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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Ottobre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: ANTEPRIMA DELLA SESSIONE CHE SI TERRÀ L’ 8-9 OTTOBRE, FRA I TEMI: IL PARLAMENTO ADOTTA I SIMBOLI DELL´UE, LAVORO NERO: SANZIONI E INCENTIVI PER FAVORIRE L´EMERSIONE, AUTOTRASPORTO: PUGNO DI FERRO CONTRO LE INFRAZIONI ALLA LEGISLAZIONE SOCIALE, SALUTE: PROMUOVERE PREVENZIONE E STILI DI VITA SANI  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2008 - I Punti Forti Della Sessione Mercoledì 8 ottobre - Vertice europeo di ottobre - Le dichiarazioni di Consiglio e Commissione apriranno un dibattito in Aula sul prossimo Vertice dei Capi di Stato e di governo del 15 e 16 ottobre. Al menù della riunione figurano trattato di Lisbona, immigrazione e asilo, nonché questioni economiche, finanziarie, ambientali ed energetiche, e seguito del Consiglio straordinario di settembre sulla situazione in Georgia e sulle relazioni con la Russia. Il Parlamento accoglie Ingrid Betancourt - Ingrid Betancourt interverrà l´8 ottobre ad una seduta solenne del Parlamento europeo. Dal suo rilascio, l´esponente politica colombiana si è attivamente impegnata per la liberazione degli ostaggi rimanenti in tutto il mondo. Sospensione dei negoziati commerciali all´Omc - Una dichiarazione della Commissione aprirà un dibattito in Aula sulla situazione dei negoziati commerciali del Doha round dopo il fallimento della riunione ministeriale di luglio. Se le trattative si sono arenate sul meccanismo di salvaguardia speciale, anche il taglio dei sussidi per cotone e banane, i prodotti industriali e la tutela di Dop e Igp restano capitoli sensibili. Le imminenti elezioni in Usa, inoltre, rischiano di influire sui negoziati. Il Parlamento adotterà una risoluzione. Il Parlamento adotta i simboli dell´Ue - La bandiera blu stellata, l´inno alla gioia e il motto "uniti nella diversità" dovrebbero essere riconosciuti formalmente dal Parlamento europeo. Una relazione all´esame dell´Aula chiede di emendare il regolamento interno per disciplinare l´uso di questi simboli proposti nel progetto di Costituzione (relazione Carnero González). Come garantire la trasparenza dei lavori dell´Ue? - Due interrogazioni orali al Consiglio e alla Commissione apriranno un dibattito in Aula sulla trasparenza dei lavori e l´accesso ai documenti preparatori legislativi a livello Ue, alla luce di una sentenza della Corte di giustizia che ha invitato il Consiglio a rafforzare "il diritto democratico dei cittadini europei di controllare le informazioni che hanno costituito il fondamento di un atto legislativo" divulgando anche i documenti finora esclusi per "proteggere" l´iter decisionale. Lavoro nero: sanzioni e incentivi per favorire l´emersione - Una relazione all´esame dell´Aula auspica una strategia Ue per lottare contro il lavoro nero e promuovere la sua emersione. Chiede anche incentivi quali l´aumento dell´aliquota di reddito non imponibile e la riduzione dei costi non salariali e degli oneri amministrativi che gravano sulle Pmi. Invitando gli Stati membri ad esaminare la possibilità di introdurre salari minimi, sollecita sanzioni severe per i datori di lavoro che occupano manodopera in nero e la tutela dei lavoratori migranti (relazione Panzeri). Un reddito minimo per garantire l´inclusione sociale - Chiedendo un approccio organico per l´inclusione sociale, una relazione all´esame dell´Aula incoraggia gli Stati membri a prevedere un sistema di reddito minimo garantito corredato da un pacchetto di misure di supporto. Sollecita poi regimi previdenziali che motivino a cercare nuove opportunità di lavoro e la riduzione della pressione fiscale sui redditi medi. Auspicando l´eliminazione della povertà infantile e del fenomeno dei senzatetto, chiede di assicurare l’accesso a servizi di qualità (relazione Zimmer). Autotrasporto: pugno di ferro contro le infrazioni alla legislazione sociale - Una relazione all´esame dell´Aula chiede agli Stati membri di accelerare il recepimento delle norme sociali europee nel settore dell´autotrasporto. Sollecita poi la Commissione ad agire con la massima determinazione contro le infrazioni alla legislazione sociale commesse dagli Stati membri e ad esaminare le eventuali azioni per escludere i lavoratori autonomi dal campo di applicazione della direttiva sull´organizzazione dell´orario di lavoro nel settore dell´autotrasporto (relazione Cercas) Giovedì 9 ottobre - Salute: promuovere prevenzione e stili di vita sani - Una relazione all´esame dell´Aula chiede di intensificare gli sforzi volti alla prevenzione, ma senza creare un clima che impedisca la nascita di bambini con malattie croniche o con disabilità, e promuovere stili di vita sani. E´ anche necessario garantire la sostenibilità dei sistemi sanitari, nel rispetto delle competenze nazionali, anche sulle questioni etiche. Occorre poi particolare attenzione ai disabili e combattere la resistenza agli antibiotici e la contraffazione dei medicinali (relazione Peterle). Nuove norme sulla vigilanza finanziaria - Una relazione all´esame dell´Aula sollecita la Commissione a presentare delle proposte legislative volte ad aggiornare sistemi di regolamentazione e vigilanza finanziaria per affrontare i nuovi rischi sistemici, assicurare stabilità finanziaria, conseguire gli obiettivi dell´Unione europea e contribuire al miglioramento della governance finanziaria globale. In tale contesto avanza una serie di raccomandazioni dettagliate (relazione van den Brug e Dăianu). .  
   
   
IL PARTENARIATO UE/UA NELLA SCIENZA, TIC E SPAZIO PRESENTA I SUOI PROGETTI PRINCIPALI  
 
Bruxelles, 7 ottobre 2008 - Commissari dell´Unione europea (Ue) e dell´Unione africana (Ua) hanno rilasciato una dichiarazione congiunta riguardo l´esigenza di rafforzare la capacità della ricerca africana ed hanno presentato 19 progetti principali che costituiranno la base del partenariato tematico Ue/ua nella scienza, tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic) e spazio. La dichiarazione congiunta sulla "Implementazione del partenariato Ue-ua per la scienza, la società dell´informazione e lo spazio" è stata rilasciata dal Commissario Ue per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik, ed altri insieme al Commissario Ua per le Risorse umane, scienza e tecnologia, il prof. Jean Pierre Onvehoun Ezin. La dichiarazione riguardava il bisogno di sostenere le infrastrutture della ricerca africana in modo che "l´Africa possa produrre ed usare le proprie conoscenze ed i propri servizi" e sviluppare delle solide politiche di S&t (scienza e tecnologia) e Tic. I commissari hanno inoltre presentato una lista di 19 priorità, 6 delle quali richiedono attenzione immediata. Questi progetti principali sono stati individuati dalla Commissione dell´Unione africana (Cua) come pertinenti ai bisogni e alle sfide dell´Africa, e sono stati approvati dalla Commissione europea (Ce) come la base per l´implementazione del partenariato tematico. I sei progetti "urgenti" comprendono due progetti di potenziamento di internet ("Africa connect" e "African internet exchange system (Axis)"); due che contribuiranno allo sviluppo delle risorse scientifiche dell´Ua ("Africa research grants" e "Water and food security in Africa"); uno per sviluppare l´accesso dell´Africa al monitoraggio globale ("Kopernicus-africa"); e uno sul potenziamento dell´accesso dell´Africa alle scienze geospaziali ("Capacity building in the Auc on geospatial sciences"). "Afica Connect" collegherà Géant2, l´internet accademico ad alta larghezza di banda, che serve la comunità della ricerca e dell´istruzione europea, con reti regionali per la ricerca e l´istruzione nell´Africa subsahariana. "Axis" fornirà assistenza tecnica e pianificazione, regolazione, politica e formazione per promuovere l´istituzione di un´infrastruttura internet continentale africana, per perseguire l´obiettivo di mantenere il traffico internet locale e offrire un servizio di migliore qualità. Il programma di sovvenzioni pan-africano sosterrà la ricerca nella scienza e nella tecnologia sostenibile e fornirà opportunità per i ricercatori di lavorare insieme al di fuori dei confini nazionali. "Water and food security in Africa" si rivolge ai problemi di sicurezza alimentare e promuove la gestione sostenibile delle risorse di terra e acqua. Il progetto analizzerà gli effetti negativi dei cambiamenti climatici nei bacini fluviali strategici e fragili e definirà le strategie per porvi rimedio. Il progetto Kopernicus fa riferimento al Sistema globale di osservazione per l´ambiente e la sicurezza (Gmes). "Kopernicus-africa" riguarda il ruolo delle scienze spaziali nello sviluppo e nella lotta contro la povertà; per esempio usando il sistema globale di osservazione per fornire informazioni aggiornate sulle esigenze di specifiche colture. Il progetto coinvolgerà utenti, responsabili delle decisioni della Cua, Stati membri della Cua e comunità economiche regionali, nello sviluppo di un piano d´azione da sottoporre al terzo vertice Ue-africa. Il progetto "Capacity building in the Auc on Geospatial Sciences", che ha l´obiettivo di permettere l´uso pan-africano delle scienze geospaziali, può fornire servizi per stimare i raccolti, monitorare la posizione e la disponibilità di sorgenti d´acqua di superficie, rilevare e misurare la deforestazione e quantificare l´andamento del degrado della terra. Lo staff della Ce sostenuto dalla Cua lavorerà sull´integrazione dei sistemi geospaziali sviluppati dalla Ce all´interno della Cua. I rimanenti 13 progetti comprendono, tra gli altri, un´iniziativa sulla leadership africana nelle Tic, un progetto di diffusione di S&t, lo sviluppo di una politica quadro comune su S&t nell´Ua, S&t per lo sviluppo delle Pmi africane e un´iniziativa dell´Ua sui cambiamenti climatici. Nella dichiarazione congiunta, gli Stati membri di Ue e Ua, l´industria e la società civile sono stati chiamati a coordinare la loro partecipazione nei progetti principali, assicurando che ricevano finanziamenti adeguati e possano così essere implementati con successo. Secondo la dichiarazione, le risorse provenienti dal Settimo programma quadro europeo (7°Pq) e da altri programmi di sviluppo della Ce saranno resi disponibili "per ampliare la partecipazione africana in particolare nei campi della sanità, dell´ambiente e del clima, dell´energia, dell´agricoltura e delle risorse alimentari, delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione e delle applicazioni spaziali". Il partenariato tematico Ue/africa per scienza, Tic e spazio è stato istituito a Lisbona a dicembre 2007 come parte del partenariato strategico Ue/africa. Per ulteriori informazioni, visitare: Kopernicus http://www. Gmes. Info/ http://www. Geant2. Net/ Osservazione globale della terra - Valutazione dei benefici http://www. Geo-bene. Eu/ .  
   
   
CAGLIARI, INCONTRO SULLA VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE GENETICHE AGRARIE  
 
"Gestione e valorizzazione delle risorse genetiche agrarie - attività di ricerca in corso e prospettive di sviluppo per il territorio" è il titolo del seminario organizzato da Agris, l’Agenzia regionale per la ricerca in agricoltura, per martedì 7 ottobre nella sede di Bonassai. L’iniziativa ha l’obiettivo di fare il punto sulle conoscenze scientifiche acquisite e sulle strategie che vengono attualmente utilizzate per la conservazione e la valorizzazione delle risorse genetiche agrarie della nostra Isola. La conservazione della biodiversità delle specie agrarie, animali, vegetali e microbiche, viene universalmente considerata strumento fondamentale per assicurare l´adattamento delle specie allevate e coltivate alle modificazioni delle condizioni ambientali. I cambiamenti climatici e la conseguente diffusione di nuovi patogeni in zone a clima temperato, richiamano il mondo scientifico a intensificare le ricerche, al fine di rendere disponibili gli strumenti necessari per la gestione di tali problematiche e, in ultima analisi, assicurare risorse alimentari sufficienti alle generazioni future. La salvaguardia delle risorse genetiche locali costituisce uno degli strumenti fondamentali per la conservazione della biodiversità globale. In questo contesto la Sardegna, per la sua collocazione geografica e la complessità del territorio, costituisce un enorme serbatoio di variabilità genetica, la cui salvaguardia oltre a svolgere un ruolo ecologico, sociale e culturale, offre molte opportunità di sviluppo del territorio. Tra gli argomenti di cui si parlerà figurano la valorizzazione delle razze locali nelle specie di interesse zootecnico; il ruolo delle comunità locali nella conservazione della biodiversità e l´esperienza di S´armidda; gli studi applicativi sulla biodiversità in campo vegetale; le risorse genetiche dell´arboricoltura e della silvicoltura della Sardegna. Coordina i lavori Giuseppe Pulina, direttore generale di Agris. .  
   
   
UNIONE EUROPEA: CONVEGNO SULLA GIUSTIZIA TRIBUTARIA  
 
Milano, 7 Ottobre 2008 - Venerdì, 10 ottobre 2008, dalle 14. 30 alle 18. 45, a Milano, nel Palazzo delle Stelline, Sala Leonardo di Corso Magenta 61 si terrà il convegno Il Rinvio Pregiudiziale Alla Corte Di Giustizia Delle Comunita’ Europee E I Relativi Indirizzi Giurisprudenziali Con Particolare Riguardo Alla Materia Tributaria, organizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea, in collaborazione con la Presidenza dell´Associazione Magistrati Tributari della Lombardia. L’evento fornisce l’occasione alle istituzioni ed alle organizzazioni delle categorie interessate (giudici tributari, avvocati, commercialisti e patrocinatori dei contribuenti avanti le Commissioni Tributarie), per conoscere meglio il ruolo degli organi della giustizia europea (la Corte di Giustizia ed il Tribunale di Prima istanza), ed in particolare con riferimento al ruolo centrale di queste istituzioni in materia di “rinvio pregiudiziale” previsto dall’art. 234 del Trattato Ce, applicabile anche al diritto tributario. Gli interessati possono confermare la loro partecipazione entro martedì 7 ottobre al seguente indirizzo e-mail: comm-rep-mil@ec. Europa. Eu . .  
   
   
US PRESIDENTIAL ELECTIONS 2008  
 
Milano, 7 ottobre 2008 - l´Ispi promuove due incontri sul tema “Us Presidential Elections 2008”, dal titolo: “Obama vs Mccain: politica estera ed economia nella campagna presidenziale” (16 ottobre, ore 17. 00); “Le sfide per il nuovo presidente” (13 novembre, ore 18. 30). Il programma è disponibile anche sul sito: www. Ispionline. It. .  
   
   
ABI, NUOVI SERVIZI PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO CON IL CBI  
 
Roma, Palazzo Altieri, 7 ottobre 2008 - Fa tappa a Bari il roadshow nazionale organizzato dal Consorzio Customer to Business Interaction (già Associazione per il Corporate Banking Interbancario) con la Commissione Regionale Abi Puglia, Confapi ed Api-confapi Bari. In Puglia 15,7 mila imprese già “collegate” al Cbi2 (2,2% del totale nazionale). Circa la metà solo a Bari (7,5 mila, pari al 48%). Nuovi servizi per le imprese, scambio di documenti e operazioni di incasso e pagamento più sicure e veloci, funzioni finanziarie e commerciali ancora più evolute, sicurezza di ultima generazione grazie alla firma digitale e dematerializzazione di contratti e pratiche con la fattura elettronica. Banche e imprese pugliesi fanno il punto sulle “nuove frontiere” aperte da tecnologia e informatica per rendere ancora più efficiente, rapida e sicura la propria attività. Fa tappa a Bari, infatti, il roadshow nazionale “Cbi2 e Fattura Elettronica” organizzato dal Consorzio Customer to Business Interaction (già Associazione per il Corporate Banking Interbancario) con la Commissione Regionale Abi Puglia, Confapi ed Api-confapi Bari. Sul fronte della tecnologia e dei servizi, del resto, la Puglia, e soprattutto Bari, hanno già fatto grandi passi in avanti con 15,7 mila imprese già “collegate” al Cbi2 (pari al 2,2% del totale nazionale). Di queste, circa la metà pari (48%) si trova a Bari: sono 7,5 mila, infatti, le aziende che in questa città hanno già scelto il canale telematico del Corporate Banking Interbancario per comunicare con le diverse banche con cui hanno un rapporto di conto corrente attraverso un unico collegamento ancora più efficiente e sicuro. Quanto alle altre province della Puglia, le imprese che utilizzano i servizi di “ultima generazione” del Cbi sono: 3 mila a Lecce (19% del totale regionale), 1,9 mila a Foggia (12%), 1,9 mila a Taranto (12%) e 1,4 mila a Brindisi (9%). Il roadshow, dedicato in particolare ai nuovi servizi per le imprese messi a punto dal settore bancario nell’ambito del Cbi, dopo questa settima tappa di Bari toccherà altre quattro città italiane in altrettanti appuntamenti da realizzare nei prossimi mesi. L’obbiettivo è mettere a confronto, direttamente sul territorio, banche e imprese sui temi di maggiore attualità ed informare le piccole e medie aziende locali, che costituiscono lo scheletro dell’economia pugliese, sulle importanti novità offerte dalle 690 banche, pari al 95% del settore in termini di totale attivo, che aderiscono al Cbi2. La nuova architettura telematica, infatti, mette a disposizione delle imprese della Puglia un network interbancario ancora più evoluto che supporta, tra l’altro, le disposizioni di incasso e pagamento, il trasporto della fattura elettronica e la firma digitale. «Questo - secondo il Direttore Centrale Abi e Vice Presidente del Cbi, Domenico Santececca – rappresenta un importante vantaggio in termini di convenienza, efficienza e sicurezza per le oltre 740 mila imprese italiane “collegate” alla nuova piattaforma che, con la fatturazione elettronica, potranno risparmiare fino a 60 euro per ogni ordine o fattura». Su questi ed altri argomenti esperti del mondo bancario, imprenditoriale, istituzionale ed accademico si sono confrontati oggi durante la tavola rotonda che ha chiuso i lavori della tappa barese del roadshow nazionale che nei prossimi mesi toccherà Cagliari, Vicenza, Torino ed Udine. Erano presenti, tra gli altri, il Vice Presidente del Consorzio Cbi e Direttore Centrale Area Corporate dell’Abi, Domenico Santececca, il presidente della Commissione Regionale Abi Puglia, Riccardo Sora, ed il Presidente della Api-confapi Bari, Erasmo Antro. .  
   
   
CARTE DI PAGAMENTO: AL VIA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE PER RIDURRE LE OPERAZIONI IN CONTANTE E COLMARE IL GAP CON L´EUROPA  
 
Milano, 3 ottobre 2008 - Incentrata sui vantaggi delle carte, e cioè sicurezza, comodità e migliore gestione della propria contabilità, la campagna prevede spot, manifesti, brochure e un sito internet dedicato. Sempre più italiani preferiscono le carte di pagamento – carte di debito, di credito e prepagate - al denaro contante. L’italia ha fatto grandi passi in avanti su questo fronte, ma deve ancora colmare il divario col resto d´Europa, dove le operazioni con il contante sono molto meno diffuse a vantaggio di strumenti più evoluti, comodi ed efficaci. Un Paese più moderno, efficiente e sicuro, infatti, passa anche attraverso il maggiore utilizzo di strumenti di pagamento elettronici e la riduzione del denaro contante in circolazione. Per questo, Pagobancomat e Visa hanno realizzato un´ampia campagna di informazione e sensibilizzazione che parte proprio in questi giorni con spot televisivi, pagine sui quotidiani nazionali, manifesti nelle stazioni ferroviarie e nei centri commerciali, brochure distribuite agli sportelli delle banche ed un sito internet dedicato all’iniziativa. “Usare di più le carte di pagamento che già si trovano nei portafogli degli italiani – ha detto il Presidente del Consorzio Bancomat, Giuseppe Zadra – vuol dire far fare un ulteriore salto di qualità al Paese verso una maggiore efficienza e innovazione, abbattendo gli alti costi di gestione del denaro contante, sostenuti da Pubblica Amministrazione, imprese e banche, ed il suo costo sociale legato agli episodi criminali come furti e rapine”. In Italia, la gestione del denaro contante costa circa 10 miliardi di euro l’anno al Sistema-paese. Di questi, due terzi pari a 7,1 miliardi sono a carico delle imprese, mentre un terzo pari a 2,8 miliardi grava sui bilanci del settore bancario. A questa somma vanno aggiunti gli alti costi sostenuti ogni anno dalla Pubblica Amministrazione. Nel presentare la campagna, Davide Steffanini, Direttore Generale di Visa Europe in Italia, ha dichiarato: “Rispetto alla maggioranza degli altri paesi europei, in Italia prevale un utilizzo delle carte di pagamento legato principalmente agli acquisti non frequenti, in genere di valore elevato. Con questa campagna vorremmo far conoscere meglio ai consumatori italiani questi strumenti di pagamento - dimostrandone la semplicità d’uso, il migliore controllo delle uscite e la maggiore sicurezza rispetto a contanti e assegni - e favorire un maggiore utilizzo delle carte, anche per i piccoli acquisti quotidiani. ” “La nostra pluriennale esperienza in Europa ci fa affermare con certezza che se l´uso del contante fosse ridotto al livello dei paesi che ne fanno l´uso più limitato, si realizzerebbe un risparmio di alcuni miliardi di euro” ha concluso Steffanini. Ma quante sono le carte di pagamento in circolazione ed in che modo e da chi vengono utilizzate? Ecco la fotografia del “denaro di plastica in Italia” che emerge da una ricerca condotta in occasione dell´avvio della campagna. Quali sono le carte di pagamento? Le carte di debito sono collegate ad un conto corrente bancario, dove vengono addebitati i pagamenti ed i prelievi di contante, contestualmente alle transazioni effettuate o con una minima dilazione temporale. Pagina 2 di 3 Le carte di credito consentono di spendere fino ad un limite massimo mensile. L’importo dei pagamenti e dei prelievi effettuati nel periodo viene saldato in un’unica soluzione alla fine del mese. Le carte prepagate, non necessitano di un conto corrente dal momento che l’importo spendibile è stato preventivamente “caricato” direttamente sulla carta. Esistono due tipi di carte prepagate: le ricaricabili, che consentono di ripristinare il deposito con versamenti successivi un po’ come avviene per le ricariche telefoniche, e le “usa e getta”, che diventano inutilizzabili una volta esaurito l’importo caricato al momento dell’attivazione delle carte. Quante sono le carte di pagamento? Le carte di pagamento nelle tasche degli italiani oggi sono oltre 67 milioni, più del doppio rispetto al 1998 quando le “carte di plastica” erano circa 28 milioni. Di queste, le carte di debito sono 29,3 milioni, mentre le carte di credito sono circa 30,4 milioni, a cui si aggiungono circa 3,3 milioni di carte prepagate. Quanti italiani le usano? Un italiano su due ha nel portafogli una o più carte di pagamento. I possessori di carte, infatti, sono oltre 23,5 milioni, pari al 48% della popolazione nazionale. In particolare, oltre 23 possiedono una carta di debito e, di questi, il 64% la utilizza da una a quattro volte al mese, mentre il 18% la “striscia” meno di una volta al mese. Quasi 9 milioni di italiani hanno invece la carta di credito, usata nel 54% dei casi, da una a quattro volte al mese e, nel 33%, meno di una volta al mese. Chi ha la carta di debito? La carta di debito “piace” sia agli uomini che alle donne, soprattutto se laureati. Ce l´hanno, infatti, circa il 69% degli uomini ed il 56% delle donne mentre, per quanto riguarda il titolo di studio, i possessori di questo strumento di pagamento aumentano di pari passo con il livello di istruzione: l´82% dei laureati, contro il 77% dei diplomati ed il 66% di quanti hanno un diploma di scuola media inferiore. La carta di debito è adatta a tutte le età. Secondo uno studio Eurisko, infatti, gli italiani cominciano ad usarla giovanissimi: ce l´ha il 54% dei ventenni ed il 71% dei trentenni. Sono soprattutto i quarantenni (78%) ed i cinquantenni (74%) a “strisciarla”, ma resta nelle tasche degli italiani fin dopo la pensione (ce l´ha il 62% dei sessantenni ed il 42% dei settantenni). I titolari di carta di debito abitano più spesso nelle grandi città che nei piccoli centri (75% contro 62%) e soprattutto al Nord Italia piuttosto che al Centro ed al Sud (circa 72% contro 66% e 57%). Chi ha la carta prepagata? Le carte prepagate sono nei portafogli del 14% degli uomini e dell’8% delle donne. Per quanto riguarda il titolo di studio, posseggono questo strumento di pagamento il 17% dei laureati, contro il 15% dei diplomati ed il 9% di quanti hanno un diploma di scuola media inferiore. La carta prepagata si trova soprattutto nelle tasche dei giovanissimi: ce l’ha il 63% dei ragazzi con meno di ventiquattro anni, mentre il numero dei possessori diminuisce tra i giovani di venticinque e ventisei anni (21%), i trentenni (17%), i quarantenni (14%), i cinquantenni (11%), i sessantenni (11%) e soprattutto i settantenni (9%). I possessori di carte prepagate abitano tanto nelle grandi città che nei piccoli centri (17% contro 13%) e quasi indifferentemente al Nord, al Centro ed al Sud Italia (circa 12% contro 16% e 11%). Chi ha la carta di credito? I titolari di carta di credito sono un po’ più uomini (il 38%) che donne (il 25%). Per quanto riguarda il titolo di studio, i possessori di questo strumento di pagamento aumentano di pari passo con il livello di istruzione: l´62% dei laureati, contro il 47% dei diplomati ed il 28% di quanti hanno un diploma di scuola media inferiore. Pagina 3 di 3 La carta di credito si trova soprattutto nelle tasche dei trentenni (43%), dei quarantenni (45%) e dei cinquantenni (40%), mentre il numero dei possessori diminuisce tra i ventenni (34%), i sessantenni (32%) e soprattutto i settantenni (15%). I titolari di carte di credito abitano più spesso nelle grandi città che nei piccoli centri (49% contro 28%) e soprattutto al Nord Italia piuttosto che al Centro ed al Sud (circa 38% contro 36% e 29%). Quanti negozi accettano le carte La crescita costante dell´utilizzo delle carte in Italia è resa possibile anche dal fatto che un numero sempre maggiore di negozi grandi e piccoli le accettano: ha un Pos il 93% degli esercizi commerciali, mentre solo il 7% non l´ha ancora adottato. Secondo l´indagine Eurisko, le principali motivazioni che spingono i commercianti ad accettare i pagamenti con il “denaro di plastica” sono: la volontà di venire incontro alle esigenze del cliente (69%) e la grande comodità di questi strumenti (52%). Anche dal punto di vista degli esercenti, infatti, la diminuzione dei pagamenti in contante equivale ad una maggiore sicurezza contro furti, rapine e falsi, e ad una migliore gestione della contabilità. Quanto si spende con le carte? La spesa media che gli italiani fanno con la carta di debito è di circa 88 euro, mentre quella con la carta di credito è di 176 euro. Al supermercato mediamente si spendono circa 55 euro con la prima e 74 con la seconda, mentre per lo shopping in abbigliamento gli scontrini medi salgono rispettivamente a 74 e 174 euro. Le spese più consistenti fatte con il “denaro di plastica”, invece, sono per gli elettrodomestici ed altri oggetti d´arredamento: 140 euro con la carta di debito e 391 con la carta di credito. Un altro luogo dove questi strumenti di pagamento si usano spesso e volentieri sono i ristoranti, con una spesa media di 93 euro con la carta di debito e 101 con la carta di credito. La campagna Gli italiani, però, malgrado la diffusione e l´utilizzo sempre maggiore delle carte, sono ancora quelli che in Europa le usano meno di tutti, ad eccezione dei greci. Ogni italiano, infatti, fa mediamente 21,6 operazioni con carte di pagamento l´anno, meno della metà della media europea pari a 50,5. I più virtuosi sono i finlandesi (153,9), gli inglesi (111,4), gli olandesi (103,2), i francesi (89,5), i belgi (85) ed i portoghesi (74,9). Un po´ meno, ma comunque più degli italiani, le usano gli irlandesi (48,6), gli spagnoli (38,5), gli austriaci (37,9) e i tedeschi (30,1). Solo i greci fanno meno operazioni con il “denaro di plastica” (6,5). Per colmare il gap col resto d´Europa e favorire un maggior uso delle carte di pagamento rispetto al contante, Pagobancomat e Visa hanno realizzato una campagna di comunicazione ed informazione che parte in questi giorni e si concluderà in primavera. La campagna di sensibilizzazione si rivolge a tutti con l’obiettivo di presentare le carte di pagamento a trecentosessanta gradi, sottolineandone la modernità ed i vantaggi che facilitano la vita di tutti i giorni, risolvendo anche alcuni dei problemi e dei rischi legati all’utilizzo del denaro contante. La campagna è incentrata sui tre maggiori punti di forza delle carte di pagamento: sicurezza, comodità e controllo. E proprio questi tre aspetti sono declinati nella creatività di manifesti, stampa, Tv, radio ed internet. .  
   
   
UBS ANNUNCIA UN RIPOSIZIONAMENTO D’INVESTMENT BANK  
 
 Zurigo / Basilea, 3 ottobre 2008 . Il modello d’affari è orientato verso i principali punti di forza della divisione e la base di clientela nelle attività su titoli e di consulenza. Comprende inoltre un ridimensionamento o un abbandono di alcune attività. Investment Bank si adegua alle condizioni dei mercati. Ubs ha annunciato il 3 ottobre un riposizionamento della sua Investment Bank, in seguito ad una revisione approfondita della strategia compiuta da Jerker Johansson, Presidente e Ceo d’Investment Bank, da alcuni membri del Group Executive Committee e dal Consiglio d’amministrazione di Ubs. Investment Bank ridefinirà le priorità nel portafoglio di attività al fine di mantenere i suoi principali punti di forza e la sua base di clientela nelle attività Azioni (Equities), Ibd e Ficc, ridimensionando o riducendo anche alcune attività. In tal modo si otterranno maggiore efficienza e un’ulteriore riduzione dell’organico e del bilancio d’Investment Bank. «La crisi continua in cui versano i mercati finanziari e una dinamica completamente nuova in atto nel nostro settore comportano per il nostro istituto la necessità di adeguare le sue attività. Le prospettive relative ai ricavi sono incerte. Tuttavia, queste misure ci permetteranno di concentrarci sui nostri punti di forza, di riportare i nostri costi ad un livello più duraturo, e di posizionare le nostre attività principali per la prossima fase di crescita quando saranno migliorati i fondamentali», ha dichiarato Jerker Johansson, Chairman e Ceo d’Ubs Investment Bank. Priorità strategiche - Ubs Investment Bank prenderà i provvedimenti seguenti nell’ambito del suo riposizionamento: Continuare a sviluppare le attività «Azioni» puntando sui suoi punti di forza nelle attività di «cash distribution», derivati e «prime services», migliorando anche ulteriormente l’efficienza Mantenere la sua posizione di leader nell’investment banking al fine di offrire ai clienti una consulenza strategica e l’accesso ai mercati dei capitali Riposizionare le sue attività « Fixed Income, Currencies and Commodities » (Ficc) orientandole verso i servizi destinati ai clienti. Ubs abbandonerà le attività nel settore delle materie prime (tranne i metalli preziosi), ridurrà notevolmente le attività nell’ambito immobiliare e della cartolarizzazione nonché la negoziazione per conto proprio e manterrà le sue attività di base nel settore dei cambi, dei tassi e del credito Adeguamento delle capacità - Ubs ha già preso diversi provvedimenti al fine di ridurre il bilancio, applicare un nuovo modello di finanziamento orientato verso il mercato e ridurre il rischio e l’organico. L’annuncio di oggi comporterà ulteriori riduzioni allo scopo di riportare i costi ad un livello più sostenibile. Investment Bank ridurrà ulteriormente l’organico netto di 2000 collaboratori. Entro la fine dell’anno, il totale per questa divisione dovrebbe quindi attestarsi intorno ai 17’000 collaboratori. Circa 6’000 posti sono stati soppressi dal massimo raggiunto nel terzo trimestre 2007. Le riduzioni riguarderanno principalmente le attività che saranno dismesse o ridimensionate al fine di proteggere e sostenere la nostra base di clientela nei nostri principali segmenti. «Una banca d’affari con le dimensioni giuste, accanto al primo gestore patrimoniale al mondo e a un’attività leader nella gestione di attivi di clienti istituzionali, consentirà a Ubs di posizionarsi in seno a un gruppo ristretto di banche universali che potranno affermarsi in un settore finanziario rimodellato, » ha dichiarato Jerker Johansson. .  
   
   
PERFEZIONATA L’ACQUISIZIONE DI BANCA DEL GOTTARDO ITALIA DA PARTE DI BANCA BSI ITALIA  
 
Trieste, 7 ottobre 2008 – Banca Generali rende noto che in data 1 ottobre è stata perfezionata l’operazione di acquisizione di Banca del Gottardo Italia da parte della controllata Banca Bsi Italia, a seguito dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di Banca d’Italia. L’operazione riguarda l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Banca del Gottardo Italia da parte di Banca Bsi Italia ed era stata comunicata al mercato il 6 maggio u. S. .  
   
   
PARTNERSHIP DISTRIBUTIVA TRA BANCO DESIO ED HELVETIA E RIASSETTO PROPRIETARIO DI CHIARA VITA SPA: PERFEZIONAMENTO DELL’OPERAZIONE  
 
Desio, 7 ottobre 2008 - A seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni di legge, sono stati perfezionati gli accordi di partnership stipulati il 29 maggio scorso tra Banco Desio e il gruppo assicurativo svizzero Helvetia. Come noto, tali accordi comportano l’ingresso del gruppo Helvetia nel capitale di Chiara Vita con una quota del 70% a fronte dell’introito per il Banco Desio di un corrispettivo di Euro 79,6 milioni (parzialmente soggetto ad aggiustamento secondo un meccanismo usuale in operazioni della specie). In virtù dei patti parasociali contestualmente stipulati, è assicurata una rappresentanza del Banco Desio nel Consiglio di Amministrazione della Compagnia stessa. .  
   
   
VR LEASING INVIA A BANCA ITALEASE LA PROPOSTA DI LETTERA DI INTENTI  
 
Milano, 7 ottobre 2008 - A seguito del positivo esito dell’analisi di fattibilità del progetto di joint-venture tra Vr Leasing e Banca Italease, Vr Leasing ha inviato a Banca Italease la proposta di sottoscrivere un’articolata Lettera di Intenti che verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio di Amministrazione di Banca Italease nella seduta straordinaria convocata per il prossimo 10 ottobre con conseguente dettagliata informativa al mercato. .  
   
   
BASTOGI S.P.A.RAGGRUPPAMENTO AZIONI ORDINARIE  
 
Milano, 7 ottobre 2008 - Bastogi S. P. A. Rende noto che, in esecuzione della deliberazione assunta dall’Assemblea straordinaria degli Azionisti del 10 settembre 2008 (iscritta presso il Registro delle Imprese di Milano in data 25 settembre 2008), il giorno 6 ottobre 2008 avrà efficacia l’operazione di raggruppamento delle azioni ordinarie Bastogi S. P. A. L’operazione prevede il raggruppamento delle attuali 675. 928. 572 azioni ordinarie Bastogi nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria Bastogi (cod. Isin It0004412497, godimento regolare, cedola n. 1) ogni 38 vecchie azioni ordinarie Bastogi detenute (cod. Isin It0000072071, godimento regolare, cedola n. 6). All’esito del raggruppamento il capitale sociale della Società, pari a 21. 000. 000,00 euro, sarà pertanto suddiviso in 17. 787. 594 azioni ordinarie Bastogi prive dell’indicazione del valore nominale (cod. Isin It0004412497). Le operazioni di raggruppamento saranno effettuate dai rispettivi intermediari autorizzati ai sensi di legge ed aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S. P. A. , senza alcuna spesa a carico degli Azionisti. Al fine di gestire le frazioni azionarie che potrebbero emergere dal raggruppamento, per tramite dell’intermediario Banca Aletti & C. S. P. A. , sarà messo a disposizione degli azionisti di Bastogi un servizio – senza aggravio di spese, bolli o commissioni – di compensazione delle eventuali frazioni di azioni non raggruppabili. Le compravendite di tali quantità frazionarie saranno regolate nel periodo compreso tra la data del 6 ottobre 2008 e la data del 17 ottobre 2008, in ragione della media aritmetica dei prezzi ufficiali delle azioni Bastogi degli ultimi 5 giorni di borsa aperta antecedenti la data di efficacia dell’operazione. .  
   
   
ELEZIONI EUROPEE: RAPPRESENTANZA PER FVG È NECESSITÀ  
 
 Udine, 7 ottobre 2008 - "Considero di assoluto interesse istituzionale per l´intera comunità regionale l´iniziativa di mobilitazione dei partiti affinché venga varata la riforma della legge elettorale europea permettendo al Friuli Venezia Giulia di avere una sua rappresentanza a Bruxelles". Lo ha affermato il presidente della Regione, Renzo Tondo, partecipando il 3 ottobre alla conferenza stampa con la quale i Verdi-colomba, presenti anche gli on. Isidoro Gottardo e Carlo Pegorer, hanno inteso mobilitare consenso istituzionale e politico attorno al dibattito sulla riforma elettorale in vista delle Europee del prossimo anno. "Una regione come la nostra, anche se piccola per dimensioni e popolazione, ha tutte le carte in regola per potersi presentare in maniera strutturata a livello europeo. Lo stesso percorso sull´Euroregione è un´iniziativa che ha dato spazio e visibilità al Friuli Venezia Giulia, fattori importanti per le opportunità, anche turistiche, che la regione intende cogliere". Tondo ha ringraziato, a tal proposito, il lavoro svolto da Gottardo come capo delegazione italiana del Comitato delle Regioni dell´Ue e i fautori dell´iniziativa di mobilitazione per la rappresentanza del Friuli Venezia Giulia nelle elezioni europee, Franco Corleone, Mario Puiatti e Massimo Brianese. .  
   
   
ZONE FRANCHE, DAL GOVERNO UN PLAUSO ALLA REGIONE SARDEGNA  
 
Cagliari, 7 Ottobre 2008 - La Regione Sardegna esprime la massima soddisfazione per la conclusione del procedimento che ha portato all’attivazione delle zone franche urbane in Italia, anche alla luce del riconoscimento da parte del Ministero dello Sviluppo economico del proficuo lavoro svolto dall´Amministrazione regionale. Nella Relazione sull’attivazione delle zone franche, infatti, il Ministero riporta che "sul piano della qualità e innovazione nel processo decisionale si deve menzionare positivamente il ruolo svolto da molte Amministrazioni regionali. In alcuni casi, come quello della Sardegna, la Regione ha svolto un´intensa ed efficace azione di supporto ai Comuni, che risulta visibile nella soddisfacente qualità delle proposte che, pur conservando ciascuna la propria specificità, presentano una matrice comune sul piano metodologico". L’assessore regionale dell’Industria, Concetta Rau, sottolinea che "è stato riconosciuto in pieno l’intenso lavoro che la Regione ha fatto per dare la possibilità al maggior numero possibile di zone eleggibili in Sardegna a diventare zone franche". Occorre chiarire qual è stato il processo che ha portato a questo importante risultato. La procedura che ha attivato il processo di riconoscimento delle Zfu, prevista dalla Legge Finanziaria nazionale del 2007 e modificata nel 2008, era identificata nel dettaglio, sulla base delle indicazioni della Commissione Europea per creare uno strumento specifico, compatibile con le norme comunitarie, di agevolazione per aree disagiate che avessero determinati requisiti e parametri economico-sociali. Le Zfu previste per tutto il territorio nazionale sono 18, di cui non più di tre possono essere presenti in una sola regione. Quello che poteva fare la Regione, quindi, non era di incidere discrezionalmente nella scelta di una piuttosto che di un’altra zona, dato che i requisiti per essere eleggibili si basano su precisi parametri socio-economici rilevabili da dati Istat. Quello che la Regione poteva fare era una seria mappatura di tutta la Sardegna e un articolato studio per individuare le zone eleggibili, svolgere un’attività di supporto ai Comuni interessati perché presentassero progetti di alto livello, non dare priorità discrezionali e costruire una proposta metodologica che consentisse di far emergere un progetto innovativo e di insieme per far approvare il maggior numero possibile di zone franche. Tre sono state le Zfu approvate in Sardegna: il massimo possibile. .  
   
   
A DURAZZO IL FORUM DELLE CITTÀ DELL´ADRIATICO E DELLO IONIO  
 
Durazzo, 7 ottobre 2008 - "Durazzo non si ferma piu´" è lo slogan con cui il sindaco Vangjush Dako ha salutato venerdì 26 settembre i delegati presenti alla decima sessione plenaria del forum delle città dell´Adriatico che si è svolta al Teatro Comunale di Durazzo. L´evento, al quale partecipano i rappresentanti dei 7 Paesi membri (Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro e Slovenia, con 48 città, di cui 28 italiane), è particolarmente seguito in Albania. Hanno infatti preso parte alla prima giornata di lavoro le troupe della radiotelevisione albanese e delle altre emittenti televisive nazionali, i giornalisti dei quotidiani Koha Jone e Rilindja Demokratike e dell´agenzia di stampa Atsh. Citando le principali criticità che hanno impegnato negli ultimi anni gli amministratori e l´intera società albanese, il primo cittadino di Durazzo ha evidenziato i progressi compiuti, soprattutto grazie alla cooperazione con le Città dell´Adriatico, con le Università italiane (in particolare Parma, Bologna e Chieti) e con i diversi organismi transfrontalieri, primo tra tutti il Forum delle città. "Questa cooperazione - ha detto - ci ha permesso di approntare un nuovo strumento urbanistico per il recupero e la valorizzazione delle nostre ricchezze culturali, storiche e architettoniche, per l´ammodernamento del nostro porto, per la riqualificazione dei parchi e delle coste". "Il Forum di Durazzo - ha sottolineato a questo proposito il sindaco di Ancona Fabio Sturani - è una tappa significativa, non solo perché segna il decennale di questa importante esperienza, ma soprattutto perché Durazzo è uno degli esempi concreti che con il Forum tanta strada è stata percorsa. Ricordo che Ancona è stata in prima linea al fianco di Durazzo con un progetto che ha riguardato in particolare la gestione dell´anagrafe. Oggi questa città è in pieno sviluppo. Dal 1999 i Comuni del Forum hanno contribuito, insieme con i governi dei diversi Paesi, a crescere nella politica di cooperazione. Con il Forum, infatti, le città sono punto di riferimento e sviluppo del territorio e la presenza di questo network è tanto più significativa in questo momento in cui l´Adriatico e il Mediterraneo rivestono in Europa un ruolo baricentrico. Ora occorrerà lavorare affinché la Croazia e altri paesi possano rientrare nella Ue". "Le istituzioni transfrontaliere - ha sottolineato il sindaco di Pescara Luciano Alfonsi, presidente uscente del Forum - sono unite per raccogliere le sfide dell´Europa. Questa è una parte d´Europa che comincia ad agire come Regione unica, in cui il mare non è confine, ma nuovo territorio per lo sviluppo". A sottolineare l´importanza del networking come pratica attuale per la governance dei territori, anche l´assessore provinciale di Ancona alle Politiche comunitarie Eliana Maiolini - che nel suo intervento all´interno della sessione tematica dedicata a "Città, territori e sussidiarietà" (Fesr) 2007-2013. "Con questa nuova programmazione - ha detto - la Provincia ha parlato del ruolo di coordinamento delle provincie con i Comuni e le Comunità montane, nell´ambito della programmazione del Fondo europeo di sviluppo regionale di Ancona rispetto ai precedenti sei anni acquista una funzione fondamentale di coordinamento e presenterà una serie di progetti da finanziare con i fondi strutturali. L´ente esercita così il suo vero ruolo di copianificazione, gestione dell´area vasta e sussidiarietà". Hanno comunicato la loro esperienza sul tema del networking anche Joan Parpal, Barcellona - Segretario Generale di Medcities, Maciej Lisicki, vice Sindaco di Danzica, Unione delle Città Baltiche, Luciana Frontini del Forum delle Camere di Commercio dell´Adriatico e dello Ionio, Giuseppe Di Paola, del Segretariato Permanente dell´Iniziativa Adriatico Ionica, Ernino D´agostino, Presidente della Provincia di Teramo e Presidente Arco Adriatico Ionico. La prima giornata si è chiusa dunque in positivo, soprattutto dal punto di vista della partecipazione e dei bilanci sui progressi di questa decennale esperienza. "Occasioni come questa - afferma l´assessore comunale di Ancona ai Programmi europei Emilio D´alessio, che in qualità di Segretario Generale del Forum ha coordinato l´organizzazione della sessione- dimostrano la straordinaria forza che hanno le città che lavorano in rete, soprattutto in un ambito geopolitico come l´Adriatico, in cui la stabilità acquisita porta sviluppo, conoscenza dei problemi e volontà di azione comune, non solo tra città e territori, ma anche con le categorie economiche e le associazioni". .  
   
   
LOMBARDIA/GIAPPONE. ARREDO E DESIGN, SUCCESSO A TOKIO - 1 CONCLUSA LA MISSIONE DELL´ASSESSORE ZAMBETTI CON 30 AZIENDE CON "LITTLE ITALY" SI APRE LA STRADA AI PRODOTTI PER L´INFANZIA  
 
 Milano, 7 ottobre 2008 - Un primo bilancio dell´autunno lombardo in Giappone, organizzato da Regione Lombardia e da Promos, agenzia della Camera di Commercio di Milano, dal Consorzio Clac e da Mia Monza, con l´intento di presentare a Tokyo le eccellenze artigiane lombarde nel settore dell´arredamento e del design, lo formula al rientro in Italia, l´assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti. "In Giappone - afferma - oltre alle aziende (circa una trentina) che sono rimaste con le loro esposizioni e una fitta agenda di incontri, che si protrae per tutta la stagione, abbiamo anche lasciato un´ottima impressione complessiva di quanto è capace di realizzare il mondo dell´artigianato lombardo, nel campo dell´arredamento-design, e non solo in quello. Perché i nostri imprenditori sono ormai convinti che se la loro bottega è in Lombardia, il loro mercato è il mondo". La politica di presenza all´estero delle eccellenze lombarde, perseguita in particolare dall´amministrazione Formigoni, continua a dare risultati concreti. "E´ una realtà - continua Zambetti - che mi è stata confermata anche dal nostro ambasciatore, Enrico Petrone, che mi ribadiva come è il Paese intero a trarre beneficio da una presenza incisiva della Lombardia". La missione della Regione si è svolta a Tokyo dal 26 al 29 settembre, in corrispondenza del lancio del pacchetto di iniziative che formano l´autunno lombardo nella capitale giapponese. Attraverso la mostra "Lombardia100%design" si è fatto conoscere al mercato giapponese le caratteristiche dell´arredo lombardo, capace di innovare senza perdere le proprie tradizioni, di proporsi al mondo accogliendone gli stimoli, di costruire sul gusto, la bellezza e l´eleganza, il proprio successo internazionale. Unico per caratteristiche strutturali e risultati economici, divenuto nel tempo fiore all´occhiello dell´intera industria italiana e lombarda. Little Italy - Con "Little Italy" ha preso piede un´attività promozionale presso la grande distribuzione di Tokyo nel settore dei prodotti di design per gli ambiti infanzia e famiglia (arredo, abbigliamento, giocattoli, ecc). I prodotti di design e abbigliamento per l´infanzia sono infatti di particolare interesse per il mercato giapponese, che ha registrato un incremento delle vendite negli ultimi anni con l´apertura di molti negozi specializzati ed è alla ricerca di novità. Mastercraft Lombardy-italy - Infine con "Mastercraft Lombardy-italy" verranno messi in mostra nelle prossime settimane 18 prototipi, selezionati tra 180 progetti formulati da studenti giapponesi della Seika University di Kyoto e realizzati in stretta collaborazione con maestri artigiani della Brianza, che si sono anche resi disponibili per fornire ai giovani la loro esperienza professionale e ne hanno tratto un´apertura verso un mercato sempre più interessante per gli operatori italiani. Hanno voluto chiamarla "Little Italy", ma il riferimento non andava alla "piccola Italia", bensì alla "Italia dei piccoli", cioè a quel mondo del tessile, dell´abbigliamento e del design, che ha come target il segmento dell´infanzia. Però questa volta a Tokyo, nell´ambito di un "autunno lombardo" che ha preso il via qualche giorno fa e si protrarrà fino al 31 dicembre, i bambini sono stati i protagonisti di una mini rassegna dell´eccellenza lombarda in questo campo. Con una riuscitissima manifestazione, che ha riunito qualche centinaio di operatori e catalizzato l´attenzione del pubblico di passaggio, una cinquantina di bambini giapponesi hanno sfilato nel cuore del moderno shopping center di Ropponigi Hills, indossando abiti, modelli, accessori, scaturiti dalla fantasia degli artigiani lombardi e di alcune firme di prestigio, che bastano da sole a raccontare la Lombardia e l´Italia nel mondo. Lo hanno fatto, i piccoli, alla loro maniera, chi imitando qualche grosso nome visto in tv, chi sopraffatto dall´emozione, chi sbagliando percorso, ma tutti insieme con la semplicità e l´allegria di una festa scolastica, messa in scena alla presenza degli organizzatori, cioè la Regione Lombardia, rappresentata dall´assessore all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, di Promos, l´agenzia di promozione estera della Camera di Commercio di Milano, presente con il direttore Paolo Sacchi, e di Tano Fuke, titolare del punto vendita di Ma Mere, la grande catena di distribuzione dedicata appunto ai prodotti per l´infanzia. In un momento in cui non tutto il settore commerciale va a gonfie vele, questo segmento rappresenta una fortunata eccezione, dove l´eccellenza lombarda si muove con risultati superiori alla media nazionale: una crescita del 2,5%, un buon punto in più del resto del paese. I prodotti di design e abbigliamento per l´infanzia sono inoltre di particolare interesse per il mercato giapponese, che ha registrato un incremento delle vendite negli ultimi anni e l´apertura di molti negozi specializzati ed è alla ricerca di novità. Visto il particolare momento di attenzione verso questo settore la Regione Lombardia ha voluto rispondere a questa richiesta, proponendo i prodotti di qualità e design delle proprie aziende. L´iniziativa ha quindi avviato una serie di azioni di promozione, display e vendita di prodotti legati al mondo del bambino e della famiglia nel periodo 26 - 30 settembre 2008, che ha previsto, tra l´altro, il coinvolgimento della grande distribuzione di Tokyo nel settore dei prodotti di design per gli ambiti infanzia e famiglia (arredo, abbigliamento, giocattoli, ecc). Zambetti ha espresso la propria soddisfazione per l´ottimo esito della manifestazione: nel suo intervento di apertura, oltre a portare il saluto della Regione e, in particolare, del presidente Roberto Formigoni, ha detto: "Innovare significa reagire istantaneamente, con efficacia ed efficienza, agli stimoli dei mercati ma anche internazionalizzare, allargare le proprie prospettive di competitività, alimentare sinergie tra paesi. ´Artigianato lombardo in Giappone´ è la conferma dell´impegno di Regione Lombardia nell´accompagnare fuori dai propri confini gli artigiani, ambasciatori di una cultura unica del ´saper fare´. Ma è anche un desiderio: istituire solidi rapporti con un paese dalle caratteristiche importanti e capaci di sposarsi con quello che l´artigianato lombardo è in grado di offrire". .  
   
   
FEDERLAZIO E CONSIP APRONO UNO SPORTELLO PER LE IMPRESE  
 
Roma, 7 ottobre 2008 - Federlazio e Consip (Società per azioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze) hanno sottoscritto un accordo per l’apertura a Roma di uno sportello per le imprese denominato “Sportello in rete”. Grazie a questo strumento le aziende potranno ottenere assistenza per abilitarsi al Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (Mepa), dove alcune tipologie di enti pubblici effettuano acquisti. La Legge Finanziaria 2007 ha infatti introdotto l’obbligo, per le Amministrazioni dello Stato, di utilizzare il Mepa per acquisti di beni e servizi appartenenti a determinate categorie merceologiche, per importi inferiori alla soglia di rilievo comunitario. Si tratta di una grande opportunità per le Piccole e Medie Imprese che attraverso questo strumento possono, una volta abilitate, ampliare il numero di potenziali clienti, estendere il business in diversi ambiti territoriali, ridurre i costi di accesso alla domanda pubblica, utilizzare un canale preferenziale di visibilità nel mondo della P. A. L’attività di supporto a tale processo di abilitazione sarà gestita dalla sede centrale della Federlazio mediante lo Sportello in rete, mentre in ciascuna sede provinciale dell’Associazione verrà istituito un Punto di Informazione dove le aziende potranno ricevere indicazioni sui bandi e informazioni di vario tipo. .  
   
   
REGIONE TOSCANA PRIME ELABORAZIONI SUI DATI DELLE RILEVAZIONI SULLE FORZE DI LAVORO ISTAT –II TRIMESTRE 2008  
 
Firenze, 7 ottobre 2008 - Il secondo trimestre del 2008 ha confermato, in tutto il Paese, gli andamenti improntati ad un consistente recupero di presenza attiva sul mercato del lavoro, già emersi nel trimestre precedente. Anche in questo caso l’incremento delle forze di lavoro ha determinato aumenti tanto sul versante dell’occupazione quanto su quello del numero di persone in cerca di occupazione, con conseguente rialzo dei tassi di occupazione e di disoccupazione. Si osserva –sulla base di dati solo ripartizionali - un consistente apporto della popolazione straniera, dovuta ai flussi di entrata dei cittadini neocomunitari. In questo quadro, la Toscana, rispetto alla media italiana e a quella del Centro-nord, anche in questo trimestre registra variazioni superiori sia in termini di occupazione che di persone in cerca di occupazione. Le forze di lavoro totali hanno raggiunto le 1. 667. 000 persone residenti attive, quota record nella quale concorre certamente il progressivo incremento degli stranieri registrati in anagrafe. L’occupazione ha raggiunto i 1. 581. 000 occupati ed è cresciuta del +2,4% tendenziale (+36. 000 occupati); positivo anche il +1,3% sul trimestre precedente, un dato che però risente degli effetti della stagionalità, normalmente favorevole alla crescita nel secondo trimestre dell’anno. Il tasso di occupazione nella popolazione 15-64 anni ha avuto una crescita non trascurabile, passando al 65,7 dal 65,0 di un anno prima. Particolarmente dinamico è apparso il tasso occupazionale delle donne, salito al 56,5 dal 55,6 tendenziale. La crescita di occupati ha interessato entrambi i generi, ma è stata più marcata tra le donne (+3,1% rispetto al +1,8% maschile). In termini comparativi, la dinamica toscana è risultata più favorevole rispetto sia all’Italia (+1,2) che al Centro-nord (+1,3%). L’aumento delle persone in cerca di lavoro (86. 000 rispetto alle 65. 000 di un anno fa), sia provenienti da precedenti posizioni ‘inattive, sia per la perdita di un precedente posto di lavoro ha determinato un aumento netto della disoccupazione in tutto il Paese. In Toscana il tasso di disoccupazione è balzato al 5,2 dal 4,0 tendenziale, mentre è rimasto appena sotto al valore del trimestre precedente (5,4). L’indicatore tende dunque a posizionarsi mediamente poco oltre il livello del 5%, sulla scia di una tendenza al rialzo che appare presente anche nelle altre regioni più sviluppate. Il tasso è salito prevalentemente per la componente femminile (raggiungendo il 7,9 dal 5,5 tendenziale), a conferma della consistente pressione esercitata sul mercato dalla ricerca di lavoro da parte delle donne. L’incremento occupazionale su base annua si è collocato nell’ area dipendente (+1,1% tendenziale), ma soprattutto nell’area indipendente (+5,2% tendenziale con +24. 000 unità), che dopo una netta flessione è tornata sui livelli di inizio 2007. Un segnale che va valutato positivamente e che è coerente con comportamenti di partecipazione attiva, anche se non possono escludersi fenomeni di collocazione marginale in presenza di difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro dipendente. L’espansione occupazionale del trimestre ha visto protagonista il settore industriale (+6,3%), dal quale, malgrado le difficoltà della fase congiunturale, pare emergere una domanda di lavoro nuovamente dinamica, probabilmente per fasce professionali prevalentemente a bassa qualifica e che intercetta in ampia misura l’offerta di lavoro straniera. Resta in terreno espansivo anche l’occupazione nei servizi (+1,7% tendenziale). Segnali riflessivi, come peraltro in tutta Italia, sono emersi nell’agricoltura. Riguardo all’occupazione dipendente a termine, di cui si dispone di dati per grandi aree, in Italia balza al 14,0% del totale degli occupati dipendenti dal 13,4% di un anno fa, mentre nella ripartizione Centro, comprendente la Toscana, si è riscontrata un’incidenza in moderata flessione: al 13,4% rispetto al precedente 13,8%. Si segnala per contro in ascesa l’incidenza del lavoro part-time salito al 16,0% nella stessa ripartizione. Ricapitolando I Dati Principali. …. 1. Occupazione Nel trimestre il mercato del lavoro toscano ha presentato un numero di occupati in netto aumento (+2,4% +36. 000 occupati) rispetto al Ii trimestre 2007, e +1,3% non destagionalizzato (+21. 000 occupati) sul trimestre precedente. In conseguenza di ciò, il tasso di occupazione della Toscana è salito al 65,7 dal 65,0 di un anno fa e quasi un punto rispetto al I trimestre 2008. L’occupazione femminile, in termini tendenziali, ha mostrato una migliore performance rispetto a quella maschile (+3,1% donne; +1,8% uomini). Il tasso di occupazione femminile nel trimestre è risultato al 56,5 a fronte del 55,6 del Ii trimestre 2007. Nel secondo trimestre del 2008 l’occupazione complessiva in Toscana ha presentato un ritmo espansivo più sostenuto (+1,2% Italia, +1,3% Centro-nord). 2. Disoccupazione L’andamento descritto ha comportato un aumento delle persone in cerca di occupazione su base annua (86. 000 rispetto alle 65. 000), mentre si è rilevata una lieve flessione sul I trimestre 2008 (quando hanno raggiunto le 89. 000). In conseguenza di tali andamenti, il tasso di disoccupazione è risultato al 5,2 rispetto al 4,0 di un anno fa e al 5,4 del trimestre precedente. Il tasso di disoccupazione femminile è risultato al 7,9 cioè in sensibile rialzo sul dato di un anno fa (5,5), ma anche in questo caso inferiore al valore del trimestre precedente (8,4). Il tasso di disoccupazione italiano (6,7), è tornato a salire di un punto sul dato tendenziale (5,7), mentre rimane al di sotto del dato del trimestre precedente (7,1). Nel Centro-nord lo stesso indicatore è risultato al 4,8 dal 3,7 tendenziale e al 4,6 del I trimestre. 3. Macrosettori Nel settore dei servizi è proseguita la tendenza espansiva, confermando i segnali di ripresa dopo il rallentamento emerso nella seconda metà del 2007. L’aumento su base annua appare consistente (+1,7%, con 17. 000 occupati in più), da ascrivere in parte significativa al solo commercio (+4,6% con +11. 000 unità). Occorre ricordare, tuttavia, che il confronto avviene in questo caso con precedenti dati del 2007 decisamente negativi. Dall’industria totale è venuto il maggiore contributo occupazionale del trimestre, con un balzo di occupati certamente inatteso per dimensione (+6,3% con +30. 000 occupati), nel quale ha giocato un ruolo rilevante l’ascesa di posizioni indipendenti (+14,9% pari a +20. 000 unità) a fronte di minore impatto degli occupati dipendenti. (+3,0%, +10. 000). Il settore delle costruzioni ha confermato l’andamento riflessivo dei primi tre mesi facendo registrare un -3,7% pari a -5. 000 occupati). Di conseguenza l’industria in senso stretto è stata la protagonista dell’espansione (+10,3% con +35. 000 occupati), per effetto sia del lavoro dipendente che di quello autonomo. Pur non disponendo, al momento di dati specifici, vari segnali indicano che il risultato incorpora l’incremento della popolazione straniera occupata, regolarmente registrata in anagrafe e quindi rilevata dall’Istat presumibilmente con maggiore precisione rispetto al passato. La dinamica occupazionale dell’agricoltura ha fatto registrare pure in questo trimestre una marcata diminuzione settoriale sull’anno prima (-21,4% con –11. 000 occupati), a conferma dei dati del I trimestre. Il dato, com’è noto, va accolto con cautela sia per la dimensioni campionarie che per le fluttuazioni stagionali. L’incremento occupazionale su base annua si è collocato nell’ area dipendente (+1,1% tendenziale con +12. 000 unità), ma soprattutto nell’area indipendente (+5,2% tendenziale con +24. 000 unità), che dopo una netta flessione è tornata sui livelli di inizio 2007. Queste le variazioni assolute del Ii trimestre 2008 rispetto al Ii trimestre 2007 in Toscana: agricoltura: 41. 000 occupati rispetto ai 52. 000 precedenti; industria (compresa edilizia): 513. 000 occupati rispetto ai 483. 000 precedenti: di cui: industria in senso stretto 380. 000 rispetto ai 344. 000 precedenti; servizi: 1. 027. 000 occupati rispetto ai 1. 009. 000 di un anno fa; di cui: commercio 258. 000 rispetto ai 247. 000 precedenti. .  
   
   
QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE SU MISURA: L’OCCASIONE OFFERTA AI GIOVANI LOMBARDI 25 PERCORSI COSTRUITI SU MISURA DA GIOVANI CHE RISIEDONO O LAVORANO IN LOMBARDIA: PER OGNUNO UN TUTOR SPECIALIZZATO.  
 
Pavia, 7 ottobre 2008 - Specializzarsi e qualificare il percorso professionale creando un progetto unico e personalizzato, anche oltre i confini del proprio Paese. E’ l’opportunità che da nove anni la Fondazione Banca del Monte di Lombardia offre gratuitamente ai giovani che risiedono in Lombardia per costruire il proprio futuro: 159 progetti finanziati, 42 Paesi del mondo visitati, 5 milioni di euro investiti, fino ad oggi, con il Progetto Professionalità “Ivano Becchi” giunto alla decima edizione. Secondo i dati Unioncamere aggiornati al 2007 i lavoratori occupati in Lombardia superano i 4,3 milioni di unità pari al 45,1% della popolazione: il 58 % sono uomini, il 42% donne. In testa i settori dei servizi, industria, commercio e costruzioni. Inoltre, secondo le indagini statistiche condotte dalla Commissione Europea, più del 70% dei giovani lavoratori europei accettano che il percorso professionale preveda qualche forma di mobilità. La nuova edizione del Progetto. Il Progetto “Ivano Becchi” rappresenta un’opportunità concreta in questa direzione: il bando ammette al finanziamento gratuito 25 percorsi formativi personalizzati sulla base della proposta dei candidati: lavoratori tra i 18 e i 36 anni già inseriti nel mondo del lavoro. Si svolgono presso enti, associazioni, imprese, istituti di ricerca ed universitari, pubbliche amministrazioni in Italia e all’estero. La Fondazione Banca del Monte di Lombardia finanzia integralmente questi percorsi (spese di viaggio, soggiorno e altro) con un budget annuo. Esperti del settore seguono i giovani per l’intera durata in qualità di tutor. Non sono privilegiati ambiti formativi specifici: l’obiettivo del progetto è dare spazio sia a professionisti che artigiani che ad altre figure professionali. La Fondazione propone quest’iniziativa nel quadro dei suoi compiti istituzionali di promozione e sostegno della cultura, formazione avanzata e sviluppo economico del territorio lombardo. “La Fondazione punta ai giovani - spiega il professor Giorgio Goggi, coordinatore del Progetto - in un momento in cui è decisivo investire su di loro: ci sembra opportuno aiutarli concretamente a trovare una propria dimensione stabile nel mondo lavorativo”. I numeri - Nelle prime otto edizioni hanno puntato alla qualificazione professionale soprattutto giovani tra i 28 e i 33 anni provenienti, in prevalenza, dalla provincia di Milano (114), seguita da Pavia (13), Bergamo (7), Varese (9), Como (5), Brescia (4), Lecco (3), Mantova (2) e Cremona (2). In testa i settori ambientale (14%) giornalistico-fotografico (13%) e artistico (12%) ma anche economico e legato alla cooperazione internazionale o alla ricerca scientifico-tecnologica. I percorsi hanno previsto soggiorni ed esperienze di lavoro in numerosi continenti: Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Belgio, Germania, Svizzera, Cina, Francia, Paesi Bassi e Canada i Paesi più visitati ma anche molti Stati di Africa e del Sud America. Le regole - Per ottenere il finanziamento per il bando 2008 va presentata la domanda di partecipazione con il percorso formativo proposto entro il 15 novembre. Requisiti necessari: essere già inseriti in una realtà lavorativa, la cittadinanza italiana, la residenza o il luogo di lavoro in Lombardia e un’età non superiore ai 36 anni. E’ richiesta la conoscenza di una lingua straniera (rilevante per il percorso o la lingua inglese). Il comitato di gestione valuterà le candidature con il supporto di professionisti selezionati sulla base delle competenze necessarie, i Tutor, e provvederà alla definizione dettagliata dei percorsi più validi proposti. Il bando di concorso è disponibile dal 10 settembre presso gli uffici della Fondazione in Strada Nuova, 61 - Pavia o consultabile via internet sul sito www. Fbml. It. Per informazioni: tel. 0382-305811. Le storie - Per gli oltre 150 giovani che hanno partecipato, fino ad oggi, al Progetto Professionalità “Ivano Becchi” l’esperienza è servita. Per qualcuno ad accrescere competenze e conoscenze nell’ambito della propria specializzazione professionale, per qualcun altro a salire di livello nella carriera lavorativa, per qualcuno ha significato dare una svolta al proprio lavoro, ad altri ha permesso di coronare il sogno di un’esperienza professionale che desideravano acquisire. Per tutti, ha rappresentato l’opportunità di stabilire contatti, nazionali e internazionali, utili per lo sviluppo del percorso professionale. Monica, esperta in bronzetti rinascimentali di Varese che lavora per una casa d’aste, a 33 anni ha potuto imparare di più da una delle più importanti collezioni del mondo che si trova negli Stati Uniti e Laura, 31enne anche lei di Varese, esperta in stampe antiche, ha girato tutti i musei più importanti del mondo per acquisire competenze nella conservazione in museo. Leone, di Milano, a 29 anni ha frequentato e conosciuto da vicino, in Francia, il mercato tra pubblicitario e cinematografico e ha fondato una società di produzione con forti legami con il mondo francese. Sempre in Francia, anche Paolo, 35enne, ha potuto specializzarsi nel cinema documentario e ha fondato una società di produzione cinematografica indipendente. Cristina, 34 anni, giornalista di esteri si è definitivamente specializzata in Medio Oriente e terrorismo dopo un lungo e rischioso soggiorno in Israele, anche durante il periodo bellico nel 2006. Francesca, medico oculista, a 31 anni grazie all’esperienza negli Stati Uniti ha acquisito posizioni di responsabilità all’interno dell’ospedale italiano in cui lavora. Loredana, a Stoccolma, a 33 anni si è specializzata su come reclutare e trattenere in azienda i talenti d’oro mentre il Progetto ha portato Ilaria, 31 anni, in Canada e nel Mali per approfondire le politiche di sviluppo di micro finanza nella cooperazione internazionale. Aurora, 23 anni, è diventata assistente di casting director a New York, Alessia, 28enne pavese, tra Monaco, Ginevra, Vienna e Genova, ha professionalizzato le proprie competenze di ricercatrice nel campo delle gestione ambientale: il progetto ha significato il “lancio” nel panorama internazionale ed ora ha un ottimo contratto presso i vertici di una commissione internazionale nel Principato di Monaco. Luigi, medico 33enne di Pavia, ha sviluppato esperienze utili al suo lavoro di specialista in epidemiologia e malattie tropicali in ambito internazionale, tra Ginevra, con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, e l’Angola. Elisa, bresciana 27enne, ha maturato una tale esperienza nel campo delle politiche comunitarie di sviluppo rurale da conquistarsi un ruolo di responsabilità e coordinamento presso due importanti enti italiani. Emanuele, 27enne mantovano laureato in agraria, è diventato esperto nello smaltimento dei liquami negli allevamenti di bovini nel Connecticut. Cristina, 32 anni, scienziata naturale bergamasca, ha approfondito tra Milano, Germania e Portogallo le sue competenze per l’applicazione delle bioscienze alla didattica nelle scuole superiori e, al ritorno, è stata chiamata a formare altri insegnanti. .  
   
   
"IL DISTRETTO DEL MOBILE DELLA BRIANZA" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 7 ottobre 2008 - L’attività produttiva è cresciuta del 9%, con un contributo importante dato dall’incremento dei prezzi medi; la maggior parte delle aziende ha ritoccato i listini verso l’alto, con aumenti dal 3% al 6%. Effetti positivi si sono avuti in tutti i comparti di specializzazione distrettuale, meno dinamico il comparto dei mobili per ufficio. La quota di produzione destinata al mercato estero si stabilizza sui livelli dello scorso anno (39%), con una crescita delle esportazioni dell’8,9%. Il risultato positivo degli scambi con l’estero è frutto soprattutto delle ottime performance di molti operatori di fascia medio-alta e alta operanti nell’area moderna, che stanno progressivamente penetrando i mercati stranieri, potenziando la rete commerciale e puntando sul prestigio dei brand “Made in Italy”. Il ruolo di ponte per raggiungere i mercati internazionali è sostanzialmente affidato alle aziende leader del distretto. In questo senso, la qualità dei prodotti e la notorietà del marchio sono le principali variabili che permettono alle imprese leader di penetrare efficacemente nei mercati internazionali. Dati di sintesi, 2007
Numero di imprese 4. 476
Numero di addetti 21. 000
Valore della produzione, 2007 (Mn. Euro) 4. 250,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003(a) (%) 3,8
Export/produzione(a) (%) 39,2
Import/consumo(a,b) (%) 11,8
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica(b) (Mn. Euro) 2. 928,7
Variazione media annua del mercato 2007/2003(a) (%) 2,8
Previsioni di sviluppo della produzione:
· 2008/2007(a) 5/6
· tendenza di medio periodo : Incremento
a) - in valore b) - escluso il ricarico degli importatori Fonte: Databank .
 
   
   
IL DISTRETTO DEL MOBILE DI PESARO : SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 7 ottobre 2008 - L’attività produttiva è cresciuta del 2,9%, livellando a fine anno verso il basso le performance positive avute nei tre trimestri precedenti. Effetti positivi si sono avuti in tutti i comparti di specializzazione distrettuale, tranne che in quello degli arredi commerciali. Positiva anche la tendenza manifestata dalle vendite, dove la variazione avuta nel mercato delle cucine e delle altre lavorazioni ha trainato anche quella degli altri comparti produttivi. In leggera difficoltà le vendite del comparto dei mobili in genere e degli arredi commerciali. Il mercato interno è stimato in crescita del 3% rispetto al 2006, a fronte di prezzi in discreta crescita (3% nella media), in particolare dovuti alle dinamiche del comparto cucine. La struttura produttiva del distretto è formata da un notevole numero di piccole imprese che ruota intorno a poche aziende di grandi dimensioni con una valida organizzazione manageriale e un sistema integrato basato su rapporti complementari. Dati di sintesi, 2007
Unità locali 1. 200
Numero di addetti 11. 500
Numero di addetti per impresa 9,6
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) 1. 280,0
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%) 2,1
Export/produzione (%) 32,9
Import/consumo (%) 4,2
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro)(a) 896,9
Variazione media annua del mercato 2007/2003(b) (%) 2,9
Previsioni di sviluppo della produzione(b):
· 2008/2007 (%) 1/3
· tendenza di medio periodo crescita
a) - in valore b) - comprensivo del ricarico degli importatori Fonte: Databank .
 
   
   
DA RIMINI UN GRIDO CONTRO LA POVERTÀ DAL 17 AL 20 OTTOBRE SI SVOLGERÀ LA XXXIV EDIZIONE DELLE GIORNATE INTERNAZIONALI DI STUDIO PIO MANZÙ. QUEST´ANNO SI INDAGANO "LE RAGIONI DI PENIA"  
 
Rimini, 7 ottobre 2008 - Quali sono le ragioni di Penia? E´ questo che tenteranno di indagare quest´anno le Giornate Internazionali di Studio organizzate dal Centro Pio Manzù, giunte alla Xxxiv edizione. "Le ragioni di Penia. La coscienza della prosperità per una nuova economia morale" è infatti il titolo delle Giornate di Studio che, come sempre, porteranno al Grand Hotel e al Teatro Novelli di Rimini, dal 17 al 20 ottobre, il meglio dell´intellighentia mondiale. Politici, tecnici, esperti, "uomini e donne di buona volontà", come ama definirli il segretario generale del Centro Pio Manzù, Gerardo Filiberto Dasi, anima della manifestazione, "si interrogheranno sul tema della miseria materiale, che ormai è sempre più evidente anche nelle opulente città del nord del mondo. La lotta fra Penia, dea della povertà, e Poros, dio che impersona la ricerca degli espedienti per la sopravvivenza, è la metafora del conflitto in corso. Un conflitto che coinvolge tutto e tutti e sul quale occorre interrogarsi". E´ questo che faranno autori di fama internazionale come Dominique Schnapper, sociologa e direttrice dell´Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, Eric Toussaint, presidente del comitato per l´abolizione del debito del Terzo Mondo, Antony Giddens, sociologo e politologo britannico, inventore della "terza via". Assieme a loro ci saranno giornalisti come Anna Migotto, del Tg5 e Stella Pende, inviata speciale di Panorama, ma anche politici e rappresentanti delle organizzazioni mondiali, a partire dall´Onu, dall´Ue, dalla Fao, solo per citarne alcuni. Il governo italiano sarà rappresentato dal Ministro per lo sviluppo economico, Claudio Scajola, di cui è attesissimo l´intervento. Al suo fianco ci sarà anche Patrus Ananias De Sousa, ministro dello sviluppo sociale e della lotta alla fame del Brasile. Fra i nomi più noti compaiono poi il filosofo Massimo Cacciari e la cantante Angelique Kidjo. "Sono molto orgoglioso di poter parlare di questo argomento – spiega Dasi – poiché credo che la diseguaglianza sia oggi la vera questione da affrontare e risolvere per pensare un nuovo modo di sviluppo e, anche, di visione pacifica del nostro futuro". Sarà questo uno degli argomenti che verranno affrontati nel corso delle giornate che si apriranno venerdì 17 ottobre alle ore 15. 00 con il workshop dal titolo "Obiettivo 2015: traiettorie e scenari del riscatto". Alle ore 21. 00 è prevista una serata speciale sul tema dell´informazione: "La ricchezza della povertà: pensieri, parole, immagini e storie". Il giorno successivo si prosegue con due tavole rotonde su argomenti economici e sociali, la mattina con una workshop dal titolo "Dalla flessibilità del lavoro alla precarietà delle vita", il pomeriggio discutendo di "Equità e prosperità: uscire dal circolo vizioso dell´ineguaglianza". Domenica avrà luogo la seduta plenaria con l´attribuzione delle onorificenze dello Stato italiano e del centro Pio Manzù. Fra i premiati dell´edizione 2008 delle Giornate compaiono, fra gli altri, Benjamin Friedman e Charles Fishaman. Nel pomeriggio di domenica si parlerà di "Il neoconsumatore low cost tra convenienza e pauperismo" . I lavori si concluderanno lunedì 20 ottobre con il workshop "Sviluppo e miseria: la povertà genera violenza?". Www. Piomanzu. Org .  
   
   
AL VIA IL PROGETTO “INTEGRAZIONE”: “DONNE E GIOVANI IMMIGRATI: ORIENTAMENTO E FORMAZIONE PER LA PROMOZIONE DELLA PERSONA”  
 
 Verona, 7 ottobre 2008 - Il trend degli ultimi anni in materia di immigrazione porta a dire che i soggiornanti stranieri sul nostro territorio vogliono costruire qui i propri progetti di vita e familiari. Assicurare agli immigrati che intendono aderire allo stile di vita del paese che li ospita gli strumenti per un corretto inserimento nella società è un servizio di pubblica utilità. In questo processo diventa centrale la condizione delle donne e dei minori. Proporre alle donne immigrate di accedere ad un centro d’ascolto specializzato nell’orientamento sul territorio, soddisfare la loro necessità di alfabetizzazione e quella dei loro figli, fornire un piano di formazione professionale qualificante, è l’obiettivo che si sono poste Fondazione Cattolica Assicurazioni e Caritas Diocesana Veronese, che con la fattiva collaborazione di Associazione Famiglia Canossiana Nuova Primavera e Cestim – Centro Studi Immigrazione Onlus, hanno dato vita al progetto “Integrazione”: “Donne e giovani immigrati: orientamento e formazione per la promozione della persona”. Il progetto triennale, presentato oggi alla stampa da Antonio Tessitore, Presidente della Fondazione Cattolica Assicurazioni, e Mons. Giuliano Ceschi, Direttore della Caritas Diocesana Veronese, si svilupperà attraverso l’erogazione di tre servizi: l’attivazione di uno sportello di orientamento specializzato rivolto alle donne, per affrontare in un’ottica complessiva tutte le problematiche che possono incontrare; un percorso di formazione professionale per alcune donne, che dia loro la possibilità di mettere in gioco le proprie competenze pregresse o acquisite; infine il sostegno a molti adolescenti e giovani in età scolare nel superamento delle barriere linguistiche, per dare loro la possibilità di un’effettiva integrazione con i coetanei. Il piano vuole costituire un modello concreto di sostegno rivolto alle categorie più deboli di immigrati presenti sul territorio veronese, ma vuole anche offrire un apporto tangibile alla collettività locale nel suo insieme favorendo un processo armonico di integrazione. .  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: CONVEGNO SU GIOVANI, RAPPORTI E VIOLENZA  
 
Trieste, 7 ottobre 2008 - La Commissione regionale pari opportunità, il 3 ottobre, ha organizzato un convegno per presentare i dati della ricerca "Ragazzi e ragazze nel Friuli Venezia Giulia: rapporti di genere, esperienze e percezioni di violenza". Ad assistervi nell´Aula magna del liceo classico Dante Alighieri di Trieste, una nutritissima platea, prevalentemente composta da giovani. Il lavoro della Commissione e la rilevanza del suo ruolo, esaltata dal fatto di essere diventata nel 2004 uno degli organi di garanzia del Consiglio regionale, è stato evidenziato dalla vice presidente dell´Assemblea regionale, Annamaria Menosso. A introdurre la presentazione della ricerca, la presidente della Commissione, Renata Brovedani, che ha illustrato quanto emerso dallo studio svolto nelle scuole superiori insieme all´Università di Trieste. "Vogliamo conseguire un primo coordinamento tra docenti disponibili a percorsi formativi alternativi per trovare un approccio sereno alla sessualità. Non si tratta di istituire una nuova disciplina scolastica, bensì sviluppare programmi già esistenti nei curricula scolastici, trovare l´antidoto ai comportamenti violenti nei principi di convivenza civile, con un´attenzione specifica agli aspetti di genere". La ricerca, commissionata nel 2007 all´Università di Trieste, ha coinvolto studenti dell´ultimo anno di 14 istituti superiori di tutti e quattro i capoluoghi di Provincia e di Tolmezzo. Sono stati distribuiti 627 questionari ed è stata svolta una ricerca-azione che ha visto la partecipazione di 37 ragazzi e ragazze in un gruppo di approfondimento. Come primo dato, la maggioranza degli intervistati è nata in Italia (92%), da genitori italiani (93%) e vive in una famiglia con entrambe le figure parentali (82%). Oltre la metà di questi giovani ha intenzione di proseguire gli studi. Passando all´oggetto della ricerca, si scopre che il 40% degli intervistati ha vissuto almeno una forma di violenza in famiglia (fisica o psicologica, subita o vista); il 9% del campione ha subito maltrattamenti fisici dal padre; l´8% ha visto il padre picchiare la madre. Altri indicatori hanno evidenziato che questo genere di violenza porta a un aumento dei pensieri suicidi e rende maschi e femmine più vulnerabili a subire violenze nelle coppia e sessuali in genere. In questo campo la provincia di Pordenone è quella più colpita, Tolmezzo la meno. Un altro capitolo è quello del controllo e della dominazione; tra i ragazzi e le ragazze che hanno già avuto un´esperienza di coppia, più della metà ha subito tali comportamenti, anche se una minoranza non trascurabile lo ritiene accettabile: 20% di maschi e 11% di femmine. Più di un quarto delle ragazze e il 13,5% dei maschi ha subito molestie sessuali e l´8,8% delle femmine ha subito uno o più stupri. Anche i ragazzi però denunciano tali violenze, pur in modo inferiore: 5,6%. Questo genere di comportamenti vengono più spesso denunciati dalle ragazze della provincia di Udine e Gorizia. Persiste una minima parte di giovani che crede che le donne segretamente desiderino essere violentate. Il 14% dei maschi e il 9% delle femmine condivide tale modo di pensare. Il 27% degli intervistati conosce qualcuno o ammette egli stesso di aver fatto sesso in cambio di qualcosa. Capitolo aggiuntivo è quello riguardante il consumo di materiale pornografico. Il 60% di maschi e il 7% di femmine guarda pornografia per piacere, il 36% dei primi e il 17% delle seconde per imparare qualcosa sul sesso, 65% e 11% perché è eccitante. Se nella maggioranza dei casi le scene riprodotte riguardano attività sessuali senza violenza, il 24% dei ragazzi intervistati vede scene di gravi umiliazioni o violenza alla donna. Il convegno ha anche ospitato una tavola rotonda, nel corso della quale sono state individuate possibili risposte al fenomeno e che ha visto la partecipazione di docenti, medici e consulenti di centri antiviolenza, e gruppi di lavoro tra docenti e operatori. . .  
   
   
PERCORSO FORMATIVO SULLE PARI OPPORTUNITÀ  
 
Bergamo, 7 ottobre 2008 - Il Comitato Pari Opportunità della Camera di Commercio di Bergamo, in collaborazione con Bergamo Formazione – Azienda speciale dell’ente camerale, promuove il secondo modulo del percorso formativo sul tema delle pari opportunità costituito da 4 incontri e un workshop finale. Il percorso affronterà una serie di approfondimenti tematici sul tema della conciliazione famiglia-lavoro/stereotipi di genere nel mese di ottobre e del benessere lavorativo/salute in ottica di genere nel mese di novembre. Gli incontri si terranno il mercoledì dalle 14. 30 alle 16. 30, secondo il seguente calendario: Mercoledì 8 ottobre presso Bergamo Formazione (via Zilioli 2 – Bergamo) La conciliazione famiglia-lavoro e le buone prassi realizzate grazie al contributo della Legge 53/00. Le buone prassi contrattuali previste per una buona applicazione della Legge 104/92. (relatrice: Dott. Ssa Sabina Guancia, Consigliera di parità regionale supplente) Mercoledì 29 ottobre presso Sala Consiglio - Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (via Petrarca 10 – Bergamo) Gli stereotipi di genere in ambito lavorativo e familiare: come individuarli e superarli (relatrice: Prof. Ssa Elisabetta Ruspini, Università di Milano Bicocca) Mercoledì 5 novembre presso Sala Consiglio - Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (via Petrarca 10 – Bergamo) Disegni organizzativi, mal/ben-essere lavorativo e performance (relatore: Prof. Riccardo Leoni, Università degli Studi di Bergamo) Mercoledì 26 novembre presso Sala Consiglio - Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni (via Petrarca 10 – Bergamo) La questione della salute in ottica di genere (relatrice: Dott. Ssa Rocca, Dipartimento Prevenzione Asl Bergamo) Il 3 dicembre presso la sede di Bergamo Formazione, si terrà l’incontro conclusivo di scambio di esperienze fra i Comitati Pari Opportunità della Pa, per presentare progetti realizzati in tema di convenzioni per asili nido, telelavoro, banche del tempo, flessibilità d’orario, mobbing, car sharing e benessere lavorativo. Il workshop finale vedrà interventi diversi, coordinati dalla Consigliera di Parità Sara Zinetti, a cura della Camera di Commercio, del Comune e Provincia di Bergamo, del Consiglio delle Donne, dell’Usp, Inail, Asl e Ospedali Riuniti di Bergamo. Il Comitato, organismo propositivo e consultivo creato all’interno della Camera di Commercio per promuovere le pari opportunità fra donne e uomini nell´ambito lavorativo, ritiene questa opportunità formativa importante non solo per i propri componenti, ma anche per tutti coloro che in altri enti della Pa si interessano dei temi pari opportunità-conciliazione. La partecipazione agli incontri è gratuita. Per informazioni e/o iscrizioni, contattare Bergamo Formazione (tel. 035/3888011 - email : campana@bg. Camcom. It) .  
   
   
BOLZANO: OLTRE 900 MILA € EROGATI ALLE COOPERATIVE DI TAGESMUTTER NEL 2008  
 
Bolzano, 7 ottobre 2008 - Ammontano a più di 900. 000 Euro i contributi per spese correnti concessi dalla Giunta provinciale alle cooperative sociali che offrono sul territorio provinciale il servizio di assistenza domiciliare all’infanzia – Tagesmutter. “Con questo ulteriore sostegno” sottolinea l’assessore provinciale alle politiche sociali “la Giunta provinciale prosegue nel suo piano di sviluppo dei servizi alla prima infanzia, così come previsto anche dal Piano Sociale Provinciale approvato lo scorso 15 settembre”. Da quest’anno sono 4 le cooperative impegnate in questo importante settore di aiuto alle famiglie, essendosi aggiunta alle 3 “storiche” organizzazioni (Coccinella, Cooperativa Tagesmütter e Casa Bimbo) la nuova cooperativa sociale “Mit Bäuerinnnen lernen – wachsen – leben” che vede impegnate donne dell’area rurale. Rispetto all’anno precedente nel 2008 la Giunta Provinciale ha erogato circa 100. 000 € in più permettendo alle cooperative di garantire un’ulteriore offerta alle famiglie. Nel 2007 sono stati assistiti dalle Tagesmütter complessivamente 917 bambini, per un numero complessivo di più di 340. 000 ore di servizio usufruite. Le Tagesmütter operative nel 2007 sono state 123 e vanno ad integrare le ulteriori offerte di servizi alla prima infanzia costituiti dagli asili nido e le microstrutture. .