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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 06 Settembre 2013
PAROLARIO 2013 XIII EDIZIONE COMO 29 AGOSTO – 8 SETTEMBRE PAROLARIO CHIUDE GLI ULTIMI INCONTRI  
 
  Il Sogno Domenica 8 settembre L’ultima giornata della tredicesima edizione di Parolario, domenica 8 settembre, è dedicata a Federico Fellini e ai 200 anni del Teatro Sociale di Como. La giornalista Sara Cerrato presenterà un volume per i più piccoli, una vera e propria fiaba per scoprire la magia del teatro, mentre Alberto Longatti parlerà della storia del Teatro Sociale. In serata spettacolo con Federica Falasconi e i cantanti Aslico a cui farà seguito il videomontaggio a cura di Mario Bianchi “Un Otello, un altro Otello, un Otello ancora”. A seguire omaggio al grande attore e regista Federico Fellini: saranno proiettati una rarissima prova d’attore di Fellini, e la ricostruzione dell’onirica ultima sequenza di “8 ½”, poi sostituita dalla passerella che chiude il lungometraggio, splendido esempio di momento sognato una volta e mai più rivisto. Poi, ultimo appuntamento con la filosofia insieme a Giuliano Boccali e Giulio Guidorizzi che esploreranno il mondo dei sogni tra Grecia e India; una discussione sulla leadership al femminile con Christine Peer, Wilma Malucelli e Patrizia Salmoiraghi e un incontro di poesia a Villa Carlotta, Tremezzo. L’ultima giornata si apre alle ore 11.00 a Villa Olmo con una discussione sull’argomento “Leadership femminile: sogno o realtà?” con Christine Peer, vice presidente della Soroptimist International European Federation, Wilma Malucelli, giornalista e past president di Soroptimist Italia, Patrizia Salmoiraghi, vice presidente di Soroptimist Italia. Anche in Italia, infatti, sta crescendo il numero di donne in posti di rilievo o che decidono di avviare un’impresa, e aumenta in maggior misura la competenza e la consapevolezza nei propri mezzi in queste lavoratrici. Con un saluto di Giulia Pusterla e Paola De Dominicis. Introduce e modera Chiara Milani. In collaborazione con Soroptimist Como. Alle 16.00 Villa Olmo appuntamento dedicato ai più piccoli con la giornalista Sara Cerrato che presenterà il volume per bambini “Sipario Kids” (Babyguide), una fiaba illustrata per scoprire la magia del teatro. L’incontro sarà animato dalle attrici Mita Bolzoni e Alice Bettinelli della compagnia La Quercia Teatro. La prova delle attrici verrà accompagnata dalla proiezione delle illustrazioni del libro, realizzate da Mauro Fuggiaschi, con la veste grafica di Samuela Chindamo. A seguire il gioco-laboratorio “La magia del teatro”: attraverso un momento divertente, i bambini verranno avvicinati al mondo delle scene. In collaborazione con Teatro Sociale di Como. Alle 17.00 la Cina farà capolino a Villa Olmo grazie a Stefano Cammelli e all’incontro “Muri rossi. Storie di occidentali in Cina”. Otto uomini occidentali alle prese col problema di comprendere la Cina e relazionarsi con una nazione, una storia e un partito assai più complessi di quanto hanno creduto. In "Muri rossi" (Mauro Pagliai Editore, 2013) di Stefano Cammelli, un ex diplomatico americano, un giornalista freelance, un broker, una studentessa della Bocconi, un aspirante missionario, un generale in pensione, uno storico della letteratura e un cooperante emiliano sono i protagonisti di esperienze profondamente diverse, destinate a concludersi ora felicemente, ora con evidenti sconfitte. Profondo conoscitore della cultura e della società cinese, Cammelli racconta il difficile cammino per penetrare in un mondo distante, un percorso dove i viaggiatori non dovranno scontrarsi solo con la realtà circostante, ma anche con la loro profonda solitudine. Entrare in Cina, paese su cui l´autore getta uno sguardo lucido e approfondito, appare così l´inizio di un progressivo isolamento che può portarci ad essere "uomini di cerniera", inevitabilmente a cavallo di due mondi, senza essere parte integrante dell´uno o dell´altro. Stefano Cammelli dialoga con Edoardo Vigna. In collaborazione con Associazione Culturale Caracol. Appuntamento con la poesia a Villa Carlotta a Tremezzo alle 17.30 con “Il suono, il senso tra realtà e sogno: le parole della poesia. Sogno di un pomeriggio di fine estate”: le poesie di Laura Di Corcia, Veronica Fallini, Laura Garavaglia, Tina Pellizzoni, Wolfango Testoni, con l’accompagnamento di Emanuele Rigamonti al violoncello. Prenotazione obbligatoria: tel. 0344 40405 - segreteria@villacarlotta.It. In collaborazione con La Casa della Poesia di Como. A Villa Olmo, invece, ritorna la filosofia alle 18.00 con Giuliano Boccali e Giulio Guidorizzi che parleranno de “Il compagno dell’anima. Il sogno tra Grecia e India”. Dei sogni si sono occupati filosofi scienziati, mistici e poeti: ai sogni sono state chieste indicazioni su scelte da compiere, oracoli, guarigioni miracolose, o attribuiti i meriti di nuove scoperte, idee, incontri. E molto vario è stato il senso che ogni civiltà ha attribuito all´onirico. Alle origini della cultura occidentale, i greci svilupparono una vera e propria cultura del sogno che si snoda per lo meno da Omero a Platone. E nell’altra grande cultura fondativa dell’universo indo-europeo, quella indiana, i sogni non sono stati meno presenti o meno rilevanti, con significative assonanze col mondo greco e con altrettante cruciali distanze. Giulio Guidorizzi e Giuliano Boccali esplorano gli universi onirici indiano e greco, mondi affascinanti per riflettere su noi stessi e su quanto è diverso da noi. Giuliano Boccali e Giulio Guidorizzi dialogano con Alfredo Tomasetta. Alle 20.00, sempre a Villa Olmo, “Il Teatro Sociale di Como. 200 anni di storia e cultura” con Alberto Longatti, una breve anticipazione dell’incontro di lunedì 9 settembre alle 18.30 presso il Teatro Sociale. Edito per iniziativa della Società dei Palchettisti in occasione del duecentesimo anniversario dell’inaugurazione del Teatro Sociale, il volume "Il Teatro Sociale di Como. 1813-2013" (Nodolibri, 2013) ripercorre con rigore scientifico e alta leggibilità l’intera vicenda del Teatro comasco. Vi sono approfondite non solo le vicende architettoniche e artistiche (riconsiderate a partire dai documenti originali con non poche novità rispetto a quanto ripetutamente proposto dai precedenti saggi dedicati alla storia del Teatro), ma anche quelle riguardanti il contesto culturale e giuridico e i tanti tipi di spettacolo che nella sala al coperto e nell’arena all’aperto si sono susseguiti in due secoli. Particolare rilievo assume, nel quadro dell’architettura di inizio Ottocento, la figura del progettista, Giuseppe Cusi. In gran parte inedito è il corredo iconografico (oltre 250 immagini) che affianca a riprese appositamente eseguite un ricchissimo patrimonio di immagini d’archivio, tra cui il corpus dei progetti per il Teatro, qui proposto per la prima volta con tutti i disegni noti. Il libro, curato da Alberto Longatti e Fabio Cani, si compone di 9 saggi a firma di Luca Ambrosini, Claudio Bocchietti, Fabio Cani, Marco Leoni, Alberto Liva, Alberto Longatti, Nicoletta Ossanna Cavadini, Alberto Rovi, Raffaella Valsecchi. Alle 20.30 a Villa Olmo lo spettacolo “Piangea cantando”: in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi le più celebri arie di “Otello” saranno interpretate dai Cantanti Aslico, compagnia di canto che aprirà la stagione lirica del Teatro Sociale di Como, accompagnati al pianoforte da Federica Falasconi. Un concerto per celebrare la penultima opera verdiana, magistralmente composta sul libretto di Arrigo Boito, che racconta una storia di cieca gelosia, di angelica innocenza e di maligna sottigliezza. Un racconto che - da Shakespeare in poi - il teatro, l’opera e il cinema hanno omaggiato, trasformandola in mito. A seguire "Un Otello, un altro Otello, un Otello ancora", videomontaggio a cura di Mario Bianchi. In collaborazione con Teatro Sociale di Como. La tredicesima edizione di Parolario si chiuderà alle 22.30 a Villa Olmo con la “Serata Fellini”: una serata tutta dedicata al grande regista, di cui quest’anno ricorre il ventennale della scomparsa. Saranno proiettati “Il miracolo”, episodio tratto dal film del 1948 “Amore” di Roberto Rossellini, e del documentario “L’ultima sequenza” di Mario Sesti. “Il miracolo” è un episodio tratto dal film “Amore” di Roberto Rossellini, con Anna Magnani e Federico Fellini, qui sceneggiatore oltre che coprotagonista. Ispirato dal romanzo “Flor de santitad” di Ramòn Valle-inclàn, narra di una pecoraia pazza che crede di riconoscere in un pastore vagabondo San Giuseppe e rimane incinta di lui: crudelmente sbeffeggiata dai contadini, fugge fino al campanile di una chiesa dove si nasconde per dare alla luce la sua creatura. “L’ultima sequenza” di Mario Sesti è un documentario che ricostruisce la memoria di uno dei due finali che Fellini girò per “8 ½” (ambientato nel lussuoso vagone-ristorante di un treno e popolato da tutti i personaggi del film) al quale sostituì quello attuale del girotondo circense. Sesti lo fa con le testimonianze di chi collaborò a scriverla (Tullio Pinelli), vi partecipò (alcune delle attrici), vi lavorò, come Lina Wertmüller (aiuto regista), Luciano Ricceri e Orietta Nasalli Rocca (aiuti scenografi), o di chi ebbe la fortuna di vederla proiettata (Tullio Kezich e Marina Ceratti, figlia dell’attrice Caterina Boratto). Di quella sequenza, funebre e misteriosa, rimangono le fotografie scattate durante le riprese dal giornalista Gideon Bachman, e alcune ore di conversazioni in italiano e in inglese con Fellini, mai riprodotte e utilizzate prima. Per chi ama “8 ½” e il suo autore e vuole apprendere com’era nel 1962-63, quali erano le sue idee sul cinema, le donne, la vita, il mondo, è un film imperdibile. Prodotto da Francesco Tornatore per Sciarlò, questo documentario è stato presentato in anteprima a Cannes 2003, nel decennale della scomparsa di Fellini. E Ancora… Lunedì 9 settembre alle 18.30 presso il Teatro Sociale di Como, appuntamento con “Il Teatro Sociale di Como. 200 anni di storia e cultura” e con Alberto Longatti. Edito per iniziativa della Società dei Palchettisti in occasione del duecentesimo anniversario dell’inaugurazione del Teatro Sociale, il volume "Il Teatro Sociale di Como. 1813-2013" (Nodolibri, 2013) ripercorre con rigore scientifico e alta leggibilità l’intera vicenda del Teatro comasco. Vi sono approfondite non solo le vicende architettoniche e artistiche (riconsiderate a partire dai documenti originali con non poche novità rispetto a quanto ripetutamente proposto dai precedenti saggi dedicati alla storia del Teatro), ma anche quelle riguardanti il contesto culturale e giuridico e i tanti tipi di spettacolo che nella sala al coperto e nell’arena all’aperto si sono susseguiti in due secoli. Particolare rilievo assume, nel quadro dell’architettura di inizio Ottocento, la figura del progettista, Giuseppe Cusi. In gran parte inedito è il corredo iconografico (oltre 250 immagini) che affianca a riprese appositamente eseguite un ricchissimo patrimonio di immagini d’archivio, tra cui il corpus dei progetti per il Teatro, qui proposto per la prima volta con tutti i disegni noti. Il libro, curato da Alberto Longatti e Fabio Cani, si compone di 9 saggi a firma di Luca Ambrosini, Claudio Bocchietti, Fabio Cani, Marco Leoni, Alberto Liva, Alberto Longatti, Nicoletta Ossanna Cavadini, Alberto Rovi, Raffaella Valsecchi. Infine, dal 17 al 22 settembre, la mostra itinerante “Parole per strada”, giunta alla sua terza edizione, arriverà a Moltrasio (Co), presso la cooperativa, la biblioteca e la piazza. Si tratta di un’autentica mostra di scrittura, nella quale le parole escono dai libri per andare incontro al lettore. Saranno presentati su dodici gigantografie i dieci migliori racconti selezionati tra i partecipanti al concorso narrativo a tema per racconti brevissimi (massimo 1500 battute) promosso dall’Associazione Il Furore dei Libri di Rovereto e riservato, oltre che ai propri soci, anche ad autori professionisti ed emergenti. È la passione per la lettura il motore principale di “Parole per strada”, il motivo per cui sono invitati scrittori professionisti accanto a chi per la prima volta si offre al pubblico di lettori. La mostra è a cura dell’associazione culturale Il Furore dei Libri. http://www.parolario.it/  
   
   
A PADOVA IL FESTIVAL “RELAZIONE URBANA 2013/LE MURA DISVELATE” TRE GIORNI DI SPETTACOLI, PERFORMANCE, ITINERARI ARTISTICI E CULTURALI  
 
  Nell’anno in cui cade il cinquecentenario delle mura rinascimentali padovane il festival “relAzione Urbana 2013/Le mura disvelate”, in calendario da venerdì 13 a domenica 15 settembre, dedica loro tre intere giornate di eventi, per riscoprire una Padova poco conosciuta e quasi dimenticata: Padova delle mura cinquecentesche, con le sue porte, i bastioni e i baluardi, ma anche il suo castello Carrarese. “relAzione Urbana 2013/Le mura disvelate” è ideato e realizzato da Tam Teatromusica e Comitato Mura di Padova - che uniscono le forze e le idee facendo qui confluire due loro diverse iniziative nate lo scorso anno -, con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova (il festival si inserisce nel format “Eventi a corte - Estate Carrarese”). Il progetto intende dare un nuovo ruolo e nuova vita a questi luoghi di confine e difesa, così carichi di fascino e suggestione. E sono la cultura e l’arte a renderli per tre giorni spazi di socialità e di nuova “relazione urbana”, e ad aiutarci a immaginarne insieme il futuro possibile attraverso un riuso compatibile: da fastidioso ingombro a cerniera fra città antica e città moderna, cuore e polmoni di una città più vivibile. Così i protagonisti veri diventano senz’altro loro: Bastione Impossibile, torrioni Pontecorvo, della Gatta, Buovo e dell’Arena, baluardo San Giovanni, Castelnuovo, porta Ognissanti e porta Savonarola, castello Carrarese. E come i singoli “monumenti” fanno parte di un unico sistema murario, allo stesso modo anche il festival si compone di eventi susseguendosi e intrecciandosi senza soluzione di continuità formano un unicum: un vero e proprio percorso lungo il quale mettersi in ascolto e in dialogo con le mura bastionate, per scoprire e condividere una dimensione della città che è bene comune da far proprio e riabitare. Ad accompagnare i cittadini e i visitatori alla riscoperta del patrimonio storico, artistico e architettonico della cinta muraria e del castello, e delle loro diverse funzioni militari, civili, sociali e carcerarie, sarà il Comitato Mura di Padova assieme agli speleologi del Cai e Oikos laboratorio, secondo una formula innovativa e originale che esce dagli schemi della visita guidata o della lezione e lascia spazio ad altri linguaggi espressivi. Sarà possibile anche addentrarsi negli ipogei, ossia nel ventre delle mura, e assistere alla prima esplorazione completa del torrione dell’Arena, conoscere la storia di porte recentemente recuperate e della “fortezza mancata” di Castelnuovo. Al castello Carrarese, ritornato ora ai cittadini dopo il restauro e la bonifica recenti, l’inaugurazione del festival, venerdì 13 settembre alle 21, con “Paladini di Francia. Spada avete voi, spada avete io!” di Koreja-teatro stabile d’innovazione, spettacolo di marionette e pupi umani che narra, tramite giochi antichi di bambini, i giochi di guerra e il dramma delle vittime. Trae ispirazione dall’epopea di Orlando anche lo spettacolo del padovano Giuliano Scabia, in calendario sempre al castello sabato 14 settembre alle 21, “Tragedia di Roncisvalle con bestie seguita dalla farsa di Orlando e del suo scudiero Gaìna alla ricerca della porta del Paradiso”, in cui gli animali raccontano con candido disincanto lo storico scontro e lo “strano” rituale degli uomini in battaglia. Oltre che luogo di difesa, il castello nel recente passato è stato anche luogo di reclusione: a richiamare questa sua dimensione nella storia civile della città, domenica 15 settembre sempre alle 21, lo spettacolo “Tutto quello che rimane” di Tam teatromusica, che si ripercorre l’esperienza ventennale dei laboratori con i detenuti della compagnia padovana nel carcere Due Palazzi (in caso di pioggia gli spettacoli previsti al castello si terranno al piccolo teatro Don Bosco, in via Asolo 2). È pensata proprio per il bastione Impossibile, suo vero e proprio elemento drammaturgico, l’azione scenica di “Scritto dentro”, che parte dal testo del veneziano Fernando Marchiori e, in anteprima assoluta, è qui proposta da Tam Teatromusica (di e con Pierangela Allegro, musiche di Michele Sambin). Ad arricchire la proposta del festival anche i “Walk show”, conversazioni itineranti con performing media guidate da Carlo Infante di Urban Experience: agli spettatori, trasformati in cittadini camminanti, sarà chiesto di utilizzare smartphone, cuffie e radioriceventi per un’esperienza unica e suggestiva. Tra le “apparizioni” quelle di Debora Petrina e Claudia Fabris, in “La bambola” e “Parole sotto sale – Installazione masticabile”. E infine, in anteprima per il festival, il concerto elettronico “Walls – Beware of jamming fingers” di Luca Scapellato e Alessandro Martinello: ogni sera, a conclusione delle tre giornate, un insieme di suoni sintetici, campionamenti e immagini proiettate che coniugano ancora antico e contemporaneo nella suggestiva location della cinta muraria, luogo di confine e insieme ponte tra passato e presente.  
   
   
IL “FESTIVAL DELLE TEGNÙE DEL VENETO – RASSEGNA DEL FILM DI MARE” SI PRESENTA AL LIDO DI VENEZIA DURANTE LA “70. MOSTRA D’ARTE CINEMATOGRAFICA”  
 
Riscoprire un “unicum” delle coste venete: le Tegnùe. E’ questo uno dei principali obiettivi del “Festival delle Tegnùe del Veneto-rassegna del Film di Mare” che ha avuto ieri una sua iniziativa di presentazione nello spazio della Regione del Veneto presso l’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, in occasione della “70. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia”. Tra gli intervenuti l’assessore regionale all’ambiente del Veneto, Maurizio Conte., e il direttore artistico del festival, Alvaro Gradella Il “Festival delle Tegnùe del Veneto - Rassegna del Film di Mare” è un evento che durante la stagione estiva propone grandi ‘film di mare’, cartoon marini e pellicole di pirati d’altri tempi, ma fa conoscere anche – grazie a filmati dell’Arpav e di gruppi subacquei veneti – le piccole e preziose “barriere coralline” chiamate Tegnùe, veri tesori di biodiversità a poche miglia dalle coste del Veneto. Anche l’edizione 2013 è stata coronata da successo. Con il sostegno della Regione, è iniziata il 26 luglio da Bibione Pineda, per poi approdare al Lido di Jesolo per finire poi a Rosolina Mare. “Abbiamo cercato di mettere maggiormente a fuoco il legame del festival – ha detto Conte – al settore ambientale, in maniera tale che la manifestazione diventasse un’opportunità per far conoscere e salvaguardare questo patrimonio e dargli avlorizzazione anche dal punto di vista turistico. Visti i risultati che si stanno ottenendo, possiamo dire che stiamo vincendo la scommessa di avvicinare il cittadino e il turista a queste bellezze naturali uniche. Il festival potrebbe in futuro allargarsi anche a località della terraferma, rendendo più evidente il legame terra-mare che è alla base dell’offerta turistica del Veneto e creando ulteriori opportunità per valorizzare il nostro territorio attraverso il binomio ambiente-turismo”.  
   
   
"PRATO PER TRE": KATIA RICCIARELLI, MALIKA AYANE E I PIÙ FAMOSI DJ D´ITALIA PER FESTEGGIARE LA RIAPERTURA DI PALAZZO PRETORIO TRE GRANDI SPETTACOLI IN PIAZZA DUOMO L´11, IL 12 E IL 13 SETTEMBRE COME COROLLARIO ALLA MOSTRA "OFFICINA PRATESE". INGRESSO LIBERO  
 
 Saranno tre grandi spettacoli con artisti internazionali l´11, il 12 e il 13 settembre nella splendida cornice di piazza Duomo ad accompagnare la riapertura di Palazzo Pretorio dopo 16 anni di chiusura con l´inaugurazione della mostra-evento "Da Donatello a Lippi. Officina pratese", che sarà inaugurata giovedì 12 settembre alle 18.30 dal Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali Ilaria Borletti Buitoni. Ad aprire il programma di "Prato per Tre" - questo il titolo della rassegna di tre serate che faranno da corollario all´apertura del Civico - l´11 settembre saranno il grande carisma e la grande voce di Katia Ricciarelli, seguita il 12 da Malika Ayane, interprete e cantautrice tra le più stimate e amate in Italia e in Europa, e il 13 dalla serata dance-contemporanea di cui saranno protagonisti i dj più famosi d´Italia: il dj e produttore Mario Fargetta e Albertino di Radio Deejay, Tommy Vee di Sky e Italia Uno, Enrico Silvestrini, dj, conduttore di Mtv e attore per Muccino e in "Distretto di Polizia", e Dj Ben, produttore e autore di hit molto famose. Un´anteprima in musica insomma, ad ingresso libero, e una grande festa per tutta la città in onore della riapertura del Museo Civico organizzata dal Comune di Prato avvalendosi della collaborazione di Gianluca Bertoletti, produttore e autore delle serate. "Prato per Tre" è stato presentato stamani dal sindaco Roberto Cenni, affiancato dal Capo Gabinetto Donatella Palmieri e da Gianluca Bertoletti. «La riapertura del Museo Civico alla città con una mostra internazionale che e ricostruisce la grande officina pittorica pratese del Rinascimento, con oltre 60 opere provenienti dai musei di tutto il mondo, è un evento eccezionale - ha detto il sindaco Cenni - E abbiamo voluto dargli ancora più risalto con spettacoli di altissimo livello e grande richiamo, ad ingresso gratuito. Prosegue insomma il nostro impegno per fare di Prato una città con vocazione internazionale, che sia un centro di divulgazione culturale in Toscana secondo il ruolo che le compete, quello della terza città del Centro Italia. E´ un´opportunità per vedere dei grandi artisti e trascorrere delle bellissime serate: eventi come questi sono davvero importanti per risvegliare e rafforzare il legame con la città. Rispetto a tanti capoluoghi in cui chiudono istituzioni culturali e manifestazioni noi invece facciamo l´operazione inversa promuovendole». Come ha detto il produttore Bertoletti, le tre serate di "Prato per Tre" vedranno sul palco 10 artisti di calibro internazionale, che si sono detti entusiasti ed onorati di partecipare all´evento di riapertura del Civico. La prima serata vedrà la versatilità e il talento di Katia Ricciarelli nei suoi molteplici ruoli di cantante, di conduttrice e attrice: sul palco con lei anche il soprano franco-canadase Anna Marie Faniel - per rivolgersi anche al pubblico internazionale - e il bravissimo Giuseppe Fulcheri, autore per Mina e Anna Oxa e collaboratore di Mogol e Gianni Bella, con cui canterà molte canzoni indimenticabili della nostra musica leggera. Fulcheri sarà accompagnato da uno dei migliori chitarristi italiani, Sasà Flauto, che canterà il brano "Yes I know My way", reso famoso da Pino Daniele. La seconda serata vedrà protagonista il talento di Malika Ayane, "un istrionico animale da palcoscenico" che unisce classe e bravura interpretativa ad una voce originalissima. Ha già vinto due dischi di platino per l´album d´esordio e per "Come foglie", che presentò a San Remo insieme a Gino Paoli. La terza serata, dedicata alla musica dance e contemporanea, sarà arricchita da ballerini, luci e scenografie in mezzo a cui gli spettatori balleranno sentendosi coinvolti e trasportati da luci e suoni. La mostra al Museo Civico sarà già visitabile in anteprima dalle 21.30 di giovedì 12 settembre.  
   
   
VINCITORI XIX FILM FESTIVAL LESSINIA "HISTóRIAS QUE Só EXSISTEM QUANDO LEMBRADAS” DELLA REGISTA BRASILIANA JULIA MURAT CONQUISTA LA LESSINIA D´ORO E IL PREMIO DELLA GIURIA DI DETENUTI. A “DER IMKER”, DI MANO KHALIL, LA LESSINIA D´ARGENTO PER LA MIGLIOR REGIA  
 
Vola per la prima volta il Brasile la Lessinia d´Oro, il massimo riconoscimento del Film Festival della Lessinia e premia una storia archetipica di conflitto tra generazioni. La diciannovesima edizione dell´unica rassegna cinematografica in Italia a privilegiare in maniera esclusiva gli aspetti della vita, storia e tradizioni delle montagne e terre lontane di ogni angolo del mondo si è conclusa sabato 31 agosto al Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova. Ospite della cerimonia di premiazione, il cantautore Ricky Gianco. Nel corso della cerimonia di premiazione, la Giuria internazionale del Festival (composta da Gloria De Antoni, August Pflugfelfer, Fulvio Mariani, Egle Vertelyte e Karmen Tomšič) ha assegnato il Premio Lessinia d’Oro per il migliore film in assoluto a Histórias que só exsistem quando lembradas / Storie che esistono solo se ricordate (Brasile, Argentina e Francia, 2011) della regista brasiliana Julia Murat. È ambientato a Jotoumba, paese fantasma in cui il tempo sembra essersi fermato, e racconta la storia dell´anziana Maddalena che ogni giorno impasta e cucina il pane per portarlo al negozio di Antonio. Fino a quando la ripetitività dei suoi gesti quotidiani viene sconvolta dall´arrivo della giovane Rita. Questa la motivazione data dalla Giuria internazionale della rassegna: “In un villaggio, che può trovarsi ovunque nel mondo, gli anziani abitanti seguono il ritmo monotono della quotidianità sino a dimenticarsi di morire. Un giorno una giovane ragazza entra nel loro universo. È una storia archetipica di conflitto tra due generazioni, con uno sguardo delicato e attento sulla relazione di due donne in questo villaggio di vecchie fotografie. Il regista inserisce elegantemente elementi cinematografici sperimentali in una narrazione classica. La fotografia e il suono combaciano armoniosamente con il soggetto e la sceneggiatura. Il finale inaspettato innalza il film a una notevole esperienza visiva”. Il Premio Lessinia d’Argento per la miglior regia è andato al documentario Der Imker / L´apicoltore (Svizzera, 2013) del regista Mano Khalil. Questa la motivazione: “Mano Khalil riesce a creare una straordinaria e profonda relazione con il suo protagonista, utilizzando un originalissimo, espressivo e personale linguaggio cinematografico. È toccante osservare con quale forza Ibrahim, che ha perso tutto, affronta tutti le sfide della vita. La premura, la condivisione e l’affetto del regista verso Ibrahim sono vividi e intensi”. Altri Premi Ufficiali Tra le 24 pellicole in Concorso alla rassegna, provenienti da 21 Paesi, il Premio per il miglior documentario è andato a Le thé ou l´électricité / Il te o l´elettricità (Belgio, 2012) del regista belga Jerôme Le Maire che racconta l´epica storia dell´arrivo dell´elettricità a Ifri, piccolo e isolato villaggio nel cuore delle montagne marocchine. Come migliore lungometraggio è stato premiato il film a soggetto Jîn (Turchia, 2012) di Reha Erdem. È la vicenda della giovane combattente curda che decide di abbandonare la squadra di ribelli con cui si trova, nell´entroterra turco, per andare alla ricerca della propria famiglia. Tra i cortometraggi è risultato vincitore il documentario Shavi tuta / Mora nera (Georgia e Francia, 2012) del georgiano Gabriel Razmadze. È la storia di affetto tra due adolescenti che si incontrano nella città mineraria di Chiatura, in Georgia, ma che il destino sembra voler separare. Il documentario L´ultimo Pastore (Italia, 2012) di Marco Bonfanti, ha ottenuto il Premio della Giuria. Premi Speciali Il Premio del Curatorium Cimbricum Veronense al miglior regista giovane, in memoria di Piero Piazzola e Mario Pigozzi, è stato attribuito a E Berta filava (Italia, 2012) di Mattia Petullà. Menzione speciale a Ora cammina con me (Italia, 2012) di Stefano Tagliaferri. Quale migliore opera cinematografica sulla relazione tra uomo e natura, il Premio del Parco della Lessinia è stato consegnato a Steineböcke in den Allgäuer bergen / Stambecchi sulle montagne dell´Allgäu (Germania, 2012) di Gerard Baur. Il Premio della Cassa Rurale Bassa Vallagarina alla migliore opera sulle Tre Venezie è andato a Doi viaz a bunore doi viaz a la sere / Due viaggi al mattino e due viaggi alla sera (Italia, 2012) di Ivo Pecile. La Giuria di detenuti della Casa circondariale di Verona ha premiato il film Histórias que só exsistem quando lembradas / Storie che esistono solo se ricordate (Brasile, Argentina e Francia, 2011) della regista Julia Murat. Menzioni speciali a Der Imker / L´apicoltore (Svizzera, 2013) del regista Mano Khalil e al lungometraggio Jîn (Turchia, 2012) di Reha Erdem. A L´ultimo Pastore di Marco Bonfanti è stato attribuito anche il Premio del pubblico di Cantina Bertani. La Giuria dei bambini ha consegnato il riconoscimento speciale all´animazione Room on the broom / La strega Rossella (Regno Unito, 2013) di Max Lang e Jan Lachauer.  
   
   
PROSEGUE SABATO 7 SETTEMBRE 2013 A CAORLE (VENEZIA) LA 18ª EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL TEATRO IN STRADA “LA LUNA NEL POZZO”  
 
Caorle – Prosegue sabato 7 settembre dalle 20.30 la diciottesima edizione del Festival internazionale del Teatro in strada “La Luna nel Pozzo”, in programma nella cittadina veneziana di Caorle fino a domenica 8 settembre. A esibirsi in questa seconda serata 10 diverse compagnie, per un totale di 15 spettacoli ricchi di energia, umorismo e tecnica, che animeranno piazze, calli e campielli dell’affascinante cittadina lagunare (rio Terrà, i campi Pio X, Oriondi, Negroni, San Rocco e le piazze papa Giovanni Xxiii, Matteotti e Vescovado). Il festival è promosso dall’Amministrazione Comunale di Caorle e organizzato dall’associazione culturale Arci Carichi Sospesi di Padova, con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Venezia, in collaborazione con l’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Venezia e il Consorzio Promocaorle. A dare il via alla serata sarà Circo 238 in un’esibizione solista dal titolo “Perché no?”, fatta di giocoleria, evoluzioni, lanci di coltelli, acrobazie e tanta ironia, a cui seguiranno le storie macabre ed esilaranti del burattinaio El Bechin (vincitore del concorso “Carichi in strada” 2013) con “Horror puppets show” spettacolo di clown, mimo, teatro di strada e di figura che, al ritmo di rock’n’roll, metterà in scena una commedia ricca di buffonerie e una danza… “raccapricciante”. Spazio poi alle giocolerie e all’acrobatica di Stefano Di Renzo in “On my way”, che descrive il viaggio di un uomo alla ricerca della normalità in un nuovo Paese, lontano dal suo d’origine; a “Fragile” di Pantakin, in cui un mare di scatole trasformeranno lo spazio dell’esibizione via via in un ospedale con tanto di sala operatoria, una ditta di spedizioni, un ristorante, un teatro, un acquario cinese, un circo sott’acqua…. E ancora, i belgi Full Stop in “Is it me?”, spettacolo di danza acrobatica che racconta l’amore e la relazione di una coppia in un viaggio…nella camera da letto; gli svizzeri della Compagnia Due nelle clownerie di “Avanti”, un mix di circo, comicità, illusione e varietà; il teatro di figura di “Dorme” proposto da La capra ballerina, il viaggio nel mondo dei sogni e degli incubi di una bimba raccontato da una marionetta da polso. Protagonisti le tecniche circensi, la danza e il teatro, con uso del grammelot, nella bizzarra storia d’amore ambientata in un magazzino postale e messa in scena da Milo e Olivia in “Klinke”; il gioco clownesco che non fa uso della parola con Simone Romanò in “Hop-hop”, e il teatro comico di Andrea Bochicchio in “I am Leto”, in cui si racconta la generazione disorientata e incerta dei trentenni rappresentandoli come concorrenti di un talent show. http://www.caorle.eu/  
   
   
IL TERZO ANNO DI ATTIVITA’ DELLA STRADA DEL GRAN PARADISO SI CHIUDE CON “STRADA SEGRETA”, UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL CANAVESE OCCIDENTALE TRA STORIA, CULTURA, ENOGASTRONOMIA E TRADIZIONI DOMENICA 15, SABATO 21 E DOMENICA 22 SETTEMBRE  
 
Si intitola “Strada Segreta” il viaggio alla scoperta del Canavese Occidentale che domenica 15, sabato 21 e domenica 22 settembre chiuderà l’estate del terzo anno di attività della Strada del Gran Paradiso, un grande progetto di animazione territoriale e turistica nato nel 2011 per iniziativa della Provincia di Torino e dei Comuni della zona, con la collaborazione di soggetti privati. “Nei primi tre anni di iniziative il progetto ideato per unire e raccontare un “territorio unico”, ha già incrementato la visibilità e la notorietà del Canavese Occidentale in Piemonte e in tutto il Nord-ovest d’Italia. – sottolinea Marco Balagna, Assessore al Turismo, all’Agricoltura e alla Montagna della Provincia di Torino – La Strada ha puntato su tre grandi risorse del territorio: la natura (protagonista nel Parco Nazionale del Gran Paradiso e nelle Valli Orco, Soana, Gallenca e Sacra), gli itinerari storico-culturali e della spiritualità (che toccano luoghi-simbolo dell’epoca medioevale come castelli e torri, ma anche l’Abbazia di Fruttuaria di San Benigno Canavese ed il Santuario di Belmonte), l’enogastronomia”. “Nei primi due anni, - ricorda l’Assessore Balagna - sono stati organizzati eventi di richiamo e sensibilizzazione dedicati a questi tre filoni tematici. Quest’anno, oltre ai due week-end con proposte turistiche strutturate siamo riusciti a dar vita ad un vero e proprio calendario di manifestazioni della Strada del Gran Paradiso”. Tale calendario è pubblicato nel sito Internet della Provincia di Torino alla pagina http://www.Provincia.torino.gov.it/speciali/2013/strada_gran_paradiso/
dwd/calendario_eventi_e_contatti.pdf
 
   
   
FESTIVAL INTERNAZIONALE TRENTO MUSICANTICA 2013  
 
Il Festival Internazionale Trento Musicantica, giunto alla 27° edizione con la mutata direzione artistica del Centro di eccellenza “Laurence K. J. Feininger”, ma sempre seguito per la parte organizzativa dal Centro Servizi Culturali Santa Chiara, rinnova la sua offerta nel 2013 con una serie di iniziative legate alla ricorrenza dell’Anno giubilare trentino (ottavo centenario della progettazione della cattedrale: 1213), in occasione ancora del 450° anniversario della chiusura del Concilio Tridentino (4 dicembre 1563) e del 50° anniversario della costituzione Sacrosanctum Concilium (4 dicembre 1963). Il programma artistico è stato illustrato a Trento nel corso di una conferenza stampa dal presidente del Centro “Feininger”, Danilo Curti, dal direttore artistico, Marco Gozzi, e dal presidente del Centro Servizi culturali, Ivo Gabrielli. L’evento principale del Festival è rappresentato quest’anno dal corso di canto litugico Zelus domus tuae comedit me in onore di Laurence Feininger, giunto alla sesta edizione, che aprirà il calendario dal 4 all’8 settembre. Il corso vede una forte sinergia tra istituzioni del territorio, poiché si svolge in collaborazione con il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Trento, con la Libera Università di Bolzano, con il Conservatorio di Musica F. A. Bonporti, con lo Studio Teologico Accademico di Trento, con l’Istituto Diocesano di Musica sacra, con l´Ufficio Diocesano Cultura e Università di Trento e con il Museo Castello del Buonconsiglio. Il corso si configura come la prima esperienza didattica a livello internazionale dedicata al canto cristiano liturgico nel suo complesso, con particolare attenzione ai secoli dal Xiv al Xviii, non trascurando il ruolo dell’organo nella sua interazione col canto. Oltre al gruppo stabile di ottimi docenti trentini diretti dal prof. Marco Gozzi dell’Università di Trento, sono stati invitati quest’anno quattro gregorianisti di fama internazionale: Juan Carlos Asensio Palacios, Giacomo Baroffio, Janka Bednáriková e Guido Milanese. All’interno del corso si propone quest’anno – nella ricorrenza degli anniversari ricordati – una giornata di riflessione sulla Messa cattolica in latino secondo il vetus ordo tridentino (che a seguito del motu proprio di Benedetto Xvi Summorum Pontificum del 2007 è possibile celebrare su richiesta dei fedeli come “forma extra-ordinaria” dell’unico rito romano) e secondo l’editio typica tertia del Missale Romanum del 2000. L’intento del convegno è quello di guardare in faccia senza pregiudizi e senza squalifiche preventive le due forme liturgiche e di comprenderne i punti di forza e di debolezza, in particolar modo rispetto alla loro permeabilità alla bellezza musicale, che fu il motivo per cui il giovane Laurence Feininger, nella Germania nazista del 1934, si convertì alla fede cattolica. Oltre ai docenti invitati per il corso parteciperanno all’evento Matias Augé e Giulio Viviani. Il convegno si terrà presso l’aula magna del Seminario diocesano sabato 7 settembre dalle 15.30 alle 19. Strettamente collegato al convegno internazionale sarà il primo concerto, in calendario nella giornata di sabato 28 settembre e dedicato ad esemplificare le diverse esperienze di musica sacra legate alla Messa latina, con la partecipazione dei Gruppi vocali Hildegard e Feininger e del Coro Santa Lucia di Magras. Sono previsti poi un concerto il 30 ottobre (con musiche vocali del Cinquecento messe a confronto con le loro intavolature strumentali), che rinnova la felice collaborazione con il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio “F.a. Bonporti” di Trento, cui afferiscono illustri personalità nel campo della prassi esecutiva e dell’esecuzione storicamente avveduta e uno il 16 novembre, con La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci in un programma tutto dedicato a composizioni sacre del veneziano Giovanni Gabrieli (1557-1612). Sabato 30 novembre in Cattedrale a Trento Il Virtuoso Ritrovo presenterà, all’interno delle celebrazioni diocesane per i 450 anni dal Concilio di Trento, un concerto dedicato interamente a musiche liturgiche del periodo conciliare. Il Festival sarà concluso nei primi giorni di dicembre 2013 dalla presentazione del volume di Atti del Convegno internazionale “I Codici musicali trentini del Quattrocento: nuove scoperte, nuove edizioni e nuovi strumenti informatici - The Trent Codices - New findings, new editions and new electronic resources” a cura di Marco Gozzi e Danilo Curti-feininger, cui seguirà un concerto di musiche dai codici trentini del Xv secolo dell’ensemble Leones diretto da Marc Lewon. Anche quest’anno, dunque, il Festival offre un calendario ricchissimo, che affronta momenti nuovi e significativi della storia musicale dal Quattrocento al Settecento e che vede la partecipazione di gruppi specializzati di alto valore artistico.  
   
   
SABATO 7, IL PREMIO LISZT CHIUDE IL BELLAGIO FESTIVAL  
 
Si concluderà con il Premio Per Pianisti-compositori dedicato a Franz Liszt la terza edizione del Festival di Bellagio e del Lago di Como. Una competizione unica nel suo genere, che vuole promuovere e sostenere quei rari artisti dotati di doppio talento: “compositivo” e “performativo”. Compositori e interpreti delle proprie opere al pianoforte, come il grande maestro ungherese che a Bellagio ha soggiornato e ha trascorso un periodo molto importante delle sua vita di uomo e d’artista. L’audizione dei finalisti, in forma di concerto aperta al pubblico, si terrà sabato 7 settembre alle ore 21 presso la Biblioteca Comunale di Bellagio. Ingresso libero. Il concorso nasce nel 2010 ed è promosso ogni anno nell’ambito del Festival di Bellagio, in collaborazione con il Centro Musica Contemporanea di Milano. I concorrenti ammessi quest’anno alla finale, dopo una rigida selezione, sono quattro: Matteo Andri (Italia, 1982), Silvia Corda (Italia, 1964), Emanuele Delucchi (Italia, 1987), Admir Shkurtaj (Albania, 1969). La commissione che assegnerà il Premio Franz Liszt Per Pianisti-compositori 2013 sarà composta alcuni compositori milanesi di fama: Sonia Bo (compositrice, direttore e docente del Conservatorio G. Verdi di Milano), Giuseppe Colardo (compositore, docente del Conservatorio G. Verdi di Milano), Rossella Spinosa (pianista e compositrice, direttore artistico del festival, docente del Conservatorio B. Marcello di Venezia). Il concerto dei finalisti, con la cerimonia di assegnazione del premio 2013, sarà l’evento conclusivo del Festival di Bellagio e del Lago di Como di quest’anno, che ha presentato in oltre 30 municipalità del Lario circa 90 eventi (tra concerti, spettacoli e proiezioni). La manifestazione ha ricevuto lusinghieri riscontri di critica e una vastissima partecipazione di pubblico, nonché può vantare per il secondo anno consecutivo il conferimento della Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano per il merito artistico. Informazioni: http://www.bellagiofestival.com/  
   
   
PALLA GROSSA E FESTA MEDIEVALE, EVENTO UNICO IN PIAZZA MERCATALE A PRATO  
 
L’abbinamento nel nome delle comuni radici: Palla Grossa e Festa medievale realizzano un unico happening, che per 17 giorni, dal 30 agosto, occuperà l’antico Mercatale trasformandolo, come alle origini, nel luogo della vita sociale pratese. Tanti eventi sospesi tra tradizione e contemporaneità, per rievocare la Fiera di Prato, momento di grande richiamo, anche per altre parti della Toscana. «Ed è così anche quest’anno – dichiara Claudio Belgiorno – che della Palla Grossa è l’organizzatore – Il Settembre e la Festa medievale sono un’occasione di promozione turistica, tanto che ci sono alberghi che per quel periodo, in particolare per le partite della Palla Grossa, 7 e 14 settembre, sono al completo». Una festa della città per tutti i gusti: nell’arena dove si disputeranno le partite dell’Antico gioco, in corso di allestimento, appuntamenti più contemperanei, inaugurati il 30 agosto alle 21.30 dalle star originarie della città con “Prato di stelle”, o che evocano gli anni ’80 con Jerry Calà il 5 settembre , passando attraverso serate cover e di puro rock e planando verso il wrestling il 6 settembre e la mostra canina il 15 settembre; nei giardini le tende e le macchine da combattimento che ricordano un accampamento medievale, con un mercato dagli stessi sapori nei giorni tipici della Fiera, dal 6 all’8 settembre, e un vecchio mercantile di 12 metri. «E’ il secondo anno della Fiera medievale – commenta l’organizzatore Alessandro Rubino – Lo scorso anno fu un successo, e così sarà anche quest’anno. Anche per il legame più stretto inaugurato con la Palla Grossa e il Settembre pratese». La Festa medievale è stata presentata stamani, insieme alle ultime notizie sulla Palla Grossa e dintorni. «Due avvenimenti – hanno commentato compiaciuti Belgiorno e Rubino – che non costano niente ai pratesi». Nei giardini di piazza Mercatale saranno simulati combattimenti e molti aspetti della vita di allora, compresa la vendita di dolci e bevande, a cura di Sestiere Casellare, spettacoli. Inoltre sarà allestito anche un chiostro. E poi le taverne con birra e altre specialità: Dammi un bacino e i camerieri delle tavola rotonda, Taverna Ben Nevis, Sir Wallace, La Maga dell’Ozne, Alla Birreria di Prato, Clan del Camelot, La Fata Martellina,nel regno dell’hop store, Alla corte de Sabatini, La Locanda de Valentini, La leggenda del Tondo Mercatale. Ecco il programma della Festa medievale, a cui parteciperà il 7 e 8 settembre anche l’associazione culturale “Terra di Prato: 30/31 agosto e 5/6/7/8/12/13/14/15 settembre giochi di fuoco e giocoleria, a cura di Fulop Factory; venerdì 30 agosto e 1/6/7/8/13/14/15 settembre, menestrelli, stornellisti, cantastorie e musica con Gli Gnamo; domenica 1 e sabato 14 settembre live (ore 18.30/ore 22) La dama e l’unicorno; giovedì 5 e 12 settembre live (ore 22) Cecchemmeo duo folk project; venerdi 6 settembre (ore 21,30) Luca Monti live percussion man; sabato 7 e martedi 10 settembre (ore 21,30) match d´improvvisazione teatrale nel medioevo a cura della Lilf lega improvvisazione Firenze; domenica 8 settembre (ore 22) Midnight in concert, la band pratese propone incantate melodie di ispirazione medievale, rinascimentale e celtica, dolci ballate a movimentati ritmi epici e folkloristici; venerdi 13 settembre (ore 21,30) Winegrapes live; sabato 14 e domenica 15 settembre un accampamento militare del Xv secolo, con armi, armature, cavalli, e incontri di schema della Compagnia dell’Aquila bianca. Presente anche l´Ordine della Rosa Canina. Aggiornamento biglietti Palla Grossa: gli ultimi sono in vendita cicrcuito Boxoffice e supermercati Esselunga di via Valentini e viale Galilei. -