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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Gennaio 2007
JOSÉ MANUEL BARROSO IN VISITA UFFICIALE A ROMA DAL 12 AL 15 GENNAIO 2007  
 
Roma, 15 gennaio 2007 - Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso in visita ufficiale a Roma da venerdì 12 gennaio a lunedì 15 gennaio, avrà una serie di incontri istituzionali e riceverà la laurea honoris causa in economia dal rettore dell’Università La Sapienza. Tra gli incontri istituzionali previsti, in ordine di tempo, quelli con: Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, Piero Fassino, Segretario Ds; Emma Bonino, Ministro per le Politiche europee; Lamberto Dini, Presidente della Commissione Affari esteri del Senato; Umberto Ranieri, Presidente della Commissione Affari esteri della Camera Romano Prodi, Presidente del Consiglio dei ministri. Lunedì 15 gennaio 2007, in occasione della solenne cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2006/2007, il rettore dell’Università La Sapienza Renato Guarini conferirà la laurea honoris causa in economia al presidente della Commissione europea. Sarà presente il vice Presidente del Senato Mario Baccini. .  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO RESPONSABILE PER L’ALLARGAMENTO OLLI REHN SARÀ IN VISITA UFFICIALE A ROMA IL 15 E 16 GENNAIO 2007.  
 
 Roma, 15 genaio 2007 - Martedì 16 gennaio incontrerà il vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Massimo D’alema. Al termine dell’incontro (indicativamente ore 9. 30) è previsto un punto stampa. I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati a seguire l’evento sono pregati di accreditarsi inviando un fax al Servizio Stampa del Ministero degli Affari esteri (tel. 06/3691. 3432, fax 06/3691. 2122) indicante nome e cognome, luogo e data di nascita, numero di un documento di riconoscimento e qualifica. I rappresentanti degli organi di stampa accreditati potranno accedere alla Farnesina, dall’ingresso di via Macchia della Farnesina, a partire dalle ore 9. 00. Il commissario Rehn parteciperà alla conferenza organizzata dal Ministero degli Affari esteri “The European Perspective for the Western Balkans”, a cui prenderanno parte, tra gli altri, il Ministro D’alema, il Ministro degli Affari esteri svedese Carl Bildt, il Ministro dell’Interno Giuliano Amato e il vicesegretario generale della Nato Alessandro Minuto Rizzo. La conferenza sarà moderata dal direttore di Limes, Lucio Caracciolo. Infine il commissario interverrà ad una audizione pubblica con le commissioni Affari esteri riunite di Camera e Senato. .  
   
   
SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA: AL VIA ERAWATCH LA COMMISSIONE EUROPEA LANCIA UN NUOVO SERVIZIO DI INFORMAZIONE  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2007 - La Commissione lancia un nuovo servizio che consentirà ai responsabili delle politiche nell´Ue e ai ricercatori europei di mettere a confronto i sistemi, i programmi e le politiche in materia di ricerca di diversi paesi. La nuova fonte di informazioni si chiama Erawatch ed è un altro passo verso la costruzione di uno Spazio europeo della ricerca. L´obiettivo del servizio è agevolare la conoscenza e la comprensione dei sistemi e delle politiche di ricerca nazionali e dei contesti nei quali operano. Per la prima volta, saranno disponibili presso un´unica piattaforma informazioni affidabili e armonizzate sui sistemi di ricerca di tutti gli Stati membri e degli altri paesi partecipanti al programma quadro, così come di Stati Uniti, Cina e Giappone. Le informazioni fruibili su Erawatch forniscono un prospetto sintetico delle politiche in materia di ricerca di ciascun paese, le ultime notizie, i documenti recenti, una spiegazione del funzionamento del sistema, i dettagli dei programmi di ricerca, le informazioni sugli enti finanziatori, l´andamento della ricerca e gli indicatori, quali spese, pubblicazioni e brevetti. Il servizio viene aggiornato tramite una rete di organizzazioni nazionali di contatto che raccolgono e predispongono le informazioni. L’“intelligence Service” di Erawatch sviluppa analisi approfondite e relazioni sulla ricerca e sulle politiche scientifiche, nonché sulle tendenze e i fattori che le influenzano. I responsabili delle politiche possono in questo modo mettere a confronto le situazioni di partenza e i risultati del sistema e utilizzare queste informazioni per migliorare la strutturazione delle politiche scientifiche a tutti i livelli. Gli utenti possono accedere alla piattaforma e adattare alle proprie esigenze la presentazione e la fruizione delle informazioni. Sono inoltre invitati a fornire un feedback per sviluppare e migliorare il servizio Erawatch. Il commissario responsabile per la scienza e la ricerca, Janez Potočnik, ha dichiarato: “I dati pubblicati oggi mostrano che nell´Ue gli investimenti nella ricerca hanno subito una stagnazione nel 2005. Questo evidenzia l´importanza di attuare le misure proposte dalla Commissione nella Strategia per la crescita e l’occupazione nel 2005. Se nel futuro vogliamo vedere un miglioramento, dobbiamo accelerare. Uno Spazio europeo della ricerca completamente funzionante ci permetterà di sfruttare al massimo le risorse che abbiamo ed attrarre più investimenti. Erawatch è un servizio dal valore inestimabile che permetterà di agire per migliorare il funzionamento dello Spazio europeo della ricerca sulla base di informazioni solide ed esatte. Spero di presentare quest´anno al Collegio proposte per rivitalizzare lo Spazio europeo della ricerca come uno dei principali progetti per il futuro dell´Europa”. Erawatch sarà gestito congiuntamente dalla Dg Ricerca e dal Centro comune di ricerca (Ccr), in collaborazione con Cordis, e finanziato nell´ambito del programma quadro per la ricerca dell´Ue. .  
   
   
RICCARDO ILLY: "EUROREGIONE ENTRO IL 2007" FRIULI VENEZIA GIULIA, VENETO E CARINZIA SI PROPONGONO DI RAFFORZARE LA RECIPROCA COLLABORAZIONE  
 
Klagenfurt (Austria), 15 gennaio 2007 - Potrà essere costituita entro il 2007 l´Euroregione transfrontaliera promossa dal Friuli Venezia Giulia, che ha via via coinvolto nel progetto Veneto, Carinzia. Slovenia e due Contee dell´Istria croata. A imprimere una forte accelerazione al percorso costitutivo dell´Euroregione è stato l’ 11 gennaio il presidente della Regione Riccardo Illy, in occasione dell´incontro trilaterale con Carinzia e Veneto che si è svolto a Klagenfut (Austria) nella storica sede del parlamento carinziano. All´incontro hanno preso parte oltre a Illy, che era affiancato dall´assessore per le Relazioni internazionali e comunitarie Franco Iacop, il governatore della Carinzia Joerg Haider e l´assessore del Veneto Fabio Gava, che ha sostituito all´ultimo momento il presidente Giancarlo Galan, impossibilitato a partecipare per un improvviso problema di salute. Al termine dell´incontro è stato sottoscritto un Protocollo d´intesa trilaterale, con il quale Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia si propongono di rafforzare la reciproca collaborazione proprio in vista della costituzione dell´Euroregione. Come ha spiegato Illy, nell´agosto di quest´anno entrerà in vigore il nuovo regolamento comunitario sui Gect (Gruppi europei di cooperazione territoriale), frutto di un lungo e fruttuoso lavoro di pressione nei confronti dell´Unione europea. I Gect costituiscono in sostanza lo strumento che renderà possibile istituire le Euroregioni come soggetto giuridico di diritto europeo. Il presidente della Regione ha indicato un calendario preciso per giungere entro l´anno all´obiettivo dell´Euroregione. A fine gennaio saranno presentati i risultati preliminari del progetto Interreg "Matrioska", con il quale sono stati fra l´altro approfonditi gli assetti istituzionali della futura Euroregione. Successivamente sarà possibile firmare, tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto, il Protocollo d´intesa il cui testo era stato concordato nel vertice plenario svoltosi a Villa Manin di Passariano nell´ottobre 2005. Contestualmente potrà essere definito, ha osservato Illy, il testo di un Accordo multilaterale in cui vengano raccolti in forma coordinata e organica i diversi Accordi e Protocolli bilaterali che in questi ultimi anni sono stati sottoscritti fra i diversi soggetti che intendono dar vita all´Euroregione. Tutto ciò per arrivare alla sua costituzione entro il 2007, in tempo quindi - ha osservato il presidente - per poter gestire in forma congiunta i fondi comunitari nel periodo di programmazione 2007-2013. Per quanto riguarda la capitale della nuova Euroregione, Illy ha invitato ad assumere un "atteggiamento pragmatico". Posto che il regolamento sui Gect non consente una scelta di tipo itinerante, e che lo stesso Gect deve obbligatoriamente far riferimento all´ordinamento giuridico del Paese in cui è fissata la capitale, il presidente ha proposto di scegliere la sede dell´Euroregione nello Stato che per primo si adeguerà alle nuove norme comunitarie sui Gruppi territoriali. Le tre Regioni si impegnano a costituire un Gruppo di lavoro permanente - composto dai tre presidenti e dagli assessori, affiancati da funzionari ed esperti - nel cui ambito saranno istituiti Tavoli tematici per la trattazione e attuazione di iniziative di specifico interesse transfrontaliero. Nel Protocollo sono individuati gli "ambiti di interesse" nei quali sviluppare la collaborazione, con la promozione di attività congiunte, ma anche lo scambio di informazioni ed esperienze comuni: attività produttive, infrastrutture, agricoltura, tutela del territorio e sviluppo della montagna, protezione civile, turismo, formazione, cultura, ricerca e innovazione, settori sociale e sanitario, gemellaggi fra enti locali e altre associazioni. Per quanto riguarda in particolare le infrastrutture, si prevede di creare un organismo misto con il compito di approfondire le soluzioni per un collegamento tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, "nel rispetto delle aspettative" delle singole Regioni. La collaborazione in campo sanitario si svilupperà con la preparazione di un "Progetto giovani" sui temi della violenza e delle droghe, del fumo e dell´alcol, con iniziative di studio per mettere a confronto i modelli di eccellenza sia ospedalieri sia territoriali, con programmi di formazione congiunti per i medici e per il personale ospedaliero. I firmatari si impegnano inoltre a premere sui rispettivi organi statali per potenziare i collegamenti ferroviari, i porti e gli aeroporti, anche nel quadro dei Corridoi europei V e Adriatico e attraverso l´asse internazionale della Pontebbana (asse Adriatico-baltico e asse dei Tauri). Le tre Regioni intendono anche promuovere iniziative comuni in ambito europeo, per utilizzare in modo coordinato gli strumenti finanziari e operativi dell´Unione europea (si fa esplicito riferimento al nuovo periodo di programmazione dei fondi strutturali 2007-2013). Sul piano internazionale, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia si propongono di sostenere l´attuale collaborazione in un ambito allargato, che comprenda le Regioni, i Laender e le Contee delle Alpi Orientali e dell´Alto Adriatico, ma anche di promuovere iniziative istituzionali ed economiche verso i Paesi dell´Europa Centro e Sudorientale, anche in vista dell´apertura dell´Unione europea verso quest´area. Nel protocollo sono stati inseriti anche impegni a tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico e culturale germanofono in Friuli Venezia Giulia e Veneto, ma anche divulgare la lingua e la cultura italiana in Carinzia. Il Friuli Venezia Giulia intende appoggiare l´Austria, e in particolare il Land della Carinzia, nella richiesta di inserire il progetto del corridoio ferroviario Adriatico-baltico, da Danzica a Bologna, tra i progetti prioritari finanziati dall´Unione europea. Nell´ambito della direttrice del corridoio Adriatico-baltico, si inseriscono fra l´altro i lavori per realizzare i trafori ferroviari del Semmering e del Koralm in Austria, due opere - ha rilevato Illy - di importanza strategica per il Friuli Venezia Giulia, perché consentiranno di valorizzare la linea Pontebbana superando i "colli di bottiglia" in territorio austriaco. Il potenziamento della linea Adriatico-baltico, secondo Illy, consentirà un migliore collegamento di tutti i porti dell´Alto Adriatico con i mercati dell´Europa centro-orientale, rappresentando un´importante direttrice alternativa in attesa del completamento delle opere ferroviarie del Corridoio V nei Paesi a Est del Friuli Venezia Giulia. In occasione del vertice trilaterale, il presidente Illy ha illustrato anche le opportunità del nuovo fondo "Aladinn", costituito dalla finanziaria regionale Friulia su indicazione della Regione, per esercitare l´attività di "venture capital", vale a dire di finanziamento della crescita delle piccole e medie imprese a maggiore potenzialità in termini di innovazione. Il fondo, che sarà operativo entro il 2007, intende raccogliere capitali e operare non solo in Friuli Venezia Giulia - come ha confermato Illy - ma anche nella più ampia area della costituenda Euroregione. Il fondo punta a raccogliere un capitale di 40-50 milioni di euro, di cui 15 saranno messi a disposizione da Friulia, coinvolgendo istituzioni finanziarie (pubbliche e private) anche del Veneto e della Carinzia. Sia Haider che l´assessore Gava hanno manifestato, in occasione del vertice di Klagenfurt, interesse per l´iniziativa di "Aladinn". Nel corso del vertice sono state anche poste le basi per una riunione congiunta delle tre Giunte regionali, con all´ordine del giorno la programmazione dei fondi "Obiettivo 3" per il periodo 2007-2013. .  
   
   
LA VIA DELLA PACE ATTRAVERSO LA TOSCANA PER PALESTINESI E ISRAELIANI  
 
Firenze, 15 gennaio 2007 - Sono arrivati l’ 11 gennaio in Toscana i sindaci dei 3 comuni israeliani (Akko, Haifa, Taybeh) e quelli dei 3 comuni palestinesi (Jericho, Nablus, Tulkarem) che partecipano a Med Cooperation, il programma di cooperazione decentrata che vede la Regione Toscana come capofila e la partecipazione di 13 comuni (Arezzo, Borgo San Lorenzo, Empoli, Fiesole, Firenze, Livorno, Montevarchi, Pisa, Pitigliano, Pontedera, Quarrata, San Giovanni Valdarno e Siena), 5 province (Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia e Siena) 3 organizzazioni non governative (Cospe, Medina, Ucodep - riunite nel consorzio Co. Opera) e la compartecipazione finanziaria, insieme alla Regione, di Ue, Fondazione Monte dei Paschi e Associazione Arte Continua. Le tappe toscane del viaggio delle delegazioni isaraeliana e palestinese comprendono, oltre a Firenze, Pisa e San Rossore, Livorno e Arezzo. L´iniziativa è stata illustrata a Firenze, nella sede della Regione Toscana, dal vicepresidente Federico Gelli e da Riccardo Sansone in rappresentanza del consorzio di Ong Co. Opera. Il vicepresidente della Regione ha ribadito l´impegno della Regione Toscana, che opera da molti anni nell´area del Medioriente attraverso la cooperazione, per un percorso che mira alla costruzione del dialogo fra palestinesi e israeliani anche attraverso il recupero e la valorizzazione delle risorse artistiche e culturali di cui è ricchissima la zona e delle sue tradizioni artigianali e agroalimentari. Gelli ha concluso sottolineando il valore, anche simbolico, della "Strada del Patrimonio della Terra Santa del Nord", osservando come la strada evochi un percorso, un cammino da fare insieme. Questo in sostanza - ha concluso - è l´obiettivo che accomuna le tre città israeliane e le tre città palestinesi che hanno aderito al progetto, insieme alle città della toscana e a tutti i soggetti (Monte dei Paschi, Associazione Arte continua, Ong) che vi partecipano. Le tappe del viaggio Il 12 gennaio la giornata è stata dedicata a Pisa con un titolo significativo: "The Northern Holy Land Cultural Heritage Way; from Akko to Jericho passing trough Pisa", ossia "La strada del patrimonio della Terra Santa del Nord" che congiunge Akko a Gerico ?passando per Pisa, città che tra l´altro è gemellata sia con Gerico che con Akko. E´ previsto un incontro in Comune con il sindaco Fontanelli e successivamente con la municipalità e con la Provincia. E’ seguita la visita al Parco di San Rossore. Il 13 gennaio è invece la giornata dedicata a Livorno. Anche qui incontro con i rappresentanti delle autorità locali e workshop sul progetto Med Cooperation in Provincia, con la partecipazione del presidente Giorgio Kutufà. Il titolo della giornata è: "Tourism and territoriale marketing: Livorno contribution to the network", a significare il percorso di valorizzazione turistica compreso nel progetto e il ruolo svolto dalla città e dalla provincia labronica. Il 15 gennaio entrambe le delegazioni saranno a Firenze, ospiti, in mattinata, del Presidente della Regione, Claudio Martini, a palazzo Bastogi, sede della Giunta regionale, dove è prevista la riunione di tutti i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto Med Cooperation e la firma di un documento comune d´intenti e l´indicazione degli obiettivi futuri del progetto. Sempre il 15 gennaio, nel pomeriggio, le due delegazioni saranno ad Arezzo dove è previsto un incontro con i rappresentanti del Comune e della Provincia, con il titolo "Between local products and historical building: the role of Arezzo", incentrata sulla valorizzazione dei prodotti tipici e il recupero degli edifici storici delle citta palestinesi e isareliane e sul ruolo svolto in questo ambito dal comune e dalla provincia di Arezzo. La storia - Med Cooperation nasce nel 1999 dalla volontà dei diversi soggetti toscani impegnati in iniziative di solidarietà e collaborazione in Medio Oriente per mantenere attivo il dialogo con gli attori locali e sostenere il processo di pace tra Israele e Palestina agendo localmente attraverso la cooperazione decentrata. Dopo la chiusura della prima fase del programma nel luglio del 2003, a marzo del 2005 è stata avviata la seconda fase attualmente in corso, imperniata sulla promozione della Strada del Patrimonio della Terra Santa del Nord (Northern Holy Land cultural Heritage Way), che collega le 6 città partner mediorientali, con l´obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale comune, le produzioni tipiche per promuovere lo sviluppo locale e nuove opportunità di dialogo tra le due comunità in conflitto. Le attività del programma sono principalmente finalizzate alla promozione della "strada del patrimonio culturale" e del turismo nelle località che la strada unisce e si articolano su due temi: - la valorizzazione del patrimonio situato lungo l´itinerario che unisce le 6 città mediorientali partner. - la valorizzazione delle produzioni tipiche tradizionali, artigianali ed agro-alimentari, che caratterizzano i territori delle stesse città. Sul patrimonio storico e artistico sono state avviate iniziative pilota che hanno riguardato diverse città della rete: 1. Nablus (Pal): è stato progettato e realizzato un primo intervento di recupero dell´area di Piazza della Torre ed è stato predisposto il progetto di recupero funzionale del Palazzo Dar Arafat per adibirlo a ufficio municipale di piano del centro storico. Su questo progetto è in corso l´iter per il co-finanziamento sul Programma Le Ali della Colomba promosso dal Ministero italiano degli Affari Esteri. 2. Tulkarem (Pal): è stato elaborato il progetto di recupero funzionale del palazzo del vecchio Municipio per adibirlo a nuove funzioni di pubblica utilità e a sede del Museo della storia e della cultura locale. Anche su questo intervento è stata attivata una richiesta di contributo sul programma Le Ali della Colomba. 3. Taibeh (Il): progetto di consolidamento e primi interventi di restauro della Torre Mamelucca. 4. Akko (Il): studio per il recupero e la valorizzazione del patrimonio architettonico del periodo pisano Per quanto riguarda invece i prodotti tradizionali delle 6 città (si va dall´olio, alle spezie, alla pasticceria tipica, alla ceramica e ai manufatti in rame e argento, fino a un vino con uve cabernet sauvignon di produzione israeliana) dopo un primo lavoro di rilevazione e sensibilizzazione degli interlocutori locali (al quale farà seguito una più approfondita mappatura dei prodotti) si è passati alla fase operativa con la partecipazione ad alcuni eventi promozionali, quali la Mostra Internazionale dell´Artigianato nella primavera 2006 a Firenze, alcune fiere sulle produzioni tipiche e tradizionali tenutesi nelle città palestinesi di Tulkarem e Nablus e la recente mostra del cibo e dell´artigianato che si è tenuta nel centro storico di Akko nello scorso dicembre. Altre verranno realizzate nei primi mesi del 2007. E´ stata inoltre realizzata una specifica attività formativa per funzionari e tecnici dei comuni e delle associazioni mediorientali partner del programma, sui temi della valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e delle produzioni tradizionali tipiche delle aree interessate, con l´obiettivo di individuare le migliori modalità di promozione della "Strada del Patrimonio Culturale della Terra Santa del Nord", attraverso il rafforzamento di tutte le attività economiche e culturali che possano indurre sviluppo economico sostenibile delle comunità interessate. A completamento di queste iniziative sono stati inoltre realizzati in Israele e in Palestina seminari e workshop per la promozione del patrimonio culturale come elemento di dialogo e sviluppo tra le due comunità e un campus che ha visto l´arrivo in Toscana di 19 giovani israeliani e palestinesi accompagnati da 3 tutor che hanno partecipato ad una serie di attività insieme a studenti italiani, nelle città di Arezzo, Fiesole, Pistoia Siena e Firenze. Sono state inoltre gettate le basi per una guida informativa sulla "Strada del Patrimonio Culturale della Terra Santa del Nord", che ha l´obiettivo di mettere in evidenza i risultati della mappatura delle risorse culturali e architettoniche ma anche di quelle legate alla tipicità dei prodotti e che sarà destinata a diventare uno dei cardini dell´azione di valorizzazione della zona. Le risorse. Questo il quadro delle risorse stanziate dalla Regione, dall´Unione Europea, da Fondazione Mps e dall´Associazione Arte Continua per il progetto di cooperazione decentrata Med Cooperation nel periodo 2003/2006, per un totale di oltre 755 mila euro. .  
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO  
 
 Termine Dell´11 Gennaio 2007
Btp 3,75% Btp 4,00%
Scadenza 15. 09. 2011 01. 02. 2037
Cod. /tranche It0004112816/7 It0003934657/10
Imp. Offerto 2500 2000
Regolamento 15. 01. 2007 15. 01. 2007
Imp. Domandato 4201 3121
Imp. Assegnato 2500 2000
Prezzo aggiudicazione 99,09 92,81
Prezzo esclusione 97,187 89,984
Rendimento lordo 4,00 4,48
Variazione Rend. Asta prec. (*) 0,29 -0,22
Rendimento netto 3,52 3,94
Riparto 64,65 24,4
Importo in circolazione (mln) 11331 16700
Riapertura (mln) 250 200
Prezzo nettisti 99,09000000 92,81000000
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom .
 
   
   
MEDIOBANCA – BANCA DI CREDITO FINANZIARIO: COMPLETATO IL COLLOCAMENTO DI AZIONI ORDINARIE KME GROUP S.P.A.  
 
Milano, 12 gennaio 2007 - Mediobanca e Banca di Credito Finanziario S. P. A — (Mediobanca), informano di avere concluso l´operazione di collocamento realizzata mediante Accelerated Bookbuilding Offer ed informa inoltre che, il numero di azioni collocate è di 45. 655. 861 ("Azioni"). Il corrispettivo complessivo è risultato pari ad Euro 25. 110. 724 milioni L´operazione, realizzata attraverso una procedura di Accelerated Bookbuilding Offer presso investitori istituzionali italiani ed esteri, si è chiusa con successo ad un prezzo finale di assegnazione pari ad Euro 0. 55 per Azione, sostanzialmente in linea con gli attuali prezzi di Borsa dell´azione Kme Group S. P. A. .  
   
   
BANCA FIDEURAM, RACCOLTA NETTA TOTALE A DICEMBRE: € 476 MILIONI RACCOLTA NETTA TOTALE DEL 2006: € 1,8 MILIARDI (+ 49% RISPETTO AL 2005) TOTALE MASSE AMMINISTRATE A FINE NOVEMBRE 2006: € 66,6 MILIARDI  
 
Roma, 15 gennaio 2007 – La raccolta netta totale del gruppo Banca Fideuram (Eurizon Financial Group) ha registrato a dicembre un risultato eccellente, con un saldo positivo di € 476 milioni, portando la raccolta netta da inizio anno a € 1. 8 miliardi, in aumento del 49% rispetto al risultato di € 1,2 miliardi ottenuto nel 2005. “La raccolta di dicembre – ha commentato l’amministratore delegato Massimo Arrighi - dimostra che la leadership storica delle nostre reti Banca Fideuram e Sanpaolo Invest unita ai forti investimenti in corso sul fronte dell’innovazione di prodotto e dell’asset management, sono apprezzati dalla clientela e rappresentano la pietra miliare della nostra crescita. Il 2006 ha segnato anche un importante punto di svolta sotto il profilo del reclutamento con 288 nuovi ingressi, contribuendo così all’eccellente risultato di raccolta”. In dicembre la raccolta netta di risparmio gestito (fondi, gestioni e assicurazioni) è risultata positiva per € 488 milioni. Il saldo complessivo del risparmio non gestito è stato negativo per € 12 milioni. All’interno del risparmio gestito i fondi comuni, le gestioni patrimoniali e le assicurazioni hanno segnato una raccolta positiva rispettivamente pari a € 371 milioni, € 72 milioni e € 45 milioni. Le polizze vita hanno complessivamente incassato premi per € 205 milioni. La nuova produzione assicurativa è stata pari a € 123 milioni, principalmente costituita da polizze unit linked. A fine novembre 2006 il totale delle masse amministrate dal gruppo ammontava a € 66,6 miliardi, per € 51,2 miliardi costituite da risparmio gestito. A fine dicembre i private banker1 del gruppo Banca Fideuram erano 4. 216 (inclusi 61 produttori assicurativi), in crescita di 66 unità rispetto a dicembre 2005. .  
   
   
AZIMUT: PRIME STIME SUI RISULTATI 2006: UTILI NETTI TRA 77 E 84 MLN (OLTRE IL 50% SU 2005) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA POSITIVA  
 
 Milano, 15 gennaio 2007 - Azimut ha presentato l’11 gennaio i primi dati di sintesi dell’attività e stime dei risultati 2006 insieme con le indicazioni strategiche per il 2007. I risultati definitivi dell’esercizio appena concluso saranno esaminati dal Consiglio di Amministrazione il 15 marzo 2007. I ricavi totali del 2006 si attestano fra i 322 ed i 328 milioni di euro, a fronte dei 242,7 milioni di euro registrati nel 2005. L’utile netto 2006 è stimato fra i 77 e gli 84 milioni di euro, con un incremento di non meno del 57% rispetto all’esercizio 2005 (49 milioni di euro di utile netto). La posizione finanziaria netta è positiva, stimata fra i 17 ed i 22 milioni di euro, rispetto al valore negativo per oltre 77 milioni di fine 2005; si tratta del primo valore positivo dal Management-buyout del 2002, quando circa 800 fra promotori finanziari, gestori, manager e dipendenti di Azimut acquisirono la società. Azimut è a tutt’oggi il maggior gruppo del risparmio gestito in Italia totalmente indipendente da gruppi bancari, assicurativi o industriali. Nel sottolineare l’importanza dei risultati raggiunti, particolarmente rilevanti in un anno disastroso per il risparmio gestito in Italia, Pietro Giuliani, presidente del Gruppo Azimut, richiama l’attenzione sulla solidità del Gruppo “Dala quotazione del luglio 2004, abbiamo mantenuto un ritmo di sviluppo molto consistente che ha visto crescere la nostra quota di mercato nel risparmio gestito. Abbiamo così dimostrato nei fatti la sostenibilità del modelo di business presentato agli investitori nela fase di approdo in Borsa. L’assorbimento del debito derivante dal Management-buyout è stato addirittura più rapido del previsto e ci consente oggi di presentarci sul mercato come un operatore specializzato, pronto a operazioni di acquisizione o partnership nel’area dela gestione. ” Le novità più importanti del 2007 riguarderanno soprattutto la gamma prodotti: sia per i fondi italiani sia per i fondi lussemburghesi si procederà a incrementare il numero di fondi flessibili che, in parte, deriveranno dalla trasformazione di azionari geografici e settoriali. Azimut si caratterizzerà in modo ancora più netto come gruppo specializzato nella gestione di fondi flessibili e fondi hedge puri. Lanciati in Italia da Azimut nel 1993, i fondi flessibili rappresentano già oggi circa il 45% delle masse gestite del Gruppo. Nel 2006 la performance media ponderata di questi prodotti Azimut è stata di oltre l’8% al netto di costi e tasse, a fronte di un valore dell’indice Fondi Flessibili di poco superiore al 4%. Sempre nel corso del primo semestre 2007 sarà lanciato il primo fondo a gestione quantitativa, e la gamma dei prodotti Azfund sarà arricchita da 3 nuovi comparti (European Balanced, Bond Trend e Income). Azimut costituirà inoltre a Dublino una società specializzata nella gestione di fondi hedge e sarà lanciato il primo hedge di diritto irlandese. . .  
   
   
CONFERMA RATING DA FITCH PER BANCA IFIS: BBB  
 
Mestre 15 gennaio 2007 - L’agenzia di rating internazionale Fitch ha confermato a Banca Ifis S. P. A. Il rating “Bbb-”. In particolare Fitch ha confermato le valutazioni Long Term a “Bbb-”, Short-term a “F3”, Individual a “C”. Inoltre l’agenzia ha confermato il Support rating a “5”. L’outlook è stabile. .  
   
   
UN ANNO DA RECORD PER BORSA ITALIANA BILANCIO DELL´ANNO BORSISTICO 2006 QUARTO ANNO CONSECUTIVO DI CRESCITA DEI MERCATI DI BORSA  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - L’andamento Di Indici E Prezzi - L’indice Mib si sta avviando a chiudere l’anno con una crescita di oltre il 18,8% rispetto a fine 2005, e prosegue la crescita a fine 2002. In questi ultimi 4 anni, l’indice Mib è cresciuto di oltre l’82,5%. Il massimo dell’anno è stato raggiunto il 18 dicembre, a quota 30. 949, (ai livelli del dicembre 2000) mentre il minimo dell’anno è stato stabilito il 13 giugno (25. 851). La variazione giornaliera positiva più elevata (+1,7%) è stata registrata venerdì 26 maggio, quella negativa (-2,7%) lunedì 22 maggio. Il mese con la miglior performance è stato febbraio (+4,1%), quello con la peggiore maggio (-6,1%). Nel corso dell’anno l’indice Mib è risultato positivo 11 mesi su 12. Il massimo annuale si posiziona di -8,6% dal massimo storico di 33. 853 del 10 marzo 2000. Gli indici continui hanno manifestato un andamento omogeneo, con il Mibtel a +18,9% e l’S&p/mib a +16,0%, mentre il Midex ha evidenziato una crescita del 32,0%. Gli indici per le mid-small caps di qualità, hanno evidenziato una crescita pari a 21,1% per All Stars, 24,3% per Star e 17,2% per Techstar, che li ha portati in maggio (All Stars e Star) e in aprile (Techstar) ai nuovi massimi storici. L’indice Mex relativo al Mercato Expandi è cresciuto nel 2006 del 22,3%, raggiungendo il suo massimo storico nel mese di dicembre. L’osservazione dell’andamento precedente al 2006 evidenzia la portata della crescita del mercato azionario. La crescita da fine dicembre 2002 raggiunge il +82,5% per il Mib, il +76,1% per l’S&p/mib, il +101,3% per il Midex, il +108,8% per l’All Stars, +117,2% per l’indice Star delle Pmi tradizionali, +119,8% per il Techstar delle società high tech. Le azioni con la migliore performance annuale sono state Jolly Hotel (Star) (+187,1%), Trevi Fin Industriale (Standard) (+133,3%), Biesse (Star) (+130,1) e Danieli & C. (Standard) (+129,2%). Tra le azioni del corrente paniere S&p/mib 35 chiudono l’anno con una performance positiva (si segnalano Fiat +97,7%, Tenaris +94,7% e Parmalat +58,5%). Tra le Ipo dell’anno 18 su 21 hanno una performance positiva rispetto al prezzo di collocamento. Da segnalare Kerself (+130,8%), Polynt (+45,1%) e Poltrona Frau (+42,1%). L’evoluzione Del Listino - Il 2006 si chiude con 311 società quotate sui mercati di Borsa Italiana, 29 in più di quelle di fine 2005, che rappresentano il massimo storico. Senza considerare le 21 admission to trading nel segmento Mta International, il numero di società quotate è di 290 (8 in più rispetto alla fine del 2005). Nel dettaglio si tratta di 84 società del segmento blue chip, 76 del segmento Star, 103 del segmento Standard, 1 nel segmento Investment Companies, 21 nel segmento Mta International e 26 di Mercato Expandi. Sul mercato azionario vi sono state 38 ammissioni di nuove società (comprese le 21 admission to trading di Mta International) e 17 revoche. Sul Mercato Expandi 8 nuove società sono state ammesse a quotazione. Le 46 nuove ammissioni di quest’anno (2 società nel segmento blue chip, 9 sul segmento Star, 5 sul segmento standard, 21 admission to trading di Mta International, 1 nel segmento Investment Companies e 8 sul Mercato Expandi) rappresentano il livello più elevato dal 2000 e portano a 224 le nuove società ammesse sui mercati borsistici negli ultimi nove anni, da quando cioè è attiva Borsa Italiana Spa (01/01/1998). Le 38 ammissioni del mercato azionario sono avvenute in 14 casi a seguito di initial pubblic offering (Marazzi Group, Ansaldo Sts, Eems, Saras, Nice, Bolzoni, Piaggio & C. , Polynt, Elica, Poltrona Frau, Banca Generali, Gas Plus, Ascopiave e Cobra), in un caso per una scissione da società già quotata (Management & Capitali da Cdb Web Tech) e in due casi per l’incorporazione di una società quotata (Sirti in Sistemi Tecnologici, che ne ha contestualmente assunto il nome e Gruppo Coin in Bellini Investimenti che ne ha contestualmente assunto il nome). Sul Mercato Expandi 7 ammissioni (Kerself, Noemalife, Pierrel, Antichi Pellettieri, Valsoia, Arkimedica e Cogeme Set) sono avvenute a seguito di Ipo, una per una scissione da società già quotata (Rdm Realty da Reno de Medici). Le 17 revoche di società quotate su Mta/mtax sono state determinate in 5 casi dalla conclusione di offerte pubbliche di acquisto (Acqua Pia Antica Marcia, Banca Antonveneta, Banca Nazionale del Lavoro, Partecipazioni Italiane e Toro Assicurazioni), in un caso dall’insussistenza dei requisiti per la quotazione a seguito di dichiarazione di fallimento (Fin. Part), in un caso a seguito di richiesta dell’emittente estero (Bayer), in un caso a seguito di scioglimento anticipato della società (Algol), in 6 casi a seguito di fusione in una società quotata (Acquedotto de Ferrari Galliera in Acquedotto Nicolay con contestuale cambio di denominazione in Mediterranea Acque, Amga in Aem Torino con contestuale cambio di denominazione in Iride, Bipielle Investimenti e Reti Bancarie Holding in Banca Popolare Italiana, Fineco in Capitalia e Meta in Hera) e in tre casi a seguito di fusione di una società che è stata contestualmente ammessa a quotazione o al trading (Gruppo Coin in Bellini Investimenti, Ras Holding in Allianz e Sirti in Sistemi Tecnologici). A fronte di 7. 572 ammissioni (il secondo dato di sempre dopo quello del 2001) e 7. 001 revoche il numero di covered warrant e certificates quotati su Sedex è salito a 4. 647 (+14,0%). Record di ammissioni per gli Etf, con 57 nuove ammissioni, gli Etf quotati sono saliti da 30 a 87 (+190,0%). Sul Mot il numero di titoli di Stato quotati è pari a 91, con 43 ammissioni e 44 revoche. A seguito di 52 ammissioni e 54 revoche, il numero complessivo delle obbligazioni a fine anno è di 303 strumenti. Eurobonds e Abss, grazie a 77 ammissioni e 9 revoche, sono passati da 67 a 135 (+101,5%). Il Mercato Azionario- La Capitalizzazione. Il positivo andamento dei corsi azionari e l’ammissione di nuove società ha determinato - per il quarto anno consecutivo - una crescita della capitalizzazione complessiva delle società domestiche quotate, che ha raggiunto i 776,6 miliardi di euro (676,6 a fine 2005) pari al 52,7% del Prodotto Interno Lordo (47,7%). Il dato di fine dicembre rappresenta il valore più elevato dal gennaio 2001. Nel dettaglio la capitalizzazione è risultata pari a 710,1 miliardi di euro per le società del segmento blue chip (625,8 a fine 2005), a 24,1 per quelle del segmento Star (18,5), a 31,6 per quelle del segmento Standard (24,9) e a 10,3 per quelle di Mercato Expandi (7,3). Star e Mercato Expandi sono risultate le due aree a più forte tasso di crescita. Gli scambi di azioni, Securitised Derivatives ed Etf Gli scambi complessivi sul sistema telematico di strumenti azionari, Etf e securitised derivatives hanno raggiunto i 63,9 milioni di contratti e 1. 232 miliardi di euro di controvalore. La media giornaliera è stata di 252. 600 contratti (+21,5% sul 2005) e di 4,9 miliardi di euro (+22,7%), nuovo massimo storico del mercato italiano. Gli scambi di azioni sono stati interessati da una forte crescita sia del controvalore (media giornaliera da 3,7 a 4,5 miliardi di euro, +21,0%, dato che rappresenta il massimo storico del mercato italiano) che dei contratti (media giornaliera da 184. 500 a226. 700, in crescita del 22,9%, secondo dato di sempre di poco inferiore al record di 230. 688 del 2000). Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto venerdì 12 maggio, con un controvalore di 8,87 miliardi di euro, rappresentante il record storico di scambi in singola seduta. Il mese più liquido è risultato maggio che, con una media giornaliera di 5,79 miliardi di euro di controvalore, è risultato essere il mese più liquido della storia di Borsa Italiana. A livello di mercati e segmenti, il segmento blue chip ha evidenziato una media giornaliera di oltre 189. 800 contratti (+24,7% sul 2005) e 4,3 miliardi di euro (+21,2%), lo Star di 18. 300 contratti (+20,1%) e 86 milioni di euro (+22,5%), lo Standard 16. 800 contratti (+2,1%) e 73 milioni di euro (+0,5%), Mercato Expandi di 1. 500 contratti (+168,8%) e 9 milioni di euro (+131,4%). La dimensione media dei contratti su azioni è risultato in flessione, passando da 20. 215 a 19. 900 euro (22. 867 per le azioni blue chip, 4. 731 per le Star, 4. 335 per le standard e 5. 932 per quelle del Mercato Expandi), a dimostrazione del sempre maggiore interesse per il mercato da parte degli investitori retail. Per il terzo anno, Eni è risultata l’azione più scambiata per controvalore, con un totale di 158,3 miliardi di euro (13,9% del totale), seguita da Unicredito Italiano (119,6 e 10,5%), Telecom Italia (79,9 e 7,0%) e Enel (77,5 e 6,8%) In termini di contratti l’azione più scambiata è stata sempre Eni (come nel 2005) con 2,5 milioni di contratti (4,3% del totale), seguita da Unicredito Italiano con 2,0 milioni di contratti (3,4% del totale), Tenaris (1,9 e 3,2%), Enel (1,8 e 3,2%) e Telecom Italia (1,8 e 3,2%). Gli scambi di covered warrant e certificates quotati su Sedex sono stati interessati da una decisa crescita del controvalore degli scambi, che ha raggiunto il nuovo massimo storico. La media giornaliera è salita a 279,2 milioni di euro (+44,8% rispetto al 2005) e quasi 18. 000 contratti (+10,5%). Venerdì 15 dicembre è stato stabilito il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con un controvalore di 603,1 milioni di euro. Il mese di novembre, con 473,0 milioni di euro di media giornaliera, risulta essere il mese più liquido per controvalore scambiato della storia per il Sedex. In crescita gli Etf che con 68,7 milioni di euro giornalieri (+101,6% rispetto alle media del 2005) e 3. 043 contratti al giorno (+116,7%) hanno raggiunto nuovi massimi storici. Il mese con scambi più elevati per controvalore è risultato febbraio, con 79,1 milioni di euro scambiati al giorno, mentre gennaio è stato il mese più scambiato per contratti (4. 185 al giorno). Il massimo giornaliero degli scambi è stato raggiunto il 16 febbraio per controvalore (207,2 milioni di euro), secondo solo al 13 maggio 2005, mentre il 24 gennaio, con 8. 957 contratti, è risultato il giorno record nella storia degli Etf del mercato italiano. Con la situazione aggiornata a fine novembre, il mercato borsistico italiano si distingue in ambito europeo per la liquidità relativa delle proprie azioni, come evidenziato dalla conferma del primato in termini di turnover velocity, l’indicatore che - rapportando il controvalore degli scambi telematici alla capitalizzazione - segnala il tasso di rotazione annuale delle azioni. La turnover velocity italiana era infatti pari a 157,6%, a fronte di 143,8% di Deutsche Börse, 123,9% della Borsa spagnola, 106,4% di Omx. Borsa Italiana, con una media giornaliera di 4,5 miliardi di euro, ha tenuto la quarta posizione in Europa per gli scambi di azioni sui sistemi telematici, davanti a Madrid (4,4), Omx (3,1) e Swx-virt-x (2,7) e dietro a Euronext (9,3), Londra (8,8) e Deutsche Börse (6,3). Sul versante dei contratti, il mercato italiano, si posiziona come il terzo mercato europeo, dopo Euronext e Londra. Borsa Italiana con il Sedex si posiziona al primo posto per controvalore scambiato e per contratti conclusi sui sistemi telematici. La forte crescita di scambi di Etf porta il mercato a posizionarsi al primo posto per contratti scambiati sui sistemi telematici in Europa. L’after hours ha fatto registrare scambi per 1. 121. 200 contratti e per 9,3 miliardi di euro, con una media giornaliera in crescita del 13,7% e del 25,0% rispetto al 2005. Il dato di controvalore dell’anno rappresenta il record storico di scambi per l’after hours. Il mese con scambi più elevati è risultato marzo per contratti (media giornaliera di 5. 804) e novembre per controvalore (48,0 milioni di euro). L’idem- Anche per i derivati azionari il 2006 ha rappresentato nuovamente un anno record, caratterizzato da una crescita dell’attività di negoziazione per tutte le tipologie di strumenti negoziati. Nel corso dell’anno sono stati scambiati 31,6 milioni di contratti standard, per un controvalore nozionale di 1. 196 miliardi di euro. La media giornaliera di contratti standard è passata da 101. 057 dell’anno scorso a 124. 764 (+23,5% sul 2005), nuovo massimo storico dell’Idem. L’8 giugno 2006 è stato stabilito il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 434. 817 contratti standard, mentre il 13 giugno è stato stabilito il nuovo massimo storico per il controvalore nozionale scambiato con 17. 223,6 milioni di euro. La ripartizione in singoli strumenti vede la significativa crescita dei miniFutures su indice e delle opzioni su singole azioni. Il rapporto con gli scambi cash è risultato in crescita al 104,8%. I futures su S&p/mib hanno fatto registrare una media giornaliera di 15. 937 contratti standard (+13,9% sul 2005) e di 3,0 miliardi di euro di controvalore nozionale (+31,4%). Il mese di giugno, caratterizzato dalla scadenza trimestrale, è risultato il mese più liquido dell’anno, con una media giornaliera di 21. 458 contratti standard, mentre dicembre lo è stato in termini di controvalore nozionale, con una media giornaliera di 3,8 miliardi di euro. Il 13 giugno è stato raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 81. 490 contratti standard e 14,2 miliardi di euro di controvalore nozionale. Gli scambi di miniFutures su S&p/mib sono risultati complessivamente pari a 1,7 milioni di contratti standard e 62,2 miliardi di euro di controvalore nozionale, con una media giornaliera di 6. 600 contratti standard (+29,4%) e 246,1 milioni di euro di controvalore nozionale (+48,8%). Il 18 maggio è stato raggiunto il record storico per scambi di controvalore nozionale in una singola seduta con 538,4 milioni di euro. Gli scambi di opzioni su indice hanno registrato una media giornaliera di 11. 130 contratti standard (+9,7% rispetto all’anno 2005) e di 1. 035,2 milioni di euro di controvalore nozionale (+26,5%). Il 18 maggio è stato raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 41. 815 contratti standard e 3. 809,3 milioni di euro di controvalore nozionale. Gli scambi di futures su azioni sono cresciuti del 19,4%, passando dai 23. 272 contratti standard giornalieri del 2005 ai 27. 791 del 2006 (nuovo massimo storico) e confermandosi come secondo strumento più trattato sull’Idem. In termini di controvalore si è passati dai 131,8 del 2005 ai 155,1 del 2006 (+17,7%). L’8 giugno 2006 è stato raggiunto il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con 335. 740 contratti standard 1. 857,0 milioni di euro di controvalore nozionale. A fine anno sono negoziati futures su 38 azioni sottostanti. Gli scambi di opzioni su azioni sono cresciuti in termini di contratti standard, passati da una media giornaliera di 48. 600 del 2005 a 63. 360 del 2006 (+30,4%), che rappresenta il nuovo massimo storico, e in termini di controvalore nozionale passando da 213,7 a 286,4 milioni di euro (+34,0%). Gli scambi di opzioni su azioni si sono nuovamente confermate lo strumento più negoziato sull’Idem in termini di contratti standard. A fine anno sono negoziate opzioni su 43 azioni sottostanti. In ambito europeo, nel 2006 l’Idem si colloca al terzo posto per controvalore nozionale scambiato, dopo Eurex e Euronext-liffe. L’open interest è cresciuto nel corso del 2006. Il dato dell’ultimo giorno di negoziazione è stato di 2. 154. 880 contratti standard, in crescita del 16,4% rispetto alla fine del 2005. Il 18 maggio è stato raggiunto il nuovo massimo storico di open interest a fine giornata, con un valore complessivo di 4. 089. 153 contratti standard. Il Mot - Gli scambi del Mot sono risultati pari a oltre 2. 783. 600 contratti e 121,9 miliardi di euro, con una media giornaliera di 11. 000 contratti, in crescita del 6,3% sul 2005 e 481,8 milioni di euro (stabile rispetto al 2005). Le Operazioni Di Collocamento- Nel 2006 il flusso di investimenti canalizzati dalla Borsa tramite aumenti di capitale a pagamento e operazioni di collocamento ha raggiunto i 10,4 miliardi di euro, di cui 6,1 miliardi sono affluiti direttamente a società già quotate o di nuova ammissione, mentre 4,3 miliardi sono stati raccolti dagli azionisti attraverso la vendita di azioni. In base alla tipologia, le operazioni di aumento di capitale hanno raccolto 5,1 miliardi di euro, mentre alle Ipo e alle altre operazioni di collocamento sono affluiti, rispettivamente, 4,8 miliardi e 550 milioni. Le società quotate che hanno effettuato operazioni di aumento di capitale a pagamento sono state 23, consentendo alle imprese di raccogliere 5,1 miliardi di euro (21 operazioni per 12,1 miliardi nel 2005). Le tre principali operazioni di aumento di capitale del 2006 sono state realizzate da Lottomatica nel mese di maggio (1,5 miliardi di euro attraverso emissioni di azioni ordinarie), da Banca Popolare Italiana a luglio (720 milioni con emissione di ordinarie) e da Beni Stabili in ottobre (480 milioni di euro con l’emissione di obbligazioni convertibili). Le altre operazioni che hanno raccolto un ammontare superiore a 200 milioni di euro sono state Actelios (250 milioni), Banca Lombarda (343), Banca Carige (215), Banca Popolare dell’Emilia Romagna (410) e Snai (248). Le 26 operazioni di collocamento di titoli azionari hanno raccolto 5,3 miliardi di euro, dato in calo rispetto al 2005 (6,8) principalmente a seguito dell’assenza nell’anno di operazioni di privatizzazione di rilevante entità. In 21 casi, per complessivi 4,8 miliardi di euro (2,6 miliardi nel 2005), si è trattato di collocamenti finalizzati a operazioni di Initial Public Offering (in ordine di data, Kerself, Marazzi, Ansaldo Sts, Eems, Noemalife, Saras, Nice, Pierrel, Bolzoni, Antichi Pellettieri, Piaggio, Valsoia, Arkimedica, Polynt, Elica, Poltrona Frau, Banca Generali, Cobra, Ascopiave, Gas Plus, Cogeme Set); in 5 casi, per 548 milioni, si è trattato di operazioni di private placement di azioni di società già quotate presso investitori istituzionali. Vi è inoltre stato 1 collocamento di quote di fondi immobiliari (Fondo Atlantic 1, per 261 milioni di euro) seguito da ammissione a quotazione sul segmento Mtf nel corso del 2006. Le maggiori operazioni per controvalore nel 2006 sono state l’Ipo di Saras (2,1 miliardi di euro, il 39% del totale), Ansaldo Sts (468 milioni di euro) e il private placement di Toro Assicurazioni (327 milioni). Di dimensioni maggiori di 300 milioni sono inoltre risultate le Ipo di Piaggio (315) e Marazzi (302). Le 26 operazioni di collocamento sono avvenute in 9 casi (di cui 4 Ipo – Arkimedica, Kerself, Noemalife, Cogeme Set) con solo private placement presso investitori istituzionali. Focalizzando l´attenzione sulle 21 operazioni di Ipo, le azioni acquistate dagli investitori retail hanno rappresentato il 20% della raccolta complessiva (27% nel 2005), a fronte dell’80% degli investitori istituzionali italiani ed esteri (73%). Scomponendo il contributo della componente retail, il 17% del controvalore complessivo è stato sottoscritto dal pubblico indistinto, meno dell’1% da dipendenti o soggetti collegati alle società emittenti e poco meno del 3% da altri soggetti beneficiari di tranches riservate. Il controvalore complessivo delle Ipo nel 2006 (4,8 miliardi) è il più alto dal 2000. Dei 4,8 miliardi complessivi, 1,1 derivano da aumenti di capitale delle società in fase di Ipo, che rappresentano pertanto capitali affluiti direttamente alle imprese per il finanziamento delle iniziative di crescita. Gli investitori retail e istituzionali hanno dimostrato un interesse molto elevato per le operazioni di collocamento: il dato medio di oversubscription (che misura il rapporto tra il numero di titoli domandati ed effettivamente assegnati) tra le Ipo è stato pari a 6,5, un livello più alto del 2005 (5,1) e più che doppio di quello del 2004, con punte pari a 20,0 per Poltrona Frau, 17,4 per Cobra, 13,9 per Nice e 10,1 per Gas Plus. Le Offerte Pubbliche Di Acquisto- Nel corso del 2006 sono state realizzate 15 operazioni di offerta pubblica di acquisto per un valore di 7,1 miliardi di euro. Le offerte di tipo volontario sono state 3 (8 nel 2005) mentre quelle obbligatorie sono state 12, di queste 3 sono di tipo residuale (15 nel 2005, di cui 4 residuali). Le principali operazioni del 2006 sono state l’offerta obbligatoria totalitaria lanciata da Bnp Paribas su Bnl (su azioni ordinarie e di risparmio) per un controvalore di 3,8 miliardi di euro e quella su azioni ordinarie Toro lanciata da Assicurazioni Generali (1,3 miliardi). Rilevanti anche l’offerta obbligatoria totalitaria lanciata da Abn Amro su Banca Antonveneta (965 milioni di euro), la volontaria di Eurizon su azioni ordinarie Banca Fideuram (874 milioni), e quella residuale di Bnp Paribas su azioni ordinarie di Bnl (136 milioni). Tutte le altre operazioni hanno avuto un controvalore inferiore a 100 milioni di euro. A seguito delle operazioni di offerta pubblica di acquisto nel corso dell’anno sono state revocate dal listino 5 società (Acqua Pia Antica Marcia, Banca Antonveneta, Banca Nazionale del Lavoro, Partecipazioni Italiane e Toro Assicurazioni). . .  
   
   
BORSA ITALIANA: ANNO RECORD PER ETF, SEDEX E IDEM  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - L’anno appena concluso non è stato soltanto un anno record per il mercato azionario ma è stato anche caratterizzato dalle ottime performance degli Etf e dei mercati Sedex e Idem. A livello internazionale Borsa Italiana si conferma leader in Europa sia per gli scambi su sistemi telematici su Exchange Traded Fund, sia per quelli su Securitised Derivatives. Le statistiche ufficiali della Fese (Federazione delle Borse Europee) relative al periodo gennaio – novembre 2006 confermano il primato del mercato italiano per contratti scambiati sui sistemi telematici: Etf a 706. 172 davanti ai 312. 270 di Euronext e ai 296. 342 di Deutsche Borse; Securitised Derivatives a 4,1 milioni, a fronte dei 3,5 milioni di Euronext e dei 1,7 milioni di Swiss Exchange. Più in dettaglio gli scambi di Etf hanno visto una media giornaliera di 3. 043 contratti (+116,7% rispetto al 2005) e 68,7 milioni di euro di controvalore (+101,6% rispetto al 2005) che rappresentano i massimi storici. L’etf più scambiato è stato l’ Ishares Msci Japan, con una media giornaliera di 479 contratti e 7,3 milioni di euro di controvalore, seguito dal Ishares Ftse/xinhua China 25 con una media giornaliera di 344 contratti e 3,1 milioni di euro di controvalore e dal Lyxor Etf China con una media giornaliera di 242 contratti e 1,8 milioni di euro di controvalore. Nel corso dell’ultimo anno si è inoltre ampliata la copertura geografica e settoriale offerta, con la quotazione di Etf dedicati ai mercati emergenti, al mercato Uk, alle commodities, al real estate e ancora con i cosiddetti “style”. A fine 2006 gli Etf quotati erano 87, triplicati da fine 2005 quando erano 30. Il patrimonio complessivo distribuito in Italia, cioè l’asset under management depositato in Monte Titoli, ha raggiunto il nuovo massimo storico di 7,6 miliardi di euro (ammontava a 3,98 miliardi di euro a fine 2005). Anche Sedex, il mercato dei Securitised Derivatives (Certificates e Covered Warrants) di Borsa Italiana, ha registrato una decisa crescita nel 2006: con una media giornaliera di 18. 000 contratti e un controvalore medio giornaliero di 279,2 milioni di euro ha segnato un progresso del 10,5% e del 44,8% sul 2005. Sono quotati sul Sedex 4. 647 strumenti, suddivisi in 3. 690 cw (3548 cw plain vanilla e 142 cw esotici/strutturati) e 957 certificates (681 investment certificates e 276 leverage certificates). Venerdì 15 dicembre 2006 è stato stabilito il nuovo massimo storico di scambi in una singola seduta, con un controvalore di 603,1 milioni di euro. Il mese di novembre, con 473 milioni di euro di media giornaliera, risulta essere il mese più liquido per controvalore scambiato nella storia del Sedex. Per Sedex, il sottostante maggiormente scambiato è stato l’indice S&p/mib di Borsa Italiana con una media giornaliera di 7. 300 contratti e un controvalore di 97 milioni di euro. Complessivamente, nel corso del 2006, sugli Etf e su Sedex sono stati scambiati 5,3 milioni di contratti e 88,3 miliardi di euro di controvalore. Il 2006 ha rappresentato nuovamente un anno record per l’Idem – il Mercato dei Derivati di Borsa Italiana – caratterizzato da una crescita dell’attività di negoziazione per tutte le tipologie di strumenti negoziati. Sono stati scambiati 31,6 milioni di contratti standard, per un controvalore nozionale di 1. 196 miliardi di euro, mentre la media giornaliera di contratti standard è passata da 101. 057 del 2005 a 124. 764 (+23,5% sul 2005), nuovo massimo storico dell’Idem. I futures su S&p/mib hanno fatto registrare una media giornaliera di 15. 937 contratti standard (+13,9% sul 2005) e di 3 miliardi di euro di controvalore nozionale (+31,4%). Gli scambi di miniFutures su S&p/mib sono risultati complessivamente pari a 1,7 milioni di contratti standard e 62,2 miliardi di euro di controvalore nozionale, con una media giornaliera di 6. 600 contratti standard (+29,4%) e 246,1 milioni di euro di controvalore nozionale (+48,8%). Il 18 maggio è stato raggiunto il record storico per scambi di controvalore nozionale in una singola seduta con 538,4 milioni di euro. Le opzioni su azioni sono cresciute sia in termini di contratti standard, toccando il nuovo massimo storico con una media giornaliera di 63. 360 (+30,4% sul 2005), sia in termini di controvalore nozionale, a 286,4 milioni di euro (+34,0% sul 2005). Le opzioni su azioni, con 43 sottostanti, si sono confermate lo strumento più negoziato sull’Idem in termini di contratti standard. . .  
   
   
BANCA ITALEASE PROCEDE ALL´AUMENTO CAPITALE SOCIALE  
 
 Milano, 15 gennaio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease, riunitosi sotto la presidenza di Lucio Rondelli, preso atto del rilascio da parte di Consob in data 10 gennaio 2007 del Nulla Osta alla pubblicazione del Prospetto Informativo, ha determinato, nel rispetto di quanto previsto nella precedente riunione del 24 novembre 2006, le condizioni definitive dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’assemblea degli azionisti dello scorso 9 novembre 2006. Il prezzo di sottoscrizione di ciascuna azione ordinaria di nuova emissione è stato fissato in 37,6 euro, di cui 32,44 euro a titolo di sovrapprezzo su un valore nominale di 5,16 euro per azione, per un controvalore complessivo pari a 299,2 milioni di euro e comporterà l´emissione di nr. 7. 958. 364 azioni ordinarie del valore nominale di 5,16 euro cadauna, con godimento regolare, che saranno offerte in opzione ai soci nel rapporto di 2 nuove azioni ordinarie ogni 21 azioni possedute. I diritti di opzione dovranno essere esercitati dal 15 gennaio al 2 febbraio 2007 compresi e saranno negoziabili sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana dal 15 gennaio al 26 gennaio 2007 compresi. I diritti di opzione non esercitati entro il 2 febbraio 2007 compreso saranno offerti in Borsa dalla Società, ai sensi dell´art. 2441, terzo comma, del Codice Civile. L’offerta è assistita da una garanzia promossa da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario S. P. A. E Lehman Brothers. .  
   
   
AUTORIZZATA AEDES VALUE ADDED SGR, SOCIETÀ PER LA GESTIONE DI FONDI SPECULATIVI RISERVATI AD INVESTITORI ISTITUZIONALI.  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - E’ stata autorizzata da parte di Banca d’Italia, Aedes Value Added Sgr, società per la gestione di fondi speculativi rivolti ad investitori istituzionali. La società di gestione, posseduta al 100% da Aedes S. P. A. , avrà l’obiettivo di gestire fondi immobiliari chiusi di natura opportunistica, riservati ad investitori qualificati italiani ed esteri. Tali fondi saranno specializzati per tipologia di prodotto immobiliare - residenziale, sviluppo, retail, turistico, uffici e trading - ed avranno una durata media di 5/7 anni. “L’autorizzazione di Aedes Value Added Sgr – dichiara Luca Castelli, Amministratore Delegato di Aedes – rappresenta un ulteriore passo verso la realizzazione del nuovo modello di business. La nuova Sgr ci permetterà di lanciare e gestire fondi focalizzati sulla realizzazione di progetti di development e di riconversione nel segmento residenziale, settori nei quali il Gruppo ha rafforzato le sue competenze nel corso del 2006 ed ha ottenuto un forte track record e risultati positivi”. .  
   
   
PRECISAZIONI PIRELLI OLIMPIA  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Pirelli & C. S. P. A. , in merito alle indiscrezioni riportate oggi da alcuni organi di stampa, ribadisce che, come già ufficialmente dichiarato al Financial Times, non c’è alcun contatto con il Gruppo Hinduja per la cessione di una quota in Olimpia. .  
   
   
AUTOGRILL: CONCLUSA CON SUCCESSO L’OPA SU CARESTEL PERVENUTE ADESIONI PER N. 2.729.534 AZIONI, N. 584.499 WARRANTS E N. 165.501OPZIONI, PARI CIRCA AL 30,75% DEL CAPITALE, ESCLUSI WARRANTS E OPTIONS PAGAMENTO DI AZIONI, WARRANTS E OPZIONI FISSATO PER IL 15 GENNAIO  
 
Milano / Bruxelles, 15 gennaio 2007 – Si è conclusa con successo l’offerta pubblica d’acquisto formulata da Autogrill S. P. A. Su tutte le azioni, i warrants e le opzioni di Carestel Group Nv ancora sul mercato. Dopo l’acquisizione del 65,2% del capitale sociale di Carestel Group finalizzata il 20 ottobre 2006, Autogrill ha lanciato un’offerta pubblica d’acquisto cash sulle rimanenti 3. 089. 516 azioni (pari al 34,8% del capitale) allo stesso prezzo di € 5 per azione. Le opzioni e i warrants e sono stati valutati di conseguenza. Alla data del 10 gennaio 2007, giorno di chiusura del periodo di offerta, sono pervenute adesioni per n. 2. 729. 534 azioni (pari al 30,75% del capitale), n. 584. 499 warrants e n. 165. 501 opzioni che, sommati alle n. 5. 793. 085 azioni già detenute, portano la partecipazione di Autogrill al 95,95% del capitale di Carestel Group (esclusi warrants e options). Il pagamento di azioni, warrants e opzioni verrà effettuato il 15 gennaio 2007. In base a quanto previsto dall’articolo 32, terzo paragrafo, del Real Decreto dell’8 novembre 1989, Autogrill procederà allo squeeze-out delle rimanenti azioni di Carestel Group, allo stesso prezzo di € 5 per azione, e al successivo delisting della Società. Il periodo d’offerta andrà dal 15 gennaio 2007 al 2 febbraio 2007 incluso. Il pagamento delle azioni verrà effettuato il 7 febbraio. Per questa operazione, Autogrill si è avvalsa dell’assistenza di Caretti & Associati S. P. A. E di Sdm Corporate Finance Group N. V. Entrambe le società sono partner di Mid-capital, network di operatori indipendenti nel campo del M&a. .  
   
   
LOMBARDIA/INDIA, MISSIONE FORMIGONI DA 14 AL 19 GENNAIO PRESENTI GRANDI INDUSTRIE BIOTECH, UNIVERSITA´, PICCOLO TEATRO PRONTI ACCORDI SUL CINEMA. BILANCIO DEGLI AIUTI DOPO LO TSUNAMI  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Il consolidamento di rapporti istituzionali ai massimi livelli, la sottoscrizione di accordi e intese economiche (con il biotech e il tessile in primo piano), l´apertura di nuove collaborazioni sulla ricerca universitaria e in campo cinematografico, verifica e approfondimento sui progetti di cooperazione del dopo tsunami. Sono questi i principali temi della missione lombarda in India che il presidente Roberto Formigoni guiderà dal 14 al 19 gennaio (dopo che la precedente missione, nel 2002, era stata bruscamente interrotta a causa dell´incidente dell´aereo che il 18 aprile si schiantò contro il Palazzo Pirelli, sede della Regione Lombardia). La missione, che avrà due tappe principali a New Delhi e Mumbay (Bombay), è stata organizzata su invito del Governo indiano e in particolare del ministro del Commercio e Industria, Kamal Nath, che il presidente Formigoni ha incontrato a Milano lo scorso mese di novembre. Scopi e programma sono stati illustrati oggi in una conferenza stampa dallo stesso presidente Formigoni, affiancato dai sottosegretari Robi Ronza (Relazioni internazionali) e Adriano De Maio (Ricerca e Innovazione), insieme ad alcuni esponenti delle realtà economiche, della cultura e dello spettacolo, dell´università e della cooperazione coinvolte nella missione: Assolombarda (Fabio Aromatici, responsabile area mercato e impresa), Piccolo Teatro (Sergio Escobar, direttore), Università Cattolica (Guido Castelli, direttore relazioni internazionali), Centro Italiano Aiuti all´Infanzia (Ciai, Valeria Rossi Dragone, presidente). "La missione - ha spiegato Formigoni - si inserisce in un quadro di grande e crescente interesse alla collaborazione istituzionale e imprenditoriale tra i due Paesi, come testimoniato anche dalla presenza in India nei giorni scorsi del ministro per il Commercio Estero, Emma Bonino, e dalla prossima missione del presidente del Consiglio, Romano Prodi. Queste tre iniziative sono coordinate tra di loro, a dimostrazione che, quando si opera con spirito di collaborazione, l´azione congiunta del Governo centrale e delle Regioni può rendere massima l´efficacia degli interventi pubblici a supporto del sistema delle imprese e della ricerca scientifica". L´intensificazione dell´interesse del Governo indiano per le relazioni internazionali "si colloca - come scrive l´ambasciatore italiano in India, Antonio Armellini - nel quadro delle celebrazioni del 60° anniversario dell´indipendenza indiana" e dimostra "l´attrazione che presenta il suo mercato in forte crescita". In questo quadro "il Governo indiano segue con attenzione" la vista del presidente Formigoni, "cosciente - scrive ancora l´ambasciatore - del peso della Lombardia nel contesto italiano, e alla luce anche della qualità della delegazione". Affiancheranno il presidente Roberto Formigoni nei diversi appuntamenti in agenda l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, e i sottosegretari Adriano De Maio e Robi Ronza. Fanno parte della delegazione lombarda Università e Centri di ricerca (tra cui Parco Tecnologico Padano, Politecnico, Cattolica, Statale e Bocconi), organismi associativi nazionali e regionali (Unioncamere, Promos, Api, Fiera Milano, ecc), nonché alcune importanti aziende operanti nei comparti farmaceutico e delle biotecnologie (Bracco e Biodiversity), del meccano-tessile (Radici Group, Itema Gruop, Bottonificio Mpb) e di alcuni altri settori di interesse strategico come energia e componentistica auto. Uno spazio particolare sarà inoltre dedicato alla cultura e al cinema con la presenza dei rappresentanti di Cineteca Italiana, Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia, Piccolo Teatro di Milano, ecc. Relazioni Istituzionali - Lunedì 15 e martedì 16 a New Dehli è previsto un fitto programma istituzionale che vedrà impegnato il presidente Roberto Formigoni in incontri al massimo livello con il Governo indiano: in calendario gli appuntamenti con il ministro per gli Affari Esteri, Prenab Mukherjee, il ministro della Scienza e Tecnologia, Kapil Sibal, il ministro dell´Industria pesante, Sontosh Mohan Dev, il ministro del Commercio e Industria, Kamal Nath e il chief minister di Dehli, Shiela Dixit. Accordi E Scambi Economici - Alla missione istituzionale di Regione Lombardia in India partecipano alcune tra le più importanti imprese, che rappresentano comparti strategici, ad alto contenuto di tecnologia e innovazione. Si tratta di imprese con un fatturato complessivo di miliardi di euro, che hanno già un rapporto con le realtà indiane e che perfezioneranno accordi di varia natura (joint venture, partnership), grazie alla missione guidata dal presidente Formigoni. Questi accordi daranno il via a grandi investimenti in India, con forniture di macchinari e tecnologie. Due i momenti principali: il tavolo di lavoro dedicato ai settori farmaceutico e del biotech, che si svolgerà mercoledì 17 a Mumbai con la presenza, oltre che delle imprese italiane e indiane, del Parco Tecnologico Padano, dell´Istituto Sperimentale Lazzaro Spallanzani e delle omologhe realtà indiane; un seminario sul tessile e meccanotessile a Mumbai (prevista la partecipazione di 300 imprese) organizzato dal Politecnico di Milano, in collaborazione con associazioni e Università indiane, seguito da una visita della delegazione italiana al distretto tessile di Chincholi e al parco di Kholapur. Ricerca E Capitale Umano - Le Università e i Centri di ricerca lombardi (Parco Tecnologico Padano, Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani, Politecnico, Università degli Studi di Milano, Fondazione Triennale di Milano, Università Cattolica e Università Bocconi) incontreranno a New Dehli i colleghi indiani nell´ambito di uno scambio di esperienze in diversi campi. Tra gli altri appuntamenti, l´Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano sottoscriverà un accordo di collaborazione con il Loyola Institute of Business Administration. Cinema - L´industria cinematografica indiana (con Bollywood) è tra le più importanti a livello mondiale. Alcune case di produzione hanno già manifestato interesse a svolgere riprese in Lombardia e ad aprire canali di collaborazione. Per approfondire e sviluppare questo rapporto, si svolgeranno diversi appuntamenti con la presenza, da parte italiana, di numerosi operatori, tra cui i rappresentanti di Cineteca Italiana e Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (sede Lombardia). Lo stesso presidente Roberto Formigoni incontrerà a New Dehli Aruna Vasudev, presidente della Osian´s-cinefan, festival del cinema asiatico. L´assessore Massimo Zanello, dal canto suo, svolgerà una serie di incontri dedicati a questo tema. L´appuntamento più importante è però l´incontro che si svolgerà giovedì 18 a Mumbay con i produttori indiani. Cooperazione - La Regione ha sostenuto diversi progetti di cooperazione, realizzati dalle Ong, dopo la catastrofe dello tsunami che ha colpito anche l´India. Giovedì 18 a Mumbay si svolgerà un incontro con le Organizzazioni non governative lombarde e con i loro partner locali per verificare la realizzazione degli interventi finanziati nell´ambito del Progetto Lombardia (che ha consentito investimenti per oltre 20 milioni di euro). Parteciperanno le associazioni Intervita, Shanti Onlus, Ciai, Mani tese, Cesvi, Iscos, ecc. Scheda - Attivita´ Internazionale 1995-2006, I Dati Salienti - Le missioni all´estero delle Regioni si può dire siano state inventate dai Governi Formigoni, dopo anni - i primi anni 90 - alquanto carenti sul piano dell´iniziativa internazionale da parte dei Governi italiani. Queste missioni hanno avuto sin dall´inizio la caratteristica di non essere la classica "delegazione", ma di essere contemporaneamente missioni istituzionali, economiche, culturali e di cooperazione umanitaria, "co-decise" con i soggetti rappresentativi di questi mondi, anzi spesso esplicitamente da essi richieste. E´ insomma il "sistema lombardo" che si è presentato agli interlocutori stranieri, ricavandone concreti risultati positivi. Statisticamente le missioni sono state piuttosto numerose nei primi anni del Governo Formigoni e successivamente si sono alquanto ridotte essendosi realizzato il loro scopo, e cioè quello di riattivare e incrementare canali di collaborazione tra sistema socio-economico-culturale lombardo e i paesi dei cinque continenti interessati. Attivita´ Istituzionale - L´attività internazionale non è fatta solo di missioni, anzi: sono ormai quasi quotidiane le visite in Regione di capi di Stato, primi ministri e ministri, ambasciatori, consoli, delegazioni istituzionali ed economiche di numerosissimi paesi in particolare extra europei. Dal 1995 al 2006 : 20 sono stati i capi di Stato incontrati dal presidente Formigoni; 305 gli incontri istituzionali realizzati in Regione Lombardia; tra cui - 28 ministri 52 ambasciatori - 32 consoli; 45 sono i Protocolli di intesa sottoscritti tra cui il primo Protocollo firmato da una Regione con uno Stato (l´Uruguay) e cui sta per aggiungersene un secondo con il Cile. Sostegno Al Sistema Impresa- 150 milioni di euro investititi dalla Regione Lombardia per finanziare - 4. 000 azioni dirette a favorire l´internazionalizzazione delle imprese lombarde, in particolare delle piccole e medie imprese, che per caratteristiche dimensionali o organizzative quasi sempre non sono in grado di affrontare da sole sfide commerciali e opportunità di business oltre i confini nazionali. Sono circa 60. 000 le pmi lombarde direttamente interessate ad allacciare rapporti con i mercati esteri, pari al 30% del totale delle imprese manifatturiere lombarde, e un numero ben maggiore le aziende interessate a ricevere informazioni sulle possibilità di investire, vendere o cercare partner commerciali oltre i confini italiani. - sostegno alla rete di 24 "Antenne" nel mondo, in grado di offrire alle imprese le informazioni economico/istituzionali e normative e il sostegno necessario per affrontare i mercati esteri. Non sono sedi della Regione Lombardia, ma sportelli realizzati presso sedi di Camere di Commercio o Consorzi gestiti da questi stessi soggetti. La Regione assicura annualmente, ad ogni antenna, tramite i soggetti che le gestiscono, un contributo di 15. 000 euro. - 11 Lombardia Point, che sono stati attivati, invece, presso le Camere di Commercio delle province lombarde, messe in rete con il portale www. Lombardiapoint. It. Si tratta di sportelli dedicati ad offrire alle imprese lombarde tutte le informazioni di fonte nazionale (Ice, Sace, Simest), regionale, economica, commerciale e normativa utili per affrontare i mercati esteri Cooperazione Decentrata - 33 milioni di euro per la realizzazione di 300 progetti elaborati e attuati dalle Ong lombarde e dalle associazioni di solidarietà internazionale. Sono stati 60 i Paesi interessati, in 4 continenti (America Latina, Asia, Africa e Europa). 13 gemellaggi sanitari realizzati; 728 ricoveri di persone ferite e bisognose di cure e interventi presso ospedali milanesi e lombardi. Inoltre - 900. 000 euro sono stati destinati alle comunità di lombardi nel mondo con 39 progetti di formazione, ricerca ed eventi. Alcuni Esiti Recenti: Albania - accordo tra Aem e Compagnia elettrica nazionale albanese (Kesh) sottoscritto in seguito alla missione di Regione Lombardia del febbraio 2006. Obiettivo, recupero del deficit energetico nazionale e integrazione con la rete europea. Australia - sviluppo di collaborazioni tra Università e tra Centri di ricerca; - sostegno a 9 progetti di collaborazione scientifica e formativa bilaterale; - accordo di collaborazione con lo Stato del Queensland (novembre 2006) sottoscritto a Milano dal presidente Formigoni e dal premier del Queensland, Peter Beattie, e destinato ad incrementare scambi e collaborazioni economiche e culturali in particolare nei settori dell´industria creativa, film e media, design e moda; salute e scienze mediche, biotecnologie, formazione professionale, tecnologie e programmi di sviluppo per lo sport. Brasile - progetto per lo sviluppo dei distretti industriali, come partner e interlocutori del nostro sistema di distretti, nato in seguito alle missioni effettuate nel paese sudamericano a partire dal 2000 e grazie al rapporto consolidato con la Banca Interamericana di Sviluppo (Bid). Cile - accordi di collaborazione economica, istituzionale e scientifica. Gli incontri di Formigoni con il presidente della Repubblica cilena, Ricardo Lagos, (Santiago del Cile - novembre 2000 - e Milano - febbraio 2002 -) hanno generato una collaborazione caratterizzata da grandi numeri, soprattutto per quanto concerne l´import/export. Una partnership, quella con il Cile, rafforzatasi negli anni con protocolli e progetti di cooperazione. E´ infatti del novembre 2006 il progetto "Percorsi internazionali di Progetto - Network transnazionali del Made in Italy", realizzato nell´ambito della Convenzione con l´ex Ministero delle Attività produttive e l´Ice, iniziativa che si è affiancata ad un´intesa attività in campo culturale e agro-alimentare. Cina - Tra i principali risultati raggiunto a seguito di due missioni istituzionali del presidente Formigoni (novembre 2002 e settembre 2004) figurano - 7 accordi bilaterali per la cooperazione nei settori design, trasferimento di know how, energie pulite e mobilità, cooperazione economico-commerciale; - accordo per la difesa della proprietà intellettuale - lotta alle contraffazioni (primo accordo di questo tipo in assoluto), attraverso anche 2 protocolli d´intesa con le Municipalità di Shangai e Pechino; - creazione del Centro di conciliazione italo-cinese, con accordo sottoscritto a dicembre 2004 tra Camera di Commercio italo-cinese, Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano e Conciliation Center del China Council for the Promotion of International Trade di Pechino; - programma congiunto tra la Lombardia, la Shangai Intellectual Property Administration e lo Shangai Center for Scientific and Technological Exchange with Foreign Countries per scambi di studenti, professionisti, docenti, esperti e operatori del settore, per la cooperazione in materia di tutela della proprietà intellettuale; - aperture all´export agro-alimentare: gli incontri realizzati con le autorità centrali in occasione delle missioni di Regione Lombardia hanno portato nel 2003 alla ratifica dei certificati sanitari per l´apertura delle importazioni cinesi di carne suina italiana, oltre allo sviluppo delle esportazioni in Cina del nostro riso; - debutto del Piccolo Teatro con due rappresentazioni dell´"Arlecchino servitore di due padroni" (che hanno raccolto 3. 000 partecipanti) per la prima volta nella Repubblica Popolare cinese, dopo aver toccato 36 paesi; - "Settimana di Tianjin in Italia" (ottobre 2005). In occasione dei 35 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, e delle relazioni consolidate tra Lombardia e Tianjin, il sindaco di questa città ha incluso la Lombardia nella manifestazione "Settimana di Tianjin in Italia", quale prima tappa italiana e unica parte del programma dedicata alla collaborazione economica e imprenditoriale con oltre 200 imprenditori cinesi. India - Protocollo d´intesa con la Regione del Bengala occidentale nel settore sui servizi di pubblica utilità - progetto "Lombardia per la solidarietà concreta al Sud-est asiatico", realizzato a seguito del maremoto del 2004. Regione Lombardia ha messo a disposizione 4 milioni di euro per il cofinanziamento di 19 dei 22 progetti presentati (12 in Sri Lanka e 7 in India). Grazie a questi interventi sono stati realizzati oltre 1. 700 alloggi, 18 centri di accoglienza per minori, 45 scuole e 136 pozzi, sono stati assistiti oltre 33. 000 bambini, 14. 800 famiglie e 4. 000 rifugiati nei campi profughi, formati 300 operatori educativi e sociali e si è contribuito al riavvio di attività produttive per oltre 12. 500 persone nel settore della pesca (con la fornitura di 700 barche). Stati Uniti - accordo di collaborazione con lo Stato del Massachussets sui temi della ricerca medica, scientifica e industriale, in linea con l´Accordo Italia - Stati Uniti sottoscritto nel 2000 e rinnovato sino al 2008. L´intesa punta a incentivare lo sviluppo tecnologico tra enti di ricerca, avviare progetti di ricerca congiunti, agevolare l´applicazione presso le rispettive imprese dei risultati raggiunti attraverso le ricerche in ambito scientifico e tecnologico e a sostenere progetti congiunti per lo sviluppo del settore delle biotecnologie. * cultura e design: mostra sul Caravaggio e Primavera Lombarda a New York. Allestimento della mostra del Caravaggio ed organizzazione di eventi di promozione di design (la Primavera Lombarda, appunto), cultura, economia, ma anche agro-alimentare, ricerca ed innovazione. * turismo: promozione dei mondiali di sci dell´inverno del 2005 Sud Africa - cooperazione allo Sviluppo, Industria e Commercio; - gemellaggio fra l´Ospedale Buzzi e l´Ospedale di Cape Town per il trattamento di bambini sieropositivi; - fornitura all´ospedale di Soweto (il più grande del mondo) di materiale e attrezzature sanitarie a seguito di incontri istituzionali di alto livello con il presidente della Repubblica, Thabo Mbeki, con il presidente del Consiglio e con il premio Nobel, Nelson Mandela. Uruguay - accordo di collaborazione e cooperazione economica (il primo caso tra una Regione e uno Stato) è stato siglato nell´ottobre del 2003 tra il presidente Formigoni e il presidente della Repubblica uruguayana, Jorge Battle, a seguito della missione istituzionale in Uruguay nel 2000. Paesi del Mediterraneo - Fondo Euromed, istituito presso Finlombarda. La Regione Lombardia vi partecipa con un finanziamento di 9, 5 milioni di euro. E´ destinato a promuovere joint ventures e scambi di know how tra pmi e aziende di Tunisia, Algeria, Libia, Marocco, Turchia e Egitto. Il Metodo - Il rapporto costante tra Regione e sistema lombardo, che si realizza anche attraverso strumenti per coordinare e promuovere le azioni a sostegno degli operatori economici (come il "Tavolo regionale per lo sviluppo dell´internazionalizzazione del sistema economico lombardo") è alla base della programmazione delle attività a favore dell´internazionalizzazione. A tale scopo è stato sottoscritto il 16 giugno 2006 l´Accordo di programma con il sistema camerale Fondamentale è il coordinamento con il livello nazionale (a livello dei Ministeri competenti) e il rapporto continuo con agenzie nazionali come Ice, Simest (Società italiana per le imprese all´estero) e Sace (Società che assicura i crediti all´esportazione). L´accordo di programma con il Ministero del Commercio internazionale rappresenta lo strumento privilegiato di coordinamento. Competenze Regionali - D´altra parte, con la riforma del titolo V della Costituzione i rapporti internazionali delle Regioni sono esplicitamente previsti dall´art. 117 (quinto e nono comma). In particolare, la legge di attuazione (la cosiddetta "legge La Loggia") specifica, all´art. 6, la legittimità delle Regioni a concludere "intese dirette a favorire il loro sviluppo economico, sociale e culturale, nonché a realizzare attività di rilievo internazionale". .  
   
   
A.A.A. A MILANO CERCANSI 13.500 LAVORATORI EXTRACOMUNITARI I PIÙ RICERCATI A MILANO? VIGILANTES E INFERMIERI PROFESSIONISTI  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Sono oltre 13 mila e 500 i lavoratori immigrati richiesti dalle imprese della provincia di Milano. Oltre 30. 000 in Lombardia e quasi 163 mila in tutta Italia. Sul totale dei lavoratori richiesti dalle imprese milanesi (oltre 58 mila) quasi uno su quattro è extracomunitario (il 23,4%). E chi sono gli extracomunitari più ricercati? Quelli del settore dei servizi (quasi 11 mila addetti), in particolare nel settore immobiliare, noleggio, pulizie e vigilanza dove una richiesta su due è di un lavoratore extracomunitario. Bene anche nella sanità e istruzione (48,2% del totale assunzioni nel settore), ristorazione (42,4%) e commercio (15,8%). A Milano si richiedono anche 3 mila extracomunitari nel settore dell’industria e costruzioni, dove a fare la parte del leone sono gli addetti al settore delle materie plastiche (33,4% del totale assunzioni nel settore), seguono la fabbricazione di accessori personali e casa (30,8%) e l’industria della carta (26,8%). Il 72,7% dei neoassunti extracomunitari dovrà essere formato. E nel 25,6% dei casi l’extracomunitario ha meno di 29 anni. Non ha esperienza specifica? Trova comunque lavoro nel 47,1% dei casi. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Excelsior 2006, sistema informativo sull’occupazione e la formazione realizzato dalle Camere di Commercio, con il coordinamento di Unioncamere nazionale e il sostegno del Ministero del Lavoro e dell’Unione Europea. Se ne è parlato in occasione della firma del Protocollo d’intesa siglato oggi in Camera di commercio da Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano e dal Prefetto Gian Valerio Lombardi con cui nascerà uno sportello in Camera di commercio per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e l’ingresso di figure professionali extracomunitarie altamente qualificate e ricercate dalle imprese. Lo sportello per lavoratori qualificati extracomunitari in Camera di commercio. Ad esempio dirigenti, ricercatori, professori universitari, interpreti, ballerini, artisti e calciatori, infermieri. Partirà da gennaio. Si tratta di circa 1200 domande nel 2005, 2000 nel 2006: la gestione delle domande fino ad ora era svolta direttamente dalla Prefettura. Lo sportello aiuterà anche le imprese per le informazioni su come assumere personale straniero. “Il tema dell’immigrazione - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - rappresenta un’occasione per le istituzioni di “fare sistema”, perché è un tema complesso che va affrontato da diversi punti di vista. In generale, il flusso migratorio extracomunitario, se gestito con razionalità, può diventare una preziosa risorsa per lo sviluppo del nostro territorio: diverse sono infatti le imprese che hanno bisogno di personale extracomunitario. E il nostro obiettivo è quello di favorire l’incontro tra la domanda di lavoro delle imprese e l’offerta di personale, lavorare di comune accordo con le altre istituzioni affinché questo tema non rappresenti un problema ma come una preziosa occasione di crescita e sviluppo del nostro territorio”.
Provincia di Milano Totale assunzioni extracomunitari 2006 di cui (valori %)
con fino senza
Massimo % su tot. necessità a esperienza
(v. A. )* assunzioni formazione 29 anni specifica
Milano 13590 23,4 72,7 25,6 47,1
Lombardia 30500 24,8 73,9 28,6 51,4
Italia 162320 23,3 74,4 32,6 51,8
Il Protocollo. Il protocollo di intesa è stato firmato dalla Camera di commercio di Milano e dalla Prefettura di Milano e sancisce un accordo di stabile collaborazione tra gli enti in materia di immigrazione. Il protocollo ha validità di un anno rinnovabile e intende favorire l’incontro tra la domanda di professionalità dalle imprese e l’offerta di manodopera altamente qualificata, prevede la nascita di uno sportello presso la Camera di commercio di Milano. Lo sportello e i compiti. Con la sigla del protocollo le parti danno l’avvio alla attivazione di uno sportello presso la Camera di commercio di Milano, per favorire l’incontro tra domanda di professionalità espressa dalle imprese e l’offerta di manodopera qualificata. In particolare, lo sportello gestirà le domande di nulla osta al lavoro fuori quota tra cui quelle di personale altamente specializzato (dirigenti, ricercatori, professori universitari, infermieri professionali etc…) e fornirà alle imprese tutte le informazioni relative agli adempimenti necessari all’assunzione di manodopera qualificata proveniente dall’estero. Lo sportello provvederà alla gestione delle domande presentate dai datori di lavoro presso la Prefettura, nonché all’inserimento dei dati nel sistema informatico nazionale. Tra le collaborazioni già avviate in materia di immigrazione la Camera di commercio di Milano, per conto della Prefettura, ha collaborato nella gestione di 35. 000 domande di nulla osta all’assunzione di lavoratori immigrati giunte allo sportello unico della Prefettura di Milano in riferimento al decreto flussi 2006. Extracomunitari richiesti. Stimate nel 2006 per l’area milanese oltre 13 mila e 500 nuove assunzioni di extracomunitari (8,4% sul corrispondente totale nazionale di oltre 162mila e 44,6% su quello lombardo di 30. 500) pari al 23,4% del totale delle assunzioni milanesi (mentre in Italia pesano il 23,3%). I servizi, il settore che richiede maggiormente extracomunitari (25,5% delle assunzioni) con picchi nei servizi operativi e di pulizia (52%) e nella ristorazione e ospitalità (42,4%). Extracomunitario oltre un assunto su cinque nell’edilizia (21,2%). Ma solo l’8,5% nel credito e assicurazioni e il 10,8% nell’informatica e telecomunicazioni. Se guardiamo all’età il 25,6% deve avere meno di 29 anni, richiesta che aumenta nel settore dell’industria e delle costruzioni (il 35,4% ha meno di 29 anni) e che perde importanza nel settore dei servizi (solo il 22% delle richieste). Sul totale delle assunzioni di extracomunitari le aziende milanesi prevedono che il 72,7% necessita di formazione, dato che diventa 80,1% nel settore dell’industria e costruzioni e si riduce nel settore dei servizi (70%). Meno del dato nazionale, che si attesta sul 74,4%, e di quello lombardo, 73,9%. A Milano il 47,1% del totale di assunzioni di extracomunitari è personale senza esperienza specifica, dato inferiore a quello nazionale (51,8%) e a quello della Lombardia (51,4%). E le richieste maggiori provengono dal Nord Ovest sono 50. 550, il 25,9% del totale delle assunzioni, 30. 500 quelli richiesti in Lombardia (il 24,8% del totale assunzioni) e 162. 320 quelli richiesti dalle imprese italiane ( il 23,3% sul totale delle assunzioni).
Provincia di Milano Totale assunzioni extracomunitari 2006 di cui (valori %)
con fino senza
Massimo % su tot. necessità a esperienza
(v. A. )* assunzioni formazione 29 anni specifica
Totale 13590 23,4 72,7 25,6 47,1
Industria E Costruzioni 2760 17,8 80,1 35,4 38,3
Industrie tessili, dell´abbigliamento e delle calzature 180 23,9 93,4 33,0 34,9
Industrie del legno e del mobile 80 9,9 98,1 44,4 38,9
Industrie della carta 60 26,8 100,0 69,4 100,0
Industrie della stampa ed editoria 80 14,0 42,9 28,6 71,4
Accessori personali, per la casa e il tempo libero (esclusa oreficeria) 20 30,8 95,0 40,0 60,0
Fabbricazione di macchine e apparecchiature elettriche ed elettroniche 270 18,1 98,1 44,7 23,6
Fabbricazione di apparecchi medicali e di precisione 70 12,4 47,4 57,9 63,2
Fabbricazione di macchinari industriali ed elettrodomestici 300 15,4 88,0 42,6 19,8
Macchine per ufficio, strumenti ottici e fotografici, mezzi di trasporto 80 18,9 96,7 83,6 67,2
Industrie chimiche e farmaceutiche 220 11,4 92,1 56,4 50,7
Industrie della gomma e delle materie plastiche 180 33,4 68,9 54,8 62,2
Trattamento dei metalli e fabbricazione oggetti e minuteria in metallo 150 20,1 64,1 13,3 57,0
Industrie dei metalli, estrazione e lavorazione minerali, energia 290 15,2 92,7 28,7 40,2
Altre industrie (alimentari e bevande, oreficeria) 150 23,8 75,0 61,4 60,6
Costruzioni 650 21,2 70,1 11,2 15,5
Servizi 10830 25,5 70,0 22,0 50,3
Commercio al dettaglio e all´ingrosso; riparazioni 1690 15,8 62,2 19,2 45,5
Alberghi, ristoranti, servizi di ristorazione e servizi turistici 1840 42,4 65,9 18,0 55,6
Informatica e telecomunicazioni 390 10,8 94,3 28,0 81,9
Servizi avanzati alle imprese 760 14,5 36,7 16,3 23,5
Trasporti e attività postali 1080 23,8 77,1 25,0 48,2
Credito, assicurazioni e servizi finanziari 240 8,5 97,1 47,1 55,9
Servizi operativi (servizi immobiliari, noleggio, pulizie, vigilanza) 2710 52,0 81,1 21,7 60,5
Sanità e istruzione 1510 48,2 72,5 14,3 36,5
Altri servizi alle persone 610 32,5 69,9 53,4 58,3
Studi di consulenza amministrativa e legale, studi tecnici e studi medici -- -- -- -- --
Classe Dimensionale
1-9 dipendenti 2820 18,4 59,5 25,7 39,2
10-49 dipendenti 1930 22,8 66,9 25,7 39,9
50 dipendenti e oltre 8840 25,8 83,6 25,5 55,1
Lombardia 30500 24,8 73,9 28,6 51,4
Nord Ovest 50550 25,9 75,4 29,5 53,2
Italia 162320 23,3 74,4 32,6 51,8
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MILANO: UNO SPORTELLO PER I LAVORATORI EXTRACOMUNITARI  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - E’ stato siglato il 12 gennaio, alla Camera di Commercio di Milano, da Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano e dal prefetto Gian Valerio Lombardi, un protocollo d’intesa che sancisce un accordo di stabile collaborazione tra gli enti in materia di immigrazione. Il protocollo, che ha validità di un anno rinnovabile e intende favorire l’incontro tra la domanda di professionalità dalle imprese e l’offerta di lavoro e l’ingresso di figure professionali extracomunitarie altamente qualificate e ricercate dalle imprese, prevede la nascita di uno sportello presso la Camera di Commercio di Milano. In particolare, lo sportello gestirà le domande di nulla osta al lavoro fuori quota tra cui quelle di personale altamente specializzato (dirigenti, ricercatori, professori universitari, infermieri professionali etc…) e fornirà alle imprese tutte le informazioni relative agli adempimenti necessari all’assunzione di manodopera qualificata proveniente dall’estero. Il nuovo sportello, che partirà da gennaio, aiuterà anche le imprese per le informazioni su come assumere personale straniero. “Il tema dell’immigrazione - ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano - rappresenta un’occasione per le istituzioni di “fare sistema”, perché è un tema complesso che va affrontato da diversi punti di vista. In generale, il flusso migratorio extracomunitario, se gestito con razionalità, può diventare una preziosa risorsa per lo sviluppo del nostro territorio: diverse sono infatti le imprese che hanno bisogno di personale extracomunitario. E il nostro obiettivo è quello di favorire l’incontro tra la domanda di lavoro delle imprese e l’offerta di personale, lavorare di comune accordo con le altre istituzioni affinché questo tema non rappresenti un problema ma come una preziosa occasione di crescita e sviluppo del nostro territorio”. .  
   
   
INCARICO TECNICO E DI RICERCA ALLA FONDAZIONE TOSCANA SOSTENIBILE ENTRO LA PRIMAVERA GLI STATI GENERALI SULLO SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Firenze, 15 gennaio 2007 - Sarà Marcello Buiatti, professore di genetica all´Università di Firenze e presidente della Fondazione Toscana Sostenibile, a coordinare il lavoro di alta consulenza sui temi dello sviluppo sostenibile, della loro divulgazione e della promozione di nuove modalità di lavoro della macchina regionale. Buiatti, autore di più di duecento pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali, membro di commissioni sulla bio-sicurezza e la coesistenza presso il Ministero delle politiche agricole e dell´ambiente, sarà sostenuto da un gruppo di giovani ricercatori e dall´apporto di prestigiosi studiosi italiani e stranieri, tra cui Wolfgang Sachs e Jacques Weber. L´incarico professionale conferito alla Fondazione Toscana Sostenibile, deliberato dalla giunta lunedì scorso, avrà la durata di un anno e un costo di 80mila euro. Il 2007 sarà un anno di svolta nell´attività del governo regionale. L´anno in cui saranno definiti e approvati gli strumenti attuativi delle scelte contenute nel programma di governo, il cui obiettivo prioritario è appunto il rilancio della nostra economia. Ma non si tratterà di uno sviluppo qualsiasi. Il governo regionale punta tutte le sue carte sullo sviluppo sostenibile, che poi è la vera anima del Prs 2006-2010. ´La Toscana – spiega il presidente Martini - per recuperare competitività e attrazione deve essere capace di avviare uno sviluppo nuovo, fondato sulla qualità e più conciliante con l´ambiente e il paesaggio. Uno sviluppo, appunto, sostenibile, in grado di non pregiudicare disponibilità e qualità delle nostre risorse ambientali, di non perpetuare né aggravare gli squilibri presenti nel territorio, e in grado di garantire un´equa distribuzione delle opportunità sociali alle future generazioni. Solo uno sviluppo che abbia questi requisiti potrà garantire ai cittadini della nostra regione un futuro di benessere´. Si tratta di introdurre una consistente discontinuità nel modo di governare, dalla cultura d´impresa ai nostri modi di vivere. Una discontinuità che dovrà coinvolgere tutta la società toscana, a partire dalla Regione agli Enti locali, dalle Università al mondo della cultura e dell´economia, dalle imprese fino ai singoli cittadini. Per questo il presidente della Regione, a cui fa capo il coordinamento delle politiche per la sostenibilità e l´energia, ha deciso di potenziare i propri strumenti di analisi, proposta e intervento. ´Il nostro principale obiettivo - prosegue Martini - è quello di riuscire a sviluppare politiche pubbliche fortemente integrate fra di loro, superando visioni settoriali e congiunturali in favore di una visione di prospettiva. Faccio un esempio: per affrontare in maniera efficace il problema del risparmio energetico non basta incentivare l´uso delle fonti rinnovabili, ma occorre anche favorire l´uso della bioedilizia, la diffusione di tecnologie, industriali e domestiche, a minor consumo energetico attraverso coerenti politiche capaci, in tutti i campi, di incoraggiare e premiare solo i comportamenti virtuosi. Questo - conclude Martini - è quello che vogliamo e dobbiamo fare, visto anche l´andamento negativo del nostro clima´. Ed è proprio per supportare l´attività del presidente in questo campo che è stato deciso di attivare un incarico professionale alla Fondazione Toscana Sostenibile. Gli obiettivi principali della consulenza saranno quattro: costruire una rete di competenze che coinvolga uffici enti e agenzie regionali, università e centri di ricerca per individuare metodologie comuni nella raccolta ed elaborazione dati e integrare modalità di elaborazione e diffusione delle conoscenze; favorire una tempestiva attuazione dei regolamenti per la sostenibilità ambientale in raccordo con la Commissione ed il Parlamento europeo; contribuire alla elaborazione di innovativi modelli organizzativi per adeguare la macchina amministrativa regionale alla scelta strategica della sostenibilità; supportare l´organizzazione di specifici appuntamenti pubblici a partire dalla organizzazione degli ´Stati Generali sulla Sostenibilità´, previsti nei prossimi mesi. La Fondazione Toscana Sostenibile nasce nel 2002 con la qualifica di organizzazione non lucrativa di utilità sociale (Onlus). E´ un istituto di ricerca che, attraverso lo studio di complesse interazioni tra la dimensione socio-economica e quella ecologico-territoriale, nonché le attività di educazione ambientale e divulgazione scientifica, promuove la sostenibilità attraverso l´integrazione delle politiche e la partecipazione di tutti gli attori sociali. ´Il compenso sarà interamente destinato - precisa il professor Marcello Buiatti, presidente della Fondazione e coordinatore del progetto - per remunerare i costi dei ricercatori già affermati e in parte per consentire ad alcuni giovani talenti di fare esperienze in questo campo´. .  
   
   
PRESENTATO IL SISTEMA MICROCREDITO ORIENTATO ASSISTITO TOSCANO BRENNA: ´ECCO IL CREDITO PER GLI IMPRENDITORI SENZA GARANZIE´ FINANZIAMENTI FINO A 15.000 EURO GARANTITI DALLA REGIONE TOSCANA E DALLE BANCHE  
 
Firenze, 15 gennaio 2007 - Finanziamenti fino a 15. 000 euro per tutti coloro che, privi di garanzie per accedere al credito bancario ordinario, vogliono avviare una microimpresa. A offrire le garanzie e le cogaranzie sarà la Regione Toscana insieme al sistema bancario regionale grazie all´istituzione del Fondo speciale rischi del valore complessivo di 14 milioni e trecentomila euro frutto del protocollo d´intesa Regione/banche dello scorso aprile. E´ questo il cuore del nuovo progetto denominato Sistema Microcredito Orientato Assistito Toscano (Smoat) fortemente voluto dall´assessore all´innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana Ambrogio Brenna e presentato l’11 gennaio a Firenze insieme a Giovanni Ricciardi, direttore di Fidi Toscana e Piero Faraoni, presidente della Commissione Regionale Abi della Toscana. ´Questa azione innovativa, pressoché unica in Italia, è il frutto del buon lavoro della Commissione Etica Regionale e rappresenta un vero e proprio incubatore immateriale di relazioni e competenze, ha detto Ambrogio Brenna. Il nostro territorio possiede un grande capitale umano e materiale, capacità di autodeterminazione, un atteggiamento positivo che l´ha sempre aiutato ad essere coeso e puntuale nelle azioni di rinnovamento. Con il nuovo Sistema Microcredito Orientato Assistito Toscano la Regione e Fidi Toscana, hanno deciso di puntare, sulle tracce del premio Nobel Muhammad Yunus fondatore della Grameen Bank, su quelle persone che, senza differenziazioni di genere, età o cittadinanza, hanno passione, idee e il desiderio di far crescere l´economia del territorio. Persone che – ha concluso Brenna – sono spesso prive di garanzie per accedere al credito bancario ordinario, e rischiano così di vedere frustrata la loro capacità imprenditoriale a danno di tutta la collettività. ´ Oltre l´opportunità di accedere al microcredito, il progetto Smoat offre alle neo imprese e a quelle con meno di 18 mesi di vita, anche una serie di servizi gratuiti utili allo start-up d´impresa: orientamento (mappatura delle competenze, opportunità di mercato, valutazione dei rischi d´impresa), assistenza (progetti di fattibilità marketing, piani di restituzione, aggregazione di piccole imprese, riferimenti normativi) e tutoraggio (iter burocratici, ricerca di visibilità della neo impresa, rapporti con le associazioni di categoria). Il Sistema Microcredito Orientato Assistito Toscano è promosso dal programma della Regione Toscana per la responsabilità sociale delle imprese, Fabrica Ethica con l´obiettivo di incrementare lo sviluppo locale; favorire l´occupazione con incentivi di sostegno non esclusivamente finanziari; favorire l´inclusione socio-economica di soggetti in situazione di criticità, facilitando l´autoimpiego a fronte di crisi aziendali e perdita di occupazione; indirizzare i soggetti imprenditoriali verso uno sviluppo d´impresa basato sui diritti delle persone, dell´ambiente e del territorio. Lo sportello Smoat sarà attivo tutti i giorni dal 15 gennaio 2007 presso Fidi Toscana, in piazza della Repubblica 6 a Firenze, tel. 055/2384223. Il martedì e il giovedì dalle 15. 00 alle 18. 00 saranno dedicati alle consulenze previo appuntamento. Per informazioni i siti internet sono www. Fiditoscana. It, www. Fabricaethica. It e la mail di riferimento è progetto_smoat@fiditoscana. It. .  
   
   
NASCE "DESK KOSOVO" PER LE PMI FVG  
 
 Udine, 15 gennaio 2007 - Sfruttare i vantaggi di una delle ultime nicchie di mercato in espansione d´Europa a favore delle piccole e medie imprese, soprattutto del settore legno-arredo, e valutare la fattibilità di investimenti nell´energia idroelettrica sono tra gli obiettivi del "Desk Kosovo", promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia tramite il servizio Rapporti Internazionali e Partenariato Territoriale. A Udine si è svolto l´incontro di avvio formale del progetto, sottoscritto dal segretario generale della Camera di commercio del Kosovo. "La Regione ed Informest hanno avviato una proficua collaborazione già dal 2001, confermata dai risultati positivi di un progetto che l´anno scorso aveva coinvolto 25 imprenditori del Friuli Venezia Giulia", ha ricordato l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop, in merito all´operazione che attuerà l´accordo firmato nel 2006 a Pristina tra la Camera di commercio kosovara, Informest ed i quattro enti camerali del Friuli Venezia Giulia. Nell´ambito del "Desk", tra gli obiettivi a breve termine interessanti per le imprese regionali, ci sono l´apertura di un sito web (www. Dkfvg. Org) dove appariranno annunci su gare d´appalto e opportunità di investimento, e due missioni previste tra maggio e ottobre 2007: la prima dal Friuli al Kosovo, alla quale parteciperanno aziende del settore legno-arredo, la seconda dal Kosovo e di carattere più multisettoriale. E’ partito il 12 gennaio, invece, il progetto per valutare gli investimenti nel settore idroelettrico utili per sopperire alla difficoltà di produzione e distribuzione del Kosovo e per dare l´opportunità al Friuli Venezia Giulia di esportare modelli positivi di gestione pubblico-privata, in particolare quello della società Secab in Carnia. L´incontro ha visto appunto presenti la Secab, la Comunità montana della Carnia e il partner kosovaro per organizzare un workshop che si terrà a marzo, al quale parteciperanno il ministero per l´Energia del Kosovo e le municipalità dell´area meridionale di Prizren, individuata come la migliore per la creazione delle prime centraline. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, AL VIA PREMIO REGIONALE PER ENTI PUBBLICI VIRTUOSI E INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE IN FAMIGLIA E NELLE SCUOLE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI  
 
Genova, 15 Gennaio 2007 - Iniziative verso le famiglie, le scuole e le imprese per far crescere le pari opportunità e superare ogni tipo di stereotipo e un premio regionale per gli Enti pubblici che avranno realizzato un´azione positiva per le donne, esportabile anche in altri contesti. È quanto si propone la nuova consigliera regionale di parità, Valeria Maione, docente presso l´Università di Genova, pronta a lavorare per quattro anni, il tempo del suo mandato, sul fronte delle discriminazioni non solo di genere, ma in ambito professionale. Lo ha spiegato questa mattina nel corso della presentazione del suo programma che prevede una serie di iniziative verso le famiglie e le imprese. A cominciare dall´indirizzare le scelte formative dei giovani e in particolare delle donne, verso le materie scientifiche in grado di assicurare un futuro lavorativo. "Spesso le donne - ha spiegato Valeria Maione - compiono scelte irrazionali che possono precludere sbocchi lavorativi, per questo abbiamo attivato una collaborazione con il Festival della Scienza per indirizzare le ragazze, già dalle scuole inferiori, verso studi scientifici". "Inoltre - ha continuato la consigliera di parità - stiamo elaborando una serie di iniziative con le scuole elementari per il superamento degli stereotipi di genere, attraverso giochi didattici di interscambio per sensibilizzare già i bambini delle elementari sulla divisione iniqua dei ruoli e dei compiti in ambito familiare". La consigliera di parità ha intenzione di lavorare anche sul fronte della responsabilità sociale delle imprese "per far capire l´importanza che strumenti come i congedi parentali possono rivestire, anche per gli uomini, nell´acquisizione delle competenze, o inserendo correttivi per eliminare le differenze salariali che ancora sussistono tra uomini e donne". E verso gli Enti pubblici. "A questo proposito - ha detto Maione - abbiamo pensato ad un premio regionale in denaro per quegli Enti pubblici che si differenzieranno grazie ad azioni positive che potranno essere esportate anche in altri contesti, in grado di andare incontro alle necessità delle donne lavoratrici". La consigliera di parità ha inoltre attivato presso gli uffici, di via Fieschi, 17 una biblioteca, aperta al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 10 alle 12, con un migliaio di volumi e documenti incentrati sulle tematiche femminili e una mostra permanente dal titolo "Dal filo al file" che raduna circa 50 foto storiche che ripercorrono il lavoro femminile dall´800 ai giorni nostri. .  
   
   
UN GRUPPO DI LAVORO TRA REGIONE VAL D’AOSTA E ASSOCIAZIONI SINDACALI DI CATEGORIA PER POSTE ITALIANE  
 
 Aosta, 15 gennaio 2007 – Il presidente della Regione, on. Luciano Caveri, il presidente del Celva, Diego Empereur, e il presidente della Comunità montana Gran Combin, Corrado Jordan, in rappresentanza delle Comunità montane, hanno incontrato questa mattina a Palazzo regionale i rappresentanti delle Associazioni sindacali Slc-cgil, Slp-cisl e Uil-post per affrontare la delicata situazione di Poste Italiane in Valle d’Aosta. Nel corso della riunione il presidente Caveri e i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali di categoria hanno evidenziato la difficile situazione attuale delle Poste in Valle, sottolineando come la costante riduzione del personale nel corso degli ultimi anni, il poco interesse nei confronti delle peculiarità di una regione alpina come la Valle d’Aosta, e una certa assenza di interlocutori con i quali avviare un confronto sull’argomento siano alla base di un innegabile calo di qualità del servizio postale e mettano a rischio la stessa esistenza di un certo numero di uffici, in particolare di quelli situati nei comuni minori. “La Regione aveva deliberato una bozza di Convenzione già nel mese di settembre dello scorso anno – spiega il presidente Caveri – il documento era stato inviato a Poste italiane che però non ci hanno mai risposto. Se a questo si aggiunge una certa difficoltà nel reperire un interlocutore con il quale instaurare un dialogo costruttivo, è inevitabile che la situazione porti ad un livello di esasperazione non più tollerabile. E’ importante che Poste italiane tenga conto della particolarità della realtà valdostana e non ragioni quindi in un’ottica prettamente legata al ricavo. Questo non toglie che è necessario avviare un ragionamento su come sia possibili rendere maggiormente efficace la presenza dei vari uffici postali sparsi sul territorio regionale, anche alla luce dei nuovi sviluppi legati alla tecnologia” Per tentare di ovviare a questa situazione di particolare difficoltà, al termine dell’incontro è stata decisa la costituzione di un gruppo di lavoro con l’obiettivo di portare avanti un lavoro congiunto finalizzato, in un primo momento, al raggiungimento della firma di una accordo tra Poste Italiane e Regione Autonoma Valle d’Aosta, e, quindi, ad una attenta analisi per giungere ad una ridefinizione delle competenze operative che il servizio postale potrebbe ricoprire nella nostra regione. “Si è trattato di un incontro positivo – hanno detto congiuntamente i rappresentanti delle Associazioni sindacali di categoria al termine della riunione – dal quale abbiamo avuto un riscontro positivo sulla disponibilità, sulla conoscenza e sull’intenzione di portare avanti un lavoro condiviso da parte dei soggetti istituzionali. Si tratta senza dubbio di buone premesse per elaborare un progetto comune che permetta di risolvere il problema contingente, ma anche di garantire importanti prospettive future al servizio”. . .  
   
   
SNAI S.P.A.: VERSATI AD AAMS 113,9 MILIONI DI EURO PER L’ACQUISIZIONE DI 5.092 NUOVI PUNTI DI ACCETTAZIONE  
 
Milano, 15 gennaio 2007 – Snai S. P. A. Ha provveduto in data odierna al pagamento di 113. 944. 451,00 di euro, relativamente all’acquisizione dei diritti per i 5. 092 nuovi punti di accettazione scommesse, assegnati ad esito dei bandi di gara indetti dall’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, per il riordino e l’ampliamento della rete di accettazione scommesse. In particolare, sono stati versati 45. 873. 585,00 euro per 99 “negozi” per scommesse ippiche, 3. 787 “corner” per scommesse ippiche, e una licenza di accettazione del gioco ippico a distanza (via Internet e altre modalità di gioco remoto); ulteriori 68. 070. 866,00 euro sono stati versati per 342 “negozi” per scommesse sportive, 864 “corner” per scommesse sportive, e una licenza di accettazione del gioco sportivo a distanza. I 5. 092 nuovi diritti per l’accettazione di scommesse (ottenuti su un massimo consentito di 5. 160 diritti) si vanno a sommare alle 450 concessioni già di proprietà di Snai S. P. A. (218 sportive e 232 ippiche) e alle 542 concessioni collegate per la fornitura di servizi e tecnologie (277 sportive e 265 ippiche). Snai S. P. A. , con 6. 084 concessioni, detiene la rete di accettazione scommesse più estesa e più omogenea in Italia, con un punto ogni 10. 000 abitanti. .  
   
   
PIRELLI RE: PERFEZIONATA L’ACQUISIZIONE DEL 96,83% E FIRMATO ACCORDO VINCOLANTE PER RILEVARE UN ULTERIORE 2,54% DI DGAG, UNA DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ IMMOBILIARI TEDESCHE  
 
Amburgo, 15 gennaio 2007 – Pirelli Re ha perfezionato l’acquisizione del 96,83% e ha firmato un accordo vincolante per rilevare un ulteriore 2,54% di Deutsche Grundvermógen Ag (Dgag), una delle principali società immobiliari in Germania con sedi ad Amburgo e Kiel. Il prezzo di acquisto, soggetto a price adjustment sulla base del bilancio 2006, è stato determinato in circa 465† milioni di euro per il 100% di Dgag, valore superiore per circa 145 milioni di euro alla stima di patrimonio netto della società tedesca. L’enterprise Value di Dgag ammonta a circa 1,4 miliardi di euro (stima sulla base dei dati del 2006) anche tenendo conto delle valutazioni immobiliari indipendenti di Engel&volkers e Reag. In particolare, Pirelli Re ha rilevato il 95,3% di B&l Immobilien, che detiene il 62% di Dgag, da società riconducibili ad Albert Búll e Cornelius Liedtke; il restante 38% della società immobiliare tedesca è stato acquistato da Hsh N Real Estate (controllata dalla banca tedesca Hsh Nordbank) e soci privati. Pirelli Re ha inoltre firmato un accordo vincolante per acquisire entro la fine di gennaio un ulteriore 4,10% di B&l Immobilien che consentirà alla Società di salire al 99,37% di Dgag. Pirelli Re punta a rilevare il restante circa 0,6% di B&l Immobilien nell’arco dei prossimi mesi, arrivando così a detenere circa il 100% di Dgag. Con il perfezionamento dell’operazione si avvia il processo di trasformazione di Dgag secondo il modello di business della capogruppo, con l’obiettivo di cogliere le diverse opportunità di crescita nel mercato tedesco grazie anche alla qualità del management, che - come già annunciato lo scorso 9 ottobre- è stato confermato alla guida della società. La prima fase di tale processo, che verrà completato entro la fine dell’anno, prevede il trasferimento del portafoglio residenziale del valore di circa 1. 040 milioni di euro (stima sulla base dei dati del 2006) alla joint venture tra Pirelli Re (35%) e i fondi immobiliari di Rreef (65%) (la divisione di Deutsche Asset Management che si occupa di investimenti nei settori immobiliare e delle infrastrutture, parte del gruppo Deutsche Bank ) e quello del portafoglio terziario del valore di circa 275 milioni di euro (stima sulla base dei dati del 2006) alla joint venture tra Pirelli Re (30%) e i fondi immobiliari di Morgan Stanley (Msref) (70%). Le attività di asset management e servizi, con circa 400 dipendenti, resteranno al 100% di Pirelli Re Deutschland. L’enterprise Value di circa 1,4 miliardi è stato finanziato per circa 190 milioni di euro da equity di Pirelli Re, per circa 260‡ milioni di euro da un finanziamento bridge non recourse di Hypo Real Estate e per circa 950 milioni di euro da finanziamenti esistenti non recourse garantiti dagli immobili. Pirelli Re ha inoltre sottoscritto con Hypo Real Estate un contratto per il rifinanziamento di tale debito. L’impatto sulla posizione finanziaria netta di Pirelli Re a valle del processo di riorganizzazione (la cui conclusione è prevista entro la fine dell’anno) ammonterà a circa 80-90 milioni di euro, a cui si aggiungeranno circa 40-50 milioni di euro di finanziamenti soci alle Spv immobiliari partecipate con quote di minoranza. “Dgag, il suo management e l’implementazione del nostro modello di business sono sicuramente una base importante per crescere nel primo mercato immobiliare in Europa per dimensione, quello tedesco, dove abbiamo già identificato altre opportunità di investimento sia nel segmento residenziale che in quello terziario”, ha commentato Carlo A. Puri Negri, Ceo di Pirelli Re. I valori finali verranno resi noti a conclusione della procedura di price adjustment, prevista contrattualmente entro 80 giorni lavorativi da inizio 2007. .  
   
   
PRECISAZIONI COMPAGNIA IMMOBILIARE AZIONARIA  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - In relazione all´andamento e ai volumi del titolo registrati in questi giorni, Compagnia Immobiliare Azionaria, su richiesta dell´Autorità di Vigilanza, precisa di non essere a conoscenza di operazioni o avvenimenti rilevanti attinenti la sfera societaria, oltre a quelli già comunicati e quindi noti al mercato, che possano motivare tali andamenti e la forte crescita dei volumi di contrattazione rispetto alla media. .  
   
   
BUZZI UNICEM: OPA VOLONTARIA SU AZIONI DYCKERHOFF: LA SOGLIA DEL 95% NON SARÀ PIÙ VINCOLANTE  
 
 Casale Monferrato,15 Gennaio 2007 - Buzzi Unicem ha deciso di modificare l’offerta d’acquisto in corso, rivolta a tutti gli azionisti di minoranza della Dyckerhoff Ag, rimuovendo la condizione che prevedeva il raggiungimento di una partecipazione almeno pari al 95% del capitale Dyckerhoff Ag. L´opa sarà, quindi, efficace indipendentemente dal numero di azioni apportate. A seguito di tale modifica, il periodo d’adesione all’offerta si estende automaticamente di due settimane e si chiuderà il prossimo 29 Gennaio 2007 alle ore 16. 00 (Cet). Alle 15. 30 (Cet) dell´11 Gennaio 2007 risultano consegnate in Opa 3. 395. 970 azioni privilegiate e 203. 419 azioni ordinarie. Le azioni consegnate corrispondono a circa l’8,72% del capitale totale della Dyckerhoff Ag. Alla data citata, Buzzi Unicem detiene pertanto direttamente ed indirettamente l’87,30% del capitale totale ed il 95,89% del capitale di voto. Si tratta di un risultato parziale incoraggiante, che conferma il notevole interesse espresso dal mercato nei confronti di una proposta che Buzzi Unicem ritiene equa e vantaggiosa. L’abolizione della soglia costituisce un vantaggio per gli azionisti Dyckerhoff, poiché rimuove qualsiasi incertezza sull’effettiva possibilità di realizzo del proprio capital gain. Si ricorda che in data 12 Dicembre 2006 anche il Consiglio di Sorveglianza ed il Consiglio di Amministrazione della Dyckerhoff Ag hanno congiuntamente raccomandato agli azionisti Dyckerhoff di accettare l’offerta. Confidiamo pertanto che tutti i detentori di azioni ordinarie e privilegiate Dyckerhoff, che ancora non abbiano deciso, aderiscano prossimamente all´Opa, ottenendo così un premio molto attraente rispetto alla quotazione di mercato degli ultimi 3 o 6 mesi antecedenti l’annuncio. .  
   
   
LA GIUNTA MARCHIGIANA VARA IL PIANO REGIONALE DI EDILIZIA RESIDENZIALE  
 
Ancona, 15 gennaio 2007 - Sara` presentata al Consiglio regionale la proposta di delibera, gia` approvata dalla Giunta, riguardante il Piano regionale di edilizia residenziale per il triennio 2006-2008. ´Il Piano ´ afferma l´assessore regionale all´Edilizia pubblica, Gianluca Carrabs ´ rappresenta il primo strumento operativo organico di quella che puo` essere definita una nuova stagione del social housing, cominciato con la legge regionale 36/2005 e con la legge regionale 22/2006 appena pubblicata´. ´Tenuto conto della limitata consistenza delle risorse finanziarie disponibili per il triennio 2006-2008 ´ continua Carrabs - si e` ritenuto necessario compiere scelte volte a fronteggiare le piu` manifeste necessita` abitative, oltre che assicurare la qualita` dell´abitare, anche attraverso la sperimentazione di soluzioni energicamente innovative e di forme organizzative di nuova concezione per l´abbattimento dei costi di produzione´. Nel dettaglio, per ridurre le problematiche abitative presenti nelle Marche, il Piano ha individuato strategie che sono rivolte a incrementare l´offerta delle abitazioni a canone sociale e moderato - sia con interventi di edilizia sovvenzionata sia con interventi di edilizia agevolata per la costruzione di alloggi da concedere in locazione a canone moderato - e ad agevolare l´accesso alla proprieta` della prima casa da parte delle giovani coppie e di lavoratori atipici attraverso la concessione dei cosiddetti ´buoni casa´ fino a 30 mila euro e l´istituzione di un fondo di garanzia sussidiaria per l´accesso ai mutui ipotecari da parte delle giovani coppie con contratto di lavoro atipico o precario. ´Contemporaneamente, tra i punti qualificanti del Piano ´ dichiara l´assessore Carrabs ´ da evidenziare la sperimentazione di nuove soluzioni di edilizia residenziale energeticamente autosufficienti attraverso l´utilizzo di risorse rinnovabili e nuove forme organizzative di autocostruzione, la garanzia di uno standard di qualita` elevato, da ottenere prescrivendo l´assenza di barriere architettoniche per tutti i nuovi alloggi di Erp, e il raggiungimento di un livello minimo di sostenibilita` edilizia´. Le risorse disponibili per l´attuazione del Piano di edilizia residenziale sono stimate complessivamente in circa 100 milioni di euro, provenienti da economie dei programmi pregressi, dalla rinegoziazione dei mutui agevolati, da programmi di vendita degli alloggi e dalla quota per reinvestimenti dei canoni locativi Erp e da specifiche attribuzioni statali per il fondo di sostegno alla locazione. Parte di queste risorse (50,2 milioni di euro) sara` poi destinata alle Province per la realizzazione dei propri programmi triennali di edilizia residenziale. Ogni Provincia dovra` approvare ciascuna il proprio programma entro 180 giorni dall´approvazione del Piano regionale. .  
   
   
CENTO NUOVI ALLOGGI DI EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE A SAVONA  
 
Genova, 15 gennaio 2007 - Ammontano a 100 i nuovi alloggi di edilizia residenziale sociale che verranno realizzati nell´ambito del progetto di riqualificazione delle aree su corso Ricci "ex Balbontin" a Savona. Lo hanno comunicato gli assessori regionali all´Urbanistica e alle Politiche abitative, Carlo Ruggeri e Maria Bianca Berruti dopo l´approvazione in Giunta della variante urbanistica necessaria per dare il via all´intervento. "Si tratta - hanno spiegato i due assessori - di un progetto proposto dalla società Progetto Ponente srl, controllata da Arte di Savona che risulta particolarmente significativo proprio per la rilevante presenza di alloggi di edilizia residenziale sociale e perché si tratta di un intervento non sostenuto da alcun finanziamento pubblico, ma interamente finanziato da Arte Savona attraverso la vendita sul libero mercato di una componente minoritaria del complesso immobiliare". Su un totale infatti di 166 alloggi realizzati 100 saranno costruiti in regime di convenzione con il Comune di Savona e saranno così suddivisi: 40 alloggi di edilizia in affitto a canone moderato, 10 alloggi di edilizia in affitto per le forze dell´ordine, 50 alloggi di edilizia convenzionata in proprietà e 66 alloggi di edilizia in libero mercato. Rispetto alle proposte iniziali sono aumentati gli alloggi a canone moderato che potranno cioè essere affittati a circa 350 euro al mese, una cifra sensibilmente inferiore a quelle del libero mercato e accessibili pertanto anche alle famiglie a reddito medio-basso. "L´esperienza che verrà messa in atto a Savona - spiegano gli assessori Ruggeri e Berruti - consentirà di innescare un processo di generazione autonoma di risorse finanziarie e pertanto è da considerarsi una buona pratica, visto la difficoltà di alimentare il settore dell´intervento pubblico nella casa ". Parallelamente all´avvio dell´intervento nell´area ex Balbontin, sempre nel Comune di Savona in località Lavagnola al posto dell´ex centrale Enel è pronto a partire un altro intervento di edilizia residenziale sociale che prevede la realizzazione di 88 nuovi alloggi di cui circa 60 di edilizia residenziale pubblica o a canone moderato. .  
   
   
FVG, MONTAGNA: INTERVENTI RECUPERO EDILIZIO E PAESAGGISTICO  
 
 Trieste, 15 gennaio 2007 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio, ha individuato i Comuni del comprensorio montano che beneficeranno di ulteriori finanziamenti per la realizzazione di interventi relativi al recupero edilizio e paesaggistico, nonché per la valorizzazione dei villaggi alpini. Si tratta delle amministrazioni civiche di Ravascletto, che riceverà la somma di 170 mila euro, Rigolato, 220 mila euro, Tarvisio, 510 mila euro, Tolmezzo, 300 mila euro, Tramonti di Sopra, 280 mila euro, Tramonti di Sotto, oltre 431 mila euro. Nel contempo, l´Esecutivo regionale ha individuato il Comune di Forni Avoltri quale nuovo beneficiario di un finanziamento pari a 500 mila euro per interventi in località Collina. Le somme messe a disposizione degli enti civici, per un importo complessivo di quasi un milione e 500 mila euro, sono a carico dell´azione 4. 3. 2, dello strumento comunitario Obiettivo 2 2000-2006, che prevede il sostegno al recupero e alla valorizzazione di centri abitati dell´arco alpino. I Comuni individuati sono ora invitati a presentare la domanda di finanziamento. .  
   
   
AZIENDE PIEMONTESI IN QATAR AL SALONE DELL’EDILIZIA  
 
Piemonte, 15 gennaio 2007 - Dopo il successo del 2006, il Piemonte torna a Project Qatar (Doha, 2-5 aprile 2007), l’appuntamento fieristico più importante nel Paese (alla sua quarta edizione), che offre ai fornitori stranieri la possibilità di partecipare ad uno dei maggiori boom economici del mondo. Le iscrizioni si chiudono il 18 gennaio. La partecipazione piemontese, organizzata dal Centro Estero Camere Commercio Piemontesi, è promossa dalla Camera di Commercio di Torino a consolidamento delle numerose azioni promozionali ed istituzionali avviate con successo in Qatar nel 2006. Le potenzialità di espansione economica dei Paesi del Golfo, trampolino di lancio per tutta l’area mediorientale, hanno infatti spinto alcune associazioni territoriali a promuovervi lo sviluppo commerciale delle aziende piemontesi. E’ così che, in accordo con Confartigianato Piemonte, Cna, Api e Unione Industriale di Torino, nel 2006 la Camera di Commercio di Torino ha ideato il progetto “Focal Point negli Emirati Arabi Uniti”, che prosegue nel 2007 con il progetto “Paesi del Golfo”, coordinato dal Centro Estero Camere Commercio Piemontesi. La presenza subalpina a Project Qatar, che lo scorso anno ha visto 895 espositori provenienti da 31 paesi e 11. 713 visitatori, occuperà un’area espositiva adibita in parte a stand individuali, ma anche in open space all’interno del quale le aziende potranno esporre a costi più contenuti. Nonostante la ridotta superficie geografica (11. 440 Kmq) il Qatar oggi è forse il Paese più interessante in tutta l’area del Golfo. E’ una monarchia ereditaria che sta vivendo grandi trasformazioni, con un’economia in costante espansione negli ultimi 10 anni. I rapporti con Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono buoni e quelli con l’Occidente si stanno facendo sempre più stretti. Le principali ricchezze provengono dal sottosuolo (è il primo fornitore mondiale di gas e tra i primi per il petrolio) ed ha un reddito pro capite tra i più alti al mondo. Dal dicembre 1995 inoltre, il Qatar è membro del Wto e dal gennaio 2003 è in vigore l’unione doganale con gli altri Paesi del Gcc (Gulf Cooperation Council, Arabia Saudita, Kuwait, Barhain, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Oman) che prevede una tariffa unica all’importazione pari al 5% in previsione di un accordo di libero scambio con l’Ue. Lo sviluppo industriale, edilizio, commerciale e turistico è frenetico e la crescita sta esplodendo adesso, quindi la concorrenza non è ancora aggressiva come negli altri Paesi dell’area. In costruzione ci sono decine di grattacieli, grandi alberghi, nuove aree residenziali dotate dei più raffinati servizi, centri commerciali ad alto livello, ospedali, un nuovo aeroporto internazionale ed una nuova rete di grandi arterie stradali. In questo scenario sembra scontato che continueranno a crescere le importazioni legate ai materiali per edilizia e arredamento. A livello piemontese l’interscambio è ancora modesto. Nel 2005 c’è stato un incremento dell’export del 60,5% sul 2004, ma il valore complessivo resta esiguo. I dati del primo semestre 2006, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mostrano poi una leggera flessione. .  
   
   
ENERGIA: BERSANI, DA ITALIA INVERSIONE DI TENDENZA COMPLETARE LIBERALIZZAZIONI E POTENZIARE IMPEGNO SU FONTI RINNOVABILI  
 
Roma, 15 gennaio 2007 - "Le iniziative che l´Italia sta prendendo vanno, su molti punti, lungo la strada che l´Unione europea ha indicato nel suo rapporto". Lo afferma il ministro per lo Sviluppo economico Pierluigi Bersani commentando il Rapporto sulla politica energetica presentato oggi a Bruxelles dalla Commissione europea. "Con il ddl Energia, le misure contenute in Finanziaria fino ad arrivare ai progetti industriali sull´efficienza energetica –continua Bersani- il Paese ha intrapreso politiche che segnano una decisiva inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi. Sui processi di liberalizzazione abbiamo presentato, come riconosciuto dalla stessa Commissione, misure per un´ulteriore fase. Sulla questione del mercato interno europeo, sia in termini di infrastruttura che in termini di politiche industriali in campo energetico, abbiamo avanzato nelle sedi europee una serie di proposte per determinare una effettiva politica europea dell´energia, rispetto alla quale deve esserci una presa di responsabilità non solo della Commissione europea, ma anche dei singoli governi. La nostra scelta è di puntare sull´efficienza energetica (un piano ambizioso sarà presentato nei prossimi giorni), sulle fonti rinnovabili potenziando gli obiettivi di crescita in coerenza con gli obiettivi europei, consapevoli di un ritardo che dobbiamo superare con politiche di incentivazione che stiamo allestendo e con un nuovo patto con regioni e enti locali. Non dimentichiamo, infine, l´impegno che si sta mettendo sullo sviluppo di tecnologie per l´efficienza energetica". .  
   
   
A CACCIA DI RISORSE ENERGETICHE NEL CAOS DELLE PIPELINE TRA EUROPA E EURASIA  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Angela Merkel a muso duro contro Mosca riunisce l’Europa sull’energia. Novità sul mar Nero Il piano di Bruxelles per l’energia. Il taglio delle forniture di petrolio a Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria, senza consultazioni preventive, “è inaccettabile”, ha detto l’ 11 gennaio Angela Merkel, cancelliera tedesca e presidente di turno dell’Unione europea. La decisione di chiudere i rubinetti del greggio destinato all’Europa attraverso l’oleodotto Druzhba, a seguito della disputa commerciale con la Bielorussia, “mina la fiducia” nei confronti della Russia come partner energetico affidabile, ha spiegato Merkel. Così, dopo anni di politiche discordanti all’indirizzo di Mosca, grazie al pedaggio sul transito istituito da Minsk in rappresaglia all’aumento del prezzo del gas imposto da Gazprom, l’Europa ha trovato un’unità di facciata sul fronte energetico. Pur non essendoci rischio immediato per i consumatori – le riserve dovrebbero bastare per 120 giorni – il comportamento di Mosca è giudicato “inaccettabile” anche dalla Commissione, che ha convocato il giorno dopo una riunione straordinaria del gruppo di approvvigionamento del petrolio. Un anno dopo la pubblicazione del Libro verde sull’energia – sostanzialmente ignorato dagli stati membri – il presidente José Manuel Barroso ha presentato la “Strategic Energy Review”, base di una nuova politica energetica europea che potrebbe essere accettata con maggiore favore dai 27 dopo la nuova crisi. La Commissione individua nuovi partner strategici alternativi: Norvegia, Algeria, Qatar e, soprattutto, Caucaso meridionale e Asia centrale. Occorre implementare gli accordi con Azerbaigian e Kazakistan e concluderne di nuovi con Turkmenistan e Uzbekistan per “facilitare il trasporto delle risorse del Caspio verso l’Ue”. La guerra delle “pipeline” è già cominciata: la Russia costruisce Blue Strema e il gasdotto del Baltico, Bruxelles preferisce i progetti che non transitano dal territorio russo. Da Mar Nero e Turchia passano gasdotti alternativi come il transcaspio, Nabucco, e la pipeline Baku-tbilisi-erzurm e il progetto Georgia-ucraina-ue (Gueu). Ma le diverse strategie degli stati membri rischiano ancora di far saltare i piani di Barroso. La lotta di Baku. L’azerbaigian ha aperto un fronte nella guerra dell’energia con Mosca. Lunedì sera 8 gennaio, la società petrolifera di stato azera, Socar, ha annunciato di aver smesso di pompare petrolio verso la Russia attraverso l’oleodotto Baku-novorossiisk. La decisione sembra dettata dal presidente, Ilham Aliyev, come misura di ritorsione per l’aumento del prezzo del gas russo richiesto da Gazprom per il 2007. L’offerta del colosso russo di 235 dollari per mille metri cubi, contro i 110 del 2006, è “un ricatto commerciale – ha spiegato Aliyev – e non possiamo permetterlo”. Per i primi tre mesi dell’anno, Socar userà il greggio destinato alla Russia per alimentare le centrali elettriche rimaste senza il gas di Gazprom. Nel frattempo, l’Azerbaigian aumenterà le sue capacità autonome per far fronte alla domanda interna e internazionale. Già nel 2006 la produzione di gas è cresciuta del 17,3 per cento, confermando il ruolo strategico di Baku nel panorama energetico della regione. Da oggi, la Georgia comincerà a importare quotidianamente 3 milioni di metri cubi di gas azero a un prezzo – 120 dollari – molto inferiore a quello di Gazprom. Baku ha deciso di giocare la carta pro occidentale, colpendo il porto russo di Novorossiisk ed evitando di sottrarre petrolio all’oleodotto Baku-tbilisi-ceyhan, strategico per l’Ue. La lotta di Vilnius. Da mesi il governo lituano è impegnato in un testa a testa con Mosca. Al centro dei dissapori c’è la più grande raffineria del paese e di tutto il Baltico, la Mazeikiu Nafta. Lukoil e Gazprom voglio acquistarla, ma Vilnius ha preferito siglare, all’inizio dell’autunno, l’accordo con la compagnia petrolifera polacca Pkn Orlen. Il 2 ottobre nella raffineria è esploso un incendio che ha arrecato 50 milioni di dollari di danno. La magistratura sta ancora indagando per accertare se si sia trattato di un incidente o di un atto doloso. I lituani optano per la tesi della ritorsione russa. Come ritorsione giudicano il guasto verificatosi quest’estate lungo l’oleodotto Druzhba che rifornisce anche la Mazeikiu Nafta. Il monopolista russo Transneft non l’ha riparato, e i rifornimenti devono essere assicurati attraverso l’assai più costoso trasporto via nave. L’accordo tra Turchia e Israele. Trasporterà contemporaneamente petrolio, acqua, elettricità e gas naturale dalla Turchia a Israele. E unirà il mar Nero al mar Rosso. L’oledotto Samsun-ceyhan-ashkelon-eilat ha tutti i numeri per rivoluzionare gli equilibri energetici a livello globale. O almeno questa è la convinzione degli esecutivi di Ankara e Gerusalemme. Il progetto, firmato a dicembre, è ambizioso e guarda verso i mercati dell’estremo oriente. Un primo oleodotto, che trasporterà solo greggio, collegherà Samsun a Ceyhan, in territorio turco. Il governo Erdogan ha già stanziato oltre un miliardo di dollari per la sua costruzione. I lavori inizieranno quest’anno e finiranno nel 2009. Ceyhan diventerà così la “capitale dell’oro nero”, con la confluenza del petrolio russo e di quello che arriva da Georgia e Azerbaigian, grazie all’oleodotto Baku-tbilisi-ceyhan, inaugurato lo scorso luglio. Da qui un quadruplo condotto sotterraneo, lungo 610 chilometri, attraverserà il Mediterraneo, unendo Ceyhan alla città israeliana di Ashkelon. Il viaggio del greggio poi proseguirà verso Eilat, sul Mar Rosso, dove prenderà il largo verso i mercati cinesi e giapponesi. Tradotto in termini pratici significa molto più petrolio (da 130 mila a 500 mila tonnellate) in molto meno tempo (19 giorni: le normali tratte navali ne prevedono da 30 a 42). Tutto questo con la benedizione del Cremlino, ansioso di poter usufruire di una corsia preferenziale verso il Celeste Impero. .  
   
   
FONTI ENERGETICHE: IL PIANO DI BRUXELLES  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Più nucleare, più concorrenza e meno emissioni inquinanti. Così l’Ue fissa la sua politica energetica. Con una sola voce? Si spera. Superata la guerra del petrolio tra Mosca e Minsk, la Commissione europea ha comunque approfittato della crescente tensione sulla sicurezza degli approvvigionamenti per lanciare in pompa magna la sua strategia energetica per il futuro. La Russia “ha il dovere morale di ricostruire la sua credibilità come paese fornitore”, ha detto il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, presentando il suo pacchetto di proposte per “una politica energetica ambiziosa per l’Europa”. L’esecutivo chiede ai governi dell’Unione europea di “parlare con una voce sola” con i paesi terzi, al fine di “sviluppare partnership energetiche fondate su trasparenza, prevedibilità e reciprocità”. Ma il complicato rapporto con la Russia è soltanto la punta dell’iceberg della dipendenza energetica europea che, se il trend non verrà invertito, nel 2030 supererà il 65 per cento. Oltre alla necessità di diversificare i fornitori, la Commissione punta sulla lotta al surriscaldamento climatico e sulla concorrenza. Ma la vera novità della “Strategic Energy Review” è la benedizione del nucleare come soluzione per rispondere al contempo alla crescente domanda interna e ridurre le emissioni di Co2. Il ritorno del nucleare. Ufficialmente, sull’energia nucleare la Commissione è “agnostica”, ha spiegato Barroso: “Sta a ciascuno stato membro decidere se farne uso o no”. Tuttavia dietro alla neutralità necessaria anon irritare alcuni stati membri – il Belgio ha annunciato l’abbandono, il Portogallo non intende lanciarsi nel nucleare – c’è un pressante invito a sviluppare questa fonte di energia. Il nucleare, secondo Bruxelles, è “meno vulnerabile ai cambiamenti dei prezzi del combustibile”, non emette biossido di carbonio e “rappresenta il 31 per cento della produzione di elettricità nell’Ue”, contro il 30 per cento del carbone e il 20 del gas. Questi sono i “fatti”, ha detto Barroso e la Commissione vuole mantenere “la leadership tecnologica dell’Ue in questo settore”. Agli stati membri sta la possibilità di fare le loro scelte, nella consapevolezza che meno nucleare porterà a “una conclusione inevitabile”: gli obiettivi di riduzione delle emissioni saranno “ancora più difficili” da raggiungere. Francia e Finlandia hanno appena deciso di sviluppare nuove tecnologie, Olanda, Polonia, Svezia, Repubblica Ceca, Lituania, Estonia, Lettonia, Slovacchia, Regno Unito, Romania e Bulgaria hanno avviato il dibattito sulla loro politica nucleare. La Commissione è pronta a “prendere decisioni su nuovi investimenti o il prolungamento” della vita di alcuni dei 152 reattori europei. Barroso come Al Gore. In Germania, nonostante le proteste dei socialdemocratici, Angela Merkel ha colto l’assist di Bruxelles per segnalare una possibile marcia indietro sulla decisione del governo Schröder di abbandonare le centrali atomiche. Anche se per l’accordo di grande coalizione l’uscita dal nucleare “non è emendabile”, nel caso di chiusura delle centrali “sarà molto più difficile, se non impossibile, realizzare gli obiettivi sul cambiamento climatico”, è il monito del ministro dell’Economia, Michael Glos. La priorità data dalla Commissione al surriscaldamento, oltre che alibi per spingere il nucleare, risponde alla necessità di rassicurare l’opinione pubblica. Ieri a Bruxelles la temperatura era primaverile e “l’Europa deve dare l’esempio al mondo per una rivoluzione post industriale”, ha dichiarato un “Barroso che sembra Al Gore”, come hanno commentato i maligni. I target sono ambiziosi – riduzione unilaterale del 20 per cento delle emissioni inquinanti entro il 2020 e del 30 se gli altri paesi industrializzati faranno altrettanto – ma già oggi l’Ue pena a rispettare l’impegno di Kyoto dell’8 per cento entro il 2010. Bruxelles, puntando su energie rinnovabili (20 per cento del fabbisogno energetico) e biocarburanti (10 per cento del consumo degli autoveicoli), intende incitare gli Stati Uniti a imitare l’Ue per dimezzare le emissioni globali entro il 2050. Il pericolo del patriottismo. Nel piano energetico di Barroso, “concorrenza” è il motto che più fa adirare gli stati membri, chiamati a approvare la nuova strategia in marzo. Dalle inchieste condotte dalla Commissione emerge che la concentrazione nel mercato dell’energia e l’alto livello di integrazione verticale tra produttori e distributori portano a difficoltà di accesso al mercato, minore produzione, prezzi più alti e “una totale mancanza di investimenti in infrastrutture” necessarie per rispondere alla domanda. Per contro, la “totale separazione della proprietà” tra produttori e distributori di energia “è il modo migliore per garantire libertà di scelta ai consumatori e incoraggiare gli investimenti”, ha spiegato la commissaria all’Antitrust, Neelie Kroes. L’esecutivo europeo vorrebbe che “infrastrutture e produzione non siano più di proprietà di un’unica impresa”. Ma “l’unbundling” di produzione e reti, che potrebbe contrarre gli appetiti della russa Gazprom nel mercato europeo, è fortemente osteggiato da Francia e Germania, che temono lo smantellamento di colossi nazionali come Edf, Gdf, Eon, Rwe, ma anche l’italiana Eni. Anche se Kroes ha minacciato nuove inchieste e possibili sanzioni contro gli ex monopolisti, la Commissione ha comunque voluto lasciare aperta la possibilità di un’altra soluzione, anche se con “più regole e più burocrazia: l’operatore indipendente di rete”, che permetterebbe agli ex monopolisti di conservare la proprietà – ma non la gestione – di tubi e cavi. Al vertice europeo di marzo, infatti, lo scontro sarà proprio sulla liberalizzazione e il rischio è che – come avvenuto lo scorso anno con il Libro Verde sull’energia – passata la crisi con la Russia, i governi ripongano nel cassetto le ricette della Commissione e continuino gelosamente a preservare la loro sovranità in un settore strategico. .  
   
   
MICROGENERAZIONE DA FONTI RINNOVABILI: LA RIVOLUZIONE DEL MERCATO A SORPRESA, CRESCE IMPETUOSAMENTE IL SETTORE DEI MICRO-IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI.  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - E’ la dimostrazione che l’intervento pubblico funziona, quando è ben pensato; e che è ben pensato quando non è troppo complicato e consente agli operatori di prevedere in modo certo un guadagno a fronte di un investimento. Stiamo parlando del mercato dell’energia, soprattutto elettrica ma anche termica, generata con impianti sotto il limite del megawatt di potenza alimentati da fonti rinnovabili (vento, sole, acqua, biomasse). Pur nella difficoltà di avere dati certi (un’anagrafe nazionale unica è in via di compilazione da parte di Terna) e nonostante tutti gli ostacoli burocratici, una serie di indicatori permettono di stimare al 30 per cento annuo la crescita della potenza installata nel nostro Paese, con il fotovoltaico in vera e propria esplosione. Non solo: è la natura stessa del mercato che sta cambiando in modo radicale. Il dato di partenza è quello della fine del 2004, l’anno precedente all’entrata in vigore dell’attuale regime di incentivi, che impone tra l’altro ai distributori di energia l’acquisto a prezzo definito dell’elettricità “microgenerata”, che non avevano ancora avuto effetti sul mercato: 1437 impianti in opera, con una potenza installata di 578 Mw e una produzione annua di 1,935 Tw/ora. Due le caratteristiche da sottolineare di questo parco impiantistico: solo il 5 % della potenza generata complessiva veniva consumata in loco, mentre tutto il resto era immesso in rete; l’80 % proveniva dall’idroelettrico. In pratica, questa microgenerazione “old style” non faceva altro che riprodurre in piccolo lo schema tradizionale della produzione energetica, con tutti gli svantaggi di scala immaginabili. Nel 2005 cambiava tutto, con il passaggio dagli incentivi in conto capitale a quelli in conto produzione per un periodo di vent’anni. Ciò aveva due conseguenze: veniva premiata la sostenibilità economica dell’impianto, indipendentemente dalla sua dimensione, commisurata ai consumi energetici di chi lo installava; diventavano certi i ritorni economici, che venivano svincolati dal costo assoluto dell’energia, consentendo meccanismi di finanziamento a lungo termine, come il project financing. Questo portava da una parte all’esplosione del mercato, misurato in richieste di ammissione all’incentivazione, e dall’altra al cambiamento di natura degli operatori: la stragrande maggioranza dei richiedenti è infatti composta da soggetti normalmente consumatori di energia. In altre parole, la chiave del mutamento è stata far vedere che l’energia poteva trasformarsi da puro costo a possibile fonte di guadagno accessoria, sia derivante da risparmio che da remunerazione diretta dei conferimenti. I dati più completi (e più recenti) sono quelli relativi al fotovoltaico: al primo gennaio scorso risultava che fossero entrati in esercizio 870 nuovi impianti solari tra quelli ammessi all’incentivazione a partire dal settembre 2005, con una potenza complessiva di 6,124 Megawatt. Di questi 821 sono compresi nella Classe 1 (da 1 a 20 Megawatt ), per la totalità ex-consumatori puri. Numeri importanti, come quelli sulle domande, la cui massa è stata tale che i contributi messi a budget per il 2006 erano già esauriti con le richieste arrivate a fine marzo. Tra il 1° gennaio e il 31 marzo 2006 erano infatti giunte al Grtn (ora Gse) e ammesse 3277 domande, per un totale di potenza di ben 119,5 Mw. Inoltre, per esaurimento della potenza annuale disponibile, sono state accettate ma non ammesse 11. 851 domande, con una potenza complessiva di 1183 Mw. Passi da gigante, rispetto ai 31 Mw di fotovoltaico (tetti compresi) installati in Italia nel 2004, dovuti alla convenienza economica per le piccole e medie imprese, che costituiscono il 98 % del tessuto economico italiano. In altre parole, il cambio di marcia nelle rinnovabili deriva dall’averle fatte diventare fenomeno di mercato, pur incentivato. La dimensione di mercato della microgenerazione da fonti rinnovabili sarà uno dei temi forti delle Giornate della Microgenerazione, organizzate dalla Camera di Commercio di Milano, dal settimanale www. E-gazette. It e da Updating, che si svolgeranno a Milano il 24 e 25 gennaio 2007 a Palazzo Turati, sede della Camera di Commercio. L’evento, a partecipazione gratuita previa iscrizione, farà il punto della situazione di questo “mondo nuovo” dell’energia, esaminandone gli aspetti tecnologici, economici e normativi con un taglio professionale unico per il nostro Paese. I dettagli dell’agenda delle Giornate della Microgenerazione sono reperibili sul sito www. Microgenforum. It, dove è anche possibile registrarsi per la partecipazione gratuita all’evento. .  
   
   
ITALIA VIA COL VENTO?  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Elettricità per 4 milioni di italiani, più 50% di produzione elettrica, più 25% di potenza installata. I dati comunicati dall’Anev, l’associazione italiana energia del vento, confermano che questa fonte alternativa può portare a ottimi risultati. E così l’Italia va a tutto vento. Anche per il 2006 il settore eolico nazionale ha confermato che tale fonte pulita cresce con il più alto tasso: più 25% di potenza installata, più 50% di produzione elettrica arrivando a coprire il fabbisogno elettrico di oltre 4 milioni di italiani. Ecco i dati del 2006, riferiti sempre all’Anev dimostrano che la crescita di questa tecnologia è costante e, se adeguatamente sostenuta, può portare a ottimi risultati. Nel corso del 2006 in Italia si sono avute nuove installazioni per 417,01 Mw raggiungendo il valore complessivo di 2. 123,36 Mw, a fronte di una potenza complessiva, a fine 2005, di 1. 717,97 Mw. Particolarmente rilevante risulta il dato della produzione elettrica che vede una produzione complessiva da fonte eolica pari a 3,4 Twh, a fronte del dato 2005, che aveva visto una produzione di 2,35 Twh. Cosa e quanto si risparmia? Gli incrementi registrati sono importanti avendo portato la produzione elettrica, da sola fonte eolica, a coprire il fabbisogno di oltre 4 milioni di italiani, oltre ad aver consentito un risparmio di 3,5 milioni di tonnellate di Co2, 15 mila tonnellate di So2, aver evitato un grande numero di altri inquinanti e polveri sottili e aver risparmiato 10 milioni di barili di petrolio che il nostro Paese ha evitato di importare dall´estero con conseguente rilevante beneficio di sicurezza negli approvvigionamenti e della bilancia commerciale nazionale. Si tratta di una fonte che può contribuire in maniera rilevante alla lotta ai cambiamenti climatici che proprio in questi giorni da parte della Commissione Europea è stata individuata come azione prioritaria a livello europeo. E’ insita l´enorme potenzialità che le fonti rinnovabili e l´eolico tra di esse hanno nella riduzione delle emissioni inquinanti. L’anev chiede ai legislatori di provvedere, in tempi brevi, a dare certezze al mondo produttivo delle fonti rinnovabili affinché tali importanti risultati possano continuare per il futuro in linea con le aspettative e con gli impegni assunti dal Governo Italiano in sede internazionale. Il sud meglio del nord? Sempre stando all´analisi dell´Anev, è il Centro-sud la terra dove girano più pale. Degli oltre 1. 700 Mw di energia dal vento installati in Italia, è il Mezzogiorno a fare la parte del leone con più di 1. 200 Mw di potenza installata con 2. 300 turbine eoliche installate prevalentemente in Campania (409 Mw), Puglia (340 Mw), Sardegna (335 Mw) e Sicilia (314 Mw). Scarso, invece, finora lo sviluppo di progetti eolici nel Centro-nord, con poche turbine a differenza delle aree appenniniche e insulari che hanno visto la realizzazione di vere e proprie centrali di grandi dimensioni: il sud decisamente avanti di dieci anni rispetto al Centro-nord del Paese, spiegano all´Anev. C’è un appello lanciato dalla Commissione Ue. I numeri dell´eolico in Italia, dice in sostanza la Commissione, sono incoraggianti ma ancora insufficienti: "Nonostante un forte sviluppo nei settori dell´eolico, del biogas e del biodiesel l´Italia è ancora molto lontana dal raggiungere gli obbiettivi fissati sia a livello nazionale sia a livello europeo. Nella scheda dedicata alla situazione italiana, contenuta nel rapporto sull´energia presentato dall´Ue, si legge: "Parecchi fattori contribuiscono a questa situazione. Innanzi tutto ci sono grandi elementi di incertezza dovuti ai recenti cambi politici ed alle ambiguità dell´attuale disegno politico". "In secondo luogo - si legge sempre nel rapporto della Commissione - ci sono restrizioni amministrative come un sistema complesso per le procedure di autorizzazione a livello locale. Terzo, esistono barriere finanziarie che rendono molto elevati i costi di connessione alle reti". Per tutti questi motivi - sottolinea Bruxelles - l´Italia fa registrare ancora dei ritardi molto forti. E all’estero? Soprattutto è nei confronti di Germania e Spagna, i Paesi europei che da anni ormai hanno investito sulla produzione di energia pulita, tramite le torri eoliche: i tedeschi producono con il vento 18 mila megawatt l’anno, gli spagnoli 9 mila. E alla gente che protesta per i progetti di migliaia di nuove pale, l’Ue risponde: "Bisogna cominciare a dire sì, se vogliamo rispettare gli obiettivi di Kyoto. Non lasciamoci convincere dall´idea che queste torri con le pale deturpino l´ambiente. Millenni di lavoro umano hanno già modificato il paesaggio. Anzi, all’ Ue sono convinti che, su certi crinali, la presenza di una fila di pale eoliche può addirittura dare un arricchimento estetico. Per il futuro sarebbe bello chiamare un Renzo Piano a progettarle. .  
   
   
CARBURANTI: LA TOSCANA NON È ´VINCOLISTA´, MA TUTELA LA CONCORRENZA I PARAMETRI PREVISTI SONO QUELLI COMUNI A TUTTE LE REGIONI. ADEGUAMENTI SE CAMBIERÀ IL PIANO NAZIONALE  
 
 Firenze, 15 gennaio 2007 - Nessun eccesso di ´vincolismo´, ma soltanto la scelta di tutelare la concorrenza, permettendo a chiunque di aprire un distributore di carburante ma senza dimenticare di tutelare la sicurezza delle persone, della circolazione stradale e dei consumatori. La Regione Toscana respinge le accuse che le sono state mosse questa mattina da Camillo De Berardinis, amministratore delegato dell´impianto di distribuzione di carburante Leclerc-conad di Gallicano (Lu) e sottolinea come i criteri di sicurezza indicati nella normativa regionale per l´apertura di un nuovo impianto di distribuzione di carburante non siano vincolistici, e neppure studiati per ostacolare la nascita di distributori all´interno dei centri commerciali, ma siano gli stessi parametri posti a livello nazionale da tutte le altre Regioni e dal Ministero. Anna Rita Bramerini, assessore regionale al commercio, precisa che aprire un impianto all´interno della grande distribuzione in Toscana è possibile, lo dimostra il fatto che Leclerc-conad ha aperto e svolge regolarmente la sua attività. L´assessore precisa, inoltre, che anche il ´Bersani bis´ ha escluso dalla sua operatività i distributori di carburanti per cui le distanze minime in questo settore sono ancora vigenti. I funzionari della Regione Toscana partecipano al tavolo di discussione che si è aperto a livello nazionale sull´ammodernamento dei piani di distribuzione dei carburanti e che, se ci saranno novità a livello nazionale, anche la Toscana si adeguerà. Nel frattempo, però, le politiche regionali restano lungo i binari della tutela dell´utenza e del rispetto della concorrenza, muovendosi dalla convinzione che gli operatori che si affacciano sul mercato debbano partire tutti dalle stesse condizioni. E la condizione imprescindibile di partenza, criticata da Leclerc-conad, è il rispetto di alcuni parametri come la distanza minima tra un distributore e l´altro, la superfice minima occupata, la presenza obbligatoria di esercizi commerciali all´interno dei distributori. Si tratta di vincoli previsti per rispondere a necessità reali: minimizzare l´impatto urbanistico, evitare problemi alla circolazione, migliorare il servizio e persino creare nuovi posti di lavoro. Senza considerare che diversamente si rischierebbe la concentrazione di tutti gli impianti di distribuzione in poche aree e intere zone della regione potrebbero restare prive di servizi, mentre le zone più richieste vedrebbero aumentare ancora i loro livelli di congestionamento. . .  
   
   
"LUOGHI DELL´ACQUA DI QUALITÀ" ACQUA BUONA E PATRIMONIO ARCHITETTONICO DELLE FONTI IN UN DVD ARTUSA: "L´ACQUA DEVE ESSERE UNA INVARIANTE DEL SISTEMA TOSCANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE"  
 
Firenze, 15 gennaio 2007 - "La tutela dell´acqua, bene comune essenziale alla vita, è uno dei compiti principali che la Regione si è data e su cui sta investendo risorse ingenti. Una tutela ramificata che si estende ai tanti aspetti su cui è necessario intervenire per garantire a beneficio di tutti, in attuazione del Piano di tutela delle acque toscane, il miglioramento qualitativo e quantitativo della risorsa idrica, la sua valorizzazione, la riduzione dei consumi e delle perdite e il recupero per usi compatibili delle acque reflue". Lo ha affermato il 12 gennaio l´assessore all´ambiente Marino Artusa, presentando "I luoghi dell´acqua di qualità", una ricerca sul patrimonio toscano di fonti idriche promosso dalla Regione Toscana e coordinato dall´Università di Siena. All´iniziativa è intervenuto anche il presidente della commissione qualità urbana del comune di Firenze, Gianni Varrasi. "L´acqua deve essere una invariante del sistema di sviluppo sostenibile della Toscana -ha proseguito Artusa - e la sua salvaguardia è un elemento centrale per dare ai cittadini acqua potabile, acqua buona, e contemporaneamente far fronte a tutti gli altri usi agricoli e industriali, incentivando da un lato le colture meno idrovore e dall´altro sistemi innovativi di riutilizzo delle acque reflue, in modo da preservare le falde acquifere. Dobbiamo peraltro tenere conto degli allarmi che ogni giorno ci giungono sui cambiamenti climatici che ci impongono una riflessione seria, anche perché ci devono mettere in guardia rispetto alle crisi idriche e ai rischi di desertificazione che minacciano anche la nostra regione". Tra le tante azioni messe in campo sul fronte idrico si pone anche il repertorio dei luoghi dell´acqua di qualità oggi presentato che sarà distribuito gratuitamente in formato dvd. E´ il risultato di una indagine conoscitiva che rivolge la propria attenzione all´individuazione, catalogazione e valorizzazione di luoghi dove sono presenti acque buone da bere: luoghi pubblici dove è possibile tornare ad un accesso libero all´acqua e che allo stesso tempo rappresentano un importante patrimonio comune anche dal punto di vista culturale e storico. "E´ dunque una doppia valorizzazione - ha detto ancora Artusa - quella raggiunta dal rilevamento attento e accurato effettuato dai curatori della ricerca: da un lato viene resa disponibile la ricognizione degli aspetti qualitativi e quantitativi delle fonti idriche naturali e dall´altro le potenzialità di un patrimonio architettonico vasto e articolato spesso ignorato e da recuperare, a cui appartengono manufatti storici socialmente importanti e spesso con caratteristiche monumentali. Si tratta di un contributo significativo per ridare centralità al tema di quella risorsa vitale che è l´acqua, al mantenimento delle sue qualità naturali e alla ricerca di un utilizzo ottimale, che si affianca ad un´altra ricerca che stiamo conducendo con l´università di Firenze: il censimento di tutti i vecchi impianti che utilizzavano l´acqua per la produzione di energia, da partire dai mulini". Un altro importante intervento che la Regione sta realizzando è l´incentivazione su tutto il territorio regionale di fontane sulle piazze e di erogatori in scuole, ospedali, uffici e altri luoghi di accesso pubblico dove verrà fornita ai cittadini acqua potabile di qualità con particolari caratteristiche di purezza e gradevolezza". .  
   
   
“ACQUA, PREZIOSA LIQUIDITÀ” IL TEMA DEL CONVEGNO ORGANIZZATO DA CITTADINANZATTIVA E GRUPPO MPS A ROMA MERCOLEDI´ 17 GENNAIO  
 
Roma, 15 gennaio 2007 - Si terrà a Roma il prossimo 17 gennaio, dalle 10. 30 alle 13, presso la sede di Banca Monte dei Paschi di Siena in Via Minghetti 30/a, il convegno “Acqua preziosa liquidità”. L’acqua come bene comune da tutelare. Questo il tema dell’evento che arriva a conclusione di una importante campagna di sensibilizzazione, formazione e informazione promossa da Cittadinanzattiva e dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena sviluppata nel 2006 in diverse città italiane, e che ha portato il messaggio sull’uso responsabile dell’acqua in 63 classi di studenti raggiungendo nel complesso circa 10. 000 cittadini consumatori. Hanno confermato la loro presenza, tra gli altri, il presidente della Commissione Ambiente del Senato e il presidente del Comitato di Vigilanza sull’uso delle risorse idriche. Oltre che per discutere sul caro tariffe e su ipotesi di riordino del settore idrico, il convegno sarà l’occasione per illustrare i risultati della citata campagna di sensibilizzazione e per fornire esempi pratici, fatti anche di piccoli gesti quotidiani, per contribuire ad un uso razionale delle risorse idriche. Al convegno parteciperanno: Antonio Vigni - direttore generale di Banca Monte dei Paschi di Siena; Giustino Trincia - vice segretario generale di Cittadinanzattiva; Tommaso Sodano – presidente Commissione Ambiente del Senato; Ettore D’elia - presidente del Comitato sull’uso delle risorse idriche; Stefano Lenzi - Wwf Italia; Coordinerà il lavori Davide Dal Maso, presidente del Forum per la Finanza Sostenibile. .  
   
   
UN PROGETTO PER LA GESTIONE AMBIENTAL-PAESAGGISTICA NELLE COLLINE DI LANGA E BAROLO  
 
Torino, 15 gennaio 2007 - Si è conclusa, nel mese di Dicembre 2006, la prima fase del “Progetto per la realizzazione e la registrazione di un Sistema di Gestione Ambiental-paesaggistico. Unione di Comuni Colline di Langa e Barolo” ideato nell’ambito del Dipartimento di Scienze Merceologiche dell’Università di Torino (responsabile scientifico: Prof. Riccardo Beltramo). Tale progetto, puntando alla realizzazione di un Sistema di gestione ambiental-paesaggistico (Sgap) registrabile Emas e certificabile Uni En Iso 14001, è stato considerato strategico dall’Assessorato all’Ambiente della Regione Piemonte che ha deciso di supportarlo economicamente e di adottarlo come progetto pilota per l’attivazione di percorsi a sostegno di politiche volte a promuovere la sostenibilità ambientale. L’innovazione del progetto deriva, in primo luogo, dall’abbinamento dei principi di sostenibilità trattati secondo gli standard di certificazione ambientale con gli elementi fondanti della Carta Europea del Paesaggio. I sistemi di gestione ambientale sono strumenti volontari che possono essere adottati da organizzazioni in genere come imprese, enti, tra cui anche amministrazioni pubbliche, a testimonianza dell’adozione di una logica ambientale sistemica nello svolgimento delle proprie attività. Adottando tali sistemi l’ente può migliorare la gestione degli aspetti ambientali che può tenere sotto controllo (aspetti ambientali diretti) e quelli su cui può esercitare un’influenza (aspetti ambientali indiretti), diffondendo, in questo modo, una cultura della sostenibilità. Visto il contesto paesaggistico in cui sono inseriti i Comuni aderenti all’Unione, il progetto ha deciso di adottare un approccio innovativo, estendendo il Sistema di Gestione Ambientale alle tematiche del paesaggio e proponendo una visione dinamica ed una gestione integrata degli aspetti ambientali e paesaggistici. La valorizzazione delle caratteristiche del paesaggio e delle sue potenzialità rappresenta, infatti, un possibile punto di partenza per l’individuazione di strategie di sviluppo sostenibile. Il Progetto, di durata quadriennale si sviluppa su tre linee: - Linea 1: Progettazione, implementazione, Registrazione Emas e certificazione Uni En Iso 14001 del sistema di gestione ambiental-paesaggistico multisito per l’Unione dei Comuni e per i Comuni che vi aderiscono. - Linea 2: Azioni di sensibilizzazione verso i soggetti interessati, allo scopo di incrementare la conoscenza e la condivisione sullo strumento Sgap. - Linea 3: Attività di comunicazione con organismi nazionali ed internazionali competenti in materia di gestione ambientale e di paesaggio, per accrescere l’interesse verso il territorio dei Comuni di Langhe e Barolo, anche verso segmenti di turisti oggi marginalmente toccati. In questi primi mesi di attività (il progetto ha preso il via a Settembre) si sta procedendo, attraverso incontri con i Sindaci e vari referenti locali, coordinati dal Vicepresidente dell’Unione e Sindaco di Serralunga, Luis Cabasés, alla raccolta dei dati necessari alla realizzazione dell’Analisi Ambiental-paessagistica dell’Unione e dei Comuni aderenti, step prioritario per la realizzazione del sistema di gestione. All’interno di tale fase si affrontano vari momenti di sensibilizzazione e di coinvolgimento dei soggetti interessati, direttamente ed indirettamente, al Sgap. .  
   
   
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA FACOLTA’ DI INGEGNERIA PROROGATI AL 31 GENNAIO 2007 I TERMINI PER LE ISCRIZIONI AL MASTER UNIVERSITARIO DI SECONDO LIVELLO IN GESTIONE E MANUTENZIONE NELLA VALUTAZIONE  
 
Roma, 15 gennaio 2006 - Il master è rivolto a laureati di secondo livello, ovvero laureati prima dell’attuazione della legge 509/99 oppure laureati in seguito a detta legge e in possesso del diploma di laurea specialistica nelle seguenti discipline: Ingegneria, Architettura, Geologia, Scienze Matematiche e Fisiche. Il Master prevede inoltre l’attivazione di due moduli professionalizzanti su: “Procedure per l’esecuzione delle attività di ispezione degli impianti” (120 ore) e “Gestione, Manutenzione e Sicurezza degli Impianti Elettrici” (60 ore). I moduli possono essere seguiti anche da esterni; viene rilasciato l’attestato di partecipazione. Modalità: 500 ore di didattica frontale e 100 ore di stage in Aziende del settore scrupolosamente selezionate, per un totale di 60 crediti formativi universitari. Il conteso sociale, economico ed ambientale; Ingegneria dei sistemi, Ingegneria della manutenzione; Il progresso compatibile, La gestione e la manutenzione compatibile degli impianti, La gestione e la manutenzione compatibile delle opere civili; La Gestione degli Impianti di Ingegneria Sanitaria Ambientale; La normativa tecnica e di legge; La contrattualistica di lavoro e commerciale; Gestione economica e finanziaria, Organizzazione e pianificazione dei progetti di manutenzione; La qualità e la sicurezza della manutenzione; Sistemi informativi; La simulazione per la gestione e la manutenzione; La simulazione dei fenomeni di inquinamento. Informazioni: http://www. Master-manutenzione. It Il bando e la scheda di iscrizione sono disponibili al link: http://www. Uniroma1. It/studenti/laureati/master/ .  
   
   
ISPI WINTER SCHOOL, CORSI GENNAIO-FEBBRAIO  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Sono aperte le iscrizioni ai corsi di gennaio e febbraio della Winter School dell´Ispi, nell´ambito della quale vengono proposti anche tre Diplomi part-time in "Sviluppo e Cooperazione Internazionale", "Emergenze e Interventi Umanitari" e "European Affairs". I prossimi corsi in programma sono: "Children in conflict" Nuovo! (venerdì 26 e sabato 27 gennaio); "Tribunali e crimini internazionali" Nuovo! (venerdì 2 e sabato 3 febbraio); "Nazioni Unite e sviluppo" (venerdì 2 e sabato 3 febbraio); "Il futuro dell´Unione Europea: integrazione e istituzioni" (venerdì 2 e sabato 3 febbraio); "La cooperazione internazionale allo sviluppo" 2a edizione (venerdì 9 e sabato 10 febbraio); "Unione Europea: mercato e concorrenza" (venerdì 9 e sabato 10 febbraio); "Islam radicale e sicurezza internazionale" (venerdì 9 e sabato 10 febbraio) "Cooperazione decentrata e sviluppo" (venerdì 9 e sabato 10 febbraio). Nel sito www. Ispionline. It sono disponibili le informazioni di dettaglio sui corsi e sulle modalità di iscrizione. .  
   
   
LA GERMANIA ADOTTA MISURE PER INCORAGGIARE L´APPRENDIMENTO PERMANENTE  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2007 - La Germania si appresta a mobilitare fondi per l´istruzione superiore, nell´intento di incoraggiare un cambiamento di mentalità nei confronti dell´apprendimento permanente. «Vogliamo un cambiamento di mentalità e creeremo i necessari incentivi per mobilitare i cittadini attraverso la nostra iniziativa», ha dichiarato Annette Schavan, ministro dell´Istruzione e della ricerca tedesco, presentando il programma. Il governo intende accrescere l´occupabilità attingendo a fondi stanziati per l´istruzione. «L´obiettivo è quello di incrementare notevolmente la partecipazione all´istruzione professionale superiore», ha spiegato il ministro. La nuova iniziativa è stata lanciata a seguito del completamento di due relazioni commissionate dal governo, una delle quali propone la creazione di tre nuovi programmi di finanziamento destinati a: sussidi per il proseguimento degli studi di istruzione superiore; un ampliamento della legislazione sui capitali per l´istruzione superiore che consenta l´erogazione di fondi entro la fine del settennio attualmente in corso; sovvenzioni che rendano disponibili risorse per misure onerose. Il ministro Schavan ha accolto favorevolmente tali raccomandazioni, impegnandosi a dar loro un seguito. Secondo i consulenti ingaggiati dal governo, l´apprendimento permanente è uno dei temi che richiede più urgentemente attenzione in Germania. «In un confronto su scala internazionale, il paese non occupa una buona posizione, con un tasso di partecipazione nazionale all´istruzione superiore in calo dal 2000», afferma Bert Rürup, uno degli esperti contattati. Nell´ultima relazione dell´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), la Germania si trova più o meno a metà nella graduatoria dei 30 maggiori paesi industrializzati. A sfruttare meno le opportunità offerte in materia di istruzione superiore sono principalmente gli anziani e le persone scarsamente qualificate. «La partecipazione a programmi di istruzione professionale superiore non ha soltanto un effetto positivo sulla crescita economica e sullo sviluppo del mercato del lavoro, ma è vantaggioso anche per il singolo individuo», afferma il sig. Rürup. Per ulteriori informazioni sulle relazioni visitare: http://www. Bmbf. De/pub/kurzfassung_zur_studie_bildungssparen. Pdf .  
   
   
NANOMAT: UN CENTRO DI COMPETENZA SULLE NANOTECNOLOGIE  
 
Torino, 15 gennaio 2007- Questa mattina dalle 10,00 alle 12,00, presso l’Aula Magna del Rettorato (via Verdi 8/via Po 17) verrà presentato il Progetto Nanomat, coordinato dall’Associazione per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico del Piemonte, in collaborazione con sei partner attuatori. Si tratta di un’importante iniziativa che ha come obiettivo la creazione di un Centro di Competenza sulle Nanotecnologie applicate ai Materiali Compositi Polimerici e Magnetici. L’incontro sarà presieduto dal Rettore dell’Università di Torino, prof. Ezio Pelizzetti. Parteciperanno, tra gli altri, il prof Salvatore Coluccia, Presidente Asp e Vice Rettore dell’Università, l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Paolo Peveraro, il Direttore Industria della Regione Piemonte, Giuseppe Benedetto, il Presidente Itp, Maria Pia Valetto e il Dott. Giuseppe Caputo, Direttore Tecnico di Nanomat. Lo scopo del progetto è favorire ed incrementare il trasferimento tecnologico alle Pmi piemontesi. Le realtà potenzialmente interessate si collocano nei seguenti settori industriali: metalmeccanica, lavorazione del legno, trasformazione dei materiali polimerici, industria dei prodotti decorativi, industria dei biomateriali. La durata del progetto Nanomat sarà di 18 mesi e verrà condotto seguendo un programma suddiviso in tre fasi: impostazione delle attività, trasferimento dell’innovazione, diffusione dei risultati. I soggetti attuatori monitoreranno il progetto in ciascuna delle sue fasi, allo scopo di garantirne l’ottimizzazione e la massimizzazione dell’impatto sulla realtà industriale. .  
   
   
“NORME SULL´ISTRUZIONE, DIRITTO ALLO STUDIO E LIBERA SCELTA EDUCATIVA” UN INCONTRO PER ILLUSTRARE AI DIRIGENTI SCOLASTICI PIEMONTESI I CONTENUTI DEL DDL  
 
Torino, 15 Gennaio 2007 - Il disegno di legge “Norme sull´istruzione, diritto allo studio e libera scelta educativa", è stato al centro di un incontro che si è svolto presso la sala Incontri della Regione Piemonte di corso Stati Uniti, tra l’assessore all’Istruzione e Formazione professionale Giovanna Pentenero e i dirigenti scolastici del Piemonte. L’assessore Pentenero, ha illustrato il contenuto innovativo del ddl approvato in Giunta lo scorso ottobre, evidenziando il fatto che si tratta di una legge che affronta tutto il sistema dell’istruzione piemontese con particolare attenzione al fenomeno della dispersione scolastica. Oltre duecento i dirigenti che hanno partecipato all’incontro, con il comune intento di far conoscere alle istituzioni il loro punto di vista sulle norme adottate dal ddl. Tra le innovazioni più apprezzate, il fondo d’emergenza destinato alle autonomie scolastiche per anticipare gli assegni e le borse di studio agli allievi in particolare situazione di disagio. In merito a questo i dirigenti chiedono di poter includere anche gli alunni stranieri senza permesso di soggiorno. Consenso unanime anche per ciò che riguarda gli interventi a sostegno delle fasce più deboli come gli alunni diversamente abili, da realizzare attraverso azioni di programma tra Enti locali, istituzioni scolastiche, Asl e Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali. Altrettanto apprezzato, è stato l’articolo che prevede lo stanziamento di risorse per interventi di edilizia scolastica, per adeguare il patrimonio edilizio esistente alle norme in materia di agibilità, sicurezza e igiene. “La centralità della legge - ha ribadito l’assessore Pentenero - sta nell’adozione del piano triennale di pianificazione degli interventi, un significativo cambio generazionale nel modo di fare programmazione; così come significative sono le risorse messe a disposizione del ddl: 100 milioni di euro. Per la prima volta - conclude l’assessore - si passa da un concetto di assistenza scolastica a quello di diritto allo studio, prevedendo una suddivisione di compiti” . .  
   
   
100.000 EURO IN BORSE DI STUDIO PER STUDENTI DI PIEMONTE E VAL D’AOSTA  
 
 Torino, 15 gennaio 2007 - anche questo anno Fondazione Crt ha deciso di offrire a studenti meritevoli residenti in Piemonte o Valle d’Aosta la possibilità di vivere e studiare all’estero in uno dei 40 paesi con cui l’Associazione Intercultura ha attivi i suoi programmi di scambio. Per partecipare al concorso è necessario essere nati tra il 1 Gennaio 1990 e il 30 Giugno 1992, frequentare una scuola media superiore e avere tanta voglia di mettersi in gioco, di scoprire il mondo, calandosi completamente in una nuova cultura con cui confrontarsi. Le mete di destinazione spaziano dagli Usa alla Cina, dal Nord Europa all’ America Latina. La formula di soggiorno è ovunque la stessa. I ragazzi, ospiti di famiglie del posto pronte ad accoglierli come veri e propri figli, frequenteranno la scuola insieme ai loro coetanei e avranno così la possibilità di vivere un’esperienza davvero unica. Fondazione Crt mette a disposizione diverse borse di studio Intercultura per la copertura totale o parziale delle spese di partecipazione ai programmi, per un valore complessivo di 100. 000 Euro. In questo modo Fondazione Crt ribadisce il suo impegno concreto per sostenere la formazione internazionale dei giovani e stimolare i giovani del territorio piemontese e valdostano a vivere esperienze formative all’estero. Le borse di studio offerte da Fondazione Crt sono riservate a candidati provenienti da famiglie con reddito inferiore a 65. 000 euro. I giovani interessati a candidarsi alle borse di studio Fondazione Crt – Intercultura devono iscriversi entro il 31 Gennaio 2007. Parteciperanno a delle prove di selezione organizzate da Intercultura per individuare gli studenti più meritevoli e più motivati a vivere all’estero per periodi variabili da poche settimane estive all’intero anno scolastico 2007-08. E’ possibile iscriversi attraverso il sito www. Intercultura. It oppure utilizzando la scheda di iscrizione che si trova all’interno dei depliant di presentazione dei programmi Intercultura disponibile presso la Sede Nazionale dell’Associazione (segreteria@intercultura. It, tel. 0577-900001 (Direzione Programmi) o direttamente presso i volontari dei Centri Locali di Intercultura di Piemonte e Val d’Aosta. .  
   
   
STUDENTI AMERICANI IN VISITA ALLA BPM  
 
 Milano, 15 gennaio 2007 - Trenta studenti della Alfred University dello Stato di New York, hanno incontrato alcuni manager di Banca Popolare di Milano per conoscere da vicino la struttura del Gruppo e le strategie di marketing e comunicazione della banca. L’incontro s’inquadra in un programma di visite alle più significative realtà economiche e culturali del nostro paese. .  
   
   
FESTIVAL DELLE SCIENZE 2007 : A BRAINLAND SCIENZA E INNOVAZIONE NELLA REGIONE LAZIO  
 
Roma, 15 gennaio 2007 - La Regione Lazio, con il supporto tecnico della Filas, la società regionale dedicata al sostegno dell’innovazione, partecipa al Festival delle Scienze 2007 (in programma all’Auditorium dal 15 al 21 gennaio) con una serie di stand allestiti presso lo Spazio Risonanze e intitolati “Lazio: Brainland”. Laboratori, exhibits, schermi, pannelli didattici, postazioni informative e interattive, animazioni, attività didattiche, incontri con gli esperti e teatro scientifico accompagnano i visitatori del Festival alla scoperta delle eccellenze del territorio in materia di ricerca e divulgazione scientifica e avvicinano il pubblico ai più complessi meccanismi della fisica. “Lazio: Brainland” racconta il panorama attuale dei percorsi di innovazione scientifica e tecnologica della Regione Lazio, a partire dalla presentazione dell’attività di realtà particolarmente significative quali l’Infn [Istituto Nazionale di Fisica Nucleare], l’Esa Esrin [l’Agenzia Spaziale Europea], l’Ebri [European Brain Research Institute], Telespazio e un campione di Piccole e Medie Imprese [Pmi] innovative del territorio. Uno spazio di accoglienza informa i visitatori su progetti, attività e concorsi – come ad esempio il marchio e premio Innovalazio – promossi nella Regione Lazio e rivolti al mondo delle ricerca, delle imprese e della scuola. “Il Lazio vanta un livello di spesa pubblica in “Ricerca e Sviluppo”, un numero di addetti e una quota di esportazioni nel comparto tecnologico che lo pongono al primo posto in Italia e tra le prime posizioni in Europa" ha ricordato l´assessore Ranucci che ha anche fatto riferimento al "rilevante complesso di organismi e competenze operanti in settori ad alto tasso di Innovazione, come le Bioscienze, l’Aerospazio e la Fisica" presente nella Regione. La Giunta intende: "mettere al servizio della società civile e del tessuto produttivo tanta eccellenza" e, ha proseguito Ranucci: "proprio in questa direzione sono state rivolte le attività finora messe in campo nei settori della ricerca e dell’innovazione, sia in termini di governance che di risorse finanziarie destinate, al fine di creare sempre più una stretta sinergia tra le istituzioni, le imprese, la finanza, gli enti di ricerca e le strutture attive nel trasferimento tecnologico. .  
   
   
GUARDA IL MICROSCOPIO DEL FUTURO  
 
 Roma, 15 gennaio 2007 - Proteine e molecole fotografate mentre si muovono liberamente. E´ questo il nuovo supermicroscopio del futuro che sarà possibile osservare in alcuni dei suoi componenti fondamentali al Festival delle Scienze di Roma, grazie a un´iniziativa dell´Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Per una settimana – dal 15 al 21 gennaio – all’Auditorium si potranno osservare in anteprima alcune componenti di un supermicroscopio del futuro, in grado di vedere e fotografare proteine e molecole mentre si muovono e interagiscono fra di loro. E’ l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ad allestire l’anteprima di questo strumento nell’ambito del Festival delle Scienze 2007 di Roma. Il microscopio sara’ un detective dell’ultrapiccolo, capace di “cogliere sul fatto” le molecole e le proteine mentre sono intente alla loro attivita’. Oggi per vedere, ad esempio, molecole e proteine di un essere vivente occorre “congelarle” in cristalli (cioe’ cristallizzarle). Con il microscopio del futuro sara’ invece possibile osservare la vita senza doverla costringerla a bloccarsi in cristalli. Questo strumento permettera’ dunque un grande avanzamento nella ricerca in diverse discipline. Tra queste anche la medicina: potrebbe consentire infatti l’analisi del sangue a livello molecolare senza bisogno del prelievo. Il microscopio e’ costituito da un laser a elettroni liberi (Free Electron Laser, Fel) e i componenti presentati dall’Infn sono il prototipo di un supermicroscopio da 50 milioni di euro la cui costruzione iniziera’ nel corso del 2007 a Roma. L’infn presenta al Festival anche due giochi interattivi con cui i visitatori possono giocare con gli strumenti della Big Science, simulando lo scontro delle particelle piu’ piccole del cosmo ad altissima velocita’ ed energia. Infine, sara’ possibile giocare anche con un “flipper subatomico” che permettera’ di osservare come si realizza il tracciato delle particelle all’interno dei rivelatori che i fisici usano da un secolo. .