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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Dicembre 2012
Politica
PARLAMENTO EUROPEO, UNA VERA UNIONE ECONOMICA E MONETARIA: I DEPUTATI EVIDENZIANO LA POSTA IN GIOCO  
 
 Strasburgo, 12 dicembre 2012 – Oggi I leader dei gruppi politici del Pe discutono a partire dalle 09.20, il prossimo Consiglio europeo, con il Presidente della Commissione, José Manuel Barroso e il viceministro cipriota per gli Affari europei, Andreas Mavroyiannis. Il Consiglio europeo sarà dedicato principalmente a concordare una tabella di marcia verso la piena unione economica e monetaria e dovrebbe anche cercare di appianare le divergenze tra gli Stati membri sulla legislazione di vigilanza del sistema bancario, per consentire l´avvio dei negoziati con il Parlamento. Anche se per i deputati e solo un progetto  a lungo termine dell´Unione europea servirà a affrontare efficacemente la crisi, in linea con il progetto che ha permesso all´Ue di aggiudicarsi il Premio Nobel per la pace.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: COMMISSIONE PER I BILANCI CONFERMA ACCORDO SU 2012/2013 MANOVRA FINANZIARIA  
 
Strasburgo, 12 dicembre 2012 - Sei miliardi di euro per pagare le bollette nel 2012, priorità per la crescita e l´occupazione nel bilancio del prossimo anno e una strategia per far fronte alle carenze di pagamento nel 2013. Queste sono le parti principali del pacchetto di bilancio formalmente adottate dalla commissione per i bilanci nella serata di Lunedi. Il passo finale è la votazione in seduta plenaria il Mercoledì. Il pacchetto ora formalmente approvato dalla commissione, dopo la sua approvazione politica in commissione Martedì scorso, prevede un bilancio per il 2013 un valore 132.800.000.000 € di pagamenti e € 150.900.000.000 di impegni. Questo bilancio ammonta a 0,99% del reddito lordo dell´Unione nazionale (Rnl) a pagamenti e 1,13% del Rnl dell´Ue in impegni. Questo è meno che il bilancio 2012 (tra cui modifica budgets1-6), per le quali le percentuali sono 1,05% e 1,15% rispettivamente. Più soldi per sostenere la crescita e l´occupazione - In seguito alle richieste di deputati al Parlamento europeo, gli importi sotto la competitività voce sono aumentati del 4,8% complessivo rispetto al livello 2012 per impegni, in particolare per il 7 ° programma quadro per la ricerca (+6,4%), le reti transeuropee (un aumento del 6,3%) e il la competitività e l´innovazione programma quadro (un incremento del 9,6%). Il bilancio degli Esteri è anche più grande, con il 1,9% in più rispetto impegni nel 2012, la maggior parte dei quali è destinato a sostenere la Palestina. Per ulteriori dettagli sulle varie rubriche, vedi link a destra. Pagare le bollette del 2012 - Gli stati membri possono solo essere d´accordo a pagare € 6 miliardi di il 9000000000 € necessari per pagare i conti in sospeso che devono essere risolte entro la fine di quest´anno. Al fine di garantire che il resto delle fatture sono pagate il più presto possibile, le tre istituzioni promettono, come parte della transazione, di proporre (Commissione) e di adottare (Consiglio e Parlamento) un bilancio rettificativo con il "solo scopo di copertura del 2012 sospesa sinistri "nei primi mesi del 2013. Far fronte a carenze attesi nel 2013 - Come nel bilancio dello scorso anno, la somma pattuita per i pagamenti è inferiore di stima della Commissione dell´importo necessario. Sulla base degli impegni assunti dall´Unione europea - e concordato da tutte le parti - il denaro messo da parte per il 2013 probabilmente non sarà sufficiente. Tutte e tre le istituzioni quindi promettono di monitorare attivamente l´utilizzo dei fondi nel corso dell´anno e, se necessario, a proporre (Commissione) e di adottare (Consiglio e Parlamento) un bilancio rettificativo per soddisfare il deficit previsto. La globalizzazione fondo aidfor sette paesi - L´accordo sul bilancio rettificativo per il 2012 rende ora possibile per mobilitare aiuti formalmente globalizzazione per i lavoratori disoccupati in sette paesi: Spagna, Finlandia, Danimarca, Italia, Svezia, Austria e Romania. Fino a quando è stato raggiunto un accordo sui soldi in più per il 2012, questi fondi sono stati bloccati a causa di una mancanza di denaro. Queste applicazioni saranno inoltre confermata dalla Casa completa il Mercoledì. Il Consiglio ha formalmente approvato il pacchetto il Giovedi, 6 dicembre.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO APPROVA IL NUOVO BREVETTO UE  
 
Strasburgo, 12 dicembre 2012 - Gli inventori dell´Ue potranno finalmente a breve ottenere un brevetto unitario. Dopo oltre 30 anni di discussioni, il nuovo regime taglierà i costi di un brevetto Ue fino all´80%, rendendolo competitivo nei confronti di Usa e Giappone. I deputati hanno ottenuto la riduzione dei costi per le piccole e medie imprese e disegnato il nuovo sistema per rispondere alle loro necessità, in un compromesso con il Consiglio approvato martedì. L´italia, insieme alla Spagna, non partecipa alle nuove regole. In tre votazioni distinte, i deputati hanno approvato il cosiddetto "pacchetto brevetto" (brevetto unitario, regime linguistico e tribunale unico). "La proprietà intellettuale non deve fermarsi ai confini. Il cammino verso l´introduzione di un brevetto Ue è stato lungo e difficile, ma alla fine ne è valsa la pena", ha dichiarato Bernhard Rapkay (S&d, De), relatore per il regolamento che crea il brevetto unitario. "Il voto di oggi è una buona notizia per l´economia Ue e in particolare per le piccole e medie imprese (Pmi) europee", ha aggiunto. Il sistema di brevetti attuale "É una vera e propria tassa sull´innovazione", ha affermato l´italiano Raffaele Baldassarre (Ppe), relatore per il regime linguistico del nuovo brevetto unitario. "Misure specifiche di compensazione totale per le traduzioni e una protezione giuridica supplementare in caso di accuse di contraffazione" sono state introdotte su richiesta del Parlamento, ha poi aggiunto. Il Presidente della commissione affari giuridici Klaus-heiner Lehne (Ppe, De), relatore sull´accordo internazionale che crea il tribunale unico, ha detto: "La gente in Cina ci sta dicendo che non possiamo avere un mercato unico e non un brevetto unitario". Con le nuove regole, "tanti ostacoli alle Pmi saranno superati", ha concluso. Protezione meno cara e più efficace - Il nuovo brevetto sarà meno caro e più efficace del sistema attuale nel proteggere le invenzioni di persone e imprese. Il nuovo sistema offrirà automaticamente protezione in tutti i 25 Stati membri che partecipano, tagliando cosi i costi per le aziende Ue e migliorandone la competitività. Quando il nuovo sistema sarà a pieno regime, il nuovo brevetto potrebbe costare solo €4.725, rispetto ai €36.000, secondo stime della Commissione europea. Come ottenere un brevetto unitario? Qualsiasi inventore potrà richiedere un brevetto unitario all´Ufficio europeo dei brevetti. Il brevetto sarà disponibile in inglese, francese e tedesco. Le domande dovranno essere redatte o accompagnate da una traduzione in una di queste tre lingue. Contributo del Parlamento per abbassare i costi - Il Parlamento ha ottenuto che le spese di traduzione siano totalmente rimborsate per le Pmi, le organizzazioni no profit, le università e le organizzazioni pubbliche di ricerca con sede nell´Ue. I deputati hanno anche garantito che le tasse di rinnovo, che rappresentano una grossa fetta delle spese complessive, siano stabilite a un livello che tenga conto delle necessità particolari delle Pmi, per far sì che esse possano beneficiare dei costi ridotti. Entrata in vigore - L´accordo internazionale che crea il tribunale unico entrerà in vigore il 1° gennaio 2014 o dopo che Francia, Germania e Gran Bretagna, più altri 10 paesi, ne abbiano completato la ratifica. Gli altri due atti entreranno in vigore dal 1° gennaio 2014 o dalla data di entrata in vigore dell´accordo internazionale. La Spagna e l´Italia sono per il momento escluse dal nuovo regime di brevetti, ma potranno scegliere di parteciparvi in qualsiasi momento.  
   
   
SECONDO LA CORTE DEI CONTI EUROPEA, “I PROGRAMMI DELL’UE PER L’INTEGRAZIONE DEI CITTADINI DI PAESI TERZI RISENTONO DELLA COMPLESSITÀ DEL DISPOSITIVO E DELLA MANCANZA DI COORDINAMENTO TRA I FONDI”  
 
Lussemburgo, 12 dicembre 2012 - Contribuire alla piena integrazione nelle nostre società di chi proviene da paesi esterni all’Ue riveste un’importanza prioritaria nell’agenda politica dell’Ue e degli Stati membri. Una nuova relazione speciale della Corte dei conti europea valuta se il Fondo europeo per l´integrazione (Fei) e il Fondo europeo per i rifugiati (Fer) contribuiscano efficacemente all´integrazione di questi cittadini di paesi terzi. La Corte ha riscontrato che, nonostante siano visibili risultati positivi a livello dei singoli progetti sottoposti ad audit, i sistemi creati per misurare il successo dei Fondi si sono rivelati inadeguati. La concezione del programma ne ha compromesso l’efficacia e il coordinamento con altri Fondi dell’Ue è stato carente. La Corte raccomanda, tra l’altro, la semplificazione del dispositivo di programmazione e una valutazione globale delle esigenze di integrazione, indipendentemente dal fatto che i migranti abbiano la nazionalità dell´Ue o di paesi terzi. Sulla scorta di tale valutazione, dovrebbe essere concepita un´apposita struttura del Fondo/dei Fondi. Il Fondo europeo per l´integrazione e il Fondo europeo per i rifugiati, che sono parte del programma Solid, sono soggetti alla gestione concorrente della Commissione e degli Stati membri. La Corte ha constatato che la Commissione o gli Stati membri non potevano valutare il contributo dei fondi Solid all´integrazione perché gli Stati membri oggetto dell´audit non avevano fissato valori-obiettivo o indicatori adeguati per i loro programmi annuali. La relazione intermedia della Commissione sui risultati ottenuti e sugli aspetti qualitativi e quantitativi dell´attuazione, basata sulle relazioni fornite dagli Stati membri, non conteneva informazioni sufficienti che consentissero di valutare e gestire i Fondi. A livello dei singoli progetti, sono stati osservati risultati positivi, ma che non costituiscono necessariamente un successo a livello più generale, non da ultimo perché il tasso di esecuzione complessivo nel 2007 e 2008 è stato inferiore al previsto. “L´efficacia dei Fondi è stata ostacolata dalla concezione del programma Solid, che risulta essere frammentario, oneroso e non adeguatamente coordinato con altri fondi Ue” ha affermato Milan Martin Cvikl, Membro della Corte responsabile della relazione. “Abbiamo riscontrato tanti aspetti che possono essere migliorati e sono lieto che la Commissione abbia già proposto importanti modifiche della normativa relativa al prossimo periodo di programmazione, che potrebbero rendere più efficace l’integrazione dei cittadini di paesi terzi.”  
   
   
L´UNIONE EUROPEA SOSTIENE LA PROMOZIONE DEI DIRITTI UMANI IN MAROCCO  
 
Bruxelles, 10 dicembre 2012 - La Commissione europea ha adottato il 10 dicembre un programma di € 2,8 milioni di euro per il Marocco per sostenere l´azione di due istituzioni chiave per la protezione e la promozione dei diritti umani Diritti in Marocco: il Consiglio Nazionale dei Diritti Umani (Cndh) e la Delegazione Interministeriale per i Diritti Umani (Ihrl). Le priorità dell´Unione europea, il rafforzamento dello stato di diritto e il rispetto dei diritti umani sono due dei principali impegni assunti dal governo marocchino nel piano d´azione per l´attuazione dello stato avanzato congiuntamente negoziato con l´Unione europea. Gli sforzi Dalla fine del 1990, tra cui il Marocco ha visto la sottoscrizione di un numero sempre maggiore di convenzioni internazionali sui diritti umani. Nel 2011 ha portato all´adozione di una nuova costituzione. Si dedica un numero significativo di principi che garantiscono il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. La nuova Costituzione ha contribuito a istituzionalizzare e aumentare i poteri di talune istituzioni attive nel campo della protezione e della promozione dei diritti umani. Štefan Füle Commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, ha dichiarato: "Con questo nuovo programma, l´Unione europea dimostra l´importanza che attribuisce ai diritti umani e il sostegno senza intende prenotare il Cndh e Ihrl nell´adempimento delle loro rispettive missioni. Progressi successivi valori fondamentali molto più vicino Marocco dell´Unione europea nel settore dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto. " La Cndh Ihrl e sono destinati a svolgere un ruolo importante nella protezione e promozione dei diritti umani negli anni a venire. Tra le attività che saranno finanziate includere lo scambio di esperienze e buone prassi con le istituzioni europee, con esperienza e un mandato simile. La cooperazione tra il Marocco e l´Unione europea a rafforzare la democrazia e il rispetto dei diritti umani è parte di un insieme dinamico. Questo è stato particolarmente incarnato attraverso il sostegno alla creazione di un piano d´azione nazionale per la democrazia ei diritti umani, così come il monitoraggio del processo di riconciliazione nazionale dare attuazione alle indicazioni per l´equità e la riconciliazione. Per ulteriori informazioni Sito web della Direzione Generale per lo sviluppo e della cooperazione - Europeaid http://ec.Europa.eu/europeaid/index_fr.htm    
   
   
TUNISIA : UE ADOTTA NUOVO PROGRAMMA PER SOSTENERE LA TRANSIZIONE DEMOCRATICA  
 
Bruxelles , 12 dicembre 2012 - L´ Unione europea (Ue) ha approvato un nuovo programma di assistenza finanziaria per la Tunisia, che mira a sostenere il processo di transizione democratica e di attuare alcune delle priorità recentemente concordato tra l´Unione europea e la Tunisia nel in partenariato privilegiato. Štefan Füle Commissario europeo per l´allargamento e la politica europea di vicinato, ha dichiarato: " Con questa seconda fase di sostegno all´accordo di associazione e la transizione, la Commissione esprime la sua fiducia nella il processo di transizione dopo la rivoluzione. " Ha aggiunto: "Oltre a sostenere gli sforzi delle autorità tunisine per sostenere le conquiste della rivoluzione democratica, l´Unione europea aiuterà gli attori della società civile che hanno un ruolo fondamentale da svolgere nella creazione di una regola di diritto La definizione di ordine pubblico, di rispetto dei diritti umani, la libertà di associazione, di espressione e la libertà dei media. " Ammontano a 15 milioni di euro, questo programma è la continuazione del primo programma per sostenere l´accordo di associazione e la transizione (P3at) 10 milioni di euro è stato adottato nel marzo 2012 che già previsto il finanziamento di otto azioni prioritarie nei seguenti settori: processo costituzionale, la lotta contro la tortura, il supporto per la radio tunisina, la prevenzione della violenza contro le donne, la tutela dei migranti / richiedenti asilo, nonché del processo il recupero dei beni parenti di valuta del clan dell´ex presidente Ben Ali congelati nelle banche all´estero, dopo la caduta del regime nel mese di gennaio 2011. Essa agisce anche come una continuazione di due programmi che hanno sostenuto il processo di modernizzazione: il programma di sostegno per l´attuazione dell´accordo di associazione (P3a) € 20.000.000 adottato nel 2002 che comprendono il finanziamenti per 17 partite e sostenere l´attuazione del programma dell´accordo di associazione e il quartiere di Piano d´azione (P3a2) ha adottato nel 2007 e dotato di 30 milioni di euro, che ha particolare il finanziamento 19 partite,. Il nuovo programma finanzierà gemellaggio istituzionale con le amministrazioni degli Stati membri, ma anche l´assistenza tecnica e aiuti per rafforzare la capacità dei governi, delle istituzioni pubbliche e gli attori della società civile, i partner indispensabili per successo della transizione democratica. Il programma mira a sostenere l´attuazione dell´accordo di associazione e del piano d´azione del partenariato privilegiato, recentemente approvato dal Consiglio di associazione Ue-tunisia.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA AUMENTA GLI AIUTI DI SOCCORSO IN MALI  
 
Bruxelles, 12 dicembre 2012 - La Commissione europea aumenterà la sua risposta alla crisi umanitaria in Mali di € 20 milioni. Dopo l´approvazione da parte delle autorità di bilancio dell´Unione europea, il finanziamento aggiuntivo porterà aiuti umanitari dell´Unione europea di Mali a € 101 milioni nel 2012. Con il nuovo finanziamento, la Commissione mira a stimolare i soccorsi in tutte le parti del Mali, in particolare nel Nord, così come nei paesi vicini in cui i profughi del Mali sono fuggiti a causa del conflitto. Aiuti europei è stato speso per portare cibo, acqua e servizi igienico-sanitari, rifugio, protezione della salute e per i maliani più vulnerabili, in particolare i bambini, le donne e gli anziani. "Mentre tutti gli occhi sono sul conflitto nel nord del Mali, è essenziale che noi portiamo il back focus sulla crisi umanitaria affrontato dal suo popolo", ha detto Kristalina Georgieva, commissario europeo per la cooperazione internazionale, gli aiuti umanitari e la risposta alle crisi. "Milioni di maliani hanno un disperato bisogno di aiuto urgente e alleviare la loro sofferenza deve essere la nostra priorità numero uno. Grazie a un´azione tempestiva e coordinata siamo riusciti quest´anno ad evitare una catastrofe che minaccia la vita di 18 milioni di persone in tutto il Sahel. Ma anche come lavoriamo di più per garantire che una simile crisi non può accadere di nuovo, con la costruzione di resilienza alle catastrofi naturali come siccità, ci impegniamo che questo lavoro non vada a scapito della risposta alle emergenze quando e dove è necessario. E ´per questo motivo che In questo momento stiamo mobilitando un supplemento di € 20 milioni per il Mali ". Ha esortato tutte le parti in crisi di rispettare l´imparzialità e la neutralità delle agenzie umanitarie che lavorano attualmente, nonostante la mancanza di sicurezza si trovano ad affrontare per portare sollievo alle vittime. Nel mese di ottobre, un operatore umanitario locale è stato ucciso in Niger e cinque dei suoi colleghi sono stati rapiti da militanti vicino al confine del Mali. "Senza un accesso sicuro e protetto per gli operatori umanitari il nostro aiuto non può salvare coloro le cui vite sono ora in bilico", ha aggiunto il commissario Georgieva.  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE IL SOSTEGNO DEL PARLAMENTO EUROPEO A FAVORE DI LEGAMI PIÙ STRETTI CON L´AMERICA CENTRALE E LA CONCLUSIONE DI NUOVI ACCORDI COMMERCIALI CON IL PERÙ E LA COLOMBIA  
 
Bruxelles, 12 Dicembre, 2012 - Il Commissario alto rappresentante dell´Ue Catherine Ashton ed europeo per il Commercio, Karel De Gucht ha accolto ieri con favore il sostegno fornito dal Parlamento europeo a un importante accordo politico ed economico con l´America centrale ( Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panama) e un importante accordo commerciale con il Perù e la Colombia. La maggioranza dei deputati al Parlamento europeo (America Centrale: 557 voti a favore, Perù / Colombia: 486 voti favore ) ha parlato a favore di questi accordi, che contribuiranno a rafforzare i legami commerciali, la crescita economica, lo sviluppo sostenibile e l´integrazione regionale. A proposito dell´accordo di associazione Ue-america centrale, Catherine Ashton, Alto rappresentante dell´Unione europea, ha dichiarato: "Sono lieto che il Parlamento europeo ha approvato l´accordo di associazione Ue-america centrale. On in base a principi e obiettivi comuni, come la democrazia, i diritti umani e lo sviluppo inclusivo e sostenibile, l´Unione europea ei suoi partner dell´America centrale hanno raggiunto un accordo globale, che si concentra tre pilastri complementari -. Dialogo politico, cooperazione e commercio Grazie a questo accordo, si otterrà un rafforzamento del dialogo politico e la cooperazione efficace su un´ampia gamma di questioni a livello regionale. Questi importanti strumenti ci permettono di migliorare lavorare insieme nella creazione di una maggiore integrazione regionale e più profonda. In questo senso, ci auguriamo che il nostro impegno verso i principi e gli obiettivi uscirà rafforzata. Vedo l´ora di loro ratifica e la loro entrata in vigore il più presto possibile. " "La luce verde oggi dal Parlamento europeo sarà aprire i nostri mercati per creare opportunità di business e di generare crescita e posti di lavoro nell´Unione europea, il Perù e la Colombia, ma anche in tutto il America centrale ", ha detto Karel De Gucht, commissario europeo per il commercio. "Inoltre, sono convinto che questi accordi commerciali non può essere valutato solo in euro o in dollari. Rappresentano molto di più, perché forniscono un quadro per uno sviluppo sociale sostenibile attraverso il commercio nella regione. " In base al trattato di Lisbona, il Parlamento europeo deve dare il suo consenso agli accordi commerciali e di associazione Ue e agire come co-legislatore con il Consiglio per le questioni commerciali. Aujourd ´ Oggi, ha anche commentato il regolamento di applicazione della clausola bilaterale di salvaguardia degli accordi, che forniscono una rete di sicurezza per le imprese dell´Ue in caso di picchi di tensione e nocivi importazioni dai paesi interessati.  
   
   
RIMESSE DEI LAVORATORI ESPATRIATI NELL´UE-27 CIRCA 40 MILIARDI DI EURO TRASFERITI DAI LAVORATORI ESPATRIATI NEI LORO PAESI DI ORIGINE NEL 2011  
 
 Bruxelles, 12 Dicembre 2012 - Nella Ue-27 , denaro inviato dai migranti verso il loro paese d´origine, di solito chiamato "rimesse dei lavoratori espatriati" 1 , è pari a € 39,1 miliardi nel 2011, in crescita del 2% rispetto al 2010. Queste cifre comprendono sia i flussi intra-ed extra-Ue27 Ue27. Flussi extra-Ue27 , che rappresenta circa i tre quarti del totale delle rimesse dai lavoratori espatriati, sono aumentati del 3% a 28,5 miliardi, mentre i flussi intra-Ue27 è rimasta sostanzialmente stabile a 10,7 bn. Tra gli Stati Uniti gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, le rimesse dei lavoratori espatriati sono stati i più importanti nel 2011 in Francia(9,7 miliardi di euro o il 25% delle rimesse totali dalla Ue27 ), in Italia (7,4 miliardi o 19%), in Spagna (7,3 miliardi o 19%), in Germania (3,0 miliardi di euro o 8%) e Paesi Bassi (1,5 miliardi di euro o 4%). In cinque Stati membri, la quota delle rimesse extra-Ue27 nel totale variava dal 64% inFrancia e 83% in Italia . Questo comunicato stampa pubblicato da Eurostat, l´ufficio statistico dell´Unione europea , presenta i dati due raccolti nelle statistiche della bilancia dei pagamenti. Rimesse dei lavoratori espatriati, il flusso totale degli Stati membri dell´Ue dei 27 miliardi di euro
2009 2010 2011
Totale flusso di rimesse dai lavoratori espatriati 36,7 38,3 39,1
Intra-ue * 9,9 10,6 10,7
Extra-ue flussi * 26,8 27,7 28,5
* i flussi intracomunitari: importi trasferiti da uno Stato membro dell´Unione europea in un altro Stato membro dell´Unione europea Extra-ue flussi: M ounts trasferiti da uno Stato membro dell´Ue in un paese al di fuori dell´Ue Fonte: Eurostat Rimesse dei lavoratori espatriati, i flussi dagli Stati membri dell´Ue-27, in milioni di euro
20 10 201 1
Totale i Ntra-eu27 e xtra-Eu27 Totale i Ntra-eu27 e xtra-Eu27
Ue-27 * 38263 10555 27708 39139 10671 28468
Belgio 447 52 394 511 67 443
Bulgaria 7 1 6 7 2 5
Repubblica Ceca 689 404 285 740 434 306
Danimarca c c c c c c
Germania 3035 987 2048 2977 1006 1970
Estonia 3 2 1 3 3 1
Irlanda c c c c c c
Grecia 1081 97 984 922 145 777
Spagna 7198 c c 7268 c c
Francia 9813 3542 6271 9661 3508 6153
Italia 6572 1225 5347 7394 1230 6165
Cipro 116 55 61 105 38 67
Lettonia c c c c c c
Lituania 100 56 43 191 86 106
Lussemburgo 69 55 15 73 60 13
Ungheria 71 37 33 70 39 30
Malta c c c c c c
Paese Paesi Bassi 1492 383 1109 1531 432 1099
Austria 767 418 349 749 360 389
Polonia 46 11 35 59 0 46
Portogallo 567 86 481 586 91 495
Romania 206 106 100 168 76 92
Slovenia 25 0 25 26 0 26
Slovacchia 3 2 1 7 6 1
Finlandia 18 7 11 18 7 11
Pelle scamosciata 20 0 20 21 0 21
Regno Unito : : : : : :
Croazia 73 31 43 55 24 31
Fonte: Eurostat
 
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL IEMONE: CANONI IDRICI E BUDGET DEGLI UFFICI DI COMUNICAZIONE DI PRESIDENTE E ASSESSORI SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI ESAMINATI L’11 DICEMBRE DALLA GIUNTA REGIONALE.  
 
Torino, 12 dicembre 2012 - La riunione è stata coordinata dal presidente Roberto Cota. Canoni idrici. Su proposta dell’assessore Roberto Ravello viene disposto il rinvio al 1° gennaio 2014, per evitare nuovi costi alle imprese interessate, della triplicazione del canone per le utenze che utilizzano per fini diversi dal consumo umano acque riservate a tale uso o erogate a terzi mediante impianti di acquedotto che hanno carattere di pubblico interesse. Uffici di comunicazione. Nell’ottica di un più stringente contenimento dei costi dell’ente, come proposto dall’assessore Giovanna Quaglia il budget degli uffici di comunicazione del presidente e degli assessori viene ridotto per il 2013 del 15% rispetto alla cifra stanziata per il 2012. Sono inoltre stati approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, la proposta al Consiglio regionale per la modifica del Regolamento edilizio tipo che porti ad una univoca definizione di sottotetto non agibile, al fine di permetterne l’uniformazione ai singoli regolamenti comunali soprattutto per il calcolo della superficie lorda utile della costruzione, nonché le varianti ai piani regolatori di Bruzolo (To) e Torrazzo (Bi); - su proposta dell’assessore Barbara Bonino, la determinazione delle tariffe unitarie della navigazione interna valide per il 2013; - su proposta dell’assessore Michele Coppola, una modifica dello statuto del Castello di Rivoli che dispone che la composizione del consiglio di amministrazione sia ridotta da dodici a cinque membri; - su proposta dell’assessore Paolo Monferino, la proroga al 31 dicembre 2013 degli accordi che regolamentano i rapporti tra aziende sanitarie, Croce Rossa e associazioni di volontariato aderenti all’Anpas; - su proposta dell’assessore Claudia Porchietto, la proroga al 30 giugno 2013, utilizzando le disponibilità residue, delle attività previste dai piani provinciali per l’occupazione dei disabili e l’assegnazione alla Provincia di Asti (l’unica ad aver esaurito le risorse assegnate) di 100.000 euro quale anticipo della successiva programmazione in modo da garantire la continuità delle attività in corso.  
   
   
FONDI UE: CHIODI, SUPERATI OBIETTIVI DI SPESA DEL POR-FESR  
 
L´aquila,  12 dicembre 2012  - La Regione Abruzzo ha superato gli obiettivi di spesa del Por-fesr 2007-2013. Ad attestarlo è l´Autorità di gestione della Regione, Antonio Sorgi, che ha certificato in 149 milioni 142 mila euro la spesa" effettivamente sostenuta" al dicembre 2012. "Si tratta di un risultato importante - ha detto il presidente della Regione Gianni Chiodi - perché si attesta ad una quota superiore al target di spesa che ci aveva indicato l´Unione europea nel periodo di riferimento. In questo modo siamo certi di evitare qualunque tipo di disimpegno e dunque la perdita dei fondi. È un dato - prosegue Chiodi - che conferma il grande lavoro politico e amministrativo che è stato portato avanti dalla Regione Abruzzo e che necessariamente si riflette in termini di credibilità e affidabilità nei rapporti con l´Unione europea". L´attestazione di spesa, elaborata secondo i 10 punti prescrittivi imposti dai regolamenti della Comunità europea, viene presentata in anticipo rispetto al 31 dicembre 2012 come tempo massimo fissato dal regolamento comunitario. Nel dettaglio, l´Autorità di gestione ha certificato spese sostenute in cinque aree: per Innovazione e Imprenditorialità la spesa sostenuta, al netto dei ritiri e dei recuperi, è di 39 milioni 569 mila euro; per Sostenibilità ambientale è di 12 milioni 801 mila euro; per Sviluppo territoriale è di 30 milioni 933 mila euro; per l´Assistenza tecnica è di 5 milioni 911 mila euro; per Recupero e rivitalizzazione economica e sociale del territorio colpito dal sisma è di 59 milioni 935 mila euro.  
   
   
PIANO COESIONE - CAPPELLACCI, INFRASTRUTTURE-ISTRUZIONE-SERVIZI CURA PRIORITÀ SARDEGNA  
 
Roma, 12 Dicembre 2012 - Con la riprogrammazione dei fondi del Piano di Azione Coesione la Sardegna persegue due obiettivi: in primo luogo, contribuire al progresso nazionale e promuovere lo sviluppo del mercato interno attraverso la realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto, soprattutto ferroviario; in secondo luogo, creare le condizioni per il conseguimento di standard nazionali ed europei nei servizi essenziali per i cittadini, nei campi della scuola, giustizia, sicurezza, acqua e rifiuti, cura degli anziani e dei bambini, sanità, trasporto. L´ha spiegato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, intervenendo stamane a Palazzo Chigi alla presentazione della riprogrammazione del piano di azione coesione. "Le risorse - ha evidenziato Cappellacci - sono state destinate rafforzare la strategia regionale di sviluppo sulle priorità afferenti ad alcuni settori specifici: Trasporti, Servizi di cura, Istruzione. Le scelte adottate dalla Regione Sardegna sono finalizzate ad affrontare le criticità accumulate in passato e a valorizzare nel contempo le opportunità condivise con l’Ue e con il Governo nazionale. Per quanto riguarda le infrastrutture - ha aggiunto il Presidente -, oltre che sulla rete ferroviaria, abbiamo puntato sulla strada Sassari-olbia, che rappresenta da tempo una vera e propria emergenza nazionale e che vogliamo diventi da simbolo negativo ad emblema del riscatto della nostra isola. In questo modo intendiamo promuovere l’attrattività e la competitività del territorio regionale, attraverso politiche di riqualificazione e livellamento degli squilibri territoriali, volte alla valorizzazione dell’ambiente costruito e naturale e al miglioramento della qualità della vita delle aree urbane e delle zone territoriali svantaggiate". Particolare attenzione - ha aggiunto il Governatore - é stata rivolta ai temi dell´Agenda Digitale e alla pubblica istruzione, con il progetto innovativo Scuola Digitale, che vede la Regione Sardegna come modello sul piano nazionale. Tra l priorità vi sono anche I "Servizi di cura", che soprattutto nelle aree più disagiate dell´isola, concorrono a migliorare le condizioni di vita delle persone anziane e/o disagiate e la qualità della vita dei loro familiari. La Regione - ha sottolineato - ha stanziato 35 milioni di euro per interventi di domotica volti a migliorare la qualità della vita delle persone disabili e per interventi di adeguamento di "Case della Salute". "Quello compiuto fin qui é un percorso - ha concluso il Presidente - che, grazie alla leale collaborazione istituzionale, giunge a risultati concreti determinanti e che apre prospettive importanti per il futuro della nostra Regione".  
   
   
ENTI LOCALI. DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA 9 MILIONI PER RAFFORZARE I SERVIZI DELLE UNIONI DEI COMUNI.  
 
Bologna, 12 dicembre 2012 – Nove milioni di euro per aiutare le Unioni di Comuni a erogare servizi ai cittadini, alle imprese e al territorio, a rafforzare l’attività della polizia municipale e la copertura telematica. A tanto ammontano le risorse statali e proprie trasferite dalla Giunta regionale alle forme associative (Unioni di Comuni). Obiettivo: ridurre le differenze tra le varie zone dell’Emilia-romagna. “La Regione sostiene da tempo che la via giusta per far fronte alle minori risorse pubbliche è quella di favorire l’associazionismo fra Comuni - spiega la vicepresidente Simonetta Saliera - e questi interventi sono la naturale conseguenza di questa convinzione. Le risorse stanziate dalla Regione serviranno tanto a favorire l’associazionismo e la gestione associata di servizi tra Comuni, quanto a sostenere politiche attive sul territorio”, aggiunge Saliera. “Si tratta di un forte sostegno al lavoro e alle imprese perché è evidente che 9 milioni di euro produrranno un effetto volano molto positivo”. In allegato l’elenco dettagliato per provincia e per forma associata  
   
   
POVERTÀ; IL 14 DICEMBRE PRESENTAZIONE QUINTO RAPPORTO UMBRIA  
 
Perugia, 12 dicembre 2 012 - “Gi squarci di vita sociale che ci vengono dalle analisi sulla povertà di questo Quinto Rapporto possono aiutarci non solo a produrre politiche sociali ed istituzionali, ma anche a tenere un’etica pubblica e personale, con la schiena dritta, e a rendere più forte un pensiero critico, in una fase nella quale, nei tanti risorgenti ‘populismi’, si rischia di ottundere lo sguardo e l’ascolto”: è quanto si legge nella postfazione del presidente Aur Claudio Carnieri al Quinto Rapporto sulle povertà in Umbria che, realizzato dall’Agenzia Umbria Ricerche (Aur), verrà presentato venerdì 14 dicembre, dalle ore 9.30, nel Salone d’Onore di Palazzo Donini, a Perugia. Il Rapporto, “orientato a leggere – come scrive Carnieri – la specifica realtà dell’Umbria”, verrà illustrato da Paolo Montesperelli (consulente scientifico di Aur) e da Elisabetta Tondini (responsabile area economia e sociale di Aur). Seguiranno alcuni interventi finalizzati a descrivere “scenari ed approfondimenti” su temi riguardanti le relazioni tra la Povertà e: crisi internazionale, deprivazione, universo Caritas, sistema scolastico e di mobilità sociale, detenzione e politiche di contrasto del fenomeno. Alla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e al Presidente della Conferenza Episcopale Umbra, Gualtiero Bassetti, spetteranno gli interventi conclusivi. I lavori saranno presieduti dal presidente Aur, Claudio Carnieri, ed introdotti dall’assessore regionale al welfare e all’istruzione, Carla Casciari.  
   
   
LAVORO IN SARDEGNA: APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE PER SVILUPPO E CRESCITA  
 
Cagliari, 12 Dicembre 2012 - "Questo accordo conferma l’impegno profuso dalla Regione nei confronti dell’Alta formazione, tema chiave per la crescita e lo sviluppo della Sardegna." E’ il commento dell’assessore del Lavoro, Antonello Liori, dopo la firma sull’Accordo quadro per "Apprendistato di Alta formazione e Ricerca", sottoscritto ieri mattina con le Università di Cagliari e Sassari e le parti sociali (sindacati, associazioni datoriali e di categoria, cooperative). "Dopo quello professionalizzante, per la prima volta parte anche l´apprendistato di alta formazione e ricerca, riservato a giovani tra i 18 ed i 29 anni, che si affianca al ‘Master and back’ ed al programma "Master in Sardegna" - ha aggiunto Liori - In un periodo di forte crisi occupazionale è necessario adeguarsi ad un mercato del lavoro in continua evoluzione e l’apprendistato rappresenta uno strumento importante per la formazione e l’occupazione dei giovani. Con convinzione abbiamo inserito l’apprendistato nella programmazione delle politiche attive per il lavoro, insieme ai tirocini e ad altre iniziative per l’autoimprenditorialità, predisponendo così una moderna offerta formativa per le giovani generazioni. Iniziativa che ci pone tra le Regioni all’avanguardia in Italia, grazie ad un importante sforzo di elaborazione e programmazione concertata con le Università sarde e le parti sociali. Stiamo realizzando un modello Sardegna: fare sistema per fare formazione, in stretto rapporto di collaborazione con le agenzie formative e le associazioni di categoria, affinché anche questo strumento sia una componente essenziale dello sviluppo." "L´alta formazione è uno strumento idoneo a favorire la qualificazione e lo sviluppo del capitale umano - ha concluso l’assessore Liori - consapevoli del suo elevato valore strategico e delle esigenze di professionalizzazione del mondo produttivo. Una buona programmazione finalizzata alla creazione di professionalità di livello eccellente crea condizioni favorevoli a un più facile inserimento nel mercato del lavoro. Tema che, vista la crisi occupazionale nell´Isola, è da considerare di grande attualità e rappresenta un importante investimento in prospettiva."  
   
   
LOMBARDIA, ´PONTE GENERAZIONALE´, I LAVORATORI ANZIANI FANNO POSTO AI GIOVANI  
 
Milano, 12 dicembre 2012 - Sostenere la solidarietà tra generazioni, assumendo giovani con contratti di apprendistato - o anche a tempo indeterminato - attraverso la riduzione di orario di lavoratori vicini all´età pensionabile a seguito di proposta dell´azienda. Regione, Assolombarda E Inps - E´ questo l´obiettivo del Protocollo d´intesa "Ponte generazionale", firmato dall´assessore all´Occupazione e Politiche del lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea, dal presidente di Assolombarda, Alberto Meomartini e dal direttore regionale dell´Inps, Giuliano Quattrone. L´iniziativa, sperimentale, avrà durata triennale e coinvolgerà le imprese associate ad Assolombarda nei territori di Lodi, Milano e Monza. Part Time In Cambio Di Assunzioni Di Giovani - I destinatari dell´accordo sono i lavoratori e le lavoratrici a cui manchino non più di 36 mesi per il conseguimento del diritto alla pensione disponibili - in accordo con l´azienda sulla base di reciproca volontarietà - a convertire il rapporto da tempo pieno a tempo parziale, orizzontale o verticale, con una riduzione dell´orario fino al 50%, e giovani da inserire in azienda in età compresa fra i 18 e i 29 anni (inoccupati, disoccupati, percettori di ammortizzatori sociali in deroga, iscritti alle liste di mobilità). "Ancora una volta Regione Lombardia - ha spiegato Aprea - diventa modello a livello nazionale sull´attivazione di politiche attive per il lavoro. Per poter mettere in atto questa azione il Ministero del Lavoro ha modificato una legge e ha stanziato 40 milioni di euro in modo che anche altre Regioni possano realizzare lo stesso intervento. Dimostriamo ancora una volta di essere in grado di innovare e proporre le politiche migliori". "Si tratta di una esperienza - ha proseguito Aprea - che ha un alto valore. Questo ´ponte generazionale´ ha innanzitutto un significato valoriale importante in un momento in cui la disoccupazione giovanile comincia a colpire anche la Lombardia. E´ molto significativo inoltre che partner pubblici e privati si mettano insieme per offrire questo modello di grande spessore". I Numeri - Secondo una stima approssimativa, il provvedimento potrebbe interessare circa 250 lavoratori e comunque ha tra i suoi requisiti di attuazione il fatto che deve determinare un saldo occupazionale aziendale positivo. L´intesa prevede che gli interventi di formazione non riguardino solo il giovane in apprendistato, ma anche il lavoratore in uscita. Entrando nel dettaglio, al lavoratore impiegato con contratto part-time è erogato da parte di Inps un importo per la contribuzione ridotta a causa della trasformazione del rapporto da full-time a part-time (cosiddetto "delta contributivo"). Il Ruolo E Le Risorse Di Regione Lombardia - Regione Lombardia mette a disposizione le risorse necessarie alla copertura del delta contributivo - a titolo di contribuzione volontaria - a beneficio dei lavoratori prossimi al pensionamento per la durata massima di un triennio, e relativamente al periodo di part time in accompagnamento alla pensione a fronte dell´assunzione di giovani con contratto di apprendistato, o comunque a tempo indeterminato. A livello di risorse, Regione Lombardia può contare su un trasferimento da parte del Ministero del Lavoro (Welfare to Work) di 3 milioni per la copertura del delta contributivo e da trasferire ad Inps. I percorsi formativi saranno finanziati con 1,6 milioni provenienti da Risorse Fondimpresa/fondirigenti. Per favorire la copertura del delta contributivo si prevede da parte di Regione Lombardia l´erogazione di 7.000 €/annui medi pro-capite per massimo 3 anni; i costi dei percorsi formativi si prevedono a carico del conto formazione delle aziende partecipanti.  
   
   
IN LOMBARDIA 1 MILIONE DI STRANIERI  
 
Milano, 12 dicembre 2012 - "Oggi in Lombardia ci sono oltre un milione di stranieri, un quarto del totale nazionale, concentrati prevalentemente nelle province di Milano, Brescia e Bergamo. Un insieme di persone prezioso, soprattutto per il contributo demografico e lavorativo, ma anche critico, perché costringe a ripensare le nostre politiche in vari ambiti". Lo ha detto l´assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Carolina Pellegrini, intervenendo, a Milano, all´apertura dei lavori, nell´ambito della presentazione del ´Xviii Rapporto sulle migrazioni 2012´, secondo il quale, al 1 gennaio 2012, per la prima volta in Italia la crescita della presenza straniera è sostanzialmente pari a zero. Nel complesso, infatti, vi sarebbero solo circa 27.000 presenze in più rispetto al 1 gennaio 2011, che, in termini percentuali, si traduce in un incremento dello 0,5 per cento. All´appuntamento, organizzato dalla Fondazione Ismu (Iniziative e studi sulla multietnicità), sono intervenuti, fra gli altri, Mariella Enoc (presidente Fondazione Ismu) e Vincenzo Cesareo (segretario generale Fondazione Ismu). No Al Multiculturalismo, Sì Al Meticciato - "Dobbiamo prendere atto che il fenomeno migratorio c´è e fa parte della storia - ha sottolineato l´assessore - e dobbiamo renderci conto che, per affrontarlo al meglio, non si possa più parlare solo di tolleranza e società multiculturale. Non mi piace il termine tolleranza, di ´giacobina memoria´, che tende a ghettizzare l´individuo. Noi dobbiamo parlare di ´meticciato´ inteso come intreccio fra più culture per un arricchimento reciproco, spingendo per un approccio educativo che vada in due direzioni: da un lato integrando chi decide di vivere nel nostro Paese attraverso la trasmissione della nostra lingua e dei nostri valori, dall´altro educando noi stessi a essere aperti all´altro in un atteggiamento di accoglienza e scambio positivo di valori". Identità Forte Per Aprirsi All´altro - L´assessore ha spiegato quanto influisca la nostra identità sul modo di accogliere chi arriva nel nostro Paese. "Per capire e accogliere l´altro, dobbiamo fare i conti con noi stessi - ha detto - più siamo consapevoli della nostra identità e dei nostri valori più non abbiamo paura di aprirci all´altro e accoglierlo, comprenderlo e farlo entrare nella nostra comunità. Solo così si arriva a una società, che diventa un ´meticciato di cultura´, che consiste in sinergie e interazioni. Se non facciamo cultura da questo punto di vista rischiamo di mettere in campo una serie di politiche, anche positive, ma che prendono solo atto di una diversità e di un fenomeno che noi dobbiamo certamente contenere e regolare, ma che, a lungo andare, può implodere. Ecco perché sono convinta che il ´multiculturalismo´ sia fallito". Il Contributo Regionale - L´assessore Pellegrini ha ricordato le politiche messe in atto da Regione Lombardia. "Grazie a contributi importanti come quelli della Fondazione Cariplo e di altri enti - abbiamo potuto realizzare negli anni progetti di alta rilevanza educativa in tema di immigrazione, con una speciale attenzione alla questione linguistica e dell´educazione civica. Già da quasi cinque anni è attivo il progetto ´Certifica il tuo italiano´, che permette agli immigrati non solo di partecipare gratuitamente a corsi d´italiano, ma anche di vedere ufficialmente riconosciuto il livello di competenza linguistica raggiunto. Tra le altre iniziative anche ´Telefono Mondo´, che, da quasi vent´anni, aiuta gratuitamente gli stranieri a orientarsi tra servizi, enti e procedure amministrative italiane, e il progetto ´Radici´, dedicato al tema dell´alloggio e dell´abitazione".  
   
   
LOMBARDIA: PACE DONNA LAVORO: PREMIO A GRANDI TESTIMONI  
 
 Milano, 12 dicembre 2012 - L´ambasciatore Chris Stevens e il gesuita padre Paolo Dall´oglio - grandi costruttori di relazioni pacifiche tra Occidente e Paesi arabi, tra Cristianesimo e Islam in aree di crisi - sono tra le personalità cui il presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni conferirà il Premio per la pace 2012 di Regione Lombardia. Chris Stevens, ambasciatore degli Stati Uniti d´America in Libia, ha perso la vita a 52 anni durante l´attacco di settembre 2012 al Consolato statunitense a Bengasi. Padre Paolo Dall´oglio opera nel cuore della crisi siriana con iniziative di dialogo islamo-cristiano e opere umanitarie di sviluppo delle popolazioni locali. È ri-fondatore dell´antico Monastero di Deir Mar Musa a nord di Damasco. Cerimonia Il 13 Dicembre - La cerimonia di consegna dei premi - per la Pace, Rosa Camuna e Lombardia per il Lavoro - avverrà giovedì 13 dicembre. Scorrendo l´elenco dei vincitori, si colgono facilmente i nomi noti di Anna Maria Tarantola, presidente della Rai, dell´imprenditore Luigi Cremonini, del musicista Franco Cerri e dell´editore di Tex recentemente scomparso Sergio Bonelli, ma anche di tante altre personalità magari meno note ma non meno esemplari nella costruzione di strutture di pace, di socialità, di lavoro, di educazione, di conciliazione tra famiglia e lavoro, di parità uomo-donna, cresciute nel cuore delle comunità lombarde. Il Positivo Della Società Civile - I Premi per la Pace, per il Lavoro e Rosa Camuna, giunti alla Xv edizione, sono un´occasione, ricorda il presidente Formigoni, "che abbiamo costantemente voluto sin dagli inizi delle Giunte che ho presieduto, per riconoscere i migliori esempi positivi della società civile lombarda: l´impegno di uomini e donne per la costruzione della pace e della solidarietà internazionale; l´operosità e la creatività di Lombardi che hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale; il ruolo e l´impegno delle donne a favore della promozione sociale delle donne e delle pari opportunità nell´educazione, nel lavoro, nella cultura". I Grandi Nomi Delle Scorse Edizioni - In questi anni Regione Lombardia ha conferito il Premio per la Pace, tra gli altri, al sindaco di New York Rudolph Giuliani nel 2001, dopo l´attacco alle Torri gemelle; ai caduti lombardi di Nassiriya, alla cantante israeliana Noa, all´eroina dei diritti umani in Birmania San Suu Kyi, a monsignor Luigi Padovese assassinato in Anatolia, al vescovo caldeo di Bagdad Shlemon Warduni, all´orchestra di ragazzini Pequenas Huellas. Rosa Camuna o Lombardia per il Lavoro sono stati attribuiti, nelle passate edizioni, alla poetessa Alda Merini, all´imprenditrice Pia Berlucchi, all´attrice Franca Valeri, al meteorologo Salvatore Furia, ai cantanti Davide Van de Sfroos ed Enrico Ruggeri, al grande schermitore Mangiarotti, al giornalista e scrittore Mario Cervi. Ecco l´elenco dei premiati per la pace. Premio Speciale Del Presidente - John Christopher "Chris" Stevens - Originario della California, nominato ambasciatore degli Stati Uniti d´America in Libia il 22 maggio 2012, ha perso la vita a 52 anni durante l´attacco di settembre 2012 al Consolato statunitense a Bengasi. Si è dedicato con costante impegno a costruire relazioni pacifiche tra l´Occidente e i Paesi arabi, in particolare nell´area del Mediterraneo e del Medio Oriente, ricoprendo vari incarichi diplomatici in diversi Paesi. Premio Per La Pace - Padre Paolo Dall´oglio - Nato a Roma, Padre gesuita, ha promosso la pace in Siria attraverso iniziative di dialogo islamo-cristiano e di sviluppo locale. Missionario da oltre trent´anni, nell´attuale crisi siriana agisce come instancabile promotore della pace e della riconciliazione. Rifondatore dell´antico Monastero di Deir Mar Musa a nord di Damasco, è attivo nell´area del Mediterraneo dove ha realizzato numerosi progetti a favore delle popolazioni locali. Selene Biffi - Nata a Monza, giovane imprenditrice sociale, ha esportato un modello di sostegno alle popolazioni in difficoltà in modo innovativo ed efficace, attraverso l´uso della rete internet e di realizzazioni creative. A seguito di un´esperienza lavorativa in Afghanistan, ha fondato ´Plain Ink´, un´organizzazione no-profit per la promozione dell´alfabetizzazione attraverso il fumetto e dello sviluppo locale nel Paese e in India. Nel 2008 ha realizzato ´Forgotten Diaries´, una piattaforma on-line che pubblica articoli e blog di giovani che vivono in zone di conflitto. Padre Renato "Kizito" Sesana - Nato a Lecco, ordinato sacerdote nel 1971, assume il nome di Kizito, uno dei Santi martiri dell´Uganda. Con l´intenso lavoro svolto in Africa in oltre trent´anni di lotte per la giustizia, per i diritti umani, per la democrazia e la pace, è impegnato a sostenere un dialogo costruttivo, il rispetto reciproco tra i popoli, a garanzia di condizioni di vita dignitose per tutti. Missionario dal 1977, ha iniziato l´attività in Zambia e, successivamente, a Nairobi (Kenya), ha fondato la Comunità Koinonia. E´ socio fondatore della ong Amani Onlus di Milano, che opera a favore dei bambini di strada. Menzioni Speciali - Roberta Micoli - Nata a Cremona, volontaria del 10° Reggimento Genio Guastatori Cremona con il grado di Caporal Maggiore. E´ impegnata quotidianamente nel rischioso e paziente lavoro di sminatrice al confine tra Libano e Israele, con l´obiettivo di aprire due corridoi in un territorio disseminato di filo spinato e mine, garantendo la presenza Onu nell´area. La sua convinzione è che essere sminatori significhi anteporre la vita del prossimo alla propria e votarsi agli altri senza conoscerli. Andrea Ravizza - Nato a Bergamo nel 2000, si dedica dall´età di cinque anni a destinare i propri risparmi a favore dei bambini meno fortunati in Africa e America Latina. Con la sua iniziativa ha coinvolto la scuola che frequenta con un nuovo obiettivo di aiutare i bambini che vivono realtà difficili in Italia, senza abbandonare i progetti iniziati in Somalia, Bolivia e Malawi. Arché Associazione Di Volontariato Onlus - Associazione di volontariato fondata a Milano nel 1991 per volontà di Padre Giuseppe Bettoni. Si occupa di accoglienza, assistenza, affido familiare, prevenzione, inclusione sociale, cooperazione internazionale e inserimento lavorativo. E´ impegnata nella lotta contro l´Hiv pediatrico nelle scuole di Zambia e Kenya, dove ogni anno 3000 ragazzi vengono educati ai rischi di contrazione della malattia e sono sensibilizzati al rispetto della dignità di chi è malato, affinché siano difesi dai soprusi. Comune Di Malegno (Bs) - Comune lombardo della Valcamonica, è un esempio di come si possa sensibilizzare alla tematica della pace tutti i cittadini e realizzare progetti di solidarietà, di accoglienza e integrazione. Dal 2005 assegna un ´Premio per la pace´ e da 12 anni organizza l´´Abbracciamondo Festival´, per offrire alle comunità immigrate l´occasione di condividere le proprie tradizioni. Recentemente si è attivato per costruire un sistema di accoglienza per i profughi nordafricani. Angelica Edna Calò Livné - Nata a Roma da famiglia ebraica, insegnante ed educatrice, vive nel kibbutz di Sasa, in Galilea (Israele), vicino al confine con il Libano. Ha sviluppato un metodo educativo che utilizza l´arte, il teatro, la danza e la musica, come linguaggio universale per l´abbattimento delle barriere sociali e ha incentivato la solidarietà tra giovani di ogni fede e provenienza nell´ambito di un programma per il reciproco riconoscimento. Direttrice artistica della Fondazione Beresheet Lashalom da lei creata, ha all´attivo diverse pubblicazioni e collaborazioni giornalistiche sul tema della coesistenza religiosa e della pace. Menzione Alla Memoria - Padre Angelo Calvi - Nato a Corte de´ Frati (Cr) nel 1919, è deceduto il 14 maggio di quest´anno. Ordinato sacerdote nel 1947, insieme al fratello Piero, nell´Ordine dei Saveriani, è stato per lunghi anni missionario nelle isole Mentawai in Indonesia. Ha operato per diffondere un messaggio di pace e fratellanza tra i popoli locali. In Italia ha ricoperto importanti incarichi in diversi Istituti Missionari Saveriani e si è dedicato con amore e passione alla visita dei famigliari malati. Questi i premi Rosa camuna. Premio Speciale Del Presidente - Francesca Merzagora - Nata a Milano, laureata in Economia all´Università Bocconi di Milano, socia fondatrice di Onda, Osservatorio nazionale sulla salute delle donne, di cui dal 2009 è presidente. Presidente anche del Comitato promotore della Fondazione Umberto Veronesi per il progresso della scienza è anche fondatrice e componente del Consiglio della Fondazione Anna Merzagora per la promozione della conoscenza, la diffusione e lo sviluppo delle terapie per il controllo del dolore. È stata componente del Comitato etico dell´International Breast Cancer Study Group. Ha coordinato il gruppo di lavoro Europa Donna Parlamento per il coinvolgimento attivo delle istituzioni nella lotta al tumore al seno. È stata componente del Comitato etico dell´Istituto Europeo di Oncologia di Milano. Vincitrice dell´Ambrogino d´Oro 2007 e del Premio Bellisario 2005 ´Donna e salute´, sezione manager. Premio Rosa Camuna - Maria Luisa Arista - Nata a San Demetrio ne´ Vestini (Aq), laureata in Economia e Commercio, insegnante di materie giuridiche ed economiche, è riferimento nell´ambito della provincia di Sondrio per enti pubblici, associazioni di categoria e associazioni femminili. Organizzatrice di convegni e promotrice di progetti su tematiche sociali e di pari opportunità, socia fondatrice dell´associazione Ail (Associazione italiana contro le leucemie), sezione di Sondrio, conduce un´incessante attività nell´ambito dell´associazionismo e del volontariato. È attiva nel Soroptimist International d´Italia Club di Sondrio dal 1985 ed è presidente della locale Università della Terza Età, di cui è stata fondatrice. Silvia Bergonzoli - Nata a Pavia, laureata in Medicina e Chirurgia all´Università di Pavia, si è specializzata in Neurologia. Psicoterapeuta, attualmente dirigente medico di neuropsichiatria infantile presso l´Azienda Ospedaliera di Pavia. La sua attività è dedicata da sempre alla diagnosi clinica e strumentale (Eegrafia) delle patologie neurologiche dell´età evolutiva e alla loro cura, alla valutazione neuropsicologica, alla psicoterapia psicoanalitica del bambino e della sua famiglia sia in ambito ospedaliero (Ospedale dei Bambini V. Buzzi Milano, in qualità di responsabile dell´U.o. Di Neurologia pediatrica) che ambulatoriale (U.o. Neuropsichiatria dell´Infanzia e Adolescenza dell´A.o. Di Pavia). Collabora da tempo con l´Università, svolgendo sia attività di ricerca che didattica. Fiammetta Cappellini - Nata Treviglio (Bg), dopo lunghi anni di soggiorno all´estero per occuparsi di formazione e assistenza all´infanzia, nel 2001 giunge a Haiti, dove forma operatori e assiste bambini presso l´ospedale pediatrico fondato da madre Teresa di Calcutta e tiene corsi di lingua italiana. Dal 2008 è capomissione della ong Avsi (Associazione volontari per il servizio internazionale) e coordina i progetti Unicef per il recupero di bambini abbandonati nelle bidonville. Teresa Corti - Nata Milano, laureata in Lettere all´Università di Milano, dopo l´esperienza di docente, decide di proseguire l´attività storica di famiglia, cioè la produzione e la vendita di corsetteria, biancheria intima e articoli ortopedici. La ditta era stata fondata nel 1924 a Milano, in corso Buenos Aires, e aveva successivamente aperto altri punti vendita, il più importante dei quali in via Santa Margherita, nome che divenne l´insegna dell´attività. Marilena Ganci - Nata a Milano, dirigente di Sea per 27 anni, e poi fondatrice dell´Associazione azionisti di minoranza Sea e direttrice di Lombardia Informatica spa, fondatrice dell´Istituto per l´analisi dello stato sociale (Iass), è impegnata in numerose attività associative e di volontariato. È membro del Consiglio direttivo della Cooperativa sociale onlus Cura e dell´Asbin (Associazione spina bifida e idrocefalo) dell´Ospedale Niguarda-ca´ Granda, con la quale ha contribuito alla fondazione del Forum delle Associazioni. È componente della sezione femminile della Croce rossa italiana di Milano. Maria Luisa Nolli - Nata Cremona, fondatrice e amministratrice delegata di Areta International, società di biotecnologie. Dal 2007 è anche amministratrice delegata di Hope (Hormonal profile evaluation), spin off dell´Università di Milano per lo sviluppo di un kit immunodiagnostico nell´antidoping. È autrice o coautrice di più di 60 pubblicazioni scientifiche e di 10 brevetti nel campo delle biotecnologie. All´intenso impegno professionale unisce quello nell´associazione ´Donne e Tecnologie´ per la valorizzazione delle competenze delle donne che operano in settori tecnico-scientifici. Anna Maria Tarantola - Nata a Casalpusterlengo (Lo), si laurea nel 1969, in Economia e Commercio all´Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (dove ha anche insegnato) e prosegue gli studi come ricercatrice presso la London School of Economics per il conseguimento del titolo di Master of Philosophy in Economics. Ha ricevuto varie onorificenze, la più recente è quella di Grande Ufficiale dell´Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nel 2009. Nel gennaio dello stesso anno è stata nominata vice direttore generale della Banca d´Italia. Nel giugno 2012 il Governo Monti la nomina presidente della Rai. E´ la terza donna a ricoprire tale carica. Uesti i premi Lombardia per il lavoro. Premio Speciale Del Presidente Alla Carriera - Franco Cerri - Nato a Milano nel 1926 a 17 anni, durante la Seconda Guerra mondiale, inizia a suonare da autodidatta. La svolta arriva nel ´45, quando entra nell´orchestra di Gorni Kramer. Diventa familiare agli Italiani anche grazie a Carosello, con una storica pubblicità. Compositore e solista dalla vasta produzione, vanta una ricca attività concertistica nel mondo, tra cui la Philharmonic Hall di New York. Ha continuato a insegnare il jazz ai giovani a Milano dove, assieme al pianista Enrico Intra, ha fondato i Civici Corsi di Jazz. Premio Speciale Del Presidente Alla Carriera Per Rilancio Sport Pino Zoppini - Nato a Milano nel 1936, architetto, ha insegnato all´Istituto di urbanistica. Presidente del Coni Lombardia dal 1994 al 2010, attualmente è presidente onorario. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali l´Ambrogino d´Oro dal Comune di Milano (2002), l´onorificenza di Commendatore dell´Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2011) e la ´Stella d´oro al merito sportivo´ (1997). Premi Speciali Del Presidente Alla Memoria - Sergio Bonelli - Nato a Milano nel 1932, figlio di Gian Luigi, creatore di Tex, esordisce nel fumetto nel 1954, dopo aver fatto il "tuttofare" nell´impresa familiare. Nel ´57 prende in mano la casa editrice Araldo, futura Sergio Bonelli Editore. Nel 1961 crea il personaggio di Zagor e, nel 1975, Mister No. Nel 2007 è direttore generale della Bonelli e riceve la Laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione dall´Università La Sapienza di Roma. Con lui la Bonelli diviene la più grande realtà editoriale del fumetto italiano. Angelo Corigliano - Nato nel 1951 a Lizzano (Ta) e lombardo d´adozione, ha fondato nel 1994 la Itex Srl (Inspection, Testing, Expeding) di San Donato Milanese (Mi), multinazionale di consulenza e servizi che opera nella certificazione di qualità dei prodotti e processi per società d´impiantistica e per imprese chimiche e petrolchimiche (petrolio, gas e nucleare). In tempi di crisi ha scelto di comprare una pagina sui giornali italiani per annunciare l´assunzione di 50 giovani a tempo indeterminato. Premio Lombardia Per Il Lavoro - Cinzia Cogliati - Nata a Lecco nel 1961, imprenditrice nel ramo metalmeccanico, è contitolare e vice presidente della Aurelio Cogliati srl, torneria automatica di precisione con tecnologie avanzate. Impegnata anche nel sociale come presidente nell´Associazione lariana per la lotta contro le malattie dell´apparato cardiovascolare (Allmac), è inoltre attiva nella rappresentanza di settore e membro del Consiglio direttivo e presidente del Comitato piccola industria di Confindustria Lecco. Luigi Cremonini - Nato a Savignano sul Panaro (Mo) nel 1939, è imprenditore leader nel settore alimentare, carni e food service. Comincia come apprendista macellaio fino a fare dell´Inalca, negli anni ´70, la più grande impresa italiana nella lavorazione delle carni. Nel ´99 realizza il più grande macello d´Europa, nel rispetto del risparmio energetico. Nel ´94 l´Università di Bologna gli conferisce la Laurea ad honorem in Medicina veterinaria. Ernesto Iemmolo - Nato in Venezuela nel 1957 è titolare dal 1978 dell´azienda artigiana Ely Bomboniere, specializzata nel settore delle bomboniere e creazioni artistiche. Affiancato dalla moglie, grazie alle sue capacità imprenditoriali riesce a fare affermare la sua impresa-laboratorio per l´alta qualità, i materiali di pregio e l´originalità dei suoi prodotti a tiratura limitata, raccogliendo commesse in tutta Europa e negli Stati Uniti. Giuseppe Redaelli - Nato a Varese nel 1950, è imprenditore tipografico. Dal 1973 contribuisce alla crescita dell´azienda di famiglia, ´La Tipografica Varese´, sviluppando tecniche innovative. Alla morte del padre diventa presidente e amministratore delegato dell´azienda, che, nel 2008, raggiunge 180 dipendenti e due sedi operative. Fonda il Rotary Club cittadino e l´associazione ´Varesevive´, con i quali promuove numerosi spettacoli culturali e il recupero di beni storici a Varese. Quinto Vecchioni - Nato a Santa Sofia di Romagna (Fc) nel 1935, è editore e direttore de ´Il Corriere di Sesto´ dal 1975. Opera anche nel settore della comunicazione e organizza grandi eventi di gala e musicali a livello nazionale e internazionale, come il Festival di Sanremo. Promuove iniziative culturali e sportive, come il premio ´Il Torretta dello Sport´, giunto alla 37a edizione e lo ´Sportilia´ per arbitri di calcio. Premio Alla Memoria - Italo Ballerio - Nato a Bressanone (Bz) nel 1927, è stato titolare della storica azienda aeronautica Transavio, prima società civile d´aviazione, ereditata dal padre, che porta all´avanguardia, operando anche nella pubblicità aerea e nell´antincendio boschivo. Nel 1982 inaugura il traffico passeggeri di terzo livello. Memorabile l´inaugurazione della tratta Lugano-roma con un volo speciale riservato a un gruppo di bambini ricevuto da Papa Giovanni Paolo Ii.  
   
   
MAMME CREATIVE: LA COLLABORAZIONE CON I BRAND NELL’ERA DEI SOCIAL NETWORK  
 
Milano, 12 Dicembre 2012 – Fattoremamma e Veesible hanno realizzato un’indagine on line su un campione di oltre 1.600 donne e mamme, dal titolo Mamme creative: la collaborazione con i brand nell’era dei social media. Obiettivo della ricerca, condotta da Smart Research, era valutare il livello di coinvolgimento delle mamme nel rapporto con i brand, in un processo che mira a creare valore in modo condiviso. Le mamme che hanno partecipato alla ricerca hanno un’età compresa tra i 25 e i 44 anni (85%), hanno figli da 1 a 10 anni (68%), abitano in prevalenza al centro nord (82%) e sono in molti casi lavoratrici (74,8%). La ricerca ha permesso di indagare alcuni tra i temi di maggior interesse per le mamme moderne, primo di tutti il lavoro: per il 91% delle mamme con un’occupazione, il lavoro è una dimensione molto rilevante della propria vita, mentre solo il 9% afferma di lavorare per vivere, senza un reale interesse per la propria attività. In ogni caso, l’ambito familiare rimane centrale per le mamme italiane: il 57% specifica che il lavoro è importante, ma non al punto da trascurare la famiglia. E se la vita delle mamme rimane costellata da mille impegni, la tecnologia è riconosciuta come un grande alleato: il 93% è d’accordo nell’affermare che Internet ha migliorato la propria vita. In che modo? Perché permette di stare in contatto con le persone (79,4%), perché dà modo di raccogliere informazioni prima di un acquisto (72,3%), perché semplifica la gestione della casa (63,5%), perché permette alle mamme di esprimersi, di essere “creative” (60,7%). In costante crescita l’uso dei social da parte delle mamme che emergono come un cluster particolarmente evoluto: l’87,4% delle intervistate ha un profilo su un social network con una crescita del 17% rispetto ai dati emersi dall’analoga ricerca condotta nell’ottobre 2011 (Smart Research-fattoremamma Power Moms). Facebook, Twitter e Linkedin rimangono i più diffusi (rispettivamente 97.9%, 39,6% e 28,1%) ma prendono sempre più piede Instagram (23,7%) e Pinterest (22,3%). La ricerca si concentra poi sul desiderio di relazione e collaborazione con le aziende: le mamme dichiarano un forte interesse a dire la loro opinione su prodotti e brand. L’83,3% utilizza il passaparola più tradizionale, ma c’è anche un numero considerevole di mamme che sceglie il web come luogo privilegiato dove scambiarsi opinioni tra pari, su forum e blog (35,6%). E, dato molto significativo, quasi la metà delle intervistate (il 42%) desidera una relazione attiva con le aziende. Per le tipologie di prodotti che le appassionano, le mamme vorrebbero poter dire la propria opinione, partecipare in qualche modo al miglioramento del prodotto, mettendo a disposizione il proprio punto di vista e la propria competenza. La ricerca è stata presentata il 27 novembre in concomitanza con l’annuncio della partnership tra Fattoremamma e Veesible. L’accordo, operativo dal primo ottobre, prevede la vendita congiunta di spazi pubblicitari on line su Fattore Mamma Network, un circuito di siti rivolti in modo specifico al target mamme. Un Network unico sul mercato, perché caratterizzato da siti e blog user generated, creati e scritti da mamme, con un tono di voce unico e un’audience fortemente mirata. Il Network Fattoremamma è composto da 15 siti per un numero totale di 4, 5 milioni di page view e 1,2 milioni di utenti unici al mese. Un Network che già conta al suo attivo alcuni dei blog più seguiti in rete e che è in continua crescita ed evoluzione. “La partnership con Veesible ci permette di creare una sinergia vincente per sviluppare ancor più le potenzialità del nostro network di siti creati da mamme, a vantaggio sia dei siti partecipanti, che degli investitori pubblicitari”, commenta Paolo Prestinari Presidente Fattoremamma. “Veesible porta in dote la sua competenza e storia nel settore delle concessionarie on line, che si integra in modo ideale con le nostre soluzioni di comunicazione basate sulla relazione con le nuove mamme digitali”. Il network Fattore Mamma – afferma Massimo Crotti, A.d di Veesible- raggruppa siti e blog di qualità che trattano l´universo delle mamme moderne: smart, sempre informate e con potere d´acquisto. Con l´ingresso di Fattore Mamma nel nostro portafoglio prodotti, Veesible va a rafforzare ulteriormente e con un posizionamento ancor più preciso il target donna, che si rivela un segmento sempre molto ricercato dagli investitori online  
   
   
BAMBINI E RAGAZZI, UNO SGUARDO ALLA REALTÀ TOSCANA  
 
Firenze, 12 dicembre 2012 – È una Toscana a corto di bambini, alle prese con problemi di invecchiamento, dove ci si sposa meno e più tardi rispetto al resto del paese e dove le donne diventano madri spesso dopo i 30 anni. Ma è anche quella dove i bambini hanno i livelli di salute più elevati, dove giocano di più all’aria aperta rispetto ai loro connazionali, anche se, come questi, lo fanno più raramente con altri bambini. La fotografia della Toscana con l’obiettivo puntato sull’universo dei minori è stata fatta da Roberto Volpi con il volume dal titolo ‘Bambini e ragazzi in Toscana. A partire dai dati, fuori dagli stereotipi’, presentato oggi all’Istituto degli Innocenti a Firenze. Ecco una breve sintesi. Mancano i bimbi. La Toscana è agli ultimi posti della classifica nazionale della fecondità, misurata in base al numero medio di figli per donna: 1,37 contro l’1,42 italiano. Il tasso scende all’1,24 se riferito alle donne italiane, e sale soltanto grazie a quello delle straniere, 1,90. Entrambi i valori restano comunque sotto al dato medio nazionale, rispettivamente 1,33 e 2,07. Con 477 mila bambini e ragazzi (fascia 0-14 anni), il deficit rispetto all’Italia è di circa 50mila e addirittura di oltre 150mila rispetto all’Ue dei quindici, prima cioè dell’allargamento a est. Una regione destinata ad invecchiare. Un altro primato, che varca anche i confini nazionali, riguarda la vita media e la speranza di vita, tra le più alte: 80,1 anni per i maschi e 85 per le donne. Il basso livello di natalità si protrae ormai da tempo ed anche la compensazione prodotta dalla più alta fecondità delle donne immigrate è in forte calo. Secondo l’Istat, entro 50 anni la popolazione toscana dovrebbe toccare i 4 milioni, in gran parte più vecchia di quella già vecchia, e nella quale si avranno più di 2,5 ultra65enni per ogni bambino e ragazzo di 0-14 anni. Ci si sposa poco e più tardi. In Toscana si celebrano meno di 4 matrimoni l’anno ogni 1000 abitanti e si arriva tardi al matrimonio. I matrimoni civili sono quasi uno su due, i nati fuori dal matrimonio quasi il 31% ed i secondi matrimoni il 12-13%. Questi ultimi tre indicatori sono notevolmente più alti rispetto al dato nazionale e fanno della Toscana forse la regione più laica in assoluto. Le donne hanno il primo figlio più tardi: meno di una su tre lo fa prima dei 30 anni (in Italia la percentuale è del 33%). Dove va la famiglia tradizionale. Le famiglie unipersonali sono il 29% del totale, i nuclei familiari (almeno due persone) il restante 71%. I figli sono presenti nel 45% delle famiglie (comprese anche quelle unipersonali) e nel 63% dei nuclei familiari. I nuclei familiari con figli (coppie con figli più famiglie monogenitoriali con figli) sono molti di più quelli con uno solo, più di 53 su 100 (meno di 47 su 100 in Italia). Quelli con almeno 3 figli sono il 4,5%, contro il 10,6% nazionale. Seconde generazioni. Quasi 1 bimbo nato ogni 5 è figlio di genitori immigrati residenti. L’istat prevede, sempre tra circa cinquant’anni, quasi un milione di nascite in meno rispetto alle morti ma non un tracollo demografico, grazie al saldo migratorio. Inoltre, sempre tra mezzo secolo, la popolazione toscana sarà costituita quasi per la metà da immigrati e dai nati da immigrati. Salute. Dato molto positivo, da primi posti al mondo, è quello sulla probabilità che ha un bimbo nato di non arrivare al compimento dei 18 anni: meno di uno su 200. Secondo l’Istat ogni 100 bambini e ragazzi toscani nella fascia 6-17 anni 19 sarebbero in sovrappeso, contro i 26 in Italia. Dati migliori li hanno soltanto Liguria e Sardegna. I tassi di ricovero nelle età pediatriche (0-14 anni) sono inoltre molto più bassi rispetto a quelli del resto d’Italia. Interruzioni volontarie di gravidanza in calo. Nel 2002 il tasso di abortività adolescenziale era 4,4 interruzioni volontarie di gravidanza annue ogni 1.000 ragazze di <18 anni (il 3,1 in Italia). Adesso siamo scesi a 3,3. Fuori dalla famiglia di origine. I minori, al 31 dicembre 2010, che vivono fuori dalla propria famiglia sono in tutto 1.746, circa 3 su 1000 residenti. Quasi 2 su 3 sono italiani e, sempre 2 su 3, vengono affidati a famiglie mentre 1 su 3 è vive in strutture residenziali. Il rapporto tra affidamenti familiari e sistemazione in strutture residenziali in Toscana è pari a 1,9 (quasi due affidamenti per una sistemazione in strutture), in Italia è pressappoco di uno a uno. L’affidamento condiviso è una tipologia di affidamento che in Toscana ha quasi soppiantato del tutto le altre: più di 9 bambini su 10 sono affidati nelle separazioni in modo congiunto (meno di 9 in Italia) e quasi 8 in caso di divorzio (meno di 7 in Italia). Gli affidamenti familiari sono in calo: quelli fatti nell’anno sono passati dai 334 del 2007 ai 185 del 2010, quelli in corso al 31 dicembre dai 1382 del 2007 ai 1138 del 2010. Strutture. In Toscana quelle destinate ai minori sono 165: 115 sono di tipo residenziale e 50 semiresidenziale. Almeno 3 minori su 10 accolti in queste strutture ci trascorrono oltre 2 anni, mentre 4 su 10 non arrivano a 1 anno. Quello dei minori fuori dalla famiglia è un fenomeno che tocca in modo marginale i bambini e ben più massicciamente i ragazzi e più specificamente ancora gli adolescenti. L’identikit di chi ha più probabilità di entrare in una struttura residenziale corrisponde al maschio, adolescente, straniero. Il gioco. I bambini toscani hanno una più alta varietà di giochi, quasi 7 contro una media nazionale di 6 e punte al sud inferiori a 5, ed inoltre giocano di più con soggetti diversi. Si gioca più all’aperto che al chiuso: il 62% dei bambini gioca in parchi pubblici, contro appena il 38% a livello nazionale. Analogo anche il dato per i giochi di movimento. Basso invece il numero di coloro che giocano con i loro pari che non siano fratelli o cugini: appena 1 su 2, come a livello nazionale. Fuori dalla scuola. 6 minori toscani su 10 frequentano un corso extrascolastico, come nelle regioni del Nord (5 su 10 nel resto). La metà frequenta corsi di tipo sportivo, l’altra segue corsi di danza (11%), musica (9%) e apprendimento delle lingue (6%). Anche nello sport Toscana avanti sia tra i bambini fino a 10 anni (51% contro il 41% di quelli italiani) che tra i ragazzi di 11-17 anni (il 64% contro il 52%). Tecnologia. 1 bambino su 3 di appena 3-10 anni (come anche in Italia) usa normalmente il cellulare. Il pc viene utilizzato dal 68% dei minori toscani di 3-17 anni (contro il 62% dei pari età italiani) e internet dal 72% di chi ha 6-17 anni in Toscana (il 64% in Italia). Altri interessi. L’86%, sia bambini di 6-10 anni che ragazzi di 11-17 anni, ha visto almeno un film, il 52% ha visitato un museo, il 39% un monumento (con differenze positive rispetto alle medie nazionali anche del 10%). Analogamente avviene per la lettura (65%).  
   
   
BAMBINI E RAGAZZI IN TOSCANA, MOLTE LUCI MA ANCHE QUALCHE OMBRA  
 
Firenze, 12 dicembre 2012 – Un quadro sostanzialmente positivo sulla condizione generale dei bambini e ragazzi toscani: livelli elevati di salute, grande disponibilità di spazi e opportunità di gioco, famiglie molto attente, attività extrascolastiche. Insomma dal rapporto sui minori in Toscana curato da Roberto Volpi, ‘Bambini e ragazzi in Toscana. A partire dai dati, fuori dagli stereotipi’, presentato oggi all’Istituto degli Innocenti a Firenze, tutto sembra filare liscio. Ma non mancano gli aspetti problematici, come sottolineano l’assessore al welfare Salvatore Allocca e l’autore della ricerca. “Quando parliamo di minori – ha detto l’assessore – dobbiamo sempre sottrarci da stereotipi e luoghi comuni, che purtroppo vengono ingigantiti a dispetto di quella che poi è la realtà. Viviamo in una società in cui fa notizia l’eccezione, e non la regola. E questo vale per tanti aspetti. Prendiamo la sicurezza, prevale quella che è la percezione, che poi finisce per prevalere sulla realtà. Viviamo in un mondo percepito e questo vale anche quando parliamo di bambini e ragazzi”. Ci sono tanti parametri che ci dicono che i nostri bambini e ragazzi stanno bene. “I dati – ha aggiunto Allocca – sono importanti ma non ci dicono tutto. Dobbiamo anche considerare le trasformazioni del modello sociale, delle famiglie, che ormai sono tutte con un figlio. La conseguenza è che i nostri bambini vivono iper protetti e tutti i percorsi di crescita vengono ad indebolirsi. Mancano processi che prima si vivevano con maggior serenità e che adesso, in molti casi, finiscono per rendere più difficoltoso il passaggio dall’infanzia all’adolescenza che è poi la fase più delicata. Qui entrano in gioco altri fattori, altre pressioni. E disuguaglianze, che sono mal sopportate dai bambini e dai ragazzi”. Eccessiva concentrazione, da parte delle ricerche e delle indagini che li riguardano, sugli aspetti negativi, quelli cioè destinati a far più audience. “C’è la tendenza – ha spiegato Volpi durante l’incontro – a mettere l’accento sui fenomeni drammatici che li riguardano (scomparsi o abusati sessualmente, morti di tumore o in incidenti stradali) ma che in Toscana assumono dimensioni piuttosto esigue. Spesso, quando si parla di minori, l’attenzione si concentra sulle visioni negative senza invece spostarla su quanto viene fatto in termini positivi, sui traguardi raggiunti, sulle possibilità che si aprono. Non è una prerogativa dei mass-media ma anche di chi lavora nei servizi per l’infanzia, dei professionisti e degli esperti che studiano questo mondo. Un eccesso di protezione e di divieti, che contribuisce a ritardare il passaggio dall’infanzia all’adolescenza per mancanza di libertà e autonomia”. “In un mondo di bambini rarefatti – ha concluso Volpi – e la Toscana è ai primissimi posti in questo mondo, quel che assume una consistenza relativamente ai bambini è quasi esclusivamente la visione preoccupata, ansiosa e ansiogena con cui vengono descritti e vissuti e il senso spasmodico di una protezione nei loro riguardi che non sembra mai essere sufficiente”.