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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Ottobre 2011
L´IMPEGNO DELL´UE PER L´ABOLIZIONE UNIVERSALE DELLA PENA DI MORTE  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2011 – Il 10 ottobre è la giornata mondiale ed europea contro la pena di morte. L´abolizione della pena di morte in tutto il mondo è uno degli obiettivi principali della politica dell´Unione europea in materia di diritti umani. Per l´Ue la pena di morte è una pratica disumana, che viola la dignità dell´uomo e che comunque non ha un effetto deterrente sui reati violenti. Ogni pena capitale inflitta per un errore giudiziario, da cui nessun sistema giuridico è immune, costituisce una perdita irreversibile di una vita umana. "Oggi celebriamo la giornata mondiale ed europea contro la pena di morte. Mi impegno a portare avanti la mia battaglia personale, oltre a quella dell´Unione europea, contro la pena di morte, che non trova posto nel mondo di oggi", ha dichiarato Catherine Ashton, Vicepresidente della Commissione europea e Alta rappresentante dell´Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza. L´ue svolge un ruolo di primo piano in quest´ambito ed è il più grande donatore a favore delle organizzazioni della società civile di tutto il mondo che lottano per l´abolizione della pena di morte. L´ue si avvale di tutti gli strumenti diplomatici e di assistenza alla cooperazione di cui dispone in vista dell´abolizione della pena capitale. L´ue esorta i paesi in cui ancora vige la pena di morte a limitarne progressivamente l´applicazione e insiste affinché le esecuzioni avvengano nel rispetto delle norme minime concordate a livello internazionale. L´ue incoraggia il dibattito pubblico che rafforza l´opposizione dell´opinione pubblica contro la pena di morte ed esercita pressione sui paesi che ancora applicano la pena capitale affinché la aboliscano o almeno, come primo passo, introducano una moratoria. L´ue conduce la sua campagna anche in sedi multilaterali, quali le Nazioni Unite. La serie di risoluzioni sulla moratoria in materia di pena capitale, adottate dall´Assemblea generale delle Nazioni Unite, rappresenta il massimo risultato dell´impegno profuso dall´Ue in quest´ambito. Nel mese di luglio 2011 si è celebrato il 20° anniversario dell´entrata in vigore del secondo protocollo facoltativo al Patto internazionale sui diritti civili e politici, il principale strumento giuridico a livello mondiale per l´abolizione della pena di morte. L´ue incoraggia tutti gli Stati a ratificare questo protocollo o ad aderirvi. L´ue è inoltre il primo organismo regionale ad aver adottato norme che vietano il commercio di determinate merci che potrebbero essere utilizzate per la pena di morte (e per la tortura e maltrattamenti), nonché la fornitura di assistenza tecnica connessa a tali merci. L´impegno politico dell´Ue è associato a un considerevole sostegno finanziario a favore di progetti concreti. Per ulteriori informazioni, cfr. Memo/11/669 Dichiarazione comune: http://www.Consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/foraff/124992.
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 Per ulteriori informazioni: http://www.Eeas.europa.eu/human_rights/adp/index_en.htm  http://www.Eidhr.eu/highlights/death-penalty  
 
   
   
WORKSHOP SU STRUMENTI TIC PER LA GOVERNANCE E LA MODELLAZIONE DELLA POLITICA  
 
Rotorua, 11 ottobre 2011 - Dal 4 al 9 dicembre 2011 si svolgerà a Rotorua, in Nuova Zelanda, un workshop sugli strumenti Tic per la governance e la modellazione politica. Il progetto Frenz ("Facilitating research cooperation between Europe and New Zealand"), finanziato dall´Ue, organizzerà un evento per riunire i ricercatori neozelandesi ed europei appartenenti a una vasta gamma di discipline e contesti, per sviluppare idee di ricerca innovative volte a creare strumenti Tic per la governance e la modellazione della politica. Il workshop si svolgerà in formato "sandpit". Si tratta di un ambiente intensivo, interattivo e di libero pensiero, dove un gruppo eterogeneo di partecipanti provenienti da una vasta gamma di discipline e contesti si riunisce per quattro giorni - lontano dalla loro vita di tutti i giorni - per immergersi in processi di pensiero collaborativi al fine di costruire approcci innovativi. Il progetto Frenz è un´iniziativa congiunta tra il ministero neozelandese per la Scienza e l´innovazione (Msi) e la Commissione europea (Ce) per rafforzare l´impegno della comunità della ricerca, la scienza e la tecnologia neozelandese con il Settimo programma quadro per la ricerca e lo sviluppo tecnologico (7° Pq) dell´Unione Europea. Per ulteriori informazioni, fare clic: qui Per saperne di più sul progetto, visitare il sito: http://www.Frenz.org.nz/  Osservazioni: Per partecipare, si deve compilare il modulo di espressione di interesse e inviarlo entro venerdì 21 ottobre 2011.  
   
   
´LE RIFORME FISCALI NEGLI STATI MEMBRI DELL´UE´ RAPPORTO 2011: MEMBRI DELL´UE DEVONO AFFRONTARE SFIDE STATI A POLITICHE FISCALI  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2011 - Le conseguenze della crisi economica e finanziaria sono profondamente riflette entrate pubbliche degli Stati membri ´. Aver attuato una vasta gamma di misure di stimolo fiscale dal 2008 al 2010, al centro della politica fiscale ha ormai chiaramente spostata verso un consolidamento molto bisogno delle finanze pubbliche negli Stati membri. Ciò è ancor più necessaria alla luce delle difficoltà attualmente incontrate da alcuni Stati membri nella loro rifinanziamento del debito sovrano. ´Le riforme fiscali negli Stati membri dell´Ue: le sfide di politica fiscale per la crescita economica e alla sostenibilità fiscale´ per il 2011 rapporto prende in esame le recenti tendenze del gettito fiscale e riforme fiscali attuate negli Stati membri. In vista di futuri Stati membri tassano le riforme può attuare il rapporto analizza il problema della qualità della tassazione e individua le sfide per la politica fiscale in euro gli Stati membri dell´area. "Gli Stati membri con una situazione insostenibile di bilancio e la camera chiara per un aumento delle entrate fiscali potrebbe considerare l´utilizzo di tassazione per contribuire al risanamento delle finanze pubbliche, oltre al controllo della spesa necessaria. Nella congiuntura attuale è particolarmente importante per rendere le strutture fiscali più favorevoli alla crescita e per migliorare la progettazione di singoli tipi di imposta. Tassazione è un elemento importante nel coordinamento integrato delle politiche economiche all´interno dell´Unione europea ", ha detto affari economici e monetari Commissario Olli Rehn. Algirdas Šemeta, Commissario per la Fiscalità e unione doganale, ha sottolineato: "L´attenzione alla qualità della tassazione aiuterà a affrontare le sfide della politica attuale e degli obiettivi della nostra strategia di crescita. Ben progettato riforme fiscali di promuovere l´occupazione e la crescita possono andare di pari passo con l´equità sociale. Infine, efficace coordinamento delle politiche fiscali nell´Unione europea avrebbe portato risultati migliori, a costi inferiori economici.Questa relazione aiuterà gli Stati membri che devono affrontare le sfide della politica fiscale ". Il rapporto indica tre tipi di potenziali sfide nel campo della fiscalità e della politica fiscale affrontato dagli Stati membri dell´Ue: la potenziale necessità di affrontare gravi sfide risanamento dei conti pubblici anche con misure dal lato delle entrate; le potenzialità per rendere la struttura fiscale più amichevole di crescita; modi per migliorare la progettazione del sistema fiscale per le singole tipologie di imposte.  
   
   
UE: CAMBIAMENTO CLIMATICO: UN’INDAGINE RIVELA LA CRESCENTE INQUIETUDINE DELL’OPINIONE PUBBLICA E LA CONSAPEVOLEZZA DEI VANTAGGI ECONOMICI DELL’AZIONE  
 
 Bruxelles, 11 ottobre 2011 – Secondo un sondaggio speciale Eurobarometro pubblicato il 7 ottobre, più di due europei su tre considerano il cambiamento climatico un problema molto grave e quasi l’80% ritiene che l’adozione di misure volte a combatterlo possa dare impulso all’economia e all’occupazione. Il sondaggio1, realizzato nel giugno 2011, ha rilevato presso l’opinione pubblica europea un maggior grado di inquietudine per il cambiamento climatico rispetto al 2009, confermando che tale fenomeno resta più preoccupante della situazione economica. Il sondaggio rivela inoltre che nei 27 Stati membri è alta l’aspettativa che entro la metà di questo secolo l’Unione europea si trasformi in una società rispettosa del clima e con basse emissioni di carbonio. Connie Hedegaard, commissaria responsabile dell’Azione per il clima, si è così espressa: “Si tratta di notizie incoraggianti. Questo sondaggio mostra che i cittadini d’Europa sono consapevoli che esistono altre sfide oltre a quelle economiche. Una chiara maggioranza di europei si aspetta che i responsabili politici e i leader economici affrontino seriamente e con urgenza la grave sfida posta dal clima. Colpisce il fatto che le preoccupazioni circa il cambiamento climatico siano maggiori ora che alla vigilia della conferenza di Copenaghen sul clima. In particolare, il fatto che più di tre europei su quattro vedano nel miglioramento dell’efficienza energetica un modo per creare occupazione costituisce un forte segnale per i responsabili delle decisioni a livello europeo. A mio avviso questo sondaggio costituisce un incoraggiamento anche per noi della Commissione, affinché continuiamo a lottare a favore di un’azione ambiziosa e concreta in materia di clima in Europa.” Dal sondaggio emergono i seguenti risultati principali: il 68% degli interpellati considera il cambiamento climatico un problema molto grave (rispetto al 64% nel 2009). In totale, per l’89% si tratta di un problema grave (“molto grave” o “piuttosto grave”). Su una scala da 1 (minimo) a 10 (massimo), la gravità del cambiamento climatico ha ricevuto un punteggio di 7,4 (rispetto a 7,1 nel 2009). Nel complesso, il cambiamento climatico è stato messo al secondo posto fra i problemi più gravi che il mondo si trova ad affrontare, dopo la povertà, la fame e la mancanza di acqua potabile (considerate come un unico problema). Una persona su cinque fra quelle intervistate ritiene che il cambiamento climatico sia il problema più grave. Per il 51% si tratta del problema più grave o di uno dei più gravi (era il 47% nel 2009), mentre la situazione economica lo è per il 45%. Il 78% ritiene che la lotta al cambiamento climatico e il miglioramento dell’efficienza energetica possano dare impulso all’economia e all’occupazione nell’Ue (rispetto al 63% nel 2009). In tutti gli Stati membri almeno due persone su tre condividono questa opinione. Il 68% è favorevole all’idea di una fiscalità maggiormente incentrata sulla tassazione del consumo energetico e in tutti gli Stati membri i sostenitori di questa posizione sono la maggioranza. L’opinione pubblica confida che l’Europa diventi una società rispettosa del clima entro il 2050, una prospettiva delineata dalla Commissione all’inizio di quest’anno nella sua tabella di marcia verso un’economia competitiva a basse emissioni di carbonio2. Quasi nove persone su dieci (l’88%) si aspettano che nel 2050 l’Europa faccia un maggior uso delle energie rinnovabili, l’87% che essa dia prova di una maggiore efficienza energetica e il 73% che le automobili utilizzino combustibili più efficienti di quelli attualmente impiegati. La lotta contro il cambiamento climatico è vista come una responsabilità che incombe essenzialmente ai governi nazionali, all’Unione europea e alle imprese. Solo il 21% degli interpellati ritiene di essere personalmente responsabile, ma un ulteriore 23% suggerisce spontaneamente che tutte le parti in causa, compresi loro stessi, condividono una responsabilità collettiva. Poco più della metà degli intervistati (il 53%) dichiara di avere adottato una qualche misura per combattere il cambiamento climatico negli ultimi sei mesi, ma questa percentuale risulta maggiore quando viene chiesto di indicare le misure specifiche adottate: il 66% degli interpellati dichiara di aver ridotto e riciclato i rifiuti domestici, la misura più comunemente adottata.  
   
   
UE: DICHIARAZIONE DEL VICE PRESIDENTE ALMUNIA SU DEXIA  
 
 Bruxelles, 11 ottobre 2011 - La Commissione prende atto dell´annuncio fatto da parte dei francesi, le autorità belghe e lussemburghesi di un nuovo piano di ristrutturazione di Dexia. Accoglie con favore l´effetto stabilizzante del contratto sul gruppo bancario e per il sistema finanziario nel suo complesso. Dexia è sotto monitoraggio da parte della Commissione, a seguito della decisione di febbraio 2010 che ha autorizzato gli aiuti di Stato già concessi a Dexia nel 2008/2009. Pertanto, le eventuali modifiche al piano di ristrutturazione e le nuove misure di aiuto devono essere notificati ed esaminati dalla Commissione. La Commissione applicherà i criteri abituali (i) verificare il ripristino della redditività a lungo termine delle attività rimanenti nel mercato, (ii) garantire che l´onere della ristrutturazione è adeguatamente condivisi, e (iii) facendo attenzione che misura sufficiente sono prese per affrontare distorsioni della concorrenza.  
   
   
VENERDÌ 14 OTTOBRE LA CONFERENZA CONCLUSIVA DEL PROGETTO MED-LAINE  
 
Sassari, 11 ottobre 2011 - Venerdì 14 ottobre presso l´ex Convento del Carmelo (archivolto del Carmine), si terrà la Conferenza conclusiva del progetto Med -Laine. L´iniziativa, finanziata dal Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-francia "Marittimo" 2007-2013, per una durata di 30 mesi, risponde al bisogno di dar vita nelle aree di Sardegna, Toscana e Corsica, a percorsi di valorizzazione di attività locali altrimenti destinate a scomparire. Grazie al progetto, i soggetti promotori, il Cnr-ibimet di Sassari, Agris Sardegna e le province di Sassari e del Medio Campidano in Sardegna, la Chambre de Métiers et de l’Artisanat de la Haute Corse nel Nord della Corsica e la Provincia di Grosseto in Toscana, mirano a promuovere azioni innovative che, applicate alle microimprese e Pmi dell’agricoltura, dell’artigianato e del turismo sostenibile, migliorino la produzione e la commercializzazione di prodotti di qualità e di eccellenza. Queste le aree di intervento del progetto: valorizzazione di lane locali per la produzione di artigianato tessile tradizionale e di materiali di impiego nel settore della bioedilizia; valorizzazione di specie vegetali autoctone ad uso officinale-tintorio; realizzazione e sviluppo di modelli di marketing territoriale e promozione del turismo rurale e culturale-didattico legati alle valorizzazione delle lane autoctone e delle specie vegetali officinali-tintorie. Durante la Conferenza verranno premiati i vincitori del concorso di idee "Pura lana sarda" e ci sarà un´esposizione dei prodotti creati da artigiani e artisti del territorio.  
   
   
COMITATO REGIONI UE, CAPPELLACCI: "OBIETTIVO È PIENO ED EFFETTIVO RICONOSCIMENTO DELLA SPECIALITÀ DELLE ISOLE"  
 
Bruxelles, 11 Ottobre 2011 - "L’obiettivo è il riconoscimento di una condizione di piena ed effettiva specialità per le Isole". Lo ha dichiarato ieri il presidente Cappellacci a margine dei lavori della sessione plenaria del Comitato delle Regioni, aperta dal presidente della Commissione Ue, Barroso. Nel corso del dibattito sono stati affronti i temi relativi al ruolo delle regioni europee e alla politica di coesione 2012 – 2020. "Per perseguire tale finalità - ha aggiunto Cappellacci - occorre esercitare ora le necessarie iniziative politiche e cogliere l’occasione rappresentata dalla fase che stiamo attraversando. Infatti, le Istituzioni europee sono attualmente impegnate nella definizione delle nuove regole della politica regionale di coesione, da cui dipende la definizione del quadro finanziario delle risorse che saranno assegnate a i vari territori europei. Va apprezzata l’istituzione delle Regioni intermedie, tra le quali oggi rientra la Sardegna, ma occorre enucleare rispetto alle altre la questione insularità nel suo complesso affinché le misure ad esse collegate possano avere il massimo grado di effettività". Il tema viene approfondito oggi nella apposita sessione riguardante il tema "Eguali opportunità per le isole".  
   
   
OPEN DAYS 2011. VENDOLA A BRUXELLES MARTEDÌ 11 E MERCOLEDÌ 12 OTTOBRE  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2011 – Oggi alle ore 14.30 presso la sede del Comitato delle Regioni (Rue Beliard 101, Sala Jde 62) il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, interviene agli Open Days 2011 nel convegno “Il contributo di Regioni e Città a Resource efficiency in Europa 2020”, collegato ai due pareri su cui sta lavorando a Bruxelles: “Il ruolo degli enti locali nella promozione di una gestione sostenibile dell’acqua” (adottato al Comitato delle Regioni il 30 Giugno scorso) e “La relazione tra desertificazione e cambiamento climatico nel Mediterraneo”. Quest’ultimo parere sarà discusso e votato nella sessione plenaria di Arlem, (Assemblea regionale e locale euro mediterranea) in programma a Bari il 30 gennaio del 2012. Al Presidente sono affidate anche le conclusioni dell’evento. Alle ore 17 poi presso l’Edificio Charlemagne (Rue de la Loi 170) il Presidente Vendola presenzierà alla Sessione Plenaria del Comitato delle Regioni.  
   
   
FVG: MOLINARO INTERVIENE AGLI "OPEN DAYS 2011"  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2011 - "Riteniamo che soltanto con un´azione sostenibile e inclusiva nell´ambito dell´educazione e della formazione possiamo qualificare il capitale umano dell´Europa della conoscenza. Pertanto siamo soddisfatti della proposta della Commissione europea di mantenimento dell´obiettivo competitività anche dopo il 2013 e della relativa dotazione finanziaria, così come del ruolo centrale riservato alla cooperazione internazionale". Lo ha sostenuto ieri al Parlamento Europeo a Bruxelles, l´assessore regionale all´Istruzione, Università e formazione, Roberto Molinaro, intervenuto in rappresentanza della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - unica Regione italiana a poter intervenire al dibattito - alla sessione degli "Open Days 2011 - Settimana europea delle regioni e delle città" alla presenza del presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, del Commissario dalla politica regionale, Johannes Hahn, del presidente del Parlamento Europeo, Jerzy Buzek, della presidente del Comitato Regi (politica regionale) del Parlamento Europeo, Danuta Hübner, e della presidente del Comitato delle Regioni, Mercedes Bresso. Gli "Open Days 2011" costituiscono il momento iniziale del confronto fra istituzioni comunitarie e rappresentanti regionali sulle politiche di coesione, ovvero i finanziamenti comunitari dal 2014 al 2020. Da parte del presidente Barroso e degli altri autorevoli membri del Parlamento e della Commissione vengono illustrate le proposte di Regolamento sulla destinazione dei fondi. È in questo contesto che l´assessore Molinaro ha svolto il suo intervento ricordando la "centralità" del Friuli Venezia Giulia rispetto alla "nuova Europa", la sua vocazione alla cooperazione transfrontaliera (di cui la Comunità di Lavoro Alpe-adria fu un esempio di apertura quando ancora esistevano i "muri") e rimarcando la consapevolezza che "le sfide che abbiamo di fronte, a cominciare dall´uscita dalla crisi, si vincono solo lavorando assieme, ma senza nascondere le preoccupazioni per le prospettive da oggi al 2020". Preoccupazioni che riguardano anche il futuro della politica di coesione, che nel Friuli Venezia Giulia ha avuto anche un importante valore aggiunto per mantenere la competitività della regione: da qui l´importanza di incidere su educazione e formazione e la soddisfazione per le proposte della Commissione in materia. Da segnalare, infine, che la presenza di Molinaro a Bruxelles ha coinciso ieri con l´inaugurazione, nella sede della Regione nella capitale belga, della mostra "Aquileia crocevia dell´impero romano", nata da una collaborazione tra l´Associazione Nazionale per Aquileia e l´Associazione Mitteleuropea; con il concerto di una selezione di elementi della "Fvg Mitteleuropa Orchestra"; con la visita di un gruppo di studenti di Reana del Rojale, attivamente coinvolti in progetti Ue a favore dei giovani. Il gruppo parteciperà a vari seminari, visiterà il Parlamento europeo e avrà l´opportunità di conoscere le attività svolte dalla sede della Regione di Bruxelles.  
   
   
PRESENTATA A BRUXELLES "MEDITERRE 2012"  
 
 Bari, 11 ottobre 2011 - ‘Mediterre 2012’ ha iniziato da Bruxelles il suo percorso verso l’appuntamento del 29 gennaio (fino al 5 febbraio), quando la manifestazione (promossa dalla Regione Puglia e Federparchi) aprirà la settima edizione del summit dedicato alla biodiversità, alla green economy e ai cambiamenti climatici che si terrà a Bari con una formula itinerante. Nella sede della Regione Puglia in Belgio, l’assessore alla Qualità dell’Ambiente Lorenzo Nicastro è intervenuto per approfondire le motivazioni di un impegno che abbraccia più interlocutori, da quelli regionali a quelli europei passando per le associazioni ambientaliste che svolgono un ruolo fondamentale nella formazione e informazione sulle politiche ambientali e socio-economiche delle otto giornate dedicate ai workshop, seminari e convegni improntati alla pratica sostenibile. "Cibo, energia e acqua saranno i temi di strettissima attualità da cui partiremo quest’anno – dice l’assessore Nicastro -: tre grandi emergenze al centro della manifestazione perché specchio dello salute dell’area del Mediterraneo, una zona già gravata, negli ultimi decenni, dalla endemica carenza di risorse idriche a causa dell’impoverimento e degrado dell’ambiente a cui si aggiunge una preoccupante perdita della biodiversità. Mediterre vuol dire fare sistema, è il gesto d’amore verso il bene più importante che abbiamo: l’ambiente. E in questo macrocosmo, la carenza l’acqua pare essere l’emergenza più impellente". L’attenzione poi si sposta verso le criticità pugliesi, ma che partono sempre dall’impegno per il rispetto dell’ambiente. "Non ci piacciono le piattaforme – allarga il tiro l’assessore alla Qualità dell’Ambiente -, non ci piacciono nemmeno quelle off shore: sul nostro mare c’è una sorta di talassocrazia a cui la Puglia non vuole piegarsi. Ecco, Mediterre è un messaggio di capacità, quella di prendersi cura del proprio territorio" Presente anche il parlamentare europeo Vittorio Prodi, membro della Commissione Parlamentare per l’ambiente, la sanità e la sicurezza alimentare, voce a favore del progetto ‘Desertec’ per avviare centrali solari a concentrazione e produrre energia da fonti rinnovabili (energia solare soprattutto) dal Sahara e dal Medio Oriente. La sua proposta si spinge oltre: utilizzare il calore prodotto per la dissalazione dei mari e recuperare un bene prezioso per la sopravvivenza. Il presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri, da poco eletto consigliere di ‘Europarc Federation’, non ha distolto lo sguardo dalla importanza delle aree protette del Mediterraneo e la necessità di progetti di cooperazione:. ‘Mediterre2012’ aprirà una valutazione più tecnica dei processi ambientali nella sessione plenaria dell’Assemblea euromediterranea degli enti locali e regionali (Arlem, organizzata direttamente dal Comitato delle Regioni che ha sede a Bruxelles), composta da 43 membri europei e 43 membri provenienti dai vari stati che si affacciano sul Mediterraneo, ma prima ci si concentrerà su ‘Aspettando Mediterre 2012’ che si svolgerà nei mesi di ottobre, novembre e dicembre nei parchi del Gargano e dell’Alta Murgia con tutte le attività culturali e informativi per approfondire i temi della conservazione e valorizzazione delle aree protette e di tutti i territori che sono in debito ecologico.  
   
   
ITALIA-UZBEKISTAN:POLIDORI, PIANO D´AZIONE IN TRE MOSSE  
 
 Bukara, 11 ottobre 2011 - Impegno italiano per l´Adesione dell´Uzbekistan all´Omc, intensificazione di contatti diretti con fornitori e acquirenti uzbechi e un´analisi di mercato sui principali settori aperti alle esportazioni italiane. Sono questi i tre punti del piano per l´Uzbekistan, annunciato ieri dal sottosegretario al commercio con l´estero, durante la sua ultima tappa del periplo che l´ha portata nelle tre principali città del paese. " Parte oggi, dopo un´attenta ricognizione dei punti di forza e delle criticità dell´area, il mio piano per l´Uzbekistan", ha dichiarato Polidori. " In primo luogo ritengo che il paese debba aderire il prima possibile all´ omc: ciò condurrebbe rapidamente ad un intensificarsi degli scambi commerciali (già in forte accelerazione) oggi ostacolati da dazi spesso troppo elevati e da politiche di sostituzione dell´import. Sosterrò questa posizione alla ministeriale Omc di Ginevra a dicembre. In secondo luogo, nei prossimi mesi i tecnici del ministero lavoreranno all´intensificazione di contatti diretti con fornitori e acquirenti uzbechi, per ridurre i costi legati all´intermediazione. Infine lanceremo un´analisi di mercato sui settori principali che nella mia missione ho identificato come più promettenti ( dalle infrastrutture al tesile, dal trattamento delle acque all´agroalimentare, ai servizi turistici), un´analisi che poi potrà essere condivisa con le associazioni di impresa e le agenzie di sostegno all´internazionalizzazione". Nella visita di oggi a Bukara, cuore della produzione cotoniera dell´Uzbekistan e ultima tappa della visita di governo, il sottosegretario Polidori ha incontrato le amministrazioni locali per imprimere un rafforzamento dell´interscambio commerciale puntando sui due vantaggi competitivi della città : la produzione di cotone e la vicinanza alla zona economica di Navoi, che offre incentivi fiscali, finanziari e infrastrutturali. Le autorità locali hanno confermato al sottosegretario come sia prioritario, in particolare, il rafforzamento delle infrastrutturale, a cominciare dal rifacimento della linea ferroviaria che la collega con la capitale e attraverso di essa con la rete ferroviaria fino ed oltre Mosca. -  
   
   
EGITTO. FORMIGONI: COMUNITÀ INTERNAZIONALE REAGISCA  
 
Milano, 11 ottobre 2011 - ´Gravissime e inaccettabili le violenze compiute ieri in Egitto contro la comunità cristiana copta, violenze che hanno provocato 36 morti e un numero indefinito di feriti´. Lo ha dichiarato ieri  il presidente della regione Lombardia, Roberto Formigoni, per il quale ´la comunità internazionale deve reagire con grande energia: non è accettabile che i cambiamenti intervenuti nel Paese abbiano finora procurato ai Copti solo violenze e negazioni dei loro diritti´. ´La comunità copta - rileva Formigoni - è presente da millenni in quella terra e ha sempre contribuito con grande determinazione alla crescita del Paese. Il nuovo Stato egiziano deve garantire la sua incolumità e la sua libertà´.  
   
   
EXPO.FORMIGONI ANNUNCIA ADESIONE EMIRATI ARABI E MOZAMBICO  
 
Milano, 11 ottobre 2011 - Dopo Cina e Cile, il Commissario generale di Expo e presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha annunciato ieri che è pervenuta l´adesione ufficiale degli Emirati Arabi e del Mozambico. ´Sono il 56° e il 57° Paese - commenta Formigoni - che hanno confermato ufficialmente la propria partecipazione al grande evento del 2015. La crescita continua delle adesioni conferma che stiamo offrendo un´immagine positiva e attrattiva dell´Italia e della Lombardia´. ´La presenza degli Emirati Arabi Uniti - sottolinea Formigoni - è molto importante per l´Esposizione Universale, perché i sette Paesi della federazione, con in testa Abu Dhabi e Dubai, rappresentano una delle realtà economiche più dinamiche del Medio Oriente e del mondo. La sicurezza alimentare e la nutrizione fanno parte del programma di governo del Mozambico. Il presidente della Repubblica di Mozambico Armando Emilio Guebuza ha assicurato che ci sarà massimo impegno da parte loro per il successo di Expo Milano 2015´.  
   
   
CREDITO, ROSSI: “TENIAMO CONTO ANCHE DEI PATRIMONI”  
 
 Firenze, 11 ottobre 2011 - “Molte imprese – come denunciano in questi giorni gli imprenditori sulle cronache locali – sono in crisi di liquidità e le banche sempre più rigide nel concedere il credito. Ciò che è certo è che siamo di fronte ad una nuova stretta creditizia che nasce anche dalle difficoltà finanziarie del Paese, dalla sua scarsa credibilità che ha provocato un declassamento del rating dell’Italia e conseguentemente un aumento degli spread”. Lo ha detto ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi intervenendo sul tema della crisi economica. “Siamo quindi molto sensibili all’esigenza del credito da parte delle imprese – afferma il presidente Rossi – e siamo anche disposti a dare una mano. La Regione ha attivato “Emergenza economia”, l’intervento più consistente per il sostegno al credito messo in campo da una Regione in Italia. Come ci viene riconosciuto anche dalle parti sociali. E voglio dire, che siamo disposti a fare ancora di più di fronte ad un maggiore impegno da parte di tutti. Se è giusto chiedere di più al sistema creditizio e all’istituzione regionale, lo stesso impegno è richiesto anche in termini di responsabilità sociale all’impresa e all’imprenditore”. “Ho conosciuto artigiani e imprenditori – sottolinea Rossi – che hanno ipotecato le loro proprietà pur di garantire alla propria impresa la necessaria liquidità per pagamenti, investimenti e stipendi. Il mio non è quindi il giudizio etico su una categoria. Ma proprio per questo ritengo necessario che sia costruito un sistema di regole che, nella concessione del credito alle imprese, quando interviene il sostegno pubblico con il denaro di tutti, tenga conto anche dei patrimoni mobiliari e immobiliari dell’imprenditore o dei soci di una società. Insomma propongo che per tutti gli interventi di ristrutturazione e rilancio delle imprese che si fanno con risorse pubbliche si faccia una verifica sullo strato patrimoniale dell’imprenditore e su quanto del proprio patrimonio intende mettere in campo. Vorrei che si costruisse un sistema di regole che tenga conto anche del pieno coinvolgimento dell’imprenditore a salvaguardia della propria azienda. Fermo restando la ragionevole e legittima tutela verso la propria persona e la propria famiglia. Anche per evitare che la distorsione della rendita e la presunta sicurezza del mattone finiscano per prevalere sugli investimenti produttivi, danneggiando la crescita. “Con il sistema bancario – continua Rossi – abbiamo un protocollo d’intesa firmato nel dicembre 2008 che in questi anni ha consentito di concedere credito alle imprese, attraverso strumenti come Fidi, con spread molto bassi. Proprio nelle scorse settimane abbiamo rivisto parte dei contenuti, per cui le banche si impegnano a mantenere lo spread ad un livello sensibilmente inferiore agli aumenti fatti registrare dai mercati finanziari (intorno all’1,5-2% a seconda del grado di rischio, invece del 3, 4 punti di aumento dello spread) e a ridurre i tempi di erogazione entro 6 mesi e, in caso di esito negativo, a darne comunicazione immediata alle imprese. Penso anche che di fronte all’emergenza lanciata dagli imprenditori, sarebbe opportuno che la Regione organizzasse un altro incontro con gli istituti di credito per una verifica sulle modalità per superarla.” “A fronte dell’emergenza lanciata – conclude il presidente Rossi – c’è da parte nostra la massima disponibilità per chiedere a noi stessi, al sistema delle banche e alle imprese, di fare di più per la tenuta produttiva ed occupazionale, con il massimo della trasparenza e della chiarezza”. Il punto sugli interventi della Regione Toscana - Vale la pena rammentare lo sforzo che la Regione ha compiuto in questi anni a partire dal 2008. Il lavoro svolto da Fidi con un contributo da parte della Regione intorno a 100 milioni che ha consentito di concedere garanzie ad oltre 10mila aziende per un finanziamento di circa 1,6 miliardi. Mentre sul versante investimenti sono state concesse garanzie a 4mila imprese che hanno attivato investimenti per 700 milioni. Operazioni finanziarie che hanno fatto registrare un basso tasso di sofferenze, di appena il 2%, che testimonia l’ottimo lavoro svolto dalla finanziaria regionale. E’ stato istituito un fondo di rotazione, usato soprattutto da artigiani e piccole imprese, per le Pmi e le Cooperative di 200 milioni, a partire dal 2005, per concedere prestiti da restituire in 7 anni a tasso zero. Fondo che sarà incrementato con 60 milioni grazie ad un protocollo tra Regione e Cassa depositi e prestiti, gestito da Fidi Toscana e Artigiancredito ad un tasso quasi simbolico dello 0,5%. Vengono sostenuti i Confidi: sono stati concessi finanziamenti per 30 milioni ed è in corso un ulteriore finanziamento di 5,5 milioni da ora al 2012, sufficienti per concedere 50 milioni di credito. E’ in corso un bando rivolto ai Confidi di aziende cooperative per 500mila euro. Infine, sono stati attivate anche speciali linee di interventi a favore della siderurgia (Lucchini) e dell’edilizia (Btp e Consorzio Etruria) per sostenere l’indotto a fronte dei mancati pagamenti.  
   
   
MEGLIO IL BENESSERE DEGLI ABRUZZESI  
 
Pescara, 11 ottobre 2011 - "Non dobbiamo fare la rincorsa a chi ha il miglior rating, ma il nostro indicatore di riferimento è il benessere effettivo della società. Occorre andare oltre i dati statistici e numerici, dati che sono di certo indispensabili per misurare il livello dell´attività economica regionale, nonché parametri importanti nelle politiche di bilancio e nell’ opera di far quadrare i conti. Ma le istituzioni regionali ed il governo regionale non possono continuare a raffrontarsi con i cittadini solo attraverso le cifre del Pil o del Rating. Il benessere sociale passa anche per il tenore di vita delle persone, il loro grado di mobilità sociale, la loro salute, la qualità dei servizi, la capacità di attrarre nuove Pmi, il giusto riconoscimento ai giovani meritevoli, il rapporto con le Università, la capacità di portare una boccata di ossigeno finanziario. Ciò che importa veramente è mettere in condizione la Regione di poter camminare con le proprie gambe e non agganciarsi a politiche di tipo assistenzialistico, ma a politiche che mettano in condizione i nostri territori di poter competere da soli". Così Alfredo Castiglione, Vice Presidente della Giunta Regionale con Delega allo Sviluppo Economico. "Ed è su questo che ci stiamo concentrando- evidenzia Castiglione- perché le molte riforme fatte e quelle in essere vanno proprio in questa direzione. In relazione alle riforme relative allo Sviluppo economico, occorre che il territorio faccia del suo e che non ci siano più le rendite di posizione da parte di chi si oppone alla riforma dei confidi, così come quella dei consorzi industriali. Occorre che le organizzazioni sindacali e datoriali e istituzionali sensibilizzino il territorio affinché nessuno si opponga alla fusione dei 7 consorzi industriali, per arrivare, entro la primavera del prossimo anno, all´Arap (Agenzia Regionale Aree Produttive) che avrà la finalità di aumentare il livello dei servizi nelle aree industriali". "La nuova Legge sull´industria in uscita- spiega Castiglione- poi metterà a sistema tutti gli strumenti vitali al suo sviluppo, tra i quali i poli di innovazione, le reti di imprese e i contratti di sviluppo, i quali avranno un respiro regionale. E´ giusto che il territorio venga riconsegnato a chi lo vive e lo lavora, e tutto quello che deve fare chi governa è assumersi le giuste responsabilità, mettendo in campo le dovute riforme e trovando le risorse necessarie, così come è stato fatto con i fondi Fas, che sono già orientati verso le linee di azione su indicate. Con l´utilizzo dei fondi Fas di certo non si parte da zero perché questa Giunta Regionale si è presa delle responsabilità condivise con il territorio e da discutere all´interno del "Patto per lo Sviluppo", da noi voluto fortemente". "Certo ‘ aggiunge l´Assessore- la tempistica è importante e la burocrazia che si nasconde dentro i meccanismi della Pubblica Amministrazione è alta, tanto che spesso passano anni dal momento della scelta politica al momento della sua attuazione pratica. Tutti devono prendersi le proprie responsabilità dentro i giusti limiti della legge che, se ben interpretata, ha il fine di agevolare e non ostacolare lo sviluppo. Non possiamo più permetterci di avere personale pagato solo per dire no a prescindere, e vedere le Pmi del nostro territorio soffrire e non potersi dotare di giusti e tempestivi strumenti per andare avanti". "I dati economici della nostra Regione-spiega ancora Castiglione- si basano soprattutto su indicatori del manifatturiero, ma non possiamo essere solo dipendenti da esso. Occorre che si capisca a fondo la validità e la forza che possono avere i Poli d´innovazione e i contratti di rete in termini di penetrazione sui mercati esteri, di contrattazione con le banche, di utilizzo della leva della ricerca e innovazione. Le risorse che abbiamo a disposizione non sono molte esse hanno come finalità quella di far voltare pagina alla nostra regione da un punto di vista economico ed industriale e di voler affiancare le micro e piccole imprese nelle difficoltà finanziarie dando loro boccate d´ossigeno". "Il Rating è importante- ammette l´assessore- ma al rigore finanziario occorre mettere in campo azioni finalizzate all´incremento dell´economia della conoscenza, così come stiamo facendo. L´esempio Grecia, una nazione agganciata a vecchi schemi di sviluppo, sta ad insegnare che riforme e interventi strutturali sono determinanti per la nostra Regione. I nostri meccanismi di crescita devono andare di pari passo con quelli che permettano alla politica di orientare le scelte su indici che vanno al di là del Rating"."in ciò ? conclude Castiglione -ognuno deve assumersi la propria responsabilità, oltrepassando la difesa ad oltranza di nicchie più o meno dorate, di queste o quelle categorie, che non hanno nulla a che vedere con le necessità di promuovere politiche che abbiano il fine di indurre benessere diffuso verso i cittadini abruzzesi.  
   
   
HAPPY HOUR COL FISCO PER I LOCALI MONZESI CONTROLLI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DURANTE L’APERITIVO  
 
 Milano, 11 ottobre 2011 - L’ora X per gli ispettori del Fisco è stata quella dell’aperitivo. Controlli a tappeto effettuati in contemporanea in bar, pub e discoteche del monzese dai funzionari della Direzione Provinciale delle Entrate di Monza hanno fatto emergere irregolarità in 15 dei 29 locali finiti nel mirino dell’Agenzia. La pianificazione – L’obiettivo dell’operazione era di verificare il rispetto dell’obbligo di emissione di scontrino fiscale e la presenza di lavoratori in nero. Per questo, l’indagine ha avuto inizio a tavolino con la pianificazione e l’individuazione degli esercenti presso i quali svolgere le verifiche. L’ufficio Controlli della Direzione Provinciale ha così individuato, da una lista di 240 soggetti, 29 locali (bar, pub, paninoteche) particolarmente frequentati dal pubblico nell’orario dell’aperitivo. Sull’iniziativa è stato mantenuto massimo riserbo fino alle 18,30, momento in cui sono partiti contemporaneamente i controlli che si sono protratti fino alle 23 circa. Il metodo e i risultati – Una volta giunti nei locali prescelti i funzionari hanno atteso pazientemente i clienti all’uscita e hanno chiesto loro di mostrare lo scontrino fiscale. In assenza di tale documento, è scattata una verifica immediata sul rispetto degli oneri fiscali e previdenziali. Nel caso in cui, invece, il locale aveva correttamente emesso gli scontrini il controllo ha riguardato esclusivamente la tenuta del Libro Unico del Lavoro. Al termine dell’operazione, sono state mosse contestazioni nei confronti di 15 su 29 locali: 7 non avevano emesso gli scontrini e 8 avevano al proprio interno personale assunto in nero. Emblematico il caso di un esercente con la totalità degli addetti al servizio assunti in maniera irregolare. L’indagine si inserisce nel quadro delle iniziative da tempo pianificate dalla Direzione Provinciale di Monza per contrastare a tutti i livelli il fenomeno dell’evasione fiscale.  
   
   
MANIFESTAZIONE REGIONALE CISL A VENEZIA. ZAIA: “METTIAMOCI ATTORNO AD UN PROGETTO COMUNE”  
 
Venezia, 11 ottobre 2011 - “Quando i lavoratori vanno in piazza e manifestano in modo così importante, è chiaro che non si tratta di una scampagnata e che bisogna prendere sul serio quello che ci dicono. E stamane, alla manifestazione regionale della Cisl, mi sembra che il loro richiamo sia stato forte e condivisibile”. E’ quanto afferma il presidente della Regione Luca Zaia con riferimento alla manifestazione della Cisl del Veneto che si è svolta l’ 8 ottobre a Venezia per chiedere lavoro e sviluppo contro la crisi economica. “La crisi c’è ed è innegabile – aggiunge Zaia – e ha tante facce. Ma queste migliaia di lavoratori ci hanno detto che ci sono anche le energie, le intelligenze e le volontà per mettersi attorno a un progetto comune, in cui tutta la nostra comunità si possa ritrovare, ciascuno con le proprie responsabilità, lontani dal consociativismo che è concausa di questa crisi che viene da lontano, ma consapevoli anche che sono più le cose che ci uniscono di quelle che ci dividono”. “E poi, secondo punto cruciale, abbiamo l’esperienza e le competenze – sottolinea il presidente della Regione – per individuare le due prime priorità necessarie per creare sviluppo: le nostre imprese e i nostri giovani. Lo abbiamo detto anche in campagna elettorale: il manifatturiero veneto è un’eccellenza che ci impegniamo a difendere, ma insieme a questo settore anche gli altri - a partire dalle tecnologie – che compongono il quadro di un Veneto fortemente modernizzato”. “E i nostri giovani: non con un welfare che continui a costringerli in un angolo – conclude Zaia – ma con l’idea di farne un volano di cambiamento, di futuro e di speranza”.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI È INTERVENUTO AL CONVEGNO “LA REGIONE CHE VOGLIAMO” A PALO DEL COLLE (BARI)  
 
 Catanzaro, 11 ottobre 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha aperto la serie di incontri denominati “Ricomincio da te” promossi dal coordinamento provinciale del Pdl di Bari. Si tratta, per gli organizzatori, di 4 appuntamenti progettati “per riavvicinare i cittadini alla politica e per capire come cambiare la politica e cosa fare per il Sud”, attraverso esempi di buona amministrazione. L’incontro del 7 ottobre, tenutosi a Palo del Colle (Ba), è stato moderato dall’on. Antonio Distaso ed ha registrato la partecipazione, tra gli altri, dell’europarlamentare Sergio Silvestris. Tema dell’iniziativa “La Regione che vogliamo”. Nel corso dell’introduzione il parlamentare pugliese ha illustrato ai presenti, soprattutto giovani, il percorso politico di Scopelliti in particolare la positiva esperienza da Sindaco di Reggio Calabria. Numerosi gli argomenti in discussione, in particolare lavoro, problematiche giovanili nelle regioni del Mezzogiorno, fondi comunitari e sanità. Scopelliti, interloquendo con i presenti, ha evidenziato quanto fatto sino ad oggi dalla Regione Calabria: dalla riorganizzazione della sanità alle opportunità messe in campo dall’ente per i giovani. Il Presidente ha poi concluso discutendo del Piano per il Sud che “dimostra l’attenzione del Governo nei confronti del Mezzogiorno”. Un plauso particolare Scopelliti lo ha rivolto al Ministro Fitto “per la sua intesa e concreta attività finalizzata allo sviluppo delle regioni meridionali”.  
   
   
BOLZANO: AZZERATA L´ADDIZIONALE IRPEF PER I REDDITI FINO A 15MILA EURO  
 
 Bolzano, 11 ottobre 2011 - Addizionale regionale Irpef azzerata per tutti i redditi fino a 15mila euro, detrazioni e ulteriori azzeramenti in caso di figli a carico. Sono queste le novità emerse il 10 ottobre in Giunta provinciale nell´ambito della discussione sul bilancio. Per quanto riguarda l´Irap, si va verso un´aliquota invariata al 2,98% per tutte le aziende, che scende al 2,5% per le imprese virtuose. Addizionale regionale Irpef e Irap al centro della discussione in Giunta provinciale, con alcune novità rispetto allo scorso anno. La prima, riguardante l´imposta sulle persone fisiche, prevede l´innalzamento del limite di reddito per il quale è previsto l´azzeramento da 12.500 a 15.000 euro. "I redditi al di sopra di questa cifra - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - verranno tassati con un´aliquota pari allo 0,9%, comunque più bassa del tetto massimo concesso che è dell´1,4%. Questo provvedimento peserà sulle casse della Provincia per una cifra che si aggira attorno ai 20 milioni di euro, e che comprende un´ulteriore agevolazione prevista per le persone con figli a carico ma con reddito superiore ai 15mila euro. Si tratta di una misura specificatamente pensata per alleviare il costo dei figli, con un occhio di riguardo per il ceto medio". Qui entra il gioco il meccanismo delle detrazioni: per i redditi fino a 28mila euro, e per ogni figlio a carico al 100%, la detrazione prevista sarà di 252 euro (126 euro se il figlio è al 50%), cifra che va esattamente ad annullare l´addizionale Irpef dello 0,9%. Il meccanismo sarà strutturato prendendo come riferimento sia le fasce di reddito che il numero dei figli. Oltre alla prima fascia, che comprende i redditi inferiori ai 28mila euro, ce ne sarà una seconda che arriverà fino a 56mila euro: in questo caso, in presenza di 2 o più figli a carico, l´addizionale Irpef sarà annullata, mentre con un solo figlio l´aliquota dello 0,9% sarà calcolata solamente sulla parte di reddito eccedente i 28mila euro. Ancora da stabilire il tetto massimo della terza fascia, che dovrebbe comunque essere compreso fra i 70 e gli 80mila euro lordi. La Giunta provinciale, inoltre, ha trovato l´accordo sull´aliquota da applicare all´Irap, l´imposta regionale sulle attività produttive che, assieme all´addizionale Irpef, rappresenta circa l´8% delle entrate del bilancio di Palazzo Widmann. "Il nostro obiettivo di fondo - ha sottolineato Durnwalder - è quello di premiare le imprese più virtuose, ovvero quelle che incrementano del 10% i posti di lavoro, del 5% il valore della produzione o del 10% gli investimenti in ricerca e innovazione". La prima proposta, bocciata da Assoimprenditori, prevedeva una crescita dell´Irap sino al 3,2% per tutte le aziende, ma un abbattimento sino al 2% per quelle virtuose. Ora, l´esecutivo provinciale, propone una seconda versione: Irap al 2,98%, dunque sullo stesso livello dell´anno scorso, per tutte le aziende tranne banche e assicurazioni che vengono confermate al 4,2%, e aliquota ridotta al 2,5% per le imprese virtuose. "In entrambi i casi i mancati introiti per la Provincia sono di circa 9 milioni di euro - ha concluso il presidente Luis Durnwalder - a questo punto resta da vedere quale dei due modelli incontra meno resistenze da parte degli imprenditori".  
   
   
RAPPORTO STATISTICO 2011 IN FASCICOLI PROVINCIALI. TREVISO  
 
Venezia, 11 ottobre 2011 - “Dati utili a far capire come il Veneto è cambiato e ad elaborare politiche e azioni per intervenire sulle criticità”. Lo ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali Remo Sernagiotto il 7 ottobre in occasione della presentazione a Treviso, presso la sala consiliare della Provincia, del fascicolo provinciale del Rapporto Statistico 2011 della Regione. Il rapporto costituisce un approfondimento congiunturale e strutturale sui molteplici fenomeni istituzionali, economici e sociali che interessano il Veneto, e dall’anno scorso ha assunto anche una veste provinciale. L’edizione 2011, incentrata sul tema dello sviluppo sostenibile, viene presentata per la prima volta anche nelle sette province del Veneto, unitamente al fascicolo di ogni provincia, in incontri pubblici in cui vengono illustrati i principali aspetti di interesse regionale e locale emergenti dalle analisi statistiche. A Treviso, con Sernagiotto, sono intervenuti l’assessore provinciale alle politiche sociali Paolo Speranzon, Maria Teresa Coronella dirigente del Sistema Statistico Regionale, Sergio Trevisanato segretario regionale per l’istruzione, il lavoro e la programmazione. Sernagiotto ha sottolineato che dal rapporto emerge, tra l’altro, il problema dell’aumento costante del numero degli anziani a fronte di una diminuzione delle persone in età lavorativa. “E’ questa una delle sfide più importanti che dobbiamo affrontare – ha detto - ma ritengo che ci sia la possibilità di difendere l’attuale livello del welfare”. Risulta positivo per la provincia di Treviso l’andamento dei dati congiunturali, soprattutto per l’export. Difficoltà invece per i giovani ad entrare nel mondo del lavoro: un ragazzo su cinque fra i 15 e i 24 anni risulta disoccupato. Tuttavia, a livello regionale nel secondo trimestre di quest’anno il tasso di disoccupazione è sceso al 4,4%, un punto percentuale in meno rispetto a quello registrato nel primo trimestre.  
   
   
INDAGINE FAMIGLIE MARCHIGIANE E MERCATO DEL LAVORO 2010.  
 
 Ancona, 11 Ottobre 2011 - ´Indagine 2010 Famiglie Marchigiane e Mercato del Lavoro (Fmml)´ La famiglia tiene il sistema, fatto da un tessuto solido che previene il degrado sociale. Come e` tradizione, i marchigiani sanno ancora risparmiare Il sistema familiare marchigiano tiene. E la famiglia in sostanza funge da ammortizzatore sociale, come redistributore del reddito tra i componenti, fattore incisivo che insieme alla contrazione dei consumi, fa diminuire anche l´indice di poverta` relativa nelle Marche , che e` passato in tre anni dal 10.3% del 2008 al 10.2% del 2009 al 9,9% nel 2010. Anche se il tenore di vita delle famiglie si e` abbassato (ma l´84% del totale delle famiglie marchigiane vive in case di proprieta`), tuttavia si conferma il ruolo chiave della famiglia marchigiana´ in media composta da 2,8 elementi e 1,8 percettori di reddito e 1,7 figlio- come collante per la tenuta del sistema socio- economico piu` in generale. E´ questo il dato positivo che emerge dall´indagine presentata oggi in Regione sulle ´Famiglie marchigiane e Mercato del Lavoro-2010 ( Fmml) ´ che ha riguardato nella sua terza edizione, un panel di 2500 famiglie e 7157 persone residenti in 59 comuni marchigiani. La ricerca promossa dalla Regione ´ assessorato al Lavoro-formazione ha visto un lungo e impegnativo lavoro, come ha sottolineato Marco Canonico, responsabile dell´Osservatorio del Mercato del Lavoro , che ora anche grazie al servizio Statistica della Regione sara` consultabile in un database. Al termine della presentazione, la tavola rotonda moderata dal dirigente regionale Fabio Montanini, alla quale hanno partecipato Raffaele Morese- Segretario generale Associazione Nuovi Lavori, Antonio Di Stasi docente di Diritto del lavoro, Daniela Barbaresi Cgil-cisl-uil , Enrico Loccioni delegato Educational per Confindustria Marche. ´I dati del 2010 ci dicono ´ ha commentato l´assessore Marco Luchetti nelle conclusioni della tavola rotonda ´ che i giovani sono ancora la fascia piu` penalizzata dalla mancanza di lavoro. Occorre allora privilegiare percorsi di orientamento piu` mirati e promuovere politiche non segmentate, ma far dialogare sempre piu` la scuola, i giovani, le famiglie e il mercato del lavoro. Mondi ancora troppo distanti tra loro. Questi risultati ci aiuteranno molto nell´affrontare le nuove politiche attive del lavoro per intervenire su questi gap, per aprire ad una cultura nuova del lavoro che parta anche dalla diffusione della conoscenza presso i giovani delle eccellenze produttive marchigiane, a mio avviso ancora troppo sconosciute agli studenti. Interventi che incentivino alla dignita` di qualsiasi lavoro e che ridiano anche il senso di prospettiva nel futuro che ora purtroppo manca.´ E se dall´ultimo rapporto Istat -2 trimestre 2011 emerge che il tasso di disoccupazione scende al 5,8% rispetto al 6,6% del 1 trimestre dell´anno in corso e gli occupati, rispetto al 1 trimestre 2011, nelle Marche salgono di + 8.000 unita`, tornando a livelli pre-crisi del Ii trimestre 2008, il 2010 ha segnato ´ secondo l´indagine Fmml´ molti spunti su cui riflettere. I risultati´ illustrati da Stefano Barbarini dell´Ass.ne Nuovi Lavori e coordinatore-mettono in evidenza che dal 2008 al 2009 si rileva una sostanziale diminuzione del tasso di attivita` ed un contestuale aumento della disoccupazione. Nel 2010 si riscontra una minore partecipazione al mercato del lavoro, fenomeno dovuto per lo piu` allo ´scoraggiamento´. Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) risulta ancora molto elevato (29,1%), sebbene in leggera contrazione rispetto al 2009 (30,8%). Ma gia` nel 2011, secondo Istat, le Marche presentano dati migliori di quelli nazionali: 9,3% contro il 14,6% dell´Italia. L´indagine Fmml registra inoltre la diminuzione del tasso di attivita` dei giovani (da 32,6% del 2009 al 28% del 2010) e quello di occupazione (dal 22,6% al 19,9%). Anche la variabile di genere risulta determinante: una donna su dieci e` disoccupata rispetto al piu` contenuto 7,0% dei maschi. Il reddito familiare medio mensile nella regione al 1.10.2010 e` pari ad euro 2.213. La propensione al risparmio delle famiglie pare resistere alle difficolta` causate dalla crisi economica, mentre quelle costrette ad indebitarsi sono stabili. Il reddito medio dei cittadini marchigiani nel 2010 e` pari ad euro 1.308. La discriminazione di genere nel livello reddituale continua (gli uomini guadagno in media il 32%). I lavoratori che subiscono maggiormente la contrazione del reddito sono gli autonomi (-13,2%), che risultano pero` quelli con guadagno piu` alto (´1.485 in media). I lavoratori piu` poveri rimangono i parasubordinati (´ 828), che guadagnano un 1,1% in piu` rispetto al 2009. (ad´e) Altri dati rilevati dall´indagine del 2010 Il Mercato Del Lavoro Il 14,3% dei lavoratori opera con contratti a termine, valore leggermente superiore a quanto rilevato dall´Istat su base nazionale (12,7%). Gli occupati con contratto part-time sono invece un sesto del totale (15.2%), composti prevalentemente da donne. Rispetto alle scorse rilevazioni diminuisce l´incidenza percentuale del lavoro non standard (era pari a 18,8% nel 2009 e 18,2% nel 2008), mentre quella del part-time, seppure leggermente piu` bassa rispetto allo scorso anno, appare in crescita rispetto al 2008 (16,2% nel 2009 e 13% nel 2008). Dedicano piu` ore al lavoro gli uomini con contratto di tipo subordinato, specialmente nel settore della meccanica e lavorazione di metalli. Redditi Familiari La diminuzione del reddito riguarda soprattutto le famiglie guidate da giovani, donne, parasubordinati e lavoratori autonomi, ovvero le famiglie del ceto medio e quelle piu` abbienti (dirigenti, lavoratori autonomi, artigiani, commercianti, libero professionisti, imprenditori). Al contrario, il reddito familiare appare in leggero aumento la` dove il capofamiglia ha un titolo di studio poco elevato (massimo licenza di scuola media), e` un impiegato o ha un´eta` superiore ai 64 anni (pensionati). A fronte di un peggioramento generale del tenore di vita delle famiglie marchigiane, nei tre anni oggetto di rilevazione si riducono progressivamente i livelli di concentrazione e diseguaglianza nella distruzione del reddito, misurati attraverso l´indice di Gini (0,33% nel 2008; 0,32% nel 2009 e 0,31% nel 2010). Quasi l´84% del totale delle famiglie marchigiane vive in case di proprieta`, percentuale in costante aumento negli anni; soltanto una quota pari a poco meno del 10% e` in affitto o subaffitto, mentre poco piu` del 6% usufruisce di altre forme di godimento del proprio alloggio (a riscatto, in usufrutto, in uso gratuito) La crisi economica ha prodotto dunque allo stato attuale la presenza di una compressione generalizzata dei livelli dei consumi ed un ridimensionamento del tenore di vita della popolazione, che ha coinvolto in misura piu` estesa alcune fasce sociali (giovani, donne). E´ possibile tuttavia che la solidita` del tessuto socio economico della regione ed il sistema di assistenza e supporto alle fasce sociali piu` deboli abbiano finora contenuto la diffusione dei fenomeni di marginalita` e di degrado sociale. Redditi Da Lavoro Il reddito medio dei cittadini marchigiani nel 2010 e` pari ad euro 1.308. Dopo la leggera riduzione registrata nel 2009, il reddito medio da lavoro subisce una nuova corposa contrazione nel 2010, segno di una persistente sofferenza del mercato del lavoro (il rapporto Istat 2011 giustifica questa riduzione con una generale stagnazione della produttivita` del lavoro nell´ultimo decennio). In lieve flessione anche i redditi dei dipendenti (-3,2% rispetto al 2009, pari ad euro 1.268). In generale, i lavoratori con reddito piu` elevato, ossia quelli piu` adulti e con titoli di studio piu` elevati, registrano una contrazione piu` accentuata del reddito rispetto al 2009, elemento che va nella direzione gia` evidenziata di una diminuzione della disparita` economica tra i lavoratori (effetto riequilibratore della crisi), dove pero` il segno negativo appare predominante. Si puo` parlare quindi di un livellamento verso il basso dei redditi. Il tempo medio di lavoro settimanale dei cittadini marchigiani occupati risulta pari a circa 38 ore (41 per gli uomini e 34 per le donne). Lavorano piu` tempo gli autonomi (45 ore) e meno i parasubordinati (28 ore). Il reddito medio orario dei lavoratori marchigiani risulta nel 2010 di poco superiore ai 9 euro, con poche oscillazione di genere. Sono i dipendenti quelli che guadagnano di piu` rispetto alle ore lavorate. Gli occupati nel settore del legno e mobili, noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese, costruzioni ed edilizia, nonche` attivita` professionali, scientifiche e tecniche sono quelli che subiscono la contrazione del reddito piu` accentuata. Al contrario, il reddito appare in aumento soprattutto per gli occupati in attivita` finanziarie, bancarie ed assicurative, attivita` artistiche, sportive e di intrattenimento.  
   
   
MINORI: UNA´CARTA DI PALERMO´PER COOPERAZIONE INTERNAZIONALE  
 
Palermo, 11 ottobre 2011 - " Una ´Carta di Palermo´, che getti le basi per una rete transnazionale di servizi territoriali per i minori e le famiglie. Rappresenterebbe il primo passo di un percorso condiviso con le altre regioni italiane e altri paesi europei, per combattere l´esclusione sociale dei soggetti piu´ deboli". Lo ha proposto l´assessore regionale per l´Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, nel corso di un incontro bilaterale tra l´Autorita´ di gestione del Fondo Sociale Europeo della Bulgaria, e i rappresentanti dell´Adg Fse delle Regioni Italiane per la presentazione di un progetto relativo alla deistituzionalizzazione dei minori. Al centro dell´incontro, le problematiche legate al percorso che ha previsto la chiusura degli istituti minorili e la nascita delle comunita´ di accoglienza per minori e che ha richiesto un adeguamento non solo dal punto di vista legislativo, ma anche dei principi e delle regole educative, nonche´ degli approcci psico-sociali alle situazioni di minori istituzionalizzati. Centorrino ha sottolineato l´attenzione del governo siciliano ai processi di cooperazione transnazionale e alle strategie per l´occupazione e per i processi di inclusione sociale e ha ribadito l´interesse verso la realizzazione di progetti integrati fra istituzioni e operatori volti al miglioramento della sostenibilita´ dei servizi. "La ´Carta di Palermo´- ha detto Centorrino - sancisce, a partire dall´ incontro di oggi, questo scambio d´idee tra Italia e Bulgaria per quanto riguarda la possibile realizzazione di un progetto Fse di cooperazione transnazionale". Alla riunione, che si e´ svolta a Palazzo dei Normanni, ha partecipato anche l´assessore regionale per la Famiglia, le Politiche sociali, il Lavoro, Andrea Piraino e una rappresentanza istituzionale del governo bulgaro.  
   
   
MANTOVA PROVINCIA MODELLO PER LA CONCILIAZIONE WELFARE SIA SEMPRE PIÙ AL CENTRO VITA DELLE IMPRESE  
 
Mantova, 11 ottobre 2011 - Opportunità e nuovi progetti per incentivare e sostenere il tema della conciliazione tra lavoro e famiglia nel mantovano. Questi i temi trattati ieri , nel corso di una conferenza stampa, dall´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione di Regione Lombardia, Carlo Maccari, e la vice presidente della Provincia di Mantova, Giovanna Martelli, in qualità di presidenti del Tavolo di indirizzo politico istituzionale. Maccari ha illustrato i risultati raggiunti nel primo anno di sottoscrizione dell´accordo territoriale e le prospettive della conciliazione a livello della provincia di Mantova dove nel 2010 il tasso di disoccupazione femminile è salito all´8,7%, superando per la prima volta il dato regionale (6,5%). ´La Regione - ha commentato Maccari - ha comunque sempre manifestato un forte interesse per le politiche sociali che permettono di coniugare la vita lavorativa con i bisogni e le necessità della vita familiare. Mantova rientra nella fascia più alta tra le città lombarde che ha ottenuto una quota di finanziamento complessiva di 850.000 euro per le misure di conciliazione. Un premio al consolidato impegno che il nostro territorio ha sempre mostrato sul tema´. A questi progetti già in itinere, Regione Lombardia ha voluto affiancare nuove opportunità per le piccole e medie imprese rivolte allo sviluppo di modelli organizzativi flessibili legati alla conciliazione dei tempi di vita e lavoro. Sono infatti ben 5 milioni di euro quelli stanziati per lo sviluppo di progetti di welfare aziendale innovativi da parte delle imprese che contribuiscono a programmi di assistenza e servizi (trasporto, dopo scuola, servizi aziendali per l´infanzia) a favore dei dipendenti (scadenza 17 ottobre 2011) con un bando della Direzione generale Famiglia e Solidarietà sociale. Un ulteriore bando da 1 milione e 135 mila euro destinato alle Pmi, e che riguarda sperimentalmente le 6 province di Mantova, Brescia, Bergamo, Cremona, Lecco e Monza e Brianza, è finalizzato a erogare servizi di consulenza specialistici in materia di piani di flessibilità aziendale e piani di congedo (scadenza 30 novembre). ´Sono misure importanti - ha concluso Maccari - per incentivare e rafforzare l´occupazione femminile e supportare la famiglia nella gestione quotidiana dei tempi, oltre a promuovere la partecipazione delle aziende alle politiche sociali e di welfare. Misure che non devono essere solo un´eccezione, ma una regola e un percorso comune che la Rete territoriale deve portare avanti´.  
   
   
LA VICEPRESIDENTE DELLA CALABRIA STASI HA PARTECIPATO ALLA RIUNIONE DEL COORDINAMENTO DEI GARANTI REGIONALI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA  
 
Catanzaro, 11 ottobre 2011 - Si è riunito ieri il coordinamento dei Garanti regionali dell’infanzia e dell’adolescenza. All’incontro, presieduto dal Garante della Regione Calabria Marilina Intrieri, hanno preso parte la Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, il Vicesindaco di Catanzaro Maria Grazia Caporale, il coordinatore dei Garanti Francesco Alvaro (Lazio), Aurea Dissegna (Veneto), Raffaello Sanpaolesi (Trentino), Simon Tschager (Bolzano). Alla riunione erano presenti inoltre i rappresentati dell’Ufficio del Garante: Massimo Micalella, Rosella Anfosso, Marina Pecoraro e Lucia Scuteri, assieme ai rappresentanti della Provincia di Cosenza e Crotone e del Comune di Cosenza. I Garanti si sono confrontati sulla nuova legge nazionale che il dodici luglio scorso ha istituito il Garante dell´infanzia e dell´adolescenza nazionale e le priorità che questa figura dovrà affrontare. L’incontro è stato anche un’occasione per rafforzare il dialogo interregionale e aggiornarsi sulle azioni dei Garanti istituiti presso le diverse regioni. Secondo la Vicepresidente Stasi “l’istituzione del Garante, con legge nazionale, rappresenta un fatto importante. Il gruppo di lavoro interregionale – ha aggiunto -, ospite oggi nella sede della nostra Regione, può avere effetti positivi sulle politiche legate all’infanzia e all’adolescenza. Soprattutto da noi in Calabria – ha sottolineato la Vicepresidente Stasi – il fenomeno giovanile è di natura “particolare” e necessita di un monitoraggio costante. Per questo, è auspicabile un confronto continuo tra Istituzioni locali per raccogliere maggiori informazioni legate ai diversi territori e intraprendere le giuste azioni legislative a sostegno delle emergenze. Auspico – ha concluso la Vicepresidente – che possa nascere un osservatorio regionale sull’infanzia e sull’adolescenza così come previsto nella Legge approvata lo scorso luglio dal Parlamento che istituisce per la prima volta in Italia l’ufficio del Garante”. Il garante della Regione Calabria Marilina Intrieri ha invece sottolineato lo spirito che anima il coordinamento dei Garanti. “La nostra è una funzione attiva – ha detto – legata essenzialmente all’osservazione delle distorsioni all’interno del mondo dell’Infanzia e dell’adolescenza. Dunque, intendiamo operare segnalazioni e correttivi grazie alle sinergie con le istituzioni locali”.  
   
   
INFANZIA, SEZIONI PRIMAVERA, LIGURIA: GARANTITO IL SERVIZIO PER L’ANNO 2011 – 2012. APERTE OTTO NUOVE SEZIONI  
 
 Genova, 11 Ottobre 2011 - Anche per l’anno 2011 -2012 viene garantita la continuità delle sezioni primavera in Liguria, con in più l’apertura di otto nuove strutture. Lo ha deciso la Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale alla formazione, istruzione e bilancio, Pippo Rossetti per continuare a dare un servizio di appoggio e di qualità alle famiglie liguri, destinato ai bambini di età compresa tra i 2 e i 3 anni che si collocano nella fascia intermedia tra l’asilo nido e la scuola materna. La prosecuzione del servizio è resa possibile grazie allo stanziamento regionale di 782.000 euro a cui si vanno ad aggiungere i 590.000 euro dello Stato. Sono in tutto 106 le sezioni primavera in Liguria di cui 10 nella provincia di Imperia, 24 in quella di Savona 61 nella provincia di Genova e 11 in quella della Spezia. “Sono molto soddisfatto per la prosecuzione e il potenziamento dell’esperienza delle sezioni primavera sul territorio regionale – ha dichiarato l’assessore Rossetti – nonostante la diminuzione dei trasferimenti governativi quest’anno il numero delle sezioni aumenta proprio perché comprendiamo la validità educativa dell’iniziativa per i nostri bambini”. “Questo è stato possibile – ha ribadito Rossetti – grazie anche alla collaborazione effettiva con l’ufficio scolastico regionale, con le scuole statali e comunali e con i gestori delle scuole paritarie. Un modello sperimentale che speriamo possa sempre più assestarsi in Liguria”. Avviate in Liguria nel 2007 le sezioni primavera hanno accolto in questi anni oltre 4.000 bambini tra i 24 e i 36 mesi accompagnandoli nel passaggio dal nido alla scuola materna e garantendo ai genitori una continuità del servizio di cura e pedagogico per i loro figli.  
   
   
FAMIGLIA: NIDI DI INFANZIA CRESCE LA CONTRIBUZIONE REGIONALE DEL FVG  
 
Trieste, 11 ottobre 2011 - E´ di poche settimane fa l´approvazione del nuovo regolamento regionale che disciplina il funzionamento e i requisiti tecnici e organizzativi per i nidi e i servizi per la prima infanzia, rivolti ai bambini da 0 a 3 anni. Ora arriva la contribuzione regionale destinata all´abbattimento delle rette a carico delle famiglie con risorse che la Giunta regionale ha rideterminato in aumento, nella sua ultima seduta, per uno stanziamento complessivo di 13,2 milioni di euro. "Due sono le linee di intervento che perseguono la medesima finalità -sottolinea l´assessore regionale alla famiglia Molinaro- ovvero sostenere un sistema di servizi per le famiglie con il contenimento delle rette a loro carico per favorire la crescita del numero dei frequentanti e, conseguentemente, l´ampliamento e la diversificazione dell´offerte nel territorio". La prima linea è destinata ai gestori dei servizi (Comuni, privati e privato sociale) e, relativamente all´anno 2010/2011 appena concluso, registra la già avvenuta presentazione di 162 domande tra le quali saranno ripartiti i 9,2 milioni di euro complessivamente disponibili. "Le assegnazioni finanziarie -sottolinea l´assessore Molinaro- tengono conto del numero di bambini accolti ma anche di parametri di qualità quali, ad esempio, il livello di formazione del personale e l´esistenza o meno di una graduazione delle rette in relazione al reddito delle famiglie. Gli eventuali aumenti di retta chiesti da alcuni gestori non trovano nessuna giustificazione nel comportamento della Regione che ha mantenuto e incrementato le risorse finanziarie, migliorando e semplificando anche le procedure". Le erogazioni ai soggetti gestori saranno disposte dall´Amministrazione regionale ad avvenuto completamento dell´istruttoria già in corso. La seconda linea di spesa è destinata, invece, direttamente alle famiglie con un Isee annuo inferiore ai 35.000 euro e prevede uno stanziamento di complessivi 4 milioni di euro per l´anno 2011, da erogare agli interessati previa domanda inoltrata mediante il servizio sociale dei Comuni. "Tra poche settimane gli interessati potranno presentare le apposite domande tramite i Comuni - precisa ulteriormente l´assessore Molinaro- e per la prima volta, a seguito dell´avvenuta approvazione del regolamento regionale, potranno presentare istanza non solo le famiglie con figli che frequentano i nidi di infanzia ma anche quelle con figli che usufruiscono dei servizi integrativi, come i centri per bambini e genitori, gli spazi gioco e il servizio educativo domiciliare. Quest´ultimo è una opportunità molto attesa anche da associazioni del mondo economico che si sono direttamente impegnate per la diffusione della nuova proposta di servizio. "Intendiamo così favorire la diversificazione dell´offerta dei servizi e la loro diffusione, tramite le nuove tipologie disciplinate dal regolamento - spiega ancora l´assessore- anche in quelle zone ancora sprovviste e con popolazione sparsa, dove è difficile o impossibile istituire asili nido". Le due nuove linee di spesa costituiscono una parte dell´azione regionale in favore della famiglia che ben presto presenterà ulteriori novità: entro l´anno infatti sarà pubblicato il bando per l´accesso ai contributi in conto capitale a favore degli interventi di realizzazione o completamento delle strutture stesse e dei relativi arredi. Entro novembre invece ci sarà la pubblicazione del bando a sostegno dei progetti delle famiglie. I nuovi interventi si aggiungono a quelli già collaudati come Carta Famiglia, assegni per i nuovi nati, sostegno alle attività di formazione e informazione per la coppia e la famiglia e azioni per le famiglie numerose.