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GIOVEDì

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Notiziario Marketpress di Giovedì 30 Giugno 2005
Web alimentazione e benessere
LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN DIBATTITO SULL’ETICHETTATURA ECOLOGICA DEI PRODOTTI DELLA PESCA  
 
Bruxelles -  La Commissione europea ha presentato il 29 giugno 2005 una comunicazione finalizzata a avviare un dibattito sulla metodologia migliore per realizzare l’etichettatura ecologica dei prodotti della pesca. Questa iniziativa riflette l’interesse crescente delle organizzazioni non governative che operano in campo ambientale e dei consumatori verso i prodotti della pesca ottenuti nel rispetto della sostenibilità ambientale. Nel settore della pesca sono già stati messi a punto diversi sistemi di etichettatura e altre iniziative sono in corso di elaborazione. Tuttavia non è sempre facile stabilire l’attendibilità dei contenuti dell’etichettatura ecologica. L’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao) ha adottato recentemente orientamenti internazionali in materia di etichettatura ecologica e, in altri consessi internazionali, quali l’Organizzazione mondiale del commercio (Omc), sono in corso discussioni su questa materia e sui suoi effetti potenziali sulle zone di libero scambio. La Commissione europea è impegnata a integrare la dimensione ambientale nel settore della pesca e intenzionata a sfruttare al meglio le possibilità offerte dall’etichettatura ecologica dei prodotti di tale settore. Per sviluppare ulteriormente questo aspetto all’interno dell’Unione, la Commissione ha preso in considerazione tre possibili opzioni. La prima consiste nel mantenere lo status-quo e lasciare che i sistemi di etichettatura esistenti si sviluppino liberamente. La seconda prevede la creazione di un sistema unico Ue di etichettatura ecologica e la terza la fissazione di requisiti minimi Ue per sistemi di etichettatura ecologica su base volontaria. La Commissione ritiene che quest’ultima opzione sia la più indicata. Ora inizieranno le discussioni in materia con le altre istituzioni Ue e con gli operatori del settore. Joe Borg, commissario responsabile per la pesca e gli affari marittimi, ha dichiarato: “I sistemi di etichettatura ecologica svolgono un ruolo positivo perché consentono di migliorare l’integrazione delle problematiche ambientali nel settore della pesca, apportando benefici a tale settore, il cui futuro dipende da un ambiente marino integro e sostenibile.” L’esperienza acquisita con i sistemi privati di etichettatura ecologica, o con sistemi equivalenti, ha evidenziato sia i vantaggi che gli inconvenienti dell’etichettatura, con particolare riferimento al commercio, alla politica dei consumatori e all’impatto sulla sostenibilità e di essa si dovrà tenere conto nelle prossime discussioni in materia. La Commissione ritiene che l’Unione europea dovrebbe avere una politica coerente in materia di etichettatura ecologica dei prodotti della pesca, con l’obiettivo di pervenire a un tipo di pesca più sostenibile, di garantire una protezione adeguata dell’ecosistema, di definire un approccio armonizzato all’etichettatura ecologica in tutta l’Unione, di comunicare informazioni trasparenti e obiettive ai consumatori, di assicurare condizioni eque di concorrenza, libero accesso, sviluppo e commerci. Nonostante l’opzione dello status-quo presenti alcuni vantaggi, la Commissione ritiene che sia necessario affrontare i possibili rischi derivanti dall’assenza di un chiaro approccio in materia a livello dell’Unione. La Commissione ha preso in considerazione la possibilità di istituire un sistema di etichettatura ecologica dell’Unione europea ma è giunta alla conclusione che, in questa fase, esso non sia né pratico né opportuno e propende quindi per la fissazione di requisiti minimi Ue per sistemi di etichettatura ecologica su base volontaria. Http://europa.eu.int/comm/fisheries/doc_et_publ/factsheets/legal_t
exts/docscom/en/com_05_275_en.pdf
 
   
   
TIFQ: UNA NUOVA REALTÀ A GARANZIA DELL’IGIENICITÀ DELLE TECNOLOGIE ALIMENTARI  
 
Tifq è promosso da Assofoodtec – Associazione Italiana Costruttori Macchine, Impianti e Attrezzature per la produzione, lavorazione e la conservazione alimentare federata Confindustria – e patrocinato da Sistal (Società Italiana di Scienza e Tecnologie Alimentari), Ucima, Ordine Nazionale Biologi e Unai (Unione Nazionale Alberghi Italiani). “Obiettivo dell’Istituto è quello di dotare di un marchio di igienicità le macchine e le attrezzature destinate al processo alimentare. Un marchio distintivo sinonimo di eccellenza costruttiva e qualitativa in grado di coadiuvare le aziende che se ne avvalgono nella salvaguardia della produzione Italiana ed Europea, nelle azioni di contrasto alla concorrenza sleale e a palesi tentativi di organismi internazionali di imporre anche all’Europa principi e criteri estranei al suo attuale assetto normativo – così afferma Emilia Arosio Presidente Assofoodtec”. A garanzia delle azioni condotte e della bontà degli obiettivi conseguiti la presenza di un Comitato Scientifico che si avvale di personalità eccellenti del mondo accademico, scientifico ed istituzionale. Nel dettaglio: Marina Miraglia della Direzione Dipartimento Alimenti e Rischi Alimentari dell’Istituto Superiore di Sanità, Marina Carcea della Presidenza Istituto Nazionale di Ricerca per l’Alimentazione e la Nutrizione, Paolo Fantozzi della Presidenza della Società Italiana di Scienze e Tecnologie Alimentari e del Dipartimento Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Perugia, Bruno de Cindio del Dipartimento di Ingegneria Chimica e dei Materiali dell’Università degli Studi della Calabria, Alessandro Sensidoni del Dipartimento Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Udine, Luciano Piergiovanni del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari e Microbiologiche dell’Università degli Studi di Milano e Maurizio Podico della Segreteria Generale dell’Ordine Nazionale dei Biologi. “In un momento in cui il trend alberghiero è in calo – afferma Domenico Lupo, Presidente Unai – la costituzione del Tifq non può che essere di grande importanza e questo perché se l’equazione innovare/qualificare vuol dire in ultima istanza competere un istituto deputato alla promozione e certificazione della qualità igienica non può che vederci in prima linea con Assofoodtec.”  
   
   
OSSERVATORIO “PREZZI E MERCATI” INDIS-UNIONCAMERE PREZZI ALIMENTARI: RINCARI ALLA PRODUZIONE BLOCCATI IN AUTUNNO ATTESI AUMENTI AL CONSUMO  
 
Dopo gli incrementi dei prezzi alla produzione alimentare dei primi mesi dell’anno (+1.4% tra febbraio e marzo), in aprile e maggio i ritocchi ai listini sono stati più contenuti (+0.2%). A trattenere gli incrementi è la debolezza dei consumi di generi alimentari, che dopo la caduta dello scorso anno, stanno in questi mesi registrando un assestamento. Nuovi ritocchi ai listini industriali potrebbero però essere alle porte: le attese prospettano ulteriori rincari tra giugno e luglio. L’inflazione alla produzione alimentare dovrebbe comunque confermarsi al 2%. I cittadini, invece, dovranno attendersi una ripresa dei prezzi dei generi di largo consumo nella seconda metà dell’anno. Questo quanto emerge dall’ultima riunione dell’Osservatorio “Prezzi e mercati” dell’Indis, Istituto dell’Unioncamere specializzato nella distribuzione nei servizi, cui partecipano sia gli operatori delle diverse filiere che i rappresentanti delle istituzioni. Inflazione alla produzione alimentare alla prova dei consumi Nei primi cinque mesi del 2005 i prezzi pagati dalle centrali d’acquisto della distribuzione organizzata sono rincarati dell’1.7%, con un’inflazione alla produzione che, dallo zero di dicembre, è salita sino a quasi il 2%. Una chiara inversione di tendenza, considerato che nei dodici mesi del 2004 i prezzi erano rimasti fermi. I dati più recenti indicano però solo piccoli ritocchi ai listini di vendita nel bimestre aprile-maggio, con rincari intorno allo 0.2%. In questi mesi le vendite alimentari stanno registrando un assestamento, dopo la discesa attraversata nel 2004. Non si può ancora parlare d’inversione di tendenza, ma di consolidamento dei bassi livelli raggiunti alla fine dello scorso anno. La debolezza dei consumi alimentari è di carattere strutturale, non riflette solo la stagnazione del potere d’acquisto ma anche l’invecchiamento della popolazione e l’assenza di crescita demografica. Sul punto, l’Osservatorio ha sottolineato che sono anche cambiate le abitudini e le “strategie” di acquisto. Non è un caso che si sia parlato di discountizzazione della distribuzione, con una crisi delle formule distributive che non tengono conto della ampia mobilità dei consumatori, alla ricerca del prezzo più conveniente. Prezzi alla produzione stabili tra aprile e maggio Tra aprile e maggio alla diminuzione dei prezzi alla produzione delle carni e degli insaccati si contrappongono i rincari degli oli, delle bevande e dello scatolame. Anche tra le diverse tipologie di carni la situazione è abbastanza variegata: scendono del 3% tra aprile e maggio i prezzi alla produzione della carne di vitello e suino, rincarano invece dell’1% quelli del bovino adulto e della carne fresca di pollo. Negli ultimi dodici mesi il bovino adulto è aumentato del 14% mentre il vitello è diminuito del 5%. L’andamento del prezzo di questo prodotto, in forte controtendenza, riflette il desiderio di ritorno dei prezzi verso equilibri sconvolti ai tempi del fenomeno della “mucca pazza” (Bse). Nonostante il ritorno dell’inflazione alla produzione verso il 2%, i prezzi al consumo alimentari non dovrebbero subire variazioni almeno sino alla fine del periodo estivo. I recenti aumenti dovrebbero, infatti, ancora essere compensati della discesa dei prezzi alla produzione durata per tutta la seconda metà del 2004. Al consumo recuperi rimandati alla fine dell’estate Dalla fine del periodo estivo anche i prezzi al consumo alimentari potrebbero registrare aumenti dovuti all’aggravio dei costi con cui le centrali d’acquisto della distribuzione commerciale si approvvigionano presso l’industria alimentare. Per il bimestre giugno-luglio le centrali d’acquisto prospettano un aumento dei prezzi alla produzione dello 0.7%. Adeguamenti dei listini alla produzione di una certa importanza sono attesi per il suino (+5% tra giugno e luglio) e per gli oli d’oliva ed extra vergine (visti rincarare del 4%). Aumenti del 3% sono attesi anche per il caffè in grani. Qualora le anticipazioni dovessero tradursi in consuntivi, l’inflazione alla produzione alimentare registrerebbe un’ulteriore lieve accelerazione al 2.1% in luglio.  
   
   
SEMINARIO “PREPARED FOOD” IL PACKAGING DI QUALITÀ STA CAMBIANDO IL FUTURO DEI PIATTI PRONTI E FOODSERVICE  
 
Una delle funzioni di Packforumsm, il centro espositivo permanente per i clienti Sealed Air Cryovac, che si trova alle porte di Parigi, è organizzare incontri e seminari sulle tematiche chiave dell’industria alimentare. Il programma 2005 differisce da quello dell’anno precedente proprio perché si basa su incontri specialistici che riguardano aree geografiche ed applicazioni particolari. Uno degli appuntamenti di quest’anno è stato il seminario “Prepared Food”, organizzato secondo il modello dei grandi incontri 2004: il seminario comprendeva una serie di approfondite relazioni, tenute da esperti del settore, nonché dimostrazioni dal vivo nel padiglione equipment, nel supermercato e nelle aree adibite alla cottura. Gli oltre 30 rappresentanti del mondo dell’industria, provenienti da 10 paesi europei, hanno avuto modo di incontrarsi con i maggiori operatori dei segmenti Piatti pronti e Foodservice, assistendo a dimostrazioni dal vivo di sistemi all’avanguardia (organizzate da esperti Cryovac) e prendendo parte a un itinerario gastronomico “Alla scoperta del mercato”, affidato ai più importanti rappresentanti della grande distribuzione. Foodservice: in piena crescita e dominato da una forte concorrenza. Il mercato europeo del Foodservice è ormai entrato in una fase di crescita costante, anche se le tendenze a lungo termine continuano ad essere influenzate dallo stile di vita dei consumatori e da fattori demografici. L’abitudine di mangiare fuori casa favorisce un costante afflusso di risorse finanziarie verso il foodservice. “Ma questo processo, accompagnato da un ampliamento dell’offerta in termini di punti vendita e qualità, implica che i consumatori stanno diventando sempre più esigenti”, ha spiegato Manuel Rodriguez Contra, direttore studi di Capgemini Europe. I più importanti mercati europei sono Germania, Turchia, Gran Bretagna, Francia, Italia e Spagna; le aree di crescita e le preferenze dei consumatori sono però differenziate, anche se si riscontra un’indubbia tendenza all’internazionalizzazione. In Germania, Francia e Gran Bretagna, i prodotti Foodservice sono venduti Sealed Air S.r.l.  
   
   
ASSEMBLEA ANNUALE DELL’UNIONE NAZIONALE DELL’AVICOLTURA “COSTRUIRE IL FUTURO DELL’AVICOLTURA ITALIANA”  
 
“Costruire il futuro dell’avicoltura italiana”: in uno scenario globalizzato nuove sfide attendono le imprese italiane, sempre più legate all’evoluzione dell’avicoltura europea. Dall’andamento stazionario della produzione ai nuovi stili di vita dei consumatori. Dalla concorrenza agguerrita dei Paesi terzi alla stringente normativa comunitaria. Dal “caro-prezzi” alle richieste di maggiore sicurezza da parte dell’opinione pubblica. Queste sono alcuni dei principali temi dell’Assemblea dell’Una (Unione Nazionale dell’Avicoltura), che verranno affrontati in un inedito dibattito sugli obiettivi futuri dei prodotti “Made in Italy” . Giovedì 30 giugno, rappresentanti delle istituzioni ed esponenti delle aziende, ma anche nutrizionisti e gastronomi, si incontreranno infatti in una tavola rotonda per approfondire le prospettive del comparto e delinearne gli sviluppi. L’incontro servirà a mettere in luce i punti di forza di pollame e uova dal punto di vista nutrizionale, igienico-sanitario, di convenienza economica e gastronomico. E permetterà di indicare le soluzioni che le imprese devono offrire per continuare ad essere uno dei settori all’avanguardia del sistema agro-alimentare italiano, abile a soddisfare consumatori sempre più esigenti e attenti alle corrette abitudini alimentari. Si tratta di un evento significativo per conoscere le prossime attività dell’avicoltura del nostro Paese per superare le sfide del futuro. Una serie di iniziative nei confronti del governo italiano e dell’Unione Europea, per valorizzare la qualità e la sicurezza dei prodotti avicoli e rafforzare ulteriormente la tutela del consumatore, puntando a livello comunitario sull’indicazione d’origine in etichetta e su regole commerciali condivise da tutti gli Stati. Alla tavola rotonda parteciperanno: Aldo Muraro Presidente Una; Romano Marabelli Direttore Generale presso la Direzione Generale della Sanità Veterinaria e degli Alimenti del Ministero della Salute; Prof. Pietro Migliaccio Libero Docente in Scienza dell’Alimentazione presso l’Università “La Sapienza” di Roma; Silvio Borrello Responsabile Ufficio Ix Igiene dei prodotti di origine animale del Ministero della Salute; Antonello Colonna Chef; Interverranno: Francesco Amadori, Franco Bignami, Dante Di Dario, Torquato Novelli, Bruno Veronesi (Vice Presidenti Una); Modera: Alessandro Mastrantonio Coordinatore Editoriale Agrisole – Il Sole 24 Ore Roma, giovedì 30 maggio, ore 10.00 Ailanto Roof Garden (Marriot Grand Hotel Flora), via Veneto 191  
   
   
L’INDUSTRIA DEL CAFFÉ – ANALISI DI SETTORE, CASI DI ECCELLENZA E SISTEMI TERRITORIALI. IL CASO TRIESTE LO STUDIO PRESENTATO ALL’AREA SCIENCE PARK  
 
Nuove strategie e prospettive per il “Sistema Caffè” a Trieste, caso unico di provincia che racchiude nel suo territorio la filiera completa "dal chicco alla tazzina". Per rilanciare e valorizzare un patrimonio imprenditoriale ricco di competenze e specializzazione produttiva, Area Science Park ha ideato e pubblicato uno studio che descrive e analizza questa realtà inserendola nel contesto mondiale, confrontandola con esempi europei d'eccellenza e con le esperienze delle imprese italiane leader di settore. Il lavoro, presentato il 27 giugno 2005 a Trieste, è stato realizzato in collaborazione con gli atenei di Udine e Trieste e ha analizzato la situazione del comparto caffè nel capoluogo giuliano, individuandone i punti di criticità e proponendo azioni di sviluppo in grado di rilanciarne la competitività sul mercato. Gli autori, Alberto Felice De Toni (Dipartimento Ingegneria Elettrica, Gestionale e Meccanica –Università di Udine) e Andrea Tracogna (Dipartimento di Economia e Tecnica Aziendale – Università di Trieste) spiegano: “Era importante riuscire a valutare la realtà di Trieste alla luce del contesto italiano e mondiale, in un mercato di dimensione globale e di crescente complessità: forti e crescenti squilibri fra le economie dei Paesi produttori e quelle dei Paesi consumatori, aumento delle dimensioni dei competitors e dei loro mercati, fenomeni di integrazione di filiera, rapido sviluppo delle tecnologie dei sistemi produttivi, logistici e informativi che influenzano in maniera determinante i rapporti di forza fra imprese.” Nella prima parte, denominata “il mondo del caffè”, lo studio ha affrontato tutto il tema legato alla cultura del chicco con le origini, la storia e l’impatto che ha avuto e che ha nei popoli e nei vari contesti sociali. Nella seconda viene presa in considerazione la filiera del caffè con particolare attenzione ai processi produttivi e alla descrizione del ruolo di ogni singolo operatore lungo tutte le fasi from seed to cup (dal seme alla tazzina). La parte terza si apre con un capitolo riferito alla situazione internazionale, descritta attraverso i valori ed i trend assunti dalle principali macrovariabili (produzione, esportazione e consumi) e presentata inoltre con il quadro completo dei principali attori multinazionali sul mercato. La quarta parte sposta l’attenzione sulla realtà di Trieste che è legata da più di duecento anni al commercio del caffè e che vede nella sua unica provincia tutti gli operatori del settore del caffè. La ricerca è stata arricchita dal contributo di 39 interviste condotte con i principali manager e industriali delle aziende triestine che lavorano nell’ambito del settore del caffè e con figure eccellenti del mercato italiano: Luigi Lavazza, Segafredo Zanetti, Cafè do Brasil, illycaffè, Nestlè Italia e Kraft Food Italia. Gli autori hanno quindi tracciato le possibili linee d’azione per il rilancio di un settore che, per le sue caratteristiche di efficienza, disponibilita` di know how e di elevato dinamismo imprenditoriale, di dotazioni infrastrutturali, viene definito il “Sistema Caffè Trieste”. La strategia si articola su due fronti: l’affermazione di un “marchio di filiera” e la promozione coordinata di eventi economici e culturali legati al caffè. Per il primo aspetto occorre valorizzare la peculiarità e l’unicità del “Sistema Caffè Trieste”, definire le caratteristiche specifiche delle fasi di tutta la filiera (dalla piantagione alla torrefazione), rafforzare il vantaggio competitivo dei piccoli operatori locali. Quanto agli aspetti culturali, viene suggerito di promuovere le radici storiche, economiche e culturali della Trieste capitale mitteleuropea del caffè e identificare la città come centro di ricerca e innovazione anche in questo settore, associando cultura scientica e umanistica in relazione al “bene caffè”. A questo scopo viene ipotizzata la promozione di premi artistici, concorsi, iniziative editoriali. Il volume “L’industria del Caffé – analisi di settore, casi di eccellenza e sistemi territoriali – Il caso Trieste” edito da Il Sole 24 Ore è nelle librerie di tutta Italia. Archiviata la presentazione dei risultati di questo studio, la presenza di Area Science Park rimarrà costante nel monitorare l’evoluzione delle proposte di valorizzazione della filiera locale, assicurando - tramite le proprie iniziative di trasferimento tecnologico e diffusione dell’innovazione – sostegno e supporto alle aziende del settore caffè.  
   
   
UNA NUOVA ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA PER L’INDUSTRIA EUROPEA DELL’ACQUA E DEL SUO TRATTAMENTO  
 
Una nuova associazione con base a Bruxelles per l’industria europea del trattamento dell’acqua è stata ufficialmente inaugurata a Bruxelles la scorsa settimana con l’elezione del Consiglio d’Amministrazione e del suo primo Presidente, Peter-lorenz Schmidt della Bwt, la compagnia austriaca per la tecnologia dell’acqua e rappresentante Figawa. Aqua Europa, federazione delle associazioni di categoria operanti nel settore dell’acqua, si è ricostituita come organo rappresentativo di base dell’intera industria europea del settore. Se in passato l’attività della federazione era limitata alla parte di mercato relativa al trattamento domestico e commerciale su piccola scala delle acque, Aqua Europa ha ora esteso strategicamente i suoi obiettivi, e si ripropone con un nuovo ruolo rappresentativo. In futuro, perciò, lavorerà in stretta connessione con la Commissione Europea per lo sviluppo di una politica dell’acqua che possa trovare un più efficace equilibrio tra i bisogni sociali ed infrastrutturali dell’Unione Europea, e l’effettiva capacità dell’industria di contribuire a raggiungere tali obiettivi. Aqua Europa intende inoltre potenziare le capacità internazionali per promuovere sul mercato globale l’esperienza tecnica, operativa, finanziaria e legale dell’industria europea. Fino ad oggi gli interessi dell’industria europea del trattamento dell’acqua sono stati rappresentati solo parzialmente a livello di politica dell’Unione Europea – principalmente attraverso l’efficace lavoro dell’organizzazione europea dei fornitori d’acqua, Eureau. Ad ogni modo, con la tendenza crescente tra i fornitori d’acqua ad affidare a terzi la diffusione degli standard ambientali e qualitativi stabiliti dai legislatori europei, una base comune per l’industria della fornitura dell’acqua - ingegneri civili, specialisti del trattamento, consulenti, produttori di impianti, etc. – risulta essere di fondamentale importanza come strumento di una politica di sviluppo delle infrastrutture. Queste rappresentano un elemento primario nel raggiungimento dei “Millennium Development Goals” e per risolvere la povertà nel mondo, ed è per questo che Aqua Europa fornirà sempre di più la cornice per la cooperazione dell’industria dell’acqua nell’intera Europa.  
   
   
TOURNÉE BRASILIANA DELLA N.I.C. PER PROMUOVERE IL CONSUMO DELLA PASTA MADE IN ITALY  
 
Dal 29 giugno al 9 luglio gli chef della Nazionale saranno impegnati in una tournée estiva in terra brasiliana per la promozione del piatto che meglio identifica la tradizione gastronomica italiana. La tournée toccherà le principali cittadine dello stato di Santa Caterina e si concretizzerà in una serie di degustazioni e corsi di cucina presso la catena di supermercati Angeloni nei centri di Joinville, Curitiba e Florianopolis per concludersi con una Cena Gran Galà per 600 persone, sempre a base di pasta, presso l’ipermercato di Criciuma. L’iniziativa, promossa da Pasta Zara, secondo produttore e secondo esportatore italiano di pasta, nonché nuovo sostenitore della Nazionale, vedrà impegnata una delegazione della Nic, costituita da Valletta, Vizzarri e Staltari, che sarà supportata da alcuni chef locali. Il programma dei corsi di cucina, dopo una breve introduzione sulla pasta italiana, sull’importanza dell’utilizzo della semola di grano duro per la sua fattura, affronterà i segreti alla base di una cottura ottimale e le tecniche migliori per la realizzazione delle ricette. Parallelamente un sommelier terrà una piccola lezione sui vini italiani, illustrandone caratteristiche e abbinamenti ideali. Le ricette, ideate per l’occasione dalla Nic, vedranno l’impiego di diversi formati di pasta come pappardelle, lumaconi, cannelloni, gemelli, penne rigate e fusilli, con sughi di carne, verdure e soprattutto pesci e molluschi, in particolare l’ostrica, mitile tipico dello stato di Santa Caterina.  
   
   
CONCORSO .VESPAIOLO TOP. 2004: VINCE IL VESPAIOLO! IL RESPONSO DELLE OLTRE 2.000 SCHEDE SCRUTINATE PREMIA IL MIGLIOR VINO AUTOCTONO DELLA ZONA DOC DI BREGANZE  
 
Sono state aperte 24 giugno nell.Antica Ghiacciaia della Comunità Montana di Breganze, alla presenza del notaio D.ercole di Vicenza, le buste sigillate contenenti l.Ultimo tassello del mosaico di .Vespaiolo Top. 2004, il concorso nato per eleggere il miglior Vespaiolo dell.Annata di tutta la zona Doc di Breganze. Il prodotto di tutti i vinificatori è stato sottoposto dal 19 maggio al 19 giugno al giudizio dei consumatori nei bar del centro di Breganze: hanno ricevuto un bicchiere di Vespaiolo Doc, identificato da una lettera dell.Alfabeto, una scheda in cartoncino e una penna per esprimere il proprio gradimento per la bevanda. Qualcuno ha aggiunto anche dei commenti, più prosaici della semplice crocetta sui cinque smiley (le faccine stilizzate, con varie espressioni: dal molto soddisfatto in giù) e qualcun altro si è spinto ancora più là, esprimendo il proprio gradimento oltre che per il vino anche per la cameriera... A differenza che in altri tipi di elezione, dato che di un gioco si tratta, c.È da giurare che saranno tutti presi in seria considerazione dai destinatari! Per la cronaca: ha vinto il Vespaiolo di Fausto Maculan. Il responso delle urne di Breganze conferma quindi che l.Impegno nella ricerca enologica e per la qualità del prodotto sono riconosciuti - e premiati - dai consumatori al di là dell.Etichetta.vespaiolo Top. 2004 ha decretato che l.Unione dei produttori nella .Strada del Torcolato. Permette di dare vita a un.Iniziativa che già si pensa di esportare da Breganze verso gli altri centri della provincia, per diffondere sempre più in ogni dove la conoscenza dell.Oro paglierino di Breganze. Che .Fare sistema., espressione cara a Maculan, senza rinunciare a una sana competizione sulla qualità e di mercato, dia risultati incoraggianti per tutti, lo dimostra che il secondo classificato (anche se, da regolamento, tutti gli altri vengono considerati secondi a parimerito), è andato veramente molto vicino alla vetta della classifica. Il Vespaiolo, vino in origine dalle note ruvide e spigolose, è uno dei bianchi che una volta assaggiati non si dimenticano, soprattutto se accompagnato agli asparagi alla bassanese o il baccalà alla vicentina. La giusta temperatura di servizio ne esalta le caratteristiche più gradevoli di bianco fresco e profumato, secco, con buona acidità, spiccata persistenza e finale floreale.  
   
   
TALENTO D’ORO 2005 SERATA DI GALA IN CERTOSA CANTÙ IL PROSSIMO 4 LUGLIO PER LA CONSEGNA DEI PREMI  
 
Si svolgerà il prossimo 4 luglio alle ore 20,30 presso l’Auditorium della Certosa Cantù, a Casteggio, la serata di Gala per la consegna dei premi ai vini vincitori del Concorso Enologico “Talento d’Oro” 25^ edizione. Nell’occasione saranno consegnati anche i Premi relativi all’edizione 2004 del Concorso. “Si tratterà di una serata molto importante - commenta il Presidente del concorso, Michele Rossetti, Assessore all’Agricoltura del Comune di Casteggio - poiché riunisce i vincitori di ben due edizioni del Concorso. Per ragioni di carattere organizzativo, legate sia alle elezioni amministrative di Casteggio sia alla recente nomina del nuovo direttore del Consorzio, Carlo Alberto Panont, nel 2004 si era pensato di posticipare le fasi del Concorso. Si è voluto evitare, l’anno scorso, che la nuova amministrazione comunale di Casteggio e il nuovo direttivo consortile si trovassero a gestire una situazione formulata dagli organizzatori che li avevano preceduti. In seguito, per evitare che la consegna dei premi avvenisse in due serate diverse ma comunque piuttosto vicine tra loro, si è pensato di creare un unico evento, di portata maggiormente significativa rispetto a due appuntamenti distinti”. In attesa di scoprire i vini vincitori dell’edizione 2005 (i nomi dei vini saranno svelati durante la serata di Gala alle aziende, alle autorità e ai giornalisti), alcuni dati sul Concorso che festeggia quest’anno il quarto di secolo e che è organizzato in sinergia dal Comune di Casteggio e dal Consorzio Tutela Vini Oltrepo Pavese. I campioni di vino ammessi sono stati 141, di cui 87 hanno superato le fasi preliminari. I vini vincitori sono 29, la maggior parte dei quali con un punteggio molto alto. “Già le scelte fatte dalle aziende riguardo ai vini da presentare - indica Michele Rossetti - stanno ad indicare un ‘quadro’ rappresentativo di ciò che è l’Oltrepo vinicolo e delle sue potenzialità. Alla riuscita del Concorso hanno contribuito l’Associazione Enologi, l’Onav e l’Associazione Italiana Sommelier alle quali va il mio ringraziamento per la collaborazione dimostrata. Un ringraziamento sentito soprattutto ai produttori, per la loro disponibilità a partecipare, dimostrando di credere nel Concorso”.  
   
   
E’ STATA PRESENTATA A ROMA, PRESSO LA SEDE DELLA COLDIRETTI, LA NUOVA GUIDA ALLE CITTÀ DEL VINO. AUTORI ATTILIO SCIENZA, GUIDO STECCHI E FABIO PICCOLI  
 
Presentata a Roma la nuova edizione della Guida alle Città del Vino 2005, un volume interamente dedicato ai vini, ai prodotti e alle feste dei 540 Comuni associati. Un’edizione pensata per l’enoturista, che si presenta quest’anno con una veste rinnovata e che intende valorizzare come al solito il rapporto vino-territorio, un rapporto che Città del Vino sviluppa da anni attraverso molte iniziative e progetti. La Guida è arricchita da numerose informazioni: i consigli per una visita, i luoghi simbolo del Comune, il prodotto agroalimentare tradizionale, la segnalazione delle cantine, delle enoteche e dei ristoranti amici delle Città del Vino, dove poter degustare prodotti della tradizione locale. Autori della edizione 2005 della Guida alle Città del Vino sono due giornalisti enogastronomici, Guido Stecchi e Fabio Piccoli, e il professor Attilio Scienza, ordinario di viticoltura presso l’Università degli Studi di Milano. Curatrice del volume, edito da Civin, la società editrice di Città del Vino, è invece Iole Piscolla. Fabio Piccoli, un professionista specializzato nel settore vitivinicolo, è autore delle schede dei vini; Guido Stecchi, altro giornalista enogastronomico, ha curato invece le schede sui prodotti tipici e sui prodotti naturali. La presentazione della Guida è di Attilio Scienza, già autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche su riviste e atti di convegni nazionali e internazionali prevalentemente dedicati alla vite e alla viticoltura. «Voglio esprimere un ringraziamento particolare agli autori – ha dichiarato il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon – anche al professor Attilio Scienza, soprattutto per il richiamo verso la valorizzazione dei vitigni antichi». L’associazione Nazionale Città del Vino, nata a Siena nel 1987, riunisce 540 Comuni italiani e stranieri, più alcune Province e Comunità Montane, e opera per affermare nel nostro Paese una cultura positiva attorno al mondo del vino, nonché per la crescita economica, sociale e turistica dei territori vocati a questo antico e nobile prodotto. La Guida alle Città del Vino è nelle principali librerie al prezzo di copertina di 19 €. Ambasciatore Del Garda Classico, L’onorificenza A Camilla Baresani Bresciana di nascita, gardesana d'adozione, scrittrice, golosa e gastronoma: a lei il riconoscimento annuale dei produttori vitivinicoli della Riviera bresciana del Garda. Si tinge di rosa uno dei più importanti appuntamenti di gala dell'estate gardesana: la nona edizione dell’”Ambasciatore del Garda Classico”, organizzata dal Consorzio tutela vini Garda Classico e prevista per la serata di venerdì 1 luglio nella cornice di Villa Alba a Gardone Riviera, vedrà infatti salire sul podio la scrittrice Camilla Baresani, nota non solo per i suoi romanzi ma anche per i suoi pungenti reportage enogastronomici sulla "Domenica" del Sole 24 Ore. A lei il Consorzio consegnerà quindi questo riconoscimento di alto valore simbolico, che ha come obiettivo quello di premiare il lavoro di sensibilizzazione e di promozione svolto da operatori culturali ed istituzionali nei confronti del Garda, del suo territorio e dei suoi prodotti tipici. Nativa di Brescia, Camilla Baresani vive a Milano dai tempi dell'Università, ma per sua stessa ammissione cerca di passare più tempo possibile a Desenzano del Garda. Ha debuttato come scrittrice a 37 anni ("Prima non ci avevo mai pensato - dice) con il romanzo "Il Plagio", edito da Mondadori, al quale è seguito, nel 2002, "Sbadatamente ho fatto l'amore", anche questo per Mondadori. E' in quei giorni che la sua vocazione di enogastronoma comincia ad uscire allo scoperto: il Sole 24 Ore le affida per il settimanale "Domenica" la rubrica mensile "Diario di una golosa", che da allora è divenuto un appuntamento fisso per tutti i gourmand ogni ultima domenica del mese. "Più che recensioni, cerco di scrivere dei brevi reportage - spiega Camilla - Ciò che mi interessa in modo particolare è raccontare i ristoranti cercando di descriverli non solo da un punto di vista gastronomico ma anche da quello dell’ambiente e dell’atmosfera". Le ultime novità della sua carriera? Un nuovo romanzo, "L'imperfezione dell'amore" (edito da Bompiani), ed una nuova collaborazione al settimanale "Panorama" che si aggiunge a quella con "Vanity Fair". E, naturalmente, il titolo di "ambasciatrice" per una terra e i suoi vini, che il Garda Classico ha scelto di affidare a lei con l'obiettivo di rinnovare lo spiritodi un'iniziativa sicuramente consolidata ma desiderosa allo stesso tempo di crescere. "Abbiamo scelto un personaggio di primo piano nello scenario culturale, ma anche vicino alla nostra realtà quotidiana, ai nostri problemi, ai sapori dei nostri prodotti - spiega il presidente del Consorzio Garda Classico, Paolo Turina - In Camilla Baresani abbiamo trovato una prestigiosa ambasciatrice bresciana che ci consente tra l'altro di riconoscere finalmente l’importanza del contributo femminile alla diffusione della conoscenza dei nostri vini”. Come da tradizione, nel corso della cerimonia di gala del 1 luglio il Consorzio assegnerà anche i riconoscimenti di "Amico del Garda": i destinatari dei premi quest'anno sono Gianbattista Lanzani, giornalista ed ex-direttore del "Giornale di Brescia", incarico che ha ricoperto con grande prestigio per 25 anni fino allo scorso mese di aprile, e che ha consolidato di fatto il suo nome nella storia della comunicazione bresciana, e Michele Vescia, accademico della vite e del vino, figura di riferimento per molti anni nell'ambito enologico bresciano.  
   
   
“GUIDA GO WINE ALLE CANTINE D’ITALIA 2005” OBIETTIVO SU 210 AZIENDE DA VISITARE NEI TERRITORI DEL VINO ITALIANO  
 
L’associazione Go Wine ha presentato a Milano l’edizione 2005 della “Guida Go Wine alle Cantine d’Italia”. Il volume si presenta con una veste grafica rivisitata e con una rinnovata selezione di cantine: qualche esclusione e significative nuove entrate portano a 210 il numero dei luoghi che “valgono il viaggio” secondo la scelta dei curatori. La Guida mantiene inalterati i principi che hanno ispirato la precedente edizione: l’apertura della cantina per le visite nei giorni di sabato e/o domenica, la disponibilità a vendere in cantina il vino ai visitatori e una valutazione attenta sulla qualità complessiva della cantina, dei suoi vini e sulla bellezza del sito. Percorrendo l’Italia da Nord a Sud, ad ogni cantina è dedicata una pagina ricca di notizie: il profilo storico dell’azienda, indicazioni sul vino top e su quello che esprime il miglior rapporto qualità —prezzo, il “vigneto da camminare” e le motivazioni che hanno portato alla segnalazione. Completano la pagina utili suggerimenti su dove magiare e dove dormire. Lo spirito e la sostanza del volume sono rimasti gli stessi: lontano dall’esigenza di riproporre un’altra guida ai vini italiani, questa pubblicazione ha l’obiettivo di spingere l’appassionato a viaggiare per conoscere cosa c’è dietro un’etichetta o un bicchiere di vino. Gli autori lo fanno consigliando al lettore più di 200 cantine che compongono in nuce una specie di racconto del vino italiano attraverso i suoi luoghi. E la parola “luogo” va intesa nel senso più ampio di “contesto”, spazio, natura e interpreti. Uomini e cose a contatto. Il cuore dell’opera risiede proprio nella restituzione di un’esperienza, l’esperienza avuta viaggiando per questi luoghi e comunicata al lettore per spingerlo a esserne parte integrante. Luoghi che racchiudono il senso più alto del viaggio: l’emozione. Di cui la bottiglia è il risultato finale, ultimo, ma non certo meno importante.  
   
   
IL “GEMELLAGGIO” FRA IL CONSORZIO TUTELA VINI OLTREPO E IL RISO SELVATICO DEGLI ANISHINAABEG (NATIVI AMERICANI DEL MINNESOTA NOTI ANCHE CON IL NOME DI OJIBWE) VEDE UN NUOVO MOMENTO D’INCONTRO  
 
Due rappresentanti dei produttori di Manoomin sono giunti in provincia di Pavia per conoscere la realtà del riso pavese e del vino dell’Oltrepo. Le motivazioni. Il Consorzio è Sostenitore Benemerito della Fondazione Slow Food per le Biodiversità Onlus. Come tale, aderisce a una serie di iniziative atte a sostenere il Presidio del Manoomin (letteralmente: bacca buona), che tutela e valorizza il “riso” selvatico delle zone palustri del Minnesota (nome scientifico: Zizania Palustris). La prima iniziativa realizzata. Fra il 28 febbraio e il 14 marzo 2005, il Consorzio ha partecipato a 6 cene organizzate dalla Fondazione Slow Food negli Stati Uniti, accompagnando con i propri vini i prodotti dei Presìdi. Le cene si sono svolte a Philadelphia, New York, Chicago, Minneapolis, Los Angeles e Portland. I produttori che hanno aderito all’iniziativa, mettendo a disposizione i loro vini, sono stati i seguenti: Ca’ di Frara, Cantina di Casteggio, Club del Buttafuoco Storico, Doria, Fattoria il Gambero, Isimbarda, Le Fracce, Marchese Adorno, Piccolo Bacco dei Quaroni, Tenuta Ca’ Boffenisio, Vercesi del Castellazzo. Ronald Chilton e Diane Chilton, nativi Ojibwe del Minnesota e produttori di Manoomin, sono ospiti del Consorzio. Ronald e Diane, accompagnati dalla responsabile del Presidio, Sarah Alexander, hanno visitato la sede della Riso Gallo, quale esempio di realtà produttiva pavese del riso. Oggi in serata incontreranno i produttori che hanno aderito all’iniziativa “In America con Slow Food”, durante una cena organizzata presso Le Fracce di Mairano. Il giorno seguente, Ronald e Diane visiteranno le colline dell’Oltrepo e alcune delle aziende che hanno partecipato con i loro vini ai 6 appuntamenti americani.  
   
   
LA PARTICOLARE CUVEE DI FRANCIACORTA DOCG SATÈN  
 
Il Franciacorta Satèn è il fuoriclasse di Contadi Castaldi: si tratta di un vino moderno, ricco di personalità, frutto di ricerche accurate e soluzioni mirate in vigna e in cantina. Non è solo un brut, né solo un blanc de blanc, né solo un cremant: è infatti la sintesi di tutto ciò, essenza della produzione franciacortina e spirito di Contadi Castaldi. Il nome Satèn identifica un Franciacorta ottenuto solo da uve bianche. La morbidezza, evocata dal suo nome, registrato ad uso esclusivo dei produttori della zona, è ottenuta riducendo la pressione che si sviluppa durante la fermentazione in bottiglia e creando un dosaggio sapiente mirato a salvaguardare la freschezza e l’eleganza del vino. Nel Franciacorta Satèn è stata sintetizzata la versatilità espressiva e l’eleganza dello Chardonnay con la classe e la freschezza del Pinot bianco, che si manifestano pienamente solo dopo la ricerca di particolari terreni con particolari esposizioni. Vi si ritrova la poliedricità della Franciacorta che si è espressa attraverso il nerbo del Sottomonte, la finezza e l’eleganza delle pendici di Erbusco, la potenza dei terreni centrali e la fruttuosità dell’imperiosa maturazione che solo i terrazzi ben esposti di Gussago e le zone orientali sanno esprimere. E’ un vino in grado di raccontare il territorio e nel contempo quest’ultimo ha modo di rivelarsi nel suo divenire enologico. E’ il vino che abbiamo ricercato e ottenuto perché volevamo poter millesimare quanto di meglio della cultura aziendale e territoriale eravamo in grado di esprimere. Il disciplinare. Satèn. È ottenuto con mosto prodotto mediante pressatura di uve intere e deve avere un tenore massimo di anidride solforosa di 150 mg/lt. Nella formazione della cuvèe è vietato l’uso di uve Pinot nero vinificate in bianco. Al consumo finale il Franciacorta Satèn (anche millesimato) deve avere pressione inferiore alle 4,5 atm e un tenore zuccherino massimo di 15 gr/lt. Il Franciacorta satèn può essere immesso al consumo solo nella tipologia Brut con obbligo di designazione in etichetta. Tempi minimi di maturazione e imbottigliamento. L’imbottigliamento del vino base (tiraggio) è consentito dal 1° Febbraio successivo alla vendemmia da cui è stato ricavato il vino più giovane. Dalla data di imbottigliamento partono i tempi minimi di maturazione sui lieviti: 18 mesi per il Franciacorta, 30 mesi per il Franciacorta millesimato. Tempi di immissione al consumo. Dopo la sboccatura, si consiglia un periodo di affinamento in bottiglia, prima dell’immissione al consumo, non inferiore a due mesi. Il Franciacorta deve essere messo in commercio non prima di 25 mesi dalla data di inizio della vendemmia, nel rispetto dei tempi minimi di maturazione sui lieviti. Per il Franciacorta millesimato, il suddetto tempo di elaborazione minima è di 37 mesi. Millesimo. Qualora si voglia indicare il millesimo in etichetta, la base da elaborare deve essere costituita con almeno l’85% del vino dell’annata dichiarata.  
   
   
ACADEMIA BARILLA SCEGLIE ONFALOS DI SMARTECH ITALIA COME STRUMENTO ADATTO AD UNA ALIMENTAZIONE SANA E NATURALE  
 
Onfalòs di Smartech Italia, l’innovativo fry-top mobile per la cottura a contatto, è ora a Parma, presso la prestigiosa Academia Barilla, il centro internazionale di riferimento dedicato alla diffusione della Cultura Gastronomica Italiana, nato per offrire formazione, servizi e prodotti rigorosamente selezionati, scelti dal nostro patrimonio gastronomico. Quello di Academia Barilla è un impegno che si articola: Nella difesa dei prodotti alimentari italiani dalle contraffazioni e dagli usi impropri di denominazioni e marchi originali, nella promozione e diffusione della conoscenza dei prodotti e della cucina italiana nel mondo con eventi speciali in collaborazione con istituzioni e testimonial di prestigio. Nello sviluppo e sostegno della Gastronomia Italiana con investimenti nel settore della ristorazione e la creazione di servizi speciali per gli operatori. Su un fronte diverso, ma complementare, è l’impegno di Smartech Italia, di diffondere gli strumenti adatti ad una alimentazione sana e naturale, per la quale hanno importanza a fondamentale sia la scelta accurata degli ingredienti che la modalità di cottura. Oramai è noto che una cottura sbagliata depaupera l’alimento delle proprietà nutritive, ne altera il gusto originale, lo rende pesante per la necessità di ricorrere ad aggiunte di grassi emollienti e talvolta addirittura nocivo, per la presenza di parziali carbonizzazioni. Onfalòs invece coniuga salute, benessere, piacere, sicurezza e relax. Lo spessore della sua piastra cromata, perfettamente liscia e antiaderente, e la potenza termica dei bruciatori determinano l’istantanea sigillatura della superficie del cibo a contatto, grazie alla quale l’umidità, le sostanze nutritive i sapori naturali sono mantenuti all’interno, senza bisogno dell’aggiunta di grassi durante la cottura. Una interpretazione della cucina in linea con le tendenze più attuali che, come affermato da Moreno Cedroni, presidente di Jeunes Restaurateurs d’Europe, “é all’insegna della semplicità. Si usano meno condimenti e si prediligono i piatti più leggeri’ Una cucina anche dalle forti connotazioni sensuali, che appaga oltre il gusto e l’olfatto, anche la vista. La bella piastra circolare di Onfalòs invita a creare composizioni da mangiare con gli occhi ancora prima che con la bocca: pesci di media taglia che a fine cottura sono perfettamente integri, trionfi di verdure colorate tagliate julienne o a fettine, gamberetti e crostacei che si cuociono “specchiandosi” sulla superficie lucida... E infine una cucina libera, divertente, ludica, perché, grazie alla alimentazione tramite bombola a gas, Onfalòs può essere utilizzato ovunque e con chiunque, in tutta sicurezza e relax, senza fiamme libere e fuliggine. L’attenzione per una alimentazione sana, il piacere della buona tavola, l’amore per la bellezza, la soddisfazione di cucinare bene per sé e per gli altri, la voglia di divertirsi, la garanzia della sicurezza: Onfahòs ha gli ingredienti giusti per essere un interprete ideale della cucina contemporanea. E nella collocazione ideale di Academia Barilla, chef di tutto il mondo ne sapranno valorizzare con competenza e creatività l’eccellenza delle prestazioni e la grande versatilità d’uso.  
   
   
PASTA ZARA RINNOVA PER QUATTRO ANNI LA COLLABORAZIONE CON LA NAZIONALE ITALIANA CUOCHI DAL 29 GIUGNO IN TOURNÉE IN BRASILE PER PROMUOVERE IL CONSUMO DELLA PASTA MADE IN ITALY  
 
 Pasta Zara, primo esportatore italiano di pasta e secondo produttore, stabilimenti a Riese Pio X, nel Trevigiano, e a Muggia, alle porte di Trieste, ha recentemente rinnovato l’accordo di partnership con la Nazionale Italiana Cochi. L’accordo ha la durata di quattro anni e prevede che, durante tutte le manifestazioni nazionali e internazionali della Nic, la pasta utilizzata dalla squadra sarà Pasta Zara. La collaborazione era iniziata nell’autunno del 2004, quando la Nic colse un risultato storico alle Olimpiadi della cucina di Erfurt, in Germania, raccogliendo quattro medaglie d’argento. Adesso la collaborazione con gli chef della Nazionale è stata ulteriormente perfezionata in quanto Pasta Zara si riconosce negli ideali e negli scopi della squadra azzurra, proiettati a promuovere il patrimonio culturale della cucina italiana a livello internazionale. Una filosofia che si sposa perfettamente con l’azienda della famiglia Bragagnolo che è diventata il primo esportatore italiano di pasta, tanto che il 13% della pasta italiana presente nel mondo oggi è prodotta da Pasta Zara. Un marchio italiano di pasta talmente conosciuto nel mondo come Pasta Zara, da sempre portabandiera del Made in Italy e della Dieta Mediterranea a base di carboidrati, non poteva che affiancarsi alla massima espressione mondiale della nostra cucina. L’appuntamento più importante della stagione 2005 saranno i Mondiali di Basilea, intanto, però, dal 29 giugno al 9 luglio gli chef della Nazionale saranno impegnati in una tournée estiva in Brasile per la promozione della pasta italiana. La tournée toccherà le principali cittadine dello stato di Santa Caterina e si concretizzerà in una serie di degustazioni e corsi di cucina presso la catena di supermercati Angeloni, nei centri di Joinville, Curitiba e Florianopolis, per concludersi con un Gran Galà per 600 persone, sempre a base di pasta, all’ipermercato di Criciuma. L’iniziativa, promossa da Pasta Zara, vedrà impegnata una delegazione della Nic, la quale sarà supportata da alcuni chef locali. Il programma dei corsi di cucina, dopo una breve introduzione sulla pasta italiana, sull’importanza dell’utilizzo della semola di grano duro per la sua fattura, affronterà i segreti alla base di una cottura ottimale e le tecniche migliori per la realizzazione delle ricette. Parallelamente un sommelier terrà una piccola lezione sui vini italiani, illustrandone caratteristiche e abbinamenti ideali. Le ricette, ideate per l’occasione dalla Nic, vedranno l’impiego di diversi formati di Pasta Zara come pappardelle, lumaconi, cannelloni, gemelli, penne rigate e fusilli, con sughi di carne, verdure e soprattutto pesci e molluschi, in particolare l’ostrica, mitile tipico dello stato di Santa Caterina.  
   
   
L’AZIENDA MILKON ALTO ADIGE - TRADIZIONE E INNOVAZIONE – SPONSORIZZAZIONE DI CHEESE 2005  
 
Milkon Alto Adige, consorzio lattiero-caseario, nasce nel 1997 dalla cooperazione tra le cooperative Mila Bolzano, Centro Latte Brunico e Latteria Sociale Burgusio. L’impegno quotidiano di Milkon aggiunge alla tradizione del latte di alta montagna una produzione altamente tecnologica, ma con approccio “ecologicamente corretto”: è priva di Ogm e tracciabile dal punto vendita al produttore. Il numero ridotto di mucche (in media 8 per stalla) allevate e nutrite con mangimi sicuri e controllati garantisce un prodotto di qualità elevata, confermata ogni giorno da severi e metodici controlli dal pascolo al banco frigo. Azienda all’avanguardia, che concilia i principi della tradizione con l’innovazione, Milkon è la realtà più importante del settore lattiero-caseario altoatesino ed in continua crescita sul mercato nazionale, forte di grandi numeri: 164 milioni di euro di fatturato; 350 dipendenti; 2 stabilimenti conformi alle più severe normative in materia di igiene e sicurezza (certificazione 1S09001; Sistema di Gestione dell’Igiene con Haccp), 225 milioni di litri di latte raccolto ogni anno; 4000 soci allevatori; 5% quota mercato yogurt; Incremento fatturato yogurt anno 2004: > + 20%. Milkon raccoglie il latte ogni giorno esclusivamente dai masi di montagna dell’Alto Adige e lo trasforma entro 24 ore in un vasto assortimento di prodotti garantiti dal marchio Mila, sinonimo di qualità e autenticità. I prodotti Mila — piacere autentico, bisogni moderni. Il mondo di Mila si riflette nel gusto dei suoi prodotti: nei profumi, nei sapori, ma anche nella suggestione di un’esperienza unica: condividere valori autentici. Mila unisce al fascino della tradizione locale l’attenzione per il consumatore e per le sue mutevoli esigenze. Un connubio sapiente tra tutela delle radici locali e apertura al nuovo che fanno di Mila e dei suoi prodotti un’alchimia irresistibile. Una scelta obbligata per chi apprezza le cose vere e sa riconoscere — anche al palato - l’amore necessario per farle. Mila vanta oggi un’ampia gamma di prodotti dalla bontà genuina: yogurt, latte, burro, panna. Mascarpone e formaggi. Mila rappresenta attualmente una delle poche realtà in crescita nel mercato degli yogurt, grazie a una linea di prodotti che si rinnova costantemente, al passo con i nuovi trend alimentari, senza mai dimenticare le esigenze di attenti ed esigenti consumatori, per un’offerta ancora all’insegna di prodotti “buoni e sani come una volta”. Tanti protagonisti per tutti i gusti, dai classici agli innovativi: dallo yogurt intero, a quello da bere, fino alle linee più salutistiche dello yogurt magro e probiotico, tutti garantiti dalla qualità del latte dell’Alto Adige. Non solo yogurt, ma anche formaggi d’alta quota, legati alle tradizioni delle valli altoatesine e fatti esclusivamente con latte Mila. Formaggi delle valli: i formaggi Mila sono la sintesi di elementi fondamentali come: autenticità di una cultura casearia tipica, unica nel suo genere, qualità e sicurezza del latte fresco e degli ingredienti nonché della filiera produttiva fino alla stalla di montagna, modernità e tecnologia al passo con i tempi e con le esigenze del mercato. L’assortimento si fonda su 4 prodotti premium, che con il loro nome richiamano il territorio di provenienza (Stelvio, Alta Badia, Dolomitenkonig, Malga Gardena) acquisendone il fascino ed i valori in termini di naturalità e genuinità. Sulla strada della valorizzazione delle provenienze si sottolinea che “Stelvio” è in fase di attesa del marchio Dop (denominazione origine protetta). Il ministero dell’Agricoltura ha dato l’autorizzazione provvisoria del marchio ed ora Milkon è in attesa del riconoscimento europeo a Bruxelles. Stelvio sarà il primo e unico formaggio altoatesino con denominazione di origine protetta. Mila filiera natura. L’impegno di Mila si esprime da sempre nel rispetto e nella valorizzazione del patrimonio naturale dell’Alto Adige, vegetale, animale e umano; l’evoluzione delle garanzie Mila si riassume nel concetto Filiera Natura, che sintetizza le regole di un processo severamente controllato e garantito, da monte a valle, senza trascurare alcun aspetto della delicata filiera lattiero-casearia. Mila Filiera Natura: Alimentazione controllata delle mucche con foraggi 100% vegetali geneticamente non modificati, Allevamento ecocompatibile (pascolo estivo, pochi capi per stalla) con tracciabilità dei capi, Produzione del latte controllata da una serie di test di laboratorio, con consulenza diretta al socio allevatore, Raccolta e trasporto del latte controllati in ogni fase, Trasformazione del latte entro 24 ore dalla mungitura (freschezza garantita) e processo produttivo controllato (ingredienti selezionati e no Ogm, analisi di laboratorio, professionalità), Approccio ecologico a 360°: no fertilizzanti di origine chimica, tutela della natura e del paesaggio, materiale di confezionamento 100% riciclabile Mila sponsor ufficiale Cheese 2005. In questo contesto, è forse ancor più chiaro comprendere le ragioni che hanno spinto Mila a voler sponsorizzare l’edizione 2005 di Cheese: la consapevolezza di interpretare, con la propria filosofia aziendale, i principi che la accomunano al pensiero Slow Food: valorizzazione delle produzioni di qualità; stretto legame con il territorio. Valori che si riflettono anche nella produzione dei formaggi altoatesini che Mila sarà ben lieta di far conoscere al grande pubblico in occasione di questa prestigiosa kermesse.  
   
   
MELINDA.IT UN SITO INTERNET DIVERTENTE, RICCO DI INFORMAZIONI UTILI, RICETTE, CURIOSITÀ E…TANTI PRODOTTI ESCLUSIVI DA ACQUISTARE  
 
Melinda – l’unica mela Dop italiana – ha aperto una sezione e-commerce sul sito Internet (www.Melinda.it) per consentire di acquistare direttamente dal produttore mele fresche di eccellenza e altri oggetti utili e curiosi, difficilmente reperibili altrove. In particolare si possono comperare cassette di mele nelle tre varietà Dop: Golden Delicious, Renetta del Canada e Red Delicious; snack di mele essiccate; succhi e mousse di mela 100% Melinda o combinate con otto differenti abbinamenti con altri frutti, oltre ad una serie di accessori indispensabili per ottenere il meglio dalle mele (sbucciamele, tagliaspicchi, cuocimela) e tanti altri prodotti esclusivi tutti marcati Melinda. Suddiviso in tre sezioni: consumer, business e shopping, il sito è una vera e propria miniera di informazioni: sulla mela – storia, valori nutrizionali, curiosità, sul Consorzio Melinda, le Cooperative e gli Associati, sulla Dop (Denominazione di Origine Protetta) – notizie e garanzie per il consumatore – nonché un indirizzo di posta elettronica per inoltrare domande ad un esperto agronomo, sui punti vendita di tutta Italia, sui prodotti trasformati: snack, succhi, mousse, aceto e sidro, su Mondomelinda – la struttura a Segno di Taio (Tn) alla quale rivolgersi per organizzare visite guidate in azienda agricola, in sala di lavorazione, ai Patriarchi e lezioni di Laboratorio del gusto, sulla Val di Non e le sue bellezze naturali. Un’ulteriore sezione del sito è dedicata alla pubblicità – gli spot più divertenti che hanno reso famoso il marchio Melinda con le musiche originali e le curiosità del back stage – e un’altra è riservata a giochi istruttivi e divertenti per i bambini. Inoltre, la nuova sezione/link – www.Ricette.melinda.it - permette di consultare e scaricare il nuovo Ricettario, un divertente libricino, dalla grafica accattivante, che propone un originale menu tutto a base di mele – primi e secondi piatti, insalate, antipasti, dolci e dessert – ideali per l’estate. L’angolo del cuoco consente di ottenere consigli personalizzati e di inviare la propria ricetta che se sarà originale verrà pubblicata sul sito con il nome dell’autore. Tanti buoni motivi per visitare il sito www.Melinda.it  e, da oggi, per acquistare direttamente alla fonte – l’unica mela Dop d’Italia.  
   
   
SI CONCLUDE CON SUCCESSO IL “FESTIVAL ITALIANO DELLA CUCINA CON LA COZZA TARANTINA” VOLANO PER L’IMMAGINE COMPLESSIVA DELLA CITTA’ NEL TERRITORIO NAZIONALE  
 
Finisce dunque una nuova avventura. Si conclude con un ulteriore successo. La terza edizione del “Festival italiano della cucina con la cozza tarantina” segna dunque il raggiungimento di una nuova fase per l’iniziativa del Centro di Cultura Renoir. Il “Festival” si affranca in maniera definitiva nel panorama nazionale, diviene evento di costume, raccoglie intorno a sé le dinamiche di sviluppo del settore, è volano dell’immagine della città sull’intero territorio nazionale. In altre parole, tutti pienamente raggiunti gli obiettivi della direzione del «Renoir», prefissati quando tre anni fa si diede vita al progetto con una proiezione di sviluppo che avrebbe dovuto portare, come poi è avvenuto, ad una complessiva rivalutazione dell’immagine del prodotto cardine della crescita della imprenditoria locale, della rinascita di un sentimento di rivendicazione dei diritti di sfruttamento del prodotto cozza. Giovanni Rana, arcinoto industriale del tortellino con la sua azienda ormai da anni leader del settore in Italia, lancia l’idea e giunge a Taranto per presiedere la commissione designatrice del vincitore del Festival, allo scopo di valutare l’opportunità di far entrare in produzione il tortellino ripieno di cozze. Il Dott. Rana ha effettuato un lungo percorso in mare, ospite dell'imbarcazione dei fratelli Angelo e Gianluca Basile, titolare dell’impianto di stabulazione «Gigante», accompagnato dal Cav. Cosimo Lardiello, direttore della macchina organizzativa del Festival, ideatore dell'iniziativa e Presidente del Centro di Cultura "Renoir" di Taranto. Una visita attenta e tecnicamente rilevante, quella dell'industriale del tortellino, che non ha esitato a richiedere ogni notizia utile al potenziale avviamento del ciclo produttivo ai presenti, al fine di approfondire le sue competenze sulle impiantistiche necessarie alla produzione del prodotto del mare. Un percorso completato poi dall'incontro con il Sindaco di Taranto, Dott.ssa Rossana Di Bello e con il suo assessore ai rapporti istituzionali, Umberto Ingrosso, entusiasti all'idea della concretizzazione di una così importante opportunità di sviluppo per la città. Un risultato straordinario, quello conseguito dal "Festival" e dai suoi organizzatori, se si pensa ai rapporti praticamente inesistenti che il comparto economico locale riesce ad intrattenere con l’area industriale del nord-est. Il “Festival” dunque anche come ponte fra la provincia e le grandi aree industrializzate. Concrete soluzioni per lo sviluppo. L’albergo sala ricevimenti Tre Trulli di Ceglie Messapica, ha saputo correttamente interpretare il ruolo affidatogli dalla direzione del «Renoir». Ospitare la finalissima non era un compito facile, ma lo staff della struttura, guidato dal Dott. Antonio Bellanova ha saputo felicemente sintetizzare le logiche dell'ospitalità con le esigenze puramente organizzative che l'importanza dell'appuntamento imponeva. Questa la classifica definitiva concernente i primi quattro classificati assoluti del "Festival italiano della cucina con la cozza tarantina" edizione 2005: 1° classificato Giampiero Scola (voti 801) del Ristorante Wine Bar di Agropoli (Salerno) con la pietanza «Fascetto di paccheri in rete di sfoglia, farciti con ragù di cozze tarantine e code di gamberi, serviti in guazzetto di mitili del Mar Piccolo e primizie di stagione» 2° classificato Giuseppe Olivieri (voti 697) dell’Hotel Village “Il Valentino” di Castellaneta Marina (Taranto) con il piatto «Sformatino di cozze, riso e patate su fior di zucca ripiena alla ricotta in guazzetto di cozze tarantine e pomodorini» 3° classificato Viviana Varese (voti 696) del Ristorante “Il Girasole” di Orio Litta (Lodi) con la pietanza «Millefoglie di cozze tarantine con bufala campana, pomodoro, melanzane e croccanti». 4° classificato Cosimo Orfano (voti 659) del “Jolly Hotel” di Trieste con il piatto «Coppa Nettuno». Una classifica formulata al termine di un attento e meticoloso lavoro dalla commissione giudicatrice composta da: Presidente, Dott. Giovanni Rana, imprenditore titolare della Rana S.p.a.. Componenti Dott. Marco Fossi, Direttore Relazioni Esterne, e dal Dott. Pietro Masciopinto, Direttore Centro Sud del Pastificio Rana S.p.a. Comm. Angelo Consoli (Presidente Nazionale Onorario Federazione Italiana Cuochi), Paolo Caldana (Presidente Nazionale Federazione Italiana Cuochi), Prof. Pietro Federico (Sindaco di Ceglie Messapica), Umberto Ingrosso (Assessore ai Rapporti Istituzionali del comune di Taranto), Dott. Salvatore Tomaselli (Presidente della Camera di Commercio di Brindisi) e del Prof. Francesco G. Caramia (Preside Istituto Alberghiero di Ceglie Messapica). Accreditati dalla organizzazione a seguire lo svolgimento della serata finale i seguenti giornalisti: Bruno Gambacorta (rubrica «Eat Parade» del Tg2), Alfredo Orlando (Capo Redattore Centrale Rai International), Silvano Faggioni (Rai Tre Valle d’Aosta), Paolo Becarelli (capo redattore de «La Cucina Italiana»), Domenico Campana (Agenzia Ansa), Lidia Lombardi e Marida Caterini (Il Tempo), Alessia Carrer (Pizzapress), Vera De Luca (Il Golfo), Giuseppe De Girolamo (Roma), Enzo Manzoni (Italia Turismo News), Alfonso Migliaccio (Events&stars), Etsuko Oshima (Imprenditrice), Raffaello Speri (Presidente Nazionale A.m.i.r.a.), Giovanangelo Pappagallo (rappresentante A.m.i.r.a. Nel Consiglio dell’Unione Internazionale dei Maîtres d’Hotel), Brunella Cimadono (Libero), Lidia Merola (Direttrice «Obiettivo»), Francesco Landolfo (Presidente Regionale Arga - Associazione Giornalisti Agricoli-agroalimentari-ambientali). Cala il sipario dunque sulla nuova edizione della fortunata kermesse gastronomica, titolare ormai di una posizione d'immagine rilevante nel panorama nazionale. La direzione del Centro fa sapere che le iscrizioni per la prossima edizione rendono già quasi chiuso il novero dei partecipanti, imponendo dei ritmi organizzativi elevati alla struttura direzionale del "Renoir". Si rinnova dunque la necessità di un impegno, si rilanciano le potenzialità dell'iniziativa, in attesa di registrare le adeguate risposte del territorio.  
   
   
IL RISTORANTE GIRASOLE VINCE IL TERZO POSTO AL ‘FESTIVAL ITALIANO DELLA CUCINA CON LA COZZA TARANTINA 2005’  
 
Con un solo voto di distanza dal secondo, la chef Viviana Varese si è aggiudicata il terzo posto al ‘Festival Italiano della cucina con la cozza Tarantina’ giunto ormai alla sua terza edizione, che ha visto misurarsi novanta chef provenienti da tutta Italia. Viviana Varese, una delle più giovani ristoratrici d’Italia, proprietaria del ristorante ‘Girasole’ di Orio Litta in provincia di Lodi, era tra i partecipanti alla finalissima della manifestazione tenutasi a Ceglie Messapica (Brindisi) ed è arrivata al terzo posto aggiudicandosi 696 voti della commissione presieduta dal Dott. Giovanni Rana, ben noto industriale del tortellino, per la sua creazione: ‘millefoglie di cozze tarantine, con bufala campana, pomodoro, melanzane e croccanti’ . Questa la ricetta per preparare la pietanza in gara: Ingredienti per 4 persone: 250 gr mozzarella di bufala campana, due pomodori ramati, una melanzana, 1 kg di cozze tarantine, basilico e uno spicchio d’aglio. Procedimento : Pelate la melanzana con un pelamele e tagliatela in strisce sottili per il lungo, cuocere alla griglia. Fate un taglio a croce sui pomodori, immergeteli per pochi minuti in acqua bollente salata, passateli in acqua e ghiaccio, staccate la buccia e mettetela a parte insieme a quella della melanzana. Friggete in olio bollente i filetti delle melanzane, la pelle dei pomodori e 4 foglie grandi di basilico. Tagliate i pomodori e la mozzarella dello stesso spessore. Pulite e lavate le cozze, fate un soffritto in olio extravergine e aglio e mettete le cozze, aggiungete un po’ d’acqua, pepate e mettete prezzemolo. Sgusciate le cozze lasciandole nel sugo caldo. Mettete nel piatto alternando uno strato di melanzana, pomodoro, mozzarella, basilico, cozze. Sopra aggiungete le melanzane croccanti e decorate con pomodori e basilico croccante. Un filo d’olio a crudo e il piatto è pronto. Gli ospiti del ristorante Girasole potranno assaggiare per tutta l’estate l’insolito piatto in gara, frutto della passione della chef per la cucina di pesce mediterranea che fa onore alla tradizione campana (terra di provenienza della proprietaria e della sommelier del Girasole, Sandra Ciciriello), ma propone ai non amanti del pesce anche un’ampia scelta di piatti tipici lodigiani.E-mail: girasole.Orio@libero.it  
   
   
IL CONDIMENTO VERDE PIÙ AMATO D’ITALIA TROVA IN SACLÀ UN MARCHIO CHE NE ASSICURA UNA PRODUZIONE NEL RISPETTO DELLA RICETTA ORIGINALE  
 
Buon basilico italiano, pecorino, grana padano, pinoli, aglio, olio d’oliva: la ricetta del Pesto alla Genovese trae la sua fama da ingredienti semplici, di prima qualità, sapientemente dosati. Il condimento verde più amato d’Italia trova in Saclà un marchio che ne assicura una produzione nel rispetto della ricetta originale, con le garanzie che la grande azienda dedica da sempre alle verdure. Saclà ha portato il suo Pesto alla genovese in giro per il mondo, consentendo agli Italiani all’estero di riassaporare la fragranza di questo sugo e portando sulle tavole di ogni Paese un pizzico d’Italia. Disponibile in due formati, per due e per quattro persone, il Pesto alla genovese è ottimo condimento per trofie e trenette, irrinunciabile per squisite lasagne “verdi”, ma si presta anche ad essere base per sughi particolarissimi, ad esempio con l’aggiunta di gamberi e rucola o fagiolini e pomodori.  
   
   
CUORENERO, “OSPITE D’ONORE”, PER I FESTEGGIAMENTI DELL’AIS  
 
Cuorenero, il cacao 100% firmato Sugar Company, festeggia l’Ais - Associazione Italiana Sommelier - in occasione dell’anniversario della fondazione confermandosi il cioccolato per eccellenza di esclusivi abbinamenti con vini prestigiosi. Giovedì 7 luglio 2005 a Varese, presso Villa Ponti, non poteva mancare Cuorenero, il re del cioccolato, recentemente entrato a far parte del celebre Club Amici dell’Ais, per festeggiare l’anniversario della nota Associazione Italiana Sommelier insieme ai numerosi ospiti ed amici invitati da Terenzio Medri, presidente dell’Associazione. Ottima l’occasione per degustare Cuorenero Integral, ultimo nato della linea Cuorenero. I particolari aromi dei blend Cuorenero Integral Fave Grezze di Cacao e Cuorenero Integral con Grani Grezzi di Caffè Arabica si fondono, infatti, in un mix inimitabile di sapori purissimi e suggestioni caraibiche ideali per serate da condividere in compagnia! Nel corso dell’evento, poi, per soddisfare i gusti e le preferenze più svariate saranno offerti i tradizionali blend Cuorenero: Classic, al Peperoncino Rosso, al Rosmarino, Divino Aroma, Pimento di Giamaica e Lattescuro, da assaporare nel momento preferito, e perché no, accompagnati dal prelibato De Rerem Vinliquor, sempre prodotto dall’azienda bolognese. Ai festeggiamenti sono intervenuti noti personaggi della cultura, delle istituzioni e del mondo dello spettacolo, tra cui spiccano i nomi di Nicola Dante Basile, Viviana Beccalossi, Franco Bernabei e Willy Pasini e la serata è stata allietata da Alberto Patrucco di Zelig. Ed ancora, era presente Emilio Fede che proprio durante la cena di gala ha nominato nominato sommelier onorario dell'Ais. Www.cuorenero.it  
   
   
CON L’ESTATE SI RINNOVANO LE INIZIATIVE SIMMENTHAL NEI PUNTI VENDITA, NEI CENTRI COMMERCIALI E LOCALITÀ BALNEARI D’ITALIA  
 
Dopo il lancio di Simmenthal Petto di Pollo Grigliato in gelatina, Kraft Foods Italia rinnova le promozioni estive con nuove e fresche iniziative. E’ partito in questi giorni il tour nelle gallerie dei principali centri commerciali del Centro e Nord Italia con una speciale animazione: vere e proprie oasi di ristoro e relax dove è possibile gustare sfiziosi piatti a base di Simmenthal manzo e della nuovissima Simmenthal Petto di Pollo Grigliato, ritirare gli occhiali Offissima a seguito dell’acquisto di Simmenthal e partecipare al concorso “Vola a Cuba con Simmenthal”. Ancora una volta Simmenthal si rivela compagna ideale dell’estate, sinonimo di gusto, freschezza, divertimento, relax. Per le località del Sud Italia invece, per tutto il mese di luglio, si potrà scoprire il nuovo gusto e la nuova leggerezza di Simmenthal Petto di Pollo Grigliato grazie ad una coloratissima vanette che visiterà i centri commerciali e le più rinomate località di mare. Da Vieste a Santa Maria di Leuca, da Napoli a Catania, fresche insalate gustose e leggere a base di Simmenthal Petto di Pollo Grigliato faranno da piacevole pausa alle calde giornate estive. Simmenthal Petto di Pollo Grigliato sarà la valida proposta per coloro che prediligono il sapore della carne bianca e ricercano gusto e praticità, senza rinunciare alla leggerezza. Il prodotto è realizzato con solo petto di pollo selezionato e grigliato per esaltarne il gusto; Simmenthal Pollo è indicata anche per coloro che sono attenti all’alimentazione equilibrata, ha infatti solo 1 g di grassi per 100 g di prodotto, oltre a rappresentare una valida alternativa alla classica Simmenthal al manzo nell’ambito di una alimentazione variata e sempre nutriente. Per ulteriori informazioni nutrizionali e sulla storia di Simmenthal si può visitare il sito www.Equilibrioalimentare.it  
   
   
BIRRA FOSTER’S LAGER: CARATTERISTICHE E MERCATO ITALIANO  
 
Tutto ebbe inizio nel 1886 quando i fratelli William e Ralph Foster lasciarono New York alla volta di Melbourne, in tasca avevano solo 48.000 sterline, ma anche un grande sogno: produrre un nuovo tipo di birra fatta su misura per l’Australia. Spendendo tutto quello che avevano acquistarono i macchinari più sofisticati, assunsero alcuni dei migliori esperti al mondo e costruirono proprio a Melbourne la loro modernissima birreria. Dopo solo due anni fu prodotta la prima vera Foster’s Lager che venne subito premiata come migliore lager agli International Brewery Exhibition Awards. Nel 1910 le vendite erano già cresciute dell’83,8% e, da allora, è solo una storia di successi. Non stupisce quindi che la Foster’s Lager sia fortemente caratterizzata dal suo patrimonio culturale e l’australianità - fatta di panorami mozzafiato, gente amichevole, atteggiamento rilassato e giovane esuberanza - sia l’anima della sua identità. E’ una lager leggera, con un aroma fruttato e dolce ed una gradazione alcolica di 5% vol.. Chiara e dorata, con un delicato carattere, risulta meno amara delle tipiche lager europee, ottiene infatti il suo gusto particolare grazie ad una avanzata tecnica di aromatizzazione in grado di catturare tutto il sapore dell’ineguagliabile ed unico luppolo australiano “Pride of Ringwood”. Viene prodotta utilizzando esclusivamente il malto migliore ed il luppolo “Pride of Ringwood” - bilanciati in modo specifico per questa birra. La passione, la cura e l’attenzione ai dettagli del processo produttivo, unite ai rigidi controlli ed alla supervisione dei maestri birrai, assicurano una produzione uniforme e della più elevata qualità in tutto il mondo. Solo le migliori birrerie ricevono infatti l’autorizzazione alla produzione della birra Foster’s. Grazie al suo gusto fresco e giovane, alla forza della sua immagine e all’efficienza del suo sistema distributivo, Foster’s ha conquistato moltissimi mercati e numerosi riconoscimenti internazionali. Negli ultimi 10 anni, questa lager dalle caratteristiche eccellenti, ha infatti vinto ben 4 medaglie d’oro ai prestigiosi Brewing Industry International Awards, ha avuto dal 1997 ad oggi una crescita media internazionale del 40% ed è oggi uno dei brand di birre internazionali con il più alto tasso di diffusione nel mondo. I numeri di Foster’s sono strabilianti: 20 stabilimenti di produzione in 9 nazioni; 100 milioni di casse di birra vendute in 155 paesi negli ultimi 5 anni; 3° brand nel mondo in termini di distribuzione; 2a birra nel Regno Unito con 5 milioni di pinte vendute alla settimana e lager numero 1 a Londra; 7° brand in Europa occidentale (unica birra non europea nelle top 15); 8a birra d’importazione negli U.s.a.; brand numero 2 in Medio Oriente. In India Foster’s è la birra internazionale leader ed in tutta l’Asia è uno dei brand maggiormente riconosciuti e distribuiti. Ogni giorno 15 milioni di persone in tutto il mondo gustano una Foster’s ed il mercato italiano in particolare presenta forti opportunità di crescita. L’amore per la birra lager, la voglia di novità e la curiosità per un continente lontano sono le caratteristiche che rendono l’Italia particolarmente attraente per Foster’s. Da una ricerca effettuata dall’istituto inglese Millward Brown nei primi mesi del 2004, su un campione di consumatori di età compresa tra i 18 ed i 60 anni (composto per il 70 % da uomini e per il 30% da donne), è risultato che l’89% degli italiani preferisce e beve birra lager, il 57 % si dichiara molto favorevole alle specialty beer. Vi è inoltre una netta distinzione di percezione tra birre nazionali e birre d’importazione (viste come birre di qualità e a forte valore aggiunto). I fattori che maggiormente influenzano il consumatore italiano sono, nell’ordine: appeal di marca, qualità e gusto; ed ognuno di essi è rappresentato in modo molto forte da Foster’s. Le occasioni di consumo sono molteplici (bar, discoteca, pizzeria, birreria, casa) e specialmente tra i 18 ed i 25 anni la scelta della marca è estremamente importante. In Italia Foster’s viene apprezzata soprattutto da consumatori giovani (tra i 18 ed i 35 anni) dai quali è percepita come un brand dallo stile genuinamente australiano, che dà vita ad appuntamenti ed eventi sempre nuovi e interessanti. L’australianità è inoltre per gli italiani una caratteristica con un profondo aggancio emotivo. Nell’immaginario collettivo infatti l’Australia è vista come una destinazione da sogno, la vacanza della vita, lontana ma profondamente aspirazionale. Rappresenta quindi un punto di forza unico in grado di fornire a Foster’s una chiara differenziazione sul mercato. Sebbene in Europa la brand equity di Foster’s sia molto forte soprattutto nel Regno Unito, in Italia è stata riscontrata una buona familiarità con il brand, un alto livello di accettazione ed un ampio potenziale di sviluppo.  
   
   
NUOVO PACK PER IL VERMOUTH GIBO’ TOSTI “L’APERITIVO CHE DÀ MOVIMENTO”  
 
Dopo aver rivisitato la ricetta dello storico Vermouth Gibò, con l’aggiunta di nuove infusioni aromatiche che ne esaltano le qualità gustative ed olfattive, Giovanni Bosca Tosti quest’anno lancia sul mercato la promozione“on pack”. La bottiglia, rinnovata nel 2004 dallo Studio Grafico Artigiano sia nella forma che nella grafica, dal 1 luglio è venduta insieme ad un bicchiere di vetro in omaggio. Questa confezione è disponibile con il vermouth rosso oppure quello bianco. Il vermouth. E’ il classico aperitivo nato a Torino oltre due secoli fa; è prodotto con vini selezionati, alcol, zucchero, assenzio e infusi di erbe; è la base ideale per la preparazione di aperitivi, cocktail e long drink. La linea Gibò Tosti propone: Vermouth Bianco, delicato, armonico e moderatamente alcolico; si beve molto freddo liscio oppure con il ghiaccio. Vermouth Rosso, con tonalità aromatiche particolarmente accentuate, è vellutato e gradevolmente tonico. Ottimo liscio con una scorza di limone o con l’aggiunta di abbondante ghiaccio. Vermouth Extra Dry, caratterizzato da un basso contenuto di zucchero; i gusti e gli aromi sono ringiovaniti e migliorati dal maestro erborista della Casa vinicola di Canelli. Gradazione alcolica: 15% vol  
   
   
DA “VITA VERDE” DUE NUOVI SUCCHI EQUI E SOLIDALI CERTIFICATI FAIRTRADE TRANSFAIR  
 
Il sapore gradevole dell’arancia e il particolare gusto dolce del mango sono le note caratteristiche dei due nuovi succhi a marchio Vita Verde, certificati Fairtrade Transfair, in arrivo sugli scaffali dei negozi italiani. Biologici, ma anche equi e solidali, sono il succo all’arancia ed il nuovo succo arancia-mango, quest’ultimo novità assoluta dell’estate nel panorama dei succhi in commercio. Freschi e buoni anche con i piccoli produttori del sud del mondo, il succo bio all’arancia ed il primo succo bio arancia-mango, distribuito in Italia da Baule Volante, provengono dal lontano Brasile. A produrli è la cooperativa Coagrosol dello stato di San Paolo, entrata nel registro dei produttori di Flo (Fairtrade labelling organisations international) nel 2000 e attualmente composta da 48 agricoltori con aziende di piccole e medie dimensioni. Oltre a svolgere il proprio lavoro nell’ambito dell’agricoltura biologica, Coagrosol ha puntato fin dall’inizio a differenziare la produzione: arance, limoni, mango, avocado, guaiave e mandarini venduti sia al mercato locale che all’estero. La struttura democratica interna e la continua formazione professionale rappresentano i principali punti di forza che hanno consentito all’organizzazione non solo di rimanere sul mercato, nonostante la forte concorrenza delle multinazionali, ma anche di attuare alcuni progetti sociali a favore delle famiglie dei produttori: programmi di alfabetizzazione, corsi di computer per studenti e lavoratori sotto i 18 anni, assistenza per la conversione all’agricoltura biologica, piani di nutrizione per bambini sotto i 6 anni. Dopo un primo lancio del succo bio arancia e arancia-mango nel 2004 alla fiera internazionale Biofach, Vita Verde – l’azienda tedesca licenziataria Faitrade Transfair –, apre nuovi canali nel mercato italiano grazie a Baule Volante. I lavoratori di Coagrosol avranno così ulteriori opportunità di sviluppo per sé stessi e per le loro famiglie.  
   
   
“SOLE ARANCE DI SICILIA” NELLE ARANCIATE SANPELLEGRINO  
 
L’aranciata, L’amara e La rossa per soddisfare tutti i gusti Tutto il calore, il sole e la bellezza della Sicilia in un’aranciata: l’Aranciata Sanpellegrino. Prodotta da sempre esclusivamente con vere arance di Sicilia, naturale e genuina, l’Aranciata Sanpellegrino, da anni rappresenta il simbolo dell’italian style nel mondo. Il rilancio di queste straordinario prodotto passa attraverso il nuovo e coloratissimo packaging e lo spot, che sarà on air dal 3 luglio sulle maggiori reti nazionali. Entrambi fanno leva esplicitamente sulla superiorità qualitativa di queste aranciate e sulla provenienza dei suoi ingredienti: le arance originali di Sicilia. Tre diversi gusti, L’aranciata, L’amara, La Rossa, nati per soddisfare qualsiasi tipo di sete, tutti caratterizzati da un unico tratto distintivo: la presenza dell’inconfondibile polpa di arancia a testimonianza della genuinità di queste aranciate. La storica aranciata dolce Sanpellegrino, L’aranciata per antonomasia, nasce per chi a voglia di assaporare il gusto classico delle arance di Sicilia con tante bollicine. L’amara per chi preferisce una nota in più, conferita dal pregiato estratto di corteccia di china. La Rossa per chi ama dissetarsi godendo del piacevole e intenso profumo delle arance rosse di Sicilia. Una prestigiosa tradizione, quella delle Aranciate Sanpellegrino, che risale al 1932, anno di fondazione dello storico stabilimento di Messina. Da allora rigorosi standard qualitativi Sanpellegrino garantiscono la qualità di questo eccezionale prodotto. Oltre 150 controlli giornalieri, dalla preparazione del succo all’imbottigliamento finale ne assicurano la bontà. Tutto ciò ne ha fatto un prodotto da sempre sinonimo di qualità e tradizione, uno status symbol esportato in tutto il mondo. La clavetta da 20 cl rappresenta il formato più evocativo a cui si affianca la bottiglia da 1,5 L e da 0,5L e la lattina da 33 cl.  
   
   
“SCUOLA… ALIMENTARE”: GRANDE SUCCESSO DI PARTECIPAZIONE PER L’INIZIATIVA PROMOSSA DA MULTICENTRUM JUNIOR E DA CALTRATE JUNIOR.  
 
Si è conclusa, con un grande successo di partecipazione, l’iniziativa di educazione alimentare, “Scuola… alimentare”, promossa da Multicentrum Junior e da Caltrate Junior, gli integratori di Wyeth Consumer Healthcare specifici per l’età della crescita. L’età evolutiva, in particolare dai 6 ai 12 anni, è una fase critica dal punto di vista fisico in quanto è un periodo in cui la crescita in statura e peso assume un ritmo molto rapido e in cui si verificano importanti modificazioni strutturali e funzionali destinate a trasformare il bambino in adulto. E’ proprio per aiutare l’organismo nella fase dinamica e delicata dello sviluppo che Wyeth Consumer Healthcare, azienda leader nel settore degli integratori alimentari, ha messo a punto due integratori specifici per l’età della crescita: Multicentrum Junior e Caltrate Junior. Quando l’alimentazione infantile non è variata e ricca di frutta e verdura può risultare carente di quei preziosi micronutrienti, così importanti per crescere bene, che sono le vitamine e i minerali. Multicentrum Junior è l’integratore multivitaminico-multiminerale completo dalla A allo Zinco, specifico per la fascia di età dai 6 ai 12 anni. Contiene, infatti, 22 micronutrienti che la Scienza della Nutrizione indica come i più importanti nella fase della crescita: 12 vitamine (Acido Folico, Acido Pantotenico, vitamina A, vitamine B1, B2, B6, B12, vitamina C, vitamina D3, vitamina E, Biotina, Niacina) e 10 minerali (Ferro, Magnesio, Manganese, Rame, Selenio, Zinco, Calcio, Cloro, Fosforo, Potassio). Inoltre, Multicentrum Junior è in compresse masticabili, buone come una caramella, al gusto fragola-limone. Una caramella, amica anche dei denti, perché non contiene saccarosio. E ne basta una al giorno, in qualsiasi momento della giornata, per assicurarsi le vitamine e i minerali indispensabili per crescere bene (confezione da 30 compresse masticabili € 11,10, in vendita in farmacia). Fra i minerali, il più importante nell’età evolutiva è il Calcio in quanto è fondamentale per poter costruire un’ossatura solida e robusta. Durante l’età dello sviluppo, si verifica il massimo della crescita in altezza e questa avviene attraverso l’allungamento delle ossa. Se l’alimentazione non è sufficientemente ricca di Calcio, le ossa saranno meno robuste e l’organismo avrà una riserva di Calcio inadeguata per mantenerle resistenti man mano che passano gli anni. Anche il fabbisogno di vitamina D aumenta in questo periodo della vita ed è noto che la vitamina D riveste un ruolo fondamentale nel garantire un corretto assorbimento del Calcio a livello intestinale. Caltrate Junior, l’integratore di Calcio con vitamina D, è il modo più piacevole di integrare il Calcio grazie alla sua formulazione in tavolette mou masticabili, al gusto vaniglia. Una-due tavolette mou al giorno assicurano la giusta dose di Calcio per costruire ossa sane e forti (confezione da 30 tavolette mou masticabili € 7,50, in vendita in farmacia). Il programma didattico promosso da Caltatre junior é stato seguito da oltre 3.000 classi nel corso dell’anno scolastico 2004-2005. In particolare, il Programma Didattico “Scuola… alimentare”, grazie anche al suo ricco materiale di supporto (5 posters da appendere in classe, volumetto “Scuola… alimentare” etc.), ha consentito agli insegnanti delle scuole elementari di far conoscere agli alunni le regole base di un’alimentazione sana ed equilibrata. Questo attraverso lo sviluppo di vari percorsi didattici concentrati rispettivamente su: alimenti e loro funzioni, vitamine, minerali quali il Calcio e, infine, regole per una sana alimentazione. Per far sì che un bambino impari ad alimentarsi correttamente, è necessario educarlo in tal senso: lasciare che decida da solo, in base alle sue preferenze, quali cibi mangiare e quali no, potrebbe rendere la sua dieta sbilanciata e incompleta. I bambini hanno bisogno di riferimenti autorevoli, quali sono gli insegnanti e i genitori, che li aiutino a capire, anche attraverso il confronto e la discussione, quali alimenti sono utili per il loro benessere e la loro crescita e quali no. E’ il caso, ad esempio, della frutta e della verdura, alimenti verso i quali i bambini molto spesso torcono il naso, e che sono invece indispensabili per crescere bene in quanto ricchi di preziose vitamine e minerali. Il Programma Didattico “Scuola… alimentare”, creato da Multicentrum Junior e da Caltrate Junior, è stato realizzato da un’équipe di nutrizionisti, in collaborazione con educatori scolastici ed esperti della comunicazione. Il concorso ha rappresentato, in certo qual modo, il clou del Programma Didattico “Scuola… alimentare”, creato da Multicentrum Junior e da Caltrate Junior. Infatti, la fase di studio e di esercitazione collettiva in classe è confluita nella preparazione di un elaborato, sotto forma di libro/quaderno, con cui la classe nel suo insieme ha potuto partecipare a un fantastico concorso. Fra tutti gli elaborati pervenuti entro il 31 Maggio, una giuria ha selezionato il migliore per ogni livello di classe (prima, seconda, terza, quarta e quinta classe), in base ai seguenti criteri di valutazione: correttezza dei contenuti, coerenza con il programma didattico, impegno, cura e qualità nella realizzazione, originalità e creatività interpretativa. E i cinque elaborati prescelti dalla giuria sono stati premiati con un regalo davvero eccezionale: un Pc completo di stampante, fotocopiatrice e fotocamera digitale! Ma i premi legati al Programma Didattico “Scuola… alimentare” non finivano qui. Anche le famiglie degli alunni impegnati nel Programma Didattico, infatti, hanno potuto partecipare a un grande concorso, che ha messo in palio altri premi eccezionali: un Pc portatile, 2 fotocamere digitali, oltre a 100 utilissimi e coloratissimi zainetti, quali premi di consolazione. D’altro lato, la famiglia rappresenta un elemento fondamentale nell’educazione alimentare dei bambini e il Programma didattico “Scuola… alimentare” prevedeva anche il coinvolgimento dei genitori in vari momenti del lavoro scolastico con test, ricerche e attività da svolgere a casa e da riportare poi in classe per la condivisione dei risultati. Sui siti internet www.Multicentrum.it e www.Caltrate.it  è disponibile un link al sito www.Scuolalimentare.net  in cui è riportato anche l’elenco dei vincitori del concorso scuole e del concorso famiglie.  
   
   
GLI INTEGRATORI DAIGO AL RICCIONE SPORT VILLAGE  
 
Riccione, con più di cento stabilimenti balneari e oltre cinque milioni di turisti, sarà trascinata dall’energia di Daigo e Daigo Sport, i nuovi integratori alimentari della casa farmaceutica italiana Bouty. Tre settimane, fra luglio e agosto, durante le quali numerosi saranno i momenti, per presentarsi agli italiani di tutte le età: giovani, sportivi, ma anche anziani e famiglie. L’occasione, davvero speciale, è fornita dal Riccione Sport Village, una manifestazione all’insegna del fitness, dello sport e del benessere, in programma per tutta l’estate nella capitale del divertimento. Mare, sole, sport e divertimento sono gli ingredienti classici, infatti, delle estati della riviera romagnola. Quest’anno saranno arricchiti, per tre settimane (dal 27/6 al 3/7, dal 18 al 24 luglio e dal 7 al 14 agosto), dalla presenza di Daigo che, attraverso i suoi Daigo Mobil Point animerà stabilimenti e spiagge. Fitto è il calendario di iniziative ideato dall’azienda farmaceutica Bouty in accordo con gli stabilimenti balneari di Riccione. Attività di fitness, tornei, giochi saranno proposti ai vacanzieri di tutte le età, dagli animatori dei Daigo Mobil Point. Due stand saranno presenti ogni giorno in due diversi «bagni» di Riccione. I gazebo di Daigo si proporranno come un cuore pulsante, veri e propri centri d’attrazione per chi ama lo sport e il fitness o semplicemente tiene al proprio benessere e vuole mettere alla prova la propria energia. I Daigo Mobil Point, completi di attrezzi ginnici e musica, saranno i luoghi ideali per testare la propria forza con cyclette, step, gare di corsa, gare di salto alla corda. Un «campo di battaglia» dove le persone potranno dare prova della propria potenza. Ai partecipanti e a chi si aggiudicherà le prove, ma anche ai semplici curiosi, saranno consegnati simpatici e originali gadget oltre che materiale informativo sui nuovi integratori di Bouty. Durante il weekend le due postazioni si sposteranno sulla spiaggia libera. Bouty metterà inoltre a disposizione di tutti i vacanzieri che nei mesi di giugno, luglio e agosto affitteranno una cabina in un qualsiasi stabilimento balneare di Riccione, un kit di benvenuto contenente un piccolo gadget e una bustina di prova dei nuovi integratori Daigo. Anche le farmacie riccionesi daranno il loro contributo, allestendo uno spazio promozionale dedicato a Daigo e mettendo in evidenza i diversi di gadget che saranno distribuiti sulle spiagge. Daigo vuole far conoscere così, a un sempre più ampio pubblico, le sue indubbie qualità. Daigo è l’integratore che vanta una maggiore concentrazione di magnesio e potassio, rispetto alla maggior parte degli integratori in commercio. Questo lo rende il supporto ideale che contribuisce a regolare il metabolismo dell’organismo e la contrazione dei muscoli, migliorando il funzionamento del sistema nervoso centrale. Daigo, con la sua formulazione all’avanguardia, frutto di anni di ricerca nei laboratori scientifici di Bouty, è venduto solo in farmacia.  
   
   
“DOLCI CHE PASSIONE!” IL SILICONE È IL MATERIALE PIÙ INNOVATIVO PER LE COTTURE IN FORNO E CON LA NUOVA COLLEZIONE GUZZINI DIVENTA ANCHE DIVERTENTE E COLORATISSIMO.  
 
Sapevate che ben il 27% della crosta terrestre è formata da silicato, il materiale grezzo con cui viene fatto il silicone? Il silicone è un materiale atossico e antiallergico e quello per uso alimentare è realizzato con materiali purissimi e può essere utilizzato solo se supera severi test che certificano la sua idoneità ad avere contatti con il cibo. Inoltre, il silicone è resistente agli shock termici, infatti può sopportare sbalzi di temperatura che vanno da -40° a +260° diventando così il materiale ideale per il forno tradizionale, il freezer e il forno a microonde. Morbido, indeformabile, facile da pulire e discreto nell’ingombro dello spazio, il silicone è il materiale del futuro. E quando si parla di futuro, inteso come innovazione e novità, si parla di Guzzini che ne diventa protagonista e interprete creando la linea “I love cake”: una serie di stampi per dolci in silicone in cui viene declinato il tema del cuore. Disegnata da Paola Carallo e Jacopo Grandis questa collezione, per tener fede al pay off “designed to be used”, non perde di vista la funzionalità degli articoli fornendoli di un bordo ad alto spessore che ne irrigidisce la struttura e la rende idonea a contenere e trasportare anche gli impasti più liquidi. Inoltre, la finitura interna è lucida per aumentare la qualità antiaderente del silicone e permettere di cucinare i dolci senza imburrare e infarinare la teglia diminuendo così la quantità di grassi impiegati. La collezione “I love Cake” nelle versioni blu, rosso e giallo traslucidi, è composta dallo stampo plumcake, dallo stampo a 4 cuori per dolci monodose, da quello a 18 cuori ideale per creare cubetti di ghiaccio o cioccolatini fantasiosi, lo stampo ciambella, lo stampo crostata e due stampi a cuore, uno piccolo e uno grande, per cucinare le più svariate ricette di torte. A completare la gamma, il tagliere “Tagliatelli” un tagliere antiscivolo “graduato” che permette di tagliare in modo pratico e corretto qualsiasi tipo di torta. Con questa proposta l’azienda marchigiana amplia l’offerta di prodotti dedicati alla preparazione dei cibi, fornendo, ancora una volta, lo strumento e il materiale più corretti per il giusto utilizzo in linea con il concetto di Foodesign, che è alla base di tutta la nuova produzione firmata Guzzini. Dalla cucina alla tavola: tutti gli accessori indispensabili per servire con eleganza e funzionalità i nostri dolci più gustosi. Proprio per seguire la filosofia che supporta il concetto di Foodesign, Guzzini fornisce, oltre che per la preparazione, anche i giusti strumenti per servire in tavola qualsiasi tipo di dolce: dalle torte, ai cioccolatini, dalle gelatine alle mousse. La “collezione star” nell’ambito del servizio è sicuramente Vintage con il piatto vassoio utilizzabile per servire dolci o torte di vario genere. La superficie centrale, bianca, copre i possibili graffi e il fatto che sia leggermente rialzata rispetto al bordo permette di tagliare i cibi senza intaccare la parte trasparente. Il piatto vassoio può diventare un’elegante tortiera se unito alla campana in materiale acrilico trasparente. La coppa gelato, ultima nata della collezione Vintage, si presta benissimo a contenere anche dolci al cucchiaio o semifreddi. Le sue forme sono rotondeggianti e un po’ retro, l’interno è bianco e l’esterno in tutte le versioni colore della linea Vintage blu, rosso, giallo, verde e arancio. Per gustare al meglio i dolci racchiusi nelle coppe, Guzzini ci propone i cucchiaini della linea inFusion, disegnati da Ross Lovegrove nella versione da cm 12,5. Infine, il set di 2 contenitori utilizzabili separatamente o in coppia a formare un fiore a quattro petali, una proposta originale per servire i deliziosi cioccolatini a forma di cuore preparati con lo stampo al silicone 18 cuori. Il set di 2 contenitori è versatile ed è stato creato con un design davvero esclusivo. Sono, invece, della linea Latina la pala torta abbinabile alle tortiere già esistenti nelle collezioni Guzzini.