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Notiziario Marketpress di Giovedì 25 Ottobre 2007
LA GLOBALIZZAZIONE COME UN´OPPORTUNITÀ IL PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE PER IL 2008  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2007 - La Commissione europea ha adottato ieri il suo programma di lavoro per il 2008. Esso indica chiaramente che la Commissione s´impegna a realizzare politiche chiave nell´ambito dell´agenda della globalizzazione: vi si specificano le priorità strategiche fondamentali che la Commissione s´impegna ad adottare nel 2008 e si delineano altri ambiti su cui la Commissione concentrerà la sua attenzione l´anno prossimo. Il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha affermato: “Questo documento è il nostro programma politico per il 2008. Esso delinea le nostre iniziative strategiche e prende le mosse dal nostro impegno a fornire ai cittadini europei un valore aggiunto. Parallelamente alla ratifica del trattato di riforma la Commissione presenterà risultati tangibili ai cittadini a riprova del fatto che l´Europa è più importante che mai nell´epoca della globalizzazione: ci attiveremo in particolare in campi quali la crescita e l´occupazione, l´Europa sostenibile, la gestione delle migrazioni, l´attribuzione di un ruolo centrale ai cittadini e il posto dell´Europa quale partner mondiale". Margot Wallström, vicepresidente responsabile per le relazioni istituzionali e la strategia della comunicazione, ha aggiunto: "Il programma combina iniziative a promozione della competitività europea con iniziative che devono rispondere agli interessi dei consumatori e dei cittadini e rispecchiano l´auspicio comune di realizzare uno sviluppo sostenibile. Esso comprende anche priorità in materia di comunicazione che rappresentano un altro passo verso il rafforzamento della politica della Commissione per accrescere la visibilità dell´Europa". Il programma di lavoro per il 2008 costituisce un approccio globale per realizzare l´ambizione di un´Europa che tenga conto delle aspettative che i cittadini nutrono per il futuro. Il programma affronta molte delle tematiche attuali più pressanti – la crescita e l´occupazione, i cambiamenti climatici, l´energia, le migrazioni, l´allargamento. Il programma di lavoro è stato sviluppato in seguito a discussioni approfondite con le altre istituzioni e riprende molte delle tematiche evocate di recente nel dibattito sulla globalizzazione tenutosi in seno al Consiglio europeo informale di Lisbona. Oltre a nuove iniziative, il programma di lavoro indica anche come le iniziative già esistenti verranno portate avanti e in che modo la Commissione farà fronte alle sue responsabilità in materia di attuazione e supervisione delle politiche concordate. Per meglio tener conto della natura pluriennale della maggior parte delle attività della Commissione il programma consacra una nuova sezione ad ambiti in cui le attività del 2008 comporteranno valutazioni d´impatto e consultazioni suscettibili di sfociare in iniziative specifiche nel futuro. Le proposte che verranno presentate rispecchiano molte delle tematiche chiave promosse dalla Commissione: esse interessano molte questioni trasversali, sollecitano partenariati con gli Stati membri e altri attori chiave e si prefiggono di trattare alcune delle problematiche di lungo periodo che l´Europa si troverà ad affrontare nei prossimi decenni. Esse riservano un´attenzione particolare all´aspetto della migliore regolamentazione e comprendono un elenco dettagliato di misure di semplificazione previste per l´anno prossimo. Il programma tiene conto anche delle conseguenze in termini di comunicazione e comprende ambiti cui è stato riconosciuto il ruolo di priorità interistituzionali in materia di comunicazione per il 2008. .  
   
   
DA UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA UN INVITO A MEGLIO APPLICARE LA VIGENTE NORMATIVA DEL LAVORO  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2007 - La Commissione europea ha presentato ieri i risultati della sua consultazione pubblica in merito all´adattamento della normativa del lavoro all´attuale mondo del lavoro. La consultazione ha avuto un grande successo: si sono ricevuti più di 450 punti di vista provenienti da tutta una gamma di attori siti nell´Ue-27 e fuori di essa. Nonostante le divergenze d´opinione, i risultati della consultatione ribadiscono che la normativa del lavoro è essenziale per gestire la forza lavoro dell´Ue e per dare ai lavoratori un senso di sicurezza. Molte delle risposte pervenute sottolineano, in particolare, la necessità di attuare appieno la vigente normativa del lavoro in tutti gli Stati membri e di raggiungere un accordo su questioni d´attualità come le proposte in merito ai contratti delle agenzie di lavoro temporaneo e al riesame della direttiva sull´orario di lavoro. Dalle risposte si deduce anche che il processo nazionale di riforma nell´ambito della strategia Ue per la crescita e l´occupazione e l´approccio integrato per lo sviluppo e l´attuazione di principi ispirati alla flessicurezza sono il modo di procedere più adeguato. Commentando i risultati della consultazione, Vladimír Špidla, Commissario europeo responsabile per Occupazione, affari sociali e pari opportunità, ha affermato: "La consultazione ha indicato che molti attori desiderano veder completati efficacemente i capitoli della riforma ancora aperti prima di passare a nuovi ambiti di intervento". Ed ha aggiunto "dobbiamo continuare a concentrare la nostra attenzione sulla tutela dei lavoratori vulnerabili, sulla sensibilizzazione dei datori di lavoro e dei lavoratori in merito alle vigenti normative di minima dell´Ue e sull´alleggerimento degli oneri per le imprese che rispettano le regole del gioco". La consultazione avviata dal Libro verde del 2006 intendeva anche identificare le principali sfide che si incontrano nell´adattare la normativa del lavoro alle evoluzioni del mondo del lavoro, impegnare tutti gli attori in un dibattito aperto sul modo in cui la normativa del lavoro e gli accordi collettivi possono contribuire a promuovere la flessibilità e la sicurezza, stimolare la discussione sul modo in cui rapporti contrattuali flessibili corredati di opportuni diritti possano agevolare la creazione di posti di lavoro e promuovere le transizioni nel mercato del lavoro, nonché contribuire all´agenda per una migliore regolamentazione. Nel complesso, i partecipanti preferiscono che si trovino soluzioni essenzialmente mediante interventi a livello nazionale – facendo leva su tutta una serie di strategie che rispecchiano le tradizioni e prassi nazionali. Si registra però anche una forte disponibilità a convalidare tale esperienza mediante un dialogo e uno scambio di buone pratiche a livello Ue. Le risposte forniscono informazioni utili sui sistemi giuridici nazionali e su problematiche emergenti in materia di mercato del lavoro europeo. Tra le questioni sollevate vi sono le sfide legate a una maggiore mobilità transfrontaliera e all´incremento delle transazioni commerciali transfrontaliere in tutta l´Ue. Anche se la Commissione non propone nessuna iniziativa giuridica nuova, essa delinea una serie di ambiti sui quali, a suo avviso, si vorrebbero impostare le discussioni future al fine di assicurare maggiore chiarezza e cooperazione nonché una migliore base di informazioni e di analisi. Tali ambiti riprendono diversi soggetti della consultazione, segnatamente: la prevenzione e la lotta contro il lavoro sommerso, in particolare in situazioni transfrontaliere; la promozione, lo sviluppo e l´attuazione di azioni di formazione e di formazione permanente al fine di assicurare una maggiore sicurezza dell´occupazione nel corso della vita attiva; l´interazione tra normativa del lavoro e norme di protezione sociale a sostegno di efficaci transizioni da un lavoro all´altro e di sistemi di protezione sociale sostenibili; chiarimento della natura del rapporto di lavoro per promuovere una migliore comprensione e facilitare la cooperazione in tutta l´Ue; chiarimento dei diritti e degli obblighi delle parti coinvolte nella filiiera del subappalto per evitare che i lavoratori si trovino privati della possibilità di far valere efficacemente i loro diritti. Diversi punti di vista espressi da molti attori interessati ribadiscono la pertinenza e la perdurante attualità dei principali filoni del dibattito, ma evidenziano anche ambiti in cui la riforma della normativa del lavoro deve svolgere il suo ruolo per coadiuvare gli Stati membri nella realizzazione di una strategia integrata ispirata ai principi di flessicurezza. Sono pervenute risposte dai governi nazionali, dalle amministrazioni regionali, dai parlamenti nazionali, dalle parti sociali a livello Ue e nazionale, dalle Ong, da singole imprese, dal mondo universitario, da esperti giuridici e da singoli individui. . .  
   
   
"CARTA BLU UE" PER GLI IMMIGRATI PIÙ QUALIFICATI DUE NUOVE PROPOSTE LEGISLATIVE NEL SETTORE DELLA MIGRAZIONE  
 
 Bruxelles, 25 ottobre 2007 - La Commissione europea ha adottato in data odierna due proposte legislative nel settore della migrazione economica. La prima è una proposta di direttiva quadro sull´ammissione di immigrati altamente qualificati nell´Unione europea, con la quale viene istituita la Carta blu Ue. La seconda è una proposta di direttiva che stabilisce una procedura unica di domanda per il rilascio di un permesso unico di soggiorno e di lavoro e un insieme comune di diritti per i lavoratori di paesi terzi che soggiornano legalmente in uno Stato membro. Il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, ha commentato: “L’immigrazione a fini lavorativi in Europa dinamizza la nostra competitività e di conseguenza la nostra crescita economica. Aiuta inoltre a far fronte ai problemi demografici causati dall´invecchiamento della popolazione. Ciò è particolarmente vero per la manodopera altamente qualificata. Con la proposta adottata oggi sulla Carta blu Ue stiamo mandando un segnale chiaro: gli immigrati altamente qualificati sono i benvenuti nell´Unione europea. Proponiamo inoltre di offrire una serie precisa di diritti a tutti i cittadini di paesi terzi che soggiornano legalmente nell’Ue. Questo proteggerà i cittadini dell’Ue dalla concorrenza sleale sul mercato del lavoro e promuoverà l’integrazione degli immigrati nelle nostre società”. Il vicepresidente Franco Frattini, commissario responsabile del portafoglio giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: “La capacità dell’Europa di attirare immigrati altamente qualificati è un indicatore della sua potenza a livello internazionale. Vogliamo che l´Europa diventi una destinazione interessante almeno quanto le mete migratorie privilegiate come l’Australia, il Canada e gli Stati Uniti. Dobbiamo far sì che i lavoratori altamente qualificati cambino la loro percezione del mercato del lavoro europeo, oggi governato da procedure di ammissione incoerenti tra loro. Altrimenti, l’Europa continuerà a ricevere soltanto immigrati con qualifiche basse e medie. Per invertire questa tendenza è indispensabile avere una nuova prospettiva e disporre di nuovi strumenti. Vogliamo inoltre ridurre al minimo il rischio della fuga dei cervelli dai paesi in via di sviluppo. È ciò che proponiamo oggi”. Ha poi aggiunto che “la seconda proposta garantisce che Tutti gli immigrati che vengono a soggiornare e lavorare legalmente nell’Ue beneficino di diritti socioeconomici di base, collegati al lavoro. Non può esistere una politica equilibrata e giusta in materia di migrazione dei lavoratori se l’Europa non si mostra pronta e determinata a difendere i più vulnerabili tra i lavoratori provenienti da paesi terzi”. Ammissione degli immigrati altamente qualificati La proposta di direttiva sull’ammissione degli immigrati altamente qualificati mira a stabilire condizioni di ingresso e soggiorno più vantaggiose per i cittadini di paesi terzi che intendono svolgere lavori altamente qualificati negli Stati membri dell’Ue, con l’introduzione di una “Carta blu Ue”. La proposta non dà luogo a un diritto di ammissione. Il sistema è interamente fondato sulla domanda, rispetta pienamente il principio della preferenza comunitaria e la competenza conferita agli Stati membri di decidere il numero di persone ammesse. Poiché il fabbisogno dei mercati del lavoro varia da uno Stato membro all’altro, il sistema comune proposto è flessibile e centrato su alcuni punti chiave. Ad esempio, introduce una procedura accelerata basata su criteri comuni. Quando un cittadino di un paese terzo è ammesso in virtù di questo regime, riceve un permesso speciale di soggiorno e di lavoro, chiamato “Carta blu Ue”, che gli conferisce una serie di diritti socio-economici e condizioni favorevoli per il ricongiungimento familiare. Si prevede anche un accesso agevolato al mercato del lavoro. Nel tentativo di risparmiare ai paesi in via di sviluppo, specialmente in Africa, gli effetti negativi della fuga dei cervelli, la proposta invoca norme etiche per limitare – se non addirittura impedire – che gli Stati membri promuovano l’assunzione di lavoratori in paesi in via di sviluppo che soffrono già di gravi fenomeni di fuga dei cervelli, e contiene misure di agevolazione per la migrazione circolare. Procedura unica di domanda/permesso unico e insieme comune di diritti La seconda proposta è di natura orizzontale ed è destinata a semplificare le procedure per tutti i potenziali immigrati che chiedono di soggiornare e lavorare in uno Stato membro. Vuole inoltre garantire un insieme comune di diritti, analoghi a quelli di cui beneficiano i cittadini dell’Ue, a tutti i lavoratori di paesi terzi che sono già stati ammessi in uno Stato membro e vi lavorano legalmente. Non armonizza le condizioni di ammissione applicabili agli immigrati per motivi di lavoro, che rimarranno disciplinate dagli Stati membri. La proposta prevede quindi un sistema a "sportello unico" per tutti i richiedenti. Introduce una procedura unica di domanda, più semplice e snella sia per il datore di lavoro che per gli immigrati, e che istituisce alcune garanzie (accesso alle informazioni circa i documenti necessari per la presentazione della domanda, obbligo di motivare i rifiuti e obbligo di prendere una decisione in merito alla domanda entro 90 giorni). Una volta ammesso, l’immigrato riceverà un “permesso unico”, grazie al quale potrà soggiornare e lavorare per il periodo autorizzato: in pratica, le informazioni sull’accesso al mercato del lavoro figureranno sul permesso di soggiorno. Riconoscendo il contributo offerto dai lavoratori immigrati legali all’economia dell’Ue, e al fine di aiutarli a integrarsi in modo più efficace, la proposta vuole garantire loro diritti socio-economici di base allo stesso livello di quelli dei cittadini degli Stati membri, in particolare per quanto riguarda le condizioni di lavoro e le retribuzioni, l’istruzione, i diritti sindacali e la sicurezza sociale. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA E IL PAM LANCIANO L’ALLARME SULL’IMPATTO UMANITARIO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2007 - Louis Michel, il commissario europeo per lo Sviluppo e gli aiuti umanitari, e Josette Sheeran, direttrice esecutiva del Programma alimentare mondiale (Pam) hanno ammonito insieme, in occasione della riunione del comitato esecutivo del Pam tenutasi ieri, che “i cambiamenti climatici sono una minaccia crescente per lo sviluppo e gli aiuti umanitari”. Il commissario Michel, che si trova a Roma per intervenire dinanzi al comitato esecutivo del Pam, ha dichiarato: “La recente ondata di catastrofi climatiche verificatesi in tutto il mondo ha fatto scattare l’allarme. Abbiamo avuto inondazioni e tifoni devastanti nel Sud-est asiatico, inondazioni di entità inaudita in Africa orientale e occidentale e, in rapida successione, due uragani di categoria cinque nei Caraibi. Le agenzie umanitarie sono soggette a pressioni sempre maggiori per tentare di sovvenire ai bisogni essenziali delle popolazioni colpite dalle catastrofi. ” Il commissario ha quindi aggiunto: “L’unione europea è la principale fonte al mondo di fondi a scopi umanitari. Il Pam è la più grande agenzia umanitaria del mondo. Grazie alla stretta collaborazione tra le nostre due organizzazioni abbiamo già potuto alleviare le sofferenze di milioni di persone. Ora però dobbiamo affrontare i problemi posti da eventi climatici sempre più estremi e riflettere sui modi in cui la comunità umanitaria può prepararsi al meglio, perché le persone più vulnerabili saranno quelle che soffriranno di più. Vi è il rischio concreto che in futuro avremo rifugiati climatici”. La signora Sheeran ha dichiarato che la Ce e il Pam collaborano strettamente per aiutare quanti nel mondo soffrono la fame, che sono i più vulnerabili alle devastazioni causate dai cambiamenti climatici, ad adattarsi all’aumento delle inondazioni, dei fenomeni di siccità e di altri shock climatici. “Per le popolazioni che nel mondo soffrono la fame e sono le più vulnerabili potrebbe essere in arrivo la tempesta perfetta”. La combinazione di cambiamenti climatici ed esplosione dei prezzi dei prodotti alimentari impone azioni a livello mondiale. Il Pam collaborerà con la Ce per vincere questa sfida e aiutare i piccoli agricoltori e i villaggi ad adattarsi. La signora Sheeran ha ringraziato il commissario Michel per i contributi della Ce agli sforzi umanitari del Pam in tutto il mondo, pari ad un totale di circa 145 milioni di euro (197 milioni di dollari Usa) per l’anno in corso, il che ne fa il secondo più importante donatore del Pam. I contributi della Ce, per lo più in denaro, consentono al Pam di acquistare prodotti alimentari dagli agricoltori di 70 paesi in via di sviluppo per combattere la fame. Il Pam e la Ce collaborano a programmi innovativi per la prevenzione delle carestie, quale ad esempio il programma per la creazione di una rete di sicurezza alimentare in Etiopia. Negli ultimi tre mesi la Commissione europea ha fornito finanziamenti urgenti per le azioni umanitarie del Pam in vari paesi, tra cui l’Uganda e il Nepal, colpiti dalle inondazioni, e il Nicaragua, devastato dall’uragano Felix. In alcune località il lavoro di preparazione delle comunità ai rischi compiuto dalla Commissione ha contribuito a limitare l’impatto negativo delle catastrofi. Ciò si aggiunge al suo sostegno di lunga data alle operazioni di aiuto alimentare del Pam in altre zone di crisi, ivi comprese molte regioni in conflitto. I cambiamenti climatici saranno il principale argomento di dibattito delle Giornate europee dello sviluppo che si terranno a Lisbona dal 7 al 9 novembre 2007, in occasione delle quali Louis Michel e Josette Sheeran parteciperanno ai dibattiti con altri importanti operatori nel settore dell’aiuto allo sviluppo e dell’aiuto umanitario. Secondo le previsioni del comitato intergovernativo per i cambiamenti climatici (Intergovernmental Panel on Climate Change - Ipcc) i cambiamenti climatici potrebbero ridurre drammaticamente le rese in molte delle nazioni più vulnerabili del mondo, in particolare in Africa. Nel settembre 2007 la Commissione europea ha lanciato l’Alleanza mondiale per la lotta contro i cambiamenti climatici (Global Climate Change Alliance) che aiuterà i paesi meno sviluppati ad adattare le rispettive politiche e strategie per lo sviluppo ai cambiamenti climatici (cfr. Ip/07/1352). Persone di contatto: http://ec. Europa. Eu/echo/index_en. Htm .  
   
   
INVESTIRE NELLA CONOSCENZA: FORUM MONDIALE DELLA SCIENZA  
 
Budapest (Ungheria), 25 ottobre 2007 - Dall´8 al 10 novembre si terrà il forum mondiale della scienza. Lo slogan di quest´anno è «Investire nella conoscenza: investire nel futuro». La manifestazione riunirà oltre 300 scienziati e responsabili decisionali provenienti da più di 60 paesi. Tra i temi che saranno affrontati figurano le strategie e le filosofie di finanziamento in alcuni dei paesi più ricchi del mondo, temi riguardanti la politica relativa alla scienza in rapporto ai paesi in rapido sviluppo e la portata dello sviluppo sostenibile. Il programma prevede anche altri importanti aspetti tra i quali occorre citare: la condivisione delle esperienze dei rappresentanti di molti forum globali con il pubblico; una riunione tra scienziati israeliani e palestinesi; un workshop rivolto a parlamentari riguardante la presenza di temi scientifici nei rispettivi parlamenti; l´inaugurazione delle attività del gruppo internazionale per l´uso sostenibile delle risorse naturali nato nell´ambito del programma sull´ambiente delle Nazioni Unite. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Sciforum. Hu .  
   
   
FORUM APERTO SUL FUTURO DELLE RETI DI ECCELLENZA  
 
 Bruxelles, 25 ottobre 2007 - Il 20 novembre si terrà a Bruxelles (Belgio) un forum aperto sul futuro delle reti di eccellenza finanziate dell´Ue. L´obiettivo principiale del forum aperto è proseguire il dibattito sul ruolo e sul futuro delle reti di eccellenza nella politica comunitaria in materia di ricerca e condividere le migliori prassi, in particolar modo rispetto ai modi di conseguire la sostenibilità delle reti di eccellenza. Il programma del mattino verte sullo scambio di migliori prassi, mentre la sessione del pomeriggio prevede una tavola rotonda presieduta dall´eurodeputato Jerzy Buzek. Durante la sessione si discuterà di un recente documento di parere sostenuto dai coordinatori di 58 reti di eccellenza. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Supportresearchnoes. Eu .  
   
   
MANIFESTAZIONE ANNUALE ERRIN RETE EUROPEA DI REGIONI PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE: IL FUTURO DEL SER  
 
 Bruxelles (Belgio), 25 ottobre 2007 - L´8 novembre si terrà la riunione generale annuale di Errin (European Regions Research and Innovation Network, Rete europea di regioni per la ricerca e l´innovazione). Lo scopo della manifestazione sarà promuovere il contributo delle regioni europee allo Spazio europeo della ricerca (Ser) e offrire ai rappresentati delle organizzazioni di ricerca pubbliche e private l´opportunità di presentare e confrontare le loro opinioni sul futuro del Ser in presenza di rappresentanti della Commissione europea. La conferenza sarà seguita da un ricevimento durante il quale il professor Ernst-ludwig Winnacker, segretario generale del Consiglio europeo della ricerca (Cer) terrà un discorso programmatico. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Errin-brussels. Org/index. Php?st_id=1808 .  
   
   
NASCE L’ALLEANZA STRATEGICA PER L’INNOVAZIONE TRA REGIONI EUROPEE E LATINO AMERICANE: INTERSCAMBI E COOPERAZIONE A TORINO TRE GIORNI DI INCONTRI, DAL 24 AL 26 OTTOBRE  
 
Torino, 25 ottobre 2007 - Oltre 250 rappresentanti delle più dinamiche e innovative regioni dell’Europa e dell’America Latina si sono incontrati oggi a Torino presso il Castello del Valentino per partecipare al Forum Euro-latino Americano, confronto promosso dall’Associazione Columbus, dalla Regione Piemonte, dalla Compagnia di San Paolo, in collaborazione con la Città di Torino e i quattro atenei piemontesi. Tre giorni d’incontri per rafforzare la progettualità comune e sottoscrivere la nascita di diversi progetti: obiettivo principale del Forum è accelerare l’interscambio tecnologico e imprenditoriale tra le regioni coinvolte. I rappresentanti di 22 regioni – provenienti da 14 paesi di cui il 60% latino americani - sono stati accolti all’inaugurazione del Forum dall’assessore alle Politiche per l’Internazionalizzazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati e dal rettore del Politecnico di Torino e presidente dell’Associazione Columbus, Francesco Profumo. Torino - uno dei punti di riferimento per la ricerca e l’innovazione in particolare nei settori dell’Ict e dell’infomobilità - è stata scelta come sede del coordinamento internazionale, da dove partiranno nuove iniziative per alimentare la cooperazione tecnologica tra i due continenti. La Fondazione Torino Wireless, in sinergia con gli altri attori che operano sul territorio, favorirà l’interscambio tra le più innovative imprese europee e latino americane. La condivisione della conoscenza, lo sviluppo di progetti in partnership e lo scambio di servizi per favorire la crescita delle regioni latino americane ed europee sono le principali tematiche del Forum. Le aree prioritarie d’intervento sono: l’infomobilità, l’e-government, le biotecnologie, le energie alternative, le piccole e medie imprese, i tirocini internazionali e il benchmarking universitario. “Si tratta della prima operazione di questo genere – ha dichiarato il rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, in qualità di presidente dell’Associazione Columbus - La prossima edizione del Forum si svolgerà in uno dei paesi che oggi partecipano all’edizione torinese: apriremo una call per la candidatura a ospitare il prossimo appuntamento. Tutti insieme dobbiamo stimolare la politica perché aiuti in modo solido questo tipo di iniziative. ” “La Regione Piemonte ha sostenuto la prima edizione del Forum Euro Latino Americano perché crediamo fortemente che i temi trattati siano di cruciale importanza per la nostra comunità e per tutto il territorio regionale – ha commentato l’assessore regionale all’Internazionalizzazione, Andrea Bairati – Dobbiamo costruire la nostra modalità di fare impresa con una nuova chiave di lettura: competere sempre più su fattori di qualità. Per questo motivo anche i nostri atenei dovranno dimostrarsi competitivi, ma allo stesso tempo lavorare insieme e far crescere la qualità dell’offerta e della ricerca”. Le economie dei due continenti hanno da tempo sviluppato consistenti scambi commerciali e sono in costante ascesa. Negli anni novanta il valore medio delle esportazioni dell’Europa dei 15 verso l’America Latina era di Us$ 40. 000 milioni e le importazioni valevano Us$ 35. 000 milioni, mentre i dati più recenti, relativi all’anno 2005, rilevano che le esportazioni sono aumentate del 60% e le importazioni del 79%. In particolare, gli scambi che riguardano l’Italia evidenziano un aumento delle importazioni e una crescita più lenta delle esportazioni. Le analisi macroeconomiche dei paesi latino americani inoltre indicano una crescita media del 5 % annuo del Pil negli ultimi 4 anni e a per i prossimi 2 anni. A completamento dell’evento è stata infine allestita un’area espositiva dedicata alla presentazione dei servizi e della attività delle Regioni partecipanti. .  
   
   
FSE: PRESENTAZIONE DELLA “COMUNITA´ VIRTUALE DELL’ORIENTAMENTO”, AD AOSTA  
 
Aosta, 25 ottobre 2007 - La Presidenza della Regione informa che martedì 30 ottobre prossimo, alle ore 15, nella Sala Cogne della Pépinière d’entreprises, ad Aosta, si terrà il seminario di presentazione della nuova “Comunità virtuale dell’orientamento”, promossa da 12 regioni italiane e finanziata dal Fondo Sociale Europeo. I lavori saranno introdotti dal Direttore dell’Agenzia regionale del lavoro, Nadia Savoini, e dalla Sovraintendente agli studi, Patrizia Bongiovanni. Gabriella Frassy, dell’Agenzia regionale del lavoro, presenterà agli insegnanti i nuovi materiali didattici predisposti dal Centro per il lavoro nelle scuole, mentre nel dettaglio della Comunità virtuale interverranno il professore Klement Polacek, responsabile scientifico del Laboratorio “Il dibattito scientifico sull’orientamento: creazione e implementazione di nuovi strumenti” e Lara De Carlo dello Ial Friuli Venezia Giulia, referente del Comitato di gestione del progetto. “Comunità virtuale dell’orientamento” si traduce in uno strumento dedicato alla crescita professionale degli operatori del settore, che, attraverso una piattaforma tecnologica, potranno per la prima volta in modo coordinato ed organico dialogare tra loro e condividere saperi sul mondo della scuola, dell’università, della formazione e del lavoro. Accanto alla creazione di una banca dati nazionale sull’offerta formativa la comunità virtuale intende favorire lo sviluppo di un cultura professionale più condivisa; in particolare permetterà a chi si iscrive di consultare e condividere risorse informative, effettuare ricerche di bandi e progetti nazionali e internazionali, scambiare opinioni, suggerimenti ed esperienze, mantenendosi aggiornati sugli eventi che riguardano il settore. Al termine del seminario sarà possibile effettuare la propria iscrizione alla Comunità. Il programma è disponibile sul sito www. Com-orientamento. It, nella sezione agenda. .  
   
   
TESINI A BERLINO PER SEDUTA PLENARIA CALRE OBIETTIVO: L´ACCRESCIMENTO DELL´AUTONOMIA FINANZIARIA REGIONALE  
 
Berlino, 25 ottobre 2007 - Il riconoscimento di un ruolo importante delle Regioni - e delle loro Assemblee legislative - nel futuro di un´Europa più efficiente e vicina ai cittadini è il risultato appena ottenuto dalla Calre con il Trattato di riforma. Ma la Conferenza che riunisce le Assemblee legislative regionali europee punta adesso a un altro, ambizioso obiettivo: l´accrescimento dell´autonomia finanziaria regionale come conseguenza di un effettivo federalismo fiscale. E un dettagliato rapporto della situazione in otto Stati membri della Ue è stato presentato a Berlino nel corso dell´annuale assemblea plenaria della Calre, che ha riunito nella capitale tedesca sessanta presidenti di Assemblee regionali provenienti da Portogallo, Spagna, Austria, Italia, Germania, Inghilterra, Belgio, ma anche ospiti interessati a questa esperienza da diversi cantoni svizzeri. Alessandro Tesini, Coordinatore della Conferenza italiana e presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, ha evidenziato come la Calre di Berlino cada poche ore dopo il summit europeo dei capi di Stato e di Governo di Lisbona e alla vigilia della sessione plenaria del Parlamento europeo. "L´intesa raggiunta sul testo del nuovo Trattato è molto importante - ha dichiarato - è un segnale di inversione di tendenza dopo il pessimismo e l´euroscetticismo sollevati dalla bocciatura della Costituzione europea di Francia e Paesi Bassi". "La soluzione di compromesso è buona - ha aggiunto Tesini - e in alcuni punti va incontro alle richieste avanzate dalle Regioni e dalle loro Assemblee legislative per il rafforzamento del loro ruolo nella piena valorizzazione del principio di sussidiarietà. Di questa valorizzazione è espressione soprattutto il rapporto rafforzato tra il Parlamento europeo e la Calre". Tesini ha inoltre sostenuto che l´obiettivo deve essere quello di realizzare, anche sul piano europeo, quanto appena adottato in Italia con il Protocollo di intesa interistituzionale tra Senato, Camera e Conferenza dei Consigli regionali e la conseguente istituzione di un Comitato paritetico per la regolazione dei rapporti e per accrescere la collaborazione tra Parlamento e Assemblee legislative regionali. L´argomento centrale della Conferenza di Berlino è stato, come detto, il federalismo fiscale sulla base degli orientamenti assunti nella riunione del Comitato di coordinamento tenutosi a Udine il 29 gennaio scorso. Le esperienze più avanzate - e tra queste quella del Friuli Venezia Giulia - sono state assunte a modello per una accelerazione dell´indirizzo verso il federalismo fiscale, inteso come forma più adatta a ottimizzare i programmi di crescita e a responsabilizzare ciascun livello di governo nelle politiche della spesa. Al termine dei lavori, la Calre ha eletto nuovo coordinatore la presidente del Parlamento dei Paesi Baschi Izaskun Bilbao Barandica, che ha anche anticipato l´intenzione di organizzare la dodicesima Conferenza nel 2008. .  
   
   
LAZIO: FINANZIAMENTI PER 743 MILIONI DALLA COMMISSIONE EUROPEA  
 
Roma, 25 ottobre 2007 - Sono in arrivo nuove risorse economiche per la Regione Lazio da investire in settori importanti come la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali, le energia alternative, la ricerca e la creazione di nuove infrastrutture. La Commissione Europea ha infatti dato il via libera al Por (Programma operativo regionale) del Lazio, il documento che pianifica l’utilizzo dei finanziamenti europei per gli anni 2007-13. Un totale di € 743. 512. 676, di cui € 371. 756. 338 cofinanziati dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Alla ‘Ricerca, l’innovazione e il rafforzamento della base produttiva’, sono destinati 255 mln di euro. In questo ambito si punta a rafforzare le capacità innovative delle piccole e medie imprese (114 mln), promuovere un sistema produttivo rispettoso dell’ambiente (35 mln), migliorare il collegamento tra ricerca e tessuto imprenditoriale regionale (105 mln). Saranno attivati, inoltre, fondi di garanzia regionali per favorire l’accesso al credito delle Pmi. Per l’ “ambiente e prevenzione dei rischi”, si potrà contare su un finanziamento di 189 mln di euro. Parte di questi, circa 74 mln, saranno utilizzati per la promozione dell’efficienza energetica e della produzioni di energie rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, uso di biomasse, produzione di biocarburanti ecc. ). Per i progetti di prevenzione dei rischi ambientali e bonifica dei siti inquinati saranno disponibili 58 mln e per la valorizzazione del patrimonio naturale, culturale e artistico, infine, si potrà attingere da un capitolo di 56 mln di euro. L’altra parte delle risorse comunitarie è finalizzata ai progetti per la mobilità ecosostenibile e il potenziamento delle infrastrutture regionali, per una cifra di 272 mln di euro di cui 241 mln, saranno utilizzati per il miglioramento della qualità e dell’efficienza del trasporto pubblico locale, il potenziamento della rete infrastrutturale e dei nodi di scambio. Tra gli investimenti è previsto anche un programma di incentivazione all’uso di trasporti urbani puliti (15 mln). “Si apre un nuovo capitolo per la programmazione economica del Lazio – dichiara Luigi Nieri, assessore al bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione della Regione Lazio -. Ora avremo nuove risorse per l’ambiente, le infrastrutture, la ricerca e le energie alternative da investire in tutte le province della regione. Siamo tra le prime regioni italiane ad avviare il piano di investimenti nel pieno rispetto dei tempi, sintomo di una rinnovata capacità organizzativa e gestionale. Lo scorso programma 2000-2006 fu approvato solo nel 2001. L nuovo programma di investimenti abbandona le vecchie logiche di distribuzione a pioggia delle risorse e la parcellizzazione dei contributi europei in piccoli progetti – conclude Nieri - Al suo posto abbiamo voluto introdurre un nuovo criterio che prima individua i macro obiettivi e in base a questi stabilisce l’assegnazione dei finanziamenti. ” .  
   
   
´ISPI WINTER SCHOOL 2007/2008  
 
Milano, 25 ottobre 2007 - Sono aperte le iscrizioni alla Winter School 2007/2008 dell´Ispi, che si arricchisce nei contenuti, proponendo un catalogo di nuovi corsi intensivi sulle principali tematiche relative allo sviluppo, alle emergenze umanitarie e all´integrazione europea. In questa edizione della Winter School vengono inoltre proposti i Diplomi part-time in "Sviluppo e Cooperazione Internazionale", "Emergenze e Interventi Umanitari" e "European Affairs". Nel sito www. Ispionline. It sono disponibili le informazioni di dettaglio sui corsi e sulle modalità di iscrizione. .  
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO : NON ESISTONO LE CONDIZIONI PER ASSUMERE UN IMPEGNO IN ESCLUSIVA CON NESSUN POTENZIALE CANDIDATO.  
 
 Milano, 25 ottobre 2007 - In ordine alla richiesta di trattativa in esclusiva comunicata da Unipol Gruppo Finanziario, in relazione ad eventuali ipotesi di aggregazione - di cui è stata data notizia anche tramite stampa - la Banca Popolare di Milano precisa che allo stato attuale non esistono le condizioni per assumere un impegno in esclusiva con nessun potenziale candidato. .  
   
   
BANCA ITALEASE, RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007 - RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE  
 
 Milano, 25 ottobre 2007 - Banca Italease, informa che la società di revisione Deloitte e Touche S. P. A. Ha presentato la propria relazione sulla revisione contabile limitata della relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2007 di Banca Italease S. P. A. Sulla base dell’attività svolta nell’ambito del suddetto incarico la società di revisione ha attestato di non essere venuta a conoscenza di variazioni ed integrazioni significative che dovrebbero essere apportate ai prospetti contabili consolidati ed alle relative note esplicative ed integrative - al fine di renderli conformi al principio contabile internazionale Ias 34 ed ai criteri di redazione della relazione semestrale previsti dall’art. 81 del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni - fatta salva l’eccezione di quanto qui di seguito precisato. La società di revisione infatti ritiene, tra l’altro, che: · le rettifiche di valore su crediti riflesse nel conto economico per il periodo chiuso al 30 giugno 2007, pari complessivamente ad Euro 60 milioni (di cui Euro 43 milioni relative a crediti in bonis verso il Gruppo Renar Investments Fund, Euro 7 milioni relative a posizioni creditorie verso il Gruppo Promar ed Euro 10 milioni relative a posizioni creditorie verso il Gruppo Coppola), sono state effettuate da Banca Italease anche in accoglimento delle indicazioni fornite dalla Banca d´Italia (nel rapporto da questa predisposto all´esito dell´accertamento ispettivo conclusosi in data 27 giugno 2007) in merito alla necessità di applicare un´aliquota convenzionale non inferiore al 15% dell´esposizione lorda verso le rispettive controparti. · tali rettifiche di valore eccedono quanto risulterebbe dall´applicazione di criteri conformi ai principi contabili di riferimento. Banca Italease ritiene appropriate le rettifiche effettuate. .  
   
   
ASSICURAZIONI GENERALI /ALGEBRIS INVESTMENS: APERTURA A TUTTE LE OPPORTUNITÀ PER UN DIALOGO COSTRUTTIVO CON GLI AZIONISTI ATTUALI E POTENZIALI.  
 
Trieste, 25 ottobre 2007 - Assicurazioni Generali comunica, anche su richiesta di Consob, di aver ricevuto ieri una lettera da Algebris Investments. A tal proposito la Compagnia fa rilevare che è aperta a tutte le opportunità per un dialogo costruttivo con gli azionisti attuali e potenziali. Di fatto, il management del Gruppo intrattiene contatti continuativi con la comunità finanziaria, e in questo contesto ha incontrato i rappresentanti di Algebris Investmens in varie occasioni. Il management del Gruppo ha apprezzato l’opinione di Algebris Investments, secondo cui Assicurazioni Generali rappresenta un Gruppo con un eccezionale potenziale di sviluppo, anche tenendo in considerazione i significativi miglioramenti della performance registrati dal Gruppo sotto la guida dell’attuale management team. L’implementazione di una serie di business plan strategici ha di fatto permesso al Gruppo di registrare 18 periodi consecutivi di utili record, grazie ad un rinnovato focus sul core business assicurativo e sulla sua profittabilità. Da quando è stato nominato l’attuale management team, il dividendo per gli azionisti è cresciuto da € 0,28 per azione nell’anno finanziario 2002 fino a € 0,75 per azione nell’anno finanziario 2006. Nella recente presentazione del Piano Industriale 2007 – 2009, il management si è anche impegnato a raddoppiare il dividendo per il 2009, rispetto a quello del 2006. Questo porterà ad un incremento del valore totale dei dividendi da distribuire agli azionisti da € 357 milioni nel 2002 a circa € 2 miliardi nel 2009. Questa previsione è basata su un dato di utile netto che avrà registrato un incremento, da una perdita di € 750 milioni nel 2002 ad un livello di € 3,8 miliardi previsto per la fine dell’anno finanziario 2009. Nonostante questi risultati positivi e la revisione al rialzo dei target stabiliti nel Piano Industriale presentato di recente – un piano per cui Generali è lieta di notare come sia stato definito “un passo nella giusta direzione” da Algebris Investments – il management di Generali apprezza la valutazione di Algebris Investments secondo cui il Gruppo possiede il potenziale per creare valore ancor più elevato nel medio e lungo periodo. Il management di Generali nota con piacere che Algebris Investments ha definito il proprio investimento nel Gruppo come strategico e di lungo periodo. In questo contesto, Generali è desiderosa di continuare una dialogo costruttivo sul merito di tutte le questioni specifiche che Algebris Investments affronta nella sua lettera, e di lavorare con i suoi rappresentanti – e certamente con tutti gli altri suoi investitori – per assicurare che il Gruppo operi al massimo delle sue potenzialità, prendendo in considerazione l’interesse di tutti i suoi stakeholders in un’ottica temporale di medio lungo termine. .  
   
   
COMMERCIO ESTERO - ASSOCAMERESTERO, BENE L’EXPORT SUI MERCATI EXTRA UE, DEFICIT RIDOTTO DEL 26%: RECORD DI CRESCITA IN RUSSIA CON + 30,2% E OTTIMA PERFORMANCE COMPLESSIVA DEL SISTEMA MODA CON IL TESSILE CHE SI INCREMENTA DEL 94%  
 
 Roma, 25 ottobre 2007 - Continua a ridursi (-26%) il deficit della bilancia commerciale italiana verso i paesi extra europei nei primi 9 mesi del 2007 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, da circa 18 miliardi di euro a 13,2 miliardi: un risultato dovuto in primo luogo ad un deciso rallentamento del tasso di crescita delle importazioni (dal 21,4% al 5,1%), ma anche al positivo trend delle esportazioni che registrano un + 12,1%, con un valore di quasi 105 miliardi di euro contro i 98,4 miliardi del 2006 (+11,2%). Le esportazioni verso gli Stati Uniti riflettono una tendenza alla redistribuzione geografica della presenza di prodotti italiani sui mercati extra-europei: la quota relativa agli Usa passa dall’8,1% del settembre 2006 al 7,5% di quest’anno, mentre sono in leggero aumento le quote di Russia, Cina e area Mercosur. La Russia appare oggi come uno dei mercati più promettenti per il made in Italy: nel gennaio-settembre 2007 si incrementa decisamente la velocità di crescita delle esportazioni (dal 21,4% al 30,2%) e si riduce di circa un quarto il relativo deficit (-24,4%). Potenzialità che appaiono confermate anche da un´analisi di Assocamerestero sulle dinamiche settoriali degli ultimi anni: dal primo semestre 2004 all’analogo periodo 2007 il Tac (tessile, abbigliamento, calzature) è quasi raddoppiato in valore (da 528 milioni a 958), così come l’elettronica e gli strumenti di precisione (da 140 milioni a 309) ed i mobili (da 183 a 349 milioni); la meccanica si conferma al primo posto sia in termini di valore che di variazione, crescendo da 570 milioni di euro a circa 1,4 miliardi, con un incremento record del 142%. Settori, sia tradizionali che innovativi, che non brillano solo sulla Piazza Rossa, ma consolidano le loro posizioni anche sugli altri mercati extra-europei. È il caso del sistema moda (tessile +94% e cuoio/calzature +11%), ma anche della meccanica, dove la crescita del 16,2% dell’export fa passare il saldo dai 18 miliardi di euro dei primi nove mesi 2006 agli oltre 20 dello stesso periodo 2007. Di sicuro impatto sulle nostre esportazioni il dato relativo all’elettronica ed agli strumenti di precisione: una velocità di crescita che, da gennaio a settembre 2007, è pari al 12% e genera l’inversione di segno del relativo saldo, passato da –357 milioni di euro del 2006 a 930 milioni dell’analogo periodo 2007. .  
   
   
NOMINATO IL COMMISSARIO GENERALE DI EMO MILANO 2009: SARÀ PIERLUIGI STREPARAVA A GUIDARE L’ORGANIZZAZIONE DELLA MOSTRA MONDIALE DESTINATA ALL’INDUSTRIA MANIFATTURIERA  
 
 Milano, 25 ottobre 2007 - Pier Luigi Streparava è il Commissario Generale di Emo Milano 2009, la mostra mondiale della macchina utensile, robotica e automazione, che sarà ospitata, dal 5 al 10 ottobre 2009, nel nuovo quartiere espositivo di fieramilano. La designazione del Commissario Generale è avvenuta nel corso della assemblea generale del Cecimo, il Comitato Europeo di Cooperazione tra le Industrie della Macchina Utensile, che si è tenuta in questi giorni a Bruxelles. Pier Luigi Streparava avrà il compito di supervisionare l’organizzazione di Emo Milano 2009, promovendo l’evento in un road-show di conferenze stampa che toccherà le principali capitali dell’industria mondiale. A due anni dalla manifestazione che richiamerà a Milano centinaia di migliaia di visitatori da ogni parte del mondo, il team di Emo Milano 2009 ha già avviato i preparativi che assicureranno all’evento il prestigio che da sempre contraddistingue Emo, unica nel panorama delle fiere di settore, per internazionalità e completezza dell’offerta. Ospitata alternamente da Hannover e Milano, l’edizione di Emo in Italia è curata da Efim–ente Fiere Italiane Macchine, società specializzata nella realizzazione di manifestazioni fieristiche di settore che fa capo al gruppo Ucimu. Pier Luigi Streparava, classe 1942 è presidente della Streparava S. P. A, società di Andro (Bs) leader nel settore dei sistemi di produzione e automotive. Streparava è già stato Commissario Generale di Emo Milano 2003. “Tutti i modi in cui può coniugarsi “il saper fare” dell’universo settoriale - ha affermato Pier Luigi Streparava - trovano in Emo espressione del tutto appropriata, facendo della manifestazione promossa da Cecimo l’evento più atteso dagli operatori dell’industria manifatturiera mondiale, che si daranno appuntamento a Milano nel 2009, bissando il successo raccolto dalla precedente ‘edizione milanese”. Emo Milano 2003 fu affollata da oltre 155. 000 visitatori, 60. 000 dei quali convenuti in Italia da 104 paesi del resto del mondo: Europa (per l’80,5%), Asia (13,5%), Americhe (4,5%) Africa (1%), Oceania (1%). Più di 400 i giornalisti accreditatisi per seguire l’evento, che ebbe per protagonisti 1. 648 espositori, oltre la metà dei quali proveniente dall’estero. “Emo Milano 2009 - ha concluso Streparava - potrà avvantaggiarsi inoltre del nuovo e moderno quartiere fieristico progettato da Massimiliano Fuksas che, in termini di spazi, funzionalità e dotazioni tecnologiche, ridefinisce gli standard espositivi mondiali, assicurando condizioni operative adeguate all’importanza e al prestigio dell’evento e delle imprese che ne sono protagoniste”. .  
   
   
MACCHINE PER IL LEGNO: CRESCONO ANCORA GLI ORDINI (PIÙ 13,5 PER CENTO)  
 
 Assago, 25 ottobre 2007 - Prosegue la dinamica positiva che da oramai due anni caratterizza il settore delle tecnologie per la lavorazione del legno. E’ questo – in estrema sintesi – il risultato che emerge dalla indagine congiunturale che l’Ufficio studi di Acimall realizza ogni tre mesi coinvolgendo un campione di aziende rappresentativo sia per dimensioni che per tipologia di prodotto. Dai dati si evidenzia, innanzitutto, che nel trimestre luglio-settembre di quest’anno gli ordini hanno registrato, nel loro complesso, una crescita del 10,5 per cento sullo stesso periodo del 2006. Come sempre sono le esportazioni a tenere banco, con un aumento del 13,5 per cento. Sostanzialmente stabili (più 0,6 per cento rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente) gli ordini dal mercato nazionale, che rappresenta poco meno del 20 per cento dell’intera produzione “made in Italy”. Nei primi sei mesi di quest’anno i prezzi sono aumentati del 2 per cento, mentre la produzione assicurata al termine del primo semestre è di 3,5 mesi. L’indagine qualitativa per il terzo trimestre è estremamente indicativa di ciò che il comparto si attende nel prossimo futuro. Secondo il 55 per cento degli intervistati l’andamento della produzione sarà stazionario, mentre il 24 per cento prevede una crescita e il 21 per cento una diminuzione. Le giacenze risultano stabili secondo il 69 per cento del campione, in diminuzione per il 14 per cento e in crescita per il restante 17 per cento. L’occupazione viene, invece, indicata stazionaria dal 76 per cento delle aziende interpellate, in aumento dal 14 e in calo dal 10 per cento. Per quanto riguarda le previsioni per il prossimo periodo, gli ordini dall’estero rimarranno stabili per il 69 per cento del campione, cresceranno ulteriormente per il 24 per cento e diminuiranno per il 7 per cento (saldo positivo +17). Relativamente al mercato interno le indicazioni per i prossimi mesi mostrano una situazione analoga a quella attuale nel 69 per cento dei casi, un aumento ulteriore nel 17 per cento e una contrazione nel rimanente 14 per cento (saldo positivo +3). .  
   
   
IMPRESE ITALIANE A CACCIA DI OPPORTUNITÀ IN CINA DAL 27 OTTOBRE AL 3 NOVEMBRE MISSIONE IN CINA 13,5 MILIARDI DI EURO DI INTERSCAMBIO +19,6% IN UN ANNO LA LOMBARDIA FA DA TRAINO CON PIÙ DI UN TERZO DELL’INTERSCAMBIO NAZIONALE SEGUONO VENETO ED EMILIA ROMAGNA IN FORTE CRESCITA  
 
 Milano, 25 ottobre 2007. Con un interscambio di quasi 13,5 miliardi di euro al secondo trimestre 2007, l’Italia cresce del 19,6% nei suoi rapporti commerciali con la Cina rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; l’import è pari a quasi 10,5 miliardi euro, l’export supera i 3 miliardi, entrambi in crescita rispettivamente del 22,8% e del 9,7%. La Lombardia è prima in Italia: con quasi 4,8 miliardi di euro di interscambio con la Cina, oltre un terzo del totale nazionale (35,6%), in crescita rispetto al 2006 del 18,7%. Alla Lombardia seguono il Veneto (oltre 2 miliardi di interscambio, pari al 15,2% degli scambi italiani, +21% in un anno) e l’Emilia Romagna, che con quasi 1,5 miliardi di interscambio costituisce l’11,1% dell’interscambio nazionale ed è in forte crescita (+36,1% in un anno). Fra le regioni che esportano di più ancora Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna: pesano sul totale delle esportazioni nazionali rispettivamente per il 37,9%, 13,7% e l’11%. E i prodotti italiani più esportati? Macchinari e materiali da trasporto che costituiscono il 55,4% del totale italiano mentre nell’import prevalgono i prodotti finiti diversi (33,8% delle importazioni dalla Cina). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, al secondo trimestre 2007, in un confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente. Ed è per promuovere lo sviluppo del commercio con partner internazionali come la Cina che Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali, organizza una missione nelle città di Pechino e Chengdu dal 27 ottobre al 3 novembre. La missione ha lo scopo di agevolare incontri d’affari con soggetti locali secondo agende personalizzate di appuntamenti definite in base alle esigenze dei partecipanti. La missione è particolarmente indicata per le imprese di settori emergenti in Cina quali quelli dell’high tech, dell’arredamento ma anche ai comparti dell’abbigliamento, dell’agroalimentare, delle calzature, della meccanica, medicale, chimico e aerospaziale. Per ulteriori informazioni sulle iniziative Promos in Cina e nei Paesi Asiatici: contattare Promos/camera di commercio di Milano, tel. 02. 8515. 5220 e-mail ciborra. Marta@mi. Camcom. It “In una realtà sempre più internazionale - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di Commercio di Milano per l’internazionalizzazione – la Camera di commercio di Milano promuove la presenza delle nostre imprese nel mondo. E le missioni imprenditoriali sono un mezzo concreto per aiutare la competitività e per portare le nostre imprese, a partire dalle piccole e medie, ad essere sempre più protagoniste, anche su un mercato importante come quello cinese”. .  
   
   
SPRINT CAMPANIA : DA OGGI A NAPOLI LA “DUE GIORNI” DELLA TASK FORCE ITALO-RUSSA SUI DISTRETTI E LE PMI  
 
Napoli, 25 ottobre 2007 - Prenderà il via a Napoli domani, giovedì 25 ottobre, presso l’Hotel Royal-continental, la due giorni della dodicesima sessione della task force italo-russa sui distretti industriali e Pmi organizzata dal Ministero per il Commercio Internazionale e dalla Regione Campania attraverso Sprint Campania. I lavori saranno aperti dall’Assessore all’Agricoltura ed alle Attività Produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino. La mattinata vedrà, tra gli altri, gli interventi del Sottosegretario di Stato al Commercio Internazionale Milos Budin, del Vice Ministro russo allo Sviluppo Economico e al Commercio Ann Popova, del Co-presidente italiano della task force - Direttore della D. G. Promozione degli scambi del Ministero Commercio Internazionale Gianfranco Caprioli e del Direttore del Dipartimento Paesi Europa del Ministero Russo per lo Sviluppo Economico Alexander Borisov. Nel corso del pomeriggio si terranno i gruppi di lavoro che elaboreranno le proposte per la plenaria che si terrà venerdì 26 alla presenza del Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. Nella “due giorni” la delegazione russa visiterà i distretti campani tra cui il Tarì, il Polo della Qualità, il Distretto di Nocera - Gragnano, il Cis e l’Interporto di Nola. L’attività della task force, per la prima volta a Napoli, prevede due sessioni ogni anno: una in Italia ed una in Russia. La collaborazione tecnologico-scientifica bilaterale, finanziaria e creditizia, agroalimentare, logistica, la ricerca, l’innovazione, il design e la formazione saranno al centro dell’incontro di Napoli. Si discuterà altresì dei rapporti tra gli Enti dei due Paesi che sostengono lo sviluppo delle Pmi e dei distretti (sistemi camerali, sistemi fieristici ed altri Organismi pubblici), dell’eliminazione delle barriere doganali ed amministrative, a supporto dell’insediamento commerciale e produttivo delle Pmi e dei distretti italiani sul territorio della Federazione russa. La task force italo-russa sui distretti rappresenta una delle leve, a carattere bilaterale, con le quali si sta cercando di aiutare la Russia ad accelerare il suo processo di industrializzazione, con la creazione, in primis, di un tessuto economico simile a quello occidentale, favorendo la diffusione di un clima imprenditoriale privato, costituito soprattutto di Pmi e di “distretti industriali”, da crearsi sul modello di quelli italiani e con la partecipazione di aziende italiane. Xii Sessione del Gruppo di lavoro Italo-russo sui distretti industriali e Pmi (Napoli, 25/26 ottobre 2007) Hotel “Royal Continental” - Via Partenope, 38/44
Giovedì, 25 ottobre 2007
Xii Sessione della task force Italo-russa sui distretti industriali e Pmi: Sessione Plenaria E Gruppi Lavoro Tematici
9. 30 Apertura ufficiale della Xii task force
9. 30 –13. 30 Saluto di benvenuto da parte dell’Assessore all’Agricoltura ed alle Attività Produttive della Regione Campania, Andrea Cozzolino Sen. Milos Budin - Sottosegretario di Stato al Commercio Internazionale Dr. Ssa Ann Popova - Vice Ministro russo allo Sviluppo Economico e al Commercio Dr. Renzo Guccinelli – Saluto dell’Assessore allo Sviluppo economico, Industria, Commercio, Commercio equo e solidale, Artigianato, Tutela dei consumatori della Regione Liguria Dr. Gianfranco Caprioli - Co-presidente italiano della task force - Direttore della D. G. Promozione degli scambi del Ministero Commercio Internazionale; Dr. Alexander Borisov - Co-presidente russo della task force - Direttore del Dipartimento Paesi Europa del Ministero russo Sviluppo Economico; Dr. Francesco Sereni - Direttore Dipartimento Promozione e Collaborazione Ice; Dr. Aleksey Overchuk - Vice Presidente russo dell’Agenzia federale di gestione delle Z. E. S. ; Dr. Marco Iezzi - Uff. Studi Ipi (Istituto Promozione Industriale): “Il sistema produttivo italiano: i distretti industriali” Dr. Franco Iacop - Assessore alle relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali della Regione Friuli-venezia Giulia: “La collaborazione Fvg - Regioni Russe, dopo la X sessione della Task Force a Trieste" ; Dr. Satin Vyacheslav - Primo Vice Ministro del Governo della Regione di Penza: “Follow-up attività task force dopo la Xi sessione a Penza”; Dr. Fabio Gava - Assessore Politiche economiche, Sviluppo, Ricerca, Politiche istituzionali della Regione Veneto: ”Le relazioni tra la Regione Veneto e le Regioni russe: politiche di sviluppo e prospettive". ; Dr. Gianni Giaccaglia - Assessore con delega all’ Artigianato, Energia e fonti rinnovabili, Industria, etc. Della Regione Marche Regione di Sverdlovsk: dr. M. Kukhar – Dr. A. Sandakov Regione di Ivanovo: Primo Vive Ministro, Dr. D. Vicheev Regione di Tambov: Direttore Direzione sviluppo e imprenditoria, Dr. A. Kolmakov Regione di Saratov – Vice Ministro Svil. Economico e commercio Conclusioni sessione plenaria
14. 30-16. 30 Gruppi di lavoro tematici (a sessioni parallele):
a. “Investimenti produttivi e commerciali nei reciproci mercati” (a carattere plurisettoriale, cui è prevista la partecipazione delle Banche e degli Organismi finanziari e assicurativi italiani e russi) Coordinatore: Dr. Luigi Antonelli (Simest)
b. Collaborazione nel campo “Agroalimentare” Coordinatore: Cons. Emilio De Piazza (Pres. Buonitalia)
c. Collaborazione nel campo della “Logistica” Coordinatore: Dr. Gianni Fiaccadori (Ice)
d. Collaborazione nel campo della “Ricerca scientifica, Innovazione e Design” Coordinatore: Dr. Luigi Iavarone (Pres. Cons. Technapoli)
e. Collaborazione nel campo della “Formazione” Coordinatore: Dr. Gianni Boncagni (Ice)
16. 30 – 18. 30 Incontri bilaterali sui progetti presentati ambito gdl pomeriggio 25. 10 e – previa richiesta specifica - con Regioni russe
Venerdì, 26 ottobre 2007
Xii Sessione della task force Italo-russa sui distretti industriali e Pmi: Incontri Operativi Bilaterali E Chiusura Lavori Xii Task Force, Con Visita Ai Distretti Campani
8. 30 – 11. 00 Incontri bilaterali sui progetti presentati ambito gdl pomeriggio 25. 10 e – previa richiesta specifica - con Regioni russe
11. 00 – 10. 30 Conclusione sessione alla presenza del Presidente della Regione Campania, On. Le Antonio Bassolino - resoconti dei coordinatori italiani dei gruppi di lavoro; - valutazione delle proposte attività successive per la successiva Sessione della task force in Russia (luogo e data da definire) A fine mattinata: Firma del documento ufficiale della Xii sessione da parte dei due co-presidenti, dr. A. I. Borisov e dr. G. Caprioli
14. 30-17. 30 Visita Ai Distretti Della Regione Campania: a. Fashion District (Polo della Qualità e Tarì) b. Agrofood District (Distretto di Nocera - Gragnano) c. Logistic District (Cis - Interporto di Nola)
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CERRO,FORMIGONI:SETTE ASSOLUZIONI SU SETTE PROCESSI  
 
Milano, 25 ottobre 2007 -  "Settima assoluzione su sette processi, dopo più di dieci anni di inchieste. E´ l´ennesima conferma del mio comportamento trasparente e corretto al governo di Regione Lombardia". Il presidente Roberto Formigoni commenta così l´assoluzione relativa al processo sulla discarica di Cerro, resa nota ieri. "Sette processi e sette assoluzioni - prosegue Formigoni - in dodici anni di Presidenza, c´è qualcuno che vuole farmi battere qualche record?". "Mi auguro - conclude Formigoni - che questa nuova assoluzione convinca tutti a non promuovere ulteriori ricorsi che fanno perdere solo tempo e denaro". .  
   
   
COLOZZI: FEDERALISMO NON DIVENTI PRESA IN GIRO  
 
Roma, 25 ottobre 2007 - "Un federalismo che non sia anche assunzione di responsabilità rischia di diventare una presa in giro per i cittadini. Se non si interverrà a completare il quadro ipotizzato dalla riforma del Titolo V della Costituzione, la confusione e lo scontro fra istituzioni genereranno incertezza economica e saranno un freno per lo sviluppo". Lo ha affermato l´assessore alle Risorse e Finanze della Regione Lombardia, Romano Colozzi, coordinatore nazionale degli assessori al bilancio delle Regioni, intervenendo a Roma su delega del presidente Formigoni al convegno organizzato da Intesa San Paolo intitolato "Sviluppo sostenibile, autonomie territoriali e regole". Colozzi - alla presenza dell´amministratore delegato di Intesa San Paolo, Corrado Passera, del ministro per gli Affari regionali, Linda Lanzillotta, del suo predecessore Enrico La Loggia, del garante per la Concorrenza Antonio Catricalà, del presidente di Fs Innocenzo Cipolletta, del Sindaco di Palermo, Diego Cammarata, dell´assessore al Federalismo della Regione Piemonte Sergio Deorsola - ha sottolineato come in questi anni siano state le sentenze della Corte Costituzionale a scrivere la vera riforma della Costituzione, essendo poco definiti i confini fra le potestà dei diversi livelli della Repubblica. "Il federalismo istituzionale - ha aggiunto l´assessore Colozzi - deve essere completato da una riforma della fiscalità, che preveda un giusto rapporto fra il prelievo fiscale e le risorse da investire sul territorio dove vengono prelevate. Non e´ pensabile che in Lombardia, ogni cittadino paghi circa 9900 euro di tasse, mentre nel bilancio che stiamo scrivendo possiamo disporre di 210 euro pro capite al netto della sanità. Non bisogna temere che il federalismo sia anche diversità. L´egualitarismo ideologico, che non ha nulla a che vedere con la solidarietà, e´ il peggior nemico dello sviluppo". .  
   
   
SARDEGNA RICERCHE, APPROVATI PIANO STRATEGICO E PROGRAMMA ANNUALE 2007  
 
Cagliari, 25 ottobre 2007 - Approvati dalla Giunta regionale il Piano strategico e il Programma annuale 2007 di Sardegna Ricerche, l´ente "in house" della Regione Sardegna che ha l´obiettivo di accelerare la crescita del sistema economico regionale attraverso la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l´innovazione. Lo scopo generale delle politiche regionali di promozione dell´innovazione e della ricerca, così come definito dal Piano strategico regionale 2007/2009, prevede che la ricerca scientifica, l´innovazione e le tecnologie dell´informazione e della comunicazione siano ulteriormente potenziate in una logica di rete, ossia di interazione sistematica tra gli attori della pubblica amministrazione, delle Università e delle imprese, sino a divenire un motore di sviluppo per l´economia e l´occupazione. A questo proposito le aree distintive e di punta per la politica regionale sono: l´Ict, con particolare riferimento alle Dmt (Digital Media Technologies); la biomedicina e le scienze della vita; le biotecnologie e nanobiotecnologie; e le tecnologie energetiche, con riferimento particolare alle fonti di energia rinnovabili. All´interno di questa strategia, il Programma di attività di Sardegna Ricerche per il 2007 si articola nelle seguenti funzioni-obiettivo: gestione e sviluppo del parco tecnologico; azioni territoriali innovative; azioni di sistema; ricerca e sviluppo per le imprese e il territorio; assistenza alle strutture dell´amministrazione regionale; e infine le partecipazioni relative alle attività dell´intero gruppo Sardegna Ricerche, Crs4 e Porto Conte Ricerche. Nel Programma di attività 2007 sono inoltre presenti gli schemi delle azioni strategiche e gestionali di Sardegna Ricerche, le priorità (come le aperture di laboratori tecnologici, la realizzazione dei primi prototipi di nuovi prodotti e il lancio dei bandi per il cofinanziamento di progetti strategici) e le risorse organizzative di gruppo e finanziarie. .  
   
   
OPERATORI CANADESI IN BASILICATA, OGGI PRIMO INCONTRO A MATERA  
 
Matera, 25 ottobre 2007 - Nell’ambito delle attività dello Sportello per l’internazionalizzazione di imprese (Sprint) della Regione Basilicata, Sviluppo Italia Basilicata in qualità di partner dello Sportello, in collaborazione con Italian Chamber of Commerce Canada, ha organizzato un Tour per potenziali investitori, interessati ad intraprendere iniziative imprenditoriali e di investimento in Basilicata, nei settori dell’agrifood, real estate, energia/ambiente. Il programma prevede la realizzazione di una missione di 1 settimana dal 22 al 26 ottobre, attraverso un ricco itinerario di incontri in grado di mettere in risalto sia l’offerta di operatori e servizi nei predetti settori sia le risorse culturali ed ambientali del territorio. Sono in corso numerose visite ad imprese e strutture selezionate anche con i vari organismi locali. Sviluppo Italia Basilicata, con Italian Chamber of Commerce in Canada e con i partner lucani interessati, veicolerà le diverse opportunità di investimento e le iniziative imprenditoriali nei settori individuati. Gli operatori economici lucani e gli altri soggetti pubblici e privati coinvolti stanno attualmente incontrando gli operatori canadesi e discutono direttamente con loro delle diverse opportunità di business.  Oggi 25 ottobre (dalle h. 10,00 - 13,00), appuntamento presso il Convitto delle Monacelle a Matera dove, con gli operatori di settore, sono stati predisposti angoli espositivi di prodotti locali per il settore agrifood ed una serie di ambienti riservati per gli imprenditori del Real estate/turismo per facilitare conversazioni professionali di affari tra operatori/imprese canadesi/lucani dei predetti settori. L’iniziativa rientra nel Progetto di promozione dei fattori localizzativi della Regione Basilicata, finanziato nell’ambito della Convenzione 2005 Ice/regione Basilicata, stipulata ai sensi dell’Accordo di Programma con il Ministero del Commercio Internazionale e cofinanziata dall’Unione Europea tramite il Fondo Fesr, come una delle diverse azioni che la Regione Basilicata con lo Sportello unico ha intrapreso per promuovere la localizzazione di nuove iniziative imprenditoriali sul suo territorio. Obiettivo generale: intraprendere rapporti sistematici con potenziali investitori canadesi interessati ad avviare attività e/o partnership imprenditoriali in Basilicata, e testare attraverso l’organizzazione della missione un network diffuso (Enti, Cciaa, Associazioni, Distretti, imprese) finalizzato alla promozione imprenditoriale del territorio e delle imprese esistenti. .  
   
   
INTERSCAMBIO SOCIO-ECONOMICO TRA IL MOLISE E LE VARIE REGIONI DELLA GRECIA.  
 
Campobasso , 24 ottobre 2007 - Il Presidente della Regione Michele Iorio ha ricevuto ieri mattina i rappresentanti della Camera di Commercio Ellenico-italiana per discutere della possibilità di intraprendere utili rapporti di interscambio socio-economico tra il Molise e le varie regioni della Grecia. L´italia, infatti, come è stato evidenziato nell´incontro, rappresenta il primo importatore per la Grecia. Mentre a sua volta la Grecia rappresenta il nono mercato per importanza per il nostro Paese. In quest´ottica può e deve svilupparsi una serie di rapporti commerciali e culturali. "L´italia e la Grecia –ha continuato il Presidente Iorio- debbono darsi l´obiettivo di impegnare l´Unione Europea in una forte politica mediterranea capace di creare sviluppo per l´intero continente e per i Paesi che vi affacciano. Il Molise dal canto suo sta già profondendo energie per coinvolgere nell´Euroregione Adriatica anche alcune regioni della Grecia. La contiguità territoriale di alcune aree greche ci fa immaginare programmazioni e progettazioni armoniche funzionali ad una idea di crescita e sviluppo comune e coesa". Erano presenti anche il Consigliere del Presidente Iorio per l´internazionalizzazione e gli Affari Europei, Francesco Cocco, e il Capo di gabinetto, Giuseppe Campolieti. .  
   
   
LA TURCHIA INCONTRA LA CAMERA DI COMMERCIO DI PESCARA  
 
Pescara, 25 ottobre 2007 - Domani 26 ottobre, alle ore 8,30, presso la Camera di Commercio di Pescara una delegazione turca composta da: Yϋksel Akca, Sottosegretario per il Commercio Estero, Armağan Vurdu, Vice Direttore Generale della Direzione Generale Ue, Ibrahim Kiper, Presidente Camera di Commercio ed Industria di Mersin, Mustafa Cihat LokmanoĞlu, Presidente Camera di Commercio Marittimo, Huseyin Aksoy, Prefetto di Mersin e Macit Özcan, Sindaco di Mersin, sarà ricevuta dal Presidente Ezio Ardizzi e dai Componenti della Giunta Camerale. La Camera di Commercio di Pescara predisponendo quest’incontro richiesto dalla Delegazione Turca, in missione nella città dal 24 al 28 ottobre per la promozione della candidatura della città di Mersin per l’edizione dei Giochi del Mediterraneo del 2013, intende dar vita ad un contatto operativo destinato a valutare la possibilità di instaurare proficui rapporti di collaborazione fra i due Paesi. .  
   
   
BOLZANO, SEDUTA COSTITUTIVA DELLA CONSULTA PER LA RICERCA E L´INNOVAZIONE  
 
 Bolzano, 25 ottobre 2007 - Ha iniziato la sua attività la nuova Consulta per la ricerca scientifica e l´innovazione: oggi pomeriggio (24 ottobre) a Bolzano il presidente della Provincia, che presiede l´organismo, ha inaugurato la seduta costitutiva salutando i 21 membri: "Con le proposte degli esperti la Giunta vuole fare ulteriori passi avanti nella creazione di posti di lavoro qualificati, nel mantenimento dei livelli di occupazione, nel favorire l´innovazione delle piccole imprese", ha detto Durnwalder. Tra gli ambiti di intervento, le fonti di energia alternative e la mobilità. La nuova Consulta per la ricerca scientifica e l´innovazione, prevista dalla nuova legge provinciale in materia, è chiamata a formulare proposte e linee guida che verranno utilizzate dalla Giunta per elaborare il piano provinciale e i programmi di attuazione volti a promuovere l´innovazione delle imprese e la ricerca. A Palazzo Widmann il presidente Durnwalder ha guidato la seduta di insediamento dei 21 membri della Consulta, espressione del mondo dell´economia, della ricerca e della formazione, del lavoro. "Con il vostro aiuto - ha detto Durnwalder - vogliamo compiere ulteriori passi per il mantenimento degli attuali livelli di occupazione, per aumentare il tasso dei laureati, per creare posti di lavoro qualificati in modo da evitare il cosiddetto esodo dei cervelli". Durnwalder ha ribadito l´esigenza di un potenziamento dei finanziamenti per ricerca e innovazione, oggi pari a 67 milioni € e che la Provincia punta a triplicare. "Ma non è solo l´ente pubblico a dover fare la sua parte, anche i privati e le piccole imprese devono investire nell´innovazione. " Tra i settori di intervento Durnwalder ha citato le fonti alternative di energia, la mobilità, con la tecnologia degli impianti di risalita, e la lavorazione dei prdotti agricoli. "Dobbiamo stilare prioprità nei settori dove il nostro know how è superiore e allacciare contatti con gli istituti migliori", ha detto Durnwalder. L´assessora all´Innovazione Luisa Gnecchi ha spiegato che "la Consulta dovrà aiutare a crescere le piccole imprese in una provincia che conta 55mila aziende di cui solo 16mila con dipendenti e 11mila con un massimo di cinque". La Provincia si è già mossa "con la riforma del sostegno all´economia e dando un nuovo quadro legislativo in materia di innovazione. " La Consulta offre l´opportunità di un confronto aperto, "che fa bene e porta chiarezza per trovare le soluzioni più adeguate", ha aggiunto l´assessore alla ricerca Otto Saurer, in quanto mette attorno a un tavolo i rappresentanti di economia e ricerca. .  
   
   
BOLZANO, FORUM CAFÈ: DIRIGENTI PROVINCIALI SI CONFRONTANO SUL MANAGEMENT NEL PUBBLICO  
 
Bolzano, 25 ottobre 2007 - Prosegue con successo l’iniziativa "Forum Cafè”, che offre ai funzionari provinciali l´opportunità di confrontarsi su temi di attualità del management pubblico. Il progetto organizzato dall´Ufficio provinciale Sviluppo del personale si rivolge a dirigenti dell’azienda Provincia e del mondo della scuola. Al tema della riunione settimanale con i propri collaboratori è stato dedicato il secondo incontro del Forum Café, svoltosi ieri (23 ottobre) a Bolzano. Con l’assessore provinciale al Personale Thomas Widmann e il direttore di Ripartizione Engelbert Schaller una sessantina di dirigenti dell´azienda pubblica hanno discusso e confrontato le esperienze relative alla riunione di lavoro nel proprio settore, "un momento importante per favorire la comunicazione interna, il necessario flusso di informazioni all’interno dell’ufficio, ma soprattutto per creare un buon team", ha sottolineato Widmann. Con "Forum Cafe" l´Ufficio provinciale Sviluppo personale promuove un’occasione - dedicata ai funzionari dell´azienda Provincia - per scambiarsi esperienze, riflessioni, dubbi o perplessità riguardanti argomenti di attualità nel management pubblico. Gli incontri informali puntano a favorire un dialogo di confronto destinato al personale dirigente e coordinatore sia dell’amministrazione che del mondo della scuola. Ieri, nel secondo appuntamento, sessanta persone, in un ambiente informale e suddivise in piccoli gruppi, si sono scambiate per due ore circa opinioni e riflessioni. Le esperienze personali sul lavoro, positive o critiche, hanno costituito la base per un interessante confronto. Visto il successo dell’iniziativa, Forum Café diventerà un appuntamento formativo costante sui temi più richiesti dai partecipanti stessi. .  
   
   
"INTERNATIONAL DESK" BALCANI A PORDENONE  
 
Udine, 25 ottobre 2007 - "Un momento di riflessione importante perché concorre a rafforzare il ruolo del Friuli Venezia Giulia nell´ambito dell´azione interregionale di coordinamento dei soggetti che si occupano di relazioni internazionali, rivolta verso l´area balcanica e non solo". Con queste parole l´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie, Franco Iacop, ha commentato la prima giornata dell´"International Desk", svoltasi ieri a Pordenone, occasione d´incontro e di riflessione promossa dalla Regione, con la collaborazione di alcuni enti e istituzioni territoriali, tra le quali le Camere di commercio, e che proseguirà il 29, 30 e 31 ottobre nelle sedi camerali di Gorizia, Trieste ed Udine. "E´ grazie a iniziative di confronto di questo tipo - ha aggiunto l´assessore - che il Friuli Venezia Giulia potrà costituire il vero partner per i Paesi dell´Europa Sud orientale nella loro fase di sviluppo e di proiezione verso i mercati della Russia e dell´Asia". La riunione odierna dell´International Desk si è aperta con l´intervento di Arduino Paniccia, dell´Università di Trieste, il quale ha lamentato la mancanza di logiche di tipo strategico da parte dello Stato e nei confronti delle Regioni, a vantaggio di tentativi di neo-centralismo del Governo nazionale. L´italia infatti, secondo l´esperto, è il Paese delle diversità e per questo motivo debbono essere le Regioni a stabilire le modalità di valorizzazione del loro territorio. Quindi, Antonio De Chiara, consulente della Banca Mondiale, ha parlato dei fattori di competitività e degli elementi vincolanti per le imprese, rappresentati dalla struttura aziendale, dalla situazione finanziaria generale, dalla successione e dalla continuità dell´attività. Tuttavia, secondo l´economista, dipende soltanto dalle stesse imprese la volontà di innovare e di proiettarsi verso scenari evolutivi. La riflessione della giornata di studio si è poi incentrata sui vincoli di carattere fiscale, giuridico, normativo e sulle problematiche della logistica e dei trasporti. Elementi, questi ultimi, che non possono essere governati direttamente sul territorio, ma che incidono sulla competitività delle imprese. Le stesse tematiche, assieme agli argomenti legati al turismo e al territorio, saranno approfondite nel corso dei prossimi incontri dell´"International Desk". A conclusione della serie di convegni verrà quindi stilato un documento che sarà illustrato ai rappresentanti dell´area balcanica. .  
   
   
PROGETTO “MADREFIGLIA”, AL VIA LA SECONDA EDIZIONE  
 
Pistoia 25 ottobre 2007 - Sono aperte le iscrizioni per la selezione volta ad individuare 15 coppie di imprese da coinvolgere nella seconda edizione del progetto pilota denominato “Madrefiglia – Mentoring Accompagnamento Donne in Rete E Formazione Imprenditoriale Giovani Leaders Imprenditrici Autonome”. L’iniziativa, nell’ambito del programma regionale per l’imprenditoria femminile, su proposta del Settore Imprenditoria Femminile e Politiche di Genere, è realizzata da Unioncamere Toscana. La partecipazione al percorso formativo è gratuita e non sono previsti rimborsi spese per le partecipanti. L’azione di mentoring consiste nell’accompagnamento di un’imprenditrice esordiente (Mentee) da parte di un’imprenditrice affermata (Mentor), con l’obiettivo, attraverso un percorso di formazione e di trasferimento di conoscenze ed esperienze, di agevolare lo sviluppo della carriera lavorativa nonché l’accrescimento della cultura di impresa, dalla fase di avvio fino al consolidamento dell’attività. L’azione è riservata alla partecipazione delle imprese femminili della Regione Toscana ai sensi dell’art. 2 della L. 215/92. L’azione prevede il coinvolgimento di un numero di coppie di mentors e mentees compreso fra 10 e 15 e inizierà nella seconda metà del mese di novembre per concludersi nel mese di marzo 2008 (il calendario definitivo degli incontri sarà comunicato direttamente alle partecipanti). Il corso sarà organizzato a Firenze presso sedi messe a disposizione dalle Camere di Commercio. Sulla base delle indicazioni richieste alle partecipanti in sede di raccolta delle domande, tenuto conto della distribuzione geografica delle stesse rispetto alle varie aree provinciali della Regione, potrà essere valutata ed individuata una nuova soluzione logistica. Il percorso formativo, articolato in 7 moduli didattici, si dividerà in due sessioni. Nella prima, che si svolgerà in aula (totale di 6 incontri) verranno affrontate le principali tematiche inerenti l’organizzazione e la gestione di impresa, con particolare riguardo a quelle riscontrabili nella fase di start up e con specifico riferimento alle problematiche della conciliazione dei tempi lavorativi ed a quelle della responsabilità sociale delle imprese, come di seguito indicate: - Bilancio delle competenze n. 6 ore - Strategie per la redazione di un business plan n. 9 ore - Elementi in materia di controllo, organizzazione e pianificazione aziendale n. 6 ore - Informazioni relative all’accesso al credito (compresa la trattazione delle tematiche relative all’entrata a regime di “Basilea 2”) n. 3 ore - Principi in materia di innovazione n. 3 ore - Tematiche ambientali e indicazioni sulla certificazione di responsabilità sociale delle imprese n. 3 ore - Strumenti di risoluzione alternativa delle controversie (elementi di in materia di conciliazione e arbitrato) n. 3 ore. La seconda sessione si articolerà in una giornata di approfondimento su una della tematiche sopra citate scelte di comune accordo dalle partecipanti e sarà organizzata presso una struttura recettiva anche per consolidare le coppie anche da punto di vista interpersonale. Per tutta la durata del percorso le coppie saranno sostenute dalla figura del “facilitatore” chiamato a garantire il consolidamento delle coppie e ad intervenire nelle situazioni di criticità. La domanda di partecipazione redatta in carta semplice utilizzando, anche in copia fotostatica, esclusivamente gli appositi moduli scaricabili al link http://www. Pt. Camcom. It/informazioni/files/14407/facsimile_domanda_mentoring_madrefiglia. Pdf, dovrà pervenire, insieme all´informativa resa dall´interessato sulla tutela dei dati personali ai sensi del D. Lgs 196/2003 (allegato "Informativa partecipazione progetti e/o attività"), all’indirizzo Unioncamere Toscana, Via Lorenzo il Magnifico 24 - 50129 Firenze, tramite raccomandata A/r, anche a mano, entro il 10 novembre p. V. , tuttavia qualora a quella data ci sia ancora disponibilità di posti l’avviso potrà essere prorogato. .  
   
   
IL MEDITERRANEO DAL VOLTO DI DONNA. IL CONTRIBUTO DELLA DONNA NEL PROCESSO DI CRESCITA EUROMEDITERRANEO - CONFERENZA EURO-MEDITERRANEA SOCIETÀ CIVILE VENERDÌ 26 E SABATO 27 OTTOBRE  
 
 Cosenza, 25 ottobre 2007 - Evento internazionale con la partecipazione di rappresentanti della società civile dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Si svolge in due giornate. Contribuisce alla riflessione tematica generale, mettendo in evidenza il ruolo che le organizzazioni della società civile possono giocare nei processi di promozione del capitale umano, di sviluppo locale e di dialogo interculturale ed interreligioso. Quest’anno in particolare la riflessione si concentrerà sul contributo della donna nel processo Euro-mediterraneo. Si metteranno a confronto esperienze e testimonianze sui diritti e le responsabilità delle donne nell’organizzazione sociale ed economica, nei processi di pacificazione, nel campo dell’educazione e nei processi di governance politica all’interno dei Paesi del Mediterraneo. Http://www. Rexpo. It/index. Php/eventi/conferenza-euro-mediterranea-della-societa-civile .  
   
   
OGGI CONVEGNO A REGGIO CALABRIA SULLE DONNE SAHARAWI PROMOSSO DALLA CONSIGLIERA DI PARITÀ CIARLETTA  
 
 Reggio Calabria, 25 ottobre 2007 - "Le donne Saharawi e il loro ruolo nel processo di autodeterminazione", è questo il tema dell´incontro pubblico che si tiene 25 ottobre, alle ore 9, 30, presso il Piccolo Auditorium Lamberti di Reggio Calabria. L´incontro, promosso dalla consigliera regionale di Parità Stella Ciarletta in collaborazione con il Centro regionale di intervento per la cooperazione, è finalizzato alla sensibilizzazione dell´opinione pubblica locale sulla situazione in cui il popolo Saharawi, e in particolare le donne, è costretto a vivere sin dal 1975, dopo la caduta del regime franchista spagnolo e la decolonizzazione dei territori africani del Marocco e della Mauritania. La lotta delle donne Saharawi è duplice, essendo diretta sia a conseguire l´indipendenza del Sahara Occidentale, sia a raggiugere l´emancipazione e ottenere la parità dei diritti tra uomini e donne. All´incontro prenderà parte una delegazione Saharawi composta da Beida Mohamed Rahal, Segretaria di Stato per i servizi sociali e la promozione della donna, e Suelma Beiruk dell´Unione nazionale donne Saharawi). Interverranno, inoltre Daniela De Blasio, consigliera provinciale di Parità e Grazia Valenzano, coordinatrice Cric dei progetti nei campi Saharawi. I lavori saranno coordinati Sabrina Cotroneo, giornalista di Rtv. .  
   
   
MINORI. ASSESSORE REGIONALE VALDEGAMBERI A CORSO PROMOTORI TERRITORIALI PER FORMAZIONE TUTORI MINORI NEL VENETO”  
 
Venezia, 25 ottobre 2007 Dal 2004 ad oggi la Regione Veneto, tramite il Pubblico Tutore dei Minori, ha organizzato 26 corsi per tutori legali di minori d’età di cui 21 corsi base e 5 corsi per tutori di minori stranieri non accompagnati I tutori volontari formati sono stati 474 di cui nominati tutori 232, e 81 di loro hanno assunto più d’una tutela. Questi dati sono stati ricordati stamani all’apertura del corso per i promotori territoriali per la formazione dei tutori dei minori nel Veneto, promosso dal Pubblico Tutore dei Minori della Regione Veneto e al quale è intervenuto l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi a Zelarino Mestre, al centro pastorale Cardinal Urbani,. Al corso di formazione partecipano circa quaranta promotori . “La figura del promotore territoriale del progetto tutori – ha detto l’Assessore – è strategica perché è il punto di riferimento dei volontari a livello territoriale. Come istituzione responsabile della programmazione sul territorio e della indicazione di politiche generali la Regione lavora da sempre per dotarsi di strumenti flessibili e per favorire il coordinamento e la condivisione delle azioni tra Comuni, Ullss, autorità giudiziaria per i minori. Il nostro impegno è rivolto, in estrema sintesi, al contrasto dell’istituzionalizzazione, allo sviluppo dell’affido familiare, al rafforzamento dei centri terapeutici interprovinciali contro l’abuso e il maltrattamento, al sostegno dei Comuni per il pagamento delle rette dei minori ospitati in case famiglia o case alloggio, alle attività formative degli operatori, allo sviluppo dell’adozione, all’attuazione del sistema dell’accreditamento delle strutture di accoglienza. E poi vanno ricordate le linee guida sui minori che rappresentano un momento importante per la protezione e la tutela dei minori che vivono nel Veneto e per la definizione dei concetti legati alla tutela”. Ritornando ai dati sui tutori legali per minori d’età, la maggior parte di loro nel Veneto è formato da donne (per il 76% dei casi), provenienti soprattutto dal padovano, e poi dal veneziano, dal vicentino, dal trevigiano; sono in possesso di laurea il 44%, di diploma il 37%, della media inferiore il 7%; la professione più presente è quella dell’operatore sociosanitario, e poi dell’impiegato, del pensionato, dell’insegnante; la causa di apertura delle tutele è in 228 casi (che si riferiscono agli anni 2005-2007) relativa a minori stranieri non accompagnati, in 53 casi all’abbandono del minore, in 46 allo stato di adottabilità, seguono i motivi che si riferiscono alla sospensione o decadenza della potestà familiare, alla prostituzione. .  
   
   
PRIMA OPERAZIONE IN DERIVATI IMMOBILIARI DI GROSVENOR IN ITALIA L’OPERAZIONE SEGUE UNA SERIE DI TRANSAZIONI IN TUTTO IL MONDO  
 
 Milano, 25 Ottobre 2007 - Grosvenor, gruppo immobiliare a capitale privato con interessi in 17 paesi, ha concluso la prima operazione in derivati immobiliari in Italia basata sull’Indice Immobiliare Italiano (Ipd). La transazione pilota biennale è stata effettuata con Bnp Paribas, con l’intermediazione di Icap. Lo swap immobiliare a rendimento totale italiano fa seguito agli scambi di Grosvenor in Giappone il 26 luglio 2007 e in Australia il 21 maggio 2007, due novità di mercato che seguono operazioni negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Si tratta di un’altra pietra miliare per il mercato dei derivati immobiliari, segmento ancora in fasce eppure già in rapida espansione a livello globale. Oggi Grosvenor sta collaudando i derivati immobiliari come strumento aggiuntivo per la distribuzione degli investimenti del Gruppo. I derivati immobiliari permettono agli investitori di acquistare o vendere rapidamente esposizioni al mercato fondiario. Offrono un modo economico di ottenere l’esposizione sottostante all’immobiliare, perché i partecipanti evitano i costi elevati delle transazioni correlati all’acquisizione e alla vendita di immobili, quali commissioni e imposte. L’inghilterra è stato il primo paese a consentire l’affermazione di un mercato dei derivati immobiliari: vi sono state diverse operazioni negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, in Australia e a Hong Kong. Neil Jones, Amministratore Delegato di Grosvenor Continental Europe, ha dichiarato: “Questa transazione pilota rappresenta per noi un ulteriore passo verso l’utilizzo dei derivati immobiliari come strumento atto a conseguire i nostri obiettivi strategici in Italia e a gestire il rischio di mercato sottostante. La nostra sede di Milano ha mire ambiziose sugli investimenti nel mercato immobiliare e quest’anno ha effettuato diversi investimenti nel settore retail. Il mercato dei derivati ha buone possibilità di crescita e potrebbe risultare complementare agli investimenti diretti. ” Andrew Jeyarajah, Responsabile dei derivati immobiliari di Bnp Paribas, ha affermato: “Siamo molto lieti di realizzare questa operazione sull’indice immobiliare italiano Ipd. Crediamo che in questa regione nei confronti dei derivati immobiliari ci sarà un forte interesse, che in parte stiamo già constatando. Da parte nostra, l’operazione è ulteriore dimostrazione della volontà di far crescere questo mercato lavorando con i nostri clienti per facilitare transazioni in grado di soddisfare i loro obiettivi, contribuendo nel contempo a espandere la gamma di indici immobiliari negoziabili. " Paul Rostas, Responsabile dei derivati immobiliari di Icap, ha commentato: "Siamo contenti di contribuire a un altro passo in avanti nello sviluppo del mercato globale dei derivati immobiliari. La domanda di strumenti derivati nel mercato immobiliare continua a crescere e questa transazione dimostra che Icap è ben posizionata per fornire tali strumenti. " .  
   
   
EDILIZIA, ASSESSORE BERRUTI: "AL VIA PIANO DI EDILIZIA SCOLASTICA, INVESTITI OLTRE 4 MILIONI DI EURO"  
 
Genova, 25 ottobre 2007 - E´ stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle politiche abitative, Maria Bianca Berruti, il nuovo piano annuale degli interventi per l´edilizia scolastica. Ammontano a 29 le scuole liguri che potranno essere messe a norma e riqualificate dal punto di vista della sicurezza e del superamento delle barriere architettoniche, per un totale di € 8. 750. 601,40 di investimento complessivo di cui € 3. 000. 000 investiti dalla Regione Liguria, € 1. 162. 749 dallo Stato attraverso la Legge Finanziaria e i restanti dagli Enti locali, proprietari degli edifici scolastici. La popolazione scolastica interessata da questo provvedimento è di 7. 013 alunni, per un investimento pubblico ad alunno di € 1. 247,77. "Attraverso il piano - spiega l´assessore Berruti - abbiamo stanziato nuove risorse per mettere a norma le scuole e individuato gli interventi più urgenti a cui concedere il cofinanziamento regionale". Ammontano a 887 gli edifici scolastici in Liguria (esclusa l´istruzione universitaria), per una popolazione scolastica pari a 191mila alunni, con una dinamica in crescita di più del 5% rispetto a cinque anni fa. Il territorio ligure presenta una dotazione di infrastrutture nel settore scolastico superiore sia alla media del nord ovest, sia a quella nazionale. In Liguria infatti il numero di aule, ogni mille abitanti della fascia di età della scuola dell´obbligo, è pari a 57,2 contro il 50,7 del nord ovest e il 46,7 dell´intero territorio nazionale. Secondo l´assessore Berruti anche sotto il profilo della funzionalità, la rete scolastica ligure presenta prestazioni superiori: la dimensione media delle classi nella scuola dell´obbligo è di 18,8 alunni rispetto ai 19,2 del nord ovest e dell´Italia. E gli edifici scolastici dotati di mense in Liguria sono l´85,7% mentre nel nord ovest scendono a 64,6% e sull´intero territorio nazionale addirittura al 50,5%. "A fronte di questo buon livello di infrastrutturazione - conclude Maria Bianca Berruti - si pone il problema di una più diffusa esigenza di mantenere in perfetta efficienza il patrimonio scolastico rispetto ad altre realtà regionali, sia per l´estensione della rete scolastica, sia per la presenza rilevante di edifici nell´entroterra".
cofinanziamento
Comune nome della scuola costo intervento Stato regione liguria totale
s. Stefano di magra e. Fermi 21. 000,00 7. 000,00 7. 000,00 14. 000,00
badalucco plesso scolastico 485. 000,00 161. 666,67 238. 333,33 400. 000,00
levanto edifici vari 600. 000,00 200. 000,00 200. 000,00 400. 000,00
montoggio plesso scolastico 200. 000,00 66. 666,67 110. 333,33 177. 000,00
castiglione chiav. plesso scolastico 358. 823,80 62. 353,93 248. 387,48 310. 741,41
genova grazia deledda 2. 400. 000,00 199. 494,52 199. 494,52 398. 989,04
vezzano ligure plesso scolastico 151. 000,00 50. 333,33 50. 333,33 100. 666,67
ranzo scuola elementare 97. 000,00 - 88. 949,00 88. 949,00
arenzano de calboli 109. 373,23 36. 457,74 7. 291,55 43. 749,29
s. Margherita ligure plesso scolastico 220. 000,00 73. 333,33 14. 666,67 88. 000,00
davagna plesso scolastico 312. 139,90 104. 046,63 104. 046,63 208. 093,27
la spezia plesso scolastico 490. 000,00 163. 333,33 32. 666,67 196. 000,00
rovegno plesso scolastico 29. 985,00 - 28. 935,53 28. 935,53
borzonasca plesso scolastico 63. 500,00 - 59. 690,00 59. 690,00
pornassio plesso scolastico 70. 000,00 - 65. 590,00 65. 590,00
valbrevenna scuola elementare 85. 000,00 - 79. 560,00 79. 560,00
carrodano plesso scolastico 70. 000,00 - 65. 590,00 65. 590,00
genova duca degli abruzzi 1. 260. 000,00 17. 562,84 382. 437,16 400. 000,00
ne plesso scolastico 350. 000,00 - 323. 050,00 323. 050,00
lavagna don gnocchi 2 100. 000,00 - 40. 000,00 40. 000,00
borghetto di vara scuola elementare 25. 000,00 - 22. 225,00 22. 225,00
ceriana plesso scolastico 191. 647,95 - 174. 782,93 174. 782,93
la spezia 8 plesso scolastico 22. 100,00 - 8. 840,00 8. 840,00
recco plesso scolastico 53. 000,00 - 21. 200,00 21. 200,00
ortovero plesso scolastico 61. 500,00 20. 500,00 20. 500,00 41. 000,00
imperia plesso scolastico 120. 000,00 - 48. 000,00 48. 000,00
savona edifici vari 500. 000,00 - 200. 000,00 200. 000,00
albissola marina de andrè 189. 531,67 - 75. 812,67 75. 812,67
riccò del golfo plesso scolastico 270. 000,00 - 82. 284,20 82. 284,20
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PIANO TRIENNALE DI EDILIZIA SCOLASTICA PUGLIESE: VENDOLA, "COPERTO IL 65% DEI COMUNI"  
 
 Bari, 25 Ottobre 2007 - “Aver coperto il 65% dei Comuni pugliesi, in particolare i piccoli Comuni, è un dato straordinario. Il nostro obiettivo e’ di raggiungere con i prossimi fondi, entro pochi mesi, il 100% del territorio regionale. Con questa delibera diamo ulteriore impulso alle politiche regionali in materia di diritto allo studio e di rinnovamento fisico delle strutture formative”. Lo ha reso noto il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nel corso della conferenza stampa di presentazione della Delibera approvata dalla Giunta concernente il Piano Triennale di Edilizia Scolastica 2007-2009 e il relativo Piano di Attuazione per l’anno 2007 sulla messa in sicurezza e la ristrutturazione dei plessi scolastici, dalle elementari alle scuole superiori, in 177 Comuni della Puglia con una spesa in tre anni di 18,5 milioni di Euro. “Nonostante problemi di bilancio rispondiamo alla domanda di diritto allo studio con un programma di bonifica delle strutture scolastiche. Questa delibera e’ un passo in avanti verso il pieno raggiungimento degli obiettivi di riformulazione dei diritti di cttadinanza attraverso il miglioramento delle strutture scolastiche regionali” ha concluso Vendola, ricordando come questa Amministrazione “da tempo è impegnata nell’implementare risorse destinate alla ristrutturazione e alla riconsegna di pensionati studenteschi universitari, a differenza di quanto accaduto in passato”, annunciando inoltre l’avvio a breve di “un nuovo e corposo piano di edilizia scolastica da finanziare con fondi Fas”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche l’Assessore Regionale per il Diritto allo Studio Domenico Lomelo, che ha sottolineato come “la Regione stia compiendo uno sforzo eccezionale per il patto per la sicurezza degli edifici scolastici. E’ la prima volta che la Regione ha deciso di investire con le sole forze del bilancio autonomo per mettere in sicurezza le scuole, abbattendo le barriere architettoniche e regolarizzando gli edifici per le norme antincendio”. “Domani” ha precisato Lomelo “i dirigenti dell’assessorato saranno al Ministero dell’Istruzione per perfezionare l’atto, in modo da rendere immediatamente liquidabili i fondi per i comuni che hanno già presentato i progetti. In seguito, interverremo con i fondi Fas per la realizzazione di nuovi edifici scolastici e con i fondi Fesr e Pon per l’adeguamento tecnologico (reti telematiche) delle scuole esistenti”. .  
   
   
5 MILIONI DI EURO PER LA “CITTADELLA” DI BUCALETTO, COMMENTO DI DINARDO E SPADAFORA (VERDI)  
 
 Potenza, 25 ottobre 2007 - Ventisette anni sono ancora pochi. Questa la provocatoria affermazione dell’Esecutivo cittadino dei Verdi di Potenza alla notizia che la Giunta regionale ha finalmente stanziato 5 milioni di euro per la “Cittadella” di Bucaletto. L’analisi della situazione Bucaletto –precisa Marco Fabio Dinardo componente del coordinamento cittadino del partito del Sole che Ride, congiuntamente con il Consigliere al Comune di Potenza, Giulio Spadafora – è stata più volte oggetto di valutazione da parte di tutti, ma purtroppo di azioni poste in essere, poche. E’ giusto e doveroso ricordare che il già Assessore regionale alle Infrastrutture, Mollica, nel mese di febbraio 2007 aveva con l’apporto dell’Assessore comunale Mancino, lavorato per destinare fondi regionali a Bucaletto, chissà magari presagendo un futuribile “Scatto in avanti” che si è avuto solo in questi giorni grazie ad un decreto legge nazionale che ha destinato all’intero territorio nazionale 500 milioni di euro per le opere di infrastrutturazione, e quindi, 5 milioni e 200 mila euro alla regione Basilicata che li ha destinati totalmente a Bucaletto. , dopo la segnalazione al Ministero delle Politiche Sociali e Ministero delle Infrastrutture della “Questione Bucaletto” Riprendendo un’affermazione usata pochi giorni fa alla festa Udeur, è il caso di “Dare a Cesare quel che è di Cesare” e nel riconoscere la validità della stretta concertazione avvenuta in passato fra Mollica e Mancino, l’esecutivo cittadino dei Verdi – continua Dinardo- si plaude all’assegnazione dei fondi al quartiere già degradato del Comune di Potenza, augurandosi che gli interventi per la costruzione degli alloggi residenziali a Bucaletto procedano speditamente, perché è assolutamente inconcepibile che dopo 27 anni dal sisma che colpì l’Irpinia e la Basilicata, vi siano famiglie che vivono e sopravvivono in angusti prefabbricati. Inoltre –continuano i 2 esponenti del Partito dei Verdi- è altresì legittimo auspicare che la riqualificazione della Cittadella avvenga con metodi e scelte diverse, da quelle attuate e messe in opera in altre parti della città di Potenza. .  
   
   
SCUOLA, PIANO EDILIZIA SCOLASTICA FINANZIATO PER TRE ANNI LA GIUNTA TOSCANA DÀ IL VIA LIBERA AL FINANZIAMENTO PER IL 2007 PRESENTATI 329 PROGETTI PER CIRCA 400 SCUOLE; 45MILIONI 2007-2009  
 
Firenze, 25 ottobre 2007 - Messa a norma di aule, palestre, corridoi, predisposizione di progetti antincendio, eliminazione di barriere architettoniche. Bonifica dall’amianto: queste alcune delle opere che potranno essere messe al più presto in cantiere dalle scuole di ogni ordine e grado, che attingeranno per questo alla quota assegnata alla Toscana in base alla legge 23, che destina alla nostra regione 3 milioni di euro per il 2007, 6 milioni per il 2008 e altrettanti per il 2009. Un finanziamento di 15 milioni che, con il contributo di Regione ed enti locali espressamente previsto dalla legge, mette complessivamente in movimento 9 milioni e 514 mila euro per il 2007 e quasi 18 milioni di euro per ciascuno dei due anni successivi, in tutto oltre 45 milioni di euro. Una delibera approvata nell’ultima giunta su proposta dell’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha approvato il piano triennale di finanziamento, interamente coperto dai fondi regionali al 2009 grazie all’ultima variazione di bilancio. A sbloccare, dopo tre anni di mancata copertura da parte dello Stato, la legge 23 per l’edilizia scolastica, è stata la Legge finanziaria 2006. «La Regione Toscana – spiega l’assessore all’istruzione formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – ha deciso di destinare i 45 milioni assegnati in base alla legge 23 per l’adeguamento e la messa in sicurezza degli edifici scolastici, coerentemente con il lavoro portato avanti in questi anni nei quali, per ovviare al mancato rifinanziamento della legge da parte statale, abbiamo fatto fronte alle emergenze con risorse regionali, scongiurando così la chiusura di alcune sedi». Fra le novità nella gestione dei finanziamenti anche la decisione di assegnare le risorse in base ai progetti presentati, ma facendo in modo che ogni territorio provinciale veda almeno un progetto approvato in ciascuna annualità. Gli enti locali hanno risposto in maniera positiva: Comuni e Province hanno presentato un grande numero di progetti esecutivi, a testimonianza della grande attenzione verso quella che, per alcune realtà, rappresenta una vera e propria emergenza. E la Regione ha risposto tempestivamente per predisporre in tempo il piano da inviare al ministero della pubblica istruzione. Le richieste di finanziamento presentate da 150 Comuni e 9 Povince riguardano circa 400 scuole, per un totale di 327 interventi. Le opere finanziate per il 2007 sono 37 (vedi scheda allegata) e sono tutte riferite alla messa in sicurezza di sedi scolastiche. Le nuove costruzioni sono consentite solo nei casi in cui venga documentato che riadattare la vecchia sede è antieconomico. I progetti presentati ma non finanziati restano comunque in graduatorie che verranno costantemente aggiornate e finanziate non appena saranno disponibili i nuovi fondi. Sarà quindi possibile anche rivedere un progetto per dotarlo dei requisiti necessari a beneficiare del finanziamento. «Il finanziamento ci permette di intervenire – osserva l’assessore Simoncini – in molte realtà di montagna o comunque disagiate, dove la scuola è un presidio importante per la vitalità del territorio e dove, a maggior ragione, deve essere presidiato il diritto di bambini e bambine a frequentarla. Queste, insieme alla sicurezza, le priorità che ci hanno guidato nel predisporre il piano regionale che deve essere presentato al ministero entro il 24 ottobre». .  
   
   
ARCHIVIATA DALLA COMMISSIONE EUROPEA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE RELATIVA AL COMPLESSO TURISTICO EUROPARADISO  
 
 Reggio Calabria, 25 ottobre 2007 - La Commissione europea, nella seduta del 17 ottobre scorso, ha deciso l´archiviazione della procedura di infrazione relativa alla costruzione a Crotone del complesso turistico Europaradiso. Tale procedura era stata aperta, a suo tempo, contro lo Stato italiano per il comportamento direttamente imputabile alla Regione Calabria per violazione delle norme comunitarie relative alle valutazioni di impatto ambientale e di incidenza. La Giunta regionale, del resto, nella seduta del 5 marzo scorso aveva ritenuto, peraltro, di esprimere parere negativo circa la realizzazione delle strutture turistiche nel comprensorio crotonese. Notevole l´impegno dell´Ufficio di Bruxelles della Regione Calabria, diretto dal responsabile dell´Unità organizzativa autonoma Claudio D´aroma. Infatti, i contatti della delegazione calabrese avviati con la rappresentanza permanente d´Italia presso l´Unione europea hanno permesso di definire meglio le modalità con cui ottenere il risultato dell´archiviazione, evitando così le temute e possibili sanzioni pecuniarie. Queste indicazioni sono state trasmesse anche alla Presidenza della Regione dando particolare attenzione alle peculiarità tecniche del progetto turistico della società Europaradiso, sulle quali si appuntavano le maggiori perplessità della Commissione. .  
   
   
APPROVATA LA SCISSIONE PARZIALE PROPORZIONALE INVERSA DI BASTOGI S.P.A. A FAVORE DI BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE S.P.A. DAI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DELLE SOCIETÀ  
 
 Milano, 25 ottobre 2007Ieri i consigli di amministrazione di Bastogi e Brioschi hanno approvato il progetto di scissione e la relazione illustrativa degli amministratori, con riguardo alla scissione parziale proporzionale inversa di Bastogi (società scissa) a favore di Brioschi (società beneficiaria). Le assemblee straordinarie dei soci per l’approvazione del progetto di scissione sono state previste in prima convocazione il 17 gennaio 2008 e in seconda convocazione il 18 gennaio 2008. Gli elementi patrimoniali oggetto di assegnazione a Brioschi, a seguito della scissione, comprendono, oltre alla partecipazione detenuta in Brioschi medesima da Bastogi (pari al 53,308% del capitale sociale di Brioschi), le partecipazioni detenute da Bastogi nel capitale sociale di società attive nel settore immobiliare (Milanofiori 2000 S. R. L. , Maimai S. R. L. , Generale di Costruzioni S. P. A. E S’isca Manna S. R. L. ), un immobile, ed attività e passività afferenti tali asset. Si ricorda che la scissione è principalmente finalizzata: (i) alla focalizzazione di Bastogi e di Brioschi sui relativi core business; (ii) alla razionalizzazione delle attività esercitate da Bastogi e Brioschi; (iii) alla semplificazione della catena societaria del gruppo. In particolare, mediante l’assegnazione a Brioschi degli elementi patrimoniali sopra indicati, Bastogi focalizzerà il proprio core business nei servizi ad alto valore aggiunto, in particolare nei settori alberghiero, della formazione e dei servizi integrati per l’arte, mentre Brioschi focalizzerà ulteriormente il proprio core business nel settore immobiliare rafforzando la propria posizione sul mercato e beneficiando di nuove prospettive di sviluppo ed investimento. Sulla base della situazione patrimoniale al 30 giugno 2007, la differenza tra il valore contabile degli elementi patrimoniali attivi (pari a 154. 920 migliaia di euro) e il valore contabile degli elementi patrimoniali passivi (pari a 43. 636 migliaia di euro) oggetto di assegnazione a Brioschi è pari a 111. 284 migliaia di euro. Per effetto della scissione il patrimonio netto contabile di Bastogi si ridurrà pertanto di un importo pari a 111. 284 migliaia di euro mediante imputazione del relativo ammontare a: (i) riduzione del capitale sociale per un importo di 77. 025 migliaia di euro; (ii) riduzione delle riserve per un importo di 34. 259 migliaia di euro. Il patrimonio netto contabile di Bastogi post-scissione sarà quindi pari a 21. 916 migliaia di euro. Ad esito della scissione, sempre sulla base della situazione patrimoniale al 30 giugno 2007, il patrimonio netto contabile di Brioschi varierà da 239. 062 migliaia di euro a 222. 126 migliaia di euro, riducendosi per 16. 936 migliaia di euro per effetto: (i) dell’annullamento delle azioni Brioschi rappresentative del 53,308% del capitale sociale di Brioschi medesima costituenti parte del compendio scisso assegnato da Bastogi a Brioschi per 128. 220 migliaia di euro; (ii) del successivo aumento di capitale sociale di Brioschi al servizio del rapporto di cambio per 111. 284 migliaia di euro. A tal proposito si segnala che, ai fini della soddisfazione del rapporto di cambio e diversamente da quanto indicato nel comunicato stampa diffuso al pubblico lo scorso 4 settembre, si è ritenuto opportuno assegnare ai soci di Bastogi esclusivamente azioni Brioschi di nuova emissione e non utilizzare le azioni Brioschi facenti parte del compendio scisso che verranno invece annullate come anticipato sopra. A fronte dell’assegnazione a Brioschi degli elementi patrimoniali oggetto di scissione, ai soci di Bastogi saranno assegnate azioni Brioschi di nuova emissione, proporzionalmente alla quota di partecipazione detenuta da ciascuno di essi nel capitale sociale di Bastogi e in base al rapporto di cambio che è stato determinato dai consigli di amministrazione di Bastogi e Brioschi, sulla base dei criteri del net asset value e dei prezzi di borsa, nella misura di 2 azioni ordinarie Brioschi ogni 3 azioni ordinarie Bastogi. Per la determinazione del rapporto di cambio, i consigli di amministrazione di Bastogi e Brioschi si sono avvalsi della consulenza dei rispettivi advisor, Prof. Marco Reboa e Prof. Franco Dalla Sega, che hanno accertato la ragionevolezza e l’idoneità delle metodologie e dei criteri utilizzati. L’operazione è stata inoltre assistita dall´advisor Borghesi&colombo e dallo studio legale Lombardi Molinari e Associati. Ai sensi degli articoli 2506-ter, terzo comma, e 2501-sexies del codice civile, la società di revisione Pricewaterhousecoopers S. P. A. , nominata dal Presidente del Tribunale di Milano su istanza congiunta di Bastogi e Brioschi, redigerà una relazione sulla congruità del rapporto di cambio determinato dai consigli di amministrazione. Attualmente, Brioschi è controllata da Bastogi che detiene una partecipazione pari al 53,308% del capitale sociale di Brioschi. Bastogi, a sua volta, è controllata da Raggio di Luna S. P. A. (Raggio di Luna) che detiene, congiuntamente alla propria controllata Sintesi S. P. A. (Sintesi), una partecipazione complessiva pari al 71,463% del capitale sociale di Bastogi. Per effetto della scissione, la compagine azionaria di Bastogi resterà immutata, mentre la compagine azionaria di Brioschi subirà una modifica sostanziale. Infatti, a seguito della scissione, Bastogi non deterrà più alcuna partecipazione nel capitale sociale di Brioschi, mentre Raggio di Luna deterrà una partecipazione diretta in Brioschi pari al 31,786% e, insieme alla propria controllata Sintesi, una partecipazione complessiva pari al 46,587%. Il consiglio di amministrazione di Bastogi ha infine deliberato di provvedere alla nomina, con effetto dalla data di efficacia della scissione, di un operatore specialista che, ai sensi degli articoli 4. 1. 18 e 2. 3. 4, comma 3, lett. A) e b) del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S. P. A. , svolga l’attività di liquidity provider e fornisca al mercato gli strumenti necessari alla valutazione di Bastogi a seguito della scissione. I consigli di amministrazione di Bastogi e Brioschi hanno inoltre deliberato di proporre alle rispettive assemblee straordinarie l’approvazione delle modifiche statutarie inerenti l’adeguamento alle norme regolamentari recentemente emanate da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2007 e n. 15960 del 30 maggio 2007 e l’eliminazione dell’indicazione del valore nominale delle azioni ordinarie delle società. .  
   
   
BORGOSESIA GESTIONI SGR (GRUPPO BORGOSESIA): FONDO GIOIELLO PERFEZIONA L’ACQUISTO DI UN IMMOBILE DA 7,1 MILIONI DI EURO NELL’AREA DI ARESE (MILANO).  
 
 Biella, 25 ottobre 2007 - Fondo Gioiello, primo fondo immobiliare riservato ad investitori istituzionali gestito da Borgosesia Gestioni Sgr - società del Gruppo Borgosesia attiva nella gestione di fondi immobiliari chiusi, ad apporto e non - ha perfezionato in data odierna con Abp Srl, società del Gruppo Aig Lincoln Italia, l’acquisto di un immobile a reddito nell’area di Arese (Mi). L’operazione, del valore di 7,1 milioni di Euro, riguarda un immobile a reddito con destinazione industriale all’interno del parco tecnologico “Innova Business Park” di Arese, con una superficie utile lorda, completamente locata, pari a circa 4. 470 mq più 2. 610 mq di palazzina uffici. Tale investimento si aggiunge al precedente acquisto da parte di Gioiello di un immobile localizzato a Firenze, destinato a valorizzazione e sviluppo, per un valore pari a circa 6 milioni di Euro, in linea con l’obiettivo di diversificazione del fondo stesso. Si ricorda che il closing odierno fa seguito al preliminare sottoscritto lo scorso luglio da Bravo Spa società interamente controllata da Borgosesia Real Estate S. P. A. , sub holding di Gruppo attiva nel settore immobiliare, all’interno di un’operazione riguardante tre immobili per un valore complessivo di 49,3 milioni di Euro. Il closing degli altri due immobili a destinazione logistica localizzati a Fiano Romano (Rm), di cui uno a reddito, del valore di 13,4 mln/€, e l’altro in costruzione, del valore di 28,8 mln/€, sono previsti rispettivamente entro marzo 2008 ed entro il primo semestre 2009, trattandosi quest’ultimo di un immobile ancora da realizzare. Questa operazione si inquadra nella strategia di crescita di Borgosesia, gruppo quotato al Mercato Expandi di Borsa Italiana, sia nel settore immobiliare attraverso la Borgosesia Real Estate, in linea con il piano industriale di Gruppo che prevede per il triennio 2007 -2010 investimenti complessivi pari a circa 400 milioni di Euro, sia nel risparmio gestito tramite l’istituzione di fondi immobiliari chiusi quali Gioiello e Camelot, per il quale è prevista a breve l’autorizzazione da parte della Banca d’Italia. .  
   
   
«GOLDEN ZONE»: UNA NUOVA TEORIA LOCALIZZA LE RISERVE DI PETROLIO E DI GAS NATURALE  
 
Stavanger (Norvegia), 25 ottobre 2007 - Alcuni ricercatori dell´Università di hanno scoperto che il 90% delle riserve mondiali di petrolio e di gas naturale si trova nella cosiddetta «Golden zone», una zona sotterranea dove le temperature si aggirano fra i 60°C e i 120°C. La teoria della «Golden Zone» è stata sviluppata nell´arco di un decennio dal preside della facoltà tecnologica e scientifica dell´Università di Stavanger, Per Arne Bjorkum, in collaborazione con Paul Nadeau e Olav Walderhaug della Statoil. La teoria potrebbe rivelarsi un importante strumento per i geologi nella loro ricerca di riserve di petrolio e di gas. Testata e verificata in relazione a una banca dati globale di 120 000 giacimenti petroliferi in produzione, la teoria suggerisce che il lavoro delle imprese operanti nel settore dell´energia potrebbe in futuro diventare più facile, se queste iniziano a concentrare le loro risorse sull´esplorazione a temperature comprese tra 60°C e 120°C. Al di fuori di questo intervallo, in particolare oltre i 120°C, le probabilità di trovare petrolio e gas naturale sono molto inferiori, affermano gli scienziati. Inoltre, la Golden Zone può essere trovata a varie profondità, in funzione delle temperature presenti nei cosiddetti giacimenti freddi e caldi. Nella piattaforma continentale norvegese, ad esempio, la Golden Zone è situata in un giacimento freddo, a profondità comprese fra due e quattro chilometri, mentre in altri giacimenti può essere individuata a una profondità compresa fra uno e due chilometri. Il fatto che petrolio e gas naturale coesistano nella stessa fascia di temperatura è una nuova scoperta. In passato si credeva che il gas si formasse a temperature superiori rispetto al petrolio. Il dott. Bjorkum spiega che sono presenti notevoli quantità di petrolio anche nei sedimenti a temperature inferiori a 60°C, ma questo petrolio è più pesante e di qualità inferiore. Ciò significa che, se le imprese petrolifere iniziano a produrre più petrolio pesante a causa dell´elevato prezzo del petrolio, il danno ambientale dell´industria petrolifera potrebbe ulteriormente aumentare: la combustione di petrolio pesante è infatti più inquinante della combustione di petrolio standard più leggero. Ciononostante, poiché le attuali stime suggeriscono che le riserve di carbone del mondo possono durare ancora per diversi secoli, il dott. Bjorkum è del parere che la priorità dovrebbe essere quella di individuare un metodo efficiente ed ecocompatibile per produrre petrolio e gas dal carbone. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Uis. No/news/article7071-50. Html .  
   
   
IMPORTANTI SCIENZIATI TRACCIANO UN PIANO D´AZIONE PER L´ENERGIA SOSTENIBILE  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2007 - Alcuni dei più eminenti scienziati del mondo hanno redatto un piano d´azione inteso alla realizzazione dell´energia sostenibile, formulando raccomandazioni in materia di cattura e stoccaggio del carbonio, di energia nucleare e biocarburanti, e sottolineando il ruolo degli scienziati nella ricerca di soluzioni. «La scienza fornisce le basi per un dibattito razionale relativo agli equilibri e ai rischi, per selezionare le priorità di ricerca e sviluppo, nonché individuare nuove opportunità; l´apertura mentale è infatti uno dei suoi valori principali», dichiara nel documento il Consiglio interaccademico (Iac) che riunisce le accademie nazionali della scienza di tutto il mondo. «L´ingegneria, attraverso il rigoroso perfezionamento delle tecnologie più promettenti può fornire le soluzioni: apprendere sperimentando è uno dei suoi valori principali», prosegue il documento. La relazione evidenzia la necessità di intraprendere azioni urgenti al fine di soddisfare il fabbisogno energetico mondiale di base. Vengono citati solo due aspetti delle sfide da affrontare: la garanzia di disponibilità del petrolio e i cambiamenti climatici. Le attuali previsioni dell´Agenzia internazionale dell´energia suggeriscono che se si prosegue secondo gli attuali scenari, entro il 2030 si registrerà un incremento del consumo del petrolio nel mondo di circa il 40% (rispetto ai livelli del 2005) nonché un aumento delle emissioni di biossido di carbonio del 55% (rispetto ai livelli del 2004). Uno studio condotto da un gruppo di esperti dello Iac ha esaminato le alternative disponibili per quanto riguarda le risorse e la tecnologia al fine di semplificare una transizione verso l´energia sostenibile, valutando inoltre le scelte politiche e le priorità di ricerca. Il gruppo di esperti ha formulato nove raccomandazioni da attuare simultaneamente perché abbiano l´effetto complessivo desiderato. Tre di queste, tuttavia, sono essenziali e lo Iac richiede azioni immediate in merito; esse sono: sforzi congiunti intesi a migliorare l´efficienza energetica e a ridurre l´intensità di carbonio, tra cui l´introduzione a livello mondiale di indicatori delle quote per le emissioni di carbonio; tecnologie di cattura e sequestro del carbonio dai combustibili fossili; accelerazione dello sviluppo e dell´utilizzo delle tecnologie per l´energia rinnovabile. Secondo la relazione, le tecnologie di cattura e sequestro di combustibili fossili contenenti carbonio, in particolare il carbone, possono contribuire in modo rilevante alla gestione efficace delle emissioni globali di biossido di carbonio. Tuttavia, si sottolinea che in mancanza di interventi a livello politico, «la maggioranza delle centrali alimentate a carbone costruite nei prossimi venti anni sarà costituita da comuni impianti a carbone polverizzato». Le attuali tecnologie di cattura delle emissioni di biossido di carbonio dagli impianti a carbone polverizzato, se riadeguate a impianti esistenti, sono costose e a elevata intensità di energia. Gli esperti raccomandano di utilizzare le tecnologie più efficienti, qualora dovessero essere costruiti nuovi impianti senza sistema di cattura. Inoltre, la riduzione al minimo dei costi di un futuro adattamento per la cattura del carbonio dovrebbe diventare una priorità. Questo potrebbe essere affrontato attraverso lo sviluppo in tutti i nuovi impianti di almeno alcuni degli elementi delle tecnologie per la cattura di carbonio. Nella relazione si raccomandano inoltre azioni incisive al fine di commercializzare cattura e stoccaggio di carbonio, e ulteriore ricerca sulle potenziali tecnologie di adeguamento per la cattura del carbonio dopo la combustione negli impianti a carbone polverizzato esistenti. L´energia nucleare non dovrebbe essere ignorata, suggerisce lo Iac. Il potenziale contributo dell´energia nucleare, una risorsa a basse emissioni di carbonio, al mix energetico mondiale è significativo. Attualmente, però, è ostacolata da preoccupazioni relative al costo, alla sicurezza e alla proliferazione delle armi. La relazione raccomanda alla commissione delle Nazioni Unite di procedere a un riesame obiettivo e trasparente delle questioni concernenti l´energia nucleare. «È fondamentale che il grande pubblico venga informato riguardo ai risultati di questo riesame», si aggiunge nella relazione. Al contempo, la comunità scientifica dovrebbe continuare a impegnarsi al fine di migliorare la sicurezza dei reattori e di trovare soluzioni gestionali di recupero delle scorie. Lo Iac afferma che l´energia rinnovabile offre opportunità per il progresso tecnologico e l´innovazione, nonché per l´energia sostenibile. Raccomanda di prevedere sovvenzioni per lo sviluppo in fase iniziale di nuove tecnologie rinnovabili, affermando che tale sostengo dovrebbe essere orientato verso tecnologie promettenti ma non ancora commerciali, per poi ridursi nel tempo. Il documento raccomanda inoltre maggiore ricerca sulle tecnologie trasformazionali, come le celle solari di ultima generazione realizzabili con processi continui a pellicola sottile. La relazione si esprime a favore dei biocarburanti in quanto costituiscono «una grande promessa per affrontare simultaneamente le il cambiamento climatico e le preoccupazioni circa la sicurezza energetica». Al fine di ricavare il meglio dai biocarburanti, ci si dovrebbe concentrare sulla produzione di carburanti da materie prime lignocellulosiche (tra cui residui e scarti agricoli). Queste ultime hanno il potenziale di generare quantità di combustibile da cinque a dieci volte maggiori rispetto ai processi che impiegano materie prime quali lo zucchero di canna o il grano. Dovrebbe anche questa essere considerata una priorità di ricerca, assieme ad altri metodi per la produzione microbica diretta di butanolo o di altri tipi di biocarburanti che possono essere migliori dell´etanolo. Lo Iac chiede alla comunità scientifica di impegnarsi al fine di ottenere un maggior coordinamento internazionale nella ricerca energetica e di collaborare più a fondo con il settore privato. Per quanto riguarda i governi, devono rendere disponibili più finanziamenti per la ricerca, mentre entrambe le parti dovrebbero dedicare più tempo e sforzo all´educazione del pubblico sulla necessità di investimento nella ricerca energetica. «Scienza e settore industriale possono contribuire a trovare soluzioni ma questo deve accadere nell´ambito di azioni governative e in presenza del sostegno derivante dai cambiamenti nel comportamento dei singoli», ha affermato Martin Rees, presidente della Royal Society britannica, una delle accademie rappresentate dallo Iac. «È improbabile esista un´unica soluzione "vincente", un futuro di energia sostenibile richiederà investimento di tempo e risorse, la capacità di imparare dagli errori del passato e la volontà di cooperare a livello internazionale. » Per accedere alla versione integrale della relazione consultare: http://www. Interacademycouncil. Net/?id=12161 .  
   
   
APER: ELIMINARE I SOVRACOSTI CHE FRENANO LO SVILUPPO DELLE RINNOVABILI PER RILANCIARE L’INDUSTRIA ITALIANA E RAGGIUNGERE I TARGET 2020  
 
Milano, 25 ottobre 2007 – Quanto costa produrre energia da fonti rinnovabili in Italia? Ma soprattutto: quanto incidono gli extra oneri del “sistema Italia” sui costi di produzione da Fer e con quali conseguenze? Questi gli argomenti che Aper affronterà durante il convegno promosso dall’Associazione in programma giovedì 25 ottobre, presso la sede del Gse. Oneri compensativi, sindrome Nimby, incertezza nei tempi e nelle procedure degli iter autorizzativi, costi di allacciamento alla rete, sovracanoni ai Bim, la mancanza di una filiera industriale nazionale sono solo alcuni esempi delle criticità di cui soffre il sistema rinnovabili e che, di riflesso, si ripercuotono sul costo dell’energia prodotta. Una fotografia del settore particolarmente preoccupante se pensiamo agli obiettivi cui mira l’Italia al 2020 per soddisfare gli obblighi che l’Europa sta imponendo agli stati membri: portare la produzione di energia rinnovabile dagli attuali 50 a oltre 90 Twh/anno. “Rimuovere gli extra oneri che gravano sul sistema e che di fatto rendono difficile lo sviluppo di una filiera italiana delle rinnovabili attraverso interventi legislativi mirati e una corretta campagna di informazione che coinvolga Istituzioni scientifiche, Enti locali e consumatori - sottolinea Roberto Longo, presidente di Aper – significa innanzitutto abbassare il costo di produzione dell’energia rinnovabile (attualmente superiore del 35% rispetto al costo reale in assenza di extra oneri) e concentrare in Italia risorse produttive e competitività internazionale. Eliminare gli oneri impropri di un sistema paese per promuovere la produzione competitiva e la creazione di una filiera industriale delle rinnovabili significa soddisfare gli obblighi europei creando sviluppo, competitività ed occupazione (si stimano oltre 100. 000 nuovi posti di lavoro). Diversamente, l’obbligo europeo sarà soddisfatto con l’energia rinnovabile prodotta all’estero e ancora una volta saranno gli altri Paesi a goderne i benefici”. Iscrizioni chiuse in anticipo per il convegno che ha registrato il tutto esaurito. Chi non fosse riuscito a iscriversi potrà comunque seguire in diretta l’evento, collegandosi a partire dalle ore 9. 00 al sito del Gse (www. Gsel. It). .  
   
   
ENI GALP ENERGIA - OPZIONE PER L’ACQUISTO ATTIVITÀ DOWNSTREAM ENI IN SPAGNA E PORTOGALLO  
 
 San Donato Milanese, 25 ottobre 2007 – In relazione a quanto previsto dagli accordi firmati nel dicembre del 2005 tra gli azionisti di maggioranza (Eni, Amorim Energia e Caixa General de Depositos), la società portoghese Galp Energia acquisirà le attività di commercializzazione dei prodotti petroliferi a marchio Agip in Spagna e Portogallo sia nel canale retail che wholesales. Galp Energia, di cui Eni detiene il 33. 34%, ha infatti manifestato l’intenzione di esercitare l’opzione per l’acquisto delle attività downstream Eni in Spagna e Portogallo, con l’eccezione del business dei lubrificanti. L’operazione che genererà rilevanti sinergie conferma la strategia di Eni di consolidare la propria presenza nel mercato iberico attraverso Galp quale operatore leader nei settori della raffinazione e della commercializzazione dei prodotti petroliferi. La transazione è soggetta all’approvazione delle autorità competenti. .  
   
   
SLOVENSKÉ ELEKTRáRNE OTTIENE IL MAGGIORE FINANZIAMENTO REALIZZATO SUL MERCATO SLOVACCO  
 
 Bratislava, 25 ottobre 2007 - Slovenské elektrárne a. S. (Se) ha ottenuto un finanziamento rappresentato da una linea di credito revolving della durata di sette anni e di ammontare pari a 800 milioni di Euro, equivalenti a circa 27,3 miliardi di corone slovacche (Skk). L’operazione - la maggiore finora effettuata sul mercato slovacco - consentirà a Se di finanziare in parte il proprio piano di investimenti, che si prevede possa raggiungere un ammontare complessivo di Skk 110 miliardi entro il 2013. Il finanziamento sarà concesso a Se da un consorzio formato da 9 primarie istituzioni bancarie. L’operazione è stata conclusa con Ing, Calyon, Mizuho, Intesa San Paolo e Kbc/Čsob nella veste di Mandated Lead Arrangers. Partecipano inoltre al finanziamento Slovenská sporiteľňa e tre Junior Arrangers – Komerční banka Praha, Komerčná banka Bratislava e Dexia – nella qualità di Lead Arranger. Se ha ottenuto il finanziamento senza necessità di garanzia da parte del proprio azionista di controllo Enel, attualmente il secondo maggior operatore elettrico in Europa. Grazie all’aumentata efficienza operativa, alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto1 e al recente aumento del proprio rating2, Se ha potuto ottenere il finanziamento a condizioni particolarmente favorevoli, vale a dire con uno spread dello 0,325% rispetto al tasso Euribor rilevato durante il periodo di utilizzazione del finanziamento. Se prevede di avviare l’utilizzo della linea di credito a partire dal 2008. .  
   
   
ENI POZZO ESPLORATIVO CONFERMA ESTENSIONE DELLA SCOPERTA DI LONGHORN, NEL GOLFO DEL MESSICO  
 
San Donato Milanese (Mi), 25 ottobre 2007 - Eni ha perforato con successo il pozzo esplorativo per la delimitazione della scoperta di Longhorn, situata nelle acque statunitensi del Golfo del Messico, 195 km a sud-est di New Orleans, nel blocco Mississippi Canyon 502. Eni è operatore del blocco con una partecipazione del 75%, Nexen Petroleum Offshore U. S. A. Inc. Detiene il 25%. Il pozzo, che ha confermato l’estensione del giacimento, è stato perforato in una profondità d’acqua di 740 metri e ha raggiunto una profondità finale di 4. 228 metri. L’esplorazione ha consentito di rilevare la presenza di 127 metri di idrocarburi distribuiti su diversi livelli sabbiosi, incluse zone stratigraficamente più profonde di quelle incontrate nei due pozzi esplorativi eseguiti nel 2006. Le analisi iniziali indicano una buona qualità della scoperta. I dati ottenuti dal nuovo pozzo sono ancora in fase di valutazione ed è atteso un incremento delle riserve del giacimento. Eni prevede di approvare lo sviluppo di Longhorn - che sarà eseguito attraverso il collegamento (tie-back) di alcuni pozzi sottomarini con una piattaforma di produzione - entro dicembre 2007. L’avvio della produzione è previsto per il 2009. L’area di Longhorn (“Greater Longhorn Area”) è una delle zone del Golfo del Messico in cui Eni concentra la sua attività, detenendo partecipazioni in diversi blocchi. Eni intende eseguire nell’area un’ulteriore campagna esplorativa nel 2008. Eni detiene nel Golfo del Messico partecipazioni in 439 blocchi - di cui il 72% in acque profonde - e il 3 ottobre scorso si è aggiudicata altre 26 licenze esplorative a seguito di una gara internazionale. Eni è tra i principali produttori nell’area con una produzione giornaliera di oltre 100 mila barili di olio equivalente, di cui il 60% prodotto come operatore. Eni possiede inoltre partecipazioni in 158 licenze nell’area del North Slope in Alaska. .  
   
   
ALERION ACQUISTA DA VESTAS ITALIA GLI AEROGENERATORI PER IL PARCO EOLICO DI LACEDONIA (15 MW) IN CAMPANIA  
 
 Milano, 25 ottobre 2007 - In data 23 ottobre 2007 Ecoenergia Campania S. R. L. - società controllata al 50% da Alerion Energie Rinnovabili e titolare dei diritti per la costruzione di un parco eolico di 15 Mw sito nel comune di Lacedonia (Campania) – ha sottoscritto con Vestas Italia S. R. L. L’accordo per la fornitura di 5 aerogeneratori modello V90, ciascuno di potenza nominale pari a 3 Mw, con un contratto di assistenza e manutenzione della durata di 5 anni. L´entrata in funzione del parco eolico è prevista nella seconda metà del 2008 e la produzione elettrica stimata a regime è pari a circa 32 Gwh/anno. L’importo complessivo dell’investimento, che include anche le opere civili, le opere elettriche ed i costi accessori del parco eolico, è pari a circa 22 milioni di Euro e sarà finanziato tramite project financing. .  
   
   
NOE CHIEDONO ULTERIORE SOSTEGNO DA PARTE DELL´UE PER ASSICURARE IL PROPRIO MANTENIMENTO  
 
 Bruxelles, 24 ottobre 2007 - Un gruppo di 56 reti di eccellenza (Noe) finanziate dall´Ue, in rappresentanza di oltre 13 000 ricercatori, ha elaborato un parere in cui chiede un intervento della Commissione europea al fine di garantire il futuro a lungo termine delle reti integrate più efficaci. I firmatari ritengono che il futuro delle Noe sia incerto, ed esortano la Commissione a promuovere quattro azioni che ne garantiscano la stabilità a lungo termine. Le azioni proposte riguardano l´impegno della Commissione nei confronti delle Noe, il finanziamento, una revisione delle Noe e un ulteriore sfruttamento delle reti. Le Noe sono state create per la prima volta nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq). Sono state progettate al fine di rafforzare l´eccellenza scientifica e tecnologica in ambiti di ricerca specifici mediante l´integrazione durevole di capacità di ricerca. Il loro scopo consiste nel superamento della frammentazione della ricerca europea mediante il reperimento di una massa critica delle risorse e delle competenze necessarie a garantire una leadership europea. Sono state realizzate oltre 170 Noe. Il motivo principale di preoccupazione concerne una riduzione dei finanziamenti a favore delle Noe e le difficoltà connesse all´istituzione di una struttura giuridica permanente. «Non riteniamo che l´Europa si possa permettere di pregiudicare i risultati conseguiti da questo importante strumento e quindi di perdere gli investimenti consistenti di carattere finanziario, umano, intellettuale, strutturale e concettuale già effettuati nel potenziale della ricerca», si legge nel documento. La Commissione ha risposto affermando che si propone di riesaminare in che modo utilizzare le Noe «quale strumento per compiere un effettivo passo in avanti nello Spazio europeo della ricerca». «Per tale ragione avvieremo una valutazione delle Noe esistenti che verrà condotta da esperti indipendenti, per vedere in quale modo procedere per sfruttare al meglio tale strumento», ha dichiarato il portavoce del commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. Il parere sostiene la causa del proseguimento dell´attività delle Noe sottolineando l´importanza della massa critica per la competitività. «è sempre più difficile per una sola organizzazione di ricerca avere la padronanza di tutti i metodi richiesti nel proprio campo di ricerca, o avere la capacità di produrre risultati innovativi a pieno potenziale a vantaggio della società. Né è sempre opportuno, da un punto di vista economico, investire in piccoli gruppi di ricerca, soprattutto se si rischia di creare doppioni di strutture o di iniziative, o se viene meno la massa critica», si legge nel documento. In verità, nel recente Libro verde «Nuove prospettive per lo Spazio europeo della ricerca» emerge una visione della ricerca europea già perseguita dalle Noe, secondo i firmatari. Tra i punti chiave si annoverano il coordinamento delle attività di ricerca nazionali e regionali, la mobilità dei ricercatori, le infrastrutture che possano competere a livello mondiale, la cooperazione tra pubblico e privato, e la capacità di attrarre risorse umane e finanziarie. Tuttavia, il Libro verde non ha rassicurato le Noe. «Oggigiorno molti scienziati sono preoccupati per il futuro e la sostenibilità a lungo termine delle Noe e ne hanno motivo. Nel 7°Pq, il numero di Noe è stato drasticamente ridotto nei primi inviti a presentare proposte: solo 17 reti verranno finanziate, a fronte delle 101 del 6°Pq. Inoltre, non è stato preannunciato alcun sostegno per le Noe esistenti», evidenzia il documento. I firmatari auspicano inoltre periodi di finanziamento più lunghi. Secondo le disposizioni per l´attuazione delle Noe una rete andrebbe finanziata per un tempo sufficiente a garantire che la sua integrazione divenga durevole. Nella maggior parte dei casi, le Noe hanno ricevuto fondi comunitari per quattro o cinque anni. «L´opinione e l´esperienza generale della maggior parte delle reti lascia intendere che tale periodo è semplicemente troppo breve per individuare fonti alternative di finanziamento adeguate o per creare una base sostenibile mediante lo sviluppo di spin-off o di prodotti o servizi commercialmente sensati. Non riteniamo nemmeno che sia un´alternativa accettabile cercare di reperire finanziamenti comunitari per sezioni diverse delle attività delle reti, quali ricerca collaborativa o scambi», si legge nella dichiarazione. Le barriere che si frappongono a un´integrazione durevole sono ancor più radicate di quelle finanziarie. Le Noe si sono scontrate con ostacoli istituzionali, oltre che vincoli giuridici fondamentali. «Anche la conversione delle reti in strutture giuridiche permanenti, che si auspica possa garantire la loro sopravvivenza dopo la conclusione del periodo di finanziamento della Commissione, si è dimostrato un obiettivo difficile da raggiungere. [. ] Tali questioni si sarebbero potute gestire più efficacemente se si fosse fatta una valutazione più approfondita degli impatti dello strumento», prosegue il documento. A breve dovrebbe essere condotta una revisione indipendente delle Noe. Il documento di parere chiede alla Commissione europea di prendere in considerazione quattro azioni per offrire maggiore sicurezza alle Noe: - riconfermare il proprio impegno nei confronti delle reti di eccellenza quale meccanismo tra i principali per rafforzare e strutturare lo Spazio europeo della ricerca e per combattere la frammentazione; - avviare un processo competitivo per offrire alle Noe esistenti la possibilità di accedere a finanziamenti aggiuntivi per un´integrazione sostenibile e durevole. L´obiettivo a cui mirare dovrebbe essere costituito da quelle reti che possono dare prova di aver conseguito risultati concreti nell´integrazione e che rappresentano un esempio convincente del fatto che il finanziamento per un periodo transitorio potrebbe facilitare il conseguimento del livello massimo di integrazione e sostenibilità; - effettuare una revisione più completa delle Noe e del loro impatto sulla società europea, compresi l´insegnamento, la ricerca e la diffusione dei risultati, e analizzare le questioni di sostenibilità a lungo termine e integrazione. Da ciò potrebbero scaturire linee guida per le migliori pratiche; - sfruttare ulteriormente l´originale infrastruttura europea costituita dalle Noe per sviluppare una «rete di reti» che possa aprire nuove aree interdisciplinari di ricerca. Tali reti consentirebbero alla comunità scientifica di ampliare e sviluppare ulteriormente l´idea originaria della Commissione e di suscitare interesse per le nuove aree della scienza. «Non riteniamo che l´Europa possa permettersi di far scomparire tale strumento e quindi di rinunciare a sfruttare i risultati conseguiti finora. Potrebbero volerci anni per ricreare qualcosa di simile, e a quel punto lo slancio vitale sarebbe già venuto meno, e con esso gli investimenti considerevoli che sono stati effettuati», hanno scritto i coordinatori delle Noe. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Supportresearchnoes. Eu/ Osservazioni: Il 20 novembre a Bruxelles è in programma una conferenza sulle Noe. Consultare il sito Internet sopra indicato per ulteriori dettagli. .  
   
   
MICRON, HONDA, SEVEL: IMPRESE E UNIVERSITÀ INSIEME PER I PROFESSIONISTI DEL DOMANI LE ISCRIZIONI AL MASTER SI CHIUDERANNO IL PROSSIMO 8 NOVEMBRE  
 
Lanciano, 25 ottobre 2007 – “Management dei Sistemi Innovativi Integrati nella Produzione Industriale” è un nuovo Master Universitario che si terrà presso il “Palazzo degli Studi” del Comune di Lanciano (Ch). Si tratta di un Master di I livello nato dalla collaborazione di importanti partners accademici (Consorzio Universitario di Lanciano, Università degli Studi di Cassino, Università degli Studi “G. D’annunzio” Chieti e Pescara) e industriali (Cisi Consorzio Imprese Subforniture Italia, Fiat Group Automobiles, Honda, Micron Technology Italia e Sevel). Il Master di durata annuale, articolato su 3 giornate full time per settimana, rivolto a Laureati in Ingegneria dei settori dell’Informazione o Industriale, oppure in Fisica od Economia con Indirizzo Tecnologico sarà articolato in 7 moduli (Gestione dei Sistemi Produttivi, Qualità dei Sistemi Produttivi, Sicurezza dei Sistemi Produttivi, Logistica dei Sistemi Produttivi, Gestione Ambientale dei Sistemi Produttivi, Economia e Gestione dell’Impresa e Statistica) e prevede didattica frontale, attività seminariale, esercitazioni in laboratorio e al calcolatore. Sono inoltre compresi 3 mesi di tirocinio in azienda, visite presso imprese ed un convegno conclusivo. “Management dei Sistemi Innovativi Integrati nella Produzione Industriale” nasce da importanti esigenze formative espresse dalle aziende del territorio” afferma Alessandro Donatelli Human Resources di Honda Italia. “Lo sviluppo delle competenze è essenziale per le aziende che vogliono investire sul capitale umano: la leva di sviluppo più importante per competere con i best performers in Italia e nel contesto internazionale” “Con questo Master” afferma Pasqualino Provaroni, Responsabile della Selezione di Micron Italia, vogliamo formare i nuovi Technology Leader destinati ad ambienti produttivi ad alto contenuto tecnologico ed innovativo: persone in grado di gestire i flussi di processo in un Sistema Integrato di Produzione e le problematiche legate alla gestione dell’innovazione in contesti industriali competitivi” “Il Master” sottolinea Roberto Forresu, Responsabile Human Resources di Sevel, “ rappresenta un’importante iniziativa destinata alla formazione di elevato profilo nella quale università e imprese, ciascuna per la sua parte, contribuiscono a sostenere e ad incrementare la crescita del tessuto industriale presente sul territorio” L’obiettivo del Master è quello di preparare i leader di domani già da oggi fornendo loro conoscenze gestionali e capacità operative da esplicarsi in ambienti produttivi industriali. Le competenze che gli allievi acquisiranno riguarderano la Gestione, la Qualità, la Sicurezza, la Logistica e la gestione Ambientale dei Sistemi Produttivi. Le attività di orientamento all’interno del Master fanno riferimento ad almeno due dimensioni non disgiungibili, che il corso si propone di coniugare: da una parte l’attenzione al sé “come persona” e dall’altra al sé “come professionista”, in modo da fondere in un’unica competenza le conoscenze del mondo accademico e le esperienze di quello industriale. Le iscrizioni al Master si chiuderanno il prossimo 8 novembre. Tutti gli interessati possono inoltrare la propria candidatura andando sul sito www. Unicas. It nella sezione Didattica. .  
   
   
RIPARTITO IL FONDO GLOBALE PER L´UNIVERSITÀ, PIÙ DI 13 MILIONI PER GLI ATENEI SARDI  
 
Cagliari, 25 ottobre 2007 - La Giunta ha ripartito il fondo globale "Interventi regionali per l´Università" tra gli Atenei di Cagliari (8 milioni e 489mila euro) e Sassari (4 milioni e 571mila euro). Un totale di 13 milioni e 60mila euro, coerentemente con le risorse stanziate con la legge finanziaria, con gli indirizzi programmatici delle Università e con gli obiettivi indicati nel Piano coordinato della Regione. La Giunta, che esprime la volontà più volte esternata dal presidente Renato Soru di valorizzare le università isolane, punta sull´internazionalizzazione delle Università della Sardegna quale strumento idoneo a qualificare e ampliare l´offerta didattica attraverso un percorso di confronti e apertura con realtà culturali e scientifiche all´avanguardia. Per la prima volta la Regione stanzia l´ingente somma di un milione e 200 mila euro destinata ad attrarre professori di fama internazionale capaci a trasmettere metodologie e contenuti, sviluppare il confronto e stimolare la crescita intellettuale e conoscitiva degli studenti che frequentano le università dell´Isola. Tra i "visiting professor" sarà data priorità ai docenti sardi operanti in università italiane e straniere. .  
   
   
LE IMPRESE DEL SETTORE LEGNO OSPITANO STAGISTI  
 
Crotone, 25 ottobre 2007 - La Camera di Commercio di Crotone offre alle piccole e medie imprese della provincia operanti nel settore del legno la possibilità di presentare manifestazione di interesse per ospitare gratuitamente in stage, presso le proprie sedi, allievi del corso di formazione "designer di processo e di prodotto per la filiera del legno" cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Calabria e dal Miur, programmato dalla Regione Calabria di concerto con l´Amministrazione Provinciale e realizzato dall´Ente camerale in collaborazione con i partner: Gandalf (capofila), Università della Calabria, Parco Scientifico e Tecnologico, Confindustria, Ial Cisl. Tra le attività formative del corso, destinato ad architetti ed ingegneri, è prevista, infatti, la realizzazione di visite guidate e di uno stage aziendale della durata di tre mesi (febbraio-aprile 2008 per 384 ore) presso aziende leader del settore. Lo scopo del corso è quello di far produrre agli allievi un elaborato di interesse aziendale ad alto contenuto innovativo. Le imprese interessate sono invitate a presentare la propria manifestazione di interesse entro il 16 novembre 2007 al seguente indirizzo: Camera di Commercio Industria Agricoltura ed Artigianato di Crotone, c. A. Ufficio Promozione, Piazza Castello n. 20 - 88900 Crotone. Le candidature saranno presentate al Comitato Tecnico e Scientifico del progetto che procederà alla selezione delle imprese ritenute maggiormente idonee ad ospitare gli allievi. La valutazione sarà effettuata nell´ambito delle candidature presentate da tutti i partners di progetto sulla base della rispondenza delle caratteristiche aziendali alle finalità del corso. Avviso e fac-simile di manifestazione di interesse sono reperibili sul sito internet della Camera di Commercio, www. Kr. Camcom. It , nella sezione "novità". . .  
   
   
ISTITUITO A PISTICCI IL SERVIZIO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE  
 
Piasticci, 25 ottobre 2007 - Nella seduta dello scorso 14 settembre, il Consiglio Comunale di Pisticci ha provveduto ad istituire il servizio di Protezione Civile Comunale, che svolgerà diverse funzioni come la tutela dell’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi. Il Consiglio ha approvato, inoltre, lo schema di convenzione tra il Comune di Pisticci e le Associazioni di Volontariato allo scopo di regolarizzare la partecipazione di queste ultime alle attività di Protezione Civile. Le Associazioni, infatti, svolgeranno un ruolo determinante ai fini del funzionamento operativo del servizio. Sede della Protezione Civile Comunale sarà l’edificio mandamentale ubicato a Tinchi (una frazione del Comune di Pisticci). La collocazione è a carattere provvisorio in attesa che il Ministero di Grazia e Giustizia stabilisca la definitiva destinazione del plesso. E’ prevista la convocazione, a breve, di una conferenza di servizi utile a concordare e definire le linee programmatiche e le direttive di attuazione delle attività relative al servizio. Per queste motivazioni il Comune di Pisticci fa appello a tutte le Associazioni di Volontariato interessate, affinché sottoscrivano la convenzione aderendo, così, al progetto. Gli interessati che avessero bisogno di ulteriori delucidazioni possono telefonare allo 0835/44404. .  
   
   
INCENDI BOSCHIVI: DURNWALDER INCONTRA DELEGAZIONE DELLA PROTEZIONE CIVILE NAZIONALE  
 
 Bolzano, 25 ottobre 2007 - L´esperienza dell´Alto Adige nel controllo degli incendi boschivi e più in generale il suo alto livello di organizzazione del sistema della protezione civile sono stati obiettivo della visita informativa compiuta in Alto Adige dalla speciale unità della Protezione civile nazionale che si occupa di incendi boschivi. Il 24 ottobre) a Bolzano gli esperti incaricati da Guido Bertolaso hanno incontrato il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Il generale Luciano Masetti, direttore dell´attività aeronautica del Dipartimento nazionale della protezione civile e da sei mesi incaricato della lotta dall´alto agli incendi boschivi, ha avuto oggi una serie di incontri e sopralluoghi in Alto Adige nel quadro del suo tour esplorativo nelle Regioni italiane. "L´obiettivo è quello di monitorare le varie esperienze nel settore, in particolare per quanto riguarda l´impiego di velivoli nella lotta agli incendi boschivi, che in estate hanno devastato ampie zone di Italia", spiega il presidente Durnwalder, che ha ricevuto la delegazione nazionale a Palazzo Widmann. Ai militari Durnwalder ha spiegato il funzionamento della rete della protezione civile provinciale, "e il generale si è detto impressionato per l´impegno di centinaia di volontari, per la capillare organizzazione sul territorio e per l´alto livello di formazione che garantisce interventi tempestivi. " Proprio l´esperienza altoatesina sarà tra quelle messe in primo piano nel grande congresso che la Protezione civile nazionale ha in cantiere per dicembre a Roma. Il presidente Durnwalder ha poi illustrato ai responsabili del Dipartimento nazionale le competenze della Provincia in materia e l´attività di addestramento e di aggiornamento che i volontari svolgono periodicamente. "Ho sottolineato l´ottima e costante collaborazione con la Protezione civile nazionale e il suo responsabile Guido Bertolaso - ha aggiunto Durnwalder - come di recente testimoniato dalla frana in val Fiscalina, quando i contatti tra Bolzano e Roma sono stati continui. " Nel sopralluogo in Alto Adige la delegazione guidata dal generale Masetti è stata accompagnata dal direttore di Dipartimento Heinz Holzer, dal direttore della Ripartizione Foreste Paul Profanter e dal comandante del corpo permanente dei vigili del fuoco provinciali, Ernst Preyer, che hanno illustrato sul campo l´operatività delle strutture locali: la scuola dei vigili del fuoco di Vilpiano, la torre della protezione civile a Bolzano, il sistema del Servizio forestale e l´impiego di elicotteri nel controllo delle fiamme. .  
   
   
AL VIA IL PROGETTO "BEACHMED", AMBIENTE, SPIAGGE, COSTE E MAREGGIATE OGGI E SABATO MEETING INTERNAZIONALE CON I PAESI DEL MEDITERRANEO AL MUSEO DEL MARE DI GENOVA  
 
 Genova, 25 ottobre 2007 - Spiagge e costa, ambiente e gestione del territorio sono i temi al centro della conferenza internazionale del progetto "Beachmed", dedicata alla difesa dei litorali e al rapporto tra lo sviluppo del territorio urbano e costiero, in programma venerdì 26 e dopodomani, sabato 27 ottobre al Galata Museo del Mare di Genova (Sala Vespucci, 4° piano, Calata de Mari 1, Darsena). La conferenza internazionale, he sarà aperta oggi alle 9,30 dall´assessore regionale alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica Carlo Ruggeri, sarà incentrata anche sui temi della prima "Giornata della Costa" celebrata ieri in tutto il Mediterraneo, evento centrale di una campagna di sensibilizzazione sulla gestione integrata della fascia costiera, come strumento indispensabile per un uso sostenibile delle risorse. Nell´estate appena conclusa si è discusso molto della costa, dai cambiamenti climatici all´accessibilità pubblica alle spiagge e anche domani a Genova si parlerà dell´importanza ambientale e sociale del territorio costiero. Il progetto "Beachmed" si rivolge alle amministrazioni coinvolte nella gestione dei territori costieri a cui mette a disposizione gli strumenti tecnici per l´individuazione del fenomeno dell´erosione costiera su scala europea e per l´impiego sostenibile delle risorse, gli strumenti per la gestione del rapporto tra lo sviluppo del territorio urbano e le zone sensibili al rischio di mareggiate e di erosione e quelli normativi e organizzativi per la gestione della difesa delle coste da parte di tutti i soggetti coinvolti. Il progetto "Beachmed" cha ha preso il via nel 2005 e si concluderà nel 2008, vede coinvolti come attori principali nove partner regionali di quattro Paesi del Mediterraneo (Grecia, Francia, Spagna, Italia). Al progetto collaborano inoltre 11 partner osservatori tra cui Enti e società del Marocco e della Tunisia, mentre i partner regionali sono costituiti da 36 enti pubblici e privati di diversi Paesi del Mediterraneo quali istituti universitari, centri e laboratori di ricerca, agenzie per la protezione ambientale, amministrazioni locali. I lavori della Conferenza internazionale di Genova sono finalizzati in particolare alla comunicazione dei risultati del sottoprogetto "Obsemedi", dedicato agli strumenti normativi e organizzativi per la gestione della difesa delle coste a livello locale, regionale e mediterraneo. In chiusura la conferenza internazionale discuterà delle nuove attività nazionali e comunitarie da finanziare nell´ambito della programmazione dei fondi europei 2007-2013. .  
   
   
QUALITÀ DELL’ARIA: 7 MILIONI PER COMBATTERE L’INQUINAMENTO DALLA REGIONE A FIRENZE E AD ALTRI SETTE COMUNI DELLA PIANA FIORENTINA  
 
 Firenze, 25 ottobre 2007 - Sette milioni di euro, a tanto ammontano i fondi stanziati dalla Regione Toscana a favore dei comuni della Piana fiorentina per combattere l’inquinamento atmosferico e ridurre le emissioni di gas che alterano il clima. “La qualità dell’aria e la lotta ai cambiamenti climatici – ha spiegato l’assessore Bramerini - sono delle priorità e la Regione intende affrontarle in maniera integrata ed in stretta collaborazione con le istituzioni locali, nella consapevolezza che anche i problemi di propria natura globale richiedano di essere affrontati con determinazione e concretezza a livello locale”. “Con questa decisone – ha precisato l’assessore – la Regione ha reso effettivo l’impegno che aveva assunto nel maggio scorso di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità previsti nel Piano Regionale di Azione Ambientale (Praa) e sostanziare l’Accordo per la riduzione delle emissioni inquinanti e la prevenzione dell’inquinamento atmosferico, con atti che potranno rivelarsi strategici e determinanti per migliorare la qualità dell’aria, tutelare la salute pubblica e attivare politiche virtuose e sostenibili che ci aiutino a ridurre le emissioni di gas serra in accordo con quanto previsto dal Protocollo di Kyoto”. I comuni cui verranno destinati i fondi sono Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Calenzano, Lastra a Signa, Sesto Fiorentino, Scandicci, Signa e Firenze. I contributi saranno erogati in percentuali diverse a seconda della popolazione e del numero dei veicoli circolanti su ciascun territorio comunale. I fondi verranno distribuiti seguendo criteri di efficienza: il primo 20% del finanziamento è vincolato alla presentazione dei rispettivi Piani di azione comunali per il contenimento delle emissioni inquinanti, il secondo 30% sarà erogato alla presentazione degli interventi, un ulteriore 30% al raggiungimento della metà della fase di realizzazione ed infine il saldo, che avverrà solo a progetto concluso. Tra gli interventi previsti dai Piani di azione comunali ci sono la incentivazione di varie forme di viabilità dolce urbana ed extraurbana, tra cui le ciclovie, e la modifica strutturale della rete viaria per fluidificare il traffico. L’area fiorentina, per quanto sottoposta a situazioni di maggiore criticità, non sarà l’unica zona in cui si faranno investimenti per tutelare la salute dei cittadini e ridurre le emissioni inquinanti. Con l’Accordo firmato nel maggio scorso con la Regione Toscana i trenta Comuni toscani, maggiormente esposti all’inquinamento atmosferico, beneficeranno di 4,5 milioni di euro all’anno per gli interventi previsti nel Praa e 1,5 milioni di euro di fondi strutturali europei, cifre significative che serviranno a migliorare la qualità dell’aria urbana attraverso interventi di limitazione e riduzione della circolazione delle auto, ampliamento delle aree pedonali, rafforzamento del trasporto pubblico locale, integrazione con le politiche energetiche, promozione di spostamenti alternativi come il car-sharing ed il car-pooling, implementazione di un sistema sostenibile di trasporto merci. . .  
   
   
´OPERAZIONE FIUMI 2007´, MOLTI I COMUNI DOTATI DEL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE  
 
Ancona, 25 ottobre 2007 - Nelle Marche, territorio fragile ed esposto a frane e alluvioni, otto Comuni su dieci hanno abitazioni in aree a rischio, l´84% di essi hanno industrie in zone soggette a pericolo idrogeologico, pero, un dato molto confortante e` che l´80% delle Amministrazioni comunali e` dotato del piano di emergenza. Inoltre, il 10% dei Comuni ha provveduto a delocalizzare abitazioni, il 6% di essi si e` attivato per delocalizzare i fabbricati industriali, mentre il 57% delle amministrazioni svolge una manutenzione ordinaria dei corsi d´acqua e delle opere di difesa idraulica. I dati sono stati illustrati dal direttore del dipartimento Politiche integrate di sicurezza e per la Protezione civile, Roberto Oreficini, dal presidente di Legambiente Marche, Luigino Quarchioni, durante la presentazione della campagna informativa ´Operazione fiumi 2007´. Attraverso ´Ecosistema rischio´, indagine di Legambiente che ha interessato 243 comuni marchigiani classificati a rischio da ministero dell´Ambiente e Upi (Unione delle Province d´Italia), e` stata stilata una vera e propria classifica sull``operato di tante amministrazioni comunali per la sicurezza da alluvioni e frane. La ricerca, oltre ad una valutazione complessiva sulla mitigazione del rischio idrogeologico, ha preso in esame l´urbanizzazione delle aree, le attivita` dei comuni legate all``informazione della popolazione sui comportamenti da adottare in caso di calamita`, considerando anche l``esistenza e l``efficienza dei piani comunali d``emergenza. ´Nella Regione Marche ´ ha sottolineato Oreficini ´ abbiamo imparato la regola che facendo tante piccole cose con continuita` molto probabilmente riusciamo ad incidere anche sulle grandi cose. Questo e` possibile grazie alla sinergia tra Regione, Province, Comuni e mondo del volontariato, sempre al servizio della nostra collettivita`´. Tra le attivita` di ´Operazione fiumi 2007´, domani (oggi ndr) volontari di Legambiente e delle organizzazioni di protezione civile si ritroveranno a Jesi per realizzare una pulizia lungo il fiume Esino. Giovedi` 25 ottobre, invece, presso la piazza principale della citta`, sara` allestita una mostra fotografica basata sul rischio idrogeologico, mentre presso la sala Consigliare del Comune di Jesi si terra` un tavola rotonda per discutere sui temi legati alla prevenzione delle frane e alluvioni. . .  
   
   
LAGO D´IDRO, INSEDIATO COMITATO CON PROV. TRENTO L´ASSESSORE MASSIMO BUSCEMI PRESIDENTE PER IL PROSSIMO BIENNIO OBIETTIVI, SICUREZZA POPOLAZIONE E MONITORAGGIO DELLA FRANA  
 
 Milano, 25 ottobre 2007 - La sicurezza delle popolazioni rivierasche del lago d´Idro e del suo bacino, la pianificazione delle emergenze, la realizzazione delle nuove opere di regolazione, sostitutive delle esistenti, e gli aspetti di monitoraggio della paleofrana di Idro, sono i principali obiettivi condivisi dal Comitato di coordinamento dell´"Accordo tra Regione Lombardia e Provincia autonoma di Trento per l´armonizzazione delle azioni di salvaguardia delle acque del lago d´Idro e del fiume Chiese" che si è insediato nella sede della Regione Lombardia ed ha nominato, per il prossimo biennio, l´assessore lombardoa alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile, Massimo Buscemi, presidente del Comitato. Il Comitato è composto oltre che da Regione Lombardia, anche dai rappresentanti della Provincia autonoma di Trento, della Provincia di Brescia, di Arpa Lombardia, della Comunità montana Valle Sabbia, del Rid (Registro italiano dighe) e dal Comune di Montichiari. "Oggi - ha detto l´assessore Buscemi - abbiamo condiviso le decisioni per la messa in sicurezza del lago per il medio e il lungo periodo e per la salvaguardia dei cittadini". Il comitato, ha inoltre condiviso il miglioramento complessivo dell´ambiente del lago, la valorizzazione del turismo, la fruibilità dell´ambiente lacuale e il rinnovo delle concessioni idroelettriche della Provincia autonoma di Trento e irrigue della Regione Lombardia, da realizzare attraverso una serie di programmazioni coordinate. .  
   
   
IL PROGETTO MELIA: DIVULGARE INFORMAZIONI SULL´ACQUA  
 
 Bruxelles, 25 ottobre 2007 - Obiettivo del progetto finanziato dall´Unione europea Melia (Mediterranean Dialogue on Integrated Water Management, ossia dialogo mediterraneo sulla gestione integrata delle acque) è rendere noti i risultati dei progetti di ricerca sulla gestione idrica alle persone interessate. «La gestione delle acque, specialmente nel Mediterraneo, è stata oggetto di centinaia di progetti», ha dichiarato il coordinatore di Melia, il professor Rafael Rodríguez, del Consiglio nazionale delle ricerche spagnolo (Csic). «Le informazioni non mancano!». Il problema è che troppo spesso i risultati di questi progetti non si traducono in soluzioni concrete per migliorare l´efficienza dell´uso dell´acqua. Inoltre, gli esperti che pensano soluzioni tecniche non sempre tengono conto delle implicazioni sociali, economiche e politiche della loro idea. Per modificare questa situazione, i partner di Melia favoriscono il dialogo tra i principali operatori che si dedicano a questioni riguardanti l´uso e la gestione delle acque, come scienziati, enti di erogazione dell´acqua, educatori, agricoltori nonché altri utenti e soggetti interessati. Il progetto è perfettamente in grado di realizzare questo compito poiché tra i suoi partner figurano esperti del settore scientifico, tecnico e socioeconomico, nonché organizzazioni che si occupano della gestione dei bacini fluviali, aziende di distribuzione dell´acqua, gruppi industriali, organizzazioni agricole e organizzazioni non governative (Ong). Il progetto è volto in particolare a sensibilizzare politici e governi su pratiche di gestione dell´acqua che sono state applicate con successo in altri paesi. I contatti con i destinatari del progetto si sono intensificati di recente, quando uno dei partner di Melia, il professor Mohammad Shatanawi, dell´Università della Giordania, è stato nominato ministro delle Risorse idriche e dell´irrigazione del suo paese. Con i suoi oltre 25 anni di esperienza nella gestione delle risorse idriche, nella progettazione di sistemi di irrigazione, nell´idrologia delle zone aride e nella valutazione d´impatto ambientale di progetti idrici e di irrigazione, è altamente qualificato per ricoprire questo incarico. Shatanawi non è estraneo al mondo della politica, poiché è stato membro del Gruppo di lavoro sulle risorse idriche nell´ambito dei negoziati multilaterali del processo di pace in Medio Oriente, oltre ad aver fatto parte della delegazione giordana al vertice sulla Terra di Rio de Janeiro. Il professor Rodríguez confessa di avere opinioni contrastanti in merito al nuovo incarico del suo collega. «Sono davvero lieto per la Giordania, ma non posso dire altrettanto per il mio progetto», ha dichiarato al Notiziario Cordis, spiegando che il professor Shatanawi era uno dei partner più attivi di Melia. La Giordania ha indubbiamente un grande bisogno della vasta esperienza del suo nuovo ministro in materia di gestione delle acque. In un documento redatto per il progetto Melia, il professor Shatanawi aveva descritto la Giordania come «un paese caratterizzato da un´assoluta scarsità d´acqua», dove la concorrenza per le risorse idriche ha dato origine a conflitti tra i diversi utenti e alla trivellazione illegale dei pozzi. Il progetto intende altresì rivolgersi al grande pubblico con messaggi sul risparmio di acqua. Inizialmente la realizzazione di tale obiettivo richiederà il ricorso ad attività di diffusione nelle scuole e nelle università, ma per trasmettere questo messaggio il professor Rodríguez intende utilizzare anche il mezzo televisivo. Oltre ai documentari tradizionali, i partner del progetto vorrebbero che nelle trame di serie a puntate come le telenovele venissero inseriti soggetti riguardanti l´efficienza idrica. «Nella gestione delle acque sono molti gli elementi drammatici che potrebbero diventare il soggetto di una sceneggiatura», ha spiegato il professor Rodríguez. «Sappiamo che questo è un modo per arrivare al pubblico». Ora il professor Rodríguez intende riunirsi con un gruppo di produttori televisivi dell´intera regione mediterranea per approfondire ulteriormente questa idea. Melia è finanziato a titolo del programma di cooperazione internazionale del Sesto programma quadro (6°Pq) e sarà attivo fino al 2010. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Meliaproject. Eu .  
   
   
BIOPARCO: AL VIA IL CENTRO DOCUMENTAZIONE SUI CONFLITTI AMBIENTALI DEI SUD DEL MONDO  
 
 Roma, 25 ottobre 2007 - Da ieri, nel Bioparco, è attivo il Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali dei Sud del mondo (Cdca), aperto al pubblico da lunedì al venerdì ore 10. 00-17. 00. All’interno sarà allestita una biblioteca per consultare gratuitamente circa 1000 pubblicazioni di America Latina, Africa e Asia, si potranno anche visionare i 150 video prodotti dalle organizzazioni latinoamericane sui conflitti ambientali. Inoltre, il portale www. Cdca. It conterrà l’archivio digitale dei materiali del Centro e 100 schede sui conflitti ambientali in fase di studio, su casi legati allo sfruttamento delle foreste, degli idrocarburi, della biodiversità, dei minerali e dell’acqua e permetterà una ricerca incrociata (per paese, per parola chiave, per asse tematico) per individuare i conflitti e gli attori coinvolti. Il Centro è stato realizzato dall’ Associazione A Sud, organizzazione impegnata nella cooperazione e nella solidarietà con i paesi del Sud del mondo. “Con l’apertura odierna del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali dei Sud del Mondo – commenta Monica Cirinnà, presidente del Comitato Scientifico del Bioparco e vicepresidente vicario del Consiglio comunale di Roma, intervenuta all’inaugurazione – nel Bioparco aumenta la presenza del mondo scientifico e, in particolare, della ricerca sui grandi temi della geopolitica mondiale, perché ormai è chiaro che queste grandi tematiche della democrazia e della pace sono strettamente legate ai conflitti ambientali. L’obiettivo è informare dalla Capitale l’opinione pubblica italiana ed europea, dare voce alle comunità indigene del mondo che non hanno accesso ai mezzi di comunicazione, avvicinare il sud e il nord del pianeta attraverso un processo di comprensione reciproca e di costruzione di spazi comuni”. Il Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Giovanni Arnone, dichiara: “siamo lieti di accogliere un Centro che, per scelta dell’Associazione, è stato restaurato grazie ad uno sponsor con la tecnica della bioedilizia e che può contare su una completa autosufficienza energetica, in un luogo del Bioparco molto suggestivo: la Casa dei Fenicotteri, edifico storico degli anni 30 (i fenicotteri sono stati trasferiti nel nostro laghetto). Con questa iniziativa il Bioparco si avvicina ai problemi del Sud del Mondo, dove la Natura, è bistrattata, rubata, distrutta”. L’inaugurazione del Centro prevede anche il convegno, alla sala degli Elefanti, “Dai conflitti ambientali nei territori ad una democrazia della Terra”, con saluto d’apertura di Giovanni Arnone e Monica Cirinnà, introduzione di Gianni Minà, direttore della Rivista “Latinoamerica e tutti i sud del mondo” e interventi di Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la pace; Medha Paktar, leader dei movimenti indiani e vincitrice del premio Goldman; Luis Evelis, presidente dell’Organizzazione Nazionale Indigena colombiana; Eugenio Rojas, sindaco di Achacachi e leader dei movimenti indigeni Aymara boliviani; Giuseppe De Marzo, portavoce dell’ass. A Sud; Alex Zanotelli, padre comboniano. .  
   
   
PAGNONCELLI: IL 13 APRILE GIORNATA DEL VERDE PULITO  
 
 Milano, 25 ottobre 2007 - Si svolgerà domenica 13 aprile l´edizione 2008 della "Giornata del Verde Pulito", il tradizionale appuntamento promosso dall´assessorato alla Qualità dell´Ambiente della Regione Lombardia che dal 1991 mira a sensibilizzare i cittadini lombardi sui temi della tutela ambientale e a promuovere una cultura del rispetto dell´ambiente e degli spazi pubblici. Scopi e finalità dell´iniziativa, che viene realizzata in collaborazione con le Province e i Comuni, sono stati illustrati questa mattina in Regione. "Abbiamo deciso di comunicare la data con largo anticipo - ha detto l´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli - per agevolare gli enti interessati, Province, Comuni, associazioni e scuole, nell´organizzazione delle loro attività". "La manifestazione - ha aggiunto l´assessore - rappresenta da molti anni un appuntamento significativo, che permette alle amministrazioni pubbliche e ai cittadini di organizzare e realizzare iniziative concrete a tutela dell´ambiente come la sistemazione dei boschi, la ripulitura dei corsi d´acqua, il riassetto di aree verdi di uso pubblico, ripiantumazioni, eventi nelle scuole e quant´altro. La Giornata del Verde Pulito offre a tutti un´occasione di collaborare e partecipare fattivamente ad un progetto comune di tutela, salvaguardia ed educazione ambientale". Per rilanciare e ampliare l´iniziativa, che l´anno scorso ha coinvolto oltre un terzo dei Comuni lombardi, la Regione ha chiamato in causa importanti partner: l´Associazione Assofloro Lombardia che contribuirà con la fornitura di alberi, al rimboschimento di un´area di 5. 000 metri quadrati in una zona da definirsi e il Corriere della Sera. La Giornata del Verde pulito 2008 avrà anche il suo testimonial: Fabrizio Fontana, il comico di Zelig, celebre per i suoi personaggi come James Tont. . .  
   
   
I LIVELLI DI CO2 ATMOSFERICA AUMENTANO PIÙ RAPIDAMENTE DEL PREVISTO  
 
Bruxelles, 25 ottobre 2007 - Secondo un´équipe internazionale di scienziati, i livelli di biossido di carbonio (Co2) presenti nell´atmosfera sono aumentati più velocemente del previsto negli ultimi anni. I ricercatori, il cui lavoro è stato in parte finanziato dall´Ue, attribuiscono il drastico incremento dei livelli di Co2 a tre fattori. «Dal 2000 la combinazione tra un´economia globale in espansione, un incremento delle emissioni di carbonio necessarie a produrre un´unità di attività economica, e una diminuzione dell´efficienza dei serbatoi di carbonio sulla terraferma e negli oceani ha prodotto l´aumento su un periodo di sette anni più rapido della Co2 atmosferica dall´inizio del monitoraggio atmosferico continuo nel 1959», hanno spiegato i ricercatori nel loro articolo pubblicato in «Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa» (Pnas). La crescita dell´economia mondiale rappresenta il 65% dell´accelerazione dei livelli di Co2 nell´atmosfera, si legge nell´articolo, mentre ciascuno degli altri due fattori è responsabile del rimanente 35%. Tuttavia, sono questi altri due fattori, ossia l´intensità del carbonio dell´economia e l´indebolimento dei serbatoi di carbonio, che destano particolare preoccupazione. Gli scienziati hanno constatato che fino a poco tempo fa l´intensità del carbonio dell´economia, che corrisponde alla quantità di Co2 emessa per unità economica, stava migliorando. L´intensità del carbonio del prodotto mondiale lordo era scesa da 0,35 kg di carbonio per dollaro nel 1970 a 0,24 kg di carbonio per dollaro nel 2000. Quasi tutti gli scenari di emissioni future ipotizzano un proseguimento di tale miglioramento nel futuro più lontano. I ricercatori hanno rivelato che dal 2000 l´intensità del carbonio dell´economia ha cessato di migliorare, iniziando a peggiorare a un ritmo dello 0,3% l´anno. Hanno fatto presente che tale tendenza, associata a un aumento rapido delle emissioni, «ingigantisce la sfida della stabilizzazione della Co2 atmosferica». Il terzo fattore che ha contribuito all´incremento improvviso dei livelli di Co2 è il calo dell´efficienza dei serbatoi di carbonio naturali che ci sono al mondo. «Negli ultimi 50 anni la percentuale di biossido di carbonio che permane nell´atmosfera dopo che la vegetazione e gli oceani hanno assorbito le quantità massime possibili è salita e ha evidenziato una riduzione della capacità del pianeta di assorbire le emissioni antropogeniche», ha spiegato il dottor Pep Canadell, autore principale dello studio e direttore esecutivo del Global Carbon Project. «Cinquant´anni fa, per ogni tonnellata di Co2 emessa, i serbatoi naturali ne eliminavano 600 kg. Nel 2006 i chilogrammi per tonnellata rimossi erano soltanto 550, con una tendenza al ribasso». Metà della riduzione dell´efficienza dei serbatoi di carbonio oceanici è dovuta alle variazioni dei venti occidentali nell´Oceano Antartico, a loro volta determinate dalle attività umane. Sulla terraferma, in molte regioni dal 2002 al 2005 si sono verificati diversi periodi di siccità che hanno indebolito i serbatoi terrestri di carbonio. «Il ciclo del carbonio sta causando forzature climatiche più forti del previsto e prima di quanto ci si aspettasse: si tratta di meccanismi che costringono il clima a cambiare», ha spiegato il dottor Mike Raupach dell´australiana Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation. «A propria volta, lo stesso cambiamento climatico esercita un impatto sul ciclo del carbonio, provocando un calo dei serbatoi di carbonio terrestri e oceanici». «La riduzione dell´efficienza dei serbatoi globali lascia presagire che la stabilizzazione della Co2 atmosferica sarà ancor più difficile del previsto», ha aggiunto Corinne Le Quéré dell´Università dell´East Anglia e del British Antarctic Survey. Secondo il dottor Raupach, i nuovi risultati evidenziano l´urgenza di tenere sotto controllo le emissioni globali di Co2. «Abbiamo scoperto che la Terra sta perdendo la propria capacità riparatrice di assorbimento delle emissioni di Co2 a causa degli incrementi massicci delle emissioni registrati nell´ultimo mezzo secolo. Più ritarderemo la riduzione delle emissioni, più capacità riparatrice andrà perduta», ha messo in guardia. I fondi comunitari a favore dello studio sono stati erogati dai progetti Carbocean e Carboeurope del Sesto programma quadro (6°Pq). Per maggiori informazioni consultare: http://www. Globalcarbonproject. Org .  
   
   
APPROVATO UN FINANZIAMENTO PER IL COMPLETAMENTO DI TRE PROGETTI DI ADEGUAMENTO DEL SISTEMA DI COLLETTAMENTO E DEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE  
 
Venezia 25 ottobre 2007 - Un finanziamento complessivo di € 2. 696. 404,64 è stato approvato, su proposta dell’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, finalizzandolo all’implementazione e adeguamento di tre progetti già inclusi nell’elenco delle opere prioritarie a suo tempo individuate dal Piano Straordinario. Si tratta dell’ampliamento degli impianti di depurazione di Peschiera del Garda in provincia di Verona e di Arzignano in provincia di Vicenza e del completamento delle fognature nella valle dell’Astico, sempre in provincia di Vicenza. In particolare per quanto concerne l’ampliamento dell’impianto di depurazione di Peschiera del Garda (Vr), che riveste un’importanza interregionale servendo sia la sponda lombarda che quella veneta, la Giunta ha assegnato un finanziamento di € 1. 067. 159,16. A questo proposito la Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente ha già positivamente valutato due stralci funzionali dello stesso progetto, quali la realizzazione dell’impianto chimico-fisico per linea trattamento conto terzi e la stazione di ricevimento degli elementi di ispezione e pulizia della condotta sublacuale di alimentazione dell’impianto. Per l’intervento di completamento dell’impianto di depurazione di Arzignano la Giunta regionale ha assegnato un finanziamento di € 879. 245,48. Le linee progettuali complessive sono state più volte oggetto di valutazione da parte della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente in sede di esame dei singoli stralci funzionali, quali l’abbattimento delle emissioni odorifere, l’essiccamento dei fanghi, la riduzione del contenuto dei cloruri e del cromo negli scarichi reflui ed altri interventi previsti all’interno dell’Accordo sul risanamento del Fratta-gorzone, Integrativo all’Accordo di Programma Quadro per la Tutela delle Acque e la Gestione Integrata delle Risorse Idriche. Infine, all’intervento di completamento delle fognature nella Valle dell’Astico la Giunta ha assegnato un finanziamento di € 750. 000,00. L’impianto è una porzione dello schema fognario di tutela delle falde dell’alta valle dell’Astico, che prevede fra l’altro la stesura di uno specifico Accordo tra la Regione Veneto e la Regione Trentino Alto Adige per il trattamento degli scarichi di una porzione di confine della Provincia di Trento presso il Depuratore di Thiene (Vi) e mirato al miglioramento delle condizioni ambientali del territorio. “Si tratta – ha sottolineato l’Assessore Conta – della terza fase dei finanziamenti, resisi disponibili a seguito di alcune economie su interventi inseriti nel Piano Triennale per la Tutela Ambientale e con la quale andremo a completare una serie di opere strategiche per la salvaguardia ambientale del territorio”. .