Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web e Beauty Flash 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 23 Marzo 2005
Pagina4
ATTAMERI, GLI “ALERT” DEI TUMORI RICERCATORI DEL CNR DI NAPOLI E DEL CNRS E INSERM FRANCESE HANNO IDENTIFICATO UNA NUOVA MOLECOLA IN GRADO DI INIBIRE UN ONCOGENE CAUSA DI TUMORI ALLA TIROIDE  
 
Roma, 23 marzo 2005 - Nuove strategie per la diagnosi e la terapia dei tumori. A metterle in atto un gruppo di ricercatori dell’Istituto di endocrinologia e oncologia sperimentale (Ieos) del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli coordinato da Vittorio de Franciscis insieme ai colleghi del Cnrs e dell’Inserm francese. “Mediante l’uso di cellule in coltura come bersaglio” spiega de Franciscis, “abbiamo isolato molecole biologicamente attive, dette attameri, in grado di riconoscere e legare in modo altamente selettivo una proteina-segnale esposta sulla superficie delle cellule di alcuni tumori. Uno degli attameri da noi isolati lega specificamente e ad alta affinità l’oncogene Ret e ne blocca l’attività biologica, inibendone il potenziale trasformante”. Ret, è un recettore ad attività tirosino chinasi che, se mutato, può causare neoplasie multiple: carcinomi midollari della tiroide e tumori della ghiandola surrenale, i feocromocitomi. “I risultati conseguiti”, prosegue il ricercatore dell’Ieos-cnr, “dimostrano le potenzialità applicative di questa nuova classe di molecole, che porta allo sviluppo di nuovi farmaci utili nel trattamento di alcuni tipi di tumori anche chemio e radio-resistenti. Queste molecole, inoltre possono competere con gli anticorpi sia in diagnostica per immagini sia in terapia. Infatti, molte caratteristiche rendono gli attameri più promettenti degli anticorpi: sono più piccoli, meno complessi; sono facilmente ottenuti per sintesi chimica in laboratorio senza il coinvolgimento di linee cellulari o animali; sono facili da coniugare con molecole reporter e da modificare chimicamente così da aumentarne la stabilità e l'applicabilità in vivo. Inoltre, molti attameri fino ad ora isolati sono in grado di inibire la funzionalità biologica del bersaglio e possono, quindi, essere considerati potenziali strumenti terapeutici per differenti stati patologici, non solo nel cancro”. L’identificazione degli attameri anti-Ret – sottoposti a richiesta di brevetto - è stata ottenuta attraverso la tecnica Selex (Systematic evolution of ligands by exponential enrichment). Si tratta di una tecnologia altamente innovativa, recentemente messa a punto negli Stati Uniti, che permette di isolare con una procedura di “evoluzione” in vitro singole molecole di interesse, attameri, a partire da un grande numero di molecole. Le proteine-segnale esposte sulla membrana cellulare, ed in primo luogo i recettori ad attività tirosino chinasi, come l’oncogene Ret, sono bersagli ideali per sonde molecolari o farmaci in medicina oncologica. Al lavoro hanno partecipato Laura Cerchia dell’Ieos-cnr (Istituto diretto da Eduardo Consiglio), Domenico Libri del Cnrs, e Bertrand Tavitian dell’Inserm. La ricerca è stata in grande parte finanziata grazie a fondi ottenuti da un progetto Europeo del V Programma Quadro e pubblicata sul numero di marzo della prestigiosa rivista internazionale Plos Biology, che pubblica articoli e risultati di ricerche scientifiche che possono essere stampati e distribuiti gratuitamente. Per informazioni: Vittorio de Franciscis, Ieos-cnr, tel 081/7462036  
   
   
XYOTAX: IL GOG INIZIA UNO STUDIO DI FASE III DI PRIMARIA IMPORTANZA NEL TUMORE OVARICO  
 
 Seattle e Bresso, 23 Marzo 2005 - Il Gynecologic Oncology Group (Gog) ha iniziato uno studio clinico di fase Iii con l’obiettivo di valutare l’efficacia di Xyotax nel mantenimento della remissione e nel prolungamento della sopravvivenza in pazienti affetti da tumore ovarico. Il Gog arruolerà 1.550 pazienti in 50 centri di eccellenza e in oltre 160 istituti clinici facenti parte del Gog, negli Stati Uniti e in Europa nel corso dei prossimi 18-24 mesi. Cell Therapeutics, Inc. (Cti) che ha concluso lo studio clinico di Xyotax nel tumore polmonare, ha attivamente cooperato con il Gog nello sviluppo di questa terapia per il tumore ovarico, potenzialmente meno tossica e meglio tollerata. Il Gog è un gruppo cooperativo di primaria importanza che ha definito gli standard di trattamento per il tumore ovarico negli Stati Uniti. “In uno studio clinico promosso dal Southwest Oncology Group (Swog) e dal Gog era stato dimostrato che la somministrazione mensile di paclitaxel per un anno come terapia di mantenimento aveva prolungato il periodo in cui le pazienti rimanevano libere da progressione della malattia. Tuttavia, secondo il protocollo, lo studio venne chiuso prematuramente prima che si potesse determinare il reale impatto sulla sopravvivenza e quindi la terapia di mantenimento non viene considerata ad oggi uno standard di cura” ha affermato Maurie Markman, Md, Vice President for Clinical Research at The University of Texas M. D. Anderson Cancer Center e principale sperimentatore impegnato nello studio clinico. “Nel corso di questo nuovo studio con Xyotax speriamo di dimostrare che il trattamento mensile con Xyotax migliora sia la sopravvivenza che il periodo libero da malattia delle pazienti con tumore ovarico avanzato senza peraltro produrre effetti collaterali che limitino la qualità di vita delle pazienti. Siamo molto contenti di collaborare con Cti in questo studio che potrebbe avere degli sviluppi molto significativi per le pazienti affette da tumore ovarico.” Lo studio, che è stato concordato con Fda attraverso la procedura dello Special Protocol Assessment (Spa), si propone di valutare l’efficacia e la tollerabilità di Xyotax (175 mg/m2) somministrato con infusione di 10 minuti una volta al mese per 12 mesi in pazienti con tumore ovarico che hanno ottenuto una remissione completa dopo un primo trattamento standard di chemioterapia nei confronti di pazienti senza terapia di mantenimento. I principali parametri di valutazione dello studio includono la sopravvivenza e il periodo libero da malattia. Un terzo braccio di trattamento con somministrazione mensile di paclitaxel (175mg/m2) sarà utilizzato per valutare i potenziali vantaggi sulla qualità di vita di Xyotax misurati in base alle differenze riscontrate nella tossicità e nella tollerabilità tra i vari gruppi di trattamento. E’ prevista un’analisi intermedia misurando la sopravvivenza libera da malattia che consentirà di ottenere una valutazione accelerata della documentazione Nda. Secondo una ricerca di mercato in campo oncologico, circa 27.000 pazienti nel 2004 negli Stati Uniti hanno ricevuto un trattamento di chemioterapia in prima linea per tumore ovarico avanzato. Il trattamento standard di prima linea consiste nella somministrazione di paclitaxel (175mg/m2) e carboplatino (Auc 6) fino a sei cicli. Circa il 70% delle pazienti raggiunge una risposta completa con un trattamento di prima linea risultando così arruolabile nello studio registrativo con Xyotax.  
   
   
GUIDAGENITORI PROMUOVE UNA PETIZIONE VIRTUALE PER DIFFONDERE LA VACCINAZIONE CONTRO LA VARICELLA  
 
Milano, 23 Marzo 2005 - La storia e l'esperienza insegnano che le malattie infettive possono essere definitivamente cancellate dalla faccia del pianeta, a patto che sia disponibile un vaccino appropriato e che esso venga somministrato alla stragrande maggioranza degli individui suscettibili o a rischio. Nel caso della varicella Io strumento di prevenzione esiste da tempo e offre le migliori garanzie di efficacia e sicurezza, ma ancora molto resta da fare per informare e sensibilizzare la popolazione: da qui il razione di una petizione virtuale, aperta a tutti e ospitata da guidagenitori.It, uno dei più noti siti internet che, grazie a un équipe di multidisciplinare qualificata, offre consulenze on line gratuite in tema di salute, alimentazione e problemi comportamentali del bambino. "La varicella è spesso considerata una malattia banale dell'infanzia. Questo è purtroppo un pregiudizio diffuso, che sarebbe bene sfatare: molti infatti ignorano che questa infezione, in grado di colpire bambini e adulti, può essere causa di spiacevoli complicanze e ricoveri in ospedale" commenta Giuliana De Sio, firmataria dell'iniziativa. La varicella, in effetti, è ancora ampiamente e ingiustamente sottostimata: "Eppure essa colpisce in un anno oltre 500mila individui: una cifra simile al numero dei nuovi nati ed equivalente a un caso al minuto" precisa il Dr. Giovanni Vitali Rosati, pediatra di famiglia a Firenze e referente regionale per la Fimp ( Federazione Italiana Medici Pediatri) per la Regione Toscana. "La situazione nazionale attuale è paragonabile a quella americana prima dell'introduzione della vaccinazione: negli Stati Uniti, infatti, si calcolavano 4 milioni di casi di varicella all'anno, con 11mila ricoveri e 100 morti. In Italia nel 2002 ci sono stati 1690 ricoveri e 8 morti. Nonostante tutto, però, è verosimile che anche i genitori di bambini colpiti da complicanze gravi tendano a sottostimare la varicella in quanto convinti che il loro caso sia stato del tutto eccezionale e particolarmente sfortunato". Oltre alla sua pericolosità, inoltre, la varicella è anche gravosa per il servizio sanitario e la società. Un primo aspetto da considerare è infatti l'assenteismo scolastico, imposto sia dalla necessità di cura sia dall'allontanamento per ridurre le probabilità di contagio in comunità. I costi della varicella nei bambini includono anche i costi dovuti alla perdita di lavoro da parte del parente che li deve accudire. Gli studi condotti in Italia hanno calcolato un costo medio per ogni caso di varicella di 120-170 euro per un bambino e di circa 800 euro per un adulto. Sommando tutte le voci e i 5,2-8 milioni di euro dei ricoveri si raggiunge un costo complessivo della malattia tra i 120 e i 153 milioni di euro, mentre per ogni euro investito nella vaccinazione antivaricella si otterrebbe un ritorno di 1,2 euro per il servizio sanitario e di 3,5 euro per la società. Un dato, questo, che, nell'ipotesi di una copertura del 90% dei bambini di 12-24 mesi, si tradurrebbe in un risparmio di circa 100 e oltre 1200 milioni di euro rispettivamente per il servizio sanitario e per la società. "Ancora una volta è bene quindi ricordare che la prevenzione oggi è efficace e possibile, ma c'è bisogno di sensibilizzare i genitori" afferma la dr.Ssa Rosalba Trabalzini, responsabile scientifica di guidagenitori.It. "Per questa ragione il nostro sito, che deve il suo successo al passaparola, può costituire un fattivo supporto a diffondere messaggi e soprattutto, con l'ausilio di importanti testimoniai, a stimolare la discussione e l'attenzione sull'argomento. Riteniamo pertanto di poter dare un contributo utile a questa iniziativa che, pur nel rispetto della privacy servirà a mobilitare chi è più sensibile alla prevenzione della varicella e soprattutto, come auspichiamo, a favorire una maggior consapevolezza del suo impatto sanitario e sociale". Per aderire basterà inviare per e-mail, all'indirizzo senzavaricella@quidagenitori.It  il nome, cognome e la regione di residenza. Le firme accompagneranno l'appello con la richiesta di promuovere il vaccino contro la varicella fin dal secondo anno di età che Guidagenitori.it invierà ai Presidenti e agli assessori alla Sanità delle Regioni. Perché prevenire è sempre meglio che curare.  
   
   
DALLA DR.SSA ROSALBA TRABALZINI PSICHIATRA E PSICOLOGO - RESPONSABILE SCIENTIFICO DEL SITO GUIDAGENITORI.IT UN INVITO PER LE REGIONI A PROMUOVERE LA VACCINAZIONE GIÀ NEI PRIMI MESI DI VITA  
 
Milano, 23 marzo 2005 - Di seguito una riflessione della dott.Ssa Trabalzini sui motivi che l’hanno spinta ad avviare questa iniziativa. Una campagna di sensibilizzazione sui rischi della varicella. Ho pensato fosse giusto dar vita a questa iniziativa alla luce della mia esperienza di medico, di responsabile scientifico di un sito dedicato ai genitori e di mamma passata attraverso le vicissitudini familiari di questa malattia. La varicella è molto diffusa e ha una serie di indiscusse conseguenze sociali e personali e, contrariamente ad una opinione erroneamente condivisa, il suo decorso può lasciar spazio a serie complicazioni. La varicella è la più diffusa delle malattie infettive tipiche dell'infanzia, colpisce quasi il 90 % dei bambini entro i primi dieci anni di vita, è l'unica che non è mai diminuita, ne accenna a farlo ed è quella che si verifica con maggior regolarità nel nostro Paese. Ogni anno si ammala il 5,5% dei bambini da O e 14 anni (400 mila casi), soprattutto tra 2 e 5 anni, ma può aggredire anche a 15-20 anni e in età più adulta (100 mila casi). Le mie figlie hanno contratto questa infezione quando avevano rispettivamente quattro ed un anno: la piccolina è stata ovviamente contagiata dalla maggiore e proprio a causa della sua tenera età ha avuto bisogno della mia presenza costante per l'intera durata della malattia. Mentre la prima si è riusciti a controllarla meglio, la piccola che ora ha 13 anni, vive tuttora come un cruccio le piccole cicatrici rimaste sul volto a seguito delle lesioni che si è procurata grattando le pustoline. Da questi semplici elementi scaturiscono due considerazioni: innanzitutto la varicella è tanto più impegnativa per la famiglia quanto più il bambino colpito è in tenera età. L'assistenza che egli richiede è totale, e non si lieta alle cure farmacologiche ma richiede anche un'attenta sorveglianza per evitare che il prurito diventi causa di microlesioni cutanee. E' quindi evidente che, pur trattandosi di una malattia nella maggior parte dei casi a decorso benigno, la sua ripercussione sociale, in termini di perdita di ore lavorative è notevole. La seconda riflessione riguarda appunto gli esiti estetici: il più delle volte l'impatto più gravoso non è tanto legato ai classici dieci giorni di allontanamento dalla comunità quanto al rischio di cicatrici permanenti, che in età adolescenziale, soprattutto nelle bambine (i ragazzini hanno maggiori possibilità di camuffarle con la barba) possono diventare motivo di disagio psicologico. Non bisogna poi dimenticare che la varicella può dare luogo a conseguenze che, quando compaiono possono essere spesso serie e responsabili di esiti permanenti. Le complicanze, soprattutto neurologiche, colpiscono in Italia 20.000 persone l'anno, di cui 1.300 finiscono in ospedale per la gravità dei sintomi. Le complicanze tra O e 14 anni variano dal 3 al 5% dei casi. Per 1/3 si tratta di complicanze infettive, per 2/3 di complicanze neurologiche, come le encefaliti, che hanno effetti sul sistema nervoso centrale con alterazioni dello sviluppo motorio e psichico. In età adulta aumenta il rischio che la varicella porti all'insorgenza dell'Herpes Zoster: questo virus può persistere nei gangli nervosi centrali — rimanendo latente anche per decine di anni — per poi riattivarsi in età adulta provocando una dermatite dolorosa comunemente nota come "Fuoco di Sant'antonio". Come per tutte le malattie di questo tipo l'arma migliore contro la varicella resta la prevenzione, cioè la vaccinazione. Autorizzato nel 2001 per la prima volta in Europa dal Ministero della Salute italiano, il vaccino è in uso già dal 1996 negli Stati Uniti dove in 7 anni è stato somministrato a 40 milioni di bambini riducendo del 90% la frequenza di questa malattia infettiva dell'infanzia. Proprio in questi giorni il ministero della Salute e le Regioni stanno mettendo a punto il nuovo calendario vaccinale: lo strumento ufficiale e condiviso che spiega ai genitori quali vaccini sono da considerare obbligatori e quali consigliati. Per quel che riguarda la varicella, la Commissione Nazionale Vaccini ha proposto alcune importanti novità: la vaccinazione viene raccomandata tra il 12esimo ed il 14esimo anno per tutti i soggetti che non hanno contratto la malattia, ma le Regioni che assicurano una copertura vaccinale superiore all'80% potranno proporla anche a tutti i bambini nel secondo anno di vita. L'autonomia amministrativa permette infatti alle Regioni di andare oltre le proposte del ministero della Salute. Dal gennaio del 2003, ad esempio, la Regione Siciliana ha avviato un piano di vaccinazione contro la varicella. La vaccinazione viene proposta gratuitamente ai genitori, al compimento del 15esimo mese del bambino, insieme alle vaccinazioni non obbligatorio ma fortemente raccomandate contro morbillo, rosolia e parotite  
   
   
DAL DR. GIOVANNI VITALI ROSATI PEDIATRA DI FAMIGLIA A FIRENZE ALCUNI SPUNTI DI RIFLESSIONE SULL'IMPORTANZA DELLA VACCINAZIONE DI MASSA  
 
Milano, 23 marzo 2005 - Se la varicella è sottovalutata una buona parte di responsabilità, è bene ammetterlo, spetta a noi pediatri: probabilmente le nostre convinzioni, non del tutto oggettive, sono condizionate ancora dalla concezione, ormai superata, secondo cui la varicella, come si legge sui vecchi trattati, è una delle "comuni" malattie esantematiche dell'infanzia In altre parole essa era considerata una tappa obbligatoria per tutti i bambini: questo poteva avere un senso quando il medico non poteva fare altro che rassicurare i genitori e prescrivere una terapia sintomatica, mentre oggi è quanto mai sciocco affrontare i rischi delle malattie quando sono disponibili efficaci strumenti per prevenirle. Il morbillo, per esempio, ora fa parte di piano nazionale di eradicazione, e sul piano socioculturale la varicella sta seguendo la stessa strada. Essa è in effetti molto diffusa e, come affermavano i medici di un tempo, si diffonde con l'aria così facilmente e rapidamente al punto che può trasmettersi con estrema facilità da una stanza all'altra di un reparto ospedaliero: basti pensare che la sua contagiosità è pari a circa 10 volte quella della Sars (polmonite atipica). Un altro aspetto da addebitare al pediatra è che spesso la varicella, per quanto soggetta a denuncia obbligatoria, non viene notificata: studi recenti dimostrano che almeno il 50% dei casi non vengono segnalati, mentre gli attuali sistemi sentinella (per esempio Spes) offrono informazioni più precise circa l'incidenza: ogni anno in Italia si verificano circa 540.000 casi, tanti quanti i nuovi nati e pari a uno al minuto, 1440 al giorno e 42.000 al mese. I ricoveri quotidiani per varicella sono 7-11. Le complicanze si manifestano nel 4% dei soggetti colpiti, e nello 0,6% sono gravi. Applicando questa percentuale ai grandi numeri si ottengono cifre importanti, che sono in linea con i dati americani prima dell'introduzione della vaccinazione di massa. Negli Stati Uniti, infatti, si calcolavano 4 milioni di casi di varicella all'anno, con 11 mila ricoveri e 100 morti. In Italia nel 2002 ci sono stati 1690 ricoveri e 8 morti. Nonostante tutto, però, è verosimile che anche i genitori di bambini colpiti da complicanze gravi tendano a sottostimare la varicella in quanto convinti che il loro caso sia stato del tutto eccezionale e particolarmente sfortunato. Anche una varicella banale, che comporta una settimana di assenza da scuola, inoltre, comporta costi rilevanti, ai quali si sommano anche quelli degli antivirali, il cui impiego è notevolmente aumentato, benché talvolta inappropriato. Anche negli adulti la varicella è percepita male: eppure dopo i 10 anni d'età, a fronte di una minore incidenza di complicanze, essa ha un decorso molto più pesante e fastidioso. E' comunque importante sottolineare che nell'adulto essa  
   
   
REGIONE LOMBARDIA: PARTE LO SCREENING DEI TUMORI AL COLON RETTO I PRIMI A SOTTOPORVISI I MILANESI FRA I 50 E I 69 ANNI. TESTIMONIAL RENATO POZZETTO  
 
Milano, 23 matrzo 2005 - Parte lo screening gratuito per prevenire i tumori al colon retto in Lombardia. L'iniziativa è stata presentata dall'assessore alla Sanità, Carlo Borsani, e dal direttore generale dell'Asl città di Milano, Antonio Mobilia. Nel giro di due anni si sottoporranno allo screening oltre 2.300.000 cittadini fra i 50 e i 69 anni, e i primi saranno i 340.000 milanesi di questa fascia d'età. Per effettuare questa campagna di prevenzione, che ha un testimonial d'eccezione in Renato Pozzetto, la Regione mette a disposizione 8.220.000 euro per il 2005. A partire dai prossimi giorni dunque l'Asl invierà ai primi 175.000 milanesi una lettera d'invito a recarsi presso una delle 425 farmacie di Milano per ritirare il kit necessario all'esame. Fatto il test, la provetta andrà riconsegnata negli appositi raccoglitori collocati in tutte le farmacie. L'esito dell'esame sarà comunicato dopo pochi giorni, per posta o per telefono. Se il test sarà negativo, dopo due anni verrà spedita una nuova lettera. Se sarà positivo, l'Asl telefonerà per invitare ad eseguire, entro 42/72 ore una colonscopia presso uno dei 12 ospedali milanesi coinvolti. Si tratta degli ospedali, che hanno esperienza in materia: eseguono più di 500 colonscopie e 100 interventi di chirurgia addominale maggiore. La neoplasia del colon retto è la seconda causa di morte per cancro al mondo, dopo il tumore al polmone. "Dopo questo screening - ha precisato l'assessore Borsani - che si affianca a quello della mammella, giunto al sesto anno di attività, partirà, tra poco, quello per individuare precocemente le malattie cardiocircolatorie. E' infatti sulla prevenzione che noi puntiamo, non solo perché curare costa di più ma anche e soprattutto perché così si evitano sofferenze alle persone e alle loro famiglie".  
   
   
AI MEDICI DUE TERZI DEGLI ARRETRATI 2001-02 BORSANI: "UN MODO PER SODDISFARE LE LORO LEGITTIME ASPETTATIVE". COSTO, 19,7 MILIONI  
 
Milano, 23 marzo 2005 - La Regione Lombardia ha deciso di anticipare ai 7.600 medici di medicina generale e ai 1.100 specialisti convenzionati, con lo stipendio di marzo, i due terzi degli arretrati 2001-2002 previsti dai rispettivi Accordi Collettivi Nazionali, bloccati dalla Corte dei Conti per problemi di compatibilità economica generale. Per un medico di medicina generale che abbia mediamente in carico 1.200 assistiti, si tratterà di un'anticipazione lorda di 2.314 euro, che al netto delle imposte risulterà di 2.198 euro. L'aumento pro capite degli specialisti convenzionati varierà, invece, in ragione delle ore prestate da ciascun professionista. Complessivamente la Regione sosterrà un costo di 19,750 milioni di euro. La decisione non riguarderà i pediatri di famiglia poiché non è ancora stata sottoscritta un'ipotesi di Accordo Nazionale e, conseguentemente, la Regione non avrebbe titolo per effettuare analoghe anticipazioni. "Con questo intervento - ha dichiarato l'assessore alla Sanità, Carlo Borsani - oltre ad andare incontro alle legittime aspettative dei professionisti, intendiamo fugare dubbi ed errate interpretazioni sulla validità dell'Accordo Collettivo".  
   
   
VICENZAORO2: 11 – 16 GIUGNO 2005 TECNOLOGIA E TENDENZE MODA AL SERVIZIO DEL SETTORE ORAFO  
 
Vicenza, 23 marzo 2005 -  Dall’11 al 16 giugno si svolgerà, alla Fiera di Vicenza, l’edizione 2005 di Vicenzaoro2, mostra internazionale di oreficeria, gioielleria, argenteria, gemmologia e orologeria. In contemporanea, al padiglione Leonardo si terrà l’edizione esitiva di Oromacchine, il salone specializzato riservato a macchinari e tecnologie per l’industria orafa. Da rimarcare che quella 2005 sarà l’ultima edizione che si terrà a giugno, poiché dal prossimo anno, le date verranno anticipate a maggio. Ancora in fase di definizione, il programma della manifestazione registra già delle importanti conferme. Prima fra tutte, la Giornata Gemmologica in calendario per domenica 12 giugno e che avrà per tema il taglio dei materiali gemmologici e sarà curata, come d’abitudine, dal Cisgem con la collaborazione della Fiera di Vicenza. All’insegna della tecnologia anche gli altri incontri previsti per questa edizione della fiera orafa, che sarà lo scenario ideale per gli incontri che il Jewellery Technology Forum porrà in atto nelle giornate del 17 e del 18 giugno. Ma l’attuale tecnologia deriva da antiche tecniche, per cui questo stretto legame fra antico e moderno viene sottolineato dalla mostra collaterale curata da Cna e Confartigianato, nella quale vengono esposti i gioielli realizzati con le tecniche di lavorazione dell’antica gioielleria etrusca. Inoltre, sempre per rimanere nel campo dell’abilità tecnica, sia essa di produzione o di design, importante appuntamento a giugno con l’anteprima de “Le Forme del Gioiello”, il salone del design della Fiera di Vicenza che anticipa alcune nuove tendenze tramite una mostra collaterale sul fiume del padiglione F e una specifica presentazione fissata per domenica 12 giugno. E a proposito di nuove tendenze nel mondo del gioiello, il Trends Jewellery Forecasting presenterà le ultime in voga nelle giornate di sabato 11 e mercoledì 15 giugno. In programma poi, altri due incontri degni di nota: la conferenza stampa di presentazione dell’”Incontro Internazionale per il settore dell’orologeria” a cura Cna e Confartigianato e il convegno “Il futuro dei distretti orafi in Italia” promosso da Irigem e Tolomeo studi e ricerche, entrambi previsti per lunedì 13 giugno.  
   
   
SETTIMANA DEL MOBILE: TUTTO IL DESIGN FUORI E DENTRO IL POLITECNICO  
 

Milano, 23 marzo 2005 - La settimana del Salone del Mobile mai come quest’anno coinvolge il Politecnico di Milano . Dentro e fuori la Fiera, che dal 1961 ospita la più visitata rassegna internazionale dell’arredamento, la Facoltà del Design e le altre strutture d’Ateneo che operano in questo campo, organizzano eventi ed occasioni di incontro e confronto in tema. Iniziative dedicate a studenti, professionisti, operatori industriali e cultori del Design in tutte le sue espressioni. Questi gli eventi al Poli… 14 aprile - “Laurea ad honorem in Disegno Industriale a Luca Cordero di Montezemolo” La Facoltà del Design del Politecnico di Milano conferisce la laurea ad honorem in Disegno Industriale al Presidente del Gruppo Fiat, di Ferrari e Maserati che attualmente occupa anche la carica di Presidente di Confindustria. Dove: ore 15.15, Laboratorio sulla Sicurezza dei Trasporti (Last), Campus Bovisa, via Durando 10. 14 – 18 aprile - “Ad Honorem” Un uomo d'impresa per il Design. In occasione del conferimento della laurea ad honorem, la Facoltà del Design del Politecnico di Milano, in collaborazione con gli studenti della Facoltà, apre gli spazi del Campus Bovisa a una mostra dei prodotti e delle vetture che meglio rappresentano la storia e il profilo culturale di Luca di Montezemolo. Durante i quattro giorni di apertura, il pubblico potrà vedere esposte anche alcune vetture di grande interesse come la Ferrari Formula 1 di Lauda e Schumacher, l’Alfa Brera, la Maserati Quattroporte e la F430. Dove: La mostra sarà inaugurata il 14 aprile alle ore 17.00 e sarà aperta al pubblico fino al 18 aprile dalle ore 9.00 alle ore 19.00, presso la Facoltà del Design, Campus Bovisa, Edificio N, Via Durando 10 14 – 18 aprile “Facoltà del Design. Cultura del progetto” Mostra audio - video sui progetti degli studenti della Facoltà. Dove: Dalle ore 9.00 alle 19.00 presso la Facoltà del Design, Campus Bovisa, Edificio N, Via Durando 10. 15 aprile - “Studiare il Design al Poli Una giornata al Campus della Facoltà del Design, con lezioni dei maestri del design e visita ai laboratori della Facoltà” Iniziativa per gli studenti delle scuole medie superiori e per gli stranieri presenti a Milano durante il Salone del Mobile Dove: Dalle ore 9.30, Politecnico di Milano, Campus Bovisa, Edificio N Via Durando 10 11 - 28 aprile “Mostra - Franco Albini. Musei E Allestimenti” A cura di Federico Bucci e Augusto Rossari La mostra, realizzata dal Dipartimento di progettazione dell’Architettura della Facoltà di Architettura Civile, è composta da 34 pannelli con testi e riproduzioni di fotografie e disegni e vuole sottolineare le particolari qualità dello spazio espositivo progettato da Franco Albini (1905 – 1977). Dove: Inaugurazione della mostra: 11 aprile, ore 17.00, Aula Mostre Campus Bovisa Alle ore 15.00 nell’ aula Ct3 del Campus Bovisa si terrà un Seminario sul tema della mostra. …In Fiera… 16 aprile - “Designing Designer: Design evolution by East & West Nuovi ambienti, nuovi prodotti, nuovi designers” Convegno promosso dalla Facoltà del Design del Politecnico di Milano in collaborazione con Federlegno-arredo. Organizzato da Fondazione Cosmit Eventi con il patrocinio di Fondazione Adi. Il convegno internazionale mira a porre le basi per un percorso dialogico tra Oriente e Occidente indagando il ruolo del Design nelle due aree del globo e le potenzialità nel costruire un sistema di relazioni di tipo culturale, economico e sociale. Dove: ore 10.00, Fiera di Milano, Padiglione 16, Sala Bolaffio, Ingresso: Porta Teodorico 13 – 18 aprile “Facoltà del Design. Cultura del progetto” Stand della Facoltà del Design presso il Salone Satellite del Salone del Mobile. Fiera di Milano – Salone Satellite. Con la collaborazione di Softwork srl (tecnologia rf-id) …e in giro per Milano! “Milano Design Open Lectures” Milano Design Open Lectures, giunta alla sua quarta edizione, rappresenta un momento privilegiato di approfondimento e riflessione critica in cui didattica, cultura e produzione si incontrano in luoghi simbolo scelti sul territorio. La Facoltà del Design si conferma così portavoce d’eccellenza di contenuti ed occasioni per far cultura di Design. 14 aprile “Stato, Istituzioni e Grandi Imprese per il Design” (ciclo a cura del prof. Davide Bruno) L’attuale situazione socio-politica del nostro paese vede nel mondo dei trasporti uno degli anelli di congiunzione tra i diversi paesi, secondo l’ottica di integrità di sistemi e facilità di osmosi di merci e persone. I governi dei paesi facenti parte della comunità europea sono quindi chiamati a concentrare i loro sforzi verso un aumento dell’efficienza dei trasporti e delle infrastrutture; allo stesso le grandi imprese coinvolte nel settore dei trasporti devono seguire questa tendenza facendo leva su elementi quali l’efficienza e la qualità del prodotto. In questo quadro si inserisce anche il mondo del Design come sintetica intuizione di un settore in continua espansione. Partecipano: Davide Bruno (Moderatore), Giuseppe Vigorelli (Presidente Banca Popolare Commercio e Industria), Fausto Cutuli (Presidente Ansaldobreda), Antonio Perfetti (Direttore Generale Alenia Aeronautica), Roberto Snaidero (Rappresentante Confindustria e Presidente Federlegno-arredo), Roberto Massetti (Direttore Generale Atm), Marco Tamino (Responsabile progetti Grandi stazioni) Dove: Ore: 10.30 Banca Popolare Commercio e Industria – Via della Moscova, 33 – Milano 14 aprile - “Moda e Design Intersezioni: il caso Menichetti” (ciclo a cura della prof.Ssa Alba Cappellieri) Roberto Menichetti Introduce Giusi Ferrè, giornalista di moda e di costume Lo stilista di Burberry, Jil Sander e Celine presenta una sua collezione di abiti pensati come rivisitazione di abiti del passato ad alto contenuto di design. Dove: Ore 17:00, Spazio Menichetti - via Presolana 1 – Milano 15 aprile - “Spostarsi lentamente: forme del nomadismo” (a cura del prof. Pierluigi Nicolin / Lorenzo Gaetani) Collegate alla mostra Entrez lentement, le lectures sono dedicate agli aspetti nei quali la domesticità, data per sedentaria, finisce per incontrarsi con il suo opposto. La casa, il proprio habitat, è un ambiente dal quale anche si fugge o nel quale arriva un ospite inaspettato, un amico, un nemico, uno straniero. Di fatto, stanzialità e nomadismo si mescolano continuamente nell’esperienza della vita quotidiana. Partecipa: Marc Augé. Introduce: Stefano Boeri Il ciclo è realizzato in collaborazione con Cosmit Dove: Ore 18.30, Spazio Stendhal - Via Stendhal 36, Milano 19 aprile - “Il Progetto dell’eccellenza. (ciclo a cura della prof.Ssa Alba Cappellieri) Design Driven Innovation: il caso Pomellato” Giusi Ferrè, Alba Cappellieri, Arturo dell'Acqua Bellavitis dialogano con il dott. Minoli, amministratore delegato di Pomellato. Dove: Ore 15.00, Triennale, viale Alemagna 6 - Milano 13 – 18 aprile - “Homewear - homeware - homewhere?” Mostra di progetti degli studenti della University of Brighton,della University of Lund e della Facoltà del Design del Politecnico di Milano. Dove: Show room C.p. Company e Stone Island – via Savona 54 - Milano 13 – 18 aprile - “Fuorisalone.it - Il Design a Milano si scopre a piedi, Fuorisalone.it te ne racconta i percorsi!” Anche quest’anno verrà ripetuto il progetto “E.reporter” del portale Fuorisalone.it di Studiolabo in collaborazione con U.d.r.d. D.com del Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano e Consorzio Poli.design dello stesso Ateneo. Questo progetto riguarda la realizzazione di un reportage foto e video grafico da parte di un centinaio di studenti di tutto il mondo che durante la Settimana del Fuorisalone saranno i punti di vista privilegiati sugli eventi e le forme di trasformazione della città, il tutto attraverso la chiave ironica e il filtro del Design, chiave di tutta la manifestazione. Attraverso un sistema di multiaccesso sul portale gli E.reporter invieranno sia da web che da telefono cellulare contributi digitali disponibili in real-time online, quindi subito fruibili da tutti attraverso il portale www.Fuorisalone.it

 
   
   
DA IERI AL 26 MARZO LA COMMISSIONE ESAMINATRICE AL LAVORO A VERONAFIERE AL VIA IL «SOL D’ORO», CON OLTRE 300 OLI D’OLIVA DI QUALITA’ IN GARA  
 
Verona, 23 marzo 2005 (Ls1) - Sono oltre 300 i campioni d’olio d’oliva italiani ed esteri che partecipano alla terza edizione del prestigioso Concorso Oleario Internazionale Sol d’Oro, uno degli eventi di spicco di Sol, il Salone Internazionale dell’Olio di oliva vergine ed extravergine in programma a Veronafiere dal 7 all’11 aprile prossimi in concomitanza con Vinitaly. Da oggi fino al 26 marzo è al lavoro la Commissione di Assaggio Internazionale, composta da tecnici degustatori ed esperti del settore, per esaminare e giudicare i prodotti in gara nelle tre categorie previste dal regolamento: fruttato leggero, medio ed intenso. L’obiettivo è di evidenziare la migliore produzione oleicola mondiale e gli oli d’oliva extravergini tipici, con particolare riferimento alla loro origine geografica, permettendo alle aziende di utilizzare i risultati del Concorso come un’importante leva promozionale e commerciale sul mercato. L’iniziativa si inserisce all’interno del nuovo «spirito» di Sol, una manifestazione dal gusto italiano ma di respiro internazionale, che presenta una nuova sistemazione logistica più adatta alle esigenze di visibilità degli espositori. Sol si trasferisce infatti nel padiglione 10, una tensostruttura innovativa di 8mila metri quadrati, dotata di ogni comfort. La struttura è climatizzata e consente ai 400 espositori – da Italia, Spagna, Israele, Palestina e Cile – di avere contatti più agevoli con i visitatori specializzati di tutto il mondo. Alla rassegna sono attesi circa 33mila operatori, di cui oltre 4mila esteri, provenienti da una sessantina di Paesi. Nel 2004 i visitatori sono stati 36.682, da 55 nazioni, con partecipazioni particolarmente significative da Belgio, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Svizzera, Russia, Giappone, Cina, India, Singapore, Stati Uniti, Canada, Argentina e Brasile. Il pubblico era formato in prevalenza da importatori, agenti, ristoratori, titolari di enoteche o strutture commerciali di piccola e media dimensione, responsabili acquisti di catene commerciali o di centrali d’acquisto. Quest’anno, inoltre, Sol raggiunge il cuore di Verona con un appuntamento realizzato per coinvolgere il grande pubblico: nella splendida cornice del palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, si svolge Sol for You, che invita appassionati e curiosi dell’«oro verde», non necessariamente professionisti del comparto, a rilassarsi nelle «isole del gusto», dove vengono proposti abbinamenti tra oli cotto o crudi e prodotti tipici regionali. Sol for You si affianca alla già consolidata iniziativa Vinitaly For You, giunta all terza edizione, che offre degustazioni, musica e spettacoli dalle 17 alle 22 da giovedì 7 a domenica 10 aprile.  
   
   
IL TONDO DI BOTTICELLI DEI MUSEI DI PALAZZO FARNESE A PIACENZA: NOVITA’ DAL RESTAURO PRIMO APPUNTAMENTO DEL CICLO DI CONFERENZE GRANDI RESTAURI TRA TRADIZIONE E INNOVAZIONE  
 
Milano, 23 marzo 2005 - Si apre, dopo il successo riscosso negli anni passati, il quinto ciclo di conferenze Grandi restauri tra tradizione e innovazione, organizzato dal Museo Poldi Pezzoli. Obiettivo dell’iniziativa è di stimolare un confronto tra restauratori, studiosi e storici dell’arte che hanno diretto i più importanti interventi conservativi su opere del nostro patrimonio artistico; un’occasione di aggiornamento e uno scambio di informazioni indispensabile per permettere il progresso della ricerca scientifica applicata al restauro. Sei gli appuntamenti in programma, che si propongono anche uno scopo divulgativo e si rivolgono a tutti coloro che seguono con attenzione le sorti del nostro patrimonio artistico. Il primo incontro, con ingresso gratuito, si terrà mercoledì 6 aprile alle ore 18.00 nel salone dell’affresco del Museo Poldi Pezzoli in via Manzoni 12. Titolo della conferenza: Il tondo di Botticelli dei Musei di Palazzo Farnese a Piacenza: novità dal restauro. Preziosa tempera su tavola eseguita su un supporto in forma circolare, La Madonna che adora il Bambino e San Giovannino, rappresenta una fra le opere rinascimentali più significative presenti nelle collezioni pubbliche dell’Italia settentrionale. La tavola di Piacenza costituisce una delle prove più importanti di Botticelli (1446-1510) in questa particolare tipologia del tondo per la devozione privata, che ebbe molta fortuna nella Firenze del secondo Quattrocento. Colori delicati caratterizzano la pellicola pittorica che appare danneggiata dalle drastiche puliture del passato. La cornice intagliata e dorata è stata concepita insieme al dipinto al quale si integra perfettamente. Davide Gasparotto, della Soprintendenza ai beni artistici e storici di Parma e Piacenza, illustra le fasi dell’intervento di restauro del 2004, grazie al quale sono stati riparati i principali dissesti strutturali, tra cui l’alterazione della pellicola pittorica. La pulitura e il recupero del dipinto hanno restituito una migliore lettura estetica dell’opera. Accurate analisi scientifiche hanno consentito inoltre una conoscenza più approfondita delle diverse fasi esecutive del tondo e hanno svelato che l’artista modificò più volte alcune parti del dipinto, in modo particolare la postura del Bambino. Il restauro, inoltre, ha evidenziato la presenza di tre disegni: due nel cielo, raffiguranti il primo un quadrato con delle ciliegie e il secondo un profilo umano; mentre il terzo, sotto l’incarnato del Bambino, è una sorta di maschera barbuta. Si tratta di schizzi che il pittore toscano ha tracciato sulla preparazione a gesso, con funzioni che però non sono note. L’incontro è realizzato in collaborazione e con il sostegno di Banca Intesa, da sempre particolarmente attenta e sensibile ai temi della conservazione e del restauro delle opere d’arte del nostro Paese.  
   
   
FONDAZIONE STELLINE - MATTEO FERRETTI "IL VANO SFORZO THEMA_A3" CON VIDEO INSTALLAZIONI DI STEFANO GRILLI E FRANCESCO PALTRINIERI DAL 24 MARZO AL 20 APRILE 2005  
 
Milano, 23 marzo 2005 - Proseguendo il progetto di scoperta e valorizzazione di giovani artisti italiani, intrapreso ormai da alcuni anni, la Fondazione Stelline ospiterà dal 24 marzo al 20 aprile, nella Sala del Collezionista, la mostra Il vano sforzo Thema_a3 composta da 16 grandi dipinti informali di Matteo Ferretti e due video installazioni realizzate da Stefano Grilli e Francesco Paltrinieri. La mostra, curata da Arturo C. Quintavalle, presenterà un allestimento originale: sedici quadri a olio di grande formato dialogheranno con le due installazioni video sul tema del rapporto tra luce tecnologica e luce spirituale, tracciando una sorta di viaggio luminoso attraverso immagini di elementi naturali. Questo incontro tra diversi linguaggi artistici, che si arricchirà anche di una colonna sonora realizzata dagli stessi artisti, trova fonte primaria di ispirazione nei versi di T.s.eliot, uno dei poeti che più ha lavorato sull’idea del tempo e del linguaggio. Attraverso differenti espressioni artistiche dunque, dal colore della pittura ai pixel delle video installazioni fino alle note musicali, la mostra dispiega un percorso vivace che si dipana nel continuo contrappunto di visione simbolica e istanza tecnologica. Accompagna la mostra un catalogo con introduzione critica di Arturo C. Quintavalle, pubblicato da Vos Editore di Alberto Nodolini. Matteo Ferretti (Parma, 1976) studia all'Istituto d’Arte Paolo Toschi nella sua città natale e consegue il diploma di maestro d’arte, grafico pubblicitario. Nel rapporto con i pittori Guido Fontechiari e Alfonso Borghi affina la propria tecnica personale a confronto con le tematiche post-impressionistiche e informali. Partecipa a diverse manifestazioni culturali a livello regionale e nazionale in Italia (Reggio Emilia, Bologna, Piacenza, Firenze, Parma, Genova) e all'estero (Berlino, Francoforte, Dresda, Parigi). Nel 2004 nasce, da un’idea dello stesso Ferretti e dalla collaborazione con i video-artisti Stefano Grilli e Francesco Paltrinieri, Thema_, progetto visivo che scaturisce dalla confluenza di differenti esperienze artistiche. Seguono Thema_a.1 esposto allo Spazio Solferino 31 di Milano e Thema_a.2 La splendida luce alla Galleria il Triangolo di Cremona. Francesco Paltrinieri nasce a Parma nel 1978. Laureato in Scienze della Comunicazione presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, da diversi anni si occupa di grafica, Web e produzione audio-video. Dal 2000 a oggi ha partecipato a diverse rassegne ed esposizioni, presentando i suoi lavori di installazione video e multimediale. Con il progetto Downright ha realizzato cortometraggi e videoclip, trasmessi sui network nazionali. Stefano Grilli (Montecchio Emilia, 1983) si forma presso l’Istituto d’Arte P. Toschi, consolidando le sue capacità tecniche sperimentando i differenti linguaggi espressivi che la video-arte offre: video installazioni, cortometraggi, pubblicità. Partecipa con Matteo Ferretti al progetto Thema_a., e nel 2004 presenta i suoi lavori accanto alle tele informali di Ferretti a Milano e Cremona. Inaugurazione mercoledì 23 marzo, ore 18.30 www.Stelline.it  
   
   
RAIMONDO SIROTTI 50 ANNI DI PITTURA 1955-2005 PALAZZO DUCALE DI GENOVA, LOGGIA DEGLI ABATI 7 MAGGIO - 26 GIUGNO 2005  
 
 Genova, 23 marzo 2005 - La mostra, allestita nella Loggia degli Abati di Palazzo Ducale, presenta oltre ottanta opere che documentano l’attività, esemplare per coerenza poetica e stilistica, di Raimondo Sirotti, da cinquant’anni protagonista nel panorama della pittura italiana contemporanea. L’intero suo itinerario intellettuale ed espressivo è qui cronologicamente ripercorso: l’iniziale richiamo alle architetture storiche di Sironi, l’avvio di una propria ricerca orientata alla decifrazione del rapporto paesaggio-luce, la condivisione del momento più intenso della stagione informale sul finire degli anni Cinquanta in Milano, la meditazione sulla funzione della luce nella paesaggistica inglese (Gainsborough, Constable e, per affinità elettiva, Turner) nel soggiorno in Inghilterra del 1968, l’esaltante approdo a una sempre più singolare cifra pittorica. Romanticamente innamorato dello spettacolo della Natura, ha ricondotto l’esperienza informale alle tradizioni e ai valori ligustici di tono e di luce, trasferendo sulla tela, attraverso successivi motivi ispiratori, trascoloranti visioni naturalistiche, ora solenni e grandiose, ora discrete e intimiste: a metà degli anni Settanta, dopo una serie di citazioni testuali delle forme di Sutherland, anch’esse viste durante il soggiorno inglese, si è orientato, nell’alveo di un impressionismo astratto, verso una Natura intesa come fatto misterioso, metaforico (le tane); con gli anni Ottanta, nella volontà di superare il “pericolo” della visione impressionistica, ha ridato architettura alla composizione mediante linee che ne costituissero struttura portante, travature, infissi (le finestre); successivamente, e già con la fine degli anni Ottanta, pur entro l’ispirazione naturalistica, ha liberato l’immagine da ogni riferimento oggettuale, stemperandola in una coinvolgente e suggestivamente evocativa esplosione di luce e di colore (gli eventi naturali). Negli anni più recenti la sua pittura, costantemente sorretta da una lirica ispirazione, si è arricchita di nuovi ricorrenti temi, sovente affrontati, con incisiva gestualità, in opere di grande dimensione: i paesaggi interiori, le cave. Dei suoi preziosi interventi sul patrimonio artistico genovese (tra cui la copia del dipinto su ardesia Madonna col bambino e Sant’eligio di Pellegro Piola nel 1986 per il prospetto di un palazzo di via degli Orefici, sostitutiva dell’originale per ragioni conservative, e il restauro del riquadro del San Giorgio e il Drago sul portale d’ingresso di Palazzo San Giorgio nel 1990) è qui esposta una gigantografia della reinterpretazione (1995) del dipinto absidale di Giulio Benso L’incontro dei Santi Gioacchino e Anna nel Presbiterio della Basilica della Ss Annunziata del Vastato, unitamente al bozzetto preparatorio. La mostra è corredata da un catalogo Linea d’ombra Libri con testi critici di Emilia Marasco e Marco Goldin, una poesia di Edoardo Sanguineti dedicata all’artista, un profilo biografico di Antonio Todde e un’ampia antologia critica. Anteprima per la stampa: venerdì 6 maggio, ore 11.30 Inaugurazione: venerdì 6 maggio, ore 18.30  
   
   
“TERRELONTANE” PERSONALE DI GABRIELLA BARIONI  
 
Gallarate, 23 marzo 2005 - Hanno sapore di terre lontane, di antichi reperti dal fascino esotico le opere di Gabriella Barioni, che espone allo Spazio Zero di Gallarate a partire da sabato 23 aprile 2005. In mostra una selezione di opere in terracotta che indagano gli elementi della natura terra-acqua-fuoco-cielo e la sfera magica e simbolica. Nelle ultime opere l’artista riflette sulla guerra, sul suo non-senso che perseguita l’uomo fin dai tempi lontani. I suoi sono antichi guerrieri, soldati senza tempo, maschere di guerra. È il doppio viso del bene e del male, del dolore e della gioia, dell’antico e del passato ad ossessionare il lavoro: Giano bifronte ne è l’emblema. Gabriella Barioni realizza le sue opere con materiale refrattario patinato in una miscela di ossidi e ingabbio, ritorna sulle sculture cotte a oltre 1000 gradi martellando la superficie ed incidendo profondi solchi. Il risultato è una sorprendente evocazione di antiche terre lontane dove si può leggere la grande cultura Maya o la più recondita arte greca. In mostra saranno esposte inoltre alcune acqueforti e disegni preparatori. L’artista in mostra. Gabriella Barioni, nata a Copparo (Fe) risiede e lavora a Luino. Ha studiato presso l’istituto d’arte di Modena specializzandosi in pittura plastica e presso l’Accademia di Bologna con indirizzo scenografico. Dopo aver insegnato a Ferrara ed in provincia di Varese, ha frequentato lo studio del prof. Quattrini e partecipato a numerose mostre collettive in diverse province italiane. Tra le ultime esposizioni: “Pittori-scultori-ceramisti”, Pro Loco di Laveno Mombello e Municipio di Cassano Valcuvia, 2001; “Rasa in Arte”, Comune di Varese, 2001; “Presepi” Museo internazionale design ceramico, Cerro di Laveno, 2001; “Pittura-scultura-ceramica-grafica”, Due scale, Luino, 2001; “Arterra”, Cugliate Fabiasco, 2002; “Arte – Storia e Cultura” nei cortili di Besozzo, 2002; “Linea-colore-forma”, Palazzo Verbania, Luino, 2002; “Dinamismo e spazialità”, Chiostro di Voltorre, Gavirate, 2004. Spazio Zero, via Ronchetti n.6 Gallarate Va tel./fax 0331.777472 Dal 23 aprile al 8 maggio 2005 Inaugurazione sabato 23 aprile 2005 ore 18.00  
   
   
AL CASTELLO SFORZESCO DI MILANO UN CAPOLAVORO DI CARLO BUGATTI ARRICCHIRÀ IL MUSEO DELLE ARTI DECORATIVE  
 
Milano, 23 marzo 2005 - Una sedia circolare a tre gambe, recentemente donata, sarà esposta dal 6 aprile nella mostra “Dagli Sforza al Design”. In occasione dell’allestimento della nuova opera, sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita al nuovo Museo delle Arti Decorative accompagnati dal direttore Claudio Salsi. Si deve alla generosità degli Amici della Raccolta Bertarelli la nuova e prestigiosa donazione che arricchirà il Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco. Una sedia circolare a tre gambe, con schienale in legno rivestito di pergamena, applicazioni in metallo e passamaneria, realizzata da Carlo Bugatti, sarà visibile al pubblico dal 6 aprile quando sarà esposta nella mostra Dagli Sforza al Design. Sei secoli di storia del mobile, aperta fino al 12 giugno nelle Sale Ducali al primo piano dell’omonimo cortile sforzesco. Per festeggiare il nuovo arrivo, mercoledì 6 aprile (ore 16.30) sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita (con ingresso libero alla mostra), del nuovo allestimento del Museo delle Arti Decorative, accompagnati dal direttore Claudio Salsi. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con gli Amici della Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli. Il ritrovo è davanti alla biglietteria del museo per il ritiro dei biglietti d’ingresso omaggio. Questa sedia circolare va ad aggiungersi alle altre due opere del celebre ebanista Carlo Bugatti (1855 – 1940) già presenti nell’itinerario espositivo e precisamente un’angoliera, acquistata dal Museo nel 2003 e una sedia, di collezione privata, realizzata nel 1902 per l’Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino, ora in deposito presso la Raccolta del Castello. I tre pezzi e, in particolare, la sedia recentemente donata, si rifanno al gusto orientaleggiante che fece la fortuna dei mobili Bugatti. Questa tendenza per l’esotico, interpretato in maniera così originale, valse all’artista l’attenzione della critica e di un pubblico raffinato e aristocratico: si tratta di uno stile in cui convivono elementi di tipo “moresco”, decorazioni a rilievo, intarsi eburnei, metallici e, come nel caso di questa sedia, cordoncini intrecciati e rivestimenti in pergamena decorata. L’opera di Carlo Bugatti e della sua importante bottega segna in Italia il passaggio dalla cultura del mobile di fine Ottocento al moderno concetto di design. Questa nuova concezione trova nell’attività di Bugatti uno dei più abili interpreti, capace di anticipare, in certe sperimentazioni di inizio secolo, soluzioni di grande modernità, che entreranno nella produzione corrente soltanto a metà del Novecento. Carlo Bugatti, nato a Milano nel 1855, mostra fin da ragazzo spiccate dosi creative. Nel 1875 il padre Giovanni lo iscrive all’Accademia di Brera e, in seguito, per completarne la formazione, all’Ecole des Beaux-arts di Parigi. Verso la fine degli anni Settanta, Bugatti lavora presso l’ebanista Mentasti, proprietario del Piccolo Stabilimento di Lavorazione del Legno in via San Marco a Milano. Gli esordi di Bugatti come ebanista sono segnati dalla presenza di Giovanni Segantini, compagno di studi a Brera e marito della sorella Bice che, nel momento iniziale della produzione, avrebbe decorato per il cognato alcuni mobili. A partire dal 1888 si hanno notizie di un laboratorio Bugatti in via Castelfidardo 6 a Milano. Nello stesso anno Carlo si afferma come ebanista all’Esposizione Italiana di Londra. Oltre a Segantini, anche Emilio Longoni (1859-1932) protagonista della pittura divisionista ed Eugenio Quarti (1867-1929), ebanista liberty di grande raffinatezza, lavorarono per Carlo Bugatti. Pezzi unici e costosissimi sono i suoi mobili per i quali vengono utilizzati legni pregiati oltre ad avorio, rame, madreperla, pelle di cammello e di daino. Creazioni particolarmente apprezzate che ben si armonizzano con le inclinazioni di gusto esotico-moresco tipico dell’epoca. Fin dal 1890 il celebre ebanista aveva aperto uno studio-laboratorio a Parigi dove, all’Esposizione Universale del 1900 i suoi mobili vengono premiati con una medaglia che sancisce il trionfo internazionale dell’Art Nouveau. Stabilitosi a Parigi nel 1903, vi incontra il mercante e fonditore artistico Adrien A. Hèbrard (1865-1937) che lo convince a misurarsi con la scultura commissionandogli oggetti e soprammobili tra cui un fantastico bestiario che nel 1907 Hèbrard esporrà nella sua galleria. Lasciata Parigi nel 1910, Bugatti si trasferisce a Pierrerfonds nell’Oise dove diventerà sindaco. Eventi drammatici segneranno gli ultimi anni della sua vita come il suicidio del figlio Rembrandt nel 1916, la morte della figlia Deanice e, infine, quella della moglie Teresa. Nel 1935 decide di trasferirsi in Alsazia, a Molsheim, dove il figlio Ettore aveva aperto la famosa fabbrica di automobili Bugatti e dove morirà nell’aprile del 1940. Www.milanocastello.it    
   
   
LA “TERZA” REGGIA DI MANTOVA. INAUGURATO A PALAZZO SAN SEBASTIANO IL MUSEO DELLA CITTÀ  
 
Mantova, 23 marzo 2005 - Palazzo San Sebastiano - dimora cinquecentesca voluta da Francesco Ii Gonzaga e collocata lungo l’asse che da Palazzo Ducale conduce nell’otium di Palazzo Te, a pochi passi da quest’ultimo – dopo anni di degrado è stato restituito al suo antico splendore e con esso è tornato a vivere il gusto per l’antico appartenuto ai Gonzaga e alla grande civiltà artistica di Mantova. Dopo il completo restauro dell’edificio - che ha permesso di riportare in luce La Loggia dei marmi e alcuni cicli di affreschi del Quattro, Cinque e Seicento (Camera del Crogiolo, Camera delle Frecce e Camera del Sole) – e dopo un attento allestimento degli spazi interni, San Sebastiano diventa infatti la sede prestigiosa del nuovo Museo della Città, il cui riferimento ideale é quel Museo Patrio che nell’Ottocento riuniva le collezioni civiche. Disperso il nucleo museale, tra il 1915 e il 1925 le opere delle raccolte civiche erano state trasferite temporaneamente a Palazzo Ducale, custodite in gran parte nei depositi. Ora in base ad un accordo di elevato profilo interistituzionale e culturale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Soprintendenze competenti, la Regione Lombardia e il Comune di Mantova, una selezione di circa ottanta importanti opere antiche e rinascimentali sono state riconsegnate al Comune e collocate - assieme ad altre significative testimonianze storico-artistiche della città – nelle sale di Palazzo San Sebastiano, ove il nuovo museo è stato inaugurato il 19 marzo scorso. Più di cento opere d’indubbio valore storico ed artistico sono chiamate a raccontare il gusto a Mantova tra Umanesimo e Rinascimento e nel contempo le dinamiche ideali e i momenti salienti della storia di Mantova: statue, busti e rilievi antichi e rinascimentali di marmo e terracotta, dipinti di epoca quattrocentesca e cinquecentesca, affreschi staccati di scuola mantegnesca, stemmi araldici della famiglia Gonzaga e delle famiglie mantovane, raffinati reperti architettonici provenienti dai principali monumenti e edifici privati della città e dei suoi dintorni, copie seicentesche dei celebri Trionfi di Cesare, ora all’Humpton Court. Un patrimonio artistico sino ad ora sommerso, che torna alla luce per essere debitamente valorizzato grazie anche al lavoro, oltre che del sindaco di Mantova Gianfranco Burchiellaro, di un qualificato gruppo di studiosi – Carlo Bertelli, Arturo Calzona, Corrado Fratini, Giancarlo Malacarne, Elena Maria Menotti, Leandro Ventura - che si sono affiancati al Direttore Stefano Benetti e al conservatore del Museo Gian Maria Erbesato per analizzare e interpretare i manufatti e, grazie ad un percorso espositivo non vincolato alla cronologia ma vòlto a proporre al visitatore tematiche storico-artistiche emblematiche per la città, suggerire connessioni tra le opere – alcune assolutamente eccezionali – nonché tra le opere e il territorio, in una logica di contestualizzazione artistica ed urbanistica delle stesse. La città e l’acqua, Emblematica gentilizia, La città del Principe, Il culto dell’antico, La rinascita dell’antico, i Trionfi di Mantegna ed Esempi di pittura a Mantova tra Quattro e Cinquecento sono dunque le sezioni del nuovo Museo, ma anche i percorsi che rimandano alla città, che è il luogo che raccoglie i segni della storia e con il quale il Museo vuole intrecciare nuovi rapporti, ponendosi come una sorta di portale di accesso e di decodificazione alla conoscenza di Mantova. Palinsesto della storia della città, luogo di ricerca e di recupero dell’identità storica, artistica e culturale di Mantova, San Sebastiano - che accoglierà il visitatore con la notevole statua del Xii secolo in marmo rosso veronese, con Virgilio in cattedra, nume tutelare ed emblema della stessa Mantova – ospiterà, accanto al nucleo espositivo, il Centro Studi e Documentazione sulle Collezioni Civiche (di cui è responsabile Chiara Pisani), che da anni è impegnato nella raccolta di informazioni sul vastissimo patrimonio comunale, confluite in apposite banche-dati ed ora fruibili direttamente dal pubblico presso gli uffici del Museo. Postazioni informatiche, una biblioteca specialistica, un preciso programma didattico e momenti espositivi di approfondimento, segneranno la vita della nuova istituzione civica che, collocata proprio accanto alla sede della Fondazione Leon Battista Alberti, alla Fondazione Mantova Capitale Europea dello Spettacolo e alla futura sede italiana dell’Eremitage costituisce parte integrante di un polo culturale di eccezionale rilevanza. In occasione dell’inaugurazione, nel quadro delle iniziative culturali del Museo, sarà allestita nella Sala dei Trionfi Superiore la mostra di stampe antiche Mantua città Nobilissima: un centinaio di vedute di Mantova che descrivono monumenti, piazze, strade e scorci cittadini in genere, selezionate tra le oltre settecento stampe, comprese tra il Xv e Xx secolo, che fanno parte del patrimonio artistico del Museo della Città. Www.mumm.mantova.it  
   
   
TEATRO ARSENALE: 4 COSMICOMICHE DI ITALO CALVINO  
 
Milano, 23 marzo 2005 - Nel ventennio della morte di Italo Calvino (1923-1985), Graziella Galvani mette in scena quattro delle sue Cosmicomiche: “Tutto in un punto”, “Lo zio acquatico”, “L’origine degli uccelli”, “L’altra Euridice”. Sono i monologhi di un individuo indefinito, con il nome impronunciabile di Qfwfq, che vive nell´universo da milioni e miliardi di anni, da sempre. I suoi discorsi prendono spunto da dati scientifici attuali per reinventare in modo giocoso la cosmologia e la genesi, per presentare all´ascoltatore situazioni tipicamente umane, drammatiche e ironiche e spesso fortemente critiche verso l´oggi. “Le cosmicomiche appartengono – scrive Calvino - al vedere dell’immaginazione. Ho scritto le prime vent’anni fa partendo dalla constatazione che la scienza moderna, la fisica, la cosmologia, la biologia molecolare, non offrono immagini visive e possono essere comprese solo concettualmente, astrattamente. La letteratura costruisce i ponti tra i modelli della logica scientifica e l’esperienza e il linguaggio quotidiani: più la scienza va avanti, più c’è lavoro per la letteratura.” Sul palcoscenico quasi vuoto un pianoforte, un piccolo leggio, un grande cavalletto da pittore. Ed è una nuova origine del mondo, dal Big-bang fino ai giorni nostri, che Graziella Galvani narra con le parole di Italo Calvino. Pur essendo spazio e tempo indefinibili, siamo sempre noi qui, sul nostro pianeta i protagonisti di questi racconti fatti per scoprire il piacere di pensare raccontando. Prima di ognuna delle Cosmicomiche Mario Mariani legge la breve introduzione scritta da Calvino stesso, coi dati delle scoperte fatte dalla scienza e dall´astronomia moderne, che hanno dato lo spunto per il racconto. Beatrice Pucci disegna i personaggi, le azioni, le nuvolette mentre ha luogo la narrazione, accompagnata dal pianoforte: la musica che commenta ed intervalla i 4 racconti è composta ed elaborata dallo stesso Mariani, e costituisce uno degli elementi fondamentali dello spettacolo. Mercoledì 30 marzo 2005, alle ore 21,15. “4 Cosmicomiche” Di Italo Calvino; Adattamento di Graziella Galvani; con Graziella Galvani; Mario Mariani (pianoforte); Beatrice Pucci (disegni); produzione Gli anni in tasca. Repliche fino al 3 aprile 2005 www.Teatroarsenale.org  
   
   
YAMAHA CERCA GIOVANI TALENTI DA LANCIARE NEL MONDO DELLA MUSICA: NASCE “YAMAHA CASTING PER BAND EMERGENTI”  
 
Milano, 23 marzo 2005 – Per favorire l’affermazione di giovani artisti nel mondo della musica, Yamaha Musica Italia ha creato un progetto ad hoc – Casting Band Emergenti - pensato per identificare una band da far diventare testimonial Yamaha per il 2005/2006. I nuovi talenti emergeranno attraverso un casting che selezionerà band provenienti da tutta l’Italia. Il gruppo “vincitore” avrà l’opportunità di esibirsi nei numerosi eventi musicali organizzati da Yamaha Musica Italia su tutto il territorio nazionale. Inoltre, interverrà come “special guest” durante la Yamaha Night, che si svolgerà l’11 settembre 2005 a Milano presso il teatro Della Luna, che vedrà coinvolti artisti nazionali e internazionali. Il casting è aperto a gruppi di qualsiasi genere musicale che abbiano nella propria formazione almeno un chitarrista, un bassista e un batterista. In base al materiale inviato verranno selezionati i 5 gruppi finalisti che saranno protagonisti di una esibizione live che si terrà a Milano il 21/06/2005 presso la discoteca Rolling Stone. Nel corso di questa serata, una giuria altamente qualificata e specializzata eleggerà la band testimonial per il 2005/2006. Accedere al casting è estremamente semplice. Le band che sono interessate a partecipare all’evento dovranno inviare entro e non oltre il 10 maggio 2005 a Yamaha Musica Italia - indicando in oggetto la dicitura “Casting per Band Emergenti” - i seguenti materiali: la scheda di partecipazione compilata, reperibile dal sito www.Yamaha.it/casting, il nome del gruppo, un curriculum artistico contenente la biografia della band e il genere musicale di riferimento, il nome e il cognome di tutti i componenti, con almeno un indirizzo e un recapito telefonico per eventuali contatti, materiale illustrativo del gruppo e della sua attività (preferibilmente video in formato digitale, foto, rassegna stampa…), scheda tecnica dettagliata del gruppo (disposizione sul palco dei componenti del gruppo, dei monitor, e dei microfoni), una demo contenente un brano originale e una cover. Il Casting per Band Emergenti è un’iniziativa voluta da Yamaha per dare la possibilità a giovani artisti di avvicinarsi concretamente al mondo della musica, garantendo loro una vetrina di prima grandezza. La band che diventerà testimonial per il 2005/2006 si troverà a vivere un’esperienza unica che la porterà ad esibirsi in un contesto realmente professionale frequentato da addetti ai lavori e dal pubblico appassionato di musica che abitualmente frequenta gli eventi firmati Yamaha. Con Il Casting per Band Emergenti di Yamaha un’occasione imperdibile per essere al centro della musica! Qui di seguito l’indirizzo per richiedere ulteriori informazioni e per la spedizione del materiale:  
   
   
BANDA SONORA PRESENTA DISCONNECTION AL DEPOSITO GIORDANI LIVE DANCE SOUND SYSTEM  
 
Pordenone, 23 marzo 2005 - Un'ondata nostrana di elettronica unita a jazz, funk e rock, musica africana e araba vi travolgerà. Al Deposito Giordani arrivano i Disconnection, che vi regaleranno un sabato davvero coinvolgente, tutto da ballare!! Quello dei Disconnection è una sorta di "collettivo" di musicisti di estrazione differente _ e apparentemente anche divergente _ che si propone di fondere le più varie sensibilità musicali in un unico suono, con lo scopo primario di coinvolgere il pubblico in uno spettacolo tutto da ballare. Le performance del gruppo, basate sulla quasi totale improvvisazione della musica proposta, mescolano i ritmi tipici della dance (dal trip-hop alla house, passando per breakbeat e drum'n'bass) con il calore dei concerti dal vivo, ottenendo risultati che lasciano soddisfatti sia i frequentatori dei jazz-clubs sia i "discotecari" più convinti.. Oltre all'elettronica, usata in modo massiccio ma mai invadente, nello stile dei Disconnection si possono quindi trovare elementi di jazz, funk e rock, come di musica africana ed araba, grazie al background dei musicisti e alle sonorità espresse dai loro strumenti. Nonostante la giovane età del progetto, i Disconnection, possono già vantare ottimi riscontri di pubblico e critica, oltre alla partecipazione a diversi eventi importanti, tra cui il No Border Music Festival 2002 di Tarvisio (Ud). I Disconnection sono: Dj Miche _ campionamenti e voce. Dj Miche, al secolo Michele Poletto, esprime la sua passione per la musica dividendosi fra l'attivit_ di organizzatore di spettacoli e quella di cantante e musicista. A tutto ci_ negli ultimi anni si _ aggiunta l'attivit_ di Dj, che nonostante sia nata con spirito hobbistico, lo ha portato ad affiancare artisti di riconosciuta fama nazionale e internazionale: tra gli altri, ha supportato i Dj Boosta e Bertallot e ha aperto i concerti di Subsonica, Manu Chao, Groove Armada e, recentemente, anche di Vasco Rossi (davanti a pi_ di 30mila persone). Sempre come Dj, ha collaborato con la compagnia di danza Arearea per la realizzazione dello spettacolo Ågi Numeriåh. Valter Sguazzin _ basso. Bassista dallo stile moderno e amante dello slap, _ entrato di diritto nella storia della musica Ågundergroundåh italiana, dando vita allÅfunica formazione friulana (gli Ariadigolpe) ad aver vissuto da protagonista, a met_ degli anni Åf90, il fenomeno delle Ågposseåh. Dopo il loro scioglimento _ entrato a far parte delle cover-band pi_ richieste della Regione (Bodymovers e Rockemon) e si _ misurato con la sperimentazione tra musica dal vivo e Dj. Giorgio Pacorig _ Piano Fender e sintetizzatori. Diplomato al Conservatorio G.tartini di Trieste, ha intrapreso collaborazioni con numerosi musicisti in ambito classico, jazz e pop (dal 2000 al 2002 ha fatto anche parte della band della cantante Elisa). Fa parte di diverse formazioni musicali che spaziano dal jazz alla musica elettronica, dalla musica improvvisata alla musica per film, tra cui ricordiamo: Zero Orchestra, Clytocibe Nebularis, Jazz Riders e Phophonyx Orchestra. Federico Missio _ Sassofoni. Fin dallÅfet_ di dodici anni ha cominciato a maneggiare sassofoni (prima contralto, poi tenore e soprano), strumenti a cui ha dedicato con passione tutti i suoi studi musicali _ incentrati principalmente sul linguaggio jazz _ che lo hanno portato a confrontarsi con musicisti di fama internazionale, quali Robert Bonisolo, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Marc Abrams e, durante i corsi al Kartners Landes Konservatorium di Klagenfurt, Harald Neuvirt, Hannes Kawrza e Lee Harper. Collabora con varie formazioni sia in ambito strettamente jazzistico _ con la Big Band Citt_ di Gorizia di Glauco Venier, il Missietto Jazz Quartet e il Bocozumi Quartet _ sia in ambito pop _ soprattutto con il cantautore friulano Loris Vescovo _ e si dedica allÅfinsegnamento del sassofono e dellÅfarmonia. Pietro Sponton _ percussioni. Batterista di indiscusso talento, diplomato in percussioni al Conservatorio G.tartini di Trieste, _ dedito prevalentemente allÅfinsegnamento dei suoi strumenti e a collaborazioni con varie formazioni in ambito classico e jazz. Ultimamente _ entrato a far parte della Klezmer Ensemble, continuando contemporaneamente a seguire il progetto etno-pop del gruppo D_ja. Deposito Giordani Via Prasecco, 13 Pordenone 50 mt dall’Università. Sabato 26 marzo 2005. Inizio Concerto Ore 21:30. Ingresso Libero.  
   
   
TUTTO PRONTO A PONTE A EGOLA DOVE LA PROSSIMA SETTIMANA ARRIVA IL CAMPIONATO ITALIANO DI MOTOCROSS CON LA PROVA DI APERTURA DEL TORNEO 2005  
 
 Ponte A Egola (Pi) , 23 marzo 2005 - Il crossodromo “Santa Barbara” di Ponte a Egola, gestito dal Motoclub Pellicorse del presidente Fiorenzo Scardigli ospiterà la prima prova del Campionato Italiano di Motocross con l'organizzazione della gara che sarà coadiuvata per la parte promozionale dalla D.b. Organization, da qualche anno a fianco del sodalizio locale nella gestione delle gare più importanti realizzate sul circuito del Comune di San Miniato. In programma per domenica 27 e lunedì 28 marzo prossimi il confronto nazionale più importante vedrà al via sul sinuoso circuito ponteagolese dallo sviluppo di circa 1.700 metri, tutti i migliori specialisti italiani e alcuni campioni italiani che non solo arricchiranno la già interessante rosa di partecipanti ma aumenteranno anche l'interesse agonistico. Due come al solito le classi al via, la 125 che raggruppa moto due tempi fino a 125cc. E quattro tempi fino 250cc., e la classe Open con moto due tempi da 175cc. Fino a 500cc. E quattro tempi con cilindrata compresa da 250cc. A 650cc. Nutrita anche la pattuglia dei piloti toscani a caccia del podio tra i quali ci corre l'obbligo citare alcuni campioni regionali come il ponteaegolese Giacomo Lucchesi, ma anche Alessio Baldini, Simone Lorenzoni, Pierluigi Bandini, Andrea Coturri, Salvatore Mirarchi, Filippo Alamanni, Roberto Cerami per citarne solo alcuni ed i quali ci aspettiamo possano essere tra i probabili protagonisti di questa attesissima prova nazionale di cross. Programma Domenica 27 Marzo Prove Libere: Classe 125 Gruppo A dalle ore 9.20 alle ore 9.50; Classe 125 Gruppo B dalle ore 10.00 alle ore 10.30; Classe 125 Gruppo C dalle ore 10.40 alle ore 11.10; Classe Open Gruppo A dalle ore 11.20 alle ore 11.50; Classe Open Gruppo B dalle ore 12.00 alle ore 12.30; Classe Open Gruppo C dalle ore 12.40 alle ore 13.10. Qualificazioni: Classe 125 Gr A (30 min) ore 14.00; Classe Open Gr A (30 min) ore 14.40; Classe 125 Gr B (30 min) ore 15.20; Classe Open Gr B (30 min) ore 16.00; Classe 125 Gr C (30 min) ore 16.40; Classe Open Gr C (30 min) ore 17.20. Programma Lunedi 28 Marzo: Classe 125 - 1a corsa Gr "B" 10.15; Classe Open - 1a corsa Gr "B" 11.00; Classe 125 - 2a corsa Gr "B" 11.45; Classe Open - 2a corsa Gr "B" 12.30; Classe 125 - 1a corsa Gr "A" 14.30; Classe Open - 1a corsa Gr "A" 15.15; Classe 125 - 2a corsa Gr "A" 16.00; Classe Open - 2a corsa Gr "A" 16.45. Http://www.dborganization.com  
   
   
VELA, CAMPIONATO DEL MONDO FARR40: TWT PRIMA FRA GLI ITALIANI E TERZA ASSOLUTA  
 
Milano, 23 marzo 2005 - Al campionato del mondo categoria Farr40 svoltosi a Sydney dall’1 al 4 marzo, Twt la barca condotta da Marco Rodolfi conquista un ottimo terzo posto davanti ai 28 equipaggi in gara. Twt conclude con un eccellente 3° posto il Rolex Farr 40 Worlds 2005 di Sydney, prima fra gli tutti gli equipaggi italiani in gara. Il titolo è stato conquistato da Evolution. La barca di Richard Perini si è ritrovata in testa a 66 punti, a pari merito con un altro equipaggio australiano, Shockwave di Neville Crichton, e ha vinto grazie alla prima posizione ottenuta nel secondo giorno di gara. Il mondiale è stato caratterizzato da condizioni climatiche non certo favorevoli agli equipaggi europei, che in più di un’occasione hanno sofferto i cambiamenti repentini del vento e delle onde, tipici dell’oceano australiano. Dopo il primo giorno di regata Twt si classifica quinta, prima tra le imbarcazioni italiane al via, grazie a un 2° posto conquistato dopo un testa a testa con la padrona di casa Ichi Ban in una delle due gare della giornata. “Siamo soddisfatti della nostra prestazione, felici di aver migliorato il 5° posto di San Francisco dell’anno scorso e dimostrato la nostra brillante crescita. – commenta il timoniere e armatore Marco Rodolfi, playmaker del team – Il primo giorno della regata siamo partiti subito forte e in gara due abbiamo sfruttato il vento combattendo per il primo posto fianco a fianco con Ichi Ban, per poi cedere per mezzo pulpito. A pensarci adesso, proprio quel punto perso in quella gara, ci avrebbe forse permesso di vincere il mondiale”. Twt ha anche conquistato il titolo di Boat of the day e ha nel suo team il tattico Tiziano Nava, già famoso per le sue imprese con Azzurra nella coppa America del 1993. La barca di Rodolfi è arrivata prima delle italiane, davati a Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato al 5° posto, Nerone di Mezzaroma/sodo Migliori al 9°, Joe Fly di Giovanni Maspero al 12° e Fiamma di Alessandro Barnaba al 18°.  
   
   
CAMPIONATI REGIONALI DI SPADA FEMMINILE. TREVIGIANE PRIMA E TERZA  
 
Treviso, 23 marzo 2005 - Ai campionati regionali di spada femminile disputatisi a Vicenza lo scorso week-end la scuola trevigiana ha avuto modo di ribadire la netta superiorità che si manifesta da molti anni. Tre sono state le atlete della Marca presenti nella finale ad otto: Sibilla Di Guida ed Elena Torresan della scherma Veneto Banca Montebelluna e Martina Mognato delle Lame della Marca Trevigiana. Purtroppo il gioco dello scontro diretto le ha messe ben presto l´una contro l´altra. Il primo è stato quello fratricida tra la Di Guida e la Torresan conclusosi senza particolare difficoltà a favore della prima mentre al turno successivo si sono trovate contrapposte la Di Guida e la Mognato. Lo scontro è stato appassionante ed equilibratissimo. Solo nelle ultimissime stoccate la portacolori della Veneto Banca ha fatto valere la maggiore esperienza vincendo 15 a 13. L´ultimo incontro della giornata ha visto quindi la trevigiana disputarsi il titolo con l´ atleta polacca Martevitz in forza da alcuni anni al Petrarca Padova con un incontro molto emozionante dove ha dovuto recuperare uno svantaggio di 4 stoccate vincendo poi con il punteggio di 15 a 14. Campionessa regionale Sibilla Di Guida , terza Martina Mognato e settima Elena Torresan.