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Notiziario Marketpress di Venerdì 25 Giugno 2004
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È NECESSARIA UNA “NUOVA CULTURA POLITICA” PER GARANTIRE CHE LA COSTITUZIONE COLMI IL DEFICIT DEMOCRATICO – QUESTO IL MESSAGGIO EMERSO DALLA CONFERENZA SULLA SUSSIDIARIETÀ  
 
Bruxelles, 25 giugno 2004 - L'unione europea dev'essere pronta ad abbracciare una “nuova cultura politica” al fine di garantire che i politici regionali e locali abbiano maggior voce in capitolo nella definizione della legislazione europea – uno degli obiettivi chiave della nuova Costituzione europea. Questo è uno dei principali messaggi emersi dalla prima assise del Comitato delle regioni (Cdr) sulla sussidiarietà tenutasi il 27 maggio scorso a Berlino, presso il Bundesrat. L'incontro, aperto dal Presidente del Cdr, Peter Straub , e dal vicepresidente del Bundesrat, Wolfgang Böhmer , si è soffermato in particolare su due questioni cruciali: le modalità in base alle quali il Comitato e i suoi partner potranno controllare l'applicazione delle nuove rigide norme previste dalla Costituzione in materia di consultazione e le loro possibilità di reazione qualora la consultazione degli enti regionali e locali da parte della Commissione europea non avvenga secondo le modalità previste. Lord Tope (Uk-eldr), membro della Greater London Authority e primo vicepresidente della commissione Affari costituzionali e governance europea del Cdr, ha avvertito i delegati che la futura sfida è notevole per tutte le parti coinvolte. “Riflettere su come applicare in modo più efficace il principio di sussidiarietà significa introdurre una nuova cultura politica nel modus operandi della Comunità” ha dichiarato. Si tratta di un'affermazione condivisa dal premier scozzese Jack Mcconnell (Uk-pse), che ha aggiunto che le istituzioni europee potrebbero lavorare in modo più efficiente unicamente se venissero individuati gli strumenti giuridici in grado di garantire che questo cambiamento di cultura avvenga davvero. Il sindaco di Dunkerque, Michel Delebarre (Fr-pse), ha dichiarato che spetta al Comitato delle regioni “imporre il proprio destino” a tale riguardo. “Non credo che dobbiamo svolgere un ruolo di secondo piano; dobbiamo piuttosto essere coinvolti anche al di là dei settori di nostra competenza”. Ha inoltre esortato a costituire una nuova commissione speciale in seno al Cdr per affrontare le questioni relative alla sussidiarietà “in modo rapido ed efficiente”. Eric Philippart , membro della task force della Commissione europea responsabile in materia di sussidiarietà, ha affermato che è importante considerare tale principio “un'opportunità che consente a ciascun livello di concentrarsi sugli aspetti che riesce ad affrontare meglio. La sussidiarietà non va considerata come se fosse una specie di poliziotto che non ci perde di vista un secondo”, ha aggiunto. Il professor Philippart ha messo in guardia dal parlare del meccanismo di controllo in termini di “cartellino giallo” e “cartellino rosso” e ha aggiunto che “quest'idea di punizione non serve” – un punto ribadito da un rappresentante del parlamento austriaco, Gottfried Kneifel . Alcuni delegati si sono però mostrati scettici nei confronti dell'approccio della Commissione. Uno degli ex presidenti del Cdr, Manfred Dammeyer (De-pse), ha affermato che la Commissione dovrebbe deliberare “su un piano di parità” con il Comitato. “Il Comitato delle regioni non può essere trattato come se fosse inferiore”, ha aggiunto. Ha insistito poi sul fatto che le analisi della Commissione sull'impatto finanziario delle proposte devono essere “esaurienti” e valutare in modo adeguato gli oneri che ne derivano per i comuni e gli enti locali. Il professor Philippart ha spiegato che la Commissione europea prende “molto sul serio” il suo obbligo di consultazione e ha aggiunto che essa vorrebbe inoltre provare altre procedure prima della ratifica della Costituzione (i delegati sembrano concordare sul fatto che il testo costituzionale verrà approvato dai capi di Stato e di governo al Consiglio europeo del 17 giugno). La motivazione addotta da Philippart non ha però convinto il ministro bavarese per gli Affari europei, Eberhard Sinner , che ha ricordato che il principio di sussidiarietà è stato violato ripetutamente e ha aggiunto che “abbiamo un deficit di sussidiarietà lampante”. Claude Du Granrut (Fr-ppe) ha esortato ad avviare una maggiore cooperazione tra il Comitato delle regioni, i parlamenti nazionali, regionali e gli organismi locali rappresentativi al fine di controllare meglio l'applicazione del principio di sussidiarietà. Il vicepresidente del Parlamento europeo, Ingo Friedrich , ha accolto con favore l'idea di creare una rete della sussidiarietà, ma ha sottolineato che “occorre garantire che essa non provochi ritardi nel processo decisionale”. Lord Grenfell , presidente della commissione ristretta sull'Unione europea presso la Camera dei Lord del Regno Unito, ha sottolineato che a lui e ai suoi colleghi la proposta del cartellino giallo “piace abbastanza” e ha aggiunto che ne risulterebbe un meccanismo di sussidiarietà più efficace. Alcuni oratori hanno messo in evidenza il diritto che la Costituzione conferisce al Comitato delle regioni di adire la Corte di giustizia per proporre ricorso contro la Commissione se reputa che sia stato violato il principio di sussidiarietà. Hans Kaiser (De-ppe) ha affermato che, sebbene sia importante che il Cdr disponga di questa “arma affilata”, egli auspica che non debba usarla troppo spesso – un'affermazione condivisa da Isidoro Gottardo (It-ppe), che ha aggiunto che il ricorso dinanzi alla Corte di giustizia dev'essere la nostra ultima ratio . Jose Maria Mu ñ oa Ganuza (Es-ae), delegato del presidente del governo basco per le relazioni esterne, ha sottolineato che il Cdr deve evitare che vi sia “una valanga di ricorsi” dinanzi alla Corte di giustizia. Francis Jacobs , avvocato generale della Corte di giustizia, ha riconosciuto che i diritti giuridici sanciti dal Protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità contenuto nella Costituzione hanno introdotto “una notevole innovazione” nel sistema giudiziario dell'Unione. “Mi sembra l'unico caso in cui un organismo che non sia uno Stato membro o una delle tre istituzioni principali [Parlamento, Consiglio e Commissione] ha il diritto di adire la Corte non per difendere soltanto le proprie prerogative. Sembra che il Comitato delle regioni possa far valere motivazioni di natura del tutto generale relative al principio di sussidiarietà”, ha commentato, sottolineando che si tratta di un'osservazione a titolo personale. Con riferimento al dibattito che ha avuto luogo su questo aspetto in seno alla Corte di giustizia nel corso della Convenzione sul futuro dell'Europa, Jacobs ha segnalato che la Corte “nutre dei dubbi circa l'opportunità di un controllo ex ante” vale a dire sull'opportunità di pronunciarsi in merito a una proposta prima della sua adozione. Sarebbe un procedimento “eccepibile” in quanto potrebbe coinvolgere la Corte di giustizia nel processo legislativo “conferendole un ruolo politico piuttosto che giudiziario ”. Tuttavia la Corte non avrebbe nulla da obiettare ad un controllo ex ante da parte di un organismo politico e probabilmente tale controllo – ha specificato Jacobs – non precluderebbe la possibilità di un successivo controllo giurisdizionale da parte della Corte di giustizia. In generale, Jacobs ha sottolineato che le soluzioni politiche sarebbero preferibili e che il ricorso a un procedimento giudiziario dovrebbe restare “un'eccezione”. Quanto alla questione centrale della possibile portata di un controllo giurisdizionale da parte della Corte di giustizia, l'avvocato generale ha affermato che probabilmente la Corte “affronterà con cautela una questione politica così delicata”. Che cos'è la sussidiarietà? Il principio di sussidiarietà, ormai integrato nel processo legislativo europeo da più di un decennio, esige che le decisioni siano prese ad un livello quanto più possibile vicino ai cittadini. In altre parole, le decisioni dovrebbero essere prese a livello locale, regionale o nazionale, a meno che la Comunità non abbia competenze legislative esclusive o sussistano motivi imprescindibili per cui la decisione debba essere presa a livello dell'Ue. Per la prima volta, il progetto di Costituzione dell'Ue introduce una dimensione locale e regionale nella definizione della sussidiarietà. Nel suo "protocollo sull'applicazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità" si afferma che "Prima di proporre un atto legislativo, la Commissione effettua ampie consultazioni. Tali consultazioni devono tener conto, se del caso, della dimensione regionale e locale delle azioni previste". Quando la Commissione giudica che un obiettivo possa essere conseguito in modo più adeguato a livello dell'Unione, deve motivare la sua posizione. Se il Cdr ritiene che la proposta legislativa della Commissione violi il principio di sussidiarietà, può avviare una procedura di ricorso presso la Corte di giustizia europea.  
   
   
L' E-GOVERNMENT VA DIFFUSO PER ASSICURARE IL SUCCESSO DELLA STRATEGIA DI LISBONA  
 
Bruxelles, 25 giugno 2004 - Disporre di servizi pubblici più efficienti, dinamici e moderni stimola la crescita dell'economia. Per questo l'amministrazione pubblica on line (il cosiddetto e-government ) è importante per il successo della strategia enunciata a Lisbona, cioè far sì che entro il 2010 l'Ue diventi l'economia più competitiva e dinamica del mondo. Per i cittadini europei l' e-government significa la fine di procedure farraginose e di lunghe file, e anche non dover più fornire più volte informazioni di cui la pubblica amministrazione è già in possesso. Per quanto riguarda le imprese, l'amministrazione on line permette di migliorare la competitività riducendo il costo dei pubblici servizi. "L'e-government consente anche di accrescere la trasparenza, assicurare la parità di accesso ai servizi, rafforzare la partecipazione dei cittadini ai processi democratici e all'elaborazione delle politiche pubbliche" : è quanto afferma Keith Brown , membro del consiglio della contea del Clackmannanshire (Uk/ae) nel suo parere sul "Ruolo dell' e-government per il futuro dell'Europa", che il Comitato delle regioni ha adottato nel corso della sessione svoltasi il 16 giugno. Keith Brown ha inoltre fatto presente che è necessario un impegno politico ad alto livello per creare strutture e servizi di e-government , aggiungendo che gli enti regionali e locali, fornendo ai cittadini un gran numero di servizi, hanno una funzione importantissima nel promuovere e realizzare la pubblica amministrazione on line . Il Cdr sollecita inoltre la Commissione a sostenere gli enti locali e regionali affinché forniscano servizi di e-government in diverse lingue dedicando una particolare attenzione alle lingue regionali e meno diffuse . Il Comitato fa poi presente l'importanza di definire norme comuni, viste le diverse tradizioni e basi giuridiche degli Stati membri dell'Ue . Infine raccomanda che i fondi pubblici degli Stati membri e i fondi strutturali dell'Ue finanzino la fornitura di tecnologia a banda larga nelle aree in cui ciò potrebbe non risultare redditizio sotto il profilo economico , perché ciò consentirebbe di garantire la disponibilità dell'e-government su tutto il territorio dell'Ue concentrandolo nelle zone in cui l'accesso e/o il tasso di crescita dell'accesso sono limitati. In che cosa consiste l' e-government ? Stando alla definizione della Commissione, l' e-government consiste nell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni (Tic) da parte delle pubbliche amministrazioni, contestualmente a modifiche a livello organizzativo e a nuove competenze del personale nell'intento di migliorare i servizi pubblici, rafforzare il processo democratico e accrescere il sostegno alle politiche dei pubblici poteri. In questi ultimi anni la maggior parte dei paesi europei ha messo a punto piani e strategie in materia di e-government . Progressi sono già riscontrabili al livello della messa in linea dei servizi pubblici: in effetti, stando ai dati della Commissione europea, la loro disponibilità on line è passata dal 45% al 60% fra l'ottobre 2001 e l'ottobre 2002 (Ue a 15).  
   
   
GLOBAL BOND IN DOLLARI USA: RISULTATI DEL COLLOCAMENTO  
 
 Roma, 25 giugno 2004 - Il Mef comunica i risultati del collocamento del bond in dollari emesso sotto formato Global, avente cedola 3,75% e scadenza 14 dicembre 2007. Il titolo, il cui prezzo è stato fissato ieri sera a 99,783%, sarà regolato il giorno 30 giugno 2004. Il rendimento corrispondente si è attestato a 3,818%, 60 punti base sopra quello del titolo a 3 anni emesso dal Tesoro americano (titolo Us Treasury con scadenza maggio 2007 e cedola 3,125%). Il titolo rappresenta la terza emissione formato Global dell'anno per la Repubblica italiana, dopo la riapertura di un titolo triennale a gennaio e il lancio di un nuovo benchmark quinquennale a febbraio. La distribuzione geografica è stata equilibrata e ben diversificata con l’Asia al 42,5%, seguita dagli Stati Uniti al 25% e dall'Europa e Medio Oriente al 32,5%. Gli investitori che hanno partecipato alla transazione sono stati: banche centrali per il 36%, fund manager per il 26%, banche per il 29%, assicurazioni e fondi pensione per il 5%, altri per il 4%. Lead manager dell’operazione sono stati: Bnp Paribas, Lehman Brothers e Ubs.  
   
   
BANCA INTESA: L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA DELIBERA ALCUNE MODIFICHE STATUTARIE  
 
Milano, 25 giugno 2004 – L’assemblea straordinaria di Banca Intesa, riunitasi ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli, ha deliberato alcune modifiche dello statuto al fine di adeguarlo alle nuove disposizioni civilistiche introdotte nel nostro ordinamento giuridico dalla recente riforma del diritto societario. Inoltre, al fine di garantire maggiormente la rappresentanza delle minoranze nel Collegio Sindacale, l’Assemblea ha deliberato di abbassare dal 2% all’ 1% il quorum necessario per la presentazione delle liste per la nomina del Collegio stesso.  
   
   
BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA BMPS: APPROVATI I CAMBIAMENTI ALLO STATUTO  
 
Siena, 25 giugno 2004. L'assemblea dei soci della Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.a. (Bmps), riunita in sede straordinaria in data odierna, ha deliberato di modificare gli artt. 5, 6, 7, 8, 10, 12, 13, 14, 15, 17, 18 e 26 dello statuto sociale. Tali modifiche sono state adottate per un adeguamento dello statuto sociale alla nuova disciplina codicistica in materia di società di capitali, quale risulta dalle previsioni del D.lgs. 17 gennaio 2003 n. 6 e del D.lgs. 6 febbraio 2004 n. 37, tenuto altresì conto delle indicazioni fornite in merito dalla Banca d'Italia.  
   
   
E.BISCOM: RINEGOZIATE LE LINEE DI CREDITO IN SEGUITO AL PROGETTO DI FUSIONE INTERBANCA E UNICREDIT BANCA DI IMPRESA SOTTOSCRITTORI DELL’OPERAZIONE  
 
Milano, 25 giugno 2004 – In seguito all’annunciato progetto di fusione per incorporazione di Fastweb S.p.a. In e.Biscom S.p.a. Deliberata dai rispettivi Consigli di Amministrazione in data 30 aprile 2004, Interbanca S.p.a. (Gruppo Banca Antoniana Popolare Veneta) e Unicredit Banca Mobiliare-ubm S.p.a. (Gruppo Unicredito Italiano) hanno organizzato un’operazione di finanziamento a medio-lungo termine per complessivi 948 milioni di Euro a favore delle società del Gruppo e.Biscom, che sostituisce la precedente di analogo importo a favore di Fastweb S.p.a.. L’operazione è stata sottoscritta da Interbanca e Unicredit Banca di Impresa. Il contratto di finanziamento è pertanto frutto della rinegoziazione di quello datato 14 novembre 2001 dalle stesse banche finanziatrici a favore di Fastweb per complessivi 955 milioni di Euro, rispetto al quale sono ora previsti per e.Biscom termini e condizioni migliorative, coerentemente all’accresciuta maturità e stabilità delle attività del Gruppo. Tra queste, una scadenza prolungata compresa tra il 2009 e il 2010 e spread migliorati in linea con le attuali condizioni di mercato e variabile secondo una logica di step-down legata alle future performance del Gruppo. Il finanziamento prevede tre linee di credito: - una linea di credito a lungo termine di complessivi 745 milioni di Euro che rifinanzia le linee di credito outstanding; una linea di credito “stand-by” di complessivi 50 milioni di Euro; una linea di credito “revolving” di complessivi 153 milioni di Euro a copertura dei fabbisogni di circolante. Il finanziamento delle linee di credito consente al Gruppo di disporre della completa copertura finanziaria del proprio piano industriale.  
   
   
GRUPPO RICHARD – GINORI: BILANCIO D’ESERCIZIO E BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2003 E RINNOVO DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE  
 
Sesto Fiorentino, 25 giugno 2004 - Ieri è stata approvato dall’Assemblea degli Azionisti il bilancio d’esercizio e bilancio consolidato al 31 dicembre 2003. La Società chiude l’esercizio 2003 con una perdita netta d’esercizio di €uro 6,2 milioni e €uro 6,6 milioni rispettivamente nel bilancio civilistico e in quello consolidato dopo aver contabilizzato oneri straordinari per 7,8 milioni di €uro e di 7,7 milioni di €uro, al lordo degli effetti fiscali, rispettivamente nel bilancio civilistico e nel bilancio consolidato. L’assemblea ha deliberato di coprire la perdita d’esercizio pari a €uro 6.266.506 mediante l’utilizzo della riserva straordinaria per €uro 674.889 e di rinviare a nuovo la parte residua di €uro 5.591.617. Giudizio positivo dei Revisori sul bilancio 2003 Ieri 23 giugno 2004 è pervenuta alla Società la relazione sul bilancio civilistico e consolidato del 2003 della Società di Revisione con la quale è stato espresso un giudizio positivo sulla correttezza, chiarezza e veridicità dei bilanci oggi approvati. Nella stessa relazione dei revisori sono state segnalati sette rilievi successivamente commentati. Questa relazione dei revisori ha sostituito la precedente emessa in data 18 giugno 2004. Aggiornamento sulla situazione finanziaria al 18 giugno 2004 Come già comunicato al mercato si conferma che la Società ha raggiunto un accordo con tutte le banche del finanziamento in pool in virtù del quale le stesse banche hanno aderito alla richiesta di dilazionare il pagamento dell’ultima rata scaduta del finanziamento al 30 novembre 2005. L’accordo delle banche è stato raggiunto senza la concessione di alcuna garanzia o impegno da parte della Società e senza apportare alcuna modifica al contratto di finanziamento in pool in essere, ad esclusione dell’incremento dell’ 1% dello spread sul tasso di riferimento. Si informa che la Società ha affidamenti con il sistema bancario in essere al 18 giugno 2004 per circa 18,8 milioni di €uro, che sono stati ridotti significativamente dai 36 milioni di €uro del 9 gennaio 2004. Gli utilizzi al 18 giugno 2004 sono pari a circa €uro 16.584 migliaia al lordo dei saldi bancari attivi pari a circa €uro 937 mila pertanto gli affidamenti risultano utilizzati per l’80%. Il tasso di interesse medio dei finanziamenti è pari a circa il 4% annuo. Gli utilizzi si riferiscono per €uro 15.200 migliaia a finanziamenti su “autoliquidante” (fatture commerciali e ricevute bancarie).In particolare la posizione finanziaria netta della Richard Ginori 1735 S.p.a. Ha avuto la seguente evoluzione positiva, con un’importante riduzione dell’esposizione bancaria. Si evidenzia che il contributo al miglioramento della posizione finanziaria netta degli incassi dalle operazioni straordinarie di cessione annunciate al mercato con i comunicati del 20 maggio e del 22 giugno 2004è stato di solo 500 mila €uro. Il miglioramento della posizione finanziaria è stato ottenuto a seguito della riduzione delle giacenze di magazzino, all’incasso dei crediti commerciali e al forte contenimento dei costi. Si puntualizza che la posizione finanziaria netta delle società controllate al 18 giugno 2004 è sostanzialmente in linea con quella al 31 dicembre 2003 Rinnovo del Consiglio di Amministrazione e altre delibere assembleari L’assemblea ha deliberato di nominare per il triennio 2004, 2005 e 2006 e, comunque, sino all’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2006 quali membri del Consiglio di Amministrazione i Signori: Dott. Filippo Montesi Righetti, Dott. Roberto Villa, Ing. Alessandro Mugnaioni, Dott. Mauro Zanguio, Dott.ssa Mariacarlotta Rinaldini, Dott. Alberico Lalatta, Dott. Alberto Gustavo Franceschini, Dott. Giuseppe Civardi, Dott. Lino De Luca. La prossima settimana il Consiglio di Amministrazione si riunirà per eleggere il Presidente. L’assemblea ha altresì rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla vendita di azioni proprie e di azioni della controllante per un periodo di diciotto mesi. Nella stessa seduta si è provveduto all’integrazione del Collegio Sindacale che risulta oggi così composto: Prof. Francesco Poddighe – Presidente del Collegio Sindacale, Dott. Ferruccio Lino Bellini – Sindaco effettivo, Rag. Gianluca Ruglioni – Sindaco effettivo, Dott. Alberto Scotti – Sindaco Supplente, Dott. Desio Ricci – Sindaco Supplente. Infine la Società ha conferito alla società Kpmg S.p.a. L’attività di revisione per gli esercizi 2004, 2005 e 2006. Si rende noto che la documentazione prevista in ottemperanza al disposto dell’art. 77 del Regolamento Consob approvato con delibera n. 11971, è stata depositata presso la sede sociale e presso la Borsa Italiana S.p.a., per la consegna a chiunque ne inoltri richiesta. Il verbale dell’assemblea verrà depositato entro il 1 luglio 2004 Aggiornamento dati patrimoniali e sul piano di contenimento dei costi Di seguito si riportano alcuni dati patrimoniali e sulla situazione finanziari aggiornati al 31 maggio 2004 o a data più recente come anche richiesto dalla Consob: (a) Si richiama l’attenzione sul saldo “crediti di natura commerciale” della Richard Ginori 1735 S.p.a. Pari a €uro 29.258 migliaia al 31 dicembre 2003 (inclusivo del saldo relativo ai crediti verso controllate, collegate e controllanti), che si è ridotto al 31 maggio 2004 a circa €uro 28.413 migliaia. Diversamente il saldo crediti verso controllate, collegate e terzi iscritto nelle immobilizzazioni finanziarie al 31 dicembre 2003 per a €uro 12.734 migliaia passa a €uro 13.002 migliaia al 31 maggio 2004. Si puntualizza che non sono state fatte cessioni pro soluto e/o pro solvendo di crediti commerciali. Si precisa che i saldi dei “crediti di natura commerciale” al 31 maggio 2004 delle società controllate sono sostanzialmente in linea con quelli al 31 dicembre 2003. (b) Premesso che tutti i debiti finanziari sono stati inclusi nella tabella relativa all’esposizione finanziaria; si forniscono qui di seguito alcune informazioni sui debiti verso fornitori e sul saldo “altri debiti”. Il saldo debiti verso fornitori della Richard Ginori 1735 passa dai 6.836 migliaia di €uro al 31 dicembre 2003 ai 5.739 migliaia di €uro al 31 maggio 2004. Di questi risultavano scaduti €uro 2.668 migliaia al 31 dicembre 2003 e €uro 2.662 migliaia al 31 maggio 2004. (c) Si sottolinea che alla data del 24 giugno 2004 non esistono procedimenti legali in essere relativi a pagamenti di debiti scaduti e non sono stati notificati decreti ingiuntivi alla data del 24 giugno del 2004. Relativamente ai debiti previdenziali non ci sono debiti scaduti al 31 maggio 2004, in quanto è stato raggiunto un accordo di dilazione con il competente ufficio Inps per un importo pari a circa €uro 797 mila. Relativamente ai debiti tributari al 31 maggio 2004, risultava un saldo scaduto e non pagato di €uro 230 mila. La Società provvederà al pagamento dello stesso nei prossimi giorni avvalendosi dello strumento del ravvedimento operoso. Relativamente al saldo “altri debiti” al 31 maggio 2004, risultava un debito scaduto e non pagato di €uro 1.772 migliaia relativo al debito residuo della penultima rata relativa al debito per l’acquisto del Museo della Manifattura di Doccia. La Società informa che sono in corso le trattative con Mps Leasing e Factoring per scadenziare il pagamento del debito residuo. Si precisa che con riferimento il 31 maggio 2004 sostanzialmente non esistono posizioni relative a debiti scaduti e non pagati nelle società controllate. (d) Relativamente alle operazioni straordinarie di cessione, si rimanda al comunicato al mercato del 22 giugno 2004; si ribadisce che sono previsti entro il 30 novembre 2004 incassi o riduzione di debiti per circa €uro 33.500 migliaia. Con riferimento alle azioni di riduzione dei costi si sottolinea che sono state avviate importanti iniziative di riduzione dei costi operativi i cui effetti dovrebbero incidere sui conti economici a partire dal secondo trimestre del 2004 e più in particolare: - l’accordo, raggiunto alla fine di aprile, per la messa in mobilità di tutti i n. 48 dipendenti dello Stabilimento di Laveno che ha consentito la vendita del cespite con conseguenti benefici sull’indebitamento finanziario; - l’accordo sempre di fine aprile con decorrenza 3 maggio 2004, per l’utilizzo, per un periodo di 13 settimane con possibilità di ricorrere ad un eventuale ulteriore periodo di sospensione dell’attività lavorativa, della Cassa Integrazione Guadagni per n. 65 addetti dello Stabilimento di Sesto Fiorentino; - in data 6 maggio 2004 è stato raggiunto l’accordo per la Cassa Integrazione Guadagni riguardante n. 19 operai addetti allo Stabilimento di Trequanda, che decorrerà dal 10 maggio sino al 28 agosto 2004, tenuto conto del conto periodo di chiusura feriale dello stabilimento. Anche questo accordo prevede l’opportunità di estendere, previa verifica da effettuarsi fra azienda e organizzazioni sindacali entro la fine del mese di agosto, la sospensione dell’attività lavorativa per un ulteriore periodo; - la risoluzione del contratto, con decorrenza maggio 2004, con la cooperativa esterna, che occupava 35 dipendenti e svolgeva attività nel reparto scatolatura e magazzino prodotti finiti. Commento sui rilievi della Società di Revisione Relativamente ai rilievi espressi nella Relazione della Società di Revisione emessa il 18 giugno 2004 ed aggiornata in data 23 giugno 2004 si riportano di seguito le valutazioni della Società esposte nello stesso ordine dei rilievi riportati nelle relazioni redatte dai revisori. Con riferimento all’incertezza sulla recuperabilità del credito verso l’Asiapac Trade Co. Di €uro 1.569 migliaia al netto dell’accantonamento al fondo di svalutazione crediti di €uro 500 migliaia, si ritiene di poter recuperare l’importo iscritto in bilancio, in quanto il cliente ci ha informati di poter effettuare ulteriori vendite nei prossimi mesi. Peraltro il credito risulta garantito dal valore della merce depositata presso uno spedizioniere terzo. Riguardo al credito verso l’Editrice a Tavola S.r.l. Pari a €uro 417 mila al netto di un accantonamento al fondo perdite società controllate di €uro 90 mila, la Società ha ricevuto assicurazioni dall’Amministratore Unico della società collegata sul prosieguo delle trattative per la vendita della testata. Dalle informazioni raccolte in merito, la Società ritiene di poter recuperare il credito iscritto in bilancio. Riferendosi al rilievo espresso dai revisori sulla carenza del fondo svalutazione rimanenze di magazzino di ulteriori 2 milioni di €uro la Società osserva che nell’esercizio 2003 sono stati accantonati al fondo svalutazione 2 milioni di €uro. Sebbene sia riconosciuta la criticità dell’elevato saldo delle giacenze di magazzino pari a 29,9 milioni di €uro nel bilancio civilistico e 32,1 milioni di €uro nel bilancio consolidato rispetto al volume delle vendite, si precisa che il 59% del saldo si riferisce a manufatti di articoli in porcella e bone china bianchi (ovvero semilavorati) con un valore di carico a magazzino molto più basso del prezzo di vendita. Inoltre, anche a seguito della riduzione della capacità produttiva per l’utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni per alcuni reparti della produzione, il saldo delle rimanenze dei prodotti finiti e dei semilavorati al 31 maggio 2004 si è ridotto di circa 1,7 milioni di €uro rispetto al saldo al 31 dicembre 2003. Questa significativa riduzione delle rimanenze di magazzino comporterà un miglioramento degli indici di rotazione e conseguentemente una riduzione del fabbisogno del relativo fondo di svalutazione. Per le considerazioni riportate si ritiene di confermare la valutazione delle rimanenze di magazzino esposte nel progetto di bilancio al 31 dicembre 2003 e di aggiornare le valutazioni in maniera più puntuale alle prossime scadenze di bilancio, quando saranno più evidenti e misurabili gli effetti della riduzione della capacità produttiva sopra descritta. Con riferimento al rilievo sulla non corretta contabilizzazione delle imposte differite pari a circa €uro 4,6 milioni, si sottolineano le seguenti considerazioni. Si prevede da parte della Società un ritorno all’utile entro il 31/12/2004, così come evidenziato nel piano industriale ove sono descritti importanti iniziative di riduzione dei costi; più precisamente, si prevede un forte recupero dei margini entro il quarto trimestre del 2004. Inoltre si richiama l’attenzione sulla considerazione che la perdita prima delle imposte (come da bilancio civilistico) dell’esercizio 2003 pari a €uro 7,6 milioni include oneri di natura straordinaria per complessivi €uro 7,8 milioni che di seguito sono descritti (si riportano contestualmente anche gli oneri di natura straordinaria relativi al bilancio consolidato):svalutazioni delle rimanenze per circa 2 milioni di €uro sia nel bilancio civilistico che in quello consolidato; svalutazioni dei crediti per circa 3,7 milioni di €uro nel bilancio civilistico e per circa 3,4 milioni di €uro nel bilancio consolidato; svalutazioni di immobilizzazioni immateriali e accantonamenti per rischi di 0,5 milioni di €uro nel bilancio civilistico e di 1 milione di €uro in quello consolidato; svalutazioni e rettifiche di immobilizzazioni finanziarie di circa 1,6 milioni di €uro sia nel bilancio civilistico che in quello consolidato; Infine, come indicato nella nota integrativa al bilancio 2003, nei precedenti 5 esercizii la Società ha sempre evidenziato un utile d’esercizio dopo aver stanziato un significativo importo per gli oneri fiscali. Pertanto, gli elementi sopra elencati fanno ritenere ragionevolmente certo, alla data odierna, il realizzo delle imposte differite contabilizzate al 31 dicembre 2003. Relativamente ai rilievi espressi sui saldi contabilizzati e afferenti al business della terracotta che più nel dettaglio si riferiscono a: a) per €uro 905 mila al valore del marchio Terracotte Toscana Trequanda (T.t.t.) e dell’avviamento relativo alla omonima azienda la cui produzione è commercializzata unicamente dalla società correlata la Vaserie Trevigiane International S.p.a. E che sono iscritti nelle immobilizzazioni immateriali; b) per €uro 2,2 milioni al credito residuo verso la Vaserie Trevigine International S.p.a. Al netto dell’accantonamento al fondo svalutazione crediti di circa €uro 1 milione, si precisa quanto segue. Pur nell’andamento economico negativo per l’esercizio 2003 della società correlata Vaseria Trevigiane International S.p.a. Si è registrato un significativo miglioramento conseguente all’azione di ristrutturazione ancora in corso. In particolare: a) i costi del personale si sono ridotti significativamente a seguito della riduzione della capacità produttiva con il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni per circa 40 dipendenti su un totale di 65, b) sono stati introdotti sul mercato nuovi modelli, alcuni anche prodotti nell’azienda Terracotte Toscana Trequanda, che hanno avuto un riscontro favorevole da parte della clientela consentendo alla società di guadagnare quote di mercato, c) la continua riduzione del saldo giacenze di magazzino, d) il continuo miglioramento della posizione finanziaria netta della Vaseria Trevigiane International S.p.a.. Infine relativamente all’azienda T.t.t. Si informa che a partire dal mese di maggio è stata ridotta la capacità produttiva avvalendosi dello strumento della Cassa Integrazione Guadagni relativamente a 19 persone su un totale di 24. Su tali basi e più precisamente: la continua riduzione dei costi e lo smobilizzo delle giacenze di magazzino, si ritiene che la Vaseria Trevigiane International S.p.a sarà in grado di rimborsare i propri debiti alla Richard Ginori 1735 S.p.a. E pertanto si ritiene di poter recuperare il credito residuo iscritto in bilancio verso la Vaserie Trevigiane International S.p.a. E il saldo iscritto nelle immobilizzazioni finanziarie relativo all’azienda T.t.t. Sintesi dati di bilancio Di seguito si evidenziano i principali dati economico–finanziari della Capogruppo e quelli consolidati del Gruppo: Nel conto economico sono esposti i seguenti oneri relativi ed eventi di natura straordinaria svalutazioni di magazzino di circa 2 milioni di €uro sia nel bilancio civilistico che in quello consolidato; svalutazioni di crediti di 3,7 milioni di €uro nel bilancio civilistico e di 3,3 milioni di €uro nel bilancio consolidato; svalutazioni di immobilizzazioni e accantonamenti per rischi di 0,5 milioni di €uro nel bilancio civilistico e di €uro 1 milione nel bilancio consolidato; svalutazioni e rettifiche di immobilizzazioni finanziarie di circa 1,6 milioni di €uro sia nel bilancio civilistico che in quello consolidato; Il fatturato della Capogruppo passa da €uro 47.860 mila dell’esercizio 2002 a €uro 40.552 mila dell’esercizio 2003, con una variazione negativa del 15%, mentre il fatturato consolidato di Gruppo passa da €uro 49.834 mila dell’esercizio 2002 €uro a €uro 42.588 mila dell’esercizio 2003, con una variazione negativa del 14%. Il margine operativo lordo della Capogruppo passa da €uro 9.260 mila dell’esercizio 2002 a €uro 2.965 mila dell’esercizio 2003 mentre il margine operativo lordo consolidato passa da €uro 8.721 mila dell’esercizio 2002 a €uro 3.841 mila del corrente esercizio. Ha contribuito in maniera significativa alla riduzione del margine la contabilizzazione della svalutazione delle giacenze di magazzino di 2 milioni di €uro. Il risultato operativo netto della Capogruppo è negativo per €uro (4.286) mila nell’esercizio 2003 contro un utile di €uro 4.821 mila dell’esercizio 2002; il risultato operativo netto consolidato passa da un utile di €uro 4.013 mila dell’esercizio 2002 ad una perdita di €uro 3.829 mila dell’esercizio 2003. La perdita operativa include la contabilizzazione di oneri straordinari di 6,2 milioni di €uro e di 6,1 milioni di €uro rispettivamente nel bilancio civilistico e in quello consolidato. Il risultato al lordo delle imposte per la Capogruppo è negativo di €uro 7.594 mila contro un utile di €uro 1.518 mila dell’esercizio 2002. Il bilancio consolidato rileva un risultato al lordo delle imposte negativo di €uro 7.691 mila contro un utile di €uro 852 dell’esercizio 2002. La perdita dell’esercizio corrente riflette la contabilizzazione di oneri straordinari per 7,8 e 7,7 milioni di €uro rispettivamente nel bilancio civilistico e in quello consolidato. La perdita netta di esercizio della Capogruppo è di €uro 6.267 mila contro un risultato positivo di €uro 46 mila dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2002. Il bilancio consolidato presenta una perdita di €uro 6.604 mila rispetto alla perdita di fine dicembre 2002 pari a €uro 614 mila. Il risultato netto d’esercizio sia del bilancio civilistico che di quello consolidato hanno beneficiato degli effetti positivi della contabilizzazione delle imposte differite attive per 1,9 milioni di €uro effettuata nell’ipotesi ragionevole del ritorno all’utile negli esercizi futuri. Infine la posizione finanziaria netta consolidata è negativa per €uro 47,6 milioni contro un saldo nel 2002 di 45,4 milioni di €uro. Il patrimonio netto consolidato è nel 2003 di 52,8 milioni di €uro contro i 43 milioni di €uro nel 2002, l’incremento di 9,8 milioni di €uro include gli effetti netti della rivalutazione sopra descritta.  
   
   
GENERALI PROPERTIES, PIRELLI RE E LEHMAN BROTHERS ACQUISTANO IMMOBILI PER OLTRE 270 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 25 giugno 2004 - Generali Properties, Pirelli & C. Real Estate e Lehman Brothers hanno acquistato un portafoglio di 36 immobili dislocati su tutto il territorio nazionale (in città quali Torino, Udine, Mantova, Livorno, Lecce e Catania) e facenti parte del patrimonio di proprietà del Gruppo Generali, per un valore di 272 milioni di euro. L’operazione è stata conclusa attraverso la società Solaris Srl, partecipata con quote del 40% da Generali Properties e da Pirelli Re e al 20% da Lehman Brothers. Gli immobili, dalla superficie complessiva di circa 240.000 mq a prevalente destinazione residenziale, dopo l’opera di valorizzazione sono destinati alla successiva dismissione nel breve-medio periodo (3 anni). L’operazione potrà contare sui know‑ how complementari di Generali Properties, Pirelli Re e Lehman Brothers.  
   
   
LOTTOMATICA: MODIFICHE STATUTARIE APPROVATE DALL’ASSEMBLEA  
 
Roma, 25 giugno 2004 - Si è riunita ieri, sotto la presidenza di Antonio Belloni, l’Assemblea degli Azionisti di Lottomatica S.p.a. Che ha deliberato, in sede straordinaria, l’adozione di alcune modifiche dello Statuto Sociale, anche in adeguamento alla nuova normativa societaria e, in sede ordinaria, la nomina di due amministratori. Le principali modifiche statutarie approvate dall’assemblea straordinaria hanno riguardato, tra l’altro: le regole relative alla convocazione dell’assemblea ed all’intervento dei soci, le previsioni relative al recesso nel caso di proroga del termine di durata della società, il conferimento al consiglio di amministrazione di una delega per aumentare il capitale sociale sino ad un ammontare massimo corrispondente al decimo di quello attuale (Euro 8.880.928), con l’emissione di azioni ordinarie a valori di mercato da destinarsi al servizio di operazioni di acquisizione di società o aziende operanti in settori d’interesse strategico per la società. Per quanto riguarda il sistema di amministrazione e controllo, l’assemblea straordinaria ha confermato il sistema “ordinario” articolato sul consiglio di amministrazione ed il collegio sindacale. L’assemblea, in sede ordinaria, ha inoltre approvato la proposta di nomina di due nuovi Amministratori della Società in sostituzione di due amministratori dimissionari: il Prof. Sabino Cassese, Professore ordinario di diritto amministrativo alla facoltà di Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma tra i più noti studiosi di diritto pubblico ed amministrativo a livello nazionale ed internazionale e il Dott. Paolo Ceretti, Direttore Generale della De Agostini S.p.a..  
   
   
RONCADIN: RINEGOZIA CON GLI ISTITUTI DI CREDITO UN NUOVO ACCORDO  
 
Roma, 24 Giugno 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Roncadin S.p.a. Si è riunito ieri per gli effetti derivanti dall’avvenuto esercizio da parte di Arena Holding S.p.a. Dell’opzione di acquisto di n. 19.539.500 azioni Roncadin S.p.a. In data 15 giugno 2004 (pari al 15% del capitale sociale) in quanto in seguito a tale operazione la partecipazione azionaria di F.lli Roncadin s.R.l. In Roncadin S.p.a., detenuta attraverso la controllata Cibus N.v., è ora inferiore al 20%, elemento quest’ultimo che comporta il verificarsi dell’ipotesi relativa al “Cambio di controllo” della convenzione fra il Gruppo Roncadin e le Banche creditrici del 7 agosto 2002. Secondo tale accordo, nell’ipotesi di cambio di controllo, Roncadin S.p.a. Si impegna ad acquistare, entro e non oltre 120 giorni dall’avvenuto predetto cambio di controllo, le partecipazioni delle banche socie in Roncadin Gmbh ad un prezzo pari al versamento effettuato per la loro sottoscrizione. Tale accordo pertanto potrebbe comportare il riacquisto da parte di Roncadin S.p.a. Delle quote societarie di Roncadin Gmbh detenute per il 12,1% dalla Bnl e per 1% da Banca Monte dei Paschi S.p.a. Per un esborso complessivo pari a circa 6,15 milioni di Euro. Il Consiglio di Amministrazione ha all’uopo conferito delega disgiunta ai consiglieri Sig.ri Dante di Dario e Giovanni Barberis al fine di rinegoziare con gli istituti di credito coinvolti un nuovo accordo in merito. Trattandosi di un evento verificatosi successivamente all’approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione in data 20 maggio 2004 del progetto di bilancio civilistico e consolidato, e prima dell’approvazione dello stesso da parte dell’assemblea convocata per la date del 28 e 30 giugno 2004, il Consiglio ha ritenuto opportuno proporre all’assemblea di integrare la nota integrativa, sia del bilancio civilistico che di quello consolidato, dell’informazione riguardante l’impegno di Roncadin S.p.a. Al fine di fornire una rappresentazione aggiornata.  
   
   
TREVISAN COMETAL INCREMENTA LA PROPRIA PARTECIPAZIONE IN TSM ITALIA S.P.A. ALL’85%  
 
Verona, 25 giugno 2004 - Trevisan Cometal, Gruppo leader mondiale nella realizzazione di impiantistica integrata per l’intero ciclo della lavorazione dei profilati di alluminio, e proprietario del brevetto Effecta per la verniciatura dell’alluminio ad effetto legno, ha rilevato ieri una quota pari al 35% di Tsm Italia S.p.a. Da Tts Immobiliare, per un controvalore di 1,5 milioni di Euro. Tsm Italia S.p.a. Fa parte dal 2001 del Gruppo Trevisan Cometal ed è attiva nella verniciatura di profilati di alluminio e sub-licenziataria unica per l’Italia del brevetto Effecta. Fanno capo alla società gli stabilimenti di Meolo (Ve), Aprilia (Lt) e Elmas (Ca). La società ha chiuso l’anno 2003 con un valore della produzione di 13,7 milioni di Euro e un margine operativo lordo di 0,8 milioni di Euro. A seguito dell’acquisto avvenuto in data odierna, Trevisan Cometal detiene l’85% di Tsm Italia S.p.a.; il restante capitale sociale rimane di proprietà di Tts Immobiliare. Con l’accordo vengono meno anche gli obblighi relativi ai precedenti contratti stipulati tra Trevisan Cometal e Tts Immobiliare, ed in particolare l’earn out previsto per i soci facenti capo a Tts Immobiliare a fronte del raggiungimento di determinati risultati nel prossimo triennio e l’opzione di acquisto per Tts Immobiliare del 29% di Trevisan Effecta, società facente capo a Trevisan Cometal e licenziataria mondiale del brevetto Effecta. “L’operazione conclusa oggi è da considerarsi di alto valore strategico e ci consente di continuare a perseguire la nostra strategia di crescita nella business unit coating.” – ha dichiarato Silvio Maria Trevisan, Presidente di Trevisan Cometal – “Il Gruppo intende assumere un ruolo di leadership anche nel mercato della verniciatura dell’alluminio decorato, dove possiamo vantare una tecnologia proprietaria fortemente innovativa come Efecta. Tsm Italia è oggi uno dei più importanti verniciatori di alluminio in Italia, e da sempre nostro partner afidabile nello sviluppo tecnologico del brevetto Efecta.”  
   
   
BENZINA IN AUTOSTRADA: STANGATA IN ARRIVO  
 
Rozzano, 24 giugno 2004 - Dal 1° luglio nelle prossime settimane fare un pieno in autostrada potrà costare fino a 3 euro in più. Sono infatti in arrivo aumenti nell'ordine dei 3,5 centesimi di euro al litro (circa 70 delle vecchie lire). La denuncia arriva dal mensile Quattroruote che pubblica un'inchiesta sui prezzi dei carburanti. Gli aumenti, scrive la rivista, sono dovuti agli incrementi dei diritti che le compagnie petrolifere pagano su ogni litro erogato alla società di gestione del tratto autostradale. Il rinnovo delle concessioni da parte di Autostrade per l'Italia (che controlla oltre la metà della rete italiana) alle società petrolifere ha comportato l'incremento di questi diritti (in gergo royalties) da circa 1,5 centesimi al litro a 2,5 centesimi, con punte superiori ai 5 centesimi e una media di 3,6 centesimi. Questi aumenti finiranno inevitabilmente per gravare, in tutto o in parte, sulle tasche degli automobilisti a partire da luglio, quando le compagnie petrolifere inizieranno a versare i nuovi tributi ad Autostrade per l'Italia. Preoccupati per la situazione, che potrebbe indurre molti automobilisti a rifornirsi prima di entrare ai caselli, i gestori delle stazioni di servizio autostradali si accingono a chiedere un incontro presso il ministero delle Attività produttive. A Quattroruote risulta anche che il rinnovo delle concessioni abbia portato a molte rinunce da parte delle compagnie petrolifere, con il conseguente cambio di marchio anche in parecchie aree di servizio "storiche".  
   
   
MAGNETEK : LINEA DI INVERTITORI FOTOVOLTAICI AURORA AL DEBUTTO AL SALONE INTERSOLAR 2004  
 
Milano 25, giugno 2004 - Magnetek, Inc. Ha annunciato ieriche la sua linea di invertitori fotovoltaici Aurora verrà ufficialmente presentata al salone Intersolar 2004 che si terrà dal 24 al 26 giugno 2004 a Friburgo in Germania. L'invertitore fotovoltaico Aurora cambia la corrente diretta (Dc) prodotta dai pannelli solari in corrente alternata (Ac) adatta per i servizi. La connettività alla rete consente al nuovo invertitore fotovoltaico Aurora di alimentare energia nella rete e di far fronte ai carichi locali. Mark Haug, responsabile supplente della divisione energia di Magnetek, prevede che il nuovo invertitore Aurora troverà presto un buon grado di accettazione da parte di costruttori di impianti fotovoltaici, distributori e installatori di sistemi solari in Europa, nel Nord America e su scala internazionale. Secondo Haug, l'invertitore Aurora rappresenta la tecnologia più avanzata disponibile nel settore degli invertitori fotovoltaici, con la capacità di massimizzare, grazie a circuiti esclusivi e ad algoritmi elettronici, la quantità di elettricità (Ac) utilizzabile raccolta dai pannelli solari in qualsiasi condizione di luce ambiente. La linea Aurora comprende sei modelli base: due modelli senza trasformatore per interni e due per esterni, e due modelli per esterni provvisti di trasformatori di isolamento ad alta efficienza. Tutti i modelli Aurora offrono capacità di raccolta di energia ineguagliate, soprattutto in condizioni atmosferiche variabili, una notevole efficienza nella conversione dell'energia, dimensioni compatte e peso leggero, semplicità di installazione e affidabilità dovute al valido design che caratterizza il sistema. La linea Aurora completa, accessori compresi, sarà disponibile entro fine anno. "Con la linea Aurora stiamo dando risposta alle necessità fondamentali del mercato fotovoltaico in espansione in tutto il mondo: un invertitore di qualità ideato e realizzato per durare almeno quanto l'impianto fotovoltaico stesso, confezionato con una tecnologia allo stato dell'arte" dichiara Sauro Macerini, ingegnere capo del team design di Aurora. Raffaele Salutari, responsabile marketing, aggiunge "Aurora è veramente il cuore della nostra strategia per le energie alternative. Crediamo che sarà l'invertitore prescelto dal mercato fotovoltaico mondiale e con le future espansioni della linea Aurora vogliamo cavalcare l'onda del mercato fotovoltaico in rapida crescita ". Magnetek presenterà ufficialmente il nuovo invertitore fotovoltaico Aurora al mercato nordamericano in occasione del salone Solar 2004 che si terrà a Portland (Oregon) dall'11 al 13 luglio 2004. Contemporaneamente la società ha lanciato un nuovo sito Web con la presentazione di Aurora e di altri prodotti avanzati per il mercato delle energie alternative, come le interacce di potenza per le turbine eoliche e le cellule di combustibile. Infolink: http://www.Alternative-energies.com/  
   
   
ENEL VIESGO PROMUOVERÀ UN PROGETTO PILOTA INSTALLANDO UN NUOVO CONTATORE NELLA CITTÀ DI TORRELAVEGA.(SPAGNA)  
 
Santander, 25 Giugno 2004 – Vincenzo Cannatelli, responsabile delle divisioni Mercato, Infrastrutture e Reti di Enel, ha illustrato oggi al Governatore della Cantabria, Miguel Angel Revilla il funzionamento del nuovo sistema di misurazione dei consumi di elettricità di Enel e il progetto pilota promosso per l’installazione dei contatori elettronici in quella regione della Spagna. Avendo ricevuto l’approvazione delle autorità regionali, Enel Viesgo, la controllata spagnola della società dell’energia italiana, avvierà subito l’installazione dei nuovi contatori nella città di Torrelavega (Cantabria). Il progetto rientra nel quadro del programma “città digitali” e l’accordo firmato tra l’autorità regionale ed Enel Viesgo si avvarrà del contributo economico, tecnico e di personale di entrambe le parti. Il progetto riguarderà 1.050 clienti. L’installazione sarà completamente gratuita. Secondo la normativa spagnola, una volta che l’utilizzo del nuovo sistema di misurazione viene approvato da un’autorità regionale (in questo caso quelle della Cantabria) è come se fosse stato approvato a livello nazionale, con la conseguente possibilità di offrire il prodotto a un mercato potenziale di 21 milioni di clienti. Il governo regionale della Cantabria ritiene che l’utilizzo di un mezzo tecnologico all’avanguardia nella gestione e distribuzione dell’elettricità sia un’innovazione importante in quanto si tratta di un servizio di base che come tale raggiunge tutte le utenze domestiche e che può portare benefici a un gran numero di persone. Torrelavega sarà la prima città della Spagna a implementare la nuova tecnologia di gestione a distanza, qualificando la Cantabria all’avanguardia tecnologica del Paese in questo campo. Il sistema integrato Il sistema sviluppato da Enel permette alle utilities di incrementare l’efficienza e la qualità dei servizi per il cliente. Grazie, infatti, alla telelettura dei consumi e alla gestione da remoto della clientela, le utilities che adotteranno il sistema Enel, potranno ottenere una notevole riduzione degli errori di misurazione e dei tempi di intervento e potranno offrire ai clienti tariffe diversificate che incentivino l’uso dell’elettricità lontano dalle ore di punta. Il sistema Enel è oggi l’unico installato e funzionante su larga scala. Ad oggi, Enel ha sostituito in Italia circa 17 milioni di contatori elettromeccanici con i contatori elettronici. La sostituzione del contatore presso tutti i 30 milioni di clienti italiani di Enel sarà completata entro il 2005. Il 18 marzo scorso, Enel ha siglato un accordo con Ibm per la diffusione in tutto il mondo del nuovo sistema di misurazione dei consumi elettrici. Il valore del mercato potenziale per questa innovativa soluzione è stimato in oltre 120 miliardi di euro  
   
   
APPROVATE LE "OPZIONI TARIFFARIE" PRESENTATE DAI DISTRIBUTORI DI ELETTRICITÀ SI DIFFONDONO LE TARIFFE BIORARIE DOMESTICHE MA PER IL PROSSIMO ANNO L'AUTORITÀ CHIEDE DI AMPLIARE IL NUMERO DEI BENEFICIARI E MIGLIORARE LE MODALITÀ DI OFFERTA  
 
 Milano, 25 giugno 2004 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha approvato le proposte di flessibilità tariffaria ("opzioni") che i distributori di elettricità formulano nei limiti già stabiliti dall'Autorità per il periodo di regolazione 2004-2007, salvaguardando comunque la scelta della tariffa unica nazionale. Con tali proposte, i distributori offrono ai propri clienti, sia vincolati (inclusi tutti i costi per i clienti domestici) sia liberi (esclusa la componente relativa ai costi di generazione, trasmissione e misura), modulazioni della tariffa che siano più rispondenti alle diverse tipologie di consumo. Le proposte approvate sono disponibili sul sito www.Autorita.energia.it all'indirizzo http://www.Autorita.energia.it/elettricita/opzioni/04/index04.htm Nell'approvare le opzioni tariffarie l'Autorità verifica il rispetto della normativa tariffaria e, in particolare, la comprensibilità delle proposte e la loro non discriminatorietà (la stessa proposta tariffaria deve infatti essere offerta a tutti i clienti che hanno uguali caratteristiche). Tra le opzioni domestiche approvate per i prossimi sei mesi (cosiddette ulteriori domestiche), si segnala l'espansione delle opzioni tariffarie biorarie offerte fino ad ora da un solo distributore, Aem Milano, e adesso proposte anche da Enel Distribuzione, per potenze installate a partire da 3 kW, e dalle imprese distributrici di Torino, Verona, Vicenza, Brescia e Valle d'Aosta, per potenze superiori. Le tariffe biorarie favoriscono lo spostamento dei consumi nelle ore in cui il costo di produzione dell'elettricità è più basso, offrendo possibilità di risparmio per i consumatori e, nel contempo, incentivando un uso più efficiente del servizio elettrico, in una logica generale di uso razionale dell'energia. L'autorità ha già sollecitato in più occasioni le imprese distributrici a proporre opzioni biorarie e multiorarie per i clienti domestici e, pur rilevando con favore l'ampliarsi delle offerte dei distributori in tale direzione, ritiene auspicabile e necessario che dal prossimo anno vengano introdotte alcune migliorie. In primo luogo un allargamento del numero di clienti raggiunti dal servizio, ancora piuttosto limitato. Quindi un ampliamento della flessibilità nell'offerta della tariffa bioraria che consenta al cliente una maggiore possibilità di scegliere liberamente le modalità di consumo più favorevoli. Infine che si realizzi una reale convenienza anche per le famiglie con consumi non elevati. Per tale ragione l'Autorità, nel provvedimento di approvazione, preannuncia anche l'emanazione di nuove raccomandazioni ai distributori affinché in occasione della presentazione delle proposte tariffarie per l'anno 2005, sia ampliata l'offerta di opzioni ulteriori che prevedano una adeguata differenziazione su fasce orarie e su base settimanale del prezzo dell'energia elettrica. Come funzionano le opzioni tariffarie. Nel settore domestico, il sistema tariffario introdotto dall'Autorità dal gennaio 2000, prevede due tariffe amministrate (la tariffa D2, per i clienti domestici residenti con potenza impegnata non superiore a 3 kW, e la tariffa D3 per tutti gli altri clienti domestici), uguali su tutto il territorio nazionale, ma permette ai distributori locali di formulare anche altre e diverse proposte tariffarie (opzioni ulteriori). Le opzioni ulteriori domestiche comprendono tutti i costi del servizio: quelli fissi, aggiornati annualmente, per la trasmissione, la distribuzione, e la lettura dei contatori; quelli variabili, per la produzione di energia elettrica, aggiornati su base trimestrale e che comprenderanno d'ora in poi, con l'avvento della borsa dell'elettricità, i costi dei combustibili. Il prossimo aggiornamento tariffario per il trimestre luglio-settembre, relativo ai costi di produzione e agli oneri di sistema, sarà definito entro fine giugno. Nel settore non domestico, le opzioni tariffarie riguardano il solo servizio di distribuzione dell'energia elettrica. Sono trattati a parte dall'Autorità i costi di trasmissione e di misura. Per i clienti del mercato vincolato sono regolati separatamente anche i costi di produzione, soggetti invece alla libera contrattazione per i clienti del mercato libero. L'autorità ha verificato che le proposte di opzioni tariffarie di distribuzione non superino la tariffa unica nazionale definita dall'Autorità lo scorso 1 febbraio ed in vigore fino al 31 dicembre di quest'anno oltre alla comprensibilità e la non discriminatorietà. Per gli anni successivi, fino al 2007, la tariffa verrà adeguata annualmente con il meccanismo del price cap e per tener conto degli investimenti effettuati sulle reti elettriche.  
   
   
ANIA: VARATA LA NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA  
 
 Milano, 25 giugno 2004 – Il Comitato Esecutivo dell’Ania ha varato il 23 giugno la nuova struttura organizzativa dell’Associazione, sulla base delle indicazioni formulate dalla Commissione per la Riforma presieduta da Ivano Sacchetti, amministratore delegato di Unipol. Viene così completato il lavoro di ridisegno della governance dell’Ania, già iniziato con la revisione dello Statuto effettuata a dicembre 2003. In questo contesto, il Comitato Esecutivo ha nominato i Consiglieri incaricati che coadiuveranno i vertici associativi nell’attuazione di progetti di particolare rilievo per il settore nelle seguenti aree : Rapporti Internazionali : Carlo Acutis (Vittoria Ass.ni e Vice Presidente Ania); Corporate Social Responsability : Mario Greco (Ras); Welfare : Fausto Marchionni (Fondiaria Sai); Catastrofi naturali / Terrorismo: Massimo Michaud (Axa Assicurazioni); Distribuzione : Giovanni Perissinotto (Assicurazioni Generali); Antifrode : Ezio Paolo Reggia (Società Cattolica); Innovazione tecnologica e banche dati : Salvo Vitale (Sara Assicurazioni). La struttura operativa si articola nelle sei Direzioni Strategiche rappresentate in allegato, a riporto diretto del Direttore Generale. Il Dott. Marco Fusciani è stato nominato Vice Direttore Generale. La nuova organizzazione rispecchia la volontà dell’Ania di accrescere la propria focalizzazione sulle attività cruciali di rappresentanza e di servizi al mercato in un contesto di sempre maggiore concorrenzialità fra le imprese e di razionalizzare la struttura interna a vantaggio dell’efficienza e del coordinamento fra le diverse funzioni.  
   
   
PROGETTI DELL'UE PER SODDISFARE LE RICHIESTE DI VIAGGI AEREI PIÙ SILENZIOSI E RISPETTOSI DELL'AMBIENTE  
 
Bruxelles, 25 giugno 2004 - Il recente sviluppo dei viaggi aerei non ha entusiasmato tutti. Se i vacanzieri hanno profittato di voli più economici e di nuove rotte, il numero delle lobby che chiedono una riduzione del traffico aereo è esploso. Per molti il punto è l'inquinamento ambientale. Per chi vive sotto un corridoio aereo, l'inquinamento sonoro è la preoccupazione principale. Bruxelles è solo una delle tante città nel mondo in cui è in corso un animato dibattito sui rumori degli aerei, in particolare la notte. E forse è proprio pensando a questo che la Commissione europea ha deciso di ricordare i numerosi progetti di ricerca che sta finanziando per ridurre al tempo stesso il rumore degli aeromobili e il consumo di carburante. 'Grazie al finanziamento dell'Ue e alla cooperazione con la piattaforma tecnologica Acare (Advisory Council for Aeronautics Research in Europe), i principali costruttori aeronautici d'Europa, gl'istituti di ricerca, le università e le Pmi stanno lavorando gomito a gomito per creare aerei più economici, puliti e silenziosi', ha detto il Commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. 'I progetti aiuteranno a minimizzare gli effetti ambientali negativi dell'aumentato traffico aereo, e al tempo stesso aiuteranno a preservare la competitività dell'industria aerospaziale europea'. La crescita dei viaggi aerei è stata strabiliante. Nel solo Regno Unito il numero di passeggeri è quasi raddoppiato tra il 1991 e il 2001, passando da 84 a 160 milioni. E le previsioni lasciano prevedere che le cifre raddoppieranno di nuovo tra soli 11 anni. Il corrispondente aumento del rumore viene adesso considerato una seria minaccia alla salute, non solo un fastidio. Il progetto Silence mette insieme 51 aziende per testare nuove tecnologie che, secondo il consorzio, potrebbero ridurre il rumore degli aeromobili di 6 decibel entro il 2008. Le tecnologie includono turbine più silenziose, nuovi condotti di aspirazione, condotti di bypass e hot stream, soppressori dei rumori dell'ugello, tecniche di controllo attivo e tecnologie di riduzione del rumore della cellula. Il progetto dispone di un bilancio totale di 110 milioni di euro, per metà a carico dell'Ue. Con un approccio simile, il progetto Friendcopter intende ridurre il rumore degli elicotteri. Il team del progetto spera di definire condotti d'immissione del motore in grado di assorbire i rumori, metodi per individuare le fonti di rumore in cabina, tecnologie di controllo per ridurre il rumore dei rotori, le vibrazioni e il consumo di carburante. Per aumentare la competitività, il progetto Tango vuole intanto arrivare a ridurre del 20% peso e costo delle strutture degli aeromobili e dei processi di fabbricazione. Quattro parti del velivolo (scatolato alare laterale, scatolato alare centrale, tronco della fusoliera e sezione metallica avanzata della fusoliera) vengono attualmente esaminate per studiare un uso più efficiente del carburante e ridurre le emissioni. Il progetto quinquennale Eefae, cui partecipano tutte le più importanti industrie europee di motori per aerei e varie università, costruirà e proverà motori di nuova tecnologia per ridurre il consumo di carburante, le emissioni e i costi, aumentandone al tempo stesso l'affidabilità. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/aeronautics/index_en.html  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA RICERCA NEL TRASPORTO AEREO  
 
Bruxelles, 25 giugno 2004 - Dal 22 al 24 novembre si svolgerà a Zilina (Repubblica slovacca) la prima conferenza internazionale sul trasporto aereo. L'evento intende riunire giovani ricercatori dell'Europa orientale e del resto del mondo per uno scambio d'idee ed esperienze. I temi trattati andranno dalla fisica del volo ai fattori umani. La conferenza darà particolare risalto alla nascita di concetti per il futuro, allo sviluppo degli aeroporti e alle reti integrate di trasporto. Infolink: http://www.Icrat.org  
   
   
A PALERMO IL CONVEGNO IL TRASPORTO AEREO IN SICILIA - FATTI E IDEE DI UNA POLITICA DI SVILUPPO: ANALISI DEGLI AEROPORTI SICILIANI: LAVORI, INVESTIMENTI, TEMPI DI REALIZZAZIONE  
 
Roma, 25 giugno 2004 - Si è svolto il 22 giugno a Palermo, il convegno “Il Trasporto Aereo in Sicilia - Fatti e Idee di una Politica di Sviluppo” organizzato dall’Enac, Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, e dal’Enav S.p.a., Società per l’Assistenza alla Navigazione Aerea, con il patrocinio della Presidenza della Regione Siciliana, dell’Assemblea Regionale Siciliana, dell’Università degli Studi di Palermo e di Assaeroporti, in collaborazione con Gesap società di gestione dell’Aeroporto di Palermo, Sac società di gestione dell’Aeroporto di Catania, Airgest società di gestione dell’Aeroporto di Trapani, ed il Comune di Comiso. I vertici dell’Enac e dell’Enav hanno voluto organizzare questo convegno al fine di rappresentare una fotografia puntuale ed analitica della situazione complessiva in Sicilia, illustrando con esattezza l’attuale condizione in termini di progetti, investimenti e tempi di realizzazione dei lavori in corso negli aeroporti siciliani di Palermo, Catania, Trapani, Comiso, Pantelleria e Lampedusa, a cui si aggiunge un progetto di riconversione a usi civili dell’aeroporto di Boccadifalco. L’ammodernamento del sistema aeroportuale della Sicilia ha beneficiato del vasto piano di interventi infrastrutturali realizzati con finanziamenti di provenienza europea, statale e regionale, secondo l’Accordo di Programma Quadro per il trasporto aereo sottoscritto con la Regione Siciliana nel novembre 2001. In attuazione di tale programma, i lavori vengono realizzati dalle relative società di gestione per gli aeroporti di Catania (Sac), Palermo (Gesap) e Trapani (Airgest); dal Comune di Comiso per l’aeroporto di Comiso, e dall’Enac, che ne ha la gestione diretta, per gli aeroporti di Pantelleria e di Lampedusa. Tutti i progetti sono stati concepiti con particolare attenzione all’armonizzazione ambientale, paesaggistica ed architettonica con il territorio. L’enav, inoltre, allo scopo di massimizzare sicurezza ed efficienza del servizio negli aeroporti siciliani (Catania, Palermo, Pantelleria e Lampedusa) sta effettuando importanti investimenti per l’ammodernamento dei sistemi di navigazione aerea di circa 37 milioni di Euro previsti dal C.d.a. Nell’ambito del Piano di investimenti 2004/06, ai quali si aggiungono i 7 milioni di Euro destinati a combattere il fenomeno del wind shear a Palermo (lo scalo siciliano farà da capofila per tutti gli aeroporti italiani interessati dal problema). Gli aeroporti, quindi, concepiti come strutture di presentazione, porte di accesso di una Regione e, di conseguenza, porte di accesso all’economia del territorio stesso. Infatti, le Istituzioni nazionali, operando in stretto accordo con le Regioni e con gli Enti locali, hanno come obiettivo quello di creare aeroporti che diventino dei punti di forza regionali, in modo da favorire l’intermodalità dell’intero sistema del trasporto integrato, investendo risorse per migliorare i collegamenti tra gli aeroporti stessi ed i centri nevralgici delle attività economiche, turistiche e sociali di quella specifica area territoriale. Aeroporti che rispondano, quindi, all’esigenza di continuità territoriale della Sicilia e all’aumentata richiesta di mobilità dei cittadini. In occasione del convegno odierno, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Enac hanno presentato una pubblicazione intitolata “Quaderno degli aeroporti della Sicilia”, un prodotto editoriale di facile fruizione che offre agli utilizzatori principali del sistema, i passeggeri, una serie di informazioni concrete sui singoli aeroporti, fornendo con trasparenza dati sugli investimenti effettuati, sulla realizzazione dei lavori e sui tempi di completamento delle opere. Contestualmente, il Quaderno annovera per ogni singola realtà utili indicazioni sulla società di gestione, sulla capacità aeroportuale, sui servizi ai passeggeri, sui collegamenti con le città, sui vettori che operano sullo scalo e sulla storia dell’aeroporto. A questo primo Quaderno faranno seguito iniziative analoghe sui sistemi aeroportuali delle varie regioni italiane, a partire da quelle del Mezzogiorno. Il convegno odierno ha visto la partecipazione del Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana On. Guido Lo Porto; del Presidente della Regione Siciliana On. Salvatore Cuffaro; del Presidente Provincia Regionale di Palermo On. Francesco Musotto; del Sindaco di Palermo On. Diego Cammarata; del Magnifico Rettore Università di Palermo Prof. Giuseppe Silvestri; del Presidente Assaeroporti Dott. Giovanni Maniscalco, e del Sen. Enrico La Loggia, Ministro per gli Affari Regionali. I lavori sono stati caratterizzati da un dibattito costruttivo sviluppatosi intorno ai seguenti interventi: “Gli interventi infrastrutturali dell’Enac sugli aeroporti della Sicilia”, del Presidente dell’Enac, On. Vito Riggio; “La sicurezza del traffico aereo: sperimentazione e ricerca in Sicilia”, del Presidente dell’Enav, Gen. Bruno Nieddu; “Le infrastrutture aeroportuali in Sicilia”, dell’Assessore Turismo, Comunicazioni e Trasporti della Regione Siciliana, On. Francesco Cascio. I progetti in corso di realizzazione sugli aeroporti siciliani sono stati presentati dal Dott. Giacomo Terranova Amministratore Delegato Gesap, per l’aeroporto di Palermo; dall’Avv. Vito Branca e dal Dott. Vittorio Fanti, rispettivamente Presidente ed Amministratore Delegato Sac, per l’aeroporto di Catania; dal Dott. Nicolò Giacalone, Presidente Airgest, per l’aeroporto di Trapani; dal Dott. Giuseppe Digiacomo, Sindaco Comune di Comiso, per l’aeroporto di Comiso; dall’Ing. Cristiano Siclari, Direttore Servizio Progetti Enac, per gli aeroporti di Pantelleria e Lampedusa. Inoltre, il Prof. Giovanni Tesoriere dell’Università di Palermo ha illustrato il progetto di “Riconversione ad usi civili dell’aeroporto di Boccadifalco”. Moderatore del convegno il Dott. Giovanni Pepi, condirettore del Giornale di Sicilia.  
   
   
RIUNIONE IN ENAC SULLO SVILUPPO DELL’AEROPORTO DI CUNEO  
 
Roma, 25 giugno 2004 – Il 23 giugno presso la Direzione Generale dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, si è svolta una riunione sui percorsi di sviluppo dell’Aeroporto di Cuneo, alla presenza del Direttore Generale dell’Enac, Com.te Silvano Manera, del Senatore Giuseppe Menardi, del sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Sen.teresio Delfino, e del Direttore Generale della Geac, società di gestione dell’Aeroporto di Cuneo, Dott. Riccardo Vaschetti. Visto il piano di sviluppo presentato dalla società di gestione, l’Enac ha manifestato l’intenzione di impegnarsi per dare corso all’avvio delle procedure di attivazione della continuità territoriale tra Cuneo ed alcuni importanti scali nazionali, già a partire dal gennaio 2005, ed ha altresì annunciato la definizione in via transattiva del passato contenzioso con la società di gestione. Il Sottosegretario Delfino ed il Senatore Menardi hanno espresso la volontà di seguire, unitamente al Presidente della Provincia di Cuneo, Raffaele Costa, ed in sinergia con l’Enac e con la società di gestione, l’iter di avvio dei collegamenti in continuità territoriale, indispensabili per lo sviluppo dell’intera provincia, attivando, nel contempo, le procedure di utilizzo delle risorse economiche già disponibili ai fini della copertura finanziaria per le tratte che verranno realizzate in regime di oneri di servizio pubblico. Inoltre, la società di gestione ha preannunciato di voler anticipare alla primavera del 2005 la certificazione in base al regolamento Enac per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti, regolamento che introduce la certificazione del gestore aeroportuale, relativamente alla gestione in sicurezza delle infrastrutture, degli impianti e delle operazioni aeroportuali.  
   
   
RYANAIR METTE A SEGNO RECORD IN TUTTA EUROPA  
 
Milano, 24 giugno 2004 - Ryanair, il 24 Giugno 2004, festeggia un mese di vere e proprie pietre miliari per numero di passeggeri in tutt’Europa. Sin dal lancio nel 1985 Ryanair ha trasportato la cifra incredibile di 85 milioni di passeggeri. Quest’anno soltanto Ryanair trasporterà circa 28 milioni di passeggeri sulle sue 149 rotte in 16 paesi. Commentando queste cifre, Paul Fitzsimmons, Direttore Comunicazione Ryanair, ha detto: “In tutta Europa questo mese abbiamo raggiunto vere e proprie pietre miliari nei numeri di passeggeri. Ryanair sta realizzando costantemente cifre record con la formula vincente di basse tariffe, puntualità imbattibile e una vasta scelta di destinazioni come Barcellona, la Sardegna, Roma e Stoccolma. I cittadini Europei possono non parlare la stessa lingua ma quando si tratta di viaggi aerei sono tutti d’accordo: i consumatori vogliono basse tariffe e voli in orario e Ryanair ha sicuramente entrambe queste caratteristiche. Ryanair ha rivoluzionato il trasporto aereo in Europa, consentendo a milioni di persone comuni di volare a prezzi abbordabili verso destinazioni in 16 paesi. Fin da quando Ryanair ha iniziato a volare, più di 85 milioni di persone hanno risparmiato 8.5 miliardi di Euro grazie alle basse tariffe Ryanair”. Record Passeggeri Giugno 2004
Paese Totale Passeggeri Risparmio
Irlanda 45 Milioni 4.5 Miliardi Euro
Italia 14 Milioni 1.4 Milardi Euro
Francia 8 Milioni 800 Milioni Euro
Danimarca 1 Milioni 100 Milioni Euro
Olanda 0.5 Milioni 5 Milioni Euro
Giugno 2004 L’aeroporto di Pisa ha celebrato i 2.5 milioni di passeggeri Ryanair L’aeroporto di Biarritz ha sorpassato la pietra miliare dei 500.000 passeggeri Ryanair L’aeroporto di Klagenfurt ha festeggiato i 200.000 passeggeri Ryanair
 
   
   
ALSTOM: UN CONTRATTO DA 102 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 25 giugno 2004 - Alstom si è aggiudicata un contratto da 80 milioni di euro per la fornitura di 30 nuovi “Citadis” per le linee tranviarie gestite dalla Société du Métro Léger de Tunis (Smlt). La Smlt ha comunicato inoltre l’assegnazione al consorzio formato da Alstom e Sbf, compagnia tunisina specializzata in lavori di ingegneria civile, del contratto per i lavori infrastrutturali previsti per le l’estensione della linea, per un totale di altri 22 milioni di euro. I nuovi tram “Citadis” potenzieranno e rinnoveranno la flotta appartenente a Smlt, società che gestisce, per un totale di 32 km, 5 linee della metropolitana leggera, una linea ferroviaria extraurbana e una rete di autobus nella capitale tunisina. Questi veicoli, lunghi oltre 30 metri, offriranno un servizio rapido, sicuro e molto confortevole. Il pianale ribassato permetterà il facile accesso al tram anche per le persone a ridotta mobilità. I nuovi convogli opereranno sulle linee già esistenti e su due nuove estensioni della linea, in fase di implementazione, per un totale di ulteriori 14 km. Il contratto per la realizzazione delle nuove infrastrutture include la prima di queste due nuove linee. In particolare, Alstom sarà responsabile dei sistemi elettrici e di una parte dei lavori sui binari. La quota del contratto di competenza di Alstom è del 50%. L’inizio del servizio su questa nuova estensione di linea è previsto per la metà del 2006. “Siamo molto contenti di avere la società Smlt tra i nostri clienti e Tunisi fra le 19 città che hanno scelto Citadis per il loro trasporto locale. Tunisi è la prima città in tutto il continente africano che utilizzerà i nostri convogli” ha dichiarato Philippe Mellier, Presidente del settore trasporti di Alstom. “Nell’attuale contesto internazionale sempre più competitivo, la scelta compiuta dalla Smlt testimonia la consolidata qualità dei sistemi e dei prodotti per il trasporto ferroviario forniti da Alstom”. Il design di Citadis abbina componenti collaudati e standardizzati alla progettazione personalizzata di interni ed esterni, allo scopo di soddisfare le specifiche richieste di ogni città in termini di estetica, comfort e accessibilità. Alstom ha venduto circa 600 Citadis in tutto il mondo, trasportando con essi circa 400 milioni di passeggeri per più di 30 milioni di chilometri.  
   
   
ISAGRO AUMENTA LA CAPACITÀ PRODUTTIVA  
 
Milano, 25 giugno 2004 – La società Isagro Spa ha reso noto di avere finalizzato alcune iniziative aventi l’obiettivo di aumentare e garantire nel medio/lungo termine la capacità produttiva del fungicida di proprietà Tetraconazolo. A tal riguardo, Isagro ha comunicato che: è stato deciso il potenziamento, con un investimento di entità marginale, dell’impianto di Panoli (India), per la produzione dell’intermedio “M-alcohol”. Tale potenziamento produrrà effetti a decorrere dal secondo semestre dell’esercizio in corso; è stata finalizzata l’estensione per il prossimo quinquennio dell’accordo produttivo da anni in essere con Oxon Italia Spa, società collegata al partner Sipcam, con contestuale significativo incremento dei livelli di capacità produttiva massima del Tetraconazolo. Tale accordo produrrà effetti a partire dal prossimo mese di settembre. La Società, inoltre, ha sottolineato che altre iniziative sono attualmente in corso con primari operatori nazionali ed internazionali per l’ulteriore rafforzamento della capacità produttiva del Tetraconazolo, le cui vendite, come comunicato al Mercato lo scorso mese di marzo, sono stimate raggiungere le 340 tonnellate alla fine del 2004, rispetto alle 210 tonnellate vendute nel 2003. Isagro ha poi reso noto di avere acquistato da Bayer Cropscience la partecipazione del 37% da quest’ultima detenuta nella società formulativa Agriformula Srl, portando così al 100% la propria partecipazione in Agriformula stessa. La suddetta operazione, che conclude il periodo di collaborazione in Agriformula iniziato nel 2001 tra Isagro ed Aventis Cropscience – poi acquisita da Bayer Cropscience – , è stata definita nel quadro della ampia collaborazione tra Isagro e Bayer Cropscience, la cui capogruppo detiene il 15,46% della Holdisa Srl, società controllante la Isagro Spa. L’acquisto della partecipazione, avvenuto per un controvalore di ca. 0,3 milioni di Euro, si è accompagnato al pagamento da parte di Bayer Cropscience di 5,2 milioni di Euro, nonché all’impegno della stessa di effettuare lavorazioni presso Agriformula sino alla fine del 2005, a fronte della conclusione dei vari accordi in essere tra le parti in relazione ad Agriformula stessa. Per effetto del suddetto accordo, Isagro avrà il completo controllo delle proprie attività formulative in Italia, con piena possibilità di ottimizzazione delle stesse. Agriformula – che ha fatturato nel 2003 ca. 8 milioni di Euro con un risultato operativo di ca. 0,5 milioni ed un capitale investito netto di ca. 1 milione – dispone di uno stabilimento per la formulazione di agrofarmaci situato a Caselle Di Bazzano Paganica (Aq) dotato di certificazioni Iso 9002, Iso 14001 e Ohsas 18000.  
   
   
LA COMMISSIONE CONDANNA IL SISTEMA DI ONORARI DEGLI ARCHITETTI BELGI  
 
Bruxelles, 25 giugno 2004 - Secondo la Commissione europea, il sistema di onorari minimi applicato dall’Ordine degli architetti belgi è contrario alle norme dell’Unione europea in materia di concorrenza. Al pari dei prezzi imposti, i prezzi raccomandati restringono la concorrenza, in quanto possono agevolare il coordinamento dei prezzi. Il commissario Mario Monti, responsabile della concorrenza ha dichiarato: “I prezzi raccomandati possono trarre in inganno i consumatori circa il livello ragionevole di prezzo per il servizio ottenuto e circa la possibilità di negoziare le tariffe. Spero che la nostra decisione spronerà gli ordini di tutte le professioni liberali a sopprimere qualsiasi restrizione ingiustificata.” Il sistema di onorari minimi raccomandati instaurato dall’Ordine degli architetti belgi prevede per un architetto onorari fissati in percentuale del valore dei lavori realizzati dall’impresa e un identico metodo di calcolo per tutte le prestazioni - sempre in Belgio - di consulenti architettonici indipendenti. La Commissione è del parere che le tariffe raccomandate per gli onorari contravvengano alle norme europee in materia di concorrenza, in quanto tendono a coordinare le politiche di prezzo degli architetti in Belgio - il che non è necessario per un corretto esercizio della professione. Secondo la Commissione, gli onorari devono rispecchiare un livello di competenza e di efficienza, nonché i costi sostenuti da un architetto – forse persino la sua notorietà –, ma non devono dipendere unicamente dal valore dei lavori o dai prezzi praticati da un’impresa. Ad ogni buon conto, l’architetto deve fissare i propri onorari a prescindere dai suoi concorrenti ed esclusivamente di concerto con il cliente. La Commissione ha deciso di comminare all’Ordine degli architetti belgi un’ammenda pari a 100 000 di euro. Tale importo è frutto dell’impostazione graduale decisa dalla Commissione per le multe che sanzionano prassi anticoncorrenziali nel settore delle libere professioni, oltre a tener conto del fatto che la tariffa per gli onorari è stata abolita nel 2003.  
   
   
ARTIGIANFIDI LEGNANO S.C.R.L.: MARTEDÌ 29 GIUGNO ALLE ORE 21,00 L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI. ALL’ORDINE DEL GIORNO ANCHE IL RINNOVO DELLE CARICHE.  
 
Legnano, 25 giugno 2004 - Presso la sede sociale di Via Xx Settembre, 28 a Legnano si terrà, martedì 29 giugno alle ore 21,00, l’Assemblea Ordinaria dei Soci di Artigianfidi Legnano S.c.r.l., cooperativa per i finanziamenti alle piccole imprese che opera ormai da anni nell’ambito di Confartigianato Alto Milanese. Società consortile di garanzia collettiva, Artigianfidi Legnano è stata costituita con l’intento di agevolare l’accesso al credito delle piccole e medie imprese artigiane, stipulando apposite convenzioni con 14 istituti di credito che operano nel nord ovest della provincia di Milano, per l’offerta alle imprese di tassi convenzionati ed agevolati. Artigianfidi promuove quindi, a favore delle imprese artigiane e delle Pmi, interventi attraverso il F.e.i: (Fondo Europeo per gli Investimenti); agevola, sempre per le medesime imprese, l’accesso ai vari Bandi camerali per interventi in conto abbattimento tassi per gli investimenti, le operazioni volte alla capitalizzazione delle imprese e la finanza straordinaria, le operazioni Artigiancassa, gli interventi previsti dalla Legge Regionale n° 34/96. Attualmente risultano socie di Artigianfidi Legnano S.c.r.l. Circa 1.700 imprese. Nell’anno 2003 l’ammontare dei finanziamenti erogati è risultato pari a 5.422.000,00 Euro: il 44% di tale importo è stato destinato ad interventi relativi agli investimenti, mentre il restante 56% è stato finalizzato a rispondere alle esigenze di liquidità delle piccole imprese. Nel medesimo periodo, i settori maggiormente interessati agli interventi sono risultati quello metalmeccanico, del tessile/moda, dell’installazione di impianti, delle costruzioni edili. La prossima Assemblea fra l’altro assume un rilievo particolare: con il noto Accordo di Basilea l'accesso al credito per le imprese più piccole è destinato certo a diventare più complesso e l’applicazione di tale Accordo rischia di compromettere seriamente, in molti casi, l’ammissione a formule di finanziamento specifiche. Le imprese più piccole sono in possesso probabilmente di rating peggiori e ciò influisce negativamente anche per ciò che eventualmente attiene le condizioni di costo del credito. “Rating” - va ricordato - è un termine tecnico che sta a significare “sistema interno di valutazione”: una valutazione che le banche possono applicare a tutto il proprio portafoglio clienti: nella sostanza, un sistema di selezione quantitativa e qualitativa, per stabilire a priori se ed a quali condizioni e modalità riconoscere finanziamenti alle singole imprese o categorie di imprese. La stretta correlazione tra volumi di fatturato e rating assegnato dimostra che Basilea 2 è culturalmente lontana dal mondo della piccola impresa. Tutti questi temi saranno oggetto di analisi durante i lavori assembleari del prossimo 29 giugno, durante i quali verranno anche esaminate le relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per l’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2003. Sia per il Consiglio di Amministrazione che per il Collegio Sindacale di Artigianfidi Legnano S.c.r.l. Durante i prossimi lavori assembleari si dovrà operare un rinnovo delle relative cariche.  
   
   
SICUREZZA CANTIERI: CAVALLIN, “AZIONI MIRATE PER LA FORMAZIONE DAGLI ENTI PARITETICI” IN VENETO CORSO SPERIMENTALE PER FORMARE TECNICI SPECIALIZZATI  
 
Mestre Ve – 25 giugno 2004 – “L’azione degli enti bilaterali imprenditori-sindacati è fondamentale per stimolare una cultura della sicurezza nei cantieri edili. L’obiettivo è il rafforzamento di azioni mirate per la formazione dei lavoratori e l’innovazione nelle imprese”. Il presidente del Comitato Paritetico Territoriale di Venezia Ugo Cavallin rilancia l’azione di concertazione come prevenzione degli infortuni sul lavoro, in particolare nel settore dell’edilizia che risulta il più colpito. “La sinergia tra le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali sta portando buoni frutti – sottolinea Cavallin -. Attraverso gli organismi paritetici le aziende e i lavoratori vengono sollecitati costantemente ad un aggiornamento costante sulle tecniche mirate alla sicurezza nei cantieri e all’investimento su strumenti innovativi per la prevenzione degli infortuni”. Con questo stesso obiettivo il Cpt di Venezia è tra i promotori del corso di formazione per tecnico specializzato per la sicurezza in cantiere realizzato dal Centro Regionale Sicurezza sul Lavoro - che unisce Inail, associazioni imprenditoriali e sindacati. Il corso ha carattere sperimentale e ha valenza regionale, interessando le province di Venezia, Treviso, Padova e Belluno. È il primo in Italia con queste caratteristiche "L'obiettivo - sottolinea Luciano Babbo, responsabile del corso per il Centro Regionale - è realizzare una formazione integrata e omogenea che ci consenta di avere sul campo degli specialisti, capaci di affiancare le imprese e i lavoratori con azioni mirate di consulenza. In questo modo si può puntare al monitoraggio del 40% dei cantieri aperti in regione".  
   
   
"NUOVO E UTILE", CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA CREATIVITÀ E L'INNOVAZIONE IL 28 E IL 29 SETTEMBRE A FIRENZE  
 
Milano, 25 giugno 2004 - E' stato presentato a Milano dal Presidente della Regione Toscana Claudio Martini e dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici il programma di "nuovo e utile", il Convegno internazionale sulla creatività e l'innovazione organizzato dalla Regione Toscana con la direzione scientifica di Annamaria Testa. "nuovo e utile" si avvale del sostegno di Giuseppe Gazzoni Frascara, l'imprenditore bolognese che ha sempre creduto nella creatività come elemento di forza per "fare la differenza sul mercato" e che con questa convinzione si accinge a lanciare, in concomitanza con "nuovo e utile", il marchio di un nuovo prodotto che anticipa una nuova tendenza: fashion e ecologia insieme. E' stata inoltre presentata la prima parte della ricerca realizzata ad hoc da Eurisko "La creatività e gli italiani". "nuovo e utile" si svolgerà a Firenze il 28 e il 29 settembre con la partecipazione di psicologi, architetti, filosofi, etologi, sociologi provenienti da tutto il mondo che interverranno per raccontare la creatività nei suoi meccanismi cognitivi e sotto gli aspetti economici, culturali e sociali. Due intense giornate di studio per indagare la natura di un fenomeno ancora in parte sconosciuto o spesso identificato esclusivamente con l'ambito artistico. Nella composizione dei vari interventi al convegno è stata invece seguita la linea tracciata dagli studiosi già il secolo scorso, che trova sintesi efficace nel pensiero del matematico francese Henry Poincaré secondo il quale creatività è istituire tra elementi preesistenti combinazioni nuove che siano utili. Non si discuterà insomma né di stravaganza né di effimero ma della creatività tra norma e superamento (Remo Bodei), della creatività del linguaggio (Tullio De Mauro) e della creatività come fattore di sviluppo economico (Giangiacomo Nardozzi). Non verranno trascurati anche gli studi recenti nell'ambito dell'etologia (la creatività come fattore di evoluzione della specie - Elisabetta Visalberghi) e delle neuroscienze (Semir Zeki). Una parte del convegno sarà anche dedicata alla creatività nelle organizzazioni aziendali e come fattore strategico di sviluppo (Domenico De Masi). Nel corso della seconda giornata di studio si analizzerà lo stato delle creatività nei diversi ambiti della conoscenza umana, con la testimonianza di esponenti dei più diversi settori, dalle arti figurative alla biotecnologia, dalla moda all'architettura, media, musica, medicina, cinema, design e letteratura con il contributo tra gli altri di Alison Abbott, Hans Ulrich Obrist, Paola Antonelli, Stefano Isidoro Bianchi, Sylvie Coyaud ecc. "nuovo e utile" vuole dimostrare che la creatività non è casuale dono divino ma studio preliminare delle regole, è competenza e non astrazione pura, è metodo e coscienza dello scopo, è un ordine differente che succede al disordine. "nuovo e utile" è una riflessione collettiva sulle regole del nuovo e dell'utile, quasi a scrivere a più mani una nuova grammatica della creatività. Perché comprendere che la creatività ha delle regole che possono essere imparate e applicate al talento significa trovare una chiave, una risorsa nuova per un futuro diverso e migliore. Significa stimolare ad accogliere e valorizzare lo spirito creativo per favorire un'altra innovazione e un'altra ancora, coltivando le risorse di curiosità, eclettismo, coraggio, dedizione, tenacia, umiltà, apertura che sono tipiche dello spirito nazionale. È in questo senso che se, valorizzata, la creatività diventa risorsa strategica, motore dell'innovazione, spinta alla crescita del Paese.  
   
   
UNA RICERCA SCOPRE CHE LE PMI SONO POCO INCENTIVATE A PASSARE ALL'ECOLOGICO  
 
Bruxelles, 25 giugno 2004 - Nuove ricerche hanno mostrato che difficilmente le piccole imprese sono disposte ad adottare su base volontaria le procedure ecologiche, poiché le sole forze di mercato non offrono sufficienti motivazioni. La conclusione si basa sulle interviste a 40 proprietari di piccole imprese a Londra e nelle Leeds, e su ulteriori 'informatori' nell'industria, nel governo e nel mondo accademico; lo studio è stato condotto dai ricercatori del centro di ricerche sulla piccola impresa della Kingston University. Negli scenari peggiori, il team ha constatato che in effetti le pressioni di mercato incoraggiano le Pmi (Piccole e medie imprese) a usare cattive pratiche ecologiche. 'La maggior parte dei proprietari di Pmi non condivide il punto di vista del governo [inglese] secondo cui passare all'ecologia fa bene all'industria', ha detto Andrea Revell, uno degli autori dello studio. 'L'impatto ecologico delle Pmi è estremamente importante, dato che rappresentano il 99% di tutte le imprese e il 43% dell'occupazione nel settore privato, e vengono considerate responsabili del 60% di tutte le emissioni di biossido di carbonio industriali, del 60% dei rifiuti non privati e dell'8% degli incidenti di contaminazione'. Il responsabile di una società di architetti ha spiegato che i suoi clienti semplicemente non sono interessati a progettazioni o costruzioni ecologicamente sostenibili: 'Non si curano delle emissioni di carbonio [...]. I clienti s'interessano alla rapidità e al risparmio, e alla situazione attuale dei mercati'. Ed ha aggiunto che fin quando le aziende continueranno a prestare scarsa attenzione ai problemi ambientali non c'è spazio in Gran Bretagna per migliorare sul piano ecologico la progettazione. Vari altri operatori del settore costruzioni hanno detto nel corso delle interviste di essere riluttanti a portare in primo piano il problema della sostenibilità per timore di alienarsi i clienti. Argomenti di questo tipo sono stati ripetuti anche dagli intervistati che lavorano nei settori catering e alberghiero: 'La gente non viene nel vostro ristorante perché vi liberate delle bottiglie e dei rifiuti in una maniera più ecologica dei concorrenti. Non potete usare l'ecologia per farvi pubblicità o allargare l'attività', ha dichiarato un proprietario. Altri hanno sottolineato che solo raramente viene loro chiesto se gl'ingredienti sono locali, organici o esenti da organismi geneticamente modificati. Tutto questo ha portato i ricercatori a concludere che le norme sono il solo mezzo per costringere le Pmi a cambiare. 'È chiaro che le sanzioni legislative sono un mezzo per essere sicuri che l'ambiente diventi una priorità commerciale per i proprietari di Pmi', ha concluso Revell. 'Le norme fanno sì che gli obblighi ambientali delle aziende siano chiari sin dall'inizio e danno alle Pmi la sicurezza del livello su cui devono tutti muoversi; in questo modo le buone prassi non vengono sentite come una minaccia alla concorrenza', ha concluso. Per informazioni: Professor Robert Blackburn Small business research centre, Kingston University Tel: +44 208 547 2000 E-mail: R.blackburn@kingston.ac.uk  
   
   
BENI CULTURALI: COSÌ L'ARCA DI NOÉ LI SALVERÀ E’ IL TITOLO DEL PROGETTO EUROPEO COORDINATO DALL’ISTITUTO DI SCIENZE DELL’ATMOSFERA E DEL CLIMA DEL CNR  
 
Roma, 25 giugno 2004 - Scienziati impegnati a prevedere quale sarà l’effetto del global change nei prossimi 100 anni. Non sull’uomo, ma sui monumenti. I templi di Agrigento sopporteranno l’azione delle tempeste di sabbia? Il ponte San Carlo di Praga o il centro storico di Londra resisteranno alle piene dei fiumi causate dalle sempre più frequenti alluvioni? Non sono scene di un film di fantascienza dal sapore apocalittico, ma alcune problematiche che saranno affrontate dal progetto europeo Arca di Noé, coordinato dall’Isac, Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Cnr di Bologna. Il progetto, che viene presentato oggi nel capoluogo emiliano e vede coinvolte prestigiose istituzioni straniere, come la biblica barca raccoglierà la mole dei dati e parametri ambientali disponibili a oggi per disegnare lo scenario futuro delle sorti del patrimonio monumentale europeo. A sentire gli esperti, i cambiamenti climatici, provocherebbero danni irreparabili soprattutto sulle opere d’arte esposte all’aperto. “Le tempeste di sabbia conseguenti alla desertificazione”, spiega Cristina Sabbioni dell’Isac-cnr, “potrebbero comportare l’erosione del materiale lapideo con cui sono stati edificati templi e palazzi storici dell’Italia meridionale, di contro, le inondazioni sempre più frequenti nel nord Europa metterebbero a duro rischio strutture in legno e pietre contenenti argilla, materiali deperibili al contatto con l’acqua, e frequentemente adoperati in quest’area”. Si tratta del primo progetto in Europa che affronta la problematica del global change in relazione con il patrimonio culturale. “Il tema dei beni culturali finora non è mai stato incluso come indicatore nei rapporti e nella legislazione sull’inquinamento e sui cambiamenti climatici, differentemente da altri argomenti quali ecosistemi, salute dell’uomo, agricoltura”, sottolinea la Sabbioni. Se gli esperti oggi sono concentrati soprattutto sugli effetti dell’inquinamento atmosferico sui monumenti da qui a dieci anni, Arca di Noé andrà oltre, non solo nel tempo. Saranno valutati numerosi fattori di degrado dei manufatti, quali temperatura, umidità relativa, cicli di gelo e disgelo, radiazione solare, velocità del vento associato alla pioggia, concentrazione dei gas, particellato atmosferico, sale marino, pH delle precipitazioni e agenti biologici. “Al termine del progetto, che ha la durata di tre anni e un finanziamento di 1.200.000 € dalla Commissione europea, sarà realizzato un atlante della vulnerabilità che riporterà le fasce geografiche di rischio”, anticipa la ricercatrice del Cnr. Sapremo così come si comportano i monumenti in una condizione climatica futuribile e in una particolare area europea. Sapremo, per esempio, cosa potrebbe accadere alla Cattedrale di Colonia o alla Mole Antonelliana di Torino se si dovessero verificare bruschi sbalzi climatici. “Infine, sarà pubblicato un protocollo rivolto a coloro che gestiscono i beni culturali, che racchiuderà una serie di linee guida per mitigare i danni causati dal global change nei prossimi anni”. La speranza è che gli scenari futuri non ci presentino il Day after tomorrow dei monumenti. Per informazioni: Cristina Sabbioni dell’Isac-cnr, coordinatrice del progetto, tel. 051/6399572, e mail c.Sabbioni@isac.cnr.it  
   
   
AIUTI PER 65 MILIONI DI EURO AI CENTRI DI RICERCA E UNIVERSITÀ AUSTRIACHE  
 
 Bruxelles, 25 giugno 2004 - La Bei (Banca europea per gl'investimenti) concederà un finanziamento di 65 milioni di euro all'Austria per aiutarla a modernizzare le sue università e strutture di ricerca. La somma verrà destinata al riesame della Wirtschaftsuniversität Wien (l'università viennese di economia e gestione aziendale) e alla costruzione di sei nuove strutture d'istruzione superiore e ricerca in Austria. Le sei nuove strutture sono: Parco tecnologico delle Tic (Innsbruck); Centro di bioscienza molecolare (Karl Franzens University, Graz); Frank Stronach Institute (Graz); un grande centro di ricerca sui motori; un centro di ricerca austriaco sulla bioenergia; un centro virtuale di ricerca sui veicoli. Il finanziamento servirà anche a sostenere il piano nazionale austriaco d'innovazione che mira a migliorare la cooperazione tra ricerca universitaria e ricerca industriale. Per informazioni : Duüan Ondrejicka Tel: 0352 4379 3150 E-mail: d.Ondrejicka@eib.org