Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 23 Aprile 2012
AGENDA EUROPEA 23-29 APRILE: FISCAL COMPACT, GIORNALISMO, TRANSPORT RESEARCH, ENERGIA  
 
Bruxelles, 23 aprile 2012 - Il fulcro degli appuntamenti di questa settimana sarà il Festival internazionale del giornalismo di Perugia, un evento che ogni anno richiama migliaia di persone interessate agli argomenti di attualità trattati nelle varie iniziative organizzati nel contesto di questa manifestazione. L´intervento dal titolo “The Future of the Eu - moving forward together, out of the crisis, into growth” del Presidente della Commissione europea Barroso aprirà la settimana, lunedì 23 aprile. Insieme al Primo Ministro danese Helle Thorning-schmidt, il Presidente interverrà sullo stato dell´Unione e sulle prospettive future. Seguirà un dibattito con il pubblico presente. Sempre il 23 aprile, alle 17.30 a Roma, presso i locali dello Spazio Europa, avrà luogo un dibattito in occasione della nuova uscita della rivista Semestre europeo. I temi trattati saranno numerosi: dal Fiscal Compact all´iniziativa dei cittadini europei; dalla Digital Agenda all´immigrazione. Interverrà il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti. Dal 23 al 26 aprile ad Atene, si terrà la "Transport Research Arena", un summit che ha l´obiettivo di condividere conoscenze acquisite e best practice fra gli attori che operano nel settore dei trasporti. In particolare, la Transport Research Arena di quest´anno si concentrerà sulle innovazioni relative al trasporto di superficie. La Commissione europea sarà presente con uno stand alla "European Seafood Exposition" di Bruxelles, il 24 e il 25 Aprile. Tutti coloro che desiderano avere informazioni specifiche su tematiche come la riforma della politica comune della pesca o la salute e la tutela dei consumatori, troveranno allo stand degli esperti della Commissione disponibili a rispondere ad ogni quesito. Per saperne di più, consultare la pagina della Commissione dedicata all´evento. La Vi edizione del Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia chiuderà questa settimana ricca di eventi. Dal 25 al 29 aprile, la città umbra si trasformerà in un grande spazio di dibattito pubblico fatto di incontri, tavole rotonde, concorsi, premiazioni, presentazioni di libri e mostre. L´ingresso è libero e aperto a tutti ma per alcuni eventi è necessario accreditarsi. Nel quadro di questa manifestazione, la Commissione europea ha organizzato 4 workshops dal titolo: -Crisi e disoccupazione giovanile: verso una governance europea? Democrazia europea e rinascita degli estremismi; Sfide energetiche e geopolitica europea; Europa: morte o rinascita della politica? Inoltre, domenica 29 aprile avrà luogo la premiazione dei vincitori della seconda edizione del concorso Premio per i giovani iscritti alle scuole di giornalismo, promosso dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con l´Associazione Giornalisti Scuola di Perugia. Si segnala inoltre che la Commissaria per gli Affari interni Cecilia Malmström sarà in visita istituzionale in Italia lunedì 23 e martedì 24 aprile.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I 10 AVVENIMENTI DELLA PLENARIA DI APRILE: AEREI, CRESCITA, DIRITTI UMANI, PRIMAVERA ARABA  
 
Strasburgo, 23 aprile 2012 - La scorsa settimana il Parlamento europeo ha adottato l´accordo per il trasferimento dei dati dei passeggeri aerei tra Ue e Stati Uniti. Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha ricevuto 12 osservatori croati e il re Abdullah Ii King di Giordania. Ancora una volta, i deputati si sono confrontati con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso sulla crisi economica. Dodici posti si sono aggiunti nell´emiciclo per gli osservatori croati. Faranno parte dei gruppi e assisteranno alle commissioni parlamentari per prepararsi a luglio 2013, la data in cui la Croazia entrerà a tutti gli effetti a far parte dell´Unione europea. Mercoledì, il re Abdullah Ii di Giordania ha tenuto un discorso davanti ai deputati sottolineando l´importanza della Primavera araba, "un´opportunità" per il processo di pace e democratizzazione. Ha anche invitato Israele e la Palestina a trovate un accordo per la creazione di due stati. Durante il dibattito sulla crisi economica, i deputati hanno chiesto al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso di passare all´azione per la crescita economica e la lotta alla disoccupazione. I deputati hanno approvato la relazione annuale sui diritti umani per il 2010. L´unione europea dovrebbe dotarsi di nuove regole per il monitoraggio su internet e la censura nei regimi autocratici. L´imposta sulle società sulla base imponibile consolidata comune dovrebbe essere obbligatoria per le società che operano all´interno dell´Unione europeo, e non facoltativa come proposto dalla Commissione. Giovedì, il Parlamento europeo si é opposto alla fine del vantaggio fiscale per il diesel, che avrebbe come conseguenza l´aumento dei prezzi. Un nuovo accordo é stato raggiunto martedì sul trasferimento dei dati dei passeggeri aerei (Pnr) alle autorità americane. Dopo il voto, la relatrice Sophia in ´t Veld ha voluto cancellare il suo nome dalla relazione in quanto non riflette la sua opinione. Cos`é il cibo prodotto localmente? Questo termine é sempre più utilizzato dai deputati e durante un dibattito con la Commissione europea é stato detto che il concetto deve essere chiarificato e più trasparente per evitar e i malintesi con i consumatori. I deputati hanno approvato una risoluzione sulle elezioni in Birmania dell´1 aprile e sui recenti passi avanti verso una società più democratica. Hanno anche richiesto la sospensione delle misure restrittive imposte dall´Ue all´inizio dell´anno.  
   
   
UE: DALL´AUSTERITÀ ALLA CRESCITA: COME USCIRE DALLA CRISI ECONOMICA?  
 
 Strasburgo, 23 aprile 2012 - Ancora una volta i deputati si sono confrontati con il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso sull´urgenza di creare delle misure per promuovere la crescita e abbassare i disastrosi tassi di disoccupazione nei paesi dell´eurozona. Durante la plenaria di Strasburgo, il 18 aprile, i capigruppo politici hanno enfatizzato i costi sociali della crisi ponendosi delle domande sulle sorti dell´euro. Le iniziative della Commissione - Il presidente della Commissione José Manuel Barroso ha introdotto due iniziative: "gli Stati membri devono continuare il proprio lavoro e andare avanti". Il primo passo da fare riguarda il pacchetto sul lavoro che incoraggia la piccola e media impresa, aumenta i posti di lavoro e detta le strategie politiche per la creazioni di posti di lavoro sostenendo l´assistenza sanitaria e l´economia "verde". La seconda iniziativa riguarda la Grecia e introduce una serie di azioni legate alla disoccupazione giovanile e riforma fiscale. Barroso ha aggiunto che "dobbiamo fare tutti gli sforzi necessari per applicare le politiche adottate in ottobre. La Commissione non esiterà a obbligare gli Stati membri". Bisogno di un nuovo approccio - Il capogruppo del Partito popolare europeo Joseph Daul ha dichiarato che l´Unione europea ha svolto un ottimo lavoro dall´inizio della crisi finanziaria: "Abbiamo rinforzato i meccanismi di disciplina, necessari a essere ancora credibili". Ha sottolineato che l´Unione europea ha bisogno di una "nuova strategia di crescita", specialmente per le medie e piccole imprese, e che necessario ridurre i costi della burocrazia (40 miliardi di euro all´anno). "Troppa austerità e troppo poca sicurezza". Il leader dei Socialisti e democratici, il deputato austriaco Hannes Swoboda, ha insistito sul rilancio economico. Ha chiesto che il pacchetto di leggi sul lavoro sia efficace nella lotta alla disoccupazione e per dare speranza ai giovani. "Le parole non saranno sufficienti", ha concluso. A nome dei Liberali e democratici, il deputato belga Guy Verhofstadt ha ricordato che malgrado le misure d´austerità e l´acquisto massivo del debito sovrano, "sappiamo tutti che la crisi non è finita". Il deputato richiede un´azione su due fronti: l´applicazione dei "project bonds" e la mutualizzazione del debito. La deputata dei Verdi Rebecca Harms ritiene che la Banca centrale europea (Bce) avrebbe dovuto essere presente al dibattito per fare dei chiarimenti sulla strategia "controproduttiva" che ha portato avanti negli ultimi due anni. La deputata tedesca ha aggiunto che i miliardi di euro investiti nel salvataggio delle banche non hanno avuto nessun impatto sull´economia reale. Per il deputato inglese Martin Callanan (Ecr), "la zona euro affronta gli stessi problemi di prima" e chiede ai dirigenti europei di prendere una decisione. "La Grecia deve lasciare la zona euro: anche un bambino di dieci anni lo capirebbe". Il deputato Nigel Farage (Efd) si è dimostrato estremamente pessimista. "L´euro è condannato. (…) Nessuno le credeva quando diceva che stringendo i denti avremmo risolto la crisi" ha indicato rivolgendosi a Barroso, aggiungendo che spera che il Fondo monetario internazionale smetta di prestare soldi ai paesi dell´eurozona. Il nuovo leader del gruppo della Sinistra unitaria europea, il tedesco Gabriele Zimmer, ha indicato che l´Ue ha sostenuto i mercati ma non i cittadini. "Non bisognava consolidare l´economia ignorando la vita dei cittadini. Bisognava fare il contrario".  
   
   
UE: COMMISSIONE SPECIALE SUL CRIMINE ORGANIZZATO: ECCO I MEMBRI  
 
 Strasbugo, 23 aprile 2012 - Il Parlamento europeo ha approvato giovedì la composizione della commissione speciale sulla criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. La commissione avrà un anno per investigare l´infiltrazione della criminalità organizzata nell´economia legale, nella pubblica amministrazione e nella finanza, e per individuare misure per combatterla. Appropriazione indebita di fondi pubblici, infiltrazione nel settore pubblico e contaminazione dell´economia legale e del sistema finanziario sono alcune delle principali minacce delle organizzazioni criminali che colpiscono l´Ue. Prima della scadenza del suo mandato, la commissione speciale dovrà valutare l´estensione dell´impatto della criminalità organizzata sull´economia e sulla società dell´Ue, nonché proporre le misure adeguate che consentano all´Unione di prevenire e contrastare tali minacce a livello internazionale, europeo e nazionale. I deputati ascolteranno giudici, vittime, organismi della società civile e istituzioni - La commissione, con un mandato annuale rinnovabile per un altro anno, avrà il potere di fare visite in loco e organizzare audizioni con istituzioni europee e nazionali provenienti da tutto il mondo. I deputati potranno invitare i rappresentanti delle imprese e della società civile e le organizzazioni delle vittime, nonché funzionari, compresi giudici, coinvolti nella lotta quotidiana contro la criminalità organizzata, la corruzione e il riciclaggio di denaro. Le prossime tappe - La commissione inizierà i propri lavori entro fine aprile. Ecco l´elenco completo dei membri della commissione speciale.
Ppe (17) Simon Busuttil (Mt) Carlos Coelho (Epp, Pt) Agustín Díaz De Mera García Consuegra (Es) Marielle Gallo ( Fr) Marietta Giannakou (El) Ágnes Hankiss (Hu) Monika Hohlmeier (De) Salvatore Iacolino (It) Monica Luisa Macovei (Ro) Clemente Mastella (It) Véronique Mathieu (Fr) Gay Mitchell (Ie) Mariya Nedelcheva (Bg) Hubert Pirker (At) Axel Voss (De) Anna Záborská (Sk) Tadeusz Zwiefka (Pl) S&d (12) Rita Borsellino (It) Emine Bozkurt (Nl) Françoise Castex (Fr) Rosario Crocetta (It) Ioan Enciu (Ro) Tanja Fajon (Sl) Monika FlaŠíková BeŇová (Sk) Iliana Malinova Iotova (Bg) Juan Fernando López Aguilar (Es) Claude Moraes (Uk) Josef Weidenholzer (At) Barbara Weiler (De)
Alde (5) Sonia Alfano (It) Bill Newton Dunn (Uk) Olle Schmidt (Sv) Theodoros Skylakakis (El) Renate Weber (Ro) Verdi/ale(3) Pascal Canfin (Fr) Bart Staes (Be) Rui Tavares (Pt)
Ecr (3) Hynek Fajmon (Cs) Timothy Kirkhope (Uk) Anthea Mcintyre (Uk) Gue/ngl (2) Cornelis de Jong (Nl) Søren Bo Søndergaard (Dk)
Efd (2) Mario Borghezio (It) Rolandas Paksas (Lt) Ni (1) Trevor Colman (Uk)
 
   
   
IMPOSTA SULLE SOCIETÀ: IL PARLAMENTO EUROPEO PROPONE UNA BASE IMPONIBILE COMUNE  
 
Strasburgo, 23 aprile 2012 - L´uso di una base imponibile comune dovrebbe essere obbligatorio, ha dichiarato il Parlamento giovedì durante un voto per esprimere la sua posizione sulla legislazione proposta dalla Commissione europea. La proposta originaria della Commissione prevede uno schema volontario. "Questo sistema di armonizzazione per calcolare la base imponibile dà alle società la possibilità di consolidare i risultati delle loro filiali, permettendo loro di compensare per qualsiasi perdita di un membro del gruppo. Ciò rende più facile per le società avere e mantenere filiali in diversi Stati membri e riduce gli oneri burocratici. Inoltre, il sistema garantisce che le società, al momento di scegliere le loro sedi, diano più importanza ad aspetti economici e sociali piuttosto che a motivi puramente fiscali", ha dichiarato la relatrice Marianne Thyssen (Ppe, Be). Un sistema obbligatorio - La base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (common consolidated corporate tax base - Ccctb) dovrebbe diventare obbligatoria dopo un periodo di transizione, secondo la risoluzione che è stata approvata con 452 voti a favore, 172 contrari e 36 astensioni. Inizialmente, la Ccctb si applicherebbe soltanto alle società cooperative europee, che hanno una natura transfrontaliera. Dopo cinque anni, verrebbe applicata a tutte le imprese europee, eccetto le piccole e medie imprese (Pmi), che potrebbero optare per un regime della Ccctb su base volontaria. Per le Pmi, la Commissione dovrebbe adoperarsi per ridurre i costi amministrativi e creare quindi le condizioni necessarie affinché le imprese attive su scala transfrontaliera possano trarre beneficio dall´adesione al regime della Ccctb. Cominciare con chi è a favore - La posizione del Parlamento propone che qualora non tutti gli Stati membri desiderino utilizzare lo schema, coloro che intendono parteciparvi potrebbero introdurlo attraverso la procedura di cooperazione rafforzata prevista dai trattati Ue. Armonizzazione fiscale? Il regime della Ccctb darebbe alle società la possibilità di calcolare i loro redditi imponibili secondo un unico insieme di regole, invece di dover rispettare norme fiscali diverse in ogni Stato membro nel quale operano. La Ccctb, in quanto sistema per calcolare la base tassabile, non introdurrebbe alcun tasso comune d´imposizione.  
   
   
VISITA IN ITALIA DELLA COMMISSARIA EUROPEA AGLI AFFARI INTERNI CECILIA MALMSTRöM  
 
Bruxelles, 23 aprile 2012 - La commissaria europea agli Affari Interni Cecilia Malmström sarà in visita ufficiale in Italia il 23 e il 24 aprile prossimi per una serie di colloqui con le autorità italiane e per visitare progetti realizzati con beni sequestrati al crimine organizzato. Lunedì 23 aprile la Commissaria Malmstroem avrà incontri con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, il Ministro della Cooperazione internazionale e l´Integrazione Andrea Riccardi, membri del Comitato Schengen del Parlamento Italiano. La Commissaria inoltre incontrerà il Presidente dell´Associazione Libera don Luigi Ciotti. Il giorno successivo si recherà in Puglia dove visiterà una serie di progetti di ampio impatto sociale, realizzati da comunità locali e organizzazioni non governative, utilizzando beni confiscati alla criminalità organizzata.  
   
   
UN PARTENARIATO PUBBLICO-PUBBLICO EUROPEO DI SUCCESSO - IL PROGRAMMA EUROPEO DI RICERCA METROLOGICA  
 
Bruxelles, 23 aprile 2012 - Questa settimana una Commissione europea ha evidenziato i risultati del programma europeo di ricerca metrologica (Emrp), un´iniziativa iniziata 3 anni fa. Dal 2009 la ricerca metrologica in Europa è stata affrontata, finanziata e effettuata congiuntamente da 22 paesi europei e l´Ue, in un programma comune attuato da Euramet e.V. L´emrp promuove la collaborazione tra gli istituti europei di metrologia, organizzazioni industriali e università su progetti di ricerca congiunti nei settori specificati. L´emrp è stato avviato per rispondere alle esigenze che erano indipendenti dalle attività di metrologia nazionali. Alcuni anni dopo, tali esigenze iniziali sono state soddisfatte. L´emrp è stata in grado di riunire l´eccellenza nell´ambito della ricerca metrologica e di impegnarsi nella creazione di capacità. Per gli anni restanti del programma è prevista l´interazione con la comunità scientifica più ampia e l´uteriore progresso della mobilità dei ricercatori. La Commissione condivide l´opinione del gruppo di esperti, presieduto dalla signora Pia Locatelli, ex membro del Parlamento europeo, secondo cui l´Emrp ha trasformato una comunità specializzata e frammentata in un partenariato pubblico di successo confermando i vantaggi dello Spazio europeo della ricerca. La Commissione continuerà pertanto a sostenere il programma in corso, come previsto dalla decisione del 2009 tra il Parlamento europeo e il Consiglio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Emrponline.eu/    
   
   
AMBIENTE E TERRITORIO, VERTICE PROGETTO MAREMED UE IN LIGURIA PUNTARE SUI FONDI 2014-2020 PER DIFENDERE ACQUE E COSTE MARTEDÌ 24 APRILE 2012  
 
 Genova, 23 Aprile 2012 - Le Regioni italiane del Mediterraneo puntano alla programmazione dei fondi europei 2014-2020 per difendere il mare e le coste. Va in questa direzione l’incontro sul progetto Maremed, finanziato dal programma Med dell’Unione Europea, fissato per martedì 24 aprile 2012, alle 9,30, a Genova, nella sede della Regione Liguria, capofila con la regione francese Paca per i sistemi informativi e i dati territoriali. L’incontro sarà aperto dal vicepresidente e assessore all’Urbanistica e Pianificazione territoriale della Regione Liguria Marylin Fusco. La Regione Liguria dispone infatti di un sistema informativo particolarmente aggiornato agli standard europei (www.Cartografia.regione.liguria.it ) e di una sezione appositamente dedicata ai dati costieri www.Sicoast.regione.liguria.it  Più in generale, Maremed si occupa di inquinamento “accidentale” causato da sversamenti, gestione integrata, cambiamento e l’adattamento climatico, pesca. A Genova i rappresentanti della Commissione Europea si confronteranno con i tecnici delle Regioni e di Ispra-istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale per valutare lo stato di avanzamento dei rispettivi sistemi e per impostare la futura collaborazione. Al centro della Commissione Europea le politiche di “open data”. Cioè di libero accesso alle informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni. Disponibilità di dati destinata a creare un effetto positivo sull’economia e l’innovazione, con un effetto moltiplicatore degli investimenti effettuati. Le Regioni del Mediterraneo sono pronte a questa sfida così come, a livello nazionale, il sistema della pubblica amministrazione, attraverso il repertorio dei dati della Digitpa ( www.Rndt.gov.it ) e il portale Cartografico Nazionale ( www.Pcn.minambiente.it ).  
   
   
FONDI EXPO, FORMIGONI: SERVE UN ALTRO SOCIO IL PRESIDENTE:AVVIATO CONFRONTO PRESIDENZA CONSIGLIO MINISTRI  
 
Milano, 23 aprile 2012 - "La decisione della Provincia di Milano di abbattere la propria partecipazione azionaria all´Expo era nell´aria da tempo e nasce dalla difficoltà economico-finanziarie che anche la Provincia, come molti Enti locali e anche le Regioni devono affrontare in questo momento". Così il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, commenta l´ufficializzazione della riduzione dei finanziamenti per l´Expo da parte della Provincia di Milano. "E´ chiaro che bisognerà trovare una soluzione alternativa perché i fondi per Expo vanno garantiti tutti. O si trova un altro socio e questa è la soluzione da me preferita, anche perchè Expo sta diventando sempre di più un evento di grande rilevanza - conclude Formigoni - o bisognerà trovare il modo per cui noi soci fondatori aumentiamo le nostre quote. Ho già iniziato un confronto su questo tema con la Presidenza del Consiglio del Ministri".  
   
   
IL VENETO HA UNA NUOVA LEGGE SULL’ESERCIZIO ASSOCIATO DEI SERVIZI COMUNALI  
 
Venezia, 23 aprile 2012 - “Ottimizzazione delle risorse finanziarie e umane, piena applicazione dei principi di efficienza e di economicità, rispetto delle identità comunitarie, salvaguardia delle esperienze di gestione coordinata che già hanno espresso la loro validità: sono questi i capisaldi della legge varata ieri sera, grazie alla quale ora possiamo organicamente riorganizzare le funzioni dei comuni veneti”. E’ il commento dell’assessore agli enti locali della Regione del Veneto il giorno dopo l’approvazione da parte dell’assemblea di Ferro-fini della norma che disciplina l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. “Glisso sui rilievi dei colleghi del Partito Democratico – continua l’assessore – che, dopo aver votato a favore della proposta di legge riconoscendone l’importanza e l’utilità per i cittadini, oggi non mancano di polemizzare su questioni che alla gente non interessano. Da parte mia, torno a ringraziare tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, per l’ottimo risultato raggiunto insieme: questo è ciò che conta, al di là dei distinguo e delle sterili dispute”. “Il mio impegno nel promuovere un articolato e armonico riordino territoriale – sottolinea l’assessore – deriva dalla consapevolezza che, indipendentemente dalle imposizioni normative, vi sia la reale e improcrastinabile necessità di mettere mano all’organizzazione dei Comuni. Alla luce dell’ormai cronica scarsità di risorse pubbliche, la gestione associata di servizi in quelle realtà territorialmente omogenee ma amministrativamente frammentate, appare come una soluzione irrinunciabile”. Basti questo dato: quasi la metà, cioè 277 dei 581 comuni veneti, sono di fatto obbligati alla gestione associata, in quanto la loro popolazione è inferiore a 5.000 abitanti (quelli in pianura) e a 3.000 abitanti (quelli nelle aree montane). “La nostra Regione – prosegue l’assessore – è già impegnata da anni sul fronte dell’associazionismo comunale, anticipando anche la normativa nazionale. Ne è esempio l’esperienza diffusa nel Veneto dei Consorzi di Polizia Locale: molti Comuni, specie quelli di piccole dimensioni, impossibilitati dalle enormi difficoltà economiche ad assolvere ai propri compiti, si sono consorziati, con gli aiuti e gli incentivi della Regione”. L’assessore rileva inoltre che particolare attenzione è stata dedicata alla specificità dell’area montana. I Comuni ricadenti in quest’area possono derogare al limite demografico associativo minimo di 5.000 abitanti che l’insieme dei Comuni deve raggiungere, purché le funzioni siano esercitate da almeno cinque Comuni. A ciò si aggiunga che per non disperdere le preziose esperienze associative maturate a livello territoriale in questi anni, la legge prevede di salvaguardare le Unioni di Comuni esistenti alla data di entrata in vigore della stessa, se adeguatamente dimensionate. In via transitoria, i Comuni montani possono continuare per tutto il 2012 ad esercitare le funzioni e servizi in forma associata, tramite la Comunità montana di appartenenza. Per quanto concerne gli orari delle farmacie comunali, questione che non è stato possibile definire in questa fase, la Giunta interverrà nei prossimi giorni emanando una apposita circolare. “E’ doveroso sottolineare – ha concluso l’assessore – che l’iter che ha portato all’approvazione di questa legge è stato compiuto in stretto e costante rapporto e confronto con i rappresentanti delle autonomie locali, con i quali la Regione continuerà a dialogare per creare le migliori condizioni possibili, nonostante il difficile momento che stiamo attraversando, affinché gli enti più vicini ai cittadini possano svolgere quel ruolo difficile ma insostituibile assicurato sino ad oggi”.  
   
   
PIEMONTE: PER BATTERE LA CRISI STOP ALLE TASSE E SOSTEGNO ALL’EXPORT  
 
Torino, 23 aprile 2012 - Fermare la crescita delle tasse e sostenere l´export è la ricetta per battere la crisi indicata dal presidente della Regione, Roberto Cota, nell’intervento svolto il 20 aprile alla quarta Fiera del Lavoro di Biella. "Stiamo vivendo una crisi molto forte che investe anche il sistema produttivo - ha detto Cota - e continuare a limitarsi a mettere solo tasse non può essere la soluzione, perché cosi le aziende diventano ancora meno competitive e magari chiudono. In questo modo ci sarà minor gettito fiscale, anche perché i lavoratori staranno a casa". "Come presidente della Regione - ha sottolineato Cota - ho sempre lavorato per cercare di contrastare le cause che rendono difficile per le nostre aziende poter competere. Visto che uno dei pochi dati positivi oggi è quello delle aziende piemontesi che esportano, occorre fare di tutto per appoggiarle. In questo senso la Cina può essere un´occasione per l´export del Piemonte, ma come mercato per i nostri prodotti di alta qualità e non, come ci veniva detto in passato, come luogo per delocalizzare". "Il nostro Piano per l´internazionalizzazione e la nostra revisione dell´istituto della formazione lavoro - ha concluso Cota - serve proprio ad accompagnare le imprese sui nuovi mercati con le armi giuste. Una soluzione della crisi passa credo proprio da qui".  
   
   
CRISI: PROTOCOLLO D´INTESA REGIONE-ABI SICILIA  
 
Palermo, 23 aprile 2012 - "Con l´accordo sottoscritto oggi facciamo due passi in avanti: e´ la prima volta che Regione, Abi Sicilia ed associazioni di categoria raggiungono un accordo regionale ed istituiscono un tavolo di raccordo permanente; l´intesa raggiunta specifica e calibra al sistema regionale l´accordo sulla moratoria gia´ sottoscritto a livello nazionale che la Giunta regionale aveva recepito nel marzo scorso estendendone la portata ai finanziamenti erogati da Irfis, Ircac e Crias. Le sinergie messe in campo dalla Regione, delle banche e dalle categorie produttive ha consentito di individuare alcuni strumenti che possono sostenere tutto il modo produttivo siciliano". Lo ha detto il 20 aprile l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao, dopo la firma del protocollo d´intesa in materia di iniziative di contrasto alla crisi fra l´assessorato per l´Economia, l´Abi Sicilia e 16 rappresentanti di organizzazioni di categoria. Si tratta quindi dell´attuazione ed implementazione, a livello regionale, dell´Accordo "Nuove misure per il credito alle Pmi", sottoscritto a Roma il 28 febbraio 2012, che prevede operazioni di sospensione e di allungamento dei finanziamenti a favore delle piccole e medie imprese di tutti i settori, operanti in Italia che, al momento della presentazione della domanda devono essere "in bonis", ossia non devono avere nei confronti dalla banca "sofferenze", "partite incagliate", "esposizioni ristrutturate" o "esposizioni scadute/sconfinanti da oltre 90 giorni". "Quando il 7 marzo scorso - ha spiegato l´assessore Armao - abbiamo insediato il tavolo tecnico, aperto alla partecipazione dell´industria bancaria e del mondo imprenditoriale sapevamo di dover compiere un grande sforzo per giungere all´approdo di oggi. In seno al tavolo le parti hanno avviato un fattivo confronto, di cui va dato riconoscimento, che si e´ affiancato a quanto messo in atto dal governo con la legge finanziaria appena approvata. Al suo interno - ha aggiunto Armao - sono state previste misure per il sostegno alle imprese e al miglioramento delle loro relazioni con le banche tra cui il rafforzamento dei confidi. A parte stiamo lavorando con il tavolo per dare piena attuazione alla certificazione dei crediti vantati dai privati nei confronti delle pubbliche amministrazioni locali siciliane".  
   
   
PACCHETTO ANTICRISI, PROPOSTA DI PARTNERSHIP FRA REGIONE MOLISE ED ISTITUTI BANCARI  
 
Campobasso, 23 aprile 2012 - Il Presidente della Regione, Michele Iorio, insieme ai responsabili di Finmolise e agli Assessori Michele Scasserra e Gianfranco Vitagliano, ha incontrato nel pomeriggio del 20 aprile, presso la Giunta regionale, i rappresentanti dell´Abi e i vertici delle banche operanti in Molise, per discutere della parte operativa relativa all´attivazione finanziaria del Pacchetto di misure per 28 milioni di Euro recentemente varato dall´Esecutivo regionale per il sostegno alle piccole e medie imprese e per la creazione di nuove attività per i giovani. Il Presidente Iorio e gli Assessori hanno chiesto al mondo bancario molisano di voler sostenere, con un loro intervento diretto in partnership, l´intervento di "iniezione" finanziaria nel sistema economico regionale, voluto dalla Regione Molise per le Pmi, attraverso la ricapitalizzazione o, per quanto riguarda i giovani, l´aiuto alla costruzione di una nuova impresa. Il Pacchetto, infatti, tra le altre misure, prevede, come hanno ricordato i vertici dell´Esecutivo regionale, la possibilità per l´imprenditore di rivolgersi ad un istituto bancario convenzionato con Finmolise e con la Regione per ricevere un finanziamento pari a 4 volte l´importo della propria ricapitalizzazione aziendale. All´imprenditore sarà chiesto di impegnare direttamente, con fondi propri, solo 1/5 dell´operazione complessiva. Gli istituti di credito hanno mostrato disponibilità rispetto alla proposta della Regione e, quindi ,nei prossimi giorni firmeranno l´apposita convenzione.  
   
   
A PERUGIA CONVEGNO “REDDITO DI CITTADINANZA E RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI”  
 
Perugia, 23 aprile 2012 - "Reddito di cittadinanza e riforma degli ammortizzatori sociali", è il titolo del convegno che si è tenuto Il 20 Aprile a Perugia e nell´ambito del quale è stato presentato il volume di Giuseppe Bronzini, "Il reddito di cittadinanza. Una proposta per l´Italia e l´Europa", edito dal Gruppo Abele di Torino. Dell´argomento hanno discusso Stefano Giubboni, dell´Università di Perugia, Maurizo Cinelli dell´università di Macerata, Francesco Liso della Sapienza - Università di Roma, Maria Rosaria Marella dell´Università di Perugia, Maria Luisa Mirabile, dell´Ires e Rivista delle politiche sociali. Sono intervenuti l´assessore regionale allo Sviluppo Economico, Vincenzo Riommi, la vicepresidente della Regione Umbria con delega al Welfare, Carla Casciari. "Siamo qui oggi a rilanciare il dibattito nel nostro territorio regionale su un tema di grande attualità - ha detto la vicepresidente Casciari - cogliendo anche l´occasione per presentare il volume di Giuseppe Bronzini, magistrato e autore di numerose pubblicazioni in materia. Il testo - ha detto - intende offrire un quadro informativo sulla situazione europea ed interna sul tema della garanzia in favore dei cittadini (almeno di quelli a rischio di esclusione sociale ) del diritto ad un reddito adeguato a condurre una vita libera e dignitosa ed individuare delle proposte concrete per dare effettività anche in Italia a tale diritto e rafforzarne la protezione a livello di Unione europea". La vicepresidente ha quindi ricordato che "il contrasto all´emarginazione e il supporto alle fasce più disagiate della popolazione è, certamente, una priorità dell´agenda sociale regionale e che la Regione Umbria ha messo in campo importanti interventi di contrasto alla povertà tra cui l´ azione di sistema per le famiglie a rischio impoverimento con la legge regionale ´13/2010´ e il conseguente regolamento attuativo dell´art 7 che prevede interventi per le famiglie vulnerabili". L´assessore Riommi, dopo aver evidenziato che il sistema italiano privilegia l´orientamento secondo cui lo stato di bisogno è ancorato, in positivo o in negativo, alla partecipazione del soggetto al mercato del lavoro, ha sottolineato che i principali interventi di sostegno al reddito sono costituiti da misure previdenziali settoriali che, di norma, presuppongono una carriera lavorativa e assicurativa del beneficiario. "Di conseguenza - ha proseguito l´assessore - se in alcuni Stati del nord Europa il sussidio esiste ed è rivolto soprattutto a persone che non hanno un lavoro, va anche evidenziato che ciò avviene in paesi con un alto livello di occupazione e con un ciclo produttivo differente da quello italiano. Il tema del reddito minimo comunque, ritorna all´attenzione a livello europeo, anche in seguito alle pesanti ripercussioni della crisi economica e finanziaria che ha colpito il mercato mondiale".  
   
   
SVILUPPO ECONOMICO, AL VIA BANDI PER 25 MILIONI A FAVORE DELLE IMPRESE LIGURI PRIMA PRESENTAZIONE DI BANDI ON LINE  
 
Genova, 23 Aprile 2012 - Venticinque milioni di euro provenienti dai fondi europei a favore delle micro, piccole e medie imprese liguri. Sono stati messi a disposizione dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli. I finanziamenti erogati potranno essere utilizzati dalle imprese che effettueranno investimenti in innovazione tecnologica, gestionale, organizzativa, commerciale per migliorare il processo produttivo. “Si tratta di un bando molto atteso – spiega l’assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli - i cui finanziamenti potranno essere utilizzati anche per le aziende che hanno fatto investimenti per il rinnovo dei processi a partire dal 1 gennaio 2010. Queste risorse sono molto importanti per la crescita economica del territorio che in questo modo può giocare una carta vincente sul fronte della concorrenza su un mercato non facile, tenendo conto che il 30% della somma complessiva sarà destinata alle micro e piccole imprese”. Le aziende potranno usufruire di un contributo a fondo perduto fino al 30% dell’investimento complessivo e comunque non superiore ai 200.000 euro per ogni intervento. Per la prima volta le domande dovranno essere compilate on line sul sito della Filse o della Regione. Le aziende avranno tempo dal 4 fino al 31 luglio per inviare le domande attraverso la piattaforma “bandi online”. A partire da giugno potranno lavorare sulla piattaforma informatica alla predisposizione dei progetti che verranno selezionati tenendo conto anche delle ricadute occupazionali delle iniziative e della qualità.  
   
   
PRESENTATO A MATERA IL PROGETTO SMART CITIES  
 
Potenza, 23 aprile 2012 - Realizzare tanto, consumare poco. E in questo trovare un modello di sviluppo. A dirla in sintesi estrema, è questo il concetto di Smart Cities, a cui è stato dedicato un appuntamento il 19 aprile a Matera, a Palazzo Lanfranchi, con il Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, voluto dal presidente della Regione, Vito De Filippo e a cui sono stati chiamati a partecipare, oltre al Governatore lucano, gli assessori regionali all’Ambiente e alle Attività Produttive Vilma Mazzocco e Marcello Pittella, Mario Calderini del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il presidente della Provincia di Matera Franco Stella, oltre a sindaci, imprenditori, esponenti di università e enti di ricerca. Il Governo, seguendo un’indicazione della Commissione Europea, ha lanciato il 2 marzo scorso un bando di 240milioni di euro per il progetto “smart cities” nelle regioni del Mezzogiorno e annuncia di voler andare avanti su questa strada con nuovi bandi, anche con l’obiettivo di trovarsi pronti ai bandi europei che, sul progetto, metteranno in campo 11 miliardi di euro. Il bando già varato è rivolto prioritariamente alle Regioni dell’Obiettivo 1. La Basilicata insieme alle Regioni Sardegna, Abruzzo e Molise, non appartenenti all’obiettivo convergenza, può comunque presentare progetti, ma non può attingere ai 240 milioni stanziati e deve provvedere, in questa fase, a mettere in campo altre risorse, parte delle quali anche proprie, per poi concorrere ad un successivo bando da 700 milioni che sarà destinato alle regioni non “obiettivo 1”. A poter presentare progetti sono raggruppamenti che coinvolgano le imprese, i centri di ricerca, i consorzi, i parchi scientifici e tecnologici anche in partenariato con sedi operative nelle stesse regioni o che si impegnino a crearne una, in caso di approvazione del progetto. In ogni caso, la compagne proponente non potrà essere in mano alle aziende private per più del 55 per cento, mentre dovrà essere almeno per il 25 per cento espressione di università ed enti di ricerca e per il 10 per cento in mano agli enti locali. La Ricerca sarà il cuore dell’iniziativa e la compagine industriale dovrà farsi carico di almeno il 50 per cento dei costi complessivi riferibili alla ricerca, alla formazione e allo sviluppo sperimentale. Dalla ricerca potranno poi nascere aziende con la forma dello spin off a cui sarà dato il compito di gestire la fase di sviluppo, creando economia e occupazione sul territorio. Quanto ai settori di applicazione, sono diversi (dall’istruzione alla Salute, ancora Mobilità, Ambiente, Turismo, energie rinnovabili, logistica, ambiente, risorse naturali ed e-government), ma ad ogni territorio viene chiesto di puntare solo su alcuni di questi e la Basilicata è orientata su ambiente, energie rinnovabili ed e-government, in coerenza con altre azioni di sviluppo già intraprese. “Il progetto presentato oggi incarna il concetto di smart: con una singola azione si riesce sia a migliorare la qualità di ambiente, servizi, sistemi produttivi, sia a promuovere lo sviluppo. Che si tratti di un’opportunità è chiaro, anche alla luce dei finanziamenti che si annunciano su queste iniziative, ora bisogna vedere come saremo pronti a coglierla”. Così il presidente della Regione Vito De Filippo in occasione della presentazione del progetto Smart Cities a Matera. “Quella a cui ci accingiamo – ha spiegato De Filippo – è un prova corale: creato il meccanismo di funzionamento, la palla passa in mano alle imprese private e alle realtà di ricerca che dovranno far fruttare l’iniziativa. Governo e Regione, come correttamente deve avvenire in questi casi, creano le condizioni di contesto, poi è il protagonismo dei singoli che può determinare storie di successo. Noi – ha concluso il Presidente – facciamo la nostra parte e siamo convinti che solo se ognuno farà la sua la sfida può essere vinta”.  
   
   
CONTINUITÀ TERRITORIALE, CAPPELLACCI: "FLOTTA SARDA E CONTINUITÀ AEREA INIZIATIVE DI LIBERAZIONE DELLA SARDEGNA"  
 
Cagliari, 23 Aprile 2012 - "Abbiamo sfidato gruppi di potere molto forti". Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ritorna il 20 aprile sulla questione continuità territoriale. "In quella che è una vera e propria battaglia di liberazione della Sardegna da antichi vincoli che nei decenni hanno compresso i nostri diritti e mortificato le aspettative di sviluppo del nostro sistema economico siamo consapevoli di non essere soli perché all’esterno del palazzo i Sardi hanno avuto modo di verificare in concreto chi sta agendo con determinazione per tutelare il nostro diritto alla mobilità e chi invece pensa ad altro. Vorremmo essere meno soli anche all’interno del cosiddetto palazzo, dove invece pare prevalere la logica del "tanto peggio tanto meglio", di un interessato scetticismo e, in taluni casi, perfino del fango. In quest’ultimo caso è difficile non pensare a una condotta più o meno consapevolmente "collaborazionista" rispetto a interessi lontani da quelli della nostra terra. Da una parte c’è l’interesse pubblico e dall’altro quello privato, a volte degenerato in avidità. Ciascuno si assuma la responsabilità di scegliere con chiarezza da che parte stare. Noi continueremo questa battaglia con chi ci sta, con chi ritiene che l’autonomia della Sardegna non sia materia per puri e semplici esercizi retorici, ma sia un elemento concreto che deve manifestarsi nella vita quotidiana dei cittadini, che significhi per essi la possibilità di poter determinare liberamente come figli, genitori, studenti, lavoratori professionisti o imprenditori il proprio percorso di vita. Noi vogliamo che la Sardegna sia protagonista delle scelte in materia di continuità territoriale, anziché subire decisioni prese altrove e a discapito nostro. Non accetteremo di fare i vassalli dei feudatari del nuovo millennio".  
   
   
REGIONE CALABRIA INCONTRA LE COMUNITÀ ALBANESI PER PRESENTARE I PISL (PROGETTI INTEGRATI SVILUPPO LOCALE)  
 
Caanzaro, 23 aprile 2012 - L’assessorato regionale alla Programmazione comunitaria ha reso noto che è stato pubblicato il 20 aprile sul Burc l’avviso per la presentazione dei Pisl (Progetti Integrati Sviluppo Locale) relativi alle “Minoranze Etnoantropologiche”, che prevede il finanziamento di un unico Progetto Integrato di Sviluppo Locale per ognuna delle tre “Minoranze” presenti nel territorio regionale: Grecanica, Albanese e Occitana. Del totale complessivo di circa 14 milioni di euro 7 milioni di euro saranno destinati al Progetto Integrato di Sviluppo Locale per gli arbereshe presenti sul territorio calabrese. A partire da oggi, e fino al 20 giugno - termine ultimo per la presentazione delle domande -, il percorso si svilupperà su base concertativa tra i Partenariati di Progetto e la Regione Calabria, presupponendo un’intensa attività tecnica e amministrativa che coinvolge l’amministrazione regionale e le istituzioni locali. Dopo il confronto con la comunità grecanica a Melito Porto Salvo, l’Assessore Mancini ha incontrato quella albanese delle province di Cosenza, Crotone e Catanzaro. Insieme all´assessore erano presenti i dirigenti del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria Luigi Zinno e Tommaso Calabrò. L’assessore Mancini ha chiarito le procedure da seguire per partecipare ai Pisl. “Il Por Calabria Fesr 2007/2013 ha messo a disposizione risorse – ha spiegato - attraverso cui sostenere iniziative di grosso impatto che abbiano, preferibilmente, una circuitazione sul territorio regionale, che siano realmente fattibili e che nascano preferibilmente da intese con enti locali, Istituti Culturali, Associazioni. Iniziative che, nel rispetto dello spirito della legge, tendano a favorire il processo di sensibilizzazione delle collettività verso le problematiche delle culture minoritarie. La Regione Calabria – ha continuato Mancini - sostiene, potenzia e tutela la cultura delle minoranze linguistiche del territorio, attraverso il recupero, la qualificazione, la valorizzazione delle loro radici culturali e delle loro tradizioni”. E in risposta alle polemiche sorte in merito al bando ha voluto aggiungere: “È nostra ferma intenzione che le risorse vengano spese. Ed è – ha concluso Mancini – una vera anomalia che qualcuno possa rifiutare le risorse che vengono messe a disposizione della propria comunità”. Alla fine dell’incontro il sindaco di Vaccarizzo Albanese e Presidente dell’Unione dei Comuni Arberia, Aldo Marino, ha chiosato dicendo: “Sono risorse che non possiamo permetterci di perdere, sarebbe una follia mossa da uno spirito di pseudo politica lasciare che i nostri territori non ne godano. Entro un mese arriveremo alla chiusura dei progetti. Noi siamo compatti anche con gli arbereshe di Catanzaro e Crotone”. Già lunedì i rappresentanti dei comuni albanesi di Cosenza, Catanzaro e Crotone si incontreranno con i tecnici regionali per definire la costituzione del partenariato di progetto. L’assessorato alla Programmazione comunitaria fa inoltre sapere che sono in programma alcuni appuntamenti per illustrare ai cittadini calabresi come partecipare al Pisl “Identità e territorio”: per la tutela e la valorizzazione dell’identià del patrimonio territoriale della Calabria. Il prossimo 23 aprile a Catanzaro si terrà un incontro alle ore 11.30 e alle ore 13, presso il Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria, in via Molè. A Crotone, alle ore 16, presso la sala della Giunta provinciale, in via M. Nicoletta 28.  
   
   
RIFORMA CONTABILITA’ PUBBLICA, VENETO: UN’OCCASIONE PER RENDERE PIU’ TRASPARENTE L’ATTIVITA’ DI ENTI E AMMINISTRAZIONI  
 
Venezia, 23 aprile 2012 - “Questa riforma non è solo un fatto tecnico ma è il riflesso di un profondo mutamento in atto nella società e nella pubblica amministrazione”. Lo ha detto il 20 aprile l’assessore al bilancio e agli enti locali della Regione del Veneto, intervenendo al convegno “La riforma della contabilità pubblica: prospettive e problematiche”, a Mogliano Veneto (Tv). “Il mondo è cambiato e sta cambiando – ha sottolineato l’esponente del governo veneto –, stanno emergendo nuove realtà socio-economiche, nuove potenze, ma anche nuove categorie, nuove sfide e quella che chiamiamo globalizzazione comporta la necessità di una trasformazione di istituti e strumenti che la storia ha reso obsoleti. Se pensassimo alla pubblica amministrazione come a un palazzo, diremmo che questo ha bisogno di una profonda ristrutturazione e restauro per ospitare i nuovi inquilini: come abbiamo bisogno di una nuova politica, abbiamo bisogno anche di nuovi strumenti idonei anche al sapere, alle nuove conoscenze e alle capacità che la burocrazia pubblica può e deve esprimere”. “La riforma contabile – ha concluso l’assessore – è un’occasione straordinaria perché permetterà di avere la descrizione della situazione puntuale dell’azienda pubblica sotto i cinque aspetti fondamentali: gestionale, economico, patrimoniale, operativo e monetario. Non basta gestire con rigore la spesa pubblica: l’austerità, se non è sostenuta da un percorso trasparente e da una precisa e mirata allocazione delle risorse, rischia di trasformarsi in ingiustizia. L’austerità deve essere colta come occasione per trasformare il Palazzo, fare pulizia ed eliminare gli sprechi: a questo deve mirare la riforma contabile, mettendo in luce sperequazioni e squilibri, per dare modo al ‘cittadino azionista’ dell’azienda che chiamiamo Ente Pubblico di esprimere al meglio la sua valutazione in quell’assemblea sociale che discute, analizza i risultati di gestione del bene comune e si esprime attraverso le elezioni”.  
   
   
PIEMONTE: GARANTIRE AGLI ENTI LOCALI UN’AZIONE PIÙ EFFICACE GRAZIE A MAGGIORE OPERATIVITÀ  
 
 Torino, 23 aprile 2012 - Creare un Sistema Piemonte capace di garantire ai Comuni maggiore operatività, favorire il rafforzamento della rete dei servizi e delle strutture già presenti sul territorio, con particolare riguardo alla polizia locale, ed evitare la frammentazione degli interventi sono gli impegni che la Regione si assume nella risoluzione conclusiva della terza conferenza sulla sicurezza integrata. La conferenza - svoltasi il 20 aprile nel Museo regionale di Scienze naturali di Torino ed istituita dalla l.R 23/2007 come importante occasione di confronto e di valutazione delle politiche regionali per la sicurezza - sono intervenuti, il presidente della Regione, Roberto Cota, l’assessore regionale alle Politiche per la Sicurezza e Polizia locale, Elena Maccanti, il procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Paolo Borgna, il prefetto Alberto Di Pace e il sindaco di Torino, Piero Fassino, e molti sindaci piemontesi. Durante i lavori, è stato presentato il Rapporto 2010-2011 sulla sicurezza integrata, realizzato dall’Ires in collaborazione con la Prefettura di Torino a nome delle Prefetture piemontesi, dal quale si evince che il Piemonte figura al secondo posto dopo la Liguria per il numero di reati segnalati nel 2010 (in totale sono più di 23mila), ma in flessione è dell´1,7% rispetto all’anno precedente. Un dato in linea con quanto accade nel resto d’Italia e d’Europa dove, come risulta dalle statistiche, la criminalità ha cominciato a declinare sin dal 2002: le ragioni, si legge nel documento, non sono del tutto chiare, anche se il lavoro delle forze dell´ordine e le contromisure adottate direttamente dai cittadini sembrano avere giocato un ruolo importante. Sui numeri, inoltre, pesa la frequenza con cui i piemontesi presentano denuncia: il 75,5% dice di averlo fatto sempre, l´11,4% solo in determinate occasioni. Esistono però porzioni di territorio, e in particolare le grandi aree urbane, dove i cittadini risentono molto delle condizioni ambientali: è un disagio che si avverte nelle periferie di Torino e di Novara, mentre sono le province di Asti e Alessandria quelle in cui gli indicatori registrano i "valori di insicurezza" più elevati. Il 29,3% dei piemontesi, in totale, ha dichiarato di sentirsi insicuro nei vari luoghi che frequenta (con un leggero aumento rispetto al 2009), e il 37,9% delle famiglie lamenta almeno un reato negli ultimi tre anni. Maleducazione aggressiva, isolamento e degrado sono considerati i fattori che compromettono la qualità della vita, e la percentuale di chi pensa che nella propria zona di residenza la criminalità sia aumentata negli ultimi cinque anni supera quella di chi la ritiene diminuita: come causa scatenante viene indicata la crisi economica. Più della metà dei piemontesi hanno assunto almeno una contromisura: porte blindate, videosorveglianza e assicurazioni sono i percorsi più praticati e otto persone su dieci vorrebbero un rafforzamento della presenza della polizia. “Il Rapporto - ha sostenuto Maccanti - costituisce un utile strumento di lavoro per definire le strategie della Regione, perché fornisce un quadro organico sullo stato della sicurezza, analizza infatti i dati sulla criminalità e sulla devianza e il loro impatto sul territorio. Siccome i dati sulla criminalità sono in calo ma l’inquietudine dei cittadini cresce, soprattutto in alcune zone, è necessario costruire un sistema di sicurezza integrato e noi ci stiamo impegnando per raggiungere lo scopo”. “Puntiamo - ha detto il presidente Cota - ad un concetto di sicurezza partecipata a 360 gradi non solo come ordine pubblico, ma come miglioramento delle condizioni di vita. Da questo progetto non sono escluse le polizie locali, che anzi, riteniamo siano a tutti gli effetti una parte delle forze dell´ordine. Ecco perché, per sfruttarle al meglio, stiamo pensando a una scuola di formazione”. L’assessore Maccanti ha poi ricordato che “in questi anni la Regione Piemonte ha dimostrato grande attenzione al tema della sicurezza, sviluppando una importante sinergia e collaborazione istituzionale con le Province. Attraverso specifici bandi sono stati finanziati 80 progetti provinciali e 17 patti locali nel 2009, nel solco del Pacchetto Sicurezza elaborato dall’allora ministro Maroni, e ulteriori 80 progetti nel 2010. Nonostante gli esiti positivi di molti di essi, sono emerse anche numerose criticità: la realizzazione di singoli bandi, infatti, permette interventi immediati ma limitati nel tempo, privi dunque di una progettualità a lungo termine che possa incidere realmente sui fenomeni di criminalità e devianza. Senza una maggiore integrazione e cooperazione interistituzionale, il rischio è quello di una frammentazione eccessiva degli interventi e, di conseguenza, una debole azione di governo. Occorre dunque uno scatto in avanti, che, anche alla luce della riduzione delle risorse regionali, conduca ad una diversa impostazione degli indirizzi di investimento. Obiettivo primario della Regione è una maggiore trasversalità delle politiche di sicurezza tra i diversi assessorati, interpretando in questo modo le esigenze di sicurezza dei cittadini attraverso molte chiavi di lettura, dal welfare ai trasporti, alle pari opportunità, al commercio”.  
   
   
SICILIA, APPRENDISTATO: PUBBLICATO SU GURS AVVISO VOUCHER FORMATIVI  
 
Palermo, 23 aprile 2012 - E´ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana l´avviso pubblico numero 1 del 16 aprile 2012 sui "Voucher formativi apprendistato professionalizzante". L´assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro - dipartimento Agenzia regionale per l´impiego - con tale avviso intende promuovere la formazione formale esterna dei giovani assunti con contratto di apprendistato professionalizzante. L´avviso e´ rivolto a soggetti con contratto di apprendistato dal giugno 2010 a oggi, e possono presentare richiesta per l´assegnazione del voucher gli Enti formativi i cui percorsi sono inseriti nel Cofap, congiuntamente al datore di lavoro e all´apprendista assunto con contratto di apprendistato professionalizzante. Il voucher potra´ essere utilizzato esclusivamente per la frequenza del percorso formativo prescelto dall´apprendista e attuato dall´Ente Formativo accreditato titolare del percorso. Il voucher sara´ liquidato direttamente all´Ente formativo titolare del percorso prescelto, nelle modalita´ e nei termini previsti dalle apposite Linee guida. Le risorse finanziarie disponibili ammontano a 5milioni e 365mila euro. Il criterio di priorita´ e´ della durata del contratto di apprendistato. Nello specifico, saranno finanziati i voucher degli apprendisti con contratto sottoscritto da piu´ tempo in riferimento alla data della pubblicazione dell´avviso nella Gurs. Per la presentazione della "richiesta di assegnazione voucher", e altre informazioni sull´avviso, e´ a disposizione il sito www.Apprendistatoregionesicilia.it  dove e´ pubblicato il modulo di richiesta (Modulo 1) da compilare e inviare on - line. L´invio della documentazione dovra´ essere effettuato entro il 21 maggio 2012.  
   
   
LIGURIA: OLTRE 700MILA EURO PER I CENTRI GIOVANI  
 
Genova, 23 Aprile 2012 - Settecentomila euro per i centri giovani della Liguria. Sono stati stanziati questa mattina dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle politiche sociali Lorena Rambaudi. Le risorse derivanti da un’intesa siglata a gennaio di quest’anno con il dipartimento nazionale della Gioventù e da un cofinanziamento regionale saranno assegnate ai distretti socio-sanitari della Liguria. I finanziamenti serviranno per il sostegno alle attività e per opere di ristrutturazioni. I distretti socio-sanitari avranno tempo fino al 15 maggio per inviare i progetti concordati con i Comuni relativi alla ristrutturazione dei centri e fino al 30 giugno per quelli relativi alle attività. Sarà una commissione regionale ad esaminarli sulla base della coerenza con l’accordo stipulato dalla Regione con il dipartimento Gioventù. “Questa iniziativa – spiega l’assessore Rambaudi – che vuole favorire l’aggregazione dei giovani e aumentare la disponibilità dei luoghi per l’incontro e per la diffusione delle iniziative culturali, deve entrare nella programmazione territoriale dei distretti. Vogliamo studiare forme associative tra Comuni e avere garanzie sulla sostenibilità della gestione, per evitare sprechi in investimenti senza seguito. Pertanto saranno i Comuni a valutare le forme di gestione possibili, tra cui l’autogestione”.  
   
   
PIEMONTE: ACCORDO PER L’APPRENDISTATO IN ALTA FORMAZIONE  
 
Torino, 23 aprile 2012 - Saranno 734 i giovani che tra il 2012 e il 2014 potranno conseguire all’interno delle aziende piemontesi una laurea, un master o un dottorato di ricerca. A consentirlo è il protocollo d’intesa sull’apprendistato in alta formazione stipulato il 20 aprile a Torino da Regione Piemonte, Italia Lavoro, Atenei e parti sociali. Il Piemonte, tra le prime Regioni in Italia a esplorare la via dell’alta formazione in apprendistato, per mezzo delle sperimentazioni realizzate con fondi ministeriali ha inteso ancora una volta diversificare e potenziare questo peculiare canale di ingresso sul mercato del lavoro di giovani a elevata qualificazione. Un modo non solo per recepire la nuova normativa prevista dal Testo unico sull’apprendistato, ma anche per ribadire l’elemento essenziale di questo progetto: il valore aggiunto che si crea nella formazione dei ragazzi grazie alle sinergie messe in atto da Atenei e imprese. “Sono principalmente due gli elementi forti dell’apprendistato in alta formazione - rileva l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Claudia Porchietto - Da un lato la capacità di mettere insieme l’alto livello degli standard formativi dei nostri Atenei con le best practise offerte dalle migliori imprese innovative espressione del nostro territorio; dall’altro, il mettere a sistema nell’istruzione uno strumento capace di calare direttamente nel mondo del lavoro i ragazzi, offrendo loro uno stimolo unico per il conseguimento dei titoli di studio. Proprio su questo punto vorrei far notare che il 95% dei giovani che iniziano un percorso d’alta formazione in apprendistato in Piemonte consegue il titolo di studio e il 100% vede il proprio contratto stabilizzato in un contratto a tempo indeterminato. Devo ringraziare le parti sociali, gli Atenei e le 106 imprese che fino ad oggi hanno creduto in questa formula di formazione professionale per il grande impegno profuso nel renderla operativa tale strumento: è merito loro se tra il 2010 e il 2011 possiamo contare 242 ragazzi che hanno conseguito o un master o un dottorato di ricerca in apprendistato e con la firma di oggi sono certa che si continuerà su questa strada con rinnovata voglia di contribuire a creare la classe dirigente del domani”. “L’intesa - aggiunge Paolo Reboani, per Italia Lavoro - riflette e applica molte delle indicazioni dell’Unione Europea e del Ministero del Lavoro, che individuano nell’apprendistato uno degli strumenti prioritari per l’accesso al mercato, per ridurre i tempi di transizione tra istruzione e lavoro, e per fare in modo che ci sia la maggiore corrispondenza possibile tra percorsi formativi e fabbisogni reali delle imprese. Non è un caso che l’intesa si applichi in modo specifico all’alto apprendistato, istituto al centro degli interventi del programma di Italia Lavoro denominato Fixo (Formazione e Innovazione x l’Occupazione), che ha come obiettivo la semplificazione del contatto tra giovani e aziende attraverso la qualificazione dei servizi presenti in ambito universitario e scolastico. Credo sia molto importante, inoltre, l’accordo con le parti sociali più rappresentative del territorio, proprio a testimoniare l’indispensabilità di una convergenza tra esigenze concrete delle realtà produttive e attitudini e competenze dei giovani che si apprestano a entrare nel mondo del lavoro e delle professioni”.  
   
   
FVG, OCCUPAZIONE: COMMISSIONE REGIONALE LAVORO APPROVA PROGRAMMA TRIENNALE  
 
Udine, 23 aprile 2012 - E´ passato il 19 aprile all´esame della Commissione regionale del Lavoro e del Tavolo di concertazione, presieduti entrambi dall´assessore regionale al Lavoro Angela Brandi, il Programma triennale di politica del lavoro per l´annualità 2012. Si tratta dello strumento con il quale vengono individuate le aree e le tipologie di intervento sull´occupazione, in coordinamento con le politiche di programmazione sociale, economica e formativa. Il Programma si compone di due parti, la prima contiene un´analisi delle dinamiche di mercato del lavoro regionale, mentre nella seconda si affrontano i bilanci delle iniziative portate avanti nel corso dell´ultimo anno e vengono fornite le indicazioni strategiche per le attività da realizzare nel 2012. Nella relazione sullo stato dell´economia in Friuli Venezia Giulia viene rappresentata una situazione che, inserita in un quadro nazionale di sofferenza economica, riflette anch´essa una difficile congiuntura. Per quel che riguarda la seconda parte del Programma triennale, viene illustrato il sostegno al mercato del lavoro regionale attraverso gli ammortizzatori sociali in deroga e la gestione della cassa integrazione guadagni straordinaria, strumenti confermati per garantirne la continuità in questo momento di crisi economica. Un altro obiettivo individuato è quello del rafforzamento delle tutele economiche dei lavoratori a rischio di disoccupazione e di quelli che hanno perso il lavoro attraverso quindi la continuazione di progetti come, ad esempio, i Lavori di Pubblica utilità, quelli socialmente utili, i contratti di solidarietà difensivi e, fra gli altri, il sostegno al reddito dei disoccupati nelle zone di montagna. Il successivo punto del Programma è quello destinato agli interventi finalizzati a favorire l´inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e dei disabili, attraverso politiche di incentivazione e con il coordinamento degli altri soggetti competenti al fine di non disperdere energie e risorse. Sul fronte dell´incontro fra domanda e offerta, oltre al rafforzamento dei Centri per l´impiego, attraverso alcune progettualità specifiche si punterà ad avvicinare la formazione professionale ai luoghi di lavoro, al fine di creare concrete opportunità occupazionali. Completano il Programma triennale gli investimenti rivolti alla tutela della salute e della sicurezza nei posti di lavoro, la promozione delle pari opportunità fra uomo e donna in ambito lavorativo e, infine, lo sviluppo di un mercato del lavoro aperto all´internazionalizzazione, intesa sia come accoglimento e inserimento dell´immigrazione, sia come esperienze e opportunità di lavoro all´estero. Ora il Programma triennale di politica del lavoro per l´annualità 2012 continuerà il suo iter con il passaggio in Commissione consiliare e, a seguire, in Giunta regionale per la definitiva approvazione.  
   
   
OPERAZIONI STRAORDINARIE PER GLI ENTI NON PROFIT  
 
Milano, 23 aprile 2012 - Si terrà a Milano in ottobre un corso per gli enti no profit e per i professionisti che vi collaborano. “E’ importante,” sottolinea il dott. Giovanni Polliani, Presidente del Ceses,” che vi sia periodicamente un aggiornamento sull’inquadramento generale, la disciplina, gli aspetti civilistici e gli elementi essenziali del funzionamento degli enti senza scopo di lucro disciplinati dal libro I del Codice Civile. Ogni anno realizziamo un corso indirizzato a studi legali, notarili, liberi professionisti proprio perché la normativa evolve ed è necessario applicarla in maniera adeguata. Le Onlus e gli enti senza scopo di lucro in Italia e in Europa sono aumentati sia per numero che per qualità ed occorre che vi sia chiarezza formativa ed informativa in merito”. Nel corso vengono evidenziati anche gli elementi essenziali degli enti senza scopo di lucro disciplinati dalla legislazione speciale; come è normata l’impresa sociale ex lege, i requisiti statutari, come gestire le operazioni straordinarie quali quelle di trasformazione, fusione, scissione. Inoltre è previsto un approfondimento anche sugli adempimenti legali; sugli aspetti fiscali; sulle specificità delle Onlus e la trasformazione eterogenea nelle imposte dirette ed indirette. Tra gli argomenti del corso vengono trattati anche i passaggi eventuali da ente non profit a società e da società a ente non profit; le fusioni, le scissioni, la devoluzione del patrimonio, le cessioni e le donazioni d’azienda. Il corso inizierà a ottobre 2012 a Milano presso la sede del Ceses (www.Ceses.it) ed è accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Milano ai fini del riconoscimento di 12 crediti formativi professionali per l’anno 2012  
   
   
INAUGURATO CHIOSCO NEL CARCERE DI SIRACUSA  
 
Siracusa, 23 aprile 2012 - E´ stato inaugurato il 23 aprile nella casa circondariale di contrada Cavadonna di Siracusa il chiosco realizzato nell´ambito del progetto sperimentale "Liberamente", per l´inclusione di soggetti adulti in esecuzione penale. L´iniziativa e´ stata finanziata dalla Regione siciliana, in sinergia con il Consorzio Quark e l´Area marina protetta del Plemmirio. Alla cerimonia ha partecipato l´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, che nel 2009 quando aveva la delega alla Famiglia e alle Politiche sociali aveva predisposto il bando per l´assegnazione dei finanziamenti. A fare gli onori di casa, la direttrice del penitenziario aretuseo, Angela Giani´. Il chiosco, alla cui costruzione hanno partecipato anche alcuni reclusi, potra´ essere utilizzato dalle persone in attesa di fare visita ai propri parenti. La gestione della struttura sara´ assegnata a una cooperativa che utilizzera´ anche due detenuti. ´La realizzazione del chioschetto - ha detto l´assessore Chinnici - ha una duplice valenza: da un lato attenua il disagio dei familiari e dall´altro serve a insegnare un mestiere ai detenuti, trasferendo loro competenze che potranno essere utilizzate una volta liberi. In questo modo, quindi, il carcere svolge anche una funzione di rieducazione preparando i detenuti al successivo reinserimento nella societa´".  
   
   
CARCERI: GIUNTA ABRUZZO, PROVVEDIMENTO PER MIGLIORARE LA SALUTE MENTALE DEI DETENUTI  
 
Pescara, 23 aprile 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore con delega alla Prevenzione collettiva, ha approvato un provvedimento che si prefigge di migliorare la tutela intramuraria della salute mentale delle persone ristrette negli istituti penitenziari della regione. Pertanto, nell´ambito della programmazione delle articolazioni del servizio sanitario nei vari Istituti di pena, è stato stabilito che nell´Istituto penitenziario di Vasto sarà istituito un apposito reparto composto da tre camere detentive destinate ai detenuti comuni della regione, in quello presente a Pescara, all´interno di una sezione saranno destinate cinque camere detentive per detenuti comuni e collaboratori di giustizia della regione, nell´istituto penitenziario di Teramo si adibiranno due camere detentive per maschi "Reparto protetti" e due camere per donne della regione, nell´istituto penitenziario dell´Aquila verranno destinate due camere detentive per detenuti di cui all´art.41 bis L.374/75, in quello di Sulmona verranno destinate tre camere detentive per detenuti "Alta sicurezza" e due camere per gli internati" ed infine nell´istituto penitenziario di Lanciano verranno destinate due camere detentive delle quali una per "Alta sicurezza" ed un´altra per la sezione Z relativa ai familiari dei collaboratori di giustizia.  
   
   
SIGLATA INTESA TRA LE REGIONI E IL GOVERNO SULLA FAMIGLIA E LE REGIONI SCRIVONO AL MINISTRO RICCARDI PER RINGRAZIARLO RISORSE ANCORA INSUFFICIENTI, MA POSITIVO SEGNALE DI ATTENZIONE  
 
Genova, 23 Aprile 2012 - "L´intesa siglata oggi in sede di conferenza Stato- Regioni con il Governo sulla famiglia è un fatto positivo, anche se le risorse sono ancora insufficienti". Lo ha detto il 19 aprile al termine della riunione la coordinatrice delle regioni sulle politiche sociali Lorena Rambaudi che a nome delle regioni ha inviato una lettera di ringraziamento al Ministro. "Ringraziamo il Ministro per la cooperazione Riccardi – ha detto Rambaudi – anche perché l´accordo porta con sé l´assegnazione di 45 milioni di euro a livello nazionale che potranno essere utilizzati in modo ampio, sia per i servizi all´infanzia sia per gli anziani". La somma che il Governo assegna alle regioni attraverso il piano nazionale per la famiglia si va ad aggiungere ai precedenti 25 milioni di euro. "Per la Liguria – ha sottolineato l´assessore regionale Rambaudi – questo si tradurrà in 1,3 milioni di euro che potranno essere destinati prioritariamente ai servizi all´infanzia e in particolare ai nidi2. Risorse che si vanno ad aggiungere ai precedenti 750.000 euro destinati alla Liguria e che portano la cifra complessiva a quasi 2 milioni. "I finanziamenti – ha sottolineato Rambaudi – sia a livello nazionale che ligure sono ancora insufficienti, considerate le progressive riduzioni negli anni, ma il segnale di attenzione e di controtendenza ci conforta nel nostro tentativo di tenuta del sistema delle politiche per l’infanzia sul nostro territorio".  
   
   
IL PROGETTO 2012 PER L’IMPRENDITORIALITA’ FEMMINILE- “DONNE DI JOAL”- ITALIA-SENEGAL PER UN FUTURO MIGLIORE  
 
Milano, 23 aprile 2012 - “I progetti di cooperazione internazionale tra donne,” dice il dott. Giovanni Polliani, Presidente del Ceses, onlus che coordina il progetto per le donne di Joal,”sono quelli che risultano essere sempre i più toccanti e pragmatici sul territorio in cui si realizzano. In questo caso si tratta di un intervento nella cittadina di Joal Fadiouth, sulla costa del Senegal, in cui la nostra Onlus, in collaborazione con aziende italiane, aiuta da un lato le donne in loco a diventare imprenditrici di se stesse nel settore della pesca, dall’altro realizzeremo dei corsi per la sicurezza alimentare e la corretta conservazione del pesce; apriremo anche un asilo per i bambini di queste lavoratrici e daremo supporto logistico per la distribuzione e la migliore commercializzazione del prodotto ittico”. A Joal la quasi totalità della popolazione è impiegata nel settore della pesca: il 70% è occupato nelle attività legate alla pesca di tipo tradizionale contro il 30% degli impiegati nella pesca di tipo industriale; per pesca tradizionale si intendono tutte quella attività legate al settore ittico che vengono svolte con imbarcazioni tipo piroghe che, a partire dagli anni ’50, sono motorizzate e con tecniche tradizionali, caratterizzate da deboli investimenti e un uso abbondante di manodopera. Questo settore comprende i sotto settori del trasporto e del commercio, di cui si occupano gli uomini, e della vendita al dettaglio e della trasformazione artigianale di cui si occupano principalmente le donne. “Il progetto del C.e.s.e.s.,” specifica il dott. Giovanni Polliani,”avrà come obiettivo il rafforzamento e lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile attraverso un piano formativo professionale ed un supporto tecnico nell’elaborazione di semplici business plan nel settore della conservazione e del commercio del pesce. Occorre assicurare alla conservazione del pesce igiene e lunga durata. Beneficiarie del progetto saranno 450 operatrici del settore peschiero formate e supportate nelle loro attività di conservazione e commercio del pesce. Beneficiari indiretti saranno i 30.000 lavoratori del settore della pesca tradizionale di Joal Fadiouth. Mentre beneficiaria finale sarà l’intera popolazione della Petite Cote senegalese di circa 500.000 abitanti”. Un progetto ambizioso dunque ma radicato sulle necessità reali di un territorio quale quello senegalese preso in esame dagli esperti del Ceses. Il progetto si compone di diversi moduli: innanzitutto ricerca, selezione delle formatrici e organizzazione dei corsi; a seguire realizzazione in Italia di un corso alle formatrici; replica di sei corsi in un anno per le donne impegnate nel Porto; assistenza e supporto per l’elaborazione di Business Plan di base; produzione di una Guida pratica utili alle donne del Senegal; istituzione e attivazione di un fondo di microcredito. Le modalità per sostenere il progetto o per parteciparvi come volontari si trovano al sito www.Ceses.it    
   
   
MILANO, FONDAZIONE WELFARE: IL PROGETTO MICROCREDITO HA EROGATO FINORA 355 MILA EURO A FAMIGLIE, DONNE, GIOVANI E NUOVE IMPRESE  
 
 Milano, 23 aprile 2012 - “L’attività della Fondazione Welfare è finalmente entrata nel vivo: ha iniziato a erogare sostegni economici ai cittadini milanesi in reale stato di bisogno e a nuovi imprenditori, tra cui spicca in particolare la dinamicità di donne, giovani e stranieri”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il Lavoro e Sviluppo economico Cristina Tajani. Il Consiglio di indirizzo, presieduto dal Presidente Giuliano Pisapia, ha approvato il bilancio consuntivo 2011 che chiude con un avanzo di gestione di 110.602 euro. I costi dello start up dell’attività sono di 177.309 euro, comprensivi sia degli oneri generali sia di quelli necessari per sostenere la prima iniziativa di “Microcredito Milano” lanciata nel mese di ottobre 2011. La gestione in economia della Fondazione si realizza grazie all’importante contributo della rete di volontari e grazie alla totale gratuità per la partecipazione negli organismi di governo della Fondazione. I soci della Fondazione Welfare (Comune di Milano, Provincia di Milano, Camera di Commercio di Milano e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil) hanno confermato il capitale sociale versato in 6.090.191 euro, che potrà essere utilizzato unicamente per le attività a favore dei lavoratori milanesi in difficoltà. Sono sempre in crescita il numero delle organizzazioni interessate a entrare a far parte della rete degli sportelli cui i cittadini possono rivolgersi per presentare le loro domande: tra queste ci sono anche associazioni di comunità straniere. La rete degli sportelli distribuiti sul territorio milanese, gestiti da 50 volontari è attualmente composta, oltre che dalle organizzazioni sindacali e dalla Camera di Commercio (Formaper-asiim associazione per lo sviluppo imprenditoria immigrata a Milano), anche da cooperativa La Strada, Acli Provinciale Milano, Circolo Acli S. Lucia (Quarto Oggiaro), Planet Finance, Mag2, Casa della Carità e Aistp (Associazione italiana per lo Sviluppo e il Trasferimento della Professionalità). La rete degli sportelli è consultabile sul sito della Fondazione Welfare: http://www.Fwamilano.org/index.phtml?id_vmenu=119  Il progetto di “Microcredito Milano”, cui partecipano Intesa San Paolo, Banca Prossima, Banca Popolare di Milano e Banca Popolare Commercio e Industria, ha erogato finora 92 finanziamenti a favore di persone, nuclei familiari, nuove imprese, per un totale di 355.600 euro. Le richieste in fase di valutazione sono al momento oltre 200. La Fondazione ha appena sottoscritto anche un accordo operativo con Permicro Spa, società specializzata nell’erogazione di microcrediti a soggetti con difficoltà di accesso al sistema bancario tradizionale. Il nuovo protocollo consente di operare con maggiore efficacia nell’area della nuova imprenditorialità, mettendo in campo, oltre all’accompagnamento della Fondazione, uno specifico tutoring da parte di Permicro. “La firma del nuovo protocollo – ha dichiarato l’assessore Tajani - potrà quindi contribuire a favorire soluzioni lavorative in particolare a favore dei giovani, italiani e stranieri, confermando così l’attenzione che la Fondazione e l’Amministrazione rivolgono a questa parte del mondo del lavoro”  
   
   
LOMBARDIA: SERVE UN NUOVO REGIME FISCALE PER LE FAMIGLIE L´ASSESSORE ALLA FAMIGLIA, CONCILIAZIONE, INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ SOCIALE  
 
Milano, 23 aprile 2012 - "Grazie alla recente approvazione del Fattore Famiglia Lombardo, che fissa un principio di equità trasversale alle diverse politiche e mira a ridefinire i costi di accesso ai servizi in base ai carichi di cura familiari, siamo in prima linea nel sostenere le politiche per la famiglia. Occorre però, anche da parte dello Stato, una politica fiscale nuova e più favorevole alla famiglia, che ne riconosca l´impegno e il valore, anche tramite un sistema più ordinato e razionale di detrazione e deduzioni; è auspicabile una politica pubblica che consideri il nucleo familiare elemento fondamentale della società e dello Stato, nella convinzione che ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese". Lo ha detto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli che, su delega del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, è intervenuto alla tavola rotonda ´I nuovi modelli sociali: la crisi e l´evoluzione degli stili di vita´, nell´ambito del convegno ´Dalla crisi economica alla speranza affidabile. L´evoluzione della società e della famiglia oggi´. L´iniziativa fa parte di un ciclo di incontri che ´Il Sole 24 Ore´ e la ´Fondazione Milano Famiglie 2012´ hanno deciso di organizzare in previsione del Vii Incontro Mondiale delle Famiglie, in programma a Milano, dal 30 maggio al 3 giugno 2012. Il Ruolo Nella Società - "La famiglia - ha detto Boscagli - ha un ruolo fondamentale all´interno della società, soprattutto alla luce dei profondi cambiamenti che, in questi ultimi decenni, l´hanno caratterizzata. I numeri della quarta indagine European Values Studies evidenziano che la famiglia è ritenuta importantissima dall´84 per cento degli Europei e dal 91 per cento degli Italiani. In 46 Paesi su 47 la famiglia viene messa al primo posto, precedendo aspetti come lavoro, relazioni amicali, religione e politica. Nel nostro Paese l´universo familiare è una risposta straordinaria, capace di creare ricchezza sociale, culturale ed economica. È grazie alle nostre famiglie e alle migliaia di piccole imprese familiari che la Lombardia e l´Italia sono riuscite a reggere meglio di tanti altri l´impatto dell´attuale crisi economica". Le Politiche Della Regione - "Abbiamo messo la famiglia al centro delle politiche di governo - ha ribadito l´assessore - maturando un´esperienza importante e innovativa nel panorama nazionale. In questi anni, infatti, abbiamo voluto mettere in campo una serie di politiche, che non partissero da una concezione assistenzialista della famiglia, bensì da un suo riconoscimento come soggetto attivo della società civile. Con la Legge regionale 23 abbiamo favorito la costituzione di reti e di associazioni familiari, sostenendone il protagonismo e la volontà di unirsi per rispondere ai bisogni. A seguito del provvedimento sono fiorite oltre 600 realtà, più di 5000 progetti, con un investimento di 88 milioni di euro negli ultimi dieci anni". Sussidiarietà E Fondo Nasko - "Le nostre politiche - ha ribadito Boscagli - sono sempre state improntate alla sussidiarietà e al coinvolgimento diretto delle famiglie, in diversi ambiti, per incentivarne la libertà di scelta. Un esempio per tutti riguarda il Fondo Nasko, che tutela la maternità e che, proprio ieri, è stato rifinanziato con altri 3 milioni di euro. Non va dimenticato l´aumento dell´offerta di servizi alla prima infanzia, con investimenti su asili nido e aziendali, lo sviluppo dell´occupazione e dell´imprenditorialità femminile, la riqualificazione del capitale umano tramite il Buono scuola e la Dote scuola".  
   
   
CRISI, MILANO: SOLUZIONI SONO SOBRIETÀ, POLITICA TRASPARENTE E SOSTEGNO A TUTTE LE FAMIGLIE  
 
Milano, 23 aprile 2012 - “La crisi che stiamo vivendo non è solo di natura economico-finanziaria, ma è anche di carattere culturale, educativo ed etico. Dobbiamo perciò rivalutare comportamenti contrassegnati da sobrietà, dove la ricerca di nuovi stili di vita non può essere soltanto un impegno di natura testimoniale di piccoli gruppi sociali, ma è una scelta consapevole che può incidere sulle strategie di sviluppo economico. Anche l’impegno politico e la cura nell’amministrare con coerenza e trasparenza il bene comune devono diventare una prospettiva significativa da riqualificare e proporre soprattutto ai giovani, nonostante la gravissima crisi di fiducia in atto giustificata dall’esplodere di fenomeni di corruzione dilagante”. Così la vicesindaco Maria Grazia Guida al convegno “Dalla crisi economica alla speranza affidabile”, tenutosi il 19 aprile al Centro San Fedele e organizzato da Fondazione Milano Famiglie 2012 e Gruppo 24 Ore in preparazione al Vii Incontro mondiale delle famiglie. Maria Grazia Guida ha poi ricordato come un modo per affrontare le crisi siano le politiche di sostegno alla famiglia. “La situazione va affrontata – ha aggiunto la vicesindaco – restituendo valore ai legami e ai mondi vitali che alimentano concretamente il desiderio e il senso di responsabilità verso una comunità. Tra questi mondi vitali c’è la famiglia, così come richiamata nella nostra Costituzione all’articolo 29. La Costituzione stessa impone un’attenzione anche ai corpi intermedi e alle formazioni sociali e affettive che si strutturano nella società, così come indicato dall’articolo 2 della Carta costituzionale. Proprio perché la crisi che viviamo è anche crisi dei legami, va considerata una dimensione di comunità più ampia nella quale si motiva, da parte dell’Amministrazione, il sostegno alla famiglia e soprattutto ai suoi componenti più fragili, in particolare i minori e le persone molto anziane. L’impegno di un’Amministrazione locale, in una fase di crisi come l’attuale, è ridare un orizzonte di speranze aumentando gli investimenti nei confronti delle persone fragili, perché una società povera di futuro è certamente povera di speranza”.  
   
   
PARI OPPORTUNITA´: IN ABRUZZO SPORTELLO ANTIDISCRIMINAZIONE NELLA REGIONE SI CONSOLIDA IMMIGRAZIONE DAI BALCANI  
 
Pescara, 24 aprile 2012 - Sarà istituito in Abruzzo, nella sede della Regione di viale Bovio, uno sportello regionale per la protezione da ogni forma di discriminazione e violenza di genere, a danno di donne e gruppi a rischio, appartenenti a minoranza etniche e a comunità immigrate. Nello sportello lavoreranno il mediatore culturale, un responsabile dei servizi sociali ed un esperto legale per rispondere a richieste di aiuto e di supporto. Le modalità di organizzazione del servizio saranno descritte in apposite linee guida, successivamente promosse nei paesi dell´area adriatica per la realizzazione degli interventi. Lo sportello regionale nasce nell´ambito del progetto Simple (Strengthening the identity of minority people leads to equality), finanziato dal programma transfrontaliero Ipa Adriatico 2001-2013, promosso dalla Regione istriana (Croazia) in collaborazione con 8 partner, tra i quali la Regione Abruzzo, appartenenti agli Stati di Croazia, Italia, Albania, Montenegro, Slovenia. Il gruppo di lavoro Simple-abruzzo è coordinato dall´ assessorato alle Pari opportunità, con il supporto tecnico e scientifico di Progetti sociali s.R.l. Impresa sociale e l´Istituto internazionale di sociologia di Gorizia. Del progetto si è parlato stamattina a Pescara, durante i lavori di un workshop tematico che si è svolto alla presenza dell´assessore alle Pari opportunità della Regione Abruzzo e dalla Vicepresidente della Regione istriana, dei funzionari regionali, del coordinatore del progetto dell´esperta dell´Istituto di ricerca sociale, della Consigliera di Parità regionale, del responsabile dell´Agenzia anti-discriminazione del Piemonte. Nel suo indirizzo di saluto, l´assessore alle Pari opportunità ha sottolineato come "la lotta alla discriminazione, ad ogni discriminazione, sia irrinunciabile. Non vi può essere una regione civile né un´Europa dei popoli degna della sua antica civiltà che non decida di eliminare ogni forma di discriminazione". Ha posto l´accento sul valore della rete, invece, la consigliera di Parità regionale: "La rete di parità nello sviluppo locale rappresenta un ambito rilevante, in quanto sede di elaborazione e condivisione delle politiche di parità portate avanti dalla Regione e dalle Province sul territorio". Durante i lavori del workshop è stata proiettata una piccola selezione di video e spot che trattano il tema della discriminazione, segnatamente in riferimento all´etnia Rom. L´obiettivo generale del progetto Simple, come è stato spiegato, è definire una strategia di approccio congiunto con gli stati adriatici allo scopo di promuovere la cultura dell´uguaglianza e della non discriminazione, come valore fondamentale per la pacifica coesistenza di tutte le persone, di qualunque origine, religione ed etnia. In Abruzzo l´immigrazione dai Balcani sta progressivamente portando al consolidamento di realtà etniche numericamente consistenti e sociologicamente rilevanti, ad esempio la comunità albanese.  
   
   
FVG, FAMIGLIA: UN VIDEO PER DIFFONDERE LA CONOSCENZA DELL´AFFIDO  
 
Udine, 23 aprile 2012 - Uno spot promozionale per diffondere la conoscenza dell´affido familiare, utilizzato e da utilizzare in situazioni di disagio all´interno delle famiglie, è stato realizzato dalle Produzioni Televisive dell´Ufficio Stampa della Presidenza della Regione, con l´intervento degli attori di "Teatro Incontro" e "Accademia Musical Theatre" di Trieste, per la regia di Giorgio Gregorio e musiche di Giorgio De Santi. E´ un contributo al nuovo progetto, "Affido… parliamone!", presentato il 19 aprile dal Comune di Trieste e che vede la collaborazione dell´Azienda per i Servizi Sanitari n. 1 "Triestina" insieme ad alcune associazioni di volontariato: "Aiko per la famiglia", "Interethnos" e "Casa Famiglia Gesù Bambino". I Dvd messi a disposizione del progetto, oltre allo spot promozionale, contengono materiale informativo utile a quanti fossero interessati ad un percorso complesso, ad un gesto di solidarietà verso un bambino o un ragazzo e la sua famiglia. Lo spot verrà presentato in un incontro pubblico dal titolo "Immagini di affido. Una base sicura per crescere" che si terrà il prossimo 9 maggio alle ore 18.00 all´auditorium del Museo Revoltella organizzato dal Gruppo Affidi del Comune di Trieste.