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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Marzo 2012
QUESTA SETTIMANA AL PARLAMENTO EURPEO: NON DISCRIMINAZIONE, FINANZA, SCHULZ IN MAROCCO  
 
Strasburgo, 20 marzo 2012- Questa settimana in Parlamento…la non discriminazione, il budget a lungo termine dell´Ue e la preparazione del summit per lo sviluppo sostenibile a Rio fanno parte dei temi su cui si confronteranno questa settimana i deputati nelle commissioni parlamentari. Il presidente Martin Schulz assisterà alla sessione plenaria dell´Assemblea parlamentare dell´Unione per il Mediterraneo in Marocco e visiterà mercoledì il Parlamentarium, dove si festeggerà il visitatore numero 100.000. Martedì mattina, la commissione per le Libertà civili, la giustizia e gli affari interni discuterà la direttiva anti-discriminazioni che difende l´eguaglianza delle persone senza distinzione di genere, religione, età, handicap o orientamento sessuale. Giovedì è prevista una conferenza sul quadro finanziario pluriennale in presenza dei parlamentari nazionali. Il presidente del Parlamento Martin Schulz, il primo ministro danese Helle Thorning-schmidt e il presidente della Commissione José Manuel Barroso saranno presenti. Martedì, l´Alto rappresentante dell´Unione Catherine Ashton si confronterà con la commissione agli Affari esteri sulla situazione in Siria e in Iran. Mercoledì è stata organizzata una riunione interparlamentare della commissione per l´Ambiente - in presenza dei deputati nazionali - per preparare il summit sullo sviluppo sostenibile Rio+20. Inoltre, martedì e mercoledì, la commissione per gli Affari economici si discuterà la tassa sulle transazioni finanziarie. Infine, il presidente Martin Schulz sarà in visita ufficiale a Rabat, in Marocco, dove parteciperà all´ottava sessione plenaria dell´Unione per il Mediterraneo.  
   
   
DIECI AZIONI DELLA PLENARIA DI STRASBURGO 12-15 MARZO 2011  
 
Strasburgo, 20 marzo 2012 - Come uscire dalla crisi economica? Questa è stata la domanda a cui hanno cercato di rispondere i deputati durante il dibattito sul recente Summit europeo, terminato con un accordo sul patto fiscale. Una commissione temporanea sul crimine organizzato è stata create e i deputati hanno firmato un accordo sulla carne bovina tra Stati Uniti e Unione europea. Lunedì i deputati hanno osservato un minuto di silenzio in apertura della sessione plenaria in omaggio alle vittime dell´incidente di Fukushima, del terrorismo e della repressione in Siria. Il Parlamento europeo ha inoltre osservato un minuto di silenzio, mercoledì, per le 28 vittime, di cui 22 bambini, del tragico incidente stradale in Svizzera. "Pensiamo alle famiglie e a tutte le persone vicine alle vittime" ha dichiarato il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. Martedì, i deputati europei si sono confrontati sulle conclusioni del Consiglio europeo dell´1 e 2 marzo, in particolare sulla disciplina budgetaria, in presenza dei presidenti del Consiglio europeo e della Commissione, Herman Van Rompuy e José Manuel Barroso. Mercoledì, il Parlamento europeo ha approvato la creazione di una commissione parlamentare speciale per la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. Questa commissione avrà un anno di tempo per investigare su come il crimine organizzato si è infiltrato nell´economia europea, nell´amministrazione pubblica e nei sistemi finanziari. Avrà anche il ruolo di proporre nuovi strumenti su come combatterlo. Mercoledì, i deputati hanno approvato un accordo che permetterà all´Unione europea di mantenere il divieto d´importare la carne "agli ormoni" in cambio di un aumento delle quote d´importazione di carne bovina di qualità proveniente dagli Stati Uniti e dal Canada. 32 milioni di cittadini europei, tra i 20 e i 79 anni, soffrono di diabete. Questa malattia rappresenta circa il 10% della spesa per la sanità pubblica. Grazie ad una risoluzione approvata dal Parlamento mercoledì, l´Unione europea necessita di una strategia capace di rispondere a questo problema. Ė infatti necessario migliorare la cooperazione per quanto riguarda la ricerca, concentrandosi inoltre sulla prevenzione. I deputati hanno adottato giovedì una risoluzione che condanna un sito web recentemente lanciato dal Partito per la Libertà (Pvv) che invita gli olandesi a inviare reclami riguardanti cittadini dell´Europa centrale e orientale, poiché incita apertamente alla discriminazione. In una risoluzione adottata giovedì, il Parlamento ha condannato le irregolarità riscontrate durante la preparazione e lo svolgimento delle elezioni presidenziali russe del 4 marzo, in una risoluzione adottata giovedì a larga maggioranza. Viene inoltre chiesto a Putin di abbassare i toni della sua retorica anti-proteste e intraprendere un "dialogo sincero" con i manifestanti. Durante il dibattito sui diritti umani, giovedì pomeriggio, il Parlamento ha espresso delle preoccupazioni legate ai raid israeliani contro le sedi delle televisioni palestinesi, che si trovano nei territori occupati dai palestinesi. Dopo Facebook, Twitter e Linkedin, il Parlamento europeo è su Foursquare. Connettiti anche tu!  
   
   
MESSAGGI CHIAVE DEL PRESIDENTE BARROSO DURANTE LA SUA VISITA A MILANO (ITALIA), 17 MARZO 2012 IN RISPOSTA ALLA CRISI GLOBALE  
 
 Bruxelles, 20 marzo 2012 - "Abbiamo fatto buoni progressi. La strategia Europa 2020 si basa sui, a volte dolorosi, lezioni che abbiamo imparato da precedenti sforzi per migliorare la crescita e la competitività dell´Europa. E ´in grado di fornire le basi su cui costruire le politiche per un ritorno alla crescita. La cosiddetta cosiddetto six-pack, sei proposte legislative presentate dalla Commissione europea e ora adottato dal Parlamento europeo e al Consiglio. Anche il Compact fiscale, che è stato appena firmato da 25 dei 27 Stati membri hanno rafforzato la nostra governance economica. La seconda programma per la Grecia è stato deciso;. Vari Stati membri, in particolare Italia, stanno attuando scelte coraggiose per quanto riguarda la ristrutturazione delle loro economie La Banca centrale europea sta svolgendo un ruolo importante attraverso le sue operazioni di prestito stanno fornendo un aiuto fondamentale alle banche, iniettare la liquidità nell´economia. Abbiamo messo in atto le difese, i cosiddetti firewall per sostenere e proteggere gli Stati membri si impegnano cambiamento strutturale. Stiamo attualmente discutendo se questi dovrebbero essere rafforzati. Voi sapete che la posizione della Commissione è che essi dovrebbero anzi essere rafforzato ". Su gli sforzi di risanamento e di riforma intraprese da Italia - "La nostra priorità assoluta è quella di creare le condizioni per gli investimenti e azioni concrete a livello comunitario e nazionale per promuovere la crescita e creare posti di lavoro di supporto. Ma ovviamente non possiamo avere una crescita duratura senza un sano ambiente macroeconomico e la stabilità finanziaria. E questa è una posizione che la La Commissione europea ha difeso e lavorando fin dall´inizio della crisi. E mentre stiamo voltando pagina su anni di irresponsabilità finanziaria e fiscale, ci sono anche modernizzare il nostro modello sociale di mercato economico per adattarlo alle nuove realtà e sfide di un rapido mutamento geo-economico mondiale. Vorrei rendere omaggio al coraggio e il coraggio del governo Mario Monti e allo spirito di compromesso e del consenso che è stato dimostrato dalle principali forze politiche e parti sociali. Anch´io saluto la saggezza del popolo italiano per sostenere le azioni di riforma del governo e del parlamento. L´italia ha avviato un programma di riforma notevole per ridurre il debito pubblico e affrontare i problemi strutturali che gravano sulla crescita potenziale dell´economia italiana. E questa strategia molto ambiziosa ha chiaramente contribuito a ripristinare la fiducia del mercato. Noi crediamo, che sia importante avere il consenso, il più forte possibile, per questo tipo di riforme. Il consenso e il dialogo sociale sono fondamentali per la fiducia degli investitori. Ho molta voglia di trasmettere ai cittadini italiani la nostra fiducia che con le giuste politiche l´Italia non solo a superare le difficoltà, ma dare un importante contributo al nostro progetto comune europeo. " Sulla riforma del mercato del lavoro italiano "Riformare il mercato del lavoro è un altro elemento chiave nel programma di riforme in Italia, al fine di creare migliori prospettive di crescita e occupazione in Italia. Azioni coraggiose e globale è necessario per affrontare entrambi i tassi di partecipazione bassi e il dualismo del mercato del lavoro, con i giovani in particolare, spesso in lavoro precario. La partecipazione della forza lavoro e tassi di occupazione in Italia sono ben al di sotto rilevanti medie europee, in particolare tra le donne e giovani lavoratori. Molti lavoratori, molti dei quali giovani, sono in uno stato di precarietà. Un design attento di questo pacchetto di riforme è essenziale per garantirne il successo. In particolare, per migliorare la capacità di adeguamento dell´economia, e quindi stimolare la creazione di posti di lavoro, un migliore equilibrio tra flessibilità di entrata e di uscita dal lavoro deve essere trovato. Qualsiasi riforma deve essere coerente con l´approccio di flessicurezza, come suggerito dalla Survey annuale della crescita e già consigliato in Italia da parte del Consiglio lo scorso luglio e non vediamo l´ora di vedere il contenuto della riforma in dettaglio. " Sui fondi strutturali - "Abbiamo anche adottato nuove misure per utilizzare i fondi strutturali a titolo di garanzia per le Pmi di accedere al credito in tutte le fasi della loro attività normale attività e non solo al momento in cui vengono elaborati o sono in espansione, come è avvenuto fino ad ora. Questo è di particolare importanza in questo periodo di mancanza di liquidità per le imprese pubbliche e vincoli di bilancio. Ad esempio, per quanto riguarda l´Italia, un "Piano d´azione per la coesione" è stato concordato alla fine del 2011. Il piano prevede una riprogrammazione e la concentrazione di circa € 3,7 miliardi di euro in favore di quattro settori prioritari: occupazione, istruzione, agenda digitale, e delle ferrovie. Altrettanto importante è il piano ha lanciato una nuova governance rafforzata dei fondi europei tra il governo italiano e la Commissione. Essa consentirà l´Italia di sfruttare meglio i fondi europei ". Il quadro finanziario pluriennale - "La nostra proposta per il prossimo quadro finanziario pluriennale è chiaramente incentrata sulla crescita e la creazione di posti di lavoro. Il bilancio europeo non è un bilancio per spese correnti. Si tratta di un budget per gli investimenti in infrastrutture. Investimenti nelle piccole e medie imprese. Investimenti nelle nostre regioni. L´investimento in formazione, istruzione, posti di lavoro. Si tratta di un bilancio europeo per i cittadini europei. Si tratta di un budget per alleviare la pressione sui bilanci nazionali. Si tratta di un budget per assicurarsi che un euro speso a livello europeo porta più che un euro speso a livello nazionale. "  
   
   
COMMISSIONE EUROPEA, SISTEMA BANCARIO OMBRA: INTERVENIRE PER SCONGIURARE NUOVE FONTI DI RISCHIO NEL SETTORE FINANZIARIO  
 
Bruxelles, 20 marzo 2012 — Per trarre tutti gli insegnamenti possibili dalla crisi l´Ue sta attuando riforme ambiziose della regolamentazione del settore finanziario in generale e di quello bancario in particolare, contribuendo così a creare un settore finanziario più forte e più solido al servizio dell´economia reale. Nell´ambito di tali riforme è giunto ora il momento di occuparsi delle attività creditizie non bancarie — il cosiddetto "sistema bancario ombra" — che rappresentano un settore in espansione rimasto finora ai margini della regolamentazione e vigilanza prudenziale. All´interno del sistema finanziario, il sistema bancario ombra svolge, in una certa misura, funzioni importanti, ad esempio creando ulteriori fonti di finanziamento e offrendo agli investitori alternative ai depositi bancari. Esso però può anche rappresentare una potenziale minaccia per la stabilità finanziaria di lungo periodo, a causa sia dell´accumulazione di fonti ignote di rischio nel settore finanziario sia delle sue potenziali ricadute sul normale sistema bancario. In risposta agli inviti del G20, nel 2010 a Seoul e nel 2011 a Cannes, il Consiglio per la stabilità finanziaria (Fsb, Financial Stability Board) sta mettendo a punto raccomandazioni sulla supervisione e la regolamentazione di queste entità e attività. La consultazione lanciata oggi sotto forma di Libro verde concreta la partecipazione attiva della Commissione agli attuali lavori dell´Fsb. Michel Barnier, Commissario per il Mercato interno e i servizi, ha dichiarato: "L´unione europea ha dato prova di leadership a livello mondiale nell´attuazione di riforme ambiziose della regolamentazione finanziaria, in particolare nel settore bancario. Vogliamo assolutamente evitare che le attività ed entità finanziarie eludano le norme vigenti e previste causando l´accumulazione di nuove fonti di rischio nel settore finanziario: dobbiamo quindi comprendere meglio sia l´essenza e le attività effettive del sistema finanziario ombra sia il tipo e il livello di regolamentazione e vigilanza adeguate. Dobbiamo far luce su ogni comparto del sistema finanziario.". Contesto Nella definizione dell´Fsb, il sistema bancario ombra è il sistema di intermediazione creditizia che riguarda entità ed attività al di fuori del normale sistema bancario. Fra tali possibili entità e attività si annoverano: · i fondi di mercato monetario (Money Market Funds, Mmf) e altri tipi di fondi di investimento o di prodotti con caratteristiche analoghe a quelle dei depositi; · i fondi di investimento che forniscono credito o sono caratterizzati da effetto leva, compresi i fondi negoziati sui mercati (Exchange Traded Funds, Etf) e i fondi speculativi; · le imprese finanziarie e di titoli che, seppur non regolamentate al pari delle banche, forniscono crediti o garanzie su crediti o procedono alla trasformazione delle scadenze e/o della liquidità; · le imprese di assicurazione e riassicurazione che emettono o garantiscono prodotti creditizi; · le cartolarizzazioni e le operazioni su prestiti di titoli e pronti contro termine. L´odierno Libro verde illustra come le misure dell´Ue vigenti e proposte affrontino già la questione delle attività del sistema bancario ombra. I veicoli fuori bilancio quali le società veicolo, ad esempio, sono disciplinati indirettamente dalla regolamentazione bancaria, mentre l´attività dei gestori dei fondi speculativi è disciplinata direttamente dalla direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi, che tratta una serie di questioni inerenti al sistema bancario ombra. Inoltre, in alcuni Stati membri vigono a livello nazionale norme supplementari in tema di vigilanza delle entità e attività finanziarie non regolamentate dall´Ue. Sebbene la questione delle entità e attività del sistema bancario ombra sia già affrontata, in parte, grazie a tali misure, l´evoluzione continua di questo sistema e la nostra comprensione del fenomeno ci impongono di andare oltre. Scopo dei lavori attuali della Commissione è, in coordinamento con l´Fsb, gli organismi preposti a stabilire le norme e le pertinenti autorità di vigilanza e di regolamentazione dell´Ue, esaminare attentamente le misure vigenti e proporre un approccio atto ad instaurare una vigilanza globale sul sistema bancario ombra associata ad un quadro regolamentare adeguato. In questo contesto la Commissione continua a vagliare opzioni diverse e iniziative nuove in cinque settori fondamentali: attività bancarie, gestione degli attivi, prestiti di titoli e pronti contro termine, cartolarizzazioni, altre entità del sistema bancario ombra. Prossime tappe S´invitano le parti interessate a rispondere alla consultazione anteriormente al 1° giugno 2012. Una conferenza sul sistema bancario ombra è indetta per il 27 aprile a Bruxelles. Tutte queste attività concorreranno a informare la posizione della Commissione sulla scena internazionale e la sua decisione sul seguito appropriato da darvi. Si veda anche il Memo/12/191 Per ulteriori informazioni http://ec.Europa.eu/internal_market/bank/shadow_banking/index_en.htm    
   
   
LIBRO VERDE SULLA BANCARIO OMBRA - DOMANDE FREQUENTI  
 
Bruxelles, 20 marzo 2012 - 1 Che cos´è bancario ombra? Bancario ombra è il sistema di intermediazione creditizia che coinvolge entità e attività che sono al di fuori del sistema bancario regolare, e quindi non sono regolamentate come le banche. "Shadow banking" entità operare al di fuori del sistema bancario regolare, e tuttavia esercitare le seguenti attività di tipo bancario: · accettando il finanziamento con deposito-come caratteristiche; · l´esecuzione scadenza e / o di trasformazione della liquidità; · in fase di trasferimento del rischio di credito; · utilizzo diretto o indiretto leva finanziaria. Attività di bancario ombra sono quelli che potrebbe fungere da importanti fonti di finanziamento per gli enti non bancari. Queste attività includono la cartolarizzazione, prestito titoli e operazioni pronti contro termine ("repo"). 2. Qual è la dimensione del settore bancario ombra? Il Financial Stability Board (Fsb) ha stimato circa la dimensione globale del sistema bancario ombra a circa € 46000000000000 nel 2010, a partire da € 21 miliardi nel 2002. Questo rappresenta il 25-30% del totale del sistema finanziario, e la metà degli attivi bancari. In Europa, la proporzione di questi beni agli altri intermediari finanziari è inferiore alla media mondiale (13% nel Regno Unito, e il 5% in Germania, per esempio, rispetto ad un valore stimato del 35-40% negli Stati Uniti). Tuttavia, secondo le stime Fsb, la quota di tali attività in Europa è notevolmente aumentato negli ultimi anni, mentre è in calo altrove, anche negli Stati Uniti. Bancario ombra è dunque una preoccupazione crescente per il sistema finanziario europeo. 3. Chi sono le entità bancario ombra e quali sono le attività bancarie ombra affrontati nella consultazione? Bancario ombra entità includono: · Special purpose entities che svolgono liquidità e / o trasformazione delle scadenze, per esempio, i veicoli di cartolarizzazione come Abcp (Asset-backed Commercial Paper) condotti, Veicoli speciali di investimento (Siv) e altri veicoli (Spv); · Fondi del mercato monetario (Fmm) e altri tipi di fondi di investimento o prodotti con caratteristiche simili a deposito, che li rendono vulnerabili ai riscatti massicci ("run"); · I fondi di investimento che forniscono credito o sono leva finanziaria, tra cui Exchange Traded Funds (Etf); · Società finanziarie ed enti fornendo titoli di credito o garanzie di credito, o l´esecuzione di liquidità e / o trasformazione delle scadenze, senza essere regolata come una banca, e · Imprese di assicurazione e di riassicurazione che rilasciano prodotti di credito o di garanzia. Bancario ombra attività comprendono: · cartolarizzazione (la creazione di titoli da parte di pool di prestiti bancari e la vendita di questi investitori a), · prestito titoli (operazioni in cui un ente o la sua controparte trasferisce titoli a fronte di adeguata garanzia di un impegno che il mutuatario di restituire titoli equivalenti ad una data futura), e · pronti contro termine accordi ("repo" - la pratica della vendita di attività mentre il venditore ottiene contemporaneamente il diritto e l´obbligo di riacquisto ad un prezzo determinato ea una data futura o su richiesta). Per il momento, nella fase di consultazione, la Commissione si sta concentrando su queste entità possibili bancario ombra e attività. Tuttavia, questo elenco non deve essere considerato come esaustivo, come entità bancario ombra e attività può evolvere molto rapidamente. 4. Le attività bancarie ombra pericoloso? Attività di bancario ombra sono una parte utile del sistema finanziario: · forniscono alternative alla depositi bancari per gli investitori; · sono indirizzare le risorse verso le esigenze specifiche in modo più efficiente grazie alla maggiore specializzazione; · essi costituiscono il finanziamento alternative per l´economia reale - che è particolarmente utile quando i tradizionali canali bancari o di mercato diventano temporaneamente compromessa, e · essi costituiscono una possibile fonte di diversificazione del rischio dal sistema bancario. Allo stesso tempo, gli enti bancario ombra e le attività possono anche creare una serie di rischi: · Deposito-come le strutture di finanziamento possono portare a finanziamento "corre". Attività di bancario ombra sono esposti a simili rischi finanziari come banche, senza essere soggetti a tutti gli stessi vincoli imposti dalla regolamentazione e della vigilanza bancaria. Ad esempio, alcune attività bancarie ombra sono finanziate da finanziamenti a breve termine, che è soggetta a rischi di ritiri improvvisi e massicci di depositi dai clienti. · Alta, leva nascosta può accumularsi . Leva alta può aumentare la fragilità del settore finanziario ed essere una fonte di rischio sistemico. Attività di bancario ombra può essere fortemente indebitata con un finanziamento di garanzia di essere sbattuto più volte, senza essere soggette ai limiti imposti dalla regolamentazione e la vigilanza. · Regole e arbitraggio regolamentare può essere aggirato . Operazioni bancario ombra può essere utilizzato per evitare la regolamentazione o supervisione applicata alle banche regolari rompendo il tradizionale processo di intermediazione creditizia in strutture giuridicamente indipendenti che si occupano di loro. Questo "frammentazione normativa" comporta il rischio di un quadro normativo "corsa al ribasso" per il sistema finanziario nel suo complesso, le banche e altri intermediari finanziari cercano di imitare gli enti bancario ombra o spingere alcune operazioni in entità al di fuori del loro campo di consolidamento. Ad esempio, le operazioni di eludere le regole del capitale e contabile e il trasferimento dei rischi al di fuori del campo di applicazione della vigilanza bancaria ha svolto un ruolo importante nella formazione fino al 2007/2008, crisi. · Disordinati fallimenti potrebbe avvenire e influenzano il sistema bancario . Attività di bancario ombra sono spesso strettamente legati al settore bancario regolare. Eventuali errori possono portare al contagio importante e effetti di ricaduta. In condizioni di incertezza o di difficoltà gravi, rischi assunti dalle banche ombra può essere facilmente trasmessa al settore bancario attraverso diversi canali: prestito diretto dal sistema bancario e passività bancarie (miglioramenti potenziali linee di credito e di liquidità), o le vendite massicce di attività con ripercussioni sulla prezzi delle attività finanziarie e reali. Alcuni di questi rischi possono essere di carattere sistematico, in particolare a causa della complessità degli enti bancario ombra e le attività, la loro intergiurisdizionale portata e la mobilità intrinseca dei titoli e dei mercati di fondi, ei collegamenti tra le entità bancario ombra e le attività con il regolare sistema bancario. E ´l´obiettivo della Commissione di assicurare che tali rischi siano trattati in modo adeguato, pur mantenendo le utili funzioni svolte dalle banche ombra. 5. Qual è il contesto internazionale della consultazione della Commissione? Al suo vertice di Seoul novembre 2010, i leader del G20 ha individuato le questioni di regolamentazione del settore finanziario ancora da affrontare.Regolamentazione e la vigilanza del sistema bancario ombra era uno di questi problemi. Il G20 ha chiesto che il Financial Stability Board (Fsb), in collaborazione con altre realtà internazionali organismi di normazione, sviluppare raccomandazioni per rafforzare la supervisione e la regolamentazione del sistema bancario ombra. In risposta, il Fsb ha pubblicato un rapporto su 27 Ottobre 2011 evidenziando che il fallimento disordinato delle entità bancarie ombra può portare il rischio sistemico, sia direttamente che attraverso i loro legami con il sistema bancario regolare. Il Fsb ha anche suggerito che, fintanto che tali attività ed entità rimangono soggetti ad un più basso livello di regolamentazione e di vigilanza rispetto al resto del settore finanziario, rafforzato la regolamentazione bancaria può guidare una parte sostanziale delle attività bancarie al di là dei confini del sistema bancario tradizionale e verso l´ombra bancario. Sulla base di tale relazione e su invito del novembre 2011 Cannes G20 Summit a sviluppare il suo ulteriore lavoro, il Fsb ha inoltre avviato cinque filoni di analizzare il problema in modo più dettagliato e sviluppare raccomandazioni politiche efficaci. Questi filoni di riunire i diversi paesi della Ue e di altri importanti, tra cui Stati Uniti, Cina e Giappone, che sono ciascuno prendendo in considerazione le misure appropriate normative. 6. Quali sono le sfide per le autorità di vigilanza e di regolamentazione? Tenuto conto dei rischi potenziali connessi bancario ombra, è essenziale che le autorità di vigilanza e di regolamentazione considerare il modo migliore per affrontare le entità bancario ombra e attività. Tuttavia, questo compito presenta varie sfide. In primo luogo, le autorità interessate devono identificare e monitorare i soggetti in questione e le loro attività. In secondo luogo, le autorità devono determinare l´approccio alla supervisione entità bancario ombra. In terzo luogo, le questioni bancario ombra possono richiedere estendere la portata e la natura della regolamentazione prudenziale, adeguate risposte normative sono necessari. 7. Quali misure di regolamentazione applicano bancario ombra nella Ue? Nell´unione europea, una serie di proposte legislative con implicazioni per gli enti bancario ombra e le attività sono già in atto o in fase di negoziazione del Parlamento europeo e al Consiglio: · Regolamentazione indiretta delle attività bancarie ombra attraverso la regolamentazione bancario e assicurativo: L´ue ha compiuto passi importanti per disciplinare le esposizioni delle istituzioni finanziarie ombra entità bancarie. Ad esempio, le recensioni più recenti della direttiva sui requisiti patrimoniali (Crd Crd Ii e Iii) e modifica della International Financial Reporting Standards approvato nel novembre 2011 (relative al Ifrs 7) affrontare questioni bancario ombra sollevate dalle strutture di cartolarizzazione per dissuadere le banche di eludere capitale esistente i requisiti e le altre normative. · Ampliare la portata della corrente regolamentazione prudenziale per nascondere attività bancarie : L´ue ha proposto di ampliare la portata delle norme esistenti a nuove entità e attività in modo da avere una copertura più ampia, affrontare i problemi del rischio sistemico e rendere il futuro più difficile l´arbitraggio regolamentare. Ad esempio, la revisione delle Markets in Financial Instruments Directive (Mifid) 1 proposto dalla Commissione il 20 Ottobre 2011 amplia il campo del quadro, aumenta la trasparenza della non-equity - che aumenterà la capacità di individuare i rischi dall´ombra bancari - e affida le autorità nazionali competenti e europeo dei valori mobiliari e dei mercati (Esma), con il potere di intervento avanzata e proattiva. · Regolamentazione diretta delle attività bancarie qualche ombra : l´Ue ha adottato misure per regolamentare gli enti bancario ombra e le attività direttamente. Ad esempio, per quanto riguarda i fondi d´investimento sono interessati, l´Alternative Investment Fund Managers direttiva (Aifmd) 2 affronta già una serie di questioni bancario ombra. Gestori patrimoniali sono ora tenuti a monitorare i rischi di liquidità e di utilizzare un sistema di gestione della liquidità. Dato nuovi metodi per calcolare i requisiti di leva e di reporting, attività quali pronti contro termine o di prestito di titoli sarà più facile per le autorità competenti di controllare. Alcuni Stati membri hanno anche altre norme nazionali per la sorveglianza degli enti finanziari e delle attività che non sono disciplinate a livello dell´Ue. 8. Quali sono le questioni che la Commissione sta esaminando? Ci sono cinque aree chiave in cui la Commissione sta inoltre indagando le opzioni e le prossime tappe: · Banking regolamento · Asset Management regolamento · Operazioni di prestito titoli e pronti contro termine · Cartolarizzazione · Altri bancario ombra entità. 9. Quali sono i prossimi passi previsti dalla Ue? Sulla base dei risultati di questa consultazione e tenendo conto delle eventuali lavori realizzati dal Consiglio europeo per il rischio sistemico (Esrb), l´Autorità bancaria europea (Eba), europeo dei valori mobiliari e dei mercati (Esma) e l´europeo delle assicurazioni e pensioni aziendali o professionali (Eiopa), la Commissione deciderà sul follow-up adeguato in merito alle questioni bancario ombra delineate nel presente Libro verde, comprese misure legislative, se del caso. La Commissione continuerà a impegnarsi in iniziative internazionali in corso, compresa la garanzia di qualsiasi livello di gioco sul campo le preoccupazioni sono rivolte. Qualsiasi regolamentazione di follow-up sarà accompagnata da un´attenta valutazione dei relativi impatti potenziali e terrà anche conto dei risultati dei lavori del gruppo ad alto livello di esperti sulle riforme strutturali bancari , di recente nominato dalla Commissione. Dopo la pubblicazione della relazione del gruppo, la Commissione valuterà la necessità di ulteriori consultazioni mirate e su quesiti specifici, se necessario.  
   
   
UE-ALGERIA: UNA NUOVA FASE DI COOPERAZIONE PIÙ INTENSA  
 
 Bruxelles, 20 marzo 2012  - Il sostegno europeo alle riforme e al rafforzamento della cooperazione bilaterale saranno i temi principali della visita del Commissario per l´allargamento e la politica europea di vicinato Štefan Füle in Algeria il 19-20 marzo. "Dalla mia ultima visita maggio 2011 , le relazioni tra l´Algeria e l´Unione europea ha compiuto importanti progressi ", ha detto prima di lasciare Bruxelles. "L´algeria ha avviato il processo di riforme che l´Unione europea è pronta a sostenere, il nostro dialogo politico è diventato più intenso e, recentemente, l´Algeria ha deciso di partecipare alla politica europea di vicinato". Mr Füle aggiunto.Egli ha anche sottolineato che l´Ue è stata in seguito al processo di riforma in corso in Algeria molto da vicino. "Gli sforzi di riforma sono cruciali per l´Algeria per rispondere efficacemente alle legittime aspirazioni della sua popolazione, in particolare i giovani Accolgo con favore le misure adottate per migliorare delle donne rappresentanza nella vita politica e consentire ai partiti politici di più a partecipare alle prossime elezioni. Spero anche che le autorità affronterà le preoccupazioni sollevate dalla società civile sulle recenti leggi sulla libertà di associazione e di espressione ", ha detto il commissario Füle. Durante i suoi colloqui con le controparti algerine spiegherà il supporto che l´Ue è pronta a fornire per gli sforzi di riforma basati sui principi della politica europea di vicinato recensione, compreso il principio "più di più". Egli firmerà anche l´Ue-algeria accordo di cooperazione per la scienza e la tecnologia a migliorare la cooperazione nel campo della scienza, della tecnologia e l´innovazione in settori di reciproco interesse. Questa sarà la terza visita del Commissario Füle nel paeseda quando ha assunto l´incarico. Durante la sua permanenza ad Algeri ci si aspetta di incontrare il Primo Ministro, il Ministro degli Esteri e molti altri membri del governo . Egli incontrerà i rappresentanti della società civile, troppo, sottolineando l´importanza che l´Ue annette alle discussioni anche con attori non-governativi, incuding organizzazioni della società civile, settore privato e le organizzazioni sindacali.  
   
   
RAPPORTI PIÙ STRETTI TRA PIEMONTE E MICHIGAN  
 
Torino, 20 marzo 2012 - Incontro, ieri, tra il presidente della Regione, Roberto Cota, e il governatore del Michigan, Rick Snyder. “Abbiamo convenuto - ha detto al termine Cota - sull’opportunità di stabilire d’ora in avanti rapporti più stretti tra le realtà sociali e territoriali che col voto popolare siamo stati chiamati a governare”. La base di partenza di questa collaborazione consiste nel fatto che, come ricorda il presidente, “sia il Piemonte che il Michigan sono caratterizzati da una vocazione industriale importante, soprattutto nel settore automobilistico, su cui è utile costruire un confronto periodico ed uno scambio concreto di esperienze”. Il Michigan è uno stato nella zona settentrionale degli Stati Uniti d’America. La sua capitale è Lansing ma la città più importante è Detroit, sede della Chrysler.  
   
   
LOMBARDIA: ALLEANZE IN EUROPA PER CRESCERE  
 
Milano, 20 marzo 2012 - Le attività di Regione Lombardia in ambito comunitario e le potenzialità offerte al territorio, in particolare alle Pmi, di partecipare alle opportunità di finanziamento dell´Unione europea sono stati gli argomenti al centro di un incontro che si è svolto presso la Sede territoriale di Como di Regione Lombardia. Il confronto, che ha visto la partecipazione di alcune decine di rappresentanti del mondo economico, delle istituzioni e dell´associazionismo, è stato organizzata dalla stessa Sede territoriale regionale di Como, insieme al Consiglio regionale e alla Delegazione di Bruxelles della Regione Lombardia. Introducendo i lavori, l´assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani - alla presenza, tra gli altri, di Carlo Spreafico (consigliere segretario dell´Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale) e Gianlorenzo Martini (direttore della Delegazione di Regione Lombardia presso l´Unione europea) - ha sottolineato che "il nostro sistema sanitario vuole creare posti di lavoro e ricchezza, sviluppando una rete di alleanze sia a livello regionale e nazionale, sia a livello europeo". "In Lombardia - ha aggiunto Bresciani - questo si è concretizzato con la sinergia già realizzata con il sistema universitario (unito in network e che è in grado di produrre centinaia di brevetti all´anno), con Finlombarda e con l´industria, che finanzia le ricerche". Alleanze Europee - A livello europeo, per cercare di ampliare le possibilità di finanziamento della ricerca (oggi in capo al Ministero e fermo all´1,1 per cento del Pil), "la Lombardia sta creando un sistema di intese con le Regioni europee, per investire nello sviluppo. Grazie a questo modello abbiamo già stretto alleanze con 11 Regioni europee (80 milioni di abitanti), creando una vera e propria rete, in grado di darci maggiori opportunità di investimento e che ci fa essere protagonisti in Europa". L´ultima intesa è stata firmata proprio venerdì scorso dall´assessore Bresciani con la Baviera a Monaco: "con questo accordo - ha ricordato l´assessore - si sono unite virtualmente le popolazioni dei due territori, raggiungendo una massa critica di 23 milioni di abitanti (13 della Baviera e 10 della Lombardia), di fatto la più grande Regione d´Europa". Tra gli altri progetti europei già in corso, Bresciani ha ricordato ´Alias´, che unisce le Regioni dell´area alpina (la Lombardia è capofila), in un programma dedicato a teletrasmissione dati, cartelle cliniche elettroniche, ecc, in grado di portare le conoscenze dei grandi ospedali nelle zone di montagna. Lobbying E Reti - Nel corso dell´incontro è stato ricordato che la sede che la Regione ha a Bruxelles "è la casa di tutti", punto importante di snodo per attività di lobbying istituzionale (il che significa fare gli interessi del sistema Lombardia con una serie di azioni) e per la presenza che garantisce nelle varie reti e network europei. Tra le varie azioni sono stati ricordati gli interventi sul tema della Riforma della Politica agricola comunitaria 2014-2020. Regione Lombardia si è già mossa e continuerà anche nei prossimi mesi per far conoscere le proprie proposte di modifica a questa riforma. Nei prossimi giorni il presidente Formigoni sarà proprio a Bruxelles insieme ai presidenti delle Regioni dei quattro Motori d´Europa per presentare una posizione comune. Altro fronte di attualità, la revisione della Direttiva 2008/50 sulla qualità dell´aria, che introduce limiti più stringenti. Regione Lombardia è capofila di altre 11 Regioni, tra le più sviluppate in Europa, nel chiedere modifiche, per evitare che molte nostre aziende possano andare in difficoltà. Finanziamenti - Sul fronte dei contributi e delle opportunità di finanziamento, sono stati ricordati, in particolare, il Vii Programma quadro sulla ricerca e il Programma per la Competitività e l´Innovazione. Il primo, articolato in 4 programmi specifici, dà l´opportunità a imprese, università, centri di ricerca, di partecipare ai bandi. Per le Pmi, in particolare, le occasioni riguardano le tematiche tecnologiche. Il secondo è focalizzato su Ict, energia ed eco-innovazione oltre che essere destinato, grazie ai fondi Bei, ad aiutare le imprese con le garanzie finanziarie sul credito.  
   
   
MOLISE: NUOVO STATUTO REGIONALE, VENTI CONSIGLIERI E QUATTRO ASSESSORI  
 
Campobasso, 20 marzo 2012 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, e il Presidente del Consiglio Regionale, Mario Pietracupa, hanno presentato ieri in mattinata, in una conferenza stampa, la Proposta di legge, che vede loro primi firmatari, per la riforma dello Statuto regionale con il recepimento delle norme della manovra economica di Agosto, circa la riduzione del numero dei componenti dell´Esecutivo e dell´Assise legislativa. «Tenuto presente - ha detto il Presidente Iorio - che il Governo nazionale ha sollevato eccezioni sul testo del precedente Statuto varato nella scorsa legislatura e che, nel frattempo, è sopraggiunta la manovra di Agosto, che ha previsto una nuova strutturazione del numero degli eletti e dei componenti delle Giunte nelle varie Regioni, si è reso necessario produrre una nuova proposta statutaria». «Come ho più volte evidenziato - ha precisato Iorio - la potestà decisionale circa i componenti del Consiglio e della Giunta è in capo alla Regione e alla sua previsione statutaria. La legge ordinaria, che sancisce questa contrazione del numero, non può imporre un atto decisionale, ma prevede solo delle "sanzioni" a chi non lo fa. Restiamo convinti che il numero di venti consiglieri è al minimo in una giusta rappresentanza democratica e territoriale. Occorrerà sviluppare una legge elettorale adeguata che dia la possibilità a tutto il territorio di essere rappresentato, garantendo il ruolo della maggioranza e della minoranza e permettendo quindi una buona governabilità attraverso un´ opportuna stabilità istituzionale. Come pure il numero di quattro assessori si evidenzia come non sia confacente alla necessità di rappresentanza della Regione nei vari tavoli istituzionali a livello nazionale. Ad ogni modo, fatte queste eccezioni in termini generali, intendiamo, con la proposta che presentiamo oggi, recepire dette impostazioni numeriche anche per dare un imput chiaro circa la volontà di ridurre, come i cittadini vogliono, il numero dei rappresentanti istituzionali, e quindi il cosiddetto costo della politica, salvo le decisioni che il Consiglio vorrà prendere, ma che credo non cambieranno l´impostazione data». «Ho chiesto al Presidente del Consiglio - ha aggiunto Iorio - che condivide con me questo percorso, di accelerare al massimo i tempi per l´esame e la valutazione del testo, e quindi un suo varo definitivo in periodo breve. Ribadisco che la proposta recepisce quasi totalmente l´impostazione condivisa, discussa e approfondita nella precedente legislatura con le parti sociali, con la società civile e il mondo dell´associativismo, circa i principi e gli obiettivi che devono guidare la Regione nell´espletamento dei suoi compiti istituzionali». Iorio ha poi voluto evidenziare come occorra parallelamente avviare un percorso di revisione dei regolamenti consiliari al fine di sveltire e rendere più incisiva l´attività dell´Aula. «Abbiamo assistito e assistiamo in ogni riunione del Consiglio - ha detto ancora il Presidente della Regione - a veri e propri "comizi" da parte dei singoli consiglieri, che più che rafforzare il ruolo della massima Assise della Regione, la riportano ad un mero luogo di dibattito che non riesce a produrre, dopo un giusto confronto, decisioni concrete che vanno nella direzione voluta e richiesta dai cittadini e dalle altre Istituzioni pubbliche e private operanti sul territorio». Il Presidente Mario Pietracupa ha evidenziato come la firma congiunta, Presidente della Giunta e Presidente del Consiglio, della proposta di riforma dello Statuto, intenda essere la testimonianza di un accordo istituzionale forte, fatto per la prima volta nella nostra regione, che vuole portare al varo della nuova "Carta" regionale in tempi brevi, contingentati e con la massima condivisione possibile. «Tutti saranno chiamati - ha detto Pietracupa- ad assumere una precisa responsabilità circa questo ineludibile appuntamento istituzionale. Non tralasceremo ad ogni modo di ascoltare la società civile e coloro i quali hanno chiesto di apporre qualche singolo cambiamento alla struttura generale». Il Presidente Pietracupa ha poi voluto sottolineare come la regolamentazione di tempi specifici, attraverso passaggi in commissione e in Aula, non voglia certamente essere una compressione democratica, ma intenda, al contrario, rispondere ad un´ esigenza di rapidità nella approvazione di un atto fondamentale per il funzionamento della Regione. «Per il futuro - ha ribadito Pietracupa - se ci saranno temi di interesse così alto e di portata rilevante, non esiteremo ad utilizzare questa procedura di proposta congiunta a firma dei massimi vertici di questa Regione». Pietracupa, infine, ha evidenziato come la Regione Molise sia stata la prima ad eliminare i vitalizi senza peraltro registrare contrapposizioni e differenziazioni di rilievo tra le varie forze politiche, e ora si accinga ad essere la prima a produrre cambiamenti previsti dalla manovra di Agosto. «Primati questi - ha detto Pietracupa- ignorati dalla stampa nazionale più intenta a descrivere in modo diverso la nostra Regione. Condizione questa che offende le istituzioni e i cittadini». Pietracupa ha poi sottolineato come, al fine di impedire il tenersi di un referendum confermativo circa il vecchio Statuto in pendenza di uno specifico ricorso del Governo, sia stata presentata anche una legge che regola tutto lo strumento referendario e consenta all´Assise regionale di poter fare gli opportuni cambiamenti senza incorrere in altri inutili passaggi.  
   
   
PUGLIA: SULLA LEGGE PER LA SEMPLIFICAZIONE POSITIVO GIUDIZIO CORTE DEI CONTI  
 
Bari, 20 marzo 2012 - L’assessore Maria Campese esprime soddisfazione per la valutazione positiva della Corte dei Conti sulla legge di semplificazione e qualità del processo normativo regionale pugliese, definita antesignana dal procuratore Francesco Lorusso. L’assessore alle Risorse umane, Semplificazione e Sport, Maria Campese, esprime il proprio compiacimento per le parole di apprezzamento espresse sulla L.r. 2 novembre 2011, n.29, “Semplificazione e qualità della normazione”, dal Procuratore regionale della Corte dei Conti, Francesco Lorusso, il quale nel corso della conferenza di inaugurazione dell’anno giudiziario 2012 ha indicato come antesignano il provvedimento legislativo varato dalla Regione Puglia tanto da auspicare che possa essere di riferimento per il sistema statale. “Il giudizio manifestato dal Procuratore Lorusso-commenta l’assessore Campese- testimonia non solo l’alta qualità del lavoro svolto dagli uffici regionali, in particolar modo dal servizio legislativo della Giunta, ma quanto, evidentemente, sia importante per le pubbliche amministrazione dotarsi di leggi e normative univoche, che non lascino spazio a dubbi o – peggio – a interpretazioni soggettive. Mai come in questo particolare momento storico- continua l’assessore regionale-si avverte la necessità di rifarsi a provvedimenti normativi tanto semplici nella loro formulazione, quanto chiari. La qualità della normazione è garanzia per tutti, sia per chi ha il compito di promulgare gli atti legislativi, sia per coloro i quali ne sono i beneficiari: pubbliche amministrazioni, aziende, cittadini”. “La legge presa ad esempio come best practice nella relazione della Corte dei Conti, e dalla stessa Corte definita di nodale importanza nel novero delle leggi emanate dalla Regione-si regge su un impianto in cui tutto - principi, criteri e strumenti normativi – va nella direzione della semplificazione, trasparenza e controllo dell’assetto normativo. “I punti chiave , che si richiamano anche al regolamento interno del Consiglio regionale e allo Statuto ,sono proprio quelli rimarcati dal procuratore Lorusso nella sua relazione annuale- spiega l’assessore Campese ricordando, tra l’altro, che l’abrogazione di una norma vigente non può più essere implicita ma deve essere espressamente indicata - i progetti di legge proposti dal governo regionale o dal Consiglio devono essere sempre accompagnati da una relazione redatta dai competenti servizi della Giunta in collaborazione con il Settore legislativo, oppure dal Servizio Affari e studi giuridici e legislativi del Consiglio”. “Tali settori - ricorda Campese richiamando un altro punto messo in luce dal Procuratore – hanno anche il compito di verificare , attraverso la Vir e in un arco di tempo compreso tra i due e i cinque anni, l’impatto della nuova legge, valutarne il raggiungimento degli obiettivi e degli effetti prodotti dalle norme sulle attività dei cittadini e delle imprese e sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni, nonché sulla stima dei costi. Infine – conclude l’assessore- mi preme sottolineare, che proprio sulla base dei principi ispiratori della legge in questione, il Nucleo di valutazione dei dirigenti, istituito presso la Regione, prevede tra i suoi criteri di valutazione la verifica del rispetto delle sue disposizioni”.  
   
   
REFERENDUM IN SARDEGNA - CAPPELLACCI, AVVIO PROCEDURE PER VOTO 6 MAGGIO "ELECTION DAY OCCASIONE MANCATA"  
 
Cagliari, 20 Marzo 2012 - "La mancata celebrazione dell´election day è un´occasione persa". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, che comunica l´avvio delle procedure per il voto referendario del 6 maggio 2012. "La concentrazione in un´unica data delle amministrative e del voto per i quesiti referendari - ha aggiunto il presidente della Regione, ricordando che la Giunta aveva presentato un disegno di legge per consentire tale possibilità - non solo avrebbe garantito un risparmio significativo per le casse pubbliche, ma avrebbe altresì favorito un´ampia affluenza alle urne. Una partecipazione - ha concluso il presidente - che mi auguro sia comunque alta affinché la Sardegna possa affrontare in anticipo rispetto alle altre Regioni il dibattito politico su temi sensibili come quelli trattati dai referendum".  
   
   
PIEMONTE: AMIANTO, PROTESI PIP, BONUS PER I PENDOLARI, SCUOLA E APPRENDISTATO SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI QUESTA MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 20 marzo 2012 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota, di seguito le decisioni della Giunta regionale Amianto. Definito, su proposta degli assessori Paolo Monferino e Roberto Ravello, il nuovo modello organizzativo del sistema per la gestione delle problematiche sanitarie, ambientali e di ricerca sull’amianto che prevede due livelli di azione: quello strategico-programmatorio composto da un Comitato di direzione che fissa la pianificazione globale delle attività; quello operativo formato dal Centro regionale per la ricerca, la sorveglianza e la prevenzione dei rischi da amianto, che si occuperà della sorveglianza epidemiologica della popolazione e della ricerca nel campo della diagnostica e della terapia, e dal Polo amianto dell’Arpa, cui sono affidate le attività di campionamenti ed analisi e quelle connesse alle problematiche ambientali legate alla presenza di amianto di origine antropica o naturale. I due organismi opereranno tramite protocolli operativi integrati sulla base dei programmi e degli obiettivi definiti dal Comitato di direzione. Protesi Pip. Una delibera presentata dall’assessore Paolo Monferino stabilisce che la realizzazione del programma di presa in carico delle donne portatrici di protesi mammarie prodotte dalla ditta francese Pip sarà effettuata dai centri di riferimento individuati nelle chirurgie plastiche degli ospedali Molinette e Cto di Torino, Maggiore di Novara, Santa Croce e Carle di Cuneo e Ss. Antonio e Biagio di Alessandria. Inoltre, si invitano le strutture sanitarie che hanno utilizzato queste protesi a richiamare le persone alle quali sono state inserite e ad indirizzarle ai centri di riferimento. Le prestazioni erogate, come previsto dall’accordo del 9 febbraio scorso tra il Governo e le Regioni, saranno a carico del servizio sanitario. Pendolari. Viene applicato anche per il 2011, su proposta dell’assessore Barbara Bonino, l’istituto del bonus a favore dei clienti abbonati al servizio ferroviario gestito da Trenitalia utilizzando la somma di 1.500.000 euro derivante dai fondi impegnati a favore della stessa società ma non erogabili in relazione alle sanzioni e detrazioni per servizi non resi lo scorso anno. Sono interessati dal provvedimento i possessori di almeno sei abbonamenti mensili o di uno annuale a tariffa regionale o sovraregionale, di sei abbonamenti mensili o di uno annuale o plurimensile studenti a tariffa Piemonte Formula, di sei abbonamenti mensili a tariffa Piemonte Integrato. Scuola. Su proposta dell’assessore Alberto Cirio sono stati approvati: il calendario scolastico 2012-2013, che fissa l’inizio delle lezioni il 12 settembre e il termine per il 12 giugno, con estensione al 29 giugno per le scuole dell’infanzia, e le seguenti sospensioni: 2-3 novembre, 24 dicembre-5 gennaio, 8-12 febbraio, 28 marzo-2 aprile, 26-27 aprile, festa del Santo Patrono; l’elenco delle opzioni autorizzate degli istituti tecnici e professionali per l’a.S. 2012-2013, che recepisce integralmente le deliberazioni delle Province; la promozione nelle scuole piemontesi di azioni di sensibilizzazione sul risparmio energetico, la sostenibilità ambientale e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Apprendistato. Su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, nel periodo transitorio previsto dal Testo unico dell’apprendistato viene garantita la continuità dell’offerta formativa per gli apprendisti assunti dal 15 maggio 2011. Alla copertura delle attività previste per il periodo 2012-2013 vengono destinati 14 milioni di euro. Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la variante generale n.2 al piano regolatore intercomunale della Comunità montana Langa astigiana Val Bormida interessante il Comune di San Giorgio Scarampi; - su proposta dell’assessore William Casoni, il differimento al 30 aprile del termine entro il quale gli operatori commerciali ambulanti devono consegnare la documentazione necessaria per dimostrare la regolarità contributiva e fiscale e al 30 giugno della scadenza delle verifiche di competenza dei Comuni; - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, un disegno di legge che demanda ad un regolamento di Giunta la definizione dei requisiti per l’apertura e l’esercizio di case di cura private, l’affidamento all’Ipla del coordinamento e della gestione della lotta alle zanzare e dell’attuazione del programma apposito, che sarà approvato dalla Giunta in una delle prossime riunioni, l’accordo di programma tra Regione, Comune di Val della Torre e Consorzio intercomunale servizi socio-assistenziali di Pianezza per la realizzazione di un centro diurno socio-terapeutico educativo; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, la nomina di Giancarlo Sironi quale direttore dell’Arpea (Agenzia regionale piemontese per le erogazioni in agricoltura), le competenze del Tavolo vitivinicolo regionale, i criteri per l’ammissione dei cacciatori negli ambiti territoriali e nei comprensori alpini, l’assenso al piano faunistico-venatorio della Provincia di Vercelli per il quinquennio 2012-2016.  
   
   
RIORDINO PARTECIPATE: FVG, NESSUNA VOLONTÀ DI SECRETARE DELIBERE  
 
 Trieste, 20 marzo 2012 - "L´emendamento presentato dalla Giunta regionale al Disegno di legge in materia di riordino delle società partecipate dalla Regione non ha alcuna finalità di "secretare" le delibere che riguardano le società stesse". L´assessore regionale alle Finanze, Sandra Savino, chiarisce così la portata di un emendamento che la Giunta regionale ha presentato in prima Commissione consigliare durante la discussione sulla disegno di legge. "L´interpretazione che è stata data all´emendamento è infatti errata", prosegue la Savino, precisando che "la finalità infatti è tutelare le informazioni che in qualsiasi contesto societario sarebbero riservate. Saranno infatti esclusivamente gli ´indirizzi strategici´ che la Regione rivolge alle proprie società ad essere sottratti alla pubblicazione sul sito istituzionale della Regione, per una ragione ben precisa: evitare che la loro diffusione possa essere utilizzata da parte di potenziali concorrenti, i quali potrebbero essere in tal modo a conoscenza dei programmi di sviluppo delle società regionali, eventualmente arrecando alle stesse un indebito vantaggio commerciale e, al contrario, per le società partecipate regionali un pregiudizio patrimoniale o anche non patrimoniale, ai rispettivi interessi economici, finanziari, industriali o commerciali". "La piena trasparenza degli indirizzi strategici che la Regione fa pervenire alle proprie società controllate - conclude l´assessore Savino - si potrebbe risolvere in una potenziale lesione degli interessi aziendali, e questo va evitato. E´ del tutto normale preoccuparsi, in campo societario, di salvaguardare la riservatezza delle informazioni finanziarie e industriali nonché i diritti di proprietà industriale".  
   
   
VDA: LA GIUNTA APPROVA IL PROTOCOLLO CON CORTE DEI CONTI E ENTI LOCALI  
 
Aosta, 20 marzo 2012 - Nella riunione di venerdì 16 marzo, la Giunta regionale ha approvato il protocollo per le attività di collaborazione fra la Regione, gli Enti locali e la Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, costituita di recente, in applicazione delle norme del D.lgs. 179/2010, in attuazione dello Statuto speciale. Il documento nasce dall’esigenza di condividere le forme più idonee ad assicurare le funzioni consultive e di controllo attribuite dalla legge alla Sezione stessa, tenendo conto delle specialità dell’ordinamento della Valle d’Aosta e delle peculiarità dell’ordinamento delle autonomie locali nell’ambito regionale. La Sezione, infatti, svolge una attività consultiva nei confronti degli enti locali della Regione, ossia emette pareri in materia di contabilità pubblica su richiesta degli enti locali. Inoltre, esercita il controllo sulla sana gestione finanziaria degli enti locali territoriali e dei loro enti strumentali e sul funzionamento dei controlli interni, in base ad uno specifico programma annuale, condiviso peraltro con la Regione e gli enti locali, al fine di ottimizzare l’azione amministrativa, riferendone poi i riscontri agli organi rappresentativi degli enti. L’assemblea del Consiglio Permanente degli enti locali aveva già approvato il protocollo nella seduta del 6 marzo, in quanto organo a cui farà riferimento di norma la Sezione, in rappresentanza degli enti locali della Valle d’Aosta, in base al sistema delle autonomie previsto dalla legge regionale 54 del 1998. Il Protocollo prevede altresì un coinvolgimento attivo della Regione e del Consiglio Permanente degli enti locali nell’ambito dei rapporti di collaborazione con la Sezione di controllo, sia per quel che riguarda i flussi di informazione e comunicazione, sia rispetto alla possibilità di richiedere in via autonoma pareri in materia di contabilità pubblica o di proporre osservazioni e valutazioni sulle stesse richieste formulate dagli enti locali.  
   
   
TRENTO: SOCIETÀ DELLA PROVINCIA: VARATO IL PROGRAMMA DI RIORGANIZZAZIONE PREVISTI INTERVENTI DI ACCORPAMENTO E DI RIORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI  
 
Trento, 20 marzo 2012 - Approvato il 16 marzo dalla Giunta provinciale - su proposta del presidente Lorenzo Dellai - il programma di riorganizzazione delle società controllate dalla Provincia. Questi gli interventi previsti: incorporazione di Tecnofin Trentina in Cassa del Trentino; incorporazione di Trentino Marketing in Trentino Sviluppo e riorganizzazione di Trentino Sviluppo per divisioni specialistiche (turismo; attività produttive; innovazione); incorporazione degli assett della Funivia Trento-sardagna in Trentino Trasporti e gestione dell´attività da parte di Trentino Trasporti Esercizio. L’ordine del giorno approvato dal Consiglio provinciale in sede di discussione della manovra di bilancio 2011, impegnava la Giunta provinciale ad effettuare un’analisi approfondita delle società controllate dalla Provincia e ad elaborare un progetto di valorizzazione e riordino complessivo del sistema delle partecipazioni provinciali. La Giunta provinciale nella seduta del 27 gennaio scorso ha individuato alcuni interventi di riorganizzazione, ricavati dalle proposte formulate dalla Commissione per l’analisi delle società controllate dalla Provincia e volti a rendere il sistema delle società della Provincia più efficiente e funzionale al raggiungimento degli obiettivi della programmazione provinciale. Con la decisione assunta oggi, la Giunta, tenuto conto del parere positivo della competente Commissione del Consiglio provinciale, ha quindi dato il via libera al programma di riorganizzazione. Le società controllate dalla Provincia dovranno ora porre in essere tutti gli atti necessari per assicurare la sua piena realizzazione. Ecco in sintesi gli interventi previsti. Incorporazione di Tecnofin Trentina in Cassa del Trentino. L’operazione di incorporazione, motivata appunto dall’esigenza generale di razionalizzare le società controllate della Provincia operanti nello stesso settore con un conseguente risparmio in termini di oneri di funzionamento e gestione (organi sociali, costi per servizi), ha come obiettivo quello di rafforzare patrimonialmente Cassa del Trentino, attraverso l’apporto delle partecipazioni di Tecnofin e senza l’aggravio del bilancio provinciale. L’operazione si configura come una fusione inversa in cui è la partecipata Cassa del Trentino ad incorporare la società “partecipante” Tecnofin Trentina. Quest’ultima infatti è socio di Cassa del Trentino per il 34,2%, pari ad una quota di capitale sociale di 2,6 milioni di euro nonché società interamente controllata dalla Provincia. Completata l’operazione, la Provincia deterrà il 100% del capitale sociale di Cassa del Trentino, ed è stimabile che il patrimonio netto di Cassa del Trentino passi da euro 33 milioni a circa euro 130 milioni. Incorporazione di Trentino Marketing in Trentino Sviluppo. L’analisi degli ambiti di operatività delle Società ha rilevato come gli interventi a favore del “settore del turismo”, risultino frammentati per quanto riguarda l’attuazione delle politiche provinciali tra Trentino marketing, deputata alla promozione del territorio e del marchio e Trentino Sviluppo, operante nella realizzazione di investimenti e interventi infrastrutturali (opere, impianti di risalita, innevamento, collegamento impianti) o finanziari (partecipazioni in società di gestione di impianti). L’accorpamento di Trentino Sviluppo con Trentino Marketing si pone quindi l’obiettivo di accentrare in un unico soggetto la regia nell´attuazione delle politiche provinciali a favore del turismo, con un coordinamento delle diverse tipologie di interventi effettuati e una razionalizzazione delle risorse provinciali a tal fine destinate. Propedeuticamente all’operazione di fusione si rende necessario depurare la presenza di terzi dalla compagine azionaria delle due società (quota della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura nella Trentino Marketing pari al 40% del capitale sociale per un valore nominale di euro 260.000,00; quota dell’Università degli studi di Trento nella Trentino sviluppo, pari allo 0,038% del capitale, per un valore nominale di euro 74.340,12). Riorganizzazione di Trentino Sviluppo per divisioni specialistiche. La riorganizzazione di Trentino Sviluppo in tre divisioni specialistiche - turismo, attività produttive, innovazione - anche a seguito dell’incorporazione di Trentino Marketing, persegue l’obiettivo di individuare tre “centri” focalizzati sugli specifici ambiti di attività in cui si troverà ad operare la società, sufficientemente autonomi e coordinati nell’attuazione degli interventi pianificati dalla Provincia . La governance complessiva della società risultante dalla fusione di Trentino Marketing e Trentino Sviluppo dovrà garantire operatività ed autonomia alle divisioni proposte pur interloquendo e interagendo con le strutture provinciali competenti, in una logica di strumentalità. Si prevede un Consiglio di amministrazione altamente specializzato, i cui membri, espressione delle tre diverse aree di attività, siano titolari di deleghe operative distinte per divisioni. A tale proposito, la Giunta provinciale ha già dato a Trentino Sviluppo una direttiva per la predisposizione di un progetto di riorganizzazione entro il mese di marzo, che tenga conto oltre che delle funzioni attuali e di quelle aggiuntive conseguenti alla prevista fusione con Trentino marketing, anche delle funzioni strategiche da potenziare con particolare riferimento ai servizi innovativi alle imprese a supporto dei processi di internazionalizzazione, della creazione di reti di impresa e dell’innovazione dei prodotti e dei processi. Funivia Trento-sardagna: incorporazione in Trentino Trasporti ed esercizio dell´attività da parte di Trentino Trasporti Esercizio. L’operazione di incorporazione risponde ad esigenze di semplificazione del sistema, vista l’assenza di motivazioni specifiche per il mantenimento di una distinta entità giuridica per la manutenzione, la gestione e l’esercizio della Funivia Trento-sardagna, anche in considerazione del limitato valore della produzione della società, pari a circa euro 600.000 annui. Con l’operazione di fusione si perverrebbe quindi all’accentramento in Trentino Trasporti spa anche delle infrastrutture e dei beni della società funiviaria, che verrebbero messi a disposizione di Trentino Trasporti Esercizio spa per la gestione del servizio dell’impianto funiviari, a favore del Comune di Trento. Tranne che per l’operazione di riorganizzazione interna di Trentino Sviluppo, cui si è accennato sopra, per la realizzazione degli altri tre interventi sono necessari i seguenti passaggi: • la redazione da parte degli amministratori delle società del progetto di fusione e dei relativi documenti prescritti dal Codice civile (situazione patrimoniale, relazione illustrativa e relazione degli esperti) ed il deposito dello stesso per l’iscrizione all’Ufficio del Registro delle imprese; • l’approvazione da parte delle assemblee straordinarie delle società della decisione di fusione ed il successivo deposito presso l’Ufficio del registro imprese; • la stipula dell’atto di fusione per atto pubblico e l’iscrizione dello stesso all’Ufficio del Registro delle imprese.  
   
   
CALABRIA: INSEDIATO L’OSSERVATORIO REGIONALE PER I BENI ECCLESIASTICI  
 
Catanzaro, 20 marzo 2012 - Si è insediato questa il 16 marzo l’Osservatorio regionale per i beni culturali ecclesiastici. “La Regione – ha dichiarato l’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri - conferma la sua attenzione verso i beni culturali, valorizzando il significativo patrimonio ecclesiastico come fattore di crescita individuale e collettiva di tutta la Calabria”. Per la Conferenza Episcopale Calabra guidava la delegazione Luigi Renzi, vescovo di Mileto-nicotera e Tropea. Durante l’incontro è stata effettuata una ricognizione sullo stato dell´arte degli investimenti pubblici su chiese, musei, biblioteche, archivi e sulle possibilità di integrare catalogazioni e valorizzazione. Sono stati anche evidenziati gli interventi che, annualmente, la Conferenza Episcopale, utilizzando l´8 per mille, destina alle singole diocesi calabresi. Si è parlato anche della definizione dei più importanti attrattori religiosi, del recupero delle iniziative del Giubileo, della realizzazione di una specifica sezione telematica nei siti istituzionali www.Regione.calabria.it  e www.Conoscenzacalabria.it., dell´organizzazione per l´autunno di una giornata sui beni culturali in Calabria. L´osservatorio tornerà a riunirsi nel prossimo mese di maggio per una verifica sui programmi.  
   
   
POLVERINI A INAUGURAZIONE FILIALE POSTE ITALIANE DI FROSINONE  
 
Roma, 20 marzo 2012 - La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha partecipato il 16 marzo alla cerimonia di inaugurazione della nuova filiale di Poste Italiane di Frosinone nello storico Palazzo Berardi di Piazza della Libertà, dove è sorto il primo ufficio di Poste del frusinate nel 1874. La filiale è stata oggetto di lavori di ristrutturazione: i locali sono stati adeguati agli standard di qualità, con ambienti moderni e funzionali e aule dedicate alla formazione del personale. Ad effettuare il taglio del nastro il presidente di Poste Italiane, Giovanni Ialongo, che ha inoltre ricevuto il Premio ‘La Ciociara’ come “fedele servitore dello Stato”. “Abbiamo difeso la capillarità di Poste Italiane proprio per il rapporto che c’è con i cittadini – ha affermato Polverini - . Mi piace considerare Poste Italiane come un’istituzione del nostro Paese. E´ un’azienda innovativa e con tecnologie avanzate. Mi auguro che non si perdano mai i valori che garantisce Poste Italiane”. Polverini ha rinnovato la vicinanza della Regione Lazio all’azienda e ha rivolto un augurio di buon lavoro a tutti i dirigenti e funzionari di Poste italiane nella nuova sede. La filiale delle Poste di Frosinone si compone di 138 uffici postali nella provincia, per un totale di 363 sportelli, e si caratterizza anche per il dato relativo alla presenza femminile che si attesta di sette punti sopra la media nazionale: le donne, infatti, rappresentano quasi il 60% del totale dei dipendenti e inoltre dirigono più del 50% degli Uffici Postali. Alla cerimonia erano presenti, inoltre, il Vescovo di Frosinone mons. Ambrogio Spreafico, il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Abbruzzese, il presidente della Provincia di Frosinone, Antonello Iannarilli, e il sindaco di Frosinone, Michele Marini. Al termine dell´evento è stato attivato per l´occasione uno speciale annullo filatelico dedicato.  
   
   
APPRENDISTATO, TOSCANA: BENE L’INTESA STATO-REGIONI  
 
Firenze, 20 marzo 2012 – Via libera all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale. Ieri la Conferenza Stato-regioni ha approvato l’accordo sull’apprendistato di primo livello, con la regolamentazione dei profili formativi e sul monte ore di formazione minima esterna e interna all’azienda. L’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, che ieri ha partecipato alla trattativa come coordinatore degli assessori al lavoro e formazione della Conferenza delle Regioni, esprime apprezzamento per l’intesa. “L’accordo di ieri – ha commentato Simoncini – è un ulteriore passo avanti che recepisce le proposte avanzate dalle Regioni e premia l’intenso lavoro svolto in queste settimane, confermando la volontà, che ispira il nuovo testo unico, di fare dell’apprendistato lo strumento principe di ingresso al lavoro. Confidiamo che, su queste basi, anche le parti sociali possano trovare quanto prima un’intesa interconfederale, così da far partire il nuovo apprendistato entro i termini previsti dal testo unico, cioè dal 26 aprile”. Le novità emerse il 15 marzo e sulle quali si è trovata un’intesa, sono la definizione di alcuni requisiti minimi, comuni a tutte le Regioni e nel rispetto di quanto già realizzato nei diversi ambiti regionali in materia di apprendistato, sia per quanto riguarda il monte ore di formazione teorica formale, che non potrà essere inferiore a 400 ore, sia per quanto riguarda gli standard delle attività da svolgere in azienda per ottenere la qualifica professionale. Le Regioni, in parallelo, hanno lavorato in Ix commissione alla definizione delle modalità di certificazione delle competenze, approvando un testo che sarà sottoposto all’esame della Conferenza Stato-regioni nei prossimi giorni. Dall’intesa di ieri è emerso con più forza il carattere formativo dell’apprendistato e l’idea che esso debba diventare la forma principale e prioritaria di ingresso nel mercato del lavoro con contratto a tempo indeterminato, combattendone un uso distorto che viene fatto di altri strumenti come i tirocini formativi e i contratti atipici e di collaborazione.  
   
   
FVG: NUOVO REGOLAMENTO PER LAVORI SOCIALMENTE UTILI  
 
Trieste, 20 marzo 2012 - Via libera nella riunione di ieri della Commissione regionale per il Lavoro, presieduta dall´assessore Angela Brandi, al nuovo regolamento per i Lavori socialmente utili. "Ricordo - ha affermato l´assessore Brandi - che con questo strumento abbiamo inteso dare risposta alle numerose richieste pervenute dalle amministrazioni comunali. Infatti abbiamo introdotto una normativa che prevede i Lavori socialmente utili (Lsu) all´interno della Finanziaria 2012". Gli Lsu sono un intervento rivolto a chi si trova in Cassa integrazione, in mobilità o a chi è titolare di un altro trattamento speciale di disoccupazione, sempre come forma di integrazione del reddito. Fra i punti del nuovo regolamento c´è quello attinente al fatto che l´utilizzazione di questo tipo strumento non determina l´instaurazione di un rapporto di lavoro tra lavoratore e Amministrazione pubblica e non comporta la cancellazione o la sospensione dalle liste di mobilità. Inoltre il limite di orario settimanale di utilizzo dei lavoratori degli Lsu è stato fissato da un minimo di venti ore a un massimo di trentasei. Prossima fase dell´iter è rappresentata dal passaggio in Giunta regionale, per poi affidare a un decreto del direttore centrale le modalità procedimentali afferenti, fra l´altro, all´ammontare delle risorse e alla suddivisione territoriale delle stesse. Proprio lo strumento del decreto introduce un importante elemento di elasticità, oltre che di praticità: nel momento in cui, infatti, dovesse essere previsto un importo aggiuntivo a favore degli Lsu, non sarebbe necessario ripartire da capo con l´iter. Sempre nel corso della Commissione odierna è stata approvata la modifica regolamentare dei contratti di solidarietà difensivi, che permetterà alle aziende di poter destinare la propria quota di contributo direttamente ai lavoratori. L´importo concesso dalla Regione infatti, a fronte della stipula di questo tipo di accordi - pari complessivamente a 2 euro per ciascuna ora di riduzione di orario di lavoro effettivamente utilizzata - è erogato per una parte maggioritaria a titolo di sostegno al reddito dei lavoratori e per una quota minoritaria come forma di aiuto all´impresa. Ma proprio per recepire un´esigenza rappresentata dalle parti sociali viene ora introdotta questa modifica, attraverso la quale si prevede che l´azienda, con dichiarazione espressa nell´atto di domanda di contributo, possa richiedere che anche la parte a essa spettante venga convertita a titolo di sostegno al reddito dei lavoratori.  
   
   
CONVEGNO SU GIOVANI E IMPRESE: I DATI PER PROV. LECCE  
 
Bari, 20 marzo 2012 – Di seguito l’ intervento della vicepresidente Loredana Capone nell’ambito del Convegno “Giovani e Imprese - Lavoriamo nel nostro territorio” durante il quale sono stati resi noti i dati dell’Osservatorio Provinciale sul lavoro: commercio, turismo e servizi. Questa mattina nell’ambito del convegno “Giovani e imprese – Lavoriamo nel nostro territorio”, presso la sala conferenze delle Officine Cantelmo di Lecce, la vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone è intervenuta per rappresentare ai giovani che si avvicinano al mondo del lavoro le opportunità che la Puglia mette in campo a sostegno delle imprese. “Aprire imprese è segno di riscatto – afferma la vicepresidente. Ma il coraggio che i giovani mostrano di avere decidendo di intraprendere questa strada, rischia di trasformarsi in temerarietà se non è frutto di un’attenta conoscenza del mercato e della vocazione del territorio dove si è deciso di fare impresa. Nei Paesi che registrano una crescita economica, si compiono grandi sforzi proprio sulla formazione finalizzata alla connessione con il mercato. Per avere successo, un giovane deve avere “due orecchie”: una che interpreti le proprie attitudini e l´altra attenta ad ascoltare cosa avviene nel modo esterno, altrimenti quello che è un sogno rischia di trasformarsi un incubo. Se la vocazione di un territorio, come quello salentino, va in direzione del turismo, dei servizi, delle nuove tecnologie, bisogna partire da qui per porsi gli obiettivi futuri. I dati di oggi – continua Loredana Capone – dimostrano proprio questo: il mercato premia chi si specializza. E gli effetti positivi iniziano a vedersi: il tasso di crescita percentuale delle imprese del settore turistico pugliese è pari al 3% contro lo 0,6 % nazionale. Sono dati straordinari che premiano anche le iniziative della Regione Puglia che, attraverso l’Assessorato allo Sviluppo Economico, ha stanziato fondi pari a 794milioni di euro mettendo in campo strumenti utili per favorire un sistema economico che vuole crescere. Quello che chiediamo al sistema della formazione – conclude la vicepresidente – è di aiutare i giovani a conoscere il mercato ed è per questa ragione che continueremo a sostenere le azioni delle associazioni di categoria perché il loro lavoro è fondamentale”.  
   
   
CASSA INTEGRAZIONE IN RIALZO, TOSCANA: NON RIDURRE LE GARANZIE  
 
Firenze, 20 marzo 2012 – In rialzo, a febbraio, le ore di cassa integrazione autorizzate in Toscana, che hanno registrato un + 11,2% rispetto allo stesso mese del 2011 e sono cresciute anche rispetto a gennaio 2012, passando in termini assoluti da 1 milione e 686 mila a 3 milioni e 651 mila. “I dati della cassa – commenta l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – con il forte aumento in febbraio e quasi due milioni di ore in più rispetto al gennaio di quest’anno, sottolineano il permanere delle difficoltà del nostro apparato produttivo che, per altro, nei primi due mesi dell’anno manifesta dati migliori rispetto al panorama nazionale”. Nel primo bimestre 2012 il dato complessivo delle ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga appare, infatti, in flessione: -22% rispetto allo stesso bimestre del 2011. In Italia, per contro, il bimestre gennaio-febbraio si chiude ancora con un aumento del +5,2%, rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Le ore per addetto sono state in media 12,8 in Toscana, 14,4 in Emilia Romagna, 19,2 in Veneto. “Questi dati – riprende l’assessore – sottolineano l’esigenza di garantire ancora per una fase non brevissima adeguate forme di ammortizzatori e protezione sociale. Di questo deve tener di conto il confronto sul mercato del lavoro a livello nazionale e in tal senso è andata la richiesta delle Regioni”. “Il confronto – dice ancora l’assessore, che partecipa alla trattativa in qualità di coordinatore degli assessori al lavoro delle Regioni – sta producendo risultati positivi per quanto riguarda il tema contrattuale, con l’individuazione di un contratto dominante che vede nell’apprendistato e nel tempo indeterminato i suoi cardini e punta a disincentivare, aumentandone i costi, l’uso distorto del tempo determinato, ma non ha ancora trovato il giusto punto di equilibrio per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali”. È necessario, secondo Simoncini, che il governo definisca con chiarezza le risorse che mette in campo e precisi quale livello di tutela e per quanto tempo si intende garantire in futuro. “È giusto – avverte – porre il tema della universalità delle tutele, cosa che peraltro con la cassa integrazione e la mobilità in deroga, in questi anni, è stata sostanzialmente garantita. Ma non vi può essere una significativa riduzione delle garanzie rispetto ad oggi, come sembra emergere da alcune simulazioni”. Sulla flessibilità in uscita, “non credo sia accettabile e percorribile una modifica che non passi da un accordo con le parti sociali ed il sindacato – afferma Simoncini – soprattutto per il fatto che l’articolo 18 è uno strumento di tutela contro i licenziamenti discriminatori che deve essere mantenuto nel nostro ordinamento garantendo, anche qui con forme nuove e che tengano conto della specificità della piccola impresa, una universalità di questa protezione”. Le Regioni sono impegnate col Governo ad un confronto che possa portare a definire un percorso di miglioramento e di qualificazione dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro “in modo da poter accompagnare la riforma degli strumenti contrattuali e degli ammortizzatori sociali ad una maggiore efficienza e capacità di affiancare i lavoratori e le lavoratrici nei passaggi da lavoro a lavoro e nella ricerca di prima occupazione, anche attraverso un investimento sulla loro formazione”.  
   
   
CALABRIA: PRESENTATI DUE PROGETTI CHE INTERESSANO LE VITTIME DI TRATTA  
 
Catanzaro, 20 marzo 2012 - L’assessore regionale alle Politiche sociali Francescantonio Stillitani, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato due progetti che puntano all’identificazione, alla protezione e all’inclusione sociale delle vittime di tratta dal titolo “Incipit” ed “Eleutheria”. Negli anni passati la Regione ha sostenuto i progetti degli enti che operano in Calabria nell’ambito della lotta alla tratta di esseri umani, attraverso singoli co-finanziamenti ai singoli progetti. Nel 2011 è stato costituito un Tavolo di lavoro con tutti gli enti iscritti al Registro nazionale degli enti antitratta e con gli enti che hanno partecipato a progetti in tale settore. Da questo Tavolo è nata la concertazione che ha portato alla presentazione, per la prima volta, di due progetti a titolarità regionale, che prevedono azioni quasi in tutte le aree della Calabria. I progetti messi a bando dal Ministero per le Pari Opportunità, saranno co-finanziati in parte dallo stesso Ministero per un totale di € 111.384,85 e in parte dalla Regione per un importo pari a € 50.931,02, per quanto riguarda il progetto “Incipit”. Stessa cosa per il progetto “Eleutheria” che sarà co-finanziato dal Ministero per le Pari Opportunità per 73.859,63 euro e dalla Regione per complessivi 49.067,88 euro. Due progetti che perseguono gli stessi obiettivi e cioè emersione, segnalazione ed invio ai servizi di protezione dei soggetti vittime di sfruttamento, attraverso attività di primo contatto, azioni proattive per l’emersione delle potenziali vittime di tratta e/o sfruttamento e presa in carico della segnalazione (proveniente dal Numero Verde e dagli altri canali di emersione); identificazione, protezione e prima assistenza, attraverso servizi di pronta accoglienza, assistenza sanitaria, consulenza legale, valutazione del caso ai fini di una preliminare identificazione della persona assistita quale vittima di tratta e dell’accertamento della sussistenza dei requisiti per l’ingresso in protezione sociale. Le attività progettuali saranno svolte dagli enti che fanno parte della rete regionale, costituiti in A.t.s. Che sono: Arcidiocesi Reggio Calabria – Bova Comunità di Accoglienza O.n.l.u.s (ente di coordinamento dei progetti), Associazione Comunità Papa Giovanni Xxiii; Fondazione Città Solidale O.n.l.u.s, A.n.o.l.f. (Associazione nazionale oltre le frontiere) sezione di Cosenza, Rossano solidale cooperativa sociale, Promidea cooperativa sociale. Le attività previste all’interno dei singoli progetti comprendono: Accoglienza abitativa; Protezione (assistenza sanitaria, psicologica, legale e consulenze varie); Attività mirate all’ottenimento del permesso di soggiorno ex art. 18 d.Lgs. 286/98; Formazione (alfabetizzazione linguistica, informatica, ecc. E corsi di formazione professionale); Attività mirate all’inserimento socio-lavorativo (borse lavoro, tirocini lavorativi, ecc.); Convenzioni con gli enti impegnati in programmi di assistenza ai sensi dell’art.13 delle legge 228/2003 e comunque con i servizi sociali degli enti territoriali. Convenzione con il Numero verde nazionale anti-tratta, per definire e formalizzare le procedure di messa in rete nazionale dei trasferimenti degli/delle utenti da un progetto ad un altro. Le vittime di tratta o sfruttamento che emergeranno in Calabria saranno affidate alla rete costituita in altre regioni per motivi di sicurezza, mentre nella nostra regione saranno accolti i soggetti individuati in altre regioni. Questo per far si che le persone sottratte allo sfruttamento possano evitare di subire delle conseguenze ritorsive da parte dei soggetti denunciati. Le persone sfruttate avranno un canale privilegiato per l’ottenimento del perso messo di soggiorno per motivi umanitari.  
   
   
POLVERINI AL SANTO SPIRITO PER PROGETTO "NASCITA DI UNA PADRE"  
 
 Roma, 20 marzo 2012 - “Nascita di un padre” è l´iniziativa presentata ieri mattina all’ospedale Santo Spirito, in occasione della Festa del papà, che permette al padre di avere un ruolo attivo, da protagonista, nella vita del figlio sin dai primissimi momenti dopo la nascita. “E´ un progetto importante - ha sottolineato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini -, si inserisce nel percorso di umanizzazione del nostro sistema sanitario regionale che alla nascita del neonato deve essere pronto, in questo caso, ad accogliere non solo il bambino ma l´intera famiglia con un padre direttamente coinvolto sin dai primi momenti di vita. Un progetto dell´ospedale S. Spirito di cui ci faremo carico di replicare anche in altre strutture”. Il progetto, partito a dicembre, ha già ricevuto un ottimo gradimento dei fruitori. In particolare, come è stato illustrato dal direttore generale Asl Roma E, Maria Sabia, il percorso prevede che dopo essere stato visitato ed assistito dal Pediatra sull’isola neonatale, il piccolo viene posto alcuni minuti sul grembo materno per iniziare subito l’allattamento al seno. Sarà poi il padre a condurre il piccolo alla mamma, creando da subito la situazione di “nuova famiglia” senza alcuna intromissione del personale sanitario. Notevoli sono i vantaggi anche nella prevenzione della depressione post-partum. Alla presentazione sono intervenuti anche il presidente della società italiana di pediatria Lazio, Giorgio Bracaglia e dal presidente della società italiana neonatale del Lazio, Mario de Curtis.  
   
   
GIUNTA LAZIO APPROVA PIANO CONTRO VIOLENZA DI GENERE E STALKING  
 
 Roma, 20 marzo 2012 - “La Regione Lazio stigmatizza e condanna ogni forma di violenza”. Questo l’incipit del primo Piano regionale contro la violenza di genere e lo stalking, approvato il 16 marzo dalla Giunta Polverini. Annunciato lo scorso 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, il Piano è stato elaborato dal Gruppo di lavoro regionale in collaborazione con le associazioni di settore. “Con questo Piano – dichiara la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini – vogliamo costruire una rete di protezione sul territorio intorno alle vittime di violenza di genere e di stalking. Il Piano disegna una nuova strategia che vede lavorare fianco a fianco, in un’ottica istituzionale e su obiettivi condivisi, Regione, associazioni e centri antiviolenza, creando sinergie costanti con enti locali, scuole, strutture sanitarie, operatori sociali e forze dell’ordine. Una strategia che sfrutta l’esperienza di tutti i soggetti coinvolti, non solo per rispondere all’emergenza ma anche per prevenire”. Il Piano avrà durata triennale. Tra le azioni previste: interventi nel campo della prevenzione, della comunicazione e della sensibilizzazione, sostegno e implementazione dei servizi anti violenza, promozione di percorsi di informazione e formazione permanente degli operatori e di assistenza e integrazione sociale delle vittime e introduzione di strumenti per il monitoraggio del fenomeno. “Fare rete – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche sociali e Famiglia, Aldo Forte – è la parola chiave. Il Piano dota la Regione di una politica organica sul fenomeno, che finora mancava. Non parliamo più di singole azioni ma di una pianificazione che abbraccia i diversi territori e soprattutto le diverse forme e dimensioni del problema. Si tratta di un piano strategico, frutto di un percorso di collaborazione con le associazioni e i volontari che tutti i giorni assistono le vittime. Un percorso che non si ferma alla fase di programmazione ma che continua attraverso le risposte concrete che daremo sul territorio”.  
   
   
CORSO GRATUITO RISERVATO ALLE IMPRESE FEMMINILI  
 
Padova, 20 marzo 2012 - Su impulso del Comitato per l’Imprenditoria Femminile, la Camera di Commercio di Padova organizza il corso gratuito di 30 ore "Vigore alla mia impresa! Strumenti e tecniche” con l´obiettivo di fornire supporto al rafforzamento delle imprese femminili padovane. Il corso è riservato a 15 imprese femminili ed è organizzato con il patrocinio del Comune di Este e la sponsorizzazione della Banca Adige Po. Per partecipare al corso è necessario inviare il modulo di iscrizione entro il 30 marzo 2012 al numero di fax 049 8208330. Il corso si terrà dal 4 aprile al 28 maggio 2012 con orario 19.30–22.30 nella Sala Nassiriya del Comune di Este, in Vicolo Mezzaluna. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria organizzativa Ufficio Sviluppo Impresa Piazza Insurrezione 1a - 35137 Padova, Tel. 0498208332, Fax 0498208330, e-mail alessandra.Badan@pd.camcom.it    
   
   
TRENTO: COMUNI "AMICI DELLA FAMIGLIA": PER OTTENERE IL MARCHIO ORA OCCORRE FARE DI PIÙ  
 
Trento, 20 marzo 2012 - Comuni sempre più "a misura di famiglia" nel nuovo disciplinare, approvato il 16 marzo dalla Giunta provinciale, per l´assegnazione del marchio "Family in Trentino". Con una delibera che porta la firma del presidente Lorenzo Dellai e degli assessori Mauro Gilmozzi (enti locali) e Ugo Rossi (politiche sociali), sono stati introdotti nuovi requisiti che, anche alla luce della nascita dell´Agenzia provinciale per la famiglia, orientano ancor più le politiche comunali verso i reali bisogni delle famiglie, con particolare riguardo ai nuclei familiari numerosi. Ad oggi sono 22 i comuni trentini che hanno acquisito la certificazione familiare, mentre altri 20 hanno già detto di voler aderire a "Family in Trentino". Con il nuovo disciplinare, che implementa e aggiorna quello già approvato dalla Giunta provinciale nel dicembre 2006, si è provveduto ad alzare il punteggio minimo per l’ottenimento della certificazione, da 44 punti del vecchio disciplinare a 58 punti per i comuni con più di 5000 abitanti, a 52 punti per i comuni inferiori a 5000 abitanti. Nel precedente disciplinare la soglia era 1000 abitanti e il punteggio minimo era 44 punti per tutti. Tra i requisiti obbligatori, ne è stato introdotto uno specifico che riguarda l’adesione del comune al Piano giovani di zona, mentre tra i requisiti facoltativi compare ora l’acquisizione dello standard family audit sulla conciliazione famiglia e lavoro, la rilevazione periodica della composizione di genere del personale del comune e degli enti partecipati (percentuale di uomini e donne occupati nel comune), e l’introduzione di criteri di valutazione premianti nelle gare di appalto per chi ha le certificazioni family in Trentino, family audit ed esercizio amico dei bambini. In coerenza con l’articolo 15 della legge provinciale sul benessere familiare (1/2011) è stato poi introdotto un requisito facoltativo che riguarda lo sviluppo e la promozione di iniziative volte a sostenere attività lavorative per gli studenti durante il periodo estivo. Inoltre sono stati introdotti tre requisiti specifici riguardanti lo sviluppo di politiche sportive comunali che sostengono la funzione educativa e socializzante dello sport, lo sviluppo di iniziative volte a sostenere l’impegno civico dei giovani e la promozione di iniziative formative riguardanti l’uso corretto delle tecnologie informatiche. Obbligatorio per i comuni che intendono ottenere la certificazione "Family" sarà anche orientare la propria attività secondo la logica del "Distretto famiglia" e, nell’ambito delle politiche tariffarie, introdurre tariffe agevolate per le famiglie numerose (dal terzo figlio in poi). I Comuni che sono già in possesso della certificazione "Family in Trentino", ottenuta sulla base del vecchio disciplinare, avranno un anno di tempo per adeguare le proprie politiche familiari e i servizi offerti alle famiglie sulla base dei requisiti previsti dal nuovo disciplinare approvato oggi.