Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6
Notiziario Marketpress di Venerdì 18 Gennaio 2013
MILANO (TEATRO NAZIONALE ): I LEGNANESI IN LASCIATE CHE I PENDOLARI VENGANO A ME DI FELICE MUSAZZI E ANTONIO PROVASIO - DAL 2 FEBBRAIO  
 
Un viaggio lungo una stagione teatrale che conquisterà Milano a colpi di risate e irresistibile comicità. Dopo il grande successo della scorsa stagione, che li ha confermati protagonisti assoluti del panorama teatrale con 120.000 spettatori, I Legnanesi si preparano a invadere con la loro carica di comicità il Teatro Nazionale per l’immancabile e attesissimo appuntamento milanese. Dal 2 febbraio saranno in scena con il nuovo spettacolo Lasciate che i pendolari vengano a me. Il titolo, per la prima volta in italiano e non in dialetto lombardo, riprende quello di una rivista ricevuta in eredità da Felice Musazzi con contenuti inediti, sempre caratterizzati da uno sguardo all’attualità. Restano invece invariati i protagonisti ormai entrati nella tradizione ed amati dal pubblico - la Teresa, Mabilia e Giovanni - e l’ambientazione, ovvero quel “cortile” che ha caratterizzato la vita dell’Italia non solo in Lombardia: il regno delle donne, dei ragazzi, degli amori e dei litigi, delle invidie, dei problemi di tutti i giorni, dove però, in fin dei conti, tutti vivono in armonia e serenità. Antonio Provasio, insieme a Enrico Dalceri e Luigi Campisi e a tutto il resto della Compagnia è orgoglioso di tornare a incontrare il pubblico milanese che da sempre ha riservato a I Legnanesi un seguito e un affetto unico: “Milano è un po’ la nostra seconda casa, immancabile nelle nostre stagioni. Quest’anno l’attesa sarà un po’ più lunga, anziché debuttare come negli anni passati a Capodanno arriveremo infatti al Teatro Nazionale a febbraio, ma speriamo che il nostro pubblico “storico” e tanti nuovi spettatori vengano a trovarci in questo splendido teatro. La nostra promessa è far trascorrere loro oltre due ore di comicità irresistibile”. Forti della solida tradizione popolare su cui basano i loro spettacoli, da oltre sessant’anni I Legnanesi entusiasmano spettatori di tutte le età e propongono un singolare mix di italiano e dialetto lombardo per conquistare ed appassionare anche i più giovani e il pubblico di altre regioni, oltre ad essere stimati e riconosciuti dai critici teatrali. Il segreto del loro successo sta nella spontaneità della recitazione, capace di far rivivere la tradizione della vita del cortile a chi l’ha vissuta e di raccontarla attraverso una comicità pulita, senza volgarità, dedicata alla gente comune. La stagione 2012/2013 per I Legnanesi, dopo il conferimento in agosto del “Premio Walter Chiari” alla carriera, è costellata di importanti novità che testimoniano la vitalità di una realtà teatrale che ormai spazia ben oltre i confini lombardi. Il tradizionale appuntamento con il teatro di Rai 5 ha portato oltre 200.000 spettatori tv lo scorso anno con la prima visione dello spettacolo Sem nasù par patì... E patem. Rai5 ha rappresentato una spinta determinante permettendo al pubblico di tutta Italia - come testimoniato anche dal sempre crescente seguito sulla pagina ufficiale di Facebook - di conoscere e farsi contagiare dall’irresistibile comicità senza confini de I Legnanesi. Dopo la calorosa accoglienza ricevuta poi la scorsa stagione a Firenze e Torino, I Legnanesi si spingeranno quest’anno alla “conquista” di Roma. Il Teatro Sistina, “tempio” del teatro italiano, li accoglierà per una serata-evento il 19 aprile 2013. Si tratta, in effetti, di un ritorno a Roma dopo oltre 40 anni: era il 1970 quando i fondatori Felice Musazzi e Tony Barlocco portarono al Sistina Chi vusä pusè la vacca l´è sua... E c’è un po’ di commozione tra I Legnanesi nel ricordare Musazzi che, dopo una settimana di tutto esaurito e l’apprezzamento di personaggi del calibro di Luchino Visconti e Federico Fellini, prendeva in giro bonariamente il pubblico romano che spesso, a fine spettacolo, esclamava: “Vedi un po’questi francesi!”. Un´evoluzione naturale quella dei Legnanesi che grazie ai loro inarrestabili successi stanno sfumando la loro dimensione provinciale a favore di una a forte connotazione nazionale. Info: http://www.ilegnanesi.it/  - www.Facebook.com/ilegnanesi  - Twitter @Ilegnanesi  --- Sinossi. Nel cortile - più precisamente nel giardino - della famiglia Colombo inizia a sgorgare uno strano liquido chiaro…cosa potrà mai essere? È acqua! Ma non una comunissima acqua potabile, bensì un’acqua miracolosa! La famiglia Colombo pensa così di aver risolto tutti i suoi problemi economici: la gioia di tutti è incontenibile, la Mabilia coinvolgerà nel nuovo business anche il fidanzato, la Teresa si sentirà finalmente una donna in carriera, e tutti cercheranno di imbottigliare e vendere questo elisir di lunga vita. Arriveranno nel cortile, interessati all’acquisto, addirittura i nuovi ricchi, Russi e Arabi. Sul più bello, però, lo Stato Italiano allungherà le mani sul podere della famiglia Colombo e così ogni sogno di ricchezza svanirà…. Tramontati i sogni di gloria, la famiglia Colombo, visti i tempi di crisi, dovrà perciò trovarsi in fretta un lavoro per arrivare a fine mese. Teresa, Mabilia e Giovanni verranno assunti in un call center fuori città: per i tre protagonisti inizierà così una nuova avventura da pendolari e, per far valere i propri diritti nella giungla del mercato del lavoro, arriveranno a coinvolgere perfino il sindacato con un finale tutto da scoprire!!! Anche questa volta i tre strepitosi protagonisti (Antonio Provasio-teresa, Enrico Dalceri-mabilia e Luigi Campisi-giovanni) racconteranno dunque le loro vicende quotidiane, universali, semplici ma profonde allo stesso tempo con quella vìs comica che li contraddistingue. Oltre due ore di spettacolo tutto al maschile (insieme alla famiglia Colombo, sul palcoscenico, anche 10 personaggi della tradizione e 10 scatenati “boys”), tra il cortile e momenti musicali, scene sfavillanti, uno scintillante omaggio a Moira Orfei e un quadro tutto dedicato a Roma con un’imponente Fontana di Trevi sullo sfondo e costumi sfarzosi, fino al gran finale in smoking. Info: http://www.teatronazionale.it/    
   
   
AL TEATRO FRANCO PARENTI DI MILANO DAL 23 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO VALERIO MASTANDREA IN QUI E ORA DI MATTIA TORRE  
 
Valerio Mastandrea, uno dei nuovi protagonisti del nostro cinema (ricordiamo Romanzo di una strage di Tullio Giordana, La prima cosa bella e Tutta la vita davanti di Virzì) torna in scena con una novità assoluta di Mattia Torre, giovane autore della serie cult Boris e, per il teatro, di 456 andato in scena la scorsa stagione. Fra grottesco, malinconia e ironia, lo spettacolo comincia con un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, completamente deserta, senza passanti, né case. Un incidente spettacolare: a terra, a pochi metri l’uno dall’altro, due uomini sulla quarantina… Biglietteria 02 59995206  
   
   
DA 21 AL 27 GENNAIO AL PICCOLO TEATRO GRASSI “LA ROSA BIANCA”, REGIA DI CARMELO RIFICI LA STORIA CORAGGIOSA DEI FRATELLI SCHOLL, EMBLEMA DELLA RIBELLIONE NON VIOLENTA AL REICH. IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DELLA MEMORIA  
 
Per la prima volta sulle scene italiane, La rosa bianca, lo spettacolo che racconta la storia di Sophie e Hans Scholl, emblema della ribellione non violenta al Reich, prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano e diretto da Carmelo Rifici, arriva al Piccolo Teatro Grassi, dal 21 al 27 gennaio 2013. “…Io non voglio sopravvivere, voglio vivere. E’ la cosa giusta da fare!” Dopo 5 giorni di interrogatori Sophie Scholl, studentessa universitaria cofondatrice del movimento antinazista “La Rosa Bianca”, decise di sottoporsi al giudizio del tribunale del popolo che accusava i giovani componenti del movimento di alto tradimento, andando incontro alla condanna a morte, sorte condivisa anche dal fratello maggiore Hans e dagli altri componenti del gruppo. Era il 22 febbraio del 1943. Sophie aveva 22 anni, Hans 25. Scritto dalla drammaturga americana Lillian Groag e messo in scena per la prima volta nel 1991 a San Diego e mai rappresentato in Italia sino ad ora, “La Rosa Bianca” è uno spettacolo intenso che racconta gli ultimi giorni di vita della studentessa antinazista tedesca. Con ritmo serrato intreccia il racconto della prigionia e degli estenuanti interrogatori della Gestapo alla storia dei cinque giovani studenti dell’Università di Monaco e della loro audace, coraggiosa e allo stesso tempo incosciente decisione di opporsi al Nazismo attraverso la diffusione di volantini che propagandavano la sollevazione popolare contro Hitler. 1942: Sophie e Hans Scholl, Alexander Schmorell, Christoph Probst, Wilhelm Graf decidono di denunciare apertamente le atrocità del regime nazista sostenendo che la sconfitta della Germania nella Seconda Guerra mondiale sarebbe stato l’unico modo per rovesciare il regime di Hitler. Chiedevano, tra le altre cose, la resistenza e il sabotaggio degli sforzi per la guerra. Resero pubblico il loro pensiero in cinque volantini anonimi che intitolarono “La Rosa Bianca”, diffusi in Germania e in Austria durante l’estate del 1942 e l’inverno del 1943. Credevano in un’Europa federale che aderisse ai principi di tolleranza e di giustizia. Citando la Bibbia, Lao Tzu, Aristotele e Novalis, così come Goethe e Schiller, si appellavano all’intellighenzia tedesca, confidando che si sarebbe opposta al Nazismo. Il sesto volantino, intitolato “Il movimento di resistenza in Germania”, venne distribuito all’Università di Monaco il 18 febbraio 1943, in coincidenza con la fine delle lezioni. In questa circostanza, i fratelli Scholl furono fermati e successivamente arrestati. Con questo spettacolo, il regista, Carmelo Rifici, rinnova la collaborazione con Andrea Castelli, chiamato a interpretare l’ambigua e tormentata figura del capo della Gestapo di Monaco Robert Mohr, in bilico tra la volontà di salvare la giovane ragazza e il terrore di fatali ripercussioni sulla sua carriera. Lo affiancano 7 giovani attori: Irene Villa è Sophie Scholl mentre Alessio Genchi il fratello Hans; Pasquale di Filippo veste i panni dell’investigatore della Gestapo Anton Mahler, Gabriele Falsetta quelli di Bauer, aiutante di Mohr; Tindaro Granata, Christian Mariotti La Rosa e Enrico Pittaluga, interpretano rispettivamente Christoph Probst, Wilhelm Graf e Alexander Schmorell, componenti della Rosa Bianca  
   
   
FRANKENSTEIN JUNIOR. MOSTRUOSAMENTE DIVERTENTE! UN CLASSICO DELLA COMICITÀ DIVENTA MUSICAL CON GIAMPIERO INGRASSIA NEL RUOLO DEL DOTTOR FRANKENSTEIN. AL TEATRO DELLA LUNA FINO AL 27 GENNAIO  
 
“Si-può-fare!”, “Rimetta a posto la candela”,“Potrebbe essere peggio…potrebbe piovere”, “Diventerà molto popolare”: sono solo alcune delle esilaranti battute entrate nella memoria degli appassionati di Frankenstein Junior, il film dal quale lo stesso Mel Brooks ha tratto il musical “mostruosamente divertente” che sta per arrivare a Milano. La versione italiana, diretta da Saverio Marconi con la regia associata di Marco Iacomelli, è una trasposizione fedele della realtà cinematografica, dove le scenografie in bianco nero dalle atmosfere gotiche si contrappongono ai coloratissimi costumi e fanno da sfondo ai tantissimi momenti di irresistibile comicità. Trovate registiche e coreografiche originali ripropongono in chiave musical l’ironia propria del film attraverso “numeri” divertentissimi, su tutti quello tra Frankenstein e il Mostro sulle note di Puttin’ on the Ritz di Irving Berlin. Considerato una delle migliori cento commedie americane di tutti i tempi, girato nel 1975 con uno stile ispirato agli anni ’20 (omaggio ai classici horror della Universal), Frankenstein Junior è una parodia del celebre Frankenstein di J. Whale e delle numerose pellicole dedicate alla creatura di Mary Shelley. Il film, premiato dal pubblico che lo ha consacrato come il cult movie per eccellenza, con oltre 500.000 copie vendute è il “classico” in Dvd di maggior successo della storia dell´home video in Italia. Il genio di Mel Brooks - dopo Per favore non toccate le vecchiette/The Producers - torna così dal cinema al teatro con una commedia musicale in scena a Broadway per 485 repliche all’Hilton Theatre dal 2007 al 2009. Per la Compagnia della Rancia è un ritorno alla comicità in musical di Mel Brooks: “Quando abbiamo ottenuto i diritti di The Producers – dice Marconi – Mel Brooks ha supervisionato ogni dettaglio della produzione, fino all’ultimo dei bozzetti dei costumi. Questa volta abbiamo avuto carta bianca: la fiducia che ci è stata data è un grande incoraggiamento per noi per questa edizione originale tutta italiana”. Tradotto in italiano da Franco Travaglio, Frankenstein Junior porterà anche a teatro la comicità del film, sottolineata dalle musiche originali composte dallo stesso Mel Brooks. L’atmosfera del castello di Victor Von Frankenstein, del laboratorio e degli altri ambienti è ricreata dalle scenografie disegnate da Gabriele Moreschi. Le coreografie di Gillian Bruce, che spaziano dal tip-tap all’energia del travolgente quadro “Transilvania Magica”, esaltano il ritmo dei numeri musicali e ripropongono, in un mix perfetto di tecnica, virtuosismi e interpretazione, la comicità che accompagna gli spettatori in due ore di spettacolo. Gli artisti italiani si trasformeranno nei famosissimi personaggi grazie ai trucchi e alle parrucche ideate da Antonella Marinuzzi e ai costumi di Carla Accoramboni e canteranno preparati dalla vocal coach Lena Biolcati; il disegno luci è firmato da Valerio Tiberi e il disegno fonico da Enrico Porcelli. È Giampiero Ingrassia a vestire i panni del brillante e stimato dottor Frederick “Frankenst-i-n” (al cinema fu Gene Wilder), il protagonista di Frankenstein Junior. Oltre a quasi 30 anni di carriera tra prosa e tv, tra Ingrassia - diplomato al Laboratorio Teatrale di Gigi Proietti - e il musical esiste un amore di lunga data: nel 1989, infatti, è il protagonista de La Piccola Bottega degli Orrori, il primo musical della Compagnia della Rancia. Segue Il Pianeta Proibito (1995, regia di P. Rossi Gastaldi) per poi vestire, dal 1997 al 1999, il giubbetto di pelle di Danny Zuko nella prima “storica” edizione di Grease, a fianco di Lorella Cuccarini, il primo long-running show italiano che, in pochi mesi e in sole due città, batte ogni record di pubblico e di incasso. Nel 2000 è stato Erode nel Jesus Christ Superstar di Massimo Romeo Piparo con Carl Anderson e nel 2001 debutta con Salvatore Giuliano, insieme a Tosca, che riprende esattamente 10 anni dopo con Barbara Cola al suo fianco. Dal 2001 al 2003 si “spoglia” con Rodolfo Laganà e Bob Messini in The Full Monty, per la regia di Gigi Proietti. Nella stagione appena conclusa è in scena nella commedia musicale Stanno suonando la nostra canzone insieme a Simona Samarelli, per la regia di Gianluca Guidi. Più di 700 candidati si sono presentati alle audizioni per giocarsi la chance di poter interpretare uno dei celebri personaggi che hanno fatto del film di Mel Brooks un vero cult. Sul palco, al fianco di Ingrassia, Giulia Ottonello (Cantando sotto la pioggia, Cats), dalle straordinarie capacità vocali unite a un naturale talento comico, interpreta Elizabeth, viziata ed egocentrica fidanzata di Frederick. Igor è interpretato da Mauro Simone (Grease, Pinocchio il grande musical, regia di Tre metri sopra il cielo), servo fedele al Castello e disinvoltamente incurante della propria gobba. La sinistra e misteriosa Frau Blücher, il cui nome incute terrore persino ai cavalli, governante al castello e detentrice dei segreti di Victor Von Frankenstein ha il volto di Altea Russo (La Piccola Bottega degli Orrori, A Qualcuno Piace Caldo, Bulli e Pupe, Hello, Dolly!), mentre Valentina Gullace (Jesus Christ Superstar, Cabaret, High School Musical, Aladin, Salvatore Giuliano) è l’esplosiva Inga, giovane transilvana assistente devota di Frederick, incurante della propria straordinaria e sensuale bellezza. Il baritono Fabrizio Corucci è il Mostro, l’imponente creatura riportata in vita grazie agli esperimenti del Dottor Frankenstein. Completano un cast pieno di energia e talento Felice Casciano (A Qualcuno Piace Caldo, La Piccola Bottega degli Orrori, Pinocchio il grande musical, Sister Act) nei panni dell’ispettore Kemp, capo della polizia locale dedito al mantenimento dell´ordine; Davide Nebbia (Grease, Happy Days) nel ruolo dell’eremita cieco che abita nei boschi e desideroso di compagnia (che nel film era interpretato da un quasi irriconoscibile Gene Hackman); Roberto Colombo (Grease, A Chorus Line, Cats, Happy Days) è Victor Von Frankenstein, famigerato nonno di Frederick, impaziente che il nipote segua le sue orme; Michele Renzullo (Cats, Happy Days) è Ziggy, il più bizzarro tra gli abitanti del villaggio transilvano. Lo spettacolo arriverà quindi al Teatro della Luna di Assago/milano dove sarà in scena fino al 27 gennaio per poi continuare il tour nei principali palcoscenici italiani (Politeama Genovese di Genova, Teatro Alfieri di Torino, Il Rossetti di Trieste, Teatro Augusteo di Napoli, Teatroteam di Bari, Europauditorium di Bologna e tanti altri). Www.frankensteinjuniorilmusical.it www.Facebook.com/frankensteinjuniormusical  
   
   
TEATRO LITTA: IO SONO PARTIGIANA! REGIA CARLO RONCAGLIA PRODUZIONE ACCADEMIA DEI FOLLI - COMPAGNIA DI MUSICA-TEATRO  
 
Il 27 gennaio si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria, in ricordo dei milioni di innocenti caduti per mano della barbarie nazionalsocialista e fascista: una giornata speciale, per rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto, ma anche a tutte le persone che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, contribuendo a mettere fine al massacro. Per l’occasione, il Litta sceglie di ricordare alcune di queste persone con uno spettacolo inusuale e toccante, capace di mettere ‘in musica’ i racconti originali di tante donne ‘comuni’, sorelle, madri e mogli ‘normali’ - eppure capaci di gesti straordinari - donne il cui punto di vista è troppo stato a lungo considerato secondario ai fini della storiografia ufficiale: le donne partigiane. Forse si dovrebbe cominciare col dire che spesso la Resistenza l’hanno fatta le donne, con il contributo armato degli uomini. Obbedire, badare alla casa, mettere al mondo figli, stare in silenzio, portare le corna: questi, secondo Mussolini, i principali doveri delle italiane. Dopo l’8 settembre alcune donne coraggiose diedero di questi doveri un’interpretazione piuttosto originale: portando armi e messaggi ai nuclei partigiani; badando alle case in cui si nascondevano i disertori; cucendo scarpe e vestiti per i soldati sbandati; restando in rigoroso silenzio durante gli interrogatori. Come staffette, erano le donne a svolgere tutto il lavoro di comunicazione e di informazione, garantendo una rete fittissima di collegamenti senza la quale l´organizzazione non avrebbe potuto funzionare: portavano e distribuivano, oltre ai viveri e agli indumenti per i partigiani, il materiale di propaganda clandestino. Trasportavano armi e munizioni, e nello stesso tempo si prodigavano per risolvere anche le questioni private dei partigiani: organizzavano il soccorso e il servizio di assistenza ai feriti nelle case più sicure e negli ospedali. Nelle fabbriche organizzavano sabotaggi e promuovevano scioperi. Infine, per iniziativa dei gruppi di difesa della donna o di singole, le partigiane si occupavano di identificare i cadaveri, li componevano, avvertivano e assistevano i famigliari dei caduti, piangevano con loro i morti. In questo modo, mentre rendevano possibile la resistenza, le partigiane operavano per garantire la continuità non solo materiale ma anche simbolica dell´intera comunità. Io sono partigiana! è un percorso, in bilico tra musica e teatro, sulle tracce di Sandra e Camilla Pallavicino, Renata Viganò, Ada Gobetti e di tutte quelle donne che hanno lottato senza paura contro il nazi-fascismo. Un’accorata indagine sull’importante ruolo della donna e insieme una riflessione sul concetto stesso di Resistenza, basata su storie, testimonianze, lettere autentiche: episodi di una vicenda troppo spesso dimenticata o passata in secondo piano. L’accademia dei Folli nasce nel 1997, quando un piccolo gruppo di giovani attori diplomati alla Scuola di Teatro del Teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi, si incontrano con alcuni musicisti provenienti dal Conservatorio e dal Centro Jazz di Torino con l’intento di fondere le loro diverse esperienze e dar vita ad un teatro in cui la musica non sia un semplice supporto, ma un elemento complementare; parte integrante dello stesso linguaggio, un linguaggio teatrale vivo, capace di comunicare con un pubblico sempre più abituato ad altre forme di spettacolo (o di intrattenimento), di emozionarlo, di coinvolgerlo. Un teatro che metta in risalto la sua unica e vera forza: l’energia quasi tangibile che scorre tra l’artista e il pubblico. Il primo passo di questa “avventura” è stato il recital, con spettacoli antologici con cui la Compagnia ha esplorato l’interazione tra testo, musica, parola, gestualità…. Dal semplice accostamento di tutti questi elementi verso una loro effettiva fusione. Successivamente, con l’allestimento di produzioni più impegnative ( da M. Twain, T. Williams, E. Ionesco, F. Dürrenmatt, B. Vian, A. Cechov), lo stimolante lavoro intorno ad un testo unitario ha portato alla luce nuove problematiche , ma soprattutto nuovi obiettivi. La Compagnia ha inoltre allestito una serie di concerti veri e propri: omaggi, tributi e monografie. Ha curato la stagione teatrale 2001/2002 del Teatro Gobetti di San Mauro Torinese; e, nell’estate 2002, ha gestito la rassegna “Aperitivo sotto il Gazebo” in piazza Carlo Felice a Torino. Dal 2002 iniziano le collaborazioni con il Teatro Stabile di Torino, con il Teatro Regio, con la Città di Torino e con la Regione Piemonte, coproducendo e realizzando spettacoli teatrali e visite spettacolarizzate. Partecipa a numerosi Festival tra cui il Festival Internazionale di Arezzo (2002 e 2004), il Cesare Pavese Festival (dal 2003 al 2006), il Festival delle Colline Torinesi 2005, Blues in Casale 2006, Folkermesse 2006, Monferrautore 2006. L’accademia dei Folli è una Compagnia Convenzionata con il Sistema Teatro Torino dal 2002: nella prima triennalità presso il Teatro Baretti di Torino, e dal 2006 presso il Teatro Stabile. Nel 2006 ha ottenuto la Residenza Multidisciplinare presso il Teatro Municipale della Città di Casale Monferrato promozione@teatrolitta.It  
   
   
MILANO (TEATRO PARENTI): VALERIO MASTANDREA IN QUI E ORA DI MATTIA TORRE - DAL 23 GENNAIO AL 3 FEBBRAIO 2013  
 
Valerio Mastandrea, uno dei nuovi protagonisti del nostro cinema (ricordiamo Romanzo di una strage di Tullio Giordana, La prima cosa bella e Tutta la vita davanti di Virzì) torna in scena con una novità assoluta di Mattia Torre, giovane autore della serie cult Boris e, per il teatro, di 456 andato in scena la scorsa stagione. Fra grottesco, malinconia e ironia, lo spettacolo comincia con un incidente appena avvenuto in una strada secondaria di un’isolata periferia romana, completamente deserta, senza passanti, né case. Un incidente spettacolare: a terra, a pochi metri l’uno dall’altro, due uomini sulla quarantina… Prezzi intero €32 ; over60/under25 €16 ; convenzioni* €22 *le convenzioni non sono valide nei giorni di venerdì e sabato Orari mar h. 21.15; merc h.19.30; da giov a sab h.21.15; dom h. 16.30 Biglietteria 02 59995206  
   
   
MILANO (TEATRO SAN BABILA): BRUCO GOSPEL CHOIR - PRAISING PROJECT GOSPEL - “THE ETERNAL PRAISE…LIVE” - 21 GENNAIO 2013  
 
Terzo appuntamento con il gospel al Teatro San Babila in collaborazione con Lla “Federgospelchoirs”, che raggruppa le Associazioni Corali Gospel e Negro Spiritual Italiane, diretta da Pietro Catanese. Iniziativa che sta riscuotendo grande riscontro tra il pubblico, sia quello appassionato di questo genere sia quello neofita, che ha imparato ad apprezzare il gospel proprio grazie ai concerti proposti dal Teatro San Babila durante tutto il corso della stagione e non solamente nel periodo natalizio. Il “Bruco Gospel Choir”, formatosi oltre vent’anni fa, è composto da oltre cinquanta coristi che hanno come obiettivo non solo l’esecuzione canora corale, ma la testimonianza e la semina nel cuore delle persone, facendo delle proprie esibizioni quasi una missione. Il “Bruco Gospel Choir” ha cantato con Cheryl Porter, Ernest Vaughan, Bob Singleton,… “Praising Project Gospel”, diretto da Maria Angela Canè, da 13 anni svolge l’attività di canto, musica e racconto della Parola, giungendo ad uno stile di Gospel contemporaneo, rivisitando i classici e portandoli vicini alla sensibilità ed allo stile della musica contemporanea. Parte del ricavato della serata sarà devoluto al progetto “Adottiamo le scuole” – Terremoto Emilia Romagna maggio 2012, sostenuto dal Comune di Camposanto (Mo), tra i più colpiti dal sisma della scorsa primavera. Info: www.teatrosanbabila.It  
   
   
MILANO (TEATRO ARCIMBOLDI): SIDDHARTA - IL MUSICAL - 8/17 FEBBRAIO  
 

Un viaggio nella spiritualità con il linguaggio universale dell’arte. Liberamente ispirato dall’omonimo libro di Hermann Hesse. Testi e libretto Isa Beau – Regia:  IsaBeau. Coreografie:  Chiara ValliMusiche Originali di:  Isabella Biffi, Beppe Carletti e Fabio Codega. Scenografie: Roberta Volpe. Costumi: Mitra Abadian. Light Design: Alessandro Velletrani. Music Planner: Beppe De Palma. Grafic Project: Gabriele Mellera. Official Photos: Beppe Bisceglia. Produzione Esecutiva: Fabrizio Carbon.  “Un musical che ti apre la mente e ti cambia la visione delle cose” “Meravigliose  Emozioni. Favolosi tutti quanti. Grazie di cuore. Tornate a Roma!!!” “Grazie per questo meraviglioso spettacolo” “Musical meraviglioso ed unico .Un cast di attori, cantanti, ballerini che ci hanno raccontato “la vera ed unica filosofia di vita": come amare ,come giudicare, come vivere. Un Musical che genera magia e un profondo insegnamento morale e filosofico. Consigliato a tutti coloro che "credono di aver già trovato nella loro vita......... tutto ciò che - invece - c´è ancora da ...cercare” “Complimenti, ho visto lo spettacolo al Brancaccio e sono tornata avvolta dall´essenza del Buddha.

Io sono buddista da molti anni, figlia di uno dei primi buddisti italiani, regista e drammaturgo. Cosi la figura del Principe Siddharta mi ha accompagnato fino ad oggi come una guida. Sono felicissima che il principe sia di nuovo rappresentato in teatro in un musical fruibile al grande pubblico. Siete stati tutti eccezionali, la regista meravigliosa e di cuore, un cuore con cui avete parlato al grade pubblico. “Sono felicissima che il Principe, per me il "Re" dell´Universo, sia di nuovo rappresentato in Teatro, in un musical fruibile al grande pubblico. Siete stati tutti eccezionali, la Regista meravigliosa e di Cuore... Un Cuore col quale avete parlato al pubblico in tutto lo spettacolo. (Debora Macchi, una spettatrice di Roma)

Sono felicissima che il Principe, per me il "Re" dell´Universo, sia di nuovo rappresentato in Teatro, in un musical fruibile al grande pubblico. Siete stati tutti eccezionali, la Regista meravigliosa e di Cuore... Un Cuore col quale avete parlato al pubblico in tutto lo spettacolo. (Debora Macchi, una spettatrice di Roma)“L´effetto immediato appena dopo la chiusura del sipario è uno stato di serenità...ne siamo usciti così, davvero genuino!"  “Lo spettacolo  ha un forte impatto visivo, potendo contare, ad esempio, su un disegno luci a tratti tutt’altro che intimistico, quasi “invasivo”, affiancato però da proiezioni video stupefacenti, come da tempo non se ne potevano apprezzare. Davvero un musi-kolossal, che ricorda gli imponenti allestimenti e l’impegno produttivo di lavori quali Notre Dame de Paris e I dieci comandamenti .  le musiche richiamano la tradizione indiana, intrecciandosi con sonorità moderne, ma soprattutto spaziano su vari generi (atmosfere rock-musical in stile Jesus Christ Superstar, sonorità gospel & spiritual, fino alla contaminazione tra l’Om e la tradizione del canto gregoriano) e soprattutto non annoiano .

Giorgio Adamo, nei panni di Siddharta, è sicuramente dotato di una voce decisa e di una presenza scenica forte” (Teatro.org)    Dopo il grande successo di pubblico e di critica ottenuto al Teatro Brancaccio di Roma, dove è stato in scena per quattro affollate repliche durante la prima settimana di Gennaio, arriva al Teatro degli Arcimboldi di Milano dall’ 8 al 17 Febbraio Siddharta the Musical. Riconosciuto come Opera Musicale capace della creazione e diffusione di Valori tra gli uomini, il Musical Siddharta, liberamente tratto dal grande classico del 1922 di Hermann Hesse (di cui ricorrono i 50 anni della morte), dal titolo omonimo, ed ispirato ad un altro capolavoro, il film “Piccolo Buddha” di Bernardo Bertolucci, mette in scena la storia del Principe Siddharta che si incammina, lasciando il proprio castello dorato, sulla strada della scoperta della vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza, fino a raggiungimento dell’illuminazione  interiore, che permette di vivere una vita lunga e realizzata, in cui anche il dolore viene trasformato in saggezza e felicità.Lo spettacolo ha l’importante obiettivo di trasferire al maggior numero di persone possibile un messaggio fondamentale: il senso profondo del vivere, occupandosi gli uni degli altri, in comunità di spirito, illuminati dalla luce dell’amore.Un grande cast di cantanti e ballerini professionisti mette in scena le quattro sofferenze, la gioia dell’amore, le emozioni intense della ricerca interiore. Fondamentale il contributo musicale straordinario di Beppe Carletti che ne firma un finale emozionante e coinvolgente.Le musiche, emozione pura, che coniugano echi  della antica cultura indiana fino alle più contemporanee sonorità. Insieme alle spettacolari scenografie, lo spettacolo avvolgerà gli spettatori, facendoli viaggiare alla volta del mondo fantastico in cui si intrecciano la autentica ricerca dei significati profondi e dell’illuminazione interiore, restituendo loro un grande pathos emotivo, grazie al susseguirsi di quadri, maxi-proiezioni ad effetti speciali.Un’esperienza multisensoriale coinvolgente ed affascinante che non mancherà di imprimersi a fondo nei cuori degli spettatori. Per informazioniwww.siddhartamusical.com  Il Messaggio Spirituale“Si può rendere migliore il mondo in cui si vive iniziando a rendere migliore il cuore con cui si vive: la grande valenza di questa realizzazione artistica è veicolare un profondo messaggio spirituale, particolarmente attuale in quest’epoca di profonda crisi di valori. Ispirata dal racconto di Hesse e dalla figura leggendaria del Buddha Shakyamuni, la regista ed autrice IsaBeau intende far giungere agli spettatori la consapevolezza del senso profondo del vivere, affinché insieme ci si possa occupare con attenzione gli uni degli altri, seguendo lo spirito originario del Principe Siddharta, in continua evoluzione verso il fine dell’illuminazione interiore, che conduce alla felicità non effimera. Note di regiaIspirato liberamente dall’omonimo libro di Hermann Hesse,  adattato e diretto dalla cantautrice IsaBeau, SIDDHARTA racconta la continua ricerca verso l’illuminazione, da parte di un Principe che lascia il suo castello dorato per scoprire la vera essenza della vita e le ragioni della sofferenza. La regia ha concepito lo spettacolo come un susseguirsi di quadri, rappresentanti le grandi emozioni dell’esistere: la gioia della nascita, il fulgore della gloria, il dramma della morte, la strenua lotta della autentica ricerca interiore e la completa felicità nella ritrovata illuminazione. Scenografie grandiose e musiche ispirate alla tradizione indiana intrecciate alle moderne sonorità, espresse con l’impiego di strumenti etnici, accompagneranno gli spettatori attraverso questo emozionante percorso, di grande coinvolgimento emotivo. Info, prenotazioni, biglietti: Teatro degli Arcimboldi - Viale dell’Innovazione 20, 20126, Milano - tel. 02.64.11.42.212/214 - http://www.teatroarcimboldi.it/  - http://www.ticketone.it/

 
   
   
MILANO (TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI): GRAN GALA´ - ANGELI SULLE PUNTE - PASSI A DUE E ASSOLI TRATTI DAL REPERTORIO CLASSICO - VENERDI 1 FEBBRAIO, ORE 21.00 - SABATO 2 FEBBRAIO, ORE 16.00 – ORE 21.00  
 
Ritorna dopo il grande successo di pubblico e di critica all’Arena di Verona ed in esclusiva per il Teatro Arcimboldi, il Gran Galà Angeli sulle Punte con la regia di Caterina Calvino Prina e la produzione di Aub e Fc. Ballerini solisti provenienti dai più grandi Teatri dell´Opera dei paesi dell’Est si alterneranno interpretando passi a due e variazioni tratti dai principali balletti di repertorio con un programma completamente nuovo e ricco di emozioni. Un grande evento, uno spettacolo di altissimo livello tecnico e qualitativo sulle scene di un teatro simbolo di cultura ed apertura verso un pubblico sempre più ampio e vario. Andrei Batalov e Valeria Martynyuk dal Mariinsky Theatre, Mikhail Martynyuk e Aleksandra Timofeeva del Kremlin Ballet, Olga Kifyak e Jan Vanja dal Teatro dell’Opera di Kiev, Egor Scepaciov e Nadejda Scepaciova dal Teatro dell’Opera di Chisinau e Katerina Kalchenko e Vasilii Bogdan sempre dal Teatro dell’Opera di Kiev presenteranno passi a due tratti da Don Quixote, Le Corsaire, La Bella Addormentata, Lo Schiaccianoci ed altri balletti conosciuti per la loro importanza nella tradizione più pura della danza classica. Uno spettacolo che ha infatti come scopo quello di avvicinare il pubblico, anche meno esperto, alla bellezza di quest’arte con i momenti più coinvolgenti dei più famosi e conosciuti balletti di repertorio. E non a caso attraverso l’arte, l’eleganza, la professionalità, l’altissimo livello tecnico di primi ballerini e solisti provenienti dall’est Europeo, culla e patria di una tradizione riconosciuta in tutto il mondo  
   
   
TRIESTE: STAGIONE CONCERTIST​ICA CHAMBER MUSIC  
 
Oggi, venerdì 18 gennaio, prende il via la Stagione Musicale 2013 dell´Associazione Chamber Music, presentata a Trieste, nella sede della Regione di via Trento, da Fedra Florit e Maria Luisa Vaccari, rispettivamente direttore artistico e presidente dell´Associazione, e dall´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti. Nel descrivere il programma della Stagione, Fedra Florit ha toccato il tasto dolente della riduzione dei finanziamenti, auspicando di poter portare fino in fondo il calendario di eventi pianificato per il 2013 con l´aiuto delle fondazioni, degli istituti bancari e degli sponsor. Da parte della Regione è stato sottolineato il respiro internazionale della manifestazione in un momento in cui in Friuli Venezia Giulia si punta molto sul turismo dall´estero e sull´importazione dei consumi stranieri, ma anche il fatto che il Concorso "Trio di Trieste" - uno degli eventi di punta della Chamber Music - si rivolge espressamente ai giovani musicisti e quindi a turisti potenziali nel medio e lungo periodo. Fedra Florit ha dichiarato "quanto si investe in cultura ritorna sul piano economico" e ha chiesto "rispetto per il lavoro fatto sinora senza sprecare un euro" per portare sul palcoscenico musicisti giovani e di valore. A seguito del taglio delle risorsesono stati ridotti i premi in denaro previsti per i vincitori del Xiv Concorso internazionale Premio Trio di Trieste, che avrà luogo in maggio e dal 5 al 7 settembre, e la giuria è stata portata da 9 a 5 componenti (il minimo previsto dal Ministero). Chamber Music e Limen music & arts hanno raggiunto un accordo per la produzione di un cofanetto di brani dei vincitori e un concerto alla Limen Music di Milano, già programmato per domenica 8 settembre, in aggiunta alla partecipazione del complesso primo classificato a manifestazioni e concerti in Italia, Austria, Svizzera, Germania e Usa. In attesa del Premio Trio di Trieste, la Stagione della Chamber Music intitolata "Classica in Europa, dal cervello al cuore" propone anche quest´anno le due rassegne "Il 18 alle 18 al Palazzo del Governo di Trieste" e il "Salotto Cameristico" nel ridotto del Teatro Verdi, giunto quest´anno alla nona edizione. Nove in tutto i concerti in programma, di cui 4 quelli che avranno luogo nella cornice del Palazzo del Governo (venerdì 18 gennaio il duo Sinossi, lunedì 18 febbraio l´arpista Jasna Corrado Merlak, lunedì 18 marzo il Quartetto Hermès, giovedì 18 aprile Julian Steckel) e 5 quelli al ridotto del Verdi sempre dalle 20.30 (giovedì 4 aprile la Mahler Jugend Ensemble, lunedì 22 aprile Duo Clerici-martinez Mehner, lunedì 29 aprile Duo Zosi-bellocchio, lunedì 13 maggio l´Artimus Ensemble e lunedì 20 maggio Celloproject Duo Runge-ammon). Il primo concerto vedrà in scena la violoncellista Marianna Sinagra e il pianista Lorenzo Cossi (in arte Duo Sinossi) con un omaggio a Felix Mendelssohn Bartholdy (Sonata in re maggioreop.58) e a Edvard Grieg (Sonata in la minore op.36)  
   
   
MILANO (TEATRO LEONARDO DA VINCI, VIA AMPÈRE 1): SE TI ABBRACCIO NON AVER PAURA CON MAURIZIO SALVALALIO - 21 GENNAIO ORE 19.30  
 
Marcos y Marcos e Quelli di Grock in collaborazione con l’associazione Letteratura rinnovabile propongono la lettura scenica di brani scelti, con la regia di Susanna Baccari e gli attori della compagnia Quelli di Grock. Protagonista della seconda puntata di questa stagione di Libri A Teatro sarà il caso letterario del 2012, Se ti abbraccio non aver paura di Fulvio Ervas, tuttora nella classifica della narrativa italiana. La grande avventura di Franco e suo figlio Andrea che ha emozionato e conquistato i cuori di centinaia di migliaia di lettori rivivrà sul palcoscenico del Teatro Leonardo, grazie alla voce e all´interpretazione di Maurizio Salvalalio, con la partecipazione straordinaria dell’autore Fulvio Ervas, e del protagonista, Franco Antonello. Al termine degustazione di cibi e vini, con la gentile collaborazione della Cantina Marsadri e di Pizzottando di Lorenzo Scipione. L’ultimo appuntamento con Libri a teatro sarà: l’8 aprile 2013, ore 19.30 con La principessa sposa di William Goldman. Info: Quelli Di Grock - Teatro Leonardo Da Vinci - www.Quellidigrock.it  www.Teatroleonardo.it    
   
   
MILANO (TEATRO OSCAR): LA REGINA DEGLI ELFI DI ELFRIEDE JELINEK CON ANGELA MALFITANO - DAL 18 GENNAIO  
 
Torna al Teatro Oscar Angela Malfitano portando un testo che diviene parte dello storico progetto di Pacta . Dei Teatri, Donneteatrodiritti, in questa sua quarta edizione incentrato sul tema del Potere: dal 18 gennaio 2013 La Regina Degli Elfi-long playing, un testo della graffiante Elfriede Jelinek, Premio Nobel per la Letteratura. “Cercavo una partenza che fosse folgorante. Doveva essere un innamoramento come solo alcune volte è successo nella mia storia di attrice- autrice – sottolinea la Malfitano -, un omaggio al mio maestro, Leo de Berardinis, che doveva essere un lavoro d’autore ed essere nel solco che lui mi aveva indicato. Rigore, adesione totale, necessità, etica. Così, alle prime righe della Jelinek, ho riconosciuto il momento magico. Nel sarcasmo, nel gioco del teatro e del potere, nella bellezza assoluta e tagliente della scrittura. Anche per questo amo la Jelinek, perché non si fa catturare, perché è una ragazza cattiva e arrabbiata. Sempre contro ogni tipo di Potere”. Questo spettacolo parla dunque del Potere. La protagonista, Paula Wessely, realmente esistita, è una vecchissima attrice del teatro tradizionale viennese, del Burgtheater di Vienna, famosa e apprezzata già prima e durante il Terzo Reich, ma che si è prestata al gioco dell’oscena propaganda nazista; ora non vuole morire, lasciare il suo pubblico e il palcoscenico, luogo del suo potere. Un’antica tradizione viennese prevede una cerimonia funebre d’onore per gli attori del Teatro Nazionale, qui l’autrice Elfriede Jelinek immagina la scena in sospensione, dall’alto di una bara che è anche palcoscenico. Paula Wessely - attrice del Burgtheater di Vienna, famosa e apprezzata già prima e durante il Terzo Reich. Allieva di Max Reinhardt, era divenuta una delle interpreti più popolari del teatro viennese, ma era giunta all’apice lavorando con il cinema nazista. Ciò le costerà dopo la guerra una temporanea interdizione. Tornerà poi a lavorare nei film in technicolor che riportano un’Austria felice e da idillio alpino e in televisione. La Wessely muore nel 2000 a 93 anni. Elfriede Jelinek – (Mürzzuschlag, 1946) scrittrice e drammaturga austriaca. Premio Nobel per la letteratura nel 2004. L´uso della citazione e la combinazione, in un sapiente montaggio, del linguaggio dei fumetti, della pubblicità e della scena musicale caratterizzano una tecnica di scrittura che attraversa più fasi della sua produzione con una precisa funzione demistificatrice. Un rilievo particolare ha nella sua produzione la critica radicale alle forme di manipolazione messe in atto nei confronti delle donne. Ha iniziato con opere legate alla quotidianità, rivisitata con ironia anche molto pungente. Ha assunto poi un aggressivo atteggiamento femminista di matrice marxista, approdando agli stilemi dell´esplicita sperimentazione. Ha suscitato scalpore il suo romanzo La pianista (1983), in cui racconta la storia di una professoressa di musica che rivela una forte attrazione per il sadismo; vi si è ispirato M. Haneke per il film La pianiste (2001). Più recentemente è stata autrice di numerose opere teatrali, tra le quali si ricordano: Il viandante (2002); Bambiland (2003); Babel (2004); Ulrike Maria Stuart (2006). Appuntamenti · 20 gennaio 2013, Teatro Oscar ore 18 Ingresso Liberoincontro Omaggio a Elfriede Jelinekcon Angela Malfitano insieme a Maria Eugenia D’aquino attrice, Elena Di Gioia curatrice progetti teatrali, Donatella Mazza docente di letteratura tedesca Università di Pavia, Francesca Mazza attrice, Silvia Mei curatrice indipendente, Annig Raimondi curatrice del Progetto Donne Teatro Diritti, Rita Svandrlik docente di letteratura tedesca Università di Firenze Il Progetto Donneteatrodiritti Il progetto speciale Donneteatrodiritti (Dtd), ideato da Annig Raimondi, giunge quest’anno alla sua 4° edizione. Un progetto di rete, artistico e sociale, che parla di diritti e libertà e che quest’anno sviluppa il discorso Tra Palcoscenico e Potere al femminile, nei secoli: come il Potere ha influito sulla vita (intesa sia come ‘vissuto’, ma anche come palcoscenico propagandistico) e sulle opere di donne-autrici, militanti o comunque impegnate, scrittrici, artiste o studiose. Parte del progetto seguiranno gli spettacoli: Come Un Ermellino Nel Fango - 29 e 30 gennaio 2013, su testi di Liliana Segre; Ipazia. La Nota Più Alta - dall’1 al 10 febbraio 2013, sulla filosofa Ipazia vissuta nel Iv secolo dopo Cristo ad Alessandria d’Egitto e per finire Teodora - dal 20 al 22 marzo 2013, uno spettacolo sull’imperatrice Teodora. Il Progetto Donneteatrodiritti (Dtd) è creato in collaborazione con Scenaperta, Compagnia Tra un atto e l’altro, Farneto Teatro, Fondazione Cineteca Italiana, Associazione Chico Medes, Cetec (Centro Europeo Teatro e Carcere). Info: Teatro Oscar - Via Lattanzio 58, 20137 Milano - tel: 02.36503740 - www.Pacta.org  - biglietteria@pacta.Org  - infoteatro@pacta.Org    
   
   
GENOVA (FIERA): ANTIQUA 2013 - SABATO 19 GENNAIO  
 
Guest star di Antiqua: “Aspettando la Minestra” di Edouard Manet, “La scultura del mistero… L’Uomo Bruco” e “La Battaglia di Barga” E’ stata presentata oggi nella Sala Dorata di Palazzo Tobia Pallavicino, sede della Camera di Commercio di Genova, la diciannovesima edizione di Antiqua – Mostra mercato d’arte antica - in programma nel quartiere fieristico genovese da sabato 19 a domenica 27 gennaio. Dopo il saluto del presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, sono intervenuti Sara Armella presidente Fiera di Genova Spa, Iury Fichera, presidente di Genova Eventi, la nuova società organizzatrice della manifestazione, Tiziana Tentori, curatrice artistica della mostra e Ivano Tocchi responsabile commerciale Fiera di Genova.Antiqua, considerata dagli esperti del settore uno dei più importanti e qualificati appuntamenti a livello  nazionale, sarà un affascinante viaggio nell’antiquariato, in un mix di epoche e di stili dove i visitatori avranno l’opportunità di ammirare opere d’arte di assoluto valore. Un percorso espositivo che si snoderà tra mobili, dipinti, sculture, argenti e gioielli. Una particolare attenzione è stata riservata agli allestimenti all’interno del padiglione Blu per unire le moderne linee architettoniche della struttura con lo charme delle opere esposte. Inoltre, è stata ricreata nella parte centrale della mostra una sorta di “agorà” che, come ai tempi degli antica Grecia, sarà a disposizione degli appassionati del settore per potersi incontrare e, nel medesimo tempo, ospitare un ciclo di lezioni pomeridiane sulla pittura, la ceramica e la lavorazione dei metalli.L’edizione di quest’anno si presenta con grandi novità. Durante la serata inaugurale di venerdì sarà un giovane tenore, accompagnato dalle note di un estroso pianista, ad accogliere i visitatori in un’atmosfera ovattata dove saranno presenti oltre cinquanta antiquari scrupolosamente selezionati, alcuni dei quali presenti per la prima volta alla rassegna. Altra novità 2013, la presenza di una ceramista allieva del maestro G. B. Airaldi e un incisore diplomato all’accademia Linguistica di Belle Arti.Girando ad AntiquaDa segnalare tra i pezzi più preziosi e ricercati, un nucleo di sculture lignee religiose legate al territorio lombardo - piemontese – ligure, “crocevia geo-culturale dell´Italia nord occidentale”. In evidenza, una “Madonna in Trono con Bambino” in legno di pioppo dipinta e scolpita da un maestro di cultura lombarda tra gli ultimi anni del XIII secolo e il primo decennio del Trecento che ricorda, per certe soluzioni formali, le opere del Maestro di Giano. in particolare il Maestro degli Angeli del Duomo, opere provenienti dal Duomo di San Lorenzo e dalla Chiesa di San Francesco di Castelletto e oggi depositate al Museo di Sant´Agostino. Da rimarcare anche un “Crocifisso da arco trionfale”, risalente al primo quarto del XIV secolo, scolpito in legno di pioppo e dorato da una maestranza attiva nell´unica bottega, che operava in Piemonte in quel periodo, specializzata in Crocifissi. Infine, una straordinaria “Anconetta con Imago Pietatis” della fine del 1400 in legno intagliato, dipinto e graffito del Maestro di Troniano che si pone ai vertici della produzione lignea nella Lombardia Rinascimentale.Ampia la scelta dei dipinti, fra le opere esposte da segnalare, due grandi dipinti, olio su tela, del Settecento raffiguranti “Nature morte di frutta fiori e ortaggi” attribuiti a Maximilian Pfeiler. L’eleganza delle gradazioni cromatiche e la sapienza della resa naturalistica dei motivi sono tipiche qualità dell’artista boemo. Divenne, infatti, uno dei più celebri pittori di nature morte, nella prima metà del XVIII secolo, soprattutto a Roma. E ancora, un paio rappresentazioni firmate Jacques Ignace Parrocel e datati 1706 che descrivono “Una battaglia ed un saccheggio”. Parrocel, appartenuto a una famiglia dedita soprattutto alla pittura di scene belliche, dedicò gran parte delle sue opere alle battaglie e fu uno dei più validi specialisti di questo genere che in quel periodo andava per la maggiore. Dipinse anche alla corte del principe Eugenio di Savoia a Vienna all´inizio del XVIII secolo. Degno di nota, un olio su tela della fine del XVII secolo dal titolo “Allegoria della Musica”, che ritrae una giovane donna mentre suona il violino di Lorenzo Pasinelli, pittore della scuola bolognese, formatosi presso la bottega di Simone Cantarini(1629 - 1700).Tra gli arredi risaltano una coppia di consolle romane della prima metà del Settecento, alcuni tavoli da muro, finemente decorati con motivi di conchiglie e teste di ariete del XIII secolo; una museale specchiera in legno scolpito e dorato rivestita in ceramica attribuita a Giorgio Giacinto Rossetti, ceramista di Lodi che si trasferì a Torino chiamato dalla corte sabauda. Notevoli le ceramiche savonesi con marche di raro reperimento sul mercato antiquario, databili tra l’inizio del XVII e la metà del XVIII secolo provenienti da raccolte private.Le guest star di Antiqua A far da cornice ad Antiqua saranno presentate alcune “guest star” di assoluto valore. La prima, l’eccezionale dipinto “Aspettando la Minestra” di Edouard Manet, una tra le più interessanti nature morte eseguita in attimi di intensa ispirazione dal grande maestro della pittura impressionista francese. Il dipinto in tela originale, firmato sul retro Manet Nature Morte, esprime una tale modernità da far pensare che possa esser stato eseguito nei primi del novecento, anticipando la modernità assoluta dell´impressionismo e scavalcando i normali criteri di espressione, fotografando con la mente e l´estro, uno scorcio bohemienne della propria esistenza. Pennellate lanciate sulla tela con immediatezza, fantasia e inventiva, con l´immaginazione della forma appoggiata nello spazio di una tela. Colori sfumati, quasi evanescenti che compongono un ricordo visivo che si scioglie per ricomporsi in un capolavoro. Effettuata la certificazione Raman delle Università di Modena e Reggio Emilia, attestante la verifica dei pigmenti dello strato pittorico databili entro il 1860. In attesa di convalida ed inserimento nell´Opera Omnia di Manet tramite la Fondazione Wildhenstein.  Grazie alla collaborazione con l’Associazione Culturale Terza Esperide di Palermo, sarà esposta “La scultura del mistero…L’Uomo Bruco!”, statua futurista in bronzo a cera persa, raffigurante un uomo in fase di metamorfosi o forse in liquefazione. Questa scultura sembra portare in sé il germe delle forme metafisiche di De Chirico, esprimendo al tempo stesso un movimento dinamico-futurista. La datazione dell´Uomo Bruco è collocabile ai primi del 900, ma è guardando l´oggetto nella sua complessità che si aprono diversi quesiti. Nella scultura si manifesta una “liquefazione umana” in atto, ovvero una fusione in movimento con il volto che scivola, amalgamandosi all´altezza di un braccio che non c´è, perché già disciolto. Il volto capovolto con la fronte rigonfia sembra in reale parallelismo caratteriale con la famosa scultura “l´Antigrazioso” di Umberto Boccioni. L’assoluta mancanza di piedistallo segue l´idea della scultura futurista, in quanto una base separava concettualmente la scultura dall´ambiente circostante che invece per i futuristi, doveva trasmettere movimento, come una dinamo. La mancanza degli arti, e la testa tagliata a sguincio, ricordano un’altra opera di Boccioni la famosissima scultura “Forme Uniche della Continuità nello Spazio”. Queste considerazioni diventano ancor più misteriose se confrontiamo la testa semi disciolta della scultura, capovolgendola, con un ritratto di Umberto Boccioni. Una idea geniale certo scaturita da un artista dal carattere complesso ed inquieto. Infine una vera chicca, un “Piatto mediceo” in argento niellato raffigurante “La Battaglia di Barga”, datato e firmato 1587. Si tratta di un piatto da parata, sbalzato, dorato al mercurio e cesellato, con al centro la raffigurazione di una complessa scena di battaglia realizzata con la tecnica dell’incisione a niello. La tesa presenta raffigurazioni “raffaellesche” entro quattro medaglioni i condottieri Francesco Sforza, Cosimo de’ Medici, Filippo Maria Visconti e Nicola Piccinini, ovvero i protagonisti della storica Battaglia di Barga che avvenne alle porte di Lucca nel lontano 1437. Un evento esaltante che, a distanza di centocinquanta anni, venne commemorato con il dono da parte dei Medici di Firenze al doge di Venezia per sancire il forte legame di amicizia ed alleanza.  Antiqua sarà inaugurata venerdì 18 gennaio alle 18.30 (solo su invito). L’apertura al pubblico è da sabato 19 a domenica 27 gennaio, l’orario è nei fine settimana dalle ore 10 alle 20; da lunedì a venerdì dalle 14 alle 20. Il biglietto d’ingresso costa 10 Euro (8 euro il ridotto).Info: Genovastand Eventi Srl tel. 0108358989 – eventi@genovastand.com            http://www.antiquagenova.it/  
   
   
CORIANO (COR.TE CORIANO TEATRO ): LA VITA L’È TÒTT UNA CUMEDIA - SABATO 19 GENNAIO 2013 – ORE 21,15  
 
Tre serate di Teatro Dialettale nella Stagione di Corte Coriano Teatro con la direzione artistica dei Fratelli di Taglia. Il primo appuntamento stagionale con il teatro dialettale amatoriale è per sabato 19 gennaio, alle ore 21,15, con gli undici attori di E Teatre Rimnes, storica compagnia del Dopolavoro Ferroviario di Rimini, che presentano sul palco corianese La vita l’è tòtt una cumedia, tre atti in dialetto romagnolo scritti e diretti dal poeta, scrittore e commediografo Guido Lucchini, Sigismondo D’oro 2012 della Città di Rimini. La commedia è ambientata a Villa Lieta, nota casa di riposo per anziani, dove gli ospiti fanno di tutto per nascondere la loro non più giovane età: gli uomini sbandierano la loro presunta virilità, mentre le donne cercano di rendersi ancora appetibili mascherando gli anni dietro un trucco vistoso e leziose moine. Le loro storie di vita vissuta e l’attuale vita in comune, costellata di innamoramenti e gelosie, creano situazioni a volte liete, a volte meno, ma sempre comiche e divertenti. La rassegna di Teatro Dialettale corianese proseguirà poi con La Carovana di Ospedaletto di Coriano che sabato 2 febbraio presenterà al pubblico di casa la nuova commedia I tre cir-c e si concluderà sabato 23 febbraio con La Mulnela in Ogneun a su mistir, e l’ignurent ma la cariola! Info e prenotazioni: Corte Coriano Teatro - tel 0541 658667 - www.Fratelliditaglia.com    
   
   
CORIANO (CORTE CORIANO TEATRO):BULLI, PUPE & SWING NEL NOME DI BUSCAGLIONE - VENERDÌ 18 GENNAIO, 21,15  
 
Stasera, venerdì 18 gennaio (ore 21,15) a Corte Coriano Teatro viene presentato un inedito Omaggio a Fred Buscaglione col debutto dello spettacolo musical-teatrale Duri e Pupe a cura della band Noi Duri e della compagnia teatrale Le Instabili. Sette musicisti e quattro attrici, appassionati degli anni ’50, portano in scena canzoni e atmosfere dell’inimitabile Fred dal whisky facile. Romantica immersione tra swing e rock’n’roll per tornare ai tempi del boom economico e del mito americano grazie alle ironiche storie del duro dal cuore tenero: gangster sfortunati e donne maliarde, incontri clandestini e tradimenti puniti, pistole e cazzotti. Sul palco i Duri - Fred (voce), Frank (contrabbasso), Sam (piano), Mark (chitarra), Billy (tromba), Bob (sax) e David (batteria) - affiancati dalle Pupe - Susanna, Antonella, Sandra e Laura - a impersonare le figure femminili protagoniste delle famose canzoni. Che bambola! Eri piccola così, Whisky facile e tutti gli altri successi arricchiti da divertenti sketch su alcol, donne e bella vita per ricreare l’epopea del grande Buscaglione e delle sue celebri performance di cabaret musicale. Duri e Pupe nasce dalla comune passione dei protagonisti per gli anni ’50 e per una delle sue icone italiane più rappresentative. La band Noi Duri prende il nome dall’ultimo film di Buscaglione – girato assieme a Totò, Paolo Panelli e Scilla Gabel e concluso poco prima dell’improvvisa scomparsa – riproponendo il suo immaginario da Bulli & Pupe all’italiana. A dargli man forte in questo spettacolo musical-teatrale Le Instabili che sul palco incarnano, in versione autenticamente vintage, le figure femminili protagoniste delle canzoni, commentando con le loro differenti personalità l’eterna guerra dei sessi. Una romantica immersione nel passato tra swing e rock’n’roll in compagnia dei Duri - Fred (Roberto Bartolini - voce), Frank (Franco Mongiusti, contrabbasso), Sam (Stefano Pagliarani - piano), Mark (Marco Leardini - chitarra), Billy (Davide Fabbri - tromba), Bob (Roberto Tirro - sax) e David (Davide De Angelis - batteria) e delle Pupe - Susanna Favini, Antonella Tassinari, Sandra Vandi e Laura Caminati – per rivivere le divertenti storie di gangster sfortunati e donne maliarde, incontri clandestini e tradimenti puniti, pistole e cazzotti nell’aria fumosa di qualche bar malfamato... In scaletta brani molto conosciuti - Eri piccola così! Whisky Facile, Che bambola ecc – assieme ad altri meno noti ma non meno preziosi, arricchiti da sketch sui temi dominanti dell’epopea di Fred: alcol, donne e bella vita! Info. Noi Duri – Omaggio a Fred Buscaglione - Corte Coriano Teatro, Coriano (Rn) - Venerdì 18 gennaio 2013, ore 21,15 - tel 0541658667 - www.Fratelliditaglia.com    
   
   
ROMA (CASA DEI TEATRI): READING SONATA PER RAGAZZA SOLA - OMAGGIO A IRÈNE NÉMIROVSKJ - 19 GENNAIO, ORE 12,00  
 
Domani, sabato 19 gennaio , ore 12.00, Progetto di Federica Bern e Francesco Villano viene presentato da Inbalìa Compagnia Instabile "Reading", dedicato alla grande scrittrice d´adozione francese Irène Némirovskj.un evento teatrale che prevede un approfondimento sulla figura della grande autrice di origine russa, ma d´adozione francese, scomparsa tragicamente ad Auschwitz nel 1942 e recentemente riscoperta da pubblico e critica, dopo la pubblicazione del suo romanzo postumo Suite Francese, avvenuta nel 2004.In anteprima alla Casa dei Teatri il reading: Sonata per ragazza sola - Omaggio a Irène Némirovskj è tratto dall´omonimo spettacolo che sarà in scena a Roma alla Casa delle Culture dal 24 gennaio al 3 febbraio 2013. L´evento prevede la presenza di Federica Bern, la quale leggerà in anteprima un estratto dall´omonimo spettacolo; di Silvia Giuliano che leggerà ulteriori estratti da alcune opere della Nemirovskj; di Emilio Pezzola, studioso di Irène Nèmirovskj dell´Università La Sapienza di Roma e di Francesco Villano, regista dello spettacolo, presente con un intervento video. Sarà inoltre proiettato il trailer video dello spettacolo Sonata per ragazza sola - Omaggio a Irène Némirovskj.al termine dell´evento, è previsto un rinfresco a buffet offerto al pubblico.Info: Casa Dei Teatri (Villa Doria Pamphilj) - Largo 3 giugno 1849 angolo via di San Pancrazio - ingresso Arco dei Quattro Venti - www.Casadeiteatri.culturaroma.it  - ingresso libero fino a esaurimento posti  
   
   
LUGANO FESTIVAL HA APERTO LA CAMPAGNA ABBONAMENTI PER L’EDIZIONE 2013  
 
Il cartellone della principale rassegna musicale della Svizzera Italiana – che si aprirà il 29 marzo - si svilupperà secondo la formula consolidata che prevede una prima parte prevalentemente sinfonica, articolata in sette concerti fino al 21 maggio, e la seconda con una dominante cameristica legata al gruppo di meravigliosi musicisti che fanno cerchio attorno alla pianista argentina Martha Argerich, dal 9 giugno al 3 luglio.Per l’edizione 2013 gli organizzatori hanno tenuto conto dei gusti di chi segue Lugano Festival con fedeltà e passione, cercando di assicurare un equilibrio tra le diverse aspettative, sempre però nel solco tracciato negli anni scorsi che percorre il grande repertorio sinfonico Sette-ottocentesco, con qualche escursione tra gli autori più amati del Novecento storico.Ne è risultato un programma stimolante, arricchito da alcuni omaggi a Verdi e Wagner, una serata di belcanto con un’autentica star del teatro musicale e la seconda tappa dell’integrale dei concerti per pianoforte di Beethoven.l’elenco degli artisti è ricco di nomi prestigiosi fra i solisti e i direttori che si avvicenderanno con le eccellenze musicali attive nel nostro territorio, affiancate da alcune fra le migliori orchestre del continente: da San Pietroburgo l’Orchestra Del Teatro Mariinskij, da Berlino la Deutsches Symphonie Orchester, da Milano la Filarmonica Della Scala, dall’Europa (si tratta di una formazione internazionale attiva solo in tournée) la Mahler Chamber Orchestra, insieme all’Orchestra Della Svizzera Italiana, i Barocchisti con il Coro Della Radio Svizzera. I concerti di Lugano Festival 2013 si terranno ancora nella sede tradizionale del Palazzo dei Congressi, in cui verrà montata, come sempre, l’efficacissima camera acustica affinché gli artisti si possano esprimere nelle migliori condizioni d’ascolto.Una sola serata, quella di apertura, si terrà fuori sede e costituirà una vera eccezione poiché il concerto spirituale del Venerdì Santo avrà luogo non a Lugano, vista l’inagibilità della Cattedrale, ma nella Collegiata di Bellinzona.l’evento, realizzato insieme all’Associazione Amici della Musica in Cattedrale, alla Rsi e alla Fosi, in una coproduzione che coinvolge anche la Città di Bellinzona, testimonia la volontà di progettare la vita culturale con una visione regionale aperta e collaborativa, nell’ottica dell’apertura della nuova sala del Lac. Per la prima parte del Festival  è possibile fino al 4 febbraio, Info, abbonamento, programma: tel +41(0)58 866 48 30 - fax +41(0)58 866 48 39 (lunedì, martedì e giovedì, dalle 14.00 alle 17.30) - Www.luganofestival.ch  
   
   
CHIASSO (SPAZIO OFFICINA): FESTIVAL DI CULTURA E MUSICA JAZZ - XVI EDIZIONE - BALA BAMBÚLA! BADU! BADU! - 31 GENNAIO, 1 E 2 FEBBRAIO 2013 (ANTEPRIMA A COMO, TEATRO SOCIALE SALA BIANCA - 25 GENNAIO)  
 
Si terrà il 31 gennaio e l’1 e 2 febbraio la sedicesima edizione del Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso, con un’ouverture a Como il 25 gennaio: quattro serate e una decina di concerti, a Chiasso nello Spazio Officina (appositamente allestito per l’occasione dai vincitori del concorso indetto dall’Accademia di Architettura di Mendrisio), e un’anteprima presso la Sala Bianca del Teatro Sociale di Como. Dopo le edizioni degli scorsi anni dedicate al jazz del nord, al jazz “freddo” e alle contaminazioni tra jazz e rock, quest’anno protagonista dei concerti in programma sarà il ritmo. Ritmo inteso come cellula embrionale insita nel dna della musica africana, ritmo come motore e cuore pulsante della musica jazz, ritmo come elemento caratterizzante dell’espressione afroamericana ed elemento che ne ha fortemente connotato lo stile sin dall’inizio. La curiosa frase che dà il titolo a questa edizione del Festival - Bala Bambúla, Badu Badu - sorta di formula ritmica primordiale, ci rimanda attraverso un suo preciso e storico significato a quella che potremmo definire la preistoria del jazz. Il termine bambùla indica infatti al tempo stesso una danza e un antico strumento a percussione, sorta di antenato della moderna conga fatto di bambù, attraverso il quale - con forti accenti e ritmi energicamente scanditi - improvvisati suonatori davano inizio a canti e movimenti di danza: una moltitudine di persone che, ondeggiando e avanzando in formazione circolare, si muovevano su tutto il perimetro della nota Congo Square, la "piazza degli schiavi" di New Orleans. Ancora oggi l´architettura di questa piazza ricorda, con il suo lastricato a forma tondeggiante, le improvvisate sequenze ritmiche e le frenetiche danze, unico sfogo espressivo e di libertà per migliaia di donne e uomini venuti dall´Africa. Ritmo, danza, canto, poesia e religione sono stati gli elementi che hanno costituito l’origine del jazz che, nella sua evoluzione formale sviluppatasi grazie all’inaspettato incontro-scontro tra due culture lontane e agli antipodi, è nato differenziandosi da tutto quello che c’era in precedenza e si è caratterizzato come il genere musicale più interessante ed innovativo del Xx secolo. Anche la sedicesima edizione del Festival di Cultura e Musica Jazz di Chiasso si presenta con grandi nomi in cartellone e nuove proposte. Dal mirabolante talento pianistico di Stefano Bollani alla carica ritmica e ironica del gruppo svizzero Hildegard Lernt Fliegen, passando per le atmosfere avvolgenti della cantante di origine africana Y’akoto - stella emergente della new soul – fino all’omaggio a Elvin Jones, uno dei mitici batteristi della storia del jazz, proposto da Chico Freeman e dalla batterista Terri Lyne Carrington. Un percorso che si snoderà in maniera trasversale attraverso le molteplici divagazioni e reinterpretazioni delle formule ritmiche più importanti del secolo, come nel jazz flamenco del Jorge Pardo Trio, nel jazz intriso di atmosfere elettriche di Christy Doran con i suoi New Bag, nella musica del sassofonista francese Jacques Schwarz-bart che con il suo progetto Jazz Racines Haiti ci riporta alle radici della musica afroamericana attraverso le fosche e misteriose tinte del jazz caraibico e, infine, nei volteggi sonori del supergruppo Acrobats, con il suo trombonista Mauro Ottolini fresco vincitore del premio di Musica Jazz come miglior musicista italiano 2012. A chiusura delle serate di venerdì 1 e sabato 2 febbraio, i dj-sets del cantante, conduttore radiotelevisivo e dj Alessio Bertallot, padre delle “jazzapposizioni”, un inedito esperimento di contaminazione fra jazz ed elettronica. Non mancherà, ancora una volta, l’importante prologo al Teatro Sociale di Como con il concerto del gruppo di Arrigo Cappelletti, uno dei più stimati compositori e pianisti italiani. Infine sabato 2 febbraio alle ore 16.30 nel Foyer del Cinema Teatro di Chiasso, tributo a Paolo Fresu con la presentazione e proiezione in anteprima del film-documentario “365”: una descrizione della figura umana e artistica del noto jazzista italiano, delle sue esperienze, dei suoi vissuti e del suo mondo. Il Festival di Cultura e Musica Jazz è un evento ideato e organizzato dal Cinema Teatro di Chiasso, in collaborazione con Teatro Sociale di Como e Jazz&co Eventi, e con la partecipazione e con il sostegno di Municipio di Chiasso, Dicastero Cultura, Rsi - Rete Due, Repubblica e Canton Ticino Decs - Swisslos, Bsi Sa (Main Sponsor), Age Acqua – Gas – Elettricità, Coop cultura. Info, programma, prenotazioni ed acquisto biglietti: Cinema Teatro di Chiasso tel +41 (0)91 6950916 - cultura@chiasso.Ch  - www.Chiassocultura.ch