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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Febbraio 2005
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PANORAMA SU RICERCA SCIENTIFICA E COMITATI ETICI  
 
 Bruxelles, 1 febbraio 2005 -Il sempre più veloce progresso scientifico e tecnologico ha fatto nascere seri interrogativi etici, che debbono essere tenuti in conto al momento di valutare gli sviluppi nei settori medico, scientifico e tecnologico. Per non creare un contesto ostile all'innovazione scientifica e tecnologica, è inoltre necessario dissipare i timori del pubblico. L'europa è un miscuglio di differenti basi etiche, filosofiche, storiche e religiose, che in passato hanno portato a punti di vista divergenti sui problemi etici. Il 27 e 28 gennaio 2005 si è svolta a Bruxelles la conferenza 'Research ethics committees in Europe: facing the future together', che intende avviare un dibattito per definire le buone prassi, analizzare le difficoltà dell'etica della scienza, e aprire un dialogo sulle future iniziative e azioni nel settore. Tra gli esempi di temi delicati che esigono una riflessione etica: la ricerca sulle cellule staminali umane, la banca di tessuti umani, le cure mediche nella società dell'informazione, il doping sportivo, la ricerca sugli embrioni umani, i test genetici sul luogo di lavoro. Partendo dal principio che scelte, azioni e decisioni di oggi potrebbero avere conseguenze anche per le future generazioni, la Commissione europea sollecita un approccio responsabile a questi nuovi settori scientifi e tecnici. Nel Sesto programma quadro (6Pq) la Commissione aveva introdotto un riferimento ai temi etici, dichiarando che 'Tutte le attività di ricerca svolte nell'ambito del 6Pq devono essere realizzate nel rispetto dei principi etici fondamentali'. Le attività di ricerca condotte nell'ambito del 6Pq debbono quindi rispettare i principi etici fondamentali, inclusi i principi di finanziamento dell'Ue, di cui all'artciolo 6 del Trattato dell'Unione europea. Tutti i progetti di ricerca finanziati dalla Commissione vengono esaminati per controllarne la rispondenza ai principi etici, e la valutazione copre i potenziali problemi di ricerca e prevede il coinvolgimento di persone non in grado di dare il loro assenso, bambini, donne incinte e volontari di test clinici, ma anche l'uso di campioni biologici umani, dei dati personali, e degli animali. Le attività condotte nell'ambito del tema 'Scienza e società' del 6Pq intendono avviare un dialogo tra ricercatori, industriali, decisori politici e cittadini, incoraggiando così lo sviluppo di relazioni armoniose tra scienza e società. Per contribuire all'uso responsabile e conforme ai valori etici fondamentali del progresso scientifico e tecnologico, nel 'Piano d'azione Scienza e società', approvato nel dicembre 2001, era stato incluso un capitolo sulla dimensione etica nella scienza e nelle nuove tecnologie. Il capitolo del piano d'azione 'Una scienza responsabile alla base del processo politico' attira l'attenzione sulla necessità di ottenere e conservare la fiducia del pubblico, risultato che si potrebbe conseguire rendendo più accessibili le informazioni sui temi etici e incoraggiando il dialogo pubblico sull'etica della scienza con le organizzazioni non governative, l'industria, le comunità religiose e culturali. Il piano d'azione sottolinea anche la necessità di favorire tra gli stessi ricercatori la consapevolezza della dimensione etica delle loro attività, e di attivare collegamenti tra i comitati nazionali di etica. Il piano si propone inoltre di proteggere gli animali nella ricerca, e cerca d'incoraggiare il dialogo con altre regioni del mondo per esplorare e capire le differenze di attitudini e quadri etici. L'ege (European Group on Ethics), creato dalla Commissione nel 1997, fornisce opinioni indipendenti sugli aspetti etici della scienza e delle nuove tecnologie per preparare e implementare la legislazione o le politiche comunitarie, e aiuta la Commissione emanando opinioni su temi quali le politiche e i problemi etici delicati in campo scientifico. Il segretariato del gruppo è parte integrante del Gruppo di consiglieri politici. Nel 2004 l'Ege aveva condotto un esame del ruolo, funzionamento e attività dei comitati etici nazionali dei nuovi Stati membri. Tutti i paesi dell'Ue hanno un qualche tipo di comitato etico nazionale, o ne stanno creando uno, anche se alcuni si confrontano con numerosi ostacoli, ad esempio la mancanza di risorse. La mancanza di risorse può obbligare i comitati a far pagare i propri pareri, operazione piuttosto controversa. Inoltre le loro attività possono essere limitate e la diffusione dell'informazione ostacolata. Anche la mancanza d'indipendenza può costituire un problema, afferma l'Ege, in particolare quando i comitati etici dipendono direttamente da un ministero, ad esempio quello della sanità. La Commissione, che sta pianificando un'analisi delle attuali infrastrutture per l'etica della ricerca in dieci nuovi Stati membri e nei paesi candidati, intende promuovere corsi di formazione sui temi etici e preparare un testo/sillabario europeo per formare i ricercatori in Europa e fuori. Prevede inoltre uno studio d'impatto sulla ricerca etica finanziata dalla Commissione nell'attuale e nel precedente programma quadro. Recentemente è stata pubblicata una versione provvisoria del rapporto sui comitati etici della ricerca (Cer) europei, che non solo fissa i criteri per i comitati e ne analizza le attività, ma studia anche somiglianze, differenze e principali sfide che i Cer europei debbono fronteggiare. Il rapporto confronta infine le proprie conclusioni con le informazioni giapponesi, indiane e statunitensi disponibili.
Per ulteriori dettagli sulla conferenza: http://europa.Eu.int/comm/research/conferences/2005/recs/index_en.htm  
Per ulteriori dettagli sulle attività dell'Ue su etica e ricerca:
http://europa.Eu.int/comm/research/science-society/ethics/ethics_en.html  
Per ulteriori dettagli su Cordis per quanto riguarda la ricerca responsabile e la priorità Scienza e società del 6Pqt: http://www.Cordis.lu/fp6/society.htm  
Per il testo del rapporto provvisorio sui Comitati etici della ricerca (Cer) europei: http://europa.Eu.int/comm/research/conferences/2005/recs/pdf/lec_finalreport.pdf
 
   
   
I DELEGATI INDIVIDUANO UN TERRENO COMUNE PER L'AZIONE EUROPEA NELL'ETICA DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2005 - Come è pronto a riconoscere il commisario europeo per la scienza e la ricerca, Janez Potocnik, regolamentare l'etica della ricerca continua ad essere compito degli Stati membri, nel rispetto del pluralismo etico dell'Unione. La sua presenza alla conferenza del 27 gennaio 'Facing the future together', organizzata dalla Commissione per i comitati etici della ricerca, lascia tuttavia intendere che Potocnik vede un ruolo dell'Ue per sostenere il lavoro di questi organismi, pur continuando a rinviare alla sussidiarietà nazionale nel settore. Potocnik ha detto ai delegati che: '[A] livello europeo esiste una base comune di valori condivisi inglobata nella Carta europea dei diritti fondamentali, componente integrale del progetto costituzionale dell'Unione [e] punto di riferimento di tutto il nostro lavoro politico'. Oltre ai valori condivisi, il commissario ha indicato altri punti comuni tra i comitati etici della ricerca di un certo numero di Stati membri: ad esempio la mancanza di risorse finanziarie, la necessità di formazione, l'assenza di un appropriato quadro legislativo nazionale nel quale agire. 'La conferenza intende avviare un dibattito politico, ed è stata pensata per concentrarsi sugli aspetti pratici del vostro lavoro, per aprire una discussione su cosa si può fare a livello europeo a sostegno del lavoro, regionale o locale, dei comitati etici della ricerca', ha sottolineato Potocnik. Nella sua allocuzione di benvenuto, Povl Riis, ex consigliere dell'Ue e del Consiglio d'Europa per l'etica della ricerca, e uno degli architetti della Dichiarazione dei Helsinki modificata del 1975, ha dettagliato lo sviluppo dell'etica della ricerca fino ai nostri giorni. Riis ha ricordato ai presenti che disgraziatamente i progressi nel campo dei diritti umani sono spesso la diretta conseguenza di precedenti trasgressioni, e nel commemorare il sessantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz i delegati hanno anche riconosciuto lo sviluppo generalizzato dell'etica della ricerca negli anni seguenti come una diretta eredità di tali atrocità. Anche se tendenza indubbiamente positiva, il diffondersi dell'etica della ricerca nasconde però anche un trabocchetto, ha avvertito Riis: 'Abbiamo oggi una moltitudine di codici di etica della ricerca, ma dobbiamo organizzarli in una maniera intelligente: alcuni sono semplicemente incompatibili e dobbiamo evitare di confondere i ricercatori'. La Commissione aveva in precedenza condotto un'analisi del ruolo dei comitati etici della ricerca in Europa. Un sondaggio del 2002 aveva cercato di definire il quadro legale e la struttura dei Cer (Comitati etici della ricerca) in 33 paesi, per individuare le condizioni che potevano essere migliorate,ed era arrivato alla conclusione che i comitati esistevano in tutti i paesi esaminati, ma che il loro numero variava grandemente da un paese all'altro. Michael Fuchs, direttore esecutivo dell'istituto per la scienza e l'etica di Bonn, che aveva collaborato alla ricerca, aveva inoltre sottolineato le differenze nella composizione dei comitati. In Scandinavia, ad esempio, i laici sono ben rappresentati, e in Danimarca sono la maggioranza; in altri paesi sono invece presenti solo come rappresentanti delle organizzazioni di pazienti,e i comitati formati da medici, ricercatori e avvocati sono la norma. Parlando con Notiziario Cordis, Riis, lui stesso danese, ha detto che preferisce i comitati la cui maggioranza è composta di laici. 'Per quel che riguarda l'etica della ricerca, i laici hanno le stesse conoscenze e lo stesso diritto ad avere un'opinione di un qualsiasi esperto in medicina, e hanno in vantaggio di non essere troppo coinvolti nel lavoro', ha dichiarato. Ritiene inoltre che questi temi possono essere meglio gestiti da comitati regionali che non da comitati istituzionali, la norma in molte aree d'Europa, perché nei primi vi sono meno probabilità di conflitti che non, ad esempio, nel comitato etico di un ospedale che deve valutare una proposta di ricerca presentata dall'azienda farmaceutica che pagherà poi per far condurre la ricerca in quello stesso ospedale. Fuchs ha detto che nel corso del sondaggio i membri dei comitati si sono trovati d'accordo sull'utilità di favorire scambi d'informazioni e buone prassi a livello nazionale e internazionale. Nel corso della giornata, vari interventi hanno sottolineato il possibile ruolo della Commissione in questo ambito, così come nel costruire capacità e nel produrre risorse armonizzate (ad esempio manuali e testi di formazione). Se un comitato etico della ricerca vuole svolgere il suo compito in modo efficace, la conoscenza degli aspetti scientifici ed etici rappresenta solo una parte del problema. Altrettanto importanti sono le procedure standardizzate che il comitato utilizza, ed anche in questo caso si notano marcate differenze nei vari paesi. Fuchs ha detto che molti partecipanti al sondaggio hanno sollecitato una base di dati di risorse per la gestione dei comitati, del tipo ora fornito da Infonetica. Il 'sistema di amministrazione del comitato etico' (Red) dell'azienda, sviluppato in Gra Bretagna ma ora disponibile in tutti i paesi, aiuta gli amministratori a gestire i vari aspetti delle procedure applicative, incluso decisioni provvisorie, rigetti, approvazioni, emendamenti. Ed è proprio in aree come questa che molti partecipanti alla conferenza vedono un possibile e significativo ruolo dell'Ue nell'aiutare il lavoro dei comitati etici europei, senza interferire in aree di competenza degli Stati membri. Riis, per citare un nome, è convinto che accadrà proprio così. 'Negli ultimi trent'anni ho cercato di spingere per un coinvolgimento a livello europeo nell'etica della ricerca, e credo che ora le cose cominciano a muoversi. Non è difficile mettersi d'accordo sui diritti umani fondamentali quando i pazienti operano con gli scienziati, ma nessuno sta dicendo a un altro paese come condurre le proprie analisi etiche. Da [aree comuni] ogni cultura può continuare a usare il proprio sistema', ha concluso.  
   
   
BISOGNA 'RICONSIDERARE' LA RIDUZIONE NELL'UE DEL FINANZIAMENTO PER LA RICERCA AMBIENTALE, AFFERMA LA COMMISSIONE  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2005 - Un comunicazione della Commissione europea ha chiesto di riconsiderare la 'costante riduzione della priorità relativa accordata alla ricerca energetica e ambientale'. La Environmental Policy Review 2004 elenca i risultati ambientali dell'ultimo anno e sottolinea le aree in cui sono necessarie ulteriori azioni. 'La politica ambientale si basa sempre di più su una migliore conoscenza e sulla scienza. Restano tuttavia ampie lacune e incertezze, che richiedono sforzi continui per sviluppare la nostra base cognitiva. Per colmare le lacune sono necessari sforzi notevoli di ricerca e sviluppo, sia negli Stati membri che nell'Ue nel suo assieme', sostiene il documento. La comunicazione sottolinea il potenziale contributo dell'ambiente, e in particolare dell'innovazione ecologica, alla stratetgia di Lisbona. Le opportunità d'innovazione sono incluse nelle priorità dell'Ue per migliorare l'efficienza energetica e l'uso delle risorse, e per soddisfare gli obiettivi legati al cambiamento climatico. Le innovazioni efficienti dal punto di vista ecologico possono essere favorite in tutti i settori dell'economia con la piena applicazione dell'Etap (Environmental Technologies Action Plan), afferma la Commissione. L'etap è un ambizioso piano per diffondere le tecnologie ambientali nell'Ue e a livello mondiale che mira a sfruttare il potenziale per migliorare al tempo stesso ambiente e competitività, contribuendo in questo modo alla crescita e alla creazione di posti di lavoro. Messo a punto dalle direzioni generali Ricerca e Ambiente, il piano indica le azioni che la Commissione intraprenderà e le azioni che gli altri attori, ad esempio industria e autorità regionali o nazionali, dovrebbero avviare per garantirne il successo. La nuova comunicazione chiede agli Stati membri di definire un calendario di realizzazione dell'Etap. 'L'europa deve investire di più in sistemi innovativi che proteggano l'ambiente e diano al tempo stesso impulso alla competitività dell'Ue. Le tecnologie ambientali possono offrire un contributo cruciale per arrivare a un tale risultato e per soddisfare gli obiettivi di Lisbona', ha sostenuto il commissario europeo per l'ambiente, Stavros Dimas. '[L'etap] ha cominciato a far muovere le cose nella buona direzione, ma se vogliamo ottenere risultati conclusivi abbiamo bisogno di un rinnovato e deciso sforzo degli Stati membri e delle istituzioni europee'. Il documento ricorda anche l'importanza di mantenere il passo con i più importanti concorrenti dell'Ue in Cina, Giappone e Usa. La domanda mondiale di ecoinnovazioni sta crescendo, man mano che i paesi con un'economia in rapido sviluppo (ad esempio la Cina) si rendono conto che la crescita potrebbe ben presto essere ostacolata da impedimenti ambientali. Per mantenere il passo con i concorrenti, l'Ue dovrebbe fornire un sostegno pubblico alla ricerca nel settore e alle attività di dimostrazione 'rischiose', ribadisce la comunicazione. La comunicazione sottolinea i tre obiettivi generali per il 2005: implementare le misure necessarie per rispettare gl'impegni di Kyoto, lanciare un dibattito internazionale sulle misure di riduzione delle emissioni dopo il 2012, prepararsi ad adattarsi all'inveitabile cambiamento climatico. Per il testo dell'Environmental Policy Review 2004: http://europa.Eu.int/comm/environment/pdf/policy_rev_2004_en.pdf  
   
   
L'INDUSTRIA DEI MATERIALI DEVE INNOVARE, AFFERMA UN MINISTRO INGLESE  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2005 - Il governo britannico ha avvisato l'industria nazionale dei materiali che non deve dormire sugli allori, ma continuare ad innovare e stabilire legami con le strutture di ricerca e le attività industriali correlate. Il ministro dell'industria Jacqui Smith ha espresso questa preoccupazione nel corso della prima riunione del Materials Innovation and Growth Team, un forum comune tra governo e industria creato per individuare le sfide e le opportunità cui si confronterà nei prossimi 10/20 anni l'industria britannica dei materiali. Il forum ha anche il compito d'identificare i problemi che potrebbero influire negativamente sul settore e indicare al paese il modo migliore per fronteggiarli. 'Gli utilizzatori di materiali dei settori automobilistico, aerospaziale, e della costruzione saranno esposti alla costante pressione dei clienti, e dei normatori, per creare prodotti più ecologici, puliti, leggeri, resistenti ed efficienti. La sfida del gruppo è di far capire in che modo l'industria britannica può essere pronta a soddisfare le attese e può equipaggiarsi per rispondere ai rapidi cambiamenti tecnologici', ha detto Smith. Il gruppo dovrebbe focalizzarsi sui futuri bisogni di tecnologie, specializzazionim infrastrutture, buone prassi industriali e benchmarking internazionali. El Regno Unito sono già stati creati Innovation and Growth Team nei settori automobilistico, chimico, delle attrezzature ambientali e software.  
   
   
RIFORMA FISCALE: DAL MESSAGGERO UN CASO LIMITE  
 
 Roma, 1 febbraio 2005 - Con riferimento al caso citato dal Messaggero di un cittadino con 80 mila euro di reddito e quattro figli, che con la Riforma fiscale pagherebbe più tasse, il Ministero dell’Economia e delle Finanze fa notare che, secondo i dati in possesso dell’Anagrafe tributaria, oggi non esiste alcun contribuente in queste particolari condizioni. Se questa condizione si dovesse comunque manifestare in futuro, il Ministero ricorda che a tutela del contribuente c’è sempre la clausola di salvaguardia.  
   
   
LIBRETTI AL PORTATORE: LE SANZIONI SOLO DA LUGLIO  
 
Roma, 1 febbraio 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ricorda che oggi scade il termine per regolarizzare i libretti di risparmio al portatore con saldo superiore a 12.500 euro, libretti la cui emissione e circolazione è vietata per legge dal 1991. Per facilitare la regolarizzazione dei libretti che attualmente sono oltre tale soglia, il Ministero informa che le sanzioni previste a carico dei possessori saranno applicate solamente dal 1 luglio 2005. In tal modo i risparmiatori potranno mettersi in regola, riducendo il saldo del libretto al di sotto della soglia di legge o estinguendo il libretto stesso. Dei 600.000 libretti postali al portatore attualmente in circolazione, solamente 83 hanno un saldo superiore a 12.500 euro, mentre dei 10 milioni di libretti bancari al portatore, superano la soglia in 3.600.  
   
   
BCE: PUBLICATION OF A REPORT ON BANKING STRUCTURES IN THE NEW EU MEMBER STATES  
 
Francoforte, 1 febbraio 2005 - The European Central Bank (Ecb) has published a report on Banking structures in the new Eu Member States. This publication has been prepared by the Banking Supervision Committee of the European System of Central Banks, which comprises representatives of the national central banks and banking supervisory authorities of the Eu and the Ecb. The report, which is mainly based on data for 2003, examines the structure of the banking sector in the ten new Member States (Nmss) that joined the Eu on 1 May 2004 and gives a brief overview of changes that occurred in the run-up to Eu accession. It also identifies major challenges confronting Nms banking sectors in the area of financial stability and supervision. The main findings of the report can be summarised as follows: Most of the Nmss’ banking sectors share some common structural characteristics, having undergone similar structural changes over a relatively short period of time. In recent years, banking sectors in the Nmss have operated under favourable macroeconomic conditions owing to considerable progress in real and nominal convergence towards the Eu-15. Indeed, benefiting from favourable macroeconomic conditions and high lending growth, banks in the Nmss generally improved their performance in 2003 and maintained adequate capital buffers. Currently, the level of financial intermediation remains low in the Nmss; and the Nmss are more reliant – even more so than Eu-15 countries – on intermediation through banks than financial markets. Two defining characteristics in most Nmss banking sectors are a large foreign presence and relatively high concentration. Empirical evidence suggests that high foreign ownership in the Nmss may have a stabilising effect on credit supply. Foreign banks may also contribute in other respects to the deepening of financial sectors in Nmss, for example via the transfer of knowledge and the introduction of better risk management systems. Although concentration is relatively high, competition in Nms banking markets is intense and expected to intensify further, partly owing to the increasing integration of Eu banking sectors. While this should have positive welfare implications, it may also put pressure on banks’ margins and profitability. However, rapidly growing lending volumes and an expected increase in non-interest income may offset this pressure. In some countries, high lending growth has already triggered responses from national authorities. There are indications that the framework for prudential regulation and supervision has improved substantially in Nmss since the late 1990s. An important supervisory challenge in the Nmss may stem from the specific ownership structure and the potential transformation of foreign subsidiaries into branches. In particular, if a foreign branch in the Nms has systemic importance in the host country, but only a modest share of the group’s total operations, the coordination and information-sharing between host and home supervisory authorities need to be enhanced. Further information The full report can be downloaded from the “Publications” section of the Ecb’s website http://www.Ecb.int/pub  Printed copies are also available free of charge from the Ecb’s Press and Information Division at the address given below.  
   
   
BANCA SELLA LANCIA 20 NUOVI COVERED WARRANT  
 
Biella, 1 febbraio 2005 – Dal ieri, 31 gennaio 2005, sono quotati sul Sedex 20 nuovi covered warrant sull'indice S&p/mib emessi da Banca Sella e per i quali Banca Sella svolge anche il ruolo di market maker. Nel dettaglio si tratta di 20 serie, 10 call e 10 put, con scadenza 17/06/05. Tali covered warrant sono negoziabili via internet a commissioni zero tramite il portale Sella.it. Alla pagina https://www.Sella.it/gbs/trading/mercati/cw/banca_sella/cw_banca_sella.jsp  è anche presente una sezione interamente dedicata ai Cw, comprendente una guida operativa, i prospetti informativi, il calcolatore di volatilità, e le informazioni relative a questa nuova emissione (compreso l'elenco dei nuovi Cw).  
   
   
UNICREDIT: KOC FINANCIAL SERVICES SIGLA ACCORDO PER ACQUISTO 57,42% YAPI KREDI  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - A seguito del protocollo di intesa siglato il16 gennaio 2005, Kop Financial Services A.s. (“Kfs”), detenuta al 50% da Unicredit ed al 50% dal gruppo industriale turco Kop Holding, e Cukurova Holding A.s. (“Cukurova”) hanno sottoscritto, in data odierna, un contratto di compravendita per l’acquisizione di una quota pari al 57,42% del capitale sociale di Yapi ve Kredi Bankasi A.s. (“Ykb” o la “Banca”), di cui il 44,53% da Cukurova ed il 12,89% dal Fondo Nazionale di Garanzia sui Depositi (Savings Deposits and Insurance Fund o “Sdif”). Il trasferimento delle azioni avverrà non appena possibile e sarà comunque subordinato all’ottenimento di tutte le autorizzazioni da parte dei rilevanti organi di vigilanza, al completamento della due diligence della Banca ed alla sottoscrizione dei documenti definitivi relativi alla transazione. Il prezzo di acquisto per il 100% del capitale sociale di Ykb è stato fissato pari a Euro 2.050 milioni. Tale prezzo potrà tuttavia essere modificato in funzione dei risultati della due diligence e della situazione patrimoniale di Ykb alla data del trasferimento delle azioni. Ai sensi degli accordi, la maggior parte dei proventi derivanti dalla vendita delle azioni Ykb in suo possesso, verrà utilizzata da Cukurova per rimborsare il proprio debito nei confronti della Banca. A seguito del completamento della suddetta operazione e una volta fissato il prezzo definitivo, Kfs provvederà a lanciare un’offerta pubblica di acquisto a beneficio degli azionisti di minoranza di Ykb.  
   
   
ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA BANK OF COMMUNICATIONS E BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA  
 
Verona, 1 febbraio 2005 - Bank of Communications e Banco Popolare di Verona e Novara comunicano di aver sottoscritto un importante accordo di collaborazione commerciale bilaterale volto a favorire la costituzione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali attivate da aziende clienti interessate ad operare nei due paesi . Grazie a questo importante accordo la clientela del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara potrà ora contare su una qualificata assistenza e accedere ad un’ampia gamma di servizi bancari, a condizioni economiche particolarmente favorevoli, che sicuramente faciliteranno l’avvio e lo sviluppo dei loro investimenti in Cina. Reciprocamente, le imprese cinesi clienti della Bank of Communications potranno incontrare altrettanto sostegno nella promozione di business con aziende italiane interessate o nella promozione di iniziative dirette nel nostro Paese. "Le relazioni commerciali bilaterali stanno intensificandosi. Infatti, tanto le aziende italiane interessate a sviluppare collaborazioni in Cina, quanto quelle cinesi interessate a sviluppare presenze dirette nel nostro Paese, si rivolgono a istituzioni creditizie capaci di assicurare non solo servizi bancari d’eccellenza ma anche una copertura capillare del territorio e sicuramente il Banco Popolare e la Bank of Communications rappresentano ottimi partners" ha dichiarato il Direttore Generale dell’istituto veronese Massimo Minolfi. Da Pechino è molto positiva la valutazione sull’accordo espressa da Davide Cucino Presidente della Camera di Commercio italiana in Cina il quale afferma che "La firma dell’accordo di collaborazione tra Bank of Communications e Banco Popolare di Verona e Novara costituisce un ulteriore esempio della capacità del sistema bancario italiano di agevolare le imprese nel loro processo di internazionalizzazione in un paese dalle potenzialità interessanti. In questo senso auspichiamo che anche l’apertura dell’Ufficio di Rappresentanza di Shanghai del Banco Popolare possa diventare un volano di sviluppo aggiuntivo per quanti decideranno di investire in Cina". Bank of Communications, la cui sede centrale si trova a Shanghai, è la quinta banca della Cina e dispone di un network di oltre 2.000 sportelli, radicati nelle 137 più importanti città del paese della Grande Muraglia. Annovera tra i suoi principali azionisti, con una quota pari al 20% circa, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation Ltd. Una delle banche più importanti a livello internazionale ed ha pianificato un “dual listing” che dovrebbe farla approdare al mercato azionario di Shanghai, presenza che si aggiunge a quella di Hong Kong.  
   
   
RAS: NEL 2004 PREMI CONTABILIZZATI PER OLTRE 16,1 MILIARDI DI EURO, IN LIEVE FLESSIONE RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE (-2,7%)LA RACCOLTA DI NUOVA PRODUZIONE VITA DI AGENTI E PROMOTORI FINANZIARI RAGGIUNGE IL LIVELLO RECORD DI 845 MILIONI DI EURO, +26% SULL’ANNO BUONA RIPRESA NELL’ULTIMO TRIMESTRE DEL CANALE BANCARIO, +19% (-16% SULL’ANNO)  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione Ras, presieduto da Giuseppe Vita, ha esaminato ieri i dati preconsuntivi di chiusura dell’esercizio 2004. A fine anno i premi lordi consolidati si sono attestati a 16.123 milioni di euro, in lieve flessione (-2,7%) rispetto ai 16.569 milioni di fine 2003. In significativa crescita la nuova produzione Vita effettuata attraverso i canali proprietari, a maggiore valore aggiunto: al 31 dicembre 2004 agenti e promotori finanziari hanno raccolto premi per 845 milioni di euro, con un incremento del 26% rispetto ai 672 milioni di euro di fine 2003. Nell’ultimo trimestre del 2004 si è registrata anche una ripresa del canale bancario, con una raccolta di 1.271 milioni di euro, superiore del 19% all’analogo periodo dell’anno precedente. “I buoni risultati ottenuti dai canali proprietari in Italia e le azioni di miglioramento della redditività intraprese sia in Italia sia all’estero” ha dichiarato Mario Greco, Amministratore Delegato di Ras “ci fanno stimare per l’intero 2004 una crescita della redditività netta superiore del 20% rispetto all’anno precedente”. Andamento per aree di business Servizi finanziari - Rasbank Al 31 dicembre 2004 le masse amministrate da Rasbank, anche grazie alla integrazione della rete di Bnl Investimenti, hanno raggiunto 20.715 milioni di euro rispetto ai 15.132 milioni di euro del 2003, con un incremento del 37%. In particolare, il patrimonio gestito è ammontato a 14.663 milioni di euro (+35% rispetto ai 10.837 milioni di euro del 2003) e l’amministrato a 2.835 milioni di euro (+30% rispetto ai 2.182 milioni di euro dell’anno precedente). La raccolta netta complessiva è stata pari a 940 milioni di euro, con un calo del 24% rispetto ai 1.233 milioni di euro del 2003. Coerentemente con la strategia del Gruppo, è aumentata sensibilmente la nuova produzione vita realizzata dai promotori Rasbank, a quota 362 milioni di euro rispetto ai 252 milioni di euro del 2003 (+44%). In flessione invece la raccolta netta di risparmio gestito ed amministrato, a 578 milioni di euro (-41%). L’intensa attività effettuata nel corso dell’anno da parte dei promotori ex Bnl Investimenti finalizzata alla riallocazione dei portafogli dei propri clienti su prodotti Ram (Ras Asset - 2 - Management Sgr) ha portato ad un aumento del 67% della raccolta lorda complessiva, passata da 3.584 milioni di euro a 5.973 milioni di euro. Complessivamente, a fine anno i promotori finanziari Rasbank erano 2.940, con oltre 500.000 clienti. Nel corso dell’anno si è sviluppato un programma di rafforzamento della rete che ha prodotto un incremento del 25% del patrimonio medio per promotore (da 5,6 milioni di euro a 7,1 milioni di euro). In particolare, il patrimonio medio dei promotori provenienti da Bnl Investimenti è cresciuto del 43%. Al 31 dicembre 2004 le masse acquisite da Bnl sono state trattenute con una retention, al netto delle performance realizzate, pari al 92%. Vita Al 31 dicembre 2004 i premi consolidati Vita raccolti dal Gruppo Ras sono stati pari a 8.833 milioni di euro (-7,5% rispetto ai 9.552 milioni di euro del 2003). I premi raccolti in Italia hanno raggiunto a fine anno 6.983 milioni di euro (-8,7% rispetto ai 7.646 milioni di euro dell’anno precedente). Forte crescita della nuova produzione Vita attraverso i canali proprietari, che a fine 2004 hanno raccolto premi per 845 milioni di euro, in aumento del 26% rispetto ai 672 milioni di euro del 2003. I premi ricorrenti sono stati pari a 180 milioni di euro (+23%); i premi singoli sono ammontati a 664 milioni di euro (+26%). Per quanto riguarda il canale bancario, grazie alla buona prestazione nel quarto trimestre dell’anno, si è ridotta la flessione registrata nei primi nove mesi del 2004. Nel periodo tra settembre e dicembre 2004, la nuova produzione Vita è stata pari a 1.271 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto ai 1.068 milioni di euro dell’analogo periodo del 2003. Nel solo mese di dicembre la raccolta ha raggiunto 423 milioni di euro (+61% rispetto ai 263 milioni di euro del dicembre 2003). Il canale bancario ha chiuso l’anno con una raccolta premi di nuova produzione a 4.368 milioni di euro rispetto ai 5.221 milioni di euro del 2003 (-16%). Complessivamente i premi Vita di nuova produzione raccolti in Italia si sono attestati a 5.213 milioni di euro rispetto ai 5.893 milioni di euro del 2003 (-12%). Nel solo ultimo trimestre del 2004, la raccolta è stata pari a 1.510 milioni di euro, in crescita del 7% rispetto ai 1.409 milioni del corrispondente periodo del 2003. Le controllate estere (Austria, Spagna, Svizzera e Portogallo) hanno realizzato una raccolta di premi Vita pari a 1.850 milioni di euro (-3% rispetto ai 1.906 milioni di euro a fine 2003). Da segnalare i risultati ottenuti in Spagna, dove la raccolta è risultata di 307 milioni di euro, in crescita del 15% rispetto al 2003. Danni Nel 2004 i premi Danni consolidati sono stati pari a 7.290 milioni di euro, in aumento del 3,9% rispetto ai 7.017 milioni di euro del 2003. In Italia i premi Danni hanno raggiunto 3.948 milioni di euro, in crescita del 4,1% rispetto ai 3.794 milioni del 2003. In particolare, l’incremento è stato del 5,1% nel ramo non auto (1.472 milioni di euro) e del 3,6% nel ramo auto (2.448 milioni di euro). - 3 - Si confermano anche nel 2004 gli ottimi risultati di Genialloyd, la compagnia di vendita diretta del Gruppo, che ha registrato una crescita dei premi del 19%, raccogliendo 203 milioni di euro nel 2004 (170 milioni nel 2003) e chiudendo l’anno con un utile netto di 12 milioni di euro (3,5 milioni di euro del 2003). Andamento positivo nel 2004 anche per tutte le controllate estere: i premi lordi contabilizzati a fine anno sono stati pari a 3.342 milioni di euro, in crescita del 3,7% rispetto ai 3.223 milioni del 2003. Nuova nomina nel Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto delle dimissioni del consigliere non esecutivo e indipendente Ferruccio de Bortoli, presentate in seguito ai nuovi incarichi assunti da quest’ultimo nell’ambito del Gruppo Il Sole 24 Ore, ringraziandolo per il contributo prestato. In sostituzione di Ferruccio de Bortoli, il Consiglio ha quindi provveduto a cooptare nel board quale consigliere non esecutivo e indipendente Paolo Biasi, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, che ha recentemente comunicato di aver assunto una partecipazione rilevante in Ras. Rimane stabile la quota di consiglieri indipendenti, pari a 13 amministratori su 18.  
   
   
PRIMI SEGNALI DI RIPRESA PER I PICCOLI OPERATORI ECONOMICI OSSERVATORIO CRIF DECISION SOLUTIONS E NOMISMA SULLA FINANZA PER I POE, VOL.4: DINAMICITÀ IN AUMENTO (+5%) E RISCHIO ECONOMICO FINANZIARIO STABILE (-0,12%). PRIMI SEGNALI DI UN LENTO RECUPERO ANCHE PER QUANTO RIGUARDA IL RISCHIO DI CREDITO (TASSO DI SOFFERENZA A +0,02%).  
 
Bologna, 1 febbraio 2005 - Al traino della ripresa dell’economia mondiale, l’attività economica italiana dovrebbe tornare a crescere a livelli accettabili dopo che per due anni non ha superato lo 0,5%. Elemento caratterizzante dell’economia del nostro Paese, i Piccoli Operatori Economici - ovvero le imprese con meno di 10 addetti e/o meno di 2,5 milioni di Euro di fatturato - nel quadro di ripresa che si va delineando hanno evidenziato una significativa capacità reattiva. Contenuta nel quarto volume dell’Osservatorio sulla Finanza per i Poe realizzato da Crif Decision Solutions e Nomisma, l’analisi dei dati sul rischio economico-finanziario e sulla dinamicità, registrati nel 2004 e messi a confronto con il 2003, dimostra infatti una dinamicità in aumento (+5%) a fronte di un rischio complessivamente stabile nella media (-0,12%). L’analisi territoriale del comportamento finanziario dei Poe A livello territoriale, la dinamicità dei Poe aumenta maggiormente nelle regioni del Centro (+7,7%), seguita da quelle del Nord Est (+5,9%), del Sud e Isole (anche in questo caso +5,9%) e, infine, del Nord Ovest, dove cresce appena di un +0,8%. All’aumento della dinamicità media corrisponde un aumento di tutti e tre i fattori che la compongono e, dunque, della strategia aziendale relativa ai mercati di riferimento, dello sviluppo organizzativo e dello sviluppo tecnico operativo dell’azienda. In generale gli elementi che influiscono in aumento della dinamicità sono, tra gli altri, l’aumento degli investimenti nella ricerca di nuovi prodotti e nuovi mercati, nel controllo qualità, in formazione del personale e nel rafforzamento dell’area finanziaria. Nel Nord Est l’indice cresce del 5,9%, comunque a un tasso superiore di quello nazionale (+5%), trainato dagli investimenti destinati alla ricerca di nuovi prodotti, al rafforzamento dell’area finanziaria e al rinnovo e/o ampliamento della struttura aziendale. Per i Poe del Nord Ovest l’indice registra una leggera crescita (+0,8%) dovuta a un aumento degli investimenti destinati al rafforzamento dell’area finanziaria, frenato però da una diminuzione degli investimenti in impianti e attrezzature e nell’informatizzazione. L’incremento del 7,7% registrato al Centro è da associare principalmente a un aumento degli investimenti per la ricerca di nuovi mercati, per il consolidamento dell’area finanziaria, per l’implementazione di sistemi di controllo della qualità, per il rinnovo locali e per l’informatizzazione a un tasso maggiore rispetto al resto del Paese. Al Sud e Isole l’indice cresce al di sopra della media nazionale (+5,9%): l’aumento della dinamicità è il risultato di un incremento degli investimenti nel rafforzamento dell’area finanziaria, nella formazione del personale, nel rinnovo e\o ampliamento dei locali aziendali. L’analisi settoriale del comportamento finanziario dei Poe Sul piano settoriale, i Piccoli Operatori Economici dimostrano un miglioramento rispetto all’anno precedente nei settori Agricoltura e Commercio e un andamento sostanzialmente stabile nei Servizi e nei Pubblici esercizi. La percentuale degli investitori, infatti, è aumentata rispettivamente del 5,2%, del 8,1% e dello 0,15%. Rispetto all’anno precedente sono invece diminuite le percentuali degli operatori che hanno investito nel settore manifatturiero (-3,09%) e nelle costruzioni (-4,7%). Tuttavia, l’ammontare complessivo delle attività di investimento è in crescita. Infatti, nel 2004 si registra un incremento degli investimenti effettuati dai Poe pari al 2,77% in più rispetto al 2003. Anche in prospettiva le indicazioni sono per un miglioramento della propensione all’investimento. Nella maggior parte dei settori il dato di previsione risulta positivo, in particolare per l’Agricoltura (+11,3%) e le Costruzioni (+12,6%), mentre il manifatturiero si muove in controtendenza, con la percentuale degli operatori che prevedono di investire nel medio periodo che si riduce di 4,4 punti. Ciononostante, le previsioni di investimento complessivo nei prossimi anni migliorano in modo marcato, superando quelle dell’anno precedente del 5,68%. La dinamica dell’attività di investimento appare però diversificata per tipologia. Infatti gli investimenti immateriali sono cresciuti in media del 4,5% mentre quelli materiali si fermano all’ 1,7%. La stessa dinamica si ripresenta analizzando il dato sulle prospettive: gli investimenti immateriali dovrebbero crescere del 26% circa, rispetto ai materiali che cresceranno del 17%. Nel dettaglio, si è riscontrato un aumento consistente degli investimenti per la ricerca di nuovi prodotti (+7,09%), la ricerca di nuovi mercati (+3,50%), la formazione del personale (+3,96%), il rafforzamento dell’area finanziaria (+8,27%) e il controllo qualità (+3,64%), a fronte di una diminuzione degli investimenti per l’acquisto di immobili (-0,65%) e una variazione minima dell’acquisto di macchinari e attrezzature (+0,59%). Anche in prospettiva, le tipologie prevalenti riguardano gli investimenti immateriali. Le previsioni sull’attività futura di investimento dei Poe mostrano che gli investimenti più consistenti si concentreranno prima di tutto nella ricerca di nuovi prodotti (+29,61% rispetto al 2003) e a seguire in sicurezza e ambiente (+28,16%), nell’informatizzazione (+27,91%), in comunicazione (+27,79%), nella ricerca di nuovi mercati (+27,53%), nel rafforzamento dell’area finanziaria (+25,06%) e nella formazione del personale (+24,74%). L’analisi della rischiosità del credito ai Poe L’analisi del rischio di credito evidenzia ancora l’incidenza del periodo di congiuntura non favorevole appena passato, ma mostra i primi segnali di un lento recupero che si è avuto nel breve periodo. In particolare, il Iv volume dell’Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici evidenzia: - il tasso di sofferenza a livello nazionale mostra una sostanziale stabilità nell’ultimo trimestre (con un incremento pari solamente al +0,02%) fermando il trend di crescita iniziato a giugno 2003. Il valore di settembre 2004 (5,2%) rimane comunque il più alto raggiunto dal 2000. L’indicatore di insolvenza grave mostra invece una lieve flessione rispetto alle altre rilevazioni del 2004, assestandosi a un livello di 1,51%, dato identico a quello di settembre 2003. In crescita il tasso di decadimento a 180 giorni (+0,13% rispetto a giugno 2004 e di 0,29% rispetto a settembre 2003) probabilmente è legato alla diminuzione del tasso di crescita della domanda interna. - L’analisi per forma giuridica evidenzia un tasso di sofferenza in lieve aumento nell’ultimo trimestre sia per le società di capitale (+0,11%) sia per le società di persone (+0,10%), mentre risulta stabile per le ditte individuali. - L’analisi territoriale conferma una qualità del credito peggiore nelle zone del Centro (il tasso di sofferenza a settembre 2004 è stato pari al 5,92%) e Sud e Isole (5,55%). Il Nord-est, pur rimanendo l’area geografica con la migliore qualità del credito, inizia a manifestare un periodo di difficoltà che sembrava non averla interessata particolarmente nei periodi precedenti (+0,19 rispetto a giugno 2004, +0,34 rispetto a settembre 2003). Nel complesso si registra una situazione di leggero miglioramento per quasi tutte le regioni del Sud Italia, mentre per l’area Centro permane il trend di costante peggioramento. - L’analisi per settore, in termini di tasso di sofferenza, conferma le difficoltà dei settori dei trasporti marittimi (10,28%), del sistema moda (7,90%), del servizio alberghiero e pubblici servizi (7,70%).  
   
   
FINMECCANICA: STANCA, “UN'OCCASIONE CHE VA CELEBRATA E SFATA RICORRENTE PESSIMISMO”  
 
Roma, 1 febbraio 2005 - “Questa è un'occasione che va celebrata, specialmente in questo momento in cui sembra quasi che il nostro Paese non abbia fiducia nelle proprie capacità industriali e di sviluppo delle tecnologie più innovative”. Così Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha commentato la commessa che la Finmeccanica si è appena aggiudicata con la Us Navy per la fornitura di elicotteri per la flotta presidenziale “Marine One”. ”È un ordine importante e prestigioso”, ha proseguito Stanca ricordando che “l'ordine è stato acquisito da una impresa italiana in un contesto di forte concorrenza. Questa scelta dimostra che possiamo vincere sfide impegnative sul fronte della competitività e, nel contempo, contribuisce ad abbattere la ventata di pessimismo e di ricorrente autoflagellazione che aleggia nel nostro Paese, talvolta pare persino alimentata ad arte”.  
   
   
RAI: GASPARRI, QUOTAZIONE STRADA PIU' LOGICA PER RIDURRE INFLUENZA POLITICA  
 
Roma, 1 febbraio 2005 - La quotazione in Borsa della Rai e' ''la strada piu' logica e trasparente per ridurre l'influenza politica'' su Viale Mazzini. Lo ha ribadito il ministro delle Comunicazione, Maurizio Gasparri, a margine del seminario su ''Nuove tecnologie e mercato della musica nella telefonia mobile''. A chi gli chiedeva se i tempi della privatizzazione saranno piu' lunghi del previsto, Gasparri ha risposto: ''Se ne occupa il Ministero dell'Economia. Siniscalco terra' un'audizione l'8 febbraio. Comunque -ha sottolineato il ministro- credo che la privatizzazione sia la strafa piu' logica e trasparente per ridurre l'influenza politica. Se si quota in Borsa -ha concluso Gasparri- ci sono meno possibilita' di condizionare l'oggetto perche' si deve rispondere anche al mercato''.  
   
   
BUZZI UNICUM: ACQUISTO DI AZIONI ORDINARIE DYCKERHOFF AG A SEGUITO ESERCIZIO DEL “PUT” BANCA IMI  
 
Casale Monferrato, 1 febbraio 2005 - Buzzi Unicem comunica che ieri è avvenuto il trasferimento delle n. 5.000.000 azioni ordinarie Dyckerhoff, pari al 24,19% del capitale ordinario, oggetto dell’opzione put esercitata da Imi Finance Luxembourg S.a., società controllata da Banca Imi, in data 28 dicembre 2004, alla stessa attribuita da Buzzi Unicem in virtù degli accordi del novembre 2002. Il trasferimento delle azioni è stato effettuato in capo alla società di nazionalità tedesca Buzzi Unicem Deutschland Gmbh, controllata al 100% da Buzzi Unicem Investimenti a sua volta controllata al 100% da Buzzi Unicem Spa. Il pagamento del prezzo di complessivi 418,5 milioni di euro è avvenuto da parte di Buzzi Unicem Deutschland Gmbh ieri contestualmente al trasferimento delle azioni. I fondi per il pagamento del prezzo sono stati forniti da Buzzi Unicem Spa mediante aumento del capitale sociale sia di Buzzi Unicem Investimenti sia di Buzzi Unicem Deutschland Gmbh, utilizzando a tal fine le risorse derivanti dall’aumento di capitale di Buzzi Unicem Spa conclusosi ad agosto 2004 nonché dall’emissione di Senior Unsecured Notes collocate in ottobre 2004 sul mercato statunitense tramite la controllata al 100% Alamo Cement Company. In conseguenza del trasferimento delle azioni oggetto del put, Buzzi Unicem detiene ora, direttamente e indirettamente, il 91,20% delle azioni ordinarie Dyckerhoff ed il 76,73% del capitale totale comprensivo delle azioni privilegiate. L’acquisto sopra descritto comporta per Buzzi Unicem un aumento dell’indebitamento netto consolidato di importo pari al prezzo corrisposto (418,5 milioni di euro). Tenuto conto delle condizioni economiche e delle finalità dell’operazione, Buzzi Unicem che non sussista alcun rischio connesso a potenziali conflitti di interesse con le controllate Buzzi Unicem Investimenti e Buzzi Unicem Deutschland Gmbh. Nessuno degli amministratori di Buzzi Unicem Spa e/o di Buzzi Unicem Investimenti e/o di Buzzi Unicem Deutschland Gmbh ha interessi personali nell’operazione e, parimenti, in conseguenza dell’operazione descritta, non sono previste variazioni dell’ammontare dei compensi degli amministratori di Buzzi Unicem Spa e/o di società dalla stessa controllate.  
   
   
MOODY’S, STANDARD & POOR’S E FITCH CONFERMANO IL CREDIT RATING DI FINMECCANICA  
 
Roma, 1 febbraio 2005 - A seguito della formalizzazione da parte di Finmeccanica delle intese con Bae Systems sull’elettronica per la difesa e con Alcatel per lo Spazio, le agenzie di rating Moody’s, Standard and Poor’s e Fitch, hanno confermato il credit rating assegnato a Finmeccanica, rispettivamente di: Baa2, Bbb e Bbb, tutte con outlook stabile.  
   
   
NUOVO ASSETTO ORGANIZZATIVO PER INVOICING FABRIZIO CANEDOLI È IL NUOVO PRESIDENTE  
 
Milano, 1 febbraio 2005 – Invoicing si rinnova e annuncia il nuovo assetto organizzativo all'insegna dell'operatività e di un approccio al mercato sempre più strutturato per rispondere concretamente alle nuove frontiere dell'Ebpp. Il Consiglio di Amministrazione di Invoicing, l'azienda nata dalla collaborazione tra Seceti, società del Gruppo Bancario Istituto Centrale delle Banche Popolari, e Ssb, Società per i Servizi Bancari, porta Fabrizio Canedoli, prima Amministratore Delegato, a sostituire, nel ruolo di Presidente, Michele Stacca, che nella sua carica di Consigliere, si concentrerà su fronti più strategici, lasciando al vertice una maggiore focalizzazione sull'operatività. Il riassetto prevede anche la nomina a Direttore di Umberto De Santis, in arrivo da Seceti e che avrà il compito di seguire le strategie e le politiche commerciali di prodotto. "La riorganizzazione asseconda pienamente le mutate esigenze legate al mercato, alla struttura interna e al business dell'azienda. Un team più largo, operativo e funzionale ci permetterà di allargare e consolidare il business che nel 2005 si prospetta straordinariamente ricco" commenta Fabrizio Canedoli, Presidente di Invoicing. "Il nuovo assetto prevede inoltre un ampliamento del personale con l'innesto di nuove figure in ruoli strategici nelle aree più tecniche e nelle vendite". Fabrizio Canedoli, 48 anni, vanta un'esperienza ventennale nel settore informatico dove, dopo aver maturato significative esperienze di vendita e marketing, ha diretto realtà di medie e grandi dimensioni, tra cui Ernst&young, General Electric e Texas Instruments. Oggi è anche Direttore Mercato di Ssb - Società per i Servizi Bancari. Umberto De Santis, 50 anni, opera da 25 anni nel mercato bancario ricoprendo vari ruoli di responsabilità, ultimo prima dell'ingresso in Invoicing come Responsabile della Divisione Impresa e Pubblica Amministrazione dell'Iccri.  
   
   
TRA CINEMA E VINO UNA SERATA DEDICATA AGLI INVESTITORI BARESI PROMOSSA DA DEUTSCHE BANK E FIDELITY INVESTMENTS  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - Deutsche Bank e Fidelity Investments, il più grande gestore di fondi d’investimento al mondo per patrimonio gestito, organizzano un Story-board a Bari in esclusiva per gli investitori locali. La serata Story-board offrirà un’ occasione d’incontro con gli investitori baresi per rafforzare la cultura d’investimento sul territorio grazie alle sinergie di distribuzione sviluppate da Deutsche Bank e Fidelity Investments. Filo conduttore della serata saranno anche il buon vino e il cinema. I partecipanti infatti potranno degustare vini pregiati guidati da un prestigioso sommelier e assistere alla proiezione in esclusiva dell’ultimo film del regista americano Woody Allen “Melinda e Melinda”. Lo “Story-board”, nato come strumento cinematografico capace di spiegare parole, idee e concetti attraverso le immagini, in questo caso, oltre all’opportunità di ritrovo, mette insieme il cinema e il buon vino. L’evento si svolgerà domani presso il cinema Kursaal e inizierà alle 20 con una presentazione dell’offerta di servizi e prodotti di Deutsche Bank e Fidelity Investments. La serata sarà arricchita da una degustazione di vini che ripercorrono il rapporto pluridecennale tra cinema e vino. Il connubio tra questi due elementi rappresenta l’unione di due piaceri antichi: l’arte rappresentativa e il gusto del vino che “parla”dalle pellicole di tutti i tempi. Infine, si concluderà con la proiezione del film di Woody Allen “Melinda e Melinda” interpretato da Radha Mitchell e Will Ferrell.  
   
   
GRUPPO PAGNOSSIN: INFORMATIVA AL MERCATO  
 
Treviso, 1 febbraio 2005 - Aggiornamento sula situazione finanziaria al 31 dicembre 2004 Il Gruppo Pagnossin ritiene innanzitutto opportuno evidenziare, in relazione alla società controllata Richard Ginori 1735 Spa, gli eventi conseguenti alla cessione del complesso immobiliare di Sesto Fiorentino, cui era stata data menzione nei precedenti comunicati di cui l’ultimo quello del 20 dicembre 2004: In data 20 dicembre 2004, Richard-ginori 1735 ha ceduto alla società Ginori Real Estate Spa, società partecipata in misura paritetica al 50% da Richard Ginori 1735 Spa e Trigono Srl il complesso immobiliare di Sesto Fiorentino per un corrispettivo di Euro 31 milioni+Iva; In pari data sono stati incassati Euro 10 milioni, di cui Euro 7 milioni sono stati versati per l’aumento di capitale sociale della Ginori Real Estate contestualmente a pari versamento effettuato da Trigono Srl. I residui Euro 3 milioni sono stati utilizzati per Euro 1,8 milioni per il pagamento a Mps Leasing & Factoring della rata scaduta il 31 dicembre 2003 per l’acquisto della Museo e per Euro 1,2 milioni a supporto della gestione operativa; Il residuo del corrispettivo (escluso Iva) pari a Euro 21 milioni è stato incassato in data 17 gennaio 2005 (valuta 10 gennaio 2005) ed è stato/sarà utilizzato come segue: Euro 5,9 milioni per pagamento rata finpool, scaduta il 30 novembre 2004, comprensiva di interessi maturati al 30 novembre 2004 ed interessi di mora; Euro 2,5 milioni per pagamento a Mps Leasing & Factoring della rata scaduta il 31 dicembre 2004 per l’acquisto della Museo Richard-ginori della Manifattura di Doccia S.p.a.; Euro 4,8 milioni per rimborso finanziamento concesso, nel maggio 2003, dalla controllante Retma Holding B.v; Euro 3,0 milioni per estinzione finanziamento bancario; Euro 3,0 milioni per pagamento Iva di dicembre 2004; Euro 1,8 milioni per la gestione operativa Oltre a ciò, come già preannunciato al mercato, è in corso di definizione la vendita del complesso immobiliare di Laveno Molbello che dovrebbe generare, entro il mese di febbraio 2005, un introito netto di circa Euro 4,0 milioni. Si ricorda infine, che, in forza della cessione, Richard-ginori 1735 S.p.a. Vanta un ulteriore credito di €uro 6,2 milioni nei confronti di Ginori Real Estate S.p.a, la quale si accollerà, inoltre, il contratto di Leasing immobiliare attualmente in capo a Richard-ginori 1735 S.p.a. Per un valore di €uro 5 milioni. In merito alla situazione finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2004, si precisa quanto segue: In relazione al finanziamento in pool rappresentato da una linea di credito di euro 30 milioni, a tasso varabile (euribor+spread del 1,5%) messa a disposizione alla società Pagnossin S.p.a. Da un gruppo di banche con capofila la Banca Antonveneta, è già stato presentato alle banche del pool un nuovo piano di riscadenziamento del finanziamento. Alla data odierna le banche del pool non hanno ancora formalizzato la risposta al sopraccitato piano. Come già indicato nel bilancio al 31 dicembre 2003 la società non ha rispettato i covenants relativi ai rapporti mol/fatturato – reddito operativo/oneri finanziari – debiti finanziari netti/patrimonio netto – patrimonio netto maggiore di €uro 60 milioni. Per quanto concerne la controllata Richard Ginori si conferma, come già comunicato al mercato, che ha raggiunto un accordo con tutte le banche del finanziamento in pool di residui euro 16,8 milioni in virtù del quale le stesse banche hanno aderito alla richiesta di dilazionare il pagamento dell’ultima rata scaduta il 30 maggio 2004 al 30 novembre 2005. L’accordo delle banche è stato raggiunto senza la concessione di alcuna garanzia o impegno da parte della società e senza apportare alcuna modifica al contratto di finanziamento in pool in essere, ad esclusione dell’incremento dell’1% dello spread sul tasso di riferimento. Come già indicato nel bilancio al 31 dicembre 2003 la società Richard-ginori 1735 non ha rispettato i covenants relativi ai rapporti mol/fatturato – oneri finanziari/fatturato – risultato d’esercizio previsti nel finanziamento. Sui finanziamenti in essere non sono state rilasciate garanzie reali, né esistono altri obblighi o impegni (cosiddetti negative pledges), ad esclusione di quanto segue: a. Dell'impegno della Pagnossin di non diminuire la partecipazione in Richard Ginori al disotto del 50,01% senza il consenso delle banche partecipanti al pool; b. Del pegno sulle azioni R.g. A favore di Unicredit Banca per un complessivo valore di Euro 7.512 migliaia a garanzia di un finanziamento erogato alla Retma Holding dal medesimo istituto di credito per Euro 5.600 migliaia. Per quanto riferito al finanziamento di cui sopra concesso a Retma Holding B.v. Si precisa che nel mese di marzo 2004 è pervenuta alla controllata la richiesta per il rimborso di tale finanziamento, ma la posizione è stata inclusa tra quelle oggetto di negoziazione da parte della controllante Pagnossin S.p.a. Con il ceto bancario. Rispetto al 31.12.2003 il gruppo ha acceso il seguente nuovo finanziamento: - mutuo ipotecario di €uro 2,7 milioni, acceso dalla Richard Ginori 1735 S.p.a. Nel mese di giugno, con ammortamento in 30 rate semestrali, di cui la prima al 30 dicembre 2005; il tasso di riferimento è variabile e commisurato al tasso Euribor a tre mesi più spread 1,75. Si evidenzia inoltre che in data 18 novembre 2004, si è conclusa l’operazione di aumento di capitale sociale in Richard Ginori 1735 Spa. L’offerta è risultata interamente sottoscritta e sono state emesse complessivamente n.9.080.000 azioni al prezzo di €uro 0,52 ciascuna, per un valore complessivo pari a €uro 4.721.600, di cui €uro 3.500.000 utilizzato per il rimborso del finanziamento ricevuto da Starfin S.r.l.. L’introito netto di €uro 1.221.600 è stato completamente incassato e utilizzato a servizio della gestione operativa. Il Capitale Sociale della Società ammonta pertanto a €uro 25.968.800 ed è costituito da n. 99.880.000 azioni ordinarie del valore nominale di €uro 0,26 ciascuna. La Società Pagnossin S.p.a. Ha affidamenti con il sistema bancario in essere al 31 dicembre 2004 per circa 7.450 migliaia di €uro, che sono stati ridotti di circa 750 mila €uro dal 31 dicembre 2003. Gli utilizzi al 31 dicembre 2004 sono pari a circa €uro 4.099 migliaia al lordo dei saldi bancari attivi pari a circa €uro 653 mila pertanto gli affidamenti risultano utilizzati per il 46%. Gli utilizzi si riferiscono per €uro 2.034 migliaia a finanziamenti su “autoliquidante” (fatture commerciali e ricevute bancarie); Per quanto concerne il Gruppo, gli affidamenti con il sistema bancario in essere al 31 dicembre 2004 ammontano a circa 26,8 milioni di €uro. Gli utilizzi al 31 dicembre 2004 sono pari a circa €uro 19.462 migliaia al lordo dei saldi bancari attivi pari a circa €uro 1.006 migliaia pertanto gli affidamenti risultano utilizzati per il 69%. Gli utilizzi si riferiscono per €uro 14.446 migliaia a finanziamenti su “autoliquidante” (fatture commerciali e ricevute bancarie); La posizione finanziaria netta della Società Pagnossin S.p.a. Al 31 dicembre 2004 è peggiorata di circa €uro 1.726 migliaia rispetto al 31 dicembre 2003, e di circa 501 rispetto al 30 novembre 2004. Per quanto concerne il Gruppo la posizione finanziaria netta è migliorata di circa 4,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2003 e di 1,1 milioni di euro rispetto al 30 novembre 2004, essenzialmente per le operazioni descritte nelle pagine precedenti. In forza dei soli eventi descritti nella prima parte la posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 dicembre 2004 diminuisce, già dalla metà del mese di gennaio, di ben Euro 13,4 milioni. Oltre a ciò, risulta azzerata nei debiti diversi la posizione verso Mps Leasing & Factoring pari ad Euro 4,3 milioni generatasi per l’acquisto della Museo. In sintesi: Pagnossin Spa
Posizione finanziaria netta Saldo al 31/12/2004 Saldo al 30/11/2004 Saldo al 31/12/2003
(migliai di euro)
Scadenze in anni Scadenze in anni Scadenze in anni
Totale Entro 1 Da 2 a Oltre Totale Entro 1 Da 2 a Oltre Totale Entro 1 Da 2 a Oltre
5 5 5 5 5 5
Utilizzo fido di cassa 2.065 2.065 1.593 1.593 2.657 2.657
Conto unico Sbf 883 883 1.222 1.222 919 919
Anticipazioni a breve 1.151 1.151 1.246 1.246 1.072 1.072
Finanziamento in pool 30.000 30.000 30.000 30.000 30.000 30.000
Totale debiti vs. Banche 34.099 4.099 30.000 0 34.061 4.061 30.000 0 34.648 4.648 30.000 0
Debiti vs. Altri finanziatori 0 0 0
Debiti vs. Contr.,coll.,correllate. 4.521 4.521 3.426 3.426 1.612 1.612
(Cassa e banche attive) -653 -653 -21 -21 -19 -19
Totale altri debiti 3.868 3.868 0 0 3.405 3.405 0 0 1.593 1.593 0 0
Totale posiz. Finanz. Netta 37.967 7.967 30.000 0 37.466 7.466 30.000 0 36.241 6.241 30.000 0
Gruppo Pagnossin
Posizione finanziaria netta Saldo al 31/12/2004 Saldo al 30/11/2004 Saldo al 31/12/2003
Scadenze in anni Scadenze in anni Scadenze in anni
Totale Entro 1 Da 2 a 5 Oltre 5 Totale Entro 1 Da 2 a 5 Oltre 5 Totale Entro 1 Da 2 a 5 Oltre 5
Utilizzo fido di cassa 5.016 5.016 3.683 3.683 6.257 6.257 0 0
Conto unico Sbf 8.608 8.608 9.975 9.975 10.325 10.325 0 0
Anticipazioni a breve 5.838 5.838 6.141 6.141 9.205 9.205 0 0
Finanziamento in pool 54.870 16.919 36.320 1.631 54.870 11.200 41.549 2.121 52.170 11.200 40.970 0
Totale debiti vs. Banche 74.332 36.381 36.320 1.631 74.669 30.999 41.549 2.121 77.957 36.987 40.970 0
Debiti vs. Altri finanziatori 79 75 4 0 87 83 4 0 229 158 71 0
(Cassa e banche attive) -1.006 -1.006 0 0 -276 -276 0 0 -361 -361 0 0
Totale altri debiti -927 -931 4 0 -189 -193 4 0 -132 -203 71 0
Totale posiz. Finanz. Netta 73.405 35.450 36.324 1.631 74.480 30.806 41.553 2.121 77.825 36.784 41.041 0
Aggiornamento dati patrimoniali Di seguito si riportano alcuni dati patrimoniali e sulla situazione finanziaria aggiornati al 31 dicembre 2004: Vierne richiama l’attenzione che il saldo “crediti di natura commerciale” della Società Pagnossin pari a €uro 5.032 migliaia al 31 dicembre 2003 (inclusivo del saldo relativo ai crediti verso controllate, controllanti, collegate e altre correlate) si è ridotto al 31 dicembre 2004 a circa €uro 3.351 migliaia. Mentre il saldo crediti verso controllate, collegate e terzi iscritto nelle immobilizzazioni finanziarie al 31 dicembre 2003 pari a €uro 4.049 migliaia passa a €uro 44 mila al 31 dicembre 2004 (non sono stati rilevati crediti verso altre società correlate), la riduzione di tali crediti è dovuta alla sottoscrizione di aumento di capitale sociale nella controllata Vaserie Trevigiane Int S.p.a., pari a euro 2.185 migliaia, previa copertura di perdite pari a euro 1.933 migliaia. Per quanto concerne il Gruppo, il saldo dei “crediti di natura commerciale” verso terzi, è pari a €uro 31.613 migliaia al 31 dicembre 2003 e si è ridotto al 31 dicembre 2004 a circa €uro 25.472 migliaia. Il saldo crediti verso terzi, controllate, controllanti, collegate e altre correlate iscritto nelle immobilizzazioni finanziarie al 31 dicembre 2003 pari a €uro 8.466 migliaia passa a €uro 5.866 migliaia al 31 dicembre 2004. Premesso che tutti i debiti finanziari sono stati inclusi nella tabella relativa all’esposizione finanziaria, si forniscono qui di seguito alcune informazioni sui “debiti verso fornitori”, “debiti previdenziali”, “debiti tributari” e “altri debiti”. Il saldo “debiti verso fornitori” della Società Pagnossin S.p.a. Passa dai 2.859 migliaia di €uro al 31 dicembre 2003 ai 2.199 migliaia di €uro al 31 dicembre 2004. Di questi risultavano scaduti €uro 100 mila al 31 dicembre 2003 ed €uro 213 mila al 31 dicembre 2004. Relativamente ai “debiti previdenziali” risultano scaduti al 31 dicembre 2004 circa 813 mila €uro relativi ai contributi dovuti dai mesi di febbraio a dicembre. Relativamente ai “debiti tributari” al 31 dicembre 2004 non risultano debiti scaduti. Relativamente al saldo “altri debiti” al 31 dicembre 2004 risultava un debito scaduto e non pagato di €uro 123 mila relativo alle quote non pagate del compenso per gli amministratori per l’anno 2003. Per quanto concerne la situazione del Gruppo si evidenzia che il saldo “debiti verso fornitori” passa dai 9.816 migliaia di €uro al 31 dicembre 2003 ai 10.105 migliaia di €uro al 31 dicembre 2004. Di questi risultavano scaduti €uro 2.368 migliaia al 31 dicembre 2003 e €uro 2.512 migliaia al 31 dicembre 2004. Si sottolinea che alla data del 31 dicembre 2004 non esistono procedimenti legali in essere relativi a pagamenti di debiti scaduti. E’ stato raggiunto un accordo di dilazione con il competente ufficio Inps per un importo, residuo ad oggi, pari a circa €uro 303 mila da parte della controllata Richard Ginori 1735 S.p.a.. Relativamente ai “debiti tributari” al 31 dicembre 2004 risultava un saldo scaduto e non pagato di €uro 1.144 mila. Relativamente al saldo “altri debiti” al 31 dicembre 2004 risultava un debito scaduto e non pagato di €uro 123 mila relativo alle quote non pagate del compenso degli amministratori nella Pagnossin S.p.a. Per l’anno 2003. Commento sullo stato di attuazione del Piano di riorganizzazione del Gruppo 1 ) Attività di rilancio dell’azione commerciale e di marketing. E’ in fase di completamento una revisione dell’organico del settore commerciale, si è già provveduto sin dai primi mesi di quest’anno all’assunzione di nuovo personale : 1 direttore commerciale estero con esperienza in settore affine; 2 area managers su estero; 1 responsabile per il mercato Italia canale grande distribuzione. Per il settore marketing è in corso la valutazione di un agenzia esterna, con particolare esperienza nel settore della comunicazione ed immagine e per la pianificazione di campagne d’informazione. E’ stato avviato un rapporto di collaborazione con un’agenzia esterna per la progettazione del packaging per i nuovi prodotti. E’ in via di definizione il restyling del sito internet, avviato all’inizio di quest’anno . 2) Attività di valorizzazione dei marchi Oltre a quanto sopra descritto, è stata intrapresa già dall’anno scorso, una nuova strategia che prevede la produzione di articoli in porcellana e in ceramica, in abbinamento a noti marchi della moda italiana ed internazionale : Missoni e Oscar De La Renta. Questa iniziativa, già sul mercato con Missoni Home, sta trovando riscontro in molti mercati con buone potenzialità di business. Contemporaneamente, si sta lavorando allo sviluppo di nuovi prodotti per rafforzare la tradizionale leadership di avanguardia sul decorato e in particolare sul colorato. 3) Attività di riduzione dei costi E’ in corso una operazione di riduzione dei costi di manodopera tramite l’utilizzo degli istituti previsti dalla legge, in tal modo si realizza una flessibilità della produzione per adeguarla al mercato. E’ stata inoltre avviata una politica commerciale su alcune linee di prodotto a prezzi concorrenziali, in modo da sostenere la vendita in particolari canali, realizzando così un maggiore utilizzo degli impianti con tenuta di efficienza degli stessi e riduzione dell’incidenza dei costi fissi. Si sta sviluppando il canale della commercializzazione di prodotti affini per l’arredo tavola, allo scopo di ottenere, oltre ad aumento di fatturato , anche un maggior assorbimento dei costi di struttura. In particolare si sottolinea che sono state avviate iniziative di riduzione dei costi operativi i cui effetti dovrebbero incidere sui conti economici a partire dal secondo trimestre del 2004 e più in particolare: l’accordo, raggiunto alla fine di aprile, per la messa in mobilità di tutti i n. 48 dipendenti dello Stabilimento di Laveno che ha consentito la vendita del cespite con conseguenti benefici sull’indebitamento finanziario (R.g.); l’accordo sempre di fine aprile con decorrenza 3 maggio 2004, per l’utilizzo, per un periodo di 13 settimane con possibilità di ricorrere ad un eventuale ulteriore periodo di sospensione dell’attività lavorativa, della Cassa Integrazione Guadagni per n. 65 addetti dello Stabilimento di Sesto Fiorentino (R.g.); in proseguio di quanto sopra in data 1° ottobre è stato raggiunto un nuovo accordo per la sospensione delle attività lavorative previsto per un massimo di sessanta dipendenti R.g., per un periodo di dodici settimane, dal 4 ottobre al 24 dicembre 2004; in data 6 maggio 2004 è stato raggiunto l’accordo per la Cassa Integrazione Guadagni riguardante n. 19 operai addetti allo Stabilimento di Trequanda a decorrere dal 10 maggio e sino al 28 agosto 2004, tenuto conto del conto periodo di chiusura feriale dello stabilimento. Successivamente (30-09-04) è stato raggiunto un nuovo accordo sindacale per la Cig riguardante n. 12 operai (su un totale di 16 dipendenti), che decorrerà dal 11 ottobre 2004 al 18 dicembre 2004 per la durata di 10 settimane; la risoluzione del contratto, con decorrenza maggio 2004, con la cooperativa esterna che occupava 35 dipendenti e svolgeva attività nel reparto scatolatura e magazzino prodotti finiti (R.g.). Dal mese di gennaio 2004 sono state attuate 12 settimane di Cig per 20 operai a rotazione, e dal 30 aprile sono stati messi in mobilità 20 dipendenti; sono inoltre stati definiti ulteriori periodi di Cig, di 5 settimane, per il periodo 19 luglio-17 settembre e di 7 settimane per il periodo 6 dicembre- 22 gennaio 2005, che hanno coinvolto buona parte dei dipendenti (Pagnossin). 4) Dismissioni degli assets Relativamente alle operazioni straordinarie di cessione degli assets immobiliari da parte della controllata Richard Ginori 1735 S.p.a., si ritiene innanzitutto opportuno evidenziare che, in data 20 dicembre 2004, hanno avuto esecuzione le operazioni inerenti la cessione del complesso immobiliare di Sesto Fiorentino, alle condizioni più volte comunicate al mercato. Pagnossin S.p.a. Ha recentemente conferito a Mediobanca S.p.a, nell’ambito dell’obiettivo strategico di valorizzazione di taluni assets della società, un incarico volto all’analisi delle alternative per la valorizzazione della partecipazione di controllo detenuta nella Richard Ginori 1735 S.p.a. Che contempla, tra l’altro, il possibile avvio di una procedura d’asta competitiva per la cessione, in tutto o in parte, della predetta partecipazione (comunicato stampa del 29 ottobre 2004). La Pagnossin, infine, ha ricevuto alcune offerte informali di acquisto del complesso industriale di Gattinara. Si attendono altre offerte prima di definire la vendita.
 
   
   
GRUPPO RICHARD – GINORI: INFORMATIVA AL MERCATO  
 
 Sesto Fiorentino, 1 febbraio 2005 - Situazione Al 31 dicembre 2004. Posizione finanziaria La Società Richard-ginori 1735 ritiene innanzitutto opportuno evidenziare gli eventi conseguenti alla cessione del complesso immobiliare di Sesto Fiorentino, cui era stata data menzione nei precedenti comunicati di cui l'ultimo quello del 20 dicembre 2004: In data 20 dicembre 2004, Richard-ginori 1735 ha ceduto alla società Ginori Real Estate Spa, società partecipata in misura paritetica al 50% da Richard Ginori 1735 Spa e Trigono Srl il complesso immobiliare di Sesto Fiorentino per un corrispettivo di Euro 31 milioni+Iva; In pari data sono stati incassati Euro 10 milioni, di cui Euro 7 milioni sono stati versati per l'aumento di capitale sociale della Ginori Real Estate contestualmente a pari versamento effettuato da Trigono Srl. I residui Euro 3 milioni sono stati utilizzati per Euro 1,8 milioni per il pagamento a Mps Leasing & Factoring della rata scaduta il 31 dicembre 2003 per l'acquisto della Museo e per Euro 1,2 milioni a supporto della gestione operativa Il residuo del corrispettivo (escluso Iva) pari a Euro 21 milioni è stato incassato in data 17 gennaio 2005 (valuta 10 gennaio 2005) ed è stato/sarà utilizzato come segue: Euro 5,9 milioni per pagamento rata finpool, scaduta il 30 novembre 2004, comprensiva di interessi maturati al 30 novembre 2004 ed interessi di mora; Euro 2,5 milioni per pagamento a Mps Leasing & Factoring della rata scaduta il 31 dicembre 2004 per l'acquisto della Museo Richard-ginori della Manifattura di Doccia S.p.a.; Euro 4,8 milioni per rimborso finanziamento concesso, nel maggio 2003, dalla controllante Retma Holding B.v; Euro 3,0 milioni per estinzione finanziamento bancario; Euro 3,0 milioni per pagamento Iva di dicembre 2004; Euro 1,8 milioni per la gestione operativa In forza della cessione, Richard-ginori 1735 S.p.a. Vanterà ancora un residuo credito di €uro 6,2 milioni (pari all'Iva da versare sulle fatture emesse) nei confronti di Ginori Real Estate S.p.a, che si accollerà, inoltre, il contratto di Leasing immobiliare attualmente in capo a Richard-ginori 1735 S.p.a. Per un valore di €uro 5 milioni. Oltre a ciò, come già preannunciato al mercato, è in corso di definizione la vendita del complesso immobiliare di Laveno Molbello che dovrebbe generare, entro il mese di febbraio 2005, un introito netto di circa Euro 3,6 milioni. Si ricordano inoltre i principali eventi di impatto finanziario avvenuti dal giugno 2004: La Società ha raggiunto, nello scorso mese di giugno, un accordo con tutte le banche del finanziamento in pool di residui €uro 16,8 milioni in virtù del quale le stesse banche hanno aderito alla richiesta di dilazionare il pagamento della rata scaduta il 30 maggio 2004 al 30 novembre 2005. L'accordo delle banche è stato raggiunto senza la concessione di alcuna garanzia o impegno da parte della Società e senza apportare alcuna modifica al contratto di finanziamento in pool in essere, ad esclusione dell'incremento dell' 1% dello spread sul tasso di riferimento. Come già indicato nel bilancio al 31 dicembre 2003 la società non ha rispettato i covenants relativi ai rapporti mol/fatturato – oneri finanziari/fatturato – risultato d'esercizio previsti nel contratto di finanziamento; peraltro alla data odierna non è pervenuta nessuna richiesta di rientro; nel corso del mese di giugno la Società ha ottenuto un mutuo ipotecario di €uro 2,7 milioni con ammortamento in 30 rate semestrali di cui la prima al 30 dicembre 2005; il tasso di riferimento è variabile commisurato al tasso Euroribor a tre mesi più spread 1,75; in data 18 novembre 2004, si è conclusa l'operazione di aumento di capitale sociale. L'offerta è risultata interamente sottoscritta e sono state emesse complessivamente n.9.080.000 azioni al prezzo di €uro 0,52 ciascuna, per un valore complessivo pari a €uro 4.721.600, di cui €uro 3.500.000 utilizzato per il rimborso del finanziamento ricevuto da Starfin S.r.l.. L'introito netto di €uro 1.221.600 è stato completamente incassato e utilizzato a servizio della gestione operativa. Il Capitale Sociale della Società ammonta pertanto a €uro 25.968.800 ed è costituito da n. 99.880.000 azioni ordinarie del valore nominale di €uro 0,26 ciascuna. Al 31 dicembre 2004, la Società ha affidamenti a breve termine con il sistema bancario per circa 18,4 milioni di €uro, che sono stati ridotti significativamente dai 36 milioni di €uro del 31 dicembre 2003. Gli utilizzi al 31 dicembre 2004 sono pari a circa €uro 14,3 milioni corrispondenti a circa il 78% degli affidamenti. Il tasso di interesse medio dei finanziamenti è pari a circa il 6% annuo. Gli utilizzi si riferiscono per €uro 12,4 milioni a finanziamenti su "autoliquidante" (fatture commerciali, contratti e ricevute bancarie).
Al 31 dicembre 2004, l'indebitamento finanziario è diminuito rispetto al 30 novembre 2004 di €uro 1.064 mila, essenzialmente per effetto delle operazioni descritte nelle pagine precedenti. In forza dei soli eventi descritti nella prima parte la posizione finanziaria netta di Euro 38,5 milioni al 31 dicembre 2004 diminuisce, già dalla metà del mese di gennaio, di ben Euro 13,4 milioni, attestandosi a Euro 25,1 milioni. Oltre a ciò, risulta azzerata nei debiti diversi la posizione verso Mps Leasing & Factoring pari ad Euro 4,3 milioni generatasi per l'acquisto della Museo. Per quanto riferito al Gruppo si evidenzia che l'esposizione finanziaria, al 31 dicembre 2004, è sostanzialmente in linea con quella della Capogruppo ed ammonta ad €uro 38.601 mila rispetto ad €uro 39.708 al 30 novembre 2004. Le società controllate svolgono, per il momento, attività poco significative rispetto alla Capogruppo con affidamenti bancari di entità irrilevante; tant'è che la differenza fra la posizione finanziaria netta della Capogruppo ed il Gruppo è di solo €uro 49 mila. 2. Dati patrimoniali a) per quanto riferito ai crediti di natura commerciale della Richard-ginori 1735 S.p.a., si evidenzia che il saldo al 31 dicembre 2004, pari ad €uro 25.062 mila (inclusivo del saldo relativo ai crediti verso controllate, collegate, controllanti ed altre parti correlate per complessivi €uro 5.311 mila) è in leggera diminuzione rispetto al dato del 30 novembre 2004 (€uro 25.366 mila di cui €uro 5.186 mila verso controllate, collegate, controllanti ed altri parti correlate). I suddetti dati riferiti al Gruppo ammontano, al 31 dicembre 2004, a complessivi €uro 25,5 milioni di cui €uro 2,7 milioni verso società controllate, collegate, controllanti ed altre parti correlate. Si puntualizza che non sono state fatte cessioni pro soluto e pro solvendo di crediti commerciali. Si ricorda che il credito verso la società Ginori Real Estate, pari al 31 dicembre 2004, ad Euro 27,2 milioni risulta iscritto tra i crediti diversi; tale voce, a seguito dell'incasso di Euro 21 milioni, già commentato precedentemente, è pari alla fine di gennaio 2005 ad Euro 6,2 milioni. B) i crediti finanziari verso le società controllate, collegate ed altre parti correlate, iscritti nelle immobilizzazioni finanziarie, al 31 dicembre 2004, ammontano ad €uro 7.654 mila, in diminuzione rispetto al dato del 30 novembre 2004 (€uro 7.727 mila). Si precisa che non esistono crediti finanziari verso soggetti terzi. C) il saldo dei debiti verso fornitori della Società, al 31 dicembre 2004, è pari ad €uro 7.619 mila (di cui €uro 321 mila verso società controllate, collegate e controllanti) contro €uro 5.479 mila al 30 novembre 2004 (di cui €uro 265 mila verso società controllate, collegate e controllanti). La società non rileva nessun debito di suddetta natura verso altre parti correlate. I suddetti saldi riferiti al Gruppo ammontano, al 31 dicembre 2004, ad €uro 8,0 milioni (di cui €uro 0,2 milioni verso società controllate, collegate e controllanti) rispetto ad €uro 5,8 milioni al 30 novembre 2004 (di cui €uro 0,2 milioni verso società controllate, collegate e controllanti). Il Gruppo non rileva nessun debito di suddetta natura verso altre parti correlate. Alla data del 31 dicembre 2004 i debiti verso fornitori scaduti ammontano ad €uro 2,3 milioni; si sottolinea che con riferimento a tale data non sono in essere procedimenti legali relativi a debiti scaduti e non sono stati notificati decreti ingiuntivi. D) il saldo dei debiti diversi della Società, al 31 dicembre 2004, è pari ad €uro 14.754 mila rispetto ad €uro 10.384 mila del 30 novembre 2004; il saldo è composto da debiti tributari per €uro 9.796 mila, da debiti previdenziali per €uro 1.001 mila e da altri debiti per €uro 3.957 mila. Relativamente ai debiti tributari che aumentano, rispetto al 30 novembre 2004, di €uro 6.207 mila risulta un saldo scaduto e non pagato per €uro 4,1 milioni. Per quanto riferito ai debiti previdenziali non esistono debiti scaduti dopo che la Società ha raggiunto un accordo di dilazionamento, con il competente ufficio Inps, del debito scaduto residuo ad oggi pari ad €uro 0,3 milioni. Nella voce debiti diversi sono compresi €uro 2.472 mila relativi al debito residuo per l'acquisto della Museo Richard-ginori della Manifattura di Doccia S.p.a. Si precisa che con riferimento al 31 dicembre non esistono posizioni relative a debiti scaduti e non pagati nelle società controllate. 3. Altre notizie Con riferimento alle azioni di riduzione dei costi, i cui effetti incideranno significativamente sui conti economici a partire dall'esercizio 2005, si rimanda ai precedenti comunicati mensili non essendo intervenuti significativi eventi nel mese di dicembre. Il fatturato al 31 dicembre 2004 ammonta ad €uro 33,6 milioni con una flessione del 17% rispetto al dato del 31 dicembre 2003; la diminuzione ha riguardato principalmente il mercato giapponese e per quanto riferito al mercato italiano il canale alberghiero e ristorazione, il canale della terracotta e il canale del promozionale. Da segnalare, invece, l'incremento di fatturato del canale dettaglio, il più importante in termini numerici, che passa da €uro 18,2 milioni del 31 dicembre 2003 (pari al 45,05% del fatturato totale) a €uro 18,9 milioni del 31 dicembre 2004 (pari al 56,1% del fatturato totale) con un incremento del 3,8%. Per fronteggiare tale situazione è in fase di attuazione un piano di ristrutturazione della direzione commerciale in seno all'azienda, in particolare nell'area estero ove sono stati inseriti il direttore e tre area managers, sulla base di uno schema di posizionamento strategico del marchio che indica la strategia prodotti/mercati del Gruppo Richard-ginori. Il punto focale sarà costituito dall'indissolubile legame della produzione attuale con la storia e tradizione dell'azienda che trova nel Museo di Doccia il più alto momento rappresentativo. Proprio la valorizzazione dei contenuti del Museo sarà uno dei punti fondamentali nel determinare il nuovo corso della Richard Ginori L'obiettivo strategico del Gruppo Richard-ginori rimane il rafforzamento e lo sviluppo nel settore dei beni di lusso. Tale strategia è attualmente perseguita anche mediante l'espansione della distribuzione in nuovi mercati. Infine, allo scopo di incrementare le quote di mercato, ed al tempo stesso consentire una maggiore visibilità e diffusione del marchio Richard Ginori nel segmento del lusso, è ormai attiva la commercializzazione di cristalli di elevata qualità, tali da essere il complemento tavola in linea con lo stile, la tradizione e la raffinatezza estetica del prodotto Ginori. A tal proposito, il fatturato del prodotto cristallo al 31 dicembre 2004 è pari a €uro 2,1 milioni, con un incremento del 90% rispetto al dato del 31 dicembre 2003.
 
   
   
GRUPPO FORMULA ACQUISISCE IL RAMO DI AZIENDA DEL SETTORE UTILITIES DELLA SOCIETA’ PROGRAMMA DEL GRUPPO AIVE  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - Gruppo Formula principale produttore italiano di software applicativo per la gestione e il controllo dei processi aziendali annuncia l’acquisizione del settore utilities della società Programma, azienda del Gruppo Aive. Il contratto di cessione prevede il trasferimento dell'intera base clienti, del prodotto e delle persone (consulenti e tecnici). L’ acquisizione di Gruppo Formula rientra nel progetto di potenziamento della Business Unit Uth e della propria offerta nel settore Utilities (Energia, Ambiente, Acqua e altri servizi). Gruppo Formula ritiene questo settore fondamentale per la propria offerta e questo nuovo progetto permetterà di ampliare il parco clienti, andando a consolidare la propria quota di mercato. La cessione da parte di Gruppo Aive si giustifica nella nuova strategia commerciale orientata in settori differenti rispetto a quello delle Multiutilies, riconoscendo Gruppo Formula come il miglior partner nel settore. Gruppo Formula garantirà ai clienti di Programma, un rapporto di continuità di gestione, senza alcuna interruzione del servizio grazie all’evoluzione delle soluzioni di Formula nel settore. Formula attenta ai propri investimenti nel settore delle Uth ha sviluppato una soluzione –Diap@son Sic4u- che ha acquisito importanti riconoscimenti dal mercato . Diap@son Sic4u permette la gestione di un business in profondo cambiamento con un prodotto innovativo che ottimizza il rapporto costo/efficacia, favorendo un approccio realmente volto al contatto personalizzato con il cliente tramite un customer service interattivo e proattivo. Roberto Dradi, direttore Bu Uth, ha voluto sottolineare “Questa acquisizione, resa possibile dall’ottimo rapporto di fiducia fra noi, Programma e Aive, si inserisce nel progetto a lungo termine che conferma il successo del prodotto Sic4u e delle attività di Gruppo Formula nel settore delle Multiutilities.  
   
   
AIR LIQUIDE SANTÉ RINFORZA LE SUE ATTIVITÀ NEL SETTORE DELL’ IGIENE E DEL DOMICILIARE IN GERMANIA E IN AUSTRIA  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - Le cure a domicilio delle patologie respiratorie croniche stanno crescendo rapidamente in Germania. Nel paese, sono circa 400.000 i pazienti affetti da Bpco (Chronic Obstructive Pneumopathy Disease), apnea del sonno e altre malattie respiratorie. Vitalaire Gmbh, una filiale di Air Liquide Santé con sede ad Amburgo, ha acquistato Braun Meditec, azienda specializzata nelle attività respiratorie domiciliari con sede nella Germania del sud (Baviera e Bade Wurtemberg). Questa azienda attualmente serve più di 2.000 pazienti, per un fatturato annuale di circa 2 milioni di euro. Schülke & Mayr, un' altra filiale di Air Liquide Santé con sede a Norderstedt, vicino ad Amburgo, ha acquistato l'azienda austriaca Arcana, specializzata nei prodotti per la disinfezione destinati agli ospedali e ai professionisti medici. Circa tre quarti dei prodotti di Arcana sono commercializzati in Austria e un quarto nell’Europa centrale. Le sue vendite annuali ammontano a circa 3 milioni di euro. Commentando queste due acquisizioni, Jean-marc de Royère, Presidente di Air Liquide Santé International e membro del comitato esecutivo di Air Liquide, ha dichiarato: "Air Liquide Santé partecipa al contenimento delle spese del settore healthcare in Germania e in Austria e ha sviluppato prodotti e servizi che assicurano ai pazienti un elevato standard di cure. Queste acquisizioni rinforzeranno la nostra posizione in questi paesi e permetteranno un ulteriore sviluppo nell’ Europa centrale " .  
   
   
NUOVO CDA LOEWE ITALIANA DAL MESE DI DICEMRE 2004  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - Nell’ottica di potenziamento della propria struttura, Loewe Italiana ha un nuovo Consiglio di Amministrazione da dicembre 2004. Floriano Migliorini ne assume il ruolo di Presidente, dopo aver rivestito la carica di Amministratore Unico. Stefano Borgogoni ne diviene il nuovo Amministratore Delegato, dopo un’esperienza in Grundig nel marketing e nelle vendite come responsabile Large Account e dopo aver occupato in Loewe le cariche di Direttore Commerciale e di General Manager. Per il gruppo Loewe si tratta di un’ulteriore passo verso il rafforzamento della presenza sul mercato italiano, ritenuto strategico per lo sviluppo del marchio.  
   
   
DHL CON CONAD PER IL LANCIO A PESCARA DI “EXPRESS4YOU” IL SERVIZIO DI SPEDIZIONE DHL PER IL MERCATO CONSUMER DA OGGI DISPONIBILE ANCHE PRESSO I SUPERMERCATI CONAD DI PESCARA  
 
Milano, 1 febbraio 2005 – Parte in questi giorni a Pescara l’accordo fra Dhl, leader mondiale nelle spedizioni espresso e nella logistica, e Conad, la più forte organizzazione cooperativa di imprenditori indipendenti nella grande distribuzione in Italia, che prevede l’introduzione del servizio Dhl “Express4you” per il mercato consumer nei supermercati Conad che aderiscono all’iniziativa. Grazie a questo accordo è possibile inviare in modo flessibile, semplice e conveniente, attraverso i corner Dhl presenti nei punti vendita Conad, merci in Italia e in Europa e documenti anche nel resto del mondo. “Express4you” è infatti disponibile durante gli orari di apertura dei punti vendita Conad, compreso il fine settimana, con una gamma di imballi di varie dimensioni, facili da usare e gratuiti. Il lancio di “Express4you” a Pescara è accompagnato da una campagna pubblicitaria della durata di 15 giorni che verrà veicolata attraverso vari canali, quali: affissione, volantinaggio (nell’area centrale di Pescara), radio (con spot di 30” sulle principali radio locali: Radio Parsifal, Radio C1, Radio Ketchup) e direct mailing. La campagna pubblicitaria su Pescara rappresenta un progetto pilota col quale le aziende puntano a rafforzare e migliorare la propria partnership a livello locale.  
   
   
TERNA: L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA APPROVA LE MODIFICHE STATUTARIE RICHIESTE DAL DPCM 11 MAGGIO 2004, IN VISTA DELLA UNIFICAZIONE DELLA PROPRIETA’ E DELLA GESTIONE DELLA RETE ELETTRICA NAZIONALE DI TRASMISSIONE  
 
 Roma, 1 febbraio 2005 – Si è riunita ieri a Roma, sotto la presidenza di Fulvio Conti, l’Assemblea straordinaria degli Azionisti di Terna Spa. L’assemblea ha deliberato, mediante l’approvazione delle modifiche proposte dal Consiglio di Amministrazione, l’adeguamento dello Statuto alle disposizioni del Dpcm 11 maggio 2004, recante criteri, modalità e condizioni per l’unificazione della proprietà e della gestione della rete elettrica nazionale di trasmissione. Le più significative modificazioni statutarie tra quelle approvate dall’odierna Assemblea riguardano: - la denominazione sociale, modificata in «Terna – Rete Elettrica Nazionale Società per Azioni» (in forma abbreviata Terna S.p.a.); - l’oggetto sociale, modificato in modo da assicurarne la coerenza anche con la titolarità e l’esercizio da parte di Terna delle funzioni di gestore della rete elettrica di trasmissione nazionale; - la fissazione a carico degli operatori del settore elettrico di un limite, pari al 5% del capitale sociale, per quanto riguarda l’esercizio del diritto di voto in sede di nomina degli Amministratori; - l’introduzione di speciali requisiti per rivestire la carica di Amministratore. Le modificazioni statutarie approvate in data odierna diventeranno peraltro efficaci solamente a decorrere dal momento del trasferimento a Terna delle attività del Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale Spa (Grtn), secondo quanto previsto dall’indicato Dpcm. Dell’efficacia di tale trasferimento verrà data tempestiva informativa al mercato. Come già in precedenza opportunamente evidenziato dalla Società, le modificazioni statutarie relative all’oggetto sociale ed alla fissazione di un limite per gli operatori del settore elettrico all’esercizio del diritto di voto in sede di elezione degli Amministratori comportano, ai sensi della normativa vigente, la possibilità di recedere per i Soci che, non avendo concorso alla adozione delle relative deliberazioni assembleari, intendessero avvalersene. In base alla normativa vigente, il diritto di recesso potrà essere esercitato entro 15 giorni dall’iscrizione presso il Registro delle Imprese delle odierne deliberazioni dell’Assemblea straordinaria. La Società provvederà, quindi, a dare tempestiva pubblicità circa la data di tale iscrizione nonché in merito alle modalità di esercizio del diritto di recesso. Si segnala che il diritto di recesso esplicherà i propri effetti – al pari delle odierne modifiche statutarie - a decorrere dalla data di efficacia del trasferimento a Terna delle attività del Grtn. Infine il valore di liquidazione delle azioni Terna, possedute dai Soci che intendano esercitare l’indicato diritto di recesso, risulta essere determinato in base alla normativa vigente in misura pari ad Euro 1,897 per azione.  
   
   
LE PROVINCE D’ABRUZZO IN PRIMA LINEA NELLA TUTELA DELL’AMBIENTE DAI RIFIUTI PERICOLOSI  
 
Teramo, 1 febbraio 2005 - Presso la sede del Consiglio Provinciale di Teramo, Paolo Sormani, Direttore Generale del Cobat, Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste, e gli Assessori all’Ambiente delle quattro province abruzzesi, rispettivamente di L’aquila, Michele Fina, di Pescara, Enrico Di Paolo, di Teramo, Antonio Assogna, e di Chieti, Nicola Petta, hanno siglato l'Accordo di Programma per la raccolta e il riciclo delle batterie al piombo esauste in tutto il territorio dell’Abruzzo. È la prima volta che tutte le Province di una Regione sottoscrivono un Accordo di programma con il Cobat, ed è un risultato particolarmente importante ai fini della salvaguardia dell’ambiente. Le batterie al piombo esauste (utilizzate nei mezzi di trasporto) possono trasformarsi in potenti agenti d’inquinamento, se abbandonate per strada, disperse in natura o peggio gettate in mare. Per questo con la legge L. 475/88 in Italia è stato istituito il Cobat, che ha il compito di assicurare la raccolta e il corretto riciclo delle batterie al piombo esauste e di monitorarne qualsiasi attività di raccolta, commercializzazione e riciclo che emerga sul territorio nazionale. Oggi, grazie all’attività del Consorzio quasi la totalità delle batterie viene correttamente raccolta e avviata al completo riciclo, fornendo anche un contributo positivo alla bilancia dei pagamenti del nostro Paese, che in tal modo risparmia sulle importazioni di metallo piombo. Mai più batterie esauste gettate nelle province abruzzesi. È quanto si prefigge l’Accordo, stabilendo che le quattro Province della regione ed il Cobat, tramite la cooperazione degli Osservatori Provinciali Rifiuti (Opr), collaboreranno per favorire la raccolta ed il successivo riciclo delle batterie esauste (come quelle delle automobili, imbarcazioni, trattori ecc.), contenute nei rifiuti solidi urbani, recuperate in stato di abbandono sui territori comunali o direttamente conferite dai cittadini presso le stazioni ecologiche esistenti. La Province, secondo il Dlgs 22/97, costituiscono, infatti, l’ambito territoriale ottimale per la gestione dei rifiuti urbani e ad esse competono le funzioni amministrative concernenti la programmazione e l’organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provinciale ed il controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti, compresi gli accertamenti delle violazioni del decreto. Con la firma dell’Accordo, la Province abruzzesi s’impegnano, quindi, a promuovere una valida informazione e sensibilizzazione dei Comuni ad una corretta gestione del rifiuto pericoloso costituito dalle batterie al piombo esauste. Infatti, è grazie alla stretta collaborazione delle amministrazioni pubbliche locali, tramite apposite convenzioni gratuite stipulate con i Comuni o chi esercita la raccolta dei rifiuti solidi urbani, che il Cobat può assicurare, con la sua rete di raccolta, un puntuale servizio di ritiro, oltre che l’idonea fornitura dei contenitori per le batterie destinati alle isole ecologiche. Attualmente, il Cobat vanta in ambito internazionale una leadership, che fa dell'Italia un caso d’eccellenza ambientale nella raccolta e nel riciclo di questa tipologia di rifiuti pericolosi. L'alto tasso di raccolta delle batterie sull'immesso al consumo, le quantità assolute di batterie recuperate, l’elevata raccolta pro-capite, il più basso sovrapprezzo sulla vendita di nuove batterie (solo 83 centesimi) sono gli elementi che hanno permesso al Consorzio italiano di raggiungere un primato che gli viene unanimemente riconosciuto. Dal 1991, (anno di inizio della sua attività), ad oggi il Cobat ha raccolto e riciclato oltre due milioni di tonnellate di batterie esauste, recuperando più di un milione di tonnellate di piombo. Solo nel 2004 sono state recuperate più 191mila tonnellate di batterie (di cui, quasi 4.000 tonnellate nella regione Abruzzo) con le quali si è riusciti a soddisfare il 40% del fabbisogno nazionale di piombo, e sono stati risparmiati quasi 76 milioni di euro sulle importazioni di questo metallo. Gli studi condotti dal Cobat hanno appurato che l’attività del fai-da-te, ossia la sostituzione in proprio della batteria d’avviamento (quindi batterie di auto, camion, moto, barche e trattori, ecc.) è la fondamentale causa della dispersione di questo rifiuto pericoloso. Proprio con la finalità di contrastare il fenomeno dell’abbandono delle batterie provenienti dall’auto-sostituzione, il Cobat propone agli Enti Locali la stipula di una Convenzione, mediante la quale si impegna, attraverso un proprio raccoglitore incaricato, a consegnare gratuitamente, presso le isole ecologiche per la raccolta differenziata, adeguati contenitori dove depositare le batterie esauste abbandonate o consegnate direttamente dai cittadini, e successivamente ad avviare un servizio, anch’esso gratuito, di ritiro. Attualmente il Cobat ha attivato questo servizio in quasi 3200 Comuni italiani, corrispondenti ad una popolazione ivi residente pari al 60% della popolazione nazionale. Con l’accordo firmato oggi, il Cobat e le Province dell’Abruzzo hanno deciso di collaborare per arrivare a dotare quei Comuni, ancora sprovvisti, di appositi punti di conferimento, e recuperare in questo modo il maggior numero possibile di batterie esauste provenienti dai consumatori fai-da-te. Paolo Sormani, Direttore Generale Cobat: “Il nostro impegno è di ottenere gli stessi risultati, consolidati nel mondo professionale, anche nel settore fai-da-te. L’obiettivo che vogliamo perseguire attraverso l’Accordo con tutte le Province d’Abruzzo è di moltiplicare sul territorio i punti di raccolta gestiti direttamente dai Comuni o dalle loro aziende di igiene urbana, per agevolare cosi il cittadino nel momento della cessione del rifiuto e renderlo attore dell’educazione ambientale del nostro Paese”. Antonio Assogna, Assessore all’Ambiente Provincia di Teramo: “L’accordo intende favorire la raccolta ed il successivo riciclo delle batterie al piombo esauste che sfuggono al sistema, già collaudato, di raccolta nell’ambito delle attività imprenditoriali. Si prevede un ruolo determinate dei Comuni, dei Consorzi Intercomunali e delle Imprese di gestione dei servizi di igiene urbana, a cui le Province invieranno una nota per sensibilizzarli nel modo migliore al problema ed a cui il Cobat fornirà appositi contenitori, a titolo gratuito e nei limiti delle quantità possibili. Mi sembra che abbia poi una rilevanza specifica un aspetto dell’Accordo costituito dalla possibilità di promuovere la costruzione di stazioni ecologiche da parte degli Enti locali. Su questa problematica per esempio la Provincia di Teramo, ha previsto nel proprio Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti, la realizzazione di 24 stazioni ecologiche ed è impegnata con un programma di co-finanziamento delle stesse attraverso contributi in conto interesse“. Nicola Petta, Assessore all’Ambiente Provincia di Chieti: "L'accordo con i consorzi di filiera rappresenta uno degli obiettivi principali della nostra Provincia per una corretta raccolta dei rifiuti, tra cui il riciclo delle batterie esauste. In questo senso, il nostro impegno è molto forte per l'applicazione". Michele Fina, Assessore all’Ambiente, Provincia di L’aquila: “Sono molto soddisfatto di siglare questo accordo con il Cobat e le altre province abruzzesi, grazie anche al lavoro ed alla grande disponibilità di tutti nel voler raggiungere concretamente obiettivi finalizzati al miglioramento della qualità dell’ambiente. La nostra Provincia ha appena incassato il risultato della definizione di un grande progetto per una Rete Integrata per la Raccolta Differenziata: 11 impianti distribuiti su tutto il territorio provinciale per un investimento di 7 milioni di euro. Questo progetto ha coinvolto tutti gli enti interessati nel territorio in una vera e propria politica cooperativa. Oggi partecipiamo all’Accordo con il Cobat. Tutto questo è l’indice di una scelta precisa: il problema e l’opportunità di una nuova gestione dei rifiuti partono dalla raccolta differenziata. Siamo le prime quattro province in Italia ad aver unito le proprie energie, coprendo il territorio di un’intera regione, per portare a compimento un progetto che tratta di materiale altamente inquinante e di difficile gestione. Continueremo a lavorare insieme su molte altre cose, dimostrando che un altro modo di amministrare l’ambiente, in Abruzzo, è possibile”. Enrico Di Paolo, Assessore all’Ambiente della Provincia di Pescara: “Con l'accordo di oggi, si registra un’altra performance positiva delle quattro province abruzzesi in tema di sicurezza ambientale e gestione dei rifiuti. Con questo protocollo d'intesa si dà l'opportunità attraverso il Cobat di installare nei territori comunali punti di raccolta per tutte quelle quantità di batterie che non vengono smaltite dagli operatori locali. Intercettare alla fonte i rifiuti prodotti dalle nostre comunità è un impegno preso ed onorato dalle nostre Amministrazioni Provinciali nel rispetto delle priorità dettate dal Decreto Ronchi. Priorità, che invece la Regione Abruzzo con la nuova proposta di piano regionale dei rifiuti, vorrebbe risolvere attraverso l'attivazione di tre inceneritori. La raccolta differenziata dei rifiuti e il riciclaggio rappresentano per ora l'unica risposta sostenibile per la gestione di questo delicato problema”.  
   
   
OLTRE IL MADE IN ITALY: REMADE IN ITALY  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - Prodotti in cartone, plastica e alluminio, tutti rigorosamente realizzati con materiale riciclato post-consumo, entreranno a far parte della produzione di alcune aziende Lombarde e si inseriranno in nuovo mercato. L’assessore alle Risorse Idriche e Pubbliche Utilità, Maurizio Bernardo, ha avviato il primo progetto in Italia a sostegno delle piccole e medie imprese come nuova opportunità nel mercato dei “prodotti verdi”. Mercato nazionale e internazionale per via di alcune tappe in giro per il mondo dove i prodotti verranno presentati in occasione di mostre e manifestazioni: Shanghai il prossimo giugno e Mosca per la fine dell’anno. Remade In Italy, questo il nome del progetto, ha ottenuto la compartecipazione dei consorzi nazionali, Comieco, Corepla, Cial. Il coordinamento generale del progetto è stato affidato a Cestec spa (società regionale per lo sviluppo tecnologico e produttivo dell’artigianato e delle piccole imprese), mentre il coordinamento tecnico e il design a Marco Capellini, di Capellini Design & Consulting già promotore, assieme agli stessi consorzi di filiera, di Matrec, la prima banca dati completamente gratuita sui materiali e prodotti riciclati. Remade In Italy permetterà ad alcune aziende lombarde di realizzare prodotti di design in materiale riciclato e di presentarli in anteprima durante il Salone del Mobile 2005 e 2006 al Museo Bagatti Valsecchi di Milano. La prima parte del progetto prevede la realizzazione di un Ecotool, un manuale gratuito in formato elettronico che sarà distribuito alle imprese lombarde e potrà anche essere scaricato dal sito della Regione Lombardia. La presentazione dell’Ecotool sarà organizzata nel prossimo mese di febbraio alla presenza dei vertici regionali e nazionali. L’ecotool fornisce alle imprese gli accorgimenti tecnici per progettare i beni in materiale riciclato, specificando le caratteristiche di ogni singolo materiale. Elementi rilevanti sono alcune case-history, di prodotti già realizzati e, la normativa in vigore in Italia e in Europa. La scelta di incentivare i “prodotti verdi” è nata con l’adozione in Italia del decreto ministeriale 203 del 2003 che prevede acquisti verdi nella pubblica amministrazione in una percentuale pari al 30%. In Lombardia la legge regionale addirittura ha aumentato la percentuale al 35%. Gli enti pubblici faranno da apri pista per incentivare il mercato, dal canto loro le imprese dovranno adeguare i propri beni. “Le imprese oggi devono progettare prodotti che siano di facile disassemblaggio e soprattutto che possano essere completamente riciclati. Non solo, per essere competitive sarà necessario trovare dei nuovi modelli di produzione per contenere i costi e offrire prezzi concorrenziali. Anche per questa ragione è necessario sempre più informare i cittadini a rispettare l’ambiente e incrementare la separazione domestica dei rifiuti” afferma l’Assessore Maurizio Bernardo. Www.remadeinitaly.it  
   
   
UNA GIORNATA DI STUDIO IN PROGRAMMA PER IL 9 APRILE A GIOVINAZZO DI BARI PIOGGIA SPORCA: I TRATTAMENTI PER DIFENDERE L’AMBIENTE  
 
 Milano, 1 febbraio 2005 - Anche l’acqua piovana inquina e va depurata prima di essere canalizzata nelle condotte idriche. Recenti ricerche scientifiche dimostrano che la pioggia cade da cielo già inquinata perché raccoglie le particelle volatili delle emissioni gassose industriali e domestiche e del traffico, non solo veicolare terrestre, ma anche aereo. Durante gli eventi piovosi, poi, con il dilavamento delle superfici impermeabili scoperte, le acque così dette di “prima pioggia” raccolgono elevate concentrazioni di altre sostanze inquinanti (come metalli pesanti in soluzione) che, dapprima possono provocare la corrosione dei materiali usati per canalette, grondaie e infissi e, poi, scaricandosi in fognatura, innalzare il livello di rischio ambientale nel territorio circostante. Come si possono misurare gli impatti ambientali delle acque meteoriche di dilavamento negli insediamenti di tipo residenziale e di tipo industriale? Quali rischi idraulici ingenerano le acque di “prima pioggia”? Quali sono i rischi compatibili e i trattamenti depurativi previsti dalle norme tecniche vigenti? Per dare una risposta a questi interrogativi, di grande interesse e stringente attualità, soprattutto per amministratori pubblici, imprenditori e organizzazioni ambientaliste, lo studio l’Ambiente di Milano e Ecoacque Snc di Giovinazzo (Bari), organizzano una giornata di studio che si terrà nell’hotel Lafayette di Giovinazzo, sabato 9 aprile sul tema “Acque meteoriche di dilavamento e di prima pioggia: caratterizzazione, impatti ambientali, trattamenti depurativi, legislazione e prescrizioni tecnico-normative”. Interverranno come relatori: Alberto Cocchi dell’Università di Bologna, Angelo Selis dell’Aniai, Associazione Nazionale Italiana Architetti e Ingegneri di Roma, Luigi Fanizzi di Ecoacque, Gaetano Manzone della M&m Associati di Catania, Michele Spizzico del Politecnico di Bari, Antonio Di Fazio, consulente della Regione Puglia e Carmelo Carrieri del Comitato Tecnico Provinciale di Taranto. I lavori, dopo l’apertura di Franco Ranieri dello Studio l’Ambiente di Milano, saranno moderati da Saverio Misceo del Politecnico di Bari. Seguirà una tavola rotonda aperta a tutti i partecipanti. Il convegno sarà realizzato con il patrocinio della Comunità Europea, del Ministero dell’Ambiente, della Regione Puglia, del Comune di Bari e degli Ordini regionali della Puglia degli ingegneri, dei geologi e dei biologi. Nel corso della giornata di studio, gli esperti, dopo aver inquadrato il problema delle acque di “prima pioggia” (il volume idrico corrispondente alla precipitazione dei primi cinque millimetri tecnicamente definito anche first flush) e delle acque di dilavamento nel contesto degli strumenti legislativi nazionali e regionali, parleranno degli impatti e dei rischi idraulici sul sistema ambientale, delle metodiche di smaltimento, del dimensionamento delle opere di raccolta e i riusi compatibili delle acque meteoriche e del regime autorizzatorio e degli adempimenti normativi.  
   
   
CORPORATE VALUATION INIZIERÀ A MARZO UN PROGRAMMA FOCALIZZATO SULLA VALUTAZIONE DELLE AZIENDE  
 
 Milano, 1 febbraio 2005 –L’area Finanza Aziendale e Immobiliare della Sda Bocconi per il mese di marzo propone un ciclo di seminari, dal titolo Corporate Valuation. I programmi sono progettati per fornire alle aziende metodologie di valutazione e nuove chiavi interpretative per valutare e impostare i piani di acquisizione e ristrutturazione aziendale. L’esigenza di approfondire tali tematiche nasce dalla sempre maggior rilevanza delle operazioni di acquisizione, scorporo di rami d’azienda, disinvestimento e riorganizzazione interna. L’apprendimento di queste tecniche finanziarie rappresenta un momento indispensabile di crescita e di arricchimento professionale per il management che quotidianamente si trova ad affrontare queste dinamiche. Il Programma è suddiviso in due moduli. I Modulo: dall’8 all11 marzo 2005 Ii Modulo: dal l’11 al 15 aprile 2005 Per informazioni dettagliate è possibile accedere al website: www.Sdabocconi.it/fin05/267594  Destinatari di Corporate Valuation sono i manager, i consulenti, i professionisti e gli imprenditori che debbano impostare le loro valutazioni in un’ottica di creazione di valore. La didattica, fortemente interattiva e operativa, prevede, accanto alle classiche ore d’aula, l’analisi e la discussione di casi aziendali, l’impiego di simulazioni e di esercitazioni di gruppo. Un contributo interessante è rappresentato dalle testimonianze di qualificati operatori finanziari e industriali. Per informazioni dettagliate è possibile accedere al website: www.Sdabocconi.it/fino4/267165  
   
   
SCIENCE CAFÈ AL SAN MARCO, SI COMINCIA CON GUGLIELMO MARCONI  
 
 Trieste, 1 febbraio 2005 - Area Science Park e Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati), organizzano un ciclo di Science Cafè nei quali discutere temi scientifici di attualità, intrecciandoli a momenti di musica, arte e letteratura. Area e Sissa dedicano questi incontri ad un pubblico non specialistico, ma curioso e attento all’evoluzione del sapere e alle innovazioni che ne derivano. Il primo Science Cafè, dal titolo “Guglielmo Marconi, protagonista della Storia Mondiale – itinerario multimediale fra storia, pittura e musica” di Anna Gentile, si svolgerà mercoledì 2 febbraio 2005 alle ore 18:00 al Caffé San Marco, via Cesare Battisti 18 -Trieste L’evento sarà preceduto da una presentazione dell’intero ciclo di Science Cafè programmati fino a giugno. Partecipano: Stefano Fantoni, direttore Sissa; Maria Cristina Pedicchio, presidente Area Science Park; Daniela Picoi, direttore artistico Science Cafè.  
   
   
MODIFICA SUPERFICIALE DEI MATERIALI CON FASCI IONICI  
 
Bruxelles, 1 febbraio 2005 - Dal 4 al 9 settembre si svolgerà a Kusadasi (Turchia) una conferenza internazionale sulla modifica superficiale dei materiali con fasci ionici. L'avvenimento biennale, che si ripete dal 1976, offre alla comunità internazionale che si occupa di modifica superficiale dei materiali con fasci ionici un forum per presentare e discutere risultati e applicazioni. Il contenuto scientifico e tecnologico della conferenza 2005 metterà in primo piano le nuove tecnologie, ad esempio biomateriali e nanocomposti, le applicazioni industriali e le nuove aree di ricerca. Ingegneri e scienziati di materiali del settore industriale sono vivamente invitati a partecipare. Http://www.smmib05.net  
   
   
NUOVO DUPONT VAMAC DHC A VULCANIZZAZIONE RAPIDA PER GUARNIZIONI DUREVOLI  
 
Milano, 1 febbrio 2005 – Vamac Dhc, ultima novita' della famiglia di elastomeri etilenacrilici Dupont Vamac, offre una velocita' di vulcanizzazione fino al 30% superiore a quella dei gradi senza post-vulcanizzazione; presenta inoltre migliore compression set e resistenza agli oli. Vamac Dhc vulcanizza completamente gia' nello stampo, eliminando i tempi e i costi della tradizionale post-vulcanizzazione in forno. "Vamac Dhc e' pensato per chi deve ridurre al minimo i tempi di vulcanizzazione pur con un buon equilibrio tra resistenza agli oli e invecchiamento alle alte temperature, come nel caso di tenute e guarnizioni", afferma Doug King, market leader - Vamac per il Nord America presso Dupont Ethylene Copolymers. Vamac Dhc offre inoltre eccellente mantenimento della forza di tenuta a lungo termine (basso rilassamento dovuto a stress da compressione) e flessibilita' alle basse temperature. "Questo nuovo prodotto senza post-vulcanizzazione va ad aggiungersi all’ampia offerta di Vamac per materiali in grado di soddisfare numerosi requisiti: vari livelli di compression set, resistenza termica e altre proprieta'". Vamac Dhc e' adatto per una vasta gamma di applicazioni: tenute, guarnizioni, tubi flessibili, tubi rigidi e altri componenti per il settore automobilistico e industriale. Nel settore auto, le tenute in Vamac Dhc sono usate nel motore, nei copri bilanciere e nei sistemi di cambio automatico, nonché nei tubi rigidi e flessibili di componenti per raffredamento olio, servosterzo, ventilazione del carter e rivestimenti dei tubi carburante, oltre a O-ring e alloggiamenti delle candele. Vamac Dhc può funzionare in continuo fino a 150ºC. Vamac Dp resiste invece fino a 165ºC per un uso in ambienti a temperatura piu' elevata. Vamac Dhc vulcanizza nella pressa mediante perossidi come alfa, alfa-bis (terz-butilperossi)-diisopropilbenzene (Dbdb) o dicumil perossido (Dcp). E' adatto allo stampaggio a iniezione, a transfer e a compressione, nonché all’estrusione di profili, tubi o fogli. Vamac Dhc e Dp sono dipolimeri Aem. I tipi tradizionali di Vamac, come Vamac G, sono invece terpolimeri Aem che offrono prestazioni migliori dei dipolimeri, ma richiedono post-vulcanizzazione.  
   
   
A CARNEVALE OGNI SCHERZO VALE: PURCHE’ SIA … A NORMA  
 
Milano, 1 febbraio 2005 - Carnevale, ogni scherzo vale. Sì, ma perché i festeggiamenti del periodo più “pazzo dell’anno” si svolgano senza rischi, è bene controllare che maschere, barbe e baffi finti e fuochi d’artificio siano …a norma! Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione per i rischi di Carnevale e le misure per prevenirli ha emesso le norme Uni En 71-1 e 71-2, ricorda che solo i prodotti fabbricati nel rispetto delle norme di sicurezza europee (riconoscibili perché vengono messi in commercio con il marchio Ce) vengono realizzati con materiali non pericolosi e vengono preventivamente sottoposti a specifiche prove tecniche che ne garantiscono lo standard minimo di sicurezza. Uni ricorda che i pericoli più frequenti per certi costumi ma, soprattutto, per parrucche, barbe e baffi finti è l’infiammabilità e che per le maschere, soprattutto quelle che coprono integralmente il volto, è il danneggiamento degli occhi o, peggio, il soffocamento. Un’altra insidia è rappresentata dal fatto che elmetti e caschi finti che imitano quelli usati per esempio, da militari e vigili del fuoco, non offrono alcuna reale protezione ed è bene fare attenzione all’avvertenza che dovrebbe essere riportata sulle confezioni: “Attenzione! Questo è un giocattolo. Non fornisce protezione”. Particolare attenzione deve essere posta, poi, nell’acquisto e nell’utilizzo dei “botti”, ovvero gli artifici da divertimento. Recentemente, con la pubblicazione della serie di norme Uni En 14035 è stato introdotto un metodo di classificazione del rischio dei fuochi d’artificio - dalle stelline scoppiettanti e i piccoli bengala che si possono anche tenere in mano ai fuochi pirotecnici da usare solo all’aperto - che, comunque, devono essere maneggiati sempre con estrema cautela. Per festeggiare in sicurezza il Carnevale, al di là del buon senso di comprare i fuochi d’artificio solo in negozi specializzati e mai sulle bancarelle, il consiglio è quello di scegliere sempre prodotti racchiusi in confezioni sigillate e fare attenzione che sulla confezione, insieme con la sigla En 14035, siano riportati anche i dati del produttore o dell’importatore o del distributore, oltre che - naturalmente - seguire le istruzioni di sicurezza (in particolare: non tenerli in tasca, usarne uno alla volta, tenerli lontano dal corpo, non usarli su superfici infiammabili, usarli all’aperto e non in presenza di vento).  
   
   
L’ALTRUISMO? ARMA VINCENTE CONTRO PARASSITI E TRUFFALDINI EMERGE DA UNO STUDIO CONDOTTO DALL’ISTITUTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE DELLA COGNIZIONE (ISTC) DEL CNR SUI PIPISTRELLI VAMPIRI, MAESTRI IN QUESTA STRATEGIA NEL GRUPPO  
 
 Roma, 1 febbraio 2005 - C’è chi si immola per la patria o per un causa religiosa, chi rischia la propria vita per salvarne un’altra o fa piccole azioni per aiutare il prossimo. Di esempi di altruismo sono piene le cronache. Ma quali sono le cause che spingono l’uomo a fare il bene degli altri senza tener conto di se stesso? Una spiegazione ci viene offerta dal mondo animale. In particolare, dai pipistrelli vampiri, brutti sì, ma generosi. Anche con individui con i quali non sono imparentati. A studiarne “la condotta” altruistica è stato un gruppo di ricercatori dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione (Istc) del Cnr che, attraverso la simulazione su computer, ha formulato nuove ipotesi su tale dinamica relazionale. “L’obiettivo dello studio” spiega Mario Paolucci dell’Istc del Cnr “è capire uno dei tanti aspetti di questa attitudine umana, partendo da un livello di scala inferiore e meno complesso, quello degli animali. L’altruismo appare in contrasto con la teoria dell’evoluzione, secondo la quale sopravvive il più adatto; mentre avvantaggiando gli altri, l’altruista dovrebbe soccombere. Ciononostante, l’altruismo è diffuso tra gli animali. Come mai? La nostra ricerca dimostra che questo comportamento può essere una strategia vincente. È quel che succede fra i vampiri, grazie alla loro organizzazione sociale caratterizzata da gruppi di 20-40 individui. Se uno di loro per tre giorni di seguito non trova cibo rischia di morire. A quel punto interviene il pipistrello “altruista” che gli dona, rigurgitandolo, parte del sangue di cui si è alimentato, riducendo il beneficio di una nottata di caccia. Ma nella comunità vi sono anche dei parassiti che non soccorrono il prossimo in pericolo di vita. I “bari” costituiscono una minaccia per il gruppo e per se stessi; sfruttano all’osso gli altruisti, poi, non trovando più vittime da spolpare, muoiono essi stessi. La specie dunque era destinata ad estinguersi, ma ciò non è avvenuto. Dalle nostre simulazioni si è visto che gli altruisti sono protetti dalle pareti dei nidi che si formano quando gli individui si riproducono e si separano. Quei pochi nidi di soli altruisti che per caso si formeranno, conquisteranno l’intera popolazione, garantendone la sopravvivenza e la riproduzione. Tale risultato porta acqua al mulino della teoria della selezione di gruppo, demolita negli anni Sessanta da quella che considerava la reciprocità come unica spiegazione ammissibile dell’altruismo.” “L’altruismo” conclude Rosaria Conte dell’Istc-cnr “può essere una strategia vincente anche in grandi comunità, purché gli individui siano dotati di una certa intelligenza. Se gli individui agiscono in base ai loro scopi-che variano sia in senso altruistico che egoistico- osservando gli effetti su di sé delle azioni altrui, l’altruismo sopravvivrà e si diffonderà di più dell’egoismo, perché fa più proseliti. I “bari”, che rifiutano l’aiuto anche a chi, come nel caso dei vampiri, è in fin di vita, vengono imitati più raramente. E sono proprio le forme estreme e vulnerabili di altruismo, come il martirio, ad avere il maggior numero di seguaci. Il proselitismo degli altruisti rende relativamente inoffensivo il comportamento parassitario e truffaldino anche senza l’aiuto delle anguste pareti del nido, e permette quindi la formazione di comunità più ampie di quanto non accada fra i pipistrelli.” Ecco perché gesti eroici, martirio, ecc. Si diffondono in ondate epocali. Di per sé l’altruismo rafforza il gruppo, a condizione che questo si isoli. Ma è l’altruismo intelligente che consente alla nostra specie di organizzarsi in gruppi sempre più vasti, - forse anche nella grande rete internet - senza isolarsi, ma supportando i nuovi arrivati e neutralizzando i bari con la forza dei suoi argomenti”.