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Notiziario Marketpress di Mercoledì 14 Luglio 2004
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LE INDAGINI SANITARIE EUROPEE TRASCURANO LE MINORANZE ETNICHE, AFFERMA UN RAPPORTO  
 
 Bruxelles, 14 luglio 2004 - Gli scienziati inglesi hanno pubblicato un rapporto che sollecita un maggior coinvolgimento delle minoranze etniche negli studi sanitari europei che valutano i benefici delle ricerche. Lo studio, condotto dall'università di Edimburgo, ha mostrato che l'Europa è molto più indietro degli Usa nel tener conto delle minoranze etniche negli studi sanitari. Secondo lo studio, gli Usa, che sin dal 1993 hanno avviato una politica di coinvolgimento delle minoranze, includono nei loro studi i problemi etnici e delle minoranze con una frequenza cinque volte superiore all'Europa. Il professor Sheikh, dell'università di Edimburgo, responsabile del team che ha redatto il rapporto 'Comparison of reporting of ethnicity in Us and European randomised controlled trials', ha detto che i governi europei dovrebbero guardare al modello americano e incoraggiare la partecipazione delle minoranze etniche alle ricerche. Secondo il professore, 'se comunità differenti debbono beneficiare di risultati correttamente ottenuti, allora è imprescindibile che la diversità etnica delle popolazioni studiate si rifletta nei test clinici. Negli Stati Uniti [...], i National Institutes of Health hanno creato politiche in base a cui i gruppi di minoranza devono essere rappresentati nei campioni di studio, salvo ragioni contrarie impellenti. In Europa non esiste niente di simile'. Sheik e il suo team hanno osservato tuttavia che anche negli Usa solo due quinti dei test clinici recentemente pubblicati parlano di etnia dei partecipanti. Secondo gli scienziati ciò potrebbe essere dovuto alla difficoltà d'identificare, iscrivere al test e seguire le minoranze. Un'altra spiegazione potrebbe essere che indicare l'etnia è importante solo in alcune ben precise aree di malattia con ben conosciute disparità etniche. 'Sono necessari meccanismi e norme per essere sicuri che le minoranze etniche siano incluse nei test clinici', ha concluso Aziz Sheikh. Infolink: http://bmj.Bmjjournals.com/cgi/content/full/329/7457/87-a  
   
   
IL MINISTRO SIRCHIA FIRMA ACCORDO PER COMBATTERE LA MALARIA IN TIGRAY  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Il Ministro della Salute Girolamo Sirchia ha siglato oggi, presso la sede di Lungotevere Ripa, un Protocollo d’intesa per combattere la malaria in Tigray (Etiopia) con il Ministro della Sanità dello Stato del Tigray Tedros Gebreyesus, il coordinatore del Roll Back Malaria Department dell’Oms Allan Schapira, l’Amministratore delegato della Novartis Pharma Giacomo Di Nepi, l’Ospedale italiano di Quihà in Tigray e il Direttore della Struttura complessa di Medicina preventiva delle Migrazioni, Turismo e Patologie dermatologiche dell’Ospedale San Gallicano di Roma Aldo Morrone. L’accordo definisce le modalità di attuazione di un progetto di cooperazione basato sull’impiego di un efficace farmaco antimalarico combinazione di artemetere e lumefantrina, messo a disposizione per due anni dalla Novartis, al fine di ridurre la mortalità e il tasso di ospedalizzazione causati dalla malaria nella popolazione del Tigray. Il farmaco sarà dispensato alle popolazioni locali anche attraverso Community Health Workers appositamente formate dall’Ospedale Italiano di Quihà, organismo appartenente all’Alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo – Ipocm. La Struttura complessa di Medicina preventiva delle Migrazioni, Turismo e Patologie dermatologiche dell’Ospedale S. Gallicano di Roma, in collaborazione con l’Oms, curerà le elaborazioni statistiche dei dati raccolti. Il progetto, di durata biennale, avrà un costo complessivo di 500.000 dollari e interesserà due regioni del Tigray, Alamata e Raya Azebo, sin dal mese di ottobre, periodo in cui è prevista una maggiore incidenza della malattia a causa delle sfavorevoli condizioni climatiche.  
   
   
NOVARTIS ITALIA E IL MINISTERO DELLA SALUTE LANCIANO UN INNOVATIVO PROGETTO CONTRO LA MALARIA IN ETIOPIA  
 
Origgio , 14 luglio 2004 - Novartis Italia mette gratuitamente a disposizione delle comunità locali del Tigrai Coartem, l'unica combinazione fissa di artemetere e lumefantrina, uno dei più efficaci farmaci oggi disponibili per il trattamento delle forme più resistenti di malaria Il Ministero della Salute italiano supporterà la realizzazione del progetto anche attraverso l'ospedale italiano di Quihà, in Etiopia, appartenente alla rete degli ospedali italiani nel mondo L'investimento complessivo previsto per i prossimi due anni è pari a 500.000 dollari e coinvolgerà oltre 200.000 abitanti nella regione etiope L'iniziativa di Novartis e del Ministero della Salute italiano è sviluppata in partnership con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'Ufficio Sanitario del Tigrai e il Dipartimento di Medicina Preventiva dell'Ospedale S. Gallicano di Roma Origgio, 13 luglio 2004 - Novartis Italia ha siglato oggi a Roma con il Ministero della Salute un accordo, del valore di 500.000 dollari, per utilizzare Coartem (combinazione fissa di artemetere e lumefantrina); uno dei più efficaci antimalarici attualmente disponibili, con lo scopo prioritario di diminuire la mortalità e il tasso di ospedalizzazione causato dalla malaria nel Tigrai (Etiopia settentrionale). La firma dell'accordo, avvenuta nel corso di una cerimonia alla quale era presente il Ministro Girolamo Sirchia, dà il via a un ambizioso progetto biennale che prevede, presso le comunità rurali del Tigrai, un'attività di formazione e informazione sanitaria, un costante monitoraggio della malattia attraverso l'utilizzo di test diagnostici e la distribuzione di Coartem, unica combinazione fissa di farmaci antimalarici, con ottimo profilo di efficacia e tollerabilità, ed inserita nella lista dei farmaci essenziali dell'Oms. Il progetto Tigrai è finalizzato a rendere disponibili i farmaci a livello locale, raggiungendo quindi anche le popolazioni che non hanno accesso alle strutture sanitarie, attraverso una rete di circa 90 "Community Health Workers": un obiettivo che rientra nelle policy definite dall'Oms per migliorare l'accesso alle terapie. Questo progetto innovativo consentirà di verificare la fattibilità, l'impatto, la sicurezza, i costi e i benefici di un approccio 'locale' alla malattia. Giacomo Di Nepi, amministratore delegato di Novartis Italia, ha commentato: "Questo accordo è un'ulteriore conferma del nostro impegno, volto ad assicurare il più ampio accesso ai trattamenti efficaci contro le più diffuse piaghe sanitarie mondiali. Questa importante partnership tra pubblico e privato consentirà non solo di mettere a disposizione un farmaco innovativo a una popolazione tra le più colpite dalla malattia, ma anche di contribuire all'educazione sanitaria e di favorire una gestione integrata del programma, adeguandolo alle esigenze locali". Nell'ambito di questa iniziativa l'Oms - Roll Back Malaria fornirà la consulenza tecnica e garantirà la supervisione all'intera iniziativa, mentre l'ufficio sanitario del Tigrai sarà responsabile dell'implementazione del progetto nelle due aree identificate, Alamata e Raya Azebo. Le attività di training nel Tigrai saranno svolte con il sostegno concreto dell'Ospedale italiano di Quihà, appartenente al "Progetto per l'Integrazione e la promozione degli ospedali e centri di cura italiani nel mondo" - Ipocm - che rappresenta uno strumento di sostegno reciproco tra le strutture sanitarie nel mondo e i centri di eccellenza in Italia, il Ministero della Salute e altri ministeri italiani interessati. La fase di implementazione del progetto vede il diretto coinvolgimento del Dipartimento di Medicina Preventiva delle Migrazioni, del Turismo e di Dermatologia Tropicale dell'Ospedale S. Gallicano di Roma (Irccss); che si occuperà dell'analisi statistica dei dati raccolti. Il professor Aldo Morrone, responsabile del dipartimento, ha dichiarato: "Questo accordo dimostra che se si vuole garantire la salute degli abitanti del nostro pianeta, è necessario partire, investendo tecnologie e ricerca sulle fasce più a rischio, come le comunità rurali del Tigrai. Siamo presenti da molti anni in questa Regione, con attività cliniche, scientifiche e di educazione sanitaria, condotte in stretta collaborazione con le autorità sanitarie locali." L'uso scorretto dei farmaci nei Paesi in via di sviluppo ha portato a una situazione di emergenza, a causa dello sviluppo di parassiti resistenti ai medicinali. L'introduzione di Coartem consente una percentuale di guarigione fino al 95% dei casi anche nelle aree in cui era stata rilevata resistenza ad altri medicinali. Ad oggi non si sono evidenziati casi di resistenza clinica all'artemisinina, confermando così la validità della terapia basata sulla combinazione di artemetere e lumefantrina. Novartis, a livello internazionale, distribuisce Coartem a prezzo di costo, attraverso il programma Roll Back Malaria dell'Oms, nei Paesi in via di sviluppo dove la malattia è endemica. La malaria è una malattia parassitaria trasmessa dalla zanzara: è una delle principali cause di morte nei Paesi in via di sviluppo dove provoca oltre 300 milioni di casi ogni anno e più di un milione di decessi. L'africa, dove la malattia uccide un bambino ogni 30 secondi, è uno dei continenti più colpiti dalla malaria: nell'area subsahariana, in particolare, il 90% dei decessi riguarda bambini che non hanno ancora raggiunto i 5 anni di età. Nel Tigrai, stato della Repubblica Federale di Etiopia, circa il 56% dei 4,3 milioni di abitanti vive in regioni malariche. Le modalità di trasmissione della malattia variano in relazione alle caratteristiche del territorio, in larga parte montuoso, e soprattutto agli andamenti stagionali: il periodo a maggior rischio va da settembre a novembre, dopo la stagione delle piogge. La natura 'instabile' della malaria fa sì che tutti i gruppi di età siano vulnerabili alle epidemie. Una recente rilevazione condotta in due località del Tigrai ha dimostrato che la terapia antimalarica tradizionale (sulfadoxina-pirimetamina) non è più efficace nel trattamento della malaria falciparum. Sebbene la copertura dei servizi sanitari sia sensibilmente migliorata nelle ultime decadi, nel Tigrai l'accesso alle strutture rimane molto limitato: attualmente, in alcune zone oltre il 63% dei villaggi dista più di 60 minuti di cammino dal più vicino presidio sanitario.  
   
   
SALUTE: NUOVA TESSERA SANITARIA E MODELLO DI RICETTA  
 
Roma, 14 luglio 2004 - Con la firma, il 30 giugno scorso, dell'ultimo dei 6 decreti attuativi, il quadro legislativo sul nuovo sistema di monitoraggio della spesa nel settore sanitario è completo. Con il nuovo sistema viene introdotta la Tessera sanitaria e la nuova Ricetta. La Tessera sanitaria, che contiene i dati anagrafici dell’assistito ed il codice fiscale, potrà essere utilizzata anche nei Paesi dell’Unione europea per l’assistenza sanitaria. La tessera sarà distribuita, gradualmente, a tutti cittadini muniti di codice fiscale e titolari del diritto all’assistenza sanitaria. La nuova Ricetta sarà standardizzata, a lettura ottica e riporterà un codice collegato al medico prescrittore. Dal 1° gennaio 2005, tutte le prescrizioni di prestazioni sanitarie dovranno essere effettuate impiegando questo nuovo strumento. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/tessera_sanitaria/index.html  
   
   
LE PRIME DUE GIORNATE DELLA XV CONFERENZA MONDIALE DELL'AIDS COME LE HA VISSUTE ALESSANDRA CERIOLI, RAPPRESENTANTE LILA  
 
Bangkok, 14 luglio 2004 - Prima giornata - Arrivando a Bangkok si viene sommersi dai manifesti che annunciano la Xv conferenza mondiale contro l’Aids. Il luogo della conferenza mondiale che si svolge ogni due anni non è mai casuale e quest’anno - per la prima volta – è stata organizzata in un paese del Sud-est Asiatico. Questo significa che, dopo anni in cui la vera emergenza sembrava essere solo il continente africano, nuovi paesi (come Cina, Cambogia e molti altri dell’Est Europa) sono in ginocchio di fronte a questa pandemia. ”Access For All” e il tema di questa quindicesima conferenza, un tema forte e non equivocabile che afferma che non si può vincere nessuna battaglia contro l'Aids se non si garantisce a tutti l’accesso alle conoscenze e alla prevenzione, ma soprattutto ai trattamenti per le persone ormai già sieropositive all’Hiv. Alle 14 partecipo al simposio organizzato dall'Oms sul programma per l’accesso ai trattamenti lanciato alla scorsa conferenza di Barcellona: “3 by 5”, 3 milioni di persone in trattamento entro il 2005. Jim Yong Kim, direttore del dipartimento dell’Oms nel settore Aids, durante il suo intervento non nega la difficoltà organizzativa e burocratica che il “3 by 5” ha incontrato nei primi anni, ma spiega che negli ultimi 6 mesi la macchina organizzativa è stata avviata e la maggioranza degli obiettivi prefissati per giugno 2004 sono stati raggiunti. Attualmente l’Oms lavora in sinergia con il Global Found, la Banca Mondiale e Unaids. Per le 16 l’appuntamento della società civile è a un chilometro dalla Conferenza per una marcia organizzata dal Thai Drug Users Network e da altre associazioni thailandesi. Circa mille persone tra sexs workers, tossicodipendenti attivi e attivisti anche occidentali marciano insieme gridando e rivendicando: accesso al metadone, alle siringhe pulite, ai preservativi e ai farmaci antiretrovirali. Sono loro i veri protagonisti della Conferenza che si svolge in un paese dove dall’inizio del 2004 sono stati uccisi dalla polizia più di 2000 tossicodipendenti attivi. Sono stati uccisi per la strada, in una “guerra alla droga” dichiarata e portata avanti dal governo thailandese nella quale però, come spesso accade, a farne le spese sono solo i consumatori finali. Alle 19, con l'opening ufficiale, Joep Lange (presidente dello Ias) dichiara aperta la conferenza. Lo segue il primo ministro thailandese che - nel bel mezzo del suo discorso sul programma del governo - viene contestato pacificamente dal Thai Drug Users's Network. Cinquanta persone si alzano in piedi con cartelli con scritto “Clean Needles Now!” e “Stop the War on Drug Users” e gridando “methadone now!”. Io ed altri attivisti occidentali siamo fra loro, per dimostrare la nostra solidarietà. Sono orgogliosa di esserci. La loro battaglia è stata la nostra battaglia non molti anni fa, ora per noi italiana si tratta di difendere quello che è stato conquistato con quella lotta. È solo successivamente, con il discorso di Kofi Annan, che gli attivisti si siedono regalando anche qualche applauso. Seconda giornata - 11 luglio 2004 Iniziano i lavori ufficiali della conferenza Il programma scientifico e diviso in 5 tracce: 1. Traccia A - Scienza di base: tratta la patogenesi del virus, immunologia e risposta immunitaria, replicazione, nuovi farmaci, vaccini; 2. Traccia B - Ricerca clinica, studi clinici, trattamenti; 3. Traccia C - Epidemiologia, prevenzione; 4. Traccia D - Problemi sociali ed economici; 5. Traccia E - Politiche e strategie da effettuare. Tutte le giornate prevedono una plenaria comune con relazioni orali e a seguire sessioni parallele sulle 5 tracce del programma. Sempre in parallelo vi sono sale di esposizione per i poster, simposi satellite Non commerciali e commerciali. Ong e persone sieropositive e network continentali e mondiali sono numerosissime. Sono soprattutto a carico loro i numerosissimi Skills Building Program che in pratica sono dei seminari di formazione con focus su conoscenza ed abilitazione della community alla costruzione di progetti di intervento su ogni tema possibile. Come sempre è presente una Pwa lounge dove le persone sieropositive possono riposarsi, avere discussioni informali e mangiare gratuitamente e beneficiare di un massaggio tailandese Tutto il programma sia politico sia scientifico ha in comune un focus particolare sui paesi in cui più di altri l’infezione e una vera e propria emergenza sociale e sanitaria e dove non vi e ancora accesso ai trattamenti. Rispetto ai trattamenti - guardando il programma - le cose più interessanti sono per esempio i risultati degli studi clinici su farmacocinetica-interazioni tra farmaci antiretrovirali e farmaci per la cura della Tbc. Nei paesi in via di sviluppo la Tbc e quasi sempre associata all’Aids ma il problema e che queste due terapie interagiscono in modo sostanziale fra di loro e quindi è assolutamente necessario studiare queste interazioni nella pratica clinica. Inoltre molti lavori comprendono anche i farmaci generici, e la policy sui prezzi. Sulla prevenzione - essendo la 15° conferenza ma la prima in un paese del Sud-est asiatico - il focus è su sex workers, drugs users, trasmissione materno fetale, stigma associato alla malattia. Rispetto alla pressione della community e della società civile sui governi e sulla comunità scientifica, come si era già intuito nella marcia di ieri delle Ong, il focus (oltre che sull’accesso universale ai trattamenti e ai finanziamenti non ancora versati dai vari Governi al Fondo Globale) è rivolto alla Rdd e ai diritti umani delle persone con Hiv e/o tossicodipendenti o sex workers. Questi diritti qui nel Sud-est asiatico sono inesistenti. Le parole d’ordine degli attivisti di tutto il mondo riuniti a Bangkok sono: “Dove Sono I 10 Bilioni Di Dollari Promessi Al Fondo Globale”; “Metadone”, “Siringhe Pulite”, “Preservativi”. Ieri sera è stata scritta una petizione (firmata anche dalla Lila) a sostegno dei 15 attivisti cinesi, che sono a Bangkok ma non hanno avuto l’accesso all’interno della conferenza. Hanno ricevuto anche forti pressioni (minacce) dai rappresentanti del loro governo, qui presenti, per aver dato visibilità durante la marcia e prima dell’opening ufficiale all’atteggiamento di negazione che il governo cinese perpetua sull’Hiv/aids e sulla persecuzione (carcerazione) delle Pwa in Cina. La plenaria di oggi ha avuto come argomento Accesso Alle Risorse commitment/accountability. La prima relazione a cura di K.stanecki (Unaids) mostra i dati allarmanti della crescita dell’infezione sia tra i tossicodipendenti che per via sessuale qui nel Sud-est asiatico e soprattutto in Thailandia, Cina, Vietnam con le seguenti proiezioni virtuali delle infezioni future. Dal 2001 al 2003 si sono avuti 1.000.000 di nuove infezioni Mediamente in tutto il Sud-est asiatico non più del 30% dei/delle sex workers usa il profilattico, ma la percentuale cala drasticamente se si parla di Cina e Cambogia. La proiezione del virtuale dice che non si cambia strategia - ma è corretto ricordare che la Thailandia nell’ultimo biennio ha condotto campagne di sensibilisazione e di distribuzione dei profilattici che hanno dato ottimi risultati – nel 2030 il 5% della popolazione del Sud-est asiatico sarà sieropositiva. Nel pomeriggio ho seguito la sessione su Clinical Trial che comprendeva studi in monoterapia col Kaletra. Sono stati riportati i dati a 96 settimane su T-20, su alcune nuove molecole e di interventi su lipodistrofia ed atrofia facciale. Niente di particolarmente interessante e di nuovo. Scorrendo il programma scientifico che interessa a noi occidentali, mi pare che non ci sia niente per cui spendere molto tempo. Nel pomeriggio si svolge una contestazione interna a sostegno del Fondo Globale: cartelli enormi con le facce di Bush e amici vengono inondate di vernice rossa. C’e anche quella di Berlusconi perché e arrivata la notizia che - inclusa nella manovra economica post-Tremonti - sembra ci sia il taglio del contributo italiano al Fondo Globale. Alle 18 finalmente inizia un interessantissimo simposio organizzato dal Forum for Collaborativehiv Reserche: “Women e Hiv / Reserche direction”. Il forum è composto da varie e note ricercatrici indipendenti ed esponenti di Ong con il supporto di fondazioni, aziende farmaceutiche. In collaborazione con Emea e Fda lavorerà in pianta stabile sulla ricerca e il genere. Le presentazioni della giornata su ricerca sia sociale che clinica: - Uno studio (che sta iniziando) di profilassi contro Hiv con tenofovir 300mg una volta al giorno condotto in Cambogia, Thailandia, Africa, Usa su sex workers e che durerà un anno - Interventi di prevenzione che prevedono empowerment su violenza sessuale e domestica e abilitazione a contrattare sesso sicuro con microcredito per autoorganizzazione delle donne condotti in Africa - Programmi di interventi di cura e prevenzione rivolti alle donne in situazioni di guerre/conflitto e post conflitto. In questo intervento si sono mostrati alcuni progetti per il Ruanda dove, dopo il genocidio, la prevalenza dell’Hiv nelle persone sopravissute e arrivata al 12% Tutte le presentazione saranno disponibili su www.Hivforum.org Per finire alle 20 ho partecipato a un meeting organizzato da Gnp+ (Global Network People With Live Hiv Aids) sul tema: Health and Human Rights of Hiv People Drug Users. C’erano rappresentanti di Gnp+ di India, Nepal, Russia, Usa, Italia. È stato aperto da Pieter Piot (segretario di Unaids) che ha rimarcato l’importanza del coinvolgimento dei consumatori e delle Ong su questo tema. Ma il razionale di questo meeting si può sintetizzare con il discorso del chair del meeting e membro storico di Gnp+: attualmente - con la pandemia ben visibile e in crescita esponenziale in paesi produttori di sostanze, e con la sconfitta evidente e definitiva della “War on Drug” voluta dall’amministrazione statunitense ma supportata dalle Agenzie Internazionali (che ha prodotto solo il peggioramento delle condizioni di vita dei drugs users dei paesi economicamente depressi o con regimi totalitari) - il nostro lavoro deve comprendere necessariamente Rdd e diritti per drug users. È importante che i/le consumatori/rici di sostanze - sieropositivi e non - trovino spazio e siano rappresentati all’interno dei network storici e delle coalizioni degli attivisti di tutto il mondo portando le loro questioni aperte, che sono anche le nostre.  
   
   
EURISPES: DROGA. GLI ITALIANI BOCCIANO “LE LEGGERE”  
 
Roma 14 luglio 2004 - In occasione della “XVII Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga”, che si è stata celebrata il 26 giugno 2004, l’Eurispes ricorda che il 69,5% degli italiani, in riferimento all’utilizzo di droghe leggere, assume una posizione punitiva, affermando che è giusto perseguire penalmente chi ne fa uso; al contrario circa un italiano su quattro è favorevole alla legalizzazione. Il confronto inter-temporale (lo studio dell’Eurispes dal titolo “Il fenomeno della tossicodipendenza” mette a confronto il 2003 con il 2004) evidenzia una maggiore rigidità del campione intervistato nei confronti di hashish e marijuana: infatti diminuisce la componente propensa alla legalizzazione delle droghe leggere (dal 30,8% del 2003 al 26,6% del 2004) e aumentano i giudizi di condanna (dal 58,3% del 2003 al 69,5% del 2004). L’atteggiamento critico degli italiani si affievolisce quando l’uso delle droghe leggere ha uno scopo terapeutico. Quasi la totalità del campione, infatti, si dichiara favorevole in questo caso, con maggiore energia rispetto allo scorso anno (l’84,7% del 2004 contro il 79,1% del 2003). Circa un italiano su due pensa che la distribuzione controllata da parte dello Stato ai tossicodipendenti sia utile in quanto sottrae questi alla “dipendenza” degli spacciatori; la percentuale (50,7%) che condivide questa posizione è superiore a quella del 2003 (pari al 43,7%). Una componente inferiore (29%); ma in leggero aumento rispetto allo scorso anno, è del parere che è un provvedimento inutile che può assecondare la dipendenza del tossicodipendente. In decremento la percentuale di coloro che giudicano dannosa questa soluzione (dal 15,6% del 2003 al 13,9% del 2004); al punto da scatenare effetti controproducenti tali da avvicinare altre persone al mondo della droga. Secondo le stime dell’Onu, riferite al 2003, nel mondo si contano circa 200 milioni di persone che fanno uso di sostanze illecite (nel 2001 erano circa 180 milioni). Il numero dei consumatori varia a secondo del tipo di droga: 163 milioni consumano cannabis, 34 milioni anfetamine, 15 milioni oppiacei (di cui 10 eroina); 14 milioni cocaina e 8 milioni ecstasy. Si segnala una diminuzione per quanto riguarda le coltivazioni di piante di coca in Colombia, pari al 37%, tra il 2000 e il 2002, e in Perù addirittura del 60%, negli ultimi otto anni. A livello mondiale diminuisce l’impiego di aree destinate a coltivazioni illecite di oppiacei, ma la situazione è allarmante in Afghanistan dove, dopo la caduta del regime talebano, la produzione di oppio ha toccato livelli record di 3.400 tonnellate, 250 volte in più rispetto al 2001. Inoltre, il flusso di eroina dall’Asia centrale ha originato un incremento dell’abuso di eroina in tutti i paesi localizzati sulla direttrice del narcotraffico, dall’Afghanistan, alla Federazione russa e all’Europa dell’Est. Si evidenzia una inversione di tendenza nei sequestri di eroina e cocaina: mentre nel 2001 il quantitativo sequestrato di quest’ultima sostanza risulta inferiore alla prima, nel 2002 si contano oltre 3.861 kg di cocaina sequestrati (addirittura il 113% in più dell’anno precedente) contro i 2.582 kg di eroina. I dati relativi al 31/10/2003 sembrano confermare la tendenza dell’anno precedente con una netta preminenza della cocaina sull’eroina; in relazione alle variazioni percentuali si segnala un contenuto incremento delle quantità di entrambe le droghe sequestrate. In forte aumento i sequestri di hashish, passati dai 17.579 kg del 2001 ai 28.598 kg del 2002 (ben 11.000 kg in più in un anno); con un incremento di oltre il 20% tra il 2003 e lo stesso periodo dell’anno precedente. Appare ridimensionata la presenza di marijuana sul mercato, infatti il quantitativo sequestrato nel 2002 (16.436 kg) rappresenta oltre il 50% in meno del 2001, tendenza che sembra proseguire nel 2003 (-3,4%). In diminuzione anche i sequestri di piante di cannabis, infatti il quantitativo del 2002 appare nettamente inferiore a quello dell’anno precedente (rispettivamente 297.627 kg e 3.219.431 kg); la variazione percentuale tra il 2002 e il 2003 segna un -44%. Gli anfetaminici (Mdma) registrano un sensibile aumento, tra il 2001 e il 2002, con oltre 86mila pasticche in più sequestrate, mentre il tasso di variazione al 31 ottobre 2003 segna una battuta d’arresto di queste sostanze, un quantitativo del 36,1% in meno rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Decremento che potrebbe dipendere da un consumo inferiore, da una lotta più serrata delle Forze dell’ordine o da un elevato livello di guardia degli spacciatori. Attraverso le informazioni successive si cercherà di inquadrare meglio l’andamento del fenomeno. I dati successivi riportato l’andamento dei dati relativi ai reati accertati connessi alle sostanze stupefacenti, per gli anni 2002 e 2003. La variazione globale segna un decremento dei crimini (-14,8%); nello specifico per quanto riguarda la costituzione di associazioni criminali per la produzione e/o traffico di sostanze stupefacenti si registra un decremento consistente quando si tratta di fatti di lieve entità (-68,1%); e più contenuto nei casi più gravi (-10,4%). Si registra una diminuzione delle stesse tipologie di crimine anche a livello individuale: -15,4% per i reati lievi e -10,9% per la produzione e lo spaccio di droghe. Al contrario gli altri atti illeciti previsti dalla normativa segnano un incremento del 25%, passando da 8 persone segnalate nel 2002 a 10 nel 2003. I decessi per droga correlati costituiscono uno degli indicatori basilari nell’analisi del fenomeno; ogni anno nei paesi dell’Unione europea vengono segnalati 7.000-8.000 decessi, probabilmente sottostimati. In Italia, secondo i dati della D.c.s.a. (Direzione Centrale Servizi Antidroga); nel 2003 il numero dei decessi risulta sensibilmente inferiore a quello registrato nell’anno precedente (322 contro 459 del 2002); che aveva già segnato un costante decremento rispetto agli 822 casi verificatisi nell’arco di tutto il 2001. In relazione alla nazionalità, si segnala che, pur essendosi verificata una netta diminuzione dei decessi di droga di italiani (-30,4%); questi restano la componente maggiore. Il numero dei nuovi utenti in trattamento per problemi di droga presso le strutture territoriali, nell’ultimo quadriennio, presenta leggere oscillazioni che rendono il fenomeno sostanzialmente stabile (nel 1999 erano 32.398 i nuovi utenti dei Ser.t. E nel 2002 31.776). La variabile territoriale rimanda un quadro omogeneo alla situazione nazionale nel Nord-est e nel Nord-ovest, dove le leggere variazioni terminano in un bilancio favorevole nel 2002, con un decremento dell’utenza ai Ser.t. I dati delle Isole indicano una sensibile diminuzione dei soggetti che richiedono un trattamento per la prima volta presso una struttura territoriale; si passa dai 3.985 utenti del 1999 ai 2.964 del 2002. Al contrario, i nuovi casi aumentano al Centro e al Sud dove passano rispettivamente da 6.297 a 6.805 e da 7.843 a 8.201. Mentre i nuovi casi appaiono in graduale decremento, i vecchi utenti (o casi prevalenti, che si riferiscono alle persone che prolungano il trattamento disintossicante oltre i 12 mesi o lo riattivano a seguito di una ricaduta) presentano un andamento crescente: quasi 13mila soggetti in più nel quadriennio considerato, dai 110.338 nel 1999 ai 123.320 nel 2002. L’analisi stratificata per macro-aree, si legge nello studio dell’Eurispes, evidenzia una situazione immutata per il Nord-ovest, dove il numero dei casi prevalenti varia pochissimo; nel Nord-est e nel Centro si registra una crescita dell’utenza che si attesta tra i 2.500 e i 3.000 casi; il Sud presenta un trend molto allarmante, con quasi 6.000 soggetti in più che si rivolgono ai Ser.t. Anche le Isole registrano la stessa tendenza delle altre realtà territoriali anche se gli incrementi sono più contenuti, pari a 1.716 unità. Per quanto riguarda lo specifico degli stupefacenti consumati, il Nord-est si caratterizza per una presenza maggiore di assuntori di cannabis (11,8%) e di ecstasy (1,5%); ed una percentuale inferiore, rispetto alle altre aree geografiche, di consumatori di eroina (75,8%). Nel Nord-ovest, invece, si registra una percentuale maggiore (9,1%) di tossicodipendenti da cocaina. I maggiori consumatori di eroina risiedono nelle Isole (l’84%); dove si registra la percentuale più contenuta di assuntori di cocaina (5%). La percentuale di abuso dell’eroina è molto alta anche nell’Italia centrale (82,9%). Il Sud presenta valori intermedi su tutte le droghe elencate, con uno scostamento elevato, pari al 5%, nelle altre sostanze. L’eroina, indagata come sostanza di abuso primaria per l’accesso al trattamento, in tutto il quadriennio considerato, presenta un leggero e costante incremento (da 117.124 casi del 1999 a 123.154 del 2002); sono lievemente aumentati anche gli assuntori di ecstasy (4,1%) e in maniera più consistente quelli di cannabinoidi (27%). Un aumento esponenziale, e quindi allarmante, si registra nell’abuso di cocaina e metadone (rispettivamente, dell’80% e del 71,5%). Al contrario, diminuiscono gli assuntori di anfetamine (-17,1%). Il racket investe e lucra su questa psicosi giovanile, poiché si guadagnano cifre da capogiro: laboratori farmaceutici clandestini lavorano quantità di droga impensabili, venduta a costi sempre più bassi. I profitti maggiori provengono dalle droghe leggere (per hashish e marijuana rincari rispettivamente del 268% e 456%) e da quelle sintetiche (il 323% per l’ecstasy, il 213% per l’Lsd e il 172% per le anfetamine); che richiedono un procedimento chimico molto semplice e poco costoso. Ma anche cocaina ed eroina garantiscono introiti consistenti che le rendono un affare appetibile alle organizzazioni criminali; basti pensare che la merce acquistata viene rivenduta sul mercato a oltre il doppio.  
   
   
MENTADENT : PARTE AD OTTOBRE IL XXIV MESE DELLA PREVENZIONE DENTALE  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Ottobre è da 24 anni il mese in cui Mentadent mette in campo le sue competenze e conoscenze sul fronte dell'igiene orale, tutte volte a rendere la prevenzione un'abitudine sempre più consapevole e matura. Il 2004 rappresenta la Xxiv° edizione del Mese della Prevenzione Dentale e come ogni appuntamento importante le aspettative sono molte. Mentadent si prepara al meglio ribadendo il suo impegno a fianco di A.n.d.i. (Associazione Nazionale Dentisti Italiani) e del Centro di Collaborazione dell'O.m.s. (Organizzazione Mondiale della Sanità) per l'Epidemiologia e l'Odontoiatria di Comunità. Entrato nella tradizione, il Mese della Prevenzione Dentale, organizzato da A.n.d.i. In collaborazione con Mentadent è ormai vissuto come un appuntamento importante rispetto alla salute dentale, forte del successo riscosso in passato. Di anno in anno, infatti, è cresciuto il numero dei dentisti aderenti all'iniziativa e dei pazienti che si sono sottoposti alle visite gratuite di controllo. Oltre 100.000 i dentisti e 3.000.000 i pazienti che hanno fatto il cammino verso la prevenzione a fianco della marca. Sono certamente questi risultati che hanno reso storica l'iniziativa e che spronano Mentadent a continuare sulla stessa strada. Strumento concreto ed efficace con un ruolo prioritario nel rafforzare l'aspetto sociale della prevenzione, il Mese è anche un momento d'incontro tra dentista e paziente. Incontro che non si esaurisce in quell'unica occasione, perché la prevenzione quotidiana comincia ad ottobre, ma dura tutto l'anno. Per rafforzare il rapporto tra dentista e paziente, senza dimenticare il ruolo sociale della ricerca e dell'informazione sui valori di prevenzione ed educazione all'igiene orale, Mentadent si prepara quest'anno all'appuntamento di Ottobre. Come sempre, per tutto il mese di ottobre sul territorio nazionale, ci si potrà recare in uno dei 10.000 studi dentistici che aderiscono all'iniziativa e sottoporsi ad una visita di controllo gratuita, precedentemente prenotata tramite il numero verde 800.600.101. Quest'anno è stata lanciata una Linea completa per l'igiene orale, Mentadent Professional Chlorhexidine distribuita in farmacia, che alimenta l'impegno della marca verso una maggiore competenza e specializzazione. Perché gli strumenti che Mentadent mette a disposizione non sono solo per i pazienti, ma riguardano anche gli specialisti. Ad ogni dentista, infatti, verrà inviato un pacco con del materiale informativo che in occasione della Xxiv edizione, si arricchirà di uno studio sull'efficacia delle formulazioni a base di clorexidina in odontoiatria, dal titolo "Valutazione comparativa dell'attività battericida di formulazioni disinfettanti di colluttori a base di Clorexidina", realizzato dal professor Massimo Clementi della Cattedra di Microbiologia dell'Università Vita-salute - San Raffaele di Milano. La prevenzione dentale, che Mentadent e A.n.d.i. Rinnovano ad ottobre continuando a diffondere in modo capillare la cultura dell'igiene orale, rappresenta quindi ogni anno solo l'inizio di un progetto di prevenzione continua e consapevole. Questo anche perché più il cammino procede, più il ruolo di Mentandent diventa di importanza sociale oltre che medico-scientifica.Per prenotare la propria visita gratuita, già da settembre, è possibile richiedere informazioni chiamando il numero verde 800.600.101, collegandosi al sito internet www.Mentadent.it  o www.Percorsidiprevenzione.it  o recandosi nei maggiori punti vendita  
   
   
GAMMA - DAEWOO NUBIRA SW UNA SPAZIOSA STATION WAGON COMPLETA IL TRIO DI COMPATTE  
 
Milano, 14 luglio 2004 - Con la presentazione della nuova Nubira station wagon, Gm Daewoo completa la sua gamma di auto compatte di nuova generazione, che comprende già Nubira berlina e Lacetti. La nuova familiare, che raggiungerà i concessionari verso fine estate, si distingue dalle concorrenti per l’abitabilità superiore alla media: la notevole altezza dal piano dei sedili anteriori (1.000 mm) e l’abbondante spazio per le gambe dei passeggeri posteriori (932 mm) sono misure tra le più elevate della categoria. La Nubira station wagon è lunga 4.562 mm, larga 1.725 mm e alta 1.459 mm. L’ampio portellone dà accesso ad un vano bagagli con capacità da 400 a 1.410 litri (standard Vda). La nuova Nubira Sw adotta diverse soluzioni funzionali: oltre allo schienale posteriore abbattibile anche in modo frazionato (60:40); dispone di barre portatutto in colore alluminio sul tetto, presa 12V supplementare e ben 25 vani e soluzioni portaoggetti distribuiti nell’abitacolo. Lo stile moderno della Nubira station wagon è basato sulle forme della berlina creata da Pininfarina ed è stato sviluppato in un progetto indipendente dagli stilisti del nuovo centro di design di Bupyong (Corea del Sud). La mascherina cromata del radiatore e gli ampi gruppi ottici anteriori con il cristallo trasparente delineano un frontale molto attraente, mentre colpiscono le luci posteriori a sviluppo verticale, studiate per lasciare spazio ad un portellone di dimensioni generose. Per quanto riguarda il design interno, Nubira station wagon si ispira alla Lacetti da cui prende, ad esempio, le quattro bocchette di aerazione circolari con cornici tipo alluminio. Due le motorizzazioni quattro cilindri a sedici valvole che possono equipaggiare la Nubira station wagon: un 1.6 da 80 kW/109 cv che permette di raggiungere i 187 km/h con un consumo di 7,8 litri per 100 km (ciclo combinato) e un 1.8 da 90 kW/122 cv, con il quale Nubira raggiunge i 194 km/h di velocità massima. L’alto livello di sicurezza attiva e passiva è merito prima di tutto del telaio, messo a punto in modo specifico per il mercato europeo. Le sospensioni sono a ruote indipendenti anche al retrotreno, l’Abs è di serie su tutte le versioni, insieme ad un’ampia gamma di sistemi di sicurezza che comprendono airbag anteriori e laterali. La Nubira Sw, che in Italia sarà offerta in tre allestimenti, la 1.6 Se ed Sx e la 1.8 Cdx, con il suo generoso equipaggiamento di serie e il prezzo competitivo, è un altro esempio della strategia Gm Daewoo di offrire ai clienti un prodotto dall’ottimo rapporto qualità/prezzo. Nubira Sw già nella versione Se, dispone di dotazioni di serie come aria condizionata, quattro airbags, Abs, comando apertura portiere a distanza, alzacristalli elettrici anteriori e autoradio Rds con Cd player. La versione Sx ha in più i comandi audio sul volante, gli alzacristalli elettrici anche posteriori e il supporto lombare per il sedile anteriore. La top di gamma Cdx ha inoltre il climatizzatore automatico, i cerchi in lega e i tergicristalli automatici con sensore di pioggia.  
   
   
BUSINESS, CLASSIC ED EXCLUSIVE: I NUOVI ALLESTIMENTI DI ALFA 156 E SPORTWAGON  
 
Torino 14 luglio 2004 - La gamma di Alfa 156 e Sportwagon si rinnova introducendo tre inediti allestimenti: Business, Classic ed Exclusive. Sono tre scelte in più per un modello che da sempre è sinonimo di comfort, sicurezza ed eleganza. Ecco in dettaglio i contenuti principali e le motorizzazioni delle nuove versioni. Allestimento Business È la risposta ideale per un pubblico che utilizza la propria vettura per lavoro. Infatti, grazie alle raffinate dotazioni di cui è equipaggiata, un viaggio di affari diventa sempre un viaggio di piacere: dal climatizzatore alla radio ai fendinebbia. E una volta dentro l'abitacolo, l'Alfa 156 Business propone interni raffinati con nuovi tessuti e colori (beige e grigio); in perfetto accordo con l'inedita plancia bicolore nero/beige, nero/grigia o quella monocolore nera. Infine, è disponibile il Pack "Leasure" che comprende braccioli anteriore e posteriore, terzo appoggiatesta e vano sci. Nel campo della sicurezza, poi, sono di serie il Vdc (Vehicle Dynamic Control); l'Abs completo di Ebd e il sensore di pioggia. Oltre agli airbag anteriori, laterali e i window bag. All'esterno l'allestimento Business si riconosce per l'inedito colore Grigio Stromboli e i nuovi cerchi in lega da 15". Infine, i propulsori disponibili per la versione berlina sono il 1.9 Jtd da 115 Cv e il 1.6 Twin Spark, offerti rispettivamente a 25.400,00 euro e 23.000,00 euro (prezzi chiavi in mano). La Sportwagon Business, infine, è proposta solo con il 1.9 Jtd da 115 Cv a 26.900,00 euro. Allestimento Classic Destinata a quanti amano la bellezza e hanno costruito il proprio stile di vita intorno al carattere, alla classe e alla concretezza. Ecco, in sintesi, l'anima delle nuove Alfa 156 e Sportwagon nell'allestimento Classic, perfetto connubio tra brillanti prestazioni sportive e stile raffinato ed elegante. All'esterno, per esempio, l'eleganza dei colori di carrozzeria (tra i quali il nuovo blu Chiaia di Luna) sposa l'aggressivo design dei cerchi in lega da 162 con pneumatici 205/55. All'interno, poi, l'equilibrio tra stile e sportività continua con i nuovi sedili, realizzati interamente in Alfatex e disponibili nei colori grigio, nero e beige. Inoltre, Alfa 156 e Sportwagon Classic offrono di serie l'infocenter, per un piacere di guida ancora maggiore, e sistemi Vdc e Asr per una guida in totale sicurezza. Il nuovo allestimento Classic è proposto con le motorizzazioni: 1.9 Jtd 115Cv, 1.9 Jtd 16v M-jet, 2.4 Jtd 20v M-jet, 1.8 Twin Spark e 1.6 Twin Spark. I prezzi (chiavi in mano) per la berlina sono compresi tra 24.150,00 euro (per il 1.6 T.s.) e 31.050,00 euro (per il 2.4 Jtd 20v M-jet); mentre per la Sportwagon sono rispettivamente 25.650,00 e 32.550,00 euro. Allestimento Exclusive Conclude la nuova offerta della gamma 156 e Sportwagon l'allestimento Exclusive che fin dal nome dichiara la propria vocazione: unire le brillanti prestazioni dei motori, veri capolavori di ingegneria meccanica, agli altissimi standard di sicurezza garantiti dalle dotazioni tecnologiche più esclusive. E proprio per esaltare al massimo il piacere di guida è nata l'Alfa 156 Exclusive che offre di serie i comandi radio al volante e i sedili in pelle. Come di serie sono anche 6 air-bag (anteriori, laterali e window) e i sistemi di sicurezza Vdc e Asr. Inoltre, il nuovo allestimento regala un comfort davvero unico: merito del climatizzatore bi-zona, della radio con lettore Cd, del Cd-changer, dell'infocenter e dei sensori per il parcheggio. Infine, all'esterno le versioni Exclusive di Alfa 156 e Sportwagon si contraddistinguono per i cerchi in lega da 17 " con pneumatici 215/45 e per i nuovi colori di carrozzeria, tra cui il verde Brooklands. Il cliente può scegliere tra le motorizzazioni 1.8 Twin Spark, 2.0 Jts, 2.0 Jts Selespeed, 2.5 V6 24v, 1.9 Jtd 115 Cv, 1.9 Jtd 16v M-jet e 2.4 Jtd 20v M-jet. I prezzi della berlina sono compresi tra 28.300,00 euro (29.800,00 per la Sportwagon 1.8 T.s.) e 33.500,00 euro (35.000,00 per la Sportwagon 2.4 Jtd 20v M-jet).  
   
   
VENEZIA APRE ALL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA CON LA BIENNALE DI ARCHITETTURA - METAMORPH  
 
 Venezia, 14 luglio 2004 - La Fondazione La Biennale di Venezia organizza nei Giardini della Biennale - Arsenale, da domenica 12 settembre 2004 sino a mercoledì 17 novembre 2004, la nona Mostra Internazionale di Architettura Metamorph, per affrontare i fondamentali cambiamenti in atto nell'architettura contemporanea, sia nel campo della teoria e della pratica progettuale, sia nell'uso delle nuove tecnologie costruttive. Entra qui in scena la proposta firmata dall’Hotel Palazzo San’angelo sul Canal Grande per gli habitué della Biennale: durante Metamorph doppia uso singolo o doppia a 330 euro a notte con prima colazione con vista su Canal Grande. L’hotel veneziano, un “boutique hotel” quattro stelle Deluxe si affaccia sul Canal Grande: poche stanze, suite e junior suite (14 in tutto) in un’antica residenza nobiliare, tutte arredate in stile, un attracco privato, una stupenda hall di gusto palladiano con pareti dai colori caldi e un caminetto in pietra, ne esaltano ulteriormente l’accogliente atmosfera. Qualche balcone affacciato sul Canal Grande, altri sul canale laterale e sul bel giardino interno, marmi di Carrara e vasche con idromassaggio nei bagni e tutte le facilities nelle suite (compresi tv sat, canale Cnn e fax). Infolink: www.Palazzosantangelo.com  
   
   
VIGEVANO TRA LETTERATURA E GUSTO: AL VIA LA RASSEGNA “PAROLE IN TAVOLA”  
 
Vigevano, 14 luglio 2004 - Venerdì 24 settembre 2004 nella cornice rinascimentale della bramantesca Piazza Ducale di Vigevano (Pv) a Joanne Harris, scrittrice franco-inglese autrice del bestseller Chocolat, verrà consegnato il premio internazionale alla carriera “Città di Vigevano”. La serata, che avrà inizio alle ore 21.15, sarà condotta da Bruno Gambarotta, giornalista e scrittore dalla verve inconfondibile. Il riconoscimento all’autrice di Chocolat sarà una prestigiosa anteprima della terza edizione della rassegna letteraria in programma a Vigevano dal 12 al 16 ottobre 2004 dal titolo “Parole in tavola”, quest’anno dedicata al tema letteratura e gusto. Tra gli autori presenti a questa edizione della rassegna letteraria ci sono nomi illustri come Andrea Camilleri, Clara Sereni, Margherita Oggero, Allan Bay, Carlin Petrini e Bruno Gambarotta. Sono previsti incontri con gli chef (Davide Palluda, Aldo Gallo); cene a tema tratti da menu letterari, degustazioni e prove del cuoco, incontri con esperti enologici, teatro e letture d’autore e dulcis in fundo degustazione conclusiva di risi e risotti. Gli incontri e le degustazioni si terranno negli spazi del Castello di Vigevano e in altri luoghi del centro storico. Infolink: www.Castellodivigevano.it  
   
   
MARCIANISE, GRANDE EVENTO JAZZ ALLA CINERISTOPIZZERIA "SCUSATE IL RITARDO": AGOSTINO MARANGOLO QUARTET  
 
 Marcianise 14 luglio 2004 - Appuntamento clou del cartellone di musica jazz dal vivo al "Scusate il Ritardo", la cineristopizzeria situata all'interno del complesso Big/small Cinema di Marcianise (Ce). A proporre il suo sound, Giovedì 15 luglio alle ore 21,30, ci sarà il grande batterista Agostino Marangolo e la sua band. Siciliano di Catania, Agostino Marangolo nasce musicalmente nel 1970 quando, trasferitosi a Roma per perfezionare i suoi studi, viene a contatto con i più noti musicisti dell'ambiente pop, rock e jazz e dà l'avvio alla carriera di batterista professionista. Nel 1974, già con tre album e numerose importanti collaborazioni all'attivo, entra a far parte del gruppo dei "Goblin", con il quale rimane fino al 1980 realizzando - tra l'altro - le colonne sonore dei film "Profondo Rosso" (1975) e "Suspiria" (1977) per Dario Argento e "Zombie" (1978) per George C. Romero, lavori di grande rilievo musicale e commerciale in cui emerge anche come ispiratissimo compositore. Verso la fine degli anni 70 - periodo di grande fervore discografico durante il quale Agostino è un richiestissimo session-man - conosce Pino Daniele con cui incide gli album "Pino Daniele" e "Nero a metà". Nel 1980, al termine del capitolo Goblin, partecipa al progetto "New Perigeo" a cura del noto contrabbassista Giovanni Tommaso. Quest'avventura, nella quale figurano anche Danilo Rea, Maurizio Giammarco e Carlo Pennisi, dura tre anni ed è testimoniata dall'album "Effetto Amore". Il 1983 è l'anno di "Musicante", lavoro mediterraneo ed internazionale di Pino Daniele, nel quale Agostino è affiancato da musicisti del calibro di Alphonso Johnson (bassista dei Weather Report); Mel Collins (sassofonista dei King Crimsone dei Clannad) e Nanà Vasconcelos. Durante il tour europeo seguente, al quale partecipano anche Gato Barbieri e Trilok Gurtu, viene registrato l'album dal vivo "Sciò". Un'altra grande tournée, quella di "Bonne soirée" - sempre di Pino Daniele" - vede Agostino accanto ad altri grandi nomi del panorama internazionale: Chris White (sassofonista dei Dire Straits); Jeremy Meek (bassista di Joan Amatrading) e Danny Cummings (percussionista dei Talk Talk e Paul Young). La testimonianza batteristica affidata a questi lavori è di grandissimo rilievo e porta ad Agostino una grande popolarità. A partire dalla seconda metà degli anni ottanta Agostino Marangolo decide di mettere a frutto le proprie esperienze anche nel campo didattico ed apre a Roma un'importantissima scuola coinvolgendo due grandi nomi della batteria italiana: Walter Martino e Roberto Gatto. L'intensa attività di questi anni, tra scuola concerti e studi di registrazione - nel 1988 condivide con Steve Gadd le ritmiche dell'album Schizzechea with love" di Pino Daniele - culmina con la partecipazione di Agostino al programma Rai "International Doc Club", ideato da Renzo Arbore e condotto da Gegé Telesforo. E' questa l'occasione per confrontarsi ancora una volta con artisti di respiro internazionale: il duo "Tuck & Patty" o le grandissime cantanti Anita O'day e Dee Dee Bridgewater. Gli anni novanta, che si aprono con il bellissimo "Il ladro" di Angelo Branduardi, il cui lungo e prestigioso tour tocca Francia, Svizzera, Germania, Austria e Olanda, sono quelli della svolta: dal 1993 Agostino decide di accantonare temporaneamente la musica commerciale ed il "cantautorato" per dedicarsi sia all'insegnamento che all'approfondimento di diverse e più esaltanti esperienze artistiche: ricostituisce lo storico gruppo "Napoli Centrale" del celebre sassofonista James Senese con il quale in tre anni, oltre ad una intensa attività dal vivo in Italia ed all'estero, realizza due album; lavora con il "Francesco Bruno Quartet" e con il gruppo "Ozone" assieme al fratello Antonio.nel giugno del 1996 pubblica la videocassetta didattica "Re, regine, fanti e pedine", che in poco tempo ha riscosso un grande successo di critica e di pubblico. Successivamente pubblica il metodo "Poliritmia e tecnica moderna della batteria" insieme al suo amico didatta Enrico Di Bella. Dopo anni di assenza dal mondo della musica leggera, spinto dalla grande amicizia che lo lega al suo produttore, nel 1998 Agostino accetta la proposta di lavorare con la cantante rock Irene Grandi, dapprima con il tour invernale ed estivo svoltosi in tutta Italia e successivamente (1999) registrando il suo album "Verde Rosso e Blu". L'estate 2000 é in tournée con un gruppo molto particolare e originale, i Neri Per Caso, con i quali ha collaborato l'inverno precedente per l'incisione di alcuni brani dell'album "Angelo Blu". L'anno 2001 è ricco di novità importanti: 1) il ritorno dei Goblin che finalmente dopo 20 anni hanno colto l'occasione giusta per riunirsi, arrivata con il nuovo film di Argento "Non ho sonno". Con l'originale formazione (Agostino Marangolo: batteria, Massimo Morante: chitarra, Fabio Pignatelli: basso e Claudio Simonetti: tastiere) i Goblin hanno cercato, per le musiche di questo film, di mantenere il proprio "sound" nonostante l'avvento delle nuove tecnologie e di creare allo stesso tempo sonorità diverse, come tra l'altro è stato fatto in passato per le altre colonne sonore. 2) La realizzazione da patte di Agostino del suo primo album da solista; il Cd "Day By Day" (in vendita nei negozi dai primi di dicembre 2001) è finalmente, come sostiene lo stesso Marangolo, la soluzione musicale e batteristica allo stesso tempo: è stato difficilissimo accontentare pubblico e sostenitori insieme. Sono presenti ospiti di eccezionale talento del panorama musicale italiano: Antonio Marangolo, Carlo Pennisi, Stefano Di Battista, Pippo Matino, Rocco Zifarelli, Gigi De Rienzo, Fabio Pignatelli, Massimo De Divitiis, Pierpaolo Principato, Lorenzo Feliciati, Pierluca Buonfrate, Berger Campos. L'anno successivo, il 2002, Agostino è in studio di registrazione con Niccolò Fabi per la realizzazione del suo Cd "La cura del Tempo"; con lo stesso cantautore sarà in tournèe per tutto il 2003 con l'uscita a fine anno del Dvd relativo alla stessa tournèe. Attualmente Marangolo sta realizzando il suo secondo Cd "Avant le Desert" con lo stesso quartetto con il quale effettua i concerti live: Agostino alla batteria, il fratello Antonio al sax, Pierpaolo Principato alle tastiere e pianoforte, Lorenzo Feliciati al basso. Agostino al momento insegna solo a casa a Roma nel suo studio di registrazione effettuando esclusivamente dei corsi di perfezionamento. Più semplicemente, assodato quale indirizzo e gusto l'allievo vuole perseguire, Agostino lo mette in condizioni di verificare subito l'efficacia degli studi effettuati o che man mano si effettuano; la tecnica, quindi, non fine a se stessa ma in funzione di una applicazione pratica per un più facile inserimento nel mondo del lavoro. Con Marangolo viene particolarmente curato l'aspetto "musicale" della batteria non trascurando certamente i fattori tecnici e didattici, seguendo i criteri del gusto e della riuscita globale del brano che si esegue, ribadendo così il concetto di batteria melodica e non solo ritmica. Agostino è stato sponsorizzato da Gretsch e Paiste dal 1980 al 1988; successivamente è passato alla Zildjian. Nel 1993 firma un contratto con Pearl alla cui casa è legato ancora oggi; nel 2000 passa da Zildjian a Sabian. Suona con bacchette Rimshot 5A Signature. Infolink: www.Scusateilritardo.com  
   
   
IL MEGLIO DEL CAMPIONATO MONDIALE DI FUOCHI D'ARTIFICIO SI CHIUDE CON UNA DOMANDA…  
 
Sanremo, 14 luglio 2004 - Sono i tedeschi della Steffes Ollig i vincitori del Festival pirotecnico "Il Meglio del Campionato Mondiale di Fuochi d'Artificio" che quest'anno ha preso il posto dell'affermato Campionato Mondiale. La Ollig, seconda alcuni anni fa, ha presentato il migliore tra i 4 spettacoli del 2004, e sabato sera ha ricevuto il premio per la rappresentazione pirotecnica che più ha incantato il pubblico sanremese. La manifestazione si è chiusa con il consueto spettacolo priomusicale offerto da Parente Fireworks, iniziato con un'ora di ritardo per la concomitanza con la trasmissione televisiva di Raiuno. Parente ha prodotto un'esibizione all'altezza della sua fama, straordinaria per coinvolgimento e sincronia, coloratissima e con un finale entusiasmante. Il foltissimo pubblico presente - così come i protagonisti del reality show canadese che è stato registrato al Victory Morgana Bay e che andrà in onda a settembre su Tva, la principale emittente del Quebec - non ha lesinato applausi e commenti positivi. E ora la domanda è: quale futuro per "Fiori di Fuoco"?  
   
   
A VERONA LE OLIMPIADI DEGLI ATLETI CATTOLICI DAL 15 AL 18 LUGLIO, IL CENTRO SPORTIVO ITALIANO OSPITA LA FASE FINALE DEGLI ANNUALI CAMPIONATI EUROPEI FICEP  
 
Verona, 14 luglio 2004 - Prendono il via , giovedì 15 luglio per concludersi sabato 17, i Ficep Games 2004. Si tratta degli annuali campionati europei della Federazione Internazionale Cattolica d’Educazione Fisica e Sportiva, una sorta di Olimpiade riservata agli atleti degli enti di promozione sportiva d’ispirazione cristiana. A organizzare la manifestazione sarà il Centro Sportivo Italiano (Csi) che oltre a ad occuparsi della perfetta riuscita dell’evento, cercherà di ben comportarsi anche dal punto di vista sportivo. Nel capoluogo veneto, sede delle gare, si ritroveranno circa un migliaio di atleti di entrambi i sessi: sono calciatori in erba e giovani cestisti dai 12 ai 16 anni, e affermati nuotatori della categoria assoluti. Sotto diverse bandiere e dietro alle sigle corrispondenti al nostro Centro Sportivo Italiano scenderanno in campo i francesi della Fscf, i cechi della Orel, i tedeschi della Djk, gli austriaci della Sportunion, e infine belgi del Kksvf. A dare il benvenuto e ad aprire l’edizione 2004 dei Ficep Games sarà giovedì sera il presidente della Ficep, il francese Clement Schertzinger. La città scaligera ha messo a disposizione delle manifestazioni alcune tra le sue migliori strutture sportive, dallo Stadio antistante il Bentegodi, allo stadio comunale di Via Sogare, 4000 posti di capienza, dove giocava il Chievo quando militava in C1, tuffandosi poi al Centro Nuoto Giacomo Conti, fino al modernissimo Palazzetto dello sport “Città di Verona” che conta fino a 6500 posti a sedere. In passato gli Europei Ficep, allora a carattere monosportivo, fecero tappa in Italia a Torino che ospitò il judo nel 1999, a Padova dove andò in scena la pallavolo nel 1997 e a Brescia nel 1998 con il tennistavolo protagonista. L’anno scorso ai Ficep Games di Linz, in Austria, nell’edizione che ospitava judo, ginnastica e tennistavolo, l’Italia ottenne ben 20 piazzamenti sul podio, con l’oro di Sabrina Bontempi nel tennistavolo e le sette medaglie di Paolo Zampieri nella ginnastica. Quest’anno ci si aspetta molto dal basket, nel quintetto azzurro figurano alcuni tra i migliori atleti di categoria. Come il 14enne Roberto Rullo che gioca a Siena, e i suoi pariquota Leonardo Corsaletti ed Andrea Giampaoli della Scavolini Pesaro, Francesco Strozzalupi che quest’anno ha giocato a Montecatini e Lorenzo Panzini della Stamura Ancona. La delegazione azzurra, 150 i suoi componenti, schiererà tre squadre nella pallacanestro e nel calcio (ragazzi/e classe 90-91, e allevi ’88-89); e 18 atleti nel nuoto. La spedizione tedesca metterà in campo 120 atleti nelle 3 diverse discipline, quella austriaca (assente il basket femminile) ne conta invece un centinaio, quella francese (non partecipa al torneo di calcio) ha 60 rappresentanti, il Belgio gareggia solamente nel nuoto, mentre la Repubblica Ceca (50 delegati) nelle sole due categorie maschili del calcio.  
   
   
24° RALLY SAN MARTINO DI CASTROZZA  
 
 Milano, 14 luglio 2004 - Il battesimo agonistico nel Campionato Italiano Rally della Citroën C2 S1600 è proseguito nel migliore dei modi lungo le insidiose strade del Rally di San Martino di Castrozza e Primiero: la vettura allestita dai tecnici del Team Vieffecorse ha proseguito (sotto una pioggia battente) il lavoro di “svezzamento” agonistico programmato dal Direttore Tecnico Roberto Buratti e da Luca Rossetti, concludendolo nel migliore dei modi e consentendo al Team l’acquisizione di un corposo database di informazioni tecniche sia per il fondo stradale asciutto che per quello bagnato. Luca Rossetti e Daniele De Luis sono ripartiti da San Martino dopo un’ottima prima tappa di gara, dedicata soprattutto all’apprendimento del comportamento su strada della nuova vettura: chi si aspettava di rivedere gli alfieri della Scuderia Db Motorsport in souplesse anche lungo le Prove Speciali della seconda tappa non conosce a fondo la grinta del pilota friulano, che ha rotto gli indugi ed ha colto piazzamenti di rilievo: tra questi, rimarchevole il 6° tempo assoluto registrato sul primo passaggio della Prova Speciale “Gobbera” che aveva permesso a Rossetti di guadagnare la decima posizione assoluta nella classifica generale. Purtroppo, la festa è stata rovinata da un episodio che di sportivo ha molto poco: nel corso della penultima P.s., la vettura di Rossetti investiva un Commissario di percorso incautamente posizionato all’esterno di un’insidiosa curva sinistra, procurandogli la frattura del bacino e di alcune costole. L’equipaggio Vieffecorse prestava le prime cure al malcapitato e sostava sul posto fino all’arrivo dell’ambulanza, dimostrando un encomiabile senso di responsabilità. Di tale dote la Direzione di Gara non ha minimamente tenuto conto, applicando in modo assai rigoroso il Regolamento: a Rossetti non è stato assegnato il tempo imposto di cui hanno beneficiato i concorrenti partiti dopo di lui ma gli è stato affibbiato l’alto tempo effettivamente fa tto segnare dal cronometro all’uscita dalla Prova (oltre trentasette minuti). Questo episodio ha significato la ovvia perdita della posizione acquisita fino a quel momento sul campo e l’inevitabile “caduta libera” verso la parte bassa della classifica: Rossetti e la Citroën C2 hanno chiuso la loro gara d’esordio occupando una discutibilissima 34^ piazza assoluta. Comunque enorme la soddisfazione degli uomini Vieffecorse, affiancati per l’occasione da un tecnico della squadra test di Citroën Sport e seguiti telefonicamente dal Manager Competizioni Clienti della Casa francese. “E’ un’emozione che non è facile descrivere in due parole” sintetizza la Team Manager Roberta Franzoni “La C2 è stata ultimata alla vigilia della gara e per noi la trasferta a San Martino aveva il solo scopo di fare quanta più strada possibile per conoscere le reazioni del mezzo e per verificare il comportamento dei pneumatici Michelin con le regolazioni di assetto man mano individuate dal pilota. L’aver quindi concluso la competizione ed aver guadagnato anche solo un punto in classifica alla prima gara, oltre all’aver colto piazzamenti di tutto rispetto in alcune P.s., è il miglior viatico per questa nuova avventura, a dispetto della “fiscalità” con cui è stato applicato il regolamento. Se - come dicono - il buongiorno si vede dal mattino, questo sarà sicuramente un debutto da incorniciare”. Il prossimo appuntamento del C.i.r. (l’ottavo della serie) e fissato per i giorni 26, 27 e 28 agosto ad Udine per il 40° Rally delle Alpi Orientali. La gara è quella “di casa” per il friulano Rossetti, che lo scorso anno concluse secondo assoluto con la Saxo S1600, e la domanda d’obbligo non può che essere: cosa ci riserverà il pilota Citroën Italia con la nuova C2 che, tra un mese e mezzo, avrà terminato il suo apprendistato e lotterà ad armi pari con gli avversari? 24° Rally Di San Marino Di Castrozza E Primiero - Classifica finale: 1° Basso - Dotta Fiat Punto S1600 2h 35’ 49’’ 2; 2° Navarra - Fedeli Subaru Impreza Sti 2h 36’ 53’’ 4; 3° Travaglia - Zanella Peugeot 206 S1600 2h 37’ 07’’ 6; 4° Andreucci - Andreussi Fiat Punto S1600 2h 37’ 32’’ 6; 5° Longhi - Fappani Subaru Impreza Sti 2h 37’ 59’’ 5; 6° Dallavilla - Canton Renault Clio S1600 2h 38’ 11’’ 4; 7° Sottile - Nari Subaru Impreza Sti 2h 39’ 10’’ 1; 8° Cantamessa - Capolongo Mitsubishi Lancer Evo Vii 2h 39’ 40’’ 7; 9° De Tisi - Pollet Citroën Xsara Kit Car 2h 41’ 07’’ 8 ; 10° Dati - Merlin Subaru Impreza Sti 2h 42’ 41’’ 7. Classifica Campionato Italiano Rally 2004 (dopo sette gare): 1° Navarra - Fedeli Subaru Impreza Sti Gr. N punti 89; 2° Longhi - Fappani Subaru Impreza Sti Gr. N punti 77; 3° Andreucci - Andreussi Fiat Punto S1600 punti 72; 6° Basso - Dotta Fiat Punto S1600 punti 54; 4° Dallavilla - Canton Renault Clio S1600 punti 49; 5° Cantamessa - Capolongo Mitsubishi Lancer Evo Vii punti 45; 7° Travaglia - Zanella Peugeot 206 S1600 punti 40; 8° Dati - Giusti Mitsubishi Lancer Evo Vii punti 28; 9° Fiorio - Brambilla Subaru Impreza Sti Gr. N punti 25; 10° Rossetti - De Luis Citroën C2 S1600 punti 23.