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VENERDì

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Notiziario Marketpress di Venerdì 08 Aprile 2005
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UNGHERIA / UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI PIACERI DELLA TAVOLA, GODENDO I PROFUMI E I SAPORI DELLA CUCINA TIPICA LOCALE  
 
Bacco ha donato all'Ungheria una cultura enologica di tutto rispetto. Il vino più celebre è il Tokaj aszu o szamorodni, un passito che al friulano Tokai ha conteso con successo, recentemente, la legittimità del nome. Ottimo da dessert, il Tokaj conferma di essere «il re dei vini, il vino dei re» – secondo l’efficacissima definizione che ricevette alla corte francese di re Luigi Xiv. Anche se il Tokaj è il vino ungherese più conosciuto, il Paese vanta però molti altri vini pregiati, come ad esempio il vellutato «Sangue di toro» della regione di Eger, i potenti vini della regione di Villany-siklos, e l'ampia gamma di vini del Lago Balaton, tra cui quelli eccellenti di Badacsony e il noto Bikaver di Szekszard, solo per citarne alcuni. Numerosi sono i vini certificati e addirittura 22 sono le regioni vitivinicole ungheresi, territori interessanti non solo per gli amanti del buon bere, ma anche per i turisti che vogliono entrare in contatto con le tradizioni locali. Si possono infatti percorrere le strade del vino, tra i dolci rilievi della regione Tokaj-hegyalja (www.Tokaji-borut.hu) dichiarata Patrimonio mondiale dell'Umanità dall'Unesco, oppure tra le chine meridionali e orientali dei Monti Villany (www.Borut.hu), dove poderi magnificamente coltivati accolgono il visitatore nel vivo di una spettacolare festa della natura. Lungo gli itinerari del vino ci si può soffermare a degustare i vini in antiche cantine della zona e soggiornare negli agriturismi locali, accolti dalla proverbiale ospitalità della gente di campagna. Esistono in Ungheria interi villaggi votati unicamente alla viticultura e costituiti da sole cantine, come quelli di Hajos nella Grande Pianura, di Lenanyvar e di Gyorkony nel Transdanubio, cantine di celebri famiglie come i Rakoczi (ora aperte al pubblico) e cantine scavate nel tufo come ad Eger, dove il vino viene fatto invecchiare seguendo i procedimenti di un'antichissima tradizione. Sia a Tokaj sia Villany esiste anche un Museo della cultura vinicola ungherese, mentre a Tolna (Transdanubio) si trova la ‘Casa dei vini’, nella cantina dell'antico castello barocco di Mercy. Nella regione di Somlo (Transdanubio), invece, sono state conservate le stazioni da cui partivano i carri carichi di bottiglie di vino destinate alla corte degli Asburgo a Vienna. A Tokaj l'evento dedicato al nettare degli dei si tiene due volte l'anno, a maggio e a ottobre, mentre a Eger si fa festa ben 3 volte: a luglio, durante i festeggiamenti per San Donato, a settembre in occasione della vendemmia e a dicembre. Oltre a celebrare la cultura e le tradizioni enologiche con degustazioni, fiere, aste e simposi professionali, questi eventi si trasformano in un tripudio di folclore, spettacoli, mostre, concerti, spesso conclusi da lunghe e colorate sfilate. Viaggio Tra I Sapori - Se il patrimonio enologico ungherese regala esperienze straordinarie, il viaggio tra i sapori magiari si rivela un'avventura indimenticabile. La cucina ungherese, infatti, esercita un forte richiamo sui palati degli italiani, poco abituati a sapori speziati e agrodolci. Il pepe, ma soprattutto la paprika, sono presenti in tutti piatti regionali e danno un gusto tutto particolare al gulyas e al porkolt, la zuppa e lo spezzatino più conosciuti e apprezzati dai turisti italiani. Lo stesso dicasi per la panna acida (tejfol), sempre presente sulle tavole delle famiglie ungheresi e quasi introvabile in Italia. Molto rinomati sono i salumi, di cui esiste un'ampia offerta regionale che ha, come suo rappresentante più noto, l'inimitabile salame ungherese di Szeged (teli szalami o Pick szalami). A questo salame è dedicato un intero Museo, che presenta il processo completo di produzione, seguito ininterrottamente sin dal 1869. Molto pregiata è poi la paprika di Szeged. Questo prezioso ingrediente, nelle sue varianti dolce e piccante, insaporisce e colora i piatti tradizionali ungheresi, mentre abbonda nel pollo alla paprika e nella zuppa di pesce di Szeged. La capitale ungherese della paprika, simbolo per eccellenza della cucina magiara, è però Kalocsa, il cui ‘Museo della paprika’, unico in Europa, custodisce tutta la storia di questa curiosa pianta proveniente dall’America del Sud e introdotta in Ungheria dai turchi. Oggi gli ungheresi la propongono in diverse forme: da consumare cruda, da conservare sottaceto, o anche da triturare in polvere e usare come spezia. La raccolta della paprika avviene tutti gli anni a settembre, quando migliaia di ettari di piantagioni dove viene coltivata diventano di un colore rosso fuoco, offrendo uno spettacolo indimenticabile. Dopo la raccolta, vengono preparate “collane” di peperoncino, appese sui muri delle case ad essiccare. In questa occasione gli abitanti di Kalocsa organizzano ogni anno un festival di folclore e cultura, per far conoscere ai turisti e ai curiosi le tradizioni legate alla storia di questa pianta; in programma esposizioni, mostre d’arte, programmi folcloristici, competizioni gastronomiche, insieme all’evento più spettacolare: il «Corteo della Paprika». Altra celeberrima ghiottoneria ungherese è il patè di fegato d'oca (libamaj), che si gusta come antipasto insieme al korozott – crema di ricotta e cipolline con spezie che si spalma sulle tartine – e alle pogacsa, focaccine al forno variamente condite. La palinka, ossia la grappa magiara, viene servita in Ungheria come aperitivo. La più famosa è la grappa all’albicocca di Kecskemet, città nel cuore della Grande Pianura ungherese. Quanto ai dolci ungheresi, il “tema” basterebbe da solo a riempire un intero trattato. I più squisiti sono la Dobostorte, lo strudel, la crepe alla Gundel (Gundelpalacsinta), gli gnocchetti di Somlo e il purè di castagne. A Budapest esistono veri e propri “itinerari golosi” tra i caffè-pasticcerie più antichi e prestigiosi della capitale, come Gerbeaud e Ruzwurm, dove Sissi amava fermarsi per una dolce sosta. E a fine pasto non può mai mancare l'amaro: per antonomasia l'Unicum, uno dei prodotti più tipici dell’Ungheria. Www.turismoungherese.it  
   
   
USA / OREGON, UNO STATO CHE INCANTA CON I SUOI STRAORDINARI PAESAGGI  
 
L’oregon ha più sentieri che strade (“Le strade ci portano a destinazione, i sentieri ci conducono in viaggio. I sentieri sono per gli esploratori, i sognatori, i cuori selvaggi”). Nulla vi sorprenderà di più dei suoi straordinari paesaggi naturali. La geografia dell’Oregon è così grandiosa da aver stupito perfino i pionieri che qui, già si aspettavano di trovare un vero e proprio paradiso. L’oregon è uno Stato di contrasti, dove singolari coni vulcanici emergono da distese laviche, dove dune di sabbia si allungano verso il cielo, dove gli alberi sono così alti da non consentire ai raggi solari di raggiungere il suolo, dove intorno ad uno stupefacente lago blu, custodito e celato gelosamente dai Nativi americani per più di cinquanta anni, regna un alone di misticismo, dove i colori disegnano colline, dove vaste pianure nere ricordano la superficie della luna. Tra le principali attrattive naturali nazionali ci sono: 13 foreste, un parco, due aree ricreative, un’area panoramica, un percorso storico. Più di 240 parchi statali, oltre 1.700 laghi, più di 180.300 chilometri tra corsi d’acqua e fiumi (il Willamette, il fiume più lungo dell’Oregon attraversa il centro di Portland e scorre per 2.000 chilometri). 19 “Us Fish and Wildlife Service Refuges” dediti alla protezione della fauna autoctona che include uccelli, antilopi, capre di montagna, orsi e pecore bighorne (pecore delle Montagne Rocciose). Al “National Wildlife Refuge” si possono osservare più di 1.000 aquile (la più importante concentrazione di aquile negli Usa) mentre il “Malheur National Wildlife Refuge” è sede della più estesa palude negli Stati Uniti. Tre importanti strade panoramiche, cinque nominate “National Scenic Byways” e altre sei riconosciute come “Oregon Scenic Byways”. Molti altri ancora i posti che meriterebbero una citazione. Qui ci sono tanti luoghi speciali, e più di uno per ogni esigenza. Al viaggiatore il piacere di scoprirli uno dopo l’altro e lasciarsi incantare dall’insuperabile bellezza di questo Stato. Festival e cultura - In Oregon vengono organizzati tanti festival durante tutto l’anno; si celebrano storia e cultura, ma anche i migliori prodotti locali come vini, pesci e crostacei, ciliegie, pere, fiori. Tra i più importanti, e solo per citarne alcuni, ‘Portland’s Rose Festival’ (giugno, www.Rosefestival.org), ‘Southern Oregon’s Shakespeare Festival’ (Ashland, fino al 30 ottobre, www.Osfashland.org), ‘Pendleton Round-up’ (14/17 settembre, www.Pendletonroundup.com). L’oregon commemora la sua ricca storia ed eredità culturale nei musei e nei centri culturali presenti in tutto lo Stato. Per saperne di più sui nativi americani, si possono visitare il ‘Tamastslikt Cultural Institute’ e il ‘Museo di Warm Springs’; per conoscere la storia dei primi pionieri basta recarsi all’‘Oregon Interpretative Center’ a Bakery City, o al ‘Columbia Gorge Discovery Center and Museum’ a The Delles, oppure a ‘The End of the Oregon Trail Museum’ a Oregon City. Per l’arte non si può mancare una visita al ‘Portland Art Museum’. Ci sono inoltre mostre-mercato e centri artigianali dove si possono acquistare prodotti tipici realizzati da esperti artigiani. Natura, avventura e… - Lo Stato dell’Oregon è un paradiso per chi ama la natura, i grandi spazi, le montagne, i laghi alpini, gli eco tour. Si possono percorrere sentieri nella natura, a piedi o in bicicletta, esplorare e trovare angoli tranquilli per rifugiarsi tra le montagne o lungo i fiumi. A M.t Hood si possono praticare gli sport invernali durante tutto l’anno. Ma non resterà deluso chi invece predilige il golf, la pesca, lo shopping, la buona cucina e gli ottimi vini della Willamette Valley. Www.traveloregon.com  
   
   
SLOVENIA / LA BIENNALE D’ARTE GRAFICA A LUBIANA  
 
Anche il visitatore più superficiale non tarda a rendersi conto come Lubiana sia una città impregnata di cultura, piena di monumenti, musei, biblioteche e teatri con cartelloni prestigiosi, in numero decisamente superiore alla media per una città di nemmeno trecentomila abitanti. L’aspetto culturale più evidente è comunque rappresentato dalle arti figurative, con gli innumerevoli atelier e botteghe d’arte sparsi tra i vicoli del centro storico lungo le rive della Ljubljanica, pieni di opere di artisti affermati e di illustri sconosciuti di belle speranze. Uno dei locali più frequentato dai giovani lubianesi è la Galleria Na Dvornem trgu, un simpatico caffè-galleria d’arte nella piazzetta omonima, tra il ghetto e il rettorato dell’Università, che espone pitture e grafiche di piccole dimensioni di autori locali e balcanici. Non a caso la giovane capitale slovena ospita dal 1955 ogni anno dispari la Biennale internazionale d’Arte Grafica, tra le più importanti manifestazioni del settore a livello mondiale, che in mezzo secolo di attività ha esposto le opere più significative di migliaia di artisti provenienti da 50 nazioni. Durante il lungo periodo della guerra fredda essa ha inoltre costituito un imprescindibile momento di confronto e di contatto tra le scuole dell’est e dell’occidente. L’edizione di quest’anno, la 26°, che festeggia mezzo secolo di attività, si svolgerà dal 26 giugno al 2 ottobre con sedi espositive presso il Museo d’Arte moderna, il Cankarjev dom e la stessa sede della Biennale. Il programma prevede mostre, convegni, conferenze e dimostrazioni degli artisti espositori, workshop. L’intento rimane sempre quello di offrire una rassegna dell’attuale creatività mondiale nel campo dell’arte grafica riproduttiva, frutto di qualsiasi tecnica, scuola o indirizzo, per permettere agli interessati di confrontarsi con idee e messaggi nel settore dell’arte figurativa. L’edizione 2005 ha scelto come titolo la parola Sunek, che in italiano significa spinta. Sunek esprime la forza dell’arte che scatena varie reazioni, riflessioni ed emozioni. Saranno presenti 18 istituzioni provenienti da Europa, Asia e Americhe. Gli invitati rappresentano i vari aspetti e le varie attività nel settore dell’arte grafica moderna; l’accurata selezione degli artisti e delle loro opere risponderà alla domanda: cos’è l’arte grafica oggi? La sede permanente del Centro sloveno di arti grafiche è nel castello situato all’interno del Parco Tivoli, già residenza del feldmaresciallo Radetzky. Informazioni dettagliate possono essere richieste al Centro internazionale di arti grafiche e figurative di Lubiana (lili.Sturm@mglc-lj.si  - http://www.Mglc-lj.si ), oppure all’Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, info@slovenia-tourism.It  
   
   
SVIZZERA / FUOCO AD ARTE! ARTISTI E FORNACI. LA FELICE STAGIONE DELLA CERAMICA A ROMA E NEL LAZIO TRA SIMBOLISMO, TEOSOFIA E ALTRO (1880 – 1930)  
 
Prosegue con grande successo di critica e di pubblico la mostra ‘Fuoco ad Arte! Artisti e fornaci. La felice stagione della ceramica a Roma e nel Lazio tra simbolismo, teosofia e altro’ presso il Museo comunale d’arte moderna di Ascona. L’esposizione, curata da Rolando Bellini e Mara Folini, è dedicata all’importante produzione dell’arte ceramica italiana tra il 1880 e 1930. In approfondimento alla mostra, martedì 5 aprile 2005, nelle sale del Museo il curatore Rolando Bellini ha tenuto la conferenza “Un alba color magenta in ricordo di Harald Szeemann. Da Monte Verità a Roma: un percorso emblematico attraverso le arti 1900-1930”. Un omaggio a Harald Szeemann (1933-18 febbraio 2005, Berna) ha vissuto a Tegna (Ticino, Svizzera). Direttore della Kunsthalle di Berna dal 1961 al 1969, dal 1969 è stato organizzatore indipendente di mostre in alcune tra le più importanti città del mondo. Direttore di Documenta 5 a Kassel nel 1972, è stato co-organizzatore della Biennale di Venezia nel 1980, occasione in cui ha concepito Aperto, la sezione espositiva dedicata agli artisti più giovani. Membro di importanti organi culturali, dall’Academy of Arts di Berlino alla European Academy of Sciences and Arts di Salisburgo, dal 1981 è stato curatore autonomo permanente al Kunsthaus di Zurigo e per il quadriennio 1998-2002 direttore della sezione Arti Visive alla Biennale di Venezia. La mostra ‘Fuoco ad Arte! Artisti e fornaci. La felice stagione della ceramica a Roma e nel Lazio tra simbolismo, teosofia e altro (1880 – 1930)’ prosegue fino al 29 maggio 2005, Orari: martedì/sabato dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18; domenica e festivi dalle 16 alle 18; lunedì chiuso.  
   
   
SVIZZERA / “LAY VISION”, MOSTRA FOTOGRAFICA DI GIANCARLO PAGLIARA, IN CORSO PRESSO LA FABBRICA DI LOSONE A LOCARNO FINO AL 26 APRILE 2005  
 
Lo spazio culturale di Losone, la fabbrica, apre di norma le sue esposizioni di arte il quarto venerdì del mese; quest'anno nel mese di marzo tale data corrispondeva al Venerdì Santo, data in cui si preferisce evitare d'organizzare eventi profani. E' nata così l'idea di non cambiar data, ma di aprire proprio la serata di Venerdì Santo un'esposizione dedicata alla spiritualità e all'iconografia cattolica. Non si tratta però di una mostra di arte sacra: è la visione di un laico che - nella nostra società secolarizzata - risulti onestamente curioso rispetto a un mondo di cui noi latini siamo eredi, ma che più non padroneggiamo. La mostra ‘Lay Vision’ (visione laica) propone per la prima volta le opere di Giancarlo Pagliara, fotografo campano operante a Milano, realizzate in chiese cattoliche italiane e straniere. Nelle occasioni in cui si entra in chiesa, tanto più se durante una funzione religiosa, ogni non credente rimane attonito: si percepisce una qualità ambientale e d'atteggiamenti diversa da ogni altra esperienza del vivere d'oggi. Ciò è tanto più vero nel periodo della Passione, quando è intensa la compartecipazione alla rara sofferenza umanissima - nel novero delle culture religiose - di una figura divina. Forse per questo anche i non credenti non possono non dirsi cristiani.Giancarlo Pagliara non bada al ritualismo, la sua non è una estetizzazione agnostica, ma una visione sensibile al sentire suo - come italiano, naturalmente erede della cultura cattolica - e di chi fa parte della Chiesa. Persone giovani e spesso anziane su cui è giusto evitare ironie facili nella nostra epoca; Pagliara non ne fa, ma è consapevole del suo esser altro, laico. La mostra proseguirà fino al 26 aprile. Orari di apertura: dal martedì al giovedì 10/14 e 17/21; venerdÏ 10/14 e 17/23; sabato 17/24. E' possibile anche la visita su appuntamento previa telefonata allo 0041.91.7805743. Qui a seguire il testo critico di Michele Robecchi, già editor di Flash Art International (l'immagine di un'opera esposta è visibile al link http://www.Lafabbrica.ch/inmostra.asp?id=317 ). “La Basilica di Santa Sofia a Istanbul è probabilmente una delle esperienze più stravolgenti che una persona di fede religiosa possa affrontare. Concepita come chiesa cattolica da Giustiniano nel 500 e convertita a moschea in seguito alle burrascose vicende politiche e religiose che hanno caratterizzato la regione, è visibile oggi come museo, ed esibisce parallelamente la sua storia fatta di iconografie cristiane e insegne islamiche. E’ facile restare perplessi davanti a questo apparente sacrilegio, che mischia impudentemente i simboli di due visioni che sono andate incontro a secoli di guerre per imporsi una sull’altra. Eppure la volontà dell’uomo di avvicinarsi al suo creatore, indipendentemente dal percorso scelto, finisce col prevalere su ogni cosa, trasformando di fatto le aspirazioni illuministe dell’edificio in un’esperienza spirituale unica e quanto mai attuale nella sua conflittualità. Una dinamica simile, a cavallo tra l’immateriale e il terreno, contraddistingue “Visione laica” di Giancarlo Pagliara, un viaggio fotografico nella dimensione religiosa di una società che ha intrecciato le sue vicende storiche, politiche e geografiche con la Chiesa Cattolica in modo indissolubile per quasi due millenni. Munito di macchina fotografica e di un occhio freddo, ma non del tutto disincantato, Pagliara ha girato per le chiese di tutta Italia alla ricerca dei momenti più piccoli e quotidiani della fede, nel tentativo di coglierne le motivazioni più autentiche. Un’operazione ambiziosa, che se da una parte riesce ad evidenziare il significato e l’essenza della fede, dall’altra ne certifica con lucidità le debolezze e i limiti. La maestosità e il senso di soggezione che i luoghi consacrati solitamente emanano risultano quasi completamente assenti, scalfiti da un cupo bianco e nero che ne sottolinea invece la quasi totale umanità. Statue, mosaici e dipinti appaiono spogliati della propria aura divina, spostando il baricentro sugli sforzi intrapresi negli anni da mani e teste animate dalla fede per colmare il vuoto che li separava dalla comprensione delle cose. Ma quello che si nota maggiormente, oltre alle fattezze tutt’altro che sovrannaturali delle icone rappresentate, come testimoniano ad esempio l’espressione vulnerabile di una Madonna o le anonime braccia di un Cristo in croce, è un forte senso di solitudine, condiviso sia dai cultori che dagli oggetti di culto, entrambi indifesi davanti al silenzio di un mistero più grande di loro. Pagliara riesce in questa serie nel delicato compito di misurarsi con l’iconografia religiosa, un argomento che riveste un’importanza primaria nella storia dell’arte, senza cadere nella trappola della propaganda o della provocazione, restituendola con rispetto e sorvegliato distacco all’attualità a cui oggi appartiene”. (Michele Robecchi)  
   
   
GRAND HYATT TAIPEI: UNA NUOVA COLLEZIONE DI SUITE  
 
Grand Hyatt Taipei è lieto di annunciare il lancio di una nuova collezione di suite. Realizzate dal famoso interior designer Tony Chi, per soddisfare le esigenze dei viaggiatori d’affari, l’esclusiva collezione di suite in stile residenziale situate all’ultimo piano del Grand Hyatt Taipei offre un ideale rifugio allo stress cittadino. Il concept - La “Collection of Suites” è l’ultima creazione di Tony Chi per il Grand Hyatt Taipei. Mantenendo la sua filosofia di “stile senza tempo” e “comfort in libertà”, Chi ridefinisce il concetto di “lusso” per ritrarre una creatività umana nella città moderna. Tony Chi, nella sua ultima creazione per il Grand Hyatt Taipei, anziché utilizzare elementi elaborati per creare ambienti stravaganti, si è concentrato sulla ricerca di un’unione armoniosa tra il design della camera, la sua disposizione e l’atmosfera, per assicurare un ambiente sereno e raffinato. Tessuti e materiali pregiati trasmettono una sensazione di lusso elevato, ma essenziale e innovativo. Gli interni - Tony Chi realizza una perfetta fusione tra lo stile orientale e occidentale scegliendo un arredamento moderno ma semplice al tempo stesso, classico, ma contemporaneo. Definendosi un “nuovo modernista”, Tony collega il passato al presente, creando strutture commerciali e residenziali che riflettono la personalità, lo stile di vita e lo stato d’animo dell’ambiente circostante. Nella scelta dell’arredamento, Tony ha optato per tavoli e sedie più basse per offrire agli ospiti un maggiore impatto visivo e una nuova prospettiva di visione della sala. L’attenzione è stata posta non solo su aspetti estetici, ma anche spirituali. Infatti, grazie alla soluzione “open space”, gli ospiti possono godere di un maggior senso di libertà e comfort nello spazio. Dall’accostamento di luci, colori, tessuti e arredamento emerge quanto Tony riesca ad armonizzare l’uso dei cinque sensi in queste camere eleganti, spaziose e confortevoli. Attraverso i suoi progetti egli tenta infatti di comunicare con le persone e di sedurle attraverso esperienze sensoriali. Le suite sono di diverse categorie: ‘The Presidential’, ‘The Diplomatic’, ‘The Premier’ e ‘The Ambassador ‘. La suite “The Presidential”, simile a un grazioso appartamento di città e caratterizzata da toni morbidi e tenui e da un arredamento lussuoso, rappresenta la sistemazione più esclusiva a Taipei. La suite, composta da un ampio salotto, una sala da pranzo separata, una cucina moderna e funzionale, una camera da letto con cabina armadio, una libreria, uno studio e una hall di ingresso, occupa una superficie di 220 mq all’ultimo piano del Grand Hyatt Taipei. “The Presidential” è inoltre dotata delle tecnologie più avanzate, tra cui impianto stereo e video, fax, connessioni per computer e accesso internet. L’esclusiva “The Diplomatic” è progettata per consentire un soggiorno in un ambiente moderno, caratterizzato da un arredamento di ispirazione sia orientale sia occidentale, dotato di tutti i comfort e servizi personalizzati oltre a offrire una magnifica vista sulla città. La camera da letto dispone di un sontuoso letto matrimoniale con prestigiosa biancheria di lino, tecnologie avanzate tra cui un impianto stereo, un televisore a schermo piatto, un videoregistratore, Dvd e fax. La cabina armadio è tra le più ampie mentre il bagno è dotato di vasca Jacuzzi e doccia. L’elegante salotto dispone di un proprio impianto stereo, video, Dvd e di un televisore a schermo piatto. La confortevole sala da pranzo può ospitare comodamente 12 persone. La libreria e lo studio, dotati delle più avanzate tecnologie, offrono l’ambiente ideale per coloro che desiderano lavorare fuori ufficio. Una cucina con angolo bar rende la suite adatta per cene private e cocktail. La suite “The Premier” è perfetta per chi vuole trascorrere un elegante soggiorno a Taipei. La superficie di 130 mq include un salotto, provvisto di sistema audio e home entertainment di alto livello, una sala da pranzo che può ospitare sei persone, una cucina funzionale con bar e uno studio con le più avanzate tecnologie. La camera da letto, con cabina armadio e un ampio bagno, costituisce l’ambiente perfetto per riposarsi e ritemprarsi. “The Ambassador” mette a disposizione 79 mq suddivisi in salotto, studio separato, camera da letto con cabina armadio e un ampio bagno. Tecnologie di comunicazione all’avanguardia e un sistema di home entertainment assicurano a coloro che soggiornano in una “Ambassador” un’esperienza indimenticabile. Privilegi esclusivi per chi soggiorna in una delle suite: transfer in limousine da/per l’aeroporto; servizio dedicato di maggiordomo; colazione continentale servita in camera; ingresso all’esclusiva Grand Club Lunge; servizio bar in camera; servizi di check-in e check-out personalizzati; servizio di sicurezza attivo 24 ore; accesso internet a banda larga; cameriere personale per le suite “The Presidential” e “The Diplomatic”. Strutture e attrezzature: accessori esclusivi; biancheria di lusso; prodotti di marca per la cura del corpo; tecnologie di comunicazione all’avanguardia e apparecchiature high-tech home theatre che includono stereo Bang & Olufsen e televisore a schermo piatto. Tariffe: The Presidential (220 mq) Nt$ 88,000 (circa 2.136 euro); The Diplomatic (185 mq) Nt$ 68,000 (circa 1650 euro); The Premier (130 mq) Nt$ 48,000 (circa 1.165 euro); The Ambassador (80 mq) Nt$ 38,000 (circa 922 euro). Le tariffe includono il 5% di tasse governative e sono soggette al 10% di tassa servizio. L’hotel dispone di 1 suite “The Presidential”, 2 suite “The Diplomatic”, 5 suite “The Premier”, 3 suite “The Ambassador”. Offerte Speciali - Dal mese di aprile il Grand Hyatt Taipei offrirà proposte esclusive “luxury” per i possessori di alcune Membership Card. Per i soci Hyatt Gold Passport, dal 1 aprile al 30 giugno 2005, citando al momento della prenotazione il codice dell’offerta Gp646 si potranno guadagnare 2000 punti Gold Passport per ogni soggiorno in una delle nuove Suite. Per i soci Asia Miles Worldperks, dal 1 aprile al 30 settembre 2005, i membri dell’Asia Miles Worldperks citando, al momento della prenotazione, il codice Cx654, potranno soggiornare in una suite per un minimo di due notti consecutive a tariffe comprese tra Nt$ 34.390 (835 euro) e Nt$ 87.000 (2.112 euro). Inoltre il pacchetto permette di: guadagnare 2000 miglia Asia Miles a soggiorno in una suite; usufruire di un massaggio (50 minuti), per soggiorno e a persona, al Club Oasis. Per i soci Diners Club Premiers, dal 1 luglio al 30 settembre 2005, i soci Diners Club Premiers che citeranno, al momento della prenotazione, il codice Dc267 e pagheranno, con la propria carta Diners Club, tariffe a partire da Nt$ 71.980 (1.747 euro) per soggiorni di minimo due notti consecutive, riceveranno in omaggio una cena per due al Pearl Liang (una cena per soggiorno). Per i soci North West Airline Worldperk, presentando al momento della prenotazione il codice Nw625, potranno guadagnare il quadruplo delle miglia per ogni soggiorno in una delle suite. Tutte queste offerte sono soggette alle seguenti condizioni: è necessario presentare il codice dell’offerta al momento della prenotazione e mostrare la propria membership card al check-in; ogni membro potrà acquistare una sola offerta, per soggiorno e per camera; i pacchetti non sono cumulabili con altre promozioni; le offerte sono soggette a disponibilità e non sono valide nel periodo compreso tra il 30 maggio e il 4 giugno 2005 (inclusi). Tutte le tariffe sono soggette a un supplemento di servizio del 10% www.Taipei.grand.hyatt.com  
   
   
UPGRADE GRATUITO IN BUSINESS CLASS PER LE COPPIE ONE&ONLY CHE VOLANO A MAURITIUS  
 
Il sogno di un volo di lusso, di una destinazione paradisiaca e di un soggiorno unico in resort meravigliosi fino a ottobre 2005 può diventare realtà! Grazie alla prestigiosa catena di hotel 5 stelle lusso One&only Resorts, scegliendo un soggiorno in coppia presso gli esclusivi One&only Le Saint Géran o One&only Le Touessrok di Mauritius, potrete volare in Business Class al prezzo dell’Economy. Un’occasione imperdibile per provare l’emozione di una vacanza di vero lusso a un costo mai visto prima: volo in business class + soggiorno 5 stelle lusso in mezza pensione a partire da 2.500 euro a persona. L’offerta è valida fino al 23 ottobre 2005 per soggiorni in coppia di almeno 6 notti in Junior Suite in mezza pensione al One&only Le Saint Géran o al One&only Le Touessrok da effettuarsi con la linea aerea Air Mauritius da Milano o Roma. L’offerta è soggetta a disponibilità e condizioni. Tour operator di riferimento: Best Tours, Cormorano, Hotelplan Turisanda, Kuoni Gastaldi, Viaggidea. Per informazioni visitare oneandonlyresorts.Com. Per prenotazioni rivolgersi alle migliori agenzie di viaggio. One&only Le Saint Géran - Situato sulla penisola di Belle Mare, il One&only Le Saint Géran è circondato da acque cristalline e sabbia finissima. Ha un suo campo da golf a 9 buche, un rinomato tennis centre, la prestigiosa Givenchy Spa, una piscina coreografica affacciata sul mare e l’ala delle stanze immersa in splendidi giardini tropicali. Tre i ristoranti, tra cui il sofisticato Spoon des Iles di Alain Ducasse. Fiore all’occhiello dell’hotel è il prestigioso servizio di maggiordomi disponibile per tutte le stanze. One&only Le Touessrok - Completamente ristrutturato nel 2002, combina semplicità ed eleganza, personalizzate da originali tocchi tipicamente mauriziani. Le stanze, ariose e luminose, hanno comfort di ogni genere e godono tutte di un’incomparabile vista sull’oceano, così come i ristoranti, che offrono una cucina multietnica raffinata e gustosa in un’atmosfera magica. Per rigenerare anima e corpo, la Givenchy Spa propone trattamenti esclusivi e tanti sport e attività sono a disposizione di grandi e piccini, con anche un campo da golf di 18 buche sulla vicina Isola dei Cervi che regala sensazioni memorabili. Per ulteriori informazioni telefonare agli Uffici One&only Resorts allo 02.48205000. Per un’anteprima dei resort, visitare i siti www.Oneandonlylesaintgeran.com  e www.Oneandonlyletouessrok.com  
   
   
ALBERGHI IN UNGHERIA: QUADRO GENERALE E RECENTI APERTURE  
 
L’ungheria offre al turista italiano una vasta gamma di ottime strutture, altamente concorrenziali sul piano sia dei prezzi sia della qualità rispetto agli stessi servizi di qualsiasi altro Paese europeo. Il numero delle strutture ricettive è in continua crescita. I punti di forza del settore sono senz’altro gli ottimi alberghi termali, che riscuotono un crescente successo. La situazione alberghiera dell’Ungheria è espressa dai seguenti numeri: 831 hotel (16 a 5 stelle, 107 a 4 stelle, 429 a 3 stelle, 207 a 2 stelle e 72 a 1 stella) con 39.729 camere per 91.609 posti letto; gli hotel termali sono 58 con 6.418 camere e 13.886 posti letto; gli hotel benessere sono 19, con 1.450 camere e 3.405 posti letto; 59 i residence per 4.304 posti letto. Recenti aperture - È stato inaugurato il 18 giugno 2004 il Four Seasons Gresham Palace (5 stelle) di Budapest, uno dei gioielli di tutta la catena. Ospite d’onore dell’inaugurazione, Sophia Loren. Costruito all’inizio del Novecento sulla centralissima piazza Roosevelt, di fronte al celeberrimo Ponte delle Catene dal lato di Pest, il Four Seasons Gresham Palace è il più bell’edificio in stile liberty della capitale ungherese. Dalle finestre dell’hotel si può godere per intero il magnifico panorama di Budapest, con il Danubio, il quartiere del Castello e il monte Gellert. L’edificio è stato interamente ristrutturato e adibito a hotel di lusso, prestando massima attenzione alla conservazione dei numerosissimi particolari e decori originali liberty, che lo rendono unico. Le 179 camere, 20 delle quali eleganti suite, sono disposte su quattro piani, mentre a pianoterra si trovano l’elegantissimo Cafè Gresham, il ristorante, il cocktailbar e due sale conferenze. La mansarda ospita l’area wellness con piscina, sauna, bagno turco e sale fitness. Sotto la piazza antistante l’albergo è stato realizzato un garage con 180 posti auto. Www.greshampalace.com  Nella cittadina di Bük, a due passi dal confine con l’Austria, ha recentemente aperto i battenti il Radisson Sas Birdland (4 stelle). Bük è facilmente raggiungibile sia da Vienna sia da Budapest con un viaggio di un’ora e mezza in auto. Caratterizzato nelle linee di un eccellente resort style, l’hotel è dotato di una vasta gamma di servizi relax e wellness, cui si aggiunge un grande campo di golf a 18 buche. Con le sue cinque sale da conferenze, il Birdland si presta molto bene anche per convegni. Chi vuole rilassarsi e godere di un benessere completo, trova al Birdland il luogo più adatto e le strutture migliori: in un’area di 3.500 metri quadrati sono a disposizione numerose piscine, saune finlandesi, bagno turco, aromaterapia, bagno con erbe medicinali, fanghi, piscine termali, idroterapia, fisioterapia. Www.radissonsas.com  È stato recentemente inaugurato a Galyatető, nell’Ungheria settentrionale, l’Hunguest Grandhotel Galya (4 stelle). Galyatető è una località di villeggiatura tra i monti Matra, meta tra le preferite dagli escursionisti, luogo di villeggiatura e vacanza con un’ottima qualità dell’aria. Da Budapest si può arrivare a questo nuovo albergo sia in automobile sia in pullman, lungo un itinerario di incantevole bellezza. L’hotel Galya, oltre a offrire una molteplicità di servizi wellness, è anche un punto di riferimento per gli operatori del turismo congressuale, con sale da convegni dotate di attrezzature ad alta tecnologia e illuminate da luce naturale. Grazie alla sua ottimale posizione, l’albergo è luogo di soggiorno ideale anche per quanti praticano attività sportive di vario tipo, oltre che per chi cerca il relax. I sentieri dei monti Matra, ricchi di bellezze naturali, sono uno splendido scenario per passeggiate o escursioni in bicicletta. Www.hunguesthotels.hu. La catena alberghiera ungherese Danubius Hotels Group ha recentemente inaugurato, nello splendido scenario dell’Ansa, il Danubius Spa & Conference Hotel Visegrad (4 stelle), albergo a vocazione termale e congressuale. Ubicato a Visegrad, a soli 40 km da Budapest e vicino alle terme di Lepence, l’albergo gode di un’autentica vista mozzafiato sul Danubio. Le strutture termali dell’albergo sfruttano le proprietà terapeutiche di sorgenti d’acqua (che sgorgano a 39° C da 1.300 metri di profondità) conosciute per le loro proprietà astringenti e antinfiammatorie. I programmi benessere, relax, fitness e bellezza offrono un’ampia gamma di trattamenti per quanti desiderano un rigenerante periodo di riposo. Il Danubius Spa & Conference Hotel Visegrad dispone di 7 sale per congressi, dotate di attrezzature ad alta tecnologia e con una capienza dai 35 ai 340 posti a sedere. Www.danubiusgroup.com/visegrad