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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Gennaio 2014
Politica
PARLAMENTO EUROPEO: PRESIDENZA GRECA: DIBATTITO CON IL PRIMO MINISTRO SAMARAS E IL PRESIDENTE BARROSO  
 
Strasburgo, 15 gennaio 2014 - Le priorità della neo Presidenza greca del Consiglio sono discusse oggi alle 9.00 con il Primo ministro, Antonis Samaras, e con il Presidente della Commissione, Manuel Barroso. Come annunciato, dette priorità sono: occupazione, coesione economica e sociale e riforme strutturali, ulteriore integrazione nell´Ue, completamento dell´unione economica e monetaria, affrontare le sfide esterne, quali l´allargamento dell´Ue e la politica marittima. Una conferenza stampa con il Primo ministro greco Pm Antonis Samaras e con il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz è prevista alle 12.00. È possibile seguire il dibattito e la conferenza stampa via Ep Live e Ebs +. Http://www.europarl.europa.eu/ep-live/it/plenary/video?date=15-01-2014    
   
   
UE: IL DISCORSO DI IERI DEL PRESIDENTE BARROSO SULLA REVISIONE DELLA PRESIDENZA LITUANA  
 
Strasburgo, 15 gennaio 2014 – Signor Presidente, Presidente Grybauskeite, Onorevoli parlamentari, Con la conclusione della Presidenza lituana, l´Unione europea ha chiuso l´anno 2013 su una nota alta. La chiusura di successo del programma di sostegno dell´Irlanda dimostra che, quando la regolazione e l´assistenza vanno di pari passo, possiamo superare anche le più gravi tipi di crisi in un paese della zona euro. L´uscita della Spagna dal suo programma bancario specifico dimostra che siamo in grado di affrontare efficacemente gravi preoccupazioni per le istituzioni finanziarie, anche in un´economia più grande. Ciò dimostra che attraverso la riforma e maggiore responsabilità possiamo mettere il settore bancario, ancora una volta su basi solide. Con l´adesione della Lettonia, l´Eurozona è in espansione - un altro segno inequivocabile della rinnovata fiducia nell´euro. Questi sono segnali incoraggianti per l´Unione europea e in particolare per gli Stati membri che devono affrontare ancora momenti difficili e transizioni difficili. Credo che l´Europa nel suo insieme dovrebbe prendere il cuore che la situazione può - ed è - di essere girato. E ´estremamente importante notare che all´inizio di questo nuovo anno - un anno cruciale per l´Europa - siamo in un posto molto meglio di quanto fossimo in qualsiasi momento dall´inizio della crisi finanziaria. Lo dobbiamo soltanto agli sforzi combinati, concertati e continui a livello nazionale ea livello europeo. Onorevoli parlamentari, Voglio rendere omaggio sincero alla Presidenza lituana. Attraverso un sacco di duro lavoro e impegno, il team lituano è stato in grado di portare avanti una serie di iniziative delicate e decisive. Per i prossimi mesi, la nostra priorità deve restare l´unione bancaria. Negli ultimi cinque anni abbiamo intrapreso una riforma radicale del modo in cui le banche sono regolamentati e controllati. Vogliamo un settore bancario europeo fiorente e responsabile, al servizio dell´economia reale, dove le banche - non i contribuenti - portano i costi dei propri errori. Oggi le banche europee sono meglio capitalizzati, meglio regolamentato per gestire i rischi e una migliore supervisione. Ora siamo all´inizio della fine della banca pubblica salvataggi con gli accordi di benvenuto raggiunti dai co-legislatori nel mese di dicembre sulla direttiva risoluzione Banca e sistemi di garanzia dei depositi. Unione bancaria è un segno importante del nostro impegno per una vera e profonda unione economica e monetaria e di ripristinare condizioni di prestito decenti tutta l´area euro, ed è una parte essenziale di dissociare rischi bancari dal debito sovrano. Così ora è indispensabile lavorare per un accordo sul meccanismo di risoluzione unico, il blocco rimanente necessaria per una vera unione bancaria europea. Il Consiglio ha definito la sua posizione nel mese di dicembre, aprendo la porta per i negoziati con il Parlamento. Come sapete, la Commissione avrebbe preferito un sistema completamente basato su un approccio comunitario. La Commissione ha rigorosamente difeso l´articolo di base 114-giuridica per la sua proposta. Come voi, siamo preoccupati che l´introduzione di una dimensione intergovernativa per affrontare il trasferimento e la mutualizzazione dei fondi aggiunge senza dubbio un ulteriore inutile complessità. Ma allo stesso tempo - e dobbiamo affrontare la realtà - non sembra esserci nessun altro approccio che otterrà il supporto necessario in Consiglio. Quindi la domanda non è: siamo felici con la posizione del Consiglio? La domanda è piuttosto: possiamo permetterci di sprecare l´opportunità di raggiungere un accordo definitivo entro la fine di questo mandato parlamentare? Possiamo permetterci di mettere a rischio i segni emergenti di rinvio fiducia? Questo è ciò che è in gioco. Così come il Parlamento e la Commissione, credo che ora dovremmo lavorare mano nella mano per raggiungere il nostro obiettivo: un meccanismo unico risoluzione che è l´indispensabile, ultimo pezzo del sindacato bancario per l´Europa. Per questo, abbiamo bisogno di combattere al limite per garantire che la dimensione intergovernativa sia mantenuta al minimo assoluto di ciò che è politicamente necessario. Dovremmo anche essere molto vigili per garantire che il risultato rimane pienamente compatibile con, e sostiene il primato del diritto dell´Unione europea. Onorevoli parlamentari, 2013 è stato anche molto l´anno in cui abbiamo dimostrato la maturità e l´efficacia del quadro di governance economica, come abbiamo sviluppato dall´inizio della crisi, compresi gli strumenti della due-pack implementato per la prima volta. Questo ciclo semestre europeo ha offerto meno drammatico rispetto alle edizioni precedenti, ma più genuino dibattito e, alla fine, le decisioni più gratificanti. Siamo in grado di costruire su queste esperienze e dei risultati delle politiche, quando abbiamo ulteriormente concentriamo sulla crescita e l´occupazione nei mesi a venire. Abbiamo allo stesso tempo ha continuato ad approfondire il dibattito sul futuro del nostro modello di governance, in particolare al vertice di dicembre con un vero dibattito approfondito circa le disposizioni contrattuali che potrebbero ampliare il partenariato tra gli Stati membri e l´Unione europea; approfondire un efficace la solidarietà tra i paesi, e rafforzare il senso di appartenenza delle riforme negli Stati membri. Questo ha certamente includere una maggiore attenzione alla dimensione sociale dell´Unione economica e monetaria, il tema di una comunicazione della Commissione europea e di due dibattiti ministeriali sotto la Presidenza lituana. Nell´ambito del semestre europeo, abbiamo proposto un nuovo quadro di controllo per consentire una migliore e precedenti identificazione dei principali problemi sociali e occupazionali. Fin dall´inizio, questa è stata una parte integrante di ciò che i nostri sforzi di riforma sono tutti circa. Vi è ora un ampio sostegno in tutta Europa per mettere a punto il nostro approccio ulteriore, di focalizzare la nostra attenzione ancora di più e di collaborare più strettamente con le parti sociali per migliorare i risultati. All´inizio della Presidenza lituana abbiamo raggiunto un accordo che è la base stessa di ruolo e la capacità di assicurarsi che le riforme portano a più posti di lavoro e migliori opportunità dell´Unione Europea: il quadro finanziario pluriennale. E mi ricordo bene le ampie discussioni che abbiamo avuto, vale a dire tra il Consiglio e il Parlamento, e anche il modo in cui, insieme, sono riusciti a raggiungere l´accordo finale. Voglio ringraziare - ancora una volta - tutti i leader del Parlamento europeo che ha lavorato con noi per avere questo storico accordo concluso. Come ho sempre detto, la nostra risposta alla crisi deve andare oltre il consolidamento fiscale e le riforme strutturali. Certo, sono indispensabili, ma abbiamo anche criticamente bisogno di investimenti, e per molte delle nostre regioni del bilancio europeo è il primo - e in alcuni casi quasi l´unica - fonte di investimenti pubblici. Quindi è fondamentale che facciamo progressi e non ritardo nell´attuazione. Un aspetto rimane particolarmente urgente, ed è quello in cui le istituzioni e gli attori europei hanno fortemente preso l´iniziativa, ma in cui la cooperazione con i governi degli Stati membri è essenziale: la disoccupazione giovanile. La Commissione è stato sanzionato priorità a tutte le iniziative volte a contrastare la disoccupazione giovanile, ma l´attuazione da parte degli Stati membri rimane fondamentale. Entro il 31 dicembre 2013 17 su 20 Stati membri, in cui il tasso di disoccupazione giovanile è superiore al 25% e quindi sono idonei a beneficiare dell´iniziativa per l´occupazione giovanile, hanno presentato i loro piani di attuazione garanzia per i giovani. Così tre Stati membri sono stati ancora dispersi. Un importante contributo per promuovere azioni sul campo è stato l´accordo raggiunto sul regolamento del Fondo sociale europeo, e in particolare sull´iniziativa per l´occupazione giovanile. Ora che il quadro per l´Iniziativa per l´occupazione giovanile è impostata, è fondamentale che le autorità nazionali di procedere con una rapida programmazione delle attività al fine di garantire un´attuazione rapida ed efficace. Inoltre, per collegare gli europei maggiori opportunità di lavoro in tutta l´Unione europea, la Commissione entro questa settimana presenterà il modo in cui ci proponiamo di rafforzare la rete Eures. Invito tutti gli Stati membri e le parti sociali non rallentare su questo tema che è così decisivo per la nostra credibilità e per il futuro dei nostri giovani. Onorevoli parlamentari, In agenda sociale, non dimentichiamo che abbiamo anche concluso con successo sul distacco dei lavoratori questione sotto la Presidenza lituana. Questo è stato davvero un accordo molto importante. Questo è un importante passo in avanti per incoraggiare l´uso dei diritti di libera circolazione e che tali diritti di libera circolazione sono fatte in un modo che è - e sembra di essere - socialmente equa. Onorevoli parlamentari, La Presidenza lituana ha dato grande priorità al vertice Vilnius, in modo da poter andare avanti con il partenariato orientale. Infatti, è stato molto importante - e direi, storico - Summit e siamo stati in grado di fare progressi nel nostro rapporto con i nostri partner orientali, soprattutto andando avanti sulla via dell´integrazione economica e di associazione politica con quelli che sono pronti per esso e veramente volerlo. Ma abbiamo anche visto come difficile la situazione in Ucraina è, e perché non dovremmo rinunciare al nostro impegno per i paesi a noi limitrofi che vogliono collegarsi con le libertà e il modo di vita che vedono nell´Unione europea. Per le strade di Kiev - questo è stato infatti uno dei momenti più importanti del vertice di Vilnius, ma non era solo a Vilnius, era per le strade di Kiev - abbiamo visto l´Europa nella sua forma più popolare: un faro di speranza e di valori , la garanzia dei diritti umani e delle libertà. Intorno ai tavoli diplomatici, abbiamo visto l´Europa al suo meglio: uniti nel difendere la dignità e le opinioni dei cittadini ucraini, pronti a sostenere il loro diritto sovrano di decidere il proprio destino, e per migliorare le loro possibilità di una migliore, più prospera e più futuro democratico . Mentre abbiamo così tante persone ora deluso presso l´Unione europea, per vedere i giovani - e talvolta non così giovani - nelle notti gelide di Kiev, sventolando così in alto le bandiere dell´Unione europea, penso che conferma quanto sia importante l´Unione europea ed i suoi valori. Non solo per noi qui nei nostri Stati membri, ma anche per il resto del mondo. Altri elementi del partenariato orientale sono stati perseguiti. L´accordo di associazione Ue-georgia è stato siglato, e così è stato l´accordo di associazione con la Moldavia. La facilitazione del visto era sul tavolo e la dichiarazione congiunta del vertice di Vilnius ha chiarito che ci permettono di migliorare la cooperazione in aree strategiche in futuro. Onorevoli parlamentari, I tragici avvenimenti di Lampedusa - e ho avuto l´occasione di assistere le drammatiche conseguenze personalmente su quell´isola - i morti indimenticabili di 350 persone, segnalate e simboleggiavano le difficoltà dei singoli Stati membri per affrontare questioni migratorie complesse in un mondo globalizzato - e spinsero tutti noi verso un rinnovato sforzo in questa zona. Nel Task Force, abbiamo elaborato una strategia olistica per rispondere a tali problemi, raccomandando più di 30 azioni concrete di cooperazione con i paesi terzi, in materia di protezione regionale reinsediamento e rinforzata migrazione legale, la lotta contro il contrabbando umani e la criminalità organizzata, il corretta gestione e una migliore sorveglianza delle frontiere marittime, e sulla solidarietà con gli Stati membri vivendo pressioni particolarmente elevate migratorie. Allo stesso tempo, abbiamo preparato il terreno per le discussioni che possono essere spesso meno visibili, ma sono ugualmente importanti per il futuro benessere economico e rilevanza politica dell´Unione europea. Al vertice di dicembre, il Consiglio europeo ha, per la prima volta, ha discusso questioni di difesa concreti che sono così importanti per la nostra leva finanziaria come attore politico e attore internazionale. Questo è un tema che ho sollevato in tutta la mia Stato degli interventi dell´Unione di fronte a voi in questo Parlamento. Ora, tutti sottolineato la necessità di un credibile, rafforzato e riorientato la sicurezza comune e la politica di difesa come un imperativo strategico, geopolitico ed economico, e c´era un consenso sulla volontà di cooperare di più tra gli Stati membri e con i nostri alleati, in particolare Nato , e l´obbligo di mantenere un vantaggio tecnologico nelle nostre capacità di difesa e la nostra base industriale. Dal 2001 al 2010, in un contesto globale in rapida evoluzione e spesso minaccioso, spesa per la difesa dell´Ue è sceso da 251 miliardi di euro per 194 miliardi, il che significa che dobbiamo fare di più con meno soldi. Possiamo farlo solo insieme. Problemi di sicurezza in senso più ampio - dalla politica energetica in entrambe le sue dimensioni interne ed esterne, che resta in cima all´ordine del giorno per i mesi a venire, alla sicurezza informatica e protezione dei dati - sono al centro della Unione Europea ragion d´essere . Condividiamo i problemi e le minacce soffriamo insieme, quindi siamo sempre più destinato a lavorare le soluzioni insieme. Signore e signori, Onorevoli parlamentari, Spero che questo comune destino europeo - in questi e molti altri settori - sarà realisticamente evidenziato e fortemente difeso nei mesi a venire, quando sarà discusso il futuro del progetto europeo e deciso, soprattutto durante le elezioni europee. Non siamo ancora lì. Come vedremo domani, su una serie di file importanti sarà necessario il lavoro preparatorio della Commissione e la Presidenza di essere seguiti e portato a termine ancora prima della fine del suo mandato. Abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare, anche se - quando si pensa a dove eravamo qualche tempo fa e dove siamo adesso - abbiamo motivo di essere fiduciosi. Onorevoli parlamentari, Non dimentichiamo che non molto tempo fa, alcune persone hanno predetto l´implosione dell´euro, anche la disintegrazione dell´Unione europea. E ora, con la fiducia dei consumatori e degli investitori ripresa, la crescita - anche se è timida la crescita - è previsto. La recessione è dietro di noi. Ma dobbiamo evitare qualsiasi tipo di autocompiacimento. Con tali alti livelli di disoccupazione in alcuni dei nostri Stati membri, e con molte delle nostre aziende - soprattutto le Pmi - ancora non hanno i mezzi finanziari per investire e creare posti di lavoro, non possiamo ancora dire che siamo fuori dalla crisi. Ma con determinazione e risolutezza, siamo in grado di superare le sfide attuali. Negli ultimi mesi abbiamo di nuovo fatto un sacco di le basi per farlo. 2014, ne sono certo, sarà un anno di cambiamento positivo per l´economia europea. Lavoriamo insieme perché questo accada il più presto possibile. Grazie per la vostra attenzione.”  
   
   
UE, PRESIDENZA LITUANA: "ABBIAMO DATO IL MEGLIO DI NOI STESSI"  
 
Strasburgo, 15 gennaio 2014 - Dalia Grybauskaitė, Presidente della Lituania, di fronte alla Plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo. "Il successo della Presidenza del Consiglio dell´Ue non ha nulla a che fare con le dimensioni di un paese. Ha tutto a che fare con il duro lavoro, l´efficienza e la determinazione nell´arrivare a un consenso", ha detto la Presidente della Lituania, Dalia Grybauskaitė, durante il dibattito di Martedì sui risultati della Presidenza del suo paese. "Siamo venuti preparati, abbiamo imparato molto lungo il percorso, ma siamo sicuri di aver dato il meglio", ha aggiunto la Presidente lituana. "Sono orgoglioso che il nostro piccolo paese, una democrazia giovane, sia riuscito a dimostrare che può svolgere i compiti legati alla gestione di una presidenza dell´Ue", ha detto Grybauskaitė. Secondo la Presidente lituana, gli accordi definitivi sul Quadro finanziario pluriennale e sul budget 2014 budget nonché i progressi dell´unione bancaria sono stati tra i principali successi della presidenza del suo paese. Ha anche detto agli eurodeputati che il vertice di Vilnius ha dato un nuovo impulso al partenariato orientale: "L´ucraina non sarà mai più la stessa."  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE ISPEZIONI SUL LAVORO PIÙ SEVERE PER CONTRASTARE IL DUMPING SOCIALE  
 
Strasburgo, 15 gennaio 2014 - Nella risoluzione non vincolante approvata martedì i deputati affermano che il personale e le risorse necessarie per effettuare le ispezioni sul lavoro negli Stati membri dovrebbero essere incrementati, al fine di contrastare il lavoro sommerso, quello autonomo fittizio e il dumping sociale. "Le ispezioni nazionali sul lavoro svolgono un ruolo importante nell´attuazione della legislazione sociale e nella garanzia di eque condizioni di concorrenza nell´Ue. La lotta al lavoro in nero, che rappresenta il 18,8% del Pil dell´Ue, potrebbe contribuire all´aumento delle entrate fiscali e dei contributi nazionali per la sicurezza. Le ispezioni sul lavoro soffrono di una carenza di personale e sono ostacolate negli sforzi impiegati per la cooperazione transfrontaliera", ha affermato la relatrice Jutta Steinruck (S&d, De). Potenziare la cooperazione transfrontaliera - I deputati chiedono la creazione di una piattaforma europea per gli ispettori del lavoro sulla questione del lavoro sommerso, allo scopo di migliorare la cooperazione transfrontaliera e identificare e monitorare le società di comodo e operazioni similari. Invitano poi la Commissione a valutare l´opportunità di introdurre una tessera europea di previdenza sociale o altro analogo documento elettronico europeo che sia assoggettato a norme rigorose in materia di protezione dei dati, per rendere più semplice il loro scambio e a condurre un progetto pilota relativo a un meccanismo europeo di allarme rapido che segnali i casi di lavoro sommerso. Nella risoluzione si ribadisce la necessità di istituire nuove misure comunitarie volte a combattere il dumping sociale. Protezione sociale - Un´altra risoluzione non vincolante che richiede un´adeguata protezione sociale per il crescente numero di lavoratori autonomi nell´Unione europea e un migliore coordinamento tra i paesi dell´Ue e dei loro regimi di sicurezza sociale è stata approvata con 587 voti in favore, 65 contrari e 39 astensioni.  
   
   
UE: APPALTI PUBBLICI: COME ASSICURARE IL MIGLIOR RISULTATO  
 
Strasburgo, 15 gennaio 2014 - Ogni anno le autorità spendono miliardi di euro nell´acquisto di beni e in servizi. La scommessa principale rimane quella di utilizzare i soldi pubblici nella maniera migliore. Fino ad oggi, la priorità resta quella di spendere il meno possibile. Questa settimana, il Parlamento europeo vota una serie di relazioni sui criteri di qualità e sostenibilità. Abbiamo chiesto ai due relatori quali sono i motivi di questi cambiamenti nella legislazione. Marc Tarabella, deputato socialista belga, ha scritto il testo sugli appalti pubblici e sugli appalti relativi alle società operanti nel mercato dell´acqua, dell´energia, dei trasporti e dei servizi postali. La riforma dei mercati pubblici si adatta ad un nuovo contesto in cui diventa necessario pensare a un modello di crescita sostenibile. In quest´ottica, bisogna sottolineare l´importanza del criterio di aggiudicazione, basato sui criteri qualitativi e non legati al costo minore. Le autorità saranno incoraggiate a fare una scelta di qualità e sostenibilità degli investimenti e degli acquisti pubblici (criteri sociali e ambientali). Philippe Juvin, deputato di centro destra francese, ha scritto il resto relativo all´attribuzione dei contratti di concessione La nuova direttiva relativa all´attribuzione degli appalti è un grande risultato per il mercato interno. Mette fine a decenni d´incretezza nell´interpretazione dei testi giuridici. Permette anche di creare un quadro economico sano essenziale all´insieme dei poteri pubblici, privati e operatori economici. Infine, aiuta alla lotta contro gli abusi e le pratiche discriminatorie in materia di lavori e servizi pubblici di cui i cittadini sono le prime vittime.  
   
   
UE: ASEAN: "NON DOBBIAMO CONCENTRARCI SOLAMENTE SUL COMMERCIO"  
 
Strasburgo, 15 gennaio 2014 - La collaborazione dell´Ue con la sua controparte orientale, l´Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico (Asean), tradizionalmente si è concentrata sulla promozione degli scambi commerciali tra le due regioni. Tuttavia, Reinhard Bütikofer ritiene che si possano ottenere grandi benefici lavorando insieme su altre questioni, per esempio i diritti umani o l´ambiente. Mercoledì i deputati voteranno la sua relazione. Abbiamo intervistato per voi l´europarlamentare tedesco membro dei Verdi. Bütikofer ritiene che sia giunto il momento per rafforzare la collaborazione con l´Asean in nuove aree. "L´ue e l´Asean condividono diverse preoccupazioni comuni. Dunque c´è spazio per espandere la cooperazione tra le due regioni al di là delle relazioni commerciali", ha detto Bütikofer. Il deputato tedesco ha aggiunto che l´ Ue dovrebbe incoraggiare le organizzazioni internazionali come l´Asean. L´associazione delle Nazioni del Sudest asiatico promuove il multilateralismo e potrebbe contribuire a disinnescare vari conflitti in tutta l´Asia orientale. "Per esempio, alcuni paesi dell´Asean sono molto preoccupati per la situazione in corso nel Mare del Sud della Cina. Sarebbe nell´interesse europeo aiutare questo gruppo di paesi a risolvere la questione in maniera pacifica tramite il diritto internazionale del mare piuttosto che con la forza", ha aggiunto Bütikofer.  
   
   
L´EUROPA ARRIVA NEL LAZIO: OGGI A ROMA IL DIBATTITO SUL FUTURO DELL’UNIONE E IL PUNTO SULLE OPPORTUNITÀ OFFERTE DALL’UE SUL TERRITORIO  
 
Roma, 15 gennaio 2014 – Oggi presso il teatro Argentina (inizio ore 10.30) al Largo di Torre Argentina 52, si svolgerà l´evento dal titolo “L’europa nel Lazio” con l´obiettivo di presentare le opportunità offerte dall’Europa nella regione e lanciare il dibattito sul futuro dell´Unione europea. L´europa arriva nel Lazio: a Roma il dibattito sul futuro dell’Unione e il punto sulle opportunità offerte dall’Ue sul territorio. L’iniziativa, promossa dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dai centri d´informazione “Europe Direct” del Lazio, vedrà la partecipazione diretta della Commissione europea, accanto a rappresentanti delle autorità regionali e locali, del mondo universitario e della società civile. In un momento particolare come questo la Commissione europea ha interesse a fare qualcosa di più della tradizionale promozione dell´Europa che c´è: suscitare un dibattito su quale tipo di Europa vogliamo, consapevoli che non coincide necessariamente con l´Europa che c´è. Un messaggio su tutti: il cittadino ha in mano uno strumento democratico (il voto alle elezioni europee) per dare forma alle politiche europee secondo i valori in cui si riconosce. Seguirà la presentazione della nuova programmazione finanziaria 2014-2020 dei servizi offerti dai centri “Europe Direct” presenti nel Lazio e di una nuova app per localizzare le reti europee di consulenza gratuita presenti sul territorio. Il contesto - L’europa sul territorio: i centri d’informazione Europe Direct - Contestualmente al lancio dell’Anno europeo dei cittadini 2013 è stata rinnovata la rete dei centri d’informazione europea “Europe Direct” in tutti i 28 Stati membri dell´Unione europea. La nuova generazione di centri “Europe Direct” conta oggi 48 punti distribuiti capillarmente su tutto il territorio italiano. Grazie a tale rete – nonché alle reti tematiche – le istituzioni europee portano concretamente l’Europa vicino ai cittadini e alle imprese, coinvolgendoli direttamente nelle opportunità e nelle sfide per il futuro dell’Unione. Nel Lazio esistono oggi tre centri “Europe Direct”: due a Roma e uno a Frosinone. La Commissione europea intende promuovere e lanciare la nuova generazione di questi centri per dare la possibilità a cittadini, Ong, imprenditori e amministratori di ottenere informazioni precise e tempestive sulle opportunità offerte dall’Ue nelle immediate vicinanze. Europa intorno a me - “Europa intorno a me!” ( http://www.Europaintornoame.eu/ ) è un portale internet e un’applicazione (disponibile per sistemi Android e iOs) che permette di geolocalizzare i servizi, i centri d’informazione e gli eventi riguardanti l’Unione europea. Il progetto è promosso dalle reti di informazione e assistenza dell’Ue ed è frutto della collaborazione tra i punti locali/nazionali, che provvedono a un costante e tempestivo aggiornamento delle informazioni di loro pertinenza. Http://www.sviluppo.lazio.it/files/140108/programma_europa_a_roma_europa_nel_lazio.pdf    
   
   
IN ABRUZZO, ELEZIONI REGIONALI CON LE EUROPEE: CHIODI FIRMA DECRETO CONVOCAZIONE COMIZI ELETTORALI  
 
L´aquila, 15 gennaio 2014 - Il presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, ha firmato oggi all´Aquila il decreto di convocazione dei comizi elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale. Le elezioni si terranno il giorno 25 maggio 2014. Nel decreto di convocazione dei comizi elettori per l´elezione del presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale è indicato che si voterà nella sola giornata di domenica 25 maggio 2014. Contestualmente a questo decreto, il presidente della Regione Gianni Chiodi ne ha firmato un altro, secondo quanto stabilisce la legge regionale n. 9/2013, che fissa l´assegnazione dei seggi della quota circoscrizionale in ogni singola circoscrizione. In questo senso, il decreto presidenziale assegna 7 seggi alla circoscrizione di Pescara, 7 seggi alla circoscrizione di Teramo, 7 seggi alla circoscrizione dell´Aquila e 8 seggi alla circoscrizione di Chieti per un totale di 29 seggi che verranno assegnati con la quota proporzionale, a cui si aggiungono un seggio assegnato al candidato Presidente eletto e un seggio assegnato al candidato Presidente che ha conseguito un numero di voti immediatamente inferiore a quelli conseguiti dal Presidente della Giunta regionale eletto. Entrambi i decreti verranno pubblicati domani sul Bollettino ufficiale della Regione Abruzzo consultabile all´indirizzo internet: http://bura.Regione.abruzzo.it    
   
   
BOLZANO: KOMPATSCHER INCONTRA PLATTER A INNSBRUCK: POTENZIARE LA COOPERAZIONE TRANSFRONTALIERA  
 
Bolzano, 15 gennaio 2014 - È stata Innsbruck la meta della prima visita istituzionale del neopresidente della Provincia Arno Kompatscher: "L´ampliamento dell´asse Bolzano-innsbruck è tra gli impegni politici prioritari, la collaborazione con il collega Platter poggia su basi solide che permettono di intensificarla ai vari livelli." L´accento e´ stato posto in particolare sull´Euroregione, "che dobbiamo rendere concretamente percepibile ai cittadini e quindi animare affrontando temi che hanno dirette ricadute positive sulla popolazione, abbattendo gli ostacoli: penso al biglietto di viaggio unico nell´area euroregionale, alle prestazioni sanitarie, alla semplificazione nel mercato del lavoro, agli scambi tra studenti, alla politica energetica comune gia´ avviata con l´interconnessione al Brennero", ha esemplificato Kompatscher. Alto Adige e Tirolo intendono elaborare anche una strategia comune relativa alla futura macroregione alpina, definendone i contenuti e facendo in modo che sia reale portatrice delle esigenze delle aree alpine. Un impegno congiunto che Kompatscher ha sintetizzato in una frase: "Il futuro non e´ meno Europa bensi´ piu´ Europa, un´Europa delle regioni." Nella conferenza stampa successiva al primo vertice Alto Adige-tirolo gli ha fatto eco il governatore Platter: "Il mio obiettivo è quello di posizionare il Tirolo e le Regioni alpine vicine in una rete regionale forte." Si è parlato oggi anche dei prossimi progetti dell´Euregio, dove Platter è presidente di turno: "Lo scambio è avviato su vari piani, c´è il tunnel di base del Brennero come progetto centrale e bisogna ora individuare iniziative significative in cui concretizzare la cooperazione a favore delle popolazioni di Tirolo, Alto Adige e Trentino. Ad esempio anche nei settori dell´istruzione, della ricerca, del turismo", ha detto Platter. A confermare il legame tra le due aree attorno al Brennero l´annuncio che il governatore Platter accompagnera´ Kompatscher il prossimo 27 gennaio a Vienna nella visita al presidente della Repubblica Heinz Fischer.  
   
   
BASILICATA, X LEGISLATURA; PITTELLA: POLITICA DEVE FLETTERSI A BISOGNI SOCIETÀ  
 
Potenza, 15 gennaio 2014 - “Questo è il luogo in cui si tracciano gli indirizzi, si imposta la programmazione e si attuano i controlli. Questo è il luogo in cui, incrociando le buone pratiche amministrative con quelle politiche, si dovranno dare le risposte attese dalla società lucana”. “Lo ha detto il presidente della Regione Marcello Pittella, nel corso della seduta del Consiglio regionale della Basilicata in cui è stato eletto l’ufficio di presidenza. “Questa nuova fase – ha detto Pittella rivolgendosi all’Assise – chiama in causa tutti, esponenti della maggioranza così come a quelli dell’opposizione, perché chi osserva e non partecipa ha una propria corresponsabilità nella mancata soluzione dei problemi. C’è l’estrema necessità di una lungimiranza politica che interpreti il nuovo tempo con linearità e lealtà perché la politica deve dare risposte ai troppi precari della nostra regione che sono in attesa. Non è più il tempo dei rinvii e tutti noi dobbiamo sapere che ci sono bisogni nuovi a cui fare fronte”. Il presidente della Regione ha anche voluto “ringraziare e salutare con affetto” chi lo ha preceduto nella guida della Regione. “A Vito De Filippo – ha detto Pittella – riconosco un grande coraggio e una forte determinazione che lo hanno portato a compiere un atto che, seppur sindacabile e giudicabile da diversi punti di vista, ha recuperato la difficoltà politica del recente passato. Egli si è trovato a fronteggiare una crisi – ha detto Pittella - che nasceva anche da superficialità e leggerezze rispetto alle quali sono state date risposte che sono peraltro al vaglio di quanti operano in altre sedi, nel pieno rispetto dell’autonomia di giudizio di ognuno”. Pittella ha espresso apprezzamenti e auspici anche nei confronti della Giunta, “composta da esperti e professionisti che dovranno essere giudicati sul campo”. Il governatore della Basilicata ha quindi formulato gli auguri di un proficuo lavoro a tutti i consiglieri, nella convinzione che le diverse posizioni politiche, le esperienze e le intelligenze di questo nuovo governo, potranno essere accomunate da una “comune passione e condivisione che diano valore aggiunto al percorso virtuoso appena avviato”. “Non possiamo permetterci di ricadere in quello stato paludoso che ha immobilizzato la Basilicata – ha aggiunto il presidente - questa è la partita decisiva in cui ci giochiamo il futuro dei lucani e della Basilicata, e ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte. La mia storia politica e personale – ha concluso Pittella – non mi consentirà di sottrarmi a questo forte senso di responsabilità”.  
   
   
LACORAZZA: “BASILICATA, SERVE UNA VISIONE CONDIVISA” IL DISCORSO DI INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE  
 
 Potenza, 15 gennaio 2014 - Nella delicata fase di transizione che si è aperta ieri in Italia e in Basilicata, occorre “ripensare il modello istituzionale per chiarire innanzitutto le responsabilità e i compiti di ogni istituzione, per favorire la trasparenza dell’azione amministrativa, spendere bene e velocemente i soldi pubblici, rispondere alle attese dei cittadini che devono poter giudicare e misurare i risultati dell’attività legislativa e di governo”. Lo ha detto il neopresidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, nel discorso di insediamento tenuto a Potenza. Annunciando l’intenzione di portare il dibattito sul nuovo Statuto della Regione “nei 131 Consigli comunali della Basilicata”, Lacorazza ha aggiunto che ritiene “indispensabile partire da una visione condivisa, che riconosce la necessità di una Regione trasparente, che programma e non gestisce, e punta ad estendere gli spazi di democrazia anche attraverso una nuova legge elettorale che garantisca la rappresentanza di tutti i territori e la parità di accesso tra uomini e donne alle cariche elettive. Una visione condivisa che individua la tutela ambientale e la necessità di limitare il consumo del suolo come valori non negoziabili, e attraverso l’attività legislativa e l’azione amministrativa li fa diventare indici chiari e parametri condivisi di sostenibilità, anche sociale. E che, insieme all’orgoglio e al senso di appartenenza alla nostra regione si trasforma nella capacità di difendere a testa alta il territorio e costruire le migliori condizioni di sviluppo. Una visione condivisa che riconosce nell’istruzione, nei saperi, nell’università il principale dovere sociale per costruire il futuro, che riconosce la necessità di tutelare il lavoro e il valore sociale dell’impresa e di promuovere la concertazione con le parti sociali, che sceglie di operare per la coesione sociale e conosce il valore della solidarietà. Una visione condivisa che riconosce il ruolo delle città e in questo contesto partecipa alla grande sfida per sostenere Matera quale capitale europea della cultura 2019”. “Oggi si parte da qui, per ricostruire il ‘senso di comunità’ – ha concluso Lacorazza - e ritrovare anche le ragioni dell’unità di un popolo che avverte la sua forza quando ricostruisce con le istituzioni una maggiore sintonia. Dieci anni fa a Scanzano fu la difesa del nostro territorio e l’opposizione a un progetto che avrebbe messo a rischio il nostro futuro. Oggi quella unità, anche partendo da diverse posizioni, e, mi auguro, da una dialettica trasparente fra i partiti e i movimenti che si affacciano sulla scena politica, abbiamo il dovere di costruirla per difendere il lavoro e dare un futuro ai giovani. Con la consapevolezza che nuovi contesti, nuovi rischi e nuove opportunità si presenteranno di fronte a noi, e devono trovarci pronti ad agire per il bene della Basilicata”.  
   
   
CITTÀ METROPOLITANE, NO AD UN AUMENTO INDEBITO DEL LORO NUMERO AUDIZIONE DELL´ANCI ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI DEL SENATO  
 
Firenze, 15 gennaio 2014 - Giorgio Orsoni "Semplificare la fase transitoria di istituzione delle citta´ metropolitane, nel periodo che andra´ dal prossimo giugno al prossimo ottobre, quando con la cessazione delle Province iniziera´ la effettiva gestione amministrativa delle citta´ metropolitane, facendo subentrare subito il sindaco del Comune Capoluogo per avviare la gestione. Porre rimedio alle previsioni di una dilatazione delle citta´ metropolitane, che con l´attuale testo potrebbero arrivare addirittura a 18". Questo il senso degli emendamenti presentati dall´Anci al ddl Delrio, ed esposti oggi dal delegato alle Citta´ metropolitane Giorgio Orsoni, nel corso di un´audizione dell´Anci da parte della Commissione Affari costituzionale del Senato. Orsoni, in particolare, mette in guardia contro il rischio che "si comprendano, tra le citta´ metropolitane, realta´ che a nostro modo di vedere non hanno le caratteristiche adeguate, finendo per svuotare di senso questo nuovo soggetto istituzionale, e rischiando di creare enti simili alle Province, con l´ulteriore conseguenza di ritrovarci con Province di serie A e Province di serie B". Infine Orsoni, ribadendo la necessita´ di provvedere al piu´ presto all´approvazione della riforma, pone l´accento sull´importanza di un provvedimento legislativo che dia "la possibilita´ di costruire citta´ metropolitane disegnate sulle peculiarità´ dei singoli territori: infatti la norma attribuisce alla potesta´ statutaria di ciascuna citta´ metropolitana la possibilita´ di organizzare il proprio modo di agire e le competenze da delegare. L´elasticita´ in questa fase - conclude Orsoni - e´ per noi fondamentale, sia nel senso di un reale processo autonomistico, sia nel senso di una gestione che tenga in debito conto le esigenze dei singoli territori e soprattutto dei Comuni dell´area che avranno benefici importanti dall´istituzione della Città metropolitana e dal ruolo di coordinamento del sindaco".  
   
   
PUGLIA: ASSUNZIONI, ENTRO FINE MARZO IL BANDO  
 
Bari, 15 gennaio 2014 - “Rendere più efficiente la macchina amministrativa, valorizzare il lavoro pubblico, a partire dai dipendenti storici e consolidare la centralità del tema lavoro, perché lavoro vuol dire anche fare anche i concorsi. E questo è quello che sta facendo la Regione Puglia. Assumere in tempi di crisi è davvero la risposta migliore alla precarietà. Sono molto contento perché il concorso è una risposta concreta alle aspettative sia del personale storico e sia di chi vuole entrare nella Pubblica Amministrazione. E’ una risposta formidabile. E poi la Regione Puglia ne ha bisogno”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola commentando l’approvazione della delibera di giunta che ha dato l’ok alla sottoscrizione della convenzione con il Formez per l’avvio del concorso (il cui bando sarà reso pubblico entro la fine il mese di marzo) per 200 posti di funzionari di categoria D per la Regione Puglia. Aderendo al progetto interministeriale Ripam, la Regione Puglia si affiderà, per la gestione complessiva del concorso, direttamente al Dipartimento della funzione pubblica, attraverso la struttura del Formez. “Il concorso per categoria D che la Regione Puglia sta bandendo – ha specificato l’assessore al Lavoro Leo Caroli – può dare risposte concrete sia ai dipendenti storici che possono parteciparvi, compresi i precari, sia ai giovani disoccupati. Non prevede la quota di riserva per gli interni, bensì una adeguata valutazione dei titoli per i dipendenti diretti, premiando così l’anzianita di servizio, come consentito dalla legge. Vorremmo essere pronti – ha concluso Caroli - per la primavera di quest’anno, quando scadrà il nostro divieto assunzionale”. L’assessore Caroli ha voluto rivolgere un particolare ringraziamento all’intera struttura tecnica dell’assessorato che da tempo sta lavorando sul progetto “in maniera encomiabile”.  
   
   
SERVIZIO EUROPA: AL VIA CORSO PER GIOVANI AVVOCATI SU TEMATICHE COMUNITARIE  
 
Perugia, 15 gennaio 2014 - Formare avvocati già avviati alla professione che intendono, in seguito ad un opportuno percorso di studi, offrire ai propri assistititi un servizio di tutela dei diritti legato anche a tematiche di diritto comunitario: è l´obiettivo del progetto "Justus Lipsius: strengthening and development of new skills in the European legal sector", che rientra nel quadro del programma permanete - Leonardo Da Vinci mobilità transnazionale (Plm), il cui coordinamento e gestione sarà affidata al Seu - Servizio Europa. Il progetto, che oltre ad una iniziale attività in aula, prevede un tirocinio formativo retribuito presso studi legali ed affini, del Belgio, Lussemburgo e Spagna, nasce per sostenere ed arricchire il percorso di formazione di giovani avvocati già avviati alla professione che intendono rafforzare la propria professionalità. Il percorso formativo, i cui termini e dettagli di partecipazione saranno resi disponibili con la prossima pubblicazione di un bando di selezione, ha come intento quello di contribuire a colmare il ´gap´ che esiste tra l´ambito universitario-formativo e professionale nazionale e quello europeo, nonché a promuovere l´acquisizione di competenze trasversali proprie dei contesti lavorativi multiculturali e multilinguistici. Alla fine del programma saranno stati formati esperti con conoscenza del sistema di tutela processuale dei diritti nell´ordinamento comunitario, in grado di assistere le imprese e le istituzioni in un quadro di riferimento europeo, sia dal punto di vista economico, che dal punto di vista giuridico. I soggetti ospitanti collaboreranno attivamente con il Seu nella promozione, implementazione, monitoraggio e valutazione dei tirocini. Il Seu potrà inoltre, fare affidamento sulla collaborazione con gli enti locali Soci del Seu e l´associazione degli Allievi del Seu. Spiegando le finalità dell´iniziativa l´amministratore unico del Seu, Alberto Naticchioni, ha espresso soddisfazione "soprattutto per le possibilità che il progetto offre ai partecipanti che potranno ampliare le proprie conoscenze professionali contribuendo a collegare il sistema locale all´Europa anche nel settore della tutela legale a beneficio dei cittadini". "Il Seu - ha dichiarato, Naticchioni - consolida e valorizza il proprio ruolo di Scuola Europea di eccellenza in Umbria così come era stato concepito fin dalla sua fondazione per volontà della Regione Umbria insieme agli altri maggiori Enti locali. Mi auguro - ha aggiunto - che questo ulteriore riconoscimento possa spingere i soci del Seu a credere fortemente nella sua attività e garantire il suo funzionamento per i prossimi anni" .  
   
   
BOLZANO, ASSEGNO AL NUCLEO FAMIGLIARE: A FINE FEBBRAIO IL 1° PAGAMENTO CON I NUOVI IMPORTI  
 
Bolzano, 15 gennaio 2014 - Il primo pagamento dell´assegno provinciale al nucleo famigliare con il nuovo importo di 200 euro, riferito alla mensilità di gennaio 2014, verrà effettuato a fine febbraio 2014. Lo rende noto l´Agenzia per lo Sviluppo sociale ed economico della Provincia. L´agenzia per lo Sviluppo sociale ed economico ricorda che, così come deciso dalla Giunta provinciale nell´ottobre 2013, a partire dal mese di gennaio 2014 l´importo dell´assegno provinciale al nucleo famigliare è stato raddoppiato. L´assegno passa quindi da 100 a 200 euro mensili e per coloro che già percepiscono la prestazione non è necessaria la presentazione di una nuova domanda. Poiché la liquidazione dell´assegno avviene ordinariamente il mese successivo a quello di riferimento il pagamento di gennaio 2014 sarà relativo alla mensilità di dicembre 2013 e ammonterà quindi ancora di 100 euro. Il primo pagamento dell´assegno provinciale al nucleo famigliare con il nuovo importo di 200 euro, riferito alla mensilità di gennaio 2014, verrà effettuato quindi a fine febbraio 2014.  
   
   
GIOVANI E VIOLENZA, ROSSI SCRIVE AL CORRIERE FIORENTINO  
 
Firenze, 15 gennaio 2014 - Una lettera indirizzata al direttore del Corriere Fiorentino con una serie di riflessioni sui recenti fatti di cronaca che hanno avuto al centro atti di violenza tra giovani. Il presidente della Regione Enrico Rossi propone alcune chiavi di lettura del fenomeno in crescita in tutta Europa e sottolinea come il primo sforzo debba essere fatto da parte delle amministrazioni pubbliche. La lettera è stata pubblicata sull´edizione di oggi del quotidiano, con il titolo "Empoli e un demone: la violenza tra i giovani". Qui di seguito, il testo della lettera pubblicata sul Corriere Fiorentino. Empoli E Un Demone: La Violenza Tra I Giovani - Caro direttore, la violenza giovanile e di genere è tornata bruscamente alla ribalta delle cronache. L´ultimo episodio è avvenuto nel centro di Massa. Qualcosa di simile era accaduto il 25 aprile del 2011 in Maremma, durante un posto di blocco nei pressi di un rave party. Sabato scorso si è invece saputo di quello che era successo lo scorso ottobre a Empoli, in un contesto diverso, con un ragazzo di etnia cinese picchiato da un gruppo di coetanei. Si è parlato di un fenomeno nuovo con caratteristiche neo-tribali e non di semplice bullismo. Sono d´accordo. A Empoli può aver contribuito la complessità dei processi di integrazione, cui si aggiunge il degrado delle nostre città, in cui i ghetti e le periferie hanno finito per comprimere i centri storici, divenuti contesti extraterritoriali disposti a ospitare conflitti senza alcuna mediazione. Bisognerebbe tuttavia evitare di confondere fatti di cronaca che maturano in contesti diversi fra loro, difficili da accomunare e che coinvolgono giovani in diverse fasce d´età. La Toscana non ha alcun primato negativo. Non siamo un´eccezione. Le inchieste e le statistiche più recenti ci confermano che la violenza giovanile nei luoghi pubblici è aumentata in tutta Europa più di quella domestica e scolastica. Perfino nella «pacifica» Svizzera (mi riferisco alle ricerche coordinate dal sociologo Denis Ribeaud). Lo spazio della città e della periferia è più esposto a questo tipo di violenza di quanto non lo sia quello dei piccoli Comuni o delle aree rurali. Un´analisi più dettagliata dei dati relativi ai momenti della giornata in cui hanno luogo questi fatti ci dimostra che la vita notturna è certamente il contesto più fragile, per vari motivi, tra cui il consumo di alcolici e di droghe pesanti. Questo ovviamente non spiega tutto, ma d´altro canto non si può credere nella mistica della violenza. Rispetto al clamore hanno un peso anche l´aumento delle denunce e il ruolo dell´informazione. Un rapporto recente della Regione Toscana sulla «violenza di genere» dimostra che nell´ultimo triennio il numero delle donne che hanno denunciato di aver subito violenza si è triplicato; non solo per un aumento oggettivo ma anche per la presenza di centri di ascolto e consultori sanitari in cui è più facile entrare e condividere i propri problemi più intimi. A questo aggiungo una valutazione di carattere più politico e personale. Penso che la violenza, in tempi di riflusso di povertà e di profonda crisi sociale - in cui lo Stato non è più in grado di interventi tempestivi di carattere generale (produrre anzitutto istruzione e lavoro) - torna a esser un modo assurdo di esprimere il proprio male e la propria rabbia, con esiti irreversibili. Una violenza che può colpire le donne e gli omosessuali, ancor più se extracomunitari. Non poco è dipeso anche dallo scadimento della vita pubblica e del linguaggio politico. E come se la violenza verbale e fisica fosse stata sdoganata come ordinario terreno d´espressione pubblica. Tanto più in una comunità di relazione apparentemente aperta e multilaterale, ma in realtà dominata da social opinion leaders cinici e dai tempi comunicativi virali e asserviti all´esibizionismo. Lo sforzo delle amministrazioni dovrebbe essere quello di agire sullo spazio urbano per creare connessioni fisiche e intellettuali sempre più rapide e interattive e rendere moderne e fruibili le aree circostanti ai luoghi della vita scolastica e notturna. Rispondere alla crisi dello Stato sostenendo la creatività e il fermento giovanile e promuovendo con ogni mezzo la crescita intellettuale. Bisogna fermare questo fiume di sangue occupandoci di chi soffre in silenzio, dando protezione e difesa a chi non ne ha; aiutare i nostri giovani a immaginare il proprio futuro senza il demone dell´esclusione sociale. Chi si occupa del bene comune prima di invocare la scorciatoia di misure repressive dovrebbe aver chiaro l´orizzonte in cui si svolgono le vite dei più deboli, che - come le foglie più esposte - sono pronte a cadere ai primi colpi di vento. Enrico Rossi presidente della Regione Toscana.