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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Marzo 2012
Politica
UE, ELEZIONI IN RUSSIA: PUTIN RIMANE AL POTERE, MA PER QUANTO?  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2012 - Domenica 4 marzo Vladimir Putin è stato eletto presidente per la terza volta. L´opposizione denuncia una frode elettorale. Già in dicembre delle importanti manifestazioni sono scoppiate a seguito dei presunti brogli delle elezioni legislative. Il deputato tedesco di centro sinistra Knut Fleckenstein, presidente della delegazione del Pe alla commissione per la cooperazione parlamentare con la Russia, intravede nelle contestazioni un segno dell´evoluzione della società russa. Le manifestazioni in reazione alle elezioni legislative di dicembre hanno avuto un impatto sulle elezioni dello scorso fine settimana? Knut Fleckenstein - Le manifestazioni a seguito delle elezioni della Duma in dicembre segnano un momento di svolta per la Russia. Questo cambiamento non porta ancora delle conseguenze sul sistema politico russo, ma è evidente che la società ha già subito un´evoluzione. La maggior parte dei cittadini che hanno manifestato rappresentano un ceto medio in crescita, che richiede il rispetto dei propri diritti in quanto cittadini. Ė un buon segno. Cosa significa l´ulteriore elezione di Putin nelle relazioni tra Ue e Russia? Kf - Una buona cooperazione è importante tanto per l´Ue quanto per la Russia. Il presidente Putin ne è ben cosciente e mi aspetto che faccia giocare alla Russia un ruolo più costruttivo e responsabile sulla scena internazionale. Abbiamo bisogno di collaborare con la Russia più efficacemente, per esempio per riequilibrare la situazione con la Siria e trovare delle soluzioni alla minaccia nucleare iraniana. Malgrado i problemi legati ai diritti umani, la Russia resta un attore principale nelle relazioni internazionali, un importante produttore di gas e un´aera con una crescita economica stabile. Quali sono i prossimi obiettivi dell´Ue? Kf - Le relazioni dell´Ue con la Russia sono costruite su solide basi economiche, sull´interdipendenza reciproca rispetto al settore dell´energia e su una cooperazione legata alla prossimità geografica. Non è sempre facile trovare il giusto tono ed equilibrio tra i diversi interessi, in particolare rispetto ai diritti fondamentali e i diritti dell´uomo. Penso che l´Ue debba rinforzare il dialogo politico, compreso quello tra la Duma e il Parlamento europeo. Sarà attraverso un dialogo serio e che continua nel tempo che potremo migliorare la cooperazione consolidando i nostri valori comuni e i nostri obiettivi. Come per esempio la liberalizzazione dei visti.  
   
   
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2012: PARITÀ DI RETRIBUZIONE PER LAVORO DI PARI VALORE  
 
 Bruxelles, 7 marzo 2012 - L´8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna. Sapete quanti giorni in più devono lavorare le donne europee nel 2012 per ricevere lo stesso stipendio degli uomini? La parità di retribuzione tra uomini e donne è il tema principale affrontato al Parlamento europeo durante la Giornata internazionale della donna , l´8 marzo. Mercoledì 7 marzo sarà organizzato un seminario con i giornalisti e verrà proiettato il film "Made in Dagenham", basato sulla storia dello sciopero delle operaie della fabbrica Ford di Dagenham (Regno Unito) che chiedevano uno stipendio uguale a quello dei loro colleghi. L´8 marzo, dalle ore 9 alle 12 e 30, puoi seguire in diretta una riunione interparlamentare sulla discriminazione salariale. A partire dalle ore 15, puoi chattare in diretta sulla pagina Facebook del Parlamento europeo con Mikael Gustafsson, presidente della commissione per i Diritti della donna e uguaglianza di genere.  
   
   
MIGLIAIA DI RAGAZZE SOTTRATTE ALLE MUTILAZIONI GENITALI ATTRAVERSO UN PROGETTO UE  
 
Bruxelles, 7 marzo 2012 - Un progetto innovativo dell´Unione europea e l´Unicef ha contribuito a cambiare gli atteggiamenti in migliaia di famiglie, comunità e molti altri paesi in modo da porre fine a pratiche tradizionali dannose, come le mutilazioni genitali femminili / escissione (Fgm / C) in Africa, secondo un rapporto su questo progetto finanziato dall´Ue è stato pubblicato poco prima Giornata internazionale della donna. Attraverso l´educazione e la consapevolezza, le ragazze di migliaia di comunità provenienti da Egitto, Eritrea, Etiopia, Senegal e Sudan non sono più sottoposte alla pratica. In Senegal, dove il 28% delle donne tra i 15 ei 49 sono sottoposti a mutilazioni genitali femminili / escissione, il progresso sorprendente è stato fatto. In poco meno di un decennio, più di 5.300 comunità hanno abbandonato questa pratica. Senegal potrebbe quindi diventare il primo paese a dichiarare il suo totale abbandono, probabilmente nel 2015. In Egitto, dove il 91% delle donne sono colpite da questa pratica, il progetto ha anche raccogliere qualche progresso, le mutilazioni genitali femminili / escissione diventando meno comune tra i più giovani. Il numero di famiglie che accettano l´abbandono di questa pratica è aumentata in modo significativo, da 3.000 nel 2007 a 17.772 nel 2011. In Etiopia, nonostante i tassi di prevalenza elevati, la pratica è in calo (tra il 2000 e il 2005, il tasso passato da 80 a 74%). Il progetto ha contribuito ad accrescere la consapevolezza dei pericoli delle mutilazioni genitali femminili / escissione, favorendo lo svolgimento di dibattiti su larga scala all´interno delle comunità e di un dibattito nazionale sulle questioni relative ai diritti umani, e decisionale collettivo dai social network esteso le norme che riguardano le relazioni tra uomini e donne. Con questo metodo, le comunità si sono riunite per fare dichiarazioni pubbliche sulla abbandono di questa pratica in interi quartieri. Andris Piebalgs, Commissario per lo sviluppo, ha accolto favorevolmente i risultati: "Trovo del tutto inaccettabile che il Xxi ° secolo, questa pratica, che va chiaramente contro i diritti umani, è ancora in corso. È per questo che sono così contento che con l´Unione europea può davvero fare la differenza. Attraverso la sensibilizzazione dei pericoli di mutilazioni genitali femminili / escissione, abbiamo aiutato le scelte per le giovani donne provenienti da tutta l´Africa, nonché consentire loro di diventare membri attivi della loro comunità nel futuro. "  
   
   
COTER: LA COMMISSIONE PONE LE BASI PER PARERI DEL CDR SUI REGOLAMENTI DEI FONDI STRUTTURALI  
 
Lisbona, 7 Marzo 2012 - La flessibilità, la semplificazione, il pieno coinvolgimento delle regioni e delle città nella definizione e attuazione dei programmi operativi e dei contratti di partenariato. Queste sono le chiavi di volta per il successo della futura politica di coesione in base a 4 pareri sui regolamenti sui fondi strutturali adottati nel corso della riunione della Commissione del Cdr Politica di coesione territoriale (Coter), tenutasi a Lisbona il 5 marzo. Regolamento Generale - Il parere approvato all´unanimità il regolamento generale dei fondi coperti dal quadro strategico comune, elaborato da Catiuscia Marini (It / Pse), presidente della Regione Umbria, imposta la visione Cdr delle priorità globali della nuova fase di programmazione. Il parere ribadisce il fermo rifiuto di qualsiasi condizionalità macroeconomica penalizzando le autorità regionali a seguito di inosservanza degli obblighi degli Stati membri ´. Esso esprime il supporto per le scelte strategiche, quali l´introduzione della nuova categoria delle regioni di transizione e il principio di concentrazione tematica degli investimenti proposti dalla Commissione. Tuttavia, un uso eccessivo di soglie e percentuale fissa per l´allocazione delle risorse renderebbe la progettazione dei programmi operativi margini troppo complesse e più ampia di flessibilità vengono richiesti al fine di rispondere alle esigenze locali e regionali, gli investimenti adattando alle specificità territoriali. A questo proposito, uno dei messaggi chiave avanzate dalla Coter è la necessità di un forte coinvolgimento di regioni e città nella formulazione dei contratti di partenariato, insieme agli Stati membri. Per quanto riguarda la valutazione dell´attuazione dei fondi, invece di dedicare il 5% delle risorse disponibili ad una riserva di premialità che servano a premiare il raggiungimento dei traguardi fissati nei programmi, membri della commissione sostenere l´introduzione di una "flessibilità riserva" costituito da fondi non spesi, per finanziare, ad esempio, iniziative sperimentali in materia di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Per quanto riguarda la semplificazione, il parere prevede la soppressione delle disposizioni che introducono nuovi organismi di accreditamento, nonché per una riduzione di gestire dovere di presentarsi autorità e una razionalizzazione dei controlli e audit. Fondo Europeo Di Sviluppo Regionale - Una maggiore flessibilità e un ammorbidimento delle percentuali obbligatorie in tematiche assegnazioni fondi sono anche tra le principali richieste contenute nel parere sul regolamento per i Fondi europei di sviluppo regionale (Fesr) redatti da Michael Schneider (De / Ppe), Segretario di Stato e delegato del lo Stato della Sassonia-anhalt per la Federazione tedesca. Il parere affronta alcune delle questioni più controverse nella nuova normativa, come ad esempio i criteri di selezione per gli investimenti infrastrutturali nelle regioni più sviluppate, l´inclusione di grandi imprese in aiuti Fesr per gli investimenti delle imprese, l´inclusione di enti privati ​​di ricerca, oltre pubblico quelli, tra i beneficiari dei progetti di ricerca e innovazione finanziati. All´interno del dibattito, il relatore fortemente a favore di una più ampia flessibilità al fine di massimizzare l´impatto degli investimenti del Fesr e la loro attenzione sulla competitività territoriale. Inoltre, il parere prevede l´utilizzo di una definizione più ampia di zone caratterizzate da svantaggi naturali o demografici ed esprime sostegno per l´accento posto dalla Commissione su sviluppo urbano sostenibile, una priorità su cui il 5% delle risorse disponibili saranno investiti. In questa prospettiva, il ruolo del Comitato delle regioni nel promuovere la condivisione delle migliori pratiche e nel controllo dell´attuazione della politica è stata sottolineata con il rischio di duplicazione derivante dalla piattaforma di sviluppo urbanistico delineato nella proposta di regolamento. Fondo Sociale Europeo - In relazione alle nuove regole per il Fondo sociale europeo (Fse), il parere elaborato da Konstantinos Simitsis (El / Pse), sindaco di Kavala, riconosce l´importanza dell´aumento della dotazione del fondo. Pur riconoscendo il valore di promuovere un più forte peso dei progetti Fse negli Stati membri ´e regioni strategie di sviluppo, si oppone il metodo rigoroso delle quote del Fse per categoria della regione e chiede che le percentuali indicative da tradurre in azioni adeguate alle reali esigenze delle comunità locali. Riguardo al campo di applicazione del fondo, il parere mette in guardia circa il rischio del Fse diventare uno strumento dedicato esclusivamente alla strategia Europa 2020, perdendo la sua funzione di leva di coesione sociale. Deplora inoltre l´assenza di qualsiasi riferimento alla promozione flexicurity nel mercato del lavoro - un problema coperto in Europa 2020 orientamenti integrati. Fondo Di Coesione Europea - Il parere sulla proposta di regolamento sul Fondo di coesione, elaborata da Romeo Stavarache (Ro / Alde), sindaco di Bacău, affronta alcune delle questioni più controverse nella proposta della Commissione, quali la condizionalità macroeconomiche e il nuovo strumento Connettere l´Europa (Cef) . Il parere sottolinea il ruolo della governance multilivello nel garantire uno sviluppo territoriale equilibrato e di una efficace attuazione del Fondo di coesione-driven investimenti in infrastrutture. Si compiace del valore aggiunto del Cef per lo sviluppo territoriale delle regioni e città dell´Ue. Tuttavia, vi è il pericolo di non riuscire a preparare maturi progetti transfrontalieri e ad attuare pienamente bilancio della nuova struttura. Questo bilancio non è ancora chiaro, ad esempio per quanto riguarda gli stanziamenti nazionali e per l´integrazione con i progetti Fesr così come per il Fondo di coesione stessa. Per quanto riguarda le priorità di spesa, il parere supporta la selezione della Commissione delle aree di azione e sottolinea l´importanza crescente delle politiche abitative e la possibilità di sostenere progetti volti a migliorare il rendimento energetico degli edifici. "Oggi la nostra commissione ha adottato un parere del Comitato delle regioni cruciali sulla politica di coesione. L´ultima occasione è stata nel 2005 e la prossima sarà nel 2019 ", ha detto il presidente Coter Michel Delebarre (Pse / Fr ), sindaco di Dunkerque, con riferimento all´attività istituzionale del Comitato delle regioni sul passato e sui futuri fondi strutturali periodi di programmazione. Un forte apprezzamento per la qualità del lavoro svolto dai relatori e membri della commissione è stata espressa anche dal sindaco di Lisbona Antonio Costa (Pt / Pse), che ospita la sessione. I pareri saranno presentati per la discussione e adozione alla prossima sessione plenaria del Cdr sul 03-04 Maggio Visita il sito web del Cdr : www.Cor.europa.eu    
   
   
BRUXELLES, PIÙ STRETTA LA COLLABORAZIONE FRA TOSCANA E CATALOGNA  
 
Firenze, 7 marzo 2012 – Una più stretta collaborazione fra le regioni Toscana e Catalogna, con l’obiettivo di rendere ancora più efficaci le politiche per l’occupazione, la formazione e lo sviluppo economico delle due aree. E’ questo il frutto dell’intesa fra Regione Toscana e Generalitat de Catalunya, siglata ieri a Bruxelles in attuazione dell’accordo da tempo esistente fra le due Regioni. A Bruxelles, ieri pomeriggio, l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini si è incontrato con il direttore della Dg Impresa ed Occupazione della Commissione europea, Ester Sanchez. E’ a latere di questo incontro che è stata siglata l’intesa con la Catalogna. L’intesa concretizza gli obiettivi dell’accordo fra le due regioni, che punta a rafforzare le politiche e i servizi per l’incontro domanda-offerta di lavoro, il raccordo fra politiche del lavoro e politiche di sviluppo economico su base locale e regionale, qualificare il capitale umano per favorirne l’adattamento e l’adeguamento al sistema produttivo e ai suoi processi di cambiamento. In particolare per il periodo 2011-2013 sono stati individuati obiettivi specifici, fra cui la promozione di azioni di mobilità nei settori dell’automotive e del turismo, che accomunano l’economia toscana e quella catalana. “L’iniziativa – ha ricordato l’assessore Simoncini – si inserisce in un contesto di interventi per stimolare la consapevolezza di una comune cittadinanza europea, investendo sulla mobilità e valorizzando la dimensione internazionale. Siamo infatti consapevoli che, per essere più competitivi sul mercato del lavoro internazionale, i nostri giovani devono allargare il proprio orizzonte formativo e aprirsi al mondo. La Toscana sta oggi lavorando su questo grazie alle risorse del Fondo sociale europeo che, con il programma operativo 2007-2013, ha deciso di destinare alla mobilità 27 milioni di euro, sull’asse “Transnazionalità e interregionalità”. Per dare attuazione all’accordo sono stati decisi due appuntamenti di lavoro che si terranno in maggio e giugno a Barcellona e Firenze e che affronteranno, in particolare, il tema della riforma dei centri dell’impiego che è in atto, in Catalogna e che a breve, anche alla luce della riorganizzazione delle Province riguarderà anche la Toscana. Domani questi temi saranno al centro anche dell’assemblea di Earlall, l’associazione delle regioni europee per il lifelong learning, di cui l’assessore Simoncini è il presidente. Seguirà il seminario del programma Osa (One step ahead), focalizzato sui giovani.  
   
   
FORMIGONI: NON RETORICA MA POLITICHE PER LA DONNA L´8 MARZO PALAZZO LOMBARDIA APERTO E CORREDO FRETTE OMAGGIO AI NEONATI RILANCIO DELL´IMPEGNO PER LA CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO  
 
 Milano, 7 marzo 2012 - Un corredo completo di Frette in dono a tutti i bimbi che nasceranno in Lombardia l´8 marzo 2012, Festa della donna, e l´apertura straordinaria, la sera dello stesso giorno, al pubblico del Belvedere di Palazzo Lombardia, il view-point più alto d´Italia. E anche un convegno, oggi, per promuovere la sicurezza della donna sul lavoro e l´assicurazione contro gli infortuni delle casalinghe. E´ questo il programma delle iniziative che quest´anno Regione Lombardia mette in campo per celebrare la donna nel suo valore personale, come pure nella sua dimensione lavorativa e familiare. ´Niente di retorico né di tradizionalmente scontato - ha sottolineato il presidente Roberto Formigoni, nel corso della conferenza stampa di presentazione delle iniziative tenuta insieme all´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli, al sottosegretario alle Pari opportunità, Moda e Design Ombretta Colli e a Laurence Franklin, amministratore di Frette srl, multinazionale della biancheria di qualità con epicentro a Monza. Presente anche Monica Guarischi, che promuove, da delegato, la Politica dei tempi. ´Regione Lombardia - ha aggiunto Formigoni - sviluppa un´iniziativa costante per aiutare le donne a conciliare il tempo di lavoro con l´essere donne, madri, quindi con la famiglia´. Omaggio In Cima Alla Lombardia - L´8 marzo la Regione aprirà al pubblico il 39° piano di Palazzo Lombardia, dalle 18.30 alle 24. Si potrà dunque salire al belvedere, accolti da musica dal vivo e con la possibilità di farsi scattare una foto-ricordo su uno sfondo irripetibile: è il belvedere più alto d´Italia, 161 metri, con panorama mozzafiato dal Monte Rosa all´Appennino nelle ore diurne, con uno straordinario notturno punteggiato di luci dopo il tramonto. Nella sera di San Valentino, il 14 febbraio scorso, il flusso dei visitatori, nelle stesse ore, è stato ininterrotto, facendo registrare, allo scoccare della mezzanotte, 2500 presenze. Per tutti una grande e bella emozione. E una raffica di foto scattate con i telefonini e subito fatte rimbalzare sui social network. Più Valore E Tutele Al Lavoro Femminile - Una donna, in caso di incidente sul lavoro o di malattia professionale che ne comprometta le capacità fisiche in modo grave e permanente, subisce danni molteplici: si riduce la sua capacità lavorativa e quindi le sue potenzialità di mantenere il proprio reddito; diminuisce, o si annulla del tutto, la sua capacità di svolgere il lavoro di cura e familiare. Di questo argomento si discuterà domani, mercoledì 7 marzo, nel convegno ´Più valore al lavoro delle donne´, in programma a Palazzo Pirelli con la partecipazione, tra gli altri, del presidente Roberto Formigoni, del sottosegretario alle Pari opportunità, Moda e Design Ombretta Colli, della vice presidente del Consiglio regionale Sara Valmaggi e della delegata alle Politiche dei tempi e Tutela dei consumatori Monica Guarischi. Al centro del dibattito anche il Disegno di legge, presentato dalle senatrici Ombretta Colli (Pdl) e Silvana Amati (Pd) e stilato in collaborazione con Anmil, l´Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro, per garantire maggiori tutele alle donne in caso di infortuni. L´obiettivo è quello di integrare la legislazione vigente in materia di sicurezza e, in particolare, la legge 493/99 che prevede un´assicurazione Inail per le casalinghe (tra i 18 ed i 65 anni) in caso di incidenti domestici. Il disegno di legge mira a far riconoscere gli infortuni in ambito lavorativo e nelle malattie professionali, prevedendo una diversa determinazione dell´indennizzo, nonché un´integrazione temporanea di reddito durante l´infortunio, in particolare in presenza di figli di età inferiore ai tre anni. Corredo Frette Per Le Neo-mamme Dell´8 Marzo - La terza iniziativa è realizzata da Regione Lombardia in collaborazione con Frette: tutti i bambini che nasceranno l´8 marzo in Lombardia riceveranno in dono un corredo completo Frette, che li accompagnerà durante i loro primi mesi di vita. Il corredo comprende tra l´altro la biancheria per la culla, teli per il bagnetto, una copertina in pile e una trousse in piquet. Anche i bambini che nasceranno il 13 maggio, Festa della mamma, avranno lo stesso dono. Sconti E Outlet - A partire dall´8 marzo fino al 31 dicembre 2012 Frette offrirà a tutte le donne di Lombardia uno sconto del 50 per cento per l´acquisto dei prodotti della linea baby (per usufruire dello sconto si dovrà esibire la Crs). Dopo il 13 maggio verrà allestito a Palazzo Lombardia un temporary outlet di prodotti della collezione Frette. Frette donerà il 10 per cento del fatturato totale al fondo ´Nasko´. Fondo Nasko - Il Fondo ´Nasko´ consente di erogare sino a 4500 euro (250 al mese per 18 mesi) alle donne a basso reddito, che decidono di non interrompere la gravidanza. ´Finora sono state 2400 e 700 sono i bimbi già nati - ha detto l´assessore Boscagli - e ciò non solo grazie all´impegno economico della Regione, ma anche alla rete di 138 consultori familiari pubblici e privati e di 39 Centri di aiuto alla vita, all´attivazione, nel 2010, del Comitato strategico per la conciliazione, alla stipula di 13 accordi sul territorio con le istituzioni pubbliche locali e i soggetti privati ed economici a sostengo di numerosi progetti e, infine, grazie ala messa a disposizione di strumenti di sostegno come la Dote servizi e la Dote conciliazione´. Conciliazione Famiglia-lavoro ´L´iniziativa di Frette - ha detto mister Franklin - nasce dall´attenzione che la nostra azienda dedica alla vita familiare dei suoi clienti e dei suoi dipendenti e all´equilibrio tra vita familiare e vita professionale delle donne´. ´E´ una bellissima cosa - ha sottolineato Ombretta Colli - che un bambino nasca trovando già un dono. L´idea di Frette è interessante non solo per la Lombardia: altre aziende in altre Regioni potrebbero prenderne spunto´.  
   
   
FORMIGONI: MOLTI ENTI AUMENTANO LE TASSE, NOI NO PUNTO DI FORZA DA ANNI, LA GESTIONE OCULATA DELLE RISORSE NIENTE RICORSO A LEVE FISCALI PREVISTE DALLE LEGGI NAZIONALI  
 
Milano, 7 marzo 2012 - ´Nel giorno in cui molte Amministrazioni regionali e locali decidono di aumentare le tasse per coprire buchi e disavanzi dei propri bilanci, Regione Lombardia decide ufficialmente di non farlo: in Regione Lombardia non aumenterà nessuna tassa. La gestione oculata delle risorse, che per noi non è cosa nuova ma è ben salda nel nostro Dna, ci permette di tutelare i nostri cittadini e di non pescare nelle loro tasche soprattutto in un momento cosi difficile´. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, commentando le recenti notizie dell´aumento dell´imposizione fiscale a cui sono costretti alcuni Enti pubblici italiani. ´Se la Regione utilizzasse al massimo la leva fiscale consentita e suggerita dalle leggi nazionali - aggiunge il presidente Formigoni - potrebbe mettere in cassa 2 miliardi e 228 milioni di euro. Ma non è e non sarà necessario. Merito della nostra costante e ostinata volontà di raggiungere obiettivi di qualità nell´erogazione dei servizi, veicolando sulla spesa produttiva le risorse risparmiate dai costi improduttivi o di funzionamento´. Tutti Gli Aumenti Che La Lombardia Non Farà - ´Se volesse, ma non lo farà - spiega l´assessore alle Finanze Romano Colozzi - la Regione potrebbe portare al massimo l´aliquota addizionale dell´Iperf, incassando 392 milioni in più; aumentare dello 0,9 per cento l´Irap con un gettito di 1 miliardo e 474 milioni; ripristinare la tassa sul gas metano (abolita da 10 anni, unico caso in Italia), guadagnando 210 milioni; aumentare di 25 centesimi al litro l´accisa sui carburanti, recuperando 39 milioni; aumentare del 10 per cento la tassa automobilistica, con un gettito aggiuntivo di 98 milioni; introdurre altri balzelli minori per complessivi 15 milioni´. ´È giusto che i Lombardi sappiano - conclude il presidente Formigoni - che i loro amministratori regionali hanno sempre considerato le risorse del bilancio come soldi di tutti e non come soldi di nessuno. Questa impostazione permette ora di tutelare cittadini e imprese da odiosi aumenti´.  
   
   
LA REGIONE VENETO DISCIPLINA LE PROCEDURE PER SERVIZI, FORNITURE E LAVORI IN ECONOMIA. UNO STRUMENTO PER ASSICURARE IL BUON GOVERNO DELLA SPESA PUBBLICA  
 
Venezia, 7 marzo 2012 - La Giunta regionale del Veneto ha approvato ieri una deliberazione con la quale disciplina organicamente le procedure di acquisizione “in economia” di servizi, forniture e opere pubbliche. “Si tratta – ha spiegato l’assessore Massimo Giorgetti – di un provvedimento che recepisce la riforma in materia di appalti avviata nel 2006 e completatasi lo scorso giugno con l’entrata in vigore del Regolamento attuativo del Codice dei Contratti Pubblici. Con questa deliberazione la Regione intende rendere più snelle ed omogenee le proprie procedure di gara alternative a quelle ordinarie di evidenza pubblica, purché siano sempre assicurate condizioni di massima trasparenza e di reale economicità dell’operato dell’Ente”. L’attivazione dell’istituto degli affidamenti “in economia” consente, entro i limiti di spesa posti dal legislatore statale e per determinate tipologie di acquisizioni, il conseguimento di un effettivo snellimento dell’iter amministrativo di un appalto pubblico, potendosi legittimamente individuare processi più flessibili, “col risultato – precisa Giorgetti – di restringere in modo significativo la tempistica necessaria per l’espletamento delle procedure e per l’esecuzione dei contratti così affidati, a tutto beneficio delle amministrazioni, che si sobbarcano minori costi e nel contempo risultano essere più veloci ed incisive nello svolgimento delle loro attività”. Giorgetti ha ricordato che questo provvedimento è stato adottato dopo un iter amministrativo che ha visto la concertazione fra le diverse Strutture regionali interessate, le quali hanno fatto emergere le loro specifiche esigenze organizzative. “I nostri uffici possono così finalmente lavorare – ha detto l’assessore – utilizzando uno strumento, aggiornato al quadro normativo statale, che per la prima volta accorpa disposizioni che antecedentemente si rinvenivano in diverse fonti”. Riguardo ai contenuti, la Giunta regionale ha inteso conseguire gli obiettivi di efficacia ed economicità dell’azione amministrativa strutturando l’intero provvedimento in funzione dell’attuazione del principio comunitario di proporzionalità, secondo cui, comunque, la congruità degli atti di una Amministrazione deve essere valutata rispetto allo scopo che gli stessi atti perseguono, in termini di idoneità, necessarietà e adeguatezza. Le semplificazioni, quindi, riguardano le procedure, sia “a monte” che “a valle” della realizzazione dell’appalto pubblico; il controllo sul possesso dei requisiti che gli operatori economici dichiarano in fase di partecipazione alla procedure di appalto; le cauzioni e garanzie, sia in sede di gara e che per l’esecuzione del contratto; l’individuazione di specifici limiti economici (diversificati per lavori, servizi e forniture) al di sotto dei quali è possibile ricorrere all’affidamento diretto dell’appalto. “Abbiamo regolamentato ciò che sino a ieri era discrezionale – ha concluso Giorgetti – avendo come obiettivo principale quello di assicurare il buon governo della spesa pubblica. E’ mio auspicio che tale provvedimento, ancorchè formalmente adottato per gli appalti di competenza dei soli Uffici regionali, possa essere valutato nei suoi contenuti innovativi e condiviso come ‘atto di indirizzo’ anche da parte di tutte le altre Stazioni appaltanti del Veneto, che ben potranno recepirlo negli specifici atti regolamentari inerenti la loro attività contrattuale”.  
   
   
INNO A SCUOLA. ZAIA A BORRELLI: HO DETTO IO OGGI AI GIORNALISTI CHE L’AUTORE DELLA LEGGENDA DEL PIAVE E’ CAMPANO  
 
 Venezia, 7 marzo 2012 - “Tra Gaeta e Borrelli, entrambi napoletani, la differenza è sostanziale: il primo sapeva scrivere ottima musica, come appunto La leggenda del Piave. Il secondo mi sembra stonato, visto che mi ‘risponde’ non richiesto. Sull’argomento da lui trattato posso solo dirgli che sono stato io stesso a ricordare oggi ai giornalisti che Giovanni Gaeta era campano”. Lo ha affermato ieri il presidente del veneto Luca Zaia, commentando la nota con la quale il commissario campano dei Verdi “se la prende con me, ma francamente non ne capisco la ragione. Forse è una sua questione personale e utilizza la parola ‘Zaia’ per far funzionare il motore di ricerca del suo computer”. “Il fatto che Gaeta sia napoletano è per me del tutto irrilevante: questo maestro ha creato musica e parole che qui sono nel cuore dei veneti. Ho proposto ‘La Leggenda del Piave’ perché ricorda una guerra di popolo e perché questa melodia è capace di unire più di altre ed è radicata nel sentimento di una comunità che, nel Veneto, ha vissuto sulla sua pelle le vicende di una guerra sanguinosa”.  
   
   
TONDO INCONTRA A ROMA PARLAMENTARI FVG  
 
Trieste, 7 marzo 2012 - Il punto sui rapporti tra Friuli Venezia Giulia e Governo è stato fatto nell´incontro che il presidente della Regione Renzo Tondo ha avuto ieri sera a Roma, nella sede di rappresentanza in piazza Colonna, con i parlamentari eletti in regione, che si sono presentati all´appuntamento a ranghi pressoché completi. In apertura, il presidente Tondo ha riferito sull´incontro che ha avuto nel pomeriggio, sempre a Roma, con il ministro Piero Gnudi, che ha la delega per gli Affari regionali. Al ministro, Tondo ha posto una questione di fondo, in merito all´apertura del tavolo sulle questioni aperte fra Stato e Regione, così come concordato con il presidente del Consiglio Mario Monti nell´incontro a Palazzo Chigi il 2 febbraio scorso. Ebbene, a un mese di distanza il tavolo non è ancora partito, e su questo Tondo ha chiesto una risposta a Gnudi, che ha garantito il suo immediato e forte pressing nei confronti del ministero dell´Economia e delle Finanze. Sulla decisione del Consiglio dei ministri di impugnare alcune norme della Finanziaria regionale, Tondo ha detto che questo rientra nell´ordine formale delle cose, così come la necessità della Regione di resistere in giudizio. La sinergia fra Regione e parlamentari del Friuli Venezia Giulia ha finora consentito di ottenere risultati importanti nei rapporti con il Governo, come il ripristino del trasferimento compensativo sull´ex Ici prima casa e l´abolizione della doppia tassazione sull´energia. Ora bisogna lavorare bene sulla benzina, secondo Tondo, per permettere di stabilizzare lo sconto nella fascia confinaria e disincentivare così gli acquisti degli automobilisti in Slovenia. Il presidente della Regione era affiancato dall´assessore alle Finanze Sandra Savino, proprio per fare il punto tecnico sulla questione della benzina, e dall´assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi. Tondo ha voluto ringraziare i parlamentari per il lavoro sin qui svolto, e per l´impegno a difendere la specialità del Friuli Venezia Giulia, così come per il clima costruttivo in cui si è svolta la riunione, impegnandosi a intensificare gli incontri informativi con deputati e senatori regionali, preferibilmente nell´ufficio della Regione nella capitale. Nel pomeriggio, il presidente aveva partecipato anche all´insediamento della Commissione paritetica Stato-regione, auspicando una rapida ripresa delle riunioni. Tondo ha espresso apprezzamento per il fatto che alla guida della Commissione sia stato riconfermato l´onorevole Manlio Contento che, con il suo bagaglio di esperienza e il suo entusiasmo, aveva ben operato.  
   
   
RIFORMA PROVINCE, LIGURIA INCONTRA SINDACATI CONFEDERALI E DI CATEGORIA, COSTANTE ATTENZIONE SU QUADRO ANCORA INCERTO  
 
Genova, 7 Marzo 2012 - Una costante attenzione sull’evolversi del confronto nazionale sulla riforma delle Province, insieme con le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, confederali e di categoria, per analizzare ogni passaggio che riguardi la ridefinizione del futuro riassetto delle amministrazioni provinciali. È quanto è emerso al termine di un incontro in Regione Liguria degli assessori Raffaella Paita e Gabriele Cascino in cui si è esaminato “un quadro nazionale ancora molto incerto, in vista però di una riforma destinata a modificare sostanzialmente la Pa in Italia, ma anche con la consapevolezza di mettere al centro del sistema Paese il ruolo del pubblico”. Nelle prossime settimane il quadro potrà essere più chiaro dopo che la riforma del governo si confronterà con la Carta delle autonomie. Nel corso dell’incontro in Regione Liguria è stata anche ribadita la necessità di una piena tutela delle garanzie per i lavoratorì delle Province. Frattanto, la Regione Liguria, “sta predisponendo uno studio con Liguria Ricerche per una verifica delle funzioni delegate alle amministrazioni provinciali in vista delle future unione dei comuni”, afferma la Paita.  
   
   
FONDI UE: SICILIA, NECESSARIA ACCELERAZIONE SPESA DA ENTI STATALI  
 
Palermo, 7 marzo 2012 - "Ringrazio il ministro Barca per il riconoscimento rivolto all´attivita´ dell´assessorato alle Infrastrutture: infatti, se e´ vero che i soggetti statali hanno lavorato ´benino´ - pur avendo amplissimi margini di miglioramento - e´ altrettanto vero, di conseguenza, che l´assessorato alle Infrastrutture ha lavorato molto bene poiche´ e´ riuscito a mettere a loro disposizione le risorse necessarie, curando la relativa istruttoria e impegnando una quantita´ di somme pari al triplo della spesa che tali soggetti statali sono stati capaci di realizzare". Lo afferma l´assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilita´, Pier Carmelo Russo, dopo l´incontro che il titolare del dicastero della Coesione territoriale ha avuto a palazzo d´Orleans con il governo siciliano. "E´ quindi necessario - aggiunge Russo - che, nel quadro della rinnovata cooperazione con il governo nazionale, i livelli di spesa dei soggetti statali si rendano al piu´ presto coerenti con le somme gia´ rese disponibili dalla Regione siciliana". "Una accelerazione possibile e dovuta - conclude l´assessore - anche in considerazione del fatto che i progetti di Rfi, Anas e degli altri soggetti attuatori statali erano gia´ cantierati e, anzi, avrebbero dovuto fare da volano al programma nella cosiddetta prima fase".  
   
   
PATRIMONIO: ABRUZZO, NUOVI TAGLI SULLE AUTO  
 
Pescara, 7 marzo 2012 - Ieri l´assessore al Patrimonio, Federica Carpineta, ha trasmesso la seguente nota: "La Giunta Regionale, su mia proposta, ha approvato ieri la delibera che prevede un nuovo taglio delle auto in proprietà della Regione, che porterà nell´immediatezza ad un´ulteriore riduzione di 48 autoveicoli. Così, entro i prossimi mesi l´Abruzzo si allineerà alle posizioni delle Regioni più virtuose d´Italia, attestandosi su un parametro di un? auto ogni 15 dipendenti. Le auto adibite a trasporto di persone della Regione Abruzzo erano 180 nel 2008. Grazie ai tagli già effettuati nel 2011, il numero è sceso a 143. Con la delibera assunta ieri il numero delle auto scenderà a 95 complessive. Nel corso dell´anno si registrerà un aggiunta di una quarantina di automezzi provenienti dagli Enti Regionali soppressi (Arssa, Aptr e Abruzzo Lavoro) che, una volta inventariate dal nostro Servizio Provveditorato, saranno oggetto di apposita valutazione per la dismissione. La stessa delibera adottata ieri prevede altre importanti novità. E´ stata data disposizione al competente servizio di istituire, con mezzi già in possesso, il trasporto cumulativo, come bus-navetta, tra L´aquila e Pescara. E, sempre lo stesso Servizio provvederà a attivare la procedura per l´uso dell´auto condivisa (car-sharing) che veda coinvolti, attraverso un protocollo d´intesa, i Comuni e le Province. Stiamo dando risposte efficaci partendo dalla situazione esistente, che non può prescindere dal dato storico e istituzionale della nostra Regione. Siamo ora nella condizione di ottenere risparmi attraverso la razionalizzazione sia dei numeri sia delle modalità di utilizzo delle auto di servizio. Siamo consapevoli che così rispondiamo anche alla richiesta di sobrietà che la società abruzzese avanza alla politica regionale. Ricordo che, dopo gli anni passati, interessati da incrementi dei numeri degli automezzi, la giunta Chiodi, per prima, ha cominciato a fare questi tagli e sta proseguendo su questa strada di razionalizzazione e risparmio, perché guardiamo sempre e unicamente agli interessi dei Cittadini abruzzesi".  
   
   
CALABRIA, TAVOLO DEL PARTENARIATO ECONOMICO E SOCIALE IN MATERIA DI ATTIVITÀ PRODUTTIVE  
 
Catanzaro, 7 marzo 2012 - Si è riunito ieri a il Tavolo del partenariato economico e sociale in materia di attività produttive, presieduto dall’Assessore Antonio Caridi, alla presenza del Dirigente Generale del Dipartimento Maria Grazia Nicolò, del dirigente del Settore Felice Iracà e dei dirigenti dei servizi interessati. All’incontro hanno preso parte i vari rappresentanti delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative in ambito regionale. Nell’introdurre i lavori, il Dirigente Generale Nicolò, coadiuvato da Felice Iracà, ha presentato le misure in itinere relative all’accesso al credito, con specifico riferimento al fondo Mezzanine financing ed al Fondo di investimento Jeremie, oltre alla discussione in merito al Contratto di Investimento previsto dal Por Calabria e destinato all’Area di Gioia Tauro, per un importo di 25 milioni di euro, sulla base dell’Apq sottoscritto nel mese di settembre 2010. Nel suo saluto introduttivo l’Assessore Caridi ha illustrato le azioni proposte che derivano da una attenta analisi della situazione imprenditoriale calabrese, la quale evidenzia i forti segnali di crisi che sta attraversando la Regione Calabria. In questa ottica l’Assessorato alle Attività Produttive è attivamente impegnato nella definizione di una strategia volta a favorire lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo locale, attraverso la progettazione e l’implementazione di una serie di interventi, sia di breve che di lungo periodo. Nel caso specifico le misure in discussione risultano essere strumenti di finanza assolutamente rilevanti per migliorare la competitività e l’efficienza delle piccole e medie imprese agevolando le stesse in riferimento alla creazione di nuove opportunità di lavoro, con riflessi positivi l’economia calabrese nel suo complesso. Con l’occasione è stato ribadito ai presenti che è stata definita la procedura per la pubblicazione del bando relativo al progetto “Nuovi Giovani Imprenditori”. I partecipanti all’incontro, pur evidenziando una serie di ritardi nelle procedure, hanno dato atto all’Assessore Caridi della positività del metodo seguito in quanto i programmi e le strategie vengono condivise rispetto alle esigenze manifestate dal territorio e finalizzate alla crescita ed allo sviluppo della Calabria. E’ stata infine richiesta l’istituzione di un Osservatorio permanente con il compito di ‘vigilare’ sulla tempistica e sull’attuazione delle procedure, verificandone periodicamente la tempestività ed il rispetto delle scadenze.  
   
   
SERVITÙ MILITARI, CAPPELLACCI: L´ISOLA HA GIÀ PAGATO PREZZO ELEVATO PER DECENNI. DISMISSIONI NON SIANO A CARICO DEI SARDI  
 
Cagliari, 7 Marzo 2012 - "Le dismissioni dei beni militari devono essere realizzate, ma non alle condizioni insostenibili stabilite nella precedente Legislatura". Così il presidente della regione, Ugo Cappellacci, interviene nel dibattito sulle attività militari in Sardegna. "La nostra Isola - ha aggiunto il presidente della Regione - ha già dato il suo contributo alle esigenze della difesa nazionale, ospitando per decenni i poligoni militari. Non si può chiedere al popolo sardo di pagare anche un ulteriore elevatissimo prezzo per la riallocazione delle funzioni militari esercitate negli immobili che dovrebbero essere acquisiti e che secondo le stime originarie, derivanti dall’accordo del 2008, arriverebbero alla cifra di 60 milioni di euro. Tali somme si aggiungerebbero alle spese da sostenere per rendere nuovamente fruibili i beni acquisiti. Il trasferimento deve avvenire a condizioni più rispettose dei diritti del popolo sardo".  
   
   
TRENTO: REFERENDUM COMUNITÀ, PRELEVATI DUE MILIONI DI EURO PER LE SPESE  
 
 Trento, 7 marzo 2012 - Due milioni di euro: sono quelli che saranno prelevati dal fondo di riserva per le spese previste per il referendum "Abrogazione delle Comunità di valle". Lo prevede la relativa deliberazione del presidente Lorenzo Dellai, approvata il 2 marzo dalla Giunta provinciale. Il prelievo dal fondo di riserva per spese obbligatorie e di ordine di parte corrente - che modifica conseguentemente il bilancio di previsione per l´esercizio finanziario 2012 e il bilancio pluriennale 2012 - 2014 - indica appunto quale "oggetto delle previsioni" le spese relative alla competenza in materia di elezioni provinciali e referendum.  
   
   
GIOVANISÌ: TIROCINI RETRIBUITI FINALIZZATI AL LAVORO ANCHE A CASA SPA  
 
Firenze, 7 marzo 2012 – Anche Casa Spa, la società che si occupa del patrimonio residenziale pubblico dell’area fiorentina, entra nel programma di tirocini formativi voluto dal presidente della Regione Enrico Rossi, finalizzati all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. A questo scopo ieri a Palazzo Strozzi Sacrati il presidente Rossi e il presidente di Casa Spa Luca Talluri hanno firmato un apposito protocollo di intesa. Si allarga dunque la platea di soggetti che aderiscono all’iniziativa finalizzata a combattere l’uso distorto dello strumento del tirocinio, troppo spesso in concorrenza con l’istituto dell’apprendistato. La Regione, nell’ambito del progetto Giovanisì, vuole in questo modo garantire i diritti dei giovani anche attraverso la retribuzione di 400 euro mensili. Nel corso del breve incontro per la firma Talluri ha informato Rossi di aver già personalmente effettuato una ottantina di colloqui per i nuovi tirocinanti. Casa Spa, che progetta, realizza e gestisce il patrimonio di edilizia residenziale pubblica dell’area fiorentina, ha circa 80 dipendenti, tutti delle professioni tecniche: ingegneri, architetti, periti e geometri.  
   
   
UFFICI POSTALI: TONDO INCONTRA SARMI SU PROBLEMI RIORGANIZZAZIONE  
 
Trieste, 7 marzo 2012- Un confronto su problemi e prospettive del servizio reso in Friuli Venezia Giulia da Poste Italiane porterà alla definizione di un protocollo d´intesa che superi gli attuali problemi e risponda al meglio alle esigenze dei cittadini e delle Amministrazioni locali soprattutto nelle aree di montagna. E´ la linea operativa concordata dal presidente della Regione Renzo Tondo e dall´amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi, al termine di un incontro svoltosi ieri a Roma. Tondo ha esposto i problemi posti dalla riorganizzazione delle sedi e degli orari degli uffici postali e le preoccupazioni manifestate dai sindaci soprattutto nelle zone montane, dove tali uffici svolgono un ruolo sociale di rilevante importanza. Sarmi ha recepito le istanze illustrate da Tondo, facendo comunque presente che Poste Italiane deve mantenere un equilibrio nella sostenibilità economica degli uffici. L´amministratore delegato di Poste Italiane ha quindi annunciato che invierà un suo delegato in Friuli Venezia Giulia per esaminare i problemi e le istanze, in modo da predisporre un protocollo d´intesa con le istituzioni pubbliche per un assetto il più possibile rispondente alle esigenze dei cittadini ed alla necessità di garantire la sostenibilità economica anche dei servizi pubblici essenziali. De Anna ha infine auspicato che anche la rete consolare presente nella nostra regione a breve entri a far parte di questo nuovo portale.  
   
   
CONCLUSO IL CICLO “UNA CITTÀ PER TUTTI” RIVOLTO AGLI ALBANESI DI BOLZANO  
 
Bolzano, 7 marzo 2012 - Si è concluso domenica scorsa (4 marzo 2012) con un itinerario dedicato a “Bolzano da fine Ottocento al dopoguerra” il ciclo di tre visite guidate in lingua albanese alla città di Bolzano, proposte con il titolo “Una città per tutti” dal Fai Fondo Ambiente Italiano – Delegazione di Bolzano, dall’Associazione Panalbanese Arberia e dal Comitato di Bolzano della Società Dante Alighieri nell’ambito del progetto “Con nuove culture”, promosso dal vicepresidente della Provincia e assessore alla Cultura Italiana Christian Tommasini. L´iniziativa sarà estesa anche ad altri cittadini con background migratorio. Lo scopo dell’iniziativa, nello spirito che anima “Con nuove culture” e le proposte di enti, istituzioni e associazioni che a questo progetto aderiscono, è di avvicinare i nuovi cittadini alla cultura locale attraverso la conoscenza del territorio, cosa che il Fai sta portando avanti già da qualche anno, sia a livello nazionale che locale, con azioni volte all’integrazione culturale, come le visite in varie lingue in occasione della Giornata Fai di Primavera. Dalla collaborazione con il Comitato di Bolzano della Società Dante Alighieri per la parte linguistica italiana è nata “Una città per tutti”, che per questa prima edizione si è rivolta ai “nuovi cittadini” di Bolzano e provincia di origine albanese (o che parlano questa lingua) in collaborazione con l’associazione panalbanese Arberia di Bolzano, con cui i percorsi sono stati concordati ed elaborati. In questi tre incontri i partecipanti, accompagnati dal presidente di Arberia Tritan Myftiu in veste di guida, hanno percorso strade e piazze del centro storico scoprendone la storia e le caratteristiche artistiche e visitando alcuni luoghi significativi. Al termine di ogni appuntamento i partecipanti hanno ricevuto un glossario in lingua italiana dei termini architettonici ed artistici illustrato da foto esplicative con particolari di monumenti e di edifici bolzanini, appositamente realizzato dalla Società Dante Alighieri. “Una città per tutti” in futuro verrà proposta anche ad altri cittadini con background migratorio, in collaborazione con le associazioni di stranieri di riferimento, calibrandola sugli interessi delle comunità di volta in volta coinvolte. Per informazioni sulle iniziative di “Con nuove culture” è possibile contattare la dottoressa Laura Kob dell’Ufficio Cultura provinciale al numero di tel. 0471 411236 o consultare il sito www.Provincia.bz.it/connuoveculture  
   
   
MILANO, L’ITALIA SONO ANCH’IO: ELEVATO NUMERO DI FIRME CONSEGNATE SONO IL SEGNALE DI UN PERCORSO CONDIVISO  
 
 Milano, 7 marzo 2012 - “L´elevato numero di firme raccolte in Lombardia, di cui oltre 8mila solo a Milano e provincia, sono il segnale che è stato intrapreso un percorso condiviso dalla società.” Ha detto ieri Pierfrancesco Majorino assessore Politiche sociali e servizi per la salute - “ Rendere automatica la cittadinanza italiana per chi, pur da genitori stranieri, nasce nel nostro Paese e concedere la possibilità ai cittadini stranieri regolari, residenti da cinque anni, di partecipare al voto amministrativo, sono passi imprescindibili per una Repubblica democratica, che nella sua Costituzione mette ai primi posti i diritti inviolabili dell´uomo e la pari dignità sociale dei cittadini senza discriminazioni. Come Comune abbiamo fin da subito aderito alla campagna ‘L´italia sono anch´io’ e siamo orgogliosi dei risultati raggiunti nella nostra città. Come assessorato abbiamo fatto del tema della Nuova Cittadinanza una delle priorità, consapevoli dell´importanza della coesione sociale quale elemento di sviluppo e benessere della città. Mi auguro ora che le proposte di legge, consegnate questa mattina alla Camera insieme alle firme raccolte, possano diventare realtà, per permettere ai nuovi cittadini la partecipazione attiva alla vita del territorio. Il nostro impegno come amministrazione continuerà anche in questa direzione”.  
   
   
LEGALITÀ, OGGI CONFERENZA REGIONE CAMPANIA-AUTONOMIE - GLI ENTI LOCALI PROTAGONISTI NEL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ  
 
Napoli, 7 marzo 2012 - L´assessore alle Autonomie locali della Regione Campania Pasquale Sommese ha convocato per mercoledì 7, con inizio alle ore 10,30 presso la sala Giunta, la Conferenza permanente Regione-autonomie locali sulle tematiche relative alle vittime innocenti della criminalità organizzata ed ai beni confiscati alla camorra. Ai lavori della Conferenza, oltre ai componenti istituzionali (5 Province, città capoluogo, comuni di Capri, Ischia, Ercolano, Trevico, Sant´egidio del Monte Albino, comunità montana Fortore) e ai rappresentanti Anci, Uncem, Upi, Lega Autonomie, Anpci e Aiccre, prenderanno parte i presidenti della I Commissione consiliare Angelo Polverino e di quelle speciali per il riutilizzo dei beni confiscati Antonio Amato e sull´anticamorra Gianfranco Valiante, il commissario antiracket e antiusura Franco Malvano, il vice presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese, il referente di Libera Geppino Fiorenza, il presidente del Coordinamento campano familiari vittime innocenti Lorenzo Clemente, l´autore del libro "Vittime innocenti della criminalità, tutela giuridica e misure di sostegno Giacomo Lamberti, e i delegati delle 5 Prefetture della Campania. "Diffonderemo alle Autonomie - sottolinea Sommese - il volume promosso dalla Fondazione Polis in cui vengono raccolte tutte le disposizioni normative emanate dal 1970 al 2011 sulla tutela delle vittime, tema decisivo del nostro impegno istituzionale. "L´obiettivo è coinvolgere gli Enti locali, e farli diventare protagonisti autentici delle azioni che mettiamo in campo, partendo dalle competenze e dagli obblighi ad essi affidati dalla normativa esistente, per un grande lavoro di rete indispensabile per un utilizzo ottimale a fini sociali e collettivi dei beni confiscati e per tutelare al meglio i familiari delle vittime innocenti", conclude Sommese.  
   
   
INCENTIVI PER L´IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE E GIOVANILE E PER IL PASSAGGIO GENERAZIONALE  
 
Trento, 7 marzo 2012 - La Giunta provinciale, su proposta degli assessori Alessandro Olivi, Tiziano Mellarini e Franco Panizza, ha approvato il 2 marzo due nuove misure di intervento per promuovere la nuova imprenditorialità femminile e giovanile e per favorire la continuità generazionale nelle aziende. Si tratta di criteri che attuano due articoli inseriti nella legge provinciale 6/1999 con la riforma della legge provinciale 12/2011 di revisione degli incentivi alle imprese. Una delle novità fondamentali introdotte dalla riforma degli incentivi, accanto al sostegno ad imprese già operative e consolidate, è proprio la promozione di nuova imprenditorialità, per qualificare e innovare la piattaforma delle imprese trentine. Due gli strumenti di intervento approvati oggi dalla Giunta, il primo riguardante gli aiuti alle nuova imprenditorialità femminile e giovanile e il secondo per favorire il passaggio generazione: "Nel primo caso ci siamo rivolti a due categorie sociali, le donne e i giovani, che riteniamo effettivamente possano avere maggiori difficoltà ad attivare nuove imprese e ad accedere al mondo imprenditoriale, anche a causa della crisi - commenta l´assessore all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi -. Abbiamo quindi cercato di rimuovere alcuni ostacoli e facilitare l´avvio, il decollo di nuove imprese giovani e composte da donne, perché riteniamo che possano rivitalizzare e rigenerare il tessuto produttivo delle imprese, portando nuove competenze e nuove idee, componenti indispensabili ad una piattaforma di imprese che deve rigenerarsi. Siamo quindi intervenuti con agevolazioni che mirano ad abbattere alcuni costi necessari per l´attivazione dell´impresa e a sostenere nei primi anni alcune spese di esercizio. Per esempio sono previsti interventi per sostenere l´accesso al credito, limitare i costi dell´energia e i costi per contributi previdenziali". Indirettamente queste misure favoriscono anche il lavoro giovanile: "Incrementando - prosegue l´assessore Olivi - la nascita o lo sviluppo di un´impresa giovanile, sosteniamo l´auto impiego dei nostri ragazzi e ragazze". Anche sul tema del passaggio generazionale la misura introdotta ha una doppia funzione, economica e sociale: "Ci sono molte imprese che rischiano di non avere una continuità nel tempo e spesso per i giovani è difficile proseguire l´attività dei genitori o dei familiari - prosegue l´assessore provinciale Olivi -. Con gli incentivi approvati oggi cerchiamo di favorire dentro lo stesso nucleo familiare questa trasmissione di esperienza e di storia imprenditoriale, dando un aiuto concreto a chi è chiamato a misurarsi con un contesto più aspro rispetto a quello precedente questa congiuntura". In entrambi i casi ci si rivolge in particolare al settore delle piccole e medie imprese, verso le quali la riforma ha una funzione particolare: "Siamo consapevoli del loro valore e della loro funzione di presidio di una rete diffusa capillarmente sul territorio - sono le conclusioni di Alessandro Olivi -. L´attuazione della riforma degli incentivi proseguirà anche nelle prossime settimane: siamo già operativi con incentivi dedicati alla ricerca e all´innovazione, con oggi entrano a pieno regime quelli sulla nuova imprenditorialità ed è in lavorazione la parte forse più robusta, che riguarderà gli investimenti. Anche con i criteri in fase di definizione dimostreremo coerenza con questo filo che tiene insieme le diverse misure di aiuto, dedicando una speciale attenzione alle nuove imprenditorialità". Aiuti per la nuova imprenditorialità femminile e giovanile - Gli interventi sono riservati dalla legge alle nuove imprese ossia a quelle costituite da non più di ventiquattro mesi al momento della presentazione della domanda. In particolare possono accedere agli aiuti le imprese dove le donne ed i giovani (di età non superiore a 35 anni) rappresentano la maggioranza del capitale e degli organi di amministrazione. Tutti i settori imprenditoriali possono richiedere gli aiuti (non ci sono esclusioni in base a codici di attività); uniche condizioni sono: essere iscritti nel Registro imprese di Trento; non avere in corso procedure concorsuali; disporre soltanto di unità locali sul territorio trentino. Sono previste due tipologie di agevolazione: un contributo a fondo perduto fino al 50% dei costi sostenuti dall’impresa femminile o giovanile per l’avvio dell’attività. Tra i costi rientrano le spese di costituzione (legali, amministrative e di consulenza), gli interessi su finanziamenti bancari (il contributo può coprire fino al 50% del costo degli interessi del mutuo contratto dall´impresa fino ad un importo massimo di 50.000 euro), le spese per energia, acqua e riscaldamento ed i costi per contributi previdenziali per figli e familiari. Il contributo è relativo a costi sostenuti in un periodo massimo di cinque anni dopo la costituzione dell’impresa; un contributo a fondo perduto fino al 50% per l’acquisizione di servizi di consulenza che le imprese femminili o giovanili devono acquisire per la valutazione complessiva dell’azienda, per la realizzazione di un piano strategico (business plan), per l’analisi economico finanziaria, per il tutoraggio e per la formazione pre-imprenditoriale. Con il provvedimento proposto sono riconosciute come ammissibili tutte le spese sostenute fino a 12 mesi precedenti la presentazione della domanda e, comunque fino al 31 dicembre 2012, le spese sostenute a partire dall’entrata in vigore della legge (dal 10 agosto 2011). Il livello di agevolazione per i costi di avvio è graduato in funzione degli anni di attività (maggiore aiuto per i primi anni: 50%, minore aiuto per gli anni successivi: dal 30% al 15%). In ogni caso per le imprese avviate da “donne-giovani” è riconosciuta sempre la percentuale massima di aiuto (50%). Relativamente alle spese sono posti limiti minimi - euro 10.000 per ciascuna domanda che potrà comprendere i costi relativi all’avvio per tutti i 5 anni nonché i costi di consulenza - e massimi - euro 20.000 per spese legali e amministrative; euro 20.000 all’anno per ciascun anno per gli altri costi di avvio; euro 50.000 per consulenze. Le procedure di presentazione e di istruttoria sono ispirate alla massima semplicità: presentazione telematica o via pec; procedura automatica di istruttoria; erogazione dell’aiuto di anno in anno ad avvenuta dimostrazione dei costi sostenuti. Aiuti per il passaggio generazionale - Possono beneficiare dell’intervento le piccole imprese a gestione familiare che hanno effettuato (da non più di 24 mesi al momento della domanda) o che intendono effettuare il passaggio generazionale. La definizione di impresa a gestione familiare e di passaggio generazione è stata formulata tenendo conto dell’ordine del giorno approvato in Consiglio provinciale a margine dell’esame della legge di riforma degli incentivi. Per definire l’impresa a gestione familiare è richiesta la proprietà di almeno il 75% da parte di soggetti legati da rapporto di parentela e la presenza negli organi di amministrazione dei medesimi soggetti in modo da disporre della maggioranza. Il passaggio generazionale si sostanzia nell’atto di trasferimento della maggioranza della proprietà dell’impresa tra soggetti legati da rapporti di parentela. Tutte i settori imprenditoriali possono richiedere gli aiuti (non ci sono esclusioni in base a codici di attività); uniche condizioni sono: essere iscritte nel Registro imprese di Trento; non avere in corso procedure concorsuali. Sono previste due tipologie di agevolazione: un contributo a fondo perduto del 30% dei costi sostenuti per il riassetto organizzativo e societario. Tra i costi rientrano le spese legali, amministrative e di consulenza; un contributo a fondo perduto del 50% per l’acquisizione di servizi di consulenza destinati alla formazione ed al tutoraggio delle figure professionali destinate a gestire l’azienda con il passaggio generazionale. Sono riconosciute come ammissibili tutte le spese sostenute fino a 12 mesi precedenti la presentazione della domanda e, comunque fino al 31 dicembre 2012, le spese sostenute a partire dall’entrata in vigore della legge (dal 10 agosto 2011). Sono posti limiti minimi (euro 10.000 per ciascuna domanda) e massimi (euro 20.000 per spese legali e amministrative; euro 30.000 per formazione e tutoraggio). Le procedure di presentazione e di istruttoria sono ispirate alla massima semplicità: presentazione telematica o via pec; procedura automatica di istruttoria.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, TUTTE LE INIZIATIVE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER L’8 MARZO  
 
Bologna, 7 marzo 2012 – Più di 2.000 studenti delle scuole superiori al lavoro su progetti contro gli stereotipi di genere e oltre 3.300 tra famiglie e operatori di 120 strutture per l’infanzia (dai nidi ai centri bambini-genitori, alle scuole d’infanzia non statali) coinvolti. Sono questi i numeri delle iniziative dell’assessorato regionale alle Pari opportunità dal 2009 a oggi per promuovere un cambiamento culturale profondo, necessario a raggiungere la vera parità tra donne e uomini e contrastare quegli stereotipi di genere che costituiscono le basi su cui si innestano, fin dai primi anni di vita, processi di discriminazione che finiscono poi per condizionare non solo le idee ma anche l’agire sociale in famiglia e fuori. Tutte le iniziative realizzate in Emilia-romagna su questi argomenti sono ora pubblicate all’interno del sito regionale “Alla pari”, nel nuovo spazio dedicato a “Giovani e stereotipi di genere” che, in occasione dell’8 marzo, vuole rilanciare e valorizzare le attività realizzate in particolare con le scuole e raccogliere e mettere a disposizione di tutti le ricerche e i dati più aggiornati in materia. L’obiettivo non è solamente informativo: attraverso questo spazio la Regione vuole mettere a disposizione di studenti, insegnanti e operatori i materiali già prodotti e quelli che saranno realizzati nelle diverse realtà locali. L’obiettivo è, dunque, mettere al centro della comunità educante della nostra regione giovani sempre più protagonisti consapevoli. “Il cambiamento culturale necessario per contrastare gli stereotipi di genere rappresenta un’azione essenziale per il riconoscimento di pari diritti e pari dignità tra donne e uomini”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Pari opportunità Donatella Bortolazzi nel corso della conferenza stampa in Regione, cui hanno preso parte anche l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, la presidente della Commissione regionale per la promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini Roberta Mori e il vice direttore generale reggente dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari. “Le politiche di pari opportunità - ha detto Bortolazzi - richiedono un forte sostegno culturale e una sensibilizzazione dell’intera società per promuovere un vero e proprio cambiamento. Per questo, partendo dalle nostre e dai nostri giovani, siamo impegnati tutti insieme per cancellare quegli stereotipi che costituiscono una delle basi su cui si innestano molti dei processi di discriminazione delle donne ancor oggi presenti nella nostra società e anche nel nostro territorio regionale”. L’assessore Marzocchi ha aggiunto: “Si utilizzano le ricorrenze per sostenere la riflessione su alcuni temi. In occasione dell’8 marzo abbiamo organizzato anche una mostra e un convegno a Bologna per rivolgerci in particolare alle ragazze, perché occorre che si rinforzino nella loro identità, nella percezione di sé, per mettersi al riparo dai pregiudizi, dalla violenza e dalle discriminazioni. Volersi bene, accettarsi è già un primo passo in questo senso”. Le politiche per le pari opportunità - I progetti realizzati dalla Regione Emilia-romagna hanno interessato le diverse fasce d’età giovanili, utilizzando più formule organizzative e partner tra cui l’Ufficio scolastico regionale, alcuni Dipartimenti dell’Università di Bologna, la Cineteca di Bologna, Pubblicità Progresso, gli istituto Doxa e Cattaneo. Attualmente è in corso un progetto rivolto alle scuole secondarie di 1° grado dei territori appenninici e della bassa ferrarese con attività didattiche dedicate allo studio delle tradizioni culturali, sociali, economiche e politiche del territorio d’appartenenza e a personaggi femminili di particolare rilievo per l´identità e la storia della comunità. La ricerca - A supporto dei nuovi contenuti che arricchiscono il sito regionale sulle pari opportunità “Alla pari”, la Regione pubblica il volume “Chi dice donna…” che usa e rielabora rilevazioni Istat, Eurostat e del Miur, per fotografare lo stato di salute della lotta agli stereotipi di genere soprattutto fra i giovani in Emilia-romagna, partendo dagli studi e arrivando alle condizioni del lavoro fuori e dentro casa. La ricerca conferma che le giovani hanno un livello di scolarizzazione e di successo scolastico costantemente superiore a quello maschile: nel 2010, ad esempio, le laureate in Emilia-romagna rappresentavano il 26,9% (contro il 24,2% di media in Italia) con oltre 10 punti percentuali in più rispetto ai coetanei, mentre nella frequenza della scuola secondaria di secondo grado le ragazze si attestano al 96,4% (contro la media italiana del 93,2%) superando i ragazzi di quasi 3 punti percentuali. Nonostante questo, altri dati confermano la loro concentrazione in ambiti specifici di studio (chimico-farmaceutico, geo-biologico, dell’insegnamento, letterario, linguistico, medico, psicologico e politico-sociale) e in posizioni professionali meno qualificate. Le scelte di studio si riflettono poi sulle opportunità di carriera. Nel settore ‘Istruzione, sanità, servizi sociali’ le donne rappresentano oltre il 77% degli addetti, nei ‘Servizi pubblici, alle persone’ quasi il 70%, mentre nelle ‘Costruzioni’ e nei ‘Trasporti/comunicazioni’ non superano rispettivamente il 7,9% e il 22,1%. Quanto ai ruoli professionali, i dirigenti, i lavoratori in proprio e gli imprenditori sono per oltre il 70% uomini, mentre i lavoratori a domicilio sono nel 92,3% dei casi donne e le impiegate superano il 60%. La ripartizione del lavoro di cura è un altro dato importante che incide sui tassi di occupazione e sulla possibilità di costruirsi percorsi professionali che registrano ancora una differenza negativa per le donne. Il lavoro domestico e familiare resta in misura molto maggiore a carico delle donne in tutta Italia. In Emilia-romagna sono 23h 16’ le ore che ogni settimana ogni donna dedica mediamente ai lavori domestici e di cura, a fronte delle sole 6h 46’ degli uomini. La ricerca si concentra anche sui mezzi di informazione preferiti dai giovani: sebbene la televisione resti di gran lunga il medium più diffuso nel Paese (in Emilia-romagna il 93,1% di chi ha fra i 15-29 anni dichiara di guardarla), internet si colloca al secondo posto: quasi l’87% dei giovani naviga su internet e più della metà dichiara di accedervi ogni giorno. Internet, ma non solo, è quindi uno dei canali di comunicazione privilegiati, scelti dalla Regione per promuovere la pari opportunità in tutta la comunità giovanile, compresa quella percentuale di ragazzi che non studia e non lavora (il 15,6% di chi ha tra i 15 e i 29 anni in regione, a fronte di una media nazionale del 22,1% ed europea del 15,3%). Il convegno - L’adolescenza e la costruzione dell’identità femminile sono i temi scelti quest’anno dalla Regione Emilia-romagna per celebrare la Giornata internazionale della donna; verranno approfonditi in occasione del seminario “Specchio delle mie brame”, in programma proprio giovedì 8 marzo alle 10 a Bologna, nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio (piazza Maggiore). Si tratta di un appuntamento organizzato dalla Regione insieme a Comune e Provincia di Bologna, in collaborazione con futuro@lfemminile. Il seminario segue alla riflessione e al percorso artistico-culturale avviati con la mostra fotografica “Quanto ti vuoi bene?” in corso nella Sala d’Ercole di Palazzo D’accursio e al sondaggio online svolto tra 3200 ragazze di età differente per riflettere sulle protagoniste della cosiddetta Net Generation. Il seminario approfondirà i temi della costruzione dell´identità femminile nell´età dell´adolescenza e sarà l´occasione per pensare all´8 marzo da un diverso punto di vista, provando a tracciare e ripercorrere, come in un gioco di specchi, il tempo che porta le bambine a diventare donne, fotografandolo e indagandolo nella fase centrale dell´adolescenza. Dopo i saluti del sindaco di Bologna Virginio Merola e l’introduzione della giornalista Rai Maria Concetta Mattei, interverrà Irene Ruggiero, psicologa e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana. Seguirà una tavola rotonda con l’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, il vicesindaco di Bologna Silvia Giannini, l’assessore alle Pari opportunità della Provincia di Bologna Gabriella Montera e Roberta Cocco, responsabile di futuro@lfemminile e direttore di Responsabilità sociale e National development Microsoft Italia. Sarà presente anche Jaqui James, fotografa ideatrice del progetto e direttore artistico della mostra. La newsletter - E’ interamente dedicato all’8 marzo il numero speciale della newsletter quindicinale di E-r sociale che, su iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali, viene inviata oggi a un indirizzario di circa 5.000 iscritti e alla quale è sempre possibile iscriversi collegandosi al sito http://sociale.Regione.emilia-romagna.it  Il numero speciale darà conto di tutte le iniziative più significative in programma in Emilia-romagna per la festa della donna.  
   
   
ANCHE NAPOLI CONTRO STALKING E PEDOFILIA IN UN CONVEGNO TAPPA IN CITTÀ PER IL TOUR IN 7 REGIONI DEL MOVIMENTO INTERNAZIONALE  
 
Mantova, 7 marzo 2012 - Stalking e abusi: su queste tematiche di grande attualità sabato 10 marzo si svolgerà a Napoli il convegno “Non tacere Vivi”, parte di un più ampio tour che il Movimento Internazionale Anti-stalking, Anti-pedofilia e Pari Opportunità sta portando avanti in questi mesi in tutta Italia per creare momenti di incontro e occasioni di approfondimento con incontri e gazebo aperti nelle piazze. Esperti e istituzioni si ritroveranno anche nel capoluogo campano per approfondire il fenomeno ed esplorare soluzioni concrete per risolverlo. Il convegno si svolgerà sabato 10 marzo a partire dalle 10,00 presso la “Sala Gemito” di fronte al Museo Nazionale. Introdurrà l’avv. Bianca Fiore (Responsabile Regione Campania del Movimento Internazionale Anti-stalking, Anti-pedofilia e Pari Opportunità) e porterà il proprio saluto il questore di Napoli Dr. Luigi Merolla. Interverranno al convegno Luca Pullara (presidente del Movimento Internazionale Anti-stalking, Anti-pedofilia e Pari Opportunità), il sostituto Procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli Dr. Alessandro Jazzetti, il Segretario generale nazionale del Sindacato Italiano Appartenenti Polizia Dr. Giuseppe Tiani, il sostituto Commissario della 4a sezione della Squadra Mobile di Napoli Dr. Antonio Borrelli, Il Consigliere dell’Ordine degli avvocati di Napoli Avv. Salvatore Impradice, il criminologo dr. Fabio Benatti, Anna Buonocore (operatrice sportello anti-stalking Campania), Raffaele Bruno (presidente associazione Vento del Sud), Alessandro Imparato (vicepresidente associazione Rinnovare Sud). L’evento ha il patrocinio del S.i.a.p., dell’associazione Vento del Sud e dell’associazione Rinnovare Sud. “Non tacere Vivi” si concretizzerà nei giorni seguenti anche con la presenza in alcune piazze del resto della Regione Campania: la speciale carovana farà tappa a Salerno (11 marzo), Avellino (12 marzo), Caserta (13 marzo). In queste località si terranno iniziative nelle piazze per presentare le tematiche e il Movimento, raccogliere adesioni, rispondere a un questionario circa le tematiche proposte e il coinvolgimento comune sul problema, e con donazioni libere concorrere all’acquisto dei geolocalizzatori che vengono consegnati gratuitamente dal Movimento alle vittime che hanno denunciato il reato agli organi preposti e che si sono rivolte a uno dei centri di ascolto o ai referenti. Dopo la tappa partenopea e le due tappe già tenute in Sicilia e Puglia, il tour “Non tacere... Vivi” si sposterà nel centro nord a Verona, Mantova, Firenze e Piacenza, per un totale di 165 giorni in giro per l´Italia dedicati dal Movimento a creare occasioni per parlare di questi temi e aiutare chi è vittima a riprendere in mano la propria vita e vivere bene e liberi da oppressori e oppressioni. Www.sosstalking.org    
   
   
PRESENTATO RAPPORTO UNICEF 2012 SU CONDIZIONE INFANZIA NEL MONDO - “FIGLI DELLE CITTá”  
 
 Venezia, 7 marzo 2012 - L’urbanizzazione lascia centinaia di milioni di bambini che vivono nelle città senza accesso ai servizi di base. Questo il monito dell’Unicef contenuto nel rapporto “La condizione dell’infanzia nel mondo 2012: Figli delle città”, reso noto a livello internazionale e nazionale in questi giorni, che ieri è stato presentato a Palazzo Balbi a Venezia dal presidente regionale Unicef Alfredo Zannini insieme all’assessore regionale ai diritti umani Isi Coppola, presenti il presidente della Regione Luca Zaia e il Pubblico Tutore dei Minori del Veneto Aurea Dissegna. L’assessore Coppola, sottolineando gli stretti rapporti di collaborazione che la Regione ha instaurato da tempo con l’Unicef nell’ambito delle politiche per i diritti dell’infanzia, ha fatto rilevare che il rapporto di quest’anno ha un’attenzione particolare per le città in cui oggi vive il 50% di tutta la popolazione mondiale. Ma la complessità del contesto rende forse più difficile capire proprio la condizione dei bambini. Zannini ha confermato che le città, in tutto il mondo, pur offrendo più servizi presentano anche una serie di disparità in termini di salute, istruzione e opportunità per i bambini. Le famiglie che vivono in povertà spesso pagano molto di più per dei servizi scadenti. L’acqua, ad esempio, nei quartieri più poveri può costare 50 volte di più che nei quartieri ricchi, dove le case ricevono l’acqua direttamente tramite le condutture. L’unicef ritiene essenziale concentrarsi sull’equità, raggiungendo i bambini più poveri dovunque essi vivano, e chiede con forza ai governi di mettere i bambini al centro dei piani urbanistici e di ampliare e aumentare i servizi per tutti, cominciando con l’avere a disposizione dati più accurati e più specifici per identificare e colmare le disparità tra i bambini nelle aree urbane. L’iniziativa internazionale “Città amiche dei bambini”, lanciata dall’Unicef e da Un-habitat – ha concluso Zannini - rappresenta la prima partnership tra tutte le parti interessate e mette i bambini al centro dell’agenda urbana. Sono più di 300 i sindaci italiani (una trentina in Veneto) nominati “Difensori dell’Infanzia”, con l’impegno di realizzare i “9 passi per costruire una città amica dei bambini” cioè il quadro di riferimento dell’Unicef per tutte le amministrazioni comunali del mondo.  
   
   
ROMA: IMPRENDITORIALITÀ FEMMINILE: UN ANNO DI RISULTATI  
 
Roma, 7 marzo 2012 - Si intitola "M’illumino D’impresa. Un anno di risultati al fianco dell’imprenditorialità femminile" l´evento organizzato da Camera di Commercio di Roma e Comitato per la Promozione dell´Imprenditorialità Femminile in programma giovedì 8 marzo a partire dalle 10 al Tempio di Adriano in Piazza di Pietra, a Roma.