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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Aprile 2012
Politica
"WE MEAN BUSINESS": LA COMMISSIONE LANCIA UNA CAMPAGNA PER PROMUOVERE I COLLOCAMENTI LAVORATIVI  
 
Bruxelles, 18 aprile 2012 – La Commissione europea ha avviato ieri la campagna "We Mean Business" che intende incoraggiare le imprese a creare un maggior numero di posti di tirocinanti per promuovere le abilità e l´occupabilità dei giovani. I tirocini possono agevolare i giovani nel passaggio dal mondo dell´istruzione e della formazione ad un primo collocamento lavorativo. Tali collocamenti possono anche recare vantaggi alle imprese consentendo loro di identificare i dipendenti futuri che potrebbero, con il loro apporto di idee fresche, essere elementi chiave per la produttività e la competitività del futuro. Nel 2012-2013 la Commissione recherà un sostegno finanziario per un totale di 280 000 collocamenti attraverso i suoi programmi Leonardo da Vinci e Erasmus a vantaggio di studenti dell´istruzione professionale e superiore. Androulla Vassiliou, Commissario europeo responsabile per l´istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, ha affermato: "We Mean Business significa che sosteniamo gli sforzi degli Stati membri nella lotta contro la disoccupazione giovanile che ha raggiunto livelli inaccettabilmente elevati in alcuni paesi dell´Ue. Vogliamo in particolare fare opera di sensibilizzazione sul valore dei collocamenti internazionali che possono migliorare le abilità linguistiche di una persona nonché aiutarla ad acquistare maggiore fiducia in sé stessa e ad essere più adattabile. Da studi da noi condotti emerge che i datori di lavoro apprezzano sempre di più questo tipo di abilità." Le indagini condotte evidenziano che poche imprese sono consapevoli della possibilità di ospitare un tirocinante nel quadro di un programma europeo1. La campagna "We Mean Business” intende cambiare questa situazione e dimostrare alle imprese i vantaggi derivanti dai collocamenti internazionali. La campagna dispone di un sito web dedicato che contiene informazioni e link per sapere come organizzare o reperire un collocamento europeo. Negli Stati membri si svolgeranno azioni di sensibilizzazione indirizzate alle camere di commercio, alle agenzie di sviluppo regionale, alle organizzazioni di sostegno alle imprese e ad altri "moltiplicatori" che possono porre in luce i vantaggi che i collocamenti presentano per le imprese. Contesto Nel contesto della sua iniziativa "Opportunità per i giovani" annunciata nel dicembre 2011 (Ip/11/1568), la Commissione europea si è impegnata ad aumentare del 30% il numero di collocamenti lavorativi nell´ambito di Leonardo da Vinci e Erasmus destinati agli studenti dell´istruzione professionale e superiore. Nel 2012 almeno 130 000 giovani riceveranno un sostegno per fare un tirocinio lavorativo all´estero. Tale cifra dovrebbe salire a 150 000 l´anno prossimo. Dagli studi condotti risulta che i tirocinanti con competenze nelle lingue straniere possono aiutare le imprese a penetrare su nuovi mercati. Allo stesso tempo, le imprese la cui manodopera manca di abilità linguistiche e comunicative possono trovarsi a sostenere i costi delle opportunità mancate. In un´indagine della Commissione del 2016 condotta tra quasi 2 000 imprese europee, l´11% dei rispondenti ha dichiarato di aver perso un contatto a causa della mancanza di competenze linguistiche, il che si è tradotto in un costo complessivo di 50 milioni di euro2. Parallelamente alla campagna "We Mean Business" la Commissione adotterà domani (18 aprile) un ampio pacchetto di nuove misure volte ad assicurare una ripresa foriera di posti di lavoro. Uno dei suoi obiettivi principali consisterà nell´incoraggiare le assunzioni nell´economia verde, nei servizi sanitari e nelle Tic. Per saperne di più: L´iniziativa Youth Opportunities: http://ec.Europa.eu/social/yoi  La pagina web della campagna: http://we-mean-business.Europa.eu    
   
   
UE: DIVIDERE I RISCHI PER FAVORIRE GLI INVESTIMENTI PRIVATI  
 
Strasburgo, 18 aprile 2012 - In Europa i progetti di sviluppo hanno bisogno di maggiori finanziamenti. E in questa fase le banche e gli investitori dei paesi vittime della crisi sono molto prudenti. Ma bisogna sapere che senza finanziamenti privati, i progetti cofinanziati dall´Unione europea non possono essere realizzati. I deputati discuteranno mercoledì un cambiamento delle regole che permetterà all´Unione europea di fare dei prestiti o elargire delle garanzie supplementari per la realizzazione i progetti in corso. L´obiettivo della proposta è quella di assicurarsi che gli Stati membri che ricevono degli aiuti europei a causa della loro instabilità finanziaria - Grecia, Irlanda, Portogallo e Romania - siano capaci di continuare a cofinanziare i grandi progetti necessari alla ripresa economica. Come per esempio la costruzione delle autostrade o le infrastrutture strategiche. Secondo la proposta, gli Stati europei potranno chiedere alla Commissione di utilizzare una parte dei fondi come garanzia per il settore privato, che correrà così meno rischi e sarà più disponibile a investire. I progetti finanziati in parte dai Fondi europei allo sviluppo regionale e dal Fondo di coesione non saranno più sospesi, come succede oggi. In ogni caso si tratta di una misura eccezionale e temporanea. Normalmente i fondi strutturali e di coesione non possono utilizzati in questo modo perché costituirebbe un aiuto al settore privato da parte dello Stato. E questo è vietato dal diritto europeo. N.b.: Giovedì 19 aprile i deputati voteranno il rapporto della deputata polacca di centro destra Danuta Maria Hübner, responsabile della posizione del Parlamento.  
   
   
LA COMMISSIONE RAFFORZA L´AFFIDABILITÀ E L´INDIPENDENZA DELLE STATISTICHE EUROPEE  
 
Bruxelles, 18 aprile 2012 — La proposta adottata ieri dalla Commissione stabilisce le misure previste per rafforzare la qualità, l´attendibilità e la credibilità delle statistiche dell´Ue, caratteristiche essenziali per fondare su basi solide il processo decisionale. La domanda di statistiche di alta qualità si è intensificata nell´ambito del coordinamento rafforzato delle politiche economiche deciso nell´Unione negli ultimi anni. I recenti sviluppi dell´economia dimostrano l´importanza di disporre di statistiche credibili per rafforzare la fiducia del pubblico e dei mercati finanziari nelle decisioni adottate. In linea con le proposte legislative contenute nel "Six Pack" (cfr. Memo/11/627), la Commissione ha proposto una revisione del regolamento dell´Ue sulle statistiche allo scopo di rafforzare il quadro giuridico con riguardo all´indipendenza, all´affidabilità e alla gestione della qualità delle statistiche fornite dagli Stati membri e compilate a livello dell´Ue. Le proposta si concentra su due aspetti principali: i) l´indipendenza degli istituti nazionali di statistica, in particolare dei dirigenti di queste autorità nazionali e ii) l´obbligo per gli Stati membri di firmare "impegni per assicurare la fiducia nelle statistiche" che confermano al massimo livello politico l´obbligo di rispettare il Codice delle statistiche europee. Algirdas Šemeta, commissario responsabile per la lotta antifrode, ha dichiarato: "Oggi più che mai dobbiamo essere in misura di rassicurare i cittadini sul fatto che le politiche proposte, soprattutto le politiche economiche, si fondano su dati affidabili e di qualità. La proposta odierna sancisce per legge l´indipendenza delle statistiche europee e ne garantirà la massima qualità in futuro.". Contenuto della proposta - La proposta si focalizza innanzi tutto sull´indipendenza degli istituti nazionali di statistica, in particolare dei dirigenti delle autorità statistiche nazionali. I capi degli istituti nazionali di statistica devono essere nominati esclusivamente in base a criteri di professionalità (vale a dire senza alcuna motivazione politica) e con la massima trasparenza e devono essere pienamente autonomi nell´esercizio della loro attività. Devono decidere inoltre in piena indipendenza sulle modalità di elaborazione, produzione e divulgazione delle statistiche e sulla gestione dell´istituto di statistica. Nella proposta revisione del quadro legislativo è riaffermato anche il principio dell´indipendenza di Eurostat come istituto centrale di coordinamento e monitoraggio del sistema statistico europeo. Nelle prossime settimane la Commissione adotterà inoltre una decisione con la quale si conferma l´indipendenza professionale di Eurostat e se ne chiariscono l´assetto istituzionale, il ruolo e le responsabilità all´interno della Commissione. Si sottolinea inoltre l´obbligo di rendicontazione dei capi degli istituti nazionali di statistica, che sono tenuti a presentare alle autorità nazionali competenti una relazione annua sulle attività statistiche e sulla situazione finanziaria dell´istituto che dirigono. Un secondo aspetto saliente della proposta presentata oggi è l´obbligo fatto agli Stati membri di sottoscrivere "impegni per assicurare la fiducia nelle statistiche", con i quali si assumono al massimo livello politico l´obbligo di rispettare il Codice delle statistiche europee, di salvaguardare l´indipendenza degli istituti nazionali di statistica e di istituire quadri nazionali per la garanzia della qualità delle statistiche. Tali impegni devono essere sottoscritti dai governi nazionali e controfirmati dalla Commissione. Il loro rispetto sarà monitorato dalla Commissione (Eurostat). Infine, la proposta contiene una serie di disposizioni che ampliano e assicurano l´accesso ai dati amministrativi ai fini della produzione di statistiche europee. Contesto - Il Codice delle statistiche europee, adottato inizialmente nel 2005 e riveduto nel 2011, contiene 15 principi, abbinati a indicatori di buone pratiche, legati al contesto istituzionale, ai processi statistici e alla produzione statistica. Tra questi principi figurano l´indipendenza professionale, l´impegno in favore della qualità, una solida metodologia e la pertinenza delle statistiche. Il quadro legislativo di base in materia di statistiche è stato ammodernato nel 2009 allo scopo di migliorare l´efficienza del sistema statistico europeo e per consentirgli di rispondere alle sfide cui era, ed è tuttora, confrontato. A questo scopo sono state create strutture chiare di cooperazione e coordinamento e dispositivi per la fissazione delle priorità e per la semplificazione. Nel 2011, in risposta agli sviluppi economici che hanno confermato la necessità di un ulteriore rafforzamento della credibilità dei dati statistici, la Commissione ha presentato la comunicazione "Rafforzamento della gestione della qualità delle statistiche europee" (Com(2011) 211), nella quale ha illustrato le modalità per il rafforzamento della governance del sistema statistico europeo (Sse), compresa l´idea degli "impegni per assicurare la fiducia nelle statistiche" e i provvedimenti legislativi per salvaguardare l´indipendenza degli istituti statistici nazionali. L´indipendenza professionale degli istituti statistici nazionali è stata riconosciuta espressamente anche nell´ambito delle proposte legislative del "Six Pack" sul rafforzamento della governance economica. L´odierna proposta di revisione del quadro legislativo delle statistiche europee, che sarà ora presentata per esame e adozione al legislatore europeo, costituisce la risposta agli sviluppi sopra illustrati.  
   
   
FONDI EUROPEI, TOSCANA AL TOP PER CAPACITÀ DI SPESA  
 
Firenze, 18 aprile 2012 – Non ci saranno risorse inutilizzate alla fine del periodo di programmazione dei fondi europei in Toscana, mentre gli obiettivi di spesa previsti alla fine di ciascuno degli anni di programmazione sono stati raggiunti senza problemi e lo saranno anche per il 2012. La nostra regione è molto al di sopra della media nazionale per quanto riguarda la capacità di impegno dei fondi, sia per quanto riguarda il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) che per quanto riguarda l’Fse (fondo sociale europeo). Basti pensare che la capacità media di impegno delle regioni italiane è del 55,4% a fronte di una media toscana pari al 63,2%. Non solo. Il termine ultimo per l’ammissibilità delle spese è il 31 dicembre 2015: ci sono quindi ancora quasi quattro anni per completare la realizzazione degli interventi previsti dai programmi operativi toscani. Lo ha ricordato l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini che su questo è intervenuto ieri in consiglio regionale in risposta ad una interrogazione su questo tema. “Il presunto ritardo imputato alla Regione Toscana rispetto al dato nazionale o di altre regioni non ha alcun fondamento – afferma l’assessore – anche perchè si basa su presupposti sbagliati, cioè su dati vecchi, che risalgono al maggio 2011. Molto superiore anche il numero degli interventi finanziati grazie alle risorse destinate alla nostra regione dai due fondi, che sono stati complessivamente 32.275, a fronte dei 15.211 delle Marche e dei 7.300 dell’Emilia Romagna. Un risultato frutto di una precisa scelta politica, che vuole privilegiare il maggior numero di soggetti possibili come destinatari finali”. Quanto al futuro dei fondi per il periodo 2014-2020, le cui ricadute sono di cruciale importanza per le politiche regionali a favore delle attività produttive e del capitale umano, il cantiere di lavoro è aperto da tempo. La giunta approverà un primo documento nei prossimi giorni con l’obiettivo di arrivare entro settembre ad un primo atto di orientamento. Non a caso la Toscana è stata individuata, dalla Commissione europea in accordo con il ministero dello Sviluppo economico, come regione pilota per l’avvio anticipato della nuova programmazione, mentre l’assessore Simoncini sta seguendo il confronto in atto con la commissione europea e il governo anche in qualità di rappresentante delle Regioni per l’Fse.  
   
   
CONFERENZA DEGLI ESPERTI GECT IL 20 APRILE ALL´EURAC BOLZANO  
 
Bolzano, 18 aprile 2012 - Venerdì 20 aprile 2012, alle ore 9.00, presso l´Eurac in via Druso 1 a Bolzano si terrà un convegno con esperti locali ed internazionali sui vari aspetti della collaborazione transfrontaliera con il Gruppo europeo di cooperazione territoriale Gect. A confronto le esperienze di quattro Gect. L´iniziativa è organizzata congiuntamente dall´Ufficio Euregio e dall´Istituto per federalismo e regionalismo dell´Eurac. Esperti di diritto esamineranno dal punto di vista teoretico le basi giuridiche comunitarie ed i possibili ambiti di azione del Gect, Gruppo europeo di cooperazione territoriale, mentre rappresentanti di quattro Gect illustreranno gli aspetti legati alla messa in pratica della collaborazione dai settori di attività ai possibili sviluppi, nonché le future sfide per gestire le nuove istituzioni. Sasranno presenti rappresentanti del Gect Tirolo-alto Adige-trentino, di quello franco-belga Lille-kortrijk-tournai, di quello franco-spagnolo Pyrénées-méditerannée e di quello ungherese-slovacco Ister-granum. La Conferenza degli esperi Gect sarà aperta dalla segretaria generale dell´Euregio Tirolo-alto Adige-trentino, Birgit Oberkofler, assieme al presidente dell´Eurac, Werner Stuflesser, e dal direttore dell´Isituto per il federalismo e regionalismo dell´Eurac, Francesco Palermo.  
   
   
PERONI E RUFFINELLI NELLA GIUNTA LOMBARDA DI FORMIGONI  
 
Milano, 18 aprile 2012 - Luciana Ruffinelli e Margherita Peroni entrano nella Giunta regionale della Lombardia, in sostituzione degli assessori dimissionari Monica Rizzi e Stefano Maullu. Lo ha comunicato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, dopo aver inviato la lettera ufficiale al presidente del Consiglio regionale lombardo. A Luciana Ruffinelli Formigoni ha assegnato le deleghe di Sport e Giovani, a Margherita Peroni quelle di Commercio, Turismo e Servizi. Il Grazie A Maullu - Per quanto riguarda le dimissioni dell´assessore Maullu, ha spiegato Formigoni "sono avvenute perché, quando ho avuto la certezza, venerdì scorso, che il Consiglio di Stato avrebbe emesso un verdetto negativo in merito alle cosiddette ´quote rosa´, ho chiesto ai miei assessori chi fosse disposto a fare un passo indietro. Ho ricevuto alcune disponibilità ed alla fine ho convenuto per la sostituzione di Stefano Maullu, che ho ringraziato per la collaborazione". Non Parliamo Di Rimpasto - "Non ritengo adeguato il termine rimpasto - ha sottolineato poi Formigoni - perché si è trattato piuttosto di un ricambio. O, in ogni caso, di una sostituzione di assessore di sesso maschile con assessore di sesso femminile, scelta forzata e costretta dall´esterno". "Intendiamoci - ha proseguito il presidente - Ruffinelli e Peroni sono personalità pienamente adeguate agli incarichi che ho loro conferito e godono della mia massima stima. Ma eccepisco sul fatto che tribunali debbano interferire in maniera così pesante sulla composizione delle giunte". Parità Sì Regole Forzose No - "Siamo sempre stati a favore della parità tra uomo e donna - ha aggiunto ancora Formigoni - ed abbiamo inserito questo principio nello Statuto e nelle leggi. Ma ricordo che il potere sta nelle mani popolo e sono gli elettori che esprimono il loro consenso per suffragio universale diretto. I votanti hanno mandato in Consiglio regionale 3 donne su 50 membri della maggioranza, cioè il 6%. Oggi la mia giunta si avvale dell´azione straordinaria di tre donne assessori (Aprea, Peroni e Ruffinelli) ed una sottosegretario (Colli). Cioè 4 donne su 20, il che significa una percentuale più che tripla - il 20% - rispetto a quella presente in Consiglio regionale".  
   
   
QUINDICI AMBASCIATORI AFRICANI GIOVEDI´ A TRENTO  
 
Trento, 18 aprile 2012 - Quindici ambasciatori africani in Italia, dei paesi verso i quali maggiore è l´impegno della solidarietà trentina, saranno giovedì - 19 aprile - a Trento, al castello del Buonconsiglio, per incontrare le istituzioni provinciali e le associazioni. "L´africa in Trentino", questo il nome dell´iniziativa, non ha precedenti per un´amministrazione regionale, ed è tanto più significativa perché aperta a tutta la popolazione. L´occasione - come spiegato il 16 aprile dall´assessore alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami - consentirà a tutti i partecipanti al Forum di confrontarsi con un´Africa "nuova", più stabile sul piano istituzionale rispetto al passato, e che cresce anche economicamente, elaborando nuovi piani di sviluppo nei quali possono trovare una loro collocazione anche i progetti trentini. Un´africa, in definitiva, orgogliosa di sé, della sua storia, della sua cultura. Ghana, Tanzania, Uganda, Mozambico, Benin, Burundi, Kenya, Etiopia, Senegal, Repubblica democratica araba Saharawi, Togo, Eritrea, Marocco, Somalia, Costa d´Avorio: questi i paesi rappresentati dagli ambasciatori che saranno a Trento giovedì, a partire dalle ore 9.30, al castello del Buonconsiglio, per incontrare il Trentino e per "rendere omaggio", sono parole loro, alle tante donne e ai tanti uomini che nel loro tempo libero si dedicano alla solidarietà internazionale. Una solidarietà fatta da un centinaio di associazioni e almeno altrettanti missionari e volontari presenti sul suolo africano, senza contare i tanti sostenitori qui in Trentino, una solidarietà "ormai matura - ha detto l´assessore Beltrami stamani nel presentare l´iniziativa - e dunque pronta a confrontarsi anche con soggetti istituzionali, per rilanciare il suo impegno, anche nell´ambito dei piano di sviluppo elaborati a livello nazionale." Non si tratta di fare politica estera, naturalmente, essendo questa una prerogativa degli Stati, i quali peraltro, nel campo della cooperazione allo sviluppo, sembrano avere abdicato a svolgere un ruolo realmente incisivo. Ma di confrontarsi a tutto campo con un´Africa che si rinnova, spesso più stabile anche sul piano istituzionale rispetto alla lunga stagione della decolonizzazione, e di farlo partendo dalle tante iniziative sviluppate dal mondo dell´associazionismo sul piano sanitario, dell´istruzione, dello sviluppo rurale, della difesa dell´ambiente, della risoluzione dei conflitti, anche con il sostegno della Provincia autonoma, degli enti locali, delle scuole e delle altre realtà istituzionali. "Quest´iniziativa è nata senza clamore - ha detto ancora l´assessore Beltrami - ma è destinata a lasciare un segno. L´africa oggi non può essere più vista come il Continente minaccioso, pronto ad invaderci con orde di immigrati. Ci sono paesi che hanno fatto passi da gigante, anche sul piano economico. Pensiamo al Ghana, primo paese dell´Africa sub-sahariana ad ottenere l´indipendenza, nel 1957, che oggi presenta tassi di sviluppo ´asiatici´, anche grazie alla stabilità raggiunta sul piano interno. Pensiamo all´Etiopia, che con l´aeroporto della sua capitale è diventato in pochi anni un hub internazionale di primo piano. Naturalmente avremo qui ambasciatori di realtà che hanno fra loro rapporti difficili o conflittuali, come il popolo Saharawi e il Marocco, o l´Etiopia e l´Eritrea, ma anche questo è importante, per confrontarsi, serenamente, sulle prospettive future e sull´aiuto che ad esse può arrivare anche da una piccola realtà come quella del Trentino." Gli ambasciatori giungeranno a Trento mercoledì sera. La giornata di giovedì sarà divisa in due momenti: in mattinata, nella sala dei Cinquecento del Buonconsiglio, dopo i saluti delle autorità, fra cui il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e l´arcivescovo di Trento Luigi Bressan, ognuno di essi presenterà in assemblea plenaria il suo paese. Nel pomeriggio si svolgeranno incontri "mirati" fra ogni singolo ambasciatore e le associazioni trentine che operano nelle diverse realtà. La chiusura dei lavori, con le conclusioni dell´assessore Beltrami, è prevista attorno alle ore 16.  
   
   
OGGI INCONTRO IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA. SU HONG KONG COME PORTA VERSO LA CINA  
 
Bologna, 18 aprile 2021 – Hong Kong è la porta verso la Cina. Infatti sempre più imprese occidentali guardano a Oriente per allargare il proprio giro d´affari: per molte aziende la via per la Cina passa da Hong Kong. Per presentare le grandi opportunità d’affari che gli imprenditori emiliano-romagnoli potrebbero trovare a Hong Kong, porta d’accesso della Cina, a Bologna, mercoledì 18 aprile alle 14.30 nella Sala A della Terza Torre (viale della Fiera 8) si terrà il seminariosu ‘Hong Kong: your gateway to China’. Prenderanno parte all’incontro, il sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-romagna, Alfredo Bertelli, Mary Chow Responsabile dell’Ufficio economico della Rappresentanza di Hong Kong in Europa, Giancarlo Lanna, Vice-presidente della Fondazione Italia-cina e Presidente di Simest, e rappresentanti della Banca Monte dei Paschi di Siena, di Invest Hk, dell’Hong Kong Trade Development Council, dell’Istituto Commercio Estero e di studi legali. La Cina e Hong Kong hanno siglato il Closer Economic Partnership Arrangement (Cepa), un accordo di libero scambio che consente un accesso facilitato al mercato cinese continentale per i prodotti fatti a Hong Kong e per le società di servizi con sede a Hong Kong, il che significa che anche le società estere possono beneficiare di questi vantaggi). A gennaio 2012, Hong Kong è stata riconfermata l’economia più libera al mondo dall’Heritage Foundation per il diciottesimo anno consecutivo, da quando l’Index of Economic Freedom (Indice di Libertà Economica) fu pubblicato per la prima volta nel 1995: tassazione massima degli stipendi del solo 15% per le persone fisiche, un´imposta sugli utili del 16,5%, nessuna Imposta sul valore aggiunto (Iva), nessuna tassa sui dividendi né sulle plusvalenze. Viene assicurata la parità tra aziende locali e internazionali e i diritti di proprietà intellettuale sono fortemente protetti. Oltre alle fondamentali industrie tradizionali dei servizi finanziari, della logistica, del turismo e dei servizi professionali, il governo di Hong Kong sta promuovendo anche sei nuovi settori ad alto potenziale di crescita, vale a dire servizi medici e di formazione, industrie nel settore ambientale, innovazione e tecnologia, collaudo e certificazione, industrie del settore culturale e creativo, che rappresentano nuove opportunità di business e di investimento per le aziende italiane.  
   
   
VERTENZA ABRUZZO: PRESIDENTE ELENCA A MINISTRO LE ISTANZE  
 
Pescara, 18 aprile 2012 - Il Presidente della Giunta regionale ha aperto ieri la relazione sul documento unitario redatto dal Patto per lo sviluppo, a beneficio del Governo nazionale, ringraziando il ministro Fabrizio Barca "sollecito nell´accettare l´invito di questa due giorni in Abruzzo e attento alle nostre richieste. Un fatto che mi rende soddisfatto". Alla presenza del Ministro per la Coesione territoriale e di tutti gli aderenti al Patto, il Presidente ha dato avvio alla sua illustrazione dichiarando che "parlerò come Presidente della Regione ma anche come rappresentate del Patto, strumento che testimonia la volontà di una classe dirigente di rapportarsi in modo unitario e responsabile con le questioni che giudichiamo nodali per sostenere la ripresa del nostro sistema economico". Il Presidente ha quindi ricordato velocemente le motivazioni che il 13 aprile 2011 hanno convinto tutte le componenti della società civile ed economica abruzzese, ma anche di parte della minoranza di governo, a condividere un documento unitario. Quindi l´importante passaggio con l´allora governo nazionale, dopo le pesanti conseguenze del grave sisma sull´intero Pil regionale e tenuto conto della tipicità pro-ciclica dell´andamento economico regionale. "Ora - ha spiegato il Presidente - chiediamo un rinnovato impegno di tutto il governo nazionale che, nell´eccezionalità della situazione abruzzese, veda una significativa e rapida concretizzazione delle dodici istanze elencate nel Documento unitario". Il Presidente nello specificare i titoli delle azioni programmate, raggruppate nelle macroaree dello sviluppo economico, della coesione sociale e territoriale, delle infrastrutture, sul punto dei contratti di sviluppo, in particolare, ha parlato di paradossalità della richiesta alle Regioni di finanziamento in proprio. "Capiamo le difficoltà del paese ma le regioni non nuotano nell´oro". Atollis/12/04/17 "Nel prossimo periodo dovrà essere sbloccato oltre 1 miliardo 380 milioni per tutta l´Italia e una parte di questi fondi arriverà anche in Abruzzo". Lo ha detto il presidente della Regione al termine della riunione del Patto dello sviluppo con il ministro della Coesione territoriale. "Naturalmente - ha proseguito il presidente - cercheremo di destinare queste risorse, di concerto con tutti i soggetti del Patto, verso iniziative che favoriscono processi di sviluppo. Ma in linea generale, possiamo dire che parte di essi andranno al Gran Sasso Institute, al campus dell´Automotive e ai progetti di innovazione. Si tratta di progetti a medio termine ma destinati a cambiare il volto dell´Abruzzo una volta realizzati". Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Regione ha ribadito che il documento programmatorio consegnato al Ministro "non è una lista della spesa, come del resto ha confermato lo stesso Ministro", ma che esso rappresenta "una sintesi importante e concordata tra tutti i rappresentanti della classe dirigenziale abruzzese". "Il dato rilevante - ha aggiunto il presidente della Regione - è l´alto livello di credibilità del documento stesso, frutto della credibilità che la Regione Abruzzo ha faticosamente riacquisito in questi ultimi tre anni. Il Governo crede ai nostri progetti - ha sottolineato - perché siamo una Regione modello che ha risanato i conti pubblici e ha rimesso sul binario della correttezza e della regolarità i conti della sanità". Ma il processo di sviluppo dell´Abruzzo "risente pesantemente anche dell´assenza della Regione stessa sui tavoli che anni fa decidevano la collocazione delle grandi opere infrastrutturali, dall´Alta velocità ai Corridoi europei. È un ritardo che rischiamo di pagare caro e per questo motivo il nostro obiettivo politico è rientrare a pieno titolo in quei tavoli, prendendo parte a processi decisionali nazionali e europei importanti". Le strategia di sviluppo dell´Abruzzo si rivolgeranno anche verso la "Macro Regione Adriatica-jonico, un´area di interesse economico di grande rilevanza". Il Presidente ha confermato la notizia circolata qualche giorno fa secondo cui l´Abruzzo sarà leader-partner del Consorzio della Macro regione Adriatico-jonico ai prossimi Open Days di ottobre a Bruxelles.  
   
   
FORMIGONI: DIMISSIONI? IL PD PRESENTI SFIDUCIA  
 
Milano, 18 aprile 2012 - "Pd e sinistre tornano a chiedere le dimissioni della giunta. Hanno uno strumento per ottenerle: presentino in Consiglio regionale una mozione di sfiducia. Se non hanno il coraggio politico di farlo, arrossiscano dalla vergogna e tacciano". Lo dichiara ieri il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.  
   
   
DALL’ISTRIA IN TOSCANA PER SANITÀ E TRASPORTI: INCONTRO IN REGIONE CON IL PRESIDENTE ROSSI  
 
Firenze, 18 aprile 2012 – Sanità e trasporti: questi gli argomenti principali dell’incontro, avvenuto ieri , fra il presidente della Regione Istria, Ivan Iakovcic e il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. Il presidente della Regione Istria, che era accompagnato dall’assessore alla sanità Miodrag Cerina, era giunto in Toscana per visitare i 4 ospedali al momento in costruzione: quello di Lucca, quello di Prato, quello di Pistoia e quello delle Apuane. Una visita organizzata per rendersi conto personalmente delle soluzioni adottate in Toscana e per trarne ispirazione in relazione al programma di sviluppo sanitario dell’Istria che prevede, tra l’altro, la costruzione di un nuovo ospedale da 500 posti letto nella città di Pola. Dopo la visita le autorità istriane si sono incontrate a palazzo Strozzi Sacrati con il presidente Rossi, esprimedogli apprezzamento per il sistema sanitario toscano e per le soluzioni intraprese nella costruzione dei nuovi ospedali. L’altro tema affrontato nell’incontro è stato quello del “subcorridoio Mediterraneo”, ovvero la proposta di unire le autostrade del mare (Adriatica e Tirrenica) attraverso un ponte di terra che metta in collegamento Ancona e Livorno. Un progetto che consentirebbe di unire tutte le sponde del Mediterraneo, dai Balcani al Nordafrica alla penisola iberica. Il presidente della Regione Istria ha espresso il suo apprezzamento per la proposta e si è impegnato a sensibilizzare in proposito le volontà politiche del mondo balcanico. Nel prossimo mese di giugno è prevista una visita in Toscana del ministro dei trasporti della Croazia che incontrerà il presidente Rossi.  
   
   
CONCORSO ROMA CAPITALE: ONLINE SU ALEMANNO 2.0 VIDEO SU PROCEDURE PER TRASPARENZA  
 
Roma, 19 aprile 2012 - È online sul blog ufficiale di Gianni Alemanno, http://duepuntozero.Alemanno.it , il video nel quale l’assessore alle Risorse Umane, Enrico Cavallari, e il sindaco Gianni Alemanno illustrano le procedure per garantire, anche via web, la trasparenza del concorso indetto da Roma Capitale, le cui prove preselettive avranno inizio domani al Palalottomatica.  
   
   
ELEZIONI AMMINISTRATIVE - CAPPELLACCI, OGGI DECISIONE SU DATA DOPO RIUNIONE TECNICA CON MINISTERO  
 
Cagliari, 18 Aprile 2012 - "Domani è prevista una riunione tecnica con il Ministero durante la quale saranno definiti tutti gli aspetti riguardanti le elezioni amministrative in Sardegna. Ad esito della stessa e sulla base delle risultanze, la Giunta avrà gli elementi per assumere la decisione sulla data, che verrà presa senza indugio e sarà comunicata immediatamente nelle forme opportune". L´ha dichiarato ieri il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, con riferimento alle elezioni amministrative.  
   
   
PRESIDENTE UMBRIA MARINI A CONVEGNO FIRENZE: “ITALIA DI MEZZO MODELLO PER CRESCITA INTERO PAESE”  
 
Firenze, 18 aprile 2012 - "L´italia di mezzo non è un territorio di risulta tra il Nord e il Sud. È, anzi, un pezzo dell´Italia che ha una sua forte ed anche antica identità, basata sul suo alto grado di coesione sociale, su di un comune tessuto economico fatto di piccole e medie imprese, una ricchezza architettonica, paesaggistica ed ambientale. Dunque un pezzo dell´Italia che può rappresentare un vero e proprio modello e che può contribuire alla crescita di tutto il Paese". È quanto affermato ieri dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta ai lavori del convegno organizzato a Firenze dall´associazione "Bruno Trentin" e Cgil nazionale sul tema "Europa-italia: Italia di mezzo, quale modello di sviluppo". Presenti, tra gli altri, il presidente dell´associazione "Trentin", Guglielmo Epifani, e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. Tra i principali caratteri comuni dell´identità delle regioni dell´Italia di mezzo, quello del modello socio-economico, "fortemente incentrato su un alto livello dello sviluppo economico - ha proseguito la presidente Marini, sottolineando che tale aspetto vale un po´ meno per l´Umbria -, un alto livello dei servizi pubblici, un alto senso di solidarietà sociale e quindi di coesione sociale, un welfare ormai patrimonio diffuso, ed un basso grado di egoismo territoriale". C´è, inoltre, l´antica presenza delle Università, che in questa parte dell´Italia è particolarmente diffusa, dalle quali è venuta anche di recente una analoga iniziativa di riflessione, proprio sull´Italia mediana ed il ruolo degli atenei. Insomma, per la presidente Marini, il modello dell´Italia mediana ha origini antiche e nasce e si fortifica nel corso del tempo proprio in quella parte di Paese "dove l´Italia è più Italia". La presidente della Regione Umbria ha quindi ricordato anche l´esperienza del regionalismo che in proprio in queste regioni, all´inizio degli anni ´70 quando furono istituite, ebbe caratteri molto forti e partecipati, e contribuì a costruire quel sistema economico che ne ha garantito crescita e sviluppo. "Noi, Italia di mezzo - ha detto - abbiamo le carte in regola per poter ambire ad essere un modello virtuoso per l´Italia e l´Europa. Un modello che possiamo rafforzare e far crescere guardando alle sfide che l´Europa ci pone, più che per una sorta di omogeneità politica. Certamente il tema delle infrastrutture ci unisce, se si pensa alla Quadrilatero o alla E78, ma dobbiamo andare oltre. Dobbiamo soprattutto saper costruire una comune strategia di sviluppo economico, immaginando di essere già una macro regione d´Europa". Una ipotesi di lavoro, questa, che la presidente Marini lega alla attuale fase di negoziati a livello europeo per la definizione della nuova programmazione delle risorse comunitarie per il periodo 2014-2020: "Insieme - ha detto la presidente - dobbiamo saper elaborare, con ´pensieri lunghi´, una strategia che sappia affermare in ambito europeo e nazionale la nostra identità, e contrastare i processi di marginalizzazione che, per effetto dei percorsi di globalizzazione e dei centri di potere politico ed economico di aree emergenti del centro e nord Europa, tendono ad acuirsi".  
   
   
NUOVO PIANO ANTICRISI A SUPPORTO LIQUIDITA’ IMPRESE VENETE  
 
Venezia, 18 aprile 2012 - “La conseguenza più grave e più evidente di questa crisi è rappresentata dalla stretta creditizia. C’è grande preoccupazione nel vedere le nostre imprese boccheggianti per mancanza di liquidità e per questo abbiamo deciso di intervenire con un nuovo piano straordinario anticrisi per il 2012 e il 2013”. E l’assessore allo sviluppo economico ad annunciare che ieri è stato approvato dalla giunta regionale un piano d’azione che prevede finanziamenti agevolati per il supporto della liquidità aziendale, a favore delle Pmi, mediante l’utilizzo dei fondi di rotazione istituiti presso Veneto Sviluppo S.p.a.. “Nello specifico – spiega l’assessore – sono state previste nuove modalità, più flessibili, per l’utilizzo di alcuni fondi di rotazione regionali per operazioni di supporto finanziario agevolato, destinato a fornire nuova liquidità alle Pmi in tutti i settori: artigianato, industria, commercio e dei servizi e turismo”. Proprio per venire incontro alle situazioni che si stanno verificando in questa fase, il provvedimento amplia le possibilità di intervento ai casi in cui le Pmi si trovino in presenza di crediti insoluti; di crediti verso la Pubblica Amministrazione; di rimborsi di finanziamenti a medio lungo termine accesi per investimenti aziendali. “Inoltre, e questa è un’assoluta novità in campo nazionale – fa presente l’assessore – abbiamo introdotto la possibilità per le imprese di ottenere liquidità per anticipazioni di ordini e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi. E’ una risposta a quelle situazioni in cui le aziende, pur avendo ordini, non possono acquistare materie prime per mancanza di liquidità, senza trovare copertura da parte delle banche. In questo modo non possono lavorare e rischiano seriamente di fallire. Con questo piano sarà possibile per le aziende presentare il contratto in banca – per un importo minimo di almeno 5 mila euro – e farsi anticipare la necessaria liquidità per l’acquisto di quanto serve”. Il provvedimento nella sua articolazione prevede finanziamenti agevolati da 25 a 500 mila euro (300 mila euro per le imprese artigiane non manifatturiere). Con i fondi regionali si interviene fornendo il 50% del finanziamento (l´altro 50% dalla banca) e riducendo della metà gli interessi passivi. Il rimborso avverrà un periodo massimo di 5 anni. Non ci sono vincoli d´utilizzo rispetto al plafond di risorse complessivamente disponibili sui fondi di rotazione (quasi 350 milioni di euro che se utilizzati solo a questo scopo attiverebbero 700 milioni di nuovi finanziamenti). Sono state innovate anche le preesistenti linee di intervento per consolido passività, ricapitalizzazione e supporto al circolante, del fondo per l´industria e quello per l´artigianato, per il primo aumentando l´importo massimo dei finanziamenti da 350 a 500 mila euro (resta di 300 mila euro per l´artigianato), e per entrambi prevedendo la possibilità di più operazioni in capo allo stesso beneficiario, entro gli stessi massimali. “Mi preme far rilevare anche – conclude l’assessore - che sarà possibile utilizzare contestualmente il fondo regionale di garanzia, a costo agevolato, che interviene a copertura del 50% della perdita. Se attivato in co-garanzia con i Confidi, la copertura totale può arrivare fino all´80% del finanziamento. A questa condizioni ci aspettiamo che il sistema bancario non si tiri più indietro e dia la necessaria iniezione di liquidità a favore del nostro. Sistema produttivo, a fronte di una crisi di cui non riusciamo ancora a vedere una positiva evoluzione. Per questo la Regione sta mettendo in atto piani di intervento commisurati alla situazione del momento. Attiveremo a breve anche un numero verde dedicato alle imprese a cui risponderanno funzionari regionali, in modo che ci possa essere un rapporto diretto con l’istituzione e ottenere indicazioni personalizzate”.  
   
   
INCONTRO A MELITO PORTO SALVO TRA IL PRESIDENTE DELLA CALABRIA SCOPELLITI, L’ASSESSORE MANCINI E I SINDACI DELL’AREA GRECANICA PER LA PRESENTAZIONE DEL PISL  
 
Catanzaro, 18 aprile 2012 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e l’Assessore regionale al Bilancio e Programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini, insieme al Dirigente del Dipartimento Tommaso Calabrò, hanno incontrato, il 15 aprile a Melito Porto Salvo, gli amministratori dei quindici comuni dell’area ´´grecanica´´ della provincia reggina: Bagaladi, Bova, Bova Marina, Brancaleone, Cardeto, Condofuri, Melito, Montebello Ionico, Motta San Giovanni, Palizzi, Roccaforte del Greco, Roghudi, Samo, San Lorenzo e Staiti per discutere di minoranze linguistiche e spopolamento, nell’ambito di presentazione dei Pisl (Progetti Integrati Sviluppo Locale). Un confronto di carattere tecnico per dare avvio alle procedure di attuazione. Già da questo venerdì, infatti, sul bollettino ufficiale regionale sarà pubblicato l’avviso per la presentazione dei Pisl “Tutela, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio etnoantropologico delle minoranze linguistiche della Calabria”. “Con la misura del Pisl sul patrimonio etno-antropologico la Regione – ha dichiarato il Presidente Scopelliti - offre una risposta che consente di creare percorsi in grado di valorizzare le specificità del territorio, stanziando per l’area grecanica quasi sette milioni di euro dei quattordici previsti complessivamente dalla misura”. Questo quanto ha affermato il Presidente delle Giunta regionale rivolgendosi agli amministratori del Basso jonio. Puntiamo su originalità e diversità – ha proseguito Scopelliti - anche in chiave turistica perché bisogna trovare la formula per incidere seriamente sul territorio e farne aumentare l’attrattività. A voi sindaci il compito di tramutarle in realtà le opportunità che vengono dall’Europa e che la Regione vi offre attraverso i progetti integrati. Abbiamo messo in campo un’idea credibile e stiamo realizzando le condizioni per favorire i processi di sviluppo rendendoci disponibili al confronto e recepire le vostre proposte. Il gioco di squadra, anche in questo contesto, sarà determinante per ottenere dei risultati concreti. La Regione vi affiancherà per valorizzare la storia di un’area, che non possiamo smarrire o dimenticare”. “A due anni dal nostro insediamento – ha detto l’Assessore Mancini – iniziamo da Melito Porto Salvo il tour di illustrazione dei Pisl sul patrimonio etno-antropologico. Seguiamo un obiettivo che è quello di recuperare, qualificare e valorizzare le radici culturali e le tradizioni grecaniche, albanesi e occitane che sono presenti in Calabria. Una grande occasione offerta dalla Regione Calabria, con i fondi Ue, che il territorio calabrese non può lasciarsi sfuggire: non più finanziamenti a pioggia ma destinati a vaste aree territoriali che cooperano per un unico grande progetto. Il Por Calabria Fesr 2007/2013 ha messo a disposizione 14 milioni di euro con cui sostenere iniziative di grosso impatto che tendano a favorire il processo di sensibilizzazione delle collettività verso le problematiche delle culture minoritarie e, al contempo, creare rete tra le comunità per recuperare ed esaltare tutte le potenzialità che i territori esprimono. I tempi fissati dall’Ue sono stringenti – ha concluso Mancini – ed è necessario redigere in sinergia progetti di ampio respiro che rispondano adeguatamente alle istanze dei territori in questione. Non dobbiamo disperdere le risorse, ma potenziare tutti insieme le grandi identità di cui la nostra regione è depositaria”. Tra i primi step delle procedure di attuazione vi è la costituzione del tavolo di partenariato, così come informa il Dirigente di settore Calabrò che ha scandito, nel suo intervento, tempistica e procedure. “Almeno nove dei quindici comuni dell’area grecanica - ha specificato - devono avviare una fase di concertazione per elaborare un unico progetto in conformità con quanto definito dal bando. Un banco di prova importante per la capacità di dialogare e fare rete”.  
   
   
SARDEGNA: LE LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA  
 
Cagliari, 18 aprile 2012 - L´assessorato del Lavoro ha pubblicato le linee guida relative all´organizzazione e al funzionamento del tavolo tecnico permanente interistituzionale per la gestione degli ammortizzatori sociali in deroga. Il tavolo tecnico, composto dalla Direzione regionale del Lavoro, dalla Direzione regionale dell´Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps), dall´Assessorato regionale del Lavoro e da Italia Lavoro S.p.a., si occupa, in particolare, della proroga e della prima concessione della cassa integrazione salariale (Cig) in deroga e dell´indennità di mobilità in deroga. Le richieste di proroga o prima concessione del trattamento devono essere presentate online, tramite il sito www.Sardegnalavoro.it  da: l´azienda o un soggetto abilitato (consulente del lavoro, avvocato, commercialista…) delegato dal datore di lavoro, in caso di Cig in deroga; un´organizzazione sindacale o il singolo lavoratore, in caso di mobilità in deroga.  
   
   
BOLZANO: SUCCESSO DELLA FORMAZIONE DEGLI APPRENDISTI GRAZIE AL PROGETTO “X-CHANGE“  
 
Bolzano, 18 aprile 2012 - Grazie al progetto Arge-alp “X-change” è possibile una scambio transfrontaliero nel campo dell’apprendistato e consentire quindi a giovani che seguono il secondo anno di apprendistato di trascorrere quattro settimane in un’impresa rispettivamente in Alto Adige o nel Tirolo del Nord. La possibilità di trascorrere quattro settimane presso un’impresa nel Tirolo del Nord per gli apprendisti altoatesini rappresenta un’interessante esperienza di formazione professionale e sono già molti i giovani che hanno approfittato di quest’opportunità. Molto positive le impressioni riportate anche dalle aziende altoatesine che hanno ospitato per un analogo periodo apprendisti del Tirolo del Nord. Un esempio interessante è quello della pasticceria Acherer di Brunico che ha ospitato per quattro settimane la giovane apprendista di Innsbruck Teresa Friedl. La giovane si è dichiarata molto soddisfatta della sua esperienza pusterese, in particolare per aver avuto l’opportunità di svolgere una serie d’attività artigianali nuove e molto interessanti. Il noto pasticcere di Brunico, Andreas Acherer, ritiene che questi scambi siano particolarmente proficui, sia per i giovani apprendisti che per le aziende che li ospitano. Possono prendere parte a questo scambio apprendisti di tutti i settori professionali che frequentano il secondo anno di formazione. Gli aspetti organizzativi vengono curati direttamente dai responsabili del progetto e per la durata dello scambio l’apprendista riceve sino a 25 euro al giorno per il vitto e l’alloggio oltre alle spese di viaggio. Per ulteriori informazioni riguardo a questo progetto Arge-alp gli interessati possono consultare il sito www.Xchange-info.net  o la homepage dell´Ufficio provinciale per l´apprendistato http://www.Provinz.bz.it/berufsbildung/ausbildung/lehre.asp    
   
   
FINANZIAMENTO PARTITI. SI MUOVE CORTE DEI CONTI MDC: “CONFERMATI I NOSTRI ESPOSTI, COSA ASPETTANO I PRESIDENTI DELLE CAMERE?” AVV. PELLEGRINO: ORA SI SEQUESTRINO FONDI MARGHERITA E LEGA  
 
 Roma, 18 aprile 2012 - “La notizia che la Corte dei Conti si sta muovendo sull’uso abusivo dei finanziamenti pubblici da parte della Lega conferma la fondatezza dei nostri esposti. Non è necessario aspettare riforme, già la legge vigente consente controlli efficaci e specifiche sanzioni sugli abusi conclamati, come gli stessi Revisori dei conti presso la Camera hanno scritto a Fini senza tuttavia ricevere risposta”. Questo il commento del Movimento Difesa del Cittadino (Mdc) all’apertura da parte della Corte dei Conti di un procedimento per danno erariale contestato all’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito. “Sin dallo scandalo Lusi – evidenzia l’avvocato Gianluigi Pellegrino, legale di Mdc – abbiamo segnalato che Costituzione e legge vigente impongono la tutela dei fondi pubblici. Dove è conclamato che sono stati utilizzati per arricchimenti personali somme di uguale importo devono essere restituite da quei partiti. I presidenti delle Camera hanno tutti i poteri di intimare la restituzione alla Margherita degli oltre 20 milioni utilizzati dal tesoriere di quel partito per acquisti privati. Poi la margherita, se ci riesce, recupera da Lusi ma quello è un affare privato, mentre le Casse pubbliche vanno salvaguardate subito. E alla Lega le prossime rate devono essere bloccate di ufficio senza bisogno né di riforme né di atti beffardi di generosità. Se non c’è l’intervento immediato in autotutela dei Presidenti delle Camere chiederemo alla Corte dei Conti di sequestrare presso quei partiti somme e immobili corrispondenti alle somme da restituire”.  
   
   
FAMIGLIA SPA, CONCILIAZIONE VITA E LAVORO AL FEMMINILE  
 
Cuneo, 18 aprile 2012 - Un titolo provocatorio, “Famiglia s.P.a.” (in cui la “a” sta per amore, dunque la famiglia equivale a una “società per… amore”) è stato scelto per un incontro promosso dal Comitato per l´imprenditoria femminile della Camera di commercio, nel pomeriggio di lunedì 16 aprile. L centro dell´attenzione, gli strumenti utili per conciliare vita e lavoro al femminile. Ne hanno parlato, dopo l´introduzione di Aurelia Della Torre, presidente del Comitato, e i saluti di Marcello Gatto per l´ente camerale, l´assessore Pietro Blengini per la Provincia ed Elisa Borello alle pari opportunità del Comune di Cuneo, oltre ad alcune relatrici d´eccezione. Tra queste l´on. Livia Turco, promotrice della legge 53 del 2000, prezioso strumento normativo che affronta la tematica, la consigliera di parità supplente della Regione Piemonte, Franca Turco, e quella della Provincia di Cuneo Daniela Contin. Ha tirato le fila Anna Cugno, professore associato di sociologia alla Facoltà di Economia dell´Università di Torino. Il vice-presidente camerale Marcello Gatto, portando i saluti del presidente Dardanello, ha espresso piena approvazione in relazione al tema scelto dal Comitato per questo appuntamento ricordando che “le difficoltà di conciliare la vita familiare con quella lavorativa non riguardano solo le donne in quanto ormai anche gli uomini sono sempre più coinvolti nel menage familiare”. Durante l´incontro sono stati affrontati i diversi aspetti che la tematica presenta alla luce, soprattutto, dei cambiamenti che l´istituto familiare ha vissuto negli ultimi anni. La vita, oggi - ha precisato Aurelia Della Torre - ha prodotto un nuovo tipo di famiglia, caratterizzata da ritmi più sostenuti e dalla difficile combinazione dei tempi dedicati al lavoro e momenti per il coniuge, i figli e la casa. Il problema è prevalentemente femminile, anche se le separazioni a volte pongono gli stessi padri di fronte a difficoltà che in precedenza non li toccavano o li coinvolgevano solo marginalmente”. La legge 53 “Disposizioni per il sostegno della maternità e paternità, per il diritto alle cure ed alla formazione e per il coordinamento dei tempi della città” non è stata risolutiva, anche se ha sensibilizzato i politici nei confronti del problema. Le difficoltà persistono e, nell’attuale situazione di crisi economica, tendono ad accentuarsi. La stessa Livia Turco lo ha ammesso, sottolineando come “il lavoro sta diventando una risorsa che scarseggia, tanto che, pur di lavorare, le persone sono disponibili a ritmi di vita faticosi che non fanno distinzione tra giorno e notte, giorni festivi e feriali. Stiamo diventando una società permanentemente attiva che scardina l´organizzazione dei tempi sociali e rende difficile connettere tempi di lavoro con orari dei servizi, dei negozi e delle scuole. La società si sta facendo anche più mobile, vale a dire pronta a spostarsi da una città all´altra per accrescere le opportunità di occupazione, rincorrendole. Il rischio più grave, a questo punto, è l´impoverimento delle relazioni umane, l´aumento della solitudine e la fragilità sociale”. Quali i rimedi a una simile situazione? Sono individuabili, ma difficili da realizzare. Dal convegno è emersa la necessità di ampliare le opportunità di studio, servizi, cultura e tempo libero. Si è parlato di città aperte, fruibili lungo tutta la giornata e l´arco dei mesi; si è accennato alla necessità che ognuno possa costruire un cocktail personalizzato degli spazi di lavoro e di vita. Bisogna promuovere e rafforzare i legami sociali e lo scambio del tempo. Il tutto “per una vita che duri tutta la vita”.