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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Giugno 2005
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LEGIFERARE MEGLIO: LA COMMISSIONE EUROPEA RAFFORZA LE NORME PER LA VALUTAZIONE D’IMPATTO  
 
Bruxelles, 16 giugno 2005 - Ieri la Commissione europea ha ribadito il proprio impegno per legiferare meglio aggiornando gli orientamenti per migliorare la valutazione dell’impatto delle proposte della Commissione. Pur mantenendo un approccio integrato alla valutazione d’impatto, gli orientamenti riveduti forniscono indicazioni più chiare su questioni relative all’economia e alla competitività e comprendono anche un esame della compatibilità con la Carta dei diritti fondamentali. Vi sono ulteriori indicazioni su come tener conto dei costi amministrativi che l’azione legislativa intrapresa a livello dell’Ue potrebbe comportare per i cittadini, le imprese e la pubblica amministrazione. Conformemente al nuovo approccio della Commissione per legiferare meglio, gli orientamenti riveduti garantiscono che i servizi della Commissione esaminino anche opzioni che non prevedano il ricorso a forme “classiche” di regolamentazione. Nel nuovo documento è sottolineata anche l’importanza di garantire che i principi della sussidiarietà e della proporzionalità siano presi pienamente in considerazione. Il presidente Jose Manuel Barroso ha affermato: “Questa Commissione prende molto sul serio la necessità di ridurre la burocrazia e gli interventi legislativi non necessari. Con l’iniziativa odierna, la Commissione fa un passo avanti nella realizzazione di un’altra delle azioni fondamentali per legiferare meglio, come promesso a marzo”. Il vicepresidente Günter Verheugen ha aggiunto: “Migliorare le valutazioni d’ impatto darà al lavoro della Commissione una maggiore coerenza, qualità e autolimitazione. Vogliamo essere in grado di capire che cosa significano le nostre proposte nella pratica e di offrire ai responsabili politici una valida base di lavoro”. L’approccio della Commissione alla valutazione d’impatto comprende i seguenti aspetti fondamentali: 1. Analizzare il problema, le sue cause, le persone/ambienti interessati e stabilire se il livello comunitario è quello appropriato per occuparsene (in conformità con il principio di sussidiarietà); 2. Definire alcuni obiettivi chiave per affrontare il problema; assicurare che tali obiettivi siano coerenti con le altre politiche e strategie dell’Ue, quali lo sviluppo sostenibile e le strategie di Lisbona; 3. Esaminare le possibili opzioni per conseguire tali obiettivi, senza dimenticare la possibilità di non intraprendere alcuna azione a livello dell’Ue, ed esaminare approcci alternativi alle azioni legislative; 4. Valutare i possibili effetti, voluti e non voluti, delle scelte strategiche effettuate, sulla società, l’economia e l’ambiente; l’analisi dovrebbe anche valutare le ripercussioni all’esterno dell’Ue; 5. Alla luce dell’analisi dell’impatto, le opzioni dovrebbero quindi essere comparate per stabilire se sia possibile classificarle e individuare l’opzione “preferibile”; 6. I nuovi orientamenti istituiscono anche, per la prima volta, una procedura per redigere la relazione di valutazione d’impatto nei casi in cui si decida, eventualmente in seguito a una valutazione d’impatto, di non portare avanti la proposta; 7. Nel corso di tale processo occorre che vi siano stretti contatti tra i vari servizi della Commissione al fine di garantire che tutti i fattori rilevanti siano presi in considerazione. Inoltre, per avere il quadro completo degli impatti potenziali, si richiede che vengano consultati gli ambienti interessati. La valutazione d’impatto è attualmente richiesta per le grandi proposte legislative e strategiche contenute nel programma di lavoro annuale della Commissione. Le circa settanta valutazioni d’impatto realizzate a partire dal 2003 sono disponibili alla pagina “valutazione d’impatto” della Commissione sul sito Europa: http://europa.Eu.int/comm/secretariat_general/impact/index_en.htm  
   
   
LA COMMISSIONE ADOTTA UNA STRATEGIA PER IL SUCCESSO DEL VERTICE ONU 2005  
 
Bruxelles, 16 giugno 2005 - La Commissione ha adottato oggi una strategia volta a ottenere ambiziosi risultati al vertice Onu che si terrà dal 14 al 16 settembre 2005. La strategia contiene la posizione della Commissione su alcune questioni chiave affrontate dal progetto di documento finale del vertice, presentato dal Presidente dell'Assemblea Generale dell'Onu, Jean Ping, il 3 giugno scorso, come per esempio sicurezza, sviluppo, scambi, ambiente, diritti umani e democrazia. La Commissione spiega inoltre come intende contribuire efficacemente all'attuazione dopo il vertice e fornisce suggerimenti concreti per rendere operativi la commissione per il consolidamento della pace e un consiglio per i diritti umani e per sviluppare un'organizzazione dell'Onu per l'ambiente. Prima del vertice, la Commissione cercherà di ottenere un consenso su queste importanti questioni globali. La commissaria per le Relazioni esterne e la Politica europea di prossimità, Benita Ferrero-waldner, ha affermato: “L'ue deve avere grandi ambizioni per il vertice e tendere la mano ai partner internazionali affinché esso abbia successo. Tuttavia, guarda già oltre il vertice e auspica che i suoi risultati diventino realtà.” La Commissione continuerà a svolgere un ruolo attivo nei preparativi del vertice: il 3 giugno 2005, incontrando a New York il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan, e il Presidente dell'Assemblea generale dell'Onu, Jean Ping, la commissaria Ferrero-waldner ha detto che si adopererà per il successo del vertice. La Commissione raccomanda di creare una commissione di consolidamento della pace. L'ue ha tutte le carte in regola per contribuire attivamente a tale organo, grazie all'esperienza acquisita in materia nel mondo, in paesi come l'Afghanistan, l'Iraq e il Kosovo. Propone pertanto che la Comunità europea partecipi a tutte le riunioni di tale commissione. La Commissione si impegna ad aumentare l'efficienza dell'Onu per quanto riguarda la democrazia e i diritti umani trasformando la commissione Onu per i diritti umani in Consiglio per i diritti umani (Hcr). La comunicazione sottolinea l'importanza della creazione dell’Hcr subito dopo il vertice. La Commissione accoglie con favore la proposta di un fondo Onu per la democrazia e vorrebbe che fosse operativo all'inizio del 2006. Fornirà la propria esperienza ottenuta in stretto partenariato con l'Onu in materia di assistenza elettorale. Nel settore ambientale, la Commissione si impegna a raggiungere obiettivi ambiziosi: sostiene fortemente una decisione per la creazione di un'agenzia Onu per l'ambiente e collabora con partner internazionali per mettere a punto un quadro per lottare contro i cambiamenti climatici dopo il 2012. Il commissario europeo per lo Sviluppo e gli Aiuti umanitari, Louis Michel, ha affermato: "Nell'attuale momento di crisi per la costruzione europea, ritengo essenziale che l'Europa dimostri la volontà di essere un protagonista della globalizzazione, operando per un quadro migliore, per una migliore distribuzione dei benefici e per contrastare gli effetti negativi. È questo il messaggio che deve scaturire dal nostro impegno al vertice dell'Onu." A maggio, l'Ue ha impegnato collettivamente altri 20 miliardi di € l'anno per gli aiuti allo sviluppo entro il 2010 e altri 45 miliardi di € l'anno a partire dal 2015. Inoltre, incoraggerà altri membri dell'Onu a seguire il suo esempio stabilendo ambiziosi obiettivi per l'assistenza allo sviluppo, migliorando l'efficacia degli aiuti, garantendo la coerenza politica e concentrando l'attenzione sull'Africa. Questa strategia sottolinea l’impiego del commercio quale motore dello sviluppo. Http://europa.eu.int/comm/external_relations/un/index.htm  
   
   
DA UN SONDAGGIO EMERGE CHE LA MAGGIORANZA DEGLI EUROPEI È A FAVORE DI UN AUMENTO DEL BILANCIO COMUNITARIO PER LA RICERCA  
 
Bruxelles, 16 giugno 2005 - Circa il 60 per cento dei cittadini europei ritiene che l'Unione dovrebbe spendere di più per la ricerca scientifica: è quanto emerge da due nuove relazioni dell'Eurobarometro sulla percezione del pubblico riguardo a scienza, tecnologia ed etica che le sottende. I sondaggi sono stati condotti intervistando direttamente i cittadini nelle loro case tra il 3 gennaio e il 15 febbraio di quest'anno, e hanno riguardato tutti e 25 gli Stati membri dell'Ue, i paesi candidati (Bulgaria, Romania, Croazia e Turchia) e tre dei paesi dell'Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera). Nel complesso, le indagini hanno rilevato una "percezione molto positiva e ottimista di ciò che scienza e tecnologia possono effettivamente fare per l'umanità in termini di ricerca medica, miglioramento della qualità della vita, nonché opportunità per le generazioni future". Infatti, l'87 per cento degli intervistati ha affermato che la scienza e la tecnologia hanno migliorato la qualità della loro vita, mentre il 77 per cento è del parere che anche le generazioni future continueranno a beneficiare dell'apporto di tali discipline. Meno incoraggiante è stata tuttavia la constatazione che molti europei si considerano scarsamente informati su questioni relative alla scienza e alla tecnologia, e il sondaggio ha individuato un legame tra carenza di informazione e mancanza di interesse per le questioni scientifiche. "è effettivamente necessario moltiplicare gli sforzi per avvicinare la scienza e la tecnologia a determinate categorie di persone che sono meno esposte al settore scientifico, e che pertanto mostrano una percezione più scettica riguardo a scienza e tecnologia", si legge nella relazione "Europeans, Science and Technology" (Europei, scienza e tecnologia). "Le categorie in questione sono spesso composte da donne, anziani e persone con un livello inferiore di istruzione". Quando si passa alle preoccupazioni di tipo etico concernenti il progresso scientifico, entrambe le relazioni segnalano evidenti contraddizioni nell'atteggiamento dei cittadini. Ad esempio, mentre gli intervistati manifestano una certa soggezione nei confronti degli scienziati, dovuta al potere che accompagna il livello elevato delle loro conoscenze e alla preoccupazione che la ricerca superi determinati confini etici e morali, ciononostante "vogliono consentire agli scienziati di operare in tutta libertà senza il freno dei timori legati ai potenziali rischi che potrebbero derivare da ricerche future". La relazione giunge pertanto alla seguente conclusione: "In questo senso, sembra che gli europei desiderino imporre un equilibrio tra etica e progresso scientifico, il che richiederà un impegno notevole da parte della comunità scientifica e delle autorità pubbliche, da cui ci si attende la formulazione di una base giuridica di questo controllo tramite l'etica". Per quanto riguarda le questioni specifiche, gli europei danno l'impressione di essere sorprendentemente aperti a ricerche e sviluppi ulteriori, considerate le controversie che riguardano alcune delle tematiche in oggetto. Ad esempio, la maggioranza dei cittadini ritiene che la biotecnologia, l'ingegneria genetica e l'agricoltura ad alto impiego di tecnologia eserciteranno un effetto positivo sul nostro stile di vita. Tuttavia, mentre per salvaguardare la salute umana un'analoga percentuale di intervistati sarebbe disposta ad accettare la clonazione degli animali o delle cellule staminali di embrioni umani in circostanze eccezionali, i cittadini tracciano una chiara linea morale quando si passa alla clonazione degli esseri umani, con il 59 per cento che afferma che non dovrebbe essere "mai" permessa. Infine, coloro che auspicano un aumento significativo dei finanziamenti comunitari a favore della ricerca saranno lieti di sapere che il 71 per cento dei cittadini concorda sul fatto che la ricerca collaborativa a livello comunitario sta acquisendo sempre maggiore importanza, e che il 64 per cento ritiene che la nostra economia possa diventare più competitiva soltanto mediante lo sviluppo e l'applicazione delle tecnologie più avanzate. Per leggere le due relazioni di Eurobarometro consultare: http://europa.Eu.int/comm/public_opinion/index_en.htm  
   
   
REGNO UNITO, WORKSHOP SULLA PRESENTAZIONE DELLE RELAZIONI E SULL'ANALISI ANNUALE DEL 6PQ  
 
 Bruxelles, 16 giugno 2005 - Il 5 luglio si svolgerà a Cambridge (Regno Unito) un workshop sulla comprensione dei requisiti della Commissione per la presentazione di relazioni sui progetti del Sesto programma quadro (6Pq), nonché sulle migliori prassi nelle procedure interne di monitoraggio e di redazione delle relazioni. Il programma comprenderà sessioni sui seguenti temi: componenti finanziarie della relazione annuale sui progetti del 6Pq; dichiarazione dei costi e certificato di audit; aspettative legate all'analisi annuale e migliori prassi nelle procedure interne di monitoraggio, funzionamento e presentazione di relazioni riguardanti i progetti. Il workshop si rivolge ai coordinatori, ai dirigenti e agli amministratori dei progetti e sarà concentrato sugli aspetti pratici e sullo studio di casi. Per informazioni : Walker Associates Cambridge, Uk E-mail: walkerassociates@ntlworld.Com  Tel.: +44-7720-717965 Fax: +44-1223-473798  
   
   
IL REGNO UNITO INSERISCE I PROGETTI PER L'E-EUROPE TRA LE PRIORITÀ DELL'AGENDA DELLA PRESIDENZA UE FRA QUESTI LA LIBERALIZZAZIONE DEL SETTORE DELLE TELECOMUNICAZIONI.  
 
 Bruxelles, 16 giugno 2005 - Il Regno Unito approfitterà della sua prossima Presidenza dell'Ue per dare impulso a importanti iniziative a favore di soluzioni interoperabili e di collaborazione nel campo dell'e-business e dell'e-government in tutta Europa, nonché promuovere la liberalizzazione del settore delle telecomunicazioni. In occasione di una recente conferenza sull'e-business, Nigel Hickson, responsabile in materia politica e regolamentazione delle Tic europee (Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) presso il ministero britannico del Commercio e dell'industria (Dti), ha dichiarato che il Dti è deciso a dare impulso al cambiamento di infrastrutture, controllo politico e regolamentazione nell'ambito delle tecnologie dell'informazione (Ti) in Europa. "Resta ancora un po' di lavoro da svolgere per potenziare il mercato unico, liberalizzare le telecomunicazioni, attuare alcuni punti della Direttiva sull'e-commerce e garantire l'interoperabilità dei servizi del governo", ha affermato Nigel Hickson. Per ottenere questo, il Regno Unito intende sollecitare la completa attuazione del pacchetto sulle telecomunicazioni del 2003. Come ha spiegato Nigel Hickson: "Che senso ha possedere computer portatili che funzionano solo su banda larga, se li portiamo in paesi dove la banda larga non è accessibile?". Una completa attuazione del pacchetto consoliderebbe la regolamentazione in materia di comunicazioni in tutta Europa e fornirebbe un terreno di gioco alla pari per la concorrenza", sostiene Hickson. La Presidenza si occuperà anche del lancio di i2010, della governance di Internet e dei lavori preparatori per la revisione nel 2006 del pacchetto sulle telecomunicazioni. Il programma i2010, idea di Viviane Reding, Commissario europeo responsabile della Società dell'informazione e mezzi di comunicazione, ha quale obiettivo generale quello di incoraggiare l'uso delle Tic sia nel settore pubblico che in quello privato, aspetto, questo, sostenuto con forza dal Dti. Nigel Hickson afferma che il Dti ritiene anche che sia necessario aggiornare l'infrastruttura delle telecomunicazioni attraverso linee di collaborazione, poiché esiste una disparità in Europa in termini di velocità di connessione mediante accesso dial-up e banda larga tramite Adsl, cavo, wireless e fibra ottica. "È nostra intenzione migliorare la regolamentazione snellendo, armonizzando e collaborando su tutti gli aspetti", ha concluso.  
   
   
LA COMMISSIONE PRESENTA UN PIANO PER MANTENERE L'EUROPA ALL'AVANGUARDIA NEL SETTORE DELLE NANOTECNOLOGIE  
 
Bruxelles, 16 giugno 2005 - La Commissione europea ha proposto un piano d'azione per le nanoscienze e le nanotecnologie (N&n) che indica con chiarezza in quali termini la Commissione e gli Stati membri devono intervenire per mantenere la posizione di rilievo dell'Europa nel settore in questione. I punti di intervento affrontano temi quali gli investimenti nelle N&n, il rafforzamento delle infrastrutture, la formazione di esperti interdisciplinari, la commercializzazione, il dialogo con la società, i problemi legati alla salute, alla sicurezza e all'ambiente, e la cooperazione internazionale. "Per mantenere la propria competitività in un'economia globale, all'Europa occorre investire nella conoscenza", ha dichiarato il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. "La nanotecnologia costituisce un settore chiave in cui l'Europa è all'avanguardia, ed è nostro compito far sì che mantenga tale posizione. Si tratta di un comparto che ha un enorme potenziale per l'industria europea e la società in generale, ecco perché sono necessari una strategia ben definita e interventi risolutivi a favore della ricerca nel settore. Allo stesso tempo, occorre prendere in considerazione ed affrontare tempestivamente ogni rischio per la salute, la sicurezza e l'ambiente". Il potenziale cui si riferisce il Commissario Potocnik potrebbe, a detta di analisti, ammontare a centinaia di miliardi di euro nei prossimi dieci anni. La Commissione perciò insiste che l'Europa eviti di ripetere il cosiddetto "paradosso europeo" che ha visto il vecchio continente perdere la posizione di comando nel contesto di altre tecnologie quando la ricerca non riesce a tradursi in prodotti. Dal canto suo, al fine di assicurare adeguati finanziamenti a livello europeo, la Commissione si è impegnata a rafforzare lo spazio dedicato alle N&n nell'ambito del Settimo programma quadro (7Pq), a inserire nella sezione Tecnologie per la società dell'informazione (Tsi) del 7Pq un sostegno specifico alla nanoelettronica, e a rilanciare i fondi per la ricerca sul potenziale impatto delle N&n. La Commissione continuerà inoltre a sostenere lo sviluppo delle Piattaforme tecnologiche, con l'obiettivo di sviluppare e mettere in atto un piano per la ricerca strategica. Gli Stati membri sono invitati ad aumentare il finanziamento pubblico a favore della ricerca e sviluppo (R&s), a rafforzare il coordinamento dei programmi di R&s, nonché a promuovere azioni di sensibilizzazione sul versante delle N&n e sostenere economicamente opportunità presso università, organizzazioni di R&s e industria. Al fine di rafforzare le infrastrutture e creare poli di eccellenza, la Commissione elaborerà innanzi tutto uno schema delle infrastrutture per le N&n esistenti, per poi studiare misure volte a massimizzarne l'impatto grazie agli scambi delle migliori prassi. La Commissione afferma che si presterà un'attenzione particolare alle necessità dell'industria, in particolare delle piccole e medie imprese (Pmi). Per parte loro, gli Stati membri sono invitati a "decidere e lanciare la costruzione di nuove infrastrutture interdisciplinari (o il sostanziale rinnovamento di quelle esistenti), dette anche "poli di eccellenza", sulla base delle tabelle di marcia delle future esigenze, ad esempio nelle nanotecnologie". Il piano d'azione aggiunge che i finanziamenti dovranno provenire sia dal settore pubblico che da quello privato, e avvalersi quale base giuridica degli articoli 169 e 171 del Trattato Ce, nonché dai Fondi strutturali e dalla Banca europea per gli investimenti (Bei). Riguardo alle risorse umane, la Commissione si impegna a promuovere l'istituzione di un premio europeo interdisciplinare nelle N&n e a valutare la possibilità di introdurre un'azione Marie Curie specifica per le N&n. Grazie alla creazione di un sistema di monitoraggio dei brevetti nel campo delle N&n sarà possibile sostenere l'innovazione industriale. La Commissione sottolinea che non vanno ignorate le preoccupazioni relative al potenziale impatto delle N&n sulla salute e sull'ambiente. La ricerca dovrà concentrarsi anche sui possibili effetti collaterali, mentre un dialogo costante con i cittadini dovrà affrontare sia le aspettative che le preoccupazioni. Valutazioni etiche, studi di sostegno ed attività di previsione verranno finanziati a tal fine. In conclusione, la proposta della Commissione sottolinea come una strategia integrata non possa venire applicata in maniera lineare, ma richieda un'azione coerente e coordinata. Verrà pertanto stabilito a livello comunitario un punto focale per il coordinamento della strategia. Per accedere al piano dazione consultare: http://www.Cordis.lu/nanotechnology/  
   
   
DALLA FRAMMENTAZIONE ALL’INTEGRAZIONE IL PRESIDENTE DEL CNR, FABIO PISTELLA, HA APERTO IERI I LAVORI SU “LA RICERCA IN ITALIA”  
 
Roma, 16 giugno 2005 - “La ricerca deve creare valore” e le si chiede di “produrre conoscenze”, ma perché essa svolga tali funzioni “occorre un disegno di progettazione” e una adeguata “scelta di partner”. Così ha esordito il presidente del Consiglio nazionale delle ricerche, prof. Fabio Pistella, nell’aprire il convegno su “La ricerca in Italia. L’impatto scientifico, economico e sociale”, che si è tenuto oggi presso la sede del Cnr a Roma con la partecipazione del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Letizia Moratti, e di molti altri rappresentanti del governo, delle istituzioni, delle imprese e del mondo della cultura e della ricerca. Pistella ha parlato di un sistema “con quattro vertici: ricerca, innovazione, competitività e bisogni”, spiegando che se ci si concentra “solo su uno di essi si squilibra tutto il sistema”. Due le difficoltà individuate dal presidente del Cnr: “La frammentazione e la sovrapposizione. Per questo servono nuove regole e adeguati sistemi gestionali: noi al Cnr ci siamo dotati di un sistema, il Sigla (Sistema informativo per la gestione delle linee di attività), che non abbiamo comprato sul mercato ma realizzato ‘in casa’”. Il Sigla, tra l’altro, si presta a essere riutilizzato da altre grandi amministrazioni pubbliche, in ottemperanza alle norme che sollecitano il riutilizzo del software nell’ambito della P.a.. “Da una cultura della distinzione bisogna passare ad una cultura dell’integrazione”, ha poi proseguito il presidente del Cnr, “il che vuol dire stringere alleanze, in particolare con il mondo produttivo: anche su questo piano noi ci siamo mossi per tempo, attivando sinergie con imprese come Avio, Comau, Finmeccanica, Mapei, ma anche accordi legati a una filiera produttiva come quello con Federchimica, e per la diffusione sul territorio, per esempio quelli con Unioncamere e Confartigianato”. Un segnale positivo, secondo Pistella, è che all’interno del mondo scientifico “non si rileva più il clima di competizione-conflitto esasperati del passato: lo dimostrano la recente costituzione della Conferenza dei presidenti degli enti di ricerca. Parallelamente, vanno sottolineati gli eccellenti rapporti con il Miur, da cui il Cnr ha ricevuto gli indirizzi – le linee guida e il Pnr recentemente approvato dal Cipe - che noi abbiamo contribuito a definire nella dimensione più dettagliata dei contenuti”. “Il nuovo approccio assunto dalla politica della ricerca in questi ultimi tempi” ha poi detto Pistella “sta dando ricadute positive importanti, come dimostrato dallo studio illustrato dal ministro Moratti, anche sul terreno dell’economia, dell’occupazione, delle relazioni internazionali e della competitività”. Ma non bisogna dimenticare la necessità di risolvere i problemi del contratto dei ricercatori, bloccato da tempo, né quello della necessità di superare il blocco penalizzante delle assunzioni, da troppi anni vigente. Essenziale, in questo quadro, la funzione della valutazione: il sistema-ricerca non sta in piedi se non si premia il merito”. Un ultimo richiamo è stato fatto dal presidente del Cnr alle tre accezioni dell’etica della ricerca, parlando di “etica della conoscenza, etica della partecipazione, etica dei risultati”. Nell’ambito della giornata svoltasi al Cnr, il vicepresidente, prof. Roberto de Mattei, ha tenuto un intervento sulla “valorizzazione del patrimonio culturale” annunciando come esempio di “supporto tecnologico alla ricerca nel campo delle scienze umane” la notizia che “in Iraq, il governo italiano, d’intesa con le autorità locali, ha affidato al Cnr il coordinamento scientifico della ricostruzione del museo virtuale di Bagdad”. L’iniziativa è promossa dal ministero degli Esteri.  
   
   
STUDIO SUL TRASFERIMENTO DI COMPETENZE TRAMITE MENTORING NELLE PMI  
 
Bruxelles, 16 giugno 2005 - La Dg Imprese e industria della Commissione ha pubblicato un bando di gara per uno studio sul trasferimento di competenze tramite mentoring nelle piccole e medie imprese (Pmi). Nella prima fase il contraente dovrà fornire: una rassegna di varie misure/piani di supporto per la formazione e il mentoring a beneficio dei successori di imprese non familiari che sono in procinto di assumere la gestione di piccole e medie imprese ben consolidate nei 25 Stati membri dell'Unione europea; la valutazione della qualità e l'impatto dei servizi di formazione e di mentoring esistenti in termini di soddisfazione dei clienti, tramite questionari standardizzati; una classificazione di buone prassi selezionate tra i servizi di formazione e di mentoring esistenti, ovvero le migliori prassi per la preparazione dei successori di imprese non familiari all'acquisizione di piccole e medie imprese ben consolidate tramite la formazione professionale e il mentoring. Nella seconda fase il contraente dovrà fornire: un manuale esaustivo di formazione gestionale riguardante tutti i settori la cui conoscenza è necessaria a un successore di imprese non familiari, ovvero tutte le conoscenze e le informazioni di cui questi necessita affinché il processo di presa in gestione di una piccola o media impresa ben consolidata abbia esito positivo; la traduzione del manuale di formazione gestionale in inglese, francese e tedesco; l'organizzazione di una conferenza conclusiva sulla successione nelle imprese non familiari e sulle misure/piani di supporto per la formazione e il mentoring dei successori di imprese non familiari, che preveda la partecipazione di esperti nazionali, associazioni di Pmi, camere dell'artigianato, banche e così via. Lo studio dovrà riguardare i 25 Stati membri dell'Ue. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Commissione europea , Direzione generale delle Imprese e dell'industria, Direzione E - Unità E3 "Artigianato, piccole imprese, cooperative e mutue" , All'attenzione di Albrecht Mulfinger , Re: Bando di gara n. Entr/05.041, Bre 5/329 , B-1049 Bruxelles , Tel.: +32-2-295 3942 , Fax: +32-2-295 4590 , E-mail: Entr-craft-small-business@cec.eu.int  
   
   
DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – APRILE 2005  
 
Roma, 15 giugno 2005 - Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i dati di sintesi del conto del settore statale relativi al mese di aprile 2005. Tali dati tengono conto delle revisioni effettuate dall'Istat lo scorso 24 maggio.
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 22.847
Spese 35.066
di cui: spesa per interessi 2.608
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) -12.219
Copertura
Totale 12.219
Titoli a breve termine 4.110
Titoli a medio-lungo termine 2.154
Titoli esteri 214
Altre operazioni (1) 5.741
Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità.
 
   
   
AVVISO AGLI AZIONISTI DI RETI BANCARIE HOLDING S.P.A.  
 
Milano, 16 giugno 2005 - In data 9 maggio 2005 (“Data di Iscrizione”), è stata iscritta nel Registro delle Imprese di Lucca la delibera (“Delibera”) dell’assemblea straordinaria di Reti Bancarie Holding S.p.a. (“Rbh”), tenutasi in data 2 giugno 2005, che ha approvato, tra l’altro, il progetto di fusione per incorporazione in Rbh di Banca Eurosistemi S.p.a. E Sofinspa – Società Finanziaria per i Servizi di Pagamento S.p.a. (“Fusione”). • Legittimati. Per effetto della modifica dell’oggetto sociale di Rbh conseguente alla Fusione, gli azionisti di Rbh che non hanno concorso all’adozione della Delibera hanno diritto di recedere da Rbh, ai sensi dell’art. 2437 del codice civile. In particolare, ai fini dell’esercizio del diritto di recesso si intenderanno legittimati gli azionisti di Rbh -assenti, dissenzienti o astenuti con riguardo alla Delibera- che, avendo acquistato azioni Rbh in borsa, le abbiano ricevute prima dell’assemblea straordinaria di Rbh del 2 giugno 2005 (“Assemblea”). La qualità di azionista di Rbh dovrà risultare senza soluzione di continuità dalla data dell’Assemblea sino alla data in cui il diritto di recesso sarà esercitato. • Valore di Liquidazione. Il valore di liquidazione delle azioni oggetto di recesso è pari a Euro 39,14 per azione (“Valore Di Liquidazione”). Tale Valore di Liquidazione, ai sensi dell’articolo 2437-ter del codice civile, è stato determinato facendo esclusivo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura delle azioni ordinarie Rbh nei sei mesi che hanno preceduto la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’Assemblea. • Dichiarazione Di Recesso. Il diritto di recesso dovrà essere esercitato, per tutte o per parte delle azioni possedute dai legittimati, mediante lettera raccomandata (“Dichiarazione Di Recesso”), spedita entro e non oltre 30 giorni dall’iscrizione dell’atto di Fusione nel Registro delle Imprese (iscrizione della quale verrà data tempestiva comunicazione mediante pubblicazione di un avviso a stampa su questo stesso quotidiano), con l’indicazione delle generalità e del codice fiscale del socio recedente, del domicilio per le comunicazioni inerenti al procedimento, del numero e della categoria delle azioni per le quali il diritto di recesso viene esercitato. La Dichiarazione Di Recesso dovrà, inoltre, contenere l’indicazione dell’intermediario autorizzato a norma delle disposizioni in materia di strumenti finanziari dematerializzati immessi in gestione accentrata (l’”Intermediario”), presso cui sono depositate le azioni Rbh per le quali è esercitato il recesso, nonché l’attestazione che le stesse sono libere da pegni o altri vincoli a favore di terzi. Nell’ipotesi in cui le azioni Rbh siano gravate da pegno o altro vincolo a favore di terzi, il socio recedente dovrà allegare alla Dichiarazione Di Recesso un’apposita dichiarazione del creditore pignoratizio, o del soggetto a favore del quale sia stato costituito il vincolo, con cui tale soggetto rilasci il consenso irrevocabile a effettuare la liquidazione delle azioni Rbh oggetto del recesso, in conformità alla procedura di seguito descritta. A pena di inammissibilità della Dichiarazione Di Recesso, contestualmente alla stessa, i soci recedenti dovranno altresì far pervenire a Rbh la “certificazione” rilasciata dall’Intermediario, ai sensi dell’art. 85, comma 4, del D.lgs. 58/1998 e dell’art. 31, comma 1, lettera b), del D.lgs. 213/ 1998 (“Certificazione”). A tal fine, gli azionisti Rbh legittimati a esercitare il diritto di recesso dovranno avanzare all’Intermediario apposita richiesta contenente, tra l’altro, l’indicazione del diritto che intendono esercitare e la quantità di azioni per le quali richiedono la Certificazione. Dalla Certificazione rilasciata dall’Intermediario dovrà risultare, rispetto alle azioni per le quali viene esercitato il recesso: (i) la titolarità prima dell’apertura dell’Assemblea, (ii) il permanere della titolarità dall’apertura dell’Assemblea sino al momento del rilascio della Certificazione e (iii) l’assenza da pegni o altri vincoli a favore di terzi, fatto salvo quanto sopra previsto. • Blocco. Come previsto dall’articolo 2437-bis del codice civile e dalle norme regolamentari vigenti, il rilascio delle Certificazioni sarà accompagnato dal blocco delle azioni Rbh oggetto di recesso ad opera dell’Intermediario; tale blocco durerà fino al trasferimento delle azioni oggetto di recesso, quale si determinerà in esito al procedimento di liquidazione, con pagamento del Valore Di Liquidazione nella data che sarà indicata mediante apposito avviso a stampa su questo stesso quotidiano. • Indirizzo cui inviare Dichiarazione di Recesso e Certificazione. La suddetta Dichiarazione Di Recesso e la Certificazione dovranno essere indirizzate, a mezzo raccomandata, a: Reti Bancarie Holding S.p.a., Via Vittorio Veneto 6, 55100 Lucca. • Messa a disposizione del Valore Di Liquidazione. La messa a disposizione del Valore Di Liquidazione a favore dei soci Rbh che abbiano esercitato il diritto di recesso avverrà successivamente all’efficacia giuridica della Fusione e subordinatamente alla stessa. Di ciò verrà data tempestiva comunicazione mediante pubblicazione di un avviso a stampa su questo stesso quotidiano. Dalla data di efficacia della Fusione alla data di messa in pagamento del valore di liquidazione decorreranno gli interessi al tasso legale. • Procedura di Liquidazione. Ai fini della liquidazione, le azioni Rbh per le quali sia stato esercitato il diritto di recesso, saranno offerte in opzione agli altri soci Rbh in proporzione al numero delle azioni possedute. Coloro che eserciteranno il diritto di opzione, purché ne abbiano fatto contestuale richiesta, avranno diritto di prelazione nell’acquisto delle azioni Rbh che siano rimaste non optate all’esito dell’offerta in opzione. Nel caso in cui il numero di azioni Rbh richiesto in prelazione sia superiore al quantitativo di azioni Rbh rimaste inoptate all’esito del periodo di offerta in opzione, si procederà al riparto in proporzione al numero di azioni possedute. Al riguardo si precisa che la controllante Banca Popolare di Lodi S.c. A r.L. Ha manifestato l’impegno ad esercitare l’opzione e la prelazione ad essa spettanti sulle azioni dei soci recedenti (“Impegno di Acquisto”); l’adempimento dell’Impegno di Acquisto esclude la necessità di dover effettuare il collocamento sul mercato delle azioni oggetto di recesso, ovvero di rimborsare le azioni mediante acquisto da parte di Rbh, riduzione del capitale sociale o scioglimento di Rbh come previsto dall’art. 2437-quater, commi 4, 5, 6 e 7, del codice civile. Rbh provvederà a comunicare le modalità di adesione all’offerta e ogni ulteriore informazione relativa alla stessa, nell’ambito dell’avviso di offerta in opzione che sarà depositato presso l’Ufficio del Registro delle Imprese di Lucca e pubblicato su questo stesso quotidiano. • Aspetti fiscali. Le modalità di tassazione del Valore di Liquidazione variano in funzione del fatto che il recesso venga esercitato mediante: (a) cessione della partecipazione ad altri soci o a terzi; ovvero, (b) riacquisto e annullamento della partecipazione da parte di Rbh. Ove la Banca Popolare di Lodi mantenga l’Impegno di Acquisto manifestato, troverà applicazione esclusivamente il trattamento fiscale previsto sub (a). La presente sezione si fonda sulle leggi tributarie attualmente in vigore in Italia, le quali potrebbero essere soggette a modifiche, anche con effetto retroattivo. A. Recesso esercitato mediante cessione della partecipazione ad altri soci o a terzi Il recesso di cui sub A. Genera ai fini fiscali una plusvalenza tassabile in misura pari alla differenza tra il Valore di Liquidazione e il costo fiscalmente riconosciuto delle azioni oggetto di recesso. Azionisti residenti Le plusvalenze realizzate da persone fisiche mediante cessione a titolo oneroso di partecipazioni non qualificate sono soggette ad un’imposta sostitutiva, in misura del 12,5%, mentre quelle realizzate in relazione a partecipazioni qualificate concorrono alla formazione del reddito imponibile complessivo del percipiente ai fini delle imposte sul reddito delle persone fisiche (“Irpef”), nella misura del 40% del loro ammontare. Le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso dalle società ed enti commerciali (ivi incluse le stabili organizzazioni in Italia di società ed enti non residenti cui le azioni Rbh siano effettivamente connesse) residenti in Italia (“Soggetti Ires”) e soggetti all’imposta sul reddito delle società (“Ires”) concorrono in linea di principio alla formazione del reddito complessivo delle medesime ai fini Ires (a) per l’intero ammontare nell’esercizio in cui siano state realizzate, ovvero (b) se le azioni siano state iscritte come immobilizzazioni finanziarie negli ultimi tre bilanci, a scelta del contribuente, in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi, ma non oltre il quarto. In presenza di certe condizioni si applica il regime di esenzione di cui all’articolo 87 del Tuir. Le plusvalenze realizzate da parte di imprenditori individuali e società di persone residenti in Italia, che possiedono i requisiti di cui all’articolo 87 del Tuir concorrono alla formazione del reddito nei limiti del 40% del loro ammontare. Negli altri casi, concorrono alla formazione del reddito per l’intero ammontare. Azionisti non residenti Le plusvalenze realizzate da soggetti non residenti privi di stabile organizzazione in Italia cui le partecipazioni siano effettivamente connesse (“Azionisti non Residenti”) mediante la cessione a titolo oneroso delle azioni Rbh sono in linea di principio soggette ad imposizione in Italia. Sono invece escluse da tassazione in Italia le plusvalenze realizzate mediante cessione a titolo oneroso di azioni Rbh non qualificate, in quanto negoziate nei mercati regolamentati, ovunque detenute. Le plusvalenze realizzate su partecipazioni qualificate concorrono a formare il reddito complessivo del soggetto percipiente nella misura del 40% del loro ammontare. Ove il recesso venga esercitato mediante riacquisto e annullamento della partecipazione da parte di Rbh troveranno ovviamente applicazione regole fiscali diverse da quelle sopra indicate.  
   
   
3° ANNUAL ECONOMIA & FINANZA CRESCERE PER COMPETERE NEI MERCATI ECONOMICI E FINANZIARI  
 
Milano, 16 giugno 2005 – "Crescere per competere nei mercati economici e finanziari": è questo il tema della terza edizione dell'Annual Economia & Finanza organizzato da Il Sole 24 Ore svoltosi ieri Milano presso Palazzo Mezzanotte. Il convegno, che ha visto i protagonisti del mercato italiano ed europeo e i più autorevoli esperti confrontarsi sui temi di strategia economica e finanziaria per l'impresa e il settore creditizio, si poneva l'obiettivo di tracciare linee guida per trovare nuovi sistemi di cooperazione tra sistema impresa e sistema banca e sviluppare sinergie per aprirsi ai nuovi mercati. L'apertura dei lavori è stata affidata a due interventi di scenario: Giangiacomo Nardozzi, Partner Ref - Ricerche per l'economia e la finanza, che ha affrontato il tema della globalizzazione, competitività internazionale e crescita nel mercato europeo. Pasquale Pistorio, Vice Presidente per l'Innovazione e la Ricerca Confindustria, ha illustrato le politiche nazionali per la competitività del sistema produttivo. E’ seguita una sessione dedicata alle strategie di crescita delle imprese italiane moderata dal Direttore del Sole 24 Ore Ferruccio de Bortoli, a cui sono intervenuti tra gli altri Matteo Colaninno, Presidente Nazionale Giovani Imprenditori di Confindustria, sui rapporti delle imprese con il sistema finanziario e i nuovi mercati economici, e Mario Zanone Poma, Presidente Intesa Mediocredito, sul nuovo riposizionamento di business grazie all'accesso al credito agevolato. Pier Luigi Fabrizi, Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena, e Carlo Salvatori, Presidente Unicredito Italiano, si confronteranno sul ruolo delle banche per lo sviluppo dell'imprenditoria italiana, mentre Nerio Alessandri, Presidente Technogym, e Carlo Pesenti, Consigliere Delegato Italcementi, discuteranno sulle modalità per sostenere la crescente competitività e anticipare le aspettative dei consumatori. Nel pomeriggio è sato analizzato il nuovo scenario del sistema bancario italiano, con particolare attenzione alle evoluzioni e strategie per il rilancio degli istituti di credito. Sono intervenuti tra gli altri Fabrizio Viola, Direttore Generale Banca Popolare di Milano, Gianpiero Fiorani, Amministratore Delegato Banca Popolare di Lodi, Fabio Innocenzi, Amministratore Delegato Banco Popolare di Verona e Novara, e Marco Mazzucchelli, Head of Corporate and Investment Banking Europe - Credit Suisse First Boston.  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 15 GIUGNO 2005  
 
Btp 2,75%
Scadenza 15.06.2010
Cod./tranche It0003872923/1
Imp.offerto 4000
Regolamento 17.06.2005
Imp.domandato 5548
Imp.assegnato 4000
Prezzo aggiudicazione 100,57
Prezzo esclusione 98,610
Rendimento lordo 2,64
Variazione Rend.asta prec.(*) -0,05
Rendimento netto 2,30
Riparto 65,167
Importo in circolazione (mln) 4000
Riapertura (mln) 1000
Prezzo nettisti 100,57000000
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
 
   
   
ASSIOM: NUOVE OPPORTUNITA’ D’INVESTIMENTO  
 
Milano, 16 giugno 2005 - Assiom organizzato un convegno per il prossimo il 20 giugno 2005 a Milano sul tema "Nuove opportunità d'investimento nei mercati che cambiano: settori, strumenti e strategie di gestione". Dopo la crisi del triennio 2000-2002 i mercati finanziari stanno reagendo innovando in continuazione i prodotti finanziari e le tecniche di gestione. La sempre crescente globalizzazione ha evidenziato una crescita dei rischi strutturali delle borse accompagnata da una diminuzione della propensione al rischio percepita dagli investitori. La crescita tumultuosa dei mercati cinesi e asiatici in generale determina nuovi rischi e nuove opportunità di crescita dell’economia mondiale, mentre tempera l’evoluzione dei mercati finanziari dando una nuova e sorprendente stabilità ai mercati obbligazionari. Le asset class tradizionali tendono a perdere parte della loro centralità mentre si affermano nuovi mercati e nuovi strumenti che reagiscono più direttamente ai cambiamenti delle economie reali. Gli operatori finanziari si confrontano oggi con temi importanti, quali la crescita del mercato delle materie prime ed in particolare del petrolio, la possibile "bolla" dei mercati immobiliari, l'insinuarsi di strumenti a gestione passiva nel mercato del risparmio, la ricerca sempre maggiore di gestioni a rendimento assoluto mentre si cercano nuovi strumenti e nuove tecniche per fronteggiare la volatilità dei mercati valutari. Il Convegno Assiom che si svolgerà presso la Sala Assemblee di Banca Popolare Commercio e Industria in Via della Moscova n. 33 vuole fare il punto sull'evoluzione dei mercati cercando una sintesi della sostenibilità del quadro attuale.  
   
   
IL BERGAMASCO ANGELO ONDEI NUOVO PRESIDENTE DI ARTIGIANCREDIT LOMBARDIA VICEPRESIDENTE IL VARESINO VITO TIOLI, PRESIDENTE DI FIDIMPRESA VARESE  
 
Milano, 16 giugno 2005 - Angelo Ondei è il nuovo presidente di Artigiancredit Lombardia. Presidente di Confiab Bergamo dal 1994 e dirigente dell’Associazione Artigiani di Bergamo, aderente a Confartigianato, Ondei succede a Roberto Villa alla guida dell’organismo lombardo per i finanziamenti all’artigianato e alle Pmi. Villa mantiene il suo ruolo di numero uno della Federazione Nazionale Fedart Fidi. Per il prossimo triennio Angelo Ondei avrà l’importante compito di guidare il consorzio regionale nella delicata fase, che prevede la definitiva applicazione della Legge quadro sui Confidi e l’adozione dei nuovi criteri di Basilea 2. L’obiettivo, in uno stato di congiuntura negativa persistente, è quello di riuscire a rendere ancora più incisiva l’azione dei confidi per arrivare a rendere più competitive le piccole imprese del territorio. Ad aiutare Ondei in questo difficile incarico è stato chiamato, in qualità di vicepresidente il varesino Vito Tioli, presidente di Fidimpresa Varese edirigente di Cna Lombardia. Il nuovo consiglio di amministrazione: Pietro Torchio, imprenditore bresciano, presidente della Cooperativa Artigiana di garanzia di Brescia, aderente a Confartigianato. Lorenzo Mezzalira, imprenditore varesino, presidente di Artigianfidi Varese, aderente a Confartigianato. Enrico Perotti, segretario regionale di Confartigianato Lombardia e presidente della Camera di Commercio di Lodi. Franco Scarpanti, presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia della provincia di Milano aderente a Claai. Giancarlo Santagostino, Direttore della Cooperativa Artigiana di Garanzia della provincia di Milano aderente a Claai. Inoltre, per il quarto mandato consecutivo, sono stati riconfermati i consiglieri: Giuseppe Vivace, Responsabile area Credito di Cna Lombardia. Francesco Gabrielli, Direttore di Artfidi Brixia aderente a Casartigiani. Mario Bellocchio, Direttore di Confialo Lodi anch’esso aderente alla Casartigiani. Infine anche Unioncamere Lombardia ha confermato il proprio rappresentante nella persona del direttore, Gisella Introzzi.  
   
   
IL SISTEMA BANCARIO VISTO DALLE IMPRESE PRESENTAZIONE DELL’INDAGINE DELL’UNIONE INDUSTRIALI MODENA  
 
Modena, 16 giugno 2005 - Come giudicano gli imprenditori il rapporto, in termini di assistenza, con gli istituti di credito di cui sono clienti? I servizi sono sufficientemente rapidi, di qualità, economici? E le informazioni sono tempestive ed esaustive? Sono solo alcune delle domande sul rapporto banca-impresa cui offre rilevanti risposte l’indagine curata dall’Unione Industriali Modena, che è stata presentata nel corso della conferenza stampa di martedì 14 presso l’Unione Industriali. E’ stato il presidente dell’Unione Industriali Vittorio Fini a illustrare il contenuto e i risultati della ricerca. L’indagine è stata condotta tra gli imprenditori associati, con l’obiettivo di comprendere come essi “sentono” e vivono quotidianamente il rapporto banca-impresa. Il campione preso in esame è di oltre 300 aziende, che complessivamente occupano circa 25mila dipendenti e realizzano un fatturato pari a cinque miliardi di euro. Inoltre, è rappresentativo di tutti i settori produttivi della provincia e il 42 per cento del campione è composto da aziende di piccole dimensioni (meno di cinque milioni di fatturato). L’importanza di conoscere a fondo il giudizio degli imprenditori sul sistema bancario deriva dalla consapevolezza che l’economia modenese, per continuare a crescere, ha bisogno di un rapporto solido, trasparente e costruttivo con il sistema del credito, che tra i suoi punti di forza ha il radicamento capillare nel territorio e la vicinanza alla rete delle imprese. Ma, oggi, le aziende si trovano di fronte a una situazione più complessa che in passato: la globalizzazione, l’agguerrita competitività dei mercati e le esigenze di continua innovazione richiedono risposte competenti e rapide anche sul fronte dei servizi erogati dalle banche. Le imprese interpretano sempre di più il rapporto con il sistema del credito in termini di partnership.  
   
   
TORO: INDEX GRUPPO TORO GIUGNO 2005  
 
Torino, 16 Giugno 2005 - Il Gruppo Toro, colloca sul mercato due nuove polizze vita index linked studiate per rilasciare nei primi 2 anni, dei rendimenti collegati ai tassi, a medio termine, di un paniere di obbligazioni governative francesi, e nei 5 anni seguenti, per cogliere le opportunità legate all'andamento di un basket di 15 titoli dell'indice europeo Dj Eurostoxx 50. Le due index: Toro Index - Giugno 2005 di Toro Assicurazioni e Blue Coupon Giugno - 2005 di Nuova Tirrena rispondono ai bisogni dei risparmiatori che si prefiggono di ottenere un mix tra rendimento derivante dal comparto obbligazionario e performance attese collegate all'andamento dei mercati azionari, con un livello di rischio contenuto. Le prestazioni delle index sono riconosciute attraverso un titolo obbligazionario emesso da Banca Intesa e attraverso una componente derivata emessa da Calyon e pertanto sono condizionate alla loro solvibilità. A Banca Intesa è stato riconosciuto un rating A da Standard & Poor's, A1 da Moody's e A+ da Fitch; a Calyon è stato riconosciuto un rating Aa- da Standard & Poor's, Aa2 da Moody's e Aa da Fitch. Entrambi i rating corrispondono ad un elevato livello di affidabilità. Per ognuno dei 7 anni di durata contrattuale, è previsto il riconoscimento di una cedola pari al rendimento annuo maturato o, in alternativa, la possibilità di riscuoterla a scadenza, capitalizzandola nei fondi a gestione separata delle due Società. Il tutto, con i vantaggi di una polizza Vita: capitale non pignorabile, non sequestrabile e che non rientra nell'asse ereditario. In caso morte dell'assicurato il beneficiario potrà valersi delle performance legate all'investimento e ritirare, alla scadenza, il capitale versato iniziale maggiorato dell'1%. La valorizzazione del titolo obbligazionario strutturato è pubblicato quotidianamente su "Il Sole 24 Ore" e sui siti internet delle due Compagnie:  
   
   
IRAP: CERCHIAI, PER ASSICURAZIONI E BANCHE MISURE INCOMPRENSIBILI  
 
Roma, 16 giugno 2005 – In merito alle indiscrezioni sui provvedimenti che si intenderebbero adottare in materia fiscale, il presidente dell’Ania Fabio Cerchiai ha dichiarato: “La discriminazione delle imprese di assicurazione e delle banche rispetto alle altre imprese è incomprensibile. Le assicurazioni sono imprese che, come le altre, competono sui mercati nazionali ed internazionali. Il settore assicurativo contribuisce in misura sostanziale, direttamente e attraverso il sostegno che offre alle imprese nazionali, alla competitività del nostro Paese. Ogni discriminazione deve essere respinta in via di principio: il settore in cui opera un’impresa non può essere motivo di penalizzazione per l’impresa stessa. Ricordo, al riguardo, che lo scorso autunno abbiamo sottoscritto un documento con tutte le altre associazioni di categoria in cui veniva confermato che, nell’interesse generale, non ci sarebbe dovuta essere alcuna discriminazione di aliquote fiscali fra le imprese. Dobbiamo invece constatare che permane la tentazione di considerare le imprese di assicurazione, così come le banche, come fonte di entrate ogni volta si presentino problemi sul fronte dei conti pubblici. Se l’Irap è considerata distorsiva e iniqua, questi argomenti non possono non valere anche per le imprese di assicurazione. Ricordo inoltre che il settore assicurativo è stato chiamato di recente ad una ulteriore contribuzione: l’imposizione sulle riserve matematiche dei rami vita, cioè sugli accantonamenti a bilancio che le imprese devono fare a tutela del risparmio degli assicurati, è passata dallo 0,20 allo 0,30 per cento. Si tratta, come noto, di un prestito forzoso a tasso zero che alla fine del 2004 aveva raggiunto la straordinaria cifra di 2,5 miliardi di euro. Non solo: alla fine del 2004 alle assicurazioni è stato imposto un ulteriore versamento, sotto forma di anticipo dell’imposta sui premi.  
   
   
IRAP: CERCHIAI, SI PROSPETTA UNA DISCRIMINAZIONE  
 
Roma, 17 giugno 2005 – Il Presidente dell’Ania Fabio Cerchiai è intervenuto sui provvedimenti che si intenderebbero adottare in materia fiscale affermando: “Si prospetta un intervento in materia fiscale discriminante per assicurazioni e banche. Vi è addirittura il rischio che vi sia una penalizzazione rispetto alla situazione attuale. Se confermata, questa si configura come una discriminazione con eventuali risvolti di natura costituzionale. Il settore in cui un’impresa opera non può e non deve essere motivo di penalizzazione per l’impresa stessa. Non comprendiamo le ragioni per cui un settore che opera nella competizione interna e internazionale debba essere penalizzato proprio quando si cerca di ridurre il carico sulle imprese per rafforzare la competitività del sistema Italia. Sottolineo inoltre che la pressione fiscale negli altri sistemi assicurativi europei è molto più bassa per quanto riguarda la tassazione sia dei premi sia del reddito d’impresa ”.  
   
   
ASSEMBLEA ANNUALE (ASSIFACT) ASSOCIAZIONE ITALIANA PER IL FACTORING  
 
Milano, 16 giugno 2005 – Si tiene oggi presso Unicredit Factoring – Bodio Center - in via Calabria 31, l’Assemblea annuale di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring. Nel corso dell’assemblea verranno rinnovate, tra le altre, le cariche di presidente e dei due vicepresidenti. Gli associati sono chiamati a discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno: 1. Relazione del Consiglio sull’attività svolta da Assifact nell’esercizio 2004/2005. 2. Approvazione del bilancio consuntivo 2004/2005 e del bilancio preventivo 2005/2006 dell’Associazione. 3. Determinazione del numero dei componenti il Consiglio e nomina dei membri dello stesso. 4. Nomina dei componenti del Collegio dei Revisori.  
   
   
DIRITTO ANNUALE DELLE IMPRESE: SI PAGA IN BANCA E IN POSTA SCADENZA IL 20 GIUGNO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE IMPRESE. MODALITÀ DI PAGAMENTO, SERVIZI INFORMATIVI IN INTERNET E UN NUMERO VERDE  
 
 Milano, 16 giugno 2005 - Modello F24 presso banche e uffici postali per il pagamento del diritto annuale delle imprese. Un servizio informativo sul sito internet www.Mi.camcom.it  ed un numero verde 800226372 (per chi chiama dalla provincia di Milano) oppure 02/85152000 (per chi chiama da fuori provincia o da telefoni cellulari) collegati ad un risponditore automatico. Sempre più snello per le imprese il pagamento del diritto annuale alla Camera di commercio. E le indicazioni arrivano anche direttamente in ufficio, con una lettera della Camera di commercio che indica importi, scadenza, sanzioni e come si compila il modello F24. Il versamento dovrà essere effettuato utilizzando il modello F24 disponibile presso qualsiasi banca, ufficio postale o scaricabile direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate. Il termine di scadenza del pagamento del diritto coincide con quello previsto per il versamento del primo acconto delle imposte sui redditi per l’anno 2005. Un sito internet ed un numero verde. Le informazioni sono presenti sul sito internet della Camera di commercio di Milano www.Mi.camcom.it ed al numero verde con risponditore automatico 800226372 oppure 02/85152000. Chi deve pagare. Tutte le imprese che al 1° gennaio 2005 risultano già iscritte al Registro imprese della Camera di commercio di Milano. Quando pagare. Il termine di scadenza del pagamento del diritto coincide con quello previsto per il versamento del primo acconto delle imposte sui redditi per l’anno 2005. La data è il 20 giugno per la maggior parte delle imprese, ossia quelle che hanno determinato il diritto in misura fissa, mentre per le società di capitali è legata all’approvazione del bilancio. I versamenti dovuti possono essere effettuati entro il trentesimo giorno successivo il suddetto termine, maggiorando le somme da versare dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo, senza operare arrotondamenti. Nel caso di tardivo od omesso/incompleto versamento si applicherà una sanzione nel rispetto dei principi di cui al decreto 27 gennaio 2005, n. 54 . Tutte le imprese pagano per la sede legale un importo che non può essere superiore rispetto a quello dello scorso anno e precisamente: imprese individuali (sezione speciale) e società semplici agricole: 80,00 Euro, imprese individuali (sezione ordinaria) 93,00 Euro; cooperative e consorzi: 93,00 Euro; società semplici non agricole. 144,00 Euro; società di persone (S.n.c.,s.a.s.) – società di avvocati: 170,00 Euro (novità) Unità locali e sedi secondarie di imprese on sede legale all’estero: 110 Euro . Unità locali: tutte le imprese che esercitano attività economica anche attraverso unità locali, dovranno versare, per ciascuna di esse, alla Camera di commercio nel cui territorio ha sede l'unità locale, un importo pari al 20% del diritto dovuto per la sede principale, fino al limite massimo di 120 Euro per ognuna Le società di capitale determinano l’importo del diritto annuale sulla base del fatturato complessivo realizzato dall’impresa nel 2004 , applicando agli scaglioni di fatturato le aliquote secondo la seguente tabella:
Scaglioni di fatturato Aliquote Determinazione importo dovuto per la sede
1^ Da € 0,00 fino a € 516.456,00 € 373,00 misura fissa
2^ Oltre € 516.456,00 fino a € 2.582.284,00 0,0070% € 373,00 + 0,0070% sulla parte eccedente € 516.456,00
3^ Oltre € 2.582.284,00 fino a € 51.645.689,00 0,0015% € 517,61 + 0,0015% sulla parte eccedente € 2.582.284,00
4^ Oltre € 51.645.689,00 0,0005% € 1.253,56 + 0,0005% sulla parte eccedente € 51.645.689,00 fino ad un importo massimo di diritto di € 77.500,00
L’importo dovuto per l’anno 2005 sarà comparato con quello versato per l’anno 2004 e se risulterà, uguale o superiore, le società pagheranno lo stesso importo pagato nel 2004; se risulterà inferiore le società pagheranno l’importo determinato per l’anno 2005.
 
   
   
OPPORTUNITÀ IN ARABIA SAUDITA AL YAMAMAH ECONOMIC OFFSET PROGRAMME  
 
 Milano, 16 giugno 2005 - L’arabia Saudita è l’economia principale della regione del Golfo e possiede la riserva di petrolio grezzo più grande del mondo. Tuttavia il governo Saudita desidera ridurre la sua dipendenza dal petrolio e quindi diversificare la propria economia. Particolare rilievo viene dato ai settori della petrolchimica, agrotecnologia, telecom e It, manifattura, formazione e istruzione e tecnologia ambientale. Per l’occasione il 16 giugno 2005 alle ore 12.00 a Milano – Piazza Mercanti, 2 presso il Palazzo Affari ai Giureconsulti si terrà un incontro. L’evento in programma, organizzato da Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali e dal British Offset Office evidenzierà le opportunità di operare con successo nella zona utilizzando il British Offset Office che assiste nel pianificare e realizzare nuovi progetti e fornisce consulenza in ogni fase della realizzazione degli stessi. Nel corso del seminario verrà presentata la struttura del programma e i diversi incentivi – particolarmente interessanti - e benefits offerti. La presentazione sarà curata da rappresentanti del British Offset Office ed esperti in materie legali, societarie e fiscali; saranno presenti anche imprenditori stranieri a testimonianza delle proprie esperienze nell’area. A conclusione dei lavori vi sarà l’opportunità di avere degli incontri individuali e confidenziali con i rappresentanti del programma, al fine di discutere e commentare le proprie idee e progetti. L’evento che si svolge in inglese è a partecipazione gratuita.  
   
   
IL DIVIDENDO DI LUXOTTICA GROUP PER L’ESERCIZIO 2004 AUMENTA DEL 9,5%  
 
 Milano, 16 giugno 2005 - Luxottica Group S.p.a. Ha annunciato che l’Assemblea Annuale degli azionisti, tenutasi a Milano ieri, ha approvato il pagamento del dividendo relativo all’esercizio 2004 di €0,23 per azione, in crescita del 9,5%. Tale dividendo mantiene invariato il payout rispetto all’anno precedente, rispecchiando la crescita dell’utile netto consolidato per l’esercizio 2004. Le azioni ordinarie, quotate al Mta, e gli Ads, quotati al New York Stock Exchange (Nyse), tratteranno “ex dividend” il 20 giugno 2005. Luxottica Group S.p.a. Metterà in pagamento il dividendo, in Euro, sulle azioni ordinarie il 23 giugno 2005, mentre The Bank of New York, banca depositaria delle azioni ordinarie a fronte delle quali sono stati emessi gli Ads, metterà in pagamento il dividendo, in Dollari statunitensi, sugli Ads il 30 giugno 2005, al cambio Euro/dollaro del 23 giugno 2005. Luxottica Group precisa che tutte le informazioni relative al trattamento fiscale dei dividendi sono a disposizione sul sito www.Luxottica.com. L’assemblea degli azionisti ha inoltre approvato il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2004 e la relativa relazione degli amministratori sulla gestione.  
   
   
LUXOTTICA GROUP: VERSIONE INTERATTIVA DELL'ANNUAL REPORT 2004  
 
 Milano, 16 giugno 2005 - Da oggi è disponibile la versione interattiva dell'Annual Report 2004 all'indirizzo http://annualreport-2004.Luxottica.com  Questa versione aggiunge alla completezza di informazioni della versione cartacea un alto grado di interattività che permette: - di accedere in maniera rapida ed efficace ai contenuti, ai dati finanziari e ai grafici (entrambi scaricabili rispettivamente in Pdf e in Excel) inclusi nell'Annual Report 2004; - di avere un facile accesso a tutti i siti web del mondo di Luxottica Group, di tutti i nostri marchi in portafoglio e al nostro retail in tutto il mondo; - di raccogliere commenti dalla comunità finanziaria, giornalisti e altri; - di richiedere la versione cartacea che vi sarà recapitata all’indirizzo da voi indicato. La versione interattiva del report è anche accessibile dal nostro sito istituzionale: http://www.Luxottica.com  
   
   
LOTTOMATICA FARÀ RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO CONTRO LA DECISIONE DEL TAR  
 
Roma, 16 giugno 2005 - Lottomatica - nell’apprendere la decisione del Tar del Lazio di respingere il ricorso presentato dalla stessa avverso la decisione dell’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato di comminare una sanzione di 8 milioni di Euro per una presunta intesa restrittiva della concorrenza - ribadisce l’infondatezza delle accuse mosse dall’Autorità nella totale consapevolezza di operare in un mercato concorrenziale. Lottomatica, riservandosi ulteriori commenti non appena a conoscenza delle motivazioni che hanno portato il Tar a respingere il proprio ricorso, preannuncia di voler ricorrere in appello al Consiglio di Stato. Si ricorda che nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2004, Lottomatica ha accantonato al fondo rischi e oneri un importo equivalente all’ammontare della multa.  
   
   
PRECISAZIONI ASTALDI  
 
Roma, 15 giugno - In merito alle indiscrezioni apparse ieri sugli organi di stampa relativamente ad un interesse da parte di Astaldi nei confronti di Garboli-conicos, Astaldi comunica che sono in corso approfondimenti e contatti, dei quali allo stato attuale non è possibile valutare l’esito. Sarà nostra premura dare tempestiva comunicazione al mercato sugli eventuali sviluppi che dovessero verificarsi.  
   
   
CONCORSO INTERNAZIONALE DI PROGETTAZIONE EDILIZIA SOCIALE: 200 PROGETTI PER 4 NUOVI QUARTIERI CIRCA 550 NUOVI ALLOGGI DI EDILIZIA SOCIALE CANTIERI APERTI ENTRO GENNAIO 2006  
 
Milano, 16 giugno 2005 - Verga: “Milano arriva prima delle altre grandi città: sull’emergenza casa non risulta infatti che qualche altro Comune abbia realizzato quanto fatto da questa Amministrazione”. Sono quasi 200 (196) i progetti preliminari presentati per 4 nuovi quartieri a Milano dove verranno realizzati circa 550 nuovi alloggi di edilizia sociale. E’ scaduto ieri, infatti, il termine per la presentazione dei progetti preliminari per la partecipazione al concorso internazionale di progettazione Abitare a Milano – nuovi spazi urbani per gli insediamenti di edilizia sociale bandito dall’Ufficio Concorsi del Comune di Milano lo scorso marzo. La proclamazione dei vincitori avverrà il prossimo 28 giugno presso Palazzo Marino. L’amministrazione con questo concorso, attua quanto previsto dal Programma Comunale per l’Edilizia Residenziale Sociale (approvato dal Consiglio Comunale il 16 maggio) con il quale il Comune ha messo a disposizione 46 aree di sua proprietà per la realizzazione di residenze destinate alle fasce più bisognose. Per ognuna delle 4 aree messe a concorso (denominate via Gallarate, via Civitavecchia, via Ovada e via Senigallia) è stato individuato dall’Amministrazione un tema progettuale da sviluppare che tenesse conto delle caratteristiche del contesto urbano circostante. L’individuazione del tema progettuale è stata il frutto di un attento lavoro degli uffici comunali che ha portato alla stesura di un master plan per ogni area. Non si tratta, quindi, di un concorso per la progettazione di soli edifici residenziali ma della progettazione urbanistica di 4 interi nuovi quartieri che dovranno inserirsi nei diversi contesti urbani esistenti rispettandone la storia, le caratteristiche e le esigenze. Una particolare attenzione non solo alla qualità degli edifici ma anche a quella del nuovo insediamento urbanistico nel suo complesso. Nel bando, infatti, veniva richiesto: di sviluppare le indicazioni del master plan contenuto nel documento preliminare alla progettazione; la progettazione di ciascun edificio residenziale; la progettazione degli eventuali edifici destinati ad ospitare servizi pubblici; la progettazione dello spazio aperto e degli spazi di relazione con particolare; attenzione alle connessioni del quartiere con il settore urbano di riferimento; una particolare attenzione ai temi e alle tecnologie atti a garantire la sostenibilità ambientale degli interventi. Procedura concorsuale - Procedura aperta e in un'unica fase in forma anonima. Premi e conferimento dell’incarico - I vincitori, uno per ciascuna area, riceveranno la somma di 50.000 euro lordi a titolo di premio che vale come anticipazione del compenso professionale dovuto per la progettazione. Qualora l’Amministrazione banditrice non proceda al conferimento dell’incarico, a ciascun vincitore sarà corrisposta la somma di euro 70.000 lordi a titolo di indennizzo. La proclamazione dei vincitori avverrà il 28 giugno alle ore 12.00 presso la sala Alessi di Palazzo Marino. Successivamente avranno l’incarico della progettazione esecutiva e definitiva. Alloggi - Verranno realizzati circa 550 alloggi di edilizia residenziale sociale Per realizzarne e gestirne circa 250 (cofinanziati dalla Regione Lombardia) il Comune di Milano si avvarrà dell’A.l.e.r. Apertura dei cantieri - Entro gennaio 2006. Finanziamenti - Costo complessivo: 70 milioni di euro circa Cofinanziamento della Regione Lombardia: 22 milioni di euro circa già stanziati. Le 4 aree - 1 .Via Gallarate - Area di progetto: 33.500 mq. Fascia lunga e stretta compresa tra via Gallarate e via Appennini. Il casello daziario attualmente utilizzato come deposito comunale verrà dismesso e riutilizzato dal progetto. Tema del progetto: ripensare al ruolo di uno spazio aperto marginale. Il tema del progetto consiste in un’attribuzione di un nuovo ruolo allo spazio aperto schiacciato tra il lato edificato del quartiere e le trasformazioni in atto a nord di via Gallarate: un parco protetto che accolga al suo interno le nuove residenze e i servizi. 2. Via Civitavecchia - Area di progetto: 24.800 mq. L’ambito di progetto occupa la parte compresa tra via Civitavecchia, il limite Nord del parco Lambro, gli stabilimenti industriali della Rcs e un insediamento di case minime con accesso da via Canneto. Tema del progetto: valorizzare uno spazio intermedio tra città e parco. Il progetto riguarda la formazione di uno spazio intermedio tra parco e città, tra l’edificazione alta del nuovo insediamento terziario Rcs e il quartiere di case minime. L’intervento punta alla massima integrazione tra le parti inserendo elementi di raccordo come percorsi alberati di collegamento nord-sud, spazi protetti e attrezzati per il gioco vicini alla residenza, servizi aggregativi/ricreativi, attraversamenti ciclo-pedonali, tipologie edilizie basse con alloggi a piano terra e giardini. 3. Via Ovada - Area di progetto: 29.920 mq. Occupa il triangolo compreso tra via Ovada, l’ospedale San Paolo e via San Virgilio (ed è delimitata ad est dal lotto recintato di una residenza studentesca, già sede dell’istituto per l’assistenza finanziaria ai paesi africani). Tema del progetto: trattare l’accostamento tra due spazi abitabili. Il progetto tratta l’accostamento tra due differenti tipi di città attraverso la costruzione di edifici residenziali e di un nuovo parco, parti di un unico progetto: sfruttare il dislivello tra la quota del piano della strada e quella dell’attuale prato. 4. Via Senigallia - Area di progetto: 14.450 mq. L’area è collocata entro un ampio spazio aperto delimitato da via Senigallia a sud e ad est, da una cascina a ovest e da quattro grandi torri direzionali a nord. Tema del progetto: istituire condizioni di abitabilità interne. Il progetto tratta la costruzione di un organismo edilizio unitario che sia in grado di creare al proprio interno e individualmente le migliori condizioni di abitabilità e vivibilità. “In fretta e bene. Non sempre – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga - queste due esigenze si conciliano ed è proprio attraverso lo strumento dei concorsi internazionali di progettazione che vogliamo riuscire in questo intento dopo aver riscontrato che il concorso è la via più rapida per l’apertura dei cantieri”. “Come ci eravamo impegnati – ha continuato Verga – siamo partiti dall’edilizia residenziale sociale per le fasce più bisognose. Questi nuovi 550 alloggi circa saranno affittati a canone sociale. Inizia la fase attuativa del primo programma comunale per l’edilizia residenziale pubblica, con il quale il Comune di Milano ha messo a disposizione ben 46 aree di sua proprietà, che si svilupperà con nuovi bandi per l’edilizia sociale e convenzionata”. “Anche in questo caso – ha concluso l’assessore Verga – Milano arriva prima delle altre grandi città: sull’emergenza casa non risulta infatti che qualche Comune abbia realizzato quanto fatto da questa Amministrazione ”.  
   
   
ATTERRAGGIO DI UN VELIVOLO DI AVIAZIONE GENERALE SU VIA DI RULLAGGIO DELL’AEROPORTO DI MILANO LINATE  
 
Roma, 16 giugno 2005 - L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile rende noto che in data odierna, alle ore 17:05 locali, presso l’aeroporto di Milano Linate, un velivolo Be 36 è atterrato sulla via di rullaggio (taxiway) anziché sulla pista 36R, come da richiesta del pilota e da autorizzazione concessa. Il velivolo, un piccolo aereo da turismo con un totale di 4 posti (compreso il pilota), appartiene alla categoria dell’Aviazione Generale, ed è stato immatricolato negli Stati Uniti. Ai comandi vi era il pilota e proprietario dell’aeromobile, di nazionalità inglese ed in possesso del brevetto americano di pilota privato. A bordo oltre al pilota, un solo passeggero, entrambi incolumi. Al momento dell’atterraggio vi erano condizioni meteorologiche buone, visibilità fino a 1.500 metri, assenza di vento. L’evento, che non ha determinato alcuna conseguenza né a persone, né all’aeromobile, né alle infrastrutture dell’aeroporto, è stato classificato come “serious incident”, ovvero mancato incidente. Sono state immediatamente avvertite l’Ansv (Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo) e la Faa, Federal Aviation Adminitration, l’organismo per l’aviazione civile degli Stati Uniti. Il Direttore Enac dell’aeroporto di Linate ed il Vice Direttore Centrale Operazioni si sono recati sul luogo e stanno raccogliendo le dichiarazioni del pilota per accertare, in via preliminare, le cause che hanno determinato l’evento. Nel frattempo il Direttore di Linate ha disposto di non rilasciare al velivolo l’autorizzazione al decollo dall’aeroporto.  
   
   
CONVEGNO: “LE PUBLIC UTILITIES TRA EFFICIENZA E DEMOCRAZIA” I BILANCI DEI SERVIZI PUBBLICI A CONFRONTO NEI COMUNI DI MILANO, NAPOLI, ROMA E TORINO ANALISI A CURA DELL’UFFICIO STUDI DI MEDIOBANCA  
 
Milano, 16 giugno 2005 - La missione della Fondazione Civicum è quella di promuovere e sostenere una cultura della partecipazione e della collaborazione tra cittadini e istituzioni per aumentare efficacia ed efficienza nella gestione dei beni pubblici. La causa prima dei mali che possiamo riscontrare nelle gestioni delle Amministrazioni Pubbliche è il generalizzato disinteresse da parte del cittadino verso lo Stato, che non viene sentito come bene comune. Civicum vuole proporre ai cittadini nuove e possibili modalità di impegno civico per migliorare il Paese. Le iniziative che vengono realizzate dalla Fondazione hanno oggi come obiettivo la trasparenza e la significatività della comunicazione istituzionale ai cittadini. E’ questa una condizione indispensabile per conoscere e quindi per poter partecipare ed influire. Attraverso la presentazione dello studio commissionato all’Ufficio Studi di Mediobanca “ Le società controllate dai maggiori Comuni italiani”, vogliamo attirare l’attenzione del pubblico su aziende, importanti per dimensioni e per tipologia dei servizi, che spesso sfuggono all’analisi dei loro azionisti ultimi: i cittadini . La presentazione di questo studio segue di circa 30 giorni la presentazione della prima analisi “il Bilancio per il Cittadino del Comune di Milano” , commissionata all’Università Bocconi. Insieme, essi rappresentano un tentativo di comprensione ed un contributo sulla strada dell’elaborazione di un bilancio consolidato dei Comuni. Programma 09.30 Apertura dei lavori del Presidente della Fondazione Civicum, Federico Sassoli de Bianchi; 09.45 Saluto del Presidente di Mediobanca Gabriele Galateri di Genola; 10.00 Presentazione dello studio “Le società controllate dai maggiori Comuni italiani” Fulvio Coltorti Responsabile Ufficio Studi Mediobanca; 10.45 Tavola rotonda: Marco Causi Assessore Politiche economiche e Partecipazioni Societarie Comune di Roma; Francesco Giavazzi Professore Ordinario di Economia Politica Università Commerciale L. Bocconi; Paolo Peveraro Assessore Bilancio e Partecipazioni Societarie Comune di Torino; Luigi Prosperetti Professore Ordinario di Economia Industriale Università degli Studi di Milano-bicocca; Giulio Sapelli Presidente Meta Spa Professore Ordinario di Storia Economica Università degli Studi di Milano; Bruno Soresina Presidente Atm; Moderatore: Massimo Mucchetti Vice Direttore Corriere della Sera; 13.00 Conclusione dei lavori Mario Camozzi Studio Legale e Tributario Camozzi & Bonissoni Fondatore Promotore Civicum. 22 Giugno 2005 ore 9.30 Palazzo Turati Milano, Via Meravigli 9/b www.Civicum.it  
   
   
L’EXPLORA TORNA IN MARE LA NAVE OCEANOGRAFICA DELL’OGS RESTERÀ TUTTA L’ESTATE NEL MEDITERRANEO  
 
Trieste, 16 giugno 2005 - La nave Ogs-explora è salpata oggi dal porto di Trieste per iniziare un intenso programma di attività che la vedrà impegnata nel Mediterraneo per tutta l’estate fino ad autunno inoltrato. Dopo una lunga e accurata revisione, la nave oceanografica dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (Ogs) riprende il largo in grande forma e dotata della sofisticata strumentazione che la contraddistingue per le ricerche di geofisica marina e oceanografiche di profondità. In un primo periodo, dal 15 al 21 giugno, solcherà le acque al largo di Trieste per effettuare alcuni test sulla strumentazione di bordo e per compiere, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria civile e il Dipartimento di Scienze geologiche ambientali marine dell’Università degli studi di Trieste, uno studio commissionato dalla Regione Friuli Venezia Giulia per la valutazione delle risorse geotermiche del Golfo di Trieste. Poi, dopo un rapido cambio di equipaggio, i ricercatori dell’Ogs effettueranno un rilievo cartografico–geologico dell’Alto Adriatico fino al 30 giugno. Da luglio inizierà una seconda fase di ricerche promosse dall’Ogs in collaborazione con varie università europee: ricercatori italiani e stranieri saranno impegnati in cinque progetti nel basso Ionio e nel Golfo di Taranto e in due studi sulla morfologia strutturale dei fondali circostanti le Baleari e di quelli oceanici tra Marocco e Portogallo. Il rientro a Trieste dell’Explora è previsto per il 19 ottobre. Successivamente la nave inizierà a prepararsi per la partecipazione alla X campagna antartica del Piano Nazionale di Ricerca in Antartide, sulle date e sull’opportunità della quale l’Ogs sta decidendo in questo periodo.  
   
   
UNIVERSITÀ E SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA IL 23 GIUGNO IL COMMISSARIO EUROPEO JÀN FIGEL' A “LA SAPIENZA”  
 
Roma, 16 giugno 2005 - Il Commissario europeo all’istruzione, formazione, cultura e multilinguismo Jàn Figel', in Italia per una visita ufficiale, incontrerà una delegazione della Crui, il Rettore de “La Sapienza”, prof. Renato Guarini, i membri del Senato accademico de “La Sapienza”, tra i quali le rappresentanze studentesche, i Rettori delle altre università statali romane. Tema dell’incontro sarà il ruolo delle Università nella strategia di Lisbona e nella costruzione della società della conoscenza nell’Unione Europea. Alle ore 11 il Commissario Figel’ terrà una conferenza stampa. La visita di Figel’ in Italia prevede, tra il 22 e il 23 giugno, incontri con esponenti del Governo, tra i quali i Ministri Letizia Moratti e Rocco Buttiglione, e un'audizione presso le commissioni parlamentari competenti. Le diverse iniziative europee nel campo dell'istruzione e della cultura nonché i futuri programmi europei "Lifelong Learning", "Cittadini per l'Europa" e "Cultura" saranno al centro delle discussioni.  
   
   
UNIVERSITA’ PER LEADER E FILOSOFI D’AZIONE - ESE  
 
Milano, 16 giugno 2005 – L’ateneo del futuro? Umanista all’italiana, rigoroso all’anglosassone e pragmatico all’americana. Questo è il mix che il management dell’Ese, considera ottimale e propone agli studenti della sua università. Delle scuole italiane se ne è sempre detto di tutti i colori ma quella su cui ci si accanisce di più è da sempre l’università: mandrie di giovani trasformati in vitelloni confusi che tentano di laurearsi facendo lo slalom tra le varie asperità degli atenei nostrani. Insomma, che ne è dei sogni e delle speranze di quei “frugoletti” ormai quasi pronti per l’università? Andando a scartabellare tra le varie offerte di strutture private, cattoliche oppure statali ma con una buona nomea l’attenzione si è focalizzata su qualcosa di molto particolare: la European School of Economics. L¹impatto è immediato, sfogliando il sito www.Uniese.it  la prima cosa che salta all'occhio è la “mission”, la missione: “La European School of Economics ha sognato una rivoluzione, ha sognato una Scuola che insegni che il “sogno” è la cosa più reale che ci sia. In politica, nel mondo del business, c’è bisogno di una nuova generazione di leader, uomini visionari, filosofi d’azione, sognatori pragmatici capaci di armonizzare gli apparenti antagonismi di sempre: economia ed etica, azione e contemplazione, potere finanziario e amore. La Ese ha la missione di prepararli.” Una scuola per leader, bene, ce ne sono anche altre. Ma come può un’ università parlare di rivoluzione? “Noi non possiamo tollerare che ci siano atenei che trascurino il nutrimento dell’essere - chiarisce il Rettore Stefano D’anna - un ragazzo non può tornare a casa soltanto con chiacchiere su materie, le più diverse, ma che non entrano nella profondità che ognuno deve conoscere di se stesso, che riguarda poi gli scopi che ha nella vita, chi è, dove va, che cosa vuole, che cosa ama.” Eppure all¹Ese non si studiano materie umanistiche, tutt’altro: International Business, International Finance, International Marketing. Questi ad esempio sono i corsi delle Lauree quadriennali offerte. Perché tutto in inglese? “I corsi si svolgono tutti in inglese, prima svolgevamo corsi paralleli anche in italiano ma adesso il livello dei ragazzi che si iscrivono a questo tipo di studi è sufficientemente alto da averci permesso questa scelta. Comunque abbiamo intensificato lo studio dell’inglese nei primi mesi e gli studenti sono costantemente seguiti da un tutor.” E anche questa è una rivoluzione per la nostra Italia così istintivamente pigra: “Sì, la rivoluzione che ha portato la European è molteplice continua il Rettore abbiamo portato un nuovo modello educativo in Italia. Da una parte i ragazzi si sono impegnati a studiare in inglese, dall¹altra a fare almeno un anno all¹estero. Obbligatoriamente. Quindi non è l’Erasmus dove ne va uno su cento. E’ cento su cento.” Ma in un anno all’estero gli studenti vanno nelle altre sedi dell’Ese? (Già, perché se in Italia ci sono sedi a Roma, Milano e Lucca, l’università è presente anche a Londra e New York): “Li mandiamo nelle altre sedi ma anche in tutte le altre università del mondo con cui siamo in rapporto di scambio di studenti.” “In sintesi Lo stile della European School of Economics,è la cultura italiana, l’umanesimo, la bellezza, la ricerca filosofica: che è la parte italiana del nostro “progetto”. Unita a un rigore accademico di tipo anglosassone e a un pragmatismo molto americano. Noi pensiamo che questo mix debba essere la formula del futuro, ciò che gli atenei del futuro dovranno essere. Permettere ai ragazzi di fare una ricerca, di avere un¹introspezione, di raggiungere profondità, una buona conoscenza di sé e una preparazione accademica eccellente. Nello stesso tempo essere internazionali e preparati al mondo e con un forte senso pratico. Www.uniese.it  - tel 02 36504235 - ese.Milano@uniese.it  
   
   
BUSINESS INTELLIGENCE DIVISION SPSS, LABORATORY OF DATA ANALYSIS, TERADATA DIVISION NCR , THE TECHNOLOGY PARTNERS, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO E VALUE LAB ORGANIZZANO IL MASTER IN MARKETING INTELLIGENCE AND DATA ANALYSIS  
 
Milano, 16 Giugno 2005 – Teradata Divisione di Ncr insieme a Bi Division di Spss, il Laboratory of Data Analysis del Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche dell’Università degli Studi di Milano, The Technology Partners e Value Lab organizza, per l’anno accademico 2005/2006, la seconda edizione del Master in Marketing Intelligence e Data Analysis. Il Master, che annovera un comitato scientifico composto da esponenti di spicco del mondo accademico e aziendale, si pone l’obiettivo di creare una classe di analytic manager che a fine corso saranno in grado di gestire e di ricavare tutto il valore aggiunto possibile dalla sempre maggior disponibilità di dati e informazioni. La presentazione del corso si terrà l’11 luglio alle ore 17,00 nell’Aula 23, presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche, in Via Conservatorio, 7 a Milano, sarà la migliore occasione per conoscere tutti i dettagli relativi il Master. Il Master in Marketing Intelligence and Data Analysis prevede la partecipazione di un numero massimo di 30 iscritti. Per l’ammissione è previsto un colloquio di selezione che si terrà nel mese di ottobre 2005. I corsi verranno svolti in orario serale presso il Laboratory of Data Analysis, Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche (dal lunedì al venerdì, dalle 17:00 alle 19:15). La tassa di iscrizione è di 6.000 euro; sono previste quattro borse di studio parziali, la cui attribuzione avverrà in base alla graduatoria risultante dai colloqui di selezione. Il Master, che avrà inizio il 1° novembre prossimo e che terminerà il 31 ottobre 2006, è finalizzato alla preparazione di esperti di Crm e marketing intelligence. L’offerta formativa è costituita da lezioni metodologiche, dirette all’analisi degli strumenti di marketing intelligence e data analysis, e da lezioni di natura applicativa. In quest’ultima parte esperti di marketing intelligence illustreranno nel dettaglio alcuni pacchetti applicativi di data mining, web mining e text mining con applicazioni a numerosi casi aziendali. Nel corso dell’anno accademico 2005/2006 i corsi, impartiti in moduli settimanali da 10 ore, tratteranno gli argomenti cardine del Marketing Intelligence e del Data Mining, quali: Crm e Marketing Management, Economia Manageriale, Geomarketing, Knowledge Management, Marketing Intelligence, Marketing e Comunicazione, Analisi Decisionale, Sistemi di supporto alle decisioni, Sistemi Informativi, Software e Tecnologie di Data Mining, Text Mining, Web Mining, Tecniche di Data Mining, Tecniche di Previsione e Web Intelligence. A conclusione delle lezioni d’aula verrà garantito a tutti i partecipanti uno stage di tre mesi, da luglio sino a ottobre 2006, presso un’azienda partner (tutte con sede nell’area milanese). Lo stage potrà eventualmente essere svolto nella propria azienda o nel Laboratory of Data Analysis.  
   
   
LA MAX PLANCK SOCIETY UTILIZZA UN SUPERCOMPUTER IBM ESERVER P5 575, CON SISTEMA OPERATIVO UNIX PER LA RICERCA AVANZATA NEI SETTORI DELLE NANOTECNOLOGIE E DELL’AMBIENTE  
 
Milano, 16 giugno 2005 - Ibm ha annunciato che l’istituto Max Planck Society utilizzerà un sistema di supercomputing Ibm per raddoppiare la sua potenza di calcolo, consentendo ricerche ed esperimenti finora impossibili da realizzare. Il sistema si basa su 86 unità di sistemi eServer p5 575, recentemente annunciati da Ibm, e porterà la potenza di supercomputing della Max Planck Society a oltre 10 teraflop, raddoppiando così la potenza di calcolo di pSeries attualmente installata. Il nuovo supercomputer aiuterà i ricercatori del Centro di Calcolo di Garching a portare avanti la ricerca nei settori delle nanotecnologie e della tutela ambientale, oltre ad altri progetti di ricerca innovativi previsti dall’Istituto. Il nuovo sistema di supercomputing sarà utilizzato in diverse aree di ricerca negli Istituti Max Planck. La parte principale dell’installazione è dedicata a simulazioni estremamente impegnative nella scienza dei materiali. All’istituto Fritz Haber di Berlino, Germania, ad esempio, gli scienziati simulano la catalisi eterogenea per sviluppare catalizzatori più efficienti ed ecologici. Per le nanotecnologie del futuro, uno studio sulla crescita dei cristalli simulerà i materiali moderni. All’istituto Max Planck per la Ricerca sui Metalli di Stoccarda, Germania, saranno eseguite simulazioni di sistemi biomolecole-nanotubi, per modellare e progettare biosensori e sensori biomedici per le applicazioni del futuro. “Abbiamo scelto la piattaforma eServer p5-575, con supporto del sistema operativo Aix, per le sue straordinarie prestazioni ”, spiega Hermann Lederer, responsabile del gruppo applicazioni al Centro di Calcolo di Garching. “Con questa piattaforma, siamo in grado di ridurre significativamente il tempo necessario per completare un progetto, e ciò ci consente di competere con alcune delle più grandi organizzazioni nella comunità della ricerca”. L’installazione degli 86 server p5-575, con sistema operativo Unix, espande la piattaforma di supercomputing attuale dell’Istituto composta da 32 sistemi eServer pSeries Ibm. Le risorse di calcolo supplementari di p5-575, consistenti in nodi a 8 vie da 1.9 Ghz “single core”, raggiungono prestazioni di picco di cinque teraflop. Combinato ai precedenti sistemi pSeries, il supercomputer della Max Planck Society sarà raddoppiato raggiungendo un valore aggregato di 10.2 teraflop. La soluzione è una delle prime installazioni di p5-575 al mondo. “Lo spazio richiesto per i computer ad alte prestazioni continua a ridursi”, afferma Nurcan Rasig, Ibm Director Deep Computing Central Region. “Questo è esemplificato al meglio dalle ricerche di nanotecnologia della Max Planck Society, supportate dai processori Ibm Power5, che continuano a espandere i limiti della legge di Moore, aumentando la potenza di calcolo per chip. Con questa soluzione, il Centro di Calcolo di Garching diventerà il pioniere delle future installazioni di Hpc”. Il nuovo p5-575 è un server ultrasottile della classe supercomputing. I nuovi sistemi si avvalgono delle innovazioni della tecnologia di packaging “ultra dense”, per fornire connessioni ad alta velocità tra gli otto processori Power5. I sistemi p5-575 possono essere configurati in architettura cluster attualmente con un massimo di 128 nodi da otto processori ciascuno, in modo da creare un unico sistema ad alte prestazioni. L’architettura è studiata per fornire elevate capacità di elaborazione ideali per le aree di ricerca quali la genomica, i crash test automobilistici, l’esplorazione petrolifera e gli studi riguardanti l’oceanografia, l’atmosfera e l’energia. Nelle configurazioni più piccole, il p5-575 a 8 vie può essere installato come piattaforma altamente modulare ed efficiente in termini di costi, per applicazioni di Business Intelligence (Bi) e Data Warehousing (Dw) ad alta intensità di memoria.  
   
   
ROMA CHIAMA TRIESTE PER UN PIANO DI COLLABORAZIONE TRA RICERCA E INDUSTRIA CONVOCATI DA MAE E MIUR I RESPONSABILI DELLE ISTITUZIONE SCIENTIFICHE INTERNAZIONALI TRIESTINE  
 
Trieste 16 giugno 2005 - I più importanti enti di ricerca operanti a Trieste si sono ritrovati il 13 e 14 giugno a Roma per un tavolo di confronto e programmazione sulle prospettive di sviluppo del comparto scientifico e tecnologico internazionale triestino, indetto dal Ministero degli Esteri con la partecipazione del Miur. La due giorni è servita ad identificare tre filoni sui quali orientare maggiormente progetti, azioni e finanziamenti nei prossimi mesi e anni. Si tratta delle scienze per la salute, a cominciare dalla biomedicina molecolare; dello sviluppo sostenibile, in particolare per ciò che riguarda energia, salvaguardia ambientale e cambiamenti climatici; della valorizzazione delle risorse umane, con l’utilizzo dello strumento delle borse internazionali per l’attrazione dei migliori cervelli dall’estero, in particolare dall’area dell’Europa orientale. L’obiettivo è di dar vita ad un vero e proprio “master plan” che consenta al coordinamento degli enti di ricerca di esprimere al meglio le proprie potenzialità nello sviluppo, anche economico, del territorio e nella cooperazione con i Paesi in via di sviluppo ed emergenti. È stata affermata la determinazione a stringere un accordo a livello nazionale con Confindustria, che consenta di coinvolgere direttamente ai massimi livelli il mondo imprenditoriale italiano in un inedito progetto di programmazione condivisa ricerca-industria. A tale scopo un gruppo di lavoro, composto da rappresentanti del Mae del Miur e delle istituzioni scientifiche di Trieste, dovrà formulare entro settembre proposte dalle quali dovranno scaturire progetti di ricerca e sviluppo nei settori individuati quali prioritari. Presiederà il gruppo di lavoro il presidente di Area Science Park, Maria Cristina Pedicchio. “Un tavolo integrato governo-ricerca-impresa – sottolinea la Pedicchio - rappresenta una novità di metodo che Trieste dovrà valorizzare al meglio per dimostrare che lo sforzo congiunto tra ricerca e industria può generare sviluppo, ridando competitività al sistema Paese”. Hanno partecipato al tavolo il sottosegretario agli esteri Roberto Antonione, il viceministro della ricerca Guido Possa e, per le istituzioni scientifiche triestine: Francisco Baralle, Arturo Falaschi, Mauro Giacca, Decio Ripandelli, Katepalli Sreenivasan, Claudio Tuniz, Paolo Budinich, Daniel Shaffer, Iginio Marson, Carlo Rizzuto, Giancarlo Ghirardi, Maria Cristina Pedicchio e Giuseppe Colpani.  
   
   
FISICO DI CARDIFF VINCE IL "POP IDOL" DELLA SCIENZA  
 
Bruxelles, 16 giugno 2005 - Il dottor Mark Lewney, fisico di Cardiff nel Regno Unito, è diventato il nuovo volto della scienza britannica dopo avere vinto "Famelab", descritto dagli stessi organizzatori come il "Pop Idol" del mondo scientifico. La presentazione della fisica della musica effettuata dal dottor Lewney, completata da assolo di chitarra elettrica, è stata accolta con favore dal pubblico e dai giudici del Festival della scienza di Cheltenham, dove l'11 giugno si è svolta la finale. In effetti, un giudice ha descritto la sua esibizione come "sensazionale". Avendo vinto come primo premio un assegno del valore di 2.000 Gbp (3.000 euro), il dottor Lewney discuterà con l'emittente britannica Channel 4 i termini di una potenziale carriera come presentatore televisivo sulla scienza. Parteciperà inoltre ad una serie di manifestazioni a carattere scientifico dal vivo, fra cui il Festival della scienza di Cheltenham del prossimo anno. "Famelab si è rivelato un modo fantastico di scoprire talenti", ha dichiarato Hamish Mykura, responsabile dei settori di storia, scienza e religione a Channel 4. "La reazione del pubblico nel finale era inequivocabile e tutti hanno apprezzato Mark. Ha sbaragliato i concorrenti. È esattamente il tipo di talento che funziona alla televisione". Kathy Sykes, direttrice del Festival della scienza di Cheltenham, ha aggiunto: "Sono rimasta impressionata dal livello di interesse dimostrato per Famelab; hanno partecipato centinaia di persone, rivelando l'esistenza di una florida comunità di scienziati di talento nel Regno Unito intenzionati a comunicare. È stata scoperta un'intera nuova generazione di comunicatori e stiamo cercando il modo per incoraggiarli a continuare a parlare di scienza". Famelab era aperto a tutte le persone maggiori di 18 anni e attive nel campo delle scienze, compresi insegnanti di scienze, tecnici e chiunque lavorasse nel settore delle scienze, della tecnologia, dell'ingegneria o della matematica. La gara aveva l'obiettivo di sviluppare nuovi talenti nella comunicazione delle scienze piuttosto che promuovere quelli che già operano nel settore; in totale hanno presentato domanda di partecipazione 332 persone. Http://www.famelab.org  
   
   
BORSE DI STUDIO UNIVERSITARIE, DOMANDE DAL 30/6 AL 30/9 IL CONTRIBUTO VA DA 1.000 A 4.300 EURO. GRADUATORIE ENTRO IL 31/10  
 
Milano, 16 giugno 2005 - Gli studenti meritevoli che frequentano le università lombarde e vogliono ottenere una borsa di studio per l'anno accademico 2005/2006, possono presentare la domanda a partire dal prossimo 30 giugno fino al 30 settembre. Lo stabilisce una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, Alberto Guglielmo. A seguito di questo provvedimento, gli Isu (Istituti per il diritto allo studio universitario) potranno emanare i bandi per le borse di studio e, una volta raccolte le domande, elaborare le graduatorie in base al merito e al reddito (entro il 31 ottobre). Le borse verranno assegnate fino all'esaurimento dei fondi disponibili: la prima rata verrà erogata entro il 31 dicembre 2005, il saldo entro il 30 giugno 2006. Le borse di studio variano da un minimo di 1.000 euro (più un pasto giornaliero) ad un massimo di 4.300 euro. La cifra varia in relazione sia alla condizione economica e patrimoniale della famiglia, sia alla provenienza geografica degli studenti stessi: studenti in sede, pendolari, fuori sede, ospitati presso le strutture abitative degli Isu o presso altro tipo di abitazioni. Per gli studenti portatori di handicap l'importo annuale della borsa può essere elevato a 2.500 euro per gli studenti in sede, a 3.600 euro per i pendolari e a 6.400 per quelli fuori sede. Gli studenti che hanno i requisiti per ottenere la borsa di studio e vogliono recarsi all'estero per partecipare ad uno dei progetti di mobilità internazionale, possono chiedere, contestualmente, un'integrazione della borsa. Il contributo è di 550 euro al mese per un massimo di 10 mesi più il rimborso per le spese di viaggio (150 euro per i paesi europei, 500 per quelli extraeuropei). Oltre ad aver stabilito i criteri per le borse di studio 2005/2006, la Giunta regionale ha anche determinato i finanziamenti complessivi da assegnare agli Isu e relativi alle borse di studio per l'anno accademico in corso (2004/2005). "Anche quest'anno, come lo scorso anno - precisa l'assessore Guglielmo - tutti gli studenti idonei (15.617 rispetto ai 14.286 dello scorso anno) hanno ottenuto la borsa di studio. Lo stanziamento complessivo di 44.660.967 euro, che corrisponde all'intero fabbisogno richiesto dagli Isu, ha permesso non solo di assegnare la borsa di studio a tutti gli idonei, ma anche di finanziare la mobilità internazionale, i premi di laurea, i prestiti d'onore e sostenere i beneficiari di borsa in situazione di handicap".  
   
   
PRIVACY: TABELLONI SCOLASTICI  
 
Roma, 16 giugno 2005 - In riferimento alla notizia relativa all'iniziativa di alcuni presidi degli istituti superiori di Cremona, dove sono stati affissi cartelli in cui si fa divieto di fotografare gli esiti finali degli allievi, l'ufficio stampa del Garante per la protezione dei dati personali precisa che nessuna norma del Codice sulla protezione dei dati personali preclude la piena pubblicità degli scrutini scolastici, la possibilità di accesso ai luoghi dove essi sono esposti e di trarne notizia prendendo appunti per usi personali, eventualmente anche con foto. Non si può utilizzare il Codice per precludere la piena pubblicità degli esiti finali: se poi vi fosse, a posteriori, un eventuale uso non corretto, questo sarebbe ovviamente verificabile. Inoltre, i dati relativi agli esiti scolastici, per quanto riferiti a minori, non sono dati sensibili, non riguardano cioè informazioni sullo stato di salute, le opinioni politiche, le appartenenze religiose, l'etnia o gli stili di vita, ma attengono esclusivamente al rendimento scolastico degli allievi.