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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Luglio 2005
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MEDITERRANEO: STANCA, “ITALIA CERNIERA DIGITALE CON L’EUROPA”  
 
Milano, 13 luglio 2005 – “L’italia rappresenta la cerniera digitale tra l’Europa ed il bacino del Mediterraneo”. Lo ha detto Lucio Stanca, ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, concludendo a Milano la seconda giornata della Terza Conferenza Annuale del Laboratorio Euro-mediterraneo, dove ha ricordato che “il nostro Paese, che da oltre 15 anni è il più convinto sostenitore, anche nella Nato, della cooperazione nel Mediterraneo, può svolgere un ruolo altamente propulsivo nello sviluppo delle relazioni e dei commerci attraverso l’uso di tecnologie digitali per promuovere il libero scambio, oggetto del processo di Barcellona, e favorire un riequilibrio socio-economico tra le due sponde. Inoltre”, ha aggiunto Stanca, “il nostro Paese ha attribuito al Mediterraneo un ruolo centrale nello sviluppo delle politiche di trasferimento di esperienze e modelli di gestione digitale della Pubblica amministrazione, ossia l’e-Government”. Dopo aver ricordato che “il nostro Mezzogiorno ha il ruolo di un Nuovo Nord di una più vasta area mediterranea di cooperazione”, il ministro ha messo in evidenza una serie di iniziative tese a valorizzare e potenziare questo nuovo scacchiere internazionale. In particolare, tra le molte attività, c’è l’Università Euro-mediterranea a Distanza, per realizzare nuovi corsi di laurea, master e formazione professionale, promossa dal Miur e co-finanziata dal Comitato dei Ministri per la Società della Informazione, presieduto dallo stesso ministro Stanca, con una dotazione di 1,5 miliardi di €. È una iniziativa che si inserisce nel Progetto Mediterranean Network of Universities (Med Net’u) volto a costruire una piattaforma di rete basata anche su tecnologie satellitari per la diffusione di contenuti sia su tv che su Internet; una piattaforma didattica multilingue ed un canale tv satellitare per lezioni accademiche, nonché un unico ambiente di apprendimento a distanza per il mondo arabo. Per quanto concerne l’Iniziativa e-Government per lo Sviluppo, decisa su iniziativa italiana al G8 di Genova per “esportare” tecnologie digitali per la modernizzazione della Pubblica amministrazione al fine di realizzare la ‘good governance’, Stanca ha ricordato che “ il nostro Paese, con la sua leadership, sta attuando 23 progetti in 16 Paesi con il sostegno dell’Onu, Banca Mondiale e Banca Interamericana di Sviluppo ed “ha in atto un forte impegno italiano specificatamente nella cooperazione mediterranea”. A tale proposito, Stanca ha elencato i diversi progetti italiani nell’area e che riguardano i settori dell’e-Accounting (ammodernamento del sistema di contabilità pubblica per migliorare l’efficienza e la conformità agli standard internazionali) in Giordania, Marocco e Albania; di e-Procurement (revisione e riorganizzazione dei sistemi di acquisto di beni e servizi) in Giordania, Libano, Marocco e Tunisia; di Govnet (fornitura di applicazioni e servizi di posta elettronica, gestione documentale ed applicazioni informatiche per la Rete di Governo) in Albania; di e-Taxation (ammodernamento dell’Agenzia delle Entrate per incrementare la rapidità e l’efficacia dell’azione sul territorio) in Macedonia. Il ministro ha precisato che “si tratta di progetti che hanno un valore di alcune decine di milioni di €”. Un altro dei fronti su cui l’Italia è in prima linea è quello della logistica dei trasporti. “Grazie ad un accordo con Spagna e Portogallo per l’impiego in questo settore degli strumenti digitali, si punta a far tornare il Mediterraneo ad un ruolo baricentrico nei traffici commerciali internazionali diventando un grande hub tecnologico con una piattaforma da allargare agli altri Paesi del bacino”. A conferma del grande impegno italiano per il Mediterraneo, Stanca ha inoltre ricordato che “nell’ultimo Consiglio dei Ministri Ue della Società dell’Informazione, in Irlanda, per conto del nostro Paese ho sostenuto fortemente il processo di dialogo euro-mediterraneo”. Infine, riferendosi al Vertice mondiale dell’Onu sulla Società della Informazione, previsto a Tunisi nel novembre prossimo, il ministro Stanca ha confermato che “siamo tutti impegnati a trasformare ogni divario digitale fra i Paesi in una opportunità digitale per tutti”.-  
   
   
IL CONSIGLIO EUROPEO HA ACCOLTO IL PROGETTO TRIENNALE DELLA COMMISSIONE SULLA CRESCITA E LA CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO  
 
Bruxelles, 13 aprile 2005 - Ieri il Consiglio Ecofin ha adottato il progetto triennale della Commissione europea "Pacchetto di orientamenti integrati" per il periodo 2005-2008 volto a promuovere la crescita e l'occupazione in Europa. Nel raccomandare l’adozione di azioni prioritarie e concrete, esso definisce una strategia onnicomprensiva di politiche macroeconomiche, microeconomiche e occupazionali intese a rimediare alle scarse prestazioni in termini di crescita e di creazione di posti di lavoro. I nuovi orientamenti integrati riuniscono i due strumenti fondamentali, istituiti in base al trattato, per il coordinamento delle politiche economica e occupazionale, gli indirizzi di massima per le politiche economiche e gli orientamenti per l'occupazione. Essi consentono di conseguire una governance economica a livello di Unione europea al contempo più semplice, più mirata e più coerente mediante la riduzione del numero di orientamenti e la concentrazione su misure fondamentali volte a potenziare la crescita e la creazione di posti di lavoro. Il pacchetto fornisce orientamenti ai programmi nazionali di riforma che gli Stati membri elaboreranno entro il 15 ottobre 2005. "È con grande piacere che invito gli Stati membri a dare pieno supporto alla Commissione in ordine alle azioni prioritarie della nuova struttura di governance economica necessaria a rafforzare la crescita e l’ occupazione nell'Ue. Ci auguriamo che tali buoni intenti vengano tradotti in azioni e riforme concrete a livello nazionale" ha dichiarato il presidente José Manuel Barroso. Negli orientamenti integrati approvati oggi si sottolinea che gli Stati membri e l'Ue dovrebbero cogliere ogni opportunità di coinvolgere i governi regionali e locali, le parti sociali e la società civile nell'attuazione di tali orientamenti, e fornire informazioni dettagliate in merito ai progressi compiuti nel quadro delle relazioni sul programma di Lisbona. Sulla base di tali orientamenti gli Stati membri elaboreranno programmi nazionali di riforma triennali entro il 15 ottobre 2005. Gli Stati membri saranno tenuti a riferire ogni autunno in merito ai programmi di riforma in un'unica relazione nazionale sul programma di Lisbona. La Commissione analizzerà tali relazioni nell’ambito di una relazione annuale sullo stato di avanzamento a livello comunitario nel gennaio di ogni anno. Sulla base della relazione sullo stato di avanzamento la Commissione provvederà, se necessario, a proporre emendamenti agli orientamenti integrati. Per ulteriori informazioni sulla nuova struttura di governance cfr. Memo/05/123. Il 2 febbraio 2005 la Commissione ha proposto di rilanciare la strategia di Lisbona incentrando le iniziative dell'Unione europea su due obiettivi principali: conseguire una crescita più significativa e più duratura e al contempo un numero maggiore di posti di lavoro di migliore qualità. Da allora le istituzioni dell'Unione europea hanno messo in moto un meccanismo per rilanciare l'azione concreta: Il Consiglio di marzo, il Parlamento europeo e le parti sociali appoggiano pienamente la proposta della Commissione di rilanciare e riorientare la strategia di Lisbona. Un elemento importante di questo nuovo avvio del programma di Lisbona consiste nella revisione della sua struttura di governance e in una più chiara distinzione delle responsabilità a livello nazionale e comunitario al fine di ripartire più efficacemente le mansioni e le competenze. Pertanto, le azioni politiche sono state ripartite in agende complementari ma separate a livello di Unione europea e di Stati membri. La Commissione presenterà entro luglio, come richiesto dal Consiglio europeo, il proprio "programma comunitario di Lisbona" concernente tutte le azioni a livello europeo che fungono da complemento ai programmi nazionali. Http://europa.eu.int/growthandjobs/index_en.htm  
   
   
CONTRAFFAZIONE E PIRATERIA: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UN DISPOSITIVO PENALE EUROPEO IN MATERIA DI REATI CONTRO LA PROPRIETÀ INTELLETTUALE  
 
Bruxelles, 13 luglio 2005 - La Commissione europea ha adottato ieri una proposta di direttiva e una proposta di decisione quadro per la lotta contro i reati in materia di proprietà intellettuale. Le misure proposte sono volte a promuovere un ravvicinamento effettivo delle legislazioni penali e a migliorare la cooperazione europea, al fine di lottare efficacemente contro gli atti di contraffazione e di pirateria, frequentemente commessi da organizzazioni criminali. La contraffazione e la pirateria, e i reati contro la proprietà intellettuale in generale, hanno registrato un incremento considerevole in questi ultimi anni e nuocciono gravemente a numerosi settori dell'economia europea. Il vicepresidente della Commissione europea Franco Frattini, responsabile per la giustizia, libertà e sicurezza, osservava che il nuovo dispositivo proposto dalla Commissione costituisce l'aspetto penale della lotta contro la contraffazione e la pirateria in Europa. Il ravvicinamento effettivo del diritto penale degli Stati membri in questo settore, ha dichiarato, " costituisce una piattaforma minima per condurre insieme un'azione incisiva volta a eliminare tali attività che arrecano un grave pregiudizio all'economia". Attualmente le organizzazioni criminali investono in attività di questo genere che sono spesso più lucrative di altri traffici e ancora poco represse. I contraffattori e i pirati danneggiano le imprese legittime e costituiscono una minaccia per l'innovazione. Inoltre, in molti casi le contraffazioni sono pericolose per la salute e la sicurezza pubblica. Il dispositivo proposto si dovrà applicare a tutti i tipi di reati contro i diritti di proprietà intellettuale. La proposta di direttiva considera illecito qualsiasi attacco deliberato al diritto di proprietà intellettuale commesso su scala commerciale, compresi il tentativo, la complicità e l’incitazione. La proposta di decisione quadro stabilisce il livello minimo delle sanzioni penali previste per gli autori di infrazioni: quattro anni di detenzione, in caso di infrazione commessa nell'ambito di un'organizzazione criminale o in allorché l’infrazione comporti un rischio per la salute o la sicurezza delle persone. L'ammenda comminata andrà da 100 000 a 300 000 euro, in caso di collegamento con un’organizzazione criminale e in caso di rischio per la salute o la sicurezza delle persone. La proposta consente agli Stati membri di essere più severi rispetto ai livelli qui stabiliti. La Commissione spera che il segnale politico chiaro che si manifesta a favore di una forte determinazione nella lotta contro la pirateria e la contraffazione sarà accompagnato da uno sforzo di informazione concertato e continuo delle amministrazioni nazionali e regionali e delle altre parti interessate e condurrà, alla fine, a una maggiore consapevolezza dei partecipanti alla lotta contro la contraffazione e la pirateria, nonché della popolazione in generale.  
   
   
PUBLICATION OF A STATISTICAL CLASSIFICATION OF FINANCIAL MARKETS INSTRUMENTS  
 
Frankfurt, 13 July 2005 - The European Central Bank has published for the first time a “Statistical classification of financial markets instruments”. Financial markets statistics are intensively used by the European System of Central Banks (Escb) in order to analyse the relationship between monetary policy and the structure and dynamics of the financial markets. In order to facilitate the adequate provision of financial markets statistics, the Escb has defined a statistical classification of financial markets instruments. This classification should ensure a common methodological understanding of financial markets statistics within the Escb, among market participants and by the public at large. The classification builds on the European System of National and Regional Accounts (Esa 95) classification and on international market standards, adjusted and enhanced where necessary for the purposes of financial markets statistics. It is thus consistent with the overall statistical framework of the Escb. Moreover, market practitioners were involved in its preparation. To obtain a hard copy of this report, please contact the Ecb’s Press and Information Division at the address given below. Alternatively, you can download the full report from the Ecb’s website.  
   
   
ASTA DI METÀ MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO  
 
Regolamento 15.07.2005 Durata gg. 91 364
Prezzo medio ponderato 99,492 97,949
Ritenuta fiscale 12,5% 0,06350 0,25638
Arrotondamento 0,00450 0,00462
Prezzo netto d'aggiudicazione 99,56 98,21
Rendimento semplice netto 1,75 1,80
Rendimento composto netto 1,76 1,80
Nell'ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano
così modificati:
Commissioni massime 0,10 0,30
Prezzo netto d'aggiudicazione+commissioni (massime) 99,66 98,51
Rendimento semplice (minimo) 1,35 1,50
Rendimento composto netto (minimo) 1,36 1,50
Al pubblico i titoli sono assegnati ai prezzi medi ponderati dell'asta più le ritenute calcolate sui prezzi fiscali, ai quali vengono aggiunte commissioni differenti a seconda della durata dei Bot: max 0,05% per i Buoni aventi durata residua pari o inferiore a 80 gg, 0,10% per i Buoni aventi durata residua compresa tra 81 e 170 giorni, 0,20% per i Buoni aventi durata residua compresa tra 171 e 330 giorni e 0,30% per i Buoni aventi durata residua pari o superiore a 331 giorni Decreto Min.del Tesoro del 12 febbraio 2004). Ai prezzi così ottenuti devono sommarsi i Bolli (0,00465 ogni 51,65 o frazione di Euro). Fonte Assiom
 
   
   
RAPPORTO PERIODICO PRIMO SEMESTRE 2005 SUI DATI DI NEGOZIAZIONE DEGLI ASSOCIATI ASSOSIM INTERMONTE SIM GUIDA LA CLASSIFICA DEGLI INTERMEDIARI ASSOSIM  
 
Milano, 13 Luglio 2005 - Il rapporto Assosim del primo semestre del 2005 vede in testa alla classifica del segmento azioni Intermonte Sim con una quota di mercato del 5,87%. Mentre i primi cinque intermediari si sono scambiati i posti si rileva la performance di Banca Akros che quasi raddoppia la sua quota di mercato occupando il sesto posto. Nella classifica sull’S&p/mib Futures non si rilevano grandi variazioni, a parte la performance di Morgan Stanley dal tredicesimo al nono posto. Si rileva, ancora una volta, che nella parte alta delle varie classifiche si concentrano prevalentemente “soggetti specializzati” confermandosi come il veicolo giuridico più consono all'attività di negoziazione, rappresentando una specifica concentrazione di know-how tecnico ed umano e con una gamma di servizi offerti più adattabile all'evoluzione del mercato finanziario. La presenza, nella parte alta della classifica, di intermediari attivi nel Trading on-line conferma l’interesse degli investitori privati specializzati in operatività via web per questo segmento di mercato. Nei primi sei mesi del 2005 si è verificato un rallentamento nella concentrazione del mercato ed un riequilibrio delle quote di mercato tra le varie tipologie di intermediari Assosim. La quota del leader sul mercato azionario non raggiunge il 6%, tale frammentazione se da un lato garantisce un elevato grado di concorrenza, con evidenti vantaggi per la clientela in termini di costi di transazione, dall’altro influisce sulla redditività degli operatori. Inoltre, sembra che la scelta di certe economie di scopo, in alcuni Gruppi bancari, stia dando risultati soddisfacenti in termini di allocazione del business. Altro elemento che emerge dal rapporto semestrale riguarda il lieve incremento delle negoziazioni in c/proprio in quasi tutti i segmenti del comparto cash ed alcuni comparti dell’Idem; questo fenomeno è da considerarsi positivo perché permette agli Intermediari che operano in Italia di recuperare know how nei confronti di intermediari di altri mercati europei dove l'attività in c/proprio, anche per diversa regolamentazione e struttura dei mercati, è più sviluppata. Il mercato cash mostra segni di ripresa delle negoziazioni: il segmento Azioni migliora con un aumento dei volumi pari al 25,77% e del numero di operazioni del 27,35%; positivo anche il Nuovo Mercato con, rispettivamente, il +6,63% e 32,52%; il Sedex mostra l’incremento migliore con + 142,87% dei volumi (per il forte sviluppo degli Etf), a fronte di un aumento delle operazioni del 4,24%; la maggiore liquidità ha consentito operazioni di taglio superiore, infatti il taglio medio dell'operazione è passato dai 4.261 a 9.930 euro. Scarsa l’attività in titoli obbligazionari: il Mot e l’Euromot registrano rispettivamente una variazione negativa del –20,37% e del –10,55 dei volumi scambiati ed una riduzione del numero di operazioni del –12,49% e del –17,79%. Anche il Trading After Hours continua a perdere volumi ed operazioni che sono diminuiti rispettivamente del –3,10% e –14,81%. Sull’idem l’andamento del numero dei contratti scambiati è il seguente: S&p/mib Futures +5,78%, Opzioni Isoalfa +21,88%, Opzioni S&p/mib +9,46%, Stock Futures +378,46% (questo incremento è dovuto, essenzialmente ad un aumento del numero di azioni sottostanti i contratti futures); il Minifib segna un andamento negativo del –26,08%. Dati Di Negoziazione Assosim – primo semestre 2005 – Tabelle Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti “Azioni” e “S&p/mib Futures” Azioni
Società Primo semestre 2005 Primo semestre 2004 Variazione assoluta Rank primo semestre 2004
1 Intermonte Sim 5,87% 4,51% 1,36% 4
2 Banca Caboto 5,72% 5,13% 0,59% 3
3 Finecobank 5,62% 4,41% 1,21% 5
4 Euromobiliare Sim 5,12% 8,92% -3,80% 1
5 Iwbank 4,83% 6,54% -1,71% 2
6 Banca Akros 4,77% 2,61% 2,16% 12
7 Banca Sella 4,59% 4,09% 0,50% 6
8 Banca Intermobiliare 4,45% 3,88% 0,57% 8
9 Centrosim 3,55% 3,89% -0,34% 7
10 Morgan Stanley 3,39% 3,50% -0,11% 9
S&p/mib Futures
Società Primo semestre 2005 Primo semestre 2004 Variazione assoluta Rank primo semestre 2004
1 Euromobiliare Sim 9,36% 11,20% -1,84% 1
2 Banca Sella 6,70% 6,06% 0,64% 4
3 Centrosim 6,16% 8,62% -2,46% 2
4 Banca Imi 5,23% 6,24% -1,01% 3
5 Finecobank 5,03% 3,16% 1,87% 7
6 Iwbank 4,24% 4,93% -0,69% 5
7 Banca Caboto 3,58% 2,94% 0,64% 8
8 Ubm 2,36% 2,11% 0,25% 12
9 Morgan Stanley 2,33% 1,18% 1,15% 13
10 Banca Akros 1,94% 2,43% -0,49% 10
Operativita' In Conto Terzi primo semestre 2005 Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "S&p/mib Futures".
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Finecobank 5,62% 1 Euromobiliare Sim 9,13%
Intermonte Sim 5,55% 2 Banca Sella 5,68%
Iwbank 4,83% 3 Finecobank 5,02%
Euromobiliare Sim 4,52% 4 Iwbank 4,24%
Banca Caboto 4,38% 5 Banca Imi 3,44%
Banca Intermobiliare 4,17% 6 Banca Caboto 2,47%
Banca Akros 3,97% 7 Twice Sim 1,59%
Giubergia Ubs Sim 3,12% 8 Centrosim 1,15%
Deutsche Bank Sim 2,42% 9 Ubm 1,11%
Centrosim 2,40% 10 Morgan Stanley 1,02%
Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Operativita' In Conto Proprio primo semestre 2005 Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "S&p/mib Futures"
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Banca Sella 2,59% 1 Centrosim 5,01%
Morgan Stanley 2,51% 2 Banca Imi 1,79%
Lehman Brother International 1,63% 3 Nuovi Investimenti Sim 1,45%
Merrill Lynch 1,61% 4 Morgan Stanley 1,31%
Citigroup Global Ml 1,35% 5 Ubm 1,26%
Banca Caboto 1,33% 6 Banca Caboto 1,11%
Centrosim 1,15% 7 Banca Sella 1,02%
Banca Imi 0,99% 8 Banca Akros 0,92%
Banca Akros 0,80% 9 Banca Intesa 0,85%
Euromobiliare Sim 0,59% 10 Abaxbank 0,76%
Per il comparto azioni la quota è calcolata in riferimento al controvalore negoziato. Per il comparto S&p/mib Futures la quota è calcolata in riferimento al numero di contratti stipulati. Quote Di Mercato Per N° Di Transazioni Stipulate primo semestre 2005 Classifica dei primi dieci intermediari Assosim nei comparti "Azioni" e "S&p/mib Futures"
Società Azioni Società S&p/mib Futures
Finecobank 7,36% 1 Banca Sella 9,76%
Banca Caboto 5,79% 2 Euromobiliare Sim 9,22%
Intermonte Sim 4,91% 3 Centrosim 6,33%
Banca Intermobiliare 4,85% 4 Iwbank 5,62%
Banca Sella 4,81% 5 Finecobank 5,12%
Iwbank 4,76% 6 Banca Caboto 3,85%
Banca Imi 4,38% 7 Banca Imi 3,75%
Centrosim 4,37% 8 Nuovi Investimenti Sim 2,43%
Morgan Stanley 3,97% 9 Twice Sim 2,09%
Ubm 3,91% 10 Ubm 1,65%
La quota di mercato per entrambi i comparti è calcolata in riferimento al numero delle operazioni stipulate Dati Di Negoziazione Assosim primo semestre 2005 Classifica dei primi dieci “Gruppi” di intermediari Assosim nei comparti “Azioni” e “S&p/mib Futures”
Societa’ Azioni Societa’ S&p/mib Futures
Intermonte Sim 5,87% 1 Gruppo Credem Abaxbank Euromobiliare Sim 10,12% 0,76% 9,36%
Gruppo Capitalia Capitalia Finecobank Mcc 5,76% 0,13% 5,62% N.o. 2 Banca Sella 6,70%
Gruppo Banca Intesa Banca Intesa Banca Caboto 5,72% N.o. 5,72% 3 Centrosim 6,16%
Gruppo Credem Abaxbank Euromobiliare Sim 5,42% 0,30% 5,12% 4 Banca Imi 5,23%
Gruppo Banche Popolari Unite Iwbank Centrobanca 5,18% 4,83% 0,34% 5 Gruppo Capitalia Capitalia Finecobank Mcc 5,12% 0,09% 5,03% N.o.
Gruppo Banca Popolare Di Milano Banca Akros Banca Popolare Di Milano 4,77% 4,77% 0,00% 6 Gruppo Banca Intesa Banca Intesa Banca Caboto 4,43% 0,85% 3,58%
Banca Sella 4,59% 7 Gruppo Banche Popolari Unite Iwbank Centrobanca 4,30% 4,24% 0,06%
Banca Intermobiliare 4,45% 8 Ubm 2,36%
Centrosim 3,55% 9 Morgan Stanley 2,33%
Morgan Stanley 3,39% 10 Gruppo Banca Popolare Di Milano Banca Akros Banca Popolare Di Milano 1,97% 1,94% 0,03%
Dalla elaborazione dei dati acquisiti da Borsa Italiana S.p.a. Sui volumi di negoziazione delle proprie associate, il Rapporto Assosim del primo semestre 2005 si compone delle seguenti classifiche:
A1) Mercato Cash: Classifica Intermediari per volumi di negoziazione A2) Mercato Idem: Classifica Intermediari per n° contratti eseguiti B1) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi B2) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio C) Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni D1) Mercato Cash: Classifica Gruppi per volumi di negoziazione D2) Mercato Idem: Classifica Gruppi per numero di contratti eseguiti
A1) Mercato Cash - Classifica Intermediari per volumi di negoziazione Nel segmento Azioni Intermonte Sim raggiunge la prima posizione con una quota del 5,87% (+1,36%, era quarta nel 2004), Banca Caboto sale in seconda posizione con il 5,72% (+0,59%, era terza nel 2004), Finecobank sale dalla quinta alla terza posizione con il 5,62% (+1,21%). L’operatività del mercato azionario fa registrare un incremento sia dei volumi intermediati (+25,77%) che del numero di operazioni (+27,35%). Nel Nuovo Mercato, Finecobank conferma la prima posizione con il 9,21%, seconda Banca Caboto con il 7,12% (+1,22%, era terza nel 2004) mentre Iwbank con il 6,58% si classifica terza. Il comparto fa registrare un +6,63% nei volumi intermediati ed un +32,52% nel numero di operazioni. Sul Mot, resta invariata la classifica degli Intermediari attivi: prima Nuovi Investimenti Sim con il 23,07%, seconda Uniprof Sim con il 10,93%, terza Banca Akros con l’8,94%. Diminuisce l’operatività del mercato: i volumi intermediati fanno registrare un -20,37% mentre il numero di operazioni un -12,49%. Sull’euromot Ubm è prima con il 15,72% (+4,48%, era quinta nel 2004), seconda Banca Imi con il 13,96% (+1,78%, stabile rispetto al 2004) seguita, da Banca Akros con l’11,77%. L’operatività mostra una diminuzione dei volumi del -10,55% e delle operazioni del -17,79%. Sul Mercato Sedex, cambiano le prime tre posizioni: Ubm prima con il 20,80% Iwbank seconda con il 20,05%, Deutsche Bank Ag scala la classifica piazzandosi terza con il 9,85% (+9,82%, era 30 nel 2004). Il mercato fa registrare un deciso aumento dei volumi intermediati +142,87% (per il forte sviluppo degli Etf) con un lieve aumento del numero delle operazioni del 4,24%. Nel Trading After Hours invariata la classifica: prima Iwbank Banca con il 14,97%, seconda Finecobank con il 14,78% (+0,25%), terza Banca Caboto con l’8,17% (+1,37%, rispetto al 2004). Il comparto fa registrare una diminuzione sia dei volumi intermediati (-3,10%) che del numero di operazioni (-14,81%). A2) Mercato Idem - Classifica Intermediari per n° di contratti eseguiti - Sul S&p/mib Futures viene confermata solo la prima posizione di Euromobiliare Sim, con il 9,36%, seguita da Banca Sella con il 6,70% (+0,64%, era quarta nel 2004), la terza posizione viene ora occupata da Centrosim con l’6,16%. Sulle Opzioni sui titoli azionari stabile il primo posto di Banca Caboto con il 10,36%, sale in seconda posizione Banca Akros con il 5,48% mentre la Banca Nazionale Del Lavoro con il 5,25% (+0,26%, era quinta nel 2004) sale sul podio. Positiva l’operatività del comparto che fa registrare una variazione positiva dei contratti scambiati del +21,88%. Sul Minifib non cambiano le prime due posizioni occupate da: Nuovi Investimenti Sim con il 25,69% (+1,57%, rispetto al 2004) e da Banca Sella con il 21,64% (+2,47%, rispetto al 2004), Iwbank con l’8,95% (+0,29%, era quarta nel 2004) sale in terza posizione. La variazione dei contratti scambiati è del –26,08%. Sulle Opzioni sul S&p/mib si conferma prima Banca Sella con una quota del 13,06% (+2,73%), seguita da Nuovi Investimenti Sim con il 5,75% (+1,01%, era 4 nel 2004), mentre Intermonte Sim con il 5,43% si attesta terza (+4,20%, era tredicesima nel 2004). Positiva (+9,46%) la variazione del numero totale dei contratti scambiati. Q Nello Stock Futures cambiano le prime tre posizioni: prima Banca Akros con una quota del 29,13% (+24,75%, era ottava nel 2004), seconda la Banca Nazionale Del Lavoro con il 10,69% (+5,85%, era quinta nel 2004), terza Banca Aletti & C. Con il 9,72% (+5,40%, era 9 nel 2004). Il comparto fa registrare un notevole incremento del numero di contratti scambiati pari al +378,46%. B1) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Terzi - Nel segmento azioni cambiano le prime tre posizioni: il vertice viene ora occupato da Finecobank con il 5,62%, seguita da Intermonte Sim seconda con il 5,55% e da Iwbank terza con il 4,83%. Nell’s&p/mib Futures Euromobiliare Sim con una quota del 9,13% conserva la prima posizione, sale in seconda posizione Banca Sella con il 5,68% seguita da Finecobank con il 5,02%. B2) Classifiche Intermediari per operatività in Conto Proprio - Nel segmento Azioni prima è Banca Sella con il 2,59% seconda è Morgan Stanley con il 2,51% seguita da Lehman Brother International con una quota dell’1,63%. Nell’s&p/mib Futures Centrosim è prima con 5,01%, Banca Imi seconda con l’1,79%, Nuovi Investimenti Sim terza con l’1,45%. C) Classifiche Intermediari per Numero di Transazioni - Nel segmento Azioni Finecobank è prima con il 7,36%, seguita da Banca Caboto con il 5,79% e da Intermonte Sim con il 4,91%. Nell’s&p/mib Futures guida la classifica Banca Sella con una quota del 9,76% seguita da Euromobilare Sim con il 9,22% e da Centrosim con il 6,33%. D1) Mercato Cash - Classifica Gruppi per volumi di negoziazione Nel segmento Azioni Intermonte Sim è prima con il 5,87% seguita dal Gruppo Capitalia (Capitalia, Finecobank, Mcc) con il 5,76% e dal Gruppo Banca Intesa (Banca intesa, Banca Caboto) con il 5,72%. Sul Nuovo Mercato primo il Gruppo Capitalia (Capitalia, Finecobank, Mcc) con una quota di mercato del 9,22%, secondo il Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) con una quota pari al 7,71%, terzo il Gruppo Banca Intesa (Banca Intesa, Banca Caboto) con il 7,12%. Nel Mot prima Nuovi Investimenti Sim con il 23,07%, seconda Uniprof Sim con il 10,93%, terzo il Gruppo Banca Popolare Di Milano (Banca Akros, Banca Popolare di Milano) con l’8,94%. Sull’euromot prima Ubm con il 15,72% seguita da Banca Imi con il 13,96% mentre la terza posizione è occupata dal Gruppo Banca Popolare Di Milano (Banca Akros, Banca Popolare di Milano) con l’11,77%. Sul Mercato Sedex Ubm è prima con il 20,80%, il Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) è secondo con il 20,10% mentre il Gruppo Deutsche Bank (Deutsche Bank Sim, Deutsche Bank Ag) è terzo con il 9,88%. Nel Trading After Hours, questa è la classifica: primo il Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) con una quota del 15,63%, secondo il Gruppo Capitalia (Capitalia, Finecobank, Mcc) con una quota del 15,59%, terzo il Gruppo Banca Intesa (Banca Intesa, Banca Caboto) con una quota dell’8,17%. D2) Mercato Idem - Classifica Gruppi per n° di contratti eseguiti - Sull’s&p/mib Futures, primo è il Gruppo Credem (Euromobiliare Sim, Abaxbank) con il 10,12%, seconda Banca Sella con il 6,70% seguita, in terza posizione da Centrosim con il 6,16%. Sulle Opzioni Isoalfa il Gruppo Banca Intesa (Banca Intesa, Banca Caboto) è primo con il 10,51%, il Gruppo Credem (Euromobiliare Sim, Abaxbank) è secondo con il 7,44% mentre il terzo posto è del Gruppo Banca Popolare Di Milano (Banca Akros, Banca Popolare di Milano) con il 5,73%. Sul Minifib la prima posizione è di Nuovi Investimenti Sim con il 25,69% seguita da: Banca Sella, seconda con il 21,64% e dal Gruppo Banche Popolari Unite (Iwbank, Centrobanca) terzo con l’8,95%. Sulle Opzioni sull’S&p/mib prima è Banca Sella con il 13,06%, seconda è Nuovi Investimenti Sim con il 5,75%, terza Intermonte Sim con il 5,43%. Nel comparto Stock Futures, il Gruppo Banca Popolare Di Milano (Banca Akros, Banca Popolare di Milano) è primo con il 29,13%, la Banca Nazionale Del Lavoro è seconda con il 10,69%, mentre Banca Aletti & C. È terza con il 9,72%.
 
   
   
ARCA SGR S.P.A., , HA RAGGIUNTO LA PIENA AUTOMAZIONE DELLE PROCEDURE DI REGOLAMENTO DELLE TRANSAZIONI CON LE CONTROPARTI GRAZIE A OMGEO CENTRAL TRADE MANAGER  
 
Milano, 13 uglio 2005 - Arca Sgr Spa ha scelto Omgeo, fornitore di soluzioni per la gestione delle transazioni finanziarie, per standardizzare la comunicazione con le banche depositarie e per migliorare l’efficienza globale attraverso un completo Straight Through Processing (Stp). Arca ha vissuto negli ultimi anni una crescita significativa dei portafogli in gestione, sia collettivi che mandati di Clienti Istituzionali, per complessivi 37 mld€ a fine 2004, intessendo rapporti con 17 banche depositarie. In questo contesto, la necessità di standardizzare i flussi informativi con le controparti di mercato e le banche custodi era uno dei principali requisiti per raggiungere superiori livelli di efficienza e di riduzione dei rischi operativi. Sin dal 1999 Arca Sgr ha affidato ad Omgeo il progetto di transizione dalla gestione manuale del regolamento delle transazioni alla sua completa automazione, per eliminare colli di bottiglia operativi e sostenere l’evoluzione del business aziendale in modo efficace e sempre più efficiente. Nel corso degli anni la riduzione dei costi operativi, l’abbattimento dei rischi connessi ed i risultati conseguiti sono stati talmente soddisfacenti da spingere Arca Sgr a servirsi dell’intera suite di soluzioni Omgeo. Arca Sgr ha posto particolare enfasi ed attenzione all’automazione degli ordini, perseguendo un’integrazione verticale dei processi, fino alla cura delle istruzioni di regolamento nel sistema Alert, quale pre-requisito per un efficace settlement. Grazie alle scelte operate, Arca ha potuto supportare la crescita del proprio business a parità di risorse impiegate: le attività di post-trade processing sono tuttora svolte dallo stesso gruppo di addetti a fronte di un numero di portafogli da gestire e di banche depositarie più che raddoppiato negli ultimi tre anni. Arca processa mediamente 700 operazioni al giorno, per un totale di circa 160.000 operazioni all’anno. Con l’implementazione di Omgeo Ctm v1.3, la nuova versione della soluzione per il riscontro centralizzato delle transazioni, Arca Sgr si è dotata di uno strumento di rapida integrazione con le architetture preesistenti – i tempi di integrazione, infatti, non hanno superato le 10 settimane - ma soprattutto di immediatezza d’uso e di semplicità d’accesso grazie all’interfaccia web based. In particolare, le nuove funzionalità di Ctm v.1.3 permettono ai clienti di beneficiare di transazioni più rapide, rischi più contenuti e superiori livelli di efficienza abbattendo tempi e costi dei progetti di implementazione. Ciò rende la soluzione ancora più interessante per gli operatori finanziari di ogni dimensione, semplificandone e rendendone più conveniente l’adozione. Grazie all’utilizzo di Omgeo Ctm v1.3, Arca Sgr ha realizzato la piena integrazione dei processi di post-trade e di pre-settlement, ponendosi l’obiettivo di attivare nei prossimi mesi le funzioni di settlement notification nei confronti di tutte le banche depositarie dei portafogli gestiti e/o amministrati. "Arca è in questo momento una delle società più attente all’innovazione tecnologica e all’automazione dei processi in Italia ed è incoraggiante per noi lavorare con una società di riferimento per tutto il mercato per l’efficienza operativa” ha dichiarato Tom Morris, Strategic Account Manger di Omgeo.“la lunga collaborazione con Arca Sgr ci ha aiutato a rendere le nostre soluzioni ancora più efficienti e vicine alle esigenze dei nostri clienti”. "La nuova versione di Omgeo Ctm è una soluzione completa e flessibile che può essere implementata in tempi rapidi", ha affermato Andrea Marchesi, Responsabile Ufficio Organizzazione di Arca Sgr. "Con Omgeo Ctm abbiamo ottenuto una significativa riduzione dei costi e dei rischi, oltre a performance ancora superiori a quelle a quelle eccellenti a cui eravamo abituati. Omgeo Ctm rappresenta un ulteriore passo verso l’efficientamento e l’ ottimizzazione delle procedure di controllo, con una drastica riduzione dei tempi di processo. Grazie alla sua logica di riscontro sono stati eliminati gli errori dovuti ad un’errata conferma dell’allocazione a livello di post-trade processing e, anche grazie all’oculata parametrizzazione del sistema, abbiamo pressoché dimezzato tutti gli altri casi, già esigui, di operazioni non riscontrate al primo tentativo, che rappresentato ormai stabilmente meno dell’1% sul totale processato da Ctm. Riteniamo altresì che l’estensione della settlement notification di Omgeo Ctm a tutte le nostre banche depositarie rappresenterà il compimento dell’integrazione verticale dei processi di order management e post-trading intrapresa da Arca Sgr negli ultimi due anni. Crediamo che questi risultati ci potranno garantire un significativo vantaggio competitivo, assicurando un’elevata qualità ed una importante riduzione dei rischi operativi ai nostri utenti, interni ed esterni”.  
   
   
A MARRAKECH LA SECONDA ASSEMBLEA ANNUALE DELLA FEDERAZIONE MEDITERRANEA DEI BROKERS  
 
Milano, 13 luglio 2005 - Si è tenuta a Marrakech – Marocco – la seconda Assemblea annuale della Federazione Mediterranea dei Brokers di Assicurazioni, l’associazione presieduta da Francesco G. Paparella, che si pone l’obiettivo di stringere rapporti di collaborazione con tutte le organizzazioni di brokeraggio esistenti nel bacino del Mediterraneo. Aumenta il numero di Paesi aderenti alla Federazione. L’appuntamento annuale ha registrato l’ingresso ufficiale nella Federazione dei broker maltesi della Maib - – Malta Association of Insurance Brokers – che vanno ad aggiungersi ai brokers di Italia, Francia, Spagna, Libano e Marocco. La Federazione ha anche confermato la propria assistenza tecnica per favorire la nascita di un’associazione rappresentativa dei broker egiziani. L’evento, organizzato dalla Fnacam - l’Associazione dei Brokers Assicurativi Marocchini - è stato aperto dall’intervento del Presidente dei brokers del Marocco, Mohamed Berrada, che ha delineato l’attività svolta dalla Federazione e dai gruppi di lavoro appositamente costituiti per lo sviluppo dei diversi progetti. Il Presidente della Federazione, Francesco G. Paparella, dopo aver portato il saluto, dell’ambasciatore della Repubblica Italiana in Marocco, Alberto Candilio, che ha voluto testimoniare l’attenzione rivolta all’iniziativa dal Governo Italiano e il pieno appoggio del Ministero degli Esteri a tutte le proposte volte all’ulteriore allargamento della Federazione, nel corso della sua relazione ha sottolineato come la quasi totalità dei broker basi la propria attività sulla qualità professionale che sa esprimere e sulla relativa percezione che ne trasmette al cliente. “Mettere a disposizione una reale qualità del servizio, la disponibilità professionale, l’intuito tecnico e la conoscenza del mercato - ha spiegato - sono gli elementi che costituiscono l’effettivo valore aggiunto della nostra attività”. Paparella ha quindi richiamato l’attenzione di tutti, affinché la giusta e indispensabile concorrenza fra i broker non si trasformi in una sorta di “svendita” della professionalità, in nome di una crescita dimensionale basata sulla “non remunerazione” del lavoro svolto. Pertanto, il Presidente ha proposto la definizione di un codice deontologico comune a cui tutti gli operatori del Bacino del Mediterraneo potranno riferirsi nello svolgimento della propria attività, a tutela della clientela, del mercato e del futuro stesso della professione. Lo spunto di partenza di un tavolo di lavoro per giungere alla definizione di un Codice Deontologico valido per l’area mediterranea è stato dato dall’esame del Codice di Aiba e dal confronto che se ne farà con quanto di analogo adottato dalle altre Associazioni aderenti all’Fmba. La prossima riunione della Federazione, cui verranno invitati a partecipare anche i rappresentanti delle Associazioni dei broker di Algeria e Tunisia, che hanno manifestato il loro interesse ad essere coinvolti nell’attività della Fmba, è fissata per il mese di novembre a Lione, ospiti della Sycra, la Chambre Syndicale des Courtiers d’assurance Rhône/alpes/auvergne.  
   
   
LA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE SCEGLIE I SUOI PORTAVOCE DIEGO BASSO NEL DIRETTIVO DI INDICAM  
 
Milano, 13 luglio 2005 - Lunedì 4 luglio è stato eletto il consiglio direttivo di Indicam, l’istituto di Centromarca per la lotta alla contraffazione che opera su tutto il territorio nazionale e sovrannazionale. Tra i 10 membri del consiglio direttivo che rimarrà in carica per tutto il biennio 2005/06 è stato eletto Diego Basso, presidente e amministratore delegato di Sparco, l’azienda leader nella produzione di abbigliamento e accessori Racing, Karting, Tuning e Motorbike. La nomina è la ricompensa concreta del costante impegno di Sparco nel corso degli anni, alla lotta all’illegalità, in una delle più sviluppate pratiche anticoncorrenziali, la contraffazione dei marchi. L’invasione di prodotti falsificati che, secondo dati Indicam per il 70% proviene dal Sud-est asiatico, è una tra le più attuali emergenze con cui si trovano a fare i conti le imprese che hanno nel loro marchio una tangibile valore aggiunto. Ciò è vero, in modo particolare, quando è la sicurezza dei consumatori ad essere coinvolta, laddove il risultato dell’attività dell’impresa sono prodotti (è il caso di Sparco) che devono sottostare a rigide normative di omologazione e severi controlli di qualità, come le tute anti-incendio, i sedili da competizione, i caschi, le cinture di sicurezza. Queste le parole dell’a.D. Di Sparco: Sparco con la presenza nel direttivo di Indicam intende riaffermare il proprio impegno a garantire la massima sicurezza per chi svolge attività amatoriale o sportiva in ambito racing, la difesa dei valori che fanno del proprio marchio il leader del mercato e un preciso rispetto delle regole su cui internazionalmente deve basarsi il moderno commercio.  
   
   
PRIMA INDUSTRIE SPA - FIDIA SPA: PRESENTATO ALLA COMUNITÀ FINANZIARIA IL PROGETTO DI FUSIONE  
 
Milano, 13 luglio 2005 - Il management di Prima Industrie Spa e Fidia Spa ha illustrato ieri, nel corso di un incontro con la comunità finanziaria e la stampa, i dettagli dell'operazione di fusione per incorporazione di Fidia Spa in Prima Industrie Spa, operazione annunciata il 7 giugno u.S. E successivamente approvata, in data 28 giugno u.S., dai Consigli di Amministrazione delle due società. Come già ricordato in precedenza, l'operazione risponde agli obiettivi strategici di ambedue le società, permettendo a Prima Industrie di ampliare le proprie linee di business in settori complementari mentre Fidia potrà raggiungere una dimensione più adeguata alla copertura del mercato globale. L'integrazione consentirà, in particolare, una migliore penetrazione in nuovi mercati e la razionalizzazione dei costi di struttura nei Paesi attualmente serviti da entrambe le società. Inoltre sarà possibile aumentare la massa critica e, di conseguenza, l'efficienza nel settore dell'elettronica industriale e del controllo numerico, ove entrambi i gruppi sono già presenti con prodotti complementari. In sede di presentazione alla comunità finanziaria, sono stati forniti alcuni dati precedentemente non resi pubblici. Le sinergie derivanti dalla fusione sono state quantificate dal management in un importo pari, a regime, a 4 milioni di euro annui (equivalente ad un valore attuale netto di 20 milioni di euro); tale importo e attribuibile per il 75% a risparmi sui costi commerciali, di ricerca e sviluppo, produttivi e di struttura, e per il 25% ai maggiori margini e volumi di vendita. Per quanto concerne i dati economici del gruppo post-fusione, il conto economico pro forma 2007 ( che non tiene conto del contributo positivo derivante dalle sinergie sopra ricordate ) prevede ricavi per 166,7 milioni di euro ed un Ebitda pari a 15,8 milioni di Euro, con un'incidenza sul fatturato pari al 9%. Infine è stato precisato che il rapporto di concambio (pari a n° 1 azioni ordinarie di nuova emissione della incorporante Prima Industrie Spa, del valore nominale di euro 2,5 cadauna, contro n° 2,4 azioni ordinarie della incorporanda Fidia Spa, del valore nominale di euro 1,00 ) e stato determinato tenendo conto della valutazione effettuata dall'advisor dell'operazione, Banca Intesa, utilizzando il metodo dello sconto dei flussi di cassa (Dcf), dal quale e risultato un valore economico di Prima Industrie pari a euro 52,2 milioni (euro 11,35 per azione) e un valore economico di Fidia pari a euro 22,2 milioni (euro 4,72 per azione). Per quanto concerne le altre informazioni relativamente all'operazione, si rimanda ai Comunicati Stampa diffusi in data 7 e 28 giugno u.S.  
   
   
FINMECCANICA: L’ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI NOMINA IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE GUARGUAGLINI CONFERMATO PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO  
 
 Roma, 13 luglio 2005 - L’assemblea degli Azionisti della Finmeccanica Spa, riunitasi a Roma ieri, dopo aver determinato in 11 il numero dei suoi componenti, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2007. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è così composto: Pier Francesco Guarguaglini, Piergiorgio Alberti, Franco Bonferroni, Maurizio de Tilla, Gian Luigi Lombardi Cerri, Ernesto Monti, Roberto Petri, Dario Scannapieco, Riccardo Varaldo, Guido Venturoni, Paolo Vigevano. L’assemblea ha inoltre nominato l’ing. Guarguaglini Presidente del Consiglio di Amministrazione della Società ed ha provveduto, infine, a definire i relativi emolumenti. A seguito dell’Assemblea, si è svolta la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica che ha attribuito all’ing. Guarguaglini anche la carica di Amministratore Delegato, conferendogli i relativi poteri.  
   
   
UN DIBATTITO ALL’URBAN CENTER ABITARE IN ALTEZZA IL MODELLO DELLA TORRE RESIDENZIALE PUÒ RAPPRESENTARE UN’ALTERNATIVA UNIVERSALMENTE VALIDA ALLA COSTRUZIONE DELLA CITTÀ?  
 
Milano, 13 luglio 2005 - Il tema della torre residenziale è stato al centro del dibattito che si è svolto oggi all’Urban Center a cui hanno partecipato, oltre all’assessore Gianni Verga, Angelo Bugatti, docente di Composizione Architettonica e Urbana Università degli Studi di Pavia; Alessandro Maggioni, presidente Confcooperative-federabitazione Lombardia; Maurizio Sabbadini, consigliere delegato Ccl - Consorzio Cooperative Lavoratori; Aldo Castellano, docente di Storia dell’Architettura Contemporanea Politecnico di Milano; Luigi Mazza, docente di Urbanistica Politecnico di Milano e Cesare Stevan, docente di Architettura Sociale Politecnico di Milano. L’incontro è stato occasione per presentare il nuovo volume “Torri residenziali. Modelli di abitazioni, modelli di paesaggi”, a cura di Angelo Bugatti, Carlo Berizzi e Alessandro Maggioni. Il libro, edito da Unicopli, è realizzato dal Consorzio Cooperative Lavoratori, promosso dalle Acli e dalla Cisl. Il tema della torre ha da sempre affascinato diverse generazioni di architetti e pensatori che hanno visto straordinarie potenzialità nello sviluppo verticale degli edifici. Utopisti e igienisti dell’Ottocento, intellettuali e architetti delle avanguardie e del Movimento Moderno del primo Novecento e progettisti della seconda metà del secolo scorso si sono alternati nello studio della torre residenziale. Negli ultimi cinque anni la torre ha rappresentato uno dei modelli più diffusi nei progetti di rinnovamento delle città di tutto il mondo, divenendo simbolo dei processi di trasformazione del territorio, da Tokyo a Londra, da Shanghai a Barcellona, da New York a Berlino, fino agli ultimi progetti per Milano, città dove le torri hanno segnato la storia dell’architettura italiana degli ultimi cinquant’anni. Basti pensare a quando, alla fine degli anni ’50 e negli anni ’60, il panorama cittadino fu arricchito dalle torri Velasca e Galfa e dal grattacielo Pirelli. Come Parigi prima, Berlino poi e Londra successivamente è questo il momento in cui anche la nostra città deve rispondere con chiarezza ad una chiamata di adeguamento e rinnovamento architettonico. Gli oltre 100 progetti oggi in corso a Milano ambiscono a rendere la nostra città policentrica, verde e funzionale. Una città in cui il verde assume particolare importanza. Circa la metà degli 8 milioni di mq in trasformazione è, infatti, destinata a verde pubblico fruibile e accessibile anche grazie alle spazio lasciato dalla scelta del grattacielo come una scelta non solo funzionale ma anche come simbolo di contemporaneità, di una civiltà e di un modello di sviluppo. Un modello di sviluppo e una strada che Milano sta percorrendo con grande decisione, trovandosi di fronte a straordinarie e irripetibili possibilità di cambiamento architettonico apprestandosi a diventare una “città verticale” frutto della ricerca della qualità, della funzionalità e della bellezza. Il volume “Torri residenziali. Modelli di abitazioni, modelli di paesaggi” consente, con le sue 170 pagine, una verifica dell’attuale condizione progettuale delle torri residenziali attraverso l’analisi degli aspetti teorici e dei modelli applicativi, evidenziando il rapporto che esse instaurano con il territorio e il paesaggio circostante, mettendo in evidenza le criticità connesse alla loro progettazione e realizzazione. Il volume è in vendita nelle principali librerie.  
   
   
ALLEN & OVERY: RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2004-05  
 
Londra, 13 luglio 2005 - Allen & Overy ha presentato i risultati dell’anno fiscale conclusosi il 30 aprile 2005. E’ la prima volta che Allen & Overy presenta pubblicamente i propri risultati economico-finanziari: ciò è reso possibile dal trasferimento della maggior parte delle attività dello studio dalla struttura di partnership a quella che prevede una società a responsabilità limitata, la Allen & Overy Llp, avvunuta il 1° maggio 2004. I risultati possono così essere riassunti: Giro d’affari: 666 milioni di sterline, con una crescita del 2%; Utile prima delle tasse: 224 milioni di sterline, con una crescita dell’8%; Utile per Partner: 656,000 sterline, con una crescita del 5%. Guy Beringer, Senior Partner di Allen & Overy, ha così commentato la pubblicazione dei risultati dello studio: "La nostra performance nell’anno che si è conluso il 30 aprile 2005 è stata migliore di quella dell’anno precedente. Le entrate sono cresciute del 2%, raggiungendo 666 milioni di sterline, mentre i costi sono scesi dell’1%. L’effetto combinato di questi due indici è stata una crescita dell’utile per i partner dell’8%, a 244 milioni di sterline. L’utile per partner è cresciuto a 656.000 sterline, con un aumento del 5% sull’anno precedente. Questi risultati sono la dimostrazione della nostra crescita, della continua riduzione dei costi e del miglioramento della nostra produttività.” "Alla moderata crescita dei primi sei mesi dell’anno ha infatti fatto seguito un netto miglioramento nel secondo semestre, con un netto cambio di tendenza in molti dei mercati più importanti. Questa crescita è continuata anche nei primi due mesi del nuovo anno fiscale.” "Il numero medio dei legali è diminuito rispetto agli anni preceenti ma la loro profittevolezza è cresciuta. Abbiamo lavorato al contenimento dei costi, riducendo dell’1% i costi totali rispetto all’anno precedente.” "Lo studio continua a condividere con i collaboratori il suo successo. Quest’anno verrà distribuito un bonus di 19 milioni di sterline (era stato di 16 milioni di sterline nel 2003-04), che consentirà di consegnare ad ogni impiegato dello studio un bonus pari a sei settimane di stipendio.” "Abbiamo effettuato continui investimenti nel miglioramento del nostro sistema informativo, sia per aumentare la nostra efficienza sia per offrire ai clienti un servizio sempre migliore. Omnia, il nostro nuovo file virtuale in cui sono custodite tutte le pratiche dei clienti, è diventato operativo nel corso dell’anno e ha già dimostrato di poter migliorare il nostro livello di servizio, soprattutto nelle transazioni multidisciplinari.” "Il 1° maggio 2004 la maggior parte delle attività fino a quel momento condotte in partnership dai soci di Allen & Overy, sono state trasferite ad una società a responsabilità limitata di diritto inglese, Allen & Overy Llp. E’ stata una operazione di grande portata, condotta interamente dai nostri avvocati e dal personale dello studio. L’esperienza che abbiamo maturato in questo importante passaggio ci ha quindi consentito di essere consulenti di diverse altre società di servizi che hanno deciso di trasformarsi in società a responsabilità limitata di diritto inglese (Llp).” "Siamo convinti che chi lavora in Allen & Overy debba avere l’opportunità di sviliuppare le proprie capacità e di dimostrare il proprio potenziale. Il nostro obiettivo è avere personale che abbia conseguito i massimi risultati nella propria carriera scolastica, che dimostri quotidianamente di essere pronto a compiere scelte in modo indipendente e che ami lavorare in team. Continueremo a selezionare i migliori talenti nelle università per proporre ai neolaureati 250 percorsi di entrata nella studio ogni anno, sicuri che costruiranno con noi la Allen & Overy del futuro.” "Allen & Overy ha sostenuto progetti di responsabilità sociale e di beneficenza in tutti i paesi in cui è presente. I nostri dipendenti prestano la propria opera in molte iniziative diverse, offrendo il gratuito patrocinio legale, curando gli aspetti legali delle attività di enti e associazioni senza fini di lucro, partecipando a progetti di alfabetizzazione nelle scuole elementari e medie. I nostri avvocati hanno prestato 50.000 ore di attività gratuita, per un valore equivalente a 12 milioni di sterline.” "Abbiamo iniziato bene l’anno fiscale, ma è ancora troppo presto per poter dire se questa tendenza verrà confermata lungo tutto l’arco dell’anno. "Nei mercati più sviluppati in cui siamo presenti continueremo a costruire relazioni sempre più forti con i clienti. Investiamo e investiremo sempre di più in formazione per comprendere sempre meglio i loro business, per essere sempre nella miglior posizione per assisterli nei continui mutamenti dello scenario economico e per cogliere ogni possibiltà di sviluppo. Negli Stati Uniti e in Cina, due mercati per noi importantissimi, continueremo a sviluppare la nostra offerta seguendo le esigenze della clientela.” “Ma ci concentreremo soprattutto su quanto fa di Allen & Overy uno studio speciale: offrire ai nostri clienti un servizio di alta qualità e ottenere il meglio da tutte le nostre persone.”  
   
   
CRESCONO I LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Napoli 13 luglio 2005 - Sono stati quasi trentacinquemila i lavoratori che dal 2001 al 2004, in piena era del blocco delle assunzioni nella Pubblica Amministrazione, hanno lavorato grazie alla somministrazione di lavoro a tempo determinato nella Pa, di cui più di quindicimila solo nel 2004. Questi alcuni dei dati emersi oggi nel corso del convegno "La somministrazione di lavoro a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione", organizzato dall’Anci Campania (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in collaborazione con l'Agenzia per il Lavoro “Obiettivo Lavoro Spa”. “Sono proprio gli enti locali del Sud ltalia i più interessati- dichiara Brunella Ruggiero responsabile per la Regione Campania di Obiettivo Lavoro Spa- alla somministrazione di lavoro a tempo determinato. Infatti ancora prima del blocco delle assunzioni molte amministrazioni non hanno potuto assumere negli anni novanta per i bilanci in dissesto ed oggi si trovano ad avere la necessità di rispondere, in tempi rapidi e con la migliore qualità dei servizi, ai fabbisogni crescenti delle imprese e dei cittadini.” E’ poi intervenuto il Direttore generale dell’ufficio del personale del Dipartimento della Funzione Pubblica Francesco Verbaro , il quale ha ricordato che: “il processo di riforma delle pubbliche amministrazioni passa attraverso numerosi interventi di razionalizzazione e di contenimento dei costi, ma anche attraverso un miglior utilizzo delle risorse umane. Non è un caso che uno dei pilastri della riforma degli anni ’90 è stata la cosiddetta contrattualizzazione del pubblico impiego. L’introduzione di forme contrattuali possibili di assunzione di personale rientra quindi in questa visione dell’amministrazione che, al fine di perseguire in modo efficiente ed efficace l’interesse pubblico, adotta modelli organizzativi e istituti contrattuali e giuridici privatistici.” “L’anci Campania- dichiara il consigliere Salvatore Duraccio- ha organizzato questo convegno in collaborazione con l’Agenzia per il Lavoro “Obiettivo Lavoro Spa”, società leader in Italia nella somministrazione di lavoro a tempo determinato alla Pubblica Amministrazione, al fine di soddisfare le esigenze di approfondimento da parte dei Comuni. Infatti i Comuni hanno più volte manifestato la volontà di voler approfondire i temi relativi alla flessibilità del lavoro nella Pa.l’introduzione di forme contrattuali flessibili di assunzione e di impiego rientra tra gli obiettivi dell’amministrazione, al fine di perseguire in modo efficiente ed efficace l’interesse pubblico.”  
   
   
KARSTEN BENZ NOMINATO VICE PRESIDENT SALES & SERVICES PER L'EUROPA  
 
Milano, 13 luglio 2005 - Dal primo luglio Karsten Benz è il nuovo Vice President Sales & Services per l'Europa. Karsten Benz sostituisce Ulrich Wachter, che passa a dirigere la divisione Cabin Crew di Lufthansa a Francoforte. Dalla sede europea di Lufthansa a Londra, Benz riporterà direttamente a Thierry Antinori, Executive Vice President Sales & Marketing di Lufthansa, e sarà responsabile delle vendite e delle attività aeroportuali per tutta l'Europa, Germania esclusa, in un'area che si estende dal Portogallo alla Siberia e che comprende 50 paesi (di cui 34 con rappresentanze Lufthansa) e oltre 80 aeroporti, dai quali sono operati più di 3.800 collegamenti settimanali. Benz sarà responsabile di circa 1.400 dipendenti. Con una laurea in economia all'Università di Colonia e un Mba, Karsten Benz, quarantuno anni, è entrato in Lufthansa nel 1990 dove, dopo un primo periodo di formazione, ha lavorato per due anni nel dipartimento finanziario. Promosso Head of Alliance Controlling, Benz ha coordinato le attività di "Sales Financial Planning" e in seguito è stato responsabile dell'area "Network Development and Fleet Planning", giocando un ruolo determinante nello sviluppo dell'aeroporto di Monaco quale hub meridionale di Lufthansa. Nel 1998, in contemporanea al proprio lavoro in Lufthansa, Benz ha conseguito un Dottorato in Efficient Management presso l'Università di Bamberg, in Baviera. Prima dell'attuale ruolo, Karsten Benz ha ricoperto l'incarico di responsabile della pianificazione e programmazione del network di Lufthansa e dei vettori partner, con circa 400 aeromobili e oltre 40.000 voli al mese. In particolare, durante la crisi del trasporto aereo seguita agli eventi del 2001 e nel periodo immediatamente successivo, Benz ha supervisionato l'adattamento della capacità offerta al mercato. Benz e i suoi collaboratori hanno inoltre pianificato con successo l'espansione di Lufthansa nei mercati in rapida crescita, quali la Cina, l'India, l'Europa centro-orientale, integrando nella rete di collegamenti Lufthansa le nuove destinazioni di Bangalore, Canton, Tallinn, Ufa, Tbilisi, Poznan e Danzica. In qualità di Head of Network Planning Karsten Benz ha sviluppato processi innovativi tra cui una pianificazione flessibile degli aeromobili, che consente mediamente di confermare a oltre 500.000 passeggeri in lista d'attesa la prenotazione del volo. "Uno dei nostri obiettivi principali è il rafforzamento della nostra posizione e la crescita nell'Europa centro-orientale con un importante sviluppo delle vendite di Lufthansa e delle attività con i nostri partner" ha dichiarato Karsten Benz a proposito delle nuove sfide che affronterà guidando per Lufthansa un'area commerciale così importante in termini di traffico internazionale. "L'europa è un mercato strategico per Lufthansa e caratterizzato dalla diversità, pertanto mi impegnerò personalmente per garantire ai nostri passeggeri i benefici di un prodotto di qualità e all'altezza delle loro aspettative".  
   
   
SWISS INCREMENTA NOTEVOLMENTE IL SEAT LOAD FACTOR NEL PRIMO SEMESTRE 2005  
 
 Milano, 13 luglio 2005 - Nel primo semestre 2005, Swiss ha incrementato il seat load factor di 3,5 punti percentuale rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. Il seat load factor sull’intero network si è attestato al 76,9%. Nei collegamenti intercontinentali il load factor è cresciuto del 4,1% fino all’83,2%, mentre sul network europeo ha registrato un aumento del 3,5% raggiungendo il 63,8%. Nel primi sei mesi del 2005 Swiss ha trasportato 4,69 milioni di passeggeri: un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. Il seat load factor sull’intero network Swiss nel mese di giugno 2005 si è attestato all’81,5%, con una crescita di 5 punti rispetto allo stesso mese nel 2004. Il seat load factor nei collegamenti intercontinentali sale all’87,2% con un incremento del 5,7%, mentre quello sul network europeo registra una crescita del 4,6% toccando il 70,0%. Il load factor di giugno nei collegamenti internazionali si è attestato all’87,2% rispetto all’81,5% dello stesso mese dell’anno precedente. La capacità offerta (Ask) è stata di 4,4 punti minore rispetto ai livelli del 2004, ma la rendita per chilometro/passeggero (Rpk) ha registrato un aumento del 2,2% rispetto a giugno 2004. Quasi tutte le aree del network intercontinentale hanno contribuito alla crescita del load factor. I collegamenti sul Nord Atlantico hanno registrato un load factor molto elevato del 94,0% (+2,3%), mentre sui voli per il lontano Oriente il load factor è cresciuto del 7,4% fino all’86,9%. Come già accaduto a maggio, il load factor sul Medio Oriente ha registrato un forte aumento (+18,3%), attestandosi al 79,7%. L’aumento del traffico sulla regione è dovuto sia al generale aumento della domanda, ma anche al ritiro di un concorrente sulla rotta Londra-riyadh con chiari benefici per Swiss in seguito alla riduzione della capacità. I collegamenti verso l’Africa segnano il 75,65 (+7,4%), mentre il Sud America registra una lieve (-0,8%) diminuzione all’83,5%. Il seat load factor di giugno sul network europeo si è attestato al 70,0%, un incremento del 4,6% rispetto all’anno precedente. La capacità offerta (Ask) è cresciuta del 2,5% rispetto a giugno 2004. La disponibilità addizionale è stata più che assorbita, con una rendita per chilometro/passeggero (Rpk) per il mese che ha segnato una crescita del 9,8% in confronto allo stesso mese dell’anno precedente. Come già accaduto negli ultimi mesi, nel giugno 2005 Swiss ha incrementato la capacità sul network europeo riducendo però il numero totale di collegamenti (5,3% in meno rispetto a giugno 2004). La tendenza di Swiss è quella di utilizzare aeromobili più grandi per i collegamenti europei al fine di accrescere la propria competitività, specialmente nei confronti dei vettori low-cost. Aumentando la capacità dei voli, Swiss rafforza la propria posizione competitiva presso l’hub dell’Aeroporto di Zurigo. Nel primo semestre 2005, la divisione cargo di Swss, Swiss Worldcargo, ha registrato trend positivi. Il load factor (sul volume di merci trasportate) ha toccato l’86,1%, una crescita dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Risultati Swiss nel primo semestre 2005: Passeggeri trasportati. 4.688.119; Voli effettuati: 68.981;  Available seat-kilometres (in milioni): 13.041; Revenue passenger-kilometres (in milioni): 10.010; Load factor: 76,9%  
   
   
DA OGGI IN TRENO SI VIAGGIA “LEGGERI”, GRAZIE AL NUOVO SERVIZIO EASYBAG DI TRENITALIA E DHL  
 
Milano, 13 luglio 2005 - Da oggi i viaggiatori dei treni internazionali di Trenitalia potranno decidere di viaggiare senza l’ingombro del proprio bagaglio. A ritirarlo e trasferirlo nella città europea di destinazione sarà Dhl Express. Il nuovo servizio si chiama Easybag ed è frutto di un accordo fra Trenitalia e Dhl. Per utilizzare il nuovo servizio, il viaggiatore in possesso di un biglietto ferroviario internazionale dovrà semplicemente chiamare il numero dedicato 06 79 075 481 (accessibile dall’Italia e dall’estero) con almeno 24 ore di anticipo rispetto alla partenza e prenotare il servizio. Sarà lo stesso cliente che indicherà all’operatore dove preferisce che vengano ritirati e poi consegnati i bagagli. Gli operatori telefonici informeranno il cliente su procedure, modalità e costi. Analoghe informazioni saranno disponibili anche sul sito www.Trenitalia.com  e www.Dhl.com/ita  Il servizio sarà disponibile inizialmente sulle tratte Italia-austria-italia, Italia-francia-italia e Italia-germania-italia e sarà esteso successivamente ai Paesi dell’Unione Europea, alla Svizzera, alla Bulgaria, alla Romania. Partire in treno e ritirare il proprio bagaglio al domicilio richiesto nelle città francesi (Nizza o Parigi per esempio), tedesche (Monaco o Dortmund per esempio), austriache (Vienna o Salisburgo per esempio) e in tutte le città italiane quando si ritorna da questi paesi, renderà il viaggio in treno ancora più piacevole. Un esempio? Spedire da Roma a Parigi fino a tre bagagli con un peso complessivo di 25 Kg costa 40 euro. E Dhl si impegna ad effettuare la consegna del bagaglio entro 24 ore dal ritiro, garantendo la possibilità di prenotare il servizio per il ritorno. “Viaggiare leggeri, senza il peso e il fastidio dei bagagli al seguito, è un’opportunità in più che offriamo ai nostri clienti.” - spiega Enrico Trapazzo, Responsabile Direzione Internazionale di Trenitalia – “Un servizio in sintonia con l’esigenza di personalizzare l’offerta Trenitalia e di rendere il viaggio in treno sempre più semplice, comodo e piacevole. In questa circostanza, per farlo, abbiamo voluto a fianco un partner affidabile, e di consolidata esperienza nel trasporto espresso, quale è Dhl”. “Siamo lusingati di essere stati scelti da Trenitalia per l’offerta di questo servizio innovativo, in grado di soddisfare le esigenze del singolo Cliente” – ha commentato Andrea Paoles, Responsabile Vendite Mercati Consumer – “L’accordo rappresenta per Dhl un’opportunità di consolidamento nel mercato nazionale e di avvicinamento al mercato Consumer”.  
   
   
AVVIATA UN’INDAGINE SULLA VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA AI CLIENTI FINALI  
 
Milano, 13 luglio 2005 L’autorità per l’energia elettrica e il gas ha avviato un’istruttoria conoscitiva sul servizio di vendita di energia elettrica ai clienti finali e sul livello di concorrenza tra le società che forniscono tale servizio. Il provvedimento  è disponibile sul sito dell’Autorità www.Autorita.energia.it  Circa 7 milioni di clienti (piccole imprese, artigianato e tutti i soggetti titolari di partita Iva) dallo scorso 1 luglio 2004 sono diventati “idonei”, potendo esercitare il diritto di libera scelta del fornitore dell’energia elettrica e negoziare migliori condizioni e prezzo del servizio; si sono aggiunti alle grandi e medie imprese con consumi superiori ai 200 mila kWh/anno, che già erano nel mercato libero. I clienti domestici (famiglie) potranno esercitare lo stesso diritto solo a partire dall’1 luglio 2007, restando fino ad allora nel mercato vincolato, con tariffe finali definite dall’Autorità. Nonostante sia trascorso un anno, appare irrilevante il numero dei nuovi clienti che hanno optato per il mercato libero; da qui la necessità di indagare a fondo sul servizio di vendita ai clienti finali e sul livello di concorrenza presente tra i fornitori del servizio, al fine di valutare e predisporre possibili interventi per facilitare l’ampliamento del mercato libero. Obiettivo dell’indagine sarà anche l’analisi del corretto trasferimento, fino ai consumatori finali, delle riduzioni di prezzo indotte dalla concorrenza nelle fasi a monte del mercato elettrico. L’indagine segue quella conclusasi lo scorso gennaio 2005, condotta congiuntamente con l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, dedicata esclusivamente al mercato all’ingrosso dell’elettricità, e si colloca in coerenza con essa al fine di addivenire ad un quadro esaustivo dello stato complessivo della liberalizzazione del mercato dell’elettricità. In esito all’indagine, che resterà aperta fino al 31 dicembre 2007 in modo da verificare anche gli esiti della completa apertura del mercato sul lato della domanda (1 luglio 2007), così da permettere nel frattempo eventuali tempestivi interventi, è prevista la pubblicazione di un primo rapporto entro il prossimo mese di ottobre, che valuterà, in particolare, le opportunità di semplificazione delle clausole negoziali e delle regolamentazioni tecniche, nonché, a tutela dei consumatori, la definizione dei requisiti minimi necessari per poter esercitare l’attività di vendita ai clienti finali.  
   
   
ICIS-LOR LANCIA IL PRIMO SERVIZIO AL MONDO PER LA DETERMINAZIONE DEI PREZZI DELL'ETILENE CREANDO UN APPOSITO INDICE  
 
 Londra, 13 luglio 2005 - Icis-lor, il servizio di ricerca d'informazioni e di definizione dei prezzi operante sul mercato globale per l'industria chimica e petrolifera, ha annunciato il lancio dell'Icis-lor Ethylene Index (Eix) (ndt.: indice dell'etilene), che sarà utilizzato come prezzo di riferimento per il primo contratto Future al mondo Otc sull'etilene. Dall'8 luglio, Bursa Malaysia, in passato conosciuta come la Borsa di Kuala Lumpur, ha cominciato ad autorizzare i contratti Otc riguardanti l'etilene, utilizzando l'indice Eix come riferimento per la definizione giornaliera dei prezzi; questo permetterà di monitorare graficamente i movimenti quotidiani del mercato, e definirà il futuro sviluppo dei prezzi. "Icis-lor è stata contattata dalla società di brokeraggio commerciale Ginga Petroleum e dalla Bursa Malaysia per la fornitura di un servizio indipendente, mirato alla definizione dei prezzi per il nuovo contratto dei prodotti derivati dall'etilene, il quale dovrà fornire una valutazione equa ed accurata, che rifletta i mercati fisici e della carta," ha dichiarato Andy Soloman, Direttore Editoriale Globale di Icis-lor. "Icis-lor è completamente distaccata dalle parti contrattuali, e rispetterà la sua metodologia, nonché le sue rigorose linee guida editoriali, nella preparazione dell'indice Eix" L'iniziativa di avviare la prima piattaforma mai istituita al mondo per la commercializzazione della carta in etilene è stata concepita come una soluzione che permetterà di aiutare i produttori, i commercianti e i consumatori asiatici a ridurre la loro esposizione al rischio dei prezzi e a sviluppare un mercato più efficiente per il commercio dell'etilene. Http://www.icislor.com  
   
   
L’EUROPA INTERVIENE PER PROTEGGERE LE COSTE DALL’INQUINAMENTO DI JACQUES BARROT, VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, E CORIEN WORTMANN-KOOL, MEMBRO DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 13 luglio 2005 - Il Consiglio dei ministri adotterà una nuova normativa nel settore della sicurezza marittima, destinata a proteggere più efficacemente le coste e le acque europee dall’inquinamento da idrocarburi. Gli incidenti delle petroliere Erika e Prestige hanno provocato l’inquinamento di centinaia di chilometri di coste, suscitando viva preoccupazione nell’opinione pubblica europea. Ogni anno lungo le coste europee le navi trasportano circa un miliardo di tonnellate di petrolio. A parte gli incidenti, l'inquinamento da idrocarburi è dovuto anche agli scarichi illeciti in mare effettuati regolarmente dalle navi. Lo sversamento in mare è forse meno visibile dei grandi disastri, ma rappresenta la fonte principale di inquinamento da idrocarburi a livello mondiale ed è un grave problema per l’Europa. Ogni anno nel Mediterraneo vengono scaricate fra 100.000 e 150.000 tonnellate di petrolio. La maggior parte dei paesi fa ben poco, o addirittura nulla, per contrastare gli scarichi illeciti. L’europa ha già reagito con determinazione agli ultimi disastri marittimi, ma è necessario un ulteriore sforzo per garantire che tutti gli operatori dell'industria marittima adottino un comportamento pienamente responsabile. Considerata la dimensione globale del trasporto marittimo, è difficile far rispettare la normativa nazionale, soprattutto alle navi in transito battenti bandiera di un paese terzo. Oggi esiste un complesso di norme internazionali per la sicurezza marittima, definito in una serie di convenzioni elaborate nell’ambito dell'Organizzazione marittima internazionale (International Maritime Organisation, Imo), un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite. La maggior parte degli Stati e degli operatori marittimi rispetta queste norme, ma i loro sforzi sono vanificati da una minoranza che, non rispettando le regole, danneggia l’immagine del settore e costituisce un rischio permanente per le nostre coste, i loro habitat naturali e le comunità locali. I grandi disastri e gli scarichi di minore entità, ma ben più frequenti, fanno emergere una triste realtà: le norme internazionali in vigore non sono in grado di contrastare efficacemente le cause dell’inquinamento marittimo lungo le coste europee. Per garantire l’applicazione del diritto internazionale sono necessarie istituzioni sovranazionali capaci di controllare il rispetto delle norme e assicurarne l’applicazione. L’ue offre il valore aggiunto necessario per garantire il rispetto delle norme internazionali. L’applicazione rigorosa ed efficace delle norme internazionali da parte di un grande blocco commerciale come l’Ue, costituito da 25 Stati membri e che rappresenta il 24% della flotta mondiale, aiuta a rafforzare la loro credibilità anche nei confronti delle navi battenti bandiera di un paese terzo. La Corte di giustizia delle Comunità europee garantisce in ultima istanza l’applicazione efficace e uniforme delle norme. Ovviamente, le norme europee non devono entrare in conflitto con quelle internazionali. L’europa ha tuttavia il diritto di utilizzare il margine di manovra lasciato dalla normativa internazionale per introdurre norme più specifiche per le acque territoriali, adottando una regolamentazione che tenga conto delle particolari condizioni ambientali ed economiche (si pensi ad esempio alle zone di pesca) esistenti lungo le sue coste. Da diversi anni l’Unione europea lotta contro le navi non conformi ai requisiti di sicurezza. L’europa ha promosso un miglioramento delle norme internazionali, come il ritiro progressivo delle petroliere a scafo unico su scala mondiale e l’aumento dei risarcimenti per le vittime dell’inquinamento da idrocarburi. Inoltre ha integrato le norme internazionali esistenti introducendo controlli più severi nei porti comunitari, un controllo più efficace delle società di classificazione e un monitoraggio più intensivo del traffico marittimo. La nuova Agenzia europea per la sicurezza marittima svolge un ruolo fondamentale in tal senso. Oggi esiste un accordo fra il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri dei 25 Stati membri dell’Unione europea per l’adozione di nuove norme in materia di inquinamento provocato dalle navi. Le nuove norme, di fondamentale importanza per la sostenibilità delle coste e delle acque europee, aggiungono la tessera mancante al mosaico, consentendo di combattere in maniera più efficace rispetto al passato gli scarichi illeciti di petrolio nell'Ue. Finora solo il proprietario e il capitano della nave potevano essere ritenuti responsabili dell’inquinamento. La nuova normativa europea estende la responsabilità a tutti i soggetti coinvolti nella catena del trasporto marittimo, compresi il gestore, il noleggiatore e gli ufficiali responsabili del controllo della nave. Una seconda novità è la prova di responsabilità. Le nuove norme europee prevedono sanzioni nei confronti di tutti i soggetti della catena del trasporto marittimo che hanno provocato l’inquinamento agendo deliberatamente, incautamente o per negligenza grave. Non saranno più tollerati comportamenti sconsiderati e inaccettabili. Secondo la nuova normativa europea, le sanzioni - penali o amministrative - devono essere efficaci, proporzionate e dissuasive e la loro entità deve essere armonizzata. L’armonizzazione delle sanzioni pecuniarie a livello comunitario è una novità particolarmente importante, in linea con il diritto internazionale. Quanto alle navi in transito nelle acque europee, la nuova legislazione obbliga gli Stati membri a cooperare e a rendere possibile l’avvio di un procedimento nello scalo successivo. Inoltre, le nuove regole favoriranno la cooperazione fra gli Stati membri per individuare gli scarichi illeciti e sviluppare metodi per l’identificazione delle navi responsabili. L’agenzia europea per la sicurezza marittima assisterà la Commissione e gli Stati membri, assicurando il monitoraggio e la sorveglianza via satellite. In questo contesto, l’Unione europea dovrà rafforzare le sinergie fra le autorità responsabili dei controlli, quali i servizi nazionali di guardia costiera. La direttiva contro l’inquinamento provocato dalle navi dimostra che l’approccio europeo è efficace nei settori in cui la legislazione nazionale e internazionale è insufficiente. Contrariamente a quanto alcuni sostengono, le nuove regole non criminalizzeranno il settore marittimo, ma favoriranno la responsabilizzazione degli operatori e aiuteranno a eliminare dal settore chi inquina deliberatamente o per grave negligenza. L’obiettivo principale della nuova normativa è promuovere la qualità del trasporto marittimo e proteggere le coste e le acque europee. In qualità di vicepresidente della Commissione europea e di membro del Parlamento europeo, riteniamo che ciò sia un nostro dovere nei confronti dei cittadini dell’Europa.  
   
   
MAURIZIO CADEO NOMINATO VICE PRESIDENTE FEDERAMBIENTE  
 
Milano, 12 luglio 2005 -  La Xli Assemblea Federambiente ha eletto nei giorni scorsi all'unanimità il nuovo Presidente, Daniele Fortini, e i due Vice presidenti Maurizio Cadeo, e Domenico Tudini. Maurizio Cadeo, 57 anni, milanese, ex vicesindaco di Segrate, è attualmente il Vice Presidente di Amsa S.p.a.  
   
   
DISPOSTA GIÀ DA UN MESE LA CHIUSURA DELLA SELECT SRL IL COMUNE CHIARISCE LA PROPRIA POSIZIONE NEI CONFRONTI DELL’IMPIANTO DI SMALTIMENTO DEI RIFIUTI DI VIA FERMI MESSO SOTTO SEQUESTRO  
 
 Segrate, 13 lugli o2005 - “Apprendiamo dalla stampa la notizia del sequestro dell’impianto di smaltimento dei rifiuti ‘Select Srl’ di via Fermi. I nostri uffici hanno in mano da più di un mese copia della disposizione datata 17/05/2005 con cui la Direzione centrale risorse ambientali della provincia di Milano ne aveva stabilito la chiusura immediata e la contestuale cessazione dell’attività. Disposizione che sappiamo notificata il 23/05/2005”. Questo il commento di Giuseppe Carraro, assessore all’Ambiente, sulla vicenda del traffico illecito di rifiuti che ha visto coinvolta anche la ditta sita sul territorio segratese. Il provvedimento di Palazzo Isimbardi è arrivato dopo un serie di denunce e di diffide scattate nei confronti della Select tra il 2001 e il 2005 per continue inottemperanze a quanto prescritto dagli atti autorizzativi. Nell’ultima relazione di servizio del 9.05.2005, la Polizia Provinciale constatava infatti ancora una volta che “dai fatti accertati e dalla documentazione acquisita, l’attività di gestione dei rifiuti della Select presso l’impianto di Segrate era fisiologicamente dedita a continue violazioni di legge”. “Per quanto la competenza in materia fosse esclusivamente della Provincia, il comune – tiene a puntualizzare Carraro - ha sempre tenuto una posizione forte, rilasciando pareri ambientali e urbanistici molto vincolati da prescrizioni. L’ultimo nel 2002 in sede di conferenza dei servizi”. “Lo smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi è diventato purtroppo una piaga del nostro tempo – prosegue l’assessore -, parlare di ‘società dei rifiuti’ non è azzardato. A Segrate ci troviamo a gestire problemi di questo tipo e ad avere a che fare a volte con aziende che si muovono più o meno nei limiti della normativa. Le lungaggini burocratiche dilatano tempi che invece dovrebbero essere molto rapidi e la mancanza di controlli aggrava una situazione già compromessa. Gli organi preposti sono sempre pochi rispetto alla reali necessità. L’intenzione dell’amministrazione è perseguire le violazioni in tutte le forme e sedi e adottare azioni e misure sempre più severe perché si recepisca un messaggio di legittimità e non di tolleranza”.  
   
   
81 TALENTI DI 30 PAESI SI CONTENDONO LA PARTECIPAZIONE AI CORSI DELL’ALTA SCUOLA POLITECNICA  
 
Milano, 13 luglio 2005 - Successo internazionale dell’Alta Scuola Politecnica (Asp), la scuola superiore creata dai Politecnici di Torino e Milano con il contributo del Miur, Ministero Università e Ricerca. Per partecipare al secondo ciclo di corsi dell’Asp che inizieranno il prossimo 15 novembre hanno presentato domanda ben 81 talenti stranieri che si contenderanno almeno 37 posti a loro riservati sui 150 disponibili. Le domande sono state inviate da 30 Paesi che rappresentano ampiamente l’intero pianeta. Gli 81 candidati provengono da Europa (30), Americhe (25), Medio Oriente-nord Africa (12), Asia (11), Africa (3). Un insieme di studenti multirazziale e multiculturale che spazia dal Brasile alla Cina e che interpreta la domanda di alta formazione e la fiducia nella qualità formativa predisposta dai due principali Politecnici italiani che hanno anche creato un sito dedicato www.Asp-poli.it. Sul sito sono disponibili le documentazioni per partecipare ai corsi Asp, gli studenti italiani hanno tempo fino al 30 settembre per presentare la domanda di ammissione. Il primo ciclo dell’Alta Scuola Politecnica è iniziato lo scorso maggio con 146 studenti e rappresenta l’inizio di un rilevante progetto formativo che colma una lacuna dell’offerta nazionale e aumenta le sinergie dei due atenei che rappresentano il 30% circa degli ingegneri e architetti laureati annualmente in Italia. La grande attrazione che l’Alta Scuola Politecnica sta esercitando sugli studenti che stanno completando il primo triennio di ingegneria e architettura, è dovuta all’unicità del corso, all’elevato valore di mercato della formazione offerta e ai consistenti benefici economici riservati a quanti saranno ammessi ai corsi. L’asp, che si sviluppa in parallelo alle lauree specialistiche, offrirà di acquisire la laurea Magistrale (nuova terminologia per laurea specialistica biennale) contemporaneamente a Milano e Torino e il Diploma Alta Scuola Politecnica dopo aver frequentato per un biennio corsi che sviluppano attitudini a promuovere e realizzare l’innovazione in un contesto fortemente multidisciplinare, elaborando anche progetti d’immediato interesse. I progetti saranno condotti insieme a numerose imprese ed istituzioni del Piemonte e della Lombardia e rappresenteranno un atto concreto della collaborazione progettuale tra le istituzioni delle due regioni. La Scuola s’inserisce in questo disegno elaborando idee e formando professionisti e manager in grado di governare innovazione e processi di trasformazione. I partecipanti alla prima edizione sono stati selezionati tra gli studenti dei due Politecnici e in larghissima parte hanno conseguito la laurea del primo triennio con la votazione di 110, ma dal 2006 solo il 50% dei posti disponibili sarà riservato agli architetti e ingegneri lombardo-piemontesi, il 25% circa sarà per studenti italiani di altre regioni e il restante 25% per allievi d’oltre confine, anche se già ora sono stati inseriti 48 studenti non residenti nelle due regioni e 5 studenti esteri. Al primo corso partecipano 103 iscritti a ingegneria e 43 ad architettura, il 38% è rappresentato da ragazze e il 62% da ragazzi. Solo chi ha una media di 27/30 e una buona conoscenza della lingua inglese (lingua ufficiale dei corsi) potrà essere ammesso alle selezioni per accedere alle lezioni condotte sia da professori dei due Politecnici che da colleghi internazionali, supervisionati dal Comitato Scientifico di Valutazione formato da docenti esteri come Marco Iansiti della Harvard Business School, Yu Lu, Direttore del Centro Interdisciplinare di Studi Teorici dell’Accademia Cinese di Scienze, Konrad Osterwalder, Rettore della Eth di Zurigo. Chi sarà ammesso potrà disporre di rilevanti aiuti economici compresi tra gli 11.000 e 20.000 euro annui a seconda della provenienza geografica. In pratica, grazie al contributo economico del Miur, tutti gli studenti saranno sollevati dal pagare l’iscrizione all’Asp (6.000 euro) e alla laurea Magistrale (3.000 euro) e inoltre disporranno di 2.000 euro per partecipare alla gestione dei progetti previsti dal corso e condotti con i tutor. Inoltre gli studenti che non risiedono in Lombardia e Piemonte disporranno di ulteriori 9.000 euro per le esigenze di alloggio. All’asp i corsi saranno dedicati a problematiche inerenti i processi d’innovazione e il loro impatto socio-economico, la loro dimensione etica, la logica del progetto e le dinamiche della creatività. I corsi d’insegnamento saranno rivolti agli studenti riuniti in un’unica classe in strutture residenziali (nei fine settimana e in settimane primaverili ed estive, nei quali non vi sono lezioni nei Politecnici). Un’unica classe permette di dare il senso della comunità, incentivare la conoscenza e la comunicazione reciproca. I progetti interdisciplinari impegneranno gli studenti per il restante 50% di attività. Gli studenti, con profili di studio eterogenei, saranno divisi in piccole squadre e disporranno della collaborazione di una squadra di tutor, docenti di elevato profilo provenienti dalle diverse facoltà dei due atenei. Per partecipare all’esame finale per l’ottenimento del Diploma Asp, occorre aver prima conseguito la laurea Magistrale. La conduzione dell’Asp è affidata al Direttore Roberto Verganti, Politecnico di Milano e al Vice Direttore Mario Rasetti del Politecnico di Torino. Il Comitato Promotore raccoglie le principali figure istituzionali lombarde e piemontesi (i Presidenti delle Regioni e delle Camere di Commercio e i Sindaci di Milano e Torino) ed esponenti dell’industria e della finanza, quali: Luca Cordero di Montezemolo (Fiat e Ferrari), Marco Tronchetti Provera (Pirelli e Telecom), Andrea Pininfarina (Pininfarina), Elio Catania (Ferrovie dello Stato), Diana Bracco de Silva (Bracco), Enrico Salza (San Paolo Imi), Corrado Passera (Banca Intesa), Giuseppe Guzzetti (Fondazione Cariplo).