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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Gennaio 2007
CLINICA NEUROLOGICA II DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO – DIPARTIMENTO DI NEUROSCIENZE - OSPEDALE MOLINETTE, TORINO. SCOPERTO UN NUOVO GENE RESPONSABILE DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER  
 
Torino, 15 gennaio 2007 - A pochi giorni di distanza dalla scoperta delle cellule staminali nel liquido amniotico, che vede coinvolti ricercatori italiani, un’altra sensazionale scoperta pubblicata su Nature Genetics vede nuovamente in primo piano neuroscienziati italiani. Si tratta della scoperta di un nuovo gene coinvolto nella patogenesi della malattia di Alzheimer… Pubblicata sull’ultimo numero di Nature Genetics, una delle più prestigiose riviste scientifiche mondiale , la scoperta di un nuovo gene che svolge un ruolo di particolare importanza nella genesi della malattia di Alzheimer. Un gruppo di ricerca internazionale, coordinato da Peter St. George-hyslop dell’Università di Toronto, ha dimostrato che particolari varianti (polimorfismi) del gene che codifica per la sortilina 1 sono associate in modo significativo alla malattia di Alzheimer. All’interno di tale gruppo di ricerca un ruolo di rilievo è stato svolto da alcuni neuroscienziati italiani, in particolare dal Professor Lorenzo Pinessi, Ordinario di Neurologia ,Direttore Clinica Neurologica Ii Università di Torino, – Dipartimento di Neuroscienze – Ospedale Le Molinette di Torino , e dal professor Innocenzo Rainero, Associato di Neurologia, Coordinatore Centro Demenze della Clinica Neurologica Ii dell’Università di Torino – Dipartimento di Neuroscienze – Ospedale Molinette, Torino ,dal Professor Sandro Sorbi, Ordinario di Neurologia, Direttore della Clinica Neurologia dell’Università di Firenze, Ospedale Careggi – Firenze e dalla dottoressa Amalia Bruni, Direttore Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme. Tale collaborazione, attiva da numerosi anni, ha permesso, tramite lo studio di alcune famiglie italiane che presentavano una forma particolarmente grave di malattia di Alzheimer, l’isolamento dapprima dei geni della presenilina 1 e della presenilina 2, della nicastrina e, attualmente, di quello della sortilina1. “La malattia di Alzheimer” spiega il professor Lorenzo Pinessi , Ordinario di Neurologia Direttore Clinica Neurologica Ii Università di Torino, – Dipartimento di Neuroscienze – Ospedale Le Molinette di Torino , che colpisce in Italia circa 600. 000 persone e in modo conclamato circa il 5 % gli over 60, “è un processo degenerativo cerebrale che provoca un declino globale delle funzioni mnesiche ed intellettive associato ad un deterioramento della personalità e della vita di relazione. Progressivamente l´ammalato perde l´autonomia nell´esecuzione degli atti quotidiani della vita e diventa completamente dipendente dagli altri. Nell’arco di 8-10 anni il paziente decede . Il progressivo e costante aumento della popolazione in età senile sta rendendo questa malattia una vera e propria “epidemia silente”. I costi sociali ed economici della patologia sono drammatici. E’ stato calcolato che ogni paziente costa alla società, sia per spese mediche che assistenziali, circa 20. 000 euro all’anno all’inizio della malattia per arrivare a 45. 000 nelle fasi più avanzate. L’ Alzheimer è una patologia dovuta a più cause e multifattoriale . Fattori genetici e ambientali favoriscono la progressiva deposizione all’interno del cervello delle persone colpite di una particolare proteina, denominata beta-peptide, che esercita un effetto tossico sui neuroni favorendo la progressiva degenerazione del cervello. “Scoprire quindi le cause che favoriscono la produzione e la deposizione di questa proteina all’interno del cervello, “ afferma il Professor Sorbi della Clinica Neurologica di Firenze, “ costituisce, un fondamentale obiettivo della comunità scientifica internazionale”. “Diversi geni”, continua il professor Pinessi ,” influenzano in modo drammatico il metabolismo del beta-peptide. Questo deriva da un’altra proteina più lunga, la Amyloid Precursor Protein (App), che può essere “tagliata” in diversi frammenti proteici. Alcuni di questi frammenti svolgono un effetto protettivo sui neuroni, altri – come il beta-peptide 1-40 ed 1-42 – sono particolarmente tossici e si accumulano all’interno del cervello dei pazienti Alzheimer nelle cosiddette “placche senili”. La presenilina 1 e la presenilina 2 precedentemente isolate dal gruppo di ricerca internazionale nel 1995 sono costituenti delle gamma-secretasi, enzimi che favoriscono la produzione di frammenti amiloidogenetici. La sortilina-1, invece regola la distribuzione della App all’interno dei neuroni. “Le sue varianti geniche (polimorfismi)”, spiega la dr. Ssa Ekaterina Rogaeva del Centre for Research in Neurodegenerative Diseases (Crnd) dell’Università di Toronto e primo autore dello studio, “ pertanto possono essere la causa di disregolazione del metabolismo della proteina da cui deriva il beta-peptide. “Per approfondire il ruolo della sortilina-1 nella malattia di Alzheimer “ , precisa Pinessi , “ sono stati svolti anche alcuni esperimenti su linee cellulari in vitro. Questi hanno dimostrato che, quando le concentrazioni di questa proteina sono ridotte, l’App viene ad essere metabolizzata in modo anomalo e la produzione del peptide neurotossico aumenta in modo esponenziale. La ricerca ha, infine, dimostrato che nei pazienti colpiti da Alzheimer le concentrazioni ematiche di sortilina-1 sono ridotte e si è inoltre dimostrato sperimentalmente in culture cellulari che la riduzione del livello di sortilina-1 promuove la produzione del A- betapeptide. L’insieme di questi complessi e interessanti dati scientifici supporta in modo sempre più convincente il ruolo centrale svolto nella malattia di Alzheimer dalla deposizione della proteina patologica beta-peptide sotto forma di amiloide”. “Questo processo”, precisano i professori Pinessi e Rainero, “ è il target per strategie terapeutiche estremamente innovative in grado di rallentare la progressione della malattia stessa. “Nell’animale da esperimento”, evidenzia Pinessi , “diversi farmaci - inibitori degli enzimi secretasi - hanno dimostrato di essere efficaci nel ridurre la deposizione di beta-peptide . In base a questi incoraggianti dati è iniziata la sperimentazione di alcuni di questi farmaci anche nell’uomo. Infine, è in studio la messa a punto di uno specifico “vaccino” che, bloccando la produzione di beta-peptide, dovrebbe essere in grado di bloccare la progressione della malattia”. “I risultati ottenuti da queste ricerche”, precisa la dottoressa Amalia Bruni , direttore del Centro Regionale di Neurogenetica di Lamezia Terme, “evidenziano l’importanza degli studi genealogici al fine della raccolta di dati geneticamente omogenei per la costituzione di grandi banche del Dna. “La scoperta del gene della sortilina1”, conclude infine il professor Richard Mayeux, direttore del Taub Institute for Research on Alzheimer’s disease della Columbia University di New York,” rappresenta un fondamentale passo in avanti nella ricostruzione del puzzle della malattia di Alzheimer”. .  
   
   
SFRUTTARE IL «TALLONE D´ACHILLE» DEL CANCRO PER SVILUPPARE NUOVE TERAPIE  
 
 Bruxelles, 15 gennaio 2007 - Un nuovo progetto finanziato dall´Ue sfrutterà il «tallone d´Achille» del cancro al fine di sviluppare nuove terapie antitumorali. I ricercatori concentreranno i loro sforzi in particolare su tre forme di cancro i cui tassi di sopravvivenza rimangono relativamente bassi, ovvero il cancro ai polmoni, alle ovaie e alla vescica. L´iniziativa è denominata Apotherapy, contrazione delle parole «terapia per apoptosi (morte delle cellule)». «Useremo la nostra conoscenza dei principali percorsi di apoptosi per creare nuove terapie», ha spiegato il coordinatore del progetto Aristides Eliopoulos del Laboratorio di biologia molecolare e cellulare della Medical School dell´Università di Creta. Il progetto riguarderà nello specifico una proteina chiamata Cd40, una molecola recettore presente sulla superficie di numerose cellule cancerogene che, secondo i ricercatori, potrebbe essere utilizzata per indurre il sistema immunitario del corpo a distruggere le cellule maligne. «La Cd40 offre un´enorme opportunità di rafforzare il corpo umano e indebolire il cancro», ha dichiarato il professor Eliopoulos al Notiziario Cordis. «È il tallone d´Achille del cancro». Nessuno dei farmaci antitumorali esistenti utilizza la via Cd40, eppure questa proteina possiede diverse proprietà che la rendono un buon punto di partenza per nuovi medicinali. Molte cellule tumorali producono la Cd40 che, attivata al loro interno, può inibirne la crescita. Inoltre, la Cd40 ha il potenziale di rafforzare il sistema immunitario del corpo; il blocco della via di trasduzione del segnale della Cd40 può stimolare la produzione di cellule dendritiche, che a loro volta generano proteine che attivano il sistema immunitario per combattere il cancro. Infine, l´attivazione della via della Cd40 nelle cellule tumorali stesse le rende più suscettibili di essere riconosciute dal sistema immunitario del corpo. Un farmaco mirato alla via Cd40 sarebbe un ligando Cd40, ovvero una molecola che lega il recettore Cd40. Tuttavia, lo sviluppo del farmaco è solo un aspetto della questione; uno dei partner, la casa farmaceutica tedesca Novosom, studierà come fare arrivare le proteine che attivano la Cd40 nel sito del tumore. Insieme ai colleghi di Helsinki e di Uppsala, il professor Eliopoulos sperimenterà una serie di vettori di terapia genica per rilasciare alti livelli del ligando Cd40 nelle cellule cancerogene. Eliopoulos ha altresì sottolineato l´importanza di avere come bersaglio cellule tumorali a diversi livelli. «Un approccio combinatorio è necessario ai fini della massima efficienza clinica», ha dichiarato. Alla luce di quanto precede, i partner del progetto prevedono di combinare farmaci basati su proteine che attivano la Cd40 con la chemioterapia tradizionale o con terapie innovative che bloccano i segnali necessari per la sopravvivenza delle cellule cancerogene. Alcuni di questi segnali sono già stati individuati e sono stati sviluppati farmaci al fine di sfruttarli. Il progetto Apotherapy ha ricevuto finanziamenti per 2 Mio Eur a titolo della priorità «Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute» del Sesto programma quadro. Il consorzio del progetto è composto da sette partner di altrettanti paesi e si avvale della collaborazione di ricercatori accademici, oncologi e ricercatori in biotecnologie. Il professor Eliopoulos studia da anni l´espressione della Cd40 ed è entusiasta all´idea di collaborare con illustri oncologi di tutta Europa per sviluppare un´efficace terapia contro il cancro. «Per noi è un´importante opportunità», ha commentato. «Siamo fiduciosi che in un futuro prossimo potremo applicare alla pratica clinica le strategie che perfezioneremo a vantaggio dei malati di cancro». Per ulteriori informazioni consultare: http://mcb. Med. Uoc. Gr/ Per ulteriori informazioni sulle scienze della vita, la genomica e la ricerca sanitaria nell´ambito del 6Pq consultare: http://cordis. Europa. Eu/lifescihealth/home. Html .  
   
   
PROGETTO UE PER LO SVILUPPO DI UN NUOVO VACCINO SULL´ALZHEIMER  
 
Bruxelles, 15 gennaio 2007 - Gli scienziati di Mimovax, un progetto dell´Unione europea di recente istituzione, affermano di essere a buon punto nello sviluppo di un nuovissimo vaccino per l´Alzheimer. Il gruppo di studiosi si sta concentrando sull´uso di reazioni immunitarie per combattere le proteine beta-amiloidi note e meno note cui si attribuisce l´origine della malattia. L´alzheimer è una patologia cerebrale progressiva, degenerativa e irreversibile che provoca un deterioramento delle facoltà intellettuali, causa disorientamento e conduce infine alla morte. Non esistono cure. Secondo le stime, attualmente nell´Unione europea le persone affette da demenza sono 5,4 milioni, mentre una persona su venti tra quelle che hanno superato i 65 anni di età soffre di Alzheimer, la forma di demenza più diffusa. L´insorgere della malattia è stato ricondotto alla presenza delle placche che si formano quando frammenti della proteina beta-amiloide si staccano dalla membrana cellulare e si agglomerano nel cervello. «Questi peptidi sono tossici per il cervello: contengono infatti 40-42 aminoacidi che si accumulano nelle cellule cerebrali, impedendo loro di comunicare le une con le altre e provocandone la morte», ha dichiarato al Notiziario Cordis il dottor Frank Matter, coordinatore del progetto della società austriaca Affiris Gmbh. Il vaccino, al cui sviluppo stanno lavorando i sette partner, è volto ad arrestare l´accumulo dei peptidi con 42 aminoacidi inducendo il sistema immunitario ad attaccare i peptidi. Questo non è il primo tentativo di sviluppare un vaccino per l´Alzheimer sulla base di reazioni immunitarie. «Un vaccino precedentemente sperimentato utilizzava gli aminoacidi stessi per attaccare le placche. Ai pazienti veniva iniettata la proteina self [beta-amiloide] per generare gli anticorpi destinati a distruggere le placche nel cervello», ha spiegato il dottor Matter. Il vaccino, stimolando una reazione immunitaria alla proteina, era riuscito a eliminare le placche beta-amiloidi nel cervello dei topi su cui era stato sperimentato. La sperimentazione del vaccino sull´uomo, tuttavia, si era rivelata fatale. «Alcuni pazienti avevano sviluppato una malattia autoimmunitaria a seguito del vaccino, il cui effetto in taluni casi era stato addirittura letale», ha affermato Matter. «Il nostro approccio è diverso. Noi non utilizzeremo la proteina self», ha dichiarato al Notiziario Cordis. I partner del progetto utilizzeranno invece il mimotopo, una sequenza in grado di stimolare la produzione di anticorpi contro la forma degenerata della proteina, senza attaccare la forma naturale. «Il mimotopo è creato appositamente per attaccare il beta-amiloide contenente 42 aminoacidi e indurre le reazioni immunitarie desiderate», ha spiegato. L´approccio è già stato sperimentato nel primo vaccino messo a punto da Affiris. I ricercatori si concentreranno anche sui peptidi, che contengono meno di 42 aminoacidi, poiché sono individuabili anche nelle placche responsabili della morte delle cellule cerebrali. Ad oggi, non è ancora stato messo a punto alcun programma di vaccinazione contro questi peptidi. Nei prossimi tre anni, i partner del progetto condurranno sia le fasi precliniche sia le prime fasi cliniche dello sviluppo del nuovo vaccino. Al progetto, che è coordinato da Affiris, aderiscono partner dell´industria e dell´ambiente accademico di Austria, Germania e Spagna. L´obiettivo ultimo è sviluppare un vaccino terapeutico, ma i partner del progetto non hanno escluso l´utilizzo del vaccino quale misura preventiva per l´Alzheimer. «Innanzi tutto dovremo dimostrare che il vaccino funziona, prima di poter pensare di utilizzarlo a scopi preventivi», ha dichiarato il dottor Matter. Per ulteriori informazioni sul finanziamento alla ricerca in materia di salute nel quadro del 6Pq consultare: http://cordis. Europa. Eu/fp6/lifescihealth. Htm .  
   
   
SCIENZIATI SPAGNOLI RIVELANO LA MAPPA DINAMICA DELLE PROTEINE  
 
 Bruxelles, 15 gennaio 2007 - Un gruppo di scienziati spagnoli ha pubblicato la prima mappa in assoluto del comportamento dinamico delle proteine. Pubblicata sulla rivista scientifica «Proceedings of the National Academy of Sciences Usa», la mappa mostra come le proteine siano in grado di spostarsi e formare complessi chimici con altre molecole. Scopo del gruppo di studiosi dell´Istituto di ricerca in biomedicina (Irb di Barcellona), del programma di scienze della vita del Centro supercomputazionale di Barcellona (Barcelona Supercomputing Center, Bsc) e dell´Istituto nazionale di bioinformatica (Inb) è definire le proprietà dinamiche delle proteine al fine di prevedere le strutture che esse possono formare in base alla presenza di leganti o modifiche. Lo studio è il primo di un più ampio progetto scientifico volto a creare una vasta libreria di 1 900 proteine in movimento, grazie alle risorse di Marenostrum, il più potente supercomputer d´Europa. Ribattezzata Model, la banca dati consentirà agli utenti di osservare come le strutture 3D delle proteine rappresentative si spostano nel loro ambiente. «Model ha lo scopo di creare una "quarta dimensione" per le strutture proteiche, fornendo in tal modo uno scenario completo delle possibili conformazioni che l´intero proteoma (la rete completa delle interazioni cellulari delle proteine) può assumere nel tempo», spiega Modesto Orozco dell´Irb di Barcellona, direttore del progetto. «In un futuro prossimo, un biochimico sarà in grado di capire il comportamento di una proteina o di progettare un farmaco capace di interagire con tale proteina, attingendo alla conoscenza non solo di una singola struttura, ma di un intero repertorio che si forma spontaneamente in presenza di condizioni fisiologiche», ha aggiunto. I ricercatori ritengono che la comprensione della struttura e della dinamica proteica aprirà nuove strade per lo sviluppo di nuovi farmaci. .  
   
   
APPROVATO PROGETTO PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE FINANZIATO DA REGIONE VENETO E CARIVERONA  
 
Venezia, 15 gennaio 2006 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie Flavio Tosi, ha approvato un Progetto comune tra Cariverona e Regione Veneto per la prevenzione Cardiovascolare. “Nel Piano nazionale della Prevenzione 2005-2007 – spiega Tosi – è compresa anche la prevenzione della patologia cardiovascolare, inclusa quella delle complicanze del diabete e in alcune Aziende Ulss venete sono già in atto, con modalità diversificate, interventi di prevenzione primaria e secondaria relative a queste patologie. Poiché la Fondazione Cariverona ha comunicato alla Regione la sua disponibilità a mettere a disposizione un proprio finanziamento a favore delle Aziende Ulss delle Province di Verona, Vicenza e Belluno che intendano avviare un progetto di prevenzione cardiovascolare e non è possibile, nella prima fase, estendere un progetto di prevenzione cardiovascolare all’intero territorio regionale, la Giunta veneta ha ritenuto opportuno attivare un progetto pilota che coinvolga almeno 5 Ulss di province diverse e una Azienda Ospedaliera, al fine di poter sperimentare gli interventi in realtà disomogenee e di valutarne la bontà e la riproducibilità in tutte le restanti aree della Regione”. “Le Aziende Ulss n. 2 di Feltre, n. 4 “Alto Vicentino”, n. 20 di Verona, e l’Azienda Ospedaliera di Verona – aggiunge Tosi – hanno già dato la loro disponibilità a partecipare al progetto pilota e la Fondazione Cariverona le finanzierà con un contributo da utilizzare nell’arco del triennio 2007-2009; la Regione ha individuato nell’Azienda Ulss n. 17 Este-monselice-conselve-montagnana e nell’Azienda Ulss n. 9 Treviso le altre due Aziende da coinvolgere nel Progetto Pilota e provvederà direttamente a finanziarne le relative spese”. La direzione scientifica del Progetto sarà affidata al dott. Paolo Costa dell’Azienda Ulss n. 20 di Verona. .  
   
   
SANITA´, AL VIA L´ORGANIZZAZIONE DI AMBULATORI DI MEDICINA GENERALE PER IMMIGRATI NON IN POSSESSO DI PERMESSO DI SOGGIORNO  
 
Ancona, 15 gennaio 2007 - Presso i presidi Distrettuali delle Zone Territoriali della Asur Marche saranno consolidati e potenziati gli ambulatori di medicina generale per immigrati non in possesso di permesso di soggiorno, rifugiati e richiedenti asilo in particolare condizione senza fissa dimora. E´ quanto deliberato dalla Giunta regionale in considerazione della necessita` di ridurre le disuguaglianze nella salute generate da impedimenti all´integrazione nella comunita` locale, da poverta` o deprivazione sociale e culturale. I dati, infatti, mostrano un aumento, tra la popolazione immigrata, delle malattie legate a condizioni e stili di vita malsani come t. B. C. , Aids, alcolismo, disagio psichico, ricorso tardivo ai controlli durante la gravidanza, al pediatra e alle vaccinazioni. In attuazione, politiche mirate a offrire interventi di prevenzione e promozione della salute e abbattere le barriere burocratiche e culturali per l´accesso a cure tempestive e appropriate. Nell´organizzazione sono previste una serie di attivita` che vanno dall´apertura di punti salute per immigrati non in possesso di permesso di soggiorno nei distretti sanitari ad accesso diretto - facilmente raggiungibili e visibili - all´individuazione all´interno di ciascuna Zona territoriale di personale esperto e motivato a espletare l´assistenza sanitaria di medicina generale presso tali punti salute. Previste inoltre azioni quali: l´iscrizione degli stranieri utilizzando gli stessi files dei cittadini residenti; la realizzazione di percorsi facilitati; la promozione e l´offerta attiva del servizio; il collegamento in rete con altri servizi distrettuali, in particolare con i Dipartimenti di prevenzione per le vaccinazioni ai bambini, con pediatri di base, consultori, servizi sociali dei comuni e degli ambiti; l´istituzione di un gruppo di lavoro regionale permanente per implementare i percorsi e azioni di miglioramento di fruizione al servizio. Raccomandata, infine, la partecipazione delle Zone territoriali ad accordi di programma con i Comuni e gli ambiti territoriali per l´impiego di servizi di mediazione interculturale in modo tale da rimuovere gli ostacoli linguistico culturali tra operatori italiani e pazienti stranieri, favorire le informazioni sui servizi agli stranieri e facilitare il lavoro degli operatori nell´erogazione dell´assistenza. .  
   
   
SIGLATO ACCORDO CON LA GUARDIA MEDICA, PREVISTO UN NUMERO UNICO REGIONALE LIGURE  
 
Genova, 15 Gennaio 2007 - Un accordo complessivo sul servizio di guardia medica che prevede adeguata formazione, definisce orario di servizio, la remunerazione e numero unico di riferimento per i cittadini per garantire la continuità assistenziale anche durante le festività e i fine settimana. È stato siglato quest´oggi tra l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo e le organizzazioni sindacali dei medici nella prospettiva di qualificare il servizio della guardia medica, ma soprattutto ottenere un ricorso più appropriato ai pronto soccorsi ospedalieri, diminuendo i codici bianchi. "L´obiettivo - spiega l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - è quello di avere un maggiore coordinamento con i medici di medicina generale, con la centrale operativa del 118 e le altre figure professionali che operano nell´ambito dell´assistenza territoriale, attivare specifiche iniziative di formazione per un´adeguata preparazione professionale e stabilizzare il personale della guardia medica per avere migliori standard qualitativi e organizzativi". L´accordo punta infatti sulla formazione obbligatoria per quanto riguarda l´assistenza in emergenza, attraverso corsi base previsti anche per i volontari, una formazione specifica di guardia medica all´interno del percorso formativo generale, la stabilizzazione del personale che abbia effettuato almeno 4000 ore di servizio con incarichi di un anno e il numero unico di chiamata inizialmente per Asl e successivamente per tutta la Regione. "Con questo accordo - aggiunge l´assessore Montaldo - contiamo di ottenere una diminuzione degli accessi impropri ai pronto soccorso oltre ad un´assistenza più idonea per il paziente". .  
   
   
VALPREDA: «LA VIGILANZA SULLE INFEZIONI OSPEDALIERE DEVE RIMANERE ALTA»  
 
Torino, 15 gennaio 2006 - In merito all’articolo apparso il 12 gennaio su un quotidiano torinese relativo al decesso di un paziente dopo trapianto cardiaco, avvenuto alle Molinette nel 2004, l’assessore alla tutela della salute e sanità, Mario Valpreda, precisa: «Prescindendo dai doverosi accertamenti in corso da parte della Magistratura, occorre sottolineare come negli interventi di trapianto, il paziente, per evitare fenomeni di rigetto, venga sottoposto a trattamenti con farmaci immudepressori che riducono fortemente la capacità di difesa dell’organismo nei confronti dei germi patogeni. Per questo il sistema dei trapianti della Regione Piemonte, al di là dei purtroppo inevitabili insuccessi (comunque contenuti, come documentano le statistiche, ai livelli più bassi d’Europa), pone particolare attenzione al rispetto delle procedure di salvaguardia delle condizioni igieniche e sanitarie. A garantirne il rispetto è anche l’Istituto superiore di sanità, che periodicamente dispone ispezioni per controllare che i reparti in cui si effettuano i trapianti, compreso quindi la cardiochirurgia dell’ospedale Molinette, abbiano tutti i requisiti indicati dal Ministero della salute per l’autorizzazione. A testimoniarlo sono inoltre i dati relativi all’esito dei trapianti di cuore presso il nosocomio torinese: la sopravvivenza a cinque anni dall’intervento è del 70 per cento, percentuale in linea con quello atteso secondo la letteratura scientifica internazionale. Ancora più significativo, anche degli sforzi che negli ultimi anni sono stati fatti per migliorare la qualità delle prestazioni, il dato relativo alla mortalità cosiddetta “intraospedaliera”, cioè a 30 giorni dall’intervento: dal 2004 al 2006, infatti, si è scesi dal 19% all’8%. Per quanto riguarda, più in generale, l’incidenza delle infezioni da ferita chirurgica - registrata attraverso il sistema di monitoraggio dell’azienda sanitaria ospedaliera - nel reparto di cardiochirurgia è stata nel 2005 del 3,4 per cento, a fronte di valori medi che a livello nazionale oscillano tra l’1 e il 10 per cento. Nonostante le cifre siano quindi confortanti, resta il fatto che la vigilanza su questo fronte, che ci vede particolarmente impegnati, deve sempre rimanere alta, per ridurre ulteriormente il verificarsi di episodi come quelli riportati in questi giorni dalle cronache. Non va comunque dimenticato come il Piemonte abbia, nel complesso, una buona sanità, con punte di eccellenza concentrate in alcuni settori proprio alle Molinette. .  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE, LE INIZIATIVE DI "ANCONA PROMUOVE"  
 
Ancona, 15 gennaio 2007 - Al centro del ricco calendario 2007 di Ancona Promuove azioni incoming, troviamo formazione e attenzione a nuovi mercati: dalle new entry europee di Bulgaria e Romania al Brasile, dalla Cina al Sud Africa. Le attività 2007 dell’azienda speciale Ancona promuove, presentano, come di consueto, un taglio concreto e operativo e sono finalizzate a favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese e la promozione del territorio all’estero. Il nuovo calendario si caratterizza per l’elevato numero di iniziative in programma: oltre 40, tra workshop, azioni di incoming, partecipazione collettiva a fiere internazionali, progetti di promozione di distretto e filiera, formazione, attività dei desk all’estero. Nel 2007 ripartiremo con slancio per favorire i processi di aggregazione delle imprese ed il consolidamento sui mercati esteri ritenuti strategici, rafforzeremo le relazioni istituzionali e la collaborazione con le associazioni di categoria, gli enti locali e gli istituti bancari. Il programma, per rispondere alle esigenze e agli indirizzi richiesti dalle aziende è stato realizzato come sempre in collaborazione con le associazioni di categoria. Le attività programmate rispondono infatti alle aspettative delle piccole imprese che chiedono interventi e servizi mirati alla loro realtà. Il calendario di eventi ed iniziative promozionali da’ continuità al complesso di azioni realizzate negli anni passati ed interessa Europa ed Est Europa, ma anche Mediterraneo e Africa, Sud America e Medio Oriente. Proseguono le azioni avviate con Germania, Polonia, Turchia e Tunisia, Russia e India. I nuovi progetti riguardano in particolare Brasile, Argentina e Cile. 5 le missioni istituzionali: in Sud Africa, Bulgaria, Paesi Baltici, Russia e Spagna. Il primo degli incontri informativi verrà dedicato alla Finlandia, le due Giornate Paese alle due new entry in Comunità Europea del 1° gennaio 2007: Romania e Bulgaria. Tra gli ambiti produttivi strategici di riferimento spiccano la Meccanica e l’Agroalimentare, con Cantieristica navale, Strumenti Musicali ed Articoli da regalo. Nella convinzione che solo con la conoscenza diretta si possano creare proficue opportunità di scambio e crescita, largo spazio è riservato all’incoming: quest’anno imprenditori, operatori economici e ambasciatori e giornalisti internazionali potranno conoscere il territorio provinciale e allacciare relazioni commerciali attraverso incontri bilaterali e visite aziendali. Particolare attenzione è riservata alla formazione sia con attività seminariale specialistica diretta ad imprenditori ed operatori economici locali che intendono investire all’estero, sia attraverso l’organizzazione di corsi che coinvolgeranno gli stessi soggetti in qualità di formatori presso imprese internazionali. .  
   
   
INTERNATIONAL BIKE EXPO: TUTTO PRONTO PER LE INVIASIONI DELLE DUE RUOTE DAL 19 AL 21 GENNAIO 2007  
 
 Padova, 15 gennaio 2007 - Manca solo qualche giorno alla tredicesima edizione di Bike Expo , la rassegna europea più importante nel settore delle moto personalizzate e delle custom in particolare , che si terrà , in tutti i padiglioni della fiera di Padova , da venerdì 19 a domenica 21 gennaio. L’anno scorso Bike Expo fu visitato da 100. 000 persone , tra cui appassionati delle due ruote provenienti anche dagli Stati Uniti e dall’Australia. Quest’anno la novità sarà la presenza ufficiale della casa motociclista Honda , oltre le già riconfermate Bmw, Ducati,yamaha, Kawasaki, Triumph, Malaguti E Aprilia . In mostra le moto , customorizzate e non , più belle ed originali del momento . Durante la tre giorni , organizzata dalla C&c e Padovafiere spa e , sia negli spazi coperti che scoperti della fiera , si terranno numerose manifestazioni e esibizioni con la partecipazione di personaggi popolari del settore. Sarà presentata la Yamaha Cup 2007 e saranno premiati anche i vincitori della Suzuki Cup . Previste numerose prove Enduro e di Trial. Durante la rassegna sarà presentato, in anteprima , anche l’atteso “Motoraid Transiberiana-venice Hiroshima 2007 “ , organizzato da Sadako Project e dal Marco Polo Team , la stessa squadra che l’anno scorso ha effettuatoli raid su due ruote tra Venezia e Pechino. Gli organizzatori invitano i visitatori a venire a Padova in moto ( per i biker il parcheggio è gratuito ) oppure in treno , visto che la stazione ferroviaria dista appena 5 minuti dall’ingresso della fiera. Comunque bus navetta effettueranno collegamenti veloci e gratuiti , ogni 15 minuti , con il parcheggio di San Lazzaro e gli altri parking limitrofi della zona di Padova Est dalle 8,30 sino alle 20,30. .  
   
   
VINITALY A MUMBAI E NEW DELHI APRE L’ANNO DEDICATO ALL’ITALIA IN INDIA. NELLE DUE CITTA’ L’80% DEL MERCATO DEL VINO DEL PAESE. IN PROGRAMMA IL 15 E DAL 17 AL 19 GENNAIO 2007  
 
 New Delhi, 15 gennaio 2007 - Il Paese asiatico registra una crescita dei consumi di vino, concentrata nelle fasce di popolazione più giovani e con buona capacità di spesa delle grandi città. Si tratta per ora di 1,6 milioni di famiglie, che nel giro di pochi anni potranno arrivare a 3 milioni. Antinori, Ca’ del Bosco, Cavalchina, Gaja, Frescobaldi, Jermann, Mastroberardino, Ornellaia, Planeta alcune delle aziende partecipanti all’iniziativa. Inizia dall’India il 2007 di Vinitaly. Il 15 e dal 17 al 19 gennaio i molti produttori vinicoli italiani export-oriented saranno a Mumbai e New Delhi insieme a Veronafiere, organizzatrice dell’evento in collaborazione con Buonitalia Spa (società del Ministero delle Politiche Agricole e Alimentari per la promozione all’estero). L’evento può essere considerato l’inaugurazione dell’anno dedicato all’Italia in India per la promozione del made in Italy. Il consumo di vino nel Paese è ancora esiguo, ma il trend di crescita è elevato e tra il 2004 e il 2005 è stato del 30%. Un bel salto in avanti per un Paese che fino al 2001 non permetteva l’import di vini, se non attraverso canali diplomatici, e che a breve, con la richiesta avanzata dall’Ue al Wto per avviare consultazioni bilaterali, potrà avere un vero e proprio boom dei consumi grazie all’abbassamento dei dazi che oggi possono arrivare anche al 250%. Già ora, comunque, gli alberghi di lusso possono importare con esenzioni doganali e proprio due di questi, l’Itc Grand Maratha Sheraton Hotel & Towers di Mumbai e l’Hyatt Regency di New Delhi, fanno da cornice a Vinitaly India. Le possibilità di export per l’Italia non si fermano al vino, ma coinvolgono anche il know-how produttivo e tecnologico, per i quali il nostro Paese è all’avanguardia nel mondo. Per alcuni governi locali, infatti, la vitivinicoltura è un settore sui cui investire, come ad esempio nello Stato di Maharashatra, dove a 200 chilometri da Mumbai si trova quella che è considerata la Napa Valley indiana. Lo sviluppo del settore è testimoniato dalla presenza per la prima volta alla prossima edizione di Vinitaly (www. Vinitaly. Com), in programma dal 29 marzo al 2 aprile 2007, di produttori provenienti dall’India. «Già da diversi anni abbiamo colto l’importanza di investire in India – spiega Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere -. Vinitaly ha il merito di aver anticipato le tendenze proponendo tempestivamente alle aziende italiane il supporto per coltivarle con azioni promozionali mirate». Elenco aziende partecipanti a Vinitaly India
Abbazia Santa Anastasia
Alois Lageder
Antinori
Azienda Agricola Ciccio Zaccagnini
Azienda Agricola Livon
Barone Montalto
Bonfiglio
Brindo
Cà del Bosco
Cantine Giacomo Montresor
Carpene Malvolti
Castello di Monastero
Castello di Poppiano
Cavalchina di Piona Giulietto
Consorzio Fine Italian Wines
Cossetti
De Stefani - Azienda Agricola Santo Stefano
Donnafugata
Elena Walch
Fattoria Di Felsina
Fattoria Le Pupille
Feudi della Medusa
Gaja
Istituto del Vino Italiano di Qualità - Grandi Marchi
Jermann
Lungarotti
Marcato
Marchesi di Barolo
Marchesi de’Frescobaldi
Masi
Mastroberardino
Michele Chiarlo
Ornellaia
Pio Cesare
Planeta
San Patrignano Soc. Coop. Sociale
Sartori
Speri
St Michael Eppan
Tasca d´Almerita
Tenuta Coppadoro
Tenute Ambrogio e Giovanni Folonari
Umani Ronchi
Unione dei Vini Veneti (U. Vi. Ve)
Villa Tonino
Zardetto Spumanti
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ARTI ELETTRONICHE, AL VIA IL FESTIVAL "NETMAGE 07"  
 
Bologna, 15 gennaio 2007 - Live-cinema, performance, ambienti, installazioni e - novità di quest´anno - una sezione interamente dedicata alla magia del suono. Dal 25 al 27 gennaio a Bologna (e a Ferrara il 2 febbraio) si svolge la settima edizione di Netmage festival, appuntamento culturale di rilievo internazionale sulle arti elettroniche, ideato e realizzato dal network Xing. Programma e contenuti di "Netmage 07" verranno illustrati nella conferenza stampa che si terrà mercoledì 17 gennaioa Bologna. Parteciperanno Alberto Ronchi, assessore alla Cultura della Regione Emilia-romagna; Angelo Guglielmi, assessore alla Cultura e Rapporti con l´Università del Comune di Bologna; Maria Luisa Pacelli, curatore Gallerie d´arte Moderna e Contemporanea di Ferrara; Daniele Gasparinetti e Andrea Lissoni (Xing), direzione di Netmage festival; Silvia Fanti (Xing), curatore sezione performativa Netmage festival; Bruno Pompa (Il Cassero), direzione artistica Cassero@netmage; Mauro Borella (Pdf - Post Distorsonie Festival/huge), direzione artistica Pdf@netmage. .  
   
   
MOSTRA ALLA SCOPERTA DEL VESUVIO ROMA, COMPLESSO DEL VITTORIANO 12 GENNAIO - 11 FEBBRAIO 2007  
 
 Roma, 15 gennaio 2007 - Venerdì 12 gennaio 2007 è stata inaugurata la mostra "Alla scoperta del Vesuvio". L´esposizione, che nasce sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, è promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della protezione civile e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con la Regione Campania, la Provincia di Napoli e Ingv - Sezione Osservatorio Vesuviano e vede il contributo di Arcus e Mostra d´Oltremare - Napoli. La Mostra, ospitata dal 12 gennaio all´11 febbraio 2007 nel Complesso Monumentale del Vittoriano, è organizzata da Comunicare Organizzando. L´iniziativa nasce come corollario storico, scientifico e artistico all´esercitazione europea Mesimex 2006, svolta nell´ottobre 2006, per sperimentare le procedure del Meccanismo europeo di Protezione civile nel contesto di un emergenza legata al rischio vulcanico che potrebbe interessare i comuni della Zona Rossa del Vesuvio in caso di eruzione. Il progetto culturale ha avuto come primario luogo di accoglienza Napoli e la sua Provincia: tre prestigiose sedi in suolo partenopeo hanno accolto altrettanti eventi espositivi uniti dal comune intento di far conoscere e celebrare il vulcano sotto diversi aspetti. L´obiettivo è stato quello di accompagnare la popolazione locale ed i visitatori internazionali in un inusuale viaggio all´interno del Vulcano, dei suoi segreti e dei suoi misteri attraverso una serie di itinerari paralleli di contenuto scientifico, artistico e culturale. Una particolare attenzione è stata dedicata agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e Ii grado con un progetto didattico che ha previsto visite guidate gratuite (hanno visitato le mostre oltre 5. 000 tra studenti ed insegnanti) e la possibilità di partecipare ad un concorso didattico. Roma accoglie oggi il percorso espositivo unificato nelle sue particolarità, ricreando attraverso la mostra "Alla scoperta del Vesuvio", un´esposizione che focalizzi l´attenzione sugli aspetti scientifici, geologici e di prevenzione del rischio dell´eruzione vulcanica. La complessa operazione di comunicazione integrata curata da Comunicare Organizzando, società leader nel settore, intende fornire un quadro completo della storia del vulcano con una particolare attenzione al forte legame esistente tra il Vesuvio e la terra napoletana e, soprattutto, a quella caratteristica e stretta correlazione che ne intreccia l´immagine alla mitologia popolare, evidenziando un sostanzioso bagaglio di tradizioni ed il patrimonio culturale partenopeo. La mostra - "Alla scoperta del Vesuvio": Napoli ha risposto con vivo interesse ai tre grandi eventi espositivi che hanno fatto rivivere la storia del magnificente vulcano e Roma accoglie con entusiasmo una mostra che prolunghi l´eco di questo interessantissimo progetto; la capitale si fa così portatrice di un messaggio di responsabilità e di bellezza, raccontando mediante testimonianze inedite e materiale originale lo straordinario rapporto che da sempre lega la città di Napoli al suo vulcano ed il rischio che l´amato Vesuvio costituisce per i napoletani. Arte, storia e scienza si sono riunite a ricreare un composito percorso che attraversa i secoli e le fonti per celebrare il terribile vulcano. La mostra "Alla scoperta del Vesuvio" proietta un cono di luce sul celeberrimo Vesuvio introducendo il visitatore, attraverso uno straordinario percorso espositivo che ne esalta gli aspetti scientifico e geologico, all´odierno approccio della Protezione Civile riguardo al fondamentale problema della prevenzione. Lo spettatore potrà avvicinarsi alla delicata questione dell´analisi del monitoraggio del rischio curato dagli studiosi dell´Osservatorio Vesuviano di Napoli per mezzo di materiale interattivo unito alla presenza di reperti mineralogici e strumentazione scientifica antica e moderna. Protagonista dell´esposizione romana che sintetizza in un unico percorso i tre momenti divulgativi napoletani, è dunque l´Osservatorio Vesuviano, di cui il visitatore potrà conoscere il lavoro svolto nel corso dei decenni per mezzo di strumentazione di monitoraggio antica e moderna, con rari esempi di sismografi, sismoscopi, reperti e prodotti lavici, al quale fa da corollario una interessante galleria espositiva costituita da ex-voto, gouaches, documenti, testi, fotografie, fumetti, installazioni e video. I numerosi materiali forniscono un´interessante carrellata dalle più antiche alle più moderne interpretazioni del Vesuvio avvalendosi dei prestiti del Museo della Madonna dell´Arco di Sant´anastasia, della Biblioteca del Senato di Roma, dell´A. P. A. T. (Agenzia per la Protezione dell´Ambiente e per i Servizi Tecnici) di Roma, del Museo della Montagna di Torino, di una rassegna di fotografia contemporanea curata dal Pan di Napoli, di una selezione di fumetti curata da Comicon Napoli; è prevista inoltre la presenza dei giovani artisti dell´Accademia di Belle Arti di Napoli, e l´intervento di Napoli ´99 fondazione Barraco, di prestigiose collezioni private, nonché la presentazione di materiale filmico inedito dell´Istituto Luce. A completare la suggestiva carrellata, la sezione dedicata alla quadreria moderna offre al pubblico la possibilità di ammirare le opere a tema di Renato Barisani, Francesco Clemente, Enzo Cucchi, Max Ernst, Jannis Kounellis, Mimmo Paladino provenienti dalla Collezione Cappelli; e Ernesto Tatafiore dell´omonima collezione, nonché lo straordinario Vesuvius di Andy Warhol per gentile concessione della Soprintendenza al Polo Museale Napoletano e del Museo di Capodimonte. .  
   
   
BENI CULTURALI, NASCE IL DISTRETTO DI TERRA DI LAVORO FIRMATA IN PROVINCIA L’INTESA CON IL MINISTRO RUTELLI  
 
Caserta 15 gennaio 2007 - La Reggia di Caserta, che ha ospitato il seminario di Governo, è al centro del programma di valorizzazione presentato in conferenza stampa dal ministro dei Beni culturali, Francesco Rutelli, dal presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, e dal sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti. Nella sala Giunta di corso Trieste è stata siglata la dichiarazione d’intenti con cui si istituisce il Distretto culturale di Terra di Lavoro, che raggruppa i siti di maggiore rilevanza del territorio quali Palazzo Reale, il settecentesco Belvedere di San Leucio e il borgo medievale di Casertavecchia. “Un risultato da cogliere entro il 2007”, ha annunciato Rutelli. Tre gli obiettivi fissati dal documento sottoscritto: oltre alla nascita del Distretto, Ministero, Provincia, Comune e altri Enti coinvolti lavoreranno a una più stretta connessione fra Palazzo Reale, sito di San Leucio e Casertavecchia, attraverso la creazione di un itinerario “lungo il quale – ha detto Rutelli – fioriscano opportunità commerciali, turistiche, di informazione e ricettive”. Infine il ministro ha anticipato la nascita di un fondo nel corso di quest’anno destinato, attraverso la società Arcus, al ripristino e restauro del paesaggio: “Sarebbe significativo se il primo intervento in Italia potesse riguardare una delle cave casertane”, ha auspicato. “Con questa iniziativa – ha sottolineato il presidente De Franciscis – cogliamo un primo concreto risultato della presenza del Governo a Caserta e dell’attenzione che ha voluto riservare a uno dei temi strategici per l’economia del nostro territorio”. Per il sindaco del capoluogo, Petteruti, “l’individuazione dell’asse Reggia-san Leucio fissa subito una direttiva progettuale su cui lavoreremo nelle prossime settimane”. L’assessore provinciale alle Politiche culturali, Tiziana Panella, ha spiegato che il lavoro di coinvolgimento di questi mesi sulla nascita di una rete fra i beni museali e culturali ha già portato all’adesione, oltre che del Ministero, anche degli Enti territoriali. Fra le altre quella della Camera di Commercio, ufficializzata questa mattina dal commissario Gustavo Ascione su mandato della Consulta dell’Ente camerale. “Il Museo Campano di Capua – ha aggiunto Panella – dovrà essere capofila di questa rete, che comprenderà con altre realtà museali diffuse sul territorio anche la Reggia di Carditello, di recente acquisita al patrimonio pubblico su iniziativa di Provincia e Regione”. .  
   
   
MOSTRA PAUL KLEE: GRANDE EVENTO CULTURALE  
 
 Milano, 15 gennaio 2007 - "L´esposizione di opere di Paul Klee alla Fondazione Antonio Mazzotta, realizzata anche grazie all´attiva collaborazione della Regione Lombardia, rappresenta un evento di grande rilevanza culturale e scientifica alla quale siamo orgogliosi di aver dato il nostro contributo". Lo ha dichiarato l´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, intervenendo alla presentazione della mostra "Paul Klee - Teatro magico". "Dopo più di vent´anni d´assenza dalla scena espositiva milanese - ha aggiunto Zanello - questo straordinario artista torna infatti a Milano con il suo ricco apparato iconografico e coloristico, elegantemente incorniciato da un ventaglio di eventi collaterali quali conferenze, mostre e concerti, che certamente consentiranno di delineare, in modo puntuale, la figura di un artista tra i più significativi del Novecento". La mostra è in programma alla sede della Fondazione Mazzotta in Foro Bonaparte dal 26 gennaio al 29 aprile e ha beneficiato di un contributo di 25. 000 euro da parte dell´assessorato regionale alle Culture, Identità e Autonomie. .  
   
   
CASA DI GOETHE: FRANZ LUDWIG CATEL (1778-1856) PAESAGGISTA E PITTORE DI GENERE 29.1.2007 – 22.4.2007  
 
 Roma, 15 gennaio 2007 - La mostra nella Casa di Goethe presenta l’artista berlinese Franz Ludwig Catel, – un romano d’adozione che si fece un nome innanzitutto come paesaggista e pittore di scene popolari italiane. Più di 80 dipinti, studi ad olio nonché acquerelli e disegni, provenienti per la maggior parte dal Pio Istituto Catel che si trova a Trastevere/roma, racconteranno il lavoro artistico del pittore tedesco. Molte delle opere saranno esposte per la prima volta al pubblico. Franz Ludwig Catel studiò a Berlino (1795-98) e Parigi (1807-10). Iniziò la sua carriera con illustrazioni di opere letterarie, tra l’altro per le opere goethiane Hermann e Dorothea e Wilhelm Meister. Alla fine del 1811 si stabilì a Roma, dedicandosi alla pittura moderna en plein eir e alla popolare pittura di genere. Catel si specializzò in vedute di Roma e di Napoli; presto la particolarità della luce e dei colori scelti assicurarono all’artista un notevole successo. Raffigurò sempre più spesso anche personaggi della vita popolare italiana, e le scene allegre e divertenti di molti dei suoi quadri piacquero alla ricca clientela internazionale. Oltre a numerosi viaggiatori tedeschi, inglesi e francesi anche le case reali bavaresi e prussiane figuravano tra gli acquirenti dei suoi lavori. Insieme alla moglie romana Margherita, figlia del poeta e scrittore d’arte Michelangelo Prunetti, il pittore di successo Catel poté permettersi già nel 1818 una grande casa di rappresentanza a Piazza di Spagna. Numerosi letterati e artisti di tutta Europa frequentavano il salotto dei coniugi Catel – per molti di loro il pittore fungeva anche da Cicerone: nel 1824 Franz Ludwig Catel viaggiò con il suo amico Karl Friedrich Schinkel a Napoli, nel 1838 accompagnava Johann Sulpiz Boisseré per la città di Roma, l’anno successivo toccò a Fanny Mendelssohn e il marito, Wilhelm Hensel, da anni intimo amico di Catel. Già dal 1815 Catel aveva promosso un Fondo di sostegno per gli artisti tedeschi e nel 1845 partecipò alla fondazione del Deutscher Künstlerverein (Associazione degli artisti tedeschi), del quale sarà presidente dal 1852. Dopo la morte, il pittore lasciò il suo patrimonio a una fondazione benefica, che dal 1873 aiuta, con il nome di “Pio Istituto Catel”, artisti tedeschi e italiani promuovendo concrosi e borse di studio. . .  
   
   
DIRECT ARCHITECTURE POLITICS AND SPACE 4 MOSTRE A CURA DI MARCO SCOTINI MARIA PAPADIMITRIOU NOVOCOMUM ON WHEELS 8 FEBBRAIO - 25 MARZO 2007  
 
 Como, 15 gennaio 2007 - Lo spazio per l’arte contemporanea Borgovico 33 di Como promuove Direct Architecture. Politics and Space, un progetto a cura di Marco Scotini. Dopo l’importante iniziativa della mostra di Dan Graham del 2004, che aveva visto la realizzazione del padiglione Half Square/half Crazy di fronte alla Casa del Fascio di Giuseppe Terragni, Borgovico 33 torna infatti ad occuparsi del rapporto tra pratiche artistiche e architettura urbana. Lungo la durata di un intero anno saranno proposte quattro mostre personali, affidate ad altrettanti importanti artisti internazionali, che focalizzano la propria attenzione sulle strategie di riappropriazione della città contemporanea. Maria Papadimitriou, Santiago Cirugeda, Vangelis Vlahos e Jesús Palomino sono stati invitati a immaginare uno spazio urbano flessibile, collettivo e temporaneo e a produrre, dentro l’affascinante sede dell’ex chiesa seicentesca sede dell’Associazione Culturale Borgovico 33, un padiglione in scala reale, che sia modello di intervento e di azione urbana. Il progetto - che intende prendere le mosse dalla concentrazione a Como di modelli d’architettura modernista, per poter riflettere sulla trasformazione del paradigma urbano e sociale all’interno della città globale - inizia l’8 febbraio 2007 con la prima esposizione dedicata a Maria Papadimitriou, (Grecia, 1957 vive e lavora a Volos, Atene), aperta al pubblico fino al 25 marzo 2007. Seguiranno quelle dello spagnolo Santiago Cirugeda in maggio, di Vangelis Vlahos in ottobre e di Jesús Palomino nel dicembre 2007. Sia Maria Papadimitriou che Jesús Palomino si sono resi noti per le loro appropriazioni territoriali e le costruzioni precarie e d’emergenza. Tutto il lavoro di Vangelis Vlahos tende invece a ricostruire la storia degli edifici modernisti per mezzo di archivi che ne rivelano il valore politico di rappresentanza. Le strutture di Santiago Cirugeda si presentano come strategie di occupazione e forme di disobbedienza civile. Per Direct Architecture Maria Papadimitriou ha progettato una piattaforma mobile che si può spostare per i quartieri della città di Como. Attraverso un gesto irrisorio e scanzonato l’artista ha messo su ruote un frammento tra i più noti dell’architettura modernista comasca. La famosa soluzione d’angolo del Novocomun di Terragni, tra i primi esempi dell’architettura del razionalismo italiano degli anni Venti, diventa un modello in scala, alto poco piu’ di 4 metri, con luci colorate dall’interno che lo declinano in versione pop e ne fanno un esempio di truck-art. Maria Papadimitriou non è nuova all’elaborazione di un approccio realistico e tangibile alla costruzione della città contemporanea, come ha dimostrato ad Avliza, un’area abbandonata e post-industriale di Atene, divenuta con gli anni un insediamento improvvisato di una comunità nomade di valacchi rumeni. L’artista ha operato in questa area una sorta di ”appropriazione ambientale”, come l’avrebbe definita Helio Oiticica. A partire dal 1999 Avliza diventa un Temporary Autonomous Museum for All: una riserva di condizioni insediative mobili e, allo stesso tempo, un progetto collaborativo aperto ad artisti, architetti, antropologi, filmmakers, sociologi assieme alla comunità rom. Senza interferire con lo stile di vita originario dell’insediamento ha messo in cantiere una “serie di servizi sociali per popoli itineranti”. Nascono da qui campioni di una “città in transizione” come il progetto di casa per i custodi del Museo e “Transbonanza Platform”, un furgone capace di trasformarsi in un palco per concerti live e Dj set in grado di creare spazi pubblici “qui e ora”. Come ricorda Marco Scotini “Il fallimento della pianificazione modernista, e la nuova attenzione dimostrata dalla metà degli anni Novanta per le storie di pianificazione "dal basso", ha esteso l’interesse per le forme di partecipazione diretta ai modi con cui si costruisce la città globale. La stessa definizione di “città contemporanea” ha cominciato ad essere utilizzata per designare una formazione diversa e inedita rispetto a quella della “città moderna”. La frammentazione e l’urbanità informe, le tattiche di auto-organizzazione, la figura dei vuoti urbani, la transitorietà e la precarietà dei nuovi soggetti sociali hanno ricondotto il modello astratto modernista alla prassi concreta postfordista. Ogni attuale proposta di costruzione urbana è anche un tentativo di decostruzione della supposta neutralità dell’International Style e della sua pretesa di trascendere frontiere culturali e identità nazionali”. Se negli anni Sessanta si è parlato di “cinema-diretto” come mezzo di contatto tra cineasta e situazione filmata e Beuys all’inizio degli anni Settanta apriva a Documenta 5 un “ufficio per la democrazia diretta” e se molte pratiche contemporanee riportano all’ordine del giorno l’dea di “azione diretta”, con Direct Architecture. Politics and Space si allude ad una sorta di cantiere permanente in cui si realizza la città in tempo reale. Maria Papadimitriou ha studiato all’École nationale supérieure des beaux-arts di Parigi. Insegna al Dipartimento di Architettura dell’Università di Thessalia, in Grecia. È attiva anche nel campo della fotografia. Partecipa ad importanti esposizioni personali e collettive, tra le quali New Trends in International Photography al Chicago Atheneum Museum of Architecture and Design, la Biennale di Tirana, la Xxv Biennale di San Paolo in Brasile con il progetto T. A. M. A. (Temporary Autonomous Museum) e Manifesta 4 in Germania. Nel 2003 vince il Premio per l’Arte contemporanea greca indetto dalla Fondazione Deste. Successivamente partecipa a We’ll meet again al Museo Reina Sofia di Madrid, Playgrounds and Toys for Children al Palazzo dell’Onu a New York, Kazino alla Galleria d’Arte Contemporanea di Atene e la Biennale delle Canarie nel 2006. In Italia sue opere sono state esposte a Nowhere Europe (51. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia) e a Less. Strategie alternative dell’abitare al Pac di Milano. Il progetto sarà corredato da un catalogo, che verrà pubblicato al termine dell’intero ciclo di mostre. .  
   
   
GALLERIA SAN FEDELE: MURI CONTRO 14 FEBBRAIO - 20 APRILE 2007  
 
 Milano, 15 gennaio 2007 - La mostra Muri Contro s’inserisce nel programma d’impegno politico e sociale della Galleria San Fedele teso a promuovere un dibattito su alcuni problemi centrali della società contemporanea. Con la caduta del muro di Berlino si era sperato che altri muri sarebbero caduti. Al contrario, oggi più che mai, si continuano a costruire nuove barriere tra popoli, comunità, religioni, come se il muro fosse divenuto l’unico strumento per evitare i conflitti e isolare i “diversi”. Per affrontare questo tema sempre più d’attualità nel mondo contemporaneo la mostra Muri Contro propone le fotografie realizzate da alcuni detenuti presso il carcere di San Vittore di Milano e opere di artisti e fotografi che hanno riflettuto sul tema del “muro”: da quello che separa Israele dalla Cisgiordania (Alessandro Cassigoli e Dalia Castel, Giorgio Palmera, Ivo Saglietti) alla barriera "antispacciatori" che isola un quartiere di Padova (Matteo Danesin), dai muri delle celle in cui vennero chiusi i desaparecidos argentini (Paula Luttringer) al muro della cubana Yamilé Barcelò Hondares, che racconta metaforicamente la tenacia con cui molti cubani cercano di fuggire dalla loro isola; da quello di via Corelli a Milano (Alessandro Vicario) in cui vengono rinchiusi i cosiddetti clandestini prima del rimpatrio forzato, fino alle barriere di filo spinato fotografate da Livio Senigalliesi in varie parti del mondo e al video di Giovanni Sabatini che, assemblando spezzoni di film e fotografie declina il tema del muro nei suoi molteplici aspetti, non solo reali ma anche metaforici. Le immagini realizzate nel carcere di San Vittore di Milano, durante il corso di fotografia tenuto da Andrea Dall’asta S. I. E da Gigliola Foschi, raccontano invece, a partire dall’esperienza vissuta dei detenuti, cosa significa per loro il muro. Accanto a una ricerca documentaria e collettiva, che mostra per frammenti il reparto in cui vivono, le immagini proposte da Marco Caboni,carlo Linciano, Mario Macione, Maurizio Franzoso, Filippo Bono - grazie anche alla libertà creativa offerta dal photoshop - svelano stati d´animo e desideri di libertà, sogni e sofferenze, senza talvolta rinunciare a un tocco ironico e vitale. Che i muri non siano ineluttabili, ma possano essere superati almeno con la fantasia, l’impegno o il desiderio, ce lo mostrano le opere delle artiste israeliane Tarin Gardner e Nella Magen Cassouto, membro dell´associazione del Parents Circle che cerca di creare luoghi di riconciliazione tra Palestinesi e Israeliani che hanno avuto vittime nelle loro famiglie. Con una scultura, dove un alto muro dall´aspetto antico e corroso dal tempo si lascia attraversare dalla luce, Marcello Mondazzi suggerisce che i muri della storia, anche quelli più possenti, sono destinati a dissolversi. Sergio Lovati, infine, grazie a un calco dei graffiti fantastici realizzati da un degente sull’ex ospedale psichiatrico di Volterra, rivela che i muri possono divenire spazi di espressività e non solo di contenzione e separazione. Opere di: Filippo Bono, Marco Caboni, Alessandro Cassigoli e Dalia Castel, Nella Magen Cassouto, Matteo Danesin, Maurizio Franzoso, Tarin Gartner, Yamilé Barcelo Hondares, Carlo Linciano, Sergio Lovati, Paula Luttringer, Mario Macione, Marcello Mondazzi, Giorgio Palmera, Giovanni Sabatini, Ivo Saglietti, Livio Senigalliesi, Alessandro Vicario. .  
   
   
SENZA TITOLO DI E CON VIRGILIO SIENI 16 GENNAIO PAC - PADIGLIONE D´ARTE  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - ´Senza titolo´ è una performance creata ad hoc per la mostra di Graziatoderi su commissione del Pac e del festival Uovo. Due artisti si (re)incontrano tracciando una geografia di gesti, un´architettura di sguardi e visioni. "Ho sempre concepito il corpo come una città misteriosa, complessa e articolata, una meteora che si fissa nello spazio e in esso viene compresa, formandolo. Uno sguardo distillato che il tempo lascia sedimentare in un sapere tecnico illuminato e ispirato. In questo preciso luogo di apparte­nenza, il corpo riappare sempre, un dislocarsi secondo il senso della danza, di una matematica poetica. Riprendendo radicalmente lo spazio del Pac così come ce lo restituisce Graziatoderi, e cioè attra­verso una metrica esatta di opere video, verranno presentate una serie di azioni coreografiche visionarie, danze riflesse nella luce insufficiente. In questi riflessi luminosi delle opere video e sulla stratificazione sonora delle opere stesse, il corpo diviene l´intruso che sfuma e sfuoca nell´umano secondo risonanze gravitazionali e apparizioni di ombre. E´ un lavoro sul corpo dislocato e soli­tario nell´universo riflesso di Graziatoderi´. ´ Virgilio Sieni è una delle figure più rappresentative della performatività italiana contemporanea. Compiuti studi di arte e di architettura, si forma nella danza tra Amsterdam Newyork eTokyo. Nell´83 fonda il gruppo Parco Butterfly e nel ´92 la Compagnia Virgilio Sieni Danza, con la quale svolge un intenso e originale lavoro di ricerca coreografica e scenica. Nel 2000 gli viene assegnato il premio Ubu per la ricerca pluriennale intorno alla fiaba; nel 2003 ne riceve un altro per lo spetta-colo Empty Space - requiem. Ha rapporti produttivi continuativi con i più importanti teatri italiani, tra cui il Comunale di Ferrara, il Ponchielli di Cremona, il Css di Udine. Svolge residenze artistiche in diverse città con progetti articolati e tesi a produrre visioni e pratiche innovative della città e dell´arte. Oltre al lavoro con la compagnia, cura e realizza progetti artistici di varia natura, dalla performance all´installazione all´arte visiva. Dal 2003 è direttore artistico di Cango - Cantieri Gol­donetta Firenze, centro dedicato alla sperimentazione sulle discipline artistiche legate al corpo e sui creazione dei linguaggi contemporanei nelle arti. .  
   
   
SALVARE UN CODICE. UNA MISSIONE DI CULTURA IDENTIFICATO IL CODICE DA SALVARE  
 
Venezia, 15 gennaio 2007 - “Alumina. Pagine miniate”, la rivista del Gruppo Nova Charta dedicata al mondo della miniatura, si è data una piccola ma significativa missione: salvare ogni anno dal degrado un’opera pergamenacea di particolare importanza. Da quest’anno infatti parte il progetto “Salviamo un Codice” i cui scopi sono: 1) Individuare nel ricco patrimonio di codici miniati delle Biblioteche italiane un manoscritto di particolare valore storico e artistico bisognoso di un intervento di manutenzione e/o di restauro. 2) Sottoporre il manoscritto a tale intervento allo scopo di assicurargli condizioni ottimali di conservazione e di durata. 3) Effettuare in corso d’opera, durante l’intervento di restauro, gli opportuni studi di carattere filologico, paleografico, codicologico e storico-artistico. 4) Restituire alla collettività il manoscritto restaurato, sensibilizzando l’opinione pubblica, mediante le campagne di comunicazione collegate all’evento, sull’opportunità di questi interventi e sul valore del nostro patrimonio librario. Il codice da salvare. Il manoscritto individuato per la prima edizione del progetto “Salviamo un codice” è il ms. Martini etiop. 5 della Biblioteca Comunale Forteguerriana di Pistoia, un Ottateuco copto scritto e miniato in Etiopia intorno alla metà del Xv secolo. Il restauro, che verrà presentato ufficialmente alla Xiv edizione del Salone dell’arte del Restauro di Ferrara (22-25 marzo 2007), è stato promosso dalla Casa editrice Nova Charta di Venezia, di cui è titolare Vittoria de Buzzaccarini, e dalla rivista “Alumina. Pagine miniate”, diretta da Gianfranco Malafarina. Il progetto gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e del Patrocinio della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia. Leading sponsor dell’iniziativa è il Gruppo Immobiliare Ceoldo di Padova, coadiuvato per gli aspetti logistici e organizzativi da Andrea Burroni. L’intervento viene effettuato in accordo e per gentile concessione della Biblioteca Comunale Forteguerriana di Pistoia, diretta dal Dottor Maurizio Vivarelli con la collaborazione della Dott. Ssa Teresa Dolfi, responsabile dei Fondi Antichi. Il restauro verrà effettuato da: Il Laboratorio s. R. L. Di Firenze. .  
   
   
ENZO ROVELLA AL MONASTERO DEI BENEDETTINI CATANIA 19/ 28 GENNAIO 2007  
 
Catania, 15 gennaio 2007 - Enzo Rovella vive e lavora a Catania dove è nato il 19 febbraio 1966. Inizia ad esporre nel 1992. L´anno dopo tiene la prima personale. La sua pittura è di matrice chiaramente astratta, ma rifugge dalla concezione di geometrie rigide. Il lavoro verte sulla costruzione di campi molto fluidi da cui prendono forma paesaggi mentali in cui il colore si dispone in libertà sopra la tela producendo sottili nervature e vortici che ne determinano la profondità. La disposizione degli elementi nello spazio risulta molto dinamica specialmente nelle tele di grandi dimensioni, l´uso del colore è invece regolato da una scelta di grande sobrietà. La luce si orienta verso tonalità volutamente luminose, anche nelle opere in bianco e nero, risultato di uno studio accurato del colore. Recentemente ha esposto alla Biennale Di Pechino curata da Vincenzo Sanfo del Centro Italiano per le Arti e la Cultura. Tra le sue principali esposizioni spiccano la partecipazione alla Xiv Quadriennale Anteprima Napoli a Palazzo Reale nel 2003, una personale tenuta da Sergio Tossi, una colletiva all’Attico Di Fabio Sargentini curata da Demetrio Paparoni e varie partecpazioni a mostre internazionali. E’ presente in diverse collezioni pubbliche e private. Sue opere sono state acquisite da fondazioni private. In aprile p. V. Terrà una personale alla galleria Bianca Maria Rizzi di Milano. .  
   
   
UNA GRANDE MOSTRA FOTOGRAFICA DI GIANNI BERENGO GARDIN RACCONTA IL MONDO DELL´IMPRESA SOCIALE  
 
Genova, 15 gennaio 2007 - Sarà inaugurata martedì 23 gennaio alle ore 12. 00 (e proseguirà fino all’11 febbraio), presso Palazzo Doria Spinola (Largo Lanfranco 1) a Genova, la mostra fotografica dal titolo “I mille volti dell’utile”, un reportage - realizzato dal grande fotografo italiano Gianni Berengo Gardin - sul lavoro di coloro operano nel mondo della cooperazione sociale. Una moltitudine di persone (in Italia sono oltre 220. 000) che, spesso in modo anonimo, lavorano ogni giorno nel grande universo del welfare, garantendo una pluralità di servizi sociali – sempre più spesso affidati loro dall’ente pubblico - ma anche diminuendo il disagio sociale con l’integrazione lavorativa di persone svantaggiate, che svolgono le più diverse attività secondo gli standard di normali aziende profit. Un mondo variegato dunque, e difficile da spiegare. Da ciò l’idea di renderlo visibile grazie alla macchina fotografica di Berengo Gardin che racconta cosa significa per la comunità l’esistenza di realtà ‘no profit’, capaci di notevole professionalità, che intervengono laddove si manifesta il disagio, e producono un ‘utile’ particolare: una riduzione effettiva e calcolabile dei costi sociali, ovvero un reale beneficio a vantaggio della collettività. Le cosiddette ‘imprese sociali’ oggi svolgono attività molto diverse: servizi socio assistenziali per gli anziani, i bambini e tutte le fasce deboli; servizi specifici per le imprese - quali la gestione di info point o call center, servizi di portierato, vigilanza, di pulizie industriali o stradali, fino alla manutenzione del verde pubblico e privato, ai servizi amministrativi etc. Molteplici attività di produzione: manifattura, assemblaggio, tipografia, editoria, manutenzioni e riparazioni, ristrutturazione d’immobili etc. La mostra ´I mille volti dell’utile’ nasce nell´ambito del progetto comunitario Wip (Welfare, Inclusione, Partecipazione), al quale partecipano Filse S. P. A. (finanziaria della Regione Liguria) in qualità di capofila, la Provincia di Genova e quattro consorzi liguri di cooperative sociali (C. Re. S. S. , Consorzio Sociale Agorà, Progetto Liguria Lavoro Consorzio, Roberto Tassano) Per realizzare questo reportage, Gianni Berengo Gardin ha passato oltre due settimane fianco a fianco con gli operatori di numerose cooperative in Liguria documentando con il suo obiettivo la grande varietà degli ambiti di intervento. Lo splendido bianco/nero e l’indiscussa sensibilità del maestro hanno catturato con estrema efficacia il vero volto di questo mondo, esprimendo i molti volti e i molti modi attraverso cui l’impresa sociale è utile alla comunità. .  
   
   
CELEBRAZIONI TOSCANINI: IL COMITATO PRESENTA IL PROGRAMMA CHE DURERA´ TUTTO IL 2007  
 
Parma, 15 gennaio 2007 - Concerti, mostre, convegni, pubblicazioni, l´apertura del Museo Casa natale Arturo Toscanini, e varie attività tra cui la digitalizzazione dei periodici del primo novecento che parlano del Maestro. Così, nel 50° anniversario della morte, la Regione Emilia-romagna, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e le maggiori istituzioni di Parma, intendono celebrare il più famoso direttore d´orchestra del mondo. Con questo obiettivo è nato un Comitato ufficiale per le celebrazioni che, attraverso una fitta programmazione di eventi artistici e culturali, intende commemorare il Maestro esplorandone la vita, l´opera, la personalità complessa e affascinante. "Ci accingiamo a celebrare un grande intellettuale - ha affermato il presidente della Regione Emilia-romagna Vasco Errani - un uomo quanto mai moderno, da un lato legato alla sua terra e dall´altro capace di parlare al mondo, che ha scelto l´impegno civile e i valori di libertà, sacrificando a volte la sua genialità artistica". "La sua lezione - ha aggiunto il presidente - può essere utile per illuminarci in questa fase così difficile per la società moderna. Una fase in cui è importante investire in cultura, un fattore in grado di darci spessore di fronte alle sfide future". "Bisogna avere pensieri lunghi "- ha spiegato il Presidente - investire cioè in eventi che offrano una certa continuità, come è l´esempio del restauro della casa natale di Toscanini o della digitalizzazione delle riviste che hanno scritto del maestro a partire dai primi del novecento. Infine l´occasione delle celebrazioni è secondo Errani un modo per riproporre al mondo la cultura italiana e il sistema di qualità dell´Emilia-romagna. Il sottosegretario per i Beni e le attività culturali Elena Montecchi ha sottolineato la soddisfazione del ministero nel contribuire alla realizzazione di alcune attività contenute all´interno del programma, che daranno continuità all´approfondimento degli studi su Toscanini (digitalizzazione delle riviste). "La pluralità di iniziative in Italia e all´estero per celebrare il 50° anniversario della morte di Toscanini - ha riferito - è un fatto che conferma l´internazionalità della figura del grande Maestro". Significative , secondo Elena Montecchi, anche le due sedi scelte per le manifestazioni: Parma e Milano, dove il maestro ha vissuto e dove ha operato". Tra i primi appuntamenti troviamo l´inaugurazione del Museo "Casa natale Arturo Toscanini", l´umile dimora dell´Oltretorrente, dove l´artista nacque in una famiglia di sentimenti garibaldini. Il calendario degli eventi, predisposto dal Comitato, si estenderà per tutto il 2007. Il 16 gennaio a Parma, data della morte di Toscanini avvenuta a New York, si svolgerà il concerto nell´ Auditorium Nicolò Paganini con la filarmonica Arturo Toscanini diretta da Kazushi Ono, che suonerà musiche di Verdi e Strauss, con la partecipazione del soprano Anja Kampe e di Mihaela Costeam al violino. L´evento metterà in luce anche il collegamento con la Scala di Milano, dove Toscanini ha diretto per lungo tempo. Quando Daniel Barenboim (che dirigerà alla scala un concerto in omaggio di Toscanini a partire dalle ore 19 ) poserà la bacchetta, a Parma si alzerà quella di Kazushi Ono. Per le celebrazioni si daranno appuntamento a Parma anche grandi artisti e autorevoli esperti del mondo accademico e della ricerca. Verrà inaugurato in aprile un innovativo centro studi sul "suono riprodotto, che testimonierà come attorno a Toscanini sia cresciuto il primo eclatante fenomeno discografico della storia musicale. È inoltre in programma un´importante mostra di dipinti provenienti dalle collezioni del Maestro. Alla presentazione aperta dal sindaco di Parma Elvio Ubaldi, hanno partecipato tutti i componenti del Comitato per le celebrazioni: Ministero, Regione Emilia-romagna, Provincia e Comune di Parma, Università degli Studi di Parma, Conservatorio "A. Boito" di Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Casa della Musica, Teatro Regio di Parma, Fondazione Cariparma, Fondazione Monte di Parma. Programma Celebrazioni Arturo Toscanini 8, 9 gennaio 2007, ore 20. 00: Parma, Auditorium Niccolò Paganini Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma Orchestra Del Teatro Regio Di Parma Direttore Lü Jia Musiche di R. Strauss, Debussy, Brahms. 15, 16 gennaio 2007, ore 20. 00: Parma, Auditorium Niccolò Paganini. Sotto l’Alto Patronato della Repubblica Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma. Il concerto del 16 gennaio è realizzato con la collaborazione della Fondazione Teatro alla Scala, della Fondazione Arturo Toscanini e Fondazione Teatro Regio di Parma. Filarmonica Arturo Toscanini Direttore Kazushi Ono, Soprano Anja Kampe, Violino solista Mihaela Costeamusiche di Verdi, R. Strass. 16 gennaio 2007, ore 15. 00: Parma, B. Go Rodolfo Tanzi 13. Nuova Apertura Del Museo “Casa Natale Arturo Toscanini” Lavori di restauro e adeguamento alle normative di sicurezza a cura del Comune di Parma, riallestimento del percorso espositivo a cura dell’Istituzione Casa della Musica, con il contributo di Fondazione Cariparma e Regione Emilia-romagna. 16 gennaio 2007, ore 17. 00: Parma, Conservatorio di Musica A. Boito, Sala Verdi Soprano Dzenana Mustafik, Maria Simona Cianchi, Yuko Murakami Pianoforte Raffaele Cortesi, Giuliana Panza. Concerto con Liriche per soprano e pianoforte di Arturo Toscanini e di musicisti a lui contemporanei della Scuola di Musica di Parma eseguito dagli allievi del Dipartimento di Canto. Musiche di Toscanini, Dacci, Bottesini, Pizzetti, Campanini Con apertura al pubblico dello studio Toscanini nel Museo del Conservatorio. 31 gennaio 2007, ore 20. 30: Parma, Auditorium Niccolò Paganini Concerto della memoria. Filarmonica Arturo Toscanini Direttore Jonathan Webb Musiche di Krása, Haas, Kre˘nek, Bartók Rassegna “Nuove Atmosfere”. 6 febbraio 2007, ore 17. 30: Parma, Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale Presentazione Del Libro “Toscanini E Parma” di Gustavo Marchesi. Promosso da Fondazione Monte di Parma e Monte Università Parma Editore in collaborazione con Banca Monte Parma. Centotrenta immagini raccontano la vita di Arturo Toscanini dalla nascita nell’Oltretorrente, agli studi al Conservatorio e al difficile rapporto con Parma, città da cui Toscanini ha colto tutta la forza della sua interpretazione musicale. Il tutto arricchito da un saggio in cui si ripercorrono le tappe di una vita che ha portato il nome di Parma nel mondo. 8 febbraio 2007, ore 17. 30: Parma, Colonnato di Palazzo Sanvitale Inaugurazione Della Mostra “Toscanini E Parma”. Promosso da Fondazione Monte di Parma e Monte Università Parma Editore in collaborazione con Banca Monte Parma. A cura di Guido Conti e Gustavo Marchesi. La mostra, aperta fino al 24 febbraio, espone le fotografie presenti nel libro “Toscanini e Parma”, in cui sono pubblicate oltre cento immagini del Maestro parmigiano. Per la prima volta sarà esposto al pubblico l’album di famiglia della madre di Toscanini, la famiglia Montani con oltre sessanta fotografie tra pubblico e privato. 11 febbraio 2007, ore 15. 30: Parma, Auditorium Niccolò Paganini Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma “Archi Della Filarmonica Arturo Toscanini” Direttore Dimitrij Jurowski, Violino Yuki Manuela Janke, Musiche di Mozart, Bach, Rossini, Grieg, Holst. Marzo – luglio 2007: Busseto, Teatro Verdi “Toscanini Al Teatro Verdi Di Busseto. Suoni, Immagini, Testimonianze” Promossa dalla Provincia di Parma in collaborazione con Comune di Busseto e con il sostegno di Fondazione Cariparma. Toscanini ritorna nel Teatro Verdi di Busseto, sul palcoscenico che per ben due volte, nel 1913 e nel 1926, lo ha visto dirigere Traviata e Falstaff in omaggio a Verdi e alla sua terra. Immagini d’epoca, insieme alla musica, riempiono il Teatro della presenza del Maestro e fanno rivivere ai visitatori un momento di straordinaria felicità artistica e umana. 16, 18, 20 aprile 2007, ore 20. 00: Parma, Auditorium Niccolò Paganini Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma “Orchestra Del Teatro Regio Di Parma” Direttore Bruno Bartoletti, Soprano Anna Caterina Antonacci, Musiche di Pizzetti, Dukas, Berlioz. Aprile 2007: Parma, ex Chiesa di Santa Elisabetta, p. Le Salvo D’acquisto “Inaugurazione Del Museo Dedicato Al “Suono Riprodotto” Promosso dal Comune di Parma, realizzato dall’Istituzione Casa della Musica in collaborazione con Università degli Studi di Parma e Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni (Cnit), con il sostegno di Fondazione Cariparma. Percorso espositivo e didattico dedicato alla storia della riproduzione del suono e della musica dal fonografo di Edison ai giorni nostri: in tale contesto, Toscanini ha rappresentato il primo esempio di divismo discografico riferito alla direzione d’orchestra. Aprile – giugno 2007: Parma, Palazzo Bossi Bocchi “La Musica Segreta Di Arturo Toscanini” Pittura italiana tra Otto e Novecento dalle collezioni del Maestro Promossa dalla Provincia di Parma in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Fondazione Mazzotta di Milano. La mostra, già esposta alla Avery Fisher Hall di New. 24 febbraio 2007, ore 17. 00: Parma, Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale “Toscanini E I Classici Della Regia Scuola Di Parma” Violino Ruggero Marchesi, Clavicembalo Francesco Baroni, Musiche di Corelli, Tartini, Vivaldi. Promosso da Fondazione Monte di Parma e Monte Università. Parma Editore in collaborazione con Banca Monte Parma. 2 marzo 2007, ore 20. 00: Parma, Auditorium Niccolò Paganini, Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma; “Filarmonica Arturo Toscanini” Direttore Carlo Rizzi, Violoncello Misha Maisky, Musiche di Glinka, Schumann, Dvorák. 17 marzo 2007, ore 17. 00 Parma, Casa della Musica, Sala dei concerti “Toscanini Tra Settecento E Novecento” Violino Ruggero Marchesi, Pianoforte Roberto Guglielmo, Musiche di Mozart, Verdi, Pizzetti, Promosso da Fondazione Monte di Parma e Monte Università, Parma Editore in collaborazione con Banca Monte Parma. 25 marzo 2007, ore 11. 00: Parma, Casa della Musica, Sala dei concerti Presentazione Del Volume “Toscanini. Vita, Immagini, Ritratti” Promosso dall’Istituzione Casa della Musica ed edito da Grafiche Step Editrice, con la collaborazione di Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza. A cura di Marco Capra, con testi di Gustavo Marchesi e Gaspare Nello Vetro. 25 marzo 2007, ore 15. 30: Parma, Auditorium Niccolò Paganini Stagione Concertistica del Teatro Regio di Parma Concerto nell’anniversario della nascita del Maestro Filarmonica Arturo Toscanini Direttore Vladimir Jurowski Musiche di Honegger, Brahms. Istituzione Casa della Musica “La Fortuna Di Toscanini” Progetto di digitalizzazione e spoglio dei periodici musicali del primo Novecento incentrato sulla figura e l’opera di Arturo Toscanini attuato dall’Istituzione Casa della Musica e dal Cirpem-centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali sotto l’egida e con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ricerca Storica Su “Toscanini Fenomeno Mediatico” Progetto di ricerca attuato dall’Istituzione Casa della Musica in collaborazione con il Cirpem-centro Internazionale di Ricerca sui Periodici Musicali e la Sezione di Musicologia dell’Università degli Studi di Parma. Apertura al pubblico dello studio di Arturo Toscanini per visitare la sua biblioteca, il pianoforte Steinway donatogli da Vladimir Horowitz, le opere d´arte, le fotografie e i cimeli personali. Produzione di un compact disc con le Liriche per soprano e pianoforte di Arturo Toscanini e dei musicisti a lui contemporanei della Scuola di Musica di Parma. “La Biblioteca Di Toscanini” Accessibilità on line, all’interno del Sistema Bibliotecario Parmense, della biblioteca conservata nello studio di Toscanini. La biblioteca raccoglie testi in italiano, inglese, francese e tedesco, in maggioranza di argomento musicale, tra cui un´ottantina di opere inerenti Richard Wagner e la sua musica. Conservatorio di Musica Arrigo Boito: York, sede della New York Philarmonic, presenta una cinquantina di opere (tra pitture e arti plastiche) appartenute alla ricchissima collezione di Arturo Toscanini e attualmente, per la maggior parte, di proprietà del nipote Walfredo Toscanini. 3, 4, 5 maggio 2007: Parma, Casa della Musica, Sala dei concerti Convegno Internazionale Di Studi “Arturo Toscanini E La Direzione D’orchestra Del Suo Tempo”. Promosso dall’Istituzione Casa della Musica in collaborazione con la Sezione di Musicologia dell’Università degli Studi di Parma. Direzione scientifica: Marco Capra, Ivano Cavallini. 13 maggio 2007, ore 20. 30: Parma, Auditorium Niccolò Paganini Filarmonica Arturo Toscanini Coro Claudio Merulo Di Reggio Emilia Direttore Juraj Valcuha, Pianoforte Guiseppe Albanese, Musiche di Messiaen, Stravinskij, Debussy, Pärt, Rassegna “Nuove Atmosfere”. 10, 12 ottobre 2007, ore 20. 00: Parma, Teatro Regio “Festival Verdi 2007” Orchestra E Coro Del Teatro Regio Di Parma Direttore Riccardo Muti, Soprano Barbara Frittoli, Mezzosoprano Katerina Gubanova, Tenore Giuseppe Sabbatini, Basso Ildebrando D’arcangelo, Giuseppe Verdi, Messa da Requiem per soli, coro e orchestra. 12 novembre 2007, ore 20. 00; Milano, Teatro alla Scala Filarmonica Arturo Toscanini. 17 novembre 2007, ore 20. 00: Parma, Auditorium Niccolò Paganini Orchestra E Coro Del Teatro Alla Scala Direttore Daniel Barenboim, Soprano Barbara Frittoli, Mezzosoprano Marina Domashenko, Tenore Marcelo Alvarez, Basso Kwangehul Youn. Giuseppe Verdi, Messa da Requiem per soli, coro e orchestra Ministero per i Beni e le Attività Culturali Comune di Parma .  
   
   
BRESCIA, FONDI REGIONE A FAVORE DI TRE MUSEI  
 
Milano, 15 gennaio 2007 - Sono tre gli stanziamenti in provincia di Brescia approvati dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Culture, Identità ed Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, destinati ad interventi per migliorare sedi e fruibilità di musei. Nel dettaglio: Amministrazione comunale di Montichiari, 30. 000 euro per l´allestimento della pinacoteca "Pasinetti" nell´edificio dell´ex Ospedale; - Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, Gargnano, 10. 000 euro per la realizzazione di un sistema integrato di servizi coordinati per attività didattico-culturali all´interno della rete museale dell´Alto Garda; Comunità Montana di Valle Trompia, Gardone Valtrompia, 10. 000 euro per rilancio del sistema museale della valle e la realizzazione della banca dati dei beni culturali. I fondi fanno parte dei 2. 248. 000 euro stanziati dalla Regione, attraverso la legge n. 35 del 1995 sugli interventi di promozione e sviluppo dei beni e servizi culturali. In tutta la Lombardia sono stati finanziati 59 progetti (176 le domande di finanziamento pervenute) divisi in tre settori: beni mobili collocati in musei, progetti culturali di università, progetti di enti pubblici. .  
   
   
DAL 17 GENNAIO AL 7 MARZO 2007 VAGANDO DI ARTE IN ARTE… TEATRO MUSICA SCRITTURA FRATELLI BROCHE SAMUEL PITZALIS E MAURO MURGANO PRESENTANO “I BROCHE CON UN FETO DA ELIMINARE”  
 
 Bologna, 15 gennaio 2007 - Il progetto che la Fratelli Broche factory propone è uno studio con le caratteristiche di performance, estrapolato da uno spettacolo che è un work-in-progress. “I Broche con un feto da eliminare2 è uno spettacolo che tecnicamente prende forza dalle discipline di danza, acrobatica, canto e mimo. L’atmosfera viene dettata da sonorità, video, fermi-immagine e azioni iper-didascaliche. L’estetica che confeziona lo show è espressionista e iper-realista. Usa forma e stili kitsch. In un crescendo di narrazione dettata dai movimenti, l’immagine predomina in ogni istante della scena. Lo spazio è effettivamente vuoto ma appare pieno. Lo spazio è vuoto per garantire la libertà di movimento che diventa anche oggetto. Anche se la narrazione galoppa nel tempo scenico, in realtà sembra il simbolismo ad avere la meglio. Lo stile appena descritto è la forma che i Broche assumono per portare in scena la loro idea di falsa innocenza. Vogliono smascherare l’indole buona dell’uomo dettata dalle consuetudini sociali e per fare questo usano la falsa innocenza del bambino, inteso come piccolo uomo. Per non equivocare il concetto diciamo che: il bambino ha un istinto proprio che è buono o cattivo dettato dalle circostanze. L’essere umano adulto tende invece ad avere un’indole costruita su costrizioni sociali buoniste. Ma noi siamo per considerare l’uomo Santo come essere colmo di malvagità e che incarna l’estrema bontà perché riesce a vincere la malvagità di cui è pregno e quindi ne diventa una vittima innocente e perdonabile per le sue azioni malvagie. Il bambino rimane quindi nella sua accezione di innocente un essere buono e cattivo ma tendenzialmente aggressivo. Da ciò ne deduciamo che se svincolato da un’istruzione e un condizionamento civile egli esprimerà in egual modo bontà e cattiveria senza ipocrisia, ma la sua tendenza all’aggressività lo porterà comunque a rimanere bambino-bestia. Da qui lo spettacolo trae spunto per analizzare i condizionamenti delle religioni sulla crescita delle vecchie e nuove generazioni. “D’altronde il battesimo non serve a rinsavire l’uomo-bestia? ” Biografia - La saga Broche parte dalla costituzione della famiglia. I capostipiti sono due fratelli: Mauro e Samuel. Cresciuti forzatamente divisi, quando Mauro ha 15 anni, forse a causa di un istinto adolescenziale, riesce ad incontrare suo fratello. Dopo l´incontro trascorreranno degli anni di odio-amore affinché la metabolizzazione del sentimento li porterà a fondare la nuova famiglia. Anche se bisogna in questo caso ridefinirne il significato. I Broche incarnano un nuovo concetto di famiglia, dove non sono i legami di sangue a definirne l´appartenenza, ma è l´esigenza comune di esprimere il proprio stile di vita a rappresentare l´unione domestica. Il cast della soap-pop-opera Broche è costituito dalle figure classiche dello stereotipo familiare e i personaggi sono ad uso-e-consumo dell´albero genealogico. La filosofia della Fratelli Broche Factory è quella di attaccare e distruggere da dentro gli stereotipi e le convenzioni sociali, non per un qualsivoglia motivo sovversivo ma semplicemente per sensibilizzare l´utenza. More info:www. Fratellibroche. Net vagandodiarteinarte. Blogspot. Com .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: EDOARDO MOLINARI OTTAVO NEL JOBURG OPEN VINTO IN SUDAFRICA DALL´ARGENTINO ARIEL CANETE  
 
 Milano, 15 gennaio 2007 - Ottima prestazione di Edoardo Molinari che si è classificato all´ottavo posto con 274 colpi (64 71 69 70) nel Joburg Open, settima prova del circuito europeo nata dalla collaborazione tra European Tour e Sunshine Tour e disputata al Royal Johannesburg and Kensington Golf Club, a Johannesburg in Sudafrica. Ha ottenuto il primo titolo nel circuito il trentaduenne argentino Ariel Canete (266 - 66 68 65 67) che dopo aver preso un colpo di margine sul sudafricano Andrew Mclardy nella terza frazione lo ha poi raddoppiato con un 67 nella quarta. Mclardy (268 - 63 72 65 68) ha concluso al secondo posto, quindi altri tre sudafricani, Hennie Otto terzo con 269, e Alex Haindl e Mark Murless quarti con 272. Il gioco è stato sospeso nel terzo giro per maltempo così che i giocatori sono stati costretti agli straordinari prima dell´inizio del quarto. Dopo 54 buche Molinari era al quinto posto con 204 colpi, a cinque da Canete. Doppia disavventura all´inizio del turno conclusivo con due bogey, poi il torinese ha realizzato un birdie alla 5ª, ma un bogey alla 12ª lo ha fatto scendere attorno alla 14ª posizione. A quel punto Molinari ha fatto appello al suo orgoglio e con una stupenda progressione (tre birdie nelle ultime quattro buche) è risalito in ottava, del resto ampiamente meritata. Al torneo hanno partecipato, senza superare il taglio dopo i primi due giri, Paolo Terreni, 97° con 142 (69 73), e Alessio Bruschi, 163° con 148 (78 70). Fuori anche Marco Gortana, 200° con 152 (78 74), l´italo sudafricano che da dilettante ha difeso i colori azzurri. Us Pga Tour: Charles Howell Iii Nuovo Leader - Lo statunitense Charles Howell Iii (197 colpi - 69 63 65) è il nuovo leader a un giro dal termine del del Sony Open in Hawaii, il secondo torneo stagionale dell´Us Pga Tour che si svolge al Waialae Country Club di Honolulu. Ha sorpassato la coppia di testa formata dall´inglese Luke Donald, ora secondo con 198 (63 66 69), e dall´altro statunitense Paul Goydos, terzo con 199 (66 63 70). E´ sceso dal quinto al sesto posto Jim Furyk (202), che ha comunque qualche chances di successo, mentre sono fuori gioco gli altri concorrenti indicati come favoriti: Trevor Immelman 16° con 205, il campione uscente David Toms 23° con 206, Vijay Singh e Geoff Ogilvy 42. I con 208, Davis Love Iii 60° con 211. Al torneo ha preso parte anche la diciassettenne hawaiana Michelle Wie che non ha superato il taglio (143ª con 154 - 78 76) come era già avvenuto in altre tre occasioni nell´U. S. Pga Tour. La gara ha un montepremi di 5,1 milioni di dollari, con prima moneta di $ 918. 000. .  
   
   
KEY WEST: VITTORIA DA DIFENDERE PER MASCALZONE LATINO  
 
Key West, 15 gennaio 2007 - Ricomincia a Key West la stagione 2007 del Mascalzone Latino-capitalia Team Farr 40, che nel 2006 ha ottenuto grandi successi: Campionato del Mondo, Sardinia Rolex Cup, Campionato Europeo e Circuito continentale. Una serie di risultati che aveva avuto inizio proprio dall’Acura Key West Week dove ora Vincenzo Onorato torna in campo contro avversari agguerriti come Barking Mad e Atalanti Xii (già vincitori della classica di Key West), Nerone, Alinghi, Warpath, Opus One, Norwegian Steam e l’equipaggio di Twins -vincitore del mondiale Mumm 30-. In totale gli iscritti nella classe Farr 40 sono 17. Dal 15 al 19 gennaio al fianco di Onorato, nel ruolo di tattico, ci sarà Adrian Stead -recentemente entrato a far parte anche del pozzetto del Mascalzone Latino-capitalia Team-. Con Onorato e Stead, la formazione in campo di questa gara vedrà Matteo Savelli, navigatore; Davide Scarpa, prodiere; Andrea Ballico e Daniele Fiaschi, tailers; Gerry Mitchell, randa; Tommaso Mascetti, drizze; Giacomo Poggetti, albero, Monica Rampoldi, jolly. In programma a Key West –che quest’anno giunge alla sua ventesima edizione- ci sono nove regate in cinque giorni, con la prima partenza fissata per lunedì 15 gennaio. L´appuntamento è il primo di un´altra stagione densa di impegni e anche quest’anno l’obiettivo del team è il Rolex Farr 40 World Championship 2007 che si terrà nelle acque di Copenhagen dal 24 agosto al 1 settembre. Dopo Key West, Onorato e i suoi uomini parteciperanno all’Acura Miami Race Week 2007 (in programma dall’8 al 13 marzo). Seguiranno quindi le prove del Circuito Farr 40 del Mediterraneo: la prima delle quali si correrà a Capri dal 16 al 19 maggio. Vincenzo Onorato corre in Farr 40 dal 1999 e, da allora, ha partecipato a sette campionati del mondo, vincendo il titolo mondiale a Newport nel settembre 2006. Audio, aggiornamenti e commenti tecnici sul sito www. Mascalzonelatino-farr40. It .  
   
   
I MULTISCAFI NUOVAMENTE AL VIA DELLA CENTOMIGLIA-MULTICENTO DEL GARDA LA PRIMA EDIZIONE VINTA DALL´EXTREME 40 DI HAGARA E SOLDINI.  
 
Gargnano, 15 gennaio 2007 - La "Multicento" ed i multiscafi sono stati la grande novità della Centomiglia del Garda e del Gorla 2006. La vittoria è andata al catamarano olandese "Holmatro", 40 piedi della serie Volvo Extreme, condotto in modo impeccabile da un "leggendario" equipaggio che comprendeva il timoniere olimpico austriaco Andreas Hagara, il nostro solitario oceanico Giovanni Soldini, lo specialista veneziano Alberto Sonino e il velaio argentino Pablo Soldano. In scia è finito il 28 piedi "Procar-bmw" dei fratelli trentini Marega, terzo il 30 piedi svedese "Seacart", assente però alla prima regata. La flotta dei poliscafi è stata di 29 imbarcazioni: un vero successo per una prova ad inviti e di fatto solo un Test. La "Multicento" tornerà la prossima estate: il 2 settembre con il 41´ Trofeo Riccardo Gorla, l´8 settembre con la 56 Centomiglia. La flotta degli Extreme 40 ha già annunciato il suo arrivo in massa con 6-8 esemplari. La manifestazione del Circolo Vela Gargnano avrà, nuovamente, come partner la Città di Toscolano-maderno, la località a sud di Bogliaco-gargnano, che negli spazi dell´ex campo ippico ospiterà la base di queste prove. La presenza dei multiscafi sul Garda non è stata in verità una novità assoluta. La storia della loro presenza inizia, infatti, nel lontano 1965 quando a vincere la regata a tutto lago della Centomiglia fu il Il catamarano "Bex", una carena di circa 6 metri di lunghezza. Appartiene alla serie francese Exocet Senior. Porta il nome del suo stesso skipper che rappresentava lo Yacht Club di Piriac sur Mer in Bretagna. Partenza di notte, venti al traverso, una battaglia infinita con i "5. 5 Metre" dei liguri Pietro Reggio e Beppe Croce, in grado di rimontare ad ogni tratto in bolina . Poi la volata finale con la discesa da Riva verso Gargnano. I francesi sono sotto la costa veronese. Il loro è un bordo vincente. Da Brenzone esce la brezza dell´Ora e sospinti da questa aria volano a cogliere il successo assoluto. Con l’Exocet di Andrè Bex i pluriscafi entrano nella leggenda della Centomiglia del Garda. Gli altri, nella classifica, sono il "Voloira Iii" di Reggio, "Manuela Vi" di Beppe Croce, "Liz", la Star di Flavio Scala, un pezzo di storia della vela olimpica azzurra. La seconda affermazione arriva nel 1969. Un anno dopo aver conquistato la medaglia di Bronzo alle Olimpiadi del Messico il veronese Fabio Albarelli (con in prua il trentino Gian Franco Oradini) si presenta al via della 19a edizione della Centomiglia con un Tornado, cat di 6 metri di lunghezza che diventerà categoria olimpica nel 1976. Vince a tempo di primato la Centomiglia a tutto lago, nonostante le bonacce della parte sud, verso Sirmione e Desezano. Adesso è confermato il ritorno in modo stabile con quella che sarà la 2a Multicento, sempre in scia alla Centomiglia che l´8-9 settembre prossimo taglierà il ragguardevole traguardo dei 57 anni, un primato per una regata velica in Italia. .