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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Ottobre 2007
Politica
WALLSTRöM: IL NUOVO TRATTATO UE PER RISPONDERE ALLO SCETTICISMO VISITA A ROMA DELLA VICEPRESIDENTE WALLSTRöM  
 
Bruxelles, 3 ottobre 2007 - Aveva annunciato il suo arrivo a Roma nel suo rodato blog. Ma la prima email di risposta da parte dei lettori italiani è suonata più come un monito che come un saluto di benvenuto: "Cara signora Wallström lei arriva in un momento piuttosto “basso” per la politica italiana. Molti cittadini sono esasperati dalle bassezze di quella che ormai viene chiamata "la casta". Quindi, anche se l´attuale governo volesse dare una spinta all´integrazione europea, non credo ne avrebbe la forza politica. Insomma, l’Europa è l’ultimo dei pensieri dell’opinione pubblica italiana". Bentornata in Italia, vicepresidente della Commissione europea Margot Wallström. L´ultima volta la commissaria svedese aveva soggiornato nella capitale il 25 marzo per l´anniversario dei 50 anni dei Trattati di Roma in un clima festoso e celebrativo, lontano dai dibattiti sull´antipolitica che si sarebbero manifestati nei mesi a venire. Di fronte a un gruppo di giornalisti italiani, che la circondano in una saletta dell´Hotel Ambasciatori, la commissaria - responsabile della strategia di comunicazione - afferma di essere al corrente della situazione della politica italiana. "Ne ho discusso con il premier Romano Prodi", dice la Wallström. Ma il galateo istituzionale impone rigore nelle dichiarazioni pubbliche. "Vedete nei paesi del Nord Europa i cittadini controllano cosa fanno i propri politici. Vige la trasparenza nell´amministrazione della cosa pubblica. Il cittadino sa come viene speso ogni mezzo euro", afferma la commissaria europea, passando in rassegna le tante email che, nelle ultime 24 ore, hanno popolato il suo blog. Lei, pioniera del dialogo con i cittadini via internet, la prima dei commissari europei a dotarsi di un blog, confessa di essere abituata a ricevere anche lettere molto critiche verso il lavoro delle istituzioni comunitarie. Come quella pervenuta da un altro lettore italiano: "Se l´Europa è l´ultimo dei pensieri ci saranno anche dei buoni motivi. Si sente parlare dell´Ue tutte le volte che si decide qualcosa contro i cittadini europei. Non volete gli alimenti transgenici? Noi cerchiamo di darveli lo stesso. Non volete gli spaghetti fatti secondo le norme svedesi? Noi ve li diamo lo stesso… Volete un sistema sanitario? Noi diciamo che bisogna privatizzare i sistemi sanitari". La Wallström attribuisce questo disamore a diversi fattori: "in primo luogo – spiega – manca un dibattito pubblico sull’Europa, che è assente negli affari quotidiani della politica nazionale. Anche i media sono carenti nel fornire informazioni sulle attività delle istituzioni comunitarie. Penso che la stampa, soprattutto televisione e internet, debbano coprire di più le notizie sull’Europa”. A febbraio del 2008 – annuncia la commissaria – la Commissione europea lancerà una strategia audiovisiva con corsi di formazione per i giornalisti che si occupano di tematiche comunitarie. “L’europa è lontanissima perché è un soggetto politico imposto al popolo, senza un timone ed una politica linguistica equa e giusta” tuona un altro lettore italiano. Finalmente – dopo tante email sull’euroscetticismo degli italiani – la Wallström butta l’occhio su una lettera controcorrente. “Signora Wallstrom, come italiano, sono impressionato dalla sfiducia dei miei connazionali. Penso che l’Europa di oggi sia, per gli italiani, troppo poco. E’ un coordinamento di governi nazionali, in cui le burocrazie non elette godono di grande potere, e il parlamento eletto conta ben poco. Non esiste una politica estera comune, un vero governo continentale unitario. Perché gli italiani possano tornare ad essere entusiasti – conclude il lettore – è necessario che l’Europa diventi qualcosa di molto più significativo del trattato costituzionale bocciato dai francesi e olandesi”. Ci riuscirà con il nuovo trattato in gestazione ostaggio delle minacce polacche e dei diktat britannici? La Wallström azzarda scenari ottimistici. “Nell’ultimo incontro della Cig a Vienna si respirava una buona atmosfera. C’è la volontà politica di chiudere i lavori a metà ottobre per firmare il trattato sotto la presidenza portoghese. Penso che i polacchi non saranno più un problema, mentre gli inglesi non mollano su alcune politiche come la giustizia e gli affari interni”. . .  
   
   
MINISTRI EUROPEI SPERANO DI RAGGIUNGERE UNA DECISIONE SULLE ITC A NOVEMBRE  
 
Bruxelles, 3 ottobre 2007 - I ministri europei della Ricerca auspicano di adottare una decisione definitiva in materia di iniziative tecnologiche congiunte (Itc) a novembre, consentendo alle quattro Itc sinora proposte di essere avviate nel 2008. Nel corso della riunione in sede di Consiglio «Competitività» del 28 settembre a Bruxelles, i ministri hanno discusso riguardo alle Itc e hanno evidenziato una serie di punti fondamentali. In primo luogo, le Itc dovrebbero essere istituite in conformità della normativa comunitaria come organismi della Comunità stessa e dovrebbero assumere la funzione di veri partenariati pubblico-privato con una responsabilità condivisa dal settore industriale nella gestione delle imprese comuni. Non avranno lo statuto di organizzazioni internazionali e verranno istituite sulla base degli articoli 171 e 172 del trattato Ce. Avranno inoltre una durata massima di 10 anni. I ministri hanno chiesto agli organi preparatori di proseguire con il loro lavoro tecnico sulla base delle decisioni del Consiglio, affinché possa essere presa una decisione definitiva riguardo alle Itc in seno al Consiglio «Competitività» di novembre. Questo garantirà che il lavoro sulle Itc possa iniziare il prossimo anno. A maggio e a giugno di quest´anno, la Commissione europea ha proposto la creazione di quattro Itc, in materia di farmaci innovativi (Imi), sistemi informatici integrati (Artemis), tecnologie per la nanoelettronica (Eniac) e aeronautica e trasporti aerei (Clean Sky). Al vertice di giugno, i leader europei hanno sollecitato il Consiglio «Competitività» a raggiungere rapidamente un accordo su queste Itc. Inoltre, hanno invitato la Commissione a presentare quanto prima altre due Itc, sul monitoraggio globale per l´ambiente e la sicurezza (Gmes) e l´idrogeno e le celle a combustibile. Nell´agenda del Consiglio «Competitività» era previsto inoltre il programma di ricerca sulla qualità di vita delle persone anziane, che la Commissione ha adottato a giugno. Tale programma ha l´obiettivo di migliorare la qualità di vita degli anziani grazie all´utilizzo di nuove tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic). Qualora approvato, verrà finanziato ai sensi dell´articolo 169 del trattato, che consente alla Comunità di partecipare a programmi di ricerca avviati da più Stati membri dell´Ue. La proposta è stata accolta con favore dai ministri, che hanno offerto una guida politica per approfondire questioni come i criteri di selezione e finanziamento e le regole di ammissione per nuovi membri. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Consilium. Europa. Eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/intm/96186. Pdf .  
   
   
UNA BIOCHIMICA FINLANDESE DIRIGERÀ LA FONDAZIONE EUROPEA DELLA SCIENZA  
 
Bruxelles, 3 ottobre 2007 - La professoressa Marja Makarow è stata nominata direttore esecutivo della Fondazione europea della scienza (Fes) e succederà al dr. John Marks. La signora Makarow è la prima donna a dirigere la Fondazione per la scienza con sede a Strasburgo, dalla sua costituzione nel 1974. Secondo il comunicato della Fes, la professoressa Makarow entra a far parte della Fondazione in un momento di cruciale importanza per la comunità scientifica, quando l´Europa sta ammettendo le proprie difficoltà nel coordinamento delle attività scientifiche comuni. La «Fes riveste un ruolo essenziale, come mai prima d´ora, nell´integrazione dei finanziamenti alla ricerca nazionale, delle organizzazioni e delle università che svolgono attività di ricerca e dei programmi quadro dell´Ue», ha affermato la professoressa Makarow. «Queste organizzazioni, assieme alla comunità scientifica, sono senz´altro in grado di influire sull´agenda europea della scienza. » «Esse devono puntare a trarre profitto dai vantaggi che la ricerca genera per la società e l´umanità sotto forma di nuova conoscenza, nuove tecnologie e nuove interpretazioni. » Marja Makarow è una scienziata molto attiva nei settori della virologia molecolare e della biologia cellulare e molecolare; dal 2000 lavora presso l´Università di Helsinki di cui è vicerettore per la ricerca e professore di biochimica e biologia molecolare. Negli ultimi dieci anni, inoltre, la scienziata finlandese ha prestato servizio nel settore della ricerca presso numerose organizzazioni nazionali e intergovernative. È membro del Consiglio nazionale finlandese per la ricerca e la tecnologia coordinato dal governo e dal parlamento finlandesi. «Sono molto felice di avere l´opportunità di dedicarmi completamente alla promozione della ricerca e dei suoi effetti sulla società», ha affermato Marja Makarow. Il dr. John Marks, direttore esecutivo attualmente in carica, lascerà l´ufficio alla fine dell´anno e ritornerà ad occupare il posto di direttore della scienza e della strategia della Fes. Il dr. Marks era succeduto al professor Bertil Andersson nella direzione della Fondazione nell´aprile del 2007. La Fondazione europea della scienza riunisce 75 organizzazioni di 30 paesi europei e si dedica al coordinamento di varie attività scientifiche a livello paneuropeo. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Esf. Org/ .  
   
   
LETTONIA: IL VOLUME D’AFFARI DEL COMMERCIO AL DETTAGLIO SALE DEL 24,8% A/A DA GENNAIO AD AGOSTO  
 
Riga, 3 ottobre 2007 - Il volume d’affari del commercio al dettaglio sale del 24,8% a/a da gennaio ad agosto Secondo il rapporto dell’Ufficio statistico centrale il commercio al dettaglio a prezzi costanti in Lettonia ha segnato un +24,8% a/a nei premi otto mesi del 2007. Solo nel mese di agosto l’aumento è stato del 19,1% a/a. Nei primi 8 mesi dell’anno il commercio al dettaglio in negozi non specializzati che distribuiscono principalmente alimentari è cresciuto del 12,1% a/a, quello di prodotti per l’igiene, farmaceutici, medici e cosmetici del 26,6% a/a. Le vendite nel settore tessile, dell’abbigliamento, calzature e pelle ha segnato un +47,7% e quelle di prodotti per la casa, arredamento e elettrodomestici del 54,4% a/a. Da gennaio ad agosto il volume d’affari nel commercio al dettaglio di veicoli a motore è aumentato del 20,9% a/a. .  
   
   
LITUANIA: ENTRO IL 2010 LA SUPERFICIE COMMERCIALE PER ABITANTE SUPERERÀ LA MEDIA UE  
 
 Vilnius, 3 ottobre 2007 - Nel corso dei prossimi tre anni in Lituania l’area dedicata ai centri commerciali ogni 1000 abitanti supererà la media europea. Al momento ci sono 180 mq/1000 abitanti di aree commerciali. Si prevede che tale proporzione aumenterà del 40% entro il 2010 superando la media europea di 200mq ogni 1000 persone. La Lituania ha già superato la Polonia e l’Estonia in termini di centri commerciali. .  
   
   
ESTONIA: GLI STIPENDI DEL SETTORE PRIVATO SUPERANO PER LA PRIMA VOLTA QUELLI PUBBLICI  
 
Tallinn, 3 ottobre 2007 - Secondo Statistics Estonia nel 2006 i salari lordi medi nel settore privato per la prima volta hanno superato quelli del settore pubblico. Gli stipendi medi nel settore privato e pubblico ammontano rispettivamente a 9. 430 Eek (602,69 Eur) e 9. 345 Eek (597,25 Eur). Lo scorso anno la paga media è aumentata del 17,9% a/a nel privato e del 12,8% nel pubblico. L’agenzia statistica ha segnalato che la carenza di manodopera non solo ha portato al rialzo degli stipendi ma ha anche provocato un ritorno sul mercato del lavoro di una parte di popolazione economicamente non attiva. La crescita di persone occupate nel 2006 è stata la più rapida degli ultimi 10 anni. .  
   
   
SLOVENIA, INFLAZIONE ANNUALE AL 3,5 P.C.  
 
Lubiana, 3 ottobre 2007 - Secondo l´Ufficio sloveno di Statistica, in settembre l´inflazione mensile è stata dello 0,4 per cento, l´inflazione annuale del 3,5 per cento. In settembre 2007 i prezzi dei beni sono aumentati dell´1,2 per cento su base mensile, mentre i prezzi dei servizi sono diminuiti dell´1,3 per cento rispetto ad agosto 2007. Tra i beni, i prezzi dei beni semi-durevoli sono aumentati del 5,7 per cento e i prezzi dei beni non durevoli sono saliti di mezzo punto percentuale, mentre i prezzi dei beni durevoli sono mediamente calati dello 0,3 per cento rispetto ad agosto. Dopo cinque mesi di ascesa, i prezzi dei servizi in settembre sono calati rispetto ad agosto. .  
   
   
CRESCE LA "SFIDUCIA ECONOMICA" IN SLOVENIA  
 
 Lubiana, 3 ottobre 2007 - Rispetto al mese di agosto, l´indice di fiducia economica in settembre è sceso di 3 punti percentuali. Lo rivela l´Ufficio sloveno di Statistica. L´indice di fiducia è sceso a causa della decrescita dell´indice di fiducia dei consumatori e del settore terziario. Rispetto a settembre 2006 e alla media su lungo termine, l´indice è sceso rispettivamente di 2 e 10 punti, registrando un´inversione di tendenza rispetto al mese precedente. Nel settore terziario l´indice è sceso di 2 punti su base mensile, mentre è sceso di 2 punti rispetto all´anno scorso; l´indice di fiducia dei consumatori è sceso di 5 punti rispetto ad agosto, a causa soprattutto della paventata minor possibilità di risparmio, da parte dei consumatori nei prossimi 12 mesi. .  
   
   
REPUBBLICA CECA: COSTO DEL LAVORO ANCORA INFERIORE AGLI STANDARD DELLA VECCHIA EUROPA E PIL IN CRESCITA DEL 6,4% ANNUO ATTRAGGONO SEMPRE DI PIU’ INVESTIMENTI DALL’ITALIA, IL CUI EXPORT AUMENTA DEL 21% NEI PRIMI SEI MESI DEL 2007  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - La Repubblica Ceca sta vivendo un periodo di continua crescita, iniziato nel 1999 ed in forte accelerazione dal 2003. Nel 2006 il valore del prodotto interno lordo ha raggiunto circa 115 miliardi di euro, con un incremento annuo del 6,4%. In termini reali, dal 1999 al 2006 il Pil ha registrato una crescita di oltre il 30%, confermata anche nel primo semestre 2007, con un incremento reale del 6% su base annua (+1,4% rispetto al primo trimestre 2007). Il maggior contributo è venuto dal settore automobilistico (+14,2%), dall’industria manifatturiera (+10,5%) e dal settore immobiliare (+11,3%). La crescita trova conferma anche nell’aumento dei consumi delle famiglie (+6. 5% nel 2007 su base annua) e dei salari (+4,9% in termini reali nel 2007 su base annua). “Molte aziende italiane stanno scoprendo solo ora i forti vantaggi competitivi della Repubblica Ceca, dove il costo del lavoro e della vita è ancora ben inferiore agli standard italiani e della vecchia Ue” afferma Livia Romani, Segretario Generale della Camera di Commercio e dell´Industria Italo-ceca. “Il paese è in grado di offrire tecnologia all’avanguardia – continua il Segretario Generale - in particolare nella meccanica, nell’elettronica e nel settore auto, personale altamente qualificato e multilingue, una pressione fiscale decisamente inferiore e una posizione strategica per servire l’Europa e gestire l’allargamento ai mercati dell’Est”. Un importante flusso di capitali si dirige soprattutto nel settore automotive (produzione di veicoli +34% nel 2005, +40% nel 2006). Al settembre 2006, sul territorio ceco si contavano circa 720 aziende a capitale italiano, attive in numerosi settori, con una maggiore attività nei settori immobiliare, industriale, turistico ed import-export di prodotti alimentari. Inoltre, aziende italiane si sono imposte con successo in settori generalmente in crisi, come ad esempio il tessile, che solo nel 2006 ha registrato oltre 4000 licenziamenti. Anche le esportazioni italiane riflettono il trend positivo: nei primi sei mesi del 2007 crescono in valore del 21% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, passando da 1,5 miliardi di euro a 1,8 miliardi di euro. .  
   
   
DISCIPLINA DEL TRASPORTO AEREO DI STATO  
 
 Roma, 3 ottobre 2007 - Il presidente del Consiglio dei ministri ha emanato il 21 settembre scorso una direttiva che disciplina i voli di Stato. In sintesi, il trasporto aereo di Stato ha lo scopo di assicurare i trasferimenti in Italia e all´estero per compiti istituzionali, ovvero specificamente e strettamente derivanti dall´espletamento delle funzioni proprie della carica, delle seguenti Autorità: a) Presidente della Repubblica; b) Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati; c) Presidente del Consiglio dei Ministri; d) Presidente della Corte costituzionale; e) ex Presidenti della Repubblica. Può essere disposto il trasporto aereo di Stato per i Ministri e per le delegazioni ufficiali di Organi costituzionali solo se: sussistono comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento connesse all´esercizio delle funzioni istituzionali; non sono disponibili voli di linea nè altre modalità di trasporto compatibili con dette funzioni istituzionali neppure con diversa programmazione del viaggio. Per ragioni sanitarie urgenti può essere disposto il trasporto aereo di Stato a favore di cittadini italiani gravemente ammalati o traumatizzati, nei casi di imminente pericolo di vita, quando non sono trasportabili con altri mezzi e non esiste nel luogo la possibilità di assisterli adeguatamente. .  
   
   
PER UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DI QUALITÀ  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - Sulla Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2007 è stata pubblicata la direttiva del ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais relativa ad una pubblica amministrazione di qualità. Questi gli obiettivi della direttiva : richiamare l´attenzione delle amministrazioni sulla qualità e il miglioramento continuo; ricorrere all´ autovalutazione della prestazione organizzativa; delineare una prospettiva di sviluppo della politica per la qualità nelle pubbliche amministrazioni da parte del Dipartimento della funzione pubblica. Circa il miglioramento continuo delle prestazioni le pubbliche amministrazioni devono impegnarsi a: prevedere specifici obiettivi di miglioramento delle prestazioni e della qualità in sede di pianificazione strategica e programmazione operativa; sfruttare in tale direzione le potenzialità offerte dalle tecnologie, anche attraverso l´interconnessione dei sistemi informativi dei diversi attori coinvolti nelle politiche pubbliche, rendendo inoltre evidente, in sede di valutazione di efficacia, il contributo effettivamente fornito dagli investimenti tecnologici; sviluppare un proficuo collegamento tra i sistemi di controllo interno e le azioni di miglioramento della qualità e delle prestazioni attraverso il monitoraggio, la valutazione e la rendicontazione strutturata del miglioramento continuo; ancorare la retribuzione di risultato dei dirigenti al conseguimento di obiettivi di miglioramenti della qualità; inserire nei propri piani annuali di formazione interventi volti al rafforzamento delle competenze di dirigenti e funzionari su approcci, strumenti e tecniche di gestione della qualità; coinvolgere nelle azioni di miglioramento continuo i destinatari delle politiche e, più in generale, i portatori di interesse assicurando, in ogni caso, informazione adeguata sugli obiettivi di miglioramento e i risultati raggiunti. Circa l´Autovalutazione inserire stabilmente pratiche di autovalutazione della prestazione dell´intera organizzazione, in connessione con i propri cicli di programmazione delle attività; far partecipare e motivare adeguatamente il personale e i portatori di interesse, al fine di agire in modo appropriato sulla volontà di partecipazione di tutti gli attori che è necessario coinvolgere per promuovere un effettivo miglioramento continuo della prestazione dell´amministrazione e parallelamente elevare la qualità dei servizi erogati; tradurre i risultati dell´attività di autovalutazione in concreti piani di miglioramento e conseguenti attività, per cui è l´importante la connessione con i cicli di programmazione, tenendo conto che la comparazione esterna delle prestazioni può fornire un utile contributo all´individuazione di buone pratiche che servano a supportare l´introduzione di innovazioni nel modo di operare delle amministrazioni; sottoporre i risultati delle attività di autovalutazione a validazione esterna, adottando fra le diverse opzioni possibili quelle più adatte alle proprie esigenze e al proprio livello di maturità organizzativa. Il Dipartimento della funzione pubblica intende svolgere un forte ruolo di impulso e sostegno nei confronti delle amministrazioni pubbliche e di monitoraggio della qualità. A questo scopo il Dipartimento si impegna a definire un Piano d´azione nazionale triennale i cui obiettivi e linee generali d´azione sono di seguito indicati. Obiettivi generali: a) produrre un consistente aumento nel numero delle amministrazioni impegnate in azioni di miglioramento della qualità con particolare riguardo alle aree geografiche dov´è maggiormente presente il problema di uno scarso grado di soddisfazione e fiducia dei cittadini verso le amministrazioni pubbliche; b) produrre un forte aumento della visibilità da parte dell´opinione pubblica delle iniziative previste e dei risultati raggiunti dal Piano e dalle amministrazioni; c) promuovere la partecipazione attiva delle associazioni che rappresentano gli interessi dei destinatari dei servizi e, più in generale, delle organizzazioni della società civile per definire e attuare la politica della qualità dei servizi. Linee d´azione: sostenere e diffondere l´utilizzo degli strumenti di autovalutazione, nonché l’ attuazione di piani di miglioramento da parte delle amministrazioni pubbliche, individuando un target di nuove amministrazioni da coinvolgere; parallelamente sostenere e diffondere il ricorso alla validazione esterna dei risultati delle attività di autovalutazione, promuovendo la prassi di valutazione fra pari (peer evaluation); promuovere la realizzazione di attività di benchmarking della qualità dei servizi resi a cittadini e imprese tra amministrazioni pubbliche, in ambiti di particolare impatto, in collaborazione con associazioni esperte nel settore; monitorare e migliorare le pratiche di misurazione e analisi della soddisfazione dei destinatari dei servizi in presenza e on line, anche con la collaborazione attiva delle organizzazioni della società civile; rendere evidente il contributo al miglioramento della qualità dei servizi di alcune politiche settoriali a forte impatto sui destinatari dei servizi e sull´opinione pubblica; introdurre nuovi meccanismi di riconoscimento esterno dei traguardi di eccellenza raggiunti dalle amministrazioni attraverso l´attuazione di piani di miglioramento continuo, e rafforzare quelli esistenti (premi alla qualità e all´innovazione), con il coinvolgimento attivo dei portatori di interessi. Accompagnare il Piano con idonee iniziative di comunicazione. .  
   
   
“IL PROGETTO CONCILIAMO INCONTRA I MAGISTRATI . IL MAGISTRATO E LA CONCILIAZIONE STRAGIUDIZIALE” MILANO – 4 OTTOBRE 2007 –  
 
Milano, 3 ottobre 2007 – Domani 4 ottobre si terrà a Milano, presso l’Aula Magna del Palazzo di Giustizia il primo convegno internazionale organizzato da Progetto Conciliamo. Il Progetto Conciliamo è nato su iniziativa del Presidente della Corte d’Appello di Milano, Giuseppe Grechi, e vuole diffondere la conoscenza della conciliazione stragiudiziale, svolta da organismi non giurisdizionali, e promuoverne l’utilizzo grazie ad un ruolo attivo svolto da avvocati e magistrati. Al Progetto hanno aderito come soci fondatori: Associazione per lo Sviluppo delle Agenzie di Conciliazione – Asac; Camera Arbitrale Nazionale e Internazionale di Milano; Camera di Conciliazione dei Dottori Commercialisti; Collegio Lombardo Periti Esperti Consulenti; Collegio Ragionieri Commercialisti di Milano e Lodi; Comitato Unitario delle Professioni Milano; Isdaci – Istituto per lo Studio e la Diffusione dell’Arbitrato e del diritto Commerciale Internazionale; Istituto Nazionale Tributaristi; Ordine degli Avvocati di Milano; Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano; Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano. Il convegno è il primo organizzato in Italia a cui seguiranno una serie di eventi informativi rivolti a cittadini, magistrati, avvocati e consulenti d’impresa sul meccanismo della conciliazione. Attraverso il sito www. Progettoconciliamo. It è possibile ottenere ogni tipo di indicazione: moduli, indirizzi e suggerimenti utili alle parti, ai loro avvocati e consulenti ed ai magistrati stessi. Nel corso del convegno , che vedrà la partecipazione fra gli altri del promotore del Progetto, Giuseppe Grechi, di Paolo Giuggioli, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano, e di Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale di Milano, verranno illustrati, attraverso la presentazione di esperienze estere e di case histories italiane, i numerosi vantaggi che derivano dal ricorso alla conciliazione stragiudiziale. La conciliazione stragiudiziale si rivolge a coloro che possono trovarsi al centro di controversie commerciali: imprese, consumatori, professionisti. Il compito del conciliatore è quello di facilitare la discussione e aiutare le parti a costruire una soluzione condivisa e soddisfacente, il tutto a costi contenuti e in tempi certamente più rapidi di quelli che deriverebbero dal ricorso ad una via giudiziale od arbitrale. .  
   
   
MEF: IN LINEA LA RPP E LA NOTA DI AGGIORNAMENTO AL DPEF  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - Sono disponibili in linea sul sito del Mef (www. Mef. Gov. It) - nell´area Ultimi documenti pubblicati e nelle rispettive aree di riferimento - i documenti "Relazione Previsionale e Programmatica" e "Nota di aggiornamento al Documento di Programmazione Economico-finanziaria per gli anni 2008-2011" .  
   
   
GEMINA: STIPULATO L’ATTO DI FUSIONE DI LEONARDO IN GEMINA  
 
Milano, 3 ottobre 2007 – Ieri è stato stipulato l’atto di fusione per incorporazione della controllata Leonardo S. R. L. In Gemina S. P. A. La fusione acquisterà efficacia con l’iscrizione dell’atto nel Registro delle Imprese; gli effetti contabili e fiscali decorrono dal 1° luglio 2007. .  
   
   
BANCA FINNAT EURAMERICA S.P.A.,PRIMO SEMESTRE 2007 L’UTILE NETTO CONSOLIDATO SI ATTESTA A 17,49 MILIONI DI EURO (+57% RISPETTO ALL’ANALOGO PERIODO 2006)  
 
Roma, 3 ottobre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Finnat Euramerica S. P. A. , riunitosi il 28 settembre , ha esaminato ed approvato la relazione semestrale al 30 giugno 2007. L’utile Netto semestrale Consolidato di Gruppo si attesta a 17,49 milioni di Euro, con una crescita annua del 57% rispetto a quanto conseguito nel corso del corrispondente periodo del 2006 (11,16 milioni di Euro) e ben superiore rispetto a quanto ad inizio anno preventivato per l’intero esercizio (14,5 milioni). A fronte di una crescita del Patrimonio Netto del 24,50% (a 183,32 milioni di Euro da 147,23), il Roe annualizzato (base 30. 06. 2007) si porta al 19,1% dal 15,2% al 30. 06. 2006. Il Margine di Intermediazione raggiunge i 36,9 milioni di Euro (26,65 milioni al 30. 06. 2006), con un incremento annuo del 39% in virtù di un aumento consistente del margine di interesse (da 975 mila a 2,35 milioni di Euro), di una crescita del 17% delle Commissioni Nette conseguite dalla controllata Investire Immobiliare Sgr, nonché della plusvalenza lorda di 8,8 milioni di Euro generata dall’adesione all’Opa Fideuram. L’aumento del Margine di Intermediazione(+39%), più che proporzionale rispetto all’incremento dei costi operativi (+35,20%) ha consentito di ridurre il Cost/incomeratio dal 38,7% del primo semestre del 2006 al 37,8% del corrispondente periodo del 2007. Di rilievo la crescita (+11,20%) degli Assets Under Management che a fine giugno raggiungono i 9,3 miliardi di Euro. Di rilievo la crescita dei Portafogli mobiliari Gestiti (13,4% delle masse totali) i quali crescono da 1 miliardo di Euro nel primo semestre 2006 a 1,25 miliardi nei primi sei mesi del 2007 (+25%). Alla data del 13 settembre 2007 le azioni proprie in portafoglio risultano pari a n. 7. 306. 510, corrispondenti al 2,01% del capitale sociale, per un controvalore, a rettifica del patrimonio netto, di Euro 5. 293. 000. L’attività e le operazioni più significative del 1°semestre 2007 e la prevedibile evoluzione della gestione La Banca e le Società del Gruppo stanno rispettando i programmi previsti per le diverse aree di business. L’attività della controllata Investire Immobiliare Sgr S. P. A. È proseguita positivamente, nel semestre, a confermare gli obiettivi previsti. Il settore “Advisory & Corporate Finance” incrementa la propria attività ed acquisisce nuovi significativi mandati. Per quanto riguarda le operazioni più rilevanti del periodo in esame va segnalato quanto segue: nel mese di gennaio 2007 la Banca, aderendo all’Opa residuale lanciata da Eurizon Financial Group sulle azioni ordinarie Banca Fideuram ad un prezzo di Euro 5 per azione, ha conferito tutte le azioni in portafoglio al 31 dicembre 2006 pari a n. 3. 000. 000. Tale operazione ha comportato l’iscrizione a conto economico di una plusvalenza lorda pari ad Euro 8,8 milioni. - nel mese di marzo la Società Promozione del Mercato Alternativo del Capitale S. P. A. (Promac S. P. A. ) ha aumentato il capitale sociale da Euro 120. 000 a Euro 5. 000. 000. La Banca, che già deteneva il 4,10% del capitale (sottoscritto nel dicembre 2006 in sede di costituzione), ha sottoscritto ulteriori n. 254. 807 azioni del valore nominale di Euro1 per azione, portando la propria quota di partecipazione al 5,2% del capitale. Nel mese di giugno i Consigli di Amministrazione di Borsa Italiana S. P. A. E del London Stock Exchange Group plc (Lseg) hanno congiuntamente annunciato di aver firmato un accordo circa i termini di una Ops da parte del Lseg sulle azioni Borsa Italiana S. P. A. Tale offerta, che prevede lo scambio delle azioni di Borsa Italiana S. P. A. Contro azioni ordinarie Lseg di nuova emissione, ha fornito elementi utili per procedere ad una rideterminazione dei valori di bilancio delle azioni Borsa Italiana di proprietà della Banca. Infatti tali titoli, classificati tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, risultavano precedentemente iscritti al costo per un controvalore di Euro 49. 209 migliaia mentre nell’attuale bilancio, adottando un criterio prudenziale per la determinazione del loro fair value, sono stati valorizzati in Euro 86. 598 migliaia (Euro 86,425 ad azione), con contestuale emersione di una plusvalenza complessiva (al lordo delle imposte) pari ad Euro 37. 389 migliaia che, ai sensi delle vigenti disposizioni, è stata iscritta tra le “Riserve da valutazione” al netto delle relative imposte. Si fa presente, inoltre, che l’approccio prudenziale adottato potrebbe portare all’ iscrizione di eventuali ulteriori plusvalenze in base all’evoluzione dell’ esito dell’operazione. Per quanto riguarda la prevedibile evoluzione della gestione, la crescita del totale delle masse amministrate e l’andamento positivo di tutte le aree di business consentono al Gruppo di mantenersi confidente circa il raggiungimento degli obiettivi definiti per l’anno in corso. Le difficoltà affrontate dai mercati nel periodo estivo e gli elementi di aleatorietà presenti per i prossimi mesi, in termini di sostenibilità della crescita economica, evoluzione dei tassi d’interesse e andamento dei mercati, non dovrebbero impedire al Gruppo di conseguire un positivo andamento economico, in linea con le aspettative formulate al termine dell’esercizio passato. Principali fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del semestre In merito, si ritiene opportuno segnalare che: il 27 luglio 2007 la Banca ha aderito all’offerta di scambio promossa dal London Stock Exchange Group plc (Lseg). Al perfezionamento dell’operazione, la Banca riceverà, in sostituzione delle n. 1. 002. 000 azioni Borsa Italiana S. P. A. Attualmente detenute, n. 4. 909. 800 azioni Lseg plc, società di cui è prevista la quotazione in Borsa sulla base di quanto riportato nelle “Condizioni e termini dell’Offerta”. .  
   
   
TOSCANA FINANZA SEMESTRALE 2007: MARGINE DI INTERMEDIAZIONE CONSOLIDATO A 4,649 MILIONI DI EURO (+21,7% RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2006)  
 
Firenze, 3 ottobre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Toscana Finanza S. P. A. , società attiva nell’acquisizione e gestione di crediti di difficile esigibilità, recentemente quotata sul mercato Expandi, ha approvato 28 settembre la Relazione Semestrale al 30 giugno 2007. Nel primo semestre 2007, il margine di intermediazione consolidato è stato pari a 4,649 milioni di euro, in crescita del 21,7% rispetto ai 3,820 milioni di euro del primo semestre dell’esercizio 2007. Il risultato della gestione operativa consolidato è cresciuto dai 2,543 milioni di euro dei primi sei mesi del 2006 ai 2,598 milioni di euro del corrispondente periodo di questo esercizio (+ 2,16%). Questo risultato è influenzato dalla crescita dei costi operativi essenzialmente legati al rafforzamento della struttura societaria in previsione della crescita attesa nei prossimi mesi. L’utile d’esercizio consolidato è stato pari a 1,523 milioni di euro, in linea rispetto ai 1,516 milioni di euro registrati nel primo semestre 2006. A livello patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto consolidato è pari a -7,284 milioni di euro (cassa), in diminuzione rispetto ai 11,416 milioni di Euro registrati al 31 dicembre 2006. Il valore nominale del portafoglio crediti ammonta a 367,435 milioni di euro, in crescita rispetto ai 327,574 milioni di Euro al 31 dicembre 2006 (+12,2%). Il valore al fair value del portafoglio crediti è cresciuto raggiungendo i 47,019 milioni di euro, dai 39,690 milioni di euro del 31 dicembre 2006 (+18,4%). I dati contabili relativi alla situazione semestrale sono stati consegnati al collegio sindacale e alla società di revisione per la consueta attività di verifica che è in corso di finalizzazione. Andrea Manganelli, Presidente di Toscana finanza ha dichiarato: “I risultati di questo semestre ci rendono soddisfatti perche’ arrivano in un periodo in cui l’azienda, oltre a condurre con successo lo sviluppo del business, ha anche portato a termine il progetto di quotazione in borsa. L’andamento del margine di intermediazione evidenzia come gli investimenti fatti dalla società diano gia’ i primi frutti. Ci auguriamo per i prossimi mesi una crescita in linea con quanto già annunciato. ” In data 27 Luglio 2007 Toscana Finanza ha approvato un protocollo di intesa per l’acquisizione del 100% di Fast Finance, società leader in Italia nell’acquisto di crediti fiscali da procedure concorsuali. L’acquisizione si inquadra nella strategia di Toscana Finanza di proporsi quale polo aggregante nel settore della gestione dei crediti di difficile esigibilità e ha l’obiettivo di rafforzare la posizione competitiva sul mercato e creare le basi per una significativa crescita futura. .  
   
   
BANDO: 10 MILIONI PER ANDARE ALL’ESTERO DAI 1.500 AI 5.000 EURO PER MISSIONI E FIERE INTERNAZIONALI 10 OTTOBRE SEMINARIO INFORMATIVO IN CAMERA DI COMMERCIO, SEDE FIERA A RHO  
 
 Milano, 3 ottobre 2007 - Un momento informativo e di approfondimento realizzato dalla Camera di commercio di Milano / Promos, la sua azienda speciale per l’internazionalizzazione, sull’opportunità di finanziamento della Regione Lombardia e delle Camere di Commercio lombarde per la partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero e a missioni economiche all’estero. Con uno stanziamento di euro 10. 890. 000 sotto forma di voucher per la partecipazione a fiere internazionali in Italia e all’estero nell’ambito delle iniziative promosse dalle Camere di commercio (euro 5. 000 per voucher al netto delle ritenute di legge, richiesta almeno 90 giorni prima della data della manifestazione prescelta), dal mondo associazionistico e dai consorzi (euro 2. 500 per voucher al netto delle ritenute di legge) e per la partecipazione a missioni economiche (da euro 1. 500 a 2. 500 a seconda della distanza del paese per voucher al netto delle ritenute di legge, richiesta almeno 60 giorni prima della data della missione economica prescelta). Ogni impresa può ottenere per anno un numero massimo di 4 voucher. Un’iniziativa promossa dalla Regione Lombardia e dalle Camere di commercio lombarde. Beneficiari: tutte le micro, le piccole e le medie imprese, aventi sede legale o operativa in Lombardia ed iscritte in Camera di commercio al Registro Imprese. 10 Ottobre 2007 dalle ore 14. 30 alle ore 16. 30 circa Camera di Commercio di Milano - sede di Rho Ss del Sempione, 28 - presso Polo Fieristico Rho-pero, Porta Est, Corso Italia E/19 - Primo Terra - Uscita Mm1 La richiesta di voucher va presentata in via telematica, compilando la modulistica on-line: www. Regione. Lombardia. It, www. Lombardiapoint. It, www. Unioncamerelombardia. It. Informazioni: Lombardia Point tel 02 8515. 5732/5368, e-mail: lombardiapoint. Milano@mi. Camcom. It, Desk Polifunzionali Legnano E Rho-fiera: Desk Polifunzionale Rho-fiera, Tel. 02 8515. 3421-3429-5081, serviziallimpresa@mi. Camcom. It, Desk Polifunzionale Legnano, Tel. 0331 428. 947, serviziallimpresa@mi. Camcom. .  
   
   
PRESENTATO PIANO VENETO PER FONDI UE 2007-2013 450 MILIONI DI FINANZIAMENTI; INVESTIMENTI PER 1 MILIARDO GAVA: “CONFERMEREMO PERFORMANCES DEL 2000-2006” CENTRALI INNOVAZIONE E RICERCA, ENERGIA, AMBIENTE, TLC  
 
Venezia, 3 ottobre 2007 - Innovazione tecnica ed economia della conoscenza; energia; ambiente e valorizzazione del territorio; servizi di trasporto e telecomunicazioni di interesse economico generale; cooperazione in ambito europeo e nazionale. Sono questi i principali “Assi” sui quali si svilupperanno in Veneto i progetti per l’utilizzo dei Fondi Europei 2007-2013 a sostegno dell’economia. Il relativo piano Operativo regionale (Por) è stato infatti ufficialmente approvato dalla Commissione Europea il 7 settembre scorso, ed è stato presentato ieri a Venezia dall’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava e dal Segretario Generale della Programmazione Adriano Rasi Caldogno. “La massa di finanziamenti – ha sottolineato Gava – è notevole: 452 milioni di euro di contributi che attiveranno investimenti per circa 1 miliardo attraverso il sistema del cofinanziamento privato previsto dall’Unione Europea. Rispetto alla precedente programmazione comunitaria 2000-2006 abbiamo subito una decurtazione di solo il 10%, ma a fronte dell’ingresso in Europa di numerosi altri Paesi, e questo costituisce un successo ed anche un riconoscimento dell’ottimo lavoro fatto nel periodo precedente, quando abbiamo saputo utilizzare pressoché l’intero budget a noi assegnato, a differenza di un gran numero di Regioni italiane ed europee. Siamo convinti – ha aggiunto – di poter confermare e anche migliorare le performance sinora ottenute”. “Queste nuove annualità – ha aggiunto Gava – presentano anche una novità fondamentale: i progetti potranno infatti riguardare l’intero territorio regionale e non dovranno più essere concentrati sulle cosiddette ‘aree sottoutilizzate’ (il bellunese, il Polesine e poco altro). Questo ci costringerà ad un grande lavoro per costruire bandi e progetti ad ampio respiro, con una valenza territoriale ben più ampia che in precedenza, ma porterà importanti ricadute su tutto il tessuto economico veneto”. L’”asse” più importante (il n° 1) riguarda l’innovazione e l’economia della conoscenza ed è dotato di contributi per 190 milioni 129 mila euro: le sue linee d’intervento saranno incentrate sui sostegni alla ricerca scientifica e innovazione tecnologica; sull’ingegneria finanziaria con la creazione di un sistema di garanzia per investimenti nell’innovazione, con il finanziamento di partecipazioni temporanee al capitale di rischio di imprese innovative, con la costituzione di un fondo di rotazione per gli investimenti innovativi delle Piccole e Medie Imprese; sulle politiche di sostegno alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditorialità, con aiuti agli investimenti delle nuove Pmi a prevalente partecipazione femminile e giovanile, all’artigianato artistico e tradizionale. Le politiche energetiche verranno sostenute attraverso l’”Asse” 2, dotato di contributi per 67 milioni 903 mila euro, e si concentreranno sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, con una linea d’intervento interamente dedicata alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all’efficienza energetica. “Importante e apprezzata dall’Ue – ha tenuto a precisare Gava – è stata la decisione di attivare anche in questo settore uno specifico fondo di rotazione, che permetterà di mantenere in circolo le risorse dedicate, come nel caso di quello che nascerà per l’innovazione e l’economia della conoscenza”. L’”asse” 3, dotato di contributi per 69 milioni 990 mila euro, riguarderà l’ambiente e la valorizzazione del territorio e si muoverà su due linee d’intervento: lo stimolo agli investimenti per il recupero dell’ambiente e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici; e la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e naturale. L’”asse” 4, dedicato a favorire l’accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico generale, è finanziato con 94 milioni 801 mila euro ed è dotato di tre linee d’intervento: sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le Pmi e gli Enti Locali, potenziamento delle reti di trasporto con il miglioramento degli snodi e delle piattaforme intermodali, promozione della mobilità pulita e sostenibile in particolare nelle zone urbane. “In questo Asse – ha detto Gava – daremo molta importanza alla diffusione della banda larga, con l’obbiettivo della copertura totale del Veneto in un paio d’anni”. Alla cooperazione internazionale e nazionale è dedicato l’”Asse” 5, con 20 milioni 634 mila euro di finanziamenti. “In questo caso – ha precisato Gava – si tratta di sostenere il cammino dell’Euroregione alla quale il Veneto punta con convinzione, ma anche la cooperazione con altre Regioni italiane”. L’”asse” 6, infine, sarà dedicato all’assistenza tecnica (progettazione, valutazione, studi, ricerche) per favorire la miglior definizione e realizzazione dei vari progetti. .  
   
   
FRIULIA HOLDING, RISULTATI POSITIVI  
 
Trieste, 3 ottobre 2007 - "Eravamo consapevoli che la trasformazione della finanziaria Friulia in holding sarebbe stata un´operazione molto complessa e ambiziosa. A tre anni di distanza, possiamo dire che questa operazione ha dato risultati complessivamente molto positivi. Adesso disponiamo di una Friulia più forte, più solida e con maggiori risorse a disposizione". Questo il commento del presidente della Regione Riccardo Illy che, ieri a Trieste, ha partecipato alla conferenza di presentazione dei risultati degli ultimi tre anni di attività di Friulia. Il bilancio del triennio 2005-2007, caratterizzato dalla realizzazione degli obiettivi strategici indicati dall´Amministrazione regionale, è stato illustrato dai vertici di Friulia: il presidente Augusto Antonucci, il vicepresidente e amministratore delegato Federico Marescotti, l´amministratore delegato Michele Degrassi. Hanno partecipato alla conferenza anche gli assessori regionali alle Risorse economiche e finanziarie Michela Del Piero e alle Attività produttive Enrico Bertossi. Due le direttrici principali della missione assegnata dalla Regione a Friulia: da un lato la trasformazione in holding delle partecipazioni regionali, con l´integrazione delle società controllate, un´operazione che ha avuto come premessa un aumento di capitale con l´ingresso di soci privati; d´altro lato il consolidamento della sua attività tradizionale di merchant bank, con il parallelo avvio di nuovi strumenti di intervento al servizio del sistema imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia, a cominciare dal "venture capital" per sostenere le idee innovative ad alto potenziale di crescita. Questa complessa trasformazione aveva suscitato sin dall´inizio, ha osservato Illy, molte perplessità. Alcuni l´avevano definita addirittura impossibile, e invece è stata portata a termine con l´utilizzo di strumenti e operazioni finanziarie altamente innovative, spesso utilizzate per la prima volta in Italia. Altri avevano invece parlato di un progetto eccessivamente costoso, e invece i risultati economici parlano chiaro: la Regione aveva messo in programma di ricavare dalla trasformazione in holding 100 milioni di euro; ne sono arrivati invece 150. Nel solo primo esercizio sono stati conseguiti risparmi fiscali per 1,5 milioni, che hanno più che coperto i costi esterni dell´operazione. Per quanto riguarda l´aumento di capitale, l´obiettivo era di raggiungere una quota del 12 per cento del capitale in mano a privati (assicurazioni, banche e finanziarie) mentre oggi è del 19,9 per cento. Infine, qualcuno aveva paventato una riduzione della operatività di Friuli nella sua tradizionale attività di merchant bank. I risultati illustrati dai vertici della società lo smentiscono. I ricavi da operazioni di merchant bank sono passati da 6,3 a 11,5 milioni nel triennio, gli interventi sono cresciuti da 15,9 a 25 milioni (ma nel budget per il 2008 ne sono stati previsti 33). Le società partecipate da Friulia sono oggi 116, con un fatturato aggregato di 2. 575 milioni di euro e oltre 15 mila dipendenti. Gli investimenti diretti in queste società sono stati nel triennio pari a 112 milioni di euro, di cui 69 sotto forma di capitale di rischio e 43 come capitale di credito. Accanto alle attività tradizionali, Friulia ha sviluppato nuovo strumenti di intervento a favore del tessuto imprenditoriale regionale, a cominciare dal nuovo fondo di venture capital Aladinn, che ha già iniziato a operare (il primo investimento effettuato è del luglio scorso) e sta completando la raccolta di capitale con l´obiettivo di operare in ambito transfrontaliero nell´area dell´Euroregione. Tra gli strumenti innovativi, Illy ha voluto citare il Fondo immobiliare, che permetterà di avviare un piano di investimenti da 1,2 miliardi di euro nel settore sanitario, rendendo i tempi di costruzione più brevi e certi. Per quanto riguarda l´integrazione delle società partecipate, manca ancora Aeroporto Fvg, un´operazione che si pensa di completare entro il 2008. Il presidente della Regione ha anche riconfermato l´interesse per acquisire Sviluppo Italia. In questo triennio, parallelamente alla trasformazione in holding, è stata anche ridefinita la struttura operativa di Friulia, con l´integrazione delle finanziarie (Friulia, Friulia Lis, Finest e Agemont), il rinnovo dei dirigenti e il ringiovanimento del personale. "Oggi Friulia - ha commentato il presidente Antonucci - è un concentrato di competenze e professionalità al servizio delle imprese regionali, per favorire la crescita dimensionale e l´innovazione". .  
   
   
GLI IMPRENDITORI DEL BENE STRUMENTALE SI RIUNISCONO PER DISCUTERE DELLA NUOVA LEGGE FINANZIARIA CINISELLO  
 
 Balsamo 3 ottobre 2007 - I vertici di Ucimu-sistemi Per Produrre, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione, si sono riuniti oggi, in occasione del consiglio direttivo, per valutare attentamente le misure inserite nella legge finanziaria appena approvata dal governo. Sebbene siano accolte con favore le riduzioni delle aliquote Ires e Irap, significativa testimonianza della volontà delle autorità di governo di alleggerire le imprese dalla pesante pressione fiscale, sono numerosi gli aspetti, relativi all’allargamento della base imponibile, che non convincono gli imprenditori del settore. “Un settore che - come ha ricordato Alberto Tacchella, presidente Ucimu-sistemi Per Produrre- rappresenta il motore trainante del sistema economico del paese”. In particolare, da una più approfondita analisi del testo approvato venerdì scorso, emergono aspetti che appaiono chiaramente in contrasto con l’intento di sviluppo che la stessa legge finanziaria intende sostenere. L’associazione dei costruttori di sistemi di produzione guarda con particolare preoccupazione alla decisione di eliminare l’opportunità di deduzione dal reddito di ammortamenti anticipati e accelerati per i beni materiali. Questo provvedimento porterebbe, infatti, a una totale paralisi nel consumo di beni di investimento con conseguente perdita di competitività per l’intero sistema industriale del paese. Accanto alla eliminazione del provvedimento degli ammortamenti anticipati e accelerati, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione critica la modifica introdotta dalla legge finanziaria sulle deduzioni Irap del costo del personale. Pur mantenendo le deduzioni introdotte con il taglio del cuneo fiscale, la legge finanziaria appena approvata riduce dell’8% gli importi massimi previsti per ogni dipendente a tempo indeterminato (da 5. 000 euro a 4. 600 euro). “Tali provvedimenti, se dovessero trovare realmente attuazione, annullerebbero buona parte dei benefici derivanti dall’alleggerimento fiscale previsto con le misure di riduzione Ires e Irap introdotte. In più - continua Alberto Tacchella - la modifica, che sostanzialmente riduce il taglio del cuneo fiscale che lo stesso governo aveva indotto non più di un anno fa, va a penalizzare quei settori a alta intensità di manodopera quale è quello dei sistemi per produrre”. Al dissenso di Ucimu-sistemi Per Produrre si è aggiunto quello della Federmacchine, la federazione dei costruttori di beni strumentali. La federazione, attraverso il segretario generale Alfredo Mariotti, ha così commentato il testo della finanziaria: “l’auspicio è che le autorità di governo rivedano la loro posizione in merito a questi due nuovi provvedimenti, dimostrando come hanno fatto d’altro canto per altri settori di considerare il valore di un comparto, quello della meccanica strumentale, che nel 2006 ha segnato un saldo della bilancia commerciale in attivo di 12,5 miliardi di euro a fronte del deficit di 21,4 miliardi della bilancia del paese”. Infine, il provvedimento che solleva completamente le nuove imprese dell’high tech dal pagamento degli oneri sociali per tutti gli addetti alla ricerca, è un esempio di lungimiranza e di attenzione verso il futuro del nostro sistema industriale. “Questo tipo ragionamento - ha concluso Alfredo Mariotti - dovrebbe essere applicato a tutte le imprese, nuove e già avviate, che si distinguono per essere fucine di innovazione”. .  
   
   
ITALIA – TANZANIA: OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO  
 
 Milano, 3 ottobre 2007 - Il Presidente della Repubblica di Tanzania, Jakaya Mrisho Kikwete, effettuerà una visita istituzionale in Italia, a capo di una missione di rappresentanti dei Ministeri economici, delle Agenzie di promozione degli investimenti, della Camera di Commercio nazionale, e di operatori locali di diversi settori economici: agro-industria, turismo, minerario, meccano- tessile, pelle. In questa occasione, l’Ice, d’intesa con l’Ambasciata di Tanzania in Italia, organizzerà un business forum di presentazione della realtà tanzaniana e di incontro fra operatori del paese ed operatori italiani. Il “business forum”, organizzato nell’ambito dell’ attività promozionale a favore dello sviluppo del partenariato con l’ Africa Subsahariana, avrà luogo a Milano, il 18 ottobre 2007, presso il Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61, dalle ore 9. 00 alle ore 17. 00. La partecipazione al forum è gratuita. L’obiettivo dell’evento è presentare alle imprese italiane le opportunità di collaborazione economica, commerciale e di investimento che la Tanzania offre, in particolare nei settori sopra citati. Il paese, pur affetto da limiti nel reddito pro-capite, ha registrato tassi di sviluppo oltre il 5-6 % negli ultimi anni, anche grazie agli interventi statali volti alla creazione di opportunità di cooperazione economica e commerciale. .  
   
   
LAVORO: MODIFICHE ALLE NORME SULLE DIMISSIONI VOLONTARIE  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - L´aula del Senato, nella seduta del 25 settembre scorso, ha approvato in via definitiva il disegno di legge, già approvato dalla Camera dei Deputati, recante "Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d´opera e della prestatrice d´opera" (file in formato . Pdf). Obiettivo del provvedimento è quello di eliminare la prassi, purtroppo non infrequente, delle false dimissioni, cioè delle dimissioni in bianco fatte sottoscrivere al lavoratore o alla lavoratrice nel momento dell´assunzione, quando il rapporto di forza tra i contraenti è a favore del datore di lavoro. La richiesta di "dimissioni firmate in bianco" al momento dell´assunzione è una pratica vessatoria che mette la lavoratrice e il lavoratore nell´impossibilità di far valere i propri diritti e la propria dignità, pena la certezza di un licenziamento in tronco, ammantato dalla finzione della volontarietà. La legge introduce l´obbligo di consegnare le dimissioni su appositi moduli predisposti e resi disponibili gratuitamente dalle direzioni provinciali del lavoro e dagli uffici comunali, nonché dai centri per l´impiego. I moduli, che avranno una validità di 15 giorni, riportano un codice alfanumerico progressivo di identificazione, la data di emissione, nonché spazi, da compilare a cura del firmatario, destinati all´identificazione della lavoratrice o del lavoratore del datore di lavoro, della tipologia di contratto da cui si intende recedere, della data della sua stipulazione e di ogni altro elemento utile. I moduli hanno validità di quindici giorni dalla data di emissione. .  
   
   
PRESENTATE LE NUOVE LINEE STRATEGICHE CONTENUTE NEL PRSE 2007-2010 BRENNA: «524 MILIONI PER IL RILANCIO DELLA POLITICA INDUSTRIALE»  
 
 Firenze, 3 ottobre 2007 - La riorganizzazione dei distretti industriali e dei sistemi produttivi locali è stato l’argomento al centro dell’incontro che la Direzione Generale Sviluppo Economico della Regione Toscana ha organizzato per presentare ad istituzioni, enti locali e parti sociali il Piano Regionale per lo Sviluppo Economico 2007-2010 (Prse). Al convegno hanno partecipato Ambrogio Brenna e Albino Caporale, rispettivamente assessore regionale alle attività produttive e direttore generale dello Sviluppo Economico; Andrea Bianchi, direttore della generale Sviluppo e Competitività del Ministero dello Sviluppo Economico. La giornata si è conclusa, dopo un ampio dibattito, con un intervento di Vittorio Bugli, presidente della Commissione consiliare attività produttive. «E’ stato il momento di condivisione di un lavoro durato mesi, che ha coinvolto tutti i soggetti economici e le parti sociali del nostro territorio» - ha detto l’assessore Brenna. «La Regione nei prossimi tre anni mette a disposizione del tessuto produttivo toscano 740 milioni di euro per favorire la crescita e rilanciare l’economia; di questi 524 milioni sono destinati alle politiche industriali. Oggi abbiamo consolidato l’armonia di idee e programmi con il Ministero dello Sviluppo Economico. In particolare – ha proseguito l’assessore – condividiamo l’approccio per il rilancio della politica industriale dei distretti contenuto nel documento governativo Industria 2015 e ribadito oggi dal direttore generale Bianchi. Lo stesso Bianchi ha apertamente apprezzato le strategie adottate dalla Regione Toscana. » «Le linee strategiche che animano il nostro intervento sono sovrapponibili a quelle sviluppate dal Ministero. Puntiamo su filiere produttive complesse – ha continuato Brenna - nelle quali nuovi prodotti e servizi ad alto valore aggiunto si affiancano alle produzioni tradizionali. In questo modo intendiamo creare una ricaduta positiva sul sistema regionale puntando su innovazione, efficienza energetica, sviluppo di qualità, nuove tecnologie». L’obiettivo complessivo è quello di mantenere e sviluppare la competitività dell’industria manifatturiera e continuare la qualificazione del sistema terziario. Il Prse incentiva gli investimenti in ricerca, innovazione e trasferimento alle imprese. Vengono riorganizzati i distretti industriali con politiche di integrazione. Molto spazio viene dedicato ai progetti che favoriscono l’internazionalizzazione delle imprese ma anche la loro aggregazione con il fine ultimo di creare e consolidare un nuovo sistema di relazioni. Assume così una forte centralità il concetto di Distretto Integrato Toscana. «L’idea – ha concluso l’assessore Brenna - è quella di attivare e generare un ‘effetto distretto’ su scala regionale grazie alla creazione di reti di relazioni strutturate e sistemiche che possano provocare incrementi di produttività, miglioramento della capacità di esportare, creazione di economie esterne all’impresa ma interne non più al singolo distretto ma all’intero sistema produttivo regionale». .  
   
   
ACCORDO PROGRAMMA QUADRO SULLE POLITICHE GIOVANILI MARCHIGIANE ASSEGNATI 9,5 MILIONI DI EURO, PARTONO I PROGETTI. MINARDI: SENTIRSI PARTE DI UN PROGETTO GLOBALE PER DARE AI GIOVANI UN FORMIDABILE STRUMENTO DI ESPRESSIONE  
 
Ancona, 3 ottobre 2007 - Dopo la recente ripartizione dalla Regione Marche di 4,5 milioni di euro ai soggetti attuatori, e` ora arrivata la fase della partenza dei progetti che fanno capo all´Accordo di Programma quadro, firmato il 26 luglio scorso con il Ministero per le Politiche giovanili. Come si ricordera`, le Marche sono la prima Regione italiana ad aver firmato questo tipo di intesa, raggiunta proprio in virtu` della qualita` dei progetti presentati. Uno strumento programmatico che ha consentito di ottenere una disponibilita` complessiva di risorse di 9,5 milioni di euro in tre anni dal Ministro Giovanna Melandri, che vuol fare delle Marche una regione-laboratorio nella quale sperimentare questa modalita` di intervento a favore dei giovani. Ieri, un nuovo incontro in Regione tra l´assessore alle Politiche giovanili e Cultura, Luigi Minardi e i soggetti che realizzeranno i 17 progetti programmati per la prima tranche, con lo scopo di esaminare lo stato dell´arte e definire i dettagli per il concreto avvio. In complesso saranno 36 i progetti da realizzare nei tre anni attraverso l´accordo quadro. L´assessore Minardi ha richiamato la necessita` di un approccio unificante e di assumere una comune mentalita` nel realizzare i progetti: ´sentirsi tutti partecipi di un unico progetto globale, evitando particolarismi o compartimenti stagni. Vi e` pertanto l´esigenza di avviare un gruppo di lavoro regionale che seguira` il coordinamento delle azioni, con la finalita` di omogeneizzare la qualita` e lo sviluppo progettuale oltre che la comunicazione sulle iniziative. ´ Minardi ha anche ribadito l´importanza di questo accordo che vuole ´invertire il punto di vista sui giovani: da portatori di disagio a portatori di talento, ancora troppo frequentemente inespresso. L´accordo quadro diventera` uno strumento formidabile per le espressioni giovanili e per coniugarle con la cultura. La vitalita` culturale in questa regione ´speciale´ non manca, anzi e` di altissimo livello e occorre valorizzarla al massimo. ´ A tale proposito Minardi ha anche comunicato che sono in arrivo altre risorse per il settore Cultura, in particolare nel settore ´Spettacolo dal vivo´, dove le Marche si sono aggiudicate, grazie ad una vincente candidatura in concorso presso il Ministero ai Beni culturali, risorse per 6 milioni di euro. Ulteriori 3 milioni e mezzo potranno arrivare con uno specifico Accordo quadro sulla Cultura, dedicati interamente al progetto del Museo diffuso. I 17 progetti sono stati presentati sinteticamente dai vari soggetti attuatori e partiranno in gran parte tra pochi giorni, altri nell´arco di un mese. I progetti sono distribuiti nei tre filoni tematici in cui si articola l´accordo: Arrivi e Partenze 8 progetti; Oltre confine. Prove di democrazia 4 progetti; Individui comunitari: Memoria , Responsabilita`, Filosofia e Sport ´ 5 progetti. Spaziano in tutta la regione e sono dedicati alla musica, alla poesia, alle arti figurative, alla danza, alla fotografia. Altri metteranno in luce i talenti dello sport e del teatro o i nuovi talenti della politica, con il progetto sulla partecipazione democratica e la rete dei consigli dei ragazzi. .  
   
   
CONFERENZA REGIONALE MARCHIGIANA SULL´INTERNAZIONALIZZAZIONE ´ L´INTERVENTO DEL PRESIDENTE SPACCA  
 
 Abbadia di Fiastra (Mc), 3 ottobre 2007 - ´ Dalla difesa attiva dell´identita` economica regionale, fatta di piccole e medie imprese specializzate soprattutto nel settore manifatturiero, basata su innovazione, organizzazione a rete e internazionalizzazione, ad una strategia unitaria capace di mettere insieme tutti i soggetti del territorio. Per questo una nuova legge regionale sull´internazionalizzazione, guardando al futuro, alla Cina e alla tradizione dei grandi personaggi storici marchigiani, a cominciare da padre Matteo Ricci. Questo in sintesi l´intervento del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, portando il proprio saluto alla prima conferenza regionale sull´internazionalizzazione svoltasi ieri all´Abbadia di Fiastra (Mc). ´Voglio ringraziarvi e portarvi l´augurio di buon lavoro - ha detto Spacca ´ consapevole dell´impegno che il sistema delle imprese, le istituzioni e ill vice presidente Agostini stanno mettendo in campo per promuovere le aziende marchigiane nella sfida globale. Tempo fa abbiamo raccolto la sfida della valorizzazione e difesa attiva delle piccole e medie imprese, soprattutto attive nel manifatturiero, che costituiscono l´identita` economica e sociale della nostra regione. Abbiamo a questo fine utilizzato tre fattori: innovazione, organizzazione a rete e internazionalizzazione. Oggi, facendo un bilancio, possiamo dire di aver colto nel segno. I dati sulle performance economiche del sistema Marche sono li a dimostrarlo. Noi non abbiamo fatto come altre regioni del nord est che hanno interpretato i processi esteri in termini di delocalizzazione in mercati vicini, come i Balcani, per risparmiare sui costi e reimportare i semilavorati in Italia. Noi abbiamo giocato la carta dei mercati lontani, del far east, della Cina, della Russia, dell´America Latina, per presidiarli da vicino, in termini produttivi e commerciali. In questo modo quei mercati in forte crescita hanno consentito alle imprese marchigiane di generare flussi di cassa positivi, utili per generare occupazione e sviluppo nel territorio d´origine. Ora dobbiamo innovare l´approccio, promuovere ancora la collaborazione a rete, consolidare la strategia unitaria con protagonisti tutti i soggetti attivi sui processi esteri, a cominciare dalle camere di commercio, dall´Ice, dalle categorie socio economiche. E´ questo il senso e la portata della proposta di legge regionale sull´internazionalizzazione che avanziamo e che vuole essere aperta a contributi e apporti. La strategia unitaria deve far riferimento non solo ai soggetti, ma anche alla integrazione delle politiche e delle iniziative. Come quelle culturali. E visto che siamo nel maceratese, alla presenza del rappresentante dell´ambasciata cinese Xing Jianjun, voglio collegarmi all´opera di padre Matteo Ricci, grande maceratese e grande marchigiano che tanto ha lavorato per il dialogo tra culture. Recentemente la giunta regionale ha chiesto al governo centrale che i quattrocento anni dalla morte, il cui anniversario cade nel 2010, venga considerato formalmente un grande evento per tutto il paese. Inoltre, per i 150 anni dall´unita` d´Italia, in corrispondenza del quale verranno realizzati grandi progetti per ogni regione italiana, le Marche hanno chiesto di realizzare un museo dedicato a Matteo Ricci e un istituto dedicato ai rapporti bilaterali Italia ´ Cina. Testimonianze di come la comunita` regionale sia capace di guardare al futuro, anche attraverso la propria tradizione´. .  
   
   
AUTOPARCO, LA REGIONE SARDEGNA HA TAGLIATO 640 MEZZI IN TRE ANNI  
 
Cagliari, 3 ottobre 2007 - L´assessorato regionale degli Enti locali sta ultimando la riorganizzazione dell´autoparco della Regione, nell´ambito della razionalizzazione e del contenimento della spesa come disposto dalla Giunta. Dal 2004 ad oggi i veicoli sono passati da 725 ad 85. Il provveditorato regionale ha disposto, tra il 2005 e il 2006, la rottamazione di ben 188 autoveicoli dismessi che erano in uso ai diversi assessorati e al Corpo forestale. Nello scorso mese di novembre sono state inviate alla rottamazione 115 roulotte che la Protezione civile aveva assegnato alla Regione per far fronte all´emergenza del terremoto dell´Irpinia. I mezzi erano parcheggiati dal 2003 all´interno del campo del Capi (il Centro di assistenza per la protezione civile) di Monastir. La precarietà della sistemazione e la carenza di vigilanza avevano favorito l´incursione di vandali e teppisti con il danneggiamento di un gran numero di roulotte. L´intera area era diventata una discarica pericolosa per la salute pubblica. Alla fine dello scorso anno, dopo le laboriose e complesse operazioni di dismissioni, l´assessorato regionale degli Enti Locali ha provveduto alla demolizione delle roulotte e alla bonifica dell´intero sito, ripristinando inoltre le condizioni di normalità nel deposito della Protezione civile. Tra la fine del 2004 e lo scorso mese di luglio il provveditorato regionale ha ultimato anche la cessione di altri 337 veicoli, compresi natanti, autobus e fuoristrada, la maggior parte in dotazione al Corpo forestale. I veicoli sono stati ceduti gratuitamente ai Comuni, alle amministrazioni provinciali, all´Ente foreste, alle associazioni di volontariato e assistenza, alle compagnie barracellari. Infine è stato ridotto ulteriormente il parco veicoli di assessorati e direzioni generali, della Corte dei Conti e della sede di rappresentanza della Regione di Roma. .  
   
   
SORU: CON I TAGLI AGLI SPRECHI PIÙ AIUTI ALLE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI  
 
Cagliari, 3 ottobre 2007 - "Ogni macchina in meno è un aiuto in più a una persona non autosufficiente". L´ha detto il Presidente della Regione, Renato Soru, a Paulilatino nel corso della prima Conferenza regionale sulla non autosufficienza, introdotta dall´assessore regionale della Sanità, Nerina Dirindin, e concluso dal Ministro delle Politiche Sociali, Paolo Ferrero. Il Presidente Soru ha citato l´esempio della riduzione delle auto della Regione, passate dalle 725 del 2004 alle 85 attuali, con un taglio di 640 automezzi operato dall´amministrazione regionale e del quale aveva dato notizia proprio stamattina l´assessore degli Enti locali, Gian Valerio Sanna, pubblicando un rapporto sulla razionalizzazione del parco automezzi della Regione. L´esempio del ridimensionamento del parco macchine è servito al Presidente della Regione per illustrare la politica di tagli agli sprechi e di contenimento della spesa fatta dalla Giunta regionale negli ultimi tre anni, e che ha permesso lo stanziamento di 120 milioni di euro nell´ultima Finanziaria a favore delle persone non autosufficienti. "È uno sforzo senza precedenti - ha continuato il Presidente Soru - , che però abbiamo fatto considerando i bisogni di queste persone come una priorità della nostra politica: l´abbiamo scritto nel programma elettorale e, grazie alla volontà della maggioranza in Consiglio regionale, si è potuta attuare e potremo continuare ad attuarla senza gravare sulle generazioni future, facendo affidamento sulle risorse che ci provengono dal nostro rigore, dal Governo che ce le riconosce e dalla giusta rivendicazione delle entrate". Renato Soru ha rivendicato con soddisfazione il fatto che la Sardegna sia tra le regioni d´Italia che non sono state sottoposte a commissariamento per la sanità, in virtù del risanamento che altre regioni non hanno saputo fare. Poi ha ringraziato le associazioni di volontariato, i Comuni e l´insieme delle istituzioni che stanno contribuendo alla costruzione di un nuovo sistema di solidarietà in Sardegna. .  
   
   
LA WEST COAST È PIÙ VICINA ALLE IMPRESE ABRUZZESI  
 
Pescara, 3 ottobre 2007 - La Camera di Commercio di Pescara ed il Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo hanno sottoscritto un importante convenzione con la Camera di Commercio Italiana di Los Angeles. La Convenzione permetterà alle imprese abruzzesi che intendano estendere il loro campo d’azione negli Stati Uniti ed in particolare in California e nella West Coast di ottenere una serie di utili servizi e di forme di assistenza “ad hoc”. Le aziende potranno, infatti, usufruire di un interessante ventaglio di strumenti operativi: informazioni sulle normative negli Usa; informazioni su fiere e manifestazioni, segnalazione di opportunità di affari e proposte di collaborazione; informazioni sui programmi d’aiuto per l’internazionalizzazione delle imprese; orientamento generale su come esportare negli Usa; informazioni in merito a servizi di consulenza specializzata; fornitura di elenchi di operatori; ricerca partner; assistenza pratiche di rilascio J1 Visa; disponibilità della sede della Camera di Commercio Italiana di Los Angeles per incontri con operatori commerciali con l’assistenza di personale bilingue. Questa apprezzabile collaborazione è stata presentata, questo pomeriggio, presso la Camera di Commercio di Pescara dal Presidente Ezio Ardizzi e dal dott. Pierluigi Biasiolo, funzionario della Camera di Commercio Italiana di Los Angeles, in un incontro con oltre 50 rappresentanti di aziende abruzzesi operanti nei settori dell’agroalimentare, del tessile-abbigliamento e dell’arredamento. Biasiolo ha illustrato ai presenti oltre ai contenuti della convenzione un quadro completo e mirato delle possibilità di sbocco commerciale offerte dal mercato americano alle imprese italiane. Gli imprenditori presenti hanno manifestato un grande interesse verso l’iniziativa e la stessa è stata giudicata un utile e quanto mai opportuno ausilio, in particolar modo per le imprese di piccola dimensione, al fine di conquistare nuove frontiere commerciali in un mercato ricco di opportunità come quello americano. .  
   
   
PICCOLI COMUNI VENETI. ASSESSORE SILVESTRIN: “1,1 MILIONI EURO CONTRIBUTI 2007 A 25 UNIONI COMUNI E 18 COMUNITA’ MONTANE PER ESERCIZIO ASSOCIATO FUNZIONI E SERVIZI”  
 
 Venezia, 3 ottobre 2007 - Un contributo regionale di un milione 100 mila euro per il 2007 è stato deliberato dalla Giunta regionale, relatore l’assessore regionale alle politiche degli enti locali Flavio Silvestrin, a venticinque Unioni di Comuni del territorio veneto (770 mila euro) e a 18 Comunità Montane (330 mila euro) per sostenerne le spese di funzionamento necessarie all’esercizio associato di funzioni e servizi ad essi delegati dai Comuni. Previsto dalla legge regionale n. 2 del 2006 e da una deliberazione regionale del maggio scorso, l’atto si riferisce alle Unioni comunali costituite per un periodo non inferiore ai cinque anni e le Comunità Montane delegate dai Comuni per non meno di cinque anni alla gestione associata di funzioni e servizi comunali. Le Unioni dei Comuni beneficiate dall’azione regionale sono dieci in provincia di Padova (contributi complessivi per circa 300 mila euro mila euro), una in provincia di Belluno (40 mila euro), sei in provincia di Verona (contributi complessivi per oltre 170 mila euro), sei in provincia di Vicenza ( oltre 210 mila euro). Le Comunità Montane vedono il seguente riparto di contributi: Agno-chiampo 5,5 mila euro; Agordina, 30,3 mila euro; Alto Astico e Posina, 12,9 mila euro; Belluno-ponte nelle Alpi, 7,5 mila euro; Cadore-longaronese-zoldo, 31,2 mila euro; Centro Cadore, 26,2 mila euro; Dall’astico al Brenta, 12,5 mila euro; Del Baldo, 11,5 mila euro; Del Brenta, 23,6 mila euro; Del Complico e Sappada, 29 mila euro; Della Lessinia , 6,6 mila euro; Dell’alpago, 42,5 mila euro; Della Valle del Boite, 16 mila euro; Feltrina, 32,4 mila euro; Leogra-timonchio, 8,2 mila euro; Spettabile Reggenza dei Sette Comuni, 3,5 mila euro; Val Belluna, 29,4 mila euro. “E’ un provvedimento –spiega Silvestrin – che incentiva le Unioni comunali e le Comunità montane, in particolare nei piccoli comuni veneti, inferiori ai tremila abitanti, dando una mano concreta all’efficienza e all’efficacia della gestione, e andando a vantaggio della trasparenza amministrativa, della semplificazione delle procedure burocratiche con l’obiettivo di ampliare l’offerta di servizi ai cittadini. Senza contare – conclude l’Assessore – le economie di scala che questa tipologia di forma associativa provocano nei bilanci dei piccoli comuni”. .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE MICHELE IORIO E L’ ASSESSORE GIANFRANCO VITAGLIANO HANNO PRESIEDUTO LA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO RAGIONANDO DI SVILUPPO - VERSO L’ATTUAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE 2007-2013 CHE SI TERRÀ IL PROSSIMO 4 OTTOBRE A TERMOLI.  
 
 Campobasso , 3 ottobre 2007 - Il Convegno di Termoli è un evento straordinario per il Molise, per l´importanza del tema, per la Regione e per l´Italia, per la qualità delle presenze e perché, al di là delle appartenenze, è animato da uno spirito istituzionale e solidale che – attraverso i ragionamenti sugli strumenti di sviluppo, in un´ottica retrospettiva e prospettica, nonché di attualità per le interconnessioni con i temi dibattuti in sede di Finanziaria – favorisce una visione di sistema. Così il Presidente Iorio dà il senso politico dell´incontro del 4 ottobre:"Lo sviluppo c´è per il Paese solo se si migliora complessivamente: Sud, Centro-nord e regioni in transito. Cresce l´Italia, se cresce tutta. Lo ricordava Bersani a Napoli il 24 settembre scorso in occasione di un appuntamento importante per fare il punto sulle politiche per il Mezzogiorno ed, in particolare, quelle che vengono attuate in coerenza con il Quadro Strategico Nazionale. Riaffermando questo concetto, oggi si vuole continuare a tenere accesi i riflettori sui temi del Mezzogiorno complessivamente considerato, in un momento in cui il problema è ancora di forte attualità, perché se ne discuta in sede di Finanziaria. Di questo Mezzogiorno quattro Regioni – Molise, Abruzzo, Basilicata e Sardegna - fanno parte non solo per collocazione geografica, ma soprattutto per caratteristiche socio-economiche; al di là delle fredde impostazioni comunitarie, definite per destinare le risorse dei fondi strutturali". Continua l´Assessore Vitagliano, presente a Napoli per la Regione Molise e animatore dell´incontro di Termoli. "Il filo conduttore del convegno tende ad affermare l´esistenza delle tre Italie non per dividerle, ma per tenerle assieme con più forza. Ricucirle in modo da non lasciare vuoti. Senza soluzioni di continuità. Perché la terza Italia non diventi la terra di mezzo, neutra e galleggiante. S´intende così concludere adeguatamente il percorso di discussione sulle strategie di sviluppo del Molise avviato a Piana dei Mulini nel maggio del 2005". Il programma del convegno è costruito per ragionare di sviluppo muovendo da una particolare angolatura: dalla teoria alla pratica; dal macro al micro; da quanto fatto a quanto si farà per impostare ed attuare strumenti di sviluppo, affinati ed attagliati alle differenti realtà territoriali; dal Mezzogiorno complessivamente considerato al Mezzogiorno delle Regioni in transito. Il confronto sulle politiche di sviluppo, poi, favorisce l´assunzione di responsabilità e la buona pratica per azioni e comportamenti efficaci e per ottenere gli effetti attesi che, nonostante gli sforzi consistenti compiuti negli anni, troppo spesso non si sono ottenuti. Sono previste una sessione mattutina "nazionale", che affronta il dibattito guardando all´insieme delle Regioni italiane e una sessione pomeridiana con un focus su quella particolare Italia che è a metà del guado. La prolusione di Flavio Delbono, professore di economia dell´Università di Bologna e Vice-presidente della Regione Emilia-romagna, prepara la cornice all´interno della quale inquadrare le scelte di policy. E´ un modo per accedere al pensiero economico che va oltre la misurazione unidimensionale "risorsista", nel filone culturale del premio Nobel per l´economia, Amartya Kumar Sen. Per capire come l´approccio tipico delle osservazioni "tradizionali" vada affinato, se non superato, attraverso nuove visioni, filosofie ed indicatori che consentano di inquadrare meglio ricchezza e povertà, ritardo e sviluppo. Sud, nord e aree di mezzo. Nessuno può disconoscere che la povertà è multidimensionale, che la deprivazione è riferibile ad un molteplicità di dimensioni di vita, ritenute importanti per la realizzazione individuale, che per risolvere i problemi vanno impostate politiche più adeguate. Dallo stimolo forte della prolusione si passa quindi ad affrontare il tema degli strumenti messi in campo dal nuovo ciclo di programmazione 2007-13per favorire lo sviluppo. Si integra tale approfondimento con spunti di attualità derivanti dalla discussione della Finanziaria in corso. E´ il caso del tema delle aree franche urbane o dei bonus per i laureati del sud. Dopo aver ascoltato, dal Viceministro D´antoni lo stato dell´arte della nuova programmazione e le novità della Finanziaria per il Mezzogiorno ed esserci chiesti se le misure messe in campo sono fra loro coordinate in una visione realmente unitaria ed integrata, si spprofondiranno i due aspetti, degli obiettivi e del metodo delle politiche addizionali unitarie, grazie ad un intervento del coordinatore delle Regioni per gli affari comunitari, Bairati, assessore in Piemonte, e quello delle risorse grazie al coordinatore della commissione affari finanziari delle Regioni, Colozzi, assessore in Lombardia. Il primo dettagliando il percorso fatto nell´ultimo anno, lancerà una proposta di metodo per un migliore dialogo fra Regioni e Stato e soprattutto traccerà la rotta per tale aspetto. Il secondo illustrerà come cambiano le politiche di sviluppo nel nuovo modello di federalismo, approvato dal Consiglio di Ministri di fine estate ed in corso di discussione, e come questo nuovo modello dovrà essere in grado di reinterpretare le politiche "tradizionali" per lo sviluppo. Un tema difficile di cui non si sono ancora comprese appieno le implicazioni. A parlare sarà un "fervente" federalista che ogni giorno è chiamato a trovare, in sede di Conferenza delle Regioni, la mediazione con le istanze del sud. Nella sessione pomeridiana, s´inizia dalle previsioni del Qsn per le tre Italie. Illustra le soluzioni individuate dal Dipartimento dello Sviluppo Economico, Sabina De Luca, direttore dello stesso Dipartimento. All´attenzione verranno metodi e comportamenti di un confronto sulla scelta di fondo che ha visto Governo e Regioni combattere insieme una battaglia contro gli schematismi comunitari, basati sull´indicatore secco, contestato perché in particolare inadeguato a fotografare le realtà grigie. Un aspetto rilevante che afferisce alle "zone grigie" è quello della zonizzazione, che viene trattato da Jacop, Assessore del Friuli, regione che insieme al Molise sta accompagnando il Dps in un altro negoziato con la Commissione: quello della carta degli aiuti a finalità regionale. Il Molise e il Friuli più di altre sono infatti zona cuscinetto. Slovenia e regioni come Campania e Puglia hanno percentuali elevate di incentivazione per le imprese. Al fine di evitare la fuga delle imprese dalle nostre aree a quelle con tassi di aiuti più elevati, è stata correttamente prevista un´area grigia, quella dell´87. 3. C, che nel negoziato interno fra Regioni italiane, ha visto percentuali maggiori attribuite proprio alle aree marginali come le nostre. La tavola rotonda darà la voce alle quattro Regioni che stanno affrontando il transito. Quali le difficoltà di una situazione siffatta? Quali i nuovi traguardi? Dalle risposte ci faremo un´opinione su quanto siano difficili i ruoli del traghettatore e dei traghettati. Infine, per confermare il senso dell´unità del sistema regionale, le conclusioni non potranno che essere affidate al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Quali gli spunti più interessanti e utili emersi nella giornata? La sintesi sarà di Vasco Errani che eserciterà, anche in Molise, la fatica del ruolo: "tenere assieme le Regioni" .  
   
   
MARCHE: STIPULATO A ROMA IL TERZO ATTO INTEGRATIVO DELL``ACCORDO DI PROGRAMMA "RICERCA E INNOVAZIONE"  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - Il ministero dello Sviluppo Economico, il ministero dell``Universita` e della Ricerca e la Regione Marche hanno sottoscritto (venerdi` 28 settembre), a Roma, il Terzo Atto integrativo all``accordo di programma quadro "Ricerca e Innovazione". Il presidente Spacca spiega che l``Accordo prevede il finanziamento di progetti di ricerca applicata delle piccole e medie imprese (Pmi), con la collaborazione di giovani tecnologi e l´utilizzo di servizi specializzati e di strumentazioni di partner tecnologici. Il costo complessivo dell´intervento e` pari a 6,53 milioni di euro, coperto da risorse pubbliche (Delibera Cipe 3/2006) per 3,17 milioni di euro, da economie derivanti da precedenti Delibere Cipe per 0,09 milioni di euro, e da un cofinanziamento privato per 3,26 milioni di euro. Finalita` dell´intervento e`, in particolare, la promozione di nuove conoscenze e competenze a supporto del trasferimento tecnologico nelle Pmi, in particolare per la realizzazione di progetti di ricerca applicata che prevedano la collaborazione di giovani tecnologi (laureati e laureandi) e l´utilizzo di servizi specializzati e di strumentazioni scientifiche e tecnologiche di universita`, enti pubblici di ricerca, centri per l´innovazione e il trasferimento tecnologico. L´intervento riprende la positiva esperienza del Programma regionale delle azioni innovative (Prai) negli anni 2003-2004, e si pone in coerenza sia con il Programma operativo regionale Fesr 2007-2013 che con il prossimo Piano regionale delle attivita` produttive. E´ prevista una concertazione settoriale nell´ambito del Tavolo delle politiche produttive. Spacca sottolinea che questo intervento potra` giocare un ruolo rilevante nel contesto delle politiche regionali a sostegno della ricerca applicata e dell´innovazione tecnologica. E´ anche da sottolineare la messa a frutto dell´esperienza accumulata con l´utilizzo delle risorse derivanti dalle precedenti Delibere Cipe, destinate a progetti di ricerca, realizzati sia dalle Pmi per la ricerca industriale e lo sviluppo precompetitivo (Legge 598/94), sia dagli Atenei riguardo all´innovazione nelle piccole e medie imprese - con particolare attenzione ai settori produttivi di specializzazione regionale o in congiuntura economica sfavorevole ´ e alla tutela e al miglioramento ambientale. Si tratta quindi di un ulteriore passo nell´utilizzo del Fondo Aree Sottoutilizzate, programmato dalla Delibera Cipe 3/2006, in particolare a favore dello sviluppo e dell´innovazione nel contesto imprenditoriale regionale, valorizzando sia le economie registrate nella gestione delle precedenti Delibere Cipe, sia la condivisione con gli investitori privati. .  
   
   
3,260 MILIONI DI EURO PER LA PROMOZIONE DELLA COOPERAZIONE MARCHIGIANA  
 
Ancona, 3 ottobre 2007 - Sono oltre 3 milioni e 260mila euro le risorse messe a disposizione dalla Giunta regionale per il sostegno alle cooperative che operano nelle Marche, attraverso i specifici bandi annuali. Capitalizzazione, incremento dell´occupazione, investimenti materiali ed immateriali, sostegno alla nascita di nuove cooperative, interventi sperimentali nei territori che presentano condizioni di svantaggio, iniziative per favorire l´accesso al credito ed infine iniziative di studio, ricerca, informazione e promozione della cultura cooperativa. Queste le attivita` finanziabili con i bandi approvati dalla Giunta regionale. ´Il mondo cooperativo sembra aver gradito in modo particolare il programma d´interventi ´ ha commentato Marcolini ´ e a dimostrarlo sta il numero di richieste pervenute agli uffici regionali. Si e` infatti registrato un forte incremento delle richieste. Cio` che e` piu` incoraggiante, al di la` di valutazioni quantitative, e` pero` l´incremento dovuto, in particolare, ai progetti relativi agli investimenti innovativi, chiave per il successo nella competizione nazionale e internazionale´. Guardando nel dettaglio l´andamento delle singole misure, da sottolineare le richieste di agevolazione (prestito senza interesse) da parte di 25 cooperative, a fronte di circa 1,7 milioni di aumento di capitale realizzato. Le richieste di contributi in conto interesse da parte di 13 cooperative, a fronte di investimenti realizzati per circa 1,5 milioni. Le richieste di contributi in conto capitale da parte di 91 cooperative per investimenti innovativi realizzati o in corso di realizzazione per circa 2 milioni. Richieste di contributi da parte di 37 cooperative di nuova costituzione, a fronte di investimenti e spese per circa 2,5 milioni. L´occupazione creata dalle nuove societa` ammonta a circa 200 unita`. Oltre ai contributi diretti alle societa` cooperative e` stato previsto il potenziamento dei fondi rischi dei Confidi, al fine di favorire l´accesso al credito, e il finanziamento di iniziative di promozione della cultura e dei valori cooperativi. Le cooperative marchigiane operano maggiormente in agricoltura/agroindustria, edilizia, credito, pesca, servizi sociali, produzione e servizi, trasporti, consumo e distribuzione. Con circa 1500 imprese attive e addetti stimati in circa 20 mila unita`, di cui quasi meta` dipendenti, l´impresa cooperativa riveste un ruolo di primo piano nell´economia e nella societa` regionale. In diversi settori alcune cooperative si collocano tra le piu` importanti imprese della regione. In altri casi rappresentano reti rilevanti, sia per i cittadini che per le piccole e medie imprese, come le venti banche di credito cooperativo e i trentaquattro confidi di garanzia. .  
   
   
IN VIGORE IL NUOVO SISTEMA DI AGEVOLAZIONI ALL´ECONOMIA A BOLZANO  
 
Bolzano, 3 ottobre 2007 - Con la decisione della giunta provinciale è entrato in vigore da lunedì 1 ottobre, il nuovo sistema di agevolazioni nei settori dell´artigianato, dell´industria, del commercio e dei servizi. "Con la riforma - spiegano gli assessori Frick e Gnecchi -sosteniamo crescita, innovazione e competitività delle nostre imprese". "Siamo riusciti ad elaborare un concetto completamente nuovo di agevolazione - commenta l´assessore provinciale Werner Frick - che porta per la prima volta ad uniformare i criteri per i quattro settori di mia competenza. Sono particolarmente soddisfatto dell´appoggio ottenuto anche dalle categorie economiche, raggiunto al termine di trattative difficili e molto intense". Il nuovo sistema punta alla concentrazione dei mezzi finanziari, sostenendo meno investimenti, ma in maniera più sicura e potenzialmente in modo più consistente. I concetti chiave sono crescita, innovazione, ambiente e servizio di vicinato. Per due dei filitri elaborati nel testo tecnico della riforma (immobilizzazioni materiali e filtro win) è prevista una fase di prova sino al primo ottobre 2010, "in modo tale - prosegue Frick - da testarne gli effetti in maniera concreta". In questo periodo, chi rinnoverà almeno il 50% delle immmobilizzazioni materiali, oppure chi potrà contare su un indice di crescita e produttività "win" di almeno 1,20, avrà diritto ad una maggiorazione degli incentivi del 2%. I due contributi non sono però cumulabili. Durante la cosiddetta fase-test, gli incentivi saranno calibrati per consentire il sostegno alla modernizzazione delle strutture produttive e alla crescita della competitività. Al termine di questa fase, i filtri immobilizzazioni materiali e win torneranno alla loro versione originale: ovvero, riceverà un contributo chi innova almeno il 30% delle immobilizzazioni materiali, o chi avrà un tasso win di almeno 1 punto. .  
   
   
SEMINARIO SUI PAGAMENTI INTERNAZIONALI  
 
Reggio Emilia, 3 ottobre 2007 - Nell’ambito delle iniziative di promozione economica, la Camera di commercio di Reggio Emilia organizza il 12 ottobre prossimo, presso la Sala Grasselli (ore 9. 00/17. 30) l’incontro su “Pagamenti con l’estero, Incoterms e contrattualistica commerciale internazionale”, relatore il Dr. Antonio Di Meo dell’omonimo Studio di Padova. L’iniziativa è aperta non solo ai responsabili aziendali dell’ufficio estero, ma anche ai funzionari commerciali operativi sui mercati internazionali, affinché entrambi possano disporre di strumenti idonei per individuare la tipologia giusta e più favorevole all’azienda degli accordi commerciali da sottoscrivere e dei relativi pagamenti. In particolare saranno trattate le tematiche inerenti le problematiche contrattuali nella vendita internazionale (individuazione punti di criticità nella negoziazione di una compravendita con l’estero, legge applicabile, clausole negoziali), il rischio di credito (rischio “commerciale” e rischio “Paese”), la formulazione clausole di pagamento e le forme di pagamento all’estero (Cod, incassi elettronici dei crediti, stand by letter, forfaiting). .  
   
   
BY INNOVATION DAY: IL PRIMO CONVEGNO NEL VALORE DELLE FORNITURE INNOVATIVE SOSTENIBILI  
 
 Milano, 2 ottobre 2007 - Per la prima volta acquirenti e fornitori saranno riuniti insieme nel primo convegno all’insegna dell’innovazione sostenibile. Si tratta di By Innovation Day in programma il giorno 11 ottobre presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. L’iniziativa è voluta da Enrico Rainero & Partners editore dal magazine By Innovation Procurement. L’obiettivo della giornata è quello presentare le attuali tendenze dei mercati, trattare alcune esperienze di relazioni tra il marketing e gli approvvigionamenti e dare spunti e idee concrete ai fornitori aziendali per contribuire alla competitività dei propri clienti in un’epoca di globalizzazione dei mercati e di necessità di doverosa sostenibilità. Relatori della tavola rotonda saranno: Gianni Coda – Senior Vice President Fiat Group, Purchasing & Fga Purchasing; Michele Cimino – Presidente Adico, Associazione Italiana per il Marketing, le Vendite e la Comunicazione; Giorgio De Rita – Amministratore Delegato Nomisma S. P. A. , Società di Studi Economici; Francesco Festa - Presidente Federmanagement - Presidente Adaci, Associazione Italiana di management degli Approvvigionamenti – Senior Vice President Alitalia, Purchasing & Supply Management; Franco Grossi – Docente Ergonomia e Ict Università di Trieste; Luca Mastrogregori – Direzione Acquisti in Rete, Strategie di E-procurement Consip (Società di Gestione degli acquisti nelle P. A. Per il Ministero dell’Economia e delle Finanze); Sandro Piacentini – Presidente e Amministratore Delegato Ritel S. P. A. – presidente Qswork - già associato Studio Ambrosetti. .  
   
   
UNGHERIA, AZIENDA "HAJDUNANAS" IN VENDITA  
 
Budapest, 3 ottobre 2007 - Il 28 giugno scorso è iniziata la procedura di liquidazione della "Hajdúnánás Lux Component Manufacture Kft". La procedura, gestita da Yplon Asset Management e da Liquidation Kft, prevede ora che alcune parti della società siano messe in vendita. Lo comunica in questi giorni il Budapest Business Journal. Tra queste, due siti (il primo di 66. 000 metri quadrati, il secondo di 16. 000 metri quadrati) al prezzo di quasi 13 milioni di dollari (più tasse), e i macchinari per circa 2 milioni e mezzo di dollari. .  
   
   
PROGETTO CROSSBO II: A CIVITAVECCHIA IL WORKSHOP “IL SETTORE METALMECCANICO NEL MERCATO INTERNAZIONALE”  
 
Civitavecchia, 3ottobre 2007 - Bic Lazio e l´Euro Info Centre (Eic) It 389, in collaborazione con il Comune di Civitavecchia, organizzano nell’ambito del Progetto Crossbo Ii, cofinanziato dalla Commissione europea con lo scopo di promuovere collaborazioni commerciali tra le Pmi europee, il seminario “Il settore metalmeccanico nel mercato internazionale”, il cui obiettivo è illustrare le dinamiche e le opportunità offerte dal mercato europeo. Il seminario si svolgerà venerdì 5 ottobre alle ore 16. 00 presso l’Assessorato allo Sviluppo del Comune di Civitavecchia, in via A. Da Sangallo. La partecipazione al seminario è gratuita ed aperta a tutte le imprese che intendono confrontarsi con i mercati internazionali. Interverranno tra gli altri: Giovanni Moscherini, Sindaco di Civitavecchia; Alessio De Sio, Assessore allo Sviluppo, Attività Produttive e Politiche del Lavoro del Comune di Civitavecchia; Mario Fiorentini, Presidente della Commissione Sviluppo del Comune di Civitavecchia; Riccardo Sbrozzi, Presidente Assogip; Michela Marcoccia, Opportunità d’Impresa per il Territorio di Bic Lazio; Enrico Pennarola, Leonardo Business Consulting. Si prega di dare conferma della propria presenza contattando l’Eic Lazioeuropa al numero: 06. 97845023/79/43; od inviare una e-mail a: eicit389@biclazio. It .  
   
   
TRENTO: PRESENTATO DA AGENZIA DEL LAVORO IL RAPPORTO SULL’OCCUPAZIONE 2006 OCCUPATI IN CRESCITA, MA IL MERCATO DEL LAVORO OFFRE MENO OPPORTUNITÀ AI LAVORATORI MATURI E ALLE DONNE  
 
Trento, 3 ottobre 2007 – Corre ad un buon passo (meglio che nelle altre regioni del Nord Est e allo stesso ritmo della media europea) il mercato del lavoro in Trentino, con 2. 900 occupati in più rispetto all’anno precedente, ma vi sono segmenti di lavoratori (donne, lavoratori maturi, giovani) che rimangono indietro. E se a fine anno – in un quadro che è di sostanziale piena occupazione, con 219. 000 occupati complessivamente - si prevede un aumento degli occupati dell’1,2 per cento, le imprese locali fanno fatica a reperire alcune figure professionali. La struttura complessiva del mercato del lavoro trentino conferma un buon equilibrio che però va adeguatamente presidiato con i necessari interventi sul versante delle politiche, per contrastare le tensioni in atto o potenziali per il prossimo futuro. A volerlo riassumere in poche righe, è questo il quadro che emerge dal Rapporto 2006 sull’occupazione in provincia di Trento (giunto alla ventiduesima edizione), presentato stamane da Agenzia del Lavoro alla Sala Rosa del palazzo della Regione. L’assessore provinciale Marta Dalmaso: “Dal Rapporto emerge la conferma della necessità di garantire un sostegno robusto all’inserimento occupazionale da parte della pubblica amministrazione a donne, lavoratori anziani, svantaggiati e soggetti deboli, ma la sfida del lavoro e dell’integrazione sociale si vince solo con il contributo di tutti gli attori del sistema e l’assunzione, di fronte ad un mondo sempre più veloce e complesso, di maggiori responsabilità da parte di tutti, lavoratori e imprese comprese”. “Il Rapporto – ha spiegato il presidente di Agenzia del Lavoro, Pietro Antonio Varesi – ci consente di alzare periodicamente la testa per guardare più lontano e cogliere i problemi prima che si evidenzino. Non avremmo potuto altrimenti tenere in questi anni sotto controllo i fenomeni più preoccupanti e tenere i livelli occupazionali ad un così buon livello, confermando con ciò il collegamento strutturale che esiste tra lo studio dei dati e l’azione politica”. Le riflessioni sviluppate nel Rapporto di quest’anno si riferiscono a tutto il 2006 ma si spingono a considerare le tendenze dei primi mesi dell’anno in corso, comprese alcune indicazioni che emergono dalle rilevazioni trimestrali sulle forze di lavoro dell’Istat del primo e del secondo trimestre 2007. Il Rapporto si compone di una appendice di dati che da anni sono utile materiale di consultazione per gli addetti ai lavori. Il valore aggiunto della pubblicazione sta peraltro nelle analisi di sintesi e negli approfondimenti tematici, su alcuni dei quali sono intervenuti stamane alla presentazione della pubblicazione tre economisti del lavoro, Paolo Sestito, Eliana Baici e Gianni Geroldi. Nel suo intervento introduttivo, l’assessore al lavoro Marta Dalmaso si è soffermata sui segni di cambiamento che stanno interessando anche il nostro mercato del lavoro: le trasformazioni in atto nei rapporti commerciali e nelle imprese e nelle filiere produttive, nei cicli e nell’organizzazione produttiva; la crescente diversificazione degli schemi contrattuali utilizzati nei rapporti di lavoro, “che a volte consentono di rispondere ai reciproci interessi delle parti contrattuali, altre volte costituiscono strumento per soddisfare le esigenze solo di una parte, creando germi di insoddisfazione e insicurezza nell’altra, con ripercussioni negative anche sulla qualità del lavoro”; infine la rigenerazione strisciante del tessuto produttivo, che si traduce nei fenomeni di espulsione dai cicli produttivi, nella perdita di talune professionalità tipicamente operaie e nella crescita delle richieste di professionalità di tipo intellettuale. “Tutti questi fenomeni – ha affermato Dalmaso - richiedono una verifica attenta ed un monitoraggio costante, ma richiedono anche l’assunzione di scelte e di orientamenti efficaci. Rispetto all’offerta di lavoro, emergono con differente grado di complessità problematiche relative alla componente femminile, ai lavoratori anziani; per certi segmenti di forza lavoro, i più disagiati e i più deboli, si conferma la necessità di garantire un sostegno robusto al loro inserimento occupazionale da parte della pubblica amministrazione”. Dalmaso ha ricordato, a questo proposito, le iniziative messe in campo a sostegno della ricollocazione dei lavoratori in mobilità e le modalità innovative introdotte nell’applicazione della legge 68/99 a sostegno dell’inserimento mirato dei disabili. “C’è però l’esigenza di trovare modalità ancora più incisive per recuperare al lavoro quote di donne o di soggetti anziani che il mercato del lavoro tende a marginalizzare”. Da alcuni anni, peraltro, le problematiche del lavoro sono venute sempre più intrecciandosi con altre dimensioni, a cominciare da quella dell’inclusione sociale, dell’assistenza, dei servizi alla persona ed alla famiglia, dei servizi formativi. Per la componente femminile, ad esempio, i problemi del lavoro si intrecciano con quelli della conciliazione, che devono essere affrontati anche fuori della dimensione lavorativa in senso stretto. Per la manodopera straniera i temi della loro integrazione sono sia lavorativi che sociali. Così anche per i lavoratori svantaggiati, per i disabili e gli emarginati, mentre per i giovani e i lavoratori anziani i problemi lavorativi si accompagnano a quelli formativi e a quelli previdenziali. “In questi anni – ha concluso l’assessore Dalmaso - lo sforzo della Provincia ha assunto l’integrazione tra le diverse dimensioni e tra le diverse politiche quale obiettivo prioritario, sui quali è possibile raccogliere i primi risultati. La riforma della politica sociale, culminata nella recentissima legge provinciale n. 13/2007, assume a presupposto il lavoro come strumento indispensabile di inclusione sociale. I nuovi indirizzi del Fondo Sociale Europeo, di recente approvati, hanno creato i presupposti per un più efficace avvicinamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro, a cominciare dall’assegnazione all’Agenzia del lavoro di nuove risorse e nuove opportunità per la formazione continua dei lavoratori. Da ultimo, ma non per ultimo, lo schema di disegno di legge in materia di lavoro ribadisce e sottolinea la dimensione sociale del lavoro e fissa, con indubbio spirito innovativo, il programma di coordinamento e di integrazione tra la politica del lavoro, le politiche per lo sviluppo, le politiche per l’inclusione sociale e quelle formative. Con esso, poi, si fissano obiettivi di ulteriore crescita della risposta pubblica, ma si chiede anche maggiore partecipazione sociale alla crescita del sistema occupazionale”. La politica pubblica da sola non basta. Sui temi sociali, ad esempio, “la politica pubblica ha bisogno di essere orientata e sostenuta attivamente dalla società e dai singoli cittadini, giacché la sfida del lavoro e dell’integrazione sociale non possono prescindere dal contributo fattivo di tutti gli attori del sistema e richiedono l’assunzione, di fronte ad un mondo sempre più veloce e complesso, di maggiori responsabilità da parte di tutti, lavoratori e imprese comprese”. Il Rapporto Sull’occupazione 2006 In Sintesi Il Rapporto 2006 ci consegna, in sintesi, l’immagine di un mercato del lavoro complessivamente equilibrato, in cui si rilevano alcuni elementi di tensione già in atto o potenziali per il prossimo futuro. Gli elementi di forza sono rappresentati da un contesto congiunturale in netta ripresa, un basso tasso di disoccupazione, alti livelli di occupazione (in particolare per i maschi), un orientamento persistente al proseguimento degli studi dei giovani ed una disponibilità ancora crescente idi manodopera straniera. Costituiscono invece elementi di debolezza una stasi della partecipazione femminile al mercato del lavoro, una persistente minore qualità del lavoro femminile anche per le problematiche irrisolte della conciliazione, una presenza insufficiente di lavoratori anziani nel mercato del lavoro locale, una più lenta stabilizzazione occupazionale dei giovani. Il quadro congiunturale riferito al 2006 torna a presentare una performance favorevole (+ 2,3% rispetto al + 0,6 rilevato l’anno scorso), con dinamiche di sviluppo più sostenute rispetto non solo all’Italia ma anche dello stesso Nord-est, consegnando l’immagine di un sistema economico che mette a segno una crescita sostenuta. Un indicatore a conferma è il ricorso alla cassa integrazione, calato sia in termini di ore che di lavoratori e aziende coinvolte (- 25% per la Cig e – 30% per la Cigs) “Il contributo positivo alla crescita – ha spiegato Isabella Speziali dell’Osservatorio del mercato del lavoro – è dato soprattutto dal terziario (+ 3,4%) ma anche, diversamente dallo scorso anno, dall’industria, che cresce in termini di valore aggiunto del 2,7%”. L’andamento del sistema economico ha influenzato positivamente anche il mercato del lavoro locale. L’occupazione cresce (siamo al 65,4%) e la condizione della disoccupazione (3,1%) riguarda un numero di soggetti che – si legge nel Rapporto – “difficilmente potrà diminuire ulteriormente”. Il numero medio di occupati ha raggiunto, in valore assoluto, le 219. 500 unità (129. 600 maschi e 89. 900 donne), mentre i soggetti in cerca di occupazione sono meno di 7. 000. Una crescita occupazionale – fa notare Agenzia - che segna un ulteriore incremento nel primo semestre 2007 e che pone il Trentino dietro solo a Bolzano e alla Valle d’Aosta. La crescita occupazionale è stata trainata dal terziario, che ha ulteriormente rafforzato il suo peso sull’occupazione complessiva e in minor misura dalle costruzioni, attività entrambe soggette alla stagionalità. E’ invece calata nel 2006 l’occupazione nell’industria in senso stretto e solo il dato riferito al secondo trimestre del 2007, rileva un’inversione di tendenza nel comparto. Peraltro il processo è stato anticipato nel corso del 2006 dalla dinamica delle assunzioni, in crescita del 7% complessivamente per il positivo contributo del terziario e delle costruzioni, ma anche in relazione agli orientamenti più favorevoli dell’industria in senso stretto che ha effettuato l’11,9% di assunzioni in più rispetto al 2005. In Trentino l’85 per cento circa dei dipendenti sono occupati a tempo indeterminato; il tempo determinato incide per il 15,4% e riguarda 26. 000 lavoratori. Rispetto al 2005, l’occupazione a termine è aumentata di 1,8 punti percentuali, più che nel Nord Est e in Italia La partecipazione al mercato del lavoro non è uguale per tutti: nel 2006 il tasso di partecipazione delle donne è sceso ancora (57,5%), per cui l’occupazione femminile rimane ferma al 54,7%, un tasso ben lontano dall’obiettivo di Lisbona (60% entro il 2010). Tutto ciò a causa dei vincoli rappresentati dalla difficoltà di conciliazione (soprattutto per le 30-39enni), dagli orientamenti verso lo studio e dallo scoraggiamento derivante dalla qualità dei posti di lavoro offerti alle donne, e nonostante l’elevata e crescente disponibilità di lavoro a tempo parziale (il 35% delle donne sono occupate a tempo parziale rispetto al 4,1% dei maschi). Le donne sono più in difficoltà dei maschi a conseguire un lavoro dipendente in forma stabile: il 20,2% delle donne rispetto all’11,5% dei maschi sono a termine. Il tasso di occupazione dei lavoratori anziani ci vede poco performanti rispetto all’obiettivo del 50% della Strategia di Lisbona ed è per questo che il tema dell’invecchiamento attivo – al quale è stato dedicato la scorsa settimana a Trento un seminario internazionale - diventa un tema cruciale anche nella realtà del mercato del lavoro provinciale. Il tasso di occupazione dei lavoratori maturi (55-64 anni) è del 30,3%, molto lontano dai valori medi Ue. Per i giovani i tempi della ricerca di un lavoro si confermano molto brevi (pochi mesi), il tasso di occupazione è il 32,5% mentre il tasso di disoccupazione è calato al 9,3% (11% nel Nord-est, 21% in Italia). Così come avviene nel resto d’Europa, l’occupazione dei giovani è però spesso un’occupazione a termine. Per i giovani fino a 24 anni la percentuale di lavoro a termine sull’occupazione alle dipendenze è pari al 47,8%. Nel 30% dei casi l’occupazione a termine dei giovani è però motivata dal contratto di apprendistato. Il lavoro in Trentino – sottolinea il Rapporto 2006 - si conferma prevalentemente stabile e l’incidenza del lavoro temporaneo ci vede allineati all’Europa. In Trentino poco meno dell’85% dei dipendenti sono occupati a tempo indeterminato e la quota dei temporanei si attesta al 15,4%. Il corrispondente valore registrato nell’Ue per i Paesi della zona euro risulta nel primo trimestre 2007 pari al 16,2%. Il Trentino peraltro presenta un’incidenza di questo aggregato tradizionalmente maggiore di Nord-est e Italia, e la forbice nel 2006 si è incrementata a motivo della natura settoriale degli incrementi occupazionali registrati nell’anno. E dal mondo delle imprese quali segnali arrivano? Si conferma ancora elevato il bisogno di manodopera: nel 2006 l’occupazione si porta a quota 219. 500 occupati e crescono le assunzioni registrate presso i Centri per l’impiego a seguito di comunicazioni aziendali (113. 400 i nuovi rapporti di lavoro instaurati nell’anno). Il reperimento di alcune figure continua però a presentarsi problematico. Le imprese lamentano difficoltà nel reperimento del 41,1% delle figure, in particolare per operai specializzati e figure tecniche e di elevata specializzazione. Per le professioni di medio bassa qualificazione dell’agricoltura e dei servizi la difficoltà di reperimento è meno accentuata, grazie anche ad una maggiore disponibilità delle imprese ad assumere personale straniero. Nel 2006 gli avviamenti degli stranieri sono ulteriormente cresciuti attestandosi a quota 34. 531 su 113. 400 assunzioni, pari al 30,4% delle assunzioni complessive. Nel 53,8% dei casi le loro assunzioni si collocano nelle professioni non qualificate e per un ulteriore 28,2% nelle figure relative alle vendite e ai servizi per le famiglie. E’ evidente che il tipo di occupazione si caratterizza in termini di stagionalità ma questa dinamica si associa al carattere temporaneo del progetto migratorio della gran parte di questi stranieri. Attualmente l’incidenza degli stranieri residenti sulla popolazione complessiva si attesta al 6,7%, un valore che vede il trentino posizionato a metà tra Nord-est e Italia. In questo mercato del lavoro il supporto delle politiche attive si orienta prevalentemente verso l’erogazione di servizi e il sostegno all’occupazione è mirato ai soggetti deboli, svantaggiati e disabili. Servizi a supporto dei lavoratori (11. 579 colloqui di orientamento, 271 colloqui di consulenza e 269 colloqui Eures); a supporto delle aziende (9. 368 richieste aziendali per ricerca di personale, 8. 218 posizioni concluse nell’anno che si sono concretizzate nel 76,4% dei casi con un’assunzione su segnalazione dei Centri per l’impiego); di formazione (3. 491 interventi rivolti soprattutto ai giovani e alla riqualificazione dei lavoratori occupati e in cerca di un nuovo lavoro); innovativi a sostegno della ricollocazione dei lavoratori in mobilità o per l’inserimento lavorativo dei disabili). Nel 2006 quasi mille sono stati i soggetti coinvolti nei lavori socialmente utili, dei quali 112 disabili e 494 svantaggiati o portatori di handicap. .  
   
   
LEGGE SUGLI APPALTI, ECCO LE DISPOSIZIONI DELLA REGIONE TOSCANA MARTINI: “UN PERCORSO CHE RICHIEDE CONCERTAZIONE E BUON SENSO”  
 
Firenze, 3 ottobre 2007 - Dallo scorso 17 settembre è legge a tutti gli effetti e il governo regionale intende fare tutto il possibile perché sia applicata nel migliore dei modi, difendendone il contenuto profondamente innovativo ma anche sostenendo tutti i soggetti che dovranno garantirne l’attuazione. Ed è con questo obiettivo che nella riunione di ieri pomeriggio la giunta regionale ha approvato una circolare che contiene dettagliate indicazioni e chiarimenti in relazione alla legge 38/2007, cioè alla legge regionale sugli appalti. «Una legge – spiega il presidente Claudio Martini – che è tale a tutti gli effetti a prescindere dalla decisione del governo di impugnarla e anche una legge che entra in una materia delicata e complessa e che indubbiamente richiede cambiamenti anche faticosi nei comportamenti sia degli enti pubblici che degli imprenditori. Ma noi non siamo tra coloro che fatta una legge si disinteressano di quello che succede dopo. Intendiamo impegnarci fortemente perché ne sia salvaguardato l’impianto coraggioso e innovativo, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti relativi alla regolarità e alla sicurezza del lavoro. Tuttavia siamo ben consapevoli che questo si raggiungerà solo con la massima concertazione con tutti i soggetti interessati, strada peraltro percorsa fin dall’inizio, e anche con il buon senso che ci permetterà di avviare con tempi e procedure diverse le varie disposizioni, così come previsto dalla stessa legge». Su quest’ultimo punto si sofferma anche Federico Gelli: «Sostanzialmente le disposizioni della legge si possono dividere in tre gruppi – spiega il vicepresidente, che ha portato la circolare all’approvazione della giunta – Ci sono norme da applicare alla data di entrata in vigore della legge regionali, altre la cui applicabilità è subordinata all’adozione di ulteriori atti della legge regionale, altre ancora la cui attuazione è demandata agli stessi soggetti che dovranno fare gli appalti. Ed è importante ricordare che tra tutti i punti oggetto del ricorso alla Corte Costituzionale rientra nel primo gruppo – quello delle disposizioni da applicare subito – solo la normativa sul subappalto. Che è effettivamente cosa di grande rilievo, ma su cui già nelle prossime settimane conosceremo l’orientamento della Corte costituzionale». Il 23 ottobre, infatti, i giudici della Corte Costituzionale si pronunceranno sul ricorso presentato a suo tempo dalle regioni, Toscana compresa, sul Codice degli appalti. Il giudizio riguarderà anche la materia del subappalto e anticiperà almeno di un anno e mezzo l’orientamento della Corte sulla legge toscana. Nel frattempo proseguirà il lavoro di concertazione insieme agli enti locali e agli soggetti interessati all’applicazione della legge, con una riunione programmata già per la prossima settimana. Scheda Le principali disposizioni del testo approvato oggi in giunta Cosa prevede la circolare sulla legge sugli appalti di Paolo Ciampi Firenze I soggetti che saranno tenuti ad applicare la normativa, le disposizioni che trovano immediata attuazione a partire dall’entrata in vigore della legge e le altre disposizioni per cui si dovranno attendere regolamenti o altri atti. Tutto questo contiene la circolare che, approvata questo pomeriggio dalla giunta regionale, contiene le indicazioni applicative della legge regionale sugli appalti (legge 38/2007). Questi, in sintesi, i principali contenuti. A chi si applica la legge. La legge disciplina i contratti pubblici che hanno per oggetto lavori, forniture, servizi. Contratti stipulati dalla regione (e da agenzie ed enti dipendenti), enti locali, Asl e aziende pubbliche per i servizi alla persona. Interessati tutti i bandi pubblicati a partire dal 17 settembre. Disposizioni immediatamente applicabili. Tra di esse hanno un particolare rilievo quelle che prevedono che ai fini della determinazione dell’importo della gara le amministrazioni tengano conto anche dei costi della sicurezza; che prima dell’aggiudicazione si valuti la congruità dell’incidenza dei costi della manodopera; che i soggetti appaltanti verifichino l’idoneità tecnico professionale e la regolarità contributiva e assicurativa dell’impresa aggiudicataria; che i capitolati d’appalto prevedano alcune cause di risoluzione del contratto. Inoltre, il subappalto è vietato in favore di imprese che hanno presentato offerte in sede di gara ed è comunque limitato alle sole attività che rivestono carattere di specializzazione. Tra le altre cose si esige che nei contratti di subappalto siano evidenziati gli oneri relativi alla sicurezza. Viene resa obbligatoria la redazione del piano di sicurezza e si obbliga l’impresa a dotare il personale di apposita tessera di riconoscimento. Altro obbligo di grande rilievo è quello di informare il soggetto appaltante di ogni atto di intimidazione ricevuto, pena la risoluzione del contratto. Tra gli altri articoli immediatamente applicabili quelli che impegnano il governo regionale ad azione concrete per il potenziamento della sicurezza e della regolarità del lavoro in edilizia. Allo stesso modo trovano immediata applicazione anche la semplificazione degli adempimenti nelle procedure di gara. Disposizioni che rimandano a ulteriori atti. Rimandano a un successivo regolamento di attuazione le disposizioni della legge relative all’Osservatorio regionale dei contratti pubblici. Regolamenti attuativi – che dovranno essere adottati entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, sono previsti anche per dare attuazione agli articolo 18 (pagamento delle retribuzioni), 22 (tutor di cantiere), 31 (profilo del committente), 34 (requisiti di capacità delle imprese), 35 (cause di esclusione), 49 (mercato elettronico regionale). Disposizioni che rimandano ai soggetti appaltanti. Sono in particolare quelle contenute nell’articolo 3, che troveranno applicazione solo in seguito all’approvazione da parte dei soggetti appaltanti di specifiche disposizioni relative alle modalità di affidamento dei contratti. .  
   
   
VERSO “MELTING BOX” CONVEGNO “IERI, OGGI E DOMANI….I DIRITTI DELLE DONNE”  
 
Torino, 3 ottobre 2007 - La Commissione Regionale per le Pari Opportunità del Piemonte, a oltre 20 anni dalla sua fondazione, organizza il convegno “Ieri, oggi, domani…I diritti delle donne”, che si terrà a Torino il 6 ottobre 2007 presso la Sala Conferenze dell’Archivio di Stato in Piazzetta Mollino, dalle ore 9. 00 alle ore 17. 30. Il convegno si colloca nella fase finale di un percorso di riflessione ampio ed articolato, costruito attraverso diversi focus group che hanno coinvolto figure ed esperienze differenti, sulla condizione delle donne e sugli organismi di rappresentanza di genere in Piemonte. In particolare, la giornata nasce con l’intento di ripercorrere l’impegno per la parità e per le pari opportunità esercitato in molti luoghi dalle donne e di mettere a confronto lotte, aspirazioni e pensieri di generazioni differenti, a livello politico, istituzionale e sindacale; ovvero un confronto fra donne che hanno vissuto questo tipo di esperienza a partire dalla seconda metà degli anni ‘70 e donne giovani o non più giovani che sono impegnate oggi su questi temi. “Ieri, oggi, domani…I diritti delle donne” è l’occasione per approfondire un dialogo ed un confronto franco e aperto, che non solo ripercorra le testimonianze di una storia importante ma sappia anche proiettarsi verso il futuro, con un progetto di crescita capace di coinvolgere le nuove generazioni. L’iniziativa fa parte del programma di eventi “Verso Melting Box”, un percorso di avvicinamento per accompagnare il pubblico attraverso i temi che saranno trattati durante la Fiera Internazionale dei Diritti e delle Pari Opportunità per Tutti che si terrà a Torino – Centro Congressi Lingotto – dal 22 al 24 ottobre 2007. Il convegno sarà aperto dalla presentazione della Pubblicazione “Fare la differenza: l’esperienza dell’Intercategoriale donne di Torino. 1975-1986” curato da Nicoletta Giorda e dalla proiezione del Dvd “Lottatrici” curato dal Regista Gianluca De Serio e prodotto dalla Commissione Regionale per la realizzazione delle Pari Opportunità Uomo-donna del Piemonte, che ridanno voce ad una straordinaria stagione di movimento di donne, ovvero di femminismo sindacale, sviluppatosi all’interno del sindacato torinese, un modo unico di introdurre il pensiero femminile nella pratica sindacale, organizzativa e rivendicativa, per trasmettere il messaggio, soprattutto alle giovani generazioni, che ogni diritto acquisito è frutto di un forte impegno intellettuale e di lotta, è frutto di coraggio nel rompere l’ordine costituito e si fonda sulla costruzione di alleanze tra quei soggetti che a qual diritto aspirano. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: VENERDÌ CONVEGNO SU LAICITÀ E DONNE  
 
 Trieste, 3 settembre 2007 - Ci sarà un pensiero rivolto a quanto sta accadendo nell´ex Birmania, oggi Myanmar, e in particolare alla leader dell´opposizione e premio Nobel per la pace 1991, Aung San Suu Kyu, in apertura di lavori del convegno internazionale "La laicità delle donne: consuetudini domestiche e diritti civili" organizzato per venerdì e sabato prossimi (5 e 6 ottobre) dalla Commissione regionale pari opportunità uomo/donna a Trieste. I lavori si terranno nel teatro Miela di piazza Duca degli Abruzzi 3 a partire dalle 9. 00 e sino alle 18. 30 per quanto riguarda venerdì 5, mentre dalle 9. 00 alle 12. 30 sabato 6. Relatrici saranno esperte di Italia, Francia e Spagna su come questi tre Paesi a forte matrice cattolica hanno affrontato i temi connessi con i diritti civili delle donne. Con il convegno - ha spiegato in conferenza stampa la presidente della Crpo, Renata Brovedani - abbiamo cercato di dare una risposta a esigenze espresse da un´ampia cerchia di donne. Far riconoscere i propri diritti civili è spesso la principale difficoltà di fronte a cui le donne si trovano - ha aggiunto Imma Tromba del Goap, il centro antiviolenza di Trieste da cui è partita l´idea di un convegno sulla laicità che ha trovato il supporto della professoressa Luisa Accadi dell´Università del capoluogo regionale. La Accadi ha affermato che "laicità" non è l´antitesi di "religiosità", come invece si è portati a credere in Italia, dove lo scontro tra istituzioni e Chiesa in temi come aborto, fecondazione artificiale e divorzio è molto forte. .  
   
   
OGGI VIENE PRESENTATO IL "PIANO D´INTERVENTO PER LE PARI OPPORTUNITÀ IN CALABRIA"  
 
Reggi Calabria, 3 ottobre 2007 – Oggi alle ore 11, nella sede della Presidenza di Palazzo "Alemanni", le consigliere regionali di Parità, Maria Stella Ciarletta e Tommasina Lucchetti, presenteranno il "Piano d´intervento per le Pari Opportunità in Calabria". Interverrà anche il responsabile Uoa per gli Affari della Presidenza, Vicenzo Falcone. Saranno presenti anche le cinque consigliere provinciali di Parità della regione. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: ACCORDO PUGLIA - BASILICATA  
 
Bari, 3 ottobre 2007 - Sono iniziate ierile attività del Gemellaggio Agire Por fra la Regione Basilicata e la Regione Puglia (Assessorato alla Solidarietà – Ufficio Garante di Genere presso il Settore Sistema Integrato Servizi Sociali) nel campo delle Pari Opportunità. Il Gemellaggio è stato attivato con una Convenzione siglata il 24 settembre 2007 fra l´Autorità per le Politiche di Genere della Regione Basilicata, l´Ufficio Garante di Genere della Regione Puglia, il Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dello Sviluppo Economico. L´amministrazione della Basilicata si impegna, a scambiare con la Regione Puglia competenze ed esperienze in materia di conciliazione vita/lavoro nel quadro dell´attuazione del principio di Pari Opportunità, favorendo un confronto tecnico sull´efficacia delle procedure e dei dispositivi di attuazione adottati, allo scopo di promuovere, nell´ambito della Programmazione 2007–2013 e delle azioni cofinanziate dai Fondi strutturali, un rafforzamento delle politiche finalizzate a garantire migliori possibilità di accesso e partecipazione femminile al mercato del lavoro. .  
   
   
WELCOME CANADA: IL SISTEMA CASA VICENTINO RAFFORZA I CONTATTI CON IL NORDAMERICA TRE GIORNI DI TOUR TRA LE AZIENDE DELLA PROVINCIA CONFERMANO IL COSTANTE INTERESSE D’OLTREOCEANO PER LE PRODUZIONI VICENTINE DEL SETTORE ARREDO  
 
Vicenza, 3 ottobre 2007 - Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, ha accolto nei giorni scorsi una delegazione di architetti e interior designer canadesi, giunti in città per meglio conoscere il settore dell’arredo e del sistema casa vicentino. Nello specifico, l’iniziativa ha visto la partecipazione di operatori provenienti dall’area di Vancouver e ha potuto contare sulla collaborazione della Camera di Commercio Italiana in Canada, che ha voluto così replicare l’appuntamento svoltosi lo scorso anno in terra berica sempre con il coordinamento di Vicenza Qualità. Il programma degli incontri è stato introdotto da una presentazione generale del comparto del mobile vicentino e da un confronto con le Associazioni di categoria e con alcuni rappresentanti locali del settore; in tale occasione è stata anche proposta agli ospiti una panoramica completa di quanto l’industria locale può offrire in termini di arredamento, complemento d’arredo, illuminotecnica, pavimentazione, materiali per l’edilizia residenziale e commerciale, arredi per l’ufficio e articoli per la casa in genere, senza dimenticare l’artigianato e le produzioni di qualità del mobile classico. L’occasione si è rivelata interessante anche per il fatto che gli operatori d’oltreoceano hanno dimostrato di apprezzare particolarmente il “Made in Vicenza” e di nutrire una spiccata propensione per alcuni articoli italiani, già frequentemente utilizzati nei loro progetti. Gli appuntamenti vicentini sono quindi proseguiti con visite dirette ad alcune aziende del territorio, che hanno illustrato il meglio della propria produzione fornendo un valido esempio di tradizione, creatività e design. Aspetti che da sempre rappresentano le peculiarità del sistema casa vicentino, come messo in evidenza anche dalle più recenti esperienze dell’Azienda Speciale della Camera di Commercio. In particolare, gli operatori canadesi sono rimasti favorevolmente colpiti dalla presenza sul territorio berico di numerose piccole e medie imprese di qualità, in grado di affiancarsi a prodotti di marchio già conosciuti all´estero e di competere con successo sul mercato globale. Tali considerazioni hanno trovato ulteriori conferme anche nel comparto del mobile contemporaneo, dove innovazione, tecnologia e attenzione ai dettagli determinano sempre più la qualità delle produzioni vicentine proponendo oggetti dal design raffinato e funzionale, in linea con le tendenze minimal e high tech dell’arredo internazionale. A coronamento della missione, gli ospiti hanno potuto visitare i principali monumenti del centro storico di Vicenza e alcune ville del territorio, lasciandosi affascinare dai capolavori del Palladio e dall’eccellenza architettonica della città. Prosegue in questo modo l’attività di promozione di Vicenza Qualità a fianco degli operatori commerciali della provincia, per favorire i contatti con buyers e potenziali partner stranieri e rendere sempre più stringenti e fattivi i rapporti con il mercato nord-americano. .  
   
   
EDES SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2007. RICAVI NETTI PARI A EURO 99,8 MILIONI A FINE GIUGNO 2007 IN CRESCITA DI CIRCA IL 28% RISPETTO A EURO 77,9 MILIONI A FINE GIUGNO 2006  
 
Milano, 3 ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Aedes, riunitosi in data odierna sotto la Presidenza di Alfio Noto, ha approvato la Relazione Semestrale consolidata al 30 giugno 2007. Nel corso del primo semestre 2007 è continuata l’attività di rafforzamento dell’area servizi dovuta sia al consolidamento di Unicenter, società specializzata nella gestione di centri commerciali attiva nell’area del nord est d’Italia che alle I proventi da società collegate e Jv si attestano a circa Euro 32 milioni in forte crescita rispetto alla perdita di Euro 2,4 milioni al 30 giugno 2006. Commissioni percepite nell’ambito dell’attività di Fund Management sui nuovi fondi “Petrarca” e “Boccaccio” ed all’attività di co-investor in Italia e all’estero. In particolare è stata costituita una joint venture con Cordea Savills nel segmento “Housing”, propedeutica al lancio di un fondo opportunistico. E’ proseguita l’attività di espansione internazionale, attraverso Secure Investments Ltd, sui mercati dell’Europa dell’Est ed una joint venture con Reit Asset Management, sul mercato svedese. L’andamento del primo semestre 2007 risulta in linea con gli obiettivi del piano industriale, sia a livello di ricavi che di reddito operativo; il risultato netto è, invece, influenzato da imposte ed accantonamenti fiscalmente indeducibili relativi agli esercizi 2004 e 2005, pari a Euro 8,3 mln. Il tax rate risulta pertanto del 61,5% rispetto al 39,6% del medesimo periodo dell’esercizio precedente; al netto di tali aggravi d’imposta il tax rate sarebbe stato di circa il 41%. Di seguito i principali indicatori economico-finanziari e patrimoniali: I ricavi netti al 30 giugno 2007 si attestano a Euro 99,8 milioni, in crescita di circa il 28% rispetto a Euro 77,9 milioni a fine giugno 2006. Si sottolinea che tale voce, extracontabile, è peraltro significativa nell’esprimere il volume d’affari aziendale ed è stata calcolata includendo i proventi da società collegate e joint venture ed al netto del costo del venduto. A fine giugno 2007 si evidenzia un aumento pari a circa Euro 5,5 milioni dei ricavi per prestazione di servizi, che passano a circa Euro 14 milioni da Euro 8,5 milioni a fine giugno 2006. Tale incremento è principalmente imputabile alle commissioni percepite nell’ambito dell’attività di Fund Management sui nuovi fondi “Boccaccio” e “Petrarca” ed al consolidamento di Unicenter. I proventi da alienazione di partecipazioni immobiliari evidenziano un incremento, attestandosi a Euro 40,4 milioni rispetto ad Euro 12,8 milioni a fine giugno 2006. Tale crescita è imputabile alle plusvalenze ottenute dalla cessione totale della partecipazione in Liegi Properties srl e dalla cessione parziale delle partecipazioni in Aedilia Due srl, Diaz Immobiliare srl, Corso 335 srl, Legioni Romane srl e P9 nell’ambito della Joint Venture con Cordea Savills nel segmento housing. I costi operativi ammontano a circa Euro 42,1 milioni al 30 giugno 2007 rispetto a Euro 35,4 milioni al 30 giugno 2006. Tale incremento è principalmente dovuto all’aumento dei costi per il personale, a seguito del processo di rafforzamento delle strutture operative e di staff oltreché all’acquisizione di Unicenter; vi è inoltre compreso l’effetto della cessione del 60% delle quote detenute in Mandatoriccio srl, a completamento dell’operazione “Boccaccio”. Il risultato operativo si attesta a Euro 45,1 milioni a fine giugno 2007 in aumento del 22,5% rispetto a Euro 36,9 milioni nel medesimo periodo del 2006. Gli oneri finanziari si attestano a Euro 4,6 milioni a fine giugno 2007 rispetto a proventi per Euro 6,4 milioni al 30 giugno precedente. Nel corso del semestre Aedes ha estinto derivati per un valore nozionale pari a circa Euro 164,7 milioni. Il costo per l’estinzione dei derivati è stato pari a Euro 6,3 milioni a fronte di un accantonamento residuo al 31 marzo pari a Euro 9,7 milioni. L’adeguamento al fair value dei derivati è positivo per circa Euro 5 milioni nel semestre. Il risultato di competenza di gruppo si attesta a Euro 15,9 milioni al 30 giugno 2007 rispetto a Euro 26,7 milioni, dopo avere contabilizzato imposte per circa Euro 25 milioni. Il capitale investito al 30 giugno 2007 cresce, passando a Euro 986,3 milioni da Euro 869,4 milioni a fine dicembre 2006, mentre il patrimonio netto di competenza di gruppo è pari a circa Euro 344 milioni al 30 giugno 2007 in aumento rispetto a Euro 339,5 milioni al 31 dicembre 2006. Conseguentemente la posizione finanziaria netta del gruppo si attesta a Euro 561,8 milioni al 30 giugno 2007 rispetto a Euro 411,8 milioni a fine dicembre 2006. Il patrimonio immobiliare in gestione passa da Euro 4,1 miliardi a fine dicembre 2006 in aumento a oltre Euro 4,7 miliardi a fine giugno 2007. Eventi significativi del semestre 2007 In data 11 gennaio 2007 Aedes Value Added Sgr, società per la gestione di fondi speculativi rivolti a investitori istituzionali, ha ricevuto l’autorizzazione ad operare da parte di Banca d’Italia. In data 24 gennaio 2007 Aedes ha ceduto a Michele Amari S. R. L. La quota del 49% detenuta in Arrivederci S. R. L. , società proprietaria del Centro Multisala Mood di Rozzano e partecipata da Michele Amari S. R. L. Con il 26% e dal Gruppo Fininvest con il 25%. In data 29 marzo 2007 è diventato operativo il fondo immobiliare chiuso “Boccaccio”, rivolto ad investitori istituzionali e specializzato nel segmento retail. In data 18 aprile 2007 Aedes, a seguito del collocamento del fondo Boccaccio, e quindi del raggiungimento degli obiettivi della Jv con Operae, ha acquistato da quest’ultima il 50% di Reif2 e ha ceduto contemporaneamente ad Operae il 60% di Mandatoriccio S. R. L. In data 27 aprile 2007 Aedes, tramite la controllata Agorà, ha acquisito l’85% di Unicenter società leader nella gestione dei centri commerciali nel nord Italia con un patrimonio gestito stimato di circa Euro 500 milioni, 27 centri gestiti e 319. 000 mq di Gross Lettable Area. In data 21 maggio 2007 Aedes Value Added Sgr ha ricevuto da Banca d’Italia l’autorizzazione per i primi cinque fondi immobiliari di natura opportunistica. In data 22 maggio 2007 Aedes e Gefim annunciano la nascita di Parco Adriano, il nuovo progetto di sviluppo milanese che sorgerà nei dintorni di viale Monza e del Parco Lambro. In data 14 giugno 2007 Aedes, attraverso Secure Investment Ltd, ha siglato un accordo per l’acquisto del 25% di Klc V Holding, società che detiene il 50% dell’Hotel Jugoslavija in Belgrado e di un’area di sviluppo ad essa annessa. In data 22 giugno 2007 Aedes ha sottoscritto un finanziamento a medio termine per l’importo di Euro 73 milioni, della durata di 36 mesi. In data 28 giugno 2007 Aedes ha estinto derivati per un valore nozionale pari a circa Euro 164,7 milioni. Tali contratti erano stati stipulati con Banca Intesa nel giugno 2001 con l’obiettivo di garantire la copertura contro variazioni sfavorevoli dei tassi d’interesse su finanziamenti contratti per l’acquisizione di portafogli di immobili a uso misto. In data 29 giugno 2007 Aedes e Cordea hanno costituito una Joint Venture paritetica mediante il conferimento di partecipazioni in società proprietarie di patrimoni immobiliari nel segmento “Housing”. Aedes ha sottoscritto il 40% del capitale di Secure Investment Ltd, Joint venture con alcuni partners istituzionali e privati high net worth Europei, che investirà in progetti di development di natura residenziale e retail in aree quali la Slovenia, Romania, Bulgaria, Serbia e Montenegro. Aedes ha rafforzato la presenza nel mercato svedese acquistando, attraverso una Jv paritetica con Reit Asset Management Group, il 50% di Tery Property (Holding) Sweden Ii Ab, società neo costituita, che detiene un portafoglio di 38 immobili retail localizzati nelle principali città svedesi. Eventi successivi alla chiusura del semestre In data 2 agosto 2007 Aedes e Promozioni Generali Immobiliari Pr. Im. S. P. A. , hanno siglato un accordo preliminare che prevede l’acquisto, da parte di Aedes, del 20% della società Roma Development S. R. L. , proprietaria di un’area di sviluppo sito nel comune di Roma, località “La Storta”. In data 3 agosto 2007 Aedes e Universaltecnica S. P. A. Hanno sottoscritto un accordo quadro che prevede l’acquisto, da parte di Aedes, dell’immobile sito in Trieste corso Saba e del relativo ramo d’azienda. Il preliminare sarà stipulato entro il 20 ottobre e il rogito entro il 31 gennaio 2008 ad un prezzo complessivo di 16 milioni di Euro. Nominato Consigliere Indipendente Il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato di cooptare Michele Preda in qualità di consigliere indipendente. Preda è stato nominato anche nel Comitato di Controllo Interno. .  
   
   
‘GREATER ROME AND LAZIO REGION’ ALL’EXPO REAL 2007 DI MONACO PER ILLUSTRARE IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E I GRANDI PROGETTI DELL’AREA ROMANA E DEL LAZIO  
 
 Roma, 3 ottobre 2007 - Le Istituzioni dell’area romana e del Lazio parteciperanno con lo stand ‘Greater Rome and Lazio region’ alla prossima edizione dell’Expo Real di Monaco di Baviera in programma dall’8 al 10 ottobre prossimi. Dopo la positiva esperienza pluriennale di partecipazione a manifestazioni internazionali, consolidatasi a Cannes con l’edizione 2007 del Mipim, Comune di Roma, Provincia di Roma, Regione Lazio (in collaborazione con Sviluppo Lazio, l’Agenzia regionale di sviluppo) e Camera di Commercio di Roma partecipano insieme anche all’edizione 2007 dell’Expo Real di Monaco, una manifestazione che sta proponendosi sempre più come uno degli appuntamenti di maggiore interesse a livello internazionale per quanto riguarda i settori immobiliare e dello sviluppo urbano e che nell’edizione 2006 ha fatto registrare 21. 111 visitatori provenienti da 40 Paesi e 1. 638 espositori. Anche in questa occasione verrà presentato agli operatori internazionali che parteciperanno all’evento un quadro organico delle politiche di programmazione e degli interventi di sviluppo del sistema insediativo e infrastrutturale dell’intero territorio regionale. Accanto alle grandi ‘Centralità’ (poli urbani di scala metropolitana previsti dal nuovo Prg di Roma) di mano pubblica come la Nuova Fiera di Roma, il Polo Tecnologico, le centralità Ostiense e Pietralata, sono illustrati altri importanti interventi di riqualificazione e progetti che vedono impegnati soggetti privati (come Alfiere S. P. A. ) e grandi architetti di fama internazionale. La partecipazione ad Expo Real della Regione Lazio e di Sviluppo Lazio (già presente anche nella precedente edizione) si inserisce nelle attività di marketing territoriale che l’Agenzia regionale svolge per favorire l’attrazione di investimenti nelle aree laziali che beneficiano dei fondi previsti dal Docup Lazio Obiettivo 2 2000- 2006. Nello spazio espositivo di Sviluppo Lazio all’interno dello stand “Greater Rome and Lazio region” viene, quindi, fornita una panoramica sulle opportunità d’investimento condivise con la Regione e gli Enti territoriali proponenti. Una ventina gli interventi proposti, suddivisi in quattro settori di investimento strategici: High-tech, Logistica, Turismo e Insediamenti produttivi. .  
   
   
GRUPPO FASSA PER NUOVO CEMENTIFICIO IN ALBANIA  
 
Tirana, 3 ottobre 2007 - Il Gruppo italiano Fassa ha presentato un progetto, redatto in collaborazione con un partner albanese, per la costruzione di un cementificio nella zona di Lezhe. Ne dà notizia l´Ice. Il Governo Albanese ha promesso ai rappresentanti di Fassa lo snellimento delle procedure amministrative ai fini della realizzazione del progetto in tempi brevi. Il Gruppo italiano - che opera nella produzione del cemento e dei materiali per l´edilizia - intende destinare la produzione anche all´export. La produzione utilizzerà tecnologia tedesca e metodi eco-compatibili: il progetto, per la realizzazione del quale sono stati effettuati due anni di studi e lavori preliminari, proteggerà le zone abitate tramite l´applicazione delle metodologie più moderne per lo sfruttamento della pietra, con tunnel a imbuto fino al porto di Shengjin. Questo metodo aumenta l´efficacia del trasporto ed evita l´inquinamento. Il tunnel verrà utilizzato per il trasporto di prodotti similari anche dalle altre società operanti in questa zona. L´investimento, del valore di 200 milioni di euro, darà luogo alla creazione di 200 posti di lavoro circa. .  
   
   
BASTOGI SPA: CESSIONE DEL COMPLESSO IMMOBILIARE DI VIA BISCEGLIE, MILANO  
 
Milano, 3 ottobre 2007 - In data 28 settembre , Bastogi ha ceduto il complesso immobiliare in via Bisceglie nn. 71, 73, 75 a Milano, costituito da due edifici con annessa area di pertinenza in parte adibita a posti auto, oltre a due corpi di fabbrica separati, per una superficie complessiva di 11. 965 metri quadrati. Il prezzo di vendita convenuto dalle parti è di 35. 500. 000 di euro, oltre Iva; tale importo è stato interamente corrisposto a Bastogi in data odierna. Dall’operazione Bastogi realizzerà una plusvalenza lorda di circa 23 milioni di euro. .  
   
   
CASA DI RIPOSO A CASTELROTTO: APPROVATO PROGETTO PER LA RICOSTRUZIONE SPESA PREVISTA CIRCA 13 MILIONI DI EURO.  
 
Bolzano, 3 ottobre 2007 - A Casterotto sarà ricostruita la casa di riposo "Martinsheim". Il Comitato tecnico provinciale nel pomeriggio di lunedì 1. Ottobre, ha espresso parere favorevole in merito al relativo progetto esecutivo. Sono stati ritenuti adeguati anche i costi per l´esecuzione delle opere programmate per un totale di circa 13 milioni di Euro. La casa di riposo "Martinsheim" di Castelrotto è stata ampliata con un reparto di cura e alloggi per anziani; ora sarà ricostruito il vecchio edificio della struttura per anziani. Nell´edificio ricostruito le sale di soggiorno e per l´intrattenimento saranno adeguate alle attuali esigenze abitative. Saranno creati spazi per la sede di distretto e per i servizi socio-sanitari. Nella nuova costruzione saranno sistemati, inoltre, un ambulatorio medico ed una cappella. Il progetto esecutivo per le opere illustrate presentato dal Comune di Castelrotto è stato esaminato ed accolto dal Comitato tecnico provinciale nella seduta del pomeriggio di ieri, lunedì 1. Ottobre. Il Comitato tecnico provinciale ha ritenuto adeguati i costi preventivati in 12,88 milioni di Euro. .  
   
   
I PRIMI PROGETTI RSFF SI CONCENTRANO SULLE TECNOLOGIE ENERGETICHE  
 
Bruxelles, 3 settembre 2007 - La Commissione europea e la Banca europea per gli investimenti (Bei) hanno annunciato l´avvio della prima fase dei progetti destinati a ricevere finanziamenti a titolo del nuovo meccanismo di finanziamento con condivisione dei rischi (Risk Sharing Finance Facility, Rsff), lanciato all´inizio di quest´anno. È stato stanziato un importo pari a 359 Mio Eur per sette progetti, molti dei quali riguardanti le tecnologie per l´energia rinnovabile o l´efficienza energetica. Le tecnologie per l´energia rinnovabile sono tra le priorità degli obiettivi di prestito della banca per il 2007. Lanciato a giugno di quest´anno, il meccanismo Rsff è stato istituito al fine di migliorare l´accesso ai finanziamenti per i promotori di ricerca e innovazione. Attualmente, la natura incerta e rischiosa di tali iniziative rende più difficile il reperimento di finanziamenti. Il programma è finanziato congiuntamente dalla Commissione europea (attraverso il Settimo programma quadro) e dalla Bei. Secondo le due istituzioni, c´è stata un´ampia domanda di finanziamenti per i settori prioritari dell´Agenda di Lisbona, nonché da parte delle piattaforme tecnologiche europee (Pte) e delle iniziative tecnologiche congiunte. Due dei progetti candidati a ricevere i finanziamenti Rsff riguardano impianti termici ad energia solare in Spagna. L´impianto Andasol di Granada, situato a 60 km a sud-est della città, riceverà 120 Mio Eur di finanziamento, ed è costituito da un campo parabolico attraversato da un tubo a vuoto in cui circola un fluido che viene riscaldato fino a oltre 400°C. Questo calore viene poi impiegato per produrre energia in una turbina a vapore. Il secondo impianto termico ad energia solare della Solucar, vicino a Siviglia, utilizza una tecnologia alternativa. Un campo di specchi farà confluire i raggi solari in un ricevitore termico collocato in cima a una torre. L´impianto riceverà finanziamenti pari a 50 Mio Eur. Intanto, la società spagnola Abengoa riceverà 49 Mio Eur dal Rsff per alcuni progetti in diversi settori dell´energia rinnovabile, tra cui il bioetanolo, l´idrogeno e le celle a combustibile. L´avl è una società austriaca specializzata in ingegneria e tecnologia che si concentra maggiormente sulla motopropulsione e relative tecnologie ed è membro delle Pte per i sistemi integrati (Artemis). Il suo finanziamento di 30 Mio Eur contribuirà allo sviluppo di generatori a motopropulsione ecologici ed efficienti. Il progetto riguarda inoltre la ricerca nelle tecnologie dei combustibili a idrogeno e nelle tecnologie energetiche intese al miglioramento dell´efficienza energetica. La società tedesca Eberspächer riceverà un prestito pari a 30 Mio Eur, che verrà impiegato per sviluppare ulteriormente il lavoro nella tecnologia dei sistemi dei gas di scarico e degli impianti di riscaldamento per automobili e autocarri. Uno dei progetti destinatari di finanziamento riguarda la biotecnologia; l´azienda spagnola Zeltia riceverà 30 Mio Eur per sviluppare e commercializzare potenziali farmaci contro il cancro. Dato che il lavoro della Zeltia si concentra su malattie rare o orfane, talvolta ha difficoltà a ottenere sovvenzioni, cosa che rende il prestito del Rsff particolarmente interessante. Un ultimo caso riguarda agevolazioni per la ricerca e innovazione nel settore automobilistico. Tali agevolazioni prevedono un modello di garanzia che consentirà alle aziende automobilistiche di finanziare le proprie attività di ricerca attraverso la vendita con lease-back (o locazione finanziaria di ritorno) dei diritti di proprietà intellettuale alla Deutsche Leasing, una società di leasing leader in Germania. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Eib. Org/products/loans/special/rsff/index .  
   
   
ANSALDO ENERGIA FIRMA IN RUSSIA ORDINI PER OLTRE 100 MILIONI DI EURO  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 - Ansaldo Energia, la società del gruppo Finmeccanica leader nella fornitura di componenti e servizi per impianti di generazione di energia, ha firmato due importanti contratti in Russia con Power Machines, il principale produttore russo di sistemi per la generazione di energia elettrica. I due contratti hanno un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro. I due contratti prevedono la fornitura di cinque turbine a gas V64. 3a con relativi generatori e sistemi ausiliari per le centrali a ciclo combinato di Tyumen, centro della Siberia Occidentale, e di Pervomaiskaya, nell’area di San Pietroburgo. Alla fornitura delle macchine è associata anche quella delle principali parti di ricambio. Questi risultati, che seguono i recenti successi internazionali ottenuti da Ansaldo Energia, confermano la società genovese come uno dei più maggiori player mondiali e in grado di raggiungere una posizione di leadership in uno dei mercati principali al mondo. Infatti, la necessità di ammodernamento e di sostituzione del parco centrali elettriche esistente combinata con la forte ripresa della domanda di energia elettrica rende la Russia un paese con prospettive estremamente interessanti per le aziende del settore elettrico. .  
   
   
CONFERENZA: VERSO UNA SOCIETÀ POST CARBONE  
 
Bruxelles (Belgio), 3 ottobre 2007 - Il 24 ottobre si svolgerà una conferenza dal titolo «Verso una società post carbone: la ricerca europea sugli incentivi economici e il comportamento sociale». Lo scopo della conferenza è illustrare come le dinamiche politiche, sociali ed economiche possano rivelarsi cruciali nel lungo termine per affrontare le due grandi sfide dell´adattamento al cambiamento climatico e dell´utilizzo di fonti energetiche più costose. La conferenza è incentrata sul «versante della domanda» del dibattito sull´energia e il cambiamento climatico e intende arricchire dal punto di vista delle scienze sociali e umanistiche le iniziative scientifiche e tecnologiche volte a conseguire gli obiettivi dell´Unione europea in materia di emissioni di gas a effetto serra, efficienza energetica ed energie rinnovabili. L´iniziativa si propone inoltre di identificare opportunità di ricerca concrete sul tema «Fattori socioeconomici e protagonisti determinanti per la società post carbone» del Settimo programma quadro (invito a presentare proposte nell´ambito del 7°Pq-ssh-2007-1 - Scadenza 29/11/2007). Per ulteriori informazioni visitare: http://postcarbonsociety. Teamwork. Fr/index. Php .  
   
   
AL VIA L’AGGREGAZIONE TRA ASCOPIAVE E ASM ROVIGO NEL SETTORE DEL GAS. PREVISTA L’ACQUISIZIONE DEL 100% DI ASM DG E IL 49% DI ASM SET. UN ULTERIORE TASSELLO NEL PROCESSO DI AGGREGAZIONE DEL NORD EST.  
 
 Rovigo, 3 ottobre 2007 - Il Consiglio comunale di Rovigo, unico socio proprietario della multiutility locale, attiva nei settori del gas, rifiuti, parcheggi e farmacie comunali, ha deliberato all’unanimità, nel più ampio quadro di partecipazione al progetto di aggregazione delle multiutilities del Nord Est, di scegliere la proposta di alleanza strategica e integrazione industriale formulata da Ascopiave. Nel dettaglio l’operazione consiste nella integrazione in Ascopiave delle attività svolte da Asm Rovigo all’interno della filiera del gas. In seguito alla delibera odierna, le parti avvieranno nei prossimi giorni il processo di due diligence nonché la negoziazione dei termini e delle condizioni dell’aggregazione con l’obbiettivo di sottoscrivere i relativi accordi e, in tal caso, chiudere l’operazione entro l’anno in corso. Il progetto consiste nell’integrazione in Ascopiave del 100% di Asm Dg srl, società attiva nella gestione del servizio di distribuzione del gas nel Comune di Rovigo, e del 49% di Asm Set srl, società di vendita del gas naturale ed energia elettrica, con il conseguente ingresso di Asm Spa nella compagine azionaria di Ascopiave Spa. Il valore dell’operazione sarà oggetto di definizione tra le parti, la proposta formulata da Ascopiave ad Asm Rovigo, ancorché non vincolante, stima il valore congiunto del 100% del capitale economico (equity value) . Di Asm Dg e di Asm Set alla data del 31 dicembre 2006 compreso in un intervallo tra Euro 16 milioni e Euro 20 milioni. La proposta di integrazione formulata da Ascopiave – società quotata al segmento Star di Borsa Italiana - prevede che l’aggregazione si realizzi mediante concambio azionario. Ciò consentirà ad Asm Dg di conseguire l’estensione della concessione di distribuzione gas fino a tutto il 2010 e di partecipare al progetto di aggregazione delle società del nord est, in qualità di azionista di Ascopiave, Gruppo che, per significatività di massa critica, è in grado di competere nel mercato nazionale ed europeo del gas. “E’ un ulteriore importante tassello – ha commentato il Presidente di Ascopiave Gildo Salton – al processo di aggregazione in atto nel Nord Est. Dopo i recenti accordi con Acegasaps per la cessione del 49% di Estenergy e l’acquisizione di Vesta3, Ascopiave rafforza il proprio ruolo di soggetto di riferimento nel settore gas in Veneto e Friuli”. “L’integrazione con il ramo gas di Asm Rovigo – ha proseguito Salton – rappresenta un’importante vittoria sul fronte politico e industriale e consentirà al Gruppo di incrementare il portafoglio clienti del Gruppo di ulteriori 25. 000 unità”. Esprime soddisfazione anche il sindaco di Rovigo Fausto Merchiori secondo il quale “l’alleanza strategica con Ascopiave consentirà di mantenere un forte presidio sul territorio oltre a garantire un eccellente servizio alla clientela”. “L’integrazione del ramo gas in Ascopiave - ha concluso il presidente di Asm Rovigo Giovanni Salvaggio – permetterà alla società di beneficiare delle future sinergie derivanti dall’aggregazione delle local utilities del nord est”. .  
   
   
GREENVISION AMBIENTE SPA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007 CRESCONO I RICAVI CONSOLIDATI A € 71,8 MILIONI (+15%) E LA REDDITIVITA’, EBITDA A € 6,1 MILIONI (+14%) LANCIATA LA NUOVA DIVISIONE ENERGIA SOLARE PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI  
 
San Polo D’enza (Re), 3 Ottobre 2007 – Il Consiglio di amministrazione di Greenvision ambiente Spa, società attiva nel settore delle energie rinnovabili, prodotti eco-compatibili per la bio-edilizia e servizi ambientali, ha approvato oggi la relazione semestrale al 30 giugno 2007. Risultati Al 30 Giugno 2007 - I Ricavi totali consolidati del Gruppo al 30 giugno 2007 sono pari a Euro 71,8 milioni con una crescita del 15% rispetto a Euro 62,6 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. La crescita è stata determinata principalmente dai prodotti per la bio-edilizia (isolanti termo-acustici naturali ricavati dal kenaf e da materiale riciclato, pavimentazione antitrauma in gomma riciclata e altri prodotti per la bio-edilizia) che hanno registrato un incremento del 55% rispetto al primo semestre 2006. Nel settore energie rinnovabili, dove il gruppo è oggi presente con la raccolta e trasformazione di biomasse vegetali in pellets per la combustione, la crescita del fatturato è stata del 10% rispetto al primo semestre 2006. Un ottimo semestre si è registrato anche per le attività legate alla cura del terreno: in particolare i prodotti geosintetici, utilizzati per il consolidamento, drenaggio e la protezione dei terreni nel settore delle costruzioni pubbliche e private, hanno registrato una crescita del 20%. Nell’area servizi ambientali, la crescita del 7% del fatturato è stata determinata principalmente dai servizi relativi alle valutazioni di impatto ambientale, misurazione della rumorosità, attività di analisi di laboratorio. Il risultato operativo lordo (Ebitda) registra un incremento del 14% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente e passa da € 5,4 milioni a € 6,1 milioni. In crescita anche il risultato operativo (Ebit) da € 3,8 milioni a € 4,1 milioni (+7%) e il risultato prima delle imposte (Pretax) che raggiunge € 2,3 milioni. La semestrale si chiude con un utile netto pari a € 1,1 milioni, in crescita del 20% rispetto al primo semestre 2006. La struttura patrimoniale del Gruppo presenta un totale immobilizzazioni nette pari a Euro 42,8 milioni con investimenti nel primo semestre 2007 pari a Euro 2,2 milioni determinati principalmente dal nuovo impianto per la produzione di geosintetici, in fase di realizzazione, che permetterà di aumentare l’attuale capacità produttiva e di utilizzare plastica riciclata come materia prima, permettendo così notevoli risparmi sui costi. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2007 si attesta a € 45,4 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2006. Closing Operazione Ladurner - In data odierna è stata perfezionata l’acquisizione del 51% di Ladurner ambiente Spa, società di engineering ambientale attiva nella realizzazione di impianti per la produzione di energia da rifiuti e da fonti rinnovabili (impianti di produzione di Cdr, impianti per il trattamento e la trasformazione dei rifiuti solidi urbani in energia, impianti per la produzione di compost e di biogas da rifiuti e da fonti agricole rinnovabili, impianti di depurazione delle acque, servizi e comunicazione ambientale). L’operazione, annunciata nel mese di luglio 2007, ha ottenuto il via libera dall’Autorità Antitrust. L’esborso è stato pari a € 28,2 milioni per l’acquisizione del 51% della società, comprensivo della partecipazione del 23,38% in Eco Progetto Venezia srl, un polo di eccellenza nella riconversione energetica dei rifiuti e oggi controllata da Veritas, la multiutility veneziana (ex Vesta). E’ stato, inoltre, interamente sottoscritto e versato l’aumento di capitale, annunciato sempre a luglio 2007, di € 12,2 milioni in Greenvision ambiente (emesse n. 508. 00 nuove azioni a € 24 per azione) riservato ai soci di Ladurner Ambiente, che rimarranno anche nell’azionariato e alla guida di Ladurner Ambiente Spa e principali punti di riferimento nello sviluppo del settore energie rinnovabili del gruppo. Nuova Divisione Per Il Fotovoltaico - Con l’obiettivo di incrementare le attività nel settore fotovoltaico, dove il gruppo è già presente con l’installazione e la commercializzazione di kits fotovoltaici ad isola, è operativa da inizio anno la divisione Energia Solare che si occuperà dell’attività di progettazione, installazione e distribuzione di impianti fotovoltaici. .  
   
   
SOCOTHERM SI AGGIUDICA UN CONTRATTO DA 23 MLN USD RELATIVO AL RIVESTIMENTO DI CIRCA 540 KM DI TUBAZIONI DEL NUOVO MINERALODOTTO CHE COLLEGHERÀ GLI STATI BRASILIANI DI GERAIS E RIO DE JANEIRO  
 
Vicenza 3 Ottobre 2007 – Socotherm Americas, si è aggiudicata un nuovo contratto da 23 Mln Usd relativo al rivestimento di circa 540 km di tubazioni del nuovo mineralodotto che collegherà gli stati brasiliani di Gerais e Rio de Janeiro. Recentemente la società Brasiliana Mmx Mineracao e Metalicos S. A. Ha firmato una lettera di intento per l’acquisto di circa 540 km di tubazioni destinate alla costruzione del nuovo mineralodotto per il trasporto di minerale di ferro sospeso in acqua, che collegherà gli stati brasiliani di Gerais e Rio de Janeiro. 244 km di tubazioni d’acciaio saranno fabbricati dalla società Brasiliana Confab S. A. Mentre la restante parte verrà fornita da Siat S. A. E Marubeni-itochu Steel Inc. I lavori di rivestimento, il cui valore ammonta a circa 23 Mln Usd sono stati affidati a Socotherm Americas che rafforza il suo ruolo di protagonista nella realizzazione delle maggiori opere infrastrutturali del paese. Il contratto è relativo all’applicazione di rivestimento anticorrosivo esterno in Polietilene ad Alta Densità (Plastikote) su circa 540 km di tubazioni diametro 24” e 26” e i lavori saranno eseguiti presso gli stabilimenti di Socotherm Americas a Pindamonhangaba (San Paolo-brasile) e Valentin Alsina (Buenos Aires-argentina) nel corso del 2008. “L’ottenimento di questo contratto – afferma l’Ing. Zeno Soave, Chairman & Ceo di Socotherm – conferma il nostro ruolo di protagonisti in tutti i settori dell’industria estrattiva e nell’economia del paese. La nostra attività viene quindi estesa anche all’industria mineraria oltre che petrolifera e acquedottistica”. .  
   
   
ALIANO, L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA FUNZIONERÀ CON PANNELLI FOTOVOLTAICI  
 
Potenza, 3 ottobre 2007 - L’amministrazione comunale di Aliano, grazie da uno stanziamento della Regione di circa 52 mila euro, avvierà i lavori per l’ammodernamento della rete dell’illuminazione pubblica. Il primo dei tre lotti prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici. “Quest’opera di ammodernamento della pubblica illuminazione – dichiara il Sindaco di Aliano Antonio Colaiacovo - consentirà al Comune di risparmiare, una volta entrata a pieno regime, fino al 50 per cento delle attuali spese energetiche. Un risparmio significativo, che rende tale intervento importante e significativo anche sotto il profilo economico”. .  
   
   
SOLARE TERMICO, AL VIA GLI INCENTIVI PER 1,6 MILIONI  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - “Parte oggi (1 ottobre) l’incentivazione del solare termico nella nostra Regione ed è già un successo”. Lo annuncia Filiberto Zaratti, Assessore all´Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio. “ La prenotazione telematica degli incentivi – prosegue l’assessore - si è aperta questa mattina alle nove e alle dodici erano ben 245 le pratiche d’incentivazione arrivate, corrispondenti a 240 mila euro di incentivi. Si tratta di una risposta da parte dei cittadini che segue di poco quella relativa agli elettrodomestici efficienti che si è conclusa con un grande successo”. “Con questa nuova serie di incentivi per 1,6 milioni di euro– prosegue Zaratti – prosegue il cammino del Lazio verso la sostenibilità ambientale. Nel dettaglio gli incentivi prevedono un contributo di 400 euro per impianti ad uso monofamiliare e 200 euro per ciascuna unità familiare, nel caso di condomini. Ma con questi incentivi abbiamo voluto favorire anche le aziende energeticamente virtuose. Per le imprese, infatti, il contributo ammonta a 0,10 euro per Kwh, per un tetto massimo di 9. 000 euro o a 0,20 euro per Kwh per un tetto massimo di 18. 000 euro se l’impianto contribuisce al risparmio energetico nel ciclo produttivo”. “Al fine di favorire l’accesso tempestivo a tutte le informazioni utili ai cittadini, per presentare le domande di incentivo, abbiamo attivato un numero verde presso lo sportello Investelazio 800 264 525. – continua Zaratti – in maniera che sia possibile avere tutte le informazioni con una sola telefonata e presentare la domanda per via telematica”. .  
   
   
AL VIA FORMAZIONE PER TECNICI COMUNALI SU ENERGIE RINNOVABILI  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - “È di fondamentale importanza che i Comuni del Lazio partecipino ai corsi dedicati alle rinnovabili e all’efficienze energetica per i tecnici comunali. Abbiamo voluto questa iniziativa per accrescere le competenze degli Enti Locali – sostiene - e sviluppare sinergie tra i diversi attori locali sul tema delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, creando una rete di esperti in queste materie affinché possano svolgere azioni di supporto verso i cittadini nell’accesso alle nuove fonti d’energia”. Così Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio, ribadisce il ruolo fondamentale dell’aggiornamento in materia di nuove energie. “La partecipazione dei tecnici comunali a questi corsi porterà l’adesione dei Comuni al progetto della Regione Lazio “Lazio Rinnovabile” con la creazione di una rete nella quale potranno essere scambiate buone pratiche ed esperienze in materia di rinnovabili ed efficienza energetica. Le attività di formazione che si rivolgono a tutti i comuni della Regione, saranno svolte a livello provinciale. – conclude Zaratti – Alla fine dell’iniziativa saranno sviluppate una serie di pagine web per lo scambio della documentazione e dei materiali prodotti durante i corsi, in maniera che queste risorse siano disponibili a tutti. L’iniziativa assume particolare importanza in vista del nuovo Por Lazio sulle rinnovabili che sarà di 75 milioni di euro, i quali saranno disponibili per i Comuni del Lazio più attenti alle nuovi fonti d’energia ecocompatibili”. Per adesioni e informazioni inviare un fax al numero 06 97605424 o una mail a: minasi. Consulente@agenziasviluppolazio. It .  
   
   
IMPIANTI FOTOVOLTAICI: DAL 18 AL 20 OTTOBRE CORSO DELLA CNA PER TECNICI  
 
Potenza, 3 ottobre 2007 - La crescente diffusione in Italia degli impianti fotovoltaici collegati alla rete elettrica richiede un sempre maggiore numero di specialisti del settore che siano in grado di dimensionare, progettare e realizzare questi sistemi di generazione. “E’ ormai risaputo – afferma Leonardo Montemurro segretario regionale Cna – che la fonte solare così abbondante nel nostro Paese, può essere oggi convertita in energia elettrica, a costi accettabili, anche per privati cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni. Grazie agli attuali provvedimenti governativi e regionali a sostegno degli impianti fotovoltaici, è ora possibile vedere in questi ultimi sia un investimento remunerativo in termini economici oltre che un´iniziativa utile a salvaguardare l´ambiente attraverso la produzione decentrata di energia elettrica. L´utilizzo della fonte energetica fotovoltaica comporta un impatto ambientale pressochè nullo. E´ tuttavia importante che tutte le fasi che costituiscono lo sviluppo di un impianto fotovoltaico, dalla sua ideazione fino alla messa in servizio, non siano frutto di scelte poco ponderate o, addirittura, di improvvisazione. Per il corretto e, adeguatamente prolungato funzionamento dell´impianto, occorre che le fasi progettuali e realizzative siano affrontate da persone esperte. ” E’in questo contesto che nel continuare l’attività formativa intrapresa con successo nei mesi passati Cna Spazio Energia intende fornire un valido strumento formativo per i tecnici nel settore fotovoltaico organizzando un nuovo e appropriato corso di tre giorni il 18-19-20 ottobre 2007. “Le attività svolte – conclude Montemurro - e le informazioni trasmesse dai quattro docenti, esperti progettisti, (ing. Antonio Avallone, dr. Cesare Passarelli, ing. Giuseppe Rasola, ing. Alessandro Caffarelli) costituiscono un importante supporto per la redazione di progetti elettrici di sistemi fotovoltaici collegati alla rete elettrica a bassa e media tensione e quindi idonei ad ottenere i finanziamenti del conto energia. Completano le nozioni teoriche alcune ore di pratica su impianti fotovoltaici installati, il primo impianto da 20 kw connesso in rete presso la sede del corso e il secondo, un impianto nascosto in stand alone ubicato in una tra le più belle chiese rupestri del materano. I principali destinatari sono i progettisti, gli installatori, i funzionari e i tecnici delle Pubbliche Amministrazioni e tutti coloro che in possesso di un diploma o di una laurea in materie tecniche intendono lavorare nel comparto fotovoltaico. Il corso è anche rivolto agli studenti universitari che intendono completare la propria formazione con un´adeguata conoscenza del fotovoltaico. ” .  
   
   
FORMAZIONE: FIRM, IN FVG A SCUOLA DI IMPRENDITORIALITA´´ IN COLLABORAZIONE CON IL MIT DI BOSTON E LA LONDON BUSINESS SCHOOL  
 
 Trieste, 3 ottobre 2007 - Nasce in Friuli Venezia Giulia la prima vera scuola di imprenditorialità, una struttura di formazione permanente rivolta ad imprenditori e manager delle piccole-medie imprese regionali. Firm, ovvero Formazione per gli Imprenditori Regionali ed i Manager, è un programma formativo da 1,65 milioni di euro, finanziati al 70 per cento dalla Regione ed al 30 per cento dalle aziende, che si propone di sostenere la competitività del tessuto economico locale rendendo - come affermato dall´assessore regionale alla Formazione ed al Lavoro, Roberto Cosolini, nel corso dell´odierna presentazione - più manager gli imprenditori e più imprenditori i manager. Firm, ha spiegato il direttore di Area, Giancarlo Michellone, sarà attuato da una cordata di istituzioni di ricerca, management e formazione (Arpa, Enaip, Ial, Ires, Mit, Politecnico Torino, Skilab, Università di Udine e Trieste) con Area Science Park capofila. "Utilizzando la spinta fornita dalle due edizioni di ´Imprenderò´ - ha commentato Cosolini - con Firm potremo avere più aziende di successo capaci di interpretare le reali esigenze del mercato globale". Avvalendosi, in collaborazione con il Mit di Boston e la London Business School, di docenti riconosciuti a livello mondiale, i percorsi formativi varieranno dalle 16 alle 40 ore, con la possibilità di attivare i corsi direttamente in azienda. Si spazierà tra finanza, contabilità, risorse umane, innovazione, organizzazione, produzione, logistica, internazionalizzazione e marketing. Secondo l´assessore, stimolando anche il mondo associativo delle imprese con queste proposte originali fortemente volute dalla Regione, si creano le condizioni per un ulteriore passo in avanti del Friuli Venezia Giulia nell´ottica delle strategie formative ed imprenditoriali indicate dalla Ue. Le sorti dell´economia regionale ed in particolare delle Pmi, ha concluso Cosolini, si costruiscono mattone dopo mattone già dalla scuola, contribuendo a formare la giusta e necessaria mentalità creativa ed imprenditoriale negli studenti. .  
   
   
FRANCIA - SCIENCESOPARK VILLENEUVE  
 
D´Ascq (Francia), 3 ottobre 2007 - Dall´11 al 13 ottobre si svolgerà presso il parco scientifico europeo «Haute Borne» l´iniziativa Sciencesopark, organizzata nell´ambito di un grande festival scientifico. Obiettivo della manifestazione è risvegliare la consapevolezza in materia di scienza, ricerca e sviluppo. Alcuni importanti laboratori di ricerca coglieranno l´occasione per presentare le loro innovazioni a un ampio pubblico di tutte le età. Per ulteriori informazioni (in francese) visitare: http://sciencesopark. Fr/ .  
   
   
INIZIATI AL CER I CORSI DI FORMAZIONE SUL BILANCIO DELLO STATO E LE POLITICHE DI CRESCITA E SVILUPPO PROMOSSI DAL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA E RIVOLTI A CIRCA 200 DIRIGENTI DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI CENTRALI  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - Con la prima edizione del Corso su Il Bilancio dello Stato e le Politiche di Crescita e Sviluppo il Cer – il Centro Europa Ricerche, presieduto da Giorgio Ruffolo e diretto da Manin Carabba – ha iniziato il Progetto sperimentale finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica e rivolto a circa duecento dirigenti delle pubbliche amministrazioni centrali. Il Progetto di formazione coincide con la riclassificazione del Bilancio dello Stato che fornisce la base della Legge Finanziaria varata dal Governo il 29 settembre. Il Bilancio dello Stato, suddiviso in 34 missioni e 169 programmi, rende più razionali le scelte del Governo, assicura maggiore trasparenza, richiede ai Dirigenti maggiori responsabilità rendendogli al contempo migliori strumenti per la gestione delle risorse finanziarie pubbliche. Il Progetto di formazione - che vedrà la ripetizione in otto edizioni di un Corso base di cinque giorni, dal 1° ottobre al 7 dicembre 2007 – intende fornire ai Dirigenti e ai Funzionari delle Pubbliche Amministrazioni centrali un contributo di approfondimento e di sperimentazione delle tecniche di analisi e degli strumenti di lavoro in materia di programmazione di bilancio e di tecniche e tecnologie di amministrazione, nel rinnovato quadro istituzionale ed operativo delineato dall’attuale esperienza di governo. Il comune impegno di affinamento e approfondimento - affrontato nel progetto di formazione in forma seminariale tra docenti, esperti e dirigenti pubblici - assume come base il sistema della legge n. 94 del 1997 e le innovazioni recate, in parallelo, nell’organizzazione e nelle procedure di amministrazione. Il motivo conduttore è costituito dalla consapevolezza del nesso che lega la razionalizzazione e programmazione della finanza pubblica con il rinnovamento dei modelli organizzativi, procedimentali e gestionali delle pubbliche amministrazioni. Di qui l’attenzione, nel progetto, verso le tecniche di programmazione del bilancio – note preliminari, spending review, direttive annuali dei ministri, monitoraggio e controllo dell’attuazione del programma di governo, reti di controllo di gestione – e, in genere, verso i temi da affrontare concretamente nella reale esperienza tecnico- amministrativa. Nelle otto edizioni del Corso base si avvicenderanno docenti ed esperti di chiara fama quali lo stesso professor Carabba; Dirigenti dello Stato quali Raffaele Malizia, Andrea Montanino, Carlo Conte; illustri docenti quali Antonio Pedone e Giuseppe Cogliandro ed altri impegnati nell’annoso e faticoso lavoro di ammodernamento della finanza pubblica in Italia. Il Cer, con il suo apparato di ricerca e di analisi delle politiche economiche e finanziarie pubbliche, costituirà per i partecipanti ai Corsi un ambiente proficuo di riflessione e di confronto di esperienze e di elaborazioni teoriche e concettuali. .  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: LA REGIONE FVG PER LA FORMAZIONE NEGLI EE.LL.  
 
Udine, 3 ottobre 2007 - In occasione della firma di un atto aggiuntivo all´accordo di programma tra la Regione, l´Anci e l´Uncem, per l´avvio della seconda fase del Progetto Koinè, finalizzato alla formazione di circa 8 mila amministratori, tecnici e funzionari degli Enti locali del Friuli Venezia Giulia, l´assessore regionale alle Autonomie Locali Franco Iacop ha annunciato ieri che tale azione formativa ha ottenuto il riconoscimento "Premio Basile per la formazione nella pubblica amministrazione". Il Progetto formativo "Koinè-enti locali in dialogo per lo sviluppo integrato del territorio", presentato dall´Amministrazione regionale, ha infatti conquistato il terzo posto nella sezione sistemi formativi della Iv edizione del premio di carattere internazionale dedicato agli enti pubblici dall´Associazione italiana formatori. Tale iniziativa si propone di valorizzare e diffondere le migliori esperienze formative realizzate dal sistema delle autonomie per lo sviluppo delle risorse umane ed il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini. "Un obiettivo che - ha specificato Iacop - come dimostra il premio, è stato centrato in una fase importante per le autonomie del Friuli Venezia Giulia, nella quale la Regione sta portando a compimento il riordino del sistema". Il Progetto Koinè, secondo l´assessore, "sta consentendo infatti con efficacia la formazione degli amministratori e dei funzionari delle Autonomie, grazie alla collaborazione dell´Anci e dell´Uncem, con l´obiettivo finale di migliorare i servizi e ottimizzare il funzionamento degli Enti locali a vantaggio di tutti i cittadini". Iacop ha quindi annunciato che la Giunta regionale, con la legge di assestamento di bilancio, ha reperito ulteriori risorse (pari a un milione di euro) per l´aggiornamento del programma formativo, anche alla luce delle recenti innovazioni legislative statali e regionali inerenti il sistema delle Autonomie. L´assessore ha quindi parlato della positiva attuazione della legge regionale numero 1 del 2006, che ha visto da parte degli enti locali l´avvio di numerose iniziative di cooperazione e aggregazione di servizi, anche con la realizzazione di uffici unici tra piccoli Comuni. Alla stipula dell´atto aggiuntivo sono intervenuti il vicepresidente dell´Anci, Paolo Dean, e il presidente dell´Uncem del Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Firmino Marinig. Dean ha espresso la soddisfazione dell´Associazione tra i Comuni per la continuità dell´azione formativa avviata dalla Regione, essenziale per accompagnare il processo di riordino del sistema delle Autonomie anche alla luce delle nuove competenze assegnate. Fare formazione è dunque un nuovo impegno dell´Anci a favore degli associati. Sulla rilevanza della formazione, specialmente degli amministratori degli Enti locali, si è poi soffermato Marinig, per evidenziare che il riordino delle Comunità montane attuato nel Friuli Venezia Giulia aveva precorso i tempi del riassetto degli Enti locali. .  
   
   
FORMAZIONE, AL VIA CORSO PILOTA PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE REGIONALE  
 
Genova, 3 Ottobre 2007 - Assessore Pittaluga: "Necessario ritrovare l´orgoglio del dipendente pubblico". Prenderà il via domani presso la Sala del Quadrivium in piazza S. Marta a Genova il primo corso di formazione destinato ai 1. 100 dipendenti della Regione Liguria. Lo hanno comunicato ieri il vicepresidente della Regione Liguria, Massimiliano Costa e l´assessore regionale al Bilancio e alla Formazione del personale, Giovanni Battista Pittaluga nel corso della presentazione a cui hanno partecipato anche il presidente e l´amministratore delegato di Sogea, Beppe Costa e Domenico Farinetti accanto a Ettore Massiglia, responsabile del corso, a Domenico Andreis, presidente del Riina e Luca Nervi, responsabile regionale del servizio formazione. "Per la prima volta - ha spiegato l´assessore regionale alla Formazione, Pittaluga - la Regione Liguria finanzia attraverso fondi europei un progetto pilota avviato dalla Liguria, prima in Italia, e destinato a tutti i circa 1100 dipendenti regionali che potranno usufruire di un numero complessivo di 160 giornate di formazione che andranno per ognuno da un minimo di tre giorni e mezzo ad un massimo di 4 giorni e mezzo". Oggetto del corso di formazione saranno i valori alla base del lavoro pubblico a cominciare dall´efficienza e dall´organizzazione e l´assunzione di consapevolezza da parte del lavoratore dell´importanza di quello che fa. Un tema fondamentale proprio nel momento in cui la pubblica amministrazione e le sue cosiddette inefficienze sono all´attenzione della cittadinanza. "In un momento in cui - ha continuato l´assessore Pittaluga - si tenta di svilire il lavoro pubblico, a causa delle critiche sull´inefficienza, noi vogliamo invece valorizzarlo, riportando in auge la cultura del lavoro nella pubblica amministrazione, migliorando il senso di appartenenza del dipendente e rendendo così anche più efficiente l´organizzazione dell´Ente". Alla base del corso, che sarà affidato all´associazione di imprese che ha vinto la gara formata da Sogea scrl, Butera e Partners srl e Tesi spa, il tentativo di coniugare etica ed efficienza per rinnovare la capacità delle funzioni svolte dall´Ente regionale. Quattro saranno infatti gli ambiti di cui si occuperà il corso: la valorizzazione del ruolo del dipendente e la mission del lavoro pubblico, la leadership e la gestione dei collaboratori, i processi decisionali e l´organizzazione del lavoro. "Alla base di tutto - ha spiegato Luca Nervi - vi è anche un´analisi sul clima che è stata svolta in modo informale negli anni passati da cui emergeva un certo distacco tra l´organizzazione di appartenenza e il dipendente che non si sentiva sufficientemente valorizzato". Il progetto è interamente finanziato con fondi europei dell´obiettivo 3 per un budget complessivo di 400mila euro, i docenti coinvolti saranno 80 provenienti da tutta Italia. I corsi si concluderanno nell´aprile 2008. La partenza è per domani e vedrà coinvolti prima di tutto i 12 direttore generali dell´Ente con un seminario tenuto da Francesco Verbaro, direttore dell´Ufficio per il personale del Dipartimento Funzione pubblica e Alfredo Fioritto, docente di Diritto amministrativo all´Università di Pisa e autore di un famoso testo sulla semplificazione del linguaggio burocratico. .  
   
   
INAUGURATA LA RESIDENZA UNIVERSITARIA DI VIA ASSISI  
 
Roma, 3 ottobre 2007 - L’inaugurazione della residenza universitaria di Via Assisi a Roma è stata l’opportunità per mettere a fuoco il punto di vista della Regione Lazio nelle politiche del diritto allo studio. Oltre al presidente Marrazzo hanno partecipato all’inaugurazione l’assessore all’istruzione Silvia Costa, il commissario di Laziodisu Ornella Guglielmino e i vertici provinciali di Laziodisu. "Per molti anni, per decenni, questa città, ma anche questa regione, si sono dimenticate di essere la città e la regione dell´università e degli studenti - ha detto il presidente Marrazzo - Il Lazio del Xxi secolo deve ragionare sul patrimonio della conoscenza cioè le menti degli studenti delle nostre università. La centralità del Lazio è nell’economia della conoscenza, e la centralità degli studenti è la centralità delle politiche giovanili”. Quella di Via Assisi è solo la prima struttura viene direttamente della Regione con fondi propri (10. 462. 795 euro). La struttura ha 88 posti letto, di cui 13 per disabili, ed e´ dotata di alloggi in stanza singola o doppia con servizi, sale per attività culturali e ricreative, spazio internet, biblioteca, aria condizionata, posti auto, palestra. “Le nostre iniziative - ha sottolineato l´Assessore - non si limitano a favorire solamente gli studenti con scarsi mezzi, ma intendono fornire un supporto anche a tutti gli altri universitari. E´ attiva da giugno, infatti, l´Agenzia per gli affitti per gli studenti universitari di Roma, in via Ostilia, che va ad aggiungersi a quelle di Viterbo e di Cassino. L´agenzia mette in relazione gli studenti ed i proprietari, fornendo tutta l´assistenza - anche di tipo legale - per la conclusione del contratto di locazione, verificando la congruità delle offerte, consentendo la stipula di contratti agevolati a canone concordato, favorendo di fatto l´emersione degli affitti in nero. I proprietari di immobili hanno l´opportunità di firmare contratti di locazione di durata regolata sul periodo degli studi universitari, come previsto dalla legge, con agevolazioni fiscali Irpef e Ici” E la Regione Lazio ha in programma una fitta serie di iniziative: sono già partiti lavori per altre strutture residenziali universitarie a Roma e Cassino che nel prossimo futuro porteranno a migliaia di nuovi posti alloggio a disposizione degli studenti della Regione. Questo il cronoprogramma previsto per la realizzazione di nuovi alloggi: entro marzo 2008 saranno aperti 302 alloggi alla Romanina; entro maggio 2008 altri 163 alloggi a Tor Bella Monaca; entro gennaio 2009 si apriranno altri 50 alloggi a Tor Vergata; entro giugno 2009 si apriranno 163 alloggi a Ponte di Nona; entro settembre 2009 200 alloggi a via Vallerano; entro ottobre altri 199; entro novembre 2009 si apriranno 200 alloggi a Valle Aurelia; entro dicembre 2009 200 alloggi all´Università di Cassino. Inoltre sono previsti 500 posti in via dei Papareschi. .  
   
   
INAUGURAZIONE CENTRO "IRENE" UNIVERSITA´´ UDINE  
 
Udine, 3 ottobre 2007 - L´impegno della Regione per favorire la pace attraverso iniziative di cooperazione internazionale e mediante il sostegno e la promozione della cultura pacifista è stato ribadito dall´assessore regionale alla Cultura e all´Istruzione, Roberto Antonaz, intervenuto ieri a Palazzo Antonini, nel capoluogo friulano, all´inaugurazione del Centro interdipartimentale di ricerca sulla Pace dell´Università di Udine "Irene". Il Centro, che si avvale della collaborazione di diversi dipartimenti dell´ateneo, nonchè di numerosi istituti scientifici, è diretto da Luigi Reitani. Nell´occasione Antonaz ha messo in risalto l´attenzione che l´attuale Giunta regionale ha posto alle Politiche della Pace, istituendo un apposito referato. La pace si fonda su valori ben precisi, che sono la solidarietà, la giustizia sociale, l´uguaglianza, ha sottolineato l´assessore, elementi che non sono sempre facili da esaltare; anzi, al loro posto, spesso, il mondo ha scelto la più facile strada della belligeranza. Il Centro di ricerca "Irene" (che in greco antico significa pace) deve rappresentare un momento di sintesi rilevante in una regione come il Friuli Venezia Giulia che, ha detto l´assessore, da terra di antichi conflitti, è divenuta, con l´allargamento dell´Europa comunitaria, il perno di potenziali azioni di collaborazione e di pace. L´amministrazione regionale, ha concluso Antonaz, è pienamente attiva nella collaborazione con i Paesi più poveri, come anche nel settore del volontariato: ambiti operativi nei quali "Irene" potrà fungere da motore di ricerca di importanti iniziative. Prima dell´assessore, il direttore Reitani aveva illustrato le potenzialità del Centro di ricerca mentre il rettore dell´Università di Udine, Furio Honsell, ha affermato che la guerra è una soluzione troppo semplicistica alle divergenze tra i popoli. E´ seguita una tavola rotonda sul tema "Etica e politica in Gandhi" alla quale hanno partecipato, in collegamento telefonico perché impegnato all´Onu a New York, Johan Galtung, fondatore dell´Istituto di ricerca per la Pace di Oslo, e in sala, Ekkehart Krippendorff, autore di numerosi saggi sulla pace, Giuliano Pontara, docente all´Università di Stoccolma, e Rocco Altieri, dell´Università di Pisa. .  
   
   
VENDOLA E INTRONA PRESENTANO PIANO TUTELA DELLE ACQUE  
 
Bari, 3 ottobre 2007 - Si è tenuto l’ 1 ottobre il convegno di presentazione del “Piano di tutela delle acque della Regione Puglia – uno strumento a sostegno dei processi di trasformazione e di valorizzazione del territorio”, organizzato a cura dell’Assessorato alle Opere Pubbliche, del Commissario delegato per l’emergenza ambientale e dell’Anci Puglia. Sono intervenuti l’assessore alle Opere pubbliche Onofrio Introna, la dott. Ssa Maria Antonia Iannarelli, dirigente del settore Tutela delle Acque della Regione, il prof. Antonio Di Santo, segretario dell’Autorità di Bacino, il presidente di Anci Puglia Michele Lamacchia, il presidente della Regione Nichi Vendola. Il piano, compilato con l’ausilio della Sogesid, prevede una serie di tabelle e cartografia dettagliata delle zone geologiche della Puglia, con i limiti da rispettare per costruzioni, discarichi, impianti, installazioni e interventi sul suolo. “Non bisogna solo adempiere burocraticamente a un obbligo di legge – ha dichiarato il presidente Vendola - ma con il Piano di tutela delle acque si devono rispettare due obiettivi: l’accumulo e la messa in rete di conoscenze, per sapere quale sia la situazione in tempo reale per una risorsa così minacciata. In più il piano deve essere uno strumento di sensibilizzazione politica e dell’opinione pubblica, perché si passi alla stipula di un patto civico tra cittadini per l’agricoltura, l’industria e gli usi potabili. Il piano deve diventare uno strumento di battaglia politico/culturale altrimenti rischia di diventare inutile”. Adottato lo scorso 19 giugno dalla Giunta, il Piano di Tutela delle Acque dovrà essere approvato definitivamente entro fine anno dopo le osservazioni da parte di cittadini, operatori e enti interessati che potranno arrivare anche nel corso delle presentazioni pubbliche. Oggi la platea era in gran parte composta da rappresentanti dei Comuni (tra loro, l’assessore comunale di Bari Simonetta Lorusso e il sindaco di Bitonto, Nicola Pice, presiedente dell’Ato Puglia) L’adozione ha però fatto già scattare le previste misure di salvaguardia. Il convegno di oggi è il primo di una serie nelle province pugliesi per presentare il Piano (martedì 2 ottobre, Lecce, Hotel President, ore 10. 00; lunedì 8 ottobre, Foggia, Palazzo Dogana, ore 11. 00; venerdì 12 ottobre, Grottaglie (Ta), castello Episcopio, ore 10. 00; venerdì 12 ottobre, Barletta, Castello Svevo, ore 16. 00). L’assessore Onofrio Introna ha dichiarato, a proposito del convegno che “più volte è capitato di ascoltare definizioni del “bene acqua”. Tra le tante, a me piace ricordare quelle che la individuano come ‘fonte insostituibile di vita’, ‘patrimonio dell’umanità’,’diritto universale e inalienabile’. Questa risorsa, assai preziosa, è elemento indispensabile per la vita sul nostro pianeta. Conseguentemente siamo tutti chiamati ad assumere le necessarie azioni di tutela e di valorizzazione delle acque. In quest’ottica, la Regione Puglia, con il Piano di Tutela adottato, che si costituisce come strumento di programmazione e pianificazione, ha inteso intraprendere un percorso nei sensi anzidetti. Siamo ben consapevoli che sarà un percorso difficile; per intanto, noi ci proviamo”. A seguire, la relazione odierna dell’assessore Introna. Piano Di Tutela Delle Acque Della Regione Puglia Uno strumento a sostegno dei processi di trasformazione e di valorizzazione del territorio “ Permettetemi, inizialmente, di rivolgere a tutti voi presenti, un sincero ringraziamento per aver accolto l’invito che d’intesa con l’A. N. C. I. (ringrazio il Presidente Regionale Michele Lamacchia per l’impegno personale profuso per l’organizzazione ed il successo di questa importante azione di informazione che questa mattina avviamo con la I^ Conferenza di Bari cui seguiranno quelle nelle altre Province Pugliesi) abbiamo proposto su di un tema di fondamentale importanza per la nostra collettività pugliese, quale è, appunto, la “ Tutela delle Acque ”. Ringrazio Michele Emiliano Sindaco di Bari e il Presidente della Giunta Regionale On. Nichi Vendola che con la sua partecipazione ai nostri lavori impegna tutti i soggetti istituzionali a porre le condizioni per la definitiva approvazione del Piano di Tutela delle Acque. E’ mia intenzione soffermarmi nell’introdurre i lavori su: Obiettivi E Le Finalita’ Del Piano Di Tutela Delle Acque Della Regione Puglia La Legge n. 183 del 1989 (istitutiva del Piano di Bacino) ha introdotto un metodo di pianificazione concepito come riassuntivo di tutti gli indirizzi e coordinatore di tutte le scelte aventi influenza sulla destinazione delle risorse ambientali e territoriali onnicomprensiva del territorio del bacino, da realizzare attraverso una considerazione privilegiata e unitaria del governo delle risorse idriche. La predetta Legge, pertanto, ha modificato notevolmente il modello normativo attinente alle risorse idriche fino ad allora vigente: non è disciplinata una ulteriore materia, bensì individuato un obiettivo, la difesa del suolo e la tutela delle acque, che necessariamente ricomprende ogni aspetto di governo e gestione degli elementi materiali che vi rientrano. In questa normativa l´acqua viene assunta quale bene-risultato di cui occorre tutelare la qualità ambientale e, conseguentemente, coordinare qualsiasi uso suscettibile di produrre effetti rilevanti su di essa. In questo scenario si inserisce il Piano di Tutela delle Acque, quale strumento di pianificazione in materia di acque esplicitamente introdotto dalle leggi vigenti (152/99 e 152/06), finalizzato alla “tutela delle acque dall’inquinamento” in recepimento di alcune direttive comunitarie concernenti il trattamento delle acque reflue urbane e la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Gli obiettivi attribuiti dalla normativa vigente al Piano di Tutela delle Acque sono quelli di proteggere e preservare lo stato qualitativo e quantitativo dei copri idrici al fine di: a) prevenire e ridurre l´inquinamento e attuare il risanamento dei corpi idrici inquinati; b) conseguire il miglioramento dello stato delle acque ed adeguate protezioni di quelle destinate a particolari usi; c) perseguire usi sostenibili e durevoli delle risorse idriche, con priorità per quelle potabili; d) mantenere la capacità naturale di autodepurazione dei corpi idrici, nonchè la capacità di sostenere comunità animali e vegetali ampie e ben diversificate. Per il raggiungimento degli obiettivi appena indicati, il Piano di Tutela delle Acque deve prevedere una serie di azioni tese a: a) individuare gli obiettivi di qualità ambientale e per specifica destinazione per ciascuna tipologia di corpo idrico; b) integrare la tutela degli aspetti qualitativi e quantitativi nell´ambito di ciascun bacino idrografico, prevedendo allo scopo un adeguato sistema di controlli; c) raggiungere il rispetto dei valori limite agli scarichi fissati dalle norme statali, nonchè la definizione di valori limite in relazione agli obiettivi di qualità di ciascuno dei corpi recettori; d) garantire l’adeguamento dei sistemi di fognatura, collettamento e depurazione degli scarichi idrici, nell´ambito del servizio idrico integrato di cui alla Legge 5 gennaio 1994, n. 36; e) individuare e porre in essere idonee misure per la prevenzione e la riduzione dell´inquinamento nelle zone maggiormente vulnerabili e nelle aree sensibili; f) individuare ed attuare le misure atte alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche. In questo contesto normativo, e tenuto conto della reiterata compromissione della situazione socio-economico-ambientale della Puglia (iniziata con la dichiarazione dell’emergenza in data 8. 11. 1994), è stato affidato al Commissario Delegato-presidente della Regione l’incarico, tra l’altro, di predisporre il Piano di Tutela delle Acque della regione Puglia e provvedere ad elaborare ed attuare il programma di rilevamento dello stato qualitativo e quantitativo dei corpi idrici del territorio pugliese. La redazione del Piano di Tutela delle Acque, relativo al territorio pugliese, è stata preceduta dalla redazione di una serie di altri strumenti, sia a stralcio del Piano di Tutela stesso (Piano Direttore, parte integrante del Piano di Tutela), sia necessari a porre fine ad una serie di situazioni di emergenza che costituivano pregiudizio per ogni intervento di tutela delle risorse idriche (Piano degli interventi urgenti nel settore fognario-depurativo). La redazione del Piano di Tutela delle Acque della regione Puglia ha pertanto costituito il più recente atto di riorganizzazione e innovazione delle conoscenze e degli strumenti per la tutela delle risorse idriche nel territorio regionale, recependo le profonde modificazioni introdotte nel quadro normativo di settore dal D. Lgs. N. 152/1999, e successive modifiche ed integrazioni. Le idee forza che hanno sostenuto la predisposizione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia sono state: a) Tutela ambientale come motore di sviluppo. Il Piano di Tutela delle Acque è stato inteso non come semplice strumento vincolistico di settore, ma come strumento a sostegno di processi di trasformazione e di valorizzazione del territorio che sappiano coniugare esigenze di sviluppo con esigenze di tutela delle risorse idriche. In quest’ottica, il Piano ribadisce la necessità di fare della tutela dell’ambiente un elemento cardine nella costruzione di percorsi sostenibili di sviluppo regionali, divenendo essi stessi nuovi motori di uno sviluppo integrato con l’ambiente. B) Definizione di uno strumento robusto di conoscenza. Il Piano di Tutela è stato strutturato in modo da dedicare un’ampia parte delle sue analisi alla costruzione di una robusta base di conoscenza dei processi e dei fenomeni che incidono, a livello regionale, sulla disponibilità qualitativa e quantitativa della risorse idriche (sotterranee in particolare). Lo stesso D. Lgs. N. 152/1999, nel definire il livello minimale di conoscenze delle acque e del territorio da conseguire a scala nazionale, ha previsto azioni abbastanza ampie e dettagliate, di fatto richiedendo un notevole sforzo di partenza da parte di enti regionali e locali per indagare la propria realtà geografica ed antropica in modo esaustivo. C) Definizione di uno strumento guida per la formulazione delle politiche settoriali. È un dichiarato auspicio del Piano di Tutela delle Acque che lo stesso possa divenire uno strumento di conoscenza utilizzabile dalle strutture regionali nel modo più ampio possibile, anche in relazione ai diversi strumenti di programmazione. Favorendo l’inclusione degli obiettivi di tutela delle risorse idriche all’interno dei criteri di indirizzo degli eventuali finanziamenti disponibili. D) Dinamicità delle conoscenze e delle procedure di aggiornamento. La dichiarata necessità, prevista dalla normativa nazionale e comunitaria, di predisporre meccanismi di costante verifica degli effetti che l’implementazione delle azioni programmate dal Piano di Tutela delle Acque producono sul bene tutelato, ha richiesto allo stesso Piano il requisito di essere strumento dinamico, continuamente aggiornabile nello stato delle conoscenze sulla base di attività di monitoraggio, controllo e aggiornamento delle basi tematiche, attraverso un sistema informativo approntato a supporto. Il criterio di dinamicità richiesto avrà il pregio di garantire, diversamente da quanto fatto in passato, che interventi per loro natura destinati a produrre effetti nel tempo siano monitorati in corso di attuazione, e degli stessi ne sia verificata l’efficacia, ovvero possano essere adeguati con tempestività ai mutamenti in atto nel contesto territoriale e socio-economico su cui incidono. Con l’adozione del Progetto di Piano di Tutela delle Acque, avvenuta con Delibera di Giunta Regionale n. 883 del 19/06/2007, sono state poste le basi, in Puglia, per il raggiungimento di significativi obiettivi in rapporto alla tutela qualitativa e quantitativa di tutti i corpi idrici presenti sul territorio. Appaiono di particolare importanza i risultati in merito a: 2 l’adeguamento dei sistemi di depurazione al servizio degli agglomerati urbani, attraverso la definizione dei limiti qualitativi allo scarico da parte degli impianti e l’individuazione dei relativi recapiti finali; 2 la valutazione dei fabbisogni idrici dei principali comparti idroesigenti (potabile, irriguo, industriale) sulla base delle attuali disponibilità, tenendo opportunamente in conto delle attuali modalità di utilizzo delle acque da parte dei soggetti fruitori e delle necessità di intraprendere azioni di recupero e riutilizzo delle acque di processo quando tecnicamente possibile; 2 la prima definizione di un bilancio idrico complessivo dei corpi idrici sotterranei del territorio pugliese, diretta ad assicurare l´equilibrio fra ricarica naturale (in qualche modo decrescente negli ultimi decenni per gli effetti dei cambiamenti climatici e di attività antropiche quali lo spietramento della murgia) e i fabbisogni per i diversi usi. Ne sono conseguite necessarie misure finalizzate alla tutela qualitativa e quantitativa delle risorsa idrica sotterranea, particolarmente significative per l’approvvigionamento idrico di estese porzioni del territorio pugliese (Salento). 2 l’individuazione e programmazione delle necessarie opere, di tipo impiantistico e strutturale, nonché delle opportune azioni di sensibilizzazione della collettività, tese a incentivare il risparmio idrico della risorsa pregiata e il riuso delle acque reflue in agricoltura ed industria; 2 l’applicazione delle prime misure di tutela e protezione quali-quantitativa dei corpi idrici superficiali significativi, ad esempio attraverso la definizione a scala di bacino del minimo deflusso vitale; 2 la puntuale definizione delle necessarie azioni di rilevamento dei corpi idrici, superficiali, e sotterranei e marino-costieri, e l’avvio dei relativi progetti di monitoraggio; 2 La predisposizione di idonei strumenti metodologici e procedurali per l’aggiornamento dinamico del Piano, in conseguenza del miglioramento del patrimonio conoscitivo derivante dalle azioni di monitoraggio, e la condivisione con le Amministrazioni competenti delle opportune procedure di adeguamento delle misure di salvaguardia. La redazione del Piano di Tutela delle Acque della Regione Puglia ha, in definitiva, rappresentato un impegno estremamente complesso e delicato, dal momento che esso si proponeva di declinare, all’interno di una situazione già fortemente compromessa dal punto di vista ambientale e caratterizzata da carenze di lunga data, obiettivi ambiziosi e innovativi nel contesto di azione regionale. Per questo motivo la sua adozione rappresenta, per il Governo Regionale pugliese, il raggiungimento di un doveroso impegno con la collettività, al fine di disegnare una strategia di sviluppo compatibile con la attuale complessa situazione ambientale, piuttosto che un fatto formale di rispetto di normative e leggi vigenti. .  
   
   
NASCE IL SERVIZIO TECNICO "BACINI DEGLI AFFLUENTI DEL PO", CHE UNIFICA GLI ATTUALI "TREBBIA-TARO" E "PANARO-SECCHIA". UNA RIORGANIZZAZIONE PER GARANTIRE PIU´ EFFICACIA, PROCEDURE PIU´ SNELLE E MINORI COSTI  
 
 Bologna, 3 ottobre 2007 - Nasce il Servizio tecnico dei "Bacini degli affluenti del Po" che unifica i Servizi dei bacini "Trebbia-taro" e "Panaro-secchia" e che svolgerà la sua attività nelle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Lo ha deciso nei giorni scorsi la Giunta regionale, che in questo modo prosegue il processo di riorganizzazione iniziato nel 2002 quando da 9 i Servizi scesero a 6. Ora i cinque Servizi tecnici di bacino operanti in Emilia-romagna sono dunque i seguenti: Fiume Reno (Bologna- Ravenna); Fiumi Romagnoli (Forlì. -cesena e Ravenna) , Conca -Marecchia (Rimini), Po di Volano (Ferrara) e appunto Affluenti del Po (Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena). I Servizi tecnici di bacino si occupano della manutenzione dei corsi d´acqua per la sicurezza dei cittadini e del territorio. La nuova organizzazione - non più su base provinciale, ma appunto su scala di bacino o sottobacino idrografico- ha spiegato l´assessore regionale alla difesa del suolo, della costa e protezione civile Marioluigi Bruschini "rende più organica ed efficace la loro azione e più funzionale il rapporto con gli Enti locali. Con questo atto inoltre si dà avvio a un percorso virtuoso che consentirà un risparmio per la collettività e procedure più snelle, senza però creare disagi ai cittadini, visto che localmente rimarranno uffici aperti al pubblico. " Per l´assessore regionale all´ambiente Lino Zanichelli "la nuova organizzazione permetterà di operare su una scala territoriale congruente rispetto alle dimensioni del distretto idrografico del Po previste dalle direttive comunitarie e con quella logica di sistema , utile per dare risposte adeguate anche in caso di deficit idrico". .  
   
   
I FIUMI DEL GALLES DEVONO ANCORA RISTABILIRE IL LORO EQUILIBRIO DOPO LE PIOGGE ACIDE DEL PASSATO  
 
Bruxelles, 3 ottobre 2007 - Uno studio dell´Università di Cardiff rivela che le piogge acide degli anni ´70 e ´80 possono avere ancora oggi delle conseguenze. Molti fiumi nella regione scozzese del Galloway, nelle Highlands scozzesi e nel Galles sono ancora altamente acidificati e il recupero biologico dell´ecosistema è stato particolarmente scarso. Il progetto, condotto dalla Scuola di Bioscienze, dal Centro per l´ecologia e l´idrologia e dal Museo Nazionale del Galles, ha rilevato che, nonostante sia stata registrata una riduzione dell´acidità nelle sorgenti gallesi, tale diminuzione è stata inferiore alle aspettative. Due dei tre fiumi oggetto di studio presentano tuttora un livello di acidità tale da poter causare danni biologici durante una piena. Ne consegue che gli insetti che vivono lungo i fiumi tendono a morire dopo pochi giorni nei corsi d´acqua più acidi. Inoltre, vengono colpite anche le aree protette come il fiume gallese Wye, nonché la pesca dei salmoni. «Le riduzioni dell´inquinamento procedono lentamente nelle acque degli altipiani, ma c´è ancora molta strada da fare», dichiara il professor Steve Ormerod della Scuola di Bioscienze all´Università di Cardiff. «I vasti effetti biologici delle piogge acide evidenziati da questo studio dimostrano che è di vitale importanza continuare a monitorare questi ecosistemi se intendiamo proteggerli in futuro». Nonostante l´azione intrapresa in Europa nel corso degli ultimi 20 anni, l´habitat naturale del Galles necessita di almeno 50 anni per ripristinarsi, avverte il professor Ormerod. Le scoperte sono in contrasto con altri studi recenti che dimostrano l´esistenza di alcuni primi segnali incoraggianti, aggiunge. Le piogge acide si verificano quando l´anidride solforosa e l´ossido di azoto vengono immessi nell´atmosfera, per esempio bruciando combustibili fossili nei generatori di energia e nelle industrie. Essi vengono assorbiti attraverso le goccioline di acqua presenti nelle nuvole. Quando le gocce, che presentano un potenziale di idrogeno (pH) insolitamente basso, cadono sulla terra, l´acidità del suolo aumenta e colpisce anche l´equilibrio chimico di laghi e corsi d´acqua. Negli anni ´70 e ´80, le piogge acide erano il maggiore fattore inquinante al mondo, che riguardava vaste aree degli altipiani britannici, nonché l´Europa e il Nord America. Nel Galles, più di 12 000 chilometri di fiumi e corsi d´acqua sono stati resi acidi. L´acidificazione ha danneggiato anche i pesci, gli insetti e gli uccelli di fiume. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Cardiff. Ac. Uk/ .  
   
   
DIRETTORE DEL PROGETTO "L´ARCHEOLOGIA SUBACQUEA E LE VIE DEL MARE DELLA CALABRIA" È UN DOCENTE DELL´UNICAL  
 
Reggio Calabria, 3 ottobre 2007 - Il docente di archeologia e storia dell´arte all´Università della Calabria Maurizio Paletti è il direttore del progetto "L´archeologia subacquea e le vie del mare della Calabria", finanziato nell´ambito del "Discovering Magna Grecia" (alla scoperta della Magna Grecia) e inserito nel Programma Comunitario "Interreg Iiib Archimed" di cui la Regione è capofila. Al progetto Discovering partecipano, anche le Province di Cosenza e di Agrigento, e le regioni greche dell´Est Macedonia, la Tracia e Creta. La notizia è stata resa dal Responsabile dell´Uoa per gli Affari della Presidenza Vincenzo Falcone. Paoletti avrà il compito di analizzare, conoscere e valorizzare le scoperte di archeologia subacquea lungo l´intera costa jonica calabrese, fino alla Sicilia, allo scopo di favorire la conoscenza delle rotte antiche tra i popoli di questo settore del mediterraneo dove si sviluppò la civiltà magno-greca. "Pensiamo- ha detto Paoletti - di realizzare prodotti tradizionali, divulgativi, ma bivalenti. Ogni prodotto avrà due filoni, scientifico e turistico. Le pubblicazioni, in italiano ed inglese, offriranno un percorso selettivo, riservato a studiosi, con materiale approfondito e linguaggio specifico e un altro dedicato ai lettori ed ai visitatori dagli interessi meno impegnati, ma non per questo meno nobili come la voglia di conoscenza propria del turista". "Per quanto riguarda l´attività subacquea - ha aggiunto il professor Paoletti - abbiamo recuperato dati certi su scoperte archeologiche finora rimaste del tutto sconosciute anche agli specialisti. Nella zona di Cariati, nell´alto jonio cosentino, abbiamo certezza di importanti reperti greci e romani portati alla luce dai pescatori locali". "Inoltre - ha detto infine Paoletti - sarà allestito un database completo di tutto quanto detto, scritto, filmato e fotografato sui Bronzi di Riace. Benché siano icone ormai consolidate della Calabria, le famose statue non hanno ancora un sito serio e completo. Anche questo lavoro disporrà di due itinerari, uno per studiosi ed un altro a scopo turistico. " .  
   
   
GRECIA, DECENNI PER RIPARARE DANNI DEGLI INCENDI  
 
 Atene, 3 ottobre 2007 - La ricrescita delle foreste nelle aree della Grecia colpite dai roghi della scorsa estate richiederà almeno due decenni. Lo scrive Setimes, riprendendo quanto annunciato dal Wwf. Il presidente della sezione greca del World Wildlife Found, Dimitris Karavellas, ha recentemente presentato le stime dell´associazione, secondo le quali i roghi hanno distrutto 173. 000 ettari di aree rurali nel Peloponneso, oltre metà delle quali costituite da foreste e riserve naturali. Il Wwf ha anche affermato che ad essere colpite sono state anche le popolazioni di numerose specie animali: tartarughe e lucertole su tutte. Karavellas ha sottolineato che il Wwf monitorerà attentamente il riassestamento delle aree, pronto a intervenire anche attraverso le vie legali contro chi cercherà di trarre vantaggi dalla situazione, come già accaduto in passato. .