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Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Maggio 2014
DISCORSO DEL PRESIDENTE BARROSO: "EUROPA GLOBALE, DALL´ATLANTICO AL PACIFICO"  
 
Stanford, California, 5 maggio 2014 – Di seguito l’intervento del 1° maggio di José Manuel Durão Barroso Presidente della Commissione europea, alla Stanford University: “ Signore e Signori, Grazie per le gentili parole di introduzione. E ´un onore essere qui oggi e avere l´opportunità di impegnarsi con voi qui in "fattoria" in una prestigiosa Università tale. Una università che ospita attualmente 22 vincitori del premio Nobel; un´università che trasforma le idee in realtà, da Hewlett Packard per sistemi Cisco, e che crea e abbraccia la nuova tecnologia digitale, con le recenti storie di successo, tra cui Youtube, Netflix, Paypal, Linkedin, Yahoo! e Google. L´ex presidente americano Jimmy Carter aveva probabilmente ragione - e imparato nel modo più duro - quando ha detto che le cose che provengono dalla California hanno la tendenza a diffondersi. Stanford e California simboleggiano alcune delle questioni che voglio discutere con voi oggi; - L´importanza della salute, economie vivaci, esemplificato dal Golden State come ottava più grande economia del mondo; - La necessità di una visione del mondo cosmopolita radicata nella nostra interdipendenza globale; un buon esempio di questo è il fatto che, nonostante Stanford essendo geograficamente più vicino a Tokyo o Pechino che a Bruxelles e Atene, è parte di - quello che chiamerei - una comunità della conoscenza transatlantica; - Le nostre sfide moderni, come il cambiamento climatico, e in competizione visioni del mondo che pongono seri interrogativi su come difendiamo le nostre democrazie, il modo in cui conduciamo le nostre vite e promuoviamo i valori in cui crediamo, il modo in cui teniamo soffia il vento della libertà di preventivo Il motto di questa università. E ´in questo contesto che vorrei offrire un take personale - aver servito come presidente della Commissione europea per quasi dieci anni ormai - su come vedo il ruolo dell´Europa nel mondo; la sua visione; sulle grandi sfide che abbiamo di fronte e che tipo di compagno siamo a voi e ai vostri colleghi americani. La globalizzazione e l´interdipendenza Poche parole sul contesto. Molto è stato detto circa i cambiamenti radicali che il mondo ha attraversato negli ultimi decenni. Tuttavia, a differenza di alcuni studiosi che hanno caratterizzato la fine della storia, penso che questi ultimi decenni sono stati, semmai, una accelerazione della storia. Le cifre parlano da sole. Nel 20 ° secolo abbiamo assistito a una crescita di 4 volte della popolazione mondiale e un aumento di 40 volte della produzione economica. Ci sono voluti migliaia di anni - dalla preistoria al 1960 - per l´umanità per raggiungere 3 miliardi di persone. Ma poi ci sono voluti solo 39 anni - fino al 1999 - per aggiungere il prossimo 3 miliardi. E ora ha preso a soli 12 anni per passare da 6 a 7 miliardi di euro. Ci sono voluti 155 anni per la Gran Bretagna per raddoppiare il Pil pro capite, a 50 anni per gli Stati Uniti, e solo 15 anni per la Cina. Abbiamo visto una struttura mondiale che in soli tre decenni si è passati da un sistema bipolare sotto la Guerra Fredda senza dubbio un mondo unipolare, multipolare e ora forse apolare. Alcuni hanno anche chiamato un mondo piatto - il che significa che la fluidità ha sostituito struttura, con nessuno stato in grado di dominare o dettare. Un nuovo sistema globalizzato che non fornisce alcuna migliore garanzia di pace e di prosperità, ma semplicemente un nuovo contesto in cui tali obiettivi devono essere difesi. E nonostante tutti i discorsi circa la decadenza di ponente e l´ascesa del resto, sono fermamente convinto che l´Occidente in generale, e l´Unione europea, in particolare, è meglio attrezzato per affrontare pienamente questo nuovo contesto e le nuove sfide. In cui l´Europa viene da Per capire perché credo di sì, bisogna sapere dove l´Europa sta venendo. L´europa è stata una sessantina, quasi settanta, anni di viaggio dal momento che rinasce dalle ceneri della guerra e della distruzione. Si tratta di un viaggio incompiuto di pace e prosperità, sotto costante controllo; un progetto unico. Non è né un superstato, né un´organizzazione internazionale. Si tratta di un progetto sui generis composto da Stati sovrani che volontariamente hanno deciso di unire le loro sovranità per affrontare meglio i loro problemi comuni. Guardando indietro e fermandosi per un attimo, è incredibile osservare la lungimiranza dei padri fondatori dell´Europa, imbarcati in un processo che molti dicevano avrebbe messo in discussione la recente, e difficilmente combattuta, l´indipendenza dei suoi Stati membri. La modernità e il pensiero cosmopolita che erano all´origine dell´Unione europea può essere visto dal fatto che più di sei decenni fa, queste persone hanno capito che la sovranità non si tratta di opinioni anacronistiche di competenze giuridiche, ma circa la capacità di fare una reale differenza in vita delle persone e offrire ciò che si aspettano. E la realizzazione che gli Stati non sono più in grado di soddisfare queste aspettative da soli, ma che hanno bisogno di cooperare e agire insieme. Che la ricerca di autosufficienza è impossibile e controproducente, ma che le istituzioni comuni, come la Commissione Europea, che ho l´onore di presiedere per quasi 10 anni, ha bisogno di essere creato e affidato il potere necessario a cercare il bene comune. Questa è stata la vera originalità del progetto europeo e queste caratteristiche sono diventate ancora più rilevante nel corso dei decenni e nell´era della globalizzazione. In realtà l´Europa è stata un piccolo laboratorio della globalizzazione, un incubatore di cooperazione internazionale e la governance multi-livello per diversi decenni. E io sono felice di dire che è stato un esperimento di grande successo. Da una visione delineata da Winston Churchill e Jean Monnet durante la Seconda Guerra Mondiale, l´Unione europea è passata da 6 paesi nel 1957 a 28 nel 2014; da 168 milioni di persone a 507 milioni di euro; dal 14,2% del Pil mondiale nel 1956 al 23% di oggi. L´europa rappresenta una 12600000000000 € dell´economia, il più grande del mondo. Solo gli Stati Uniti è nella stessa lega, del valore di € 11300000000000, mentre anche la Cina resta notevolmente inferiore, a 4600000000000 €. Ma l´Europa non è un progetto finito. Al contrario si tratta di lavori in corso. Come Robert Schuman uno dei suoi padri fondatori ha detto: "L´europa non sarà evocato in un ictus o da un disegno complessivo; sarà raggiunto da realizzazioni concrete che generano una comunità di interesse ". L´europa è dunque un dipinto incompiuto permanente a cui continuiamo ad aggiungere colpi di vernice perché il suo obiettivo principale è sempre quello di evolversi, adattarsi e riformare con la realtà circostante. Adattarsi alla crisi E di recente l´Europa ha dovuto evolvere drammaticamente perché la realtà ha costretto a. Questo cambiamento è avvenuto con la crisi economica e finanziaria iniziata con il crollo della Lehman Brothers nel 2008, e questo mi ha causato molte notti insonni. La crisi non è iniziata in Europa, ma a causa della interconnessione dei mercati finanziari, che ha colpito anche l´Europa duro e ha rivelato gravi difetti nel modo in cui alcuni paesi sono in esecuzione le loro economie, che vivono oltre i loro mezzi e manca la competitività necessaria in un mondo globalizzato . Come Herbert Hoover, un ex studente di questa Università, che divenne presidente degli Stati Uniti e in tale veste ha dovuto affrontare l´inizio della Grande Depressione, dirla: "Beati i giovani perché erediteranno il debito nazionale". Questa era la logica prevalente dei tempi pre-crisi in molti luoghi. La crisi ha inoltre dimostrato che la nostra interdipendenza economica all´interno dell´Europa, in particolare della zona euro, non ha avuto il quadro necessario per gestire queste situazioni di emergenza e prevenire le politiche sbagliate. Così abbiamo dovuto adattare e riformare, come abbiamo fatto tante volte in seno all´Unione europea. Dovevamo essere sia vigili del fuoco e gli architetti. Spegnere il fuoco e completare la casa allo stesso tempo. E questo è quello che abbiamo fatto. Abbiamo messo in atto un più ampio sistema di governance economica e di bilancio al fine di garantire agli Stati membri attenersi ai loro impegni finanziari, e rendere le nostre economie convergere ed essere più competitivi. Per esempio, ora bilanci nazionali ´Stati membri sono inviati a Bruxelles prima di essere formalmente approvato a livello nazionale. Abbiamo creato un meccanismo europeo di stabilità del valore di 1.000 miliardi di dollari per aiutare gli Stati membri in difficoltà. A loro volta i nostri Stati membri ha attraversato importanti riforme per mettere le loro finanze in ordine e modernizzare le loro economie per garantire una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, non il debito artificiale alimentato la crescita; e abbiamo anche introdotto riforme a livello di Ue per approfondire il mercato unico. Abbiamo creato una "Unione bancaria", integrando la supervisione, regolamentazione e la risoluzione delle nostre banche. Prima della crisi, le nostre banche erano già transfrontaliera ma il controllo è rimasta nazionale. Ora il controllo è esercitato a livello europeo, attraverso la Banca centrale europea e non ci sono regole comuni per le banche in modo da evitare di dover utilizzare il denaro dei contribuenti per salvare loro. Ora abbiamo ripreso a crescere dopo alcune riforme dolorose ma necessarie e alcuni incredibili trasformazioni economiche in paesi come l´Irlanda, che sono usciti con successo un programma di assistenza l´anno scorso; e il mio paese, il Portogallo, che è in procinto di fare lo stesso e ora ha i tassi di crescita più alti della zona euro; e la Grecia, che è stato così duramente colpito dalla crisi, ma è riuscito a girare intorno la sua economia e ha raggiunto lo scorso anno un avanzo primario. Quindi, considerando che doomsayers predetto il crollo dell´Unione europea e l´euro; 6 anni sul dall´inizio della crisi finanziaria, l´euro si è allargata a 18 membri e rimane la seconda più grande valuta del mondo dopo il Greenback. Non è stato facile. Progressi nell´Unione europea non significa necessariamente andare veloce come alcuni vorrebbero. Ma questo è inevitabile in un sistema che fa - e assolutamente deve - fare affidamento sulla volontà dei governi nazionali e ai cittadini di lavorare insieme, piuttosto che imporre la propria volontà. Per coloro che criticano la sua lentezza, posso dire che l´Europa avanza al ritmo di un sistema di governance che - a differenza di qualsiasi altro - ha bisogno di portare 28 democrazie insieme allo stesso tempo. Abbiamo girato un angolo, ma molto rimane ancora da fare. Abbiamo bisogno ora di concentrarsi sulla lotta alla disoccupazione. La crisi non sarà finita fino a quando questo problema è affrontato. Europa globale Signore e Signori, L´importante risultato degli ultimi anni in Europa non era solo di essere stato in grado di resistere alla tempesta, ma di aver fatto, pur rimanendo aperta al mondo. Questo è stato uno dei miei compiti principali alla guida della Commissione europea. Per mantenere un´Europa forte, unita e aperta. Come sapete, in tempi di crisi, le chiamate della sirena per il protezionismo e di auto-ridimensionamento sono più forti. Forze populiste sono emerse criticare le nostre politiche in materia di immigrazione, la nostra apertura economica, la nostra prospettiva globale. Ma a mettere in causa il nostro modello di regionalismo aperto è quello di mettere in causa l´esistenza stessa dell´Unione europea. Questo è il motivo per cui sono orgoglioso che in questi ultimi anni, siamo riusciti non solo ad evitare la diminuzione, e hanno effettivamente aumentato, la nostra collaborazione con i nostri partner globali. Cinque esempi concreti: In primo luogo, siamo stati all´origine del processo del G20 per coordinare la risposta internazionale alla crisi economica e finanziaria. Ricordo bene a parlare con l´ex presidente degli Stati Uniti George W. Bush a Camp David insieme con l´ex presidente francese Sarkozy a sostenere la creazione di tale forum. E sin dalla sua creazione, abbiamo conducendo gli sforzi per coordinare le politiche economiche dei principali economie, per regolamentare i mercati finanziari, per migliorare la trasparenza e per combattere l´evasione fiscale. In secondo luogo, siamo rimasti in prima linea l´ulteriore apertura del commercio mondiale. Ogni giorno, l´Europa esporta centinaia di milioni di dollari di merci euro »e importa centinaia di milioni di più. L´europa è il più grande esportatore mondiale di manufatti e servizi, ed è essa stessa il più grande mercato di esportazione per circa 80 Paesi. Insieme, 28 membri dell´Unione europea rappresentano il 19% delle importazioni e delle esportazioni mondiali. Abbiamo una rete di accordi, finalizzate o in corso di negoziazione, che coprono tutti i continenti, mentre noi rimaniamo anche molto impegnato nel programma di scambi multilaterale, con l´attuazione dell´accordo di Bali al completamento del Doha round. In terzo luogo, anche noi prendiamo molto sul serio la nostra responsabilità verso i più bisognosi. Il mondo non è ancora bella come dovrebbe essere. Finché i bambini di tutto il mondo non avranno le stesse possibilità di essere alimentati, per arrivare istruzione e di ricevere assistenza sanitaria, proprio a causa di dove sono nati, il nostro lavoro come leader politici sarà incompleta. Questo è il motivo per cui anche in tempi di crisi e di consolidamento fiscale, l´Unione europea ei suoi Stati membri continuano ad essere il più grande donatore di aiuti al mondo, fornendo più della metà della assistenza ufficiale allo sviluppo (Oda). Ue Aps collettivo è aumentato da € 55300000000 nel 2012 a € 56500000000 nel 2013 per contribuire alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo del Millennio e porre le basi per un programma di sviluppo globale più forte. Questo è sia un essere umano fondamentale e una questione di intelligenza strategica. In quarto luogo, l´Unione europea resta in prima linea nella lotta mondiale contro il cambiamento climatico. I rischi per l´umanità, se non riusciamo ad agire sarebbero devastanti. Non possiamo fallire le generazioni future da schivare questa sfida la definizione del nostro tempo. La scienza sta lanciando numerosi avvisi rossi. Le cifre parlano da sole. La metà di tutte le emissioni di Co2 umani tra il 1750 e il 2010 si sono verificati negli ultimi 40 anni. Tra il 2000 e il 2010, le emissioni globali di gas serra sono aumentate del l´equivalente di 10 miliardi di tonnellate di anidride carbonica (Co2). Noi non dobbiamo andare lontano per vedere le forze distruttive dei cambiamenti climatici o disastri ambientali, e il pesante tributo che prendiamo dalle nostre comunità e le economie. Questo ci dovrebbe obbligare a lavorare ancora di più verso un accordo giuridicamente vincolante globale clima a Parigi nel 2015, applicabile a tutte le parti. Lodo il ruolo da protagonista che lo stato della California è stata presa negli Stati Uniti per promuovere questa agenda. Abbiamo bisogno di tutti a bordo per un accordo globale, dagli Stati Uniti alla Cina. 2015 è un rendez-vous da non perdere. Qualsiasi ritardo potrebbe portare a una crisi del cambiamento climatico, con un impatto di gran lunga maggiore rispetto alla crisi economica che abbiamo appena affrontato. Questo è il motivo per cui l´Unione europea resterà vigorosamente in prima linea di azione per il clima globale. La Commissione europea ha recentemente presentato un quadro di clima ed energia ambiziosi per il 2030, con l´obiettivo vincolante di ridurre le nostre emissioni di gas serra del 40% nel 2030, rispetto ai livelli del 1990. Questo si basa sul nostro attuale obiettivo di una riduzione del 20% nel 2020, che siamo sulla buona strada per raggiungere. Così la nostra leadership globale è sostenuta da azioni nazionali. Mi auguro che tutte le altre principali emettitori - e si badi bene, l´Europa sta per solo il 11% delle emissioni globali - mostrerà lo stesso livello di ambizione e impegno in questa fase critica dei negoziati sul clima globale. Quinto, stiamo intensificando il nostro impegno in tutto il mondo, nel promuovere la pace e la stabilità. Abbiamo creato un nuovo Servizio di azione europeo, una diplomazia europea, che ci ha permesso di sviluppare un approccio globale alle crisi internazionali, utilizzando i vari strumenti a nostra disposizione, dalle missioni civili-militari, come in Mali e nella Repubblica Centrafricana, per aiutare e misure commerciali. Al largo delle coste della Somalia, abbiamo affrontato con successo la pirateria, difeso rotte commerciali globali e contribuito a costruire strutture democratiche e di sostenere lo sviluppo economico del paese. In Afghanistan, abbiamo lavorato a stretto contatto con la Nato per addestrare le forze di polizia e un sistema giudiziario efficace. In Iran, abbiamo svolto un ruolo di primo piano nella realizzazione di un importante passo avanti nel garantire la natura pacifica del programma nucleare iraniano; e nel Sud del Mediterraneo abbiamo sostenuto riforme politiche ed economiche sul retro del Risveglio arabo. Abbiamo mediato con successo il processo di normalizzazione storica tra la Serbia e il Kosovo. La prospettiva di adesione all´Unione europea, il nostro potere di attrazione, sta aiutando così a guarire le ferite delle guerre balcaniche. E questi giorni ci sono state risparmiando alcuno sforzo per affrontare quella che credo sia la più grande minaccia per la stabilità e la sicurezza in Europa dopo la caduta del Muro di Berlino: la situazione in Ucraina. Gli eventi attuali iniziato con il popolo ucraino esprimere una chiara volontà di prendere il loro futuro nelle proprie mani e di avvicinarsi all´Unione europea, attraverso un accordo che darebbe loro associazione politica e l´integrazione economica. Purtroppo invece di accettare le scelte sovrane di Ucraina, la Russia ha deciso di intervenire, per destabilizzare e ad occupare parte del territorio di un paese limitrofo in un gesto che speravamo fu a lungo sepolto nei libri di storia. Non possiamo accettare né tollerare questo tipo di comportamento. Questo è il motivo per cui siamo stati veloci nel reagire insieme ai nostri partner del G7 a rendere chiaro che queste azioni portano un costo politico, diplomatico ed economico. E siamo anche pronti a sostenere l´Ucraina a diventare un paese democratico, prospero e indipendente. Ma questo non è solo un problema per l´Europa, gli Stati Uniti o il gruppo G7. Dovrebbe riguarda il resto del mondo e, in quanto si tratta di una minaccia diretta al diritto internazionale e alla pace internazionale. Relazioni Ue-usa: i valori contano più che mai Questo mi porta alla parte finale della mia conversazione con voi oggi, i rapporti tra Europa e Stati Uniti. Si contano più che mai, perché sono fondate su una visione del mondo condivisa. Perché il mondo apolare cui ho fatto riferimento all´inizio, non significa un mondo amorale; e l´appiattimento delle distanze di tutto il mondo non ha provocato un appiattimento delle nostre differenze politiche e sociali. I valori condivisi tra gli Stati Uniti d´America e l´Unione europea - pace, democrazia, Stato di diritto, rispetto dei diritti umani e la solidarietà rappresentano il nostro ancoraggio principale, la nostra bussola morale, che ci deve guidare nelle nostre azioni quotidiane. Questo è il motivo per lavorare insieme non è un´opzione, ma un obbligo. Quando l´Europa e gli Stati Uniti stanno insieme, le possibilità di un mondo più prospero, più giusto e più sicuro sono maggiori. Questo è ciò che la storia ci ha insegnato. Questo è ciò che gli eventi attuali dimostrano. Ero quindi molto orgogliosi di avere la possibilità di lanciare l´anno scorso con il presidente Obama le fondamenta di quello che spero sarà un altro pilastro della nostra relazione: il commercio e gli investimenti partenariato transatlantico. Il nostro rapporto economico è già il legame più forte al mondo in assoluto, pari a quasi la metà del Pil mondiale e quasi un terzo del commercio mondiale. Vale la pena di commercio, di un fenomenale 2,7 miliardi di dollari scorre tra noi due su una base quotidiana. Più di 3.700 miliardi di dollari sono investiti attraverso l´Atlantico, creando forti legami tra aziende e ricercatori, creando opportunità di business e di lavoro su una scala che rimane incomparabile. La prospettiva di un accordo che può scatenare ulteriormente questo potenziale è un´ottima notizia per l´occupazione e la crescita sui due lati dell´Atlantico e per il resto dell´economia mondiale. Accordo sul Ttip può aiutarci a plasmare la globalizzazione, con un insieme comune di regole, con elevati standard ambientali e sociali, con una migliore cooperazione normativa per ridurre i costi della burocrazia sulle nostre piccole, medie e grandi imprese. Naturalmente, ci saranno aree di difficoltà, ma superare questi e trovare compromessi invierà un segnale forte al mondo che noi crediamo che queste offerte possono essere win-win; che intendiamo affari insieme, e che noi siamo disposti ad andare oltre nella approfondire la nostra collaborazione. Poiché il costo del fallimento e benefici di successo sono troppo grandi. Per Signore e Signori, Mentre - su entrambi i lati - continueremo a lavorare apertamente con partner in tutto il mondo, perché questo è nel nostro Dna comune, istinti europei saranno sempre guardare verso ovest, attraverso lo Stagno, ad affrontare problemi globali insieme. Non vedo alcuna contraddizione né incompatibilità fra il nostro investimento comune nell´Atlantico e negli Stati Uniti e l´attenzione naturale e comprensibile della California verso il Pacifico. Si tratta di due facce della stessa medaglia: il nostro interesse puro congiunta nel plasmare l´economia mondiale e le relazioni globali in linea con i nostri valori comuni e interessi strategici. In realtà il più forte che siamo in Atlantico, la più capace saremo a influenzare gli sviluppi nel Pacifico. E California e Stanford pur essendo geograficamente in riva al Pacifico, per i valori che rappresentano, rimarranno sempre davanti e al centro del nostro rapporto transatlantico. Grazie.”  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: AGENDA DELLA SETTIMANA DAL 4 ALL´11 MAGGIO  
 
 Bruxelles, 5 maggio 2015 - Al centro della settimana gli appuntamenti dedicati alla Festa dell´Europa del 9 maggio. A Firenze dal 7 al 9 maggio si svolgerà lo Stato dell´Unione. La settimana, però, si apre con la pubblicazione della Commissione delle previsioni Economiche di primavera. Agenda della settimana dal 4 all´11 maggio - Il 4 maggio porte aperte al Parlamento europeo a Strasburgo. In occasione della Festa dell´Europa le istituzioni europee aprono le loro porte al pubblico, permettendo di visitare gli uffici dell´Unione. Il 10 maggio ad aprire le proprie porte è la Corte di Giustizia europea in Lussemburgo, infine il 17 si potrà visitare la Commissione europea a Bruxelles. Lunedì 5 maggio la Commissione europea pubblicherà le previsioni economiche di primavera per l´inflazione, il prodotto interno lordo (Pil), l´occupazione , il debito e il deficit pubblico dei paesi dell´Unione più i paesi candidati e alcuni paesi extra-Ue. Il 6 maggio a Bruxelles si terrà un nuovo incontro del Consiglio dei ministri dell´Economia e Finanza dell´Unione (Ecofin), cui prenderanno parte il Vicepresidente Sim Kallas che ha le funzioni di Commissario per l´Economia e la Politica Monetaria e l´Euro e Algirdas Semeta, Commissario per la Fiscalità, dogane, statistiche, audit e lotta antifrode. Tra i principali temi in agenda: la tassa sulle transazioni finanziarie, la revisione della direttiva società madri e figlie, le procedure di squilibri macroeconomici ecc. Dal 7 al 9 maggio a Firenze si terrà La Conferenza sullo stato dell´Unione, tre giornate dedicate al dibattito sul futuro dell´Europa, che vedrà la partecipazione di numerosi ospiti tra cui il Presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso. L´8 maggio la Commissaria agli Affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki e Maire, Geoghegan-quinn, Commissaria per la Ricerca, innovazione e la scienza, presenteranno il nuovo piano per la "Blue Economy" , incentrato su un uso più sostenibile delle risorse oceaniche, che possa spingere la crescita e la creazione di posti di lavoro all´interno dell´Europa. Sarà possibile seguire in diretta su Ebs (il servizio audiovisivo della Commissione europea). L´8 maggio a Roma, nell´ambito degli eventi per celebrare la Festa dell´Europa, presso la Sala monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si terrà l´evento conclusivo del Progetto Formazione Insegnanti (Europa=noi), incentrato sulla cittadinanza europea, organizzato dal Partenariato di gestione con la collaborazione del Miur . Il 9 maggio presso lo Spazio Europa di via Iv Novembre si terranno una serie di incontri e appuntamenti per festeggiare la Festa dell´Europa. Si parte alle 17 con l´incontro del Parlamento europeo "New Generation Ep", una relazione del Parlamento europeo sul contributo svolto dall´Unione per la creazione di un ambiente favorevole alla creazione di posti di lavoro. Seguirà alle 20:30 il concerto della The Scoop Jazz Band, un gruppo composto da soli giornalisti, organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea. La sera del 9 maggio al Teatro Argentina, si terrà lo spettacolo "Il Ratto d´Europa, per un´archeologia dei saperi comunitari", patrocinato dal Parlamento europeo. Dal 9 all´11 maggio a Strasburgo si svolgerà l´European Youth Event 2014, che al motto di "Idee per un´Europa migliore" riunirà centinaia di ragazzi europei tra i 16 e i 30 anni. Si svolgeranno una serie di eventi, dibattiti politici, workshop che coinvolgeranno anche imprenditori, membri della società civile e importanti personalità dell´Europa.  
   
   
9 MAGGIO, TUTTE LE INIZIATIVE IN OCCASIONE DELLA FESTA DELL´EUROPA  
 

Bruxelles, 5 maggio 2014 - Il 9 maggio, Festa dell´Europa, è l´anniversario della Dichiarazione Schuman: il discorso che il Ministro degli Esteri francese Robert Schuman tenne a Parigi nel 1950, in cui propose di creare una nuova forma di cooperazione politica che avrebbe promosso la pace tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l´atto di nascita dell´integrazione europea. 9 Maggio, tutte le iniziative in occasione della Festa dell´Europa. Alla festa dell´Europa sarà dedicata l´intera prossima settimana con una lunga serie di eventi e celebrazioni in tutta l´Europa e in Italia. Di seguito è riportata una lista di quelli più significativi. Porte aperte alle istituzioni dell´Ue. Per celebrare la festa dell´Europa, agli inizi di maggio le istituzioni dell´Ue aprono al grande pubblico le porte delle loro sedi di Bruxelles e Strasburgo. Gli uffici locali dell´Ue in Europa e nel resto del mondo organizzano una serie di attività ed eventi per un pubblico di tutte le età. Ogni anno migliaia di persone partecipano a visite, dibattiti, concerti e altri eventi organizzati per l´occasione e per avvicinare i cittadini all´Ue. Un appuntamento da non perdere: 4 maggio 2014 a Strasburgo; 10 maggio 2014 a Lussemburgo; 17 maggio 2014 a Bruxelles; In Italia. Il 7-8-9 maggio, a Firenze, si svolgeranno invece tre giornate dedicate al dibattito sul futuro dell´Europa. La Conferenza sullo stato dell´Unione vedrà la presenza di numerosi ospiti, tra cui spicca quella del Presidente della Commissione europea José Manuel Durao Barroso. L´8 maggio a Roma, presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, si terrà un evento per celebrare la Festa dell´Europa, in conclusione del ciclo triennale di incontri sul territorio nazionale del Progetto Formazione Insegnanti (Europa=noi) sulla Cittadinanza Europea, realizzato dal Partenariato di gestione in collaborazione con il Miur. Il Parlamento europeo patrocina la pièce teatrale "Il Ratto d´Europa - per un´archeologia dei saperi comunitari", che si terrà venerdì 9 maggio 2014 alle ore 21.00 a Roma,presso il Teatro Argentina. Il 9 maggio, ancora a Roma, presso lo Spazio Europa in via Iv novembre si terranno due eventi: alle ore 17 si comincia con la seconda edizione di New Generation Ep, Relazione del Parlamento Europeo su contributo Ue alla creazione di un ambiente favorevole in cui imprese, aziende e start up creino posti di lavoro; alle ore 20,30 si terrà il concerto dei The Scoop Jazz Band, gruppo musicale composto da un gruppo di giornalisti, e non solo, uniti dalla passione per il jazz, della bossa e del blues. Inoltre, il Parlamento europeo patrocina la pièce teatrale " "Il Ratto d´Europa - per un´archeologia dei saperi comunitari" che si terrà venerdì 9 maggio 2014 alle ore 21.00 a Roma, presso il Teatro Argentina. Sempre il 9 maggio a Torre del Greco, nella Sala Teatro dell’I.c.s. “Giampietro-romano”, a partire dalle ore 10 si terrà un convegno dal titolo "Il processo di integrazione per il mantenimento della pace tra i popoli", promosso dall´associazione culturale "Prometeo". Per quanto riguarda gli eventi che si terranno a Milano e dintorni, per festeggiare l´Europa il 4 maggio presso il Teatro Parenti si potrà assistere alla pièce "In viaggio verso l´Europa". Il 5 maggio, invece, è stato organizzato un evento per la Festa dell´Europa che vedrà la partecipazione di tutte le scuole medie del comune di Zibido San Giacomo e dintorni. L´8 maggio, invece, al Grand Hotel et de Milan è previsto il Concerto Laverdi per i Consoli. Il 9 maggio, infine, due interessanti iniziative: a Milano, in piazza Castello, c´è l´Unconventional Action Twister Europe; poi, tutti all´Happy in Europe-flash Mob di Parabiago, per un´iniziativa che vede la partecipazione di numerose scuole della zona. Http://ec.europa.eu/italia/attualita/eventi/index_it.htm

 

 
   
   
2004-2014: DIECI ANNI DALL´ALLARGAMENTO UE PIÙ GRANDE DELLA STORIA  
 
Bruxelles, 5 maggio 2013 – L’1 maggio si è celebrato un anniversario speciale dell´Ue. Dieci anni fa gli Stati membri sono passati da 15 a 25 spingendosi più ad Est e a Sud, con Malta e Cipro. L´allargamento ha permesso di superare le antiche divisioni tra paesi.  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: SCHULZ ELOGIA L´ALLARGAMENTO DELL´UE IL 10 ° ANNIVERSARIO  
 
Strasburgo, 5 maggio 2014 - Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha fatto la seguente dichiarazione alla vigilia del 10 ° anniversario dell´allargamento orientale dell´Unione europea. "L´allargamento dell´Unione europea a dieci anni fa è stato un evento storico, che ha spostato l´Europa verso una riunificazione finale e la riconciliazione dopo la fine della Guerra Fredda. Essa coronato il passaggio di molti paesi dell´Europa centrale e orientale dal regime comunista e l´economia di comando per la democrazia e il libero mercato. Esso ha ampliato la zona di stabilità, sicurezza, libertà e prosperità nel nostro continente. I recenti avvenimenti in Ucraina hanno mostrato come la gente comune si sforzano di condividere questi valori. L´allargamento è una delle politiche di maggior successo dell´Ue. Prospettive di adesione all´Ue incoraggiare i paesi candidati a costruire sistemi politici ed economici trasparenti e prevedibili per garantire lo stato di diritto e sradicare la corruzione. I nuovi membri hanno ricevuto ingenti fondi europei per costruire strade, ripulire l´ambiente e creare posti di lavoro. Abbiamo costruito il più grande mercato interno del mondo e blocco commerciale. Quando si celebra l´allargamento dell´Ue, dovremmo ricordare che solo insieme siamo forti e in grado di rivaleggiare con le altre regioni del mondo globalizzato. L´allargamento anniversario è un ricordo forte del valore di unità e cooperazione in un momento in cui molti populisti, demagoghi e xenofobi stanno cercando di minare la fiducia nel nostro progetto europeo ".  
   
   
ELEZIONI EUROPEE: SCEGLI CHI GUIDERÀ L´EUROPA  
 
Bruxelles, 5 maggio 2014 - Molte decisioni difficili sono state prese a seguito della crisi economica in Europa degli ultimi anni. E ancora molto deve essere fatto. Che direzione deve prendere l´Ue? Come affrontare le sfide le sfide del futuro? Dal 22 al 25 maggio potrai dire la tua votando alle elezionie europee. Guarda lo spot Tv delle prossime elezioni. Durante le elezioni avrai la possibilità di esprimere la tua preferenza non solo per il Parlamento europeo ma anche per la presidenza della Commissione europea. Il tuo voto avrà un impatto sul´organo esecutivo dell´Ue. Più di 90 televisioni in 21 Stati membri hanno accettato di mostrare lo spot gratuitamente. Sarà trasmesso nelle 24 lingue ufficiali dell´Ue, ma anche in lussemburghese, catalano, basco, galiziano, gallese e turco.  
   
   
ELEZIONI EUROPEE: GLI EVENTI CHE TI AIUTERANNO A DECIDERE  
 
Bruxelles, 5 maggio 2014 - Tra quattro settimane, i cittadini dell´Ue sceglieranno il nuovo Parlamento europeo. Sono stati organizzati una serie di eventi in tutti gli Stati membri per spiegare l´importanza delle elezioni a tutti i cittadini. Eccone alcuni nella nostra linea del tempo. Il Parlamento e i suoi uffici d´informazione nazionale hanno organizzato numerosi eventi per spiegare l´importanza delle elezioni europee. Si tratta di grandi dibattiti organizzati organizzati tra i candidati alla presidenza della Commissione europea (il 15 maggio) al Parlamento, fino a eventi locali per incontrare i cittadini. Clicca sul sito dell´ufficio nazionale di Roma per maggiori dettagli.  
   
   
SONDAGGIO: IN UN MONDO GLOBALIZZATO IL 70% DEI GIOVANI CONSIDERA L´UNIONE EUROPEA COME UN BENE  
 
 Bruxelles, 5 maggio 2014 - Secondo il 70% dei giovani intervistato in un sondaggio commissionato dallo Eye, l´appartenenza all´Ue rappresenta un vantaggio in un mondo globalizzato. Il sondaggio è stato svolto tra 1300 cittadini europei di età compresa tra i 16 ed i 30 anni in tutti i Paesi membri. La ricerca sarà utile ai 5000 giovani che si incontreranno a Strasburgo tra il 9 e l´11 maggio, per discutere di disoccupazione giovanile, rivoluzione digitale, futuro dell´Unione europea, sostenibilità e valori europei. Giovani e lavoro - Più della metà degli intervistati crede che nel loro paese i giovani siano stati emarginati ed esclusi dalla vita sociale ed economica a causa della crisi (57%). Più di quattro su dieci europei (43%) dicono che a loro piacerebbe lavorare, studiare o essere tirocinanti in un altro paese europeo, e più di un quarto si sente costretto dalla crisi ad andare in un altro paese europeo a lavorare o studiare (26%). La rivoluzione digitale - Il settore del digitale esercita un´attrattiva ancora ridotta come prospettiva di una carriera individuale, sebbene si preveda che possa creare un ampio numero di posti di lavoro nei prossimi anni. I giovani europei sono divisi sul ruolo che i social media rivestono in democrazia: il 46% ritiene che rappresentino un progresso per la democrazia, mentre il 41% pensa che siano un rischio. Il futuro dell´Ue - Sette giovani su dieci pensano che l´appartenenza all´Unione Europea costituisca un punto di forza nel contesto della globalizzazione (70%). Prendere parte al voto nelle elezioni europee è il miglior modo di partecipare alla vita pubblica nell´Unione europea per il 44% degli intervistati. Sviluppo sostenibile - Molti giovani europei adottano gesti quotidiani per proteggere l´ambiente, inclusa una sistematica raccolta differenziata 74%. Valori europei - I giovani credono che il Parlamento europeo debba difendere i diritti umani (51%), la libertà di espressione (41%) e l´uguaglianza di genere (40%).  
   
   
UE: PREPARAZIONE DEL CONSIGLIO, DEI MINISTRI DELL´ECONOMIA E DELLE FINANZE BRUXELLES, 6 MAGGIO  
 
Bruxelles, 5 Maggio 2014 – Consiglio dei ministri dell´economia e delle finanze (Ecofin) dell´Ue si svolgerà a Bruxelles il 6 maggio alle 11.00. La Commissione europea sarà rappresentata da Siim Kallas, vicepresidente e di agire Commissario per gli affari economici e monetari e l´euro, e Algirdas Šemeta, commissario responsabile per la Fiscalità e unione doganale, audit e lotta antifrode. Una conferenza stampa è prevista per dopo la riunione. Società madri e figlie: chiudere le lacune in Tassazione delle società (Et). Il Consiglio cercherà di raggiungere un accordo politico sulla chiusura di una lacuna importante nella direttiva società madri e figlie che è stato utilizzato da alcune aziende per sfuggire tassazione. Nel novembre 2013, la Commissione ha proposto modifiche alla direttiva madre-figlia, che ha incluso la prevenzione accordi di pianificazione fiscale specifici (accordi di prestito ibrido) di beneficiare di esenzioni fiscali ( Ip/13/1149 ). Con questo emendamento, le imprese non saranno più in grado di sfruttare le differenze nel modo in distribuzioni fiscale degli Stati membri profit intra-gruppo, al fine di evitare di pagare alcuna imposta a tutti. Il risultato sarà che la direttiva società madri e figlie può continuare a garantire una parità di condizioni per le imprese nel mercato unico, senza aprire opportunità di pianificazione fiscale aggressiva. Questa proposta è stata una delle azioni annunciate dalla Commissione nel suo piano d´azione per combattere la frode e l´evasione (fiscale Ip/12/1325 ). Tassa sulle transazioni finanziarie (Et) La Presidenza greca del Consiglio presenterà lo stato di avanzamento dei lavori sulla tassa sulle transazioni finanziarie comune. Undici Stati membri hanno deciso nel febbraio 2014 per procedere con la tassa sulle transazioni finanziarie (Ftt) attraverso la cooperazione rafforzata ( Ip/13/115 ). La base per le discussioni è stata la proposta originaria della tassa sulle transazioni finanziarie, presentata dalla Commissione nel 2011. Ci sono 3 obiettivi fondamentali di questa tassa sulle transazioni finanziarie (Ftt) proposta. In primo luogo, per rafforzare il mercato unico, riducendo il numero di approcci nazionali divergenti a tassazione finanziaria. In secondo luogo, al fine di garantire che il settore finanziario contribuisca equamente alle entrate pubbliche. In terzo luogo, per sostenere misure di regolamentazione nel promuovere il settore finanziario di impegnarsi in attività più responsabili, orientati verso l´economia reale. Poiché la cooperazione rafforzata è stato lanciato, ci sono stati una serie di gruppi di lavoro tecnici per discutere la proposta, coinvolgendo tutti i 28 Stati membri, nonché incontri tra solo 11 Stati membri interessati, a livello tecnico e politico. Squilibri macroeconomici Procedimento: analisi approfondite (Soc) Il Consiglio dovrebbe adottare conclusioni che approvano le conclusioni della Commissione che emergono dalle analisi approfondite (Idr) effettuate in economie 17 ´Stati membri. Queste revisioni sono state presentate il 5 marzo nel contesto della procedura di squilibrio macroeconomico (Mip) ( Ip/14/216 Memo/14/158 ) ed a seguito delle conclusioni della relazione sul meccanismo di allerta (Amr), pubblicato il 14 novembre 2013. Dai paesi esaminati la Commissione ha rilevato squilibri in quattordici Stati membri (Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Irlanda, Italia, Slovenia, Spagna, Francia, Ungheria, Paesi Bassi, Finlandia, Svezia e Regno Unito), mentre squilibri non sono stati identificati in tre Stati membri (Danimarca, Lussemburgo e Malta). Dai paesi con squilibri, in tre casi sono stati trovati ad essere eccessivo (Croazia, Italia e Slovenia). Il 5 marzo, il vicepresidente Rehn ha dichiarato: " In generale, gli squilibri macroeconomici, che hanno costruito nel corso di molti anni, stanno progressivamente ritirando, ma allo stesso tempo sono sorti nuovi problemi, che richiedono maggiore attenzione Ciò si riflette nelle conclusioni della Commissione in materia. I 17 Stati membri sotto esame. " La Commissione continuerà con il monitoraggio specifico sull´attuazione delle politiche per i paesi con squilibri eccessivi e per i paesi dell´area dell´euro per i quali gli squilibri richiedono "un´azione politica decisiva". In particolare, la Commissione prevede che gli Stati membri con squilibri di rispondere a questi risultati nel loro programmi nazionali di riforma (Pnr) e la politica di follow-up si svolgeranno nel prossimo pacchetto semestre europeo di giugno. Follow-up alle riunioni del G20 dei Ministri delle Finanze e dei governatori (10-11 aprile) e il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) / Banca mondiale (13 aprile) a Washington (Soc) La Commissione informa il Consiglio dei risultati principali delle riunioni di primavera che hanno avuto luogo 10-13 aprile a Washington, dove le discussioni incentrate sull´economia globale e le strategie di crescita del G20, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) la riforma e regolamentazione finanziaria. Il vicepresidente Kallas ha dichiarato: " Riteniamo che l´ulteriore strutturata la cooperazione internazionale nei settori di regolamentazione finanziaria è necessaria, e rimaniamo impegnati a lavorare con i nostri partner internazionali in questo senso . " È emerso un ampio consenso tra i ministri e governatori a Washington che l´economia globale è stata gradualmente migliorando, ma ad un ritmo differenziato. Membri del G20 hanno avuto marzo ha fornito primi schizzi delle loro strategie di crescita per il vertice Brisbane. Ministri e governatori a Washington considerato che questi non hanno ancora vivere pienamente l´obiettivo concordato nel febbraio di aggiunta di una crescita del Pil superiore al 2% per il G20 come un complesso di cinque anni. Membri del G20, pertanto impegnati ad aggiungere nuove misure per le loro strategie di crescita. Su Fondo Monetario Internazionale riforma , progressi insufficienti è stato fatto sulle riforme quote e della governance concordati al 2010 e il 15 revisione generale delle quote (Grq) tra cui una nuova formula quota. Si è convenuto di dare negli Stati Uniti fino alla fine dell´anno a ratificare la riforma del 2010. Come ha detto Vp Kallas: " La nostra priorità continua ad essere per tutti i membri del Fmi di ratificare la Quota 2010 e la riforma della governance il più presto possibile Attribuiamo grande importanza a garantire tale obiettivo Tutti gli Stati membri dell´Ue 28 hanno già pienamente ratificato Incoraggiamo... Tutti i paesi membri dell´Fmi che non l´hanno ancora ratificata a farlo rapidamente. L´attuazione del Fmi Quota 2010 e la riforma della governance è fondamentale per la legittimità del Fondo e si tradurrà in una struttura di governance che rifletta meglio le realtà dell´economia mondiale. " Sono stati compiuti progressi sul fondo del quadro di sorveglianza rafforzata, anche attraverso la strategia di vigilanza finanziaria, una migliore analisi dei legami macro-finanziari consultazioni ex articolo Iv e consulenza su misura sulla promozione della crescita inclusiva e la creazione di posti di lavoro. La necessità di assicurare una base di risorse robusto per il Fondo monetario internazionale è stata sottolineata. I principali temi discussi sulla riforma della regolamentazione finanziaria sono l´adeguatezza della capacità di assorbimento di perdite globali di importanza sistemica delle banche in caso di risoluzione e il Financial Stability Board (Fsb) di appartenenza.  
   
   
LA FESTA DELL’EUROPA CELEBRATA ANCHE IN VALLE D’AOSTA  
 
Aosta, 5 maggio 2014 - La Presidenza della Regione informa che, anche quest’anno, la Valle d’Aosta aderisce alla Festa dell’Europa, celebrata il 9 maggio nei 28 Paesi membri, con un ricco programma di eventi coordinati dal Centro Europe Direct Vallée d’Aoste. Venerdì 9 maggio, alle ore 17, si terrà, nella sede dell’Università della Valle d’Aosta e organizzato dall’Ateneo valdostano, il convegno La sfida delle europee: partiti politici, euroscetticismo e qualità della democrazia, al quale seguirà un dibattito su giovani, Europa e lavoro. L’appuntamento sarà ricordato anche sul territorio regionale, grazie alla collaborazione delle Comunità montane, che sono state invitate a presentare progetti per la realizzazione di attività informative, eventi culturali, ricreativi, sportivi e ludici. La Comunità Montana Grand Paradis ha previsto, lunedì 12 e martedì 13 maggio, l´evento Emozioni spettacolari, indirizzato ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Morgex, Courmayeur e Villeneuve, mentre la Comunità Montana Walser ha organizzato varie iniziative per adulti e bambini. Sabato 3 maggio, all’auditorium di Gressoney-saint-jean, sarà proiettato il film L’appartamento spagnolo; domenica 4 nella piazza del Municipio di Gaby grande “Eurogioco dell’oca” per le famiglie e ad Issime lo spettacolo per bambini e ragazzi Ma non fa paura; infine, venerdì 9 maggio, nella Sala del consiglio di Gressoney-la-trinité, il laboratorio creativo Europa insieme per bambini e ragazzi. La Comunità Montana Monte Cervino promuove, nella settimana dal 12 al 17 maggio, in collaborazione con gli Oratori Parrocchiali, alcune manifestazioni rivolte agli studenti delle scuole primarie e secondarie e alle famiglie, il cui filo conduttore sarà la dimensione europea e la conciliazione tra famiglia e lavoro. Nelle giornate di lunedì 12 e martedì 13 maggio saranno organizzate due conferenze presso la Biblioteca comprensoriale di Châtillon su tematiche sociali ed educative, con particolare riferimento ai nuovi obiettivi e indirizzi di “Europa 2020” in materia di istruzione e lotta alla povertà. Giovedì 15 maggio, in occasione della giornata internazionale della famiglia, presso l’Oratorio parrocchiale di Saint-vincent, si terrà una conferenza sul tema Riconciliazione tra lavoro e famiglia, durante la quale saranno illustrate le principali disposizioni di legge e i relativi finanziamenti per le forme di auto-organizzazione famigliare. Venerdì 15 maggio, il Centro Europe Direct sarà in Piazza Chanoux per Impresa in azione, evento organizzato in collaborazione con Vallée d´Aoste Structure, che prevede l’assegnazione del premio alla migliore impresa realizzata dagli studenti delle scuole superiori della regione.  
   
   
RIFORMA P.A.LETTERA DEL GOVERNO AI DIPENDENTI PUBBLICI INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA PER INVIARE LE PROPRIE OSSERVAZION  
 
Milano, 5 maggio 2014 - Il Governo ha avviato un´importante e radicale riforma della Pubblica Amministrazione. Si apre una fase di dibattito e di confronto dove tutti, a partire dai dipendenti della P.a., sono invitati a dire la loro.
Vogliamo fare sul serio. L´italia ha potenzialità incredibili. Se finalmente riusciamo a mettere in ordine le regole del gioco (dalla politica alla burocrazia, dal fisco alla giustizia) torniamo rapidamente fra i Paesi leader del mondo. Il tempo della globalizzazione ci lascia inquieti ma è in realtà una gigantesca opportunità per l´Italia e per il suo futuro. Non possiamo perdere questa occasione. Vogliamo fare sul serio, dobbiamo fare sul serio. Il Governo ha scelto di dare segnali concreti. Questioni ferme da decenni si stanno finalmente dipanando. Il superamento del bicameralismo perfetto, la semplificazione del Titolo V della Costituzione e i rapporti tra Stato e Regioni, l´abolizione degli enti inutili, la previsione del ballottaggio per assicurare un vincitore certo alle elezioni, l´investimento sull´edilizia scolastica e sul dissesto idrogeologico, il nuovo piano di spesa dei fondi europei, la restituzione di 80 euro netti mensili a chi guadagna poco, la vendita delle auto blu, i primi provvedimenti per il rilancio del lavoro, la riduzione dell´Irap per le imprese. Sono tutti tasselli di un mosaico molto chiaro: vogliamo ricostruire un´Italia più semplice e più giusta. Dove ci siano meno politici e più occupazione giovanile, meno burocratese e più trasparenza. In tutti i campi, in tutti i sensi. Fare sul serio richiede dunque un investimento straordinario sulla Pubblica Amministrazione. Diverso dal passato, nel metodo e nel merito. Nel metodo: non si fanno le riforme della Pubblica Amministrazione insultando i lavoratori pubblici. Che nel pubblico ci siano anche i fannulloni è fatto noto. Meno nota è la presenza di tantissime persone di qualità che fino ad oggi non sono mai state coinvolte nei processi di riforma. Persone orgogliose di servire la comunità e che fanno bene il proprio lavoro. Compito di chi governa non è lamentarsi, ma cambiare le cose. Per questo noi, anziché cullarci nella facile denuncia, sfidiamo in positivo le lavoratrici e i lavoratori volenterosi. Siete protagonisti della riforma della Pubblica Amministrazione. Nel merito: abbiamo maturato alcune idee concrete. Prima di portarle in Parlamento le offriamo per un mese alla discussione dei soggetti sociali protagonisti e di chiunque avrà suggerimenti, critiche, proposte e alternative. Abbiamo le idee e siamo pronti a intervenire. Ma non siamo arroganti e quindi ci confronteremo volentieri, dando certezza dei tempi. Le nostre linee guida sono tre.
1. Il cambiamento comincia dalle persone. Abbiamo bisogno di innovazioni strutturali: programmazione strategica dei fabbisogni; ricambio generazionale, maggiore mobilità, mercato del lavoro della dirigenza, misurazione reale dei risultati, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni.
2. Tagli agli sprechi e riorganizzazione dell’Amministrazione. Non possiamo più permetterci nuovi tagli orizzontali, senza avere chiari obiettivi di riorganizzazione. Ma dobbiamo cancellare i doppioni, abolendo enti che non servono più e che sono stati pensati più per dare una poltrona agli amici degli amici che per reali esigenze dei cittadini. O che sono semplicemente non più efficienti come nel passato.
3. Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e digitalizzazione dei servizi. Possiamo utilizzare le nuove tecnologie per rendere pubblici e comprensibili i dati di spesa e di processo di tutte le amministrazioni centrali e territoriali, ma anche semplificare la vita del cittadini: mai più code per i certificati, mai più file per pagare una multa, mai più moduli diversi per le diverse amministrazioni.
Ciascuna di queste tre linee guida richiede provvedimenti concreti. Ne indichiamo alcuni su cui il Governo intende ascoltare la voce diretta dei protagonisti a cominciare dai dipendenti pubblici e dai loro veri datori di lavoro: i cittadini. Il cambiamento comincia dalle persone
1) abrogazione dell’istituto del trattenimento in servizio, sono oltre 10.000 posti in più per giovani nella p.A., a costo zero
2) modifica dell´istituto della mobilità volontaria e obbligatori
3) introduzione dell’esonero dal servizio
4) agevolazione del part-time
5) applicazione rigorosa delle norme sui limiti ai compensi che un singolo può percepire dalla pubblica amministrazione, compreso il cumulo con il reddito da pensione
6) possibilità di affidare mansioni assimilabili quale alternativa opzionale per il lavoratore in esubero
7) semplificazione e maggiore flessibilità delle regole sul turn over fermo restando il vincolo sulle risorse per tutte le amministrazioni
8) riduzione del 50% del monte ore dei permessi sindacali nel pubblico impiego
9) introduzione del ruolo unico della dirigenza
10) abolizione delle fasce per la dirigenza, carriera basata su incarichi a termine
11) possibilità di licenziamento per il dirigente che rimane privo di incarico, oltre un termine
12) valutazione dei risultati fatta seriamente e retribuzione di risultato erogata anche in funzione dell’andamento dell’economia
13) abolizione della figura del segretario comunale
14) rendere più rigoroso il sistema di incompatibilità dei magistrati amministrativi
15) conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, asili nido nelle amministrazioni Tagli agli sprechi e riorganizzazione dell’Amministrazione
16) riorganizzazione strategica della ricerca pubblica, aggregando gli oltre 20 enti che svolgono funzioni simili, per dare vita a centri di eccellenza
17) gestione associata dei servizi di supporto per le amministrazioni centrali e locali (ufficio per il personale, per la contabilità, per gli acquisti, ecc.)
18) riorganizzazione del sistema delle autorità indipendenti
19) soppressione della Commissione di vigilanza sui fondi pensione e attribuzione delle funzioni alla Banca d´Italia
20) centrale unica per gli acquisti per tutte le forze di polizia
21) abolizione del concerto e dei pareri tra ministeri, un solo rappresentante dello Stato nelle conferenze di servizi, con tempi certi
22) leggi auto-applicative; decreti attuativi, da emanare entro tempi certi, solo se strettamente necessari
23) controllo della Ragioneria generale dello Stato solo sui profili di spesa
24) divieto di sospendere il procedimento amministrativo e di chiedere pareri facoltativi salvo casi gravi, sanzioni per i funzionari che lo violano
25) censimento di tutti gli enti pubblici
26) una sola scuola nazionale dell’Amministrazione
27) accorpamento di Aci, Pra e Motorizzazione civile
28) riorganizzazione della presenza dello Stato sul territorio (es. Ragionerie provinciali e sedi regionali Istat) e riduzione delle Prefetture a non più di 40 (nei capoluoghi di regione e nelle zone più strategiche per la criminalità organizzata)
29) eliminazione dell´obbligo di iscrizione alle camere di commercio
30) accorpamento delle sovrintendenze e gestione manageriale dei poli museali
31) razionalizzazione delle autorità portuali
32) modifica del codice degli appalti pubblici
33) inasprimento delle sanzioni, nelle controversie amministrative, a carico dei ricorrenti e degli avvocati per le liti temerarie
34) modifica alla disciplina della sospensione cautelare nel processo amministrativo, udienza di merito entro 30 giorni in caso di sospensione cautelare negli appalti pubblici, condanna automatica alle spese nel giudizio cautelare se il ricorso non è accolto
35) riforma delle funzioni e degli onorari dell’Avvocatura generale dello Stato
36) riduzione delle aziende municipalizzate Gli Open Data come strumento di trasparenza. Semplificazione e digitalizzazione dei servizi
37) introduzione del Pin del cittadino: dobbiamo garantire a tutti l’accesso a qualsiasi servizio pubblico attraverso un´unica identità digitale
38) trasparenza nell’uso delle risorse pubbliche: il sistema Siope diventa “open data”
39) unificazione e standardizzazione della modulistica in materia di edilizia ed ambiente
40) concreta attuazione del sistema della fatturazione elettronica per tutte le amministrazioni
41) unificazione e interoperabilità delle banche dati (es. Società partecipate)
42) dematerializzazione dei documenti amministrativi e loro pubblicazione in formato aperto
43) accelerazione della riforma fiscale e delle relative misure di semplificazione
44) obbligo di trasparenza da parte dei sindacati: ogni spesa online
Sarà per noi importante leggere le Vostre considerazioni, le Vostre proposte, i Vostri suggerimenti. Scriveteci all´indirizzo rivoluzione@governo.It
La consultazione sarà aperta dal 30 aprile al 30 maggio. Nei giorni successivi il Governo predisporrà le misure che saranno approvate dal Consiglio dei Ministri venerdì 13 giugno 2014. Grazie di cuore e, naturalmente, buon lavoro.
Matteo Renzi Marianna Madia
 
   
   
IL PRESIDENTE DELLA CAMPANIA CALDORO INCONTRA IL GOVERNATORE DEL RHODE ISLAND CHAFEE  
 
Napoli, 5 maggio 2014 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha ricevuto il 29 aprile a palazzo Santa Lucia il governatore dello Stato di Rhode Island Lincoln Chafee. Nel corso del cordiale colloquio, è stata sottolineata la reciproca disponibilità ad intensificare la collaborazione tra la Campania e Rhode Island. In particolare, il presidente Caldoro e il governatore Chafee hanno ribadito la volontà di procedere nei prossimi mesi alla definizione di accordi di cooperazione economica volti ad incrementare lo scambio di esperienze nei settori di eccellenza delle due realtà.  
   
   
ITALIA - SLOVENIA: PRESIDENTE FVG,CONTRO CRISI RAFFORZARE COLLABORAZIONE  
 
Trieste, 5 maggio 2014 - La presidente del Friulia Venezia Giulia Debora Serracchiani, alla luce delle annunciate dimissioni della premier slovena Alenka Bratusek, ha osservato che l´autorevolezza e la stabilità del lavoro di Governo sono importanti sia per l´Italia sia per la Slovenia. Fronteggiare la difficile crisi in atto richiede agli esecutivi europei un grande sforzo di collaborazione e di sintonizzazione delle politiche. Nel caso di Paesi confinanti e di salda amicizia come l´Italia e la Slovenia, ha riflettuto la presidente - questo significa anche lavorare al rafforzamento dei progetti concreti che già sono in essere e di quelli che si stanno costruendo per la programmazione europea 2014-2020. Nell´interesse delle comunità coinvolte, la presidente del Friuli Venezia Giulia ha auspicato una rapida soluzione della crisi di Governo nella Repubblica di Slovenia. La presidente della Regione ha rilevato inoltre che l´Italia e la Slovenia possono giovarsi di forti punti di riferimento istituzionali nelle figure dei rispettivi Presidenti della Repubblica, Giorgio Napolitano e Borut Pahor.  
   
   
DL IRPEF: PRESIDENTE FVG, POSITIVO DIALOGO AUTONOMIE PER RIEQUILIBRIO  
 
Trieste, 5 maggio 2014 - La presidente della Regione Debora Serracchiani, il 30 aprile a Roma per un incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il sottosegretario agli Affari regionali, Gianclaudio Bressa, assieme ai presidenti delle Province autonome di Trento, Ugo Rossi, e di Bolzano, Arno Kompatscher, ha rilevato con soddisfazione che si è aperto un positivo piano di interlocuzione con il Governo sul decreto 66, a partire dalla eccessiva onerosità a carico delle Regioni speciali. La presidente ha riferito che nel corso dell´incontro è stato chiesto al Governo di riequilibrare il concorso finanziario delle Autonomie speciali, in una prospettiva di responsabilità e in coerenza con gli impegni espressi anche dalla recente legge di stabilità. Infatti, gli strumenti individuati nel decreto legge cosiddetto "Irpef-spending review", sia di carattere fiscale sia di tagli lineari, generano a carico delle Autonomie uno sbilanciamento che richiede di essere riequilibrato. Sono state illustrate le criticità del decreto laddove esso prevederebbe, oltre al minor gettito, nuovi accantonamenti a copertura della manovra di sgravi fiscali, configurando in tal modo una duplice penalizzazione. La presidente del Friuli Venezia Giulia ha dunque registrato l´impegno del sottosegretario Delrio a verificare le questioni poste dalle Autonomie e a dare una risposta nel più breve tempo possibile, eventualmente già in sede di conversione del decreto legge.  
   
   
GIUNTA VENETA APPROVA DELIBERAZIONE PER RIBADIRE IL TAGLIO DEI RIMBORSI SPESE DI TRASPORTO A AMMINISTRATORI ENTI REGIONALI  
 
Venezia, 5 maggio 2014 - “I rimborsi delle spese di trasporto e le indennità di missione ce le siamo tolte noi consiglieri, ma questo provvedimento vale anche per gli amministratori degli enti regionali, perché anche loro debbono concorrere al contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni pubbliche”. Il presidente della Regione del Veneto ha dato così notizia dell’approvazione da parte della Giunta, nella seduta di oggi, della deliberazione che fornisce agli enti strumentali della Regione e alle strutture deputate alla vigilanza sugli stessi, gli indirizzi interpretativi della normativa regionale in merito al rimborso spese per gli amministratori e i componenti del Collegio dei Revisori. Ai componenti degli organi di detti enti, in pratica, veniva riconosciuto il diritto al rimborso spese misurato su quello previsto per i Consiglieri regionali, secondo parametri che sono stati riscritti con l’obiettivo prioritario di contenere la spesa pubblica, anche attraverso la razionalizzazione dei costi della politica. Ora, al fine di risolvere ogni dubbio interpretativo e nelle more dell’approvazione di una specifica normativa regionale in materia la Giunta veneta ribadisce che, in applicazione della recente normativa regionale, con decorrenza dal 1 gennaio 2013, l’unica forma di rimborso spese anche per gli amministratori di enti, aziende e agenzie regionali, è quella relativa alle missioni strettamente collegate all’espletamento del mandato, previa presentazione della corrispondente documentazione, escludendo qualsiasi altro tipo di rimborso spese in qualunque modo denominato.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA SCOPELLITI SI È DIMESSO  
 
Catanzaro 5 maggio 2014 - La Giunta regionale si è riunita il 29 aprile presieduta dalla Vicepresidente Antonella Stasi, con l’assistenza del Dirigente generale Francesco Zoccali. In apertura dei lavori il Presidente Giuseppe Scopelliti ha firmato le dimissioni dalla carica che ora saranno inviate al Consiglio regionale per la presa d’atto. Passando all’esame dell’ordine del giorno, su proposta dell’Assessore al Personale Domenico Tallini, è stata approvata la definizione del “programma del fabbisogno di personale per il triennio 2014-2016” ed è stato approvato il piano annuale delle assunzioni relativo all’anno in corso. Inoltre, è stata approvata la nuova Struttura organizzativa del dipartimento "tutela della salute e Politiche sanitarie". Su Proposta dell’Assessore al Bilancio Giacomo Mancini è stato approvato il rendiconto generale relativo all’esercizio finanziario 2013. Su proposta dell’Assessore all’Agricoltura Michele Trematerra è stato approvato il piano economico finanziario e di riparto per l’anno in corso ed il Progetto di valorizzazione delle produzioni zootecniche calabresi 2007-2013. Su proposta dell’Assessore all’Ambiente Franco Pugliano è stata approvata, in via definitiva, la revisione del sistema regionale delle zps e la conservazione degli uccelli selvatici. Su proposta dell’Assessore al Lavoro Nazzareno Salerno sono state approvate le linee guida in materia di tirocini ed è stato istituito il "tavolo regionale per l’inclusione e l’integrazione sociale delle popolazioni rom, sinte e caminanti". La Regione ha, inoltre, aderito al progetto interregionale "rafforzamento della rete per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni". Approvato anche il protocollo d’ intesa “piano di attuazione regionale del Pon Yei”, che sarà sottoscritto assieme al Ministero del Lavoro, attraverso l’istituzione di una struttura di coordinamento ossia di una cabina di regia e di un tavolo operativo territoriale. Su proposta dell’Assessore alla Cultura Mario Caligiuri, è stato approvato il protocollo d’intesa da proporre ai Carabinieri per la celebrazione dei duecento anni della nascita dell’Arma. E’ stato anche approvato il programma triennale in materia di teatro, in applicazione della legge regionale in materia, che ora sarà trasmesso al Consiglio regionale per la relativa approvazione.  
   
   
FONDI EUROPEI, PROGETTO MAREMMA, PROMOZIONE TURISTICA E AUTOSTRADA: ACCORDI E DIVERGENZE TRA REGIONE E CATEGORIE ECONOMICHE  
 
Grosseto, 5 maggio 2014 – Tra le questioni condivise l´invito a sfruttare al meglio l´occasione rappresentata dal nuovo settennato dei fondi europei e la disponibilità da parte della Regione a concordare con le categorie economiche un "Progetto speciale" per la Maremma, poi da finanziare. Tra le divergenze di opinioni quella sulla necessità avvertita in sede locale di promuovere autonomamente le vocazioni turistiche maremmane invece di sfruttare il più noto brand "Toscana" come suggerito dal presidente della Regione, e soprattutto la dichiarazione del presidente della Camera di Commercio circa la contrariarietà a realizzare il completamento della Tirrenica seguendo l´attuale tracciato e la sua preferenza per quello Cipe del 2008. Si è svolto tra questi alti e bassi il pur cordialissimo incontro tra il presidente della Regione Toscana e i vertici della Camera di Commercio di Grosseto. L´invito del presidente regionale si è focalizzato soprattutto sull´occasione rappresentata dai 90 milioni di euro in più rispetto al settennato che scade quest´anno, destinati agli interventi in agricoltura e su quella dei 140 milioni di fondi destinati ad opere di miglioramento energetico, finanziamenti che la Regione ha deciso di rendere disponibili entro fine anno, grazie all´anticipazione di 80 milioni di euro dal proprio bilancio e ai bandi che tra breve dovrebbe emettere. Quanto al "Progetto speciale Maremma" il presidente della Regione ha proposto ai rappresentanti del mondo imprenditoriale di sedersi intorno ad un tavolo per discuterne e condividerne scopi, finalità e contenuti. L´impressione è che a quel tavolo non mancherà un nuovo confronto anche sulla discussa questione della Tirrenica.  
   
   
AL VIA IL NUMERO VERDE PER CONOSCERE LE OPPORTUNITÀ FSE IN TOSCANA  
 
Firenze, 5 maggio 2014 - Tutte le informazioni sulle opportunità offerte dal programma toscano del Fondo sociale europeo (Fse 2007-2013) e, in prospettiva, le novità della nuova programmazione 2014-20120 che prenderà il via nei prossimi mesi, saranno a portata di tutti i cittadini. La Regione ha attivato un servizio di call center che ha messo a disposizione un numero verde, 800 14 2020, gratuito da telefono fisso e da cellulare. E´ possibile rivolgersi a questo numero per per richiedere informazioni sull´offerta e le modalità di accesso ai programma regionale del Fondo sociale europeo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18. Il servizio in particolare fornisce un´attività di primo orientamento per districarsi nell´offerta di interventi formativi, tirocini, incentivi alle assunzioni, sostegno all´autoimprenditorialità.  
   
   
LAZIO, PAGAMENTI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: SBLOCCATI 1,7 MILIARDI DI EURO PER LE IMPRESE  
 
 Roma, 5 maggio 2014 - Grazie al contratto con il ministero dell’Economia e delle Finanze, il Lazio riceverà a breve la terza parte di 1 miliardo e 686 milioni per i pagamenti dei debiti sanitari nell´ambito del Dl 35/2013, ossia l’accordo con il Governo per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione con le imprese. “Ancora una volta – ha spiegato il presidente Nicola Zingaretti - la Regione è in prima linea nel cogliere le opportunità che derivano dal Dl 35/2013. Con quasi 1,7 miliardi di euro il Lazio si avvia velocemente verso la normalità nei pagamenti dei debiti”. “La nuova anticipazione di liquidità ci permette di proseguire il nostro impegno di accorciare sempre di più i tempi di attesa per i pagamenti dei fornitori e delle strutture accreditate del settore sanitario che in un anno siamo riusciti a dimezzare”. “Dai 253 giorni di attesa nel giugno del 2013 siamo arrivati agli attuali 150 - ha aggiunto Zingaretti. Continuando con questo trend arriveremo a 90 giorni il prossimo giugno e a 60 entro il 2015, nel pieno rispetto della normativa nazionale. Una vera rivoluzione”. “Con questa nuova tranche – aggiunge l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore - arriviamo complessivamente a 5,4 miliardi di euro di anticipazione di liquidità che ci permettono di saldare i crediti certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012. La Regione ha già ricevuto 3,7 miliardi circa di liquidità che hanno permesso di coprire per 1,5 miliardi i debiti verso le aziende sanitarie e per 2,28 miliardi i debiti verso gli Enti locali”.  
   
   
POTENZA E MATERA, PER ENTRAMBE RUOLO DI “CITTÀ DEI SERVIZI”  
 
Potenza, 5 maggio 2014 - Ruolo di città dei servizi per Potenza e Matera, un riconoscimento da attribuire in virtù delle funzioni sovracomunali assicurate da entrambe le realtà e in considerazione del carico urbano che quotidianamente si realizza sul territorio comunale della città capoluogo e della città dei Sassi. E l’obiettivo a cui tende al proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Gianni Rosa (Lb-fdi) e Aurelio Pace (Gm) presentata il 2 maggio alla stampa. L’articolato indirizzato verso la creazione di servizi più efficienti e di maggiore qualità, individua le funzioni definite sovracomunali (programmazione e pianificazione dello sviluppo strategico, coordinamento, promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazioni) e stabilisce l’entità del finanziamento da assegnare per ottemperare alle finalità dell’incarico di “Città dei servizi”: un contributo annuale di 10 milioni di euro a valere sul Fondo di coesione territoriale e dei diritti di cittadinanza e, precisamente, 6 milioni di euro alla città di Potenza e 4 milioni di euro alla città di Matera. Il contributo è ancorato alle finalità individuate dalla proposta di legge e cioè a spese di manutenzione stradale, di arredo urbano e verde pubblico, di mantenimento degli edifici pubblici, per interventi a sostegno degli impianti sportivi. Lo strumento legislativo individua un percorso per rendere monitorabile l’uso dei contributi, stabilendo la presentazione da parte delle amministrazioni comunali di un programma analitico sull’utilizzo delle risorse, previo parere della competente Commissione consiliare permanente e di un consuntivo dei lavori svolti per la verifica.  
   
   
"GARANZIA GIOVANI CAMPANIA", 650 MILIONI DI RISORSE A DISPOSIZIONE  
 
Napoli, 5 maggio 2014 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e l´assessore al Lavoro Severino Nappi hanno presentato il 29 aprile in sala giunta il programma "Garanzia Giovani Campania". Dal 1° maggio 2014 i giovani della Campania potranno iscriversi al portale www.Cliclavoro.lavorocampania.it  per aderire al Programma Garanzia Giovani Campania. Il Piano attuativo regionale, approvato dalla Giunta Regionale il 25/04/2014, in accordo con le rappresentanze istituzionali e le parti sociali e datoriali prevede, oltre allo stanziamento di 191 milioni di risorse europee, ulteriori risorse aggiuntive regionali per un impegno complessivo di circa 650milioni di euro. Le risorse sono destinate a tutti i giovani della Campania di età compresa tra 15 e 29 anni che non lavorano, non studiano e non sono in formazione (Neet) e che ammontano a circa 400mila unità. Per i giovani che manifesteranno la loro adesione al Programma sono previste azioni di accompagnamento da parte dei servizi per il lavoro pubblici e privati per la redazione di un piano di intervento personalizzato, nel quale saranno proposti sulla base delle esigenze e caratteristiche dei singoli percorsi di avvio al lavoro, di rafforzamento delle competenze, di esperienze in servizio civile, di mobilità territoriale in inserimento lavorativo o in esperienze formative, di avvio di attività imprenditoriali. Per l´attuazione del programma è stata messa in campo una rete di operatori pubblici e privati sul territorio che offrono servizi di accoglienza informazione e servizi specialistici di orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro e all´avvio di attività imprenditoriali. Questi i soggetti coinvolti: 46 Centri per l´Impiego, 47 Centri Regionali di Orientamento e Formazione, 350 sportelli Informagiovani, La rete del partenariato sociale, 70 sportelli operativi Apl autorizzati, 350 Enti di formazione accreditati, 100 Poli formativi della Campania, Servizi di placement dei 7 atenei campani e delle scuole secondarie superiori, Sportelli Microcredito.  
   
   
LAZIO: IL PATTO PER LO SVILUPPO E IL LAVORO. MENO TASSE E PIÙ LAVORO, MENO SPRECHI E PIÙ SERVIZI IL ‘PATTO’ GUIDERÀ IL LAVORO E LE SCELTE DELLA REGIONE DA QUI FINO AL 2018.  
 

Roma, 5 maggio 2014 - “È tempo di creare lavoro vero, abbiamo lasciato alle nostre spalle una situazione della quale bisognava molto spesso vergognarsi, piena di debiti, una Regione che pagava i creditori, quando andava bene, dopo mille giorni´´ – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, in occasione della firma del Patto per lo Sviluppo e il Lavoro siglato il 2 maggio. Le risorse per lo sviluppo. Si tratta in totale di 4 miliardi di euro. Di questi, 2,4 miliardi provengono dai fondi Ue e dal Fondo nazionale sviluppo e coesione, e 1,6 miliardi di euro dal bilancio regionale. Prima di tutto le persone. È questo il nome del patto presentato dalla Regione per ripartire e far tornare il Lazio a essere una Regione più giusta, equa e vicina a tutte e a tutti. Dieci sfide sul futuro del Lazio. La Regione ha firmato insieme a 23 associazioni di categoria il ‘Patto per lo Sviluppo e il Lavoro’ che guiderà il lavoro e le scelte da qui fino al 2018. Il Patto si fonda su dieci assi tematici, dieci scelte con cui la Regione intende sostenere l´emergenza attuale e intervenire sui principali fattori di rallentamento della competitività. Eccole le dieci sfide: 1. Favorire l’accesso al credito. In questi mesi la Regione è stato stretto un nuovo patto tra sistema bancario, imprese e pubblica amministrazione. Riorganizzazione del sistema regionale del credito. È stata avviata alla fine del 2013 con il superamento di bil e unionfidi. La Regione la sta stiamo portando avanti e sta anche attivando il fondo di riassicurazione regionale per i confidi, che sarà gestito con una gara pubblica. Sostegno alle imprese con due grandi linee di finanziamento: una, da 100 milioni di euro, con risorse regionali e fondi europei, l’altra, da 125 milioni di euro, grazie ad accordo per finanziare i prestiti e sostenere gli investimenti delle imprese. 2. Più forza al sistema delle imprese. Per affrontare l’emergenza produttiva e occupazionale del Lazio a partire dai territori. Un esempio? Gli accordi di programma sottoscritti per le province di Rieti e Frosinone. Tante le iniziative della Regione con l’obiettivo di costruire una nuova economia, far crescere le imprese, creare lavoro e migliorare la qualità della vita delle persone. Ecco come: 500 nuove imprese nei prossimi 5 anni con Startup lazio! , il programma della Regione per favorire la nascita di nuove realtà economiche e produttive. Con i bandi già avviati sono stati investiti 31 miliardi. Internazionalizzazione delle imprese. Presto la Regione applicherà le linee guida presentate a marzo. Per il 2014 sono stati già stanziati 11,4 milioni di euro. L’obiettivo è arrivare a uno stanziamento complessivo di 65 milioni di euro tra risorse del bilancio regionale e fondi europei. Entro l’anno sarà approvata la nuova legge regionale per il riconoscimento e il rafforzamento delle reti di impresa. 3. Più forza al lavoro e all’occupazione dei giovani, con una serie di misure concrete per incidere sul dramma della disoccupazione. Il Lazio è la prima regione italiana a attivare il programma ´Garanzia giovani´, si tratta di 137 milioni di euro per accompagnare i ragazzi e le ragazze e introdurli al mondo del lavoro. Ecco gli altri interventi: La nuova disciplina sui tirocini, che pone limiti di tempo e stabilisce una indennità mensile minima di 400 euro. E poi la nuova disciplina dell’apprendistato, che dà il via al contratto di apprendistato per l’alta formazione. La consulta dei lavoratori autonomi, per dare rappresentanza a chi non ce l’ha. Il progetto “torno subito" con cui la Regione finanzia esperienze di lavoro o di formazione all’estero dei giovani a patto che poi tornino in Italia. Non sarà un vantaggio solo per loro ma anche per le imprese del Lazio, che potranno contare su professionisti più preparati. Il contratto di ricollocazione e la sperimentazione del reddito minimo. La Regione ci sta lavorando all’interno della programmazione dei fondi europei 2014 – 2020. 4. Più forza alla green economy, per risolvere le situazioni più critiche e voltare pagina a partire dal risanamento della Valle del Sacco e dal problema dell’arsenico, ecco come: Una nuova stagione di pianificazione, che sarà avviata presto Un nuovo piano energetico entro il 2014, in modo da sostituire quello attuale, fermo al 2001. Un nuovo piano rifiuti entro la prima metà del 2014, per sostenere investimenti sulle rinnovabili, sull’efficientamento, sulla rigenerazione edilizia. Una nuova stagione dell’urbanistica, con l’approvazione del nuovo piano casa e del testo unico che accorperà 72 leggi. Sostegno all’economia del mare, una risorsa che la Regione intende valorizzare. Attualmente la Regione sta sbloccando e destinando circa 30 milioni di euro ai comuni per la riqualificazione del litorale. 5. Più forza al sistema della conoscenza, una grande risorsa per il Lazio, che è sede di 6 università pubbliche, con oltre 200mila iscritti; quasi 300 fra laboratori ed enti di ricerca, parchi scientifici, distretti tecnologici. Innovare il mondo della formazione, con la creazione di nuove scuole di alta formazione e la sperimentazione di nuove esperienze di formazione “on the job”. Grantire il diritto allo studio. Dopo aver risolto l’emergenza delle borse di studio saldandole tutte, la Regione è al lavoro per trasformare Laziodisu in una nuova agenzia per il diritto alla conoscenza. Sostenere la ricerca. Laregione ha già sbloccato 60 milioni di euro ai quali presto saranno aggiunti altri 60 milioni dalla nuova programmazione del Fesr, il Fondo europeo di sviluppo regionale. 6. Più forza all’integrazione sociale, con la costruzione di una nuova rete di assistenza sul territorio, anche attraverso le Case della salute. Portare la sanità del Lazio fuori dal commissariamento è un grande obiettivo della Regione non solo al fine di tutelare diritto alla salute dei cittadini ma anche per sbloccare risorse e avviare la riduzione della curva fiscale. 7. Più forza al sistema della mobilità e infrastrutture. Entro l’anno sarà definito il primo piano regionale dei trasporti della mobilità e della logistica. Ci sarà una sola azienda di mobilità, l’Astral, che svolgerà sia le attività di Aremol, l’Agenzia Regionale per la Mobilità, che di quelle di Cotral Patrimonio non funzionali ai servizi di trasporto pubblico. Servizio ferroviario più efficiente, confermando l’impegno a completare entro il 2014 la consegna dei 26 nuovi treni. Completamento delle infrastrutture strategiche, a cominciare dalla trasversale Orte – Civitavecchia e affrontando il nodo della Roma – Latina. E anche attraverso la valorizzazione dell’aeroporto di Fiumicino e del porto di Civitavecchia, due risorse strategiche per trainare lo sviluppo dell’indotto commerciale e manifatturiero. 8. Più forza all’agricoltura. La Regione intende sostenere il ritorno alla terra, che è un’opportunità non solo per la crescita ma anche per la cura e la salvaguardia del nostro territorio. Nella nuova programmazione la Regione continuerà a sostenere l’innovazione e la nascita e crescita delle imprese. Entro l’estate partiranno a Latina e a Viterbo le prime due case dell’agricoltura, saranno i centri dell’innovazione e della semplificazione amministrativa e le porte d’accesso unitarie alla regione per il mondo agricolo. 9. Più forza all’agenda digitale, con l’impegno a portare la banda larghissima in tutti i comuni del lazio, a estendere il wifi pubblico, a rafforzare l’open data e a promuovere nuovi servizi telematici. 10. Più forza alla cultura e al turismo. L’expo 2015 rappresenta in questo senso una grande opportunità di valorizzazione e promozione del patrimonio del Lazio. La Regione sarà presente con una serie di eventi non solo a Milano ma anche nel Lazio. Presto sarà presentato il nuovo sito visitlazio.Com, un portale del turismo legato proprio a questa sfida. “Tutte queste iniziative non rappresentano un punto di arrivo, ma il punto di partenza di un percorso che avrà momenti di verifica, ma soprattutto ha un’agenda di impegni molto precisi per cambiare il futuro della nostra regione- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: finalmente torniamo ad avere una visione, è molto importante perché condivisa da artigiani, commercianti, imprenditori, forze del lavoro e del sindacato, in una regione che sta cambiando e vuole essere molto più vicina alle persone”. “Si tratta di un documento fondamentale di programmazione per quanto riguarda l’azione della Regione Lazio in campo economico nei prossimi anni – è il commento di Guido Fabiani, – assessore allo sviluppo economico e attività produttive. Il Patto- ha detto ancora Fabiani - specifica, poi, le criticità e gli obiettivi di medio periodo per ogni settore economico e individua dieci ambiti primari d’intervento su cui concentrare i nostri sforzi.” http://www.Regione.lazio.it/rl_main/?vw=evidenzadettaglio&id=43

 

 
   
   
PARTE IL PROGETTO MARCHE “GARANZIA GIOVANI”: 30 MILIONI PER FAVORIRE L’OCCUPAZIONE DEI GIOVANI  
 
 Ancona, 5 maggio 2014 - “L’attivazione nelle Marche del progetto Garanzia per i Giovani è un modo concreto, non retorico, per dare una risposta alla piaga della disoccupazione giovanile e celebrare il diritto al lavoro e il 1 maggio. Sono previsti 29,2 milioni di euro per l’attuazione dell’intervento. Nelle Marche i giovani che potranno usufruirne sono circa 12.000 mila. Non vogliamo creare illusioni, non possiamo promettere a tutti un posto di lavoro, ma sicuramente con questo progetto possiamo accompagnare, sostenere e facilitare i nostri giovani nella ricerca di occupazione. Vogliamo fargli sentire che non sono soli e che l’intera comunità si prende cura del loro futuro”. Così il presidente Gian Mario Spacca presenta il provvedimento approvato dalla giunta regionale che attiva nelle Marche il progetto Garanzia per i Giovani (Youth Guarantee), che prende così il via operativo proprio il 1° maggio. L’iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Occupazione Giovani attraverso uno specifico accordo tra le Regioni e il Ministero del Lavoro su raccomandazione dell’Unione Europea. Il programma Garanzia Giovani prevede che ai giovani tra i 15 e i 29 anni, in possesso dei requisiti richiesti e in base a precise modalità, venga offerto un servizio o un finanziamento diretto: l´inserimento in un contratto di lavoro dipendente, avvio di un contratto di apprendistato o di un´esperienza di tirocinio, la formazione specifica professionalizzante e l´accompagnamento nell´avvio di una iniziativa di auto-imprenditoriale di lavoro autonomo, l´impegno nel servizio civile. “La Regione Marche è tra le prime ad aderire a questa iniziativa – aggiunge Spacca – Il lavoro è un diritto sancito dalla Costituzione e in questi tempi drammatici è un dovere etico e morale incoraggiare tutti quegli interventi che possano sostenere i giovani nel loro percorso di crescita verso l’indipendenza. In questo caso ci orientiamo in particolare verso i ragazzi che non studiano e non lavorano (Neet) o che hanno abbandonato precocemente gli studi, promuovendo percorsi verso l´occupazione, anche incentivati, attraverso servizi e strumenti che favoriscano l´incontro tra domanda e offerta di lavoro. Tutta la comunità sarà coinvolta e dovrà fare la propria parte: istituzioni, associazioni sindacali e datoriali, associazioni giovanili e del Terzo Settore, Camere di Commercio”. Tempi - A seguito del provvedimento approvato dalla Giunta Regionale, dal 1° maggio nelle Marche i giovani da 15 e i 29 anni possono iscriversi al programma Garanzia Giovani. Modalità di adesione - Il Piano Italiano prevede un sistema universale di informazione e orientamento a cui il giovane accede registrandosi attraverso vari punti di contatto: il sito www.Garanziaperigiovani.it, il portale Cliclavoro, il portale regionale https://janet.Regione.marche.it/portalepubblico/garanziagiovani, i Centri per l´Impiego e altri servizi competenti, sportelli ad hoc che saranno aperti presso gli istituti di istruzione e formazione. Patto di Servizio Garanzia Giovani - Ai giovani iscritti sarà proposto un “patto di servizio” tra quelli previsti nel programma Garanzia Giovani. Tale servizio può consistere in un’offerta di lavoro o un percorso di politica attiva (quali tirocinio, formazione, ecc.) teso a favorire l’attivazione di un contratto di lavoro. L’offerta formativa o di lavoro avverrà entro 4 mesi circa dalla firma del Patto di Servizio. Risorse – Al momento sono disponibili 29,2 milioni di Euro che garantiscono l’attivazione di un servizio Garanzia Giovani a circa 12.000 giovani. Nel caso di successo del programma ulteriori risorse potrebbero essere recuperate a livello nazionale ed europeo. Orientamento - Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale. In sintesi, s´intende rendere sistematiche le attività di orientamento al lavoro anche con il mondo dell´educazione (istituti scolastici, istruzione e formazione professionale ed università), attraverso gli operatori e supporti informatici ad alto valore aggiunto.  
   
   
LAVORO: AVVIATO "GARANZIA GIOVANI FVG" - OLTRE 200 ADESIONI  
 
Trieste, 5 maggio 2014 - Sono oltre 200 (il dato si riferisce alla Mattina di sabato 3 maggio) le persone regolarmente iscritte ai portali nazionale e regionale del progetto "Garanzia Giovani Fvg", avviato lo scorso 1 maggio. Lo segnala l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, evidenziando che il progetto è stato voluto dall´Ue in tutti i Paesi europei per favorire e accrescere le possibilità di accesso al mondo del lavoro dei giovani di età compresa tra i 15 ed i 29 anni, grazie ad una ampia offerta di misure di politica attiva del lavoro ed a una disponibilità finanziaria per il Friuli Venezia Giulia di oltre 32 milioni di euro di derivazione comunitaria, nazionale e regionale nel biennio 2014/2015. La Regione ha visto con grande favore questa iniziativa e gli uffici hanno operato con grande impegno per la definizione di una governance che veda l´integrazione delle competenze dei servizi pubblici per il lavoro e per l´orientamento, della scuola, dell´Università, degli enti di formazione accreditati, con elementi di sperimentazione, attualmente in avanzata fase di approfondimento, che riguarderanno anche l´apporto delle agenzie private per il lavoro accreditate. Molto proficua è stata la collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (la specifica convenzione è stata siglata il 28 aprile) ed in tal senso risulta importante l´apporto di Insiel, che ha permesso di mettere a disposizione della piattaforma informativa del ministero oltre 558 mila schede anagrafico-professionali di cittadini del Friuli Venezia Giulia nel quadro della cosiddetta cooperazione applicativa tra centro e periferia. Il raccordo degli uffici con Insiel ha permesso di rendere pienamente operativo, sin dall´inizio, un portale regionale rivolto alla gestione di "Garanzia Giovani Fvg", che affianca quello nazionale di cliclavoro ed al quale si accede attraverso l´indirizzo www.Retelavoro.regione.fvg.it . Oggi, con "Garanzia Giovani Fvg", il giovane disoccupato che si registra al progetto con questa modalità on-line o grazie alla rete dei Centri pubblici per l´Impiego, viene preso in carico da una rete coordinata dai Centri stessi e, attraverso uno o più incontri, viene definito un percorso che può effettivamente accrescere le prospettive occupazionali. Le misure di cui il giovane può beneficiarevanno da azioni di orientamento specialistico di carattere rimotivazionale all´inserimento in percorsi di formazione professionalizzanti, realizzati in accordo con le imprese, a tirocini della durata, di norma, di sei mesi, svolti anche al di fuori del territorio regionale o all´estero. Sono in via di risoluzione le procedure attraverso le quali definire percorsi che conducano all´inserimento lavorativo a tempo determinato o indeterminato mentre l´Inps assicurerà l´erogazione di bonus occupazionali alle imprese che assumeranno a tempo indeterminato i giovani che hanno partecipato alle attività di Garanzia Giovani Fvg, in particolare i tirocini. Il progetto prevede inoltre forme di incentivazione che riguardano l´apprendistato per la qualifica e l´alto apprendistato, accresce le possibilità di accesso al servizio civile e rafforza la mobilità transnazionale attraverso la rete Eures. Attraverso "Garanzia Giovani Fvg" la Regione intende consolidare un´innovativa prassi di buona gestione e integrazione delle politiche attive del lavoro da espandere ulteriormente con il prossimo avvio della programmazione comunitaria del Fondo sociale europeo 2014-2020.  
   
   
TOSCANA: GARANZIA GIOVANI, ECCO COME REGISTRARSI  
 
Firenze, 5 maggio 2014 La Garanzia Giovani In Toscana è un progetto straordinario per garantire che i giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non frequentano un percorso formativo per conseguire un titolo di studio, ricevano un´offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio o servizio civile. Per aderire a Garanzia Giovani è necessario registrarsi al portale e compilare la domanda di adesione. L´operazione di adesione restituirà il primo appuntamento disponibile presso il Centro Impiego prescelto ove sarà concordato un percorso di azioni (patto di Servizio) finalizzato ad offrire, entro 4 mesi dalla stipula del Patto, un´opportunità di lavoro o formativa.  
   
   
LAVORO. GARANZIA GIOVANI AL VIA IN EMILIA-ROMAGNA DAL 1° MAGGIO. NUOVE OPPORTUNITÀ DEDICATE AI GIOVANI TRA I 15 E I 29 ANNI CHE NON STUDIANO E NON LAVORANO. A DISPOSIZIONE OLTRE 74 MILIONI DI RISORSE DEL FONDO SOCIALE EUROPEO  
 
Bologna, 5 maggio 2014 – Prende il via il 1° maggio anche in Emilia-romagna la Garanzia Giovani, il progetto dell’Unione Europea che intende assicurare ai ragazzi e alle ragazze tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano nuove opportunità per acquisire competenze ed entrare nel mercato del lavoro. Oltre 74 milioni di euro sono le risorse a disposizione per avviare le misure, provenienti dal Fondo Sociale Europeo. L’emilia-romagna è tra le prime Regioni a sottoscrivere la convenzione con il Ministero del Lavoro e questa mattina in conferenza stampa sono stati presentati i servizi e le azioni che saranno avviati a partire da domani. “In Emilia-romagna riusciamo a dare avvio al programma con tempestività grazie a quanto costruito in questi anni – ha spiegato l’assessore regionale al Lavoro, Scuola e Formazione Patrizio Bianchi – Mi riferisco in particolare alla infrastruttura educativa Er Educazione e Ricerca Emilia-romagna, alle esperienze già maturate nel favorire l’occupazione giovanile, agli investimenti realizzati per innovare i sistemi informativi per il lavoro (Siler) e ai canali attivati per l’erogazione di servizi on line, in particolare con il portale Lavoro per te”. La Garanzia Giovani permette in Emilia-romagna di integrare e qualificare le diverse opportunità dell’infrastruttura formativa regionale e si pone in continuità con le scelte effettuate nel 2012 con il “Piano per l´accesso dei giovani al lavoro, la continuità dei rapporti di lavoro, il sostegno e la promozione del fare impresa”. “L’idea alla base dell’attuazione del progetto Garanzia Giovani nella nostra regione è aumentare le competenze dei giovani per contrastare la disoccupazione, promuovere la qualità e la continuità del lavoro, supportare la creazione di nuove imprese e premiare le imprese che investono sui ragazzi e sulla loro formazione – ha continuato l’assessore Bianchi - Per farlo occorre costruire i presupposti di un patto condiviso tra i giovani, destinatari degli interventi e chiamati ad essere proattivi nel cogliere le opportunità offerte, e le imprese che dovranno investire responsabilmente nel futuro dei giovani avvicinandoli al lavoro”. Strategica a questo proposito sarà la comunicazione. La regione in sinergia e coerenza con il piano di comunicazione nazionale e nel rispetto delle Linee guida elaborate dal Ministero intende rafforzare a livello regionale la comunicazione istituzionale, predisporre azioni di comunicazione orientativa e di servizio e favorire la partecipazione e il coinvolgimento attivo in particolare di giovani e imprese. I servizi e le opportunità che la Regione Emilia-romagna mette a disposizione dei giovani che decideranno di aderire al progetto sono: Colloqui di orientamento Per tutti i giovani tra i 15 e i 29 anni, colloqui di orientamento per favorire una conoscenza del mercato del lavoro e delle opportunità che offre, per individuare eventuali offerte di lavoro e per costruire un Progetto Garanzia Giovani personalizzato e coerente. Reinserimento in un percorso formativo Per i giovani tra i 15 e i 18 anni, privi di qualifica o diploma, saranno realizzati percorsi, anche personalizzati, per rientrare nella scuola o nella formazione e conseguire un titolo di studio. Tirocinio Per giovani tra i 18 e i 24 anni, promozione, tutoraggio e individuazione di datori di lavoro ospitanti per realizzare tirocini formativi extra-curriculari, anche in mobilità geografica e transnazionale, della durata massima di sei mesi (o 12 mesi per giovani disabili o svantaggiati). L’indennità di frequenza al tirocinio, del valore minimo di 450 euro mensili, è finanziata dalla Regione per il 70% con risorse pubbliche, per il 30% da risorse delle realtà ospitanti. Sostegno all’inserimento lavorativo in particolare attraverso un contratto di apprendistato Per i giovani dai 15 ai 29 anni, sostegno all’inserimento lavorativo in particolare attraverso un contratto di apprendistato: apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, apprendistato per l’alta formazione e la ricerca. La formazione qualificata prevista dalle tre tipologie di contratto è finanziata attraverso risorse pubbliche. Alle imprese che assumono giovani con contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale e di apprendistato per l’alta formazione e la ricerca (le due tipologie di contratto in cui la componente formativa è più rilevante) la Regione riconosce incentivi pari rispettivamente a 2 mila, 3 mila e 6 mila euro. Mobilità professionale in Italia e in Europa Per i giovani dai 18 ai 24 anni, servizi di informazione e orientamento (attraverso la rete europea dei servizi per l´impiego Eures) e sostegno economico alla realizzazione di progetti di mobilità professionale all’interno del territorio nazionale o in Paesi Ue. Servizio civile Per i giovani tra i 18 e i 28 anni, sostegno alla realizzazione di un’esperienza di servizio civile prioritariamente nell’ambito dell’assistenza, prevenzione, cura, riabilitazione, reinserimento sociale, della cooperazione allo sviluppo e della salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico, monumentale ed ambientale. Gli assegni formativi sono finanziati da risorse pubbliche. Accompagnamento all’avvio di un attività autonoma e imprenditoriale Per i giovani tra i 18 e i 29 anni, percorsi specialistici, mirati e personalizzati per l’avvio di attività autonome e la costituzione di nuove imprese giovanili. I percorsi prevedono un affiancamento tecnico per la traduzione dell’idea di impresa in progetto di fattibilità, un accompagnamento all’acquisizione delle competenze necessarie, la costruzione del business plan e l’accompagnamento allo start up d’impresa. Bonus occupazionale Per promuovere l’inserimento occupazionale dei giovani fino a 29 anni, sono stati previsti incentivi alle imprese che assumono. Il dettaglio della misura sarà definito in accordo con il Ministero nei prossimi giorni. Come si accede al Programma Per accedere al programma occorre iscriversi presso il Centro per l’impiego competente per il proprio domicilio o compilando un modulo online dal 1° maggio. Per iscriversi online alla Garanzia Giovani in Emilia-romagna occorre registrarsi nell’area riservata di questo portale https://lavoroperte.Regione.emilia-romagna.it/myportal/ richiedendo anche l´abilitazione ai Servizi amministrativi. Dopo aver effettuato la registrazione sul portale, dalla propria scrivania virtuale si potrà aderire al progetto cliccando sul banner Garanzia Giovani presente nella pagina. Chi è già iscritto a Lavoro per Te e ha già l’abilitazione ai Servizi amministrativi può aderire al progetto direttamente dalla propria scrivania virtuale. Entro 60 giorni dall’iscrizione i giovani saranno contattati dal proprio centro per l’impiego per costruire insieme ad un operatore il progetto formativo personalizzato e firmare il Patto di servizio. Entro 4 mesi dalla firma del Patto di servizio il percorso individuato deve avere inizio.  
   
   
INCLUSIONE, PIANO REINSERIMENTO DETENUTI - CALDORO: MISURA UTILE E CONCRETA 5 MILIONI DI EURO PER FORMAZIONE DIRETTAMENTE NELLE CARCERI, FABBISOGNO INDICATO DAI DIRETTORI DEI PENITENZIARI  
 
Napoli, 5 maggio 2014 - L’assessorato regionale all’Assistenza sociale, guidato da Ermanno Russo, ha stanziato cinque milioni di euro per consentire il reinserimento sociale di 1500 detenuti tra adulti, minori e militari, con percorsi formativi direttamente nelle carceri per favorire il conseguimento di una qualifica professionale e per accumulare crediti da poter “spendere” in futuri corsi di formazione. La somma, derivante dalla riprogrammazione delle risorse comunitarie del Fondo Sociale Europeo (Fse), servirà a far fronte al fabbisogno formativo indicato dai direttori dei Penitenziari. Per la prima volta in Campania, si interviene con un piano che coinvolge in attività di reinserimento sociale tutti gli Istituti di Pena: sono previsti 147 interventi, tra le 60 e le 600 ore. Di questi 123 risultano rivolti all’area adulti, 19 a quella minorile e 5 ai detenuti del carcere militare. In totale saranno formate circa 1500 persone, così divise: 1340 adulti, 100 minori e 44 militari. L’unico precedente in regione per attività di questo tipo risale al 2009, quando ad essere formati, in via sperimentale, furono 240 detenuti per un investimento complessivo di 700 mila euro, utili a finanziare in totale 26 corsi. “Siamo già nella fase della progettazione esecutiva. L’obiettivo finale del percorso messo in campo in questi mesi – sottolinea l’assessore Ermanno Russo - è il reinserimento sociale della persona reclusa, che potrà contare, grazie ad un intervento programmato e studiato nei minimi dettagli con i direttori delle carceri, su una qualifica finita o su un credito spendibile all’interno della società e del mercato del lavoro. “Favorire dinamiche di questo tipo, riducendo il rischio di rientro nel circuito dell’illegalità, è alla base di quel welfare produttivo e non più residuale e riparativo che la Giunta Caldoro ha inteso promuovere sin dal suo insediamento, mettendo a punto un Piano per la governance dei servizi alla persona, di cui questa misura è parte integrante”, conclude l’assessore. Per creare figure professionali all’interno delle carceri, in grado poi di potersi rapportare concretamente con il mercato del lavoro, i responsabili dei Penitenziari hanno comunicato alla Regione il proprio fabbisogno formativo, scegliendo poi, da un catalogo aggiornato di recente, il corso più adatto alle esigenze dei detenuti disponibili a formarsi. Gli interventi sono stati vagliati ad uno ad uno da uno specifico Comitato di pilotaggio, costituito, oltre che da dirigenti regionali, dal Provveditorato della Campania del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, dal Centro di Giustizia minorile campano e dal Garante dei Detenuti della Campania. I corsi sono stati scelti dai Direttori delle carceri. Tra le qualifiche previste per i detenuti adulti, a Bellizzi (Avellino) e Carinola (Caserta) quella di “addetto alla lavorazione artistica di pelli e cuoio”, al carcere femminile di Pozzuoli quella di “addetto all’attività manutentiva di spazi verdi”, a Sant’angelo dei Lombardi (Avellino) quella di “istruttore operativo di sala e personal trainer”. Quanto all’area dei minori, 600 ore di formazione consentiranno di conseguire la qualifica di “addetto alla panificazione ad Airola (Benevento), così come a Nisida (Napoli), dove sono previste altre due qualifiche, quella di “pizzaiolo” e di “artigiano del presepe”. Per i detenuti del carcere militare le qualifiche saranno di “addetto alla panificazione” e di “impiantista termoidraulico”. Tutti i dettagli sono reperibili sul Burc del 31 marzo scorso, alla voce decreti dirigenziali (Dd n.283 del 2014, sezione "Politiche sociali"). “Una misura utile e concreta.” Così il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sul provvedimento. “La formazione di qualità rappresenta una occasione per tutti. L’assessore Russo, d’intesa con gli esperti del settore, ha individuato un percorso virtuoso. In linea con le scelte fatte in questi anni dalla Giunta e con gli stimoli che da più parti, dalla Chiesa alle parti sociali fino all’associazionismo, arrivano alle Istituzioni”, conclude il presidente.  
   
   
MILANO: TROVATI ALTRI 280 POSTI PER L’EMERGENZA PROFUGHI A DISPOSIZIONE 780 POSTI. MARONI, ALFANO ED EUROPA FACCIANO LA LORO PARTE  
 
Milano, 5 maggio 2014 – “Siamo riusciti a trovare altri 280 posti per fronteggiare l’arrivo di nuovi profughi. In attesa che il presidente della Regione Lombardia Maroni, il ministero dell’Interno e Unione Europea facciano finalmente la loro parte per gestire un’emergenza umanitaria di profughi e le falle della legge Bossi-fini sull’immigrazione che sta mostrando tuta la sua inadeguatezza” dichiara l´assessore alla Sicurezza e Coesione sociale, Volontariato e Protezione civile. Da ottobre sono passate da Milano e sono state gestite dal Comune e dal Terzo settore più di 5.000 persone provenienti dalla Siria. Attualmente sono 500 i posti a disposizione cui oggi si aggiungono altri 280 per un totale di 780. “Anche in queste ore il Comune con la Prefettura e le Forze dell’Ordine, da soli, fronteggiamo una situazione complicata – continua l’Assessore. - Il prefetto Paolo Francesco Tronca sta chiedendo a Rfi di mettere al più presto a disposizione uno spazio presso la Stazione Centrale per la prima accoglienza alle famiglie di siriani che continuano ad arrivare dalla Sicilia nella loro odissea verso il Nord Europa”. L´assessore conclude: “Insieme a Farsi Prossimo, Casa della Carità, Caritas Ambrosiana, Fondazione Arca, in collaborazione con Asl Milano , Areu e con l’aiuto della Protezione civile comunale stiamo prestando le cure necessarie ai bambini e ai loro genitori che sono arrivati a Milano con forti ustioni e insolazioni, disidratazione, problemi all’apparato respiratorio o anche ferite di guerra mal curate”.  
   
   
MARE NOSTRUM: MIGRANTI IN VENETO; PRESIDENTE REGIONE, “IL GOVERNO LI PORTI A BRUXELLES”.  
 
Venezia, 5 maggio 2014 - “Tutto deve avere un limite, che è quello del buon senso e di una strategia complessiva che invece non c’è, né a livello nazionale né, tanto meno, a livello Comunitario. I profughi sbarcati qui con il servizio taxi Mare Nostrum, il Governo li porti a Bruxelles, con cui condivide la colpa di una gestione scoordinata, pasticciona e debole di un problema grave che si vuole scaricare sui territori”. Lo sottolinea il Presidente della Regione commentando l’arrivo in Veneto di un cospicuo contingente di migranti provenienti dal nord Africa e sbarcati sulle coste del sud Italia. “Abbiamo il diritto, lo hanno i nostri cittadini – aggiunge il Governatore - di sapere sulla base di quale prospettiva dovremmo gestire questi arrivi di esseri umani che, dopo essere stati trattati come carne da macello dagli scafisti, rischiano di essere considerati scomodi pacchi postali da distribuire ovunque possibile dallo Stato italiano, mentre l’Europa gira la testa dall’altra parte e ci lascia ogni giorno più soli”. “Sarebbe disonesto nasconderselo – prosegue il presidente del Veneto – questa situazione rischia di innescare problemi di ordine pubblico di difficile gestione. Questa povera gente sbarca qui perlopiù convinta di poter raggiungere altri Paesi europei, che però non li vogliono e, con la complicità dell’Unione Europea, li respingono o si preparano a farlo. Questo a lungo andare li renderà delle mine vaganti di sofferenza e, magari, li indurrà alla clandestinità o peggio alla criminalità”.  
   
   
ACROBATICA QUOTIDIANA FEMMINILE TRA CASA E LAVORO, SPETTACOLO  
 
Biella, 5 maggio 2014 - La Camera di Commercio di Biella con il suo Comitato per l´Imprenditoria Femminile, in collaborazione con Empatheia S.r.l. E con la Camera di Commercio di Torino e con il patrocinio del Comune di Biella, organizza l´azione di teatro - formazione "Camminando sul filo: elementi di acrobatica quotidiana per signore". L´evento, in programma lunedì 5 maggio alle ore 17.00 al Teatro Sociale Villani in Piazza Martiri della Libertà 2 a Biella, è dedicato al mondo femminile: donne dai poteri straordinari, esperte di acrobatica, capaci di "camminare sul filo" senza perdere l´equilibrio, in grado di conciliare vita e lavoro, professione e famiglia, ore trascorse di fronte al computer con ore di sonno mancato. Ne sono autori e interpreti Laura Curino, attrice e drammaturga, tra i maggiori esponenti del teatro civile e di narrazione, il formatore Andrea Galli, la psicologa Chiara di Noia e la giornalista Federica Grandis. Una riflessione sul mondo femminile e sul mondo del lavoro, quella offerta da "Camminando sul filo", sulla strada fatta e su quella, lunghissima, ancora da fare per tentare di conciliare due sfere separate e distinte per troppo tempo. Il momento di formazione e sensibilizzazione è rivolto a tutti coloro che sono interessati a riflettere sulla tematica della conciliazione attraverso una nuova modalità di comunicazione. La partecipazione all´evento è gratuita previa iscrizione e fino ad esaurimento posti.