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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 30 Ottobre 2007
II RAPPORTO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA DI LISBONA  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Il Rapporto raccoglie in modo organico e secondo le priorità di politica economica le azioni del Governo per raggiungere gli obiettivi della strategia di Lisbona e risponde alle Raccomandazioni e osservazioni, formulate nello scorso marzo dal Consiglio dei Ministri dell´Unione Europea in occasione della valutazione del precedente rapporto: stabilità di bilancio, concorrenza e liberalizzazioni, divari regionali di occupazione, qualità dell´istruzione, ricerca, infrastrutture, sviluppo sostenibile. Il Rapporto dà anche particolare risalto alle politiche per la giustizia e la sicurezza, per il loro impatto trasversale sulla competitività e sul contesto macroeconomico del Paese. La priorità europea "energia" viene inoltre trattata approfonditamente, per dar conto di tutti i filoni di azione in corso, come quello sulle rinnovabili e i cambiamenti climatici. Un elemento di novità è inoltre la Nota aggiuntiva su "Donne, Innovazione, Crescita" (file in formato . Pdf). La Nota è centrata sulle donne e sulle politiche per favorire l´occupazione femminile e si propone di avviare un percorso per rendere più efficace, in tale campo, l´azione del Governo. Ed uno degli obiettivi più qualificanti della Strategia di Lisbona è rappresentato proprio dall´occupazione femminile che dovrebbe raggiungere il 60 per cento entro il 2010. L´italia, il cui tasso nel 2006 si attesta al 46,3 per cento, rispetto alla media dell´Unione del 57,4, si trova largamente al di sotto dell´obiettivo finale ed anche di quello intermedio fissato al 57 per cento per il 2005. L´importo complessivo degli stanziamenti per la strategia di Lisbona fino al 2008 è pari a 63,5 miliardi di euro. Nell´ottobre 2008 verrà tracciato un bilancio del triennio di programmazione 2005-2008 e presentato un nuovo Programma nazionale di riforma che delinei e attualizzi le priorità da perseguire. .  
   
   
UN CODICE DI CONDOTTA UNICO PER TUTTE LE ISTITUZIONI UE  
 
 Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Nell´approvare il rapporto annuale del Mediatore, il Parlamento lo incoraggia a proseguire il suo lavoro per accreditarsi sempre di più come il custode della sana amministrazione nelle istituzioni Ue. Appoggiando l´applicazione di un unico codice di condotta valido per tutto il personale delle istituzioni, chiede maggiore trasparenza all´Ufficio di selezione del personale e l´applicazione di norme coerenti ai regimi linguistici utilizzati dalle Presidenze del Consiglio. Approvando la relazione di Luciana Sbarbati (Alde/adle), il Parlamento approva il rapporto annuale per il 2006 presentata dal Mediatore europeo, ritenendo che il Mediatore abbia continuato ad esercitare i suoi poteri «in modo equilibrato e dinamico». Lo esorta quindi a proseguire i propri sforzi e a promuovere le proprie attività con efficacia e flessibilità in modo da essere, agli occhi dei cittadini, «il custode della sana amministrazione nelle istituzioni comunitarie». I deputati sottolineano poi che l´obiettivo fondamentale dell´intervento del Mediatore è quello di "ricercare una conciliazione amichevole fra il ricorrente e l´istituzione, prevenendo una controversia davanti al giudice". Condividono, peraltro, l´interpretazione estensiva del termine "cattiva amministrazione comunitaria", che va riferito «non solo all´attività amministrativa illegittima od alla violazione di una norma o un principio giuridico vincolante ma anche, ad esempio, ai casi di amministrazione inerte, negligente o poco trasparente o di violazione di altri principi di buona amministrazione». Il Parlamento incoraggia il Mediatore a continuare a promuovere una vera cultura di servizio come parte integrante delle buone pratiche amministrative, per introdurre nella pubblica amministrazione Ue una predisposizione «al dialogo col cittadino-utente, al riconoscimento degli errori, alla manifestazione di scuse e alla ricerca di soluzioni soddisfacenti il ricorrente». Nel ritenere insufficiente che istituzioni come la Commissione o il Consiglio abbiano adottato separati codici di buona condotta amministrativa, ribadisce che il "codice europeo di buona condotta amministrativa" proposto dal Mediatore europeo ed approvato dal Parlamento europeo nel settembre 2001 «si riferisce al personale di tutte le istituzioni ed organi comunitari». Precisa peraltro che questo è stato correttamente aggiornato e divulgato sul sito web del Mediatore, «a differenza degli altri codici». Sottolineando, inoltre, che la sua efficacia erga omnes è stata spiegata dal Mediatore, ritiene «che ogni altro codice vigente in un ambito circoscritto non può sostituirsi né derogare a quello "europeo"». Il Parlamento esorta poi tutte le istituzioni a cooperare costruttivamente col Mediatore in tutte le fasi del procedimento, a aderire alle soluzioni amichevoli, a dar seguito alle osservazioni critiche e ad applicare i progetti di raccomandazione. Invita poi tutti i destinatari di osservazioni critiche a rispettarle, «in modo da evitare casi d´incoerenza fra le dichiarazioni ufficiali e gli atti amministrativi o le omissioni». Ritiene peraltro che, se un´istituzione rifiuta di recepire una raccomandazione contenuta in una relazione speciale del Mediatore nonostante il Parlamento abbia approvato tale raccomandazione, «esso possa legittimamente avvalersi della sua facoltà di adire la Corte di giustizia». Il Parlamento si compiace vivamente del fatto che il Mediatore europeo abbia manifestato l´intenzione di occuparsi delle operazioni di concessione di prestiti da parte della Banca europea degli investimenti (Bei), avvalendosi della sua prerogativa di svolgere indagini di propria iniziativa. Si compiace inoltre del fatto che il Mediatore possa condurre indagini sul comportamento di organismi che operano nell’ambito del terzo pilastro dell´Ue. I deputati richiamano poi l´Ufficio europeo di selezione del personale (Epso) «al rispetto effettivo ed integrale delle regole e prassi consolidate in materia di apertura e trasparenza delle procedure concorsuali», in particolare per quanto riguarda l´accesso dei candidati alle informazioni che li riguardano sulle prove corrette. Ma lo invitano anche ad eliminare le discriminazioni linguistiche e «a non scaricare le sue responsabilità sulle decisioni della commissione esaminatrice». Al riguardo, durante il dibattito in Aula, il Mediatore ha annunciato di aver lanciato un´indagine d´ufficio sui casi di cattiva amministrazione da parte di Epso. Sostengono inoltre le conclusioni del Mediatore nei confronti del Consiglio circa l´esigenza di applicare norme coerenti ai regimi linguistici utilizzati dalle Presidenze del Consiglio e chiedono di chiarire lo status della Presidenza quale parte del Consiglio in quanto istituzione. Infine, compiacendosi del mantenimento di relazioni costruttive tra il Mediatore e la commissione per le petizioni del Parlamento, i deputati ribadiscono il loro sostegno alla richiesta di modifica dello statuto del Mediatore in materia di accesso ai documenti ed audizione di testimoni. Sottolineano tuttavia che tali modifiche «non dovrebbero incidere sull´origine e la natura del ruolo del Mediatore di tutore del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione dell´Unione europea». Statistiche Le statistiche del 2006 registrano 3. 830 denunce ricevute dal Mediatore, 2% in meno rispetto al 2005, ma allo stesso livello del record raggiunto nel 2004 rispetto agli anni precedenti (+53%). Tuttavia, anche nel 2006, poco meno dell’80% delle denunce esulavano dalle competenze del Mediatore (3. 501), soprattutto in quanto le denunce non riguardano un´istituzione od un organo comunitario. Fra i casi che rientrano nel mandato del Mediatore (21,5%), 449 su 838 denunce, sono state dichiarate formalmente ricevibili e di queste 258 sono sfociate in un´indagine, mentre 191 sono risultate infondate. In totale nel 2006, il Mediatore ha svolto 582 indagini, di cui 315 già in corso nel 2005 e 9 avviate di propria iniziativa. Nel 57% dei casi, l’invio della denuncia è avvenuto per via elettronica, e per la maggior parte, 3. 619, ad opera di singoli cittadini, e solo 211 da associazioni od imprese. Sotto il profilo della cittadinanza degli autori, esse si classificano nell’ordine seguente: spagnole (20,4%), tedesche (14%), francesi (8,7%), belghe (6,3%), polacche (6%), italiane (5,4%), inglesi (3,8%). Tuttavia la graduatoria cambia, dividendo la percentuale di denunce per la percentuale nazionale di popolazione Ue. Al riguardo, 11 sono i Paesi il cui quoziente è superiore ad uno, soglia oltre la quale il numero di denunce è più che proporzionale rispetto alla popolazione: Lussemburgo (14,2), Malta (10), Cipro (7,6), Belgio (2,8), Slovenia (2,7), Spagna (2,2). Sotto il profilo linguistico, inglesi e spagnole superano il 20%, tedesche e francesi il 10%, polacche il 5%. Al pari degli anni precedenti, la Commissione totalizza il 66% delle inchieste (387), l´Ufficio europeo di selezione del personale si attesta al 13% (74), seguito dal Parlamento europeo all´8% (49) e dal Consiglio dell´Union europea al 2% (11). La piramide dei casi di cattiva amministrazione si fonda sulla mancanza di trasparenza, inclusiva del diniego d´informazioni (25%) sull´iniquità e l´abuso di potere (19%) e termina con i casi di errore giuridico (5%) e d´inadempimento del ruolo di "guardiana del trattato" da parte della Commissione (4%). . .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PER CONTRASTARE LA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI  
 
 Bruxelles, 30 ottobre 2007 - La Commissione delle Comunità europee con decisione del 17 ottobre 2007, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell´Unione europea il 20 ottobre, ha istituito un gruppo di esperti per contrastare la tratta degli esseri umani. Il gruppo è composto da 21 membri provenienti: dalle amministrazioni degli Stati membri; dalle organizzazioni intergovernative, internazionali e non governative; dalle parti sociali e associazioni di datori di lavoro, attive a livello europeo; da Europol. Esso svolge i seguenti compiti: a) avvia una cooperazione fra gli Stati membri, le altre parti sopra citate e la Commissione sulle diverse questioni connesse alla tratta degli esseri umani; b) coadiuva la Commissione formulando pareri e assicurando un approccio coerente al problema; c) aiuta la Commissione a valutare l´andamento delle politiche nel campo della tratta degli esseri umani a livello nazionale, europeo e internazionale; d) assiste la Commissione nell´individuare e definire eventuali azioni specifiche, a livello europeo e nazionale fra le varie politiche antitratta; e) formula pareri o presenta relazioni alla Commissione, tenendo conto dello sviluppo delle azioni previste dal piano Ue sulle migliori pratiche, norme e procedure, alfine di contrastare e prevenire la tratta di esseri umani e le forme connesse di sfruttamento. .  
   
   
LETTERA APERTA DEL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA FRANCO FRATTINI, RESPONSABILE PER LA GIUSTIZIA, LA LIBERTÀ E LA SICUREZZA: FOTOGRAFIE, ORRIBILI  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Lettera aperta Alcuni giornali hanno diffuso le fotografie, orribili, di un cane morto di fame e di sete, legato ad una catena. Il responsabile è un individuo – che spero nessuno al mondo osi definire “un artista” – il quale ha fatto catturare un cane randagio, lo ha fatto morire di fame e sete sotto un pannello scritto con crocchettine per cani, esponendo la scena in una galleria d’arte. Questo personaggio si chiama Guillermo Habacuc Vargas, nato in Costarica, e candidato persino a rappresentare il suo paese nella Biennale centroamericana Honduras 2008. Credo che questa vicenda debba provocare, nel mio Paese, l’Italia, e spero in tutta Europa, una vera e propria ribellione di sdegno. Questo indegno personaggio, che ha esposto ai visitatori di una mostra una così orribile tortura, non merita né accesso né ospitalità in nessuna mostra artistica, perché questo orrore offende l’arte e milioni di cittadini che amano gli animali e li rispettano. Spero che le iniziative di questo personaggio vengano bloccate definitivamente, anche nel Paese che lo ospita, e mi auguro che né in Italia né in altri paesi europei egli venga mai autorizzato ad entrare. Chi tortura in questo modo un povero cane randagio, domani può farlo con un bambino, con una donna, con un uomo. Mettiamo perciò al bando, nella nostra coscienza e con una vera e propria rete internazionale dello sdegno civile, chi ha pensato e realizzato questo orrore. Mi auguro che le autorità italiane, ove mai ve ne fosse richiesta, tengano ben sbarrate le porte a chi, come Guillermo Habacuc Vargas, ha dato una lezione terribile di come un essere umano possa essere assai peggiore del povero cane randagio fatto morire di fame e di sete davanti ad una scritta fatta di croccantini per animali. .  
   
   
SCIENZA E CRIMINE: LA VERITÀ NEI DETTAGLI DUE SETTIMANE SULLA SCENA DEL CRIMINE PER VEDERE DA VICINO CHE COSA FA LA POLIZIA SCIENTIFICA QUANDO VIENE CHIAMATA A RISOLVERE UN CASO E COME LAVORA.  
 
Genova, 30 ottobre 2007 - Si svolge, infatti, a Genova dal 25 ottobre al 6 novembre, nella struttura del Porto antico, il Festival della scienza, uno dei più attesi appuntamenti dedicati alla divulgazione scientifica, con gli esperti della Scientifica che mostreranno al pubblico come si effettua un sopralluogo e come l’analisi del più piccolo dettaglio può essere utile e contribuire alla soluzione del caso. Anche quest’anno un posto di primo piano è stato assegnato ai poliziotti con il camice bianco, che in un ampio stand – dove è stata allestita una finta scena del crimine - si muovono per spiegare al pubblico come si effettua un sopralluogo e soprattutto come si svolgono gli accertamenti tecnici che possono costituire altrettante prove processuali. Ogni elemento - per esempio un’impronta, un liquido biologico, un capello ecc. - rinvenuto durante il sopralluogo può, infatti, diventare una prova ed aiutare a ricostruire la dinamica dell’evento. Così, gli esperti della Scientifica affrontano ogni giorno, in 13 conferenze, un aspetto diverso del loro mestiere di scienziati al servizio della giustizia. Sono biologi, chimici, fisici, ingegneri, medici legali e psicologi, quelli che nei laboratori specialistici, tra microscopi, scanner tridimensionali, reagenti chimici e archivi informatizzati, cercano di risalire al nome e al volto del colpevole, o comunque alla soluzione del caso. Gli stessi che al Festival - suscitando l’interesse dei numerosi visitatori che hanno accesso ogni ora alla scena del crimine - mostrano la tecnica usata per cercare e repertare le tracce biologiche durante un sopralluogo, elementi a volte invisibili, ma determinanti per la risoluzione dell’indagine giudiziaria. Nel corso delle conferenze si tratterà, fra l’altro: della identificazione dei cadaveri in occasione di eventi eccezionali, come disastri aerei o catastrofi naturali; di come si esegue un’indagine balistica ed il confronto tra bossoli e proiettili per capire se sono stati sparati dalla stessa arma; di come si svolgono gli accertamenti tecnici in occasione di incendi ed esplosioni; della identificazione criminale attraverso i moderni sistemi elettronici di ricerca della Polizia di Stato. .  
   
   
I GOVERNI INTRODUCONO SGRAVI FISCALI PER STIMOLARE L´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Dall´ultimo quadro di valutazione per il 2007 su scienza, tecnologia e industria dell´Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) risulta che un numero sempre maggiore di governi sta offrendo alle imprese sgravi fiscali al fine di stimolare l´innovazione. Secondo i risultati dell´indagine, nel 2006 due terzi dei 30 paesi dell´Ocse hanno previsto contributi fiscali a favore delle imprese, rispetto ai 12 del 1995. Si è registrata, inoltre, una tendenza ad aumentare la portata dei contributi. In Europa, Spagna e Portogallo offrono le sovvenzioni più generose, distinguendo poco fra quelle previste per le piccole imprese e quelle destinate alle imprese maggiori. I Paesi Bassi tendono a offrire importi più cospicui per le piccole imprese che alle omologhe di maggiori dimensioni. Gli investimenti nella ricerca e sviluppo (R&s) hanno continuato ad aumentare dimostrandosi più elevati per istruzione e R&s che per il software nella maggior parte delle economie dell´Ocse. Tuttavia, la crescita della spesa a favore della R&s è rallentata a partire dalla seconda metà degli anni ´90. La spesa lorda totale nella R&s è cresciuta ad un ritmo del 4,6% l´anno in termini reali fra il 1995 e il 2001, me meno del 2,2% l´anno fra il 2001 e il 2005. Nel 2005 vi erano 3,9 milioni di ricercatori nei paesi Ocse, i due terzi dei quali impiegati dal settore imprenditoriale. La percentuale di ricercatori che lavorano nel comparto privato diverge ampiamente fra i vari paesi. Negli Usa, quattro su cinque ricercatori lavorano per il settore delle imprese. Il dato per il Giappone è di due terzi. Nell´ue, solo uno su due ricercatori è attivo nel settore privato. Il numero di ricercatori del settore privato è aumentato più rapidamente nei paesi più piccoli dell´Ocse, fra cui Spagna, Portogallo, Grecia, Islanda e Nuova Zelanda. Il quadro di valutazione indica un netto aumento della globalizzazione per quanto riguarda l´innovazione. La collaborazione a livello internazionale dei coautori delle pubblicazioni scientifiche si è triplicata fra il 1995 e il 2005, mentre la cooperazione transfrontaliera sulle invenzioni si è quasi raddoppiata nell´ambito delle invenzioni totali in tutto il mondo fra il biennio 1991-1993 e il biennio 2001-2003. Per ulteriori informazioni http://www. Oecd. Org/document/10/0,3343,en_2649_33703_39493962_1_1_1_1,00. Html (fare clic qui) .  
   
   
PREMI IMPRESA EUROPEA 2007, RESI NOTI I CANDIDATI  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - La Commissione europea ha reso noto l´elenco dei 13 candidati che quest´anno si contenderanno i Premi Impresa Europea, che conferiscono un riconoscimento alle iniziative pubbliche che cercano di promuovere imprese e imprenditorialità in Europa. L´europa e le sue regioni non favoriscono ancora sufficientemente le iniziative e i contesti in cui le imprese potrebbero svilupparsi e l´imprenditorialità essere stimolata. Per questo motivo, la Commissione europea ha creato i premi, finalizzati a mostrare gli esempi migliori di buone prassi e politiche di imprenditorialità in Europa. Questi riconoscimenti dimostrano inoltre quale ruolo svolgono gli imprenditori nella società e hanno lo scopo di incoraggiare i potenziali imprenditori. Alle fasi nazionali dei premi dell´edizione 2007 hanno partecipato circa 300 autorità regionali e locali. Una giuria di alto livello ha selezionato adesso 13 progetti tra i 48 che hanno presentato la candidatura per le seguenti cinque categorie: sostegno impresa, snellimento amministrativo, investire nelle persone, imprenditorialità responsabile e «imprenditorialità pionieristica». Tra questi figurano progetti creativi come le lezioni etniche per imprenditori etnici, la registrazione delle imprese on line in 12 minuti, i progetti di gestione finanziaria per dodicenni, lo sviluppo delle competenze di imprenditoria indipendente negli ultraquarantenni, la certificazione di conformità delle imprese alle norme internazionali in materia di responsabilità sociale dell´impresa e la riqualificazione dei settori industriali tradizionali attraverso una rivitalizzazione economica. «La grande varietà di progetti presentati per i premi dimostra l´ampia gamma di opportunità di cui dispongono le autorità pubbliche per promuovere l´imprenditorialità», ha dichiarato Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione, responsabile di Imprese e industria. «Le piccole imprese svolgono un ruolo importante in termini di crescita e di creazione di nuovi e migliori di posti di lavoro. I responsabili politici a tutti i livelli dovrebbero imparare dai progetti di successo come questi per passare dalle parole ai fatti», ha aggiunto. «Vincere il Gran Premio della Giuria nel 2006 ha cambiato le nostre prospettive, rendendo la nostra organizzazione un modello su scala internazionale, con richieste di formazione da paesi lontani come gli Stati Uniti, la Svezia e la Russia», ha dichiarato Petri Palviainen del gruppo Y4, vincitore della competizione del 2006. Y4 è un programma d´azione finlandese teso allo sviluppo di un´imprenditorialità che garantisca che la prospettiva aziendale sia tenuta in considerazione in ogni processo decisionale e che incoraggi le persone a diventare imprenditori nel rispetto di valori eticamente sostenibili. La cerimonia di premiazione, organizzata dalla Commissione europea, dal Comitato delle regioni e dalla presidenza portoghese del Consiglio dell´Unione europea, si terrà il 6 dicembre a Porto (Portogallo). Una presentazione delle iniziative elencate consentirà ai candidati di esibire i rispettivi progetti, mentre un workshop interattivo offrirà loro l´opportunità di illustrare le migliori prassi. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/enterprise/entrepreneurship/smes/awards/index_it. Htm .  
   
   
MADE IN: SUBITO IL REGOLAMENTO SULL´INDICAZIONE DELL´ORIGINE  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo ha approvato una dichiarazione scritta con la quale chiede agli Stati membri di adottare senza indugio la proposta di regolamento volta a introdurre l´indicazione obbligatoria del paese di origine di alcuni prodotti importati da paesi terzi nell´Ue. I deputati sottolineano che ciò è nell´interesse dei consumatori, dell´industria e della competitività nell´Unione europea. Il Presidente ha annunciato all´Aula che la maggioranza dei deputati del Parlamento europeo ha sottoscritto la dichiarazione scritta sul Made in che, pertanto, sarà iscritta al processo verbale e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale diventando così posizione ufficiale dell´Assemblea. Con essa, il Parlamento invita gli Stati membri a adottare «senza indugio» la proposta di regolamento volta a introdurre l´indicazione obbligatoria del paese di origine di alcuni prodotti importati da paesi terzi nell´Ue, «nell´interesse dei consumatori, dell´industria e della competitività nell´Unione europea». Sottolinea infatti che l´Unione europea accorda la massima importanza alla trasparenza per i consumatori e nota che, a tal fine, «l´informazione sull´origine delle merci è un elemento fondamentale». Anche perché sta aumentando il numero di casi di «indicazioni fuorvianti e fraudolente» dell´origine delle merci importate nell´Unione europea, compromettendo potenzialmente la sicurezza dei consumatori. Il Parlamento osserva inoltre che alcuni dei principali partner commerciali dell´Unione europea, come gli Stati Uniti, il Giappone e il Canada, hanno già introdotto requisiti obbligatori in materia di marchio di origine. .  
   
   
PROPRIETÀ INTELLETTUALE NEL 7°PQ  
 
 Bruxelles (Belgio), 30 ottobre 2007 - Il 28 novembre si terrà a un seminario sulla proprietà intellettuale nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq) tenuto dall´help desk sui diritti di proprietà intellettuale. L´iniziativa riguarderà le norme in materia di proprietà intellettuale che disciplinano il 7°Pq, gli accordi consortili, la proprietà intellettuale e le piccole e medie imprese (Pmi), i problemi di sfruttamento, le ricerche sullo stato dell´arte e i problemi pratici connessi alla proprietà intellettuale. La giornata si concluderà con un dibattito aperto sui diritti di proprietà intellettuale. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ipr-helpdesk. Org .  
   
   
FONDI UE PER LO SVILUPPO REGIONALE: 75 MILIONI DI EURO IN ALTO ADIGE  
 
 Bolzano, 30 ottobre 2007 - Di circa 75 milioni di euro può beneficiare l´Alto Adige fino al 2013 nel quadro dei fondi europei per lo sviluppo regionale. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha presentato il 25 ottobre a Bolzano i progetti che si intendono incentivare: dalle fonti rinnovabili al trasporto pubblico locale e alla prevenzione dei rischi idrogeologici. Dopo trattative lunghe e non facili a Bruxelles, la Provincia, come ha spiegato il presidente Durnwalder, "è stata tra le prime Regioni ad ottenere disco verde per i programmi presentati nel periodo 2007-2013, che complessivamente portano in Alto Adige circa 600 milioni € di fondi europei, gran parte dei quali vanno investiti nello sviluppo dello spazio rurale. " Nel quadro di una giornata informativa il presidente Durnwalder, i responsabili del Ministero e dell´Ue hanno illustrato oggi a Palazzo Widmann gli assi del programma Fesr e i progetti che verranno promossi in Alto Adige con i 75 milioni € assegnati dall´Ue per i prossimi sei anni allo sviluppo regionale. Sono tre gli assi lungo cui si snoda l´attività del programma: "Il rafforzamento della competitività del sistema economico, la sostenibilità ambientale e la prevenzione dei rischi naturali", ha specificato Durnwalder. Il primo asse comprende i progetti relativi a ricerca e sviluppo, cluster e consulenze per le Pmi, diffusione della banda larga, che verranno incentivati con 27,3 milioni €. L´attività dell´asse 2, dotata di 25 milioni €, comprende i progetti riguardanti produzione e utilizzo di idrogeno, sfruttamento di impianti fotovoltaici e solari, miglioramento del trasporto pubblico locale, azioni a favore di una mobilità sostenibile. Il terzo asse si concentra sui progetti di prevenzione dei rischi naturali e mette a disposizione 19,5 milioni €. "Proprio in un´area di montagna come la nostra la protezione dai pericoli idrogeologici è premessa fondamentale per lo sviluppo sociale e economico", ha sottolineato Durnwalder alla presentazione. Saranno quindi incentivati tra l´altro il monitoraggio dei sistemi idraulici e degli ecosistemi fluviali e la realizzazione di interventi nel settore dei bacini montani. .  
   
   
BANDO GLOBALE DELLE MUNIZIONI A GRAPPOLO  
 
 Bruxelles, 20 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo chiede la rapida messa al bando mondiale, nell´ambito di un trattato internazionale vincolante, dell´uso, della produzione, del trasferimento e dello stoccaggio di munizioni a grappolo. Nel frattempo, sollecitando una moratoria immediata, invita gli Stati Ue a vietare la produzione, lo stoccaggio e l´esportazione di tali armi e a fornire assistenza per le operazioni di bonifica. Le truppe Ue, infine, devono astenersi dall´utilizzo di siffatte armi. Approvando una risoluzione sostenuta dalla maggioranza dei gruppi (eccetto Ind/dem e Its), il Parlamento ribadisce la necessità di rafforzare il diritto umanitario internazionale applicabile alle munizioni a grappolo e di adottare rapidamente a livello internazionale una messa al bando globale dell´uso, della produzione, del trasferimento e dello stoccaggio di munizioni a grappolo. Sostiene pertanto con forza il processo di Oslo avviato nel febbraio 2007. Fino a quando non sarà negoziato un trattato internazionale vincolante che vieti la produzione, lo stoccaggio, l´esportazione e l´uso di tali armi, il Parlamento chiede una moratoria immediata sull´uso, gli investimenti, lo stoccaggio, la produzione, il trasferimento o l´esportazione di munizioni a grappolo, comprese le munizioni e le submunizioni a grappolo lanciate da missili, razzi e proiettili d´artiglieria. Chiede inoltre al Consiglio di ottenere un mandato negoziale forte in seno alla Convenzione Onu sulla proibizione o la limitazione di alcune armi convenzionali (Ccw) e di sostenere attivamente il processo di Oslo. Sottolinea peraltro che affinché uno strumento internazionale possa essere efficace, esso deve includere, come minimo, il divieto dell´uso, della produzione, del finanziamento, del trasferimento e dello stoccaggio di munizioni a grappolo, nonché di prestare assistenza per la produzione, il trasferimento o la creazione di stock di munizioni a grappolo. Dovrebbe inoltre prevedere l´obbligo di distruggere gli stock di munizioni a grappolo entro un determinato e breve periodo di tempo e di delimitare, recintare e bonificare le aree contaminate prima possibile, nonché di prestare assistenza alle vittime. Il Parlamento invita poi tutti gli Stati membri dell´Unione europea a adottare misure nazionali che vietino completamente l´uso, la produzione, l´esportazione e lo stoccaggio di munizioni a grappolo. Quegli Stati membri che hanno utilizzato munizioni a grappolo e armi simili in grado di produrre ordigni inesplosi, sono inoltre chiamati «ad assumersi la responsabilità della successiva bonifica». Più in particolare, dovrebbero registrare le zone in cui tali munizioni sono state utilizzate al fine di favorire le operazioni di rimozione post-belliche e rendere tali registri utili a segnalare chiaramente le zone pericolose alle popolazioni locali e agli operatori umanitari. Per i deputati, inoltre, le truppe dell´Unione europea debbono astenersi, «in ogni circostanza o condizione», dal ricorso a qualunque tipo di munizioni a grappolo, «fino a quando non sarà negoziato un accordo internazionale che disciplini, limiti o vieti l´uso di tali ordigni». Invitano poi la Commissione a rafforzare urgentemente l´assistenza finanziaria a favore delle popolazioni e delle persone colpite da munizioni a grappolo inesplose, ricorrendo a tutti gli strumenti disponibili. .  
   
   
UE: REGOLAMENTO REACH: NUOVE REGOLE PER L’IMMISSIONE IN COMMERCIO DI SOSTANZE CHIMICHE  
 
 Roma, 30 ottobre 2007 - La Commissione Europea ha stimato una riduzione del 10% nell’insorgenza di una serie di malattie connesse alla produzione e all’uso di sostanze chimiche, in particolare si riscontrano alcune migliaia di decessi in meno all’anno per tumori, in seguito all’applicazione del regolamento Reach sull’immissione in commercio di sostanze chimiche, presentato oggi alla sede Apat di Roma. Alla Conferenza, aperta dal Commissario Straordinario dell’Apat, Giancarlo Viglione, sono intervenuti il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Alfonso Pecoraro Scanio, il Ministro della Salute Livia Turco, il Ministro dello Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e i direttori della Commissione europea Direzione Generale per l´Industria e per l´Ambiente Patrick Hennessy e Lawrence Grant. Tra i benefici attesi dall’attuazione del nuovo Regolamento vi è quindi un impatto positivo sulla salute dei lavoratori esposti alle sostanze chimiche, sulla salute della popolazione in generale e sull’ambiente. E’ da prevedere infatti una riduzione dei rilasci chimici e la conseguente minor esposizione ad essi degli organismi viventi. Il Reach contribuirà a ridurre l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e l’impatto sulla biodiversità. Il Regolamento Comunitario n. 1907/2006 – Regolamento Reach – entrato in vigore il primo giugno di quest’anno, prevede infatti un nuovo quadro normativo sull’immissione in commercio delle sostanze chimiche, che sostituisce quaranta norme esistenti e avrà ripercussioni in molti settori della società. Il regolamento, inoltre, uniforma le disposizioni degli Stati membri e consentirà la circolazione libera ma sicura delle sostanze chimiche a livello comunitario, rafforzando la competitività e l´innovazione, anche attraverso l’incentivazione di metodi alternativi per la valutazione dei rischi che queste comportano. Per realizzare quanto previsto dal Regolamento, è stata istituita un’apposita Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) con sede ad Helsinki. L’agenzia europea avrà compiti tecnico-scientifici e di coordinamento, si occuperà di organizzare una banca dati per raccogliere e gestire le informazioni sulle sostanze e garantire l’accesso del pubblico alle stesse. Gli stati membri dovranno individuare un’Autorità Nazionale e le strutture tecniche necessarie per effettuare la valutazione delle sostanze, per prendere parte allo scambio di informazioni e ai processi decisionali in ambito comunitario e per assicurare la vigilanza sull’applicazione del Regolamento. La Conferenza Nazionale sull’attuazione del Reach è il primo evento istituzionale sul tema, organizzato congiuntamente dalla Commissione Europea e dalle Istituzioni che concorrono a livello nazionale a svolgere i compiti previsti dal Regolamento: i Ministeri della Salute, dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, l’Istituto Superiore di Sanità e l’Apat. Durante la Conferenza sono state presentate le attività in corso a livello europeo e il piano nazionale per l’attuazione del Regolamento e avviato un confronto tra i soggetti istituzionali e le parti economiche e sociali coinvolte. Nel suo intervento, il Commissario Straordinario dell’Apat, Giancarlo Viglione, ha indicato, come caratteristica innovativa del Regolamento, la sua forte valenza ambientale: “ciò comporterà”, ha affermato Viglione, “un notevole impegno non solo per l’Apat, ma per l’intero Sistema delle Agenzie ambientali. Ricordiamo che le Agenzie regionali e delle province autonome rappresentano oggi, in campo nazionale, la più ampia rete di laboratori e di soggetti preposti alla vigilanza”. .  
   
   
ACCORDO PER RIDUZIONE EMISSIONI CO2 IN ATMOSFERA  
 
Trieste, 30 ottobre 2007 - Si è svolta nei giorni scorsi a Lubiana, la conferenza finale del progetto Interreg Iiib Cadses "Carbon-pro" alla quale hanno partecipato numerosi esperti provenienti dai sette Stati partner che hanno contribuito alla riuscita del progetto Ue. "Carbon-pro", iniziato ad aprile 2006 e che si concluderà a dicembre di quest´anno, ha come capofila la Regione Friuli Venezia Giulia e coinvolge altri 9 istituzioni di 7 Paesi europei dell´area centroeuropea, proponendosi di sviluppare e divulgare strategie internazionali atte a contribuire alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell´ atmosfera. Questo importante obiettivo, individuato dal Protocollo di Kyoto cui ha aderito anche l´Italia nello sforzo di limitare le cause dei cambiamenti climatici ed il surriscaldamento del pianeta, può essere raggiunto sia diminuendo le emissioni delle industrie nell´atmosfera sia favorendo l´assorbimento dell´anidride carbonica da parte delle piante agrarie o forestali, grazie ad un´appropriata gestione agro-forestale. Nel corso dei lavori è stato firmato un accordo tra le autorità politiche ed amministrative di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Croazia (Regione di Zagabria) e Grecia (Municipalità di Salonicco) nel quale viene riconosciuta l´importanza della pianificazione territoriale nelle strategie di assorbimento dell´anidride carbonica prima nella biomassa vivente dei boschi e dei campi e quindi anche nel terreno. Interventi di specialisti di tutta Europa si sono quindi soffermati sui positivi risultati del progetto, in particolare sulle linee-guida internazionali dei modelli per il bilancio del carbonio fissato negli organismi viventi, sui risultati scientifici emersi dal progetto e, infine, sul piano d´azione che propone i risultati degli studi svolti in vari sistemi agro-forestali in una forma facilmente comprensibile. Ulteriori informazioni sul progetto si possono trovare sulle pagine del sito www. Carbonpro. Org. .  
   
   
LA SCANDINAVIA SUD-OCCIDENTALE S´IMPEGNA A PROMUOVERE IL SETTORE DELLA NANOTECNOLOGIA  
 
 Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Le università della Scandinavia sud-occidentale hanno unito le proprie forze nell´ambito di una nuova collaborazione volta a promuovere lo sviluppo della ricerca, dell´istruzione e della commercializzazione nel campo della nanotecnologia. La rete riunisce partner danesi, quali l´Università di Copenaghen e il Politecnico della Danimarca, e partner svedesi, come l´Università di Lund, il Politecnico Chalmers e l´Istituto Imgeo di Goteborg. Secondo i partner, l´iniziativa farà della regione uno dei cinque cluster più importanti nel campo della nanotecnologia dell´Ue. «Inoltre si devono aggiungere sia elevati standard internazionali, sia una gamma notevole di discipline che conferiscono una competitività internazionale ancora più forte», affermano i partner. Secondo uno studio finanziato dall´Ue e condotto dal «Centre for Science and Technology Studies (Centro per gli studi scientifici e tecnologici)» presso l´Università olandese di Leiden, attualmente nell´Ue vi sono 12 grandi cluster operanti nel campo della nanotecnologia. Nella rispettiva classifica Parigi risulta la più prolifica in termini di pubblicazioni specializzate nel campo, seguita da Londra/oxford/cambridge, Berlino e dalla regione di Stoccarda/strasburgo. Per molto tempo vi è stata un´ampia collaborazione tra i gruppi di ricerca delle università della Scandinavia sud-occidentale. Inoltre, le università e le parti interessate dell´industria nella regione Øresund hanno fondato l´associazione per la nanotecnologia «Nano Øresund», parzialmente finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale. «Sfruttando queste solide basi e le conoscenze dell´associazione «Nano Øresund», i partner svilupperanno una collaborazione ancora più stretta concentrandosi su settori strategici mirati. «Questa nuova collaborazione rafforzerà la nostra competitività e sicuramente ci porterà in cima alla classifica mondiale», ha dichiarato Daniel Kronmann della «Nano Øresund». «Attraverso la sinergia di questi importanti partecipanti, saremo in grado di sfruttare le enormi potenzialità della Scandinavia in termini di commercializzazione della nanotecnologia. » Con 5,5 milioni di abitanti, il sud-ovest della Scandinavia ospita il 38% della popolazione totale della Svezia e della Danimarca. Inoltre, il 42% dell´attività nanoscientifica nordica è concentrata in questa regione. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ku. Dk/ http://www. Nano-oresund. Org/ .  
   
   
LECTURE ALTIERO SPINELLI 2007 BRONISLAW GEREMEK SUL TEMA L`EUROPE AU DÉFI DE LA DÉMOCRATIE MARTEDÌ 30 OTTOBRE  
 
Torino, 30 ottobre 2007 - Il Centro Studi sul Federalismo organizza annualmente una Lecture su argomenti di attualità europea. La serie delle Lectures, intitolata ad Altiero Spinelli, uno dei grandi padri del federalismo europeo, vede quest`anno la partecipazione di Bronisław Geremek. Altiero Spinelli (1907-1986) scrisse con Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni il "Manifesto per un`Europa libera e unita" (meglio noto come "Manifesto di Ventotene") durante il confino nell`isola di Ventotene, fondò nel 1943 il Movimento Federalista Europeo e, nel dopoguerra, fu un protagonista dell`azione per la federazione europea. Membro della Commissione di Bruxelles all`inizio degli anni Settanta, fece parte del primo Parlamento europeo eletto a suffragio universale nel 1979. Fu l`artefice del Trattato di Unione europea del 1984. Bronislaw Geremek, nato a Varsavia nel 1932, professore dell`Accademia delle Scienze polacca, ha studiato in Francia all`École des Hautes Études. Nel 1962 ha assunto la direzione del Centro di cultura polacca, istituito alla Sorbona, incarico che ha conservato fino al 1965. Dal 1965 al 1980 ha insegnato all`Università di Varsavia. Dal 1950 al 1968 è stato membro del Partito comunista polacco, prendendone le distanze quando i carri armati sovietici repressero la Primavera di Praga. Negli anni Ottanta, ha aderito al movimento Solidarnosc, divenendo consigliere personale di Lech Walesa. Eletto deputato al Parlamento polacco (1989-2001), è stato ministro degli Affari esteri (1997-2000) e presidente dell`Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), nel 1998. Professore al Collège de France (1992-1993), è stato eletto deputato europeo nel 2004, nelle liste del suo partito, l`Unione per la libertà. Al Collegio d`Europa di Natolin dirige, dal 2002, una cattedra di "Cultura europea" e ha ottenuto il Premio internazionale Carlomagno di Aquisgrana. Vicepresidente della Società europea di cultura (2003), nel 2006 è stato eletto presidente della Fondazione Jean Monnet per l`Europa. Nell`aprile del 2007, si è rifiutato di conformarsi alla legge polacca (lustracja) che obbliga gli uomini politici e i funzionari ad autodenunciarsi, nel caso in cui abbiano collaborato con la polizia politica comunista. A Geremek sono state assegnate più di venti lauree honoris causa e la sua produzione scientifica è conosciuta in tutto il mondo. Tra i suoi libri, pubblicati in Italia, si ricordano I bassifondi di Parigi nel Medioevo (1972), Mendicanti e miserabili nell`Europa moderna (1985), La pietà e la forca: storia della miseria e della carità in Europa (1986), Le radici comuni dell`Europa (1991), La democrazia in Europa (con Ralf Dahrendorf e François Furet, 1992), Uomini senza padrone: poveri e marginali tra Medioevo e età moderna (1992), La storia e altre passioni (con Georges Duby, 1993) e inoltre, in lingua francese, La rupture: la Pologne du communisme à la démocratie (1991), Quelles valeurs pour quelle Europe? (2003). A chi fosse interessato a partecipare e non avesse ancora inviato la propria adesione, preghiamo di dare conferma ai seguenti recapiti: E-mail: info@csfederalismo. It - Fax 011. 6705081 martedì 30 ottobre 2007, ore 17. 30, Aula Magna, Università degli Studi di Torino, via Verdi 8 – Torino, E` prevista la traduzione simultanea francese/italiano. Www. Csfederalismo. It .  
   
   
IL FUTURO DELLA SERBIA È NELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Il Parlamento europeo saluta i progressi realizzati dalla Serbia negli ultimi tempi e, ribadendo la prospettiva europea di questo paese, ricorda che la piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale è condizione preliminare alla firma dell´Accordo di associazione. Chiede inoltre una migliore protezione delle minoranze, un quadro giuridico per gli sfollati del Kosovo, maggiore impegno nella lotta alla corruzione e garanzie per la libertà di informazione e espressione. Approvando la relazione di Jelko Kacin (Alde/adle, Si), il Parlamento sottolinea anzitutto che «il futuro della Serbia è nell´Unione europea», notando come questo paese costituisce «un importante fattore di stabilità e prosperità nella regione», mentre la prospettiva di adesione all´Ue rappresenta un forte incentivo per le riforme. Ritiene poi che la Serbia «meriti un encomio speciale» per la risoluzione pacifica di una serie di difficili sfide nel corso dell´ultimo anno, tra cui la dissoluzione dell´Unione statale di Serbia e Montenegro, le elezioni parlamentari eque e libere e la formazione di un nuovo governo caratterizzato da un impegno pro-europeo. Accoglie inoltre con soddisfazione il completamento, dopo un´interruzione di 13 mesi, dei negoziati tecnici per un accordo di stabilizzazione e associazione (Asa) tra il governo serbo e l´Ue e, in tale ambito, incoraggia le due parti a prendere tutte le misure necessarie per evitare ogni possibile ritardo tecnico prima della firma dell´accordo affinché questa possa avvenire entro la fine del 2007. Tale firma, precisano i deputati, è «un passo importante sulla strada dell´adesione all´Unione europea». D´altra parte, osservano come l´accordo raggiunto al Consiglio europeo del giugno 2007 crei il quadro istituzionale necessario per gli allargamenti futuri, «consentendo all´Ue e alla Serbia di condurre in modo dinamico il processo di adesione, sulla base dello sviluppo e dei meriti della Serbia». Compiacendosi del desiderio del governo serbo di cooperare con il Tribunale penale internazionale per l´ex Iugoslavia (Icty), «che apre la strada a un´ulteriore cooperazione con l´Unione europea», il Parlamento insiste sulla necessità che essa porti rapidamente a risultati supplementari. Ricorda inoltre alla Serbia che la firma dell´Asa è subordinata alla piena collaborazione con l´Icty, conducendo all´arresto di tutti i rimanenti accusati. In proposito, rileva che i recenti arresti «provano che le autorità serbe sono in grado di trovare e catturare quanti sono accusati di crimini di guerra». In tale contesto, invita il parlamento serbo a adottare una dichiarazione che denunci il genocidio di Srebrenica. Una proroga del mandato dell´Icty dovrebbe essere presa in considerazione. Il Parlamento plaude all´operato del Procuratore serbo per i crimini di guerra, ma deplora la poca trasparenza dei processi per crimini di guerra e la mancanza di volontà politica per «risalire dagli esecutori immediati ai mandanti». A suo parere, inoltre, le sentenze del Tribunale serbo per i crimini di guerra a carico di quattro membri del gruppo paramilitare "Scorpioni" per l´esecuzione di sei musulmani di Srebrenica «non riflettano l´odiosa natura del crimine». I cittadini della Serbia, è poi sottolineato, hanno il diritto di conoscere la verità «sulle politiche di guerra e genocidio condotte in loro nome» e l´identità dei criminali di guerra. Occorre quindi riaprire la commissione sulla verità e la riconciliazione, anche per promuovere un clima positivo nelle parti del paese che sono state maggiormente colpite dai conflitti interetnici. I deputati notano inoltre con soddisfazione che la Serbia ha una nuova costituzione che include disposizioni positive nel campo dei diritti umani, ma osservano che il quadro giuridico per la protezione delle minoranze «deve essere ulteriormente migliorato», in particolare nella regione multietnica della Vojvodina. D´altra parte, si compiacciono dello stanziamento di fondi a favore dell´integrazione dei rom, ma esprimono preoccupazione per l´assenza di un approccio politico generale finalizzato a migliorare la vita e le condizioni di vita dei rom e per le persistenti discriminazioni nei confronti di questa comunità. Si attendono quindi l´adozione di leggi che garantiscano un migliore quadro giuridico per la protezione dei diritti delle minoranze e prevedano la loro integrazione nelle strutture statali. Si dicono poi convinti che un aspetto essenziale inerente ai diritti dell´uomo consista nel trovare soluzioni durature per i profughi (dalla Croazia e in parte dalla Bosnia-erzegovina) e per gli sfollati interni dal Kosovo. E, deplorando vivamente i pochi progressi compiuti, chiedono al governo serbo l´adozione di un chiaro quadro giuridico che disciplini il diritto al ritorno nel proprio luogo d´origine e al risarcimento dei beni. Accogliendo con favore la recente cooperazione fra Belgrado e Priština, il Parlamento invita l´Ue ad assegnare sufficienti risorse finanziarie alla Commissione internazionale per le persone scomparse, per consentirle di completare il lavoro entro il 2010. Ritiene peraltro che la definizione dello status del Kosovo consoliderà la stabilità nei Balcani occidentali e faciliterà l´integrazione della regione nell´Unione europea. Il Parlamento riconosce i progressi compiuti nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione, pur rilevando che quest´ultima «rimane un grave problema», in particolare in seno alle forze di polizia e al sistema giudiziario. Valutando positivamente il trasferimento di competenze dall´esercito alla polizia in materia di protezione delle frontiere dello Stato, auspica «una riforma sostanziale» delle forze di polizia, dei servizi di sicurezza e dell´esercito, «includendo misure che prevedano un maggiore controllo civile delle forze militari». Sottolinea poi la necessità che la riforma del sistema giudiziario venga portata avanti, in particolare per quanto concerne i tempi processuali, la protezione dei testimoni, la lotta contro la corruzione e l´indipendenza dei giudici. In materia di libertà d´informazione e di espressione, i deputati chiedono la definizione di regole «assolutamente democratiche» che disciplinino la concessione di licenze per la trasmissione di programmi radiotelevisivi, prevedendo anche la possibilità di ricorso. La relazione, inoltre, «lamenta profondamente» che non vi siano stati progressi nella risoluzione di casi riguardanti assassini di giornalisti e «mette in guardia contro la sempre maggiore frequenza, nei media e in politica, di discorsi improntati all´odio di cui sono bersaglio attivisti, giornalisti e politici impegnati nel campo dei diritti umani». Condanna anche la denigrazione pubblica degli attori della società civile che criticano il governo o richiamano l´attenzione su temi sensibili quali i crimini di guerra. Il Parlamento rileva con soddisfazione che la Serbia ha compiuto significativi progressi economici dal 2000, con un tasso medio annuo di crescita del 5%. Tuttavia nota che ciò non si è tradotto in una riduzione della povertà o dell´elevato tasso di disoccupazione (superiore al 20%). Ritiene, invece, che la lotta contro tali problemi rappresenta «una sfida fondamentale per il nuovo governo». Le autorità serbe sono inoltre invitate a migliorare il clima economico per gli investimenti esteri e la trasparenza nelle relazioni commerciali, a adottare con urgenza leggi sulla restituzione delle proprietà in linea con quelle di altri paesi e a portare avanti il ravvicinamento alle norme ambientali dell´Ue. I deputati accolgono con favore la firma, il 18 settembre 2007, degli accordi di facilitazione del visto e di riammissione e sollecitano il Consiglio a garantirne l´entrata in vigore entro fine 2007. Chiedono inoltre una tabella di marcia concreta per una circolazione senza visti e misure di supporto intese ad offrire maggiori opportunità di viaggiare. Invitano poi il Consiglio a esaminare la possibilità di istituire un sistema comune di gestione delle domande di visto per alleviare il carico di lavoro dei consolati e assicurare tempi ragionevoli nel trattamento delle pratiche. Accolgono, infine, con favore l´adozione di una strategia nazionale globale di lotta contro il traffico di esseri umani ma, sollecitando maggiore rigore, chiedono di assicurare che i trafficanti ricevano e scontino pene detentive corrispondenti alla natura del reato. .  
   
   
SLOVENIA, 13 PER CENTO DELLA POPOLAZIONE E´ POVERA  
 
 Lubiana, 30 ottobre 2007 - Negli ultimi dieci anni, una percentuale compresa tra il 12 e il 14 per cento di cittadini sloveni ha vissuto sotto la soglia di povertà. Lo rivela l´Ufficio di Statistica sloveno. Le stesse statistiche mostrano che il tasso di persone che vivono al di sotto di questa soglia sarebbe ancora più alto se i trasferimenti sociali non fossero considerati come reddito; in questo caso, il tasso di povertà in Slovenia salirebbe al 25 per cento. Tale dato mostra l´impatto positivo dei trasferimenti sociali sulla povertà, che altrimenti vedrebbe la percentuale salire addirittura al 36 per cento per le donne di età superiore ai 65 anni. I gruppi più vulnerabili sono i disoccupati e i pensionati. Tra i disoccupati, la percentuale di povertà è del 25 per cento; il 21 per cento delle pensionate sono povere. I lavoratori autonomi hanno una percentuale di povertà del 13 percento. .  
   
   
SLOVENIA E UNGHERIA SVILUPPANO LA COOPERAZIONE  
 
 Lubiana, 29 ottobre 2007 - I Governi di Slovenia e Ungheria sono stati protagonisti di un recente meeting di lavoro che ha permesso di confermare i buoni rapporti bilaterali e lo sviluppo della futura cooperazione tra i due Paesi. Lo sottolinea il sito internet del Governo sloveno. Janez Jansa e Ferenc Gyurcsany hanno quindi espresso fiducia sul futuro delle due minoranze che vivono presso i confini rispettivi. L´incontro si è svolto nella zona sul confine sloveno-ungherese, a Lendava. Gyurcsany ha promesso di aumentare i fondi per varie comunità etniche e un più facile finanziamento delle scuole slovene. .  
   
   
AUSTRIA, SI CONSUMA DI MENO E SI RISPARMIA DI PIU´  
 
Vienna, 20 ottobre 2007 - Nel primo semestre del 2007 gli austriaci hanno risparmiato molto di più rispetto all´anno precedente: 11,4 miliardi di euro in totale. La tendenza sembra dovuta ai convenienti tassi d´interesse; attualmente, secondo l´Ice, si investe in depositi a breve termine, azioni immobiliari e soprattutto in titoli di credito. Quest´anno sono stati tassati - sino ad ora - 1,7 miliardi di euro in titoli di credito, anche se il principale interesse sembra rivolto alle obbligazioni bancarie, che ammontano a 1,5 miliardi. Rispetto al 2006 è anche diminuita la richiesta di accensione di crediti, e soprattutto la richiesta di crediti al consumo. Le spese per il consumo in Austria sono sotto la media da diversi anni e saranno basse anche nel 2007. .  
   
   
D’ANTONI ALLA KUNEVA: ISTITUITO IL PUNTO DI CONTATTO PERMANENTE DEL CNCU A BRUXELLES UN’ANTENNA OPERATIVA CHE FARÀ DA PONTE TRA ISTITUZIONI EUROPEE E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI ITALIANE  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - Il Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti (Cncu) sarà sempre più presente in Europa con l’istituzione, avvenuta in questi mesi, di un punto di contatto permanente a Bruxelles. Ad annunciarlo il vice-ministro dello Sviluppo Economico, Sergio D’antoni, in una lettera inviata in questi giorni a Maglena Kuneva, commissario europeo per la Tutela dei Consumatori. Il Cncu non avrà solo una sede operativa, ma anche un portavoce che seguirà così in maniera costante l’evoluzione normativa nella Ue e diventerà un’antenna di contatto con le istituzioni europee e le rappresentanze consumeristiche di altri Stati. La scelta del Cncu è caduta su Claudio Melchiorre, 41 anni - già consulente giuridico-economico e con una vasta conoscenza del mondo consumeristico italiano- che si relazionerà costantemente con Anna Bartolini e il suo sostituto Massimiliano Dona, attuali delegati presso l’European Consumers Consultative Group (Eccg). Prima azione del punto di contatto sarà, su delega del Cncu, la richiesta di incontrare la Kuneva con un documento programmatico di attività prioritarie, quali il “made in…” e l’azione risarcitoria collettiva europea per i consumatori (class action europea). Tra i compiti dell’antenna del Cncu a Bruxelles quello di seguire tutte le disposizioni comunitarie in materia di tutela dei consumatori, assumere un ruolo di osservatore su tutte le tematiche che risultano rilevanti per i consumatori europei e italiani, oltre a diventare un momento di contatto tra Commissione e associazioni italiane, in grado così di assumere posizioni strategiche su argomenti rilevanti per i cittadini-consumatori. .  
   
   
RELAZIONE SUI RISULTATI DELLA LOTTA ALL´EVASIONE  
 
Roma, 30 ottobre 2007 - L´evasione fiscale ´´brucia´´ in Italia oltre 100 miliardi di tasse, un valore pari a circa 7 punti percentuali del prodotto interno lordo (Pil). La strategia di lotta all´evasione del Governo (fine dei condoni, potenziamento dei controlli e semplificazione degli adempimenti tributari) sta però portando i suoi frutti e tra il 2006 e il 2007 sono stati recuperati al fisco circa 23 miliardi di euro di maggiori entrate precedentemente non pagate e in parte legate ad un miglioramento dell´adesione tributaria dei cittadini, allo stesso tempo le entrate da ruoli e riscossioni coattive sono aumentate di oltre il 20 percento. Questi risultati sono per il momento acquisiti (23 miliardi di euro l´anno), ma l´esperienza passata illustra che potranno essere duraturi solo con un costante impegno di indirizzo politico e di azione amministrativa e legislativa. E´ questo quello che emerge dalla Relazione sui risultati della lotta all´evasione (file in formato . Pdf) del Ministero dell´Economia e delle Finanze (Mef) inviata il 23 ottobre in Parlamento. L´evasione in Italia è un fenomeno diffuso che coinvolge, a diversi livelli, tutti i settori dell´economia e l´intero territorio nazionale, sebbene con diversa intensità. Se si considera l´evasione Irap (Imposta regionale sulle attività produttive), in agricoltura si evade circa il 39 per cento del valore aggiunto, nel settore terziario e dei servizi si evade circa il 29 per cento del valore aggiunto e nell´industria l´evasione si attesta intorno al 9 per cento, con i valori più elevati che si registrano nel settore delle costruzioni e dei servizi immobiliari dove si stima che l´evasione superi il 50 per cento del valore aggiunto. Tuttavia, dato il peso di ciascun settore nell´economia, più dell´80 per cento dell´evaso è generato nel settore dei servizi, particolarmente dei servizi alle imprese e alle famiglie e del commercio al dettaglio. A livello geografico, le differenze tra nord e sud del Paese sono spesso minime. I dati dell´evaso Irap sono, in termini assoluti, simili in Campania e Lombardia, come simili sono in Veneto e in Puglia e per città come Napoli e Torino. In termini relativi, l´evasione risulta tuttavia maggiore in alcune regioni del sud del paese, sebbene a livello provinciale tanto nel nord come nel sud d´Italia ci sono province in cui la base imponibile evasa supera addirittura la base imponibile dichiarata. 12. Se si considerano le imprese, l´evasione coinvolge sia le grandi sia le piccole imprese sebbene risulti più diffusa tra quest´ultime. Da recenti elaborazioni emerge infatti che sebbene in termini assoluti l´evasione sia maggiore fra le grandi imprese a causa della loro dimensione, le piccole e medie imprese occultano al fisco quasi il 55 per cento in più della base imponibile di quanto facciano le imprese di maggiori dimensioni. .  
   
   
"CAPITALISMO 3.0: IL PIANETA PATRIMONIO DI TUTTI": BENI COMUNI: GIRARE PAGINA, CAMBIARE SISTEMA  
 
Milano, 30 ottobre 2007 - l´Ispi - nell´ambito di "Libri a Palazzo Clerici, incontri con la cultura e la letteratura internazionale" - il prossimo 6 novembre, alle ore 17. 00, ospiterà una Tavola Rotonda dal titolo: "Beni comuni: girare pagina, cambiare sistema" Al dibattito - che trae spunto dalla pubblicazione del volume "Capitalismo 3. 0: Il pianeta patrimonio di tutti" di Peter Barnes, edito da Egea - parteciperanno, oltre all´Autore: Mario Monti, Presidente Università Bocconi; Boris Biancheri, Presidente Ispi; Giulia Maria Crespi, Presidente Fai; Luca De Biase e Armando Massarenti, Il Sole 24 Ore. Www. Ispionline. It .  
   
   
BANCHE: ABI, CORRE IL CREDITO ALLE FAMIGLIE, +9% SUL 2006 PER ZADRA: “NECESSARIO SOSTENERE LA CRESCITA E DARE TRANQUILLITÀ ALLE FAMIGLIE”  
 
 Roma, 30 ottobre 2007 - I finanziamenti bancari alle famiglie italiane continuano a crescere: hanno superato i 353 miliardi di euro a giugno 2007 per un aumento di circa il 9% sullo stesso periodo 2006. Nel dettaglio, il credito al consumo ha registrato un incremento del 17,5% (pari a 93,8 miliardi di euro), e il credito fondiario residenziale il 10,8% (289,8 miliardi). Questi i dati illustrati ieri a Roma al convegno “Credito alle famiglie 2007” organizzato da Abi in collaborazione con Assofin. Il Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, ha ricordato che “il settore bancario continua a sostenere le esigenze di spesa sempre più complesse ed evolute delle famiglie, anche nell’ottica strategica di un rilancio dei consumi che potrebbero contribuire a dare una spinta alla ripresa dell’economia”. Zadra ha ribadito la “necessità di colmare il divario con il resto d’Europa, impegnandosi allo stesso tempo per indirizzare le iniziative di regolamentazione in corso con Istituzioni e Associazioni dei consumatori verso un quadro di maggiore tranquillità per le famiglie e ulteriore semplificazione dei rapporti tra banche e clienti”. Questo trend di crescita è comune ai principali paesi Europei (ad esclusione della Germania). Nel nostro Paese si è registrato un tasso di sviluppo tra i più significativi, resta tuttavia un divario dimensionale con i maggiori concorrenti: se confrontiamo, ad esempio, il rapporto tra le consistenze del credito al consumo ed il Pil nel 2006 in Italia siamo al 5,8%, contro il 7,5% della Francia, il 9,4% della Spagna, il 9,9% della Germania ed il 16,5% del Regno Unito. Stesso discorso sul credito fondiario residenziale in rapporto al Pil: l’Italia ha superato di poco il 18%, contro il 32,2% della Francia, il 51,3% della Germania, il 58,6% della Spagna, l’83,1% della Gran Bretagna e oltre il 111% dell’Olanda, con una media Ue intorno al 50%. Particolare attenzione viene rivolta dalle banche alla nuova potenziale clientela che si affaccia sul mercato del credito: i lavoratori a tempo che rappresentano una realtà che non può essere lasciata priva di sostegno finanziario; gli immigrati, la cui incidenza sulla popolazione residente è aumentata in maniera considerevole negli ultimi anni. Il processo di “bancarizzazione” di questa tipologia di clientela è già in atto: sul totale di flussi del sistema, la percentuale di credito erogato è passato dall’1,8% nel 2000 al 5,4% nel 2004; i pensionati grazie all’evoluzione normativa riguardante la possibilità di erogare prestiti garantiti da cessione del quinto o il prestito ipotecario vitalizio. Le strade per consentire uno sviluppo sostenibile del mercato per i consumatori sono: una maggiore semplificazione delle informazioni a vantaggio dei clienti e una crescente educazione finanziaria per rafforzare la consapevolezza dei consumatori verso i prodotti finanziari. In questo senso, nell’ambito del progetto Pattichiari è stata avviata una nuova iniziativa “Pattichiari con l’economia” che si basa su una serie di lezioni utili sulla conoscenza e l’uso di strumenti finanziari a disposizione delle famiglie e dei risparmiatori che nel corso del 2007-2008, coinvolgeranno circa 200 mila studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria (età compresa tra 17-18 anni). Altro punto fermo per l’Abi è il rafforzamento del dialogo con Istituzioni, Associazioni dei consumatori e tutti i soggetti interessati a garantire una crescita più matura ed evoluta del mercato del credito alle famiglie. Sotto questo aspetto sono molte le iniziative in corso: - con il Governo si sta analizzando la possibilità di costituire uno specifico “Fondo di solidarietà” a supporto della clientela che per eventi specifici (quali ad esempio la perdita del lavoro) si trovi in difficoltà a pagare le rate del finanziamento; prosegue il lavoro al Tavolo con il Consiglio Nazionale del Notariato e i rappresentanti dei Consumatori per applicare al meglio quanto previsto dalla legge Bersani sui mutui; - in via di definizione un protocollo di intesa con il Dipartimento delle Politiche giovanili e le Attività sportive della Presidenza del Consiglio per facilitare l’accesso al credito per i giovani studenti universitari attraverso l’erogazione di finanziamenti supportati dalla garanzia di un Fondo pubblico. Sensibilizzazione per la ridefinizione della normativa sul credito al consumo nell’ottica di ulteriore miglioramento dei rapporti con la clientela. L’obiettivo è la massima armonizzazione dei mercati europei, evitando invece norme che possano eventualmente impedirla. .  
   
   
PRESENTATO IV RAPPORTO SULLA POVERTA’ IN UMBRIA STUFARA, ”NO ALLE POLITICHE RIPARATORIE E ALLA SOLIDARIETA’ COMPASSIONEVOLE”  
 
Terni, 30 ottobre 2007 – C’è bisogno di maggiore innovazione nelle politiche per l’inclusione sociale e di almeno 183 euro in più al mese per far uscire dalla soglia di povertà il 7,3 per cento delle famiglie umbre. È quanto emerge dal Iv Rapporto sulle povertà in Umbria, realizzato dall’Agenzia Umbria Ricerche e dall’Osservatorio sulle povertà in Umbria. Lo studio è stato presentato ieri a Terni, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, dell’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, del vescovo delegato per la Conferenza Episcopale Umbra, monsignor Riccardo Fontana, del vescovo di Terni monsignor Vincenzo Paglia, del sindaco di Terni, Paolo Raffaelli, del presidente dell’Aur, Claudio Carnieri, e dei ricercatori che hanno lavorato alla stesura del rapporto, Paolo Montesperelli e Elisabetta Tondini. Secondo il Rapporto, circa l’8 per cento delle famiglie umbre si trova sotto la soglia della povertà, una quota consistente, ma inferiore alla media nazionale che è dell’11 per cento. “Tra questi, circa il 2 per cento – ha riferito Paolo Montesperelli – vive in condizione di povertà estrema. C’è poi tutta una fetta di popolazione, che non essendo residente, sfugge a qualsiasi tipo di rilevazione. I soggetti più colpiti dalla povertà hanno un’età media intorno ai 48 anni e in coppia non raggiungono un reddito superiore ai 900 euro. Per questo motivo incontrano reali difficoltà ad arrivare alla fine del mese. In questo contesto assume un rilievo la povertà dei minori che, oltre a contraddire il principio di uguaglianza provoca uno svantaggio nel lungo periodo, visto che chi nasce in famiglie povere ha minori possibilità di emergere e maggiori probabilità di cronicizzate la propria condizione di disagio”. Il Rapporto considera sia chi sta molto al di sotto, sia chi sfiora la soglia di povertà, in entrambi i casi le statistiche ufficiali attribuiscono all’Umbria un’incidenza del fenomeno più elevata di quella che caratterizza il Centro Italia. Le situazioni di grave indigenza sono da attribuire prevalentemente alla carenza di beni primari, denaro, vestiti, cibo, o alla diffusa “emergenza lavoro”. Altra caratteristica è che la povertà estrema assume un volto diverso da quello stereotipato: non è solo quello degli immigrati infatti, perché per un terzo colpisce gli umbri, e non coincide con i vecchi “barboni”, ma con uomini e donne dall’età media di circa 42 anni. Inoltre, non riguarda solo le persone sole, perché quasi la metà è composta da coniugati, non è prerogativa dei “senza fissa dimora”, visto che l’85 per cento ha un domicilio stabile. Altra notizia, non inaspettata ma sempre sorprendente, è che la povertà non colpisce solo le persone con un basso livello di scolarizzazione, ma anche coloro che hanno un livello d’istruzione medio alto. Accanto ai dichiaratamente poveri, c’è chi sta appena al di sopra della soglia di povertà che corre il rischio di ritrovarsi tra i cosiddetti “nuovi poveri”. Si tratta del 7 per cento delle famiglie umbre (la media per il Centro Italia è del 6,8) con una prevalenza di nuclei familiari numerosi, oppure formati da anziani, donne sole e famiglie monogenitoriali. E non solo. Tra le caratteristiche c’è anche una bassa istruzione, la disoccupazione, il lavoro precario, l’attraversamento di alcune fasi della vita come il passaggio dal lavoro alla pensione. Il rapporto prende in esame anche le “povertà estreme”, ovvero quei casi in cui ci troviamo di fronte a soggetti che non hanno a disposizione neanche i beni primari. Sono loro i principali utenti della Caritas in tutte le sedi umbre. Tra marzo e maggio 2005 i ricercatori dell’Aur e dell’Osservatorio hanno preso in esame 1020 casi di utenti per capire quali erano le loro richieste e, di conseguenza, i loro bisogni. La percentuale degli utenti immigrati che si rivolgono alla Caritas per circa due terzi è composta da immigrati, di cui molti senza permesso di soggiorno. Ma ci sono anche “i poveri della quarta settimana”, cioè le famiglie che con gli introiti non riescono a coprire le spese per tutto il mese e così si rivolgono alla Caritas per bisogni materiali come il pagamento di utenze scadute, richiesta di micro crediti per pagare l’affitto o le spese per l’auto. “Questo tipo di povertà – ha detto Montesperelli – tocca sia gli umbri che gli immigrati, ma in particolar modo le donne, specie le immigrate”. “Un aspetto del fenomeno che va portato sempre di più in primo piano – ha commentato il presidente dell’Aur, Claudio Carnieri – è che la povertà quasi mai ha la ‘parola diretta’. In pratica i poveri non hanno voce, e quindi nessuna contrattualità, se non quella delle singolarità delle persone e dei loro nuclei familiari, quando esistono almeno piccole reti territoriali o di gruppo, sempre più ridotte. E’ fondamentale per le istituzioni una capacità di azione volta a portare in primo piano i percorsi di solidarietà sociale, di formazione, di incivilimento, per far avanzare una visione aperta della comunità dove libertà ed uguaglianza siano perseguite da tutti”. “Il nostro Rapporto - ha aggiunto – vuole essere uno strumento per conoscere, per elaborare e costruire politiche, ma anche per far avanzare nella nostra regione una coscienza civile complessiva che sia capace di questa dimensione critica, aperta, attenta a cogliere come, per ciascuno, la nostra umanità ci venga rinviata criticamente dall’umanità e dalla dignità dell’altro”. “Non servono politiche riparatorie – ha detto l’assessore Stufara – Così come non sono utili una solidarietà compassionevole e politiche centralistiche che poggiano solo sul terzo settore. Occorre ‘fare rete’ per avere una società con più uguaglianza sociale ed economica con al centro la persona con i suoi diritti ed i suoi bisogni. Il tema della povertà – ha aggiunto – non può più rimanere ai margini del confronto politico. ‘Fare società’ significa assumere le povertà come elemento non ineluttabile, che si può, anzi si deve, affrontare e combattere. Senza rassegnazione, ma con la consapevolezza che la politica deve porsi l’obiettivo del cambiamento. A proposito la Regione Umbria sta portando avanti politiche attive del lavoro a contrasto della precarietà, politiche per i servizi socio-educativi per l’infanzia e i minori, per i non autosufficienti e per la casa con un finanziamento di circa 140 milioni di euro per il prossimo triennio”. Stufara ha poi evidenziato che “parlare di povertà significa affrontare molte questioni”. “Non si è poveri solo sul versante economico – ha detto – ma esiste anche la povertà culturale che genera altre debolezze. C’è il disagio delle giovani generazioni che partono svantaggiati perché provengono da famiglie con un basso reddito o che non hanno un lavoro stabile, c’è la povertà delle famiglie che hanno a carico anziani e soggetti non autosufficienti da assistere. A tutte queste persone, circa 140 mila, è doveroso offrire delle opportunità per vivere meglio”. Per monsignor Fontana “il Rapporto ci aiuterà a prendere atto che non basta offrire a tutti gli stessi servizi, ma dovremo imparare a prestare a ciascuno ciò che gli serve”. “I Comuni devono lavorare per rispondere alla disperazione acuta del nuovo povero – ha detto il sindaco di Terni, Paolo Raffaelli – anche fronteggiando l’emergenza immediata”. .  
   
   
PRESIDENTE LORENZETTI: “NEL PIANO SOCIALE DELLA REGIONE UMBRIA STRUMENTI PER LA LOTTA ALLE POVERTÀ”  
 
Terni, 30 ottobre 2007 - “Non si può affrontare il problema delle povertà attraverso singoli interventi settoriali. Al contrario, questo problema va ‘aggredito’ mettendo in campo azioni in diverse direzioni, in modo coordinato e continuativo”. È quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, nell’intervento di chiusura della conferenza che si è svolta ieri a Terni per la presentazione del Iv Rapporto sulle povertà in Umbria. La presidente ha ricordato, innanzitutto, come la Regione Umbria abbia da sempre investito grandi risorse, oltre che finanziarie, anche di impegno politico e culturale per favorire al massimo politiche adeguate ed efficienti per la lotta alle povertà, siano esse nuove o vecchie. “Il nostro Piano sociale rappresenta ancora oggi uno strumento positivo di lotta alla povertà – ha detto - perché è stato il frutto di una grande cooperazione e collaborazione tra le istituzioni, il mondo del volontariato cattolico e laico, il ‘terzo settore’ e ogni altro soggetto della nostra società regionale. In questi anni, inoltre, abbiamo proceduto anche ad una sensibile rivisitazione del ‘welfare’ regionale al fine di adeguare il sistema di protezione sociale secondo un criterio di appropriatezza rispetto alla mutata realtà sociale e ai bisogni emergenti delle persone e delle famiglie”. La presidente Lorenzetti ha quindi affermato che lungo questo asse la Regione si muoverà anche per il nuovo Piano sociale, privilegiando il piu possibile le “politiche integrate” che mettano al centro innanzitutto la persona e la sua dignità. Riferendosi, infine, alla presenza in Umbria – tra le fasce sociali in cui si registra una maggiore povertà – di un notevole numero di immigrati, soprattutto extracomunitari, la presidente ha affermato che “occorre evitare un ulteriore rischio di impoverimento legato ad una società che sottovaluta o si rifiuta di cogliere invece le opportunità offerte dall’immigrazione. Senso di appartenza ad una unica comunità regionale, coesione tra vecchi e nuovi cittadini, rispetto delle differenze e pari opportunità nella eguaglianza di diritti e doversi sono gli elementi fondamentali di una corretta strategia di inclusione”. .  
   
   
COMPLETATO IL PIANO DI BUY BACK PER COMPLESSIVI € 1,5 MILIARDI  
 
Trieste, 30 ottobre 2007 - Assicurazioni Generali comunica che è stato completato il piano di acquisto di azioni proprie raggiungendo complessivamente il 4,526% del capitale sociale. Sono state acquistate n. 49. 222. 884 azioni ordinarie al prezzo medio netto di € 30,468 per azione, per un controvalore complessivo di € 1. 499. 735. 083,00. Il piano di buy back è stato approvato dall’Assemblea degli azionisti di Assicurazioni Generali il 29 aprile 2006, sospeso in occasione dell’acquisizione di Toro Assicurazioni, e successivamente riavviato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 2 agosto 2007. Il Consiglio di Amministrazione, compatibilmente con le vigenti prescrizioni di legge ed in conformità a quanto disposto dalla predetta deliberazione assembleare, aveva deciso di procedere all’acquisto di azioni proprie per un ammontare massimo di € 1,5 miliardi. Il programma di buy back è stato realizzato nel periodo compreso tra il 23 agosto e il 26 ottobre 2007. .  
   
   
ESEGUITO L’ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DA PARTE DI CATTOLICA ASSICURAZIONI DEL 50% DI AXA-CATTOLICA PREVIDENZA IN AZIENDA  
 
Milano/Verona 30 ottobre 2007 - Cattolica Assicurazioni e Axa Assicurazioni hanno dato esecuzione ieri , dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dalle competenti Autorità, all’acquisizione del 50% del capitale sociale di Axa-cattolica Previdenza in Azienda da parte di Cattolica per un corrispettivo di 7,7 milioni di euro. Con questo accordo Cattolica Assicurazioni acquisisce la proprietà del 100% di Axa Cattolica Previdenza in Azienda. Axa-cattolica Previdenza in Azienda opera dal 2003 a seguito di un accordo di collaborazione tra i gruppi Cattolica Assicurazioni e Axa Assicurazioni, ed è specializzata nell’area degli employee benefit. Offre prodotti integrati nei comparti vita, previdenza, infortuni e malattie tramite il canale broker. Nel 2006 la raccolta premi è stata pari a 41,9 milioni di euro, con un utile netto di 1,2 milioni. Ieri si è altresì proceduto alla modifica della denominazione della società in “Cattolica Previdenza in Azienda S. P. A. ”. .  
   
   
PIRELLI E SINTONIA: PERFEZIONATA CESSIONE DI OLIMPIA PER 4,16 MILIARDI DI EURO  
 
Milano, 30 ottobre 2007 - Pirelli & C. Spa, Sintonia Spa e Sintonia Sa comunicano di aver perfezionato l´accordo, sottoscritto lo scorso 4 maggio, relativo alla cessione del 100% di Olimpia Spa a Telco Spa, società partecipata da Assicurazioni Generali Spa, Intesa Sanpaolo Spa, Mediobanca Spa, Sintonia Sa e Telefonica Sa. Il prezzo definitivo della cessione è di 4. 161 milioni di euro. L´operazione determina un impatto positivo sulla posizione finanziaria netta di Pirelli di 3. 329 milioni di euro. .  
   
   
ALGEBRIS INVESTMENTS SMENTISCE ACCORDI CON COMUNITÀ FINANZIARIA ITALIANA  
 
Londra, 30 ottobre 2007 - In merito alle notizie apparse sulla stampa nei giorni scorsi e ieri, secondo cui Algebris Investments (Uk) Llp avrebbe previamente concordato l’iniziativa recentemente assunta nei confronti di Assicurazioni Generali S. P. A. Con altri investitori istituzionali, altri azionisti di Generali o di Mediobanca, ovvero con altri esponenti di rilievo della comunità finanziaria e aziendale italiana, Algebris rende noto che tali notizie sono totalmente prive di fondamento. Algebris ha esposto il proprio punto di vista sulla corporate governance e sulla struttura di remunerazione del top management di Generali nella lettera resa pubblica in data 24 ottobre 2007. Algebris auspica che tutti gli azionisti di Generali considerino persuasiva l’analisi fatta e sostengano in modo indipendente, facendosene a loro volta promotori, i cambiamenti proposti a pagina 2 della lettera per migliorare la performance della società e creare valore per i suoi azionisti. Algebris intende incoraggiare altri azionisti di Generali ad una unilaterale e libera condivisione del proprio punto di vista, ma non ha stipulato accordo alcuno con altri soggetti avente ad oggetto l’iniziativa intrapresa, l’esercizio del diritto di voto o di altri diritti connessi alle azioni Generali o obblighi di preventiva consultazione per l’esercizio di tutti i diritti spettanti agli azionisti della società. .  
   
   
AMPLIFON: TERMINATO IL PERIODO PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE  
 
 Milano, 30 ottobre 2007 – Amplifon S. P. A. Comunica che il 26 ottobre è terminato il piano di acquisto di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea della Società con delibera assunta in data 27 aprile 2006. Il programma di acquisto in oggetto riguardava fino ad un massimo di 8. 000. 000 di azioni ordinarie (pari al 4,045% del capitale sociale alla data della delibera) ed era stato autorizzato per una durata di complessivi 18 mesi, con decorrenza dalla data della relativa deliberazione dell’Assemblea del 27 aprile 2006. Al termine del programma Amplifon detiene complessivamente 6. 900. 000 azioni ordinarie pari al 3,48 % del capitale sociale, di cui n. 107. 110 già in portafoglio dal gennaio 2006, derivanti dall’attuazione del precedente piano di acquisto di azioni proprie. Le rimanenti 6. 792. 890 azioni ordinarie sono state acquistate sul mercato regolamentato di Borsa al prezzo medio di 6,401 euro per un controvalore di 43. 479. 570,27 euro. Obiettivo prioritario del programma era di mettere la società nelle condizioni di poter intervenire sul mercato al fine di svolgere un’azione stabilizzatrice finalizzata a migliorare la liquidità del titolo nonché di cogliere eventuali opportunità di acquisizione di società o rami d’azienda utilizzando le azioni in portafoglio come mezzo di pagamento, senza fare ricorso ad ulteriori interventi sul capitale. Il piano, durante tutto la sua durata, ha rispettato le indicazioni della normativa vigente, in particolare la Commission Regulation (Ec) 2273/2003, con particolare riferimento a: - Volumi: non è stato acquistato quotidianamente più del 25% del volume medio giornaliero degli scambi che il titolo ha registrato nei 20 giorni di negoziazione precedenti la data dell’acquisto. - Prezzo: il prezzo (comprensivo degli oneri accessori) non è mai stato inferiore al 5% e non superiore al 5% rispetto al prezzo di riferimento registrato nel giorno di Borsa precedente ogni singolo acquisto. Le operazioni di acquisto sul mercato regolamentato di Borsa sono iniziate il 21 luglio 2006 e sono terminate in data 26 ottobre 2007. L’acquisto delle n. 6. 792. 890 azioni è avvenuto in Borsa sul mercato regolamentato, nel quale sono negoziate le azioni della società, nel rispetto di ogni disposizione di legge e di vigilanza applicabile. .  
   
   
IN ITALIA SI FERMA LA DOMANDA DI PROPOSTE PRIVATE  
 
Roma, 30 ottobre 2007 - Nel nono mese dell’anno si ferma la domanda di proposte private ai sensi dell’art. 37 bis legge 109/94, come sostituito dall’art. 153 del D. Lgs n. 163/06. Come rileva l’Osservatorio Nazionale del Partenariato Pubblico Privato - promosso da Ministero dell´Economia e delle Finanze, Unità Tecnica Finanza di Progetto -Cipe, Unioncamere e Camera di Commercio di Roma e realizzato da Aet in collaborazione con Cresme – nel mese di Settembre 2007, nell’intero territorio nazionale, sono stati rilevati appena 4 avvisi di selezione di proposte per un investimento che non raggiunge i 10 milioni di euro. Si deve tornare indietro fino a Dicembre 2002 per trovare risultati peggiori di quelli ottenuti nell’ultimo mese, 2 avvisi per 7,6 milioni di euro. A Settembre 2007 il mercato potenziale del Ppp è rappresentato da 97 iniziative per un volume d’affari di soli 191,4 milioni. Il bilancio del mese è fortemente negativo dal lato della spesa, -76,3% rispetto ad Agosto 2007 e –81% rispetto a Settembre 2006, mentre il numero di iniziative appare ridotto di 22 unità rispetto al mese precedente e incrementato di 26 unità rispetto ad un anno fa. La battuta d’arresto degli investimenti è tutta da ricondurre alla minore consistenza economica delle opere medio-grandi di importo superiore a 5 milioni: 147,2 milioni per 10 progetti, di cui nessuno supera i 50 milioni, a Settembre 2007, contro i 706,9 milioni per 25 gare (di cui 6 maxi) di Agosto 2007, e 974,8 milioni per 17 interventi (di cui 4 maxi) di Settembre 2006. Complessivamente nei primi nove mesi del 2007 sono state avviate 1. 171 iniziative per un volume d’affari di 14,2 miliardi. In termini di dinamica, nonostante il modesto risultato di Settembre, il bilancio si mantiene positivo: +19% il numero e +6% il valore. Con riferimento alla cifra d’affari delle gare di Ppp, al netto quindi degli avvisi di selezione di proposte, il relativo peso sul mercato complessivo delle gare per opere pubbliche registrato dall’Osservatorio Cresme–edilbox scende a quota 17,6%, pari a 8 punti percentuali in meno rispetto ad un anno fa. Il crollo del mercato rispetto ad Agosto 2007 è da attribuire in modo particolare alla brusca frenata del project financing: le selezioni di proposte perdono 35 avvisi e 330 milioni, e le gare di concessione su proposta del promotore contano 15 progetti e 202 milioni in meno. A doppia velocità il trend delle concessioni su proposta pubblica e delle altre gare di Ppp, entrambe in crescita numerica ma in flessione economica, benché le intensità delle dinamiche siano molto diverse tra le due procedure. Tutto positivo, invece, il bilancio delle concessioni di servizi, +10,5% il numero e +12,3% il valore. Le selezioni di proposte private si presentano in forte contrazione anche rispetto a Settembre 2006: il numero di iniziative scende da 16 a 4 unità; l’investimento da 931 milioni a soli 9,6. Quest’ultimo risultato è quello che determina il bilancio economico fortemente negativo del mercato rispetto ad un anno fa, ma non influiscono sul trend del mercato reale del Ppp, ovvero quello delle gare, che registra un +69% per numero di opportunità e un +133% per investimento. In particolare dal lato del numero, le quattro procedure di gara raggiungono risultati migliori rispetto a Settembre 2006, con differenziali che vanno dal +33% delle concessioni su proposta della stazione appaltante, al 92% delle altre gare di Ppp. Dal lato dell’investimento, ad eccezione delle concessioni su proposta pubblica che registrano una crescita dell’87%, i tassi di incremento sono a tre cifre per ciascuna procedura. Finanza di progetto A Settembre le iniziative di Pf avviate sono state 12, di cui 4 selezioni di proposte e 8 gare di concessione di costruzione e gestione su proposta del promotore. Il volume d’affari è stato pari a 54,2 milioni, di cui 9,6 milioni relativamente alla fase 1 e 44,6 alla fase 2 della procedura. Le selezioni di proposte, rispetto a Settembre 2006, registrano un bilancio complessivamente negativo: -75% per numero e –99% per investimento. La brusca caduta di Settembre non ha però invertito il trend del periodo che, invece, riesce a tenere il confronto con i primi nove mesi del 2006: 437 avvisi per oltre 9,2 milioni, contro i 371 progetti per meno di 7,7 miliardi di un anno fa. Al contrario le gare su proposta del promotore, grazie alla particolare debolezza del risultato di un anno fa, registrano un bilancio complessivamente positivo: +60% per numero e investimento passato da 6,9 milioni a 44,6. Concessioni di costruzione e gestione su proposta pubblica A Settembre le gare di concessione di costruzione di gestione su proposta della stazione appaltante sono state 20 per un volume d’affari che sfiora i 100 milioni di euro. Il bilancio rispetto a Settembre 2006 è del tutto positivo: +33% per numero e +86% per il valore. Ci si affida a questa particolare forma di partenariato per la realizzazione dei due interventi economicamente più consistenti del mese. Il primo, promosso dal Comune di Caggiano (Sa), vale 45,3 milioni ed è riferito alla progettazione, realizzazione, esercizio, gestione e manutenzione di impianti eolici e relative opere accessorie e di collegamento, da ubicare nel territorio comunale. Dal bando di gara si rileva che il finanziamento di tutte le opere è posto a totale ed esclusivo carico del Concessionario il cui corrispettivo sarà rappresentato dai proventi rivenienti dalla vendita dell’energia elettrica prodotta per l’intera durata della concessione, stabilita in 360 mesi. Il secondo, promosso dall’Azienda Sanitaria U. S. L. 3 di Lagonegro (Pz), vale 18,3 milioni ed è relativo alla selezione del partner da coinvolgere in un’esperienza di sperimentazione ed innovazione gestionale in ambito sanitario comprensiva della progettazione definitiva ed esecutiva nonche’ dei lavori connessi alla realizzazione del polo multispecialistico di riabilitazione e lungodegenza riabilitativa presso l’Ospedale di Maratea. Tra le altre opere da affidare con la formula della concessione di iniziativa pubblica si segnala la gara, promossa dal Comune di Quattro Castella (Re), finalizzata alla realizzazione di due nuove scuole primarie, in località Montecavolo e Puianello, una pista polivalente coperta scolastica nonché le relative opere urbanizzazione, il tutto per un investimento stimato di 9,45 milioni. A base di gara, oltre alla progettazione ed esecuzione delle opere, vi è la gestione funzionale globale e manutenzione ordinaria e straordinaria per una durata di 20 anni decorrenti dalla formale consegna delle opere. Tutte le opere realizzate saranno oggetto di utilizzazione diretta da parte dell’ente e la controprestazione a favore del concessionario consisterà in un prezzo, pari all’intero ammontare dell’investimento (9,45 milioni), che verrà corrisposto in parte in denaro (5,6 milioni) e in parte in immobili (3,8 milioni), nonché in un canone annuale massimo pari a 199 mila euro. .  
   
   
PROGETTO DI LEGGE SU DEMOCRAZIA PARTECIPATA  
 
 Trieste, 30 ottobre 2007 - La proposta di legge "Democrazia Partecipativa. Interventi a favore della promozione, incentivazione e diffusione di nuovi percorsi e metodi partecipativi" ha lo scopo di proporre una soluzione alle tensioni che si registrano nella società e promuovere la partecipazione dei cittadini alla gestione della vita pubblica a tutti i livelli, nessuno escluso. Il progetto di legge, sottoscritto dall´intero gruppo consiliare dei Cittadini per il Presidente, primo firmatario Paolo Panontin, ha lo scopo di espandere le garanzie di partecipazione attraverso gli strumenti della democrazia deliberativa, caratterizzata da scelte che salgano dal basso, con un diffuso coinvolgimento. La partecipazione a deliberazioni collettive è il modello ideale di azione politica e il cittadino ne è il soggetto centrale. La proposta è dunque di istituire tavoli permanenti di lavoro che portino su tutto il territorio processi decisionali di tipo deliberativo, riconciliando i cittadini con la politica e coinvolgendoli nel governo del territorio stesso. I diritti politici e civili, specie quelli che garantiscono discussioni, dibattiti, critiche e dissensi aperti, sono al centro dei processi che generano scelte informate e meditate. Un esempio sono le decisioni che implicano un impatto ambientale, dove viene toccata anche la questione dello sviluppo. Questo, visto come processo di espansione delle libertà reali e democratiche, capacità di condurre in modo soddisfacente la propria vita, viene promosso. L´impegno civico vuole dunque realizzare nella nostra comunità regionale, trasferendolo a livello sempre più vasto, un modello di società aperta che favorisca la crescita di cittadini emancipati e liberi, legati dall´ideale di solidarietà, che offra a tutti eguali opportunità di vita e di democratica partecipazione alla vita sociale. Questa iniziativa intende recare il suo contributo all´obiettivo di far funzionare la democrazia partecipativa per la gente comune, in particolare per tutti i settori della popolazione non coinvolti nella partecipazione politica. .  
   
   
IL PROGETTO SAMORIN VARCA UN NUOVO TRAGUARDO IL 29 OTTOBRE L’INAUGURAZIONE DEL CENTRO SERVIZI, CON CALEARO, PROFUMO E BERSANI E IL 30 OTTOBRE TAPPA IN UNGHERIA PER LA PRESENTAZIONE DI UN NUOVO ACCORDO  
 
Vicenza, 30 ottobre 2007 – Il progetto Samorin varca un nuovo traguardo. Lunedì 29 ottobre, infatti, è stato inaugurato il centro servizi, con una cerimonia a cui partecipano una delegazione dell’Associazione Industriali di Vicenza, guidata dal presidente Massimo Calearo, il Ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani e Alessandro Profumo, amministratore delegato di Unicredit. E oggi, la missione vicentina fa tappa in Ungheria, per la presentazione di un nuovo importante accordo. «Le aziende vicentine – spiega Calearo – sono da sempre protagoniste della presenza italiana sui mercati internazionali. Con questo progetto, però, si fa un ulteriore passo avanti. La nostra stessa associazione diventa un soggetto attivo delle politiche di internazionalizzazione. È un passaggio fondamentale, che trasforma l’internazionalizzazione in una vera azione di sistema». Per il progetto Samorin, che vede impegnata l’Associazione degli Industriali di Vicenza sin dal 2003, l’apertura del centro servizi è una tappa essenziale, che lo conferma all’avanguardia nel campo degli interventi di sistema a sostegno dell’internazionalizzazione. Il centro, infatti, non sarà soltanto la struttura deputata alla gestione dei servizi tradizionalmente intesi, come le mense o la foresteria per il personale in trasferta. Sarà molto di più: un centro attivo nell’assistenza alla pianificazione finanziaria delle imprese che partecipano al distretto e nella promozione di un’attività esclusiva di formazione, che ricalca in terra slovacca il modello di business school già sperimentato con ottimi risultati, a Vicenza, dalla Fondazione Cuoa. Martedì 30 ottobre, la missione degli industriali vicentini prosegue a Budapest, per la firma ufficiale della convenzione tra la Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, presieduta dal Dott. Alessandro Stricca, e l’Associazione Industriali di Vicenza, che apre la strada a nuove forme di cooperazione tra le aziende vicentine e quelle ungheresi. Dopo l’incontro con i rappresentanti delle istituzioni italiane ed ungheresi, previsto all’Accademia delle Scienze di Budapest, è in programma il Forum sulla cooperazione italo-ungherese, con l’intervento dei rappresentanti del Ministero dell’Economia e dei Trasporti, della Confindustria e della Camera di Commercio ungherese, nonché dell’ambasciatore d’Italia in Ungheria. Dopo la firma della convenzione con la Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria, la giornata si concluderà con la visita allo show room della ditta Grotto Spa, titolare del marchio Gas. .  
   
   
INDESIT COMPANY APPROVA I DATI DEL TERZO TRIMESTRE 2007 FATTURATO IN CRESCITA A 950 MILIONI (+9,1%)  
 
Milano, 30 ottobre 2007 – Fatturato a 950 milioni di Euro, in crescita del 9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, utile netto di Gruppo a 34 milioni di Euro in aumento del 48,8%, indebitamento finanziario netto a 552 milioni di Euro in diminuzione del 10,2% rispetto ai 614 milioni del terzo trimestre del 2006. Questi i numeri che Marco Milani, Amministratore Delegato di Indesit Company, ha presentato al Consiglio di Amministrazione riunitosi oggi a Milano sotto la presidenza di Vittorio Merloni, per approvare i dati consolidati del terzo trimestre. L’andamento dei primi nove mesi dell’anno è particolarmente positivo dal punto di vista operativo con un incremento del fatturato a 2. 513 milioni di Euro (+7,6%), Ebitda a 245 milioni (+20,0%), Ebit a 136 milioni (+38,8%) e utile netto di Gruppo a 68 milioni (+61,1%). La Società prevede per l’anno in corso una crescita del fatturato uguale o superiore al 5% e un Ebit di almeno 190 milioni di Euro. Principali risultati del terzo trimestre 2007 (tra parentesi i dati del terzo trimestre 2006) Il fatturato è di 950,1 milioni di Euro (+9,1%, 870,9 milioni). L’ebitda* prima degli oneri non ricorrenti è di 104,7 milioni di Euro (+20,8%, 86,7 milioni). L’incidenza sul fatturato è pari a 11,0% (10,0%). L’ebitda è di 99,9 milioni di Euro (+24,7%, 80,1 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 10,5% (9,2%). L’ebit* prima degli oneri non ricorrenti è di 67,8 milioni di Euro (+30,6%, 51,9 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 7,1% (6,0%). L’ebit è di 63,0 milioni di Euro (+39,0%, 45,3 milioni). In rapporto alle vendite il margine operativo è del 6,6% (5,2%). L’utile ante imposte è di 52,5 milioni di Euro (+39,0%, 37,7 milioni). L’utile netto di Gruppo è di 34,2 milioni di Euro (+47,9%, 23,1 milioni). L’indebitamento finanziario netto migliora scendendo a 551,6 milioni di Euro (614 ,5 milioni). Il capitale circolante netto è di 268,3 milioni di Euro (218,0 milioni al 30 settembre del 2006). Risultati dei primi nove mesi del 2007 (tra parentesi i dati dei primi nove mesi del 2006) Il fatturato è di 2. 512,6 milioni di Euro (+7,6%, 2. 335,0 milioni). L’ebtida* prima degli oneri non ricorrenti è di 264,4 milioni di Euro (+14,3%, 231,3 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 10,5% (9,9%). L’ebtida è di 244,7 milioni di Euro (+20,0%, 203,9 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 9,7% (8,7%). L’ebit* prima degli oneri non ricorrenti è di 155,3 milioni di Euro (+24,1%, 125,2 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 6,2% (5,4%). L’ebit è di 135,6 milioni di Euro (+38,8 %, 97,7 milioni). L’incidenza sul fatturato è del 5,4% (4,2%). L’utile ante imposte è di 112,9 milioni di Euro (+45,4%, 77,6 milioni). L’utile netto di Gruppo è di 68,0 milioni di Euro (+ 61,1%, 42,2 milioni). Principali riconoscimenti ottenuti nel terzo trimestre 2007 Moon ha vinto, per la semplicità del design e per l’offerta di soluzioni che uniscono innovazione e immediatezza, lo Janus de l’Industrie, il prestigioso riconoscimento assegnato annualmente dall’Institut Français du Design; inoltre è stata premiata come Kitchen Product of the Year ai Designer Awards 2007, importante riconoscimento del Regno Unito, per la reale innovazione offerta al consumatore e come esempio di design in cui prestazioni tecnologiche e semplicità trovano l’unione perfetta. Indesit Company ha vinto la prima edizione del premio Intellectual Capital Value per lo sviluppo del capitale umano, ossia per l’impegno nello sviluppo delle persone, della loro motivazione e delle loro competenze e attitudini. Inoltre Neriman Ulsever, direttore Risorse Umane di Indesit Company, ha ricevuto La Mela d’Oro al Premio Bellisario. A motivare l’importante riconoscimento è la politica di gestione delle persone di Indesit Company, basata sul cross cultural approach che mira a diffondere un’unica identità aziendale così da far sentire tutti parte di una “one single company”. .  
   
   
IL SETTORE MECCANICO LEADER NELLE M&A TRIVENETO E LOMBARDIA SONO LE REGIONI IN CUI SI REALIZZANO IL MAGGIOR NUMERO DI ACQUISIZIONI SOCIETARIE  
 
Milano, 30 ottobre 2007 - Il settore della meccanica è quello in cui sono state effettuate recentemente il maggior numero di acquisizioni societarie. Seguono il settore della moda, quello tecnologico, l’automotive, il settore legato al turismo e al tempo libero e il settore alimentare. La Lombardia e il Triveneto sono le regioni in cui si sono realizzate il maggior numero di operazioni di M&a. L’area del triveneto, come la Lombardia, si attesta al primo posto (un’azienda su tre, come in Lombardia). L’emilia-romagna al 18% mentre minore incidenza risultano avere il Piemonte e le regioni dell’Italia centrale. Questi i dati di un’indagine effettuata da Pkf Italia, società di revisione contabile, svolta su un campione di 200 società italiane che hanno recentemente effettuato operazioni di M&a. L’indagine ha evidenziato inoltre che il motivo delle acquisizioni societarie sono il Buy Out nel 60% dei casi e l’inserimento in azienda o in un gruppo di aziende nel 40 % dei casi. Le acquisizioni comportano un consolidamento del personale in nove casi su dieci e una riduzione dell’organico in un caso su dieci. Il valore dell’operazione di M&a supera i 50 milioni di euro nel 45% dei casi, mentre per il 55% del campione intervistato l’ammontare è inferiore ai 50 milioni. Il survey ha rivelato inoltre che, nel 100% dei casi, le banche supportano e finanziano le società nelle attività di M&a. Nel 90% dei casi le operazioni sono proposte da advisor che ne curano anche gli aspetti negoziali mentre per il 10% del campione le operazioni si sono concluse tramite contatti diretti tra le parti interessate. “L’attività di M&a ha un ruolo importante nella fase di crescita delle imprese e può essere particolarmente incisiva nell’attuale fase di ripresa della nostra economia. La nostra società, dichiara Umberto Giacometti, Presidente di Pkf Italia e membro del Board della Pkf International- da alcuni anni ha deciso di costituire un team di professionisti che si occupa prevalentemente di queste operazioni e che ha maturato una grande esperienza . Questa decisione va nella direzione di poter garantire in tempi rapidissimi la disponibilità di un team di professionisti che possano effettuare tutte le verifiche richieste nei tempi concessi dalle parti, e spesso la capacità di concludere in tempi ridottissimi questi incarichi è un fattore discriminante che può essere determinante sull’esito delle trattative. ” “Considerato l’attuale quadro di mercato – osserva Eliseo Piana, Ad di Pkf Italia - in cui la piccola-media impresa soffre di problemi cronici quali la sottocapitalizzazione o la dimensione inadeguata per la competizione in un mercato globale, l’intervento di operatori specializzati nel settore di M&a può sopperire ad alcune carenze aziendali e accompagnare le aziende con maggiori propensioni alla crescita a raggiungere importanti obiettivi”. Il network internazionale Pkf, leader nella revisione contabile, è presente in oltre 120 Paesi con più di 400 uffici e circa 18. 000 professionisti che generano un fatturato a livello mondiale di oltre un miliardo di $ (1,2 miliardi di $). In Italia la Pkf è presente con una struttura di oltre100 professionisti distribuiti in 8 uffici. .  
   
   
83° GIORNATA MONDIALE DEL RISPARMIO: AL VIA LA TERZA EDIZIONE DE “LA BUSSOLA DEL RISPARMIATORE”, CAMPAGNA DI EDUCAZIONE AI SERVIZI FINANZIARI PROMOSSA DA CITTADINANZATTIVA E FORUM FINANZA SOSTENIBILE  
 
Roma, 30 ottobre 2007 - In occasione della Giornata mondiale del risparmio, in programma mercoledì 31 ottobre, prende il via la terza edizione de “la bussola del risparmiatore”, campagna di educazione ai servizi finanziari e tutela del risparmio promossa da Cittadinanzattiva e Forum Finanza Sostenibile in partnership con Citi Foundation. Da mercoledì 31 ottobre, e per tutto il mese di novembre, Cittadinanzattiva assicurerà in 20 città l’apertura di sportelli dedicati per la raccolta delle segnalazioni, la distribuzione di materiale informativo nelle piazze, la realizzazione di incontri locali di informazione aperti alla cittadinanza e completamente gratuiti. L’iniziativa è finalizzata a far comprendere al piccolo risparmiatore in cosa si differenzia un’azione da un’obbligazione; come valutare i principali strumenti di investimento in termini di rischio, rendimento e durata; come comportarsi a colloquio con un promotore finanziario, quali le domande da fare e i rischi da evitare, in quali modi è possibile tutelare i propri redditi. Da Bologna a Bari, passando per Benevento, Campobasso e piccoli centri come Vico Equense, Mazzarino e Sora, una rete civica di “educatori finanziari”, cittadini aderenti a Cittadinanzattiva debitamente formati, sarà impegnata nell’alfabetizzazione di base degli adulti ai servizi finanziari e nella tutela del risparmio. Da domani su www. Cittadinanzattiva. It il calendario completo degli appuntamenti. “L’iniziativa” commenta il vice segretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia “parte dal presupposto che, al fine di evitare il ripetersi di situazioni come quella dei ‘bond spazzatura’ non basta che le banche migliorino la trasparenza dei prodotti finanziari e rivedano le politiche di vendita, occorre anche che i risparmiatori acquisiscano le conoscenze di base per assumere scelte di investimento consapevoli e responsabili”. “La campagna di educazione” riprende Trincia ”è incentrata sul diretto coinvolgimento di cittadini consapevoli del fatto che ad oggi manca in Italia una politica pubblica in tema di educazione finanziaria di base”. Ai partecipanti, Cittadinanzattiva distribuirà gratuitamente la “piccola guida al risparmio consapevole”, oltre 60 tra utili consigli e avvertenze* presentati in un linguaggio semplice e diretto, al fine di aiutare i consumatori ad orientarsi nel complicato panorama dei servizi finanziari e a gestire al meglio i propri risparmi. .  
   
   
POLOS 2007: IL RINNOVAMENTO DELLE IMPRESE REATINE  
 
Rieti, 30 ottobre 2007 - Rieti tiene il passo anche se con difficoltà nell’ambito dei sistema economico laziale grazie alla capacità di “cambiare pelle” delle proprie imprese che hanno saputo riposizionarsi in settori più dinamici ed a maggior valore aggiunto. Questa la fotografia dell’economia reatina scattata per il 2007 dall’Istituto Guglielmo Tagliacarne e dalla Camera di Commercio di Rieti nell’ambito del Polos 2007 Osservatorio Economico della provincia di Rieti “Evoluzione del sistema economico e processi di trasformazione imprenditoriale” presentato oggi presso l’ente camerale reatino dal presidente Vincenzo Regnini e dal dirigente responsabile area studi e ricerche dell’Istituto Tagliacarne Giuseppe Capuano. “Il Lazio, negli ultimi anni ha sperimentato tassi di espansione del Pil superiori alla media nazionale, in virtù della forza trainante e centripeta del “polo romano”, quasi a determinare una crescita “a due velocità: Roma da un lato e le altre province dall’altro”, ha illustrato Regnini. “Rieti ha, comunque, tenuto il passo anche se con difficoltà, - ha aggiunto - perseguendo un percorso all’insegna delle relazioni e la creazione di reti tra imprese, con risultati interessanti nel 2006 e nel primo semestre 2007: è positivo il tasso di crescita imprenditoriale (+0,8%), aumentano le società di capitale (+11,2%) e crescono le esportazioni (+10,4%). D’altra parte, ormai appartiene al passato lo sviluppo economico locale basato su aziende esogene ed è quindi fondamentale che imprese ed istituzioni facciano rete aggregandosi per progetti ed ottimizzando le risorse, come nel caso dei distretti, e soprattutto investendo sulle infrastrutture, in particolare quelle immateriali”. Il modello di sviluppo reatino, quindi, continua il processo di terziarizzazione dell’economia, ma con una base manifatturiera che sperimenta un importante “cambiamento di pelle”, grazie al riposizionamento in settori e di imprese a maggiore valore aggiunto e alla centralità delle “relazioni” in risposta ad un deficit dimensionale presente nella maggior parte delle imprese reatine. Continua la crescita del terziario avanzato con l’aumento del numero delle imprese del settore informatica e ricerca: 240 unità locali nel I semestre 2007; e cresce il peso del settore servizi nel medio periodo dal 72,3% del 2003 al 73,4% del 2005 del Pil. Due componenti rilevanti per l’affermazione della macrofiliera manifatturiero-servizi, fattore strategico per uno sviluppo integrato e legato alla competitività del territorio. Un processo che ha effetti positivi anche sul Pil pro capite (+5,9 punti percentuali: circa 81 dato Italia=100 nel 2003 contro 86,4 nel 2005 e quattro posizioni guadagnate nella relativa graduatoria delle province). Ciò contribuisce alla formazione del patrimonio delle famiglie reatine che, al 2005, risulta ancora caratterizzato per il 69,6% da attività reali (60,8% media Italia), con particolare riferimento alle abitazioni (64,4%; Italia 58%), evidenziando una “atteggiamento prudente” nella propensione ad investire delle famiglie. Un’ulteriore considerazione che emerge dall’Osservatorio è che “vanno meglio” le imprese che si relazionano tra loro e che esportano, mentre hanno difficoltà le imprese “isolate” e/o orientate esclusivamente al mercato domestico. “Da alcuni anni, si è, infatti, creato un nuovo nucleo di imprese che noi chiamiamo “Middle Class”, - ha precisato Giuseppe Capuano - ovvero quel gruppo di piccole e medie imprese attive nel commercio internazionale, giuridicamente strutturate (le società di capitali sono 1. 041 nel secondo semestre 2007) che affrontano i mercati anche attraverso forme relazionali per la condivisione di obiettivi e responsabilità, le quali presentano le performance più dinamiche del tessuto imprenditoriale locale”. Tali considerazioni generali sono supportate anche dall’indagine svolta su 100 imprese reatine, per lo più dei settori della meccanica e dell’elettronica, localizzate nel sistema produttivo di Cittaducale e con forma giuridica di Srl. Infatti, le informazioni riguardanti gli andamenti congiunturali del 2006, del primo semestre 2007 e le previsioni per il semestre in corso, forniscono informazioni favorevoli: il fatturato del 2006 e del primo semestre 2007 viene dichiarato in aumento dal 45,2% degli intervistati, con saldi (differenza tra dichiarazioni di aumento e diminuzione di fatturato) ampiamente favorevoli. Anche le stime per il secondo semestre 2007 sono positive. Questi dati mostrano come, probabilmente, nel 2007, il ciclo economico sarà nuovamente favorevole, soprattutto per quelle imprese più innovative e proiettate sui mercati internazionali, anche in virtù del fatto che il 26% delle imprese del panel effettua esportazioni e, come noto, la ripresa italiana del 2006 è ampiamente basata sull’export. Un percorso virtuoso di medio periodo che si scontra con alcune criticità presenti sul territorio. La prima riguarda il mercato del lavoro. Stando ai dati ufficiali dell’Istat, il mercato del lavoro reatino non presenterebbe particolari preoccupazioni (tasso di disoccupazione 2006: Rieti 5,9%, Italia 6,8%; nel 2004 erano rispettivamente 7,8% e 8%), anche se va sottolineato che il dato potrebbe essere sottostimato in virtù del cosiddetto “effetto scoraggiamento”, ovvero, una parte della forza lavoro disoccupata da più di 12 mesi (disoccupazione di lunga durata) che non è più alla ricerca concreta di un’occupazione e risulta, di fatto, uscita dal mercato del lavoro locale (le non forze di lavoro sono aumentate di circa 1. 900 unità dal 2004 al 2006). Le difficoltà sarebbero testimoniate, tra l’altro, anche da un incremento nel 2006 del numero di ore di cassa integrazione nel settore industriale pari al +63,2% rispetto al monte ore del 2004 di operai e impiegati. E’ possibile, poi, che i dati ufficiali non colgano alcune difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro, soprattutto da parte delle donne il cui tasso di disoccupazione ufficiale risulta pari al 7,5% (Italia 8,8%) e un tasso di occupazione femminile (47,9%) molto più basso di quello maschile (69%). Un altro fattore di riflessione è rappresentato dall’infrastrutturazione creditizia della provincia che risulta caratterizzata da un percorso di convergenza del livello del costo del denaro (il tasso di interesse a breve termine 2006 è diminuito di 2,1 punti percentuali dal 1998; Rieti 6,57%, Italia 6,43%), posizionando Rieti al 39-esimo posto fra le province italiane. Infine, il Polos 2007 sottolinea il sistema dei trasporti da migliorare, soprattutto in relazione all’aumento della “pressione infrastrutturale” ed al conseguente congestionamento delle principali arterie di comunicazione viaria, fattore determinante in un percorso di integrazione con gli altri sistemi economici provinciali e internazionali. Il sistema infrastrutturale della provincia, infatti, è caratterizzato da una dotazione viaria che quantitativamente sembra supportare gli spostamenti della popolazione e la logistica delle imprese (dato Italia 100, Rieti=133) ma in realtà l’elevato livello di veicoli spesso paralizza le arterie più importanti, anche a causa di una evidente difficoltà di accesso degli assi principali ed una scarsa presenza di reti nodali e piattaforme logistiche e da una rete ferroviaria insufficiente (Italia = 100; Rieti 39,5). .  
   
   
SOTTOSCRITTO ACCORDO PER LA VALORIZZAZIONE DEI DIPENDENTI QUADRI NEL GRUPPO FINMECCANICA  
 
Roma, 30 ottobre 2007 - Finmeccanica, in occasione dell’evento Premio Innovazione svoltosi presso lo stabilimento di Grottaglie di Alenia Composite, ha sottoscritto nella giornata del 26 ottobre un Protocollo d’Intesa con le Organizzazioni Sindacali Nazionali di Fim-cisl, Fiom--cgil e Uilm-uil per la valorizzazione dei Quadri aziendali. L’accordo individua un percorso di crescita professionale basato in particolare sulla meritocrazia – elemento centrale della politica aziendale di Finmeccanica – e strettamente correlato alle funzioni svolte da ciascun lavoratore. Il Protocollo rappresenta un momento importante della politica gestionale di Finmeccanica nei riguardi di risorse fondamentali per lo sviluppo futuro del Gruppo e prevede interventi gestionali mirati tra i quali la formazione specialistica e manageriale assume un ruolo molto rilevante. L’intesa, che è stata sottoscritta unitariamente dalle Organizzazioni Sindacali Fim-cisl, Fiom--cgil e Uilm-uil Nazionali, mira a consolidare il piano delle corrette e progredite relazioni industriali, così come già avvenuto su altre tematiche di impatto trasversale (apprendistato professionalizzante, contrattazioni di Ii°livello e progetti formativi co-finanziati). .  
   
   
DANIELI & C. BILANCIO AL 30.6.2007: DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO UNITARIO DI EURO 0,14  
 
Buttrio (Ud) 30 ottobre 2007 - L’assemblea della Danieli & C. S. P. A. , riunitasi in data 26 ottobre 2007, ha deliberato l’approvazione del bilancio al 30. 06. 2007; ha inoltre esaminato il bilancio consolidato alla stessa data. L’assemblea ha deliberato inoltre: La distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,14 lorde per le azioni ordinarie e di Euro 0,1607 lorde per le azioni di risparmio n. C. In pagamento dall’8. 11. 2007 per entrambe le categorie di azioni (data stacco 5. 11. 2007). La proroga per ulteriori tre esercizi della durata dell’incarico alla società di revisione Pricewaterhousecoopers S. P. A. E cioè fino all’assemblea che approverà il bilancio al 30. 6. 201 0. La nomina del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nella persona del dott. Alessandro Brussi, già responsabile delle funzioni amministrative della Capogruppo, del bilancio consolidato e dei rapporti con le società controllate e collegate. La concessione dell’autorizzazione all’acquisto/alienazione di azioni proprie ordinarie e di risparmio nella misura massima prevista dalla normativa vigente; il corrispettivo minimo e massimo di acquisto e vendita verrà determinato ad un prezzo unitario compreso tra il +20% ed il –20% rispetto al prezzo ufficiale di borsa del giorno precedente a quello in cui verrà effettuata l’operazione. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA: THE PIEDMONT LAKES EDUCATIONAL 2007  
 
Stresa, 30 ottobre 2007 - Si è tenuto a Stresa, dal 18 al 21 ottobre 2007, “The Piedmont Lakes Educational 2007”, organizzato da Lago Maggiore Conference, associazione nata con il sostegno della Camera di Commercio, con il contributo dei suoi associati, della Regione Piemonte, della Camera di Commercio stessa e della rivista di settore Convegni. Sono stati invitati 38 operatori stranieri del settore congressuale provenienti da Belgio, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, paesi Scandinavi, Austria e Irlanda. Il programma prevedeva una giornata di workshop in cui si sono svolti degli incontri pre-fissati tra domanda e offerta con espositori di Lago Maggiore Conference e del Torino Convention Bureau e una giornata di eductour in cui gli invitati hanno potuto ammirare l´Isola Bella, il Lago d´Orta, alcune strutture come l´Hotel San Rocco e Villa Crespi e l´Adventure Park di Baveno. La cena di benvenuto si è tenuta presso il ristorante Piccolo Lago di Mergozzo, mentre la cena di gala è stata ospitata nella splendida cornice del Castello dal Pozzo a Oleggio Castello e la cena di arrivederci presso il ristorante Casa Bella sull´Isola dei Pescatori. Commenti positivi da parte degli invitati sull´organizzazione, la qualità degli espositori e dei servizi offerti nel corso dell´evento, nonché sulla bellezza di un territorio poco conosciuto dalla maggior parte di loro fanno ben sperare per il futuro .  
   
   
DE BONA A INAUGURAZIONE CONSOLATO ONORARIO D’AUSTRALIA  
 
 Venezia, 30 ottobre 2007 - L’assessore ai flussi migratori Oscar De Bona è intervenuto ieri in rappresentanza della Regione all’inaugurazione del Consolato onorario d’Australia presso il Parco Scientifico Tecnologico Vega a Marghera (Venezia). Sarà diretto dal Console onorario Massimo Colomban, in appoggio all’attività del Consolato Generale di Milano a favore dei cittadini australiani e per il rafforzamento dei rapporti economici e culturali con il Veneto. “Sarà senz’altro un supporto in più anche per la Regione – ha detto l’assessore De Bona – perchè Colomban ha tutte le caratteristiche e l’esperienza per operare bene in questa direzione”. L’assessore ha ricordato poi lo sviluppo delle relazioni con l’Australia evidenziando alcune delle più significative iniziative culturali ed economiche, realizzate dal Veneto in questi anni, come la mostra dei Tesori di S. Marco presso la National Gallery di Melbourne nel 1997. De Bona ha sottolineato anche l’attività delle associazioni “storiche” come l’Anea, che da 40 anni si occupa degli emigrati che rientrano dalle Americhe e dall’Australia, e i progetti più recenti come l’associazione fra imprenditori veneti e australiani recentemente avviata nel trevigiano. Dopo aver messo in risalto il fondamentale ruolo della comunità veneta in Australia sul piano economico, De Bona ha assicurato la più ampia disponibilità alla collaborazione per valorizzare ulteriormente queste relazioni e ha infine annunciato che il prossimo anno la Regione è intenzionata a promuovere in Australia un appuntamento con i giovani. .  
   
   
ILLY RICEVE AMBASCIATORE CROATO VIDOSEVIC  
 
Trieste, 30 ottobre 2007 - "Ci sono molte banche italiane in Croazia e gli imprenditori italiani non hanno scuse se non investono da noi. Però vorremmo anche esser presenti sul vostro mercato con i nostri prodotti di qualità e non intendiamo lasciarci sfuggire le opportunità che derivano dalla nostra vicinanza al Friuli Venezia Giulia, regione dell´innovazione". Tomislav Vidosevic, ambasciatore di Croazia in Italia che il presidente della Regione Riccardo Illy ha ricevuto il 25 ottobre assieme al console generale a Trieste Ivan Lackovic, ha così sottolineato sia la propensione del suo Paese ad un costante evolversi dei buoni rapporti già in atto con l´Italia ed il Friuli Venezia Giulia, che il suo auspicio personale ad una collaborazione sempre più importante tra la nostra regione e la Croazia in tutti i settori, a partire da quello dell´innovazione e dello sviluppo anche attraverso gli scambi tra i rispettivi poli di ricerca e le Università. "Seguiamo il suo impegno e conosciamo la sua apertura verso il nostro Paese" ha detto Vidosevic a Illy, che ha notato come già molti imprenditori della regione stiano investendo in Croazia e ha sottolineato i legami che uniscono le due economie dal punto di vista del commercio, del turismo e delle attività manifatturiere. Illy ha auspicato quindi l´ingresso della Croazia nella Ue nel 2009. "Abbiamo salutato con calore l´entrata della Slovena nell´euro e tra pochi mesi nell´area Schengen, ma riteniamo importante che anche la Croazia completi quanto prima questo percorso" ha detto Illy, confermando che la Regione si impegnerà in questo senso sia nei confronti del Governo centrale che a livello europeo, a partire dalla prossima assemblea generale di Udine dell´Are. Il presidente si è quindi complimentato per l´impegno profuso dalla Croazia nella realizzazione delle infrastrutture di trasporto, ma ha anche espresso la sua preoccupazione per la nascita della zona ittico-ecologica. "Comprendo gli obiettivi della Croazia, che in questo modo intende evitare l´impoverimento delle acque e favorire la tutela dell´Adriatico - ha detto Illy - ma auspico che la realizzazione di questo progetto e di altri analoghi sia decisa in pieno accordo tra i Paesi che si affacciano su questo mare". "Oggi abbiamo un dialogo molto aperto con il Governo italiano su tutte le questioni - ha rilevato Vidosevic, ricordando che l´Italia appoggia sia l´ingresso della Croazia nella Ue che la sua adesione alla Nato - e sono certo che troveremo uno sbocco anche per questo problema, di cui si parla tra Italia, Slovenia e Croazia ma che deve trovare una soluzione europea". L´ambasciatore ha quindi confermato la volontà del suo Governo all´approfondimento della collaborazione non solo tra Stati ma anche a livello regionale e ha evidenziato l´apporto costruttivo dato al suo Paese dalla comunità italiana in Croazia. .  
   
   
IL PRESIDENTE BASSOLINO RICEVE L’AMBASCIATORE DELLA FRANCIA  
 
Napoli, 30 ottobre 2007 - Il Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino ha ricevuto il 26 ottobre a palazzo S. Lucia l’Ambasciatore della Francia in Italia Jean-marc Rochereau de la Sablière. Nel corso del cordiale colloquio, l’Ambasciatore ha manifestato molto interesse per lo sviluppo della cooperazione scientifica e universitaria tra la Campania e la Francia. Il Presidente e l’Ambasciatore hanno auspicato una più intensa collaborazione tra le regioni dell’ Italia, della Francia e di altri Paesi, a partire dalla Spagna, per favorire lo sviluppo della Sponda Sud del Mediterraneo. .  
   
   
FIRMATO A NAPOLI ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE BASSOLINO IL PROTOCOLLO PER LA COOPERAZIONE COMMERCIALE ITALO RUSSA  
 
 Napoli, 30 ottobre 2007 - Investimenti produttivi e commerciali nell’agroalimentare, nella logistica, nella ricerca scientifica, nell’innovazione, nel design e nella formazione: sono questi i punti del protocollo firmato il 26 ottobre nel corso della seconda giornata della dodicesima sessione della task force Italo-russa sui distretti industriali e piccole e medie imprese, organizzata a Napoli dal Ministero per il Commercio Internazionale e dalla Regione Campania attraverso Sprint Campania. L’accordo, firmato alla presenza del Presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, dal Co-presidente italiano della task force e Direttore della D. G. Promozione degli scambi del Ministero Commercio Internazionale Gianfranco Caprioli e dal Direttore del Dipartimento Paesi Europa del Ministero russo Sviluppo Economico Alexander Borisov prevede la realizzazione di circa quaranta progetti di cooperazione economica tra l’Italia e la Russia. Alla “due giorni” hanno partecipato undici regioni russe e dieci italiane. .  
   
   
OPPORTUNITÀ PER IMPRESE LOCALI DELL’ANCONETANO NEL MERCATO BULGARO  
 
Ancona , 30 ottobre 2007 - Ci sono moltissime buone ragioni per le Pmi per investire in Bulgaria: oltre 60 rappresentanti di imprese locali hanno infatti assistito il 26 ottobre alla Loggia dei Mercanti all’incontro “Perché Bulgaria” organizzato da Ancona Promuove, Azienda Speciale della Camera di Commercio per l´internazionalizzazione delle imprese, per illustrare le possibilità di interscambio economico e commerciale con il Paese. Il mercato bulgaro si contraddistingue per la predisposizione all’interscambio col territorio provinciale sotto il profilo culturale ed economico, per la posizione geografica strategica (la Bulgaria è un ponte naturale verso l’est Europa, porta d’ingresso per la Turchia e mercato fautore dell’accresciuta competitività dell’area balcanica) con una manodopera affidabile e seria. La Bulgaria, new entry nell’Ue, si è presentata in Europa con un grande potenziale economico, buona disponibilità di risorse naturali, fonti energetiche, sistema industriale diversificato, forte sviluppo del settore turistico e forza lavoro istruita e qualificata. Non solo un Paese per delocalizzare, ha sottolineato Giacomo Bugaro - Console Onorario della Bulgaria per la Regione Marche - ma un partner commerciale molto dinamico e interessante che mette tra gli ambiti d’investimento prioritari la produzione di energia da fonti rinnovabili e le attività hi tech, come emerso anche dall’intervento di Valentina Alexandrova rappresentante dell’Agenzia Bulgara per gli investimenti e Direttore Investment and Legal Services. In particolare, come evidenziato dal Segretario Generale della Camera di Commercio di Ancona Michele De Vita, coordinatore dell’incontro, spiccano i valori dell’interscambio tra Bulgaria, regione Marche e provincia di Ancona nello specifico: l’export della provincia dorica è infatti pari a 9. 683. 400 €: esportiamo in Bulgaria soprattutto macchine ed apparecchi meccanici (per un valore di 7. 449. 987 €). La quota delle esportazioni di apparecchi di uso domestico è addirittura duplicata nell’ultimo anno passando da un valore già alto di circa 6 mln di euro ad oltre 12 mln. Il favorevole ambiente d’affari, la grande stima dei bulgari per gli italiani e le opportunità emerse dall’incontro relativamente ai settori della formazione, ammodernamento parco macchine e know how hanno evidenziato la Bulgaria sia uno dei Paesi cui dedicare progetti per promuovere rapporti bilaterali e opportunità economiche. Per questo oltre 21 imprese di Ancona hanno deciso di incontrare personalmente nel pomeriggio i referenti tecnico commerciali bulgari intervenuti alla Giornata Paese. Ad incrementare l’interesse verso questo mercato ha sicuramente contribuito la testimonianza di chi, nel nostro territorio, ha già deciso di investire in Bulgaria ed ha illustrato la propria fortunata esperienza: è il caso della Imesa spa. Sergio Schiavoni ha sottolineato i vantaggi, un ambiente sereno senza delinquenza, alta scolarizzazione e serietà del personale, e i rischi del marcato, carenza di infrastrutture e conseguente difficoltà nei collegamenti. Per avere rapporti duraturi, ha suggerito di promuovere una formazione periodica con il personale bulgaro, infatti la sua impresa ogni anno ospita un gruppo di lavoratori che per alcuni mesi vengono formati presso la sede di Jesi. . .  
   
   
INCONTRO A PESCARA CON UNA DELEGAZIONE TURCA  
 
Pescara, 30 ottobre 2007 - Il Presidente Ezio Ardizzi e la Giunta hanno ricevuto, il 26 ottobre presso la sede della Camera di Commercio di Pescara, una delegazione turca composta da: Yϋksel Akca, Sottosegretario per il Commercio Estero, Armağan Vurdu, Vice Direttore Generale della Direzione Generale Ue, Ibrahim Kiper, Presidente Camera di Commercio ed Industria di Mersin, Mustafa Cihat LokmanoĞlu, Presidente Camera di Commercio Marittimo, Huseyin Aksoy, Prefetto di Mersin e Macit Özcan, Sindaco di Mersin, in missione nella nostra città fino al 28 ottobre per la promozione della candidatura della città di Mersin per l’edizione dei Giochi del Mediterraneo del 2013. L’incontro ha permesso di avere uno scambio di informazioni riguardo alle realtà economiche dei due Paesi e di individuare le opportunità di collaborazione tra Mersin e Pescara. Nel corso dei colloqui la delegazione turca ha, infatti, auspicato l’organizzazione di una missione nella loro città finalizzata a valutare sul territorio le possibili forme di partenariato commerciale e si è anche ipotizzata l’eventualità di un gemellaggio tra le Camere di Commercio delle due città. Il Presidente Ardizzi ha evidenziato alla delegazione che l’avvio di qualsiasi tipo di collaborazione non può prescindere dalla creazione di adeguate forme di collegamento ed ha quindi prospettato la possibilità di predisporre un tratta aerea tra i due territori. Tale collegamento risulterebbe estremamente vantaggioso tenuto conto che l’Aeroporto di Pescara è una struttura moderna e snella in grado di consentire un rapido spostamento di persone e merci. Ardizzi ha anche aggiunto che una prima forma di contatto potrebbe essere rappresentata da una partecipazione della città di Mersin alla edizione 2008 di “Mediterranea”. L’ambasciata di Turchia in Italia ha ringraziato, telefonicamente, la Camera di Commercio di Pescara per la calorosa accoglienza riservata alla delegazione ed ha invitato il Presidente Ardizzi a fissare, al più presto, un incontro con il Consigliere Commerciale Ahmet Ustten per dare il via ad un fattivo rapporto di collaborazione tra le due realtà. .  
   
   
QUARANTA AZIENDE SANNITE PRONTE AD ENTRARE NELLA GDO  
 
 Benevento, 30 ottobre 2007 - Le tipicità del Sannio Beneventano, dall’agroalimentare dall’artigianato artistico e tradizionale e relative filiere, avranno una vetrina privilegiata nella grande distribuzione. La Camera di Commercio di Benevento, rilevando ed interpretando le istanze di sbocchi commerciali dell’apparato produttivo provinciale e vista la disponibilità e l’attenzione di Unicoop Tirreno, ha avviato un percorso di collaborazione che porta alla crescita e allo sviluppo dell’imprenditoria locale. L’accordo, che prelude ad un’ipotesi di interazione di Unicoop con le Regioni del Mezzogiorno, è stato illustrato dal responsabile Relazioni esterne di Unicoop, Paolo Bertini e del direttore commerciale, Pietro De Rosa, da Gennaro Masiello, presidente dell’Ente Camerale sannita e dai responsabili delle Organizzazioni imprenditoriali di categoria della provincia di Benevento. La collaborazione attivata e sostenuta dalla Camera di Commercio, “in un’azione di sostegno alle imprese” – come ha sottolineato il presidente Masiello – ha permesso alle Organizzazioni imprenditoriali di categoria di coinvolgere ben 40 aziende, disponibili ad essere valutate sul piano qualitativo e quantitativo delle produzioni. A conclusione del percorso, molti prodotti tipici locali troveranno spazio sugli scaffali con ambientazione e aree dedicate, all’interno di Ipercoop di Benevento, ma non solo. “Si aprono nuovi scenari – ha rimarcato il presidente Masiello – e nuove opportunità per le aziende sannite di farsi conoscere. Sono convinto che, in un’ottica di competizione territoriale, le nostre produzioni saranno capaci di incontrare i gusti dei consumatori e sapranno intercettare anche il circuito regionale e aspirare ad ambiti ancora più vasti. E questa è una delle strategie della Camera a sostegno della crescita del sistema economico provinciale”. “Stiamo sperimentando positivamente – ha detto Paolo Bertini, responsabile relazioni esterne di Unicoop Tirreno – il coinvolgimento delle istituzioni, che ci consentono un approccio e uno studio mirato dei mercati locali e delle tipicità. Coop Tirreno ha in atto una revisione degli assortimenti nella rete di distribuzione e in questa direzione è sempre più interessata a incrociare prodotti qualitativamente concorrenziali”. In sinergia con le organizzazioni imprenditoriali di riferimento e con gli Enti che operano sul territorio, si individueranno, insieme alla Camera di Commercio e alla Unicoop che hanno istituito un apposito tavolo di lavoro, percorsi virtuosi per discutere con i responsabili aziendali e con i singoli imprenditori interessati di qualità, quantità, organizzazione collettiva dell’offerta e filiere. In quest’azione potrà avere un ruolo significativo di sostegno Valisannio, l’azienda Speciale dell’Ente Camerale e le strutture collegate alla Camera di Commercio. .  
   
   
CREMA, ZAMBETTI E ROSSONI INAUGURANO SEDE ARTIGIANI  
 
Crema/cr, 30 ottobre 2007 - Gli assessori regionali all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, e all´Istruzione, Formazione e Lavoro, Gianni Rossoni, hanno inaugurato il 26 ottobre la nuova sede della Libera Associazione Artigiani di Crema. Zambetti ha ricordato nel suo intervento l´importanza che l´artigianato riveste in provincia di Cremona nell´ambito generale delle attività economiche. "L´importanza dell´artigianato lombardo - ha detto - è sotto gli occhi di tutti, con le sue 265. 000 imprese, di cui il 3,7%, cioè 9. 805 concentrato in questa provincia) e l´11% del Pil regionale". Dalle statistiche (fine 2006) risulta inoltre che le imprese artigiane sono aumentate di 895 unità con un incremento pari al 10%. Nel Cremonese è poi presente il distretto industriale di specializzazione produttiva del Casalasco-viadanese per la lavorazione del legno. Sono, inoltre, presenti interessanti realtà territoriali facenti parte del metadistretto "biotecnologie alimentari" che coinvolge 22 Comuni. "Crema - ha proseguito Zambetti - per la sua storia e la sua tradizione è il fiore all´occhiello dell´artigianato di questo territorio. La provincia cremonese è infatti rinomata nel mondo per l´artigianato artistico, ovunque si conoscono gli strumenti musicali e particolarmente la liuteria e l´arte organaria. Qui operano oltre 120 botteghe di liutai e prestigiose istituzioni quale l´Ente Triennale Internazionale degli Strumenti ad Arco, che ha lo scopo di promuovere iniziative di valorizzazione della liuteria classica cremonese, la Scuola Internazionale di Liuteria, la Fondazione Stauffer con i suoi rinomati corsi di perfezionamento e il Museo Stradivariano". La Regione Lombardia ha sempre sostenuto l´attività artigiana del Cremonese: dal 2003 al 2006 le agevolazioni creditizie hanno riguardato quasi 3. 000 interventi per i quali sono stati approvati 120. 862. 596 euro di finanziamenti. Per gli interventi a fondo perduto negli stessi anni è stato stanziato 1 milione di euro. L´assessore Rossoni ha parlato invece del rapporto tra artigianato e formazione professionale. ´´Investiamo sul capitale umano in termini di formazione perché - ha detto l´assessore - questo significa rendere un servizio a tutto il mondo produttivo a cominciare dalle piccole e medie imprese. L´alternanza scuola-bottega è per la Regione Lombardia un elemento indispensabile nel sostegno del settore artigiano che trova nella capacità di lavoro e di intrapresa dei suoi protagonisti il punto essenziale della propria forza: l´eccellenza che il mondo produttivo lombardo si è guadagnato questi anni dipende in primo luogo dalla sua capacità di adattarsi e di rinnovarsi´´. Zambetti ha infine riassunto la filosofia che governa gli interventi regionali. "Sul territorio cremonese - ha detto - c´è una diffusione capillare di piccole realtà imprenditoriali, che costituiscono opportunità di occupazione diffusa e qualità di prodotto e di servizi, ma presentano anche fragilità e debolezza di fronte alle sfide della globalizzazione sotto l´aspetto finanziario, della ricerca, della competizione. Ed è per questo che le istituzioni devono accompagnare le imprese, soprattutto le micro. Ed è un compito che Regione Lombardia assolve da anni. Attraverso la Convenzione con Unioncamere - ha concluso - in questi anni abbiamo portato avanti progetti molto interessanti per questa provincia, penso per esempio al progetto Cresta, Creazione di reti stabili internazionali per la liuteria e il marchio. Ancora. Penso a Il Bontà per la promozione della qualità dei prodotti tipici. Penso infine a quello che oggi è un evento di fama internazionale: Mondomusica, attraverso il quale promuoviamo l´artigianato liutario offrendo in particolare l´opportunità ai piccoli laboratori di esporre i propri prodotti, piccoli laboratori che altrimenti da soli non ce la farebbero ad affrontare le spese". .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA SARDEGNA SORU E L´ASSESSORE SECCI HANNO PRESENTATO IL BILANCIO 2008 "  
 
Cagliari, 30 ottobre 2007 - E´ la terza manovra di bilancio che discutiamo assieme e qualcosa di più chiaro ce l´ho anch´io, anche sul confronto con le parti sociali. Dopo tre anni che ci conosciamo vorrei che il ragionamento fosse sulle grandi questioni". Così il Presidente della Regione ha dato appuntamento per il 2 novembre ai sindacati Cgil, Cisl e Uil, al termine del primo incontro sulla Manovra di bilancio 2008. "Intanto questa manovra non nasce dal nulla - ha detto Renato Soru - nasce dall´approvazione del Piano strategico regionale e dopo l´approvazione del bilancio 2007, il primo in attivo, l´abbiamo chiamato il "bilancio di svolta": ed è di svolta perché si pone nel solco del Piano strategico regionale. Pertanto, questo bilancio 2008 non può far altro che andare avanti nella strada del bilancio 2007. Diverse cose, tuttavia, sono nuove:ambiente, conoscenza, istruzione (sono quasi raddoppiati i fondi per le autonomie scolastiche), politiche giovanili, ricerca. Io in tutto questo ci vedo le politiche attive per il lavoro. L´unica possibilità di fare impresa la vedo nel campo della ricerca (ad esempio, ricerca sulle energie rinnovabili). E´ la miglior politica del lavoro possibile: sviluppare la ricerca". "Poi c´è una politica chiarissima attorno al trasporto pubblico locale - ha continuato il Presidente - c´è una politica per l´impresa. Noi speriamo che questa legge finanziaria ci permetta di cancellare i consorzi industriali o trasferirli in maniera riformata. Ci sono delle politiche ambientali in capo a Igea e che in questo caso vengono maggiormente specificate". Sulla sanità e le politiche sociali, il budget della sanità di quest´anno è di qualche milione in più di quello dell´anno scorso. Ha detto il Presidente Soru: "Ci sono 370 milioni di euro che possono essere spesi per migliorare la rete ospedaliera della Sardegna. E questo vuol dire che il Piano sanitario regionale non era un Piano di chimere, ma un Piano a cui stiamo dando piena attuazione. Non solo ospedali ma anche tecnologie ospedaliere: 130 milioni di euro per il rinnovo tecnologico". "Sulle politiche sociali – ha concluso - ci siamo occupati di anziani e famiglie, ora vogliamo occuparci di giovani. E sulle famiglie, l´abbiamo detto tante volte, se c´è un problema in Sardegna e che nasce troppo poca gente. Perciò investiamo negli asili, 5 milioni nei consultori familiari". L´assessore alla Programmazione Eliseo Secci, che ha introdotto le riunioni di oggi prima con le imprese, poi la conferenza degli enti locali, infine l´incontro con i sindacati Cgil, Cisl e Uil, ha confermato la proposta di ridurre del 25 per cento l´Irap per le piccole e medie imprese della Sardegna. L´abbattimento riguarderà le nuove imprese (non studi professionali o ditte individuali) che nascono e che localizzano la propria sede legale in Sardegna, le imprese sarde che si ampliano aprendo una nuova sede nell´Isola e quelle che aumentano l´organico di almeno il 10% con lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato. Inoltre potranno accedere a questa agevolazione anche quelle imprese che investono in innovazione attraverso una riduzione dell´Irap sino al 40% del valore del capitale investito o del 50% se l´investimento riguarda la ricerca. Infine rientrano in questo elenco le imprese che esportano più del 25% del loro fatturato. Queste ultime saranno aiutate a migliorare le loro performance di internazionalizzazione (partecipazione a fiere, promozione prodotti, ecc. ). "Il provvedimento avrà una durate nel tempo ancora da stabilire- ha spiegato l´assessore, a margine della riunione - ma crediamo che in media la variazione di un punto percentuale possa essere effettuata per tre anni, con una riduzione del gettito per la Regione di 45 milioni di euro sui 170 prodotti dalle Pmi sarde, ossia il 25% del totale". Complessivamente, infatti, il gettito Irap in Sardegna è di 700 milioni all´anno, di cui la metà deriva dalle imposte pagate dagli enti pubblici, mentre il restante 50% è suddiviso esattamente tra grandi e piccole imprese". .  
   
   
56 MILIONI DI EURO PER LA COMPETITIVITA´ DEL SISTEMA PRODUTTIVO MARCHIGIANO  
 
Ancona, 30 ottobre 2007 - ´Il bando 2007 dello strumento di agevolazione per ricerca e sviluppo nelle piccole e medie imprese ha dato ottimi risultati: quasi il 30% in piu` di domande pervenute da parte delle aziende. Un gradimento che ci rende doppiamente soddisfatti. Si fa strada infatti tra un numero crescente di imprese della nostra regione la cultura della ricerca e della competizione basata sull´innovazione. Il numero crescente di aziende che si rivolge alla Regione per sostenere i propri programmi di sviluppo, inoltre, e` indice del buon lavoro svolto per rendere piu` efficiente, semplice e fruibile lo strumento agevolativo´. Gianni Giaccaglia, assessore alle Attivita` Produttive e Ricerca, commenta cosi` l´esito del bando 2007 della legge 598. Si tratta di contributi alle piccole e medie imprese della regione che abbiano in cantiere progetti di ricerca industriale o di sviluppo sperimentale. La messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o servizi, concretizzazione dei risultati delle attivita` di ricerca industriale, creazione di prototipi, queste alcune delle attivita` agevolate. Questi i numeri dell´ultimo bando: 248 domande presentate, oltre 56 milioni di contributi ´ tra conto capitale e conto interessi - per circa 142 milioni di euro di investimenti attivabili. Un´ottima performance se si considera che il bando precedente aveva movimentato 193 domande per circa 98 milioni di euro di investimenti attivabili. Novita` anche sul fronte gestionale. La legge 598 di sostegno alla ricerca infatti viene gestita per conto della Regione dal Mediocredito Centrale (Gruppo Unicredit) sulla base di apposita convenzione. ´Siamo intervenuti su alcuni aspetti gestionali rilevanti per snellire e dare maggiore impulso alla legge ´ osserva Giaccaglia ´ attraverso la puntualizzazione di tempi, scadenze e standard operativi per il gestore esterno´. .  
   
   
CORSO IN ECONOMIA E MANAGEMENT DELLE PMI PIEMONTESI SI E´ CHIUSA IERI CON SUCCESSO LA QUARTA EDIZIONE  
 
Torino, 30 ottobre 2007 - Si è chiusa con successo la quarta edizione del Corso superiore in Economia e Management delle Pmi piemontesi, rivolto ai discendenti dei piemontesi emigrati. Il corso è stato finanziato dalla Regione Piemonte, tramite l’Assessorato al Welfare, Lavoro, Immigrazione ed Emigrazione, e realizzato dalla Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino. E’ stata proprio l’assessore al Welfare, Teresa Angela Migliasso, insieme al direttore della Saa, Valter Cantino, a consegnare, questa mattina, presso la sede della scuola, gli attestati ai giovani allievi. Due gli obiettivi dell’iniziativa: da un lato quello di avviare la formazione di specialisti, manager e piccoli imprenditori che mantengano l’interesse per propria terra d’origine, favorendo lo sviluppo di rapporti anche commerciali tra le comunità piemontesi all’estero e le imprese piemontesi; dall’altro quello di contribuire a rafforzare e sviluppare i legami con i piemontesi all’estero. La prima edizione sperimentale, varata nel 2004, grazie al bando diffuso fra le Associazioni piemontesi in Argentina, raccolse oltre 90 adesioni, tra cui furono selezionati 11 giovani da formare presso la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino. Visto l’eccellente esordio, il progetto è stato rilanciato dalla Regione nel 2005 a Belo Horizonte in Brasile, e nell’anno successivo a Santiago del Cile, riscontrando sempre un notevole interesse da parte dei partecipanti, residenti in diverse località del Sudamerica. Nel 2007 l’iniziativa è stata nuovamente proposta in Italia e le lezioni, rivolte in particolare a giovani europei, sono state tenute nel mese di ottobre presso la Scuola di Amministrazione Aziendale da docenti della Saa provenienti dal mondo accademico e dell’impresa. L’edizione 2007 ha coinvolto 15 giovani studenti e studentesse di origine piemontese, residenti prevalentemente in Spagna e Svizzera, ed è stato formulato in moduli specifici, nell’ottica di favorire la conoscenza interdisciplinare necessaria per svolgere le funzioni manageriali e imprenditoriali nei rapporti tra comunità piemontesi all’estero e realtà produttive del territorio piemontese. Fra le discipline inserite nel piano di studi: economia aziendale, logistica e negoziazione degli acquisti, marketing, fiscalità e dogane, contrattualità internazionale, microcredito per la piccola impresa. L’intero costo del corso, pari ad € 65. 000,00, è stato sostenuto dalla Regione Piemonte, Assessorato all’Emigrazione - Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale, Progetto Valorizzazione dell’Identità del Piemonte. “Il successo di questo corso – ha sottolineato l’assessore Migliasso - ha contribuito concretamente a far crescere e consolidare i rapporti tra i piemontesi emigrati estero e la realtà economica e produttiva piemontese, con importanti prospettive di sviluppo futuro. Visto il grande interesse e le numerose richieste pervenute dalle comunità piemontesi presenti nel mondo, la Regione sta valutando di riproporre l’iniziativa anche nei prossimi anni in altre sedi e altri paesi”. .  
   
   
VERBANO CUSIO OSSOLA – PROGETTO DI SVILUPPO STRATEGICO  
 
Verbania, 30 ottobre 2007 - La Regione Piemonte ha approvato e finanziato la redazione del programma territoriale integrato del Verbano Cusio Ossola, il progetto di sviluppo strategico del territorio che prevede interventi per 288 milioni di euro. Si è così conclusa la prima fase prevista dal bando della Regione Piemonte “Programmi Territoriali Integrati per gli anni 2006/2007”, avviata con la presentazione del dossier di candidatura e della richiesta di finanziamento, lo scorso luglio. Dopo la valutazione delle candidature, l’approvazione della graduatoria finale delle proposte progettuali e la concessione dei contributi per la redazione dei programmi territoriali integrati operativi, si apre dunque la seconda fase. I soggetti beneficiari del finanziamento sono ora chiamati a redigere il programma operativo che sviluppa l’idea progettuale selezionata nella prima fase del programma dalla Regione Piemonte. Il programma territoriale integrato del Verbano Cusio Ossola è un sistema di interventi, orientati da obiettivi strategici di riferimento e concepiti in modo organico e coordinato tra di loro, volti a promuovere lo sviluppo del territorio sotto i profilo economico, ambientale, culturale e sociale. Tutti i soggetti istituzionali della provincia del Verbano Cusio Ossola hanno partecipato e contribuito al processo di ideazione, progettazione e programmazione strategica che si è tradotto nel programma territoriale integrato approvato dalla Regione Piemonte. Il progetto di sviluppo strategico riunisce le dieci Comunità Montane del territorio e i due Comuni che non ne fanno parte, Belgirate e Verbania. Il Comune di Verbania, Capofila a livello provinciale, ha coordinato la cosiddetta "cabina di regìa" ed ha fornito il supporto logistico, tecnico e amministrativo. La Camera di Commercio e l´Amministrazione Provinciale hanno partecipato al processo di costruzione del programma, promuovendo la concertazione e l’aggregazione tra gli attori dello sviluppo locale e contribuendo a definire gli obiettivi strategici di sviluppo. Il Verbano Cusio Ossola si progetta per la prima volta come sistema territoriale, vincendo la tendenza alla frammentazione e lavorando in modo organico e unitario a un progetto di sviluppo integrato e convergente che si candida a ricevere i contributi comunitari previsti nei prossimi anni per il Piemonte per una somma complessiva di circa 3,5 miliardi di euro. Un progetto di sviluppo strategico e integrato del Verbano Cusio Ossola che nasce nel 2003 con l’iniziativa promossa dalla Camera di Commercio di un Piano Strategico del Vco che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i portatori d’interesse del territorio e garantito la costruzione e il rafforzamento di una governance locale, di un sistema cioè di regole e priorità di sviluppo condivise. Il piano territoriale integrato riunisce oggi enti pubblici e soggetti imprenditoriali privati e prevede iniziative di sviluppo nei settori della riqualificazione territoriale, dell´innovazione e della ricerca, dell´ambiente e delle energie rinnovabili e della formazione professionale per 288 milioni di euro. Gli obiettivi specifici per l´evoluzione del sistema sociale e produttivo locale individuati dagli attori delle sviluppo e declinati nel piano territoriale integrato sono quelli di coniugare lo sviluppo del territorio con la gestione sostenibile dell´ambiente e con la promozione di fonti energetiche rinnovabili; sostenere la crescita economica fondata sull´innovazione del sistema produttivo industriale; favorire la qualità della vita e del lavoro attraverso la riqualificazione del territorio, del sistema della logistica e della mobilità locale; rafforzare l´efficienza delle eccellenze produttive locali: turismo, lapideo, florovivaismo, casalingo; garantire le infrastrutture per la ricerca e la formazione, attività di supporto trasversali e indispensabili allo sviluppo locale. .  
   
   
PIACENZA: LINEE PROGRAMMATICHE PER IL 2008-2009  
 
 Piacenza, 30 ottobre 2007 – Seduta consiliare destinata all’approvazione delle linee programmatiche per il 2008-2009 e della relazione previsionale e programmatica per il 2008 quella tenutasi stamattina in Camera di commercio. Nessuna novità di rilievo all’interno delle linee strategiche che saranno perseguite dall’Ente ma tanta attenzione, condivisa, sull’opportunità di studiare le energie alternative cominciando con quella prodotta a partire dall’acqua. Diversi gli interventi in risposta alla proposta di Parenti di rendersi disponibile a cofinanziare uno studio delle università piacentine sul tema delle energie alternative a patto che non si tralasci di studiare l’opportunità di realizzare uno o più invasi artificiali grazie ai quali generare energia. Non solo eolico, fotovoltaico o biomasse quindi, ma un rinnovato impegno sulla risorsa idrica. Hanno sottoscritto palesemente la proposta del presidente Enrico Zangrandi, che ha definito l’acqua “il progetto prioritario”, Sandro Busca, che ha sottolineato la necessità di formare un gruppo anche con le altre istituzioni che possa occuparsi di studiare un progetto di uso plurimo e completo delle acque (compresi i fini turistici essendo, quello fluviale, un turismo in crescita in tutta Europa), Sandro Calza e Giuseppe Pantaleoni che da tempo stanno ponendo all’attenzione pubblica questa problematica ed ancora Luigi Gatti, il past president camerale. Per Busca il tema energetico deve coinvolgere anche una decisione sul progetto Ignitor. La destinazione di Caorso è a tutt’oggi, quella di un sito produttivo, quindi si potrebbe paventare il rischio di essere destinati ad ospitare rifiuti nucleari, ha detto in sintesi il Consigliere camerale, meglio quindi destinarlo ad un progetto di ricerca di cui molte autorevoli voci, non ultimo il consigliere del Primo Ministro Romano Prodi, hanno parlato negli ultimi tempi. Il presidente Parenti ha informato anche dell’avvio, nel 2008, degli ultimi lavori di ristrutturazione che interesseranno la sede camerale, con la sostituzione dei vetri semplici presenti con doppi vetri, necessari anche ai fini di un risparmio energetico. Nel ripercorrere brevemente i punti salienti delle linee strategiche, è stata messa in luce la necessità di affrontare insieme agli altri Enti coinvolti il nodo dell’Agenzia di marketing territoriale. E’ importante, ha continuato Parenti scorrendo gli obiettivi programmatici, che le Università locali possano garantire un aiuto agli imprenditori, soprattutto a quelli piccoli e medi. Ilva Paola Moretti ha al proposito rimarcato che troppo spesso i costi delle attività di ricerca sono eccessivamente elevati per i piccoli imprenditori, più a Piacenza che in altri contesti come Parma o Lodi. La Camera di commercio continuerà nel prossimo futuro a promuovere la necessità di semplificare le procedure, soprattutto di quelle relative all’Albo Artigiani. Un ulteriore appunto è stato dedicato al personale: “nel giro di tre anni siamo passati da 63 a 54 dipendenti, con un risparmio in termini di risorse di 150. 000 euro all’anno” ha detto il Presidente “ è questa la direzione giusta”. In apertura di seduta è stata data notizia di due iniziative che avranno luogo nel prossimo anno: da un lato sarà avviato il bando di “Piacenza produttiva” un premio destinato alle imprese piacentine. Requisiti per ottenerlo saranno la longevità, l’innovatività e, per la prima volta a livello nazionale, la quota a dipendente di imposte versate allo Stato. I premi saranno distribuiti in occasione della prossima Giornata nazionale dell’economia. Tornerà nel prossimo anno anche il bando di concorso per la “Fedeltà al lavoro e al progresso economico” che vedrà 80 premi distribuiti a dipendenti ed imprese che hanno contribuito con impegno costante alla crescita dell´economia locale, dedicando almeno 35 anni di lavoro ad una stessa azienda. Nel 2008 farà la sua comparsa anche il “Premio per l’imprenditore piacentino dell’anno”, che sarà scelto dal Consiglio camerale in considerazione di meriti particolari di volta in volta valutati. Il Presidente ha anche informato di uno stanziamento di Autostrade Centropadane del valore di 32. 500 euro, da destinare alla Camera di commercio per interventi finalizzati a migliorare l’ambiente ed il territorio. Parte di questi fondi potrebbe essere destinata al restauro degli affreschi di Ricchetti presenti nella Galleria dell Borsa, procedendo nell’intervento di recupero che si è iniziato con la sostituzione delle vetrine camerali, l’allestimento del museo e quello dell’infopoint. Nel corso della seduta è stato nominato anche il nuovo Collegio dei Revisori dei conti che comprende Davide Cetti, Massimo Regalli e Daniela Vannozzi. .  
   
   
INFORTUNI SUL LAVORO: -12,3% DI MORTI NEL 2007 LOMBARDIA TRA LE REGIONI A MINOR RISCHIO: 26 INCIDENTI PER 1000 ADDETTI LA MEDIA ITALIANA E´ 32. UMBRIA, FRIULI ED EMILIA R. SOPRA I 40  
 
 Milano, 30 ottobre 2007 - Diminuiscono (del 12,3%) in Lombardia gli infortuni mortali sul lavoro. Nei primi mesi del 2007 (gennaio -agosto) i decessi passano dai 154 del 2006 a 135, con una riduzione in ogni settore (più marcata in agricoltura: -13,5%). Sono i dati riferiti ai primi otto mesi del 2007, evidenziati il 25 ottobre nel corso dell´illustrazione del rapporto Inail 2006 per la Lombardia, alla presenza del direttore regionale Inail, Gian Paolo Colicchio, e del direttore generale dell´assessorato regionale alla Sanità, Carlo Lucchina. In Lombardia e a livello nazionale sono in diminuzione gli infortuni mortali, sempre in riferimento ai primi mesi del 2007: 12 casi in meno in agricoltura e 7 nell´industria e servizi. "Da tempo - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commentando i dati - abbiamo iniziato una battaglia contro questa piaga per rendere il lavoro sempre più sicuro e meno esposto a rischi. I numeri confermano l´importanza della nostra azione di prevenzione, che comunque non ci fa abbassare la guardia. Vogliamo dare una ulteriore svolta in senso positivo. Con il coinvolgimento di aziende, sindacati, università e tutti gli altri soggetti interessati stiamo mettendo a punto alcune nuove iniziative". "In particolare - ha proseguito Formigoni - convocherò nelle prossime settimane un Tavolo ´plenario´ che metta a frutto i contatti di questi giorni. L´obiettivo è firmare protocolli vincolanti sul versante della riduzione del rischio e della prevenzione che prevedano attività di formazione per i lavoratori, di controllo sul rispetto delle norme e quant´altro". Regione Meno A Rischio - Analizzando i dati disaggregati a livello regionale, se è vero che in termini di valori assoluti il maggior numero di eventi lesivi si registra in Lombardia (avendo questa regione il maggiori numero di occupati), il dato significativo è invece quello percentuale. Da questo punto di vista il lavoro in Lombardia è quello meno a rischio in Italia (insieme a Sicilia, Campania e Lazio), mentre le Regioni con il lavoro più rischioso sono nell´ordine Umbria, Friuli e Emilia Romagna. In Lombardia si verificano 26 infortuni ogni 1. 000 lavoratori, in Umbria 47, in Friuli 45 e in Emilia Romagna 41 (la media italiana è 32). Analoga situazione per il numero di morti: in Lombardia sono 5 ogni 100. 000 lavoratori (preceduta solo dal Lazio - 4 morti/100. 000 - in cui peraltro è netta la prevalenza del lavoro impiegatizio), quasi il 20% in meno della media italiana (6/100. 000), la metà rispetto a Umbria, Puglia e Campania (dove si registrano 10 morti ogni 100. 000 lavoratori) e in Molise addirittura 13. Prevenzione: Da 8 A 12 Milioni - "I dati confermano che Regione Lombardia è attenta all´aspetto infortunistico - ha detto Lucchina -. Occorre puntare sempre di più sulla sensibilizzazione del lavoratore stesso con iniziative di informazione, cosa non semplice nella regione con il più alto rapporto tra occupati e residenti. I dati Inail indicano un miglioramento della situazione, anche se si può e si deve fare di più. Il nuovo piano triennale di prevenzione sarà potenziato, con uno stanziamento che salirà dagli attuali 8 milioni di euro a 12, con più personale e risorse per i dipartimenti di prevenzione delle Asl". Nel 2006 sono stati 157. 968 gli infortuni sul lavoro avvenuti in Lombardia e denunciati all´Inail; nel confronto con gli anni precedenti si evidenzia una riduzione di poco più di mille casi rispetto al 2005 (-0,6%), e di quasi 4. 000 rispetto al 2004 (-2,4%), a conferma del ribasso registrato negli ultimi anni. .  
   
   
BORSALAVORO, CONCORSO PUBBLICO PER OTTO POSTI ALL´INPS  
 
 Bolzano, 30 ottobre 2007 - L´inps, l´istituto nazionale di previdenza, ha bandito un concorso per l´assegnazione di otto posti di lavoro presso la sede di Bolzano. Lo rende noto la Ripartizione provinciale lavoro. Domande da presentare entro il 7 novembre. Si tratta di otto posti per collaboratori amministrativi (area funzionale C) con sede di lavoro a Bolzano: cinque sono riservati al gruppo linguistico tedesco, due a quello italiano e uno a quello ladino. Al concorso sono ammessi candidati in possesso di un diploma di laurea e dell´attestato di bilinguismo per la carriera direttiva (patentino "A"). Il termine per la presentazione delle domande scade il 7 novembre prossimo, e i moduli sono a disposizione presso la sede Inps di Bolzano (Piazza Domenicani 30) e i centri di mediazione lavoro della Provincia. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il centro di mediazione lavoro di Bolzano (via Leonardo da Vinci 7, Stanza 1, Michaela Rotter, tel. 0471 412741 – orario per il pubblico: 9-12) oppure consultare il sito internet della Borsalavoro ospitato dalla Rete Civica alla pagina www. Provincia. Bz. It/borsalavoro. .  
   
   
FORLÌ CESENA: DONNE E IMPRESE: I DATI IN PROVINCIA  
 
Forlì – Cesena, 30 ottobre 2007 - Quante sono le imprese femminili nella provincia di Forlì-cesena? Per rispondere a questa domanda si può utilizzare il “Registro delle Imprese” come fonte di dati; infatti a partire dal 2003 è a disposizione semestralmente questa statistica, in base alla quale si ricava che al 30/6/2007 risultano attive in provincia 8. 549 imprese femminili su un totale di 41. 018 imprese. La percentuale corrisponde al 20,8%, di poco superiore a quella regionale (20,2%) ma inferiore a quella nazionale (24%). Mettendo a confronto i dati al 30/6/2006, con 8. 435 imprese in provincia, 85. 725 in regione e 1. 228. 534 in Italia, si nota un leggero incremento nel 2007, rispettivamente del +1,35%, +1,06% e +0,80%. Riguardo al settore di attività, il “commercio” e l’”agricoltura” sono i comparti che vedono maggiormente impegnate le donne imprenditrici: rispettivamente con il 28,6% e il 21,8%. Seguono, in ordine di importanza, il settore manifatturiero (Codice D, con il 12% sul totale delle imprese femminili), quello definito “Altri servizi pubblici, sociali e personali”, (Codice O, che raggruppa diversi servizi alla persona, con l’11,6% sul totale delle imprese femminili), poi “Attività immobiliari, noleggio, informatica e ricerca” (Codice K, con l’11,3%); infine “Alberghi e Ristoranti” (Codice H, con l’8%). Fra questi sei settori, che comprendono il 93,3% delle imprese femminili della provincia, quello con più donne è il settore “O”, con oltre la metà delle imprese totali esistenti nel territorio provinciale (51,4%); rispetto al 30/6/2006, in cui si registrava il 50,9%, la percentuale è in leggero aumento. L’analisi per natura giuridica mostra come nelle imprese femminili il 68,2% siano “individuali”, il 24% società di persone e solo il 6,6% società di capitali ( la loro incidenza però è in aumento: erano il 6% al 30/6/06). Le cooperative “femminili” operanti nel territorio sono in numero di 80 (0,9%). Il confronto con il dato regionale e nazionale vede nella nostra provincia una minore incidenza delle società di capitali ed una maggiore delle società di persona rispetto al resto del territorio: infatti le prime in regione sono il 9,8% e in Italia l’8,8%, invece le società di persone sono rispettivamente il 21,4% e il 19,6%. Dalla lettura dei dati raggruppati “per decenni” a seconda dell’anno di iscrizione, risulta che la stragrande maggioranza delle imprese femminili (il 76,8%)è stata fondata meno di 20 anni fa. La distribuzione territoriale, che tiene conto del Comune in cui ha sede l’impresa, presenta per i due comuni maggiori (nei cui comprensori sono il 52,5% delle imprese femminili), valori molto vicini alla media provinciale: Forlì il 20,9% e Cesena il 20,5%. Santa Sofia evidenzia il valore più alto nella provincia (28,2%), Mercato Saraceno quello più basso (17%). Se infine vogliamo valutare il grado di presenza femminile, cioè la percentuale di quote possedute da donne quando si tratta di forme societarie, possiamo notare come il 92,1% delle imprese sia a presenza “esclusiva”, il 7,1% “forte” e lo 0,8% “maggioritaria”. .  
   
   
EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA DALLO STATO 47 MILIONI DI EURO PER IL PIEMONTE  
 
Torino, 30 ottobre 2007 - Oltre 47 milioni e 318 mila euro sono la somma, proveniente dell’extragettito fiscale dello Stato, destinata al Piemonte in base alla ripartizione fra le Regioni, che servirà a finanziare un programma straordinario di edilizia residenziale pubblica, diretto a garantire il passaggio da casa a casa delle categorie sociali deboli e ad ampliare l’offerta di alloggi in locazione a canone sociale. Il programma straordinario, che a livello nazionale è pari a 550 milioni di euro per il 2007, è previsto all’articolo 21 di un apposito decreto legge (d. L. 159 del 1° ottobre) dal titolo “Interventi urgenti in materia economico finanziaria per lo sviluppo e l’equità sociale”. Tali fondi dovranno essere impegnati sul bilancio dello Stato entro l’anno in corso, pena la perdita delle risorse. “In attuazione del decreto legge – spiega l’assessore all’edilizia Sergio Conti – la Giunta regionale, nella seduta del 23 ottobre, ha approvato l’ordine di priorità degli interventi da ammettere a finanziamento. Inoltre ha stabilito la ripartizione delle risorse fra le varie province in base al fabbisogno che è stato rilevato”. Gli interventi presentati dai comuni e dalle Agenzie territoriali per la casa (Atc) riguardano il recupero e l’adattamento funzionale di alloggi di proprietà non occupati per carenza di manutenzione, l’acquisto di alloggi immediatamente assegnabili, la locazione, il recupero e la nuova costruzione. “Complessivamente – conclude Conti - le risorse disponibili per la Regione consentiranno di incrementare l’offerta di alloggi in affitto in edilizia sovvenzionata di circa 1600 unità”. .  
   
   
BRAVOSOLUTION ACQUISISCE LA SOCIETÀ AMERICANA VERTICALNET E DARÀ VITA AD UN GRUPPO LEADER NELLE SOLUZIONI DI SUPPLY MANAGEMENT CON UN FATTURATO AGGREGATO STIMATO DI OLTRE $60 MILIONI (OLTRE € 40 MILIONI) A FINE 2007, CON UNA FORTE PRESENZA NEGLI USA ED IN EUROPA  
 
Milano, 30 ottobre 2007 - Bravosolution, attivo in Europa nella fornitura di servizi e software di supply management ha annunciato il 26 ottobre la stipula di un accordo definitivo per l’acquisizione di Verticalnet, Inc. (Nasdaq: Vert), società americana leader nelle soluzioni on demand di supply management per le maggiori e le medie imprese americane in una transazione valutata $15,2 (€ 10,6 ca. ) milioni inclusa l’assunzione del debito di Verticalnet. Verticalnet ha 80 dipendenti e uffici in Pennsylvania, Maryland, Illinois e New York negli Usa, a Parigi in Francia e a Guildford nel Regno Unito. Verticalnet ha fatturato $16,2 (€ 11,4 ca. ) milioni nel 2006. Con tale operazione Bravosolution raggiungerà una serie di obiettivi strategici: Estenderà la propria presenza al mercato nordamericano (essendo già presente in Europa con uffici in Italia, Francia, Uk, Spagna e in Cina) dove risiede la maggior domanda di applicazioni tecnologiche di eSourcing. Amplierà la propria offerta di prodotto ponendosi all’avanguardia sul mercato. Consoliderà la propria posizione come uno dei primissimi protagonisti mondiali nell’eSourcing. Secondo i termini dell’accordo definitivo la transazione verrà effettuata attraverso Bravosolution Usa, Inc. , una nuova società creata per l’acquisizione di Verticalnet. Bravosolution Usa, Inc. Acquisterà tutte le azioni ordinarie di Verticalnet al prezzo di $ 2,56 (€1 ,80) per azione e si fonderà poi in Verticalnet che assumerà il nome di Bravosolution Usa, Inc. La transazione proposta è soggetta ad approvazione da parte degli azionisti di Verticalnet, e ad altre usuali condizioni contrattuali. Simultaneamente alla firma dell’accordo definitivo, Bravosolution ha firmato un accordo per l’acquisto di un’emissione di Preferred Stocks Serie C di Verticalnet per $824. 338 (€579. 296). Queste azioni saranno convertibili in common stock di Verticalnet a $2,56 (€1 ,80) per azione. Questo finanziamento verra completato il 31 ottobre 2007. Verticalnet intende utilizzare i proventi ottenuti con l’emissione di queste azioni per coprire le necessità più immediate di circolante. Se la transazione proposta verrà portata a termine, l‘acquisizione di Verticalnet da parte di Bravosolution Usa creerà uno dei leader mondiali nella fornitura di soluzioni per il supply management. L’acquisizione darà al Gruppo Bravosolution una significativa presenza negli Stati Uniti e rafforzerà la propria presenza in Europa e in Asia, consentendole inoltre di consolidare l’offerta di servizi e di soluzioni di e-Sourcing a società e enti pubblici a livello mondiale. Data la complementarietà sia dei mercati serviti sia dell’offerta di prodotto, la nuova società continuerà nello sviluppo e nel miglioramento dei prodotti offerti oggi da Verticalnet. Bravosolution continuerà a investire nella suite di supply management di Verticalnet (Xe) e rafforzerà l’organizzazione commerciale e l’assistenza ai clienti di Verticalnet stessa. Ciò permetterà di accelerare la crescita di Verticalnet e di garantire alla sua clientela una ancor maggiore qualità del servizio e la massima soddisfazione delle richieste. Fondata nel 2000, Bravosolution è il maggior fornitore di soluzioni di supply management in Europa, con iniziative di espansione in Asia. Bravosolution prevede un fatturato di circa € 33 milioni nel 2007, con risultato netto positivo. Bravosolution collabora con circa 300 clienti, tra cui società ed enti pubblici in 18 paesi, offrendo una combinazione di software e servizi professionali di eSourcing e spend management. Bravosolution assicurerà ai clienti Verticalnet continuità nello sviluppo del software da loro utilizzato e la massima assistenza, garantendo con la propria solidità finanziaria l’impegno richiesto per la crescita della società americana. Il maggiore azionista con più del 50% del capitale di Bravosolution e’ il Gruppo Italcementi Nel comunicare l’operazione Nathanael V. Lentz, President e Chief Executive Officer di Verticalnet ha commentato: “La transazione con Bravosolution è interessante per i nostri azionisti, garantisce continuità ai nostri clienti, dà garanzia ai nostri creditori e offre nuove e migliori opportunità ai nostri dipendenti. Le nostre organizzazioni sono allineate nel loro impegno al servizio del cliente e nella ricerca delle migliori soluzioni. Anche se operiamo nello stesso settore, le nostre soluzioni sono state sviluppate per soddisfare le esigenze di mercati diversi. I nostri prodotti e servizi sono complementari e Verticalnet con il supporto di Bravosolution potrà assicurare ai suoi clienti continuità nello sviluppo dei suoi prodotti e la migliore assistenza. ” Federico Vitaletti, consigliere delegato di Bravosolution ha commentato: “Verticalnet è un’azienda leader nell’importante mercato americano grazie ad un ottimo management, una tecnologia molto avanzata e un portafoglio di importanti clienti, alcuni dei quali presenti anche in Europa. Abbiamo apprezzato la professionalità del team e l’eccellenza delle soluzioni tecnologiche, ma la debolezza finanziaria di Verticalnet ed i costi richiesti dalla presenza in borsa non le hanno permesso di ottenere i positivi risultati attesi. Il nostro intervento rimuoverà queste difficoltà permettendo alla società di esprimere tutto il suo grande potenziale”. La transazione è soggetta all’approvazione degli azionisti di Verticalnet e ad altre condizioni contrattuali e si prevede che sarà conclusa nel primo trimestre 2008 Bravosolution si e’ avvalsa dell’assistenza dello studio legale Greenberg Traurig, Llp, di Delzanno & Co. Inc. Come M&a advisor, e di Bdo Seidman (accounting), Marsh Inc. (risk management) e Mercer (risorse umane). Struttura della Transazione Secondo i termini dell’accordo siglato da Bravosolution e Verticalnet, Bravosolution Usa acquisterà il 100% del capitale azionario di Verticalnet consistente in azioni ordinarie e azioni privilegiate convertibili. La copertura finanziaria per l’operazione é stata assicurata dai soci di Bravosolution. Se la transazione sarà approvata, le passività finanziarie di Verticalnet saranno rimborsate. Si prevede che dopo il completamento della transazione, Nathanael Lentz, Presidente e Ceo di Verticalnet e il suo management team saranno responsabili per le operazioni nel Nord America del Gruppo Bravosolution, sotto la direzione del Ceo di Bravosolution S. P. A. Federico Vitaletti e del top management di Bravosolution incaricato di gestire la successiva operazione di integrazione. A seguito dell’approvazione della transazione da parte degli azionisti di Verticalnet, i titolari di common stock di Verticalnet riceveranno $2. 56 (€1 ,80) per azione. I titolari di Preferred Stock Series B di Verticalnet che non sono membri del management o del consiglio di amministrazione della società riceveranno $0,3875 (€0,27) per azione mentre i titolari che sono membri del management o del consiglio di amministrazione riceveranno $0,26875 (€ 0,19) per azione. L’accordo di fusione è stato approvato all’unanimità dal Consiglio di Amministrazione di Verticalnet. Contemporaneamente alla firma dell’accordo definitivo, Bravosolution Usa ha sottoscritto un’emissione di Preferred Stocks Series C di Verticanet ad un prezzo si acquisto di $824. 338 (€579. 296). Le Preferred Stock Serie C sono convertibili in 322. 007 common shares di Verticalnet al prezzo di conversione di $2,56 (€ 1,80) per azione. Bravosolution potrà votare con tali azioni nell’assemblea che sarà convocata per approvare la transazione. Questa operazione di finanziamento verra completata il 31 ottobre 2007. L’emissione di Preferred Stock genererá un incasso pari a circa $800. 000 (€ 526. 193) per Verticalnet, al netto dei costi stimati relativi al finanziamento stesso. Verticalnet intende utilizzare il ricavato di tale emissione azionaria per finanziare le proprie necessità di circolante immediate. Il Consiglio di amministrazione di Verticalnet raccomanda agli azionisti di votare a favore della transazione per i seguenti motivi: Negli ultimi 9 mesi Verticalnet ha intrapreso un lungo ed approfondito processo di ricerca di potenziali compratori per la propria società ed ha ricevuto diverse indicazioni di interesse sia da acquirenti strategici che da fondi. Il Consiglio di amministrazione di Verticalnet ritiene che l’offerta ricevuta da Bravosolution sia la migliore in termini di ritorno finanziario per gli azionisti e di trattamento degli altri stakeholder collegati alla società inclusi clienti, fornitori, creditori e dipendenti. A $2,56 (€1 ,80) per common stock, questa transazione garantisce un premio del 28% rispetto al prezzo di conversione di $2,00 (€1,41) del Preferred Stock Serie B emesse in data 1° Giugno 2007 convertibili in un numero di azioni di Verticalnet common stock pari a 1,1 milioni. La posizione debitoria e di liquidità di Verticalnet è ormai da qualche tempo critica, come preventivamente comunicato nel report trimestrale per il periodo terminato il 30 giugno 2007. Il debito di $5,3 (€ 3,654) milioni deve essere rimborsato entro i prossimi 6 mesi mentre la cassa disponibile al 30 settembre 2007 era di circa $ 600. 000 (€ 421. 644) in una situazione di ulteriore erosione della liquidità della società. Le alternative di Verticalnet alla propria cessione a Bravosolution includono un aumento capitale di oltre $10,0 (€ 7,0) milioni, necessari per garantire la continuità del business ed assolvere ai minimi requisiti patrimoniali. In base ai termini dell’accordo di fusione, Verticalnet può sollecitare offerte di acquisto da parte di terzi fino al 19 novembre 2007. Il Consiglio di amministrazione di Verticalnet intende avvalersi di tale prerogativa. .  
   
   
GRUPPO RDB: ACQUISITO IL 70% DELLA DI PAOLO PREFABBRICATI, AZIENDA DEL CENTRO ITALIA SPECIALIZZATA NELLA PROGETTAZIONE, PRODUZIONE E MONTAGGIO DI PREFABBRICATI  
 
Pontenure, 30 Ottobre 2007 – Il Gruppo Rdb, maggior gruppo industriale italiano attivo nella progettazione, produzione ed installazione di sistemi e strutture prefabbricate e primario operatore nella produzione di componenti per l’edilizia , consolida la propria leadership nel settore dei prefabbricati con l’acquisizione del 70% di Di Paolo Prefabbricati Srl, società operante nel Centro Italia specializzata nella progettazione, produzione e montaggio di manufatti prefabbricati in conglomerato cementizio vibrato e precompresso. È stata firmata il 25 ottobre la lettera d’intenti che prevede l’acquisto diretto del 70% del capitale sociale della Di Paolo Prefabbricati Srl, newco derivante dallo scorporo di un ramo d’azienda dalla Di Paolo Prefabbricati, al prezzo di 8,96 milioni di Euro per una valorizzazione della Società pari a 12,8 milioni di Euro con una posizione finanziaria netta di Euro 5 milioni. Giuseppe di Paolo deterrà il 30% del capitale sociale e con la carica di Amministratore Delegato rimarrà alla guida operativa della newco. Il Closing dell’operazione è previsto per fine novembre. La suddetta operazione di acquisizione non è soggetta ad approvazione da parte dell’Autorità Antitrust ed è soggetta alle ordinarie procedure di consultazione sindacale. Di Paolo Prefabbricati, con sede a Tortoreto (Te), è uno dei principali player nel Centro Italia nella progettazione, produzione e montaggio di manufatti prefabbricati in cemento armato e cemento armato precompresso sia nel segmento edilizio civile ed industriale che pubblico e privato. Benché l’area geografica di mercato sia principalmente individuabile nel Centro Italia, l’azienda è in grado di effettuare interventi di notevole portata anche in altre zone del territorio nazionale grazie alla consolidata capacità produttiva ed ad una efficiente organizzazione logistica in termini di trasporto e montaggio. Nel corso del 2006 la società ha realizzato un fatturato pari a 28 milioni di Euro, con un Ebitda rettificato di 3,4 milioni di Euro. Con l’acquisizione della Di Paolo Prefabbricati Srl, Rdb si conferma quale principale operatore nel processo di aggregazione nel mercato dei Prefabbricati in Italia, raggiungendo ad oggi una quota di mercato di circa il 12%. “Stiamo mantenendo le promesse fatte in occasione della nostra recente quotazione” ha aggiunto Renzo Arletti, Amministratore Delegato della Società. “Avevamo dichiarato di voler crescere per linee esterne grazie ai proventi dell’Ipo e siamo soddisfatti di poter annunciare a soli 4 mesi dalla nostra quotazione sul segmento Star di Borsa Italiana un’acquisizione di rilevanza strategica sia dal punto di vista geografico, in quanto andiamo a coprire una fascia, quella adriatica, in cui non eravamo presenti, sia dal lato delle sinergie che svilupperemo nei prossimi mesi a seguito dell’integrazione”. Nella transazione il Gruppo Rdb è stato assistito da Pricewaterhousecooper Spa come advisor finanziario e dallo Studio Rucellai & Raffaelli come consulente legale. .  
   
   
COME GLI ITALIANI VIVONO LA CASA  
 
Roma , 30 ottobre 2007 - Casa-tana o casa-casa per le famiglie italiane che vivono nelle grandi città? L’83,2% delle famiglie interpellate da Tecnoborsa definisce la propria casa come un luogo vissuto e aperto alla convivialità, dove trovare anche un rifugio dalle fatiche (11,3%) o solo dormire (3,4%) ed, eventualmente, lavorare (2,1%). Coloro che definiscono ospitale e vissuta la propria casa sono per lo più le famiglie numerose, mentre la casa-rifugio-studio-lavoro è prerogativa dei singles. A Roma prevalgono la casa vissuta e la casa rifugio; a Milano troviamo la casa dormitorio e la casa studio; la casa ospitale è a Napoli, Palermo e Genova; Torino vive più la casa come un rifugio e un luogo di relax. Però, solo un 5,8% si dichiara veramente disposto a sacrifici per migliorare il comfort dell’abitazione, mentre il 47,5% è piuttosto favorevole ma senza rinunce, a fronte di un 46,8% che preferisce spendere diversamente i propri soldi. La particolarità del gruppo che non intende spendere nella casa è che consiste, per lo più, di pensionati oltre i 65 anni di età, mentre i più propensi ad apportare migliorie risiedono a Roma, Milano e Palermo, invece i più parchi vivono a Genova, Napoli e Torino. Da un focus su coloro che sono disposti a spendere risulta una media del 40% circa per migliorie, impiantistica, arredamento e oggettistica, mentre solo un 21,4% investe molto o abbastanza in arte. A Roma e Palermo si investe molto in arte e arredamento; a Milano si spende per migliorie edilizie, tecnologie e impianti; Torino brilla per le tecnologie; Genova predilige l’oggettistica; Napoli spende poco. Ma quanto tempo trascorrono in casa gli italiani? Il valore modale si aggira sulle 12-15 ore (incluse le ore di sonno) ma i possibili raggruppamenti sono tre: un 51,5% sta in casa tra le 10 e le 15 ore; un 37,1% trascorre tra le mura domestiche 15 ore e più; i meno casalinghi sono l’11,6%, con una permanenza di 8-10 ore al massimo. I romani risultano essere i meno domestici, a differenza dei milanesi che stanno in casa più di tutti; napoletani e palermitani ricadono nella fascia intermedia; infine, torinesi e genovesi rientrano nella media per tutte e tre le fasce orarie. Ma è nel modo di passare il tempo in casa che affiorano le abitudini più diverse: ben il 52% si occupa della casa e dei suoi abitanti; il 36,4% si dedica agli hobby preferiti; un 5,4% lavora e un 6,4% usa la casa solo per mangiare e dormire. Analizzando il tempo passato in casa rispetto alle proprie consuetudini, si scopre che chi staziona meno di 10 ore ha giusto il tempo di mangiare, dormire e rilassarsi un po’; chi trascorre in casa dalle 10 alle 15 ore riesce anche a lavorare o studiare; chi vive pienamente la casa si occupa della stessa e dei propri familiari ed è questa la casa più ospitale. Infatti, quest’ultimo gruppo è quello per il quale le caratteristiche della propria casa influiscono molto positivamente anche sulla qualità della vita. Del resto, ben il 94,3% degli intervistati dichiara che le caratteristiche dell’abitazione incidono fortemente sulla propria esistenza; c’è anche un esiguo segmento che, pur trascorrendo pochissimo tempo in casa, tuttavia ne apprezza le qualità. Quello che emerge molto chiaramente è l’alto grado di soddisfazione delle famiglie che vivono nelle grandi città riguardo la vivibilità delle loro abitazioni: si tratta del 90% circa, dato perfettamente in linea con quanto già rilevato nell’Indagine 2007 a proposito degli acquisti effettuati che denotano una grande attenzione nella scelta di una casa che porta, di conseguenza, ad essere molto soddisfatti. I più contenti di ciò vivono a Torino, Palermo e Genova ma c’è da notare che si tratta prevalentemente di nuclei familiari senza figli. Anche sotto il profilo delle moderne esigenze abitative, il 65,2% degli intervistati si dichiara molto o abbastanza soddisfatto per quanto riguarda la progettazione architettonica e la distribuzione degli spazi interni della propria abitazione. C’è da rilevare che i giovani sono più soddisfatti degli anziani e che Palermo e Napoli sono le città più sensibili e contente sotto questo profilo. . .  
   
   
KÌRON, MUTUI: LO SCENARIO STA CAMBIANDO  
 
Milano, 30 ottobre 2007 - I recenti interventi sui tassi di interesse da parte della Bce per contrastare il livello di inflazione hanno comportato un aumento del costo delle rate dei mutui sottoscritti dalle famiglie. Questa situazione ha parzialmente inciso sul debito complessivo delle famiglie italiane, che è ancora tra i più bassi d’Europa. La percentuale delle sofferenze sui mutui risulta quindi contenuta. Si deve anche evidenziare che nel nostro Paese vi è un elevato numero di famiglie proprietarie di immobili, circa il 73,4% del totale, rispetto alla maggior parte dei Paesi dell’area euro, fattore che determina un’incidenza minore del rischio. Il credito bancario concesso alle famiglie per l’acquisto delle abitazioni registra nel primo semestre 2007 un rallentamento dei flussi da attribuire ad una minore crescita dei prezzi degli immobili e al rialzo dei tassi di interesse. Nel primo semestre del 2007, infatti, il valore erogato è stato di 30,5 miliardi di Euro, con una variazione negativa (-3,7%) rispetto al primo semestre 2006. Anche i dati relativi alle macro-aree evidenziano una diminuzione delle erogazioni, l’area Meridionale ha il livello maggiore di diminuzione -4,9%. A livello regionale la crescita maggiore nel primo semestre 2007 si è registrata in Molise +14,4%, in Trentino +13,4% e in Umbria con +10,3% rispetto al primo semestre 2006. E’ in decrescita il valore erogato in Lombardia -3,2%, nel Lazio -5,6% e in Campania -11,3%. Nei prossimi anni la domanda risulterà essere più selettiva e interessata alle proposte degli istituti, mentre l’offerta sarà orientata gradualmente all’ampliamento delle fasce di clientela. L’andamento del mercato sarà legato all’innovazione dei prodotti per effetto delle nuove normative già indicate dalle Commissioni Europee. In particolare si registrerà una maggiore flessibilità dell’offerta, attraverso una più accentuata semplificazione dei prodotti con un più accentuato orientamento delle famiglie verso il segmento a tasso fisso. Aumenteranno le opportunità di credito verso la clientela più rischiosa, con prezzi e polizze assicurative adeguate a garantire una corretta copertura del rischio. Si assisterà ad un ampliamento del mercato verso i cittadini stranieri, i giovani e i lavoratori atipici. .  
   
   
EDILIZIA SOSTENIBILE, ASSESSORE BERRUTI: "QUASI UN MILIONE DI EURO PER CASE NON INQUINANTI"  
 
Genova, 30 ottobre 2007 - Le case inquinano? La Regione stanzia quasi un milione di euro per favorire l´edilizia sostenibile. La proposta è stata presentata dall´assessore regionale alle Politiche Abitative, Maria Bianca Berruti e accolta in Giunta. Per la prima volta la Regione Liguria scommette su un´edilizia popolare di qualità che abbia tra i suoi principi fondanti la sostenibilità ambientale del singolo edificio. A questo proposito la Giunta ha assegnato 894. 060,69 euro per sette interventi di edilizia residenziale sociale compresi nel programma regionale per il social housing che percepiranno il contributo. In pratica un finanziamento aggiuntivo per rendere più compatibili con l´ambiente gli edifici in questione. "Può sembrare strano - ammette l´assessore Berruti - ma le case sono fonti di inquinamento per quanto riguarda le emissioni di gas serra provenienti dalle calderine, per un uso eccessivo di energia a fini domestici e un utilizzo spropositato di risorse idriche". L´assessore Berruti ha così pensato di individuare 7 interventi pilota di edilizia residenziale pubblica per renderli punta di diamante dell´edilizia sostenibile in Liguria. Le strutture individuate con il contributo delle Agenzie regionali territoriali si trovano: alla Spezia e riguardano il recupero della ex scuola Limone, destinata a diventare un centro di accoglienza temporanea per poveri e persone disagiate, una nuova costruzione a completamento del quartiere Favaro, il recupero della ex scuola di Ortonovo, la nuova costruzione a Borgo Marinella; a Savona e riguardano le opere sociali in località Santuario; le "Case Gialle" in località Contrada S. Pietro a Quiliano e la nuova costruzione "Le Porrine" a Ospedaletti (Im). Il costo totale degli interventi ammonta a 6 milioni di euro di cui il 14% circa finanziato dalla Regione. "Il contributo - spiega l´assessore Berruti - è stato assegnato sulla base del livello di sostenibilità del singolo edificio, valutato in funzione di vari aspetti ambientali, quali il contenimento dei consumi termici invernali, l´illuminazione naturale, la produzione di acqua calda attraverso forme alternative come il fotovoltaico, la quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili, fino ad arrivare al contenimento delle emissioni di anidride carbonica". Per ciascun intervento il contributo regionale è pari a 84. 865,81 euro, considerato che per ciascun alloggio l´importo medio delle opere aggiuntive necessarie a raggiungere specifiche prestazioni ambientali ammonta a 20. 079 euro circa e che il contributo regionale arriva a coprire 15. 414,84 euro ad alloggio. "L´intervento che è stato considerato migliore sotto il profilo della sostenibilità edilizia - continua Berruti - è stato quello presentato dal Comune della Spezia e relativo al recupero della ex scuola Limone che su un massimo di 5 punti ne ha totalizzati 4,22, potendo quindi ottenere una percentuale di co-finanziamento pari al 21,10% del costo di costruzione dell´intervento e cioè un contributo di 252. 622,98 euro su un costo complessivo di 1. 197. 265 euro, riuscendo così a coprire quasi tutti gli oneri aggiuntivi necessari all´innalzamento della qualità edilizia che sono invece pari a € 344. 696". In pratica il protocollo di Kyoto applicato al costruire e all´abitare per case che siano rispettose dell´ambiente e che consumino meno risorse energetiche e idriche. Tenuto conto soprattutto che il comparto residenziale ligure è responsabile di circa il 35% delle emissioni di gas serra della regione e i consumi energetici ammontano a più del 28 per cento dei consumi complessivi di energia a livello regionale. Gli accordi di programma quadro tra Regione Liguria, Enti locali e Arte per dare il via alle opere verranno siglati il 31 ottobre, l´avvio dei lavori è previsto entro la fine dell´anno, dopo le gare di appalto. La conclusione degli interventi dovrebbe avvenire nell´arco del 2008. Il consumo di energia per usi domestici in Liguria è infatti pari a 1. 177 Kw per abitante, un dato che risulta leggermente superiore alla media nazionale che ammonta a 1. 142 Kwh per abitante, con punte massime di 1. 259 Kwh. Un fatto che deriva anche dal periodo di costruzione dell´edificio, quelli più antichi infatti hanno una domanda energetica superiore del 30% rispetto ai limiti stabiliti dalla normativa nazionale.
comune intervento soggetto attuatore contributo aggiuntivo regionale (in Euro)
La Spezia Recupero ex scuola Limone Arte Spezia 252. 622,98
La Spezia Nuova costruzione a completamento Peep Favaro Arte Spezia 211. 422,00
Ortonovo Recupero ex scuola Arte Spezia 79. 033,76
Sarzana Nuova costruzione a Borgo Marinella Arte Spezia 101. 699,95
Savona Opere Sociali in località Santuario Opere Sociali Ns. Signora della Miser. 131. 176,12
Quiliano “Case Gialle” in località Contrada S. Pietro Arte Savona 131. 176,12
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COSTERAS, I NOMI DEI VINCITORI  
 
 Cagliari, 30 ottobre 2007 - Sono stati presentati i progetti e resi noti i nomi dei vincitori del concorso di idee per la riqualificazione di otto borgate marine della Sardegna, denominato "Costeras" e bandito lo scorso 4 giugno dalla Regione Autonoma della Sardegna (Servizio Tutela Paesaggio di Cagliari dell´assessorato Enti locali, finanze e urbanistica, con la collaborazione di Inarch Sardegna). Il concorso era finalizzato alla raccolta di idee e contributi per favorire una migliore capacità progettuale per la riqualificazione e il recupero degli insediamenti esistenti nel territorio costiero dell´isola, in coerenza con la filosofia, gli obiettivi e gli indirizzi del Piano paesaggistico regionale. L´iniziativa, segnata da un forte carattere sistemico, persegue inoltre l´obiettivo di stimolare idee capaci di fornire elementi utili alla definizione di criteri generali di intervento per le aree individuate come ambiti costieri dal Ppr. Soddisfatti i sindaci, che sono stati parte attiva nella scelta dei lavori proposti, e l´assessore regionale dell´Urbanistica Gian Valerio Sanna. “Sono soddisfatto non solo per l´alto numero dei partecipanti da ogni parte d´Europa - ha dichiarato Gian Valerio Sanna -, ma soprattutto per la grande qualità degli elaborati proposti. La Regione ora si impegnerà a fare camminare questi progetti: le risorse finanziarie ci sono e saranno investite proprio per valorizzare e riqualificare le borgate individuate dal progetto Costeras. Il lavoro che sta facendo la Regione nel campo dell´urbanistica, con questa vera e propria rivoluzione culturale, è stato apprezzato dal Ministero ed è preso quale esempio concreto anche da altre regioni e dalla comunità internazionale". "Credo che un particolare ringraziamento - ha concluso l´assessore Sanna - vada anche agli amministratori lungimiranti che hanno condiviso e stanno condividendo con noi questa esperienza di rinnovamento, e che lavorano unicamente per lo sviluppo e la salvaguardia del loro territorio". Queste le borgate individuate dal progetto: 1. Giorgino, Comune di Cagliari; 2. Torre Salinas - Colostrai, Comune di Muravera; 3. Santa Maria Navarrese, Comune di Balnei; 4. Santa Lucia, Comune di Siniscola; 5. Isola Rossa, Comune di Trinità d’Agultu; 6. Argentiera, Comune di Sassari; 7. Santa Caterina di Pittinuri – S’archittu, Comune di Cuglieri; 8. Marceddì, Comune di Terralba. A seguire l’elenco dei vincitori selezionati tra oltre duecento partecipanti da tutta Europa da una giuria internazionale presieduta dall’urbanista Bernardo Sechi. Borgata: Giorgino classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Vanini ing. Aldo; 2 Perra arch. Pier Paolo; 3 Tina arch. Frank; menzione Anselmi arch. Cecilia. Borgata: Torre Salinas classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Torres Modrego arch. Lorena; 2 Mammarella arch. Andrea; 3 Carli arch. Azzurra. Borgata: Marceddì classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Ravazzolo arch. Monica; 2 Posocco arch. Pisana; 3 Bohn arch. Peter; menzione Maciocco arch. Giovanni. Borgata: Santa Maria Navarrese classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Cabras arch. Pier Paolo; 2 Pirisi arch. Roberto; 3 Gallotti arch. Valentina. Borgata: Santa Caterina di Pittinnuri – S’archittu classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Ravazzolo arch. Monica; 2 oranti o arch. Giovanni; 3 oranti arch. Anna Chiara. Borgata: Santa Lucia classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Maciocco arch. Giovanni; 2 Sanna ing. Patrizio; 3 Cossu arch. Miriam Eugenia. Borgata: Argentiera classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Pascolat arch. Ramon; 2 De La Dure arch. Silvie; 3 Mentasti arch. Giacomo Enrico; Menzione Foddanu arch. David. Borgata: Isola Rossa classifica Capogruppo del soggetto concorrente: 1 Pia arch. Claudio; 2 Bohn arch. Peter; 3 Annese arch. Mariella; Menzione Terzetta arch. Marco. Per ognuna delle 8 borgate sono stati assegnati i seguenti premi: 1° Classificato: € 15. 000,00; 2° Classificato: € 10. 000,00; 3° Classificato: € 5. 000,00. .  
   
   
BENI CULTURALI, IN ARRIVO 5 MLN DA GOVERNO PER FINANZIARE TREDICI PROGETTI FRA QUESTI: ACQUEDOTTO STORICO DELLA VALBISAGNO E MUSEO PORTUALE A GENOVA, PRIAMAR DI SAVONA  
 
 Genova, 30 Ottobre 2007 - In arrivo dal governo 5 milioni di euro per diversi beni culturali liguri. Il finanziamento arriva da risorse Cipe ed è frutto di un Accordo di Programma Quadro firmato il 27 ottobre a Roma da Regione Liguria e Ministeri dell´Economia e Finanze e Beni e Attività Culturali. Servirà a sostenere un investimento complessivo di oltre 12 milioni di euro riguardante tredici interventi individuati insieme con la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Liguria. Le risorse ancora mancanti arriveranno dagli enti locali, da enti pubblici e da fondi privati. Gli interventi riguardano riallestimento del Polo Museale nel complesso monumentale del Priamar di Savona, il completamento e il ripristino di Palazzo Stella a Triora, nell´Imperiese, con l´apertura di un museo internazionale, l´acquisizione di Villa Regina Margherita, a Bordighera, da destinare a sede espositiva della collezione Teruzzi, la tutela e la valorizzazione del sito archeologico della Caverna delle Arene Candide di Finale Ligure, la realizzazione del Museo portuale alla Darsena di Genova, il recupero del percorso dell´Acquedotto storico della Valbisagno, a Genova, il completamento del castello di Zuccarello, in provincia di Savona e di quello di Madrignano, a Calice al Cornoviglio, in Val di Vara, nello Spezzino. Gli altri interventi che godranno del finanziamento del Cipe sono il Palazzo Fascie Rossi di Sestri Levante per il completamento della biblioteca, il completamento del restauro nell´ex chiesa di San Francesco nel complesso monumentale Costaguta di Chiavari, la catalogazione del patrimonio archivistico ligure della Soprintendenza Archivistica per la Liguria, il portale regionale "Cultura in Liguria", diversi progetti culturali di valenza regionale. .  
   
   
RISANAMENTO RIORGANIZZA LA PROPRIA STRUTTURA SOCIETARIA ESTERA  
 
Milano, 30 ottobre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Risanamento Spa in data 25 ottobre ha deliberato una riorganizzazione della propria struttura societaria estera. In particolare, Risanamento Spa conferirà a Risanamento Europe S. A. R. L. , società di diritto lussemburghese e propria controllata, direttamente e indirettamente, al 100%, le partecipazioni totalitarie detenute direttamente nelle seguenti società di diritto francese, proprietarie di immobili: (i) Etoile Rome S. A. R. L. ; (ii) Etoile Saint-florentin S. A. R. L. ; (iii) Etoile Saint-augustin S. A. R. L. ; (iv) Etoile 50 Montaigne; (v) Etoile 54 Montaigne S. A. R. L. E (vi) Etoile Actualis S. A. R. L. A fronte di tale conferimento, Risanamento Europe S. A. R. L. Ha deliberato un aumento di capitale di Euro 100 mln. Ca. Integralmente riservato a Risanamento. Le società oggetto del conferimento sono proprietarie di complessi immobiliari di prestigio tutti localizzati nel centro di Parigi, in particolare: (i) 19/21 Boulevard Haussmann; (ii) 54 Avenue Montaigne; (iii) complesso immobiliare sito a Parigi, rue de Rome; (iv) Place Saint Augustin, 43/45/47; (v) 17 rue Saint Florentin; e (vi) 50/52 Avenue Montaigne. Le partecipazioni saranno conferite ad un valore complessivo pari a Euro 100 mln. Ca. (pari, quindi, all’aumento di capitale di Risanamento Europe S. A. R. L. ) determinato sulla base del patrimonio netto pro forma alla data del 31 ottobre 2007 rettificato in base al valore di mercato degli immobili rilevato da una perizia di un esperto indipendente e alle imposte implicite sulla plusvalenza calcolata rispetto al valore di libro. Quanto agli effetti dell’operazione, trattandosi di una riorganizzazione interna la stessa non ha alcun impatto patrimoniale economico e finanziario a livello di bilancio, sia civilistico, che consolidato della Società. Le motivazioni che hanno portato la società a realizzare l’operazione sono le seguenti: (i) razionalizzare la struttura societaria estera del Gruppo Risanamento; (ii) concentrare in Risanamento Europe S. A. R. L. Le attuali principali attività immobiliari estere, in modo tale che detta società diventi una sub holding operativa per il futuro sviluppo internazionale del Gruppo Risanamento; (iii) dotare la Risanamento Europe S. A. R. L. Di un significativo patrimonio immobiliare che consenta alla società di poter reperire in modo autonomo nuove risorse finanziarie al fine di future operazioni. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il 31 ottobre 2007 e consentirà l’ottimizzazione della struttura organizzativa e societaria estera del Gruppo Risanamento con benefici funzionali, sinergici e finanziari senza significativi incrementi dei costi generali. L’operazione è da intendersi tra parti correlate in quanto conferente e conferitaria sono legate da rapporto di controllo. A seguito dell’operazione non sono previste variazioni ai compensi degli Amministratori di Risanamento e/o di società da questa controllate né si evidenziano specifici rischi connessi ad attuali o potenziali conflitti di interesse tra le parti correlate coinvolte nell’operazione. .  
   
   
TURKMENISTAN : IL PAESE PERMETTE AGLI INVESTITORI STRANIERI DI AVERE PROPRIETÀ IMMOBILIARI  
 
Ashgabat, 30 ottobre 2007 - Il presidente del Turkmenistan, Gurbanguly Berdimuhamedow, ha firmato una legge che permette agli investitori stranieri di comprare delle proprietà nel Paese. Gli emendamenti alla legge sugli investimenti stranieri diffusi dai media nazionali offrono maggiori diritti agli investitori stranieri, i quali adesso hanno il diritto di investire in forma di parziale coinvolgimento nelle imprese, di possederle completamente o di acquistare imprese già operanti, sia per i beni mobili che per gli immobili. Gli investitori stranieri possono comprare proprietà immobiliari in Turkmenistan direttamente o attraverso entità legali turkmene o individuali. Secondo la legge approvata nel 1992 agli investitori stranieri era permesso soltanto avviare delle joint-venture con le società statali. .  
   
   
ENTRA IN VIGORE L´ACCORDO ITER  
 
 Bruxelles, 30 ottobre 2007 - L´accordo sul reattore termonucleare sperimentale internazionale (Iter) è entrato in vigore, aprendo la strada alla costruzione del reattore che dimostrerà la fattibilità dell´energia di fusione, fonte energetica del sole e delle stelle. L´entrata in vigore dell´accordo, sottoscritto nel novembre 2006, era prevista 30 giorni dopo l´ultima ratifica. La Cina è stato l´ultimo dei partner a ratificare il documento, dopo Ue, Stati Uniti, India, Corea del Sud, Russia e Giappone. Il reattore sarà situato a Cadarache (Francia), dove il 24 ottobre il personale di Iter ha brindato con i colleghi degli altri sette partner, che partecipavano all´evento tramite un collegamento video in diretta. Iter è il più grande progetto di collaborazione scientifica al mondo e rappresenta oltre metà della popolazione mondiale. I costi di costruzione del reattore sono valutati in 5 Mrd Eur su 10 anni, mentre altri 5 Mrd Eur sono previsti per il periodo operativo ventennale. «In poche occasioni un gruppo relativamente piccolo di persone ha avuto l´opportunità di collaborare per originare un simile, fondamentale, impatto sul benessere futuro del nostro pianeta», ha affermato il direttore generale di Iter Kaname Ikeda il 24 ottobre. «Le nazioni del mondo hanno compreso l´esigenza di nuove fonti di energia reagendo con responsabilità e lungimiranza. Dando vita a Iter i paesi membri hanno istituito un modello di collaborazione internazionale completamente nuovo; la nostra sfida è dimostrare che talenti straordinari di molte nazionalità diverse possono unirsi per generare una forza lavoro dinamica», ha aggiunto. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Iter. Org/index. Htm . .  
   
   
ON LINE GLI ATTI DEL CONVEGNO APER SUI COSTI DI GENERAZIONE DEGLI IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI  
 
 Milano, 30 ottobre 2007 – Tutto esaurito ed iscrizioni chiuse in anticipo per il convegno che ha visto confrontarsi istituzioni e produttori sul tema dei costi di generazione degli impianti da fonti rinnovabili. Merito senza dubbio dell’attualità dell’argomento, ma anche dei relatori che sono intervenuti nel dibattito: dal Gse all’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, dal Ministero per lo Sviluppo Economico all’Università di Padova che ha condotto lo studio e presentato i risultati ottenuti, ad Aper che ne ha fornito una lettura ragionata in base all’esperienza dei propri Associati. Da oggi è possibile scaricare i diversi interventi, la premessa Aper allo studio e lo studio stesso dal link http://www. Aper. It/newsite/index. Php?option=com_content&task=view&id=2478&itemid=386 Chi non fosse riuscito a seguire l’evento potrà comunque scaricarne la registrazione a breve, sempre collegandosi al sito www. Aper. It .  
   
   
ENEL SALE AL 37,15% NELLA RUSSA OGK-5 CON QUESTA OPERAZIONE DEL VALORE DI CIRCA 10,8 MILIARDI DI RUBLI, ENEL INVESTMENT HOLDING SUPERERÀ LA SOGLIA DEL 30% E SI APPRESTA A PROMUOVERE UN’OPA SULL’INTERO CAPITALE DELLA PRIMA “GENCO” RUSSA ACQUISITA DA UN GRUPPO INTERNAZIONALE  
 
 Roma, 30 ottobre 2007 – Enel S. P. A. (Enel) informa che Enel Investment Holding B. V. (Eih, società di diritto olandese interamente posseduta dalla stessa Enel) ha sottoscritto, nella serata di ieri, il contratto di acquisto da Credit Suisse di circa 2. 529,4 milioni di azioni della società elettrica russa Oao Ogk-5 (Ogk-5), pari a circa il 7,15% del relativo capitale sociale, per un corrispettivo di 4,2574 rubli per azione ed un prezzo complessivo pari quindi a circa 10. 769 milioni di rubli (equivalenti a circa 304 milioni di Euro al cambio attuale di 35,4 rubli per 1 Euro). Il perfezionamento dell’operazione avverrà, in conformità al diritto russo, con la registrazione del trasferimento delle azioni, la cui effettuazione è prevista nei prossimi giorni. Eih possedeva già una partecipazione pari al 29,99% del capitale di Ogk-5. Al completamento dell’operazione sopra descritta Eih risulterà quindi titolare del 37,15% circa del capitale di Ogk-5 e, avendo superato la soglia del 30% del capitale stesso, sarà tenuta, in base al diritto russo, a promuovere un’offerta pubblica di acquisto (Opa) sull’intero capitale della società russa. Il mercato sarà tempestivamente informato in merito al prezzo d’Opa, alla tempistica prevista per lo svolgimento dell’offerta e alle ulteriori caratteristiche dell’offerta stessa non appena la relativa documentazione sarà stata approvata dalla competente Autorità regolatoria russa (Fsfr). In particolare allo stato attuale il prezzo, in base alle disposizioni regolamentari vigenti in Russia, non potrà essere inferiore a 4,4275 rubli per azione, quale prezzo più alto corrisposto per il titolo dall’offerente negli ultimi 6 mesi. Costituita nel 2004 nel contesto della riforma del settore elettrico, Ogk-5 è una delle sei società russe di generazione destinate alla privatizzazione, con impianti in diverse parti del Paese. Ogk-5, in particolare, comprende quattro centrali termoelettriche situate nelle regioni più sviluppate e in rapida crescita: una centrale alimentata a gas da 2. 400 Mw a Konakovskaya nella regione di Tver (Russia Centrale); una centrale alimentata a gas da 1. 290 Mw a Nevinnomysskaya nella regione di Stavropol (Russia Meridionale); Enel Spa – Sede Legale 00198 Roma, Viale Regina Margherita 137 – Registro Imprese di Roma e Codice Fiscale 00811720580 – R. E. A. 756032 – Partita Iva 00934061003 Capitale Sociale Euro 6. 176. 196. 279 (al 31 dicembre 2006) i. V. Una centrale alimentata a carbone da 3. 800 Mw a Reftinskaya nella regione di Sverdlovsk (Urali); una centrale alimentata a gas da 1. 182 Mw a Sredneuralskaya nella regione di Sverdlovsk (Urali). Nel primo semestre del 2007, Ogk-5 ha registrato ricavi per 13. 748 milioni di rubli, un risultato operativo di 1. 370 milioni di rubli e un risultato netto di 1. 200 milioni di rubli. L’acquisto di una ulteriore partecipazione in Ogk-5 si inquadra nella strategia di Enel tesa a rafforzare la posizione del Gruppo sul mercato russo, dove Enel è stato il primo operatore straniero ad aggiudicarsi asset nel settore della generazione, nell’ambito del processo di liberalizzazione e privatizzazione del settore elettrico. La presenza di Enel in Russia è ben integrata verticalmente. Oltre alla partecipazione posseduta in Ogk-5, attualmente il Gruppo Enel detiene una quota del 40% nel consorzio Severnaya Energia (partecipato per il restante 60% dall’Eni e denominato precedentemente Enineftegaz) che ha acquisito alcuni promettenti asset nel settore del gas naturale (Oao Arcticgaz, Urengoil e Oao Neftegaztechnologia). Inoltre, il Gruppo Enel detiene anche una quota del 49,5% di Rusenergosbyt, fornitore indipendente di energia elettrica del paese. Il giorno 8 novembre, in occasione della conference call relativa ai risultati dei primi nove mesi 2007 del Gruppo Enel, l’amministratore delegato Fulvio Conti presenterà un aggiornamento sulle strategie del Gruppo nel mercato russo. .  
   
   
IL CREDITO VALTELLINESE FINANZIA IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI  
 
Sondrio, 30 ottobre 2007 - Il Gruppo Credito Valtellinese lancia Creval Energia Pulita, un nuovo finanziamento per agevolare privati ed imprese nell’acquisto ed installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaici, solari, termici, biomasse, geotermici) ed altri progetti relativi alla salvaguardia ambientale. Il nuovo prodotto si accompagna alla recente incentivazione introdotta dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas con il lancio di “Conto Energia”, un sistema di remunerazione dell’energia prodotta da impianti fotovoltaici. La maggiore efficienza nello sfruttamento delle risorse energetiche e nell’utilizzo di fonti rinnovabili assume oggi assoluta rilevanza, in considerazione di quanto sancito dal protocollo di Kyoto. Entro il 2020 l’Italia è chiamata a ridurre le emissioni di anidride carbonica, incentivando lo sviluppo delle energie rinnovabili con l’obiettivo di produrre nel 2010 energia elettrica da queste fonti per almeno il 22% del fabbisogno nazionale. <<E’ in tale contesto che il Gruppo Credito Valtellinese - ha dichiarato il Direttore Generale della Banca Capogruppo Miro Fiordi - da sempre impegnato in iniziative volte al miglioramento delle condizioni dei territori di riferimento, ha pensato e strutturato un finanziamento che sostenga i privati e le imprese per l’acquisto di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili . Tali impianti favoriranno ingenti risparmi di ordine economico, oltre a benefici ambientali derivanti dalla mancanza di emissioni inquinanti, fatto assai rilevante per garantire la stabilità del clima. >> Creval Energia Pulita prevede un finanziamento fino a 10 anni di durata, un’elevata flessibilità nel piano di rimborso e tassi di particolare favore. Copre, inoltre, fino al 100% della spesa per la realizzazione dell’impianto e può essere erogato anche prima dell’accoglimento della domanda di agevolazione, tramite semplice presentazione della fattura o del preventivo di acquisto degli impianti. Per le imprese interessate alla realizzazione di impianti di grandi dimensioni, inoltre, vengono strutturati finanziamenti ad hoc, così come soluzioni nel comparto del leasing.
Principali caratteristiche di Creval Energia Pulita - Privati
Importo finanziabile: fino al 100% del valore dell’impianto con un minimo di 10. 000 euro ed un massimo di 50. 000 euro.
Durata: da 2 a 10 anni.
Rata: mensile.
Tasso: variabile, Euribor trimestrale + spread.
Spread: 1,50 punti.
Commissione incasso rata: zero.
Commissione di istruttoria: 0,50% dell’importo erogato.
Compenso per estinzione/riduzione anticipata: zero.
Principali caratteristiche di Creval Energia Pulita - Imprese
Importo finanziabile: fino al 100% del valore dell’impianto con un minimo di 30. 000 euro ed un massimo di 250. 000 euro.
Durata: da 19 mesi fino a 10 anni, con preammortamento fino a 18 mesi.
Rata: mensile/trimestrale/semestrale.
Tasso: variabile, Euribor trimestrale + spread.
Spread: 1,50 punti.
Commissione incasso rata: zero.
Commissioni di istruttoria: 0,30% dell’importo erogato con un minimo di 200 euro.
Compenso per estinzione/riduzione anticipata: zero.
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A TORINO INAUGURATA UNA MOSTRA SUL TELERISCALDAMENTO  
 
Torino, 30 ottobre 2007 - l´Assessore per l´Ambiente Domenico Mangone ed il Presidente della 3° Circoscrizione Michele Paolino hanno inaugurato il 26 ottobre la mostra "L´utilizzo razionale dell´energia: il Teleriscaldamento". La mostra illustra con un linguaggio semplice la tecnologia collegata al teleriscaldamento, nel contempo descrive la realizzazione della rete di teleriscaldamento denominata "Torino Centro". Sono esposti inoltre una sottostazione di scambio termico ed uno scambiatore di calore. La mostra è visitabile nei giorni feriali dalle ore 9. 00 alle 12. 00 e nel pomeriggio dalle 14. 00 alle ore 17. 00, presso la 3° Circoscrizione in corso Peschiera, 193 a Torino. Per le scolaresche e gruppi sono previste visite guidate che è possibile prenotare telefonando al numero 011- 443. 5346 L’esposizione è stata realizzata da Aes Torino, che è la società concessionaria del servizio pubblico di distribuzione del teleriscaldamento e del gas nel territorio cittadino ed Iride Energia, la società che fornisce l´energia termica per tale servizio. .  
   
   
NUOVO QUADRO EUROPEO DELLE QUALIFICHE PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ E L´APPRENDIMENTO PERMANENTE  
 
Bruxelles, 30 ottobre 2007 - I membri del Parlamento europeo hanno sostenuto un progetto di risoluzione per l´istituzione di un Quadro europeo delle qualifiche e dei titoli (Eqf) per l´apprendimento permanente, chiedendo un riconoscimento comunitario delle qualifiche professionali. Il progetto di risoluzione, elaborato dal deputato italiano di centro-destra Mario Mantovani, è stato adottato in prima lettura ed è volto ad agevolare la mobilità transnazionale di lavoratori e discenti. Inoltre, concede tempo fino al 2010 agli Stati membri per ravvicinare al Quadro europeo delle qualifiche i loro sistemi nazionali, di modo che certificati e diplomi possano contenere un riferimento a tale Quadro Eqf. L´eqf fungerà da griglia per la traduzione di tutte le qualifiche, dai diplomi di scuola superiore ai certificati di formazione professionale fino alle qualifiche accademiche più elevate, sulla base di otto livelli di riferimento, da quello di base all´avanzato. Tali livelli descriveranno le conoscenze, le abilità e le competenze di un candidato a prescindere dal paese o dal sistema in cui il medesimo ha acquisito le proprie qualifiche. Secondo la Commissione europea, l´aver spostato l´accento dalle iniziative ai risultati dell´apprendimento consentirà di accordare meglio le risorse di istruzione e formazione alle esigenze del mercato del lavoro, in costante evoluzione. Inoltre, agevolerà la convalida dell´apprendimento non formale e informale e semplificherà il trasferimento e l´impiego delle qualifiche in diversi paesi e in sistemi di istruzione e formazione diversi. Benché non siano giuridicamente vincolanti, le proposte possono essere considerate una risposta all´esigenza di una forza lavoro davvero mobile e flessibile in seno all´Ue. «Troppo spesso i cittadini europei si sentono ostacolati nel loro tentativo di spostarsi da un paese all´altro per studiare o lavorare. A volte ciò accade anche quando desiderano passare da una parte all´altra del sistema di istruzione del loro stesso paese, ad esempio dall´istruzione e formazione professionale all´istruzione superiore», ha dichiarato Ján Figel´, commissario europeo per l´Istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù. «L´eqf renderà le varie qualifiche più facilmente comprensibili nei vari paesi europei e quindi promuoverà una maggiore mobilità per lo studio o il lavoro. In seno ai diversi paesi ha già incoraggiato lo sviluppo di quadri nazionali delle qualifiche. L´eqf promuoverà anche l´apprendimento permanente, ad esempio agevolando l´acquisizione dei crediti per le qualifiche già conseguite», ha spiegato. «La risoluzione ha creato un parametro di riferimento. Sono convinto che il Quadro delle qualifiche sarà fondamentale [nel] rivoluzionare il mondo del lavoro e dell´istruzione», ha dichiarato Mario Mantovani a una conferenza stampa del Parlamento europeo. «Le competenze e il know-how dei cittadini verranno riconosciuti a livello dell´Ue. Si tratta di un salto di qualità notevole in termini di integrazione in Europa. » Dopo l´accordo tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione, il Quadro europeo delle qualifiche verrà adottato formalmente dal Consiglio nelle prossime settimane. Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/education/policies/educ/eqf/index_en. Html .  
   
   
BIRMINGHAM: SESSIONE DI FORMAZIONE NELL´AMBITO DELLE AZIONI MARIE CURIE  
 
Birmingham (Regno Unito), 30 ottobre 2007 - Il 12 novembre si terrà a una sessione di formazione sulle opportunità di collaborazione industria-università nell´ambito delle azioni Marie Curie del Settimo programma quadro (7°Pq). Lo scopo della formazione è fornire ai partecipanti maggiori informazioni sulle tre azioni Marie Curie: partenariati e percorsi industria-università (Iapp), reti di formazione iniziale (Itn) e programma internazionale per lo scambio del personale addetto alla ricerca (Irses). Saranno fornite informazioni sul formato e sugli aspetti fondamentali delle proposte. Durante l´iniziativa sono previste presentazioni di alcuni ricercatori con esperienza nell´ambito delle azioni Marie Curie del 6° e del 7°Pq, nonché presentazioni dei punti di contatto nazionali. Nel pomeriggio sarà offerta l´opportunità di organizzare incontri personali per discutere idee di progetto. La manifestazione è organizzata in preparazione degli inviti a presentare proposte per il 2008. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Ukro. Ac. Uk/mariecurie/events/index. Htm .  
   
   
SICILIA: 20 MILIONI DI EURO AL CNR PER LA RICERCA SCIENTIFICA FONDAMENTALE ALLOCARE LE RISORSE RESE DISPONIBILI DAL GOVERNO IN MODO EFFICACE  
 
 Palermo, 30 ottobre 2007 - Sono oltre 20 i milioni di euro messi a disposizione del Cnr dal Governo per il potenziamento della rete scientifica del Consiglio nazionale delle ricerche in Sicilia dopo la ridefinizione degli accordi fra l’ente di ricerca e il Ministero della ricerca. Di questi, oltre 17 milioni di euro andranno a Catania per la costruzione delle nuove sedi dell’Area della ricerca e dell´Istituto di Microelettronica, e a Messina per quella dell´Istituto dell´ambiente marino. Il resto, una parte dei 25. 5 milioni complessivi destinati a Sicilia, Campania e Puglia, saranno utilizzati per l´assunzione di giovani ricercatori; lo sviluppo di laboratori esistenti, l´acquisto di una nuova nave oceanografica; e per lo sviluppo di attività di ricerca applicata in edilizia, agroalimentare, ambiente e salute. “Questi nuovi fondi sono un´occasione unica per lo sviluppo delle Sicilia – dice il chimico Mario Pagliaro, che a Palermo dirige un’importante laboratorio del Cnr –. Ed è fondamentale che siano utilizzati in modo efficace, concentrandoli su ciò che in questi anni ha mostrato di funzionare. “Se intendiamo realmente dare opportunità di lavoro durevoli e crescenti nella ricerca ai giovani scienziati sicliani – continua il ricercatore nel cui laboratorio all’Istituto dei materiali nanostrutturati sono state sviluppate una serie di avanzate tecnologie – è fondamentale che le ricerche si focalizzino su settori strategici a livello internazionale con ampie ricadute per lo sviluppo economico. “Solo in questo modo diventa possibile attrarre risorse finanziarie ed umane da tutto il mondo come ha ha fatto -- nello stupore generale -- il Nanotechnology Lab nel Salento. “Ripartire ogni volta da zero e allocare preziose risorse sulle vocazioni storiche del Sud è sbagliato. Perché queste riguardano settori a basso contenuto scientifico e tecnologico, mentre noi abbiamo il compito di sviluppare discontinuità forti che vadano a beneficio tanto del sistema produttivo che delle comunità locali. Sono certo - ha concluso il ricercatore del Cnr – che tanto la dirigenza attuale del Cnr che quella di prossimo insediamento ci consentiranno di creare prospettive concrete per i giovani ricercatori siciliani nel segno di una rinnovata visione strategica”. .  
   
   
INTERSHIP, INSEGNANTI MADRELINGUA IN 19 SCUOLE ROSSONI: COINVOLTE LE UNIVERSITA´ DI BOSTON, AMBURGO E TUBINGA  
 
Milano, 30 ottobre 2007 - Come potenziare l´insegnamento delle lingue straniere nelle scuole superiori se l´offerta non riesce a soddisfare una domanda sempre crescente? Coinvolgendo insegnanti madrelingua che svolgeranno un tirocinio formativo insegnando inglese e tedesco in alcune scuole lombarde. E´ il progetto Intership, l´iniziativa avviata da un gruppo di scuole lombarde in collaborazione con l´assessorato regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro. Diciannove istituti regionali, coordinate dall´Itcg Luca Pacioli di Crema, sulla scia della propria autonomia scolastica, hanno coinvolto in una rete di collaborazione le Università americane di Boston e quelle di Tubinga e Amburgo in Germania. Obiettivo, avviare tirocini in Lombardia per laureati e neolaureati stranieri a cui potrà essere riconosciuto il periodo trascorso in Lombardia per un´eventuale carriera come insegnanti di italiano. "Regione Lombardia ha sostenuto lo sforzo di queste scuole - ha detto oggi l´assessore all´Istruzione, Gianni Rossoni - approvando i progetti formativi. Giunto al terzo anno di vita, il progetto Intership coinvolge all´interno delle 19 scuole lombarde, 22 assistenti americani, 4 assistenti dall´Università di Amburgo e 1 dall´Università di Tubinga". E non è tutto. "La validità del progetto ha fatto crescere un certo interessamento nel Massachussets Institute of Technology - aggiunge Rossoni - e di altre Università statunitensi per aprire nuovi fronti per la formazione tecnica e professionale e per la ´certificazione delle competenze´, per dimostrare le abilità acquisite e renderle spendibili negli Usa". .  
   
   
TESI DI LAUREA SULLE PARI OPPORTUNITÀ AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE SCADE IL 31 OTTOBRE  
 
Trento, 30 ottobre 2007 - Ritorna anche quest’anno il Premio per le tesi di laurea in materia di pari opportunità. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alle pari opportunità della Provincia autonoma di Trento, intende valorizzare le tesi di laurea elaborate presso l’Ateneo trentino sui temi delle pari opportunità tra uomo e donna, degli studi di genere, della situazione femminile e maschile nei diversi ambiti della vita sociale ed economica. Saranno premiati – spiega il bando di concorso - i lavori più meritevoli e le sollecitazioni fornite costituiranno un prezioso contributo per lo sviluppo delle pari opportunità. Possono presentare domanda i laureati presso le Facoltà dell’Università degli Studi di Trento (ad esclusione dei vincitori dell’edizione precedente) che hanno conseguito il titolo nel triennio precedente il termine di presentazione delle domande (dal 1° novembre 2004 al 31 ottobre 2007). Gli aspiranti dovranno far pervenire all’Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità in Via Jacopo Aconcio 5, 38100 - Trento, entro le ore 16. 00 del 31 ottobre 2007, apposita domanda di partecipazione redatta utilizzando il fac-simile disponibile presso il suddetto ufficio, nonché sul sito internet www. Pariopportunita. Provincia. Tn. It. Gli elaborati inoltrati verranno esaminati da un’apposita Commissione, che procederà alla valutazione dei lavori entro il 31 dicembre 2007. Per l’anno 2007 possono essere assegnati quattro premi, di cui tre a favore di tesi di Laurea specialistica/quadriennale e uno a favore di tesi di Laurea Triennale: Tesi di Laurea specialistica o quadriennale I premio Euro 1. 500,00. =; Ii premio Euro 1. 000,00. =; Iii premio Euro 750,00. =. Tesi di Laurea triennale I premio Euro 500,00. = Il bando con relativa domanda è disponibile sul sito www. Pariopportunita. Provincia. Tn. It o presso l’Ufficio per le Politiche di Pari Opportunità in Via Jacopo Aconcio 5, 1° piano, 38100 – Trento. Tel. : 0461/493156 Fax: 0461/493157 email: pariopportunita@provincia. Tn. It .  
   
   
FESTIVAL DELLA SCIENZA DI GENOVA VOLA IN CINA E NEL 2008 OSPITERÀ IL PADIGLIONE SHANGAI FIRMATA NELLA SEDE DI DE FERRARI INTESA CON REGIONE LIGURIA E L´ASSOCIATION OF SCIENCE AND TECHNOLOGY DELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE  
 
Genova, 30 Ottobre 2007 - Cina sempre più vicina, anche al Festival della Scienza di Genova. Un accordo firmato oggi dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, dal presidente del Festival della Scienza di Genova Manuela Arata e dal vicepresidente della Sast- Shangai Association for Science & Technology Yang Guang Sheng, in questi giorni ospite del capoluogo ligure, vara il gemellaggio dell´evento genovese con il Festival della Scienza di Shangai. L´accordo punta a sviluppare e approfondire la cooperazione culturale, scientifica e tecnologica fra i due paesi, rafforzando i legami già esistenti tra la Regione Liguria e la Municipalità di Shangai avviati dalla visita istituzionale del presidente Claudio Burlando nel settembre scorso. Dopo la collaborazione con il Festival della Scienza in corso a Genova, dove cinque studenti di Shangai partecipano ad Ease-scuola internazionale per animatori scientifici, l´intesa prevede, a maggio 2008, la partecipazione del festival genovese al Festival della Scienza di Shangai con la mostra scientifica "Semplice e Complesso". E l´edizione 2008 del Festival della Scienza di Genova ospiterà un Padiglione Shangai che includerà mostre e laboratori scientifici del Festival della Scienza di Shangai e di altre istituzioni, organizzazioni e Università cinesi. Frattanto, Regione Liguria, Festival della Scienza di Genova, Sast, istituiranno un comitato scientifico per definire ogni aspetto dell´intesa. .  
   
   
POSITANO: CONFERENZA DI GEMELLAGGIO “POSIT.IVE CHANGES” “DAI PROGRAMMI EUROPEI 2007-2013, SONO DISPONIBILI 100 MILIARDI PER IL SUD . L´AMBIENTE È UNA PRIORITÀ TRASVERSALE.”  
 
Positano, 30 ottobre 2007 - Dalla Conferenza Europea sul clima svoltasi a Positano dal titolo “Posit. Ive Changes”, 26-28 ottobre , Isaia Sales, consigliere economico del Presidente della Regione Campania afferma: “Dai programmi Europei 2007-2013, sono disponibili 100 Miliardi per il Sud . L´ambiente è una priorità trasversale. ” Entra nel vivo la conferenza Europea, in corso a Positano, con il confronto tra gli Amministratori di Positano (It), Amaroussion (Grecia), Mendavia (Spagna), Albestii de Muscel (Romania) sulle buone pratiche e le iniziative politiche indotte dai cambiamenti climatici e la necessità di utilizzo intensivo delle fonti rinnovabili per l´energia. Il tutto condotto dal padrone di casa, Sindaco di Positano, Domenico Marrone. Dai lavori emerge che la centrale idroelettrica nella regione di Navarra in Spagna consente un risparmio equivalente di 9. 000 barili di petrolio all´anno ed una riduzione dell´emissione di Co2 di circa 53 ton. /anno, invece circa 300. 000 posti di lavoro sono previsti dall´ente Romeno in relazione all´utilizzo di energia da “biomasse”: lo ha spiegato il dr. Gava Ionel rappresentante della comunità di Albestii de Muscel, intervenendo sull´uso a fini energetici del legname, dei residui dell´agricoltura e dei rifiuti,” che contribuirà insieme alle altre fonti all´abbassamento del 30% dell´attuale costo dell´energia, fondamentale per lo sviluppo dell´economia rumena. ” Il prof. Ferrigni del Dipartimento di Pianificazione e Scienza del Territorio dell´Univ. Federico Ii ha rappresentato poi una modalità operativa per restaurare , conservandole ed adattandole ai nuovi fabbisogni idrici delle moderne comunità, le ”classiche” peschiere della Costa di Amalfi. Le terrazze locali rappresentano d´altra parte una caratteristica del territorio del Mediterraneo ed è necessario “ passare da una mera logica economicistica con la quale non possono essere trattati le produzioni agricole tipiche (es. I limoni) ad una di recupero e di mantenimento dell´identità culturale e territoriale “. Raccogliendo gli spunti dei protagonisti europei e le sollecitazioni del Sindaco Marrone, l´On. Sales ha indicato le logiche i principi della nuova programmazione con l´utilizzo dei Fondi Europei. “Continuare ad investire nelle Metropolitane a Napoli e Salerno, significa sottrarre milioni di nostri concittadini alla produzione di Co2 inquinante. Stabilire il vincolo del 35% di raccolta differenziata ai comuni per accedere ai finanziamenti del nuovo programma europeo significa preservare l´ambiente, ma difendere anche il turismo. Si stima infatti in oltre al 10% la perdita di presenze di turisti conseguenza della crisi dell´immondizia in Campania oltre che della criminalità. ” Inoltre l´On. Sales ha aggiunto che è necessario rivedere completamente il sistema di mobilità in costiera, pensato e realizzato 150 anni fa. Egli sstiene: “Ci sono persone che ritengono che in Costiera Amalfitana non si possa muovere una pietra. Noi vogliamo aprire un confronto con le due province, la sovrintendenza ed i comuni per poi veramente decidere. Credo che il modo migliore di preservare questi luoghi sia poterci bene arrivare. ” Nella giornata di oggi, sabato 27, ulteriore spazio al tema dei finanziamenti europei per combattere le sfide del cambiamento climatico in atto, è stato focalizzato con l´intervento del dr. Matteo Fornara, Rappresentante in Italia della Commissione Europea. Nella giornata di Venerdì 26, il dr. Palladino, Assessore all´Ambiente della Provincia di Salerno, aveva invitato tutti ad una maggiore attenzione all´acqua intesa come risorsa strategica. Oggi, sabato 27, si sono invece alternati durante una stimolante Tavola Rotonda dal titolo “Acqua Preziosa”, sempre moderata dalla precisa Silvia Grassi, l´Ing. Parente, Vice Presidente Ente Ambito Sele, la dr. Ssa Alfonsina De Felice Presidente dell´ambito Sarnese-vesuviano, il Dr. Alberto Gentile del Wwf Salerno, il dr. Giancarlo Chiavazzo di Legambiente Campania e l´Architetto Anna Savarese presidente Parco dei Monti Lattari. La 2^ giornata della Conferenza si è conclusa con la premiazione dei ragazzi delle scuole del territorio che hanno partecipato al concorso fotografico “ Acqua Preziosa”, abbinato al progetto “Positive-changes”. .  
   
   
CONVEGNO "MAREMMA SOS" ORGANIZZATO DA ITALIA NOSTRA A CAPALBIO CONTI: “E’ L’ORA DELL’AMBIENTALISMO DEL SÌ” “PRESTO LA TIRRENICA AL CIPE. E POI CONTINUERÀ IL CONFRONTO”  
 
Firenze, 30 ottobre 2007 - “Per un anno mi sono chiesto che cosa ci sia scappato di mano in una Toscana, si diceva, assalita dal cemento e dagli ecomostri. Poi l’altro giorno, in un articolo che elenca le regioni d’Italia record per il consumo di territorio tra il ‘90 e il 2005, cerco la Toscana e non la trovo”. E’ stato questo ! uno dei passaggi dell’intervento che l’assessore regionale al territorio Riccardo Conti ha fatto al convegno organizzato da Italia Nostra il 27 ottobre a Capalbio. L’articolo in questione riporta cifre Istat che Vittorio Emiliani ha esposto in un convegno a Roma. Si legge che è la Liguria la regione che ha consumato più suolo in quei quindici anni: il quarantacinque per cento dell´intero suo territorio. Seguono la Calabria, l´Emilia Romagna e la Sicilia, la Sardegna, il Lazio. “Allora – continua - state evidenziando un problema che, se posto in questi termini è scorretto. State attaccando la regione dove il modello di governo di territorio ha funzionato e ha cercato di contenere il consumo di suolo”. In un clima di confronto aperto in cui Conti però non ha mancato di ricordare al presidente di Italia Nostra Toscana Nicola Caracciolo la sua caduta di stile nel momento in cui tempo fa parl! ò di presunte bustarelle: “Quando si sa di bustar! elle, si va in Tribunale, non da un giornalista” ha detto l’assessore, poi ha continuato: “Dopo un anno di polemiche dove siamo diventai un caso europeo, queste generalizzazioni non aiutano il confronto. Non c’è stato un problema in Toscana? No, sostengo. In Italia c’è stato il secondo boom edilizio del dopoguerra, dalla fine degli anni 90 a oggi. Un boom che ha coinvolto in maniera non positiva anche la Toscana. Si è edificato troppo e male, bisogna tornare a edificare meglio e in maniera più contenuta. E infatti adesso che il Pit è stato approvato, si apre il secondo capitolo che non è solo quello del contenimento dello sviluppo edilizio, ma la capacità di dire no alla rendita a favore del reddito”. “Credo che sia giunto il momento dell’ambientalismo dei sì. E da questo punto di vista sono disponibile al confronto, all’ascolto, che peraltro credo non ci si! a mai mancato. Se riusciamo a coniugare lo sforzo che viene dalle associazioni, dal corpo intermedio, dal terzo settore con quello che vene dalle istituzioni, facciamo una grande operazione di cui questo Paese ha molto bisogno. Così come ha molto bisogno di arrivare a un sistema politico che tenga conto del rapporto e della confidenza con i cittadini. Penso che ci si debba lavorare un po’ tutti, perché c’è bisogno di innovazione”. Non è mancata all’appello la questione Tirrenica. “A breve porteremo al Cipe il progetto di massima con le 84 prescrizioni che sono tutte della Regione per conto di un procedimento partecipativo. Nel periodo che intercorre, fino alla definizione del progetto esecutivo, ci apriremo al confronto di proposte costruttive per ulteriori interventi sul tracciato e sulla progettazione della Tirrenica, tenendo presente che è un autostrada e che è a costo zero per lo Stato”. .  
   
   
AMBIENTE. PRESENTATO IL PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DELLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE  
 
 Venezia 30 ottobre 2007 - “In un settore così delicato come l’ambiente, che coinvolge temi quali la sicurezza e la salute dei cittadini, è importante che vi sia un’informazione corretta , evitando qualsiasi forma di strumentalizzazione”. Lo ha ribadito l’Assessore regionale all’Ambiente, Giancarlo Conta, intervenendo il 25 ottobre alla conferenza stampa tenutasi a Ca’farsetti, sede del Comune di Venezia, per la presentazione dei programmi finalizzati alla realizzazione della Corte penale internazionale dell’Ambiente, progetto avviato dall’Accademia internazionale di Scienze Ambientali ( Iaes ), in collaborazione con la Regione del Veneto e il Comune di Venezia. Alla conferenza, oltre all’Assessore Conta, sono intervenuti il Sindaco Massimo Cacciari, il Presidenter Iaes e premio Nobel per la pace, Adolfo Perez Esquivel, il Presidente vicario Antonio Abrami e l’Avvocato Paul Garlick, membro del Comitato scientifico Iaes, nonché Giudice del Tribunale di guerra, Sarajevo. L’assessore Conta ha poi sottolineato che in questa logica è estremamente importante il lavoro che proprio l’Accademia sta svolgendo, tenendo presente che sempre più l’influenza climatica andrà ad incidere sui nostri territori. “E’ di pochi giorni fa – ha informato – la decisione del Parlamento europeo di inserire per la prima volta il cambiamento climatico, nel sua più vasta accezione, nel programma strategico”. Nel ricordare la recente alluvione che ha colpito il Veneto e in particolare il territorio del veneziano, l’Assessore ha poi sottolineato che per prevenire tali drammatiche situazioni, per i cittadini è basilare conoscere i dati. “Informazione corretta e formazione ai problemi ambientali sono alla base di ogni progettualità relativa all’ambiente”. Concludendo Conta ha confermato l’impegno della Regione per procedere, in collaborazione con il Comune e il Governo, nella realizzazione di quelle opere strategiche per la tutela dei cittadini. .  
   
   
4 MILIONI PER INTERVENTI STRAORDINARI NELL´AREA DELLA VALLE DELL´ANIENE  
 
Roma, 30 ottobre 2007 -  Invertire e contrastare i processi di calo demografico ed occupazionale dell’area della Valle dell’Aniene. Questo l’obiettivo della legge regionale “Programma straordinario di interventi urgenti nella Provincia di Roma per la tutela e lo sviluppo socio-economico e occupazionale della Valle dell’Aniene” approvata oggi dall’Assemblea di Via della Pisana. Lo stanziamento è di 4 milioni di euro. L’area degli interventi comprende i piccoli centri che fanno parte della Comunità montana dell’Aniene e i comuni di Castel Madama, Siciliano, Pisoniano e San Vito Romano. "Esprimo soddisfazione per l’approvazione in Consiglio regionale del Programma straordinario di interventi urgenti nella provincia di Roma per la tutela e lo sviluppo socio-economico e occupazionale della valle dell´Aniene - ha detto il Presidente Marrazzo. Si tratta di interventi necessari, fondamentali per contrastare e invertire i processi di calo demografico e occupazionale di tutta l’area. Ora ci aspettiamo che siano le stesse comunità locali a indicarci quali sono le priorità su cui indirizzare l’attenzione. Grazie anche all’impegno della Regione nella valle dell’Aniene si potranno effettuare interventi rilevanti, e dare vita a un circolo virtuoso a vantaggio delle comunità locali, che avranno così a disposizione le basi per affrontare la sfida della competitività. Le norme varate intendono promuovere la realizzazione di un programma straordinario di interventi mediante piani pluriennali o annuali proposti dai comuni interessati, concernenti la valorizzazione ambientale, le infrastrutture, lo sviluppo economico, produttivo ed occupazionale del territorio.  
   
   
RIETI, PROGETTO DI EDUCAZIONE AMBIENTALE PER STUDENTI  
 
Rieti, 30 ottobre 2007 - Educare gli studenti alle tematiche ambientali. Punta a questo obiettivo il progetto di educazione ambientale che da oggi coinvolgerà alcune prime classi dell’istituto tecnico statale per geometri ‘Ciancarelli’ di Rieti. L’iniziativa rientra nell’ambito della manifestazione ‘Cartoniadi’ del Lazio 2007. Il programma prevede la visione, da parte degli studenti, di un filmato sulla raccolta e il riciclo della carta. Verranno inoltre esaminati degli opuscoli sul tema dei rifiuti, insieme a esercizi finalizzati all’apprendimento dei termini in lingua inglese legati alla medesima tematica. Gli studenti elaboreranno anche uno slogan per diffondere l’iniziativa delle Cartoniadi e intervisteranno le loro famiglie sul tema della raccolta differenziata. Non solo: attrezzati di bilance, scatoloni, schede di rilevazione e macchine fotografiche, organizzeranno un vero e proprio sistema di raccolta e pesatura della carta, che documenteranno con fotografie. .  
   
   
EMERGENZA ACQUA ROMAGNA: SALE ANCORA IL LIVELLO DI RIDRACOLI. RIUNIONE A BOLOGNA DEL COMITATO ISTITUZIONALE. ENTRO IL 15 NOVEMBRE TRE NUOVI INTERVENTI PER 160 LITRI DI ACQUA AL SECONDO. ERRANI: ANCHE NELL´EMERGENZA ABBIAMO DIMOSTRATO LA CAPACITA´ DI FARE SISTEMA.  
 
Bologna, 30 ottobre 2007 - La richiesta al Governo di prolungare di cinque mesi lo stato di emergenza. Una "rimodulazione" del Primo e Secondo Piano di Interventi Urgenti per integrare o accelerare alcune opere giudicate di particolare rilievo. Una campagna di informazione capillare alla popolazione per promuovere il risparmio e l´uso corretto delle risorse idriche. Sono queste alcune delle decisioni assunte oggi a Bologna dal Comitato Istituzionale per l´emergenza idrica della Romagna presieduto dall´assessore regionale alla protezione civile e difesa del suolo Marioluigi Bruschini. Nell´incontro sono anche stati forniti gli ultimi dati relativi all´invaso di Ridracoli, il cui livello oggi è salito ulteriormente, toccando quota 7 milioni 578 mila metri cubi, confermando dunque il superamento della fase più acuta dell´emergenza. Il presidente della Regione Vasco Errani, che nei giorni scorsi aveva incontrato i Presidenti delle Province e i Sindaci dei maggiori Comuni della Romagna proprio per discutere dell´emergenza idropotabile , oggi a Roma per un incontro fra le Regioni sulla Finanziaria, ha sottolineato "la capacità di fare sistema dimostrata ancora una volta da parte di tutti i soggetti coinvolti: Regione, Province, Comuni, Ato , Hera, Romagna Acque, Cer. Ciò ha permesso di affrontare l´emergenza, adottando soluzioni condivise e puntando all´interesse generale. Dobbiamo continuare in questa direzione, anche ora che è stata superata la fase più critica, senza abbassare la guardia e ragionando invece su interventi strategici, capaci di guardare anche al medio periodo ". Come ha spiegato oggi l´assessore Bruschini "l´obiettivo principale resta anche ora preservare il più possibile l´invaso di Ridracoli, anche perché esso rappresenta attualmente l´unica fornitura idropotabile per una ventina di Comuni della Romagna," preferendo invece lo sfruttamento delle acque superficiali quali quelle del Canale emiliano-romagnolo. Grazie anche agli interventi previsti nel Piano di rimodulazione approvato oggi, entro il 15 novembre entreranno in funzione tre interventi che daranno ulteriore respiro a Ridracoli, fornendo 160 litri aggiuntivi di acqua al secondo. Si tratta dei due potabilizzatori mobili a Macerone e a Granarolo Faentino e dell´intervento di "sollevamento diretto" dal fiume Bidente. Nel piano è prevista anche la realizzazione di invasi a basso impatto ambientale finalizzati all´ uso irriguo e idropotabile, nel parmense e nel modenese, che vanno a integrare gli interventi già previsti nel bolognese e nel reggiano. Entro la fine del 2007 inoltre saranno cantierati tutti gli interventi urgenti previsti dal Primo piano per fronteggiare la crisi idrica del luglio scorso, per un totale di 88 milioni di euro/ .  
   
   
ACQUA - UN NETWORK TRA REGIONI EUROPEE (EMILIA-ROMAGNA, ARAGONA E ASSIA) PER CONSERVARE E PROTEGGERE LE RISORSE IDRICHE: SE NE È DISCUSSO AL CONVEGNO INTERNAZIONALE "WATER SCARCITY AND DROUGHT".  
 
Bologna, 30 ottobre 2007 - La scarsità d´acqua non è solo un "affare" dell´Emilia-romagna, ma dell´intera area mediterranea. Di più: di tutta l´Unione europea. Da qui l´idea di promuovere un network tra Regioni - Emilia-romagna, Aragona (Spagna) e Assia (Germania), con la collaborazione progettuale e organizzativa di Arpa Emilia-romagna - per mettere a punto politiche e azioni integrate allo scopo di conservare e proteggere le risorse idriche e confrontare le "buone pratiche" già esistenti. E´ questo il tema centrale del convegno internazionale "Water scarcity and drought", organizzato dalle tre Regioni con la partecipazione del Ministero dell´Ambiente e della Commissione europea, svoltosi il 25 e 26 ottobre a Bologna nell´Auditorium di viale Aldo Moro. Due le basi individuate per le discussioni del workshop: "conservazione dell´acqua e siccità" e "cambiamento climatico e gestione delle risorse idriche". Qualche cifra: a livello di Unione europea, uno dei fenomeni di siccità di maggiore portata si è verificato nel 2003, interessando oltre 100 milioni di persone e un terzo del territorio, con un costo per l´economica comunitaria di almeno 8,7 miliardi di euro. Attualmente almeno l´11% della popolazione dell´Ue e il 17% del territorio europeo sono interessati da fenomeni di carenza idrica che, secondo le tendenze in atto, tendono ad allargarsi e diffondersi; in quest´ottica "è importante che ci sia non solo una politica degli Stati membri, ma anche delle Regioni - ha ricordato stamani durante il suo intervento Lino Zanichelli, assessore all´Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Emilia-romagna - . Le politiche di conservazione sono cruciali per affrontare la scarsità d´acqua, soprattutto attraverso un approccio a ´doppio binario´", che significa "governo della domanda e sviluppo dell´offerta: interventi mirati in tutti i settori ´idroesigenti´, associati a un ´pacchetto´ di misure istituzionali che promuovano una maggiore efficienza e conservazione della risorsa, possono ridurre sensibilmente i problemi derivanti dalla scarsità d´acqua". Il nuovo sistema tariffario per l´acqua, in vigore dal 1° dicembre prossimo in Emilia-romagna, si colloca proprio in questa strategia di "doppio binario", rivolta all´offerta da parte dei gestori e alla domanda degli utilizzatori finali. Ma risparmio d´acqua significa anche risparmio di energia, necessaria per prelevare l´acqua dal sottosuolo e distribuirla in pressione: "Il Piano regionale di Tutela delle acque della Regione Emilia-romagna - ha ricordato Zanichelli - ha affrontato il tema con un obiettivo di risparmio energetico di 90. 000 Tep. I progetti avviati in alcuni Comuni, ad esempio Bagnacavallo, hanno dimostrato la concreta fattibilità di questo progetto". In Aragona, terra percorsa dall´ampia valle del fiume Ebro, "la scarsità d´acqua è un fenomeno ormai normale, frequente, con ripercussioni importanti a livello ambientale, sociale ed economico - ha spiegato Alfredo Bonè Pueyo, ministro dell´Ambiente della Regione iberica - . Attualmente ci sono 250 municipalità con problemi di approvvigionamento idrico, a serio rischio di spopolamento. Il problema ambientale, dunque, pone immediatamente rilevanti ripercussioni di tipo sociale". Alla voce "acqua", la preoccupazione maggiore a Bruxelles, per i prossimi anni, riguarda l´Europa centro-orientale, "con Paesi che hanno prospettive di sviluppo economico più elevato - ha sottolineato Stephanie Croguennec, della direzione generale Ambiente della Commissione europea - , ma ciò implicherà un consistente impiego delle risorse idriche. Numerose, dunque, le sfide che aspettano gli Stati membri: tra le principali la tariffazione, un corretto uso del suolo e della pianificazione territoriale, la promozione della cultura del risparmio idrico". .  
   
   
PREMIO PER LE BUONE PRATICHE AMBIENTALI TOSCANA ECOEFFICIENTE, TERMINI PROROGATI AL 12 NOVEMBRE MARTINI E BRAMERINI: “CONCILIARE ECOLOGIA E PROGRESSO È POSSIBILE”  
 
Firenze, 30 ottobre 2007 - Prorogati fino al 12 novembre i termini per partecipare al concorso ‘Toscana Ecoefficiente 2007/08’. La notizia è stata data dal presidente della Regione, Claudio martini, e dall’assessore regionale all’ambiente, Anna Rita Bramerini, in occasione della presentazione del premio che si è tenuta il 27 ottobre pomeriggio nell’ambito del Festival della creatività. La proroga dei termini permetterà ad un numero ancora maggiore di aziende di partecipare al premio e cogliere l’opportunità di visibilità offerta dalla Regione con questa manifestazione. “Vogliamo valorizzare pratiche positive, esempi concreti, sani e virtuosi di come si possano conciliare ecologie ed efficienza – ha spiegato il presidente della Toscana, Claudio Martini – perché troppo spesso si pensa all’ecologia come ad una cosa statica ed al progresso e all’efficienza come qualcosa che necessariamente è antiecologico. Non è così, ed ognuno con il suo stile di vita può dimostrarlo. Il nostro premio si rivolge alle aziende, sia a quelle grandi che a quelle medio-piccole, alle istituzioni, alle famiglie, ai cittadini, perché il vero sviluppo non è in contrasto con la tutela ambientale, al contrario da essa può trarre nuovo slancio”. La possibilità di conciliare sviluppo e rispetto per l’ambiente è stato ripreso anche dall’assessore Bramerini. “I comportamenti virtuosi delle aziende che hanno vinto la scorsa edizione del premio – ha detto – ci mostrano come spesso adottare comportamenti più compatibili con la tutela ambientale porti anche a ridurre i costi legati allo smaltimento di rifiuti ed all’approvvigionamento di materie prime. Con questo premio vorremmo entrare nelle aziende, ma anche nelle scuole e nelle case, far capire che l’ecologia non si identifica con il no al progresso, come molti pensano, ma può offrire nuove opportunità”. L’assessore Bramerini ha inoltre sottolineato come le sia particolarmente caro il tema della riduzione dei rifiuti ed ha invitato le imprese toscane ad impegnarsi per limitare all’origine la produzione di scarti. In occasione della presentazione del premio 2007/2008 sono stati invitati a raccontare la loro esperienza i vincitori della passata edizione: Silvano Bettini, titolare della Rosss. S. P. A, che produce scaffalature in metallo ed è riuscita a ridurre drasticamente l’uso di materie prime nei processi produttivi, Giovan Battista Varoli, titolare della General Beverage s. R. L, che distribuisce bevande per mense e grandi comunità ed ha eliminato l’uso di bottiglie, infine Michele Mazzoni, responsabile Direzione servizi tecnici del Comune di Firenze, per la ristrutturazione della Scuola elementare Marconi, trasformata in un modello di struttura sostenibile dal punto di vista ambientale. Tra i vincitori dello scorso anno anche la famiglia Guidotti, che ha colto l’occasione della ristrutturazione della propria casa per renderla più ‘ecologica’ ed ha mancato l’appuntamento di oggi perché impegnata con l’installazione di pannelli solari. Ulteriori informazioni sul premio sono disponibili sul sito www. Primapagina. Regione. Toscana. It/premioecoefficienza. .