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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Ottobre 2008
PARLAMENTO EUROPEO: BILANCIO 2009: PIÙ FONDI ALLE PRIORITÀ STRATEGICHE  
 
 Bruxelles, 27 ottobre 2008 - Deplorando i tagli apportati dal Consiglio a un già modesto progetto preliminare di bilancio per il 2009, il Parlamento propone di aumentare la dotazione di alcune voci prioritarie, quali la crescita e l´occupazione, la lotta ai cambiamenti climatici, la sicurezza, la politica sociale, la coesione e l´azione esterna. Propone quindi stanziamenti d´impegno per 136 miliardi di euro (ossia 2 miliardi in più rispetto al Consiglio) e stanziamenti di pagamento pari a 124,5 miliardi (+ 9 miliardi). Approvando con 509 voti favorevoli, 60 contrari e 25 astensioni la relazione di Jutta Haug (Pse, De), il Parlamento deplora gli ulteriori tagli apportati dal Consiglio a un progetto preliminare di bilancio «già modesto». Osserva infatti che gli stanziamenti d´impegno del progetto di bilancio ammontano complessivamente a 133,9 miliardi di euro, pari a una contrazione di 469 milioni di euro rispetto alla proposta della Commissione. Nota poi che l´importo degli stanziamenti di pagamento, pari a 114,9 miliardi di euro, inferiore di 1,7 miliardi a quello del progetto preliminare di bilancio, rappresenta lo 0,89% del reddito nazionale lordo (Rnl), «il che colloca i pagamenti a un livello minimo mai raggiunto finora». I deputati propongono invece stanziamenti d´impegno per 136 miliardi di euro (1,04% dell´Rnl) e stanziamenti di pagamento di poco inferiori a 124,5 miliardi (0,96% dell´Rnl). Più in particolare:
Rubriche Impegni (miliardi di euro) Pagamenti (miliardi di euro)
1a Crescita e occupazione: Competitività 11,76 11,38
1b Crescita e occupazione: Coesione 48,42 39,00
2 Risorse naturali (inclusi ambiente, agricoltura, sviluppo rurale e pesca) 58,72 56,66
3a Libertà, sicurezza e giustizia 0,86 0,66
3b Cittadinanza 0,65 0,70
4 L´ue come attore mondiale 7,68 8,15
5 Spese amministrative 7,70 7,70
Intendono inoltre negoziare con il Consiglio di superare di 390 milioni la soglia fissata dalla prospettive finanziarie, al fine di aumentare, ricorrendo al meccanismo di flessibilità o agli aiuti di urgenza, le risorse di alcune azioni esterne come l´aiuto alimentare, l´assistenza alla ricostruzione della Georgia. Ritengono infatti che solo «dando prova di una ferrea volontà politica» l´Unione europea sarà in grado di onorare gli impegni assunti in ambito di politica estera. D´alta parte mantengono gli importi proposti dalla Commissione per l´aiuto a Palestina, Afghanistan e Kosovo. In generale, per il bilancio 2009, il Parlamento considera priorità importanti la crescita e l´occupazione, la lotta ai cambiamenti climatici e il rafforzamento dell´incolumità e della sicurezza dei cittadini dell´Unione, nonché della dimensione sociale di quest´ultima (anche attraverso l´iniziativa della crescita per l´occupazione, gli aiuti alle piccole e medie imprese e alla ricerca e all´occupazione) nonché il sostegno alla coesione interregionale. I deputati intendono quindi incrementare gli stanziamenti delle linee destinate a finanziare tali priorità. Più in particolare, il Parlamento sostiene che, nella sua forma attuale, il bilancio dell´Unione europea «non sia in grado di conseguire in modo efficace e realistico gli obiettivi fissati dall´Unione in materia di cambiamento climatico». Invita quindi la Commissione a presentare, entro il 15 marzo 2009, un piano ambizioso per un aumento sostanziale dei finanziamenti destinati alla lotta ai cambiamenti climatici, che preveda la creazione di un apposito fondo o di un´apposita linea di bilancio in grado di migliorare la capacità finanziaria per far fronte a tali problemi, in particolare attraverso interventi di attenuazione, adattamento e stabilizzazione. Ritiene inoltre che anche il sistema per lo scambio delle emissioni (Ets) debba essere considerato una potenziale risorsa a livello di Unione europea. Riguardo alla politica sociale, ribadendo l´importanza del principio di solidarietà all´interno dell´Unione europea, il Parlamento si rammarica dei tagli apportati dal Consiglio per quanto riguarda la dotazione del Fondo sociale europeo a favore della competitività e l´occupazione a livello regionale. Per quanto attiene alle risorse naturali, i deputati propongono di incrementare le risorse destinate a Life+ e al Fondo europeo di sviluppo rurale e, in merito alla Pac, difendono l´idea che un eventuale passaggio dal primo al secondo pilastro debba rimanere finanziariamente neutra. Ritengono inoltre che i nuovi fondi istituiti - il fondo per la ristrutturazione del settore lattiero-caseario, gli eco-aiuti per la salvaguardia dell´allevamento di ovini e caprini nell´Ue e lo strumento finanziario per l´adeguamento della flotta da pesca al rincaro dei prezzi dei carburanti – debbano essere finanziati principalmente a titolo degli stanziamenti inutilizzati del bilancio agricolo. Si compiacciono poi del fatto che il Consiglio e la Commissione siano disposti a istituire un programma per la frutta nelle scuole, rendendo disponibile un congruo importo annuale per combattere l´obesità e altri problemi di salute tra gli scolari. Il Parlamento plaude all´incremento delle risorse destinate alla sicurezza rispetto al bilancio 2008 e rileva l´importanza del principio di solidarietà e della garanzia del massimo livello di protezione dei diritti fondamentali. Sottolinea inoltre l´importanza di stanziare ulteriori risorse nel bilancio comunitario per la gestione dell´immigrazione regolare e l´integrazione dei cittadini di Paesi terzi, affrontando nel contempo il problema dell´immigrazione clandestina e del potenziamento della protezione alle frontiere, tra cui il rafforzamento del Fondo europeo per i rifugiati, per promuovere la solidarietà tra gli Stati membri. D´altro canto, ribadisce la propria delusione per lo scarso incremento proposto dalla Commissione per la sottorubrica relativa alla cittadinanza rispetto al 2008. E reputa inaccettabile che il Consiglio abbia ulteriormente ridotto tali "linee per i cittadini". Approvando con 514 voti favorevoli, 32 contrari e 40 astensioni la relazione di Janusz Lewandowski (Ppe/de, Pl), il Parlamento avanza le sue proposte riguardo al bilancio delle altre istituzioni. In tale ambito, per quanto lo riguarda, propone una dotazione di 1,53 miliardi di euro in stanziamenti d´impegno e di pagamento, sottolineando che il livello complessivo del suo bilancio ammonta al 19,6% delle spese autorizzate nell´ambito della rubrica 5 (spese amministrative) del quadro finanziario pluriennale, vale a dire che è stato mantenuto al di sotto del massimale autoimposto del 20% (ossia un risparmio di 0,9 milioni di euro rispetto alla posizione adottata nel maggio 2008). Questo aumento è dovuto all´entrata in vigore dello Statuto dei deputati e degli assistenti parlamentari all´inizio della prossima legislatura. I deputati rilevano poi di aver deciso di promuovere le attività di informazione svolte negli Stati membri nel quadro della sua strategia e del suo piano d´azione per le elezioni europee del 2009, accogliendo con favore l´idea di coinvolgere maggiormente i giovani nel processo di campagna elettorale, allo scopo di informare i cittadini dell´Unione europea sul ruolo del Parlamento europeo. Nel riconoscere che sono stati e saranno compiuti notevoli sforzi in materia di riassegnazione del personale, al fine di limitare gli aumenti dell´organico e i relativi costi, i deputati ribadiscono il proprio fermo impegno a favore del rapido avvio del Centro visitatori. Sottolineano tuttavia che è tuttora necessario compiere degli sforzi per giungere a una soluzione soddisfacente ed efficace sul piano dei costi. Sottolineano poi che sono state adottate disposizioni finanziarie al fine di facilitare l´introduzione di un nuovo "regime" applicabile agli assistenti parlamentari e accolgono con favore il lavoro attualmente svolto per giungere a un accordo definitivo sulla questione prima della fine dell´anno. In considerazione della notevole entità degli importi implicati, il Parlamento ritiene che l´autorità di bilancio debba esaminare i vincoli finanziari e i costi crescenti legati all´acquisto, alla manutenzione e al rinnovo degli edifici nel corso del prossimo anno, in particolare tenendo conto del fatto che nel 2009 entrerà in vigore lo statuto dei deputati. Prossime tappe Il 21 novembre si terrà una riunione di concertazione tra il Parlamento e il Consiglio volto a trovare un accordo prima della seconda lettura. Il bilancio 2009 dovrebbe essere approvato e firmato nel corso della sessione di dicembre. .
 
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: BOSNIA: SÌ ALL´ACCORDO DI ASSOCIAZIONE IN VISTA DELL´ADESIONE  
 
 Bruxelles, 27 ottobre 2008 - Il Parlamento dà il via libera all´accordo di associazione con la Bosnia Erzegovina, ritenendo che questo consolidi la sua prospettiva europea. Chiede però riforme economiche e amministrative, e sollecita maggiori sforzi per garantire i diritti delle minoranze e degli omosessuali, e di lottare contro corruzione e criminalità organizzata. Occorre anche assicurare la libertà di espressione e dei media nella Republika Srspka, perseguire i criminali di guerra e agevolare il ritorno dei profughi. Approvando con 567 voti favorevoli, 21 contrari e 5 astensioni la relazione di Doris Pack (Ppe/de, De), il Parlamento esprime il suo parere conforme sulla conclusione di un accordo di stabilizzazione e di associazione tra l´Ue e la Bosnia-erzegovina. Il Parlamento ha poi adottato una risoluzione con la quale si compiace della firma di questo «importante accordo ed esorta tutti gli Stati membri dell’Ue a ratificarlo rapidamente». Ritiene infatti che questo accordo «consolidi la prospettiva europea della Bosnia-erzegovina e che esso offra un’opportunità unica a questo paese per il raggiungimento della pace, della stabilità e della prosperità». Invita inoltre la Commissione a mettere a punto misure specifiche che riflettano le condizioni particolari in Bosnia-erzegovina, «al fine di assistere e agevolare il processo di adesione all´Unione europea». Approvando un emendamento del Ppe/de, l´Aula precisa che l´adesione all´Ue rappresenta una prospettiva per la Bosnia-erzegovina «solo in quanto Stato unico e non per le sue entità». Al riguardo, il Parlamento ricorda ai leader politici «che spetta soprattutto a loro cogliere tale opportunità dimostrando lungimiranza e determinazione sufficienti per perseguire congiuntamente a tutti i livelli . Le riforme volte a modernizzare il paese e a renderlo più efficiente e compatibile con gli standard Ue». E ciò andrà fatto anche attraverso l´abolizione di tutte le inutili barriere giuridiche e amministrative e la razionalizzazione delle strutture amministrative. In materia economica, i deputati, inoltre, rammentano che la Bosnia-erzegovina ha tra l´altro l´obbligo di abolire gradualmente tutte le restrizioni quantitative sui prodotti Ue e i dazi doganali, snellire il flusso di merci con ogni mezzo di trasporto e fare un inventario esauriente di tutti i regimi d’aiuto nell’intero paese, allineare tali regimi alla normativa comunitaria nonché istituire un’autorità indipendente per gli aiuti di Stato. D´altra parte, ritengono che l´Accordo abbia la potenzialità di imprimere uno slancio all´economia della Bosnia-erzegovina, «dal momento che contiene disposizioni che vincolano il paese a liberalizzare il proprio mercato». Sottolineano tuttavia che ciò dovrebbe essere effettuato in condizioni trasparenti e nell´ambito di un adeguato quadro giuridico e regolamentare. Incoraggiano poi le autorità a adottare le misure necessarie per incrementare il livello di investimenti esteri diretti nel paese. Per il Parlamento, lo strumento di preadesione dell´Ue deve fornire un sostegno alla modernizzazione dei sistemi di sicurezza sociale del paese e della sua legislazione del lavoro, alle organizzazioni del mercato del lavoro e dei sindacati, al potenziamento delle infrastrutture di trasporto della Bosnia-erzegovina al fine di agevolare lo sviluppo economico, e alle politiche ambientali per ridurre l´inquinamento, ottimizzare il consumo di energia e migliorare la gestione dei rifiuti. Si compiace inoltre che l´accordo sostiene il principio dell´accesso non discriminatorio all´istruzione e ai sistemi di istruzione e formazione professionale a prescindere dal genere, dall´appartenenza etnica e dalla religione. Ritiene infatti che debbano essere compiuti seri sforzi «per superare le strutture segregazioniste attualmente presenti nel paese». Al riguardo, il Parlamento ritiene che occorra esplicare maggiori sforzi per i diritti delle minoranze in Bosnia-erzegovina «visti gli scarsi progressi in questo campo». Sottolinea inoltre la necessità di rendere operativi i consigli consultivi sulle minoranze che sono stati recentementi istituiti nella Republika Srpska e saranno istituiti nella Federazione della Bosnia-erzegovina. Deplora poi «la persistente discriminazione nei confronti di "altri" nella Costituzione e nella normativa elettorale della Bosnia-erzegovina». Esprimendo poi preoccupazione per il clima di intimidazione nei confronti dei media, degli attivisti per i diritti umani e della società civile in generale che prevale nella Republika Srspka, invita i leader politici a riconoscere l´importante ruolo che rivestono media indipendenti e Ong nella vita democratica della loro entità. Approvando un emendamento sostenuto da Pse e Verdi/ale, inoltre, esprime preoccupazione per il clima di intolleranza cui devono far fronte le persone lesbiche, gay, omosessuali e transgender (Lgbt), in particolare a seguito degli incidenti all´apertura del primo festival gay di Sarajevo a settembre. Invita quindi lo Stato bosniaco e le autorità locali a adottare le misure necessarie per garantire alle persone Lgbt il pieno rispetto del loro diritto fondamentale a riunirsi in modo pacifico in Bosnia e Erzegovina. Il Parlamento considera necessario dedicare maggiore attenzione ai processi per crimini di guerra a livello distrettuale e cantonale, al fine di chiarire l´eventualità e le modalità di distribuzione delle cause fra i giudici di Stato e magistrati di livello inferiore e di garantire che gli organi giudiziari e i pubblici ministeri siano dotati di risorse adeguate. Inoltre, rammenta alle autorità della Bosnia-erzegovina il loro obbligo di piena collaborazione con il Tribunale penale internazionale per la ex-Jugoslavia, in particolare per agevolare l´arresto dei latitanti, identificare e proteggere i potenziali testimoni e fornire al Tribunale i documenti e le prove necessari allo svolgimento delle indagini e dei processi. Invita poi a intraprendere azioni adeguate in risposta alla sottoscrizione da parte della Bosnia-erzegovina di un accordo bilaterale sull´immunità con gli Stati Uniti riguardante il Tribunale penale internazionale, «il quale non è conforme con la posizione comune dell´Ue e con gli orientamenti in questo campo». Preoccupato per la mancanza di progressi per quanto riguarda il ritorno dei profughi e degli sfollati interni, ad esempio a Posavina nella Republika Srpska, il Parlamento sottolinea l´importanza particolare di esplicare maggiore sforzi per facilitare i rimpatri in considerazione della necessità di effettuare entro il 2011 un nuovo censimento della popolazione basato su dati disaggregati. Chiede inoltre alle autorità della Bosnia-erzegovina di affrontare con urgenza il problema degli 8. 000 residenti dei centri collettivi ancora esistenti. Ritiene inoltre che maggiori sforzi debbano essere rivolti ad affrontare la questione delle persone scomparse e dei risarcimenti alle famiglie. Il Parlamento si dice poi persuaso che le disposizioni riguardanti la cooperazione in materia di visti, gestione delle frontiere, migrazione, lotta alla criminalità organizzata e al terrorismo «costituiranno un incentivo efficace in Bosnia-erzegovina per sostenere la riforma della polizia recentemente adottata. D´altro canto, si rammarica che, nonostante le importanti sfide che la Bosnia-erzegovina ha affrontato nella lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata, al traffico di esseri umani, al riciclaggio di denaro e al traffico di droga, i progressi in tali settori «siano ostacolati da interferenze politiche e dalla mancanza di volontà politica e di coordinamento tra le agenzie e le forze di polizia delle diverse entità». Esorta quindi le autorità della Bosnia-erzegovina a intraprendere rapidamente ulteriori azioni per affrontare tali problemi. Infine, il Parlamento ritiene che l´abolizione dell´Ufficio dell´Alto rappresentante, con il parallelo rafforzamento del ruolo del Rappresentante speciale dell´Ue, «debba rimanere l´obiettivo ultimo sia per la comunità internazionale sia per i leader locali». Esorta pertanto i leader politici ad assumersi le proprie responsabilità a tale riguardo e a compiere sforzi rilevanti per soddisfare gli obiettivi e le condizioni stabilite dal Consiglio per l´attuazione della pace. .  
   
   
UE: "IL DIRITTO DEI MINORI ALLA PROTEZIONE": UN CONCORSO PER I GIOVANI  
 
Bruxelles, 27 ottobre 2008 - "Il diritto dei minori alla protezione" è il titolo del concorso che il Commissario Jacques Barrot ha lanciato per invitare i bambini e gli adolescenti europei di età compresa tra i 10 e i 18 anni a ideare un poster sul tema del diritto dei minori alla protezione nell’Unione europea. Lo scopo del concorso è fare in modo che i giovani cittadini europei siano consapevoli di questo loro diritto e possano difenderlo meglio. "Garantire e far conoscere meglio i diritti dei minori, in particolare il diritto alla protezione di cui beneficiano tutti i bambini e gli adolescenti cittadini o residenti nell´Unione europea sono obiettivi che condividono l´Unione europea e gli Stati membri", ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea e commissario responsabile del portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, Jacques Barrot. "Poter dire "La Protezione È Un Mio Diritto!" ed essere effettivamente ascoltato significa, per un giovane, affermare un valore fondamentale dell´Europa. È per questo motivo che oggi, in occasione di questo concorso, invito i giovani a lavorare fianco a fianco sul tema del diritto alla protezione, in modo che ne diventino consapevoli e sappiano farlo valere". I giovani che decideranno di partecipare per ideare un poster che illustri l´idea del diritto alla loro protezione nell´Unione europea saranno divisi in due fasce di età (dai 10 ai 14 anni e dai 15 ai 18 anni) e dovranno formare squadre di almeno quattro partecipanti. Una prima selezione dei lavori si farà a livello nazionale e le prime tre squadre selezionate per ogni fascia d´età saranno invitate il 20 novembre, giornata internazionale dei diritti dell´infanzia, a una cerimonia di consegna dei premi organizzata in ciascun paese. I lavori che si sono aggiudicati il primo premio nazionale parteciperanno ad una seconda selezione a livello europeo; le tre squadre selezionate per ogni fascia d´età saranno invitate a Bruxelles, dal 6 all´8 dicembre, per visitare la città e le istituzioni europee e partecipare a una cerimonia europea di consegna dei premi presieduta dal vicepresidente Barrot. I poster migliori, che saranno esposti sui siti web degli uffici di rappresentanza della Commissione negli Stati membri e sul sito Europa, potranno inoltre essere utilizzati nelle future campagne europee di difesa dei diritti dei minori, tra cui il diritto alla protezione. Si tratta di un´iniziativa perfettamente in linea con la volontà della Commissione di difendere tutti i diritti e di integrare questo principio in tutte le sue strategie interne ed esterne. Il sito web http://www. Eurojeune. Eu/index_it. Htm fornisce maggiori ragguagli e dà accesso al sito del concorso. Il concorso fa seguito a due edizioni precedenti, la prima, del 2006, dedicata all´affermazione dei diritti dei minori in generale e la seconda, del 2007, al rifiuto di qualsiasi forma di discriminazione. "Metti In Campo I Tuoi Diritti!" e "Tutti Contro Le Discriminazioni!" sono stati gli slogan unificatori che hanno spinto oltre 2 000 squadre di tutta l´Unione europea nel 2006 e oltre 6 000 nel 2007 a presentare poster sul tema dei diritti dei minori e della non discriminazione. I migliori lavori, pubblicati sul sito del Commissario Barrot, potrebbero del resto essere utilizzati anche per future campagne europee. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: HU JIA SI AGGIUDICA IL PREMIO SACHAROV 2008  
 
Bruxelles, 27 ottobre 2008 - Il Parlamento europeo ha assegnato giovedì 23 ottobre il Premio Sacharov per la libertà di pensiero all´attivista politico cinese Hu Jia, La cerimonia di premiazione di terrà mercoledì 17 dicembre 2008 a Strasburgo. Hu Jia é da anni in prima linea per riaffermare i diritti dell´uomo in Cina; parte della sua attività é dedicata alla difesa dell´ambiente, alla lotta all´Aids e per un riconoscimento del massacro di piazza Tiananmen nel 1989. Al vincitore 2008 vanno un diploma di riconoscimento e un contributo di 50. 000 euro. Il Presidente Hans-gert Pöttering, subito dopo l´annuncio, ha ricordato come questo premio é un "segnale politico forte" di difesa di tutti i cinesi che si battono per il riconoscimento dei diritti dell´uomo. Il Premio Sacharov compie 20 anni Il Premio Sacharov, istituito nel 1988 in onore del fisico sovietico e dissidente politico Andrei Sakharov, é stato assegnato a personaggi e organizzazioni che si sono distinte per l´affermazione e il ripristino dei diritti dell´uomo nel mondo. Il 16 dicembre prossimo, alla vigilia della cerimonia celebrativa per la consegna ufficiale del Premio, il Parlamento festeggerà il suo 20esimo anniversario. .  
   
   
POLITICHE COMUNITARIE: OGGI RIUNIONE COMITATO DI SORVEGLIANZA  
 
L´aquila, 27 ottobre 2008 – Oggi e domani martedì 28 ottobre, si terrà all’ Aquila la riunione dei membri del Comitato di Sorveglianza, tra i quali membri della Comunità europea e dello Stato italiano, per fare il punto sullo stato d´avanzamento economico e procedurale dei progetti inseriti nei programmi comunitari Por Fers 2007-2013 e Docup 2000-2006. Nel pomeriggio di lunedì, alle ore 17. 00 a palazzo Centi, il Comitato terrà una riunione allargata alle parti sociali e produttive della regione, per la verifica dell´entità delle risorse fino ad ora impegnate e delle procedure adottate per la loro assegnazione. Il Comitato, per regolamento comunitario, è tenuto a riunirsi almeno due volte l´anno. .  
   
   
FESR: SPAZIO ALPINO: USCITO IL SECONDO BANDO DEL PROGRAMMA ENTRO IL 21 NOVEMBRE LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE  
 
 Trento, 27 ottobre 2008 - Il 20 ottobre è uscito il 2° bando del programma Spazio Alpino. La scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse è fissata al 21 novembre 2008. Il progetto completo sarà successivamente presentato solo da coloro che supereranno il 1° step. Il programma di cooperazione territoriale Spazio Alpino 2007-2013 rappresenta il proseguimento del “vecchio” programma Interreg Iiib Spazio Alpino 2000-2006. Obiettivo generale è quello di aumentare la competitività e l’attrattività dell’area attraverso lo sviluppo di azioni comuni frutto della cooperazione transnazionale. L’area del programma, immutata rispetto al passato, comprende Austria, Francia (Rhône-alpes, Provence-alpes-côte d’Azur, Franche-comtè Alsace), Germania(distretti di Oberbayern e Schwaben in Baviera, Tübingen e Freiburg nel Baden-württemberg), Italia (Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino-alto Adige, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria), Slovenia, Liechtenstein e Svizzera. “Spazio Alpino” si articola in 3 priorità: Competitività e attrattività dell’area di cooperazione, Accessibilità e connettività, Ambiente e prevenzione dei rischi. Con questo 2° bando sono disponibili 18,4 milioni di euro euro, pari al 20% del totale Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale). Ogni progetto è finanziato per il 76% da fondi Fesr e per il restante 24% dal fondo di rotazione nazionale. Possono presentare proposte progettuali sia soggetti pubblici che privati. Ogni progetto richiede la partecipazione di almeno 3 partner di paesi diversi dello spazio alpino. La durata dei singoli progetti non può superare 36 mesi e la dimensione finanziaria massima è pari a 2 milioni di euro di Fesr. I documenti ufficiali per la partecipazione al bando sono scaricabili dai siti: www. Alpine-space. Eu e www. Spazio-alpino. It. Per chi è interessato alla presentazione di proposte progettuali, il Contact Point italiano organizza degli infoday: a Venezia il giorno 27 ottobre 2008 e a Genova il 28 ottobre 2008. Per ulteriori informazioni è a disposizione il Servizio Rapporti Comunitari e Sviluppo Locale della Provincia: tel. 0461/495322 - e-mail: serv. Europa. Sviluppolocale@provincia. Tn. It . .  
   
   
SEMINARIO CONCLUSIVO DEL PROGETTO CBCED  
 
Bruxelles, 27 ottobre 2008 - Il 13 novembre il progetto Cbced ("Challenges and prospects of cross-border cooperation in the context of Eu enlargement") organizza un seminario a Bruxelles, in Belgio. Durante l´evento, che determinerà la chiusura del progetto, il consorzio di ricerca presenterà le principale scoperte fatte dal Cbced, che focalizza sull´imprenditoria nelle regioni frontaliere dell´Ue e sulla cooperazione transfrontaliera. Il Cbced va a completare progetti precedenti aiutando nella creazione di un approccio per lo sviluppo delle politiche basato sulle prove, relativo all´imprenditoria transfrontaliera. Il progetto ha analizzato le implicazioni dell´allargamento Ue sullo sviluppo dell´imprenditoria e ha valutato il potenziale contributo dell´imprenditoria transfrontaliera allo sviluppo regionale. Tra gli argomenti specifici indagati ci sono: l´effetto del cambiamento delle frontiere sulla percezione degli imprenditori e degli operatori istiuzionali rispetto all´identità regionale, individuare l´obiettivo per lo sviluppo di cluster emergenti di attività economiche nelle regioni frontaliere, valutare il ruolo dell´apprendimento individuale e collettivo a livello regionale, come anche la fiducia personale e istituzionale, per incentivare o impedire la cooperazione transfrontaliera e il suo contributo allo sviluppo economico. Un elemento chiave è stato quello di fornire raccomandazioni pratiche ai responsabili delle politiche e agli operatori nel campo dell´imprenditoria e dello sviluppo economico. Il progetto Cbced dovrebbe essere completato per la fine di novembre. Oppure scaricare il programma: ftp://ftp. Cordis. Europa. Eu/pub/fp7/ssh/docs/20081113_en. Pdf .  
   
   
MOLDOVA: IL PREMIER INCONTRA GLI IMPRENDITORI ITALIANI  
 
Chisinau, 27 ottobre 2008 - La Moldova è interessata a facilitare la cooperazione fra agricoltori locali e partner stranieri, secondo quanto dichiarato dal Primo Ministro moldavo Zinaida Greceanii nell’ambito di un incontro con una delegazione italiana di imprenditori che partecipano alle fiera internazionale specializzata Farmer 2008. La delegazione italiana è composta da produttori di frutta e verdura, patate e olio di oliva. Gli agricoltori italiani hanno dichiarato la propria disponibilità a condividere con i colleghi moldavi la loro esperienza per l’implementazione degli standard europei alle merci moldave e per renderne più semplice l’ingresso sul mercato europeo. Zinaida Greceanii ha spiegato che le restrizioni precedentemente imposte dalla Russia riguardanti le esportazioni del vino moldavo soo state una lezione per i produttori moldavi, per comprendere la necessità di migliorare la qualità dei beni esportati ed aumentare il mercato esterno. Il Primo Ministro ha dichiarato che il governo ha applicato delle misure per facilitare gli investimenti, anche nel settore agricolo, appoggiandosi all’esperienza dei partner per migliorare tale branca dell’economia moldava. Greceanii ha assicurato che per gli imprenditori stranieri è piuttosto favorevole iniziare una partnership con la Moldova, considerando la posizione geografica fra due grandi blocchi economici. Il Premier ha espresso interesse nella pratica italiana nelle tasse agricole, che implica un sistema speciale per gli agricoltori, così come, la struttura delle cooperative agricole già presenti in Italia e che coinvolge elementi di turismo rurale. .  
   
   
SLOVACCHIA: APRIRÀ A METÀ NOVEMBRE UN NUOVO PARCO INDUSTRIALE  
 
Bratislava, 27 ottobre 2008 - Il sindaco di Vranov nad Toplou, Tomas Leso, ha annunciato che a partire da metà novembre inizierà a funzionare un nuovo parco industriale nella città della Slovacchia orientale. Il parco occupa un’area di 160. 000 mq ed è uno dei più grandi della regione. L’infrastruttura è stata costruita dalla società svedese Skanska al costo complessivo di 120 mln Skk (4 mln Eur) finanziata con i Fondi strutturali europei. Leso ha spiegato che la municipalità locale sta concordando con gli investitori interessati l’occupazione di lotti nel parco ma non ha svelato i nomi delle società, anche se ha fatto intendere che appartengono al settore dell’ingegneria, dei materiali da costruzione e del tessile. .  
   
   
TURKMENISTAN: AUMENTATO DEL 23% IN 9 MESI IL PRODOTTO INTERNO LORDO  
 
Asgabat, 27 ottobre 2008 - Il Presidente della Commissione statistica statale, Kakamyrat Mommadov, ha reso noto che il Pil del Turkmenistan da gennaio a settembre 2008 ha raggiunto i 160. 000 mld manat (14. 250 manat/1$ il 14 ottobre 2008), pari ad un aumento del 23% rispetto allo stesso periodo del 2007. Nei nove mesi l’industria è cresciuta del 37%, le costruzioni del 28% e il commercio al dettaglio del 24,6%. Le operazioni industriali hanno inciso per il 52,4% del Pil, l’agricoltura per l’11,5%, le costruzioni per il 5,7%, i trasporti e le comunicazioni per il 4,3%, il dettaglio per il 5,4% e i servizi per il 20,7%. Da gennaio ad agosto del 2007, il commercio estero è salito del 34,7%. Il surplus commerciale del Paese ha toccato i 4,707 mld $, con un incremento annuo del 51,7%. Il vice Premier turkmeno, Khodzhamyrat Geldimyradov, che sovrintende le attività economiche del Paese, ha spiegato che il Turkmenistan sta continuando a dimostrare una crescita economica stabile, indicata dai risultati economici da gennaio a settembre. L’investimento totale nell’economia del Paese è raddoppiato a 28. 800 mld manat con un incremento dell’investimento estero del 90% nel periodo. .  
   
   
WIENER BORSE HA LA MAGGIORANZA LJUBLJANSKA BORZA  
 
Lubiana, 27 ottobre 2008 - La Borsa di Vienna (Wiener Borse) ha comprato 27. 197 azioni della Borsa di Lubiana (Ljubljanska Borza) diventandone di fatto il proprietario, con l´81,01 per cento dei diritti di voto. Lo rende noto un articolo del quotidiano "Primorski dnevnik". Il Garante della Concorrenza sloveno ha dato parere positivo all´operazione, non avendo avuto reclami da terzi. La vendita è stata definita in giugno, quando gli austriaci hanno prevalso sull´offerta della Borsa greca. Non c´è un comunicato ufficiale sul prezzo pagato: si suppone sia di 1. 401 euro per azione. Gli austriaci hanno comunicato di voler creare nuove opportunità di sviluppo per il capitale sloveno e contemporaneamente di spingere lo Stato sloveno a privatizzare il maggior numero di aziende ancora statali mediante la loro collocazione in Borsa. .  
   
   
ABI, IL COMITATO ESECUTIVO CONFERMA PROFUMO NEL CONSIGLIO DELLA FBE  
 
Roma, 27 ottobre 2008 - Il Comitato Esecutivo dell’Abi ha confermato l’amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo, rappresentante italiano nel Consiglio della Federazione Bancaria Europea. Il Consiglio è l’organo competente ad assumere le decisioni di natura strategica e politica sulle principali questioni all’attenzione della Federazione, alla quale aderiscono 31 Associazioni bancarie dei Paesi europei. . .  
   
   
BPM: BANCA D´ITALIA APPROVA MODIFICHE STATUTARIE  
 
Milano, 27 ottobre 2008 - Banca Popolare di Milano comunica che la Banca d’Italia ha autorizzato le modifiche statutarie così come proposte dal Consiglio di Amministrazione di Bipiemme il 9 settembre scorso. Pertanto il Consiglio di Amministrazione di Bipiemme dell’11 novembre prossimo provvederà a convocare l’Assemblea Straordinaria entro l’anno. .  
   
   
CATTOLICA ASSICURAZIONI: AL VIA L’INTEGRAZIONE DELLE STRUTTURE DI SERVIZIO DEL GRUPPO  
 
 Verona, 27 ottobre 2008 -  In coerenza con le iniziative di ottimizzazione dell’architettura industriale, Cattolica Assicurazioni informa che è stato firmato l’atto di fusione per incorporazione di di. Ca. S. C. P. A. , specializzata nella gestione dei sinistri per tutte le società del Gruppo, in Cattolica It Services s. C. P. A. , società dedicata alla gestione dei sistemi informativi del Gruppo, con efficacia a partire dal 31 ottobre prossimo. L’operazione rientra tra le iniziative di integrazione delle strutture di servizio operativo in ottica di massimizzazione dei livelli di efficienza del Gruppo, in prosecuzione delle operazioni di riorganizzazione, già iniziate nei mesi scorsi, finalizzate ad una generale semplificazione societaria e razionalizzazione della struttura del Gruppo come previsto nel Piano Strategico 2007-2010. .  
   
   
SUSSIDIARIETA´,FORMIGONI A SENATO FRANCIA SU MODELLO LOMBARDO  
 
Milano, 27 ottobre 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, accompagnato dai delegati Claudio Morpurgo e Robi Ronza, venerdì 24 ottobre è stato a Parigi per partecipare alle "Assise della sussidiarietà", incontro organizzato dal Comitato delle Regioni dell´Unione Europea e dal Senato francese. L´evento, che si è tenuto appunto nella sede del Senato della Repubblica francese (Palais du Luxembourg, Sala Clemenceau), era dedicato ad approfondire il tema del rapporto tra i vari livelli di governo che agiscono in Europa ed ha visto la partecipazione, tra gi altri di Gérard Larcher (presidente del Senato francese), Luc Van den Brande (presidente del Comitato delle Regioni e membro del Parlamento fiammingo), Jean-pierre Jouyet (sottosegretario di Stato incaricato degli Affari europei) e Margot Wallström (vicepresidente della Commissione europea e responsabile delle relazioni istituzionali e della strategia di comunicazione). Il presidente Formigoni è intervenuto nella prima sessione ("Legiferare meglio, una sfida di buona governance multilivello in Europa") che si è svolta a partire, trattando il tema de "La Governance Multilivello in seno all´Unione Europea: un impegno comune per una vera cultura della sussidiarietà". In particolare, Formigoni è stato invitato a presentare l´esempio della Lombardia come modello positivo di realizzazione di politiche di sussidiarietà e a svolgere alcune considerazioni sullo sviluppo dei rapporti tra le Regioni, gli Stati nazionali e le Istituzioni europee. Nel corso della giornata, il presidente Formigoni avrà anche dei colloqui personali con Jean-pierre Jouyet, Margot Wallstrom, Luc Van Den Brande e con l´ambasciatore italiano a Parigi, Ludovico Ortona. .  
   
   
EXPO. FORMIGONI: BENE FIRMA DECRETO, ORA SI VA A PIENO REGIME  
 
Milano, 27 ottobre 2008 - "Sono soddisfatto che il decreto sia stato firmato dal presidente del Consiglio dei ministri, come era stato previsto nei giorni scorsi". Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ricordando che "noi, d´altra parte, in Lombardia da tempo stiamo lavorando con grande concretezza e piena sintonia". "Ora - conclude Formigoni - il dpcm ci permetterà di far funzionare la macchina operativa a pieno regime". .  
   
   
DANUTA HüBNER, COMMISSARIA EUROPEA RESPONSABILE PER LA POLITICA REGIONALE, IN VISITA ALL´UMBRIA E ALLE MARCHE INNOVAZIONE ED ENERGIE RINNOVABILI: SONO QUESTI GLI ELEMENTI CHIAVE DEL SUCCESSO DELLA POLITICA DI COESIONE IN UMBRIA; NELLE MARCHE PIÙ OCCUPAZIONE E INNOVAZIONE GRAZIE AGLI INVESTIMENTI COMUNITARI.  
 
Bruxelles, 27 ottobre  2008  -  Danuta Hübner, commissaria europea responsabile della politica regionale, il 24 ottobre è stata in visita a Camerino, Ancona e Jesi per vedere i risultati concreti conseguiti grazie agli investimenti della politica di coesione. Il cofinanziamento comunitario dei progetti ha un ruolo di catalizzatore dell´innovazione, della competitività e dell´occupazione. Nel corso della visita il commissario Hübner ha incontrato il presidente della regione Gian Mario Spacca, esponenti dell´amministrazione regionale e delle forze sociali e ribadirà l´esigenza di indirizzare i nuovi investimenti comunitari del periodo di programmazione 2007-2013 verso la ricerca e lo sviluppo. Alla vigilia della visita, la commissaria Hübner ha dichiarato: "In un momento di crisi finanziaria globale, la politica di coesione comunitaria costituisce un potente fattore di stabilità per gli Stati membri e le loro regioni. L´ue ha investito massicciamente nelle Marche: solo a titolo di esempio vorrei ricordare gli investimenti per l´ammodernamento dei porti, per il restauro di edifici storici e il contributo alla realizzazione di centri di ricerca all´avanguardia. La politica di coesione produce un impatto evidente sull´economia e ha ripercussioni positive sulla vita quotidiana dei cittadini. Partendo da quanto realizzato finora, intendiamo concentrare gli investimenti nei settori più promettenti in termini di crescita e di occupazione, ovvero nell´innovazione, nell´economia della conoscenza, nella società dell´informazione, nelle energie rinnovabili e nell´efficienza energetica. " Nuovo programma per il periodo 2007-2013 - L´obiettivo generale del programma della regione Marche è la promozione della competitività dell´economia regionale. Le Marche usufruiranno complessivamente di un contributo finanziario dell´Unione europea pari a 426,5 milioni di euro: 113 milioni di euro saranno erogati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), 111,5 milioni di euro dal Fondo sociale europeo (Fse) e 202 milioni di euro dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr). Le priorità regionali riguardano la ricerca, l´innovazione, lo sviluppo sostenibile e l´uso delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) nelle imprese locali. La regione Marche, oltre a puntare alla creazione di 1 500 nuovi posti di lavoro (con un incremento del 20% dell´occupazione nella ricerca e nello sviluppo), mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (del 5% entro il 2013) e il livello dell´inquinamento atmosferico locale ( Memo/08/338). Conferimento della laurea honoris causa al commissario Hübner per il suo impegno a favore dell´integrazione ( Discorso pronunciato all´Università di Camerino). La commissaria Hübner inizierà la sua visita a Camerino, importante centro culturale e artistico della provincia di Macerata, gravemente colpito dal terremoto verificatosi in Italia nel 1997. Ha visitato i restauri effettuati nelle chiese di San Filippo e San Domenico con il contributo finanziario del Fesr. Nel Palazzo Ducale, sede dell´università di Camerino, le verrà conferita dal rettore Fulvio Esposito la laurea honoris causa in scienze politiche per il suo impegno a favore dell´integrazione europea. Ad Ancona ha incontrato il presidente della Regione Gian Mario Spacca e visitato il porto, i cui lavori di ammodernamento contribuiscono al rilancio delle attività della flotta peschereccia, ancora importanti nell´economia locale. Il porto è anche un importante scalo di partenza per i collegamenti marittimi transadriatici e sono stati anche realizzati spazi destinati alle officine di riparazione navale (contributo Ue: 2,07 milioni di euro). Il sostegno alle piccole e medie imprese (Pmi) rappresenta una priorità per la regione. A Jesi il commissario Hübner visiterà il centro di ricerca “Meccano”, checontribuisce alla promozione dello sviluppo delle imprese della regione specializzate nell´elettromeccanica. Il laboratorio del centro è ospitato in una nuova struttura realizzata appositamente anche con il finanziamento dell´Unione europea (contributo Ue: 3,02 milioni di euro). Sempre a Jesi il commissario visiterà l´interporto, piattaforma multimodale essenziale per lo sviluppo del sistema regionale dei trasporti e per lo sviluppo economico della regione nel suo complesso. La struttura costituisce, con il porto di Ancona e l´aeroporto di Falconara, una piattaforma logistica per il traffico tra la regione e l´Italia centrale da un lato e i Balcani e il mare Adriatico dall´altra (contributo Ue: 850 500 euro). .  
   
   
UNIONE EUROPEA: "POR FESR" : 350 MLN PER LO SVILUPPO REGIONALE; INCONTRO A PERUGIA SU ATTUAZIONE PROGRAMMA COMUNITARIO  
 
Perugia, 27 ottobre 2008 - Trecento cinquanta milioni di euro di contributi pubblici che produrranno investimenti per oltre 800 milioni di euro: è la dotazione finanziaria del Programma operativo regionale (Por) del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013. Lo ha ricordato l’assessore all’ambiente della Regione Umbria, Lamberto Bottini, introducendo l’incontro territoriale per l’attuazione del Programma che si è tenuto a Perugia con i diversi soggetti interessati. “Il Por Fesr – ha detto Bottini – rappresenta un’occasione importante per l’Umbria e per la competitività del suo sistema socioeconomico. Le risorse a disposizione non verranno utilizzate per interventi a pioggia, ma saranno destinate in maniera selezionata ad incrementare la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione del sistema umbro. L’obiettivo è favorire la competitività e la tenuta sociale dell’intera regione. Particolare attenzione – ha aggiunto l’assessore – sarà rivolta alle nuove frontiere dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente, della prevenzione dei rischi e dello sviluppo delle fonti rinnovabili”. La nuova fase di programmazione – ha sottolineato il responsabile del Servizio programmazione comunitaria della Regione Umbria, Domenico Antonio Colombo - interesserà tutto il territorio regionale, incluso per la prima volta quello del comune di Perugia. Questo ci consente maggiore autonomia rispetto alla scelta delle tematiche e dei settori di intervento, ma ci impone una accresciuta responsabilità nell’indicare i nodi da sciogliere per sostenere lo sviluppo dell’Umbria. In qualche modo – ha proseguito – la Regione ha anticipato la nuova fase di programmazione avviando l’attuazione del Programma con l’emanazione di due bandi riguardanti il cosiddetto “pacchetto competitività” ed i Programmi urbani complessi “2”. Il Por Fesr, che rientra tra gli strumenti strategici della programmazione unitaria della Regione, si articola in cinque assi: ricerca innovazione, ambiente, energia, riqualificazione delle aree urbane ed assistenza tecnica. La parte più rilevante delle risorse, pari al 61%, è destinata alla ricerca, all’innovazione ed all’energia perché anche l’Umbria – ha aggiunto - intende contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati nel Consiglio di Lisbona. Uno strumento innovativo per lo sviluppo e la riqualificazione delle aree urbane è rappresentato, nell’ambito del Por Fesr, dai Programmi integrati di sviluppo urbano (Puc 2) che, accanto ad interventi riguardanti le opere pubbliche e l’edilizia residenziale, prevedono per la prima volta azioni rivolte alle attività produttive e culturali. Al bando, scaduto lo scorso 20 ottobre – ha concluso Colombo – hanno partecipato tutti i diciannove comuni umbri con popolazione superiore ai 10 mila abitanti. Ora – ha annunciato - si passa alla fase istruttoria per la selezione delle proposte presentate che si caratterizzano per un ampio coinvolgimento dei soggetti locali. Spetterà poi ai Comuni – e questa è un’altra novità – la gestione degli interventi e delle risorse necessarie all’attuazione dei programmi. Sul fronte dei rischi naturali e del recupero ambientale – ha detto Giovanna Saltalamacchia, responsabile Unità Operativa per la promozione e coordinamento dei Progetti comunitari della Regione Umbria - attraverso il Programma sarà possibile costruire Piani di gestione per la prevenzione dei rischi naturali e tecnologici con l’obiettivo di arrivare alla definizione del Piano regionale coordinato per la prevenzione multirischio. La gestione spetterà ad un unico soggetto, individuato nel Centro regionale polifunzione di Foligno, che avrà il compito di coordinare tutte le attività di prevenzione, previsione e di risposta rapida alle emergenze. Tra gli interventi previsti anche la promozione della qualità ambientale dei territori e dei servizi ed il recupero e riqualificazione delle aree degradate. Le risorse previste per queste attività ammontano a circa 21 milioni di euro. Tra gli aspetti innovativi della nuova stagione Por Fesr - ha Raoul Segatori del Servizio Promozione e valorizzazione sistemi naturalistici e paesaggistici della Regione – va sottolineata l’attenzione dedicata alla piena valorizzazione delle risorse ambientali dell’Umbria, con l’obiettivo di renderle uno dei più importanti attrattori turistici della regione. All’attività per la promozione di interventi ambientali per la valorizzazione dei siti di “Natura 2000” saranno destinati circa 20 milioni di euro in 7 anni. La progettazione avverrà a livello regionale nell’ambito delle cinque aree individuate sul territorio umbro ritenute più importanti e di particolare interesse naturalistico e paesaggistico. Per la loro valorizzazione è stato nominato un nucleo di esperti che ne accompagnerà la progettazione. L’obiettivo è di operare secondo una strategia complessiva che, evitando frammentazioni, supporti progetti di elevata visibilità, con ricadute positive per l’intero territorio umbro. Integrazione e messa a sistema sono – per la responsabile del Servizio Beni Culturali della Regione Umbria, Paola Gonnellini – le parole d’ordine che contraddistinguono la linea di attività prevista dal Programma Fesr per la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale ed ambientale. Interventi che, nella nuova fase di programmazione, sono indirizzati soprattutto alla valorizzazione ed al potenziamento delle eccellenze territoriali attraverso l’integrazione ed il completamento dei sistemi regionali sotto il profilo ambientale e culturale. Tra le finalità dell’azione, che prevede investimenti complessivi per 26 milioni di euro a cui si aggiungono almeno altrettante risorse derivanti da altri strumenti di programmazione, anche la definizione del “prodotto Umbria” e la realizzazione di progetti, a regia regionale, per la promozione e valorizzazione di quanto realizzato nell’ambito della precedente fase di programmazione. Solo per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili il Programma Fesr prevede risorse per 52,2 milioni di euro pari a circa il 15% della dotazione pubblica globale – ha spiegato il Dirigente del Servizio Energia della Regione Pier Luigi Manna - a cui si aggiungono confinanziamenti di imprese ed enti locali. Energia da fonti rinnovabili, risparmio energetico ma soprattutto riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni sono i principali settori in cui si articolano gli interventi con una particolare attenzione alla ricerca e all’innovazione. .  
   
   
DANUTA HUBNER: INNOVAZIONE ED ENERGIE RINNOVABILI – ELEMENTI CHIAVE DEL SUCCESSO DELLA POLITICA DI COESIONE IN UMBRIA  
 
 Bruxelles, 27 ottobre 2008 - Danuta Hübner, commissaria europea responsabile della politica regionale, in visita a Perugia e in Umbria per vedere i risultati di alcuni progetti cofinanziati dalla politica di coesione comunitaria, quali un´impresa all´avanguardia che produce "bioplastica" riciclabile e una chiesa di Assisi al cui restauro post-sismico ha contribuito anche l´Ue. La Commissaria Hübner ha incontrato il presidente della regione Maria Rita Lorenzetti, esponenti del governo regionale e rappresentanti del mondo delle imprese e dei sindacati, discutendo con loro l´attuazione degli investimenti della politica di coesione e la necessità di una maggiore attenzione per la ricerca e lo sviluppo. Alla vigilia della visita, La Commissaria Hübner aveva dichiarato: "In questa fase di grave incertezza economica, la politica di coesione comunitaria costituisce un potente fattore di stabilità per gli Stati membri e le loro regioni. Indicatori recenti mostrano un miglioramento delle condizioni economiche in Umbria, ma resta ancora forte la necessità di un incremento della spesa pubblica e privata nel settore della ricerca e dello sviluppo (R&s). La regione vanta una produzione e un consumo di energia rinnovabili superiori alla media non solo italiana, ma anche europea. Invito tutti coloro che hanno responsabilità nell´attuazione dei programmi finanziati dalla politica di coesione dell´Ue a lavorare insieme, a sfruttare i punti di forza dell´Umbria, a colmare le carenze e a realizzare risultati concreti per i cittadini. " Nuovo programma per il periodo 2007-2013 - L´umbria, nell´elaborare il proprio programma della politica di coesione per il periodo 2007-2013, ha fissato obiettivi ambiziosi: creazione di 2 000 nuovi posti di lavoro, aumento delle esportazioni del 5%, accesso universale a Internet con connessioni a banda larga o senza fili e incremento del 5% della produzione di energie rinnovabili. La regione ha appena pubblicato i primi "bandi" collegati a questi obiettivi: centinaia di progetti potranno ricevere finanziamenti comunitari, purché rispettino le priorità stabilite dal programma. La regione usufruirà complessivamente di uncontributo finanziario dell´Unione europeapari a583,5 milioni di euro: 150 milioni di euro saranno erogati dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), 99 milioni di euro dal Fondo sociale europeo (Fse) e 334,5 milioni di euro dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) ( Memo/08/58). Progetti concreti finanziati dalla politica di coesione comunitaria . Il commissario Hübner si recherà presso l´azienda Novamont di Terni, leader nel settore dei prodotti biodegradabili. In Europa vengono consumati ogni anno 40 milioni di tonnellate di plastica derivata dal petrolio e da questo è nata l´idea dell´impresa di produrre una "bioplastica, la "Mater-bi" a partire dal mais e dai semi di girasole. La bioplastica è completamente riciclabile, biodegradabile e persino compostabile. Il nuovo prodotto vanta una vasta gamma di applicazioni, che vanno dalle borse e prodotti per imballaggio ai bicchieri usa e getta. La Novamont ha collaborato anche con la multinazionale statunitense Goodyear per sviluppare uno pneumatico "ambientale" che riduce del 40% la resistenza al rotolamento. Investimenti europei per un totale di 675 000 euro hanno contribuito alla realizzazione di questa bioraffineria ultramoderna. Nel 2007 la Novamont ha ricevuto il premio "Inventore europeo dell´anno" dall´Ufficio europeo dei brevetti. Ad Assisi, patria di San Francesco, fondatore dell´ordine dei frati francescani, Danuta Hübner visiterà i restauri effettuati dopo il terremoto del 1997 che provocò gravi danni. L´unione europea ha partecipato tra l´altro al restauro della chiesa di Santa Chiara (1,5 milioni di euro) e di Palazzo Vallemani (834 000 euro). Il commissario si recherà anche presso l´High Technology Centre (Htc) di Foligno, centro specializzato nel settore della meccanica avanzata, che ha beneficiato anch´esso di investimenti nel quadro della politica di coesione dell´Unione europea. Cooperazione territoriale - Sebbene l´Umbria non possa partecipare a progetti transfrontalieri dell´Ue vista la sua posizione geografica nel cuore dell´Italia, nulla le impedisce di cooperare con i paesi vicini attraverso i programmi transnazionali. L´umbria partecipa attivamente con altri otto Stati membri al "programma Med", che promuove partenariati nella parte settentrionale del Mediterraneo e collabora con quindici altri paesi al programma "Europa sudorientale". . .  
   
   
PRESIDENTE BURLANDO: "DAL PRIMO GENNAIO TAGLIEREMO LE TASSE AD ULTERIORI 144 MILA LIGURI A TESTIMONIANZA DELLA CORRETTEZZA DELLA NOSTRA MANOVRA FINANZIARIA"  
 
Genova, 27 Ottobre 2008 - "Il Governo ha approvata la nostra manovra finanziaria e così facendo ci autorizza a ridurre le tasse a 144. 000 liguri con un reddito lordo annuo tra i 20. 000 e i 25. 000 euro a partire dal primo gennaio, come avevamo previsto". La notizia è stata data il 24 ottobre dal presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando e dagli assessori regionali alle Finanze e alla Salute, Giovanni Battista Pittaluga e Claudio Montaldo, dopo averla appresa nel corso della riunione di Giunta. "In pratica - ha ribadito il presidente - non solo è stato certificato un pareggio di bilancio per il 2007, ma 16 milioni di avanzo che potranno essere utilizzati per ridurre l´imposizione fiscale. Ammonteranno a circa 10 euro i soldi in busta paga in più, fatto particolarmente importante soprattutto in un momento di crisi finanziaria e di contrazione dei consumi: sono in tutto 16 milioni di euro che resteranno nelle tasche dei liguri per il 2009". "Il nostro prossimo obiettivo - ha concluso il presidente della Regione Liguria - è quello di arrivare alla riduzione delle tasse nel 2009 anche per i redditi compresi tra i 25. 000 e i 30. 000 euro l´anno". "I 310 milioni di disavanzo sanitario del 2004 -ha continuato il presidente Burlando - non solo sono stati colmati, ma abbiamo fatto anche un significativo passo avanti. Va anche ricordato che la Liguria ha mantenuto, rispetto ad altre regioni, l´Irap per le imprese a un livello più basso. Noi abbiamo esentato da subito dal pagamento delle aliquote i redditi fino a 13. 000 euro annui (247mila contribuenti), abbiamo poi tolto l´aliquota nel 2007 a redditi fino a 20. 000 euro (288 mila contribuenti). Oggi le togliamo ai redditi fino a 25. 000, e intendiamo poi farlo anche per i redditi fino a 30. 000 euro (82. 000 contribuenti). In questo ultimo periodo solo il 15% dei contribuenti con redditi più alti pagherà le aliquote". "La notizia di oggi - ha aggiunto l´assessore regionale al Bilancio - testimonia che la manovra finanziaria da noi compiuta due anni fa per evitare un aggravio di tasse ai liguri di 240 milioni è stata efficace". Anche l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo ha espresso soddisfazione rispetto alla possibilità di ridurre ulteriormente le tasse ai liguri, grazie al raggiungimento degli obiettivi sanitari. "E´ in atto - ha detto Montaldo - un processo virtuoso nel sistema sanitario ligure che ha determinato una riduzione dei costi, nonostante l´apertura di nuovi servizi". "A fine anno - ha ricordato l´assessore alla Salute della Regione Liguria - saranno aperti infatti ulteriori 500 nuovi posti di residenzialità per anziani che porteranno a 1. 500 i posti creati dal 2005". .  
   
   
IL MODELLO VENETO DELLA RETE DEI DISTRETTI E DEI METADISTRETTI PIACE ALLE ALTRE REGIONI ITALIANE  
 
Roma, 27 ottobre 2008 - La rete veneta dei distretti e dei meta distretti è considerata uno straordinario modello da tutte le regioni italiane. Il Governo intende utilizzare l’esperienza del sistema socio economico veneto per calibrare la nuova normativa nazionale. Un plauso alla realtà veneta è arrivato anche dalla Commissione europea che ha apprezzato le specificità e le potenzialità del tessuto produttivo delle sette province. Di organizzazione distrettuale e di imprenditoria diffusa si è parlato il 23 ottobre nella sede del Cnel di Roma durante un incontro promosso dal ministero delle Attività produttive con le regioni, le parti sociali, le associazioni di categoria e gli istituti di credito per valutare possibili azioni e eventuali interventi per la competitività del sistema industriale italiano alla vigilia dell’emanazione dei decreti delegati che toccano queste materie e dei collegati alla legge finanziaria. “La Regione del Veneto - ha spiegato l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor - ha già approvato il bando di assegnazione delle risorse per i patti di sviluppo distrettuale e meta distrettuale stanziando 6 milioni di euro. Il programma è stato anche cofinanziato dal Governo con altri 5 milioni di euro. Si tratta di un bando innovativo rispetto al passato perché, per la prima volta, le procedure sono state tutte informatizzate, dalla presentazione da parte dei distretti e dei meta distretti della domanda, all’iter di approvazione della richiesta e di accesso ai finanziamenti, alla verifica del trasferimento delle risorse. ” Gli obiettivi che si è inteso raggiungere investendo sui progetti sono aumentare la competitività dei sistemi produttivi a valenza regionale, incentivare la ricerca scientifica e tecnologica, favorire la collaborazione e soprattutto l’aggregazione tra le imprese venete e i protagonisti della rete veneta dell’innovazione. “A interessarci - ha ribadito Vendemiano Sartor - è stata essenzialmente l’innovazione all’interno dei cluster veneti. Naturalmente, come negli anni passati, ci aspettiamo ottimi risultati. ” L’assessore non ha, inoltre, nascosto grande soddisfazione per il fatto che il ministero allo Sviluppo economico ha adottato, per la disciplina delle aggregazioni di filiera e gli interventi di sviluppo industriale e produttivo, praticamente le stesse linee guida scelte dalla Regione del Veneto. Il sistema distrettuale veneto vanta attualmente 8 mila aziende con 215 mila addetti. Per l’assessore la caratteristica più apprezzabile dei distretti e dei metadistretti veneti è la “spontaneità” con cui si sono formate le aggregazioni: un aspetto che non potrà essere assolutamente modificato dal Governo nella nuova dottrina legislativa e giuridica in senso centralista. L’assessore ha auspicato, poi, che ci sia un impegno preciso da parte del Governo perché i finanziamenti siano ancora indirizzati come in passato a progettualità di sistema e non alle singole imprese che si faranno carico in tempi successivi di dare vita ad aggregazioni. Infine, l’assessore ha espresso la forte volontà che la regia resti alle regioni e non sia demandata ai singoli enti locali creando così confusione e ingovernabilità. “Il Veneto - ha concluso l’assessore Vendemiano Sartor - è disponibile sin da ora, insieme alle altre regioni italiane, a individuare percorsi virtuosi, a trovare elementi territoriali di valore, a pensare soluzioni innovative per creare favorevoli e propizie condizioni di sviluppo . ” .  
   
   
ROMA: SONO DISPONIBILI, PRESSO “CASA IRIDE”, 4 POSTI LETTO DI DOMICILIAZIONE TEMPORANEA PER PERSONE IN STATO VEGETATIVO PERSISTENTE.  
 
Roma, 27 ottobre 2008 - “Casa Iride” è una struttura realizzata all’interno di un centro polivalente di servizi sociosanitari, in via di Torre Spaccata, per l’accoglienza di persone in stato vegetativo persistente. Sono sette in totale i posti dedicati alla residenza, tutela ed assistenza per persone con totale assenza di autonomia e in stato vegetativo permanente e al sostegno delle rispettive famiglie. Di questi, tre sono destinati alla domiciliazione stabile, ovvero rivolti a quelle persone dimesse dalle unità di risveglio o di neuroriabilitazione intensiva per essere avviati all’assistenza domiciliare e che si trovano in situazioni socio-economiche che ne impediscono la permanenza presso la loro residenza. Dei quattro posti tutt’ora disponibili, tre sono destinati alla domiciliazione temporanea e uno al periodo di sollievo. Nel primo caso, si tratta di servizi per l’assistenza alle persone le cui famiglie, al momento delle dimissioni, non abbiano ancora adeguato l’abitazione di appartenenza o non siano in grado di assicurare al proprio congiunto un adeguato sostegno. La durata del periodo di domiciliazione temporanea non può essere superiore ai tre mesi. Il periodo di sollievo prevede la presa in carico struttura delle persone in stato vegetativo da parte della struttura per consentire alla famiglia un intervallo di riposo, per una permanenza massima di 30 giorni. “Siamo consapevoli del disagio, non solo emotivo, che un trauma del genere comporta per le famiglie che spesso, dal momento della dimissione dall’ospedale del proprio caro, si trovano di fronte alla necessità di dover adeguare le proprie abitazioni e riorganizzare le dinamiche familiari per assistere il proprio congiunto – ha detto l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma – Stiamo studiando la possibilità di aumentare la presenza di posti di sollievo con l’apertura di due strutture che aiutino le famiglie a sostenere lo sforzo emotivo che la gestione di una situazione come questa necessariamente comporta”. Per le famiglie interessate sono disponibili appositi moduli reperibili presso l’Urp del V Dipartimento, aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8. 30 alle 13, il martedì e il giovedì dalle 13. 30 alle 17. Le richieste vanno spedite in busta chiusa specificando la “Richiesta di ospitalità Casa Iride” all’Ufficio del Protocollo del Dipartimento V, in viale Manzoni 16, aperto ogni martedì e giovedì dalle 8. 30 alle 13 e dalle 14. 30 alle 17. .  
   
   
A CAGLIARI VERTICE SUL PROGRAMMA TRANFRONTALIERO ITALIA-FRANCIA MARITTIMO PROGETTI PER 30 MILIONI PER LE 4 REGIONI COSTIERE PRESENTE L´ASSESSORE TOSCHI E I COLLEGHI D I SARDEGNA, LIGURIA E CORSICA  
 
Firenze, 27 ottobre 2008 - Progetti per 30 milioni di euro entro la fine del 2008 sui temi: innovazione, ambiente, cultura e accessibilità. Progetti che vengono definiti “interessanti” e che “rappresentano altrettante possibilità di sviluppo” per la zona costiera della Toscana e per Sardegna, Liguria e Corsica. E´ quanto deriva dall´esame di ammissibilità dei progetti del primo bando di attuazione del programma Transfrontaliero Italia-francia marittimo che riguarda le 4 regioni rivierasche e che è dotato, complessivamente, di risorse per 160 milioni di euro. Per la Toscana le province interessate sono quelle di Livorno (capofila), Grosseto, Pisa, Lucca, Massa e Carrara. L´assessore toscano Massimo Toschi ha partecipato a Cagliari ad un incontro con i colleghi Eliseo Secci della Regione Sardegna, Jerome Polverini, della Corsica e Carlo Ruggeri della Liguria, durante il quale è stato fatto il punto sull´attuazione del programma. La riunione si è conclusa con la sigla di un documento congiunto nel quale i rappresentanti delle 4 regioni prendono atto del positivo lavoro svolto e indicano per il 2009 l´avvio dei lavori relativi ai progetti approvati e il lancio di un nuovo bando. Il documento sottolinea la volontà di rafforzare la cooperazione fra i territori interessati ed esprime interesse sull´ipotesi di creazione di una Euroregione Alpi-mediterraneo. Infine il documento conferma la scelta dei 10 temi indicati come strategici per l´approfondimento e la messa in opera di progetti particolarmente significativi che strutturino lo spazio di cooperazione. . .  
   
   
LE IMPRESE FIORENTINE CHIEDONO AIUTO ALLE BANCHE: “NON CHIUDETE IL CREDITO” CNA FIRENZE RACCOGLIE LE SEGNALAZIONI DELLE AZIENDE E SI ATTIVA PER ORGANIZZARE UNA TASK FORCE PER DIALOGARE CON GLI ISTITUITI DI CREDITO.  
 
 Firenze, 28 ottobre 2008 - “La crisi per l’economia reale è appena agli inizi - ha spiegato il direttore di Cna Firenze Luigi Nenci nell’ambito dell’incontro organizzato questa mattina dall’associazione fiorentina – i suoi effetti si manifesteranno nel 2009 e saranno pesanti. Per il prossimo anno si stima infatti una riduzione, in termini occupazionali, fra i 35/50 mila dipendenti a livello regionale. A Firenze, le imprese sono più esposte con il sistema bancario rispetto al Nord Italia quindi, il ruolo delle banche è ancor più importante: ciò che chiediamo è di non chiudere il credito, sia quello a breve termine per garantire la liquidità, sia quello a medio - lungo termine che assolve ad una funzione anticiclica e quindi aiuterebbe a riattivare il circolo virtuoso”. In questo contesto Cna Firenze si è adoperata per monitorare in tempo reale lo stato della crisi ed interagire con il sistema bancario: “oltre ad attivare un numero verde per le aziende – ha spiegato Nenci – che sarà pronto a breve, stiamo organizzando una task force con consulenti esterni ed interni per mettere a punto un sistema di regole da condividere con le banche al fine di scambiare le conoscenze sui problemi delle imprese. I nostri uffici stanno già raccogliendo le segnalazioni delle aziende in difficoltà”. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato Gaetano Aiello, docente di Marketing Facoltà di Economia, Università di Firenze e Luciano Nebbia, direttore generale di Banca Cr Firenze, il direttore di Cna Firenze ha infine sottolineato quanto sia importante “una strategia che punti a rilanciare la domanda ed il mercato interno, oltre a fondamentali politiche fiscali e del lavoro. Inoltre – ha concluso - occorre introdurre nuove regole per garantire i prodotti bancari perché, quelle attuali, non sono sufficienti”. “Non intendiamo togliere denaro alle aziende” ha affermato Luciano Nebbia direttore Generale Banca Cr Firenze. “Il sistema bancario italiano è sano, perché ha privilegiato il rapporto con le famiglie, con le imprese e con il singolo investitore, un modo di fare banca forse più tradizionale, ma anche saggio, proprio delle banche più vicine al territorio come Carifirenze”. “Ben dodicimila nuovi clienti ci hanno scelto da aprile ad oggi” aggiunge Nebbia “anche perché facciamo parte di un grande gruppo Intesa Sanpaolo che ha nel tempo investito in strumenti che si stanno rivelando sempre più indispensabili nella conoscenza e valutazione di cosa fare. Oggi è fondamentale saper giocare d’anticipo e valutare il reale valore delle imprese, ed è in questo contesto che il ruolo delle associazioni e dei consorzi di categoria è strategico. Proprio da questa collaborazione siamo riusciti a proporre, primi in Italia, due operazioni tranched cover per l’erogazione del credito a breve termine alle nostre Pmi”. .  
   
   
BOLZANO, ELEZIONI PROVINCIALI: HA VOTATO L´80,1% DEGLI ELETTORI  
 
Bolzano, 27 ottobre 2008 - I seggi per le elezioni provinciali 2008 si sono chiusi alle 22 registrando un´affluenza alle urne pari all´80,1% degli aventi diritto, un - 2,3% rispetto al 2003, quando l´affluenza al voto era stata dell´82,4%. La percentuale più alta si registra a Terento, quella più bassa a Merano. Dall’apertura dei seggi e sino alle 22 sono stati 313. 867 gli elettori che si sono recati alle urne in Alto Adige, pari all´80,1% degli aventi diritto, che erano complessivamente 387. 796. Si registra quindi un calo del 2,3% rispetto alle elezioni provinciali del 2003, quando aveva votato l´82,4% (312. 200 elettori). In questa tornata elettorale la maggiore affluenza al voto è stata registrata nel Comune di Terento con il 91,1% (cinque anni fa a Verano con il 92,3%), mentre la partecipazione più bassa si è avuta a Merano con il 69,1% (nel 2003 ultimo ancora Merano con il 73%). A Bolzano ha votato il 73,2% degli elettori (contro il 76,8% di 5 anni fa), a Bressanone del 77,5% (80,6% nel 2003), a Brunico dell´80,2% (era l´81,8% 5 anni fa) e a Laives del 72,5% (rispetto al 79,2%del 2003). In una prima reazione il Presidente della Provincia Luis Durnwalder si dice comunque soddisfatto dell´affluenza al voto, che conferma il senso della democrazia partecipata che tradizionalmente distingue la popolazione altoatesina. I dati relativi ai 116 comuni dell’Alto Adige possono essere consultati nel sito della Rete Civica www. Provincia. Bz. It/elezioni .  
   
   
ECONOMIA E LEGALITÀ NEL VENETO, SARTOR: “IL LEGAME TRA ECONOMIA E CRIMINALITA’ NELLA NOSTRA REGIONE NON DEVE ASSOLUTAMENTE ESISTERE”  
 
Treviso 27 ottobre 2008 - Il nordest è consapevole del ruolo crescente delle grandi organizzazioni criminali organizzate e della loro capacità di condizionare i processi economici. La sua posizione geografica e il tipo di sviluppo socio economico lo rendono, infatti, attraente tanto per i capitali di origine illegale quanto per il transito di flussi e di merci clandestini. Della comparsa delle nuove potenti mafie che mettono a rischio inquinamento l’economia legale, si è discusso il 24 ottobre pomeriggio durante un convegno dal titolo “economia e legalità” promosso da Unindustria Treviso. I lavori sono stati aperti dall’assessore all’Economia Vendemiano Sartor. “La difficile congiuntura economica che stiamo vivendo – ha detto l’assessore – può essere davvero un pericolo per la nostra regione. Non servono allarmismi. Tuttavia, si deve essere vigili, lo devono essere le associazioni di categoria e lo devono essere le istituzioni. ” Il modello socio economico veneto è cresciuto rapidamente e ha prodotto ricchezza “fresca” che può creare appetiti e diventare terreno di conquista per la criminalità. Per l’assessore l’impegno della Regione del Veneto è concreto. Un esempio importante è il protocollo che è stato siglato proprio in questi giorni insieme ai comuni veneti per la sicurezza sia in termini di controllo che di prevenzione negli esercizi pubblici. “ Il nostro impegno – ha detto l’assessore- è contro l’usura, contro la contraffazione, contro i capitali di provenienza illecita. ” L’attenzione della regione del veneto è alta, costante deve essere il monitoraggio della situazione, molto inoltre si deve fare per diffondere la cultura della legalità soprattutto tra i giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Infine, per l’assessore, è fonda,mentale contro la criminalità che tutti i soggetti protagonisti operino in sinergia e in rete. .  
   
   
L´EUROPA NELLE MARCHE: SEMINARIO SULL´ INNOVAZIONE  
 
Ancona, 27 Ottobre 2008 - ´Sulle politiche europee di competitivita` e sull``innovazione si gioca il futuro delle piccole e medie imprese e dell´intera economia. Anche l´accesso al credito, in un contesto finanziario internazionale difficile, diventa determinante soprattutto per le imprese piu` piccole. Le Marche sono una regione dalla forte caratterizzazione manifatturiera, dove l´economia e` reale e non virtuale. Per sostenerla la Regione mette in pista azioni mirate su ricerca e innovazione, coordinandosi con il livello nazionale di governo, come nel caso di Industria 2015´. Questo in sintesi l´intervento dell´assessore alle Attivita` produttive, Gianni Giaccaglia, nel suo saluto di avvio lavori al seminario ´Innovazione: modalita` di attuazione del programma Industria 2015 nelle Marche in base alla strategia di Lisbona´, tenuto il 24 ottobre in Regione. Hanno partecipato il direttore generale di Confindustria Marche, Paola Bichisecchi, il vice preside della Facolta` di Economia G. Fua` dell´Universita` politecnica delle Marche, Gianluca Gregori, il titolare della Tecno Plast Group, Giancarlo Manoni, il vice direttore generale della Banca delle Marche, Claudio Dell´aquila. Ha moderato e concluso i lavori il dirigente del servizio Industria Artigianato della Regione Marche, Fabrizio Costa, che ha anche illustrato i bandi regionali attualmente disponibili per ricerca e innovazione nei distretti e filiere, oltre ai risultati dei bandi Industria 2015. L´iniziativa si e` inserita nell´ambito di ´L´europa nella nostra regione, Ottobre 2008´ ´ che vede nella visita nelle Marche della Commissaria europea per la politica regionale, Danuta Hubner, l´altro appuntamento di rilievo. Il direttore generale di Confindustria Marche, Bichisecchi, nel suo intervento si e` soffermata sulle novita` del programma Industria 2015 e sulla valorizzazione dell´approccio di filiera per lo sviluppo della competitivita`. Il vice preside di Economia, Gregori, si e` concentrato sull´impatto della conoscenza sul valore delle imprese, mentre il titolare della Tecno Plast, Manoni, ha portato la propria testimonianza di imprenditore di successo che si misura sui mercati internazionali. Il vice direttore di Banca Marche, Dell´aquila, si e` infine soffermato sulle tematiche relative al credito. ´L´incontro ´ ha commentato Giaccaglia - ha rappresentato un appuntamento per un´analisi a tutto campo, anche per affrontare in modo consapevole e partecipato una crisi economica che non va sottovalutata, ma deve stimolarci a fare di piu`´. . .  
   
   
MARTINI: «MISSIONE IN BRASILE ALL´INIZIO DEL 2009» CONFINDUSTRIA TOSCANA: «CONCORDIAMO E SAREMO LIETI DI FAR PARTE DELLA DELEGAZIONE»  
 
Firenze, 27 ottobre 2008 - Il presidente della Regione Claudio Martini guiderà una delegazione toscana composta da rappresentanti delle istituzioni e del mondo economico che si recherà in Brasile fra gennaio e febbraio del 2009. Lo ha annunciato lo stesso presidente, il 24 ottobre, subito dopo il taglio del nastro del padiglione dedicato al Brasile nell´ambito del Festival della Creatività svoltosi alla Fortezza da basso di Firenze. Obiettivo della visita, che porterà la delegazione toscana nello stato di Rio de Janeiro, in Amazzonia, a Manaus, Brasilia, Belem e nel Piaui, sarà quello di rafforzare la cooperazione con il Brasile dal punto di vista istituzionale e da quello economico. Sotto questo aspetto la zona di Rio è tra l´altro la più ricca di petrolio del Brasile e l´Amazzonia conta il 3° polo industriale di tutta l´America Latina. Martini, ch e ha anche ricordato la sua conoscenza personale con il Presidente Lula, ha sottolineato il ruolo che lo stesso Lula ed il Brasile svolgono come punto di riferimento e come esempio di creatività, democrazia e dinamicità. «Un punto di riferimento – ha detto ancora Martini - di carattere internazionale, non solo per l´America Latina e nell´ambito del Bric (acronimo di Brasile, Russia, India e Cina) – ma per il mondo intero dove il Brasile si distingue come un Paese creativo, dinamico, democratico ed esempio di integrazione, oltre che giovane. » E su quest´ultimo aspetto Martini ha sottolineato le differenze con l´Italia e la Toscana dove il tasso «di invecchiamento è paragonabile solo a quello del Giappone. » «La scelta di dare al Brasile il ruolo di ospite d´onore in questo festival della Creatività – ha detto ancora il presidente Martini – si è rivelata straordinariamente azzec cata e lo dimostrano gli esempi che qui abbiamo potuto vedere sui temi dell´innovazione, della tecnologia, dell´arte. E´ questa un´ottima occasione per rafforzare il legame con l´Italia, ricordando anche che molte famiglie in Brasile hanno un´origine Toscana. Penso – ha concluso – ad un periodo della nostra storia nella quale l´Italia era un paese di emigranti e credo che non dovremmo dimenticarlo» Sollecitati dall´inviato del Corriere della Sera, Rocco Cotroneo in veste di moderatore, i rappresentanti del Brasile (Ottoni Fernandes, in rappresentanza del Governo, Wellington Diaz, Governatore del Piaui, Flavia Grosso in rappresentanza della città di Manaus, Afonso Carbonar, dell´ambasciata brasiliana a Roma) hanno illustrato le opportunità offerte dal Brasile all´imprenditoria italiana e la grande crescita che ha contraddistinto il Paese negli ultimi anni. E´ stato fra l´altro ricordato come il paese sia solido economicamente e finanziariamente, come s ia in atto un vasto programma contro la povertà e come, per la prima volta, nel 2007 il numero delle famiglie della classe media abbia superato quello degli indigenti. E´ stato inoltre sottolineato l´importanza che il Brasile attribuisce all´istruzione ed alla ricerca e come sia in corso un imponente programma infrastrutturale, con una forte valenza sociale e sul piano della sostenibilità ambientale. «Un programma – hanno ribadito i rappresentanti Brasiliani - che ha portato il Presidente Lula ad avere il 70% dei consensi. » Sollecitato da Cotroneo ad un paragone con l´Italia, Martini ha detto di essere «preoccupato” perché l´Italia «sta andando in controtendenza rispetto ai paesi più dinamici che scommettono su temi come l´istruzione e la ricerca ma anche sui grandi temi delle energie sostenibili e dell´adattamento climatico. » Da parte di Confindustria Toscana, il direttore Sandro Bonaceto , ha detto che «l´iniziativa della Regione e del Presidente Martini è totalmente coerente con la linea di Confindustria, sia di quella nazionale che la nostra. Noi da diversi anni puntiamo sugli Stati Bric. In particolare per il Brasile si aggiunge il vantaggio di una cultura comune, dato dalla forte presenza italiana. Grazie a questa comunanza culturale un imprenditore italiano investe con più facilità in Brasile rispetto ad un paese come la Cina. Il Brasile è un partner importantissimo – ha concluso Bonaceto - lo sarà ancora di più e saremo ben contenti di seguire la Regione Toscana nella prossima missione in Brasile». .  
   
   
BRASILE, LA NUOVA LOCOMOTIVA, OFFRE OPPORTUNITÀ ALLA TOSCANA  
 
Firenze , 27 ottobre 2008 - Si chiama Pac, programma per l´accelerazione della crescita, ed è il piano strategico del Governo brasiliano per lo sviluppo del paese e per aumentare il ritmo di espansione dell´economia. L´anno scorso sono stati investiti circa 6,16 miliardi di euro in settori che vanno dalle infrastrutture logistiche (autostrade, ferrovie, porti, idrovie, aeroporti), a quelle energetiche (settore elettrico, trasmissione elettrica, petrolio, gas naturale e combustibili rinnovabili) a quelle sociali ed urbane. Tradizionalmente visto come un paese “creativo” il Brasile è diventato negli ultimi anni uno dei poli più dinamici dell´economia mondiale. Dal 1995 gli investimenti sono stati aperti agli stranieri anche nei settori che tradizionalmente erano protetti, come il petrolio, le miniere, l´energia elettrica e telecomunicazioni e i trasporti interni. Oltre al porto franco di Manaus, centro industriale e tecnologico di primaria importanza, il Brasile sta conoscendo una fase di sviluppo che riguarda il complesso del Paese ed è ormai il partner latino americano con il quale l´Italia intrattiene l´interscambio commerciale più intenso, superiore a quello con l´Argentina. Il Brasile è oggi fra i primi 20 partner commerciali dell´Italia nel mondo ed è fra i paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina), il neologismo creato per identificare le aree più dinamiche del pianeta. Il governo brasiliano incentiva gli investimenti e con l´Italia è stato formalmente creato il Consiglio Italia-brasile di cooperazione, volto a dare impulso al partenariato fra i due Paesi. In questo ambito si inquadra anche la visita di Stato che lo stesso presidente Lula effettuerà in Italia il 10-12 novembre prossimo. In questo contesto, e visto che la Regione Toscana, insieme a molte altre Regioni, partecipa al Consigl io Italo Brasiliano, di cooperazione economica, industriale, finanziaria e per lo sviluppo, lo spazio dedicato al Brasile nell´ambito del Festival della creatività si propone di far conoscere le opportunità che il paese offre all´imprenditoria della Toscana. Pur se i dati in valore assoluto mostrano ancora una consistenza modesta, la crescita del rapporto commerciale fra Toscana e Brasile è confermata dalle rilevazioni Irpet. «Le esportazioni della Toscana – scrive l´Irpet - verso questa area sono quasi decuplicate. Fatto 100 il valore delle esportazioni a prezzi correnti riferito al 1991, il livello è oggi pari a 874. » Emerge però – rileva l´Irpet - «una dinamica altalenante» dovuta alla «ridotta consistenza dei volumi». Insomma, si tratta di un rapporto che cresce anche se i valori assoluti sono ancora abbastanza modesti. Ed ecco quali sono i settori di punta. Primeggiano le mac chine e gli apparecchi meccanici (41,7% del totale) a fronte del dato italiano pari a 34,9%. Segue il settore della chimica, raffinerie e gomma, con un export toscano pari al 29,4% rispetto ad un dato italiano del 16,1%. La metallurgia rappresenta l´8% e la meccanica di precisione il 4%, contro, rispettivamente, il 7% e il 12,3% dell´Italia. A seguito della visita guidata dal presidente Martini in America Latina nel 2006, è stato istituito a San Paolo del Brasile un “desk” , ossia una base di supporto alle aziende aziende toscane interessate ad investire e a stabilire rapporti economici con i paesi sudamericani. Gestito da Toscana promozione e Promo Firenze l´ufficio offre alle aziende, sia a quelle toscane interessate al mercato sudamericano, sia alle imprese dell’America Latina che vogliono intraprendere rapporti economici con la Toscana, tutti i servizi necessari all’internazionalizzazione: indagini di mercato, supporto logistico, servizio di matchmaking, consulenze. Il più famoso è certamente quello delle cisterne, ma la cooperazione che vede protagonisti Toscana e Brasile è fatta di tanti interventi in campi diversi e con la partecipazione di una pluralità di soggetti. Il progetto “Mille cisterne per il Nord Est del Brasile” ha rappresentato la declinazione toscana del programma lanciato dal Governo brasiliano “Un milione di cisterne”. Partner della Regione Toscana sono 63 Comuni e 4 Province, insieme a Fondazione Mps, Coop Italia, Associazione Arte Continua, Cia pensionati, Cospe ed Ucodep, in collaborazione con la Fao. Il progetto ha permesso costru ire quasi il doppio delle cisterne previste, per un totale di 1800, e di fornire acqua potabile per tutto l´anno ad oltre 6000 persone nelle zone semiaride del nord est del Brasile, nella regione della Serra dos Irmaos, fra gli stati di Bahia e Piaui. In generale le linee portanti della cooperazione toscana con il Brasile sono: sviluppo, territorio e governance. Nel 2004 sono stati siglati accordi di collaborazione fra 4 regioni del centro Italia (Toscana, Emilia-romagna, marche e Umbria) e la Repubblica federale del Brasile. L´accordo, al quale ha aderito anche la Liguria, ha prodotto un programma di cooperazione (Brasile Proximo) che si sviluppa su tre temi principali: politiche di sviluppo economico locale; politiche sociali; politica del cooperativismo. L´obiettivo è quello di riaffremare un concetto di relazioni internazionali basate sull´idea del co-sviluppo, in un´ottica di cooperazione fra pari e nella condivisione di sfide che riguarda no la pace e lo sviluppo sostenibile. Ed ecco i titoli dei progetti principali che ne derivano: progetto di sviluppo sostenibile dell´economia della foresta amazzonica; progetto di sviluppo integrato e valorizzazione turistica del parco nazionale della Serra das Confusoes nel Piaui; progetto di sviluppo integrato della Mantiqueira – Turismo tra montagne e acqua - San Paolo, Minas Gerais, Rio de Janeiro; progetto rete integrata di servizi per lo sviluppo tecnologico e imprenditoriale dei municipi del Centro Paulista (San Paolo); progetto valorizzazione della filiera dell´olio extravergine di oliva nella regione di Bagè (Stato Rio Grande do Sul); progetto di programmazione territoriale partecipata per migliorare le politiche sociali negli stati del Piaui e di Rio de Janeiro; progetto di appoggio alla costruzione del quadro normativo e degli strumenti operativi per lo sviluppo del cooperativismo. La Regione Toscana ha anche attivato un “Tavol o America Latina” all´interno del quale sono stati sviluppati progetti di sostegno dell´economia sociale del Sudamerica e che vedono interventi in Brasile, oltre ad altri paesi quali Argentina, Uruguay, Colombia e Repubblica Dominicana. Fra i progetti che la Regione Toscana sostiene e che hanno al tempo stesso una valenza culturale e sociale c´è il progetto “Fundacao Casa Grande” di Nova Olinda. Il progetto, che vede la partecipazione anche del Comune di Pontedera e della Fondazione Pontedera Teatro è incentrato sui bambini e ragazzi del Cariri, una delle zone più povere del Brasile e fa del teatro e della cultura un´occasione di riscatto e di promozione sociale. Nei giorni scorsi un gruppo di giovani della Fundacao casa Grande Nova Olinda ha tenuto una serie di incontri in Toscana per far conoscere l´esperienza. .  
   
   
5° FORUM DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE DEI COMMERCIALISTI DI MILANO CHI CONTROLLA L’IMPRESA? IL RUOLO DEGLI ORGANI DI VIGILANZA NELLO SVILUPPO AZIENDALE  
 
Milano, 27 ottobre 2008 – Oggi dalle 9. 00 alle 13. 30, all´Auditorium Verdi in Corso S. Gottardo 39 si terrà il 5° Forum della Scuola di Alta Formazione dell´Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano (v. Programma allegato). Chi controlla L’impresa? Il ruolo degli organi di vigilanza nello sviluppo aziendale, è il titolo dell´incontro/dibattito che affronta un tema di estrema attualità e di grande interesse per cittadini e imprese. Mai come in questo momento infatti ci si interroga su chi ha gestito, negli anni recenti, banche, aziende, patrimoni; su chi ha esercitato la funzione del controllo; su quali meccanismi siano stati posti in essere a salvaguardia di tutti gli stakeholder, e ancora su quali procedure siano state applicate e quali by-passate. Il convegno, che vede la partecipazione di grandi protagonisti del sistema dei controlli, vuole fare il punto e proporre nuove soluzioni in una materia di enorme importanza per il risanamento del sistema economico del nostro Paese .  
   
   
INCONTRO REGIONE FVG VERTICI KAB (CARINZIA) E UN.ISTRIANI  
 
Trieste, 27 ottobre 2008 - L´assessore regionale Alessia Rosolen ha ricevuto il 24 ottobre a Trieste, nel Palazzo della Regione di piazza Unità, una delegazione della Kaerntner Abwehrkaempferbund (Kab), guidata dal suo presidente Fritz Schretter, ed accompagnata dai vertici dell´Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota ed Enrico Neami. Nella giornata , infatti, Unione degli Istriani e Kab sigleranno, come è stato illustrato all´assessore Rosolen, un protocollo di amicizia e partenariato tra le due associazioni, allo scopo di studiare ed approfondire comuni tematiche storiche e culturali, legate in particolar modo al primo e secondo dopoguerra. Due date, hanno osservato Lacota e Schretter, potrebbero essere condivise attraverso iniziative comuni: il 12 giugno 1945, quando ebbero fine i 40 giorni di occupazione delle truppe titine a Trieste, ed il 10 maggio 1920, che sancì attraverso referendum popolare la demarcazione finale tra Austria e Regno dei Serbi, Croati e Sloveni. Anche parte della Carinzia, infatti, dopo il primo conflitto mondiale, fu divisa in Zona A (Carinzia meridionale, sotto amministrazione jugoslava) e Zona B (con il capoluogo Klagenfurt, con amministrazione austriaca): una situazione che venne risolta con un plebiscito a suffragio universale nella cosiddetta Zona A, che risultò favorevole all´Austria con circa il 60 per cento dei voti. La Carinzia e Klagenfurt, ha quindi ricordato Schretter, furono occupate nel 1945 dalle truppe titine e circa 200 carinziani furono catturati, deportati e poi uccisi. Portando il saluto del presidente della Regione Renzo Tondo, l´assessore Rosolen ha espresso la sua adesione alla sottoscrizione del protocollo tra Unione degli Istriani e Kab, utile per approfondire, a favore delle nuove generazioni, e ripercorrere pagine di storia anche molto difficili per queste nostre terre di confine. Il ´900, ha infatti ricordato l´assessore Rosolen, troppe volte è stato riscritto basandosi solo sulle mappe geografiche, travalicando il comune sentire delle comunità che qui vivevano. .  
   
   
GENOVA, OGGI CONVEGNO SUI FLUSSI FINANZIARI, "I CONTI PUBBLICI SOTTO LA LENTE"  
 
Genova, 27 Ottobre 2008 - Presentazione del volume "l´Italia secondo i conti pubblici territoriali: i flussi finanziari nella Regione Liguria", lunedì 27 ottobre 2008 a Palazzo San Giorgio, a Genova. L´iniziativa, organizzata dalla Regione Liguria in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, analizza il contesto economico regionale e la spesa pubblica della Liguria, in particolare del settore pubblico "allargato" (Asl, Aziende Sanitarie, società partecipate di comuni, province nel settore dei trasporti e dei servizi al territorio ecc). Una vera e propria banca informativa di dati contabili e finanziari di tutte le realtà della pubblica amministrazione locale. Alla mattinata di lavori, che avrà inizio alle 9,30, interverranno, fra gli altri, il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando, l´assessore alle Finanze e al Bilancio Giovanni Battista Pittaluga, Enrico Beretta responsabile nucleo ricerca economica della Banca d´Italia, i docenti delle Università Bocconi e Cattolica Giovanni Valotti e Piero Giarda, i referenti regionale del progetto conti pubblici territoriali Gian Lorenzo Boracchia e Simona De Luca, la responsabile del progetto Mariella Volpe, il direttore generale e la dirigente del Settore Risorse finanziarie della Regione Liguria Anna Rossa e Claudia Morich. .  
   
   
FORMARE I RUSSI SULLE ECCELLENZE DEL F.V.G.  
 
Pordenone, 27 ottobre 2008 - Formazione dedicata ad agenti russi operanti nei settori arredo e agroalimentare e dei beni di consumo. È quanto stanno organizzando le Camere di commercio di Pordenone e Udine, tramite le loro Aziende speciali, in collaborazione con l’Istituto nazionale per il Commercio Estero e le Cciaa di Gorizia e Trieste. A febbraio 2009, agenti russi che già collaborano con imprese del Friuli Venezia Giulia, staranno dietro ai banchi di scuola per una settimana, con l’obiettivo di un loro aggiornamento a supporto delle imprese regionali sulle tematiche del marketing e dell’approccio al cliente. Fidelizzazione degli operatori russi all’offerta di un benefit formativo di alto livello, aumento della consapevolezza degli stessi circa le potenzialità delle eccellenze della nostra regione e miglioramento dei rapporti commerciali e istituzionali del territorio regionale con la Federazione Russa attraverso il ricorso di personale qualificato. Questi i risultati attesi dall’iniziativa, alla quale le aziende interessate possono dare la loro adesione entro il 30 ottobre. La quota di adesione prevista per le imprese partecipanti, è di 500 euro, ma si ricorda la possibilità di coprire al 50% tali costi con la richiesta di contributi prevista nel bando internazionalizzazione stanziato dalla Cciaa, aperto fino al 17 novembre 2008, previa disponibilità di fondi. Lunedì 3 novembre alle 13. 30 in Cdc a Pordenone si terrà l’incontro di presentazione dell’iniziativa, con la presenza di uno dei docenti identificati, dott. Alfonso Pace e dei referenti delle Cdc coinvolte e dell’Ice. Per maggiori informazioni contattare l’Ufficio internazionalizzazione di Concentro, tel. 0434. 381245, internazionalizzazione@pn. Camcom. It. .  
   
   
COLLEGARE PUGLIA E BASILICATA IN UN CIRCUITO VIRTUOSO  
 
 Potenza, 27 ottobre 2008 - “L’idea di collegare in un circuito virtuoso i Distretti di Puglia e Basilicata è assolutamente valida e richiama quel processo di ‘glocalizzazione’ tanto più necessario quanto più i mercati si allargano, ma è anzitutto necessario sciogliere quei nodi di carattere politico-istituzionale che oggi limitano fortemente i Distretti stessi, togliendo loro identità e certezze nella funzione primaria che li vorrebbe portatori di innovazione culturale, più che espressione di un’agglomerazione di imprese”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte, intervenendo nell’ambito del convegno conclusivo del progetto Cooperazione interregionale tra i Distretti agroalimentari di qualità di Puglia e Basilicata organizzato dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano. “L’opportunità fornita dalla nuova programmazione ci spinge a pensare con una visione più ampia – ha aggiunto Lamorte -. Ragionare in termini di ‘assi’ e ‘corridoi’ con cui per mettere in relazione mercati internazionali e creare le condizioni alle nostre imprese per potervi competere è un percorso irreversibile. Ma, prima di tutto, è necessario mettere a sistema le questioni interne alla nostra regione, quelle della tutela delle qualità e della misurazione dei mercati in base alle quantità. I ritardi nell’elaborazione di strategie 2007-2013 non ci aiutano, in questo senso”. “Tantopiù gli obiettivi sono ambiziosi, come quelli legati al progetto del Gal, tanto più le procedure dovrebbero maggiormente alimentare il confronto, altrimenti la sfida sarà perdente – ha concluso il presidente della Cciaa potentina -. Il sistema camerale rappresenta uno dei punti di valenza istituzionale che dovrebbe essere inserito in questa cornice, ma continuiamo a registrare, ad oggi, più esclusioni che coinvolgimenti. L’auspicio è che si possa presto inaugurare una nuova stagione per determinare, tutti insieme, quelle dinamiche che porterebbero anche i Distretti a crescere e a farsi interpreti reali di una cultura collegiale per affrontare i problemi legati ai diversi comparti”. .  
   
   
DESERTIFICAZIONE DEI CENTRI URBANI: APPROVATO IN VENETO IL BANDO PER IL COMMERCIO COFINANZIATO CON RISORSE REGIONALI E STATALI  
 
Venezia, 27 ottobre 2008 - La Regione del Veneto è impegnata con determinazione a contrastare i fenomeni di desertificazione dei centri urbani e a favorire la rivitalizzazione e la tutela delle specifiche radici storico culturali del territorio. La programmazione regionale agisce mettendo in rete, dove è possibile, il pubblico e il privato in una logica di sinergia tra i diversi attori coinvolti e di unitarietà dell’ambito locale di riferimento per migliorare i livelli di qualità della vita dei cittadini. Per questo, su indicazione dell’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, la Giunta regionale ha approvato il bando per il sostegno al settore del commercio con risorse regionali pari a 5. 228. 300 euro che si assommano agli stanziamenti statali per il comparto (1. 771. 700 euro). “Il nostro agire intende mantenere e - ha spiegato l’assessore - valorizzare l’offerta commerciale garantita dalle micro e dalle piccole imprese localizzate nei centri storici e soprattutto nelle zone di montagna. Si cerca così di sperimentare forme innovative di gestione coordinata e di migliorare sempre di più l’ambiente fisico. Allo stesso tempo si vuole potenziare e sostenere l’offerta integrata di servizi come manifestazioni promozionali, carte fedeltà, siti internet, e-commerce. ” Il bando regionale tiene in grande considerazione gli interventi che hanno come obiettivo il controllo e il contenimento dell’impatto ambientale, l’arricchimento dell’arredo urbano, l’abbattimento delle barriere architettoniche per disabili, anziani e bambini. Infine, la Regione del Veneto è stata attenta con la stesura e la pubblicazione del bando a sostegno del commercio “a incoraggiare e a favorire - ha concluso l’assessore - lo sviluppo dei centri commerciali naturali. ” . .  
   
   
MILANO, SOS IMPRESA: FINO A NATALE AL VIA I CORSI GRATUITI  
 
Milano, 27 ottobre 2008 - Come recuperare i crediti? Migliorare il rapporto con i clienti? Gestire il personale? Un inglese più adatto ai clienti esteri? Far andare meglio i conti? Un’impresa ecocompatibile? Usare meglio il computer? Imparare le lingue? Per aiutare le piccole e medie imprese milanesi, la Camera di commercio di Milano attraverso l’azienda speciale Formaper offre programmi formativi gratuiti per dipendenti e collaboratori finanziati da Regione Lombardia, Provincia di Milano e Fondimpresa. Da fine ottobre fino a Natale. Informazioni: Ufficio Marketing & Comunicazione Formaper – Tel. 02/85155344 – relazioni. Esterne@formaper. Com, www. Formaper. It “L’attività della Camera di commercio, per quel che riguarda il supporto alle piccole e medie imprese del territorio - ha dichiarato Renato Borghi, presidente di Formaper, azienda speciale della Camera di commercio di Milano –, si concretizza anche nella realizzazione di progetti formativi finanziati al fine di accompagnare e supportare le risorse umane e le imprese, fornendo risposte concrete e puntuali agli importanti mutamenti che si stanno verificando nel contesto economico”. Amministrazione, Finanza E Controllo: Corso avanzato di Bilancio - 29, 30 Ottobre; Ottimizzare la gestione fiscale - 1a edizione 6 Novembre; Recuperare i crediti - 12, 21, 25, 26 Novembre, 4,12, 17 Dicembre; Contabilità Base - 18, 25 Novembre, 2, 9 Dicembre; Corso base Bilancio - 1, 10 Dicembre; Controllo dei costi e della liquidità - 5, 9 Dicembre; La gestione del risk management aziendale - 4,11 Dicembre; I contratti di lavoro - 14, 21 Gennaio Marketing & Comunicazione: Tecniche e strumenti operativi di marketing e customer satisfaction - 29 Ottobre, 5, 12 Novembre; La ricerca di un canale distributivo nei mercati esteri - 31 Ottobre, 7, 25 Novembre; Gestire il cliente, la comunicazione e il customer care - 1a edizione: 4, 11, 18 Novembre - 2a edizione 3, 10, 17 Novembre; La segretaria partner attivo nel rapporto con i clienti - 6, 13, 20, 27 Novembre; La gestione dei reclami - 11, 18, 25 Novembre Vendite: Pianificare e organizzare la rete vendita – 1a edizione: 28 Ottobre, 4, 11 Novembre - 2a edizione: 27 Novembre 3, 4 Dicembre; Gestire il personale di vendita - 29 Ottobre, 4, 26 Novembre, 2 Dicembre; Migliorare le competenze del venditore - 3, 10, 17, 22 Dicembre Gestione Risorse Umane/ Abilita’ Manageriali: Percorso di formazione per capi: la gestione del personale - 3, 10, 19, 26 Novembre, 2 Dicembre; Percorso di formazione per capi: saper delegare – 30 Ottobre, 4 Novembre; Percorso di formazione per capi: motivare e condurre gruppi di lavoro - 12, 19, 26 Novembre; La gestione dei collaboratori difficili - 17, 24 Novembre, 1, 10, 15 Dicembre; Selezione, formazione e amministrazione del personale - 21 Novembre, 4, 18 Dicembre; Diventare Capo – 9, 16 Dicembre; Gestire e motivare le giovani generazioni in azienda - 11 Dicembre Qualita’: Integrazione tra sistemi: sistema qualità, sicurezza e sistema gestionale ambientale - 7, 14 Novembre; Corso per auditor di prima e seconda parte: la linea guida uni en iso19011 - 12, 19, 26 Novembre; Organizzare l’ufficio ecocompatibile - 28 Novembre; La nuova norma Uni En 9001:2008: una opportunità per migliorare il Sistema Qualità - 5, 11 Dicembre Competenze Linguistiche: Lingua inglese intermedio - Dal 31 Ottobre ogni venerdì dalle 9 alle 13; Corso di italiano per stranieri – 11, 18, 25 Novembre, 2,10, 16 Dicembre, 13, 20 Gennaio 2009; Lingua inglese base - Dal 12 Novembre ogni mercoledì dalle 9 alle 13; Lingua inglese avanzato - Dal 13 Novembre ogni giovedì dalle 9 alle 13; Corso di Spagnolo - Da metà Novembre 2008; Business English - Dal 25 Novembre ogni martedì dalle 9 alle 13 Informatica(aggiornamento per il passaggio da Microsoft Office 2003 a 2007 e per l’utilizzo del Sistema Operativo Vista): Excel Base - 31 Ottobre, 7 Novembre; Power Point - 14, 21 Novembre; Access Base - 28 Novembre, 5 Dicembre; Excel Avanzato – 1a edizione: 2, 9 Dicembre - 2a edizione: 13 e 20 Gennaio 2009. .  
   
   
SAVONA : CRISI FINANZIARIA MONDIALE: INCONTRIAMOCI PER RIFLETTERE  
 
 Savona 27 ottobre 2008 - Sono emersi aspetti positivi dall’incontro avvenuto il 24 ottobre alla Camera di Commercio tra rappresentanti delle Associazioni di Categoria e rappresentanti del mondo creditizio per riflettere su quanto e in che modo la crisi finanziaria mondiale si sta ripercuotendo sull’economia locale. Per le imprese è un momento difficile e il presidente Giancarlo Grasso intende lanciare forte il messaggio che la Camera di Commercio esiste e farà il possibile perché i nostri imprenditori vengano messi in condizione di superare questo momento di crisi. Le associazioni di categoria hanno fatto presente ciò che sta accadendo sul nostro territorio ed in particolare come la crisi finanziaria stia andando ad intaccare l’economia reale, dai settori della produzione a quello dell’edilizia a quello del commercio. Nella nostra provincia si intravedono già nel settore industriale legato all’auto le prime riduzioni di personale, ma emergono anche segnali positivi nel settore del vetro che nonostante il difficile momento ha in programma importanti investimenti. Le imprese lamentano in particolare un difficile dialogo con gli istituti di credito che a loro volta sono vincolati nel concedere prestiti a causa delle regole imposte da Basilea2. A differenza del passato, il costo del denaro dipende dal rating assegnato all’impresa e più esso è basso più il ricorso al credito diventa insostenibile. Tutti i presenti hanno concordato sul fatto che per uscire dalla crisi bisogna sostanzialmente fare sistema e ognuno deve fare la propria parte: le banche cercando di consigliare al meglio gli imprenditori per quanto riguarda l’accesso al credito e le imprese cercando di ricapitalizzarsi per quanto è possibile. Concludendo l’incontro il presidente della Camera Giancarlo Grasso fa presente che la comunicazione tra sistema imprenditoriale e sistema bancario è di basilare importanza e che quello di oggi è da considerarsi la prima occasione per ulteriori futuri e frequenti rapporti. Si impegna, d’intesa con le altre Camere di commercio liguri, ad approfondire con la Regione le esigenze riscontrate ed in particolare: - potenziamento dei Consorzi Garanzia Fidi mettendo a disposizione risorse da attingere dai bilanci camerali; - azioni finalizzate al consolidamento del debito delle imprese - sistemi per favorire la ricapitalizzazione delle imprese. . .  
   
   
SALERNO, MOVIMPRESE: CRESCONO LE IMPRESE DELLA PROVINCIA  
 
Salerno, 27 ottobre 2008 - Si chiude con un saldo positivo il movimento demografico complessivo delle imprese esistenti nel territorio provinciale registrato nel periodo tra luglio e settembre 2008. Ciò è quanto risulta dai dati recentemente diffusi da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta sul Registro delle Imprese. Alla data del 30 settembre le imprese registrate nell’anagrafe della Camera di Commercio di Salerno risultano 117. 227, con un saldo positivo di oltre 450 imprese rispetto alla fine del trimestre precedente. Infatti, a fronte di 999 imprese che hanno cessato l’attività nel 3^ trimestre 2008, ben 1. 450 hanno aperto i battenti. Il saldo positivo registrato nella dinamica del sistema imprenditoriale colloca Salerno al nono posto nella graduatoria delle province italiane per valore assoluto, determinando un tasso di crescita trimestrale dello 0,39%, superiore sia a quello registrato nel territorio regionale che è pari allo 0,14%, che a quello medio nazionale attestato intorno allo 0,33%. Il più elevato ritmo di crescita in provincia di Salerno è stato registrato dalle società di capitali con 260 nuove iscrizioni, pari a quasi il 18% del totale, mentre ne sono cessate 56. Questa dinamica, originata dal fatto che la vita media delle società è più elevata, spiega il significativo contributo (45,2%) delle società di capitali al saldo del trimestre da poco concluso. Ulteriori segnali emergono dal saldo delle unità locali presenti sul territorio, rappresentate da unità produttive diverse dalle sedi d’impresa ma da esse dipendenti, quali laboratori, depositi, punti vendita ecc. L’aumento registrato nel trimestre esaminato in provincia di Salerno (+257 unità pari ad un tasso di crescita dell’1,62%) la posiziona al quarto posto nella graduatoria delle province italiane per saldo in valore assoluto, dove il dato nazionale risulta di +7. 350 unità corrispondente ad una crescita media dello 0,70%. .  
   
   
BASILICATA: PER AREE INDUSTRIALI E PIP IN ARRIVO 6 MILIONI DI EURO  
 
Potenza, 27 ottobre 2008 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale alle Attività produttive, Vincenzo Folino, ha approvato una delibera con la quale si riprogrammano risorse finanziarie per 6 milioni di euro al fine di consolidare e migliorare la dotazione infrastrutturale all’interno delle aree industriali di Potenza e Matera e delle aree Paip e Pip di otto comuni lucani. In particolare 750 mila euro andranno al Consorzio industriale di Matera, per il completamento delle opere infrastrutturali nell’agglomerato industriale di Ferrandina (Comparto E Iii)e una cifra analoga al Consorzio industriale di Potenza, per l’adeguamento dell’impianto di depurazione nell’area industriale Isca Pantanelle. La restante parte andrà ai comuni di Banzi, Latronico, Montemilone, Palazzo San Gervasio, Picerno, Policoro, Rapone e Sarconi per dotare le relative aree paip e pip di adeguate infrastrutture e opere di urbanizzazione. “Con questi interventi – afferma l’assessore Folino – intendiamo migliorare i servizi a disposizione delle piccole e medie imprese e delle imprese artigiane intervenendo sulla dotazione infrastrutturale non solo dei due consorzi industriali, ma anche di aree che rispondono a diversi fabbisogni territoriali. Il provvedimento, infatti, si muove in una logica di riequilibrio territoriale al fine di assicurare adeguate opportunità al nostro tessuto produttivo che ha sempre più bisogno di infrastrutture moderne per rispondere alla complessità dei mercati. Riteniamo – conclude Folino – che anche attraverso adeguate opere di urbanizzazione e adeguate infrastrutture si possano creare le condizioni per rafforzare le nostre imprese e per incentivare nuovi investimenti rendendo più fertile il territorio sotto il profilo economico ed occupazionale”. .  
   
   
TOSCANA: INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L’ASSUNZIONE DI GIOVANI LAUREATI SONO GIÀ 30 GLI ASSUNTI DA GIUGNO A SETTEMBRE A TEMPO INDETERMINATO. PIÙ QUALITÀ AL LAVORO  
 
Firenze, 27 ottobre 2008 - Sono già 30 i laureati sotto i 35 anni assunti a tempo indeterminato da 27 imprese toscane grazie agli incentivi messi a disposizione dalla Regione a favore delle piccole e medie imprese. E´ questo il primo significativo risultato del nuovo strumento che la Regione ha varato (un avviso pubblico è uscito nel giugno scorso), per migliorare la qualità dell’occupazione e introdurre elementi di innovazione nel sistema produttivo toscano. I giovani devono infatti essere assunti con un contratto che preveda mansioni di elevata complessità, tali da richiedere una formazione di livello universitario. Ne ha parlato oggi l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini nel corso della prima giornata della ricerca, alla Fortezza da Basso, a Firenze, nell´ambito del Festival della creatività. «Abbiamo costituito un fondo – ha spiegato Simoncini – che per il 2008 amnmonta a 400 mila euro e mette a disposizione delle piccole e medie imprese toscane un aiuto finanziario per sostenere l’inserimento lavorativo di giovani laureati. Grazie ad esso contiamo di aumentare le opportunità di occupazione qualificata per i giovani e, nello stesso tempo, di introdurre elementi di dinamismo nel mondo delle piccole e medie imprese, favorendone la propensione alla qualità e all’innovazione, fattori cruciali per lo sviluppo competitivo della nostra economia». Gli incentivi sono riferiti ad assunzioni di giovani sotto i 35 anni di età. Il contributo previsto è di 4000 euro per ogni assunzione a tempo pieno e 2. 500 euro per ogni assunzione a tempo parziale. In ogni caso le assunzioni devono essere a tempo indeterminato. Il fondo viene gestito a sportello, dunque il bando delle imprese che procedono alle assunzioni &egr ave; aperto tutto l´anno. I La graduatoria verrà aggiornata ogni mese e sarà valida fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Il testo dell´avviso e gli allegati si trovano su www. Regione. Toscana. It (sezione lavoro). Due delle aziende (una impresa di servizi di Livorno e un caseificio di Roccastrada, Grosseto) che hanno assunto giovani laureati e alcuni dei giovani che oggi lavorano a tempo indeterminato grazie agli incentivi regionali sono intervenuti nel corso dei lavori della mattinata. Gli incentivi per i neolaureati sono l’ultima di una serie di misure che la Regione ha messo in campo per favorire l’occupazione e fare fronte alle principali emergenze legate al mercato del lavoro, con l´obiettivo di contrastare la precarietà e tutelare i lavoratori più deboli, ma anche con l´obiettivo di ridurre la crescente quota di lavoro atipico, incrementare il lavoro delle donne, sostenere il reddito dei lavoratori di aziende in crisi. .  
   
   
QUOTE DI INGRESSO LAVORATORI STRANIERI: IL TRENTINO CHIEDERA’ AL GOVERNO SOLO ASSISTENTI ALLA PERSONA LA DECISIONE ASSUNTA DALLA COMMISSIONE PROVINCIALE PER L’IMPIEGO ALLA LUCE DEL QUADRO OCCUPAZIONALE TRENTINO  
 
Trento, 27 ottobre 2008 - Il Governo sembra intenzionato ad emanare entro l’anno un nuovo decreto di programmazione dei flussi d´ingresso per l´assunzione dall´estero di cittadini non comunitari a carattere non stagionale. Il decreto non dovrebbe superare le 170mila unità. Ciò in base alle informazioni raccolte recentemente in via informale dal ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali e alle dichiarazioni rese dal Governo in Parlamento. Il Governo potrebbe autorizzare un determinato numero di quote sulla base delle istanze già presentate alla fine del 2007, ma non è da escludere la presentazione di domande "ex novo". La Commissione provinciale per l’impiego della Provincia autonoma di Trento (composta da Provincia, rappresentati del mondo imprenditoriale, associazioni datoriali, rappresentati dei lavoratori e associazioni sindacali) in questi giorni ha quindi tracciato, in base a queste due ipotesi, la previsione relativa al flusso di ingressi sostenibile in rapporto alla capacità di assorbimento del tessuto sociale e produttivo trentino per l´anno 2008, da sottoporre al Governo in vista del decreto flussi. Nel primo caso, per soddisfare le domande in graduatoria rimaste escluse dal decreto 2007, si rendono necessarie 200 quote per l´assistenza alla persona e 40 per conversioni di permessi di soggiorno da lavoro stagionale e da studio a tempo indeterminato. Nel caso in cui il Governo stabilisca, invece, che si debbano presentare domande "ex novo", il fabbisogno previsionale del mercato per l´anno 2008 è di 710 quote, 600 per l´assistenza alla persona,10 per il personale direttivo e 100 per conversioni di permessi di soggiorno da lavoro stagionale e da studio a tempo indeterminato. Pertanto il fabbisogno previsionale per il 2008 è pari al 50% del fabbisogno per il 2007. Tali previsioni sono frutto della valutazione formulata in base ai dati aggiornati sul quadro occupazionale trentino. Dal mercato del lavoro emerge che il settore dell’assistenza alla persona è quello sul quale orientare la richiesta di lavoratori immigrati non comunitari per una corretta programmazione dei flussi di ingresso. I dati, infatti, segnalano quest’anno una contrazione della richiesta di manodopera straniera da destinare ai settori produttivi a carattere non stagionale, fatta eccezione, appunto, per l’assistenza alla persona, per la quale è invece costante l’aumento della richiesta. V’è inoltre una domanda di “regolarizzazione” di lavoratrici già impiegate in questo settore, soprattutto moldave ed ucraine, per le quali si rende necessario mantenere una consistente quota di ingressi. Peraltro, la richiesta di lavoro per i settori produttivi a carattere non stagionale può essere soddisfatta rivolgendosi ai lavoratori iscritti ai Centri per l’impiego e ricorrendo ai lavoratori comunitari. I recenti avvenimenti internazionali, la grave crisi dei mercati finanziari, le possibili conseguenze anche sul versante dell’accesso al credito nonché le notizie di recenti crisi industriali consigliano inoltre prudenza nella visione dello scenario futuro e nell’impostazione delle politiche immigratorie. La Commissione provinciale per l’impiego chiederà quindi al Governo di assegnare al Trentino quote di ingresso riguardanti solo le assistenti alla persona. Per quanto riguarda il lavoro stagionale, verranno chieste invece 3mila quote, in linea con il dato dello scorso anno. Infine, al Governo verrà chiesto di stabilire a livello nazionale una congrua quota di ingressi per lavoratori non comunitari qualificati attraverso percorsi di formazione all’estero. Accanto alla forte richiesta di assistenti familiari, infatti, il mercato del lavoro locale chiede sempre più manodopera specializzata. .  
   
   
LAVORO FVG: ACCORDI IN TEMA DI SICUREZZA E FORMAZIONE CONTINUA  
 
 Trieste, 27 ottobre 2008 - Il Tavolo di concertazione regionale, presieduto dall´assessore al Lavoro Alessia Rosolen ha raggiunto due importanti Accordi in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro e formazione continua. L´accordo sulla sicurezza, sottolinea l´assessore Rosolen, coinvolge per la prima volta le direzioni regionali del Lavoro, della Formazione e della Sanità allo scopo di cogliere tutti gli aspetti di un tema largamente trasversale che richiede una costante azione di coordinamento. L´accordo prevede la realizzazione di un importante programma di formazione rivolto ad ampliare la cultura della sicurezza nei confronti dei lavoratori che si avviano ad entrare in azienda per la prima volta ovvero cambiano settore di attività nel corso della vita lavorativa. Inoltre è prevista la realizzazione di un´attività di informazione sulle situazioni di rischio lavorativo riconducibili a patologie o dipendenza dall´uso di sostanze psicotrope. Si prevede altresì l´erogazione di incentivi per la realizzazione di laboratori in cui simulare gli eventi infortunistici e la capacità di reazione dei lavoratori e delle aziende coinvolte. E´ altresì previsto la realizzazione di un rapporto annuale in tema di sicurezza sul lavoro in partenariato, tra Agenzia regionale della Sanità, Agenzia regionale del Lavoro ed Inail del Friuli Venezia Giulia. L´accordo sulla formazione continua, evidenzia l´assessore Rosolen, è invece rivolto ad estendere ed ampliare detta formazione in particolare nei confronti dei lavoratori che tuttora ne risultano esclusi, quali i lavoratori parasubordinati, quelli a tempo determinato, i lavoratori anziani, le donne, l´imprenditoria piccola e piccolissima, ecc. Esso prevede la realizzazione di programmi annuali, una costante azione di monitoraggio dei fabbisogni dei lavoratori e delle attività di formazione realizzate dalle imprese e dalle Agenzie formative. Si tratta di un risultato importante che è stato possibile, sottolinea la Rosolen, grazie alla collaborazione degli assessori Vladimir Kosic e Roberto Molinaro e di tutti i soggetti che partecipano al Tavolo della concertazione, in particolare le associazioni sindacali dei lavoratori e degli imprenditori: "a tutti loro un sentito ringraziamento da parte mia", conclude l´assessore Rosolen. .  
   
   
CONSUMERS’ FORUM: IL CONSUMATORE AL CENTRO DELLA NORMATIVA EUROPEA ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI E IMPRESE PIÙ VICINI: IN UE VINCE IL MODELLO ITALIANO  
 
Roma, 27 ottobre 2008 – Protezione, ascolto, informazione: le associazioni dei consumatori di tutta Europa chiedono che il consumatore venga messo al centro delle politiche di regolamentazione dell’Unione Europea, auspicano una maggiore cooperazione tra loro a livello europeo, chiedono regole comuni e modelli analoghi di applicazione delle norme. E’ quanto emerge dalla ricerca che Consumers’ Forum - associazione che dal 1999 riunisce le più importanti associazioni di consumatori e imprese italiane per promuovere la diffusione della cultura del consumerismo - ha commissionato alla Libera Università di Lingue e Comunicazione (Iulm) che ha studiato le relazioni tra le associazioni di consumatori, le imprese pubbliche e private e le istituzioni in 20 Paesi dell’Unione Europea. “Dall’indagine risulta che le associazioni sono sempre più in prima linea per risolvere le controversie tra consumatori e imprese e per educare i cittadini alla tutela dei loro diritti. In sintesi vince l’idea di un foro di discussione sulle politiche consumeriste che unisca le Associazioni di Consumatori più rappresentative e le grandi imprese”, commenta Lorenzo Miozzi, che dal 2006 presiede Consumers’ Forum. “Quindi possiamo considerare Consumers’ Forum una best practice in Europa, un’esperienza da esportare. E’ infatti una realtà che ci consente non solo di relazionarci con le Istituzioni, le Authority e la politica, ma di mettere in atto azioni preventive al fine di evitare il conflitto e difendere i diritti dei consumatori evitando di ricorrere alla giustizia”. Ed ecco alcuni dati emersi dai questionari oggetto della ricerca. Per le associazioni le principali misure da adottare a favore dei consumatori sono: più protezione (26%), più partecipazione alle politiche comunitarie (26%), maggiore applicazione delle regole (18%), norme più semplici e uniformi (12%). L’auspicio è che il consumatore venga posto al centro delle regolamentazioni europee (22%), che si migliori la normativa a tutela dei consumatori (22%), così come l’informazione e l’educazione dei consumatori (22%). Riguardo ai prodotti sul mercato le associazioni chiedono che i consumatori vengano informati meglio sull’uso dei prodotti (33%), sulla modalità di etichettatura (22%), sulle precauzioni e le misure di sicurezza nell’utilizzo (17%). Infine, riguardo i settori su cui è prioritario creare forme stabili di dialogo e collaborazione tra imprese e rappresentanze dei consumatori, la maggior parte dei paesi indica le utilities (18%), seguono i prodotti e servizi finanziari (16%), di telecomunicazione (16%), sanitari (14%), previdenziali (10%). “E’ evidente che nei paesi europei ci si muove verso forme di relazione che portino a una sempre maggiore collaborazione tra associazioni di consumatori, imprese e istituzioni”, afferma il prof. Carlo Ricciardi coordinatore della ricerca. “Anche l’impegno in questa direzione varia da Paese a Paese e sembra finora più orientato a tutelare i diritti dei consumatori che a incidere sulle cause strutturali che ne erodono la sovranità e il benessere”. .  
   
   
POTENZA: IN LOCALI PUBBLICI LE TOVAGLIETTE ANTIUSURA  
 
Potenza, 27 ottobre 2008 - La Fondazione Antiusura “Interesse Uomo” da oggi distribuisce tovagliette dove è spiegato cos´è il fenomeno e come lo si può arginare. “Si tratta di tovagliette di carta monouso che gestori e camerieri di ristoranti, pizzerie, bar, pub e vinerie, utilizzeranno nei loro locali – afferma in una nota la Fondazione - per informare i clienti su come difendersi dall´estorsione. Una simpatica storia raccontata in dieci immagini, spiega come una famiglia “normale” può diventare vittima di prestiti illeciti e perdere soldi, sogni e speranze. Può capitare a chiunque di dover affrontare un periodo negativo e di vedere il proprio conto diventare sempre più rosso. E quando sembra che tutti voltino le spalle, l´unica soluzione pare essere “quell´amico di un amico” che propone prestiti vantaggiosi senza richiedere alcuna garanzia sulla possibilità di restituire il denaro. Poi i tassi d´interesse diventano sempre più alti e il laccio intorno alla gola sempre più stretto. Il finale di queste storie, sempre più comuni, spesso è lo stesso. Uomini e donne alla rovina, famiglie che si sgretolano e non è raro sentire di qualcuno che rinuncia alla vita. Ma una soluzione a questo c´è. E´ solo che molti non lo sanno. Si tratta della legge 108/96 che stanzia fondi di garanzia per le persone in difficoltà economiche. Questi fondi sono chiaramente descritti sulle tovagliette. Per chi è vittima di usura e denuncia i suoi strozzini, esiste il Fondo di Solidarietà – si legge ancora - che permette di accedere ad un mutuo senza interessi che può essere comodamente restituito nell´arco di dieci anni. Il Fondo Antiusura, invece, è un fondo di garanzia erogato dallo Stato e gestito dalle singole fondazioni per soggetti con contratto a tempo indeterminato mentre per quei soggetti che hanno un lavoro precario o sono lavoratori autonomi esiste il Credito Etico: un progetto di microcredito finanziato dall´amministrazione provinciale di Potenza e da Banca Etica, gestito dalla fondazione per la copertura di spese derivanti da situazioni di emergenza dalle quali dipende il miglioramento (o il peggioramento) della qualità di vita. Per ottenere gratuitamente le simpatiche tovagliette, è sufficiente contattare la fondazione “Interesse Uomo” al numero di telefono 0971/51893”. .  
   
   
BOLZANO, COOPERAZIONE: UNITI PER AFFRONTARE UNA FASE ECONOMICA DIFFICILE  
 
 Bolzano, 27 ottobre 2008 - Il barometro dell’economia cooperativa provinciale segna ancora prevalentemente bel tempo, ma le previsioni non sono buone. Nonostante le cooperative siano ben radicate nell’economia reale della nostra provincia, subiranno anch’esse nei prossimi mesi gli effetti del ridotto potere di acquisto dei cittadini, delle maggiori difficoltà ad incassare i crediti dai clienti e dei rapporti più difficili col sistema bancario. Di questo ha discusso la Presidenza provinciale di Legacoopbund nella sua riunione di venerdì 24 ottobre alla presenza dei rappresentanti della cooperazione di lavoro, dei servizi, di abitazione, sociale e delle cooperative di garanzia. C’è preoccupazione per un 2009 che si prospetta molto difficile, ma c’è anche molta determinazione a difendere le proprie imprese, i propri posti di lavoro ed i propri spazi di mercato. Bene sono stati giudicati i preannunciati provvedimenti a favore delle cooperative di garanzia, ma è altrettanto decisivo che l’edilizia cooperativa possa continuare a svilupparsi, stimolando le famiglie ad investire, e svolgendo quindi un importante ruolo anticiclico. Le cooperative della provincia di Bolzano hanno bisogno però di far sentire chiara la loro voce nei confronti della pubblica amministrazione e dei grandi partner economici; troppo spesso esse vengono sottovalutate in quanto non facenti parte delle categorie economiche tradizionalmente inquadrate. Una voce che per contare davvero, deve esprimersi in modo unitario. In provincia ci sono circa 1. 000 cooperative presenti nei vari settori e nelle varie aree linguistiche. A rappresentarle sono quattro diverse associazioni, riconosciute dalla Provincia per la loro funzione di revisione ed espressione articolata di diverse realtà presenti in questo importante settore. La Presidenza di Legacoopbund ritiene sarebbe di grande utilità ed urgenza costituire un coordinamento unitario delle associazioni per affrontare i maggiori e comuni problemi della cooperazione. Un primo grande tema da affrontare tutti assieme potrebbe essere quello del riconoscimento del ruolo della cooperazione nel programma del futuro governo della Provincia Autonoma di Bolzano. Sarebbe anche questo un modo per preparare le imprese cooperative ad affrontare efficacemente i tempi più difficili che stanno di fronte all’economia provinciale. .  
   
   
IN AUMENTO LE IMPRESE IN ROSA DELLA PROVINCIA DI LUCCA  
 
Lucca, 27 ottobre 2008 - Se ne contano già 10. 240, ma sono in continuo aumento: sono le imprese “in rosa”, così come risulta dall’indagine che la Camera di Commercio e Unioncamere Toscana hanno condotto sull’imprenditoria femminile della provincia di Lucca. Indagine che se ne è parlato nel corso di un incontro promosso dal Comitato Imprenditoria Femminile e dedicato, appunto, al tema del “Mondo imprenditoriale femminile a Lucca: quale futuro?”, mercoledì 22 ottobre, nella Sala dell’Oro della sede camerale di corte Campana. Sono quasi 10. 500, dunque, le imprese “in rosa”. Un numero – spiega la presidente del Comitato, Cristina Lucchesi - che se rapportato alle 45. 500 complessive iscritte al registro Imprese della Camera di Commercio rappresenta il 22,4% del totale provinciale. Nella “ripartizione” geografica della Provincia di Lucca, le imprese femminili di Garfagnana e Media Valle rappresentano il 27,3% del rispettivo complesso imprenditoriale. Un rapporto che per la Versilia è pari al 22,3% e nella Piana di Lucca scende al 21,0%, anche se è proprio in quest’ultima area che, rispetto alla fine del 2003, l’indice di femminilizzazione ha mostrato l’incremento più consistente (+0,9%). Più lenta la crescita per la Garfagnana (+0,4%) e addirittura negativa (-0,1%) in Versilia. La Versilia resta tuttavia l’area che vanta il più elevato numero di imprese femminili, con quasi 5. 000 aziende registrate alla fine del 2007 che rappresentano il 47,3% del totale provinciale. Se la percentuale più alta di imprenditrici intervistate ha un´età compresa tra i 40 e i 49 anni e la maggior parte è in possesso di un diploma di scuola media superiore, la dimensione aziendale più diffusa è quella della microimpresa e questo spiega forse, come, sebbene il peso della tradizione familiare appaia un fattore determinante per la scelta professionale di molte imprenditrici lucchesi, un numero sempre maggiore abbia deciso di intraprendere un´attività propria con l´intento di perseguire un obiettivo personale, alla ricerca di un miglioramento delle proprie prospettive economiche, diversamente da quanto emerge dai dati nazionali che individuano nella mancanza di un´occupazione, la principale spinta alla creazione di nuove imprese femminili. Dalla ricerca realizzata da Camera di Commercio e Unioncamere Toscana emergono i punti di forza e di debolezza del sistema imprenditoriale femminile. E conoscere questo scenario serve per capire e per crescere: ed è proprio questo l’obiettivo dichiarato del Comitato Imprenditoria Femminile, che per voce del presidente, Cristina Lucchesi, “si augura che questo documento sia un buon punto di partenza per prendere coscienza sulla situazione delle aziende femminili presenti nella nostra provincia, da condividere con le istituzioni e soprattutto con le imprenditrici stesse. Con le istituzioni, perché siano agevolate nell’individuare le principali criticità aziendali e quindi promuovere azioni mirate a sostegno delle imprese femminili. Con le imprenditrici, perché abbiano un parametro di confronto con le altre aziende e acquisiscano maggiore consapevolezza delle difficoltà comuni alla maggior parte di loro”. .