Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


VENERDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web moda & tendenze 
Notiziario Marketpress di Venerdì 13 Febbraio 2004
Pagina1
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI DESTINARE A BULGARIA E ROMANIA UNA QUOTA EQUA ED EQUILIBRATA DEL BILANCIO UE  
 
Brussels, 13 febbraio 2004 - La Commissione europea ha proposto oggi di destinare alla Bulgaria e alla Romania una quota equa e equilibrata del bilancio Ue successivamente alla loro adesione. Limitato ad un periodo di tre anni, il 'pacchetto', che prevede stanziamenti per circa 15,4 miliardi e pagamenti per 9 miliardi di euro, si basa sui medesimi principi e sulla stessa metodologia adottati per i dieci paesi che aderiranno all'Ue a partire dal 1° maggio 2004. La proposta verrà presentata per una discussione preliminare al Consiglio, prima che nella primavera la Commissione metta a punto proposte di negoziato più concrete (i cosiddetti 'progetti di posizioni comuni) riguardanti l'agricoltura, la politica regionale e le disposizioni di bilancio. Il commissario per l'allargamento Günter Verheugen ha commentato così la decisione: "Si tratta di un'offerta al tempo stesso generosa e realistica in virtù della quale, ove fosse approvata, la Bulgaria e la Romania potranno trarre pieno profitto dall'adesione all'Ue e svolgere un ruolo attivo quali Stati membri a pari titolo e piena dignità." Non potendo escludere l'eventuale adeguamento del pacchetto finanziario per la Bulgaria e la Romania in funzione di future riforme politiche o di cambiamenti fondamentali del quadro finanziario dell'Ue nel suo insieme, la Commissione ritiene prudente e opportuno limitarne la portata al triennio successivo all'adesione. Agricoltura Per quanto riguarda le misure di mercato nell'ambito della politica agricola comune (Pac), si prevede che la Bulgaria e la Romania saranno soggette sin dall'adesione e senza restrizioni alla normativa comunitaria, compresa la riforma della Pac concordata nel giugno 2003. Secondo le stime della Commissione, lo stanziamento finanziario per l'adozione delle misure di mercato nei due paesi durante il triennio successivo all'adesione ammonta a 1.120 milioni di euro ( 388 per la Bulgaria e 732 per la Romania). Come per i dieci paesi che aderiranno all'Ue a partire dal 1° maggio, anche nel caso della Bulgaria e della Romania la Commissione ritiene che un pieno accesso ai pagamenti diretti non contribuisca ad incentivare la ristrutturazione del settore agricolo come desiderato. Per questo motivo, viene proposta l'introduzione graduale dei pagamenti diretti a favore degli agricoltori dei due paesi estesa su un periodo di 10 anni partendo dal 25% del livello applicabile all'Ue a quindici nel 2007, livello che passerà al 30% nel 2008, al 35% nel 2009 e al 40% nel 2010. Una volta raggiunto il livello applicabile all'Ue a 15, è previsto un incremento annuo del 10% fino al 2016. I costi finanziari del regime proposto ammonterebbero a 1.312 milioni di euro fino al 2009 (431 milioni per la Bulgaria e 881 per la Romania). Anche sul versante dello sviluppo rurale, la Commissione propone un passaggio graduale, esteso su un arco di tre anni, onde tener conto della capacità di assorbimento dei due paesi e garantire un'applicazione costante della politica di sviluppo rurale. Lo stanziamento totale previsto su tre anni ammonta a 3.041 milioni di euro (617 per la Bulgaria e 2.424 per la Romania). Azioni strutturali (fondi strutturali e di coesione) La Commissione ritiene che, tanto per la Bulgaria che per la Romania, lo stanziamento totale per il triennio successivo all'adesione debba essere determinato seguendo un approccio analogo a quello adottato per i dieci paesi in via di adesione. Esso prevede segnatamente l'introduzione graduale dei fondi strutturali, al fine di riflettere il progressivo aumento della capacità di assorbimento dei due paesi. Nel determinare lo stanziamento, occorre inoltre tener conto della necessità di applicare le norme derivanti dall'ordinamento comunitario, quali il livellamento del finanziamento totale nell'ambito dei fondi strutturali e di coesione al 4% del Pil dei paesi. Circa un terzo dello stanziamento totale va inoltre destinato al fondo di coesione. La spesa totale a fronte delle azioni strutturali ammonterebbe a 8.273 milioni di euro nel biennio 2007-2009, di cui 2.300 per la Bulgaria e 5.973 per la Romania. Politiche interne Occorre prevedere la piena partecipazione della Bulgaria e della Romania alle politiche interne all'Unione sin dall'adesione. Per quanto le politiche interne attualmente in vigore non prevedano dotazioni specifiche per i paesi, è opportuno stanziare 1.012 milioni di euro per il biennio 2007-2009 per poter far fronte all'adesione di Bulgaria e Romania. È inoltre necessario prevedere i seguenti stanziamenti specifici: 350 milioni di euro per un ulteriore sostegno allo chiusura del Unita 1 4 della centrale nucleare di Kozloduy in Bulgaria nel quinquennio 2004-2009; 82 milioni di euro di finanziamenti aggiuntivi destinati ai due paesi per il biennio 2007-2009 a sostegno della creazione e del potenziamento delle strutture e delle capacità amministrative necessarie ad una corretta applicazione della normativa comunitaria. In fine, ove si rendesse necessario modificare il pacchetto finanziario per l'adesione di Bulgaria e Romania in seguito alla chiusura dei negoziati, la Commissione propone l'adozione di una procedura che consenta il coinvolgimento diretto dei due paesi nel processo decisionale, secondo un approccio analogo a quello adottato per i dieci paesi in via di adesione.  
   
   
LA COMMISSIONE CHIEDE IL RAFFORZAMENTO DELLE RELAZIONI UE - RUSSIA  
 
Bruxelles, 13 febbraio 2004 - La Commissione europea ha adottato una comunicazione sulle relazioni Ue - Russia in cui propone misure volte al miglioramento dell'efficacia di tali relazioni, in particolare alla luce dell'aumentata interdipendenza tra Ue e Russia, dello storico allargamento dell'Ue, che avverrà il 1° maggio, e dei conflitti irrisolti nei Nuovi Stati Indipendenti (Nsi). La Commissione precisa che, sulla base degli interessi comuni, l'Ue e la Russia dovrebbero essere pronte, nel quadro del partenariato strategico, a discutere in maniera diretta tutte le questioni che destano preoccupazione, relative in particolare ai diritti dell'uomo, alla libertà dei mezzi di comunicazione e alla situazione in Cecenia e a concretizzare la cooperazione. La comunicazione costituisce la base per un confronto sulla revisione e sul rafforzamento delle relazioni Ue Russia in occasione del Consiglio Affari generali e relazioni esterne del 23 febbraio. La comunicazione costituisce una risposta alla richiesta, espressa nell'ambito del Consiglio europeo di dicembre, di procedere ad una valutazione di tutti gli aspetti delle relazioni dell'Unione europea con la Russia e di proporre una serie di misure volte al rafforzamento del partenariato strategico e dei valori su cui questo si fonda. Nella comunicazione si sottolineano l'interdipendenza tra Ue e Russia e i numerosi interessi comuni, che vanno dalla lotta contro la criminalità e l'inquinamento ai legami commerciali (nel 2002, sono stati effettuati scambi per 78 miliardi di euro). Nel documento si ricordano i successi che in anni recenti la cooperazione ha permesso di ottenere, senza però tacere che, in molti ambiti, le posizioni dell'Ue e della Russia divergono, per esempio per quanto concerne la ratifica del protocollo di Kyoto, l'estensione dell'accordo di partenariato e cooperazione ai dieci nuovi Stati membri e la necessità di rendere quest'ultimo più efficace, l'approccio alla soluzione dei conflitti latenti nei Nsi e il rispetto dello Stato di diritto e dei diritti dell'uomo, in particolare nei casi della libertà dei mezzi di comunicazione e della situazione in Cecenia. Nella comunicazione si sostiene inoltre che, per superare la fase di stallo relativa a tali questioni, l'Ue deve adottare un approccio più coerente ed equilibrato alle relazioni con la Russia, che devono fondarsi sulla realizzazione dei valori comuni che sottendono il partenariato bilaterale. Nel documento si suggerisce anche che l'Ue dovrebbe rivedere e migliorare la propria politica nei confronti dei paesi del Caucaso meridionale e dei Nsi occidentali. Nella comunicazione vengono individuati gli strumenti più efficaci per raggiungere l'obiettivo strategico fissato al vertice di San Pietroburgo dello scorso maggio, che prevede la creazione di quattro spazi comuni Ue Russia: uno spazio comune economico; uno spazio comune di libertà, sicurezza e giustizia; uno spazio comune di cooperazione in materia di sicurezza esterna e uno spazio comune di ricerca, di istruzione e di cultura. Nel documento, si chiede alla Ue di: impegnarsi per dare vita con la Russia ad un vero partenariato strategico, lasciando da parte le dichiarazioni solenni e fissando un programma ed una strategia basati su questioni e progetti concreti; ribadire che il partenariato Ue Russia deve fondarsi su valori condivisi e interessi comuni, il che implica la necessità di affrontare in modo diretto le posizioni della Russia che sono in contrasto con i valori europei, in particolare per quanto riguarda i diritti dell'uomo, la libertà dei mezzi di comunicazione e la cooperazione in materia di ambiente; perseguire un programma di cooperazione con la Russia più bilanciato e promuovere la coerenza delle politiche; ove opportuno, trattare insieme le questioni tra loro collegate in modo da promuovere gli interessi dell'Ue e istituire il Consiglio permanente del partenariato (di cui faranno parte i ministri della troika Ue e le loro controparti russe nei ministeri dei Trasporti, della Giustizia, ecc.) ed elaborare strategie per migliorare l'efficacia delle altre istituzioni attive nell'ambito della cooperazione. Nella comunicazione si sottolinea che, una volta raggiunto un accordo sull'accordo di partenariato e cooperazione, l'Ue dovrebbe esser pronta a dimostrare il proprio impegno a favore della promozione di buone relazioni con la Russia, avviando in tempi rapidi progetti di lavoro concreti sugli spazi comuni e concordando con la Russia le linee guida del piano d'azione prima del vertice del prossimo maggio.  
   
   
CHRISTIAN LIENKE – UNION INVESTMENT : LA NUOVA LEGISLAZIONE TEDESCA SUGLI HEDGE FUNDS  
 
Milano, 13 febbraio 2004 - "Quali sono le prospettive per il settore degli hedge funds tedeschi, vista la nuova legislazione in atto ?" La nuova legislazione rende possibile un investmento diretto anche da parte degli investitori privati che ora possono beneficiare dei vantaggi offerti da questa classe d’investimento patrimoniale, caratterizzata da una maggior diversificazione di portafoglio, da un interessante profilo rischio/beneficio, da una bassa correlazione con l’andamento delle altre classi d’investimento. Ci aspettiamo che il volume di impegno negli Investimenti Alternativi passi dagli attuali 53 ai 109 miliardi di Euro previsti per il 2007 e riteniamo che la parte più consistente di questo volume d’affari finirà negli Hedge Funds. "Come può l’investitore privato acquistare fondi di fondi hedge e singoli hedge funds ?" La nuova legislazione, che in Germania prende il nome di Investmentmodernisierungsgesetz, consente agli investitori privati solo l’investimento diretto nei fondi di fondi hedge. I singoli hedge funds possono essere venduti solo attraverso il piazzamento privato, che significa che il fondo può essere venduto solo al privato che ne fa esplicita richiesta. Non lo si può pubblicizzare nè può essere oggetto di un’offerta attiva. "Quale sarà l’atteggiamento degli investitori tedeschi nei confronti degli hedge funds ?" Riteniamo che l’investitore tedesco avrà bisogno di tempo per accettare questo nuovo prodotto. Osserverà a lungo il comportamento dei mercati e l’andamento degli hedge funds prima di acquistarli. Union Investment in questa situazione parte avvantaggiata poichè il nostro prodotto per gli investitori istituzionali ha un track record superiore ad un anno e quello degli hedge funds per investitori privati sta per raggiungere i dodici mesi (vedi sotto). In una visione a medio e lungo termine comunque ci aspettiamo una forte impennata della domanda. "Avete intenzione di lanciare hedge funds ?" Dal 1 gennaio 2003 Union Investment offre un fondo di fondi hedge per investitori istituzionali e dal 23 maggio 2003 offriamo anche un fondo di fondi hegde per gli investitori privati (sempre attraverso il piazzamento privato). "Che cosa ne pensate della creazione di una regolamentazione pan-europea per il settore degli hedge funds ?" Union Investment è del tutto favorevole e sostiene l’idea di una regolamentazione pan-europea. Un buon modello per questa regolamentazione pan-europea potrebbe essere proprio la legislazione tedesca perchè offre un’adeguata protezione agli investitori privati, grazie a un’alta trasparenza del prodotto e ai minori rischi nell’investimento investendo solo in fondi di fondi hedge. Inoltre in questo campo i gestori hanno poche restrizioni e quindi una maggiore autonomia di manovra.  
   
   
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI BORSA ITALIANA DELIBERA L'AMMISSIONE SULL'IDEM DI CONTRATTI DERIVATI SULL'INDICE S&P/MIB IL 22 MARZO 2004 LA QUOTAZIONE CON PRIMA SCADENZA NEGOZIABILE SETTEMBRE 2004  
 
Milano, 13 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Borsa Italiana, nella seduta di ieri, ha approvato alcune modifiche alle Istruzioni al Regolamento dei Mercati che consentiranno l'ammissione sul mercato Idem di prodotti derivati su indice S&p/mib. Sarà quindi possibile il lancio, nel mese di marzo 2004, di contratti futures e di opzione sull'indice S&p/mib che sostituiranno quelli attualmente quotati sull'indice Mib30. La prima scadenza negoziabile del nuovo contratto sarà quella di settembre, l'unica in cui - per consentire un più agevole trasferimento delle posizioni in essere - coesisteranno i contratti attuali (sull'indice Mib30) e i nuovi contratti (sull'indice S&p/mib). A partire dal 20 settembre 2004 saranno negoziabili solo i contratti aventi come sottostante il nuovo indice S&p/mib. "Il lancio dei nuovi prodotti derivati sull'indice S&p/mib, che rappresenta un momento molto importante del progetto di partnership con Standard & Poor's, apporterà un decisivo contributo alla sempre maggiore internazionalizzazione del nostro mercato - ha affermato Raffaele Jerusalmi, Responsabile Mercati di Borsa Italiana. Ci attendiamo una risposta molto positiva dal mercato, che in questi ultimi mesi ha già avuto modo di prendere confidenza con il nuovo indice S&p/mib, diffuso fin dal 2 giugno 2003 a titolo informativo e che è già il sottostante dell'Etf negoziato dal 12 novembre 2003". I nuovi contratti derivati su indice che andranno a sostituire quelli esistenti sull'indice Mib30 sono: un contratto futures su S&p/mib; un contratto minifutures su S&p/mib; un contratto di opzione su S&p/mib . Le specifiche contrattuali dei nuovi prodotti sono identiche a quelle dei prodotti che andranno a sostituire. Con riferimento alle strategie operative, proprio nell'ottica di agevolare il passaggio dai vecchi ai nuovi contratti sarà possibile negoziare combinazioni aventi ad oggetto il contratto Fib30 o il contratto miniFib e il contratto futures su S&p/mib o il contratto minifutures su S&p/mib, consentendo di quotare sul mercato lo spread fra i contratti futures sull'indice Mib30 e quelli sull'indice S&p/mib. In tal modo, si agevolano gli operatori nel processo di roll over dal contratto attualmente negoziato al nuovo contratto e si favorisce la liquidità di entrambi i contratti. Al fine di supportare la liquidità dei nuovi contratti nei mesi precedenti il roll over, a decorrere dalla data che sarà resa nota mediante "Avviso di Borsa" e per un periodo transitorio si prevede la presenza di operatori market maker sul contratto futures su S&p/mib con obblighi di quotazione continuativi. Analogamente a quanto accade oggi per i contratti minifutures e di opzione su Mib30, anche per i contratti minifutures su S&p/mib e di opzione su S&p/mib sono previsti operatori market maker. A partire dal 20 settembre 2004, momento in cui non saranno più negoziabili contratti derivati sull'indice Mib30, quest'ultimo continuerà a essere calcolato come indice informativo.  
   
   
RCS MEDIAGROUP – RAGGIUNTO L’ACCORDO PER LA CESSIONE DELLE ATTIVITÀ DI JOSEPH ABBOUD AL FONDO DI PRIVATE EQUITY STATUNITENSE J.W. CHILDS ASSOCIATES PER 73 MILIONI DI DOLLARI.  
 
New York / Milano, 13 febbraio 2004 - Rcs Mediagroup ha raggiunto il 10 febbraio un accordo con il fondo di private equity statunitense Jw Childs Associates, L.p., per la cessione a quest’ultimo delle società Ja Apparel Corp., Riverside Manufactoring Corp. E Nashawena Mills Corp., appartenenti al gruppo Joseph Abboud, per un corrispettivo di Usd 73 milioni al netto del debito finanziario. L’accordo è soggetto all’autorizzazione dell’antitrust statunitense e non comporta alcun significativo impatto economico per Rcs Mediagroup in considerazione dei fondi già in precedenza appostati relativamente alle dismissioni nel settore abbigliamento. Il Gruppo Joseph Abboud è proprietario del marchio Joseph Abboud ed è attivo nello sviluppo, produzione e commercializzazione di abbigliamento soprattutto maschile; Riverside Manufacturing è la società proprietaria dello stabilimento di produzione; Nashawena Mills possiede il terreno su cui sorge lo stabilimento. La vendita delle società operative di Joseph Abboud completa il processo di uscita di Rcs Mediagroup dal settore dell’abbigliamento per favorire la concentrazione di tutte le sue risorse nel campo editoriale e della comunicazione. Nell’operazione, il cui closing è previsto entro la fine del primo trimestre di quest’anno, Rcs Mediagroup è stata assistita da Goldman Sachs e dallo studio legale Giliberti, Pappalettera e Triscornia e Associati.  
   
   
E.BISCOM-FASTWEB: AL MANAGEMENT MANDATO PER VERIFICARE OPPORTUNITÀ DI FUSIONE  
 
Milano, 9 febbraio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di e.Biscom S.p.a. , riunitosi il 9 febbraio , ha dato mandato al management della Società di verificare l’opportunità e la fattibilità di un’eventuale fusione per incorporazione di Fastweb in e.Biscom. Nel caso in cui l’esito risultasse positivo e si accertasse l’assenza di effetti negativi dal punto di vista fiscale, l’operazione sarà sottoposta al vaglio di un successivo Consiglio di Amministrazione, propedeutico all’Assemblea degli Azionisti attualmente prevista per fine aprile. A tal fine e.Biscom potrà compiere atti preparatori in vista della decisione finale sull’operazione.  
   
   
BANCA POPOLARE DI INTRA RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 DICEMBRE 2003: LA RACCOLTA COMPLESSIVA DEL GRUPPO HA SFIORATO € 7 MILIARDI (€ 6.935,1 MILIONI) + 5,8% RISPETTO AL 31 DICEMBRE DELLO SCORSO ANNO (€ 6.556 MILIONI);  
 
Verbania Intra, 13 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra ha approvato ieri la Relazione Trimestrale Consolidata al 31 dicembre 2003 che verrà depositata presso Borsa Italiana e presso la Sede Sociale in Verbania Intra, Piazza Aldo Moro 8. I risultati consolidati di Gruppo al 31.12.2003 comprendono, con il metodo dell’integrazione globale, i risultati alla stessa data della Capogruppo Banca Popolare di Intra e delle Società Controllate Banca Popolare di Monza e Brianza, Intra Private Bank, Futuro, Monza e Brianza Leasing e Intrafid. Nel quarto trimestre dell’esercizio è uscita dal perimetro di consolidamento del Gruppo la Banca Popolare di Sesto San Giovanni, essendosi conclusa la liquidazione volontaria, avviata dopo la cessione alla Banca Popolare di Monza e Brianza del ramo aziendale costituito dalla rete operativa. 1. Andamento e risultati del Gruppo Negli ultimi tre mesi dell’esercizio la Capogruppo e le Società del Gruppo hanno consolidato il significativo recupero di redditività ordinaria già realizzato da inizio anno, in linea con gli obiettivi previsti nel Piano Strategico Triennale del Gruppo. I risultati della gestione consolidata al 31 dicembre 2003 sono caratterizzati da performance positive sia a livello patrimoniale - con la sensibile crescita delle masse intermediate e il mantenimento dei ratios patrimoniali raggiunti a seguito del recente aumento di capitale - che economico, con il raggiungimento degli obiettivi di budget della gestione ordinaria. A livello patrimoniale si sottolinea sinteticamente quanto segue: gli impieghi alla clientela si sono attestati a € 3.672,7 milioni, in crescita del 14,5% su fine 2002 (€ 3.208 milioni); complessivamente i crediti dubbi sono scesi da € 244,5 milioni del 31.12.2002 a € 217,7 milioni (- 11%), con un rapporto soferenze/impieghi pari al 2,2%, in linea con il 2002 (2,3%); la raccolta complessiva del Gruppo ha sfiorato € 7 miliardi (€ 6.935,1 milioni), facendo registrare uno sviluppo del 5,8% rispetto al 31 dicembre dello scorso anno (€ 6.556 milioni); la raccolta diretta si è collocata a € 3.707,7 milioni, contro € 3.609,4 milioni del 31.12.2002 (+ 2,7%), e ha mostrato una crescita significativa della componente a tempo: i prestiti obbligazionari e i certificati di deposito si sono attestati, complessivamente, a € 2.001,8 milioni, con un incremento del 17,5% rispetto a dicembre 2002; la raccolta indiretta ha evidenziato durante tutto l’anno un trend di progressiva ripresa, confermato anche nell’ultimo trimestre, raggiungendo, a fine 2003, € 3.227,4 milioni, contro € 2.946,6 di fine 2002 (+ 9,5%). L’andamento economico del Gruppo manifesta un sensibile miglioramento di tutti i profili della gestione: il margine di interesse è salito da € 122,3 milioni a € 143,2 milioni (+ 17,1%), favorevolmente influenzato dalla dinamica di crescita delle masse intermediate e supportato dalla gestione positiva dello spread fra rendimento medio degli impieghi e costo medio della raccolta; il margine da servizi, pari a € 62,9 milioni (€ 33,9 milioni al 31.12.2002) è cresciuto di oltre l’85%, con uno sviluppo delle commissioni nette, dei dividendi e degli altri proventi netti del 13,4% rispetto al dato di fine 2002 - depurato dai proventi straordinari derivanti dalla cartolarizzazione - e una consistente diminuzione delle perdite da operazioni finanziarie (- € 1,4 milioni, contro - € 39,2 milioni di dicembre 2002); il margine di intermediazione ha raggiunto € 206,1 milioni, contro € 156,2 milioni del 31.12.2002 (+ 31,9%); l’incremento delle spese amministrative del Gruppo è stato contenuto al 5,2%; in tal modo il cost/income, dopo rettifiche di valore su immobilizzazioni per € 18,6 milioni, si è collocato al 63,5% rispetto al 80,1% di fine 2002; il risultato lordo di gestione si è così attestato a € 75,2 milioni, contro € 31 milioni del 31.12.2002, facendo registrare una crescita del 142%; l’utile da attività ordinarie è pari a € 36,7 milioni a fronte del risultato negativo di € 5,2 milioni di dicembre 2002; le rettifiche nette su crediti e gli accantonamenti ai fondi rischi su crediti sono pari a € 31,5 milioni (in linea con il dato del 31.12.2002) e comprendono l’appostazione a fine anno di un maggiore accantonamento forfetario ai fini di un’ulteriore copertura prudenziale dei rischi sul portafoglio crediti della Capogruppo; gli accantonamenti per rischi ed oneri e le rettifiche nette su immobilizzazioni finanziarie ammontano a € 6,9 milioni, contro € 5,2 milioni di dicembre 2002; l’utile netto, dopo la contabilizzazione di imposte per € 19,8 milioni, è pari a € 16,7 milioni (contro la perdita di € 0,7 milioni del 31.12.2002), corrispondente a un Roe del 4,5%, influenzato dai già citati maggiori accantonamenti prudenziali effettuati a fine anno dalla Capogruppo. 2. Andamento e risultati della Banca Popolare di Intra Il positivo andamento della gestione della Banca Popolare di Intra è confermato dai dati dell’ultimo trimestre dell’esercizio, che mostrano una ulteriore crescita degli aggregati patrimoniali e di tutti i principali margini reddituali: Øgli impieghi alla clientela si sono attestati, al 31 dicembre 2003, a € 3.233,3 milioni, facendo registrare una crescita del 12,8% rispetto al risultato dello scorso anno (€ 2.866,8 milioni). Il profilo di rischiosità del credito erogato è rimasto su livelli contenuti: l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi è infatti pari al 2,4%, contro il 2,5% del 31.12.2002; la raccolta complessiva da clientela è salita del 6,6%, attestandosi a € 6.271,8 milioni (€ 5.881,7 milioni a fine 2002); la raccolta diretta è risultata pari a € 3.477,6 milioni, contro € 3.412,2 milioni di dicembre 2002, e ha registrato una crescita significativa nella componente a tempo (prestiti obbligazionari e certificati di deposito che aumentano del 16,9%); la raccolta indiretta ha confermato, anche nell’ultimo trimestre, la progressione evidenziata da inizio anno, collocandosi a € 2.794,2 milioni, contro € 2.469,5 milioni del 31 dicembre 2002 (+ 13,2%); il margine di interesse ha raggiunto al 31 dicembre 2003 € 123 milioni, facendo registrare una crescita del 15% rispetto al risultato di fine 2002, grazie all’elevato contributo apportato dal margine da clientela (€ 98,4 milioni, + 8,9%); il margine da servizi si è attestato a € 57,9 milioni (€ 28,5 milioni al 31.12.2002), con un progresso di oltre il 96%; le commissioni nette, i dividendi e gli altri proventi netti di gestione sono salite a € 59,5 milioni e rispetto al dato dello scorso anno depurato dai proventi straordinari derivati dalla cartolarizzazione dei mutui (€ 16,3 milioni), sono in crescita di quasi il 14%; il risultato della gestione finanziaria a fine 2003 è negativo per € 1,5 milioni a seguito degli interventi sul portafoglio effettuati nell’ultimo trimestre, anche alla luce dell’evoluzione dei mercati, sulla base delle recenti scelte strategiche orientate alla riduzione dei rischi (a fine 2002 la perdita ammontava a € 39,3 milioni); il margine di intermediazione è salito a € 181 milioni, da € 136,6 milioni del 31 dicembre 2002 (+ 32,5%); i costi generali si sono collocati a € 95,8 milioni, contro € 89,5 milioni del 31.12.2002 con una crescita del 7%, ma il rapporto cost/income, dopo la contabilizzazione di rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali per € 7,6 milioni, si è ridotto dal 70,6% del 2002 al 57,2%; le rettifiche nette su crediti e accantonamenti ai fondi rischi su crediti sono pari a € 28,3 milioni, contro € 29 milioni del 31.12.2002; gli accantonamenti per rischi ed oneri e le rettifiche nette di valore su immobilizzazioni finanziarie ammontano a € 6,8 milioni (€ 11,9 milioni al 31.12.2002) e l’utile ordinario si colloca a € 42,3 milioni, contro la perdita di € 0,8 milioni di dicembre 2002; dopo aver spesato € 18,1 milioni di imposte dell’esercizio, l’utile netto è pari a € 22,3 milioni, in sensibile recupero rispetto al 2002 (€ 3,5 milioni); il Roe si colloca a circa il 6%, nonostante l’aumento di capitale effettuato e gli accantonamenti prudenziali di fine esercizio. Si informa che, nel quarto trimestre, il capitale sociale della Banca è ulteriormente aumentato di € 3,7 milioni a seguito della conversione, effettuata nei mesi di ottobre e novembre, di n. 1.030.728 obbligazioni del prestito “Banca Popolare di Intra 3,00% 1998/2003”. Si segnala inoltre che, nel Iv trimestre, la Capogruppo ha attivato tre nuove filiali a Garbagnate Milanese in Provincia di Milano, Induno Olona e Jerago con Orago in Provincia di Varese, secondo la strategia di crescita della presenza della Banca e del Gruppo in un’area geografica adiacente al territorio di tradizionale insediamento. 3. Andamento e risultati delle Società Controllate I positivi risultati raggiunti al 31 dicembre 2003 dalla Banca Popolare di Monza e Brianza confermano il trend di crescita evidenziato nei primi nove mesi dell’esercizio. Gli impieghi si sono attestati a € 272,1 milioni, con un incremento del 68,8% rispetto al 31.12.2002 (€ 161 milioni), in parte dovuto alle consistenze provenienti dal ramo d’azienda della Banca Popolare di Sesto San Giovanni acquisito a inizio luglio 2003 (€ 38 milioni all’atto della cessione). Il portafoglio rimane caratterizzato da un basso livello di rischiosità: il rapporto tra sofferenze e impieghi si colloca allo 0,9%. Anche la raccolta ha mostrato una consistente espansione: la raccolta diretta è cresciuta del 103,5% rispetto a fine esercizio 2002, attestandosi a € 193 milioni e la raccolta indiretta è quasi raddoppiata rispetto a fine 2002. L’andamento economico presenta un margine di intermediazione in progresso di oltre il 100% (da € 6 milioni a € 12,1 milioni); nonostante le maggiori spese sostenute per l’espansione dei volumi e per l’integrazione degli sportelli ex Sesto e la contabilizzazione di accantonamenti e rettifiche nette per € 2,5 milioni; l’utile netto si è collocato a € 1,8 milioni (€ 160 mila al 31.12.2002). Intra Private Bank ha proseguito il percorso di raggiungimento del break even previsto nel 2004, migliorando gli obiettivi fissati nel Budget 2003. La massa complessiva è passata da € 670 milioni del 31 dicembre 2002 a € 780 milioni, con un incremento nel solo ultimo trimestre dell’anno di circa € 35 milioni, che si è tradotto in un margine di intermediazione (€ 6,3 milioni) in crescita del 33%. Il rilevante contenimento delle spese amministrative ha consentito di ridurre la perdita 2003 a € 1,65 milioni (-€ 3,7 milioni al 31 dicembre 2002), pari al break even ante ammortamenti. Futuro ha conseguito risultati decisamente positivi, con una crescita degli impieghi pari al 17% (da € 128,1 milioni del 31.12.2002 a circa € 150 milioni) e uno sviluppo significativo dei margini reddituali e dell’utile netto (€ 2,8 milioni; + 56%). Monza e Brianza Leasing ha raggiunto una soglia dimensionale più adeguata, portando il portafoglio contratti di leasing a € 40 milioni e riducendo la perdita a - € 199 mila (- 28,7%). Nel quadro degli interventi finalizzati a una migliore governance il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l’adozione di un “Codice Etico” di Gruppo. Il documento sancisce i principi di correttezza, equità, integrità, lealtà e rigore professionale cui devono essere improntate le operazioni e i comportamenti nei rapporti interni e con soggetti esterni, nonché di trasparenza e chiarezza nello svolgimento dell’attività, nell’informativa al pubblico, nella condotta degli amministratori e dei sindaci. I risultati della Iv trimestrale 2003 del Gruppo Banca Popolare di Intra saranno presentati alla comunità finanziaria il 26 febbraio prossimo in occasione dell’Evento Star organizzato a Milano da Borsa Italiana. Inoltre, nella seduta Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato il Budget 2004 che fissa un Roe obiettivo di Gruppo di oltre il 9%. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra si riunirà il 16 marzo 2004 per l’approvazione del progetto di bilancio civilistico e consolidato e, in quella sede, fisserà i criteri di ripartizione dell’utile d’esercizio da proporre all’Assemblea dei Soci.  
   
   
BANCA POPOLARE DI CREMONA AMPLIATO IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E CONFERMATO IL COLLEGIO SINDACALE  
 
Cremona, 13 febbraio 2004 - L’assemblea ordinaria della Banca Popolare di Cremona S.p.a, prima assemblea successiva al conseguimento della percentuale di controllo da parte del Gruppo Bipielle, riunitasi in prima convocazione in data odierna, ha provveduto ad ampliare la composizione del Consiglio di Amministrazione da 15 a 19 membri e a nominare, conseguentemente, i seguenti quattro amministratori: Giuseppe Grassano, Giovanni Vismara, Gennaro D’amico e Stefano Braschi. Il Consiglio, dopo l’integrazione votata dall’Assemblea, risulta così composto: Carlo Gosi (Presidente), Stefano Braschi, Gennaro D’amico, Maurizio D’apolito (Vicepresidente), Giovanni Gagliardi, Italo Ghilardi, Giuseppe Ghisani, Giuseppe Grassano, Attilio Guarneri, Umberto Lonardi, Mario Maestroni, Giuseppe Mainardi, Pietro Mondini, Ettore Palmiro Pedroni, Franco Maria Stanga, Franco Torri, Amedeo Viciguerra, Franco Vinci, Giovanni Vismara. Con riferimento al Collegio Sindacale, l’assemblea ha provveduto a confermare i sindaci effettivi attualmente in carica, nelle persone di Claudio Carboni – che assume la carica di Presidente del Collegio - Mario Stassano, Alessandro Tantardini, e a nominare sindaci supplenti Claudio Romeo Bodini e Carlo Lazzarini.  
   
   
EDISON HA ESAMINATO IERI I PRELIMINARI RELATIVI ALL’ESERCIZIO 2003; L’ANDAMENTO POSITIVO DELLA GESTIONE E IL DRASTICO ABBATTIMENTO DEGLI ONERI FINANZIARI NEL CORE-BUSINESS, LA FORTE CRESCITA DEL FATTURATO (+16,1%)  
 
Milano, 12 febbraio 2004 – Si è svolto ieri, presso la sede di Foro Buonaparte, il Consiglio di Amministrazione di Edison S.p.a., che ha esaminato i risultati preliminari relativi all’esercizio 2003. Il Core-business La gestione industriale evidenzia un netto miglioramento del risultato operativo in seguito all’incremento nei volumi di vendita e dei prezzi medi grazie anche al miglioramento del mix di clientela per il progressivo ampliamento del mercato accessibile e ad uno scenario petrolifero di riferimento favorevole, in particolare nella prima parte dell’esercizio. Questi fenomeni positivi sono stati parzialmente compensati dalla scarsa idraulicità che ha caratterizzato gli ultimi 4 mesi dell’anno. Il core-business evidenzia un incremento dei ricavi pari al 16,1% (energia elettrica +10,2% e idrocarburi +46,8%), del Margine Operativo Lordo pari al 5,4% (energia elettrica +1,1% e idrocarburi +10,2%) mentre l’Utile Operativo Netto cresce del 39,5% a 405 milioni di euro. La crescita dei volumi del settore elettrico, che hanno raggiunto i 45 miliardi di Kwh (+3,3%) è stata trainata dalle vendite al mercato libero (+4,5%) che ha sfiorato i 17 miliardi di kilowattora e che ha portato Edison a consolidare il ruolo di primo operatore sul mercato libero. Alla crescita hanno contribuito anche le vendite alle nuove fasce di clientela eleggibile a seguito dell’abbassamento della soglia prevista dal decreto Bersani alle aziende i cui consumi sono compresi tra il milione e i 100.000 kilowattora . Nel gas, i volumi di vendita hanno superato la soglia dei 10 miliardi di mc (+54%) grazie all’incremento dei volumi destinati sia al mercato libero (+25%), in particolare legato allo sviluppo dei mercati delle alleanze con le municipalizzate, nonchè al raddoppio del mercato captive termoelettrico realizzato attraverso la sostituzione di fonti esterne con approvvigionamenti interni, anche a seguito dell’entrata a regime delle forniture di gas alla collegata Edipower che da sole hanno inciso per oltre 1 miliardo di mc. Particolarmente significativo ai fini del conseguimento di un risultato operativo ante imposte positivo è il drastico abbattimento degli oneri finanziari, che scendono a 245 milioni di euro rispetto ai 502 milioni di euro del 2002. Tale abbattimento ha potuto realizzarsi grazie alla significativa riduzione dell’indebitamento connesso al completamento del piano di dismissioni (2 miliardi di euro realizzati nel 2003 che portano il totale fino ad oggi raggiunto a 9 miliardi di euro) e dell’aumento di capitale concluso nel maggio scorso. A questo si aggiunge il favorevole andamento dei tassi di mercato. Il risultato ordinario ante imposte risulta quindi positivo e si attesta sui 160 milioni di euro rispetto alla perdita di 211 milioni registrata lo scorso anno. Il Gruppo Il gruppo chiude il 2003 con un risultato ordinario ante imposte di 137 milioni di euro rispetto ad una perdita di 65 milioni di euro registrata lo scorso anno. Il confronto dei dati tra i due periodi non è però significativo in quanto è mutato il perimetro di riferimento. In particolare i dati del 2003 includono i risultati delle attività cedute durante l’esercizio: le telecomunicazioni con Edisontel (per 6 mesi) e Antibioticos (per tre mesi) oltre alle attività non-core ancora in via di dismissione a fine 2003, quali l’ingegneria (Tecnimont) e la produzione e commercializzazione di acque civili (Iwh). Nel 2002 il perimetro di consolidamento comprendeva anche le aziende del settore agro-industriale Cerestar, Béghin-say, Eridania, Cereol, Carapelli e Provimi, Ausimont (chimica) Intermarine (costruzioni navali), oltre ad una partecipazione del 22% in La Fondiaria Assicurazioni. Indebitamento L’indebitamento consolidato si attesta a 4.154 milioni di euro a fine 2003 rispetto ai 6.461 milioni di euro del 2002 a seguito dell’attività di dismissione per complessivi 9 miliardi di euro - di cui 2 miliardi di euro realizzati nel corso del 2003 grazie al significativo contributo della vendita per 1,7 miliardi del giacimento egiziano di gas - , e del completamento dell’aumento di capitale da 2,1 miliardi di euro complessivi realizzato nel maggio 2003 per la parte riservata al mercato (pari a 592 milioni di euro). Oltre a quanto già indicato, all’abbattimento del debito ha contribuito il core-business per circa 300 milioni di euro, dopo aver realizzato investimenti per quasi 400 milioni di euro. Inoltre, la rinnovata fiducia e il crescente favore degli investitori verso l’azienda, in un momento particolarmente difficile per il mercato italiano dei capitali, ha consentito l’eccezionale successo del collocamento dell’emissione obbligazionaria settennale da 600 milioni di euro realizzata lo scorso novembre e riaperta nel gennaio scorso per un importo di 100 milioni di euro aggiuntivi, con condizioni ancor più favorevoli rispetto a quelle di due mesi prima. Nel novembre 2003 l’agenzia di rating S&p aveva innalzato il rating sul debito a breve termine da A3 a A2 confermando il giudizio Bbb su quello a lungo termine. Previsioni per il 2004 Il positivo andamento della gestione 2003, la riduzione dell’indebitamento che porterà ad un ulteriore abbassamento degli oneri finanziari e le prospettive di sviluppo dei mercati dell’energia elettrica e del gas, la cui liberalizzazione continuerà nel 2004 con l’apertura del mercato ad una nuova fascia di clientela (che dal prossimo luglio comprenderà anche gli utenti non residenziali i cui consumi sono inferiori ai 50.000 kilowattora) e l’avvio ormai imminente della borsa elettrica, consentono di confermare per il 2004 il trend di sviluppo aziendale e il consolidamento dei risultati positivi. Preliminari 2003
Valori in milioni di euroCore Business 2002 Prelim. 2003 Non Core 2002 Prelim. 2003 Gruppo Edison 2002 Prelim. 2003
Ricavi netti M.o.l. % sui ricavi Ammortamenti e svalutazioni U.o.n. % sui ricavi Oneri finanziari netti Ris. Ordinario Ante Imposte 4.418 5.132 1.002 1.056 23% 21% (711) (651) 291 405 7% 8% (502) (245) (211) 160 8.222 1.146 605 16 7% 1% (317) (39) 288 (23) 4% -2% (142) - 146 (23) 12.640 6.278 1.607 1.072 13% 17% (1.028) (690) 579 382 5% 6% (644) (245) (65) 137
 
   
   
PIRELLI R.E.: ESAMINATI DAL CDA I DATI PRELIMINARI IL 2003 SI CHIUDE IN FORTE CRESCITA RISULTATO OPERATIVO COMPRENSIVO DEI PROVENTI DA PARTECIPAZIONI: 128 MILIONI DI EURO, + 25%,  
 
Milano, 13 febbraio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate, riunitosi ieri, ha esaminato i risultati della gestione del Gruppo, preliminari e non auditati, relativi all’esercizio 2003. Anche l’anno appena trascorso si è rivelato particolarmente significativo per Pirelli Re, che ha raggiunto gli obiettivi massimi previsti per il primo anno dal piano triennale 2003-2005. Nel corso dell’anno: sono state realizzate importanti acquisizioni di portafogli immobiliari di pregio per una successiva valorizzazione; la Società ha consolidato la nuova linea di business dei non performing loans; nel mese di ottobre ha preso il via la campagna di affiliazione di Pirelli Re Franchising, la rete di agenzie immobiliari rivolte al mercato retail, che ha concluso il 2003 con 258 contratti sottoscritti; · si è affiancata alle tradizionali attività di asset manager e service provider la nuova attività di fund manager; nel mese di dicembre si è concluso l’iter autorizzativo per l’offerta pubblica di vendita e quotazione del primo fondo gestito da Pirelli Re Sgr, denominato Tecla Fondo Uffici. Nel passare alla descrizione dei dati si ricorda che Pirelli Re è una management company che gestisce attività immobiliari (e non performing loans) nelle quali investe tramite quote di minoranza qualificata (attività di asset management e di fund management) ed alle quali fornisce, così come ad altri clienti, un’ampia gamma di servizi immobiliari (attività di service provider). Pertanto il valore aggregato della produzione al netto delle acquisizioni e il risultato operativo comprensivo del risultato pro-quota da partecipazioni sono da considerarsi gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente il volume d’affari gestito e l’andamento dei risultati a livello operativo. L’andamento della gestione del Gruppo nel 2003 Il valore aggregato della produzione, al netto delle acquisizioni, ammonta a circa 1.525 milioni di euro con una crescita del 18% rispetto ai 1.297 milioni di euro del 2002. Il valore della sola produzione consolidata al 31 dicembre è di circa 649 milioni di euro, rispetto ai 491 milioni di euro del 2002 (+32%). Il risultato operativo comprensivo dei risultati proquota da partecipazioni ammonta a circa 128 milioni di euro, rispetto a 102 milioni di euro del 2002, con una crescita del 25%. A tale risultato i proventi pro-quota da partecipazioni, già al netto delle imposte, hanno contribuito per circa 67 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è passiva per circa 9 milioni di euro, rispetto ad un valore negativo di 71 milioni di euro al 30 giugno 2003 e positivo di 12 milioni di euro di fine 2002. Il miglioramento rispetto al 30 giugno 2003 è dovuto alla riduzione del capitale circolante. La posizione finanziaria rettificata (espressa al lordo dei finanziamenti soci alle società partecipate con quote di minoranza) è negativa per circa 224 milioni di euro rispetto al valore negativo di 249 milioni di euro al 30 giugno 2003 ed al valore negativo di 167 milioni di fine 2002. Il gearing atteso è sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente. Andamento dei principali settori di attività nel 2003 Attività di Asset Management (escluse aree) L’attività di Asset Management ha registrato un valore aggregato della produzione, al netto delle acquisizioni, pari a circa 1.147 milioni di euro, a fronte dei 1.020 milioni di euro del 2002, con un incremento del 12%. Il risultato operativo, inclusi i proventi pro quota da partecipazioni è pari a circa 90 milioni di euro, a fronte dei 75 milioni di euro dell’anno precedente, con un aumento del 20%. L’opera di valorizzazione del patrimonio in gestione ha permesso di generare vendite per circa 2.040 milioni di euro a valore di mercato (a fronte di circa 1.600 milioni a valore di libro), con un incremento del 111% rispetto all’anno precedente. Le plusvalenze ammontano a circa 440 milioni di euro, in aumento dell’81% rispetto al 2002. Le acquisizioni a valore di libro sono state pari a circa 1.590 milioni di euro. Le fees sono state pari a circa 46 milioni di euro rispetto a 28 milioni di euro del 2002, in crescita del 64%. In particolare, per le attività di non performing loans la Società a fine 2003 ha un portafoglio in gestione di circa 200 milioni di euro – di cui 140 acquisiti nel corso del 2003 - a valore di libro (circa 930 milioni di euro a valore nominale), ed ha realizzato nel corso del 2003 la prima cartolarizzazione di un portafoglio del valore di 200 milioni di euro. Attività di Asset Management Aree Al 31 dicembre 2003 questa business unit, il cui focus strategico consiste nella valorizzazione delle aree per un successivo sviluppo da parte delle business unit di prodotto, ha in gestione un portafoglio per una superficie fondiaria di circa 5 milioni di metri quadrati e una capacità edificatoria di 1,8 milioni di metri quadrati. I risultati economici e finanziari della business unit non sono confrontabili da periodo a periodo, in quanto legati alle diverse fasi degli iter urbanistici, e si manifestano nella successiva fase di sviluppo all’interno delle business unit di prodotto. Il valore aggregato della produzione al netto delle acquisizioni è pari a circa 57 milioni di euro. Il risultato operativo inclusi i proventi pro-quota da partecipazioni è stato pari a circa 8 milioni di euro. Attività di Service Provider L’attività di servizi ha registrato un valore della produzione consolidato pari a circa 322 milioni di euro rispetto ai 200 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente, con un incremento del 61%. Il risultato operativo è stato pari a circa 51 milioni di euro a fronte di 29 milioni di euro del 2002, con una crescita del 75%. Il Ros (return on sales) registrato è quasi del 16%, a fronte del 14,5% del 2002. Attività di Rete Le attività relative alla rete Pirelli Re Franchising sono state finalizzate alla affiliazione delle agenzie per la fornitura di servizi immobiliari, bancari ed assicurativi al mercato retail. Nel periodo in esame la rete ha sostenuto, in linea con le previsioni, oneri a livello operativo per circa 5 milioni di euro. Eventi successivi al 31 dicembre 2003 Lo scorso 26 gennaio ha preso il via l’Offerta Pubblica di Vendita e quotazione di Tecla Fondo Uffici. Il fondo, destinato agli investitori retail, sarà costituito da 66 immobili la cui destinazione principale è ad uso terziario-uffici, dal valore di mercato di circa 951 milioni di euro, apportati ad un valore di 808 milioni di euro. L’offerta Pubblica terminerà il 27 febbraio prossimo. Alla data dell 11 febbraio la Società possiede 2.284.825 azioni proprie, pari al 5,6% del capitale sociale, ad un valore medio unitario di 22,81 euro.  
   
   
UTILE NETTO DI EURO 695 MILIONI PER PHILIPS NEL 2003 UTILE DEL QUARTO TRIMESTRE A EURO 598 MILIONI SUPERATO L’OBIETTIVO DI 1 MILIARDO DI EURO DI RIDUZIONE DEI COSTI CASH FLOW OPERATIVO DI EURO 1.673 MILIONI NEL QUARTO TRIMESTRE  
 
Amsterdam, Olanda, 13 febbraio 2004 – Nel quarto trimestre fiscale del 2003 Philips ha registrato un utile netto di Euro 598 milioni (pari a un profitto di Euro 0,46 per azione) rispetto alla perdita di Euro 1.530 milioni (pari a una perdita di Euro 1,20 per azione) registrata nello stesso periodo dello scorso anno. Le vendite nominali sono cresciute dell’1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un impatto negativo causato dalla debolezza del dollaro e delle valute ad esso correlate (8%) e da alcuni disinvestimenti effettuati nel 2002 (1%). Su base comparativa, le vendite sono cresciute del 10%, guidate prevalentemente dai settori Semiconduttori, Consumer Electronics e Medical Systems. Il risultato operativo ha registrato un profitto di Euro 608 milioni, un miglioramento rispetto al risultato di Euro 561 milioni registrato nello stesso periodo dello scorso anno nonostante costi legati alle pensioni superiori di Euro 66 milioni. Il programma di controllo dei costi e la ricerca di ulteriori efficienze operative, unito alla crescita delle vendite e ai benefici dei programmi di ristrutturazione, ha portato come risultato migliori margini di profitto in quasi tutte le divisioni. Dal punto di vista dell’intero anno fiscale 2003, il profitto netto ha raggiunto Euro 695 milioni, favorito dall’assenza di minusvalenze sugli asset finanziari. Il profitto generato dalle aziende non consolidate è stato di Euro 506 milioni, con un forte contributo derivante dalla joint venture con Lg Electronics per la produzione di Lcd. Il cash flow operativo generato da Philips nel 2003 ammonta a Euro 1.992 milioni. La spesa netta di capitale, pari a Euro 856 milioni, è stata in linea con quella del 2002 e quindi pari alla metà di quella del 2001. Il group equity ratio è ulteriormente migliorato, assestandosi su 18:82 rispetto al 27:73 della fine del 2002. Gerard Kleisterlee, Presidente e Ceo di Philips, ha commentato: “Nel 2003 abbiamo raggiunto il profitto, e questo risultato è stato ottenuto grazie a una rigorosa disciplina dal punto di vista finanziario e al perseguimento dei nostri programmi di gestione. Nel quarto trimestre tutte le divisioni hanno contribuito positivamente al profitto, e a questo si è unito il contributo sempre positivo delle aziende non consolidate. Abbiamo raggiunto questo risultato perseguendo quelli che avevamo individuato come i nostri obiettivi: ottenere una riduzione dei costi superiore a 1 miliardo di Euro, riportare in attivo il business dei Semiconduttori, raggiungere il break even per la divisione Consumer Electronics negli Stati Uniti entro il quarto trimestre, operare per il raggiungimento nel 2004 del 14% Ebita per la divisione Medical Systems e trasformare Philips in un’azienda realmente guidata dal mercato. Ora il nostro compito è di mantenere questa situazione positiva e allo stesso tempo migliorare i nostri risultati sul mercato”.  
   
   
MONTEFIBRE: RISULTATO OPERATIVO CONSOLIDATO IN ROSSO PER 21 MILIONI NEL 2003 RITORNA POSITIVO IL MARGINE OPERATIVO LORDO NEL QUARTO TRIMESTRE  
 
Milano, 13 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato ieri la Relazione trimestrale al 31 dicembre 2003. I ricavi netti consolidati al 31 dicembre 2003 sono stati pari a 424,3 milioni di euro, in calo del 20,6% rispetto ai 534,2 milioni registrati nell’anno precedente. La diminuzione è stata anche determinata dalla chiusura dello stabilimento di Ottana dal 29 aprile e dalla scissione del ramo polimeri poliestere effettuata il 1° marzo. Il margine operativo lordo si è attestato a -1,9 milioni di euro, a fronte dei 24,8 milioni del 2002. Il risultato operativo è stato negativo per 21,0 milioni di euro, mentre nell’anno precedente era stato positivo per 2,3 milioni. L’andamento dei ricavi ha registrato una significativa diminuzione dei volumi venduti rispetto all’anno precedente (-22,2%), sia perché le vendite dei polimeri poliestere sono state effettuate solo per i primi due mesi dell’anno, sia perché sono calate del 12,6% le vendite di fibra acrilica e del 25,6% quelle di fibra poliestere. I prezzi di vendita sono diminuiti del 2,6% per la fibra acrilica e aumentati del 2,3% per quella poliestere, a fronte di un incremento generalizzato dei prezzi delle materie prime (+3% circa per l’acrilonitrile e +20% circa per il paraxilolo e il glicole). Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si sono, comunque, ridotti del 14,7% per effetto dei minori volumi. Il costo del lavoro è diminuito del 22,8% essenzialmente per le variazioni di organico conseguenti al trasferimento a Ngp, dal 1° marzo, di 281 dipendenti dello stabilimento di Acerra e alla fermata, dal 29 aprile, della produzione nello stabilimento di Ottana. Nel quarto trimestre 2003 il risultato operativo si è attestato a –0,9 milioni di euro (+0,7 milioni nello scorso anno). Questo conferma i segnali di recupero già emersi in precedenza; infatti, nei quattro trimestri del 2003 il margine operativo lordo è stato pari, rispettivamente, a –4,9, –1,7, –0,4 e +5,1 milioni. L’indebitamento finanziario netto, che è passato dai 61,7 milioni di euro del 31 dicembre 2002 (ante scissione) a 65,0 milioni, evidenzia un ulteriore miglioramento rispetto al 30 settembre (69,7 milioni). Nelle fibre acriliche i consumi industriali europei sono calati del 14% nell’ultimo trimestre 2003 sull’ultimo 2002 e del 22% su base annua; le esportazioni sono aumentate del 14% nell’ultimo trimestre e del 7% nell’intero anno, anche se il rafforzamento dell’euro sul dollaro ne ha ridotto fortemente la redditività. Nelle fibre poliestere i consumi industriali europei, sono rimasti sostanzialmente invariati nel quarto trimestre, con una flessione del 3% su base annua, mentre stabili sono rimasti i volumi delle importazioni da fuori Europa (ormai al 41% del mercato), che sono favorite dal deprezzamento del dollaro. Montefibre ha messo in produzione la nuova linea di fiocco poliestere nel mese di ottobre e, nei mesi successivi, è iniziata l’attività di campionamento della fibra presso i clienti con riscontri qualitativi molto positivi. Tuttavia, come già comunicato, il 24 gennaio il Consiglio di Amministrazione ha preso in esame la situazione venutasi a creare con la decisione di Ngp di sospendere la propria attività produttiva, che comporta anche per Montefibre la necessità di fermare gli impianti di fibre poliestere dello stabilimento di Acerra, alimentati con polimero e utilities forniti da Ngp. Con la sospensione della produzione, che dovrebbe avvenire verso la fine di febbraio, si ricorrerà alla Cigs per il personale dello stabilimento di Acerra (170 unità) e per parte di quello della sede di Milano. Non vi sono ancora segnali concreti di un’effettiva inversione di tendenza nell’andamento dei consumi e delle vendite di fibre in Europa Occidentale per il primo trimestre 2004. Per le fibre acriliche, è ricominciato un forte aumento dei prezzi dell’acrilonitrile, dopo l’assestamento nel quarto trimestre 2003, che tende a vanificare l’opera di progressivo recupero sui prezzi di vendita degli incrementi subiti dalle materie prime nei precedenti periodi. Inoltre, l’elevato livello del cambio euro/dollaro continua a penalizzare i margini delle esportazioni fuori Europa. Si ritiene tuttavia ragionevole prevedere un margine operativo lordo positivo per quest’attività anche nel primo trimestre 2004. Per le fibre poliestere, la situazione del mercato avrebbe ancora determinato nel 2004 un margine operativo lordo significativamente negativo. In tale frangente, la prevista sospensione dell’attività produttiva, pur tenendo conto dei costi di fermata degli impianti e degli oneri per Cigs e costi non cessanti, ridurrà la penalizzazione sul risultato operativo dell’anno. Questa penalizzazione sarà concentrata in gran parte nel primo trimestre, nel quale, pertanto, Montefibre dovrebbe registrare un margine operativo lordo consolidato sostanzialmente in pareggio. Nell’anno 2004 l’indebitamento finanziario netto dovrebbe registrare una significativa contrazione dovuta all’atteso miglioramento del risultato della gestione corrente e anche alla riduzione di capitale circolante netto derivante dalla sospensione dell’attività poliestere. Tuttavia nei primi mesi dell’anno la posizione finanziaria netta è prevista in temporaneo peggioramento a causa di un ancora ridotto cash-flow della gestione corrente e della concentrazione di alcuni esborsi. Il Consiglio di Amministrazione ha, altresì, deciso di avvalersi del maggior termine, di 180 gg. Dalla chiusura dell’esercizio, per la convocazione dell’assemblea di approvazione del Bilancio 2003, come consentito dall’art. 2364 c.C. E dallo statuto della Società. La decisione di ricorrere al maggior termine dei 180 gg. È stata determinata dall’esigenza di disporre di maggior tempo per accertare la realizzabilità del progetto di riconversione industriale dell’impianto di Acerra di Ngp S.p.a. Che alimenta le linee di produzione del fiocco poliestere di Montefibre. In funzione di ciò Montefibre potrà assumere decisioni che avranno riflesso già sul Bilancio 2003.  
   
   
ERG : ESERCIZIO 2003 MOL E 359 MILIONI (E 288 MILIONI NEL 2002) - QUARTO TRIMESTRE 2003 MOL E 71 MILIONI (E 113 MILIONI NEL 2002)  
 
Genova, 13 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Erg S.p.a. Si è riunito ieri per esaminare la relazione del quarto trimestre 2003 che evidenzia anche i risultati operativi preliminari dell'intero anno. I risultati del 2003 mostrano un netto miglioramento rispetto al 2002. Il margine operativo lordo consolidato dell'intero esercizio, appena concluso, è pari a 359 milioni di euro rispetto ai 288 dello scorso anno (+25%), il risultato operativo netto è di 221 milioni di euro contro i 167 raggiunti nel 2002 (+32%). La performance positiva è attribuibile ad un complessivo miglioramento dello scenario petrolifero rispetto al 2002 ed al buon andamento, durante l'anno, dei settori downstream integrato ed elettrico. Nel quarto trimestre si evidenzia un margine operativo lordo consolidato pari a 71 milioni di euro (113 milioni nello stesso periodo del 2002). Il risultato operativo netto del Gruppo è di 33 milioni di euro (79 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2003 ammonta a 1.205 milioni di euro, in diminuzione rispetto all'indebitamento finanziario al 31 dicembre 2002 che ammontava a 1.347 milioni di euro, grazie principalmente alla cassa generata da Isab Energy. Quarto Trimestre 2003 Raffinazione Costiera: il margine operativo lordo del settore, nel quarto trimestre, è pari a 15 milioni di euro, in calo rispetto ai 26 milioni di euro dello stesso periodo del 2002, principalmente a causa della debolezza del dollaro, ma in crescita rispetto ai 5 milioni di euro del terzo trimestre 2003. Downstream Integrato: il margine operativo lordo del settore, nel quarto trimestre, è pari a 20 milioni di euro in flessione rispetto ai 29 milioni di euro dello stesso periodo del 2002. Ciಠè attribuibile, principalmente, ad un margine operativo lordo negativo di 4 milioni di euro delle attività logistiche e delle raffinerie interne, oltre ad una contrazione dei margini sulle vendite rete. Energia: il margine operativo lordo del settore energia, nel quarto trimestre, è pari a 39 milioni di euro, 73 milioni di euro nello stesso periodo del 2002. Sul risultato ha influito negativamente un inconveniente occorso all'impianto di produzione di energia elettrica di proprietà della partecipata Isab Energy che ha causato, nel mese di dicembre, il fermo di un treno di produzione per venti giorni, con conseguente impatto negativo sul margine operativo lordo di 10 milioni di euro. Il risultato del quarto trimestre 2002 aveva, inoltre, beneficiato della corresponsione ad Isab Energy, da parte del Consorzio Snam Progetti Foster Wheeler-energy di circa 21 milioni di euro come risultato dell'accordo di natura transattiva in relazione ad una procedura arbitrale. Esercizio 2003 Tutte le aree di attività del Gruppo nel 2003 presentano risultati soddisfacenti. Raffinazione Costiera: il margine operativo lordo del settore raffinazione costiera è pari a 72 milioni di euro, in netta crescita rispetto al risultato negativo di 21 milioni di euro del 2002. Downstream Integrato: il margine operativo lordo del settore downstream integrato è pari a 121 milioni di euro (118 milioni di euro nel 2002). Energia: il margine operativo lordo del settore energia è di 184 milioni di euro (211 milioni di euro nel 2002). La partecipata Isab Energy ha venduto, nell'esercizio appena concluso, 4.000 Gwh (4.197 Gwh nel 2002), nonostante la fermata programmata di aprile e la fermata parziale di dicembre che hanno determinato in totale una mancata produzione di 428 Gwh. Alessandro Garrone, Amministratore Delegato del Gruppo Erg, ha commentato: 'Siamo soddisfatti dei risultati del Gruppo nel 2003. Il settore raffinazione ha mostrato complessivamente forti segnali di ripresa, dovuti, principalmente, all'aumento della domanda petrolifera mondiale e al netto incremento dei margini di raffinazione rispetto all'anno precedente. Dall'altro lato la debolezza del dollaro nei confronti dell'euro ha attenuato, in parte, gli effetti positivi dello scenario petrolifero sui risultati finali. Gli altri due settori di attività si sono mantenuti, sostanzialmente, in linea con i risultati raggiunti lo scorso anno. L'inizio del 2004 mostra un buon andamento per tutti i nostri settori di attività . In particolare per il settore raffinazione costiera si è dato avvio al piano di investimenti presentato lo scorso ottobre che prevede l'integrazione delle due raffinerie di Priolo (Sr) e l'ammodernamento degli impianti, in linea con la strategia di Erg volta a migliorare la redditività delle raffinerie ed a fornire prodotti con elevate qualità ambientali, secondo la continua evoluzione delle esigenze e delle aspettative di mercato. Per il settore downstream integrato Erg è impegnata ad accrescere la propria presenza sulla rete autostradale. Dal primo gennaio, infatti, sono attive due nuove aree di servizio, altre due entreranno in rete entro il 2004. Erg parteciperà , inoltre, alle gare per il rinnovo delle concessioni che verranno indette nei prossimi mesi. Per il settore energia, dopo la fermata parziale dell'impianto di Isab Energy, avvenuta nel mese di dicembre, il 6 gennaio la produzione è ripresa a pieno regime.' Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato una operazione di conferimento in Erg Power  
   
   
ASTALDI: RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE RISULTATI CONSOLIDATI DEL 2003: PRODUZIONE A 923 MILIONI DI EURO (+13%) MARGINE OPERATIVO LORDO A 130 MLN DI EURO (+22%) RISULTATO OPERATIVO A 66 MLN DI EURO (+4%) UTILE NETTO A 22 MLN DI EURO (+48%)  
 
Roma, 13 febbraio 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Astaldi S.p.a., presieduto dal Prof. Ernesto Monti, riunitosi oggi a Roma, ha approvato la relazione trimestrale al 31 dicembre 2003 e ha esaminato i risultati consolidati dei dodici mesi, che evidenziano una crescita di circa il 48% dell’utile netto e un incremento di oltre il 13% del valore della produzione. I dati del 2003 confermano l’ottimo andamento del Gruppo e il superamento degli obiettivi economici indicati nel piano industriale 2003-2005. Il quarto trimestre 2003 La relazione del quarto trimestre 2003 approvata dal Consiglio di Amministrazione presenta un valore della produzione pari a 255 milioni di euro, in crescita di circa il 20% rispetto al valore del corrispondente periodo del 2002. Il margine operativo lordo del periodo è stato di oltre 27 milioni di euro, con una incidenza del 10,7% sul valore della produzione, rispetto a 36 milioni di euro del quarto trimestre 2002. Il risultato operativo, pari a circa 19 milioni di euro con una incidenza del 7,4% sul valore della produzione, si confronta con 19,5 milioni di euro del corrispondente trimestre dell’esercizio 2002. L’utile netto di Gruppo del quarto trimestre è stato di 3,2 milioni di euro rispetto a 5,2 milioni di euro del quarto trimestre 2002. Il preconsuntivo 2003 I dati consolidati relativi all’intero anno indicano un valore della produzione pari a 923 milioni di euro, con un incremento di oltre il 13% rispetto al 2002. Il margine operativo lordo di circa 130 milioni di euro, pari al 14% del valore della produzione, risulta in crescita di oltre il 21% nel confronto con il precedente esercizio. In sensibile aumento anche l’Ebitda, pari a circa 113 milioni di euro, con un incremento del 26% rispetto al precedente anno. Il risultato operativo è stato superiore a 66 milioni di euro, con una incidenza del 7,2% sul valore della produzione e una crescita di circa il 4% rispetto al risultato del 2002. Il 2003 chiude dunque con un utile netto consolidato di oltre 22 milioni di euro, con una crescita di oltre il 48% nei confronti dell’utile registrato nel 2002. “Abbiamo chiuso il 2003 in netta crescita, con un utile in forte aumento ed un fatturato vicino al miliardo di euro, livello che contiamo di raggiungere nel corso di questo esercizio”, ha commentato l’Amministratore delegato di Astaldi, Vittorio Di Paola. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2003 presenta un indebitamento di 128 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto all’anno precedente se rapportato all’incremento del valore della produzione. Nel corso del 2003 Astaldi ha acquisito nuovi ordini per 1.838 milioni di euro, un importo superiore all’obiettivo prefissato, che porta il valore complessivo del portafoglio di Gruppo a 4.407 milioni di euro al 31 dicembre 2003, con un aumento del 28% rispetto al 1° gennaio 2003, che rappresenta il raggiungimento anticipato dell’obiettivo indicato nel piano industriale per la fine del 2005. Nel corso dell’ultimo trimestre dell’anno è stata formalizzata dal Comune di Milano la nomina di Astaldi a Promotore del raggruppamento di imprese per la realizzazione in project financing della nuova Linea 5 della metropolitana, per un valore del progetto, per la sola quota di costruzione, di circa 504 milioni di euro. La firma del contratto è prevista entro la fine del 2004, dopo l’espletamento della gara e della procedura negoziata, nelle quale Astaldi godrà del diritto di prelazione. La nuova Linea 5 sarà la prima opera di trasporto urbano ad essere realizzata in Italia mediante il project finance. Nello stesso periodo, è avvenuta la nomina a Promotore anche per la costruzione e successiva gestione di quattro ospedali in Toscana aventi un valore complessivo, per la sola quota costruzione, di circa 330 milioni di euro. Astaldi ha presentato in project financing due proposte al Comune di Roma per la realizzazione della Linea C della metropolitana e del sottopasso dell’Appia Antica; ha anche presentato all’Anas una proposta in project financing per il Raccordo autostradale Avellino-salerno-reggio Calabria. Per tali proposte si è in attesa dei risultati.  
   
   
DUCATI MOTOR HOLDING ANNUNCIA I RISULTATI DEL QUARTO TRIMESTRE 2003 ED I DATI PRELIMINARI DEL 2003 EBITDA DEL QUARTO TRIMESTRE IN CRESCITA DEL 5% NONOSTANTE L’EFFETTO NEGATIVO DEI TASSI DI CAMBIO  
 
Bologna, 13 febbraio 2004 – Ducati Motor Holding S.p.a., la casa costruttrice di motociclette ad alte prestazioni ha reso noto ieri dati ufficiali di immatricolazioni, vendite, Ebitda e utile per il quarto trimestre ed i dati preliminari per l’intero anno 2003. Nel quarto trimestre i ricavi di vendita sono stati pari a 103,6 milioni di Euro, in calo del 5,3%, escludendo l’effetto negativo dei cambi (o del 9,1% a cambi correnti), rispetto alo stesso periodo del’anno precedente. Il margine lordo è stato pari al 36,1% dei ricavi, escludendo l’effetto negativo dei cambi (o il 33,4% a cambi correnti) rispetto al 36,5% del quarto trimestre del’anno precedente; il calo è dovuto principalmente al peggioramento del mix di moto. L’ebitda è stato pari a 14,2 milioni di Euro, in crescita del 30,5% escludendo l’effetto cambio (o del 5% a cambi correnti), ed ha rappresentato il 13,7% dele vendite rispetto al’11,9% del quarto trimestre 2002. Maggiori sponsorizzazioni e la riduzione dei costi commerciale e amministrativi hanno più che controbilanciato l’effetto negativo dei cambi. Nel quarto trimestre del 2003 l’utile pre-tasse è stato pari a 7,0 milioni di Euro, rispetto ai 4,8 milioni di Euro delo stesso periodo del’anno precedente. Il miglioramento è dovuto ad una operazione straordinaria di rivalutazione del marchio che ha controbilanciato i maggiori costi per ammortamenti. A livelo mondiale nel quarto trimestre 2003 le immatricolazioni, misura dele vendite al dettaglio, sono aumentate del 2% rispetto alo stesso periodo del’anno precedente, rispetto ad un mercato in crescita del 7%. In particolare si sono registrate crescite in Germania (+53%), Italia (+18%), Giappone (+9%) e nei paesi non coperti da filiale (+1%), mentre si sono avute diminuzioni nel Benelux (-8%), negli Stati Uniti (-12%), in Francia (-12%) e in Gran Bretagna (-37%). “Il quarto trimestre del 2003, con immatricolazioni ed Ebitda in crescita, ha concluso un anno molto impegnativo per Ducati“, ha dichiarato Federico Minoli, Presidente e Amministratore Delegato di Ducati. “Dopo un primo trimestre molto difficile, abbiamo avuto i successivi nove mesi in recupero. Infatti, escludendo il primo trimestre, le vendite sono risultate in aumento del 5% rispetto al’anno precedente“. Quanto ai dati preliminari del 2003, i ricavi sono stati pari a 388,2 milioni di Euro, in calo del’1,9% escludendo l’effetto negativo dei tassi di cambio (o in calo del 6,0% a tassi correnti) rispetto al’anno precedente. Il margine lordo è stato pari al 34,7% rispetto al 39,6% del 2002, per l’effetto negativo dei cambi e del mix moto. L’ebitda del 2003 è stato pari a 45,0 milioni di Euro, o l’11,6% dei ricavi, in crescita del 6,0% a tassi costanti (o in calo del 13,9% a cambi correnti), rispetto ai 52,3 milioni di Euro del 2002, o il 12,7% dei ricavi.. I costi commerciali, generali ed amministrativi hanno rappresentato il 23,5% dei ricavi rispetto al 25,3% del 2002 con una diminuzione in termini assoluti di 13,1 milioni di Euro. Il risultato prima dele imposte è in pareggio, rispetto agli 8,5 milioni di Euro di utile del’anno precedente, a causa di un minore Ebitda e di maggiori ammortamenti solo in parte controbilanciati dala riduzione degli oneri finanziari. A livelo mondiale, nel 2003, le immatricolazioni sono calate del 3% rispetto al’anno precedente. In particolare si sono registrate diminuzioni negli Stati Uniti (-17%), in Gran Bretagna (-16%), in Francia (-8%) ed in Giappone (-7%), mentre si sono registrate crescite in Germania (+1%), in Italia (+1%), nel Benelux (+6%) e nei paesi non coperti da filiale (+8%). “Nel 2003 i ricavi di Ducati sono stati in linea con l’anno precedente, se escludiamo l’effetto negativo dei cambi, ed il risultato prima dele imposte è in sostanziale pareggio“, ha detto Minoli. “Questo è stato possibile grazie al nostro piano di ristrutturazione i cui benefici hanno annulato in buona parte gli effetti negativi dati dal rafforzamento del’Euro. In aggiunta abbiamo ridotto produzione e vendite, in linea con la nostra strategia di riduzione dele scorte a livelo mondiale. Anche i costi di garanzia stanno scendendo, a testimonianza dela migliore qualità dei nostri prodotti”. “Negli ultimi 12 mesi Ducati ha continuato a sviluppare e a lanciare sul mercato prodotti innovativi, ed ha investito molto per la crescita del proprio marchio” ha aggiunto Minoli. “La sensazionale entrata di Ducati nel campionato Motogp ha rafforzato notevolmente il nostro marchio, e con più di un milione di visitatori unici al mese sul nostro sito, la comunità Ducati e le nostre attività promozionali hanno conosciuto una popolarità mai vista in precedenza. La sfida di Ducati è quela di trasformare questa accresciuta ‘quota di sogno’ in una maggiore quota di mercato, con un conseguente incremento dele vendite dei nostri concessionari”. “Per quanto riguarda il 2004, l’anno si presenta migliore del 2003, ed ha avuto un inizio incoraggiante in termine di immatricolazioni”, ha detto Enrico D’onofrio, Direttore Finanziario di Ducati. “Il pieno impatto del nostro piano di ristrutturazione si avrà solo nel 2004, e dovrebbe annulare i continui effetti negativi dei tassi di cambio. Ci aspettiamo pertanto ricavi in crescita, un ritorno al profitto ed un significativo miglioramento dela posizione finanziaria netta. In ogni caso il 2004 sarà un anno di ulteriore consolidamento e di preparazione per il 2005, anno in cui ci aspettiamo, anche grazie ad un miglioramento del clima economico generale, una significativa affermazione dei nostri prodotti”. Il debito netto di Ducati al 31 dicembre 2003 era di 117,2 milioni di Euro, in crescita rispetto ai 112,4 milioni delo stesso periodo del’anno precedente a causa del minore Ebitda. Il rapporto debito su patrimonio netto al 31 dicembre 2003 era pari al 74%, contro il 7% delo stesso periodo del’anno precedente. Al 31 dicembre 2003 l’Azienda ha riacquistato 293.235 azioni proprie, pari a 391.225 Euro, pari alo 0,185% del capitale.  
   
   
INFERENTIA DNM APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 DICEMBRE 2003 SEMPLIFICAZIONE SOCIETARIA IN LINEA CON PIANO INDUSTRIALE E BUDGET E CONSEGUENTE CAMBIAMENTO DEL PERIMETRO SOCIETARIO CON RIFLESSI SIGNIFICATIVI SU PATRIMONIO NETTO E POSIZIONE FINANZIARIA NETTA  
 
Milano, 13 Febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Inferentia Dnm S.p.a., riunito ieri a Milano, ha esaminato e approvato la relazione trimestrale al 31 dicembre 2003. Nell’ambito di una maggior semplificazione societaria il Gruppo coerentemente con il Piano Industriale ed il budget 2004 ha provveduto alla vendita delle partecipazioni non strategiche già in liquidazione per delibere assembleari a partire dal quarto trimestre. Conseguentemente il perimetro di consolidamento è significativamente cambiato rispetto al terzo trimestre del 2003 e, complessivamente, rispetto ai 9 mesi precedenti. In particolare sono uscite dal perimetro di consolidamento: Proxima net in liquidazione con delibera dell’11 dicembre 2003. E ceduta il 6 febbraio scorso. Smg s.R.l (già Seven ) in liquidazione con delibera del 18 dicembre 2003 e ceduta il 24 dicembre 2003. E’ altresì uscita dal perimetro di consolidamento Idi Milano in liquidazione (ex Dnm) e posseduta al 100%. E’ stata invece consolidata con il metodo dell’integrazione globale Onetone S.p.a e la sua controllata Onetone Research, con effetto dal 31 dicembre 2003, a seguito del conferimento, da parte dei soci di Onetone S.p.a, di tante azioni rappresentanti l’85,5% del Capitale Sociale di tale società Gli effetti del consolidamento e della vendita delle partecipazioni di cui sopra e del consolidamento di Onetone S.p.a erano riflessi già nel Piano Industriale e nel budget approvato dal Cda tenutosi il 20 gennaio scorso. Le operazioni di cessione sopra menzionate semplificano ulteriormente la struttura societaria. Il valore della produzione consolidato nell’ultimo trimestre dell’anno si attesta a € 11,3 milioni, in calo del 26% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale diminuzione è dovuta principalmente alla riduzione del perimetro di consolidamento. Su base annuale il Gruppo Inferentia Dnm consuntiva un valore della produzione di circa € 45 milioni, in linea con il valore del 2002. Il Margine Operativo lordo consolidato (Ebitda) nel quarto trimestre 2003 è positivo per € 0,2 milioni, rispetto ad un Ebitda positivo, nel quarto trimestre del 2002, per circa € 1,7 milioni. La redditività registra nel 2003 un forte miglioramento, con un Ebitda consolidato positivo per € 1,9 milioni, rispetto a un dato 2002 negativo per € 4,7 milioni. Il risultato operativo consolidato (Ebit) è negativo per € 1,6 milioni, in forte miglioramento rispetto all’Ebit, negativo per € 8,8 milioni, dell’equivalente periodo dello scorso esercizio. Nell’anno l’Ebit è negativo per € 4,4 milioni rispetto ad un Ebit negativo nel 2002 per € 23.2 milioni. Il risultato prima delle imposte consolidato (Ebt) è negativo per € 4 milioni; nel quarto trimestre 2002 l’Ebt era negativo per € 19,4 milioni. Sul risultato del 4° trimestre incidono negativamente ulteriori svalutazioni ed accantonamenti per circa € 3 milioni anche dovuti all’impatto delle operazioni societarie sopra descritte. Su base annua il risultato ante imposte consolidato, negativo per € 10,8 milioni contro una perdita ante imposte di € 28,9 milioni nel 2002. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2003 è negativa per circa € 3,9 milioni; era negativa per circa € 8,6 milioni al 30 settembre 2003 ed era negativa per circa € 3,4 milioni al 31 dicembre 2002. Il deciso miglioramento avvenuto nel quarto trimestre è principalmente riconducibile alla vendita della controllata Seven ed al deconsolidamento della controllata Proxima Net, posta in liquidazione. Al 31 dicembre 2003 il patrimonio netto consolidato è pari a € 10,6 milioni; era pari a € 17 milioni al 31 dicembre 2002 e a € 12,5 milioni al 30 settembre 2003  
   
   
“STEPSTONE ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI PER IL Q4 2003” HIGLIGHTS POSITIVO PER IL SETTIMO TRIMESTRE CONSECUTIVO L’EBITDA DELLA DIVISIONE ONLINE RECRUITMENT  
 
Milano, 13 febbraio 2003 - Il quarto trimestre registra segnali incoraggianti che danno valore alle previsioni in merito alla crescita della fiducia nel mercato del recruiting. La Divisione Enterprise Recruitment Solution conclude le prime vendite della soluzione Hire.com; la soluzione Stepstone Onestep chiude altri 5 nuovi contratti e registra un aumento del tasso dei rinnovi di contratti esistenti e porta la divisione Olr ad una crescita totale delle tranche di entrate non ancora incassate oltre i 0.3 milioni di Euro rispetto al trimestre precedente. L’effetto di alcuni recenti accordi annunciati di marketing inizia a farsi sentire e il traffico sui siti raggiunge livelli record: Stepstone registra una crescita del 28% nelle user session trimestrali, il posizionamento sul mercato rimane solido rafforzandosi in alcuni mercati. Divisione Online Recruitment Il trend di vendita per la divisione Olr è incoraggiante e conferma le previsioni dell’azienda, secondo cui la curva negativa del mercato del recruitment online avrebbe toccato il minimo a metà del 2003. Le vendite durante l’ultimo trimestre dell’anno, inclusi alcuni importanti rinnovi, sono aumentate di oltre il 15% rispetto al 3° trimestre. Laഊdivisione registra un Ebitda positivo per il settimo trimestre consecutivo. Nel terzo trimestre, Stepstone dà inizio ad una serie di iniziative marketing molto focalizzate, in collaborazione con partner locali. Tali iniziative consentono un incremento in termini di awareness e di traffico. Stepstone intende continuare questa politica che, già all’inizio dell’anno fiscale in corso, ha portato alla conclusione di un accordo con Msn in Norvegia, di cui la sede norvegese sta già beneficiando. Le User Session, che nel trimestre si attestano a 13.124.078, arrivano ad un livello record con un incremento del 28% rispetto al trimestre precedente. Il trend continua e cresce ancora il numero delle User Session. La misurazione del mercato del recruitment online non è una scienza esatta, tuttavia Stepstone occupa oggi raggiunto la prima o la seconda posizione in quasi tutti i paesi in cui è presente. Il numero di curricula presenti nel database Stepstone cresce di oltre 50.000 Cv per un totale di 1.162.262, un altro record per l’azienda. Generalmente il numero di domande e di offerte tende a diminuire alla fine del 4° trimestre rispetto al trimestre precedente, proprio perché le aziende sospendono le ricerche durante il periodo natalizio. Il numero delle offerte al 31 Dicembre 2003 era di 9.121 (11.127 alla fine del Q3) e le domande sono state 15.643 (19.012 alla fine del Q3). Nel mese di gennaio, come previsto, si è già verificata una crescita sia dell’offerta sia della domanda, rispettivamente di 10.158 e di 17.579. Stepstone ha concluso accordi con alcuni nuovi clienti e rinnovato importanti contratti durante il trimestre, tra cui: Toyota Motor Europe, Manpower Belgio, Whirlpool Corporation Inc, Vedior, Robert Half International Inc, Basf Coatings, Ikea Italia, Kienbaum Consultants International Gmbh, Saab Rosemount Marine Group, Cargill Incorporated, United Services Group, Klm Catering Services, Reebok Limited, Levis Strauss & Co., West Lb Ab, Kelkoo Deutschland, Cambridge Technology Partners Germany, Bertelsman Ag, Acer Computers e Coca Cola. Il Network Stepstone sta sicuramente giocando un ruolo fondamentale nell’acquisizione di nuovi clienti. Il Network mette a disposizione dei datori di lavoro la più vasta rete per il recruitment online in grado di coprire oggi Europe, nord America, Nuova Zelanda, Australia e sudഊAfrica. Stepstone è certa che la nascita del Network contribuirà in misura sempre maggiore alla crescita delle vendite nel corso del 2004. Enterprise Recruitment Solutions Division Il tipo di accordo con Hire.com, concluso nel febbraio del 2003, ha un ciclo di sviluppo piuttosto lungo; nonostante ciò Stepstone ha potuto annunciare la conclusione dei primi due contratti per la soluzione Hire.com, come previsto nel terzo trimestre 2003. Durante gli ultimi 3 trimestri, Stepstone ha investito nella creazione di un team di vendita specializzato nelle soluzioni dedicate e focalizzato sul dar vita ad una serie di opportunità. Due di queste opportunità si sono concretizzate in dicembre con la firma di due accordi: con Novare Human Capital Ab in Svezia e con Tmp/hudson Global Resources, in Uk, quest’ultimo contratto segna inoltre il ritorno di Stepstone sul mercato britannico. Entrambi sono contratti pluriennali legati alle performance e al raggiungimento degli obiettivi. La cifra complessiva (vale a dire l’ammontare totale che verrà pagato se i contratti vanno a buon fine) supera i 600 mila Euro dei quali il minimo ‘Commited Value (vale a dire la cifra minima che dovrà essere corrisposta a Stepstone) supera i 150 mila Euro. L’attivazione dei due clienti è prevista per il primo trimestre 2004. Nessuna di queste cifre è riflessa nelle tranche di entrate non ancora incassate. Questi primi due contratti risultano particolarmente importanti proprio perché rappresentano una solida referenza per il clienti futuri. La soluzione Onestep si rafforza con la conclusione di 5 nuovi contratti: Elite Miljo (Danimarca), Fourstars (Italia), Maiorana Maggiorino (Italia), Actif Interim (Belgio) e Toyota Europe. Outlook Si registrano segnali positivi per il mercato delle soluzioni di recruitment online rispetto ai mesi precedenti. Stepstone conclude importanti contratti, e registra un incremento della durata delle media dei contratti, come viene evidenziato dall’aumento delle vendite e dalle tranche di entrate non ancora incassate. Tuttavia, è troppo presto per affermare con sicurezza che i segnali positivi provenienti dal mercato porteranno automaticamente ad una crescita delle assunzioni.ഊI primi due contratti per la fornitura della soluzione Hire.com, indicano che la divisione Enterprise Recruitment Solutions è destinata a crescere velocemente. Numerose sono le opportunità destinate a concretizzarsi nel prossimo futuro e Stepstone è già in avanzata negoziazione con un certo numero di potenziali clienti. La soluzione Onestep, come previsto, sta raccogliendo commenti positivi, e Stepstone prevede di aumentarne, nei prossimi mesi, il numero delle vendite. Il 2003 è stato un anno difficile e la situazione economica europea non è migliorata come ci si aspettava ma, nel corso dell’anno, Stepstone ha portato a termine la propria fase di transizione, che ha portano l’azienda dall’essere puramente una società di recruitment online a diventare un fornitore completo di soluzioni di Recruitment, con un forte e una posizione di predominanza nel mercato europeo. Stepstone si aspetta che il 2004 sarà l’anno in cui, il lavoro e la dedizione avuti per riorganizzare la società, le permetteranno di trarre pieno vantaggio dalla crescita di mercato prevista.  
   
   
FINARTE – SEMENZATO CASA D’ASTE S.P.A.: APPROVATO LA SITUAZIONE TRIMESTRALE AL 31/12/2003 CHE EVIDENZIA UNA PERDITA CUMULATIVA CONSOLIDATA PRIMA DELLE IMPOSTE DI € 6.567 MILA, CONTRO UNA PERDITA CUMULATIVA CONSOLIDATA PRIMA DELLE IMPOSTE AL 31/12/2002 DI € 9.426 MILA.  
 
Milano, 12 febbraio 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Finarte – Semenzato Casa d’Aste S.p.a., riunitosi ieri, ha approvato la Situazione Trimestrale al 31/12/2003 che evidenzia una Perdita cumulativa Consolidata prima delle imposte di € 6.567 mila, contro una Perdita cumulativa Consolidata prima delle Imposte al 31/12/2002 di € 9.426 mila. Nel quarto trimestre la Perdita Consolidata prima delle Imposte è stata di € 2.037 mila ed include accantonamenti per Fondo Svalutazione crediti per € 1.714 mila di cui € 1.604 mila relativi a crediti verso clienti per operazioni sostanzialmente relative ad esercizi precedenti al 2003. E’ da evidenziare che il valore dell’aggiudicato (battuto d’asta), realizzato nel 2003 dal Gruppo Finarte – Semenzato Casa d’Aste S.p.a., ammonta ad € 43.472 mila, contro € 49.372 mila relativi al 2002, con un decremento percentuale di circa il 12% in un mercato che permane depresso. Il valore del totale aggiudicato dello scorso esercizio risultava influenzato dall’incidenza di eventi straordinari quali le aste Eredi De Carlo e l’asta realizzata presso l’Abbazia di San Gregorio che totalizzavano un aggiudicato complessivo di € 12.446 mila. La Posizione Finanziaria Netta al 31/12/2003 evidenzia un indebitamento pari ad € 10.685 mila, contro un indebitamento di € 14.848 mila al 30/09/2003 e di € 13.255 mila al 31/12/2002; la riduzione è correlata al contenimento del Capitale Circolante a seguito anche delle azioni intraprese per il recupero dei crediti. Si segnala inoltre che: 1. La Posizione Finanziaria Netta della Capogruppo al 31/12/2003 è rappresentata da Depositi bancari e denaro in cassa per € 2.046 mila, Debiti verso banche per € 5.988 mila, Debiti verso altri finanziatori per € 7.350 mila per un indebitamento complessivo di € 11.293 mila, contro un indebitamento finanziario netto al 31/12/2002 di € 13.758 mila. I rapporti debitori con Parti Correlate, che riguardano solo la Capogruppo, sono rappresentati dai Debiti verso altri finanziatori e si riferiscono, per € 6.000 mila a debiti verso l’Azionista Cohor Holding Company Limited S.a. E, per € 1.350 mila a debiti verso l’Azienda Agricola Marco Semenzato. 2. Con riferimento all’evoluzione della situazione creditoria il Consiglio ha ritenuto di procedere nella Situazione Trimestrale al 31/12/2003 ad ulteriori accantonamenti per € 1.604 mila al fondo Svalutazione Crediti clienti e mandanti. Poiché l’esame delle posizioni creditorie alla data di redazione della Trimestrale è tutt’ora in corso, i relativi accantonamenti si basano su informazioni allo stato disponibili con riserva, in sede di bilancio, alla luce delle risultanze definitive, di apportare ulteriori variazioni; in particolare a. Sono in corso di completamento le analisi sui crediti relativi ai clienti che hanno acquistato beni in asta. Si è comunque ritenuto di effettuare in relazione agli esiti quasi completati di tale analisi lo storno di vendite che ha comportato una riduzione dei ricavi di € 291 mila; b. Le analisi sui crediti verso clienti mandanti sono tutt’ora in corso e sono già state commissionate perizie a soggetti terzi indipendenti di cui però non si hanno ancora i risultati. 3. E’ in corso di formalizzazione con l’Azionista Cohor Holding Limited S.a. Una proroga di 6 mesi sulla scadenza già precedentemente concordata del 29/02/04. 4. Al fine di un adeguato riassetto dell’equilibrio finanziario la Società continua a focalizzarsi sull’attività di smobilizzo delle situazioni creditorie. Inoltre sta attivamente perseguendo la vendita di due importanti immobili di proprietà. Prosegue con successo la vendita delle opere di proprietà della Controllata svizzera. 5. La Società ha effettuato con regolarità i pagamenti nei confronti dei propri dipendenti, e dei relativi debiti fiscali e contributivi. Analogo comportamento hanno tenuto le Società Controllate. Il management della Società prosegue nell’opera di integrazione e riassetto organizzativo del Gruppo, i prospettati benefici in termini di contenimento dei costi hanno iniziato a produrre effetti che si consolideranno nel corso dell’esercizio 2004.  
   
   
LASTMINUTE.COM ANNUNCIA I RISULTATI FINANZIARI DEL PRIMO TRIMESTRE ANCORA UNA VOLTA CRESCE LA PERFORMANCE GENERALE.  
 
Milano 13 Febbraio 2004 - lastminute.Com, società leader Europeo in soluzioni online per i viaggi e il tempo libero, ha reso pubblici oggi i risultati del primo trimestre. La crescita del gruppo è ancora una volta confermata. Il valore totale delle transazioni nel trimestre è aumentato del 68.3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso raggiungendo i 146.6 milioni di sterline. Il numero dei prodotti venduti è aumentato del 71.9% anno su anno. La crescita organica proforma è in aumento, come previsto, del 23.2% nel trimestre e del 32.3% in Gennaio. L'utile lordo trimestrale è cresciuto del 120.8% in un anno, raggiungendo 25 milioni di sterline (Primo trimestre 2003 11.3 milioni di sterline) Il margine lordo per il trimestre cresce fino di 4.1% raggiungendo il 17.1% (Primo trimestre 2003:13%). L’ Ebitda del gruppo migliora, in questo trimestre, del 31.2%, da una perdita di 1.6 milioni di sterline (primo trimestre 2003) si passa a una perdita Ebitda di 1.1 milioni di sterline. Perdite per azione nel primo trimestre: 1.78p (contro 1.61p del primo trimestre 2003) Il bilancio generale netto di cassa del trimestre rimane molto forte fissandosi a 61.3 milioni di sterline contro i 41.9 milioni di sterline del primo trimestre 2003 Completata l’acquisizione di Med Hotels nel trimestre e quella di First Option all’inizio del secondo trimestre "Il periodo Natalizio è stato sicuramente un momento chiave per il gruppo," commenta Gianni Rotondo, Managing Director del gruppo lastminute.Com Italia."insieme sicuramente al lancio in Italia dell’innovativo motore di ricerca volo + hotel grazie al quale l’offerta di prodotto è ancor più ricca e competitiva. "Il gruppo sta continuando a far progressi anche nel trimestre più difficile della stagione.", afferma Allan Leighton, Chairman di lastminute.Com, "Ci aspettiamo di vedere significativi miglioramenti anche per il resto dell’anno finanziario. Il canale delle acquisizioni rimane attivo e possiamo anticipare che continueremo l’attività nel futuro immediato". "Il primo trimestre ha ancora una volta dimostrato la forza del nostro modello grazie alla crescita organica del Ttv supportata dalle acquisizioni in una categoria di prodotto chiave.", ha aggiunto Brent Hoberman, Chief Executive Officer di lastminute.Com. "Le acquisizioni hanno notevolmente rafforzato la nostra offerta di hotel il che significa anche una crescita del profitto lordo. Il miglioramento della tecnologia continua a rimanere un obbiettivo primario per il gruppo per poter mantenere la nostra leadership e migliorare l’esperienza dei clienti e dei partner”.  
   
   
LE FERROVIE FRANCESI ORDINANO 400 LOCOMOTORI (836 MILIONI DI EURO) AD UN CONSORZIO CAPITANATO DA ALSTOM  
 
Milano, 13 febbraio 2004. La società ferroviaria nazionale francese, Scnf (Société Nationale des Chemins de Fer) ha stipulato con Alstom e Siemens un contratto del valore di 836 Milioni di Euro per la fornitura di 400 locomotori diesel. La parte relativa ad Alstom vale 489 Milioni. Il contratto contempla anche un’opzione per altri 100 locomotori. Se l’opzione sarà esercitata il valore totale dell’ordine supererà il Miliardo di Euro. Alstom e Siemens onoreranno il contratto in associazione consortile, con Alstom come capocommessa. L’ordine si inserisce nel programma di rinnovo della flotta da trasporto. La consegna dei locomotori inizierà a metà 2006, e gli stessi saranno messi in servizio a partire dallo stesso anno sulle reti francese e tedesca. Alstom assemblerà i locomotori presso il proprio sito produttivo di Belfort, in Francia. Alstom fornirà tutto l’equipaggiamento meccanico mentre Siemens fornirà l’equipaggiamento elettrico e parte degli chassis. “Questo è un ordine molto importante, che farà aumentare l’expertise e la capacità produttiva per la produzione di locomotori in Franca – afferma Philippe Mellier, Presidente di Alstom Transport -. Siamo fieri di guidare un nuovo strategico progetto per le ferrovie francesi. Siamo convinti che questi nuovi mezzi giocheranno un ruolo determinante nel rilancio del trasporto su rotaia in Francia e in Europa”.  
   
   
NUOVO DIRETTORE COMMERCIALE PER LA SANTA MARGHERITA SPA  
 
Fossalta di Portogruaro, 13 febbraio 2004 - Il dott. Ettore Nicoletto assume l’incarico di Direttore Commerciale del Gruppo Vinicolo Santa Margherita. Ettore Nicoletto coordinerà le attività di vendita e marketing del Gruppo Santa Margherita sia per il mercato nazionale sia per l’ export, relativamente ai marchi Santa Margherita, Torresella, Kettmeir e Tenimenti Pile, Lamole e Vistarenni. Il dott. Nicoletto proviene da una significativa esperienza maturata presso la Casa Vinicola Zonin S.p.a dove ha svolto per undici anni diversi incarichi all’interno dell’area commerciale export, ricoprendo negli ultimi quattro anni la posizione di Direttore Export.  
   
   
PRIMI DATI SUI CONSUMI ELETTRICI NEL 2003: +2,9% LA CRESCITA DELLA DOMANDA.  
 
Roma, 13 febbraio 2004 – +2,9% è la crescita della domanda di energia elettrica nel 2003 rispetto al 2002. 319,7 miliardi di kWh è stato il totale dell’energia richiesta in Italia. Dai “Dati provvisori d’esercizio del sistema elettrico 2003”, pubblicazione curata dal Gestore della rete, emerge che l’aumento dei consumi registrato nel 2003 ha interessato tutto il territorio nazionale, con una punta ben al di sopra della media nell’area Emilia Romagna – Toscana (+6%). Più contenuta, invece, la permorfance delle regioni settentrionali (+0,9% in Lombardia, +0,1% nel Triveneto) e delle isole (+0,4% in Sicilia, +1,7% in Sardegna). Nel 2003 il fabbisogno nazionale di energia elettrica è stato coperto per l’84,1% con la produzione nazionale destinata al consumo (che è cresciuta del 3,3%) e per la parte restante (15,9%) con il saldo tra import ed export. In particolare, nel 2003 si è registrata una flessione dell’import (-0,1%) rispetto all’anno precedente; tale fenomeno non si verificava dal 1996, quando le importazioni di energia elettrica scesero dell’1,5% rispetto al 1995. Sempre sul lato dell’offerta, nel 2003 si è avuto un incremento della produzione termoelettrica (+4,7%) ed una diminuzione della produzione idroelettrica (-6,4%) Altri due fenomeni hanno caratterizzato l’andamento della richiesta nel 2003: -la nuova punta storica di domanda sulla rete elettrica nazionale, pari a 53.403 megawatt, registrata lo scorso 10 dicembre, e superiore dell’1,5% rispetto all’anno precedente; -il nuovo picco di domanda nel periodo estivo, verificatosi il 17 luglio in concomitanza con una forte ondata di caldo, pari a 53.105 megawatt e superiore del 4,2% rispetto al 2002. Tra gli eventi di rilievo che hanno caratterizzato la gestione del sistema elettrico nel 2003 vanno segnalati: - i distacchi programmati a rotazione, effettuati a livello nazionale il 26 giugno, che hanno comportato interruzioni della fornitura di elettricità per complessivi 12.850 Mwh; - il black out nazionale del 28 settembre, che ha comportato la mancata fornitura di energia elettrica per 180.000 Mwh. Queste ed altre informazioni sono disponibili nella pubblicazione “Dati provvisori di esercizio del sistema elettrico 2003”, che illustra con dati, grafici e tabelle i principali fenomeni che hanno caratterizzato il sistema elettrico nello scorso anno. La pubblicazione è consultabile sul sito internet del Gestore della rete, www.Grtn.it, alla voce “Dati d’esercizio”.  
   
   
ASNM: SESTO SAN GIOVANNI: RISULTATI DEL PRIMO PIANO DI REINDUSTRIALIZZAZIONE E PROSPETTIVE DI SVILUPPO  
 
Sesto S. Giovanni 13 febbraio 2004 - In occasione della chiusura dell'Accordo di Programma per la Reindustrializzazione dell'Area di Sesto San Giovanni (sottoscritto nel 1996 da Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Sesto e Agenzia Sviluppo Nord Milano) è stato organizzato un incontro per valutare i risultati del primo piano di interventi operativi avviati in questi anni grazie all’Accordo, e per discutere con i principali protagonisti delle prospettive per il settore produttivo a Sesto San Giovanni. (Venerdì 13 febbraio '04, Ore 14.00-17.30, Auditorium Bbc di Sesto San Giovanni, V.le Gramsci 194) Oltre ai massimi rappresentati delle istituzioni che hanno sottoscritto l’Accordo (Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto S.g.; Massimo Zanello, Ass.re all'Industria e alle Piccole e Medie Imprese, Regione Lombardia; Cosma Gravina, Ass.re al Lavoro e alle Attività Economiche, Provincia di Milano; Luigi Vimercati e Fabio Terragni, Asnm) è prevista la partecipazione dei rappresentati sindacali, nonché degli imprenditori Federico Falck, Presidente Falck S.p.a; Giuseppe Pasini, Presidente Centro Edilmarelli S.r.l., e Edoardo Caltagirone, Presidente Gruppo Imprese E.caltagirone (ovvero i due attuali proprietari della maggior parte delle aree ex Falck di Sesto San Giovanni). L'accordo di Programma per la Reindustrializzazione dell'Area di Sesto è frutto di un intenso percorso di concertazione tra le parti sociali e di collaborazione istituzionale avviato negli anni novanta per far fronte alla crisi generata dalla chiusura delle attività siderurgiche Falck. I 5,5 milioni di Euro, stanziati inizialmente dalla Regione Lombardia (L.r.30/94) per avviare la reindustrializzazione dell’area sestese, hanno mobilitato ulteriori 19,3 milioni di Euro di risorse pubbliche e 199,7 milioni di Euro di risorse private che hanno permesso la trasformazione di 400.000 mq. Di aree ex industriali, la creazione di 1.200 nuovi posti di lavoro e la realizzazione di nuove strutture produttive (distretti e incubatori) che accolgono più di 100 piccole imprese o star up innovative. Riconversione di 400.000 mq. Di aree dismesse L’accordo di Programma aveva come obiettivo la riconversione produttiva di una superficie di circa 400.000 mq. Di aree dimesse o da reindustrializzare con lo scopo di promuovere l’insediamento di nuove attività imprenditoriali e la creazione di nuove opportunità lavorative. Questa superficie è relativa a sei diversi siti ubicati sul territorio sestese: Cimimontubi (ex Breda), Concordia Sud (ex Falck), Elettromeccanica Parizzi Lorena, Pompe Gabbioneta, Pllb Elettronica, Cesare Allegri. Gli interventi maggiori e più complessi sono stati realizzati nelle aree Falck-concordia Sud e Breda-cimimontubi, quelle di maggiore estensione (352.000 mq. Di superficie complessiva). La completa bonifica delle aree Falck-concordia Sud e Breda-cimimontubi ha significato in primo luogo un importante elemento di riequilibrio della qualità ambientale e urbana della città, storicamente penalizzata dall’alta concentrazione di attività industriali. La metà di questi spazi già bonificati (176.000 mq.) è stata poi ceduta per attività di uso pubblico quali parchi, spazi verdi, percorsi ciclopedonali, strade, parcheggi…La riconversione produttiva di queste due aree ha permesso inoltre la realizzazione di spazi produttivi per circa 109.000 mq. Di S.l.p (superficie lorda di pavimento): 46.500 mq. Di S.l.p. È stata la superficie destinata alla costruzione dei due distretti per artigiani e piccole medie imprese, 22.400 mq. Di S.l.p. Sono stati destinati ad uffici per imprese, 33.900 mq. Di S.l.p. Accolgono oggi attività e servizi commerciali e polifunzionali. Altri 7.200 mq. Di S.l.p. Sono stati destinati ai nuovi incubatori d’impresa, strutture attrezzate che support! ano la nascita e lo sviluppo di giovani attività imprenditoriali innovative (start up e spin off). 1.200 nuovi posti di lavoro creati L’accordo di Programma era nato per promuovere sul territorio la creazione di nuovi posti di lavoro che fossero in grado non solo di riassorbire parte dei lavoratori ex-Falck, ma soprattutto di mitigare l’alto tasso di disoccupazione che interessava il Nord Milano (con un picco del 10% nel 1997) e di creare delle prospettive occupazionali per le nuove generazioni che non avevano all’orizzonte la sicurezza di un posto nella grande fabbrica. L’occupazione indotta rilevata alla fine dell’Accordo di Programma è stata di 1.168 nuovi addetti stabili e a tempo pieno, mentre 1.639 anni/uomo è stata l’occupazione derivante dai lavori di cantiere realizzati nel corso delle attività. Incentivi all’occupazione per 37 aziende Una parte dei nuovi posti di lavoro creati dalle piccole e medie imprese insediate nelle aree interessate hanno goduto di incentivi diretti da parte di Regione Lombardia (L.r.30/94), che ha destinato per questo scopo 517.000 Euro. Questi contributi diretti regionali hanno beneficiato un totale di 37 piccole imprese sestesi che hanno realizzato 306 nuove assunzioni dal 1997 alla fine del 2003. Le aziende beneficiarie hanno avuto diritto a un incentivo di circa 2.000 Euro per ogni nuovo assunto e di 5.164 Euro per assunzione di persone in mobilità o in cassa integrazione. L’erogazione del contributo è stata a cura dell’Agenzia Sviluppo Nord Milano, incaricata anche di monitorare e di verificare le performance delle aziende. Effetto moltiplicatore degli investimenti Un altro importante risultato dell’Accordo di Programma di Sesto San Giovanni è stato l’effetto moltiplicatore del contributo regionalie erogato per avviare il piano esecutivo di interventi. I 5,5 milioni di Euro stanziati nel 1996 dalla Regione Lombardia nell’attuazione della L.r. 30/94 hanno mobilitato in sette anni ulteriori 19,3 milioni di Euro di risorse pubbliche e 199,7 milioni di Euro di risorse private. Le fonti di finanziamenti pubblici aggiuntivi sono state di carattere locale (Comune di Sesto San Giovanni, Provincia di Milano, Regione Lombardia), nazionale e comunitario. Più che significativo è stato il grosso impegno di risorse finanziarie realizzato dai privati (88,9 % di tutti gli investimenti) che dimostra, da una parte, la coerenza e la credibilità del programma di interventi proposto dalle istituzioni pubbliche per la reindustrializzazione dell’area di Sesto San Giovanni e, dall’altra, il forte dinamismo e la capacità imprenditoriale del sistema produttiv! o locale che ha intuito le interessanti prospettive e opportunità di sviluppo inerenti la riconversione delle aree dimesse. Le realizzazioni Spazi produttivi per 47 piccole e medie imprese - Il Distretto Artigianale Breda-cimimontubi accoglie 26 aziende artigiane e di piccole dimensioni che, nella fase di insediamento impiegavano un totale di 157 addetti, di cui 51 nuovi assunti. Il valore degli investimenti realizzati da queste aziende per l’acquisto delle aree, la progettazione e la costruzione dei capannoni è stato di 10,5 milioni di Euro. - Il Distretto Produttivo Falck-concordia Sud accoglie accoglie 21 piccole e medie imprese che, nella fase di insediamento impiegavano un totale di 425 addetti, 107 dei quali nuovi assunti di cui 30 tra ex operai Falck, disoccupati di lunga durata o operai in mobilità. Il valore degli investimenti realizzati dalle aziende per l’acquisto delle aree, la progettazione e la costruzione dei capannoni è stato di 22, 3 milioni di Euro. Incubatori per supportare la nascita di imprese innovative Gli incubatori di imprese innovative, creati a partire della ristrutturazione delle ex mense Falck e Breda, sono strutture perfettamente attrezzate per supportare la nascita e lo sviluppo di nuove attività economiche ad alto valore aggiunto. - L'officina Multimediale Concordia, operativa da febbraio 2000, accoglie start up e spin off del settore multimediale. La struttura (2.700 mq. S.l.p.) si sviluppa su tre piani e dispone di 20 moduli per le aziende, sale per riunioni, una sala per conferenze. Al piano terra dell'Omc ha trovato la sua sede il Business Innovation Center La Fucina, centro servizi per le imprese. L'ultimo piano ospita l'Università degli Studi di Milano che in questi anni ha avviato a Sesto San Giovanni diversi master sulla comunicazione e le nuove tecnologie. - Il Laboratorio Innovazione Breda, operativo da aprile 2003, è particolarmente sensibile ai settori ad alto tasso d'innovatività come l'Ict, il biotech, la bioinformatica, l'automazione industriale, le energie, il medicale e il chimico. La struttura (4.500 mq. Di S.l.p.) si sviluppa in tre piani che ospitano 41 moduli per uffici, sale per riunioni, una sala conferenze, le aule attrezzate del Centro di Teleformazione e Teleservizi Proxima che le aziende possono utilizzare per organizzare attività di formazione, presentazioni di prodotti, etc.. Il Lib ospita inoltre la sede dell’Agenzia Sviluppo Nord Milano e del Consorzio di Formazione Professionale Cifap.  
   
   
IN PROGRAMMA A ROMA LA CONFERENZA MONDIALE SULLA BIOMASSA  
 
Roma, 13 febbraio 2004 - Dal 10 al 14 maggio 2004 si svolgerà a Roma la seconda 'Conferenza mondiale ed esposizione tecnologica sulla biomassa per l'energia, l'industria e la tutela del clima'. I partecipanti saranno invitati ad esporre le proprie esperienze e conoscenze nel campo della biomassa e a discutere argomenti quali la sostenibilità energetica, le tecniche di valutazione della biomassa, i progetti commerciali, le possibilità di sviluppo tecnologico e la riduzione del cambiamento climatico. Verranno inoltre menzionati vari premi e riconoscimenti assegnati per i risultati ottenuti nei settori della bioenergia e della biomassa. L'avvenimento, organizzato congiuntamente da Eta Firenze e Wip-monaco di Baviera, è sostenuto dalla Commissione europea, dal dicastero statunitense per l'energia Unep (United Nations Environment Programme, Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente), dal ministero italiano per l'Ambiente, da Natural Resources Canada, da Iea Bioenergy, dalla Fao (Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura) e da Eubia (European Biomass Industry Association, Associazione delle industrie europee della biomassa). Alla manifestazione parteciperanno anche rappresentanti di Cordis. Per informazioni: E-mail: Pressoffice@etaflorence.it http://www.Etaflorence.it/home.htm Tel: +39 055 500 21 74 Fax: +39 055 573 425  
   
   
LA COMMISSIONE AVVIA UN'INDAGINE APPROFONDITA SULL'IMPRESA COMUNE SONY/BERTELSMANN NEL SETTORE DELLA MUSICA REGISTRATA  
 
Bruxelles, 13 ottobre 2004 - La Commissione europea ha deciso di avviare un'indagine completa sul progetto di concentrazione fra le attività mondiali nel settore della musica registrata della tedesca Bertelsmann Ag e della giapponese Sony Corp. Dopo un esame di routine durati un mese, la Commissione nutre il dubbio che l'operazione possa creare o rafforzare una posizione dominante collettiva delle maggiori imprese discografiche sui mercati della musica registrata. Nel corso dell'indagine la Commissione esaminerà anche altre questioni in materia di concorrenza relative all'integrazione verticale delle società madri in altri mercati (quello televisivo, ad esempio, per Bertelsmann, e quello dei servizi di scaricamento di materiali musicali (music downloading)/lettori portatili, per Sony). Il 9 gennaio Sony e Bertelsmann hanno chiesto l'autorizzazione, ai sensi del regolamento Ue sulle concentrazioni, per il progetto di fondere le loro attività mondiali nel settore della musica registrata in un'impresa comune denominata Sonybmg. Le attività di pubblicazione, produzione e distribuzione di dischi delle imprese resteranno separate. Dopo un esame di routine della durata di un mese la Commissione ha deciso di verificare se l'operazione possa creare o rafforzare una posizione dominante collettiva fra le quattro principali società discografiche restanti -- Universal, Sonybmg, Warner ed Emi sul mercato della musica registrata. Tale mercato riguarda l'ingaggio degli artisti, la registrazione delle canzoni, le operazioni di marketing per gli artisti e i loro lavori e la vendita di Cd. I quattro principali operatori restanti avrebbero circa l'80% del mercato della musica registrata tanto a livello europeo che nella maggior parte dei mercati nazionali nello Spazio economico europeo. Il resto del mercato è caratterizzato da un ampio numero di operatori, nella maggior parte dei casi più piccoli, attivi a livello nazionale. Sonybmg e Universal, da sole, rappresenterebbero circa la metà del mercato della musica registrata. L'avvio dell'indagine approfondita non pregiudica le conclusioni della Commissione e l'esito della decisione finale, che deve essere adottata entro un termine massimo di quattro mesi, cioè entro il 22 giugno. Nel corso dell'indagine la Commissione esaminerà anche, fra gli altri aspetti, in che misura la struttura ad integrazione verticale sia di Sony che di Bertelsmann possa sollevare problemi di concorrenza. Bertelsmann detiene una posizione leader nel settore delle trasmissioni radiotelevisive in Europa attraverso le sue filiali Rtl, e i terzi temono che possa accordare un accesso preferenziale alla musica di Sonybmg, privando le società discografiche concorrenti di pari condizioni d'accesso sui mercati radiotelevisivi in alcuni paesi. Sony, da parte sua, ha annunciato questa primavera il lancio di un servizio di scaricamento di materiali musicali denominato "Sony Connect", e dispone di un'ampia gamma di apparecchi elettronici di consumo per la musica digitale, in particolare lettori portatili. Anche in questo caso alcuni terzi hanno espresso la preoccupazione che Sony, in base alla sua tecnologia brevettata per lo scaricamento di materiali musicali, possa escludere dall'accesso al catalogo musicale di Sonybmg alcuni concorrenti sui mercati dei servizi di downloading e dei lettori portatili di musica digitale. Bertelsmann è una società internazionale del settore dei media, operante nel campo della registrazione ed edizione di musica e nel settore radiotelevisivo, nell'edizione di libri, riviste e giornali, e attiva nel campo dei club di libri e di dischi. Bertelsmann opera nel settore della musica registrata attraverso la sua controllata al 100% Bertelsmann Music Group (Bmg), e possiede i marchi Arista, Jive, Zomba e Rca. Sony opera a livello mondiale nel settore della registrazione ed edizione musicale, in quello dell'elettronica industriale e di largo consumo e in quello dell'intrattenimento. Nel campo della musica registrata opera attraverso Sony Music Entertainment. I marchi di Sony includono Columbia Records Group, Epic Records Group e Sony Classical.  
   
   
MARZANO INTERVIENE SU PREZZI E RC AUTO,INTESACONSUMATORI RISPONDE: SOLO CHIACCHIERE!  
 
Roma, 13 febbraio 2004 - Il Ministro delle attività produttive Antonio Marzano è intervenuto oggi su due argomenti: prezzi e rc auto. Sull’rc auto il Ministro si è detto soddisfatto per la riduzione delle tariffe rc auto da parte di alcune compagnie di assicurazione, riduzione avvenuta, secondo Marzano, grazie all’accordo tra il suo dicastero, l’Ania e alcune associazioni dei consumatori. “Solo chiacchiere” risponde Intesaconsumatori. Se alcune compagnie hanno ridotto le tariffe - affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – è solo grazie all’Intesaconsumatori e alle pressioni effettuate dalle 4 associazioni, anche attraverso lunghe trattative, come nel caso della Ras. Processo che ha avviato una reazione a catena coinvolgendo le altre imprese assicuratrici. Assolutamente a nulla è servito invece l’accordo stipulato tra Ania, Ministero delle attività produttive e alcune associazioni dei consumatori, che al contrario negli scorsi mesi ha portato forti aumenti nel settore rc auto. Oltre a questo, l’accordo prevedeva che da luglio 2003 doveva essere approvata la legge sulla class action che invece risulta ancora in alto mare. Per la questione prezzi ed inflazione, il Ministro afferma di aver incaricato la Commissione di garanzia per l'informazione statistica di giudicare quali siano i metodi corretti per rilevare l'andamento dell'inflazione e confrontare i metodi statistici utilizzati dall’Istat e dagli altri istituti per sapere quali sono quelli giusti. Peccato – risponde l’Intesa – che della Commissione di garanzia sia stato Presidente per ben 4 anni lo stesso Biggeri, attualmente ai vertici dell’Istat, istituto sul cui operato dovrebbe ora giudicare tale commissione…  
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI PREMIA I MIGLIORI ASSICURATI DELLA CAMPANIA RIDUZIONI DELLE TARIFFE RC AUTO PER I CLIENTI DI NAPOLI E PROVINCIA DELL'8% E DELLE ALTRE PROVINCE DELLA CAMPANIA DEL 5%  
 
Mogliano Veneto, 13 febbraio 2004. Le Assicurazioni Generali S.p.a, leader nel mercato assicurativo italiano, accogliendo l'invito del ministero delle Attività Produttive, hanno deciso la riduzione delle tariffe R.c. Auto per le autovetture per i propri migliori assicurati residenti in Campania. In particolare, verrà attuata una riduzione della tariffa dell'8% per i clienti di Napoli e provincia e del 5% per tutte le altre province della regione. Tale riduzione tariffaria è rivolta agli assicurati con la Compagnia da almeno 5 anni senza sinistri e che abbiano maturato o maturino la classe di bonus di massimo sconto. L' iniziativa, che implica una effettiva modifica tariffaria, andrà in vigore, nel rispetto delle disposizioni di legge in materia di variazioni delle tariffe, dal 1° maggio prossimo. Tale decisione conferma l'attenzione del Gruppo Generali ai rapporti con il cliente.  
   
   
ACCORDO CONFINDUSTRIA - ICE: NASCE LA "CARTA DEI SERVIZI" IL MONDO DELL'INTERNAZIONALIZZAZIONE PIÙ VICINO ALLE IMPRESE  
 
Roma, 13 febbraio 2004 - Con la firma dell'Accordo di Partenariato, sottoscritto dal Presidente di Confindustria, Antonio D'amato, e dal Presidente dell'Ice, Beniamino Quintieri, nasce la "Carta dei servizi Ice - Confindustria". L'intesa rappresenta un fattore d'integrazione e di maggior collaborazione tra Ice, ente la cui missione è la promozione del "prodotto Italia" nel mondo, e Confindustria, che rappresenta, con 113.000 imprese associate, la massima parte del sistema produttivo nazionale. L'obiettivo è promuovere il commercio con l'estero rendendo più vicina ed incisiva l'azione di supporto dell'Ice presso le migliaia di Pmi legate al sistema confindustriale, attraverso la diffusione di informazioni e azioni di assistenza all'esportazione, alla commercializzazione ed all'individuazione di nuove forme di approccio ai mercati. In questo senso, la "carta servizi" offre l'opportunità alle piccole e medie imprese italiane di usufruire delle 104 strutture Ice dislocate in 80 paesi. La Partnership attivata non si esaurisce nell'apertura alle imprese degli uffici esteri dell'Ice, mette anche a disposizione delle aziende legate al sistema associativo di Confindustria, ad un costo contenuto, tutti i servizi di informazione "on line" e di assistenza erogati dalla rete degli uffici Ice all'estero. Nel 2003 l'Ice ha curato la redazione di 500 studi di mercato in 80 Paesi, 70 Guide Paese, 67 Guide agli Investimenti, 220 schede prodotto, ed ha segnalato alle imprese italiane circa 10.000 richieste ed offerte di merci provenienti da operatori stranieri. Sempre nello stesso anno, l'Ice ha erogato 13.000 servizi di assistenza diretta alle imprese.  
   
   
VERRANNO PRESENTATI IN ITALIA I RISULTATI DEL PROGETTO CRAFT SULLA RSI/MSD  
 
San Gimignan, 13 febbraio 2004 - Dal 26 al 28 maggio si svolgerà a San Gimignano il workshop finale del progetto Craft 'analisi dei rischi di danno biomeccanico nelle piccole e medie imprese [Pmi]'. La riunione illustrerà la situazione della malattia da stress ripetitivo (Rsi), nota anche come disturbo muscoloscheletrico (Msd), e permetterà a ciascun partner del progetto di descrivere l'attività svolta nel settore. Rappresentanti di Pmi, autorità legislative, sindacati, istituti per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro ed esperti del settore parteciperanno alla manifestazione e esporranno il proprio punto di vista sulla Rsi/msd. Per informazioni: Kamiel Vanwonterghem E-mail: kvwcergo@pandora.Be  
   
   
AMBIENTALISTI, ESPERTI E IMPRENDITORI AL CONVEGNO ORGANIZZATO DA LA NUOVA ECOLOGIA E LEGAMBIENTE SU ETICA E AMBIENTE: LE NUOVE FRONTIERE DELLA COMUNICAZIONE  
 
Roma 13 febbraio 2004 - Si è svolto questa ieri a Roma nella sala Torlonia dell'Hotel de Russie il convegno dal titolo Comunicazione etico-ambientale d’impresa: il caso Italia, organizzato dall’editoriale La Nuova Ecologia in collaborazione con Legambiente. Un'iniziativa che ha puntato i riflettori sul tema dello sviluppo sostenibile e sulla responsabilità sociale d'impresa. Al centro degli interventi il ruolo fondamentale della comunicazione nelle strategie dell’impresa verso i consumatori e la collettività. Coordinati dal direttore de La Nuova Ecologia Enrico Fontana, si sono svolti una serie di interventi che hanno tracciato un’analisi del panorama sociale, economico e ambientale del nostro Paese. Molte le testimonianze che hanno sottolineato sia l’impegno di tante aziende verso la sostenibilità, quanto la necessità di ulteriori progressi nei processi di comunicazione. “E’ necessario migliorare la legislazione vigente e i sistemi di controllo delle attività delle imprese – ha dichiarato il direttore generale dell’Apat Cesari – ma anche creare con loro un rapporto collaborativo e non conflittuale capace di migliorare la comunicazione verso i consumatori.” Del resto l’attenzione che questi ultimi rivolgono alle imprese sensibili alle tematiche socio-ambientali registra un costante aumento e - come ha sostenuto il presidente di Legambiente Roberto Della Seta - “non è più possibile, come avveniva in passato, che un’impresa si limiti a comunicare un intento senza farlo seguire da un’azione concreta”. Uno stimolo a sviluppare le produzioni made in Italy è arrivato dal presidente del Consorzio canapa Italia Claudio Botta, che ha ricordato “l’importanza di comunicare con chiarezza il valore aggiunto di un prodotto di qualità per giustificarne il prezzo un po’ più elevato”. Fra gli altri interventi, il vicepresidente di Anima Ilaria Catastini ha sottolineato come “sia necessario una più efficace comunicazione, specie verso le piccole imprese, affinché siano più chiari i vantaggi derivanti alle aziende che investono verso la sostenibilità ambientale”. E fra le iniziative già in atto, l’esperienza testimoniata da Stefano Stellini responsabile comunicazione Cial, uno dei consorzi della filiera Conai. Con il progetto di raccolta solidale, cui partecipa anche Legambiente, le associazioni di volontariato possono autofinanziare la propria attività attraverso la raccolta dell’alluminio. Il convegno che ha visto anche la partecipazione del consigliere Anev Ciro Vigorito e del responsabile comunicazione della Granarolo Giorgio Ciani è stata un'occasione per gettare uno sguardo d'insieme su una parte rilevante della realtà industriale del nostro paese e per apprezzarne l'impegno in questo importante settore della comunicazione.  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE SULLA GESTIONE EFFICIENTE DELLA SCIENZA  
 
Busteni, 13 febbraio 2004 - Dal 28 giugno al 2 luglio l'Earma (Associazione europea dei direttori e gestori della ricerca) e la Nato organizzano a Busteni (Romania) un corso di formazione per valorizzare il potenziale nazionale di ricerca e le capacità di gestione efficiente della scienza. Il corso tratterà i seguenti argomenti: come gestire l'informazione nel settore della ricerca; come gestire la creazione e il trasferimento di conoscenze oltre i limiti corporativi e nazionali; come interagire con l'industria e il mondo degli affari; come incoraggiare il trasferimento delle tecnologie. Per informazioni: Sophie Schiettecatte Tel: +32 2 2800 150 E-mail: earma@skynet.Be  
   
   
SAI RICONOSCERE I TUOI GIOIELLI? ARRIVANO I CORSI PER CHI VUOLE SAPERE TUTTO SULLE GEMME PREZIOSE  
 
Milano, 13 febbraio 2004 - Vi piacciono i gioielli ed in particolare le pietre preziose? Vorreste saperne di più? Cosa sono le “ 4 C” del diamante? Perché due gemme possono essere molto diverse, nonostante abbiano lo stesso aspetto per colore e dimensione? Come riconoscere le perle naturali da quelle di coltura? Quali sono le gemme rosse e blu con le quali si possono confondere rubini e zaffiri? Quali informazioni richiedere al gioielliere prima di acquistare un gioiello? Perché è importante conoscere la qualità di una gemma? Cisgem, l'Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano, esperta nella certificazione di qualità dei Materiali Gemmologici e dei Metalli Preziosi, propone dei corsi informativi per far conoscere le gemme e le leghe dei metalli preziosi anche a chi non ha una preparazione specifica. Una nuova opportunità per tutti gli appassionati del settore orafo che, partecipando, potranno, non solo ottenere risposte a domande e curiosità, ma avranno anche la possibilità di osservare in prima persona le caratteristiche di alcune gemme. I corsi si svolgeranno presso la sede dell’Azienda, in via delle Orsole, 4, con orario dalle 17:00 alle 18:30 e saranno tenuti dagli analisti esperti del Cisgem. Il costo di ciascun incontro è di € 25,00 + Iva. Ecco le date previste per la prossima primavera: Diamante 22 aprile; Rubino e Zaffiro 29 aprile; Smeraldo e Acquamarina 6 maggio; Perle 13 maggio; Ambra e Corallo 20 maggio; Marchi sui Gioielli 27 maggio; …. E quelle previste per l’autunno: Diamante 19 ottobre; Rubino e Zaffiro 26 ottobre; Smeraldo e Acquamarina 9 novembre; Perle 16 novembre; Ambra e Corallo 23 novembre; Marchi sui Gioielli 30 novembre. Per informazioni ed iscrizioni : Segreteria corsi: tel. 02 8515.5253 – fax 02 8515.5258 - e-mail: cisgem@mi.Camcom.it