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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Novembre 2004
Pagina7-PolEst
"GLI INDUSTRIALI ATTENDONO ALLE PORTE DI LIBIA E CINA"  
 
Le Monde, 27 ottobre 2004"
Gli industriali attendono alle porte di Libia e Cina
"la cancellazione dell'embargo sulle armi per Tripoli e forse per Pekino, apre nuovi mercati.
"I cavalli scalpitano", è con questa immagine che un responsabile della Direzione Generale degli armamenti (Dga) riassume lo stato d'animo degli industriali francesi a seguito della recente cancellazione dell'embargo sugli armamenti destinati alla Libia e rispetto alle prospettive che offrirebbe una decisione similare alla Cina. La situazione dei due paesi è diversa, ma se Pekino dovesse approfittare della cancellazione dell'embargo, imposta nel 1989, sarebbe sottoposto in Francia agli stessi arbitrati della commissione interministeriale per l'esportazione di materiali di guerra(Ciemg). Questo organismo discreto autorizza o rifiuta ogni esportazione di armamenti"dalla pistola al satellite, passando per l'aereo da combattimento Rafale", come sottolinea un esperto. Quando l'embargo sulla Libia era totale, il provvedimento applicato alla Cina, si limitava all'esportazione d'armi letali, il che permette una flessibilità d'interpretazione a favore dei materiali duali (il cui uso civile può essere convertito a dei fini militari). Così il generale Cao Gangchuan, ministro cinese della difesa, che ha visitato una fabbrica di Eurocopter la settimana scorsa, ha potuto, in tutta tranquillità, formalizzare l'accordo in base al quale la Francia e la Cina produrranno circa 700 unità di un nuovo tipo elicottero di circa 600 tonnellate." Noi non saremo lì per verificare se i cinesi ne faranno anche un apparecchio per trasporto di truppe, e se è o non è armato", ammette un esperto.La Cina, come la Libia si sforza di esibire un'immagine internazionale più rispettabile."La Libia è oggi frequentabile, spiega Olivier Rossignol, del Dga, ma lo sarà veramente quando sarà creato un nuovo quadro politico, che comprenda un "quadro di difesa"per le esportazioni di armamenti. Ma la cancellazione dell'embargo non significa che si aprano le chiuse. Le esportazioni riprenderanno in maniera progressiva e controllata"E' questo il ruolo della Ciemg. Composta di rappresentanti dei ministeri degli affari esteri della difesa, delle finanze, degli interni, e della ricerca, essa esamina circa 1000 dossier al mese, da 10 a 20 dei quali sono oggetto d'arbitraggio dei servizi del primo ministro."Qualche anno fa, - spiega un altro funzionario -, la difesa, incoraggiata dall'industria degli armamenti, spingeva a favore delle esportazioni, quando Quai d'Orsay era più moralizzatore.Oggi, il Quai non contesta più che i contratti di armamenti possano favorire l'azione diplomatica e viceversa."Analisi Geopolitica.la Francia ha istituito un regime, considerato più rigoroso di quello anglosassone."Il normale regime d'esportazione è la proibizione, l'autorizzazione non è che una deroga",- insiste Henry Rossignol.ogni anno per ciascun paese vengono stabilite delle "direttive", che integrano un "fattore rischio".Si tratta di regole ultraclassificate, che non sono conosciute nè dai paesi, nè dagli industriali"-, precisa un esperto - , che intanto riconosce che certi dossier d'esportazione" sono gestiti in modo più ristretto", un altro modo di dire, che vengono applicati criteri più politici.Queste"direttive si appellano ad un'analisi geopolitica del paese e della regione considerati.La preoccupazione è doppia :non provocare una destabilizzazione regionale e non mettere a rischio delle forze francesi, vendendo materiali di guerra a paesi"proliferanti".La tabella di marcia degli industriali è anch'essa severamente inquadrata.Qualsiasi autorizzazione di negoziazione e di proposta deve essere oggetto di una autorizzazione preliminare della Ciemg.non è certo il caso di proporre al potenziale cliente dei prezzi lusinghieri, se non c'è autorizzazione governativa.Tuttavia "esiste", naturalmente una zona "grigia":incontrare in un albergo un intermediario del ministero della difesa di un paese africano o asiatico non è proibito, a patto che alcuna offerta sia formalizzata.Una Libia liberata dal suo embargo, sveglia molte brame.La maggior parte dei nostri industriali, Dassault, Thales, Eads, Sagem, si agita ed alcuni hanno iniziato il loro lobbying, - riconosce un esperto governativo.Tanto più che la concorrenza sopratutto con Stati Uniti, Germania, Italia, sarà forte. Da Dassault e da Eads si sostiene che non si segna il passo. Dassault ha venduto a Tripoli 110 Mirage V tra il ''71 e il ''74 e 38 Mirage-f1, questa flotta privata così a lungo di pezzi distaccati, abbisogna di una modernizzazione seria, anche se una gran parte dei Mirage V libici, sono stati rivenduti con discrezione al Pakistan. In Cina Eadscerca di prendere due piccioni con una fava.Il controllo degli elicotteri deve anche servire ad attirare i buoni auspici di Pekino per vendere gli Airbus A380.l'amministrazione americana ha sottolineato che non crede all'efficacia del codice di condotta dell'Unione Europea in materia di esportazione di armamenti, che sarà applicata alla Cina in caso di scioglimento dell'embargo. Gli esperti francesi non lo negano:"Il codice di condotta stimolante, riconosce uno dei due, ma si tratta di un inquadramento di dialogo, nulla più."