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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Febbraio 2011
IL PARLAMENTO EUROPEO DÀ IL VIA LIBERA ALL´ACCORDO US€-COREA  
 
Strasburgo, 21 febbraio 2011 - Dopo aver assicurato l´introduzione di una forte clausola di salvaguardia per proteggere l´industria europea e ricevute garanzie da Seul che una nuova legislazione coreana sulle emissioni di Co2 per le auto non avrà un impatto negativo sul mercato automobilistico europeo, i deputati hanno dato il via libera,il 17 febbraio,  alla ratifica di uno degli accordi di libero scambio più ambiziosi mai negoziati dall´Unione. Con 465 voti a favore, 128 contrari e 19 astensioni, il Parlamento ha chiuso definitivamente due anni e mezzo di negoziati e la procedura di ratifica dell´accordo di libero scambio fra Ue e Corea del Sud che entrerà in vigore a luglio di quest´anno. Il nuovo accordo eliminerà circa il 98% delle barrire tariffarie nei prossimi 5 anni su prodotti manufatti e agricoli e sui servizi e raddoppierà il volume di commercio fra Ue e Corea del Sud, con conseguente aumento di occupazione e crescita. Il testo copre anche questioni rilevanti come le procedure di appalti pubblici, i diritti di proprietà intellettuale, gli standard di lavoro e i temi ambientali. L´industria delle auto - Secondo l´accordo, l´8% delle tariffe doganali sulle auto europee esportate in Corea saranno rimosse, come dire che su un´auto di €25.00, saranno risparmiati €2.000 in dogana. I produttori dell´Ue potranno esportare le auto in Corea senza dover passare controlli o rispettare alcuno standard specifico. Inoltre, l´accordo di libero scambio crea un comitato di monitoraggio per controllare che non si introducano in futuro barriere al commercio "nascoste", come ad esempio obblighi tecnici sui limiti di emissioni Co2. Il settore del tessile - Le tariffe doganali per i prodotti tessili e abbigliamento sono attualmente del 10,06% e l´accordo prevede l´eliminazione immediata della maggior parte dei 60 milioni di euro in dazi imposti ogni anno agli esportatori europei. Inoltre, l´accordo prevede una serie di disposizioni per garantire la protezione della proprietà intellettuale dei prodotti esportati, registrati e non. Elettronica di consumo - L´accordo elimina i requisiti ´doppi´, come gli obblighi di effettuare costosi test e passare attraverso la procedura di certificazione, e rimuove anche le barriere al commercio per i beni elettronici di consumo, come elettrodomestici, televisori, telefoni cellulari e computer. La Corea ha anche riconosciuto formalmente gli standard europei per i prodotti elettronici, così da permettere agli esportatori europei di entrare nel mercato coreano a pari titolo coi produttori locali. Clausola di salvaguardia - In un altro voto, e con 495 voti a favore, 16 contrari e 75 astensioni, il Parlamento ha approvato misure di salvaguardia che permetteranno all´Ue di sospendere ulteriori riduzioni delle barriere tariffarie o di riportarle ai livelli precedenti nel caso che qualsiasi industria risulti colpita da un aumento delle importazioni con un danno considerevole. Una serie di modifiche alla legislazione sono state apportate dai deputati. Il Parlamento europeo, cosi come l´industria, avrà il diritto di chiedere alla Commissione di lanciare un´inchiesta sulla situazione dei mercati che potrebbe poi far scattare la clausola di salvaguardia. Inoltre, sono molteplici i fattori che devono essere presi in considerazione per attivare la salvaguardia, cosi come i prodotti protetti da tale meccanismo sono stati definiti con più chiarezza, per difendere meglio gli interessi dell´industria dell´auto.  
   
   
EGITTO: SOSTENERE UNA TRANSIZIONE DEMOCRATICA E CONGELARE I BENI DEL REGIME  
 
Strasburgo, 21 febbraio 2011 - Dopo aver discusso i drammatici cambiamenti avvenuti in Egitto, i deputati hanno approvato una risoluzione che chiede all´Unione di rivedere e migliorare la strategia per assistere, politicamente e finanziariamente, la transizione democratica nel paese, inclusa l´organizzazione di libere elezioni. L´aula chiede anche il congelamento dei beni di tutti i leader egiziani responsabili di appropriazione indebita di fondi pubblici. L´uscita di scena di Hosni Mubarak ha "dato inizio a una nuova fase nella transizione politica dell´Egitto" e ora le forze armate devono esercitare un ruolo costruttivo e facilitare il processo politico, garantendo libere elezioni e rispettando gli accordi di pace con Israele, dicono deputati. Il ruolo dell´Ue, dopo il fallimento della politica per il Mediterraneo - Quale dovrebbe essere il ruolo dell´Ue nell´assistere la transizione dei vicini paesi del Mediterraneo? Fino ad ora, affermano i deputati, l´obiettivo della stabilità ha oscurato l´importanza di valori quali democrazia, giustizia sociale e diritti dell´uomo nelle relazioni con questi paesi. Pertanto, il Parlamento vuole garantire che la clausola che permette di sospendere gli accordi di associazione con un paese terzo in caso di violazione dei diritti umani sia rispettata e utilizzata nel futuro. La lezione da trarre dai recenti avvenimenti in Egitto e Tunisia è innanzitutto il fallimento delle politiche comunitarie verso i paesi del sud del Mediterraneo. La risoluzione chiede di rivedere la politica europea di vicinato (Pev) per ristabilirne le priorità e far valere obiettivi quali l´indipendenza del potere giuridico, la lotta alla corruzione e il rispetto delle libertà fondamentali su altri di carattere economico. La proposta dei deputati è che i paesi coinvolti nella Pev debbano rispettare una serie di criteri politici per ottenere il cosiddetto "status avanzato" nelle relazioni con l´Ue, status garantito per la prima volta al Marocco nel 2008 e ora oggetto di negoziati fra la Tunisia e il Consiglio. I deputati hanno anche chiesto di mobilitare gli strumenti di assistenza finanziaria, come lo strumento europeo di vicinato e partenariato (Enpi), l´iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani (Eidhr) e lo strumento di stabilità, per sostenere la transizione. L´alto rappresentante per la politica estera comunitaria dovrebbe creare una task force, che includa anche deputati, per coordinare la risposta alle necessità economiche e politiche dell´Egitto, in particolare per quanto riguarda le elezioni e la ricostituzione delle istituzioni, anche mediante l´invio di una missione di osservazione elettorale, secondo le proposte fatte dai deputati. L´unione per il Mediterraneo è in crisi - Unione per il Mediterraneo (Upm), il progetto di relazioni multilaterali nato nel 2008 che vede la partecipazione dei 27 Stati membri e di 16 paesi del bacino del Mediterraneo, "si è rivelata inefficace nel reagire alla sfiducia crescente e nel rispondere alle esigenze di base della popolazione interessata", secondo il testo approvato. L´aula invita l´Upm e la Fondazione Anna Lindh a svolgere "un ruolo attivo per mobilitare la società civile della regione euromediterranea a favore della promozione della cittadinanza e della partecipazione". 1 miliardo per le Pmi del Mediterraneo - In un´altra votazione, il Parlamento ha approvato una risoluzione legislativa per aumentare di 1 miliardo di euro l´ammontare complessivo delle garanzie per prestiti della Banca europea d´investimento (Bei) per progetti esterni all´Ue, nel contesto del rinnovo del mandato della Bei. Tali garanzie dovrebbero sostenere i prestiti in favore delle piccole e medie imprese e per le infrastrutture nel bacino del Mediterraneo. Delegazione in Egitto - Giovedì, la Conferenza dei Presidenti ha deciso di inviare una delegazione di deputati in Egitto nelle prossime settimane.  
   
   
"FIT FOR HEALTH - FORMAZIONE INTERNAZIONALE PER I NUOVI ARRIVATI DEL 7º PQ"  
 
 Budapest, 21 febbraio 2011 - Il 6 aprile 2011 si terrà a Budapest, in Ungheria, un evento intitolato "Fit for health - formazione internazionale per i nuovi arrivati del 7º Pq". La giornata di formazione offrirà un´ampia panoramica del Settimo programma quadro (7° Pq), gli aspetti della partecipazione, considerazioni su come trovare i partner di progetto adeguati e su come ottenere assistenza. L´evento è rivolto a scienziati e responsabili di progetto di aziende, istituti di ricerca, università, ospedali e altri campi della salute, delle scienze della vita, della genomica e delle biotecnologie. La rete "Fit for health" riunisce esperti per promuovere la partecipazione dei centri di ricerca, delle università e delle piccole e medie imprese innovative nei progetti di ricerca finanziati dall´Ue relativi alla salute. Per ulteriori informazioni, fare clic: http://www.Fitforhealth.eu/events/fit-for-health-international-training-for-fp7-newcomers-on-6th-april-2011-8211-budapest-hungary/133.aspx    
   
   
FONDI UE: INTESA REGIONI - MINISTERO SU PROGRAMMI INTERREGIONALI  
 
Palermo, 21 febbraio 2011 - Raggiunta il 17 febbraio a Roma l´intesa fra le Regioni del Mezzogiorno ed il Ministro per il rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale sulla gestione di due importanti Poin (Programmi operativi interegionali) ovvero ´energie rinnovabili e risparmio energetico´ ed ´attrattori culturali, naturali, e turismo´. Nel contesto di quest´ultimo la Regione Siciliana e´ responsabile dei siti Unesco. "Questa intesa - commenta l´Assessore per l´Economia Gaetano Armao - rappresenta un esempio di integrazione di competenze tra Stato e Regioni per la maggiore interrelazione fra regioni e Stato, per il superamento delle difficolta´ operative, dipendenti della struttura multiregionale del programma". L´intesa trasferisce le competenze gestionali e decisionali dei due Poin rispettivamente dalla Regioni capofila Campania e Puglia al Ministero, garantendo una forte compartecipazione a tutte le regioni del Mezzogiorno. "Auspico - ha aggiunto l´assessore Armao - che il clima propositivo e collaborativo utile ad eliminare le inefficienze e a incrementare la capacita´ di utilizzo delle risorse comunitarie, che ha condotto all´intesa di questa sera, possa animare anche l´incontro della prossima settimana nel quale si discutera´ di risorse Fas e Fondi Europei"  
   
   
EUROPA-REGIONI: LOMBARDO INCONTRA GRUPPO ALLEANZA EUROPEA  
 
Palermo, 21 febbraio 2011 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha incontrato il 17 febbraio a Palazzo d´Orleans una delegazione del gruppo di Alleanza Europea presso il Comitato delle Regioni dell´Unione Europea. Con i rappresentanti del gruppo di ispirazione autonomistica in seno al Comitato delle regioni il presidente Lombardo ha affrontato il tema di un maggior coinvolgimento dell´Unione per garantire la rappresentanza istituzionale dell´insieme dei territori, regioni, citta´ e comuni dell´Unione europea. In particolare il presidente Lombardo ed i rappresentanti del gruppo hanno condiviso la necessita´ di un maggiore coinvolgimento delle istituzioni europee per la risoluzione delle emergenze legate ai nuovi assetti dell´area mediterranea con specifico riferimento all´esodo di migliaia di profughi che rischiano di mettere in crisi l´intero assetto europeo.  
   
   
IL DIRIGENTE DELLA CALABRIA CALVETTA HA COORDINATO LA RIUNIONE DEL COMITATO NAZIONALE DEL PROGRAMMA OPERATIVO “INTERREG IVC”  
 
Catanzaro, 21 febbraio 2011 - Si è svolto il 18 febbraio , nella sede della Delegazione di Roma, la prima riunione del Comitato Nazionale del Programma Operativo (Fesr) “Interreg Ivc”, presieduta dal dirigente generale al Lavoro Bruno Calvetta, nuovo coordinatore nazionale del Programma, nominato recentemente dalla Conferenza Stato-regioni su indicazione del Presidente Scopelliti. La ripresa delle attività accolta con grande soddisfazione da tutti i presenti, è stata fortemente voluta dal Presidente Scopelliti, il quale, conoscendo perfettamente la necessità e l’importanza che Po Interreg Ivc riveste all’interno delle politiche di sviluppo regionale, ha ritenuto doveroso sollecitare e incentivare tali strumenti di collaborazione e garantire un forte presidio sull’unico Programma di Cooperazione Territoriale Europea per il quale alla Regione Calabria è assegnata un’importante e fondamentale funzione di coordinamento nazionale. All’incontro hanno partecipato rappresentanti di quasi tutte le Amministrazioni regionali italiane, nonché delegati del Mise-dps, il che dimostra un chiaro interesse ed entusiasmo per il nuovo ciclo di lavori. Il Comitato Nazionale ha evidenziato la volontà di superare le criticità attuative finora riscontrate e di ripartire con urgenza verso una progettazione più sostanziale e incisiva. Sono state pienamente accolte da tutti i delegati le proposte organizzative presentate dal dirigente Bruno Calvetta tese a garantire una gestione maggiormente collegiale del programma: si è, infatti deciso di elevare gli incontri del Comitato Nazionale da cadenza semestrale a trimestrale, salvo eventuali convocazioni straordinarie aggiuntive. Inoltre, al fine di rafforzare il livello di comunicazione ed informazione sull’andamento del Programma, verrà, fin da subito, ripristinato e fortemente implementato il sito istituzionale del National Contact Point ( http://www.Interreg4c-italia.eu/ ). Infine il Comitato Nazionale ha deciso di fissare il prossimo Info Day, per la prima volta in Calabria, nelle date del 3 e 4 marzo 2011. L’info Day, che sarà presieduto dal Presidente Scopelliti e vedrà la partecipazione di tutte le Regioni italiane nonché dei rappresentati del Jts dell’Autorità di Gestione del Po di Lille e del Ip-south di Valencia, costituisce un importantissimo momento conoscitivo ed informativo della quarta “call for proposal” rivolto principalmente, ma non solo, ai potenziali partner del Programma, per i quali saranno previste anche consultazioni individuali. L’info Day si pone come obiettivo di continuare e se possibile migliorare già l’ottima performance di partecipazione da parte dell’Italia, che nelle prime tre “calls” si è posizionata davanti a tutti gli altri 26 Stati Membri in termini di partner e lead partner beneficiari.  
   
   
EXPERT PANEL: L’UE LANCI UN PROGRAMMA PER LE PMI DEI SERVIZI INNOVATIVI L’INTEGRAZIONE FRA TECNOLOGIA, INDUSTRIA E SERVIZI INNOVATIVI DEVE ESSERE AL CENTRO DELLE POLITICHE SULLA CRESCITA, COMPETITIVITÀ E SOSTENIBILITÀ IN EUROPA”.  
 
 Roma, 21 febbraio 2011 – “Gli importanti risultati prodotti dall’Expert Panel on Innovation Service in the Eu si possono sintetizzare in un concetto molto efficace. Le trasformazioni che l’economia e la società europea devono affrontare, per raggiungere gli obiettivi di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, possono trovare attuazione solo in una prospettiva di integrazione sempre maggiore fra tecnologie, industria e servizi innovativi. E’ da qui che nasceranno e, anzi, come questa conferenza ha dimostrato stanno già nascendo in numerose realtà europee, Italia inclusa, le nuove soluzioni per la crescita, competitività e produttività dell’economia europea, i servizi avanzati per i cittadini, la sanità a misura di utente, i sistemi territoriali a basso impatto ambientale” – è quanto affermato oggi da Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici (Csit) e rappresentante italiano dell’Expert Panel, chiudendo il 18 febbraio a Roma i lavori della conferenza “Meeting the Challenge of Europe 2020: the Transformative Power of Service Innovation” promossa dalla Commissione Europea in cooperazione con Europe Innova e Csit. “L’agenda Digitale europea – ha continuato Pileri – rappresenta un fattore strategico di accelerazione del cambiamento e una sfida ambiziosa per ogni paese che voglia darsi l’opportunità di raggiungere risultati di rilievo. Va in questa direzione il Progetto Italia Digitale presentato dalla Federazione, che traccia un percorso per implementare su larga scala tecnologie, servizi e processi digitali, in una logica di innovazione e messa in efficienza di settori di grande impatto sociale ed economico come la sanità, l’energia, la scuola, la giustizia, i servizi pubblici”. Alla sessione della conferenza, sono inoltre intervenuti Linda Lanzillotta, Paolo Romani, Giorgio Squinzi, Antonio Tajani, Patrizia Toia, Alberto Tripi. L’expert Panel on Innovation Service in the Eu è stato istituito, agli inizi del 2010, dalla Commissione europea, che ha chiamato a farne parte 20 esperti europei di alto livello provenienti dal mondo delle pubbliche amministrazioni, delle imprese, delle università, di 15 paesi dell’Ue, ai quali è stato chiesto di fornire indicazioni strategiche su come promuovere e incrementare l’innovazione nei settori dei servizi e il suo impatto sulle politiche industriali nell’ambito di Europa 2020. Nel Rapporto finale dell’Expert Panel, presentato dal coordinatore, Allan Mayo, il gruppo di esperti formula una serie di proposte e raccomandazioni alla Commissione, in cui, fra l’altro, si individua la necessità di lanciare un “programma europeo dedicato alle Pmi dei servizi innovativi per aiutarle a superare le barriere sia culturali, che di altro genere presenti nel mercato europeo”. Si prevede la creazione di un “Centro Europeo per l’Innovazione dei Servizi” al fine di rafforzare i collegamenti tra chi prende le decisioni politiche, il mondo delle imprese e gli studiosi. Si indica nelle Partnership per l’innovazione e nei demostrators (progetti dimostrativi su larga scala dimensionale e territoriale), un potente strumento di accelerazione dell’innovazione e della politica industriale nella Ue. Infine si chiede che nel prossimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo sia data la dovuta considerazione allo sviluppo di tecnologie per i sistemi intelligenti e sostenibili nei trasporti e logistica, costruzioni e gestione degli impianti, distribuzione energia, telecomunicazioni e servizi finanziari.  
   
   
ISPI: LA RIVOLTA ARABA  
 
Milano, 21 febbraio 2011 –L’ispi e la Fondazione Corriere della Sera promuovono un Ciclo di Incontri dal titolo “La rivolta araba”, che prevede le seguenti Tavole Rotonde: “L’onda della rivolta in Iran” (Fondazione Corriere della Sera - 23 febbraio): Andrea Nicastro, Anna Vanzan; “Chi sono i Fratelli musulmani?”  (Fondazione Corriere della Sera - 24 febbraio): Massimo Campanini, Cecilia Zecchinelli; “L’incognita libica” (Palazzo Clerici - 1 marzo): Karim Mezran, Arturo Varvelli; “Il modello turco: il ruolo degli eserciti” (Palazzo Clerici - 7 marzo): Antonio Ferrari, Carlo Marsili; “Medio Oriente post-americano?” (Palazzo Clerici - 8 marzo): Boris Biancheri, Maurizio Caprara, Giorgio S. Frankel; “Cosa cambia per Israele” (Fondazione Corriere della Sera - 9 marzo): Lorenzo Cremonesi, Vittorio Dan Segre; “Scenari di una nuova geopolitica” (Fondazione Corriere della Sera - 16 marzo): Lucio Caracciolo, Paolo Magri, Franco Venturini. L’iniziativa si propone di approfondire alcune sfaccettature e implicazioni della crisi in atto, offrendo strumenti per comprendere meglio le trasformazioni in corso. Gli incontri si terranno alle ore 18.00, presso la sede dell’Ispi (Palazzo Clerici - Via Clerici, 5) o la Fondazione Corriere della Sera (Sala Montanelli - Via Solferino, 26/A). Il programma di dettaglio è disponibile su: www.Ispionline.it/  www.Fondazionecorriere.it/  Per partecipare è necessario registrarsi (Ispi: 02 86 93 053 - ispi.Eventi@ispionline.it; Fondazione Corriere della Sera: 02 87 38 77 07 - rsvp@fondazionecorriere.It ), in considerazione del numero limitato di posti disponibili.  
   
   
CROAZIA, NUOVE LEGGI FACILITERANNO INVESTIMENTI  
 
Zagabria, 21 febbraio 2001 - Il nuovo vicepresidente del Governo croato per gli investimenti Domagoj Ivan Milosevic ha incontrato gli Ambasciatori dei 27 paesi membri dell´Ue e il Capo della delegazione europea in Croazia Paul Vandoren, durante i suoi primi 30 giorni di lavoro. Milosevic ha dichiarato che esiste un grande interesse per gli investimenti in Croazia, ma esistono anche alcuni ostacoli per gli investitori che è necessario eliminare. Con le 50 nuove misure il Governo vuole facilitare gli investimenti. Tra le altre, sono previste misure per risolvere i problemi con le aziende statali, per esempio con le Hrvatske Sume (Le foreste croate), e l´Hep (Ente energetico nazionale) e per l´ottenimento delle concessioni per i terreni. Il Governo dovrebbe anche presentare una nuova Legge per incentivare gli investimenti.  
   
   
EMISSIONE BOT FEBBRAIO 2011  
 
 Roma, 21 febbraio 2011 - Il Mef ha disposto per il giorno 23 febbraio 2011, con regolamento 28 febbraio 2011, un´asta di Bot:
Importo (in mln. Di euro) Scadenza Giorni
Semestrali 9.000 31.08.2011 184
È da tener presente che il 28 febbraio 2011 vengono a scadere Bot per 9.590 milioni di euro. I Bot sono posti all´asta con il sistema di collocamento dell´asta competitiva, con richieste degli operatori espresse in termini di rendimento. Ciascuno degli operatori partecipanti alle aste può presentare fino ad un massimo di cinque richieste di acquisto. I buoni possono essere sottoscritti per un importo minimo di mille euro. Per ciascuna emissione di Bot, il prezzo fiscale di riferimento è il prezzo medio ponderato della prima tranche, calcolato sulla base del corrispondente rendimento medio ponderato. I rendimenti indicati dagli operatori partecipanti alle aste dei Bot, espressi in termini percentuali, possono variare, per tutte le tipologie di titoli, di un millesimo di punto percentuale o multiplo di tale cifra. Non sono ammesse all´asta richieste senza indicazione del rendimento. L´importo di ciascuna richiesta non può essere inferiore ad un milione e mezzo di euro (1.500.000€). Il collocamento dei Bot verrà effettuato nei confronti degli operatori indicati nel decreto di emissione. In attuazione di quanto disposto nella Sez.ii - Tit. V del decreto legislativo 24 giugno 1998, n. 213, e relative norme di attuazione, in relazione alla dematerializzazione dei titoli di Stato, i buoni ordinari del Tesoro sono rappresentati da iscrizioni contabili a favore degli aventi diritto. La Banca d´Italia provvede a inserire in via automatica le partite dei Bot sottoscritti in asta da regolare nel servizio di compensazione e liquidazione avente a oggetto strumenti finanziari con valuta pari a quella di regolamento. Sulla base delle assegnazioni, gli intermediari aggiudicatari accreditano i relativi importi sui conti intrattenuti con i sottoscrittori. Le richieste di acquisto dovranno pervenire alla Banca d´Italia, esclusivamente tramite la rete nazionale interbancaria, entro e non oltre le ore 11 del giorno 23 febbraio 2011, con l´osservanza delle modalità stabilite nel decreto di emissione. Si ricorda che in caso di malfunzionamento delle apparecchiature, che non consenta l´immissione dei messaggi nella rete, le richieste di partecipazione all´asta debbono essere inviate con modulo trasmesso via fax. Le richieste non pervenute entro il termine stabilito dal decreto di emissione non vengono prese in considerazione. Eventuali richieste sostitutive di quelle corrispondenti già pervenute sono prese in considerazione solo se giunte entro il termine di cui sopra. Le richieste non possono essere più ritirate dopo il termine suddetto . Qualora le richieste di ciascun operatore, anche complessivamente, superino l´importo offerto dal Tesoro, esse verranno prese in considerazione a partire da quella con il rendimento più basso, fino a concorrenza dell´importo offerto, salvo quanto diversamente stabilito nel decreto di emissione. Gli operatori "Specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare al collocamento supplementare dei Bot semestrali, previsto in via automatica per il giorno 24 febbraio 2011. L´offerta della tranche supplementare è stabilita nella misura del 10% dell´ammontare nominale offerto nell´asta ordinaria. Tale percentuale rappresenta l´importo minimo offerto nel collocamento supplementare, che il Tesoro si riserva di aumentare dopo la chiusura dell´asta ordinaria, per soddisfare le esigenze di domanda espresse dagli operatori. In tale evenienza sarà emesso un comunicato stampa al riguardo. Gli "Specialisti" che non hanno partecipato all´asta ordinaria non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione avrà luogo al rendimento medio ponderato determinato nell´asta ordinaria. La procedura di collocamento supplementare seguirà le disposizioni contenute nel decreto di emissione. In particolare, le richieste di acquisto dovranno pervenire entro e non oltre le ore 15.30 del 24 febbraio 2011. La circolazione dei Bot al 15 febbraio 2011 era pari a 138.671,896 milioni di euro, di cui 54.190 milioni di euro semestrali e 84.481,896 milioni di euro annuali.
 
   
   
EMISSIONE DI CCTEU E BTP FEBBRAIO 2011  
 
Roma, 21 febbraio 2011 - Il Mef comunica che verrà disposta, per il giorno 25 febbraio 2011, con regolamento 1º marzo 2011, l´emissione di titoli di Stato, rappresentati dai seguenti prestiti: - Certificati di Credito del Tesoro indicizzati al tasso Euribor a sei mesi ("Ccteu"): decorrenza : 15 ottobre 2010; nona tranche scadenza : 15 ottobre 2017 tasso d´interesse semestrale lordo : tasso Euribor a sei mesi maggiorato dello 0,80%; cedola in corso, con scadenza 15 aprile 2011, pari a 1,016% . Isin : It0004652175 - Buoni del Tesoro Poliennali: decorrenza : 1º novembre 2010; nona tranche scadenza : 1º novembre 2013 tasso d´interesse annuo lordo : 2,25% Isin : It0004653108 decorrenza : 1º marzo 2011; prima tranche scadenza : 1º settembre 2021 tasso d´interesse annuo lordo : 4,75% Isin : da attribuire Il meccanismo di collocamento utilizzato per i titoli di cui sopra sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno di un intervallo di emissione che sarà annunciato con successivo comunicato stampa. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extracomunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo. I prezzi indicati varieranno di un importo minimo di un centesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso. L´importo minimo sottoscrivibile è di mille euro. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - nel termine previsto dal sottoindicato calendario - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti. Il prezzo di aggiudicazione sarà reso noto mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i titoli assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione. Il regolamento dei titoli assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione e con corresponsione dei dietimi d´interesse dal giorno successivo alla data di decorrenza della cedola in corso al giorno di regolamento. Agli operatori medesimi viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo: - 0,30% per i Ccteu 15.10.2010/2017 - 0,20% per i Btp 2,25% 1º.11.2010/2013 - 0,40% per i Btp ---% 1º.3.2011/1º.9.2021. Il pubblico potrà prenotare i titoli presso le suddette categorie di operatori nel termine previsto dal sottoindicato calendario; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai titoli assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione, nonché ai dietimi d´interesse dovuti; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:
Ccteu scad. 15.10.2017 Btp scad. 1º.11.2013 Btp scad. 1º.9.2021
Prenotazione da parte del pubblico entro il 24 febbraio 2011 24 febbraio 2011 24 febbraio 2011
Presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del 25 febbraio 2011 25 febbraio 2011 25 febbraio 2011
Regolamento sottoscrizioni 1º marzo 2011 1º marzo 2011 1º marzo 2011
Dietimi d´interesse da corrispondere 137 120 __
Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti dei titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione. L´offerta della tranche supplementare è stabilita per un importo non superiore: - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Ccteu 15.10.2017, - al 10% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.11.2013, - al 25% dell´ammontare nominale massimo offerto per i Btp 1º.9.2021. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta della presente emissione. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" alle assegnazioni supplementari vengono indicate nei rispettivi decreti recanti l´emissione dei titoli suddetti.
 
   
   
EMISSIONE DI CTZ FEBBRAIO 2011  
 
 Roma, 21 febbraio 2011 - Il Mef dispone, per il giorno 23 febbraio 2011, con regolamento 28 febbraio 2011, l´emissione dei seguenti certificati di credito del Tesoro "zero coupon" ("Ctz"):. Decorrenza : 3 gennaio 2011; quinta tranche. Scadenza : 31 dicembre 2012. Importo nominale dell´emissione : 2.500 milioni di euro. Isin : It0004674369. I certificati suddetti, il cui importo minimo sottoscrivibile è di mille euro, sono emessi con il sistema dell´asta marginale riferita al prezzo, senza indicazione di prezzo base di collocamento ed escludendo le richieste effettuate a prezzi inferiori al "prezzo di esclusione"; ai fini della determinazione di quest´ultimo, non verranno prese in considerazione le offerte presentate a prezzi superiori al "prezzo massimo accoglibile", calcolato con le modalità riportate nel decreto di emissione.. Sono ammesse a partecipare all´asta le banche italiane, comunitarie ed extracomunitarie, nonché le società di intermediazione mobiliare e le imprese di investimento comunitarie ed extra comunitarie indicate nei decreti recanti l´emissione dei suddetti titoli.. Detti operatori partecipano in proprio e per conto terzi.. Le domande di partecipazione devono essere inoltrate con indicazione, per ogni richiesta, del relativo prezzo offerto. Ciascun operatore può formulare sino ad un massimo di tre offerte, ciascuna ad un prezzo diverso e per un importo non inferiore a 500.000 euro di capitale nominale; eventuali offerte di importo inferiore non verranno prese in considerazione. Ciascuna offerta non deve essere superiore all´importo in emissione; eventuali offerte di ammontare superiore verranno accettate limitatamente all´importo medesimo.. I prezzi indicati varieranno dell´importo minimo di un millesimo di euro; eventuali variazioni di importo diverso vengono arrotondate per eccesso.. Le domande di partecipazione degli operatori devono essere avanzate - entro le ore 11 del giorno sottoindicato - mediante trasmissione di richiesta telematica da indirizzare alla Banca d´Italia tramite Rete Nazionale Interbancaria con le modalità tecniche stabilite dalla Banca d´Italia medesima e conosciute dagli operatori.. L´assegnazione dei certificati verrà effettuata, nella giornata in cui si perfezioneranno le operazioni d´asta, al prezzo meno elevato tra quelli offerti dai concorrenti rimasti aggiudicatari.. Nel caso che le offerte al prezzo marginale non possano essere totalmente accolte, si procede al riparto pro-quota, con i necessari arrotondamenti.. Il prezzo di aggiudicazione ed il prezzo di esclusione saranno resi noti mediante comunicato stampa, nel quale verranno pure indicati gli importi attribuiti agli "specialisti" nelle ultime tre aste.. Gli operatori partecipanti all´asta provvederanno ad attribuire ai sottoscrittori i certificati assegnati, senza alcun onere aggiuntivo rispetto al prezzo di aggiudicazione.. Il regolamento dei certificati assegnati, da parte degli operatori, verrà effettuato al prezzo di aggiudicazione.. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei certificati assegnati - pari allo 0,20%.. Il pubblico potrà prenotare i certificati presso le suddette categorie di operatori nel giorno sottoindicato; gli intermediari potranno richiedere, a garanzia del buon fine della sottoscrizione, l´eventuale versamento di un acconto sull´importo nominale prenotato.. Alla data prevista per il regolamento, il sottoscrittore verserà l´importo corrispondente ai certificati assegnati, sulla base del prezzo di aggiudicazione; a fronte di tale versamento, gli verrà rilasciata apposita ricevuta.. Il calendario delle operazioni di sottoscrizione è il seguente:. - prenotazione da parte del pubblico: entro il giorno 22 febbraio 2011;. - presentazione domande in asta: entro le ore 11,00 del giorno 23 febbraio 2011;. - regolamento sottoscrizione: il giorno 28 febbraio 2011.. Gli operatori "specialisti in titoli di Stato" hanno facoltà di partecipare ai collocamenti di titoli di Stato, previsti automaticamente, in via supplementare alle aste di emissione.. L´importo della tranche supplementare è stabilito nella misura massima del 10% dell´ammontare nominale offerto. Gli "specialisti" che non hanno partecipato all´asta di emissione non sono ammessi al collocamento supplementare.. L´assegnazione supplementare avrà luogo al prezzo di aggiudicazione determinato nell´asta relativa alla presente emissione.. Le modalità e le condizioni per la partecipazione degli "specialisti" all´assegnazione supplementare vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei relativi titoli..  
   
   
COLLOCAMENTO TRAMITE ASTA DEL BTP€I 2021 INDICIZZATO ALL´INFLAZIONE DELL´AREA EURO  
 
Roma, 21 febbraio 2011 - Il Mef dispone, per il giorno 24 febbraio 2011, con regolamento 28 febbraio 2011, l´emissione dei seguenti Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all´Inflazione dell´Area Euro: Btp€i decennali: decorrenza : 15 marzo 2010; decima tranche; scadenza : 15 settembre 2021; tasso d´interesse reale : 2,10% annuo, pagabile semestralmente; ammontare nominale dell´emissione : da un minimo di 1.000 milioni di euro a un massimo di 1.500 milioni di euro. Isin : It0004604671 - Il meccanismo di collocamento utilizzato sarà quello dell´asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa all´interno del suddetto intervallo di emissione. L´ammontare collocato sarà determinato escludendo le offerte formulate a prezzi ritenuti non convenienti sulla base delle condizioni di mercato. Per il resto, la procedura di collocamento si svolgerà seguendo le modalità tecniche e le convenzioni utilizzate nel collocamento dei Btp nominali. Il pubblico potrà prenotare i buoni entro il 23 febbraio 2011. Ogni operatore, entro le ore 11,00 del 24 febbraio 2011, potrà sottoporre attraverso la Rete Nazionale Interbancaria, fino ad un massimo di tre offerte, ciascuna di importo reale (non rivalutato sulla base del Coefficiente di Indicizzazione) non inferiore a 500.000 euro. I prezzi offerti, anche essi formulati in termini reali, dovranno differire tra loro per almeno un centesimo di euro. La Banca d´Italia, sulla base del Coefficiente di Indicizzazione riferito al giorno di regolamento, provvederà ad effettuare il calcolo dei controvalori relativi al capitale sottoscritto e ai dietimi da versare per il regolamento dei buoni sottoscritti in asta. Il regolamento avverrà due giorni lavorativi successivi al giorno di svolgimento dell´asta (T+2), il 28 febbraio 2010. Per i suddetti Btp€i i sottoscrittori dovranno corrispondere dietimi di interesse per 166 giorni. Agli operatori viene riconosciuta, quale compenso dell´impegno assunto di raccogliere le prenotazioni del pubblico, una provvigione - commisurata all´ammontare nominale dei buoni assegnati - pari allo 0,40%. Gli operatori Specialisti in titoli di Stato avranno la facoltà di partecipare al collocamento supplementare, il cui importo massimo sarà pari al 10% del quantitativo massimo offerto in asta, facendo pervenire le domande di sottoscrizione entro le ore 15,30 del giorno 25 febbraio 2011. Le modalità e condizioni per la partecipazione degli Specialisti alle assegnazioni supplementari vengono indicate nel decreto recante l´emissione dei titoli suddetti.  
   
   
LOMBARDIA. 12 COLPI DI FRUSTA AL CAVALLO DELL´ECONOMIA PATTO PER LO SVILUPPO, IL DODECALOGO FORMIGONI PER LA RIPRESA BANDA LARGA, GREEN ECONOMY, CREDITO, RICERCA E RETI D´IMPRESA E PER GLI AGRICOLTORI NUOVO ANTICIPO (200 MLN) DI FONDI PAC  
 
 Milano, 21 febbraio 2011 - E´ pronta la frustata lombarda per l´economia. Si tratta di 12 colpi di staffile, una serie di iniziative da mettere in campo per stimolare la crescita e la creazione di nuovi posti di lavoro con investimenti molto consistenti da parte della Regione in settori strategici come la ricerca, l´innovazione e l´occupazione. Il presidente della Lombardia Roberto Formigoni riassume in questi termini i risultati dell´incontro del Patto per lo Sviluppo, avvenuto questa mattina a Palazzo Pirelli, con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e sindacale, insieme con il vicepresidente Andrea Gibelli e a diversi assessori e sottosegretari della Giunta lombarda. "Vogliamo creare - ha detto il presidente - nuovi posti di lavoro e dare più spazio alla crescita delle nostre imprese: ci saranno, ad esempio, nuovi posti di lavoro sul versante della green economy, dei servizi per il turismo e del welfare, pilastro fondamentale per il nostro sviluppo. Firmeremo, inoltre, nella prossima settimana, un accordo con le parti sociali valido per il 2011, precorrendo così i tempi dell´intesa nazionale". Per quanto riguarda l´agricoltura, Formigoni ha annunciato la nuova operazione di anticipo alle aziende agricole lombarde dei fondi Pac europei (circa 200 milioni dopo i 280 già anticipati per la prima operazione di questo genere, unica in Italia e in Europa, e di cui hanno beneficiato già 31.000 imprenditori agrari). Nel corso della riunione Formigoni ha presentato e discusso le nuove misure e iniziative che la Regione Lombardia vuole mettere in campo per rilanciare l´economia, ottenendo l´apprezzamento e i suggerimenti di imprenditori e sindacati. In questa direzione sono andati, con accenti e sottolineature diverse, gli interventi di Carlo Sangalli (a nome di ´Rete imprese´, che comprende commercio e artigianato); di Franco Bettoni (Unioncamere), Gigi Petteni (Cisl), Walter Galbusera (Uil), Nono Baseotto (Cgil), Franco Colombo (Confapindustria), Maurizio Ottolini (Confcooperative), Rossano Breno (Cdo), Mario Lanzi (Cia). "La segreteria tecnica del Tavolo - ha spiegato a conclusione del meeting - lavorerà ora per aggiornare le proposte sulla base delle osservazioni e dei contributi del sistema economico e produttivo lombardo: nelle prossime settimane presenteremo, nel dettaglio, queste iniziative". È questo - aggiunge - il metodo lombardo: "La Regione fa delle proposte e le confronta con le parti sociali. Questa condivisione permette alle nostre iniziative di avere una ricaduta positiva". Ed ecco i 12 punti programmatici illustrati e condivisi oggi: - semplificazione e sburocratizzazione (che ha già portato a ridurre i tempi di pagamento a 60 giorni contro i 6/800 della media italiana); - attrattività del territorio (attraverso soprattutto Patti Territoriali di Sviluppo); - start up di nuove imprese, specie di giovani e donne; - rete di affiancamento alle imprese in difficoltà (sul modello di successo del Ciri francese, per prevenire le crisi aziendali); - graduale riassorbimento della disoccupazione e occupazione giovanile; - sostegno al credito; - aggregazioni e reti di impresa (24 milioni) e Distretti del commercio (15 milioni); - ricerca e innovazione; - diffusione della banda larga e ultralarga (oltre un miliardo di investimento complessivo nei prossimi 5/7 anni e 30.000 posti di lavoro); - green economy; - agricoltura, nuovo anticipo dei fondi Pac (200 milioni); - Accordo di programma con le Camere di Commercio. Ed ecco in maggior dettaglio le 12 linee di intervento per questa nuova fase di misure regionali per la ripresa economica. Semplificazione - Molte le iniziative specifiche avviate anche in collaborazione con i soggetti del ´Patto per lo Sviluppo´: dalla Task Force ´Zero Burocrazia´ alla nuova agenda di governo ´Lombardia Semplice´. "In particolare su questo tema - ha detto Formigoni - voglio sottolineare con forza un importante obiettivo raggiunto: la riduzione a 60 giorni dei tempi di pagamento alle imprese fornitrici degli enti dell´intero Sistema Regionale". Attrattività - Regione Lombardia sta lavorando per promuovere e sviluppare quei fattori di attrattività necessari, da un lato, per attirare nuovi investimenti per le imprese e, dall´altro, per esaltare la naturale attrattività del territorio in un pieno coinvolgimento di tutte le realtà imprenditoriali e, in particolare, del settore terziario e del commercio, volano indispensabile per una crescita (anche in vista delle opportunità offerte da Expo 2015). Per quanto riguarda le imprese, l´approccio prevede il coinvolgimento e la responsabilizzazione non solo dell´amministrazione regionale, ma di tutti i soggetti interessati allo sviluppo economico attraverso ´Patti Territoriali di Sviluppo´, attraverso cui identificare, attrarre e accompagnare le opportunità di nuovi business. Per l´attrattività del territorio si intende promuovere nuovi progetti di eccellenza nell´ambito dell´Adp con il Ministero del Turismo, allo scopo di valorizzare in modo innovativo e integrato cultura, arte e storia e territorio. Start Up - L´avvio di nuove imprese e, in particolare, il sostegno all´imprenditorialità dei giovani e delle donne sono fattori decisivi di sviluppo. Attraverso un lavoro di razionalizzazione, semplificazione e ampliamento delle misure in essere, si sta predisponendo un programma complessivo di strumenti capace di sostenere l´avvio delle imprese dalla fase di ideazione fino al consolidamento. Le misure verranno progressivamente avviate già a partire da marzo. Crisi Aziendali - Attraverso lo sviluppo del progetto Raid (Rete di Affiancamento alle Imprese in Difficoltà) la Regione intende definire una modalità strutturata di coinvolgimento delle istituzioni e di evoluzione normativa, che consenta di creare una rete a sostegno delle imprese in difficoltà, sul modello del ´Ciri´ francese. Le prime verifiche con le istituzioni coinvolte sono state molto positive e si intende perciò accelerare l´avvio della sperimentazione. Occupazione - La programmazione degli interventi a sostegno dell´occupazione si concentra quest´anno su tre priorità: 1) l´occupazione giovanile; 2) l´inclusione lavorativa; 3) lo sviluppo del capitale umano a sostegno dell´adattabilità di lavoratori e imprese e della stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Lo strumento dote verrà riposizionato mirandolo in particolare al risultato dell´inserimento o reinserimento lavorativo. Sostegno Al Credito - Il sostegno al credito e il sistema delle garanzie sono indispensabili per il nostro sistema imprenditoriale. Oltre a confermare gli interventi già posti in essere, Regione e forze sociali vogliono condividere il sostegno ai consorzi fidi di tutto il sistema imprenditoriale lombardo attraverso azioni di sistema che aiutino lo sviluppo dell´offerta e il rafforzamento della governance nell´ottica di una sempre più efficiente allocazione e gestione delle risorse pubbliche (che certamente saranno più limitate rispetto al passato). Reti Di Impresa - L´aggregazione delle Pmi e i cluster industriali sono certamente modalità sempre più importanti per stimolare l´innovazione, l´internazionalizzazione e la crescita dei volumi di produzione. In seguito all´approvazione definitiva del Ministero del nuovo progetto di supporto alle aggregazioni delle Pmi e vista l´adesione anche del Sistema Camerale, siamo pronti a lanciare un iniziativa di grande impatto (valore 24 milioni di euro) per promuovere sia progetti di aggregazione per il miglioramento della competitività sia progetti di sostegno ad azioni di stimolo e facilitazione delle aggregazioni. Sempre nella logica delle reti di impresa una delle forme principali di aggregazione continuerà ad essere quella dei Distretti del commercio. E´ in via di emanazione un bando per il sostegno di questi Distretti per ulteriori 15 milioni di euro, con l´ampliamento anche ad alcune categorie di imprese dell´Artigianato del Turismo e dei Servizi. Ricerca E Innovazione Nell´ambito dell´accordo sottoscritto con il Miur Regione Lombardia, rispetto alle nuove linee di intervento a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo sperimentale, presenterà una proposta di integrazione e razionalizzazione di azioni e risorse finanziarie, che dovrebbero confluire in un´unica misura, replicabile negli anni successivi, per rendere più efficaci e incisivi gli interventi. Infrastrutture Digitali - La Regione ha messo in atto una serie di iniziative per la diffusione della banda larga nelle aree in digital divide per un investimento complessivo di circa 150 milioni di euro. E´ poi in corso di attuazione un programma di infrastrutturazione a Banda Ultra Larga destinato a servire, in una prima fase, il 50 per cento della popolazione lombarda, con la creazione di 30.000 posti di lavoro e con un investimento complessivo di oltre 1 miliardo di euro nel prossimi 5/7 anni. Questo consentirà inoltre di fornire servizi di altissima qualità in ambito sanitario, delle nuove tecnologie e ai singoli cittadini. Green Economy - Il ´Piano per una Lombardia sostenibile´ ha evidenziato la necessità di chiamare a raccolta tutti i soggetti che possono contribuire a un riorientamento del modello di consumo e di produzione. Le esperienze fatte nel 2010 (ad es. Incentivi per la diffusione delle fonti rinnovabili, per l´efficientamento dell´illuminazione pubblica, per l´acquisto di macchinari ad alta efficienza energetica, misure di sostengo ai progetti di ricerca e innovazione in campo energetico ecc.) hanno permesso di ottenere significativi risultati sia in termini di ottimizzazione dei consumi sia in termini di potenzialità di sviluppo per l´economia lombarda. Nel corso del 2011 sono previste nuove iniziative specifiche in tutti gli ambiti della Green Economy (reti e infrastrutture, mobilità, imprese, edifici e territorio), che riteniamo potranno avere risultati importanti anche in termini di ricaduta occupazionale. Agricoltura - Anticipo Dei Fondi Pac - E´ previsto uno stanziamento straordinario di risorse regionali di 200 milioni di euro, per erogare un anticipo dei fondi europei Pac. Accordo Di Proramma Con Le Ccia - Infine, il rilancio dell´Accordo di Programma con il Sistema Camerale, esempio di cooperazione istituzionale che viene sempre più spesso assunto come riferimento anche in altre Regioni. Il Programma 2011, che è fase di definizione, sarà presentato al Tavolo di Segreteria del Patto per lo Sviluppo il prossimo 3 marzo. Il nuovo impianto del Programma ha già trovato un´anticipazione con l´emanazione del ´Bando Voucher per l´internazionalizzazione e la promozione all´estero delle micro e piccole imprese lombarde 2011´, che unifica in un bando unico tutti gli interventi per l´internazionalizzazione, omogeneizzando regole, tempistiche, gestione dei provvedimenti e che, con la completa digitalizzazione del procedimento, risponde pienamente alle aspettative delle imprese che ne hanno apprezzato l´impianto. Le linee di intervento che caratterizzano in modo specifico il Programma 2011 sono, in particolare, il sostegno allo sviluppo delle reti d´impresa, l´accesso al credito, la semplificazione.  
   
   
COOPERAZIONE IN ABRUZZO: PROFICUI RAPPORTI CON MAROCCO  
 
 L´aquila, 21 febbraio 2011 - L´assessore ai Lavori pubblici della Regione Abruzzo, Angelo di Paolo, ha incontrato una delegazione marocchina composta da Rachdi Driss, ministro plenipotenziario dell´Ambasciata del Regno del Marocco in Italia, e da Tawgui Abderrahim, delegato del partenariato marocchino e del Ministero dell´Artigianato. Presente anche il presidente di Confartigianato Abruzzo, Angelo Taffo. L´evento a conclusione della due giorni di lavoro che la delegazione marocchina ed il partner di progetto italiano (Confartigianato Abruzzo) hanno dedicato ad iniziative per promuovere l´avanzamento dell´Apq Mediterraneo "Programma di sostegno alla cooperazione regionale". La tranche della Regione Abruzzo e di Confartigianato Abruzzo è parte di un più vasto Progetto integrato relativo allo sviluppo socio-economico tra Italia e Marocco che coinvolge Regioni dei due Paesi (la Regione Abruzzo ha il ruolo di capofila del settore edile). A seguito del sisma del 6 aprile 2009, la Regione Abruzzo ed il suo soggetto attuatore, Confartigianato Abruzzo, hanno rimodulato il progetto in funzione delle nuove esigenze derivanti dall´emergenza terremoto, ed hanno finalizzato le azioni all´obiettivo del sostegno alla ricostruzione. La conoscenza delle reciproche competenze nel campo dei mestieri storici in architettura è avvenuta attraverso l´acquisizione di documenti e ricerche sul campo. Obiettivo quello di accertare tecniche condivise e trasferibili tra i due Paesi, soprattutto nelle professionalità necessarie alla ricostruzione post-sisma. La ricerca sul campo è stata svolta in Marocco ed ha anticipato e guidato la formazione che si è svolta a Marrakech nel mese di dicembre 2010. La didattica, rivolta a tecnici e maestranze marocchine, si è concentrata non tanto su competenze tecniche (che sono già in possesso dei soggetti interessati) ma su elementi in grado di semplificare l´accesso al lavoro in Italia (sicurezza sui cantieri, organizzazione del cantiere, legislazione del lavoro, ecc.). Nel corso dell´incontro odierno tra i rappresentanti della Regione Abruzzo e la delegazione marocchina, è stato concordato lo studio di un modello per facilitare l´ingresso di imprese, maestranze e tecnici marocchini (specializzati nelle lavorazioni storiche) nel mercato italiano, nonché la predisposizione di nuove opportunità per tecnici e maestranze italiane nel mercato marocchino. Gli approfondimenti sull´edilizia storica si concretizzerà in viaggi-studio.  
   
   
FEDERALISMO IN SICILIA: AVVIATA TRATTATIVA SU PATTO STABILITA´  
 
Palermo, 21 febbraio 2011 - Aperti il 17 febbraio al ministero dell´Economia e delle Finanze a Roma, i lavori del tavolo politico-amministrativo sulle relazioni finanziarie tra Stato e Regione. Sono state esaminate le diverse richieste formulate dall´amministrazione regionale nell´ambito del federalismo fiscale che poi giungeranno alla Commissione paritetica per l´adozione delle norme di attuazione statutarie. Entro il mese di febbraio e´ programmata la definizione delle questioni necessarie all´approvazione dei documenti finanziari regionali (in particolare la determinazione della quota di compartecipazione regionale al finanziamento del sistema sanitario e del patto di stabilita´); mentre nel mese di marzo verranno affrontate quelle relative alla piena attuazione delle norme finanziarie della Statuto e quelle dell´applicazione alla Regione siciliana della riforma del federalismo fiscale, per la quale e´ stata condivisa la necessita´ di trovare meccanismi di riequilibrio e perequazione. "Come ribadito ai ministri Tremonti e Calderoli - ha commentato l´Assessore per l´Economia, Gaetano Armao - la Sicilia intende proseguire speditamente nel percorso di risanamento finanziario ed entrare, con i conti in regola, nel federalismo fiscale chiedendo la piena attuazione delle prerogative dello Statuto e dei meccanismi di perequazione fiscale ed infrastrutturale". Armao ha poi concluso: "Il Mezzogiorno, lo precisava il Ministro dell´Economia ieri, ha necessita´ di un supplemento di attenzione da parte del Governo nazionale per trasformare il federalismo in un´opportunita´ di crescita equa e solidale dell´intero Paese. La Sicilia intende fare la sua parte, ma nel contesto del riconoscimento di cio´ che le spetta e di cui necessita per poter essere competitiva". "Al tavolo ministeriale - ha aggiunto l´assessore regionale per la Salute Massimo Russo - abbiamo ribadito la necessita´ di rivedere con molta attenzione i meccanismi della compartecipazione della Regione alla spesa sanitaria che in meno di vent´anni e´ cresciuta dal 6% al 49,11%. Abbiamo concluso positivamente il complesso iter dell´attuazione del Piano di rientro e ora, avendo fatto la nostra parte fino in fondo, riteniamo necessaria una rivisitazione dei meccanismi di spesa anche nell´ottica della costruzione di un federalismo fiscale equo e solidale e della piena attuazione del nostro statuto".  
   
   
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2011: IN FVG ELEZIONI IL 15 MAGGIO  
 
Duino, 21 febbraio 2011 - La Giunta regionale, nella seduta tenutasi il 17 febbraio a Duino nella sede del Collegio del Mondo Unito dell´Adriatico, ha fissato la data del 15 maggio per la tornata delle elezioni amministrative 2011. Le consultazioni riguardano l´elezione degli organi delle Province di Trieste e Gorizia, nonché le elezioni dei sindaci e dei consigli in 40 Comuni della Regione, dei quali quattro con più di 15.000 abitanti (Cordenons, Monfalcone, Pordenone e Trieste). Complessivamente, gli elettori coinvolti sono 490.000. Gli eventuali ballottaggi si terranno il 29 maggio.  
   
   
NUOVA PUNTATA DEL DIARIO DEL PRESIDENTE DELLA BASILICATA DE FILIPPO PROPONE UN´UNICA DATA DI VOTO PER IL REFERENDUM ACQUA PUBBLICA E LE AMMINISTRATIVE  
 
Potenza, 21 febbraio 2011 - Per evitare un inutile spreco di denaro pubblico in un momento come questo, caratterizzato da una delle più gravi crisi economiche del dopo-guerra, il Presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha già mosso gli opportuni passi in sede di Conferenza Stato Regione per far accorpare il referendum del 12 giugno promosso dal Forum dei movimenti per l’acqua pubblica con la tornata amministrativa del 15 e 16 maggio prossimi. E’ questo il tema della puntata di oggi del Diario del Presidente, a cura del Portavoce Nino Grasso, consultabile on line sul sito istituzionale della Regione Basilicata.  
   
   
ZAIA INTERVISTATO A TUTTO TONDO DA BBC SU POLITICA E FEDERALISMO  
 
Venezia, 21 febbraio 2011 - Il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha rilasciato il 16 febbraio sera un’ampia intervista radiofonica all’autorevole emittente britannica Bbc, nell’ambito del programma ‘The World Tonight’. Con il giornalista Rabin Lustig, il presidente Zaia ha affrontato i temi dell’attualità politica e del federalismo. L’intervista al presidente Zaia è andata in onda oggi giovedì 17 febbraio sul canale on line Radio 4 della Bbc, dalle ore 23.00 alle ore 23.45 (ora italiana). “La Costituzione – ha detto il presidente Zaia alla Bbc – è stata fondata su principi federalisti in grado di venire incontro alle esigenze di tutti i cittadini. Ma da quando la carta costituzionale è entrata in vigore, quell’ipotesi di compimento in senso federale non si è mai concretizzata, e ha prevalso invece la visione centralista dello Stato. In Veneto abbiamo oggi l’ambizione di gestire direttamente i 18 miliardi di euro che ogni anno vengono prelevati dalle tasche dei contribuenti della nostra regione e che confluiscono poi a Roma”. Alla domanda di Lustig sul federalismo, il Presidente ha aggiunto: “Il modello federalista salvaguarda la solidarietà ma introduce principi di equità e responsabilità imprescindibili. Ad esempio quello dei costi standard, che calcola il costo reale dei fabbisogni e lascia ai territori la gestione delle risorse che essi producono. Ecco perché il federalismo è un movimento centripeto, non centrifugo: perché dà risposta al desiderio di autonomia dei cittadini italiani, attraverso la via difficile delle riforme”. Incalzato dall’intervistatore sull’attualità politica, Zaia ha risposto: “La politica della Lega non può essere liquidata limitandosi all’analisi delle sue posizioni su sicurezza e immigrazione. La Lega è oggi l’unica forza politica in Italia in grado di rappresentare appieno le esigenze e le aspirazioni del popolo.” Infine, sull’Unità d’Italia e le riforme: “Noi vogliamo concludere il percorso dell’Unità d’Italia, oggi ancora incompiuto, precisamente attraverso il federalismo. Attendiamo quindi il voto che concluda l’iter parlamentare. Finora dobbiamo constatare che la maggioranza c’è ed è in grado di lavorare, come dimostra l’approvazione della riforma universitaria, che così bene ha ridisegnato il rapporto tra istruzione ai massimi livelli e modernità”. Per ascoltare l’intervista su internet, è possibile entrare nel sito www.Bbc.co.uk e digitare nel menu ricerca il nome del programma (‘The World Tonight’) oppure il nome del canale (Radio 4). L’intervista sarà disponibile nell’archivio del sito a partire dalle ore 24.00.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: CASSA E MOBILITÀ IN DEROGA , TRASSPORTI, A21  
 
 Torino, 21 febbraio 2011 - Gestione degli ammortizzatori sociali in deroga, adeguamento dell’autostrada Torino-piacenza e interventi prioritari sulle ferrovie Torino-ceres e Canavesana sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione del 18 febbraio. A coordinare i lavori il presidente Roberto Cota. Cassa e mobilità in deroga . La concessione e la liquidazione della cassa integrazione e della mobilità in deroga per la copertura delle domande riguardanti il 2011 avverrà, su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, secondo le modalità gestionali fissate dall’accordo raggiunto da Regione e parti sociali il 16 dicembre scorso. Tale accordo, che ha riconfermato le regole del biennio 2009-2010, che le parti hanno riconosciuto aver contribuito alla tenuta del tessuto sociale ed economico del Piemonte, ammette all’autorizzazione tutti i settori (esclusi i collaboratori domestici) e tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, i somministrati, i tempi determinati e i soci di cooperative. Sono previsti otto mesi prorogabili per le aziende cassaintegrabili che hanno esaurito gli strumenti ordinari e quattro per tutte le altre tipologie di imprese, e viene confermata la mobilità in deroga. Autostrada A21 . E’ favorevole, in quanto consente un miglior livello di servizio e di sicurezza, il parere di compatibilità ambientale per l’adeguamento della piattaforma a tre corsie del tratto di autostrada A21 Torino-alessandria-piacenza dal km 0 al km 3 espresso su proposta degli assessori Barbara Bonino e Roberto Ravello. La delibera, che verrà inviata ai Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture per lo svolgimento delle attività di competenza, condiziona comunque la realizzazione degli interventi all’attuazione di precise prescrizioni riguardanti la gestione dei rifiuti, la salvaguardia del territorio rurale e della fauna selvatica, l’attraversamento della rete idrografica minore, l’archeologia e le eventuali interferenze con gli impianti della Snam Rete Gas e gli elettrodotti aerei e sotterranei. Torino-ceres e Canavesana . La terza rimodulazione del programma di interventi nel settore dei trasporti prevista da un accordo di programma tra Regione e Ministero delle Infrastrutture e proposta dall’assessore Barbara Bonino stabilisce, come prospettato da Gtt, che gli interventi prioritari da finanziare con 8.600.000 euro sono: sulla linea Torino-ceres il risanamento delle coperture del fabbricato del Museo Ferroviario, la bonifica delle coperture in amianto dell’officina di Torino Porta Milano, la ristrutturazione del comprensorio di Lanzo, l’adeguamento delle banchine e la posa di recinzioni e barriere antirumore, la fornitura di un treno elettrico, l’acquisto di carrelli di scorta, l’adeguamento delle porte di salita/discesa del materiale rotabile; sulla Canavesana la ristrutturazione delle stazioni della tratta Rivarolo-pont e l’acquisto di un locomotore di manovra. Sono inoltre stati approvati: su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’entrata in vigore il 30 settembre 2011 della nuova classificazione sismica del territorio piemontese, che comprende anche l’obbligo della progettazione antisismica per le nuove costruzioni con vincoli diversi a seconda delle zone, in modo da consentire l’adeguamento delle procedure tecnico-amministrative con i nuovi criteri fissati dalle norme nazionali; su proposta degli assessori Alberto Cirio e Claudia Porchietto, lo schema di accordo con l’Ufficio scolastico regionale per la realizzazione, durante l’a.S. 2011-12, dei percorsi di istruzione e formazione professionale di durata triennale negli istituti professionali; su proposta dell’assessore Massimo Giordano, il testo del protocollo d’intesa da sottoscrivere con Finpiemonte, Abi, associazioni degli enti locali ed imprenditoriali per lo smobilizzo dei crediti delle imprese appaltatrici e fornitrici della Regione e degli enti locali piemontesi; su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, il piano forestale aziendale della proprietà regionale del castello di Casotto, sito nel territorio di Garessio (Cn).  
   
   
TEMINI IMERESE: LOMBARDO ILLUSTRA A SINDACATI SICILIA ACCORDO  
 
Palermo, 21 febbraio 2011 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha incontrato il 17 febbraio a Palazzo D´orleans, insieme al sindaco di Termini Imerese, Salvatore Burrafato, i rappresentanti regionali dei sindacati confederati Cgil, Cisl e Uil, per illustrare i contenuti dell´accordo di programma quadro fra Ministero per lo sviluppo economico e Regione siciliana inerente la "disciplina degli interventi di riqualificazione e reindustrializzazione del polo industriale di Termini Imerese" a seguito della decisione di Fiat di abbandonare il sito. Lombardo ha tenuto a ribadire che, pur avendo firmato l´accordo al Ministero, che prevede l´inserimento sul sito delle aziende selezionate da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo Economico, la Regione siciliana non precludera´ la possibilita´ di investimento ad altre aziende intenzionate a creare opportunita´ di lavoro e di sviluppo in Sicilia. "Siamo fortemente interessati - ha detto Lombardo- ad incontrare tutte le aziende che vogliono investire in Sicilia, ma allo stesso modo siamo fermamente convinti che occorre vigilare per accertarci che le ingenti risorse investite creino reale occupazione".  
   
   
PERSONALE: IN ABRUZZO SI VA VERSO L´ABROGAZIONE DEL RIA CONCORDATA L´OTTIMIZZAZIONE DELLA MACCHINA BUROCRATICA  
 
Pescara, 21 febbraio 2011 - L´assessore alle Risorse umane, Federica Carpineta, facendo seguito all´invito della seconda Commissione consiliare, presieduta dal consigliere Luca Ricciuti, il 18 febbraio, a Pescara, nella sede della Regione, ha incontrato le organizzazioni sindacali. L´incontro, frutto di una strategia concordata, prevede l´individuazione di una soluzione economicamente sostenibile per la Regione che vada incontro alle aspettative del personale regionale in ordine al meccanismo di perequazione della Ria, la retribuzione individuale di anzianità. In concreto l´assessore Carpineta ha confermato la volontà di approvare in Giunta un progetto di legge che prevede l´abrogazione della Ria, quale meccanismo di perequazione indiscriminata ai massimi livelli, circostanza che esporrebbe la Regione ad un esborso finanziario insostenibile. Al contempo, nelle more dell´iter legislativo, è stata anche concordata l´apertura di un tavolo di conciliazione tra Governo regionale e sindacati per trovare una soluzione alternativa fortemente sostenuta dagli stessi sindacati. "Condivido le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali tese a tutelare le aspettative dei dipendenti regionali - ha dichiarato l´assessore Carpineta - ma al tempo stesso ribadisco la priorità di tutelare l´interesse di tutta la Regione, evitando un imprevisto e pesante aggravio di spese". La comune strategia concordata nell´incontro odierno ha portato anche a decidere l´attivazione di un tavolo di lavoro per riorganizzare l´intera macchina amministrativa della Regione. L´obiettivo - ha sottolineato ancora l´assessore alle Risorse umane - è, ovviamente, quello di ottimizzare la macchina burocratica soprattutto perchè questa riorganizzazione comporterà certamente un notevole risparmio di spesa. Le somme così ottenute verranno in gran parte destinate allo stesso personale regionale sia attraverso l´incentivazione dei percorsi di meritocrazia sia per sostenere una formazione continua di elevato livello. Credo che questa strategia comune che vede le concordi volontà della Giunta e delle organizzazioni sindacali sia la strada giusta per ottenere validi risultati sia sul piano organizzativo interno sia su quello delle professionalità dei dipendenti".  
   
   
LOMBARDIA, GIBELLI: GIUSTO CHE L´IVA RESTI DOVE SI PAGA IL VICEPRESIDENTE A PAVIA PROGETTO BANDA LARGA RISPETTA TEMPI  
 
Voghera/pv, 17 febbraio 2011 - "Continuo a ricordarlo: senza la Lombardia il Paese non esiste, oggi si parla di federalismo e di Iva. Quest´ultimo è un tema che viene posto, ma è la dimostrazione che c´è un Paese che l´Iva la paga, e quindi è giusto che resti su quel territorio, e parti del Paese che, invece, non ci vogliono sentire e vedono il federalismo non come un modo per rendere giustizia ai propri cittadini, ma come un modo per mantenere la sperequazione dei territori". E´ quanto detto da Andrea Gibelli, vice presidente di Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato nel corso della visita all´industria Piberplast di Voghera (Pv), dove si è fermata la sedicesima tappa dell´´Assessorato Itinerante´: iniziativa voluta dal vice presidente per capire più da vicino quelle che sono le esigenze delle imprese lombarde e quanto Regione Lombardia, nell´ambito delle sue funzioni, può fare per i piccoli e i grandi imprenditori. La Piberplast è un´azienda specializzata nella creazione di contenitori in plastica per il confezionamento di alimenti e ha oltre 200 dipendenti. Ritornando poi al tema del ´Lombardismo´, Gibelli ha detto: "La soluzione che si sta riproponendo è quella che il sistema produttivo lombardo, nella sua tipicità, deve fare sistema con le istituzioni per dare risposte comuni". Riferendosi poi all´attività della Piberplast, il vice presidente ha aggiunto: "questa azienda dimostra come in Lombardia e nel Paese ci sono delle straordinarie vocazioni imprenditoriali che consentono di primeggiare in tutti i settori anche in Europa". A margine dell´incontro Gibelli ha voluto sottolineare come il progetto di Regione Lombardia sul tema della banda larga, sia stato affrontato positivamente anche nel corso dell´ultimo incontro assessorile. "Mi sento di dire - ha spiegato Gibelli agli imprenditori - che i tempi che ci eravamo dati per la realizzazione di questa grande infrastruttura sono rispettati. E´ allo studio un progetto che riguarderà 167 comuni della Lombardia, escluso quello di Milano. Il progetto che sta studiando la Regione sarà all´avanguardia nel Paese".  
   
   
REGIONE LAZIO, ACCORDO CON COMUNITA´ S. EGIDIO: NASCE OSSERVATORIO CONTRO POVERTA´  
 
 Roma, 21 febbraio 2011 - Nasce l’Osservatorio sperimentale regionale per lo studio e lo sviluppo di politiche sociali di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale: il nuovo strumento è frutto di un protocollo di intesa siglato tra la Regione Lazio e la Comunità di Sant’egidio – Acap Onlus. Nella seduta odierna della Giunta regionale, presieduta dal presidente Renata Polverini, è stata infatti approvata una delibera che rende operativo l’accordo che avrà una durata di due anni. “Con questo protocollo – ha spiegato Polverini – vogliamo proseguire il lavoro iniziato dalla nuova giunta nei confronti dei più deboli ma vogliamo anche aggiungere qualcosa in più. Con l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro a fianco delle persone bisognose, la Comunità di Sant’egidio rappresenta infatti un valore aggiunto, segno che la Regione Lazio vuole cambiare marcia e che lo vuole fare collaborando con le realtà direttamente impegnate sul campo”. “Il Terzo settore – ha aggiunto l’assessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte – per noi rappresenta una risorsa di inestimabile valore, soprattutto nell’ambito dell’assistenza ai più deboli e agli emarginati. Una risorsa che stiamo valorizzando, anche perché nella nostra Regione esistono già tante realtà del volontariato, sia laico che cattolico, che prestano servizi di grande qualità. E la Comunità di Sant’egidio è una di queste”. Il protocollo dà avvio ad un rapporto di cooperazione tra la Regione Lazio e la Comunità di Sant’egidio per arrivare a definire percorsi operativi e nuove iniziative di carattere sociale per contrastare le povertà estreme e l’esclusione sociale dei gruppi deboli. Nel dettaglio, in ambito regionale l’Osservatorio avrà tra i suoi principali compiti quello di avviare e gestire un Centro studi sulle tematiche della povertà e dell’esclusione sociale ed avviare attività di censimento, promozione e facilitazione delle “reti” di supporto formale ed informale che operano nel sociale in tutto il territorio regionale. E ancora, l’Osservatorio dovrà anche occuparsi della formazione e dell’aggiornamento degli operatori del sociale, dovrà raccogliere informazioni e scambiare esperienze e buone pratiche con le cinque province della Regione e partecipare alle principali attività di coordinamento e formazione attuate dalla Regione Lazio sulle tematiche del sociale. Quanto ai compiti in ambito internazionale, l’Osservatorio dovrà occuparsi di individuare delle aree di criticità sanitaria e sociale nei paesi in via di sviluppo e programmare interventi sociali e sanitari. L’osservatorio redigerà periodicamente report sul lavoro svolto in merito agli obiettivi e ai compiti assegnati.  
   
   
51 MILIONI PER IL SISTEMA ECONOMICO TOSCANO DALLA RIMODULAZIONE FSE  
 
Firenze, 21 febbraio 2011 – Risorse aggiuntive per aiutare l’economia toscana a superare la fase di emergenza e imboccare con decisione la strada della ripresa. La giunta ha approvato lunedì, su proposta dell’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, una delibera di rimodulazione delle risorse del Fondo Sociale Europeo, consentendo così alla Regione di disporre direttamente e quindi di destinare 51 milioni e 500 mila euro ad interventi mirati ed a favore di del sistema economico toscano e del suo capitale umano. “Queste risorse serviranno a gestire tre grandi progetti – spiega l’assessore Simoncini – che si propongono di intervenire in maniera più concreta per il sostegno ai lavoratori delle aziende in difficoltà, per mettere in cantiere azioni di politica formativa e di lavoro a favore dei giovani e di garantire la copertura della cassa integrazione in deroga. E’ una nuova boccata di ossigeno che si aggiunge alle attività in corso a sostegno degli investimenti delle piccole e medie imprese, per la liquidità e l’accesso al credito, agli interventi per aumentare la dimensione e la competitività delle imprese e alle misure per qualificare l’occupazione e favorire la riconversione dei lavoratori”. Vertenze Nel dettaglio, il progetto vertenze dispone di 15 milioni di euro, 5 milioni per ciascun anno di qui al 2013. Saranno utilizzati dalla Regione per intervenire concretamente su situazioni particolarmente critiche intervenendo ad esempio con incentivi che mantengano o che favoriscano l’occupazione, o con percorsi di qualificazione/riqualificazione delle competenze dei lavoratori, anche nell’ambito di processi di riconversione aziendale. Giovani Altri 7 milioni di euro, contribuiranno in parte, ad alimentare il progetto “Giovani Si”, intervento integrato della Regione. Cassa integrazione Infine l’emergenza occupazione e gli interventi, ancora indispensabili, per garantire la tenuta sociale. Grazie alla manovra sul Fondo Sociale Europeo si liberano 29 milioni e 500 mila euro per cofinanziare la Cassa integrazione in deroga, gestita direttamente dalla Regione. “Questo ulteriore accantonamento – spiega l’assessore – si rende necessario nel contesto dell’intesa governo-regioni sugli ammortizzatori sociali, intesa siglata nel 2009 e che è stata già prorogata fino a giugno 2011 ma, che ora si intende rinnovare fino alla fine del 2012, ed è per questo che si sta lavorando a livello nazionale insieme alle altre regioni per raggiungere un accordo col Governo, possibilmente entro la fine di marzo”. La rimodulazione delle risorse è avvenuta riducendo l’assegnazione finanziaria che il Pad (Piano attuativo di dettaglio) del Programma operativo 2007-2013 del Fse attribuiva alle Province e al Circondario empolese Valdelsa e che sarà trasferita alla Regione.  
   
   
FVG: TONDO, RESPONSABILITÀ E COESIONE OLTRE LA CRISI  
 
Trieste, 21 febbraio 2011 - Responsabilità come guida dell´agire politico e coesione sociale e territoriale. Sono questi i cardini che hanno ispirato l´attività del Governo regionale dal 2008 a oggi, in una situazione di crisi finanziaria ed economica senza precedenti. Lo ha detto il presidente della Regione Renzo Tondo, ospite a Trieste di Intermeeting, serata organizzata dal Lions Club Trieste Host e dal Circolo ufficiali. Tondo è stato accolto all´appuntamento conviviale dal presidente del Lions Nicolò Ferro, e dal referente per il Circolo ufficiali generale di brigata Sebastiano Ottavio Giangravè. La crisi, ha rilevato Tondo, ha imposto interventi mirati ed efficaci per sostenere l´occupazione ed il mondo produttivo: ammortizzatori sociali per i lavoratori e innovativi pacchetti anticrisi per le imprese, resi possibili da uno stanziamento importante di 420 milioni di euro. L´azione dell´Amministrazione regionale ha ottenuto un altro risultato importante, in sintonia con il Governo nazionale: il recupero delle compartecipazioni Irpef sui redditi dei pensionati. È stata così portata a compimento, ha riconosciuto Tondo, una strada aperta dal suo predecessore Riccardo Illy. Pur in un momento di grave congiuntura economica, ha ricordato ancora il presidente, l´Amministrazione regionale ha voluto compiere uno sforzo importante per ridurre il debito regionale con un´ottica di medio termine. È stato così possibile invertire una tendenza alla crescita del debito ereditata nel 2008 e ottenere in questo modo il rating ´´A+´´ dall´agenzia Standard & Poor´s. Un´altra fondamentale sfida, ha continuato il presidente, è stata quella delle riforme: riduzione della spesa pubblica, ripensamento della struttura della Sanità regionale per contenere i costi e ottimizzare i servizi offerti al cittadino, snellimento della burocrazia attraverso il taglio di leggi ed enti, ridimensionamento dei costi della politica. All´interno di questa strategia si è inserita la ´´vigorosa azione´´, ha detto il presidente, per accrescere la competitività territoriale: ammodernamento della rete infrastrutturale con l´apertura dei cantieri per la terza corsia della A4 e rilancio del sistema portuale con l´ingresso di importanti partner privati. ´´Tutto questo - ha concluso Tondo - dà forza al progetto di riportare Trieste e il Friuli Venezia Giulia al centro dell´Europa, al passo con il mondo che cambia´´.  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO IN LIGURIA: AL VIA TRA POCHI MESI UN FONDO DI VENTURE CAPITAL DI PARTECIPAZIONE AL CAPITALE DI RISCHIO PER GLI INVESTIMENTI PRESENTATI I RISULTATI DEL FONDO DI GARANZIA “ANTICRISI” PER IL FINANZIAMENTO DELLE PMI LIGURI  
 
Genova, 21 Febbraio 2011 - Oltre 433 milioni di euro di finanziamenti bancari garantiti e 4.644 imprese liguri beneficiarie sono i principali risultati del fondo di controgaranzia lanciato lo scorso marzo 2009 da Regione e sistema camerale per affrontare i problemi di finanziamento delle pmi colpite dagli effetti della congiuntura e dalle difficoltà che le banche incontrano ad aumentare il finanziamento ordinario. Lo hanno sottolineato questa mattina l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, insieme al presidente di Filse, Edoardo Bozzo, a Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio di Savona, in rappresentanza di Unioncamere, Riccio da Passano presidente Abi Liguria. In considerazione dell’urgenza delle problematiche e dell’eccezionale situazione di crisi, per la prima volta soggetti pubblici erano intervenuti alimentando un fondo di garanzia in grado di soddisfare le maggiori esigenze di liquidità delle imprese. L’iniziativa coinvolgeva tutti i Confidi in uno sforzo comune verso la creazione di un canale preferenziale di finanziamento delle aziende, attraverso il quale le banche ottengono una garanzia in cambio di un consolidamento ed ampliamento del finanziamento alle imprese e di nuovi finanziamenti. Il fondo, avviato a novembre 2008 con una dotazione pari a 3.2 milioni di euro (2.2 Regione, 1 sistema camerale) a fronte delle numerose richieste era stato esteso nella sua operatività con un nuovo stanziamento di 4 milioni di euro per il 2010. L’assessore regionale alle attività produttive, Renzo Guccinelli ha sottolineato come questa iniziativa dimostri, ancora una volta, “la particolare attenzione dei soggetti pubblici nell’individuare le difficoltà delle imprese e nell’andare incontro alle loro necessità anche assumendo qualche maggiore rischio. Con il nuovo stanziamento di 3 milioni di euro delle Regione Liguria e il rinnovato impegno del sistema camerale ligure siamo andati ben oltre a quelle che erano le previsioni di garanzia del fondo, con finanziamenti erogati nel 2009 per 173 milioni e 260 nel 2010. E questo anche a salvaguardia dei livelli occupazionali e del tessuto diffuso delle piccole e medie imprese liguri”. Nel dettaglio il fondo lanciato a marzo dall’assessore Guccinelli e dal presidente di Unioncamere Liguria Paolo Odone ha permesso di movimentare finanziamenti nel 2009 a 2.151 imprese per 173 milioni di euro complessivi a fronte di garanzie alle banche da parte dei confidi per oltre 73 milioni di euro e controgaranzie a valere sul presente fondo per circa 40 milioni di euro. Nel 2010 i finanziamenti sono stati a 2.493 imprese per 260 milioni di euro complessivi a fronte di garanzie alle banche da parte dei confidi per oltre 100 milioni di euro e controgaranzie a valere sul presente fondo per altrettanti 51. “I risultati presentati e i tagli della manovra finanziaria confermano sempre più l’attualità di interventi finanziari come quello posto in essere nel 2009 – prosegue il presidente di Fi.l.s.e. Edoardo Bozzo – uno strumento finanziario a largo raggio di azione con un “forte moltiplicatore” rispetto alle risorse pubbliche assegnate. Il sistema dei confidi oggi rappresenta almeno un quarto del mercato del credito alle pmi, con un valore che si aggira intorno ai 500 milioni di garanzie in essere su finanziamenti per circa 4 miliardi di euro. Risulta evidente pertanto come questi in un periodo di crisi come quello attuale giochino un ruolo importante. Da un lato rappresentano i soggetti alleviatori di rischio nei confronti del sistema bancario, dall’altro rivestono quali soggetti no profit e grazie agli interventi pubblici dello stato e per quota parte della nostra Regione, un ruolo anticiclico importante, compensando con le loro garanzie quelle imprese che diversamente ricadrebbero nelle strette del credito bancario”. Da parte del mondo camerale sono stati richiamati i risultati e la validità dell’iniziativa confermando il proprio forte impegno a sostegno del sistema delle imprese a fronte delle difficoltà della congiuntura ed ha anche valorizzato l’importanza della collaborazione tra la Regione e il sistema camerale. L’iniziativa è attuata dalla finanziaria regionale Fi.l.s.e. E da Unioncamere Liguria, in rappresentanza delle quatto Camere di Commercio, in convenzione con i Confidi che presteranno garanzie assumendo in proprio una quota di rischio. A questa iniziativa si affiancherà tra pochi mesi, come è stato annunciato dall’assessore Guccinelli “un fondo di venture capital di partecipazione al capitale di rischio per gli investimenti per le imprese di oltre 40 milioni di euro e ulteriori fondi partecipativi per le imprese del valore di 14 milioni di euro, con l’obiettivo di rilanciare l’industria in Liguria per rendere le nostre imprese più forti e competitive”.  
   
   
ARTIGIANATO FVG: BISOGNA RISCOPRIRE L´HOMO FABER  
 
Pordenone, 21 febbraio 2011 - "Viviamo in una realtà falsata dall´economia virtuale; viviamo con una mentalità consumistica sbagliata, abbiamo perso i valori veri, complice anche la globalizzazione; la stessa istruzione e formazione dei giovani sta andando verso posizioni sbagliate: per essere tutti dottori, abbiamo perso di vista la dimensione dell´homo faber. Ma il Nordest, che oggi è divenuto Sudest dell´Europa, ha fondato le sue fortune sull´artigianato che poi si è evoluto in imprese di maggiori dimensioni. Ma non sempre, poi, le imprese hanno saputo investire in ricerca e innovazione per essere competitive nel mondo". Sono, questi, alcuni dei concetti che l´assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, ha esposto il 17 febbraio una tavola rotonda su "Essere artigiani oggi", che ha introdotto la presenza a Pordenone - auspica Confartigianato Imprese di Pordenone, Pordenonelegge.it, la Fondazione Crup con la collaborazione di altri enti - dello studioso Richard Sennett, che fra il 16 e il 18 febbraio ha tenuto diversi incontri aperti al pubblico su "Il lavoro futuro", "Anima e tecnica", "L´uomo artigiano. L´umanesimo". Sennett (Chicago 1943) è uno degli intellettuali più influenti del nostro tempo, docente alla New York University, consulente del presidente Obama; è autore del saggio "L´uomo artigiano", uscito da un paio d´anni e che sta facendo epoca. Presentandosi al pubblico e accennando alla crisi in atto, ha affermato: "non ho la ricetta, ma spero di imparare qualcosa qui, che da questi incontri possano venirmi delle indicazioni utili". Nella tavola rotonda cui ha preso parte l´assessore De Anna - erano presenti anche i consiglieri regionali Piero Colussi e Paolo Pupulin - si sono confrontati il vicepresidente nazionale di Confartigianato, Claudio Miotto, e il presidente provinciale Silvano Pascolo. Tanti i temi trattati: tra questi la possibilità dell´ artigianato di offrire lavoro e la non capacità dei giovani di cogliere tali opportunità perché - per un problema culturale e sociale - indirizzati verso studi "altri", considerati "più elevati", piuttosto che verso una "manualità" che sarebbe comunque preziosa. Ma anche la crisi che ha colpito il mondo è stata al centro del dibattito: per uscire da essa, ma anche per dare prospettive al Paese, ai giovani soprattutto, servirebbero un progetto a lungo respiro e capacità di decidere. Sul tema crisi ha concluso De Anna: "le nostre terre non sono state fonte di crisi, essendo essa venuta dalla finanza, ma l´hanno subita; per fortuna il nostro sistema bancario ha tenuto. La nostra ripresa è frenata dal forte debito pubblico e la nostra economia è bloccata dalla mancanza di vivacità del mercato interno. Dobbiamo superare questi limiti e il treno ripartirà, magari riscoprendo le potenzialità dell´homo faber".  
   
   
FVG, PIÙ RISORSE A FONDI ROTAZIONE E PROROGA RIENTRI  
 
Trieste, 21 febbraio 2011 - Dopo due anni difficili, le imprese, dalla fine del 2010, stanno ricominciando ad investire. Lo dimostra, tra l´altro, il fatto che nel primo mese e mezzo del 2011 ci sono stati 30 milioni di finanziamenti erogati dal solo Frie, contro i circa 100 milioni di richieste del 2010. Lo hanno sottolineato l´assessore regionale alle Attività produttive, Federica Seganti, ed il presidente del Frie, Bruno Tellia, nel corso della conferenza stampa ai quali hanno partecipato anche i vertici di Fria, Silvano Pascolo, e Fsricts, Oscar Zorgnotti, oltre al presidente di Mediocredito, Massimo Paniccia. "Per accompagnare la ripresa in Friuli Venezia Giulia - ha detto l´assessore - abbiamo semplificato le procedure e dato risorse aggiuntive a tutti i Fondi di rotazione sia per il consolidamento che per gli investimenti". "In tutto 35 milioni in più suddivisi tra Frie (15 milioni) Fria (10 milioni) e Fsricts (10 milioni) che si accompagnano - ha sottolineato - ad una manovra sulle scadenze che ha spostato da 10 a 15 anni il rientro per i finanziamenti Frie destinati agli investimenti immobiliari e avviato l´iter regolamentare per allungare la durata massima dai 36 ai 60 mesi del canale agevolativo della L.r.23/2001 (finanziamenti per attività quali acquisto scorte, rinnovo macchinari, consulenze ecc), che prevede l´erogazione di fondi sino a 300 mila euro" Una scelta, ha sottolineato Seganti, che ha consentito al Friuli Venezia Giulia di anticipare addirittura le richieste in proposito fatte a livello nazionale dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. L´esponente del Governo regionale ha quindi ricordato che sono state approvate alcune modifiche ai regolamenti di Fria e Fsricts che confermano, a tempo indeterminato, la previsione dei finanziamenti agevolati per il consolidamento finanziario da debiti a breve in debiti a medio e lungo termine, consentendo a questi due Fondi di rotazione di proseguire, anche quest´anno, nell´ottica di un pieno utilizzo dei 65 milioni di euro assegnati a ciascuno negli ultimi 2 anni. A tali manovre, attuate in risposta alle domande specifiche delle categorie economiche, si è aggiunta l´adozione di disposizioni regolamentari che, anche nel 2011, consentiranno di applicare alle agevolazioni regionali le opportunità offerte dall´Ue, che ha reso temporaneamente meno restrittive le regole sugli aiuti di Stato alle imprese. Interventi diversi e complementari che consentiranno di "dare respiro alle imprese permettendo loro di agganciarsi alla ripresa economica, ma anche un rilancio dell´occupazione perché - ha detto l´assessore - quando ripartono investimenti e produzione, dopo qualche mese cresce anche l´occupazione". Sia Paniccia che i presidenti dei Fondi di rotazione hanno sottolineato la valenza degli interventi attuati dalla Regione in contrasto alla crisi e rispondendo tempestivamente alle esigenze di mercato. "Da presidente di Mediocredito e da imprenditore - ha affermato Paniccia - ritengo che dalla Regione sia stata messa in campo un´azione straordinaria a sostegno del sistema delle imprese, come conferma anche il raddoppio delle pratiche affrontate soltanto da Mediocredito" Complessivamente, nell´applicazione delle diverse misure regionali a favore degli imprenditori attraverso i fondi di rotazione (Frie, Fria, Fsricts, Fondo regionale smobilizzo crediti) nel 2010 sono stati deliberati 645 interventi per un valore di oltre 227 milioni di euro ed erogati finanziamenti a tasso agevolato per circa 326 milioni di euro. In relazione alla ripresa, è stato detto, se da un lato occorre favorire l´export dall´altro è importante attrarre nuovi imprenditori. "Una mission, quest´ultima, che abbiamo affidato a Friulia rispetto alla quale stiamo lavorando con incontri serrati", ha affermato Seganti, anticipando che lunedì 21 febbraio sarà presentata a Trieste la ricerca realizzata da Informest sulla internazionalizzazione delle imprese.  
   
   
LOMBARDIA: GLI IMPRENDITORI HANNO FEDE NEL FUTURO ASSESSORATO ITINERANTE DECISAMENTE POSITIVO  
 
 Pavia, 21 febbraio 2011 - "Questo primo giro di boa tra le aziende lombarde è stato assolutamente positivo. Il tour ha dimostrato, ancora una volta, grandi motivazioni di imprenditori che fanno vivere le nostre aziende". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato, iniziando la sedicesima tappa dell´´Assessorato Itinerante´, che il 17 febbraio lo ha portato a Pavia: ultima tra le province lombarde toccate dall´iniziativa. "In questo tour ho incontrato imprenditori anziani molto motivati che parlavano del futuro; dunque persone che hanno questa mentalità, di avere una grande fede nel futuro e che serve ad esempio per i giovani di questa regione, che si apprestano a lavorare in officina". Nel corso della visita all´officina Metal Temp Gibelli ha voluto tornare su un tema affrontato molte volte nelle visite alle aziende del territorio e che fa riferimento al credito. "I nostri imprenditori - ha spiegato ai cronisti che seguivano la visita - ci chiedono di aprire sempre di più il rapporto con le banche, che devono conoscere il territorio e le esigenze di chi vi lavora. Anche se, a mio modo di vedere, le banche ora hanno cambiato rotta. Hanno sicuramente una sensibilità diversa, è altrettanto vero che questa crisi comunque fa fatica a far riprendere la macchina. Ci sono dei segnali positivi, ma bisognerà attendere comunque ancora un po´ per capire se si è arrivati alla fine della crisi".  
   
   
UDINE: AL VIA OGGI STATI GENERALI DELLE LINGUE MINORITARIE  
 
Udine, 21 febbraio 2011 - Partono oggi gli "Stati Generali delle Lingue minoritarie del Friuli Venezia Giulia", con tre distinti appuntamenti che vedranno la Regione impegnata nell´ ascolto di tutti gli invitati (enti pubblici e privati dedicati a promuovere la cultura delle nostre minoranze) appartenenti ai diversi ambiti linguistici che rendono unico il territorio regionale a livello europeo. Lunedì 21 febbraio, alle 15, a Tolmezzo, presso l´auditorium della Comunità montana della Carnia, con le lingue tedesche. Quindi martedì 22 febbraio, alle ore 16, a Gorizia, nell´auditorium della Cultura friulana, l´appuntamento è dedicato alla lingua slovena ed infine mercoledì 23 febbraio, alle ore 16, a Udine, nell´auditorium della Regione, verranno affrontate le tematiche della lingua friulana. Le audizioni permetteranno di consolidare un percorso di condivisione e di promozione di un patrimonio culturale multilinguistico, dovuto alla particolare posizione del Friuli Venezia Giulia. "In un´Europa che sta facendo della diversità linguistica e del multilinguismo uno dei suoi obiettivi strategici", ha puntualizzato l´assessore Elio De Anna, "la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia può giocare un ruolo fondamentale grazie alla sua peculiare situazione linguistica, unica in Europa. Solo la nostra regione, infatti, può vantare una plurisecolare convivenza sul medesimo territorio dei tre ceppi linguistici del Vecchio Continente: latino (friulano e italiano), germanico (tedesco e comunità germanofone) e slavo (sloveno e dialetti locali)". L´azione di tutela di queste lingue minoritarie prende le mosse da provvedimenti legislativi che in alcuni casi risalgono agli anni Cinquanta, ma che sono poi stati costantemente attualizzati, alla luce delle trasformazioni sociali e politiche che hanno modificato in modo radicale gli equilibri europei, affidando ora, alla nostra Regione, il delicato compito di transizione e di mediazione tra gli assetti geo-economici sin qui conosciuti e l´allargamento dell´Europa da 15 a 27 Stati membri.  
   
   
LA VICEPRESIDENTE ANTONELLA STASI HA PARTECIPATO AD UN VERTICE ALLA PREFETTURA DI CROTONE RELATIVO AGLI SBARCHI DI IMMIGRATI IN CALABRIA  
 
 Catanzaro, 21 febbraio 2011 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi ha preso parte, il 18 febbraio alla Prefettura di Crotone, ad un incontro riguardante il tema dell’immigrazione. Nello specifico ha avuto modo di incontrare una delegazione del comitato ‘Schengen-immigrazione’, presieduto da Margherita Boniver, deputata del Pdl, giunta a Crotone per discutere della grave situazione legata all’emergenza in atto, provocata dai recentissimi e numerosi sbarchi di immigrati dalla Tunisia. Tale situazione ha infatti creato notevoli difficoltà al centro di accoglienza “S. Anna” di Isola Capo Ruzzuto, il più grande d’Europa, giunto quasi al collasso per i continui arrivi che quotidianamente le forze dell´ordine continuano a registrare per via degli sbarchi di immigrati. "La Calabria – ha dichiarato la Vicepresidente Antonella Stasi - ha fatto tanto e continuerà a fare, ma con un programma alla base e un progetto politico sull´immigrazione. Ci aspettiamo quindi un contributo da parte del Governo centrale e dall´Europa per i territori che stanno supportando il fenomeno. La Provincia di Crotone e tutte le forze dell´ordine coordinate dalla Prefettura, compiono ogni giorno uno sforzo importante, spesso oltre le proprie potenzialità e per questo vanno premiati e supportati"  
   
   
COMUNITÀ MONTANE, PASSATA IN GIUNTA DELLA LIGURIA LA LEGGE DI RIORDINO DELLE FUNZIONI. PRIMO PASSO VERSO LE UNIONI DEI COMUNI  
 
Genova, 21 Febbraio 2011 - È stato approvato il 18 febbraio dalla Giunta regionale il disegno di legge di attuazione del riordino e della razionalizzazione delle funzioni svolte dalle Comunità Montane, sulla base di quanto previsto dall´art.12 del collegato alla legge finanziaria regionale del 2011. Dal 1 maggio di quest´anno le comunità montane verranno soppresse e saranno incentivate forme di associazionismo tra i Comuni che assumeranno le loro funzioni. Per favorire questo passaggio la Giunta regionale ha previsto un fondo del valore di 1,5 milioni di euro che aiuterà i Comuni e le associazioni dei Comuni a collaborare tra loro, per assumere una parte delle funzioni delle comunità montane. Con questo disegno di legge, che rappresenta il primo passo verso le associazioni dei Comuni, le funzioni svolte fino ad oggi dalle comunità montane verranno ridistribuite sul territorio. Le funzioni di agricoltura, foreste, economia montana e antincendio boschivo saranno esercitate direttamente dalla Regione, le funzioni in materia di vincolo idrogeologico esercitate dai Comuni in forma singola, associata o in convenzione con la Provincia e le funzioni svolte dalle comunità montane per conto dei Comuni, come il servizio biblioteca, il catasto, le attività culturali o lo scuola bus potranno essere esercitate dai Comuni, in modo associato, attraverso gli incentivi della Regione.  
   
   
INCIDENTI MORTALI SUL LAVORO: LA REGIONE PUGLIA SI COSTITUISCE PARTE CIVILE IN PROCESSI PENALI  
 
Bari, 21 febbraio 2011 - Per la prima volta la regione Puglia si costituisce parte civile in un processo penale per incidenti mortali sul lavoro. Lo ha deciso il 17 febbraio la Giunta regionale che, con delibera, ha conferito il mandato ad un legale. La vicenda risale al 3 marzo del 2008 quando persero la vita cinque operai della Truck center sas di Molfetta in un tragico incidente. “La decisione – ha commentato l’assessore al Welfare Elena Gentile – risponde all’impegno di costruire nella nostra regione una nuova cultura del rispetto dei lavoratori, della loro sicurezza sui luoghi di lavoro. Dopo aver istituito il Fondo regionale di solidarietà nei confronti delle famiglie delle vittime, ora l’impegno si trasferisce nelle aule dei tribunali perché anche le istituzioni contribuiscano ad assicurare ai superstiti il diritto al risarcimento non solo economico ma anche morale”.  
   
   
INDUSTRIE DEL BASENTO, AL VIA LA CIG PER FALLIMENTO SI È TENUTA IN REGIONE BASILICATA UNA RIUNIONE CONVOCATA DALLA TASK FORCE REGIONALE PER L’OCCUPAZIONE  
 
Potenza, 21 febbraio 2011 - L’attivazione della cassa integrazione guadagni per fallimento e l’avvio, da parte dei lavoratori, delle procedure di recupero crediti per le spettanze non ancora corrisposte. Sono queste le decisioni assunte questa mattina in Regione, nel corso di un incontro sull’Industrie del Basento srl, convocato dalla Task Force regionale per l’Occupazione al quale hanno partecipato i sindacati e il curatore fallimentare dell’Azienda. Nel corso dell’incontro si è preso ufficialmente atto dell’intervenuto fallimento dell’Azienda e si è avviata una positiva interlocuzione con il curatore fallimentare della stessa. Le Industrie del Basento srl hanno prodotto, presso lo Stabilimento di Potenza, lastrosaldati per il comparto auto motive. La Società ha evidenziato, nel corso degli ultimi anni, un trend marcatamente negativo a causa della crisi del mercato in cui ha operato. Presso lo stabilimento di Potenza le commesse maggiori che occupavano la forza lavoro erano rivolte al sito Fiat di Pomigliano ed in particolare alla produzione dell´autovettura Alfa 147. I lavoratori ancora in carico all’Industrie del Basento srl sono ventuno.  
   
   
IN CALABRIA PRESENTATE LE GRADUATORIE DEI BENEFICIARI PER I CONTRIBUTI FORMATIVI IN FAVORE DELLE CATEGORIE PROTETTE  
 
Catanzaro, 21 febbraio 2011 - Sono stati presentati, il 18 febbraio, presso l’assessorato regionale al Lavoro e Politiche Sociali, le graduatorie dei beneficiari a due specifici progetti formativi, da svolgere in aziende private, in favore di categorie protette e svantaggiate. L’iniziativa, illustrata dall’Assessore, Francescoantonio Stillitani, coinvolgerà complessivamente 570 soggetti, in due distinti bandi destinati alla formazione professionale, relativi a progetti proposti e gestiti dalle associazioni e cooperative sociali del terzo settore. All’incontro ha preso parte anche il Dirigente di settore Politiche-sociali, Giuseppe Nardi. Nel primo bando la Regione Calabria, d’intesa con il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria Regionale (Prap) e il Centro per la Giustizia Minorile (Cgm), ha inteso promuovere una strategia condivisa di interventi per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi di inclusione socio-lavorativa dei soggetti in esecuzione penale, al fine di superare ogni forma di discriminazione a cui, spesso, tali soggetti vanno incontro. L’aspetto innovativo di tale azione consiste nel coinvolgere il ‘terzo settore’ e le aziende operanti sul territorio calabrese permettendo di realizzare un modello di inclusione sociale. L’importo complessivo del finanziamento di questo progetto è di 4.468.249,18 di euro, cifra destinata, per l’80% in specifici work-experience (della durata di 12 mesi) per soggetti adulti, il restante 20% ai minori. In totale sono stati finanziati 24 iniziative progettuali, ci cui, 7 per la provincia di Reggio Calabria, 7 per la provincia di Cosenza, 9 per la provincia di Catanzaro e 1 per la provincia di Crotone. I soggetti coinvolti per questo progetto saranno 330 detenuti, tra minori e adulti. Il secondo bando, che prevede un coinvolgimento di 220 persone, riguarda l’inserimento lavorativo di disabili visivi e uditivi. Nello specifico si tratta di attività formative che consentiranno di ottenere la qualifica professionale, finalizzata all’inserimento lavorativo e tirocinio. Per questo progetto è previsto un impegno finanziario pari a 5.297.989 di euro. Tali risorse sono assegnate alle Amministrazioni Provinciali per 35 progetti complessivi, di cui, 4 per Catanzaro, 7 per Reggio Calabria, 15 per Cosenza, 4 per Vibo Valentia e 5 per Crotone. “Con questi bandi abbiamo inteso dare un forte segnale ad alcune categorie di persone, spesso rimaste ai margini della società – ha affermato l’assessore Stillitani – miriamo prevalentemente a dare una un’opportunità a chi finora non l’ha avuta, creando i presupposti affinchè possano avere delle competenze specifiche per l’inserimento nel mondo lavorativo. Si tratta di un indirizzo condiviso fortemente dallo stesso Presidente Scopelliti. Abbiamo inteso dare concretezza a tutti i progetti presentati e risultati idonei, aumentando, dove è stato necessario, il budget programmatico iniziale. Riteniamo che il coinvolgimento del terzo settore sia di fondamentale importanza, a marzo, infatti terremo una conferenza regionale sul volontariato proprio per recepire maggiori istanze”. “Per questi bandi – ha dichiarato il Dirigente Nardi – abbiamo lavorato puntando principalmente sulla qualità dei contenuti dei progetti, offrendo ai soggetti interessati una formazione professionale che servirà, in futuro, al loro inserimento lavorativo”.  
   
   
REGIONE SICILIA: SI E´ INSEDIATO GARANTE DEL FONDO PENSIONI  
 
Palermo, 21 febbraio 2011 - Si e´ insediato il 17 febbraio Giuseppe Barcellona, il garante per l´erogazione delle prestazioni del Fondo pensioni della Regione siciliana. Ex procuratore generale di Caltanissetta, da qualche mese in pensione, Barcellona e´ stato presentato nel corso di una cerimonia che si e´ svolta alla presenza dell´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, alla cui vigilanza e tutela e´ sottoposto il Fondo. Il garante, cosi´ come previsto dal regolamento del Fondo, rappresentera´ una sorta di difensore civico dei pensionati della Regione e sulla base di segnalazioni, inoltrate per iscritto dai soggetti interessati, potra´ chiedere chiarimenti agli uffici, che dovranno rispondere entro trenta giorni. Alla cerimonia hanno partecipato anche il segretario generale della Presidenza della Regione e dirigente generale del dipartimento della Funzione Pubblica, Giovanni Bologna, il presidente del consiglio di amministrazione del Fondo, Fulvio Bellomo, con il componente Tommaso Alfredo Liotta e il direttore Ignazio Tozzo.  
   
   
ECONOMIA: SEGNALI DI RIPRESA IN ABRUZZO  
 
 Pescara, 21 febbraio 2011 - "Nel leggere i risultati del Cresa comunque proiettiamo la nostra regione, sia pur lentamente, verso una ripresa. Ora conta che si acceleri il percorso che ridisegna l´orizzonte dell´economia industriale dell´Abruzzo". L´assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, ha commentato i dati del Cresa sulla ripresa economica in Abruzzo. "Il dopo crisi - ha proseguito Castiglione - ci consegnerà una regione diversa, con obiettivi diversi, con una mentalità di agire imprenditoriale e politica profondamente modificata. E´ necessario abbandonare vecchi modelli per abbracciarne di nuovi. Proprio in un momento difficile come questo, ma i dati ci danno speranza, deve venir fuori il coraggio di voler rimettere in carreggiata la macchina regionale. Alcune riforme come quella dell´artigianato, dei consorzi fidi e dei consumatori; l´avvio della riforma sul commercio vanno in questa direzione. Basta confrontare sempre sui quotidiani di oggi, i dati trimestrali di Unioncamere, per avere la conferma che l´aver operato in modo spedito sulla riforma di settore e sui consorzi fidi ha ricreato fiducia verso le istituzioni, incentivando gli investimenti. L´aver poi puntato sui poli di innovazione, sulle reti d´impresa, ricerca e sviluppo, avvalora ulteriormente la giustezza delle posizioni del Governo regionale che otterranno, con la riforma dei consorzi industriali, una ulteriore sterzata sul fronte del rinnovamento. Noi abbiamo bisogno di un territorio che semplifichi gli insediamenti industriali, nel rispetto delle norme, di riequilibrare il territorio, in termini di equità industriale, cioè di servizi che devono avere la stessa efficienza e lo stesso costo su tutta la regione, avere un unico interlocutore, attivare anche eventuali differenziazioni tariffarie o politiche agevolative, favorendo volta per volta investimenti o comportamenti e dissuadendone altri. La Regione ha quindi il compito di creare le condizioni per accelerare i processi di ripresa ma il territorio deve fare la sua parte. La Regione ha il compito di creare l´hardware del sistema, cioè il territorio, di tutelarlo e conservarlo; gli altri attori locali, ovvero le imprese, installeranno il software che ritengono più opportuno, utilizzando nel miglior modo possibile i finanziamenti comunitari e nazionali. È una tendenza verso la quale la Regione Abruzzo sta speditamente andando - ha concluso Castiglione - e che avrà uno dei pilastri fondamentali ed inevitabili nella riforma dei consorzi industriali. Nessuno si può opporre ad un processo di competitività se si vuole bene alla regione nella sua interezza e non ai suoi singoli comprensori".  
   
   
PUGLIA, PROTEZIONE CIVILE: PRONTA SOLIDARIETÀ A SICILIA PER ASSISTENZA SBARCHI  
 
Bari, 21 febbraio 2001 - La Regione Puglia ha dichiarato l’immediata disponibilità a fornire alla Regione Sicilia assistenza di primo soccorso in mare, per far fronte alla situazione di emergenza dettata dalla nuova massiccia ondata di sbarchi di immigrati sulle coste siciliane degli ultimi giorni. Lo annunciano l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati e alla Sanità Tommaso Fiore, che hanno scritto una lettera al Capo Dipartimento di Protezione civile Franco Gabrielli, al Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, al Commissario straordinario per l’emergenza immigrati Giuseppe Caruso e al Prefetto di Agrigento Vittorio Saladino. La Regione Puglia infatti, nell’ambito delle operatività sanitarie speciali di Protezione civile, si è dotata di un sofisticato sistema di emergenza sanitaria in mare (Emersanmare), grazie al quale potrà eventualmente collaborare nelle operazioni di soccorso nel mare territoriale della Sicilia, al fine di condurre congiuntamente alle altre forze in campo, l’operazione umanitaria che quest’ultima sta affrontando. Il sistema di primo soccorso sanitario in mare si avvale di mezzi nautici speciali (idroambulanze del tipo catamarano a prua abbattibile con possibilità di effettuare recuperi multipli barellati in toboga galleggiante e verricellabile da elicottero, fornite di tutti i presidi sanitari per fronteggiare l’emergenza), con personale adeguatamente formato, e di dispositivi ed equipaggiamenti specifici tecnico – sanitari. “Abbiamo comunicato al Prefetto Gabrielli e alla Regione Sicilia – ha detto l’assessore Amati - siamo pronti a fornire il nostro aiuto anche subito. Possiamo infatti mettere a disposizione della Sicilia, che si trova a dover gestire una imponente immigrazione proveniente prevalentemente da alcune nazioni del Nord - Africa, strumentazione altamente sofisticata, personale qualificato e mezzi speciali utili a fronteggiare la situazione di emergenza di queste ore. Lo spirito solidaristico che da sempre caratterizza la nostra regione, ci impone di fornire ad una regione in difficoltà coma la Sicilia in questo momento, tutti gli strumenti di gestione dell’emergenza di cui con impegno e fatica ci siamo dotati”.  
   
   
"MODELLI FORESTALI PER LA RICERCA E A SUPPORTO DELLE DECISIONI IN MATERIA DI GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE"  
 
Kaprun, 21 febbraio 2011 - Una scuola estiva dedicata ai "Modelli forestali per la ricerca e a supporto delle decisioni in materia di gestione forestale sostenibile" si terrà dal 9 al 13 maggio 2011 a Kaprun, in Austria. I modelli di crescita forestale sono strumenti importanti nell´ambito della ricerca per indagare e capire i principali processi ecosistemici. Essi sono altresì un supporto per le decisioni e politiche in materia di gestione forestale. La gestione forestale sostenibile richiede informazioni dettagliate sulla crescita degli alberi e la dinamica delle foreste, compresi lo sviluppo strutturale, gli indicatori di biodiversità e gli effetti di disturbo. Ciò si riflette nella crescente richiesta, in tutta Europa, di modelli di crescita forestale più dettagliati e versatili, in grado di prevedere la crescita delle foreste, rappresentare i cambiamenti nelle condizioni di crescita, affrontare i rischi e le esigenze della società, e in modo esplicito la gestione forestale e il suo ruolo all´interno dello sviluppo sostenibile. La scuola riunirà studenti di dottorato e post dottorato interessati nella modellazione degli ecosistemi forestali. Il programma prevede lezioni, lavori di gruppo sul campo e in aula, e dimostrazioni di modelli esistenti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Isa.utl.pt/def/fp0603forestmodels/    
   
   
UMBRIA: FAMIGLIE VULNERABILI  
 
Perugia, 21 febbraio 2011 - "Nel testo di Regolamento approvato dalla Giunta regionale non compare la dizione ´famiglia unipersonale di donne´, ma quella di ´famiglia unipersonale´. Non so quindi che testo abbia a disposizione la capogruppo dell´Udc Sandra Monacelli": replica così l´assessore regionale alle politiche sociali, Carla Casciari, all´interrogazione della consigliera regionale sul Regolamento di attuazione degli "interventi per famiglie vulnerabili" della legge regionale 13/2010, recentemente adottato dall´Esecutivo. Nel ripercorrere l´iter del provvedimento, l´assessore ricorda che sulla proposta di Regolamento, preadottata dalla Giunta regionale il 13 dicembre 2010 (Del. N.1810), si è tenuta una ampia partecipazione sia istituzionale, nell´ambito del Consiglio delle Autonomie locali, sia sociale, con tutti i soggetti interessati. "In sede di concertazione - afferma Casciari - sono state accolte molte delle proposte provenienti anche dal mondo dell´associazionismo familiare e dai sindacati, al fine di tutelare al meglio tutti i profili sociali di famiglia ricompresi nella legge. Nell´atto definitivo del regolamento, ora in fase di completamento, la condizione di ´famiglia unipersonale´ vuole evidenziare la condizione di fragilità di molte persone, uomini e donne, rimasti soli come ad esempio vedovi e vedove, che nella nostra regione sono in numero consistente e in questo momento subiscono gli effetti della crisi". Relativamente alla "paradossale esclusione dagli interventi previsti dal Regolamento delle famiglie con Isee inferiore a 7mila 500 euro", l´assessore precisa che le risorse dedicate all´Azione regionale di sistema per le "famiglie vulnerabili", pari a 3 milioni di euro, sono aggiuntive rispetto a quelle del Fondo Unico per le politiche sociali che viene normalmente trasferito ai Comuni per la realizzazione di interventi sociali tra cui quelli a sostegno della fascia "povera" della popolazione umbra, ovvero con Isee inferiore a 7.500 euro a cui fa riferimento la consigliera Monacelli. "Ritengo comunque - conclude Casciari - che le questioni vadano affrontate, così come è stato fatto con una linearità di percorso anche su questo provvedimento, nelle sedi e nei tempi dovuti e non, come annunciato dalla consigliera Monacelli, con mobilitazioni pretestuose davanti alle sedi istituzionali".  
   
   
SERVIZI PER LA PRIMA INFANZIA, OLTRE 1200 IN EMILIA-ROMAGNA. L´OFFERTA DEI POSTI È DEL 30%  
 
Bologna, 21 febbraio 2011 – Flessibilità, utilizzo diverso delle strutture, coordinamento del baby-sitteraggio, potenziamento dei servizi che la legge regionale definisce “sperimentali”, e cioè educatrici familiari ed educatrici domiciliari, che seguono piccoli gruppi di bambini. I mutamenti sociali, economici e finanziari che si sono verificati – e quelli in atto – impongono, a distanza di dieci anni dalla legge regionale in materia di servizi educativi per la prima infanzia (1/2000), un ripensamento complessivo delle politiche di welfare nel settore, per dare risposte adeguate alle richieste e ai bisogni, sempre più diversi e articolati, delle famiglie. “Gli enti locali, nonostante la crisi e i tagli, sono riusciti a mantenere alta l’offerta. Come Regione – ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi presentando oggi i dati – lo sforzo è quello di continuare a sostenere questo sistema integrato, pubblico e privato. E poiché gli indirizzi europei ci sollecitano al raggiungimento della soglia del 33% dei posti a disposizione, vogliamo promuovere una riflessione sulle attuali offerte, soprattutto per quel che riguarda i servizi sperimentali. Flessibilità, diffusione in zone particolari – o molto congestionate come i centri storici, o particolarmente decentrate, come la montagna – rappresentano alcuni parametri sui quali lavorare, rivisitando anche gli orari d’apertura e i criteri d’accesso da parte del personale educatore, con percorsi professionali adeguati al ruolo richiesto. In questo modo – ha concluso l’assessore – vogliamo garantire un’adeguata formazione a quelle nuove figure professionali nascenti, che oggi ne sono sprovviste. Tutto questo in un sistema ‘dialogato’, in cui la figura del coordinatore possa favorire il raccordo tra le varie strutture e il monitoraggio della qualità”. I dati - Sono complessivamente 1220 tra nidi d’infanzia (958), spazi bambini (88), centri per bambini e genitori (99), educatrici domiciliari e familiari (75), con 37.993 posti per piccoli nella fascia 0-3 anni (dati riferiti all’anno educativo 2009-2010). L’emilia-romagna registra un numero di servizi educativi per la prima infanzia tra i più alti a livello nazionale e, grazie anche al mix tra servizi tradizionali, integrativi e sperimentali, ha un’offerta pari al 30,3% (dato nazionale, 17% circa) della popolazione residente d’età interessata. Numeri che, nel corso degli anni, sono aumentati: si è passati da un’offerta pari al 23,9% dell’anno 1995-1996 al 28,1% nel 2006-2007, al 29,5% del 2008-2009 fino al 30,3% dell’anno 2009-2010. Al tempo stesso è cresciuto il numero dei bimbi accolti: dai 16.211 dell’anno 1995-1996 ai 36.213 del 2009-2010. Attualmente il 79% dei Comuni sparsi su tutto il territorio sono dotati di servizi per la prima infanzia: qui vive anche la maggior parte della popolazione 0-3 anni (97,3%). Il quadro socio-economico di riferimento - Nel corso degli anni le reti familiari e amicali sono progressivamente cambiate e si sono “assottigliate”, quando non risultano addirittura assenti. Spesso le mamme non possono più contare sull’appoggio di nonni o parenti per la gestione, anche temporanea, dei figli. E’ evidente quindi che il ruolo dell’ente pubblico non può limitarsi alla sola erogazione di servizi ma deve assumere sempre più il ruolo di “facilitatore” di rapporti tra i cittadini, e tra i cittadini e le istituzioni, valorizzando anche il ruolo del privato che costituisce da tempo un partner attivo nelle politiche di welfare. Al cambiamento strutturale delle famiglie si somma la drastica riduzione delle risorse finanziarie: un nodo centrale per le amministrazioni, sia regionali che locali. Il continuo calo dei Fondi statali e i vincoli derivanti dal Patto di stabilità e dalle norme che impongono ai Comuni il blocco delle assunzioni rappresentano un ostacolo all’attuazione di tutte le politiche del settore. Se le risorse economiche calano, i bambini invece aumentano. Lo confermano ampiamente i dati Istat: l’Emilia-romagna – regione che a metà degli anni Novanta aveva i livelli di fecondità più bassi in ambito nazionale – ha visto un aumento del numero dei nuovi nati dal 1995 al 2008 di oltre il 50%, legato anche al fenomeno migratorio. C’è bisogno quindi di mobilitare risorse economiche per far fronte a quest’aumento e alle liste di attesa. Gli impegni avviati - Si è costituito un gruppo di lavoro composto da dirigenti e funzionari dei nove Comuni capoluogo di provincia e delle tre Province dove c’è una maggiore presenza dei servizi (Bologna, Modena e Reggio Emilia). Tra gli obiettivi c’è l’analisi dei modelli gestionali e organizzativi attualmente in vigore nei servizi 0-3 e l’individuazione di ipotesi per la modifica e l’integrazione alla direttiva 646/05 (che applica la legge regionale) in due ambiti: gli standard strutturali di alcuni servizi, sia tradizionali che sperimentali (per favorirne l’attivazione soprattutto nei Comuni dove ci sono “ostacoli” territoriali: crinali appenninici, zone particolarmente decentrate dai grossi centri urbani) e gli standard organizzativi, per una corretta interpretazione e applicazione. A partire da gennaio 2011 il gruppo è impegnato in un’analisi comparata tra i Comuni sui costi di gestione dei servizi, sul sistema tariffario e sui criteri di accesso ai servizi. Il gruppo di lavoro intende anche individuare modelli organizzativi e gestionali “virtuosi”, che possano essere assunti come leva per il cambiamento e per la diffusione, sia nel pubblico che nel privato. Parallelamente a questo percorso è stato avviato un tavolo di lavoro composto dai referenti tutor dei coordinamenti pedagogici provinciali (Cpp) per predisporre orientamenti e indicazioni comuni per la realizzazione e l’autovalutazione dei progetti pedagogici, in base a indicatori definiti con i servizi pubblici e privati. E’ previsto per giugno 2011 un seminario nazionale a Bologna, dedicato al sistema regionale dei servizi per l´infanzia a dieci anni dalla legge 1/2000: in quell’occasione verranno presentate le ipotesi sulle modifiche più significative alla normativa regionale.  
   
   
ASILI NIDO A MILANO: EDUCATRICI MANTERRANNO POSTO DI LAVORO, TIPOLOGIA DI CONTRATTO, TRATTAMENTO ECONOMICO E DIRITTI ACQUISITI  
 
Milano, 21 febbraio 2011 - La direzione centrale Famiglia, Scuola e Politiche sociali del Comune ha definito oggi il bando di assegnazione dei nidi in gestione ai soggetti del terzo settore, ovvero quegli asili presenti in strutture comunali, ma gestiti da cooperative accreditate. Questi asili nido sono in tutto 45 e si aggiungono ai 101 gestiti direttamente dal Comune di Milano. Nel bando, in fase di pubblicazione, sono stati esplicitati i seguenti punti: impegno a garantire la continuità educativa e il rapporto educatore-bambino mediante la riassunzione del personale già operante nei servizi oggetto del bando di accreditamento - impegno formale, da parte dei soggetti assegnatari, ad adottare i contratti di categoria dei lavoratori dipendenti sottoscritti da organizzazioni sindacali e associazioni datoriali maggiormente rappresentative - impegno a garantire trattamenti economici non inferiori a quelli previsti dal contratto delle cooperative sociali - impegno a garantire il mantenimento dei diritti acquisiti per il personale già operante nei servizi oggetto del bando di accreditamento. “I principi guida che caratterizzano il bando - ha spiegato l´assessore Mariolina Moioli - sono volti allo sviluppo di un sistema integrato tra pubblico e privato, sorretto da adeguati ed efficaci strumenti di controllo della qualità, dando così vita a sinergie che permettano di espandere l’offerta e al contempo riconoscersi in valori comuni di attenzione dedicata al bambino nei primi anni di vita, tappa fondamentale per la crescita armoniosa dell’individuo”. Questo sistema di offerta integrata tra servizi comunali e servizi accreditati comporta anche un collegamento educativo e funzionale con il sistema organizzativo dei Poli Territoriali comunali, che costituiscono le sedi di coordinamento dei servizi all’infanzia. Concretamente significa che nei servizi affidati ai gestori accreditati i contenuti tecnico-pedagogici devono essere allineati con quelli della Carta dei Servizi Comunali approvata con una delibera di Giunta del 23 dicembre scorso. “Con tali imprescindibili impegni, richiesti ai futuri assegnatari come condizione alla partecipazione al bando, - ha aggiunto l´assessore Moioli - ho voluto garantire ai bambini e alle famiglie la possibilità di portare avanti i percorsi educativo-pedagogici, già avviati negli anni precedenti, con le stesse figure di riferimento. Nel contempo, come preannunciato alle organizzazioni sindacali durante l’incontro del 1° febbraio, è stato garantito alle educatrici il mantenimento del posto di lavoro e tutti i diritti acquisiti, nonché il rispetto dei contratti sindacali delle cooperative sociali”.  
   
   
RIENTRO AL LAVORO DOPO LE DIMISSIONI VOLONTARIE PER MATERNITÀ  
 
Bolzano, 21 febbraio 2011 - Ogni anno sono circa 600-700 le donne che si dimettono dal lavoro durante la gravidanza o il primo anno di vita del bambino. Lo si evince dall´ultimo numero di "Mercato del lavoro - news" incentrato sul tema "Rientro al lavoro dopo le dimissioni volontarie per maternità" pubblicato dall´Osservatorio del mercato del lavoro. Questo fenomeno interessa all’incirca il 15% delle neomamme occupate. Come commenta l´assessore provinciale al lavoro Roberto Bizzo "Vale a dire una donna su sette, una volta diventata mamma, abbandona volontariamente il proprio posto di lavoro entro il primo anno di vita del bambino". Come pone in evidenza, "lascia ben sperare la quota crescente di donne che rientrano nel mercato del lavoro a parità di mesi trascorsi dalle dimissioni". Il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn fà presente che, risulta, invece, marginale la motivazione legata alla carenza di strutture (3%). Incisiva l’alta quota di donne che rientrano sul mercato del lavoro con un orario ridotto, fattore spesso determinante a favore della decisione di rientrare nel mondo del lavoro. Il 75% delle neomamme rientrate al lavoro dopo le dimissioni, rispetto al 34% riferito all’occupazione precedente prima delle dimissioni, è occupato a orario ridotto, a riprova che il part-time è sicuramente un importante strumento, utile per inserirsi nel mondo lavorativo, consentendo di conciliare l’impegno lavorativo con quello familiare. Le donne dimissionarie provenienti dal settore pubblico rappresentano invece appena il 10% del totale – a fronte di una media di donne occupate nel settore del 40% –, grazie ad un regime più garantistico che tutela maggiormente la maternità.  
   
   
CONFERENZA ITINERANTE "FAMIGLIE AL FUTURO"  
 
 Bari, 21 febbraio 2011 - Si è svolto presso il Salone dell’Agricoltura della Regione Puglia in via Lungomare Nazario Sauro a Bari, il quarto appuntamento delle conferenze itineranti “Famiglie al futuro”, per una costruzione partecipata del secondo Piano regionale delle famiglie pugliesi. Accesso ai servizi socio sanitari, Isee regionale e quoziente familiare saranno i temi centrali dell’incontro che vedrà, tra l’altro, l’approfondimento sulle modalità di accesso, sui criteri di compartecipazione al costo delle prestazioni, sulle modalità di misurazione della capacità economica degli assistiti e dei nuclei familiari. Mentre a livello nazionale si discute dei decreti attuativi del federalismo, le Regioni e gli Enti locali pongono l’attenzione sulle leve utili a sostenere il ruolo e le responsabilità familiari rispetto ai carichi di cura in presenza di famiglie numerose, di persone non autosufficienti, di bambini. La revisione dello strumento dell’Isee a livello nazionale e a livello regionale, la sperimentazione del quoziente familiare sono alcuni dei cantieri aperti su cui le politiche familiari devono interrogarsi. Al tavolo di confronto, Francesca Zampano, Dirigente Regionale Ufficio Integrazione Sociosanitaria presso l’Assessorato al Welfare, Isabella Menichini dirigente presso il Comune di Parma, Raffaele Tangorra della Direzione Generale per i diritti e l’inclusione sociale del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, Ludovico Abbaticchio, Assessore al Welfare del Comune di Bari ed Elena Gentile, Assessore Regionale al Welfare. La quinta ed ultima tappa delle giornate seminariali avrà luogo a Barletta il prossimo 24 febbraio e sarà dedicata ai temi del sostegno al reddito e alle politiche di inclusione.  
   
   
POLITICHE SOCIALI FVG: OK MODALITÀ AFFIDAMENTO INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI  
 
 Trieste, 21 febbraio 2011 - La Giunta del Friuli Venezia Giulia ha approvato il 17 febbraio in via preliminare, su proposta dell´assessore a Salute e Politiche sociali Vladimir Kosic, l´Atto di indirizzo riguardante le modalità di affidamento degli interventi e dei servizi sociali per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, come previsto dalla legge regionale 6 del 2006 (art.35, comma 6). Il documento sarà ora portato all´attenzione della competente Commissione del Consiglio regionale, che dovrà esprimersi entro 30 giorni dal ricevimento del testo, e del Consiglio delle Autonomie Locali. Come indicato anche dalla legislazione nazionale in materia (legge 328 del 2000), alla quale lo strumento regionale fa riferimento, con l´Atto di indirizzo vengono stabiliti i criteri e le indicazioni che debbono guidare le procedure di affidamento dei servizi alla persona da parte della pubblica amministrazione al cosiddetto terzo settore, alle associazioni ed agli enti attivi nel sociale, comprendendo tra essi - ha fissato la Regione - anche i soggetti privati a scopo di lucro operanti nel settore sociale, ovviamente fermo restando (viene sottolineato nell´Atto di indirizzo) la garanzia dei livelli di qualità delle prestazioni. Nel documento vengono così determinate le finalità principali del provvedimento: stabilire indirizzi per l´affidamento dei servizi, fornire alle amministrazioni criteri uniformi per la valutazione delle offerte economicamente e qualitativamente più vantaggiose, valorizzare il ruolo del terzo settore (cooperative, volontariato, ecc.) e, infine, favorire le forme di coinvolgimento attivo dei soggetti del terzo settore e di altri soggetti privati per sviluppare rapporti che diano concreta attuazione al principio di sussidiarietà. L´atto di indirizzo, inoltre, tratta ed analizza le modalità degli affidamenti dei servizi, sia mediante lo strumento dell´appalto (la forma più nota) sia attraverso forme alternative, ad esempio con la nascita di rapporti di partnership con i soggetti privati, andando a regolare anche la disciplina degli appalti alle cooperative di tipo B, cioè quelle dedicate all´inserimento lavorativo di persone svantaggiate che, comunque per legge, non possono svolgere servizi sociali ed alla persona.