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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Novembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO, FRA I TEMI DELLA SETTIMANA IN DISCUSSIONE: PARITÀ, SEDE, BILANCIO, REGIONI  
 
Strasburgo, 18 novembre 2013 - Premio Sakharov per Malala. Malala Yousafzai, il 16-year old girl attivista pakistano per il diritto delle bambine all´istruzione riceverà il Premio 2013 Sakharov per la libertà di pensiero dal presidente Martin Schulz del Parlamento. (Mercoledì). Parlamento celebrerà anche il 25 ° anniversario il premio con più di 20 precedenti vincitori del premio. (Domenica-mercoledì) Programmi di investimento di bilancio a lungo termine dell´Ue e. Dopo una trattativa molto combattuto con i governi, il Parlamento è impostato per dare il suo consenso a € 908.000.000.000 di bilancio a lungo termine dell´Ue per il periodo 2014-2020, il cosiddetto Quadro finanziario pluriennale (Qfp ). (Martedì) Si può quindi votare sui vari programmi di investimento dell´Ue per esempio per l´agricoltura, lo sviluppo regionale, la ricerca, l´ambiente, la cultura, l´istruzione, la coesione sociale e di più. Molti dei programmi sono stati notevolmente modificato dal Parlamento nei negoziati con il Consiglio. (Lunedi-giovedi) Bilancio 2014. Ue deputati sono impostati al voto sul bilancio del prossimo anno, tra cui bilanci rettificativi a colmare le lacune di pagamento per l´anno fiscale in corso e di indennizzo delle vittime di catastrofiche inondazioni e della siccità. Ci vuole anche sulle priorità di bordo Parlamento per il 2014 in settori quali l´occupazione, la ricerca e l´innovazione, la gestione delle frontiere e degli aiuti umanitari. (voto Mercoledì). Donne nei consigli. Aziende quotate in borse ufficiali dell´Ue saranno tenuti ad adottare le procedure di selezione e di altre misure, con l´obiettivo di avere almeno il 40% di donne come amministratori non esecutivi entro il 2020. (Dibattito Martedì, Mercoledì votare) Sede del Parlamento. Il Parlamento europeo dovrebbe avere il diritto di decidere dove e quando incontra, dice una risoluzione elaborata dalla Commissione Affari Costituzionali, che suggerisce l´avvio di una procedura ordinaria di revisione dei trattati di proporre i cambiamenti necessari. (Discussione e votazione Martedì) Bambini. Piccoli investitori che stanno pensando di acquistare un prodotto di investimento devono disporre di un foglio di carta gestibile enunciando le sue proprietà e dei rischi, se i deputati approvano una proposta commissione economica per i negoziati con il Consiglio. (Dibattito Martedì, Mercoledì votare) Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite. A 10-forte delegazione della commissione Ambiente parteciperà alla conferenza Onu sul clima a Varsavia. In una risoluzione approvata nel mese di ottobre, il Parlamento europeo ha ribadito la disponibilità dell´Ue ad aumentare il suo obiettivo di riduzione delle emissioni al 30% entro il 2020 se altri principali paesi inquinanti si impegnano a scopi analoghi. (Lunedi-venerdì). Diario di Presidente. Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz incontrerà ministro francese degli affari sociali Michel Sapin Martedì mattina (seguito da un punto stampa) e il ministro britannico per l´Europa David Lidington il Mercoledì mattina, seguito da un incontro con il ministro finlandese per gli affari europei che lo stesso mattina.  
   
   
21 ° VERTICE UE-GIAPPONE - TOKYO, 19 NOVEMBRE 2013  
 
 Bruxelles, 18 novembre 2013 - Il 19 novembre a Tokyo, il presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, e il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, incontrerà il primo ministro giapponese Shinzo Abe per la prima riunione ventunesimo vertice tra l´Unione europea e il Giappone. Il vertice arriva in una nuova importante fase nelle relazioni Ue-giappone. All´inizio dell´anno, sono stati avviati negoziati per un accordo di partnership strategica volta a sviluppare il dialogo e la cooperazione in una vasta gamma di settori politici e settoriali, nonché un accordo di libero scambio che dovrebbe affrontare commerciali e di investimento preoccupazioni di vecchia data, sbloccando ulteriore crescita e le opportunità di lavoro. Il Vertice esaminerà i progressi compiuti nei negoziati e iniettare ulteriore slancio verso la rapida conclusione di accordi globali e ambiziose che alzerà il rapporto Ue-giappone su un, piano più strategico più alto. Il vertice sarà anche l´occasione per cercare una convergenza di opinioni e posizioni sulle questioni internazionali e regionali chiave e di identificare le opportunità per l´Unione europea e il Giappone a lavorare insieme per affrontare in maniera efficace. I temi includono l´economia mondiale e il commercio, il cambiamento climatico, la non proliferazione e sviluppi nei nostri rispettivi quartieri. Infine, il vertice darà impulso politico al rapido sviluppo della cooperazione settoriale che occorre coltivare ulteriormente la crescita e l´occupazione nell´Ue e in Giappone. Le due parti in particolare rafforzare la loro ricerca e partenariato per l´innovazione, così come lo spostamento verso dialoghi su spazio e sicurezza informatica. Il presidente Barroso ha dichiarato: "L´unione europea e il Giappone sono come i partner pensano e condividono valori comuni e interessi Giappone è un partner importante nei dell´ordine mondiale e un fattore essenziale per la crescita globale di partnership per sostenere la crescita economica globale e la stabilità saranno due dei.. Obiettivi chiave per il vertice. I negoziati in corso per un accordo di partenariato strategico e un accordo di libero scambio sono una dimostrazione concreta del nostro rapporto speciale e della nostra volontà di cooperare e prosperare insieme. L´accordo di libero scambio da solo potrebbe stimolare la crescita nell´Ue di quasi 1 % e la creazione di oltre 400.000 posti di lavoro supplementari, con prestazioni analoghe per il Giappone. L´accordo di partnership strategica migliorerà la nostra cooperazione politica e di stimolare ulteriormente il nostro sviluppo della cooperazione settoriale, anche sulla ricerca e l´innovazione, l´energia e people-to-people links ". Il presidente Van Rompuy ha detto: "Un forte partenariato strategico tra l´Ue e il Giappone può fare la differenza nel lavorare per la pace e la sicurezza internazionale, promuovere la prosperità economica e la difesa del sistema multilaterale Nel corso degli ultimi anni, l´Ue ha adottato importanti misure strutturali come. Parte del suo contributo per tirare il mondo fuori dalla crisi economica. Crescita sta iniziando a riprendersi e le prospettive stanno migliorando. Sulla base di questo e dei nostri molti interessi in comune e una visione comune, si consiglia di procedere con una nuova politica e un nuovo accordo di libero scambio con il Giappone. Il vertice ci aiuterà a iniettare ritmo sostenuto nei negoziati per riaffermare il nostro alto livello di ambizione per entrambi gli accordi. Non vedo l´ora di discutere tutti questi problemi con il Primo Ministro Abe ".  
   
   
LA GOVERNANCE ECONOMICA DELL´UE IN DETTAGLIO  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - Gli insegnamenti tratti dalla recente crisi economica, finanziaria e del debito sovrano hanno portato a successive riforme delle norme Ue con l´introduzione, tra l´altro, di nuovi sistemi di sorveglianza delle politiche economiche e di bilancio e di un nuovo calendario di bilancio. Le nuove disposizioni (introdotte con il "six pack", il "two pack" e il trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance) sono integrate nel calendario decisionale dell´Ue, denominato "semestre europeo". Questo sistema integrato garantisce norme più chiare, un migliore coordinamento delle politiche nazionali nel corso dell´intero anno, la verifica regolare e l´applicazione più rapida di sanzioni in caso di violazione delle norme. Gli Stati membri sono in tal modo incitati a rispettare i loro impegni di riforma e di bilancio rendendo così più solida l´Unione economica e monetaria nel suo complesso. Di seguito si illustrano le principali caratteristiche del nuovo sistema. Coordinamento Durante Tutto L´anno: Il Semestre Europeo - Prima della crisi la programmazione di bilancio e economica nell´Ue avveniva mediante processi diversi. Non esisteva una visione globale degli sforzi compiuti a livello nazionale, e gli Stati membri non avevano la possibilità di discutere una strategia collettiva per l´economia dell´Ue. Coordinamento e orientamento - Il semestre europeo, introdotto nel 2010, assicura che gli Stati membri discutano i loro programmi economici e di bilancio con i partner dell´Ue in momenti specifici dell´anno. Ciò consente loro di fare osservazioni sui programmi degli altri e permette alla Commissione di offrire un orientamento politico in tempo utile prima che vengano adottate decisioni a livello nazionale. La Commissione verifica altresì se gli Stati membri stiano lavorando per la realizzazione degli obiettivi in materia di occupazione, istruzione, innovazione, clima e riduzione della povertà fissati da Europa 2020, la strategia di crescita a lungo termine dell´Ue. Un calendario chiaro - Il ciclo inizia ogni anno, a novembre, con l´analisi annuale della crescita della Commissione (priorità economiche generali per l´Ue), che fornisce agli Stati membri orientamenti politici per l´anno successivo. Le raccomandazioni specifiche per paese pubblicate in primavera offrono agli Stati membri una consulenza specifica sulle riforme strutturali di più vasta portata, il cui completamento richiede spesso più di un anno. Il monitoraggio dei bilanci nella zona euro si intensifica verso la fine dell´anno, quando gli Stati membri presentano i loro documenti programmatici di bilancio che vengono valutati dalla Commissione e discussi dai ministri delle Finanze della zona euro. La Commissione esamina anche l´orientamento di bilancio per la zona euro considerata nel suo insieme. La Commissione verifica l´attuazione delle priorità e delle riforme più volte all´anno, concentrandosi sulla zona euro e sugli Stati membri con problemi finanziari o di bilancio. Novembre: l´analisi annuale della crescita definisce le priorità economiche generali dell´Ue per l´anno successivo. La relazione sul meccanismo di allerta analizza la situazione degli Stati membri per individuare eventuali squilibri economici. La Commissione pubblica i suoi pareri sui documenti programmatici di bilancio (per tutti i paesi della zona euro) e sui programmi di partenariato economico (per i paesi della zona euro con disavanzi di bilancio eccessivi). I documenti programmatici di bilancio vengono discussi anche dai ministri delle Finanze della zona euro. Dicembre: gli Stati membri della zona euro adottano i bilanci annuali definitivi, tenendo conto della consulenza della Commissione e dei pareri dei ministri delle Finanze. Febbraio/marzo: il Parlamento europeo e i ministri dell´Ue competenti in materia di occupazione, economia, finanze e competitività, riuniti in sede di Consiglio, discutono dell´analisi annuale della crescita. La Commissione pubblica le sue previsioni economiche invernali. Il Consiglio europeo adotta le priorità economiche dell´Ue sulla base dell´analisi annuale della crescita. Nello stesso periodo vengono pubblicati gli esami approfonditi della Commissione relativi agli Stati membri con potenziali squilibri (individuati nella relazione sul meccanismo di allerta). Aprile: gli Stati membri presentano i programmi di stabilità o di convergenza (piani di bilancio a medio termine) e i programmi nazionali di riforma (piani economici), che devono essere in linea con tutte le precedenti raccomandazioni dell´Ue. Il termine di presentazione è il 15 aprile per i paesi della zona euro e la fine di aprile per l´Ue. Eurostat pubblica i dati verificati relativi al debito e al disavanzo dell´anno precedente, indispensabili per appurare se gli Stati membri stiano raggiungendo i loro obiettivi di bilancio. Maggio: la Commissione propone raccomandazioni specifiche per paese e una consulenza politica ad hoc per gli Stati membri in base alle priorità individuate nell´analisi annuale della crescita e alle informazioni ricavate dai piani ricevuti in aprile. A maggio la Commissione pubblica anche le sue previsioni economiche di primavera. Giugno/luglio: il Consiglio europeo approva le raccomandazioni specifiche per paese e i ministri dell´Ue ne discutono in sede di Consiglio. I ministri delle Finanze dell´Ue adottano le raccomandazioni a luglio. Ottobre: gli Stati membri della zona euro presentano alla Commissione i documenti programmatici di bilancio per l´anno successivo (entro il 15 ottobre). Se un documento programmatico non è in linea con gli obiettivi a medio termine dello Stato membro la Commissione può chiedere che venga riformulato.  
   
   
CAPIRE IL PARLAMENTO EUROPEO ALLA LETTERA: CIÒ CHE SIGNIFICANO I DIVERSI TERMINI UTILIZZATI IN PLENARIA  
 
Strasburgo, 18 novembre 2013 - Vi siete mai chiesti che cosa un relatore fa o quello che una terza lettura si riferisce? Le sessioni plenarie contengono un sacco di termini che possono essere fonte di confusione per le persone che non lavorano per il Parlamento europeo. Continua a leggere per una breve introduzione al funzionamento del Parlamento per contribuire a rendere un senso a tutto. Segnala - La procedura legislativa inizia con una proposta da parte della Commissione europea, in base ai contributi degli Stati membri e altre parti interessate. La proposta è in primo luogo considerato dalla commissione parlamentare competente che nomina uno dei suoi membri come relatore a redigere la posizione del Parlamento sulla proposta della Commissione. La posizione è scritto in un rapporto e di solito comprende variazioni - anche conosciuto come emendamenti -. Alla proposta Relatore Il relatore è il deputato che deve redigere la posizione del Parlamento. Fin dall´inizio della procedura, il loro nome è associato al testo legislativo. Il relatore assicura che i gruppi politici del Parlamento sono d´accordo su un testo definitivo e spesso propone emendamenti di compromesso che prendono i diversi punti di vista in considerazione. Poiché il Parlamento è una delle due istituzioni legislative dell´Ue, l´altro è il Consiglio, il relatore negotiatiates anche con i rappresentanti del Consiglio, a cercare un accordo tra le due istituzioni. Relazioni di iniziativa commissioni parlamentari possono anche produrre relazioni di iniziativa su questioni di loro competenza. Questi rapporti sono finalizzati alla sensibilizzazione o di esprimere un parere su una questione data e sono un modo politico prezioso per il Parlamento per fare un punto o di rispondere a una proposta politica generale da parte della Commissione. Prima / seconda / terza lettura Sotto la procedura legislativa ordinaria procedura, il Parlamento può prendere in considerazione un rapporto fino a tre volte. Una seconda o una terza lettura sono necessarie solo se non è stato raggiunto un accordo sul testo legislativo finale con il Consiglio. In seconda lettura, il Parlamento deve prendere in considerazione la posizione del Consiglio, che ha già modificato il testo approvato in precedenza dal Parlamento e decidere se accettarlo o modificarlo a sua volta. La terza lettura è l´ultima possibilità per un testo legislativo per essere adottato. In questa fase il Parlamento ritiene che il risultato dei negoziati finali con il Consiglio, noto come conciliazione.  
   
   
EUROPA CREATIVA: NEL BUSINESS LA MAGGIOR PARTE DEL PATRIMONIO DELL´UE INTERVISTA A SILVIA COSTA  
 
Strasburgo, 18 novembre 2013 - La diversità culturale è uno dei punti di forza dell´Europa. Il programma Europa creativa per il periodo 2014-2020 mira a mantenere questa diversità e aumentare la competitività del settore culturale. Sostenuto dalla commissione cultura, il 5 novembre, si riunirà la cultura esistente, Media e Media Mundus. In vista del voto in plenaria il Martedì, abbiamo chiesto a Silvia Costa, membro italiano del gruppo S & D incaricato della direzione delle proposte attraverso Ep, come il nuovo programma farà la differenza. Perché è importante avere questo programma Europa creativa e quali sono le principali sfide che si propone di affrontare? La cultura è importante per l´Europa e anche per le politiche europee. Non solo rappresentano un settore economico e produttivo che rappresenta il 7% del prodotto interno lordo europeo, ma anche noi abbiamo il patrimonio culturale europeo, sia materiali che immateriali. Il Parlamento europeo, nonostante i governi tagli imposti a tutto il bilancio dell´Ue, è stata in grado di aumentare i fondi per i settori culturali e creativi. Con l´Europa creativa abbiamo cercato di trovare un modo per affrontare i principali sfide del settore culturale: l´accesso al credito, la globalizzazione, la digitalizzazione e la frammentazione del mercato. Come è questo programma diverso dalla cultura esistente, Media e Media Mundus? Europa creativa unificherà gli attuali programmi Media, Media Mundus e cultura in un quadro comune e di fornire uno strumento finanziario più strutturato. Tuttavia, ogni programma avrà i propri obiettivi e criteri di valutazione. Il programma mette in evidenza la funzione di doppia della cultura: attività e il patrimonio. In che modo il programma di rendere più facile per le piccole e medie imprese a prendere in prestito i soldi? C´è un importante cambiamento: uno strumento di garanzia per i settori culturali e creativi che forniranno assistenza di prestito di micro, piccole e medie imprese culturali e creative.  
   
   
LAVORO: NEL 2012 IL FONDO EUROPEO DI ADEGUAMENTO ALLA GLOBALIZZAZIONE HA EROGATO PIÙ DI 73,5 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE 15 700 LAVORATORI DELL´UE  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - Secondo una relazione approvata il 14 novembre dalla Commissione europea, nel 2012 il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) ha fornito sostegno nella ricerca di nuove opportunità di impiego a complessivamente 15 700 lavoratori licenziati in seguito alla crisi economica e agli effetti della globalizzazione. Il Feg ha erogato più di 73,5 milioni di euro destinati all´assistenza dei lavoratori in 11 Stati Membri (Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Romania, Spagna e Svezia). A questo importo si aggiungono altri 51,7 milioni di euro provenienti da risorse nazionali. Il Commissario europeo per l´Occupazione, gli affari sociali e l´inclusione, László Andor, ha dichiarato: "Il Fondo europeo di globalizzazione si è dimostrato uno strumento efficace ad aiutare chi ha perso il lavoro, soprattutto le persone meno qualificate e le categorie di disoccupati più svantaggiate. Sono lieto che il Parlamento europeo e il Consiglio abbiano convenuto di proseguire le attività del Feg nel periodo 2014-2020, in modo che il fondo possa continuare ad aiutare i lavoratori in esubero a causa della crisi economica. Inoltre, il Feg sarà per la prima volta utilizzabile per i lavoratori a tempo determinato e quelli autonomi, nelle regioni colpite da una elevata disoccupazione giovanile, per i giovani che non lavorano e non seguono corsi di studio o di formazione." Il Feg finanzia misure concrete che aiutano i lavoratori licenziati a migliorare la propria occupabilità e a trovare nuove opportunità di impiego. Il Feg offre inoltre il vantaggio di poter essere utilizzato per il finanziamento di misure adattate alla specifica situazione dei lavoratori interessati. Le misure comprendono: un´assistenza intensa e personalizzata nella ricerca di un impiego. Vari tipi di formazione professionale, di miglioramento delle competenze e di riqualificazione. Incentivi e indennità temporanei per la durata delle misure. Un sostegno alla creazione di imprese. Mentoring. Regimi pubblici a favore dell´occupazione. Dalla relazione risulta che, al termine del periodo di assistenza, la metà dei lavoratori (14 333 lavoratori su 28 662) che avevano preso parte a una delle 41 iniziative del Feg, portate a termine negli anni precedenti, avevano trovato un nuovo impiego o svolgevano un´attività autonoma, mentre altre 1 069 persone seguivano corsi di studi o di formazione finalizzati a migliorare la loro occupabilità. I risultati in termini di reinserimento professionale sono incoraggianti, se si considera la difficile situazione occupazionale attuale e il fatto che il Feg fornisce sostegno a lavoratori che si trovano in situazioni particolarmente difficili caratterizzate da licenziamenti di massa che colpiscono un determinato territorio; inoltre il suo sostegno di solito è destinato ai lavoratori con maggiori difficoltà sul mercato del lavoro, come le persone meno qualificate e le categorie di disoccupati più svantaggiate. Il Feg nel periodo 2014-2020 - Sulla base di quest´esperienza la Commissione ha proposto di proseguire l´attività di sostegno del Feg nel periodo 2014-2020. L´11 ottobre 2013 il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo sul testo del nuovo regolamento del Feg, il che consente agli Stati membri di presentare domanda di contributo del Feg secondo le nuove regole a partire da gennaio 2014. L´ambito di applicazione del Feg è stato esteso: ai lavoratori in esubero in seguito alla persistenza della crisi economica e finanziaria mondiale o a una nuova crisi simile, un criterio che era già stato applicato nel periodo compreso tra il maggio 2009 e la fine del 2011; ai lavoratori a tempo determinato e ai lavoratori autonomi; ai giovani che non lavorano e non seguono corsi di studi o di formazione in regioni a elevata disoccupazione giovanile. Navigare nel cielo: la Commissione dà compagnie verde-luce per 3G e servizi a banda larga 4G a bordo degli aerei Bruxelles, 18 novembre 2013 - La Commissione ha adottato nuove norme che consentono la più recente tecnologia di comunicazione wireless per essere utilizzato dai passeggeri a bordo degli aerei che volano sopra l´Unione europea. Questo significa che d´ora in poi, lo spettro per il 3G (Umts) e 4G (Lte), le comunicazioni possono essere utilizzati sopra una altitudine di 3000 metri. Fino ad ora solo 2G (Gsm) è stato ammesso a bordo degli aeromobili che volano nell´Ue, che è impossibile l´invio di grandi quantità di dati (per esempio l´invio di allegati di grandi dimensioni, il download di eBook, guardare video). Questa decisione dell´Ue crea la possibilità per le compagnie aeree - piuttosto che un diritto per i passeggeri - per consentire l´uso di smartphone e tablet durante i voli. Ma, affinché questo servizio per lavorare, le compagnie aeree devono installare hardware specifico a bordo di ciascun velivolo interessato. Ruolo dei principali attori Commissione europea e gli Stati membri Consentire l´uso dello spettro per il 3G e 4G durante i voli Compagnie aeree che operano nella Ue Deciderà se avvalersi di questa nuova opzione di usare 3G e 4G in voli European Aviation Safety Authority (Easa) -separata dalla decisione della Commissione .Vedere il comunicato stampa Fornirà orientamenti su uso di dispositivi elettronici durante il decollo e l´atterraggio entro la fine del mese di novembre Che cosa significa questo per le compagnie aeree? In risposta alla crescente domanda dei passeggeri, le compagnie aeree saranno in grado di sviluppare nuovi servizi internet in volo . Airlines rimarranno in carica di quali servizi hanno scelto di equipaggiare i loro aerei con (indagini di settore indicano Sms ed e-mail sono di maggiore interesse per i passeggeri di voce ). Che cosa significa questo per i passeggeri? Se le compagnie aeree approfittano delle nuove possibilità, i passeggeri avranno accesso ai migliori servizi internet, a volte, quando il loro aereo è in volo sopra 3000m di altitudine. Quindi, se si desidera navigare social network durante il volo, o inviare e-mail con allegati, questa decisione rende possibile.  
   
   
NEL 2013 UNA PMI SU TRE NON HA RICEVUTO I FINANZIAMENTI NECESSARI  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - L´accesso al credito è sempre ai primi posti tra le preoccupazioni delle piccole e medie imprese dell´Ue, con ripercussioni più gravi per le imprese più giovani e di minori dimensioni: è quanto si evince dall´indagine "Access to Finance" (accesso al credito) pubblicata oggi dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea. Nel 2013 circa una su tre delle Pmi oggetto dell´indagine non ha potuto ottenere l´importo completo dei crediti su cui aveva contato; il 15% dei rispondenti ha dichiarato di ritenere l´accesso al credito un problema importante per la propria impresa. Gli operatori economici ritengono che nel 2013 le condizioni per ottenere crediti bancari siano peggiorate in termini di tassi di interesse e garanzie richieste. Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l´Industria e l´imprenditoria, ha dichiarato a commento: "Dall´inizio della crisi in poi tutte le risultanze indicano invariabilmente che le Pmi devono affrontare ostacoli imponenti e sproporzionati per ottenere i finanziamenti di cui hanno bisogno per sopravvivere e prosperare. Proprio in base a queste riflessioni stiamo introducendo il programma Cosme, che si occuperà di semplificare l´accesso delle Pmi al credito. Il Cosme fornirà uno strumento di garanzia per i crediti alle Pmi fino a 150 000 Eur, ma in alcuni casi anche oltre tale cifra; si prevede che entro il 2020 circa 344 000 imprese dell´Ue riceveranno crediti grazie all´intervento di Cosme." Per ulteriori informazioni: Report on the Access to Finance of Small and Medium-sized Enterprises (Safe) in 2013. Portale dell´Ue dedicato all´accesso al credito. Memo/13/980 Joint Commission/ecb report: Access to finance and finding customers most pressing problems for Smes. Intervista al Vicepresidente Tajani: "Cosme stimolerà l´accesso al credito per le piccole imprese". Com-eib Sme initiative endorsed by the European Council in October. Green paper on long term financing. Richieste di credito non soddisfatte. Le notizie sui casi di crediti negati convalidano la concezione fondamentalmente negativa delle Pmi in merito alla capacità delle banche di concedere credito. In totale, circa una su tre delle Pmi esaminate non è riuscita ad ottenere l´intero finanziamento bancario che aveva preventivato per il 2013. È stato respinto il 13% delle richieste di credito, mentre nel 16% dei casi l´importo concesso è stato inferiore a quanto richiesto. Il 2% delle imprese ha inoltre respinto l´offerta di credito ricevuta dalla banca in quanto ha ritenuto inaccettabili le condizioni proposte, mentre il 7% delle Pmi non ha neanche presentato domanda nel timore di vedersela respingere. Si è trattato in particolare delle compagnie giovani: l´11% di coloro che hanno avviato l´attività da 2 a 5 anni fa non ha fatto richiesta di finanziamento in previsione di un rifiuto. Le difficoltà delle imprese più giovani e più piccole - È infatti più alta la probabilità che le imprese più recenti e di minori dimensioni ricevano solo parte del finanziamento richiesto o addirittura un rifiuto netto. Le maggiori percentuali di rifiuti si sono riscontrate tra le microimprese, quelle con meno di 10 dipendenti, con il 18%, e tra le Pmi in attività da meno di 2 anni, che rappresentano il 28% dei casi. Per un confronto, sono stati rifiutati finanziamenti alle imprese di dimensioni maggiori (con 250 addetti o più) solo nel 3% dei casi. Le esperienze delle Pmi in materia di credito e finanziamento con capitale di rischio - La scarsità di garanzie reali o altre condizioni poste dalle banche, quali la presenza di garanti, costituiscono gli ostacoli più frequenti frapposti alle imprese che si rivolgono alle banche, seguite dall´eccessiva onerosità dei tassi di interesse. Una delle alternative, il finanziamento con capitale di rischio, è stata invece adottata solo dal 5% delle Pmi durante il periodo esaminato dall´indagine. In linea di massima le Pmi affrontano il tema del finanziamento con investitori o società che forniscono capitale di rischio meno volentieri che con le banche. Il problema principale di tale fonte di finanziamento è la sua scarsità, oppure costi troppo alti. Appunto su questo fronte interverrà il programma Cosme, che stimolerà l´apporto di capitale di rischio. Differenze marcate tra le condizioni di finanziamento nei paesi dell´Ue - L´accesso al credito è stato indicato come il problema più incalzante dal 40% delle Pmi a Cipro, dal 32% in Grecia, dal 23% in Spagna e Croazia, dal 22% in Slovenia, dal 20% in Irlanda, Italia e nei Paesi Bassi, contro valori del 7% in Austria, dell´8% in Germania o del 9% in Polonia. La quota di richieste respinte ha registrato le punte massime in Grecia e nei Paesi Bassi (31%), seguiti dalla Lituania (24%). Le percentuali maggiori di società così sfiduciate da non aver neppure richiesto un finanziamento si riscontrano in Irlanda (16%), Grecia e Cipro (15%). Le banche concedono ancora l´85% di tutti i prestiti La metà di tutti i prestiti concessi negli ultimi due anni riguardava un importo inferiore a 100 000 Eur. Le Pmi sono ancora estremamente dipendenti dal credito bancario: negli ultimi due anni l´85% dei prestiti sono stati erogati dalle banche. Oltre la metà delle Pmi dell´Ue oggetto dell´indagine aveva fatto uso recentemente di uno o più prodotti bancari: il 32% delle imprese si sono avvalse di prestiti bancari e il 39% di fidi bancari o scoperto di conto. I prestiti bancari restano inoltre l´opzione preferita del 67% delle imprese che cercano fondi dall´esterno per realizzare i propri progetti di crescita. Prossime tappe - La Commissione intende affrontare i problemi dell´accesso al credito con l´uso del nuovo programma per la competitività delle imprese e delle piccole e medie imprese (Cosme). Operante negli anni dal 2014 al 2020, è questo il primo programma della Commissione dedicato esclusivamente a fornire sostegno alle Pmi . Il Cosme offrirà uno strumento di garanzia per agevolare i crediti alle Pmi. Inoltre lo strumento per il capitale proprio di questo stesso programma stimolerà lo sviluppo del capitale di rischio e si concentrerà specialmente sulle fasi di espansione e crescita delle Pmi. Verrà stimolato altresì il finanziamento con capitale di rischio, che costituisce un´opzione di particolare importanza per le imprese giovani ad alta crescita.  
   
   
DIBATTITO SUL FUTURO DELL’EUROPA: VIVIANE REDING INCONTRA I CITTADINI FRANCESI A MARSIGLIA  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - Il futuro dell’Europa, i diritti dei cittadini e l’uscita dalla crisi economica saranno al centro del 37° dialogo con i cittadini (vedi allegato) che si terrà oggi, 14 novembre, a Marsiglia in presenza di Viviane Reding, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile della Giustizia, e di Christiane Taubira, Ministro della Giustizia del governo francese. “So che in Francia molte persone si interrogano sulla linea seguita dall’Unione europea: come trovare il giusto equilibrio tra obiettivi economici e aspirazioni sociali? Quali devono essere le risposte dell’Ue per quanto riguarda la politica migratoria? Quale futuro si prospetta per i giovani? Le elezioni europee del 2014 offriranno ai cittadini la possibilità di fare una scelta. Trovo positivo il fatto che il 60% dei francesi dichiari di interessarsi alle elezioni europee. Dopo l’incontro di oggi, spero di poter contare su tutti loro” ha dichiarato Viviane Reding. “Sono molto lieta che il Ministro Taubira sia qui con me per ascoltare i cittadini, spiegare l’Europa e discutere del suo futuro. Questo è un segnale forte: l’Europa è un lavoro di squadra”. L’incontro con i cittadini si svolgerà il 14 novembre, dalle 17.30 alle 20, al Dock des Suds, 12 rue Urbain V 13002 Marsiglia. In questa occasione i cittadini potranno dialogare direttamente con Viviane Reding e Christiane Taubira su temi quali i loro diritti, le loro aspettative e il futuro dell’Europa. Animerà il dibattito Thierry Bezer (France 3). Gli internauti potranno seguire l’evento in diretta e reagire su Twitter utilizzando l’hashtag #Eudeb8. Contesto Dialoghi con i cittadini: cosa sono? I membri della Commissione incontrano i cittadini dal gennaio scorso, quando la Commissione europea ha dato il via all’Anno europeo dei cittadini (Ip/13/2). Ad oggi si sono già svolti, in presenza di un Commissario, 36 dialoghi con i cittadini nei diversi paesi dell’Unione europea. In totale sono previsti più di cinquanta incontri (vedi allegato), sempre in presenza di responsabili politici. I dibattiti, aperti a tutti, possono essere seguiti al seguente indirizzo: http://ec.Europa.eu/european-debate. Nello scorso ottobre sono stati organizzati 9 incontri a Marsiglia (capitale europea della cultura nel 2013) seguiti da 3 dibattiti pubblici, il 23, 24 et 25 ottobre. Queste discussioni hanno permesso uno scambio di opinioni fra più di 600 persone. Si sono inoltre raccolti quasi 260 contributi, centralizzati su un sito dedicato al dispositivo di ascolto: www.Debat-europe2013.fr. Il grande dibattito del 14 novembre completerà questa serie di dialoghi pubblici a Marsiglia. I cittadini dell’Unione fruiscono quotidianamente dei diritti collegati alla cittadinanza europea, anche se non sempre ne conoscono l’esistenza. Quasi sette francesi su dieci, ad esempio, vorrebbero saperne di più sui loro diritti in quanto cittadini europei (vedi allegato). Per questo la Commissione ha dichiarato il 2013 Anno europeo dei cittadini e ha fatto dei dialoghi il fulcro di quest’iniziativa. Perché proprio ora? Perché l’Europa è a un bivio. I prossimi mesi e anni, durante i quali molte voci caldeggeranno un’evoluzione verso un’unione politica, una federazione di Stati nazione o una federazione degli Stati Uniti d’Europa, saranno decisivi per il futuro dell’Europa. Inoltre, l’integrazione europea deve andare di pari passo con il rafforzamento della legittimità democratica dell’Unione. Dare la parola ai cittadini, quindi, è più importante che mai. A cosa servono i dialoghi? Gli interventi dei cittadini daranno alla Commissione utili indicazioni per l’elaborazione dei suoi progetti. Uno degli obiettivi principali dei dialoghi è preparare il terreno per le elezioni del Parlamento europeo del 2014. L’8 maggio 2013 la Commissione europea ha pubblicato la seconda relazione sulla cittadinanza dell’Unione, che propone 12 nuove misure concrete per risolvere i problemi tuttora incontrati dai cittadini (Ip/13/410 etMemo/13/409). La relazione della Commissione si basa su un’ampia consultazione online del maggio 2012 (Ip/12/461) e sulle domande e sugli spunti emersi nel quadro dei dialoghi con i cittadini in merito ai diritti dei cittadini dell’Ue e al loro futuro.  
   
   
DA UN SONDAGGIO EUROPEO RISULTA CHE IL PUBBLICO È A FAVORE DI UNA RICERCA E UN´INNOVAZIONE RESPONSABILI  
 
Bruxelles, 18 novembre 2013 - Da una nuova indagine Eurobarometro è emerso che oltre tre quarti (77%) degli europei ritiene che la scienza e la tecnologia abbiano un impatto positivo sulla società. Gli intervistati hanno comunque espresso anche preoccupazione per i rischi derivanti dalle nuove tecnologie, come i rischi per la salute umana e per l´ambiente. Essi auspicano che la ricerca e l´innovazione siano realizzate con la dovuta attenzione ai principi etici (76%), all´equilibrio di genere (84%) e al dialogo con il pubblico (55%). In linea con i risultati di precedenti indagini Eurobarometro, oltre la metà degli europei è interessata agli sviluppi scientifici e tecnologici (53%), ma la maggioranza non si sente sufficientemente informata (58%). La Commissaria per la ricerca, l´innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-quinn ha così commentato: "I risultati dell´indagine indicano che gli europei sostengono il ruolo della scienza e della tecnologia nella società, ma al tempo stesso si aspettano che gli scienziati e i politici prendano in considerazione i loro valori e le loro preoccupazioni. Il futuro programma di ricerca e innovazione, Orizzonte 2020, si incentra sul raggiungimento di tale equilibrio. Ora dobbiamo intensificare gli sforzi per stabilire con la società un dialogo sulla scienza, e dobbiamo assolutamente fare in modo che un numero maggiore di giovani si accosti ad una carriera nei settori della scienza e dell´innovazione". Il 66% dei partecipanti all´indagine pensa che i ricercatori che lavorano presso università o laboratori del settore pubblico siano i più qualificati per spiegare l´impatto dei progressi scientifici e tecnologici sulla società, e sono ritenuti i più inclini (82%) a comportarsi in modo responsabile nei confronti della società. La maggior parte degli europei ottiene le informazioni sugli sviluppi in questi settori dalla televisione (65%), da giornali (33%), siti web (32%) e riviste (26%). Poco meno della metà degli intervistati (il 47%) ha studiato scienza o tecnologia, a scuola, all´università o in un altro contesto. Al tempo stesso, gli europei hanno un´opinione positiva dell´effetto dell´educazione scientifica sui giovani e la maggioranza degli intervistati (65%) ritiene che i governi non facciano abbastanza per stimolare l´interesse dei giovani per la scienza. Antefatti Questo sondaggio Eurobarometro è stato realizzato mediante colloqui individuali negli Stati membri dell´Unione europea per valutare l´atteggiamento dei cittadini europei nei confronti della scienza e dell´innovazione. Tra il 26 aprile e il 14 maggio 2013 sono stati intervistati 27 563 individui di diverse fasce sociali e demografiche. Per questo studio le medie dell´Ue sono le medie Ue-27,in quanto la Croazia non era ancora uno Stato membro dell´Ue al momento della rilevazione. Orizzonte 2020, il prossimo programma di ricerca e innovazione dell´Ue, sarà in vigore dal 2014 al 2020. Il programma è decisamente orientamento sulle sfide sociali che influiscono sulla vita degli individui, come ad esempio una migliore assistenza sanitaria, trasporti più ecologici o la sicurezza energetica e alimentare. Orizzonte 2020 è dotato di un bilancio specifico per la parte "Scienza con e per la società" che si incentrerà sull´integrazione delle iniziative scientifiche e tecnologiche nella società europea. Questa dotazione di bilancio sarà utilizzata anche per rafforzare l´interesse suscitato dalle carriere scientifiche e tecnologiche, in particolare tra i giovani, nonché per affrontare l´attuale squilibrio di genere in questi settori. Un esempio delle iniziative già in corso per coinvolgere il pubblico è costituito da Voices (pareri, opinioni e idee dei cittadini europei sulla scienza http://www.Voicesforinnovation.eu/). Si tratta di una consultazione a livello europeo, della durata di un anno, sul concetto "i rifiuti come risorsa". I risultati vengono utilizzati per definire le priorità di ricerca di Orizzonte 2020 in materia di gestione dei rifiuti urbani.  
   
   
I DIRITTI DEI LAVORATORI STAGIONALI: COMMISSIONE PER LE LIBERTÀ CIVILI  
 
Strasburgo, 18 novembre 2013 - I lavoratori stagionali extracomunitari miglioreranno lavoro e vita, tra cui un salario minimo e alloggio adeguato, nell´ambito di un accordo tra il Parlamento e gli Stati membri assistiti da libertà civili. Queste regole sono volte sia a porre fine allo sfruttamento e impedendo soggiorno temporaneo diventi permanente, sono i primi a livello Ue sul lavoro stagionale. "Finalmente abbiamo un accordo su una direttiva che gestisce, la migrazione legale temporanea e garantisce la protezione dei lavoratori contro lo sfruttamento. Sarà uno strumento forte per garantire condizioni umane per i lavoratori a basso salario, scoraggiare sottoquotazione e beneficiare buoni datori di lavoro ", ha dichiarato il relatore del Parlamento, Claude Moraes (S & D, Uk). La Commissione stima che il numero di lavoratori stagionali che vengono per l´Ue ogni anno da paesi non Ue a più di 100.000. Prossimi passi Le nuove regole saranno sottoposte a votazione da parte del Parlamento in pieno l´inizio del 2014. Se sono approvati, gli Stati membri avranno due anni e mezzo di metterli in effetto. La commissione per le libertà civili ha approvato il testo approvato con 33 voti favorevoli, due astenuti. Saperne di più su l´accordo con il comunicato stampa del Parlamento europeo.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: CONSIGLIO SU NORME PER RIDURRE I RISCHI DI INVESTIMENTO DELLE IMPRESE DI ASSICURAZIONE  
 
Strasburgo, 18 novembre 2013 - Il progetto di legge europea per ridurre la rischiosità degli investimenti delle imprese di assicurazione - e l´esposizione dei contribuenti per loro - è stato informalmente concordato dal Parlamento e negoziatori degli stati membri nella notte di Mercoledì. Le regole applicate per gli assicuratori saranno come quelli già in vigore per le banche, ma adattato al proprio profilo di investimento in genere più a lungo termine, in modo da non penalizzare loro per una visione di lungo periodo. La normativa "Solvency Ii", a tredici anni di lavoro, richiederà € 8000000000000 settore assicurativo dell´Ue, il suo più grande investitore istituzionale, a mettere da parte un capitale sufficiente a coprire i rischi di investimento. E ´per entrare in vigore il 1 ° gennaio 2016. Le regole di Solvency Ii sono stati concordati come parte di un pacchetto più ampio che perfeziona le regole di gestione del rischio per renderli coerenti con il sistema di vigilanza finanziaria dell´Ue istituito nel 2012. "L´accordo garantirà un sistema che prende il rischio di investimento maggiormente in considerazione in futuro. Le nuove regole necessarie per essere ambizioso, perché una maggiore sicurezza era necessario. Ma abbiamo anche assicurato che le compagnie di assicurazione saranno in grado di continuare a svolgere il loro ruolo di lungo investitori termine, anche in situazioni economiche difficili ", ha detto Burkhard Balz (Ppe, De), il deputato che ha guidato il pacchetto attraverso il Parlamento. Il più grande ostacolo - Il più grande ostacolo eliminato il Mercoledì è stata la dimensione del buffer di capitale che le compagnie di assicurazione dovrebbero tenere per investimenti che hanno dichiarato che avrebbero trattenere per lungo tempo (i cosiddetti "garanzie a lungo termine"). Le norme concordate riconoscono che gli assicuratori tengono ai loro investimenti relativamente lunghi periodi e sono quindi meno colpiti di altri da shock improvvisi e forti del mercato. Tuttavia, le regole sarebbero comunque richiedere alle società di assicurazione di detenere più capitale del buffer di quanto non facciano ora e prendere vedute più realistiche delle loro passività. Le regole richiederanno anche assicuratori di tener conto degli effetti della volatilità dei mercati finanziari. I deputati hanno inoltre assicurato una disposizione sui sistemi di monitoraggio e controllo continuo per garantire che i requisiti prescritti sono appropriati nella pratica. Responsabilizzare il cane da guardia di assicurazione Ue - I deputati hanno combattuto duramente per assicurare che la nuova costituzione europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (Eiopa) ha il peso necessario nel sistema. Ad esempio, sarà Eiopa che decide quando esistono "circostanze eccezionali" (che permette un rilassamento delle regole) e quando smettono di farlo. Essa avrà anche un ruolo più forte nelle sue relazioni con le autorità nazionali, cosa che alcuni paesi inizialmente contrari. I deputati hanno inoltre assicurato che l´Eiopa avrà il potere di richiedere ulteriori informazioni da paesi per quanto riguarda le modalità di attuazione delle diverse parti della legislazione in modo da garantire la corretta osservanza. La dimensione globale - Garantire un rapporto funzionale con i sistemi di paesi terzi è stato un altro punto costante il Mercoledì. Si è convenuto che la Commissione europea sarà in grado di decidere che il sistema di un paese terzo è "provvisoriamente equivalente" per dell´Ue per un periodo di dieci anni, con la possibilità di rinnovare una tale decisione. Ciò consentirà alle imprese di assicurazione che svolgono attività in "sistemi equivalenti" di continuare ad operare in modo efficace. Prossimi passi - Negoziatori della Presidenza del Consiglio e del Parlamento di oggi hanno bisogno di vendere il contratto alle rispettive controparti. Se lo fanno, si spera che una votazione in seduta plenaria del Parlamento può essere tenuto nel mese di febbraio per sigillare l´affare. Nel frattempo, il Parlamento dovrà anche votare un testo legislativo posticipando l´entrata in vigore della legislazione sulle assicurazioni adottata nel 2009, ma che da allora è stato modificato dall´accordo raggiunto il Mercoledì. Il Coommittee Affari economici e monetari discuterà questo il Lunedi prossima settimana e una votazione in seduta plenaria è previsto che si terrà il Mercoledi.  
   
   
UNO STATO MEMBRO CHE NON POSSA TRASFERIRE UN RICHIEDENTE ASILO VERSO LO STATO COMPETENTE PER L’ESAME DELLA RICHIESTA, PERCHÉ SUSSISTE IL RISCHIO CHE IN QUESTO STATO VENGANO VIOLATI I SUOI DIRITTI FONDAMENTALI, È TENUTO A IDENTIFICARE UN ALTRO STATO MEMBRO COMPETENTE  
 
Lussemburgo, 18 novembre 2013- Il regolamento «Dublino Ii» enuncia i criteri che consentono di determinare lo Stato membro competente per l’esame di una domanda di asilo presentata nell’Unione: in linea di principio, è competente un solo Stato membro. Per il caso in cui un richiedente asilo presenti domanda in uno Stato membro diverso da quello competente in base al regolamento, è prevista una procedura per il suo trasferimento verso lo Stato membro competente. Nondimeno, in una situazione del genere, lo Stato membro al quale è stata indirizzata la domanda può decidere di non trasferire il richiedente verso lo Stato competente e di esaminare esso stesso la domanda. Il sig. Puid, cittadino iraniano, è entrato illegalmente in Germania attraverso la Grecia. La domanda di asilo che ha presentato in Germania è stata dichiarata irricevibile giacché, ai sensi del regolamento, era la Grecia lo Stato membro competente per esaminarla. Il sig. Puid è stato perciò trasferito in quest’ultimo Stato. Egli ha proposto, tuttavia, un ricorso per annullamento della decisione di rigetto della sua domanda, che è stato accolto dal Verwaltungsgericht Frankfurt am Main (Tribunale amministrativo di Francoforte sul Meno, Germania). Secondo detto giudice, considerate le condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo e del trattamento delle domande di asilo in Grecia, la Germania era tenuta a esaminare la domanda. Le autorità tedesche hanno successivamente riconosciuto al sig. Puid lo status di rifugiato. Lo Hessischer Verwaltungsgerichtshof (Corte amministrativa d’appello dell’Assia, Germania), investito dell’impugnazione della decisione del Verwaltungsgericht Frankfurt am Main, ha chiesto alla Corte di giustizia di precisare come debba essere identificato lo Stato tenuto a esaminare la domanda di asilo. Il giudice tedesco intende sapere se il regolamento conferisca al richiedente asilo il diritto di pretendere da uno Stato membro che esamini la sua domanda qualora tale Stato non possa trasferirlo, stante il rischio di una violazione dei suoi diritti fondamentali, verso lo Stato membro inizialmente identificato come competente. Nella sentenza odierna la Corte rammenta, anzitutto, che uno Stato membro è tenuto a non trasferire un richiedente asilo verso lo Stato membro inizialmente identificato come competente quando non può ignorare che le carenze sistemiche della procedura di asilo e delle condizioni di accoglienza dei richiedenti asilo in tale Stato membro costituiscono motivi seri e comprovati di credere che il richiedente corra un rischio reale di subire trattamenti inumani o degradanti . Ebbene, la Corte rileva che in simili frangenti uno Stato membro, ai sensi del regolamento, può esaminare esso stesso la domanda. La Corte precisa però che, qualora non intenda avvalersi di tale facoltà, detto Stato, in linea di principio, non è tenuto al trattamento della domanda. Esso è tenuto, per contro, a identificare lo Stato membro competente per l’esame della domanda di asilo proseguendo l’esame dei criteri enunciati nel regolamento. Se non si riesce a effettuare tale identificazione, competente per l’esame della domanda di asilo è il primo Stato membro nel quale la domanda è stata presentata. La Corte rimarca, infine, che lo Stato membro nel quale si trova il richiedente asilo deve curare che la situazione di violazione dei diritti fondamentali di tale richiedente non sia aggravata da una procedura di determinazione dello Stato membro competente che abbia durata irragionevole. All’occorrenza, pertanto, dovrà esaminare esso stesso la domanda.  
   
   
BOLZANO, CONVEGNO DELL´EUREGIO: "IL POTERE DELL´INFORMAZIONE - MASS MEDIA E INTEGRAZIONE" (19 NOV.)  
 
Bolzano, 18 novembre 2013 - Il convengo "Il Potere dell´informazione - Mass media e integrazione" organizzato dall’Euregio si svolgerà martedì 19 novembre ad Innsbruck. Si svolgerà martedì, 19 novembre dalle ore 9.30 alle 18, presso il Palazzo Provinciale,1 in Piazza Eduard Wallnöfer,3 ad Innsbruck, il convegno sull´integrazione dell´Euregio di quest´anno incentrato sul tema "Il Potere dell´informazione Mass media ed integrazione". L´atteggiamento generale della popolazione e l´apertura nei confronti del nuovo sono determinanti nel favorire il percorso di integrazione degli immigrati. A maggior ragione, nel caso di un tema dalla forte connotazione emotiva come quello dell´integrazione, è particolarmente importante riuscire a capire chi influenza effettivamente l´opinione pubblica: i mezzi di informazione, la politica, le chiacchiere da bar, la scienza, la Polizia? Il ruolo dei mezzi di informazione in questo campo è innegabile, e nel contempo anch´essi subiscono l´influenza del contesto generale. Il convegno intende analizzare come la corrispondenza mediatica incida sull´opinione pubblica e conseguentemente influisce sugli atteggiamenti dell´opinione pubblica. Il giornalista si muove entro un quadro giuridico ed etico che lo indirizza verso un utilizzo responsabile delle notizie. Nell´ambito del convegno i gruppi di discussione, ai quali parteciperanno sia giornalisti sia persone che si occupano di integrazione, si affronteranno i contenuti del quadro normativo ed etico e gli interessi in gioco in modo da trovare soluzioni per una collaborazione costruttiva.  
   
   
LOMBARDIA: DDL PROVINCE,MARONI:NON FUNZIONA, RISCHIO EXPO PRESIDENTE: OTTIMISTA DOPO CONFRONTO CON MINISTRO DELRIO  
 
Milano, 18 novembre 2013 - "Ieri ho ribadito il nostro parere contrario sul Disegno di legge in discussione in Parlamento sulle Province e sulle Città Metropolitane, su cui il Consiglio regionale lombardo si è espresso, impegnando il presidente della Regione a esprimere parere contrario in ogni sede istituzionale. Ed è quello che ho fatto anche ieri davanti alla Commissione sulle Questioni regionali, dove ho ribadito che questa riforma così non funziona, perché aumenta i costi e mette a rischio la realizzazione delle opere necessarie per Expo". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo alla conferenza stampa dopo la riunione di Giunta a Palazzo Lombardia, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla sua audizione avvenuta il 14 novembre nella Commissione per le Questioni regionali circa il Disegno di legge Delrio sul riordino delle autonomie locali. "Queste valutazioni - ha poi proseguito il presidente - le ho ribadite in un successivo incontro avuto in serata con il ministro Graziano Delrio e mi pare che le nostre argomentazioni abbiano iniziato a fare breccia. Ci si rende conto che la riforma va fatta, ma i tempi non sono indifferenti, proprio per via della specificità di Expo. Rompere l´equilibrio che oggi c´è nella governance di Expo tra Comune di Milano, Provincia di Milano, Regione Lombardia e Governo e fare confusione rischia di bloccare tutto. Conviene all´Italia? No". "Per questo - ha concluso Maroni - occorre salvaguardare la specificità lombarda. Ci stiamo lavorando e sono più ottimista rispetto a due settimane fa. Ora continueremo a monitorare con grande attenzione lo sviluppo di questo Disegno di legge".  
   
   
LOMBARDIA: AMMINISTRATORI ENTI LOCALI SONO EROI A PAVIA A SEMINARIO SICUREZZA  
 
 Milano, 18 novembre 2013 - "Mi fa piacere poter incontrare nuovamente i rappresentanti del territorio di Pavia per questo seminario che stiamo organizzando in tutte le province lombarde, al fine di fornire importanti informazioni sul ruolo dei sindaci". Così l´assessore a Protezione Civile, Sicurezza e Immigrazione di Regione Lombardia, Simona Bordonali, durante il suo intervento il 14 novembre allo Ster di Pavia al seminario "I Sindaci, i rischi prevalenti e la sicurezza del territorio", organizzato dall´Assessorato regionale alla Sicurezza e Protezione civile. Il Seminario - All´incontro hanno partecipato oltre 50 persone, tra sindaci, assessori e Comandanti di Polizia locale del territorio pavese. L´iniziativa, inserita nel Piano di formazione 2013, è stata realizzata con l´obiettivo di diffondere e promuovere in modo integrato i contenuti della sicurezza, approfondendo il tema del ruolo e delle responsabilità del sindaco in caso di emergenza. "Abbiamo distribuito anche del materiale informativo sintetico - ha continuato l´assessore - che può eventualmente aiutare a seguire le procedure corrette in momenti di emergenza improvvisa". Maggiori Responsabilità E Minori Risorse - "Essere amministratori di enti locali in questo periodo è da eroi - ha dichiarato Bordonali - perché ci si trova ad avere maggiori responsabilità con minori risorse da investire ed è giusto dunque che gli enti sovracomunali aiutino i sindaci nella propria azione ordinaria e straordinaria". Le Richieste Della Regione - "La Lombardia, in sintonia con tutte le altre Regioni - ha fatto presente l´assessore Bordonali - ha chiesto ufficialmente al Governo di inserire nella Legge di stabilità un emendamento che preveda di escludere dal Patto di stabilità degli enti locali le spese sostenute per la sicurezza. Una proposta di buonsenso che, se accolta, porterebbe vantaggi concreti sia alle amministrazioni che direttamente ai cittadini". L´importanza Dei Piani Di Emergenza - "Questo seminario, al quale hanno partecipato in maniera massiccia i rappresentanti del territorio, è stato un´occasione per ricordare l´importanza dei piani di emergenza comunale e per rinnovare la disponibilità della struttura regionale ad aggiornare il documento di ogni singolo Comune" ha concluso la titolare regionale alla Protezione civile.  
   
   
SOSTEGNI PER COESIONE E CRESCITA, ANTICIPAZIONI SUI FONDI EUROPEI. GIUNTA TOSCANA APPROVA BILANCIO E FINANZIARIA 2014  
 
Firenze, 18 novembre 2013 - La giunta regionale ha approvato il 14 novembre la proposta di bilancio e la legge finanziaria per il 2014, che passa ora all´esame del Consiglio regionale che la dovrà licenziare entro la fine dell´anno. Un bilancio e una finanziaria senza nuove tasse: anzi, con qualche sconto in più sull´Irap, l´imposta regionale sulle attività produttive oggetto di una legge specifica dedicata al riordino delle agevolazioni, con provvedimenti prorogati, come per le aziende che finanziano cultura e paesaggio, e sconti nuovi di zecca come quelli per le imprese che ad esempio lavorano in rete, le aziende che si insedieranno in aree di crisi o quelle che scommetteranno sull´high tech. Una manovra con due parole d´ordine, coesione e crescita, tenute insieme da una terza, innovazione: i tre pilastri del bilancio 2014. Un bilancio che sfiora i 9 miliardi, 300 milioni in meno dell´anno scorso a causa soprattutto della programmazione comunitaria e nazionale legata al Fas in scadenza. Un bilancio dove la parte del leone la fanno come sempre la sanità e le politiche sociali, che con 6 miliardi e 848 milioni assorbono il 76% delle risorse. La sanità da sola pesa per 6 miliardi e 600 milioni, gli stessi del 2013. Una delle novità e tratto assolutamente distintivo della manovra è la scelta di anticipare, con risorse regionali, l´avvio del nuovo ciclo di programmazione comunitaria 2014-2020. Sarà fatto con uno stanziamento da 82 milioni: 42 già disponibili, altri 40 facendo ricorso ad un prestito. L´approvazione dei programmi operativi del Fesr, Fse e Feasr, ovvero gli strumenti europei per lo sviluppo regionale, le politiche sociali e l´agricoltura, è prevista per l´autunno del prossimo anno. L´obiettivo dell´anticipazione è mantenere alta la spesa nella fase di passaggio tra l´attuale ciclo, in scadenza, e quello successivo. Conti sotto controllo - Dal 2011 la Regione ha subito tagli per 550 milioni l´anno, solo parzialmente reintegrati dal finanziamento del trasporto pubblico locale su gomma e ferro, a cui si aggiungono i tagli sul Fas, il fondo per le aree sottoutilizzate, e la sanità. In più ci sono i vincoli imposti dal patto di stabilità interno, che hanno ridotto in quattro anni, dal 2010, la capacità di spesa soggetta al patto a 1,44 miliardi, da 2,2 che erano. Un freno agli investimenti. Ma era tutto previsto e la finanziaria difficile è stata quella dell´anno scorso, tant´è che non sarà necessario alcun inasprimento della manovra fiscale: i 14 milioni di tasse in più attesi (e che copriranno quasi per intero le maggiori agevolazioni Irap) arriveranno dal recupero dell´evasione fiscale, da cui si stima di incassare 140 milioni in tutto l´anno. Macchina più leggera e pagamenti veloci - Tra le spese di funzionamento diminuisce la spesa per il personale (1,7 milioni in meno, per il blocco assoluto sul turn over deciso dalla Regione che si traduce nessuna nuova assunzione nel caso di posti che si liberano) e diminuisce pure la spesa per gli affitti (un altro milione e 200 mila euro risparmiati, da 4,53 a 3,33 milioni di euro). Cresce invece la spesa per mutui e prestiti, anche per i soldi anticipati dalla Cassa Depositi e Prestiti su richiesta del governo per poter pagare i debiti con i fornitori della pubblica amministrazione, Asl comprese. Una lista che in Toscana non è comunque mai stata lunga e che con questo intervento è stata azzerata. (vedi altra notizia) Giovani, welfare e politiche per il lavoro - La ripresa economica passa attraverso politiche attive per il lavoro. I giovani rischiano di pagare più di altri il costo della crisi. Per questo la manovra stanzia 42 milioni per sostenere il Progetto Giovanisì destinati in buona parte a tirocini e progetti per il servizio civile. Sul fronte del welfare viene rifinanziato il ´pacchetto famiglia´ della legge 45 approvata ad agosto: ovvero 25 milioni per bonus bebè, prestiti fino a 3.000 euro a tasso zero in tre anni per lavoratori che non riscuotono da due mesi, aiuti per le famiglie numerose e i figli disabili. Anche il prestito sociale per le famiglie viene rifinanziato, come il progetto e fondo per la non autosufficienza (si parte con 74,8 milioni ma nel corso dell´anno saranno garantiti gli stessi 85 milioni del 2013). Per le imprese, oltre a 3 milioni di nuove agevolazioni sull´Irap, ci sono 100 milioni per il rilancio del sistema economico, l´agricoltura, la cultura, il turismo e il commercio, al netto delle risorse europee. Altri 125 milioni vengono destinati ad istruzione, formazione, occupazione e lavoro. Minibond, pagamenti ed housing sociale - Nel bilancio e nella finanziaria trovano spazio anche i minibond: la Regione garantirà con 3 milioni chi sottoscriverà quelli emessi da imprese toscane. Ci sono altri 2,5 milioni per il contributo in conto interessi da riconoscere ai fornitori del servizio sanitario regionale che presentino i loro crediti a società di factoring, riscuotendo prima. La Regione stanzia anche 5 milioni per aderire ad un fondo di housing sociale, un nuovo ´housing sociale" dove pubblico, privato e privato sociale si mettono insieme per riattivare il mercato delle costruzioni e dare una risposta a chi cerca casa e non ha i requisiti per un alloggio popolare ma neppure può permettersi un affitto a prezzi di mercato. Ecoincentivi e tutela del territorio - Tra gli investimenti un posto di rilievo hanno la tutela del territorio e la prevenzione del rischio sismico. La Regione continuerà a chiedere al Governo di liberare dai vincoli del patto di stabilità interno gli investimenti di prevenzione e messa in sicurezza. Intanto ha stanziato oltre 50 milioni per interventi volti a prevenire il dissesto idrogeologico. Altri 3 milioni sono destinati ad alimentare un fondo in conto interessi per finanziare interventi privati per l´eco-efficienza energetica e la messa in sicurezza sismica, che si affiancheranno ai bonus nazionali sulla ristrutturazione. E´ previsto anche un piano per adeguare gli edifici pubblici. Si punta in questo modo alla crescita di settori nuovi dell´economia. Strade ed erosione della costa – Per il 2014 gli investimenti complessivamente ammontano a 866 milioni. Di questi solo 85 milioni riguardano il completamento del programma straordinario di investimenti varate alcune legislature fa. Buona parte degli investimenti sono coperti ricorrendo a prestiti: anche per i vincoli sulla spesa imposti dal patto di stabilità. All´interno del programma straordinario di investimenti ci sono 17,73 milioni che riguardano interventi contro l´erosione della costa, 3,73 milioni per il superamento di carenze idriche e il disinquinamento delle acque, 910 mila euro per la mobilità, 5 milioni e 730 mila euro per il rilancio dei poli espositivi e ben 56 milioni ed 840 mila euro per la viabilità di interesse regionale. Le Spese
Sanità e politiche sociali 6.848,65
Politiche istituzionali 191,25
Politiche territoriali e della mobilità 773,49
Politiche ambientali e di governo del territorio 148,61
Politiche economiche 213,83
Politiche culturali, dell´istruzione, formazione e lavoro 219,30
Amministrazione regionale 549,65
Totale 8.944,78
Le Entrate Tributi propri 7.575,07
Trasferimenti da Stato, ue ed altri 411,41
Entrate extratributarie 12,20
Alienazioni, riscossioni crediti e trasferimenti in conto capitale 68,80
Ricorsi al credito 711
Avanzo di amministrazione 166,30
Totale 8.944,78
Tabella 3 Spesa corrente e investimenti (cifre in milioni di euro) Strategia istituzionale
Spesa corrente 139,89
Investimenti 51,36
Strategia sociale
Spesa corrente 6.670,73
Investimenti 177,92
Strategia territoriale
Spesa corrente 551,97
Investimenti 221,52
Strategia ambientale
Spesa corrente 20,48
Investimenti 128,13
Strategia economica
Spesa corrente 55,48
Investimenti 158,35
Strategia culturale e formativa
Spesa corrente 167,27
Investimenti 52,03
Amministrazione regionale
Spesa corrente 368,53 (di cui 153 per il personale)
Investimenti 76,63
Rimborso prestiti 104,49
Totale 8.944,78
 
   
   
PROVINCE, SAITTA: “DAI SINDACI DEL TERRITORIO, UN PLEBISCITO CONTRO IL SINDACO METROPOLITANO. ORA FASSINO CONVINCA IL MINISTRO DELRIO CHE MANCA IL CONSENSO”  
 
 Torino, 18 novembre 2013 - “L’ho definita una battaglia di democrazia, ma i sindaci del territorio con le loro lettere l’hanno di fatto trasformata in un plebiscito contro il futuro sindaco metropolitano. Non è certo una questione personale nei confronti di Piero Fassino, ma spero che nella sua veste di presidente nazionale dell’Anci ne voglia tenere conto e spieghi finalmente al ministro Delrio che il Governo su questo provvedimento non ha il consenso”. Il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta ha presentato le 250 adesioni “ricevute in poche ore dall’80% dei 314 sindaci dell’intera provincia torinese, preoccupati che la nomina per legge del sindaco del capoluogo come sindaco metropolitano indebolisca ed emargini non solo vallate e montagne, ma perfino la conurbazione stessa di Torino”. “Ringrazio i sindaci per le parole di stima e condivisione che hanno voluto rivolgere al lavoro di rappresentanza e tutela portato avanti dalla Provincia di Torino nei confronti dello loro realtà, oltre che per il riconoscimento umano e politico al mio impegno in questa battaglia di modifica del disegno di legge del ministro Delrio”. Saitta ricorda che “le Province italiane fin dall’epoca del Governo Monti hanno cercato invano di ottenere modifiche condivise al ridisegno della pubblica amministrazione: “invece il Parlamento si troverà lunedì 25 novembre ad esaminare e votare con un iter che il Governo Letta ha voluto accelerato ed urgente un disegno incostituzionale, che tra l’altro riduce ed abbassa per legge il livello di democrazia nel nostro Paese: come può pensare il ministro Delrio di investire per legge i sindaci dei capoluoghi delle future città metropolitana a capo di centinaia di altri Comuni senza suffragio universale, libero e diretto dei cittadini?” “Ho constatato - conclude Saitta - che non sono solo in questa battaglia di democrazia. Se un così gran numero di sindaci mi hanno ringraziato per essere stati coinvolti ed aver chiesto loro il parere, non significa forse che il Governo sta sbagliando qualcosa nella sua crociata di modifica della costituzione?” Conclude Saitta: “i sindaci sentono come me come l’esigenza di riformare il Paese e la pubblica amministrazione, ma senza prescindere dal rispetto e dalla salvaguardia delle più elementari regole della democrazia. Resta poco tempo per provare a migliorare questo progetto di riforma che rischia seriamente di minare la rappresentatività di interi territori. Il ministro Delrio non ha ascoltato l’appello di 44 costituzionalisti, ma dal momento che è stato sindaco e lui stesso presidente dell’Anci, vorrà ascoltare la voce di centinaia dei sindaci?” Alla conferenza stampa sono intervenuti assessori, capigruppo e consiglieri provinciali “di tutte le forze politiche – ha precisato Saitta – perché si tratta di una battaglia trasversale: manderemo il materiale ai parlamentari piemontesi per verificare se preferiscono tutelare il territorio oppure obbedire ai rispettivi partiti nazionali”.  
   
   
DA VIAREGGIO A LUCCA, DA PISTOIA AD AREZZO: LA FINANZIARIA 2014 DÀ GAMBE AI PROGETTI LOCALI  
 
Firenze, 18 novembre 2013 - Dalla geotermia alle ciclabili, dalle strade (e in particolare la tangenziale di Lucca) alla passeggiata di Viareggio o il parcheggio scambiatore di Pistoia. E poi ancora nuove risorse per i prestiti di emergenza alle piccole imprese, i contributi (anticipati) alle fusioni di Comuni. Nei sessantadue articoli della proposta di legge finanziaria licenziata dalla giunta regionale toscana trovano spazio interventi (ed investimenti) a 360 gradi. Eccone alcuni. Passeggiata di Viareggio – La passeggiata a mare è lo spazio pubblico più significativo della città , che negli ultimi ha subito un progressivo degrado. La Regione interverrà con 9 milioni in tre anni, tre all´anno dal 2014 al 2016. La valorizzazione della passeggiata, portata avanti assieme ad operatori privati, prevede il rifacimento delle pavimentazioni, nuovi arredi e spazi verdi, la realizzazione di ciclabili e il collegamento con altri luoghi di Viareggio. I lavori sono iniziati nel 2011 e in corso d´opera poi ampliati. Il mancato finanziamento statale del progetto "Valorizzando Viareggio" e l´impossibilità per il Comune ad un ulteriore indebitamento ha portato alla necessità di un ulteriore finanziamento da parte della Regione, messo nero su bianco in finanziaria. Tangenziale di Lucca – Sono 17 milioni in tre anni: 2 milioni nel 2014, 5 nel 2015 e 10 milioni nel 2016. La tangenziale di Lucca rientra tra le opere oggetti di un accordo con il governo nel 2010. La Regione Toscana partecipa alla spesa: in particolare i 2 milioni stanziati per il 2010 concorreranno alle spese di progettazione. Parcheggio scambiatore a Pistoia – Il parcheggio aiuterà l´accessibilità al trasporto pubblico locale, riducendo il traffico in città, e migliorerà i collegamenti con il nuovo ospedale. La Regione finanzia l´opera con 3 milioni in due anni: 1,5 milioni nel 2014 ed altrettanti nel 2015. Strada di Pratomagno – La Regione contribuirà con 1 milione e 350 mila euro, tutti a disposizione fin dal 2014, per la riqualificazione della viabilità di accesso all´area demaniale di Pratomagno. Compensazioni per indagini geotermiche – Crescono le indagini geotermiche, in vista di successivi eventuali sfruttamenti. La Regione ha così deciso di estendere anche alla fase di ricerca ed esplorazione del sottosuolo le compensazioni territoriali finora previste solo per la fase di sfruttamento e legate ai canoni minerari. Spingere sui pedali – Le piste ciclabili sono parte della mobilità urbana ed è quindi importante assicurarne un rapido sviluppo. La Regione stanzia 100 mila euro l´anno, fino al 2016, per sostenere la realizzazione delle piste ciclabili nelle città. Strade ad Arezzo – La Regione interverrà per migliorare i collegamenti con le aree logistiche ed industriali della provincia di Arezzo. In finanziaria è prevista una spesa massimo di 650 mila euro per il 2014, 2 milioni e mezzo nel 2015 e 1 milione nel 2016. Aeroporti – La Regione ha previsto 3 milioni e 300 mila euro, tra il 2014 e il 2015, per sostenere ed avviare iniziative di sviluppo e investimenti delle società aeroportuali toscane, a partire dai collegamenti con gli aeroporti. Scuole materne – Le scuole materne statali, nonostante le classi Pegaso finanziate dalla Regione, non sono sufficienti a far fronte alla domanda crescente che arriva dalle famiglie. La Regione ha così deciso di stanziare 1 milione e mezzo l´anno, fino al 2016, a favore di chi sceglie o è costretto a mandare i figli nelle scuole paritarie, che sono attorno alle 450 in tutta la regione frequentate da oltre 26.500 bambini. Le risorse si tradurranno in voucher e buoni. Più soldi per i prestiti alle micro imprese – La Finanziaria stanzia altri 2 milioni per i prestiti di emergenza alle microimprese toscane in difficoltà partiti nel 2013. Il fondo a questo punto diventa di 5 milioni. Contributi immediati per i Comuni che si fondono – La Finanziaria anticipa anche l´erogazione dei contributi regionali destinati ai Comuni che hanno deciso di fondersi e che andranno ad elezioni nel 2014. L´attuale norma prevedeva che i contributi fossero a disposizione dall´anno successivo alla costituzione dei consigli comunali. Quei soldi finiranno invece adesso subito nei bilanci dei nuovi Comuni.  
   
   
TOSCANA: CONTRIBUTI INVECE DI DETRAZIONI SU IRPEF FAMIGLIE, FERMO IL BOLLO AUTO  
 
Firenze 18 novembre 2013 - La finanziaria 2014 conferma per l´addizionale Irpef pagata dai lavoratori la scomparsa delle detrazioni per i figli carico e per i figli disabili, che erano state introdotte l´anno scorso e i cui effetti si sarebbero sentiti quest´anno. Le detrazioni vengono sostituite dai contributi diretti alle famiglie previste dalla legge 45 approvata dalla Regione Toscana ad agosto. Le detrazioni possibili erano state stimate in 20 milioni: cinque milioni in più (compresi i prestiti ai lavoratori in difficoltà), pesa complessivamente il ´pacchetto famiglia´. Dei contributi potranno godere i nuclei con un Isee fino a 24 mila euro, l´indicatore che misura reddito e patrimonio e lo commisura a quanto la famiglia è grande. Prendiamo il caso di una famiglia con marito e moglie che lavorano e un imponibile Irpef tra 50 e 60 mila euro l´anno, ovvero un paio di stipendi attorno a 1500 euro al mese. Se hanno due figli piccoli, una casa di proprietà e un mutuo ancora da pagare da 200 mila euro, pur con 20 mila euro di risparmi in banca ci rientrerebbero. Quanto alle aliquote, restano le stesse decise l´anno scorso per l´addizionale Irpef 2013 e che peseranno in tasca da gennaio, visto che per le addizionali il pagamento è differito di un anno. Si paga nel 2014 quanto dovuto per il 2013, nel 2015 le tasse del 2014 e così via. Fino a 15 mila euro, anche per l´anno prossimo, si pagherà così l´1,42% (esenti i redditi fino a 8 mila), l´1,43% da 15 a 28 mila euro, l´1,68% da 28 a 55 mila, l´1,72% da 55 a 75 mila e l´1,73% oltre 75 mila euro. Nessuna modifica interessa il bollo auto, che mantiene il ritocco deciso l´anno scorso: lieve su utilitarie e piccole auto (6 euro in più dal 2013 per una Panda, 9 euro per una Fiesta 1.4), più pesante sulle vetture dalle grosse cilindrate. Scompare invece l´Iresa, l´imposta sulle emissioni sonore degli aeromobili. Era stata istituita dal parlamento nel 2001, ma non era mai stata regolamentata e di fatto mai applicata: alle compagnie aeree non è infatti mai stato chiesto niente. Ora che è stata trasformata in tributo regionale ed è stata sancita la facoltà per le Regioni di sopprimerla, la Toscana ha deciso di cancellarla. Lo scopo è evidente: aiutare il sistema aeroportuale regionale, affinché chi atterra in Toscana non si trovi a pagare più tasse che altrove e decida magari di puntare su altri aeroporti. Tabella I tributi attesi per il 2014 nel bilancio della Regione (cifre in milioni di euro)
Entrate tributarie destinate al finanziamento della sanità 6.601,76
Trasferimenti statali fiscalizzati 87,29
Irap (parte di competenza regionale) 158,80
Addizionale Irpef (parte di competenza regionale) 120,97
Bollo auto 352,70
Bollo auto (anni precedenti) 30
Arisgam (addizionale metano) 49
Tributo speciale per il conferimento in discarico 15,80
Altri tributi 29,36
Recupero evasione fiscale con riscossione coattiva e accertamenti dell´Agenzia delle Entrate (sanzioni comprese) 112,10
Totale 7.557,78
 
   
   
ELEZIONI IN ABRUZZO: GIORNATA DI STUDIO SU NORMATIVE E PROCEDURE, PER COMBATTERE L´ASTENSIONISMO OCCORRE PREPARAZIONE  
 
Pescara, 18 novembre 2013 - "Verso le elezioni regionali: elezioni regionali ed amministrative; normativa, liste elettorali, modalità di presentazione e ammissione" è stato il tema della giornata di studio che si è svolta, il 14 novembre, a Pescara, e che rientrava nell´ambito delle attività dell´Osservatorio Elettorale regionale. Organizzata dall´Istituto Carlo Cattaneo di Bologna, è stata condotta da Massimo Rubechi, collaboratore dell´Istituto Cattaneo e ricercatore dell´Università di Urbino "Carlo Bo". A fare gli onori di casa l´assessore alle Riforme Istituzionali, Carlo Masci. "Si tratta di una serie di appuntamenti divulgativi - ha spiegato l´assessore - che l´assessorato alle Riforme istituzionali, attraverso l´Osservatorio elettorale regionale, ha voluto organizzare con l´obiettivo di mettere cittadini e amministratori locali nelle condizioni di conoscere con puntualità le norme che regolano il percorso elettorale. Purtroppo, - ha aggiunto Masci - oggi, in Italia, quasi tutte le tornate elettorali, e in particolare quelle politiche, nonostante una tradizione di segno diverso, sono caratterizzate da un forte astenzionismo. Infatti, siamo passati dal 6 per cento del 1976 a quasi il 25 per cento del 2008, comprese le schede bianche e quelle nulle. Perciò, - ha rimarcato l´assessore - sarebbe importante invertire la tendenza e fare in modo che la partecipazione al voto tornasse a essere la più ampia possibile. Tuttavia, a mio avviso, occore partire da due capisaldi: una preparazione adeguata da parte degli amministratori locali e una conoscenza non superficiale dei meccanismi della democrazia da parte dei cittadini. Solo così - ha concluso - si potrà sperare che una buona fetta dell´opinione pubblica torni ad avere fiducia nelle Istituzioni e nella politica". (Regflash) Dura/13/11/14 2013-11-14 12:48:00.0 Eventi: Febbo Domani A Presentazione "Agroalimenta" (Regflash) L´aquila, 14 nov. - Domani, venerdì 15 novembre, alle ore 11 nella sala Studi del Consorzio Fiera di Lanciano, l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, parteciperà alla conferenza stampa di presentazione della 15esima edizione di "Agroalimenta". Interverranno il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, il direttore area Lanciano della Bper, Ennio Tritapepe e il presidente dell´ente Fiera, Franco Ferrante.  
   
   
MOLISE, UFFICI REGIONALI SUL TERRITORIO, FRATTURA: RIORGANIZZAZIONE BASATA SU EFFICIENZA E CONTENIMENTO DEI COSTI  
 
Campobasso, 18 novembre 2013 - "Nessuna chiusura, nessuna soppressione". Il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, smonta in maniera netta e definitiva le polemiche scaturite dal processo di riorganizzazione degli uffici regionali sul territorio e concentrate in particolare sulla città di Termoli. "Stiamo procedendo - spiega il governatore Frattura -, a un´azione di riordino immobiliare, in base al quale crediamo giusto, perché vogliamo mantenere fede all´impegno preso con i nostri cittadini, dismettere le sedi in affitto per avvalerci, laddove possibile, di quelle di nostra proprietà. Al pari di questa prospettiva, nel lavoro congiunto con il vicepresidente Michele Petraroia e tutti i consiglieri di maggioranza, stiamo valutando la possibilità di condividere le strutture che le diverse amministrazioni pubbliche potranno metterci a disposizione a titolo gratuito. Per il medesimo fine, il risparmio, stiamo rescindendo i contratti di fitto in essere per stipularne di nuovi a prezzi decisamente inferiori, così come ci indica la norma". "Quello che ci interessa, essendo per noi prioritario, - evidenzia il presidente -, è assicurare servizi efficienti ai cittadini, alle associazioni, alle imprese, agli utenti tutti, in una sana logica di contenimento della spesa pubblica. Tutto questo è possibile e dovuto attraverso un´attenta, ragionata e virtuosa nuova articolazione della macchina amministrativa regionale. Articolazione che passa anche per il recepimento, ci auguriamo quanto più condiviso, di una diversa distribuzione degli uffici per rappresentare la giusta sintesi tra le istanze degli utenti e quelle del nostro personale impiegato". "Siamo convinti - conclude Frattura -, che nessuno ci accuserà di chiusure e soppressioni inesistenti di fronte alle scelte prese, che, in una declinazione diversa e innovativa della nostra presenza sul territorio molisano, sapranno garantire efficienza e risparmio a beneficio di tutti".  
   
   
ABOLIZIONE PROVINCE, CAPPELLACCI: GOVERNO E PARLAMENTO SEGUANO STRADA TRACCIATA DA SARDEGNA  
 
Cagliari, 18 novembre 2013 - "La Sardegna, con il sostegno di un voto referendario, ha abolito le quattro province cosiddette "nuove" e ha approvato una legge che prevede l´eliminazione anche di quelle "storiche", che ora deve compiere i passaggi in Parlamento". Lo ha dichiarato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, commentando le dichiarazioni rilasciate a "Unomattina" dal ministro Del Rio circa l´abolizione di tali enti. "Se l´orientamento positivo del ministro Del Rio - aggiunge il presidente - è indice di una volontà condivisa, l´Esecutivo nazionale faccia come la Sardegna e sensibilizzi le forze della maggioranza a completare in Parlamento il percorso già intrapreso dalla Regione, che sulla questione ha anticipato i tempi rispetto alle scelte della politica nazionale, e a estenderlo alle altre aree del Paese. Si tratta di un primo risultato - ha concluso Cappellacci - che è a portata di mano e può essere ottenuto in tempi rapidi".  
   
   
CALBRIA_ PUBBLICATO SU INTERNET NUOVO SITO DEDICATO AI PISL  
 
 Catanzaro, 18 novembre 2013 - L’assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini, comunica che è stato pubblicato su internet il nuovo portale tematico della Regione Calabria ( www.Pisl.regione.calabria.it ) che offre news e approfondimenti sull’attuazione della Progettazione integrata di sviluppo locale. Target privilegiati del sito sono i diversi componenti dei partenariati di progetto coinvolti nei Pisl, ma l’obiettivo è raggiungere anche il grande pubblico, per informare tutti i territori calabresi sulla realizzazione delle opere infrastrutturali previste e sull’accesso ai regimi di aiuto che la Progettazione integrata offre attraverso le risorse del Por Fesr 2007-2013 e le somme investite dai privati. Il nuovo sito realizzato dal Dipartimento Programmazione nazionale e comunitaria, è raggiungibile sia dall’home page del portale tematico “Calabriaeuropa” (www.Regione.calabria.it/calabriaeuropa ) che digitando l’indirizzo www.Pisl.regione.calabria.it  Può essere “navigato” attraverso il menu orizzontale delle sette tipologie Pisl (Borghi d´eccellenza, Qualità della vita, Sistemi turistici, Sistemi produttivi, Mobilità, Minoranze, Spopolamento) oppure consultando le notizie riferite ai singoli territori (suddivisi nelle cinque province calabresi). Dalle schede sui Pisl fino alle news sui regimi di aiuto, il sito offrirà costanti aggiornamenti sull’attuazione della progettazione integrata in Calabria, compreso il monitoraggio delle operazioni finanziate e il loro stato di avanzamento. “Con questo nuovo portale – ha dichiarato l’Assessore alla Programmazione nazionale e comunitaria, Giacomo Mancini - offriamo ai territori un nuovo strumento per tenersi aggiornati su tutto ciò che ruota attorno ai Pisl. Il sito dà conto, nella massima trasparenza, di come vengono utilizzate le importantissime risorse della Progettazione integrata: ben 406 milioni di euro a beneficio delle famiglie, delle imprese, degli enti locali e di tutto il territorio calabrese”.  
   
   
L’INTERAZIONE DI FONDI PUBBLICI E PRIVATI PER SOSTENERE LA FORMAZIONE PROFESSIONALE  
 
Torino, 18 novembre 2013 - Un seminario di studio, nell’ambito di un progetto europeo che ha per tema la gestione dei posti di lavoro e il rafforzamento delle competenze professionali all’interno delle piccole e medie imprese. L’incontro, che si è svolto il 13 novembre a Palazzo Cisterna, è stata l’occasione per tecnici e funzionari dell’Area istruzione e formazione professionale della Provincia di Torino per confrontarsi con una delegazione di Agefos Pme (Fondo interprofessionale francese per le piccole e medie imprese) sul quadro normativo e sugli attori del sistema della formazione professionale coordinato dalla Provincia di Torino. Gli interventi della giornata hanno descritto, partendo dal quadro regionale e giungendo alle competenze provinciali, i dispositivi di finanziamento mediante il Fondo Sociale Europeo degli interventi di formazione professionale per le imprese e delle analisi dei fabbisogni. Per completare il contesto territoriale, sono state illustrate le esperienze dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro Regionale (Orml) e di quello Provinciale (Opml), l’organizzazione e le principali azioni di intervento dei Centri per l’Impiego e alcuni progetti innovativi delle Agenzie Formative. Infine, sono stati analizzati gli ambiti di valutazione e di indagine dei programmi di formazione in Piemonte, comparati con l’esperienza francese. “In un periodo in cui la scarsezza di risorse non consente politiche anticicliche“, ha commentato l’assessore al Lavoro della Provincia di Torino Carlo Chiama “non resta che la strada delle sinergie tra servizi pubblici e privati. Nel caso della formazione professionale, va sostenuta l’interazione tra le politiche formative del Fondo sociale europeo e le iniziative dei fondi interprofessionali delle imprese“.  
   
   
ZONA FRANCA, CAPPELLACCI: "ODG SENATORI SICILIANI FUNZIONI COME CHIAMATA A UNITÀ DEI SARDI"  
 
Cagliari, 18 novembre 2013 - "Già nelle precedenti settimane si cominciava a sentire un ritornello inquietante sulla nostra rivendicazione per la zona franca, che più o meno aveva il seguente significato: se viene riconosciuta alla Sardegna perché non ad altre Regioni?" Così il presidente Cappellacci commenta la presentazione da parte di un gruppo di senatori in Commissione Bilancio di un ordine del giorno con il quale si richiede la zona franca integrale per la Sicilia. "Al di là degli effetti concreti - ha aggiunto Cappellacci -, la presentazione di questo documento deve essere considerata un campanello di allarme e rappresentare una chiamata all’unità di tutti i sardi per quello che non può non essere un obiettivo comune, in nome del quale abbiamo il dovere di mettere da parte le divisioni partitiche. Poiché sia la nostra popolazione sia la nostra rappresentanza in Parlamento è minore, dividersi sarebbe il peggiore errore possibile. Per la sua distanza dal Continente, la Sardegna può essere considerata l’unica Regione a soffrire un oggettivo svantaggio derivante dalla condizione di insularità, che si somma alle gravi amnesie dello Stato in materia di infrastrutture. La zona franca integrale – evidenzia il presidente - è uno strumento che può compensare almeno in parte questo divario e permettere alla nostra isola di rialzarsi dalla macerie della crisi e diventare un vero e proprio ponte dell´Italia e dell´Europa sul Mediterraneo. Lo Stato centrale deve pronunciarsi – ha concluso il presidente - e pronunciarsi, facendo propria in Europa la nostra giusta rivendicazione".  
   
   
AUTONOMIE LOCALI: SERRACCHIANI, AGGREGAZIONI "FORTI" FRA COMUNI  
 
Udine, 18 novembre 2013 - ´´Il riordino delle Autonomie locali parte prima di tutto dalla stessa Regione, che sarà una Regione ´leggera´ e avrà principalmente il compito di legiferare e di programmare, trasferendo le funzioni gestionali ai Comuni organizzati in forma associata, secondo un modello di aggregazione ´forte´´´. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani illustrando, il 14 novembre a Udine, al Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) le ´´linee guida´´ per il riordino del sistema degli Enti locali. In questo modo i Comuni, ha sottolineato la presidente, potranno raggiungere adeguate economie di scala, rendere più efficienti i servizi ai cittadini, contenere la spesa. ´´Andiamo verso una logica di semplificazione del sistema - ha detto Debora Serracchiani - in sintonia con le indicazioni del Governo. Questo implica un graduale superamento delle Province. Lo diciamo senza alcun furore ideologico, ma perché lo spirito della riforma è di mettere al centro il cittadino´´. Quella presentata dalla Regione nelle ´´linee guida´´ vuole essere una riforma ´´organica´´, come ha osservato l´assessore Panontin, che tocca anche aspetti fondamentali come i meccanismi di trasferimento delle risorse ai Comuni, l´attuazione effettiva del comparto unico del pubblico impiego in Friuli Venezia Giulia, la semplificazione amministrativa attraverso lo sviluppo dell´Agenda digitale.  
   
   
FVG, AUTONOMIE LOCALI: SERRACCHIANI, UNA RIFORMA NECESSARIA  
 
Udine, 18 novembre 2013 - ´´Abbiamo voluto inserire quella delle Autonomie locali tra le prime riforme di questa legislatura perché la riteniamo assolutamente necessaria. E sarà una riforma a 360 gradi´´. Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani che il 14 novembre ha presentato a Udine, nel Consiglio delle Autonomie Locali (Cal), le ´´linee guida´´ del riordino del sistema Regione-enti locali, affiancata dall´assessore competente Paolo Panontin. Ed è una riforma necessaria, ha ricordato la presidente, non solo per la crisi economica che il Paese e il Friuli Venezia Giulia stanno attraversando, ma anche per la graduale entrata in vigore, da qui al 2016, delle nuove norme volute dal legislatore nazionale in materia di contabilità e bilanci delle Pubbliche Amministrazioni, un percorso che ´´impone una revisione profonda del sistema delle Autonomie locali´´. ´´Dobbiamo - ha detto la presidente Serracchiani - rimettere in carreggiata la nostra regione, rendere competitivo il Friuli Venezia Giulia, dimostrando di saper esercitare fino in fondo la nostra Specialità´´. Sulle ´´linee guida´´, ha voluto precisare la presidente, la Regione è ´´aperta alla discussione e intende raccogliere il contributo di tutti´´. È stato infatti già previsto, ha ricordato l´assessore Panontin, un percorso partecipato che coinvolgerà nei prossimi mesi tutti i portatori di interessi.  
   
   
SVILUPPO BASILICATA SU SEMINARI TECNICI DEL PROGETTO FACTOR20  
 
Potenza, 18 novembre 2013 - Un percorso formativo sui temi energetici e ambientali, nell’ambito del progetto comunitario “Factor20”, si terrà dal 15 al 22 novembre presso l’incubatore d’impresa dell’area industriale di Grumento Nova - Viggiano: in programma ci sono due seminari tecnici “sulla riqualificazione e sulla rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente e del territorio a partire dalle risorse locali”. E’ quanto annunciato da Sviluppo Basilicata in un comunicato. “Nel corso dei seminari, dal taglio fortemente operativo - è scritto nella nota - verranno illustrate esperienze virtuose, proposte e strumenti per orientarsi tra normative e problematiche di progettazione, per immaginare nuovi scenari produttivi ed occupazionali". Il primo seminario dal titolo “Ri - Costruire a (quasi) km 0: Riqualificare, rigenerare, ricostruire il patrimonio edilizio esistente, in un´ottica di sostenibilità, a partire dall´attivazione di saperi e filiere produttive locali, o quasi” si terrà domani dalle 9.15 alle 16. Il secondo appuntamento, denominato “Ri- Generare a (quasi) km 0: Riparare il territorio e ripensare le regole che lo governano. Produrre, coltivare, abitare a partire dalla rigenerazione delle risorse locali. Strategie, casi studio ed esempi virtuosi”, si terrà invece venerdì 22 novembre, sempre dalle 9.15 alle 16. E’ previsto inoltre, il16 e 17 dicembre, un cantiere didattico nel corso del quale sarà realizzato, all´interno dell´incubatore, un piccolo modulo dimostrativo in legno, “abitabile”, con materiali e tecniche che possano essere prodotte e riprodotte localmente.  
   
   
ALTA FORMAZIONE: ASSESSORE SARDEGNA PRESENTA RISULTATI INTERVENTI REALIZZATI CON RISORSE POR-FSE  
 
Catanzaro, 18 novembre 2013 - "La Regione, è impegnata a favorire la crescita del livello di formazione e di preparazione professionale dei suoi giovani. Le risorse del Fondo Sociale Europeo investite finora, ammontano a 157.192.140,16 euro, investimenti importanti che ci hanno permesso di avviare sul territorio una serie di iniziative: Master & Back, voucher per l´alta formazione, dottorati, assegni e borse di ricerca e specializzazione, in grado di aumentare le opportunità formative e favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro". Lo ha detto l’assessore del lavoro, Mariano Contu, durante la conferenza stampa sugli interventi realizzati con le risorse Por Fse 2007-2013 nell’ambito dell’alta formazione. Per il Master & Back sono state stanziate 81.450.418,75 euro per permettere ai giovani laureati sardi di portare avanti il proprio percorso formativo in Italia e all’estero. Dal 2008 ad oggi sono state erogate 1419 borse di studio. Il Catalogo interregionale Alta Formazione, invece, è stato avviato con la collaborazione di altre regioni italiane, ed è finalizzato all’aggiornamento professionale continuo e all’inserimento o reinserimento lavorativo. Per questo programma l’assessorato del lavoro ha impiegato 2.085.492,43 euro, finanziando dal 2009 a oggi, 535 voucher. Per il 2013 si prevede il finanziamento di altri 200 voucher e 50 master. "Per il futuro - ha precisato l´assessore - puntiamo sul programma Master in Sardegna - 15 percorsi formativi di eccellenza che saranno realizzati nei centri regionali di formazione professionale di Cagliari e Sassari, in partenariato con una rete di Università nazionali ed internazionali: Pavia, Vienna, Barcellona, Lisbona, S.paolo, Toronto, Auckland. E visto che in passato abbiamo investito molto sul master e meno sul back, stiamo predisponendo il programma Back Impresa, un progetto che prevede un finanziamento fino a 100.000 euro per la creazione di nuove imprese, in grado di rivitalizzare il tessuto produttivo dell’isola. Il progetto di Apprendistato di alta formazione e ricerca, invece, frutto di un accordo con le università, è mirato alla crescita professionale e all’inserimento nel mondo del lavoro dei giovani apprendisti/dottorandi, ma soprattutto alla formazione di figure professionali qualificate nell’ambito dei processi di innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico. Scommettiamo sulla conoscenza e sui nostri giovani che si mettono in gioco per sfidare la crisi”. Nel 2013, il programma coinvolgerà 1207 giovani con un investimento complessivo di 26 milioni e 672mila euro.  
   
   
GIOVANI E LAVORO: REGIONE BASILICATA APPROVA BANDO “NUOVI FERMENTI”  
 
Potenza, 18 novembre 2013 - La Giunta regionale della Basilicata ha approvato un bando di concorso per promuovere e sostenere la creatività dei giovani finalizzata alla creazione di nuova occupazione. Il Bando “Nuovi Fermenti”, previsto nell’accordo di collaborazione sottoscritto tra la Regione Basilicata e il Dipartimento della Gioventù, è finanziato complessivamente con 300 mila euro. Con Nuovi Fermenti la Regione Basilicata intende “favorire ed alimentare la progettualità della comunità creativa lucana; promuovere lo sviluppo economico sostenibile e l’innovazione sociale; valorizzare le idee, i saperi, le energie e i talenti dei giovani come risorsa per lo sviluppo della regione; incoraggiare reti di cooperazione e supportare idee creative basate sull’utilizzo di nuove tecnologie e di pratiche eco-sostenibili; offre ai giovani un’opportunità di apprendimento, responsabilizzazione e attrazione diretta”. Possono concorrere al bando i giovani lucani residenti in Basilicata di età compresa tra 18 e 35 anni (36 non compiuti). Ai beneficiari sarà concesso un contributo economico fino a 13 mila euro, elevabile a 15 mila qualora il progetto preveda la partecipazione ad attività formative e professionalizzanti funzionali allo sviluppo di idee creative. La Regione non metterà a disposizione dei giovani creativi solo le risorse economiche ma anche strumenti e servizi di supporto attraverso Basilicata Innovazione e Sviluppo Basilicata, che concorrono all’attuazione del programma. Al bando di concorso possono essere candidati progetti per la sperimentazione e la realizzazione di nuove idee creative in due ambiti di intervento: inclusione sociale e beni pubblici (interculturalità, volontariato, solidarietà sociale, ecc.); tecnologia e creatività (energia, sviluppo sostenibile, turismo, artigianato, sviluppo rurale e urbano, ecc). All’analisi della documentazione presentata, seguirà un colloquio con tutti i componenti del gruppo proponente per l’analisi del progetto proposto. Il dossier di candidatura dovrà essere inviato a Sviluppo Basilicata Spa (via Centomani, 11 85110 Potenza), dal sessantesimo al centoventesimo giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bur. Il bando e la relativa documentazione saranno pubblicati sul portale della Regione Basilicata (www.Basilicatanet.it); nonché sui siti di Sviluppo Basilicata, Basilicata Innovazione e Visioni Urbane.  
   
   
BOLZANO: VERSO LA FASE FINALE IL PROGETTO EUROPEO MATCH SU SPORT E IMMIGRAZIONE  
 
Bolzano, 18 novembre 2013 - Si è tenuta recenteemnte a Ware nel Regno Unito la quarta e penultima riunione internazionale del progetto europeo Match su sport e migrazione, al quale il Coni altoatesino partecipa in collaborazione con l’Ufficio sport della Provincia autonoma di Bolzano. Il progetto, rivolto a tecnici e dirigenti che operano nel mondo dell´associazionismo sportivo e inserito nel programma Grundtvig "Lifelong Learning", vede la partecipazione di partner istituzionali provenienti da cinque diverse realtà europee: la Stiria in Austria (lead partner), il Portogallo, il Regno Unito, la Croazia e, appunto, l´Alto Adige. Nel corso dei loro meeting, i partner hanno elaborato un apposito questionario da somministrare a diversi operatori del settore, condiviso approcci costruttivi all´integrazione di migranti nello e attraverso lo sport - le cosiddette good practices - e analizzato una serie di problemi connessi a questa tematica. Partendo dalle esperienze messe in comune l´obiettivo finale del progetto è la realizzazione di una guida pratica sulle competenze interculturali applicate al contesto sportivo, da distribuire a tecnici e dirigenti sportivi. Oltre ad occuparsi dell´elaborazione statistica dei risultati del questionario, la delegazione altoatesina ha presentato come good practice il festival sportivo multiculturale "let´s play" organizzato annualmente dalla onlus "Oew-organizzazione per Un mondo solidale" a Bressanone, raccontato in prima persona dalla responsabile Sonja Cimadom. Anche per quanto riguarda l´analisi dei problemi il gruppo di Bolzano ha dato il suo contributo, evidenziando in particolare la criticità strutturale collegata all´applicazione in Italia dei regolamenti sportivi internazionali per combattere la tratta dei talenti. I limiti al tesseramento e lo schieramento in gara di atleti stranieri, infatti, in Italia risultano particolarmente vincolanti, perché non vige lo ius soli e le procedure per la richiesta di cittadinanza sono lunghe e laboriose. I partner stanno inoltre lavorando alla stesura di una guida sulle competenze interculturali, che sarà presentata ufficialmente nel corso della conferenza finale del progetto, in programma per maggio 2014 a Graz in Austria.  
   
   
TOSCANA: POVERTÀ, SEMPRE PIÙ ITALIANI AI CENTRI DI ASCOLTO CARITAS  
 
Firenze 18 novembre 2013 – I dati della decima edizione del Dossier Caritas sulle povertà in Toscana mettono in evidenza una situazione di disagio che non accenna a mitigarsi: aumentano le persone che si rivolgono alla rete degli oltre 120 Centri di Ascolto, aumenta la presenza di italiani, aumentano le richieste di cibo e, tra i problemi maggiormente evidenziati, prevalgono quelli legati all´indebitamento, alla mancanza di lavoro e di un posto dove vivere. Stamattina, nel corso di un incontro che si è tenuto in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati, Regione e Caritas oltre a presentare l´edizione 2013 del Dossier, hanno firmato un accordo che, se da un lato conferma e potenzia l´attività (avviata nel 2003) di rilevazione delle situazioni di disagio realizzata dalla rete dei Centri di Ascolto (riassunta poi attraverso il Dossier), dall´altro ne sviluppa altre, con un´attenzione particolare alle azioni di sensibilizzazione rivolte ai giovani in ambito scolastico e attraverso la promozione di iniziative di volontariato strutturate con specifica attenzione a progetti sperimentali di servizio civile rivolti a gruppi etnici per valorizzarne il loro inserimento. Vediamo in sintesi alcuni dei dati contenuti nel Dossier 2013. Le persone ascoltate nel 2012 sono state oltre 27 mila, (2mila in più rispetto al 2011). In aumento il rapporto italiani-stranieri: gli italiani erano poco meno del 21% nel 2008 e il 27,5% nel 2011, adesso sono il 31,1%. Il 68,9% sono stranieri (erano il 72,5% nel 2011). Resta maggioritaria la presenza femminile: 56,3%, in aumento di quasi 3 punti rispetto all´anno precedente. Oltre la metà delle persone ha tra i 25 e i 45 anni. L´età media è 49 anni per gli italiani, intorno ai 39 anni per gli stranieri. Il 5,7% delle persone è senza alloggio (6,5% del 2011) e l´8% vive in alloggi di fortuna (10,2% del 2011). Solo il 5,8% vive in appartamento/casa di proprietà ed il 6,6% ( quasi tutti italiani) in alloggi di edilizia popolare. Il 43,8% degli italiani e il 54,6% degli stranieri vivono in affitto. Il 74% delle persone è disoccupato, dato elevatissimo e sostanzialmente stabile rispetto agli anni scorsi. È disoccupato il 64,9% degli italiani (63,7% nel 2011, 66% nel 2010) e il 78% degli stranieri (76,5% nel 2011 e nel 2010). Riguardo ai problemi principali emersi durante i colloqui, in primo luogo la povertà di risorse economiche (39,9%, pressochè stabile), lavoro (disoccupazione, sottoccupazione, sfruttamento: 28,9% rispetto al 35,2% del 2011), casa (9,8%), salute (7,6%) e famiglia (6,4%). Entrando più nello specifico dei problemi legati alla povertà di risorse economiche, cresce quello legato all´indebitamento: incideva solo per il 3,6% nel 2006, adesso supera il 15%. Riguardo invece ai problemi lavorativi, quasi decuplicata la percentuale di cassaintegrati o in mobilità (0,6% nel 2006, 5,6% nel 2012). Concludendo con il problema abitativo, si è acuito soprattutto quello degli sfratti: dal 12,3% del 2006 si è passati al 33,1% nel 2012. Infine le richieste rivolte agli operatori. Un terzo (33,4%) è di beni e servizi materiali, dato in costante incremento negli ultimi anni: 29,3% nel 2011, 25,7% nel 2010, 22,8% nel 2009. Diminuiscono lievemente quelle di lavoro (19,1%) rispetto al più recente passato (22,3% nel 2011 e 22,5% nel 2010). Per quelle legate all´alloggio, negli ultimi 3 anni si rileva un´impennata: dal 3,2%del 2010 al 4,2% del 2011, fino al 4,7% del 2012. Un´occhiata al contenuto dell´accordo, con il quale la Regione mette a disposizione 50 mila euro l´anno per il triennio 2013-2015. Punti fondamentali: conferma del progetto Mirod (Messa in rete degli Osservatori Diocesani) promosso dal 2003 per la raccolta dei dati delle persone che accedono ai Centri di Ascolto e la realizzazione del Dossier; avvio di percorsi di sensibilizzazione al fenomeno della povertà rivolti a giovani studenti nella fascia d´età compresa tra i 12 e i 18 anni (attraverso percorsi di studio e analisi dei dati provenienti dagli Osservatori diocesani, mettendo in evidenza l´importanza della cultura del volontariato come strumento di contrasto del disagio ed esclusione sociale e potenziando l´integrazione tra giovani, famiglie, docenti e servizi territoriali); avvio di esperienze di cultura della cittadinanza per giovani tra i 18 e i 35 anni (attraverso esperienze di volontariato che permettano ai giovani di dedicare un anno della propria vita a servizio di fasce deboli della popolazione, propedeutiche al servizio civile regionale).  
   
   
TOSCANA, POVERTÀ: REDDITO MINIMO E POLITICHE ABITATIVE SIANO PRIORITÀ PER IL GOVERNO  
 
 Firenze, 18 novembre 2013 – Reddito minimo garantito, così come previsto dal governo al momento di insediarsi, e nuove politiche abitative. Sono queste le richieste avanzate dall´assessore al welfare Salvatore Allocca durante la presentazione del decimo Dossier Caritas sulle povertà in Toscana. Insieme all´assessore è intervenuto anche monsignor Riccardo Fontana, in rappresentanza della Conferenza episcopale toscana-Delegazione regionale Caritas. "Il progetto di creare un reddito minimo garantito – ha detto Allocca - esiste ma per ora è solo sulla carta. Nuove politiche abitative, invece, sono un punto morto della politica nazionale. Questi sono i due pilastri del welfare e meriterebbero un impegno prioritario da parte del governo. Forse, oltre che un patto per la salute, ce ne vorrebbe anche uno per il sociale perché non si può permettere che una famiglia in difficoltà, magari a causa della perdita improvvisa del lavoro da parte del capo famiglia, perda anche la casa". Secondo il Dossier in Toscana la situazione è in costante peggioramento. "La rilevazione fatta attraverso i Centri di ascolto – ha aggiunto Allocca - è parziale ma conferma una situazione che corrisponde alle notizie che riceviamo sul fenomeno. La povertà è un fenomeno grave e in aumento. Spesso l´azione quotidiana di tanti soggetti presenti sul territorio, tra i quali anche la Caritas, va ad affiancarsi, e spesso anche a sostituirsi, a quella che dovrebbe spettare a soggetti pubblici. Su questo punto la politica nazionale stenta a capire che l´intervento sul sociale non è un mero intervento di spesa ma di investimento. Il superamento di una situazione così difficile di crisi economica dipende anche dal mantenimento della coesione sociale". Secondo Allocca, come in altri settori, il dettato costituzionale rimane soltanto un principio. "Uno sforzo serio – ha concluso l´assessore - a livello nazionale sarebbe opportuno per far sì che venga applicato quanto previsto dalla costituzione, la povertà è incostituzionale. Così come lo è un lavoro che non garantisca ad una famiglia il mantenimento della propria dignità ed i mezzi minimi per sostentarsi". "Il Dossier – ha detto monsignor Fontana - mette in chiaro la drammaticità di una situazione che peggiora di anno in anno. Purtroppo fenomeni di povertà estrema, anche improvvisi, vengono vissuti da tante famiglie con sofferenza vera". L´accordo siglato oggi istituzionalizza un rapporto che ormai va avanti dal 2003. "Oltre alla rilevazione dei dati per il Dossier – ha proseguito il vice presidente della Caritas italiana - sono contenute azioni importanti rivolte soprattutto alla fascia giovanile, spesso poco coinvolta e sensibile ai temi dell´aiuto al prossimo. La rete dei nostri Centri di ascolto è a disposizione dell´ente pubblico per aiutarlo a comprendere l´evolversi di una quadro complicato e a prendere decisioni concrete e importanti. Sotto questo profilo – ha quindi concluso Fontana - vorrei ricordare anche l´accordo sul prestito sociale, a mio parere uno strumento importantissimo per evitare che tante situazioni gravi esplodano in modo definitivo".  
   
   
NUORO - "LE MANI DELLE DONNE: UNA RISPOSTA ALLA CRISI" CONVEGNO  
 
Nuoro, 18 novembre 2013 - La manifestazione itinerante – promossa da Unioncamere e dalla rete dei comitati per la promozione dell’imprenditoria femminile - sbarca in Sardegna con un focus sull’artigianato: “Le mani delle donne: una risposta alla crisi” è, infatti, l’evento organizzato dalla Camera di Commercio di Nuoro e dal locale comitato per la promozione del’imprenditoria femminile nel contesto dell’ “Autunno in Barbagia”. All’appuntamento parteciperanno Agostino Cicalò, Presidente della Camera di Commercio di Nuoro, Antonietta Cossu, Presidente del Comitato della Camera, Giacomo Giusti dell’Istituto G. Tagliacarne di Roma, Vincenzo Iodice del Comitato di Gestione del Fondo centrale di Garanzia per le Pmi del Ministero dello sviluppo economico, Stefano Immune, Promozione - Finanza e Impresa di Invitalia e Claudia Samarelli di Unioncamere. I lavori saranno coordinati da Maria Carmela Folchetti, componente di giunta camerale in rappresentanza del settore artigianato. Saranno presenti anche le presidenti dei comitati di Cagliari e di Sassari con le loro preziose testimonianze. Questo convegno è un tassello importante in un percorso di recupero e valorizzazione delle produzioni tipiche locali e dei mestieri che rischiano di sparire se non trasmessi a donne con esperienza nel campo gastronomico (ristorazione, pane, dolci) così da tramandare l’arte della manualità che fa parte dei saperi più antichi delle donne nuoresi. Nel pomeriggio sarà inaugurata la mostra “Le mani delle donne”, sui mestieri femminili dell’artigianato locale allestita dal Comitato in collaborazione con le imprenditrici del territorio, e in particolare saranno in esposizione: i tappeti lavorati a mano, realizzati anche in asfodelo ad Urzulei, l’allevamento del baco da seta, da cui si ottiene la seta per realizzare il copricapo del costume tradizionale di Orgosolo (‘Su Lionzu’), gli abiti tradizionali confezionati così come vuole la tradizione, gli abiti da sposa con ricami che richiamano i disegni dei costumi sardi, i pregiati marmi di Orosei. Dal percorso nelle abilità femminili del territorio non potevano mancare le imprenditrici dell’enogastronomia, che esporranno le specialità locali e racconteranno le loro esperienze. Le tradizione artistiche, culturali, artigianali e, non da ultimo, enogastronomiche della Sardegna sono note a tutti. Ci sono famiglie e mani esperte di donne che sanno trasformare la materia e dare forme e sapori originali e che hanno tramandato le tradizioni per decenni ma che oggi rischiano di non poter esprimere quel potenziale come una volta. E in questo percorso, il comitato di Nuoro, può avere un ruolo determinante anche in considerazione del peso della componente femminile nel comparto dell’artigianato di questa provincia, la settima in Italia per “vocazione artigiana”, ma soprattutto, la prima nel meridione.  
   
   
MAMMACHEBLOG CREATIVO: UN NUOVO APPUNTAMENTO PER LE MAMME BLOGGER IL 23 NOVEMBRE A MILANO, UNA GIORNATA PER LE MAMME DELLA RETE APPASSIONATE DI CREATIVITÀ E DO-IT-YOURSELF  
 
Milano, 18 novembre 2013 – Mammacheblog Creativo è un evento organizzato da Fattoremamma per le mamme della Rete, dedicato in particolare a tutte le appassionate di creatività e crafting. Un appuntamento che permetterà, attraverso tavole rotonde e laboratori, di approfondire le opportunità che la rete offre per sviluppare la propria creatività come hobby o come professione. La mattina sarà dedicata a conversazioni con ospiti “speciali” che racconteranno la propria esperienza, offrendo spunti di riflessione: le blogger più geniali e fantasiose della rete, le imprenditrici che hanno creato una vera e propria attività, le comunità online nate per condividere passioni e lavori creativi… Seguirà, quindi, l’assegnazione del Premio Creativo, un riconoscimento per le migliori opere handmade che rimarranno esposte al pubblico per tutta la giornata. Ad assegnare il Premio Creativo sarà Virginia Cabrini, volto noto di Real Time, dove conduce la trasmissione Partyplanner. Il pomeriggio proseguirà con i momenti dedicati a formazione e laboratori. Nei Mom Class si parlerà di come creare e gestire un’attività, grazie all’intervento di due professioniste (oltre che blogger) esperte di temi legali e amministrativi. Un altro elemento fondamentale per chi vuole valorizzare le proprie opere creative sul web è la capacità di fotografarle in modo “professionale”. Il secondo Mom Class sarà dedicato alla fotografia still life, da realizzare con fotocamera digitale o smartphone, per creare un vero set fotografico con l’aiuto di strumenti semplici e di uso quotidiano. E poi i Mom Lab, laboratori creativi, dove mettersi alla prova in prima persona: riciclo creativo a tema natalizio, realizzazioni di oggetti in feltro, crochet per creare un’opera di street-art e cake design per rendere ancora più originali e fantasiosi i biscotti natalizi. L’evento si svolgeraÌ il 23 novembre, presso la Fonderia Napoleonica Eugenia Via Thaon di Revel, 21, Milano. Ingresso gratuito previa registrazione. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito http://www.Mammacheblog.com/creativo/  
   
   
TRENTO - IMPRENDITORIA FEMMINILE IN TRENTINO, CONVEGNO IL 26 NOVEMBRE  
 
Trento, 18 novembre 2013 - Martedì 26 novembre, a partire dalle ore 9.15 presso la sala Calepini della sede della Camera di Commercio di via Calepina 13 a Trento, si svolgerà il convegno “L’imprenditoria femminile in Trentino. Buone pratiche per il settore turistico”, organizzato dal Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile, istituito presso l´ente camerale trentino, in collaborazione con Unioncamere e Retecamere. Interverranno: Adriano Dalpez, Presidente della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento; Claudia Gasperetti, Coordinatrice del Comitato per la promozione dell’imprenditorialità femminile - Trento; Claudia Samarelli, Unioncamere, Mariangela Franch, Professoressa ordinaria presso il Dipartimento di Economia e Management (Dem), Università degli studi di Trento; Maria Pellegrini, Ufficio studi e ricerche della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento.  
   
   
BILANCIO: 42 MILIONI DI EURO CONTRO LE POVERTÀ, MAI FATTO TANTO PRIMA A MILANO  
 
Milano, 18 novembre 2013 - "Con l´ emendamento al fondo di 5,2 milioni di euro approvato il 14 novembre dal Consiglio Comunale arriviamo a stanziare la cifra di oltre 37 milioni di euro, la più alta mai destinata nella storia della città per azioni contro le povertà. A queste risorse si sommano i 5,5 milioni della ´social card´ di provenienza statale, per un totale di 42 milioni di euro, un´ azione di sostegno al reddito, nonostante i tagli, mai sviluppata in questa città. Milano non può però fare tutto da sola, ci stiamo caricando sulle spalle un peso enorme per non dimenticare nessuno". Così l´assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino a seguito dell´approvazione in Consiglio Comunale, durante la discussione sul Bilancio, dell´emendamento che destina ulteriori risorse per i contributi contro le povertà.  
   
   
1° CLUBBLING DELLE ESPERTE IN ALTO ADIGE - ADESIONI ENTRO IL 21 NOVEMBRE  
 
Bolzano, 18 novembre - Entro il 21 novembre 2013 e possibile iscriversi per partecipare al "1° Clubbing delle esperte in Alto Adige" organizzato dalla Commissione provinciale per le pari opportunità e dal Servizio donna della Provincia per il 26 novembre a Bolzano. Il "1° Clubbing delle esperte in Alto Adige" si terrà martedì, 26 novembre 2013, con inizio alle ore 18.30 all´Eurac, Viale Druso 1, a Bolzano. L´appuntamento fa parte dei vari interventi posti in essere nell´ambito del progetto transfrontaliero "Donne che decidono" riferito al programmacomunitario Interreg Iv Italia - Austria. L´incontro sarà aperto con gli interventi di Ulrike Oberhammer e Franca Toffol, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità. Seguirà una Tavola rotonda con le donne elette in Consiglio provinciale dell´Alto Adige , quindi uno "Speed-dating" con le esperte della piattaforma elettronica www.Donne-eu.net  e le donne del Consiglio provinciale dell´Alto Adige. Infine, vi sarà la chiusura ufficiale del progetto "Donne che decidono" pensando ai futuri sviluppi. Il Clubbing è riservato esclusivamente alle esperte iscritte alla piattaforma elettronica www.Donne-eu.net  che però possono invitare a partecipare persone amiche e conoscenti. L´iscrizione dovrà avvenire entro il 21 novembre 2013presso il Servizio donna, tramite e-mail: serviziodonna@provincia.Bz.it  o al numero di tel. 0471 416950.