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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Giugno 2005
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AL VIA LA SESTA EDIZIONE DEL PREMIO CENACOLO EDITORIA E INNOVAZIONE  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Saranno i giovani i grandi protagonisti dell’edizione 2005 del Premio Cenacolo Editoria e Innovazione. Un target sfuggente che la Giuria del Premio si impegnerà a interpretare con il supporto dei promotori, cercando di mettere a fuoco un ritratto inedito delle tendenze giovanili e misurando la vicinanza o la distanza tra le proposte dei giovani e i prodotti immessi sul mercato per soddisfarne le esigenze. L’attenzione ai prodotti e ai progetti più innovativi del resto si inserisce nello spirito del Premio, che sin dalle prime edizioni si è rivelato un ottimo strumento per monitorare lo stato di salute dell’editoria e della comunicazione e per anticipare, in molti casi, le tendenze del settore. Dal ruolo crescente dell’editoria per l’infanzia, premiata ben tre volte (Geronimo Stilton 2001, Carthusia 2002, Lapis 2003), alla riscoperta del mondo radiofonico (grazie a format innovativi come Leon Country vincitore nel 2003), dall’attenzione alle tematiche sociali (Avanzi di Galera e Turismo senza barriere nel 2004, Profili Irregolari nel 2003), all’ideazione di nuove campagne pubblicitarie, in grado di comunicare il prodotto con eventi, mostre e concept innovativi (dai Reading Concert della Minimum Fax del 2003, alla mostra interattiva organizzata da Il Sole 24 Ore per festeggiare i venti anni del Domenicale). Il Premio Cenacolo quest’anno verrà assegnato ai due migliori e più innovativi prodotti editoriali immessi sul mercato nel corso dell’ultimo anno (Case History Editoria), alle due migliori campagne di comunicazione di prodotti editoriali (Case History Comunicazione) e ai tre progetti editoriali non ancora realizzati ideati da giovani con meno di 35 anni (Sezione Giovani). La Giuria del Premio sarà presieduta da Umberto Eco e composta da: Carlo Antonelli (Direttore Rollingstone Magazine); Antonio Calabrò (Direttore Apcom); Gianni Canova (Iulm Milano); Francesco Casetti (Università Cattolica Milano); Guido Martinotti (Università Statale Milano Bicocca); Enrico Menduni (Università di Roma 3); Severino Salvemini (Università Bocconi Milano). Oltre al Premio, l’iniziativa comprende un osservatorio che quest’anno analizzerà le tendenze giovanili partendo dai risultati emersi dalle candidature delle sezione Giovani. L’analisi mirerà a costruire un identikit del produttore di contenuti compreso nella fascia d’età dei 25-35 anni da cui emergano i bisogni culturali e i consumi editoriali sottesi a questa generazione. Una riflessione sulla distanza o vicinanza tra proposte giovanili e prodotti editoriali immessi sul mercato per rispondere a un target in continua evoluzione. “Dall’analisi delle proposte dei giovani, che caratterizza l’edizione 2005”, afferma Michele Perini, Presidente di Assolombarda, “emergeranno dei dati di sicuro interesse per la produzione editoriale. Dall’interazione tra la creatività giovanile, l’università e le imprese ci attendiamo degli ottimi risultati, l’esperienza del Premio sino ad oggi ce ne ha dato conferma.” “Il Premio Cenacolo è nato sei anni fa dalle volontà convergenti dei principali player del mondo dei media operanti a Milano, con l’obiettivo di saldare la leadership dell’editoria milanese con l’entusiasmo e la creatività dei giovani che vogliono impegnarsi in questo mondo”, sostiene Maurizio Costa, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Mondadori, “i giovani, infatti, devono rappresentare uno dei principali propulsori di innovazione del settore dei media”. “Per immettere sul mercato prodotti di successo rivolti ai giovani”, dichiara Enzo Campione, Presidente di Radio e Reti, “il settore dell’editoria ha bisogno di raccogliere le tendenze, le idee e i progetti che solo la sensibilità dei giovani è in grado di esprimere”. Nel mese di novembre i risultati della ricerca saranno presentati nel corso dell’evento conclusivo del Premio Cenacolo in cui verranno premiati i vincitori, che racconteranno pubblicamente le loro case history di successo. Una giornata interamente dedicata all’editoria in cui editori, autori, creativi, docenti universitari e professionisti dell’editoria e della comunicazione analizzeranno format di successo e le proposte più innovative nel panorama editoriale italiano. Le iscrizioni al Premio Cenacolo Editoria e Innovazione sono aperte fino al 7 ottobre 2005. Per informazioni: Segreteria Premio Cenacolo, Via Pantano 9, 20122 Milano. Tel. 02 58370236 – info@premiocenacolo.It  www.Premiocenacolo.it  
   
   
GLI ANALISTI NIELSEN//NETRATINGS COMMENTANO I DATI AUDIWEB RELATIVI AL MESE DI MAGGIO 2005 – UTENZA CASA+UFFICIO  
 
Milano, 20 giugno 2005 –  Commento ai dati di Maggio 05 di Alessandra Gaudino (Senior Analyst, Nielsen//netratings) Cresce il tempo speso online a maggio in Italia. Oltre 17,1 milioni di italiani si sono collegati alla rete almeno una volta nel mese da casa o dall’ufficio, praticamente stabile l’utenza rispetto ad aprile. Incrementa invece il tempo che in media ciascun navigatore trascorre sul Web (11 ore e 38 minuti nel mese, mezz’ora in più rispetto ad aprile, il 33% in più rispetto ad un anno fa). Complessivamente in Italia si trascorrono online quasi 200 mila ore, a fronte delle 340 mila in Uk, 350 mila in Francia, quasi 500 mila in Germania. “Quelle italiane sono cifre importanti per il business della connettività” commenta Alessandra Gaudino, Senior Analyst Nielsen//netratings “ma il divario con i principali Paesi europei denota che la rete italiana ha ancora notevoli potenzialità di sviluppo. Decisive saranno le strategie che le Telco attueranno sulla banda larga. Il futuro dell’Internet nostrano si giocherà su accessibilità e tariffe.” Ed in effetti, se paragoniamo il tempo di connessione alla rete dell’utente in banda larga (comprensivo sia della visita ai siti Web sia dell’utilizzo delle Internet application, come l’instant messaging, i software peer-to-peer per il downloading, lo streaming), a maggio dal pc domestico l’italiano è rimasto connesso in media per 24 ore e 28 minuti, l’inglese per 28 ore e 28 minuti, tedeschi e francesi per oltre 37 ore e mezza. Un contributo significativo all’incremento del tempo speso online viene dalle donne, storicamente meno familiari al mezzo. A maggio le donne hanno trascorso online, tra siti ed applicazioni Internet, 21 ore e 52 minuti, un incremento del 69% rispetto ad un anno fa. Un segnale decisamente importante per un target che ha sempre utilizzato il mezzo digitale con moderazione e probabilmente con diffidenza. Certo, le navigatrici italiane sono ancora distanti dalle colleghe tedesche (25 ore e 40) e ancor di più da quelle francesi (37 ore e 10), ma il trend è decisamente positivo e le prospettive di una più convinta digitalizzazione del pubblico femminile sono interessanti. Ma in generale come viene speso il tempo sul Web? Il 40% sui servizi Internet più specifici del mezzo: portali, motori di ricerca, Web mail, community, Web hosting. Il 13% su siti di entertainment: musica, sport, cinema, giochi. Poi vengono tre categorie tutte con un 8% di quota: i siti finanziari, i siti di news e di e-Commerce (il tempo speso sull’e-Commerce è aumentato del 22% nell’ultimo anno). Seguono i siti di informatica (6%), quelli di viaggio (4%), di e-Government (4%) e delle università (3%). Un panorama variegato, dunque, in grado di sfruttare tutte le possibilità che il mezzo Internet mette a disposizione con il plus di un’interattività che diventa sempre più coinvolgente ed accattivante. A maggio entra nell’Associazione Audiweb Expedia, leader mondiale nel settore dei viaggi online. A maggio Expedia è stata visitata in Italia da oltre 1,1 utenti unici, un’utenza quasi quadruplicata rispetto ad un anno fa. L’operatore che consente di ritagliarsi viaggi su misura ha in realtà una impressionante copertura mondiale: 1,1 milioni di visitatori in Francia, quasi 1,4 in Germania, oltre 2 milioni in Uk e... Quasi 18 milioni in Usa.  
   
   
MASTER IN UFFICIO STAMPA PER IL CINEMA  
 
Roma, 20 giugno 2005 – Il master in ufficio stampa per il cinema, che ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti , del Gruppo nazionale Giornalisti Ufficio Stampa di Cinecittà Holding si svolgerà nella Sala delle Conferenze del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari. Un "full immersion" di 3 giorni, venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 giugno 2005, dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00, in una delle più prestigiose location di Roma, nella Sala delle Conferenze del Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari, in piazza Marconi 8 (Eur). È coordinata da Maurizio Pizzuto, direttore di culturalweb.It, il quotidiano on line del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tra i Docenti: Gino Falleri, presidente nazionale del Gruppo Uffici Stampa, vice presidente dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio; Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, giornalista di Panorama; Massimo Massimi, responsabile della comunicazione del Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, Lucio Stanca; Massimo Garritano, giornalista, critico cinematografico e storico del cinema; Federico Ballanti, giornalista, laureato in Filosofia, è esperto di management culturale e di nuove tecnologie. Docente a Scienze della Comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma; Elettra Ferraù, giornalista esperta in uffici stampa del cinema, editore dell'Annuario del Cinema La "full immersion" ha lo scopo di fornire ai partecipanti gli strumenti professionali essenziali per la gestione di un Ufficio Stampa per la comunicazione di eventi del mondo del Cinema, in particolare per il "lancio" di un film. Per realizzare tale mission, i Docenti, noti professionisti, condivideranno con gli Allievi le esperienze e le tecniche acquisite, creando la sinergia tipica di un laboratorio. La finale suddivisione in gruppi di lavoro per realizzare la simulazione del lancio di un film, introdurrà i partecipanti nel mondo del lavoro. Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di frequenza; la list di tutti gli Allievi sarà comunicata agli Uffici Stampa del Cinema in Italia. La full è aperta a tutti coloro che hanno almeno il diploma di scuola media superiore ed è a numero programmato. Informazioni, programmi, prenotazioni www.Scuoladicinema.it  
   
   
IL COMUNICATTIVO TEMI E OSPITI DAL 20 AL 24 GIUGNO : “MATURITÀ E QUEL CHE SEGUE”  
 
Roma, 20 giugno 2005 - Lunedì 20 giugno “Il linguaggio della critica” Ospiti di Igor Righetti: Claudia Vinciguerra, giornalista e critico televisivo. Sandro Bugialli, responsabile pagina spettacoli Quotidiano nazionale (La Nazione, Il resto del Carlino, Il Giorno). Massimiliano Lussana, giornalista e critico radiofonico Il Giornale. La critica, sia essa letteraria, teatrale, cinematografica, musicale, delle arti visive, radiofonica o televisiva, questa parte della logica che si occupa del giudizio e che attua una valutazione estetica, è sempre stata lo spauracchio di chi per l’attività che esercita è sottoposto naturalmente all’esame di pubblico e di specialisti. Ma anche la critica si è adeguata ai tempi. È diventata più conciliante fino a essere soporifera. E non mancano i casi di critici portati alla stroncatura degli esaminandi che non compiono un’opera di analisi sul lavoro o sul personaggio, ma intervengono in modo bilioso rilevando le caratteristiche personali dell’individuo preso di mira. Sicché il loro intervento risulta inutile e dannoso non soltanto per lo sfortunato capitato sotto le grinfie di questo tipo di critica ma anche per il lettore o per lo spettatore che viene così privato di un accrescimento culturale. E il fenomeno, specie per le recensioni letterarie, si sta ampliando da quando i critici si sono messi a scrivere con implicazioni molto interessanti da analizzare. Martedì 21 giugno “Maturità e quel che segue” Mariano Berriola, direttore responsabile "Il Corriere dell'università e del lavoro". Luigi Punzo, presidente corso di laurea Scienze della comunicazione università di Cassino. Giampaolo Fabris, coordinatore corso di laurea Scienze della comunicazione università Vita-salute San Raffaele di Milano. Come ogni anno, prima delle vacanze estive, decine di migliaia di studenti italiani sono chiamati a dimostrare la loro maturità che, almeno negli intenti dei legislatori, non è soltanto scolastica ma, e soprattutto, deve essere una maturità formativa dell’individuo che deve dimostrare doti di equilibrio, discernimento, critica. Concetti questi che negli anni non sono cambiati mentre a mutare, di volta in volta sono le regole. Superato l’esame di maturità lo studente passa all’università e qui dubbi e incertezze sulla scelta dell’indirizzo sono davvero tanti. Le università, dal canto loro, diffondono tramite i mezzi di comunicazione di massa tra cui Internet, offerte e programmi di studi. Mercoledì 22 giugno. “Conoscere gli animali quando l’uomo è cucciolo” Paolo Limiti, autore e conduttore televisivo. Annamaria Procacci, componente giunta esecutiva Ente nazionale protezione animali (Enpa) Per la rubrica “Il libro ad alto tasso comunicativo” “Il computer invisibile” di Donald Norman (Apogeo) Per la rubrica “Il Comunicattivo in direzione”, ideata per illustrare i compiti, i ruoli, lo stile e le finalità che diversificano i vari media italiani interviene il direttore di “Star Tv”, Vittorio Corona . “Il Comunicattivo” affronta un problema molto grave che, in estate, si fa drammatico e provoca dolori indicibili ai nostri animali di cui ancora non conosciamo appieno la capacità di ragionamento, vi sono tuttora molti aspetti a noi sconosciuti che ci sorprendono quando compiono gesti in aiuto dell’uomo assolutamente inaspettati. Secondo i dati dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) ogni anno in Italia vengono abbandonati centinaia di migliaia di animali domestici. In proporzione al numero dei cani di proprietà le regioni che registrano il maggior numero di abbandoni vedono in testa Basilicata e Puglia che sono tallonate da Calabria, Campania, Abruzzo e Sicilia. Gli abbandoni minori si riscontrano in Lombardia, Bolzano e in tutte le regioni del nord, sia pure in misura diversa. Giovedì 23 giugno “Radio, semplice e diretta” Sergio Valzania, direttore Radio 2 e Radio 3. Enrico Menduni, docente Linguaggio radiotelevisivo università Roma Tre. Per la rubrica “Pungilingua” interviene il presidente dell’Accademia della Crusca Francesco Sabatini. Il potere dell’immagine dilaga. Ormai siamo abituati a pensare e a desiderare secondo schemi visivi impostati da altri in modo così incisivo da condizionare la nostra esistenza. Basti pensare alla pubblicità televisiva così martellante, insistente e, quel che è peggio, insinuante. E l’importanza che viene data alla televisione come mezzo di comunicazione è tale che non passa giorno che la stampa non ci propini esercizi divinatori sulle nomine Rai. Curiosamente, però, pur soffermandosi tanto su televisione e, in misura minore sulla radio, non si entra in modo adeguato sulla qualità di chi la radio e la televisione la fa, dagli autori ai conduttori. Venerdì 24 giugno Il “Confessionale del Comunicattivo”: l’ospite di questa settimana è Gene Gnocchi. Parlerà di satira politica, di sperimentazione in tv, del suo rapporto con i potenti, con gli indici di ascolto e con il calcio. Per intervenire sul forum del Comunicattivo e ascoltare le puntate: www.Ilcomunicattivo.rai.it  
   
   
IL COMUNICATTIVO RADIO 1 RAI: FLAVIA VENTO AL “CONFESSIONALE DEL COMUNICATTIVO” “CHI HA GRANDI VEDUTE CAPISCE CHE SONO MOLTO INTELLIGENTE” “SE FOSSI STATA ELETTA ALLA REGIONE LAZIO MI SAREI OCCUPATA DELLA SANITÀ O DELLA DISOCCUPAZIONE”  
 
Roma, 20 giugno 2005 - Venerdì 17 su Radio 1 Rai Flavia Vento è stata l’ospite del “Confessionale del Comunicattivo”, laboratorio dei linguaggi della comunicazione ideato e condotto da Igor Righetti. Ecco un estratto dell’intervista (fedele nella trascrizione, errori grammaticali inclusi) realizzata da Igor Righetti. Da bambina che cosa sognavi di fare da grande? L’archeologa. Perché proprio l’archeologa? Sei un’amante dei sondaggi stratigrafici? Perché quando studiavo la storia mi piaceva molto l’Egitto e poi mi sono sempre appassionata di egittologia, ho studiato un sacco di libri su tutti i misteri delle piramidi. E poi che cosa è accaduto? E poi purtroppo ho preso un’altra strada. Non ti piacciono più i faraoni? No, ho sempre questa passione però è una cosa abbastanza difficile da fare. Quindi preferisco leggere quando scoprono qualcosa sui giornali. E poi non ci sono più i faraoni di una volta… Beh no. Sicuramente era una civiltà del tutto diversa da questa. Che cosa pensi di fare da grande? Beh da grande. Io già sono grande, ho fatto un sacco di cose e sono tanto contenta di quello che ho fatto. A parte “Libero” che magari avrei evitato. Però ti ha dato molta popolarità… Sì, però se avrei aspettato magari avrei fatto qualcosa di più istruttivo. Non ti è piaciuto stare sotto un tavolo di vetro? Non mi piacciono queste etichette che poi insomma per levarsele ci vuole tanto tempo. La gente si ricorda di me sotto il tavolo però non si ricorda che ho fatto teatro, cinema, un film con Cecchi Gori e anche una fiction. Quindi poi alla fine, insomma, mi dà anche un po’ fastidio. E con Mammuccari come hai lavorato? Teo è molto bravo a prendere in giro le persone, a farle sentire non a suo agio. E poi diciamo che è stato il primo a fare questo in televisione. Appunto col pubblico al quale diceva ad esempio “ma quanto sei brutto”. O prendeva gli ospiti e li faceva cantare male. Insomma prendeva molto in giro le persone. Sei superstiziosa? No, anzi il mio numero preferito è il diciassette. Hai gatti neri a casa? No gatti neri per fortuna no. E allora sei superstiziosa? Hai detto “per fortuna?” Beh superstiziosa credo che sono le persone che di venerdì 13 non escono di casa. O di venerdì 17. Se vedo un gatto nero non è che mi fa paura. Però cambi strada… Beh sì, il gatto nero che attraversa la strada un po’ sì. Quali difetti ti attribuiscono e quali pregi? Difetti che sono un po’ egoista, penso molto a me più che agli altri. E i pregi sono molto generosa e molto solare. Sei pigra? Molto, tantissimo. Infatti per andare in palestra ci vuole qualcuno che mi viene a prendere perché non mi va proprio. In che modo ti definiresti? Una ragazza semplice, però che ogni giorno devo vivere qualcosa, delle esperienze, devo viaggiare, devo scoprire delle cose nuove. Che cosa c’è scritto sulla tua carta d’identità alla voce professione? C’è scritto attrice. Ti ritieni un’attrice? Sì, sì, perché ho studiato tanti anni recitazione e, purtroppo, non ho avuto questi grandi registi che hanno creduto in me però, insomma, ho soltanto ventotto anni e farò altre cose. La bellezza non rischia di offuscare l’intelligenza? Assolutamente no. Nel tuo caso è stato così? Io non credo che puoi capire una persona intelligente se fa determinati tipi di programmi. Una persona intelligente la scopri a cena, quando ci parli, quando ci passi del tempo. Insomma lì puoi conoscere una persona. A me non mi piacciono queste etichette solo per… capito come? Certo Flavia, ma non ti puoi portare tutti i telespettatori a cena… No, ma i miei amici sanno perfettamente che sono molto intelligente. I tuoi amici sì, ma tutti i telespettatori… E vabbè, chi ha grandi vedute capisce che sono molto intelligente. Proprio grandi grandi… No, non grandi. A chi devi dire grazie? A me stessa. Sei modesta? Un po’ sì. Hai dovuto faticare per importi nel mondo dello spettacolo? No, per niente. È stato semplice? Molto semplice. Sei la prima a dirlo… Sai che è? Che io sono stata fortunata perché comunque quando avevo diciotto anni facevo la modella a Milano, poi ho fatto dei provini e mi hanno subito preso per “Il Lotto alle otto” con Giletti. Poi da lì avevo un bel viso, soprattutto in televisione venivo molto bene e mi hanno preso per fare “Libero”. Poi ho fatto anche un programma sul cinema che conducevo su Raidue. Non me lo ricordo questo programma… “Stracult” di Marco Giusti, dove ho anche intervistato Tom Cruise. Ah ecco, te la ricordi quell’intervista… Eh sì. Sei invidiosa? No, magari posso essere invidiosa di una persona, che ne so, in America, che è una grande diva di Hollywood, magari sì. Un po’ invidiosa di Gisele sì. Rimpianti? Che a vent’anni dovevo andare a vivere a Los Angeles. E poi? E poi non ci sono andata perché sono rimasta qui. Sedotta e abbandonata? No. Perché non sei andata a Los Angeles? Perché ho iniziato a lavorare qui e non ci sono andata. Però, insomma, ci tornerò. In quale occasione non ti sei sentita apprezzata? Mai. Però ti hanno sottovalutata… Ti ribadisco il concetto che a me di quello che pensano le persone non è che mi importi tanto. Però fai un lavoro… Sì, però comunque sia io con questo lavoro guadagno dei soldi quindi poi se uno deve guadagnare dei soldi facendo la stupida… cioè no? Questa poi è una scelta. No, non è una scelta. Sicuramente ci sarà un periodo lavorativo della mia vita in cui questa cosa sicuramente cambierà. Finora però sei andata avanti così. Mah andata avanti così, io non è che ci soffro per questa cosa. Ti ripeto ci sono persone che lavorano per un mese e guadagnano molto meno di quello che guadagno io. Cioè alla fine delle scelte che uno fa. Non diciamolo troppo ad alta voce altrimenti potremmo suscitare le ire della gente… No non è che sono le ire perché alla fine significa che non sono così tanto stupida. Quali sono i tuoi valori? L’amicizia, l’amore, la fedeltà, il rispetto degli altri. In che cosa senti di essere particolarmente brava? Beh nelle mura domestiche sono brava devo dire, pulisco casa, so cucinare, faccio un sacco di piatti. Quindi mi sento brava, ecco. Potrei sicuramente gestire benissimo una famiglia. Professionalmente parlando? Ti ripeto io credo di aver studiato tanto recitazione e vorrei avere un ruolo per far capire agli altri che so recitare veramente. Quello della casa era un invito a un principe azzurro? No, no. Ai principi azzurri non ci credo più di tanto. Non ne hai avuti? Sì, però sono un po’ demoralizzata da questo punto di vista. Ti hanno sempre lasciata? No, quello no. Anzi le storie più serie li ho lasciati io. Però è difficile trovare una persona con cui stare tutta la vita, sposarsi, fare dei figli, perché poi appunto entra l’abitudine. Entrano tanti fattori. Io vedo tanti fattori che sono insieme, che tradiscono. Allora preferisco stare da sola. A proposito di “fattori”. L’anno scorso hai abbandonato il reality “La Fattoria” dopo appena sei giorni di permanenza. Perché? Perché innanzitutto io sono molto animalista e devo dire che tenevano gli animali in una maniera indecente. C’era un cane tenuto con una catena che pesava dieci chili, sotto la melma. Gli andavo a dare da mangiare io, lo liberavo io e ci soffrivo tanto perché io, essendo veramente animalista, non sopporto queste cose televisive dove sfruttano gli animali. L’hai detto alla produzione? Sì, l’ho detto. E mi hanno risposto che quel cane stava benissimo là dov’era. Quindi tu sei andata via per questo? No, questo è stato un fattore che mi ha fatto male. E poi sinceramente non mi piace il meccanismo del reality. A me non piace mettere in mostra il mio io, quello che voglio, le mie emozioni. Una domanda un po’ più profonda: perizoma o culottes? Culottes. Perché? Perché il perizoma è volgare. Anzi mutandoni della nonna. Tu usi quelli? No della nonna no, però mutandoni sì. È vero, come dicono, che in amore e in politica sei volubile? Un po’ sì. Perché? Perché uno è portato a conoscere delle persone, poi magari alcune storie vanno, altre non vanno. E c’è sempre qualcosa di magico quando conosci una persona. E quindi si cambia. Si cambia partito politico, si cambia ragazzo. L’uomo si cambia perché se non ci sono delle cose in comune che non fanno andare avanti un storia è normale che si incontra un’altra persona. Non è che sono volubile. Sono stata un anno e mezzo con Fabrizio Bentivoglio, ero innamoratissima di lui, ero fedelissima a lui e poi mi ha lasciato. E poi queste persone che mi attribuiscono dei flirt e io non ho avuto nessun rapporto. Magari se esco a cena con un amico non è che è il mio fidanzato. Magari qualche flirt l’hai lanciato pure te… No. Che cosa hanno scritto su di te che ti ha mandata su tutte le furie? La copertina di Panorama non mi è piaciuta. La famosa “squinzia”. Beh sì. Quello non mi è piaciuto perché non sono mai scesa a compromessi nel mio lavoro, ho sempre fatto gli affari miei e non sono mai stata con un uomo per ottenere qualcosa quindi questa definizione non mi si addice proprio. Come reagisci quando i media ti ignorano? Succede a tutti. C’è un periodo in cui lavori tanto e i media ti adorano, poi cioè è così. Quando apri Novella 2000 o Eva tremila e non ti trovi come ci rimani? Come ci rimango? Meno male! Non mi hanno beccato. Sei contenta? Non è che sono contenta. Non credo che tutti i giorni uno può stare su dei giornali così. Insomma vorrei fare qualcosa per cui si parla di me e non solo del fidanzato che ho. In questo periodo, però, si parla abbastanza di te. Sì, che devo fare mi devo sparare se si parla di me? Io sono contenta anche se tante cose non si possono dire. C’è un personaggio dello spettacolo a cui vorresti assomigliare? Mi piace molto Margherita Buy. Mi piacerebbe molto fare i film che ha fatto lei. Pensi di esserne all’altezza? Sì. Allora una bella sfida tra Flavia Vento e Margherita Buy. No, vabbè no, no. Lei è bravissima e non devo fare una sfida con lei anche perché perderei sicuramente. Ma come? Hai appena detto che saresti all’altezza? Sono brava a recitare ma lei comunque è una grandissima attrice. Magari al terzo film posso scoprire, insomma, cose sempre di più per fare l’attrice. Non così. E qual è invece il personaggio con cui non vorresti mai lavorare? Mah Mammuccari? No. Ci lavoreresti di nuovo? Sì, sì, con determinate condizioni però. Non c’è un personaggio? No. Tu dici “basta che mi facciano lavorare”… No, no, non sto dicendo questo. Questo lo dici tu. Ti sei mai sentita usata? Sì. In quale occasione? No comment. A livello professionale o affettivo? Tutt’e due. Alle ultime elezioni regionali hai raccolto 34 voti. Sì e sono molto orgogliosa. Se fossi stata eletta quale sarebbe stato il tuo programma politico? Innanzitutto io non è che avrei potuto avere un mio programma politico perché avrei fatto parte della giunta della Regione Lazio. Però mi sarei occupata della sanità o della disoccupazione. Insomma avrei fatto qualcosa per i quartieri più degradati di Roma. Per esempio per la sanità? Per esempio creare degli ospedali, insomma creare, creare. Nuovi farmaci? No, nuovi farmaci no. Degli spazi anche per gli anziani. Tutto qui. Questo è il programma di Flavia Vento? No, no. Poi? Veramente non ci ho più pensato alla politica. Te la sei già dimenticata? Ma sì, ma chi se ne importa. E invece che cosa avresti fatto per la disoccupazione? Sicuramente trovare dei centri in cui i ragazzi si possano radunare per trovare appunto dei lavori, creare degli spazi, magari andare nelle società a portare dei curiculum. Sempre alla ricerca di spazi. Un ghetto di disoccupati, tutti insieme messi lì da Flavia Vento. No, vabbè, cambiamo discorso. Pensi che una showgirl possa fare meno danni di quelli che fanno i politici di professione? No. Scusa, ti ho chiamata showgirl vuoi che dica un’attrice? Sì. Pensi che un’attrice possa fare meno danni di quelli che fanno i politici di professione? No. Quindi ti sei candidata per questo, perché peggio di così non si può fare? No, io mi sono candidata perché ci credevo e perché mi sarebbe piaciuto fare qualcosa per la Regione Lazio. E poi perché comunque mi interessa molto la politica. Cioè non sono qui a dirti il programma. È passato un po’ di tempo, non lo ricordi? No, non è che non me lo ricordo. Chi te l’aveva scritto? Nessuno. Forse hai perso il foglio? No, non assolutamente no, non l’ho perso. Qual è il personaggio politico che più apprezzi oltre a Storace? Rutelli, Veltroni e Berlusconi. Così non fai torto a nessuno. No. Qual è il tuo rapporto con la letteratura e la scrittura? Allora la letteratura mi piace molto… Leggo molto. L’ultimo libro che sto leggendo è “Storia d’Italia da Mussolini a Berlusconi” di Bruno Vespa. E mi piace molto Leopardi, Shakespeare. Adesso leggi anche i tarocchi? Sì, i tarocchi mi piacciono molto. Mi piace studiarli, sono nati in Egitto. Soltanto i tarocchi o anche le clementine? Le clementine non so che siano. Pensi di essere in grado di condurre un programma? Certo. Quale per esempio? Festivalbar. Ho condotto “Striscia la notizia” non te lo ricordi? Un programma sulla politica o sulla cultura? Mi piacerebbe condurre un programma come quello di Cecchi Paone per esempio. Divulgatrice scientifica? Sì. Chissà che cosa uscirebbe… No, ma sei un po’ prevenuto. Prevenire è sempre meglio che curare. Eh lo so, lo so. Che cos’è per te la trasgressione? Tu sei una trasgressiva? No, no. Beh ecco magari la trasgressione per me è fare tardi la notte e non andare a dormire. Io che vado a dormire sempre alle dieci di sera. Ti preoccupa il tempo che passa? Beh credo che a tutti preoccupi il tempo che passa. Siamo tutti destinati a morire e quindi credo che tutti abbiamo paura della morte. Progetti? Me ne vado in vacanza. A Panarea nelle Eolie. Qualcosa di meno ludico? A livello professionale c’è qualcosa? Uno straccio di contratto? Beh sì forse un calendario. Ma poserai senza veli? No, con i veli. Flavia, dimmi la verità, quanto ci sei e quanto ci fai? Mah, giudicate voi. Tra una vacanza nel Mar Rosso per esempio e una nelle isole efelidi. Quale preferisci? Ma quali sono le isole efelidi?  
   
   
CARLO ROSSANIGO È IL NUOVO DIRETTORE DELLE RELAZIONI ESTERNE E CORPORATE MARKETING DI MICROSOFT ITALIA  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Microsoft Italia annuncia la nomina di Carlo Rossanigo come Direttore delle Relazioni Esterne e Corporate Marketing. In questo ruolo, Rossanigo avrà il compito di guidare le Relazioni Esterne e l’Ufficio Stampa relativi sia alla comunicazione corporate sia alle tematiche di business, di prodotto e delle soluzioni per le diverse audience di mercato. Inoltre, nel suo nuovo incarico, Rossanigo avrà la responsabilità di sviluppare e di coordinare le strategie e le iniziative di comunicazione realizzate dalla filiale italiana sui temi della Comunicazione Istituzionale e dei Community Affairs e, coordinando la Comunicazione Interna, di condividere all’interno dell’azienda i messaggi e i valori di Microsoft. “Ho sempre considerato Microsoft una società innovativa, che ha contribuito significativamente a realizzare il potenziale tecnologico sia degli individui che delle imprese, coniugando la propria visione strategica con un rilevante impegno istituzionale e sociale per le comunità in cui è inserita”, ha dichiarato Carlo Rossanigo. “Sono pertanto entusiasta di poter ora far parte del team Microsoft, che ha sempre attribuito alla comunicazione un ruolo importante: questa nuova sfida mi porterà a realizzare attività di comunicazione integrata, in linea con gli obiettivi dell’azienda, coordinando le strategie di comunicazione esterna, rivolte principalmente ai media, e interna verso i dipendenti”. Prima di entrare in Microsoft, Rossanigo ha ricoperto il ruolo di Direttore Comunicazione di Olivetti Tecnost (Gruppo Telecom Italia), seguendo per quasi 7 anni le attività di corporate e marketing communication per il brand Olivetti in Italia e nel mondo. Laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi nel 1989, Carlo Rossanigo ha iniziato la sua carriera nella Direzione Manifestazione della Fiera di Milano. In 3M Italia dal 1990, ha assunto incarichi di Marketing Management nella Divisione Photo Products, con progressiva responsabilità di prodotto e di canale per il mercato italiano e Sud Europa. Nel 1996 è stato nominato Direttore Comunicazione Sud Europa di Imation.  
   
   
PIAGGIO PRESENTA: VESPAPARTY DUE GRANDI CITTA’ ITALIANE: MILANO, 30 GIUGNO ROMA, 7 LUGLIO  
 
 Milano, 20 giugno 2005 - Piaggio, presenta la nuova generazione Vespa con due grandi eventi a Milano e a Roma. Con questi eventi, Vespa sottolinea così gli aspetti fondamentali che la rendono unica ed inimitabile. Discorso già intrapreso con l’ultima campagna pubblicitaria realizzata da Tbwa Italia che, attraverso i claim “godetevela”, “strapazzatela” e “stuzzicatela”, racconta la versatilità della due ruote esaltandone al tempo stesso la certezza del mito e l’evoluzione tecnologica. In ognuna delle due città, un corpo di fabbrica all’interno del tessuto urbano diventa per una sera uno spazio teatrale. I Vespaparty si sviluppano in verticale, tra terra e cielo, dalla strada fin in cima alle terrazze. Nel contesto metropolitano le facciate degli edifici, non convenzionali, vengono usate come elemento di continuità fisica e visiva. Diventano per una sera supporto e scenario di una rappresentazione aerea dove tre danzatori/acrobati esplorano la parete, dando vita ad uno spettacolo di grande impatto che coinvolge gli invitati e tutti coloro che si troveranno a passare per caso. I Performer, gruppo formato da due donne e un uomo - diretti artisticamente da Alberto Milazzo e Fabio Carturan, per le coreografie di Brigitte Morel- si lanciano nel vuoto all’assalto delle grandi facciate illuminate, in cui cinque Vespe incollate/sospese, creano un impatto scenico unico ed esclusivo che evoca la grande versatilità di Vespa: “fruibile nelle condizioni più estreme”. La produzione dei due eventi, a cui lavorano oltre 90 persone, è curata della società D.p.r., agenzia che progetta e realizza eventi di comunicazione aziendale. Per la realizzazione della scenografia è stata necessaria una progettazione e certificazione ingegneristica su misura per l’ancoraggio delle Vespa. Per ogni Vespa, infatti, verrà collocata all’interno di una delle finestre dei palazzi una zavorra di 400 Kg. Da cui partono due tiranti in acciaio che sostengono la piccola e invisibile piastra/base d’appoggio a cui è ancorato il veicolo. La prima tappa è prevista per il 30 giugno a Milano. Ad ospitare la performance sarà lo spazio Officinestendhal, ex fabbrica di turbine oggi magnifico loft polifunzionale, già teatro del Fuori Salone, passella di Alta Moda, set fotografico e cinematografico progettato da Stefano Giovannoni. A festeggiare la Vespa - connubio tra tecnologia, motori e creatività del Gruppo Piaggio e arte, spettacolo, passione e fisicità dei Performer – il 30 giugno si riunisce il mondo della moda, del design, dello spettacolo, della finanza e dell’imprenditoria. Più di mille gli invitati al Party. La colonna sonora delle serate è a cura di R101, emittente radiofonica nazionale del gruppo Mondadori. Dalle 21.00 un Radio Truck diventa il palco dal quale la voce storica della radio, Luca Dondoni anima la performance. La musica e il divertimento continueranno poi in due sale delle Officine Stendhal (sempre con Luca Dondoni e con un Mixjokey di R 101). I partecipanti alla serata, compilando una scheda con i propri dati anagrafici, hanno anche la possiblità di vincere una Nuova Vespa Lx o uno dei dieci caschi Vespa messi in palio da Piaggio. Nei giorni precedenti l’evento, R101 offre ai propri ascoltatori dieci ingressi (validi per due persone) per partecipare al party.  
   
   
PATRINI & PARTNERS, TRA PROMOTION E PR  
 
Milano, 20 giugno 2005 - L’agenzia di comunicazione Patrini & Partners si è recentemente confermata nel settore promotion, con un importante progetto per “Blockbuster Italia”. Si tratta dell’attività di comunicazione volta a dare supporto all’apertura dei corner “Blockbuster for Trenitalia”, nelle stazioni di Milano/centrale e Roma/termini. L’agenzia ha svolto prima un’attività “teaser” di volantinaggio nelle aree interessate, con lo scopo di comunicare l’imminente apertura del nuovo ed innovativo servizio Blockbuster; in seguito ha sviluppato attività di coinvolgimento del pubblico, all’interno dei due scali ferroviari, con hostess in monopattino che animavano uno spazio realizzato ad hoc con schermi al plasma e poltroncine prese da treni Etr. Il claim della promozione è: “Milano-roma Roma-milano in Prima Visione”. Patrini & Partners, come da consuetudine, si sta affermando anche nelle Pr, settore nel quale porta avanti da tempo attività mirate “point to point”. Per il secondo anno consecutivo, l’agenzia milanese ha curato la parte Media Relation in occasione della partecipazione di Foot Locker come Main Sponsor all’ Heineken Jammin’ Festival di Imola; in particolare si è occupata della promozione dello Sport Village, powered by Foot Locker, ovvero un’area dove i giovani hanno potuto divertirsi, a ritmo di musica, in campi da basket, pallavolo e calcetto.  
   
   
ADVERTEAM AFFIDA L’ATTIVITÀ DI UFFICIO STAMPA A PINKOMMUNICATION  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Adverteam, agenzia di comunicazione milanese con più di 35 anni di storia, sceglie Pinkommunication per un piano di comunicazione che partirà con l’ufficio stampa. Pinkommunication promuoverà le iniziative e i progetti di comunicazione firmati Adverteam, coinvolgendo la stampa di riferimento negli eventi organizzati dall’agenzia milanese. Un’attività di ufficio stampa basata, dunque, su un rapporto diretto con i media, come diretto è il nostro modo di comunicare” - commenta Alberto Damiani, socio amministratore di Adverteam. Adverteam nasce nel 1969 come agenzia di pubblicità a servizio completo con orientamento al B2b (dalla strategia creativa alla pianificazione mezzi). Nel corso degli anni ha ampliato la propria attività, trasferendo il know-how dell’advertising nella promozione, specializzandosi nell’organizzazione di eventi di comunicazione. Amiamo definirci un’agenzia “around the line, around the client” in grado di ideare strategie di comunicazione capaci di rinforzare sinergicamente le diverse attività mirate ai singoli target della marca – afferma Damiani. Nel corso degli anni abbiamo integrato l’attività di advertising classica, trasferendo le competenze acquisite e consolidate in ambito di “above the line” anche nel “below the line”. Nasce così il concetto di “around the line”: una strategia di comunicazione integrata che sviluppa di volta in volta attività ad hoc in base alle diverse esigenze, ideate però con un pensiero strategico di fondo condiviso e declinato nelle singole iniziative di comunicazione. Crediamo nel forte impatto comunicazionale degli eventi, capaci di creare valore intorno alla marca, attraverso un contatto diretto con il pubblico. Un approccio di comunicazione “Around the line” consente di avere un punto di vista nuovo, fuori asse, uno sguardo laterale che permette letture in chiavi diverse dello stesso progetto, dando vita a nuove strategie creative concepite fuori dagli schemi abituali e quindi a nuove collaborazioni tra e con il cliente. Per noi è un metodo di lavoro e di relazione - commenta Damiani. – Una filosofia che nel tempo ha permesso alla nostra struttura di crescere, collaborando con importanti brand del mercato consumer. Ad esempio lavoriamo con Nivea (Beiersdorf), gestendo attività di sampling on the beach (Viareggio, Versilia, Litorale romano e Adriatico - giugno/luglio 2005) ed eventi (Festival del Fitness, Rimini, giugno 2005). Qualche mese fa l’azienda ha scelto una nostra proposta creativa per la realizzazione di un’attività di In Store Promotion: il “progetto caramelle” organizzato nel mese di maggio presso diversi Centri Commerciali ha avuto sicuramente un grande successo in termini di impatto e di redamption. Aggiunge Lucia Santangelo, socio amministratore dell’agenzia: Da sempre sentiamo l’esigenza di ideare nuove forme di comunicazione, che permettano una spettacolarizzazione della marca. Pensiamo che dallo scambio di idee, dalla condivisione di spunti creativi, dalla collaborazione con menti fresche possano nascere progetti nuovi, stimolanti, per noi e per i clienti. Per queste ragioni, abbiamo deciso di dar voce alle nostre idee e alle nostre esperienze, ideando con Pinkommunication un progetto di comunicazione che partirà con l’attività di ufficio stampa. Adverteam da alcuni mesi gestisce in collaborazione con Pinkommunication un piano strategico di comunicazione integrata per Roland Europe Spa, multinazionale leader nella produzione di tastiere musicali e sistemi per il mondo della comunicazione visiva e 3D.  
   
   
ALESSANDRO PERISSINOTTO E ROSA MONTERO SUPERVINCITORI DEL PREMIO GRINZANE CAVOUR 2005  
 
Torino, 20 giugno 2005 - Alessandro Perissinotto con Al mio giudice (Rizzoli) e Rosa Montero (Spagna) con La pazza di casa (Frassinelli) sono i supervincitori della Xxiv edizione del Premio Grinzane Cavour, promosso dalla Regione Piemonte, dalla Fondazione Crt, dalla Provincia di Torino e dalla Città di Torino. I supervincitori, che hanno ricevuto in premio 6.000 euro, sono stati annunciati sabato 18 giugno durante la cerimonia di premiazione condotta da Neri Marcoré presso il Castello di Grinzane Cavour (Cn). I restanti vincitori, che si sono aggiudicati il premio di 5.000 euro, sono: per la narrativa italiana: Eraldo Affinati Secoli di gioventù Mondatori; Maria Pace Ottieri Abbandonami Nottetempo. Per la narrativa straniera: Thomas Hettche (Germania) Il caso Arbogast Einaudi; Duong Thu Huong (Vietnam) Oltre ogni illusione Garzanti. Il Premio Internazionale "Una vita per la letteratura", promosso dalla Provincia di Torino, è stato assegnato alla scrittrice indiana Anita Desai. Il Premio Autore Esordiente è andato agli indiani Rupa Bajwa con il libro Il negozio di Sari (Feltrinelli) e Siddharth Dhanvant Shanghvi con il libro L’ultima canzone (Garzanti). I vincitori della Xxiv edizione sono stati designati il 22 gennaio 2005 dalla Giuria dei Critici composta da Lorenzo Mondo (presidente), Tahar Ben Jelloun (Marocco), Vincenzo Cerami, Vincenzo Consolo, Masolino d’Amico, Guido Davico Bonino, Alain Elkann, Luigi Forte, Björn Larsson (Svezia), Predrag Matvejevic (Croazia), Raffaele Nigro, Francesca Sanvitale, Luis Sepúlveda (Cile), Giuliano Soria e Sergio Zoppi. Successivamente, i sei libri selezionati per le categorie narrativa italiana e narrativa straniera sono stati sottoposti al voto delle Giurie Scolastiche scelte in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione e costituite presso dodici Scuole Superiori d’Italia, a cui si aggiungono le giurie internazionali attivate presso i Licei Italiani di Belgrado, Berlino, Bruxelles, Buenos Aires, Fiume, Il Cairo, Parigi, Praga e presso le Università di Mosca, Salamanca, Stoccolma e Tokyo.  
   
   
ANITA DESAI, DAL GRINZANE AL READING DI FIRENZE PREMIATA IN PIEMONTE, LA GRANDE SCRITTRICE INDIANA PARTECIPERÀ CON L’IRLANDESE COLM TOIBIN E L’AFGANO ATIQ RAHIMI AGLI INCONTRI LETTERARI DELLA FONDAZIONE S. MADDALENA  
 
Firenze, 20 giugno 2005 - La grande scrittrice indiana Anita Desai che ha ricevuto in Piemonte il prestigioso Premo Grinzane alla carriera, sarà a Firenze ospite della Fondazione Santa Maddalena e parteciperà nei prossimi giorni a uno dei reading pubblici che la Fondazione organizza insieme all’assessorato alla Cultura, stavolta nel quadro di Firenzestate 2005 per il ciclo Parole a Caso. Autrice di 11 romanzi (tra cui Chiara luce del giorno, Notte e nebbia a Bombay e Digiunare, divorare, tutti pubblicati da Einaudi), Anita Desai è famosa soprattutto per la straordinaria sensibilità con cui nei suoi romanzi descrive l’universo femminile, le tensioni familiari e l’alienazione delle donne della middle class. Reading Series a Firenze, terzo appuntamento del 2005, è in programma il 28 giugno, ore 21,30, in Piazza della Santissima Annunziata. Con Anita Desai presenteranno i loro ultimi lavori l’irlandese Colm Toibin e l’afgano Atiq Rahimi. Tra i maggiori scrittori contemporanei, Toibin è un classico della letteratura gay. I suoi romanzi (Storia della notte, Sud, Il faro di Blackwater, Amore in un tempo oscuro, The Master) sono tutti pubblicati da Fazi Editore. Rahimi, esule dall’Afganistan dei Talebani, ha scritto due romanzi, Terra e cenere e Le Mille Case del Sogno e del Terrore, pubblicati in Italia da Einaudi. Da Terra e cenere ha tratto l’omonimo documentario che ha vinto il premio Regard vers l’avenir al Festival di Cannes 2004. Santa Maddalena www.Santamaddalena.org è, come si sa, la Fondazione che ha sede nell’omonima tenuta di Donnini (Reggello), fondata da Beatrice Rezzori in memoria del marito, il grande scrittore Gregor von Rezzori. Ogni anno Santa Maddalena per periodi di lavoro più o meno lunghi 18 - 20 scrittori di età e nazionalità diverse.  
   
   
SCIENZE MFN INAUGURA LA BIBLIOTECA RICEVUTA IN DONO DALLA SOLVAY SOLEXIS  
 
Alessandria, 20 giugno 2005 - Il prof. Paolo Garbarino, Magnifico Rettore dell’Ateneo Amedeo Avogadro, ha espresso “grande soddisfazione per l’importante iniziativa, che testimonia le concrete sinergie fra Ateneo e realtà industriale dell’area, nel percorso costante di valorizzazione culturale delle risorse umane del territorio alessandrino”. Si è svolta nei locali della Biblioteca della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali in Via Bellini 25/G ad Alessandria, la cerimonia ufficiale di inaugurazione della sezione destinata ad ospitare i volumi della Biblioteca Storica di Chimica donati dalla Solvay Solexis, società attiva nel settore dei fluoropolimeri.. Oltre al Rettore Paolo Garbarino, fa gli onori di casa il Preside di Scienze Mfn prof. Leonardo Castellani e per la Solvay Solexis Luigi Guarracino, direttore dello stabilimento di Spinetta Marengo. “L’importante donazione contribuisce all’ampliamento previsto per la nostra Biblioteca che, con il completamento dei lavori del Lotto A raggiungerà l’estensione di un chilometro lineare di volumi e riviste – dichiara il Preside Castellani –. Dopo un primo esame dei volumi donati dalla Solvay Solexis -continua- abbiamo ritenuto primario giungere ad una sistemazione “parziale”, per consentire ai nostri studenti e ricercatori di accedere fin da subito ad un importantissimo patrimonio di testi soprattutto di chimica organica, raccolti in cinquant’anni di attività del Centro Ricerche e Sviluppo di Bollate: si tratta di uno storico che resta tuttora fondamentale per la ricerca e che va ad arricchire la nostra sala consultazione”. Nella sezione inaugurata i volumi catalogati hanno trovato sistemazione su 80 metri lineari di scaffali. La catalogazione e la consultabilità dei nuovi testi contribuiscono da subito, ad aumentare l’estensione totale della Biblioteca di Scienze Mfn, con i 4000 volumi donati, cui si affiancano oltre 550 titoli di riviste e periodici vari, con intere annate che documentano i progressi e gli studi innovativi della chimica. La stessa soddisfazione espressa dai rappresentanti dell’Ateneo viene manifestata da da Luigi Guarracino, direttore dello stabilimento di Spinetta Marengo , che sottolinea come “la volontà di donare il patrimonio della biblioteca Solvay Solexis alla Facoltà di Scienze Mfn dell’Università Avogadro, si colloca nel contesto di una collaborazione continuativa con le realtà istituzionale e sociali del territorio delle sedi della nostra società. La sinergia con l’Università di Alessandria è attiva già da tempo, ed è uno dei motivi di crescita delle nostre attività che puntano sull’innovazione come elemento di sviluppo, partendo proprio dalla valorizzazione del contesto produttivo locale. Claudio Loponte, responsabile della biblioteca, sintetizza una descrizione dei principali volumi, e delle riviste raccolte in questi anni nel centro di Bollate, che definisce un vero e proprio patrimonio storico della cultura tecnico-scientifica italiana. Ha avuto luogo anche una tavola rotonda sul tema: “Università Ricerca Industria. L’innovazione è l’anello di congiunzione fra mondo universitario e realtà produttive”, cui hanno partecipato: il Magnifico Rettore Paolo Garbarino, il Preside Leonardo Castellani, il Delegato alla Ricerca dell’ Ateneo Prof. Fabio Gastaldi, il Prof. Giuseppe Resnati del Dipartimento Natta del Politecnico di Milano, il Presidente dell’Unione Industriali di Alessandria Piero Martinotti, Gianluca Fusco neo Vice Direttore di Federchimica, Giuseppe Malinverno Public Affairs Manager del Gruppo Solvay di Bruxelles, Giulio Tommasi Direttore Ricerca e Tecnologia della Solvay Solexis, Carlo Latorre Direttore della rivista “Materie Plastiche ed elastometri” (il cui n° 1, risalente al 1935è compreso fra i periodici della biblioteca) e le autorità dell’Alessandrino, con la moderazione di Fabio Novelli della comunicazione Solvay Italia. A conclusione della tavola rotonda, nei locali della biblioteca, al primo piano della Facoltà di Scienze Mfn, si è tenuta l’inaugurazione ufficiale con il taglio del nastro. Solvay Solexis, coglie anche l’occasione per offrire in dono alla Facoltà di Scienze Mfn una serie di fotografie storiche di inizio Xx secolo, che ritraggono i partecipanti ai diciannove convegni mondiali di fisica e chimica organizzati per espressa volontà del fondatore Ernest Solvay: “si tratta di un dono che assume un significato emozionante in questo 2005, che è l’anno mondiale della Fisica – commenta il Preside Castellani – le immagini del secolo scorso saranno un trait d’union particolare e personale tra i nostri studenti e docenti, e i grandi nomi della Fisica che parteciparono ai convegni, come documenta il ritratto di Albert Einstein alla riunione del 1911”.  
   
   
JAMES ACKERMAN RENDE OMAGGIO A FRANCO BARBIERI GLI 80 ANNI DELLO STUDIOSO VICENTINO CELEBRATI CON UN VOLUME DI TESTIMINIANZE  
 
Vicenza, 20 giugno 2005 - Sabato 18 giugno, presso la Sala Stucchi del Comune di Vicenza è stato presentato al pubblico il volume "Per Franco Barbieri. Studi di storia dell'arte e dell'architettura", realizzato in occasione degli ottant'anni dello studioso vicentino. Testimonial di eccezione, il famoso storico dell'architettura americano James Ackerman. Il volume, promosso dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, è un'opera collettiva di trenta studiosi europei e americani che, come tradizione nel mondo accademico, hanno donato un proprio saggio come segno di gratitudine verso colui che considerano un maestro: l'omaggio a Franco Barbieri porta quindi la firma, fra gli altri degli americani Ackerman e Juergen Schulz e Douglas Lewis, del tedesco Christof Thoenes, lo spagnolo Fernando Marias, degli italiani Giuseppe Maria Pilo, Pier Nicola Pagliara, Arnaldo Bruschi e Rossana Bossaglia, per citare solo i nomi più noti a livello internazionale. Il volume è curato da Guido Beltramini, direttore del Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, ed Elisa Avagnina, direttrice del Museo Civico, come doverosa testimonianza delle due istituzioni cittadine verso un maestro che ad entrambe ha dato moltissimo La qualità del volume e dei suoi contenuti da' la misura del prestigio che Franco Barbieri gode nel mondo internazionale. Nato a Vicenza, Barbieri è stato docente universitario a Macerata e alla Statale di Milano, ma anche, dal 1951 al 1956 direttore del Museo Civico di Vicenza. Con oltre trecento pubblicazioni Barbieri è lo studioso che può vantare il numero più elevato di pubblicazioni aventi per argomento l'arte e l'architettura vicentina, ma la sua azione non è certo di ambito locale: i suoi studi su Vincenzo Scamozzi e su Palladio sono ritenuti fondamentali dalla comunità accademica internazionale. Il prestigio di Franco Barbieri è testimoniato dal padrino di eccezione che sabato terrà a battesimo il libro: James Ackerman, per quarant'anni docente a Harvard, autore di volumi fondamentali su Michelangelo, su Palladio, sulla villa e su altri elementi chiave della architettura del Rinascimento. Www.cisapalladio.org