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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Novembre 2004
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PROVA DEL DNA NON PIÙ INFALLIBILE  
 
Milano, 22 novembre 2004 - La struttura del Dna non è fissa ma può variare in base ad applicazioni elettromagnetiche che produrrebbero trasformazioni mediante un processo biochimico "per induzione". Lo hanno scoperto tre ricercatori dell'Accademia delle Scienze e delle Arti del Kosovo, che hanno portato a termine alcuni esperimenti nell'ambito di un progetto di ricerca con il contributo dell'Ue. Ciò mette in dubbio l'assoluta fedeltà fino ad oggi attribuita all'analisi del Dna nella ricerca, ad esempio, dell'identità dei criminali. Gli esperimenti sono stati condotti dagli studiosi e accademici di Pristina, sulla base di una ricerca scientifica-bibliografica comparata di fisica, biologia, elettrodinamica e convalidata su base sperimentale. Per saperne di più: http://www.Europa.eu.int/pol/rd/index_it.htm  
   
   
ALLARME SCOMPENSO CARDIACO IN ITALIA : PRESENTATI I RISULTATI DELLO STUDIO SHAPE, LA PIÙ VASTA INDAGINE SULLO SCOMPENSO CARDIACO IN EUROPA E IN ITALIA  
 
Roma,22 novembre 2004 - Sono stati presentatinei giorni scorsi, nel corso della Settimana Europea dello Scompenso Cardiaco, i risultati dello Studio Shape, la più vasta indagine condotta in Europa e in Italia su questa malattia. L'indagine ha coinvolto circa 15.000 (1.800 in Italia) cittadini, medici di medicina generale, cardiologi, internisti e geriatri europei. I dati emersi, secondo gli esperti, destano non poche preoccupazioni. Lo scompenso cardiaco è una malattia poco conosciuta: il 94% degli Italiani ne ha sentito parlare, ma solo 2 su 100 sono in grado di descriverne i sintomi. Solo 3 connazionali su 10 la ritengono grave, nonostante la mortalità sia elevatissima: 40% entro 1 anno e 75% per gli uomini e 62% per le donne entro 5 anni dalla diagnosi. Un dato, questo, che la rende più temibile della maggior parte dei tumori. A confermare questo sottovalutare la malattia un altro dato: 7 italiani su 10 ritengono che i malati di scompenso vivano più a lungo sia dei malati di tumore, sia di quelli colpiti dall'Aids. Ciò non è vero. Un'altra credenza da sfatare riguarda l'origine della malattia: 1 italiano su 3 è convinto che si tratti di una normale conseguenza dell'invecchiamento. E la convinzione è più radicata proprio negli anziani, oltre i 65 anni (46%), rispetto ai più giovani, al di sotto dei 45 (22%). La malattia insorge quando il cuore è indebolito e non riesce a pompare con sufficiente forza il sangue. In altre parole, il sangue affluisce con difficoltà ai tessuti e agli organi, che non ricevono abbastanza ossigeno e nutrienti vitali. Le cause più comuni sono la malattia coronarica, in particolare l'infarto, e la pressione elevata (ipertensione). Lo scompenso si manifesta con respiro difficoltoso a riposo o dopo un breve esercizio, gonfiore alle caviglie per accumulo di liquidi, senso di stanchezza continuo. "I dati di Shape, pur con lievi differenze, sono comuni a tutti i paesi oggetto dello studio: oltre a Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Olanda, Polonia, Romania, Spagna, Svezia," ha detto Alessandro Boccanelli, membro del Comitato Esecutivo Shape. "Dimostrano la necessità di promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sullo scompenso cardiaco, una malattia grave, talvolta mortale, ma ancora oggi largamente sottovalutata," ha aggiunto. E non solo dalla pubblica opinione. "Le Autorità sanitarie e i Governi non dedicano sufficienti risorse alla lotta a questa malattia. Probabilmente perchè è scarsamente conosciuta a tutti i livelli," gli ha fatto eco Gianni Spinella, Presidente di Conacuore - Coordinamento Nazionale Associazioni Cuore, presentando il Manifesto sui diritti dei malati redatto dalle principali associazioni scientifiche e dei pazienti europee. "E' necessario un mutamento di rotta. Il numero di pazienti scompensati cresce di anno in anno. Ma ciò che più preoccupa è il pensiero che la diagnosi non tempestiva o l'utilizzo di terapie non ottimali, come testimonia lo studio Shape, possano avere un impatto sulla qualità della vita e ancor di più sulla vita stessa dei malati," ha proseguito. "Questa situazione deve cambiare. I malati hanno il diritto di ricevere cure e assistenza che non sempre ottengono per contingenze economiche non favorevoli, che inducono a evitare terapie più avanzate e incisive, ma ritenute nel breve periodo più costose," ha concluso Spinella. Infatti, dallo studio Shape emerge un altro dato importante: "i medici, tanto di medicina generale quanto specialisti, non rispettano le Linee Guida della Società Europea di Cardiologia (Esc), che stabiliscono come diagnosticare e curare la malattia," ha detto ancora Boccanelli. In più del 50% dei casi, il medico di medicina generale europeo non prescrive al paziente la terapia ottimale: Ace-inibitori e betabloccanti (farmaci comunemente usati per controllare la pressione arteriosa). Solo poco più di 1 su 2 prescrive gli Ace-inibitori come trattamento di prima scelta e solo 1 su 3 aggiunge alla terapia un betabloccante. Inoltre, ben il 75% si affida esclusivamente all'analisi dei segni e dei sintomi della malattia, anziché ricorrere alle indagini diagnostiche supplementari raccomandate delle Linee Guida (l'ecocardiografia, ad esempio). Anche gli specialisti, tuttavia, non sono senza peccato. "Secondo le raccomandazioni europee, gli Ace-inibitori dovrebbero essere prescritti in oltre il 90% dei pazienti," spiega Boccanelli. "Lo fa solo il 64% degli internisti e dei geriatri e l'82% dei cardiologi." Mal comune mezzo gaudio? "Assolutamente no. Ciò significa che ancora molto si deve fare per l'aggiornamento delle figure professionali maggiormente coinvolte," conclude Boccanelli. "Anche Heart Care Foundation sostiene l'iniziativa a fianco di Shape," ha dichiarato Franco Valagussa, Presidente Heart Care Foundation Onlus. "L'obiettivo della nostra Fondazione è quello di far crescere la consapevolezza del peso sociale delle malattie cardiovascolari, tra i cittadini ma anche tra i 'decisori' pubblici e privati. La prevenzione, che proponiamo soprattutto come stile di vita 'salvacuore' non è rivolta solo a ridurre gli eventi acuti coronarici, ma anche a evitare la progressione verso lo scompenso cardiaco. Infatti, paradossalmente, con il migliorare delle cure e della sopravvivenza agli episodi acuti, aumenta il numero delle persone a rischio di scompenso cardiaco", ha concluso. In Italia, i malati di scompenso cardiaco sono oltre mezzo milione, più o meno l'1% della popolazione. "Ogni giorno vengono ricoverate oltre 500 persone, per un totale di oltre 180 mila nuovi casi ogni anno," ha ricordato Giuseppe Di Pasquale, Presidente Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco). "Negli ultimi cinque anni i ricoveri sono aumentati del 40 per cento e lo scompenso cardiaco è diventata una patologia molto comune, con un'incidenza superiore rispetto all'infarto miocardico e una diffusione maggiore dei più frequenti tumori." "Dall'analisi del Registro sullo Scompenso Cardiaco Acuto dell'Anmco - ha ricordato ancora Di Pasquale - emerge che 3 pazienti su 10, ricoverati presso i reparti di cardiologia, sono affetti da scompenso cardiaco e che circa il 5 per cento di questi muore durante il ricovero ospedaliero, mentre un altro 15 per cento nei successivi 6 mesi. Molto frequente è, inoltre, la necessità di ulteriori ricoveri." La Settimana Europea dello Scompenso Cardiaco è un'iniziativa promossa da Shape, Gruppo di studio sulla percezione e la valutazione dello scompenso cardiaco in Europa, e organizzata nel nostro Paese in collaborazione con Heart Care Foundation - Progetto Tuttocuore, la fondazione dell'Anmco. Il programma della Settimana ha previsto conferenze, manifestazioni pubbliche e distribuzione di materiali informativi ai cittadini dei principali paesi europei come Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania. Il materiale informativo sullo scompenso cardiaco e molte altre notizie sono disponibili al sito Internet www.Scompensocardiaco-europa.com  
   
   
AL MIGRAINE DAY 6 COME PREVENIRE E RISOLVERE LA CEFALEA - DIAGNOSI PRECOCE, FARMACI DI ULTIMA GENERAZIONE (NUOVI TRIPTANI E BOTULINO) E CURE ALTERNATIVE: AGOPUNTURA, SHIATZU, RIFLESSOLOGIA, MASSAGGI, BIOFEEDBACK  
 
Milano, 22 novembre 2004 - fitoterapia, ma anche alimentazione Sotto l'egida della Società Italiana sullo Studio delle Cefalee, la Società Italiana di Neurologia e l'Università di Torino il 26 novembre si terrà a Milano una conferenza stampa dal titolo "Migraine Day 6". Il mal di testa è una della malattie più "antiche" e diffuse comprende disturbi diversi: emicrania, cefalea tensiva e cefalea a grappolo e colpisce circa sette milioni di italiani (il 12% della popolazione) con una netta prevalenza per il sesso femminile (con un rapporto di 2 a uno). La più frequente è la cefalea tensiva (oltre l'80%), la meno diffusa la cefalea a grappolo. Le principali novità del Migraine Day 6 promosso dalla Società Italiana sullo studio delle Cefalee (Sisc): diagnosi precoce, prevenzione e trattamenti farmacologici. Nuove molecole (nuovi triptani, antiepilettici e botulino). Altre soluzioni efficaci e alternative: agopuntura, shiatzu, riflessologia, massaggi biofeedback, fitoterapia e alimentazione. Relatori: il Professor Lorenzo Pinessi - Direttore Centro Cefalee Ospedale Le Molinette, Cattedra Neurologia Iii, Dipartimento Neuroscienze, Università di Torino, Presidente Eletto Sisc, e il Professorgiorgio Zanchin - Direttore Centro Cefalee, Dipartimento di Scienze Neurologiche e Psichiatriche, Università di Padova - Presidente Sisc.  
   
   
CI VUOLE PIÙ RICERCA E INNOVAZIONE NEL SETTORE FARMACEUTICO, AFFERMA L'OMS  
 
Bruxelles, 22 novembre 2004 - L'ue deve assumere un ruolo guida nella sanità pubblica ed eliminare il 'gap farmaceutico' attuale, afferma un nuovo rapporto dell'Oms (Organizzazione mondiale della Sanità), nel quale appare anche una lista delle malattie che l'industria farmaceutica dovrebbe studiare con la massima urgenza. Il rapporto, 'Priority Medicines for Europe and the World', commissionato dalla presidenza olandese dell'Ue e discusso nella conferenza ad alto livello dell'Aia del 18 novembre, indica i 'gap farmaceutici', malattie per le quali mancano trattamenti efficaci e per le quali la ricerca dovrebbe ottenere la massima priorità. L'oms individua 17 situazioni che sollecitano un'immediata attenzione: influenza pandemica, malattie cardiovascolari, depressione, Hiv/aids dell'infanzia, morbo di Alzheimer, diabete, cancro e malattie infettive tropicali (ad esempio la malaria). Il rapporto indica inoltre una lista prioritaria di medicine che dovrebbero essere sviluppate per soddisfare le più pressanti necessità sanitarie a livello mondiale. 'La ricerca e lo sviluppo farmaceutico si basano su un sistema d'incentivi pilotato dai mercati, e soprattutto sui brevetti e sui prezzi protetti', afferma il documento. 'Di conseguenza, un certo numero di esigenze sanitarie vengono trascurate'. 'Si fa ben poco per determinare il 'valore dell'investimento' dell'innovazione farmaceutica', aggiunge il rapporto. E questo porta a sua volta a una mancanza di farmaci in aree fondamentali che potrebbero cambiare la vita della gente e far risparmiare enormi somme in costi medici. Sviluppare vaccini contro l'influenza è una delle priorità dell'Oms, che raccomanda politiche atte a incoraggiare la produzione di farmaci per una malattia che a suo parere è stata trascurata. L'ue ha assegnato meno di 4 milioni di euro per sostenere la ricerca sul vaccino antinfluenzale, sostiene il rapporto. Gli Usa hanno investito tra i 50 milioni di dollari (38,3 milioni di euro) e 100 milioni di dollari (76,6 milioni di euro), ma si tratta ancora di somme 'modeste in confronto agl'investimenti per sviluppare vaccini per altre malattie', aggiunge il rapporto. Tra le raccomandazioni specifiche, un invito per un maggior uso delle Fdc (fixed-dose combinations), medicine che combinano due o più farmaci, in particolare per prevenire le malattie cardiovascolari. Un'altra proposta suggerisce di sviluppare nuovi approcci per trattare le infezioni batteriche, dato che gli antibiotici risultano sempre meno efficaci. Il rapporto guarda anche all'evoluzione delle caratteristiche delle malattie, a causa dell'invecchiamento della popolazione, e mette in guardia sul fatto che le malattie croniche tipiche dell'Europa (malattie cardiovascolari, problemi legati al fumo e diabete) si stanno ora diffondendo nei paesi in via di sviluppo. Dopo la presentazione del rapporto alla conferenza della presidenza olandese, l'Oms trasmetterà le sue raccomandazioni ai decisori politici (Commissione, Stati membri), alla Bei (Banca europea d'investimento), all'industria e a tutti gli operatori del settore. I punti da trattare nella conferenza sono la scelta delle aree prioritarie, i gruppi di popolazione, i meccanismi di consegna, i tipi di ricerca, la piattaforma tecnologica, il Settimo programma quadro (7Pq) e il coinvolgimento delle Pmi (Piccole e medie imprese), ha aggiunto il ministro. 'I nostri obiettivi sono fornire elementi per una solida agenda della R&s (Ricerca e sviluppo) di farmaci, vaccini e prodotti biologici, che soddisfi le esigenze reali dei cittadini europei', ha spiegato il ministro. 'Intendiamo promuovere la ricerca, orientata più dalle esigenze di salute pubblica che dalle considerazioni di mercato. La ricerca in questo senso dovrebbe diventare una priorità. Battendoci per l'innovazione nella sanità pubblica, intendiamo dare slancio alla competitività dell'industria europea'. 'L'agenda per la ricerca può servire da input per il Settimo programma quadro (7Pq), al quale dobbiamo fermamente partecipare', ha concluso il ministro. Per ulteriori dettagli su 'Priority Medicines for Europe and the World': http://www.Who.int/mediacentre/news/releases/2004/pr83/en/  
   
   
TAVOLA ROTONDA: “CHE COSA MANGIANO GLI ANIMALI CHE MANGIAMO”  
 
Roma, 22 novembre 2004 - Cosa c’è nel piatto di mucche, polli e suini? E’ vero che la carne, il latte e le uova hanno oggi più proteine e meno grassi rispetto al passato? E i consumatori non hanno nulla da temere? A queste e ad altre domande risponderà la tavola rotonda che vede la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, di esponenti delle imprese, di consumeristi e di esperti dell’alimentazione animale che faranno il punto della situazione sulle iniziative del settore dell’alimentazione zootecnica nei confronti dell’ opinione pubblica, all’insegna di una più incisiva trasparenza. Giovedì 25 novembre, verrà infatti illustrata la pubblicazione dal titolo “Che cosa mangiano gli animali che mangiamo”, realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con il Mipaf e Assalzoo (Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici). Una vera e propria guida che aiuta gli italiani a conoscere tutti gli ingredienti che costituiscono il menù di bovini, polli e suini. Un prezioso documento che pone l’accento sul fatto che la qualità dei piatti dipende dall’ alimentazione degli animali. Non solo. Verrà anche presentato il nuovo sito internet dell’associazione ( www.Assalzoo.it ): uno strumento di informazione indispensabile per conoscere al meglio uno dei comparti di punta del sistema agroalimentare di casa nostra. La tavola rotonda, quindi, farà luce sull’andamento del settore e sulle sue principali tematiche di interesse. Partecipano: Senatore Cesare Cursi, Sottosegretario al Ministero della Salute Cavaliere del Lavoro Francesco Ferrari, Presidente di Assalzoo Avv. Vincenzo Dona, Presidente Unione Nazionale Consumatori Prof. Giovanni Ballerini, Professore Emerito di Clinica Veterinaria presso l ’Università di Parma. Modera: Michela Vuga, giornalista.  
   
   
OGGI ULTIMO GIORNO DI FUTURSHOW 3004 AMBIENTE, CINEMA E PROGRAMMA COMPLETO DELLA GIORNATA  
 
Milano, 22 novembre 2004 - E’ la difesa dell’ambiente il tema principale della giornata conclusiva di Futurshow 3004, lunedì 22 novembre. Alle 11.00 il Wwf, che ha adottato la Campagna del Millennio dell’Onu per la sopravvivenza del pianeta, presenta il progetto ‘Run for good’, dedicato alla conservazione dell’ecosistema del Parco Nazionale dei Virunga nella Repubblica Democratica del Congo e alla tutela dei suoi abitanti, i Gorilla di Montagna. Per tutta la giornata al Teatro dell’Innovazione di Assolombarda, si susseguono le testimonianze di ingegneri, biologi, chimici impegnati nella tutela dell’ambiente. I temi di approfondimento riguardano il risparmio energetico - anche sui consumi di carburante -, la professione di ‘Ecologi Industriali’, la tecnologia e la ricerca nell’industria farmaceutica. Alle 11.30 si svolge il convegno a cura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ‘Le nuove tecnologie per i Beni Culturali. Progetti e relazioni’, al quale partecipano diversi esperti di archeologia subacquea. Nel pomeriggio all’interno del Teatro dell’Onu, il ‘Laboratorio per un millennio senza povertà’ è dedicato ai ragazzi e curato da Celim, Organizzazione non governativa che gestisce progetti di cooperazione internazionale con Paesi in via di sviluppo. Perché il gioco sia sinonimo di rispetto ambientale, durante l’incontro i giovani impareranno a realizzare giocattoli con materiale da riciclo. Durante la giornata, infine, la Fondazione Golinelli, Ente che ha tra gli obiettivi la divulgazione presso il grande pubblico dei temi legati alla ricerca scientifica, organizza il ‘Laboratorio Biotech’ curato da Alessandro Cecchi Paone. Ma, all’insegna dell’interdisciplinarietà, l’ultima giornata di Futurshow prevede anche tre appuntamenti con il Cinema. Anteprima alle 12,00 di ‘Occhi di cristallo’. Presenti in sala il regista Eros Puglielli e il protagonista Luigi Lo Cascio. Alle 15.00 il Maestro Ermanno Olmi premia i vincitori del concorso cinematografico Movi&co ‘Il cinema industriale del terzo millennio” dedicato ai giovani filmaker non professionisti per l’ideazione originale e la realizzazione di filmati aziendali e spot. La rassegna dei filmati finalisti, a cura di Assolombarda e Future Film Festival, viene presentata al cinema Gnomo alle 18,30. Il regista francese Robert Guédiguian di ‘La ville est tranquille’ terrà la sua Lectio Magistralis sul Cinema della Tolleranza alle 17,00 all’Anteo Spazio Cinema.  
   
   
FUTURSHOW 3004 L’UOMO MILLENARIO NON È UN’UTOPIA  
 
Milano, 22 novembre 2004 - L’uomo che vivrà 150 anni è già nato. Aubrey De Grey, gerontologo dell’Università di Cambridge, ne è convinto. Anzi tra qualche decennio tutti avranno la possibilità di vivere fino a 300 o addirittura 400 anni. Durante l’incontro dal titolo “Verso l’uomo millenario” il ricercatore britannico ha illustrato come sia possibile ritardare il processo di invecchiamento e le sue conseguenze. Occorre intervenire direttamente su alcune delle cause della senescenza (il professore ne ha individuate sette, tra cui l’accumulo di tossine nel cervello): “Utilizzando le sostanze presenti in certi batteri potremmo potenziare gli enzimi del nostro organismo nel contrastare l’invecchiamento”. Ma l’invecchiamento è un processo naturale o è una malattia? Calogero Caruso, professore di Biopatologia all’Università di Palermo, spiega che in Italia per il momento l’approccio è diverso. “Ci concentriamo sulle cause della longevità, studiando gli ultracentenari della Sardegna, e sulla cura di malattie come il morbo di Alzheimer e l’arteriosclerosi”. Seppur suggestivo, il mito della “giovinezza eterna” solleva questioni di natura economica. “La società potrebbe non essere in grado di sostenere una popolazione troppo numerosa dando lavoro a tutti”, avverte il professor Caruso. Ma è lecito, da un punto di vista etico, che l’uomo manipoli la natura? Per De Grey sì. “E’ innaturale per l’uomo accettare il suo stato naturale, che è insoddisfacente”.  
   
   
I.NET: LUCE, MOVIMENTO, SUONO AL FUTURSHOW  
 
Milano, 22 novembre 2004 – I.net all’interno di Futurshow 3004, insieme al nuovo video aziendale, ha deciso di valorizzare oltre alla Tecnologia anche il Talento, presentando come sintesi di entrambi Ultra Velum Acusmetron di F.rampichini, E.lariani e M.maiocchi: un balletto che traccia i gesti acusmetrici, inseriti in un canone rinascimentale di Clemens Non Papa. Il progetto nasce dalla ricerca relativa all’Acusmetria, portata avanti da Ettore Lariani, Marco Maiocchi e Francesco Rampichini, e ha numerosi campi di applicazione, che spaziano dalla composizione artistica, alla comunicazione marketing, all’architettura, al design. L’acusmetria è la disciplina delle proporzioni geometriche percepite uditivamente. Le sue forme sonore sono organizzate in modo tale che l’ascoltatore percepisce la struttura visiva di gesti tracciati nello spazio: forme geometriche, linee, superfici. Tale prospettiva si determina mediante la manipolazione di tre principali parametri: · dinamica (vicino/lontano); · frequenza (alto/basso); · stereofonia (destra/sinistra). Già presentata in numerosi eventi internazionali, la disciplina può essere approfondita nel libro Acusmetria a cura di F.rampichini, Francoangeli editore, 2004. I.net sempre sensibile all’innovazione nella comunicazione multimediale e alle nuove manifestazioni artistiche digitali, propone questo progetto come un momento di convergenza e di dialogo tra le arti. Come scrivono i curatori della mostra Art et Lumière, in corso al Beaubourg di Parigi: “le arti della luce, cinema e televisione offrono lungo l’intero secolo Xx° un terreno d’investigazione particolarmente fertile circa il raffronto tra l’immagine e il suono. Al centro delle preoccupazioni contemporanee, l’interazione tra sonoro e immagine esprime una evoluzione fondamentale dell’espressione artistica ”. Proprio ciò che questo progetto mirabilmente esemplifica.  
   
   
A FUTURSHOW 3004 LWD UNIQUE E LWD SPHERA SI AGGIUDICANO IL GREEN BUTTON AWARD  
 
Milano, 22 novembre 2004 – Lwd Unique e Lwd Sphera di Informatica Delta, due delle ultime realizzazioni della società bresciana interamente studiate, progettate e realizzate in Italia, sono stati riconosciuti il miglior hardware a supporto di Windows Media Center rispettivamente come “Premio Intel” e “Menzioni speciali della giuria”. Lwd Unique e Lwd Sphera sono stati valutati da esperti Microsoft dal punto di vista tecnico-funzionale nelle scorse settimane, successivamente esaminati da una giuria composta da esponenti di spicco del mondo del design, dell’innovazione tecnologica e dell’informazione e alla fine scelti per aver saputo coniugare al meglio tecnologia e design. Nell’ambito del premio “Menzioni speciali della giuria” Lwd Sphera è stato giudicato “…un vero esercizio di stile che rivela una capacità progettuale e di integrazione ed ironia davvero interessante”. La vittoria del Green Button Award conferma Informatica Delta come azienda in grado di coniugare con successo la tecnologia con aspetti innovativi di design e semplicità d'uso. “Siamo orgogliosi della partecipazione diretta da parte del massimo esponente di Microsoft. Tutto ciò è per noi un importante riconoscimento che premia le aziende italiane che investono in tecnologia e design e che credono che lo sviluppo di questo settore sia anche subordinato agli sforzi operati a livello locale” ha affermato Osvaldo Vezzoli, Presidente di Informatica Delta, “Il concetto del Made in Italy è alla base della nostra strategia aziendale, da oltre un anno progettiamo e realizziamo tutti i nostri prodotti in Italia e siamo convinti che il mercato risponderà positivamente a questi sforzi riconoscendo la qualità e l’unicità delle nostre soluzioni”.  
   
   
TIM A "SMAU SICILIA 2004"  
 
Catania, 22 novembre 2004 - In occasione della manifestazione "Smau Sicilia 2004", che si svolge a Catania dal 18 al 21 novembre, Tim, in veste di "main sponsor", offre ai visitatori la possibilità di sperimentare, presso le postazioni predisposte all'interno dello spazio espositivo dello Smau, le più innovative applicazioni radiomobili. In due aree principali, infatti, una dedicata al mondo delle aziende, l'altra ai clienti "consumer" sarà possibile vedere in funzione le ultime novità tecnologiche, dai servizi di terza generazione alle possibilità di collegarsi con la posta elettronica anche in mobilità. Tra i prodotti in esposizione ci saranno dunque la soluzione "Tim Data Kit", che comprende una Pc Card Edge o Umts, la Tim Card per navigare in Internet e gestire la posta elettronica in collegamento con il computer portatile in mobilità, oppure sperimentare la videotelefonata con i telefonini Umts della linea "Tim Turbo". Presso gli stand Tim dunque, chi vorrà, potrà navigare sul web con la Pc Card Edge Onda N755 che ha prestazioni fino a cinque volte superiori al Gprs (fino ad un massimo di 200 Kbit/s). La carta Onda N775 inoltre e' costruita per operare su tutte le possibili bande di trasmissione radiomobile (850/900/1800/1900) per navigare sul web liberamente in tutto il mondo. Presso gli stand Tim, inoltre, sarà anche possibile informarsi sulle nuove offerte dedicate al mondo della terza generazione, come "Tim Turbo Friends" e "Maxxi Tim All Inclusive". La prima è la nuova offerta che consente a tre amici di parlarsi e videochiamarsi gratis fino ad un massimo di 1.500 minuti di traffico e di comunicare con Mms, foto e video, a condizioni vantaggiose. "Maxxi Tim All Inclusive", invece, è l'offerta rivolta agli appassionati del telefonino che propone, in un'unica soluzione, un telefonino Tim Turbo, 2.000 minuti di traffico al mese, oltre a tanti minuti di videochiamate, Sms, Mms, e Megabyte di navigazione internet via Wap e Web, a prezzi vantaggiosi. La partecipazione di Tim a "Smau Sicilia 2004", con la sua area dedicata al grande pubblico e al mondo delle aziende - ha dichiarato Fabio Salerno, Responsabile Consumer e Pmi della Sicilia e Calabria - dimostra come l'innovazione tecnologia di Tim sia in grado di fornire servizi e prodotti alle piccole medie aziende ed ai privati, soddisfacendo così tutte le esigenze espresse dal mercato. Tim è a "Smau Sicilia 2004" per valorizzare la presenza dell'azienda in un'area commercialmente importante come il meridione e per offrire, nella zona di Catania, un'anteprima della nuova rivoluzione nei servizi, all'insegna della multimedialità e dell'innovazione tecnologica.  
   
   
BIONOVA: AD APRILE IL PUNTO SULLE BIOTECNOLOGIE IN ITALIA DAL 20 AL 22 APRILE, ALLA FIERA DI PADOVA L’APPUNTAMENTO DI RIFERIMENTO DEL SETTORE SARANNO PRESENTI AZIENDE E RICERCATORI DA TUTTA EUROPA E DA USA, CANADA E ISRAELE  
 
Padova, 22 novembre 2004 - Dal 20 al 22 aprile 2005, si svolgerà alla Fiera di Padova, Bionova, il Salone delle Bioscienze e Biotecnologie, appuntamento internazionale per la conoscenza, la promozione e lo sviluppo delle applicazioni biotech al mondo dell’industria. In mostra i progressi che la tecnologia applica alla vita: metodologie cliniche, applicazioni diagnostiche, nuovi percorsi in grado di garantire un maggiore rispetto dell’ambiente e sicurezza in campo alimentare. Bionova è il luogo di incontro tra innovazione e mondo produttivo, tra la ricerca e le sue realizzazioni concrete. L’edizione 2003 ha ospitato 136 espositori di cui 52 marchi esteri, ed è stata visitata da 6500 operatori. Attese presenze da Usa, Canada, Germania, Francia, Svizzera, Gran Bretagna, Scozia, Israele. Lo spazio espositivo è diviso in quattro aree tematiche: Agro – alimentare: percorso di tracciabilità, controllo e sicurezza degli alimenti. Un’area rivolta alle grandi industrie alimentari, con le più significative determinazioni raggiunte dalle biotecnologie per l’analisi degli alimenti e i controlli sulla produzione. In mostra additivi alimentari, bioreattori, biosensori, filtri, robotica, strumenti e metodi innovativi per la tracciabilità degli alimenti. Ambiente: tecnologie di risanamento ambientale. Un segmento rivolto al risanamento dell’ambiente e alla produzione di energia, alla creazione di materiali ecocompatibili. Presenti sistemi di analisi ambientali, produzione di proteine, smaltimento e riciclo rifiuti industriali, tecnologie organica, sperimentazione organica. Chimico – Farmaceutico: biondustria e produzione di farmaci mirati. Bionova darà spazio alle aziende farmaceutiche che stanno sviluppando nuove tecniche per la produzione di farmaci innovativi biotecnologici che hanno un’elevata specificità d’azione e una sempre minore tossicità. In mostra una panoramica su biomateriali, biosensori, processi biotecnologici, tecniche di analisi, robotica. Verranno presentati inoltre strumenti per la determinazione del sequenziamento del Dna, tecniche per l’identificazione delle proteine espresse in un tessuto, metodologie per le quantificazione proteiche. Diagnostico. Un settore in continuo sviluppo con i nuovi processi biotecnologici impiegati nei test e i progressi nel campo delle malattie infettive virali e batteriche. In mostra sistemi di diagnostica clinica e molecolare, test ambientali, kits per diagnostica, tecniche immunochimiche, bioinformatica molecolare. Presente anche un segmento dedicato alla bioingegneria, un’area interdisciplinare con un’ampia offerta di biomateriali, defribillatori, pacemakers, protesi articolari e dentali, liofilizzatori. Un settore dove le aziende partecipanti troveranno il modo di farsi conoscere dal mondo scientifico e confrontarsi sulle esperienze consolidate di telemedicina e teleassistenza. Alla parte espositiva si affiancano momenti di aggiornamento scientifico sulle tematiche delle scienze della vita e della biotecnologia. Saranno presentati gli orientamenti della Comunità Europea e le direttive nazionali relative alle strategie di sviluppo adottate a livello regionale per dare impulso al settore. Particolare attenzione rivolta all’informazione dedicata alle Pmi per il trasferimento di strumenti finanziari utili allo sviluppo d’impresa. A Bionova anche un incontro economico, coordinato dal Comitato Nazionale Biosicurezza e Biotecnologie, sul tema delle politiche economiche regionali e sugli incentivi per lo sviluppo delle Biotecnologie.  
   
   
ABCD – SCUOLA, FORMAZIONE, RICERCA E IMPRESA, IN PROGRAMMA ALLA FIERA DI GENOVA DAL 25 AL 27 NOVEMBRE 2004  
 
Genova, 22 novembre 2004 - Abcd, patrocinata da Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nasce da tre manifestazioni già note al pubblico - Ted, il salone delle tecnologie multimediali e delle attrezzature per la scuola, l’università e l’impresa; Bts, la borsa del turismo scolastico e In – Formazione, il salone dello studente organizzato dalla Provincia di Genova che apre una finestra sul mondo della scuola superiore e sulla formazione professionale - e si sviluppa ampliandosi al target dell’Università italiane in collaborazione con la Crui- Conferenza Rettori Università Italiane, all’intero settore dell’e-learning e, insieme al Comune di Genova, alla ristorazione scolastica, con La Scuola dei Sapori. Abcd crea qualcosa di nuovo mettendo in sinergia i diversi comparti del sapere, i diversi punti di vista dell’universo education, che per la prima volta si trovano ad agire in termini di sistema, e si propone di contribuire a delineare e promuovere il nuovo ruolo dell’istruzione non solo in Italia ma in tutta Europa, secondo gli obiettivi fissati dall’Unione Europea. La manifestazione si sviluppa su 23mila metri quadrati con tutti i nuovi prodotti e servizi dedicati al mondo dell’education – molti di questi sperimentabili in prima persona nelle tecnoclassi – grazie alla partecipazione di aziende, istituzioni, associazioni e tour operator specializzati nel turismo scolastico. Vasto e articolato il programma degli incontri, dei convegni – tra cui quelli organizzati dalla fondazione Eni Enrico Mattei, dal Cidi- Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, dal Touring Club Italiano e dall’editoriale Tuttoscuola - dei dibattiti, dei seminari. Numerosi i workshop pratici che andranno dalle degustazioni di cibi della cucina mediterranea a quelli più “avveniristici” della Scuola di Robotica. In contemporanea ad Abcd Fiera di Genova ospiterà altre tre manifestazioni, fortemente sinergiche con i contenuti e la filosofia di Abcd: la nona edizione di Formula – Salone della formazione, dell’orientamento e del lavoro, “Per Fili E Per Segni” – ingegno italiano e società dell’informazione e Gemun 2004 - la seconda Simulazione dell’Assemblea Generale dell’Onu che vedrà la partecipazione di studenti provenienti da tutto il mondo. Infolink: www.Abcd-online.it  
   
   
UN NUOVO PREMIO PER ALFA GT  
 
Torino, 20 novembre 2004 - Dopo essersi aggiudicato a Milano il premio “L’automobile più Bella del Mondo” nella categoria “coupé e coupé-cabriolet” Alfa Gt ha ricevuto un riconoscimento anche in Francia. Al nuovo coupé sportivo disegnato dal Centro Stile di Bertone in collaborazione con il Centro Stile Alfa Romeo, è stato infatti attribuito dai lettori della prestigiosa rivista mensile “L’automobile Magazine” il “Trophèè du Design”. L’alfa Gt è stata preferita alla Mercedes Cls ed alla Citroen C4. Il premio è stato consegnato, in occasione della 26esima edizione dei “Trophèes de l’Automobile Magazine”, svoltasi a Parigi nei giorni scorsi, a Wolfgang Egger, Responsabile dello Stile Alfa Romeo, accompagnato dalla signora Lilli Bertone. La loro presenza ha rappresentato ancora una volta il legame storico che, nel pieno rispetto della tradizione del marchio, unisce Alfa Romeo ai vari stilisti italiani e che ha dato vita ad un modello dalla linea originale che preannuncia il piacere di una guida sportiva. Derivato dall’Alfa 156, Alfa Gt racchiude infatti tutto il patrimonio di eccellenza motoristica Alfa Romeo in una linea nata dall’eleganza e dal gusto della scuola italiana. Del resto, gli stilisti hanno potuto attingere alla grande eredità dell’Alfa Romeo che, proprio in questa categoria, ha dato vita a modelli rimasti come tappe fondamentali nella storia dell’automobile: dalla 1900 Ss alla Giulietta Sprint, dall’Alfetta alla Giulia Sprint Gt. In particolare, proprio quest’ultima vettura condivide con il nuovo coupé lo stesso carattere sportivo, le linee affusolate e morbide, la grande eleganza italiana.  
   
   
I TERGICRISTALLI TWIN DI BOSCH SCORRONO SEMPRE CON FACILITÀ,GRAZIE AD UN RIVESTIMENTO DEL TUTTO INNOVATIVO  
 
Milano, 22 novembre 2004 - In caso di leggera pioggia o di uno sporadico spruzzo d’acqua, il parabrezza si bagna soltanto parzialmente. In queste situazioni, molti tergicristalli puliscono il vetro, lasciando alcune striature oppure producendo rumori di attrito. Per fare sì che i tergicristalli Bosch “Twin” siano in grado di pulire in modo ottimale il campo visivo anche in simili condizioni, sono stati ora dotati di un innovativo rivestimento a elevata scorrevolezza. Il trattamento permanente dello spigolo del profilo tergente assicura un comfort di tergitura e prestazioni ancora migliori, anche in presenza di forte attrito, come nel caso dei residui di cera lasciati dall’autolavaggio. In tal modo, si garantisce all’automobilista una visibilità perfetta, nonché una guida sicura e rilassata. Anche per questa ulteriore evoluzione della spazzola Bosch Twin, lo “snodo” flessibile dell’elemento tergente di gomma costituisce il presupposto per un funzionamento il più silenzioso possibile del tergicristallo in qualsiasi situazione. Questa caratteristica viene supportata proprio dal rivestimento a elevata scorrevolezza, coperto da brevetto, dello spigolo del tergicristallo: le minuscole particelle del riporto di grafite sono saldamente inserite nello spigolo del tergicristallo, aumentandone di conseguenza la scorrevolezza. In tal modo, il tergicristallo scorre sul parabrezza in qualsiasi condizione, detergendolo al meglio. Lo spigolo del tergicristallo è particolarmente resistente all’usura, caratteristica che, unitamente al robusto sistema di articolazioni, realizzato interamente in metallo anti-corrosione, assicura al tergicristallo Twin un’elevata durata di funzionamento. Ciò nonostante, l’automobilista dovrebbe sostituire i tergicristalli, a seconda della percorrenza, almeno una volta l’anno. A questo riguardo, la sostituzione di un tergicristallo Twin si effettua in pochi secondi, grazie al suo adattatore universale “Quick-clip” premontato. La gamma dei tergicristalli Twin viene via via adattata a questa tecnica innovativa anche per quanto riguarda la sua confezione. Infatti, è stata nel contempo migliorata la presentazione dei tergicristalli Bosch esposti al pubblico. Grazie all’occhiello di aggancio antistrappo e girevole a 360 gradi, la nuova confezione permette di leggere le informazioni relative al prodotto da qualsiasi angolazione, senza bisogno di togliere la confezione dallo scaffale. Le informazioni riportate in modo chiaro e completo semplificano la scelta dei giusti tergicristalli: in questo modo, anche l’automobilista è in grado di trovare senza problemi il set di tergicristalli giusto per la sua auto, grazie al relativo numero di riferimento riportato sulla confezione. Quest’ultima descrive chiaramente i vantaggi offerti da questo prodotto, che si è aggiudicato più volte il primo posto nell’ambito di numerose prove comparative. Un ulteriore vantaggio a favore dei clienti è rappresentato dal “Twin-passport”, riportato sul fondo della confezione, con il numero di riferimento del prodotto prestampato. Una volta inserita la data di acquisto, il Pass ricorda all’automobilista il ricambio giusto per i suoi tergicristalli e la relativa sostituzione per tempo.  
   
   
DA DOMENICA 28 NOVEMBRE TORNA AL TEATRO GRASSI FERRUCCIO SOLERI CON ARLECCHINO SERVITORE DI DUE PADRONI STORICA REGIA DI GIORGIO STREHLER  
 
Milano, 22 novembre 2004 - Da domenica 28 novembre, alle ore 16.00, al Teatro Grassi l’atteso appuntamento con lo spettacolo-simbolo del Piccolo Teatro di Milano, Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni, storica regia firmata da Giorgio Strehler nel 1947, messa in scena da Ferruccio Soleri con la collaborazione di Stefano de Luca e una veste scenica ripensata da Ezio Frigerio. I costumi sono di Franca Squarciapino, le musiche di Fiorenzo Carpi. Anche in questa stagione impegnato in una lunga tournée italiana e internazionale, vera e propria sfida alla natura effimera del teatro, Arlecchino continua a trasferire la sua carica di vitalità ed energia alle platee di tutto il mondo: lungi dal trasformarsi in uno “spettacolo–museo”, conferma invece la sua natura di “memoria in azione” e le caratteristiche di spettacolo capace di trascinare – come diceva Strehler – “lo spettatore nell’Empireo del grande teatro comico, inno gioioso di liberazione”. Il fatto che, in più di cinquant’anni, il ruolo di Arlecchino sia stato interpretato solo da due attori, Marcello Moretti e Ferruccio Soleri, che ne raccolse l’eredità nel 1963, accresce il suo carattere di eccezionalità e di “arte della memoria”. Ferruccio Soleri è ormai l’unico della compagnia ad aver lavorato per tutta la vita con Strehler, colui che - come ha affermato la studiosa francese Myriam Tanant - è “diventato Arlecchino” come si abbraccia una vocazione, capace di restituire, con una straordinaria longevità scenica, l’energia senza tempo del suo personaggio. In scena, con Ferruccio Soleri, Ettore Conti e (in ordine alfabeto) Enrico Bonavera (che in alcune doppie recite interpreterà il ruolo di Arlecchino), Giorgio Bongiovanni, Paolo Calabresi, Francesco Cordella, Luca Criscuoli, Stefano de Luca, Alessandra Gigli, Stefano Guizzi, Sergio Leone, Stefano Onofri, Annamaria Rossano, Alighiero Scala, Giorgia Senesi, Sara Zoia e i musicisti Gianni Bobbio, Franco Emaldi, Francesco Mazzoleni, Paolo Mattei, Ivo Meletti. Lo spettacolo è in scena al Teatro Grassi fino a mercoledì 22 dicembre e poi ancora, dopo l’interruzione natalizia, dal 6 al 23 gennaio 2005. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
AL FESTIVAL DEL MEDITERRANEO DA MERCOLEDI’ 1 DICEMBRE DALLA TUNISIA JUNUN (DEMENZE)  
 
Milano, 22 novembre 2004 - Mercoledì 1 dicembre, al Teatro Studio (ore 20.30), nell’ambito del Festival del Mediterraneo, un appuntamento d’eccezione con Demenze (Junun) spettacolo firmato dal regista tunisino Fadhel Jaibi. Tratto da Cronaca di un discorso schizofrenico, testimonianza della psicoanalista Néjia Zemni, Demenze, la cui versione teatrale è firmata da Jalila Baccar, attrice protagonista dello spettacolo, compagna e collaboratrice di Jaibi per la drammaturgia, racconta l’intensa, tormentata e ricca relazione terapeutica tra l’analista tunisina e un suo giovane paziente schizofrenico, Nun. Due anni di preparazione, un esordio al Festival di Avignone nel 2002 e una lunga tournée sempre seguita con attenta emozione da pubblico e critica, Demenze rappresenta un importante punto d’arrivo per Familia, la compagnia che Jaibi dirige, e per lo stesso regista. Alla lacerante vicenda raccontata dallo spettacolo, Jaibi affida infatti il compito di costruire un tracciato metaforico capace di restituire le contraddizioni di un’intera società: quella tunisina contemporanea, in cui si intersecano forze opposte, slanci all’apertura socio-culturale e repressione, grande animazione intellettuale e moti censòri. “Mi sono proposto di realizzare sulla scena il ritratto di una società malata, non di un uomo malato. Dovevo mostrare la famiglia, gli ospedali psichiatrici, gli infermieri, un mosaico di malattie, non il malato Nun - dichiara il regista, che prosegue - Dopo aver fatto tanti spettacoli sui ‘looser’, sui perdenti, ne ho realizzato uno su una vincente: la psichiatra vince la sua battaglia non contro la follia, ma contro i divieti, la cecità dell’istituzione; rappresenta tutti gli individui che lottano contro l’establishment, contro la miseria… La miseria intellettuale, perché la Tunisia non è una nazione povera”. Una scena scarna, un doppio sipario a segnare la demarcazione tra gli spazi, due sedie per i protagonisti, pochi oggetti e una progressione di movimento dall’immobilità iniziale, ottenuta dal regista con un intenso lavoro sul corpo degli attori (il protagonista maschile è un danzatore): la messa in scena di Jaïbi è minimale e sobria, volutamente naive e rudimentale, per tradurre sulla scena non solo la follia, ma il sistema, sociale e politico, che l’ha generata. Infolink: www.Piccoloteatro.org  
   
   
A COMO – BIBLIOTECA COMUNALE CONTINUA IL CICLO DI CONFERENZE SU GIUSEPPE TERRAGNI CON MASSIMO CACCIARI (MERCOLEDÌ 24 NOVEMBRE, ORE 18.00) E ANTONINO SAGGIO (VENERDÌ 26 NOVEMBRE, ORE 21.00)  
 
 Como, 22 novembre 2004 - Continua il ciclo di conferenze che Gt04 – Comitato nazionale per le celebrazioni del primo centenario della nascita di Giuseppe Terragni – ha previsto a Como per novembre e dicembre. Il primo appuntamento, che si terrà Mercoledì 24 Novembre, Alle Ore 18.00, alla Biblioteca comunale di Como (via Raimondi), vedrà come protagonista Massimo Cacciari, con una conferenza dal titolo Contesto e dimensione filosofica dell’opera di Terragni. Massimo Cacciari è nato a Venezia nel 1944, si è laureato in Filosofia a Padova nel 1967, è Ordinario di Estetica dal 1985. La sua ricerca, soprattutto nella sua prima fase, si è concentrata sul problema della critica contemporanea dell'idealismo classico tedesco e sulla cultura viennese del primo Novecento. Nel corso degli anni '80 è andato approfondendo la presenza della cultura ebraica nella filosofia contemporanea europea, in relazione al dibattito teologico-filosofico. Queste ricerche si sono concluse con una vasta opera di riconsiderazione complessiva dei rapporti tra la filosofia contemporanea e la tradizione metafisica classica che ha portato alla pubblicazione nel 1990 di Dell'inizio. Negli ultimi anni la sua ricerca ha riguardato in particolare il nesso tra filosofia e politica nella storia europea (Geo-filosofia dell'Europa, 1994 e L'arcipelago, 1977). È stato Deputato in Parlamento dal 1976 al 1983, Sindaco di Venezia dal 1993 al 2000, Deputato Europeo, Consigliere Regionale. Nel 2003 su incarico di don Luigi Verzè, ha fondato la Facoltà di Filosofia presso l'Università San Raffaele di Milano. Venerdì 26 Novembre, Alle Ore 21.00, alla Biblioteca comunale di Como (via Raimondi), sarà la volta di Antonino Saggio, uno degli studiosi più autorevoli di Giuseppe Terragni, docente alla ‘Sapienza’ di Roma, tenere una conferenza dal titolo Giuseppe Terragni vita e opere: libro, testo, ipertesto, in cui l'opera e la vita dell’architetto comasco vengono lette e rilette attraverso il suo libro Giuseppe Terragni. Vita e opere, considerato uno dei migliori testi sull’architettura italiana. Il lavoro di Antonino Saggio è conosciuto fuori d'Italia in particolare per essere il fondatore e il direttore della collana "It Revolution In Architecture"/"la Rivoluzione Informatica" giunta al venticinquesimo volume. La collana ha rappresentato un punto d'orientamento nella comprensione della centralità che il paradigma informatico assume nel quadro più generale del rinnovamento dell'architettura di questi anni. Autore anche di due volumi a larga diffusione su Peter Eisenman, con cui condivide l'interesse per Terragni, e Frank O. Gehry (Testo&immagine 1996, 1997), è direttore della sezione di monografie "Gli Architetti" nell'Universale di Architettura fondata da Bruno Zevi. Saggio è professore di ruolo di Composizione Architettonica dell'Università La Sapienza di Roma. E' stato anche Fitz Gibbon professor alla Carnegie-mellon di Pittsburgh, Gast Professor alla Ghk di Kassel. Giuseppe Terragni Vita e Opere è – come afferma Francesco Tentori nella presentazione al volume Laterza - "uno dei migliori testi sull'architettura italiana, una biografica critica che riassume in un discorso unitario, insieme al lavoro dell'architetto, l'analisi della sua formazione culturale, dell'impegno intellettuale e politico e, fin'anche, il rilievo tragico assunto dalla sua vita negli ultimi anni" (dalla presentazione al volume Laterza 1995 e 2004). La chiave prevalente della scrittura di Saggio guarda al farsi concreto del progetto attraverso modalità che possono essere sondate, analizzate, trasmesse, criticate e quando è il caso anche da chi legge tentate. Nella conferenza del 26 novembre l'opera e la vita di Terragni vengono lette e rilette attraverso questo libro nel tentativo di aprire ancor più i nessi e gli spunti di riflessione critica. Per gli interessati, il libro di Antonino Saggio sarà in vendita prima della conferenza all’Infospazio (piazza Duomo), e l’autore sarà a disposizione del pubblico per dedicarlo, al termine della serata.  
   
   
NEL 2004 GRANDE AUMENTO DI VISITATORI NEI MUSEI E SITI ARCHEOLOGICI STATALI URBANI: "PIACCIONO LE INNOVAZIONI, UN SEGNALE CHE LE RIFORME FUNZIONANO"  
 
 Roma, 22 novembre 2004 - Nei primi nove mesi del 2004 i circa 300 musei, circuiti e siti archeologici statali hanno conosciuto un significativo incremento di pubblico rispetto al 2003. Le presenze effettive risultano essere di 25.962.380 visitatori, circa 560.000 in più rispetto all'anno scorso pari a una crescita del 2.18 %, e con un introito di 71.035.372,49 euro, circa 4.000.000 di euro in più pari a un incremento del 5.99 % rispetto al 2003. Tra le regioni che si sono distinte per aver registrato il maggiore aumento di pubblico sono da segnalare l'Umbria e la Liguria. La Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia ha avuto ad esempio 161.458 visitatori, il 124,76% in più rispetto al 2003, mentre la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola a Genova ha registrato un incremento del 258,40% di pubblico, pari a circa 42.000 visitatori in più. Dati che sono da attribuire rispettivamente al grande successo della straordinaria rassegna espositiva Perugino il divin pittore in Umbria e agli eventi legati alle celebrazioni di Genova Capitale Europea della Cultura 2004. Positivi anche i dati dei circuiti museali, sintomo di un maggiore apprezzamento di questa tipologia di offerta da parte dei cittadini. Il circuito museale di Milano che comprende il Cenacolo Vinciano la Pinacoteca di Brera e Museo Teatrale alla Scala, ad esempio, ha avuto una crescita del 156,1% nel numero dei visitatori, mentre quello di Pompei e Ercolano del 19.17%. Il solo sito di Pompei, invece, ha avuto una crescita del 9,86% con 1.863.942 visitatori, quasi 170.000 in più rispetto al 2003. A Firenze, se gli Uffizi conoscono una leggera flessione di pubblico pari al -1,77%, la Galleria dell'Accademia vede il 14.27% in più di visitatori. Il pubblico delle Gallerie dell'Accademia di Venezia cresce invece del 12,34%, 32.000 in più rispetto al 2003. Positivo anche il dato del Museo Antichità Egizie di Torino, dove con 242.326 visitatori, quasi 10.000 in più rispetto all'anno scorso, il pubblico cresce del 3,45%. "Questi risultati - afferma il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani - dimostrano la validità degli sforzi per la valorizzazione del patrimonio culturale compiuti in questi ultimi anni dal Ministero. Vengono premiate innovazioni di carattere gestionale come i biglietti integrati, le mostre diffuse sul territorio, iniziative di qualità sostenute da una forte comunicazione. In particolare, le grandi mostre si confermano uno strumento essenziale per la valorizzazione di musei già ricchi di opere d'arte ma poco conosciuti. Si tratta insomma di un buon segnale per le riforme che stiamo realizzando. Questi dati sono anche un segnale importante per il turismo italiano - ha concluso il Ministro Urbani- perché dimostrano che l'interesse verso il patrimonio artistico continua a crescere, e che l'Italia consolida e accresce la propria leadership nel turismo culturale."  
   
   
ARTE IN BRASILE DAL XVI AL XIX SECOLO LA COLLEZIONE BEATRIZ E MÁRIO PIMENTA CAMARGO PER LA PRIMA VOLTA 260 OPERE DOCUMENTANO UNA DELLE CIVILTÀ ARTISTICHE PIÙ PARTICOLARI E INTERESSANTI DEL MONDO. MILANO, PALAZZO REALE, 26 NOVEMBRE 2004-6 FEBBRAIO 2005  
 
 Milano, 22 novembre 2004 - Gemellata dal 1961 con Milano, San Paolo celebra quest’anno il 450° anniversario della sua fondazione. A questa città e a tutto il Brasile, Milano dedica un ricco programma di eventi con al centro una grande mostra a Palazzo Reale che documenta la cultura brasiliana dal Xvi al Xix secolo. Promossa dal Comune di Milano - Assessorato Cultura e Musei e Relazioni Internazionali - e dal Comune di São Paulo, con il coordinamento di Expomus e il supporto organizzativo di Civita, la mostra “Arte In Brasile Dal Xvi Al Xix Secolo. La collezione Beatriz e Mário Pimenta Camargo, dal 26 novembre 2004 al 6 febbraio 2005, permetterà di conoscere da vicino una delle civiltà artistiche più ricche e interessanti del mondo, nata, a partire dal 1500, dalla confluenza di elementi europei, africani e indigeni, sviluppando una nuova cultura figurativa di grande originalità. Questa mostra si inserisce nel programma espositivo di Palazzo Reale dedicato a “Milano Mondo” che, grazie agli ottimi rapporti con i maggiori musei stranieri e agli intensi scambi culturali con molti paesi, ha permesso di realizzare, tra le altre, le grandi mostre dedicate all’arte orientale, “Hokusai” e “Ukiyoe”, all’arte americana, “New York Renaissance” e “Novecento Sudamericano”, all’arte Persiana, “A caccia in paradiso”. La Mostra Curata da Angelo Oswaldo de Araújo Santos, conservatore, ex assessore alla Cultura e ministro della Cultura del Brasile, l’esposizione presenta 260 opere, tra argenti, mobili, disegni, porcellane, sculture lignee, arazzi, incisioni, dipinti, ceramiche. Alcuni oggetti appartengono all’arte sacra (calici, candelabri, statue raffiguranti santi), mentre altri testimoniano la dimensione profana dell’arte barocca brasiliana (carte geografiche, dipinti raffiguranti paesaggi, oggetti d’arredamento). La raccolta, per la sua ricchezza e varietà, permette di cogliere la specificità del barocco brasiliano, uno stile unico al mondo e frutto della contaminazione tra la cultura indigena, quella africana e quella dei conquistatori europei, nonché sulla presenza di alcune opere di Antonio Francisco Lisboa, detto l’Aleijadinho (1738-1814), il maggiore esponente del barocco brasiliano. La mostra non ha precedenti in Italia e per dare risalto alle celebrazioni per i 450 anni dalla nascita della città di San Paolo, tra novembre e gennaio, Milano sarà animata da una serie di eventi collaterali che toccheranno vari settori: dalle rassegne cinematografiche dedicate alla produzione del paese latino americano, alle conferenze sul tema del barocco brasiliano; dagli incontri con alcuni autori brasiliani contemporanei, ai concerti di cantanti e gruppi brasiliani, alle esibizioni di danzatori di capoeira (la danza-lotta tipica del popolo brasiliano), tutte manifestazioni organizzate in collaborazione con l’Ibrit, Istituto Brasile-italia. L’esposizione vuole essere un’occasione non solo per far conoscere al grande pubblico la cultura brasiliana, ma anche per creare momenti di festa e incontro tra la cultura brasiliana e la comunità milanese e italiana. Il Percorso Espositivo Allestito dall’architetto Maurizio De Caro, il percorso è articolato in sei sezioni: Terra Nova documenta lo sbarco degli europei nella terra delle foreste vergini e il primo contatto con gli indigeni. La scoperta della nuova terra è rivelata minuziosamente dai grandi cartografi dell’epoca (Xvi secolo) e in particolare dall’italiano Lucini. Saranno esposti i libri di Hans Staden, André Thevet, Jean de Lery e Theodor de Bry e le incisioni di Jean Baptiste Debret, le cui immagini indagano l’innocenza delle popolazioni indigene. Esuberanza del Tropico è dedicata all’ambiente della Terra Nova. Contemporaneamente al primo sfruttamento del territorio, nascono le prime espressioni artistiche: dalla pittura agli arazzi, dagli argenti alla scultura lignea. Agli inizi del Xvii secolo, poi, la presenza degli olandesi nel nordest del Brasile dà vita a un arricchimento della produzione artistica. Il governatore olandese Maurizio di Nassau, ad esempio, inviò a suo cugino re Luigi Xiv, alcuni disegni su cartoncino, punto di partenza delle famose Série des Indes, con immagini esotiche. Sotto il segno della Croce presenta i paesaggi nordestini di Frans Post e l’accento etnografico di Albert Eckhout che contrastano con le scene belliche tramandate da altri autori dell’epoca. È il periodo in cui l’onnipresenza della religione cattolica conferisce una decisa prevalenza all’arte sacra e allo stesso tempo, il sincretismo permette agli schiavi africani di manifestare in modo quasi indecifrabile le loro mai dimenticate credenze. La febbre dell’oro. Agli inizi del Settecento, dopo la scoperta dei primi giacimenti auriferi, il Brasile vede nascere la sua prima società urbana. Stimolate dalla delirante religiosità del re Dom João V, le linee del barocco prendono vigore e si affermano velocemente nella metropoli e nella colonia d’oltremare. Lo spirito barocco dei minatori brasiliani rispecchia l’angoscia provocata dal sogno di una facile fortuna in contrasto con l’idea di un Dio dominatore dettata dalla dottrina controriformista. La sensibilità del Tropico rende più libero il gesto creativo. Spicca in questa sezione la figura di Antonio Francisco Lisboa, il grande Aleijadinho (1738-1814), detto il “Piccolo Storpio”, il maestro dei maestri del Barocco Mineiro, considerato il maggiore artista brasiliano. La nazione libera esplora quel momento storico successivo all’indipendenza del 1882, in cui una nazione nuova ed emergente come il Brasile si apre a nuove influenze, provenienti, ad esempio, da Inghilterra e Francia. Nella creazione artistica, il Brasile conosce nel Xviii secolo uno dei momenti più ricchi della storia americana. Una cultura originale getta uno sguardo su una civiltà artistica originale che si può definire luso-afro-americana, le cui radici attingono dai diversi strati della popolazione, dagli schiavi ai grandi proprietari e, soprattutto, dagli artigiani delle città. Le Manifestazioni Nell’ambito della mostra, in collaborazione con l’Ibrit – Istituto Brasile-italia -, sono previste numerose manifestazioni collaterali. Il Martedì, alle ore 19.00 nella Sala delle Otto Colonne, a Palazzo Reale, serata brasiliana con concerti, performance e letture. Dal 15 al 30 novembre, a Palazzo delle Stelline (orari: dalle 10 alle 19), sarà allestita la mostra Brasile: la speranza di un popolo che non ha smesso di sognare. L’esposizione, organizzata dall’Associazione Umanisti nel mondo – Onlus, in collaborazione con Unicef e il Consolato Generale del Brasile, presenta un reportage fotografico di Doriano Alziati con sezioni particolari dedicate ai microprogetti di appoggio umano svolti nell’ambito della campagna Luz nos Lares. Dal 20 novembre al 2 dicembre, l’Ibrit, in collaborazione con alcune associazioni culturali impegnate nella divulgazione della cultura afrobrasiliana, promuove la seconda edizione di “Orumilà Zumbi”, un tributo al fondamentale apporto culturale degli africani e loro discendenti alla formazione della cultura brasiliana. “Orumilà Zumbi” - da Orumilà, entità spirituale di forza vitale e chiaroveggenza, e Zumbi, martire della lotta alla schiavitù, esempio d’indipendenza e libertà – è una ricca rassegna di spettacolo, arte, cultura, musica. Dal 15 al 19 dicembre, al cinema Gnomo (via Lanzone 30/A), curata da Giovanni Ottone si tiene “Brasil – Cinema Contemporaneo Da São Paulo - Iª rassegna cinematografica dell’Istituto Brasile-italia”, dedicata alla città di São Paulo, tra centri più importanti della cinematografia brasiliana, per la presenza non solo di noti registi, sceneggiatori e critici, ma anche di importanti istituzioni di studio e di ricerca. Informazioni e prenotazioni per il pubblico: tel. 02 43353522  
   
   
OMAGGIO ALLA SCALA I DISEGNI DI SCENOGRAFIA DALLA COLLEZIONE DI RICCARDO LAMPUGNANI MUSEO POLDI PEZZOLI, 2 DICEMBRE 2004 - 30 GENNAIO 2005  
 
Milano, 22 novembre 2004 - Il Museo Poldi Pezzoli desidera partecipare ai festeggiamenti per la riapertura del più importante teatro del mondo, offrendo al pubblico una piccola, preziosa esposizione legata alla produzione teatrale. In mostra, dal 2 dicembre 2004 al 30 gennaio 2005, una scelta di ventuno scenografie, appartenenti ai secoli Xvii-xix, parte del cospicuo legato testamentario che il collezionista milanese Riccardo Lampugnani lasciò alla sua morte, avvenuta nel 1996, alla Fondazione Artistica Poldi Pezzoli. Riccardo Lampugnani, ingegnere, direttore delle Acciaierie Falck e appartenente a una nota famiglia milanese, fin dagli anni Sessanta aveva mostrato una particolare affezione nei confronti del Museo Poldi Pezzoli. Un primo dono giungeva al Museo milanese nel 1968 e, negli anni seguenti, vari altri sopraggiunsero, tra cui bellissimo l’autoritratto di Hayez con gli amici Migliara, Molteni, Pelagi e Tommaso Grossi, definito dagli specialisti per la sua importanza “uno dei dipinti manifesto della Milano romantica” . Ricco il numero di scenografie - quasi duecento - che pervengono al Poldi Pezzoli nel 1996. Lampugnani aveva raccolto le opere soprattutto dagli anni Cinquanta, con uno spirito da raccoglitore-conoscitore; spesso era solito annotare lui stesso le attribuzioni individuate o che gli fornivano gli esperti. Le scelte del collezionista nell’ambito della scenografia vertevano soprattutto sugli autori più noti, quali il geniale Filippo Juvarra, ma anche, naturalmente, i bolognesi Galli Bibiena, attivi per la maggior parte dei teatri europei, ed i piemontesi Galliari, trasferiti a Milano e qui divenuti ben presto gli scenografi più richiesti ed attivi per il Regio Ducal Teatro di Milano e, dopo l’incendio di questo, per il nuovo teatro alla Scala, inaugurato nel 1778 con l ”Europa riconosciuta” di Salieri, su scenografie proprio degli stessi Galliari. Autore raro nella raccolta Lampugnani, Juvarra è rappresentato nella mostra da una piacevole scena con statue, di ispirazione classica. Mentre dei Bibiena è esposto un arioso giardino, ravvivato da statue e architetture. Dei Galliari, di cui si conservano vari disegni e schizzi, sono esposti degli esterni architettonici, che lasciano forse pensare all’ambientazione per un’opera teatrale di soggetto storico. Seguono le bellissime scene acquerellate di Angelo Boucheron, di Antonio Basoli, autore quest’ultimo presente nella raccolta con vari altri esempi, e di Pelagio Pelagi. Altra curiosità è costituita dalla veduta di Piazza del Plebiscito a Napoli, attribuita negli inventari a Luigi Vanvitelli, insolita nelle dimensioni, ma suggestiva nella resa attenta dei particolari. Completa infine questo percorso un cospicuo numero di scene tratte dal consueto repertorio di Carlo Vigna e di Luigi Vacca, di cui la raccolta, soprattutto nel caso del primo, detiene una significativa serie. I disegni esposti nella mostra sono stati affidati all’Opificio delle Pietre Dure di Firenze diretto da Cristina Acidini Luchinat con cui il Museo Poldi Pezzoli ha un costante rapporto di collaborazione: i numerosi problemi conservativi sono stati risolti grazie all’intervento di Maria Luisa Nussio, con la collaborazione di Donatella Pucci e degli studenti del Ii° anno della Scuola di Alta Formazione. Infolink: www.Museopoldipezzoli.it  
   
   
UNA MOSTRA PER DARE LINFA ALLA SPERANZA AFGHANISTAN OGGI, DOPO LA GUERRA LA RICERCA DELLA NORMALITÀ  
 
Lainate, 22 novembre 2004 – Si apre sabato 27 novembre in Villa Borromeo Visconti Litta la mostra “Afghanistan: in viaggio tra i suoi tessuti e i suoi colori”. Continua con questa nuova iniziativa il progetto varato dall’Assessorato alle Politiche Educative e alla Pace del Comune di Lainate “Conoscere per accettare: incontri per capire”. L’afghanistan è diventato famoso per la guerra, la distruzione, il burqa e la crudeltà dei suoi regimi. Adesso è ora di guardare avanti. Il popolo di questo paese ha sorpreso l’opinione pubblica mondiale con le ultime elezioni che si sono svolte in modo ordinato e senza spargimento di sangue. Ora l’Afghanistan, le sue donne e i suoi uomini e anche i suoi bambini vogliono tornare alla normalità. Il percorso che la mostra “Afghanistan in viaggio tra i suoi tessuti e i suoi colori” propone, intende riaffermare il desiderio di ritrovata normalità di questo popolo dalla cultura millenaria che vive sul crocevia tra l’Asia centrale, il subcontinente indiano e il medio oriente. La vivacità dei loro abiti ci trasmette la voglia di vivere, la bellezza dei loro oggetti sacri è l’espressione del profondo misticismo che permea la loro cultura. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Omid onlus in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Educative e alla Pace, offre uno sguardo inconsueto su un mondo segreto e sconosciuto. Omid aiuta gli afghani a trovare la strada verso una pace duratura e una società civile attenta e consapevole. Attraverso i suoi progetti, vengono finanziate scuole, corsi di alfabetizzazione per donne adulte, corsi di formazione professionale per ostetriche di base. L’associazione è impegnata nel sostenere finanziariamente ambulatori e pozzi di acqua potabile nelle alte valli dell’Afghanistan centrale. Gli appuntamenti di Sabato 27 novembre: ore 16,30 – Inaugurazione; ore 17,30 – “Parole come aquiloni – Essere giovani a Kabul”, letture tratte da libri sull’Afghanistan. Peri informazioni Ufficio Cultura Comune di Lainate – tel 02.93598.266 - Over.comm s.R.l. – tel. 02.9374584  
   
   
TANO FESTA "DA MONDRIAN A MICHELANGELO" OPERE DAL 1963 AL 1978 CINECITTÀDUE ARTE CONTEMPORANEA ROMA, 22 NOVEMBRE 2004 - 29 GENNAIO 2005  
 
Roma, 22 novembre 2004 - Per la prima volta in Italia è stato progettato a Roma uno spazio espositivo dedicato all'arte contemporanea in un centro commerciale, che inaugura con una mostra dedicata a Tano Festa. Cinecittàdue Arte Contemporanea, questo il nome del nuovo spazio espositivo, all'interno del centro commerciale Cinecittàdue. E' promosso dall'Associazione dei Commercianti del Centro Commerciale di Cinecittàdue che con questa iniziativa intende avviare una programmazione di mostre d'arte contemporanea di alto profilo qualitativo in un luogo tendenzialmente estraneo alla cultura. Un'iniziativa privata, senza scopo di lucro, che si prefigge di promuovere l'arte contemporanea rivolgendosi a una vasta gamma di persone diverse per censo e per cultura. Offrendo un luogo dove in molti potranno sperimentare un incontro per loro inedito con l'arte e dove, allo stesso tempo, il pubblico specializzato potrà partecipare a iniziative che mirano ad avere un carattere esemplare per l'originalità delle proposte e per l'impostazione scientifica. Un luogo, inoltre, che contribuisca alla qualificazione delle zone periferiche della città, con l'auspicio di invertire parzialmente il flusso migratorio che, per quanto riguarda le attività culturali, muove dalle periferie verso il centro storico. Tano Festa,"da Mondrian a Michelangelo" opere dal 1963 al 1978 Dal 22 novembre 2004 al 29 gennaio 2005, Cinecittàdue Arte Contemporanea ospiterà la mostra Tano Festa "da Mondrian a Michelangelo" opere dal 1963 al 1978 a cura di Daniela Lancioni. Il titolo "Da Mondrian a Michelangelo" ripropone quello dato da Festa ad alcune opere nelle quali convivono citazioni tratte dai due artisti evocati. Nella mostra sarà esposta una selezione di dipinti scelti tra quelli più importanti realizzati dall'autore nell'arco di un decennio a partire dai primi anni Sessanta, tutti contraddistinti dalla presenza di citazioni tratte dalle opere di alcuni grandi artisti del passato, da Michelangelo a Van Eyck, Ingres, Mondrian, sino a De Chirico. I dipinti selezionati provengono dai principali collezionisti di Festa e alcuni di essi, di notevole importanza, sono in questa occasione esposti e pubblicati per la prima volta. Attraverso questi lavori si vuole affrontare uno dei temi cruciali della cultura contemporanea, osservando il formarsi di una diversa idea di autore, secondo la quale l'invenzione dell'artista muove necessariamente dalla storia che l'ha preceduta e dal contesto in cui si manifesta. Un pensiero questo, alla cui formazione contribuirono, soprattutto nella seconda metà del Novecento, filosofi, artisti e poeti, portatori di un nuovo umanesimo nel quale l'arte, la poesia, la scienza, l'etica, trovano nutrimento nella rinnovata consapevolezza della necessaria reciprocità dei rapporti tra individui. La scelta di Tano Festa, inoltre, risponde all'esigenza di esporre le opere di uno dei protagonisti della recente arte italiana volendo contribuire a stimolare studi e approfondimenti sul suo lavoro. Dopo la scomparsa dell'artista, avvenuta a Roma nel 1988, alcune importanti mostre retrospettive ne hanno già documentato l'opera, tra le altre le più importanti quella curata da Achille Bonito Oliva per il Comune di Roma nel 1988 e la mostra in coppia con il fratello Francesco Lo Savio curata da Maurizio Fagiolo dell'Arco nell'ambito della Biennale di Venezia nel 1993. In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo bilingue (italiano e inglese), illustrato, con testi di Daniela Lancioni, Marco Lodoli e Teresa Ruggeri e con una testimonianza di Giulio Paolini, amico di Tano Festa negli anni del loro esordio. Il catalogo sarà completato dalle schede delle opere e dagli apparati biografici e sarà venduto a prezzo di costo. La mostra è patrocinata dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, è promossa dall'Associazione dei Commercianti del Centro Commerciale di Cinecittàdue, in collaborazione con il Municipio X del Comune di Roma. Cinecittàdue Arte Contemporanea Il nuovo spazio espositivo si trova a un livello superiore rispetto al piano dei negozi, cui si accede dalla piazza interna del Centro Commerciale attraverso una grande scala o un ascensore panoramico. Ha una superficie di circa 300 m2 articolata in un unico ambiente semicircolare che è stato attrezzato in conformità agli standard internazionali per la tutela e la conservazione delle opere d'arte. La programmazione di Cinecittàdue Arte Contemporanea prevede mostre a carattere storico che analizzino aspetti importanti, ma meno indagati della più recente storia dell'arte; mostre dedicate ai più interessanti artisti del panorama italiano, con particolare attenzione a coloro che non hanno mai esposto a Roma o a quegli artisti romani molto conosciuti ma che raramente espongono nella propria città. Non verrà dimenticata neanche la fotografia con una serie di mostre sui massimi autori italiani. All'attività espositiva sarà sempre affiancato un progetto didattico mirato a coinvolgere sia il pubblico di Cinecittàdue che gli studenti delle scuole superiori e delle università di Roma con un programma di visite guidate, laboratori e incontri. Il centro commerciale Cinecittàdue è stato inaugurato nell'ottobre del 1988. Situato all'incrocio tra via Tuscolana e viale Palmiro Togliatti sulla piazza Cinecittà sorge entro il perimetro originario dei noti Stabilimenti Cinematografici. Il complesso edilizio appositamente progettato e costruito accoglie al suo interno 120 esercizi commerciali con insegne a livello nazionale e viene visitato da circa 500.000 clienti al mese. Cinecittàdue è stato premiato a Vienna nel 1989 dall'International Council of Shopping Center quale miglior centro commerciale europeo. Pre Informazioni: 06-7220910  
   
   
RIENTRATA DALLA GERMANIA "LA MADONNA CON BAMBINO" ...FRA IL PINTURICCHIO E L'INGEGNO...  
 
Roma, 22 novembre 2004 - Ieri, la città umbra di Spello ha visto il ritorno, dopo trentaquattro anni, dell'opera rinascimentale "Madonna con Bambino", da molti attribuita al pittore Bernardino di Betto, più conosciuto come Pinturicchio (Perugia 1454 - Siena 1513). Ministero, carabinieri tutela patrimonio culturale, istituzioni del territorio sono stati insieme per la riconsegna ufficiale del quadro, negli spazi della pinacoteca civica, piazza G. Matteotti 10. Il dipinto originale era una tempera su tavola, di dimensioni 152 cm per 120 cm, con due strati di pittura: l'artista rifece infatti sulla tavola trecentesca l'intera figura della Madonna con Bambino, lasciandone invece inalterati contorni e sfondo. Il dipinto costituiva la parte centrale di un trittico esposto nella collegiata di Santa Maria Maggiore a Spello e di cui sono state rubate alcune parti nel 1970. Secondo alcuni esperti l'opera andrebbe attribuita al periodo giovanile del Pinturicchio, altri la avvicinano invece al talento di Andrea d'Assisi detto l'Ingegno, considerato il miglior allievo di Pietro Perugino. La tavola è stata riconosciuta da Andrea De Marchi, storico dell'arte del ministero, e segnalata ai carabinieri che attraverso l'Interpol, l'hanno sequestrata e ora procedono nelle indagini del caso. La notizia del recupero ha fatto particolarmente piacere al ministro Urbani: "Perché sono umbro, legato a questa terra caratterizzata da un patrimonio dove i segni della storia sono scritti con eleganza e sobrietà e tutto rappresenta un sistema culturale diffuso. Sulla valorizzazione del quale ci siamo impegnati insieme a tutte le amministrazioni del territorio ottenendo nel 2004, fra l'altro, un aumento di oltre il cinquanta per cento di visitatori rispetto all'anno precedente. Un riscontro significativo per l'arte e le tradizioni della verde Umbria".  
   
   
GIOVANNI FRANGI TAKE-OFF OPERE 2004 VERONA, GALLERIA DELLO SCUDO, 11 DICEMBRE 2004 - 27 FEBBRAIO 2005  
 
Verona, 22 novembre 2004 - Dopo il successo ottenuto con “Nobu at Elba”, l’installazione di straordinarie dimensioni presentata nel febbraio 2004 nelle Scuderie di Villa Menafoglio Litta Panza a Biumo Superiore vicino a Varese, Giovanni Frangi, artista milanese nato nel 1959, tra i più affermati di questa generazione, torna oggi ad esporre a Verona alla Galleria dello Scudo con una serie di dipinti scaturiti dall’urgenza, maturata di recente, di rapportarsi con la natura in un modo del tutto nuovo, segnando così una ulteriore evoluzione nella sua ricerca. La mostra si terrà dall’11 dicembre al 27 febbraio 2005, quattro anni dopo “Viaggio in Italia”, il progetto che chiaramente denunciava quanto già allora fosse primaria la necessità di cercare nella pittura l’altrove del reale. “Nobu at Elba”, quattro tele per complessivi quaranta metri e un gruppo di sculture in gommapiuma bruciata, ha rappresentato una svolta fondamentale nel percorso di Frangi, introducendo motivi inediti all’interno di un repertorio costantemente rinnovato sul piano tematico e stilistico. Gli interventi plastici con materiali inusuali – la gommapiuma per l’appunto – da porre in stretta relazione con il contesto pittorico, l’adozione di equilibri tonali all’interno di un linguaggio fortemente imperniato sulla gestualità, la variazione continua della luce in tempo ravvicinato da un massimo di intensità al buio totale, sono solo alcuni degli elementi che testimoniano lo svolgimento di un lavoro che ora approda a esiti senz’altro più audaci e di forte impatto emotivo. Per la mostra veronese l’artista ha realizzato infatti venti dipinti su tela di uguale altezza (circa due metri) ma di diversa larghezza e dieci su carta identici tra loro, in cui l’orizzonte sparisce e la visione dall’alto di un mondo senza cielo, dilatata come in un grandangolo in cui si annullano le linee prospettiche tradizionali e i piani sono resi attraverso una partitura materica che altro non è se non scansione musicale, diviene il pretesto per elaborare un territorio mentale astratto che diviene concreto attraverso la pittura nella sua essenza più vera e sostanziale, senza alcuna preoccupazione per il dettaglio. Questa rimeditata e inattesa relazione con il paesaggio – pianure, laghi, fiumi, crinali di montagne, i soggetti insomma consueti – chiama ancora una volta il visitatore a un’immersione nella natura, con un coinvolgimento però radicalmente diverso. L’identità di formato contribuisce inoltre a rafforzare il senso di unicità della rappresentazione che l’intero ciclo di opere vuole costruire. In apertura della mostra, una veduta del Lochness, dal timbro cromatico costruito sull’alternanza dei grigi e dei neri, prepara lo spettatore al passaggio da una visione frontale, dai nitidi connotati naturalistici, all’improvviso colpo d’occhio che dall’alto, in questi recentissimi dipinti, rimescola tra loro le forme per poi ordinarle secondo una costruzione inaspettata. È il caso delle quattro istantanee di Belforte scattate in stretta sequenza, in cui la campagna dell’Appennino si risolve in episodi di pura pittura, dove la sintesi è ormai inequivocabile sinonimo di astrazione; e ancora, delle due versioni di Gstaad, articolate in partiture che individuano le masse secondo un andamento verticale, il tutto immerso in un magma di colore dal quale affiora il lirismo di uno spirito nordico. La rassegna è curata da Lóránd Hegyi, direttore del Musée d’Art Moderne di Saint-etienne, e da Demetrio Paparoni, docente di Storia dell’arte contemporanea alla Facoltà di Architettura dell’Università di Catania. Il catalogo edito per l’occasione reca i loro interventi, centrati rispettivamente sulla reinterpretazione della natura, che la scelta di un punto di vista del tutto nuovo consente in molteplici impreviste coniugazioni, e sul rapporto segno-colore-luce che così fortemente connota la struttura di un impianto pittorico pur sempre legato alla tradizione moderna, dove la gestualità è comunque governata da precise regole grammaticali. Claudio Abate, autore delle fotografie che illustrano il volume, interpreta la realizzazione del progetto nello studio dell’artista. Inaugurazione: sabato 11 dicembre 2004, ore 19.00 Galleria dello Scudo Arte Moderna e Contemporanea via Scudo di Francia 2 Verona tel. 045 590 144 e-mail: info@galleriadelloscudo.Com  
   
   
UN SECOLO DI TURISMO IN VALTELLINA. VIAGGIO FRA STORIA E ATTUALITÀ 16 DICEMBRE 2004 – 22 FEBBRAIO 2005 MOSTRA FOTOGRAFICA E DOCUMENTARIA IN OCCASIONE DEI MONDIALI DI SCI 2005  
 
 Sondrio, 22 novembre 2004 - In occasione dei prossimi mondiali di sci del 2005 che si svolgeranno in Valtellina a Bormio e Santa Caterina la Fondazione Gruppo Credito Valtellinese offre al pubblico una mostra incentrata sulla storia del Novecento in una delle più importanti valli lombarde, con un accento particolare sui temi della nascita e dello sviluppo turistico e sportivo. Un secolo di turismo in Valtellina. Viaggio fra storia e attualità. Mostra fotografica e documentaria in occasione dei Mondiali di sci 2005 è il titolo dell’evento che la Galleria Gruppo Credito Valtellinese inaugura a Milano in coproduzione con Mondadori Electa e che conduce a un ideale viaggio nel tempo: dai primi albori del turismo in Valtellina ai giorni nostri. In mostra 15 fotografie panoramiche di grande formato accolgono il visitatore con imponenti montagne, ghiacciai, vette innevate, boschi, grandi distese di prati e antichi casolari. Un cospicuo assortimento di documenti è ospitato in sette bacheche dove si trovano libri sulla storia del territorio dal 1900 a oggi, foto d’epoca, lettere, cartoline, manifesti, materiali pubblicitari e scritti che suscitano curiosità come i menu dei grandi alberghi e insoliti oggetti di carta. Un notevole numero di diapositive di vario formato distese su un tavolo luminoso, offrono l’occasione per una riflessione sui modi di vita e le usanze in Valtellina; un approfondimento su temi di vita antica e di attualità: la città, i piccoli borghi, lo sviluppo tecnico dagli spalatori, ai primi gatti delle nevi, ai nuovi impianti di risalita. In particolare l’esposizione mette in evidenza lo straordinario sviluppo turistico della Valtellina che, nel corso di un secolo, si è trasformata in un comprensorio di primaria importanza. La panoramica che la mostra offre parte da lontano: dall'inizio del secolo, quando la borghesia si concedeva lunghe sciate - le donne ancora in abito lungo- sui pendii innevati delle montagne valtellinesi, fino ad oggi, con i Mondiali di sci che catalizzano su di sé l'attenzione dei media. Lo sviluppo degli impianti va di pari passo con la storia del Credito Valtellinese, che negli anni ha sostenuto economicamente la nascita e la modernizzazione di molte strutture, favorendo le iniziative imprenditoriali, con il risultato che ora è sotto gli occhi di tutti. L'incremento delle attività in Valtellina ha anche agevolato l'arresto dell'emigrazione, che colpiva le Alpi Retiche negli anni '60. Attraverso il contributo per lo sviluppo turistico, queste montagne dotate di un orientamento e condizioni naturali tanto favorevoli, sono state presto in grado di ospitare gare impegnative come i Mondiali, che richiedono una perfetta disponibilità dei servizi e qualità delle strutture. La mostra documentaria e l’autonomo volume che viene presentato in contemporanea consentono di scoprire un grande numero di notizie che inducono ad amare e conoscere sempre più la Valtellina. Tra i numerosi personaggi celebri che hanno frequentato la Valtellina, incontriamo Carducci, Buzzati e Salvatore Quasimodo. Uno scritto di Luigi Barzini, grande firma del giornalismo italiano, ci tramanda sul Corriere della Sera le sue impressioni circa la scoperta di Madesimo: "Penetriamo in lunghe gallerie scavate dalle valanghe. Nulla di più straordinario di queste grotte di ghiaccio, dalle pareti scintillanti e diafane, cunicoli favolosi, tutti soffusi da una luce glauca". Un accento è posto sulle bellezze architettoniche, artistiche tra cui spicca il suggestivo Santuario della Madonna di Tirano. Veniamo a sapere che le terme di Bormio esistevano nel Vi secolo e che l’edificio dei Bagni Vecchi, edificato in epoca medioevale su preesistente struttura romana, ancora oggi ne mantiene l’assetto; già un opuscolo del 1612 decantava le proprietà delle acque: "sanano le sciatiche, dolori artetici…". Un contributo al turismo è stato dato fin dall’inizio del secolo dal Touring Club Italiano con la sua presenza sempre più assidua. Nel volume e in mostra non mancano i riferimenti alla tradizione eno-gastronomica, alle ricchezze naturalistiche e ambientali. Scopriamo che in Valchiavenna si svolsero nel 1911 le prime competizioni sciistiche dell’intero arco alpino e ricordiamo le imprese dei famosi Zeno Colò e G.b. Compagnoni, maestri di sci e guide intramontabili. Nel volume ricco di interviste e testimonianze si evidenziano l’incisione ottocentesca del monte Disgrazia in Valmalenco, una notevole panoramica del Bernina, le vette seghettate dell’Adamello, le foto della borghesia d’inizio secolo sulla neve, e la pubblicazione di alcuni singolari manifesti pubblicitari del ‘900 realizzati per promuovere i trasporti e gli sport in Alta Valtellina. Giovanni De Censi, presidente del Credito Valtellinese sottolinea: "le nostre montagne sono un inestimabile patrimonio che vogliamo far conoscere in Europa e nel mondo". In coincidenza con la mostra viene pubblicato un importante volume in coproduzione editoriale Credito Valtellinese e Mondadori Electa curato da Franco Brevini, con interviste di Franco Brevini, e ricerche e approfondimenti storici di Paolo Valenti. Il volume bilingue, italiano e inglese, costituisce non solo la raccolta della documentazione esposta in mostra, ma anche un valido atlante turistico con notevoli approfondimenti sulla storia e lo sviluppo delle località valtellinesi. Dopo l’esposizione a Milano la mostra si sposterà in sette stazioni turistiche lombarde della provincia di Sondrio: Aprica; Bormio; Chiesa di Valmalenco; Livigno; Madesimo; Morbegno; Teglio. Per Informazioni Galleria Gruppo Credito Valtellinese Tel. + 39 02 48008015 Fax + 39 02 4814269  
   
   
MIACARTE ASOLO 2004 11 E 12 DICEMBRE 2004 ALBERGO AL SOLE - ASOLO (TV)  
 
 Asolo, 22 novembre 2004 - La mostra/rassegna Miacarte Asolo 2004 organizzata dalla Ass. Cult Arte & Design Diffusion di Venezia curata da Maurizio Collini, si propone di diventare un nuovo appuntamento “nel cuore del cosiddetto nordest” dedicato a tutti gli operatori, appassionati e collezionisti d’arte contemporanea. L’evento si svolge nella permanente nobiltà storica di Asolo “bellissimo panorama artistico” dove oltre al famoso mercato dell’antiquariato si realizza anche Asolo Art Film Festival, rassegna nata nel 1973 e articolata oggi nelle sezioni: Film sull’arte – Biografie d’Artista – Video arte – Computer Art, con iscrizione di 673 film provenienti da 54 diverse nazioni. Il progetto di allestimento della mostra “Miacarte Asolo 2004” “all’interno delle stanze dell’Albergo Al Sole” trae spunto dal successo di analoghe iniziative internazionali tese a creare nuovi spazi di incontro, confronto e officina creativa. Le stanze dell’Albergo diventano simbolo del quotidiano per la più naturale compresenza e convivenza dell’Arte, eludendo qualsiasi inibizione e progetto che sia il risultato di espressioni omologate tra loro da un unico linguaggio. 1° Progetto espositivo di artisti, gallerie ed operatori d’arte contemporanea, tra gli espositori: Sarenco; Mirco Luzzi; Ferruccio De Mori; Arte Hobby Per informazioni: Arte & Design Diffusion Venezia info@mostrecomunicazione.Com  
   
   
KODAK È SPONSOR TECNICO DELLA MOSTRA FOTOGRAFICA “CAMMINA, CAMMINA” DI ALINARI, E SUPPORTA I LABORATORI CREATIVI  
 
Milano, 22 novembre 2004 – Kodak, da sempre attenta all’arte di esprimersi attraverso le immagini fotografiche, è sponsor tecnico della mostra “Cammina, cammina” - 150 anni di fotografie di bambini nelle collezioni Alinari -”. Sia che si tratti di espressioni artistiche, di album di famiglia o di ricordi di vacanze, le foto fissano in modo indelebile le emozioni, lasciando libero chi le guarda di cogliere le sfumature e le suggestioni più sottili e darne un’interpretazione personalizzata. Kodak rende a tutti accessibile l’arte di esprimersi attraverso le foto, con tecnologie avanzate che si combinano alla facilità d’uso. Dal momento in cui lo scatto coglie un aspetto della realtà fino alla stampa, le soluzioni Kodak permettono di condividere le foto sempre e in ogni luogo, per non perdersi mai un momento importante e godersi tutta l’intensità che le immagini sanno dare. Grazie all’innovativo e unico tasto Share, presente su tutti i prodotti digitali Kodak, è semplicissimo creare un proprio album fotografico e portarlo con sè ovunque, spedire le immagini via e-mail, stamparle direttamente o scaricarle sul Pc per poi migliorarle o aggiungere un tocco creativo. Le fotocamere Kodak si presentano in tre diverse linee, pensate per soddisfare diversi livelli di esigenza: dall’immediatezza d’uso, alla ricerca di controlli manuali avanzati, o al desiderio di un prodotto dal design elegante. E con le nuove stampanti portatili Printer Dock è facilissimo stampare le proprie foto in qualunque luogo e in ogni momento, a casa o in viaggio. Anche per i bambini, che sono i più portati ad essere creativi e ad esprimere le emozioni in modo spontaneo e diretto, è facilissimo accostarsi alla fotografia. A loro sono dedicati diversi laboratori tematici, che li coinvolgono direttamente e li fanno avvicinare in modo fantasioso e divertente al mondo della realizzazione delle immagini. Kodak mette a disposizione dei laboratori diverso materiale per creare con le fotografie: fotocamere digitali, stampanti portatili a sublimazione Printer Dock (per la stampa immediata da digitale) e tutto l’occorrente per il banco ottico della sala di posa. In quest’ultima sarà possibile farsi fare fotografie di qualità professionale, in bianco e nero. Strumenti facili da utilizzare, le fotocamere digitali Kodak sono alla portata di tutti, anche dei bambini che si avvicinano per la prima volta alla fotografia digitale. Inoltre, le stampantine Printer Dock sono la soluzione ideale per stampare immediatamente ottime immagini senza bisogno di un Pc, direttamente dalla digitale. E ancora, le pellicole T-max Kodak Professional bianco e nero e la carta Polymax Fineart diventano lo strumento di qualità per far sperimentare nuove espressioni di comunicazione. Per la stampa: le foto della mostra sono disponibili nel sito http://www.Alinari.it/mostre/cammina_cammina/index.html  
   
   
MERCEDES-BENZ UNIMOG VINCE IL RALLYE DES PHARAONS 2004  
 
Roma 22 novembre 2004 - Il Mercedes-benz Unimog U 500 L del Team Vismara Sport System, con quattro vittorie di tappa, è il vincitore nella categoria camion del 7° Rally dei Faraoni svoltosi nello scorso mese di ottobre. L'eccezionale prestazione di Unimog è completata dal secondo e terzo piazzamento, sempre nella categoria camion, dei Team Overlook Promotion e dal secondo Vismara Sport System. I tre equipaggi si sono inoltre piazzati rispettivamente al sesto, settimo e ottavo posto assoluto nella competizione. Con questa affermazione, Mercedes-benz Unimog si conferma protagonista a livello mondiale nelle competizioni offroad. Oltre tremila chilometri, dalle Piramidi ad Abu Simbel e ritorno alla Sfinge, attraverso sterminate distese di sabbia, alte dune, il canyon, la Valle Bianca e la Valle Nera. Tutto ciò è stato affrontato e superato con successo dai due Unimog della Vismara Sport System e dall'Unimog del Team Overlook Promotion. Il Mercedes-benz Unimog U 500 L, del Team Vismara Sport System pilotato da Giacomo Vismara e da Mario Cambiaghi è stato protagonista assoluto per l'intera durata della gara, terminando la colossale fatica con la vittoria finale nella categoria camion, collezionando 4 successi di tappa su 7 e conquistando così il sesto posso assoluto. Alle sue spalle si sono classificati l'Unimog del Team Overlook Promotion e l'altro Unimog del Team Vismara Sport System, che hanno completato il podio della categoria camion. Le prestazioni degli Unimog U 500 del Team Overlook sono state realizzate anche grazie ad un assetto ottimale, alla robustezza dei veicoli ed alla entusiasmante coppia a bassi regimi del motore Mercedes-benz. Nonostante i numerosi colpi subiti nelle varie ed interminabili tappe desertiche gli U 500 hanno terminato la massacrante maratona in entusiasmante crescendo, e non si è verificato alcun cedimento significativo.  
   
   
IN SICILIA LA FINALE DELLA WINE TOUR CUP  
 
Milano, 22 novembre 2004 - Al Golf Club Il Picciolo, a Castiglione di Sicilia (Catania), dal 18 al 20 novembre si è disputata la gran finale del Wine Tour Cup, il primo torneo di golf organizzato dalle (e nelle) Città del Vino. Nel circuito sono stati coinvolti 34 circoli italiani situati in altrettanti Comuni-città del Vino, decine di produttori di vini e altre specialità locali, nonché i 34 chef che dirigono i ristoranti delle Club House. Accanto alle competizioni sportive, che complessivamente hanno portato sul green oltre 4 mila golfisti, si è disputata una competizione tra i fornelli a base di piatti e prodotti unici, espressione della tradizione enogastronomica dei territori in gara. Il concorso tra ristoranti ("Top del Golf") lega simbolicamente il mondo del golf all'enogastronomia, due mondi solo apparentemente lontani, in realtà accomunati per stili di vita, ricerca della qualità e rapporto con l'ambiente. I nomi dei vincitori della Wine Tour Cup e del Top del Golf si conosceranno sabato pomeriggio. "La Wine Tour Cup si è dimostrata una felice scommessa per le Città del Vino - dichiara il presidente dell'Associazione, Floriano Zambon, sindaco di Conegliano Veneto -. E' stata una bella sfida far incontrare il mondo del golf e quello del vino. Ho riscontrato una grande soddisfazione tra gli sportivi e i produttori che hanno partecipato. Al di là dei vantaggi immediati per le cantine - conclude Zambon - credo che con questa iniziativa abbiamo gettato le basi per una promettente alleanza. Se uniti, golf e vino sono un mix molto affascinante, un valido strumento di promozione economica e turistica, a tutto vantaggio delle economie locali".  
   
   
CITROËN MILANO CITY MARATHON : 4.800 "MILANESI" A PASSO DI CARICA. A PALAZZO MARINO I DETTAGLI DELLA PROVA DEL 28 NOVEMBRE  
 
Milano, 22 novembre 2004 - Tanti sono gli iscritti a Citroën Milano City Marathon che risente solo in parte dell'infelice concomitanza con Firenze. Il sudafricano Josia Thugwane, olimpionico di Atlanta '96, e la nostra Gloria Marconi nel cast della maratona. Venerdì 26 novembre, in occasione della conferenza tecnica a Milano, ci sarà un abbraccio ideale tra Stefano Baldini, oro ad Atene, e Vanderlei Lima, bronzo olimpico nonostante le "attenzioni" dello squilibrato britannico che lo spintonò sul percorso Stefano Baldini, ambasciatore di Citroën Milano City Marathon, stavolta non era presente a Palazzo Marino, ma lo ritroveremo la prossima settimana, protagonista di un abbraccio con Vanderlei Lima, lo sfortunato brasiliano che durante la maratona olimpica di Atene, nell'agosto scorso, incocciò in uno squilibrato. Scena ben nota, mille volte proposta in tv, che testimonia come lo sport possa essere una "vetrina" per sconsiderati ma anche un'occasione per utili riflessioni: Baldini e Lima dopo la gara si incontrarono sul podio, Stefano non ebbe modo di testimoniargli solidarietà. Lo farà il 26 novembre, venerdì prossimo alle 15.30, nei saloni della Citroën Milano City Marathon in programma due giorni dopo, presenti i grandi protagonisti. I due non correranno, ma gli organizzatori di Citroën Milano City Marathon hanno invitato Lima per celebrare un gesto di amicizia, non certo per riparare a un torto, che nemmeno c'è stato. Durante la conferenza stampa sono stati ufficializzati i numeri della "maratona dei milanesi". Si sono iscritti in 4.785, forse qualcuno in più (le iscrizioni si sono chiuse alla mezzanotte del 17 novembre, mercoledì) e la cifra, pur ridotta rispetto all'anno scorso, deve tener conto della spiacevole concomitanza con la Maratona di Firenze, impropriamente proposta dalla Fidal lo stesso 28 novembre. Pressoché identica nel percorso (non si transita più all'interno di Fiera, la si costeggia, viene spostato leggermente in avanti, di 105 metri, il via da Vittor Pisani, con l'effetto di anticipare l'arrivo in piazza Duomo, di metri 50,85) Citroën Mcm 04 si svolgerà, è risaputo, in condizioni di massima sicurezza: i non tesserati Fidal o di altre federazioni per iscriversi hanno dovuto esibire il certificato medico di abilitazione all'agonismo. Un imponente servizio medico accompagnerà i partecipanti lungo il percorso (con medici anche in moto) e in tre postazioni fisse, una al 21° chilometro, una al 30° chilometro, l'ultima all'arrivo. Anche un drappello di fisioterapisti accompagnerà, in partenza e in arrivo, i partecipanti. Oltre a Gloria Marconi, già annunciata, sarà al via il sudafricano Josia Thugwane, campione olimpico di maratona ad Atlanta '96. A Milano si correrà anche per una buona causa, abbinata alla maratona c'è la "Run for Good". La raccolta fondi legata ai concorrenti che si fanno 'sponsorizzare' - per ogni chilometro percorso - da amici, parenti, compagni di scuola, colleghi di lavoro. I fondi così raccolti vengono simbolicamente portati al traguardo da ciascun partecipante. Quest'anno l'ente di riferimento destinatario dei proventi della "Run for Good" è il Wwf. Come già gli scorsi anni, Citroën Mcm 04 vede il coinvolgimento di un migliaio di volontari, espressi da 25 società di Milano e dell'hinterland. Di Citroën Milano City Marathon '04 è prevista la diretta Rai, con collegamento su Rai Tre dalle 9.15 alle 11.58.  
   
   
RITORNA LA KERMESSE DI NATALE CON LA SKI SPRINT PRIMIERO ENERGIA APPUNTAMENTO CON I CAMPIONI IL 26 DICEMBRE  
 
Trento, 22 novembre 2004 - L’u.s. Primiero - San Martino è una società sportiva decisamente eclettica e con i suoi oltre 1200 soci si rivolge ad una miriade di sport. In campo organizzativo si è sempre distinta con eventi di qualità. Lo scorso anno ha proposto una grossa novità che al primo colpo ha centrato il bersaglio: ha portato le emozioni dello sci di fondo in pieno centro a Fiera di Primiero, nel fascino notturno di un paese che ha retto a fatica l’assalto di un pubblico talmente folto da congestionare tutta la zona. Una gara, la Ski Sprint Primiero Energia, dalla formula originale e spettacolare, che ha visto al via i migliori specialisti italiani del fondo e che si ripropone con la seconda edizione il prossimo 26 dicembre. L’evento è una "gara spettacolo" concepita per saziare gli sportivi dai palati fini, ma anche quelle migliaia di ospiti che nel periodo di Natale affollano la Valle di Primiero e San Martino di Castrozza. Nei giorni scorsi si è svolta l’ultima delle tante riunioni operative, coordinata da Riccardo Debertolis (due volte campione del mondo di mountain bike, nazionale dello sci di fondo e profondo conoscitore del settore), responsabile della gara e che si avvale anche della collaborazione di Gianantonio Zanetel, vincitore della Fis Marathon Cup, oltre che del prezioso lavoro ed impegno di Luigi Zanetel, Paolo Debertolis, Paolo Salvadori, Nicola Cemin e Giacomo Longo, anche se in verità la colonna portante di Ski Sprint Primiero Energia sono i volontari che hanno risposto in maniera incredibilmente numerosa al richiamo della società. Centro pulsante della Ski Sprint Primiero Energia sarà la centralissima Piazza Cesare Battisti di Fiera di Primiero, dove verrà allestita la zona di partenza ed arrivo, oltre alla fase di cambio delle staffette, e da dove partirà il percorso che si snoderà lungo via Fiume, via Guadagnini, via Terrabugio, prima di tornare in Piazza Battisti, circa 400 metri interamente transennati e ricoperti da uno strato di neve programmata. Confermata anche la diretta su Rai Sport, un’opportunità importante per valorizzare il territorio e soprattutto in un momento di lancio della stagione invernale. Una manifestazione di assoluto valore che anche quest’anno potrà contare sull’importante adesione di Primiero Energia, che garantirà un sostegno finanziario notevole, accanto all'Apt di San Martino di Castrozza e Primiero, al Comprensorio e a tutti i Comuni del Primiero, la Cassa Rurale Primiero e Vanoi, il Caseificio e la Famiglia Cooperativa di Primiero, il consorzio Primiero Iniziative, il consorzio di gestione degli impianti di risalita Primiero-passo Rolle ed il consorzio edile del Primiero che provvederà al trasporto della neve. Grazie all’impegno e all’entusiasmo organizzativo dell’U.s. Primiero - San Martino, la comunità di Fiera di Primiero potrà quindi vivere, durante il prossimo periodo natalizio, una manifestazione dal sicuro significato e richiamo turistico, e che rappresenterà anche un’importante ribalta della lunga tradizione e passione per lo sci nordico nella Valle di Primiero. Infolink: www.Usprimiero.com