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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 02 Luglio 2009
LA SVEZIA PRENDE IL COMANDO IN UN MOMENTO CRUCIALE PER L´UNIONE EUROPEA LA CRISI ECONOMICA, I CAMBIAMENTI CLIMATICI MA ANCHE GIUSTIZIA E AFFARI ESTERI, RELAZIONI ESTERNE, ALLARGAMENTO E ASPETTI ISTITUZIONALI DOMINERANNO L´AGENDA DELLA PRESIDENZA PER I PROSSIMI 6 MESI  
 
Bruxelles, 2 luglio 2009 - Mai come ora l´attualità detta le priorità. Ma questo non sembra preoccupare l´ambiziosa Presidenza svedese del Consiglio dell´Unione europea che oggi debutta ufficialmente. E attualità significa - prima di tutto - economia. Perciò il Governo di Stoccolma l´ha messa al primo posto della sua agenda europea. La Presidenza, infatti, si ripromette di lavorare con rinnovato e più forte impegno sulla scia di quanto già avviato dai suoi predecessori di Francia e Repubblica ceca. L´ambizione è di contribuire concretamente a ripristinare la fiducia nei mercati finanziari, ma anche a combattere l´impatto negativo della crisi sulla crescita e l´occupazione in Europa creando le condizioni necessarie per avviare un nuovo circuito virtuoso, caratterizzato da nuovi posti di lavoro, mercati aperti e crescita sostenibile. Quest´ultima dipenderà molto anche dagli aspetti ambientali nelle nostre politiche. Consapevole di questo, la Presidenza punta anche sull´altra priorità cruciale – quella della lotta ai cambiamenti climatici. L´attende nei prossimi mesi una notevole mole di lavoro per conseguire risultati concreti entro il prossimo mese di dicembre, in vista della Conferenza di Copenhagen dalla quale dovrebbe scaturire l´accordo sul post-Kyoto. La sfida è impegnativa e su molteplici fronti: convincere gli altri Paesi industrializzati a seguire l´esempio europeo sul "pacchetto 20-20-20", assicurare adeguati finanziamenti ai Paesi in via di sviluppo per coinvolgere anche loro nella battaglia comune, provvedere all´implementazione delle misure all´interno dei singoli Stati membri dell´Ue. I prossimi sei mesi saranno all´insegna del cambiamento e del rinnovo. L´appena eletto Parlamento europeo si insedierà in luglio mentre la nuova Commissione sarà nominata in autunno. La Presidenza intende fare tutto il possibile per garantire la migliore e più stretta cooperazione con le altre istituzioni europee, volta ad assicurare la ratifica del Trattato, rendendosi disponibile e aperta al confronto con gli europarlamentari. Ma l´attenzione e l´impegno su alcune aree non rallenteranno. Oltre alle menzionate priorità, la Presidenza svedese punterà anche sull´area di giustizia, libertà e sicurezza per promuovere il rispetto e l´applicazione del Programma di Stoccolma. Quest´ultimo rappresenterà un passo in avanti cruciale per quanto riguarda la cooperazione nel campo della giustizia e degli affari interni e comporterà un miglioramento sia della sicurezza dei cittadini sia dei loro diritti individuali. L´accento sarà posto anche sulla proiezione esterna dell´Unione che abbisogna di un rafforzamento attraverso la dimensione baltica, il rafforzamento della Politica di vicinato e l´allargamento. Tutte queste tematiche saranno discusse oggi in occasione della visita della Commissione a Stoccolma, in cui i membri del Collegio avranno colloqui con le rispettive controparti. Non ci resta che fare un forte "in bocca al lupo" agli svedesi. Sicuramente ne avranno bisogno. .  
   
   
FREDRIK REINFELDT, PRIMO MINISTRO DELLA SVEZIA - NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO EUROPEO - LA PRESIDENZA SVEDESE INTENDE INIZIARE A LAVORARE ALLA RIPRESA ECONOMICA A LUNGO TERMINE DELL’UE RISTRUTTURARE I SISTEMI DI INCENTIVI IN MODO CHE NON PREMINO COMPORTAMENTI IRRESPONSABILI.  
 
 Bruxelles, 2 luglio 2009 - Gestire la crisi economica e finanziaria e far fronte ai cambiamenti climatici, queste le principali sfide poste alla presidenza svedese, dichiara il Primo Ministro Fredrik Reinfeldt in un’intervista esclusiva per il sito web del Consiglio. Signor Primo Ministro, quali sono le principali priorità della presidenza svedese del Consiglio dell’Unione europea? Durante la nostra presidenza affronteremo molte sfide. Dobbiamo continuare a gestire la peggiore crisi economica e finanziaria dal 1930. In autunno l’Europa dovrà affrontare un aumento della disoccupazione e dell’esclusione sociale. Nel contempo, cresce la minaccia rappresentata dal cambiamento climatico. Credo che quest’ultima sfida vada affrontata assieme, a livello europeo e mondiale. Grande importanza riveste pertanto la conferenza sul clima, che l’Onu terrà a Copenaghen in dicembre e in cui la Svezia rappresenterà l’Ue. Con quali iniziative il suo paese intende aiutare l’Ue a fronteggiare la crisi economica, rilanciare l’economia e rafforzare la competitività europea sul piano mondiale? Il primo obiettivo della presidenza svedese in campo economico sarà di gestire gli sforzi dell’Ue per combattere la crisi economica. Quando, lo scorso autunno, la crisi finanziaria è dilagata in tutto il mondo, l’Ue è riuscita a fronteggiare la grave situazione. Durante la nostra presidenza, dobbiamo continuare a gestire la crisi, iniziando nel contempo a lavorare alla ripresa a lungo termine. Occorre rafforzare il sistema di vigilanza dei mercati finanziari all’interno dell’Ue e ripristinare il funzionamento di tali mercati e la fiducia nei medesimi. È inoltre necessario ristrutturare i sistemi di incentivi in modo che non premino comportamenti irresponsabili. Dobbiamo anche avviare il dibattito sulle politiche fiscali degli Stati membri e convenire una strategia comune di uscita per ritornare alle norme del patto di stabilità e crescita. La presidenza svedese affronterà anche la realtà che i cittadini di tutta l’Europa vivono attualmente. Negli ultimi mesi, milioni di europei hanno perduto il posto di lavoro e altri milioni guardano con preoccupazione al futuro. La disoccupazione è una dura conseguenza della crisi economica e dobbiamo affrontare tale sfida evitando di muoverci in una direzione protezionistica. Bisogna riformare, adattare, modernizzare e trovare una strategia rinvigorita per la crescita sostenibile e la piena occupazione. Credo che una strategia del genere aumenterà la competitività dell’Unione europea nel tempo. In che modo il fatto che la Svezia non partecipa alla zona dell’euro influirà sull’efficacia delle azioni della sua presidenza a livello economico? Esercitare la presidenza dell’Unione europea significa agire nell’interesse di tutti gli Stati membri, sia di quelli che partecipano alla zona dell’euro che di quelli che non vi partecipano. La crisi economica e finanziaria costituisce una sfida per tutta l’Europa. Durante la nostra presidenza, ci adopereremo al massimo per guidare tutti gli Stati dell’Ue attraverso questi tempi difficili. Quale ruolo svolgerà la presidenza svedese nel garantire che l’Unione europea non solo affronti la minaccia posta dal cambiamento climatico, ma diventi anche un leader nello sviluppo delle nuove tecnologie necessarie? La lotta al cambiamento climatico riveste una grande importanza per la Svezia, come pure per l’Ue e il mondo intero. Si tratta di un problema che ci riguarda tutti. Con lo scioglimento dei ghiacciai e l’innalzamento del livello dei mari, il cambiamento climatico è diventato una questione di sopravvivenza. Possiamo inoltre constatare come i resoconti provenienti dal mondo accademico diventino sempre più allarmanti. Se vogliamo rafforzare la nostra competitività sul piano mondiale, è essenziale intensificare la lotta al cambiamento climatico. In altri termini, soluzioni sostenibili sotto il profilo ambientale significano un numero maggiore di posti di lavoro e un maggiore riconoscimento economico nel lungo periodo. L’integrazione di una prospettiva sostenibile nella nuova strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione è determinante non solo da un punto di vista ambientale, ma anche sotto il profilo economico e della concorrenza. Il suo paese è un forte sostenitore di ulteriori allargamenti dell´Ue. Quali iniziative intende intraprendere riguardo ai negoziati di adesione con la Croazia e la Turchia ed alle ambizioni europee dei paesi dei Balcani occidentali? Il proseguimento dei negoziati di adesione con la Turchia e la Croazia sarà una priorità della nostra presidenza, ma i progressi dipenderanno principalmente dagli sforzi di riforma compiuti da questi paesi. Durante la nostra presidenza ci occuperemo anche del follow up e del riesame dei progressi nel quadro dell´attuazione da parte della Turchia del cosiddetto protocollo di Ankara. Ovviamente la soluzione della questione di Cipro avrebbe un effetto positivo per le prospettive di adesione all´Ue della Turchia, oltre che per la regione e per l´Ue nel suo insieme. L´allargamento ha rafforzato la stabilità, la sicurezza e la prosperità nell´Ue, oltre ad accrescere la nostra influenza sulla scena mondiale. Continuare su questa via è dunque importante per tutta l´Unione. In questo contesto, la presidenza svedese rafforzerà ulteriormente la prospettiva di adesione dei paesi dei Balcani occidentali sulla scorta dei progressi compiuti da ciascuno di essi. Quali proposte la presidenza svedese intende avanzare per rendere l´Unione europea più aperta e sicura? Durante la nostra presidenza metteremo a punto una nuova strategia nel settore della giustizia e degli affari interni, denominata Programma di Stoccolma. È necessario rafforzare e sviluppare la cooperazione in questo settore per adeguarci alle nuove realtà che si presentano in Europa. L´ue attuale, composta da 27 Stati membri e 500 milioni di cittadini, è molto diversa dall´Unione fondata cinquant´anni fa. Dobbiamo riuscire a garantire ai nostri cittadini la sicurezza e lo stato di diritto in qualsiasi parte dell´Ue essi decidano di studiare, lavorare o vivere. Il Programma di Stoccolma traccerà orientamenti sui nostri progetti futuri e comprenderà una politica in materia di asilo più integrata, all´insegna di una maggiore solidarietà, insieme ad un rafforzamento della certezza del diritto per i rifugiati che arrivano negli Stati membri dell´Ue, ed ancora un maggior coordinamento nella lotta alla criminalità e al terrorismo transnazionali. Al tempo stesso è importante stabilire il giusto equilibrio tra la lotta alla criminalità ed il rispetto dei diritti individuali. Quali sono le aspettative della Svezia riguardo alla nuova strategia dell´Ue per la regione del Mar Baltico? Con l´allargamento dell´Ue del 2004 otto dei nove paesi della regione del Mar Baltico sono diventati membri dell´Ue. Penso che sia giunto il momento che i paesi di questa regione comincino a lavorare in stretta collaborazione per far fronte alle sfide regionali, come l´inquinamento e l´eutrofizzazione. Il Mar Baltico è il più grande mare interno nell´ambito dell´Ue ed è molto vulnerabile; per questo è importante lavorare insieme per risolvere i problemi ambientali che lo affliggono. La strategia intende anche favorire la competitività e la crescita della regione, migliorando il funzionamento del mercato interno ed aumentando la cooperazione nell´innovazione e nella ricerca. Un altro obiettivo della strategia dell´Ue per il Mar Baltico è quello di rendere la regione più sicura, lottando contro la tratta degli esseri umani e rafforzando la cooperazione di polizia, la sorveglianza navale e la cooperazione militare tra i paesi della regione. Spero che la regione del Mar Baltico possa nel tempo rappresentare un modello per altre regioni dell´Ue. Come valuta il lavoro di coordinamento della "troika" presidenziale dell´Ue con la Francia e la Repubblica ceca? La cooperazione tra Francia, Repubblica ceca e Svezia è stata intensa e fruttuosa. Il modello della "troika" ha dato ottimi risultati, permettendoci tra l´altro di conoscerci meglio e di condividere i rispettivi programmi. Si tratta di un lavoro utilissimo che rende più fluido il funzionamento delle presidenze a rotazione. Abbiamo anche stabilito stretti contatti con la Spagna, che assumerà la presidenza del Consiglio nel gennaio 2010. .  
   
   
FOCUS SULLA PRESIDENZA SVEDESE DELL´UE: INTERVISTA AL MINISTRO CECILIA MALSTRöM  
 
Bruxelles, 2 luglio 2009 - La Svezia inizia il suo semestre di Presidenza europea questa settimana. Ne abbiamo parlato con Cecilia Malström, Ministro agli Affari europei. Molte le sfide aperte nei sei mesi a venire: uscire dalla peggior crisi economica dopo quella degli anni ´30, combattere la disoccupazione che colpisce milioni di cittadini, e concludere un nuovo protocollo internazionale contro i cambiamenti climatici successivo a quello di Kyoto. Le priorità scandinave in un´intervista esclusiva. Classe ´68, due figli, 6 lingue, due lauree e un dottorato, Cecilia Malström ha lasciato il Parlamento europeo nel 2006 per diventare Ministro degli Affari europei a Stoccolma. Ora torna a Bruxelles per dirigere i lavori del semestre svedese, e pensa che non c´è tempo da perdere: "Stiamo vivendo la più grave crisi finanziaria dei nostri tempi, e le previsioni dicono che la disoccupazione crescerà ancora in autunno. Nello stesso tempo abbiamo davanti una sfida epocale, quella del cambiamento climatico. Questi temi ci toccano tutti, e ci toccheranno sempre di più. Ed è su questi temi che si vede come una forte cooperazione europea sia più importante che mai". Quali sono le priorità per il semestre di Presidenza dell´Ue che tocca alla Svezia? "Vogliamo proseguire con le iniziative per combattere le conseguenze negative della crisi. Ma vogliamo anche che l´Europa spinga per un´agenda sul clima ambiziosa. Speriamo di chiudere un accordo internazionale post-Kyoto nel vertice di dicembre a Copenaghen" L´ex-europarlamentare appartiene al Partito Liberale, che dal 2006 governa la Svezia con l´alleanza di centro-destra che ha scalzato i socialdemocratici al potere in sostanza ininterrottamente da dopo la seconda guerra mondiale. Le manca il Parlamento europeo? "Sono contenta del mio ruolo attuale, ma chiaramente mi mancano gli amici e i colleghi del Parlamento. Quando sei al Parlamento hai la sensazione di essere sempre al centro del dibattito europeo. Per molti aspetti come Ministro lavoro sulle stesse questioni che seguivo da europarlamentare. Ma è l´angolo che è diverso. Come deputato, oltre al ruolo legislativo, contribuisci a formare le opinioni sulle questioni europee. Come Ministro meno. L´affluenza alle elezioni europee ha raggiunto il massimo storico quest´anno, nonostante il vostro Paese sia per certi versi considerato euroscettico. Con oltre il 45% dei votanti, la Svezia ha superato la media europea: come se lo spiega? "I sondaggi mostrano che gli svedesi si sentono sempre più a loro agio nell´Ue e condividono l´adesione della Svezia al progetto europeo. Credo che c´entri anche la volontà del Governo svedese di essere parte attiva nel processo di costruzione europeo, e le mie iniziative per rinforzare l´immagine dell´Ue con visite alle scuole, alle imprese, alle amministrazioni regionali e locali, con consultazioni della società civile sulle questioni europee, e con pranzi-dibattito aperti a tutti per discutere dell´attualità europea. E´ chiaro che quest´ accresciuto interesse ci rende più forti nel semestre di Presidenza. " Il 15 luglio il Premier svedese, il moderato Fredrik Reinfeldt, presenterà le sue priorità al Parlamento a Strasburgo. Intervenendo in un dibattito a Bruxelles ha anticipato che "la Presidenza opererà in circostanze molto particolari: un nuovo Parlamento, una Commissione appena nominata, e l´incertezza sul futuro del Trattato di Lisbona". Ogni sei mesi un diverso Paese dell´Ue assume la Presidenza delle riunioni del Consiglio dei Ministri Ue, con il compito di coordinare i lavori dei 27 Paesi e di affrontare le questioni politiche più rilevanti sull´agenda. Dopo la Svezia, da luglio a dicembre 2009, sarà il turno di Spagna (gennaio-giugno 2010) e Belgio (luglio-dicembre 2010). . .  
   
   
CAPI DI STATO EUROPA A FAVORE AMMISSIONE UE BALCANI  
 
 Novi  Sad, 2 luglio 2009 - I Capi di Stato dei Paesi dell´Europa Sud-orientale e centrale, riunitisi nei giorni scorsi a Novi Sad, hanno confermato il proprio supporto al processo di integrazione degli Stati dei Balcani nella Ue, affermando che la crisi economica non rappresenta una ragione per interrompere il processo di allargamento dell´Unione, informa Setimes. Il summit ha visto la partecipazione dei Presidenti di 14 Paesi dell´area, che hanno discusso temi come l´integrazione europea, l´economia globale e l´energia. I rappresentanti di Austria, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Italia, Macedonia, Moldova, Montenegro, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Slovenia, Ucraina e Serbia hanno partecipato all´evento, intitolato "Common Work on Overcoming the Challenges of the Three E´s - Economy, Energy and European Integration". Il Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, ha in proposito affermato che la crisi economica rappresenta un test cruciale per verificare la capacità degli Stati Ue di lavorare assieme. Il Presidente serbo Boris Tadic ha affermato che l´integrazione dei Paesi dei Balcani occidentali è nell´interesse dell´Europa ed ha aggiunto che l´eliminazione delle restrizioni sui visti costituirebbe una prova che i Paesi dell´area sono i benvenuti nella Ue. Il Presidente macedone Gjorge Ivanov si è espresso sulla stessa lunghezza d´onda, affermando che molti dei leader dell´area sanno cosa vuol dire essere fuori dalle istituzioni e dai mercati europei e che non va difesa l´idea di un´Europa chiusa ed esclusiva. .  
   
   
UE: IL LAZIO HA "VOLTATO PAGINA" NELL´USO DEI FONDI COMUNITARI  
 
Roma, 2 luglio 2009 - Il Lazio ha "voltato pagina" ed è in piena sintonia con i regolamenti e con le linee di indirizzo anche recentemente indicati dalla Commissione europea. E´ stato questo il parere espresso dai rappresentanti della Commissione europea, Michel Laine e Viktjorja Šmatko, intervenuti alla riunione del Comitato di sorveglianza per il Programma operativo del Fondo sociale europeo della Regione Lazio, l´organo istituzionale (previsto dal Regolamento comunitario) che verifica andamento ed esiti della programmazione del Fse e che prevede, accanto all´assessore all´Istruzione e formazione ed al Direttore regionale Formazione (anche nella qualità di gestore del Fse), la presenza degli assessori al Lavoro e alle Politiche sociali, insieme alle Province, alle parti sociali ed al Consigliere regionale di Parità. La riunione ha avuto il fine di rendere conto della programmazione del Po Lazio 2000/2006, già conclusa, e di illustrare i piani e i programmi dell´attuale programmazione 2007/2013, finalizzati a consentire ai lavoratori ed alle imprese di superare la crisi globale che ha coinvolto anche la nostra Regione. "In apertura della seduta ho sottolineato che si tratta dell´ultimo comitato che presiedo come assessore alla Formazione - ha detto Silvia Costa - a seguito della mia elezione al Parlamento europeo, rassicurando che continuerò a seguire le tematiche relative alla formazione e al lavoro, con particolare riferimento ai giovani e alle donne, avendo io richiesto di essere assegnata alle Commissioni Politiche sociali e Occupazione come effettiva, e nelle Commissioni Cultura e Diritti delle donne come supplente," "La Regione Lazio ha sostenuto fortemente, negli ultimi tre anni della precedente programmazione, una molteplicità di iniziative per quanto riguarda il welfare innovativo a favore delle famiglie, delle donne, degli studenti, dei detenuti e degli immigrati, per quanto concerne la produttività e l´innovazione dell´imprenditoria, le politiche attive del lavoro e quelle di inclusione sociale, di conciliazione famiglia-lavoro e di valorizzazione del capitale umano, nonché il microcredito per le imprese. " "Abbiamo dato vita - ha concluso Silvia Costa - ad una vasta programmazione, d´intesa con le parti sociali e le Province, che include progetti quali il sistema dei Poli d´Istruzione e formazione tecnica superiore, l´apprendistato, i percorsi triennali professionali, le politiche di genere, il patto formativo con il welfare locale. " Nel ricordare che il Lazio in questi anni ha coordinato la Commissione degli assessori regionali all´Istruzione, Formazione, Lavoro e Fse nell´ambito della Conferenza delle Regioni, Silvia Costa ha ringraziato per il loro lavoro il Direttore regionale Formazione, Elisabetta Longo, e la Coordinatrice del Tavolo tecnico nazionale, Annalisa Vittore, sottolineando come la Regione Lazio, insieme al sistema delle Province, abbia fatto in questi quattro anni significativi passi avanti sulla via della trasparenza nell´uso del Fondo sociale europeo, della programmazione concertata con le parti sociali e con le Province, della sussidiarietà (nella nuova programmazione già nel primo triennio sono state attribuite alle Province risorse pari al 45% dell´intero Po regionale) e dell´adeguamento degli strumenti di governance e di controllo. .  
   
   
FEDERAZIONE RUSSA: RIVISTE LE PREVISIONI SUL PIL PER IL 2009  
 
Mosca, 2 luglio 2009 - Secondo le fonti del Ministero dell’economia e delle finanze, le previsioni governative sul calo del prodotto interno lordo per il 2009 sono state riviste ed indicano una diminuzione dell’8,5%. In precedenza le stime designavano una contrazione del 6-8% per quest’anno, mentre la scorsa settimana Banca Mondiale ha stimato un calo dell’11% a/a per il mese di maggio 2009 e del 10,2% a/a da gennaio a maggio. Questo è stato il decremento più forte nel corso dell’anno (8,8% a gennaio, 7,3% a febbraio, 9,5% a marzo e 10,5% ad aprile). Il Pil nel 1° trimestre del 2009 è sceso del 9,8% a/a e del 23,2% su base trimestrale. .  
   
   
BOSNIA-ERZEGOVINA: FORTE CALO DEGLI IDE NEL PRIMO TRIMESTRE  
 
Sarajevo, 2 luglio 2009 - Gli investimenti esteri diretti attratti nel Paese sono scesi del 65,1% a/a a 53,9 mln Km (27,6 mln Eur) nel primo trimestre, secondo i dati diffusi dalla Banca Centrale. Le ragioni di tale dato vanno cercate della crisi economica mondiale e dalle opinioni sempre più negative degli investitori. Anche l’instabile ambiente politico e l’aumento della retorica nazionalistica potrebbero aver contribuito al deterioramento. Il Paese ha registrato un’uscita di capitale di 31 mln Km in investimenti portafoglio ed altri investimenti, a fronte dei 383,1 mln Km dell’anno precedente. Il capitale netto entrato nell’economia è stato di 333,7 mln Km nel 1° trimestre, scendendo del 53,8% in confronto annuale. .  
   
   
IN VENDITA AZIONI MERCATOR E LASKO  
 
Lubiana, 2 luglio 2009 - La Nova Ljubljanska Banka ha iniziato a vendere azioni di Mercator e della birreria Lasko, afferma "B92. Net". La banca ha annunciato la vendita del 10,75 per cento e del 23,51 per cento delle azioni rispettivamente di Mercator e Lasko, azioni confiscate dalla Infond Holding, dopo che l´azienda non è riuscita a restituire un prestito di 130 milioni di euro entro lo scadere del termine previsto negli accordi. Le azioni possono essere richieste fino al 10 luglio: dopo questa data inizieranno i negoziati tra la banca e i possibili acquirenti. La priorità verrà data agli acquirenti in grado di acquistare tutte le azioni di entrambe le compagnie. Gli interessati devono presentare una garanzia bancaria di almeno 10 milioni di euro; l´attuale prezzo delle azioni in vendita sul mercato di Lubiana è di circa 158 milioni di euro. .  
   
   
CECHIA, ENTRO L´ANNO DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO  
 
Bratislava, 2 luglio 2009 - Secondo un sondaggio della Confederazione industriali della Repubblica Ceca, il 46 per cento delle aziende prevede di dover effettuare dei licenziamenti, afferma Informest. Questa la situazione, sulla base di 154 aziende intervistate. La percentuale di imprese che programma licenziamenti è aumentata di 4 punti percentuali rispetto allo stesso sondaggio condotto ad aprile. Oltre il 40 per cento del campione ritiene che i licenziamenti scatteranno nel terzo trimestre mentre il 33 per cento ritiene si verificheranno verso la fine dell´anno. Circa metà delle aziende stima che dovrà licenziare il 10 per cento del suo personale, oltre un terzo degli intervistati tra il 10 ed il 20 per cento della forza lavoro, uno su dieci il 30 per cento ed il 5 per cento licenzierà circa un terzo dei dipendenti. .  
   
   
ESTONIA: PIL PRO CAPITE AL 67% DELLA MEDIA EUROPEA NEL 2008  
 
Tallinn, 2 luglio 2009 - Come riportato dall’Agenzia statistica statale europea Eurostat, nel 2008 il Pil estone per abitante in termini di potere d’acquisto si è collocato al 67% della media europea, portando il Paese al 21° posto fra i 27 Stati membri. Lettonia e Lituania si sono collocati al 25°posto e 23° dei 27 Paesi Ie con una media, rispettivamente, del 50% e del 61% del Pil medio pro capite. Lussemburgo, Irlanda ed Olanda sono in cima alla lista con il Pil pro capite calcolato in termini di potere d’acquisto con il 253%, 140% e 135% della media europea. .  
   
   
ROMANIA, CRESCE NUMERO AZIENDE IN DIFFICOLTA´  
 
Bucarest, 2 luglio 2009 - Cresce in Romania il numero di aziende in difficoltà e, di conseguenza, di quelle che sono costrette ad utilizzare le procedure attivate in caso di insolvenza. Le banche affermano che si tratta ormai di un fenomeno generalizzato e che "la situazione è molto lontana dal diventare più semplice nel corso di quest´anno", scrive Seeurope. Alla fine di maggio erano 9. 687 le aziende ad essere entrate, da inizio 2009, nelle procedure previste dalla legge che regola lo stato di insolvenza: l´incremento, rispetto al periodo gennaio-maggio 2008, era stato di 3. 646 unità (+60,35 p. C. ). La gravità della situazione viene confermata da Tiberiu Moisa, responsabile per le imprese e le Pmi di Banca Transilvania, che afferma come la crisi diffonda timori tra tutti gli imprenditori economici. Dal fenomeno non sono esenti nemmeno nomi famosi dell´economia romena: è il caso della Baumeister nel settore delle costruzioni, che ha citato la Cometx per un debito. Il caso più eclatante appare comunque quello della catena di supermercati Spar, che nelle scorse settimane ha presentato un reclamo per insolvenza contro la Flanco. .  
   
   
FABBISOGNO SETTORE STATALE DEL MESE DI GIUGNO 2009  
 
Roma, 2 luglio 2009 - Nel mese di giugno 2009 si è registrato un avanzo del settore statale pari, in via provvisoria, a circa 6. 600 milioni, inferiore di circa 8. 800 milioni rispetto al saldo registrato nel mese di giugno del 2008, pari a 15. 355 milioni. Nel primo semestre del 2009 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 49. 500 milioni, superiore di circa 25. 500 milioni a quello dell´analogo periodo 2008, pari a 23. 993 milioni. Commento - L´avanzo del settore statale del mese di giugno 2009, rispetto a quello dello scorso anno, ha registrato, dal lato degli incassi, una riduzione del gettito fiscale, soprattutto conseguente allo slittamento al 6 luglio del termine del 16 giugno per il versamento delle imposte, senza maggiorazione, da parte dei contribuenti soggetti agli studi di settore, ai sensi del Dpcm del 4 giugno scorso. Dal lato dei pagamenti, il saldo del mese sconta maggiori rimborsi fiscali da parte dei concessionari della riscossione, in parte relativi a crediti d´imposta ultradecennali, maggiori prelievi dalla tesoreria statale da parte delle amministrazioni locali, infine un maggiore onere per interessi sul debito. .  
   
   
ACCORDO ABI-SACE: PIÙ FACILE ACCESSO AL CREDITO PER LE IMPRESE GARANZIE SULLE ANTICIPAZIONI BANCARIE PER CREDITI VANTATI DALLE IMPRESE NEI CONFRONTI DELLA PA. GARANZIA SU FINANZIAMENTI CON FONDI CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP)  
 
Roma, 2 luglio 2009 - Il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, e l’Amministratore delegato della Sace, Alessandro Castellano, hanno sottoscritto il 30 giugno alla presenza del Ministro dell’Economia Giulio Tremonti un Accordo quadro per facilitare l’accesso al credito delle imprese. L’intesa riguarda due diverse forme di operatività, che prevedono: a) la garanzia Sace sulle anticipazioni bancarie concesse alle imprese che abbiano crediti verso la Pubblica Amministrazione (Pa); b) la garanzia Sace sui finanziamenti erogati dalle banche alle piccole e medie imprese (Pmi) con provvista della Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). Le banche o i gruppi bancari che aderiranno all’iniziativa procederanno a sottoscrivere specifiche Convenzioni con Sace, secondo gli schemi allegati all’Accordo Quadro. A) Garanzia Sace sui prestiti concessi alle imprese creditrici della Pa La garanzia di Sace prevede la copertura fino al 50% dell’importo in linea capitale ed interessi del finanziamento alle imprese. L’intervento di Sace ha come presupposto l’esistenza dei crediti verso la Pa e garantisce il rischio di mancato rimborso del finanziamento. L’accordo prevede il seguente iter operativo: l’impresa chiede alla banca il finanziamento, presentando i contratti di fornitura di beni e/o servizi verso la Pubblica Amministrazione; la banca procede quindi all’istruttoria, analizzando il merito del credito dell’impresa e avviando un controllo formale della documentazione dei crediti nei confronti della Pa; se l’esito è positivo la banca chiede a Sace il rilascio della garanzia; Sace - verificata la documentazione trasmessa dalla banca - rilascia la garanzia; la banca, ottenuta la risposta positiva di Sace, completa l’operazione di finanziamento. B) Garanzia Sace sui finanziamenti concessi alle Pmi con provvista Cdp Anche in questo caso la garanzia Sace prevede la copertura fino al 50% dell’importo in linea capitale ed interessi del finanziamento. L’intervento di Sace è attivabile nell’ambito di finanziamenti erogati con fondi Cdp e garantisce il mancato rimborso del finanziamento da parte delle Pmi. L’accordo, analogamente allo schema precedente, prevede il seguente iter operativo: la Pmi chiede alla banca il finanziamento, presentando la documentazione richiesta; la banca procede all’istruttoria, svolgendo l’analisi del merito del credito dell’impresa e, in caso di esito positivo, chiede a Sace il rilascio della garanzia; Sace - verificata la documentazione trasmessa dalla banca - rilascia la garanzia; la banca, ottenuta la risposta positiva da Sace, completa l’operazione di finanziamento. Corrado Faissola ha sottolineato che “l’Accordo crea nuove possibilità per le imprese. Le banche metteranno a disposizione operatività e sportelli per offrire sul territorio queste nuove opportunità. Attraverso l’interazione Cdp, Sace e Abi si contribuisce a migliorare le condizioni di accesso al credito per una più vasta platea di imprese”. “Grazie a questo Accordo Sace amplia il proprio supporto alle aziende in modo sinergico sia con Cdp che con il sistema bancario, facilitandone l’accesso al credito e contribuendo così a migliorare la competitività del Sistema Italia” ha dichiarato Alessandro Castellano. .  
   
   
“METTIAMOCI LA FACCIA”: EMOTICON (FACCINE ESPRESSIVE), A ROMA LA PRESENTAZIONE DELL’ESPERIMENTO MILANESE PRESENTI IL MINISTRO BRUNETTA E IL PRESIDENTE ANCI CHIAMPARINO  
 
Roma, 2 luglio 2009 - Viene presentata oggi a la sperimentazione milanese degli emoticon, le faccine con le quali i cittadini possono esprimere il proprio gradimento sui servizi offerti dall’Amministrazione comunale. L’incontro, che si tiene alle ore 9. 30 nella sede della Camera di Commercio in piazza di Pietra, sarà aperto dal Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta e dal Presidente dell’Anci Sergio Chiamparino. A illustrare l’esperimento milanese sarà il direttore del settore Qualità del Comune, Alessandro Palombo. La convention di oggi, dal titolo “L’avvio della sperimentazione e l’utilizzo dei dati. Un’occasione per apprendere dalle esperienze”, ha lo scopo di favorire il confronto con le amministrazioni “pioniere” dell’iniziativa. Milano ha aderito al progetto ministeriale “Mettiamoci la faccia” a marzo 2009 ed è stato il primo grande Comune ad avviare la sperimentazione. Attualmente per esprimere il gradimento sui servizi, i milanesi hanno a disposizione i totem touchscreen presenti nelle sedi dell’anagrafe, l’Infoline del Comune 02. 02. 02, oppure possono inviare sms dal telefono cellulare. .  
   
   
FESTA STATUTO. FORMIGONI: GRAZIE A CHI FA GRANDE LA LOMBARDIA PREMIATI UOMINI E ASSOCIAZIONI IMPEGNATI PER IL BENE COMUNE PERSONA AL CENTRO NELLA NUOVA COSTITUZIONE DELLA NOSTRA REGIONE  
 
Milano, 2 luglio 2009 - La centralità della persona e del cittadino è stato il filo conduttore dell´intervento del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, alla decima edizione della Festa dello Statuto, organizzata dalla presidenza del Consiglio regionale, svoltasi ieri sera all´Auditorium Gaber, con il presidente Giulio De Capitani e i vicepresidenti Enzo Lucchini e Marco Cipriano, e caratterizzata dalla premiazione di 15 tra personalità che hanno dato un contributo significativo al progresso della Regione e associazioni che in particolare hanno offerto un impegno straordinario di solidarietà per l´Abruzzo terremotato. "Questa giornata - ha detto Formigoni - è un giorno di gratitudine. In ogni medaglia e sigillo è idealmente iscritta la parola grazie. Grazie a chi con la sua azione ha contribuito a fare grande la nostra Regione". Si riferiva, il presidente Formigoni, alle cinque medaglie d´oro, assegnate a personalità come il cardiologo Domenico Colombo di Lecco e come il caposquadra bergamasco dei Vigili del Fuoco, Marco Cavagna, deceduto per infarto a L´aquila mentre lavorava fra le macerie, come l´educatrice milanese Jole Garuti. Ma si riferiva anche a realtà collettive come la Protezione civile della Lombardia e la Croce Bianca di Milano. E ad altri 10 protagonisti insigniti del "sigillo longobardo": per Milano, l´intellettuale Rosellina Archinto, il manager Giuliano Zucoli, la neonatologa Iolanda Minoli e il magistrato Giuseppe Greco; a Bergamo l´operatrice sociale in Sud Africa Domitilla Rota Hyams; a Brescia monsignor Antonio Fappani e l´imprenditore Angelo Goffi; a Mantova la presidente della Lega Tumori Maria Grazia Gandolfi, l´artista del legno Mauro Saviola (alla memoria) e la Casa del Giovane Don Mario Bottoglia. "In una fase storica - ha scandito il presidente - in cui si parla tanto della crisi finanziaria ed economica e dei suoi effetti negativi, credo che sia opportuno ripartire dalla forza lombarda e dalle sue energie: il Paese ripartirà se ripartiranno i territori a cominciare dal sistema lombardo, asse portante dell´economia nazionale. Voi, premiati, rappresentate la buona stella che ci deve guidare in questo percorso di rilancio". La Carta Costituente Lombarda - Formigoni ha ricordato la centralità della persona e del cittadino inscritta nel nuovo Statuto di autonomia, in vigore dallo scorso primo settembre, e riflessa nel Regolamento generale del Consiglio approvato il mese scorso. "La Carta costituente in vigore - ha aggiunto il presidente - si apre con il riconoscimento della persona umana come fondamento della comunità regionale e, tra gli elementi qualificativi, indica la valorizzazione di quei principi irrinunciabili che sono scritti nel cuore e nella mente dei cittadini lombardi. Penso all´affermazione del diritto di vita in ogni sua fase, alla tutela della famiglia, al sostegno al lavoro, alla promozione della libertà, alla valorizzazione delle nostre identità, al riconoscimento dell´impresa e alla promozione della responsabilità sociale delle imprese, e al riconoscimento della cooperazione". Ma la consultazione e l´ascolto dei cittadini e delle loro associazioni diventano regola prevista dalle nuove norme procedurali dei lavori delle commissioni consiliari. Perché "questo è lo spirito con cui la Regione Lombardia: uno spirito di servizio, di ascolto, di partecipazione". Per questo ad esempio, ha ricordato Formigoni, in Lombardia è confermata l´elezione diretta del presidente della Regione (art. 24), dovrà essere garantita la rappresentanza in Consiglio di tutti i territori provinciali (art. 12), è prevista la figura del Difensore regionale (art. 61). E a vantaggio del cittadino è anche il progetto di semplificazione delle leggi che la Giunta regionale persegue. "Nel Regolamento - ha ricordato Formigoni - è confermato lo strumento dei Testi Unici, che ci hanno permesso di rendere più facile la vita dei cittadini abrogando tante leggi e mettendo ordine in settori strategici quali l´associazionismo, l´agricoltura, il turismo". "Ed entro la fine del 2009 - ha annunciato - approveremo anche i Testi Unici sull´edilizia, sui trasporti, sulla sanità e sul commercio, arrivando a un totale di 10 Testi Unici veramente fondanti per la vita della nostra comunità e nei quali emerge chiaramente l´immagine di una Regione vicina ai cittadini". .  
   
   
VARESE : ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE (AQST), FORMIGONI FIRMA ACCORDO DA 1,4 MLD - 1  
 
 Varese, 2 luglio 209 - Ottantun progetti, di cui 43 in corso o attivabili nel breve periodo, che mobilitano risorse per quasi 1,4 miliardi di euro. E´ quanto prevede l´Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) firmato ieri a Varese dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dall´assessore regionale alle Reti, Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, che è anche presidente del Comitato di Coordinamento. Lo hanno sottoscritto anche il presidente della Provincia Dario Galli, il sindaco di Varese Attilio Fontana, il vice presidente della Camera di Commercio Renato Scapolan ed i rettori delle Università Liuc (Università Carlo Cattaneo), Andrea Taroni, e dell´Insubria, Renzo Dionigi. Erano presenti anche i consiglieri regionali Paolo Valentini Puccitelli e Luciana Ruffinelli. Si traduce quindi in una dettagliata serie di impegni - previsti dall´Aqst - il percorso iniziato nel febbraio 2007 con la promozione dell´Accordo da parte della Giunta Regionale e caratterizzato da un costante e costruttivo confronto tra i soggetti istituzionali locali. "E´ un accordo di importanza strategica - ha sottolineato il presidente Formigoni - perché indica il percorso per lo sviluppo del territorio di Varese e provincia in un´ottica di crescita della Lombardia. Lo strumento dell´Aqst si pone come esempio di federalismo corresponsabile in cui tutti i soggetti sono chiamati a concorrere attivamente ai processi di sviluppo". "Il lavoro del Tavolo di Coordinamento prosegue - ha aggiunto Formigoni - non solo per verificare la piena attuazione degli impegni assunti ma anche per esaminare le iniziative da assumere per Expo 2015, un´opportunità per Milano e per tutta la Lombardia". "Fondamentale per la piena riuscita dell´Accordo il contributo di idee offerto dalle Università - ha detto l´assessore Buscemi - che hanno condotto ricerche e approfondimenti di altissima qualità partecipando attivamente ai lavori della Segreteria Tecnica dell´Aqst". Decisivo anche l´apporto di Irer (Istituto di Ricerca Regionale) nella costruzione della griglia degli obiettivi e del portafoglio progettuale dell´Aqst. Ciascuno degli 81 progetti è stato selezionato in funzione di uno dei 22 obiettivi operativi dell´Accordo, a loro volta aggregati in 4 grandi assi di intervento, che sono: 1) - potenziare i collegamenti del territorio (13 progetti per 1. 088 milioni di euro); 2) - rafforzare la coesione territoriale e sociale (3 progetti per 9,8 milioni di euro); 3) - sviluppare il sistema delle infrastrutture, delle imprese e del lavoro (12 progetti per 216 milioni di euro); 4) - valorizzare le potenzialità per promuovere le eccellenze del territorio (11 interventi per 73 milioni di euro). Il ruolo di motore propulsivo svolto da Regione Lombardia per la realizzazione dell´Accordo si è tradotto non solo negli impegni finanziari assunti ma anche nella sua capacità di attirare e coordinare i fondi messi a disposizione da Unione Europea, Governo e altri soggetti istituzionali. Un metodo di lavoro che ha dato buoni risultati specialmente nel settore dei progetti per la mobilità. "L´asse più importante dell´Aqst di Varese è quello che riguarda le infrastrutture - ha commentato l´assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo - e questo denota l´attenzione che abbiamo verso questo territorio. Dopo la Malpensa-boffalora, la Pedemontana che partirà proprio da Varese, la Tangenzialina nord est che apriremo al traffico a novembre, i lavori della ferrovia Arcisate-stabio che faremo partire settimana prossima, abbiamo voluto dare un segnale ulteriore di attenzione trovando le risorse per il secondo lotto della tangenziale sud di Varese (Gasparotto-borri), opera anch´essa molto importante per la città". Per attuare le politiche regionali secondo una logica sussidiaria e partenariale (con il coinvolgimento e il raccordo tra soggetti pubblici e privati), l´Aqst di Varese ha individuato obiettivi, progetti ed azioni funzionali allo sviluppo del territorio attraverso l´integrazione tra strumenti di programmazione regionali e territoriali, introducendo anche alcune innovazioni, tra le quali la proposta di 4 Progetti Integrati di rilevanza regionale rivolti ad obiettivi particolarmente significativi. Tra questi l´integrazione della filiera socio-sanitaria, la semplificazione ed integrazione di procedure attinenti alle attività economiche, le azioni integrate per la sicurezza urbana e territoriale, la difesa del suolo, tutela e promozione delle risorse ambientali. I Progetti Integrati coinvolgeranno le Direzioni generali regionali, gli Enti del Sistema Regionale ed i referenti locali pubblici e privati per far convergere diverse azioni settoriali in interventi leggibili in modo unitario dagli utenti finali nel territorio. Per quanto concerne le progettualità avanzate che saranno finanziate nel 2010, il costo totale ammonta a 19. 865. 500 euro, di cui 9. 660. 000 a carico di Regione Lombardia. Per i restanti progetti (18 in corso di attuazione e 11 finanziati successivamente) il contributo di Regione Lombardia supera i 33 milioni di euro su un totale di circa 1,4 mld di euro. Tra i progetti inclusi nell´Aqst i più significativi sono: Infrastrutture - Autostrada Pedemontana Lombarda - Tangenziale Varese 1° lotto; - Nuova linea ferroviaria Varese - Mendrisio: tratta Arcisate-stabio; - Tangenziale Nord di Varese; - Tangenziale Sud di Varese, 2° lotto (2,5 Mln); - Riqualificazione del nodo ferroviario di Varese e la connessa riqualificazione urbanistica, territoriale ed ambientale - Collegamento autostradale Varese-como-lecco (studio di fattibilità); - Progetto di interconnessione tra le piste ciclabili delle Comunità Montane Valli del Luinese, Valcuvia, Valganna Valmarchirolo, Canton Ticino, Lago di Varese - 1° lotto (250. 000 euro), 2° lotto (1,305 Mln); Sanita´: - Recupero funzionale dell´Ospedale Del Ponte per la realizzazione del "Ponte del Sorriso", l´ospedale del bambino e della mamma - 1° lotto; Cultura E Formazione - Università dell´Insubria: Campus universitario in loc. Bizzozero: costruzione collegio universitario e biblioteca di Ateneo (per quest´ultima il costo previsto è di 875. 000 euro); - Museo dell´Aeronautica presso l´aeroporto di Malpensa, immobile ex Officine Caproni; - Valorizzazione dell´area archeologica di Castelseprio e riconoscimento Unesco; - Riserva Palude Brabbia - realizzazione di un centro didattico museale -Realizzazione del Centro Ricerca Documentale della Linea Cadorna e Battaglia del San Martino (350. 000 euro); - Sede mussale Villa Baragiola (110. 000 euro) - Realizzazione nuova struttura di accoglienza al Parco Archeologico e alla Chiesa Santa Maria Foris Portas (220. 000 euro) Difesa Del Suolo, Risorse Idriche E Servizi Di Pubblica Utilita´ - Torrente Bozzente: intervento integrato di messa in sicurezza idraulica, qualificazione ambientale e volanizzazione degli scarichi (3,5 Mln); - Sistema di teleriscaldamento a Busto Arsizio - Linea 1; - Potenzialmento della rete wi. Fi. .  
   
   
MICROCREDITO: VERSO L´ISTITUZIONE DI UN FONDO REGIONALE PIEMONTESE DI GARANZIA ALLA SAA IL CONVEGNO SU QUESTO IMPORTANTE STRUMENTO DI ECONOMIA SOLIDALE  
 
Torino, 2 luglio 2009 - Con il disegno di legge sull’Assestamento al bilancio 2009, approvato questa mattina dalla Giunta regionale e che ora passerà all’esame del Consiglio, la Regione Piemonte ha previsto l’istituzione di un apposito Fondo di garanzia per il microcredito. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso, nell’ambito del convegno “Il microcredito, tra economia solidale e nuovi stili di consumo”, svoltosi ieri mattinata presso la Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino, a cui è intervenuto anche l’assessore al Commercio, Sergio Luigi Ricca. L’evento, organizzato dalla Scuola del Consumo Consapevole, un progetto dell’Assessorato al Commercio e fiere della Regione Piemonte, ha rappresentato una proficua occasione di incontro e confronto fra mondo accademico, istituzioni e operatori del settore sul microcredito e la microfinanza. Nato nei paesi in via di sviluppo come forma di sostegno all’autoimpiego e alla creazione di microimprese, il microcredito si è diffuso negli ultimi anni anche in Piemonte. Si tratta di uno strumento che può rappresentare un’opportunità importante per i giovani e le donne che vogliono avviare un’attività economica, per gli stranieri che ricominciano da zero in un paese nuovo, per le famiglie che devono affrontare spese impreviste e, in generale, per tutte quelle categorie che hanno maggiore difficoltà di accesso al prestito bancario. “Questo convegno ha voluto innanzitutto promuovere una cultura sull’argomento microcredito - ha dichiarato l’assessore Ricca aprendo i lavori - che ancora oggi è da molti considerato marginale, ma sta diventando anche sotto il profilo dell’incidenza economica, non trascurabile. I dati ci dicono che la crisi ha colpito in particolare le micro imprese e la loro capacità di accesso al credito, allargando la platea dei soggetti non bancabili e quindi la crescita dei micro finanziamenti” . “Sotto un altro aspetto il microcredito diventa un potente strumento di autonomia delle persone più deboli - ha sottolineato Ricca - perché le mette in condizione di realizzare un’idea imprenditoriale. In una fase di crisi come quella attuale, la microfinanza può essere intesa come un ammortizzatore sociale per sostenere il reddito di chi perde il lavoro, anche se l’obiettivo principale è certamente quello di dare spazio ad idee imprenditoriali escluse dal circuito tradizionale del credito”. Secondo le previsioni, il volume di richiesta a fine 2010 sarà 10 volte superiore al microcredito erogato durante l’anno scorso. In quest’ottica si inserisce il nuovo Fondo regionale di garanzia per il microcredito, finalizzato alla concessione di crediti a sostegno delle attività imprenditoriali e di soggetti “non bancabili”. “L’assessorato al Lavoro - ha spiegato l’assessore Migliasso - ha predisposto un emendamento all’articolo 8 della legge regionale 12/2004, che ha istituito il Fondo di garanzia femminile e giovanile, prevedendo anche la costituzione presso la Società Finpiemonte di un Fondo regionale di garanzia per il microcredito. I destinatari del costituendo Fondo sono: soggetti titolari di partita Iva nell’avvio dell’attività ed imprese nella forma giuridica di società cooperative, incluse le cooperative sociali, società di persone, ditte individuali di nuova costituzione”. Un’attività di accompagnamento al microcredito sarà svolta verso questi soggetti da Fondazioni Onlus che già hanno esperienza nel settore e che si avvalgono dell’attività di volontari (ex dirigenti d’azienda, ex direttori di banca) e da un’Associazione Temporanea di scopo che ha come soggetto capofila la Confcommercio Piemonte e che coinvolge nove Associazioni datoriali. L’agevolazione si sostanzierà in un finanziamento bancario erogato da Istituti di credito convenzionati con Finpiemonte a condizioni di particolare favore, che sarà garantito per l’80% dal Fondo di garanzia regionale a costo zero. Il Fondo opererà come garanzia “sostitutiva” e si chiederà agli Istituti di credito di non richiedere ulteriori garanzie al soggetto beneficiario. Il Fondo sarà gestito da Finpiemonte S. P. A. Senza attuare trasferimenti a privati, ma solo mettendo a disposizione garanzie agli Istituti di credito convenzionati che finanzieranno le imprese ed i lavoratori autonomi; Finpiemonte dovrà rispondere solo di eventuali insolvenze. “Realizzare quest’iniziativa - ha sottolineato Migliasso - impegnerà la Regione e gli altri soggetti pubblici e privati, che intendiamo coinvolgere in un importante lavoro sul territorio per promuovere e sviluppare il Fondo, ma credo ne valga la pena, in quanto daremo l’opportunità a giovani, donne, stranieri senza risorse economiche e senza garanzia di realizzare il loro progetto di autoimpiego”. “La vita in una società globalizzata - ha concluso l’assessore - può trasformarsi in un’esistenza precaria, con lavoro e reddito continuamente a rischio. Con il Fondo regionale del microcredito vogliamo rendere meno precaria la vita delle persone, riavvicinandole alle istituzioni. C’è bisogno oggi di restituire fiducia, di dare credito. Non si tratta di un semplice slogan, ma di un obiettivo politico e culturale: una società più coesa è una società più sicura”. .  
   
   
“MISURE ANTICRISI: ECCO COSA STA FACENDO LA REGIONE DEL VENETO”  
 
 Venezia, 2 luglio 2009 - A soli 40 giorni dal passaggio di competenze alla Regione relativamente alla procedura per la Cassa Integrazione in deroga, sono già state approvate dalla Direzione Lavoro 492 autorizzazioni relative al 2009: 446 per aziende artigiane e piccole imprese industriali fino a 15 dipendenti e 46 per le aziende di altri settori, così come previsto dall’accordo parti sociali e Regione del 30 marzo 2009 e dalle Linee guida attuative del 19 maggio 2009, per un importo complessivo di euro 11. 142. 118, pari a circa 1 milione e 300 mila ore. Nei prossimi giorni, quando perverrà da parte delle aziende la documentazione necessaria, si procederà all’adozione di ulteriori autorizzazioni. L’inoltro delle domande attraverso il canale telematico ha consentito di monitorare in tempo reale il fabbisogno espresso dal nostro territorio, oltre a permettere la rapida approvazione delle autorizzazioni e le autorizzazioni adottate sono già state trasmesse all’Inps regionale. Sono state inoltre approvate 219 autorizzazioni relative ad aziende artigiane e piccole imprese industriali fino a 15 dipendenti per periodi di Cig in deroga relativi all’anno 2008. Si trattava di pratiche che giacevano in corso d’istruttoria presso la Direzione Regionale del Ministero del Lavoro e che sono state trasferite a fine maggio alla Regione del Veneto, per un importo complessivo di euro 1. 605. 704,55, per oltre 200 mila ore. Queste autorizzazioni si sommano alle precedenti per un totale di 711 autorizzazioni e per oltre 1 milione e 500 mila ore. Per Elena Donazzan, assessore alle Politiche della Formazione e del Lavoro: “Queste misure devono essere necessariamente utili a mantenere i posti di lavoro per scongiurare il fatto che questa crisi si traduca in disoccupazione e chiusura delle imprese”. “Gli ammortizzatori sociali - aggiunge Donazzan - hanno la propria ragione d’essere nella continuazione del rapporto tra lavoratori e impresa e devono essere responsabilmente attivati come aiuto alla vita dell’impresa”. “La crisi attuale - conclude l’Assessore - può determinare un cambiamento anche nell’approccio al tema delle tutele legate agli ammortizzatori, perché si comprenda finalmente che sono fondamentali sia per il lavoratore che per l’impresa”. .  
   
   
PRESENTATO IL PROGRAMMA PER L``OCCUPAZIONE E LA QUALITA`` DEL LAVORO 2009 NELLE MARCHE 90 MILIONI PER FRONTEGGIARE LA CRISI E PER SEMINARE IL FUTURO.  
 
Ancona, 2 Luglio 2009 - ´Uno strumento di programmazione che si integra con le azioni anticrisi gia` varate dalla giunta regionale e che fronteggia, con interventi mirati, l´attuale scenario economico di crisi. ´ Gli assessori regionali alla Formazione-istruzione, Stefania Benatti e al Lavoro- Attivita` produttive, Fabio Badiali, ieri in conferenza stampa in Regione, hanno sottolineato soprattutto il carattere di integrazione e di interdisciplinarieta` del Programma per l´occupazione e la qualita` del lavoro per il 2009, recentemente approvato dalla giunta regionale. Il Programma puo` contare su quasi 90 milioni euro, di cui 21 milioni e 818 mila euro di risorse del Fondo Sociale Europeo. Cinquanta milioni derivano dagli ammortizzatori sociali in deroga che la Regione Marche, attraverso due accordi con le Parti Sociali ed il Ministero del Lavoro, e` riuscita ad intercettare. ´Si e` imposta ´ ha spiegato l´assessore Benatti - la necessita` di rivedere alcune strategie di intervento delineate con il programma annuale precedente. Inoltre l´attuazione dell´Accordo anti-crisi Stato-regioni del febbraio scorso, che comporta per la Regione Marche la necessita` di tenere a disposizione per il biennio 2009-2010 ben 84 milioni di euro di risorse Fse, pari a circa il 30% dell´intero Por Fse 2007/2013, condiziona inevitabilmente il Programma annuale 2009. ´ Stefania Benatti ha anche evidenziato che il Piano - frutto di una profonda concertazione con il territorio e in particolare con le Province e della consultazione delle parti datoriali e sindacali ´ non trascura in ogni caso le politiche per sostenere l´istruzione, la formazione e in particolare l´inserimento lavorativo dei giovani. Il programma che tiene conto anche di un´analisi del contesto, si basa su 4 elementi: Il mercato del lavoro sulla base dei dati Istat, L´analisi delle assunzioni, Il ricorso alla Cassa Integrazione, I lavoratori collocati in mobilita`. Gli interventi del programma sono stati suddivisi in macroaree di intervento: Istruzione; Formazione professionale; Politiche attive del lavoro;Politiche difensive o miste;Azioni di sistema. Relativamente a tali settori, circa 5 milioni sono destinati alle politiche per l´istruzione, oltre 10 milioni alla formazione professionale, circa 7,5 milioni per politiche attive del lavoro e ben 65 milioni per le politiche difensive o miste. Inoltre 750. 000 euro sono destinati ad azioni di sistema a supporto in particolare delle politiche della formazione professionale. L´assessore Badiali ha sostenuto che per fronteggiare la crisi e` stato svolto un approfondito lavoro tra assessorati regionali per attivare in concreto il ´pacchetto anti-crisi´ della Regione, in un´ottica di strategia collegata ed integrata con altri interventi regionali sia sul fronte del sostegno alle imprese, dell´accesso al credito e del sostegno alle famiglie. Sul versante delle politiche del lavoro, Badiali ha ricordato che si tratta di un Piano piu` flessibile rispetto ai precedenti, proprio per essere in grado di affrontare le emergenze ed ha ricordato l´intervento sui contratti di solidarieta`, per 3 milioni di euro gia` avviato, spiegando poi che il programma annuale prevede la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga, rivolti a tutti i lavoratori che non avrebbero diritto alla cassa integrazione, compresi i precari, con utilizzo di 50 milioni di euro, frutto degli accordi gia` sottoscritti con il Ministero del Lavoro. Tali interventi consisteranno principalmente in attivita` formative e di riqualificazione professionale, di orientamento e consulenza personalizzata, volte a consentire una migliore e piu` rapida reintegrazione nel mercato del lavoro di coloro che sono maggiormente a rischio di espulsione. ´ Sono misure che avranno una positiva ricaduta sulle imprese ´ ha aggiunto - perche` potranno contare su personale riqualificato e maggiormente preparato per affrontare le sfide dell´innovazione, superare questa difficile fase e cogliere le nuove opportunita` della ripresa economica. ´ (ad´e) Gli interventi piu` significativi ´ Scheda Istruzione /Formazione - English 4 You (1. 500. 000 euro) e` la prosecuzione, per l´anno scolastico 2009/2010, dell´intervento rivolto a diffondere maggiormente la conoscenza della lingua inglese e rendere gli studenti degli ultimi anni di istruzione secondaria piu` competitivi nel mercato del lavoro. - completare l´offerta regionale in materia di istruzione tecnica superiore, percorso avviato lo scorso anno con gli Ifts e che portera` all´attivazione del nuovo istituto dell´Istruzione Tecnica Superiore (Its) 1. 250. 000 euro - progetto Alternanza scuola-lavoro (500. 000 euro) per preparare i giovani, alunni degli Istituti di Istruzione secondaria di secondo grado della Regione, ad entrare nel mondo del lavoro dotandoli di specifiche capacita` operative da aggiungere alle conoscenze fornite dal sistema scolastico istituzionale - Interventi finalizzati a ridurre l´abbandono scolastico e per migliorare l´integrazione scolastica degli alunni stranieri ´ (1. 000. 000 euro) -progetto sperimentale ( tra le prime Regioni in Italia) per i lavoratori precari della scuola (Ata e docenti), con un percorso di formazione-riqualificazione al fine di non disperderne i saperi, fargli mantenere attraverso stage o tirocini i contatti con il mondo della scuola e potenziare le competenze essenziali per poi contribuire a far crescere in qualita` il sistema (200. 000 euro) Formazione Professionale: - completamento del processo di riqualificazione degli Oss (Operatori Socio-sanitari) al fine di consentire l´acquisizione della qualifica che diverra` indispensabile per potere operare nel settore (2. 000. 000) - sicurezza sul lavoro: e` previsto un intervento di formazione dei lavoratori di vari settori, in particolare edilizia, metalmeccanica, agricoltura, scuola, con un impegno complessivo di quasi (1. 500. 000 ) Interventi Verso Le Categorie Svantaggiate: - sostegno alla alfabetizzazione linguistica degli immigrati - 300. 000,00; - voucher di conciliazione alle donne che risulteranno destinatarie di un progetto integrato di conciliazione previsto dal programma annuale 2008 - 1. 000. 000,00; - la riattivazione di un call center regionale per gli immigrati 200. 000. Politiche Del Lavoro La Regione Marche, insieme alla Regione Umbria, ha promosso e presentato alla Unione Europea un progetto per ottenere finanziamenti (per le Marche circa 2 Milioni di euro) a valere sul Feg (Fondo Europeo per la Globalizzazione) a favore dei lavoratori cassa-integrati degli stabilimenti, marchigiani ed umbri, della Antonio Merloni Spa. Tra gli altri interventi di politiche ´miste´ (attive e passive) del lavoro si segnalano i progetti: - ´Welfare To Work´ (3 milioni) che consistera` nel promuovere azioni di reimpiego dei lavoratori svantaggiati; - P. A. R. I. Nuovo Programma d´Azione per il Re-impiego di lavoratori svantaggiati, di cui almeno il 50% riservato alle donne, con una dotazione di 1. 521. 000 - Ar. Co. Azioni di consulenza, formazione, creazione di impresa e aiuti all´assunzione per il miglioramento competitivo nei settori dell´artigianato e del commercio ( 1. 226. 000) - progetto Appennino, per far fronte all´emergenza occupazionale attraverso la valorizzazione delle potenzialita` turistiche ed ecologico-ambientali del territorio montano, garantendo occupazione a persone che hanno perso il lavoro a seguito della chiusura o della crisi delle aziende. Un progetto sperimentale, con una dotazione iniziale di 100. 000 euro nella zona del fabrianese, per attivare processi di riconversione produttiva di determinate aree della nostra regione; - Interventi a sostegno dell´occupazione dei disabili - 760. 000 euro per la rimozione degli ostacoli architettonici, ambientali e di tipo strumentale che impediscono l´inserimento dei disabili nelle unita` lavorative, l´acquisto di beni strumentali finalizzati al telelavoro, nonche` percorsi di formazione e lavoro all´interno delle cooperative sociali di inserimento lavorativo di tipo B. .  
   
   
LAVORO NEL LAZIO: REGIONE ATTREZZATA PER PARARE COLPI DELLA CRISI  
 
Roma, 2 luglio 2009 - "La regione Lazio si è adeguatamente attrezzata per parare i colpi di una crisi economica pesantissima, che sta investendo l´intero territorio regionale e tutti i comparti produttivi". E´ quanto dichiara l´assessore regionale al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili Alessandra Tibaldi partecipando ai lavori dell´incontro ´Crisi economica: come e quanto colpisce le donne´ promosso dall´Ufficio di Presidenza della Regione Lazio. "In un periodo di forte recessione - continua - sono soprattutto i settori più deboli del mercato del lavoro a soccombere. Per questo come assessorato al lavoro ed alle pari opportunità abbiamo predisposto un Libro verde che prevede delle concrete linee di intervento a sostegno dell´occupazione femminile, ad esempio conciliando i tempi di lavoro con quelli di vita e realizzando dei servizi di cura non solo per l´infanzia ma anche per la terza età, in modo da alleggerire il carico familiare spesso ricadente esclusivamente sulle donne". "Ma - aggiunge Tibaldi - per contrastare la crisi su un terreno globale, abbiamo predisposto anche altre azioni a più ampio raggio di intervento. Ad esempio contro il forte incremento regionale della cassa integrazione, dovuto sia alla recessione sia al fatto che la nostra Regione fortunatamente è quella dove si licenzia di meno, il 26 giugno abbiamo approvato una delibera che recepisce l´accordo già sottoscritto con il Governo in materia di ammortizzatori sociali in deroga, in attuazione dell´intesa attuata in sede di Conferenza Stato-regioni del 12 febbraio. Si tratta di risorse del Fondo Sociale Europeo destinate a quei settori lavorativi che non possono usufruire degli ammortizzatori sociali disciplinati dalla legislazione ordinaria. Lavoratrici e lavoratori a rischio di espulsione dal mercato del lavoro o già licenziati appartenenti al tessuto produttivo delle piccole e medie imprese e delle aziende con meno di 15 dipendenti". "Con questo importante provvedimento - dice ancora l´assessore - potremo finalmente autorizzare l´erogazione degli ammortizzatori sociali in deroga relativi ad accordi realizzati dall´inizio dell´anno presso l´assessorato regionale, e che ad oggi ammontano a complessivi 100 milioni di euro. Ricordo che quando si è insediata la Giunta Marrazzo la gestione di questo ammortizzatore sociale ammontava a 5 milioni di euro e che lo scorso anno è arrivata a 17 milioni di euro. A questo punto è assolutamente indispensabile che il ministero del Lavoro, come previsto negli accordi istituzionali già sottoscritti, si attivi per l´erogazione delle restanti risorse concordate per quest´anno, ma non ancora devolute". .  
   
   
LA GIUNTA DELLA CAMPANIA APPROVA IL PIANO ATTUATIVO 2009 DI FABBISOGNO DEL PERSONALE: 1350 UNITÀ IN MENO NELL´ORGANICO PER CESSAZIONI NEL BIENNIO 2007-2008; NEI RUOLI DELLA REGIONE 85 TECNICI AGRICOLI. VIA AL COMPLETAMENTO DELLA MOBILITÀ D´INGRESSO E A PARTE DEGLI IDONEI AI CONCORSI  
 
Napoli 2 luglio 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta del vicepresidente con delega alle Risorse Umane Antonio Valiante, ha approvato il piano attuativo 2009 del fabbisogno del personale. Nel 2007 sono cessati dal servizio 990 dipendenti, di cui 840 con esodo incentivato. Nel 2008, altri 360, di cui 240 con esodo, sono andati in pensione, per un totale complessivo di 1350 unità in meno nella pianta organica. Per effetto di queste cessazioni, e della decisione assunta in sede di conferenza unificata tra governo, regioni ed autonomie locali relativa alla necessità di contenere le spese e realizzare obiettivi di risparmio, la Giunta ha deciso di reclutare nuovo personale sulla base dei seguenti criteri: completamento della copertura del 10% dei posti vacanti per ciascuna categoria con la mobilità volontaria in ingresso; saranno assunti a tempo indeterminato gli 85 tecnici agricoli convenzionati dal 1999 con la Regione Campania per le attività legate al programma operativo. Di questi, 66 laureati entreranno nella categoria D e 19 diplomati nella categoria C; a copertura delle ulteriori esigenze di organico, e nel rispetto dei vincoli previsti dalle norme in materia di contenimento della spesa del personale, si potrà attingere dalle graduatorie, tuttora vigenti, degli idonei ai concorsi banditi nel 2002 per le categorie C e D. La Giunta ha altresì deciso, al fine di favorire la crescita professionale ed assicurare il rinnovamento dell´organico, di procedere al rapido completamento delle procedure selettive interne relative alle progressioni verticali, estendendo alle stesse le modalità relative alle graduatorie dei pubblici concorsi, e di non accogliere, dal primo gennaio 2010, alcuna istanza di trattenimento in servizio dei dipendenti oltre il sessantacinquesimo anno di età. "Abbiamo approvato - sottolinea il vicepresidente Antonio Valiante - una delibera molto importante, che dà risposte al fabbisogno del personale, ed allo stesso tempo prosegue lungo la strada del risparmio e della riduzione dei costi, in linea con altre decisioni già assunte nei mesi scorsi dalla Giunta. Inseriamo nei ruoli tecnici agricoli già convenzionati con la Regione ed in possesso di un bagaglio professionale verificato sul campo. Diamo spazio alla mobilità volontaria in ingresso per il completamento del 10% dei posti vacanti. Infine, si potrà attingere dalle graduatorie degli idonei ai concorsi svolti negli anni scorsi per gli ulteriori vuoti nella pianta organica. Realizziamo in tal modo una politica che mette assieme il rispetto delle esigenze di risparmio, la valorizzazione delle professionalità esistenti e il processo di svecchiamento dell´organico regionale", conclude Valiante .  
   
   
SICUREZZA URBANA: LE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALLE NUOVE TECNOLOGIE PER MIGLIORARE E RENDERE PIÙ EFFICIENTE L´ATTIVITÀ DELLE POLIZIE LOCALI. IN UN CONVEGNO A BOLOGNA VENERDI´ 3 LUGLIO I PROGETTI IN CORSO IN EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna, 2 luglio 2009 - Dalla buca nella strada alla panchina divelta nel parco. Esempi di degrado urbano che rendono meno vivibili e sicure le nostre città. Un software, predisposto dalla Regione, permetterà di raccogliere questi dati e soprattutto di monitorare la gestione dell’intervento dalla segnalazione alla soluzione del problema. E ancora: in caso di incidente stradale, un nuovo programma informatico consentirà di allertare simultaneamente la centrale operativa del 118 e quella della competente polizia locale, così da ridurre i tempi di intervento sul luogo del sinistro. Sono solo due esempi delle novità in arrivo per migliorare l’attività della Polizia locale grazie alle opportunità offerte dalle nuove infrastrutture tecnologiche messe a disposizione dalla Regione: Lepida ed R3. Già in corso di sperimentazione in alcuni Comuni, queste applicazioni saranno estese nel territorio regionale per migliorare la gestione della sicurezza urbana. Se ne parlerà nel corso del convegno “Le nuove tecnologie per la polizia locale di domani” in programma a Bologna venerdì 3 luglio (sala Auditorium della Regione, Viale Aldo Moro 18) dalle ore 9,00 alle 15,30. I lavori saranno aperti da Alfredo Bertelli sottosegretario alla Presidenza della Regione che alle ore 11,00 incontrerà i giornalisti. .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI,83 MLN PER RIVITALIZZARE TESSUTO ECONOMICO NUOVO ASSE NEL POR-FESR PER IMPRESE,ARTIGIANI,PROFESSIONISTI  
 
L´aquila, 2 luglio 2009 - Un nuovo asse di risorse finanziarie destinato esclusivamente al recupero e alla rivitalizzazione del tessuto economico e sociale delle aree colpite dal sisma. Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione, Gianni Chiodi, a chiusura del Comitato di sorveglianza dei fondi europei, che ha accolto la proposta di rimodulazione del programma regionale sui fondi comunitari del Por-fesr. Il nuovo asse, il quinto nel programma comunitario, conta una dotazione finanziaria di oltre 83 milioni di euro destinati esclusivamente alla rivitalizzazione "delle piccole imprese, degli artigiani e dei professionisti che risiedono nei paesi del cratere". "Avevamo la necessità ? ha spiegato il presidente della Regione, Gianni Chiodi ? di rimodulare il programma dei fondi europei alla luce delle emergenze del terremoto. Lo abbiamo fatto creando un nuovo asse e dotandolo di risorse finanziarie che abbiamo tolto da altri assi precedentemente individuati. Mi riferisco ai programmi Pisu (Progetti integrati di sviluppo urbano) delle quattro città capoluogo il cui fondo è stato momentaneamente decurtato da 41 a 25 milioni di euro e dei progetti Pit, la cui dotazione è stata momentaneamente ridotta da 28 a 5 milioni di euro. Per questo voglio ringraziare - ha sottolineato il Presidente - per la solidarietà mostrata le amministrazioni delle quattro città capoluogo che hanno permesso la riduzione del fondo per il Pisu e tre amministrazioni provinciali (Pescara, Chieti e Teramo) per quanto riguarda il Pit, con l´esclusione della provincia dell´Aquila che non si è voluta invece muovere su questa linea". Il nuovo asse individuato nei Por-fesr per la rivitalizzazione e recupero del tessuto economico prevede 35 milioni per la riattivazione delle imprese esistenti, 11 milioni per l´attrazione di nuove imprese, 12 milioni per il sostegno alla coesione sociale, 22 milioni per la ricostruzione delle infrastrutture e 3 milioni per la valorizzazione della montagna. "La rimodulazione del programma - ha proseguito Chiodi - rafforza la regia regionale nel senso di univocità di intenti e permette a questo governo di potersi muovere nelle altre due direzioni già individuate: riprogrammazione del fondi Fas e fondo di solidarietà da parte delle altre regioni italiane. Poi c´è un discorso a parte per l´Unione europea - ha concluso Chiodi - dalla quale ci aspettiamo altre risorse". .  
   
   
MANIFESTAZIONE IN DIFESA DELLA DIGNITÀ DELLE DONNE E DEGLI UOMINI CHE AMANO LE DONNE.  
 
Milano, 2 luglio 2009 - “Ancorchè fossero vere le indicazioni della ragazza . Il premier sarebbe l´utilizzatore finale e quindi mai penalmente punibile" (Avv. Ghedini). Le dichiarazioni dell’avv. Ghedini sulle vicende dello scandalo che riguarda il premier Berlusconi e che vede coinvolte numerose ragazze e donne, parlano di "utilizzazione" della donna e di "donne gratis in gran quantità"; espressioni che chiaramente indicano la donna come un oggetto, attrezzo o merce che sia. Per non soffocare nel degrado, per difendere la nostra dignità di donne e di uomini che amano le donne, dobbiamo rialzare la testa e esprimere la nostra indignazione. Sentiamo il bisogno di dare un segnale. Le donne che quarant´anni fa scrissero sui muri "Nè puttane nè madonne solo donne", le giovani che rifiutano un clima culturale che le vuole veline e disponibili, gli uomini che stanno accanto alle une e alle altre e mai si sognerebbero di considerarle "adoperabili", si uniscano. E’ un triste aspetto della nostra società che ha responsabilità condivise di uomini e donne, che occorre denunciare e rivedere tutti insieme, uniti. Non è occasione per una guerra di generi e nemmeno di parti politiche. Tutti sono inviati all´incontro/confronto/presidio del 2 Luglio giovedì h. 19,00 alle Colonne di San Lorenzo in Corso di Porta Ticinese, Milano. Per dettagli e aggiornamenti è disponibile su Facebook il gruppo: Caro "Utilizzatore Finale", Torna A Questo Utensile! adesioni su: reteperladignita@googlegroups. Com .  
   
   
IN LOMBARDIA AUMENTANO LE ASSOCIAZIONI FEMMINILI, 281 NEL 2009  
 
Milano, 2 luglio 2009 - Sono 281 le associazioni femminili iscritte all´Albo regionale per il 2009. Rispetto allo scorso anno sono aumentate di 24 unità. Le associazioni, i movimenti e le organizzazioni che fanno parte dell´Albo sono attive nei terreni più diversi, dalla formazione al lavoro, dall´ambito socio-sanitario al volontariato, dalla conciliazione dei tempi alla cultura. Obiettivo della Regione Lombardia è quello di riconoscerle e valorizzarle perché le loro attività e il loro impegno promuovono lo sviluppo dell´intera società. "Il numero in costante crescita delle associazioni iscritte all´Albo regionale - ha detto il sottosegretario Antonella Maiolo - testimonia la passione delle cittadine lombarde per la partecipazione alla vita sociale della nostra Regione. L´associazionismo femminile rappresenta, infatti, una realtà sempre più ampia e articolata che segna il vivace e complesso territorio lombardo". L´elenco completo delle associazioni femminili sarà pubblicato sul Burl, il Bollettino ufficiale della Regione, lunedì 6 luglio oltre che sul sito www. Regione. Lombardia. It .  
   
   
BOLZANO: PROGETTO "HIPPY", PRESENTATO IL MODELLO DI INTEGRAZIONE PER LA VAL D´ISARCO  
 
Bolzano, 2 luglio 2009 - Sostenere l´integrazione sociale delle famiglie altoatesine e straniere collocate nelle fasce più deboli: questo l´obiettivo del progetto "Hippy", che vede la partecipazione di numerose istituzioni della Val d´Isarco. L´iniziativa è stata presentata martedì 30 giugno dal presidente Luis Durnwalder e dagli assessori Sabina Kasslatter Mur e Richard Theiner. Il progetto "Hippy" è nato tre anni fa con l´obiettivo di creare le basi, nella zona della Val d´Isarco, per favorire l´integrazione e il rafforzamento delle famiglie più isolate dal resto della società. "Il modello utilizzato - ha sottolineato il presidente Durnwalder - e riconosciuto a livello internazionale, sottolinea il ruolo fondamentale delle famiglie nelle politiche di integrazione, con particolare attenzione alle donne". Il progetto è frutto dell´impegno e della collaborazione del Comune di Bressanone, della Comunità comprensoriale Val d´Isarco, dei Servizi sociali e dei Centri linguistici della città vescovile. Gli interventi da mettere in campo sono strettamente collegati al sistema della formazione. "Quando le maestre d´asilo o il personale docente delle scuole elementari - ha spiegato l´assessora Kasslatter Mur - notano delle carenze nell´inserimento sociale di un bambino, viene attivato il programma Hippy". In sostanza si tratta di dare il via ad iniziative concrete di aiuto e sostegno alla famiglia. "Si và da visite domiciliari a cadenze settimanali - prosegue la Kasslatter Mur - ad incontri specifici riservati alle madri, dai corsi di lingua per i più piccoli alle informazioni sulla quotidianità della vita in Alto Adige". Grazie a questa offerta si punta a sostenere l´integrazione sociale rafforzando il ruolo della famiglia. "In Val d´Isarco - conclude l´assessora provinciale - il modello ha già dato buoni risultati, con feedback positivi per quanto riguarda una cinquantina di famiglie in difficoltà". .