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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Febbraio 2015
OSSERVAZIONI DEL COMMISSARIO MOSCOVICI ALLA CONFERENZA STAMPA DELL´EUROGRUPPO  
 
 Bruxelles, 17 febbraio 2015 - Non ho molto da aggiungere a quanto detto da Jeroen. Come ho detto , l´obiettivo della Commissione era di raggiungere un accordo globale e inaugurare una nuova fase di Relazioni tra la Grecia ei suoi partner, Istituzioni e altri Stati membri della zona euro. Penso che sia stato opportuno e gradito per la Grecia e la zona euro. Non siamo in grado stasera, anche se abbiamo avuto una Discussione che era utile e Costruttiva Tuttavia, non consideriamo conclusiva . Sono pienamente d´accordo con il processo che descrive Jeroen, non c´è alternativa, su richiesta dell’ Estensione della programmazione. E ´una necessità che continuo a ripetere, io è il quadro in cui ci iscriviamo la nostra azione e l´Unione europea e le Istituzioni che operano con regole. E queste Regole devono essere rispettate. Allo stesso tempo, penso che ci sia un desiderio condiviso, da Comprendere da tutti compreso il governo greco ad utilizzare le flessibilità e farlo evitando Azioni unilaterale, ma concorrente una logica tra la cooperativa governo greco ei suoi partner. Resto convinto della possibilità di trovare equilibrio tra inflessione politica delle Nazioni Unite che il governo greco vuole impegnarsi e di programmazione è legge figlio, è la democrazia che vuole, quando le persone esprimono una richiesta di modifica non può essere allo stesso tempo noiosa, vi è la programmazione che permette oltre il 28 febbraio e questo non è qualcosa che è Scelto imposta dall´esterno, è qualcosa che viene primo soccorso alla Grecia, per mantenere un quadro di sostegno finanziario per la Grecia. Continueremo questa settimana il dialogo con tutti i nostri partner e lavorare per una soluzione che rispetti sia il voto del popolo greco e dei principi e impegni su come costruire la Comunità dell´euro. E ´chiaro che oggi è soprattutto il governo greco a fare le mosse e siamo tutti d´accordo su questo punto. Vorrei concludere con un paio di parole su altri due punti del nostro ordine del giorno di questa sera. In primo luogo, il Portogallo , voglio dare il benvenuto al sostegno dell´Eurogruppo per la richiesta del Portogallo di rimborsare in anticipo circa la metà dei finanziamenti ricevuti dal Fondo monetario internazionale. Questa richiesta è un chiaro segno della fiducia del mercato rinnovata in Portogallo derivante dal significativo progresso del paese ha fatto dallo scoppio della crisi. Ci aspettiamo che il rimborso anticipato di provocare un non meno di risparmio netto di circa 0,5 miliardi di euro di pagamenti di interessi per il Portogallo e quindi di avere un impatto positivo tangibile sulla sostenibilità del debito del Portogallo. In secondo luogo, a Cipro , vorrei anche sottolineare l´importanza delle autorità di attuazione senza ulteriori ritardi la legge preclusione, che è stata sospesa ancora recentemente dal Parlamento cipriota. Questo è un passo essenziale per affrontare il problema dei crediti non performing, che è la sfida principale per l´economia cipriota in questo momento. Quindi in nome della Commissione inoltre, vorrei esortare con forza tutti gli attori a Cipro per porre fine a questa incertezza e di spianare la strada per un miglioramento sostenibile della salute del settore finanziario a Cipro, che è l´unico modo per dirigere Cipro indietro verso l´occupazione e la crescita. Il terzo punto, come ha detto Jeroen, abbiamo avuto una discussione su le previsioni, circa le sequenze di tali previsioni e ho presentato all´Eurogruppo lo stato di avanzamento dei consigli finali alla Francia, l´Italia e il Belgio, e l´unica cosa che posso dire ora è che siamo in un working progress, gli scambi sono ora totalmente trasparenti e ora stiamo lavorando sulla strada per colmare le eventuali lacune rimanenti. Su questa base ci consegnerà il nostro parere su 27 th del mese di febbraio.  
   
   
UE AUMENTA AIUTI UMANITARI A 156.000.000 € NEL 2015 PER SODDISFARE LE CRESCENTI ESIGENZE DELLA REGIONE DEL SAHEL  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2015 - L´unione europea darà 156.000.000 € in aiuti umanitari nel 2015 nella regione del Sahel, dove vicino a 20 milioni di persone non sanno dove il loro prossimo pasto verrà da e più di 5 milioni di bambini soffrono di malnutrizione acuta. Il Regno Unito sta contribuendo al finanziamento dell´Unione europea per il Sahel con il 45 milioni di € per rispondere alle sfide umanitarie nella regione. Questo nuovo aiuto è stato annunciato dal commissario europeo per gli aiuti umanitari e gestione delle crisi Christos Stylianides , che è attualmente in Senegal e in procinto di visitare il Mali. "Sahel è la regione più povera del mondo e deve continuare ad essere la nostra massima priorità. Dobbiamo prevenire la malnutrizione acuta e l´insicurezza alimentare diventi una norma in Africa occidentale" , ha dichiarato il commissario Stylianides . "Salvare vite è la prima priorità. Al stesso tempo, dobbiamo affrontare le cause alla base della malnutrizione e di investire in politiche di sviluppo sostenibile per raggiungere la meta "Fame Zero" entro i prossimi 20 anni. Rafforzare la resilienza delle comunità locali alle crisi future rimane una priorità fondamentale ". Aiuti umanitari dell´Ue per il Sahel andrà a diverse priorità di quest´anno: 32.000.000 € aiuterà assistere le vittime della malnutrizione e della crisi della sicurezza in Mali; 8.000.000 € saranno utilizzati per contribuire a contenere la crisi alimentare e la sicurezza in Nigeria; 35.000.000 € andranno in Ciad per affrontare la malnutrizione e aiutare il crescente numero di rifugiati provenienti dalla Repubblica Centrafricana (Car); 4.400.000 € di sostegno per le persone malnutrite e rifugiati provenienti da Car in Camerun; 20.600.000 € verranno utilizzati per supportare i partner che operano a livello regionale in Africa occidentale per combattere l´insicurezza alimentare e la malnutrizione; Il resto dei fondi (€ 56.000.000) coprirà la malnutrizione e assistenza alimentare nel resto dei paesi del Sahel (Senegal, Mauritania, Burkina Faso, Niger, Gambia).  
   
   
BRUXELLES APPROVA IL POR FESR 2014-2020 IL PACCHETTO STRATEGICO D´INVESTIMENTI PREVEDE PER IL PIEMONTE UN TOTALE DI 965,8 MILIONI DI EURO  
 
Torino, 17 febbraio 2015 - “Il via libera della Commissione Europea al Por Fesr ci mette da oggi nelle condizioni di iniziare concretamente a realizzare la nuova strategia di sviluppo regionale, che tiene conto di uno scenario radicalmente cambiato rispetto al passato e che impone scelte sempre più responsabili ed efficaci sull’utilizzo delle risorse. La messa in atto di interventi che facciano massa critica, l’utilizzo integrato dei fondi e la priorità per gli investimenti legati alla ricerca e all’innovazione sono le tre più importanti necessità su cui dovremo lavorare”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale alle Attività Produttive, Giuseppina De Santis, dopo l’approvazione da parte di Bruxelles del Fondo Europeo di Sviluppo regionale per il Piemonte per la programmazione 2014-2020. “I primi bandi – aggiunge l’assessore De Santis - potranno partire nei prossimi mesi, non appena sarà completato il percorso istituzionale di creazione del comitato unico di sorveglianza, una tra le più significative novità di questa programmazione. Nell’utilizzare i fondi inizieremo con diversi interventi legati all’energia e, soprattutto, con l’avvio della piattaforma tecnologica sulla fabbrica intelligente, su cui in queste settimane abbiamo già avuto diversi confronti con imprese, università e centri di ricerca per predisporre al meglio il lavoro che ci attende”. Il pacchetto strategico del Por Fesr prevede per il Piemonte un investimento totale di 965,8 milioni di euro e avrà come obiettivo principale quello di favorire la crescita economica, aiutando soprattutto le piccole e medie imprese. Servirà inoltre a rafforzare la collaborazione tra ricerca e aziende, stimolare lo sviluppo tecnologico, ampliare l´infrastruttura di banda larga e l´accesso ai relativi servizi per un´ulteriore fetta di popolazione e di imprese. Proprio sull’Agenda digitale il Piemonte aveva deciso, nel novembre scorso, di stanziare ulteriori 40 milioni di euro.  
   
   
INSEDIATO NUOVO COMITATO DELLE REGIONI UE  
 
Bolzano, 17 febbraio 2015 - Nella prima riunione della nuova legislatura a Bruxelles, il Comitato delle Regioni Ue ha eletto il suo nuovo presidente nella persona di Markku Markkula, membro del consiglio comunale di Espoo in Finlandia. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher, eletto membro effettivo del Cdr 2015-2020, fará parte delle commissioni Nat (risorse naturali) e Educ (istruzione, gioventù, ricerca e cultura). L´elezione di Markkula alla Presidenza si è svolta durante la sessione plenaria costitutiva del Comitato delle regioni a Bruxelles, che ha segnato l´inizio del nuovo mandato quinquennale. Markkula assume la presidenza dell´Assemblea degli enti regionali e locali dell´Ue per i prossimi due anni e mezzo, con Karl-heinz Lambertz, presidente del Parlamento della comunità di lingua tedesca del Belgio, come primo vicepresidente. Il presidente della Provincia Arno Kompatscher, eletto quale membro effettivo del Cdr, farà parte della commissione Nat (risorse naturali) e della commissione Educ (istruzione, gioventù, cultura e ricerca). "Il Comitato si impegnerà in primo luogo a rafforzare la fiducia dei cittadini nell´Ue e ad assicurare una maggiore sussidiarietà", sottolinea Kompatscher. Il lavoro del Comitato sarà rivolto in particolare a garantire crescita e occupazione attraverso il coinvolgimento delle regioni e delle città d´Europa, a fronteggiare le sfide territoriali e globali come il mutamento del clima, l´andamento demografico e l´innovazione nella società.  
   
   
FIRENZE, CITTÀ METROPOLITANE, NARDELLA: "RILANCIAMO LE NOSTRE PROPOSTE CON FORZA" INVESTIMENTI SU INFRASTRUTTURE, MOBILITÀ, SERVIZI, INNOVAZIONE TECNOLOGICA  
 
Firenze, 17 febbraio 2015 - Sulle città metropolitane "rilanciamo le nostre proposte con forza: a partire dalla possibilità di dare loro un´effettiva autonomia fiscale, a una diversa ripartizione del taglio da un miliardo di euro tra Province e Città metropolitane, alla capacità di concentrare le risorse strategiche del nostro paese nelle loro aree di competenza. Sotto questo profilo pensiamo ad investimenti su infrastrutture, mobilità, servizi, innovazione tecnologica". Così, a margine di una iniziativa in Palazzo Vecchio, il sindaco di Firenze e coordinatore Anci delle città metropolitane Dario Nardella ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento alle dichiarazioni di oggi del presidente Anci Piero Fassino, che oggi ha definito "inadeguate" le risorse messe dallo Stato a disposizione di questi nuovi enti. "Se è vero che il presidente Renzi punta con coraggio sul rilancio economico dell´Italia - ha aggiunto Nardella – noi siamo con lui, ma vogliamo portare la forza delle città metropolitane: e se non abbiamo gli strumenti economici per arrivare a questo obiettivo sarà un´occasione persa per tutti", ha concluso il sindaco.  
   
   
LA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE SI È RIUNITA IERI MATTINA PER ESAMINARE I PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO: CULTURA, MOBILITÀ, TRASPARENZA  
 
Torino, 17 febbraio 2015 - Nel corso della seduta, coordinata dal presidente Sergio Chiamparino, sono stati approvati: - su proposta del presidente Sergio Chiamparino e dell’assessore Antonella Parigi, lo schema di protocollo d’intesa tra Regione e Ministero dei Beni culturali per la valorizzazione del Consorzio La Venaria Reale e delle altre residenze reali sabaude; - su proposta dell’assessore Francesco Balocco, il parere favorevole per la trasformazione della galleria di sicurezza del traforo del Frejus in galleria di transito, subordinato al rispetto di una serie di prescrizioni di carattere geologico, sismico, paesaggistico ed idraulico; - su proposta degli assessori Giovanni Maria Ferraris e Francesco Balocco, le modalità per l’attribuzione della qualifica di agente di polizia amministrativa al personale delle aziende di trasporto pubblico locale addetto all’accertamento e alla contestazione delle violazioni punite con sanzione pecuniaria; - su proposta dell’assessore Giovanni Maria Ferraris, la nomina del dirigente ad interim del settore Trasparenza ed Anticorruzione e l’assegnazione a questa struttura di un ulteriore dirigente in staff; - su proposta dell’assessore Antonella Parigi, la diffusione di una manifestazione di interesse per l’individuazione di operatori economici disponibili a realizzare e gestire una piattaforma web di crowdfunding, che permetta a chi è interessato di versare somme di denaro per sostenere la realizzazione di progetti e servizi culturali; - su proposta dell’assessore Antonio Saitta, la revoca della sospensione dell’esercizio dell’attività sanitaria chirurgica disposta il 29 gennaio scorso nei confronti della casa di cura Pinna Pintor di Torino, in quanto i lavori di ristrutturazione del blocco operatorio si possono ritenere completamente ultimati, nonché i bilanci consuntivi 2013 delle aziende sanitarie To4 e Vco; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, il regolamento edilizio di Valdengo (Bi), il piano regolatore generale di Casalino (No), la variante al piano regolatore di Malesco (Vco), la seconda variante generale al piano regolatore di Virle (To).  
   
   
PER LE ELEZIONI REGIONALI DELLA TOSCANA GLI SCRUTATORI DISOCCUPATI AVRANNO LA PRIORITÀ  
 
Firenze 17 febbraio 2015 – Spazio ai disoccupati tra gli scrutatori nei seggi elettorali. L´aveva proposto il presidente della Toscana Enrico Rossi e la giunta ha dato il via libera alla proposta di legge che modifica le norme per le elezioni regionali in Toscana e la composizione degli uffici elettorali. Il testo passa adesso all´esame del Consiglio regionale. La crisi economica non è ancora dietro l´angolo e fa ancora sentire effetti pesanti sull´occupazione. "Abbiamo così inserito tra i criteri con cui le commissioni comunali sceglieranno gli scrutatori - spiega il presidente della Toscana, Enrico Rossi - quello dell´essere disoccupati e iscritti ai centri dell´impiego. Di più: abbiamo chiesto di dare a questi la priorità". In tutta la Toscana ci sono quasi quattromila sezioni elettorali. Gli scrutatori sono dunque quasi sedicimila, pagati per due o tre giorni di impegno (il sabato pomeriggio, la domenica e il lunedì se si voterà anche il giorno dopo) 120 euro, venticinque in più se contemporaneamente si vota anche per qualcos´altro. "Non sono grandi cifre – dice Rossi -, ma ci sembrava giusto che nell´offrire questa possibilità venissero prima i disoccupati". La norma naturalmente varrà solo per le elezioni regionali: le altre consultazioni sono infatti regolate dalla legge dello Stato. Né cambia il modo con cui gli elettori di un comune si dichiarano disponibili a ricoprire l´ufficio. Per essere nominati scrutatori occorre infatti fare domanda. La possono fare gli elettori che hanno adempiuto agli obblighi scolastici e va fatta entro la fine di novembre dell´anno precedente alla consultazione elettorale. Come funziona - Per il futuro dunque chi avanza la richiesta dovrà autocertificare se è o meno disoccupato e trentacinque giorni prima della data stabilita per le votazioni dovrà anche confermarlo. Tra venticinque e venti giorni prima del voto avviene la nomina. Per le prossime elezioni regionali non ci sono chiaramente i tempi per fare tutto questo: gli albi sono già chiusi. Chi già aveva fatto però domanda ed è al momento senza lavoro può presentare, entro quindici giorni dall´approvazione delle legge, un´autocertificazione di cui le commissioni comunali terranno conto. Un tempo gli scrutatori venivano estratti a sorte. Da diversi anni la legge nazionale è cambiata è tra l´elenco degli elettori disponibili ciascuna commissione comunale, formata dal sindaco e da consiglieri di maggioranza e minoranza, sceglie in base alle regole che si è dato. Adesso ce n´è una in più.  
   
   
SPECIALITÀ: SERRACCHIANI, COMPETENZE E CAPACITÀ DI SPESA LE NOSTRE ARMI  
 
Udine, 17 febbraio 2015 - "Le Regioni sono di fronte ad un passaggio importante della loro vita e, mentre è in discussione la riforma del Titolo V della Costituzione e del Senato, sono sfidate a dimostrare che esiste la possibilità di una Specialità in grado di riformularsi e che diventa indispensabile al Paese, nascendo da un buon utilizzo delle nostre competenze e dalla capacità di spendere bene le risorse pubbliche, assicurando ai cittadini servizi all´altezza delle richieste", ha osservato oggi la presidente della Regione Debora Serracchiani, in procinto di partecipare alle audizioni alla commissione Affari costituzionali del Senato, domani e dopodomani, con il presidente del Consiglio Franco Iacop, in merito alla proposta di legge costituzionale formulata dall´Aula di piazza Oberdan circa la soppressione delle Province. Le Regioni, ha infatti sottolineato Serracchiani oggi a Udine all´incontro con i parlamentari Fvg ed i capigruppo al Consiglio regionale, non hanno sfruttato le "opportunità" offerte dalla riforma del Titolo V della Costituzione sia in termini di competenze che di controllo della spesa, e ora siamo chiamati ad accettare una sfida importante, in un clima generale, in un atteggiamento trasversale fuori e dentro le aule parlamentari, che non vede le realtà regionali andare troppo di moda, "e vanno ancora meno di moda quelle a Statuto speciale", "Competenze e capacità di spesa", come oggi è stato sottolineato a Udine all´incontro con parlamentari e capigruppo, che realmente potrebbero rappresentare le basi di "un nuovo regionalismo" da inserire tra i temi centrali della riforma costituzionale in atto. "Infatti, utilizzando al meglio le nostre competenze e le nostre risorse siamo in grado ribadire che c´è un modello di regionalismo e di Stato che riesce a garantire servizi a tutti i livelli, che riesce a risparmiare ed a spendere bene i soldi dei cittadini". Dall´analisi, in atto, sull´attuale tipo di riforma relativa al Titolo V della Costituzione ad una discussione (che sta animando alcune parti del Paese) sulla creazione di macroregioni il passo resta ancora comunque lungo: "l´attuale riforma all´attenzione del Parlamento - ha segnalato la presidente Serracchiani - non prevede assolutamente una ´riscrittura´ dei confini regionali. Non credo proprio che oggi sussistano le condizioni politiche per pensare che il testo possa venir nuovamente stravolto. Non vedo i ´numeri´ necessari presenti in Parlamento e soprattutto non penso che il tema sia attuale, ma nel momento in cui se ne parlerà sul piano istituzionale affronteremo la discussione con tutta la capacità che abbiamo di dimostrare la nostra ´utilità´", ha concluso la presidente del Friuli Venezia Giulia.  
   
   
REGIONE LOMBARDIA: UN RESIDUO FISCALE ANNUO DI 53,9 MILIARDI  
 
Milano,17 febbraio 2015 - "I dati sul residuo fiscale, per cui la Lombardia ha un residuo fiscale annuo di 53,9 miliardi, pubblicati dalla Cgia di Mestre, sono dati noti da tempo ma fanno sempre impressione, perché il residuo fiscale è un saldo e, numeri alla mano, si vede come le Regioni del Nord tengono in piedi tutto il Paese". Lo ha spiegato l´assessore all´Economia, Crescita e Semplificazione della Regione Lombardia, Massimo Garavaglia, commentando i dati diffusi oggi dall´ufficio studi della Cgia di Mestre da cui risulta, attraverso il calcolo del residuo fiscale di ogni Regione italiana, che le Regioni a statuto ordinario del Nord versano oltre 100 miliardi di euro all´anno di solidarietà al resto del Paese. Le Regioni Del Nord Mantengono Tutto Il Sistema - "Guardando questi dati - ha proseguito Garavaglia - leggiamo che la Lombardia registra un residuo fiscale annuo positivo pari a 53,9 miliardi di euro. Una cifra impressionante che deve far riflettere tutti. Oltre la metà di quei 100 miliardi con cui le Regioni del Nord, come detto, mantengono tutto il Paese. E questo succede per tre motivi: il primo perché in queste Regioni si pagano più tasse che nelle altre, ed evidentemente anche perché l´evasione fiscale è inferiore; del resto, proprio la stessa Cgia di Mestre aveva pubblicato un analogo studio in cui definiva i cittadini lombardi i contribuenti più tartassati in Italia perché ogni cittadino lombardo corrisponde all´Erario e ai vari livelli di governo locali mediamente 11.386 euro contro una media nazionale di 8.824 e contro 6.041 euro pro capite dei cittadini campani, i 5.918 euro pro capite dei cittadini calabresi e i 5.598 euro pro capite dei cittadini siciliani; il secondo, perché qui lo Stato spende meno: anche qui recenti dati sulla spesa statale regionalizzata, cioè quanto lo Stato spende per i propri servizi (scuola, sicurezza, giustizia ecc) in ogni Regione, dicono che se in tutta Italia si spendesse come in Lombardia lo Stato risparmierebbe 60 miliardi di euro l´anno; il terzo motivo è che se, bene o male, il Pil ancora regge e l´Italia non è fallita è grazie all´export prodotto soprattutto dalle regioni del Nord". La Risposta Politica Del Referendum Sull´autonomia - "Questa analisi è incontrovertibile. Quindi che fare? A livello nazionale - ha sottolineato Garavaglia - sarebbe intelligente lasciar libere di correre le Regioni del Nord perché questo sarebbe un moltiplicatore di sviluppo. Mentre a livello delle singole Regioni, e in particolare in Lombardia, questi dati dimostrano la necessità di una risposta politica che vede nel referendum la legittimazione popolare della richiesta di maggiore autonomia, peraltro unica risposta alla necessità di sistemare i conti del Paese intero. E infatti questa fase di centralizzazione spinta a cui invece stiamo assistendo va vista proprio come il sintomo dell´estrema debolezza dello Stato centrale, che ormai privo di risorse rastrella ovunque per tentare di risolvere inutilmente i propri problemi. Ma davvero qualcuno è così pazzo, dal Trentino alla Sicilia, da pensare che lo Stato possa gestire meglio le risorse dei territori, delle famiglie e delle imprese? Siccome ovviamente la risposta è no, qui in Lombardia, con il presidente Roberto Maroni, dobbiamo - ha concluso Garavaglia - semplicemente insistere sulla risposta politica attraverso la via referendaria, tutto qui".  
   
   
NUOVO ISEE, ASSESSORE REGIONE A COMUNI: PERIODO TRANSITORIO DI SEI MESI, NESSUNO DEVE ESSERE ESPLULSO DAI SERVIZI  
 
Genova, 17 Febbraio 2015 - Verrà portata all´attenzione della Giunta regionale venerdì prossimo la delibera che prevede un periodo transitorio di sei mesi, fino a giugno, per andare a regime con l´applicazione del nuovo Isee, l´indicatore della situazione economica di una famiglia, mantenendo comunque inalterato l´accesso ai servizi per i cittadini. Lo comunica l´assessore regionale al welfare, Lorena Rambaudi raccogliendo l´appello lanciato in questi giorni da cittadini e sindacati per far fronte alle nuove regole varate dal Governo che sono entrate in vigore dal 1 gennaio di quest´anno, creando alcune difficoltà. "L´obiettivo della nostra delibera – spiega Rambaudi – che abbiamo già concordato con i Comuni liguri è quello di consentire ai cittadini di avere comunque accesso ai servizi, senza problemi, in attesa di un periodo di accompagnamento che consenta di passare al nuovo sistema". L´appello che lancia l´assessore regionale a tutti i Comuni liguri è quello di adottare un comportamento uniforme, evitando qualsiasi espulsione dai servizi in attesa dei nuovi regolamenti degli Enti locali.  
   
   
ENTI LOCALI FVG: LA RIFORMA ILLUSTRATA ON LINE A SINDACI E CITTADINI  
 

Trieste, 17 febbraio 2015 - "La riforma in tasca - Cosa cambia per i Comuni con la Lr 26/2014". E´ lo strumento digitale, consultabile on line, predisposto dalla Direzione regionale alle autonomie locali, che illustra in modo semplice e immediato alcuni aspetti della legge di riordino delle autonomie locali che possono essere di particolare interesse per i cittadini. Lo rende noto l´assessore Paolo Panontin, che ha informato di questa opportunità tutti i sindaci del Friuli Venezia Giulia. La presentazione, in una quarantina di slide, è disponibile sul portale delle Autonomia locali, all´indirizzo http://autonomielocali.Regione.fvg.it/aall/opencms/aall/
riforma_enti_locali/documentazione/la_riforma_in_tasca.Html

 "L´intento - spiega l´assessore - è quello di offrire del materiale che può risultare utile per far conoscere i contenuti della riforma in occasione di assemblee o incontri pubblici che i Comuni potrebbero promuovere sul territorio, in questa fase che precede l´approvazione definitiva del Piano di riordino territoriale, in modo da favorire, in una logica di assoluta trasparenza, un´ampia partecipazione al dibattito su questo tema".

 
   
   
BASILICATA: GARANZIA GIOVANI, BONUS CUMULABILE CON ALTRI INCENTIVI  
 
Potenza, 17 febbraio 2015 - Ai datori di lavoro sarà concesso di beneficiare anche delle agevolazioni previste per l’apprendistato professionalizzante e di mestiere e di quelli dell’Avviso pubblico regionale “Interventi per la creazione di lavoro stabile”. E’ cumulabile con altre agevolazioni il bonus “Garanzia Giovani”, cofinanziato dal Fondo sociale europeo e finalizzato all’inserimento lavorativo dei cosiddetti Neet, cioè dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni non occupati né inseriti in un percorso di studio o di formazione. Consente ai datori di lavoro privati di beneficiare di un incentivo economico di importo variabile dai 1 mille e 500 ai 6 mila euro, a seconda del tipo di assunzione e del profilo lavorativo del giovane che si intenda impiegare. Le modifiche al bonus riferite alla possibilità della cumulabilità in adesione alle richieste avanzate da alcune Regioni, fra cui la Basilicata e che interessano anche il passato, sono state decise dal Ministero del Lavoro, che ha pubblicato il relativo provvedimento sul proprio sito istituzionale e sul sito “Garanzia Giovani”., Rappresentano una novità importante anche perché estendono il beneficio delle agevolazioni, aumentando le tipologie contrattuali ammesse. In particolare, accanto ai contratti a tempo indeterminato e a quelli a termine di durata pari o superiore a 6 mesi, ad essere cumulabili sono anche gli incentivi per i contratti di apprendistato professionalizzante o di mestiere. Il bonus è cumulabile senza limiti con altri incentivi e sgravi contributivi non selettivi e, nei limiti del 50 per cento dei costi salariali, con incentivi di tipo selettivo. In Basilicata, nello specifico, il bonus occupazionale, nei limiti del 50 per cento dei costi salariali, è cumulabile con i benefici previsti dall’Avviso pubblico "Interventi per la creazione di lavoro stabile" pubblicato nello scorso mese di ottobre 2014 che scadrà il prossimo 31 dicembre. Inoltre, assumendo con l’apprendistato professionalizzante il datore di lavoro potrà fruire di benefici doppi. Non soltanto godrà di benefici normativi, economici e contributivi ma anche del bonus occupazionale della Garanzia Giovani nella misura prevista per il rapporto a tempo indeterminato, qualora la durata iniziale dell’apprendistato sia pari o superiore a 12 mesi e in misura proporzionalmente ridotta in caso di durata inferiore. L’altra novità riguarda le assunzioni a termine ammettendo al bonus anche i rapporti che raggiungano la durata di 6 mesi grazie alle proroghe del contratto originario aggiungendo che nei casi in cui la proroga consenta di prolungare la durata del rapporto di lavoro fino ad almeno 12 mesi il datore può chiedere il beneficio ulteriore rispetto a quello già autorizzato per i primi 6 mesi.  
   
   
LAVORO, FIRMATA IN REGIONE EMILIA ROMAGNA INTESA SULLA GESTIONE DELLA MOBILITÀ IN DEROGA.  
 
Bologna, 17 febbraio 2016 - Siglata o in Regione l’intesa sulla gestione della mobilità in deroga. L’accordo – è stato sottoscritto dalle Regione e dalle forze sociali, economiche e istituzionali dell’Emilia-romagna durante i lavori del tavolo tecnico di monitoraggio regionale sugli ammortizzatori in deroga. «Con oggi – sottolinea soddisfatta l’assessore regionale alle Attività Produttive Palma Costi - abbiamo fatto un passo in avanti per garantire un reddito a chi l’ha perso e non ha nessuna tutela consentendo anche di attivare le politiche attive necessarie a qualificare i lavoratori. L’obiettivo resta però quello di operare in modo diffuso per ricercare soluzioni di rilancio industriale». Possono accedere ai trattamenti di mobilità in deroga i lavoratori disoccupati che risultano privi di altra prestazione legata alla cessazione del rapporto di lavoro (come ad esempio l’indennità di mobilità, disoccupazione speciale, Aspi, mini Aspi, disoccupazione speciale edile, eccetera) e che provengono da imprese situate nel territorio dell’Emilia-romagna. Ai lavoratori che hanno cessato involontariamente il rapporto di lavoro a decorrere dal 1 gennaio 2015 – e che deve risultare da un accordo sindacale sottoscritto successivamente al 4 agosto 2014 - il trattamento di mobilità in deroga potrà essere concesso per un massimo di sei mesi non prorogabili. Le domande di mobilità in deroga devono essere inviate dalle imprese esclusivamente con modalità telematica attraverso il sistema Sare e corredata dall’accordo sindacale aziendale sottoscritto successivamente al 4 agosto 2014. In casi di eventuale irreperibilità degli imprenditori le domande di accesso ai trattamenti di mobilità in deroga potranno essere formulate dalle organizzazioni sindacali secondo le modalità sopra specificate, previa richiesta da parte delle organizzazioni sindacali stesse di esame congiunto alla Regione. I lavoratori interessati dovranno presentare la relativa istanza all’Inps entro 60 giorni dalla data del licenziamento o, se posteriore, dalla data della delibera di Giunta regionale. Le parti si incontreranno entro un mese per un monitoraggio della situazione e per definire le questioni che dovessero emergere nei mesi successivi.  
   
   
FVG, CANTIERI LAVORO: AUMENTATE ASSEGNAZIONI A PICCOLI COMUNI  
 
Trieste, 17 febbraio 2015 - Su proposta dell´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, la Giunta regionale ha stabilito che i Comuni fino a 3mila abitanti potranno utilizzare fino a 2 disoccupati per la realizzazione di cantieri di lavoro per attività forestale e vivaistica, rimboschimento, sistemazione montana e costruzione di opere di pubblica utilità volte al miglioramento dell´ambiente e degli spazi urbani, raddoppiando di fatto il contingente finora concesso dalla Regione che si pone in carico la copertura degli oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi.  
   
   
LAVORO, LOMBARDIA: DECRETI ATTUATIVI, GOVERNO DIA FIDUCIA A REGIONI  
 
Milano, 17 febbraio 2015 - "Qualità, innovazione, internazionalizzazione e occupazione sono i criteri e i valori che Regione Lombardia ha scelto per qualificare le politiche attive del lavoro, non da oggi ma dal 2006 ma con un´evoluzione in questa legislatura che ha introdotto il sistema dotale come permanente attraverso la Dote Unica Lavoro e il grande successo ottenuto con Garanzia Giovani". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea intervenendo al convegno ´La sfida dell´occupazione - Parliamo del mercato del lavoro´ che si è tenuto oggi in Sala Biagi a Palazzo Lombardia. La titolare della delega al Lavoro in giunta regionale, illustrando il ´Modello lombardo dei servizi al lavoro: un esempio di innovazione per il sistema Italia´ ha sottolineato che "Garanzia Giovani si è innestata sull´esperienza di successo di Dote Unica Lavoro: siamo l´unica Regione, oggi, che possa vantare un accompagnamento al lavoro di più di 6.000 cittadini su un dato nazionale di circa 6.800 soggetti che hanno aderito al programma e ai quali è stata offerta un´esperienza lavorativa". I Partecipanti - Ai lavori hanno partecipato oltre al direttore generale dell´Assessorato all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Bocchieri, Alessandra Sartori (Università Cattolica di Milano), Marco Leonardi (Università Statale di Milano), Salvatore Pirrone (direttore generale per le politiche attive e passive del lavoro - Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Tommaso Nannicini (Università Bocconi Milano). Sistema Doti Lombardia Modello Europeo - Apprezzamento per i modelli di politiche attive di Regione Lombardia sono stati attribuiti dagli esperti delle università milanesi. In particolare, nel raffronto tra quanto attuato da Germania e Paesi Bassi, la Lombardia ha dimostrato di implementare - migliorandole - queste esperienze europee fondate sul sistema dei voucher e sulla premialità per gli enti accreditati che effettivamente sono in grado di dimostrare di aver offerto a disoccupati, inoccupati e ´neet´ (giovani che non studiano e non lavorano)un´opportunità occupazionale. Proprio come avviene in Lombardia, il cui sistema dotale è giudicato tra i migliori in Italia. Attesa Per Decreti Attuativi Leggi Sul Lavoro - "Siamo alla vigilia di un momento importante - ha detto l´assessore Aprea - e guardiamo con speranza all´approvazione dei decreti delle leggi Poletti". Riguardo al ´modello Lombardia´ l´assessore ha evidenziato che "Certamente dobbiamo fare di più dobbiamo disporre di elementi di certezza in relazione ai provvedimenti che il governo sta varando, sia per quanto riguarda l´Agenzia nazionale sia per la revisione della riforma costituzionale". Nuove Regole Nazionali - "Potremo continuare - ha continuato - ad essere Regione d´eccellenza nei servizi per il lavoro con una rete di operatori accreditati, pubblici e privati, con sportelli che ormai sono più di 700, o dovremo mortificare questo sistema sull´altare delle nuove regole nazionali?". Non Mortifichiamo Esperienze Di Successo - "Noi oggi - ha detto l´assessore regionale - vogliamo porre il problema da Milano: non vogliamo mortificare le migliori esperienze e chiediamo al governo di continuare a dare fiducia alle Regioni come la Lombardia che hanno già potuto fare tesoro delle realtà che esistono sul territorio, senza dubbio, ma anche e soprattutto dei finanziamenti nazionale, europei e regionali". Imprese Chiedono Meno Burocrazia - Per meglio rispondere alle esigenze di sburocratizzazione espresse dalle aziende, l´assessore Aprea ha commentato che il problema sarà affrontato con determinazione per facilitare le imprese a usufruire degli oltre 50 milioni di incentivi previsti da Regione Lombardia per chi assume i giovani.  
   
   
PUBLIC SPEAKING: PRIMO INCONTRO DELLA SERIE "DONNE IN TRENTINO: IMPEGNARSI OGGI PER COSTRUIRE IL DOMANI"  
 
Trento, 17 febbraio 2015 - Con un incontro sul tema della comunicazione in pubblico è cominciata , presso la Sala Rosa del palazzo della Regione, "Donne in Trentino: impegnarsi oggi per costruire il domani", la serie di incontri promossa dall´assessora alle pari opportunità Sara Ferrari in vista della prossima scadenza elettorale. In questi appuntamenti si parlerà anche di discriminazioni di genere, delle responsabilità di un amministratore comunale, di cos’è un bilancio comunale, di delibere, mozioni e interrogazioni. Nella prossima primavera si rinnoveranno le amministrazioni comunali. Per stimolare la partecipazione delle cittadine trentine all’appuntamento elettorale e per fornire loro utili informazioni l´assessora provinciale alle pari opportunità Sara Ferrari, che ha effettuato nel corso di questi mesi una serie di appuntamenti sul territorio, uno per Comunità di valle, assieme alle amministratrici locali, ha promosso un nuovo ciclo di quattro incontri a partire da, venerdì 13 febbraio, fino al 20 marzo prossimo. Oggi si è parlato di "Public speaking: come parlare in pubblico da candidata agli elettori" e di "Come si fa una campagna elettorale", relatore Giorgio Narcisi. Nel corso si è partiti dal concetto che comunicare vuol dire mettere in comune; tra le finalità del momento formativo quella di arrivare ad essere capiti e stimolare riflessioni e idee. Tra casi pratici e esempi illustri il corso ha evidenziato quali devono essere gli ingredienti di un discorso che si fa ascoltare. Prossimo appuntamento venerdì 20 febbraio, dalle ore 14.30 alle ore 18.30, sempre nella Sala Rosa della Regione a Trento.