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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Dicembre 2004
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ORIENTAMENTI POLITICI DELLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - Il Presidente della Commissione José Manuel Barroso illustrerà domani all'Aula gli orientamenti politici strategici del Collegio. Già in occasione della sessione del 17 novembre scorso, il Presidente aveva anticipato l'intenzione di dotarsi di un'agenda improntata al «cambiamento positivo». Si tratterà quindi di predisporre le condizioni favorevoli alla crescita economica e dell'occupazione puntando sull'innovazione, l'istruzione e la ricerca. Un'economia forte e dinamica, secondo il Presidente, permette anche di raggiungere gli obiettivi sociali e ambientali. Si dovrà rafforzare la democrazia europea, riallacciano il legame tra l'Unione e i cittadini, promuovendo la ratifica della Costituzione. Inoltre, l'accento sarà posto sul miglioramento della qualità della vita, andando verso un modello europeo moderno, «fondato sul dinamismo economico e la giustizia sociale». Dovrà, infine, essere riaffermato il ruolo preminente dell'Unione come spazio di libertà e giustizia e nella «lotta per la pace, la sicurezza e lo sviluppo sostenibile nel mondo intero». Dal dibattito in Aula che seguirà la dichiarazione, la Commissione potrà trarre gli spunti necessari alla definizione del suo programma di lavoro che dovrebbe essere presentato nel corso della sessione plenaria del gennaio 2005.  
   
   
EUROBAROMETRO: MIGLIORA LA PERCEZIONE DELL’UNIONE EUROPEA E DELLA SUA AZIONE  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - L’eurobarometro 62, sondaggio realizzato tra il 2 ottobre e l’8 novembre, indica che il clima dell’opinione pubblica è migliorato rispetto al periodo precedente, anche se la disoccupazione resta la preoccupazione principale. L’unione ha guadagnato un’immagine più positiva e l’idea di una Costituzione per l’Europa è apprezzata dai due terzi dei cittadini. Si registra inoltre un consenso quasi unanime sul principio di una politica estera e di sicurezza comune. Margot Wallström, responsabile per le Relazione Istituzionali e la Strategia di Comunicazione, ha dichiarato: “E’ stato un anno di rinnovamento e di ridefinizione per l’Unione europea: l’anno dello storico allargamento, delle elezioni europee in 25 Stati, di una nuova Commissione e dell’adozione del Trattato costituzionale. Certamente, è molto incoraggiante notare una maggiore fiducia nell’Ue e nel suo ruolo nelle questioni mondiali e il sostegno fermo all’idea della Costituzione europea”. In questo contesto, i principali indicatori dell’Eurobarometro sono in netto aumento. I cittadini dell’Unione si mostrano leggermente più ottimisti per il futuro e sono maggiormente soddisfatti della loro situazione personale. Tuttavia, la mancanza di occupazione rappresenta per gli europei uno dei problemi più sentiti a cui i rispettivi governi dovrebbero far fronte. La maggior parte delle persone interrogate considera positivamente l’appartenenza del suo paese all’Ue. Si tratta del livello più alto registrato negli ultimi dieci anni. La percezione dei benefici tratti da questo legame è in forte aumento, inoltre si è rafforzata la fiducia dei cittadini verso il Parlamento e la Commissione. L’idea di una Costituzione europea prosegue nel suo cammino: più dei due terzi degli intervistati si sono detti favorevoli. I sostenitori più forti sono belgi, slovacchi, tedeschi e lussemburghesi, mentre sono i paesi del Nord e il Regno Unito che hanno le riserve maggiori. Infine è migliorata anche l’immagine globale dell’Unione: il 50% delle persone la considera positivamente, a fronte del 33% che ne ha una visione neutra e il restante 15% che ne ha un’immagine negativa.  
   
   
FIRST ESTIMATES FOR THE THIRD QUARTER OF 2004 EU25 CURRENT ACCOUNT DEFICIT 5.3 BN EURO 10.3 BN EURO SURPLUS ON TRADE IN SERVICES  
 
 Bruxelles, Le 13 December 2004 - The Eu25 external current account1 recorded a deficit of 5.3 billion euro in the third quarter of 2004, as compared with a surplus of 6.4 billion euro in the third quarter of 2003 and a deficit of 3.0 billion euro in the second quarter of 2004. In the third quarter of 2004 the Eu25 external balance of trade in services recorded a surplus of 10.3 billion euro as compared with a surplus of 8.4 billion euro in the third quarter of 2003 and a surplus of 14.3 billion euro in the second quarter of 2004. This provisional data2, issued today by Eurostat, the Statistical Office of the European Communities, will be subject to revision. Balance of payments euro-indicators for Eu253 (in bn euro)
Q2/2003 Q3/2003 Q4/2003 Q1/2004 Q2/2004 Q3/2004
Eu25 current account balance -5.2 6.4 2.1 -3.8 -3.0 -5.3
Eu25 balance of trade in services 11.7 8.4 6.4 6.8 14.3 10.3
Eu25 current account balance as % of Gdp -0.2% 0.3% 0.1% -0.2% -0.1% -0.2%
Source: Eurostat Balance of payments euro-indicators for the euro-zone4 (in bn euro)
Q2/2003 Q3/2003 Q4/2003 Q1/2004 Q2/2004 Q3/2004
Euro-zone current account balance -6.6 11.5 15.9 13.6 8.7 5.8
Euro-zone balance of trade in services 7.3 4.4 5.0 0.1 8.8 4.8
Euro-zone current account balance as % of Gdp -0.4% 0.6% 0.8% 0.7% 0.5% 0.3%
Source: European Central Bank (Ecb Monthly Bulletin December 2004) Balance of payments euro-indicators for the euro-zone4 (in bn euro)
Aug 03 Sep 03 Oct 03 Nov 03 Dec 03 Jan 04 Feb 04 Mar 04 Apr 04 May 04 Jun 04 Jul 04 Aug 04 Sep 04
Euro-zone current account balance 3.3 5.7 7.0 2.8 6.1 -2.7 5.4 11.0 0.2 2.4 6.0 2.8 3.3 -0.3
Euro-zone balance of trade in services 0.1 1.8 1.8 0.8 2.4 -1.0 0.4 0.7 1.5 3.8 3.5 1.8 1.4 1.7
Source: European Central Bank (Ecb Monthly Bulletin December 2004) Balance of payments euro-indicators for Eu153 (in bn euro)
Q2/2003 Q3/2003 Q4/2003 Q1/2004 Q2/2004 Q3/2004
Eu15 current account balance 5.6 17.1 13.2 7.4 7.9 3.4
Eu15 balance of trade in services 9.2 5.7 4.6 5.8 11.9 8.6
Eu15 current account balance as % of Gdp 0.2% 0.7% 0.5% 0.3% 0.3% 0.1%
Source: Eurostat
 
   
   
EURO GROWTH INDICATOR  
 
Bologna, 13 dicembre 2004 - Euroframe ha elaborato un Indicatore Anticipatore dell'Attività Economica per l'area dell'euro (Euro Growth Indicator), su commissione del Financial Times Group. L'obiettivo è quello di anticipare di due trimestri l'andamento del Pil dell'Uem rispetto alle statistiche ufficiali. L'indicatore è costruito sulla base di indicatori congiunturali, quali le inchieste relative all'industria, alle vendite, i tassi di interesse a breve termine, il tasso di cambio dell'euro verso il dollaro, i prezzi delle materie prime. Le previsioni dell'indicatore sono mensilmente pubblicate su Financial Times Deutschland, Financial Times e Les Echos.
6 dicembre 2004, Euro Growth indicator (var. % sul trimestre corrispondente)
2004Q3 +1.95% (Eurostat +1.83%)
2004Q4 +2.0% (rivisto +0.2%)
2005Q1 +1.8% (rivisto +0.1%)
http://www.Ftd.de/static/pdf/emu_leading.pdf  
http://www.Ofce.sciences-po.fr/pdf/documents/emu-indicator.pdf
 
   
   
IL REGNO UNITO GUARDA ALLA SCIENZA PER RIDURRE LA POVERTÀ  
 
Bruxeless, 13 dicembre 2004 - Il Dfid (Department for International Development) britannico nominerà per la prima volta un consulente scientifico responsabile per scoprire in che modo scienza e nuove tecnologie possano contribuire a ridurre la povertà. Il professor Gordon Conway, un ecologista agronomo che è stato presidente della Rockefeller Foundation (la fondazione mondiale basata sulla conoscenza che cerca di migliorare e sostenere la vita e i mezzi di sussistenza dei poveri e degli emarginati in tutto il mondo), comincerà il nuovo incarico in gennaio. Il ruolo di Conway consisterà nell'offrire consulenza al ministero su come migliorare il sistema usato dallo staff del Dfid per accedere alle informazioni su scienza e tecnologia e nel tentare di capire come usarlo per favorire la riduzione della povertà. Conway ha indicato come prioritaria la collaborazione intersettoriale tra scienze sociali, scienze naturali e ingegneria: 'L'esperienza mi ha insegnato che riusciremo a fare progressi significativi per ridurre la povertà solo se gli specialisti delle scienze naturali e sociali lavoreranno gomito a gomito'.  
   
   
TECNOLOGIE DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE (TSI) E 6PQ A TORINO  
 
 Torino, 13 dicembre 2004 - Il 14 gennaio 2005 si svolgerà a Torino una conferenza su società dell'informazione e Sesto programma quadro (6Pq) dell'Ue. La conferenza analizzerà e commenterà il quarto invito a presentare proposte Tsi (tecnologie della società dell'informazione), pubblicato il 16 novembre, e fornirà esempi di buona gestione di un progetto in relazione ai nuovi strumenti. L'evento è organizzato dal politecnico di Torino, in collaborazione con la camera di commercio di Torino, l'ufficio locale Apre (Agenzia per la promozione della ricerca europea), e l'Unioncamere piemontese. Per ulteriori dettagli: Politecnico di Torino E-mail: europoli@polito.It  Tel: +39 011 5646220 Per ulteriori dettagli su programma Tsi, incluso il quarto invito a presentare proposte: http://www.Cordis.lu/ist  
   
   
EUROPASS : DA GENNAIO 2005 AGEVOLA LA MOBILITÀ PROFESSIONALE  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - Adottando all'unanimità la relazione di Ljudmila Novak (Ppe/de, Si), la commissione per la cultura e l'istruzione raccomanda alla Plenaria di approvare la posizione comune del Consiglio sul quadro comunitario unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze (Europass). Non essendoci divergenze fondamentali tra la posizione del Parlamento e quella del Consiglio, la relatrice suggerisce di concludere la procedura legislativa in seconda lettura per poter rispettare la data di entrata in vigore prevista (1° gennaio 2005). La proposta Europass è volta alla creazione di una raccolta uniforme di documenti che consentano ai cittadini di illustrare in modo comprensibile, coerente e trasparente a livello internazionale le loro capacità, competenze e qualifiche quando presentano la propria candidatura nel proprio paese d'origine o all'estero. Incoraggiando la trasparenza e la comparabilità delle qualifiche e delle competenze, la proposta mira a facilitare la mobilità professionale o connessa all'apprendimento. Il portafoglio Europass comprende i cinque documenti seguenti: il Curriculum vitae Europass; l'Europass-mobility, che registra tutte le esperienze di mobilità transnazionale a fini di apprendimento rispondenti a determinati criteri qualitativi; il supplemento al diploma Europass, che è il documento messo a punto per aumentare la trasparenza dei diplomi di istruzione superiore; il Portfolio Europass delle lingue, in cui sono registrate le conoscenze linguistiche; il supplemento al certificato Europass, che riguarda la formazione professionale. Il Consiglio, peraltro, suggerisce che il logo Europass figuri su tutti questi documenti. Quando si candidano per un lavoro i cittadini possono utilizzare, a propria scelta, tutti o alcuni dei documenti Europass. La loro utilizzazione non è quindi obbligatoria. Ciascuno Stato membro dovrà designare un Centro Nazionale Europass cui sarà affidato il coordinamento di tutte le attività previste. Tali centri, organizzati in rete con il coordinamento della Commissione, dovranno occuparsi della gestione dei documenti di trasparenza e della loro diffusione, così come della creazione e dell'aggiornamento di un sito d'informazione sulla mobilità e l'occupazione. Nella prima lettura effettuata il 22 aprile 2004, il Parlamento aveva presentato 14 emendamenti. Il Consiglio, nella sua posizione comune adottata il 21 ottobre 2004, ha ripreso integralmente, parzialmente o nella sostanza, 12 di tali emendamenti, che sono stati accettati anche dalla Commissione. Gli altri due, che la Commissione non ha potuto accettare, sono stati adottati dal Consiglio sotto un'altra forma.  
   
   
FISCALITÀ E DOGANE: LA COMMISSIONE LANCIA UN NUOVO SITO INTERNET PER IMPRESE E CITTADINI  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - La Commissione europea ha rilanciato il suo sito web sulla fiscalità e sull’unione doganale, con il fine di fornire linee guida più complete e informazioni pratiche sulle imposte europee e le questioni doganali. Se un’impresa sta cercando i tassi dell’Iva e le disposizioni applicabili nei paesi membri, oppure indici e norme che riguardano i prodotti a base di tabacco o alcool o semplicemente desidera convalidare il numero della propria partita Iva, allora il nuovo sito è un punto di partenza fondamentale. Il sito offre inoltre un’ampia gamma di informazioni sulla normativa doganale e sulle tariffe per l'importazione di prodotti nell'Ue. Anche i singoli utenti possono trovare utile consultare le sezioni che riguardano chi viaggia, le imposte sugli autoveicoli e le tasse sulle persone fisiche.Il Commissario Làzlò Kovàcs ha dichiarato: “L’allargamento di quest’anno dell’Europa a 25 paesi, unito all’ulteriore sviluppo dell’economia basata sulla conoscenza chiaramente aumenta la domanda per le aziende e i singoli di avere accesso a notizie aggiornate in materia fiscale e doganale. Le piccole e medie imprese, in particolare, soffrono spesso della mancanza di informazioni pertinenti che le scoraggia dal produrre o operare oltre i confini nazionali. Il nuovo sito contribuisce a migliorare l’accesso alle informazioni e così a facilitare un ambiente favorevole allo sviluppo delle imprese nel mercato interno”.Infolink: http://europa.eu.int/comm/taxation_customs/index_en.htm  
   
   
ASSICURAZIONE-CREDITI, GARANZIE E CREDITI FINANZIARI  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - La commissione giuridica ha adottato all'unanimità una relazione del suo Presidente Giuseppe Gargani (Ppe/de, It) sulle procedure di consultazione e di informazione in materia di assicurazione-crediti, garanzie e crediti finanziari. L'organo parlamentare approva la proposta della Commissione senza proporre alcuna modifica. L'oggetto della proposta consiste nel codificare la decisione 73/391/Cee del Consiglio del 3 dicembre 1973. La nuova decisione si sostituirà ai diversi atti che sono incorporati nel suo interno. Essa mantiene nella sua totalità il contenuto dei testi codificati e si limita a raggrupparli, apportando unicamente quelle modifiche formali richieste dall'operazione stessa di codifica.  
   
   
IL CODICE DEONTOLOGICO PER FINANZIAMENTI E CREDITO AL CONSUMO MAGGIORI GARANZIE PER I NUMEROSI CITTADINI CHE CHIEDONO PRESTITI, MUTUI, DILAZIONI DI PAGAMENTO, LEASING E CARTE DI CREDITO  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - Sono pronte le regole applicabili in particolare nel settore del credito al consumo, in base alle quali prenderanno il via il prossimo 1° gennaio 2005 i “sistemi di informazioni creditizie” che subentrano alle cosiddette “centrali rischi” private. É stato, infatti, definitivamente varato dal Garante (Stefano Rodotà. Giuseppe Santaniello, Gaetano Rasi, Mauro Paissan) il codice di deontologia e buona condotta, sottoscritto dalle associazioni rappresentative del settore con la collaborazione delle associazioni dei consumatori. Il codice dovrà essere rigorosamente rispettato da quanti (società che gestiscono le cosiddette “centrali rischi”, nonché banche, società finanziarie o società di leasing che le consultano) detengono delicate informazioni relative ai numerosi cittadini che chiedono un prestito personale, un mutuo, un finanziamento per l’acquisto di beni di consumo (es.: un’autovettura, un elettrodomestico, ecc.), una dilazione di pagamento, il rilascio di una carta di credito, ecc. Alcune regole sono applicabili anche alle altre due centrali rischi pubbliche gestite presso la Banca d’Italia. Si tratta di banche dati ad ampio accesso costituite per verificare l’affidabilità, la puntualità nei pagamenti, il rischio di sovraindebitamento e le eventuali situazioni di morosità. Ad esse accedono vari operatori finanziari prima di concedere un prestito, un mutuo o un finanziamento. Rispetto a tali attività finalizzate alla valutazione e al contenimento del rischio creditizio sono emersi, in questi anni, diversi problemi relativi all’esattezza e alla completezza delle informazioni riguardanti i clienti, ai tempi della loro conservazione in banche dati accessibili da diversi operatori, alla tempestività con cui eventuali correzioni e aggiornamenti sono apportati, ad esempio per effetto del successivo rimborso del debito, ecc. La delicatezza della materia e gli effetti che la circolazione di queste informazioni determinano sull’accesso al credito dei consumatori, hanno indotto il legislatore a prevedere una disciplina specifica attraverso un codice deontologico sottoscritto dalle associazioni rappresentative degli operatori del settore. I lavori preparatori del codice hanno richiesto un’istruttoria particolarmente impegnativa. Il testo preliminare è stato sottoposto anche all’attenzione delle associazioni dei consumatori riunite nel Consiglio nazionale dei consumatori e utenti (Cncu), che hanno formulato proprie osservazioni (pubblicate sul sito dell’Autorità). Vi è stata anche una consultazione pubblica sul testo preliminare. Ne è scaturito insieme di regole di comportamento che, a norma di legge, costituiranno condizione essenziale per la liceità e la correttezza dei trattamenti di dati personali effettuati dalle società e dai soggetti privati che gestiscono centralmente i sistemi di informazioni creditizie, come pure dagli istituti di credito e finanziari che li utilizzano ai fini del rilascio alla clientela di prestiti personali, mutui o finanziamenti. Le nuove regole introducono significative garanzie, in particolare su: la maggiore trasparenza nei confronti dei consumatori attraverso una modulistica più chiara; l’esattezza e la pertinenza dei dati nonché le esclusive finalità di tutela del credito, in base alle quali le informazioni presenti dei data base non potranno essere usate, ad esempio, per fare marketing o ricerche di mercato; i tempi per segnalare le “morosità” (nei sistemi in cui sono registrati solo i consumatori che sono in ritardo nei pagamenti, dopo 4 mesi o in caso di mancato pagamento di 4 rate, nelle altre centrali rischi comunque soltanto dopo due mesi o rate di ritardo, in modo da evitare anche registrazioni di dati causate da errori o disguidi) e per conservare nei predetti sistemi i dati positivi e negativi; le richieste di credito, che vanno conservate in rete per non oltre 180 giorni. Se la richiesta non è accolta o è oggetto di rinuncia i dati possono essere conservati per 30 giorni; le “sofferenze” successivamente regolarizzate, che verranno cancellate dopo 1 anno, per ritardi fino a due rate, e dopo 2 anni, per ritardi superiori poi sanati; le informazioni su inadempimenti non regolarizzati, che possono essere conservate fino a 3 anni; le procedure adottate per semplificare l’esercizio da parte degli interessati dei diritti di accesso, rettifica o cancellazione dei dati e per garantire il tempestivo iscontro da parte degli operatori del settore; i principi da rispettare in caso di uso di particolari tecniche di elaborazione di giudizi o punteggi sul grado di affidabilità e solvibilità della clientela (il c.D. Credit scoring) e di acquisizione di dati provenienti anche da altri registri, banche dati o archivi di fonte pubblica. Per eventuali violazioni restano applicabili le sanzioni amministrative, civili e penali previste dalla normativa sul trattamento dei dati personali Il codice entrerà in vigore il 1 gennaio 2005. Le società che gestiscono i sistemi o che vi partecipano avranno a disposizione alcuni mesi per adeguarsi al nuovo sistema di gestione dei dati. Infolink: http://www.garanteprivacy.it/garante/document?ID=1070713   
   
   
UE: ITALIA, PAESE DI FRODI IL PAESE PIÙ VIRTUOSO È LA FINLANDIA  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - E’ l’Italia il Paese Ue dove si compiono più frodi, dal contrabbando di sigarette fino alle truffe in agricoltura o nell'uso dei fondi per lo sviluppo regionale. Nel rapporto annuale dell'Olaf, l'ufficio europeo antifrode, l'Italia compare al primo posto per numero di casi seguiti dagli ispettori comunitari. La classifica, relativa al periodo luglio 2003-giugno 2004, indica 96 dossier italiani, contro gli 89 della Germania, 48 della Spagna, 42 del Belgio e 40 della Gran Bretagna. La Grecia ne ha 36 e la Francia 34. Il paese più virtuoso è la Finlandia, dove il pool antifrode si occupa solo di quattro casi. Seguono Irlanda e Svezia con 8 inchieste. Infolink: http://www.Europa.eu.int/comm/anti_fraud/index_it.html  
   
   
PRESTO IL “CASH CONTROL SUPERIORI AI 10MILA EURO.” ALLE FRONTIERE  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - I viaggiatori in entrata o in uscita dall'Unione europea avranno l'obbligo di dichiarare se stanno trasportando importi cash superiori ai 10mila euro. L'iniziativa, che si inserisce nel Piano d'azione comunitaria contro il traffico di droga e il crimine organizzato, intende contrastare i movimenti di capitale proveniente da attività illecite che potrebbe andare a finanziare organizzazioni malavitose o terroristiche. L’accordo è stato raggiunto dai ministri europei dell' Economia nell’ultimo Consiglio Ecofin. Rientrano nella proposta travellers' cheques, strumenti finanziari o monetari non nominativi e al portatore (valori mobiliari e altri titoli di credito). Con il cash control si vuole ostacolare una pratica estremamente remunerativa qual è, appunto, il riciclaggio internazionale di denaro sporco.Infolink: http://www.Europa.eu.int/comm/consumers/index_it.htm  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 15.12.2004durata gg.365
Prezzo medio ponderato97,857
Ritenuta fiscale 12,5%0,26788
Arrotondamento-0,00487
Prezzo netto d'aggiudicazione98,12
Rendimento semplice netto1,89
Rendimento composto netto1,89
Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime0,30
Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime)98,42
Rendimento semplice (minimo)1,58
Rendimento composto netto (minimo)1,58
Al pubblico i titoli sono assegnati ai prezzi medi ponderati dell'asta più le ritenute calcolate sui
prezzi fiscali, ai quali vengono aggiunte commissioni differenti a seconda della durata dei Bot:
max 0,05% per i Buoni aventi durata residua pari o inferiore a 80 gg, 0,10% per i Buoni aventi
durata residua compresa tra 81 e 170 giorni, 0,20% per i Buoni aventi durata residua compresa
tra 171 e 330 giorni e 0,30% per i Buoni aventi durata residua pari o superiore a 331 giorni
Decreto Min.del Tesoro del 12 febbraio 2004). Ai prezzi così ottenuti devono sommarsi i Bolli
(0,00465 ogni 51,65 o frazione di Euro).
fonte Assiom
 
   
   
NESSUN RIALZO DEL DEFICIT DAL 2000  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - In riferimento ad indiscrezioni giornalistiche, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ricorda che la commissione di investigazione sul fabbisogno e l’indebitamento, formata da Istat, Ministero dell’Economia e delle Finanze e Banca d’Italia sin dal 2001, ha prodotto finora alcuni rapporti intermedi e, pertanto, non definitivi. In qualunque caso, i risultati della riconciliazione delle serie statistiche non sono stati tali da portare ad una revisione al rialzo del deficit italiano dall’anno 2000.  
   
   
PRIVACY: ZADRA, CODICE DEONTOLOGICO È OTTIMO RISULTATO  
 
 Roma, 13 dicembre 2004 - «Si tratta di un punto di equilibrio tra la tutela dei dati personali dei clienti delle banche e la necessità delle banche stesse di valutare l’affidabilità di chi vuole accedere a un finanziamento». Lo ha detto Giuseppe Zadra, Direttore generale dell’Abi, in occasione della presentazione del Codice di deontologia sui sistemi di informazioni creditizie promosso dall’Autorità Garante per la privacy e già sottoscritto dall’Abi. «Le nuove regole sulla permanenza e il trattamento dei dati personali nei sistemi informativi» ha detto Zadra «tutelano i clienti e non compromettono la corretta operatività dei sistemi di informazioni creditizie, fondamentale per un agevole accesso al credito da parte dei consumatori». «Quello raggiunto con il Codice, dopo quasi due anni di lavoro, è un ottimo risultato» ha detto il Direttore generale dell’Abi. Tra le novità, potranno essere legittimamente trattati e conservati, entro termini prescritti, anche i dati positivi dei clienti, cioè quelli che dimostrano la puntualità nei pagamenti. Ed è stato messo a punto uno schema standard di informativa ai clienti volto a illustrare, in forma sintetica e di facile comprensione, modalità e termini di trattamento dei dati raccolti. «Questo intervento, insieme con le altre misure previste dal Codice» ha osservato Zadra «favorirà la trasparenza e l’omogeneità dell’informazione, a beneficio dei clienti e dei gestori dei sistemi di informazioni creditizie».  
   
   
RACCOLTA NETTA AZLIFE: SUPERATI I 200 MILIONI DI €  
 
Milano, 13 Dicembre 2004 - Azimut Holding comunica che la raccolta netta dei premi della controllata Azlife ha superato al 9 dicembre 2004 i 200 milioni di euro con oltre 3mila polizze sottoscritte. Nei primi undici mesi del 2004 il Gruppo Azimut ha realizzato una raccolta netta positiva anche per i fondi comuni di investimento, per oltre 800 milioni di euro, contro una perdita del settore (dati Assogestioni) per oltre 11 miliardi di euro. Azlife, società del Gruppo Azimut di diritto Irlandese costituita nel 2003, ha iniziato le attività nel mese di maggio 2004 con l’offerta alla clientela del prodotto “Cassiopea”, una polizza Unit linked a premio unico che viene proposta con quattro diversi indirizzi in funzione del periodo temporale a disposizione del sottoscrittore. Azlife completa la gamma prodotti di Azimut per quanto riguarda gli investimenti a lungo termine. Cassiopea, primo prodotto lanciato, si presenta come uno strumento di investimento integrato con una componente assicurativa e previdenziale: in qualsiasi momento dopo la conclusione del contratto si può riscuotere in tutto o in parte il capitale maturato oppure, trascorsi almeno 5 anni, convertirlo in rendita. Oltre l’80% del patrimonio di Azlife si concentra sugli indirizzi a medio-lungo termine. L’asset allocation dei portafogli è curata da Azlife, che investe nei comparti del fondo Azfund (inclusi tra gli altri due nuovi comparti gestiti in un’ottica di lungo termine: il Long Term Bond ed il Long Term Equity).  
   
   
BORSA ITALIANA: MONTHLY FLASH NOVEMBRE 2004  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Scambi di azioni in forte crescita su ottobre sia in termini di contratti (148.000 al giorno, +14,9%) che per controvalore (media giornaliera di 3,39 miliardi di euro, +18,6%); per controvalore novembre è stato il secondo mese del 2004 e il settimo in assoluto nella storia della Borsa Italiana. Il confronto con il novembre 2003 segna un calo dei contratti (-14,7%), più che bilanciato da una crescita del controvalore (+17,0%). A livello di singoli mercati, mentre la Borsa sale a una media di 136.000 contratti e 3,31 miliardi di euro al giorno, il Nuovo Mercato (media giornaliera di 12.000 contratti e 74 milioni di euro) e Mercato Expandi (300 contratti e 2,4 milioni di euro al giorno) confermano i buoni livelli di ottobre. La dimensione media degli scambi è salita da 23.700 a 24.600 euro per le azioni della Borsa (fase diurna) mentre è scesa da 8.100 a 6.100 euro per quelle del Nuovo Mercato. L'idem, il mercato dei derivati, ha evidenziato una fortissima crescita dei volumi, che - con una media giornaliera complessiva di 88.600 contratti standard (+24,3% sui livelli di ottobre, +36,4% su novembre 2003) - hanno raggiunto il secondo risultato da sempre (dopo i 90.400 di marzo 2003). Da segnalare, mercoledì 24, il nuovo massimo storico di contratti standard raggiunto dai futures su azioni in una singola seduta (66.760), già determinato mercoledì 10. Venerdì 19 è stato invece raggiunto il nuovo massimo annuale di contratti standard complessivi (151.114). Nel periodo gennaio-novembre la media giornaliera complessiva è stata pari a 70.700 contratti standard. In crescita le opzioni su indice, salite a 9.700 contratti standard al giorno (+10,8% su ottobre). Fortissima crescita per i futures su azioni, saliti al nuovo massimo storico di 24.100 contratti standard al giorno (+177,2% su ottobre e +1984,3% su novembre 2003); per la prima volta nella storia dell'Idem i futures su azioni sono risultati il secondo strumento per scambi. Le opzioni su azioni sono salite a una media di 38.700 contratti standard al giorno (+7,3% su ottobre e +17,3% su novembre 2003). Novembre è stato caratterizzato da una crescita dei corsi azionari. L'indice Mib ha chiuso il mese a quota 21.788, con una variazione mensile di +3,0%, dopo aver raggiunto venerdì 19 il nuovo massimo annuale di 21.964 (il livello più elevato dal maggio 2002). La crescita rispetto ai valori di fine 2003 è salita a +11,8% (+11,5% negli ultimi 12 mesi). Gli indici continui hanno evidenziato un andamento omogeneo: +3,1% il Mibtel (+12,3% da fine 2003), +3,3% l'S&p/mib (+10,1%), +1,9% il Midex (+6,2%). L'indice Mibstar ha chiuso il mese sul nuovo massimo storico di 1.126, +2,9% su fine ottobre e in crescita del 19,8% rispetto a fine 2003 (+18,8% su fine novembre 2003). Anche il Nuovo Mercato ha chiuso il mese in netta ripresa, con il Numex a +2,4%. L'indice Mex del Mercato Expandi è rimasto stabile nel mese e segna un progresso del 7,0% su fine 2003. La volatilità si è leggermente ridotta, posizionandosi al 7,3% per la Borsa e al 12,7% per il Nuovo Mercato. In novembre il listino azionario ha visto l'ammissione a quotazione di due nuove società: Panariagroup (Borsa - Star) venerdì 19 e Rgi (Mercato Expandi) giovedì 25. Il numero totale di società quotate è pertanto salito a 278 (279 a fine 2003). Nel corso del mese il mercato primario è stato caratterizzato dalla realizzazione dei collocamenti finalizzati alla quotazione delle azioni Panariagroup, Rgi e Geox (che ha avviato le negoziazioni in dicembre) e degli aumenti di capitale di Euphon (Nuovo Mercato) e I Viaggi del Ventaglio. Le tre Ipo hanno raccolto fondi per 80,4, 3,3 e 299,0 milioni di euro, i due aumenti di capitale per 11,2 e 26,7 (inoptato 6,8% e 46,7%). Il totale della raccolta nei primi 11 mesi dell'anno è salito a 13,40 miliardi di euro, di cui 2,34 destinati direttamente al finanziamento delle imprese e 11,06 per azioni cedute dagli azionisti (per 9,34 miliardi di euro in operazioni di privatizzazione). La capitalizzazione è salita da 537 a 551 miliardi di euro, raggiungendo il livello più elevato dal maggio 2002. Nel dettaglio la Borsa è passata da 525,1 a 538,5 miliardi di euro e il Nuovo Mercato da 6,6 a 6,7 miliardi di euro, mentre il Mercato Expandi è rimasto stabile a 5,3 miliardi di euro. Il rapporto con il Pil (37,5% a fine 2003) è salito dal 39,9% al 40,9%. Gli scambi di strumenti a reddito fisso sono risultati stabili per i titoli di Stato e in leggera flessione per le obbligazioni. I titoli di Stato hanno registrato una media giornaliera di 497,3 milioni di euro (-0,5% su ottobre), le obbligazioni del Mot di 34,7 milioni di euro (-3,9% su ottobre, +17,3% su novembre 2003), le obbligazioni Euromot a 12,0 milioni di euro (-1,6% su ottobre). E' proseguita la ripresa degli scambi di securitised derivatives (covered warrant e certificates), con media giornaliera del numero di contratti pari a 13.900 (-10,0% su ottobre, -23,7% su novembre 2003) ma controvalore in decisa crescita a 89,6 milioni di euro al giorno (+24,5% su ottobre e +64,3% su novembre 2003), il livello più elevato dal luglio 2002. E' proseguita la forte crescita degli scambi di Etf, saliti nuovamente al nuovo massimo storico sia per contratti (media giornaliera 849) che per controvalore (media giornaliera 17,0 milioni di euro). In riduzione la dimensione media dei contratti, scesa da 26.900 a 20.000 euro, a conferma della crescente partecipazione degli investitori retail. Nella seduta di lunedì 15 è stato stabilito il nuovo massimo storico di contratti in una singola seduta (1.166). Scambi dell'After Hours in crescita, con media giornaliera di 4.600 contratti (+3,9% su ottobre) e di 39,1 milioni di euro (+6,0% su ottobre). Il controvalore di novembre ha eguagliato il massimo annuale raggiunto a marzo.  
   
   
SONDAGGIO PREVISIONALE TRA GLI OPERATORI ASSIOM. PREVISIONI PER FINE GENNAIO 2005  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Mercati azionari positivi anche se in moderato ripiegamento tassi in crescita negli usa e stabili in europa dollaro incerto. Di seguito un commento a cura di Mario Ghiraldelli Presidente Assiom. Il sondaggio viene effettuato attraverso un questionario proposto ai più di 1.400 Soci di Assiom che rappresentano uno spaccato molto significativo di chi opera quotidianamente sui mercati finanziari. Ad Assiom aderiscono infatti operatori italiani ed esteri appartenenti a Banche, Sim, Società Finanziarie, Società di Assicurazione ed aziende che svolgono attività sui mercati dei capitali. Mercati Azionari Positivi - Tra gli operatori prevalgono gli orientamenti positivi. Il mercato azionario europeo (indice Eurostoxx 50) è visto in moderata crescita dal 56% degli operatori, stabile dal 27% ed in moderato ribasso solo dal 12%. Più deboli le attese per il mercato Usa, sia per l’ indice Dow Jones che per il Nasdaq dove il moderato rialzo è previsto rispettivamente dal 46% e dal 52% degli operatori. E’ importante sottolineare come però una percentuale che oscilla tra il 12% ed il 19% degli stessi si esprime per un forte rialzo. Per il Dow Jones il 27% si esprime per la stabilità. Il mercato italiano (indice S&p Mib) è visto con maggiori prospettive di crescita dell’indice europeo anche se con diversa distribuzione dei pareri: la moderata crescita è attesa dal 62% degli intervistati, la forte crescita dal 6%, la stabilità dal 12%. Il mercato giapponese continua a ripiegare: solo il 10% degli operatori lo vede infatti in forte crescita, il 50% in crescita moderata, mentre la stabilità è prevista dal 21% degli intervistati. Gli operatori vedono quindi i mercati azionari caratterizzati, già alla fine del primo mese del 2005, da moderato ottimismo su tutte le piazza mondiali. Per gli indici europei più del 61% e per gli Usa più del 69% degli operatori esprimono pareri che vanno dal moderato al forte rialzo. Se a questo si aggiungono il 27% per l’Europa ed il 27% per gli Usa che prevedono stabilità, possiamo affermare che il sentiment degli operatori rimane sostanzialmente positivo. Dopo un’ attesa per fine anno che vede i mercati sostanzialmente rimanere stabili in attesa di consolidare le proprie posizioni, l’inizio del nuovo anno è già visto con intonazioni positive di cui va registrata la continuità almeno da alcuni mesi. Le attese sono quindi di una crescita economica sostenibile, anche se momentaneamente in ripiegamento, alla ricerca di nuovi supporti. Obbligazionari In Moderato Ribasso - Per il bund il 53% degli operatori vede un moderato ribasso ed il 34% prevede stabilità. Per i Treasury Usa le percentuali sono più sbilanciate (15% degli intervistati) verso previsioni anche di un forte ribasso, mentre il moderato ribasso è atteso dal 51% degli operatori e solo il 27% ne prevede la stabilità. Euro Incerto Nei Confronti Del Dollaro - La percentuale più alta degli operatori (36%) prevede un moderato ribasso del cambio Euro/dollaro (valore di riferimento 1,3247), il 35% lo vede in moderato rialzo ed il 19% in moderato ribasso. Cambio incerto e volatile quindi per il primo mese del 2005.  
   
   
PIONEER INVESTMENTS: RACCOLTA GLOBALE PIATTA CON ESTERO CHE COMPENSA ITALIA  
 
Milano, 13 Dicembre 2004 - Nel corso del mese di novembre Pioneer Investment ha ottenuto una raccolta complessivamente pari a –23 milioni di euro come saldo algebrico tra il dato italiano (–398 milioni di euro) e quello delle componenti estere (+375 milioni di euro). Nel mese il patrimonio gestito è cresciuto del 0,4% ed ha raggiunto i 125,7 miliardi di euro. In particolare, l'impatto negativo sul patrimonio americano del forte deprezzamento del dollaro è stato compensato dall'andamento favorevole dei mercati. Dall'inizio dell'anno la raccolta complessiva per il gruppo rimane positiva a 2.466 milioni di euro. Il dato negativo dell'Italia per 398 milioni deriva principalmente dall'andamento registrato nel segmento dei fondi comuni e da riscatti nel comparto dei clienti istituzionali. Positivo l'andamento del segmento terze parti (+20 milioni) e dei fondi hedge (+38 milioni). Patrimonio gestito in Italia a fine mese: 91.928 milioni di euro (+3,2% dall'inizio anno). Continua la tendenza positiva delle vendite nette nella divisione International (ex Italia) con flussi per +126 milioni di euro (+1.910 milioni dall'inizio dell'anno) prevalentemente localizzati in Germania (+51 milioni), nei paesi dell'America Latina (+44 milioni) e a Singapore. Incremento del 4,5% rispetto al mese precedente per il patrimonio della divisione (+38,1% dall'inizio dell'anno): raggiunto il valore di 8.118 milioni di euro. Riprende la crescita nella divisione americana grazie a flussi netti per 70 milioni di euro nel corso del mese (442 milioni di euro da inizio anno). Il patrimonio di questa divisione, pari a 22.290 milioni di euro a fine novembre, ha risentito del deprezzamento del dollaro (4,4%) diminuendo del 1,6% rispetto al mese precedente (+1,9% dall'inizio dell'anno); in dollari invece si è incrementato del 2,7% ed ha raggiunto i 29.634 milioni (+7,2% dall'inizio dell'anno). La divisione New Europe, ha ottenuto il miglior risultato annuale grazie ad una raccolta netta pari a 179 milioni di euro, in particolare per il successo dei prodotti obbligazionari in Polonia; il dato dall'inizio dell'anno raggiunge così i 484 milioni di euro. Positivo il contributo di Slovacchia, Croazia e Bulgaria. Il patrimonio complessivo cresce del 7,5% rispetto al valore di fine ottobre (+30,1% dall'inizio dell'anno) e risulta pari a 3.352 milioni di euro. Raccolta positiva anche per Pioneer Alternative Investments con flussi netti per 44 milioni di euro (i cui dati di raccolta, nonché gli Aum sono già compresi in quelli delle diverse aree di business); il dato dall'inizio dell'anno supera i 1.440 milioni di euro. Il patrimonio complessivo in Hedge Funds del gruppo Pioneer, pari a 3.817 milioni di euro è cresciuto del 55,9% dall'inizio dell'anno.  
   
   
CELL THERAPEUTICS, INC. ANNUNCIA LA PRESENTAZIONE ANNUALE AGLI ANALISTI  
 
Presso, 13 dicembre 2004 - Il management di Cell Therapeutics, Inc. (Cti) annuncia che lunedì 20 dicembre, alle ore 11:00, si terrà l’annuale presentazione della società agli analisti presso la sala Agnesi del Centro Congressi Palazzo delle Stelline in Corso Magenta 61, Milano. Interverranno Silvano Spinelli, Evp Development and Managing Director European operations e Cesare Parachini, Director of Finance/accounting and Controller European operations.  
   
   
IT HOLDING: PREVISIONI PER L’ANNO IN CORSO  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Come già anticipato l’11 novembre scorso, in occasione della comunicazione dei dati consolidati al 30 settembre 2004, il Gruppo It Holding prevede di raggiungere, nell'anno in corso, ricavi consolidati nell'area di 700,0 milioni di euro. Inoltre, il Gruppo It Holding si aspetta di chiudere l'esercizio 2004 con un risultato ante imposte in miglioramento rispetto a una perdita ante imposte al 31 dicembre 2003 di 18,1 milioni di euro (normalizzata rispetto alle svalutazioni straordinarie effettuate nell'esercizio 2003 per un importo pari a 56,5 milioni di euro). L'indebitamento finanziario netto alla data del 30 novembre 2004 è stimato nell'area di 285,0 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 316,5 migliaia di euro al 30 settembre 2004.  
   
   
EUPHON - SOTTOSCRITTO IL 100% DELL’AUMENTO DI CAPITALE  
 
Torino, 13 dicembre 2004 - La Società rende noto che la seconda fase dell’operazione di aumento di capitale si è conclusa il 9 dicembre con un’adesione pari al 100% dell’offerta. L’offerta in opzione per complessive numero 2.380.000 azioni ha registrato una sottoscrizione pari a numero 2.380.000 azioni, per un controvalore pari ad euro 11.995.200,00. La azioni sono state sottoscritte nella loro totalità nell’ambito della seconda fase dell’aumento di capitale svoltosi ai sensi dell’articolo 2441, terzo comma, cod. Civ., dal giorno 29 novembre al giorno 3 dicembre. Per quanto riguarda il numero di azioni sottoscritte da Lupo S.p.a. Quale socio di maggioranza relativa e dal socio Signor Enzo Badalotti, Amministratore Delegato di Euphon S.p.a., in conseguenza degli impegni assunti, si rileva quanto segue: la società Lupo S.p.a. Detiene numero 2.880.970 azioni, pari ad una partecipazione del 40,35% del capitale post offerta. Il Signor Enzo Badalotti detiene numero 71.400 azioni, pari ad una partecipazione del 1% del capitale post offerta. Il capitale sociale post offerta risulta essere costituito da numero 7.140.000 azioni pari ad un valore nominale di Euro 3.570.000,00. La Società esprime soddisfazione per i risultati di sottoscrizione raggiunti.  
   
   
EUROPPASS: IN CORSO TRATTATIVE PER EVOLUZIONE SOCIETARIA  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - In relazione a notizie di stampa, Autostrade S.p.a. Precisa che la Società e Asfinag non hanno perfezionato operazioni aventi ad oggetto il trasferimento di azioni Europpass. Autostrade informa che sono in corso trattative, finalizzate anche al coinvolgimento di qualificati partner locali, verso un modello di società italo-austriaca in grado di ottimizzare e massimizzare i positivi risultati fin qui conseguiti. In ogni caso, qualunque transazione relativa al trasferimento di azioni Europpass ad Asfinag non potrà che avvenire sulla base di un prezzo legato al fair value della Società.  
   
   
DUCATI MOTOR HOLDING: AGGIORNAMENTO  
 
Bologna, 13 Dicembre 2004 – Ducati Motor Holding S.p.a, la casa costruttrice di motociclette ad alte prestazioni, comunica che ili 10 dicembre sono stati perfezionati sia l’atto di fusione per incorporazione dela Ducati.com S.r.l. (controlata al 100% da Ducati Motor Holding) nella Ducati Motor Holding S.p.a, già deliberata in precedenza dale rispettive Assemblee degli azionisti, sia l’atto di cessione del marchio Ducati Corse da Ducati Motor Holding S.p.a. A Ducati Corse S.r.l., di cui al comunicato stampa del 26 novembre scorso. In seguito alla suddetta fusione la società Ducati Corse S.r.l. (precedentemente controlata al 99% da Ducati Motor Holding ed al’1% da Ducati.com) è divenuta società unipersonale.  
   
   
MANUFUTURE: UNA VISIONE PER LA PRODUZIONE EUROPEA BASATA SULLA CONOSCENZA  
 
Bruxelles, 13 dicembre 2004 - Al giorno d'oggi, l'industria manifatturiera europea produce direttamente circa il 22% del Pil, ma si stima che ogni posto di lavoro nel comparto sia legato a due posti di lavoro nei settori collegati. Nell'ue, quindi, circa il 75% del Pil e il 70% dei posti di lavoro dipendono dal comparto manifatturiero. Molti analisti ritengono di conseguenza assolutamente indispensabile la presenza di un settore manifatturiero forte e concorrenziale, se si vuole che l'Europa divenga entro il 2010 l'economia basata sulla conoscenza più competitiva a livello mondiale. In questo contesto la Commissione ha invitato un gruppo di dirigenti ad alto livello delle organizzazioni di ricerca e dell'industria a sviluppare una visione comune su come far progredire il settore nell'Ue. Il 6 dicembre il gruppo ha reso pubblico il rapporto 'Manufuture - a vision for 2020'. La visione Manufuture viene considerata uno strumento per orientare il futuro sviluppo manifatturiero in Europa, con un'agenda di ricerca strategica per dar forma ad attività produttive nell'ambito dei programmi quadro e delle altre iniziative (ad esempio Eureka), ed eventualmente creare una 'piattaforma Manufuture' in linea con altre Piattaforme tecnologiche europee del genere. Nel suo rapporto, il gruppo ad alto livello ha concluso che un'economia europea basata sulle sole attività di servizio non può sopravvivere nel lungo termine, ma che vi è una chiara necessità di trasformare il settore manifatturiero da comparto ad alta intensità di risorse a comparto innovativo e ad alta intensità di conoscenza. È quindi necessario un sistema di R&s (Ricerca e sviluppo) competitivo, che a sua volta dipenderà da condizioni quadro favorevoli, dall'adattamento dei programmi di formazione, e dall'accesso a infrastrutture di R&s adeguate. Anche se il settore manifatturiero europeo mostra vari punti di forza (ad esempio la capacità di ricerca di punta in alcuni Stati membri, o l'adozione del principio di sviluppo sostenibile), il gruppo ad alto livello ha anche individuato due importanti punti deboli: una bassa crescita della produttività, soprattutto nei confronti degli Usa, e una flebile attività d'innovazione. A proposito di quest'ultima, il rapporto dichiara che: 'L'ue non manca di nuove idee, ma non è molto brava nel trasformarle in nuovi prodotti e processi'. L'ue deve quindi investire in ricerca e innovazione per tentare di fornire le tecnologie che il resto del mondo desidera ma non può sempre sviluppare da solo, proteggere scoperte e proprietà intellettuale per fornire incentivi a chi innova, sviluppare condizioni quadro che stimolino innovazione e imprenditorialità. Il gruppo ad alto livello prevede che, una volta realizzate queste condizioni, il comparto comincerà a trasformarsi. In primo luogo, esse otterranno l'effetto voluto di cambiare il settore da comparto basato sulle risorse a comparto basato sulla conoscenza. 'Il contenuto di conoscenza d'ingegneria scientifica dei manufatti, stimato attorno al 5% nel 1945, è cresciuto oggi fino al 16%. L'obiettivo per il 2020 dev'essere di almeno il 20%', dichiara il rapporto. L'industria passerà dalla monodisciplinarietà a un sistema basato sull'innovazione multicompetenze e multidisciplinare, e la produzione dalla macroscala alla micro e nanoscala. Più lontano nel futuro, il gruppo prevede un salto fondamentale nella natura della produzione: 'In tempi più lunghi, diciamo tra i 20 e i 50 anni, c'è da sperare che gli scienziati abbiano risolto i problemi di mimicking, rendendo così possibile passare dagli attuali metodi top-down a manipolazioni bottom-up dei singoli atomi e molecole'. Tra poco verrà pubblicata una dettagliata agenda di ricerca strategica, che verrà usata per individuare i temi di ricerca prioritari per il futuro del comparto in Europa. Le attività saranno rese più facili, afferma il gruppo, dalla nascita di una piattaforma Manufuture, sulla cui struttura il rapporto formula varie raccomandazioni. 'Rispetto alle altre piattaforme, dovrebbe avere un carattere più orizzontale, perché s'indirizza all'intero settore manifatturiero [...]. Il suo compito sarà dirigere gli sforzi Rsti (ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione) nella fase di transizione del comparto europeo a due livelli: [politico e operativo].' Il gruppo ad alto livello conclude che 'il fatto che la visione di Manufuture sia a lungo termine [...] non dovrebbe essere usato come giustificazione per ritardarne l'attuazione. Verranno quindi formulati vari piani di realizzazione, coerenti con lo sviluppo graduale e accorto dell'agenda di ricerca strategica e mirati a mobilitare operatori e risorse ai livelli più opportuni'. Infolink: http://europa.Eu.int/comm/research/industrial_technologies/manufuture/home_en.html  
Per ulteriori dettagli sulle piattaforme tecnologiche: http://www.Cordis.lu/technology-platforms
 
   
   
L'INDAGINE BLOOMBERG MOSTRA IL QUARTO CALO MENSILE CONSECUTIVO NELLE VENDITE AL DETTAGLIO IN EUROPA  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - L'indice Bloomberg Retail Pmi (Purchasing Managers Index), il sondaggio mensile che indica le condizioni economiche del settore della distribuzione al dettaglio nella Zona Euro un mese prima rispetto alle proiezioni dei singoli governi, evidenzia per la quarta volta consecutiva un calo nelle cifre relative alle vendite. Le cifre relative vendite per il mese di Novembre sono in discesa anche rispetto ai dati dello stesso mese del 2003: il settimo calo mensile consecutivo nelle cifre "anno su anno". I distributori al dettaglio in Zona Euro hanno ulteriormente ridotto il personale a Novembre (47,8), mentre vendite deboli hanno aumentato la necessità di ridurre i costi generali. E' l'11esimo calo mensile nei valori della distribuzione al dettaglio. Il Bloomberg Retail Pmi riporta vendite insoddisfacenti nella prima parte della corsa natalizia, con valori diminuiti rispetto a Ottobre e a Novembre dell'anno scorso. Quattro dei cinque settori della distribuzione al dettaglio restano però in rialzo relativamente a un rafforzamento delle vendite a Dicembre; soltanto per i rivenditori di automobili si prevede il non raggiungimento degli obiettivi il prossimo mese. Con il 48,0 di Novembre, in calo rispetto al 48,3 di Ottobre, il tasso di calo nelle vendite al dettaglio della Zona Euro ha accelerato, sebbene rimanga modesto(1). I rivenditori della Zona Euro ritengono che il calo delle vendite sia dovuto a scarso potere di acquisto dei consumatori e a condizioni economiche deboli. Il modesto aumento delle vendite in Germania si contrappone a un calo in Francia e in Italia: L'italia fa registrare un calo più marcato nei valori delle vendite rispetto a Ottobre (47,7 a Ottobre, 43,4 a Novembre). La flessione rappresenta il ritmo più veloce del calo delle vendite dall'inizio del sondaggio all'inizio dell'anno. Anche in Francia le vendite sono calate, nonostante il tasso di declino sia leggermente diminuito (47,2 a Ottobre, 47,8 a Novembre). In Germania, le vendite sono leggermente salite dopo il declino di Ottobre, riportando la migliore prestazione fino a questo punto dell'anno (49,7 a Ottobre, 51,2 a Novembre). Vendite rispetto agli obiettivi L'ultimo sondaggio Pmi ha mostrato che le vendite reali sono calate di nuovo rispetto agli obiettivi originali di Novembre. La flessione delle vendite è stata la più debole da Gennaio 2004, con il minor disavanzo registrato nel corso di quest'anno in Germania (48,0). Tutti e tre i paesi hanno visto le vendite scendere sotto gli obiettivi, e l'Italia è il paese che ha registrato il maggior disavanzo (33,3). I rivenditori della Zona Euro sono ottimisti riguardo alle probabili prestazioni di vendita di Dicembre. Le vendite previste a Dicembre sono più forti in tutti e tre i mercati: la prima volta con un dato simile da Marzo 2004. Margini lordi - Oltre a prevedere che non raggiungeranno il target di Dicembre, i rivenditori del settore automobilistico hanno riportato i peggiori margini con un valore del 38,6 (non regolato stagionalmente - Nsa)). Tutti i rivenditori al dettaglio hanno riportato declini nei margini lordi mensili Nsa. Geograficamente, i margini lordi dei rivenditori hanno continuato a scendere a Novembre (43,5), e sono calati in Francia (43,8), in Germania (49,3) e in Italia (41,5); i margini sono stati erosi dalla combinazione di prezzi in crescita per l'acquisto di merci da rivendere e di una maggiore spesa promozionale e sconti. Il tasso di declino nei margini è comunque il più debole da Aprile, in parte a causa di una moderazione nell'inflazione del prezzo iniziale. Il tasso di inflazione sui prezzi d'acquisto è arrivato a essere il più basso da Gennaio, grazie al rafforzamento dell'Euro contro il dollaro Usa, riducendo quindi il costo di acquisto di beni nei mercati dominati dal dollaro. Scorte - I dati di Novembre mostrano che le scorte in possesso dei rivenditori della Zona Euro sono salite al tasso più alto quest'anno (57,1), sulla spinta della caduta delle vendite rispetto ai target. Gli inventari sono saliti al tasso più alto in Francia (54,4) e in Italia (53,7). Le scorte in Germania sono salite per la prima volta in otto mesi (50,1). Con scorte di merci invendute che salgono, il valore delle merci ordinate dai rivenditori della Zona Euro ha continuato a cadere a Novembre (47,9). L'attività d'acquisto è scesa in tutti e tre i principali paesi della Zona Euro.  
   
   
CONFERENZA NAZIONALE SULLA CSR LA RESPONSABILITÀ SOCIALE A MISURA DELLE PICCOLE IMPRESE SANGALLI: “PER ESSERE COMPETITIVI BISOGNA METTERE RADICI NELLA SOCIETÀ”  
 
Roma, 13 dicembre 2004 – “L’impresa italiana è sempre cresciuta anche grazie al forte rapporto con la comunità in cui è inserita e con il territorio al quale appartiene, in un continuo sforzo verso il miglioramento della qualità della vita di tutti i soggetti coinvolti nelle sue attività. La partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa è stata spesso un punto di forza per le aziende e i nostri imprenditori hanno sempre avvertito forte la necessità di dover rispondere nel loro operato – quindi, di dover essere responsabili – verso le famiglie cui danno lavoro e verso i consumatori cui rivolgono i loro prodotti”. E’ questa la considerazione con cui il presidente di Unioncamere, Carlo Sangalli, ha aperto il suo intervento alla Conferenza Nazionale sulla Csr (Company Social Responsibility, ovvero responsabilità sociale d’impresa), in corso a Roma e organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Anticipando i contenuti di un’indagine condotta dal Centro Studi Unioncamere, Carlo Sangalli ha sottolineato come “Molte imprese italiane sono virtuose a volte senza saperlo. Su un campione di 2.000 imprese intervistate appena due mesi fa, ben il 93% ha infatti intrapreso nell’ultimo anno almeno un’iniziativa che possiamo considerare di responsabilità sociale perché realizzata al di là di quanto già rientra negli obblighi di legge. Queste iniziative – ha aggiunto il presidente di Unioncamere - non sono il frutto della volontà di ricavare un immediato ritorno economico. Solo un’impresa su dieci vede infatti nel profitto una motivazione all’adozione di comportamenti socialmente responsabili, e comunque mai come la motivazione principale. Questo conferma che la Csr può rappresentare una modalità di gestione attraverso la quale il benessere dell’impresa riesce a coniugarsi con l’attenzione alla qualità etica, sociale e ambientale, secondo una logica di sostenibilità. Per far questo – ha detto Sangalli - la dimensione aziendale non è un fattore limitante. Se è vero che la responsabilità sociale agisce in chiave di sussidiarietà, ossia con una presenza e un intervento il più vicino possibile al fabbisogno del territorio, sono proprio le piccole e medie imprese e non certo le grandi multinazionali a vantare questa vicinanza e integrazione con la comunità economica e sociale in cui sono inserite”. Secondo l’indagine, nella scala delle priorità c’è l’impegno nella tutela ambientale, che interessa circa un quarto delle aziende, seguito dalla cura per l’ambiente interno all’azienda attraverso azioni dirette a motivare i dipendenti, far crescere la sicurezza sul lavoro ed eliminare le discriminazioni. “Le Camere di commercio italiane – ha proseguito il presidente di Unioncamere - sono direttamente impegnate per la diffusione della responsabilità sociale delle imprese fin dal 2001, quando la Commissione Europea presentò il Libro Verde sulla Csr. Sulla base del Protocollo d’Intesa stipulato con il Ministro Maroni esattamente un anno fa, abbiamo promosso la costituzione di sportelli dedicati presso le Camere di commercio. Alla fine del 2004 gli sportelli operativi saranno 24, per diventare 60 alla fine del 2005. Attraverso queste strutture – ha detto ancora Carlo Sangalli - intendiamo dare la massima diffusione alla ‘cultura della Csr’ e ai contenuti del Progetto del Ministero presso tutti gli interlocutori sociali, economici e istituzionali per realizzare un modello di responsabilità sociale che, come è stato disegnato dalla Commissione Europea e dal Ministro Maroni, vada al di là delle prescrizioni legali vigenti e punti sulla volontarietà e sull’autocertificazione”. Ad oggi gli sportelli Csr attivi presso le Camere di Commercio sono 19 distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il primo ad essere inaugurato è stato quello di Milano, subito seguito da quello di Roma; successivamente sono stati attivati – da Nord a Sud – gli sportelli Novara, Vercelli, Lecco, Padova, Treviso, Venezia, Belluno, Forlì, Rimini, Ascoli Piceno, Perugia, Foggia, Bari, Lecce, Reggio Calabria, Sassari e uno sportello regionale in Basilicata. Nelle prossime settimane, tra la fine del 2004 e l’inizio del 2005, è in programma l’apertura degli sportelli di Varese, Genova, Verona, Firenze e Macerata. Per qualificare ulteriormente il servizio offerto dalle strutture camerali, l’Unioncamere insieme alla Università Bocconi ha inoltre avviato una linea di formazione continua per gli addetti agli sportelli Csr.  
   
   
DISCRIMINAZIONI SUL LAVORO: È QUESTIONE D’ETÀ MEZZO MILIONE DI ITALIANI RITIENE DI ESSERE STATO LICENZIATO PERCHÉ TROPPO VECCHIO.UN MILIONE E 600MILA OVER 45 SI SENTE DISCRIMINATO  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Hanno 45 anni, abitano in una grande città del centro o del nord-ovest, sono colti e appartengono alle classi medio alte. I manager più a rischio lavorano nel marketing, commerciale, strategia e sviluppo. È il ritratto tipo di quel milione e seicentomila italiani che, secondo la ricerca coordinata dal Laboratorio Armonia della Sda Bocconi con la collaborazione di Astra Demoskopea e il contributo di Fondazione Adecco e Boehringer Ingelheim, ritiene di essere stato discriminato sul posto di lavoro, proprio a causa dell’età. L’allontanamento dall’azienda e la conseguente disoccupazione risultano frustranti per tutti, ma le donne riescono ad affrontare meglio l’esperienza rispetto agli uomini.Le dimensionidel fenomeno. Secondo la rilevazione demoscopica condotta da Astra Demoskopea, l’11% degli over 45 che lavorano o hanno lavorato come dipendenti (1.600.000 persone su 14.200.000) ritengono di essere o essere stati discriminati sul posto di lavoro a causa della loro età. Mezzo milione ritiene addirittura di essere stato licenziato o messo da parte per questo motivo (vedi Tab. 1).Anche se il fenomeno prima d’ora non è mai stato rilevato scientificamente, la consapevolezza della sua esistenza è diffusa tra la popolazione, tanto che il 24% degli italiani dichiara di conoscere lavoratori dipendenti over 45 penalizzati e discriminati e più del 53% esprime un livello di allarme alto o altissimo circa le dinamiche del mercato del lavoro per gli over 45 (vedi Tab. 2). “Considerando anche le forme di discriminazione minore, stimiamo che il fenomeno coinvolga quattro milioni di persone”, sostiene Enrico Finzi, presidente di Astra Demoskopea.le storie di vita. Una serie di interviste in profondità, condotte da ricercatori della Sda Bocconi, a manager tra i 40 e i 59 anni che hanno vissuto il trauma del licenziamento e l’esperienza di una lunga e infruttuosa ricerca di un nuovo impiego sembra confermare che “sono in atto processi espliciti e impliciti di espulsione di manager oltre i 50 anni dal mercato del lavoro”, spiega Cristina Bombelli, direttrice del Laboratorio Armonia. Le interviste permettono di delineare un processo tipico, già a partire dal momento in cui l’azienda propone al manager di interrompere il rapporto di lavoro.L’allontanamento. Le espulsioni dei manager sono quasi sempre incentivate. Una cultura manageriale condivisa, l’identificazione con l’azienda e l’esistenza di una buona uscita spingono i manager ad accettare. Tutti sono convinti che l’esperienza e le competenze accumulate gli consentiranno di ricollocarsi. La ricerca. I manager si attivano subito nella ricerca di un impiego, cercando di sfruttare il network relazionale costruito durante gli anni di lavoro. Solo dopo qualche mese, quando la sicurezza comincia a scemare, si iniziano a praticare i canali tradizionali, come le inserzioni sui giornali. La crisi di identità. L’acquisizione della consapevolezza di essere disoccupati è lenta e dolorosa e comporta una riorganizzazione della vita familiare. La crisi di identità che ne consegue è più forte per gli uomini che per le donne, perché viene messa in discussione l’attesa sociale che siano in grado di mantenere la famiglia. Le donne risultano, invece, capaci di adottare una sorta di identità di riserva, fino ad allora latente. Una nuova vita. I manager che riescono, in qualche modo, a ricollocarsi, lo fanno grazie al network relazionale. Devono, comunque, rassegnarsi a battere una di quattro strade alternative: il percorso commerciale (il ricollocamento è possibile se si portano clienti alla nuova attività); la consulenza (vista come un ripiego temporaneo); posizioni analoghe in aziende più piccole e con retribuzione fortemente ridotta; il quasi volontariato (riservato alla componente femminile, che riesce a sopportare il cambiamento di identità e ruolo sociale).Le inserzioni sui giornali. L’analisi di oltre 5.000 inserzioni di lavoro pubblicate tra il 1993 e il 2004 da un quotidiano a diffusione nazionale conferma la rilevanza della variabile età per chi vuole aspirare a ricoprire una delle posizioni vacanti: il 42,4% delle inserzioni pone un vincolo esplicito di età che, nell’87% dei casi, è inferiore ai 44 anni. In media, le inserzioni sono rivolti a persone tra i 24,8 e i 34,2 anni.Nel 57,2% delle inserzioni viene richiesta esperienza di una durata specifica che, nell’88,9% dei casi, è inferiore ai 5 anni e, in media, compresa tra i 3,5 e i 3,9 anni (vedi Tab. 3). Il titolo di studio più richiesto è la laurea (46,2% dei casi, vedi Tab. 4).I vincoli di età sono più stringenti quando la posizione è interna all’impresa (nel 43,7% dei casi viene richiesta l’età), rispetto alle posizioni esterne, come quelle di agente (età richiesta nel 36,1% delle inserzioni). Per entrambi i generi di posizione l’età richiesta è, nella stragrande maggioranza dei casi, inferiore ai 44 anni.Gli head hunter. Un’altra serie di interviste in profondità a head hunter e manager aziendali delle risorse umane dimostra una sorta di rimozione del problema della discriminazione per età.La dichiarazione tipica degli head hunter, di primo acchito, è che “uno bravo trova comunque lavoro!”. In un primo momento ammettono che l’età possa essere un problema solo dopo i 55 anni, ma nelle fasi successive dell’intervista riconoscono che l’età critica è di 50-55 anni per i settori tradizionali (assicurazioni, banche, farmaceutico) e addirittura di 35 anni per i settori emergenti (investment banking, consulenza, telecomunicazioni, moda, lusso). I manager più a rischio sono quelli che si occupano di marketing, strategia, sviluppo, commerciale.Tabella 1 – I Cambiamenti Vissuti In
Azienda Dopo I 45 Anni
Cambiamento Persone Interessate
Cambiamenti peggiorativi 1.600.000
di cui
Licenziato o messo da parte 500.000
Le aziende privilegiano i giovani 400.000
L’esperienza è sottovalutata 300.000
Meno rispetto e collaborazione 200.000
Maggiore resa dei giovani 100.000
Rapporti più freddi 100.000
Fonte: Astra Demoscopeatabella 2 – Allarme Circa Le Dinamiche Del Mercato Del Lavoro Per Gli Ultra 45Enni
Intensità Allarme Percentuale Numero
Altissimo 18,7% 8.800.000
Alto 34,7% 16.300.000
Medio 32,7% 15.300.000
Basso 13,9% 6.500.000
Fonte: Astra Demoscopeatabella 3 – L’esperienza Richiesta Dalle Inserzioni
Esperienza Richiesta Percentuale
Sotto i 5 anni 88,6%
6-10 anni 11,0%
Sopra 11 anni 0,4%
Tabella 4 – Il Titolo Di Studio Richiesto Nelle Inserzioni
Titolo Richiesto Percentuale
Licenza media 0,3%
Diploma/laurea 18,5%
Diploma 34,4%
Laurea 46,2%
Master 0,6%
 
   
   
PRESENTAZIONE RAPPORTO SU CONTRATTAZIONE, RETRIBUZIONI E COSTO DEL LAVORO IN ITALIA NEL CONTESTO EUROPEO 2002-2003  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - L’evoluzione del dialogo sociale, degli assetti contrattuali e dell’attività negoziale e l’analisi dell’andamento del costo del lavoro e delle retribuzioni. Questi i temi approfonditi dal Rapporto su contrattazione, retribuzioni e costo del lavoro in Italia nel contesto europeo, curato dal Cesos con la Commissione dell’Informazione del Cnel. Lo studio copre gli eventi e delinea le tendenze generali che hanno caratterizzato il biennio 2002-2003, ma anche la prima parte del 2004. Alla presentazione interverranno, tra gli altri: Pietro Larizza (presidente del Cnel), Francesca Santoro (vicepresidente del Cnel), Carlo Giorgetti (coordinatore gruppo di lavoro del Cnel su contrattazione, retribuzioni e costo del lavoro), Guido Baglioni (presidente del Cesos), Carlo Dell’aringa (docente di Economia politica Università Cattolica di Milano), Mimmo Carrieri (docente di Sociologia economica Università di Teramo), Nicoletta Rocchi (segretaria confederale Cgil), Giorgio Santini (segretario confederale Cisl), Elvira Massimiano (responsabile politiche contrattuali e del lavoro Confesercenti), Giorgio Usai (direttore area welfare e risorse umane Confindustria), Carlo Marignani (responsabile relazioni industriali Lega cooperative), Renata Polverini (vicesegretario generale Ugl), Paolo Pirani (segretario confederale Uil), Maurizio Sacconi (sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali). Concluderà i lavori il presidente della Commissione dell’Informazione del Cnel, Giuseppe Capo. 14 dicembre alle ore 09:30 presso il Parlamentino del Cnel  
   
   
ARRIVANO 2700 MILIONI DI EURO DALLA UE: INVESTIRE IN RICERCA? LE IMPRESE CI CREDONO LA CAMERA DI COMMERCIO AIUTA A PRESENTARE LA DOMANDA  
 
Milano, 13 dicembre 2004. Si può dare di più… alla ricerca. E le imprese lombarde già lo fanno con il 72% del totale degli investimenti lombardi in ricerca e sviluppo. La regione che in termini assoluti spende di più in Italia è la Lombardia con oltre 3 miliardi di euro nel 2001 (22,2% del totale nazionale), di questi più di 2 miliardi vengono dalle imprese, record italiano, e danno lavoro a quasi 19.000 addetti nel settore. In generale l’Italia investe 13 miliardi e mezzo di euro nel settore della ricerca e impiega 154 mila addetti. Per una percentuale dell’1,11% sul Pil. Meno di quanto investito da altri Paesi della vecchia Europa a 15 come, per esempio, la Svezia che ha la quota più alta sul Pil (4,27%) e prima solo di Spagna (0,95%), Portogallo (0,85%) e Grecia (0,64%). Sotto la media dell’Europa a 15 che è del 1,98%. Ma una crescita degli investimenti c’è stata: lieve rispetto al 1995 (1,1% sul Pil), più forte rispetto agli anni successivi (dall’1,02 del ’96 all’1,07% del 2000 all’1,11% del 2001). Emerge da un’indagine a cura del Servizio Studi della Camera di commercio di Milano, su dati Istat e Eurostat relativi agli investimenti su ricerca e sviluppo al 2001. Se ne è parlato oggi alla Camera di commercio di Milano alla presentazione del nuovo Workprogramme Ist dell’Unione Europea, che definisce obiettivi strategici e modalità di finanziamento per il biennio 2005-2006, durante l’incontro “I finanziamenti comunitari per la ricerca e l’innovazione”. Promosso da Euro Info Centre It 351, azienda speciale della Camera di commercio di Milano – sportello Apre Lombardia, in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Direzione generale Società dell’informazione della Commissione Europea. Ricerca: 2700 milioni di euro in nuovi bandi di finanziamento per le imprese. Arrivano circa 2700 milioni di Euro per progetti di ricerca ed innovazione tecnologica presentati da imprese (anche piccole e medie) centri di ricerca ed Università. L’intero budget è suddiviso in due bandi di gara, per ora sono aperti: 4° bando di gara Ist (1120 Milioni di €) pubblicato il 1° dicembre con scadenza il 22 Marzo 2005, 5° bando di gara Ist (683 Milioni di €) previsto per il 17 maggio con scadenza il 21 settembre 2005. Le proposte devono essere presentate da almeno 3 organismi indipendenti di 3 stati membri diversi. Il contributo comunitario copre il 50% dei costi di ricerca (personale, attrezzature, viaggi). I due bandi saranno gli ultimi di tale dimensioni per l’attuale Vi Programma Quadro e quindi un’importante opportunità da non perdere. Euro Info Centre, azienda speciale della Camera di commercio di Milano aiuta a presentare la domanda: informazioni al tel. 02 85155235, eic@mi.Camcom.it. “La ricerca è un elemento trasversale, alla base della competitività di tutti i settori – ha dichiarato Guido Galardi – presidente Euro Info Centre, azienda speciale della Camera di commercio di Milano –. Per questo è importante che le istituzioni e le imprese incentivino sempre di più lo sviluppo di questo settore strategico, per essere al passo con gli altri partner europei e valorizzare le eccellenze, a livello di strutture e di addetti, indubbiamente presenti nel nostro Paese. E, in particolare, le imprese possono avere un importante riscontro della loro scelta di investire in ricerca nel rafforzamento sul mercato internazionale. Grazie anche ai programmi dell’Unione europea, per cui offriamo la nostra assistenza per la presentazione delle domande.” Spesa per ricerca e sviluppo (R&s) - Anno 2001 (valori in migliaia di euro)
Regioni Amministrazioni pubbliche Università Imprese Totale % su tot. Spesa R&s (% Pil)
Lombardia 285.214 553.885 2.172.117 3.011.216 22,2% 1,2
Italia 2.493.294 4.418.275 6.660.900 13.572.469 100,0% 1,1
Personale addetto alla ricerca e sviluppo (R&s) per area geografica italiana – Anno 2001
Regioni Amministrazioni pubbliche Università Imprese Totale % di addetti alla R&s ogni 1.000 abitanti
Lombardia 3.345 6.660 18.691 28.696 3,2
Italia 29.765 58.869 65.271 153.905 2,7
* Unità espresse in equivalenti tempo pieno Elaborazione Servizio Studi della Camera di commercio di Milano su dati: Istat
 
   
   
SITINDUSTRIE CONSOLIDA LE PROPRIE POSIZIONI NEL MARE DEL NORD: CONCLUSA POSITIVAMENTE COMMESSA PER OLTRE 4 MILIONI DI EURO  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Sitai Inox, holding operativa della divisione Inox di Sitindustrie, ha appena chiuso positivamente la commessa “Blu Water”, acquisita all’inizio del 2004 tramite la propria controllata inglese Mardale Pipes Plus. La commessa consisteva nella fornitura di materiale per piping (tubi, raccordi e flange) in acciaio inossidabile e leghe speciali (duplex e superduplex) destinati alla stazione di pompaggio galleggiante “Blu Water” di Shell. La nave opererà nel Mare del Nord con l’obiettivo di estrarre gas dal sottosuolo. Quest’anno l’unità inglese ha acquisito diverse commesse significative per la fornitura di tubi e raccordi in acciaio inossidabile e leghe speciali in tutto il mondo: in Malaysia per il progetto “Guntong-e” con Exxon-mobil, in Russia per il progetto “Sakhalin” con Samsung, in Thaylandia per il progetto “Bangkot ed in Nigeria per i progetto Ehra” con S.m.o.e., società di engineering di Singapore. “Questa fornitura consolida la presenza di Sitindustrie nel mercato dei tubi in acciaio inossidabile destinati ai grandi progetti mondiali nel settore dell’estrazione di gas e petrolio – afferma il Presidente Fausto Bocciolone - La conclusione positiva di tale impegnativa commessa rappresenta inoltre un successo per tutta la divisione inox di Sitindustrie che produce annualmente circa 30.000 tonnellate di tubi saldati e raccordi in acciaio inossidabile e leghe speciali per un fatturato divisionale totale di circa 130 milioni di euro.”  
   
   
IMPREGILO: NUOVA COMMESSA IN CINA NELL’EDILIZIA ECO-SPECIALISTICA  
 
Sesto San Giovanni, 13 dicembre 2004 - Impregilo S.p.a., in veste di Project and Construcion Management si è aggiudicata un contratto di 3,2 milioni di euro per gestire e sovraintendere la costruzione dell’edificio eco intelligente nel campus dell’università Tsingua a Pechino. Il contratto è stato firmato dal Ministro dell’Ambiente On. Altero Matteoli, in veste di finanziatore del progetto, dal Rettore dell’Università di Pechino Prof. Gu Binglin e dall’Amministratore Delegato di Impregilo Pier Giorgio Romiti. Il progetto, donato dal Governo italiano attraverso il Ministero dell’Ambiente, per un importo complessivo di 30 milioni di euro, è la prima iniziativa italiana che risponde alle caratteristiche del clean development mechanism del protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni inquinanti. La durata dei lavori sarà di 18 mesi per realizzare un edificio di 10 piani e 20.000 metri quadri che ospiteranno diverse centinaia di studenti e docenti. Il progetto è finalizzato a sviluppare la cooperazione fra Italia e Cina in campo ambientale ed energetico con il contributo di Impregilo, che applicherà le tecnologie italiane più avanzate nel campo dell’edilizia eco-specialistica. Tale acquisizione, che si affianca ad altre promettenti trattative in corso, è l’ulteriore conferma del successo del Gruppo Impregilo in Cina in particolare nel settore della salvaguardia dell’ambiente per il quale si prevedono volumi e ritmi di crescita particolarmente interessanti. Alla fine del 2003, Impregilo si era già aggiudicato il primo processo di privatizzazione in Cina nel settore dei servizi di igiene urbana e termovalorizzazione di rifiuti. L’acquisizione, per 46 milioni di euro, è avvenuta a seguito di una gara internazionale bandita dal Governo di Pudong, il cuore finanziario ed hi-tech di Shanghai. In tale competizione, Impregilo ha avuto la meglio sui più qualificati operatori internazionali e locali del settore, quali le francesi Vivendi e Suez e le singaporegne Sembcorp e Keppel (affiancata dalla belga Seghers).  
   
   
BENI STABILI ACQUISTA DA FERROVIE DELLO STATO LE 2 TORRI DELLA STAZIONE GARIBALDI DI MILANO  
 
Milano, 13 dicembre 2004 – Il 10 dicembre, Beni Stabili ha firmato l’accordo finalizzato all’acquisto di un complesso immobiliare, costituito da 2 torri a destinazione direzionale adiacenti alla Stazione Garibaldi di Milano, di proprietà di Ferrovie Real Estate (società appartenente al Gruppo Ferrovie dello Stato). L’accordo si è concluso all’esito di una gara, effettuata sulla base di una procedura predisposta da Ferrovie Real Estate con il supporto di Lehman Brothers come advisor, bandita nel mese di luglio 2004 mediante pubblicazione su un quotidiano a diffusione nazionale, che prevedeva la consegna di un’offerta vincolante da parte dei concorrenti entro il 10 novembre 2004. Il complesso immobiliare sarà acquistato per un prezzo pari a € 113 milioni, di cui il 10% pagato oggi e il 90% al closing dell’operazione. Ciascuna delle 2 torri ha una superficie utile di più di 16.000 mq disposta su 23 piani. Nella piastra alla base delle torri sono disponibili circa 300 posti auto. Una delle due torri sarà completamente affittata a società del Gruppo Ferrovie dello Stato con contratti di locazione di durata 6+6 anni. L’altra torre sarà affittata al 50% a società del Gruppo Ferrovie dello Stato con contratti di locazione della durata di 2 anni e sarà interessata da lavori di ristrutturazione e valorizzazione per i prossimi 4 anni. Gli immobili rientreranno entrambi nel portafoglio strategico del Gruppo Beni Stabili. L’operazione verrà perfezionata ricorrendo a fonti di finanziamento che prevedono una leva finanziaria pari all’80%. Il permanere di tale livello di leva è subordinato alla realizzazione del Business Plan che prevede la completa occupazione degli immobili entro il 2008. La chiusura dell’operazione è prevista per la fine di dicembre. “Questo investimento”- commentano i due Amministratori Delegati Aldo Mazzocco e Massimo de Meo- “ rientra appieno nella strategia del Gruppo di selezionare immobili o pacchetti di immobili ad uso ufficio affittati a tenant di qualità e ubicati nelle principali città del centro–nord d’Italia. Infatti, in questo caso gli immobili sono ad uso direzionale, affittati al Gruppo Ferrovie dello Stato e ubicati nella città di Milano in un’area per la quale è previsto un importante sviluppo urbano”. “Con la cessione a Beni Stabili dei grattacieli della stazione Garibaldi di Milano”- commenta l’Amministratore Delegato di Fre Livio Vido- “ si conclude positivamente una tra le più significative operazioni di valorizzazione immobiliare di Ferrovie Real Estate del 2004. E’ un risultato che conferma la validità delle strategie di Ferrovie Real Estate e della sua mission: valorizzare al meglio il patrimonio immobiliare del Gruppo, non più funzionale al servizio ferroviario, e contribuire così a finanziare i grandi progetti di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie del Paese.”  
   
   
SEA CONVOCATA IN ENAC IL 14 DICEMBRE SU CONTROLLI DI SICUREZZA NEGLI AEROPORTI MILANESI  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - In merito ai ritardi ed ai disagi subiti dai passeggeri di Malpensa e Linate nei giorni scorsi per i controlli di sicurezza, l’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto di aver convocato i vertici della Sea, società di gestione degli aeroporti milanesi, per martedì prossimo, 14 dicembre, alle ore 15:00. Nel corso della riunione si valuteranno le azioni correttive che la Sea intende attuare per limitare i disagi agli utenti mantenendo la qualità dei servizi offerti, soprattutto in concomitanza con l’aumento di traffico durante le imminenti festività, sempre nel massimo rispetto dei controlli a garanzia della sicurezza del trasporto aereo.  
   
   
ENAC CHIEDE ULTERIORI ELEMENTI ECONOMICO FINANZIARI SUL PIANO DI RIPRESA DI VOLARE  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - Si è svolto il 10 dicembre , presso la Direzione Generale dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, un incontro con i rappresentanti di Volare Group S.p.a. Per la valutazione della ripresa operativa delle compagnie aeree del gruppo, Volare Airlines e Air Europe. Il Direttore Generale di Volare Group, Ing. Dal Bò, ha esposto alcuni possibili scenari di ripresa dell’attività. L’enac si è riservata di valutare il piano presentato al quale, in base al Regolamento Comunitario 2407/92, mancano alcuni elementi riguardanti gli aspetti economico finanziari, che verranno sottoposti all’Enac il prossimo 15 dicembre. Nel corso della riunione, inoltre, la Volare Group ha chiarito che, a seguito della sottoposizione della società ad amministrazione straordinaria, i biglietti già emessi dalle due compagnie del gruppo, Volare e Air Europe, non sono più utilizzabili. Pertanto, i possessori di biglietti possono attivare le procedure di rimborso dei propri titoli di viaggio inoltrando le richieste al tribunale competente, quello di Busto Arsizio. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla compagnia Volare.  
   
   
I VETTORI EUROPEI SEMPRE PIÙ PRESENTI NEL SISTEMA SABRE  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Sabre Travel Network ha rafforzato il suo rapporto con le compagnie aeree in Europa, Medio Oriente ed Africa. Dall’inizio dell’anno 26 vettori hanno iniziato a vendere e distribuire i loro prodotti e servizi attraverso il sistema Sabre o hanno aumentato la loro partecipazione. Tredici sono le nuove compagnie che hanno deciso di affidarsi alla tecnologia Sabre, tra cui Air Madrid e Azerbaijan Airlines, mentre hanno aumentato la loro partecipazione Middle East Airlines, Air Astana, Star Airlines, Maersk Air, Kuwait Airways e molte compagnie dell’Europa dell’est. Hamish Broom, European director of airline, hotel and car distribution di Sabre Travel Network, ha affermato che l’elevato numero di vettori che hanno deciso di distribuire via Gds sono il riflesso dell’affidabilità e del valore aggiunto della tecnologia di Sabre. Inoltre, l’elevato numero di compagnie che hanno deciso di aumentare la loro partecipazione testimonia l’incremento delle agenzie di viaggio Sabre connected in tutta l’area. Broom ha, inoltre, aggiunto che questo trend è particolarmente vero soprattutto nell’Europa dell’est, dove la presenza di Sabre Travel Network è stata recentemente consolidata dall’accordo con la compagnia di bandiera russa Aeroflot, che ha portato Sabre ad essere il più diffuso sistema di prenotazione in Russia.  
   
   
CONVEGNO A VARESE, MALPENSA: UN AEROPORTO PER LO SVILUPPO DELLA LOMBARDIA  
 
 Varese, 13 dicembre 2004 - Le Camere di Commercio di Milano e Varese sono impegnate come promotrici del Comitato per Malpensa per lo sviluppo di un grande aeroporto come quello di Malpensa. Nella consapevolezza dell’importanza fondamentale, nell’interesse di tutta la comunità economica e civile, che lo scalo lombardo possa diventare il vero e proprio hub del Nord Italia. A questo proposito, le due Camere di Commercio hanno commissionato al Gruppo Clas e alla Liuc - Università di Castellanza una ricerca sul rapporto fra accessibilità aerea e sviluppo regionale che verrà presentata nel corso del convegno “Malpensa: accessibilità aerea e sviluppo regionale” Varese, centro congressi Ville Ponti, Piazzale Litta 2, 13 dicembre 2004, ore 14,00. Parteciperanno: Roberto Maroni, Ministro del Lavoro e della Politiche Sociali, Roberto Formigoni, Presidente Regione Lombardia, Carlo Sangalli, Presidente Camera di Commercio di Milano, Angelo Belloli, Presidente Camera di Commercio di Varese, Filippo Penati, Presidente Provincia di Milano, Sergio Vedovato, Presidente Provincia di Novara, Giorgio Goggi, Assessore ai Trasporti e Mobilità Comune di Milano, Aldo Fumagalli, Sindaco di Varese, Giuseppe Bencini, Presidente e Amministratore Delegato Sea Spa, Anna Gervasoni, Crmt – Università Carlo Cattaneo di Castellana, Roberto Zucchetti, Gruppo Clas, Massimo Sordi, Vice Presidente Camera di Commercio di Milano, Marco Reguzzoni, Presidente Provincia di Varese, Michele Graglia, Componente Giunta Camera di Commercio di Varese, Giuseppe Bonomi, Presidente Eurofly spa; Giancarlo Zeni, Responsabile Business Strategy Marketing Alitalia, Raffaele Cattaneo, Presidente Consiglio di Sorveglianza Infrastrutture Lombarde spa.  
   
   
BRITISH AIRWAYS LICENZIA 74 STAFF  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - British Airways annuncia allo staff italiano la chiusura del Call Centre di Roma ed il licenziamento di 74 impiegati. Con un fonogramma alle organizzazioni sindacali l'azienda ha formalmente aperto la procedura del licenziamento collettivo con la legge 223. Il Call Centre viene ceduto ad una societa' esterna con sede in Germania che rispondera' alle chiamate dei clienti. La British Airways "giustifica" il licenziamento di massa a causa di un calo delle chiamate dei clienti stimato intorno al 40%. La politica dell'azienda dall'attentato delle torri gemelle di Ny e' stata la riduzione dei costi del personale raggiunti con circa 15.000 licenziamenti negli ultimi 3 anni.  
   
   
ANDREA GIANNETTI, (ASSOTRAVEL) IN MERITO ALLA PRESA DI POSIZIONE ASSUNTA DALL'AD DI ALITALIA, GIANCARLO CIMOLI, SULLE "MAL-PRACTICES"  
 
Roma, 10 dicembre 2004 - “Esprimo un vivo apprezzamento sull’uscita pubblica del Presidente di Alitalia in materia di mal-practices relativamente alla tariffazione dei biglietti della compagnia. Era ora che anche all’interno della stessa azienda si prestasse attenzione a quei comportamenti che danneggiano in primis i consumatori e i professionisti delle imprese di viaggio. Infatti l’utilizzo dei vari escamotage, da parte dei dipendenti di Alitalia, per aggirare le regole disposte dalla stessa compagnia ed ottenere condizioni favorevoli per i vari clienti di turno danneggia fortemente l’operato dell’agente di viaggio che proprio sull’ottemperanza delle regole tariffarie ha impostato tutta la sua strategia di comunicazione e vendita del prodotto del vettore aereo e che, quindi, attraverso le mal-practices, si trova ad essere in condizioni di pesante difficoltà nel rapporto con il cliente minandone notevolmente la fiducia. Inoltre le stesse mal-practices sono abbondantemente sanzionate dalla normativa privatistica che regola i rapporti con i vettori per cui Alitalia si trova a ricevere un risarcimento in certi casi anche discutibile dal momento che viene riapplicata la tariffa più alta (spesso quella business). Così come le agenzie di viaggio sono responsabili dei propri comportamenti nei confronti di Alitalia, in modo assolutamente paritario il vettore dovrebbe esserlo per quelle mal-practices che danneggiano le agenzie che vendono il prodotto della Compagnia. Bene ha fatto Cimoli a parlare quindi di tolleranza zero su queste pratiche che danneggiano l’immagine di tutto il settore turismo dando l’impressione di una eccessiva labilità di prezzi e di comportamenti. Al contempo auspichiamo che altrettanta solerzia venga osservata anche dagli altri vettori aerei nel rilevare e sanzionare queste intollerabili pratiche”.  
   
   
MOBY AKI: APERTE LE PRENOTAZIONI PER LA STAGIONE 2005, INAUGURATE LE PARTENZE VELOCI SULLA LINEA LIVORNO-OLBIA CONTINUA L’OFFERTA BEST PRICE ED AUTO A 1 EURO  
 
Milano, 13 dicembre 2004 – Moby inaugura la stagione 2005: aperte le prenotazioni per le traversate verso le splendide isole Sardegna, Elba e Corsica con la possibilità di scegliere tra tutte le offerte nel nuovo catalogo Orari e Tariffe 2005. La nuova stagione commerciale prevede l’ingresso in flotta della Moby Aki, che con la sua velocità consentirà di effettuare la linea Livorno – Olbia in meno di sei ore nelle partenze mattutine e pomeridiane, con una capacità ricettiva di 750 auto. Grazie all’accordo stipulato con Warner Bros. Consumer Products, la nuova nata sarà la prima nave della Compagnia ad essere personalizzata non solo all’esterno (fiancate), ma anche all’interno (moquettes, pizza corner, aerea giochi) con gli irresistibili personaggi Looney Tunes, come Titti e Gatto Silvestro, Bugs Bunny e Willy il Coyote. Novità anche sulla rotta Civitavecchia – Olbia, sulla quale, ai consueti collegamenti veloci garantiti da Moby Wonder e Moby Freedom, vengono affiancate comode partenze notturne e diurne servite dal cruise-ferry Moby Fantasy. Ed infine i collegamenti Genova-olbia-genova, su cui Moby è diventata negli anni leader indiscussa, grazie alla qualità ed alle ottime prestazioni garantite da Moby Wonder e Moby Freedom. Anche per il 2005 i clienti possono usufruire della Best Price, da sempre l’idea vincente di Moby, una formula tariffaria innovativa applicabile su tutte le linee e tutte le partenze. Best Price “A” è la tariffa più bassa che varia in base alla data, all’orario di partenza ed al numero di passeggeri, sistemazioni e veicoli prenotati. La disponibilità dei posti in questa tariffa varia secondo la data prescelta: nel 90% delle partenze sono disponibili fino a 1000 posti in Best Price. Le tariffe si suddividono in quattro scaglioni e sono pubblicate sull’opuscolo Orari e Tariffe, in distribuzione nelle agenzie di viaggio a partire dal 6 dicembre. Sul tariffario vengono inoltre riconfermate tutte le offerte speciali che da sempre caratterizzano l’offerta commerciale di Moby e che negli anni sono diventate il punto di riferimento dei clienti e delle agenzie di viaggio: Moby Pex, Superpex, sconti per residenti sardi, ma soprattutto la straordinaria tariffa “Auto a 1 €”, riservata per il 2005 a ben 200.000 veicoli. Scegliere la compagnia delle Balene Blu significa anche affidarsi a degli esperti che studiano per i clienti soluzioni personalizzate per consentire agli ospiti di viaggiare a bordo delle sue navi trovando la tariffa più conveniente a fronte dello stesso alto livello di servizio offerto. Viaggiare con Moby è solcare le onde del mare in compagnia degli allegri personaggi Looney Tunes, godendo del comfort e dell’alta qualità del servizio oltre che della disponibilità e assistenza del personale di bordo. Infolink: www.Moby.it  
   
   
CISALPINO AG: AMPLIAMENTO DEL PARCO VEICOLI DI CISALPINO NEL TRAFFICO INTERNAZIONALE TRANSALPINO  
 
Berna/Zurigo, 13 dicembre 2004 - Con il cambio dell'orario del 12 dicembre 2004, la Cisalpino Ag amplia la propria offerta sul Sempione. A dicembre 2004, nell'ambito del processo di graduale trasferimento, altri treni delle Ffs e di Trenitalia passeranno alla Cisalpino Ag per il traffico ferroviario transalpino. Si tratta dei collegamenti da Basilea e da Ginevra verso Milano via Sempione. Dopo l'acquisizione dei treni Ec "Canaletto" e "Cinque Terre", conclusasi positivamente a giugno di quest'anno, la Cisalpino Ag amplia la propria offerta con altri treni internazionali e collegamenti per il traffico nord-sud. Sotto la bandiera della Cisalpino continueranno a circolare i "Pendolini" sulle tratte Zurigo-milano-firenze, Genova-milano-venezia nonché Basilea-milano e i treni Ec convenzionali sulle direttrici Zurigo-venezia e Zurigo-Genova-la Spezia, nonché Basilea-Milano e Ginevra-Milano. Tutti i treni offrono un servizio a bordo di alta qualità.  
   
   
IL PASSANTE SCORRE SOTTO MILANO INAUGURATA LA STAZIONE VITTORIA. ALBERTINI: STORICA SVOLTA NEI TRAPORTI. GOGGI:150 MILA AUTO IN MENO SULLE STRADE URBANE  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Il Sindaco Albertini e il presidente della giunta regionale, Formigoni, hanno inaugurato l’11 dicembre con i massimi dirigenti delle Fs la stazione Vittoria del Passante, l’ultima sul tracciato urbano del raccordo ferroviario. Per Milano è la svolta nei trasporti su rotaia: una svolta che segna la fine delle stazioni di testa, dove le corse si arrestano costringendo i viaggiatori a cambiare treno. “L’attivazione completa del Passante, con le nuove linee suburbane, da Saronno, Meda, Seveso, Varese, Novara, attestate su Vittoria e Cadorna - ha sottolineato l’assessore ai Trasporti, Giorgio Goggi - ridurrà notevolmente la pressione delle auto provenienti dall’hinterland su Milano. Con il sistema a regime, i collegamenti con Lodi e Pavia, e con i prolungamenti del metrò 3 ad Affori Nord e Comasina, calcoliamo che nel giro di due anni le strade cittadine saranno liberate giornalmente da 150 mila veicoli. Meno congestione quindi nella viabilità, soprattutto sull’area a Nord, da sempre più trafficata, e migliaia di utenti in più nel servizio ferroviario”. Gli 11 km del Passante, progettato e realizzato da Mm, sono costati 910 milioni di euro (quasi 1800 miliardi di lire) ripartiti tra Comune e Regione. Rispettate le previsioni (955 milioni di euro) approvate nel 1990 dal Consiglio comunale. 83 milioni di euro, invece, il costo della stazione Vittoria. Dieci treni cadenzati all’ora. Il Passante farà servizio dalle 6.30 alle 0.30, come la Metropolitana: un servizio integrato con le Nord, la Mm, il trasporto pubblico in superficie. Risale al 1961, ad opera del Pim, Piano Intercomunale Milanese, la prima proposta ufficiale di un Passante ferroviario per Milano; ma occorre arrivare al 1983, alla convenzione stipulata tra Comune, Regione, Fs e Ferrovie Nord, per vedere il decollo del progetto. In quell’anno a piazza Repubblica, punto d’incrocio tra Passante e linea 3 Mm, apre un primo, limitato, cantiere del nuovo raccordo, ma solo nel 1985 inizia il grosso degli scavi. Dicembre 1997: inaugurata la prima tratta da Bovisa-nord a Venezia con le stazioni Lancetti, Porta Garibaldi, Repubblica. Il Passante inizia il suo servizio, non ancora completo. Nel 1998 la giunta Albertini, per non rallentare gli appalti, si accolla un finanziamento di 150 miliardi, in attesa del mutuo da parte dello Stato. Maggio 1999: viene avviato il servizio della tratta Lancetti-certosa Fs , esclusa la stazione di Villapizzone, aperta nel 2002. Luglio 2002: viene aperta la stazione Dateo, penultima del tracciato urbano. Da oggi, 11 dicembre, l’entrata in servizio di Porta Vittoria e il collegamento da Varese con Pioltello-treviglio attraverso Bivio Lambro; nel 2006 infine il collegamento da Vittoria a Rogoredo, per Pavia e Lodi. Dal 1983 al 2004 sono trascorsi 21 anni, tra alterne vicende. “Ma ora grazie all’impegno di questa Amministrazione, che ha recuperato il tempo perduto, l’opera è conclusa, il traguardo raggiunto - ha sottolineato l Sindaco Albertini - E Milano ha un Passante ferroviario che rivoluziona il trasporto pubblico”.  
   
   
SECONDO PASSANTE: ENTRO IL 2005 PRONTI PROGETTO E TRACCIATO  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Aperto il primo Passante, ora il Comune s’impegna, con Regione e Fs, a realizzarne un secondo. La proposta è partita dalla giunta Albertini nel 1998, su iniziativa dell’assessore ai Trasporti Giorgio Goggi, nel quadro del riassetto del nodo di Milano. Entro un anno, predisposto il progetto preliminare, sarà pronto il tracciato ufficiale. Proprio per affrontare i problemi della ristrutturazione del traffico Fs, l’assessore Goggi nel giugno “99 ha proposto un tavolo tra istituzioni: Regione, Provincia, Comune, Ministeri dei Trasporti e dell’Ambiente, Ferrovie dello Stato, Tav, Ferrovie Nord, Metropolitana Milanese. Il Ministro dei Trasporti ha condiviso l’iniziativa. Nel febbraio 2000 un documento di indirizzo, approvato dal “tavolo”, inserisce tra i nuovi interventi nel nodo milanese la realizzazione del secondo Passante ferroviario, anche per sfruttare la stretta integrazione già sperimentata tra Fs e Ferrovie Nord. Emerge una prima ipotesi di percorso, a partire da Nord: Certosa, Pagano e poi a scendere sino alla cintura ferroviaria Sud. Le Ferrovie dello Stato sono d’accordo sul tracciato Certosa-san Cristoforo. Il nuovo Passante potrebbe collegarsi al tracciato urbano in ristrutturazione della Milano-mortara, da san Cristoforo a Porta Romana, che con binari raddoppiati potrà essere sfruttato anche come metropolitana. Nel marzo 2001 la proposta è recepita in Consiglio comunale dal Piano della Mobilità. Per il finanziamento, l’opera viene inserita tra quelle strategiche per far fronte all’emergenza delle infrastrutture lombarde. Perché è importante il secondo Passante? Perché completa il sistema delle ferrovie urbane garantendo una migliore distribuzione dei pendolari, specie sull’area Nord e Sud Ovest, e tempi più rapidi per i viaggi nell’hinterland. Basta, quindi, con le stazioni di testa, dove i treni si bloccano. Il traffico Fs potrà scorrere senza ostacoli sotto tutta la città. Uno schema d’accordo, tra Comune, Regione e Rfi, approvato dal Sindaco-commissario il 15 ottobre scorso, impegna i tre enti a realizzare il primo studio di fattibilità sul nuovo Passante, con la proposta del tracciato. Finanziamento complessivo, un milione e 200 mila euro, ripartito in tre quote uguali. La parte di Milano è già a bilancio.  
   
   
APERTO IL CANTIERE PER LA REALIZZAZIONE DELLA CENTRALE “POLITECNICO” CHE FARÀ DI TORINO LA CITTÀ PIÙ TELERISCALDATA D’ITALIA DALLA STAGIONE 2006-2007  
 
Torino, 13 dicembre 2004 – Hanno preso avvio i lavori per la realizzazione della centrale termica di integrazione e riserva “Politecnico”, che permetterà l'estensione del teleriscaldamento ad alcune aree centrali della Città, consentendo a Torino di divenire la città più teleriscaldata d’Italia ed una della maggiori d’Europa a partire dalla stagione 2006-2007. La centrale, composta da tre generatori di calore alimentati a metano, ciascuno di potenza pari a 85 Mw termici, e dai sistemi di interfaccia alla rete di teleriscaldamento, sorgerà nella zona delle ex Officine Grandi Riparazioni (Ogr), all’angolo tra corso Peschiera e corso Ferrucci. Assicurando la necessaria affidabilità dell’intero sistema ed il comfort del servizio, consentirà di teleriscaldare un’ulteriore volumetria di 9 milioni di metri cubi, corrispondente ad una popolazione di circa 100.000 abitanti, che si andrà ad aggiungere agli attuali 29 milioni di metri cubi già raggiunti dal servizio. In linea con il Piano Energetico della Città di Torino, Aem Torino segna così una nuova tappa nel proprio progetto di teleriscaldamento, grazie al quale, nel volgere di pochi anni, il servizio sarà esteso dall’attuale 28% ad oltre il 40% del territorio cittadino con i relativi benefici ambientali, in termini di significativo miglioramento della qualità dell’aria. In particolare, per effetto della nuova centrale “Politecnico”, il cui progetto architettonico è stato realizzato dall’architetto Buffi, e della posa da parte di Aes Torino di circa 100 chilometri di nuove reti di distribuzione del calore, il teleriscaldamento sarà prossimamente esteso alle aree delle Circoscrizioni 1 e 3 comprese tra via Sacchi, corso Vittorio Emanuele, corso Inghilterra, corso Francia, corso Brunelleschi e via Tirreno. La costruzione della centrale è stata affidata, a seguito di una gara internazionale, all’Associazione Temporanea di Imprese costituita tra la Società Demont e la S.e.s. (Slovenské Energetiché Strojarne). L’impianto è completato da un innovativo sistema di accumulo di calore in grado di ottimizzare l’energia termica immessa in rete dalla centrale di cogenerazione di Moncalieri, consentendo di contenere al massimo il funzionamento della centrale termica “Politecnico”.  
   
   
CASA DELL'ENERGIA AEM A MILANO APRE LA CASA DELL'ENERGIA AEM  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - E' un progetto voluto e realizzato dalla Aem Spa per essere un centro di servizi polifunzionale per l'uso razionale dell'energia. Si trova in Piazza Po, 3 in pieno centro a ridosso di Corso Vercelli, negli spazi di una sottostazione elettrica ristrutturata. Il progetto prevede un laboratorio interattivo dedicato soprattutto ai giovani per l'apprendimento facile e intuitivo dei principi base che riguardano l'energia. Una sala convegni e spazi ampi, flessibili e attrezzati per consentire gli utilizzi più diversi (meeting, attività di formazione, show room ecc). Il percorso didattico espositivo della Casa dell'energia Aem si articola su due livelli: le postazioni/laboratorio che illustrano in modo divertente e divulgativo le principali tematiche e tecnologie legate alle fonti energetiche tradizionali ed alternative. Ed una serie di postazioni dimostrative sul risparmio energetico e sulla sicurezza nelle abitazioni. La sala convegni ha 120 posti ed è dotata di apparecchiature audiovisive elettroniche per la proiezione di film anche in un contesto di cinema digitale. La Casa dell'Energia Aem fornisce assistenza e consulenza sulle principali tematiche di interesse delle professioni del settore. E' disponibile per un servizio informativo e documentale aperto al pubblico, per assistenza tecnico/consulenziale, per attività di formazione ed informazione tecnica. Oltre ai servizi su richiesta del pubblico la Casa dell'energia Aem può farsi carico anche di promuovere iniziative di sensibilizzazione sui temi energetico ambientali e di favorire il contatto tra gli utilizzatori/consumatori e le competenze professionali presenti nelle varie aree delle società del Gruppo Aem. Nella sua attività di promozione di un uso razionale dell'energia può offrire i suoi servizi e prodotti di comunicazione anche ad Enti pubblici (Comuni, Province, Regioni); ad altre imprese private e al molteplice mondo delle Associazioni di categorie rappresentative delle più qualificate competenze di settore. Infolink: www.Progettoenergia.it  
   
   
LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE NELLE AREE PROTETTE  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Il Convegno si terrà a Milano Il 16 Dicembre 2004, a Milano, presso la sede di Assolombarda, Via Pantano 9, per illustrare i risultati sinora conseguiti e le prospettive evolutive dell’iniziativa a cui si auspica possano aderire un sempre maggior numero di Imprese. La tematica dell’incentivazione alla certificazione ambientale è entrata sempre più a far parte degli obiettivi strategici di un numero crescente di aree protette lombarde che intendono assumere nei confronti delle Imprese un ruolo fattivo di promotori dello sviluppo sostenibile, nella consapevolezza che risulta possibile puntare sulla compatibilità tra attività produttive e finalità di tutela dell’ambiente naturale e di valorizzazione del territorio. In questo contesto la Regione Lombardia ha avviato il progetto pilota "La certificazione ambientale nelle aree protette lombarde" che ha previsto per la sua attuazione l’attivazione di una Convenzione fra la stessa Regione e cinque Parchi lombardi: Parco Nord Milano, Parco Ticino, Parco Alto Garda Bresciano, Parco del Mincio, Parco delle Groane che costituiscono un campione rappresentativo della variegata e composita realtà del Sistema delle aree protette lombarde. Fino ad oggi al progetto hanno aderito 15 imprese, site nel territorio di questi Parchi, rappresentative di un mondo produttivo diversificato (da produttore di energia elettrica, ad aziende manifatturiere, a produttori agricoli, fino alla presenza di aziende di servizi) che grazie anche alla collaborazione di Associazioni di categoria imprenditoriali hanno definito un percorso verso la certificazione ambientale che si fonda sulla condivisione delle politiche ambientali tra i soggetti interessati. Al convegno parteciperà l’Assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente, Franco Nicoli Cristiani, la Coordinatrice di federparchi lombardia, Milena Bertani, i Presidenti dei cinque Parchi regionali interessati, nonché le imprese che hanno aderito all’iniziativa.Segreteria organizzativa: Parco del Ticino. La partecipazione al convegno è gratuita. Infolink: www.Parchi.regione.lombardia.it  - http://dbm.Dbparks.net/cert.ambientale  
   
   
RISO, NASCE LA CARTA DELLE AREE PROTETTE  
 
Magenta, 13 dicembre 2004 – Lunedì 13 dicembre, al Circolo della Stampa di Milano sarà presentato il documento al quale aderiranno diciannove Parchi della Pianura Padana A chiusura dell’Anno Internazionale del Riso, l’iniziativa voluta dal Parco del Ticino, sarà condivisa da Federparchi e recepita da altre aree protette i cui territori sono in parte interessati da coltivazioni risicole “E’ la prima iniziativa del genere in Italia per la valorizzazione della risorsa riso come elemento su cui far poggiare una più ampia azione di tutela della biodiversità nelle aree protette”. E’ questo il commento di Milena Bertani, presidente del Parco del Ticino e coordinatrice di Federparchi Lombardia, che sarà presente alla conferenza stampa di presentazione della Carta delle Aree Protette per la tutela della biodiversità nelle risaie del Nord Italia. Al tavolo dei relatori anche il vice presidente Maurizio Maggioni, responsabile per la Federazione Italiana Parchi e Riserve Naturali del Coordinamento dei Parchi Fluviali del Bacino del Po, Dario Zocco, direttore del Parco Fluviale del Po – tratto Alessandrino Vercellese e Vincenzo Melone, vice presidente del Parco Fluviale del Delta del Po – tratto Veneto. Vi aderiranno i responsabili dei parchi nei cui territori si coltiva il riso, ma anche quelle aree protette, rientranti nel coordinamento dei Parchi del Pacino del Po, in cui il cereale non è coltivato.I diciannove parchi che aderiranno alla Carta incentiveranno le coltivazioni risicole come strumento di tutela della biodiversità. La produzione mondiale di riso è di oltre 595 milioni di tonnellate di prodotto greggio, ottenuto seminando una superficie intorno ai 155 milioni di ettari. In Europa, circa 600.000 ettari di risaie consentono la produzione di oltre 3 milioni di tonnellate di risone. Quasi il 40% della superficie risicola continentale si concentra in Italia, facendone il principale produttore europeo. Nel 2003 la produzione risicola nazionale ha raggiunto il 1.350.000 tonnellate di riso greggio, coltivato su una superficie di 219.987 ettari, impiegando circa 5000 produttori e 60 industrie risiere, con un fatturato complessivo intorno a 800 milioni di euro. Nel “triangolo del riso”, a cavallo tra le province di Novara, Pavia e Vercelli, si concentra circa l’80% della superficie risicola italiana, per un totale di 179.155 ettari di risaie (Provincia di Pavia 76.909.1 ettari; Provincia di Novara 32.334,54 ettari; Provincia di Vercelli 69.912,52 ettari). La superficie totale dei Parchi coinvolti è di 318.510,21 ettari, corrispondente a circa tre volte e mezzo l’estensione del Parco Lombardo della Valle del Ticino. Nel corso dell’incontro l’Associazione Olduvai, che ha collaborato alla stesura della Carta, illustrerà l'iniziativa, la sua importanza politica per un'azione di tutela effettiva ed efficace di un importante patrimonio faunistico, ambientale, paesaggistico, culturale, storico ed economico. Al documento aderiranno Federparchi Nazionale, l’Associazione Olduvai e i seguenti parchi della Pianura Padana: Parco Regionale della Valle del Ticino – Lombardia ; Parco Fluviale del Po – tratto Torinese ; Parco Fluviale del Po - tratto Cuneese ; Parco Fluviale del Po – tratto Alessandrino Vercellese ; Parco Regionale del Delta del Po –Emiliano ; Parco Regionale del Delta del Po – Veneto ; Parco Regionale Montemarcello-magra ; Parco Regionale Adda Nord ; Parco Regionale Adda Sud ; Parco Regionale del Mincio ; Parco Regionale dell’Oglio Sud ; Parco Regionale del Serio ; Parco Regionale Valle del Lambro ; Parco Regionale Stirone ; Parco Regionale del Taro ; Parco Agricolo Sud Milano Parco Naturale del Bosco delle Sorti della Partecipanza di Trino ; Parco Naturale della Valle del Ticino – Piemonte ; Parco Naturale delle Lame del Sesia.  
   
   
CLIMA COMMERCIO EMISSIONI: WWF BOCCIATURA DEL PIANO ITALIANO GRAVE COLPO PER TUTTE LE IMPRESE, ANCHE QUELLE VIRTUOSE  
 
 Milano, 13 dicembre 2004 - Il giudizio della Commissione Europea che non ha approvato il piano italiano sull'emission trading ha confermato l'inadempienza del nostro governo sui passaggi fondamentali per l'applicazione del protocollo di Kyoto. La mancata ratifica della direttiva sul commercio delle emissioni è una grave mancanza visto che i meccanismi di questa direttiva saranno in vigore dal primo gennaio. Il governo italiano ha autorizzato quote eccessive di emissioni alle imprese elettriche tali da consentire l'aumento di emissioni di gas serra in questo settore di oltre il 20%. Sottomettendosi agli interessi di assoelettrica (l'associazione che raggruppa le grandi imprese di produzione elettrica) ha evitato di assegnare i permessi di emissione ai singoli impianti come previsto invece della direttiva. E' proprio questo escamotage, creato per evitare i vincoli sulle emissioni previsti dalla direttiva, che ha causato la bocciatura da parte della commissione europea. "Questo atteggiamento così smaccatamente di parte del nostro governo rischia di dare un duro colpo alle imprese italiane visto che si creerà una disparità sul mercato dell'energia in tutta Europa dato che tutti gli altri paesi sono già operativi sull'applicazione delle regole del mercato dell'energia. Un danno anche per le imprese italiane che si stanno comportando correttamente utilizzando combustibili puliti e fonti rinnovabili, anche i più virtuosi infatti si troveranno in una situazione paradossale di violazione della direttiva comunitaria a partire dal 1 gennaio. Questa situazione conferma il basso profilo tenuto dal nostro governo sul protocollo di Kyoto in cui mai si è creduto e ora, divenuto realtà, ci costringe a rincorrere faticosamente il tempo perduto " ha detto Andrea Masullo responsabile clima e energia Wwf Italia.  
   
   
UNIVERSITÀ: STABILE IL NUMERO DELLE MATRICOLE  
 
Roma, 13 dicembre 2004 - Anche quest'anno l'Ufficio di Statistica del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca ha effettuato il monitoraggio delle immatricolazioni al Sistema universitario. Sul sito del Ministero sono disponibili i dati di novembre. Il fenomeno osservato è la prima immatricolazione al sistema universitario, quindi si riferisce agli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità di scuola secondaria e si sono iscritti ad un corso di laurea di primo livello o ad un corso di laurea specialistica a ciclo unico. Da un confronto con i dati dell'analoga rilevazione dello scorso anno accademico, si registra una certa oscillazione delle immatricolazioni a livello dei singoli Atenei, ma il numero complessivo degli immatricolati, pari a circa 340 mila, è del tutto simile a quello del 2003-2004. L'ateneo con il numero maggiore di immatricolati risulta essere Roma "La Sapienza" con 24.878 studenti, seguito dall'Università di Napoli "Federico Ii" (17.258) e dall'università di Bologna (16.060). La classe di corsi di studi più scelta risulta "Scienze giuridiche", pari al 10% totale. Seguono "Scienze dell'economia e della gestione aziendale" (9%) e "Scienze dell'educazione e della formazione" (4,3%) e "Ingegneria dell'informazione" (4,3%) che pur mostrando un decremento rispetto al passato anno accademico pari al 3,3%, rimane pur sempre tra le quattro classi di corso di studio più scelte dai giovani. I dati analitici dell'intera rilevazione sono disponibili alla pagina web: http://www.Miur.it/ustat/immatricolati2004.htm  
   
   
I CONSULENTI DEL LAVORO FINANZIANO UN MASTER A CA' FOSCARI  
 
Venezia, 13 dicembre 2004 - Una collaborazione stretta nei settori dell'informazione scientifica, della didattica e della ricerca nel campo delle materia giuslavoristica. E un master in Diritto del Lavoro che verrà sostenuto finanziariamente dall'Ordine dei Consulenti.è questo il cuore del nuovo progetto lanciato dall'Ordine dei Consulenti del Lavoro della provincia di Venezia in sinergia con il mondo accademico, con l'obiettivo di formare professionisti in grado di affrontare il mercato del lavoro con competenze articolate e innovative. L'iniziativa si svilupperà grazie alla convenzione sottoscritta, giovedì 9 dicembre, dal presidente dell'Ordine veneziano Antonio Vegna e dal professor Adalberto Perulli, direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'ateneo veneziano di Ca' Foscari. Una collaborazione che mette in campo strumenti nuovi per affrontare un mercato del lavoro che la Legge Biagi e l'evoluzione del corpus normativo hanno trasformato radicalmente. E nel quale i consulenti del lavoro possono essere il ponte tra lavoratori e aziende, garantendo con la loro competenza un ruolo di mediazione tra le parti sociali e portando un contributo rilevante allo sviluppo del sistema economico come "quarta gamba" del tavolo insieme alle istituzioni, al sindacato e alle associazioni di categoria."Per noi è importante alimentare un processo di rinnovamento continuo della professione - spiega Antonio Vegna, presidente dell'Ordine veneziano -. La collaborazione con il dipartimento di Scienze Giuridiche di Ca' Foscari favorirà attività di studio, ricerca e didattiche che possono prevedere anche l'utilizzo di strutture esterne. Una opportunità nuova per gli studenti, che potranno acquisire strumenti professionali concreti, ma anche un'opzione strategica per il nostro Ordine, che potrà disporre in futuro di nuove competenze". Una collaborazione ordine-ateneo "che assume valore ulteriore in un mercato del lavoro trasformato dalla Legge Biagi - sottolinea Vegna -. Una legge che, se da un lato apre nuove opportunità per regolare in maniera flessibile i rapporti tra imprese e lavoratori, dall'altro rischia di aumentare le conflittualità". Come dimostrano i dati della Direzione provinciale del Lavoro, dai quali emerge un'impennata delle controversie lavoratori-imprese nel 2004.Nello specifico, la collaborazione tra i Consulenti e il Dipartimento prevede l'organizzazione di seminari per gli studenti, ma anche di tesi e stage in relazione con l'Ordine. Verranno poi promossi convegni, conferenze e visite guidate e organizzati corsi di preparazione all'esame di stato per Consulente del Lavoro.le attività da sviluppare verranno scelte di comune accordo, focalizzando l'attenzione su quelle di maggiore utilità e maggiormente sentire dal mondo professionale e dal territorio per una fruttuosa collaborazione reciproca.  
   
   
L’IMPORTANZA DEL RUOLO SOCIALE DELL’IMPRESA LLOYD ADRIATICO INVESTE SUI GIOVANI IN PALIO 26 BORSE DI STUDIO ALL’ESTEROPER I FIGLI DI CLIENTI E DI DIPENDENTI  
 
Milano, 13 dicembre 2004 - Il Lloyd Adriatico offre in collaborazione con Intercultura, la più importante organizzazione che realizza scambi educativi per i giovani, 26 borse di studio per una straordinaria esperienza di vita all’estero; un’occasione unica, rivolta ai giovani, per migliorare la loro conoscenza del mondo e per imparare una lingua straniera. L’iniziativa congiunta del Lloyd Adriatico e di Intercultura prevede nell’edizione 2004 l’assegnazione di 20 borse di studio riservate ai figli di clienti della Compagnia – raddoppiando il numero di borse di studio rispetto alla passata edizione – ed altre 6 borse di studio indirizzate ai figli di dipendenti, agenti, collaboratori d'agenzia della Compagnia e a giovani residenti nella città di Trieste, dove ha sede il Lloyd Adriatico. La Compagnia guidata da Enrico Tomaso Cucchiani testimonia anche in questa iniziativa la sensibilità verso il ruolo sociale dell’impresa e il suo impegno nella formazione dei giovani. “Investire sui giovani oggi è indispensabile, più che in passato, per garantire loro un futuro di successo - osserva Cucchiani, che è membro dell’Advisory Board di Intercultura, formato da ex borsisti che occupano posizioni rilevanti nella vita nazionale -. In un mondo sempre più complesso, conoscere bene le lingue straniere e comprendere culture diverse diventa essenziale. Il Lloyd Adriatico, sensibile a questa problematica, ha deciso di investire nel futuro dei figli dei propri clienti, testimoniando così l'impegno ad investire nel futuro del Paese e dimostrando concretamente la vicinanza ai clienti e alle loro famiglie". Giunta alla settima edizione, quest’anno l’iniziativa, che chiuderà il 15 gennaio 2005, è stata ampliata raddoppiando il numero di borse di studio in palio per i figli dei clienti: vi concorreranno studenti delle scuole medie superiori, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che potranno scegliere tra diversi Paesi di destinazione. Nelle passate edizioni, sono già stati premiati una quarantina di giovani. Il programma prevede il soggiorno gratuito degli studenti nel Paese prescelto presso una famiglia selezionata da Intercultura. Le borse di studio possono avere una durata annuale o – per i soggiorni estivi – di quattro o sei settimane. L'impegno del Lloyd Adriatico verso i giovani è profondo e articolato. Nell’ambito delle attività svolte a favore dei giovani, altre Borse di studio del Lloyd Adriatico vengono assegnate ogni anno a studenti iscritti al Master in Insurance and Risk Management (Mirm) sviluppato al Mib School of Management, la Business School di Trieste con forte orientamento internazionale alla cui Presidenza siede, dal marzo del 2003, Enrico Cucchiani. Dal 2003, il Lloyd Adriatico ha istituito una borsa di studio anche tra i partecipanti all’Executive Mba, il nuovo corso destinato ad accrescere le competenze manageriali di chi già opera nelle aziende. Quest'anno è stata inoltre realizzata una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza stradale rivolta ai giovani. In quest'ambito è stato realizzato un video dal titolo “Life is beatiful” (www.Lifeisbeautiful.it) rivolto ai ragazzi tra i 16/20 anni, distribuito nelle scuole superiori. Il videoclip racconta, con un linguaggio semplice e diretto, la storia di Gabriele, un ragazzo sopravvissuto a un gravissimo incidente stradale. La testimonianza di Gabriele, raccolta da Luca Pagliari, giornalista e ideatore del progetto Urban Tribe, vuole sensibilizzare le generazioni più giovani, troppo spesso vittime di incidenti. Negli scontri mortali, infatti, un quarto delle vittime ha meno di 25 anni di età. Infolink: www.Lloydadriatico.it  e www.Intercultura.it  
   
   
FRANCIA: RIUNIONE SU DOTTORATO E OCCUPAZIONE  
 
Parigi, 13 dicembre 2004 - Il 15 dicembre si svolgerà a Parigi una riunione su 'dottorato e occupazione', organizzata congiuntamente dall'Académie des sciences e dall'Académie des technologies. Il futuro dei dottorandi francesi è attualmente incerto: un numero sempre crescente sta pensando di far carriera all'estero e, alla luce delle esperienze della generazione che li ha preceduti, i giovani stanno voltando le spalle agli studi scientifici. Nel tentativo di attirare l'attenzione su questo problema urgente, la riunione analizzerà le differenti dimensioni del problema con tavole rotonde e discussioni approfondite. Il dibattito cercherà anche di sviluppare un dialogo con le aziende, in particolare con quelle del settore alta tecnologia. Infolink:  Http://www.academie-sciences.fr/conferences/seances_publiques/pdf/seance_interacad_15_12_04_programme.pdf