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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 31 Ottobre 2014
TURISMO E BUSINESS: FAR SCOPRIRE IL VENETO AGLI EMIRATI ARABI  
 
Venezia - "Facciamo scoprire il Veneto agli Emirati Arabi: un Veneto straordinario di cui si innamoreranno perdutamente; lo ameranno per le opportunità di business e per la bellezza di questa terra". Lo ha sottolineato l´assessore al Turismo e al Commercio Estero, Marino Finozzi, a margine dell´incontro che ha avuto a Venezia con una delegazione della Dubai Foreign Direct Investment (Dubai Fdi), l’Agenzia per gli Investimenti del Dipartimento dello Sviluppo Economico del Governo di Dubai, che fornisce orientamento, sostegno e aiuto pratico agli investitori stranieri che cercano di costruire un business di successo in quel Paese.. L´incontro "Why Dubai - Panoramica sulla stella del Golfo Persico", tenutosi oggi presso la Camera di Commercio di Venezia, è stato organizzato in collaborazione anche con Unioncamere Veneto, Veneto Promozione ed Itp Venice. "Come partner non-profit – ha spiegato Finozzi – quest’agenzia lavora congiuntamente alle nuove imprese e compagnie esistenti per consentire un percorso fluido verso un successo consistente e sostenibile. Ma ritengo che ogni occasione sia buona per raccontare il nostro territorio e agli amici che abbiamo incontrato oggi a Venezia ho parlato naturalmente dell´importanza delle relazioni, ho raccontato di come il Veneto è ancora oggi terra di grandi imprenditori, di impresa all´avanguardia, di Made in Veneto. Ma ho anche aggiunto che qui ci sono luoghi straordinari da scoprire: e sono convinto che dagli Emirati arriveranno in tanti per le nostre ville palladiane, per le nostre città d´arte, per la nostra Pedemontana, per il mare, per la montagna. Il rapporto che esiste tra turismo e commercio estero e la relativa internazionalizzazione per le nostre aziende, è un legame strettissimo. Vale la pena farlo rendere al massimo”.  
   
   
DALLA REGIONE 4 MILIONI IN TRE ANNI PER I COMUNI DEL LITORALE L’OBIETTIVO È SOSTENERE E RILANCIARE L’ECONOMIA DEL MARE DEL LAZIO E CREARE NUOVE OCCASIONI D’IMPRESA E DI LAVORO  
 
Dalla Regione risorse per sostenere i 24 Comuni del litorale laziale. I fondi, che dovranno essere utilizzati secondo precisi criteri fissati dalla Regione, ammontano a 4 milioni di euro tra il 2014 e il 2016. 1 milione di euro per il 2014. Per garantire un’erogazione più rapida delle somme prima della fine di quest’anno, la Regione ha deciso di destinare a tutti i Comuni del litorale un contributo straordinario “una tantum”: le risorse ammontano complessivamente a 1 milione di euro. I fondi dovranno essere utilizzati per le attività connesse al demanio marittimo. La somma è stata suddivisa in questo modo: per il 40% in base all’estensione della linea di costa compresa nel territorio del Comune, per un altro 40% sulla base delle concessioni turistico-ricreative rilasciate da ciascun Comune e per il 20% sulla base della popolazione. 3 milioni di euro tra il 2015 e il 2016. Per avere accesso alle risorse i Comuni interessati dovranno presentare progetti specifici secondo le modalità e criteri fissati dalla Regione. In particolare i progetti dovranno riguardare attività di assistenza, accoglienza, sicurezza delle spiagge, promozione del territorio, riqualificazione urbana e ambientale. Il contributo massimo sarà di 200mila euro, con diverse modalità di cofinanziamento a seconda della percentuale di partecipazione finanziaria dei Comuni e degli altri Enti pubblici. Non potranno partecipare i Comuni che non hanno adottato il provvedimento di classificazione delle aree demaniali marittime con finalità turistico-ricreative o che risulteranno inadempienti in relazione alla normativa vigente in materia di imposte regionali sulle concessioni statali del demanio marittimo. “È un segno ulteriore dell’attenzione di questa amministrazione per le specifiche necessità dei Comuni costieri del Lazio – lo ha detto Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, che ha aggiunto: in un’ottica di crescita le somme che con questo provvedimento vengono messe a disposizione del litorale laziale per sostenere e rilanciare l’economia del mare della nostra Regione, con l’obiettivo di creare nuove occasioni d’impresa e di lavoro”.  
   
   
TURISMO, LIGURIA SU DIRETTIVA BOLKESTEIN: DA MINISTRO FRANCESCHINI IMPEGNO PER SUPERARLA  
 
 Roma. Direttiva Ue Bolkestein , ci sarà presto un nuovo confronto a Roma. Lo rende noto l´assessore al Turismo della Regione Liguria Angelo Berlangieri che mercoledì 29 ottobre, in un incontro a Napoli, aveva chiesto il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini, l´avvio di una nuova trattativa per trovare rapidamente una soluzione per superare un provvedimento che nel 2020 imporrà l´asta per le concessioni balneari, "Il ministro Franceschini ha preso atto della situazione, delle possibilità, da noi avanzate, che il Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell´Unione Europea a Bruxelles possa dare al comparto balneare le certezze indispensabili a far ripartire gli investimenti e l´occupazione attraverso un provvedimento ad hoc e, dopo un incontro già avuto con le associazioni di categoria, presto ne convocherà un altro per trovare una soluzione definitiva che garantisca gli investimenti privati e quelli pubblici e l´occupazione nel settore balneare nell´indotto", afferma l´assessore ligure al turismo.  
   
   
STATISTICA: TURISMO CULTURALE: CITTA’ D’ARTE SEMPRE PIU’ GRADITE  
 
Venezia - “Le città d’arte del Veneto si dimostrano sempre molto gradite ai turisti. Il nostro straordinario patrimonio culturale continua ad essere un volano di attrattività”. A dirlo è il vicepresidente e assessore regionale alla cultura Marino Zorzato, commentando i dati elaborati dalla Sezione Sistema Statistico. “L’effetto combinato di una serie di fattori – aggiunge – messi a sistema dalle politiche culturali regionali di questi anni ha fatto sì che questo segmento sia cresciuto sensibilmente all’interno del comparto turistico veneto che si conferma il primo in Italia”. Infatti, anche nonostante il maltempo che ha caratterizzato i mesi estivi, nel periodo giugno-luglio le città d’arte del Veneto hanno registrato oltre 2.800.000 arrivi e poco più di 6 milioni di pernottamenti, in crescita rispettivamente dell’1,3% e del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli arrivi rappresentano il 39% del totale veneto e le presenze il 17,2%. “Ciò indica – fa rilevare Zorzato - che tipicamente la permanenza media nelle città d’arte è relativamente breve (2-3 giorni) rispetto ad altre tipologie di vacanza. Ma la statistica ufficiale evidenzia anche che chi è stato in Veneto per una vacanza culturale, con almeno un pernottamento in una struttura ricettiva, spende mediamente al giorno 129 euro, quindi più di un turista che effettua un soggiorno prevalentemente balneare o montano e che spende al giorno, mediamente, 95 euro (gli italiani) o 100 euro (gli stranieri)”. E per quanto riguarda le città d’arte è altissima proprio la componente straniera: oltre 2.200.000 turisti, in crescita dell’1,4% rispetto all’estate 2013, provenienti soprattutto da Stati Uniti (12,4%), Cina (10,2%), Germania (8,5%), Francia (6,4%) e Regno Unito (6,3%).
Movimento Turistico Nel Periodo Estivo Giugno-luglio. Città d´arte e Totale Veneto. Anni 2010:2014
Periodo Giugno-agosto. Valori assoluti
Arrivi Presenze
2014 2013 2012 2011 2010 2014 2013 2012 2011 2010
Città d´arte 2.801.185 2.764.173 2.627.211 2.676.106 2.312.578 6.018.193 5.884.436 5.611.884 5.766.138 5.038.731
Italiani 582.564 576.201 555.572 602.192 574.803 1.362.669 1.298.260 1.265.173 1.396.956 1.364.555
Stranieri 2.218.621 2.187.972 2.071.639 2.073.914 1.737.775 4.655.524 4.586.176 4.346.711 4.369.182 3.674.176
Veneto 7.198.608 7.111.358 6.958.547 7.147.238 6.492.780 35.029.213 34.678.612 35.415.114 37.175.193 35.149.450
Italiani 2.158.231 2.286.376 2.268.291 2.375.250 2.349.765 11.176.630 11.807.326 12.464.384 14.081.809 14.331.930
Stranieri 5.040.377 4.824.982 4.690.256 4.771.988 4.143.015 23.852.583 22.871.286 22.950.730 23.093.384 20.817.520
Peso turismo nelle Città d´arte sul Totale Veneto 38,91 38,87 37,76 37,44 35,62 17,18 16,97 15,85 15,51 14,34
Periodo Giugno-agosto. Variazioni % rispetto lo stesso periodo dell´anno precedente
Arrivi Presenze
2014-2013 2013-2012 2012-2011 2011-2010 2010-2009 2014-2013 2013-2012 2012-2011 2011-2010 2010-2009
Città d´arte 1,3 5,2 -1,8 15,7 12,4 2,3 4,9 -2,7 14,4 6,3
Italiani 1,1 3,7 -7,7 4,8 9,6 5,0 2,6 -9,4 2,4 6,2
Stranieri 1,4 5,6 -0,1 19,3 13,3 1,5 5,5 -0,5 18,9 6,4
Veneto 1,2 2,2 -2,6 10,1 4,8 1,0 -2,1 -4,7 5,8 -0,2
Italiani -5,6 0,8 -4,5 1,1 4,4 -5,3 -5,3 -11,5 -1,8 -0,8
Stranieri 4,5 2,9 -1,7 15,2 5,0 4,3 -0,4 -0,6 10,9 0,3
Elaborazioni: Regione Veneto - Sezione Sistema Statistico Regionale su dati Istat - Regione Veneto
 
   
   
LOMBARDIA: NO ALLA CENTRALIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEL TURISMO  
 
Milano - "No alla centralizzazione della gestione del turismo, sì alla collaborazione tra Stato e Regioni; progetti condivisi tra pubblico e privato e mettere in rete differenze e autonomie per valorizzarle e essere visibili nella competizione globale". Questo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini nel corso dell´incontro, al museo Madre di Napoli, tra gli assessori al Turismo e Cultura delle Regioni d´Italia, il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini e il commissario Unico di Expo Giuseppe Sala. Protocollo Expo - L´assessore ha presentato un protocollo operativo, condiviso con i colleghi delle altre Regioni, per gestire insieme la promozione turistica e le ricadute positive di Expo. Comitato Promozione Turismo - Nel pomeriggio l´assessore Parolini ha poi partecipato alla riunione di insediamento del Comitato Permanente di promozione del Turismo in Italia, istituito dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, d´intesa con la Conferenza delle Regioni, del quale fa parte, dopo la sua recente nomina, da parte della Conferenza Stato - Regioni. "Il Comitato - ha sottolineato l´assessore - poiché composto da rappresentanti dei Ministeri, delle Regioni, dei Comuni e delle Associazioni economiche , può essere uno strumento utile se assume funzioni effettivamente operative". Pragmatismo E Collaborazione Pubblico-privato - "Il buon accordo raggiunto tra le principali Regioni turistiche per il protocollo Expo - ha aggiunto l´assessore - dovrebbe costituire un modello per una promozione comune della ´destinazione Italia´. Pragmatismo e operatività e collaborazione tra pubblico e privato, sono gli strumenti per azioni efficaci in questa direzione". Accoglienza - Secondo l´assessore grande attenzione dovrà essere riservata alla qualità dell´accoglienza. "Il turista che viene in Italia - ha detto - è sempre più esigente, vuole sentirsi come a casa, quindi è importante valorizzare nelle politiche turistiche il fattore umano, quindi educazione e formazione professionale". Infine un accenno alla tassa di soggiorno. "La tassa di soggiorno - ha concluso - ha senso se diventa tassa di scopo, finalizzata alla promozione e al miglioramento delle infrastrutture turistiche, in accordo tra Regioni, Comuni, operatori economici e reti turistiche".  
   
   
RIMINI - TURISMO, MODIFICATO IL BANDO PER I SERVIZI ICT  
 
Per promuovere la partecipazione di un numero ancora maggiore di imprese, la Camera di Commercio di Rimini ha modificato il bando denominato “Contributi per l’attivazione di servizi Ict da parte delle strutture ricettive della provincia di Rimini”, l´iniziativa promossa dall´Ente camerale che nasce per favorire la conoscenza e la diffusione delle tecnologie digitali, incoraggiare e accelerare il processo di digitalizzazione dell’economia riminese nel settore turistico, ampliando il periodo entro il quale si possono sostenere spese in servizi Ict che potranno poi essere rimborsate ai sensi del bando. Il bando destina infatti complessivamente 96.000,00 Euro di contributi per l´attivazione di servizi Ict e si rivolge alla strutture ricettive della provincia di Rimini che, a partire dall´1 gennaio 2014, abbiano attivato almeno un servizio / appplicazione Ict (vedi art. 5 del bando) e che dispongano di un contratto attivo per una connettività a Internet a banda larga (almeno 2 Mbit/s in ricezione) sottoscritto anche antecendentemente alla data dell´1 gennaio 2014 (mentre prima il bando asseriva che il contratto doveva essere sottoscritto dall´1 gennaio 2014). Potranno essere comunque erogati al massimo 3.000,00 Euro ad impresa, e non oltre il 40% delle spese ammissibili indicate nel bando; non saranno prese in considerazione spese inferiori a 500,00 Euro) Tra i requisiti richiesti, pertanto, occorre: 1) avere attivo un contratto intesato alla struttura ricettiva per un servizio di connettività a banda larga (almeno 2 Mbit/s in ricezione) anche sottoscritto antecedentemente alla data dell´1 gennaio 2104; 2) Avere attivato a partire dall´1 gennaio 2014 uno o più servizi / applicazioni Ict Per quanto riguarda la connettività a banda larga, inoltre, le spese riconosciute nel bando per il calcolo del contributo saranno quelle relative: 1) All´attivazione della connessione se il contratto è stato sottoscritto successivamente alla data dell´1 gennaio 2014 (spese ´una tantum´ previste dall´operatore che fornisce la connettività). 2) Al canone mensile del servizio di connettività fino ad un massimo di 12 mesi contigui temporalmente (1 anno) a partire dalla data di attivazione del servizio o comunque a partire dall´1 luglio 2013. Se il contrastto è stato sottoscritto prima del 1 luglio 2013, verranno riconosciuti i mesi di canone successivi al 1 luglio 2013 per un massimo di 12 mesi contigui temporalmente (1 anno). Il bando verrà chiuso al raggiungimento della spesa di 96.000,00 Euro. Le domande si riceveranno solo in via telematica. Per approfondimenti si rimanda al bando integrale pubblicato su www.Riminieconomia.it    
   
   
OFFERTA RICETTIVA TURISMO: + 3,2% DATI AEROPORTI SARDI SETTEMBRE  
 
Cagliari - Continuano ad arrivare conferme sull’ottimo andamento della stagione turistica in Sardegna, specie sul versante internazionale. Secondo i dati pubblicati dall’Assaeroporti, al 30 settembre scorso è già stata abbondantemente superata quota 6 milioni di passeggeri (esattamente 6.134.931) che hanno volato da e per l’Isola, cioè ben 188.513 in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Il dato del traffico aereo sui tre scali principali (Alghero, Cagliari e Olbia) è il più alto mai fatto registrare sui cieli sardi ed è molto significativo (+3,2 per cento) rispetto a quello fatto registrare l’anno scorso, ancor di più se paragonato agli anni addietro: 335 mila passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2012, 920 mila circa in più rispetto al 2010, un milione e 125 mila circa in più rispetto al 2008. Se negli ultimi tre mesi saranno quanto meno confermate le performace dell’anno scorso, si registrerà il nuovo record di traffico aereo da e per la Sardegna. Ancora crescita. I dati del traffico aereo, incrociati con quelli recentemente presentati dall’assessorato del Turismo sulle presenze nelle strutture ricettive isolane nei primi nove mesi dell’anno, delineano un quadro molto confortante sulla stagione turistica che ancora non si è conclusa (dato che le prime settimane di ottobre registrano numeri mai visti). E confermano un trend di crescita elevato e costante dei turisti provenienti dall’estero, ma anche un’incoraggiante inversione di tendenza per quanto riguarda quelli entro confine, che stanno nuovamente scegliendo l’Isola per le vacanze. L´assessore. “I dati pubblicati da Assaeroporti - afferma l’assessore del Turismo Francesco Morandi - sono una riprova dei dati su arrivi e presenze registrati dal sistema di rilevamento ed elaborazione dati regionale (il Sired): la Sardegna è di nuovo tra le mete turistiche più competitive del Mediterraneo, con un appeal crescente sui mercati internazionali e un forte richiamo di visitatori provenienti dalle regioni italiane. La stagione si è finalmente ‘allungata’ da marzo a novembre - aggiunge - grazie all’importante lavoro degli operatori del settore che, credendo nella qualità del prodotto Sardegna, sono riusciti a infondere dinamicità all’offerta e, grazie anche all’accessibilità al territorio, alla possibilità di raggiungere l’Isola facilmente, tutto l’anno, specie grazie all’aumento delle tratte. Ora - conclude Morandi - è il momento di andare oltre, migliorando, per esempio, su tematismi e motivazioni al viaggio, servizi e misure di accompagnamento alle imprese e investimenti sui mercati internazionali, sfruttando anche gli effetti dell’Expò”. Più passeggeri esteri. A determinare l’ulteriore crescita, ancora una volta, sono stati i passeggeri dall’estero, ma anche i voli nazionali riportano segni positivi, come non accadeva da tre anni. Il traffico internazionale sui tre aeroporti isolani al 30 settembre è stato di 1.971.954, +4,8 per cento rispetto allo stesso intervallo temporale dell’anno scorso (quando già si era registrato un +13,8 per cento rispetto al 2012). Per dare una dimensione del dato, i passeggeri sulle tratte con l’estero sono aumentate di un quarto (più di 500 mila) rispetto, per esempio, al 2010. A bordo dei voli nazionali sono saliti, invece, 4.119.598 passeggeri (+2,8 per cento rispetto al 2013), numero in netta ripresa che ci riporta sui livelli del 2011, ultimo anno con un saldo positivo. Grande performance di Olbia. Entrando nel dettaglio dei tre scali sardi si evidenzia ancora una volta la grande performance di Olbia (+6,6 per cento rispetto al 2013), particolarmente legata al trend di crescita degli stranieri; la crescita costante di Alghero (+2,1 per cento), connessa anch’essa coi voli internazionali; e l’incoraggiante dato di Cagliari, che nonostante una forte riduzione delle tratte internazionali, registra comunque un segno positivo (+1,5%). Su Elmas hanno volato sino al 30 settembre 2.917.007 passeggeri, dei quali 2.264.178 nazionali (vicino al record del 2012) e 643.735 internazionali (in linea col recente passato); a Fertilia il traffico totale è il più cospicuo di sempre: 1.313.423 passeggeri, dei quali 811.516 nazionali e 497.884 internazionali (quota mai raggiunta e +6 per cento rispetto al 2013); sul Costa Smeralda di Olbia sfiorati i due milioni di passeggeri (1.904.501 per la precisione): 830.335 sono quelli stranieri, 90 mila in più del 2013 (+12 per cento!), 200 mila in più del 2012, 360 mila in più del 2010.  
   
   
PIANO SPIAGGIA DI BELLARIA - IGEA MARINA, LA PRECISAZIONE DELL’ASSESSORATO A TURISMO E COMMERCIO  
 
Bologna – Non è corretto indicare la Regione come responsabile del ritardo dell’approvazione del Piano spiaggia. Questa la precisazione dell’assessorato regionale a Turismo e commercio in riferimento a quanto scritto da alcuni quotidiani locali sul piano spiaggia di Bellaria - Igea Marina. La Regione sta attendendo che il Comune completi l’invio dei documenti necessari alla conclusione dell’iter (per dare così l’avvio ai lavori della Commissione di conformità) e poi il piano potrà essere approvato formalmente. Si tratta, infatti, di un atto dovuto previsto come tale dalla legislazione regionale. In particolare, ricordano gli uffici, la Regione ha chiesto al Comune di Bellaria - Igea Marina di inviare una copia delle osservazioni che il Comune ha ricevuto dai privati in merito alla variante al piano particolareggiato dell’arenile con l’indicazione di quelle che si intende accogliere.  
   
   
LA STRADA REALE FORMA GUIDE TURISTICHE E NATURALISTICHE E ACCOMPAGNATORI TURISTICI UN CORSO DI CINQUE LEZIONI DAL 10 NOVEMBRE ALL’ISTITUTO “GIOLITTI” DI TORINO  
 
L’associazione Strada Reale dei vini torinesi organizza un corso gratuito di formazione per guide turistiche e naturalistiche e accompagnatori turistici finalizzato a: - comunicare l’opportunità di coniugare turismo culturale e enogastronomia - promuovere la conoscenza dei vini locali - fornire nozioni sui paesaggi vitati torinesi e notizie sugli operatori della Strada Reale - creare opportunità di accesso alle cantine e di conoscenza tra produttori e guide. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Provincia di Torino, l’Atl “Turismo Torino e provincia”, la Camera di commercio di Torino, l’Associazione Guide Interpreti, Accompagnatori Turistici del Piemonte, la Federagit, l’Ascom e la Confesercenti. La formazione si articola in cinque lezioni della durata di circa due ore e mezzo ciascuna, in programma nei mesi di novembre e dicembre. Durante le lezioni è prevista la degustazione di vini della Strada Reale. Il corso si terrà presso l’Istituto di istruzione superiore “Giovanni Giolitti”, di via Alassio 20 a Torino, raggiungibile scendendo alla fermat “Spezia” della Metropolitana. Le lezioni inizieranno alle 18,30 e si concluderanno alle 21. Per la prima serata si richiede ai partecipanti di presentarsi alle 18,15. A fine corso sarà rilasciato un attestato a coloro che avranno presenziato ad almeno quattro serate. Con i produttori di vino verrà definito un calendario di visite nelle cantine nei mesi di gennaio e febbraio 2015. I produttori presenteranno l’azienda e guideranno la visita della cantina e la degustazione dei vini aziendali. Per partecipare è necessario inviare il modulo di iscrizione compilato. Sarà poi richiesto l’assenso per autorizzare la comunicazione dei dati e la pubblicazione delle immagini. Le domande saranno accolte sino ad esaurimento dei posti disponibili. Il Programma Del Corso - - 10 novembre: produzione delle diverse tipologie di vini e introduzione alla degustazione, con relatore il professor Vincenzo Gerbi dell’Università di Torino. Degustazione guidata di vini Doc e Docg. - 17 novembre: I territori del vino torinesi. Focus sul Canavese, con relatore Alessandro Felis. Degustazione guidata di vini Doc e Docg del Canavese con commento di un produttore. - 24 novembre: La Strada Reale dei vini torinesi, gemellaggio tra cultura e enogastronomia. Relatori il Presidente Franco Balbiano e la dirigente del Servizio Sviluppo Rurale e Montano della Provincia di Torino, Elena Di Bella. La Collina torinese, con relatore Alessandro Felis e successiva degustazione guidata di vini Doc della Collina con commento di un produttore. - 1 dicembre: Enogastronomia e abbinamento tra vini e pietanze. Prodotti, cucina locale e internazionale, con relatore Fabrizia Godone. La Valle di Susa, con relatore Alessandro Felis e degustazione guidata di vini Doc della Valsusa con commento di un produttore. - 9 dicembre: Gli itinerari e gli operatori della Strada Reale, con relatore Giorgia Boggio. Il Pinerolese, con relatore Alessandro Felis. Degustazione guidata di vini Doc del Pinerolese con commento di un produttore. Per informazioni: Provincia di Torino, Anna Rinaldi, telefono 011-8613819, e-mail anna.Rinaldi@provincia.torino.it    
   
   
ASSESSORE SARDEGNA NEL COMITATO NAZIONALE PROMOZIONE TURISMO  
 
Cagliari - L’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, è stato nominato membro del Comitato permanente per la promozione del turismo in Italia, in rappresentanza delle Regioni. Il Comitato insediato il 29 ottobre dal Ministro dei Beni e Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini, in occasione del Xiii Forum Europeo del Turismo che si terrà a Napoli sino al 31 ottobre prossimo. “È necessario definire una strategia nazionale – afferma l’assessore Morandi – in grado di individuare nuove forme e modalità di promozione all’estero, nell’ambito della quale le Regioni possano esprimere pienamente il proprio potenziale. La Sardegna – spiega l’esponente della Giunta Pigliaru – intende giocare un ruolo da protagonista nell’ambito del Coordinamento turismo della Conferenza delle Regioni per condividere con la destinazione Italia le strategie utili all’Isola al fine di posizionarsi sui mercati internazionali. La nostra linea d’azione – conclude – è perfettamente in sintonia con quella della Conferenza, ossia puntare con decisione su nuove forme di promozione dell’offerta, sull’innovazione tecnologica nel settore turistico, sulla semplificazione amministrativa”. La nomina dell’assessore Morandi nel Comitato permanente per la promozione del turismo in Italia conferma l’attenzione con cui la Giunta presidia i tavoli nazionali e rappresenta un importante riconoscimento della credibilità dell´azione svolta dall´Assessore in questi primi sei mesi di mandato.  
   
   
IL TURISMO ITALIANO ARRETRA ANCORA. ASSESSORE VENETO: “LIBERIAMO” GLI IMPRENDITORI  
 
Venezia - “Di fronte a notizie del genere, vedere che lo Stato vuole riaccentrare le competenze e mettersi in sostanza a fare l’imprenditore turistico mi fa rabbrividire: liberi piuttosto gli imprenditori veri dalle pastoie e dai costi aggiuntivi che ci mettono fuori mercato. Ci penseranno loro a far crescere il settore, come hanno fatto nei decenni d’oro durante i quali l’Italia era la prima meta turistica del mondo”. Marino Finozzi, assessore al turismo del Veneto, è sconcertato dai dati, ripresi dalla stampa, secondo i quali nell’economia dell’ospitalità, in Europa ci supera ormai anche la Germania. “Il mio sconcerto nasce anche dal constatare che, in un anno “meteorologicamente” nero come il 2014, il turismo del Veneto, dove si conta un pernottamento ogni sei registrati in tutta la penisola, è in controtendenza rispetto al resto d’Italia e cresce in arrivi e presenze. Che non sono di per sé determinanti – dice ancora Finozzi – perché ciò che alla fine interessa le imprese turistiche è il reddito, che quest’anno deve fare i conti con danni materiali, cambiamenti forzati di abitudini turistiche e sconti per non perdere la clientela, anche se paga lo scotto. Ma se in un situazione non rosea calano anche questi, c’è da piangere”. “Come fare per affrontare la situazione? Non ho ricette “politiche” miracolose, ma mi faccio interprete delle lamentele dei nostri operatori: per prima cosa occorre intervenire abbassando la fiscalità generale e locale per recuperare margini di concorrenzialità. E’ di oggi la notizia, di fonte Trivago, che gli hotel italiani sono tra i più cari d’Europa. Questo dipende anche, se non soprattutto, da imposte e balzelli che dai noi sono ormai altissimi e compromettono la possibilità di far crescere una ricchezza in un settore dove dovremmo primeggiare. Gli albergatori, tra Imu e Tasi, devono pagare fino a 770 euro a stanza solo per il fatto che questa esiste. L’iva nel comparto ha un’aliquota tra le più alte del vecchio continente, mentre i redditi sono assorbiti dalle tasse per circa il 50 per cento. In queste condizioni si fatica non solo ad essere concorrenziali, ma anche ad investire in qualità per dare le risposte richieste dai turisti di oggi. Poi evitiamo di fare leggi stupide, come quelle sulla demanialità o sui campeggi. L’imprenditore ha bisogno di regole chiare, poche, di buon senso e non punitive. E attenzione ai contributi pubblici: devono servire veramente ma essere investiti seriamente. Se la crescita di ricchezza si dovesse calcolare sulla base dei contributi elargiti, il nostro Sud dovrebbe essere la capitale mondiale del turismo, cosa che forse merita ma che non è. E noi dovremmo essere in fondo alla classifica, mentre siamo in cima. Mi fermo qui, sperando che le diatribe in politichese che ci sommergono ormai da anni possano veder emergere i fatti dei quali abbiamo bisogno, e non solo nel turismo”.  
   
   
TURISMO IN SARDEGNA: CONVEGNO DI SORRADILE, RIPARTIRE DALLE VOCAZIONI TERRITORIALI PER RILANCIARE LO SVILUPPO DELL´ISOLA  
 
Sorradile (Or) - "E´ necessario rimettere tutto in discussione e cambiare il modello di sviluppo regionale". Questo l’invito espresso dall’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi nel corso dell’intervento del 25 ottobre al convegno organizzato dal comune di Sorradile su "Beni culturali e turismo sostenibile". "Partiamo dal Prs, condividiamolo e diamogli attuazione tutti insieme – ha affermato l’esponente della Giunta rispondendo alle domande degli studenti presenti - attraverso un progetto di area vasta che generi sviluppo per i territori. Le prospettive della Sardegna – ha proseguito il titolare del Turismo - dipendono da una scelta decisiva: l’individuazione di un modello di sviluppo nuovo, una via che renda giustizia all´autonomia dell’isola e alle sue peculiarità, che potranno confluire in un prodotto unico, con una identità e una caratterizzazione forte". Modello Di Sviluppo Identitario. Il tema dell’appuntamento di Sorradile è stato "turismo culturale, turismo sostenibile e turismo nei borghi". L’assessore Morandi ha spiegato: "Per lo sviluppo di questi temi si deve partire dalle vocazioni territoriali, interpretando le richieste del mercato, superando i gap delle nostre competenze e conoscenze e valorizzando le tendenze. Valorizzare le vocazioni è una scelta strategica nell’ambito di una nuova concezione di crescita economica e sociale. Il turismo nei borghi, per esempio – ha proseguito l’esponente della Giunta Pigliaru entrando nel dettaglio - rappresenta il futuro delle zone interne. Sorradile, inserito nel circuito dei borghi autentici d’Italia, ne è un esempio, la dimostrazione che l’autenticità consente di creare esperienza e seggestione nell´emozione del viaggio". Reti E Competitivita’."per essere efficaci nell’ottica di un nuovo modello è necessario fare rete – ha spiegato Morandi - unendo i territori e le comunità per diventare competitivi e attrattivi. Per avviare questo percorso virtuoso possiamo cogliere le opportunità, quali i sostegni per le aziende innovative promosse da Sardegna Ricerche e le misure previste dall’Unione Europea". Valorizzazione Culturale. Il rapporto Svimez 2014 indica un percorso di crescita, che pone al centro dell’attenzione le imprese culturali. "In questo senso – ha precisato Morandi – la Sardegna può migliorare, valorizzando le 1856 guide sarde specializzate per supportare i nostri ospiti – clienti nella visita di un territorio che è animato da eccellenze simboliche, quali, per esempio, i Giganti di Monti Prama, o da bellezze naturalistiche come il lago Omodeo. Tutte le attività potranno trovare attuazione se compatibili con la valorizzazione del nostro prodotto economico territoriale a forte vocazione turistica". Infine, l’assessore ha invitato gli studenti a sviluppare un progetto per la loro area vasta e presentarlo alla Regione: dalla combinazione di aspetti ambientali e culturali a stretto contatto parte un futuro virtuoso.  
   
   
SPORT E TURISMO, LA LIGURIA INFORCA GLI SCI A SANTO STEFANO D’AVETO E A MONESI E A CALIZZANO, NEW ENTRY PER IL FONDO  
 
Genova. Dal mare agli slalom sulla neve, in montagna, in Liguria si può, in poche ore. Venerdì 31 ottobre in mattinata, nella sede della Regione Liguria, a Genova , i maestri di sci del collegio della Liguria, con una quarantina allievi provenienti da molte località italiane, Valle d´Aosta compresa che per la prima volta hanno fatto il corso anche nei moduli liguri di santo stefano d´Aveto , nel Levante del Genovesato e a Monesi, nell´Imperiese, hanno simbolicamente aperto la stagione sciistica 2014/2015. Per l´assessore allo Sport della Regione Liguria Matteo Rossi, presente con i sindaci di Santo Stefano d´Aveto e di Mendatica Maria Antonietta Cella e Piero Pelassa ( quest´ultimo in rappresentanza del comune di Monesi di Triora), dopo gli investimenti regionali di questi anni, i fondi europei 2014-2020 potrebbero essere utili a potenziare i due impianti liguri. Santo Stefano d´Aveto, che nel frattempo ha stretto un accordo con il confinante territorio emiliano, per godere un un sistema di innevamento artificiale in grado di assicurare continuità alla stagione sciistica, Monesi per completare l´impianto di risalita cui è venuto meno il co-finanziamento di 500 mila euro da parte di Fondazione Carige. E nella nuova stagione sciistica della liguria spunta anche una new –entry : Calizzano, in Alta Val Bormida, nel Savonese. Il sindaco Pierangelo Olivierì è convinto che da quest´anno Calizzano possa riaprire la pista di sci da fondo lunga 5 chilometri, dotata di un cannone spara-neve e di un gatto delle nevi. Un progetto comprensoriale che si integra con l´outdoor del Finalese "destinato a rilanciare anche in inverno gran parte dei territori dell´ex Marchesato di Finale Del Carretto, che arrivava, appunto, a Calizzano", ha detto il sindaco. Da Santo Stefano d´Aveto, invece, il locale sci club propone una gara amatoriale fra tutti i sindaci del comprensorio e i membri della Città Metropolitana. Altra novità : il maestro di sci disabile. Una figura che il collegio dei Maestri di sci vorrebbe affiancare ai maestri di sci alpino e snowboard per meglio affrontare le persone disabili che vogliono imparare a sciare. Oggi a un disabile l´accesso alla professione di maestro è preclusa.  
   
   
FVG, TURISMO: ATTIVITÀ PRIMARIA DA TUTELARE  
 
Roma - Il turismo è un´attività primaria per l´Italia e come tale va tutelata e sviluppata ad ogni livello negli ambiti culturale, sociale, sportivo ed enogastronomico. Lo hanno evidenziato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, e l´assessore regionale ai Beni culturali, Gianni Torrenti, nel corso di un incontro tematico Stato-regioni con il ministro per i Beni e attività culturali, Dario Franceschini, che anticipa il forum tra i ministri di tutta Europa in vista dell´expo Milano 2015. "La nostra regione - ha commentato Bolzonello - è in prima fila quanto ad offerta turistica complessiva, sempre più orientata a modellare un sistema unico e competitivo che valorizzi le singole peculiarità. In questo senso - ha aggiunto - l´Expo 2015 è un´opportunità che, noi come ogni singola parte d´Italia, dobbiamo cogliere per farci conoscere ovunque nel mondo". "Piena condivisione - ha sottolineato il vicepresidente della Regione - sulle misure messe in atto dal Governo per rilanciare il turismo, scelte strategiche che vanno nella giusta direzione per raggiungere obiettivi importanti". Una criticità che Torrenti ha segnalato a Franceschini, invece, è il pesante aumento di imposizione fiscale alle Fondazioni bancarie, notoriamente vicine ai mondi della cultura, del sociale e dello sport che potrebbero risentire di conseguenti tagli contributivi.  
   
   
CONCESSIONI DEMANIO PER TURISMO. ASSESSOR VENETO: ULTERIORE DIMOSTRAZIONE DI INCAPACITÀ STATALE  
 
Venezia - “La vicenda delle concessioni statali ad uso turistico è l’ulteriore dimostrazione dei danni che lo Stato ha causato e causa a questo settore produttivo, che rimane il più promettente d’Italia per quanto riguarda l’economia dei territori”. Marino Finozzi, assessore al turismo del Veneto, sta con i titolari di concessioni balneari “che sono parte integrante dell’economia dell’ospitalità, in tutta Italia e soprattutto in Veneto, regione che registra un sesto dei pernottamenti dell’intera penisola”. “Il problema in questo caso non è tanto l’Europa matrigna e insensibile, ma la volontà di imporre norme demenziali, elaborate da chi nulla sa su cosa significhi essere concessionari e contribuire con la propria attività allo sviluppo economico locale e generale. E questo anche al di là della questione dei canoni – aggiunge Finozzi – il cui obiettivo, come sempre in Italia, non è quello di compensare la concessione ma di incassare il più possibile per coprire i buchi delle casse statali”. “La favola di sgombrare d’inverno gli arenili in concessione è un vero delirio – dice ancora l’assessore – inutile, dannoso, credo illegittimo, che fa il paio con la tassazione delle case mobili come fossero ville e altre amenità. Noi non siamo contro le gare europee, ma siamo contro metodi che di fatto consegnerebbero il nostro demanio a grandi gruppi economici il cui interesse non è migliorare il servizio e il litorale ma incassare il più possibile stagione per stagione. A riprova di ciò ricordo che, come Regione del Veneto, avevamo concordato con l’Unione Europea il testo di una legge ben vista anche dai concessionari, che ne valorizzava e riconosceva gli investimenti passati e futuri. La Giunta approvò ancora nel dicembre del 2011 quel disegno di legge e subito dopo dovemmo chiedere allo Stato di non fare di testa sua. Evidentemente, però, la voglia di ricentralizzare il settore supera il buon senso. Ora sembra si voglia fare piazza pulita, sapendo anche benissimo che da noi le concessioni sono regolari, mentre poco si sa di quanto avviene lungo le coste del Sud. Una beffa nella beffa – conclude Finozzi – che per l’ennesima volta rischia di premiare gli abusivi e non chi si è spaccato la schiena per soddisfare le esigenze dei turisti, pagando tasse, oboli, balzelli e concessioni a tutto campo”.  
   
   
TURISMO, BALNEARI: AVVIATO IL CONFRONTO CON IL GOVERNO SODDISFATTI GLI IMPRENDITORI BALNEARI, OBIETTIVO TROVARE SOLUZIONI CONDIVISE IN TEMPI BREVI AI MOLTEPLICI PROBLEMI.  
 
Si è svolto il 28 ottobre, a Roma, il tavolo di confronto tra tutte le Associazioni Sindacali degli Imprenditori balneari e il Governo presso il Ministero del Turismo. “Valutiamo assolutamente positivo il confronto odierno – affermano in una nota condivisa Sib/confcommercio, Fiba/confesercenti, Cna/balneatori, Assobalneari/confindustria, Oasi/confartigianato e Federbalneari/confimprese – in quanto da una parte abbiamo constatato la disponibilità e la determinazione del Governo a trovare una soluzione condivisa, e dall’altra le nostre proposte unitarie segnano un importante passo in avanti per semplificare il confronto con il Governo”. Gli Imprenditori Balneari hanno, poi, apprezzato il dialogo ‘franco e costruttivo’ espresso dai Sottosegretari Francesca Barracciu e Sandro Gozi, i quali hanno affermato che il Governo è intenzionato a portare avanti le ragioni generali del settore, di chi ci lavora e di chi ci ha lavorato, con soluzioni solide. Per quanto riguarda la tempistica è emerso chiaramente che occorre arrivare quanto prima ad una soluzione definitiva del problema, tempi necessari ad elaborare una soluzione adeguata e soprattutto condivisa, che consenta al nostro Paese di conservare la tipicità del nostro sistema balneare, che con 30.000 imprese e 100.000 addetti diretti contribuisce a realizzare il 65% del prodotto turistico.  
   
   
AOSTA, PARTNERSHIP TRA FORTE DI BARD E CASTELLO GAMBA: NASCE “UN FORTE…IN GAMBA”, OFFERTA INTEGRATA PER GRUPPI E SCUOLE  
 
Una nuova proposta turistica integrata rivolta a gruppi e scuole. Dalla collaborazione tra l’Assessorato dell’istruzione e cultura e l’Associazione Forte di Bard nasce “un Forte…in Gamba”, un itinerario che intende offrire al pubblico l’opportunità di conoscere da vicino, in un’unica giornata, le peculiarità storico-architettoniche e i contenuti dei due principali poli espositivi della regione. “Un Forte…in Gamba” rappresenta un’opportunità esclusiva per conciliare la scoperta di due siti di assoluto pregio monumentale e paesaggistico. L’offerta prevede per il periodo 2014/2015 una serie di attività di approfondimento rivolte a gruppi, muniti di bus proprio, interessati a trascorrere una giornata nel segno dell’arte e della cultura in Valle d’Aosta. Il pacchetto integrato prevede la visita assistita al Forte di Bard con accompagnamento dalla base della rocca sino al corpo superiore dell’Opera Carlo Alberto, con l’illustrazione degli aspetti storici, architettonici e paesaggistici del sito. La visita prosegue al Castello Gamba e contempla, a scelta, due tipologie di attività a seconda della stagionalità: da ottobre a marzo, il percorso “Un Castello o un museo?” propone una visita guidata alla scoperta della collezione di arte moderna e contemporanea, nel corso della quale verranno esaminati la storia dell’edificio e della famiglia che lo ha voluto costruire, i principali aspetti del percorso espositivo e le opere di maggiore rilievo presenti in collezione. Da aprile a settembre, con la bella stagione, verrà proposto il percorso “Il paesaggio al Castello Gamba”, una visita guidata alla scoperta dell’incantevole parco e un itinerario nel Castello incentrato sul tema del paesaggio e sulle opere presenti all’interno della collezione regionale ad esso dedicate. Un connubio perfetto tra patrimonio ambientale, storico ed artistico. «Questa iniziativa rappresenta una significativa azione di promozione della cultura della Valle d’Aosta, facendo leva sulle peculiarità di due siti di straordinario valore - commenta Il Presidente dell’Associazione Forte di Bard, Augusto Rollandin. - Una proposta di alto livello qualitativo, senza oneri aggiuntivi, che rappresenta anche un importante momento di condivisione di intenti tra due realtà culturali presenti sul territorio.». «Attraverso la promozione di due monumenti simbolo dell’offerta culturale valdostana, – evidenzia l’Assessore all’istruzione e cultura Emily Rini - la finalità della partnership tra castello Gamba e Forte di Bard intende favorire la permanenza per più tempo dei gruppi organizzati sul territorio, con i positivi vantaggi che ne derivano in termini di ricadute economiche. Siamo certi che l’alto valore della proposta potrà incontrare l’interesse delle agenzie specializzate e degli enti che in più ambiti promuovono nel corso dell’anno gite di una giornata. – E prosegue - quest´iniziativa consentirà inoltre al Castello Gamba di mettere in rilievo e far conoscere ad un pubblico sempre più esteso, che ci auspichiamo possa andare oltre i confini regionali, la ricca collezione di arte moderna e contemporanea di proprietà regionale, composta di opere e sculture di grandi maestri e di esponenti delle avanguardie del Novecento, nonché di artisti locali, di cui stiamo valorizzando, proprio all´interno della sede museale, i percorsi artistici». Il pacchetto è fruibile dal mercoledì alla domenica al costo di 130 euro ogni 25 persone. Le prenotazioni saranno centralizzate dal servizio Booking del Forte di Bard (tel 0125 833817 – prenotazioni@fortedibard.It ).  
   
   
TURISMO ARCHEOLOGICO  
 
 Dalla diciassettesima Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum (fino al 2 novembre) ancora una conferma di come in Basilicata la specifica filiera degli archeo-turisti sia ancora indietro e come il potenziale di offerta - su tutti, i Parchi di Venosa, Grumento Nova, Metaponto e Policoro - produce ancora “troppo limitati” benefici. Intanto i dati aggiornati della ricerca condotta dall’istituto Srm (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), in collaborazione con il Banco di Napoli, presentata a Paestum: nel 2013 è stata la Campania, con 7 milioni e mezzo di visitatori, a far registrare tra le regioni del Sud la migliore performance nel settore del turismo legato ai beni culturali (quinto posto assoluto nella classifica italiana). Al secondo posto, la Sicilia (4,9 milioni). Molto distante è la Basilicata. L’elemento più confortante per il turismo culturale “made in Basilicata” è venuto – rende noto il Centro Turistici Thalia - nella cerimonia di apertura della Borsa dai riconoscimenti che si sono “sprecati” per Matera Capitale Europea 2019, additata da amministratori locali, dirigenti e funzionari del Mibac, operatori di settore come “esempio virtuoso” e “speranza” per tutto il Sud dove sono localizzati 145 siti fra musei, monumenti e aree archeologiche - pari al 34% del patrimonio culturale nazionale - e ben 15 siti inseriti nella lista Unesco dei beni patrimonio dell´Umanità. A Matera in tanti hanno affidato la “mission” di intercettare quel target di 85% di turisti internazionali che per amore dell’archeologia, dell’arte, del paesaggio non scende oltre Roma. Una “mission” da portare avanti con programmi e pacchetti di visite innanzitutto ai Parchi di Metapontum e Policoro. I circuiti sono, dunque, la tipologia più dinamica in grado anche di generare una considerevole quota di introiti che risulta essere pari al 44% del totale. Il successo dei circuiti conferma l’importanza di un’offerta integrata non solo tra le attrazioni in sé ma anche con il territorio e gli altri servizi di ospitalità. Un’altra indicazione che viene da Paestum di cui far tesoro: per recuperare terreno bisogna puntare sulla politica delle tre ´D´: digitale, design e diversificazione. Inoltre servono promozione, destagionalizzazione, commercializzazione e segmentazione dell´offerta. Tutti fattori determinanti per costruire il successo di Matera-parchi Archeologici e che richiedono una condizione: meno convegni e parole e più fatti. L’intera filiera culturale italiana – è stato sottolineato alla Bmta - vale 214 miliardi di euro. Ne deriva un impatto importante in termini di Pil (15,3% del valore aggiunto Italia), di occupati, che raggiungono 1,4 milioni (5,8% occupati Italia), e di export: 41,6 miliardi (10,7% del totale Italia). L’indagine statistica svolta sui comuni a vocazione culturale ha permesso di individuare, nel Mezzogiorno, 712 comuni con almeno un “attrattore culturale”: si tratta del 25% dei comuni meridionali. Per meglio comprendere i margini di sviluppo del circuito virtuoso turismo-cultura la ricerca fa una comparazione tra le diverse tipologie di turismo in relazione alla propensione alla spesa. Il turista culturale che soggiorna in Italia è più propenso a spendere 52 euro al giorno per l’alloggio, in media, e 85 euro per spese extra, contro i 47 euro per alloggio e 75 per gli extra di chi viaggia per ragioni non culturali. Per il Mezzogiorno, il turismo culturale resta il più potente moltiplicatore di valore aggiunto. Se in Italia, infatti, per ogni presenza aggiuntiva il turismo culturale genera 105,4 euro di Pil e presenta un valore pari ad oltre il 38% in più del dato del balneare (76,3 €), al Sud l’effetto moltiplicativo è ancora più elevato perché è pari a circa il 55% in più (a 58,1 euro di pil generato nel balneare meridionale ne corrispondono 90,4 di pil generato nel culturale).  
   
   
BUY PUGLIA. VENDOLA: "SIAMO TRA POCHI LUOGHI EUROPA CHE VEDE TURISMO CRESCERE"  
 
“Siamo passati da tanti sforzi per impacchettare un’offerta turistica decente che riguardasse l’attrattività per i pellegrini e i fedeli, per gli amanti della bicicletta e della natura, del mare o della cucina o della pizzica, al massimo grado di professionalizzazione. Oggi noi entriamo nei mercati mondiali riuscendo a rendere ben chiaro il profilo dell´offerta turistica della Puglia. Siamo tra i pochi luoghi d’Europa che vede il turismo crescere, tra i pochi luoghi d’Italia che ha una controtendenza. Anche quest’anno i dati delle presenze turistiche sono stati molto importanti. Questo evento è unico nel suo genere. Lo facciamo in contemporanea a tanti altri eventi che dicono che mentre il Sud rischia di morire, la Puglia lotta con le unghie e con i denti non solo per sopravvivere ma per essere luogo di innovazione, di cambiamento, di futuro”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che questa mattina, insieme con l’assessore al Mediterraneo, Cultura e Turismo Silvia Godelli ha inaugurato a Bari, presso la Fiera del Levante, la seconda edizione di Buy Puglia – Meeting & Travel Experience, il più importante evento di business turistico della regione, una grande occasione di incontro e scambio tra i buyer internazionali e gli operatori turistici pugliesi. “Credo – ha concluso il Presidente Vendola dando il benvenuto agli ospiti - che il rapporto tra l’identità e l’economia sia quello che ci deve far giocare la partita con intelligenza. Non basta presentare le cartoline illustrate. Noi dobbiamo vendere una storia, un racconto che va dai castelli federiciani al barocco, dobbiamo raccontare le nostre chiese, i nostri castelli e la nostra umanità. Stiamo diventando protagonisti di una economia internazionale senza perdere la faccia, senza perdere l’anima, cioè senza perdere l’identità”. "La seconda edizione del Buy Puglia - ha aggiunto l’assessore Silvia Godelli - realizza, già nelle sue premesse, delle straordinarie evoluzioni rispetto allo scorso anno: triplicati i tour operator iscrittisi, moltiplicati e diversificati i prodotti turistici pugliesi proposti, un grande fermento dei nostri operatori pronti a cogliere questa grande occasione per presentare la nostra destinazione e fare accordi. Tutto ciò accade all´indomani dell´alta stagione turistica, che anche quest´anno ha visto la Puglia come oggetto del desiderio degli stranieri, incrementatisi ancora del 5 per cento rispetto all´anno scorso”. Note sulla seconda edizione di Buy Puglia La seconda edizione consolida i risultati ottenuti negli ultimi anni per la promozione della destinazione Puglia sui mercati internazionali con un considerevole aumento sia dei buyer che dei seller rispetto allo scorso anno: ben 135 operatori dell’offerta turistica pugliese Leisure e 56 dell’offerta Mice hanno presentato la propria offerta turistica ad un selezionato gruppo di 220 operatori esteri (171 del segmento leisure e 57 del segmento Mice) provenienti dai principali mercati europei ed extraeuropei per un totale di oltre 5000 incontri programmati. Quest’anno l’evento ha compreso anche una sezione dedicata esclusivamente al turismo d’affari e congressuale con l’incontro B2b che si è svolta in concomitanza con l’appuntamento dedicato al Leisure il 30 ottobre alla Fiera del Levante a Bari. Dieci sono stati gli itinerari del Pre-tour pensati per far conoscere ai buyer attraverso l’esperienza di viaggio l’offerta turistica pugliese prima di avviare le trattative d’affari che hanno avuto luogo durante il B2b. Ed è interessante l’azione di Co Marketing per l’ospitalità dei buyer realizzata con la collaborazione di tanti operatori turistici pugliesi che hanno saputo cogliere l’opportunità offerta dal Buy Puglia. Se queste sono state le novità resta confermata per il Buy Puglia 2014 la formula vincente di un unico workshop regionale rivolto esclusivamente al mercato internazionale, nel quale la Puglia è stata capace di presentarsi non solo tutta insieme, ma finalmente organizzata per prodotti turistici. E l’obiettivo è quello di ottenere anche quest’anno almeno gli stessi risultati dello scorso anno : l’80 per cento dei buyer che sono venuti alla prima edizione hanno poi comprato la Puglia! Da dove provengono i buyer che hanno partecipato al Buy Puglia 2014? Germania, Francia, Stati Uniti, Brasile, Russia, Austria, Italia e Regno Unito tra i principali, dai Paesi dell’Europa dell’Est e da Turchia, Spagna, Olanda, India, Giappone e altre destinazioni extra continentali (Emirati Arabi, Australia, Canada e Argentina). Per la maggior parte non hanno ancora la Puglia in catalogo; cercano soprattutto prodotti turistici destinati ad una clientela di medio e alto profilo, chiedono in particolare un’offerta legata ai segmenti Arte e Cultura ed Enogastronomia e a strutture ricettive dall’architettura tradizionale (trulli e masserie) destinate ad una clientela formata per lo più da piccoli gruppi e coppie, a conferma di un allontanamento sempre più netto dalla vendita di prodotti destinati al turismo di massa in favore dei turismi di nicchia. Degli operatori stranieri intervistati da Pugliapromozione più del 50% ha dichiarato interesse perché vede nella Puglia una nuova destinazione italiana: offre un prodotto differente rispetto agli itinerari italiani classici, per “lo splendido paesaggio, l’eccellente enogastronomia, l’architettura unica e variegata e per il perfetto mix tra antiche tradizioni e lo stile di vita moderno”. Tra i principali prodotti turistici di interesse nell’ambito del Leisure i buyer indicano l’Enogastronomia (71% delle preferenze) e Arte&cultura (70%) che sorpassano le richieste afferenti al prodotto Balneare (63% delle risposte a scelta multipla). Questa stessa combinazione di elementi, con il turismo balneare solo al terzo posto, che è stata alla base di tutta la promozione e le campagne di comunicazione di Pugliapromozione all’estero, a partire dai roadshow nelle capitali europee, e che gioca fortemente a favore di una Puglia godibile tutto l’anno, ha portato ad una ulteriore netta crescita del turismo straniero in Puglia anche nei primi otto mesi del 2014 (+ 5% in termini di arrivi e +2% delle presenze rispetto allo stesso periodo del 2013). Anche dall’indagine qualitativa condotta da luglio a ottobre 2014 dall’Agenzia Pugliapromozione con la collaborazione degli Uffici di Informazione e Accoglienza turistica della regione (I.a.t) su un campione di 3.500 turisti stranieri e italiani emerge ancora che la Puglia piace perché ha costruito un equilibrio fra tradizione e modernità con giudizi estremamente favorevoli: “la Puglia è ospitale, autentica, solare, bella , divertente , cool/di tendenza” . Ed è questa Puglia che i buyer internazionali presenti al Buy Puglia 2014 hanno vissuto prima del Btob partecipando ad uno dei dieci itinerari tematici che corrispondono ai prodotti turistici in cui è ormai si sta organizzando l’offerta pugliese: divertimento, turismo attivo, esperienze slow, cultura, ma anche l’offerta del lusso, il wedding, la Puglia romantica, la Puglia autentica delle tradizioni e dei piccoli borghi e poi i prodotti tradizionali (il mare e l’enogastronomia) trasversali a tutte le offerte. Così fra i 220 buyer oltre ad una decina di giornalisti europei c’é chi ha fatto l’itinerario “We are authentic” in Salento e chi invece ha scelto la Puglia slow sui Monti Dauni, chi ha visto un pezzo di Puglia esclusiva in Valle d’Itria o di Puglia magnificent nell’area di Puglia Imperiale; e ancora chi ha sperimentato il Salento “funny” oppure una Puglia timeless sulla Costa Jonica o “ wild” nell’Alta Murgia o ancora “romantic” sempre in Valle d’Itria; e poi gli itinerari nel Gargano: “active” e “spiritual”. Tutta la Puglia permette di vivere “esperienze” indimenticabili in questi ambiti. I viaggiatori leasure di tutto il mondo cercano proprio questo: cose da ricordare, fotografare, postare, raccontare. La seconda edizione del Buy Puglia arriva a conclusione dell’alta stagione turistica e di un anno, il 2014, nel quale la Puglia è comparsa nelle top ten destinations di guide e testate prestigiose, da Lonely Planet, National Geografic e Huffington Post mentre la sua capacità di farsi conoscere e rendersi attrattiva soprattutto all’estero viene ormai considerata una best practice.  
   
   
I CONCETTI INNOVATIVI NEL TERMALISMO A MERANO IL CONVEGNO DELL´EUREGIO TIROLO – ALTO ADIGE – TRENTINO  
 
 Valorizzare le strutture termali nei tre territori, metterle in rete e guidarle verso il futuro: questo è uno degli obiettivi dell’Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino nell’ambito sanitario. E sabato scorso, a Merano, il convegno Euregio "Concetti innovativi nel termalismo – un sano stile di vita per sentirsi bene" ha messo in primo piano da un lato le strutture termali e dall’altro le persone, i visitatori potenziali. Ad introdurre i lavori Donata Borgonovo Re, assessora alla salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento, Martha Stocker, assessora al welfare della Provincia autonoma di Bolzano e Bernhard Tilg, assessore alla salute del Tirolo. Dopo le relazioni interessanti, visita guidata delle Terme Merano per scoprire le particolarità di una delle strutture più moderne d’Europa. Oggi più che mai si tratta di venire incontro alle esigenze basilari umane del sentirsi bene, in relax e in salute. Un obiettivo che il termalismo vuole raggiungere attraverso offerte mirate, sia da un punto di vista terapeutico che turistico. Su questo tutti d’accordo i relatori presenti provenienti dai tre territori dell’Euregio e dall’Europa. Nei loro interventi gli esperti hanno sottolineato le tematiche attuali nell’ambito del termalismo, concentrando il discorso sull’importanza di una buona nutrizione e della conduzione di un sano stile di vita. Arno Wenemoser, medico termale a Bad Füssing (Ger) e presidente dell’Associazione Tedesca Medici Termali, ha discusso sull’importanza dell’integrazione di “wellness” nelle destinazioni e strutture termali. I centri termali dovranno orientarsi in futuro sempre più verso la creazione di valore turistico, perché i tre interessi principali del cliente ruoteranno su massaggi, attività di movimento e trattamenti del corpo. In conclusione, Wenemoser constata: “Le tradizioni di un centro termale come luogo per la salute, il relax ed il sentirsi bene posizionano l’”industria spa” come luogo ideale per la cosiddetta “industria wellness”.” Anche Iva Berasi, coordinatrice della tavola rotonda delle terme del Trentino, si è soffermata sull’importanza delle terme come fattore turistico. Attraverso 7 centri termali in Trentino si adatta “La terapia dello star bene”e si utilizzano le acque termali come aiuto concreto nella cura e prevenzione. Le Terme si devono concentrare su un’ offerta territoriale integrata offrendo non solo un centro termale, ma un intero territorio. Fateh Moghadam Pirous della Provincia Autonoma di Trento constata che “più della metà dei decessi evitabili sono dovuti a cause contrastabili attraverso interventi di prevenzione primaria e il miglioramento dell’ambiente di vita”. Stili di vita sani, di cui i centri termali si potrebbero far promotori, potrebbero quindi avere un effetto impattante sulla salute della popolazione e, di conseguenza, anche sull’economia. Kurt Kaufmann, l’amministratore dell’Associazione Austriaca Terme, ha presentato il termalismo in Austria e Tirolo, approfondendo però anche la situazione dei vicini nel Est (Slovenia, Ungheria, Slovacchia) e del mercato tedesco. Importante è, dice Kaufmann, di ricordarsi le sorgenti naturali di acqua curative come marchio regionale individuale per la prevenzione di malattie. Nel futuro saranno anche la qualità del servizio e la flessibilità necessaria per potersi adattare alle esigenze individuali a decidere se uno avrà successo oppure no.  
   
   
CROCIERE: SERRACCHIANI, DIADEMA A TRIESTE RISULTATO ACCORDO CON COSTA  
 
Trieste - "La presenza a Trieste della nuova ammiraglia di Costa Crociere rappresenta il primo risultato dell´accordo che la Regione Friuli Venezia Giulia ha sottoscritto negli scorsi mesi con la compagnia di navigazione ed è il segnale per la città e per il suo porto di rinascita della crocieristica". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, che è intervenuta alla cerimonia di ´primo scalo´ della nave da crociera Costa Diadema, nuova ´Regina del Mediterraneo" e ambasciatrice del ´meglio d´Italia´, che nelle scorse ore ha raggiunto Trieste, dopo aver lasciato lo stabilimento Fincantieri di Marghera (Ve), dove è stata costruita, con un investimento di 550 milioni di euro. Alla cerimonia, accanto all´amministratore delegato di Costa Crociere, Michael Thamm, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini e, in rappresentanza della Provincia di Trieste, l´assessore Vittorio Zollia. "Ospitare questa ammiraglia è non solo un onore, ma anche un esempio delle grandi opportunità che offre lo scalo di Trieste", ha affermato Serracchiani, confermando l´impegno della Regione, assieme a tutte le istituzioni locali, di favorire le attività crocieristiche, in un porto in grado, grazie ai suoi fondali, di accogliere le grandi navi proprio nel cuore della città, "con l´ambizione di ampliare sempre di più la visibilità e la conoscenza di Trieste e del Friuli Venezia Giulia". Ringraziando l´Ad Thamm e Costa "per la volontà e la capacità di concretizzare, assieme a noi, tutti gli impegni che ci siamo assunti", la presidente Serracchiani ha colto l´occasione per confermare che "stiamo continuando a lavorare per migliorare le infrastrutture per raggiungere il porto di Trieste, in particolare per la velocizzazione della tratta ferroviaria tra Trieste e Mestre". Un aspetto molto importante per Costa, come è stato ribadito oggi. "Credo - ha concluso - che vi siano tutte le condizioni per dimostrare le grandi potenzialità del sistema Trieste" e che da qui si possa anche "iniziare a recuperare tutte quelle aree del porto che per troppo tempo sono rimaste abbandonate. C´è un´ambizione forte: far diventare Trieste il porto dell´Adriatico che guarda con attenzione alla crocieristica".  
   
   
LA REGIONE AL WORLD TRAVEL MARKET DI LONDRA PER PROMUOVERE IMMENSO PATRIMONIO CAMPANIA  
 
La Regione Campania, con l’assessore al Turismo e ai Beni Culturali Pasquale Sommese, parteciperà al World Travel Market di Londra, in programma dal 3 al 6 novembre. Nella più importante e prestigiosa fiera europea del settore, la Campania è presente all’interno dello stand dell’Enit con un proprio spazio di circa 80 mq. Nell’area Campania sono ospitate 70 aziende tra operatori, albergatori, agenzie di viaggio, associazioni, consorzi ed enti locali. Nell’occasione, la Regione, attraverso Scabec, promuoverà anche la card turistica Campania<artecard con la proposta del Grand Tour 2015 che punta a bissare il successo di quest’anno. “L´appuntamento di Londra rappresenta un momento centrale della nostra strategia di promozione.” Così l’assessore Sommese. “Il 2015 sarà l´anno dell´Expo in Italia: il nostro obiettivo è intercettare l´enorme flusso di visitatori, provenienti dai Paesi emergenti come Cina e India, attraverso una programmazione di eventi che miri a valorizzare il nostro immenso patrimonio culturale e paesaggistico”, conclude l’assessore.  
   
   
FIRENZE: “NO ALLA MOVIDA MOLESTA” PER UNA MIGLIORE GESTIONE DELLE NOTTI FIORENTINE  
 
Con voto unanime del Consiglio Comunale di Firenze è stata approvata, una mozione che impegna la Giunta Nardella a ripristinare alcuni articoli del Regolamento di Polizia Urbana utili a contrastare gli aspetti più negativi della movida e a favorire un più giusto equilibrio fra il divertimento di giovani e meno giovani e il diritto dei residenti del centro storico a poter dormire la notte. Insomma, per provare a gestire meglio il complesso fenomeno della notte fiorentina. La mozione, proposta da Cristina Scaletti (La Firenze Viva), nasceva dall’esigenza di riempire un vuoto regolamentare creatosi a seguito di una sentenza del Tar toscano del 2010 in cui furono di fatto abrogati l’articolo 3 comma 4 e l’articolo 23 comma 2 del regolamento di Polizia Urbana, privando la Polizia Municipale di strumenti importanti per il contenimento di vari fenomeni lesivi per la quiete pubblica, come ad esempio il rumore. La mozione era stata approvata prima in commissione e ieri in consiglio comunale. Dal momento che la motivazione dell’abrogazione era legata all’eccessiva genericità di questi commi - per quanto riguarda il problema dell’inquinamento acustico, la sentenza evidenziava l’impossibilità di quantificare la soglia dell´inquinamento acustico stabilita dalla definizione "normale apprezzamento" contenuta nel Regolamento – era quindi necessario riformulare i suddetti articoli inserendo elementi di maggior precisione e soprattutto meno soggettivi. “Pertanto, con questa mozione – ha dichiarato Cristina Scaletti - si impegna la Giunta a definire in tempi rapidi e con esattezza le fattispecie in questione, secondo le indicazioni fornite dalla sentenza del Tar e a presentare al Consiglio Comunale un testo che possa ovviare all’attuale vuoto normativo e formulare finalmente elementi certi per contrastare fenomeni di inciviltà e disturbo della quiete pubblica”. “La revisione in questo senso del regolamento di Polizia urbana - conclude Scaletti - è quindi un passaggio essenziale, per fornire alla Polizia Municipale uno strumento operativo efficace per contrastare il fenomeno della movida molesta nella nostra città”