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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Giugno 2005
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LA COMMISSIONE ITRE LANCIA UN ALLARME CONTRO I TAGLI AL BILANCIO DESTINATO AL 7PQ  
 
 Bruxelles, 1 giugno 2005 - Il presidente della commissione parlamentare per l'industria, la ricerca e l'energia (Itre), Giles Chichester, ha inviato una missiva al Presidente del Parlamento europeo Josep Borrell in cui esprime "l'apprensione e il disappunto" degli eurodeputati della commissione per le proposte avanzate dalla Presidenza lussemburghese della Ue di ridurre il bilancio europeo per la ricerca nel periodo 2007-2013. Secondo Chichester le modifiche alle prospettive finanziarie proposte dalla Presidenza "comporterebbero una netta riduzione (dell'ordine del 30% o più) delle risorse finanziarie destinate al Settimo programma quadro comunitario (7Pq) rispetto a quanto proposto dalla Commissione". Nella sua missiva, il presidente dell'Itre dichiara: "Una riduzione come quella proposta dalla Presidenza lussemburghese avrebbe conseguenze deleterie per il consolidamento e lo sviluppo della base scientifica e tecnologica e per l'incentivo alla competitività dell'industria europea, essenziali per un rilancio credibile della strategia di Lisbona". Chichester prosegue: "Nella sua risoluzione [...] per la politica di sostegno alla ricerca dell'Unione, il Parlamento ha adottato una posizione netta sulla natura ambiziosa delle risorse finanziarie da assegnare al 7Pq. Tale posizione, che il Parlamento considera 'un minimo che non dovrà messo in discussione nei negoziati sulle prospettive finanziarie', è congruente con gli stanziamenti totali di bilancio per il 7Pq proposti dalla Commissione". La missiva termina con l'invito, rivolto a Borrell, a sollecitare la Presidenza lussemburghese a garantire che la politica in materia di ricerca riceva finanziamenti "commisurati alle ambizioni della strategia di Lisbona". Il Parlamento dovrebbe approvare una posizione sulle prospettive finanziarie nel corso della tornata a Strasburgo l'8 giugno.  
   
   
DUE EX PRIMI MINISTRI ESORTANO L'EUROPA AD ESSERE PIÙ AMBIZIOSA  
 
Bruxelles, 1 giugno 2005 - Per avere successo l'Europa dev'essere più ambiziosa, affermano gli ex primi ministri di Danimarca e Svezia, Poul Nyrup Rasmussen e Carl Bildt. Intervenendo nel corso di una conferenza a Bruxelles il 26 maggio, Rasmussen ha esortato l'Europa ad essere più orgogliosa del proprio ruolo di maggiore economia del mondo e di agire di conseguenza, mentre Bildt ha auspicato un aumento della spesa europea nel settore della ricerca e dell'innovazione. "L'europa non è sufficientemente ambiziosa" ha affermato Bildt. "Corre il pericolo di rimanere schiacciata tra il potenziale innovativo dell'economia americana - in questo gli americani sono migliori di noi - e il potenziale produttivo delle economie asiatiche". "Nel 1990, otto nuovi medicinali su dieci provenivano dall'Europa. Oggi, otto nuovi medicinali su dieci provengono dagli Stati Uniti" ha aggiunto. "Scommetto che si registrerà un maggiore flusso di investimenti in R&s [ricerca e sviluppo] nel settore farmaceutico verso San Diego che verso qualsiasi località del continente europeo". Bildt ha proseguito sollecitando i responsabili politici europei a "spendere di più, osare di più, fare di più" e ha invitato la Commissione europea ad abolire il divieto comunitario sulla pubblicità dei medicinali nell'ottica di incentivare le società farmaceutiche a mantenere le proprie strutture di R&s in Europa. "Vedo il futuro dell'Europa che crea soluzioni innovative per i servizi destinati all'economia globale e soluzioni altrettanto innovative per la produzione a servizio dell'economia globale. Per questo è necessario disporre di conoscenza, di ricerca e sviluppo in misura decisamente maggiore e di impegno molto maggiore di quanto attualmente disponibile". Poul Nyrup ha invitato l'Europa ad agire in maniera più aggressiva sulla scena internazionale. "L'europa è oggi la maggiore economia del mondo, superando del 10% quella degli Usa. Là lo sanno. Lo sanno alla Casa Bianca e in Campidoglio. È ora che l'Europa adotti una condotta più orgogliosa e più rigida".  
   
   
PRESENTAZIONE DELLE RELAZIONI E ANALISI ANNUALE DEL 6PQ  
 
 Bruxelles, 1 giugno 2005 - Il 22 giugno si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un workshop sulla comprensione dei requisiti della Commissione per la presentazione di relazioni sui progetti del Sesto programma quadro (6Pq), nonché sulle migliori prassi nelle procedure interne di monitoraggio e di redazione delle relazioni. Il programma comprenderà sessioni sui seguenti temi: stato di avanzamento e componenti finanziarie della relazione annuale sul progetto del 6Pq da presentare alla Commissione; dichiarazione dei costi e certificato di audit; aspettative legate all'analisi annuale e migliori prassi nelle procedure interne di monitoraggio, funzionamento e presentazione di relazioni riguardanti i progetti. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Walker Associates: E-mail: walkerassociates@ntlworld.Com  Tel.: +44 7720 717965  
   
   
RISOLUZIONE EUREKA CHIEDE MAGGIORE IMPEGNO PER GLI OBIETTIVI DI LISBONA  
 
Bruxelles, 1 giugno 2005 - "Siamo riusciti ad avvicinare Eureka al conseguimento degli obiettivi di Lisbona", ha dichiarato Kris Douma, deputato olandese e copresidente della quindicesima conferenza interparlamentare di Eureka svoltasi all'Aia il 26 e 27 maggio. Il tema della conferenza di quest'anno era "l'impegno per l'economia europea della conoscenza, il ruolo e la posizione di Eureka". In linea con l'argomento trattato, la risoluzione della conferenza raccomanda l'azione dei paesi membri dell'organizzazione, considerata essenziale per imprimere impulso alla competitività europea. Kris Douma si è dichiarato soddisfatto della risoluzione e ha ammesso che "non è stato sempre facile trovare un terreno comune". Alla domanda del Notiziario Cordis su quali fossero le aree con i maggiori problemi, il deputato ha risposto facendo riferimento alla parte della risoluzione che afferma: "[La conferenza] invita inoltre la presidenza ceca [entrante] di Eureka a studiare strumenti finanziari innovativi, ad esempio la possibilità di un meccanismo di credito rotativo per i progetti Eureka su base nazionale o comune". Il fatto che i parlamentari abbiano chiesto un ulteriore approfondimento dimostra che "c'è stato un dibattito sull'argomento", secondo Kris Douma. Alla domanda su eventuali cambiamenti della strategia Eureka, Kris Douma ha risposto sottolineando che la risoluzione mette in rilievo l'importanza non solo della ricerca, ma anche dello sviluppo e dell'innovazione. Di fatto, la risoluzione invita la Commissione europea e i paesi membri di Eureka a "una stretta collaborazione per fornire una combinazione ottimale di politiche a sostegno dell'innovazione". Inoltre, incoraggia entrambe le parti a promuovere il trasferimento della tecnologia verso paesi terzi. "Vogliamo far fruttare questo progetto", ha dichiarato Kris Douma. Uno dei temi centrali ricorrenti in tutta la risoluzione è la necessità di assicurare finanziamenti adeguati a livello nazionale, nonché la loro accessibilità. "Si teme che i finanziamenti nazionali possano rappresentare un problema in alcuni paesi", ha fatto notare Kris Douma. Alla domanda riguardante i paesi a cui faceva riferimento la conferenza, il parlamentare olandese ha affermato di essere preoccupato per il proprio paese, ma ha puntualizzato che ogni nazione dovrebbe parlare per sé. In paragrafi aggiuntivi volti a rafforzare i legami tra Eureka e i programmi di ricerca comunitari, la risoluzione sollecita i paesi membri di Eureka, la Commissione europea e il Parlamento europeo ad appoggiare un'iniziativa avvalendosi dell'articolo 169 del Trattato Ue, che prevede un programma a favore delle piccole e medie imprese (Pmi) che svolgono attività di ricerca. Il documento ribadisce inoltre che le iniziative congiunte nel campo della tecnologia proposte dall'Unione dovrebbero "trarre profitto dalla vasta esperienza e dai risultati realizzati dai raggruppamenti di Eureka", e "sottolinea l'importanza del coinvolgimento di Eureka nelle piattaforme tecnologiche europee tramite i suoi raggruppamenti e le sue organizzazioni". La Repubblica ceca assumerà la guida di Eureka il prossimo 1° luglio, e oltre a dare seguito alle questioni già poste alla sua attenzione dalla risoluzione della conferenza, ha già stabilito tre priorità: dare ascolto all'industria, costruire ponti e rafforzare l'impegno. "Dare ascolto all'industria" mira a intensificare il coinvolgimento dell'industria sottolineando l'approccio dal basso verso l'alto di Eureka nei confronti della generazione dei progetti. Mediante "costruire ponti" la presidenza ceca si propone di "avvicinare l'agenda di Eureka a un pubblico più vasto all'interno del Parlamento europeo, attraverso l'instaurazione di rapporti con la commissione Itre [industria, ricerca ed energia]". La Repubblica ceca intende inoltre creare una maggiore coerenza tra Eureka e il Settimo programma quadro (7Pq) dell'Unione, e incoraggiare i raggruppamenti di Eureka a cooperare strettamente con le piattaforme tecnologiche comunitarie competenti. "Rafforzare l'impegno" si riferisce all'aspettativa ceca che i paesi membri di Eureka si impegnino a favore di un numero prestabilito di nuovi progetti e migliorino l'accesso ai finanziamenti nazionali da parte dei progetti Eureka. La Repubblica ceca attende con impazienza tali sfide, ha dichiarato al Notiziario Cordis Svatopluk Halada, responsabile del segretariato della imminente presidenza ceca di Eureka. "Siamo il primo paese dell'Europa centrale e orientale ad assumere la presidenza e aspettiamo con ansia l'occasione di dimostrare che siamo un partner alla pari", ha affermato.  
   
   
RACCOLTA, ANALISI E VALORIZZAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI DAI PROGETTI INNOVATIVI IN CORSO DI SVOLGIMENTO  
 
Bruxelles, 1 giugno 2005 - La Dg Imprese e industria della Commissione europea ha pubblicato un bando di gara per la raccolta, l'analisi e la valorizzazione dei risultati ottenuti dai progetti innovativi in corso di svolgimento. L'invito a presentare proposte 6Pq-2005-innov-8 per le azioni di coordinamento risulterà nella creazione di un massimo di sei reti di operatori nel settore dell'innovazione e della normalizzazione, raggruppate in base a determinati criteri descritti nel suddetto invito. I contraenti selezionati grazie a tale invito saranno deliberatamente sollevati da qualsiasi compito relativo alla diffusione dei risultati e al coordinamento delle diverse reti esistenti tra loro e con altri progetti, sia del 6Pq sia ad esso correlati. I contraenti selezionati tramite il presente bando di gara saranno responsabili dei seguenti compiti: coordinamento e animazione dei vari progetti risultanti dal suddetto invito a presentare proposte; manutenzione degli strumenti di collaborazione presenti sul web; attività di promozione e diffusione; produzione, redazione e stampa dei risultati conclusivi. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea, Direzione generale delle Imprese e dell'industria, Direzione D, Unità D1, All'attenzione di Cesar Santos Gil, Brey 6/178, Avenue d'Auderghem 45, B-1040 Bruxelles , Fax: +32-2-296-0428 E-mail: entr-innovation-policy@cec.Eu.int  Per ulteriori indicazioni sul bando di gara consultare il seguente indirizzo web: http://ted.Publications.eu.int/udl?request=seek-deliver&language=it&docid=101310-2005  
   
   
NUOVA VESTE E PIÙ FLESSIBILITÀ PER IL SITO CORDIS  
 
Bruxelles, 1 giugno 2005 - Cordis, lo spazio informativo della Comunità europea dedicato a ricerca e sviluppo (R&s) e alle attività innovative, ha una veste rinnovata grazie al lancio di una nuova homepage che ha l'obiettivo di essere più funzionale per gli utenti: per questo è adattabile a finestre di varie dimensioni e a diverse risoluzioni video. La nuova pagina rappresenta un passo verso una maggiore normalizzazione. Totalmente realizzata in formato Xhtml, con una separazione del contenuto basata sui fogli di stile Css, la pagina è adesso ridimensionabile nella sua integrità e basata su una risoluzione video minima di 800x600 pixel. Sempre nell'ottica della semplificazione della pagina principale, il notiziario e l'attualità in risalto non scorrono più sullo schermo, ma rimangono statici rispettivamente in basso a sinistra e in alto a destra. È inoltre disponibile una versione solo testo, o mappa del sito. Anche i menù a scorrimento sono stati semplificati, allo scopo di ridurre le ripetizioni e migliorare la navigazione degli utenti. L'accesso alle informazioni sui programmi e le politiche europei in materia di ricerca e innovazione è raggruppato nei primi tre titoli: "Finanziamenti e politica di ricerca dell'Unione europea", che riunisce le informazioni sui programmi quadro e sullo Spazio europeo di ricerca; "Servizi d'informazione" che comprende il Notiziario, i Contatti e i servizi dedicati a temi quali la nanotecnologia; "Innovazione europea" che garantisce l'accesso ai contenuti del Portale europeo dell'innovazione. Il quarto menù, "Porta di accesso alle attività nazionali & regionali" è dedicato ai programmi e alle politiche di ricerca e innovazione a livello nazionale, compresi i servizi relativi agli Stati membri, ai paesi candidati e associati e alle regioni. Gli utenti sono invitati a contribuire e a comunicare le loro informazioni, utilizzando il menù "Servizi interattivi": si può trattare di un comunicato stampa per Cordis Wire, di risultati di ricerca da diffondere tramite il Mercato della tecnologia o di profili di partner per la creazione di consorzi per i progetti Ue. Gli utenti possono essere assistiti nella navigazione in Cordis grazie al menù "Scoprite Cordis" che comprende tutti gli strumenti di assistenza, guida e ricerca di Cordis. Sarà presto disponibile per gli utenti un sondaggio, tramite questionario, utile ad inviare un riscontro iniziale sulla nuova homepage al team Cordis. L'indirizzo della homepage di Cordis in italiano è sempre il seguente: http://www.Cordis.lu/it/home.html  Cordis è inoltre accessibile tramite il seguente indirizzo: http://www.Cordis.lu  
   
   
NOTIFICATO A BANCA ANTONVENETA S.P.A. L'ATTO DI CITAZIONE PER L'ANNULLAMENTO DELLE DELIBERE DEL 30 APRILE 2005  
 
Padova 1 giugno 2005 - 2005 – Ieri , è stato notificato alla Banca Antonveneta S.p.a. L'atto di citazione, proposto dalla Consob, per l'annullamento delle delibere di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, adottate dall'Assemblea ordinaria dei soci in data 30 aprile 2005. In tale atto di citazione, la Consob ha reso noto che, contestualmente al deposito dello stesso, presenterà ricorso per la sospensione dell'esecuzione delle deliberazioni assembleari impugnate ai sensi dell'art. 2378 comma 3 codice civile.  
   
   
COSTITUITO CONSORZIO DI GARANZIA PER OPA SU BANCA ANTONVENETA PROPOSTI FINANZIAMENTI PER OLTRE 7 MILIARDI DI EURO A FRONTE DI UNA RICHIESTA DI 4,9 MILIARDI DI EURO  
 
Lodi, 1 giugno 2005 - La Banca Popolare di Lodi ha reso noto ieri di aver sottoscritto un contratto di finanziamento con un sindacato di banche formato da primari istituti di credito nazionali e internazionali al fine di garantire e finanziare l’Offerta Pubblica di Acquisto avente ad oggetto azioni ordinarie della Banca Antonveneta. A conferma della validità del progetto industriale e strategico di aggregazione fra il Gruppo Bipielle e il Gruppo Banca Antonveneta l'offerta complessiva ha raggiunto i 7,2 miliardi di euro, superando di quasi il 47% i contratti di finanziamento per 4,9 miliardi di euro effettivamente stipulati. Detto importo è pari al corrispettivo che si verrebbe a determinare in caso di adesione totalitaria all'Opa e di consegna di tutte le azioni Banca Antonveneta in circolazione, incluse le azioni rivenienti dalla conversione delle obbligazioni convertibili emesse. In relazione all’offerta pervenuta si è proceduto così al riparto delle quote di partecipazione tra i 10 istituti che hanno aderito al consorzio di garanzia che vede impegnati in qualità di lead arranger Royal Bank of Scotland, Bnp Paribas, Deutsche Bank, Dresdner Bank e, in qualità di arranger e agent Lloyds Tsb Bank.  
   
   
DEXIA CREDIOP: PRESENTATO IL PIANO INDUSTRIALE TRIENNALE DELLA SOCIETÀ DI TRASPORTO PUBBLICO ATCM DI MODENA. DEXIA CREDIOP È I'ADVISOR CHE HA SUPPORTATO L'AZIENDA NELLA REDAZIONE DEL PIANO.  
 
Modena, 1 giugno 2005 - L'assemblea di Atcm ha approvato il bilancio d'esercizio 2004. E' stato presentato ai soci di Atcm di Modena - società attiva nel settore del trasporto pubblico locale nella Provincia di Modena - il piano industriale triennale realizzato in collaborazione di Dexia Crediop, la banca d'affari per la finanza pubblica e di progetto dedicata allo sviluppo sostenibile. Il piano industriale, oltre ad un'approfondita analisi del trend dei principali indicatori dal 2000 al 2004 individua 5 priorità organizzative: l'incremento dei passeggeri, il miglioramento delle performance del core business (servizio di Trasporto Pubblico Locale e servizio ferroviario), il rafforzamento delle altre business line, l'adeguamento della struttura organizzativa e la promozione di alleanze strategiche. L'azienda considera, infatti, che attraverso il progressivo incremento dei passeggeri, la contenuta modifica tariffaria, una costante azione di lotta all'evasione e di contenimento dei costi nonché attraverso il rafforzamento delle attività "non core" sia possibile perseguire il graduale miglioramento della situazione economica nel prossimo triennio. A tale scenario di sviluppo, nel quale Atcm porrà in essere numerose azioni, l'azienda ne prospetta un secondo più ambizioso ove si propone agli Enti locali del bacino di adottare politiche a sostegno della mobilità pubblica. Più in particolare, entro l'anno, Atcm intende illustrare agli Ee.ll. Ed all'Agenzia per la mobilità e il trasporto pubblico locale di Modena una relazione contenente le proprie proposte di misure a sostegno della mobilità pubblica. Il Presidente di Atcm, Laura Tosi, ha affermato: "L'azienda, in un contesto chiaramente critico, ha ritenuto opportuno proporre ai soci un Piano industriale che, puntando sulla qualità del servizio, contribuisca a modificare l'attuale approccio verso il trasporto pubblico locale; è, altresì, nostro compito mettere a disposizione degli Ee.ll. E dell'Agenzia la nostra esperienze nell'individuare quelle misure che potrebbero maggiormente favorire la mobilità collettiva". Nella stessa seduta l'Assemblea dell'Atcm S.p.a. Ha approvato il bilancio d'esercizio 2004 che presenta un valore della produzione di 41 milioni di Euro (nel 2003, 39 milioni di Euro) ed un risultato di pareggio (in linea con il 2003); tuttavia, il risultato è raggiunto grazie all'apporto della gestione straordinaria. Nonostante i positivi effetti della diversificazione (il 14% del valore della produzione risulta generato da attività non core business quali l'autonoleggio, manutenzione per conto terzi, gestione della sosta, ecc. Ad elevata redditività), l'azienda ha registrato un'erosione del margine operativo lordo che si attesta a 1.5 milioni di Euro (-50% rispetto al 2003), pari al 3,7% del valore della produzione (7,8% nel 2003). Numerose sono le cause che hanno contribuito all'erosione del Margine Operativo Lordo: il mancato adeguamento delle tariffe (invariate dal 1999), la stabilità del numero di passeggeri trasportati (pax Tpl e ferrovia pari a circa 13,1 mln nel 2004), la negativa congiuntura internazionale, la dinamica del costo del lavoro ed il mancato adeguamento del contributi pubblici. Nel corso del 2004 l'azienda si è aggiudicata la gara per l'esercizio del servizio Tpl nel bacino modenese (circa 12,5 mln di vett./km) per gli anni 2005-06, con possibilità di proroga per il triennio successivo; il Contratto di servizio, esecutivo dal 1° febbraio 2005, è di tipo net-cost e riconosce, dunque, al gestore - oltre al corrispettivo per il servizio esercito (non adeguato all'inflazione) - gli introiti derivanti dai ricavi da traffico e dalla valorizzazione commerciale.  
   
   
PROMETEIA: PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO DI PREVISIONE 24 GIUGNO 2005  
 
Bologna, 1 giugno 2005 - L'economia mondiale sta seguendo un percorso di rallentamento della crescita in linea con le previsioni da tempo formulate. L'aumento del prezzo del petrolio è indubbiamente una delle ragioni principali del rallentamento, cui segue il necessario adeguamento di medio periodo delle politiche di bilancio e monetaria negli Stati Uniti. In Europa, le performance dei singoli paesi vanno differenziandosi: in Francia e in Spagna la lenta crescita è imputabile prevalentemente al contributo negativo del commercio estero che sembra soffrire dell'apprezzamento dell'euro; in Germania è la domanda interna che deprime la crescita, mentre il contributo dell'estero è decisamente positivo; in Italia sia la domanda interna che il settore estero stanno penalizzando la crescita. È per questa peculiarità che abbiamo deciso di dedicare tutto l'incontro di presentazione delle nostre previsioni alla discussione della situazione italiana. Programma: 10.30 Le previsioni di Prometeia: 2005-2008 Paolo Onofri (Prometeia) . Discussione . 11.30 La stagnazione dell'economia italiana Riccardo Faini (Università di Roma "Tor Vergata"); 12.00 La finanza pubblica italianaa Piero Giarda (Università Cattolica, Milano); 12.30 La finanza privata italiana ne discutono: Alessandro Penati (Università Cattolica, Milano); Gianfranco Torriero (Abi). Royal Hotel Carlton - Bologna  
   
   
FINECO: CONCLUSA LA CESSIONE DEL 100% DEL GRUPPO SAFEI A BANCO INVERSIS  
 
Milano, 1 giugno 2005 – Fineco S.p.a. (Gruppo Capitalia) comunica che in data odierna ha perfezionato la cessione del 100% di Bipop Espana Holding S.a, che detiene il 100% del Gruppo spagnolo Safei, a Banco Inversis Net S.a.. Come già comunicato al mercato il 22 febbraio 2005, la cessione del Gruppo Safei è avvenuta ad un prezzo pari a euro 109,5 milioni.  
   
   
I MILANESI SPENDONO 500 MILIONI ALL’ANNO IN CULTURA MA È MEGLIO PARIGI. CI VUOLE: PIÙ VERDE E MANUTENZIONE, PIÙ TRADIZIONE.  
 
Milano, 1 giugno 2005 - A sorpresa i milanesi sono conservatori, almeno in architettura. Meglio mantenere l’antico (52%) che promuovere il moderno (8%). Più innovativi i giovani: più moderno per il 22%. C’è da fare per l’immagine di Milano: rispetto alle città europee più belle, come Parigi. Milano è peggio per il 55%, meglio per il 12%. Più accaniti i giovani: è peggio per il 76%. Se è meglio, è grazie alla tradizione (38%), se peggio perché meno curata (63%). Tiene la cultura, adeguata per il 55% e per il 38,5%, grazie al fatto che copra un po’ tutti i settori. Ma per un milanese su tre non è adeguata, anche perché troppo cara (38,8%). Suggerimenti? Più verde (28,2%), più manutenzione (25,9%), recuperare le aree dismesse con una architettura innovativa (11,8%), più piste ciclabili (9%). Per i milanesi cultura vuol dire lettura (53,6%), cinema (11,3%), teatro (8,7%), concerti (5,4%). I giovani vanno più degli altri a: concerti (11%), mostre (11%), cinema (20%). Gli anziani scelgono di più: lettura (58%), monumenti (5%), viaggi culturali (6%). Tra chi legge e chi va al cinema molti quelli che lo fanno una volta alla settimana (33,8% e 16,7%). Per mostre e visite ai monumenti (5,9% e 3,3% sul totale, quelli che scelgono queste attività) si va da 1 a 6 volte all’anno (52,3% e 45,1%). Molti gli assenti dai dibattiti culturali, scelti da 1,3% (65,6% non ci va mai). In media ognuno spende 400 euro per le attività culturali, 500 milioni per tutti i milanesi. Rinunce per la cultura? Si, ma dal tempo libero (sport e calcio per il 38%), hobbies (18%), mangiare (16%), ma meno famiglia (5%) e amici (11%). I giovani più disposti degli altri alla rinuncia di hobbies (27%), famiglia (8%). Media età, a mangiare (20%), anziani a niente perchè poco interessati (20%). Simbolo della cultura milanese? Per uno su tre Dario Fo, per uno su cinque la Fracci. Emerge da un’indagine della Camera di commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Cedcamera su “I milanesi e la cultura” su un campione di 390 milanesi (con metodo C.a.t.i.), realizzata in occasione del convegno “La bellezza di Milano”. “La cultura – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano a margine del convegno – rappresenta un elemento decisivo per la qualità della vita di una città e di un territorio, ma anche per l’immagine complessiva. Le attività culturali sono certo importanti come vera e propria “impresa” che contribuisce ad una occupazione di qualità e per l’indotto che produce. Ma ancor di più la cultura è oggi un fattore decisivo nella competitività. Contribuisce, cioè, a quel “made in Italy allargato” che mette insieme qualità del prodotto, cultura, storia ed ambiente. Ecco perché occorre puntare sul rafforzamento di questo settore in collaborazione con le istituzioni. Per un servizio sempre più rispondente alle esigenze della nostra città, in vista di un confronto con le eccellenze europee, come emerge in questa indagine” Cittadini E Cultura A Milano: Milano dovrebbe avere più architetture moderne o conservare meglio le antiche? (singola) Più architettura moderna 8%; Conservare meglio l’architettura: antica 52%; Entrambe 38%; Va bene così 2%. Secondo Lei, rispetto alle città europee più note dal punto di vista architettonico (Parigi, Barcellona, Bilbao, ecc…) Milano è: (singola) 1. Meglio 12%; 2. Peggio 55%; 3. Non so 33%. Perché Lei pensa che Milano dal punto di vista architettonico sia meglio? (singola) 1. Più tradizionale 38%; 2. Più moderna 6%; 3 Più equilibrata 23%; 4. Più curata 17%; 5. Meno dispersa 13%; 6. Più coerente 2%. Perché Lei pensa che Milano dal punto di vista architettonico sia peggio? (singola): 1. Meno tradizionale 6%; 2. Meno moderna 12%; 3 Meno equilibrata 9%; 4. Meno curata 63%; 5. Più dispersa 6%; 6. Meno coerente 5%. Secondo Lei, la cultura a Milano è: (singola): 1. Adeguata 55%; 2. Non adeguata 33%; 3. Non so 12%. Perché, secondo Lei, la cultura a Milano è adeguata? (singola): 1. Perché è fruibile per tutti i cittadini, costi accessibili 32,9%; 2. Per l’utilizzo efficiente degli spazi 6,1%; 3. Perché è dinamica, riflette i tempi che cambiano 15,5%; 4. Attenta alle tendenze internazionali 6,6%; 5. Perchè copre tutti i settori culturali (letterari, musicali, pittorici, scultorei, architettonici) 38,5%; Perché ha eccellenze uniche al mondo 0,5%. Perché, secondo Lei, la cultura a Milano non è adeguata? (singola): 1. Perché non è fruibile per tutti i cittadini (cara) 38,8%; 2. Per l’ utilizzo non efficiente degli spazi 15,5%; 3. Perché è conservatrice, non innovativa, non riflette i tempi che cambiano 10,1%; 4. Non considera le tendenze internazionali 10,1%; 5. Non copre tutti i settori culturali (letterari, musicali, pittorici, scultorei, architettonici) 20,2%. Non ha eccellenze 5,4%. Per rendere Milano più bella dal punto di vista urbano, a Suo parere, cosa è necessario fare? (singola): 1. Più manutenzione 25,9%; 2. Più restauri 7,7%; 3. Più verde 28,2%; 4. Più piste ciclabili 9%; 5. Più grattacieli 0,3%; 6. Più illuminazione 3,3%; 7. Più arredo urbano 5,4%; 8. Più architettura internazionale 1,3%; 9. Puntare sui quartieri esterni per rilanciare l’allargamento di Milano 4,9%; 10. Recuperare le aree dimesse con una architettura innovativa 11,8%; 11. Non so 2,3%. A quale di queste attività si dedica e con quale frequenza? (1-2 volte all’anno/4-6 volte all’anno/1 volta al mese/2-3 volte al mese/1 volta alla settimana/Mai) (griglia): 1. Teatro 8,7%; 2. Lettura di libri 53,6%; 3. Concerti 5,4%; 4. Mostre 5,9%; 5. Visite ai monumenti 3,3%; 6. Cinema/film d’autore 11,3%; 7. Dibattiti culturali 1,3%; 8. Viaggi dedicati a visite culturali in Italia e all’estero5,1%; 9.Attività culturale per lavoro 2,1%; 10. Attività culturale per hobby 3,3%. Quanto spende all’anno per le attività culturali alle quali si dedica? (singola): 1. Nulla 6,7%; 2. Fino a 100 euro 16,7%; 3. Tra 100 e 300 euro 21,5%; 4. Tra 300 e 1000 euro 19,2%; 5. Oltre 1.000 euro 13,6%; 6. Non so valutarlo 22,3%. A che cosa rinuncerebbe, che le piace molto, per un momento dedicato alla cultura (teatro, leggere un libro, un concerto, una mostra, una visita a un luogo d’arte etc,) (singola): 1. Tempo con gli amici 11%; 2. Tempo con la famiglia 5%; 3. Hobby/sport 18%; 5. Eventi sportivi (esempio: le partite di calcio) 38%; 6. Tempo dedicato al pranzo o alla cena 16%; 7. A niente, perché non mi interessa la cultura 12%. Quale è secondo lei il personaggio della cultura milanese più significativo? (singola): 1. Mario Botta 5,1%; 2. Dario Fo 35,1%; 3. Carla Fracci 21,8%; 4. Umberto Eco 14,4%; 5. Luca Ronconi 6,2%; 6. Gae Aulenti 4,6%; 7. Vittorio Gregotti 1,8%; 8. Non so 11%.  
   
   
IL RAGGRUPPAMENTO PLAUDE ALLA RIELEZIONE DI ANDREA MONDELLO ALLA PRESIDENZA DELLA CCIAA DI ROMA  
 
Roma, 1 giugno 2005 - Il raggruppamento formato da Acai, Assartigiani-confartigianato, Assoimpredil, Assopanificatori, Cna, Coldiretti, Confesercenti, Confservizi e Federlazio, che ha concorso in apparentamento alle procedure per il rinnovo della Cciaa di Roma, esprime la sua soddisfazione per la riconferma di Andrea Mondello alla presidenza. L’elezione per la terza volta, e soprattutto l’unanimità con la quale è stata conseguita, sono non soltanto il segno della stima e dell’apprezzamento di cui Mondello gode tra le forze imprenditoriali per quanto egli è riuscito a fare per l’economia romana, ma anche un’aperta dichiarazione di fiducia per quanto egli sarà in grado di realizzare ancora in particolar modo per la Pmi.  
   
   
TRIPI: PER ROMA SERVONO UNA FINANZA SANA E UN’ECONOMIA DEI SERVIZI INNOVATIVI  
 
Roma, 1 giugno 2005 - Intervenendo al Convegno dei Comitati Locali Unicredit, il presidente di Federcomin, Alberto Tripi, ha detto tra l’altro: “Nello sviluppo di un’economia dei servizi innovativi gioca un ruolo fondamentale la finanza. Gli imprenditori guardano con un certo stupore la crescita tumultuosa di nuovi soggetti e di nuovi protagonisti che cavalcano avventure finanziarie non ben definite. Vorremmo che qualcuno ci spiegasse il progetto (ammesso che esista) di questa nuova razza di giovani finanzieri che con l’impresa hanno scarsa contiguità.” “Roma e l’area romana – ha proseguito Tripi, che nei giorni scorsi è stato designato presidente della Fita – sono una realtà internazionale con una sempre più accentuata impronta terziaria. Ma il terziario, che rappresenta il settore principale della città di Roma, è una realtà che consegue risultati positivi anche a livello nazionale, con il 63,5% del valore aggiunto nazionale; inoltre, un addetto su due opera in quest’area dell’economia. Oggi 9,4 milioni di persone sono occupate nei servizi e solo a Roma esistono 222 mila imprese (82,3%). Si sta affermando – ha concluso Tripi – un’economia dei servizi innovativi e dei beni immateriali, nella quale l’uso responsabile delle tecnologie si traduce in nuovi servizi, muovi saperi, nuove sfide, nuova produttività ed efficienza sul fronte economico. Ci sono settori come i trasporti, la sanità e il turismo dove occorrono progetti che esaltano il ruolo dei servizi efficienti e innovatiti.”  
   
   
IL GENIO “COMPRESO” CON START CUP SPAZIO AI GIOVANI IMPRENDITORI  
 
Milano, 1 giugno 2005 - Sei uno studente con un’idea brillante? Un laureato che vorrebbe realizzare il suo prodotto hi-tech ideale? Un ricercatore che non sa come sfruttare il proprio genio? Oppure, più semplicemente, il manager di una giovane impresa con prospettiva di successo in settori ad alta tecnologia? Fino al 22 luglio è aperto il bando per le iscrizioni al Premio per l’innovazione tecnologica – Start Cup Milano Lombardia, indetto dall’Acceleratore d’Impresa del Politecnico di Milano. L’iniziativa consiste nella presentazione di progetti imprenditoriali innovativi per la creazione di un’azienda in settori che spaziano dall’ingegneria meccanica e civile alle nanotecnologie, dall’architettura al design, dall’elettronica alle telecomunicazioni... L’obiettivo è quello di sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica finalizzate allo sviluppo economico del territorio favorendo la nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza. La premiazione si svolgerà il 28 ottobre e i tre vincitori riceveranno 7, 5 e 3 mila Euro. Perché un’idea diventi business, però, i soldi non bastano: per questo, l’Acceleratore d’Impresa offrirà ai finalisti anche assistenza all’avvio dell’attività imprenditoriale e l’incubazione in una delle sue sedi. E c’è di più: a dicembre i vincitori del premio regionale parteciperanno al Premio Nazionale per l’Innovazione, tra 15 università, dove ci sono in palio 60, 30 e 20 mila Euro. Il Premio per l’innovazione tecnologica – Start Cup Milano Lombardia nasce dall’affermazione del premio Start Cup Milano. Dopo due edizioni svolte con successo sul territorio di Milano il premio cresce di importanza potendo garantire l’erogazioni dei servizi dell’Acceleratore d’Impresa su più province della Regione Lombardia (Milano, Como e Lecco). Per informazioni visitare il sito www.Ai.polimi.it/startcup/  oppure scrivere a startcup@ai.Polimi.it    
   
   
I RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2004/2005 RIFLETTONO LA RIPRESA ALSTOM: UTILE OPERATIVO PARI A €550 MILIONI, DI TRE VOLTE SUPERIORE, SU BASE COMPARABILE, RISPETTO A €168 MILIONI NELL’ESERCIZIO PRECEDENTE  
 
Milano, 1 giugno 2005 - Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi il 30 maggio 2005, ha approvato il bilancio per l’esercizio 2004/2005. Commentando i risultati ottenuti, Patrick Kron, Presidente e Chief Executive Officer, ha dichiarato: “I risultati che presentiamo oggi dimostrano concretamente la continua ripresa di Alstom. Tutti i principali indicatori sono in linea, se non migliori, rispetto a quanto annunciato. Possiamo quindi confermare gli obiettivi per l’esercizio 2005/2006, annunciati in marzo 2003 in occasione del lancio del piano di risanamento: margine operativo al 6%, che consente di tornare ad una situazione di redditività, con Free Cash Flow positivo. La ritrovata fiducia in Alstom da parte dei clienti è indubbiamente confermata dal valore degli ordinativi, pari a €15,8 miliardi, in aumento del 15% su base comparabile rispetto all’esercizio 2003/2004. Questa evoluzione favorevole non è solo di carattere quantitativo, ma anche qualitativo. Il margine degli ordini acquisiti è in progressivo aumento; gli ordinativi attualmente registrati in portafoglio ordini, pari al fatturato di due anni, presentano una redditività in linea con gli obiettivi fissati per il Gruppo e per i Settori operativi. Dal punto di vista geografico, il successo commerciale ottenuto su mercati caratterizzati da un elevato potenziale di crescita è incoraggiante. Gli ordinativi cinesi hanno raggiunto un valore di €1,6 miliardi, più del doppio rispetto all’anno precedente, e in India siamo vicini a €0,5 miliardi. Il risultato operativo è fortemente migliorato: il problema delle turbine a gas Gt24/gt26 è stato risolto e gli esborsi residui sono stati interamente accantonati. Sono stati raggiunti accordi con i clienti per 74 turbine vendute su 76. Sono stati acquisiti nuovi ordini in Spagna e in Tailandia, per un totale di 7 macchine, e sono in corso di valutazione altre offerte in diversi Paesi. Il programma di riduzione dei costi è stato portato avanti attivamente; una serie di misure volte ad adeguare la nostra capacità industriale ed ingegneristica e a migliorare la nostra efficienza complessiva ha portato ad una riduzione del personale di 11.500 unità (con 8.000 cessazioni già avvenute), che dovrebbe consentire un risparmio annuo di €500 milioni. Abbiamo lavorato molto sul miglioramento dell’esecuzione degli appalti, adattando la forza lavoro, organizzazione e controlli interni. Queste azioni hanno permesso un aumento significativo dell’utile operativo, nonostante il basso livello di fatturato dovuto alla contrazione degli ordini 12/18 mesi fa, con un aumento del margine operativo, su base comparabile, da 1,2% nello scorso esercizio a 4%. Anche il free cash flow è sostanzialmente migliorato, passando da -€1.007 milioni nello scorso esercizio a -€170 milioni nell’esercizio 2004/05 – di cui €366 milioni spesi per la soluzione del problema relativo alle turbine a gas Gt24/26. Grazie al proseguimento del piano di dismissioni e all’aumento di capitale effettuato nel luglio 2004, l’indebitamento netto è fortemente diminuito, passando da €3,7 miliardi a €1,4 miliardi in marzo 2005. Il successo dell’operazione di rifinanziamento condotta in febbraio 2005 e le nostre attuali disponibilità (la cassa a livello di holding e le linee di credito disponibili al 31 marzo 2005 ammontano a €2 miliardi) ci garantiscono un importante margine di sicurezza per la copertura di future esigenze di liquidità. I progressi realizzati ci rendono fiduciosi rispetto al futuro. Sono pertanto confermati gli ambiziosi obiettivi fissati per marzo 2006: margine operativo del 6%, che consente il ritorno ad una posizione di redditività, con un free cash flow positivo. E’ ovviamente nostra intenzione migliorare ulteriormente i risultati negli esercizi futuri: il margine operativo dovrebbe crescere di uno o due punti percentuali entro il marzo 2008, arrivando tra il 7 e l’8%, con un continuo e consistente miglioramento del free cash flow grazie ad un’attenta gestione del capitale circolante. In questo modo, partendo da una base più solida, Alstom perseguirà un’ambiziosa e redditizia strategia di sviluppo nei propri mercati in crescita.”  
   
   
ROBERTO RENON.NOMINATO IL PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI ALITALIA SERVIZI  
 
Roma, 1 giugno 2005 - Si è tenuto ieri il primo Consiglio di Amministrazione di Alitalia Servizi, che ha provveduto a nominare Presidente e Amministratore Delegato della Società l'ing. Roberto Renon. Del Consiglio di Amministrazione fanno parte anche il dott. Giancarlo D'andrea ed il dott. Piero Ceschia.  
   
   
BOEING 787 / TRADE ISSUES EADS E BAE SYSTEMS SOSTENGONO UNA SOLUZIONE NEGOZIATA  
 
Roma, 1 giugno 2005 - A seguito della nomina del nuovo Commissario al Commercio degli Stati Uniti (Ustr) avvenuta appena qualche settimana fa, Airbus e i suoi azionisti - Eads e Bae Systems - hanno fortemente sperato nell'avvio di una soluzione pacifica della disputa sui sussidi tra Unione Europea e Stati Uniti. L'apertura di una controversia equivarrebbe all'inizio di una guerra commerciale che non è nell'interesse di nessuno tranne di chi cerca di assicurarsi, nel breve termine, la protezione da una competizione leale anche sul mercato domestico. Tuttavia le recenti dichiarazioni fatte negli Stati Uniti hanno messo seriamente in dubbio la volontà degli Stati Uniti di chiudere la questione con un negoziato. A scanso di equivoci, Airbus e i suoi azionisti desiderano confermare il loro totale supporto alla Commissione Europea e all'obbiettivo di ritirare in maniera bilanciata ed estesa tutti i tipi di sussidi, sia che provengano da autorità nazionali o locali, sia che provengano da terzi, come ad esempio, il Giappone. Il negoziato dovrebbe prendere in esame anche la competizione tra i due nuovi aerei, I'airbus A350 e il Boeing 787. Quest'ultimo è diventato l'aereo più sovvenzionato nella storia. Boeing ha accumulato oltre 5 miliardi di dollari tra sussidi del Governo, fondi di ricerca e sviluppo del Governo americano e di Governi stranieri, sgravi fiscali e aiuti al lancio. Ogni giorno si aggiungono nuovi sussidi. Senza queste sovvenzioni, Boeing non avrebbe potuto lanciare il 787 che viene attualmente venduto sottocosto sul mercato, senza precedenti. Molte delle tecnologie del 777 e del 787 sono state pagate dal Governo. L'ala in composito era un programma Nasa, la fusoliera in composito proviene da programmi militari sviluppati da Boeing, tra cui il B2 e il V22 Osprey. Tra il 1992 e il 2004, Boeing ha beneficiato di oltre 12 miliardi di dollari provenienti dai fondi di ricerca Nasa. Inoltre ha ricevuto 1,5 miliardi di dollari Fsc, uno schema fiscale illegale per l'export. Non ha restituito neanche un centesimo al Governo degli Stati Uniti o ai contribuenti. Allo stesso modo, Boeing sta facendo forti pressioni sul Congresso Americano per vietare ogni competizione sul futuro aereo cisterna della Us Air Force. L'emendamento è chiaramente studiato per evitare ogni competizione e consentire così a Boeing di mantenere la propria posizione di monopolio negli Stati Uniti, garantendosi al contempo il totale accesso ai mercati della difesa europei. Boeing è riuscita a ottenere questo emendamento contro gli interessi delle altre aziende leader degli Stati Uniti e delle centinaia di aziende aerospaziali americane fornitrici di Airbus. Non è nell'interesse dei contribuenti né dell'industria aerospaziale degli Stati Uniti. Da quando ha deciso, lo scorso settembre, di rinunciare a limitare i sussidi ritirandosi dall'accordo tra Ue e Stati Uniti, Boeing ha continuato a ricevere nuove sovvenzioni suggerendo al contempo che Airbus non dovrebbe ricevere prestiti da parte dei governi, neanche quando questi risultano perfettamente conformi con le regole del Wto. Dall'anno scorso, la mancanza di disponibilità da parte di Boeing a negoziare nuove regole sui propri sussidi ha portato la questione sull'orlo di una guerra commerciale. Nonostante la massiccia raccolta di sovvenzioni da parte del proprio concorrente, Airbus ritiene che una guerra commerciale sia contro gli interessi industriali, compresi quelli dei numerosi fornitori negli Us cui Airbus garantisce contratti per 6 miliardi di dollari ogni anno. Airbus è il più grande cliente esportatore al mondo dell'industria aerospaziale americana. Tuttavia, se gli Stati Uniti rifiutano una soluzione negoziale, saranno presentati ricorsi al Wto per tutti i programmi di sussidio agli aerei Boeing. Una vertenza al Wto porterà alla luce tutti i casi nascosti di sussidi nei programmi di Boeing e dei suoi partner americani ed eviterà ulteriori misure contro Airbus in futuro. D'altra parte, nulla nel Wto vieta ai governi di prestare fondi ad Airbus. I prestiti Ue ad Airbus sono conformi con la normativa Wto e Airbus si aspetta che i governi Ue continueranno a prestare tali fondi ad Airbus ogni volta che lo riterranno un buon investimento. Dalla firma dell'accordo tra Unione Europea e Stati Uniti nel 1992, Airbus ha restituito oltre 6,7 miliardi di dollari ai Governi europei - oltre il 40% di quanto ha ricevuto. Pertanto Airbus dimostra di rimborsare e non solo di prendere in prestito dai Governi dell'Unione Europea. Tuttavia, Airbus è disposto a rinunciare a questo sistema se si negozia un accordo esteso e bilanciato che copra ogni tipo di finanziamento - da qualsiasi soggetto provenga - e che si applichi allo stesso modo tanto all'A350 che al 787. Inoltre, Boeing accetta volentieri dal Governo Giapponese, a beneficio dei sub-fornitori del 777 e del 787, lo stesso tipo di prestiti che critica duramente quando sono concessi dai Governi Europei a Airbus. E' evidente che non possono essere giusti entrambi gli atteggiamenti. Una sfida al Wto dovrà necessariamente trattare la questione. Airbus e i suoi azionisti ritengono che una soluzione negoziata sia la migliore e sia tuttora possibile. Confidano nel pragmatismo e nel solido senso degli affari più volte dimostrato dai decisori americani. Il dialogo transatlantico ha superato, anche di recente, sfide ben più complicate perché questa possa fallire.  
   
   
E’ TORNATA REGOLARE LA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA SULLA LINEA ROMA – NAPOLI  
 
 Roma, 1 giugno 2005 - Alle 12.54 nella stazione di Formia è transitato l’Es 9463 (Venezia Santa Lucia – Napoli Centrale), primo treno a circolare in direzione Nord-sud, dopo il benestare della Prefettura di Latina a conclusione delle operazioni degli artificieri. Alle ore 13.59 è stato invece l’Ic 706 (Napoli Centrale – Trieste Centrale), il primo treno dei collegamenti Sud-nord a giungere a Formia. Nel corso della settimana di sospensione della circolazione ferroviaria sulla linea Roma – Napoli sono stati circa 520 i treni istradati sull’itinerario alternativo Roma – Cassino – Caserta – Napoli, mentre 270 sono stati gli autobus utilizzati fra Minturno e Fondi per il servizio sostitutivo del traffico regionale. La macchina organizzativa del Gruppo Ferrovie dello Stato ha visto impegnati durante la settimana: 220 fra capistazione, personale delle squadre tecniche per la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria e uomini della Protezione aziendale (Rfi); 100 uomini per l’assistenza ai viaggiatori nelle stazioni di Cassino, Aversa, Fondi, Formia, Minturno, Roma Tiburtina, Roma Ostiense, Milano Centrale, Venezia Santa Lucia, Verona Porta Nuova, Bologna Centrale, Firenze Santa Maria Novella, Roma Termini, Napoli Centrale, Reggio Calabria Centrale e Bari Centrale (Trenitalia).  
   
   
CREDITI FORMATIVI PER L'ESAME DI MATURITÀ A CHI PARTECIPA A "COM-PA E LA SCUOLA"  
 
Bologna, 1 giugno 2005 - Aperte le iscrizioni al progetto Com-pa e la Scuola, che si svolgerà nell'ambito della dodicesima edizione di Com-pa, il Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, in calendario a Bologna dal 3 al 5 novembre prossimi. Tra le novità di quest'anno la possibilità di acquisire crediti formativi per gli studenti che parteciperanno agli incontri e alle lezioni. La proposta didattica sottoposta ai dirigenti scolastici e ai consigli d'istituto è stata infatti accolta e approvata già in alcune scuole del territorio. Gli studenti potranno così accantonare il credito guadagnato a Com-pa e farlo valere per il punteggio finale dell'esame di maturità. Pronto anche il programma della prossima edizione del progetto. Come sempre Istituzioni e comunicazione, welfare, globalizzazione, Europa riassunti in cinque grandi aree tematiche: Comunicazione Pubblica; Identità nazionale e identità europea: due realtà che convivono; Conoscere per partecipare; Comunicazione sociale. Le parole del welfare. Che cos'è questo non profit?; Comunicazione e mass media. Tremila gli studenti che hanno partecipato all'edizione 2004, sostenuta dal contributo della Fondazione Carisbo, di questa iniziativa che è promossa dall'Associazione "Comunicazione Pubblica" e realizzata da Iress, Istituto Regionale Emiliano Romagnolo per i Servizi Sociali, la Ricerca applicata e la Formazione.