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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Maggio 2008
PARLAMENTO EUROPEO ANTEPRIMA DELLA SESSIONE DEL 19-22 MAGGIO FRA QUESTI: SANZIONI PENALI PER CHI DANNEGGIA L´AMBIENTE NORME ARMONIZZATE PER ASSEGNARE LE FREQUENZE SATELLITARI E VERSO UN TRASPORTO SU GOMMA PIÙ MODERNO  
 
 Strasburgo, 19 maggio 2008 - I Punti Forti Della Sessione Lunedì 19 maggio - Sanzioni penali per chi danneggia l´ambiente - Il Parlamento è chiamato ad approvare definitivamente una direttiva che istituisce un elenco minimo di reati ambientali gravi che dovranno essere considerati fatti penalmente rilevanti in tutta l’Ue qualora siano commessi intenzionalmente o per grave negligenza. Gli Stati membri potranno stabilire norme penali più stringenti. La tipologia e l’entità delle sanzioni - fissate a livello nazionale - dovranno essere effettive, proporzionate e dissuasive (relazione Nassauer). Aiuti al tabacco fino al 2012 - Una relazione all´esame della plenaria chiede di estendere il finanziamento del Fondo comunitario del tabacco dal 2009 al 2012 e, parallelamente, di prorogare il regime di aiuto ai produttori di tabacco fino alla stessa data. Suggerisce inoltre di finanziare il Fondo, che promuove azioni di informazione e sensibilizzazione sugli effetti nocivi del consumo di tabacco, trasferendo il 6% degli aiuti, anziché il 5%, ossia 81 milioni di euro (relazione Berlato). Martedì 20 maggio - Il trasporto marittimo contribuisca alla tutela ambientale - I mari sono fattori economici ed ecologici essenziali per l´Ue. Una relazione all´esame dell´Aula chiede di inserire il trasporto marittimo nel sistema di scambio di quote di emissione. Sollecita poi misure fiscali e diritti portuali differenziati in funzione delle emissioni, una direttiva sulla qualità dei combustibili marini ed esenzioni fiscali per l´elettricità "terrestre" usata dalle navi. Auspica poi una sana gestione delle coste e il miglioramento della politica comune della pesca. Al margine della sessione sarà celebrata si celebrerà la prima "Giornata europea dei mari" (relazione Piecyk). Verso un trasporto su gomma più moderno - Il Parlamento si pronuncerà su un pacchetto legislativo ad ammodernare, semplificare e chiarire le regole in materia di trasporto su strada. Si tratta di tre regolamenti che fissano norme comuni sulle condizioni per esercitare l´attività di trasportatore, sull´accesso al mercato di servizi di trasporto effettuato con autobus e, infine, sull´accesso al mercato del trasporto internazionale di merci. Sono in corso negoziati per un accordo che permetta l´adozione definitiva del pacchetto (relazioni Ticau e Grosch). Norme armonizzate per assegnare le frequenze satellitari - Il Parlamento è chiamato a adottare definitivamente una decisione che armonizza i criteri di selezione degli operatori di sistemi mobili via satellite e le disposizioni sull´autorizzazione a utilizzare le radiofrequenze. Come richiesto dei deputati, i servizi dovranno essere forniti come minimo al 50% della popolazione e su almeno il 60% della superficie dell´Ue e, in caso di grandi catastrofi, potranno essere messi a disposizione dei servizi di soccorso d´emergenza (relazione Hall). Stop all´esportazione di mercurio per ridurre l´offerta - Il Parlamento è chiamato a adottare definitivamente un regolamento che stabilisce il divieto di esportazione di mercurio e suoi composti a partire dal marzo 2011 per ridurre l´offerta mondiale e contrastare così la minaccia che rappresenta per la salute e l´ambiente. Il regolamento definisce anche le condizioni di stoccaggio del mercurio e prevede che, nel 2010, sarà valutata l´opportunità di bandirne anche l´importazione nell´Ue. I Pvs saranno assistiti nel passaggio a tecnologie alternative (relazione Papadimoulis). Presentazione dello "stato di salute" della Pac - La commissaria Fischer-boel presenterà alla commissione per l´agricoltura e lo sviluppo rurale le attese proposte legislative - adottate il giorno stesso - sullo "stato di salute" della Pac e il suo conseguente adeguamento. Le principali questioni trattate riguarderanno il regime di pagamento unico, il disaccoppiamento e la condizionalità degli aiuti, gli strumenti di mercato, nonché la gestione delle nuove sfide che vanno dal cambiamento climatico al problema dell´acqua. Mercoledì 21 maggio - Clima: nuove misure contro il riscaldamento del Pianeta - Le origini umane del riscaldamento della terra sono appurate. E’ quanto sostiene la relazione interlocutoria della commissione sui cambiamenti climatici all’esame dell’Aula condannando chi mette in dubbio i risultati degli studi su cause e effetti dei cambiamenti climatici. Sollecita poi immediate e più ambiziose misure di mitigazione, essendo insufficienti le attuali azioni, la promozione della ricerca sugli effetti della produzione di biocarburanti e la sensibilizzare del pubblico (relazione Florenz). La Turchia prosegua sulla strada delle riforme - La Turchia deve realizzare le riforme promesse per avanzare nei negoziati d’adesione all’Ue. E’ quanto afferma una relazione all’esame dell’Aula sollecitando il governo a garantire la libertà di espressione, di associazione e di culto e a difendere le minoranze religiose. Deve anche assicurare il controllo civile sull’esercito, l’indipendenza dei giudici e la tutela delle donne dalle violenze, migliorare la gestione dei migranti, cessare le azioni militari in Iraq e riconciliarsi con l´Armenia (relazione Oomen-ruijten). Tragica situazione in Birmania - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sulla tragica situazione in Birmania a seguito dell´uragano Nargis che ha causato decine di migliaia di morti, dispersi e senza tetto e ha devastato le infrastrutture. La questione di come fornire gli aiuti umanitari d´urgenza alla popolazione colpita è al centro dell´attenzione, visto l´atteggiamento della giunta militare al potere. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Terremoto in Cina - Le dichiarazioni del Consiglio e della Commissione apriranno un dibattito in Aula sulla situazione in Cina a seguito del terremoto che ha devastato in particolare la provincia del Sechuan causando, per il momento, circa 50. 000 vittime e decine di migliaia di senza tetto. Moltissime persone sono ancora intrappolate nelle macerie. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Bandire le armi all´uranio impoverito - Un´interrogazione orale al Consiglio e alla Commissione aprirà un dibattito in Aula sul bando delle armi all´uranio. L´uso di uranio impoverito a fini bellici è contrario al diritto internazionale ed esistono prove sulla sua tossicità. E´ quanto sostengono i deputati chiedendo di integrare il tema nella strategia di sicurezza europea, di evitare l´esposizione all´uranio del personale di organismi umanitari e Pesd, e di inventariare le aree contaminate. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Calendario del Parlamento 2009 - L´aula adotterà il calendario delle sessioni plenarie che si terranno nel 2009. Giovedì 22 maggio - Situazione in Libano - A seguito del dibattito tenutosi lo scorso inizio di aprile per trattare della crisi politica in Libano e alla luce recenti eventi di Beirut, il Parlamento adotterà una risoluzione sulla situazione nel paese. Aumento dei prezzi alimentari nell´Ue e nei Pvs - Il Parlamento è chiamato a adottare una risoluzione sull´aumento dei prezzi alimentari nell´Ue e nei Paesi in via di sviluppo. Se talune famiglie europee hanno difficoltà a far quadrare i conti, in alcuni Pvs si sono verificate vere e proprie rivolte. L´aumento del prezzo di petrolio e domanda alimentare dei paesi emergenti, il calo della produzione e delle scorte agricole, lo sviluppo delle colture energetiche e i disastri climatici sono i principali imputati. Ma vi è anche chi accusa la Pac. .  
   
   
LA COMMISSARIA EUROPEA DANUTA HüBNER SI COMPIACE PER LA SENSIBILITÀ DELLA LOMBARDIA VERSO L’INNOVAZIONE  
 
 Bruxelles, 19 maggio 2008 - Danuta Hübner, Commissario per la politica regionale, il 16 maggio è stata in visita a Milano per presenziare al lancio del nuovo programma regionale 2007-2013 della Lombardia, fortemente incentrato sulla ricerca e l’innovazione. Danuta Hübner incontrerà Roberto Formigoni, Presidente della regione, Letizia Moratti, sindaco di Milano nonché rappresentanti del governo regionale, di imprese locali, di università e centri di ricerca. Al Commissario saranno inoltre illustrati una serie di progetti cofinanziati dall’Ue situati nella zona nord-occidentale di Milano. “Mi congratulo vivamente per la decisione della Lombardia di destinare metà del contributo Ue che riceverà per questo periodo di programmazione alla ricerca e all’innovazione. Ciò aiuterà la regione a prosperare in questo campo e a costruire sulle solide fondamenta che ha già cominciato a gettare. Spero anche che ciò stimoli una maggior cooperazione tra centri di ricerca e piccole e medie imprese, promuova la crescita e aiuti la creazione di posti di lavoro di alta qualità“ ha auspicato il Commissario prima della partenza. La Lombardia dispone di un’eccellente infrastruttura nel campo della ricerca, con una rete di circa 500 centri di ricerca, tra cui importanti università e istituti che sono all’avanguardia nel settore delle nuove tecnologie. Il nuovo programma regionale - Per il suo programma 2007-2013, la Lombardia beneficerà di un investimento Ue pari a 211 milioni di euro. Metà di esso sarà dedicato alla ricerca e all’innovazione. Il programma intende contribuire alla riduzione delle emissioni di Co2 e a promuovere le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Entro il 2013, la regione intende ridurre le emissioni di Co2 di 50. 000 tonnellate all’anno, incoraggiare la mobilità sostenibile e ridurre l’impatto ambientale dei trasporti diffondendo, ad esempio, il car-pooling, il car-sharing e i pedaggi stradali. Verranno affrontati una serie di squilibri interni alla regione migliorando l’attrattiva delle zone più periferiche attraverso lo sviluppo del loro potenziale turistico, ambientale e culturale. Il programma mira anche a garantire l’accesso alle reti a banda larga per l´8% della popolazione e per 50. 000 imprese in zone che ne sono sfornite (v. Memo/08/x). I progetti visti da vicino - La regione ha beneficiato del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nell’ambito della precedente iniziativa comunitaria Urban. Il commissario Hübner visiterà Villa Scheibler, in un quartiere disagiato di Milano. La villa, e il parco che la circonda, sono stati restituiti al loro iniziale splendore (18° secolo) e, dalla fine del mese, saranno la sede di mostre, di un’agenzia di collocamento e di un’agenzia di sviluppo urbano (contributo Fesr: 3,5 milioni di euro). Milano è stata recentemente scelta come sede dell’esposizione mondiale 2015 (World Expo 2015), che si terrà nell’ottobre di tale anno e avrà per tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”. Il commissario Hübner incontrerà Letizia Moratti, sindaco della città, che spiegherà l’impatto di tale evento sulla strategia di sviluppo della regione. L’infrastruttura della città verrà migliorata ampliando la metropolitana e l’Expo dovrebbe contribuire a creare 70. 000 nuovi posti di lavoro dando impulso a settori come quello alberghiero, della ristorazione, dei servizi di trasporto e commerciali. L’investimento Ue può aiutare questi sviluppi che sono coerenti con il nuovo programma regionale. .  
   
   
LOMBARDIA/UE. FORMIGONI E HUBNER, RILANCIO COLLABORAZIONE IL COMMISSARIO EUROPEO: VOSTRA REGIONE MODELLO PER USO DEI FONDI IL PRESIDENTE:LA COMUNITA´ CRESCE CON PROTAGONISMO DEI TERRITORI  
 
Milano, 19 maggio 2008 - Regione Lombardia come modello in Europa per la programmazione integrata dei fondi strutturali. Un "pacchetto" da 2,3 miliardi di euro nel periodo 2007-2013 destinato a competitività, occupazione, sviluppo rurale, cooperazione transfrontaliera. Il presidente Roberto Formigoni ha subito raccolto l´invito del commissario europeo, Danuta Hubner, che proprio dalla Lombardia ha voluto iniziare il suo tour nelle principali Regioni europee, a "fare ancor più conoscere alle altre Regioni d´Europa, e condividere con loro, le vostre esperienze e le vostre eccellenze". Occasione, la conferenza organizzata il 16 maggio dalla Regione al Palazzo Pirelli sul tema "Lombardia/europa 2013 - Strategia di Lisbona e programmi regionali", mezza giornata intensa di lavoro comune tra Regione e Commissario europeo, cui hanno partecipato circa 200 rappresentanti delle istituzioni regionali ed europee e del mondo economico lombardo. Apprezzamento per l´iniziativa e impegno alla collaborazione sono stati assicurati dal nuovo ministro delle Politiche comunitarie, Andrea Ronchi, in una conversazione telefonica questa mattina con il presidente Formigoni. Per la Regione, oltre al presidente Formigoni, sono intervenuti ai lavori la vicepresidente Viviana Beccalossi e gli assessori Massimo Corsaro, Romano Colozzi, Piergianni Prosperini e Gianni Rossoni, ai quali fanno capo i Piano operativi regionali per lo sviluppo rurale (899 milioni), per la competitività (532 milioni), per l´occupazione (798 milioni) e per la cooperazione italo-svizzera (92 milioni), oltre ai sottosegretari Claudio Morpurgo (che ha guidato i lavori) e Adriano De Maio. Formigoni ha spiegato che tali programmi "sono frutto di un lavoro fatto insieme agli attori istituzionali, economici e culturali lombardi", che sviluppano "numerose azioni diversificate ma concepite e realizzate, attraverso una programmazione integrata, in un´unica strategia e con obiettivi unitari", che sono appunto la crescita della competitività e del lavoro, con "la ricerca come pilastro centrale". In questo modo la Lombardia "è convinta di centrare realmente gli obiettivi di Lisbona e di Goteborg, che si è data come priorità" e di essere "sempre più protagonista in Europa". L´europa può crescere "se ci sono Regioni trainanti, quelle capaci, come la Lombardia, di fare sistema con tutti i soggetti attivi del territorio". In questo per la Lombardia il futuro prossimo offre due ulteriori grandi opportunità, che il presidente lombardo ha richiamato, cioè Expo 2015 e l´avvio del federalismo, "due realtà che si intrecceranno necessariamente con i programmi comunitari". La prima, Expo, "può avere una funzione anche come investimento per l´Europa, e la Lombardia si candida ad essere protagonista di una fase nuova di cooperazione tra le Regioni europee". La seconda, il percorso federalista, "sancirà un ruolo sempre più forte dei Governi regionali". Danuta Hubner vede nella programmazione lombarda dei fondi europei 2007-2013 "un buon inizio e una buona strategia", apprezza e condivide la stretta collaborazione tra Regione e Ue, fa sapere che "la Commissione europea ha già valutato molto positivamente la programmazione 2007-2013". Vista da Bruxelles la Lombardia appare, per il commissario europeo, una Regione avanzata e in qualche modo "unica in Europa per la crescita demografica e per l´alto livello degli investimenti in ricerca e sviluppo". Soprattutto Danuta Hubner valuta "molto positivamente il fatto che oltre il 50% dei fondi venga destinato alla crescita dell´innovazione, nei campi della competitività, dell´energia e del trasporto sostenibile". E invita appunto la Lombardia a mettere a disposizione le proprie buone pratiche alle altre Regioni europee. . . .  
   
   
LOMBARDIA/UE. GLI INTERVENTI DEGLI ASSESSORI BECCALOSSI, COLOZZI, CORSARO, PROSPERINI E ROSSONI SU FATTORI COMPETITIVITA´ E CAPITALE UMANO  
 
Milano, 19 maggio 2008  - Intervenendo ai lavori della Conferenza Lombardia Europa 2013, ospitata presso il grattacielo Pirelli, sede della Regione, l´assessore regionale alle Risorse, finanze e rapporti istituzionali, Romano Colozzi, ha sottolineato come "l´integrazione tra i vari fondi comunitari, nazionali e regionali, è l´unico modo per ottimizzare le risorse, attuare una governance forte e organica, coinvolgendo tutti i soggetti del territorio". "Il programma comunitario 2007-20013 - ha proseguito Colozzi - offre una straordinaria occasione per lo sviluppo delle imprese, lo sviluppo compatibile con l´ambiente, consentendo alla Lombardia di fare un salto ulteriore verso uno sviluppo riconosciuto dal commissario Hubner, che per la nostra Regione e per la nostra metodologia di lavoro ha avuto parole di grande apprezzamento". La vice presidente e assessore regionale all´agricoltura, Viviana Beccalossi, si è soffermata invece sul fatto che "la Lombardia è la regione agricola più importante d´Italia e grazie alla Programmazione comunitaria 2007-2013 potrà contare su un´ottima dotazione finanziaria, circa 900 milioni di euro". "Per essere evoluto - ha continuato - il sistema agricolo e rurale deve garantire un approccio integrato. Per restare economicamente forte deve strutturarsi bene e diversificare la propria attività. Per essere ecologicamente responsabile deve saper evolvere le sue tecniche e garantire ai consumatori prodotti sani e sicuri, diversificati e di qualità. Affinché tutte queste condizioni si possano verificare - ha concluso Viviana Becalossi - è necessario un approccio coordinato con i sistemi economici e sociali con cui il sistema agricolo e rurale condivide la responsabilità di favorire lo sviluppo". Internazionalizzazione delle imprese e strumenti per aumentarne la competitività sono stati i temi al centro dell´intervento dell´assessore all´Industria, Pmi e cooperazione, Massimo Corsaro. "Le due aree di intervento che Regione Lombardia ha scelto come prioritarie - ha sottolineato - sono da un lato la sburocratizzazione e la semplificazione dei rapporti che consentiranno alle nostre aziende di superare un gap che ne limita la capacità di competere nello scenario globale, dall´altro la responsabilità istituzionale che ci siamo assunti nello scegliere su chi investire: non più distribuzione di fondi e contributi a pioggia ma soltanto alle imprese capaci di interpretare da protagoniste il ruolo di leader nell´accettare le sfide competitive del mercato mondiale". Per Gianni Rossoni, assessore regionale all´Istruzione, formazione e lavoro, gli elementi fondanti per gli investimenti sul capitale umano sono la legge regionale sul mercato del lavoro e quella sul sistema educativo: "Siamo sempre più interessati alla persona - ha detto - e sempre meno agli Enti: nella ripartizione dei nostri fondi abbiamo privilegiato l´opportunità che ciascun giovane utilizzi la sua personale ´dote´. Questa è un insieme di risorse e servizi assegnato direttamente alla persona affinché possa scegliere liberamente all´interno di una rete di operatori accreditati l´offerta che meglio risponde alle sue esigenze". Pier Gianni Prosperino, assessore al Turismo, ha posto in evidenza il primato di Regione Lombardia su altre regioni italiane e dell´Unione: "Il commissario Hubner - ha detto l´assessore regionale - è stata chiara: noi trattiamo solo con Regione Lombardia. Del resto - ha aggiunto - se la nostra regione destina alla ricerca il 45 per cento del totale di tutta Italia e ospita il 60 per cento del personale con alta qualificazione rispetto all´intero Paese, significa che siamo nelle condizioni di poter prendere il volo in Europa. Chi non riesce a mantenere il nostro passo, resterà inesorabilmente indietro". Alla Conferenza Lombardia Europa 2013 ha partecipato anche il Sottosegretario alla Presidenza con delega all´Alta formazione, ricerca e innovazione, Adriano De Maio, secondo il quale la "rete di conoscenze" che Regione Lombardia sta costruendo in Europa e nel mondo, oltre a favorire il ritorno in Italia di ricercatori che hanno fatto esperienza all´estero, consente a molti talenti italiani di crescere e sviluppare competenze nei migliori atenei esteri. . .  
   
   
PROGRAMMA OPERATIVO 2007-2013: PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE DELLA LOMBARDIA  
 
Bruxelles, 19 maggio 2008 - 1. Programma operativo regionale della Lombardia, rientrante nell´obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). 2. Quadro generale - Il 1° agosto 2007 la Commissione europea ha approvato un programma operativo regionale relativo alla regione italiana della Lombardia per il periodo 2007-2013. Il programma operativo rientra nel quadro dell´obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e dispone di un bilancio complessivo di circa 532 milioni di euro. Il finanziamento comunitario mediante il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) è pari a circa 211 milioni di euro, che costituiscono approssimativamente lo 0,7% del totale degli investimenti Ue destinati specificamente all´Italia nel quadro della politica di coesione per il 2007-2013. 3. Scopo e finalità del programma - Il programma operativo della Lombardia sarà uno strumento importante per la realizzazione degli obiettivi stabiliti nella strategia di Lisbona riveduta per la crescita e l’occupazione, poiché a tale fine è destinato più del 68% del suo bilancio complessivo. Il programma svolgerà un ruolo essenziale al fine di: accrescere la competitività mediante ricerca e innovazione; ridurre le emissioni di anidride carbonica attraverso la promozione delle energie rinnovabili e dell´efficienza energetica; promuovere una mobilità sostenibile; accrescere l´interesse per la regione, con una particolare attenzione per le città, la promozione ambientale e culturale. 4. L´impatto previsto degli investimenti - Il programma garantirà la creazione diretta di circa 1800 nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda lo sviluppo di fonti energetiche e l´utilizzo dell´energia nella regione, il programma mira a diminuire di 50 000 t. All´anno le emissioni di Co2 nell´atmosfera entro il 2013. 5. Priorità - Il programma operativo è strutturato attorno alle seguenti priorità: Priorità 1: Innovazione ed economia basata sulla conoscenza [circa il 49,4% del bilancio complessivo] Questa priorità è incentrata sulla ricerca e l´innovazione nella regione, con particolare attenzione per la promozione di un ambiente favorevole per quest´area nel quadro del cosiddetto "sistema di conoscenze della Lombardia". Verrà promossa la cooperazione tra piccole e medie imprese (Pmi), centri di ricerca e "poli di eccellenza". L´intento è contribuire alla costituzione di una rete dei centri esistenti, anziché crearne di nuovi, migliorando nel contempo la buona gestione regionale e promuovendo la ricerca e lo sviluppo privati nonché la richiesta nell´ambito delle Tic. Priorità 2: Energia [circa il 9,4% del bilancio complessivo] Questa priorità ha il fine di ridurre il consumo energetico e di aumentare la produzione di energia a partire da fonti rinnovabili con l´intento di ridurre sensibilmente l´inquinamento atmosferico e le emissioni responsabili del cambiamento climatico. Priorità 3: Mobilità sostenibile [circa il 26,1% del bilancio complessivo] Questa priorità mira a potenziare la mobilità sostenibile attraverso l´integrazione modale (strade, ferrovie, metropolitane), promuovendo l´utilizzo diffuso di forme di trasporto a impatto ambientale ridotto (car pooling, car sharing, pedaggi stradali, ecc. ). Priorità 4: Tutela e potenziamento del patrimonio naturale e culturale [circa l´11,3% del bilancio complessivo] Questa priorità mira ad attrarre il turismo e a sfruttare il potenziale delle parti della Lombardia i cui beni culturali e naturali non sono ancora molto conosciuti. Priorità 5: Assistenza tecnica [circa il 3,8% del bilancio complessivo] È inoltre prevista un´assistenza tecnica per l´attuazione del programma. Il sostegno finanziario è disponibile ai fini di gestione, verifica, valutazione e controllo. 6. Autorità di gestione: Unità Organizzativa Competitività del Sistema delle Imprese della Direzione Generale Industria, Piccola Media Impresa e Cooperazione – Milano, Italia Responsabili dei contatti: Sig. Pietro Buonanno, Via Pola,14, I-20124 Milano, Italia Tel. : + 39 02 67656142, Fax. : + 39 02 67656332 E-mail. : pietro_buoanno@regione. Lombardia. It 7. Titolo: Programma operativo – Programma operativo regionale della Lombardia Tipo di intervento: programma operativo Numero Cci: 2007It162po006 Numero della decisione: C/2007/3784 Data di approvazione definitiva: 1. 8. 2007 8. Ripartizione del finanziamento per assi prioritari (in euro)
Priorità Contributo Ue Contributo pubblico nazionale Contributo pubblico complessivo
1. Innovazione ed economia basata sulla conoscenza 104 198 930 158 661 070 262 860 000
2. Energia 19 820 233 30 179 767 50 000 000
3. Mobilità sostenibile 55 100 248 83 899 752 139 000 000
4. Tutela e potenziamento del patrimonio naturale e culturale 23 784 280 36 215 720 60 000 000
5. Assistenza tecnica 7 983 590 12 156 410 20 140 000
Totale 210 887 281 321 112 719 532 000 000
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A FIRENZE L’INCONTRO ‘CITTADINO D’EUROPA’, CON LA COMMISSARIA UE «PIÙ FORZA ALLE RETI LOCALI PER LA DIFESA DEI CONSUMATORI» KUNEVA E BARONTI: «IL CONSUMO SOSTENIBILE È UNA PRIORITÀ EUROPEA»  
 
Firenze, 19 maggio 2008 - Dare forza alle reti locali di associazioni dei consumatori. Fare in modo che crescano e, con esse, cresca la forza a livello nazionale ed europeo delle rappresentanze organizzate dei consumatori e degli utenti. Questa la volontà comune emersa il 16 maggio, a Firenze, dall’incontro tra la Commissaria europea per la difesa dei diritti dei consumatori Meglena Kuneva, l’assessore regionale Eugenio Baronti ed i rappresentanti delle associazioni regionali e nazionali dei consumatori. «Il mio impegno in Europa – ha detto la commissaria al termine di un lungo confronto con i delegati delle 12 associazioni toscane e del Consiglio nazionale dei consumatori – è far sì che le politiche per la difesa dei consumatori abbiano sempre più peso e rilievo. In questo senso sto lavorando su più fronti: sulla tutela degli utenti della rete internet, soprattutto se bambini o adolescenti; su sistemi di conciliazione più snelli che non gravino sull’ordinamento giudiziario; sulle cosiddette ‘class action’, le azioni collettive, per le quali stiamo pensando ad un modello europeo diverso da quello americano. Pensiamo ad un sistema di ‘collective regress’ (ricorso collettivo), che si differenzia dal sistema americano soprattutto perchè non contempla azioni punitive contro l’azienda verso cui è rivolta l’azione e prevede che l’iniziativa parta non da un singolo ma da gruppi di cittadini associati. Questo per risarcire i danni subiti dai cittadini senza coltivare una cultura del conflitto». Tra i grandi temi toccati dalla commissaria Kuneva e dall’assessore Baronti anche quello del consumo critico e sostenibile. «Il radicamento sul territorio di una rete di associazioni dei consumatori capillare e attiva - ha detto l’assessore regionale Eugenio Baronti – è il primo passo necessario per educare al consumo critico e sostenibile, per diffondere buone pratiche e corrette abitudini di consumo e di vita: la filiera corta, i Gruppi di acquisto solidale (Gas), l’uso dell’acqua del rubinetto, la riduzione degli imballaggi, il risparmio energetico, il compostaggio domestico. Per coinvolgere i cittadini è necessario agire sul territorio valorizzando le specificità di ogni singola realtà». «Posso garantire il mio assoluto sostegno nella promozione di un consumo sostenibile – ha detto la commissaria Kuneva – così come posso dire che l’Europa sta lavorando per abbattere i consumi energetici e le emissioni in atmosfera. In questo senso credo che le buone pratiche innovative sperimentate nelle varie realtà debbano essere diffuse il prima possibile». Il metodo di confronto scelto dalla Commissaria, che ha voluto un faccia a faccia con i rappresentanti delle associazioni fatto di domande e risposte dirette, ha incontrato il favore di tutti i presenti, che così hanno potuto toccare gli argomenti più vari, dalla democrazia digitale al rialzo dei tassi di interesse, dalla sicurezza degli acquisti on-line alle procedure di conciliazione adr. In seguito ha proseguito la sua visita in Toscana recandosi a Prato, dove ha incontrato gli amministratori locali e i rappresentanti del distretto del tessile, con i quali ha discusso della tutela del ‘made in’ e del futuro dei sistemi di etichettatura. Toscana-europa, insieme per consumatori più consapevoli - «La Toscana è stata fra le prime regioni italiane a dotarsi di una legge per la tutela dei consumatori ed anche oggi è all’avanguardia in questo settore, tanto che proprio in Toscana è stata elaborata la ‘Carta di Barcellona’, una carta dei valori condivisa da ben undici realtà europee. E’ anche per questo che la Commissaria Kuneva ha scelto la Toscana come unica tappa della sua visita ufficiale in Italia». Questo è quanto è stato sottolineato dall’assessore regionale per la tutela dei consumatori Eugenio Baronti, che ha colto l’occasione della visita della Commissaria europea Meglena Kuneva per evidenziare l’importanza di una rete capillare di associazioni di tutela e di sportelli di ascolto del cittadino. «Le associazioni di difesa dei diritti dei consumatori – ha detto l’Assessore - sono tanto più utili quanto più sono radicate sul territorio e sono percepite come vicine ai cittadini. Potranno essere ancora più forti e far sentire più chiaramente la loro voce se sapranno sensibilizzare l’opinione pubblica e diffondere stili di vita e di consumo più critici, consapevoli e ‘sostenibili’ dal punto di vista ambientale, sociale ed economico». A fare da sfondo all’incontro con la Commissaria Ue è stata proprio la prospettiva di una revisione della normativa europea in materia di tutela dei consumatori, pensata per coniugare la tutela dei consumatori con le esigenze di competitività delle imprese e del mercato. In vista delle modifiche che Bruxelles vuol apportare ad alcune direttive europee che regolano le politiche del settore, i delegati delle 12 associazioni di tutela dei consumatori presenti in Toscana e del Comitato regionale consumatori utenti, il loro organismo di rappresentanza, hanno sottolineato alla commissaria l’importanza dell’opera di presidio sul territorio svolta dalle piccole associazioni, la necessità di un rapporto diretto e costante con i cittadini per informarli dei loro diritti, aiutarli a gestire eventuali controversie. Tra le esperienze portate avanti in Toscana, tra cui si contano iniziative di educazione al consumo rivolte alle scuole, indagini sui prezzi e promozione di disciplinari per la trasparenza, procedure di conciliazione on-line e molto altro, si stanno affermando anche iniziative come i Gas - gruppi di acquisto solidale (gruppi di cittadini auto-organizzati che acquistano prodotti in grande quantità direttamente da grossisti o produttori e poi li dividono all’interno del gruppo beneficiando di economie di scala), la vendita diretta dal produttore al consumatore (in punti vendita specifici o attraverso impianti di distribuzione installati dalla pubblica amministrazione, come il distributore di latte alta qualità aperto a Capannoni, in provincia di Lucca) o altri metodi per promuovere la filiera corta e il consumo ‘sostenibile’. «La Regione promuove una politica di consumo sostenibile – ha spiegato l’assessore Baronti – per far capire ai cittadini che il consumo critico e ‘sostenibile’ non implica una spesa maggiore, al contrario. Ad esempio il concetto di filiera corta e quello di difesa dei diritti dei consumatori sono perfettamente compatibili e dal sostegno alle produzioni locali a basso impatto ambientale derivano meno rifiuti, meno emissioni di inquinanti, minor consumo energetico, minori spesa e dunque prezzi più bassi. Per non parlare dei vantaggi per la salute e per la tutela della biodiversità». .  
   
   
RICERCA: OK DELLA COMMISSIONE EUROPEA A INFORMEST PER ACCESSO DELLE IMPRESE AI FONDI COMUNITARI CON PROCEDURE SEMPLIFICATE E TEMPI RIDOTTI NEL PERIODO 2007 – 2013 DISPONIBILI OLTRE 53 MILIARDI DI EURO.  
 
Gorizia, 19 maggio 2008 - Le imprese del Nord Est che vorranno accedere ai fondi comunitari per la ricerca e lo sviluppo potranno fruire, grazie a Informest, di una procedura semplificata che snellirà di molto le incombenze burocratiche accorciando contemporaneamente i tempi di erogazione dei finanziamenti. Informest, infatti, nella sua qualità di agenzia per lo sviluppo e la cooperazione internazionale, è stata inserita – dopo aver ricevuto la validazione da parte della Commissione Europea - in una nuova Struttura Unica di Registrazione, delegata, per l’appunto, alla semplificazione delle procedure di accesso ai fondi comunitari per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Come ha ricordato il Presidente di Informest, Pierluigi Bolla, il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico è il principale strumento con cui l’Unione europea finanzia la ricerca in Europa. Fin dal loro lancio nel 1984, i programmi quadro hanno avuto un ruolo guida nella ricerca multi-disciplinare e nelle attività di cooperazione scientifica. “Il Settimo programma quadro – dice ancora Bolla - opera nel periodo di programmazione comunitaria 2007/2013 ed è il risultato di anni di consultazioni con la comunità scientifica, gli istituti di ricerca, gli organi decisionali e le altre parti interessate; continua ora in questa funzione su basi più estese e complete rispetto ai programmi precedenti con uno stanziamento di bilancio di 53,2 miliardi di euro in sette anni, il maggiore finora erogato”. Bolla ricorda poi che “proprio per semplificare le procedure di accesso al programma ed in particolare per accreditare lo status legale dei potenziali beneficiari dei fondi, la Commissione Europea ha ora creato la Struttura Unica di Registrazione in cui, per la prima volta è stata inserita Informest, che garantisce la validazione legale e la registrazione dei beneficiari durante la fase di negoziazione”. “Informest - conclude Bolla - che già in passato ha acquisito finanziamenti dai precedenti programmi quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico e dallo stesso Settimo programma, vede ora riconosciuto da parte della Commissione Europea questo impegno con il qualifica di Ente validato: una validazione, che consentirà alle imprese assistite da Informest di poter accedere più facilmente ai fondi comunitari. ” .  
   
   
CONCENTRAZIONI: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIEDE LA REVOCA DELLE CONDIZIONI IMPOSTE PER L´OPERAZIONE ENEL/ACCIONA/ENDESA  
 
Bruxelles, 19 maggio 2008 - La Commissione europea ha formalmente chiesto alla Spagna di conformarsi alla decisione adottata nel dicembre 2007 ai sensi dell´articolo 21 del regolamento Ue sulle concentrazioni che dispone la revoca delle condizioni imposte dall´autorità spagnola per l´energia (Cne), e successivamente modificate con decisione del ministero spagnolo dell´Industria e del Turismo, a Enel (Italia) e Acciona (Spagna) per l´acquisizione di Endesa, operatore spagnolo dell´energia elettrica. La Commissione ha approvato l´operazione in base al regolamento Ue sulle concentrazioni nel luglio 2007 (vedi Ip/07/1023). Nel dicembre 2007 ha poi concluso che le condizioni spagnole erano incompatibili con la normativa dell´Ue e ha chiesto alla Spagna di revocarle entro il 10 gennaio 2008 (vedi Ip/07/1858). La Spagna non si è conformata alla decisione, quindi la Commissione ha avviato un procedimento di infrazione (vedi Ip/08/164). La richiesta odierna assume la forma di "parere motivato", che costituisce la seconda fase del procedimento di infrazione ai sensi dell´articolo 226 del trattato Ce. Se entro un mese non giungerà una risposta soddisfacente la Commissione potrà decidere di adire la Corte di giustizia europea. In base ai poteri di cui dispone in virtù del Regio decreto spagnolo 4/2006, il 4 luglio 2007 la Cne ha deciso di assoggettare l´acquisizione di Endesa da parte di Enel e Acciona a una serie di condizioni, omettendo di notificarle alla Commissione preventivamente e di chiederne l´approvazione. Il 19 ottobre 2007, in seguito a ricorso di Enel e Acciona contro la decisione Cne del 4 luglio, il ministero spagnolo dell´Industria e del Turismo ha adottato una decisione modificando alcune condizioni imposte e revocandone altre. Il 5 dicembre 2007 la Commissione ha stabilito che la decisione Cne parzialmente modificata violava ancora l´articolo 21 del regolamento Ue sulle concentrazioni in quanto: la Cne aveva preso la decisione senza previa notificazione e autorizzazione della Commissione; le condizioni imposte dalla Cne a Enel e Acciona per acquisire il controllo comune di Endesa erano incompatibili con le norme del trattato Ce sulla libertà di stabilimento e sulla libera circolazione dei capitali (articoli 43 e 56) e, in parte, sulla libera circolazione delle merci (articoli 28 e 29). Con la decisione del 5 dicembre 2007 la Commissione ha chiesto alla Spagna di revocare le condizioni della decisione Cne entro il 10 gennaio 2008. Poiché le autorità spagnole non hanno informato la Commissione di eventuali azioni o misure prese per conformarsi alla decisione del 5 dicembre, la Commissione ha avviato un procedimento di infrazione contro la Spagna inviandole una lettera di costituzione in mora (vedi Ip/08/164). Le autorità spagnole avrebbero dovuto comunicare alla Commissione la revoca delle misure illegali; non avendolo fatto, la Commissione ha deciso di proseguire il procedimento di infrazione. Per informazioni generali sulle procedure di infrazione, consultare il sito: http://ec. Europa. Eu/community_law/infringements/infringements_en. Htm .  
   
   
HüBNER VEDE CON FAVORE IL RUOLO PRIORITARIO CHE IL NUOVO PROGRAMMA PER LA POLITICA DI COESIONE DELLA REGIONE SARDEGNA ASSEGNA ALL’INNOVAZIONE E AI MUTAMENTI CLIMATICI.  
 
 Bruxelles, 20 maggio 2008 - Danuta Hübner, Commissario per la politica regionale, ha visitato il 15 maggio la Sardegna su invito di Renato Soru, Presidente della Regione. La visita è avvenuta in concomitanza con l’avvio dei nuovi programmi per la politica di coesione della Regione, che pongono al centro dell’ordine del giorno l’innovazione e la lotta ai mutamenti climatici. Danuta Hübner prenderà conoscenza dei progetti, nati grazie al cofinanziamento dell’Ue, ed ha incontrato funzionari del consiglio e del governo regionali nonché rappresentanti della società civile. “Vedo con favore il modo in cui la regione si sta facendo carico delle nuove priorità per questo periodo di programmazione: essa gioca ora la carta dell’innovazione per incrementare la crescita e la creazione di posti di lavoro e avvia progetti per contrastare i mutamenti di clima” ha affermato il Commissario prima della partenza. Il nuovo programma della Sardegna per il periodo 2007-13, che prevede investimenti dell’Ue per 681 milioni di euro, si concentrerà principalmente sull´innovazione (43%), più che sull’infrastruttura, come è stato nel periodo precedente. Un terzo degli investimenti disponibili, destinato alla sfida dei mutamenti climatici, è finalizzato a ridurre del 26% le emissioni di Co2 entro il 2015. Vengono anche valorizzate le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e il trasporto sostenibile (sviluppo del sistema ferroviario e portuale regionale nonché di modi di trasporto urbano più puliti). La Sardegna con un progetto denominato “Società dell’informazione”, mira a dotare ogni scuola di un accesso alla banda larga. I progetti visti da vicino - Il commissario visiterà il parco scientifico di Pula, aperto nel 2003 con il cofinanziamento dell’Ue. Esso ospita attualmente 50 istituti di ricerca e imprese e dà lavoro a 500 persone circa in campi come la tecnologia dell’informazione, la biomedicina, la bioinformatica e le nanotecnologie (il contributo del Fesr ammonta a 51 milioni di euro): Danuta Hübner visiterà anche l’ex bacino carbonifero di Buggerru, divenuto oggi un’area culturale e turistica (il contributo del Fesr ammonta a 1,38 milioni di euro). Periodo di programmazione precedente (2000-2006): La Sardegna ha beneficiato di investimenti dei Fondi strutturali per complessivi 4,26 miliardi di euro per il precedente periodo di programmazione, che terminerà alla fine dell’anno. Finora, ne sono stati esborsati il 76% e la Commissione incoraggia la regione a impegnarsi maggiormente per investire le restanti risorse in tempo utile. L’impatto degli investimenti Ue avvenuti finora è stato oggetto di valutazione. Fra i risultati, occorre ricordare: l’aumento della capacità di trattamento delle acque reflue (che riguardava il 71% della popolazione totale nel 1999 e - nel 2005 - l’87,5%); la netta diminuzione dei tempi di transito urbani: dal 2000, la durata media del viaggio Cagliari-sassari è stata ridotta di 30 minuti grazie agli investimenti nei sistemi di transito ferroviario nelle città. Punto di partenza della cooperazione nel Mediterraneo - La Sardegna è divenuta un punto di partenza della cooperazione nell’area mediterranea. L’isola partecipa al programma transfrontaliero (marittimo) Italia-francia, che beneficerà di un finanziamento Ue di 121 milioni di euro. La Sardegna è anche coinvolta in un programma transnazionale sul Mediterraneo. Essa è stata designata come Autorità Gestionale del nuovo Strumento europeo di vicinato e partenariato “Bacino del Mar Mediterraneo”, finanziato dal Fesr con 86,8 milioni di euro. Il programma ha 4 aspetti principali: l sviluppo economico e sociale; ambiente; itinerari migratori; contatti Nord-sud. Per ulteriori informazioni sulla politica regionale: http://ec. Europa. Eu/regional_policy/index_en. Htm .  
   
   
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE SARDEGNA 2007-2013  
 
 Bruxelles, 19 maggio 2008 - 1. Programma operativo “Programma operativo regionale Sardegna” – Programma nell´ambito dell´obiettivo Competitività regionale e occupazione, cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2. Quadro generale - Il 20 novembre 2007 la Commissione europea ha approvato un Programma operativo regionale per la Sardegna, Italia, per il periodo 2007-2013. Il Programma operativo rientra nell´ambito dell´obiettivo Competitività regionale e occupazione e prevede una dotazione totale di circa 1,7 miliardi di euro. Il contributo comunitario tramite il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) ammonta a 681 milioni di euro, che rappresentano circa il 2,4% degli investimenti comunitari totali destinati all´Italia nell´ambito della Politica di coesione per il periodo 2007-2013. 3. Scopi del programma - Il Programma operativo Sardegna è destinato ad ovviare alla carenza di infrastrutture e servizi adeguati in termini di acqua, rifiuti, sanità, banda larga, imprese e turismo. Il Programma è quindi rivolto al miglioramento della competitività delle imprese e della capacità della regione di attirare le attività con la diffusione delle innovazioni, promuovendo il potenziale dell´identità locale e delle tradizioni e preservando le risorse naturali. I cambiamenti climatici costituiscono un punto importante: il Programma prevede unicamente mezzi di trasporto sostenibili; oltre l´11% delle risorse devono essere investiti in fonti di energia rinnovabili e in una utilizzazione razionale dell´energia; il 24% delle risorse è destinato a finanziare la ricerca e l´innovazione delle infrastrutture e dei servizi, con particolare attenzione all´aumento della percentuale della ricerca privata. 4. Impatto previsto degli investimenti - Il Programma intende creare circa 5500 nuovi posti di lavoro, di cui 1200 per le donne. Le emissioni di carbonio dovrebbero diminuire del 26% e la produttività delle piccole e medie imprese (Pmi) in termini di valore aggiunto dovrebbe aumentare del 9%. Un altro effetto previsto è un miglioramento dell´Indice sintetico dell´innovazione nel quadro di valutazione dell´innovazione in Europa, che dovrebbe salire dallo 0,23 del 2006 allo 0,43 per la fine del periodo di programmazione nel 2013. 5. Priorità - Il Programma operativo si impernia sui seguenti assi prioritari: Priorità 1: Società dell´informazione [circa il 10% della dotazione complessiva] - Questo asse prioritario ha lo scopo di migliorare la qualità e l´accessibilità dei servizi della società dell´informazione introducendo e utilizzando le tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic). Ciò comprende interventi a sostegno dei servizi di e-government e e-citizenship, oltre alla creazione dei servizi a banda larga nelle zone che soffrono del cosiddetto spartiacque digitale. Priorità 2: Inclusione, servizi sociali, istruzione e legalità [circa 9,5% della dotazione complessiva] - Questo asse prioritario promuove i servizi e le infrastrutture destinati a ridurre il rischio dell´esclusione sociale e a promuovere l´integrazione e la non discriminazione della popolazione locale. Contribuirà a fornire servizi per combattere l´abbandono della scuola da parte dei minori e migliorare la sicurezza e la legalità in senso lato. Priorità 3: Energia [circa l´11% della dotazione complessiva] - Lo scopo è di promuovere lo sviluppo sostenibile rendendo più efficiente l´utilizzo dell´energia e utilizzando le fonti di energia rinnovabili. Priorità 4: Ambiente, attrattiva delle risorse naturali e culturali, Turismo [circa il 22,5% della dotazione complessiva] - La strategia di questo asse prioritario si concentra sull´utilizzo efficiente e sostenibile delle risorse ambientali e sullo sviluppo di risorse naturali e culturali. Lo scopo è di rendere la regione più attraente e dare slancio ad un turismo sostenibile. Priorità 5: Sviluppo urbano [circa il 18% della dotazione complessiva] - Questa priorità territoriale si concentra sulla promozione dell´attrattiva e della competitività della regione risolvendo disparità di sviluppo interno e migliorando il livello di vita e la qualità della vita in zone urbane svantaggiate. Priorità 6: Competitività [circa il 27% della dotazione complessiva] - L´obiettivo globale di questa priorità è di dare slancio alla competitività sostenendo la ricerca e l´innovazione nelle imprese e promuovendo la cooperazione tra le università, i centri di ricerca e le imprese. Alcune risorse saranno investite in progetti di sviluppo a livello locale e per i raggruppamenti. Priorità 7: Assistenza tecnica [circa il 2% della dotazione complessiva] - L´assistenza tecnica ha lo scopo di migliorare l´efficienza e l´efficacia dell´attuazione del Programma e di assicurare che l´informazione relativa al Programma e alla Politica di coesione europea raggiunga il pubblico in generale e i beneficiari. 6. Autorità di gestione: Regione Sardegna Dati per i contatti: Graziella Pisu, Autorità di gestione, Fesr – Programma regionale operativo per la Sardegna. Direttore Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio - Centro Regionale di Programmazione, Via Mameli, 88, I - 09123 Cagliari, Italia. Telefono: +39 (0)70 606 4706 Fax: +39 (0)70 606 4683 Posta elettronica: crp. Adgporfesr@regione. Sardegna. It Sito web: http://www. Regione. Sardegna. It/ 7. Titolo: Programma operativo “Programma operativo regionale Sardegna” Tipo di intervento: Programma operativo, Cci n. : 2007It162po016, Decisione n. : C/2007/5728, Data di approvazione definitiva: 20/11/2007. 8. Ripartizione finanziaria per asse prioritario (in euro)
Assi prioritari Contributo Ue Contributo nazionale pubblico Totale contributo pubblico
1. Società dell´informazione 68 067 176 102 100 765 170 167 941
2. Inclusione, servizi sociali, istruzione e legalità 64 663 818 96 995 726 161 659 544
3. Energia 74 873 894 112 310 841 187 184 735
4. Ambiente, attrattiva delle risorse naturali e culturali, turismo 153 151 147 229 726 721 382 877 868
5. Sviluppo urbano 122 520 918 183 781 377 306 302 295
6. Competitività 183 781 377 275 672 065 459 453 442
7. Assistenza tecnica 13 613 435 20 420 153 34 033 588
Totale 680 671 765 1 021 007 648 1 701 679 413
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RICERCA E INNOVAZIONE NELL´AMBIENTE IMPRENDITORIALE  
 
Klagenfurt, 19 maggio 2008 - Il 2 giugno a Klagenfurt (Austria) il Fondo di promozione economica della Carinzia (Kwf) organizza una conferenza intitolata "Ricerca operativa - ricerca e innovazione interagiscono con l´ambiente imprenditoriale". L´evento includerà discorsi di rappresentanti governativi, universitari e industriali su temi quali il contributo del Quadro di riferimento strategico austriaco alla ricerca cooperativa, la ricerca multilaterale e una messa a punto regionale della ricerca. Il pubblico a cui si rivolge comprende il mondo della ricerca e dell´industria, i legislatori regionali dell´Austria e di Paesi confinanti, e la Commissione europea. La conferenza si svolgerà presso i Lakeside Labs, un nuovo centro per la ricerca e la tecnologia a Klagenfurt, che ha lo scopo di collegare scienza, teoria e mondo dell´industria. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Kwf. At/kalender .  
   
   
SLOVENIA ADOTTA BILANCIO SUPPLEMENTARE  
 
Lubiana,. 19 maggio 2008 - Il governo sloveno ha adottato un piano di bilancio supplementare per il 2008, tagliando le spese di quasi 50 milioni di euro, mentre le entrate sono previste in crescita di 250 milioni di euro, secondo quanto afferma "Reporter. Gr". I cambiamenti produrranno un surplus di 69,4 milioni di euro, contro un deficit previsto di 230 milioni di euro. Il ministro delle finanze, Andrej Bajuk, ha dichiarato che le spese, che si fermeranno a 49,7 milioni di euro, comprendono gli aumenti del 3,4 per cento negli stipendi statali, resi necessari dall´inaspettato aumento dell´inflazione nella seconda metà del 2007. I tagli riguarderanno tutti i ministeri, soprattutto nel settore degli investimenti. I tagli più grossi avverranno nel Ministero della Difesa, le cui spese saranno abbassate a 30 milioni di euro. L´aumento delle entrate è causato dall´aumento delle tasse sulle imprese (162 milioni di euro in più); il governo attende altre entrate dalle accise e dalla tassa sul valore aggiunto. .  
   
   
LA BANCA SAL. OPPENHEIM APRE SEDE A BUDAPEST  
 
Budapest, 19 maggio 2008 -  La Banca privata tedesca Sal. Oppenheim aprirà nei prossimi giorni una filiale a Budapest. Il valore totale degli asset della Banca in Ungheria potrà raggiungere i 50-60 milioni di euro entro la fine dell´anno. La Oppenheim, che ha aperto di recente proprie filiali nella Repubblica Ceca e in Polonia, nel 2007 ha generato profitti per 333 milioni di euro, con una crescita dell´8 per cento su base annuale, afferma l´Ice. Nel periodo di riferimento gli asset totali della banca sono cresciuti del 10 per cento, ammontando a 152 miliardi di euro. .  
   
   
INTESA SANPAOLO LANCIA NUOVO SUBORDINATO LOWER TIER II BENCHMARK PER UN MILIARDO DI EURO  
 
Torino, Milano, 19 maggio 2008 – Intesa Sanpaolo ha lanciato il 15 maggio sull’euromercato un’emissione obbligazionaria subordinata Lower Tier Ii per un miliardo di euro destinata ai mercati internazionali. Si tratta di un bond emesso a valere sul Programma Euro Medium Term Notes di Intesa Sanpaolo a tasso fisso a 10 anni con opzione di rimborso anticipato esercitabile da parte dell’emittente a partire dal 28 maggio 2013. L’ammontare è sostanzialmente pari a quello delle emissioni della specie in scadenza nel corso del 2008. La cedola, pagabile in via posticipata il 28 maggio di ogni anno a partire dal 28 maggio 2009 fino a scadenza, è pari a 5,75%. Tale cedola verrà convertita maggiorata di uno spread di 60 punti base a partire dal 28 maggio 2013 nel caso in cui l’opzione di rimborso anticipato non venisse esercitata dall’emittente. Il prezzo di riofferta è stato fissato in 99,704%. Tenuto conto del prezzo di riofferta “sotto la pari”, il rendimento totale per l’investitore calcolato alla data di rimborso anticipato è pari a 5,82% p. A. , equivalente al tasso mid swap a 5 anni + 138 punti base. La data di regolamento è prevista per il 28 maggio 2008. I tagli minimi dell’emissione sono di Euro 50 mila e multipli. Il titolo non è destinato al mercato retail italiano ma ad investitori professionali e ad intermediari finanziari internazionali, e verrà quotato presso la Borsa di Lussemburgo oltre che nel consueto mercato “Over-the-counter”. I capofila incaricati della distribuzione del titolo sono Banca Imi, Goldman Sachs e Royal Bank of Scotland. .  
   
   
INTESA SANPAOLO ACQUISISCE L’ATTIVITA’ DI BANCA DEPOSITARIA DI MONTEPASCHI  
 
Torino, Milano, 19 maggio 2008 – E’ stata perfezionata il 14 maggio, secondo gli impegni assunti dalle parti con la sottoscrizione del contratto in data 31 marzo 2008, l’acquisizione da parte di Intesa Sanpaolo delle attività di banca depositaria di Banca Monte dei Paschi di Siena al prezzo di 196,2 milioni di euro concordata il 4 giugno 2007. .  
   
   
IL GRUPPO UNICREDIT APPROVA LA CESSIONE DI 184 SPORTELLI A DODICI BANCHE PER €747 MLN  
 
 Milano, 19 maggio 2008 - In linea con gli impegni assunti nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, il Gruppo Bancario Unicredit ha nella giornata odierna sottoscritto gli accordi per la cessione di 184 sportelli (gli “Sportelli”) a Banca Popolare di Milano, Credito Emiliano, Banca popolare dell’Emilia Romagna, Banca Carige, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Banca Popolare di S. Angelo, Bcc San Giuseppe di Petralia Sottana, Bcc di Lercara Friddi, Bcc Don Rizzo – Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale, Bcc di Sambuca, Bcc “G. Toniolo” di San Cataldo (insieme, le “Banche Acquirenti”). Gli Sportelli sono situati in prevalenza in Sicilia (77 sportelli) e Lazio (55), con i rimanenti ubicati in Emilia Romagna (20), Friuli Venezia Giulia (3), Molise (7), Trentino Alto Adige (3), Veneto (13) e Umbria (6). Al 31 dicembre 2007 gli Sportelli erano caratterizzati nel loro complesso da una raccolta diretta pari a €2,2 mld, da una raccolta indiretta pari a €3,6 mld e da un totale impieghi pari a €2,5 mld. Dei 184 Sportelli, 19 saranno ceduti da Unicredit Banca S. P. A, 76 da Unicredit Banca di Roma S. P. A. , 67 da Banco di Sicilia S. P. A. E 22 da Bipop Carire S. P. A. L’operazione genererà un impatto positivo sul Core Tier 1 ratio di Unicredit pari a circa 11 b. P. Il controvalore complessivo dell’operazione - soggetto ad un possibile aggiustamento di prezzo, in relazione all’effettivo ammontare della raccolta totale degli Sportelli alla data di efficacia dell’operazione, e che include la cessione da parte di Pioneer Investment Management di contratti di gestione su base individuale di portafogli di investimento e in fondi relativamente alla clientela degli Sportelli - è pari a €747 mln. Alle banche acquirenti è stato concesso un diritto di opzione di retrocedere alla banca rispettivamente cedente una percentuale pari a circa il 6,5% di impieghi trasferiti. Il suddetto diritto di opzione potrà essere esercitato entro 5 mesi dalla data di efficacia dell’operazione. L’operazione prevede altresì, con riferimento ad un totale di 45 immobili in cui sono ubicati gli Sportelli di proprietà del Gruppo Bancario Unicredit, il diritto delle Banche Acquirenti di acquistare tali immobili entro un determinato arco temporale, il tutto per un valore complessivo di €62 mln. Si prevede che l’operazione, soggetta - ove necessaria - ad autorizzazione da parte delle competenti Autorità (Banca d’Italia e l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ed alle altre comunicazioni di legge, possa perfezionarsi entro la fine del quarto trimestre 2008. Nell’operazione, Unicredit si avvale di Morgan Stanley in qualità di advisor finanziario e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale, mentre le Banche Acquirenti si avvalgono di Kpmg Corporate Finance, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e di Chiomenti Studio Legale in qualità di advisor legale. Nel dettaglio, gli Sportelli saranno ripartiti tra le Banche Acquirenti come segue: Banca Popolare di Milano: 39 sportelli nelle province di Bologna (7 sportelli), Roma (28) e Verona (4) a fronte di un controvalore di €213,8 mln; Credito Emiliano: 34 sportelli nelle province di Agrigento (1 sportello), Bologna (3), Catania (2), Messina (1), Palermo (5), Perugia (2), Rimini (1), Roma (6), Siracusa (2), Trento (3), Trieste (3) e Verona (5) a fronte di un controvalore di €150,6 mln; Banca popolare dell’Emilia Romagna: 36 sportelli nelle province di Agrigento (6 sportelli), Belluno (2), Catania (2), Messina (7), Palermo (3), Roma (12), Siracusa (3) e Verona (1) a fronte di un controvalore di €148,5 mln; Banca Carige: 38 sportelli nelle province di Agrigento (2 sportelli), Bologna (2), Catania (2), Forlì-cesena (1), Messina (4), Palermo (12), Perugia (1), Rimini (2), Roma (8), Siracusa (3) e Verona (1) a fronte di un controvalore di €139,5 mln; Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio: 14 sportelli nelle province di Bologna (1 sportello), Forlì-cesena (1), Isernia (7), Perugia (3) e Rimini (2) a fronte di un controvalore di €41,9 mln; Banca Agricola Popolare di Ragusa: 10 sportelli nelle province di Catania (9 sportelli) e Messina (1) a fronte di un controvalore di €28,0 mln; Banca Popolare di S. Angelo: 6 sportelli nelle province di Agrigento (2 sportelli), Catania (1), Palermo (2) e Roma (1) a fronte di un controvalore di €20,5 mln; Bcc San Giuseppe di Petralia Sottana: 3 sportelli in provincia di Palermo a fronte di un controvalore di €1,7 mln; Bcc di Lercara Friddi: 1 sportello in provincia di Palermo a fronte di un controvalore di €0,8 mln; Bcc Don Rizzo – Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale: 1 sportello in provincia di Palermo a fronte di un controvalore di €0,7 mln; Bcc di Sambuca: 1 sportello in provincia di Palermo a fronte di un controvalore di €0,6 mln. Bcc “G. Toniolo” di San Cataldo: 1 sportello in provincia di Caltanissetta a fronte di un controvalore di €0,4 mln; .  
   
   
BANCA POPOLARE DI MILANO SIGLA GLI ACCORDI PRELIMINARI PER L’ACQUISIZIONE DI 39 SPORTELLI DAL GRUPPO UNICREDIT.  
 
Milano, 19 maggio 2008 - La Banca Popolare di Milano, nell’ambito della cessione da parte del Gruppo Unicredit di 184 sportelli a dodici banche, ha sottoscritto in data 16 maggio gli accordi preliminari per l’acquisizione di 39 sportelli ubicati nelle province di Roma (28), Bologna (7), Verona (4). Al 31 dicembre 2007 gli sportelli avevano una raccolta diretta pari a circa 530 milioni di euro, una raccolta indiretta di circa 870 milioni di euro, impieghi per circa 700 milioni di euro. Il controvalore complessivo dell’operazione pari 213,8 milioni di euro, è passibile di aggiustamento in relazione all’effettivo ammontare della raccolta totale (diretta + indiretta) degli sportelli alla data di efficacia. Gli accordi prevedono la facoltà di retrocedere al venditore una determinata percentuale degli impieghi trasferiti, che, sulla base dei dati al 31 dicembre 2007, per Banca Popolare di Milano ammonterebbe a circa 38 milioni di euro. L’impatto stimato dell’operazione sul core Tier 1 del Gruppo è di circa 60 b. P. Il perfezionamento dell’operazione, soggetto alle autorizzazioni da parte delle Autorità competenti ed alle altre comunicazioni di legge, è previsto entro la fine del quarto trimestre 2008. Nell’operazione le banche acquirenti sono state assistite da Kpmg Corporate Finance, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e da Chiomenti Studio Legale in qualità di advisor legale mentre Unicredit si è avvalsa di Morgan Stanley in qualità di advisor finanziario e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale .  
   
   
BANCA CARIGE ACQUISTA 38 SPORTELLI DAL GRUPPO UNICREDIT  
 
 Genova, 19 maggio 2008 – La Banca Carige ha sottoscritto nella giornata del 16 maggio gli accordi per l’acquisto di 38 sportelli dal Gruppo Bancario Unicredit ad un prezzo provvisoriamente fissato pari a € 139,5 milioni, calcolato sulla base dei dati della raccolta totale relativi al 30 giugno 2007. Tali sportelli fanno parte di un lotto di 184 sportelli ceduti da Unicredit a 13 banche (di seguito le “Banche Acquirenti”) sulla base degli impegni a suo tempo assunti nei confronti dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Il perfezionamento dell’operazione, subordinatamente all’autorizzazione da parte delle competenti Autorità, è previsto entro la fine del quarto trimestre 2008. Con questa acquisizione, il totale degli sportelli del Gruppo Carige salirà a 641, a cui vanno aggiunte 376 agenzie assicurative. La localizzazione dei 38 sportelli per provincia risulta essere la seguente: Agrigento (2 sportelli), Bologna (2), Catania (2), Forlì-cesena (1), Messina (4), Palermo (12), Perugia (1), Rimini (2), Roma (8), Siracusa (3) e Verona (1). Gli sportelli saranno ceduti rispettivamente da Unicredit Banca S. P. A. (3 sportelli), Unicredit Banca di Roma S. P. A. (11 sportelli), Banco di Sicilia S. P. A. (20 sportelli) e Bipop Carire S. P. A. (4 sportelli). Al 31 dicembre 2007 gli sportelli in questione intermediavano € 453,1 milioni di impieghi e € 1. 232,4 milioni di raccolta totale. Il prezzo corrisposto, a titolo di avviamento, ammonta a € 139,5 milioni ed è soggetto ad un possibile meccanismo di aggiustamento prezzo in funzione all’ammontare delle masse di raccolta diretta ed indiretta effettive alla data di cessione. L’acquisizione degli sportelli dal Gruppo Unicredit verrà effettuata da Carige nell’ambito delle proprie disponibilità finanziarie mantenendo i solidi livelli di patrimonializzazione che tradizionalmente contraddistinguono l’operato del Gruppo, anche tenuto conto del recente aumento di capitale per complessivi € 957 milioni conclusosi nello scorso mese di marzo. Nell’operazione le Banche Acquirenti sono state assistite da Kpmg Corporate Finance, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e da Chiomenti Studio Legale in qualità di advisor legale mentre Unicredit si è avvalsa di Morgan Stanley in qualità di advisor finanziario e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale. .  
   
   
IL GRUPPO “BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA” ACQUISISCE 36 SPORTELLI DEL “GRUPPO UNICREDIT”  
 
Modena, 19 maggio 2008 - Nella giornata del 16 maggio, “Banca popolare dell’Emilia Romagna” ha sottoscritto gli accordi per l’acquisizione di un ramo d’azienda costituito da 36 sportelli (gli “Sportelli”) del “Gruppo Unicredit”. L’operazione si inserisce nell’ambito della cessione di 184 agenzie dello stesso “Gruppo Unicredit”, a seguito degli impegni assunti nei confronti dell’“Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato”, ad un consorzio formato, oltre che da “Banca popolare dell’Emilia Romagna”, da “Banca Popolare di Milano”, “Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio”, “Banca Agricola Popolare di Ragusa”, “Banca Carige”, “Credito Emiliano”, “Banca Popolare di S. Angelo”, “Bcc San Giuseppe di Petralia Sottana”, “Bcc di Lercara Freddi”, “Bcc “G. Toniolo” di San Cataldo”, “Bcc Don Rizzo di Alcamo”, “Bcc di Sambuca” (insieme, il “Consorzio”). Gli Sportelli acquisiti da “Banca popolare dell’Emilia Romagna” sono ubicati in Sicilia (21), Lazio (12) e Veneto (3). Al 31 dicembre 2007 gli Sportelli stessi erano caratterizzati, nel loro complesso, da una raccolta diretta di circa € 514,2/milioni, da una raccolta indiretta pari a circa € 707,2/milioni (totale raccolta pari a circa € 1. 221,4/milioni) e da impieghi con clientela per circa € 419,0/milioni. Il corrispettivo dell’operazione, soggetto ad un possibile aggiustamento nel prezzo, in relazione all’effettivo ammontare della raccolta alla data di efficacia dell’operazione, è pari ad € 148,5/milioni. Esso corrisponde ad un multiplo sul totale raccolta al 31 dicembre 2007 pari al 12,2%. “Banca popolare dell’Emilia Romagna” si è riservata la facoltà di designare, quale acquirente di parte di detto ramo d’azienda, anche altra Banca da essa controllata, appartenente al proprio gruppo bancario. A ciascun acquirente di detti rami d’azienda il “Gruppo Unicredit” ha concesso un diritto di retrocedere una determinata quota percentuale dei crediti trasferiti. Tale diritto potrà essere esercitato entro 5 mesi dalla data di efficacia dell’operazione. Si prevede che l’operazione, soggetta ad autorizzazione da parte delle competenti Autorità ed alle comunicazioni di legge, possa perfezionarsi entro la fine del quarto trimestre 2008. Nell’operazione il Consorzio, di cui “Banca popolare dell’Emilia Romagna” è parte, è stato assistito da “Kpmg Corporate Finance”, “Mediobanca – Banca di Credito Finanziario” e “Rothschild” in qualità di advisor finanziari, nonché da “Chiomenti Studio Legale” in qualità di advisor legale. Il “Gruppo Unicredit” si è avvalso di “Morgan Stanley” in qualità di advisor finanziario e di “Legance Studio Legale Associato” in qualità di advisor legale. . .  
   
   
BANCA ETRURIA ACQUISTA 14 FILIALI DAL GRUPPO UNICREDIT IL PROGETTO RIENTRA NEGLI OBIETTIVI PREVISTI DAL PIANO INDUSTRIALE 2008-2009  
 
Arezzo, 19 maggio 2008 - Banca Etruria, insieme ad altri undici istituti di credito italiani, si è resa aggiudicataria di n. 184 sportelli di proprietà di alcune banche appartenenti al Gruppo Bancario Unicredit. In particolare, 14 di questi saranno rilevati da Banca Etruria. Il prezzo provvisorio per l’acquisto dei 14 Sportelli, pari complessivamente ad euro 41,9 milioni, sarà pagato contestualmente al trasferimento della proprietà degli stessi ed è soggetto ad aggiustamento in relazione all’effettivo ammontare della raccolta totale degli sportelli alla data di efficacia dell’operazione. I 14 Sportelli oggetto di acquisto da parte di Banca Etruria presentavano al 30 giugno 2007 un totale di raccolta diretta di euro 117 milioni, raccolta indiretta euro 198 milioni ed impieghi per euro 228 milioni. In particolare, Banca Etruria ha sottoscritto con Unicredit Banca S. P. A. , Unicredit Banca di Roma S. P. A. E Bipop Carire S. P. A. (i “Venditori”), un contratto preliminare di compravendita che disciplina l’acquisto dei rami d’azienda costituiti dagli Sportelli di proprietà dei Venditori e più precisamente gli Sportelli di: Unicredit Banca di Roma Bo Bologna; Bipop Carire Fo Cesena; Unicredit Banca di Roma Pg Perugia; Unicredit Banca di Roma Pg Bastia Umbra; Unicredit Banca di Roma Pg Spoleto; Bipop Carire Rn Cattolica; Bipop Carire Rn Santarcangelo di Romagna; Unicredit Banca Is Isernia; Unicredit Banca Is Agnone; Unicredit Banca di Roma Is Castelpetroso; Unicredit Banca Is Frosolone; Unicredit Banca di Roma Is Macchiagodena; Unicredit Banca di Roma Is Montaquila; Unicredit Banca di Roma Is Venafro. Si prevede che il trasferimento della proprietà degli Sportelli a Banca Etruria abbia luogo entro il 31 dicembre 2008. Il perfezionamento dell’operazione è soggetto alla autorizzazione dell’Autorità Antitrust ed alle altre comunicazioni di legge; mentre non è soggetto ad autorizzazione di Banca d’Italia essendo il prezzo provvisorio inferiore al 10% del patrimonio di vigilanza. Attraverso questa operazione Banca Etruria intende raggiungere il duplice obiettivo di rafforzare la presenza territoriale in alcune località e di presidiare in maniera più efficiente altre aree attualmente non coperte dalla propria rete unendo le potenziali sinergie derivanti da tale operazione con quelle di banche locali già legate alla Banca da accordi di partenariato. “La conclusione di questa operazione dà ulteriore concretezza agli obiettivi del Piano Industriale e si collega direttamente all’aumento di capitale che partirà lunedì 19 maggio. ” Ha dichiarato Alfredo Berni Direttore Generale di Banca Etruria “Si pongono così le basi per crescere sul mercato, confermando il nostro ruolo di autentica banca del territorio”. Nell’operazione le Banche Acquirenti sono state assistite da Kpmg Corporate Finance, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e da Chiomenti Studio Legale in qualità di advisor legale mentre Unicredit si è avvalsa di Morgan Stanley in qualità di advisor finanziario e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale. .  
   
   
BANCA ETRURIA: PRENDE AVVIO L’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE PERIODO DI OFFERTA IN OPZIONE 19 MAGGIO – 13 GIUGNO 2008  
 
Arezzo, 19 maggio 2008 - Nella riunione del 15 maggio il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria, dando esecuzione alla delibera dell’Assemblea Straordinaria dei Soci del 17 febbraio u. S. , ha definito le modalità e le caratteristiche dell’Aumento di Capitale a pagamento. L’operazione è finalizzata al presidio patrimoniale degli obiettivi del Piano Industriale 2008-2009 che prevede la crescita della produttività e della redditività della Banca e del Gruppo, l’espansione della rete fino all’obiettivo di circa 200 filiali e la possibilità di cogliere opportunità di crescita per linee esterne proseguendo nella strategia di polo aggregante di banche con forte vocazione territoriale. Importo, prezzo di offerta e rapporto di opzione Il Consiglio di Amministrazione ha determinato in euro 7,50 (3 euro valore nominale + 4,50 euro sovraprezzo) il prezzo unitario di emissione di ciascuna azione – Prezzo di Offerta - e in n. 21. 285. 460 il numero massimo di nuove azioni emesse, per un controvalore complessivo di euro 159. 640. 950. Le nuove azioni sono offerte in opzione a tutti i Soci e Azionisti Banca Etruria in ragione di n. 2 nuove azioni ogni n. 5 azioni possedute alla data del 16 maggio 2008. Modalità di adesione all’offerta e Consorzio di Garanzia L’operazione di Aumento di Capitale si svolgerà secondo la tempistica di seguito indicata: Esercizio dei diritti di opzione dal 19 maggio 2008 al 13 giugno 2008 compresi, a pena di decadenza, presso tutti gli intermediari autorizzati aderenti al sistema di gestione accentrata presso Monte Titoli S. P. A. Negoziazione dei diritti di opzione in Borsa dal 19 maggio 2008 al 6 giugno 2008 compresi. Eventuali diritti non esercitati entro il 13 giugno 2008 saranno offerti in Borsa ai sensi dell’art. 2441, 3° comma del Codice Civile. L’operazione sarà assistita da un Consorzio di Garanzia coordinato e diretto da Banca Imi S. P. A. , in qualità di Lead Manager, e composto da Banca Imi S. P. A. E Centro Sim S. P. A. In qualità di Garanti, finalizzato ad assicurare il buon esito dell’offerta. Pubblicazione del Prospetto Informativo Il Prospetto Informativo autorizzato con nulla osta Consob in data 14 maggio 2008 sarà pubblicato a disposizione del pubblico a partire dal 17 maggio 2008 sul sito www. Bancaetruria. It. .  
   
   
CREDEM ACQUISTA 34 FILIALI DAL GRUPPO UNICREDIT. PROSEGUE LO SVILUPPO TERRITORIALE DELLA BANCA.  
 
 Reggio Emilia, 19 maggio 2008 - Credem ha sottoscritto in data odierna un accordo, che troverà compiuta realizzazione solo a seguito delle autorizzazioni delle autorità di vigilanza, per l’acquisizione di 34 filiali facenti parte di un lotto di complessivi n. 184 sportelli ceduti dal Gruppo Unicredit ad un gruppo di banche. L’accordo comprende il passaggio di circa 200 dipendenti. In particolare gli sportelli acquisiti sono ubicati in Veneto (5), Friuli Venezia Giulia (3), Trentino Alto Adige (3), Emilia Romagna (4), Lazio (6), Umbria (2), Sicilia (11). Al 30 giugno 2007 il perimetro dell´operazione riguardava impieghi per circa 470 milioni di euro, raccolta diretta per circa 420 milioni di euro, raccolta indiretta per circa 730 milioni di euro. Per la transazione è stato concordato un prezzo provvisorio di 150,6 milioni di euro, soggetto ad un possibile aggiustamento in relazione all’effettivo ammontare della raccolta degli sportelli alla data di perfezionamento dell’operazione, prevista entro il 2008. Con tale operazione il Gruppo Credem prosegue l’attività finalizzata allo sviluppo della rete distributiva che, dall’inizio del 2008, oltre alla presente operazione, ha: rilevato da Citibank International 5 filiali e relative risorse commerciali confluite in Banca Euromobiliare, banca private del Gruppo; acquisito 33 filiali e 2 centri imprese in Toscana dal Gruppo Banco Popolare; aperto 6 nuove filiali. Le citate operazioni si integreranno nella struttura del Gruppo Credem che, al 31 marzo 2008, contava 5. 300 dipendenti, 505 filiali, 42 centri imprese, 66 negozi finanziari ed oltre 850 promotori finanziari. Nell’operazione le Banche Acquirenti sono state assistite da Kpmg Corporate Finance, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario e Rothschild in qualità di advisor finanziari e da Chiomenti Studio Legale in qualità di advisor legale mentre Unicredit si è avvalsa di Morgan Stanley in qualità di advisor finanziario e di Legance Studio Legale Associato in qualità di advisor legale. Credem si è avvalso inoltre, per gli aspetti legali, della consulenza del Prof. Avv. Sido Bonfatti e per gli aspetti economico e finanziari, della funzione interna “Governo del Valore”. .  
   
   
CREDEM: IL CDA CONVOCA L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA PER AUMENTO CAPITALE E APPROVA I RISULTATI AL 31 MARZO 2008.  
 
Reggio Emilia, 19 maggio 2008 - In data 15 maggio il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha deliberato di proporre all’assemblea straordinaria dei soci, convocata per il 26 giugno 2008, di delegare al Cda la facoltà di aumentare il capitale sociale, a pagamento, in una o più tranche, per un periodo massimo di 5 anni dalla data dell’assemblea e fino ad un massimo di 500 milioni di euro (comprensivo di sovrapprezzo). L’operazione avverrà mediante emissione di azioni ordinarie del valore nominale di un euro ciascuna, da offrire in opzione agli aventi diritto con ogni più ampia facoltà per il Cda di stabilire, di volta in volta, modalità, termini e condizioni dell’operazione, ivi inclusi il prezzo di emissione (compreso il sovrapprezzo) delle azioni stesse e il loro godimento. Per una prima tranche di circa 250 milioni di euro, la delega sarà prevedibilmente esercitata dal Cda entro il prossimo mese di luglio: essa è funzionale al mantenimento di coefficienti patrimoniali di vigilanza comunque elevati anche nell’attuale fase di sviluppo territoriale che il Gruppo Credem sta realizzando attraverso operazioni di acquisizione di sportelli bancari e reti distributive. L’esercizio della delega per la seconda tranche di 250 milioni di euro è invece correlato, a più lungo termine, alle eventuali necessità di rafforzamento patrimoniale in relazione alle opportunità di ulteriore sviluppo dimensionale che la banca dovesse cogliere. In merito all’esito della prima tranche dell’aumento di capitale, si precisa che l’azionista di maggioranza Credemholding si è dichiarato disponibile sin d’ora a sottoscrivere per intero la quota di competenza (circa il 73%) e l’eventuale inoptato. Nell’operazione di aumento di capitale Credem si avvale dell’assistenza di Rothschild in qualità di advisor finanziario. Risultati economici consolidati primo trimestre 2008: Il Consiglio di Amministrazione di Credem ha inoltre approvato i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2008. Il conto economico presenta un utile netto consolidato a quota 47,4 milioni di euro rispetto a 55,2 milioni di euro a fine marzo 2007 (-14,1%) e risente della minore contribuzione, determinata dall’andamento negativo dei mercati finanziari, del margine servizi. Il margine di intermediazione è pari a 237,3 milioni di euro (-7,8% rispetto a 257,4 milioni di euro a fine marzo 2007). Nel dettaglio il margine d’interesse (3) cresce del 16,2% a 145,4 milioni di euro (125,1 milioni di euro a fine marzo 2007) principalmente per lo sviluppo dei volumi degli impieghi; il margine servizi (4) è pari a 91,9 milioni di euro, in calo del 30,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (132,3 milioni di euro). Il comparto commissionale si riduce del 10,7%. L’aggregato relativo alla gestione ed intermediazione ha registrato un calo del 18% dovuto prevalentemente alle difficoltà del settore; in flessione il comparto relativo alla negoziazione per conto terzi per le difficoltà connesse alle incertezze tuttora persistenti dei mercati finanziari. Tali difficoltà si sono riflesse sulla componente trading: ne ha risentito sia il risultato della proprietà, sia quello in contropartita di clientela, che ha preferito un’operatività limitata e concentrata su prodotti semplici e a rendimento certo. I costi operativi ammontano, al 31 marzo 2008, a 160,5 milioni di euro (+4,6%) rispetto a 153,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2007. Nel dettaglio le spese del personale sono pari a 99,9 milioni di euro (+4,3%) e le spese amministrative ammontano a 60,6 milioni di euro (+5,2%). Il cost/income (2) è pari a 67,6% rispetto 59,6% al 31 marzo 2007. Il risultato lordo di gestione si attesta a 76,8 milioni di euro in calo del 26,2% rispetto a 104 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Gli ammortamenti sono pari a 8,1 milioni di euro (6,7 milioni di euro nello stesso periodo del 2007). Il risultato operativo è pari a 68,7 milioni di euro in calo del 29,4% rispetto a 97,3 milioni di euro a fine marzo 2007. La posta relativa agli accantonamenti per rischi ed oneri è, a fine marzo 2008, di segno positivo per 4,4 milioni di euro per l’utilizzo di fondi precedentemente accantonati e rivelatisi eccedenti a fronte di minori oneri. Le rettifiche nette su crediti sono pari a 10 milioni di euro al 31 marzo 2008 (6 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno precedente). Il saldo delle componenti straordinarie, al 31 marzo 2008, è di -0,2 milioni di euro (2 milioni di euro nello stesso periodo del 2007). L’utile ante imposte è pari a 62,9 milioni di euro in calo del 32,4% rispetto a 93 milioni di euro a fine marzo 2007. Le imposte sul reddito ammontano a 15,5 milioni di euro (37,8 milioni di euro al 31 marzo 2007). Risultati patrimoniali consolidati primo trimestre 2008 (1): La raccolta da clientela del gruppo, a fine marzo 2008, è di 56. 699 milioni di euro, in calo del 6% rispetto a 60. 318 milioni di euro dello stesso periodo del 2007. In particolare la raccolta diretta, al netto dei pronti contro termine, è in crescita del 6,7% a quota 19. 111 milioni di euro, rispetto a 17. 915 milioni di euro a fine marzo 2007 (la raccolta diretta, compresi i pronti contro termine, è aumentata del 3,5% ed ha raggiunto 19. 635 milioni di euro contro 18. 970 milioni di euro al 31 marzo 2007). Nel dettaglio sono aumentati del 16,4% i depositi che raggiungono 14. 010 milioni di euro (12. 035 milioni di euro nello stesso periodo del 2007); il comparto obbligazionario è diminuito del 13,2% a 5. 101 milioni di euro (5. 880 milioni di euro al 31 marzo 2007). I pronti contro termine registrano un valore pari a 524 milioni di euro, rispetto a 1. 055 milioni di euro al 31 marzo 2007 (-50,3%). La raccolta indiretta è pari a 37. 064 milioni di euro rispetto a 41. 348 milioni di euro a fine marzo 2007 (-10,4%). La raccolta gestita ammonta a 13. 756 milioni di euro rispetto a 15. 330 milioni di euro dello stesso periodo del 2007 (-10,3%). All’interno di questo aggregato le gestioni patrimoniali sono pari a 4. 923 milioni di euro (-20,2%), i fondi comuni di investimento ammontano a 4. 518 milioni di euro (-23,1%), le Sicav sono pari a 3. 836 milioni di euro (+34,3%). La raccolta amministrata ammonta a 23. 308 milioni di euro rispetto a 26. 018 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno (-10,4%). Nel dettaglio la raccolta amministrata relativa alla clientela privata è pari a 12. 769 milioni di euro (-4,3%) rispetto a 13. 349 milioni di euro a fine marzo 2007. Gli impieghi verso la clientela, al netto dei pronti contro termine, sono aumentati del 9,2% raggiungendo 16. 083 milioni di euro (14. 732 milioni di euro al 31 marzo 2007), mentre compresi i pronti contro termine, la crescita è del 10,2% (16. 275 milioni di euro al 31 marzo 2008 contro 14. 768 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno). Riguardo al dettaglio dei mutui ipotecari alle famiglie, al 31 marzo 2008, si registrano consistenze per oltre 4,7 miliardi (+6,8%). Le sofferenze nette su impieghi si attestano, al 31 marzo 2008, a 0,30% (0,23% a nel 2007) confermando l’ottima qualità del credito. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 64,1% (60,2% a fine marzo 2007). I crediti problematici totali netti sono pari a 161,4 milioni di euro (110,6 milioni di euro nel 2007) pur crescendo in termini assoluti si mantengono su livelli fisiologici in termini di incidenza sul monte crediti complessivo. A fine marzo 2008 il patrimonio netto, comprensivo dell’utile di esercizio, è pari a 1. 468,1 milioni di euro (1. 340 milioni di euro al fine marzo 2007). Il Tier 1 capital ratio si attesta a 7,69%. Il Total capital ratio è pari a 8,74%. Al 31 marzo 2008 la struttura distributiva del gruppo si articola in 505 filiali, 42 centri imprese, 66 negozi finanziari. I dipendenti sono 5. 303 ed i promotori finanziari con mandato 844. Seppure in rallentamento, gli impieghi dovrebbero registrare un’evoluzione ancora significativa anche se inferiore ai tassi di crescita degli esercizi precedenti. Relativamente all’andamento reddituale si ipotizza per il proseguimento del 2008 il positivo andamento della contribuzione finanziaria e le difficoltà del settore del risparmio gestito e del trading proprietario. .  
   
   
BANCO POPOLARE APPROVA I RISULTATI DEL PRIMO TRIMESTRE 2008 UTILE DI PERIODO A 260 MILIONI, UTILE RICORRENTE (PRIMA DELL´APPLICAZIONE DELLA PPA) PARI A 193 MILIONI.  
 
Verona, 19 maggio 2008 - Nella seduta del 15 maggio il Consiglio di Gestione del Banco Popolare ha approvato la relazione intermedia sulla gestione del Gruppo riferita al primo trimestre 2008. I risultati del periodo I risultati economici del primo trimestre 2008 risultano essere solo parzialmente confrontabili con il corrispondente periodo dell’esercizio precedente in quanto al 31 marzo 2007 l’operazione di fusione tra il Banco Popolare di Verona e Novara (Bpvn) e la Banca Popolare Italiana (Bpi) non era stata ancora perfezionata. L’utile netto consolidato del primo trimestre dell’esercizio ammonta a 260 milioni di euro. Tale risultato comprende gli impatti economici conseguenti all’allocazione del costo dell’aggregazione della Banca Popolare Italiana in applicazione di quanto previsto dal principio contabile di riferimento (Ifrs 3). Escludendo tali impatti il risultato realizzato nel primo trimestre 2008 dal nuovo Gruppo è di 332 milioni e si confronta con un risultato pro-forma relativo al primo trimestre 2007, ottenuto aggregando i risultati del Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara e del Gruppo Banca Popolare Italiana, di 286 milioni. L’utile ricorrente (escludendo l’impatto conseguente alla Ppa – Purchase Price Allocation) è pari a 193 milioni, più che raddoppiato rispetto al risultato di 93 milioni registrato nel quarto trimestre 2007 (160 milioni il risultato del terzo trimestre dell’esercizio 2007). Le componenti non ricorrenti risultano complessivamente positive per 139 milioni e sono per la quasi totalità rappresentate dall’impatto derivante dalla riduzione del valore contabile delle passività finanziarie di propria emissione valutate al fair value come conseguenza della variazione del proprio rischio di credito (210 milioni al lordo degli effetti fiscali). Al fine di garantire l’omogeneità del confronto tra i vari trimestri le voci del conto economico riclassificato riferite sia all’esercizio 2007 che al primo trimestre 2008 non includono gli impatti derivanti dall’allocazione del costo dell’aggregazione ammontanti complessivamente a 71,5 milioni che sono stati esposti in una specifica voce al netto dei relativi effetti fiscali. L’evidenza degli impatti conseguenti alla Ppa sulle singole voci del conto economico è fornita nell’ambito della successiva sezione “note esplicative alla redazione dei prospetti contabili”. Gli impieghi lordi ammontano al 31 marzo 2008 a 87,7 miliardi rispetto agli 86,9 miliardi di fine esercizio 2007 ed ai 79,3 miliardi (dato pro-forma) del 31 marzo 2007. Nell’ambito di tale aggregato va segnalata la ricomposizione in atto degli impieghi. L’esposizione nei confronti del settore large corporate evidenzia un significativo calo. Il saldo medio degli impieghi large corporate del primo trimestre 2008 rappresenta il 17% del totale degli impieghi rispetto al 20% del primo trimestre 2007. La raccolta diretta è pari a 92,2 miliardi rispetto ai 93,2 miliardi del 31 dicembre 2007 ed agli 83,9 miliardi del 31 marzo 2007 (+9,9%). Più in particolare, la raccolta della componente retail cresce del 4,4% rispetto a fine 2007 e dell’11,3% rispetto al 31 marzo dell’esercizio precedente. La crescita degli impieghi, unitamente alla dinamica dei tassi di mercato ha consentito la rilevazione di un margine di interesse pari a 643,5 milioni in crescita sia rispetto ai 619,7 milioni del quarto trimestre 2007 (+3,8%) sia ai 565,4 milioni del terzo trimestre 2007. Il confronto con il dato pro-forma del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (564,7 milioni) evidenzia una crescita del 14,0%. Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto ammonta a 10,7 milioni. Il contributo ricorrente delle società collegate al risultato del precedente trimestre era risultato pari a 4,9 milioni mentre quello proforma ricorrente del corrispondente periodo dell’esercizio precedente era stato negativo per 0,6 milioni. Il margine finanziario è pari a 654,3 milioni ed evidenzia un incremento del 4,7% rispetto ai 624,6 milioni rappresentanti la componente ricorrente del quarto trimestre 2007. Il confronto con il dato pro-forma ricorrente del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (564,1 milioni) evidenzia una crescita del 16,0%. Le commissioni nette ammontano a 299,4 milioni e registrano una crescita del 5,4% rispetto ai 284,2 milioni del precedente trimestre (-1,7% rispetto al primo trimestre 2007 pro-forma). Gli altri proventi netti di gestione sono risultati pari a 60,1 milioni rispetto ai 62,0 milioni rappresentanti la quota ricorrente rilevata nel quarto trimestre 2007 (71,6 milioni il dato pro-forma ricorrente del primo trimestre 2007). Il risultato netto finanziario è pari a 218,4 milioni. Tale risultato comprende l’effetto derivante dalla riduzione del valore contabile delle passività finanziarie di propria emissione valutate al fair value conseguente all’allineamento degli spread applicati alla raccolta del Gruppo. Tale effetto è stato positivo nel trimestre per 209,7 milioni. Al netto di tale impatto e di altre componenti non ricorrenti di minore rilevanza il risultato netto finanziario del trimestre ammonta a 4,8 milioni rispetto ai 20,5 milioni del quarto trimestre 2007. La ridotta contribuzione di tale componente economica risulta principalmente imputabile al negativo apporto fornito nel trimestre dal portafoglio attività finanziarie di proprietà del Gruppo a seguito dell’ andamento dei mercati finanziari. Gli altri proventi operativi (proventi operativi diversi dal margine finanziario) sono quindi risultati pari a 577,9 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti ammontano a 364,3 milioni e risultano sostanzialmente in linea con i 366,7 milioni rilevati nel quarto trimestre 2007 (546,3 milioni del primo trimestre 2007 pro-forma). I proventi operativi totali (margine finanziario + altri proventi operativi) ammontano quindi a 1. 232,2 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti sono pari a 1. 018,5 milioni ed evidenziano una crescita del 2,8% rispetto ai 991,3 milioni del quarto trimestre 2007 (1. 110,4 milioni il pro-forma ricorrente del corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Le spese per il personale sono pari a 375,2 milioni ed evidenziano un calo del 7,3% rispetto ai 404,6 milioni del quarto trimestre 2007. Il confronto con il dato pro-forma ricorrente del corrispondente periodo dell’esercizio precedente (357,4 milioni) evidenzia invece una crescita del 5,0%. Le altre spese amministrative ammontano a 181,3 milioni in crescita del 13,7% rispetto ai 159,4 milioni del quarto trimestre 2007 ed in calo dell’11,5% rispetto ai 204,8 milioni rappresentanti il dato pro-forma al 31 marzo 2007. Gli ammortamenti sono pari a 40,7 milioni. Il totale degli oneri operativi risulta quindi pari a 597,1 milioni in calo del 2,1% rispetto al dato ricorrente del quarto trimestre 2007 e dello 0,8% rispetto al dato ricorrente del primo trimestre 2007. Il cost income ratio al netto delle componenti non ricorrenti risulta pari al 58,6% rispetto al 61,4% del quarto trimestre (54,2% il dato pro-forma riferito al corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Il risultato della gestione operativa è di 635,0 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti il risultato è pari a 421,4 milioni ed evidenzia un incremento del 10,5% rispetto ai 381,4 milioni del quarto trimestre 2007. (508,5 milioni il pro-forma ricorrente del corrispondente periodo dell’esercizio precedente). Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono pari a 92,9 milioni. Escludendo svalutazioni considerate non ricorrenti per 7,4 milioni, le rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti sono pari a 85,5 milioni, inferiori ai 101,2 milioni ricorrenti del quarto trimestre 2007 (67,1 milioni il dato pro-forma ricorrente del primo trimestre 2007). Per quanto concerne la qualità del portafoglio crediti, l’incidenza delle sofferenze nette sugli impieghi netti risulta pari all’1,14% in leggera crescita rispetto all’1,04% del 31 dicembre 2007. Sostanzialmente stabile l’incidenza degli incagli sugli impieghi netti che passa dall’1,52% all’1,54%. Il costo del credito ricorrente rappresentato dal rapporto tra le rettifiche di valore su crediti e gli impieghi è pari a 66 b. P. (36 b. P. Al netto delle riprese di valore). Le rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività ammontano a 1,3 milioni. Gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sono pari a 12,7 milioni. Al netto degli accantonamenti non ricorrenti ammontano a 10,2 milioni rispetto ai 30,2 milioni del quarto trimestre ed ai 9,1 milioni del primo trimestre 2007. Nel corso del primo trimestre 2008 sono state perfezionate cessioni di investimenti e partecipazioni che hanno consentito al Gruppo di rilevare plusvalenze nette per 1,5 milioni. Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 529,5 milioni. Al netto delle componenti non ricorrenti è pari a 324,3 milioni e si confronta con i 236,7 milioni rilevati nel quarto trimestre 2007 e con i 448,2 milioni costituenti il dato pro-forma al 31 marzo 2007. Nel primo trimestre 2008 il Gruppo ha spesato ulteriori oneri di integrazione per 3,0 milioni al netto delle imposte mentre l’utile netto delle attività in via di dismissione sempre al netto delle imposte ammonta a 7,2 milioni. Dedotte imposte sul reddito del periodo per 183,4 milioni (114,7 al netto della quota parte correlata a componenti non ricorrenti) e la quota dell’utile di pertinenza di terzi pari a 18,4 milioni (16,6 milioni al netto delle componenti non ricorrenti), l’utile netto del periodo è risultato pari a 331,8 milioni. Il risultato netto ricorrente ammonta, a 193,0 milioni e si confronta con i 93,0 milioni rilevati nel quarto trimestre 2007 e con i 279,5 milioni rappresentati il dato proforma del primo trimestre 2007. Il progetto di integrazione L’integrazione è alle spalle. Particolare rilievo assume il completamento, in soli 9 mesi, della migrazione delle 6 Banche commerciali ex Bpi che ha consentito l’omogeneizzazione dell’attività commerciale e organizzativa, ponendo le basi per il conseguimento delle sinergie di costo e di ricavo strettamente collegate all’operazione. Coerentemente con il Piano di Integrazione originario, è stato avviato il progetto di Riarticolazione della Rete Territoriale che riguarda 145 Filiali (sulle 2. 271 complessive al 31. 03. 2007) e mira a focalizzare le banche sui propri territori di radicamento. Per ciò che riguarda le Risorse Umane si evidenzia al 1° aprile la seconda tranche di fuoriuscite di personale, a completamento del piano di incentivazione al Fondo esuberi, concordato con le Organizzazioni Sindacali lo scorso 2007. Requisito di indipendenza Si comunica infine che il Consiglio di Sorveglianza, nel riesaminare il requisito di indipendenza di cui all’art. 6 del Codice di Autodisciplina adottato dal Banco Popolare, ha confermato le valutazioni già effettuate nella seduta del 6 maggio scorso e comunicate al mercato in pari data, con esclusione del dott. Guido Duccio Castellotti, che è stato qualificato come non indipendente al pari del Presidente Carlo Fratta Pasini e del Vice Presidente Dino Piero Giarda. .  
   
   
BANCA FINNAT EURAMERICA S.P.A : UTILE NETTO DI GRUPPO SII ATTESTA A €1,,04 MIILIIONII  
 
Roma, 19 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Finnat Euramerica S. P. A. , riunitosi il 15 maggio, ha esaminato ed approvato la relazione trimestrale consolidata al 31 marzo 2008 dalla quale si evince: Un Margine di Interesse incrementato del 26%, a €1,46 milioni da €1,16 milioni del corrispondente periodo del 2007; Commissioni Nette Consolidate aumentate del 7,3%, a €5,47 milioni da €5,10 milioni del primo trimestre 2007; Dividendi e Proventi simili in aumento del 40%, a €870migliaia dai precedenti €620migliaia; Un Margine di Intermediazione contrattosi del 53% a €7,75milioni da €16,5milioni, condizionato da minusvalenze non realizzate per €5,2 milioni iscritte a bilancio per valutazione a “Fair Value” del portafoglio titoli detenuti per la negoziazione. Il Margine di Intermediazione del corrispondente periodo dell’esercizio 2007 accoglieva, peraltro, anche la plusvalenza di €8,8 milioni originata dall’adesione all’Opa residuale lanciata da Eurizon Financial Group su Banca Fideuram S. P. A. ; • Un Utile Netto Consolidato di Gruppo a €1,04milioni dai precedenti €9 milioni (- 88,5%). Il Patrimonio Netto Consolidato ammonta a €187. 974 migliaia (€220. 366 migliaia al 31 dicembre 2007) e la contrazione intervenuta riguarda quasi esclusivamente la differenza di valutazione a “fair value” delle n. 2. 800. 000 azioni Lseg iscritte tra le “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, in base a quanto previsto dallo Ias 39. Alla fine del primo trimestre 2008 il Totale delle Masse Amministrate risulta pari a €8,7 miliardi, con una flessione del 4,6% rispetto al dato al 31. 12. 2007, influenzata anche dalla valutazione conseguente all’andamento negativo dei mercati. .  
   
   
BANCA INTERMOBILIARE: APPROVATI I RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2008: MASSE AMMINISTRATE E GESTITE A 14,2 MILIARDI DI EURO (-5,6% VS. 31.12.07), UTILE NETTO A 6,2 MILIONI DI EURO (-57,8% VS. 31.03.07).  
 
Torino, 19 Maggio 2008 - Si è tenuto il 15 maggio, sotto la Presidenza di Franca Segre, il Consiglio di Amministrazione di Banca Intermobiliare. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il resoconto intermedio consolidato sulla gestione al 31. 03. 2008. Nel primo trimestre del 2008, il Gruppo Banca Intermobiliare ha registrato un utile di periodo pari a 6,2 €/mln. , in significativa riduzione (-57,8%) rispetto al risultato del primo trimestre 2007. Il trimestre è stato caratterizzato da una generalizzata riduzione dei volumi d’affari che ha toccato sostanzialmente tutti i comparti di attività. Il Gruppo ha mostrato una capacità di tenuta nonostante la difficile situazione congiunturale venutasi a creare sui mercati finanziari anche a seguito dell’esplosione della crisi del comparto subprime. Va sottolineato che la complessità della crisi dei mercati - le cui turbolenze hanno toccato tutte le classi di attività di investimento sui principali mercati mondiali ed hanno messo in crisi le più “tradizionali” correlazioni tra gli strumenti finanziari - ha profondamente condizionato tanto i comportamenti degli investitori professionali quanto quelli degli investitori privati; il contesto ha complessivamente influenzato anche il Gruppo Bim, i cui risultati - in conto terzi ed in conto proprio - sono stati penalizzati sia dalle riduzioni dei corsi dei titoli (azionari ed obbligazionari) che dalla maggiore avversione al rischio dei clienti. Il Gruppo ha comunque accompagnato i clienti su forme di investimento più liquide o meno rischiose, in attesa di segnali di maggiore fiducia dai mercati finanziari. Le principali grandezze operative - Il patrimonio amministrato e gestito dal Gruppo si è attestato a €/mln 14. 227, in calo del 5,6% rispetto al 31. 12. 2007. In particolare, il controvalore del patrimonio amministrato, pari a €/mln 8. 108 risulta in calo del 3,1% mentre il controvalore del patrimonio investito in prodotti gestiti, pari a €/mln 4. 321 ha fatto registrare un calo del 10,8% sempre rispetto al 31. 12. 2007. La raccolta diretta del Gruppo si è attestata a €/mln 1. 798 contro €/mln 1. 853 del 31. 12. 2007. Gli impieghi vivi verso la clientela si sono attestati a €/mln 1. 226, in crescita del 3,6% rispetto al 31. 12. 2007. L’andamento reddituale - Il Gruppo ha registrato un utile netto di €/migl. 6. 164, in calo del 57,8% rispetto al 31. 03. 2007. Il margine di intermediazione si è attestato a €/migl. 25. 790, in significativo calo rispetto al 31. 03. 2007. La riduzione rispetto al marzo ‘07, pari a €/migl. 17. 859, è stata determinata dai seguenti effetti: un calo di circa €/mln. 1,2 a livello di margine di interesse (pari a €/migl. 7. 699 contro €/migl. 8. 878 al 31. 03. 07, in calo del 13,3%) a causa della riduzione dei volumi degli impieghi vivi rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio passato; una diminuzione di circa €/ mln. 6,2 delle commissioni nette (pari a €/migl. 17. 140 contro €/migl. 23. 383 al 31. 03. 07, in calo del 26,7%), prevalentemente generato dal significativo ridimensionamento di prezzo degli strumenti finanziari che ha condizionato negativamente la redditività delle attività di negoziazione così come di quelle di gestione; una significativa riduzione del contributo del risultato delle attività di negoziazione in conto proprio: il profitto di periodo pari a €/migl. 970 risulta fortemente ridimensionato rispetto al risultato positivo del primo trimestre 2007 (€/migl. 11. 122), ottenuto evidentemente in un differente contesto di mercato. I costi operativi sono risultati in linea al pari periodo dell’anno passato (-2% a/a). Al risultato della gestione operativa (€/migl. 7. 830, contro €/migl. 25. 322 del 31. 03. 2007) sono infine stati sommati gli effetti delle rimanenti componenti (principalmente: riprese di valore su crediti per 1. 701 €/migl. Ed imposte sul reddito negative per 3. 481 €/migl. ) che hanno comportato la generazione di un utile di periodo di €/migl. 6. 164, contro €/migl. 14. 605 del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. .  
   
   
TAMBURI INVESTMENT PARTNERS S.P.A. UTILE NETTO PARI A CIRCA 0,5 MILIONI DI EURO (PERDITA DI 0,5 MLN NEL PRIMO TRIMESTRE 2007)  
 
Milano, 19 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Tamburi Investment Partners S. P. A. Investment/merchant bank indipendente quotata sul mercato Expandi, organizzato e gestito da Borsa Italiana S. P. A. , riunitosi oggi 15 maggio 2008 a Milano ha approvato il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008. Risultati al 31 marzo 2008 - Si premette che data la natura dell’attività di Tip la rilevanza dell’evoluzione trimestrale, sia sotto il profilo economico che patrimoniale, non è particolarmente significativa della prevedibile evoluzione dell’attività su base annuale nel suo complesso. In ogni caso nel seguito sono riportati i principali accadimenti del primo trimestre 2008. Il risultato netto dopo le imposte del primo trimestre è stato di 0,5 milioni di euro (rispetto ad una perdita di 0,5 milioni di euro nel primo trimestre 2007). Tale risultato è frutto del positivo andamento dell’area advisory con ricavi pari a 1,4 milioni di euro (0,6 milioni di euro nel medesimo periodo dell’esercizio 2007) e di proventi netti da partecipazioni positivi per 0,5 milioni di euro. Nel corso del primo trimestre 2008 sono stati effettuati investimenti in partecipazioni per 8,1 milioni di euro, di cui 0,3 milioni di euro in società quotate e 7,8 milioni di euro in società non quotate (disponibili per la vendita e collegate). Gli investimenti più significativi hanno riguardato la collegata Secontip S. P. A. (per 5,9 milioni di euro) e la collegata Gruppo Ipg Holding S. R. L. (per 1,5 milioni di euro). In aggiunta agli investimenti si segnalano inoltre operazioni finanziarie effettuate nel trimestre a titolo di finanziamento soci nei confronti delle società collegate Data Holding 2007 S. R. L. (per 4,9 milioni di euro) e Gruppo Ipg Holding S. R. L. (per 1,6 milioni di euro). A seguito degli investimenti effettuati nel periodo (sia in equity che a titolo di finanziamenti soci) e del proseguimento del buyback in corso, la posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2008 è scesa a 22,2 milioni di euro (circa 32 milioni di euro al 31 dicembre 2007). A fronte del risultato economico conseguito nel periodo e delle variazioni patrimoniali intervenute principalmente per effetto dell’allineamento al valore di borsa al 31 marzo 2008 delle partecipazioni in società quotate, il patrimonio netto è sceso a circa 176 milioni di euro (187 milioni di euro al 31 dicembre 2007). Eventi rilevanti successivi al 31 marzo 2008 - Nel mese di aprile è stato effettuato un aumento di capitale di n. 62. 500 azioni a servizio del piano di stock option in essere. Evoluzione prevedibile della gestione 2008 - Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione 2008, restano valide le considerazioni formulate nella relazione relativa al bilancio 2007. Azioni proprie - Le azioni proprie in portafoglio al 31 marzo 2008 sono 3. 086. 208, di cui 723. 589 acquistate nel primo trimestre 2008 al prezzo medio di 1,944 euro. Si ricorda che il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008 non è oggetto di revisione contabile. Si segnala infine che il conto economico e lo stato patrimoniale allegati rappresentano schemi riclassificati e come tali non oggetto di verifica da parte dei revisori. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Claudio Berretti dichiara, ai sensi del comma 2 art. 154 bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili. .  
   
   
IFIL: NOMINATO IL RAPPRESENTANTE COMUNE DEGLI AZIONISTI DI RISPARMIO  
 
Torino, 19 maggio 2008 - L’assemblea degli Azionisti di risparmio di Ifil S. P. A. , riunitasi il 16 maggio a Torino, ha confermato il Dott. Giacomo Zunino nella carica di rappresentante comune degli azionisti di risparmio per i prossimi tre esercizi 2008-2010. .  
   
   
MANAGEMENT & CAPITALI: RICONOSCIUTO IL DIRITTO DI RECESSO AGLI AZIONISTI  
 
Milano, 19 maggio 2008 - Management & Capitali S. P. A. Comunica che, per effetto delle deliberazioni adottate dalla assemblea straordinaria degli azionisti del 15 maggio 2008, è stato riconosciuto, in un’ottica di massima tutela dell’azionariato, il diritto di recedere dalla Società, ai sensi di quanto previsto nell’art. 2437 lett. G) cod. Civ. Il diritto di recesso è collegato alla modifica delle disposizioni statutarie che disciplinano l’espressione del diritto di voto in relazione alla nomina degli organi sociali, approvata ieri dall’assemblea straordinaria nell’ambito dell’adozione del sistema di gestione e controllo tradizionale. Gli azionisti che non hanno concorso all’adozione di detta delibera di assemblea straordinaria potranno ottenere il rimborso delle proprie azioni, al corrispettivo di Euro 0,7402 per azione (pari alla media dei prezzi di borsa nel semestre anteriore alla convocazione della assemblea che ha approvato le modifiche statutarie). Sono pertanto legittimati all’esercizio del diritto di recesso i titolari di azioni ordinarie di M&c (i) che siano intervenuti nell’assemblea e abbiano espresso voto contrario o si siano astenuti rispetto alla relativa delibera, oppure (ii) che non siano intervenuti in tale assemblea. Il diritto di recesso sorgerà a decorrere dalla data di iscrizione della delibera assembleare presso il Registro delle Imprese e potrà essere esercitato a partire da tale data e fino al quindicesimo giorno di calendario successivo a detta iscrizione. La data di iscrizione, le modalità di esercizio e gli effettivi termini di scadenza per l’esercizio del diritto saranno temepestivamente comunicati mediante: 1) diffusione, lo stesso giorno dell’iscrizione, e con le modalità indicate nell’art. 66 del Regolamento Consob, di un apposito comunicato; 2) pubblicazione, entro il giorno successivo, di un avviso rivolto agli azionisti sul sito internet della Società (www. Management-capitali. Com) e su due quotidiani a diffusione nazionale. Management & Capitali S. P. A. .  
   
   
MITTEL S.P.A.: ENTRA NEL SETTORE AD ALTO POTENZIALE DELLA FINANZA ETICA ED ACQUISISCE IL 100% DI E.CAPITAL PARTNERS  
 
Milano, 19 Maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Mittel riunitosi in data 15 maggio sotto la presidenza del Prof. Avv. Giovanni Bazoli ha deliberato l’acquisizione del 100% di E. Capital Partners, società indipendente di consulenza di corporate finance e leader internazionale nell’investment management advisory nel settore della finanza etica. L’acquisizione di E. Capital Partners avviene per un controvalore di Euro 50 milioni, da corrispondersi agli azionisti, tutti operativi all’interno della Società, come segue: pagamento di Euro 25 milioni cash del 50% delle azioni di E. Capital Partners, di cui Euro 20 milioni al closing dell’operazione e Euro 5 milioni differiti e condizionati al raggiungimento di un Ebitda 2008 minimo prestabilito e alla permanenza dei soci attualmente operativi attribuzione di circa n. 4,5 milioni di nuove azioni Mittel (pari al 6,38% circa del capitale sociale di Mittel post aumento) rivenienti da un aumento di capitale riservato, con esclusione del diritto di opzione, da sottoscrivere mediante conferimento in natura del residuo 50% delle azioni di E. Capital Partners al prezzo unitario di Euro 5,55 per ciascuna azione Mittel con un lock up della durata di 3 anni. Con questa acquisizione Mittel entra nell’Investment Management Advisory, attività che fornisce servizi e consulenza ad alto valore aggiunto per asset manager ed istituzioni bancarie internazionali, con specifica attenzione al comparto innovativo della finanza etica e degli investimenti Esg (Environment, Social, Governance) compatibili. La crescente attenzione degli investitori istituzionali a tali temi ha generato a livello mondiale una nuova e forte domanda di servizi di advisory dedicati e specializzati. Dal 1997 i soci fondatori di E. Capital Partners hanno intuito questo trend, investendo in ricerca e sviluppo nel settore, elaborando una competenza unica e conquistando una posizione di leadership riconosciuta da una primaria clientela italiana e internazionale. Inoltre, attraverso questa acquisizione Mittel rafforza significativamente la propria presenza nella area corporate finance, potenziando l’offerta di advisory nel M&a, nel real estate e nella finanza agevolata. L’acquisizione di E. Capital Partners aggiunge un team perfettamente complementare a Mittel, creando forti sinergie nelle aree operative del corporate lending, merchant banking, private equity e investimenti immobiliari, ampliando la gamma di servizi offerta alla propria clientela. Nel complesso, l’operazione consente a Mittel di potenziare la propria struttura organizzativa grazie all’ingresso di un qualificato team composto da 35 persone, di cui 7 professionisti di comprovata esperienza ed elevato standing. I ricavi di E. Capital Partners sono decorrelati dal resto del portafoglio delle attività di Mittel e sono stimati nel 2008 in circa Euro 16 milioni con un aumento previsto del 33% rispetto al dato consolidato del 2007 e con un Cagr (tasso di crescita annua composta media) del 58% nel periodo 2004-07. Nell’esercizio 2007 la marginalità lorda (Ebitda) è stata di circa il 50% dei ricavi. L’operazione conferma le linee strategiche annunciate in occasione della presentazione del piano industriale triennale lo scorso febbraio, e rappresenta il primo significativo passo di una crescita graduale e coerente della società, volta a potenziare le aree operative esistenti e ad affiancare una nuova funzione di advisory. Con l’acquisizione di E. Capital Partners si estende così il ruolo di Mittel come importante e qualificato operatore nel campo dei servizi finanziari per l’impresa e per l’imprenditore. Il Consiglio di Amministrazione si riunirà entro 30 giorni per procedere alla convocazione dell’Assemblea Straordinaria per l’approvazione dell’aumento di capitale finalizzato all’acquisizione. Il closing con il trasferimento del 100% delle azioni di E. Capital Partners Spa avverrà, subordinatamente all’autorizzazione da parte delle autorità competenti, entro il 30 settembe 2008. Al termine della riunione del Consiglio di Amministrazione è stato siglato l’accordo quadro che riflette i termini dell’operazione sopra riportati. .  
   
   
TRIPI: “CONFINDUSTRIA CHIEDE AL GOVERNO UNO SCATTO DI INNOVAZIONE PER CAMBIARE IL VOLTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE”.  
 
 Roma, 19 maggio 2008 - “Non servono ricette miracolose. La Pubblica Amministrazione deve abbattere il numero spropositato di stazioni appaltanti (oltre 20 mila) e ridurre il ritardo dei pagamenti (oltre 230 giorni)”. “Le tecnologie semplificano le procedure, garantiscono trasparenza, accessibilità e introducono nuovi modelli di efficienza nel servizio e nel management pubblico”. Intervenendo al Convegno conclusivo di Forum Pa, che si è svolto a Roma, Alberto Tripi, membro designato della nuova Giunta di Confindustria e Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, ha detto tra l’altro: “Le imprese di Confindustria che operano nel settore dei servizi innovativi e tecnologici chiedono al nuovo Governo uno scatto di innovazione perché è di questo che ha bisogno il sistema economico del Paese. L’innovazione è il pilastro intorno al quale la politica del Governo dovrà ancorarsi per raccogliere le sfide di una competitività internazionale sempre più serrata che non può essere risolta con nuove barriere protezionistiche. È giunto il momento – ha continuato Tripi – di pensare in grande, in concreto e insieme, per avviare grandi progetti di sistema nella Pubblica Amministrazione, nei trasporti, nella sanità, nel turismo e nei servizi ai cittadini. Chiediamo al Governo di interrompere il circolo vizioso che vede la Pubblica Amministrazione centrale e locale sottrarre quote di mercato alla libera impresa ed emarginare le forze vitali del Paese. Si deve abbattere il numero spropositato di stazioni appaltanti (oltre 20 mila) e utilizzare più intensamente la risorsa outsourcing. Infine si deve sciogliere una volta per tutte il nodo del ritardo mostruoso dei pagamenti che costringe le imprese ad un’attesa di oltre 230 giorni. Le tecnologie possono cambiare il volto della Pubblica Amministrazione, semplificare le procedure, introdurre modelli nel management pubblico, in modo da garantire efficienza, trasparenza e accessibilità. Confindustria – ha concluso Tripi – non chiede ricette miracolose ed è pronta a dare il suo contributo per crescere e per competere”. .  
   
   
SODDISFAZIONE DEL CIRCOLO GIULIANI DI BUDAPEST PER LA NOMINA DEL TRIESTINO R.MENIA A SOTTOSEGRETARIO DEL GOVERNO  
 
 Budapest, 19 maggio 2008 - Nel corso di una riunione del Circolo Giuliani di Budapest, é stata espressa viva soddisfazione per la nomina del deputato triestino on. Roberto Menia a Sottosegretario al Ministero dell´Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare. Si ribadisce la volontá di valorizzare la posizione e le potenzialitá di Trieste soprattutto nei confronti dei paesi del centro-est Europa esprimendo l´augurio che questo Governo metta in atto delle politiche che rilancino il ruolo e la funzione di Trieste e del suo sistema economico in una prospettiva di recupero della leadership nell´area e di cooperazione con gli attori economici piú importanti- esprime in una nota il Direttivo del Circolo-. Tra le attivitá che il Circolo porterá avanti nel prossimo futuro sará una pubblicazione di una newsletter con notizie che riguardano i numerosi concittadini che vivono ed operano in Ungheria, notizie economico/sociali e culturali dell´Ungheria e di Trieste. Inoltre sono allo studio degli eventi di carattere culturale ed economico, non solo a Budapest ma anche nei maggiori centri urbani della provincia ungherese. Il triestino Alessandro Stricca, presidente della Camera di Commercio Italiana per l´Ungheria ha condiviso i rallegramenti del Circolo verso il Sottosegretario on. Menia al quale ha inviato un caloroso messaggio di auguri esprimendo altresí l´auspicio che il sistema economico triestino sappia cogliere appieno le opportunitá offerte non solo dai paesi di riferimento del Centro Est Europa ma anche dalla nuova situazione che va evolvendo nei Balcani. Stricca ha comunicato al Direttivo del Circolo che verrá facilitata la diffusione della raccolta di firme promossa dal Circolo Giuliani di Budapest per istituire un Comites in Ungheria, anche tramite delle riunioni esplicative del ruolo e delle funzioni di un Comites presso la sala riunioni della Camera di Commercio. .  
   
   
LA TOSCANA CHIAMA I PROFESSIONISTI PER SCRIVERE LA NUOVA LEGGE INNOVARE LE PROFESSIONI PER MODERNIZZARE IL PAESE  
 
Firenze, 19 maggio 2008 - La Regione chiama a raccolta il mondo delle professioni. L’obiettivo è una partecipazione attiva alle politiche regionali. Intanto il primo impegno sarà la scrittura, insieme, del nuovo disegno di legge sulle professioni, che la giunta vuole approvare entro poche settimane. Venerdì 16 maggio la Regione ha organizzato infatti a Collesalvetti, in provincia di Livorno, un’intera giornata di lavori a cui sono stati invitati oltre un centinaio di rappresentanti del mondo delle professioni, ‘vecchie’ e ‘nuove’, quelle inquadrate nei 28 ordini nazionali e quelle riunite in associazioni. La discussione avvenuta in gruppi, con la formula del town meeting già sperimentata per due anni consecutivi a Marina di Carrara: prima per scrivere la legge sulla partecipazione e poi per una riflessione sull’applicazione dei ticket sanitari. L’unica differenza è che c’era meno tecnologia ! e che l’instant report che sintetizzerà gli esiti del confronto non sarà stampato in tempo reale ma sarà messo a disposizione della giunta entro un paio di giorni. «Sarà un confronto utile ed aperto per definire il disegno di legge che intendiamo velocemente approvare. E il confronto partirà da una bozza di legge che abbiamo già elaborato» spiega l’assessore Agostino Fragai, che ha la delega alla partecipazione e al rapporto con il mondo delle professioni. «Vogliamo scrivere una legge attenta a non invadere il campo dove già operano le norme nazionali, - spiega - ma non per questo sarà una legge priva di risvolti concreti. Sostenere le professioni nel loro sviluppo è del resto un passo obbligato, se vogliamo davvero modernizzare questo paese. E quello delle professioni è un settore che raccoglie attività indispensabili alla società e all’economia. ! Aiutare i professionisti a migliorarsi significa anche offrire servizi migliori ai cittadini. Sostenere i giovani nell’accesso alla professione, prima nel tirocinio e poi nell’aprire uno studio, vuol dire aiutare anche la mobilità sociale. Riunire attorno ad uno stesso tavolo il mondo delle professioni favorirà uno scambio tra settori diversi ed un’apertura verso la società». Alcune idee che la giunta regionale pensa di inserire nella legge sono già state anticipate: prestiti d’onore fino a 15 mila euro, senza interessi e restituibili in quattro anni, per i praticanti e contributi per sostenere l´avvio di studi professionali - sempre rivolti ai giovani, per l´acquisto di beni strumentali innovativi e nuove tecnologie, per la sicurezza dei locali o per abbonamenti a periodici specializzati e banche dati - fino a 10 mila euro. A disposizione in bilancio ci sono già risorse per un milione e 400 mila euro. .  
   
   
FEDERAZIONE CHIAMA GOVERNO  
 
Roma, 19 maggio 2008 - Riprendere subito le fila del dialogo con il Governo e le istituzioni per i problemi ancora irrisolti dei profughi giuliano-dalmati. Questa la richiesta avanzata dalla Federazione delle Associazioni al nuovo Governo con la lettera indirizzata dal Presidente Renzo Codarin e dal Vicepresidente Lucio Toth al premier Berlusconi, al Sottosegretario Letta e ai Ministri Tremonti per l’Economia (indennizzi dei «beni abbandonati») Maroni per l’Interno (anagrafe), Bondi per i Beni e le Attività Culturali (Legge 193/2004 per le associazioni degli Esuli), Vito per i Rapporti con il Parlamento. Ai ministri La Russa (Difesa) e Meloni (Politiche Giovanili), che ben conoscono la realtà dell’associazionismo giuliano-dalmata, la Presidenza della Federazione ha rivolto l’invito a rendersi parte attiva nei contatti con gli interlocutori di Governo. Codarin e Toth hanno dunque chiesto il ripristino del «Tavolo di coordinamento» Governo-federazione già istituito in precedenza, per affrontare in una visione globale e organica le questioni più pressanti riassunte negli «Otto punti» definiti lo scorso marzo. Una lettera è stata inviata anche al Segretario del Partito Democratico, Veltroni, prendendo atto con favore della costituzione del Governo-ombra che renderà più agevoli e trasparenti i rapporti con il maggior partito di opposizione. . . .  
   
   
DURNWALDER INCONTRA SINDACO DI SEBRENICA: AIUTI PER UN CENTRO DI DOCUMENTAZIONE STORICA  
 
Bolzano, 19 maggio 2008 - Il progetto di un Centro di storia e informazione a Srebrenica, che elabori e rilegga in particolare gli avvenimenti che hanno attraversato la Bosnia durante la guerra, è stato al centro dell´incontro che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha avuto il 15 maggio a Bolzano con il sindaco e una delegazione della città balcanica. Si è discusso anche del possibile contributo finanziario della Giunta al progetto. Un Centro di informazione e documentazione che aiuti a rielaborare il terribile periodo storico e i lutti vissuti da Srebrenica e dalla Bosnia, culminati con il massacro del 1995: questo il progetto che la comunità della città balcanica intende realizzare e che ha discusso a Palazzo Widmann con il presidente Durnwalder. "Vogliamo contribuire ad una rilettura obiettiva della storia e a fissare quella tragedia nella memoria collettiva, per aiutare sulla strada della pacifica convivenza in tutta la regione", ha detto Durnwalder. Alla delegazione bosniaca il Presidente ha illustrato gli sviluppi dell´autonomia altoatesina e in particolare il sistema scolastico e professionale per la formazione delle future generazioni. Dagli ospiti è giunto un grazie per i diversi progetti che la Provincia ha già avviato in Bosnia. "Ora ho chiesto di vedere il progetto e il piano di finanziamento del futuro Centro informativo, per dare modo poi alla Giunta provinciale di intervenire", ha concluso Durnwalder. La regione di Srebrenica a metà degli anni Novanta era diventata un centro di accoglienza di molti sfollati musulmani di buona parte della Bosnia Erzegovina, confermandosi come vera e propria enclave a pochi chilometri dal fiume Drina, che ieri come oggi segna il confine con la Serbia. Dall’11 luglio 1995 quasi tutti i maschi sopra i 14 anni furono trucidati. Dopo la guerra conclusa con gli accordi di Dayton, almeno 97mila vittime sono state identificate in Bosnia. .  
   
   
IL 19 E 20 MAGGIO SECONDO FORUM ECONOMICO TRA REGIONE MARCHE, ARGENTINA, AMERICA LATINA E CARAIBI - PICCOLE E MEDIE IMPRESE AL CENTRO DELL´EVENTO.  
 
Ancona, 19 maggio 2008 – Oggi alle nove al Teatro Cecchetti di Civitanova Marche parte il secondo forum economico sulle piccole e medie imprese tra Regione Marche, Argentina, America Latina e Carabi. Prevista la partecipazione del presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca ´ che rientra domenica prossima dall´importante missione economica in Brasile - e dell´assessore alle Attivita` produttive, Gianni Giaccaglia. Dopo i saluti delle autorita` sono previste due sessioni di lavoro dedicate al ruolo delle imprese medio piccole nei rapporti economico commerciali Italia-america Latina (avvio previsto alle 9. 45) e ai progetti di cooperazione economica tra imprese delle aree svantaggiate (10. 45). A seguire (11. 45) presentazione dei progetti di cooperazione economica in corso di realizzazione inerenti il settore legno ´ arredo, l´agromeccanica, il desk argentina e l´iniziativa E-capital inerente i giovani. Concludera` la mattinata l´intervento dell´assessore Giaccaglia. Nel pomeriggio (14. 30) logistica, nuove fonti energetiche, nuove tecnologie informatiche, pelli e calzature, saranno al centro della quarta sessione di lavoro. Al presidente Spacca, alle 16. 30, le conclusioni del Forum. All´hotel Miramare di Civitanova alle diciassette di lunedi`, con prosecuzione dei lavori martedi` alle nove e trenta, si terranno incontri bilaterali tra imprenditori dei settori legno ´ arredo, meccanica, agroalimentare, calzature e pelletterie, turismo. Nel pomeriggio di martedi` 20, infine, visite guidate ai distretti produttivi regionali. Gli indicatori macroeconomici degli ultimi anni offrono un quadro dell´Argentina certamente molto diverso dal periodo di inizio decennio. La particolare congiuntura positiva favorisce, in questo momento, la costruzione di nuovi scenari di cooperazione economica e lo sviluppo di nuovi rapporti inerenti l´intera area del Mercosur (il mercato comune sudamericano). Il sistema economico regionale guarda con interesse all´area e alle sue dinamiche economiche, considerato il momento favorevole per promuovere investimenti e ampliare rapporti commerciali. Il Forum di lunedi` e martedi` si collega e integra utilmente la missione economico istituzionale in corso in Brasile, guidata dal Presidente Gian Mario Spacca e focalizzata sui sistemi di piccole imprese, in ottica di crescita reciproca. .  
   
   
VENETO SVILUPPO, GALAN: “APPROVATO L’AUMENTO DEL CAPITALE SOCIALE, ATTIVATI INVESTIMENTI PER 567 MILIONI DI EURO CON UN UTILE DI 42.634.024 EURO E FONDI ROTATIVI  
 
Venezia, 19 maggio 2008 - “A Veneto Sviluppo avevo chiesto, non molto tempo fa, di fare qualcosa di brillante. Molti hanno ironizzato, come spesso accade, su questa mia dichiarazione. Per l’ennesima volta, tuttavia, la verità dei fatti mi ha dato ragione. ” Così, il presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, ha commentato il 16 maggio nella sede della finanziaria regionale l’approvazione del bilancio 2007 e l’aumento di capitale sociale. “I risultati - ha detto il presidente Galan - confermano che la gestione di Veneto Sviluppo è stata perfetta. L’utile netto è stato di 42. 634. 024 euro; i fondi rotativi gestiti sono stati 477 milioni di euro; sono state deliberate operazioni agevolate per un importo complessivo di 407 milioni di euro con investimenti attivati per 567 milioni di euro. L’aumento del capitale sociale passerà da 23. 942. 400 euro del 2008 a 112. 407. 840 euro del prossimo anno. Siamo, e lo sottolineo con orgoglio, la prima finanziaria regionale italiana per la gestione dei fondi rotativi. ” Per il presidente della Regione del Veneto, l’auspicio è che si continui “il gioco di squadra” così da migliorare ulteriormente le già straordinarie performance. Un suggerimento, quello di agire in sinergia, che il presidente ha indirizzato “a tutti gli uomini di buona volontà che nella nostra regione siedono nei consigli di amministrazione delle multiutility venete e che hanno difeso troppe volte gli interessi di campanile, senza riuscire a mettersi in rete e a guardare il bene dell’intera comunità. ” “A chi in questi giorni ha commentato in maniera scandalosa i compensi dei manager veneti - ha poi spiegato Giancarlo Galan - voglio ricordare che le indennità dei consiglieri di Veneto Sviluppo, che sono stati protagonisti di tanti successi e di risultati di eccellenza, sono bassissime. Ai detrattori delle ultime ore mi piace, inoltre, far notare che in 14 anni di governo regionale non ho mai percepito un gettone di presenza da nessun consiglio di amministrazione. Sono, infatti, tuttora convinto, con un pensiero che oserei definire quasi rinascimentale, che la gestione della cosa pubblica sia solamente un enorme privilegio. ” L’ultimo monito, infine, il presidente del Veneto lo ha indirizzato ai consiglieri regionali che saranno presto chiamati a votare in aula l’attuazione del disegno di legge Lanzillotta che prevede la riduzione del numero dei membri dei consigli di amministrazione delle società pubbliche. Ha concluso Giancarlo Galan: “Sono favorevole all’adozione dei principi del disegno di legge Lanzillotta. Mi auguro davvero che lo siano anche i consiglieri regionali veneti. E soprattutto che diano parere favorevole velocemente, possibilmente nell’attuale legislatura. ” .  
   
   
PENATI: “IL PACCHETTO SICUREZZA NON ESCLUDA L’AREA METROPOLITANA. OBIETTIVO COMUNE ELIMINARE TUTTI I CAMPI ABUSIVI E A CHI SFRUTTA I BAMBINI SI TOLGA POTESTÀ GENITORIALE”  
 
Milano, 19 maggio 2008 - “Porre l’attenzione sul tema sicurezza coinvolgendo tutta l’area metropolitana milanese. In particolare sulla presenza in provincia di Milano di oltre 23 mila Rom e sulla crescita esponenziale dei fenomeni di illegalità che li accompagna. E’ un problema che va risolto nella sua globalità, non rinchiudendolo nell’ottica miope dei confini del singolo comune. Per affrontalo coerentemente è necessario coinvolgere tutti le istituzioni dell’area metropolitana milanese”. Questo l’argomento centrale della lettera che il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, ha scritto al Ministro degli Interni, On. Roberto Maroni, nell’imminenza della presentazione da parte del suo Ministero delle misure relative al “pacchetto sicurezza”. “Uno degli obiettivi comuni – ha detto Penati – è eliminare tutti i campi Rom. Ai genitori che rubano l’infanzia ai bambini e li costringono a mendicare o a commettere reati perché non punibili, siano non solo perseguiti e sanzionati come già prevede la legge, ma anche privati della potestà genitoriale”. Penati si spinge anche oltre e propone di perseguire i genitori per i reati che i bambini sono indotti a commettere. “Chi vuole vivere nel nostro Paese rispetti le nostre leggi – afferma Penati – a partire da quelle che proteggono e garantiscono i diritti dei bambini”. .  
   
   
TORINO: PRESIDENTE SAITTA INCONTRA L’AMBASCIATORE ROMENO “COLLABORAZIONE FRA LE ISTITUZIONI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DI CHI DELINQUE”  
 
 Torino, 19 maggio 2008 - “In Italia in questo momento c’è una particolare apprensione dei cittadini per la delinquenza collegata al fenomeno dell’immigrazione: mi preoccupa il rischio che questo giudizio negativo si estenda coinvolgendo anche le persone perbene” – ha dichiarato il 14 maggio il presidente della Provincia Antonio Saitta incontrando l’ambasciatore romeno, Razvan Rusu, in visita a Palazzo Cisterna. Saitta ha chiesto a Rusu di intervenire presso il proprio Governo proponendo una importante collaborazione fra le istituzioni dei due paesi: “Bisogna trovare una soluzione che consenta di compiere gesti esemplari che colpiscano chi delinque”, ha concluso il presidente ricevendo in risposta la disponibilità dell’interlocutore. .  
   
   
UNIONCAMERE: ACCELERA LA FRENATA DELLE VENDITE AL DETTAGLIO, -2,5%  
 
 Roma, 19 maggio 2008 - Unioncamere sulle imprese della distribuzione, secondo la quale nel I trimestre 2008 sono principalmente il Centro e il Sud a mostrare i cedimenti più significativi di fatturato. E se il presente non è roseo le aspettative dei commercianti per il prossimo trimestre non sono certo più brillanti: il 72% delle imprese commerciali prevede, infatti, un andamento stabile o in diminuzione del proprio giro di affari. Il commercio al dettaglio Tra gennaio e marzo 2008, le vendite al dettaglio registrano una contrazione del –2. 5% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno. Più in dettaglio è la piccola e la media distribuzione ( cioè gli esercizi fino a 19 addetti) a riportare la flessione più marcata (–5. 1%). Ancora positive invece, anche se in progressiva diminuzione rispetto alle precedenti rilevazioni, le performance della Gdo –Ipermercati, supermercati e grandi magazzini- che si attestano su un +2. 1%. La diminuzione delle vendite interessa sia il commercio specializzato alimentare (-3,5%) che quello non alimentare (-3,6%), in netto recupero quest’ultimo sulle grandi superfici (+2%). Al Centro Sud il record negativo delle vendite Se il Nord contiene la flessione sotto il livello della media nazionale (Nord Ovest -0,8% e Nord Est –1,3%) è soprattutto nel Centro Italia e nel Mezzogiorno che si riscontrano i peggiori andamenti, rispettivamente –4,4% e –3,7%. A stringere la cinghia sono principalmente i piccoli esercizi commerciali del Centro, che dichiarano una riduzione di fatturato che arriva a toccare il –7,7%. Le aspettative per il Ii trimestre 2007 Per la maggioranza gli operatori del settore le previsioni delle vendite nel prossimo trimestre non miglioreranno. L’andamento sarà stabile per il 55% delle imprese, in diminuzione per il 17% mentre solo il 27% stima un aumento delle entrate. E’ ancora la Gdo ad avere una visione più ottimistica, salgono infatti in questo segmento al 39% le imprese che prevedono un incremento del fatturato. .  
   
   
LAVORO, 1 MILIONE ALLE PROVINCE LIGURI  
 
Genova, 19 maggio 2008 - Sì della Regione Liguria al nuovo "Programma P. A. R. I. - Programma d´Adozione per il Re-impiego di lavoratori svantaggiati" promosso dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale per il proseguimento e il consolidamento della sperimentazione già realizzata con il precedente programma Pari. L´adesione della giunta è stata resa nota dall´assessore alle Politiche Attive del Lavoro Enrico Vesco. Contestualmente è stata approvata la progettazione esecutiva relativa delle azioni di reimpiego per le quali il ministero ha destinato 2. 825. 000 euro. Visti i buoni risultati ottenuti dal precedente Programma Pari la Regione ha deciso di incrementare le risorse dedicate impegnando a sua volta un milione di euro, cifra che verrà destinata alle Province liguri. "La ricollocazione dei lavoratori - ha spiegato Vesco - avverrà attraverso le azioni ricomprese nella progettazione esecutiva che includono sia l´erogazione di contributi all´´inserimento lavorativo, sia appositi percorsi formativi. Alle Province, in accordo con i predefiniti indirizzi operativi, spetta la definizione dei criteri e delle priorità con cui individuare, attraverso i Centri per l´Impiego, i beneficiari cui destinare le iniziative del programma". .  
   
   
ASSESSORE VESCO NELLA CABINA NAZIONALE DI REGIA SU EMERSIONE LAVORO NERO  
 
Genova, 19 maggio 2008 - L´assessore regionale alle Politiche attive del lavoro, Enrico Vesco è stato nominato membro effettivo per il nord Italia della cabina nazionale di regia sull´emersione del lavoro nero ed irregolare. L´assessore Vesco si è detto molto soddisfatto della nomina e ha giudicato positivamente la costituzione di questa cabina nazionale, sottolineando che la sua partecipazione a tale organismo sarà a titolo gratuito. "Sono orgoglioso di questa nomina che ritengo un riconoscimento importante per l´impegno profuso fino ad oggi sul tema del lavoro nero - ha detto Vesco - credo che la creazione di questa cabina nazionale di regia, formata da 12 rappresentanti regionali (6 effettivi e 6 supplenti) sia un passo decisivo per confrontare e coordinare le strategie e le politiche più efficaci per contrastare il lavoro nero". L´articolo 1 della legge 296 del 27 dicembre 2006 dispone con decreto del Ministero del lavoro e della previdenza sociale che venga istituita una cabina di regia nazionale di coordinamento per lo sviluppo di piani territoriali di emersione e promozione di occupazione regolare e per la valorizzazione dei comitati per il lavoro e l´emersione del sommerso. .  
   
   
MISSIONE IN SERBIA, ADESIONI FINO AL 28 MAGGIO  
 
Vicena, 19 maggio 2008 - - L´apertura a nuovi mercati per gli scambi commerciali e la spinta a cercare opportunità di business all´estero costituiscono sempre più un´esigenza condivisa da parte delle aziende che desiderano essere competitive a livello internazionale. In quest´ottica, estremamente interessante si rivela la proposta di Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, che ne ha illustrato gli scopi in un comunicato. In collaborazione con Unioncamere nazionale e Aries, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Trieste, l´azienda promuove una missione imprenditoriale in Serbia, organizzando una collettiva di aziende vicentine attive in diversi comparti. Scopo dell´iniziativa è favorire gli incontri d´affari tra le aziende locali e i più importanti operatori in loco. Agroindustria, legno-arredo, edilizia, It, infrastrutture e settore alberghiero sono i settori di maggiore interesse. La missione si svolgerà dal 21 al 24 settembre 2008 e toccherà i due principali centri della Serbia: Belgrado e Vojvodina. La prima rappresenta la capitale politica, ma anche economico-finanziaria del Paese, mentre Novi Sad, in Vojvodina, è fulcro economico, culturale e scientifico. .  
   
   
REGGIO EMILIA: L’ECONOMIA REALE VISTA DELLE CAMERE DI COMMERCIO  
 
Reggio Emilia, 19 maggio 2008 - Economia, infrastrutture, innovazione: questi i temi analizzati in occasione della 6^ Giornata dell’Economia organizzata dalla Camera di Commercio il 9 maggio scorso. Nell’aula magna della ritrovata sede di Palazzo Scaruffi, il presidente dell’Ente camerale, Aldo Ferrari nell’aprire i lavori ha sottolineato come in un contesto internazionale in frenata, l’economia reggiana, pur rallentando, continui a mantenere la sua competitività sui mercati internazionali. L’analisi dettagliata del sistema Reggio si è poi sviluppata con l’intervento di Marisa Compagni, responsabile del Servizio Studi dell’Ente camerale che ha evidenziato, fra l’altro, come il tessuto economico locale fra il 2000 ed il 2007 sia cresciuto da un lato con il contributo di micro imprese - parte delle quali costituite da immigrati, dall’altro con una crescente presenza di imprese strutturate sotto forma di società di capitali e con la costruzione sempre più frequente di gruppi fra le imprese. La giornata è proseguita con la relazione di Francesco Capuano, direttore generale della Provincia di Reggio Emilia che ha illustrato le nuove infrastrutture realizzate in questi ultimi anni quali ad esempio la variante alla Cispadana, il nuovo casello dell’Autosole Terre di Canossa – Campegine, i ponti di Calatrava, asse nord della città, la banda larga in montagna e quelle in previsione: la prossima stazione Mediopadana della Tav, il collegamento stradale Reggiolo - Ferrara, la linea ferroviaria Tirreno-brennero, per citarne alcune. Con il successivo intervento, Cesare Fantuzzi, docente all’Università di Modena e Reggio, ha focalizzato l’attenzione sull’importanza della formazione dei futuri ingegneri e quanto siano essenziali i rapporti con eccellenti centri di ricerca sia in Italia che all’estero. Ha concluso la giornata Carlo Coluccio, direttore di Reggio Emilia Innovazione che nel presentare l’attività del centro ha illustrato alcune delle ricerche in corso fra le quali l’analisi dei disturbi rilevati sui segnali analogici e il simulatore di guida (human machine interface) con il quale la natura del controllo di sterzo passa da meccanica ad elettrica. .  
   
   
CONFCOMMERCIO FIRENZE, PUBBLICI ESERCIZI: NESSUN ACCORDO FISSATO PER OGGI IL TAVOLO DI CONCERTAZIONE RESO OBBLIGATORIO DALLA LEGGE REGIONALE: ANCORA MOLTE LE QUESTIONI NON CONDIVISE  
 
Firenze, 17 maggio 2008 - “Siamo ancora molto lontani da un accordo, dice Stefano Nencioni, presidente di Fipe Confcommercio, sulla questione dei requisiti degli esercizi di somministrazione cibi e bevande, che secondo la legge regionale dovrebbero essere il frutto di una concertazione tra amministrazione comunale e parti sociali”. “Per ora, continua Nencioni, abbiamo fatto una sola riunione, una seconda è già fissata per lunedì prossimo e da nessuna parte della legge c’è scritto che la vicenda è a termine e va definita entro due riunioni. Forse a qualcuno sfugge il senso e la sostanza del termine ‘concertazione’”. Nel merito del nuovo regolamento per i pubblici esercizi Confcommercio, che auspica anche un provvedimento simile a quello assunto dalla giunta di centro sinistra del sindaco Cacciari a Venezia, a tutela delle nostre tradizioni e cultura nella ristorazione, ha sollevato una ampia lista di riserve. “L’impianto del provvedimento non va bene, sostiene Roberto Lorini, segretario provinciale della Fipe Confcommercio, non solo perché il tessuto turistico commerciale del centro regge su delicatissimi equilibri, già messi abbondantemente a rischio dall’abusivismo diffuso, non solo ambulante, ma anche perché non si può chiedere alle imprese, in un periodo di grande difficoltà economica, ulteriori investimenti per adeguamenti, come quelli necessari per una insonorizzazione, che solo in alcuni casi appare legittimo richiedere a tutela dei residenti”. “Devono, continua Lorini, essere ancora ampiamente discussi aspetti che ci trovano estremamente critici, quali il rapporto fra dimensionamento dei servizi al pubblico e superficie del locale, che, a nostro avviso, non è certo indice di qualità e, agli effetti dell’attuale ordinamento legislativo, potrebbe pure evidenziare profili di illegittimità; l’obbligo di mettere a disposizione del pubblico, e non solo della clientela, i servizi igienici; l’insonorizzazione obbligatoria, appunto, del tutto inopportuna ed ingiustificata, e, al contrario di quanto sostenuto da alcuni funzionari dell’Amministrazione, non prevista da alcuna normativa né disposizione regolamentare; la limitazione ad un solo trasferimento interno all’Utoe nell’arco dei 3 anni di validità del piano, che risulta fortemente limitativa della libertà imprenditoriale; l’adeguamento ai requisiti del piano in caso di ampliamento della superficie del locale superiore al 15% “. “Tutti requisiti che, ha concluso il segretario di Fipe, nel caso in cui venissero confermati, ci troverebbero costretti a ricorrere all’organo giurisdizionale competente”. “Poi, ovviamente, conclude il presidente Nencioni, il Comune potrà decidere, prescindendo dal consenso di Confcommercio. E’ già successo che si siano fatti accordi più o meno formali, senza tener conto del parere delle imprese o di parte di esse. Non è questo e non sarà mai il nostro modo di fare sindacato di impresa: è questa una caratteristica della nuova Confcommercio, motivo per il quale, nonostante i molti, più o meno palesi ostacoli, in meno di un anno abbiamo visto crescere i propri associati molto al di sopra degli obiettivi fissati dalla Confederazione nazionale, specie nel settore del turismo, di cui i pubblici esercizi fanno parte”. .  
   
   
CONGIUNTURA ANNUALE 2007 NEL COMASCO  
 
 Como, 19 maggio 2008 - Il valore aggiunto in provincia di Como, secondo le stime dell’istituto Tagliacarne elaborate su dati Istat, è ammontato, nel 2006, ultimo dato disponnibile, a 12. 999 milioni di euro di cui lo 0,7% prodotto dall’agricoltura, il 29,1% dall’industria in senso stretto, il 6,5% dalle costruzioni ed il 63,7% dai servizi. Il raffronto con l’anno precedente non è possibile a seguito di aggiustamenti praticati dall’Istat e non ancora disponibili. Il Prodotto interno lordo pro capite a prezzi correnti è risultato, nel 2007, di 25. 913,35 euro, il 3,3% in più rispetto al 2006; in Lombardia il reddito per abitante è risultato di 33. 440 euro ed in Italia di 25. 862 euro Secondo la graduatoria nazionale delle province in base al reddito pro capite Como occupa il 49 esimo posto, posizione rimasta invariata rispetto al 2006. Posizioni più avanzate rispetto a Como sono state ottenute, nella graduatoria nazionale, da tutte le altre province lombarde. Cassa Integrazione Ordinaria. Le ore autorizzate dalla Cassa Integrazioni Guadagni ordinaria, nel corso del 2007, sono state 1. 117. 419, in flessione del 7,5% rispetto al consuntivo dell’anno precedente. Quasi tutti i comparti di attività hanno mostrato delle flessioni nel numero di ore autorizzate, fanno eccezione il tessile e l’abbigliamento dove invece sono cresciute, rispettivamente del 14% e del 34%, mantenendosi, comunque ancora al di sotto dei valori del 2005. La prevalenza delle ore, 66%, sono state a carico del comparto tessile, il 10% del chimico, l’8% del meccanico, il 6% dell’abbigliamento e il 3% del legno. Cassa Integrazione Straordinaria. Le ore autorizzate dalla Cassa Integrazione Guadagni per la gestione straordinaria sono state 704. 751, il 13% in meno di quelle dell’anno precedente. Solo il comparto tessile, con quasi 420 mila ore autorizzate, ha registrato un aumento del 38% rispetto al consuntivo del 2006. In tutti gli altri settori le ore autorizzate sono diminuite. Il 60% delle autorizzazioni sono state a carico del settore tessile, il 32% a carico del settore metalmeccanico. Brevetti E Marchi. Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico-ufficio Italiano Brevetti e Marchi, nel corso del 2007, in provincia di Como sono state depositate 41 domande per invenzione, 10 domande per modelli ornamentali e 11 domande per modelli di utilità. I brevetti europei della provincia di Como pubblicati dall’European Patent Office, relativi all’anno 2006 sono stati 43, nel periodo 1999-2006 sono stati 369. Il numero pro capite per milione di abitante è risultato per la provincia di Como, per il 2006, pari a 74,6; tale indicatore è risultato di 153,2 per la Lombardia e di 68,9 per l’Italia. Nel corso del 2007 sono state depositate, in provincia di Como, 197 domande per marchi. Valore Aggiunto Artigiano. Il valore aggiunto del comparto artigiano comasco è risultato nel 2005, ultimo dato disponibile di fonte Tagliacarne, di 2. 033 milioni di euro, con una crescita, rispetto all’anno precedente del 4,8%. Quasi la metà del valore aggiunto è stato prodotto dal comparto manifatturiero (47% del totale), per il 22% dal settore dell’edilizia, per il 10% dal comparto commerciale e dei servizi e la restante quota si suddivide equamente fra gli altri settori di attività. Il valore aggiunto è cresciuto in tutti i settori di attività, ma in misura più consistente nel settore delle costruzioni dove l’incremento è risultato dell’11,5%; nell’industria in senso stretto l’incremento è stato modesto, dell’1,3%, mentre con aumenti superiori alla media è risultato il valore aggiunto prodotto dal Commercio e Riparazioni, dai Trasporti e Comunicazioni e dei Servizi alle famiglie. La crescita del valore aggiunto di Como, 4,8% è risultato superiore alla media lombarda, +2,2% e al dato medio nazionale, +2,4%. Edilizia. La Cassa Edile di Como e Lecco, è un ente gestito pariteticamente dai rappresentanti dei datori di lavoro e dai rappresentanti dei lavoratori, che raccoglie oltre 2. 000 imprese che annualmente occupano più di 10. 000 lavoratori. Stando ai dati elaborati dall’ente, le ore lavorate sono cresciute, rispetto al 2006, di quasi 700 mila unità pari ad un incremento del 6,6%, uno degli incrementi più consistenti degli ultimi anni, si ricorda che lo scorso anno tale indicatore aveva registrato un calo. I lavoratori attivi in edilizia sono risultati 10. 237, con una crescita, rispetto all’anno precedente, dell’8%, che recupera in pieno la flessione registrata l’anno precedente. Quasi la metà dei lavoratori attivi ha la qualifica di operaio comune, il 24% quella di operaio qualificato, il 22% quella di operaio specializzato. Seguono i lavoratori apprendisti (5,9%), gli operai di quarto livello, i lavoratori discontinui, 32 unità, ed i lavoratori assunti con contratto di formazione, 9 unità. Il 41% dei lavoratori attivi in edilizia è di nazionalità straniera, 4. 179 unità: metà europei e metà extracomunitari. Rispetto all’anno precedente sono cresciuti del 21% (+35% gli europei e +21% gli extraeuropei). Sono lavoratori che si concentrano prevalentemente in attività di costruzioni edili con qualifica di operaio comune, dipendenti da imprese artigiane. Quattro lavoratori di nazionalità extracomunitaria sono stati assunti, nel 2007, con contratto di formazione. Le ditte attive in edilizia, 2. 106 unità, sempre secondo i dati della Cassa Edile, sono cresciute, nel 2007, del 6,9%, uno degli incrementi più consistenti degli ultimi anni. Anche per le ditte l’anno di crescita maggiore è stato il 2002, con una variazione annua del 16,7%. Il 66% delle ditte appartiene alla categoria degli artigiani, il 33% al settore industriale e per l’1% si tratta di cooperative. In base al tipo di attività economica, oltre i tre quarti sia delle ditte che dei lavoratori attivi, sono concentrati nelle attività di costruzioni edili, seguono i lavori di tinteggio, verniciatura, decorazioni e tappezzeria, con una quota rispettivamente del 13% e del 9%. Nelle attività di scavi, demolizioni, movimenti di terra, costruzione di strade, si concentra il 6% delle ditte e il 9% dei lavoratori. Le rimanenti quote di ditte e di lavoratori si distribuiscono in una miriade di attività connesse all’edilizia. Commercio E Consumi - Grande Distribuzione. Gli esercizi della grande distribuzione, secondo i dati forniti dall’Osservatorio Nazionale del Commercio, risultavano, al 1° gennaio 2007, 91 con una superficie complessiva di vendita di 164. 267 mq. Con un totale di 3. 806 addetti. Rispetto all’anno precedente gli esercizi sono cresciuti di 5 unità: la crescita ha riguardato i grandi magazzini, +3 unità ed i supermercati, +2 unità, invariato il numero degli ipermercati (10 unità), come pure le grandi superfici specializzate, (12 unità). I minimercati sono risultati 12 su una superficie di vendita complessiva di 3. 882 mq. Con 89 addetti. Veicoli. La consistenza del parco veicoli in provincia di Como, secondo i dati dell’Aci, risultava, al 31 dicembre 2006 di 456. 037 unità, il 2,4% in più di quelli dell’anno precedente: le autovetture sono cresciute dell’1,9% e le moto del 6%. Le nuove immatricolazioni al Pra effettuate nel 2006 sono state 29. 221, di poco superiori a quelli dell’anno precedente: le nuove immatricolazioni di auto hanno subìto un calo dello 0,6%, le moto sono invece cresciute del 2,3%. Credito. Lo stock degli impieghi della provincia di Como, secondo i dati forniti dalla Banca d’Italia, risultava, al 31 dicembre 2007, pari a 13,2 miliardi di euro, il 9% più ampio di quello dell’anno precedente. I prestiti accordati dalle banche ai settori economici provinciali sono cresciuti nei servizi destinabili alla vendita, +21,4% che è anche il comparto che concentra l’ammontare più consistente, 2,1 miliardi di euro I servizi del commercio, recuperi e riparazioni, con 1,3 miliardi di euro sono cresciuti del 9,8%; il settore dei minerali e metalli ferrosi e non ferrosi è cresciuto del 14%; il settore tessile ha ottenuto finanziamenti per 883 milioni di euro, il 5% in più del 2006. I settori che hanno diminuito, rispetto all’anno precedente, il ricorso al credito, sono stati la chimica, -15%, il comparto delle macchine per ufficio, -8,8%, ed i mezzi di trasporto, -6,3%. I depositi sono ammontati a quasi 8 miliardi di euro, il 6,8% in più di quelli dell’anno precedente. Le obbligazioni delle famiglie sono risultate 3,5 milioni di euro, il 13,3% in più del 2006. Prosegue la contrazione delle sofferenze, a fine dicembre 2007 ammontavano a 312 mila euro, il 6,7% in meno rispetto al 2006; nell’arco di quattro anni le sofferenze si sono ridotte del 34%. Gli sportelli bancari esistenti in provincia di Como sono risultati 360, 8 in più di quelli del 2006. Dogana. Dopo un triennio di flessioni il traffico veicolare alla dogana ha ripreso intensità in entrambre le direttrici. Nel corso del 2007 i veicoli che hanno transitato da Ponte Chiasso sono stati 893. 247, il 5,7% in più di quelli transitati nel 2006. La direttrice nord-sud (veicoli in entrata- import) è stata percorsa da 374. 338 veicoli, con una crescita, rispetto all’anno precedente, del 3%. I veicoli in uscita, direttrice sud-nord, export, sono stati 518. 909 con un incremento annuo del 7,7%. Dalla Piattaforma ricettiva di Lario Tir sono transitati 35. 564 veicoli, il 12% in meno di quelli dell’anno precedente, le soste sono però, con 24. 746 unità, sensibilmente cresciute, oltre il 30%. Come si può vedere dal grafico accanto, nell’ultimo quinquennio l’utilizzo della Piattaforma è andato via via diminuendo. Nel 2007 solo il numero dei veicoli che hanno usufruito della piattaforma per la sosta ha subìto una inversione di tendenza. Turismo. Secondo i dati forniti dal Settore Turismo della Provincia di Como, i turisti arrivati in provincia, nel corso del 2007, sono stati 781. 296 ed hanno misurato una crescita dell’8% sull’anno precedente. Le giornate di soggiorno sono state 2. 041. 384, con un incremento annuo del 9,6%; il soggiorno medio è risultato di 2,6 giornate, all’incirca uguale a quello dell’anno precedente. Il flusso turistico della nostra provincia rimane sempre caratterizzato dall’elevato numero di stranieri che costituiscono il 64% di tutti gli arrivi registrati ed il 72% di tutte le presenze. Gli ospiti italiani sono stati 284. 408 ed hanno soggiornato per complessive 580. 434 giornate, con una crescita rispettivamente del 6,8% e del 7,7% rispetto al 2006. La permanenza media è risultata di 2 giornate. Gli arrivi di stranieri sono stati 496. 888, +8,6% e le giornate di presenza sono state 1. 460. 950, +10,4%; la permanenza media è risultata di 2,9 giornate. Strutture Alberghiere. La prevalenza dei turisti arrivati, 88% pari a 691. 338 unità ha preferito soggiornare negli alberghi per complessive 1. 579. 288 giornate di presenza: 2,3 le giornate medie di permanenza. Rispetto allo scorso anno gli arrivi di turisti in queste strutture è cresciuto del 7,9% e il numero di soggiorni del 9,5%. Dei turisti arrivati negli alberghi il 63% risultava costituito da stranieri, 434. 394 unità (88% del totale) che hanno soggiornato per 1. 128. 457 giornate, con una permanenza media di 2,6 giorni. Rispetto all’anno precedente gli incrementi sono stati rispettivamente dell’8,6% e del 10,6%. Gli italiani che hanno soggiornato nelle strutture alberghiere sono stati 256. 944 (90% del totale), il 6,8% in più dell’anno precedente. Le giornate complessive di soggiorno sono state 450. 831, +7,1%; il soggiorno medio è risultato di 1,8 giorni. Strutture Extralberghiere. Le strutture extralberghiere (campeggi, villaggi case in affitto, agriturismi, bed & breakfast, ostelli e rifugi) hanno registrato 89. 958 arrivi, di cui 27. 464 di provenienza italiana e 62. 494 di provenienza estera. Le giornate complessive di soggiorno sono ammontate a 462. 096, pari ad una permanenza media di 5,1 giornate. I turisti italiani hanno soggiornato per 129. 603 giornate, il 28% del totale, con una permanenza media di 4,7 giornate. Il soggiorno dei turisti stranieri è stato leggermento più lungo, 5,3 giornate. Rispetto all’anno precedente gli arrivi in queste strutture sono cresciuti dell’8% e le giornate di presenza del 10%. Turismo straniero. Come già osservato, il turismo prevalente della nostra provincia è costituito da stranieri. Di questi la maggior parte ha soggiornato nelle strutture alberghiere: si tratta per lo più di cittadini europei, in particolari inglesi (che hanno totalizzato 261. 373 giornate di presenza, 23% del totale), seguono i tedeschi (178. 255, 16%), svizzeri (68. 469), francesi (68. 125) e belgi (27. 073). Al di fuori dell’Europa una quota assai significativa è rappresentata dagli americani (160. 424, 14% del totale), quota rilevante è anche quella costituita dai cittadini austrialiani (33. 168, 3%). In base alla tipologia alberghiera scelta si osserva che la prevalenza dei turisti inglesi e tedeschi ha privilegiato gli alberghi a 3 (rispettivamente 136. 948 e 99. 690) e a 4 stelle (rispettivamente 89. 018 e 55. 218). Per quanto riguarda gli americani la prevalenza dei soggiorni si è concentrata negli alberghi di categoria elevata: quasi un terzo ha soggiornato nelle categorie 5 stelle e 5 stelle Lusso (48. 345). I turisti stranieri che si sono rivolti alle strutture extralberghiere hanno privilegiato i campeggi ed i villaggi turistici (281. 913 giornate di presenza su 332. 493). Gli americani che hanno optato per queste strutture sono stati molto pochi (3. 416 giornate di presenza) . Turismo italiano. Gli italiani che hanno soggiornato in provincia di Como sono costituiti essenzialmente da lombardi che hanno privilegiato le strutture a 4 stelle (168. 913 giornate di presenza su 258. 177 totali dei lombardi). Fra le strutture ricettive extralberghiere le più richieste sono state i campeggi ed i villaggi turistici (110. 157 giornate di presenza su 129. 603). Strutture ricettive. La struttura ricettiva della provincia di Como, secondo i dati forniti dal Settore Turistico della Provincia di Como, risultava composta da 254 esercizi alberghieri (3 i 5 stelle; 37 i 4 stelle; 89 i 3 stelle; 60 i 2 stelle; 55 a 1 stella; 10 residenze alberghiere) e da 224 esercizi extralberghieri (47 campeggi e villaggi turistici; 55 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale; 25 agriturismi; 72 bed&breakfast; 25 ostelli, rifugi e bivacchi) Occupazione. Nel corso del 2007 le persone che si sono rivolte agli sportelli amministrativi per la ricerca di un posto di lavoro sono ammontati a 11. 184 unità (di cui 4. 817 maschi e 6. 367 femmine), sostanzialmente lo stesso numero dello scorso anno (+0,6%). Secondo le classi di età i disoccupati maschi sono diminuiti in tutte le classi, con il calo più consistente, 5,9% nella classe di età tra i 25 ed i 29 anni, mentre per le femmine la flessione ha interessato solo la classe più giovanile, quella con meno di 25 anni, nelle altre le disoccupate sono aumentate con il valore più elevato registrato nella fascia tra i 30 ed i 44 anni di età, +4,8%. La classe d’età più numerosa è quella compresa tra i 30 ed i 44 anni di età che concentra il 42% dei disoccupati, 39% degli uomini e 45% delle donne. I lavoratori extracomunitari che si sono iscritti alle liste di collocamento sono ammontati a 2. 187 unità, di cui 1. 081 maschi e 1. 106 femmine; rispetto all’anno precedente sono diminuiti del 4,8%; il calo ha interessato per il 7% i maschi e per il 2,5% le femmine. Anche fra gli extracomunitari la classe di età più numerosa è quella compresa tra i 30 ed i 44 anni. Nel corso del 2007 le persone avviate al lavoro sono stati 59. 690, di cui 31. 675 maschi e 28. 015 femmine con una crescita, rispetto all’anno precedente, del 44% (+34% per gli uomini e per il 57% per le donne). Dopo un triennio di stasi, dove si sono alternati flessioni e crescite, il boom degli avviati del 2007 recupera in pieno. La classe di età più numerosa delle persone avviate al lavoro nel corso del 2007 è quella compresa tra i 30 ed i 44 anni che concentra il 40% circa del totale, in quasi ugual misura sia per gli uomini che per le donne. Segue, per numerosità, la classe giovanile che concentra il 23% degli avviati; le altre due classi sono all’incirca sugli stessi valori. Fra i lavoratori avviati 11. 191 sono stati lavoratori extracomunitari (19% del totale), di cui 7. 213 maschi e 3. 978 femmine. Rispetto all’anno precedente si è registrata, anche per le assunzioni di lavoratori extracomunitari, una sostenuta crescita (oltre il 30%). I 59. 690 lavoratori avviati hanno dato luogo alla stipula di 77. 600 contratti di lavoro (si ricorda che un lavoratore può essere avviato al lavoro più di una volta). Di questi 42. 122 contratti hanno riguardato i maschi e 35. 478 le femmine. In base alla tipologia di contratto con cui è avvenuta l’assunzione in aziende locali, il 25% ha riguardato rapporti di lavoro a tempo indeterminato, il 61% rapporti di lavoro a tempo determinato (contratti standard, per somministrazione e per spettacolo), una quota analoga del 5% ha riguardato rapporti di apprendistato e lavori a progetto; la restante quota si è spalmata fra le altre tipologie contrattuali: lavoro intermittente, lavori socialmente utili, lavori stagionali. Secondo i settori di attività dei nuovi contratti stipulati, il 22% ha riguardato le attività immobiliari, noleggio, informatica, il 17% i servizi pubblici, sociali e personali, il 12% gli alberghi ed i ristoranti, il 7% il commercio al dettaglio e l’istruzione, il 6% le attività di costruzioni. Nell’industria tessile e dell’abbigliamento i contratti stipulati sono stati il 3%, come pure nelle industrie metallurgiche. Le cessazioni del rapporto di lavoro sono state 58. 323, il 22% in più di quelle dell’anno precedente ed hanno riguardato per 32. 559 unità i maschi (+18%) e per 25. 724 le femmine (+26%). Fallimenti. Le modifiche apportate, nel corso del 2007, alla legge fallimentare non consentono un raffronto con l’andamento degli anni precedenti: i soggetti che possono incorrere nella dichiarazione di fallimento sono infatti diversi rispetto al passato, come pure sono diversi i requisiti che ogni singolo deve avere nei confronti della attività oggetto del fallimento. Nel 2007 il Tribunale di Como ha emesso 46 sentenze di fallimento di cui 25 sono state a carico del settore industriale (compreso l’edilizia), 11 a carico del settore commercio-pubblici esercizi e 10 a carico di altre attività. Secondo la forma giuridica delle ditte sottoposte a procedura fallimentare, il 61% è a carico delle società a responsabilità limitata (28 sentenze), il 15% è a carico delle società in nome collettivo (7 sentenze), una quota uguale, 11%, è a carico delle ditte individuali e delle società in accomandita semplice (rispettivamente 5 sentenze) e la restante quota è risultata a carico delle società cooperative ed altre forme (1 sentenza). Protesti. In sensibile diminuzione il numero dei protesti levati in provincia di Como sia per quanto concerne le cambiali che gli assegni bancari. Le cambiali protestate sono risultate 6. 325 (-11% rispetto al 2006) per un importo complessivo di poco superiore ai 9 milioni di euro (-29%). In calo anche l’importo medio per effetto protestato sceso dai 1. 795 euro del 2006 ai 1. 429 euro del 2007. Gli assegni protestati sono risultati 1. 341, l’1% in meno di quelli dell’anno precedente, per un importo complessivo di circa 6 milioni di euro (3,1%). Ancora in calo l’importo medio per effetto protestato, 4. 470 euro. Le tratte non accettate si sono più che dimezzate rispetto al 2006, sia in termini di numero che di importo. Nel corso dell’anno sono risultate 273 per un importo complessivo di 543. 369 euro, 1. 990 euro l’importo medio per effetto, era di 1. 723 l’anno precedente. Registro Imprese. Le imprese iscritte per legge nel registro tenuto dalla Camera di Commercio sono risultate 50. 921 (721 in più del 2006). Le nuove iscrizioni sono state 3. 831, quelle cancellate 3. 110. La metà delle ditte iscritte ha la forma giuridica di ditte individuali, il 27% quella di società di persone, il 21% quella di società di capitali ed il 2% sono consorzi e cooperative. Oltre la metà delle ditte iscritte appartiene al settore Terziario, 57% del totale; il 19% è del settore manifatturiero; una quota analoga è del settore edile ed il 5% è rappresentato da aziende agricole. Le persone nate extracomunitarie (il dato presente nei registri è infatti quello del luogo di nascita, non della cittadinanza), con cariche in ditte della provincia di Como ammontavano, a fine 2007, a 3. 585 unità, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente. I soggetti che nel complesso del sistema imprenditoriale comasco rivestono cariche sociali sono, al 31 dicembre 2007, 90. 836. Di queste, 26. 576 sono donne. Il 29% delle persone impegnate in attività imprenditoriali nella provincia di Como è pertanto rappresentato da donne. Da notare che l’iscrizione per le ditte nel registro è obbligatoria e quindi non è di per sé indice di attività delle imprese. Imprese Femminili. La consistenza delle imprese partecipate in prevalenza da donne, al 31 dicembre 2007, ammonta a 9. 977 unità, pari a poco meno del 20% del totale delle imprese attive in provincia di Como (50. 921). Rispetto ai dati del 2006 le imprese “rosa” nel 2007 sono rimaste sostanzialmente invariate. Oltre il 50% delle 26. 576 cariche femminili iscritte alla Camera di Commercio di Como ha una età fra i 30 e i 49 anni. Questa fascia di età “avanzata” per intraprendere un’attività imprenditoriale potrebbe essere motivata o da un’istruzione universitaria o da una precedente esperienza lavorativa che si evolve nella creazione o partecipazione diretta nell’impresa o dalla scelta di mettersi in proprio dopo un periodo di ricerca di lavoro nelle imprese. La fascia dai 50 a 69 anni raccoglie il 35% delle cariche femminili, mentre nella classe over 70 ed in quella che va da 18 a 29 anni si posiziona in entrambe rispettivamente il 7% delle cariche femminili. La distribuzione dei dati di consistenza per tipologia delle cariche evidenzia che il 41,5% delle cariche sociali è rappresentato dalle donne amministratrici, che ammontano a 11. 019 unità. Il 19%, 4. 962, riveste il ruolo di titolari di aziende. Le socie in imprese di persone rappresentano il 20% del totale delle cariche femminili; coloro che possiedono quote in società di capitale sono l’11%. .  
   
   
MISSIONE ECONOMICA IN GIAPPONE  
 
Ferrara, 19 maggio 2008 - Il 2008 è un anno senza soste per il programma di internazionalizzazione della Camera di Commercio. Mentre sono in partenza le imprese che parteciperanno ad una missione commerciale a Mosca e Krasnodar e si stanno ultimando i preparativi per l’appuntamento all’estero di fine settembre, dedicato alla Serbia, la Camera di Commercio di Ferrara in collaborazione con Unioncamere Italiana e Promofirenze, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, lanciano una importante missione economica in Giappone, dal 29 Novembre al 6 Dicembre 2008, rivolta ad associazioni di categoria ed imprese. L´iniziativa segue il successo dell´incontro di assistenza specialistica del 24 Ottobre 2007, dedicato appunto al Giappone, che è attualmente la terza economia del mondo e rappresenta una base di partenza ideale per tutte quelle imprese che vogliono sviluppare il proprio business con i mercati dell’Asia orientale. Da notare inoltre come l’interscambio commerciale tra Ferrara ed il Paese del Sol Levante sia piuttosto rilevante e mostri una bilancia commerciale inclinata a favore della provincia estense: le esportazioni sono aumentate, tra il 2006 ed il 2007, da 30,5 a 31,4 milioni di euro, mentre le importazioni, nello stesso periodo, sono passate da 5,8 a 8,8 milioni di euro. Le due tappe della missione saranno mirate alle aree economicamente più dinamiche del Paese: Tokyo, capitale politica, finanziaria e principale centro commerciale del Giappone, ed Osaka, fulcro di uno dei maggiori distretti industriali e portuali nipponici, dove viene prodotto il 18% del Pil nazionale. L’iniziativa si rivolge in particolare alle imprese dei settori agroalimentare, sistema persona, sistema casa e complemento d’arredo che intendono esplorare o consolidare la propria presenza sul mercato giapponese attraverso l’organizzazione di incontri d’affari con aziende selezionate (B2b), in un momento che appare particolarmente propizio data la ripresa dell’economia nipponica negli ultimi due anni. Per aderire all’iniziativa è necessario inviare il proprio profilo aziendale entro il 30 maggio 2008. Il modulo di adesione e tutti i dettagli sono reperibili sul sito www. Fe. Camcom. It oppure contattando l’Ufficio Estero della Camera di Commercio – tel. 0532 – 783. 806-812-815-817, e-mail: estero@fe. Camcom. It, fax: 0532/205100. .  
   
   
LODI: L’ARTIGIANATO VUOLE BATTERE LE INCERTEZZE  
 
Lodi, 19 maggio 2008 – Concluso con un più che apprezzabile riscontro di pubblico e operatori economici l’evento itinerante “Piazze Artigiane” svoltosi domenica 11 maggio in piazza Castello a Lodi - dove il mondo dell’artigianato è stato presentato attraverso immagini, suoni e installazioni interattive -, la Camera di Commercio è pronta a presentare nei giorni 17 e 18 maggio “Artigiana 2008”. Con questo evento si intende dare rilievo e valore a questo importante comparto dell’economia territoriale, attraverso specifiche espressioni produttive e culturali. L’artigianato lodigiano , contribuisce in modo significativo con una quota del 2,2% ( quasi 700 milioni) di euro al Pil dell’artigianato regionale, garantendo un polmone occupazionale di tutto rilievo, pari a 2,3 addetti per unità locale con una caratterizzazione di forte radicamento territoriale. Complessivamente nel 2007 si sono iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 780 unità artigiane a fronte di 487 cessazioni. Il saldo positivo di 293 imprese è andato a incrementare il numero delle imprese attive nel lodigiano, ormai vicino alle 6. 300 unità (esattamente 6. 262). L’artigianato lodigiano non è un mondo omogeneo e indifferenziato, anche se il 98 % è raggiunto da cinque soli raggruppamenti statistici: costruzioni ( 49,9%), manifatturiero (21,6%), trasporti, magazzinaggio, confezionamento (7,8%), riparazione beni personali e per la casa (5,9%), servizi alla persona (9,2%), servizi di pulizia e disinfestazione (3,7%). All’interno dei singoli aggregati esistono centinaia di imprese che operano in settori chiave e specialistici: della metallurgia, delle macchine e apparecchi meccanici, delle macchine e delle apparecchiature elettriche, del legno, degli alimentari, delle costruzioni ecc. , tanto da dover parlare di “artigianati”. L’artigianato locale si caratterizza anche come fattore di coesione sociale ed economica in termini di sviluppo di nuova imprenditoria: infatti tra i fenomeni emergenti si registra un incremento di imprese artigiane condotte da cittadini stranieri: 468 sono i titolari operanti nell’aggregato delle costruzioni, pari al 15% delle imprese artigiane del comparto; 64 nelle attività di artigianato manifatturiero, 47 nei servizi di pulizia. La Regione Lombardia e il sistema camerale hanno costruito per il vafriegato mondo dell’artigianato uno strumento importante per mettere in sinergia le rispettive politiche di sostegno alle imprese, l’ “Accordo di programma tra Regione e Sistema camerale per lo sviluppo economico e la competitività del “sistema lombardo” all’interno del quale sono indicati gli interventi esclusivi a favore delle imprese artigiane che nel 2007 hanno sfiorato i 9 milioni di euro. A questi progetti partecipa anche la Camera di Commercio di Lodi, attenta a mettere in campo iniziative a favore dell’artigianato lodigiano, per sostenere la crescita di processi innovativi di carattere non solo tecnologico, ma anche organizzativo e gestionale; rafforzare la proiezione all’estero del sistema locale; le dotazioni infrastrutturali, proseguendo gli impegni condotti in questi anni per la realizzazione di interventi irrinunciabili per la competitività del sistema locale; l’aggregazione d’impresa, come strategia tesa a superare i limiti strutturali della piccola dimensione. Proprio in questi giorni sono state avviati due bandi specificamente dedicati all’internazionalizzazione delle imprese artigiane: il bando fiere, per incoraggiare la partecipazione collettiva nel 2008 delle imprese artigiane ad eventi fieristici di carattere internazionale e il bando sulle aggregazioni per l’internazionalizzazione. Il progetto “Artigiana 2008” che si inaugura sabato 17 al Chiostro San Cristoforo (via Fanfulla 14 a Lodi, presso la sede della Provincia) e che proseguirà per tutto il giorno successivo, 18 maggio è un ulteriore evento finalizzato alla valorizzazione e alla promozione dell’artigianato. L’ iniziativa è promossa dalla Regione Lombardia - Assessorato Artigianato e Servizi e da Unioncamere Lombardia. L’organizzazione ha visto concretamente impegnata a livello provinciale la Camera di Commercio di Lodi con la partecipazione delle Associazioni di categoria artigiane locali (Confartigianato Imprese Provincia di Lodi e Unione Artigiani Lodi e Provincia) al fine di declinare, attraverso una serie di iniziative di natura espositiva, culturale e professionale il tema“Artigianato tra manualità e Innovazione”. Il progetto, patrocinato da Comune e Provincia di Lodi, consisterà nella l’integrazione di una esposizione tradizionale - in cui troveranno spazio aree tematiche dedicate alle attività manuali (vasaio, ceramista, vetraio, fotografo, coreografo, orafo, restauratore, ebanista, ecc. ), al fine di favorire la conoscenza dei settori attraverso una sintesi di pezzi rappresentativi e di lavorazioni manuali – con un “percorso virtuale” che permetterà ai visitatori di entrare in contatto con il mondo artigiano nelle sue espressioni più innovative, dedicate all’Energia alternativa e rinnovabile, Bioedilizia e domotica, Wellness, Elettromeccanica. Lo spazio espositivo sarà infatti dotato di touch screen per permettere l’ interazione del visitatore in un viaggio virtuale all’interno di alcuni dei più interessanti settori produttivi. Artigiana 2008 sarà infine arricchita da una serie di attività collaterali: una presentazione sia visiva che di contenuto del “Centro Polivalente per la Pmi e l’artigianato” di San Grato; un evento dedicato ai giovani nella serata di sabato; la collaborazione con il mondo della scuola e dell’istruzione professionale. .  
   
   
MONZA E BRIANZA: CRESCE IL “FAI DA TE” NELLA SICUREZZA  
 
 Monza, 19 maggio 2008 - Sicurezza, cresce il fai da te e crescono le imprese che offrono sistemi di sicurezza o servizi di investigazione. Secondo le stime dell’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza, gli italiani hanno speso più di 100 milioni di euro all’anno, quasi 800 milioni dal 2000 al 2007, per sentirsi più sicuri. Le imprese complessive coinvolte nel settore superano le 3000 unità, con un fatturato stimato di quasi 4 miliardi di euro. Il maggior numero di imprese che producono casseforti, forzieri, porte metalliche blindate, è in Lombardia (22,2%), segue il Lazio con 11,1% ed una crescita altrettanto significativa del 35,5% negli ultimi sette anni. In Lombardia crescono anche del 93,4% i servizi di investigazione e vigilanza con un’incidenza del 17%, e un’altrettanto vertiginosa crescita in Campania (+100%) ed un peso dell’11,8%. In Lombardia l’incremento del fatturato è stato di 164 milioni di euro. Boom dei servizi di investigazione e vigilanza in Brianza che sono cresciuti negli ultimi sette anni del 190%, con un fatturato complessivo del settore sicurezza di 19 milioni di euro ed una crescita di quasi 4 milioni di euro dal 2000. Il 73% dei titolari di imprese di investigazione e vigilanza brianzole sono uomini di età compresa tra i 29 e i 59 anni e solo il 27% del totale sono donne. “La questione della sicurezza – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, presidente della Camera di Commercio di Monza e Brianza – costituisce un prerequisito per la convivenza civile e per l’economia diffusa. Come Camera di Commercio di Monza e Brianza abbiamo scelto di favorire gli interventi per la sicurezza delle imprese ed, insieme alla Regione Lombardia, abbiamo di recente istituito un finanziamento di 330. 000 euro per le imprese del commercio che investono in tecnologie per la sicurezza. ” .  
   
   
CONFERENZA INTERNAZIONALE DELLE DONNE INGEGNERE E SCIENZIATE, LILLE, FRANCIA  
 
Lille, 19 maggio 2008 - Dal 15 al 18 luglio a Lille (Francia) il Consiglio nazionale degli ingegneri e degli scienziati francesi (Cnisf) terrà una Conferenza internazionale delle donne ingegnere e scienziate (Icwes). L´edizione di quest´anno è intitolata "Un mondo che cambia: nuove opportunità per le donne ingegnere e scienziate". La conferenza offre l´opportunità di scambiarsi idee e informazioni con donne professioniste e del mondo accademico che lavorano in ambienti internazionali. Il programma sottolineerà lo sviluppo sostenibile, il ruolo della tecnologia dell´informazione e della comunicazione nel mondo dell´industria e i diversi aspetti legati al genere sessuale nella scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (Stem). I temi trattati durante la conferenza includono argomenti scientifici come i cambiamenti climatici, le biotecnologie e l´etica, oltre a temi inerenti al ruolo delle donne nelle posizioni di management e di leadership e il genere sessuale nelle Stem. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Icwes14. Org .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, CONVEGNO A PERUGIA: NELLE NUOVE LEGGI ELETTORALI REGIONALI GARANTIRE RAPPRESENTANZA PARITARIA DELLE DONNE E COLMARE ATTUALE DEFICIT DI DEMOCRAZIA  
 
 Perugia, 19 maggio 2008 – “La definizione delle nuove leggi elettorali è terreno fertile per riproporre per intero l’impegno e la determinazione nel rilanciare la sfida di una reale democrazia paritaria: è qui che si gioca la possibilità più concreta di elaborare norme e meccanismi atti a garantire un sostanziale equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza”. Lo ha sottolineato la presidente del Centro per le pari opportunità della Regione Umbria, Daniela Albanesi, introducendo il convegno su “Democrazia paritaria: verso le nuove leggi elettorali regionali”, che si svolge oggi a Perugia, a Palazzo Cesaroni. All’iniziativa, alla quale partecipano le presidenti e le rappresentanti degli organismi regionali di parità, è intervenuta tra gli altri l’assessore alle Pari opportunità della Regione Umbria, Maria Prodi. “Affrontare il tema della rappresentanza politica in democrazia – ha detto Albanesi - rimanda alla questione della presenza paritaria delle donne nei luoghi delle istituzioni e decisionali: sebbene l’accesso alle cariche elettive sia formalmente aperto a tutti, di fatto esso viene in molti casi ostacolato. La disparità di rappresentanza tra i generi in tutti gli organismi decisionali non riguarda esclusivamente i ‘diritti delle donne’ – ha proseguito - la disparità interroga innanzitutto la democraticità dei sistemi di governo. Chiedere con forza regole diverse, più adeguate a questa realtà significa chiedere che la politica faccia il suo compito, che non è quello della spartizione del potere, bensì di elaborare regole di convivenza adeguate ai bisogni della società nel suo complesso, riconoscendo l’apporto fondamentale delle donne”. “Il convegno – ha sottolineato l’assessore Prodi - ripropone la questione della rappresentanza femminile nelle istituzioni come condizione ineludibile per la realizzazione delle pari opportunità in tutti gli ambiti lavorativi e sociali”. “La presenza delle donne– ha detto ancora l’assessore regionale alle Pari opportunità - resta fortemente minoritaria, e spesso offensivamente decorativa e artificiosa. Immettendo sulla scena politica alcune donne, poche e fidelizzate, sulla base di una rispondenza ad un ruolo subordinato e ancillare, per decisione dall’alto – ha proseguito l’assessore regionale alle Pari opportunità - si depotenzia la funzione di rappresentanza popolare che le donne in politica possono e sanno realizzare. Dobbiamo quindi disegnare sistemi elettorali che aprano alla partecipazione dal basso di tutti, e dare così forza alla forza politica delle donne”. Il Centro pari opportunità della Regione Umbria è impegnato nella definizione delle proposte da sottoporre per la stesura della nuova legge elettorale regionale. “L’impegno che dispenseremo, sia come Assemblea che come gruppo istituzionale – ha detto la coordinatrice della Commissione Statuto del Centro pari opportunità, Annalisa Fabbri - non sarà rivolto, come artatamente si vuole far credere, a garantire posizioni di privilegio e di potere alle donne, quanto a scardinare qualche indebita rendita ormai scaduta e non più prorogabile. Ma, prima di ogni altra cosa – ha concluso - lo riteniamo un servizio da rendere alla nostra Regione ed al nostro Paese, per assicurare un futuro migliore e colmare un deficit di democrazia non più accettabile”. .  
   
   
CONCORSO “OVER45”, AVVIO D’IMPRESA POSSIBILE  
 
Verona, 19 maggio 2008 - La Camera di Commercio di Verona, in collaborazione con il Comitato per l’imprenditorialità femminile, ha indetto la terza edizione del concorso “Over45” per la selezione di 20 donne, residenti in provincia di Verona, di età uguale o superiore a 45 anni, con una forte motivazione a mettersi in proprio avviando un’impresa con sede legale o una unità operativa nella provincia di Verona. L’iniziativa ha come obiettivo la promozione e la creazione di nuove imprese femminili nella provincia di Verona, mediante il sostegno che verrà offerto alle aspiranti imprenditrici nella predisposizione e realizzazione del business plan e in termini di assistenza e tutoraggio. Le 20 donne che verranno selezionate potranno: partecipare ad attività formative in materia di gestione di impresa (120 ore di aula); fruire di servizi gratuiti di assistenza e consulenza finalizzati alla redazione del business plan (mediamente 4 ore a testa); fruire di servizi di tutoraggio. Il corso si svolgerà presso la Camera di Commercio di Verona, Corso Porta Nuova, 96. E´ obbligatorio frequentare almeno l’80% delle ore complessive previste (120 ore) ai fini del rilascio dell’attestato di partecipazione. La domanda di partecipazione al concorso e la Scheda di descrizione dell’idea imprenditoriale dovranno essere spedite esclusivamente tramite raccomandata A. R. Dal 15/05/2008 al 30/06/2008. Il bando e la modulistica sono scaricabili dal sito www. Vr. Camcom. It (sezione Abc della Camera – voce di menu “Comitato Imprenditoria Femminile”) o reperibili presso il Servizio Nuova Impresa dell’Azienda Speciale Verona Innovazione. .  
   
   
FAMIGLIA. ASSESSORE VALDEGAMBERI A CEREA A CONVEGNO DEL CENTRO PER LA FAMIGLIA “LA RETE”  
 
Verona, 19 maggio 2008 - La famiglia e l’affido familiare nel territorio di Cerea, che ha una delle percentuali più alte del Veneto di separazioni, sono stati i temi al centro del convegno che si è tenuto il 17 maggio nella sede del Centro per la Famiglia “La Rete”, e a cui è intervenuto l’assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi. “L’istituto familiare nel Veneto e in Italia – ha detto – è in una situazione estremamente preoccupante. In questi anni sono quasi mancate completamente politiche statali efficienti di sostegno della famiglia. E’ giunto il momento di cambiare decisamente rotta per consentire il riconoscimento delle funzioni sociali, educative, economiche del nucleo familiare, che sono alla base della tenuta della nostra società. Perciò è non più rimandabile la realizzazione di politiche specifiche che aiutino la famiglia dal punto di vista fiscale, tariffario, dei servizi”. Egli ha ricordato, ad esempio, il problema sempre più crescente delle persone non autosufficienti che rappresentano già ora un’emergenza sociosanitaria e finanziaria che non sarebbe possibile affrontare senza il riferimento indispensabile delle famiglie che mantengono in casa queste persone il 50% di tutta le spesa sanitaria della Regione Veneto – ha detto - è rivolto ai bisogni delle persone con più di 65 anni di età e che questa domanda è in costante crescita. “Come Regione Veneto – ha ribadito – ci faremo interpreti presso lo Stato della necessità impellente di aiuti per i nuclei familiari altrimenti rischiamo di trovarci fra qualche lustro in un grande cronicario che assorbirà il massimo delle spese, delle risorse, delle strutture pubbliche e private”. Il Centro per la Famiglia “La Rete” comprende un complesso di servizi che riguarda un centro diurno, un centro per minori, un consultorio familiare nato nel 2005 e che ha già effettuato più di duemila interventi sociali con più di 300 utenti. L’assessore regionale, nel corso del suo intervento, si è soffermato in modo particolare sugli aspetti di risparmio economico per gli enti locali e per lo Stato che potranno derivare da interventi concreti nei confronti delle famiglie. .  
   
   
130.000 VENETI FIRMANO PETIZIONE DETASSAZIONE FAMIGLIA  
 
 Venezia, 15 maggio 2008 - “I cittadini veneti sono stati i più virtuosi d’Italia: in ben 130. 000 hanno firmato la petizione del Forum delle Famiglie “per un fisco a misura di famiglia” ne sono molto soddisfatto e, sia come assessore veneto che responsabile nazionale degli assessori alle politiche sociali delle Regioni mi farò interprete, presso il ministro del Welfare Maurizio Sacconi e presso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanardi, delle ragioni di maggiore equità fiscale verso la famiglia che la petizione afferma”. L’ho dichiara l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi in occasione della consegna, avvenuta il 15 maggio a Roma, dell’oltre 1 milione di firme raccolte dal Forum delle Famiglie e consegnate al Capo dello Stato. “Il Veneto è stato a fianco del Forum – ha spiegato Valdegamberi fin dall’inizio della campagna di adesione alla petizione perché le richieste lì avanzate rispecchiano le indicazioni e gli auspici del Veneto per favorire, con un fisco giusto, la famiglia nel suo complesso. A partire dall’assistenza e cura dovuta ai figli ma anche hai componenti anziani o disabili a cui deve essere permesso di restare nella propria abitazione anche in caso di non autosufficienza. Mi auguro, che con il nuovo governo, tali indicazioni possano trovare attuazione”. La petizione, come primo passo verso una vera equità fiscale, sollecita un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni soggetto a carico migliorando l´attuale complicato sistema di detrazioni. A proposito poi degli incapienti si propone l’introduzione di un´integrazione al reddito pari alla deduzione non goduta in modo che, in una futura, complessiva riforma del sistema fiscale, sia possibile prevedere anche l´introduzione di strumenti, quale il quoziente familiare, che abbiano alla base, come soggetto imponibile, non più l´individuo ma il nucleo familiare. .  
   
   
PROGETTO DI INTEGRAZIONE HERA, IRIDE, ENIA: CONCORDATO DAI VERTICI IL CONTENUTO DELLA LETTERA DI INTENTI LA SOTTOSCRIZIONE AVVERRÀ NEI PROSSIMI GIORNI  
 
Milano, 19 maggio 2008 - I vertici delle aziende (Hera, Iride, Enia) si sono incontrati il 16 maggio ed hanno concordato il testo della lettera di intenti, che regolerà la negoziazione, finalizzata al noto processo di reciproca integrazione. La lettera sarà sottoscritta nei prossimi giorni, dopo il completamento delle opportune verifiche. .  
   
   
BASILICATA. LA TOTAL CERCA 20 GIOVANI DIPLOMATI E NEOLAUREATI  
 
Potenza, 19 maggio 2008 - Da lunedì al via le selezioni per i 70 operatori di produzione da impiegare nelle attività estrattive del giacimento petrolifero di Tempa Rossa, dato in concessione alla Total, dove è previsto un Centro Oli che dovrebbe entrare a regime entro il 2012. “Oltre alle competenze specifiche (si cercano soprattutto giovani diplomati e neolaureati con un bagaglio specifico nelle materie chimiche e meccaniche) – ha spiegato Lionel Levha, amministratore delegato e direttore generale della società petrolifera francese – saranno prese in considerazione particolarmente le motivazioni personali. Questi giovani saranno chiamati a svolgere un lavoro impegnativo con una grande responsabilità nel Centro Oli lucano. Mi sento di dire che la selezione sarà durissima, ma permetterà di apprendere un mestiere che non sarà spendibile solo in Basilicata, che ormai è una regione petrolifera italiana ed europea per come contribuisce alla fornitura energetica, ma in tutto il gruppo Total e sulle piattaforme off shore nel mondo. Penso, quindi, che sia normale una selezione strettissima”. La figura di “Operatore di produzione” consiste nel sorvegliare e gestire gli impianti, nel rispetto e nella sicurezza del territorio e dell’ambiente. La formazione, completamente a carico della Total che nel progetto investirà 20 milioni di euro, si svolgerà in circa tre anni. Il primo biennio comprende un programma di formazione teorica e pratica (attraverso un periodo di affiancamento, anche all’estero, presso alcuni siti di produzione del Gruppo). Successivamente, i candidati selezionati si uniranno alle squadre di collaudo e avvio. I contratti, sia di formazione che il definitivo di operatore, saranno sempre stipulati con la Total. Se il profilo tecnico richiede il diploma di perito o tecnico chimico, meccanico, elettronico, elettrotecnico, nei sistemi energetici e lauree triennali negli stessi settori, sono altrettanto importanti, ai fini della selezione, le attitudini personali, la capacità di lavorare in squadre multiculturali, l’apertura a un’evoluzione internazionale e, per gli stessi motivi, la conoscenza dell’inglese e del francese. “Il processo di reclutamento – ha detto Maria Pia Costello, direttrice delle Risorse Umane della Total – partirà nei prossimi giorni con annunci sui quotidiani locali, con passaggi nel Tg3 Basilicata, con forum nelle scuole e attraverso siti Internet. Delegata a ricevere le domande di candidature è la Manpower nelle sedi lucane di Potenza, Matera e Melfi e Corleto, cui spetta anche la selezione preliminare. Le valutazioni definitive saranno della Total e dovrebbero essere concluse per dicembre 2008. L’inizio della formazione è previsto per gennaio 2009 per concludersi a dicembre 2011”. Da lunedì gli interessati possono inviare i propri curriculum. .  
   
   
INAUGURATA CENTRALE IDROELETTRICA DI LONATO (BS) BECCALOSSI: OTTIMIZZARE L´USO DELL´ACQUA E TUTELARE L´AMBIENTE  
 
Lonato/bs, 19 maggio 2008 - "In Lombardia stiamo lavorando per affermare una politica della gestione dell´acqua corretta ed efficace, attraverso un´azione coordinata di tutti i livelli istituzionali, nel quale la Regione assume un ruolo preciso ed importante". E´ partita da questo concetto Viviana Beccalossi, vicepresidente e assessore regionale all´Agricoltura, per sottolineare la valenza di una nuova centrale idroelettrica inaugurata il 16 maggio Lonato in provincia di Brescia, su iniziativa del Consorzio di Bonifica Medio Chiese. "Difesa e conservazione del suolo, tutela dell´ambiente, mantenimento delle condizioni idrauliche e valorizzazione del ruolo dell´irrigazione e della bonifica. Sono questi - ha aggiunto Viviana Beccalossi - i punti di riferimento che caratterizzano quest´opera. Con un obiettivo: ottimizzare l´utilizzo della risorsa idrica, migliorare il rapporto tra gli usi dell´acqua e il territorio e sviluppare energie rinnovabili". Con la centrale di Lonato si punta dunque a produrre energia idroelettrica da una fonte rinnovabile, senza influenzare negativamente sull´uso irriguo dell´acqua con la massima attenzione a tutti gli aspetti ambientali. Ed entrando nello specifico, rispetto, ad esempio, ad una stessa produzione energetica da olio combustibile, con questa centrale idroelettrica emergono i seguenti dati: mancata emissione di biossido di zolfo: 20,8 t/anno; mancata emissione di anidride carbonica: 1. 530 t/anno; mancata emissione di ossidi di azoto: 4,9 t/anno; mancata emissione di particolati: 2,1 t/anno; mancata emissione di metano: 2,7 t/anno; tonnellate equivalenti di petrolio risparmiate: 383 Tep/anno. .  
   
   
SLOVENA GORENJSKE ELEKTRARNE APRE IMPIANTO SOLARE  
 
Lubiana, 19 maggio 2008 - La Gorenjske elektrarne ha aperto a Naklo, in Slovenia, il maggior impianto ad energia solare del Paese. Lo rivela "Reporter. Gr", aggiungendo che l´impianto, da 90 kilowatt, genererà 92 mila kilowattora di elettricità ogni anno: abbastanza per 30 case. Installato sul tetto dello stabile del centro di biotecnologia di Naklo, è il terzo impianto a energia solare della Gorenjske elektrarne. L´azienda è il più piccolo operatore del settore in Slovenia, ma detiene la maggior percentuale di produzione da fonti di energia rinnovabile, secondo quanto dichiara il direttore della compagnia, Marko Carman. Carman ha aggiunto che il test trimestrale dell´impianto ha già evitato l´emissione di 21,3 tonnellate di anidride carbonica, sebbene girasse ad appena 83 kilowatt. La Gorenjske elektrarne sta costruendo un impianto più piccolo nei pressi di Preddvor; un altro si trova sul tetto della scuola elementare di Trzic. .  
   
   
FORUM PA. ENERGIA E FONTI RINNOVABILI, LE MARCHE RAPPRESENTANO LE REGIONI AL CONVEGNO NAZIONALE.  
 
Roma, 19 maggio 2008 - ´Per dare un impulso decisivo alle fonti rinnovabili non e` sufficiente una semplice ripartizione degli obiettivi tra le regioni; questo puo` essere solo un buon punto di partenza su cui sia le amministrazioni regionali, che il Ministero dello Sviluppo Economico, con l´ausilio dell´Enea, stanno gia` lavorando a una prima fase ricognitiva´. Lo ha sostenuto l´assessore regionale all´Energia, Gianni Giaccaglia, al convegno organizzato dal Gruppo Italia Energia ´Obiettivo 20-20-20, ruolo delle regioni e degli enti locali´ nella giornata conclusiva del Forum Pa. Il convegno aveva lo scopo di verificare, attraverso il confronto tra professionisti del settore e vertici istituzionali, lo stato dell``arte nel processo in cui l´Italia e` impegnata, con gli altri Paesi europei, a raggiungere, entro il 2020, gli obiettivi di 20% di fonti rinnovabili, 20% di risparmio energetico e 20% riduzione Co2. L´ultima legge finanziaria ha, infatti, deciso di avviare un processo concordato per attribuire a ciascuna regione i propri obiettivi, in modo che sommandoli, il Paese possa mantenere i propri. In questa prima fase, oltre a verificare la capacita` produttiva degli impianti esistenti e di quelli in corso di realizzazione (o in corso di autorizzazione), si dovra` valutare il potenziale residuo che ogni regione offre, tenuto anche conto dei Piani energetici regionali e degli obiettivi gia` prefissati dalle singole regioni. Le amministrazioni regionali, anche se devono ancora essere formalmente coinvolte nella ripartizione degli obiettivi, faranno sicuramente la loro parte, in sinergia con una azione generalizzata con il governo centrale e con le amministrazioni locali. Accanto al cosiddetto ´burden sharing´, cioe` alla divisione degli obblighi, al centro del dibattito sulla strategia di riduzione delle emissioni serra, a livello europeo, Gianni Giaccaglia - a cui era affidato il compito di illustrare il ruolo delle Regioni italiane nel convegno nazionale - ha affermato che sara` necessario mettere in atto altre misure di carattere ambientale per consentire un corretto inserimento degli impianti nel territorio. L´attuale sistema di incentivazione tramite i certificati verdi, la cui durata e` stata estesa a 15 anni proprio con la finanziaria 2008, consente una buona redditivita` degli impianti che utilizzano le fonti rinnovabili, peraltro accentuata dal prezzo base dell´energia anch´esso elevato. Il problema dello sviluppo delle fonti rinnovabili ´ ha proseguito Giaccaglia - non sembra quindi legato a una questione di incentivi, ma piuttosto alla difficolta` di ubicare gli impianti sul territorio, spesso derivata da numerosi vincoli territoriali ed eccessivi localismi. Tra le varie fonti, l´eolico e` senz´altro il settore con maggiore possibilita` di incremento, ma proprio per questi impianti si incontrano le piu` grandi difficolta`, compreso il divieto di realizzarli nelle aree di protezione speciale, note come Zps. Secondo Giaccaglia occorre dare ´un incremento sostanziale alla diffusione di impianti eolici che, per quanto presentino un deciso impatto visivo, risultano senz´altro i meno inquinanti, essendo privi di emissioni gassose, di emissioni elettromagnetiche e con bassissimo inquinamento acustico. Sul tema dei biocarburanti, Giaccaglia ritiene che sia ´d´obbligo un momento di riflessione, specie nell´uso di cereali o comunque di altre colture agricole dedicate che, in ogni caso, vanno a incidere su un mercato ormai globale di prodotti agricoli necessari per l´alimentazione dell´intera umanita`. D´altra parte non appare neanche sensato trasportare a grande distanza prodotti vegetali, con conseguenti consumi di energia fossile per il trasporto, solo per dimostrare che un paese produce una quota di energia da fonte rinnovabile. Sulla situazione delle Marche, che secondo recenti dati Enea sono tra le quattro regioni meno inquinanti, insieme a Umbria, Abruzzo e Molise con emissioni inferiori a 10 Mtco2, Giaccaglia ha sostenuto che ´attualmente siamo piuttosto lontani dal valore del 25% che si vorrebbe raggiungere; la produzione al 31/12/06 copre infatti circa il 6 % dei consumi; a fronte di tale situazione c´e` pero` da segnalare che sono stati presentati numerosi progetti dalle aziende di settore che, se realizzati, darebbero un incremento sostanziale all´attuale livello produttivo, consentendo di raggiungere una percentuale intorno al 13 %´. Al convegno ha partecipato anche il vicepresidente nazionale e responsabile Energia dell´Upi (Unione delle Province d´Italia) Massimo Rossi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno. .  
   
   
GREENVISION AMBIENTE: NEI PRIMI TRE MESI DEL 2008 IL FATTURATO AUMENTA DEL 162% (+74% ORGANICO), EBITDA +183%, EBIT +134%  
 
San Polo D’enza (Re), 15 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Greenvision ambiente, società di engineering ambientale attiva nel waste to energy, nel fotovoltaico e nella realizzazione di prodotti eco-compatibili per applicazioni industriali, ha approvato ieri i risultati relativi ai primi tre mesi del 2008 che riflettono ricavi consolidati pari a Euro 56,5 milioni, in crescita del 162% rispetto a Euro 21,6 milioni del corrispondente periodo dell’anno precedente. L’analisi dei risultati economici del primo trimestre tiene conto della stagionalità dei ricavi e dei costi industriali della maggior parte delle attività del Gruppo, legate all’andamento dei lavori dei cantieri. Nonostante ciò, il primo trimestre 2008 mostra un ottimo segnale di crescita del fatturato, determinato sia dalla crescita organica di tutte le attività del gruppo (il fatturato organico del primo trimestre 2008 è aumentato del 74% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente) sia dal consolidamento di Ladurner, società di engineering ambientale attiva nella realizzazione di impianti per il waste to energy, per la produzione di energia da rifiuti e da fonti rinnovabili (impianti di produzione di Cdr, impianti per il trattamento e la trasformazione dei rifiuti solidi urbani in energia, impianti per la produzione di compost e di biogas da rifiuti e da fonti agricole rinnovabili, impianti di depurazione delle acque, servizi e comunicazione ambientale). Un contributo ulteriore rispetto alla crescita organica è stato determinato dall’avvio della nuova divisione dedicata allo sviluppo di impianti fotovoltaici, dove sono partiti i primi progetti in Italia centrale per sistemi fotovoltaici integrati. Tra le attività del settore eco-building & components, le vendite rivolte al mondo dell’edilizia e della bio-edilizia continuano a conquistare importanti posizioni nei mercati di riferimento con miglioramenti anche della marginalità grazie ad una maggiore efficienza produttiva e all’adeguamento dei prezzi di vendita realizzato nei primi mesi del 2008. Il risultato operativo lordo (Ebitda) registra un incremento del 183% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente e passa da Euro 1,8 milioni a Euro 5,2 milioni. In crescita anche il risultato operativo (Ebit) che passa da Euro 1,3 milioni a Euro 3 milioni (+134%). Il risultato prima delle imposte (Pretax) nei primi tre mesi dell’anno raggiunge Euro 1,0 milioni. La struttura patrimoniale del Gruppo presenta un totale immobilizzazioni materiali e immateriali pari a Euro 87,9 milioni e rimanenze che diminuiscono da Euro 43,9 milioni al 31 dicembre 2007 a Euro 39,6 milioni principalmente per effetto della fine lavorazione di alcune commesse per la costruzione degli impianti di waste to energy. Il patrimonio netto si attesta a Euro 52,2 milioni. Nei primi tre mesi dell’anno diminuisce l’indebitamento gestionale netto del Gruppo che passa da Euro 98,7 a Euro 93,1 milioni grazie ad un miglioramento della gestione del working capital e all’incasso di alcune commesse nella costruzione di impianti per il waste to energy. .  
   
   
BENI STABILI FIRMA IL PRELIMINARE PER LA VENDITA DI UN IMMOBILE SITO A MILANO  
 
Roma, 19 maggio 2008 - Beni Stabili ha firmato il contratto preliminare per la vendita ad un investitore privato di un immobile sito nel centro di Milano in Corso di Porta Nuova 1. Il prezzo di vendita è pari a € 73,5 milioni a fronte di un valore di libro di € 51,1 milioni. L’immobile, oggi non locato, è stato affittato fino allo scorso marzo al Gruppo Intesa Sanpaolo con un yield del 4,0%. Il closing della vendita è previsto entro l’anno. .  
   
   
RISANAMENTO SPA: RISULTATI AL 31 MARZO 2008 RISULTATO NETTO (39,2) MILIONI (31.03.08) (15,4) MILIONI (31.03.07)  
 
Milano, 19 maggio 2008 - Il Cda della Risanamento S. P. A. , sotto la presidenza del cav. Luigi Zunino, ha approvato il resoconto intermedio sulla gestione al 31 marzo 2008 che espone a livello consolidato i seguenti risultati: Valore della produzione 48,2 milioni (31. 03. 08) 41,5 milioni (31. 03. 07); Risultato operativo 0 (31. 03. 08) 3,8 milioni (31. 03. 07); Risultato netto (39,2) milioni (31. 03. 08) (15,4) milioni (31. 03. 07); Patrimonio immobiliare 3. 024,6 milioni (31. 03. 08) 3. 030,8 milioni (31. 12. 07) (valore a bilancio); Posizione finanziaria netta (2. 526,4)milioni (31. 03. 08) (2. 504,5) milioni (31. 12. 07). I risultati sono stati fortemente influenzati dalla sfavorevole congiuntura dei mercati finanziari che ha interessato soprattutto il settore immobiliare a causa della riduzione della liquidità disponibile per i nuovi investimenti da parte del sistema creditizio. Il Gruppo Risanamento ha risentito in modo particolare di tale contesto per la caratteristica del proprio core business, lo “sviluppo immobiliare”, e per il rallentamento del programma di vendite che ha inevitabilmente penalizzato i risultati del periodo. Il 1° trimestre ha pertanto evidenziato ricavi derivanti da canoni locativi, per complessivi 24 milioni di euro, e cessioni immobiliari, tramite veicoli societari, per un corrispettivo di circa 16 milioni di euro. In risposta a tale contingente situazione, il Gruppo Risanamento, consapevole della rilevanza dei propri attivi patrimoniali, ha predisposto una serie di azioni volte al recupero dell’equilibrio economico e finanziario, i cui effetti cominceranno a manifestarsi nei prossimi mesi. Per quanto concerne gli aspetti operativi legati ai progetti di sviluppo immobiliare, Milano Santa Giulia e l’ex area Falck a Sesto San Giovanni, i lavori proseguono regolarmente nel rispetto di quanto previsto. In particolare, si segnala l’avvenuta ultimazione dei primi due edifici destinati a Sky, la cui consegna ufficiale è prevista nel corso del mese di maggio. Tra i fatti più significativi che hanno caratterizzato la gestione dopo il 31 marzo 2008, si segnala la sottoscrizione del contratto di finanziamento per l’importo di 150 milioni di euro con Intesasanpaolo, in data 17 aprile 2008, la cui prima erogazione è avvenuta in data 23 aprile 2008. Infine, i risultati delle enunciate attività di Risanamento S. P. A. E del Gruppo saranno in modo determinante influenzati dall’esito del piano di vendite programmato del patrimonio immobiliare e dalla valorizzazione dei progetti di sviluppo, con il dichiarato obiettivo di ottenere una riduzione dell’esposizione finanziaria ed un miglioramento del risultato economico rispetto all’esercizio precedente. .  
   
   
FORUM P.A.. PROGETTO VALORIZZAZIONE IMMOBILIARE DEL COMUNE OTTIENE MENZIONE SPECIALE  
 
Milano, 19 maggio 2008 - “Il progetto di valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune di Milano si è aggiudicato una menzione speciale al premio ‘Best Practice Patrimoni 2008’ ”. Lo ha annunciato il 15 maggio l’assessore alla Casa e al Demanio Gianni Verga intervenendo al “Forum P. A. 2008” in corso a Roma. Il premio, giunto alla seconda edizione e promosso da Forum P. A. E Terotec, aveva lo scopo di segnalare i progetti più innovativi, sviluppati in partnership tra Enti pubblici e imprese private, per la gestione e la valorizzazione dei patrimoni immobiliari, urbani e territoriali di proprietà o di interesse pubblico. Il progetto del Comune di Milano è stato selezionato tra gli undici in finale da un’apposita commissione di esperti e si è aggiudicato una menzione speciale per il progetto. “Siamo molto orgogliosi di questo importante riconoscimento – ha detto l’assessore Verga -. In questo modo viene riconosciuto il modello Milano che sarà punto di riferimento a livello nazionale. Molte amministrazioni, da Palermo a Verona, hanno già preso contatti con il mio Assessorato per approfondire l’esperienza milanese”. La menzione speciale è stata conferita alla direzione centrale Casa del Comune e alla Cassa Depositi e Prestiti. .  
   
   
GRUPPO BORGOSESIA: PRENDE AVVIO IL PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE SOCIETARIA DEL SETTORE IMMOBILIARE.  
 
 Biella, 19 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Borgosesia Spa - holding di partecipazioni attiva nei settori tessile, immobiliare e del risparmio gestito – ha dato avvio al processo di ristrutturazione societaria interessante il settore immobiliare in conformità alla delibera assunta dal consiglio di amministrazione il 30 aprile scorso. Le assemblee di Sfiv – Società Finanziaria Immobiliare Veneta srl, De Martiis Nino srl e Immobiliare Puccini srl hanno infatti deliberato la propria incorporazione in Bravo Spa che verrà attuata, con effetti contabili retrodatati al 1° agosto scorso, entro la fine del corrente esercizio. Dall’operazione non deriveranno effetti di sorta sulla struttura patrimoniale del gruppo posto che tutte le predette società risultano controllate integralmente da Borgosesia Real Estate Spa. .  
   
   
UNA DELEGAZIONE CILENA DI OPERATORI DEL LEGNO IN VISITA ALLE AZIENDE TRENTINE, ALL’UNIVERSITÀ E ALLA SCUOLA DAL 19 AL 22 MAGGIO SEDICI CILENI VEDRANNO COME SI PROGETTANO E SI COSTRUISCONO CASE DI LEGNO IN TRENTINO  
 
Trento, 19 maggio 2008 – Da lunedì 19 a giovedì 22 maggio, sedici cileni che operano nel settore del legno saranno in visita al Trentino, per prendere contatto con alcune aziende locali, con la Magnifica Comunità di Fiemme, con l’Università trentina e con l’Istituto di formazione professionale Servizi alla Persona e del Legno. La visita dei Cileni al Trentino rientra in un più vasto giro di contatti che ha portato l’Università trentina, ad esempio, a collaborare con la “sorella” Università pontificia di Santiago del Cile alla progettazione e alla realizzazione del primo Asilo nido cileno interamente costruito in legno. Giovedì 22 maggio 2008 la delegazione concluderà la sua visita in Trentino con incontro con la stampa locale, che si terrà alle 11. 30 presso la Sala Stampa della Provincia, nel corso della quale l’assessore Iva Berasi presenterà i risultati della visita cilena in Trentino. Questo è il programma della visita della delegazione cilena. Lunedì 19 Maggio: Ore 9 visita alla Holz & Co di Nova Ponente. L’azienda produce tetti e case preassemblati in legno ad alto risparmio energetico. Ore 11 Magnifica Comunità di Fiemme, Ziano di Fiemme. La Magnifica è un ente millenario che amministra il patrimonio boschivo di 20mila ettari e produce legno. A Ziano possiede una segheria interamente computerizzata. Ore 14 visita al Mobilificio Deflorian a Tesero. L’azienda produce arredamenti su misura in legno. Ore 16 visita alla Essepi di Cavedine. L’azienda produce infissi in legno lamellare e i legno ed alluminio. Martedì 20 Maggio: Ore 9-11,30 incontro presso la Facoltà di Economia dell’Università di Trento con il prof. Carlo Borzaga. Ore 11. 45 visita all’Istituto di formazione professionale Servizi alla Persona e del Legno. Pomeriggio partenza per Cimego e visita ad alcune case in legno progettate dall’Università di Trento. Mercoledì 21 Maggio: Tutta la giornata è dedicata alla visita ad una casa a basso consumo energetico di legno progettata dall’Università di Trento e realizzata a Felettano, in provincia di Udine. .  
   
   
BOLOGNA: SÌ ALL´ACCORDO TERRITORIALE PER IL POLO FUNZIONALE CAAB PREVISTI NUOVE RESIDENZE, ANCHE DI EDILIZIA SOCIALE, INSEDIAMENTI SPORTIVI, CULTURALI E PRODUTTIVI  
 
Bologna, 19 maggio 2008 - La Giunta provinciale ha licenziato, martedì 13 maggio, il testo dell´accordo territoriale per il "Polo Funzionale Caab", l´area posta a Nord Est del comune di Bologna, al confine con i comuni di Castenaso e Granarolo, dove sono insediate importanti funzioni metropolitane quali il Mercato ortofrutticolo, il centro commerciale "Meraville", il complesso direzionale del nuovo "Business Park", la Facoltà di Agraria, il Termovalorizzatore di Hera. Il testo dell´accordo approderà nei prossimi giorni all´esame della competente Commissione consiliare e del Consiglio provinciale, per la sua approvazione definitiva. "E´ da molti anni che si tentava di trovare una soluzione urbanistica all´ambito territoriale del Caab; oggi l´abbiamo trovata", ha commentato soddisfatto il vice presidente della Provincia, Giacomo Venturi". L´accordo territoriale si basa su una scelta strategica già assunta dal Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp) e dispone il seguente assetto futuro dell´intero ambito: lo sviluppo dell´area sarà caratterizzato da funzioni metropolitane di grande attrattività riferibili alla pratica dello sport (sia agonistico sia per fruizione collettiva), al tempo libero, a manifestazioni culturali e spettacoli, alla cura e al benessere della persona. Tali funzioni primarie potranno essere integrate da altre di tipo terziario, direzionale e ricettivo. Una seconda funzione strategica sarà conferita all´ambito attraverso lo sviluppo di attività rivolte alla ricerca, innovazione e sviluppo in campo energetico-ambientale, indicando nell´insediamento e nelle infrastrutture di Hera il primo nucleo costitutivo e qualificante tale proposta. In pratica si tratta di realizzare in questo polo funzionale il centro per lo sport e il centro per la ricerca e la produzione di energia alternativa. Tutto ciò è condizionato comunque alla realizzazione delle necessarie infrastrutture per una mobilità sostenibile. In particolare: - l´allungamento della metrotramvia fino alla sede di Hera al Frullo, servendo quindi il Meraville, la Facoltà di Agraria, il Caab oltre al Centro sportivo; - il completamento della strada Lungosavena dall´attuale rotonda dell´Ipercoop di Villanova fino alla Trasversale di pianura". L´accordo contiene altri importanti e strategici obiettivi coerenti con i Piani strutturali comunali (Psc) di Bologna, Castenaso e Granarolo. In particolare: la previsione di nuove funzioni terziarie e residenziali, poste a Sud dell´ambito a confine con il "Pilastro", per la riqualificazione del quartiere attraverso nuovi alloggi che riducano l´eccesso di edilizia popolare in ragione di un maggiore mix sociale e funzionale, vero elemento di garanzia per recuperare alcuni elementi di degrado oggi esistenti; la realizzazione di una fascia boscata di compensazione ecologica ambientale tra la frazione di Quarto Inferiore ed il Termovalorizzatore Hera per la protezione ambientale dei residenti; - la promozione della delocalizzazione dell´industria Baschieri-pellagri che, per il suo alto rischio di incidente e per la sua collocazione in un ambito fortemente insediato, risulta essere oggi inidonea e potenzialmente pericolosa per le persone che lì abitano e lavorano. "Con questo accordo territoriale - conclude il vice presidente Venturi - stiamo offrendo alla società bolognese un´importante occasione urbanistica per rilanciare funzioni di rango metropolitano e nazionale. Con la mobilità adeguata, trasporto pubblico di massa e nuova Lungosavena, potremo avere un settore di città capace di ospitare funzioni pregiate per lo sport e il tempo libero. In questo modo abbiamo ancora una volta dimostrato che è possibile fare una corretta pianificazione del territorio, collocare nel posto giusto, con le infrastrutture giuste, insediamenti di grande attrazione di pubblico". .  
   
   
EDILBIOTECNO LABORATORIO DI INNOVAZIONE E SVILUPPO PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE DELLE ABITAZIONI DEL FUTURO  
 
Pavia, 19 maggio Dal 22 al 25 maggio si svolgerà la 3^ edizione di Edilbiotecno - Laboratorio di Innovazione e Sviluppo per la sostenibilità ambientale delle abitazioni del futuro. L’evento è organizzato da Paviamostre - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pavia e fa parte di Artigiana, un evento regionale diffuso promosso da Regione Lombardia Dg Artigianato e Servizi e da Unioncamere Lombardia per la promozione e la valorizzazione dell’artigianato lombardo. Edilbiotecno nasce dal presupposto che il tema della conservazione ambientale è certamente uno dei più declinati, su cui ricade la sensibilità di molte persone e si propone come vetrina sul mondo dell’abitabilità sostenibile, della bio-edilizia, del risparmio energetico e dei bio-complementi d’arredo. Le stesse abitazioni private possono migliorare la vita di chi vi abita, grazie all’adozione di materiali bio-compatibili (vernici ad acqua, mobili assemblati con collanti non inquinanti, pavimenti, tendaggi e imbottiture in materiali e fibre naturali ecc. ), ottenendo nel contempo anche un significativo risparmio energetico. L’impostazione della manifestazione è quella di “evento-convegno” incentrato sulla rappresentazione di soluzioni veramente innovative con il sostegno di un’attività seminariale volta a presentare lo stato dell’arte del comparto. Lo spazio espositivo del Palazzo Esposizioni (circa 5. 000 mq), sarà diviso in due aree dedicate ai ‘laboratori-innovazione’: la prima con soluzioni edili, impiantistiche, illuminotecniche e domotiche, la seconda, chiamata Back-space, sarà un’area “provocazione” con proposte di complementi d’arredo di design realizzati secondo principi che si ispirano al Fair Trade. Sarà riservato uno spazio anche all’editoria specializzata, alle istituzioni - il Comune e la Provincia di Pavia in qualità di patrocinatori e sponsor - e alle associazioni tra cui Legambiente - settore energia di Pavia e Lifegate spa. Nel suo intento informativo e formativo Edilbiotecno sarà supportata da tre partner d’eccellenza: Lifegate - piattaforma per il mondo eco-culturale; Legambiente – prima associazione ambientalista in Italia, che per l’occasione presenterà il progetto “Alla luce del sole” per la promozione del solare termico; Anab - Associazione Nazionale Architettura Bio-ecologica. . .  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE PER NEOIMPRENDITORI EDILI  
 
Verona, 16 maggio 2008 - La Camera di Commercio di Verona, la Commissione Provinciale Artigianato e Verona Innovazione, Azienda speciale dell’ente camerale, organizzano una conferenza stampa per presentare i risultati e la prossima edizione del “Corso Di Formazione Per Neoimprenditori Edili”, tenutosi nel novembre e dicembre dello scorso anno. La conferenza si terrà lunedì 19 maggio alle ore 17. 00, presso la Sala Consiglio Cdc di Verona in Corso Porta Nuova 96, seguirà la cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti. Interverranno: Ferdinando Albini, componente della giunta camerale; Oscar Furgeri, presidente della Commissione Provinciale Artigianato; Pietro Scola, dirigente dell’Area Anagrafe e Registri; Gianni Tortella, direttore di Verona Innovazione, i/le docenti del corso e gli allievi. Parteciperanno inoltre i/le rappresentanti di Inps, Inail, Spisal, Direzione Provinciale del Lavoro, associazioni artigiane ed industriali, Collegio dei costruttori edili, Collegio dei Ragionieri Commercialisti, Ordine Provinciale dei Consulenti del Lavoro. Il corso, del tutto gratuito, ha rappresentato una vera novità nella formazione del settore edile, offrendo informazioni di base su: lingua italiana, norme previdenziali, sicurezza del lavoro. Ha visto, per la prima volta, il coinvolgimento di tutti gli organismi pubblici e privati veronesi, impegnati a vario titolo nel settore delle costruzioni. La Commissione Provinciale Artigianato della Camera di Commercio, nell’ambito della sua attività di verifica dei requisiti professionali per l’iscrizione degli artigiani, è stata la promotrice dell’iniziativa e ha risposto in maniera attenta ed efficace alle carenze di formazione dei nuovi imprenditori edili, che spesso sono la causa dei gravi infortuni sul lavoro, avvenuti di recente anche nella provincia veronese. Si segnala che l’iniziativa dell’ente camerale di Verona è la prima nel panorama nazionale delle Camere di Commercio. .  
   
   
GRUPPO REALTY VAILOG RESOCONTO AL 31 MARZO 2008 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA: NEGATIVA PER EURO 38.185 MIGLIAIA (MIGLIORATA RISPETTO A QUELLA NEGATIVA PER EURO 40.405 MIGLIAIA AL 31 DICEMBRE 2007).  
 
Milano, 15 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Realty Vailog S. P. A. , riunitosi in data 15 maggio, ha approvato i risultati consolidati del Gruppo Realty Vailog al 31 marzo 2008, così come rappresentati nel resoconto intermedio sulla gestione del primo trimestre 2008 redatto dalla Capogruppo. Il Gruppo Realty Vailog, nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio 2008, ha ulteriormente concentrato i propri sforzi organizzativi e finanziari nella direzione di una maggiore focalizzazione nello sviluppo e nella realizzazione di immobili a destinazione industriale/logistica. Si riportano di seguito i principali dati economici e finanziari consolidati al 31 marzo 2008; in merito si segnala che non sono disponibili i dati di raffronto relativi al primo trimestre dell’esercizio precedente, tenuto conto che sino all’esercizio 2007 la Società si era avvalsa della facoltà (prevista per gli emittenti quotati sul segmento Expandi) di non pubblicare le relazioni relative al primo e al terzo trimestre dell’esercizio: Margine operativo lordo: positivo per Euro 820 migliaia, Ricavi totali: Euro 21. 923 migliaia, Posizione finanziaria netta: negativa per Euro 38. 185 migliaia (migliorata rispetto a quella negativa per Euro 40. 405 migliaia al 31 dicembre 2007). I ricavi consolidati dal primo trimestre quanto ad Euro 20. 795 migliaia sono riconducibili alla business unit dello sviluppo e realizzazione di immobili a destinazione industriale/logistica e, quindi, essenzialmente realizzati dalla controllata Vailog S. R. L. (“Vailog”) e sue controllate. Si tratta di tre progetti in corso al 31 marzo 2008 (ubicati ad Anagni, Rovigo e Castel San Giovanni) per complessivi circa 93. 000 mq. Già a partire dalla prima metà del presente esercizio è inoltre, programmato l’avvio della realizzazione di altri tre nuovi complessi immobiliari a destinazione industriale/logistica per complessivi circa 100. 000 mq di s. L. P. , per i quali sono in avanzata fase di definizione i contratti di locazione con qualificati operatori industriali o del settore della logistica, così come sono stati avviati i negoziati per la cessione degli immobili ad investitori istituzionali. Il margine operativo consolidato (Ebitda pari a Euro 820 migliaia, 3,7% dei ricavi) sconta la rettifica negativa per Euro 3. 003 relativa allo scarico del maggior valore (goodwill) riferito all’acquisizione di Vailog ed allocato sui progetti immobiliari in corso (con un Ebitda pari a Euro 3. 823, ovvero al 17,3% dei ricavi consolidati, se valutato al lordo della rettifica sopra citata). L’indebitamento finanziario netto del gruppo si è ridotto nel primo trimestre del 2008 di circa Euro 2. 221 migliaia, attestandosi al 31 marzo 2008 ad Euro 38. 185 migliaia. Tale variazione è essenzialmente rappresentata dai flussi generati dalla gestione ordinaria (al netto delle variazioni del capitale circolante), solo in parte assorbiti dagli investimenti effettuati nell’esercizio e prevalentemente rappresentati dall’acquisto dell’ulteriore 4,9% del capitale di 400 Fifth Avenue Holding S. P. A. (“400 Fifth Avenue Holding S. P. A. ”) per un esborso di Euro 3. 234 migliaia e dall’aumento di capitale sottoscritto in Eurozone Capital S. A. (“Eurozone”) per Euro 372 migliaia. Le principali operazioni del Gruppo che hanno caratterizzato il primo trimestre 2008 sono state le seguenti: dalla data 13 febbraio 2008, il capitale sociale di Realty ammonta ad Euro 80. 865. 006,89 e risulta suddiviso in n. 24. 732. 480 azioni ordinarie prive di valore nominale per effetto del conferimento da parte di Parval S. R. L. (“Parval”) del residuo 30% del capitale sociale di Vailog, mediante l’emissione di n. 1. 742. 755 nuove azioni ad un prezzo unitario pari ad Euro 5,00 cadauna, di cui Euro 2,00 a titolo di sovrapprezzo, per un controvalore complessivo pari ad Euro 8. 713. 775 (di cui Euro 5. 228. 265 imputati a capitale sociale); il Consiglio di Amministrazione di Realty, in data 27 marzo 2008, avendo posto in essere i controlli previsti ai sensi dell’art. 2343 3° comma Cc, ha infine confermato il valore di conferimento del 30% di Vailog, come da stima dell’esperto indipendente nominato dal Tribunale; In data 15 febbraio 2008, Realty ha partecipato pro-quota ad un aumento del capitale sociale di Eurozone (investment company immobiliare focalizzata nel comparto terziario e industriale delle aree territoriali di Barcellona, Madrid e Parigi), con un esborso finanziario a carico di Realty pari a circa Euro 1,3 milioni, interamente coperto tramite risorse rivenienti dal parziale rientro dal credito vantato nei confronti di Espais Promocions Immobiliàries E. P. I. S. A. Di originari circa Euro 15,2 milioni; In data 12 marzo 2008, la Società ha rilevato un ulteriore 4,9% del capitale sociale di 400 Fifth Avenue Holding, per un esborso finanziario pari a circa Euro 3,2 milioni (coperto mediante utilizzo di liquidità disponibile), portando la propria quota di partecipazione complessiva al 19,9%; da febbraio scorso, 400 Fifth Avenue Holding ha dato avvio ai lavori di costruzione di un grattacielo di 57 piani in sviluppo al 400 Fifth Avenue di New York, Manhattan, per una s. L. P. Pari a circa 560. 000 piedi quadrati (ca. 52. 000 mq. ), mentre ha raggiunti accordi preliminari vincolanti con investitori istituzionali per la cessione della porzione alberghiera dell’immobile (che sarà gestita dall’operatore statunitense Setai), nonché di porzioni a destinazione residenziale, per complessivi circa 23. 400 mq. Infine, le principali operazioni del Gruppo che hanno caratterizzato il periodo successivo al 31 marzo 2008 sono sostanzialmente riconducibili alla formalizzazione dell’accordo tra Vailog e Lasalle - Caleast I Ventures Limited (in linea con quanto già anticipato al mercato in occasione dell’incontro con la comunità finanziaria tenuto a Milano lo scorso 8 apreile 2008), che ha comportato la costituzione della joint venture lussemburghese Vailog Caleast Lasalle China S. à r. L. (partecipata al 10% da Vailog), la quale ha recentemente acquisito il 100% delle quote delle controllate basate ad Hong Kong (Vailog Hong Kong Dc 1 e Vailog Hong Kong Dc 2). .