Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 01 Aprile 2010
INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI: NUOVE POSSIBILITÀ PER I CITTADINI DI INFLUENZARE LA POLITICA DELL´UE  
 
 Bruxelles, 1 aprile 2010 - Grazie all´Iniziativa dei cittadini europei, proposta ieri nei dettagli dalla Commissione europea, i cittadini europei avrebbero per la prima volta la possibilità di formulare in modo diretto suggerimenti per nuove leggi. L´iniziativa, che è un´innovazione contenuta nel trattato di Lisbona, permetterà a cittadini dell´Unione, in numero di almeno un milione e appartenenti ad almeno un terzo degli Stati membri, di invitare la Commissione europea a presentare proposte legislative nei suoi settori di competenza. La proposta stabilisce il numero di firme che è necessario raccogliere in ciascuno Stato membro e suggerisce che la Commissione esamini l´ammissibilità dell´iniziativa, una volta che sono state raccolte 300 000 firme in almeno tre Stati membri. Essa fissa inoltre un limite di tempo di un anno per raccogliere le firme e lascia alla Commissione quattro mesi per esaminare un´iniziativa e decidere come agire. La Commissione si augura che il Consiglio e il Parlamento raggiungano un accordo definitivo sull´Iniziativa dei cittadini europei prima della fine dell´anno in corso, in modo che le prime iniziative possano essere presentate nel 2011. "Trovo che l´Iniziativa dei cittadini sia un´idea entusiasmante, perché introdurrà nell´Ue una forma di democrazia partecipativa del tutto nuova", ha affermato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea e commissario per le relazioni interistituzionali e l´amministrazione. "Si tratta di un reale progresso nella vita democratica dell´Unione. Siamo di fronte ad un esempio concreto di come si possa avvicinare l´Europa ai cittadini. Ritengo che dall´iniziativa scaturirà un vivace dibattito sulle attività svolte a Bruxelles. La Commissione dovrà prendere in seria considerazione le richieste avanzate con le iniziative dei cittadini". La vicepresidente Viviane Reding, commissario Ue per la Cittadinanza, ha detto: "L´iniziativa dei cittadini può essere uno strumento importantissimo a disposizione dei cittadini che vogliono far sentire la loro voce. Ed è uno strumento che apprezzo molto perché mostrerà la serietà con cui l´Ue ascolta le preoccupazioni dei suoi cittadini. Al tempo stesso vi sono salvaguardie che garantiscono che le iniziative proposte rispettino i nostri valori e i nostri diritti fondamentali." Come si concretizzerà l´iniziativa dei cittadini? Un´iniziativa deve essere sostenuta da almeno un milione di cittadini appartenenti ad almeno un terzo degli Stati membri. In ciascuno degli Stati membri, il numero minimo di firme necessarie sarà determinato moltiplicando per 750 il numero dei deputati al Parlamento europeo per quello Stato membro. I firmatari devono avere almeno l´età minima richiesta per votare alle elezioni per il Parlamento europeo. Le iniziative proposte devono essere registrate su un registro on-line messo a disposizione dalla Commissione. La registrazione può essere rifiutata se l´iniziativa è in aperto contrasto con i valori fondamentali dell´Ue. Non vi sono restrizioni circa le modalità per la raccolta delle firme, tuttavia le autorità nazionali dovranno accertarsi che i sistemi di raccolta di firme on-line siano conformi a determinati criteri tecnici e di sicurezza. Una tale verifica deve essere effettuata entro tre mesi. Gli organizzatori avranno un anno di tempo per raccogliere le firme necessarie. In che modo la Commissione tratterà un´iniziativa? Una volta raccolte 300 000 firme in tre diversi Stati membri, gli organizzatori sono tenuti a chiedere alla Commissione di verificare l´ammissibilità dell´iniziativa. La Commissione avrà due mesi per decidere se l´iniziativa rientra nell´ambito delle sue attribuzioni e se riguarda una materia in merito alla quale è possibile legiferare a livello dell´Ue. Questa verifica di ammissibilità non pregiudica la decisione della Commissione sulla sostanza dell´iniziativa. Se l´iniziativa è giudicata ammissibile, la Commissione, dopo la verifica delle firme, avrà a disposizione quattro mesi per esaminare l´iniziativa vera e propria. La Commissione dovrà decidere se elaborare una proposta legislativa, se dar seguito all´iniziativa in altro modo, ad esempio effettuando uno studio, o se non intraprendere alcuna azione. Qualunque decisione dovrà essere motivata in un documento pubblico. Salvaguardie - La proposta mira a garantire che le procedure per indire un´iniziativa dei cittadini siano semplici, facili da utilizzare, accessibili a tutti e non siano eccessivamente gravose per le autorità nazionali. È importante che questo nuovo strumento del processo democratico abbia carattere credibile, garantisca la protezione dei dati e non sia soggetto ad abusi o frodi. Pur non incidendo sul diritto di iniziativa legislativa della Commissione, l´Iniziativa dei cittadini obbligherà la Commissione a considerare seriamente le richieste avanzate da gruppi di cittadini. Data l´importanza dell´Iniziativa dei cittadini e la complessità di alcune questioni, la Commissione ha lanciato un´ampia consultazione pubblica con l´adozione di un libro verde l´11 novembre 2009. Le 330 risposte pervenute hanno apportato un utile contributo alla preparazione della proposta. La Commissione ha tenuto un´audizione pubblica in febbraio e ha anche tenuto conto della risoluzione del Parlamento europeo sull´argomento.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ADOTTA LE PRIORITÀ STRATEGICHE PER I 2010  
 
Bruxelles, 1 aprile 2010 - la Commissione europea ha adottato il suo programma di lavoro per il 2010, che rispecchia la sua ferma volontà di far uscire l’Europa dalla crisi economica e di attuare una politica che comporti vantaggi diretti per i cittadini. La Commissione ha stabilito un elenco di 34 priorità strategiche da realizzare entro la fine dell’anno e ha raggiunto un accordo su altre 280 proposte di grande rilievo che verranno esaminate nel 2010 e negli anni successivi. Il programma di lavoro della Commissione pone le basi degli impegni politici più salienti che la Commissione assumerà nei prossimi anni. Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha dichiarato: “La nuova Commissione è in carica da sei mesi. Ora che abbiamo definito le nostre priorità per i prossimi anni, è giunto il momento di agire. Non possiamo accontentarci dello status quo. Il programma di lavoro adottato oggi prevede cambiamenti ambiziosi, ma realistici. Mi auguro che il livello di ambizione degli Stati membri e delle altre istituzioni dell’Ue sia all’altezza del nostro.” L’azione della nuova Commissione sarà incentrata su quattro temi principali: - affrontare la crisi e sostenere l’economia sociale di mercato europea, ad esempio rafforzando la vigilanza sui bilanci, presentando proposte volte a risanare i mercati finanziari e attuando le iniziative previste dalla strategia Europa 2020; definire un’agenda che metta al centro dell’azione europea le esigenze dei cittadini, ad esempio rafforzando i diritti delle persone coinvolte in procedimenti giudiziari, promovendo l’applicazione delle sentenze nelle cause civili e penali, rivedendo la direttiva sull’orario di lavoro, avviando il dibattito sul futuro delle pensioni e presentando una nuova strategia per la biodiversità; stabilire un programma di azione esterna ambizioso e coerente che abbia portata mondiale, ad esempio istituendo il Servizio europeo per l’azione esterna, definendo una strategia commerciale per l’Europa e adottando un piano d’azione in vista del vertice del 2015 sugli obiettivi di sviluppo del millennio; - modernizzare gli strumenti e i metodi di lavoro dell’Ue, ad esempio aumentando gli sforzi diretti a migliorare la qualità della regolamentazione e procedendo ad una revisione del bilancio Ue che consenta una migliore attuazione delle priorità politiche. Questo programma di lavoro, il cui principale obiettivo è quello di garantire l’attuazione di iniziative strategiche nel 2010, contiene anche un elenco non esaustivo di iniziative allo studio per gli anni a venire, in modo che, fatta salva la flessibilità necessaria per adeguarsi al mutare delle circostanze, il Parlamento europeo, il Consiglio e le parti interessate abbiano già un’idea di quali iniziative la Commissione pensa di adottare nei prossimi anni. Queste iniziative sono dirette, da un canto, a dare risposte rapide a problemi in atto e, dall’altro, a definire il futuro dell’Europa con benefici a lungo termine per i cittadini, come risulta dalla strategia Europa 2020 e dal lavoro in corso per rivedere il bilancio dell’Unione. Contesto - Il programma di lavoro della Commissione per il 2010 si basa sugli orientamenti politici presentati dal presidente Barroso nel settembre 2009. Questo programma di lavoro definisce le ambizioni e gli impegni della nuova Commissione per il 2010 e oltre, affronta questioni urgenti e definisce l’impostazione strategica da seguire per far fronte alle prossime sfide, ponendo le basi del lavoro durante il resto del mandato. Il programma di lavoro della Commissione per il 2010 presenta alcune caratteristiche nuove che lo distinguono dai programmi precedenti. Il suo carattere pluriennale migliorerà la prevedibilità del lavoro della Commissione e agevolerà la collaborazione con le altre istituzioni. Il programma di lavoro comporta altresì una maggiore flessibilità. Per facilitare il dialogo e garantire al tempo stesso prevedibilità e trasparenza, in allegato al programma di lavoro figurano: un elenco di 34 iniziative strategiche che la Commissione s’impegna a realizzare nel 2010 (allegato I); proposte di grande rilievo che verranno esaminate nel 2010 o durante il resto del mandato (allegato Ii); un elenco di proposte di semplificazione e ritiri di proposte (allegati Iii e Iv). La Commissione riesaminerà ogni anno il proprio programma di lavoro, definendo nuove iniziative strategiche annuali e adeguando, se del caso, la componente pluriennale in funzione dei nuovi sviluppi, tra cui i risultati dei lavori preparatori e l’esame dell’attuazione. La Commissione intende ora collaborare strettamente con il Parlamento europeo, il Consiglio e le parti interessate affinché si determini un vasto consenso sulla strategia globale e sulle singole iniziative. La Commissione auspica che il suo programma di lavoro costituisca la pietra angolare della programmazione interistituzionale comune proposta a norma dell’articolo 17, paragrafo 1, del trattato di Lisbona.  
   
   
UE, TASSA SULLE TRANSAZIONI FINANZIARIE: FONTE DI ENTRATE O MISURA ECCESSIVA?  
 
Bruxelles, 1 aprile 2010 - La crisi finanziaria ha evidenziato le debolezze del sistema finanziario, costringendo i governi a iniettare miliardi di euro dei contribuenti nelle vene delle banche malate per salvaguardare la stabilità delle loro economie. Per i deputati, questo è il momento giusto per pensare a come le istituzioni finanziarie possono pagare il loro debito con la società. Nella plenaria di marzo hanno chiesto alla Commissione di valutare gli impatti di un´eventuale tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf). La risoluzione adottata il 10 marzo si articola su due punti principali: il bisogno da parte del settore finanziario di farsi carico almeno di parte dei costi di recupero, poiché le conseguenze della crisi vengono sofferte dai contribuenti, e il compito della Commissione di analizzare quale impatto avrebbe una tassa sulle finanze europee. I principi di fondo della Ttf - Stephan Schulmeister, esperto dell´Istituto austriaco per la ricerca economica, spiega che le transazioni a breve termine (per esempio comprare valuta estera e rivenderle pochi minuti dopo) rendono instabili i prezzi delle valute e degli altri prodotti finanziari, come azioni e strumenti derivati. Questa incostanza si riflette anche nel lungo termine, determinando tassi di cambio instabili e grandi variazioni nei prezzi delle azioni, con gravi danni per il mercato finanziario. L´economista crede che una tassa sulle transazioni finanziarie a breve termine intorno allo 0,05% scoraggerebbe le speculazioni-lampo degli operatori ad alta frequenza, come banche di investimento e fondi hedge, contribuendo a una maggiore stabilità del mercato. La tassa porterebbe anche 300 miliardi di euro nelle casse dell´Ue. Bert van Selm del Fondo monetario internazionale dice che il pensiero del Fmi sta cambiando: c´è bisogno di mettere dei paletti ai flussi di capitali, anche se non necessariamente nella forma della tassa sulle transazioni finanziarie, ma piuttosto tramite un controllo dei capitali. Durante il dibattito della Commissione sviluppo sulla Ttf, il relatore Edward Scicluna dei Socialisti & Democratici ha dichiarato che "Ci sono appelli per far pagare al settore finanziario l´istituzione di fondi di stabilità e i risarcimenti per i danni causati". L´europa può davvero introdurre da sola la Ttf? Il leghista Mario Borghezio è contrario: "Noi ci siamo astenuti, perché è incostituzionale concedere il potere impositivo all´Unione europea. Questo potere appartiene agli stati membri". La finlandese Sirpa Pietikäinen del Ppe è convinta di sì: "L´industria finanziaria oggi è il settore più grande dell´economia, è logico che le transazioni finanziarie debbano essere il primo tentativo di una tassazione globale. Qualcuno deve aprire la strada, e questo è il ruolo naturale dell´Europa". Anche Catherine Stihler, socialista del Regno Unito, crede che sia possibile. La tassa "riguarda quelli che hanno contribuito alla crisi, devono dare indietro qualcosa". Più scettica Kay Swinburne, deputata gallese dei Conservatori e Riformisti: "Sarebbe molto ingenuo pensare di poter introdurre una tassazione simile senza la collaborazione di tutti gli attori chiave globali". Sulla stessa lunghezza d´onda il francese Pascal Canfin dei Verdi: "Come si potrebbero tassare le transazioni che non avvengono qui, ma che comunque ci riguardano? Inoltre, non c´è il rischio che la speculazione semplicemente si trasferisca dall´Europa agli altri grandi mercati?" Sony Kapoor, del gruppo di esperti Re-define, è convinto che anche andando da sola, l´Europa sia in grado di "catturare" il 50-70% delle transazioni finanziarie se riesce ad applicare la tassa con saggezza, tenendola bassa e differenziandola a seconda dei mercati. Come usare gli introiti della tassa? Scicluna spiega che "Il presidente Barroso ha proposto di usare questi soldi per finanziare progetti a favore dell´ambiente. Anche l´idea originale della Tobin Tax, di tassare le transazione finanziarie per sostenere lo sviluppo, sta tornando di moda".  
   
   
UNA NUOVA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE RACCOGLIE LE PRIME VALUTAZIONI SULL´ATTUAZIONE DELLA POLITICA DI COESIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 1 aprile 2010 - Secondo una relazione sui programmi di coesione dell´Ue per il periodo 2007-2013 adottata il 31 marzo, negli ultimi tre anni 93 miliardi di Eur, pari al 27% dei finanziamenti dell´Ue, sono stati assegnati a progetti d´investimento per promuovere l´occupazione e la crescita in Europa. La relazione, presentata dai commissari Johannes Hahn (politica regionale) e László Andor (occupazione, affari sociali e integrazione), per la prima volta valuta il ritmo di avanzamento di ciascun paese verso il raggiungimento degli obiettivi dell´Ue concordati. Inoltre, evidenzia in che misura gli Stati membri hanno allineato i rispettivi programmi agli obiettivi dell´Ue in materia di crescita e occupazione e contribuisce ad alimentare un dibattito aperto sui risultati ottenuti e le sfide che attendono i programmi della politica di coesione. La relazione invita altresì gli Stati membri a migliorare l´attuazione dei programmi e ad utilizzare al meglio i fondi erogati nel quadro della politica di coesione, in particolare nel settore del trasporto ferroviario, in progetti chiave nei settori dell´energia e dell´ambiente e nell´ambito dell´inclusione sociale. Johannes Hahn, commissario per la politica regionale, ha dichiarato: "Questa relazione è uno strumento nuovo per la politica di coesione, che realizza la nostra ambizione di creare un sistema solido per l´erogazione degli investimenti dei fondi strutturali nel periodo di programmazione. Chiaramente, la crisi economica mondiale ha avuto un impatto sull´attuazione, tuttavia, il quadro d´insieme è positivo e dimostra il successo della politica di coesione per quanto concerne gli investimenti nelle regioni. L´attuazione delle strategie concordate procede ad un buon ritmo e i progressi compiuti in settori fondamentali quali la ricerca e lo sviluppo e l´innovazione sono particolarmente incoraggianti. Ora gli Stati membri devono procedere e migliorare l´attuazione dei programmi. László Andor, commissario per l´occupazione, gli affari sociali e l’integrazione ha dichiarato: "L´offerta formativa e di percorsi di riqualificazione del Fondo sociale europeo rivolta alle persone che cercano un´occupazione sta aumentando e dando risultati. Tuttavia, si può fare di più per aiutare le persone più colpite dalla crisi. Gli Stati membri devono incrementare gli investimenti, soprattutto nell´ambito dell´inclusione sociale e dello sviluppo delle capacità istituzionali, per poter attuare i programmi in modo efficace." Ed ha aggiunto: "La crisi ha dimostrato l´importanza e il valore del Fondo sociale europeo, non a caso la maggior parte delle misure adottate sono state politiche attive del mercato del lavoro per favorire l´occupazione". Milioni di europei e centinaia di migliaia di imprese beneficiano dei programmi della politica di coesione. Basandosi sulle relazioni nazionali dei 27 Stati membri, la relazione della Commissione reca messaggi importanti e tempestivi sul potenziale dei fondi strutturali di accelerare l´uscita dalla crisi economica. Inoltre, funge da strumento di controllo per identificare i settori d´investimento in cui è necessario agire per accelerare la selezione e l´attuazione di progetti cofinanziati nel periodo di programmazione 2007-2013. Gran parte delle risorse della politica di coesione (circa 230 miliardi di Eur) sono state destinate ad investimenti nei settori chiave dell´agenda per la crescita e l´occupazione. La relazione da un lato evidenzia che sono stati compiuti progressi in settori importanti quali la ricerca e lo sviluppo (R&s), l´innovazione, l´apprendimento permanente e le politiche attive del mercato del lavoro, ma dall´altro sottolinea che è necessario fare di più per accelerare l´attuazione dei progetti nel settore del trasporto ferroviario, negli investimenti chiave nel campo dell´energia e dell´ambiente, nell´economia digitale e a sostegno dell´inclusione sociale. La Commissione invita gli Stati membri ad occuparsi di questi settori prioritari, se necessario, attuando piani d´azione per colmare i ritardi. Nonostante il netto deterioramento del contesto socioeconomico dal 2007 al 2009, la relazione rileva un forte impegno ad attuare gli obiettivi dei programmi originariamente stabiliti. In media, nell´Ue, oltre il 27% dei finanziamenti per il periodo 2007-2013 è già stato destinato a progetti specifici, per un investimento complessivo che supera i 93 miliardi di Eur (per le percentuali di selezione dei progetti per Stato membro si veda il memorandum allegato Memo/10/115). La relazione reca altresì una selezione indicativa di 40 esempi di progetti (si veda il Memo/10/115) che testimoniano la vasta gamma di priorità d´investimento. Inoltre, stabilisce un nesso chiaro tra l´attuazione dei programmi e il raggiungimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 per migliorare i risultati nel campo dell´innovazione e creare un´economia più intelligente, più verde e più socialmente inclusiva. Tuttavia, ovviamente la crisi economica mondiale ha avuto un impatto sull´attuazione dei programmi. In molte delle relazioni nazionali essa è menzionata come uno dei fattori responsabili delle difficoltà di attuazione. Alla luce di tale situazione sono state operate una serie di modifiche per consentire ai programmi di fronteggiare meglio le sfide emerse in seguito alla crisi (Ip/09/1175). Molti Stati membri hanno anche deciso di adottare un approccio flessibile nei loro programmi per riequilibrare le priorità, ove richiesto, e per rispondere alle nuove esigenze delle imprese, dei disoccupati di lungo periodo e di chi ha perso recentemente il lavoro. Di conseguenza, il flusso di risorse della politica di coesione è rimasto ampiamente costante, poiché gli Stati membri sfruttano la stabilità delle risorse dell´Ue per mantenere e programmare investimenti chiave anche durante la crisi economica.  
   
   
ALEXANDER GRAF LAMBSDORFF: UN POSTO PER L´UE NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA ONU?  
 
Bruxelles, 1 aprile 2010 - La 65ma assemblea generale delle Nazioni unite si aprirà il 14 settembre, e il Parlamento europeo sta già discutendo le sue priorità sui dibattiti che verranno affrontati. Abbiamo chiesto al relatore sulle questioni Onu Alexander Lambsdorff qualche domanda sui temi che il Parlamento vuole affrontare e se è verosimile che l´Unione europea possa essere rappresentata da una singola poltrona nel Consiglio di sicurezza. Quanto è realistico che l´Ue sia rappresentata da una poltrona nel Consiglio di sicurezza Onu? Non è plausibile nel prossimo futuro, perché bisognerebbe cambiare uno degli articoli fondamentali dello statuto delle Nazioni unite, ma nel lungo termine è sicuramente un obiettivo politico importante per il Parlamento. Nel frattempo, pensiamo che comunque il Consiglio di sicurezza vada riformato: dovrebbe essere allargato e riflettere la realtà della situazione globale del ventunesimo secolo. Il Trattato di Lisbona ha rafforzato la posizione dell´Unione europea nelle Nazioni unite? Sì e no. Da un lato adesso una persona ha il potere di parlare a nome dell´Unione, l´Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Catherine Ashton, e questo è molto positivo. D´altra parte, sarà molto difficile ottenere un posto permanente con la presidenza a rotazione dell´Ue. Qual è il peso del Parlamento all´interno dell´Onu? Il Parlamento non è un organo di legislazione in tema di affari esteri. Diamo un messaggio chiaro riguardo a quelle che dovrebbero essere le priorità dei paesi europei alle Nazioni Unite. Sono contento del fatto che ci sia un sano dialogo tra il Consiglio e il Parlamento riguardo alle tematiche che vengono affrontate all´Onu, spero che alcune delle nostre raccomandazioni vengano incluse nelle risoluzioni del Consiglio. Noi membri della Commissione affari esteri andiamo una volta all´anno a New York per partecipare all´assemblea generale delle Nazioni Unite, e durante queste visite parliamo regolarmente con i rappresentanti di tutti gli altri paesi  
   
   
UE: UN PASSO AVANTI NELLA POLITICA COMUNE DEI VISTI: IL CODICE UE DEI VISTI DIVENTA APPLICABILE  
 
Bruxelles, 1 aprile 2010 - Dal 5 aprile sarà applicabile il codice Ue dei visti, un corpus che riunisce tutte le disposizioni normative che disciplinano le decisioni sui visti. Il codice dei visti aumenta la trasparenza, migliora la certezza del diritto e garantisce la parità di trattamento dei richiedenti, armonizzando nel contempo le norme e le prassi degli Stati Schengen (22 Stati membri e 3 Stati associati) che applicano la politica comune dei visti. "Dal 5 aprile le condizioni per il rilascio dei visti per lo spazio Schengen ai cittadini di paesi terzi diventeranno più chiare, più precise, più trasparenti e più eque. Ottenere un visto Ue sarà più rapido", ha dichiarato Cecilia Malmström, commissario per gli Affari interni. "Il codice Ue dei visti garantirà che la normativa europea sui visti venga applicata in modo armonizzato". Il codice dei visti riunisce tutte le disposizioni vigenti in materia di visti e introduce norme comuni sulle condizioni e sulle procedure di rilascio. Contiene disposizioni generali e norme per la determinazione dello Stato membro competente per l´esame delle domande di visto. Inoltre armonizza le disposizioni riguardanti il trattamento delle domande e le decisioni. Il modulo uniforme di domanda di visto è stato snellito. Il contenuto delle singole caselle è stato chiarito, a vantaggio sia dei richiedenti che del personale consolare. Ulteriori categorie di persone beneficeranno della concessione gratuita del visto, e i diritti per i visti dei minori tra i sei e i dodici anni sono stati ridotti a 35 euro (l´importo generale dei diritti rimane di 60 euro). I cittadini di paesi terzi con cui l´Unione ha concluso accordi di facilitazione del visto continueranno a pagare 35 euro per i diritti di visto. Il codice aumenta la trasparenza e la certezza del diritto. Impone l´obbligo di motivare il rifiuto del visto e riconosce il diritto di ricorso contro le decisioni negative. Infine, il codice rafforza il ruolo delle delegazioni dell´Unione nel coordinamento della cooperazione tra gli Stati membri nell’ambito della "cooperazione locale Schengen" nei paesi terzi. In tal modo contribuisce anche a una maggiore armonizzazione delle procedure. Per garantire la parità di trattamento dei richiedenti, è stato redatto il manuale per il trattamento delle domande di visto (adottato dalla Commissione il 19 marzo 2010), che sarà a disposizione di tutto il personale consolare degli Stati membri. Il codice dei visti è stato adottato nel giugno del 2009 dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Il video è disponibile all´indirizzo: http://ec.Europa.eu/commission_2010-2014/malmstrom/media/default_en.htm    
   
   
IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANTONIO TAJANI HA INCONTRATO ALESSANDRO BARBERIS, PRESIDENTE DI EUROCHAMBERS  
 
Milano, 1 aprile 2010 - il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ha incontrato Alessandro Barberis, presidente di Eurochambers l´associazione europea che rappresenta oltre 2000 Camere di commercio di 45 Paesi. Al centro dei colloqui le iniziative della Commissione in favore delle piccole e medie imprese (Pmi). E´ stata, in particolare, sottolineata l´importanza dell´innovazione al fine di aumentare la competitivita´ delle imprese sui mercati internazionali. Il Vicepresidente Tajani ha inoltre ribadito la crucialità del ruolo della Commissione nel creare le condizioni per lo sviluppo e il successo delle Pmi europee. Uno strumento chiave per raggiungere questo obiettivo è la creazione di nuovi European Business Center fuori dall´Europa, in grado fornire il necessario supporto. ´´E´ importante che la Commissione europea lavori per creare le condizioni affinché le nostre imprese siano vincenti e si affermino sempre di più fuori dai confini europei´´, ha dichiarato Tajani. Tra gli altri temi trattati anche lo Small Business Act e le iniziative della Commissione sui ritardi di pagamento e sulla societa´ privata europea.  
   
   
INVITO APERTO DEL PROGRAMMA EUROSTARS PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE INNOVATIVE  
 
Bruxelles, 1 aprile 2010 - Eureka, la piattaforma europea per il finanziamento della ricerca e dello sviluppo (R&s) invita a presentare proposte per il programma Eurostars. I progetti Eurostar possono riguardare qualsiasi area tecnologica; devono però avere uno scopo civile ed essere orientati allo sviluppo di un nuovo prodotto, processo o servizio. Nel complesso, devono essere progetti collaborativi, ovvero devono coinvolgere almeno due partecipanti (entità giuridiche) con sede in due diversi paesi partecipanti. Inoltre, il partecipante principale dev´essere una piccola o media impresa (Pmi) con sede in uno di questi paesi. I partecipanti delle Pmi devono rivestire un ruolo significativo nell´ambito del progetto. Almeno il 50% delle attività di base di ogni progetto dev´essere effettuato da parte delle Pmi; tale percentuale può tuttavia comprendere contratti minori. Il consorzio dev´essere ben equilibrato: nessun partecipante o paese può investire più del 75% dei costi totali del progetto. I progetti Eurostars dovrebbero essere guidati dal mercato. Devono avere una durata massima di tre anni, e, entro due anni dal completamento del progetto, avere un prodotto pronto per il lancio sul mercato. (L´unica eccezione a questa regola riguarda i progetti biomedici o medici, in cui i saggi clinici devono essere avviati entro due anni dal completamento del progetto.) Eureka incoraggia la creazione di nuove reti di ricerca europee innovative, interdisciplinari e orientate al mercato. Il programma Eurostars è finanziato dai paesi partecipanti a Eurostars e dalla Commissione europea. Per i dettagli completi dell´invito, consultare: http://www.Eurostars-eureka.eu/    
   
   
WORKSHOP SU "NANOPARTICELLE: CARATTERIZZAZIONE E VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE"  
 
Aveiro, Portogallo, 1 aprile 2010 - Dal 17 al 21 maggio 2010 si terrà ad Aveiro, in Portogallo, un workshop per laureati, della durata di una settimana, intitolato "Nanoparticles: characterisation and environmental risk assessment". L´evento, che riunirà scienziati, dottorandi e studenti di master, fornirà informazioni sulla valutazione del rischio ambientale delle nanoparticelle, la loro chimica e geochimica. Saranno trattati anche aspetti relativi alla sintesi e all´individuazione ambientale delle nanoparticelle. Le conferenze riguarderanno i seguenti temi: nanoparticelle, - considerazioni geochimiche, - ruolo della materia organica naturale nel comportamento ambientale, interazioni tra materia organica naturale e nanoparticelle, trasporto ambientale, - biodisponibilità, - impatto dei metalli rilasciati, - caratterizzazione dei metalli necessaria per il futuro dell´ambiente e ricerca sugli effetti, - influenza delle caratteristiche delle particelle sulla tossicità delle nanoparticelle. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cesam.ua.pt/nanotox    
   
   
AFGHANISTAN RICONCILIAZIONE NAZIONALE E DIALOGO CON I TALEBANI  
 
Milano, 1 aprile 2010 - Il 12 aprile prossimo, alle ore 18.00, l´Ispi promuove una Tavola Rotonda dal titolo: “Afghanistan Riconciliazione nazionale e dialogo con i talebani” L´incontro è organizzato in occasione della pubblicazione del numero di aprile di Limes dedicato a questi temi. L´incontro, che si svolgerà a Palazzo Clerici (Via Clerici, 5 - Milano). Segreteria Organizzativa (tel.: 02 86 93 053, e-mail: ispi.Eventi@ispionline.it  sito: www.Ispionline.it/ )  
   
   
BULGARIA, ECONOMIA STABILE  
 
Sofia, 1 aprile 2010 - Il Ministro delle Finanze della Bulgaria, Simeon Djankov, ha dichiarato che la Bulgaria è un´isola di stabilità economica. Durante un incontro al Parlamento, il Ministro ha affermato che la Bulgaria possiede il più basso livello di cds dal mese di settembre del 2008, come risultato delle politiche dell´attuale amministrazione, riporta la "Sofia News Agency". Djankov ha poi sostenuto che il Paese continuerà a navigare efficacemente in acque agitate anche per il prossimo futuro.  
   
   
REPUBBLICA CECA, 2009 UTILI IN CALO PER UNICREDIT  
 
Bratislava, 1 aprile 2010 - Gli utili netti di Unicredit Bank in Repubblica Ceca sono calati di quasi il 44 per cento, a 2,77 miliardi di corone nel 2009, come confermato dal portavoce Tomas Pavlik alla Ctk. Stando al portavoce dell´istituto di credito, il forte calo negli utili è riconducibile principalmente agli effetti della vendita di una partecipazione nella Borsa di Praga e alla cessione della società Hypo. Senza tali influenze, i profitti sarebbero comunque stati in flessione del 26 per cento.  
   
   
ALLARGA GLI INTERESSI AZIENDALI NELL’ EUROREGIONE SENZA CONFINI  
 
A seguito della nascita dell’ Euroregione senza confini, www.Marketpress.info/  ha deciso di avviare una nuova iniziativa all’interno della quale le aziende e le attività commerciali interessate potranno farsi conoscere ed offrire i loro prodotti e servizi tramite delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue: che supportano l’’Euroregione senza confini : italiano, tedesco e sloveno. Ogni inserzione verrà tradotta in queste tre lingue e ciò consentirà alle aziende e alle attività commerciali di farsi conoscere senza problemi in Italia, Austria e Slovenia. La traduzione delle inserzioni pubblicitarie nelle tre lingue originali dell’ Euroregione estenderanno il raggio d’azione e quindi, per gli inserzionisti, vi saranno delle concrete possibilità di incrementare il giro di affari. Le aziende e le attività commerciali interessate a questo nuovo servizio possono mandare, nella loro lingua originale, un testo e la richiesta di preventivo via e-mail a: redazione@marketpress.info  
   
   
ERWEITERN SIE IHREN AKTIONSRADIUS MIT “EUROREGIONE SENZA CONFINI”  
 
In Folge der Gründung der “Euroregione senza confini“ (Euroregion ohne Grenzen) startet www.marketpress.info/  eine neue Initiative für Unternehmen und Geschäfte, die mit Hilfe von Werbeanzeigen in drei Sprachen ihren Bekanntheitsgrad steigern und Produkte und Dienstleistungen anbieten können. Die Sprachen der “Euroregione senza confini” sind Italienisch, Deutsch und Slowenisch. Jedes Inserat wird in diese drei Sprachen übersetzt. Das heißt, jedes Unternehmen und jedes Geschäft kann in Italien, Österreich und Slowenien für sich Werbung machen. Die Übersetzungen in die drei Sprachen der “Euroregione” erweitern den Aktionsradius und bieten den Inserenten die konkrete Chance zur Umsatzsteigerung. Interessierte Firmen und Geschäfte können das Inserat und die Anfrage nach einem Kostenvoranschlag, natürlich in ihrer Sprache, an folgende E-mail-adresse senden: redazione@marketpress.info  
   
   
RAZŠIRJAJTE INTERES VAŠEGA PODJETJA Z »EUROREGIONE SENZA CONFINI« (»EVROREGIJA BREZ MEJA«)  
 
V nadaljevanju formiranja »Evroregije brez meja« (»Euroregione senza confini«) se je www.marketpress.info/  odloèila da zaène z novo iniciativo preko katere se bodo zainteresirana podjetja in komercialne aktivnosti lahko predstavila in ponudila njihove proizvode preko reklamnih oglasov v treh jezikih, kateri se uporabljajo v »Evroregiji brez meja«: v italijanšèini, nemšèini in slovenšèini. Vsak oglas bo preveden v te tri jezike in to bo omogoèilo podjetjem in komercialnim aktivnostim predstavitev v Italiji, Avstriji in Sloveniji. Prevod reklamnih oglasov v te tri jezike Evroregije omogoèa širitev akcijskega kroga, to pa pomeni za oglaševalce konkretne možnosti poveèanja poslov. Podjetja in komercialne aktivnosti, ki se zanimajo za to novo servisno službo, lahko pošljejo v svojem jeziku besedilo oglasa in zahtevo za predraèun na e-mail redazione@marketpress.info  
   
   
LOMBARDIA: RICEVUTO DA CATTANEO SOTTOSEGRETARIO HONG KONG  
 
Milano, 1 aprile 2010 - E´ durato quasi due ore l´incontro di ieri pomeriggio tra l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo e il sottosegretario ai trasporti di Hong Kong, Yau Shing-mu. "Nel corso del colloquio abbiamo avuto l´occasione - ha detto Cattaneo - di ascoltare i passi da gigante compiuti da Hong Kong nel corso di questi anni in termini di infrastrutture, di presentare le novità che abbiamo realizzato e stiamo realizzando in Lombardia in questi anni e il nostro metodo di lavoro, basato sulla ricerca del massimo del consenso e della condivisione dei progetti da realizzare. In particolare il sottosegretario ha dimostrato grande interesse per il concetto di sussidiarietà che ha definito la base della democrazia".  
   
   
ELEZIONI REGIONALI 2010: ROSSI CONTRO UNA RAPPRESENTAZIONE DISTORTA DELLA TOSCANA E DEL CENTRO ITALIA PRIMO INCONTRO DEL NEO PRESIDENTE CON LA STAMPA NEL SEGNO DI UNA VITTORIA DI VALORE NAZIONALE «ABBIAMO VINTO PERCHÉ SIAMO UN ESEMPIO POSITIVO»  
 
Firenze, 1 aprile 2010 - «Non mi piace affatto, anzi mi contraria e mi irrita il modo pittoresco, stucchevole ripetitivo in cui la Toscana viene dipinta in questi giorni: una regione statica, bulgara, trinariciuta. E´ una rappresentazione che fa torto a una regione che invece è una terra libera, colorata, che sa scegliere e rappresenta un esempio positivo». E´ con uno scatto di orgoglio che Enrico Rossi, neo eletto presidente regionale, sigla il suo primo incontro post elettorale con la stampa. E con un impegno: quello di incontrare i presidenti delle regioni dell´Italia centrale, Umbria e Marche, e di chiamare a raccolta i parlamentari toscani di tutti gli schieramenti per proporre e concordare con loro una strategia per riposizionare questa fetta di territorio nazionale al posto che le spetta sia nel dibattito politico sia nelle scelte di governo. Enrico Rossi parte sciorinando i dati di una vittoria che si rifiuta di definire scontata: «Il dato elettorale che riguarda me e la coalizione – sottolinea – mi convince e mi riempie di soddisfazione. In primo luogo per l´omogeneità: abbiamo vinto in tutte le province e in tutti i comuni capoluogo. 258 comuni su 287, circa 3.647.000 abitanti, hanno votato Rossi, e solo 29 comuni, per 151.000 cittadini, hanno votato Faenzi. Una investitura importante, senza strappi e senza incrinature. Abbiamo vinto a Prato, a Orbetello, la città del ministro Matteoli dove avevo chiuso il punto nascita, a Volterra, dove il centro sinistra aveva perso il Comune a causa, si era detto, della mia politica sanitaria. Livorno ha dato il 77% dei voti a un pisano! Intanto a livello nazionale si definisce straordinario il risultato, del tutto analogo al mio, ottenuto dal ministro in carica Zaia in Veneto. La verità è che in Toscana c´e; un elettorato molto esigente, non beota come lo si rappresenta, abituato ad alti standard di governo e di amministrazione, duro e severo nei giudizi.» Per il neo presidente dunque la Toscana non è sufficientemente apprezzata e indagata, per il vecchio vizio, di cui è malato un paese pieno di «chiacchiere politologiche astratte», di non voler capire e indagare un esempio positivo. Da qui l´impegno: «Voglio combattere questa idea sbagliata, voglio demolire questa immagine. Ci vengano a studiare, a prenderci in giusta considerazione, a prendere spunto da noi per il governo del paese e per la gestione delle vicende politiche. Si rischia l´oscuramento del centro Italia, schiacciato tra il nord leghista e il sud affetto da assistenzialismo e fenomeni criminali. Tutto questo non aiuta affatto l´unità del Paese. Appena nominato voglio scrivere ai presidenti di Marche e Umbria e ai parlamentari per concordare una strategia che affronti t utti i temi principali, a partire dall´economia». Poi alcune riflessioni direttamente politiche e un “messaggio ai naviganti”: «Il segreto del nostro successo – ha proseguito Rossi – sta nel mantenimento del legame con il territorio, con i cittadini. In campagna elettorale ho girato molto, ho ascoltato, ho imparato. Sommessamente mi permetto di dare un consiglio al mio partito: divisioni e personalismi non servono. L´unità ha un valore fondamentale. La gente non capirebbe la riapertura di un dibattito basato sempre sullo stesso canovaccio. Non abbiamo bisogno di fighetti ma di politici veri. Bisogna riprendere il lavoro, chi vuole far politica deve mettersi ventre a terra e battere il territorio, bisogna cominciare subito, c´è tutta un’estate di occasioni pubbliche da usare. Io l´ho appena fatto e entro l´anno, da presidente, lo rifarò. A livello nazionale chiedo più rispetto e più attenzione, anche da parte del mio partito. Qui siamo stati uniti, abbiamo lavorato, il nostro è un buon esempio da studiare.» Un´ultima battuta sulla sanità, sollecitata dai cronisti che hanno sottolineato le difficoltà finanziarie del settore: «Sono sicuro – ha concluso Enrico Rossi – che anche se il governo ci maltratterà, come ci ha già un po´ maltrattato, saremo gli ultimi a cedere sul piano dell´equilibrio di bilancio, e questo non è all´orizzonte dei prossimi anni».  
   
   
REGIONALI 2010, I TEMPI E LE PROCEDURE SU PROCLAMAZIONE E CONVALIDA DEGLI ELETTI, SULLA PRIMA RIUNIONE DELLA NUOVA ASSEMBLEA LEGISLATIVA E SULLA FORMAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE DELL’ EMILIA ROMAGNA  
 
 Bologna, 1 aprile 2010 – La proclamazione ufficiale da parte della Corte d´Appello dei nuovi consiglieri dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-romagna avverrà solo dopo la verifica dei Tribunali su base circoscrizionale provinciale. Successivamente alla proclamazione ci sarà la prima convocazione dell´Assemblea e la convalida degli eletti. Tempi e procedure su proclamazione e convalida degli eletti, sulla prima riunione della nuova Assemblea Legislativa e sulla formazione della Giunta regionale si possono consultare sul sito http://elezioni2010.Regione.emilia-romagna.it/  (al link ´Adempimenti dopo il voto´), realizzato dalla collaborazione tra Giunta e Assemblea Legislativa della Regione Emilia-romagna. La proclamazione ufficiale degli eletti è prerogativa degli uffici elettorali regionali presso le Corti d´Appello e degli uffici elettorali circoscrizionali presso i Tribunali dei capoluoghi di circoscrizione. Nessuna elezione può essere convalidata prima che siano trascorsi quindici giorni dalla proclamazione. La prima seduta dell´Assemblea legislativa è convocata dal Presidente dell´Assemblea uscente non prima di quindici e non oltre trenta giorni dalla proclamazione dei candidati eletti consiglieri regionali. Nel caso di mancata convocazione entro il termine, l´Assemblea si intende convocata d´ufficio per le ore dodici del primo giorno non festivo della settimana successiva. Il Presidente provvisorio comunica all´Assemblea Legislativa la composizione della stessa: la composizione è pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur): l´Assemblea Legislativa provvede alla convalida dei consiglieri eletti. Il Presidente della Giunta assume le proprie funzioni all’atto dell’insediamento dell’Assemblea legislativa e nomina il vicepresidente e gli assessori entro sette giorni da tale data. Nella prima seduta successiva all´insediamento, e non oltre trenta giorni, il Presidente della Regione illustra all´Assemblea il programma di legislatura e la composizione della Giunta motivando le scelte effettuate. Sulle comunicazioni del Presidente della Regione si svolge un´unica discussione, secondo tempi e modalità decisi dall´Ufficio di presidenza, sentita la Conferenza dei presidenti di gruppo. L´assemblea si esprime sulla composizione della Giunta e approva il programma di legislatura con una risoluzione a cui è allegato il programma stesso.  
   
   
"TORNIAMO ALLA BUONA POLITICA": CORSIVO DEL RICONFERMATO PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, PUBBLICATO SUL SITO WEB PRESIDENTERRANI.IT  
 
Bologna, 1 aprile 2010 - "Torniamo alla buona politica" è il titolo del corsivo che il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, ha pubblicato oggi sul proprio sito Internet ( www.Presidenterrani.it/ ). Di seguito il testo del corsivo. "Care cittadine e cittadini, voglio ringraziare tutti per le congratulazioni che continuano a giungere, soprattutto via web ma non solo. Grazie a chi mi ha sostenuto in questa riconferma, grazie alle forze della coalizione che mi hanno proposto nuovamente alla guida dell’Emilia-romagna. In questa campagna elettorale io ho fatto una scelta molto chiara: quella di stare fuori dagli scontri e dalla propaganda per dedicarmi invece ai problemi delle persone, della vita quotidiana, del lavoro e delle piccole imprese, per migliorare le cose. Questo è quello che ho sempre fatto da presidente della Regione, accelerando un percorso di riforme su tanti temi, ed è quello che continuerò a fare negli impegnativi cinque anni che ci aspettano. Le nostre politiche contro la crisi, per un welfare moderno, per la sanità e la scuola hanno ricevuto una netta conferma con questo voto. Il risultato positivo porterà il nuovo esecutivo, che sarà definito nelle prossime settimane, ad andare avanti affrontando in modo innovativo i problemi concreti, con disponibilità, senza pregiudizi, sapendo che sono sfide serie e gravi come quella dell’occupazione in tante aziende della regione. Voglio farlo con determinazione e senza perdere tempo, ascoltando la società regionale. Con l’obiettivo di non deludere nessuno: sia chi mi ha votato che quanti hanno preferito un altro schieramento o partito. Gli emiliano-romagnoli sono una comunità coesa: è così che sono stati raggiunti i risultati che ci contraddistinguono in Europa ed è così che dobbiamo essere in futuro. Insieme, col nostro lavoro, con l’orgoglio di essere una grande Regione capace di eccellere nei confronti internazionali in ogni campo, sono certo che faremo ancora molto per l’Emilia-romagna e per l’Italia. Buon lavoro a tutti”.  
   
   
PUBBLICAZIONE SUL SITO I NUOVI DATI RELATIVI AGLI ELETTI AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA  
 
Reggio Calabria, 1 aprile 2010 - A seguito di un riconosciuto errore di carattere tecnico da parte della società “Insiel mercato”, che ha realizzato e gestito, per la Regione, il programma informatico per la elaborazione dei dati delle elezioni regionali del 28 e 29 marzo scorsi, i nuovi dati corretti saranno pubblicati, alle ore venti del 31 marzo, sul sito: http://elezioni.Regione.calabria.insielmercato.it/elezioni2010  I dati si riferiscono al numero complessivo dei 2405 seggi elettorali e sono il frutto di una serie di ulteriori controlli dovuti anche al continuo invio di nuovi dati, da parte di alcune prefetture, l’ultimo dei quali è pervenuto alle ore 17,08 di oggi. Ovviamente, si tratta di dati sempre provvisori e non ancora definitivi poiché la proclamazione definitiva è a cura della Corte d’Appello di Catanzaro.  
   
   
ELEZIONI REGIONALI 2010: REGIONE UMBRIA, BILANCIO POSITIVO PRIMA ESPERIENZA GESTIONE OPERAZIONI  
 
Perugia, 1 aprile 2010 – A conclusione delle operazioni di voto e di scrutinio, è “più che positivo” il bilancio che la Direzione Affari generali della Presidenza e della Giunta regionale dell’Umbria trae dalla gestione dello svolgimento delle elezioni regionali che, in attuazione della legge elettorale regionale (l.R. 4 gennaio 2010 n.2), per la prima volta è stata di competenza della Regione. “La Regione Umbria – sottolinea il direttore regionale Aldo Bruni, cui è stato affidato il coordinamento generale dei servizi – ha assolto alle sue funzioni applicando il principio della massima intesa e leale collaborazione con il Ministero dell’Interno e con le Prefetture di Perugia e Terni, con le quali lo scorso gennaio è stata siglata un’intesa quadro. Ci si è avvalsi dell’accordo con il Ministero per la rilevazione e la diffusione dei dati, per garantire un sistema unitario, a differenza di alcune Regioni che hanno optato per la diffusione autonoma”. “La gestione della complessa macchina elettorale – prosegue il direttore regionale – si è dimostrata ottima in tutte le sue fasi, grazie anche alla piena collaborazione e professionalità delle strutture della Prefettura di Perugia, che ha svolto il ruolo di coordinamento e di quella di Terni”. Nel ricordare che l’organizzazione delle elezioni ha impegnato in prevalenza le strutture della Direzione Affari generali, il direttore agli Affari generali della Presidenza e della Giunta regionale dell’Umbria esprime “apprezzamento e ringraziamenti per tutto il personale della Regione coinvolto che, in questa prima esperienza, ha dato prova di alta professionalità”. I risultati ufficiosi delle elezioni regionali relativi ad eletti, liste, preferenze dei candidati, sono disponibili nella sezione “Speciale elezioni regionali 2010” sul portale istituzionale www.Regione.umbria.it/  suddivisi per circoscrizioni, singoli comuni e per sezioni elettorali.  
   
   
GIUNTA PUGLIESE:PARERE NEGATIVO PER LA RICERCA DEGLI IDROCARBURI  
 
Bari, 1 aprile 2010 - Assente fino al 15 aprile per un breve periodo di riposo, il Presidente della Regione, Nichi Vendola, ha delegato allo svolgimento delle funzioni ordinarie l’assessore all’ecologia, Onofrio Introna, che ieri ha coordinato i lavori della Giunta. Questi, in sintesi, i principali argomenti approvati: Parere sfavorevole di compatibilità ambientale è stato espresso dalla Giunta relativamente al permesso di ricerca di idrocarburi denominato “d489 B.r.-el” al largo delle coste pugliesi. Per la delicatezza e l’importanza dell’argomento, in allegato riportiamo l’intero provvedimento Dgr. La Giunta regionale ha ratificato il programma operativo relativo alla comunicazione/informazione sul tema delle Raccolte differenziate “ La Puglia ha scoperto la differenza. E tu?” con testimonial Lino Banfi, per l’importo complessivo di € 779.559,00. In dettaglio: La diffusione dello spot video , in circuito outdoor è costato € 99.000,00; stampa e diffusione di manifesti:€ 189.600,00; la diffusione dello spot sui mezzi di informazione: € 490.000,00. La Giunta regionale ha disposto di impegnare sul bilancio di previsione, la somma di € 2.000.000,00 da destinare agli assegni di cura in favore dei pazienti affetti da Sla in condizione di grave non autosufficienza. La Giunta regionale ha approvato lo stanziamento aggiuntivo di 2.000.000,00 per l’abbattimento delle barriere architettoniche, nel rispetto della finalizzazione originaria prevista dalla l.R. 34/09 e nell’ambito dell’importo disponibile sullo stanziamento di competenza. La Giunta regionale ha affidato a Innovapuglia, società in house della Regione, l’attuazione dei seguenti interventi: Empulia –Centrale di acquisto Territoriale; Sistema Sperimentazione di Supporto alla Dematerializzazione dei Procedimenti .Amministrativi,evoluzione deo Servizi Applicati di e-government Apulie verso un’Architettura Open Source Regionale; Osservatorio della Finanza Locale; •Fascicolo elettronico del Personale. La Giunta regionale ha incaricato il prof. Alessandro Dell’erba per l’elaborazione e l’aggiornamento delle linee di indirizzo utili “alla definizione del modello di coordinamento delle attività da parte della Regione e del modello organizzativo da strutturarsi nell’ambito delle Aziende Sanitarie ed Istituti Pubblici del Servizio Sanitario di Puglia”. Il prof. Dell’erba dovrà altresì elaborare un progetto, “da finanziarsi nell’ambito degli obiettivi del Documento di Indirizzo Economico Funzionale del Ssr dell’anno 2010, al fine di supportare lo star up del modello organizzativo regionale ed aziendale, effettuare il monitoraggio della fase attuativa delle disposizioni assessorili in materia di assicurazioni e brocheraggio assicurativo nonché per non disperdere il patrimonio di conoscenza e la rete già positivamente realizzatisi” La Giunta regionale ha deciso la non attestazione del Pug di Monopoli. La documentazione verrà reinviata presso la sede del Comune.  
   
   
BOLZANO; INCONTRO DURNWALDER-SETTORI ECONOMICI: REDDITOMETRO, LAVORI PUBBLICI, COOPERATIVE DI GARANZIA  
 
Bolzano, 1 aprile 2010 - Un migliore coordinamento delle cooperative di garanzia, un potenziamento dell´attività di lobby a Bruxelles, la regolamentazione negli appalti di opere pubbliche e nel redditometro: sono i temi principali discussi oggi (31 marzo) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell´incontro con una delegazione dei settori economici. Tra i vari temi affrontati con i rappresentanti di albergatori, artigiani, commercianti, agricoltori, terziario e industriali, il presidente Durnwalder ha approfondito il futuro delle cooperative di garanzia, "secondo una nuova proposta che mira a un migliore coordinamento tra le cinque attuali", spiega Durnwalder. La proposta verrà ora approfondita per giungere ad un eventuale accordo tra i settori economici che permetta di ridurre le spese di amministrazione e garantire parità di trattamento a tutte le categorie rappresentate nelle diverse cooperative di garanzia. A Palazzo Widmann si è parlato anche di come rendere ancora più incisiva la rappresentanza degli interessi locali a Roma e soprattutto in sede europea. Sul tappeto anche l´ipotesi di avvalersi di una specifica struttura a Bruxelles che possa rappresentate le esigenze dell´Alto Adige in fase di elaborazione - e successiva applicazione - delle direttive europee nonché nell´attuazione dei programmi Ue previsti a livello extraregionale con adeguati finanziamenti. Il presidente Durnwalder ha chiarito che la Ripartizione provinciale Affari comunitari potrà presto contare sulla piena operatività di un nuovo Direttore, "che potrà quindi fungere da interlocutore per le associazioni economiche e discutere eventuali nuove proposte in tal senso." In materia di lavori pubblici la delegazione dell´economia ha ribadito al Presidente la richiesta di bandi di gara di opere pubbliche che siano suddivisi secondo lotti funzionali o per tipologia di lavorazione. Si chiede inoltre che già nel bando venga disciplinata la modalità del subappalto per evitare che i lavori vengano affidati in seconda battuta e a prezzi troppo ridotti ad imprese provenienti da fuori provincia. Il presidente Durnwalder ha confermato attenzione alle richieste e parallelamente ha avviato la discussione sul bilancio provinciale 2011 e sui finanziamenti ai settori economici, che puntano a una adeguata dotazione di mezzi. Infine si è parlato anche del nuovo regolamento di rilevazione del reddito e del patrimonio: in vista del redditometro le categorie economiche chiedono che i beni strumentali delle aziende - dalla stalla al magazzino, dal capannone all´hotel - non vengano conteggiati soltanto come strutture patrimoniali. "Stiamo lavorando alle direttive registrando le osservazioni di tutti i settori della società", ha ribadito Durnwalder, che ha concordato con le parti economiche un nuovo incontro in autunno.  
   
   
CONSIGLIO REGIONALE DELLA CAMPANIA, VALIANTE: "ALTRI DUE SEGGI ALLA MINORANZA".  
 
Napoli, 1 aprile 2010 - "Non so sulla base di quale criterio e di quale norma vengano riconosciuti alla maggioranza 38 seggi, posto che né il presidente eletto né la coalizione hanno superato il 60% dei consensi". Il vicepresidente uscente della Regione Campania Antonio Valiante, tra gli eletti nel nuovo Consiglio regionale, contesta le notizie diffuse ieri circa l’attribuzione dei seggi. "La legge prevede che le liste collegate al presidente eletto ottengano già un premio di maggioranza ricevendo il 60% dei posti in assemblea, pur prendendo meno consensi percentuali. E questo è il caso, visto che né il presidente né la coalizione hanno superato detta soglia. "Essendo impensabile che si possa dare un ulteriore premio, pare evidente che vadano riconosciuti alle liste di minoranza due seggi in più dei 22 attualmente assegnati", conclude Valiante.  
   
   
I NUOVI SINDACI DEL VENETO. NOMINATIVI E DATI DA PARTE DI ANCIVENETO  
 
Rubano (Pd), 1 aprile 2010 - Anciveneto comunica i nomi dei nuovi primi cittadini del Veneto. Al voto sono andati in totale trenta comuni, che hanno quasi tutti eletto la propria nuova maggioranza al primo turno, tranne Castelfranco Veneto (tv) prossimo al ballottaggio. Nell´insieme figura un capoluogo di provincia, Venezia, mentre cinque superano i 15mila abitanti (i già citati Venezia e Castelfranco, quindi Lonigo, Portogruaro e Dolo). Sono poche le donne a guidare le giunte, soltanto due rispettivamente per Dolo e Vigasio, e costituiscono così una percentuale decisamente inferiore alla media veneta (13 per cento) e del Consiglio di Anciveneto (18 per cento). Cinque i comuni precedentemente commissariati (Lonigo, Vodo di Cadore, Portogruaro, Bovolenta e Campodarsego). Sette invece i sindaci confermati. Ecco comunque i nominativi, provincia per provincia - Belluno: Borca di Cadore: Bortolo Sala al posto di Massimo De Luca -Colle Santa Lucia: Oscar Troi al posto di Paolo Frena -Gosaldo: Giocondo Dalle Feste al posto di Giorgio Serafini -Valle di Cadore: Bruno Savaris al posto di Matteo Toscani -Vodo di Cadore: Gianluca Masolo -Zoppè di Cadore: confermato Renzo Bortolot. Padova: Bovolenta: Vittorio Meneghello -Campodarsego:mirko Patron -Castelbaldo: Claudio Pasqualin al posto di Egidio Ziggiotto -Due Carrare: confermato Sergio Vason -Pernumia: Luciano Simonetto al posto di Giovanni Magarotto -Sant´angelo di Piove di Sacco: confermato Romano Boischio. Rovigo: Villadose: Gino Alessio al posto di Mirella Zambello. Treviso -Arcade: Domenico Presti al posto di Emanuela Pol -Castelfranco Veneto: ballottaggio -Spresiano: Riccardo Missiato al posto di Cristiano Belliato -Vidor: Albino Cordiali al posto di Marino Fuson. Venezia -Cavallino Treporti: Claudio Orazio al posto di Erminio Vanin -Dolo: Maria Maddalena Gottardo al posto di Antonio Gaspari -Portogruaro: Antonio Bertoncello -Torre di Mosto: Camillo Paludetto al posto di Alessandra Cigana -Venezia comune: Giorgio Orsoni al posto di Massimo Cacciari. Verona -Nogara: Simone Falco al posto di Oliviero Albino Olivieri -Palù: Francesco Farina al posto di Aldo Tullio Maestrello -Trevenzuolo: Osvaldo Zoccatelli al posto di Fabio Meneghello -Vigasio: confermata Daniela Contri. Vicenza -Cogollo del Cengio: confermato Riccardo Calgaro -Lonigo: Giuseppe Boschetto -Malo: confermato Antonio Antoniazzi -Posina: confermato Andrea Cecchellero.  
   
   
SEMINARIO DI STUDI "IL RUOLO DELL´ENTE PROVINCIA NEL FEDERALISMO FISCALE".  
 
Vicenza, 1 aprile 2010 - Lo scorso 6 marzo si è svolto il seminario di studi "Il ruolo dell´ente Provincia nel federalismo fiscale" La relazione tecnica di Marcello Fracanzani, professore ordinario di diritto pubblico alla facoltà di Giurisprudenza dell´Università di Udine, è disponibile al seguente link: Relazione Prof. M. Fracanzani  
   
   
SVILUPPO DEL TERRITORIO/ NOMISMA ACCOMPAGNERÀ LA PROVINCIA DI BARI NELL’ANALISI DEGLI SCENARI ECONOMICI TERRITORIALI E NELLA CONOSCENZA DEL MERCATO DEL LAVORO  
 
Bologna, 1 aprile 2010 - È stato sottoscritto lo scorso 26 febbraio il contratto che vedrà Nomisma, in qualità di capofila del Rti Nomisma-profin Service, lavorare a fianco dell’Ente provinciale per analizzare l’evoluzione dello scenario economico territoriale. L’analisi, che coinvolgerà anche le imprese del territorio, è volta a comprendere le trasformazioni in atto nel mercato del lavoro barese e a definire i relativi fabbisogni in termini di politiche. Nel difficile panorama socioeconomico internazionale è sempre più necessario per le Amministrazioni disporre di strumenti di analisi e di interpretazione delle realtà territoriali, in grado di connettere il mondo produttivo, quello delle imprese, della formazione e del sociale. Nel breve periodo, per far fronte agli impatti sociali della crisi economica le Regioni sono state già chiamate ad impegnare le risorse del Fondo Sociale Europeo per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, in stretta connessione con le politiche attive del lavoro. Il servizio accompagnerà la Provincia di Bari nel definire i nuovi termini delle politiche del lavoro di medio termine per il rilancio dell’economia territoriale. Nomisma e Profin Service forniranno in maniera continuativa, per un anno, metodologie e strumenti per la lettura del quadro economico provinciale, l’interpretazione delle dinamiche in atto, l’individuazione delle tendenze di scenario sul mercato del lavoro, delle nuove competenze e di figure professionali necessarie.  
   
   
PERSONALE FVG: STRUTTURA PIU´ GIOVANE E MENO COSTOSA  
 
Trieste, 1 marzo 2010 - "Ci stiamo muovendo sugli indirizzi che abbiamo delineato nella finanziaria 2010 per portare l´Amministrazione regionale ad avere una struttura qualificata, più giovane e meno costosa". E´ la sintesi espressa dall´assessore alla Funzione Pubblica Andrea Garlatti, dopo aver illustrato ieri alla Giunta regionale del friuli Venezia Giulia i criteri per la cessazione dal servizio riguardanti tutto il personale, dirigente e non, della Regione. Cesseranno dal servizio i dipendenti che maturano 40 anni di contribuzione, a prescindere dall´età, e/o raggiungeranno l´età di 65 anni, a prescindere dagli anni di contribuzione pensionistica. L´effetto di questa decisione, ha reso noto Garlatti, porterà ad un contenimento della spesa pari a tre milioni e 400mila euro entro il 2010. A fine anno la riduzione dei dirigenti toccherà il 20 per cento rispetto a quanti erano in servizio il 31 dicembre 2007. L´assessore ha riferito alla Giunta regionale che gli indirizzi per il contenimento del numero di interinali e sul ricorso alle ore straordinarie porterà quest´anno ad una diminuzione di spesa di 2,5 milioni di euro. Si tratta complessivamente, ha sottolineato Garlatti, di una riduzione della spesa di cinque milioni e 900mila euro, che potrebbe aumentare di un ulteriore milione e mezzo se avesse esito positivo l´interessamento già manifestato da una settantina di dipendenti regionali per la nuova disciplina degli esoneri.  
   
   
MINORANZA SLOVENA: RIPARTITI 4,7 MIL. EURO A ENTI E ORGANIZZAZIONI  
 
Trieste, 1 aprile 2010 - La Giunta regionale ha approvato ieri - su proposta dell´assessore all´Istruzione, formazione e cultura, Roberto Molinaro -, il riparto di 4.785.000 euro del Fondo per il sostegno delle attività relative al 2010 degli enti e organizzazioni della minoranza linguistica slovena. Al fondo, previsto dalla legge regionale 16 novembre 2007, n. 26, affluiscono i contributi annui assegnati per le menzionate finalità dallo Stato in base alla legge 38/2001. Nella categoria d´intervento concernente il sostegno agli enti organizzatori di iniziative informative ed editoriali sono stati assegnati 424.900 euro alla Società Pr.a.e. (editrice del quotidiano "Primorski dnevnik"), 203 mila euro alla Goriska Mohorjeva (Go), circa 173 mila al Novi Matajur (Cividale), 68 mila alla Mladika (Ts), 106.700 al Most (Cividale) e 61 mila euro all´Editoriale Stampa Triestina s.R.l.(ts). Il riparto del fondo tra gli enti gestori di attività istituzionali, culturali, artistiche, scientifiche, educative e sportive di interesse primario contempla l´assegnazione di 232 mila euro allo Slori (Istituto sloveno di ricerche), 600 mila euro allo Ssg (Teatro stabile sloveno), 309.200 euro alla Nsk (Biblioteca nazionale slovena), 766.400 euro al Centro musicale "Glasbena Matica" (Ts), 222.600 euro al Centro di educazione musicale "Emil Komel" (Go), circa 192 mila euro allo Zskd (Unione dei circoli culturali sloveni), 64 mila euro alla Slovenska prosveta (Ts) e lo stesso importo allo Zskp (Unione culturale cattolica slovena -Go); segue la ripartizione di 194.700 allo Zssdi (Unione delle associazioni sportive slovene in Italia), 96.400 euro al Kulturni dom di Gorizia ed il medesimo importo al Kulturni center Lojze Bratuz (Go), 160.500 euro alla Casa dello studente "Srecko Kosovel" (Ts) e 95.600 euro alla Casa dello studente "Simon Gregorcic" (Go); infine, 53.800 euro andranno al Kinoatelje di Gorizia. Ammontano invece a 600 mila euro le sovvenzioni ed i contributi a sostegno delle già menzionate attività, gestite dagli enti ed organizzazioni minori della minoranza stessa.  
   
   
TERREMOTO IN ABRUZZO: A META´ APRILE ZONA FRANCA AD ESAME CIPE  
 
L´aquila, 1 aprile 2010 - "Entro la metà di aprile, tra il 9 e il 16, andrà all´esame del Cipe la Zona franca dell´Aquila". Lo ha annunciato ieri il presidente della Regione e commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, al convegno per la presentazione della misura Por-fesr di 11 milioni di euro destinata a finanziare l´attrazione di nuove imprese nell´area del cratere. Chiodi ha parlato ad una folta rappresentanza di imprenditori, spiegando che "ormai la Zona franca per il territorio dell´Aquila è in dirittura d´arrivo". Il presidente ha parlato specificatamente della Zona franca nel fare il punto sullo stato degli aiuti erogati e da erogare per le zone colpite dal terremoto. In quest´ottica, il presidente Chiodi ha anche annunciato che "prima del 6 aprile verrà emessa una nuova ordinanza in materia bancaria", e più precisamente "per quanto riguarda le sofferenze bancarie". Soffermandosi sulla situazione degli aiuti, Chiodi ha ricordato il fondo di solidarietà delle Regioni che "dovrebbe passare al vaglio della Conferenza delle Regioni in una delle prossime riunioni". I tempi, naturalmente, sono legati alla costituzione della nuova Conferenza dopo la consultazione elettorale di domenica scorsa. È il caso di ricordare che la richiesta della Regione Abruzzo sul Fondo di solidarietà risale a subito dopo l´estate scorsa e l´istruttoria, come ha spiegato il presidente, "è a buon punto e quindi la decisione finale spetta alle assise della Conferenza delle regioni". Per quanto riguarda poi la misura Por-fesr, il presidente ha detto che "questa misura ha l´obiettivo di attrarre nuove imprese o delocalizzare quelle già esistenti nel territorio del cratere. Si tratta di misure concrete che, sono convinto, daranno risposte adeguate alle imprese. L´obiettivo è ricostituire quel tessuto economico e occupazionale all´Aquila e nei comuni limitrofi gravemente colpiti a seguito del terremoto". Il Presidente ha poi affrontato anche la questione della sospensione del pagamento delle tasse. "E´ una misura che scade il prossimo 30 giugno e dobbiamo capire che essa non è destinata a durare ancora per molto. La sospensione - ha spiegato Chiodi - è stata decisa dal Governo per incentivare i consumi in una zona colpita dal terremoto, ma dai dati che ci ha presentato il ministero dell´Economia nell´ultimo anno si è registrato un incremento dei depositi bancari, pari al 25% per i privati e il 35% per le imprese. Di fronte a queste cifre c´è un´effettiva perplessità del ministero e del Governo a prorogare questa misura. È chiaro - ha concluso il presidente - che la nostra richiesta al Governo sarà per una ulteriore proroga, anche di fronte al quadro economico che ci è stato prospettato".  
   
   
FVG: FONDO DI GARANZIA PER DISOCCUPATI E CASSINTEGRATI  
 
Trieste, 1 aprile 2010 - Oltre ai precari, d´ora in poi anche i lavoratori sospesi, o posti in riduzione d´orario con ricorso alla Cassa integrazione straordinaria ed in deroga, avranno accesso al Fondo regionale di garanzia per l´accesso al credito. Il regolamento, che consente quindi anche a disoccupati e cassintegrati l´accesso al Fondo, è stato approvato oggi dalla Giunta Regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, "per limitare le conseguenze negative derivanti dalla mancanza di retribuzione". "Di fatto abbiamo apportato alcune modifiche al Regolamento che già norma la concessione delle garanzie del Fondo - ha spiegato l´assessore - per dare un ulteriore supporto ai lavoratori che, in questo momento di crisi, hanno difficoltà ad accedere alle usuali forme di credito". L´approvazione delle modifiche al Regolamento di accesso al Fondo di garanzia recepisce e completa l´accordo stipulato lo scorso 1 marzo tra la Regione, le banche del Friuli Venezia Giulia, le rappresentanze sindacali, l´Anci e l´Upi.  
   
   
PARMA, RIPARTIRE INSIEME DAL LAVORO: PRESENTATE IN PROVINCIA LE MISURE PER AIUTARE LE PERSONE E LE IMPRESE A VINCERE LA CRISI. AL VIA LE INIZIATIVE DI FORMAZIONE GRATUITA. PIÙ DI 2 ML DI EURO L’INVESTIMENTO.  
 
Parma, 1 aprile 2010 - Ripartire insieme. E’ con questo impegno a non lasciare nessuno solo che la Provincia di Parma continua a difendere il territorio da una crisi che ben lungi dall’essere passata. In 12 mesi sono spariti 3438 posti di lavoro e ad oggi sono più di 4000 le persone senza ammortizzatori sociali in cerca di lavoro. “Anche se Parma è toccata in modo diverso rispetto ad altre zone, siamo consapevoli che gli effetti negativi della crisi continueranno anche per il 2010. Ci preoccupa particolarmente il fatto che sta per scadere il periodo degli ammortizzatori sociali e questo rischia di aggravare ulteriormente la situazione. Per questo siamo scesi in campo a fianco dei lavoratori e delle imprese con strumenti che hanno l’obiettivo di creare nuove opportunità”. E’ uno scenario ancora di difficoltà quello che il presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli ha descritto il 22 marzo nell’’incontro di presentazione del pacchetto anticrisi per il 2010. In esso sono contenuti strumenti di intervento per oltre 2 ml di euro, messi a punto con un Protocollo di Intesa, coordinato dalla Provincia e sottoscritto fra istituzioni locali, Camera di Commercio, associazioni di impresa, organizzazioni sindacali, e con il sostegno di Fondazione Cariparma. Dieci misure per guardare avanti, a come uscire dalla crisi e allo stesso tempo per rispondere ai bisogni delle persone, sempre più toccate dai processi di espulsione dal mercato del lavoro. Per questo le nuove misure per il 2010 sono in particolare mirate alla valorizzazione del lavoro attraverso la formazione e la riqualificazione professionale. Un’azione concreta e tempestiva come ha spiegato l’assessore provinciale al Lavoro e Formazione professionale Manuela Amoretti: “ basata a offrire a persone alla ricerca di occupazione, strumenti utili e nuovi per muoversi nel mercato locale del lavoro. Una specializzazione diversa o nuove competenze tali da permettere sia di cambiare lavoro ma anche di passare da un settore ad un altro. A Parma questo è possibile”. Dunque un impegno forte, che si concretizza in assegni formativi (voucher) per partecipare ai corsi (500mila euro), in sostegno a progetti aziendali per la formazione del personale ( 300mila euro), in nuovi corsi gratuiti per formare figure particolarmente richieste dal mercato del lavoro locale (400mila euro), nella messa a disposizione di una indennità di frequenza per permettere la partecipazione a corsi e tirocini a chi non percepisce al momento reddito, nella conferma di iniziative quali il prestito d’onore e l’anticipazione sociale, entrambi resi più aderenti alle nuove necessità. L’obiettivo è “Ripartire insieme” come recita lo slogan che è anche il sito (www.Ripartireinsieme.parma.it) realizzato con tutte le informazioni sulle opportunità messe a disposizione. “Il tema è come fare emergere dalla nostra società le risorse umane che ci possono permettere di affrontare il futuro – ha ricordato il presidente di Fondazione Cariparma Carlo Gabbi - pensare a risollevarci insieme imprese, lavoro e istituzioni per creare nuove opportunità per una ripresa che ci deve vedere di nuovo protagonisti”. Che il 2010 sarà segnato profondamente dalla crisi lo hanno sottolineato tutti gli interventi. Dal presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari che spiega come “la scelta di sostenere le persone è una scelta necessaria e doverosa perché le difficoltà stanno spegnendo certe opportunità e noi dobbiamo fare in modo di mantenere viva la competitività del territori”. “I sindaci sono spesso termometro della situazione - ha detto il sindaco di Fidenza Mario Cantini - e sempre più vediamo persone che ci chiedono aiuto per risolvere il problema del lavoro e della casa”. “I prossimi mesi saranno i più drammatici dal punto di vista occupazionale - ha ricordato Paolo Bertoletti della Cgil – occorre difendere il lavoro e la qualità del patrimonio occupazionale che abbiamo”. Sull’efficacia del pacchetto anticrisi Mario Miano della Uil ha sottolineato che “deve essere d’esempio ad altri contesti e in altri luoghi” mentre Daniela Incerti della Cisl ha richiamato i presenti sulla necessità di un monitoraggio “in modo da poter seguire quello che succede e agire di conseguenza”. Un richiamo particolare alle esigenze delle imprese in questo momento di difficoltà è venuto da Paola Pellegri, dell’Upi. Gli interventi per ripartire insieme - Formazione gratuita. A partire dal 23 marzo è possibile per chi vuole frequentare un corso di formazione accedervi gratuitamente. Vengono infatti messi a disposizione voucher formativi (per un finanziamento di 500.000 euro) prioritariamente rivolti a lavoratori con contratto di lavoro non a tempo indeterminato e a giovani che hanno visto il proprio contratto di lavoro non rinnovato. I corsi disponibili sono quelli sul catalogo su www.Emiliaromagnasapere.it . I destinatari sono giovani dai 18 ai 25 anni e laureati fino a 29 anni che hanno perso il lavoro prima del 1° gennaio 2009, lavoratori con contratti di lavoro “flessibile” o con diritto al congedo formativo. Si accede presentando la propria candidatura il lunedì e il giovedì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17, al Servizio formazione professionale della Provincia, a Parma in viale Martiri della Libertà n. 15. Il modulo di candidatura e il bando sono disponibili sul sito www.Ripartireinsieme.parma.it oppure ai Centri per l’Impiego e all’Urp della Provincia. Criteri di assegnazione: in ordine di presentazione delle domande, fino a esaurimento delle risorse. Progetto “Innovazione contro la Crisi”, con cui vengono finanziati ( 300mila euro da fondi nazionali per la formazione professionale) percorsi mirati per la formazione del personale, lavoratori e lavoratrici anche interessati da procedure di sospensione in Cassa Integrazione, proposti da aziende sul territorio provinciale, che intendano investire in processi di innovazione, internazionalizzazione e rafforzamento dei processi di qualità. Le aziende del territorio accedono partecipando col proprio progetto di formazione aziendale al bando “Innovazione nelle aziende” disponibile dal 22 marzo 2010 su www.Ripartireinsieme.parma.it, o rivolgendosi agli enti di formazione del territorio. Criteri di assegnazione: i progetti risultati ammissibili saranno approvati e finanziati in ordine di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Progetto “Help for Job”, ovvero nuovi corsi gratuiti per figure particolarmente richieste dal mercato del lavoro locale. L’iniziativa prende le mosse dalla proposta di costituzione di un tavolo operativo con le associazioni di impresa, con la funzione di identificare i profili professionali maggiormente richiesti dalle aziende. Riguarderà percorsi di formazione al lavoro (per un finanziamento di 400.000 euro dal Fondo sociale Europeo) per persone in stato di disoccupazione, iscritti ai Centri per l’Impiego della Provincia. Si accede presentando domanda d’iscrizione ai corsi dal 26 aprile al 7 maggio, direttamente agli enti di formazione. I corsi disponibili, che partiranno nella seconda metà di maggio, saranno pubblicati sul sito www.Ripartireinsieme.parma.it. Criteri di assegnazione: Se le richieste saranno superiori ai posti disponibili gli enti di formazione effettueranno una selezione in base a criteri specificati nel bando. Esperienze formative sul campo, volte a offrire azioni di formazione individualizzata attraverso lo strumento dei tirocini formativi in un’azienda del territorio. Si accede iscrivendosi a uno dei Centri per l’Impiego della Provincia di Parma e dando la propria disponibilità. Gli interessati vengono coinvolti in progetti di tirocinio sulla base del proprio curriculum professionale e delle richieste pervenute dalle aziende, che provvederanno alla selezione dei candidati. Indennità di frequenza - Per i partecipanti alle iniziative di qualificazione professionale mediante voucher, alle iniziative di formazione al lavoro per persone disoccupate e ai partecipanti a tirocini promossi dai Centri per l’Impiego, che non siano percettori di alcun ammortizzatore sociale, sarà resa disponibile un´indennità di frequenza per la partecipazione a queste attività che potrà arrivare fino ad un massimo di 400 euro mensili (attraverso risorse poste a disposizione dalla Fondazione Cariparma, per un totale di 540.000 euro di investimento). Le altre misure previste dal Protocollo di Intesa - Messa a disposizione degli strumenti di anticipazione sociale e di prestito d’onore, già attivati nell’Accordo provinciale anticrisi del 2009. Chi ha bisogno di un sostegno economico per superare un periodo di difficoltà può chiedere un prestito senza interessi oppure la Provincia anticipa la cassa integrazione, l’indennità di mobilità o di disoccupazione. I destinatari sono lavoratori posti in cassa integrazione dopo il 31 dicembre 2008; disoccupati iscritti, dopo la stessa data, ai Centri per l’Impiego della Provincia di Parma. Si accede inviando o consegnando la domanda e i documenti richiesti all’Ufficio protocollo della Provincia di Parma, viale Martiri della Libertà 15/a, 43123 Parma. La domanda è disponibile sul sito www.Ripartireinsieme.parma.it/ , ai Centri per l’Impiego della Provincia di Parma e ai patronati di Cgil , Cisl e Uil. Criteri di assegnazione: secondo l’ordine di presentazione delle domande ammissibili, fino a esaurimento delle risorse dedicate. Prosecuzione del servizio di monitoraggio dei fenomeni di crisi volto all’analisi e diffusione dei dati congiunturali sull’andamento del mercato del lavoro che la crisi economica globale sta determinando, al fine di aumentare la capacità di prevenzione e di programmazione dei decisori locali; Integrazione al Maxifondo Anticrisi per le aziende con difficoltà di accesso al credito, istituito da Camera di Commercio e Provincia di Parma e gestito attraverso le cooperative di garanzia, con un finanziamento di 800mila euro di cui 200mila messi a disposizione dalla Provincia di Parma. La realizzazione del sito www.Ripartireinsieme.parma.it/  , oltre a materiale informativo sul pacchetto anti-crisi, che la Provincia, d’intesa con la Fondazione Cariparma, ha prodotto sui principali interventi messi in campo dal Pacchetto Anti-crisi. Il totale delle somme a disposizione con il nuovo Protocollo di interventi ammonta a 2.126.500 euro.  
   
   
AFFIDAMENTO ALL´ESTERNO DEI SERVIZI ASSICURATIVI IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI BOLOGNA APPROVA LA CONVENZIONE  
 
Bologna, 1 aprile 2010 - Per gestire i rapporti con le assicurazioni la Provincia ha scelto di tornare al brokeraggio, che era stato abbandonato nel precedente mandato a favore di una gestione interna del servizio. Lo farà insieme al Comune di Marzabotto con il quale ha stipulato una convenzione che è stata approvata durante la seduta del Consiglio di ieri pomeriggio: con 19 voti favorevoli (Pd, Idv e Pdci-prc), 8 contrari (Pdl, Lega e Udc). Il documento definisce l´affidamento all´esterno del servizio di consulenza e di brokeraggio assicurativo e delle polizze assicurative necessarie alla copertura dei rischi e stabilisce che gli Enti convenzionati adotteranno separatamente gli atti di spesa necessari a fornire copertura finanziaria ai contratti di appalto del servizio. Infine, il Comune di Marzabotto intende avvalersi, anche per le nuove gare da bandire, della collaborazione e delle professionalità esistenti in Provincia per la gestione delle lunghe e complesse procedure amministrative.  
   
   
REGGIO EMILIA: AL VIA I LAVORI DELLA CONSULTA PER L´IMMIGRAZIONE  
 
 Reggio Emilia, 1 aprile 2010 - Si è insediata ufficialmente a Palazzo Allende nei giorni scorsi la nuova Consulta provinciale per l´immigrazione, l´asilo e l´antidiscriminazione. A presiedere i lavori è stato l´assessore alla Sicurezza sociale della Provincia Marco Fantini. Erano inoltre presenti, l´assessore alla Sicurezza e Coesione sociale del Comune di Reggio Franco Corradini, Viviana Bussadori, coordinatrice della Rete regionale contro le discriminazioni, gli assessori di Castelnovo Monti, Mirca Gabrini, e Scandiano Alberto Pighini, la dirigente del servizio Sicurezza sociale della Provincia Paola Canova e la dirigente dell´Ufficio immigrazione della Questura Mariagrazia Ligabue. Una consulta più snella e più efficace, questo l´intento dell´assessore Fantini nel riorganizzare l´organismo consultivo che fa capo alla Provincia dove adesso siedono 18 cittadini stranieri (10 per le etnie più rappresentate sul territorio provinciale, 6 per gli altrettanti distretti della provincia e 2 cittadini stranieri provenienti da Paesi dell´Unione Europea), insieme a rappresentanti, oltre che della Provincia: di Prefettura e Questura, del mondo della scuola, della Direzione provinciale del lavoro, dei Comuni capidistretto, delle aziende sanitarie, della Conferenza territoriale socio-sanitaria, i referenti reggiani della rete del regionale contro le discriminazioni, le associazioni di categoria, i sindacati e i rappresentanti di cooperazione, associazionismo e volontariato. Il primo incontro operativo è servito per illustrare all´assemblea le iniziative previste dalla Provincia nel 2010 per l´integrazione dei cittadini - incentrate in particolare sulla comunicazione interculturale, sull´alfabetizzazione e su attività in collaborazione con le scuole a favore delle nuove generazioni - ma anche per presentare la rete regionale antidiscriminazioni. In particolare a Reggio Emilia ci sono 15 punti delle rete regionale antidiscriminazione - di cui 8 a Reggio Emilia, 6 nel distretto di Scandiano, 1 a Castelnovo Monti - che con diversi ruoli, insieme, promuovono la conoscenza delle forme di discriminazione oltre che accogliere, orientare e supportare, con gli strumenti della conciliazione, le persone che pensano di aver subito una discriminazione, che sia di genere, razziale, dovuta alla presenza di una disabilità, relativa all´età o anche all´orientamento sessuale. Il sito della rete regionale è al link http://www.Emiliaromagnasociale.it/wcm/emiliaromagnasociale/
home/antidiscriminazioni.htm
 Per informazioni è possibile telefonare in Provincia allo 0522.444 846, Servizio Programmazione scolastica, educativa ed interventi per la sicurezza sociale. Nel corso di questo primo incontro della Consulta per l´immigrazione sono intervenuti: la dirigente della Provincia Paola Canova, Patrick Coppock, Alberto Pighini, Mirca Gabrini, Maria Nella Casali, l´assessore Franco Corradini, Joud Mahajoub (Oacm), Giulia Bassi di Arci e Delia Gutica.
 
   
   
DA GIUNTA ABRUZZESE 8,4 MILIONI EURO PER INCLUSIONE SOCIALE FONDI FSE PER INSERIMENTO DI PERSONE SVANTAGGIATE  
 
Pescara, 1 aprile 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell´Assessore al Lavoro e Politiche Sociali, Paolo Gatti, ha approvato una delibera per 8,4 milioni di euro al fine di potenziare le politiche volte ad agevolare l´inclusione sociale e lavorativa delle persone diversamente abili, svantaggiate e a rischio di emarginazione. In particolare, il bando prevede interventi a favore dell´inclusione e inserimento al lavoro di portatori di disabilità, di soggetti che fuoriescono da stati di dipendenza e detentivi, di immigrati, non udenti e per il contrasto alle nuove schiavitù. Il bando prevede di affidare la gestione degli interventi su base biennale ad un unico organismo intermedio attraverso il sistema della "Sovvenzione Globale". Una modalità operativa di evidenza pubblica prevista per l´assegnazione delle risorse del Fondo Sociale Europeo che ha il pregio di accelerare e snellire i tempi e le procedure di mobilitazione di risorse finanziarie, inutilizzate da anni, responsabilizzando direttamente gli operatori economici interessati alla realizzazione degli interventi previsti dal bando stesso. "Abbiamo ricondotto ad un unico intervento organico - commenta l´Assessore Paolo Gatti - una miriade di risorse precedentemente programmate e sparse in diversi microprogetti. Vogliamo dare il segno del passaggio da una visione episodica e parcellizzata ad una programmazione strutturata che possa dare risposte efficaci e reali al bisogno di inclusione sociale e lavorativa di tante persone, attraverso l´utilizzo di risorse finanziarie importanti reperite al di fuori dello striminzito bilancio regionale".