. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Cortina d’Ampezzo e della Provincia di Belluno. Sul web: www. Unamontagnadilibri. It .  
   
   
EVENTI: CASTELLO DI AVIANO, MEDIEVALIA - PERCORRENDO IL ´´200  
 
Trieste - Si svolgerà fra il 19 e 20 dicembre, presso il borgo storico di Castello di Aviano, la manifestaione "Medievalia - Percorrendo il ´200 - Il Natale di S. Francesco". Promossa dalla Pro Loco avianese, in collaborazione con altre associazioni del settore, la manifestazione rievocherà il periodo storico in cui visse il Santo patrono d´Italia e ideatore del Presepe attraverso spettacoli, cibi, bevande e prodotti artigianali tipici del medioevo. In particolare, verrà allestito un presepio vivente ispirato proprio a quello realizzato da San Francesco nel 1223. "Questa manifestazione ha trovato il nostro pieno supporto - ha dichiarato il vicepresidente della Regione Luca Ciriani - in quanto rappresenta un´occasione molto particolare per valorizzare un borgo storico come quello di Castello di Aviano, ricordando al contempo una figura fondamentale per la nostra cultura e per le nostre tradizioni come quella di San Francesco. La particolarità della tematica, il medioevo con i suoi usi e costumi, favorirà certamente l´afflusso di turisti e curiosi, permettendo quindi - ha concluso Ciriani - di animare e rivitalizzare l´attività turistica di Castel d´Aviano". Oltre all´antico maniero delle sette torri, edificato nella prima metà del X secolo, avranno un ruolo centrale nell´ambientazione la Pieve di Santa Maria, costruzione del ´500, la Chiesa di San Giuliana edificata nel 1329 che ospita alcuni dipinti di grande interesse del Xiv secolo, e la chiesetta di San Gregorio, anch´essa edificata nel Xiv secolo e affrescata nel rinascimento. Chi fosse interessato ad ulteriori informazioni, può contattare la Pro Loco di Aviano al numero 0434/660750. .  
   
   
ROMA: L’ORIGINE È IL MOVIMENTO - DERVISCI IN KONYA - MOSTRA FOTOGRAFICA DI DARIO-JACOPO LAGANÀ  
 
Martedì 15 dicembre, presso lo spazio espositivo dell’Ufficio Cultura e Informazioni dell’Ambasciata di Turchia a Roma, è stata inaugurata la mostra fotografica “L’origine è il Movimento. Dervisci in Konya” di Dario-jacopo Laganà. Dalla danza all´estasi dei Dervisci rotanti nei loro abiti bianchi, per mostrare l´intimità di una cerimonia delle confraternite islamiche Sufi. Abiti, rotazioni, forti contrasti di bianchi e neri per trasmettere l´essenza di una cerimonia piccola, raccolta. Un reportage di viaggio nell´entroterra turco, nella città di Konya dove la Confraternita fu fondata. Tredici fotografie che percorrono la cerimonia, dall´inchino iniziale alle rotazioni, dove i volti sfuggono e lasciano nell´aria solo il candore del bianco degli abiti, le mani incrociate sul petto e poi allargate a cercare l´equilibrio mistico. Le stampe sono eseguite a mano dall´artista, partendo da foto realizzate su pellicola ad alta intensità per esaltare il contrasto tra gli abiti e lo sfondo La mostra, che prende il nome da una poesia di Erika Silvestri (scrittrice che ha condiviso con il fotografo il viaggio in Turchia), è accompagnata da un´istallazione sul tema dei Dervisci e da due stampe artistiche realizzate per l´occasione. L´evento fa parte del calendario ufficiale del Comune di Roma per Roma Città Natale 2009 e si svolge in contemporanea alle annuali celebrazioni in Konya in onore di Mevlana Celaleddin Rumi, fondatore della Confraternita. Erika Silvestri così sulla mostra : “Non è facile ricreare l’intensità di una cerimonia religiosa, il denso insieme di emozioni che riescono a toccare il cuore e la mente in modo diretto e duraturo. L’arte può tentare, la parola può rimandare a una dimensione privata e intima, come in questo caso. Le quindici immagini che compongono la mostra scandiscono i diversi momenti della cerimonia Sufi come il ritmo della musica che la accompagna sottolinea i versetti del Corano. L’assenza del colore e la grana della pellicola fotografica rispecchiano la scelta di voler descrivere riducendo l’estasi e la danza dei Dervisci a pochi, essenziali elementi. Il bianco, la preghiera interna di ogni singolo Derviscio, si apre nella spirale della rotazione allargandosi e prendendo spazio sullo sfondo nero, come l’elevazione della fede rischiara dal buio della condizione umana, dall’incertezza dell’imperfezione terrena. La volontà di aggiungere due stampe artistiche, intervenendo direttamente sulle immagini, dona alla mostra un valore aggiunto: il tocco dell’artista si unisce così alla sua visione della realtà modificandola senza però trasformarla interamente. In poche situazioni il mio animo si è concesso così totalmente all’assorbimento come durante quella cerimonia, a Konya. Queste opere raccolgono il ricordo di quel giorno e lo rendono attraverso gli occhi di Dario-jacopo Laganà, richiamando alla vita le stesse sensazioni che conservo, assopite, in me. ” Dario-jacopo Laganà, fotografo napoletano con produzione orientata prevalentemente al bianco e nero sia su pellicola che in digitale, matura nel corso di otto anni una grande passione per il reportage di viaggio e per le scene di strada che lo hanno portato negli ultimi anni a realizzare reportage su Cuba, Marocco, Turchia. Il suo ultimo viaggio fotografico, nel 2009, è stato in Syria e in Giordania. È contributor di Getty Images, ha collaborato nel 2009 con lo Studio Triplan di Roma alla realizzazione di un´istallazione al Quirinale e alla Festa del Cinema di Roma e ha al suo attivo alcuni servizi di fotogiornalismo a colori in digitale sul portale di Grazia Neri. Dal 2006 cura e promuove in giro per l’Italia il progetto “Il Tempo di un Caffè davanti all’obiettivo”, critica alla frenesia della società, durante il quale offre una tazzina di caffè alla gente che si lascia fotografare. Nel 2009 ha esposto a Lione (Francia) 25 fotografie realizzate a Cuba in una personale durante la manifestazione “Callejon de Lugdunum - la musique des Dieux” ed è prevista, nel 2010, una sua personale in una galleria di Berlino su un progetto di nudo artistico dal titolo “e-mutilations”.  
   
   
ROMA: CITTÀ ATTIVA 2009  
 
La Galleria Embrice e la “Associazione Culturale Via delle Sette Chiese” presentano Città Attiva 2009 una sintesi dell’attività multidisciplinare (architettura, artigianato, arte) svolta lungo tutto il corso del 2009. Una serie di eventi locali, ma con un’apertura sul panorama internazionale (dall’Iran alla New Zeland ). Architettura: le sessioni di studio: “Edoardo Gellner Architetto (1909 – 2004), tenutasi lo scorso gennaio, in occasione del centenario della sua nascita; e Il convegno “Via delle Sette Chiese, Archeologia, Urbanistica, Architettura” svoltosi il 12 Giugno presso la Libreria Rinascita. Le mostre: “Paolo Marconi, Architetto: interpretazioni, Repliche, Interpolazioni” (tenutasi a maggio); e “Casa Valva: Radici Organiche a cinquant’anni dalla morte di Frank Lloyd Wright” (tenutasi a dicembre). L’artigianato con “Rome Streetmates”, dedicata agli oggetti di Nina Tamaro, evento che si è legato alla manifestazione Città Attiva Xi, in occasione dell’8 marzo, con attività in strada e con la proiezione, all’Urban Center, del film iraniano As Simple As That (in edizione originale con i sottotitoli). Arte, pittura e scultura. Nella mostrata titolata “Infusion” 5 artisti neozelandesi - Claudia Pond Eyley, Miriam Van Wezel, Clinton Weaver,john Pusateri, Finn Scott - artisti e docenti della Scuola di Architettura di Unitec a Auckland, Nuova Zelanda hanno cercato di dimostrare come i processi creativi possano essere infusi nella cultura dell’istruzione d’architettura (in mostra a giugno). L’esperienza scultorea di Vittorio Giusepponi, presentata come confronto con la materia nella sua progressione da argilla a ceramica è stata protagonista di “Maleducata per definizione” in esposizione fino allo scorso ottobre. Info: Galleria Embrice Arti e Mestiere – Roma, Via delle Sette Chiese, 78 - Tel. 06. 64521396 – www. Embrice. Com - da mercoledì 13 gennaio 2010 – a mercoledì 20 gennaio 2010 .  
   
   
ARDOLA DI ZIBELLO (PARMA): OLTRE CENTO NATIVITA’ IN MOSTRA  
 
Don Camillo e Peppone; i gormiti ed i puffi; tronchi e radici, damigiane e lanterne. Tutto può fare da scenario alla rappresentazione della Natività. Lo si può vedere ad Ardola di Zibello, piccolo centro della provincia di Parma, famoso per essere la capitale della zona di produzione del Culatello. Nel settecentesco santuario di San Rocco, luogo reso celebre dai pozzi dell’acqua miracolosa rimasti a testimoniare gli eventi miracolosi del 1746, sono più di cento i presepi, di ogni forma e dimensione, che arricchiscono la quinta edizione della mostra “Un Presepe per Ardola”. Don Camillo e Peppone, i più famosi personaggi nati dalla penna di Giovannino Guareschi, sono fra i grandi protagonisti della mostra promossa dal Comitato San Rocco, col sostegno della Provincia di Parma e dei Comuni di Polesine Parmense e Zibello. Ma non ci sono solo Don Camillo e Peppone. Fino al 10 gennaio si possono ammirare decine di presepi di ogni genere e dimensione: uno addirittura a grandezza umana ed un altro realizzato nientemeno che in una millenaria radice trovata nel Po. Una natività è stata invece ricavata in una culla molisana ed un’altra ancora interamente realizzata in cera d’api. C’è anche un presepe ricavato in un vecchio scaldaletto, altri ambientati in case colonica di campagna, altri realizzati coi sassi ed altri ancora in cui la natività è stata composta in cavità di vecchi tronchi. In mostra anche i presepi in terracotta di Assisi e riproduzioni di quello di Greccio; non mancano quelli in miniatura e i diorami della vita di Gesù. C’è poi chi ha scelto, come ambientazione del presepe, il Duomo di Parma mentre, per la gioia dei bambini, ci sono nientemeno che i presepi coi puffi, coi lego e coi gormiti. Un’altra opera è caratterizzata da un suggestivo gioco d’acqua mentre c’è chi è arrivato a realizzare il presepe in damigiane, botti e vecchie lanterne. Significativo e toccante è il presepe dedicato al terremoto dell’Abruzzo: un modo per evidenziare che, anche laddove il Natale sarà segnato dalla tristezza, il Bambinello sorriderà in modo ancora più bello e, allo stesso tempo, anche un omaggio a vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri, polizia, guardia di finanza, 118 con tutti i mezzi di soccorso a fare da speciale “corona” alla natività. Un’altra sezione è invece dedicata ai presepi del mondo con natività di Slovacchia, Brasile, Congo, Nigeria, Messico, Polonia, Russia, Vietnam, Palestina, Perù e Brasile. La rassegna presepistica è aperta fino al 10 gennaio 2010. E’ visitabile tutti i sabati, le domeniche ed i festivi (Natale e Capodanno compresi) dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Info: tel. 3386931689 e 3402499355 .  
   
   
NATALE NEI PARCHI!  
 
Il 24 dicembre - escursioni invernali al Parco Nazionale dello Stelvio (Lombardia, Trentino Alto Adige) Gita Con Le Ciaspole Alla Scoperta Del Parco Dello Stelvio Ritrovo alle ore 9. 30 presso il Punto Informativo del Parco. Salvo diversa indicazione al momento dell´iscrizione, che è obbligatoria. Le escursioni vengono effettuate con minimo 5 iscritti. Numero massimo di partecipanti alle ciaspolate: 25. Numero massimo di partecipanti alle gite sciescursionistiche: 12. Equipaggiamento: giacca a vento, guanti, berretto, occhiali da sole, scarponcini da montagna o scarpe invernali pesanti (no moon-boots). Zaino, ghette, bastoncini da sci e racchette da neve. La partecipazione alle escursioni è gratuita. Per motivi logistici e di organizzazione le iscrizioni devono essere effettuate entro le ore 18. 00 del giorno che precede quello dell´escursione presso: Punto Informazioni del Parco - P. Le Europa - Ponte di Legno (Bs) - Tel. 0364900721. Le iscrizioni alle escursioni del mese di dicembre devono essere effettuate presso: Guide Alpine Valle Camonica-adamello: Tel. 3406142567 oppure 3474574251 - E-mail: info@guidealpineadamello. It Altre info sul Parco Nazionale dello Stelvio http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Stelvio Dal 24 dicembre al 6 gennaio - musica al Parco del Trasimeno (Umbria) Soul Christmas 2009 Concerti Blues e gospel a Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Piegaro, Panicale, Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno. Anteprima: 8 dicembre. Per maggiori info: www. Trasimenoblues. Net Altre info sul Parco del Trasimeno http://www. Parks. It/parco. Trasimeno Il 26 dicembre - facile escursione notturna ai Parchi e Riserve Naturali Cuneesi (Piemonte) Aspettando "Natale In Contrada" In occasione di "Natale in contrada", facile escursione in notturna nei boschi sulle alture di Peveragno, lungo i sentieri delle "viasolade" con ingresso alla famosa rievocazione degli antichi mestieri. Dislivello: + 150 m. Orario: 18. 00 - 20. 30. Ritrovo: ore 17. 45 - Fontana dell´Olmo, Peveragno (parcheggi in zona). Quota di partecipazione: 12,00 Euro (compreso ingresso all´evento). Prenotazione obbligatoria entro giovedì 24 alle ore 13. 00. Possibilità di noleggio racchette da neve. Per informazioni e prenotazioni: Orizzonte Outdoor srl (Massimo 338/9479171; Enrico 335/8216227) - info@orizzonteoutdoor. Com - www. Orizzonteoutdoor. Com Altre info sui Parchi e Riserve Cuneesi http://www. Parks. It/parchi. Cuneesi Il 26 dicembre - Natale al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga (Marche, Lazio e Abruzzo) Passeggiata A Cavallo E Con Calesse Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga ha organizzato la rassegna "Natale a Fonte Cerreto" che si terrà nell´omonima località turistica, ai piedi del Gran Sasso d´Italia, dall´11 dicembre al 6 gennaio. Nell´ambito di questa iniziativa, sabato 26 dicembre dalle ore 11. 00 alle ore 16. 00, intrattenimento per bambini a cura dell´Associazione equestre "A cavallo nel Parco" di Assergi (Aq). Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: 800351078 (Numero verde per le info turistiche attivo tutti i giorni). Altre info sul Parco Nazionale del Gran Sasso http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Gran. Sasso Dal 26 dicembre al 3 gennaio - sulla neve al Parco Nazionale dell´Appennino Tosco-emiliano (Toscana, Emilia-romagna) Escursione Giornaliera Con Le Ciaspole I "Briganti del Cerreto" organizzano dal 26 dicembre al 3 gennaio delle escursioni con le ciaspole sulla neve. Il gruppo minimo dev´essere di 10 persone e dev´essere obbligatoria la prenotazione. Per info: Tel. 0522-897659 - www. Ibrigantidicerreto. Com Altre info sul Parco Nazionale dell´Appennino Tosco-emiliano http://www. Parks. It/parco. Nazionale. App. Tosco. Emil Il 27 dicembre - tra monasteri e bellezze naturali al Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini (Lazio) I Tesori Della Valle Dell´aniene Il percorso prevede la visita al monastero di S. Benedetto e il sentiero natura presso l´incantevole "Laghetto di S. Benedetto", creato dalle fredde e limpide acque del fiume Aniene, nei pressi dei ruderi della Villa dell´Imperatore Nerone. Le attività sono particolarmente indicate ai bambini e alle famiglie. L´intento è quello di rendere fruibili questi luoghi anche ai più piccoli, attraverso delle spiegazioni/racconti appositamente ideati per loro. Ritrovo alle ore 9. 30 Monastero di S. Benedetto a Subiaco (Rm). Grado di difficoltà del percorso: facile. Abbigliamento comodo, scarpa da ginnastica/ trekking. Lunghezza del percorso: 0. 6 km. Durata del percorso e/o della giornata: Mattina - 2/3 ore. Costi: Bambini (4 - 12 anni) Euro 5,00 - Adulti Euro 8,00. L´attività viene confermata per un gruppo minimo di 10 partecipanti. Per ulteriori informazioni: Ufficio Promozione e Sviluppo del Parco - Tel. 0774/827219-21 - e-mail: promozione. Sviluppo@simbruini. It Altre info sul Parco dei Monti Simbruini http://www. Parks. It/parco. Monti. Simbruini Il 27 dicembre - ciaspolata al Parco dei Cento Laghi (Emilia-romagna) Fusi Per Le Ciaspole! Ciaspolata sul Monte Fuso. L´escursione in programma prevede un itinerario di media difficoltà alla portata di tutti coloro che sono un poco abituati a camminare, ragazzi compresi. I partecipanti potranno provare l´uso delle ciaspole sulla fresca neve del Monte Fuso. Grado di difficoltà: E - medio/basso, Dislivello complessivo: salita: circa 150 m - discesa: circa 150 m - Tempo di percorrenza: 2,5 ore. Percorso: Partendo dalla strada asfaltata in prossimità del bivio per la località "Anna" si imbocca il sentiero 761 fino alla cima del M. Fuso (1117 m s. L. M. ). Ritrovo e partenza: Parco Provinciale Monte Fuso (Comune di Neviano degli Arduini - Pr) alle ore 10,00. Luogo e ora (presunta) del ritorno: Parco Provinciale Monte Fuso (Comune di Neviano degli Arduini - Pr) alle ore 13. 30. Numero minimo di partecipanti: 5. Organizzata da: Gemma Bonardi. Guida: Gemma Bonardi. Costo a persona per giornata: 10,00 Euro per gli adulti. Speciale famiglia: 30,00 Euro 2 adulti con 2 bambini. Possibilità di cena, prima della partenza per la notturna, presso un locale tipico della zona (per prenotazioni contattare la guida). Prenotazione obbligatoria: tel. Guida: 347/5267602 - E-mail: gemma. Bonardi@alice. It - www. Macignovivo. It Altre info sul Parco dei Cento Laghi http://www. Parks. It/parco. Cento. Laghi Il 27 dicembre - suggestiva passeggiata al Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle d´Aosta, Piemonte) A Caccia Di Fiabe La suggestione dei paesaggi alpini vestiti di neve. E se nel contesto fiabesco di un magico bosco qualche personaggio fosse scappato? Cerchiamolo insieme, bambini e genitori, e insieme ci faremo un sacco di risate! Appuntamento alle ore 9. 30. Costo a persona: 10 Euro. L´escursione si effettuerà con un minimo di 10 partecipanti, per i bambini sotto i 12 anni l´escursione è a metà prezzo. Si consiglia abbigliamento impermeabile, ghette e scarponcini da trekking per poter calzare le racchette da neve. La quota non comprende l´affitto delle racchette da neve; al momento della prenotazione sarà possibile farne richiesta alla guida. Info e prenotazioni: Tel. 340/3653595 - E-mail: info@naturalp. It Altre info sul Parco Nazionale del Gran Paradiso http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Gran. Paradiso Il 30 dicembre - notturna al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi (Veneto) Luna Piena, Ciaspe Ai Piedi E Minestrone Nella Panza Passeggiata notturna sulla neve argentata dalla Luna, con le ciàspe. Percorso: anello Casera dei Boschi, Campon d´Avena. Ritrovo presso la stazione di Feltre (Bl), alle ore 19. 00. Dislivello: 250 m. Difficoltà: facile. Cena all´agriturismo Casera dei Boschi. Prenotazione obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni: Mazarol - Società Cooperativa Guide naturalistico-ambientali regionali (orario segreteria: giovedì 15. 00-18. 00 - venerdì 10. 00-13. 00 e 15. 00-18. 00) - Tel e Fax: 0439/42723 - Cell. 329/0040808 - E-mail: guide. Pndb@libero. It - Sito web: www. Mazarol. Net Altre info sul Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Dol. Bellunesi Il 30 dicembre - passeggiata guidata al Parco Naturale Paneveggio - Pale di San Martino (Trentino Alto Adige) Paesaggi Invernali In Val Canali Come, quando e perch si è formato il paesaggio? Se lo paragoniamo da un buon piatto. Ne sappiamo cogliere gli ingredienti? Riusciamo a distinguere il paesaggio naturale dal paesaggio del formaggio? Se vi stuzzica l´idea. L´appuntamento è il mercoledì pomeriggio in Val Canali dove vi aspettiamo per una breve passeggiata guidata seguita dalla degustazione di formaggi del Caseificio di Primiero. Primo appuntamento mercoledì 30 dicembre. Ritrovo presso il Centro Visitatori di Villa Welsperg alle ore 14. 45. Costi: 3 Euro (minimo 8 partecipanti). Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0439/64854 - Fax 0439/762419 - E-mail: info@parcopan. Org .  
   
   
ASCOLI PICENO: FUTURISMO INEDITO – I RITRATTI NASCOSTI - GIACOMO BALLA, CLETO CAPPONI, GERARDO DOTTORI, SANTE MONACHESI, IVO PANNAGGI - PALAZZO DEI CAPITANI DEL POPOLO – FINO AL 21 FEBBRAIO 2010  
 
Nella mostra di Ascoli Piceno i visitatori entrano nell’idea artistica futurista attraverso la sperimentazione in prima persona di tecniche e poetica. Il 3 dicembre presso il Palazzo dei Capitani del Popolo ad Ascoli Piceno si è inaugurata forse una delle mostre più sorprendenti di quella che è l’unica avanguardia italiana Futurismo Inedito – I Ritratti Nascosti Giacomo Balla, Cleto Capponi, Gerardo Dottori, Sante Monachesi, Ivo Pannaggi. Suggerito puntualmente dallo stesso titolo, il contenuto della mostra è un’entusiasmante sorpresa: un importante numero di opere inedite di autori dell’avanguardia storica italiana. Il protagonista indiscusso dell’evento è Cleto Capponi, i cui ritratti, mai esposti prima, si scoprono nelle sei sale della mostra nello splendido Palazzo che domina la scenografica piazza del Popolo. Oltre ai ritratti di Capponi sono esposte due opere inedite di Giacomo Balla, massimo esponente del futurismo visivo, e altri artisti del movimento. Dunque opere mai viste per i visitatori più curiosi ed esigenti. Ed uscendo dalla mostra una sosta al bookshop offre più di uno spunto per “portarsi a casa” un’opera, non foss’altro che per un regalo natalizio in chiave futurista! Poster, segnalibri, calendari e stampe sia dei ritratti che dei dipinti più significativi. Senza dimenticare le litografie numerate di due opere non presenti in mostra. Ma Ascoli Piceno ha scelto di non limitarsi alla sola esposizione di tele e ritratti, bensì ha dato vita ad una numerosa serie di iniziative rivolte al pubblico e soprattutto ai più giovani, che si avvicinano all’arte con un approccio che può naturalmente essere tradotto in didattica, esercizio e stimolo culturale. Numerosi workshop e laboratori per apprendere le basi delle tecniche pittoriche e ritrattistiche. Inoltre, al termine delle visite guidate, si potrà aderire a gruppi di lavoro per la realizzazione di un piccolo libretto animato, una sorta di storyboard, decisamente in sintonia con il tema del movimento e della velocità, precetto base del movimento futurista. Un appuntamento culturale interattivo, che prevede la partecipazione reale del pubblico e che ha come obiettivo quello di immergere i visitatori nell’idea artistica futurista, attraverso la sperimentazione, in prima persona, di tecniche e poetica. Un bellissimo modo per portare l’arte e la cultura tra le persone e accendere la curiosità nei più giovani. Laboratori e Workshop: Percorsi Futuristi. L’arte di Cleto Capponi offre l’occasione per una riflessione sui diversi aspetti del Futurismo. Attraverso l’analisi delle sue opere e quelle di Balla, Monachesi, Dottori e Panneggi, i partecipanti all’attività approfondiscono in maniera interdisciplinare, con l’ausilio di schede didattiche che consentono di confrontare e mettere in relazione le opere esposte con quelle di altri artisti futuristi, il contesto culturale di questo movimento che ebbe un grande impatto in tutti i settori della vita aprendo la strada alla contemporaneità. Per: dai 12 anni in poi. Costo: € 5,00 ad alunno. -- La Caricatura E Le Sue Evoluzioni Futuriste. Prendendo spunto dai ritratti futuristi di Ivo Pannaggi si parlerà della caricatura, della tecnica base e dei vari stili di realizzazione. In seguito si passerà al disegno della caricatura di un personaggio famoso partendo da una sua fotografia. Per: dai 9 anni in poi. Costo: € 5,00 ad alunno -- Il Ritratto: Dal Classico Al Futurista. L’osservazione dei ritratti presenti in mostra sarà la base per la spiegazione del concetto stesso di “ritratto” e della diversità tra gli stili di realizzazione “classico” e “futurista”. In seguito, partendo dalla tecnica base, si disegnerà un viso in modo classico per poi trasformarlo, attraverso la sintesi e la schematizzazione dei tratti somatici, alla maniera futurista. Per: dai 6 anni in poi. Costo: € 5,00 ad alunno. -- “…Com’è bella la velocità” Realizza Il Tuo Libretto Animato. Dopo la visita guidata alla mostra, il laboratorio si incentra su due concetti basilari della tematica futurista: la velocità e l’azione. Entrambi i temi saranno sviluppati attraverso la realizzazione da parte dei partecipanti di un libretto animato che, sfogliato velocemente, suggerirà l’effetto dell’immagine in movimento, concetto fondamentale del movimento futurista e principio base dell’animazione cinematografica. I soggetti utilizzati saranno quelli esposti in mostra: ballerine, ciclisti, cavalli ed atleti. Per: dai 6 anni in poi. Costo: € 5,00 ad alunno. -- “Tutto volge al rapido…” Realizza La Tua Opera Futurista. Dopo la visita guidata, i partecipanti avranno modo di esprimere la loro creatività attraverso l’elaborazione di due immagini in movimento. Per riuscire ad evocare l’effetto di velocità, i partecipanti utilizzeranno un unico soggetto ripetuto in sequenza, come ad esempio nell’opera di G. Balla “Bambina che corre sul balcone”, per decorarlo successivamente con materiali futuristi (lana, stoffa, carta, plastica). Per: dai 6 anni in poi. Costo: € 5,00 a d alunno .  
   
   
GRADARA: UNO SGUARDO SUL MONDO PALAZZO RUBINI VESIN - 19 DICEMBRE - 6 GENNAIO 2010  
 
Il Natale 2009 a Gradara è decisamente “internazionale”, all’insegna del viaggio ma anche della scoperta attenta e rispettosa delle altre culture grazie alla mostra “Gradara: uno sguardo sul mondo”, aperta nel centro storico presso l’antico Palazzo Rubini Vesin dal 19 dicembre p. V. Protagonisti assoluti dell’esposizione sono le fotografie e i video di Crescentino Sacchi, viaggiatore e fotografo appassionato di Urbino, capace di restituirci attraverso le sue immagini frammenti di vite e di paesi lontani. “Lo sguardo di Sacchi - spiega Andrea De Crescentini, presidente della società Gradara Innova che ha ideato e promosso la mostra - ha il merito di cogliere con immediatezza e profondità l’essenza dei luoghi e dei personaggi rappresentati; il suo è l’autentico spirito del viaggiatore, in grado di calarsi nella realtà quotidiana dei paesi visitati, di entrare in stretto contatto con la gente del posto e quindi di interpretarla al meglio con il suo fidato obiettivo. Credo che questa esposizione assuma a Natale un valore anche maggiore perché riesce a fare emergere i valori più autentici, quelli universali che ci accomunano e sottolinea, per contrasto, il lato consumistico e superficiale di tante manifestazioni del nostro presente”. Crescentino Sacchi, che ha collaborato in passato con trasmissioni televisive nazionali specializzate nel tema del viaggio, espone a Gradara video e fotografie dei suoi soggiorni in India, Pakistan e Bangladesh, dei quali ci mostra lati inediti e affascinanti dal punto di vista paesaggistico, culturale e soprattutto umano. L’esposizione, ad ingresso libero, sarà visitabile il 19, 20, 26, 27 dicembre e dal 2 al 6 gennaio dalle ore 15. 00 alle ore 18. 00. Inaugurazione: sabato 19 dicembre alle ore 16,30 presso il Palazzo Rubini Vesin. Per Informazioni: Gradara Innova, Tel: 0541-964673, Fax: 0541-823364, info@gradarainnova. Com, www. Gradarainnova. Com .  
   
   
PASSEGGIATE NATALIZIE E TANTE ATTIVITA´ PER GRANDI E PICCINI NEI PARCHI  
 
Il 19 dicembre - ornitologia e birdwatching al Parco Naturale Regionale dell´Aveto (Liguria) - Gli Animali Del Parco. L´aquila Reale. Un´escursione in compagnia di un´esperta ornitologa per imparare a riconoscere i rapaci diurni, con particolare attenzione al più maestoso di essi: l´aquila reale. Durante l´escursione verranno illustrati la biologia e i metodi di caccia di questi predatori e, con un po´ di fortuna, si potrà avvistare proprio lei, l´aquila reale. Ritrovo alle ore 9. 15 ad Arzeno (Ne) presso il capolinea del bus Rientro alle ore 16. 00 circa. Difficoltà: media. Costo: 6 Euro. Le escursioni sono a numero chiuso, variabile a seconda del grado di difficoltà. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie) telefonare al Parco dell´Aveto 0185/343370, entro il venerdì precedente la data dell´escursione. Altre info sul Parco dell´Aveto, http://www. Parks. It/parco. Aveto. -- Il 20 dicembre - passeggiata guidata al Parco Regionale del Corno alle Scale (Emilia-romagna) – Ciaspolando - Passeggiata guidata con le racchette da neve per entrare in magici boschi di faggio alla ricerca delle tracce animali. Ritrovo alle ore 9. 30 presso l´Ufficio turistico di Vidiciatico (Bo). Rientro alle ore 13. 30 circa. Costi: Euro 15,00/adulto; Euro 10,00/minore di anni 14 (compreso il noleggio racchette). Per aderire alle iniziative è necessario prenotare presso: Ufficio Parco: Tel. 0534/51761 - E-mail: promozione@parcocornoallescale. It ; Iat Lizzano in Belvedere: Tel. 0534/51052 - E-mail: iat. Lizzano@comune. Lizzano. Bo. It ; Iat Vidiciatico: Tel. 0534/53159 - E-mail: iat. Vidiciatico@comune. Lizzano. Bo. It. Altre info sul Parco del Corno alle Scale, http://www. Parks. It/parco. Corno. Scale, -- Il 20 dicembre - musica al Parco di Veio (Lazio) - Il Jazz Incontra La Canzone Italiana - Concerto jazz con brindisi finale, per ripercorrere le più famose melodie popolari che un tempo animavano le nostre campagne. Possibilità di visitare il museo degli attrezzi contadini degli anni ´40 e ´50. Appuntamento alle ore 18. 00 a Formello (Rm), Casolare 311, Via Santi Martiri, 12. Durata: 1 ora. Difficoltà: nessuna. Abbigliamento: comodo. Prenotazione obbligatoria: 800727822 - 06/9042774. Altre info sul Parco di Veio, http://www. Parks. It/parco. Veio. -- Il 20 dicembre - colori, profumi, sapori. Al Parco Naturale Regionale del Beigua (Liguria) - Varazze - Madonna Della Guardia - Il sentiero offre la possibilità di percorrere un´ antica mulattiera in corrispondenza del vecchio cotonificio per poi salire fino alla cappelletta dedicata al Beato Jacopo da Varagine posta sopra la frazione di Casanova. Da questo punto percorrendo una facile strada sterrata che attraversa la tipica macchia mediterranea si giungerà ad un bellissimo punto panoramico sulla costa ligure dove è situato il Santuario Madonna della Guardia. Ritrovo alle ore 9. 30 presso il Comune di Varazze (Sv). Difficoltà: facile. Durata escursione: giornata intera. Pranzo al sacco. Costo escursione: Euro 5,50. Le prenotazioni, obbligatorie, devono essere comunicate entro e non oltre le ore 17. 00 del giovedì precedente l´escursione agli Uffici del Parco: Tel. 010/8590300 - Cellulare Guida: 393/9896251 (sabato e domenica). Altre info sul Parco del Beigua, http://www. Parks. It/parco. Beigua. -- Il 20 dicembre - passeggiata natalizia al Parco Nazionale delle Foreste - Casentinesi, Monte Falterona e Campigna (Emilia-romagna, Toscana) - A Spasso Con Babbo Natale - In collaborazione con la Guida ambientale Riccardo Raggi. Ritrovo alle ore 9. 00 presso il parcheggio Fangacci. Itinerario: Fangacci - rif. Fontanelle - Fangacci. Lunghezza: 7 km. Tempo di percorrenza: ore 2. 30. Difficoltà: E (Escursionistica). Costo: Euro 10,00 adulti, bambini gratuito. Minimo 8 adulti partecipanti. Info e prenotazioni: Centro Visita del Parco di Santa Sofia - Tel. 0543/971297; Riccardo Raggi, 374/950740. Altre info sul Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, http://www. Parks. It/parco. Nazionale. For. Casentinesi. -- Il 20 dicembre - per grandi e piccini al Parco Naturale Regionale Monti Simbruini (Lazio) - L´apicoltura Tra I Monti - Lezione apistica per grandi e piccini. Appuntamento alle ore 11. 00 presso la Mieleria nel Bosco, viale dei Boschi, 6 - Livata (Rm). Durata del percorso: 90 minuti. Accessibilità bambini: sì; passeggini: sì; portatori di handicap motori (carrozzine): sì. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0774/827219-21 - Fax 0774/827183 - E-mail: monti. Simbruini@simbruini. It. Altre info sul Parco Monti Simbruini, http://www. Parks. It/parco. Monti. Simbruini. -- Il 20 dicembre - alla scoperta del Parco Nazionale Appennino Tosco-emiliano (Toscana, Emilia-romagna) - Escursione A Rio Bianco . Domenica 20 dicembre 2009 a Cerreto Laghi ci sarà l´escursione a Rio Bianco. L´uscita è orgranizzata dai "Briganti del Cerreto". Per informazioni: Tel. 0522-897659 - www. Ibrigantidicerreto. Com, Altre info sul Parco Nazionale Appennino Tosco-emiliano, http://www. Parks. It/parco. Nazionale. App. Tosco. Emil. -- Il 20 dicembre - tra cielo e mare al Parco Naturale Regionale di Portofino (Liguria) - Le "Batterie" - L´escursione alle "Batterie" propone non solo la scoperta di uno degli angoli più suggestivi del Promontorio di Portofino, ma anche la visita di costruzioni militari risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, vestigia che rimandano ad una storia recente e tragica. L´itinerario, accessibile esclusivamente se accompagnati da una guida del Parco di Portofino, conduce all´interno delle costruzioni militari attraverso cunicoli e stretti passaggi. Appuntamento alle ore 9. 30 nel piazzale antistante la chiesa a San Rocco di Camogli (Ge). Rientro a San Rocco per le ore 13. 00 circa. Difficoltà: escursione mediamente impegnativa. Attrezzatura consigliata: abbigliamento sportivo, torcia elettrica e guanti da lavoro. L´escursione è garantita con un min. Di 5 persone. Quota di partecipazione: 10,00 Euro. Prenotazione obbligatoria entro le ore 17. 00 del venerdì allo 010/2345636 oppure entro le ore 12. 00 del sabato al 348/0182557. Altre info sul Parco di Portofino, http://www. Parks. It/parco. Portofino. -- Il 20 dicembre - trekking storico-naturalistico al Parco Naturale dei Laghi di Avigliana (Piemonte) - Trekking Sulla Via Dei Pellegrini - Partendo dalla stazione di Avigliana, percorreremo la Via dei Pellegrini, visiteremo il borgo medioevale, San Pietro, sentiero del Monte Cuneo, le Borgate San Bartolomeo, Cordero e Battagliotti, il tutto accompagnati in itinere dalla musica dei "Filid", dalle guide storico/naturalistiche de "La Nuova Antichi Passi" e da simpatici asinelli! Programma: ore 8. 00: ritrovo alla Stazione ferroviaria di Avigliana (To); ore 8. 30: partenza e visita della parte medioevale di Avigliana; ore 10. 00: colazione del Pellegrino c/o il locale "La Crota"; ore 10. 30: partenza per il Lago Piccolo percorrendo Monte Cuneo e visita delle Borgate; ore 13. 30: sosta per il pranzo presso l´Ecomuseo di Nando Sada, breve visita alla raccolta di testimonianze della vita rurale locale; ore 15. 00: partenza per il ritorno; ore 17. 00: sosta con tisane offerte dalla "Lauretana Health Club" sul Lago Grande; ore 17. 30: ritorno verso la stazione con arrivo previsto per le 19. 00. La partecipazione alla giornata ha un costo di 10 Euro che copre le spese per i pasti i gli intrattenimenti musicali e le guide storico/naturalistiche che accompagneranno i gruppi. Si raccomanda i partecipanti di munirsi di calzature da trekking e di torcia elettrica per il rientro in notturna. La manifestazione si terrà con qualsiasi condizione meteorologica. E´ obbligatoria la prenotazione al Parco entro il 18 dicembre (si accettano fino a 70 partecipanti): Tel. 011/9313 00-9341405, fruizione. Parco. Avigliana@reteunitaria. Piemonte. It. Altre info sul Parco dei Laghi di Avigliana, http://www. Parks. It/parco. Laghi. Avigliana. -- Il 20 dicembre - escursione alla scoperta del Parco Nazionale del Gran Paradiso (Valle d´Aosta, Piemonte) - Il Richiamo Della Foresta - Escursione in Valsaverenche con ritrovo presso il Municipio di Degioz, ore 9. 30. Località: Alpe Lavassey. Dislivello: 300 m ca. Costo e note: 12 Euro a persona, 15 Euro a persona comprese le racchette (gratis sotto i 12 anni). Pranzo al sacco. Prenotazione obbligatoria entro giorno precedente tel. 335/8118731 - 329/90422298. Informazioni e prenotazioni: Coop. Habitat - www. Ambientenatura. Com - Tel. 0165/363851 - Cell. 335/8118731 - 329/9042298. Altre info sul Parco Nazionale del Gran Paradiso, http://www. Parks. It/parco. Nazionale. Gran. Paradiso .  
   
   
NATALE IN APPENNINO  
 
Fiabe e Vin Brule. Il week end che precede il Natale a Borgotaro (Pr) si anima con il tradizionale Mercatino in piazza Manara, che riporta nel centro storico le atmosfere più classiche del periodo festivo: nei giorni di sabato 19 e domenica 20 dicembre non mancheranno le bancarelle di hobbistica, artigianato e arte. Tanti poi i momenti dedicati ai bambini, con le "fiabe sotto l´albero" sabato pomeriggio nella biblioteca dei bimbi, e domenica con l´animazione in piazza dell´associazione culturale "Circolarmente", con "Alla ricerca dell´albero di Natale". Immancabili ormai gli alpini di Borgotaro, che porteranno in piazza il loro squisito vin brulè. Sotto i portici del palazzo Manara, artisti in strada con esposizione di quadri di pittori locali e dimostrazione di pittura su soggetto natalizio. Per informazioni: tel. 0525. 921711, www. Comune. Borgo-val-di-taro. Pr. It/comune Branduardi Narra S. Francesco. -- Domenica 20 Dicembre 2009 alle ore 20. 30, presso il Teatro Asioli di Correggio (Re), il coro di voci bianche "Piccoli cantori di S. Francesco", gli strumentisti della "Nonsolonote Orchestra" e Angelo Branduardi riproporranno lo spettacolo musicale "L´infinitamente piccolo" dello stesso Branduardi, dall´omonimo Cd composto dal cantautore e dedicato a Francesco d´Assisi. I testi dei brani raccontano i personaggi e la vita del Santo: il lupo, la perfetta letizia, la regola, il sultano, iniziando dal canto del Paradiso di Dante e per finire con il Cantico delle creature. La prevendita dei biglietti si realizza presso le segreterie parrocchiali di Bagnolo e Correggio e presso la libreria Paoline di Reggio Emilia. Il ricavato sarà devoluto in beneficienza alla House of Charity di Bombay. Natale A Concordia Le Associazioni di Volontariato e Promozione Sociale, in collaborazione con il Comune di Concordia Sulla Secchia presentano l´evento "Dolce Natale". Domenica 20 dicembre, dalle ore 10,00, ci si incontrerà nel Mercatino di Natale sotto i portici del Centro Storico e dalle 14,00 festa grande: spettacoli di giocoleria, mangiafuoco, percussioni, una bellissima fiaccolata della Pace, l´esibizione degli artisti dell´ Artscool con il gruppo Led ed attività ludiche per bambini e ragazzi. Babbo Natale distribuirà dolcetti ai bambini e funzioneranno gli Stand del " Dolce Natale " con tante squisitezze. Per informazioni: Avis Concordia, tel. 338. 9886098. -- Tra Presepi E Concerti I Comuni dell´Appennino romagnolo si sono attivati con l´arrivo delle festività faentine (Ra). A Castel Bolognese il 20 dicembre prenderà vita il Presepe vivente, tra fuochi, fiaccole e la rappresentazione dei mestieri di un tempo. Sempre nella stessa data, a Brisighella si terrà il tradizionale Concerto di Natale nella suggestiva cornice della Chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo. Nella frazione di Borgo Rivola, dal 24 dicembre al 31 gennaio, nei pressi della Chiesa della Costa sarà visibile un presepe meccanico con scene in movimento, realizzato interamente con materiali di recupero. Per informazioni generali su tutti gli eventi: tel. 054671044, www. Terredifaenza. It. -- A Spasso Nel Buio Un´emozionante escursione notturna è organizzata per il giorno 19 dicembre nell´abetina di Campigna (Fc): neve permettendo, si procederà avvolti nel buio, coccolati dal vento e immersi nella neve, affrontando un piccolo giro (di ore 2) ad anello tra gli abeti del Parco. Ritrovo ore 20,00 presso albergo lo Scoiattolo di Campigna e rientro per le ore 22,30 per cena finale. Per info e prenotazioni: Maggioli Federico (Gae) tel. 0541948536, cell. 3335238534, mail: fmaggioli@gruppoivas. Com oppure Ranucci Matteo (Gae): cell. 3474469004. -- Musica Di Natale A Gropparello L´approssimarsi del Natale significa anche ritrovarsi per far rivivere tradizioni di tipo musicale. A Gropparello (Pc), domenica 20 e giovedì 24 dicembre si organizzano allora un concerto e un´esibizione musicale prettamente sacra. Domenica sarà il turno dell´esibizione concertistica della corale mentre giovedì, alla fine della Messa di Natale, sarà la volta di canti sacri a tema. Per informazioni: Ass. Ne Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, tel. 0521829055-823221, info@castellidelducato. It, . Castellidelducato. It.  
   
   
CATANIA: PRE-VISIONI A PALAZZO VALLE  
 
Fino al 24 gennaio 2010, a Catania, nel Palazzo Valle si può visitare la mostra Pre-visioni, promossa dalla Fondazione Puglisi Cosentino, che raddoppia i propri spazi espositivi e propone una selezione di opere di giovani artisti, studenti delle Accademie di Belle Arti di Catania e Palermo. L´iniziativa è stata assunta con il contributo dell´Assessorato Regionale Bb Cc Aa e Pi Dipartimento Beni Culturali, Ambientali e dell´Architettura e dell´Arte Contemporanea, Servizio Museografico. Da un´idea di Bruno Corà, la mostra "Pre-visioni" vedrà esposta dal 13 dicembre 2009 al 24 gennaio 2010 nei nuovi spazi di Palazzo Valle una selezione di opere curata da Daniela Bigi per l´Accademia di Palermo e da Ambra Stazzone per l´Accademia di Catania. Come recita lo stesso titolo della mostra, "Pre-visioni" vuole offrire una panoramica di quelli che con uno sguardo rivolto al futuro possono essere attualmente pensati come "gli artisti di domani". Per questo gli studenti sono stati selezionati in base alla struttura del proprio lavoro e alle motivazioni finora dimostrate nel continuare con il percorso intrapreso. I giovani presenti in mostra, nove per ciascuna Accademia, esprimono le tendenze e le ricerche artistiche più attuali, sviluppando - seppure in alcuni casi ancora in maniera embrionale - linguaggi e poetiche che lasciano "pre-vedere" prospettive di successo all´interno del sistema artistico contemporaneo. Ad esporre presso Palazzo Valle saranno: Carmelo Calderone, Carlo e Fabio Ingrassia, Andrea Mangione, Guè Marco Mangione, Laura Matraxia, Angelo Spina, Oriana Tabacco, Lidia Tropea e Lidia Zinna, per l´Accademia di Belle Arti di Catania, mentre la selezione dell´Accademia di Belle Arti di Palermo vedrà esposte le opere di Giuseppe Buzzotta, Giuseppe Caracciolo, Valentina Cirami, Gianluca Concialdi, Francesco Fontana, Davide Oliveri, Linda Randazzo, Giovanni Sortino e Caterina Valenza. Non è un caso che "Pre-visioni" si affianchi alla mostra "Burri e Fontana. Materia e Spazio", allestita al 2° e 3° piano di Palazzo Valle. In linea con l´abitudine dei due maestri a sostenere i giovani artisti loro contemporanei, la Fondazione Puglisi Cosentino e l´Assessorato Regionale Bb Cc Aa e Pi Dipartimento Beni Culturali, Ambientali e dell´Architettura e dell´Arte Contemporanea, Servizio Museografico hanno deciso di dar vita a questo progetto per offrire agli studenti delle due Accademie siciliane un´opportunità di crescita e un momento di confronto. Con questa iniziativa, infatti, si vogliono mettere insieme due realtà artistiche che, pur avendo sede nella stessa regione, hanno finora avuto poche opportunità di scambio e confronto, nella convinzione che dalle relazioni con altri studenti, propri pari, si possano maturare nuove esperienze e quindi sia possibile crescere nel proprio progetto artistico e formativo. Con il diretto coinvolgimento delle Accademie di Belle Arti, "Pre-visioni", inoltre, ben rappresenta la volontà della Fondazione Puglisi Cosentino di essere elemento di connessione tra differenti realtà operative sul territorio siciliano nella promozione della cultura, della sperimentazione e della creazione artistica, nonché della formazione e dell´educazione. L´obiettivo che questa mostra si propone di raggiungere, nel rispetto delle finalità statutarie della Fondazione, è tra l´altro quello di avvicinare alle espressioni artistiche contemporanee il pubblico siciliano che, forte di una tradizione artistica e culturale universalmente riconosciuta, negli ultimi anni sta mostrando sempre maggiore interesse nei confronti delle creazioni del proprio tempo. Con questa mostra, infatti, si offre la possibilità ai siciliani di far conoscere quanto viene prodotto dai giovani artisti che operano nel medesimo territorio, certi che il presente contribuisce a meglio comprendere ed apprezzare il proprio passato e il futuro che verrà. La speranza, inoltre, è quella che del futuro mondo dell´arte contemporanea, anche grazie a questa opportunità espositiva e ad altre che ci si augura prendano le mosse a partire da questa, possano entrarne a far parte alcuni dei giovani artisti in mostra a Palazzo Valle. Info: "Pre-visioni" - Catania, Fondazione Puglisi Cosentino (Palazzo Valle, via Vittorio Emanuele 122) - dal martedì alla domenica 10-13. 30; 16. 00-19. 30 il sabato sino alle 21. 30; chiuso il lunedì. - il biglietto per la mostra "Burri e Fontana. Materia e Spazio" da diritto all´ingresso gratuito alla mostra "Pre-visioni" - info@fondazionepuglisicosentino. It - www. Fondazionepuglisicosentino. It.  
   
   
SAN LEUCIO (CASERTA): LE LUCI E LA PIETRA  
 
Fino al 16 gennaio 2010 a San Leucio prosegue la manifestazione “Le luci e la pietra. San Leucio design Lab 2009”, realizzata su progetto e coordinamento dell’architetto Giuseppe Coppola, che coinvolge l’intero complesso monumentale di Sanleucio trasformando l’illuminazione temporanea del borgo in un laboratorio di design alla scala urbana. Le opere esposte sono di: Cinzia Anguissola D’altoè, Giuseppe Coppola, Laura Cristinzio, Riccardo Dalisi, Setsu e Shibnobu Ito, Ugo Marano, Felix Policastro, Daniela Puppa, Franco Raggi, Patrizia Scarzella. All’intervento di Ugo Marano in Piazza della Seta, che segna il punto di partenza dei percorsi e si propone come sintesi ideale e concettuale dell’idea stessa di paesaggio, si aggiungono altre tre installazioni illuminate con spot e sagomatori teatrali: una spirale realizzata con 13 sassi in ceramica su progetto di Patrizia Scarzella e due totem-obelischi di Cinzia Anguissola D’altoè e Franco Raggi, ubicati rispettivamente al centro dello scalone e nel cortile di Re Ferdinando, che individuano e rendono visibili a distanza gli spazi strategici di un percorso fisico e ideale. Sei differenti interventi luminosi interagiscono con le installazioni puntuali e accompagnano il visitatore: i pali di Riccardo Dalisi, che fanno ali al passaggio lungo la strada che conduce ai piedi dello scalone; le strutture in ferro e metacrilato di Laura Cristinzio, che abitano il giardino di fronte; i lampioni esistenti, trasformati in femminili presenze angeliche a protezione dell’abitato, di Giuseppe Coppola; i sette lampadari di Daniela Puppa che sormontano il giardino pensile e si stagliano contro il cielo; infine i grandi lumi sospesi di Setsu e Shibnobu Ito e i cubi di Felix Policastro, ultimo intervento prima di accedere al Belvedere. Prodotto di punta del pensiero illuminista applicato all’industria e a un nuovo modello di organizzazione sociale, San Leucio possiede sia le premesse storiche e culturali, sia la dimensione fisica dello spazio per trasformarsi in un laboratorio di sperimentazione su design e ambiente urbano. La costruzione di apparati provvisori o macchine per la festa, che nel Seicento rappresentava un elemento chiave della cultura barocca, coinvolgendo i più grandi architetti, pensatori e artigiani dell’epoca, caratterizzandosi come momento di circolazione delle idee e sperimentazione di modelli compositivi, trova in questo contesto una location d’eccezione per una grande esposizione all’aperto. Legare assieme San Leucio e la festa vuol dire anche tracciare un filo sottile tra illuminismo, barocco e la cultura contemporanea del design. Città dei Lumi idealmente compiuta nella sua geometria essenziale e parzialmente edificata attraverso la somma di frammenti riconoscibili nella loro individualità architetturale, San Leucio rappresenta forse il più attraente tra gli scenari per interrogarsi sul futuro del design contemporaneo, in equilibrio tra l’esatta geometria della sua funzione e il recupero di elementi emozionali, simbolici, spettacolari che oggi nuovamente gli appartengono. Fanno parte della rassegna e forniscono un’ulteriore chiave di lettura una mostra e un convegno: “Terre Blu landscapes”, la mostra che si inaugura sabato 19 dicembre, focalizza il rapporto di continuità tra le istallazioni che animano il complesso leuciano e le ricerche condotte da Terre Blu sul design applicato ai contesti urbani e al paesaggio. “Sensibile scape. La performatività del design alla scala urbana e territoriale”, il convegno curato dalla Facoltà di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli, che si terrà il 13 gennaio, mettendo a confronto esperienze progettuali differenti e approfondendo da un punto di vista teorico il rapporto tra design e territorio. Tutti i materiali elaborati nel corso della manifestazione saranno oggetto di un volume che sarà presentato al pubblico e alla stampa nel prossimo mese di aprile 2010 .  
   
   
MONTI DELLO SCI DI VILLACH / PARCO NATURALE DEL DOBRATSCH: DIVERTIMENTO SOPRA E SOTTO LA MONTAGNA  
 
La montagna di casa degli abitanti di Villach consente il divertimento sopra e sotto la superficie. Sono circa 75. 000 i visitatori del parco naturale del Dobratsch durante l’inverno. Meta prediletta delle famiglie per le piste da slittino e le belle passeggiate praticabili, amata anche da scialpinisti e fondisti che ricercano il contatto con la natura. Il sottosuolo della montagna non è da meno: qui si celano due parchi divertimenti Terra Mystica e Terra Montana. Al Parco Naturale del Dobratsch il divertimento con tutta la famiglia è assicurato! Si inizia percorrendo in auto una strada panoramica, la Villacher Alpen Strasse, ben inserita nel paesaggio e caratterizzata da spiazzi per la sosta panoramici. Raggiunta quota 1700 m si può lasciare la macchina e continuare a piedi. Qui, fino a una decina di anni fa si sciava, poi per tutelare le acque sotterranee gli impianti sono stati chiusi e smantellati. Da allora il parco è rifugio di chi cerca la neve “slow”. Le piste sono diventate campo prova per lo scialpinismo. La loro ampiezza e il fondo regolare permettono anche ai meno esperti di allenarsi e sciare in un paesaggio mozzafiato. Le strade di servizio che venivano utilizzate dagli impianti di risalita sono oggi meta prediletta dei più piccoli per le discese con lo slittino; mentre gli anelli di fondo accolgono gli appassionati della disciplina. Inoltre i dolci pendii del Dobratsch permettono escursioni senza rischi con le ciaspole, immersi nel silenzio e nella tranquillità, senza corse, spinte e senza bisogno del pass. Anche il sottosuolo di questa montagna è curioso e interessante. Ricco di falde acquifere e di sostanza minerali, in particolare nella località di Bad Bleiberg, a piedi della montagna. Qui un tempo si svolgeva un’intensa attività mineraria d’estrazione del piombo, poi un improvviso allagamento delle gallerie nell’anno 1951 ha permesso la scoperta dell’acqua termale che ancora oggi fuoriesce dai ciottoli del centro termale Bad Bleiberg. Una fortuna nella sfortuna visto che da allora l’attività in miniera non è più la prima fonte di reddito della località, anzi, piano piano il lavoro in miniera venne abbandonato fino all’anno 1993, anno in cui vi fu la chiusura definitiva delle miniere. Da allora a ricordare il passato minerario della regione vennero realizzati, a scopo turistico, i parchi divertimenti “Terra Mystica” e “Terra Montana” Attraverso questi due percorsi didattici si mostra a grandi e piccoli quanto era pericoloso e faticoso il lavoro in miniera svolto agli inizi del secolo scorso. Una guida che parla anche italiano accompagna piccoli gruppi (massimo 10 persone) alla scoperta del “labirinto sotterraneo”. Dopo aver indossato pantaloni, giacca ed elmetto si è pronti per l’avventura. Uno scivolo da minatore lungo ben 68 m (il più lungo d’Europa) conduce i turisti nel mondo sotterraneo di Bad Bleiberg, mentre il trenino conduce nel cuore della miniera. Percorrendo le varie gallerie l’attenzione viene catturata da antichi strumenti e macchine legati al lavoro in miniera (tra questi la macchina a ruota idraulica risalente al 1831); spettacoli multimediali, suoni, colori, luci fanno rivivere paure e quotidianità del passato. Vengono inoltre organizzate cacce al tesoro (per bambini dai quattro anni in poi) di piccoli minerali raccolti sotto terra e che resteranno uno dei ricordi di questa giornata unica trascorsa sotto terra. Naturalmente non mancano gli insegnamenti sull’attività minierari di Bad Bleiberg: per esempio si scoprirà che il sistema di tunnel è profondo ben 850 e non solamente 100 m sotto il livello del mare. O che l’intero sistema di tunnel e gallerie é lungo ben 1. 300 km e che dal quattordicesimo secolo al 1993 sono stati estratti ben 30 milioni di tonnellate di piombo e zinco. (www. Terra-mystica. At).