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Notiziario Marketpress di Lunedì 22 Ottobre 2012
PARLAMENTO EUROPEO: FRA I TEMI DELLA SESSIONE DEL 22-23 OTTOBRE 2012 A STRASBURGO: BILANCIO, DIRITTI, CIELO UNICO  
 
Strasburgo, 22 ottobre 2012 - Bilancio Ue 2013: incombe insolvenza nei pagamenti. I fondi per i pagamenti nel bilancio comunitario 2013, dopo i tagli proposti dal Consiglio a luglio scorso, dovrebbero essere riportati al livello originariamente proposto dalla Commissione per permettere all´Ue di pagare servizi già erogati negli Stati membri, secondo quanto affermano i deputati della commissione per i bilanci. La questione sarà discussa lunedì, con la votazione prevista per il giorno seguente. Bilancio 2014-2020: i deputati chiedono ai governi quali voci vorrebbero tagliare. I deputati auspicano un bilancio comunitario di lungo termine che investa in ricerca e competitività, come promesso dai leader Ue durante il summit di giugno. Chiederanno, inoltre, ai governi che propongono forti tagli, quali siano le politiche che dovrebbero essere eliminate per raggiungere tale obiettivo. Dibattito e votazione sono previsti per martedì. Conclusioni del Consiglio europeo. Unione bancaria, progetto di bilancio dell´Eurozona nonché unione economica e monetaria saranno i temi del dibattito di martedì con Barroso e van Rompuy, Presidenti di Commissione e Consiglio, durante il Consiglio europeo del 18-19 ottobre. I deputati evidenzieranno la necessità di affiancare una responsabilità democratica più forte al trasferimento di poteri a livello Ue. Rafforzare i diritti dei passeggeri. Come ottenere un risarcimento in caso di ritardo o di bagagli danneggiati, a chi rivolgersi per avere informazioni precise in caso di accumulo di ritardi, come tornare a casa in caso di fallimento della compagnia? In un progetto di risoluzione, i deputati esigono chiarimenti normativi per rafforzare i diritti dei passeggeri, indipendentemente dal modo di trasporto utilizzato. 2013: Anno europeo dei cittadini. Il Parlamento voterà martedì per proclamare il 2013 "Anno europeo dei cittadini". Nel corso dell´anno, saranno organizzati eventi per informare il pubblico, in particolare i giovani, sui diritti dei cittadini dell´Ue, in modo particolare chi decida di studiare, lavorare, aprire un´attività o usufruire della propria pensione in un altro Stato membro. Discarico bilancio 2010: verdetto finale sulle spese del Consiglio e delle agenzie. Il Parlamento deciderà martedì se approvare le spese del 2010 del Consiglio dei ministri e di tre agenzie Ue. La commissione per il controllo dei bilanci afferma che al Consiglio non dovrebbe essere concesso il discarico, poiché i ministri si sono sempre rifiutati di fornire le informazioni necessarie e di rispondere alle domande dei deputati. Cielo unico europeo: un ritardo oneroso. La maggioranza degli Stati membri, tra i quali Germania e Francia, non avranno unificato le loro aree del traffico aereo nei nove blocchi funzionali di spazio aereo (Fab) entro il termine del 4 dicembre 2012. Per i deputati, tale ritardo ingiustificato impedirà ai vettori e ai loro passeggeri di poter usufruire di tratte più brevi, rapide e economiche. Sicurezza in mare: adeguare la formazione degli equipaggi agli standard internazionali. Disposizioni più severe per quanto riguarda la formazione e il rilascio di certificati e norme più aggiornate sull´idoneità fisica e l´abuso di alcol per la gente di mare rientrano fra le proposte che saranno sottoposte a votazione plenaria martedì. Tali modifiche porterebbero le norme europee in linea con gli standard internazionali.  
   
   
BARROSO PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL POST-CONFERENZA STAMPA DEL CONSIGLIO EUROPEO  
 
Bruxelles, 19 Ottobre 2012 – Di seguito la dichiarazione del Presidente Barroso al post-conferenza stampa del Consiglio europeo del 19 ottobre: “ Dall’altra sera a questa mattina presto, abbiamo fatto progressi significativi sulla via di una vera unione economica e monetaria. Abbiamo ribadito il nostro impegno a porre fine a questo link pericoloso tra banca e del debito sovrano. E ´stato il progresso di avere questa tabella di marcia per quanto riguarda il sindacato bancario, più concretamente il singolo meccanismo di controllo, perché ora abbiamo un impegno di ricercare un accordo sulle proposte legislative per il singolo meccanismo di controllo entro il 1 ° gennaio 2013. E questo aprirà la strada per la ricapitalizzazione diretta delle banche. Abbiamo anche una più chiara visione a lungo termine per l´Unione economica e monetaria. C´è stata una discussione molto denso e interessante tra i capi di Stato e di governo su questo progetto. Come ho detto prima, la Commissione metterà più carne sulle ossa di queste idee nel nostro progetto di unione economica e monetaria nelle prossime settimane. Saranno presi in considerazione i lavori che il presidente Van Rompuy, in stretta collaborazione con me stesso e i presidenti della Banca centrale europea e l´Eurogruppo, stanno facendo, che ci permette di definire una chiara tabella di marcia al Consiglio europeo di dicembre. Ma vorrei sottolineare questo: dobbiamo anche mantenere l´attenzione sulla nostra priorità immediata, che è quello di rilanciare la crescita e creare posti di lavoro. La realtà è che la crisi è ancora con noi: la disoccupazione rimane molto elevata, con il potenziale di minare la coesione sociale ancora di più. Sono dolorosamente consapevole della situazione difficile in cui molti cittadini europei si trovano, e questo è esattamente il motivo per cui abbiamo chiesto i capi di Stato e di governo oggi ad applicare immediatamente l´compatto per la crescita e l´occupazione. Questa è anche una questione di equità. Stiamo chiedendo ai nostri cittadini a fare grandi sacrifici. Abbiamo bisogno di fornire loro speranza, con una prospettiva realistica che la crescita tornerà e che i più vulnerabili nella società non ne risentirà. Abbiamo una crescita compatta su carta. Ora abbiamo bisogno di avere a terra, abbiamo bisogno di avere nella realtà. La realtà è che questa crescita compatta, un pacchetto importante investimento del valore di € 120 miliardi, non è stata ancora pienamente attuata. Qualche progresso è stato lì, sì, ma francamente, non abbastanza. Vi faccio qualche esempio. Tasse sul risparmio, tassazione dei prodotti energetici, la riforma degli appalti pubblici, un aumento di capitale di rischio: si tratta di aree in cui abbiamo bisogno di accelerare il processo legislativo per completare il mercato unico. Il settore finanziario deve anche fare un giusto contributo alla ripresa. La prossima settimana la Commissione adotterà il primo passo verso il lancio di una cooperazione rafforzata sulla tassa sulle transazioni finanziarie. Saremo presenti con un piano d´azione sulle frodi fiscali e l´evasione fiscale entro la fine dell´anno. Ma dobbiamo anche guardare al mondo esterno per la crescita. Oggi abbiamo avuto anche una discussione molto importante sul rapporto, il rapporto strategico con la Cina. Un rapporto reciprocamente vantaggioso con la Cina è centrale per l´Unione Europea e la prosperità della Cina, ma anche al resto del mondo. L´unione europea è già il principale partner commerciale della Cina e la Cina è il nostro secondo partner e in rapida crescita. Ma vi è la possibilità di fare di più, molto di più in effetti, sui servizi e gli investimenti. I nostri scambi di servizi è dieci volte inferiore al nostro commercio su merci. I nostri investimenti in Cina aggiungere fino a meno del 2% delle nostre risorse totali di Ide all´estero. È per questo che stiamo lavorando ad un contratto di investimento con la Cina.continueremo il nostro lavoro completo sul modo migliore per entrare in contatto con la Cina in un diverso numero di aree in questo importante momento di cambiamento di leadership in tale paese. Vorrei anche dire che in un paio di settimane io e il Presidente Van Rompuy sarà presente questi messaggi anche in Asia. La realtà è che ci accingiamo a partecipare al vertice Asem in Laos, ho anche visitare un certo numero di paesi del Sud-est asiatico, in cui il commercio sarà caratterizzato all´ordine del giorno nelle nostre discussioni. Riteniamo che sia molto importante dare uno slancio ancora più l´Unione europea - relazione asiatico. In realtà, stiamo anche cercando di promuovere l´agenda di libero scambio, stiamo facendo progressi con molti dei nostri partner e sono felice che le conclusioni di oggi del Consiglio europeo ha confermato questa agenda. Quindi, signore e signori, abbiamo trattato un sacco di terra nelle ultime 24 ore. Passo dopo passo stiamo creando un sistema bancario e l´unione fiscale. Ora al Consiglio europeo straordinario del mese prossimo abbiamo bisogno di fornire l´unione con un bilancio per la crescita e l´occupazione. Questo è estremamente importante. Non posso promettere avremo dormire di più al prossimo Consiglio europeo, penso che sarà un Consiglio europeo a lungo, ma spero che i capi di Stato e di governo sarà in grado di trovare un consenso in quanto hanno in questo vertice. Vi ringrazio.  
   
   
CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO DEL 18-19 OTTOBRE 2012  
 
 Bruxelles, 22 ottobre 2012 - Il Consiglio europeo ha ribadito il 19 ottobre il suo fermo impegno a intervenire con decisione per far fronte alle tensioni dei mercati finanziari, ripristinare la fiducia e stimolare la crescita e l´occupazione. Ha esaminato attentamente l´attuazione del patto per la crescita e l´occupazione. Si è compiaciuto dei progressi sinora compiuti, ma ha anche chiesto un´azione tempestiva, determinata e orientata ai risultati per garantire la piena e rapida attuazione del patto. In seguito alla presentazione della relazione intermedia sull´Uem, il Consiglio europeo ha invitato a portare avanti in via prioritaria i lavori concernenti le proposte sul meccanismo di vigilanza unico, con l´obiettivo di trovare un accordo sul quadro legislativo entro il 1º gennaio 2013, e a tal fine ha approvato un certo numero di orientamenti. Ha inoltre rilevato che occorre esplorare ulteriormente le questioni concernenti il quadro di bilancio integrato e il quadro integrato di politica economica, la legittimità e la responsabilità democratiche. Ha convenuto che il processo verso un´unione economica e monetaria più approfondita dovrebbe basarsi sul quadro giuridico e istituzionale dell´Ue ed essere caratterizzato da apertura e trasparenza nei confronti degli Stati membri che non fanno parte della zona euro e dal rispetto dell´integrità del mercato unico. Attende con interesse una tabella di marcia specifica e con scadenze precise che deve essere presentata nella sua riunione del dicembre 2012, in modo da poter compiere progressi riguardo a tutti gli elementi costitutivi essenziali sui quali costruire un´autentica Uem. Il Consiglio europeo ha discusso le relazioni con i partner strategici dell´Ue e ha adottato conclusioni sulla Siria, l´Iran e il Mali.  
   
   
LA PRIORITÀ AI CITTADINI, NON AI MERCATI, HA INDICATO IL PRESIDENTE DEL PARLAMENTO EUROPE MARTIN SCHULZ  
 
 Bruxelles, 22 ottobre 2012 - L´ue dovrebbe dare la priorità ai cittadini rispetto ai mercati resistendo alle forze che tentano di dividere l´unione nei paesi dell´eurozona, ha indicato il presidente del Pe Martin Schulz. Ha messo in guardia i leader europei durante il discorso inaugurale del vertice europeo di Bruxelles, il 18 ottobre. Schulz ha ricordato che la ricetta per il successo dell´Europa è il metodo comunitario, che significa "trovare l´equilibrio fra gli interessi di Stati piccoli e grandi, fra i più e i meno ricchi, tra nord e sud, fra est e ovest". Ricordando anche che non c´è alcuna necessità di creare nuove unioni parallele, nuove istituzioni parallele. Il ruolo del Pe Rinnovando l´impegno per un processo di unificazione europea, Schulz ha sottolineato l´importanza di osare più democrazia europea e rafforzare il Parlamento europeo. "Il rafforzamento del parlamentarismo è senza dubbio il modo giusto per conferire una maggiore legittimità democratica alle decisioni dell´Ue". Euro "L´euro è la moneta dell´Unione. Il Parlamento europeo è il parlamento dell´Unione, e logicamente il Parlamento europeo deve essere il parlamento dell´euro". Fare di più per i cittadini Deve essere fatto di più per la gente normale che sostiene il peso della crisi con nuove tasse e duri tagli al welfare in cambio dei salvataggi. "Le iniziative per la crescita, la regolamentazione dei mercati finanziari e le misure tese a far pagare il costo della crisi a coloro che in primis l´ hanno causata, faticano a vedere la luce". Il primo compito urgente, ora, consiste nel "dissolvere il legame insidioso fra speculazione e tassi di interesse" perché al momento i risparmi accumulati al prezzo di duri sacrifici, vanno a finire direttamente nelle tasche degli speculatori. "Non serve la sfera di cristallo per poterlo prevedere: senza una regolamentazione dei mercati finanziari la prossima crisi è dietro l´angolo".  
   
   
IL PRESIDENTE DEL CESE ACCOGLIE CON FAVORE I PROGRESSI COMPIUTI DALL´UE IN MATERIA BANCARIA UNIONE  
 
Bruxelles, 22 Ottobre 2012 - Il Comitato è lieto di apprendere che, anche se in ritardo, un sindacato bancario europeo prenderà vita. E ´fondamentale che i governi degli Stati membri abbiano l´ampiezza di visione per creare più Europa, consegnare alcuni poteri e la garanzia che può essere applicato, al fine di realizzare un efficace governo europeo che è socialmente utile ed economicamente efficiente. Nuove regole e più severe offriranno la sicurezza per le persone e mercati. Un sindacato bancario offre la migliore tabella di marcia per la zona euro e l´Unione europea nel suo complesso di intraprendere un ciclo virtuoso superare i suoi difetti di progettazione e consentire al mercato unico di recuperare competitività, al fine di conseguire gli obiettivi della strategia Europa 2020 . Il Cese invita ad un rapido accordo sulla data di entrata in vigore del meccanismo unico di vigilanza (Ssm). Chiedono alla Commissione di presentare un calendario e dettagli per il Ssm, insieme ad eventuali altre fasi importanti che devono essere realizzate in modo che il sindacato bancario può servire come base comune in tutto il mercato unico, ed entrambi possono rafforzare la loro economica chiara vantaggi. Il tempo per la regolazione dato alle istituzioni che sostengono l´euro deve essere breve e chiaramente definiti. Inoltre, vogliono sottolineare che questa è solo una tra le molte misure che devono essere adottate per garantire non solo finanziaria, ma anche la stabilità politica all´interno dell´Unione europea. E ´inoltre di fondamentale importanza che il nuovo bilancio comunitario per il periodo 2014-2020, che sarà presto deciso, sarà un responsabile e lungimirante uno, riconoscendo il fatto che l´austerità deve essere bilanciato da investimenti e l´innovazione. Il Comitato ha proposte concrete ai leader europei in vista del Consiglio di un approccio globale, non frammentario, l´approccio per la crescita sostenibile e l´occupazione e insistito sul fatto che questo può essere ottenuto soltanto attraverso un sindacato finanziario e bancario con un comune schema di garanzia dei depositi, un fondo di risoluzione comune e in tutta l´Ue di vigilanza; un´unione fiscale basata su strumenti di debito comuni; un´unione politica, con nuovi livelli di rendiconto e responsabilità democratica. Un gruppo di studio del Cese sul pacchetto Union Banking sta ora lavorando su un parere di raccomandazioni per la "Tabella di marcia verso una Union Banking" in risposta alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sul tema. Sarà adottato dalla sessione plenaria del Cese il 14-15 novembre 2012.  
   
   
IL COMMISSARIO EUROPEO JOHANNES HAHN IN GRECIA PER PROMUOVERE I FONDI REGIONALI QUALI STRUMENTO PER LA RIPRESA  
 
Bruxelles, 22 ottobre 2012 - Il commissario Ue per la Politica regionale, Johannes Hahn, è stato il 19 ottobre in Grecia per delineare il modo più efficace di utilizzare i fondi regionali dell´Ue per la crescita nel contesto del prossimo bilancio Ue di lungo periodo. Il commissario Hahn ha incontrato ad Atene i tredici governatori delle regioni della Grecia per spiegare gli ambiti in cui la Commissione europea ritiene che la Grecia potrebbe meglio concentrare i propri sforzi nel prossimo esercizio finanziario 2014-2020 e per esporre i punti su cui si deve fare attenzione per fare un miglior uso dei fondi attuali. Da ciò prenderà il via una discussione sulla concezione dei programmi e sugli ambiti in cui vengono concentrati gli investimenti. Il commissario Hahn si è recato anche a Salonicco dove ha incontrato rappresentanti del mondo imprenditoriale della Grecia settentrionale per verificare l´impatto dei fondi regionali sul terreno e discutere le misure atte a creare un contesto più favorevole all´imprenditoria. Il commissario ha colto anche l´occasione per visitare in compagnia del sindaco di Salonicco, Yannis Boutaris, dei progetti cofinanziati. Esprimendosi prima della riunione con i governatori ad Atene, il commissario Hahn ha affermato: "Siamo venuti in Grecia con un messaggio di speranza. I fondi dell´Ue sono attualmente il principale strumento di cui dispone la Grecia per gli investimenti pubblici. Abbiamo constatato che sono stati fatti sforzi enormi per amministrare i sistemi complessi e onerosi di gestione dei fondi Ue. Dobbiamo ora accelerare il ritmo e concentrarci sugli investimenti che maggiormente promettono di produrre risultati in questo periodo estremamente critico." Il commissario ha aggiunto: "Con la recente riforma Kallicrates sul piano regionale e amministrativo, che conferisce maggiori poteri e responsabilità alle regioni, la Grecia ha ora l´opportunità di trasformare le sue regioni in volani della ripresa e della crescita futura." Le priorità chiave della politica regionale nel prossimo esercizio finanziario consisteranno probabilmente nel concentrare gli investimenti laddove possono avere il massimo impatto, migliorare il contesto imprenditoriale e portare avanti le riforme per semplificare e snellire il sistema di gestione dei fondi regionali. Il commissario Hahn solleciterà le regioni a identificare e a sviluppare opportunità di investimento negli ambiti in cui le regioni greche possiedono già un vantaggio competitivo comparativo come, ad esempio, nel campo delle energie rinnovabili, dell´efficienza energetica, del turismo e della cultura, dell´agroalimentare e dell´acquacoltura. Queste misure sono in linea con le proposte della Commissione in merito alla futura politica regionale: concentrarsi su un minor numero di priorità correlate ad obiettivi e condizioni più chiari. In una prospettiva più immediata le discussioni saranno imperniate sulla creazione di un contesto imprenditoriale favorevole agli investimenti, su un migliore sostegno alle piccole e medie imprese, oltre ad agevolare il loro accesso ai finanziamenti, sull´incoraggiamento dell´innovazione portando sul mercato nuovi prodotti e processi, sul completamento delle reti infrastrutturali chiave (copertura a banda larga nelle zone rurali e urbane, investimenti nell´efficienza energetica e nelle fonti energetiche rinnovabili, autostrade, gestione delle acque e dei rifiuti). La Commissione intende inoltre assicurare che sia disponibile un´amministrazione pubblica ammodernata in grado di supportare un´economia moderna. Per quanto concerne i 181 progetti prioritari concordati congiuntamente per il paese, il commissario Hahn solleciterà le autorità greche ad intensificare gli sforzi per utilizzare i finanziamenti a sostegno della crescita e della creazione di posti di lavoro di cui si avverte disperatamente la necessità.  
   
   
SICUREZZA DEI CONSUMATORI - CHECK DEL PRODOTTO IN TUTTO IL MONDO IN POCHI CLICK!  
 
Bruxelles, 23 ottobre, 2012 - Un nuovo portale internazionale è stato lanciato il 19 ottobre a Bruxelles, che permetterà alle autorità di tutto il mondo per lo scambio di informazioni sui prodotti pericolosi che sono stati tolti dal mercato. Il ´Global ricorda Portal´ è un progetto sviluppato congiuntamente dall´Unione europea e dai paesi Ocse tra cui Stati Uniti, Australia e Canada. E ´stata lanciata dal Direttore generale della Direzione generale per la salute ei consumatori del Consiglio europeo della Commissione (Sanco), Paola Testori Coggi, il Vice Segretario Generale dell´Ocse, Rintaro Tamaki, e la Us Consumer Product Safety Commission Presidente, Inez Tenenbaum, come parte di Settimana Internazionale della Sicurezza del prodotto. I consumatori sono sempre più di acquistare sul mercato mondiale, sia online che offline. In questo mercato globale più grande, vogliono essere sicuri che i prodotti pericolosi non sono scivolati tra le maglie. Come possono sapere se il bambino-vettore o la moto al di fuori dell´Unione europea è conforme ai requisiti di sicurezza europei e internazionali? Si può cercare nel "Global ricorda" portale. Con un avvisi di prodotti attesi 3.000 richiamo ogni anno, i consumatori, le imprese e le autorità avranno accesso a un pool notevole di informazioni sui prodotti ritirati che, arricchito su base regolare da parte dell´Unione europea (attraverso il Rapex, il sistema comunitario di allarme rapido per la pericolosa non alimentari prodotti), degli Stati Uniti, le autorità canadesi e australiani. Il portale, i cui dati sono in formato ricercabile, contribuirà a rafforzare la sicurezza dei consumatori in tutto il mondo e la sensibilizzazione dei consumatori e la fiducia per l´acquisto globale. Sanco Direttore Generale, la signora prova ori Coggi , vice segretario generale dell´Ocse, il signor Tamaki e la Us Consumer Product Safety Commission Presidente, sig.Ra Tenenbaum hanno espresso la loro soddisfazione per il Global ricorda portale che promuova la condivisione delle informazioni e contribuire alla tutela efficace dei consumatori sul mercato globale . Essi hanno convenuto che questo pool di dati nuova aiuterà i regolatori governativi, i consumatori e le imprese per la ricerca di informazioni sui prodotti di consumo ricorda in tutto il mondo. Si tratta di un caso di unire le forze per essere meglio in grado di affrontare i problemi di sicurezza dei prodotti. I tre rappresentanti incoraggiato imprese e dei consumatori a diventare consumatori regolari di ricorda globali. Hanno anche invitato i paesi di tutto il mondo a partecipare al portale, in modo che il mercato più grande possibile è coperto. Per saperne di più sul Global ricorda portale all´indirizzo: www.globalrecalls.Oecd.org/ Seguici anche su Twitter: https://twitter.Com/eu_consumer    
   
   
UE, SOCIAL SUMMIT: INSIEME PER LA CRESCITA E L´OCCUPAZIONE DI UNA MIGLIORE GOVERNANCE ECONOMICA  
 
Bruxelles, 22 Ottobre 2012 - Azione comune per una maggiore integrazione economica e una crescita forte e sostenibile, la coesione sociale e l´occupazione sono stati i principali punti all´ordine del giorno del Vertice sociale tripartito tenutosi il 18 ottobre a Bruxelles in preparazione del Consiglio europeo (18 e 19 ottobre). Vi hanno preso parte il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, il presidente della Repubblica di Cipro, Demetris Christofias - il paese che esercita la presidenza del Consiglio dei I ministri dell´Unione europea - il Commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, László Andor, e rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro a livello europeo (compreso il Ces, Businesseurope , Ceep e Ueapme). Vice Primo Ministro irlandese, Eamon Gilmore, il cui paese eserciterà la presidenza durante la prima metà del 2013, ha partecipato anche. "Inoltre, i partecipanti al vertice hanno discusso lo stato di avanzamento nella realizzazione del" patto per la crescita e l´occupazione "e discusso il ruolo delle parti sociali nella governance dell´Unione, e in particolare l´importanza il loro contributo a un ritorno alla crescita e all´occupazione. Barroso ha dichiarato: "L´europa deve accelerare l´attuazione del " patto per la crescita e l´occupazione sforzi di risanamento del bilancio deve essere compensata da riforme strutturali, la competitività e le misure di crescita compresi gli investimenti. Pubblico. Commissione ha proposto una serie di misure, tuttavia, troppo lento per essere adottato e attuato. Dovrebbe ora avviare un´azione immediata e decisiva per trovare la via della crescita sostenibile e l´occupazione e assicurare il sostegno la coesione sociale. Disoccupazione giovanile, che ha raggiunto livelli senza precedenti, dimostra crudelmente l´urgenza di tale azione e mi aspetto che il Consiglio europeo di mantenere le promesse che sono state fatte. Faccio inoltre appello agli Stati membri di avviare discussioni costruttive sui prossimi passi per una vera unione economica e monetaria ". Sottolineando il ruolo delle parti sociali a livello europeo, Andor ha detto: "La contrattazione collettiva e un forte dialogo sociale restano caratteristiche essenziali del nostro modello sociale europeo. Partecipazione delle parti sociali nella gestione economica dell´Unione a livello di Stati membri e dell´Unione è fondamentale per un nuovo slancio per il nostro lavoro viene soffiata verso una crescita e una ripresa guidata da lavoro. " Le parti sociali a livello europeo hanno sottolineato la necessità della partecipazione attiva dei rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro per l´attuazione dei programmi nazionali di riforma e, in generale, la governance dell´Unione. Hanno presentato una relazione sull´attuazione del programma di lavoro comune per il periodo 2012-2014, che prevede azioni congiunte in materia di occupazione giovanile, l´apprendimento per tutta la vita e la condotta delle politiche economiche e sociali del dell´Unione europea.  
   
   
L´EUREGIO NELLE POLITICHE DI INTEGRAZIONE DEGLI IMMIGRATI E DI CONVIVENZA - CONVEGNO IL 24 OTTOBRE A TRENTO  
 
 Bolzano, 22 ottobre 2012 - Il Gect "Euregio Tirolo-alto Adige-trentino" insieme a Cinformi, con la collaborazione di Eurac di Bolzano e Zemit di Innsbruck organizzano il convegno "Oltre la cittadinanza: identità, partecipazione e senso d´appartenenza. Il contributo dell´Euregio nelle politiche di integrazione degli immigrati e di convivenza in Tirolo, Alto Adige e Trentino" mercoledì 24 ottobre 2012, dalle ore 9.30, presso la Sala Rosa della Regione Trentino - Alto Adige, in via Gazzoletti 2, a Trento. L´obiettivo del convegno "Oltre la cittadinanza: identità, partecipazione e senso d´appartenenza. Il contributo dell´Euregio nelle politiche di integrazione degli immigrati e di convivenza in Tirolo, Alto Adige e Trentino" è quello di verificare in che modo l´Euregio possa contribuire all´integrazione degli immigrati ed alla convivenza in Tirolo, Alto Adige e Trentino favorendo, altresì, il processo di appartenenza oltre allo status di fatto di cittadino. Rinomati referenti italiani ed stranieri si occuperanno di fare chiarezza su queste tematiche. Il convegno, rivolto in primo luogo alle organizzazioni non governative, alle associazioni degli immigrati, agli addetti del settore sociale, ai rappresentanti politici locali nonché a tutti i sindaci, si svolgerà mercoledì 24 ottobre 2012 dalle ore 9.30 presso la Sala Rosa della Regione Trentino-alto Adige in via Gazzoletti 2, a Trento Aprirà i lavori l´Assessore alla Solidarietà Internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Giovanazzi Beltrami e parteciperà l´Assessore all´innovazione, informatica, lavoro, cooperative e finanze della Provincia autonoma di Bolzano Roberto Bizzo.  
   
   
TRASPARENZA: ON LINE IL BILANCIO DEL COMUNE DI MILANO PISAPIA: “UN PASSO IMPORTANTE PER LA PARTECIPAZIONE DEI MILANESI ALLA VITA DELLA CITTÀ”  
 
Milano, 22 ottobre 2012 - E’ stato presentato il 19 ottobre a Palazzo Marino dal Sindaco Giuliano Pisapia e dall’assessore al Bilancio Bruno Tabacci il primo Bilancio Trasparente 2012 del Comune di Milano. Un documento chiaro e agevole accompagnato da grafici e brevi commenti, da oggi consultabile direttamente attraverso il portale web del Comune di Milano. “Sono sempre più convinto che il tema della trasparenza nella lettura e nella comprensione del bilancio comunale sia un passo importante verso la partecipazione degli operatori finanziari e dei milanesi alla vita della città” cosi commenta il Sindaco Giuliano Pisapia. “Milano, inoltre, conferma con il bilancio contenuto in questo documento, di essere, nonostante la crisi e i tagli agli enti locali, una città virtuosa che rispetta e rispetterà il Patto di stabilità. Milano – prosegue il Sindaco - ha poi il più alto tasso di autonomia finanziaria e la più bassa pressione fiscale, non abbiamo infatti aumentato l’Imu prima casa e abbiamo l’addizionale Irpef più bassa d’Italia con la soglia d’esenzione più alta”. “Per la prima volta Milano si è dota di uno strumento utile sia alle istituzioni finanziare che alle società di rating per valutare in modo corretto il lavoro svolto dall’Amministrazione, evitando così i troppi giudizi sommari cui abbiamo assistito in questi anni”così l’Assessore al Bilancio Bruno Tabacci ha commentato la presentazione del Bilancio Trasparente. “Questo progetto – prosegue l’assessore – è solo il primo passo verso la realizzazione nei prossimi mesi di un bilancio comprensibile anche delle famiglie milanesi che devono avere chiara la fotografia di quanto viene loro richiesto e di quanto in cambio ottengono dall’amministrazione e dalle istituzioni pubbliche”. Il Comune di Milano – conclude Tabacci - si è posto quale obiettivo fondamentale la massima trasparenza nella gestione delle proprie risorse economico-finanziarie. Una delle prerogative fortemente volute da questa Amministrazione, tanto da essere assunta a funzione strategica per lo sviluppo della città, specie in una stagione come questa dove Istituzioni sono travolte da episodi legati a zone d’ombra nella gestione delle risorse”. Sul sito del Comune www.Comune.milano.it  è consultabile in formato Flash l’intero documento “Progetto Bilancio Trasparente 2012”.  
   
   
CITTÀ METROPOLITANA DI TORINO, SINDACI CONVOCATI OGGI IN PROVINCIA  
 
Torino, 22 ottobre 2012 - Primo “vagito” per la Città Metropolitana di Torino, il cui territorio coinciderà con l’attuale Provincia. Lunedì 22 ottobre, alle ore 16,30, in corso Inghilterra 7, nell’auditorium della Provincia di Torino, avverrà infatti l’insediamento della Conferenza Metropolitana. I 314 sindaci del Torinese sono stati convocati dal sindaco di Torino, Piero Fassino, e dal presidente della Provincia, Antonio Saitta, per avviare il percorso che porterà all’approvazione dello statuto entro il 31 ottobre 2013. Per razionalizzare e ridurre la spesa degli enti locali, è stato avviato, attraverso il decreto legge 95/2012, convertito dalla legge 135/2012, il processo per il riordino delle Province (art. 17) e per l’istituzione delle Città Metropolitane (art. 18). A partire dal primo gennaio 2014, la Provincia di Torino (così come le altre nove Province di Milano, Napoli, Roma, Bari, Venezia, Bologna, Reggio Calabria, Firenze e Genova) sarà soppressa e contestualmente nascerà la Città Metropolitana. Al nuovo ente territoriale sono state assegnate, oltre alle competenze attuali della Provincia, importanti funzioni: pianificazione territoriale e delle reti infrastrutturali, organizzazione e strutturazione dei servizi pubblici, mobilità e viabilità e promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale. Secondo il presidente della Provincia di Torino, Saitta, «solo restando grandi e forti si può competere in futuro. L’aggregazione è il processo che guida la riforma e che porterà anche all’auspicato rafforzamento di tutte le Province piemontesi. Il policentrismo della Provincia di Torino, la sua diversificazione economica e produttiva, gli investimenti fatti nel tempo sui servizi a rete - acqua, rifiuti, trasporti, energia - sono valori da conservare e difendere, senza rincorrere fantasiose ipotesi di rimescolamento dei territori che produrrebbero di sicuro diseconomie e costi aggiuntivi». L’obiettivo della legge è di erogare i servizi pubblici di prossimità aggregando i Comuni in unioni e i servizi di area vasta, mediante il nuovo ente intermedio della Città Metropolitana (prevista dal nuovo titolo V della Costituzione) che governi le reti di infrastrutture, la pianificazione territoriale, l’ambiente, l’edilizia scolastica e altri servizi sovracomunali. Si scommette dunque sull’aumento dell’efficienza, su economie di scala più grandi e sugli indispensabili risparmi nella spesa pubblica. Nella lettera di convocazione inviata ai 314 sindaci, il sindaco Fassino ed il presidente Saitta sottolineano che lunedì 26 verrà avviata «la fase costituente che dovrà porsi l’obiettivo di creare insieme un nuovo ente adeguato ai problemi complessi del nostro territorio, alle esigenze delle amministrazioni comunali, alle necessità e ai tempi del mondo economico produttivo locale. Ci attende un lavoro complesso che dovrà necessariamente concludersi con una semplificazione della pubblica amministrazione locale e una precisa definizione delle funzioni, evitando le attuali e spesso irrazionali sovrapposizioni».  
   
   
FIRENZE: CITTÀ METROPOLITANA, IL VICESINDACO NARDELLA: "NO ALL´ELEZIONE DIRETTA DEL PRESIDENTE" L´INTERVENTO ALL´ESSEMBLEA DELL´ANCI. APPELLO PER CAMBIARE LA NORMA SULLA NOMINA DEI PRESIDENTI DEI REVISORI DEI CONTI  
 
Firenze, 22 ottobre 2012 - Città metropolitana e autonomia dei Comuni, con un invito al ministro Cancellieri sul decreto ‘tagliaspese’: sono questi i temi principali dell’intervento che il vicesindaco Dario Nardella ha tenuto il 19 ottobre all’Assemblea nazionale dell’Anci a Bologna. “Per i Comuni la sfida dell’autonomia non può limitarsi ad una semplice rivendicazione di ruolo, ma ci chiama a dare senso e contenuto a questo impegno – ha detto Nardella – L’autonomia è una qualificazione di un modello democratico, e non un ostacolo al ruolo dei cittadini, che chiedono agli enti locali due cose fondamentali: interlocutori che rispondano e servizi adeguati. Questo rientra nel concetto di efficienza, che è un valore della nostra Costituzione: se lo dimentichiamo, noi corriamo il rischio di prestare il fianco alle pulsioni centralistiche”. E riguardo al ruolo e alle responsabilità dei Comuni, il vicesindaco ha rivolto un appello al ministro dell’Interno Cancellieri riguardo il decreto 174, il cosiddetto ‘tagliaspese’: “Cancelliamo il riferimento all’articolo 3 del decreto, dove si stabilisce che la nomina dei presidenti dei revisori dei conti dei Comuni sia fatta dai prefetti. Questa non è una risposta funzionale – ha sottolineato Nardella – Qui c’è la negazione del principio di democrazia che è un principio di responsabilità e autonomia: perché in questo modo si fornisce un alibi alle amministrazioni locali, negando il diritto-dovere degli amministratori di rispondere in prima persona ai cittadini, senza trincerarsi dietro la scusa ‘ma la scelta non l’ho fatta io’”. Parlando poi di città metropolitana, il vicesindaco ha osservato che si tratta di “uno strumento innovativo che i Comuni devono saper declinare, interpretare e utilizzare per una maggiore funzionalità. Se riusciremo a coniugare la novità della città metropolitana all’efficienza, potremo dare una risposta di democrazia ai cittadini, uscendo anche dall’equivoco dell’elezione diretta del presidente; equivoco che ci porterebbe ad un ritorno surrettizio delle Province, con una vanificazione di questo sforzo di modernità”.  
   
   
NUOVE PROVINCE, PARMA NON CI STA SERVE UN NUOVO NOME E LA SEDE DEVE ESSERE PARMA.  
 
Parma. 22 ottobre 2012 – In vista della riunione dell’Assemblea Legislativa regionale di lunedì prossimo che dovrà discutere e deliberare sul futuro delle Province, Vincenzo Bernazzoli presidente della Provincia di Parma interviene a commento dell’attuale fase. “Confermo l’apprezzamento per l’accorpamento della Provincia di Parma con quella di Piacenza e ribadisco l’idea che questa nuova realtà non può che essere il primo passo verso un ampliamento che comprenda anche Modena e Reggio Emilia, un progetto – dice Bernazzoli - per il quale già nei prossimi giorni partiremo con gli incontri”. Sulla questione del nome invece Bernazzoli esprime la propria contrarietà: “Non ritengo sia corretto chiamarci Provincia di Piacenza e Parma, una dicitura che non ha basi storiche e non è sostenuta da un accordo con i territori interessati. La discussione è ancora aperta e la scelta del Cal non può essere considerata definitiva. Occorre lavorare – secondo Bernazzoli - per una soluzione diversa che, a partire da una intesa fra i territori, riesca a rappresentare il senso dell’operazione che si sta facendo, cioè non una annessione di Parma nei confronti di Piacenza ma evidentemente nemmeno il contrario”. Sulla sede del nuovo soggetto istituzionale Bernazzoli ribadisce che “deve essere Parma, territorio che vanta tutti i parametri dettati dal Governo per il riordino. Infine un chiarimento sul bilancio della Provincia di Parma. “Voglio tranquillizzare tutti i cittadini di Parma e Piacenza – spiega Bernazzoli - Nell’ultimo decennio e precisamente dal 2003 al 2011 la nostra Provincia ha effettuato opere rilevanti, ad esempio quelle finalizzate all’adeguamento anche qualitativo della rete infrastrutturale e alla riqualificazione o nuova edificazione di scuole. I risultati sono sotto gli occhi di tutti – ricorda – Per questa imponente mole di interventi, che hanno significato per il territorio lavoro e sviluppo, sono stati investiti poco meno di 90 milioni di euro, attraverso mutui che la nostra Provincia si è potuta permettere perché abbiamo dimostrato nei fatti di garantire le entrate sufficienti per onorarli, mantenendo in perfetto equilibrio il bilancio dell’ente che si presenta all’appuntamento dell’unificazione con Piacenza in buone condizioni”.  
   
   
PER I CAPIGRUPPO LA PROVINCIA È DI PARMA E PIACENZA, DA PARMA UN ORDINE DEL GIORNO UNANIME INVIATO ALL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE  
 
 Parma, 22 ottobre 2012 – Si è conclusa il 19 ottobre con l’approvazione di un Ordine del giorno la riunione odierna della Conferenza dei capigruppo del Consiglio Provinciale di Parma, un incontro, come spiega lo stesso presidente Mario De Blasi, in cui “si è affrontato il tema della denominazione della nuova Provincia ma che della necessità di garantire le funzioni del nuovo soggetto istituzionale, salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti e procedere alla costruzione della nuova istituzione in modo da non creare una discontinuità amministrativa rispetto alle esigenze del territorio”. Nel documento approvato la Conferenza rivolge la richiesta all’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna, “a proporre per la nuova Provincia la denominazione “Provincia di Parma e Piacenza” oppure, in alternativa, una diversa denominazione purché condivisa da entrambe le realtà territoriali”. Ecco il testo I Capigruppo Del Consiglio Provinciale Di Parma In Modo Unanime - Premesso - che in data 25 settembre 2012 il Consiglio Provinciale di Parma ha approvato l’ordine del giorno “Per la nuova Provincia di Parma e Piacenza”; richiamato - quanto dichiarato nel succitato documento con l’obiettivo condiviso di istituire una nuova Provincia di Parma e Piacenza nell’ambito di un riordino dell’attuale assetto istituzionale; valutato - positivamente che il Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) nella seduta del 2 ottobre 2012 si è espresso favorevolmente per l’istituzione di una nuova Provincia per gli ambiti territoriali delle attuali Province di Parma e Piacenza; vista - la Deliberazione di Giunta Regionale n. 1444 dell’8 ottobre 2012, “Riordino degli ambiti territoriali delle Province ai sensi dell’art. 17, comma 3, del Decreto Legge 6 Luglio n. 95, convertito con Legge 7 Agosto 2012 n. 135”; appreso - che la succitata Deliberazione è stata iscritta come proposta all’ordine del giorno per l’approvazione dell’Assemblea Legislativa; considerato che nell’ambito della nuova delimitazione delle circoscrizioni territoriali delle Province ubicate sul territorio della Regione Emilia-romagna viene proposto l’accorpamento di una nuova Provincia denominata “Provincia di Piacenza e Parma; riconosciuto - che l’accorpamento di Parma e Piacenza non significa cancellazione delle singole identità ma creazione senza ruoli subalterni di una diversa organizzazione territoriale dello Stato per meglio rispondere alle esigenze di modernizzazione ed efficienza della pubblica amministrazione; dato atto - che la Provincia di Parma ha i requisiti richiesti dalla riforma per continuare ad esistere in modo autonomo e che, secondo il naturale ordine alfabetico, Parma viene prima di Piacenza; preso atto - che la Provincia di Piacenza intende indire un referendum per l’annessione alla Regione Lombardia, rendendo ancora meno logica la denominazione ipotizzata “Provincia di Piacenza e Parma”; ritenuto - che la denominazione della nuova Provincia debba tenere conto e valorizzare i dati storici, culturali, artistici, socio-economici territoriali; Invitano L’assemblea Legislativa Della Regione Emilia-romagna - a proporre per la nuova Provincia la denominazione “Provincia di Parma e Piacenza” oppure, in alternativa, una diversa denominazione purché .Condivisa da entrambe le realtà territoriali.  
   
   
BOLZANO: INCONTRO CON IL MINISTRO PASSERA: AUTONOMIA, AEROPORTO, MEMC, COMMERCIO  
 
Bolzano, 22 ottobre 2012 - Sono stati cinque i punti in agenda affrontati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dagli assessori Thomas Widmann e Roberto Bizzo il 18 ottobre nel colloquio con il ministro Corrado Passera a Bolzano: il rispetto delle regole dell´autonomia, il bando di concessione dei voli Bolzano-roma, Il futuro della Memc a Sinigo, il finanziamento della Rai e l´impugnativa del governo sulla legge provinciale di ordinamento del commercio. A margine del forum degli imprenditori il presidente Durnwalder e gli assessori Widmann e Bizzo hanno incontrato a Palazzo mercantile il ministro alle infrastrutture e allo sviluppo economico Corrado Passera. "Chiaramente abbiamo affrontato il delicato momento che attraversano i rapporti tra Roma e Bolzano", ha detto Durnwalder dopo il colloquio nel quale ha nuovamente assicurato al ministro che l´Alto Adige intende fare la sua parte per il risanamento delle casse statali. Durnwalder ha pero´ ribadito la richiesta che la trattativa si apra sull´ammontare della compartecipazione, lasciando poi mano libera alla Provincia di decidere come intervenire per raggiungere l´obiettivo concordato. Passera ha mostrato di comprendere la posizione della Provincia e ha sottolineato che le tensioni non sono nell´interesse di Roma e di Bolzano. "Ci ha assicurato che rappresentera´ questa posizione anche al governo", ha riferito Durnwalder. Il secono punto del colloquio ha riguardato il futuro dell´aeroporto di Bolzano, precisamente dei voli dal capoluogo alla capitale. "Le concessioni scadono a novembre, diventa quindi necessario prorogarle e contemporaneamente avviare il nuovo bando di gara", ha spiegato Durnwalder. Competente risulta l´autorita´ del volo civile Enac, manca pero´ ancora un parere dello Stato sul quale oggi presidente e assessori hanno interpellato il ministro per sbloccare la questione. Alto tema affrontato con Passera, il futuro della Memc a Sinigo. La giunta provinciale, in primis attraverso l´assessore Bizzo, sta facendo il possibile per salvare i posti di lavoro della fabbrica produttrice di silicio, ha ricordato Durnwalder. Si deve contare tuttavia anche sul fattivo sostegno dello Stato, "nel senso di agevolare l´accesso della Memc a tariffe dell´energia piu´ convenienti fino a quando Terna che gestisce la rete non ripristini il collegamento transfrontaliero al Brennero", ha aggiunto il Presidente. Su entrambe le questioni si e´ chiesto l´intervento del Ministro. Anche il nuovo ordinamento del commercio in Alto Adige, la cui legge istitutiva e´ stata impugnata dal Governo, ha visto uno scambio di idee tra il ministro Passera e la delegazione provinciale. Due i punti cruciali: il divieto del commercio al dettaglio nelle zone produttive e una regolamentazione che Roma giudica troppo restrittiva nell´orario di apertura dei negozi. Durnwalder ha ribadito le argomentazioni della Giunta legate alla tutela della rete dei negozi di vicinato e al rispetto dei principi provinciali in materia di urbanistica, che con un´apertura al commercio al dettaglio nelle zone produttive verrebbero notevolmente ammorbiditi. Passera ha ascoltato le ragioni della Provincia e assicurato di voler approfondire i due punti con le istanze competenti a livello statale. L´ultimo punto dell´incontro ha riguardato il finanziamento programmi Rai in lingua tedesca e ladina. "Se i tagli statali proseguono, presto la Rai non sara´ piu´ in grado di di garantire i programmi per le minoranze", ha detto Durnwalder che ha pertanto rinnovato la proposta di assunzione di tale finanziamento da parte della Provincia. "Potrebbe assicurare il futuro della programmazione Rai a Bolzano e allo stesso tempo alleggerire il bilancio statale." Al ministro Passera e´ stato chiesto di intervenire in tal senso a Roma per favovire lo sblocco della situazione.  
   
   
ANCI TOSCANA: COSIMI CONFERMATO COORDINATORE NAZIONALE DEI PRESIDENTI REGIONALI ANCI  
 
Firenze, 22 ottobre 2012 - Il sindaco di Livorno e Presidente Anci Toscana, Alessandro Cosimi, è stato riconfermato, giovedì 18 ottobre, coordinatore nazionale dei Presidenti regionali dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani. Alla Xxix Assemblea Anci in corso di svolgimento a Bologna, il sindaco di Livorno e presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi è stato confermato coordinatore nazionale dei presidenti delle Anci regionali. Il giudizio positivo sull’attività svolta da Cosimi in questi primi due anni di mandato è stato condiviso da tutti i presenti e, subito dopo, unanime è stato il voto espresso dai Presidenti regionali. “Riordino istituzionale, città metropolitane e problemi della finanza locale sono più che mai al centro dell’impegno delle Anci regionali – ha affermato il Presidente di Anci Campania e sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo – per cui abbiamo bisogno di rafforzare il nostro ruolo, nell’associazione e nel rapporto con le altre istituzioni; dal giudizio positivo di quanto fino ad ora fatto da Cosimi scaturisce la nostra proposta di riconferma.” Nel ringraziare gli altri presidenti per la rinnovata fiducia, Cosimi ha ribadito che “all’impegno richiesto da questa situazione di grandi difficoltà sociali ed economiche, i Comuni risponderanno con le ragioni di un comprensibile e lucido pessimismo, ma con la volontà di non lasciare solo nessuno dei propri cittadini e di continuare ad operare affinché i Comuni siano motori di sviluppo dei territori”.  
   
   
SFORAMENTO PATTO STABILITÀ. VENDOLA: "CONTRO LA RECESSIONE, POLITICHE ESPANSIVE"  
 
Bari, 22 ottobre 2012 - “Violare il Patto di stabilità è un atto di amore nei confronti delle nostre imprese, del nostro mondo del lavoro ed è un atto consapevole di ribellione politica contro le ricette monetariste e liberiste che stanno spingendo l’Europa verso una bufera recessiva e che stanno deprimendo in maniera sempre più drammatica l’economia italiana, profilando uno scenario da brivido per il 2013”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola nella conferenza stampa convocata il 17 ottobre, insieme con l’assessore all’Attuazione del programma Nicola Fratoianni, per illustrare alla stampa la delibera di Giunta approvata ieri con la quale di è deciso di procedere allo “sforamento controllato” del Patto di stabilità per consentire il cofinanziamento dei programmi europei ed immettere così risorse, entro la fine dell’anno, per circa 500 milioni di euro. “Pensiamo che oggi contro la recessione – ha spiegato Vendola - occorrano politiche espansive, politiche che sappiano dare tutela e ossigeno alle imprese e che sappiano salvaguardare le prospettive occupazionali. Quello che ha strozzato le imprese e il lavoro, è il totalitarismo della finanza, un liberismo che ha consentito ai mercati finanziari di diventare quei cannibali che hanno divorato l’economia reale, il mercato. È giunto il momento in cui ragioniamo con spirito di verità – ha proseguito Vendola - noi vogliamo liberare il più possibile le nostre imprese pugliesi dall’incubo del fallimento e dei conseguenti licenziamenti. Noi vogliamo fare una politica di sviluppo e di crescita, vogliamo aprire i cantieri, vogliamo dare una risposta concreta per salvaguardare le imprese e il lavoro insieme”. Insomma per Vendola dalla crisi si esce aprendo i cantieri. “Noi stiamo percorrendo una strada che fa riferimento – ha spiegato il Presidente - all’idea che dalla crisi si esce aprendo i cantieri salvaguardando le ragioni dell’impresa e le ragioni del lavoro insieme e forse colpendo le ragioni della finanza. Vorrei fare come ha fatto Roosevelt in America negli anni trenta contro la crisi, aprire tanti cantieri e dare tanti posti di lavoro. Noi non possiamo immaginare che la strozzatura, il cappio al collo del vincolo del patto di stabilità oltre che riguardare la spesa corrente riguardi anche la spesa in conto capitale perché non ha nessun fondamento logico né economico l’idea che si debbano bloccare i cantieri. E’ un paradosso. Non riusciamo a pagare gli stati di avanzamento dei cantieri in corso e non per mancanza di risorse ma per impedimento a spenderle. È una violenza che denunciamo da anni”.  
   
   
VERTENZA SARDEGNA - CAPPELLACCI A GOVERNO MONTI "PROCURA DE MODERARE"  
 
 Cagliari, 22 Ottobre 2012 - Un appello ai sindaci e a ciascun cittadino per "alzare insieme la voce, inviando un messaggio al governo con un’e-mail all’indirizzo centromessaggi@palazzochigi.It  (e per conoscenza al sottoscritto: presidente@regione.Sardegna.it ) con poche e significative parole: ´Procura de moderare, presidente Monti´". Inizia così l’appello del presidente Ugo Cappellacci ad un gesto simbolico nei confronti del Governo Monti, rilanciato dal governatore anche su facebook e twitter. "Lo Stato ha avviato un´aggressione senza precedenti all’Autonomia della Regione e, fatto ancor più rilevante, ai diritti dei Sardi. I provvedimenti del Governo contenuti nella legge di stabilità sono solo i più recenti soprusi - spiega il Governatore - di uno Stato che prima sottrae risorse agli enti locali e alla Regione, poi tenta di privarle delle loro funzioni ed infine si ritira, lasciando soli i cittadini, le famiglie le imprese. A questa logica – aggiunge Cappellacci - corrisponde altresì un tentativo subdolo di rivedere il Titolo V della Costituzione che ci farebbe tornare indietro di 70 anni nella storia". "In un momento in cui ci troviamo a difendere gli interessi della Sardegna sia in sede politica che giurisdizionale, anche i gesti simbolici assumono - conclude il presidente della Regione - un’importanza rilevante per significare che la vertenza Sardegna, in tutte le sue sfaccettature (dai trasporti, alla questione entrate, dal patto di stabilità ai tagli indiscriminati ed iniqui, che vanno a colpire il cuore della nostra società) è una battaglia di tutti i Sardi e di ciascuno".  
   
   
FIRENZE RIORDINO PROVINCE, BARDUCCI: “IL CONSIGLIO D’EUROPA METTE FINE ALLA CAMPAGNA DEMAGOGICA CONTRO LE PROVINCE”  
 
Firenze, 22 ottobre 2012 - Secondo il Consiglio d’Europa gli enti intermedi garantiscono economie di scala e accrescono efficienza ed efficacia dell´erogazione di servizi pubblici “Ci voleva il Consiglio d’Europa per far capire anche in Italia che gli enti intermedi, come le Province, garantiscono economie di scala e accrescono efficienza ed efficacia dell´erogazione di servizi pubblici”. Questo il commento di Andrea Barducci, Presidente della Provincia di Firenze, dopo l’approvazione quasi unanime del documento che dice no alla soppressione delle province e di tutti gli enti locali intermedi nei 47 Stati membri del Consiglio d´Europa. “La campagna contro le Province – afferma Barducci - ha segnato l’inizio di un periodo sciagurato per l’Italia in cui si è preferito ragionare per slogan, anziché esaminare serenamente la realtà delle cifre. Quando si è fatto credere agli italiani che le Province fossero enti inutili si è capito che la demagogia avrebbe preso il sopravvento su ogni altro tentativo di affrontare le questioni del riordino istituzionale con un minimo di razionalità. Ci voleva l’Europa per far capire anche ai più distratti che le riforme in corso sul tema delle Province "rischiano di provocare danni durevoli alla democrazia locale e regionale".  
   
   
UNCEM TOSCANA: PICCOLI COMUNI, FUSIONI VOLONTARIE E PIÙ AUTONOMIA DEI SINDACI  
 
Firenze, 22 ottobre 2012 - "Fusioni volontarie tra i comuni, e non imposte, ma soprattutto più autonomia perché così i sindaci dei piccoli hanno le mani legate", ha sottolineato ieri Mauro Guerra, coordinatore nazionale di Anci per i piccoli comuni, nel corso della seconda giornata della Xxix assemblea annuale dell’Anci a Bologna. Un tema, quello dei piccolo comuni, spesso al centro del dibattito anche in Toscana. E dalla Toscana il presidente di Uncem regionale, Oreste Giurlani, rilancia: "Guerra ha perfettamente ragione. Da tempo sostengo che mettere insieme più comuni può avere un senso, ma bisogna valutare caso per caso e ascoltare la volontà dei cittadini. Fondere territori troppo vasti e complessi è un non senso, farlo in realtà più piccole e territorialmente omogenee è una strada percorribile – sottolinea Giurlani – C´è poi un passo precedente a quello delle fusioni che riguarda la gestione associata delle funzioni, una scelta già effettuata e sulla quale si può investire di più". Giurlani insiste poi sul fatto che non si può andare avanti intervenendo in un settore così delicato sulla base delle emergenze economiche. Quanto al futuro, considerando che il 2013 si prospetta come un anno ancora più difficile di questo, Giurlani sposa la tesi di Guerra di un "sistema di cooperazione intercomunale sul modello europeo. Un modello nel quale, è bene saperlo – conclude il presidente di Uncem -, non si è mai messo in discussione il sistema delle autonomie territoriali”.  
   
   
MARCHE: INCONTRO CON IL MINISTRO PASSERA: IL PRESIDENTE SPACCA HA SOLLECITATO L’OPERATIVITA’ DELL’INTESA PER LA “VAL VIBRATA”.  
 
Ancona, 22 ottobre 2012 - Attivare presto il tavolo per il rilancio occupazionale e produttivo della Val Vibrata-val Tronto Piceno, per dare attuazione all’Intesa già sottoscritta tra le Regioni Marche e Abruzzo, le Province interessate e Invitalia: è la richiesta che il Presidente Gian Mario Spacca ha effettuato al Ministro dello Sviluppo Corrado Passera nel corso dell’incontro del 18 ottobre a Roma. Spacca ha evidenziato al Ministro che della vicenda è stato interessato il Sottosegretario De Vincenti, a cui i Presidenti delle due Regioni hanno formalizzato da tempo la richiesta di convocazione di un tavolo specifico nel quale condividere strategie di politica industriale e di sviluppo territoriale, in considerazione dell’unicità e dell’interdipendenza della grave crisi socio-economica delle comunità confinanti di Marche ed Abruzzo.  
   
   
VENDOLA REPLICA A CALDORO SU PATTO DI STABILITÀ: "SVOLTA DI POLITICA ECONOMICA"  
 
 Bari, 22 ottobre 2012 - “Nel corso della conferenza stampa di ieri, ho evitato in qualsiasi modo un confronto con le altre regioni, soprattutto con quelle meridionali e ancora di più con la Campania, una regione considerata maglia nera per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi europei. Sono convinto della inopportunità di ergersi a giudice nei confronti degli altri anche perché ritengo che ciascuna regione abbia le sue singole specificità e le sue singole problematiche. Purtroppo oggi constato che il Presidente Caldoro non la pensa come me e questo mi costringe a replicare”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in risposta al governatore della Campania Stefano Caldoro (intervenuto il 18 ottobre sul “Corriere del Mezzogiorno”) all’indomani della conferenza stampa di annuncio della scelta della Regione Puglia di sforare il Patto di stabilità per cofinanziare la spesa dei fondi comunitari. “Vorrei ricordare a Caldoro - ha continuato Vendola - che se la Campania non ha problemi sul Patto di stabilità dipende esclusivamente dai livelli di spesa comunitaria della sua Regione che si presentano molto più bassi rispetto a quelli pugliesi. La percentuale attuale di spesa certificata dei fondi europei per la Campania è 14,4% a fronte del target di spesa da raggiungere entro fine anno (31/12/2012) fissato al 21,1% mentre la percentuale certificata attuale dei fondi europei per la Puglia è di 25,6% a fronte del target di spesa da raggiungere entro la fine dell’anno del 34,8%. Basta guardare queste cifre per rendersi conto di come Caldoro non abbia problemi di Patto di stabilità rispetto alla Puglia. Con la scelta del mio governo - ha aggiunto il Presidente Vendola - di sforare il patto di stabilità, che rappresenta oggi la peggiore tra le politiche recessive, vogliamo dare un segnale forte a tutte quelle politiche intrise di liberismo e di monetarismo che oggi svelano il loro totale fallimento. Ma sono stupefatto ancora di più che in Italia, a differenza che nel resto del mondo dove almeno ci si chiede cosa sia meglio tra il fiscal compact recessivo e le politiche di espansione, tutta la classe dirigente, a prescindere dalla formazione, dalla cultura e dalla provenienza, sia concentrata solo sulle scelte di recessione piuttosto che su quelle di crescita, diventando quindi più liberisti dei liberisti e più monetaristi dei monetaristi e dimostrando nei fatti un provincialismo da paese ultimo della classe”. Per Vendola “dalla Puglia può partire una svolta di politica economica”. “Lo ripeto – ha detto Vendola - voglio fare come fece Roosevelt in America. Voglio aprire i cantieri e attuare politiche di espansione a favore delle imprese e del lavoro. Personalmente sono per i tagli alla spesa pubblica corrente e l’ho dimostrato in questi anni ridimensionando (di oltre un miliardo) il debito che la Puglia aveva nei confronti del sistema bancario e riducendo di molto la spesa corrente pugliese. Inoltre vorrei tranquillizzare Caldoro. Le assunzioni in sanità non entrano per nulla nelle cosidette mini sanzioni che il governo ci potrebbe applicare per il 2013. Lo sforamento del Patto di stabilità lo facciamo esclusivamente per garantire la spesa comunuitaria e, lo ripeto, in questo caso non c’è alcun effetto sulla sanità. Infine - ha concluso Vendola - vorrei che Caldoro comprendesse quanto la scelta della Puglia possa contribuire a fare bene anche alla Campania. Se noi non facessimo così infatti, andremmo in disimpegno automatico, dovremmo restituire le risorse a Bruxelles e faremmo un pessimo servizio oltre che alla Puglia anche alla Campania mettendo in crisi le politiche di coesione”.  
   
   
ELEZIONI: DISPONIBILE ELENCO CANDIDATI LISTE REGIONALI E PROVINCIALI  
 
Palermo, 22 ottobre 2012 - Nell´area documentazione, sul sito dell´ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana ( http://www.Regione.sicilia.it/presidenza/ufficiostampa ), sono disponibili gli elenchi dei candidati nelle liste regionali e provinciali per le elezioni del prossimo 28 ottobre..  
   
   
PARMA: CINQUE PROFESSIONI PER GUARDARE AVANTI NEL PIANO FORMATIVO 2012 UN’AZIONE SPERIMENTALE DI ALTA SPECIALIZZAZIONE, PROGETTATA E REALIZZATA CON IL DIRETTO CONTRIBUTO DELLE AZIENDE. 500MILA EURO L’INVESTIMENTO  
 
 Parma, 22 ottobre 2012 – Percorsi professionalizzanti ad elevata specializzazione, per aumentare la competitività delle aziende e anche, in questo modo, per potenziare il “valore aggiunto” del territorio, in un’ottica di sviluppo possibile. Percorsi progettati con il contributo fattivo delle aziende stesse, chiamate a individuare le “professionalità del futuro” guardando a “parole chiave” come innovazione, internazionalizzazione, diffusione delle tecnologie. È una delle novità più rilevanti del Piano di formazione professionale 2012 della Provincia di Parma: un’azione sperimentale innovativa già nel metodo che ne è alla base, visto che alle imprese non solo è stato chiesto di indicare le professionalità più necessarie (nel presente ma anche e soprattutto in prospettiva) per impostare un futuro di sviluppo per sé e per il territorio, ma anche di entrare direttamente nella stessa creazione delle attività formative, con un preciso contributo d’idee volto a rendere quelle attività più rispondenti alle richieste del mercato. Così la Provincia continua nel suo impegno sul lavoro, a fianco delle persone e delle aziende del territorio: in questo caso si dà una mano ai giovani, cercando di specializzarli su professionalità di punta e quindi di aiutarli a trovare, con più probabilità, un lavoro di qualità. Il tutto rientra nella seconda tranche del Piano di formazione professionale 2012 della Provincia: questa seconda tranche ha comportato un investimento di 1 milione e 900mila euro (con il contributo del Fondo sociale europeo) e con i suoi percorsi formativi toccherà oltre 800 persone. “Questo è un modo molto concreto di mettere insieme le idee e le capacità delle nostre imprese e dare insieme a loro qualità alla “risorsa umana” per poter fare quell’innovazione e quei prodotti che possono andare nel mondo, creando così reddito e nuova occupazione. Credo che sia un esempio di buon utilizzo delle risorse pubbliche, ed è la dimostrazione di come un ente come la Provincia ha inteso e intende dare il proprio contributo alla crescita e allo sviluppo del territorio”, ha detto nella presentazione di oggi in piazza della Pace il presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, che ha sottolineato il valore del sostegno alle imprese, tanto più in una realtà come la nostra: “L’impresa crea occupazione, crea lavoro. E in un momento come questo si avverte molto bene quanto è importante avere un lavoro”. “Questo è un esempio – ha aggiunto Bernazzoli – di come intendiamo noi si debba muovere un’istituzione sul territorio”. Circa 500mila euro (496.032) l’investimento complessivo della Provincia sul progetto (con il contributo del Fondo sociale europeo), nel quale sono coinvolte 44 aziende. I destinatari dell’iniziativa sono giovani diplomati o laureati, fino a 34 anni, iscritti in stato di disoccupazione ai Centri per l’impiego della Provincia di Parma: 64 i posti disponibili. Nel complesso 5 i percorsi formativi approvati (su 12 presentati): Disegnatore meccanico, Tecnico degli acquisiti e approvvigionamenti, Tecnologo di prodotto e di processo nella meccanica (settore materiale compositi), Junior export manager - tecnico commerciale marketing, Analista programmatore specializzato in soluzioni mobile Ios, Android e Windows Phone. Sono gestiti da 4 enti di formazione (Centro servizi Pmi, Cisita, Ecipar, Forma Futuro) e caratterizzati ciascuno dal coinvolgimento di un pool di imprese. Tra queste Dallara Automobili, Morris Profumi, Ocme, E-project, Tp Engineering, Casappa, Sygest, Omnia, Taroglass, Brain Bee, Gea Mechanical Equipment Italia. Le imprese parteciperanno anche alla fase di selezione dei candidati. “Con questo progetto abbiamo cercato, insieme alle imprese e al sistema della formazione professionale, di creare un circuito virtuoso tra due elementi chiave: da un lato aziende che guardano al futuro e hanno bisogno di capitale umano molto specializzato per coltivare le loro innovazioni, dall’altro giovani qualificati che sono alla ricerca di un lavoro e di una prospettiva professionale di qualità”, ha osservato l’assessore provinciale alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro Manuela Amoretti, che ha aggiunto: “È importante sottolineare che con questo progetto noi cerchiamo di raccogliere già adesso un messaggio molto forte che viene dall’Europa: il tema del lavoro del futuro, cioè l’idea di riuscire a costruire già ora le competenze che serviranno allo sviluppo non di oggi né di domani ma dei prossimi decenni”. Le iscrizioni sono aperte dal 17 ottobre al 23 novembre, negli enti di formazione che realizzano l’attività. Nel caso in cui le domande siano superiori ai posti disponibili verrà effettuata una selezione alla quale parteciperanno le aziende coinvolte. Per tutte le informazioni necessarie occorre rivolgersi direttamente all’ente di formazione che organizza il corso. I corsi partiranno indicativamente entro il 4 dicembre 2012. I 5 percorsi approvati sono stati illustrati ciascuno da un rappresentante del pool di aziende coinvolte. Del percorso “Tecnologo di prodotto e di processo nella meccanica” (gestito da forma Futuro) hanno parlato il presidente Gian Paolo Dallara e il Ceo Andrea Pontremoli di Dallara Automobili. “Noi siamo partiti tre anni fa con un’azione sperimentale, per avere persone che arrivando in azienda fossero immediatamente produttive. Con quest’iniziativa si prosegue nella stessa direzione, e sono contento di vedere che quell’idea si è propagata e coinvolge tante realtà”, ha spiegato Pontremoli. “In Italia abbiamo un sistema scolastico che funziona, ma le innovazioni non possono insegnartele a scuola. Questi corsi vanno in questa direzione, e cercano di cogliere le esigenze delle imprese”, ha detto Gian Paolo Dallara, sottolineando il valore della formazione continua. Sul percorso di “Analista programmatore specializzato in soluzioni mobile Ios, Android e Windows Phone” (gestito da Cisita) è intervenuto il titolare di E-project Stefano Polastri: “In una realtà in cui molti giovani imparano facendo, ci interessa che i ragazzi acquisiscano competenze precise e forti, molto specifiche, con una formazione mirata. Vogliamo lavorarci in maniera sedimentata e intensa, dando ai ragazzi spazio e forza”. Sul percorso “Junior export manager - tecnico commerciale marketing” (gestito da Ecipar) è intervenuto il vice presidente di Taroglass Dino Paini: “Abbracciamo questo progetto con grande entusiasmo, nella consapevolezza di quanto sia importante la formazione. Vogliamo avere persone giovani che hanno voglia di affrontare sfide nuove”. Del percorso “Tecnico degli acquisiti e approvvigionamenti” (gestito da Centro servizi Pmi) ha parlato il purchasing manager di Ocme Giovanni Cavallini: “La formazione è strategica, e purtroppo sugli approvvigionamenti non esiste né una scuola superiore specializzata né un’università. Per noi però si tratta di una funzione essenziale: una figura che sappia selezionare bene i fornitori e che abbia una gestione moderna dei rapporti con loro. Ecco perché quest’iniziativa ha per noi un grande valore”. Ultimo percorso, quello di “Disegnatore meccanico” (gestito da Centro servizi Pmi): “Non un disegnatore meccanico inteso in senso statico – ha spiegato Antonio Di Filippo di Tp Engineering - ma una persona in grado di lavorare in un ambiente dinamico in cui i software si aggiornano anno per anno e in cui si deve avere anche cognizione non solo del disegno ma anche dei tanti aspetti che stanno intorno al disegno”.  
   
   
REGIONE: FORMAZIONE PERSONALE, A SARDEGNA PREMIO BASILE  
 
Cagliari, 22 Ottobre 2012 - Importante riconoscimento per la Regione Sardegna alla Xi edizione del Premio nazionale Filippo Basile, intitolato alla memoria del dirigente della Regione Sicilia assassinato dodici anni fa. Nell´ambito del convegno Aif (Associazione italiana formatori), il progetto "Netfor – network per la formazione del sistema regionale della Sardegna", realizzato dall’Assessorato degli Affari generali, ha ricevuto il prestigioso premio speciale del comitato scientifico e il secondo premio assoluto per la sezione "reti formative". La manifestazione, che ogni anno assegna importanti riconoscimenti per valorizzare e diffondere le migliori esperienze formative realizzate dalle pubbliche amministrazioni italiane per i propri dipendenti, ha riservato anche alla Sardegna un encomio della Regione Sicilia per il progetto curato in collaborazione con gli enti e agenzie regionali e con l’assistenza tecnica del Formez Pa e del Centro Servizi per le Imprese. "Netfor – network per la formazione del sistema regionale della Sardegna" punta, infatti, a migliorare e razionalizzare la formazione del personale della Regione e degli enti attraverso lo sviluppo di una rete di collaborazione. L’obiettivo è potenziare l’efficacia e l’efficienza della formazione di tutto il sistema pubblico regionale, erogata con modalità integrate, contenendone i costi, elevandone e standardizzando la qualità del processo formativo. Questi riconoscimenti confermano l’impegno dell’Assessorato sulla formazione, che già nel 2009 aveva ottenuto una segnalazione di eccellenza con il progetto "Rinforzare il management pubblico nell’ambito del Programma di sviluppo delle competenze manageriali della Sardegna".  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, CONCLUSO A VILLA UMBRA CORSO SU “EMPOWERMENT” AZIENDALE  
 
Perugia, 22 ottobre 2012 - Sviluppare e apprendere nuove metodologie, prendendo esempio dal mondo della musica, per accrescere il potenziale personale e professionale, individuale e collettivo: è stato questo l´obiettivo del progetto "Empowerment aziendale, sette note per aumentare l´efficacia individuale e organizzativa" programmato dalla Regione Umbria e dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica. L´attività formativa, che si è conclusa oggi, ha previsto, in due giornate, quattro laboratori, ognuno finalizzato a lavorare su uno specifico obiettivo, ai quali hanno partecipato dirigenti e personale incaricato di posizione organizzativa delle Aziende sanitarie e ospedaliere umbre e dell´assessorato alla Sanità della Regione Umbria. Insieme a loro il docente Giorgio Fabbri (concertista, direttore d´orchestra, compositore, formatore) ha applicato il modello da lui ideato "Musicmind System" e il progetto formativo "Sound Genius" per la formazione manageriale e lo sviluppo personale, che tende a promuovere e a manifestare concretamente la capacità intuitiva e la creatività personale dell´individuo, sia in un contesto individuale che all´interno di dinamiche di "team-working", impiegando l´intelligenza musicale come modello e come risorsa. Punto di partenza del progetto (di cui per la Regione è responsabile Giuseppina Manuali, dirigente Staff Comunicazione della Direzione regionale Salute) è stata l´osservazione dei "comportamenti" creativi di grandi geni della musica. "Sono stati presi a riferimento quattro modelli - spiega il docente Giorgio Fabbri - attraverso l´ascolto e l´analisi di composizioni musicali: Bach per apprendere le strategie volte a definire obiettivi ben formati, Mozart per le strategie per favorire il cambiamento, Brahms per l´evoluzione personale e Charlie Parker per gestire gli imprevisti". Il docente, attraverso brani musicali suonati dal vivo, filmati, attività musicali coinvolgenti, ha portato i partecipanti a scoprire come il mondo della musica e dei musicisti offra conoscenze e strategie preziose, utili per ottimizzare e innovare le "performance" e favorire la crescita professionale della "leadership" e del "management". "La conoscenza e l´utilizzo di strumenti idonei a delineare un processo decisionale flessibile e adattabile ai mutevoli scenari che l´attualità ci propone è, oggi, la chiave", afferma l´amministratore unico della Scuola umbra di amministrazione pubblica, Alberto Naticchioni, annunciando che la Scuola sta programmando ulteriori sessioni del corso.  
   
   
UMBRIA: FORMAZIONE; AL VIA DUE CORSI PER DISOCCUPATI/INOCCUPATI; PREVISTE BORSE LAVORO, LE DOMANDE IL 22 ED IL 24 OTTOBRE  
 
Perugia, 22 ottobre 2012 - "Esperti in marketing, promozione, comunicazione e sponsorizzazioni nel settore dello spettacolo dal vivo" e "Progettista per il recupero energetico e ambientale del patrimonio edilizio esistente" sono i due corsi di formazione rivolti a disoccupati/inoccupati che, in scadenza rispettivamente il 22 ed il 24 ottobre, prevedono l´erogazione per la fase di esperienza pratica di sei mesi di una borsa lavoro di 800 euro mensili per ciascun allievo collocato in aziende del territorio regionale, oppure di mille euro mensili per ciascun allievo collocato in aziende fuori regione. Si tratta di percorsi formativi finanziati con risorse del Fondo sociale europeo nell´ambito del Programma operativo regionale Umbria Fse "Obiettivo competitività regionale e occupazione" 2007-2013 gestiti da Enti accreditati presso la Regione Umbria. In particolare il corso "Esperti in marketing, promozione, comunicazione e sponsorizzazioni nel settore dello spettacolo dal vivo", realizzato dalla Cooperativa Scuola Lavoro Umbria Società Cooperativa, è riservato a 15 allievi; 9 posti sono riservati a donne. La sede di svolgimento dell´attività d´aula sarà presso Associazione Forma.azione Srl - Via Catanelli, 23 - 06135 Ponte San Giovanni - Perugia. Il percorso inizierà presumibilmente entro il mese di dicembre 2012 e sarà interamente gratuito. I modelli per la stesura della domanda sono disponibili online sul sito di Cooperativa Scuola Lavoro Umbria, www.Cslumbria.net e presso la sede didattica situata presso Associazione Forma.azione srl - Via Catanelli, 23 - 06135 (Perugia). Il corso "Progettista per il recupero energetico e ambientale del patrimonio edilizio esistente", realizzato da Giove In Formatica srl, è riservato a 15 allievi; 8 posti sono riservati a donne. La sede di svolgimento sarà presso: Giove In Formatica srl - Via Luigi Catanelli 19 - 06135 Ponte San Giovanni (Pg). Il percorso inizierà presumibilmente entro il mese di novembre 2012 e sarà interamente gratuito. I modelli per la stesura della domanda sono disponibili presso: Giove In Formatica srl - Via Catanelli, 19 - Ponte San Giovanni (Pg), o scaricabili dal sito www.Gioveinformatica.it  Ulteriori informazioni possono essere reperite nel sito www.Formazionelavoro.regione.umbria.it  nell´area disoccupati/inoccupati> bandi/avvisi pubblici > bandi non ancora scaduti. Cliccando sul titolo del bando si apre un collegamento interattivo che porta ai relativo testo e alla modulistica utile per inoltrare la domanda.  
   
   
BOLZANO: I GIOVANI ED IL MONDO DEL LAVORO: OTTIMO SEGUITO PER IL 1° INCONTRO PUBBLICO DELLA CONSULTA GIOVANI ITALIANA  
 
Bolzano, 22 ottobre 2012 - Ottimo esordio per la Consulta Giovani in lingua italiana per il suo primo incontro pubblico, svoltosi mercoledì 17 ottobre 2012 presso la sede della Lub a Bolzano, che inaugura il trimestre dedicato ad approfondire il tema "I giovani e il mondo del lavoro". La Consulta giovani italianafungere da punto di riferimento per chi si occupa direttamente o indirettamente di questioni legate ai giovani - come la formazione, il lavoro, la famiglia, l´identità, ecc. - e diventare un laboratorio di idee e spunti da parte dei vari portatori di interesse per le politiche giovanili in Alto Adige applicando un modo di operare "partecipato". Si tratta di un obiettivo da raggiungere entro il 2014, coinvolgendo attivamente la società civile, l´amministrazione pubblica, il settore privato, le istituzioni, gli esperti, le associazioni - e tutti gli altri attori interessati a contribuire - in una ricerca mirata alla rilevazione delle attuali esigenze e aspettative del mondo giovanile, che aiutino a conoscere e capire lo stato dell´arte rispetto a questioni ritenute importanti per il mondo giovanile locale. A tal fine la Consulta giovani italiana organizza vari appuntamenti pubblici. Il primo era incentrato sul tema "I giovani e il mondo del lavoro: il mercato oggi e domani". Nell´aula dell´università di Bolzano più di 40 persone hanno ascoltato con interesse gli interventi di vari esperti partecipando con interesse e dando vita ad una discussione che si è protratta ben oltre l´orario di chiusura previsto Hanno preso parte alla serata studenti universitari, delle superiori, disoccupati, sindacalisti, imprenditori, attivisti di associazioni per la tutela di diritti, associazioni culturali, operatori dei centri giovanili e altri ancora Tra le tante idee ermerse grazie al contributo degli ospiti: l´importanza della conoscenza della seconda lingua, il ruolo chiave dell´esperienza dei tirocini e degli stage, la necessità di sviluppare le cosiddette "competenze trasversali", che consentono di relazionarsi con il mondo del lavoro anche e soprattutto dal punto di vista umano e sociale oltre che tecnico. Sul tema "L´attuale mercato del lavoro in Alto Adige e in Europa: cosa si possono aspettare i giovani?" si è soffermato Michael Mayr, Direttore dell´Ufficio Servizio Lavoro della Provincia. Come ha affermato,"per un buon rapporto di lavoro serve il sapere, manche il saper fare e il saper essere". Masera: "la scuola non può fornire da sola ciò che serve per essere un buon lavoratore: l´esperienza -anche attraverso i tirocini- è insostituibile" Christian Timpone, membro della Consulta Giovani, titolare di due aziende di famiglia, gestore di una attività alberghiera presso il comprensorio di Kronplatz, Presidente del gruppo giovani Alto Adige per la Cna (Confederazione Nazionale dell´Artigianato e della Piccola e Media Impresa) e membro del consiglio nazionale Cna, ha presentato la sua esperienza. Come ha detto: "fondamentale la formazione continua, la sperimentazione e la collaborazione in rete rompendo il tradizionale paradigma della concorrenza" Tanti i contatti raccolti, che serviranno per continuare il dibattito e l´approfondimento nei prossimi mesi, fino alla conclusione a dicembre del trimestre sul tema. Grazie ai questionari raccolti al termine della serata si hanno ora spunti per migliorare, ma anche la consapevolezza di un alto livello complessivo di interesse per la serata, con grande soddisfazione del gruppo della Consulta.  
   
   
PIEMONTE: CASSA IN DEROGA, SERVE UN NUOVO ACCORDO  
 
Torino, 22 ottobre 2012 - Al termine della riunione del 18 ottobre della commissione di concertazione, l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Claudia Porchietto, insieme a tutte le parti sociali lancia l’allarme sulla necessità di una nuova provvista di risorse per l’erogazione della cassa in deroga in Piemonte da qui alla fine dell’anno. “Abbiamo già superato ampiamente il numero delle domande di cassa in deroga dell’intero 2011 - ha dichiarato Porchietto - A più riprese abbiamo sottolineato al ministero del Lavoro la necessità di risorse aggiuntive, per l’esattezza richiedendo 100 milioni di euro, per coprire le nuove autorizzazioni da qui alla fine dell’anno, ma le nostre legittime istanze fino ad oggi non sono state recepite”. Entrando nel dettaglio, i lavoratori interessati sono più di 38.000 per un importo complessivo finora autorizzato a preventivo che sfiora i 300 milioni, tetto che verrà superato certamente entro il 2012. “Fin dalla prima richiesta - continuato l’assessore - abbiamo detto al ministero che, sulla base dei dati storici e dei monitoraggi, che il fabbisogno per il Piemonte sarebbe stato di circa 130/150milioni. Sino ad ora però ne abbiamo avuti solo 50. Il ministro Fornero ha più volte rassicurato le Regioni sulla copertura finanziaria per la cassa in deroga per tutto l’anno in corso; attendiamo che i suoi annunci si concretizzino al più presto con la firma di un nuovo accordo”.  
   
   
OCCUPAZIONE: LA COOPERAZIONE SOCIALE MODELLO SU CUI INVESTIRE A ROVERETO UN CONVEGNO SUL LAVORO DI CON.SOLIDA  
 
Rovereto, 22 ottobre 2012 - “Le politiche attive del lavoro trentine sono un modello esemplare a livello nazionale ed europeo. Eppure oggi, di fronte ad un profondo cambiamento del contesto, anche il Trentino non può permettersi di vivere di rendita: deve tornare ad innovare, anche dentro a misure europee finalmente favorevoli.” Con queste parole Olga Turrini, esperta di politiche del lavoro e della formazione, ha riassunto quanto emerso nell’incontro di apertura di “Capolavoro”, la giornata dedicata al lavoro si è tenuta il 18 ottobre a Rovereto. Un appuntamento di riflessione e confronto sul tema lavoro organizzato da Con.solida in collaborazione con Agenzia del Lavoro, Progetto Manifattura ed Euricse, a cui ha partecipato anche l´assessore provinciale Alessandro Olivi. “La principale misura che l’Agenzia del Lavoro attua da 20 anni per sostenere l’ingresso nel mondo del lavoro di persone svantaggiate e deboli – ha affermato Antonella Chiusole dirigente generale dell’Agenzia del Lavoro - è l’Intervento 18. Nato nel 1992 e diventato modello di eccellenza in Europa, l’Intervento 18 sostiene attraverso le cooperative sociali la reintegrazione nel mondo del lavoro di invalidi fisici o psichici, ex detenuti, persone con problemi di dipendenza alle spalle o segnalati dai servizi sociali. Nel ventennio 1992-2012 sono state 959 le persone (prevalentemente uomini) che hanno compiuto un percorso di inserimento lavorativo: ad oggi, ben il 51% di questi continua a lavorare (in cooperativa (245) e i rimanenti sono occupati in altre aziende (225). I contributi erogati – limitati e decrescenti nel tempo – sono finalizzati al sostegno all’assunzione dei lavoratori svantaggiati, alla parziale copertura del costo del lavoro delle figure professionali dedicate all’inserimento lavorativo (tutor, responsabili sociali), alla formazione e consulenza". "Contributi che non sono venuti meno, anzi sono aumentati – ha sottolineato la Chiusole – nei momenti di crisi, come quello del 2010 e del 2011, duranti i quali l’erogazione è stata complessivamente di circa 1 milione e 500 mila euro. Oggi sono 19 le cooperative sociali di inserimento lavorative coinvolte, distribuite in buona parte del Trentino anche se rimangono territori scoperti." “Il mercato negli ultimi anni è però profondamente cambiato – ha precisato Antonella Chiusole - pertanto è necessario adattare gli strumenti a sostegno dell’occupazione. Oggi, infatti, il mercato del lavoro è più duttile; non solo aumenta la disoccupazione, ma diminuisce l’occupazione, ossia mancano posti di lavoro. I nuovi disoccupati sono soprattutto maschi - perché i settori con l’occupazione in calo sono in particolare quelli delle costruzioni e del manifatturiero. Si perde il lavoro anche in età avanzata e c’è quindi una richiesta per rientrare nel mercato più dilatata. Richiesta che arriva con più frequenza anche da parte di persone svantaggiate o deboli. Ad esempio ci sono più disabili che vogliono un’occupazione: nel 2011 erano 1800 quelli iscritti ai sensi della Legge ‘68; oggi sono 1950, qualche anno fa erano 1200.” Preziose indicazione arrivano dall’Europa: secondo Olga Turrini bisogna fare massa critica, concentrando gli obiettivi e rafforzando le politiche che le devono perseguire. L’impresa sociale sta assumendo, dentro questo nuovo contesto, un ruolo che non ha mai avuto finora: sta diventando, come emerge anche dalla programmazione dei futuri finanziamenti, una priorità dentro alle politiche europee data la tenuta occupazionale di questo modello. Ora è necessario agire per valorizzare le sue potenzialità e rispondere alle criticità, come quella del finanziamento. Secondo Felice Scalvini, co-presidente di Cooperatives Europe, per guardare al futuro serve che le imprese, soprattutto le imprese cooperative, collaborino e non competano, costruendo piani di imprese di gruppo e gestendo insieme le relazioni con il territorio e le istituzioni locali. Inoltre, secondo Scalvini, serve una finanza innovativa che consenta di far fruttare al meglio le risorse in calo, il che significa ridurre i contributi a fondo perduto e promuovere fondi di rotazione che sostengano lo sviluppo. “L’intervento 18 – ha precisato ancora Felice Scalvini - ha creato un’occasione unica e preziosa a livello nazionale ed europeo. Le istituzioni trentine possiedono la ricchezza di un sistema intergrato di imprese vocate all’inserimento lavorativo e una forte struttura di politiche che, tuttavia, dovranno essere affinate anche in vista di un quadro europeo finalmente favorevole. Tutto questo permetterà, se si vorrà farlo, di rilanciare l’impresa sociale come strumento di inserimento lavorativo verso un nuovo orizzonte, embrione di un’ iniziativa politica e di sviluppo che può avere la stessa portata di Manifattura Domani.” “Era proprio necessario – ha chiesto Alessandro Olivi, assessore all’industria, artigianato e commercio della Provincia autonoma di Trento – che arrivasse una crisi così devastante per rimettere al centro dell’attenzione la questione di un’economia sostenibile e inclusiva e di imprese impegnate per la qualità della vita dei cittadini? Il Trentino è stato fino ad oggi lungimirante, considerando nelle politiche che impresa, lavoro e socialità non possano essere disgiunti. Oggi, però, di fronte all’inevitabile e progressivo calo delle risorse pubbliche le istituzioni devono fare un passo indietro lasciando spazi al privato e al privato sociale che riescono ad ottenere risultati come quelli che sono stati presentati questa mattina.”  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, A BOLOGNA UN SEMINARIO SULL’EDUCAZIONE DI GENERE  
 
Bologna, 22 ottobre 2012 – “I cambiamenti culturali sono processi che vanno sostenuti e accompagnati con un confronto costante e aperto di idee”. Così l’assessore regionale alle Pari opportunità ha aperto i lavori del seminario su “Uguali, diversi? Educare bambine e bambini tra famiglie e servizi in Emilia-romagna”, che si è svolto oggi in Regione, nato dalla collaborazione tra gli assessorati alle Pari opportunità e alle Politiche sociali e il Dipartimento di Scienze dell’educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna. “Per contrastare gli stereotipi e le discriminazioni occorre promuovere un cambiamento culturale che è tanto più necessario oggi, in questo momento di crisi, perché una società in rapido e continuo cambiamento ha ancora più bisogno di punti di riferimento”, ha aggiunto Bortolazzi. “Oggi siamo, tuttavia, di fronte ad una nuova sfida: l’importanza e l’urgenza di proseguire sul percorso avviato, pur in presenza di risorse finanziarie in forte contrazione. Il seminario rappresenta una tappa di un lungo percorso che, dopo il lavoro fatto con le scuole medie e superiori, ci permette di confrontarci sull’educazione dei più piccoli e sulle relazioni tra bambini e bambine in famiglia e nei servizi educativi e scolastici. Confidiamo che, anche attraverso la nostra attività di divulgazione, l’attenzione al contrasto agli stereotipi di genere possa rientrare nell’attività ordinaria dei percorsi educativi e formativi”. La ricerca Durante i lavori sono stati presentatati gli esiti della ricerca “Stereotipi di genere, relazioni educative e infanzie”. Promossa dalla Regione e realizzata dal Csge (Centro di studi sul genere e l’educazione del Dipartimento di Scienze dell’educazione), l’indagine ha coinvolto coordinatori pedagogici, educatori di nidi e dei centri per bambini e genitori, insegnanti di scuola per l’infanzia, operatori di centri per le famiglie, oltre a genitori, nonni e bambini. La ricerca ha raccolto - tra il 2011 e il 2012 - quasi 3.000 questionari rivolti alle famiglie e più di 500 questionari somministrati a educatori e insegnanti; ha portato a incontri, sull’intero territorio della regione Emilia-romagna, con personale educativo e famiglie svolgendo 36 focus group a cui hanno partecipato oltre 250 persone. Ne emerge una visione articolata e complessa, non priva di ambivalenze ma anche di novità: permangono visioni fortemente stereotipate dei ruoli di genere che distinguono nella vita adulta donne e uomini ed emergono forme diverse di genitorialità e di rapporti tra i generi, idee e visioni in cambiamento nell’educare al maschile e al femminile. Un tratto comune attraversa tutti gli interlocutori: il desiderio di ripensare in modo nuovo l’educazione di genere. La presentazione della ricerca proseguirà domani dalle ore 9 alle ore 14, con il seminario "Generi in relazione: famiglie, scuole e servizi educativi 0/6. Una ricerca tra prospettive pedagogiche e analisi socioculturale" che si terrà nell´Aula Magna del Dipartimento di Scienze dell´educazione "Giovanni Maria Bertin" dell´Università di Bologna (via Filippo Re 6, Bologna). Maggiori informazioni sono sui siti internet: http://www.Csge.unibo.it  e http://www.Allapari.regione.emilia-romagna.it/       
   
   
FAMIGLIA: CONVEGNO A UDINE PIANO INTERVENTI  
 
Trieste, 22 ottobre 2012 - Il Piano regionale degli interventi per la famiglia 2012-2014, approvato il 18 ottobre dalla Giunta regionale, è stato presentato il 20 ottobre, nel corso di un convegno che luogo a Udine, nell´Auditorium della Regione di via Sabbadini. L´evento, che è servito anche a lanciare il nuovo logo promozionale, si è chiuso con le conclusioni dell´assessore regionale alla Famiglia, Roberto Molinaro, e numerosi interventi di specialisti del settore (i professori Carlo Beraldo e Corrado Candian, Maria Guglielmi dell´Area servizi sociali ed integrazione socio sanitaria, Patrizia Cappelletti della Cattolica di Milano, Roberta Sartor del servizio Politiche per la famiglia). Tutte inerenti ad un tema al centro dell´attenzione politica perché, come afferma l´assessore "investire per la famiglia significa investire per il futuro", le relazioni serviranno ad evidenziare i pilastri portanti di un piano redatto "nella convinzione che i nuclei familiari abbiano un ruolo più che mai fondamentale nella società moderna, specie in relazione ai compiti di cura ed educazione dei figli". "La famiglia rappresenta il paradigma, la misura attraverso cui vanno inquadrati non solo gli investimenti per il suo sostegno ed accompagnamento - spiega Molinaro - ma anche le azioni destinate alla tutela della salute, alla protezione sociale, alle scelte per la casa in un´ottica di impegno per la qualità della vita ed il benessere di ciascuno di noi". Il piano, in sintonia con quello nazionale deliberato dal Consiglio del ministri lo scorso 7 giugno e con quanto emerso nel novembre 2010 a Milano, in occasione della Conferenza nazionale della famiglia, tiene comunque conto in via prioritaria del contesto relativo alla comunità regionale, influenzato da fattori demografici e condizionamenti sociali ed economici. Entità in continuo cambiamento ed evoluzione sulla spinta della storia e di variabili indotte da fattori quali il dilatarsi dei tempi di istruzione-formazione, i nuovi ruoli della donna, la modifica degli stili di vita, la famiglia rimane "il primo e più rilevante ammortizzatore sociale, il luogo di riferimento dei valori della società ed un fondamentale soggetto economico" osserva Molinaro. Sul territorio regionale all´1 gennaio 2011 le famiglie residenti erano 558.786 a fronte di una popolazione di 1.235.808 unità. Posto che nel confronto con il 2001 l´aumento della popolazione è stata del 4,6 per cento, quello delle famiglie corrisponde invece al 10,7 per cento, con situazioni molto differenziate per provincia. Se nel periodo considerato a Udine e Pordenone le famiglie sono aumentate rispettivamente del 13 e del 18,3 per cento a fronte di una media nazionale del 13,2 per cento, a Gorizia l´incremento è stato inferiore alla media regionale del 10,7 per cento, mentre a Trieste la situazione risulta sostanzialmente invariata.