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LUNEDì

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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Giugno 2005
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LA MICROSOFT ANNUNCIA UN NUOVO APPROCCIO NELLA RICERCA SUL SOFTWARE  
 
Bruxelles, 20 giugno 2005 - La Microsoft ha reso noto un nuovo approccio nella ricerca sui personal computer, sostenendo che i principi che in passato definivano l'informatica sono cambiati. In un intervento del 15 giugno, il direttore generale della Microsoft Research Cambridge Andrew Herbert ha affermato che la disponibilità di processori più veloci e più potenti ha reso obsoleta gran parte dei fondamenti su cui poggiava la progettazione di software nel Xx secolo. "Siamo giunti a una svolta perché l'hardware ha subito modifiche così radicali da rendere necessario un nuovo approccio sul fronte del software. Tale cambiamento ci libera da vincoli precedenti, consentendoci di creare sottosistemi per le nuove tipologie di software per l'informatica del prossimo secolo", ha dichiarato Andrew Herbert. Mentre in passato il software per i computer veniva progettato per colmare le lacune dell'hardware, come ad esempio la sostituzione della memoria virtuale con quella reale, ora può avvantaggiarsi dei linguaggi moderni di programmazione che riducono la necessità di ricorrere alla memoria virtuale e sfruttano questa maggiore capacità al fine di migliorare la ricerca e la creazione di indici analitici dei file, ritiene Microsoft. Alcune delle sfide che sta attualmente affrontando la Microsoft Research sono: sistemi - quali verifiche di software autocontrollato - volti a superare le attuali limitazioni nel campo dei test per creare software più stabili e privi di virus; nuovi modelli di accesso che forniscano metodi più efficaci per ricercare e organizzare i file, e che garantiscano che gli utenti non vengano sommersi da un sovraccarico di informazioni, come può accadere se si utilizzano sistemi gerarchici; metodi di interazione informatica spostando il software dal desktop a nuove aree, quali le superfici interattive; software "intelligente" basato sulla percezione della macchina.  
   
   
PHILIPS E TPV SIGLANO L’ACCORDO FINALE CHE DARÀ VITA ALLA PIÙ GRANDE AZIENDA AL MONDO NELLA PRODUZIONE DEI DISPLAY  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Amsterdam, Olanda - Hong Kong, China, Royal Philips Electronics e Tpv Technology Limited hanno annunciato il 16 giugno di aver sottoscritto l’accordo definitivo per la vendita e il trasferimento a Tpv di alcune aree di business Philips relative ai monitor e agli schermi piatti entry level. Questo accordo rappresenta un momento chiave del processo avviato da Tpv e Philips lo scorso 16 dicembre tramite una Lettera di Intenti, nella quale le aziende dichiaravano il loro interesse a sottoscrivere la transizione. Il completamento dell’operazione resta soggetto alle normative pertinenti e ad ulteriori approvazioni. In base all’accordo definitivo, Tpv assumerà il controllo dell’attuale business Philips relativo ai monitor Oem e della produzione dei monitor e dei Flat Tv entry level che Philips continuerà a commercializzare con il proprio brand. Philips fornirà a Tpv asset e risorse in merito a queste attività. L’unione di Tpv e del business Philips relativo ai monitor e ai Flat tv entry level darà vita al leader globale nel mercato dell’assemblaggio dei monitor e dei Flat Tv. Tpv diventerà il principale produttore al mondo di monitor per Pc con un volume annuo che supererà 35 milioni di unità. L’ammontare delle attività che saranno trasferite da Philips a Tpv è approssimativamente di 2 miliardi di dollari Usa (1,6 miliardi di Euro all’attuale tasso di cambio). Questa cifra comprende il trasferimento a Tpv di 750 milioni di Euro relativi alle vendite di Monitor Oem. I restanti 850 milioni di Euro invece sono legati alla gestione in outsourcing dei monitor e Flat Tv con marchio Philips. Philips diverrà un azionista fondamentale di Tpv. Le due aziende hanno stabilito che il contributo fornito da Philips a Tpv rappresenta e venga di conseguenza valutato come il 30% della capitalizzazione di Tpv che verrà corrisposto tramite il 15% delle nuove azioni emesse da Tpv e, per il valore restate, attraverso bond convertibili.  
   
   
ULTIMA TAPPA PER IL ROAD SHOW ACTION NETWORK - MICROSOFT NAVISION: ALLA RESA DEI CONTI LE ESIGENZE INFORMATIVE NELLE PMI  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Action Network gruppo di consulenza direzionale, organizzativa e informatica focalizzato sul mercato delle Pmi a capitale familiare, ha concluso il giorno 15 giugno scorso a Monza il road show iniziato a febbraio, ideato allo scopo di confrontarsi con gli imprenditori ed i manager sul tema della integrazione tra strategie, processi e soluzioni tecnologiche per il sistema informativo operativo e direzionale. Nel corso delle quattro tappe realizzate in Lombardia e nella Svizzera italiana (Erba, Lugano, Varese, Monza) Action Network ha incontrato oltre 120 aziende su oltre 1.800 contattate ed invitate, conseguendo una redemption di quasi il 7%, risultato molto positivo alla luce dello scenario generale attuale degli eventi di questo tipo. “Il successo dell’iniziativa ha una duplice motivazione - spiega Raffaele Cielo – Presidente di Action Network e principale relatore del Road Show. La prima è la scelta coraggiosa di mettere in discussione, senza pregiudizi e senza pudori, sia la scarsa considerazione di impatto strategico-tattico che gli imprenditori di Pmi spesso riservano ai sistemi informativi, sia le cause che determinano una frequente insoddisfazione, che si riscontra al termine del progetto, per i risultati conseguiti dagli investimenti in rinnovamento/estensione degli strumenti di Information & Communication Technology. La seconda determinante del successo è stata la presentazione della nuova versione 4.0 del prodotto erp extended Microsoft Business Solutions – Navision , scelto da Action Network per la sua vocazione Pmi e per la sua capacità di adattamento a contesti settoriali, dimensionali, geo-politici ed organizzativi anche molto differenti fra loro”. Particolare gradimento è stato riconosciuto dalle aziende convenute alla formula di collaborazione proposta da Action Network agli imprenditori di Pmi, per incentivare il loro ritorno agli investimenti organizzativi innovativi. Infatti, l’offering “ascoltare ed agire” messo a punto da Action Network prevede una forte condivisione del “rischio di progetto” tra azienda cliente e società di consulenza, risultato che può essere raggiunto quando le due parti sono disponibili a formalizzare gli obiettivi di efficacia, efficienza e R.o.i. Di progetto, potendo di conseguenza commisurare i compensi del partner a precisi “success fee”. Inoltre, grazie alla sue forti competenze professionali nel mondo della finanza ordinaria e straordinaria d’impresa, Action Network ha predisposto un “package finanziario” che consente ai loro clienti di spalmare nel tempo il “cash-out”, senza impattare sul loro livello di affidamento bancario.  
   
   
ALGOL S.P.A. INFORMAZIONI SU FATTI RILEVANTI  
 
Milano, 20 giugno 2005 - In merito ai fatti segnalati sia dalla società di revisione che dal Collegio Sindacale - la cui relazione al bilancio d’esercizio e consolidato della Società al 31 dicembre 2004 riporta osservazioni analoghe a quelle della società di revisione - Alogol informa che le lettere di patronage per un valore complessivo di Euro 19,4 milioni rilasciate in passato ad istituiti di credito in favore di Algolproducts S.p.a., controllata dalla Società all’epoca dei fatti e successivamente ceduta, sono state in parte revocate per un valore complessivo di Euro 9,6 milioni; per cui rimangono in essere Euro 9,8 milioni di lettere di patronage. L’esposizione totale sotto patronage alla data odierna è di Euro 3,0 milioni oltre a Usd 1,2 milioni di acquisto di valuta a termine. Dei suddetti Euro 3,0 milioni, Euro 1,6 milioni sono anticipi su fatture emesse prima della cessione, mentre i rimanenti Euro 1,4 milioni sono anticipi di fatture di competenza della nuova proprietà. Ad oggi, inoltre, non sono state avanzate richieste di pagamento verso la Società in base alle restanti lettere di patronage. L’azienda conferma altresì che ad oggi e in linea con quanto risulta dai predetti dati contabili, la stessa non versa nelle situazioni di cui agli articoli 2446 e/o 2447 del codice civile. Algol S.p.a. Informa, inoltre, delle dimissioni - con effetto da metà del mese di luglio - del Controller del Gruppo, dott. Marco D’annibale; inoltre si informa che il dott. Guido Gandi, responsabile Credito e Tesoreria, ha cessato di prestare lavoro il 31 Gennaio 2005. In proposito, la Società non prevede che tali dimissioni produrranno effetti negativi sull’assetto gestionale - organizzativo del Gruppo.  
   
   
LA PROPOSTA DI ACQUISIZIONE DI PINNACLE AVANZATA DA AVID SUPERA L'ESAME DELL'ANTITRUST NEGLI STATI UNITI  
 
Tewksbury, Ma, e Mountain View, Ca, 20 giugno 2005 - Avid Technology, Inc. E Pinnacle Systems, Inc. Hanno annunciato il 13 giugno di aver ricevuto la comunicazione della prossima conclusione del periodo di attesa, imposto secondo i termini della normativa antitrust dettata dall'Hart-scott-rodino Antitrust Improvements Act del 1976, in riferimento alla proposta di acquisizione della società Pinnacle avanzata da Avid. La suddetta transazione - che si calcola sarà finalizzata nel terzo trimestre di calendario del 2005 - rimane soggetta all'approvazione da parte degli azionisti facenti capo a entrambe le società, oltre che alle consuete approvazioni da parte dell'Autorità normativa e alla soddisfazione di ulteriori condizioni di chiusura. Il Presidente e Chief Executive Officer di Avid, David Krall, ha affermato: "Siamo particolarmente soddisfatti della prossima approvazione da parte del Dipartimento di Giustizia della nostra proposta di acquisire Pinnacle. Attendiamo con ansia il momento in cui saranno portate a termine le rimanenti procedure di approvazione da parte degli azionisti e dell'Autorità normativa in modo tale da finalizzare l'acquisizione e da iniziare ad avvantaggiarci delle numerose opportunità che quest'ultima ci offre". Avid terrà in data 27 luglio 2005 l'Assemblea Annuale degli Azionisti durante il corso della quale sarà chiesto ai rispettivi soci di esprimere il proprio voto in merito alla fusione. Anche Pinnacle terrà in data 27 luglio 2005 l'Assemblea Speciale degli Azionisti, durante il corso della quale sarà chiesto a questi ultimi di esprimere il proprio voto in relazione alla suddetta fusione. Gli azionisti iscritti nel libro soci di Avid e in quello di Pinnacle, a partire dal 7 giugno 2005, avranno il diritto di esprimere il proprio voto durante le rispettive assemblee. In data 21 marzo 2005, Avid e Pinnacle hanno annunciato di aver siglato un accordo definitivo per l'acquisizione di Pinnacle da parte di Avid mediante una transazione di tesoreria e di Borsa. Secondo i termini del suddetto accordo, gli azionisti di Pinnacle riceveranno .0869 azioni Avid e $1,00 in contanti in cambio di ogni azione Pinnacle. Finalizzata la transazione, si calcola che Avid emetterà all'incirca 6,2 milioni di azioni e verserà $71 milioni in contanti.  
   
   
IL PINGUINO E’ ORMAI MATURO: RISULTATI LUSINGHIERI PER LINUXWORLD CONFERENCE & EXPO 2005  
 
Milano, 20 giugno 2005 - 56 giornalisti accreditati appartenenti a una quarantina di testate, 1533 visitatori nelle due giornate aperte al pubblico, 165 tra partecipanti ai corsi e agli approfondimenti, con un raddoppio rispetto alla prima edizione: numeri lusinghieri per la seconda edizione di Linuxworld Conference & Expo Italia, versione nazionale dell’evento di settore più importante a livello mondiale, organizzato da Wireless in collaborazione con Idg World Expo, svoltosi quest’ anno dal 24 al 26 maggio presso il Centro Congressi Crowne Plaza Milan-linate di San Donato Milanese. Le presenze complessive sono state di circa 2175 persone, cifra che consolida il dato giornaliero della prima edizione, quando erano tre le giornate aperte al pubblico contro le due di quest’ anno. “La scelta di dedicare la giornata conclusiva ai corsi ha pagato - ha commentato Gianluigi Ferri, Direttore di Wireless -. Oltre all’aumento spettacolare del numero dei partecipanti, abbiamo eseguito, in partnership con Lpi.org, in un solo giorno ben 122 certificazioni Linux, e vista la difficoltà dell’esame penso sia un numero estremamente significativo. E’ una dimostrazione che il mercato e la comunità open source italiani sono maturati e ora vogliono qualità e approfondimento. Più in generale non possiamo che considerarci soddisfatti dei risultati della manifestazione, svoltasi durante un periodo di stagnazione conclamata del mercato dell’informatica professionale, e non solo, in Italia”. Linuxworld Conference & Expo Italia 2005, con i suoi 90 tra sponsor, espositori e partner del mondo dei media e dell’universo delle comunità open source, su un’area dedicata alla manifestazione cresciuta a 3000 metri quadri complessivi, pone così le basi per confermare e allargare il proprio ruolo di evento di riferimento per l’open source in Italia, come lo è nei maggiori Paesi del mondo. Le relazioni delle sessioni convegnistiche di Linuxworldexpo saranno disponibili a partire dal 30 giugno sul sito dell’evento all’indirizzo www.Linuxworldexpo.it  
   
   
LA NUOVA VERSIONE DI MICROSOFT OFFICE, NOME IN CODICE “OFFICE 12”, ADOTTERÀ IL FORMATO DI FILE BASATI SU XML, PER UNA MIGLIORE INTEROPERABILITÀ DEI DATI  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Microsoft ha annunciato che nella prossima versione di Microsoft Office, nome in codice “Office 12”, adotterà lo standard Extensible Markup Language (Xml) per i formati di default dei file, con l'obiettivo di offrire nuovi livelli di interoperabilità dei dati ai suoi clienti e nuove opportunità di business ai fornitori di tecnologia. I nuovi formati, denominati Microsoft Office Open Xml Formats, diventeranno lo standard nelle versioni “Office 12” di Microsoft Office Word, Excel e Powerpoint, il cui rilascio è previsto nella seconda metà del 2006. “I formati Microsoft Office Open Xml potranno avere un impatto estremamente positivo sull'efficienza e la produttività degli Information Worker, senza richiedere un solo minuto di training aggiuntivo,” ha dichiarato Carlo Malaguzzi, Direttore della divisione Information Worker di Microsoft Italia. “I nostri clienti avevano la necessità di una migliore gestione dei dati e dei file; una maggiore interoperabilità; e specifiche di formato aperte ed esenti da royalty — senza sacrificare la compatibilità con versioni precedenti. Siamo certi che l'adozione di formati di default basati su Xml fornirà agli operatori del settore It gli strumenti per rispondere in maniera professionale a queste sfide, permettendo nel contempo agli sviluppatori di integrare ancora più facilmente Office nelle loro soluzioni personalizzate”. Questo annuncio rappresenta la fase conclusiva di un percorso iniziato già con il rilascio di Office 2000, che includeva l'Xml tra i formati Html supportati da Word, Excel e Powerpoint, e proseguito con l'estensione del supporto per l'Xml in Office Xp e Office 2003, e con l'introduzione di Microsoft Office Infopath 2003. I clienti e il settore tecnologico nel suo complesso hanno rapidamente riconosciuto le potenzialità dell'Xml, adottandolo come tecnologia per l'interscambio di dati strutturati. Da una ricerca condotta da Microsoft è emerso che oltre 1 milione di sviluppatori utilizza attualmente Office 2003, e più di un terzo di essi impiega l'Xml nelle proprie soluzioni. Secondo una stima di Gartner Inc., l'uso di form elettronici in grado di supportare l'Xml è destinato come minimo a raddoppiare nel corso del prossimo anno, ed entro il 2007 il 40% dei knowledge worker utilizzerà strumenti per la creazione di contenuti in grado di gestire l'Xml1, mentre Forrester Research Inc. Prevede che, entro il 2008, l'Xml diventerà uno dei formati dominanti per l'archiviazione dei dati2. “L'adozione dell'Xml per i formati di file standard di Office è, per me, la realizzazione di un sogno che coltivo da 35 anni,” ha detto Charles F. Goldfarb, inventore della tecnologia alla base dei linguaggi di marcatura e autore di “The Xml Handbook”. “Nel 1970 avevamo un solo sistema che consentisse la condivisione di documenti tra un editor, un database di back-end e un pacchetto di desktop publishing. Oggi, Microsoft consente a centinaia di milioni di persone di creare file Xml in grado di interoperare con qualsiasi sistema di back-end e con ogni tipologia di Web service. Questo apre la porta a tutta una nuova gamma di scenari di condivisione avanzata delle informazioni, con ripercussioni estremamente positive sui flussi di lavoro e sulla collaborazione tra individui e all'interno di organizzazioni”. I formati Microsoft Office Open Xml producono file di dimensioni minori, garantiscono una migliore capacità di recupero di dati da file danneggiati o corrotti e aumentano la sicurezza grazie a un maggiore controllo sul contenuto dei file: • File di dimensioni minori. I nuovi formati producono file di dimensioni significativamente minori rispetto a quelli creati in Microsoft Office 2003, riducendo le esigenze di archiviazione dei clienti e i costi a esse connessi. E dal momento che file più compatti occupano meno spazio anche come allegati e-mail o file scaricabili, ci si attende un'analoga riduzione anche nelle esigenze di banda. La riduzione nelle dimensioni dei file è resa possibile dall'integrazione della tecnologia standard di compressione Zip che comprime automaticamente ciascun componente del file, e dal minore ingombro del formato Xml stesso. • Migliore capacità di recupero dei dati. La migliorata funzionalità di recupero dei dati tipica dei nuovi formati comprende la possibilità di aprire e utilizzare le parti integre di un file quando un suo componente — ad esempio un grafico o un'immagine — risulti danneggiato, come avviene ad esempio nel caso di allegati e-mail troncati o di supporti di archiviazione danneggiati. I formati Microsoft Office Open Xml sono inoltre dotati di una tecnologia che, all'atto dell'apertura di un file, rileva l'eventuale presenza di dati danneggiati e tenta automaticamente di ripararli. Ciò è possibile grazie alla struttura dei formati, che segmenta l'archiviazione dei dati di un file in componenti distinte che possono quindi essere scansionate, conservate e gestite in maniera indipendente. • Maggiore sicurezza. La particolare struttura dei file inoltre garantisce una maggiore sicurezza, permettendo di identificare e gestire più agevolmente file con codice potenzialmente pericoloso, e di eliminare dai file informazioni personali o riservate — quali ad esempio i commenti — prima che questi vengano estratti dalla rete. Migliore interoperabilità dei dati Le caratteristiche di interoperabilità dei formati Microsoft Office Open Xml consentono alle applicazioni Microsoft Office di accedere direttamente a dati archiviati in sistemi esterni alle stesse applicazioni, come ad esempio applicazioni line-of-business basate su server. Le applicazioni di terze parti possono, a loro volta, accedere a dati archiviati nei nuovi formati di file Office. “Intel è lieta di collaborare con Microsoft per creare nuovo valore tramite piattaforme più agili, più protette e più connesse”, ha dichiarato Renee James, Vice President e General Manager del gruppo Software and Solutions di Intel. “L'adozione di Xml e di Microsoft Office System ha già consentito alla nostra azienda di conseguire un notevole miglioramento nei processi. Abbiamo sviluppato uno strumento per la “cattura della conoscenza” (knowledge capture) che include Microsoft Office Infopath 2003 e le tecnologie Intel Xeon server e Intel Centrino mobile, e che ha radicalmente trasformato le operazioni di raccolta e condivisione delle informazioni nei nostri impianti di produzione. Questo progetto ha avuto un rendimento interno del 99%. Sulla base di questa e di altre esperienze analoghe, siamo certi che i formati Microsoft Office Open Xml, che attendiamo con ansia, assicureranno alle aziende una più agevole integrazione delle applicazioni, un più semplice accesso alle informazioni e una maggiore efficienza”. I nuovi formati di file consentono ad applicazioni e sistemi di accedere al contenuto di documenti e fogli di calcolo per eseguire query o aggiornamenti, eliminando la necessità di interagire manualmente con essi e di immettere dati ripetitivi. Ciò si traduce in un notevole aumento di produttività per l'operatore, consentendo nel contempo all'azienda di reperire nuove e preziose informazioni. L'interoperabilità permette di creare rapidamente e automaticamente nuovi documenti da una vasta gamma di sorgenti di dati, con o senza l'impiego di applicazioni Microsoft Office, e di eseguire più velocemente e agevolmente operazioni di data mining sui dati esistenti. Bill Gates, Chairman e Chief Software Architect di Microsoft, ha discusso l'esigenza di simili soluzioni di interoperabilità presentando la visione dell'azienda sul “nuovo mondo del lavoro” al Microsoft Ceo Summit, qualche settimane fa. L'annuncio di oggi è il primo passo verso il concretizzarsi della promessa di Gates di fornire agli sviluppatori e alle aziende “soluzioni e strumenti fondamentali per l’Information Technology”, come standard Xml aperti e strumenti di sviluppo rapidi e di immediato utilizzo, per creare ed estendere applicazioni che incorporino i sistemi informativi aziendali. I Microsoft Office Open Xml Formats sono formati di file documentati che vengono concessi con una licenza esente da royalty. Ciò significa che chiunque potrà liberamente eseguirne l'integrazione nei propri server, applicazioni e processi aziendali, senza che alcun corrispettivo sia dovuto a Microsoft per il loro utilizzo. La licenza aperta esente da royalty consentirà agli sviluppatori indipendenti di integrare facilmente i nuovi formati di file nei loro strumenti, consentendo loro di realizzare soluzioni che garantiscano un accesso universale ai dati basati su Microsoft Office senza dover utilizzare applicazioni e strumenti di authoring Microsoft Office. Microsoft ritiene che questo possa creare nuove opportunità di business, fornendo a sviluppatori e fornitori di tecnologia i mezzi per realizzare soluzioni innovative che beneficino della nuova tecnologia. Sarà possibile, ad esempio, offrire soluzioni di archiviazione che consentano agli utenti di accedere a file Microsoft Office anche dopo aver dismesso da tempo la versione di Office con la quale i file erano stati creati. La compatibilità con le versioni precedenti di Microsoft Office agevolerà l'adozione dei nuovi formati da parte dei milioni di utenti che utilizzano quotidianamente Microsoft Office. Ad esempio, gli individui e le organizzazioni che utilizzano Office 2000, Office Xp e Office 2003 — e che rappresentano complessivamente la vasta maggioranza di utenti di Microsoft Office — potranno aprire, modificare e salvare file usando i nuovi formati, grazie a un aggiornamento gratuito scaricabile dal sito Microsoft, che consente a queste versioni precedenti di Office di lavorare con i nuovi formati. Analogamente, i documenti creati in Office con gli attuali formati di file binari saranno pienamente compatibili con le applicazioni di “Office 12”. Gli utenti potranno così salvare documenti nei formati correnti e scambiarli con altri utenti che utilizzino “Office 12” — e quando passeranno essi stessi ad “Office 12” potranno continuare a utilizzare i documenti precedentemente creati. Tale compatibilità contribuirà inoltre a garantire il corretto funzionamento di soluzioni di terze parti basate sulle versioni attualmente disponibili di Microsoft Office. Http://www.microsoft.com/office/preview  
   
   
A JAVA CONFERENCE'05 ORACLE SI FOCALIZZA SU SOA E RFID L'APPUNTAMENTO AL CONGRESSO MILANOFIORI IL 22 GIUGNO  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Il 22 giugno alle 16.30, nell’ambito della sessione parallela ‘L'architettura delle soluzioni Rfid’, Emiliano Pecis, Principal Consultant, Oracle Italia, interverrà sul tema ‘Oracle Sensor Based Services Infrastructure: l'architettura Oracle per "l'Internet degli oggetti"’, con l’obiettivo di presentare l’offerta Oracle per l’Rfid. Con Oracle Sensor Edge Server, parte integrante di Oracle Fusion Middleware, le aziende possono integrare in modo semplice e rapido le informazioni basate su sensori nei propri sistemi per giungere ad una perfetta visibilità della supply chain e ottimizzare così i processi aziendali. L’intervento di Emiliano Pecis è volto altresì a illustrare i vantaggi della Oracle Mobile Solution Providers Community, che raccoglie i partner Oracle che propongono sul mercato soluzioni in ambito Wireless, Mobile e Rfid. Il 23 giugno alle 15.30, invece, nell’ambito della sessione parallela ‘Soa applicato’, è previsto l’intervento di Paolo Ramasso, Senior Principal Sales Consultant, Oracle Italia, che si focalizzerà sul tema ‘Accelerate Development of Service Oriented Architecture Applications’. In questa occasione, verranno presentati un set di prodotti innovativi per la realizzazione dei vari layers tipici di ogni enterprise application: persistenza dati via Object Relational mapping tools/ejb3.0 componenti/framework J2ee per la definizione della business logic, esposizione di coarse grain services come web services e loro orchestrazione secondo lo standard Bpel, realizzazione della presentation logic guidata da semplici wizards del framework J2ee e Oracle Application Development Framework.  
   
   
PLIO: LA POSIZIONE SUI BREVETTI SOFTWARE  
 
Milano, 20 giugno 2005 – Il Progetto Linguistico Italiano Openoffice.org (Plio) esprime la sua forte preoccupazione in merito ai contenuti del dibattito Europeo sui brevetti software, che nel prossimo mese di luglio potrebbe veder approvata la Direttiva Europea denominata Cii (Computer-implemented Inventions) nella sua versione peggiore – approvata dalla Commissione Europea il 7 maggio 2004 – in aperto contrasto con gli emendamenti approvati dal Parlamento in prima lettura. La direttiva Cii, nella forma attuale, costituisce un rischio enorme per l'industria europea del software, poiché sommandosi al copyright (diritto d'autore), strumento da sempre utilizzato per la tutela degli investimenti e della "proprietà intellettuale" di chi produce software, espone autori indipendenti, imprese e utenti al continuo rischio di cause per azioni legali. Infatti, mentre la tutela del copyright prevede il rispetto di quanto espresso nella licenza di un software, e quindi l'eventuale plagio o copia del software stesso si configura come un atto malevolo intenzionale, nel caso del mancato rispetto di uno o più brevetti la situazione è molto diversa, dato che – per l'assenza di strumenti di ricerca efficaci per "navigare" il registro dei brevetti – il rischio di confusione è molto più alto, tanto che negli Stati Uniti, dove purtroppo il brevetto ha una storia ultradecennale, si parla addirittura di "campo minato". La direttiva, di fatto, porterebbe a concedere il monopolio sullo sfruttamento delle idee, né più né meno come accadrebbe se venissero brevettati il giro armonico o il romanzo: addio musica, addio letteratura. L'estensione della brevettabilità al software mira quindi a innalzare artificialmente le barriere di ingresso al settore Ict. In futuro, infatti, la scrittura del software non potrà più essere considerata solamente un'attività creativa, ma richiederà un lungo processo preventivo per verificare se le idee che si vogliono utilizzare per scrivere un programma (e potrebbero essere migliaia anche per il programma più semplice) violino o meno la "proprietà privata" di qualcun altro che quelle idee ha pensato – e potuto, visti i costi – brevettare. Idee che nella maggior parte dei casi sono assolutamente banali. Occorre ricordare che fino a oggi la protezione del software attraverso il copyright ha permesso di mantenere delle basse barriere all'ingresso, e ha consentito a Pmi e a singoli di accedere al mercato senza necessariamente disporre di ingenti capitali. Con il tipo di brevettabilità proposta dalla commissione, lo sviluppo del software si trasformerebbe in un business per pochi, come testimoniano le tristi esperienze statunitensi, su cui la stessa Federal Trade Commission ha espresso dubbi e perplessità. Vista l'immaterialità del software e il numero spropositato di brevetti, soprattutto banali, concessi dai patent office, il violare un brevetto, anche senza intenzione, diventa per un programmatore una cosa praticamente inevitabile e quindi molto rischiosa. In Usa, infatti, i costi giudiziari per una causa di violazione brevettuale, anche se non si è colpevoli, si aggirano fra i 500.000 e i 4.000.000 di dollari per singolo brevetto (e qualsiasi programma di una certa complessità può facilmente venire accusato di violarne decine). Questo spiega perché le Pmi, in caso di contenzioso, anche solo per il rischio di aver per violato brevetti banali o relativi ad algoritmi e metodi di cui esistono realizzazioni precedenti alla data di accettazione del brevetto (la cosiddetta "prior art"), preferiscono pagare le royalties richieste senza affrontare il contenzioso o, nei casi in cui il detentore del brevetto non voglia risolvere la questione sul piano economico, interrompere l'uso del componente software oggetto del contendere. I brevetti software, quindi, sono un danno per chiunque, perché riducono – o nei casi peggiori annullano – la possibilità di mettere sul mercato prodotti dotati di funzionalità già coperte dai brevetti stessi. Inoltre, se consideriamo la quantità di brevetti esistenti (più di 30.000 registrati solo in Europa, in barba alla legge), la loro genericità e la mancanza di strumenti efficaci per appurarne l'esistenza, la direttiva obbligherà a eliminare delle funzionalità da prodotti già in commercio: Postgresql, il famoso Dms Open Source, dovrà adottare un sistema di caching meno performante in tutte le nuove versioni, per evitare il rischio di infrangere un brevetto attualmente "pending" (ovvero, ancora in attesa di registrazione da parte dell'ufficio brevetti statunitense); Microsoft dovrà eliminare dai sistemi operativi una nuova funzionalità di comunicazione che rende più veloci le comunicazioni via rete; L'adozione della quanto mai necessaria nuova versione del protocollo Internet Ipv6 potrebbe essere rallentata dalla scoperta di un brevetto di Microsoft che riguarda una parte importante del protocollo stesso; Se la piccola e pressoché sconosciuta Eolas dovesse vincere la causa intentata contro Microsoft per un banale meccanismo contenuto nei programmi per la navigazione Web, meccanismo che Eolas non ha certamente inventato ma ha furbescamente brevettato, l'intero universo del Web ne subirebbe delle gravi conseguenze. Anche il multimediale e la telefonia Internet (Voip) sono dei veri e propri campi minati dal punto di vista brevettuale (e si tratta di brevetti sempre molto astratti e dalle rivendicazioni sproporzionatamente ampie, poiché sono stati depositati con il preciso scopo non già di difendere l'innovazione ma di intralciarla, intercettando ricchezza). Per concludere, il brevetto esteso ai formati, come nel caso dell'Xml Microsoft, creerebbe una discriminazione tale per cui l'utente che deve accedere alle proprie informazioni – contenute in un formato proprietario – potrebbe vedersi costretto a pagare una royalty anche se volesse usare programmi alternativi. E questo, per la pubblica amministrazione, costituirebbe un fardello spropositato per la gestione di informazioni che, nella realtà, sono di proprietà dei cittadini stessi.  
   
   
PSION TEKLOGIX ACQUISISCE SYMAGERY MICROSYSTEMS  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Mississauga, Ontario, Canada Psion Teklogix (Lse: Pon), fornitore globale di soluzioni di informatica mobile, raccolta dati wireless e Rfid, ha annunciato oggi l’acquisizione di un’azienda leader nel settore della cattura immagini, la Symagery Microsystems Inc. Con sede a Ottawa, Canada. Symagery Microsystems Inc. Fornisce soluzioni per la cattura e l’elaborazione di immagini nell’ambito della raccolta mobile e commerciale dei dati, in applicazioni quali il trasporto, la gestione della supply chain, i servizi e le vendite itineranti. Psion Teklogix usa attualmente le soluzioni Symagery nei propri palmari Workabout Pro e nei robusti 7535. Questa acquisizione amplia l’offerta dei prodotti Psion Teklogix e ne rafforza la capacità tecnologica, a beneficio dei suoi clienti e partner in tutto il mondo. Psion Teklogix intende fare affermare ulteriormente un marchio già forte come quello Symagery nel mercato della cattura immagini. Quest’ultimo rientra nel settore più ampio della lettura e identificazione dati, nel quale Psion Teklogix vanta una leadership internazionale. La richiesta di soluzioni per la cattura immagini, in questo mercato, è in costante crescita, perché le aziende vogliono una raccolta dati più rapida e accurata nel luogo stesso dove avvengono le transazioni e dove i dipendenti sono a contatto con i clienti o con i prodotti. “Si tratta di un’ottima acquisizione da parte di Psion Teklogix, giunta dopo anni di collaborazione fra le due aziende, nell’ambito di vari progetti per la clientela. Symagery ha sviluppato una ricca gamma di soluzioni leader nel campo della cattura ed elaborazione immagini, che noi avevamo già integrato nei palmari Psion Teklogix, allo scopo di migliorare la produttività dei clienti” afferma Alistair Crawford, Amministratore Delegato di Psion Teklogix Inc. “La tecnologia e il know-how Symagery si integrano perfettamente nella nostra strategia e nel nostro approccio al mercato. Questa acquisizione amplia la gamma prodotti che offriamo ai nostri clienti e partner in tutto il mondo, allargando lo spettro di soluzioni possibili per la raccolta dati”. “Questa acquisizione rientra nella logica di entrambe le compagnie e dei rispettivi partner e clienti. La nostra vasta esperienza nel campo della cattura immagini, unita all’ampia gamma di tecnologie Psion Teklogix per l’informatica mobile, offrirà nuove soluzioni in grado di soddisfare la crescente domanda di queste tecnologie” constata Ronald W. Caines, Presidente e Amministratore Delegato di Symagery Microsystems Inc.  
   
   
NUOVI AMBIZIOSI OBIETTIVI PER KYOCERA MITA ITALIA IN OCCASIONE DEL KICK OFF MEETING CON LA PROPRIA RETE DI VENDITA, L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA CONSOCIATA ITALIANA DELINEA I NUOVI TRAGUARDI AZIENDALI  
 
Cernusco s/N, 20 giugno 2005 – Nel corso del kick off meeting con i Business Partner Kyocera, che si è svolto il 10 e 11 maggio scorso a Rimini, Keiji Hayashi, nuovo amministratore delegato della filiale italiana di Kyocera Mita, colosso giapponese produttore di copiatrici multifunzione e stampanti laser, ha annunciato gli ambiziosi obiettivi che l’azienda si è prefissata nel prossimo futuro. Il meeting è stato l’occasione per sottolineare la solidità del Gruppo e ricordare gli eccellenti risultati di vendita raggiunti nell’anno fiscale appena concluso, che hanno posizionato, a livello europeo, Kyocera Mita al terzo posto per i sistemi multifunzione con uno share di mercato pari all’11,4% e al quarto posto per le stampanti monocromatiche con uno share di mercato pari al 9,2%. L’amministratore delegato ha assicurato che il trend di crescita di Kyocera Mita Italia negli scorsi cinque anni, sottolineando il costante incremento annuale a due digit ed il mantenimento della leadership nel settore multifunzione (16,9% di market share), nonostante la contrazione che da diversi anni affligge il mercato italiano. Con questi presupposti Hayashi si è quindi mostrato fiducioso sulle prospettive di business nei prossimi anni. “Grazie all’affidabilità dei sistemi Kyocera, al supporto qualificato costantemente fornito al proprio dealer network e alla competenza di quest’ultimo, oggi Kyocera è sicuramente un marchio di riferimento sul mercato Italiano”, ha affermato, “e molti concorrenti vedono oggi in noi un avversario di tutto rispetto. Tra gli obiettivi principali della ‘nuova Kyocera Mita Italia’ c’è la volontà di incrementare la presenza sul mercato, guadagnando ulteriori quote nel settore colore e multifunzione. Questa sfida va pianificata e costruita attentamente secondo piani di lavoro precisi e una specializzazione sempre più marcata sia a livello aziendale che a livello di rete di vendita, in quanto è fondamentale generare e vendere business a valore aggiunto”. A più riprese Hayashi ha infatti posto l’accento sull’importanza di una forte sinergia con il proprio canale di vendita e l’impegno dell’intero gruppo nello sviluppo di sistemi e soluzioni all’avanguardia, create con l’obiettivo di ridurre e ottimizzare i costi e aumentare l’efficienza ed efficacia in casa del Cliente. Questa è la condizione fondamentale per garantire una crescita sempre più consistente e raggiungere risultati ancora più ambiziosi.  
   
   
BRAIN FORCE SOFTWARE ITALIA DIVENTA GOLD PARTNER DI ALTIRIS  
 
Milano, 20 giugno 2005 – Altiris, Inc. Uno dei principali protagonisti nel settore delle soluzioni integrate di It lifecycle management, annuncia l’accordo di partnership con il system integrator Brain Force Software. Grazie a questo accordo Brain Force Software diventa Gold Partner di Altiris per fornire ai propri clienti tutte le soluzioni per la gestione dell’intero ciclo di vita degli asset aziendali. In qualità di Gold Partner, Brain Force Software si impegna a garantire un numero minimo di Altiris Certified Engineers (Ace) all’interno del proprio staff, inserendo le soluzioni Altiris nei piani aziendali con obiettivi di fatturato, seguendo e collaborando con Altiris sulle differenti opportunità di business. “Siamo soddisfatti di poter annoverare tra i nostri nuovi partner un’azienda della levatura di Brain Force Software. Grazie alla sua esperienza e alle eccellenti competenze informatiche, Brain Force Software è in grado di offrire la flessibilità necessaria per soddisfare le esigenze di entrambe le società a beneficio di un’utenza sempre più estesa. Proprio per questo siamo certi di una proficua e duratura collaborazione,” ha commentato Lina Novetti, Consultant for Altiris. “Inoltre, questa partnership testimonia l’impegno di Altiris nell’incentivare e valorizzare i partner commerciali che svolgono un ruolo fondamentale per la crescita della società.” “Brain Force Software è presente da molti anni nel mercato dell’ It fornendo Soluzioni Progettuali e di Gestione dell’ infrastruttura in ambienti complessi e multi-piattaforma. La scelta di Altiris ci consente di ampliare il nostro portafoglio di soluzioni per la gestione dell’ It in aziende con necessità articolate e in organizzazioni complesse. L’integrazione di piattaforme e strumenti diversi, la struttura modulare del prodotto permettono di costruire soluzioni flessibili, scalabili, di rapida implementazione mantenendo un valido rapporto costo/funzionalità nella continuità delle strategie aziendali” dichiara l‘ Ing. Gilberto Cassarini, Direttore Servizi Infrastruttura di Brain Force Software. “La collaborazione con Altiris prende le mosse da una conoscenza pluriennale che si concretizza oggi in un rapporto win-win valido per entrambi.”  
   
   
RUBIN NUOVO HUMAN RESOURCES MANAGER OCÉ BUSINESS SERVICES  
 
Cernusco sul Naviglio, 20 giugno 2005 – Arriva da Mediaset Gianni Rubin, il nuovo Human Resources Manager di Océ Business Services. Sotto la direzione di Giovanni Pirola, Direttore Risorse Umane & Relazioni Esterne di Océ-italia, Rubin supporterà le attività di Océ Business Services nella gestione e nello sviluppo delle persone, con un’attenzione sempre maggiore alle esigenze delle diverse aree aziendali. Océ Business Services è la società del Gruppo Océ che offre soluzioni di gestione documentale in outsourcing, proponendosi come partner strategico per la gestione di tutte le attività legate al flusso delle informazioni in azienda. Rubin, piemontese, si è laureato presso la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino per passare ad occuparsi di Risorse Umane con diversi incarichi in alcuni dei più grandi gruppi industriali italiani e internazionali. “Siamo molto soddisfatti dell’ingresso di Rubin nel nostro staff” commenta Giovanni Pirola, Direttore Risorse Umane e Relazioni Esterne di Océ-italia. “Il suo ricco curriculum e le molteplici esperienze maturate nell’area Hr lo rendono la persona giusta per gestire al meglio le peculiarità e le esigenze specifiche di una società di servizi complessa come Océ Business Services. Siamo certi che la collaborazione di Rubin porterà un contributo positivo per la sede di Milano, così come per i centri Océ Business Services dislocati in tutta Italia”. In Mediaset dal ’99, Rubin è stato prima Direttore del Personale per l’Area Operazioni e successivamente Manager della Direzione Centrale Logistics and Utilities, con la responsabilità completa della gestione del patrimonio immobiliare del Gruppo e la supervisione delle facilities aziendali. Precedentemente, Rubin ha lavorato in Fiat Auto nel ruolo di Responsabile Personale e Organizzazione Sviluppi Internazionali, con un incarico specifico per l’area dell’Europa dell’Est. Ha ricoperto altri incarichi di responsabilità in aziende come Jacobs Suchard e Argel (Gruppo Arena Surgelati), come Direttore Risorse Umane.  
   
   
PLASMON ADERISCE ALL’ INTERNET LAW & POLICY WORKING GROUP FOCUS SU GESTIONE DATI E CONFORMITÀ ALLE NORMATIVE VIGENTI  
 
Milano, 20 Giugno 2005 – Plasmon, ha annunciato di essere entrata a fare parte del gruppo di lavoro Cmei (Compliance and Management of Electronic Information). Insieme ad altri produttori di tecnologia, Plasmon contribuirà a sviluppare un framework globale per la gestione dei dati elettronici nel rispetto della normativa attuale. Plasmon sviluppa soluzioni per lo storage ottico dal 1985. In questi anni, l’azienda ha assistito a numerosi cambiamenti nella gestione dei dati archiviati da parte di aziende ed enti governativi. Mai come ora è sentita l’esigenza di affrontare problematiche legate alla conformità dei dati rispetto alla normativa vigente, alla loro protezione in caso di azioni legali e al loro corretto utilizzo. Plasmon contribuirà al Cmei con la sua esperienza e con la profonda conoscenza delle dinamiche commerciali e degli aspetti tecnologici dell’industria dello storage. “Plasmon vede nel Cmei l’opportunità di riunire le risorse e le esperienze di tutti i partecipanti al fine di supportare le aziende nello sviluppo di una strategia di storage efficace e conforme alla normativa vigente. Oggigiorno, la maggior parte delle iniziative legate alla conformità dei dati viene svolta in modo frammentario: le agenzie preposte definiscono le norme, i vendor sviluppano i prodotti e le imprese assemblano nuove soluzioni senza nessuna reale comunione d’intenti. Non sorprende che ci sia così tanta confusione e che molte aziende fatichino a rispettare gli obblighi relativi alla conformità dei dati. Plasmon è lieta di aderire al Cmei. L’obiettivo di sviluppare un framework comune che possa essere utilizzato da agenzie, vendor e imprese per favorire il rispetto della normativa è un notevole passo avanti”, ha commentato Steve Tongish, Director of Marketing (Emea) di Plasmon. Il Cmei curerà lo sviluppo e la pubblicazione di best practice, elenchi e riassunti dei requisiti legali e legislativi previsti dalla normativa in merito alla conformità dei dati. Inoltre, verrà organizzata una serie di forum per permettere a produttori di tecnologia, enti amministrativi, rappresentanti di governo ed esperti di policy di discutere sull’impatto che la normativa avrà sugli utenti finali e di delineare una strategia che possa facilitare il percorso verso la conformità, senza interrompere le normali attività aziendali.  
   
   
FLUKE NETWORKS PRESENTA REPORTERANALYZER, UNA NUOVA SOLUZIONE PER L'ANALISI WAN E LAN BASATA SUI DATI CISCO IOS NETFLOW  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Fluke Networks ha annunciato la disponibilità di Reporteranalyzer, una appliance flessibile per l'analisi del traffico che permette ai network manager di comprendere quale sia l'impatto del traffico applicativo sulle performance delle reti poste sotto il loro controllo. Principalmente rivolto ad aziende di medie e grandi dimensioni, Reporteranalyzer effettua il monitoraggio delle interfacce Wan e Lan dell'intero ambiente enterprise in maniera scalabile ed estremamente conveniente dal punto di vista economico raccogliendo e analizzando le informazioni di Cisco Ios Netflow. Reporteranalyzer fornisce un'ampia visione delle performance di rete consentendo ai responsabili di identificare le applicazioni che usufruiscono di bandwidth nonché i relativi utenti e i periodi di utilizzo. La nuova appliance permette, inoltre, di visualizzare parametri di misurazione del traffico a seconda delle proprie esigenze - e quindi le viste applicazione, host e conversazione - fornendo tutte le informazioni necessarie per ridurre i costi Wan, pianificare la capacità di rete e analizzare e risolvere i problemi di traffico. Reporteranalyzer raccoglie i dati Netflow in tutto l'ambito aziendale per un anno intero, consentendo di ottenere i relativi report. La capacità di memorizzare, analizzare ed estrapolare tendenze dai dati di performance per un periodo così lungo è essenziale per favorire le migliori decisioni da parte dei responsabili e degli architetti di rete. Reporteranalyzer vanta una flessibilità mai raggiunta sinora per creare insiemi analitici personalizzabili come gruppi di protocolli, di interfacce, di sottoreti, di tipologie di servizio, un gruppo specifico site-to-site, o secondo qualunque altro criterio. È quindi possibile estrapolare le tendenze del traffico di rete in base a velocità, volume o utilizzo di uno o più gruppi definiti dall'utente. Grazie a questa visibilità Reporteranalyzer consente di intraprendere decisioni consapevoli in merito a policy e routing di traffico sulla base di dati completi e precisi. I vantaggi di una tale visibilità comprendono potenziali risparmi sull'aumento di banda dei link, il miglioramento del design e delle performance dei progetti di espansione It, il perfezionamento della risoluzione dei problemi di rete e un miglior monitoraggio della sicurezza. La funzione Custom Reports di Reporteranalyzer permette di definire gruppi di interfacce, protocolli e host per visualizzare i dati secondo le modalità e ai livelli di cui i responsabili di rete necessitano. Per esempio, è possibile creare report basati su vari parametri di misurazione su periodi di tempo personalizzati supportando il reporting della giornata lavorativa; tali report possono essere effettuati e inviati per posta elettronica del tutto automaticamente, facendo risparmiare tempo e costi di personale. Reporteranalyzer migliora significativamente i valori Mttr (Mean Time To Repair) grazie al continuo monitoraggio delle interfacce e all'invio di report e allarmi in tempo reale per ciascuna interfaccia della rete. Ciò velocizza i tempi di risposta in caso di potenziali problemi offrendo la completa visibilità sulla relativa fonte. La funzione Virus Scan Wizard di Reporteranalyzer identifica rapidamente e in tempo reale numerose forme di traffico anomalo. Quando un virus o un worm conosciuto entra all'interno della rete, Reporteranalyzer rivela l'estensione dell'infezione nell'ambiente enterprise segnalando i server colpiti. Per i problemi di più complessa risoluzione, Fluke Networks Optiview Wan Analyzer rappresenta un complemento ideale a Reporteranalyzer. La copertura completa di tutte le interfacce fornita da Reporteranalyzer indirizza immediatamente i tecnici verso l'area problematica; Optiview Wan Analyzer restringe quindi il campo permettendo di dare uno sguardo più dettagliato ai pattern di traffico su tutti i sette layer di rete.  
   
   
ALLIED TELESYN INTRODUCE IL PIÙ COMPATTO, FLESSIBILE, VELOCE, MULTI-SERVICE SISTEMA DI ACCESSO  
 
 Milano, 20 giugno 2005 - Allied Telesyn annuncia una nuova soluzione della famiglia iMap (Multiservice Access Platform). The Minimap 9100 è la più piccola e flessibile piattaforma di accesso Ip-based e offre a service provider moderni e innovativi l’opportunità di portare valore aggiunto ai servizi broadband, minimizzando i costi di investimento iniziali e garantendo alla rete flessibilità e possibilità di ulteriori upgrade. The Minimap 9100 è uno chassis a 3 slot dalle dimensioni compatte (1 unità rack), che utilizza gli stessi moduli di interfaccia degli iMap 9400 e 9700, gli chassis più e ad alta intensità di porte, di Allied Telesyn. Supportando una vasta gamma di applicazioni, come xDsl (Adsl2+, G.shdsl and Vdsl [in futuro]), Pots, E1/t1, Gbe e Fttx, nella stessa piattaforma, Minimap 9100 pone le basi per una futura migrazione verso tecnologie emergenti, con un notevole risparmio. E’ la scelta ideale per service provider attenti alla reddittività del mercato Fttx e Ip Triple Play, per service provider alternativi, come carrier competitivi, municipalizzate, società di servizi, ma anche per hotel, condomini, aziende di servizi per l’educazione o la salute. “Minimap 9100 è la piattaforma ideale per service provider che hanno bisogno di soluzioni a bassa densità di porte, per espandere il loro network” afferma Philip Yim, Executive Vice President of Global Marketing and Product Development di Allied Telesyn. “Per incrementare i servizi broadband, Minimap 9100 può essere collegato con Minimap addizionali o sistemi iMap più grandi, modulando gli investimenti secondo il modello pay-as-you-grow (più cresci più investi)”. I nostri investimenti nel settore dell’accesso alla banda larga stanno portando un reale valore agli operatori di tutto il mondo e questo ci spinge a continuare a progettare prodotti che rivoluzioneranno a breve il settore”. Caratteristiche e vantaggi di Minimap: Impareggiabile flessibilità del sistema, che permette di combinare differenti tecnologie di networking (come xDsl, Pots, E1/t1, Gbe e Fttx) all’interno della stessa piattaforma. Il Minimap è, per questo, destinato a diversi segmenti di mercato e gruppi di clienti eterogenei. Wirespeed Gigabit Ethernet Switching: abilita servizi video (compresa Hdtv – High Definition Tv), trasportati simultaneamente ad ogni utente connesso, utilizzando Ip Multicasting e Igmp. Scalabilità da dieci a migliaia di porte, nell’ambito di una stessa famiglia di prodotti di networking, facendo leva sulle comuni funzionalità di controllo e sulla stessa interfaccia. L’opzione di utilizzare sia corrente continua che alternata permette alla piattaforma di essere implementata sia nel settore enterprise che in quello delle telecomunicazioni. Espansioni future supporteranno 10G verso ogni Minimap 9100 (tre in totale) realizzando la piattaforma di accesso più compatta, flessibile ed economica presente sul mercato. Si tratta di una piattaforma scalabile da una banda stretta Tdm fino a 10G. Minimap 9100 supporta la tecnologia Ethernet Protection Switched Ring (Epsr), che incrementa la flessibilità e l’uptime del network, così come Alliedviewtm, il sistema di mangement che permette agli operatori di costruire un network globale, in cui si possano monitorare e analizzare le performance di nodi e utenti. Minimap 9100 supporta fino a 72 utenti xDsl, fino a 30 utenti Active Ethernet Fttx, 72 connessioni Pots e 24 E1/t1 leased line, all’interno di un solo apparato 1Ru. Il Minimap 9100 è pronto oggi per una redditizia transizione al 10G da qualsiasi service slot. Minimap 9100 sarà disponibile dal mese di luglio.  
   
   
REMOTE TASK MANAGER: LA SOLUZIONE COMPLETA PER LA GESTIONE DEGLI ACCESSI REMOTI IN RETI MULTIPLE!  
 
Milano, 20 giugno 2005 - Smartline Inc., software-house attiva dal 1996 nel settore della Network Security, ha rilasciato la versione 3.81 di Remote Task Manager, interfaccia di controllo in remoto delle reti aziendali. Grazie a Remote Task Manager è possibile gestire le priorità di esecuzione, configurare i livelli di protezione (permessi, controlli e proprietari) e perfino aggiungere un nuovo servizio o una nuova periferica senza essere fisicamente presenti sulla macchina remota. In questo modo, si riducono i costi di gestione della rete e si risparmia tempo, evitando inutili trasferte per raggiungere fisicamente il sistema da controllare. L'utilizzo semplice ed intuitivo di Remote Task Manager è garantito da un’interfaccia grafica dotata di schede separate che facilitano la gestione di applicazioni, servizi, processi, eventi e monitoraggio delle prestazioni e delle risorse condivise. Inoltre, i pratici manuali in linea permettono agli amministratori di sistema di imparare ad utilizzare con efficienza il programma. Novità Remote Task Manager 3.81 permette al Security Patch Analyzer di lavorare anche attraverso i server proxy che richiedono autorizzazione. Inoltre, nella shares tab, che fornisce informazioni sulle risorse condivise della rete, è stata inserita la voce “Open in Explorer”, che consente di aprire le cartelle condivise direttamente in explorer. Infine, sono stati aggiunti i tasti rapidi per il menu update speed, in modo da cambiare la velocità del refresh o addirittura interromperlo, mentre nella tabella Netstat è possibile filtrare le connessioni in base al protocollo Tcp o Udp. Le funzioni Process Function e Task Manager consentono di terminare o cambiare la priorità di un processo in esecuzione su un computer remoto, mentre Event Viewer permette di visualizzare in locale gli eventi che si verificano. Inoltre, la funzione Performance Monitor visualizza dinamicamente le prestazioni indicando l'utilizzo di processore e memoria, consentendo agli amministratori di sistema di identificare velocemente i sistemi remoti sottoutilizzati per sfruttarli in modo più efficiente. Requisiti di sistema e compatibilità: Windows Xp, Windows 2000 o Windows Nt, 24Mb di Ram e un disco fisso con 2 Mb di spazio disponibile.  
   
   
LONGSHINE LCS-883R-ADSL-UA UN ROUTER ADSL PROFESSIONALE CON UNA RAPPORTO QUALITÀ/PREZZO IDEALE ANCHE PER UTENTI HOME !  
 
Ahrensburg, 20 Giugno 2005 - Longshine Technologie Europe Gmbh uno dei principali produttori europei di apparati per reti Lan/wan e per le telecomunicazioni propone un Router Adsl dedicato all’ utenza professionale e home alla ricerca di un router di qualità e con ottime prestazioni che duri nel tempo. Longshine Lcs-883r-adsl-ua Full Rate Adsl Router è un Router Adsl dotato di 1 porta Wan, 4 porte Lan Switching 10/100Mbps e di una Porta Usb. Questa porta addizionale consente di utilizzare il Router come un semplice modem Adsl. In pochi e semplici passi sarà possibile collegare un singolo Pc ad Internet tramite il cavo Usb in dotazione. Sia la connessione Ethernet sia quella Usb possono essere utilizzate simultaneamente. Oltre a un Firewill Hardware per la sicurezza incorporato, questo Router Longshine, oltre alle funzioni Dhcp Server & Client, Nat, Icmp, Igmp, Chap/pap supporta configurazioni Virtual Circuits fino a un massimo di 8 gruppi, grazie alla quale è possibile in presenza di più amministratori all’interno della stessa rete assegnare ad ognuno un servizio, configurando semplicemente le porte Udp e Tcp, la porta pubblica e privata e l’indirizzo Ip in base alle proprie necessità. Lcs-883r-adsl-ua Full Rate Adsl Router fornisce una velocità di connessione massima di 8Mbps in download e una massima di 1Mbps in uploads cosi come una connessione G.lite 1.5Mbps splitterless. Il trasferimento dei dati risulta quindi molto stabile e senza perdite di flusso o di riavvii improvvisi del sistema che provocano l’interruzione dell’ attività. Facile da installare, configurazione e management Web-based e con un design elegante e rifinito, questo router Longshine costruito con componenti di prima scelta grazie alla sua colorazione nera dal tocco molto professionale ben si integra con gli ambienti lavorativi e domestici. In definitiva un ottimo prodotto, dedicato all’utente professionale o al semplice utente home che necessiti di un router Adsl di qualità con ottime prestazioni e che duri nel tempo.