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MARTEDì

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Notiziario Marketpress di Martedì 12 Aprile 2005
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LEGGE SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA: REFERENDUM IL 12 GIUGNO  
 
Roma, 12 aprile 2005 - Il Referendum sullenorme relative alla procreazione assistita si terrà il 12 giugno 2005. Lo ha deciso il Governo, durante il Consiglio dei ministri del 7 aprile scorso. I decreti firmati Capo dello Stato sono in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Ognuno contiene un quesito relativo a parti della legge sottoposte a referendum. I quesiti sono complessivamente quattro e riguardano: l'utilizzo di embrioni per la cura di nuove malattie; l'utilizzo di più embrioni nella procreazione assistita; la fecondazione eterologa; ampliare la sfera dei diritti della donna nella procreazione assistita. In particolare, il secondo e il quarto mirano ad ampliare le possibilità di ricorso alla procreazione medicalmente assistita e di revoca del consenso oltre il limite dalla legge; a permettere la produzione di embrioni in eccedenza rispetto a quelli necessari per un unico e contemporaneo impianto; a consentire interventi sull'embrione con finalità diagnostiche e terapeutiche generali. Http://www.governo.it/governoinforma/dossier/procreazione_referendum/index.html  
   
   
PIU’ FACILE VINCERE CON IL “DIABETE SENZA RETE” UN FONDO DI 36 MILA EURO A DISPOSIZIONE DI DIABETICI CHE SI CIMENTERANNO IN IMPRESE SPORTIVE, PER ALLONTANARE I PREGIUDIZI E LE DISCRIMINAZIONI  
 
Milano, 12 Aprile 2005 - E’ on-line da oggi, il bando di concorso per partecipare al Fondo “Diabete Senza Rete”, rivolto a tutte le persone con diabete insulino-dipendente e con una forte passione sportiva per imprese che spazzino via ostacoli e pregiudizi. L’obiettivo è quello di dimostrare che con un ottimo controllo metabolico, con una profonda consapevolezza e conoscenza della propria condizione, nessun’attività è preclusa, e nuovi traguardi possono essere raggiunti. Il Fondo “Diabete Senza Rete”, nella sua prima edizione quest’anno, istituito dalla Fondazione Medtronic Italia, mette a disposizione 36 mila Euro per almeno sei progetti sportivi. Per accedere al bando completo basta “cliccare” su www.Fondazionemedtronicitalia.org e scaricare la scheda di presentazione della domanda che sarà valutata da una apposita Commissione di Valutazione composta da sette membri autorevoli. Gerardo Corigliano, medico diabetologo, Presidente della Commissione di Valutazione del Fondo e Presidente Aniad (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici) dichiara “Il Fondo Diabete Senza Rete ha l’obiettivo di incoraggiare persone con diabete insulino-dipendente a dimostrare come la determinazione e la terapia ottimale possano permettere di liberarsi dai ‘fili’ che relegano alla condizione di “paziente”. Vogliamo far capire a tutti che il diabete non è necessariamente una malattia, ma una condizione in cui la scelta di un corretto stile di vita è l’arma vincente”. Bruno Pizzul, noto commentatore sportivo e membro della Commissione di Valutazione del Fondo commenta “Per ogni sportivo la sfida è prima di tutto con se stesso, per non arrendendersi alle paure e vincere prove importanti. Le persone con diabete sono già allenate ad affrontare e superare ostacoli e barriere nella loro vita di tutti i giorni. Sono quindi certo che gli sportivi diabetici abbiano già forte in loro una motivazione che li spinge ancor di più a vittorie, nella vita e nello sport”. “Il Fondo è un incentivo per aiutare a liberare i tanti diabetici da una ‘rete’ fatta soprattutto di discriminazione e pregiudizi” continua Francesca Caprari, Direttore della Fondazione Medtronic Italia, che aggiunge: “un invito in sostanza ad uscire allo scoperto e compiere imprese che siano di esempio ad altri diabetici di ogni fascia di età e che dimostrino a tutti gli altri come con le terapie di oggi, al diabetico, niente è precluso”. Ci sono quasi due mesi di tempo per inviare i progetti alla Fondazione Medtronic Italia. Entro il 31 Maggio 2005 tutta la documentazione scaricata dal sito della Fondazione e debitamente compilata deve essere inviata via e-mail, lettera raccomandata o fax, ai seguenti indirizzi: Fondazione Medtronic Italia - Fondo “Diabete Senza Rete” info@fondazionemedtronicitalia.Org  Fax: 0224139200 Piazza Indro Montanelli 30 20099 Sesto San Giovani (Mi) Tutti coloro che presenteranno un progetto riceveranno una comunicazione scritta dal Comitato di Valutazione in cui saranno individuate le caratteristiche salienti e originali. Il progetto presentato, le cui spese non devono superare un ammontare pari ad € 6.000, deve evidenziare un particolare ostacolo che la persona con diabete può incontrare in ambito sportivo e dimostrare come possa essere superato grazie ad un ottimale controllo metabolico. Per accordare la sua preferenza il Comitato terrà in considerazione anche il ricorso a supporti di documentazione come fotografie, filmati e altro. Obiettivo del Fondo è infatti anche quello di portare queste imprese all’attenzione, e come esempio, ai tanti pazienti diabetici insulino dipendenti. Il Comitato di Valutazione s’impegna a valutare tutti i progetti entro il 15 Giugno 2005. Inoltre, i progetti selezionati dovranno essere portati a compimento tra il 1 Giugno 2005 ed il 28 Febbraio 2006. I sette membri del Comitato di valutazione sono: Gerardo Corigliano, coordinatore, presidente Aniad e del Gruppo di studio sull'Attività Fisica nel Diabete, Francesca Caprari , direttore della Fondazione Medtronic Italia, Paolo Foglini, medico diabetologo e rappresentante di Diabete Italia, Vittorio Casiraghi, atleta diabetico italiano di Adiq (Alpinisti Diabetici in Quota), Maria Luigia Mottes, Presidente Associazione Diabetici della Provincia di Milano, Andrea Scaramuzza, medico pediatra Azienda Ospedaliera Mantova e rappresentante Siedp (Società Italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica) e Bruno Pizzul, noto giornalista e commentatore sportivo.  
   
   
TRISENOX: EFFICACE E BEN TOLLERATO IN COMBINAZIONE NEL TRATTAMENTO DI PAZIENTI CON MIELOMA MULTIPLO RECIDIVATO O REFRATTARIO IN STADIO AVANZATO  
 
Seattle e Bresso, 12 Aprile 2005 - Al X International Myeloma Workshop, il Dr. James Berenson, Direttore Medico e Scientifico dell’Institute for Myeloma & Bone Cancer Research ha presentato i dati di uno studio clinico multicentrico di fase Ii di Trisenox in un regime di combinazione, noto come Mac (melfalan, Trisenox e vitamina C), in pazienti affetti da mieloma multiplo recidivato o refrattario. I dati mostrano che si è raggiunta una risposta obiettiva in 22 dei 37 pazienti valutati (circa il 60%): in otto pazienti si è osservata una diminuzione dei livelli plasmatici di proteina M del 50%, o superiore, mentre negli altri quattordici pazienti la diminuzione osservata è compresa tra il 25 e il 49 per cento. Quattordici dei ventinove pazienti che non avevano precedentemente risposto a talidomide o a lenolinamide hanno dato risposta positiva al regime a base di Trisenox. Inoltre, hanno risposto positivamente sette dei dieci pazienti nei quali la terapia a base di bortezomib non aveva dato risultati e dieci pazienti dei sedici che erano stati precedentemente trattati con melfalan. Il regime terapeutico è stato ben tollerato con pochi eventi avversi significativi quali citopenia lieve, ritenzione di fluidi e neuropatia. Trisenox (arsenico triossido) è commercializzato negli Stati Uniti e in Europa da Cell Therapeutics, Inc. (Cti) (Nasdaq e Nuovo Mercato: Ctic). “Oltre all’impressionante percentuale di risposte riportate in questo gruppo di pazienti fortemente pretrattati che hanno ricevuto, in media, quattro precedenti regimi terapeutici (da 1 a 8), il regime Mac ha dato come risultato un marcato miglioramento nei livelli plasmatici di creatinina nei pazienti con insufficienza renale” ha dichiarato Berenson. “La combinazione è molto ben tollerata e dà ai pazienti una nuova alternativa terapeutica oltre al desametazone ad alte dosi che può presentare effetti indesiderati gravi. Il tempo mediano di risposta non è stato ancora raggiunto, ma le risposte sono state di lunga durata”. Lo studio verrà proseguito fino all’arruolamento di 60 pazienti valutabili. Per informazioni sulla presentazione dei dati riportati, si invita a consultare il sito web di Cti al seguente indirizzo: http://www.Cticseattle.com/investors_news-updates.htm  
   
   
IL MONDO IN PIAZZA PER PAOLA TOVAGLIA GLI ARTISTI DI STRADA PER VIDAS (11ESIMA EDIZIONE) SABATO16 APRILE 2005, DALLE 10.00 AL TRAMONTO, A MILANO SOTTO LA LOGGIA DEI MERCANTI  
 
Milano, 12 aprile 2005 - Bandaneve e i sette nani, storico gruppo di artisti di strada milanesi, organizza per l’undicesimo anno consecutivo “Il Mondo In Piazza Per Paola Tovaglia”, la manifestazione che vede gli artisti di strada impegnati in una giornata di sensibilizzazione e raccolta di fondi a favore di Vidas. Il 16 aprile, sotto la Loggia dei Mercanti (Piazza Duomo), dalle 10.00 del mattino sino alle prime luci della sera, giocolieri, clowns, maghi, marionette, si alterneranno in un colorato spettacolo che animerà le vie del centro. Bambini e adulti potranno partecipare a questa iniziativa come semplici spettatori oppure lasciarsi coinvolgere dagli artisti nelle loro performances. La manifestazione vuole da un lato ricordare la figura di Paola Tovaglia, dall’altro raccogliere fondi per permettere alla Vidas di ultimare il progetto della casa ospedale in costruzione a Milano. Chi era Paola Tovaglia? Paola Tovaglia (9 aprile 1965 - 6 aprile 1994) è stata una delle beniamine dei più piccini a cavallo tra la fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90. Attrice e doppiatrice conduceva, in compagnia dell’orso Four il programma per bambini Ciao-ciao, trasmesso da Rete4. Ha dato la voce a numerosi personaggi dei cartoni animati (Viaggiando nel tempo, Milly, un giorno dopo l'altro, Memole dolce Memole, E' quasi magia Johnny, Ciao, Sabrina). Ci ha lasciato all'età di ventotto anni a causa di un tumore; negli ultimi mesi di vita è stata assistita anche dai volontari Vidas. Perché “Il Mondo in Piazza per Paola Tovaglia”? Paola, persona di grande carisma, ha raccolto accanto a se moltissimi amici. Alla sua scomparsa questi ultimi hanno deciso di dedicare un giorno all’anno al ricordo dell’amica; un ricordo che però doveva trasformarsi in occasione festa e d’impegno, è nata così l’idea di uno spettacolo per strada in cui raccogliere fondi e sensibilizzare il pubblico nei confronti di Vidas. Perché Vidas? Vidas sa cosa voglia dire assistere un inguaribile di cancro. Vidas (Volontari Italiani Domiciliari per l'Assistenza ai Sofferenti) è una organizzazione di volontariato apolitica e aconfessionale che nasce a Milano nel 1982 e che conta oltre 300 volontari, tre équipe mediche e paramediche, interamente finanziata con le quote dei soci ed i liberi contributi, il tutto per assistere gratuitamente i malati di cancro in fase terminale.  
   
   
MIDO DAL 6 AL 9 MAGGIO ALLA FIERA MILANO - PORTELLO LA KERMESSE PIÙ ATTESA A LIVELLO INTERNAZIONALE IN VETRINA OLTRE 2 MILIONI DI NUOVI MODELLI DI OCCHIALI, 120 ORE DI FORMAZIONE, OLTRE 200 LE TESTATE ACCREDITATE  
 
Milano, 12 Aprile 2005 – La fiera dell’occhiale, in calendario dal 6 al 9 maggio a Milano nella sede abituale di Fiera Milano - Portello, si riconferma riafferma come appuntamento fondamentale per tutte le aziende del settore, nazionali ed internazionali, un’occasione essenziale importante per promuovere le nuove collezioni. Riconfermata la presenza di 1.200 espositori, più del 65% stranieri e con tantissime nuove proposte da presentare: saranno circa 2 milioni i modelli esposti, e 1.500 i marchi attesi per le prossime collezioni sole e vista 2006, un vero e proprio laboratorio di novità e di tendenze, unico al mondo. Quest’anno, sarà un Mido all’insegna dell’informazione, in esclusiva saranno presentate alla conferenza stampa d’inaugurazione del Salone , due ricerche sull’ occhiale da bambino e sull’occhiale sportivo, due segmenti di mercato che, a livello internazionale, stanno diventando sempre più significativi e,, verso i quali, le aziende di tutto il mondo stanno orientando un crescente interesse. “Il salone è da sempre un’occasione fondamentale per arricchire il proprio bagaglio di conoscenze e di curiosità sul variegato mondo dell’occhialeria. Non solo per gli addetti ai lavori- dichiara il Presidente Cirillo Coffen Marcolin - ma per tutti gli amanti delle nuove espressioni di design, di tendenza e di tecnologia; è con questo spirito che Mido, ogni anno, propone nuove iniziative per offrire sempre il meglio ai propri visitatori”. Non a caso il salone italiano ha inaugurato l’anno scorso Mido Sport, l’area tematica dedicata allo sport e agli occhiali sportivi che ospita, lungo il collegamento dei padiglioni 14 e 15, occhiali e lenti specifiche riservate a chi pratica uno sport. Mentre la grande novità targata 2005, Mido Kids, è l’area riservata agli occhiali per i più piccoli. Sempre più consolidate le tradizionali aree tematiche come Mido Trend, che raccoglie le proposte più originali del mercato, in anticipo sulle tendenze che verranno e Mido Tech , uno spazio dedicato alla parte tecnologica, ai macchinari e alle materie prime. Grande attesa anche per Mido Education, riservato all’aggiornamento professionale di ottici ed optometristi, un vero e proprio vanto per il salone milanese che si accredita come l’unica fiera europea nell’ambito della formazione di alto profilo. I 30 corsi in programma per Mido Education si avvarranno infatti di docenti di fama nazionale ed internazionale, professori dell’Università Bocconi e relatori americani e non mancheranno anche esponenti del jet set della moda meneghina. Mido Education offre dunque ai professionisti del settore un’occasione di formazione di altissima qualità, non facilmente reperibile altrove. Un appuntamento davvero da non perdere. Mido ospiterà anche un incontro sulla presbiopia dal titolo “La Commissione Difesa Vista svela agli ottici i segreti delle lenti progressive”, un innovativo Workshop interamente incentrato sulle “lenti progressive”, ideato e promosso appunto da Cdv (Commissione Difesa Vista). L’appuntamento è in sala Bolaffio, domenica 8 maggio alle 10 e 30. Il convegno sarà anche l’occasione per la presentazione di una importante ricerca svolta da C.r.a. (Customized Research & Analysis, preferred by Acnielsen) sulla vendita di questo tipo di lenti sul mercato italiano. I relatori del convegno saranno Stefania Farneti (Direttore di ricerca C.r.a. Customized Research & Analysis) e Fabrizio Pirovano (Direttore Scientifico Pirovano Consulting e trainer internazionale in tecniche di vendita). Oltre all’utile, ci sarà anche il dilettevole: ospite d’onore dell’appuntamento, il torinese Beppe Braida cabarettista del vivaio Zelig Circus, più noto come lo pseudo giornalista che trasforma tutto in un “attentato!”. Mido 2005 offre agli addetti ai lavori anche importanti momenti di approfondimento e riflessione sul mercato internazionale. Sabato 7 maggio, in sala Asia, al padiglione 15 (ore 14 e 30) verrà presentata un’importante ricerca sul mercato americano (Usa Vision Watch consumer survey) che il Vca, Vision Council of America, promuove annualmente su un campione di 100mila consumatori per conoscere a fondo l’andamento delle vendite al dettaglio e le tendenze dei consumatori. Tra le grosse novità targate 2005, Mido ospiterà il World Wide Vision Coalition meeting: per la prima volta i produttori di lenti ed occhiali di tutto il mondo si sono dati appuntamento proprio a Mido per discutere di normative internazionali, di tematiche legate alla contraffazione e di mercati globali. Si tratta di un’occasione di confronto davvero unica. Ma gli spazi di approfondimento organizzati a Mido 2005 non finiscono qui: Certottica, in collaborazione con Anfao, ha organizzato un convegno internazionale su “L’evoluzione delle norme nei settori ottico-oftalmico, occhiali da sole e premontati”. L’appuntamento per questo meeting, è previsto venerdì 6 maggio presso la Sala Asia (ore 14 e 30) ed è aperto a tutti i visitatori ed espositori di Mido interessati ad approfondire l’argomento. Al convegno prenderanno parte, in qualità di relatori gli esponenti più autorevoli dei ministeri competenti, esperti legali e rappresentanti delle Commissioni Tecniche Uni e Anfao.  
   
   
CARTA IN CRISI? ARRIVA IL SUPER PIOPPO GIÀ PIANTATI IN CINA 300 ETTARI DEL PIOPPO CHE NON SI AMMALANO. LA SPERIMENTAZIONE AL SALONE DELLE BIOTECNOLOGIE, ALLA FIERA DI PADOVA DAL 20 AL 22 APRILE 2005  
 
Padova, 12 aprile 2005 - Trecento ettari di pioppi che non vengono attaccati da Limantra e Ifantria, organismi che mi minano la crescita: piante che riescono a diventare adulte senza venirne intaccate e possono così essere utilizzate per il florido mercato della cellulosa. Gli “alberi invincibili” sono nati grazie alla collaborazione tra due gruppi di lavoro, quello cinese del National Institute of foresty di Pechino, diretto dalla dottoressa Han Yifan e quello italiano dell’Università di Milano, diretto dal professor Sala. Una collaborazione che ha permesso di creare questa nuova generazione di pioppi, 300 ettari sono stati piantati in questi giorni in Cina, che non vengono intaccati da questi loro naturali nemici. Per rispettare la biodiversità e quindi per non creare problemi agli insetti presenti nel territorio di vivere comunque, si è deciso di adottare una coltura a file alterne: ad un filare di pioppi geneticamente modificati, ne viene alternato un altro di piante tradizionali. La Cina è fortemente impegnata in questo programma, nel Paese la coltivazione dei pioppi è infatti largamente estesa: oltre 6 milioni di ettari di piante tradizionali che vanno ad alimentare il mercato della cellulosa. In Italia il “super pioppo” non è stato ancora introdotto, ma potrà con il tempo rappresentare una buona opportunità per i coltivatori. Sull’impegno delle Biotecnologie in agricoltura è previsto a Bionova il convegno: Produzioni Agricole. Tra gli altri si discuterà di Diagnostica molecolare in oncologia, di Biotecnologie e Ambiente, di Medicina Molecolare nei tessuti di archivio.  
   
   
QUANDO UN ABITO NON FA IL MOBILE… AL SALONE INTERNAZIONALE DEL MOBILE È DI SCENA IL DESIGN CANADESE CON LE CREAZIONI DEL LABORATORIO NON-USELESS  
 
 Milano, 12 aprile 2005 - Mobili che possono “cambiare abito” a piacere, secondo il contesto o il gusto dell’arredamento. Mobili che uniscono l’originalità a un po’ di umorismo, con una vasta gamma di “vestiti” a disposizione. Mobili studiati per adempiere alle loro funzioni in modo creativo. Dal portapigiama in acero, uretano espanso e tela di lino al classificatore per le fotografie in acero e nastri di seta, fino al porta ritagli di giornale in acero e acciaio: sono queste alcune delle proposte del laboratorio Non-useless di Renée e Jean, designers di Montréal, capitale del design, dell’architettura e della creatività canadesi. Anche per questo la Non-useless ha scelto Milano, centro mondiale del design, per esporre le proprie creazioni e sarà presente dal 12 al 18 aprile al Salone Internazionale del Mobile in Fiera, Pad. 2, Salone 3°, Stand A06. Grazie anche al supporto dell’ufficio commerciale del Québec di Milano che cura, insieme all’azienda, la promozione di questi prodotti. E i mobili “da” e “per” il Canada rappresentano per l’Italia un business di oltre 91 milioni di euro nel 2004, il 3,7% del totale dell’interscambio in tutti i settori. Le regioni italiane più “impegnate” nell’export sono la Puglia (27% dell’export nazionale di mobili verso il Canada), il Veneto (18,5%) e la Lombardia (18,4%). Nell’import spiccano invece il Veneto (25,6%), la Lombardia (20,7%) e il Piemonte (20,2%). Emerge da un’elaborazione su dati Istat al quarto trimestre 2004. L’ufficio commerciale del Québec a Milano. La Camera di commercio italiana in Canada – Montréal, che rappresenta anche Fiera Milano in Canada, a seguito di un accordo con il Ministero per lo sviluppo economico dell’innovazione e dell’esportazione canadese, opera in Italia come ufficio commerciale del Québec ed è presente a Milano dal 1997. L’ufficio è ospitato dalla Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali in via Camperio 1 (Mm rossa fermata Cairoli) che, a sua volta, ha un desk per la promozione delle aziende lombarde in Canada presso la sede di Montreal della Camera di commercio italiana in Canada. Interscambio delle regioni italiane con il Canada nel settore mobili
Regioni 2004 tot. 2004 % su tot. It 04 % su tot. 04
import export interscambio Import Export interscambio
Piemonte 103.826 190.459 294.285 20,2% 0,2% 0,3%
Valle d'Aosta 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%
Lombardia 106.135 16.707.911 16.814.046 20,7% 18,4% 18,4%
Liguria 0 8.615 8.615 0,0% 0,0% 0,0%
Trentino-alto Adige 0 484.585 484.585 0,0% 0,5% 0,5%
Veneto 131.330 16.716.975 16.848.305 25,6% 18,4% 18,5%
Friuli-venezia Giulia 30.479 16.015.582 16.046.061 5,9% 17,7% 17,6%
Emilia Romagna 50.618 1.950.304 2.000.922 9,9% 2,2% 2,2%
Toscana 44.753 5.452.930 5.497.683 8,7% 6,0% 6,0%
Umbria 3.054 163.073 166.127 0,6% 0,2% 0,2%
Marche 5.559 4.672.674 4.678.233 1,1% 5,2% 5,1%
Lazio 6.370 627.642 634.012 1,2% 0,7% 0,7%
Abruzzo 0 922.378 922.378 0,0% 1,0% 1,0%
Molise 0 4.396 4.396 0,0% 0,0% 0,0%
Campania 31.739 1.277.394 1.309.133 6,2% 1,4% 1,4%
Puglia 0 24.465.496 24.465.496 0,0% 27,0% 26,8%
Basilicata 0 973.523 973.523 0,0% 1,1% 1,1%
Calabria 0 4.149 4.149 0,0% 0,0% 0,0%
Sicilia 0 18.110 18.110 0,0% 0,0% 0,0%
Sardegna 0 18.306 18.306 0,0% 0,0% 0,0%
altro 0 0 0 0,0% 0,0% 0,0%
tot. Italia 513.863 90.674.502 91.188.365 100,0% 100,0% 100,0%
Italia tutti i settori 1.342.564.625 2.421.496.577 3.764.061.202 0,0% 3,7% 2,4%
Elaborazione su dati Istat al quarto trimestre 2004. Valori euro N. Imprese che fanno import-export con il Canada
N. Imprese tutti i settori mobili e arredi % mobili su tot. Settori % su tot. It mobili
Milano 991 51 5,1% 11,0%
Lombardia 2.482 101 4,1% 21,9%
Italia 9.507 462 4,9% 100,0%
Elaborazione su dati Registro delle imprese ad aprile 2005
http://www.Nonuseless.com  
 
   
   
CON IL FUORI SALONE LA CITTÀ INTERA VIVE GRAZIE AL DESIGN L’OSTELLO ALLO SPAZIO VENTURA UN’OPPORTUNITÀ A BUON MERCATO PER I GIOVANI  
 
Milano, 12 aprile 2005 - “Ci deve essere sempre una stretta collaborazione tra la città di Milano e le manifestazioni fieristiche”. Lo ha spiegato l’assessore Giovanni Bozzetti durante la conferenza di presentazione di “Il Salone è fuori”. “Queste ultime – ha continuato Bozzetti- devono uscire il più possibile dall’alveo dove normalmente si svolgono e abbracciare tutta la città. Sono contrario a una Milano desertificata e a tutti coloro che si oppongono a iniziative che facilitano l’aggregazione e la socializzazione tra i cittadini. Milano con il Salone del mobile, una delle manifestazioni più importanti per la città, diventerà oltre a capitale della moda, anche capitale del design. Grazie a tutte le iniziative collaterali del Fuori Salone è tutta la città che vive e viene contagiata da una particolare atmosfera volta alla cultura del bello, dell’eleganza e dell’internazionalità. Interessante poi la creazione della Casa dei designers, presso lo spazio Ventura in zona Lambrate, un ostello temporaneo che permetterà ad alcuni giovani architetti e artisti provenienti da tutto il mondo di pernottare nella nostra città a prezzi simbolici e vivere in uno spazio dove anche durante il giorno si fa cultura. Un’iniziativa che va nella direzione giusta e che ci aiuta a potenziare il turismo giovanile a Milano”.  
   
   
AL FUORI SALONE DI ZONA TORTONA DESIGN-ITALIA.IT PRESENTA: “DESIGN LIBRARY” LA PRIMA BIBLIOTECA SUL DESIGN ITALIANO E “COMUNICARE AZOTO” MOSTRA DEI RISULTATI DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI GRAFICA E DESIGN  
 
Milano, 12 aprile 2005 - design-italia.It, portale dedicato alla promozione e valorizzazione del design italiano, non poteva mancare anche quest’anno l’appuntamento con la settimana del design milanese: dal 13 al 18 aprile sarà infatti presente in Zona Tortona con due importanti iniziative: la presentazione della futura “Design Library” e la mostra dei migliori progetti che hanno partecipato al Concorso Internazionale di Grafica e Design “Comunicare Azoto”. All’interno dell’installazione gonfiabile a forma di bruco progettata da Marco Della Torre per il Superstudiopiù, verrà presentato il progetto prima “Design Library”, la prima biblioteca del design italiano. “Design Library” è un’iniziativa di design-italia, già punto di riferimento on-line del design italiano. Dopo cinque anni di accreditata esperienza nel settore editoriale virtuale, design-italia ha sentito il bisogno di concretizzare energie ed esperienza in uno spazio fisico “reale”, un progetto ambizioso che nascerà proprio nel centro nevralgico delle nuove tendenze del design: Milano. Zona Tortona accoglierà agli inizi del 2006 la “Design Library”: uno spazio multifunzionale adatto a soddisfare le diverse necessità reclamate dagli attori del Design: professionisti, aziende, media, studenti e tutti gli appassionati e curiosi del settore. Chi visiterà la “Design Library“ avrà la possibilità di scoprire e approfondire i temi del progetto: dai testi storici del design fino ai più attuali, passando attraverso libri introvabili, curiosità e anticipazioni. In un luogo in cui l’incontro si trasforma in dibattito e la consultazione in riflessione; un ambiente dinamico, in continua evoluzione, per poter fornire al lettore le prime anticipazioni e le ultime novità in materia di design. “Design Library”: il nuovo polo letterario nel cuore di Milano dove si celebra il Design per 365 giorni l’anno. Ancora in Zona Tortona, durante la Design Week, verrà presentata la mostra dei finalisti partecipanti al Concorso Internazionale di Grafica e Design “Comunicare Azoto” bandito dalla stessa Associazione Culturale e promosso da www.Design-italia.it  Il concorso rivolto a professionisti e studenti italiani e stranieri operanti in Italia ha avuto come tema portante la progettazione di uno strumento di comunicazione editoriale, un freepress, di cultura, attualità ed informazioni su Zona Tortona. Tra tutti i progetti pervenuti sono stati selezionati 20 elaborati che saranno presentati dal 13 al 18 aprile negli spazi del Superstudiopiù di Zona Tortona. Lunedì 18 aprile alle ore 11.00 verrà reso noto il nome del vincitore del concorso.  
   
   
INNOVAZIONE E DESIGN TRA MILANO E TORINO  
 
 Milano, 12 aprile 2005 - Quanto conta il design milanese sul totale italiano? Come nasce un prodotto di design nelle imprese milanesi? Come si tutelano? E quanto viene richiesto all’estero? Se ne parlerà al workshop in Camera di commercio dal titolo “Innovazione e design tra Milano e Torino”: martedì 12 aprile, ore 12, palazzo affari ai Giureconsulti piazza Mercanti 2. Parteciperanno tra gli altri: Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione, Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di commercio di Milano, Arturo Artom, presidente di Artom Innovazione e Muvis, Giorgetto Giugiaro, presidente di Italdesign.  
   
   
SALONE DEL MOBILE - EUROLUCE 2005 IN ANTEPRIMA MONDIALE, ANDROMEDA PRESENTA L’ULTIMA STRAORDINARIA OPERA D’ARTE CONCEPITA DA KARIM RASHID  
 
Milano, 13 aprile 2005 - Andromeda segna la sua presenza a Milano con un evento fuori salone d’eccezione: l’anteprima mondiale di Knit, l’ultima “visione luminosa” di Karim Rashid, considerato il più prolifico e geniale designer della sua generazione. Sarà possibile ammirare la sorprendente installazione presso lo Spazio Tashi Delek tutti i giorni dal 13 al 16 aprile dalle 13.00 alle 21.00. Giovedì 14 aprile dalle ore 20.00 alle 23.00 vernissage d’inaugurazione, occasione d’incontro e dialogo con il noto artista. Affascinante il concept artistico-creativo che sottende alla nascita di Knit: progettare forme soffici, organiche che comunichino tattilità, che esprimano un forte comfort e un elevato piacere. Ecco la sfida di Karim Rashid vinta con Andromeda: plasmare il vetro attraverso tecniche manuali per giungere a forme che siano sintesi perfetta di minimalismo e sensualismo. “Knit è il risultato di una complessa operazione artistica ” afferma Gianluca Vecchi, presidente di Andromeda. “Si parte dall’intuizione dell’artista e la si trasforma in realtà grazie alla geniale manualità dei mastri vetrai di Andromeda fino ad ottenere un’ideale fusione tra forme innovative e uso sofisticato della materia. L’obiettivo è forgiare un unicum d’assoluto design, libero da ogni rigidità, caratterizzato da forme fluide e versatili che diano vita a quell’imperfezione della precisione geometrica che è contemporaneamente punto di partenza e di arrivo di ogni opera d’arte.” Questa l’impressione suscitata nello spettatore dal “tessuto in vetro”, vero e proprio mega blob morbido e sinuoso, realizzato con 15.000 punti-maglia lavorati a mano uno ad a uno, nei colori acidi del giallo, verde, arancio e nero traslucido e montati da Karim Rashid secondo l’estro creativo del momento. Quello tra Gianluca Vecchi, presidente di Andromeda e Karim Rashid è un sodalizio filosofico-artistico appena nato. La comune concezione del design e il costante desiderio di superare i limiti formali imposti dalla materia hanno contribuito a moltiplicare i momenti di incontro. Oggi, Knit rappresenta la sublimazione in chiave luminosa del concept artistico-estetico-creativo di Karim Rashid e Gianluca Vecchi.  
   
   
DESIGN: IL PERCORSO DI LUCA DI MONTEZEMOLO TRA IMPRENDITORIA E CREATIVITÀ  
 
Milano, 12 aprile 2005 - Nel cuore della settimana del Mobile, due eventi del Politecnico di Milano per celebrare la passione di Luca Cordero di Montezemolo per il mondo del Design. Il 14 aprile alle 15.15 nel Laboratorio sulla Sicurezza dei Trasporti (Last) del Campus Bovisa del Politecnico in Via Durando 10, la Facoltà del Design conferirà la laurea ad honorem in Disegno Industriale al Presidente del Gruppo Fiat e di Ferrari oltre che di Confindustria. E cosa meglio di una mostra che ripercorre il passato e il presente dell’attività di Montezemolo per spiegare i perché del prestigioso riconoscimento? Alle 17 sarà inaugurata nell’edificio N del Campus Bovisa, l’esposizione Ad Honorem realizzata in collaborazione con gli studenti della Facoltà del Design. Una rassegna dei prodotti e degli eventi che rappresentano al meglio la storia e il profilo culturale di Montezemolo. Automobili, oggetti di arredamento, documenti storici descrivono un percorso che ha sempre avuto come punto centrale l’uomo. La mostra, che resterà aperta fino al 18 aprile dalle 9.00 alle 19.00, presenterà tra l’altro la Fiat 500 con la quale Montezemolo si cimentò come pilota quand’era studente e un modello specialmente amato dal Presidente per ciascuna delle marche del Gruppo Fiat: la Ferrari F430, la Maserati Quattroporte, l’inedita Alfa Brera, una Lancia Musa e una Fiat Panda personalizzate. Ci saranno inoltre due monoposto di Formula 1: quella che vinse il Titolo Mondiale con Niki Lauda negli anni ’70 e quella Campione del Mondo di oggi. Saranno inoltre presentati documenti che ricordano imprese come quelle di Azzurra nell’American’s Cup e il Mondiale di Calcio Italia9o; manifesti pubblicitari per la valorizzazione dell’auto italiana e oggetti appartenenti alle aziende che fanno parte dell’attività imprenditoriale personale di Montezemolo come alcune poltrone Frau, alcuni oggetti di design di Cappellini e capi Ballantyne.  
   
   
FIERA DI PARMA: BILANCIO MOLTO POSITIVO PER LE FIERE SENAF DEDICATE ALL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA  
 
Parma, 12 aprile 2005 - Tanto business, poche chiacchiere, tantissimi visitatori. È questa la sintesi della più completa rassegna italiana dedicata all’industria manifatturiera organizzata da Senaf, conclusasi a Parma il 2 aprile scorso. Sette percorsi tematici perfettamente complementari tra loro, in grado di offrire al visitatore soluzioni per produrre in modo più efficiente ed efficace. Mec Spe, la fiera della meccanica specializzata, Eurostampi, la fiera internazionale dedicata al mondo degli stampi, Plastica Italy, la Fiera Specializzata per le Lavorazioni della Materie Plastiche, Subfornitura, il salone delle lavorazioni industriali per conto terzi, Trattamenti & Finiture, la biennale internazionale delle macchine, impianti, attrezzature e prodotti per il trattamento delle superfici e l’industria delle vernici, Control Italy, la Fiera Specializzata per l’Assicurazione della Qualità e Motek Italy, il salone dedicato alla Tecnologia di Assemblaggio, Montaggio e Manipolazione hanno chiuso i battenti con un bilancio più che positivo. Unanime il commento degli espositori: “concretezza, possibilità di concludere veramente business, partecipazione di visitatori qualificati e interessati.” E dei visitatori “innovazioni, espositori qualificati, aree facilmente individuabili”. Grazie alla nuova struttura della fiera in viali tematici e piazze e alla sua organizzazione in una città virtuale delle innovazioni, i visitatori hanno potuto individuare facilmente i settori e raggiungere le aree di interesse . E un’ulteriore conferma arriva dai numeri, vale a dire la presenza del 62.2% in più di visitatori rispetto all’edizione del 2004, che hanno potuto contattare e toccare con mano i prodotti e le idee di 895 aziende. Un successo dovuto sicuramente anche alle numerose iniziative che hanno caratterizzato la fiera. Ha riscosso un grandissimo successo l’iniziativa “Dal Progetto all’oggetto” che, come ogni anno, ha portato in fiera una completa filiera produttiva per la realizzazione di un originale oggetto di design: Plag In, un portacandele da muro ideato dal designer Gabriele Pezzini. “Siamo molto soddisfatti dell’esito di questa iniziativa – afferma l’Ing Michele Rossi, coordinatore del progetto – c’è stata un’affluenza costante e il pubblico ha dimostrato molto interesse e curiosità. Dobbiamo ricordare che le linee guida di questo progetto sono state l’utilizzo di tecnologie innovative e lo sviluppo di nuovi materiali: abbiamo, infatti, osato un accostamento di due materiali, un termoplastico e un silicone,generalmente poco compatibili, al fine di creare un prodotto funzionale”. Polo di attrazione è stata la Piazza della Ricerca & Innovazione, un luogo privilegiato di interazione tra il mondo della ricerca avanzata e quello delle imprese: enti specializzati nell’innovazione nel campo delle nanotecnologie, del manufacturing, dei materiali innovativi e dei processi low cost hanno messo a disposizione dei visitatori la loro competenza, i prototipi e i servizi per intraprendere progetti innovativi. Nel campo dei materiali innovativi, l’università di Roma La Sapienza ha presentato un progetto per la realizzazione di un materiale di nuova concezione capace di proprietà smorzanti molto elevate e di peso molto contenuto. Sono stati illustrati i recenti sviluppi nel campo dei trattamenti superficiali, con una particolare enfasi sull’applicazione di rivestimenti nanostrutturati innovativi in diversi settori applicativi: automotive, decorativo, packaging, biomedicale, etc. L’università di Bologna, l’università di Bari con i suoi Spin Off e l’università di Milano Bicocca hanno presentato tecnologie assistite da plasmi per il trattamento dei materiali. Uno spin off del dipartimento di Chimica Organica dell’università di Parma ha presentato in fiera un sistema olfattivo artificiale. I visitatori hanno dimostrato grande interesse anche per il Viale dei Materiali Innovativi che ha portato in fiera alcune “chicche” quali il metallo liquido - una delle scoperte più innovative degli ultimi anni –, la tecnologia Polyff – attraverso la quale è possibile ottenere polimeri profumati -, le schiume metalliche, i tessuti non tessuti ecc. Quest’anno il Viale si è presentato ancora più coinvolgente e dinamico grazie ad un ‘area ricavata nel viale stesso dove le aziende hanno potuto organizzare seguitissime mini-conferenze a ciclo continuo. Grande affluenza anche per gli altri incontri proposti da Senaf: le conferenze del Villaggio Ascomut, la terza giornata dello Stampista, la prima giornata del Subfornitore e, in particolare, la premiazione dei giovani designer vincitori dell’ambito Premio Esaedro 2005. “Un ulteriore punto di forza dell’edizione del 2005 è stato sicuramente l’acquisizione di tre nuovi saloni avvenuta l’anno scorso, Motek Italy, Control Italy e Plastika Italy – ha dichiarato Giorgio Verga, Direttore Generale Senaf -. Gli espositori storici di queste manifestazioni hanno dimostrato di apprezzare moltissimo la nuova collocazione nell’ambito di Mec Spe; hanno potuto, infatti, beneficiare del bacino d’utenza e della consolidata esperienza delle quattro fiere concomitanti, che rappresentano ormai un punto di riferimento importante per tutti gli operatori dell’industria manifatturiera.” Elogi anche da parte dell’ospitante Fiere di Parma. Il Dottor Franco Boni, Presidente di Fiere di Parma S.p.a. Ha voluto esprimere “il suo compiacimento per il grande successo dei sette saloni della Meccanica Specializzata, dove la qualità e l’articolazione dell’offerta espositiva sono state premiate da un significativo successo di pubblico”. Insomma una partecipazione attiva e costante che conferma ancora una volta la forza aggregativa di queste fiere, in grado di dare una spinta in più ad un settore, quello della meccanica specializzata, che sembra registrare una ripresa lenta ma continua. La prossima edizione delle fiere della Meccanica Specializzata si svolgerà a Parma 30 marzo - 1 aprile 2006.  
   
   
UN GIARDINO A MISURA DI RELAX ARREDAMENTI E ATTREZZATURE PER TUTTI I GUSTI SONO ESPOSTI AD EXPOGARDEN, IL SALONE SPECIALIZZATO DI EXPOLEVANTE, SINO A DOMENICA 17 APRILE  
 
Bari, 12 aprile 2005 - Il calore del legno associato alla praticità delle fibre sintetiche si alterna ai gazebo in ferro battuto o dei pergolati in tela impermeabile con supporti in alluminio dalle molteplici colorazioni: è la tendenza degli arredi da esterni presentati ad “Expogarden” (padiglioni 11 e 17) nell’ambito di Expolevante, il salone internazionale del tempo libero organizzato dalla Fiera del Levante di Bari. Colori accesi che si rifanno alle tonalità delle belle giornate estive. Al mare come in montagna dominano l’arredamento da giardino fatto di comode poltrone imbottite in vimini o in fibra sintetica (simile al classico midollino) che può essere pulita con l’impiego di sola acqua. Ma la vera novità sono i tavoli da giardino multifunzione. A “Expogarden” se ne trovano di varie dimensioni e materiali: dal semplice quattro posti rettangolare all’otto posti circolare in plastica, dal tavolo a mosaico in marmo e pietra lavica, con supporto in ferro battuto, ai tavoli da pranzo che in poche mosse possono raggiungere i 4 metri di lunghezza, necessari a ospitare agevolmente fino a 14 persone. Con una particolarità: in ogni occasione devono poter sparire dal giardino per fare posto a sdraio, stuoie e piccole piscine. Uno stile che, secondo la moda del momento, si avvicina ai gusti dei Paesi del Nord. Per l’arredo degli esterni di più ampia metratura sono disponibili vasi in argilla decorati con disegni che ricordano i fiori, il mare, gli ambienti montani e le forme geometriche stilizzate. Piccole fontane e piscine a circuito chiuso utilizzano getti d’acqua e luci per creare atmosfere da mille e una notte. Non manca anche un’entusiasmante offerta per il divertimento: scivoli, altalene, dondoli e casette danno vita ad angoli dedicati ai più piccoli. Sempre in sicurezza, dato che possono essere utilizzati pavimenti in gomma (ottenuti dal riciclo dei pneumatici) garantiti conto gli infortuni.  
   
   
GENOVA ESPLODE IN FIERA LA VOGLIA DI SHOPPING E DI DIVERTIMENTO PUBBLICITA’ CREATIVA CON BODY PAINTING E MURALES DAL VIVO L’ANTICO A PRIMAVERA PER UNA CASA ANCORA PIU’ ACCOGLIENTE  
 
Genova, 12 aprile 2005 - Primo fine-settimana affollatissimo in Fiera a Genova per Primavera 2005 – la campionaria in programma fino a domenica 17 aprile - con pubblico schierato davanti agli ingressi ben prima dell’orario di apertura. Esperimento riuscito anche per il prolungamento fino alle 24, anziché alle 22.30, nelle serate di venerdì e sabato. Questo riuscito mix tra grande shopping e intrattenimento alimenta la fantasia degli espositori: dopo la city car iper-multimediale - tre telefonini, Dvd con schermo Lcd, pc, Play Station, hi-fi e navigatore satellitare più altre diavolerie tecnologiche - quest’anno Primavera registra un’altra novità: il climatizzatore “artistico”. E’ Marcella Cangià , pittrice genovese con natali in Egitto e una vasta esperienza in campo pubblicitario, a esibirsi con eclettismo nella pittura di apparecchi di una nota azienda produttrice, per passare ai murales e alle magliette in un crescendo che culmina poi con il “body painting” su due pregevoli modelle di origine russa. Lo spettacolo, che ha riscosso un notevole successo, sarà ripetuto domenica prossima con un assaggio già sabato pomeriggio. Accattivante e curatissimo L’antico a Primavera, una sezione all’interno del Padiglione B dedicata al brocantage.Numerose le proposte e i pezzi particolari in esposizione: arredi e complementi in grado di “riscaldare” l’ambiente-casa. Si parte con una cassettiera di provenienza piemontese di fine ‘600 in noce nazionale intarsiata in bosso e dipinta a mano con colori naturali, per arrivare a una credenza della prima metà del ‘600 di origine ligure, in pino marino laccata e con i fianchi bombati e ancora a un armadio piemontese dei primi del settecento “Punta di Diamante” in gattice con cornice a cappello di prete. Da segnalare , infine, un “Book-case” di origine inglese del 1920 in legno di rovere con ante retrattili, uno dei primi mobili componibili di quel periodo. Ampia scelta anche per quanto riguarda le ceramiche e i vetri da collezione, fra gli altri, un piatto “Urbino”del 1500 dipinto dal maestro Farinelli, e un trittico di vasi in ceramica dei primi del ‘900 dipinti con i colori classici di Albissola e per finire vasi in vetro di Murano degli anni cinquanta.  
   
   
ALLEANZA TRA IVECO E BARCLAYS PER FORNIRE SERVIZI FINANZIARI  
 
Torino, 12 aprile 2005 - Iveco e Barclays Asset and Sales Finance hanno raggiunto un accordo per unire le rispettive forze in una nuova società denominata Iveco Finance Holdings, destinata a fornire finanziamenti per veicoli industriali e soluzioni di leasing ai clienti Iveco in Francia, Germania, Italia, Svizzera e Regno Unito. Iveco apporterà alcune società controllate operanti nei servizi finanziari e successivamente Barclays acquisirà una quota di controllo pari al 51% di Iveco Finance Holdings per un importo pari a €96.8m. Iveco deterrà il rimanente 49%. L’operazione è soggetta all’autorizzazione delle competenti autorità di controllo. L’obiettivo di Iveco Finance Holdings è fornire soluzioni finanziarie innovative e concorrenziali ai clienti combinando le capacità e la solidità di Barclays nei servizi finanziari con la riconosciuta competenza di Iveco nel campo della ricerca, sviluppo, progettazione, produzione e commercializzazione di veicoli industriali. Barclays Asset and Sales Finance ha già una forte presenza in molti dei principali mercati in cui opera Iveco e la nuova società offrirà ulteriori opportunità di espansione, nonché di sviluppo in nuovi mercati. Favorirà inoltre l’obiettivo strategico di Barclays di sviluppare attività di credito in specifici mercati al di fuori del Regno Unito. Iveco Finance Holdings manterrà la precedente struttura operativa e commerciale dei servizi finanziari captive di Iveco e fornirà soluzioni di finanziamento rateale, leasing finanziario e noleggio a lungo termine ai concessionari, grandi flotte e clienti finali di Iveco in Francia, Germania, Italia, Svizzera e Regno Unito. Al 31 dicembre 2004, l’azienda gestiva un portafoglio di 88.700 unità, pari ad un valore di oltre 2 miliardi di euro. Si prevede che il mercato del finanziamento per veicoli industriali nel medio termine cresca di oltre il doppio rispetto al Pil della zona Euro. Luigi Gubitosi, Chief Financial Officer di Fiat ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di questa operazione che potenzia la già forte offerta commerciale di Iveco ai concessionari e clienti finali. Inoltre, l’operazione permetterà di liberare risorse finanziarie per circa €2 miliardi rafforzando ulteriormente la liquidità del Gruppo.”  
   
   
TRANSAPPENNINICA 2005: LA SUPERCLASSICA DELLE AUTO STORICHE QUEST'ANNO FA TAPPA AL "MUSEO NICOLIS" DI VILLAFRANCA (VR)  
 
Villafranca (Vr) 12 aprile 2005 - Per il pubblico che segue lungo l'intero percorso è una irripetibile occasione per ammirare magnifiche auto d'epoca, perfettamente funzionanti, sfrecciare disinvolte lungo le nostre strade; per gli appassionati e i collezionisti è un prestigioso appuntamento internazionale che consente di misurarsi in una gara appassionante, romantica e sportiva che inizia a Cesena, raggiunge il Veneto, prosegue per il Trentino, supera arditi passi dolomitici, ridiscende verso Venezia e procede lungo il litorale Adriatico per concludersi a Rimini, davanti al famoso Grand Hotel. Parliamo della "Transappenninica", una classica delle auto storiche che quest' anno celebra il suo ventennale con una corsa inconsueta, lungo un itinerario che prevede, fra l'altro, una tappa speciale al "Museo Nicolis" di Villafranca. Meta di culto per appassionati ed esperti d'auto di tutto il mondo; il "Museo dell'Auto, della Tecnica e della Meccanica", fondato dall'imprenditore veronese Luciano Nicolis, è una delle tappe che la Transappenninica 2005 ha inserito per la prima volta nel suo programma. Non è difficile capire perché: il Museo Nicolis ospita infatti una delle più importanti collezioni di mezzi di trasporto degli ultimi 2 secoli; oltre 100 auto d'epoca, altrettante moto e biciclette appartenute ai grandi campioni del passato e, in più, macchine fotografiche e per scrivere, strumenti musicali, innumerevoli opere dell'ingegno umano. Luciano Nicolis, il fondatore, vi ha dedicato e vi dedica la vita, raccogliendo in tutto il mondo mezzi a quattroruote e due ruote introvabili, spesso ridotti a rottami, recuperandoli e riportandoli al loro antico splendore. La "Transappenninica" parte sabato 30 aprile e si conclude, dopo Xxx chilometri e una spettacolare tappa appenninica, a Rimini. La sosta al Museo Nicolis di Villafranca è prevista per lunedì 2 maggio Qui i partecipanti saranno attesi da Luciano Nicolis che farà da Cicerone, guidandoli alle scoperta dei gioielli più preziosi della sua collezione, fra i quali la mitica Isotta Fraschini del 1929, la Bugatti 49 del 1931, la Lancia Astura 1000 Miglia creata per Luigi Villoresi, la Skootamota, il primo scooter presentato in Italia e innumerevoli altre meraviglie. Anche per lui, che ha partecipato Xxxxx volte alla 1000 Miglia, sarà un incontro per condividere con gli equipaggi quella emozione che ben conosce chi si à messo almeno una volta alla guida di un'auto d'epoca, e per illustrare le collezioni del Museo ricordando, come fa sempre: "noi non siamo i proprietari di tutto questo, ne siamo i custodi per il futuro......" Le tappe della Transappenninica 2005 Sabato 30 aprile Ritrovo a Cesena; Domenica 1 maggio - 195 km Cesena - Ravenna - Ferrara - Ostiglia – Verona; Lunedì 2 maggio - 152 km Verona - Villafranca - Museo Nicolis - Salò - Riva del Garda – Trento; Martedì 3 maggio - 150 km Trento - Cavalese - i grandi Passi Alpini - Cortina d'Ampezzo; Mercoledì 4 maggio - 190 km Cortina d'Ampezzo - Belluno - Castelfranco Veneto (Collezione Fraccaro) Venezia; Giovedì 5 maggio sosta a Venezia; Venerdì 6 maggio - 155 km Venezia - Adria - Valli di Comacchio - Pomposa – Imola; Sabato 7 maggio -135 km Imola - Forli - Predappio - Meldola - Sarsina - Longinao - Villa Gualdo – Rimini; Domenica 8 maggio - Rimini Conclusione della manifestazione. Www.museonicolis.com  
   
   
MODIGLIANI A VENEZIA, TRA LIVORNO E PARIGI 20 MAGGIO - 5 LUGLIO 2005 MOSTRA COLLATERALE DELLA 51^ ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE (BIENNALE) DI VENEZIA  
 
Venezia, 12 prile 2005 - La mostra illustra il percorso creativo e personale di Amedeo Modigliani con la presentazione di opere, documenti e foto d’epoca dell’artista, dalle prime esperienze livornesi, a quelle fiorentine e veneziane, sino al suo arrivo a Parigi. Particolare risalto è dato al periodo veneziano e all’atmosfera artistica, culturale e sociale che Modigliani visse dal 1903 al 1905 nella città lagunare. Si presentano infatti le opere del grande artista realizzate in quegli anni, insieme ad alcuni capolavori dei pittori che hanno qui lavorato ed esposto alla fine dell’800 e ai primi del ‘900, tra i quali quelli della collezione della Biblioteca Marciana provenienti dalla donazione Licudis. Il percorso scientifico è arricchito dalle opere degli amici toscani e francesi. La sua permanenza in Sardegna con la famiglia è invece confermata dalla presentazione dei documenti d’epoca ritrovati recentemente nelle biblioteche italiane e dall’opera eseguita nel 1899 nell’isola e dedicata a Medea Taci. L’itinerario biografico dell’artista è illustrato dall’ampia rassegna delle carte del Modigliani Institut Archives Legales di Parigi e Livorno. L’esposizione, curata da Christian Parisot e dedicata alla memoria di Alessandro Bettagno, è dotata di un ricco catalogo edito da Carlo Delfino con saggi dei maggiori esperti nei vari settori dall’arte figurativa, al cinema, alla musica, alla moda. La sezione eventi della stessa casa editrice, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale Marciana, ha curato l’organizzazione e il coordinamento della mostra. La rassegna ha ottenuto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Museo di Montparnasse, di Ville d’Orlèans, dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e la collaborazione dei Civici Musei Veneziani. La manifestazione si avvale del contributo del Comune di Cagliari e di Akhela. La mostra sarà riproposta, in una versione ampliata, a Cagliari, Castello San Michele, dal 14 luglio al 15 settembre 2005  
   
   
FEDELE CONFALONIERI SI E' DIMESSO DA PRESIDENTE FILARMONICA DELLA SCALA  
 
Milano, 12 aprile 2005 - Il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, si è dimesso ieri da presidente e consigliere di amministrazione dell'Orchestra Filarmonica della Scala.  
   
   
IL TEATRO DELLE MOIRE PRESENTA DANAE EVENTI EXTRA-VAGANTI DALLA NUOVA SCENA AL FEMMINILE SETTIMA EDIZIONE 14 APRILE ­ 15 MAGGIO 2005 TEATRO LITTA E VARI LUOGHI DI MILANO  
 
 Milano, 12 aprile 2005 - Giunge alla settima edizione l¹esperienza di Danae - eventi extra-vaganti dalla nuova scena al femminile, rassegna curata artisticamente da Alessandra De Santis e Attilio Nicoli Cristiani, fondatori ed animatori del Teatro delle Moire. Il festival si avvale per il secondo anno della partnership del Teatro Litta di Milano - teatro stabile di innovazione. Il festival riceve il sostegno dai seguenti Enti: Eti Ente Teatrale Italiano, Comune di Milano - Settore Sport e Giovani, Regione Lombardia - Culture Identità Autonomie della Lombardia, Provincia di Milano - Cultura e Beni culturali. Si avvale inoltre del prezioso e fondamentale contributo della Fondazione Arte & Civiltà e della Fondazione Cariplo. Danae intende ascoltare, accogliere e dar voce a quanto accade di interessante e paradossale, proponendo esperienze artistiche fra teatro e danza, dedicando particolare attenzione alle giovani performer in una formula attenta alla contaminazione. Sezione cardine di questa edizione del Festival è Terror And Magnificence. In questa sezione verranno proposte tre compagnie assolutamente differenti per poetica ma unite dall¹essersi cimentate in modo diverso sui personaggi delle fiabe. Le tre visioni saranno di Lenz Rifrazioni, Teatro delle Moire e di Teatro Aperto. Apre il festival (giovedì 14 aprile Teatro I, Via Gaudenzio Ferrari 11) la proposta di Lenz Rifrazioni gruppo fra i più originali ed interessanti del teatro di ricerca italiano, che affronta Pollicino, quarta opera della tetralogia che la compagnia parmense dedica alla letteratura dei Fratelli Grimm. Il Teatro delle Moire, proseguendo la propria divertita ossessione che prende spunto da personaggi disneyani, presenta Violently Snow White (sabato 16 e domenica 17 aprile Teatro I) che mette in scena tre Biancaneve diverse per genere, volume, peso e qualità, che si muovono in una realtà contraddittoria in cui si è persa ogni innocenza. Il gruppo milanese Teatro Aperto propone una creazione realizzata in coproduzione con il festival (19-20 e 21 aprile) di cui saranno protagonisti Federica Fracassi e Nicola Russo: La regina delle nevi - una fiaba per adulti, che prende spunto dalla fiaba di Andersen e che verrà presentata nella nuova sede della compagnia, il Teatro I. La seconda sezione dal titolo The Beat, presenta e riassume tre progetti, tre vocazioni di Danae: la prima è il sostegno di un¹artista della nuova generazione, Cinzia De Lorenzi, che presenta De reliquis aquae, realizzato in coproduzione col festival, in scena sabato 23 e domenica 24 aprile al Teatro I; la seconda è la proposta di uno dei coreografi più significativi della ricerca, Virgilio Sieni, che presenta la produzione della sua compagnia, Cado. E infine il respiro internazionale, con un progetto a cura di una giovane performer europea, Sara Wiktorowicz, ballerina e coreografa di formazione classica che ha lavorato con Jan Fabre e attualmente crea e ricerca in modo indipendente. La Wiktorowicz presenterà venerdì 29 a domenica 30 aprile al Teatro Litta ed al Boccascenacafè, Boomerang - a walk through 3 stages of a woman trilogia consistente in lavori di breve durata che verranno proposti tutti nel corso della stessa serata: Jack - assolo per danzatrice e bottiglia di Jack Daniels - Idiot - assolo di forte connotazione politica e The Race assolo sempre di ispirazione politica sul tema della razza. Altra sezione proposta dal festival è No Dance Code. In tre serate di inizio maggio (4-5- 6 maggio Teatro I ) Danae propone artisti che rivelano una spiccata personalità, forti di collaborazioni eccellenti in campo internazionale. Apre la sezione una proposta della Compagnia Le-gami che propone Separazione di Luca Nava liberamente ispirato alla Trilogia della Città di K di Agota Kristof. Nella stessa serata Fabrizio Favale e la sua compagnia ŒLe Supplici¹ proporrà Iih. Giovedì 5 serata al femminile con gli assoli di Doriana Crema e Ambra Senatore. Doriana, già protagonista di Quore di Raffaella Giordano, sceglie di presentare Mama non Mama, sua prima creazione da solista, proprio a Danae. Così anche Ambra Senatore che nella stessa serata presenta Eda assolo di una donna davanti ad uno specchio. Conclude la sezione No dance code venerdì 6 maggio, la danzatrice Elena De Renzio, da anni residente a Parigi, con un assolo dal titolo Ah! Ah! in cui darà vita a una giostra in una sorta di laboratorio allucinatorio. Ciascuna serata di No Dance Code sarà seguita dalla ³festa e big party² che è stato uno degli eventi più seguiti del festival dello scorso anno: Devotion. La bellissima casa autogestita di Via Morigi 8 sarà la cornice ideale della serata in cui artisti vari proporranno installazioni e performance ispirati al tema del potere. Un dopo teatro inedito e divertente in cui il pubblico è chiamato a mettersi in gioco. E infine nei giorni 13, 14 e 15 Maggio, il coreografo Michele Di Stefano propone il laboratorio Sostanzasonora, lavoro di indagine tra suono e fisicità, che per Danae vede la collaborazione di Massimo Carozzi all¹elaborazione audio. Il laboratorio si svolgerà presso il Teatro I (iscrizioni al 320 196 31 89). Www.teatrodellemoire.it  www.Teatrolitta.it  
   
   
SOLEVOCI TOUR 2005  
 
Varese 12 aprile 2005 - Nel 2003 nasceva Solevoci il primo Festival di musica vocale in Italia, fiore all'occhiello del panorama musicale italiano. Da un canto la possibilità, per gli amanti della musica vocale, di ascoltare dal vivo una selezione dei migliori gruppi di richiamo internazionale; dall'altro l'opportunità, per artisti di qualunque livello e provenienza geografica/musicale, di conoscersi e di diffondere la passione e l'interesse per questo genere nobile e di immediata comunicazione emotiva attraverso concerti e seminari. Lo scopo di Solevoci è stato sempre quello di promuovere un approccio del tutto particolare alla musica e al canto. Alla musica vocale tutti possono avvicinarsi sicuri di trovare la piacevolezza e il divertimento che l'armonia e il ritmo delle voci da sole possono offrire. Oggi, nel 2005, il progetto Solevoci attraverso una programmazione itinerante, è in grado di raggiungere anche altre piazze italiane come quelle di Firenze, Venezia , Roma e Cagliari acquisendo importanza e visibilità. L’attività educativa legata a Solevoci si è intensificata raggiungendo un primo obiettivo di rilievo: la nascita di gruppi vocali nelle scuole medie inferiori e superiori. Inoltre è in programmazione la pubblicazione del Magazine Solevoci, un’interessante pubblicazione che si occuperà, tra le altre cose, di far meglio conoscere il vostro territorio nelle altre città ospitanti la manifestazione. Www.solevoci.it  
   
   
"EVERESTVITESSE 2005" FINANZA, AMBIENTE, MODA: INSIEME SULLE CIME DELL'EVEREST  
 
Milano, 12 aprile 2005 - Partirà mercoledì prossimo lo skyrunner Bruno Brunod insieme a dieci guide valdostane per tentare il record di salita dal campo base alla vetta dell'Everest nel tempo più breve possibile senza l'uso di ossigeno, per ridiscendere poi nuovamente al campo base senza fermarsi. L'impresa "Everestvitesse 2005" ha incontrato subito l'entusiasmo degli uomini della finanza. Tra i vari sponsors dell'impresa sportiva è oggi presente Borsa Italiana con il Mercato Expandi, il mercato per le Pmi italiane, Greenvision ambiente, la prima matricola a quotarsi sul Mercato Expandi della Borsa Italiana, attiva nel settore ambiente e sicurezza ambientale con una vasta gamma di prodotti eco-compatibili per il mondo delle costruzioni, e il gruppo del fashion quotato in Borsa Mariella Burani Fashion Group con i giacconi tecnici della nuova collezione Mille Miglia primavera estate 2006. I giacconi studiati per resistere a freddo e vento realizzati con materiali waterproof e wind stop verranno indossati dal team sino al campo base ( 5000 mt ). Finanza e sport inseime verso nuovi traguardi. Correre a 8.000 metri di altitudine. Una follia se si pensa che fino a pochi anni fa si riteneva addirittura impossibile raggiungere queste quote senza l'uso dell'ossigeno. Nel maggio prossimo Bruno Brunod tenterà una impresa quasi non immaginabile: percorrere nel tempo più breve possibile, per la via del colle Nord, gli oltre 3.600 mt di dislivello che separano il campo base (5.170 mt.) dalla vetta dell'Everest (8.852 mt.), senza l'uso di ossigeno, e ridiscendere poi nuovamente al campo base senza fermarsi. Normalmente gli alpinisti che salgono questa via (e la quasi totalità lo fa tuttora con l'uso di ossigeno), attrezzano 4 campi intermedi e pernottano in ciascuno di essi. L'obiettivo di Brunod è di compiere la salita in meno di 14 ore e ridiscendere in altre 10. Ad oggi, il più rapido a compiere questo percorso è stato Hans Kammerlander (famoso compagno di molte ascensioni Himalayane di R. Messner) che nel 1996 ha compiuto lo stesso percorso di salita (partendo però dal Campo Base avanzato, più in alto di 1200 mt. E molto più vicino alla vetta) in 16 ore e 46 minuti. Bruno Brunod è un uomo schivo, semplice. Per lui parlano i suoi incredibili record. Chiunque, dalla piazza della chiesa di Cervinia (2.050 mt.) guardi alla vetta del Cervino (4.478 mt.) non può che impallidire pensando che Bruno l'ha raggiunta da lì in poco più di due ore, per fare ritorno alla chiesa in un tempo complessivo di 3 ore e 15 minuti. Una velocità ascensionale verticale costante di 20 mt. Al minuto (come un palazzo di 7 piani), correndo su una cresta normalmente percorsa da alpinisti in cordate accompagnate da guide. Come è possibile ? Semplicemente, dove gli altri arrampicano, lui corre. Dai 5.170 mt. Del Campo Base ai 7.800 mt della zona del Campo 2, salirà in equipaggiamento leggero con scarpe speciali da trail running, e una tuta aderente. Dagli 8.000 mt. Alla vetta indosserà abbigliamento e calzature d'alta quota, alleggerite appositamente per questa impresa così particolare. L'assistenza, fondamentale in una impresa così estrema, sarà fornita da un team di 8 guide alpine valdostane, tutte di grande esperienza, alcune delle quali già salitori di montagne Himalayane. Il loro compito è molto difficile dovendo pensare alla sicurezza dell'atleta, ma anche alla loro, in un contesto dove non è possibile ottenere nessun tipo di soccorso da altri. Ii percorso di salita: Dal Campo base (5170 m), dove camion e fuoristrada si arrestano, si segue il ghiacciaio di Rongbuk e dopo aver oltrepassato la confluenza con il ghiacciaio di Changtse, si raggiunge il sito del Campo base avanzato (o Abc - 6400 m), posto alla base dello Changtse. L'itinerario di salita prosegue poi dall'Abc sino al Colle Nord (7066 m) dove, in una depressione protetta dal vento, si monta normalmente il primo campo alto (Campo 1). Dal Colle Nord si allunga una cresta poco marcata in direzione della cresta nord orientale dell'Everest lungo la quale, ad una quota compresa tra i 7560 e i 7800 m, s'incontra un terreno misto di roccette/ghiaie in cui è possibile montare la tenda (Campo 2). La via supera poi una successione di terrazze rocciose tenendosi a destra, sul fianco nordovest della montagna. Dopo alcuni piccoli risalti rocciosi si raggiunge la zona del Campo 3 (8200-8300 m) dopo il quale sarà necessario attraversare la cosiddetta Banda gialla, una fascia di roccia calcarea. Sulla cresta si dovranno affrontare 3 ostacoli caratteristici (i Tre Gradini) che costituiscono la difficoltà tecnica della via. Il Primo Gradino (8530 m) si supera con una breve arrampicata su grandi massi. In seguito si affronta un traverso molto esposto su terreno roccioso che sovrasta l'imponente parete di nordovest. Dopo il traverso si giunge alla base del Secondo Gradino (8610 m) che si divide in due parti: quella inferiore consiste in grandi massi che in arrampicata libera sarebbero di circa Iii grado. La famosa scala, alta quattro o cinque metri, si trova sopra un ripido canalino nevoso ed è stata sistemata in questa posizione per facilitare la salita di un lastrone verticale privo di appigli. Il traverso in alto a destra al termine della scala, sebbene non sia molto lungo, costituisce la difficoltà maggiore di tutta la via di salita. Il Terzo Gradino è evidentemente più facile degli altri due ed è alto circa 10 m. In seguito si sale verso un plateau nevoso triangolare, ma occorrerà, non essendo quello finale, lasciarselo sulla destra a 34 dell'altezza. Occorre poi affrontare un traverso orizzontale di circa 100 m verso destra e dopo alcune fasce di arenaria si raggiunge il vero plateau sommitale. La cresta nevosa conduce quindi alla vetta (8.852 mt.) che si trova oltre un paio di dossi. "Non possiamo non essere presenti a questa importante sfida, che contrappone un piccolo uomo alla più alta e maestosa cima della terra. E' da questa sollecitazione proveniente da un po' tutti gli appassionati di montagna, e sono tanti, che lavorano alla Cogne che è nata l'idea di accompagnare simbolicamente Bruno Brunod nella sua incredibile impresa 'Everest vitesse 20051". Così, l'ingegnere Roberto Marzorati, vice presidente della società Cogne Acciai Speciali di Aosta - la terza produttrice al mondo di acciai inossidabili lunghi - ha motivato la scelta di sponsorizzare la spedizione valdostana in Himalaya che tenterà di salire e ridiscendere dal tetto del Mondo in ventiquattro ore. "Una scelta quasi dovuta, visto che il nostro stabilimento ha come scenario privilegiato le più alte e belle cime dEuropa". Www.progettomontagna.com  
   
   
EVERESTVITESSE 2005 BRUNO BRUNOD ATTRAVERSO LE SUE PAROLE  
 
Milano, 12 aprile 2005 - Una volta qualcuno ha detto di me che dovrei essere estinto, perché appartengo ad un altro secolo. Non penso che volesse dire che sono vecchio (lui non è tanto più giovane di me..). Penso che si riferisse al tipo di vita che ho fatto. Ora insiste che racconti questa mia vita e la mia carriera sportiva. Dice che bisognerebbe farla conoscere ai giovani di oggi, quelli che vogliono diventare campioni subito, senza far fatica. Mi ricordo che una cosa del genere me l'ha detta anche il Vescovo di Aosta. Allora come si fa a dire di no, se te lo dicono in due? Uno è il vescovo: e i vescovi, si sa, bisogna tenerseli buoni. Con l'altro siamo amici da tredici anni: ci siamo conosciuti nel 1990 al traguardo della "Marcia del Dondeuil , a Gaby. Siamo stati insieme in Messico, in Argentina, in Africa. Spesso ci siamo allenati assieme. Una volta l'ho portato persino a fare il percorso speciale di allenamento che mi sono inventato: su e giù a picco per le condutture dell'acqua sul salto che porta alle turbine dell'energia elettrica. Quando ha guardato giù, si è messo a ridere e mi ha detto "Sei tutto matto!": Siccome anche a lui non so dire di no, ecco la mia storia: sono nato all'Ospedale di Aosta nel 1962. Mia mamma ci ha tirato su da sola, eravamo io e altri quattro figli. Siccome la mamma aveva le mucche, abitavamo in alto, sopra Chatillon, sul monte Zerbion. A casa avevamo il cellophane alle finestre perché i vetri costavano troppo. Fino all'età di otto anni sono vissuto senza la corrente elettrica in casa. Andavo a scuola, ma mi piaceva stare per conto mio. Ero un po' selvatico. Dopo la scuola lavoravo a casa. Mi piaceva portare le mucche al pascolo, d'estate. Avevamo un alpeggio a mezz'ora di cammino da casa, sempre sullo Zerbion ma più in alto. Oppure facevo su e giù casa-Chatillon con la spesa o per portare giù il latte. C'era circa un'ora di salita e forse questo su e giù continuo fin da bambino mi ha reso così forte in salita. Un giorno ero su all'alpeggio e mi è capitato tra le mani un vecchio giornale che parlava delle imprese di Coppi e di Bartali. Sono stato come fulminato. Ho subito deciso che sarei diventato anch'io un campione, qualcuno di cui si narrano le imprese. Sono sceso a valle e ho comperato una bicicletta. Però mi hanno fregato perché era un catenaccio vecchio e pesantissimo. Ma questo l'ho capito dopo: intanto ho cominciato ad allenarmi da solo, ma non è che sapessi molto come fare. Il mio allenamento base consisteva nel caricarmi sulle spalle una gerla piena di mattoni che servivano per dei lavori all'alpeggio; e poi salire con il catenaccio da Chatillon fino a dove terminava la strada. L'ultimo pezzo fino all'alpeggio dovevo farlo a piedi. Quando mi hanno chiamato a militare (alpino!), sono stato "spedito" a Courmayeur, alla sede del Gruppo Sportivo: ma mica come atleta, io ero soldato semplice e fungevo da inserviente tutto-fare. Un giorno mi hanno ordinato di tagliare il prato davanti alla casa del generale; ma io con il tagliaerba elettrico non mi trovavo mica tanto. Allora ho detto al mio maresciallo, il maresciallo Stuffer: "Maresciallo, se mi fa andare a casa a prendere la falce che uso per i fieni, Le faccio un lavoro che il generale è contentissimo." "E come ci vai a casa, che non hai la macchina?" "In bici, maresciallo" "E quanti giorni ci metti da qui a Chatillon e ritorno?" "Guardi maresciallo, non per dire, ma se mi lascia andare adesso, io stasera sono di ritorno". Il maresciallo rise e mi lasciò partire. Quando mi vide già di ritorno nel pomeriggio, a cavallo del catenaccio, con la falce a tracolla e due bottiglioni di vino per lui nello zaino, gli prese un colpo. Disse solo: Alpino Brunod, tu sei un talento naturale. Tra dieci giorni c'è la gara ciclistica riservata agli atleti elité del Gruppo Sportivo. Lo da oggi ti nomino Atleta e quindi ti iscrivo anche alla gara." Il giorno della gara mi sono presentato con il catenaccio sotto lo striscione di partenza. La gente rideva. Gli altri avevano belle biciclette e le gambe muscolose e depilate. Avevo paura, ma il maresciallo mi fece un cenno di incoraggiamento. Alla partenza per l'emozione caddi, e gli altri sparirono subito dietro la prima curva. Allora mi prese una tale rabbia, forse perché ero povero, o forse perché mi sentivo deriso, che saltai sul rottame, ripresi il gruppo, e alla prima salita lo staccai. Vinsi con più di un minuto sul secondo. La mia carriera sportiva è cominciata quel giorno. Sono diventato un ciclista vero (con una vera bicicletta) e da dilettante ho stabilito dei record nelle cronoscalate che durano ancora oggi. Correvo in squadra con Claudio Chiappucci e in ritiro dividevamo la stessa stanza. Poi per fare il professionista mi hanno mandato in una squadra in Lombardia: lì ho visto delle cose che non mi sono piaciute tanto e così ho smesso con il ciclismo. Me ne sono tornato a casa e me ne sono stato tranquillo qualche anno: come sport giocavo allo Tzan, che è un gioco tradizionale valdostano, una specie di baseball dove tutti si infervorano, urlano e a me sembravano degli zulù. Non è che non mi piacesse, è che mi mancava ancora qualcosa. Così ho cominciato a correre in montagna. La salita mi è sempre piaciuta; forse perché assomiglia un po'alla mia vita. Piano piano ho cominciato a correre sempre più in alto: le normali corse in montagna non mi bastavano più e sono approdato alla corsa in alta quota. Nel 1995 ho ottenuto il nuovo record di salita e discesa dal Cervino: l'ho scalato in 2h 12' 29" e sono sceso in 1h 02' 15". Ho così abbassato di oltre un'ora il record precedente quello detenuto da Valerio Bertoglio. Da lì ho corso sulle montagne di mezzo mondo: Malesia, Stati Uniti, Messico, Argentina, Tanzania, Tibet, Nepal... Ho vinto il circuito mondiale delle gare nel '96 e il campionato del mondo nel 1998. Oggi tanti preparatori vorrebbero pretendere il merito per i miei exploit. Senza falsa modestia, credo che quello che mi è servito veramente non sono state le tabelle o i consigli di tizio o di caio, ma l'aver imparato –fin da bambino- ad amare la fatica ed i sacrifici. Sento che questo dipende in qualche modo dalla vita che ho fatto. Ne sono sicuro. Ne abbiamo anche parlato molte volte con l'autore di questo libro. Penso che un giorno scriverò anch'io un libro per raccontare la mia vita: che è stata piena di fatica, ma bella. Perché ho sempre apprezzato tutto quello che sono riuscito ad avere. Ho sempre lavorato anche quando preparavo il campionato del mondo: mi alzavo alle 4.00, mi allenavo, andavo in cantiere, la sera mi allenavo di nuovo. Per fare il record del Cervino, ho prima scalato 30 volte quella montagna. Dover lavorare oltre ad allenarsi non mi è mai parso una maledizione, ma quasi l'opposto; perché dover abituarmi a fare sacrifici mi ha temprato, mi ha reso più forte di tutti. In gara gli altri mollavano sempre un po' prima di me. Qualcuno si lamenta della durezza degli allenamenti: per me allenarmi era sempre una vacanza, perché non ero giù a spaccare pietre. Ho letto che Socrate avrebbe detto una frase del tipo: "Lascia che i tuoi figli abbiano sempre un po' di freddo e un po' di fame se vuoi che siano felici". Ecco, l'ha scritta Socrate, ma l'ho pensata anch'io. La fatica, l'avere poche cose, i sacrifici, mi hanno insegnato a dare il giusto valore alle cose. Oggi ho quattro figli che non hanno fatto la vita che ho fatto io. Questo mi sembra un bene, ma a volte non ne sono sicuro. Lo comunque non li spingo assolutamente a fare sport; lascio che facciano quello che gli pare, anche se sono molto contento se vedo che lo sport gli piace. Ecco, una cosa la devo dire: non sopporto i genitori che "spingono" i figli nello sport. Credo che lo sport ad alto livello vada fatto solo se uno se lo sente dentro, come un grande desiderio. Tanti mi chiedono di allenare: ma mi piacerebbe portare i giovani, anche i bambini, in montagna con me. Insegnargli ad amarla e rispettarla, ad apprezzarla come ho fatto io. Che poi il resto, se deve venire, venga da sé. Sul personaggio Bruno Brunod c’è anche un libro intitolato “Ripensare lo sport” di Pietro Trabucchi, prefazione di Stefania Belmondo, (Franco Angeli, Milano, 2003) www.Progettomontagna.com