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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 23 Marzo 2004
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METAV MÜNCHEN 2004 PRESENTA LE ULTIME INNOVAZIONI NELLA TECNOLOGIA DI DEFORMAZIONE, OLTRE 500 GLI ESPOSITORI. SARANNO ILLUSTRATI GLI ULTIMI STUDI DELLA TECNOLOGIA DI DEFORMAZIONE  
 
Verona, 23 marzo 2004 – La prima edizione di Metav München 2004 si preannuncia ricca di importanti contributi scientifici. C’è grande attesa, infatti, per gli eventi speciali e le conferenze in programma durante il Salone Internazionale dedicato ai processi di produzione e di automazione, che si svolgerà dal 27 al 30 aprile 2004 presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera. Organizzato dalla Vdw (l’Associazione Nazionale Tedesca di Produttori di Macchine Utensili), in collaborazione con la Messe München Gmbh (l’Ente fieristico di Monaco di Baviera), per la prima volta a partire da quest’anno il Metav si svolgerà ogni due anni (negli anni pari) anche presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera, oltre al tradizionale appuntamento di Düsseldorf (in programma dal 15 al 19 giugno 2004) che continuerà a svolgersi sempre con cadenza biennale (negli anni pari). Tra gli eventi collaterali della prima edizione di Metav München 2004, di particolare interesse è il Forum dei trend e delle innovazioni nelle tecnologie di deformazione, che si svolgerà presso il padiglione B5 del Centro Fieristico di Monaco di Baviera all’insegna dello slogan “la via più breve verso il prodotto innovativo”. Organizzato dall’Istituto di Fonderia e Deformazione del Politecnico di Monaco di Baviera (Utg), in collaborazione con altri 14 istituti di tecnologia della deformazione e di 20 aziende del settore, il forum presenterà le ultime innovazioni nella tecnologia di deformazione raggiunte in tutte le fasi del processo produttivo (dai materiali alle macchine, dalla tecnologia degli utensili alle tecnologie informatiche) per ottenere una crescente personalizzazione dei prodotti a parità di prezzo. Lo studio dei materiali è essenziale, come dimostrato dal progetto dedicato alle strutture “a sandwich”. A condurre le ricerche è stato l’Istituto di Metallurgia (Imei) del Politecnico di Clausthal (Bassa Sassonia), in collaborazione con Krupp Thyssen Nirosta di Düsseldorf e Nier Gmbh di Hohenlockstedt (Schleswig-hollstein). I risultati che saranno presentati aprono nuove opportunità applicative che spaziano dall’industria chimica al settore automobilistico, grazie alla formulazione di nuovi principi per la deformazione delle strutture “a sandwich”, in grado di renderle ancora più leggere, resistenti alla corrosione e dotate di un buon isolamento acustico e termico. La Facoltà di Costruzione e Fabbricazione (Kuf) del Politecnico di Cottbus (Brandeburgo), in collaborazione con il gruppo Daimlerchrlysler di Stoccarda, presenterà, invece, lo studio sulle possibili applicazioni delle leghe di magnesio per stampaggio nella fabbricazione di automobili. Rispetto alle pressofusioni di magnesio, già ampiamente utilizzate, la percentuale delle leghe di magnesio per stampaggio è, infatti, ancora molto modesta. Il progetto studia, pertanto, la produzione economica di componenti leggeri in leghe di magnesio per stampaggio, concentrandosi sui processi di laminazione a caldo delle lamiere di magnesio, deformazione a caldo di parti di lamiera di magnesio mediante inserimento convenzionale e idromeccanica, fucinatura di parti in magnesio e stiro-curvatura di profili estrusi in magnesio. Per quanto riguarda il vasto campo delle macchine e processi, saranno presentati a Monaco gli ultimi studi sulle più moderne soluzioni di pressatura e sugli innovativi processi di giunzione, come la deformazione a impulsi magnetici, che sarà illustrata dall’Istituto delle Macchine Utensili e delle Attività di Fabbrica (Iwf) del Politecnico di Berlino. L’istituto Fraunhofer per le Macchine Utensili di Tecnologia e Deformazione (Iwu) ha recentemente sviluppato una pressa per prove stampi per la fabbricazione di utensili, in collaborazione con il gruppo tedesco Müller Weingarten, con sede a Weingarten (Baden-wurttemberg). Con questa pressa per prove di nuova concezione è possibile riprodurre le proprietà delle macchine di produzione essenziali per il raggiungimento della qualità desiderata. L’istituto di Deformazione Plasmabile (Ibf) della Scuola Superiore Rwth di Aquisgrana (Vestfalia) sta sviluppando, inoltre, un processo di laminazione flessibile. Con questo processo è possibile ridurre fino al 40% il peso dei longheroni utilizzati soprattutto nel settore automobilistico, poiché nella “laminazione flessibile” lo spessore della lamiera nella direzione di laminazione viene adeguato al carico effettivo. E ancora, la Facoltà di Tecnologia dei Materiali e Deformazione di Precisione (Lwp) dell’Università di Saar (Saarland), insieme a Thyssenkrupp Nothelfer di Wadern-lockweiler (Saarland) ed altri istituti di ricerca universitari tedeschi, sta sondando i limiti di processo nella deformazione incrementale della lamiera con macchine utensili Cnc. Scopo del progetto è lo sviluppo di un processo di deformazione con il quale sia possibile produrre parti in lamiera di forma complessa in lotti ridotti, in maniera economica e ripetibile. L’istituto per la Produzione Integrata di Hannover (Iph), in collaborazione con Sms Eunuco di Leverkusen (Vestfalia del Nord), ha ottimizzato la qualità del taglio con una troncatrice per billette mediante sollecitazione oscillatoria. Il risultato più rilevante è stata la riduzione dell’angolo di lavoro al di sotto di 1° e la riduzione delle ondulazioni sulla superficie. In questo modo sarà possibile fabbricare parti grezze per la fucinatura di precisione con una troncatrice per billette. Nel campo della tecnologia degli utensili spicca il progetto presentato dal Laboratorio di Macchine Utensili e Formazione Aziendale (Wzl) della Rwth di Aquisgrana (Vestfalia), incentrato sui sistemi tribologici eco-compatibili per la deformazione a freddo. In particolare, l’Istituto sta sviluppando lubrificanti a base di esteri, che permettono di ridurre non solo i costi di pulizia e smaltimento, ma anche l’inquinamento dell’ambiente di lavoro. Infine, anche la tecnologia informatica applicata al controllo dei processi di deformazione sarà al centro degli studi che saranno presentati a Metav di Monaco. L’istituto di Tecnologia della Deformazione (Ifu) dell’Università di Stoccarda ha creato un ambiente virtuale per la simulazione di processo e la costruzione di macchine utensili, grazie alla quale è possibile accorciare drasticamente i processi per lo sviluppo di componenti e utensili. Attraverso la riproduzione virtuale di processi reali si ottiene, infatti, una improntatura molto più plastica delle geometrie dei componenti e dei processi, ottenendo di conseguenza un processo di sviluppo più efficiente. Presso la Facoltà di Tecnologia della Produzione (Lt) dell’Università di Erlangen-norimberga, in collaborazione con Femutec di Amburgo, è allo studio un sistema per la simulazione di processo avanzata che tenga conto degli influssi stocastici. Grazie alla creazione di un modello virtuale di processo parametrico, in grado di tenere conto della natura stocastica delle grandezze di processo e di diminuire le dispersioni, è stato elaborato un nuovo metodo che fornisce un ausilio efficace per l’ottimizzazione del processo e il prolungamento della vita utile dell’utensile. Analoghe finalità ha il progetto di correzione degli utensili assistita da computer, condotto dall’Istituto di Macchine Utensili e Processi di Produzione (Iwp) di Chemnitz (Sassonia) e dalla Società Hirschvogel di Denklingen (Baviera). I risultati di questo progetto hanno permesso la produzione di parti fucinate più precise. Il comportamento elastico dell’utensile e del pezzo, inoltre, viene così previsto in anticipo, evitando costose correzioni mediante rettifica e riducendo di conseguenza i costi e i tempi di sviluppo. Oltre al Forum sull’Innovazione nelle tecnologie di deformazione, i visitatori del Metav München 2004 potranno conoscere anche tutte le novità sui trend di sviluppo dei componenti delle macchine utensili. Il 27 aprile 2004 si terrà, infatti, (presso la Sala A61/62 del Padiglione A6) il convegno dal titolo “Componenti chiave per le macchine di produzione del futuro”, durante il quale verranno presentati i risultati di un programma omonimo del Ministero per la Ricerca Federale. La tutela della salute nell’utilizzo delle macchine utensili sarà, invece, il tema su cui si focalizzerà il Convegno intitolato “Le strategie per l’abbassamento delle emissioni acustiche”, che si svolgerà il 28 aprile 2004 (sempre presso la Sala A61/62 del padiglione A6). Per questa prima edizione di Metav München sono attesi oltre 500 espositori provenienti da 15 Paesi, tra i quali quelli che vantano il maggior numero di aziende, sono la Germania (444 espositori), la Svizzera (25), l’Italia (13), l’Austria (10) e la Spagna (3).  
   
   
SALONE DEL LIBRO DI PARIGI: L’ITALIA FA IL PIENO DI PUBBLICO. OGGI TRE IMPORTANTI APPUNTAMENTI: CON IL REGISTA SCAPARRO E LA SUA AMERIKA, CON IL GRANDE LEOPARDI E LE FORTUNE DELLO ZIBALDONE E INFINE, CON UN FOCUS SUL ROMANZO, TRA STORIA E VIAGGIO  
 
 Milano, 23 marzo 2004 - Continua il successo della presenza italiana al Salone del Libro di Parigi. E non solo dal punto di vista della libreria dello stand, ma anche per l’ottima affluenza al programma di incontri, ricco e diversificato, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (Aie), in collaborazione con l’Istituto Nazionale per il Commercio Estero (Ice) e con il sostegno e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero delle Attività Produttive e del Ministero Affari Esteri. Margaret Mazzantini, Edoardo Sanguineti, e ancora Paolo Cerretelli, Valerio Evangelisti, Giovanni Sartori, Diego Marani, Paolo di Stefano, Roberto Pazzi, Simona Vinci, Massimo Carlotto, Maurizio Scaparro, Piergiorgio Oddifreddi sono stati in grado, nel week end, di “sedurre” il pubblico francese del Salon, nonostante la forte concorrenza del fitto programma dedicato alla Cina ospite d’onore e dei numerosi appuntamenti con scrittori francesi e stranieri. Filo conduttore degli incontri é stato la scrittura come impegno civile da una parte e, dall’altra, come capacità di interpretare, in maniera originale, le tensioni della società contemporanea, attraverso una pluralità di stili, generi ed argomenti. Domani, 23 marzo, si chiude il programma degli incontri italiani con tre importanti appuntamenti. In mattinata, dalle 11 alle 12.30, all’Espace Cinéma, Les Italiens e l’Istituto Luce presentano Amerika – Il film di Maurizio Scaparro tratto da "Amerika" di Franz Kafka, con l’intervento del regista Maurizio Scaparro, introdotto dal critico cinematografico Jean Gili. Nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 17, nella Salle Dragon un grande appuntamento dedicato a Leopardi. “Leopardi tra filosofia e letteratura: lo Zibaldone” è il tema della tavola rotonda con esperti italiani e francesi come Gérard Berréby, Mario Fusco, Carlo Ossola e Bertrand Schefer, moderata da Robert Maggiori. Un approfondimento sull’opera del grande poeta, che ha conosciuto recentemente in Francia un exploit di vendite per la prima traduzione della versione integrale dello Zibaldone (oltre 4mila copie vendute in pochi mesi). Sarà l’incontro “Il romanzo tra storia e viaggio”, in programma domani dalle 17.30 alle 19 nella Salle Jade, a chiudere la programmazione italiana con gli autori. Interverranno le scrittrici Silvia Di Natale e Gerard de Cortanze, moderate da Fabio Gambaro.  
   
   
FIRENZE MOSTRE CAMARLINGHI: SONO D’ACCORDO CON IL SINDACO  
 
Firenze, 23 marzo 2004 - “Sono pienamente d’accordo con il sindaco Leonardo Domenici che ha indicato le giuste procedure da seguire”. Lo afferma Franco Camarlinghi, presidente di Firenze Mostre, a commento delle dichiarazioni del sindaco, pubblicate oggi, circa le vicende della società mista che gestisce gli spazi espositivi di Palazzo Strozzi e Forte Belvedere e di cui il Comune di Firenze è socio di maggioranza. Su Firenze Mostre, ha spiegato il sindaco, “si sta facendo molta confusione. L'unico problema vero è la situazione finanziaria della società, che si è rivelata molto preoccupante. E per questo i soci si stanno impegnando a elaborare un piano di salvataggio e di rilancio finanziario". Quanto alle dimissioni del presidente, il sindaco ha aggiunto: “A questo proposito voglio comunque ricordare che il presidente viene nominato sulla base dell'indicazione del sindaco: quindi è logico che le dimissioni vengano valutate prima di tutto da chi ha questa facoltà". “Condivido queste affermazioni in tutto e per tutto”, dice oggi Camarlinghi, “Spero peraltro che il lavoro svolto in questi due anni per rilanciare l’attività di Firenze Mostre anche sul piano internazionale, convinca la città a trovare le risorse necessarie per continuare un grande programma di iniziative culturali che abbia anche un importante significato economico”. “Rispetto a quanto si spende nel resto d’Italia e nel mondo”, conclude Camarlinghi, “queste risorse sono state fin qui assolutamente contenute e hanno consentito a Firenze di raggiungere in poco tempo una presenza e una collocazione internazionale che torna a tutto vantaggio della città”.  
   
   
IN MOSTRA LE ANTENATE DELLA BICICLETTA E IL 25 APRILE GARA SUI LUNGARNI TRA ANTICHE “DRAISINE”  
 
Firenze, 23 marzo 2004 – Si chiama “Pedalando nel tempo” la straordinaria mostra di antiche biciclette che si inaugura oggi all’Istituto e Museo di Storia della Scienza (Imss) di Firenze in apertura della Xiv Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica. Organizzata in collaborazione con il Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, la mostra è curata da Paola Bertucci ed è allestita nei nuovi locali appena restaurati al piano terreno di Palazzo Castellani che, come noto, è la sede dell’Imss www.Imss.fi.it Scopo della mostra è illustrare le tappe significative della storia della bicicletta dalla fine del Settecento ai primi anni del Novecento. Un ideale viaggio nel tempo che ripercorre la storia del primo veicolo che costituì il mezzo di trasporto personale alternativo al cavallo, un veicolo oggi molto amato da uomini e donne di tutte le età. Insieme ai bellissimi bicicli dalle enormi ruote anteriori e alle prime biciclette dotate di trasmissione a catena, i visitatori possono ammirare anche un modello ottocentesco di “draisina”, una specie di cavallo a due ruote senza pedali che fu, appunto, il primo velocipede della storia. Le “draisine”, in sella alle quali i giovani aristocratici sfidavano i cavalli veri, furono soprannominate “scuotiossa”. Erano infatti prive di copertoni e camere d’aria e durante la corsa le ruote di legno e ferro vibravano terribilmente. Restaurate dopo i gravi danni causati dall’alluvione del 1966, le antiche biciclette esposte sono state donate da vari collezionisti e non fanno parte dell’esposizione permanente del Museo. Arricchita da fotografie, poster e stampe d’epoca, la mostra resterà aperta fino alla fine del 2004 (orario e ingresso sono quelli del Museo). Per promuoverla, l’Imss organizzerà tra l’altro una spettacolare competizione tra dodici draisine clonate dall’originale esposto. Si gareggerà la mattina di domenica 25 aprile sul circuito dei lungarni tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie. Linea di partenza e traguardo sul Lungarno Archibusieri, di fronte all’Imss. Per gli atleti costume rigorosamente d’epoca.  
   
   
NUOVA ENERGIA ALLE DIVAGAZIONI 17 APRILE/11 MAGGIO 2004  
 
Brescia, 23 marzo 2004 - Arte, musica, storia: tre elementi che fanno parte integrante dell’energia vitale di ogni uomo. L’iniziativa Divagazioni li contiene tutti e tre: la sua unicità è data dal dinamismo articolato degli spettacoli che include e il Gruppo Net ne è sponsor unico. Si tratta di un variegato calendario di eventi che si andranno strutturando nell’arco di diverse giornate nel centro di Brescia dal 17 aprile all’11 maggio. “Saranno”, dice Anna Lazzari,”momenti di festa, di memoria e riflessione, di dialogo con la cittadinanza sui valori della storia, della cultura, di fruizione di emozioni, di trasferimento di energie positive al pubblico. Il nostro Gruppo Net ne è supporter per la spettacolarità di questo progetto, frutto di un’attività di ricerca sui linguaggi , sulle molteplici e innovative forme di espressione musicale e teatrale in continuo divenire, per stupire l’uomo nella sua essenza”. Divagazioni accosterà serate eterogenee, anche in spazi diversi della città , e con la sua poliedricità di offerte (spettacoli dalla danza, alla musica, alla televisione, al recital, alle pieces teatrali) rappresenta un viaggio tra stili e dimensioni dallo charme stupefacente a partire dalla Rotonda degli specchi che sarà l’emblema stesso di Divagazioni: una struttura sconosciuta in Italia che per otto serate ospiterà un ventaglio di proposte diverse (tra cui concerti, racconti, serate a tema speciali etc..) . “Con Divagazioni “, dice Anna Lazzari,” condividiamo il trarre energia dalla diversità, dalla ricerca. La città di Brescia sarà come percorsa da un filo conduttore : il piacere di stupire, di sorprendere, di rinascere, e vivrà di nuova energia. Ecco perchè Gruppo Net da sempre all’avanguardia nel suo settore, si affianca con il suo sostegno agli organizzatori di Divagazioni, per la loro originalità, ricerca, e innovazione nel settore culturale”. Infolink: http://www.Net-italy.it/gruppo/contatti.html  Per Informazioni Generali net@net-italy.It  oppure info@net-italy.It  E.c.partners e.C.partners@seicom.it  
   
   
A ROMA FINO AL 27 GIUGNO RETROSPETTIVA DEDICATA A PAUL KLEE  
 
Roma, 23 marzo 2004 - A Roma Klee mancava con una mostra importante dal 1980. Il Complesso del Vittoriano (Via San Pietro in Carcere -Fori Imperiali) ospita fino al 27 giugno 2004 una significativa retrospettiva di circa 200 opere dedicata all'intero percorso artistico di Paul Klee: un mondo di forme primordiali, arcaiche, sospese tra regno minerale,vegetale, animale, spazi cosmici e universi stellari, dove raffinati giochi cromatici costruiscono trame sottili come le nervature di una foglia, calde vibrazioni luminose danno vita a paesaggi incantati di coralli, diamanti, meteore e cristalli, segni simili a geroglifici della mente fanno volare magici pesci blu cobalto o nuotare verdi uccelli di fosforo. I curatori della mostra sono il Dr. Hans Christoph von Tavel, Direttore dal 1980 al 1995 del Kunstmuseum di Berna e Direttore dell'Istituto Svizzero di Cultura di Roma dal 1996 al 2000, e il Prof. Claudio Strinati, Soprintendente Speciale per il Polo Museale Romano. La rassegna è coordinata e organizzata da Comunicare Organizzando di Alessandro Nicosia. Nato in Svizzera nel 1879 da un insegnante di musica e una studiosa di canto, il giovane Klee esita per qualche tempo tra il violino e la pittura. Nel 1898 si trasferisce a Monaco dove assimila i principi dello Jugendstil. Terminati gli studi, visita l'Italia e si dedica alla musica, alla lettura dei classici, alla grafica. Ammira l'opera di Blake, Klimt, Goya. Nel 1906 sposa una pianista, di poco più anziana, da cui avrà un figlio. Solo nel 1908 Klee conosce le creazioni di Van Gogh, Cézanne (il "maestro per eccellenza"), Matisse. Entra in rapporto con il gruppo del Blaue Reiter conoscendo nel 1911 Vasily Kandinsky, August Macke, Franz Marc con i quali espone l'anno successivo alla seconda mostra berlinese. Nel 1912 è a Parigi dove vede le opere di Picasso e Braque; conosce Robert Delaunay di cui traduce il saggio Sulla luce e ne apprezza il senso orfico del cubismo. Fondamentale, nel 1914, il viaggio in Tunisia insieme a due amici pittori, Auguste Macke e Louis Moillet. "Il colore mi ha preso. Non ho bisogno di impadronirmene. Mi ha preso per sempre, lo so. Questo è il significato di quest'ora felice: siamo una cosa sola io e il colore. Sono pittore" (Paul Klee). A parte questi viaggi, l'artista conduce una vita raccolta, di intenso lavoro. Nel 1920 entra a far parte del corpo docente del Bauhaus. Dal 1921 al 1926 insegna al Bauhaus di Weimar; dal 1926 al 1931 a Dessau. Nel 1931 diviene professore all'Accademia di Düsserdolf ma, costretto dai nazisti a lasciare l'incarico, si stabilisce a Berna. La malattia che lo affligge dal 1935, la sclerodermia, riflette toni cupi e drammatici sulla sua ultima produzione e la rallenta. Muore nel 1940; uno dei suoi pensieri viene inciso sull'urna di pietra: "Nell'al di qua non mi si può afferrare, ho la mia dimora tanto tra i morti quanto tra i non nati, più vicino del consueto alla creazione ma ancora non abbastanza vicino". Come sottolinea Hans Christoph von Tavel, "la mostra rappresenta una panoramica di tutta l'evoluzione di Klee" attraverso circa 70 opere della Fondazione Klee di Berna e della collezione privata della Famiglia Klee, e prestiti provenienti da numerose collezioni pubbliche e private svizzere, tedesche, italiane, americane e giapponesi. "La retrospettiva inizia con i capolavori della grafica del primo periodo e i disegni di paesaggi attorno a Monaco e Berna. Una sala è dedicata all'inserimento del colore da parte di Klee durante e dopo il suo viaggio in Tunisia. Seguono gli anni al Bauhaus con capolavori di costruzione pura e di perfetta, favolosa arte di raccontare. Il punto focale della mostra è rappresentato dall'opera tardiva che culmina in un finale drammatico, nella personale lotta fra la vita e la morte. Quasi testamento spirituale e artistico, la grande 'Natura Morta' che, dopo la morte di Klee, è stata trovata, quasi completata, sul cavalletto; in essa si ritrovano nella totalità della vita esseri naturali ed 'artificiali', fiori sparsi, omuncoli vacillanti su monocicli, un angelo della morte e un astro luminoso su fondo scuro" (H. C. Von Tavel). Già all'età di nove anni Klee, contemplando il marmo ricco di venature dei tavoli del ristorante di suo zio, esclama: "in questo labirinto di linee si potevano discernere contorni di fisionomie grottesche e delimitarli con la matita. Ne ero appassionato e la mia propensione al bizzarro si alimentava." Grande l'amore dell'artista per il disegno, per il potere della linea. La produzione grafica degli esordi riflette da una parte l'amore per lo studio di paesaggio di matrice impressionista, dall'altra un certo gusto onirico e a tratti caricaturale. Particolarmente impressionanti per intensità psicologica e deformazione espressiva, le illustrazioni per il Candide di Voltaire. Ma la sensibilità fantastica è già tutta presente; manca la scoperta del colore. La magia delle delicate e sognanti armonie cromatiche assaporate in Africa nel 1914 si impossessa di lui e non lo abbandonerà più. Gli acquarelli si fanno luminosissimi; elementi geometrici dai colori lievi si corrispondono tra loro in una preziosa trama di rapporti e accordi quasi musicali; arabeschi, palme, cupole, minareti, ideogrammi di cammelli e di palme sono intrisi di atmosfere da Mille e una Notte; Klee sembra aver rubato le calde tonalità della sabbia dorata del deserto e dei rossi tramonti orientali. "La natura è l'arte che noi dobbiamo guardare come un esempio capace di aiutarci a creare qualcosa di analogo con i mezzi delle arti plastiche. Seguite i percorsi della creazione naturale, rendetevi conto della formazione e delle funzioni delle forme. E' qui la migliore scuola": questo l'insegnamento di Klee e così l'artista cerca, attraverso una pittura quasi meditativa, il sottile scheletro delle foglie, l'anima del filo d'erba, lo schema della circolazione della linfa in un albero; cerca la vita nel suo stato germinale. "Più lo sguardo del pittore penetra nelle cose e più si impone a lui, al posto di un'immagine della natura compiuta, la sola immagine importante della natura: la genesi" (Paul Klee). Terza fase, gli anni del Bauhaus. Partecipa come docente ma non può essere conquistato interamente dall'eccesso di razionalismo. "La teoria è un aiuto per il chiarimento, abbiamo delle leggi ma anche la possibilità di allontanarci da loro. Uno che segue le regole con troppo rigore si perde in un campo sterile." Una struttura geometrica solida sottende le creazioni di questo periodo ma l'astrazione assoluta è solamente sfiorata. "L'arte è l'immagine allegorica della creazione" (Paul Klee) e poiché tra artista e mondo fenomenico non c'è cesura, il linguaggio pittorico di Klee rifiuta l'astrazione. Nelle composizioni di questi anni, rette da un ordine quasi ineffabile, da un prodigioso senso dell'equilibrio di forme e colori, compaiono esseri fiabeschi, creature sottomarine, personaggi lunari, giardini incantati, paesaggi di alghe e fiori quasi cristallizzati in una foresta di segni graffiti, magici, simbolici. Come ebbe a scrivere René Crevel, "l'opera di Klee è un museo completo del sogno"; è pittura introspettiva con gli occhi rovesciati verso il proprio sé, ma è anche una sottile operazione intellettuale dove il sentimento si fa acuto, nitido, cristallino; quasi affilatissimo bisturi per arrivare alla conoscenza. L'ultimo capitolo è l'opera tarda sulla quale la morte proietta le sue ombre. Sono anni di ansie ed angosce: Klee viene espulso dal Bauhaus, diffamato, separato dal mercante berlinese ebreo Alfred Flechteim. Dopo la mostra nazista sull'"Arte degenerata", gli vengono sequestrati dei quadri e rientra forzatamente in Svizzera. Si manifesta la rara malattia degenerativa che lo porterà alla morte a soli sessantun anni. L'ultima produzione di Klee acquista una connotazione fortemente drammatica: i grossi segni neri si fanno essenziali e ossessivi; presentano funebri analogie con sbarre e simboli notturni; i colori si fanno più densi e pastosi, il nero invade le tele e gli acquarelli, le forme diventano minacciose. Per informazioni: tel. 06/6780664.  
   
   
LOVE.WINE DUE VINI, DIECI NUOVE OPERE D'ARTE, UNO STORICO BAR-GALLERIA, UN UNICO  
 
Milano, 23 marzo 2004 - Arte contemporanea, new-media e amore per il vino. Dieci giovani artisti del panorama emergente milanese interpreteranno love.Wine utilizzando media tradizionali e tecnologici. Un’iniziativa che si propone di associare i nuovi mezzi espressivi dell'arte al consueto contesto conviviale del vino. Una mostra d'arte contemporanea ispirata dall’etichetta, caratterizzata da un segno grafico che riporta al futurismo, di due vini delle Cantine Santa Margherita lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon Ca'd'archi. La ricerca espressiva è ciò che accomuna le dieci opere e i vini. Ricerca espressiva degli enologi delle cantine Santa Margherita che hanno come unico media il vino e come strumenti la maturazione delle uve, la vinificazione, il dosaggio del legno e l'affinamento. Ricerca espressiva dei nuovi artisti che utilizzano media e strumenti eterogenei ma che condividono coi primi aspirazioni e poetica per: esprimere qualcosa che ancora non esiste. Ricerca culturale del Jamaica, che inseguendo il fil rouge della sperimentazione, si posiziona come territorio di avanguardia e polo meneghino di promozione artistica. La vernice è fissata per giovedì 25 marzo al Jamaica – ore 18.30 via Brera 32 L’esposizione sarà aperta al pubblico dal 26 marzo al 9 maggio al Jamaica, in seguito sarà itinerante in tutta Italia. Gli artisti sono: Paolo Benvenuto, Ema Cima, Bruno d'Elia, Manuel Erhenfeld, Ggtarantola, Giovanni Manzoni Piazzalunga, Francesca Mizzoni, Francesco Paratici, Alice Rosa e Marco Zanuso. La mostra è curata da Marco Negroni, docente di Softwareart e Webdesign presso l'Accademia di Belle Arti di Brera. Il progetto allestitivo è di Hella Mombrini.  
   
   
PER I MARTEDÌ CULTURALI DI BPM : “LA MILANO DEL IV SECOLO FRA PAGANESIMO E CRISTIANESIMO”  
 
Milano, 23 marzo 2004 - Fino al 27 aprile, tutti i martedì alle ore 21.00, nella Sala dell’Arciconfraternita del Museo Diocesano di Milano, prosegue il ciclo di incontri “i martedì culturali di Bpm” promosso da Banca Popolare di Milano e presentati da Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano. Il secondo appuntamento del ciclo ad ingresso libero è tenuto da Paolo Pasini, curatore della mostra 387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa, ed è intitolato “La Milano del Iv secolo fra paganesimo e cristianesimo nel percorso della mostra”. Durante l'incontro del 23 marzo verranno illustrati, attraverso le immagini degli oggetti presenti in mostra, gli spunti più interessanti del rapporto tra cristianesimo e paganesimo, visto non solo sotto l'aspetto del contesto religioso ma anche nell'ambito culturale e politico. Il Iv secolo dopo Cristo è caratterizzato da una significativa compresenza di culti religiosi e filosofie. In particolare il rapporto tra paganesimo e cristianesimo, appare di straordinario interesse in un'epoca di grandi trasformazioni. Permane una grande aristocrazia senatoria ancora pagana assieme a credenze precedenti l'avvento del cristianesimo. Le religioni orientali, le grandi sintesi filosofiche, i tentativi di sincretismo sono presenti nella cultura, nell'arte, nella vita quotidiana. Tutti i martedì di marzo e aprile, in concomitanza con gli incontri, l’esposizione 387 ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa rimarrà aperta straordinariamente dalle ore 18.00 alle ore 22.00 ed il costo dei biglietti di ingresso alla mostra, staccati dalle ore 18.00 alle 21.00, sarà ridotto a 6,00 € rispetto al costo normale di 8,50. Gli appuntamenti voluti dalla Banca Popolare di Milano e dal Museo Diocesano di Milano - in occasione della mostra promossa dalla Regione Lombardia “387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa” - muovono dalle figure di Ambrogio e Agostino e giungono a toccare il cuore di tematiche di straordinaria attualità quali, ad esempio, il rapporto fra Europa ed Africa, nel passato e al presente. Ugualmente il tema della multireligiosità e delle polietnie, tipico della Milano del Iv Secolo, interroga l’attuale contesto sociale, politico e religioso. Ne scaturiscono una serie di occasioni per ripensare al ruolo di Milano, alla sua storia, ma soprattutto al suo presente di grande metropoli attraversata dai temi della convivenza interetnica nell’età della globalizzazione. Occasioni di approfondimento della mostra che ne riportano un valore accresciuto per la contemporaneità. L’elenco dei prossimi appuntamenti, offerti da Bpm alla città di Milano, comprende: 23 marzo: La Milano del Iv secolo fra paganesimo e cristianesimo nel percorso della mostra relatore: Paolo Pasini, curatore della mostra 387 d.C. Ambrogio e agostino le sorgenti dell’europa; 30 marzo: L’incontro tra Ambrogio e Agostino nella Milano del Iv secolo relatore: mons. Luigi Crivelli, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano e direttore della Rivista “Terra Ambrosiana”; 6 aprile: Milano capitale del Iv secolo relatore: Ermanno A. Arslan, Direttore delle Civiche Raccolte d’Arte Antica e Moderna a Milano; 20 aprile: La capsella di S. Nazaro e il Dittico di Stilicone, due capolavori del Iv secolo relatori: Gemma Sena Chiesa, direttore della Scuola di Specializzazione in Archeologia presso l’Università degli Studi di Milano, e Fabrizio Slavazzi, docente di Archeologia e Storia dell’Arte Romana presso l’Universita degli Studi di Milano; 27 aprile: Europa e Africa dal tempo di Ambrogio alla contemporaneità: non muri ma ponti relatori: S.e. Il Card. Ersilio Tonini e Marco Vitale, economista e Vicepresidente Bpm Infolink: www.Ambrogioeagostino.it  
   
   
“DIALOGHI: JAZZ PER DUE” 6° EDIZIONE CONCERTO DEL 27 MARZO CON PAOLO FRESU E URI CAINE  
 
Pavia, 23 marzo 2004 - Sabato 27 marzo si conclude a Pavia la sesta edizione di “Dialoghi: jazz per due”, rassegna promossa dal Settore Cultura del Comune di Pavia: protagonisti della serata, in programma presso l’Aula Magna del Collegio Ghislieri (ex chiesa di San Francesco da Paola), in Piazza Ghislieri (ore 21, ingresso gratuito), il trombettista Paolo Fresu, uno dei nostri jazzisti più amati sia in patria che all’estero, e il pianista statunitense Uri Caine, figura di spicco dell’attuale panorama jazzistico internazionale. Insieme, Paolo Fresu e Uri Caine sostituiscono una coppia artistica di primissimo ordine, che si esprime attraverso l’originale rilettura di noti standard. Il loro primo incontro risale al 2002, quando il musicista americano è stato invitato al festival di Berchidda, di cui è direttore artistico lo stesso trombettista sardo: l’intesa è stata subito proficua e ha avuto sbocco naturale in un duo che, tra l’altro, è stato ospite nei mesi scorsi del Blue Note di Milano e che ora è impegnato in un lungo tour europeo, all’interno del quale è inserito il concerto di Pavia. Apprezzato anche per le sue visionarie, audaci rivisitazioni di pagine di apparentemente intoccabili monumenti della musica classica (da Mahler a Schumann, da Bach a Beethoven e Wagner), Uri Caine, che nel 2003 è stato direttore artistico del festival di musica contemporanea della Biennale di Venezia, è uno dei più ingegnosi architetti delle musiche d’oggi, capace di attingere a musicalità diverse, all’elettronica, al klezmer, al rock e ovviamente al jazz. In questo campo specifico si è distinto, appena diciottenne, al fianco del sassofonista Hank Mobley e successivamente soprattutto quale componente dei gruppi del clarinettista Don Byron e del trombettista Dave Douglas. Anche Fresu è musicista dall’ampia visione sonora e artistica in generale: i suoi incontri con jazzisti europei e statunitensi non si contano ormai più, così come le collaborazioni con poeti, attori, scultori, danzatori, cineasti. Tra i tanti sodalizi vale la pena rammentare quelli con il collega di strumento Enrico Rava, concretizzatosi in sentiti omaggi a Chet Baker e Miles Davis, con gli inglesi Kenny Wheeler e John Taylor, con il chitarrista franco-vietnamita Nguyên Lê, con altri due fantasiosi musicisti connazionali come il contrabbassista Furio Di Castri e il pianista/fisarmonicista Antonello Salis, con i quali ha costituito il trio Paf. Quest’ultima è una delle migliori formazioni all’interno delle quali Fresu agisce come leader o co-leader, lasciando, qui come peraltro altrove, l’inconfondibile impronta della sua forte personalità. Infolink: www.Comune.pv.it  
   
   
SPAZIO GIOVANI 2004  
 
Foggia, 23 marzo 2004 - Aperte le iscrizioni alla Vii edizione del Festival Nazionale “Spazio Giovani” organizzato dal Comune di Foggia Settore Cultura e Spettacolo e Assessorato alle Politiche Giovanili in collaborazione con ³ Radio1 Rai - Demo ³ che si terrà a Foggia il 2,3,4 settembre. Possono partecipare, con pezzi inediti, musicisti di ogni nazionalità di età compresa tra i 15 e 35 anni, solisti,complessi vocali - strumentali,cantautori , privi di contratto discografico ed editoriale. Sono ammessi tutti i generi musicali (esclusa la classica e le cover band). Ogni partecipante dovrà suonare rigorosamente dal vivo senza supporto di basi registrate ( sono ammessi campionamenti purché ritenuti indispensabili per la valorizzazione dell¹esecuzione live, approvati in sede di prove generali). La domanda di partecipazione Gratuita dovrà pervenire entro il 30 giugno 2004 all¹Ufficio Cultura e Spettacolo del Comune di Foggia, C.so Garibaldi 37, tel. 0881792517 0881792500. Sono a carico dell¹organizzazione le spese di vitto e alloggio, in Hotel con trattamento di mezza pensione, di ogni musicista proveniente da località distanti oltre 180 Km. Da Foggia per tutta la durata del festival. Modalità di partecipazione, regolamento e scheda d’iscrizione sono reperibili sul sito ufficiale del festival www.Spaziogiovanifestival.it  
   
   
MARATONA DI ROMA: UNA GUIDA DEL GATORADE SPORTS SCIENCE INSTITUTE PER AFFRONTARLA SENZA RISCHI  
 
Roma, 23 marzo 2004 - Il Gatorade Sports Science Institute (Gssi)* ha elaborato le linee guida per affrontare le gare di resistenza, forte dell’esperienza acquisita come partner in alcune delle più prestigiose maratone al mondo, tra cui quella di New York e naturalmente quella di Roma. Consigli particolarmente utili per chi si accinge a partecipare alla X Maratona Città di Roma, in programma domenica 28 marzo e promossa dal Comune di Roma, dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera e dall’Italia Marathon Club. Studiare il percorso Prima del giorno della competizione, perlustrare il percorso per essere preparati sui cambi di pendenza e conoscere il fondo gara. Esaminare dettagliatamente la mappa, prestando attenzione al posizionamento dei punti di ristoro. Alimentarsi correttamente Un pasto di 50/75 gr. Di carboidrati, consumato almeno 1 ora prima della partenza, fornisce il giusto apporto di energia per affrontare la gara. Gli alimenti ideali sono pane, barre energetiche, banane, pasta, cibo e cereali. Anche gli sport drink possono contribuire a fornire l’energia necessaria per portare a termine la competizione. Idratarsi prima della corsa È importante essere sufficientemente idratati prima dello sforzo. Tuttavia, non bisogna esagerare: 600 ml di acqua o di una bevanda sportiva, consumati 2 ore prima dell’inizio della corsa, sono quanto necessario. Non trascurare i punti di ristoro I punti di ristoro sono un momento essenziale della competizione. Un loro utilizzo sapiente consentirà di combattere la disidratazione. Ma per farlo è necessario conoscere il proprio tasso di sudorazione. Imparare a pesarsi prima e dopo una lunga corsa, è il modo migliore per capire di quanta acqua necessita l’organismo. Sapersi fermare Nel caso si avvertano giramenti di testa, affaticamento inusuale, stato di confusione, nausea, vomito o crampi muscolari, è necessario fermarsi e consultare immediatamente un medico. Rinfrescare l’organismo, non la testa Ricordarsi sempre che bagnarsi la testa dà una sensazione di freschezza solo temporanea: non reintegra i liquidi persi e non abbassa la temperatura del corpo. È il sudore che svolge il colpito di mantenere fresco l’organismo e perché questo processo sia efficace è necessario mantenere il giusto livello di idratazione. Rigenerarsi dopo la corsa Alla fine della gara, per un veloce recupero, è importante reidratarsi ed ingerire carboidrati. Cibi e bevande contenenti sodio contribuiscono ad una rapida e completa reidratazione. Dividendo il proprio peso corporeo per due, si ottiene il numero dei grammi di carboidrati da consumarsi entro la prima ora dopo la fine della maratona.  
   
   
MAURIZIO MONFORTE DELLA BONALDI MOTORSPORT VINCITORE NELLA TARGA TRICOLORE PORSCHE. IL PILOTA VINCE LA GARA D’ESORDIO A VALLELUNGA  
 
Roma, 23 marzo 2004 - Nel primo appuntamento della Targa Tricolore Porsche, organizzato dal Porsche Club Italia, Maurizio Monforte pilota ufficiale Bonaldi Motorsport, ha centrato il successo sulla pista di Vallelunga. Durante la prima uscita stagionale del “Trofeo Gt3 Cup Porsche Italia” si è potuto assistere ad una gara ad alti contenuti agonistici, dove Monforte, che corre con la potente 996 Gt3 Cup sponsorizzata da Banca Fincosumo Gruppo Santander insieme a Bergamo Isolanti, ha dato vita a un vero proprio spettacolo. Ottima prova, quella del pilota, che ha sfoderato tutta la sua grinta percorrendo 20 giri in 25’55”948, alla media di 149,373 Km/h ed è salito sul podio conquistando il trofeo “Gt3 Cup Porsche Italia”. A lui anche il giro più veloce: 1’16”797, alla media di 151,332 Km/h. Molto spettacolare, con la partenza lanciata, il cambio pilota e il rifornimento ai box, anche il “Trofeo Endurance” che ha registrato il secondo successo della giornata di Monforte nella classe Gtc, che in coppia con Massimo Simion (88 giri in 2.00’19”275 alla media di 141 km/h), ha preceduto al traguardo la coppia Ferruccio Bellini/federico De Nora a 27”839, sempre della squadra Bonaldi Motorsport. L’esordio non poteva essere migliore per il team bergamasco che nel “Trofeo Endurance” ha conquistato, oltre al primo e al secondo anche un quarto posto con la coppia Maurizio Ardigò/mattia Chiello. Soddisfazione alla Concessionaria Bonaldi di Bergamo che, da oltre dieci anni, si dedica, in modo sempre più impegnativo e professionale, nel preparare e nel fornire assistenza in pista alle vetture Porsche dei propri clienti. Da qui la nomina, giunta nel 2002, a Officina Motorsport da parte di Porsche Ag. La concessionaria vanta così, a tutti gli effetti, un reparto sportivo, una vera e propria struttura, personale specializzato e un mezzo di trasporto e officina dedicato. La stagione agonistica 2004 vedrà il Team Bonaldi Motorsport impegnato sui circuiti di Monza (02-04 aprile), Nurburgring (07-09 maggio), Paul Ricard-francia (29-30 maggio), Mugello (26-27 giugno), Dijon-francia (17-19 settembre), Monza (01-03 ottobre) e Misano (15-17 ottobre).  
   
   
IN VENETO MILLE E CINQUECENTO ATLETI ATTESI PER IL 7° GRAN PREMIO NAZIONALE CSI DI CROSS  
 
Castion di Belluno, 23 marzo 2004 - La cittadina veneta attende l’invasione dei crosser Csi. Ad oggi sono oltre 1300 gli iscritti al 7° Gran Premio nazionale Csi di corsa campestre, che la prossima fine settimana convergeranno da tutta Italia nel Bellunese per contendersi i titoli italiani assegnati nelle diverse categorie. E’ la prima volta che il Csi approda in Veneto per disputare il Gran premio conclusivo dell’anno. Da venerdì 26 a domenica 28 marzo la stagione degli atleti del Centro Sportivo Italiano vivrà dunque il suo epilogo spettacolare e coinvolgente. 13 le regioni presenti, le cui rappresentative giungeranno a Castion nel pomeriggio di venerdì. Sabato mattina la cerimonia d’apertura. Particolarmente nutrita sarà la delegazione veneta (sono circa 500 i crosser della regione opsitante), come pure quella lombarda (235), trentina (180) e dell’Emilia Romagna (106). Gli atleti bellunesi, che correrano nel verde di casa, sono in 130; ma non rappresentano il gruppo proviniciale più numeroso. Il comitato di Vicenza, infatti, porterà ai nastri di partenza 151 atleti, mentre da Trento ne scenderanno ben 177. Non solo corsa, però. Nel puro spirito del Csi, quello cioè che fa dello sport un’occasione d’incontro e di amicizia, sabato sera, sempre a Castion, si terrà la tradizionale "Festa delle Regioni", in cui ogni regione partecipante allestirà un suo stand con in bella mostra cibi e vini tipici delle proprie terre.  
   
   
TERZO APPUNTAMENTO DEL RITTER RAMPITOUR D'ITALIASULL'ALTOPIANO DELLA PAGANELLA  
 
Trento, 23 marzo 2004 - La primavera in Trentino è scandita da una miriade di occasioni per vivere all’aria aperta sensazioni ed emozioni affascinanti. E nella mountain bike con la primavera sboccia il “Ritter Rampitour d’Italia” che quest’anno compie otto anni e presenta tutta una serie d novità. Nel taccuino di ogni biker che si rispetti sono ben segnati i cinque appuntamenti da non perdere, tutti con percorsi che portano gli appassionati attraverso alcune delle più note ed affascinanti località del Trentino. Uno di questi è la Paganella Bike, terza tappa del challenge, che si presenta con un tracciato di 41 chilometri di indiscutibile bellezza. La data da non scordare è quella del 30 maggio, e proporrà alla colorata e come al solito affollata carovana di concorrenti una pedalata nel cuore delle Dolomiti di Brenta. L’altopiano della Paganella è, infatti, un magnifico balcone panoramico sulla Valle dell’Adige che gravita attorno al monte Paganella e alle inconfondibili Dolomiti di Brenta, mèta privilegiata di indimenticabili escursioni nel Parco Naturale Adamello-brenta. Il parco è la più grande area protetta del Trentino, caratterizzata da un’immensa distesa di conifere, ma soprattutto è l’unica zona delle Alpi dove vivono gli ultimi esemplari di orso bruno, che qui hanno trovato un rifugio sicuro. Andalo, Molveno e Fai della Paganella offrono una via d’accesso privilegiata per chi voglia scoprire le meraviglie di questo ambiente incontaminato con escursioni e gite guidate. Molveno è poi conosciuta per l’omonimo lago che lo scrittore Fogazzaro definì come “preziosa perla in più prezioso scrigno”. Per gli amanti della mountain bike l’altopiano rappresenta un vero e proprio paradiso: sono ben 17 gli itinerari attrezzati, descritti in un’apposita guida, che portano alla scoperta dell’incantevole paesaggio naturale. Dall’impegnativo percorso della Paganella Bike, 41 chilometri su e giù per l’Altopiano, ai tragitti più brevi e facili, non c’è che l’imbarazzo della scelta per unire il divertimento della mountain bike al piacere di scoprire luoghi selvaggi ed incontaminati, di godere della vista di suggestivi scorci delle Dolomiti di Brenta, di fermarsi ad ascoltare i dolci rumori della natura. Ma i partecipanti alla Paganella Bike non avranno certo tempo per ammirare i panorami, piuttosto saranno impegnati nell’affrontare un tracciato che “regala” un dislivello di 1270 metri disseminati lungo i 41,1 chilometri. Quasi metà, ovvero 20,1 km, sono tutti tratti in salita, con quello che dal lago di Molveno sale fino in vetta al Dosson a 1.450 metri che non lascia tregua a fiato e muscoli. Ci sono poi 16,1 chilometri di discesa che chiedono comunque grande concentrazione ed i rimanenti tratti in falsopiano non permettono certo di definirla una gara-passeggiata. Il Ritter Rampitour d’Italia quest’anno dispensa, fatto non secondario, un montepremi decisamente allettante di 43000,00 Euro. Da non dimenticare che quest’anno la tassa d’iscrizione è notevolmente “dimagrita”: solo 20 Euro a tappa per chi non desidera il gadget, una originale polo ricamata col logo di gara. Chi invece ama collezionare le magliette deve versare la cifra di 25 Euro. Chi ha già partecipato alle precedenti edizioni del Ritter Rampitour d’Italia conosce bene il livello qualitativo dei servizi, sicuramente elevato. Per i pochi che ancora non l’hanno frequentato vale il detto “provare per credere”. La Paganella Bike non è esente da questo standard, e vale la pena sottolineare che la fine di maggio è uno di quei periodi in cui l’altopiano della Paganella ed il lago di Molveno meritano di essere scoperti, cogliendo l’opportunità per trascorre alcuni giorni di relax in un luogo incantevole. Le informazioni tecniche della gara, oltre che sul sito www.Rampitour.com si possono avere telefonicamente ai numeri 335.7335136 oppure 335.7335138, mentre informazioni turistiche ed alberghiere al numero 0461.585836 oppure sul sito www.Aptdolomitipaganella.com