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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 17 Marzo 2015
AGENDA EUROPEA 16 - 20 MARZO_ UNA SETTIMANA CARATTERIZZATA DA INCONTRI ISTITUZIONALI DI PRIMO PIANO DURANTE I QUALI I GOVERNI EUROPEI SI CONFRONTERANNO SU IMPORTANTI TEMI D´ATTUALITÀ, COME L´UNIONE PER L´ENERGIA, LE RELAZIONI CON LA RUSSIA E LA SITUAZIONE IN UCRAINA.  
 
 Bruxelles, 15 marzo 2015 - La settimana è iniziata ieri con un dibattito tra l´attuale Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e l´ex numero uno dell´esecutivo europeo (dal 1985 al 1995) Jacques Delors. Il dibattito è organizzato dal Jacques Delors Insitute e dal think thank Friend of Europe. Sempre lunedì, i Ministri degli esteri Ue si riuniranno per una discussione strategica sulle relazioni Ue-africa. La riunione sarà presieduta da Federica Mogherini, Alto rappresentante dell´Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che terrà anche una conferenza stampa al termine del Consiglio. Martedì sarà il giorno di un´altra riunione tra esponenti degli esecutivi Ue, il Consiglio degli Affari Generali che preparerà il lavoro del prossimo Consiglio europeo. La giornata più intensa sarà quella di mercoledì 18 marzo. La Commissione presenterà il pacchetto "Tax Transparency", ovvero la proposta volta ad affrontare il problema dell´evasione fiscale di persone giuridiche e della concorrenza fiscale nell´Unione europea. Nella stessa giornata, Cecilia Malmström, Commissario europeo per il commercio, che farà il punto sul Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Ttip) e il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz sarà in visita in Cina. Infine giovedì 19 e venerdì 20 marzo i leader europei si riuniranno a Bruxelles per il Consiglio europeo. Tra i temi in agenda l´Unione dell´Energia, il Semestre europeo (Crescita e occupazione), le relazioni con la Russia e la situazione in Ucraina. Le conclusioni saranno illustrate ai giornalisti dal Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, insieme al Presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker.  
   
   
8 COSE DA SAPERE SUL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 17 marzo 2015 – All´inizio era solo un organo consultivo, ma oggi il Parlamento europeo ha un ruolo decisivo in quasi tutta la legislazione dell´Ue. Si tratta dell´unica istituzione dell´Unione europea eletta direttamente e lavora in 24 lingue riflettendo la diversità politica dell´Europa e le scelte politiche dei cittadini. Leggi le otto cose essenziali che devi conoscere sul Parlamento europeo: • Il Parlamento europeo è un co-legislatore: decide insieme ai governi dell´Ue le proposte che diventano legislazione europea; • Si riunisce e si consulta regolarmente con i parlamenti nazionali degli Stati membri; • Il registro per la trasparenza per le lobby, che il Parlamento ha sostenuto da molto tempo, rende pubbliche i centri d´interesse che cercano di influenzare il processo decisionale; • il Pe decide insieme ai governi dell´Unione europea il bilancio dell´Unione europea ed esercita il controllo democratico su come vengono spesi i fondi; • Ogni cinque anni, i deputati sono eletti direttamente dai cittadini europei, secondo le leggi elettorali di ogni paese; • I deputati si dividono in base alle affinità politiche e non in base alla nazionalità; • Sostiene la democrazia e i diritti umani nel mondo, in particolare attraverso il Premio Sakharov e le missioni di osservazione elettorali; • Lavora in 24 lingue, in modo che i cittadini possano seguire più facilmente come e quali decisioni vengono prese dai loro rappresentanti. Per ulteriori informazioni sul Parlamento europeo visita il nostro sito e i le reti sociali.  
   
   
ARMENIA: EURODEPUTATI E PARLAMENTARI DELL´EUROPA ORIENTALE AL SONDAGGIO SUL NUOVO PANORAMA POLITICO  
 
Bruxelles, 17 marzo 2015 - Risposte parlamentari al cambiamento radicale nel settore orientale dell´Unione europea, guidati da aggressione russa in Ucraina, ma anche da offerte di associazione dell´Ue con l´Ucraina, la Moldova e la Georgia, saranno dibattute dai parlamentari europei e dei paesi del partenariato orientale in occasione della quarta sessione ordinaria del parlamentare Euronest Assemblea a Yerevan, Armenia, questa settimana. "Durante i sei anni di esistenza Partnership´ss orientale il contesto politico è cambiato, in particolare a causa dell´aggressione russa in Ucraina. Dobbiamo riflettere su nuove forme di cooperazione, come ad esempio nel settore della sicurezza energetica, che è un problema sia per l´Unione europea ei suoi partner a est. Riflessione attuale dell´Ue sulla sua dell´Unione Energia potrebbe offrire possibilità di che ", ha detto Euronest Assemblea Co-presidente Heidi Hautala (Verdi, Fi). "I colloqui a Yerevan - formali e informali - si forma il messaggio comune che l´Unione europea ei parlamenti suoi vicini orientali" invierà al vertice di Riga a maggio, in cui devono essere prese storiche nuove decisioni sul futuro della regione ", ha aggiunto . Oltre che incornicia un messaggio al vertice del partenariato orientale a Riga (Lettonia), eurodeputati e deputati dei parlamenti di Armenia, Azerbaigian, Georgia, Moldova e Ucraina sono a prendere una posizione comune sulla aggressione russa in Ucraina. I parlamentari discuteranno anche l´adozione di aiuti finanziari dell´Unione europea, lo stato di avanzamento delle riforme nei paesi del partenariato orientale, e l´attuazione di accordi di associazione sottoscritti con l´Unione europea. Altri punti all´ordine del giorno sono su strada, per ferrovia e progetti di cooperazione energetica e del dialogo interculturale per portare le società a est-ovest e l´Europa più vicini.  
   
   
VANUATU: UE DISTRIBUISCE ASSISTENZA ALLE VITTIME DEL CICLONE PAM  
 
Bruxelles, 17 marzo 2015 - Nella sua risposta immediata alla devastazione causata dal Pam ciclone tropicale in Vanuatu, la Commissione europea mette a disposizione un primo 1.000.000 € per aiutare nelle operazioni di soccorso di emergenza. La Commissione europea invia anche due esperti per valutare i bisogni umanitari e di mantenere i contatti con le organizzazioni partner che operano sul terreno. Federica Mogherini, Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza / Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: " Siamo stati a seguito del passaggio del tifone Pam attraverso Pacifico Europa sta con compassione alle famiglie delle vittime di Vanuatu e sarà parte di. La risposta immediata e lo sforzo di recupero. " "E ´con grande tristezza che apprendo la tragica perdita di vite umane e la portata della distruzione causata dal ciclone Pam. Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie. L´unione europea è dal popolo di Vanuatu in questo momento di bisogno e offerte la sua assistenza immediata ", ha dichiarato Christos Stylianides, commissario europeo per gli aiuti umanitari e gestione delle crisi. Commissario Stylianides è in Giappone per partecipare alla Conferenza mondiale sulla riduzione dei rischi di catastrofe. " Questa tempesta è un duro monito della gravità e l´urgenza della sfida per la comunità internazionale. In un mondo sempre più incline a catastrofi naturali, dobbiamo lavorare più vicini insieme per prepararsi meglio e di ridurre l´impatto di tali disastri . " L´ue-finanziamento contribuirà verso i bisogni più urgenti di Vanuatu, con particolare attenzione per le vittime più vulnerabili. L´assistenza verrà attuata tramite le organizzazioni umanitarie partner che lavorano sui bisogni terra e di copertura, quali riparo, acqua potabile e medicine.  
   
   
MARONI: NELLA RIUNIONE DI GIUNTA ABBIAMO DISCUSSO DI ´DILLO ALLA LOMBARDIA´  
 
Torrazza Coste/pv, 17 marzo 2015 - "Nella riunione della Giunta abbiamo discusso della preparazione del ´Dillo alla Lombardia´, l´evento che faremo venerdì 27 marzo, quando incontreremo tutti gli stakeholders lombardi, tutti i rappresentanti degli interessi regionali, per illustrare loro il lavoro che abbiamo fatto e per sentire da loro quali sono le aspettative e cosa si aspettano che faccia la Regione nei prossimi 12 mesi". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine della seduta della Giunta regionale nell´azienda agricola di Riccagioia a Torrazza Coste (Pavia). "Abbiamo discusso di tutte le cose che abbiamo fatto, delle tante misure e iniziative assunte, tra cui una che abbiamo approvato in Giunta - ha precisato Maroni -, con cui mettiamo più di 900 milioni di euro per sostenere l´innovazione e la ricerca e venire così in aiuto alle tante piccole e micro imprese lombarde. Questo è uno dei punti cardine della nostra azione di governo: il sostegno alle imprese, al nostro tessuto produttivo". "I risultati vengono e durante la giornata del 27 marzo mostreremo questi risultati e quanto la Lombardia è migliorata rispetto a due anni prima, anche - ha concluso Maroni - grazie alle politiche della Regione".  
   
   
MARONI: A RENZI HO RIBADITO CHE TAGLI SUBITI PENALIZZANO NOSTRA AZIONE  
 
Terrazza Coste/pv, 17 marzo 2015 - "L´altro giorno, durante il sopralluogo al sito Expo, ho parlato con il premier Renzi e gli ho ribadito le critiche per il taglio in bilancio di oltre un miliardo di euro che la Regione Lombardia ha avuto da parte del Governo, un taglio che penalizza fortemente la nostra azione di Governo e la possibilità di fare investimenti". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine della seduta della Giunta regionale nell´azienda agricola di Riccagioia a Terrazza Coste (Pavia). "Durante il sopralluogo al sito Expo - ha aggiunto Maroni - ho visto l´avanzamento dei lavori rispetto al mese precedente e quindi sono ottimista sul fatto che arriveremo a completare i lavori in tempo per l´evento".  
   
   
MARONI:FIDUCIOSO CONSULTA RESPINGERÀ IMPUGNATIVE GOVERNO NOSTRE LEGGI  
 
Torrazza Coste/pv, 17 marzo 2015 - "La legge che regolamenta i luoghi di culto? Il Governo ci ha impugnato prima la legge sui carburanti, poi persino quella sulle nutrie, adesso quella sulla regolamentazione dei luoghi di culto: vuol dire che c´è l´intenzione di impugnare qualsiasi cosa venga dalla Regione Lombardia, a prescindere dai contenuti della legge". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, al termine della seduta della Giunta regionale, tenutasi nell´azienda agricola di Riccagioia a Torrazza Coste (Pavia). "Questo è un accanimento politico che non trova giustificazione nei contenuti della legge - ha proseguito il presidente - ed è quello che ho detto l´altro giorno al premier Renzi, lamentandomi del fatto che non si può impugnare una legge solo perché viene dalla Regione Lombardia e non viola le leggi costituzionali". "Proprio perché sono certo che non ci sono i fondamenti per delle violazioni - ha concluso Maroni -, sono certo che la Corte Costituzionale non accoglierà le impugnative fatte dal Governo".  
   
   
REGIONE EMILIA ROMAGNA LA GIUNTA APPROVA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2015: UNA MANOVRA COMPLESSIVA DA 12 MILIARDI DI EURO. PIÙ FONDI ALLO SVILUPPO E AL WELFARE, INVESTIMENTI PER UN TERRITORIO PIÙ SICURO.  
 
Bologna, 17 marzo 2015 - - Nessun aumento delle tasse, ma un rilancio degli investimenti e dei settori strategici per lo sviluppo della società regionale, in modo da “agganciare” la ripresa e confermare quel trend di crescita che già da ora si sta delineando. Al centro, la persona e quei servizi che, da sempre, rappresentano la “cifra” di questa regione. La Giunta ha licenziato ieri il progetto di legge relativo al bilancio di previsione 2015, a pochi giorni dall’approvazione del provvedimento che ha tagliato spese di funzionamento delle strutture regionali per circa 15 milioni di euro, confermando così quel tratto di sobrietà più volte richiamato nel corso di questi primi mesi di legislatura. “A meno di due mesi dall’avvio della legislatura, siamo già in grado di presentare il bilancio di previsione, che andrà approvato entro il 30 aprile. Questo, per me, rappresenta una grande soddisfazione”. Così il presidente della Regione Stefano Bonaccini oggi, nel corso della conferenza stampa di presentazione del documento. “Quello che avevo promesso illustrando il programma di mandato, oggi trova conferma nella proposta di bilancio: si riparte con investimenti e sviluppo, con un ente Regione più snello, con un aumento dei fondi per la cultura”. Un bilancio, quello approvato dalla Giunta, “che difende gli 8 miliardi di euro della sanità, e tutto il sistema di welfare. Un bilancio che, senza aumentare la pressione fiscale, difende la qualità dei servizi che eroghiamo”. Sul bilancio di previsione 2015 ci si è incontrati nei giorni scorsi con le parti sociali ed economiche; “continueremo il confronto con i territori – ha ricordato l’assessore al Bilancio Emma Petitti – fino all’approvazione in Assemblea. Garantiamo il co-finanziamento dei fondi europei – ha aggiunto Petitti – ; anche il livello degli investimenti è una delle voci più importanti. Altro punto forte del bilancio è l’attenzione al turismo”. L’assessore, che sta seguendo il percorso relativo al riordino istituzionale, ha ricordato come venga assicurata in questa fase transitoria “un fondo speciale di 28 milioni dedicato al personale in esubero delle Province: in questo modo tutti i dipendenti verranno garantiti”. Le priorità Tra i diversi provvedimenti, di particolare rilievo è il co-finanziamento regionale dei fondi europei, necessario per renderli operativi, per tutti e sette gli anni della nuova programmazione: grazie a questo meccanismo, c’è un effetto moltiplicatore (2,5 miliardi di euro) del denaro messo a disposizione dall’Unione europea. L’emilia-romagna è l’unica Regione ad aver aumentato le risorse per la cultura (10 milioni di euro in più rispetto al 2014); economia e turismo si confermano scelte prioritarie, così come il mantenimento dei servizi alla persona, con 120 milioni al Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna). Questa cifra, sommata alla quota del Fondo nazionale per l’Emilia-romagna (circa 30 milioni di euro) e ai 310 milioni dal Fondo sanitario regionale, fanno sì che questa Regione destini alla non autosufficienza un totale (460 milioni) superiore a quello nazionale. Si punta inoltre sulla sicurezza del territorio, con investimenti in risposta ai problemi legati al dissesto idrogeologico (42 milioni). Queste, in sintesi, le linee del bilancio di previsione 2015 approvato dalla Giunta regionale. Una manovra complessiva da 12 miliardi di euro, di cui 8 solo per la sanità. Da ricordare anche le risorse destinate all’Expo, motore di sviluppo perl’agricoltura, l’industria e il turismo: 5 milioni per quest’anno, che si sommano agli altri 2,5 (per il 2014). Linee generali Il difficile contesto, a livello di finanza pubblica, in cui è stata approvata la legge di stabilità ha richiesto un contributo rilevante da parte delle Regioni e degli enti locali. Per le sole Regioni, la riduzione ammonta complessivamente a 5,7 miliardi. L’accordo con il Governo ha permesso di contenere, attraverso un’importante azione di mediazione e confronto, i tagli diretti sul bilancio dell’Emilia-romagna a 61 milioni di euro (anziché oltre mezzo miliardo). Con i risparmi - 82 milioni di euro - delle spese collegate al funzionamento (personale), al costo della politica, alla sanità (parte burocratica) e agli oneri finanziari, si è riusciti a evitare tagli ai servizi. Non solo: la Regione ha scelto di rilanciare la domanda pubblica tramite le politiche d’investimento, con un’attenzione particolare alla sicurezza dell’ambiente e ai trasporti. Si conferma un impegno del bilancio regionale che, sul piano triennale degli investimenti, raggiunge i 575 milioni di euro, di cui oltre 90 milioni per nuove opere previste per il 2015. Il bilancio, in dettaglio Più risorse regionali per il cofinanziamento dei progetti europei, i lavoratori delle Province e la cultura Sono destinate sostanzialmente a tre voci. La prima è il cofinanziamento dei progetti europei, che significa un 15% sulle risorse comunitarie 2014-2020; la seconda riguarda la gestione della fase transitoria del personale delle Province (28 milioni); la terza l’aumento dei fondi sulla cultura (10 milioni in più rispetto al 2014). Fondi europei Una delle priorità della spesa riguarda la copertura che viene data al cofinanziamento regionale dei fondi strutturali europei (Fse, Fesr, Feasr), con riferimento alla nuova programmazione comunitaria 2014-2020. L’importo, per la Regione, è di circa 393 milioni per 7 anni; un importo che diventa “moltiplicatore” di economia e sviluppo, perché consentirà di “produrre” risorse per 2,5 miliardi di euro complessivi. Il riordino istituzionale: verso le Aree Vaste A sostegno della legge, che verrà approvata, sul riordino istituzionale, il bilancio di previsione, in questa fase transitoria, assicura una quota aggiuntiva di 28 milioni per garantire il personale delle Province. Queste risorse si aggiungono agli oltre ai 31 milioni ordinariamente previsti per coprire le spese delle funzioni delegate dalla Regione alle Province. Cultura e sport La Regione prevede risorse proprie per le politiche culturali (28,4 milioni di euro complessivi, con un incremento di oltre 10 milioni rispetto al 2014); 1,2 milioni vanno alle politiche sportive, 2 milioni sono per gli impianti sportivi. Sviluppo economico, formazione e lavoro Per le politiche di sviluppo economico sono previste più risorse rispetto al 2014, complessivamente 38 milioni di euro, in particolare per il cofinanziamento dei fondi europei, le leggi d’incentivazione regionale e l’Expo. Per quanto riguarda la formazione e il lavoro, sono previste risorse regionali pari a 17 milioni di euro (connesse ai cofinanziamenti del Fondo sociale europeo), e oltre 41 milioni di euro per interventi di natura pubblica a sostegno delle fasce più deboli del mercato del lavoro. La persona al centro Per le politiche socio-sanitarie si prevedono risorse proprie, che si aggiungono e integrano i fondi statali. Al Fondo per la non autosufficienza regionale vanno 120 milioni; a integrazione al Fondo sanitario nazionale, 46 milioni; al Fondo speciale per il sociale, 20 milioni; al Fondo regionale degli affitti, 2,2 milioni; al Fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche 1 milione. Per quanto riguarda il diritto allo studio, 20 milioni di risorse regionali vengono assegnate alle borse di studio universitarie, 4 milioni alle borse di studio scuole medie superiori e 3 milioni ad attività per la formazione scolastica. Turismo L’obiettivo al 2020 è che l’industria del turismo superi il 10% del Pil regionale. In questa prospettiva, il bilancio conferma 28,3 milioni per Apt e Unioni di prodotto, Programmi turismo, commercializzazione turistica, consorzi fido. Agricoltura Per le politiche dell’agricoltura si prevede il raddoppio delle risorse proprie correnti finalizzate al cofinanziamento dei fondi europei che aumentano, tra il 2014 e il 2015, da 15 milioni a 29 milioni di euro. Sostanzialmente confermate le risorse finanziarie per le altre attività (9 milioni). Ambiente, difesa del suolo, protezione civile Per le politiche dell’ambiente e la difesa del suolo si confermano risorse proprie correnti per quasi 24 milioni di euro con particolare riguardo alle dotazioni della protezione civile (1,2 milioni di euro in più rispetto al 2014) e ai contributi per la valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali (4 milioni di euro). Le spese d’investimento dell’esercizio 2015 per far fronte alle criticità del dissesto idrogeologico e alla protezione civile ammontano a 42 milioni di euro. Tra le destinazioni, il consolidamento delle frane (2,5 milioni), la messa in sicurezza di sponde e argini dei fiumi (5 milioni), la difesa della costa da erosione e mareggiate (2,5 milioni), interventi urgenti (7 milioni). Quindici milioni vanno alla protezione civile (contributi ai Comuni e potenziamento sistema regionale). Trasporti e infrastrutture Nessun taglio al trasporto pubblico locale, così da garantire i servizi ai cittadini emiliano-romagnoli che si muovono quotidianamente su gomma e ferro: confermate le risorse proprie regionali (oltre 36 milioni) a cui si aggiungono 363 milioni di euro, che è la quota destinata all’Emilia-romagna per il 2015 dal Fondo nazionale per il trasporto pubblico. Le spese d’investimento aggiuntive destinate ai trasporti e alle infrastrutture ammontano a 40 milioni, e riguardano sistemi informativi e telematica (2,3 milioni), riqualificazione urbana (5 milioni), viabilità (10 milioni), manutenzione e sistema di sicurezza della rete ferroviaria (5 milioni), e il People mover (17,5 milioni).  
   
   
RIFORMA REGIONE SARDEGNA, PIGLIARU: LA VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI DEVE ESSERE CONDIVISA  
 
Cagliari, 17 marzo 2015 - La riforma della Regione si arricchisce di un altro tassello, quello del nuovo sistema di valutazione dei dirigenti di Amministrazione regionale, enti e agenzie. Il 13 Marzo, all´ex Cisapi di Cagliari, si è svolto un seminario per approfondire l´argomento e apprendere ciò che è stato fatto in altre realtà, a cominciare dalla Regione Puglia, una delle prime pubbliche amministrazioni in Italia che abbia trovato un metodo per migliorare le performance di direttori generali e direttori di servizio, e a cascata di tutto il personale. I lavori, coordinati dal professor Pietro Ciarlo (ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell´Università di Cagliari), sono stati seguiti da circa 200 dirigenti del sistema Regione e hanno visto gli interventi dell´assessore regionale del Personale, Gianmario Demuro, del professor Gianfranco Rebora dell´università Carlo Cattaneo - Castellanza, del professor Luciano Hinna dell´università di Roma Tor Vergata (in passato componente della Civit) e del professor Bruno Carapella dell´Oiv (organismo indipendente di valutazione) della Regione Puglia, tra i massimi esperti a livello nazionale. E proprio loro, che hanno introdotto questo sistema di valutazione in ambito statale, hanno espresso pareri lusinghieri sulla legge 24 del 2014 (Riorganizzazione della Regione). Le conclusioni sono spettate al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che ha sottolineato come l´incontro di oggi sia stato "il primo passo di un dialogo che deve divenire continuo", annunciando l´apertura di uno spazio virtuale che sia luogo di confronto costante. "La condivisione è il primo tassello, poi viene la valutazione, che non va utilizzata per sanzionare, bensì per restituire a chi lavora motivazione e fiducia nelle proprie capacità", ha spiegato il presidente Pigliaru. "La valutazione non deve essere discrezionale né autoreferenziale, ma anzi ancorata a parametri certi e attenta alla voce dei cittadini. Nello stesso modo, valutabili devono essere gli obiettivi: il nostro ruolo è avere il coraggio di definire delle priorità e indirizzare il lavoro in quelle direzioni, sia dal punto di vista delle risorse che dell´organizzazione, non sottovalutando nessun passaggio e tenendo sempre conto della complessità". L´assessore Demuro ha ricordato che "il seminario è servito per condividere i temi posti dalla legge 24 sulla riorganizzazione e iniziare il percorso di ridefinizione dell´organizzazione della Regione e dell’impatto che produce la valutazione delle performance dei dirigenti e, in prospettiva, dei dipendenti. Uno dei temi che abbiamo voluto affrontare è quello di aumentare l’efficienza dell’organizzazione amministrativa nell’azione della pubblica amministrazione, utilizzando strumenti di incentivo per realizzare la meritocrazia all’interno della Regione. È stato soprattutto un seminario di confronto e di ascolto di altre esperienze. Sono convinto che il personale della Regione abbia la capacità, la forza e la voglia di accettare la sfida. La meritocrazia è la garanzia per loro stessi di poter vedere valorizzato il lavoro che fanno".  
   
   
FONDI EUROPEI, COOPERATIVE, ENTI LOCALI E SPECIFICITÀ DEL VCO SONO I PRINCIPALI ARGOMENTI TRATTATI IERI MATTINA DALLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE  
 
Torino, 17 marzo 2015 - Fondi europei. Approvato in via definitiva, su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis, il testo del programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020, che avrà come priorità la ricerca, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione, la competitività delle piccole e medie imprese, l’agevolazione dell’accesso al credito, l’efficienza energetica, l’uso delle energie rinnovabili, la l’impiego e la qualità delle tecnologie per l’informazione, lo sviluppo urbano sostenibile. La dotazione finanziaria complessiva è di 965 milioni di euro. Cooperative. Stabiliti, sempre su proposta dell’assessore Giuseppina De Santis, i criteri per la concessione durante il 2015 dei finanziamenti a tasso agevolato alle società cooperative, escluse quelle di abitazione. Permetteranno di realizzare progetti riguardanti l’aumento della produttività o dell’occupazione, la ristrutturazione e riconversione degli impianti, l’acquisto di macchinari nel settore della produzione e della distribuzione del turismo e dei servizi, la valorizzazione dei prodotti e la razionalizzazione del settore distributivo. I contributi potranno coprire fino al 70% della spesa entro il limite di 2 milioni di euro. Enti locali. Prosegue, su proposta del vicepresidente Aldo Reschigna, l’aggiornamento della Carta delle forme associative del Piemonte con l’inserimento delle Unioni che hanno perfezionato il proprio status e diventa quindi possibile sancirne l’istituzione: 13 sono Unioni montane (Valli Borbera e Spinti, Langa Astigiana Val Bormida, Valle Cervo-la Bursch, Alta Val Tanaro, Valli Monregalesi, Comuni delle Valli Mongia e Cevetta-langa cebana-Alta valle Bormida, Valle Stura, Alpi Graie, Nomarono, Valle Susa, Valli Orco e Soana, Cusio e Mottarone, Val Grande e Lago di Mergozzo), 16 si formano in pianura e collina come Unioni di Comuni (Bassa Valle Scrivia, Terre di Vigneti e Pietra da Cantoni, Tra Sture e Po, Canelli-moasca, Colli del Monferrato, Monferrato-valle Versa, Val Tiglione e dintorni, Tra Langa e Monferrato, Terre di vini e di tartufi, Dalla Piana alle colline, Valli astigiane, Pianura biellese, Terre d’acqua, Novarese 2000, Valle dell’Agogna, Terre dai mille colori). Vco. Un disegno di legge presentato dal vicepresidente Aldo Reschigna e che passa ora all’esame del Consiglio regionale prevede il riconoscimento della specificità della Provincia del Verbano-cusio-ossola in quanto interamente montana e confinante con Paesi stranieri. Da questa caratteristica deriveranno particolari condizioni di autonomia nella gestione delle funzioni e delle risorse, capaci di valorizzarne le peculiarità territoriali, economiche e sociali. La Giunta ha inoltre approvato: - su proposta dell’assessore Monica Cerutti, il testo del protocollo d’intesa sui tirocini formativi per studenti universitari detenuti che verrà stipulato tra Regione Piemonte, Città di Torino, Università di Torino, Casa circondariale Lorusso e Cutugno, Ufficio di Esecuzione penale esterna, Ufficio Pio della Compagnia di Sanpaolo e Fondo Musy; - su proposta dell’assessore Augusto Ferrari, la determinazione del trattamento economico spettante ai direttori generali delle Agenzie territoriali per la casa; - su proposta dell’assessore Giorgio Ferrero, il riconoscimento della guardiania tra le pratiche di pascolo ammesse in Piemonte e la fissazione del 30% quale limite massimo dei capi di proprietà altrui detenuti in alpeggio; - su proposta dell’assessore Antonella Parigi, la verifica di una collaborazione con le confederazioni artigiane per la creazione di una linea di merchandising turistico capace di comunicare l’immagine del Piemonte iniziando dai visitatori di Expo 2015; - su proposta degli assessori Antonio Saitta e Monica Cerutti, il recepimento dell’accordo nazionale sull’iscrizione obbligatoria al servizio sanitario dei minori stranieri presenti sul territorio a prescindere dal possesso del permesso di soggiorno; - su proposta dell’assessore Antonio Saitta, la presa d’atto dell’intesa tra Asl To3 e sindaci della Valsusa sull’organizzazione della rete ospedaliera ed ambulatoriale, che ha portato al ritiro dei ricorsi presentati al Tar, nonché la proroga a Giovanni Lepri dell’incarico di commissario liquidatore dell’Agenzia regionale per i servizi sanitari fino alla risoluzione della vertenza del sequestro cautelativo emesso dalla Procura regionale della Corte dei Conti; - su proposta dell’assessore Alberto Valmaggia, le linee guida per la valutazione e il monitoraggio della compatibilità ambientale degli impianti idroelettrici con l’ecosistema fluviale, le misure sito-specifiche di gestione e conservazione degli habitat acquatici e della fauna ittica necessarie per l’aggirnamento del piano di gestione integrato del Parco naturale delle Capanne di Marcarolo, la revisione del piano regolatore di Busano (To).  
   
   
PIEMONTE, RICONOSCIUTE ALTRE 13 UNIONI MONTANE. AL MOMENTO SONO 41 I NUOVI ENTI COSTITUITI  
 
Torino, 17 marzo 2015 - Approvata ieri la delibera di giunta regionale che riconosce 13 nuove unioni di comuni montani. Comprendenti un totale di 135 comuni, i nuovi enti si vanno ad aggiungere alle 28 unioni montane deliberate a fine del 2014, raggiungendo così un totale di 41 unioni al momento costituite. Si parla, complessivamente, di 476 comuni, ammontanti a circa il 92% degli enti coinvolti nella trasformazione verso le nuove figure giuridiche. Rimangono ancora 48 i comuni che non hanno fatto una scelta definitiva verso una futura aggregazione. Questi, riceveranno a breve una nota congiunta da parte del vicepresidente Reschigna e dell’assessore Valmaggia nella quale si solleciterà un’imminente decisione. L’urgenza nei confronti della costituzione delle unioni montane rimanenti e dettata dalla recente approvazione, in Consiglio regionale, della l.R. 3/2015 “Disposizioni regionali in materia di semplificazione”, all’interno della quale sono contenuti due fondamentali articoli finalizzati entrambi a promuovere l´avvio dell´operatività delle unioni. I nuovi enti territoriali, riconosciuti ai sensi delle ll.Rr. 11/2012 e 3/2014, avranno ora la facoltà di esercitare le funzioni in capo alle comunità montane. Tali funzioni saranno esercitabili in via provvisoria sin da subito, nell’attesa del definitivo conferimento che avverrà, in modo formale, all’atto dell´approvazione della legge di bilancio regionale, prevista ad aprile. Infine, per quanto riguarda le comunità montane interamente trasformatesi in unioni montane di comuni, la l.R. 3/2015 introduce l’istituto del decreto del Presidente della Giunta regionale quale strumento che ne sancirà l´estinzione. “Le nuove costituzioni delle Unioni montane approvate oggi, insieme alla legge di semplificazione regionale, sono atti imprescindibili che mirano a costituire, a breve, il nuovo e definitivo assetto degli enti territoriali montani”, ha commentato l’assessore Valmaggia. Grazie a un calendario fitto di incontri, si sta cercando di offrire al territorio la massima disponibilità ad accompagnare l’iter di trasformazione delle comunità montane nelle nuove unioni secondo il principio della continuità rispetto alle funzioni svolte dagli enti in liquidazione, ma soprattutto creando soggetti in grado di interpretare nel miglior modo le esigenze delle terre alte al fine di riuscire a sfruttare al massimo le opportunità di sviluppo che si presenteranno in futuro”, conclude l’assessore.  
   
   
IL PRESIDENTE OLIVERIO È INTERVENUTO AD UN INCONTRO A CASTROVILLARI SULLA REALIZZAZIONE DI POLITICHE TERRITORIALI INTEGRATE  
 
Catanzaro, 17 marzo 2015 - Sono stati molti i temi che il presidente della Regione Mario Oiverio ha richiamato intervenendo a Castrovillari in occasione di un incontro-dibattito con amministratori e cittadini sulla realizzazione di politiche territoriali integrate. "Le condizioni della Calabria sono davvero preoccupanti- ha voluto ricordare Oliverio- tra disoccupazione, in particolare giovanile, impoverimento, allargamento della povertà, grave condizione dei servizi . A fronte di questo abbiamo una Regione che non è stata in grado di usare le risorse comunitarie a disposizione. Tutto quello che non è stato utilizzato in sette anni, dobbiamo utilizzarlo in poche settimane. Per questo, abbiamo messo in campo in poche settimane una strategia, anche con riguardo alla programmazione 2014-2020 che, subito dopo il mio insediamento, è stata immediatamente inviata a Bruxelles. A ciò va aggiunto un grande pregresso non evaso, il che significa risorse che rischiano di andare perdute, di progetti bloccati preso l´ assessorato all´ ambiente, sui quali ho avviato una ricognizione con le strutture preposte. Altri problemi presentano i buchi non quantificabili relativi agli enti strumentali, gestiti senza regole." " Rendere note queste circostanze - ha sottolineato Oliverio- e´ importante per dare consapevolezza non solo del quadro ma anche di un percorso intrapreso che prevede un´azione di bonifica e di complesse strategie" ha sottolineato il presidente Oliverio che ha voluto ancora soffermarsi sul tema della sanità. " La gestione commissariale- ha rimarcato- aveva il compito non solo di far rientrare il debito ma anche di riqualificare i servizi. Il risultato indica che il debito e´ rientrato solo parzialmente e che i servizi versano in allarmante situazione. Nel corso del recente Consiglio dei Ministri, cui ho partecipato, con pacatezza, come è nel mio costume, ed altrettanta schiettezza ho espresso un punto di vista : la gestione commissariale ha utilizzato una dannosa mentalità ragionieristica che ha incentivato da un lato la mobilità passiva, dall´altro peggiorato i servizi. Occorre, presto, invertire la rotta: la Calabria è una regione che deve avere le stesse credenziali di altre . Entro il 31 dicembre prossimo la Calabria dovra´ uscire dal commissariamento e ritornare ad una situazione di ordinarietà. Naturalmente, nel frattempo, non può pensarsi che il presidente abdichi alle sue funzioni . Dobbiamo mettere mano immediatamente mano alla riqualificazione del sistema sanitario calabrese che , in primo luogo, porti a dati fisiologici la mobilità passiva, e faccia finire, ancora, i campanilismi che provocano una situazione di non governo. Lavorare, quindi, per un´azienda unica, per il piano sanitario regionale, per un piano della rete ospedaliera, per un piano dei servizi sui territori. " " Un governo che non sia contabilistico e´ fondamentale; ed è questa la nostra direzione" ha affermato il presidente della Regione che, sottolineando fortemente il protagonismo che dovranno avere i territori, ha ricordato ancora in tema di lavoro l´avvio del programma di lotta alla disoccupazione giovanile Garanzia Giovani; sul dissesto idrogeologico la costituzione di una Unità autonoma; sulla problematica dei rifiuti lo studio in atto di un piano che punti a tecnologie ad impatto zero ed alla rivalorizzazione della raccolta differenziata.  
   
   
ENTI LOCALI: ASSESSORE FVG ILLUSTRA PROPOSTE 2015 PER ARMONIZZAZIONE BILANCI  
 
Trieste, 17 marzo 2015 - L´assessore regionale alle Autonomie locali ha illustrato il 13 marzo alla Giunta il bilancio delle attività 2013-2014 e le proposte per il 2015 in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici. L´armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio costituisce un percorso obbligato che viene richiesto dall´Europa e al quale lo Stato Italiano e, quindi, anche la Regione non possono sottrarsi: l´obiettivo della riforma è quello di rendere i bilanci delle amministrazioni pubbliche omogenei, confrontabili e aggregabili al fine di consentire il controllo dei conti pubblici nazionali e favorire l´attuazione del federalismo fiscale. Fin dall´inizio la Regione Friuli Venezia Giulia si è fatta parte attiva nel percorso di accompagnamento degli enti locali all´avvio della nuova riforma, sostenendo - unica Regione a statuto speciale - la candidatura dei Comuni di Cervignano del Friuli, Ruda, San Vito al Tagliamento e Tavagnacco quali enti sperimentatori nel 2014: da quest´anno la disciplina riguarderà tutti gli enti locali e anche la stessa Regione sta portando a compimento il percorso di armonizzazione consentendo l´avvio del "Sistema regionale integrato". "Entrare nella sperimentazione ha costituito una sfida molto impegnativa, che non si è esaurita in un mero ´tecnicismo´ dei servizi finanziari degli enti ma è servita a favorire il necessario cambiamento culturale. Anche il Ministero dell´Economia e delle Finanze ha espresso enorme apprezzamento sia nei confronti della Regione che dei quattro sperimentatori per l´impegno e la serietà profusi nell´attività svolta", ha reso noto Panontin. Il percorso formativo attuato nella Regione Friuli Venezia Giulia è unico nel panorama nazionale. La Regione ha attivato già a fine 2013, in collaborazione con Ancrel ed Anci, alcune giornate formative per sensibilizzare gli enti locali ai contenuti della riforma contabile; ha proseguito nella prima parte del 2014 la formazione soprattutto nei confronti degli enti sperimentatori, anche con l´intervento di funzionari del Mef; ha concordato insieme ad Anci un percorso capillare di formazione nei confronti di tutti gli enti locali, attuato nella seconda parte del 2014 e tuttora in corso. Nel percorso formativo è stata coinvolta anche la società informatica Insiel che ha seguito in maniera capillare l´attività degli sperimentatori; ha attivato percorsi di formazione per l´utilizzo dei programmi informatici per la gestione della contabilità, percorso che continuerà fino a fine aprile 2015. "E´ necessario che la Regione prosegua la sua attività di supporto e accompagnamento, rafforzando la proficua collaborazione e la condivisione instaurata fra Regione ed enti locali e fra loro stessi, condizione essenziale per la concreta attuazione del Sistema regionale integrato", ha spiegato l´assessore.  
   
   
SARDEGNA: PROVINCE COMMISSARIATE, RISORSE SUFFICIENTI PER PAGARE GLI STIPENDI PER TUTTO IL 2015  
 
 Cagliari, 17 Marzo 2015 - I commissari delle Province sarde hanno garantito la copertura degli stipendi dei lavoratori dipendenti "in ruolo" per tutto il 2015. La notizia è emersa nel corso di una riunione che si è tenuta ieri all´Assessorato regionale degli Enti locali con i commissari di Cagliari, Medio Campidano, Carbonia Iglesias e Ogliastra (era assente quello dell´Amministrazione di Olbia Tempio). La Provincia di Cagliari ha poi precisato che ci sono risorse per pagare i lavoratori precari soltanto sino al 31 luglio. Anche di questo si è discusso questa mattina durante l´incontro tra gli assessori regionali degli Enti locali, Cristiano Erriu, degli Affari generali, Gianmario Demuro, e del Lavoro, Virginia Mura, e i rappresentanti dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica, convocato per fare il punto sulla riorganizzazione del personale delle Province. In attesa del riordinamento degli enti locali, il cui testo è prossimo alla discussione in Consiglio regionale, e alla luce di quanto previsto dalla legge Delrio del 2014 (“Disposizioni sulle città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni”), il Tavolo ha concordato sulla necessità di assicurare la prosecuzione del lavoro di analisi delle funzioni in corso di monitoraggio, anche in previsione dell’impatto sugli equilibri finanziari delle Province contenuto sulle disposizioni della legge nazionale di Stabilità.  
   
   
CAMPANIA: I PROVVEDIMENTI DI GIUNTA  
 
Napoli, 17 marzo 2015 - Si è riunita il 15 marzo a palazzo Santa Lucia la Giunta regionale della Campania, presieduta da Stefano Caldoro. Su proposta del presidente, è stata costituita la Commissione regionale per il rilascio del parere ai fini dell’autorizzazione alle strutture pubbliche e private della Campania per l’esercizio delle attività sanitarie e socio-sanitarie. La partecipazione ai lavori della Commissione è a titolo gratuito. D’intesa con il vicepresidente Guido Trombetti è stato istituito il Centro di riferimento regionale per la sicurezza sanitaria del Pescato, al fine di creare un centro di raccordo tra le autorità sanitarie territoriali competenti in materia di sicurezza alimentare e profilassi delle malattie delle specie ittiche. Su proposta dell’assessore ai Trasporti Servio Vetrella sono state approvate le linee guida ed i criteri operativi uniformi per accedere ai contributi statali nell’ambito delle attività di trasporto pubblico.  
   
   
SARDEGNA: IL VIDEO INTEGRALE DEL SEMINARIO SULLA VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE DEI DIRIGENTI  
 
Cagliari, 17 marzo 2015 – Link al filmato http://www.Regione.sardegna.it/j/v/13?s=275917&v=2&c=392&t=1    
   
   
A VILLA UMBRA APPROFONDIMENTO SU PROGRAMMAZIONE 2014-2020 "FESR" E "FSE" UMBRIA  
 
Perugia, 17 marzo 2015 – L´approvazione dei documenti di programmazione regionali riferiti al Fondo europeo di sviluppo regionale ("Fesr") e al Fondo sociale Europeo (Fse) per la programmazione 2014 – 2020 aprono una nuova fase di investimenti e di opportunità alle quali si affiancano i programmi e gli strumenti finanziari direttamente gestiti dalla Commissione europea (quali Europa Creativa, Erasmus Plus, Horizon 2020). Su questo "pacchetto" di misure, martedì 17 marzo a Villa Umbra (loc. Pila, Perugia) a partire dalle 8.30, si confronteranno i responsabili regionali della programmazione ed esperti di progettazione europea di fronte ad un´ampia platea di attori pubblici locali ed altri soggetti attivi sul territorio. Il seminario è organizzato dal Seu - Servizio Europa e dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica, in collaborazione con Anci (Associazione nazionale Comuni) Umbria ed il contributo della Regione Umbria, nel quadro della attività riferite al programma #Comuni Digitali, laboratorio di europrogettazione per la partecipazione dei Comuni in forma associata a programmi finanziati dalla Commissione europea, Agenda Digitale dell´Umbria, Azioni per la trasformazione organizzativa dei Comuni. I lavori saranno aperti e coordinati da Alberto Naticchioni, amministratore unico del Seu e della Scuola umbra di amministrazione pubblica. Seguiranno gli interventi di Anna Lisa Doria, direttore Area Organizzazione delle risorse umane, innovazione tecnologica e Autonomie locali, Regione Umbria; Claudio Tiriduzzi, dirigente Servizio Programmazione comunitaria, Regione Umbria; Luigi Rossetti, coordinatore Ambito di coordinamento Imprese, lavoro e istruzione, Regione Umbria; Ciro Becchetti, coordinatore Ambito di coordinamento Agricoltura, cultura e turismo, Regione Umbria; Andrea Pignatti, esperto di progettazione comunitaria e di finanziamenti comunitari per Enti Locali, Fondazioni e soggetti di diversi ambiti, ed Alfredo Virgili, esperto di progettazione in tema di ambiente, agricoltura e sviluppo rurale. Alle 13 sono in programma le conclusioni di Carlo Rossini, sindaco di Todi, coordinatore della Consulta dell´Anci Umbria in materia di Politiche comunitarie, Sviluppo economico e Piano sviluppo rurale. La progettualità dovrà trovare, come è stato espresso, un sostegno mediante il ricorso ad "attività di supporto per innalzare il livello delle competenze digitali e di europrogettazione nel nostro territorio da parte anche delle amministrazioni comunali che altrimenti, specialmente per quelle realtà più piccole e meno strutturate, potrebbero condurre ad una crescente marginalizzazione e rapido impoverimento dell´intero tessuto economico e sociale". Il Seu Servizio Europa di Villa Umbra, in qualità di struttura locale a supporto degli enti locali umbri, attiverà un apposito sportello informativo rivolto ai Comuni ed amministrazioni pubbliche per facilitare l´accesso ai Fondi europei. Verranno organizzati workshop di presentazione dei principali bandi europei e un servizio di orientamento alle progettazione dove poter discutere le idee progettuali con tecnici-specialisti al fine di conoscere la fattibilità del progetto e avere indicazioni sul percorso che l´ente locale deve svolgere per accedere ai contributi comunitari. "Il successo di questa sfida - ha evidenziato Alberto Naticchioni - dipende in buona parte dalla capacità che avranno i protagonisti nei vari settori di pensare in una dimensione europea e di agire consapevoli delle conseguenze a livello locale dei processi politici ed economici in atto sul nostro continente". "La necessità di beneficiare a fondo di tutte le opportunità offerte dalla programmazione regionale ed europea - ha detto - richiede la necessaria diffusione di una cultura tecnica europea ed una conoscenza attenta e profonda delle dinamiche generate dall´applicazione pratica delle normative e delle procedure di accesso ai principali Fondi europei".  
   
   
FVG, LAVORO: NUOVE AZIONI PER UTILIZZO RISORSE A FAVORE OCCUPAZIONE DISABILI  
 
Trieste, 17 marzo 2015 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti, ha apportato alcune modifiche formali e di semplificazione al regolamento che disciplina l´utilizzo delle risorse dei fondi provinciali - provenienti soprattutto dalle sanzioni amministrative e dai contributi esonerativi versati dai datori di lavoro - che vengono utilizzati per favorire le persone disabili con particolari difficoltà di inserimento lavorativo. Gli aiuti previsti dal provvedimento regionale rientrano, dal punto di vista degli Aiuti di stato, nell´ambito di applicazione del regolamento Ue che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno e, quindi, esenti dalla notifica imposta dal Trattato medesimo. La modifica del provvedimento si è resa necessaria in seguito alla scadenza del periodo di applicazione del regolamento Ue n. 800/2008 e dall´entrata in vigore di un nuovo regolamento di esenzione. "Il nuovo regolamento ha previsto un ampliamento delle azioni ritenute compatibili con il mercato comune; di conseguenza, considerate tali azioni utili ai fini di un proficuo inserimento nel mercato del lavoro delle persone disabili si è ritenuto, sulla base delle richieste pervenute dalle Province, condivise ed analizzate nell´ambito del Tavolo tecnico legge 68/99, di prevedere ulteriori interventi in aggiunta a quelli già esistenti, peraltro apportando alcune modifiche formali e di semplificazione che non cambiano la sostanza del provvedimento", spiega Panariti. Nel dettaglio, sono state aggiunte le seguenti azioni: è stata prevista la rimozione delle barriere di diversa natura che possono ostacolare la piena partecipazione all´ambiente di lavoro su base di uguaglianza con gli altri lavoratori"; sono state introdotte iniziative per sostenere i progetti di riabilitazione dei lavoratori con disabilità; sono state aggiunte attività formative per il personale dipendente chiamato ad assistere i lavoratori con disabilità e incentivi per la stabilizzazione di lavoratori disabili già in forza, nonché incentivi relativi alle proroghe. Inoltre, uno degli indicatori utilizzati per la ripartizione delle risorse regionali che confluiscono nei Fondi provinciali è stato modificato "in quanto - spiega Panariti - si è ritenuto più opportuno che una parte delle risorse venga ripartita sulla base delle assunzioni (sia a tempo determinato che indeterminato) dei lavoratori disabili espressa in percentuale rispetto al totale regionale e non più sulla base delle convenzioni sottoscritte dalle Province.  
   
   
FORMAZIONE: REGIONE FVG PROMUOVE MOBILITÀ E IMPRENDITORIALITÀ  
 
Trieste 17 marzo 2015 - Su proposta dell´assessore al Lavoro, Formazione e Istruzione, Loredana Panariti, la Giunta regionale ha deciso di presentare due progetti finalizzati a realizzare percorsi di mobilità internazionale e a sviluppare l´educazione all´imprenditorialità nei giovani, nell´ambito del programma comunitario Erasmus +"(Azione chiave 2 Partenariato strategico). Si tratta del progetto denominato Nemo - Network for Mobility, in cui la Regione Friuli Venezia Giulia è capofila, e del progetto 3D Frame - Innovative Tri-dimensional Reference Framework for Entrepreneurship in Vet. La prima iniziativa consente alla Regione di dotarsi di una rete internazionale di aziende presso le quali realizzare percorsi di mobilità e di condividere con i partner della proposta progettuale, nazionali ed esteri, sistemi per il riconoscimento dei risultati di apprendimento e la certificazione delle competenze acquisite, con il mutuo riconoscimento dei rispettivi sistemi. Nel secondo progetto, invece, la Regione si propone di sviluppare l´educazione all´imprenditorialità nei confronti dei giovani studenti iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale, oltre che diffondere tra gli insegnanti e formatori metodologie e strumenti didattici innovativi, incentrati sullo studente per introdurre l´apprendimento imprenditoriale nelle diverse materie del curriculum. La Regione punta, inoltre, a sviluppare un panel di strumenti e indicatori per valutare la mentalità imprenditoriale, le attitudini e le competenze acquisite nell´educazione all´imprenditorialità da parte degli studenti, oltre che a creare una piattaforma online per insegnanti-educatori e imprenditori per lo scambio di buone pratiche, metodi e materiali di insegnamento. "Con la presentazione di questi progetti - precisa l´assessore Panariti - la Regione dà continuità e concretezza al percorso già intrapreso, nel periodo di programmazione 2007/2013, con i piani incentrati sullo sviluppo della tematica della mobilità internazionale di studenti e lavoratori, vale a dire con Go&learn e Track in cui era capofila, e con il progetto Premo, in qualità di partner".  
   
   
GIUNTA PUGLIA: APPROVA RIFINANZIAMENTO GIOVANI INNOVATORI IN AZIENDA  
 
Bari, 17 marzo 2015 - La Regione Puglia ha approvato il rifinanziamento di Giovani Innovatori in azienda, l’iniziativa sperimentale avviata lo scorso autunno da Regione Puglia e Arti, nell’ambito dell’azione Innovazione per l’Occupabilità. È così possibile dare avvio alla realizzazione di altre collaborazioni di ragazzi pugliesi con aziende del territorio, considerando che sono in istruttoria 221 piani operativi che sinora non era possibile attivare per esaurimento delle risorse. L’iniziativa, lanciata nel 2014,promuove l’incontro tra imprese operanti in Puglia e giovani pugliesi (di età compresa tra i 18 e i 35 anni) che hanno proposto progetti negli ambiti dell’innovazione e dell’internazionalizzazione. L’obiettivo della misura è quello di agevolare l’occupazione, cogliendo un duplice aspetto: da un lato, consentire ai giovani di esprimere le loro competenze ed il loro potenziale all’interno di aziende; dall’altro, rafforzare le Pmi pugliesi, aumentando la qualità del proprio capitale umano, il proprio potenziale d’innovazione e quindi la propria competitività.I giovani hanno potuto proporre la propria idea progettuale; le aziende hanno indicato i propri fabbisogni. L’incontro tra le proposte dei giovani e le esigenze delle imprese permette la realizzazione dei progetti all’interno delle aziende interessate per una durata di 3 mesi, in base a un piano operativo concordato. Ai giovani viene corrisposta un’indennità di € 5.000. “Lo abbiamo sempre detto: i giovani sono una risorsa – dichiara l’assessore alle Politiche giovanili della Regione Puglia Guglielmo Minervini - Dopo aver lavorato molti anni per far emergere il talento dei giovani pugliesi, pensiamo sia arrivato il momento di mettere questa risorsa a disposizione del tessuto di piccole e medie imprese per rispondere ai loro bisogni di innovazione e internazionalizzazione. Per questo, all´interno del piano Bollenti Spiriti 2014 2015 "Tutti i giovani sono una risorsa", abbiamo lanciato Giovani Innovatori in Azienda. E´ nato come un esperimento ma la risposta in termini di partecipazione da parte dei giovani ma soprattutto da parte imprese, è andata oltre le migliori aspettative. Oggi siamo molto contenti perché abbiamo trovato risorse sufficienti a rispondere alle richieste di tutti i giovani e di tutte le aziende pugliesi che hanno risposto al nostro invito. Alla fine di questo esperimento sarà importante valutare i risultati. Capire cioè quali opportunità nasceranno dall´incontro tra realtà imprenditoriali e giovani innovatori. Ma crediamo sia importante fare in modo che anche in futuro si realizzino politiche pubbliche per stimolare questo incontro”. "Con Giovani innovatori in azienda Arti continua la sperimentazionedi metodologie innovative.L´obiettivo questa volta è favorire l´inserimento di personale di talento nelle Pmi”, ha dichiarato la Presidente dell’Agenzia Eva Milella.“in questo percorso, abbiamo riscontrato un forte gradimento da parte sia dei giovani, che hanno presentato ben 427 progetti, sia delle imprese, con 486 richieste di accogliere giovani: dall´incontro tra gli uni e le altre sono scaturiti i progetti che abbiamo potuto valutare. Ora ci stiamo concentrando sui meccanismi di monitoraggio, che ci permettano di validare la metodologia che abbiamo sviluppato e di valutare l’impatto della misura". Il successo di partecipazione alla misuraGiovani innovatori in azienda è stato determinante per la decisione della Regione: dei 427 progetti di innovazionepresentati tra il 15 settembre e il 15 ottobre scorsi, 326 sono stati selezionati e pubblicati sul sito www.Giovaniinnovatori.it. Anche le imprese hanno risposto in maniera massiccia: delle486 manifestazioni di interessead accogliere i progetti di innovazione, 251 si sono trasformate in piani operativi sottoposti all´approvazione dell´Arti a seguito dell’incontro con i giovani. Sulla base dell’ordine di arrivo dei piani operativi l’Agenzia aveva sinora autorizzato l’avvio di 30 piani operativi, di cui i primi 22 sono già in corso di realizzazione: i giovani che li hanno proposti hanno cominciato ad operare nelle aziende che li hanno accolti. Adesso il loro numero crescerà rapidamente. Giovani innovatori in azienda è un’iniziativa inserita nel programma regionale per le politiche giovanili Bollenti Spiriti e realizzata dall’Arti e dalla Regione Puglia, Area politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione, nell’ambito dell’azione Innovazione per l’Occupabilità a valere sul Po Fse 2007–2013.  
   
   
PRESENTATA LEGGE REGIONALE GIOVANI: DALLA REGIONE UMBRIA UN IMPEGNO COSTANTE PER IL PROTAGONISMO DELLE NUOVE GENERAZIONI  
 
Perugia, 17 marzo 2015 – Sono 26, suddivisi in sei titoli, gli articoli della legge in materia di politiche giovanili preadottata dalla Giunta regionale dell´Umbria i cui contenuti sono stati illustrati nel pomeriggio del 13 marzo a Perugia, dalla vicepresidente della Regione con delega al Welfare, Carla Casciari. All´incontro hanno preso parte i rappresentanti dei Comuni, delle Consulte giovanili, degli Oratori, del Forum dei giovani, delle Associazioni e del mondo del volontariato. "I giovani sono un gruppo sociale in divenire che sta scontando in modo pesante le ripercussioni della crisi economica visto che, per la prima volta, le nuove generazioni rischiano di trovare un contesto economico e sociale più ‘povero´ rispetto a quello delle generazioni precedenti – ha detto la vicepresidente - Tale condizione si caratterizza per una minore opportunità di costruzione di capitale umano, professionale e sociale, che incide sulle possibilità di ‘mobilità sociale´. Evitare che tale condizione si determini è un compito fondamentale delle istituzioni se si vogliono rendere i giovani davvero protagonisti del loro futuro". Casciari ha quindi evidenziato che le politiche per i giovani sono state, in questi cinque anni di amministrazione, uno dei punti fissi dell´agenda politica: "Ci siamo fortemente impegnati – ha evidenziato - per favorire un incontro attivo con i giovani del territorio, stimolando il dibattito e rendendoli partecipi, chiedendo loro anche suggerimenti relativi a tematiche che potessero essere centrali all´interno di un testo legislativo in materia di politiche giovanili". Scendendo in dettaglio nei contenuti della legge rivolta ai giovani tra i 14 e 35 anni, la vicepresidente ha spiegato che "l´articolato prevede l´istituzione di una consulta regionale dei giovani, di un registro regionale delle associazioni giovanili, la redazione di un piano triennale regionale degli interventi per le politiche giovanili e l´istituzione di un fondo con lo scopo di individuare le risorse comunitarie, nazionali e regionali che concorrono al raggiungimento degli obiettivi della legge". "E´ prevista inoltre l´istituzione della Giornata regionale dei giovani, in pratica una ricorrenza annuale per valorizzare le esperienze creative, artistiche, sportive e imprenditoriali dei giovani umbri. La Regione s´impegna a promuovere tra i giovani il volontariato, l´associazionismo e la partecipazione alle iniziative degli oratori e del servizio civile". "Attraverso la legge – aggiunge la vicepresidente - viene promossa anche la realizzazione in Umbria del progetto nazionale della carta dello studente, estendendola anche agli universitari, nonché il sostegno della diffusione delle carte giovani dei Comuni, la creazione del portale ‘info@giovani´ anche per favorire al suo interno lo sviluppo di comunità digitali di giovani". La vicepresidente in particolare evidenzia "l´impegno a sostenere progetti innovativi volti a favorire l´imprenditoria giovanile e l´inserimento al lavoro sulla scia delle iniziative già avviate. L´obiettivo finale è quello della valorizzazione dell´imprenditorialità giovanile come fattore determinante ai fini dello sviluppo economico e sociale, come approccio al lavoro e come possibilità di creazione e accesso a nuove attività lavorative, con particolare riferimento ai settori della new economy, della filiera artigianale di qualità, della green economy e della tutela e valorizzazione del territorio, dell´ambiente, del paesaggio, del patrimonio agricolo e delle produzioni biologiche e a chilometro zero. La Regione – prosegue - favorisce la creazione e l´implementazione di strumenti quali gli incubatori e gli acceleratori di impresa in grado di cogliere le esigenze di innovazione, anche al fine di privilegiare il riequilibrio di genere e multiculturale e promuove altresì servizi informativi e progetti formativi volti ad agevolare lo sviluppo di attività in forma autonoma o cooperativa da parte dei giovani". "Altro punto importantissimo è quello dell´accesso all´abitazione attraverso l´integrazione di politiche nell´ambito delle normative regionali vigenti, promuovendo anche interventi innovativi di autocostruzione e autorecupero degli edifici". La vicepresidente ha quindi ricordato che "sulla scia dell´approvazione della legge ‘285/97´ la Regione Umbria ha sviluppato interessanti progettualità nei settori dell´aggregazione giovanile e della partecipazione, con la nascita di consulte e forum giovanili. In seguito all´ intesa del 2010 sulla ripartizione del ‘Fondo nazionale per le politiche giovanili´, sono state realizzate numerose azioni, con i Comuni, le scuole e i soggetti del terzo settore. Nel febbraio 2014 si è svolto a Perugia, presso la sede della Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica, "Let´s Gov - Promuovere opportunità e praticare cittadinanza", un percorso di confronto dei giovani , di età compresa tra i 18 e i 27 anni, con le istituzioni regionali umbre sulle questioni che riguardano più da vicino la condizione giovanile". I risultati dei lavori sono stati poi presentati ai tecnici delle istituzioni. Il 4 aprile 2014 i giovani partecipanti si sono confrontati con la presidente e gli assessori della Giunta regionale formulando proposte e condividendo con essi alcuni interventi prioritari da porre al centro della futura programmazione regionale. Il percorso è proseguito nel dicembre 2014 con un´ulteriore fase partecipativa dei giovani denominata "Lexgov: Partecipa Pensa Proponi", finalizzata all´elaborazione di una proposta di legge regionale sulle politiche giovanili, che si è articolata in tre incontri nelle due province umbre. Sono state coinvolte 150 persone, tra amministratori pubblici, giovani membri di associazioni e soggetti rappresentativi del territorio, provenienti da tutte le zone sociali della regione: con loro sono stati analizzati i risultati del precedente Let´s Gov e sono state avanzate idee e proposte che poi sono confluite nel presente disegno di legge regionale, al cui percorso di elaborazione ha preso parte anche il Forum regionale dei giovani che raggruppa numerose associazioni operanti nel territorio regionale e l´associazione studentesca "Altrascuola - Rete Degli Studenti Medi Umbria", con indicazioni in materia di diritto allo studio.  
   
   
LEGALITÀ: ESPERIENZA NEI CAMPI DI LAVORO COME ´STILE DI VITA´  
 
Firenze 17 marzo 2015 - "Vogliamo fare in modo che l´esperienza non si riduca soltanto ad una vacanza ma che possa essere trasformata da ragazze e ragazzi in qualcosa di più, in una sorta di ´stile di vita´". E´ intervenuta anche la vicepresidente Stefania Saccardi oggi, alla presentazione del progetto ´Bentornati´, ideato da Libera, Arci, Unicoop Firenze e Cgil Toscana. Un´iniziativa che ha come scopo dare continuità durante tutto l´anno, e svilupparla, all´esperienza che ogni anno più di 1000 giovani conducono nei campi di lavoro nei beni confiscati alle mafie. "La Toscana – ha detto la vicepresidente Saccardi - sostiene ormai da 10 anni la partecipazione dei giovani ai campi di lavoro. Esperienza che coinvolge ogni anno centinaia di giovani che prendono coscienza di una realtà difficile e spesso sconosciuta alla maggior parte di loro. Scopo di ´Bentornati´ è dilatare questa straordinaria esperienza durante tutto l´anno attraverso incontri, eventi, giornate di formazione e molto altro ancora". Prosegue e si consolida l´impegno della Regione nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia. "La Toscana – ha aggiunto - ha creato, prima regione in Italia, un tavolo con le associazioni impegnate in questo campo per la gestione dei beni sequestrati alla mafia e renderli fruibili per iniziative come questa. A tal proposito posso anticipare che nei prossimi atti relativi alla programmazione del Fondo Sociale Europeo, alcune delle risorse a disposizione del sociale saranno impiegate anche per la risistemazione di alcuni di questi beni confiscati i quali, una volta lasciati dalla mafia, spesso non sono immediatamente utilizzabili". 5 le azioni del progetto: sensibilizzazione e promozione dei campi di volontariato (attraverso vari tipi di eventi e presso scuole medie superiori, università, centri di aggregazione giovanile e coinvolgendo associazioni studentesche, professori e associazioni attive sul territorio), formazione campi (in vista della partecipazione con laboratori, film, incontri, ecc.), linee comuni (progettualità condivisa su formazione e tematiche di interesse comune), post campi (realizzazione di percorsi per i volontari che intendono continuare ad impegnarsi sui temi della legalità e dei beni confiscati), ´Due giorni della legalità´ (evento regionale in cui coinvolgere tutti i ragazzi che hanno partecipato ai campi, i responsabili delle cooperative, autori, giornalisti e altri esperti). La Regione sostiene la realizzazione di campi di lavoro antimafia ai quali ogni estate partecipano centinaia di giovani toscani fra i 16 e i 30 anni in attività di lavoro, formazione e scambio di esperienze realizzate nelle terre confiscate alle mafie della Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Quest´anno, con i campi 2015, sarà la decima edizione di questa esperienza. Il contributo regionale alle associazioni che realizzano le attività per il 2015 è di 40 mila euro,per 2 progetti distinti: "Liberarci dalle spine" realizzato da Arci Toscana e "E!state Liberi!" realizzato da Libera. Al primo, nel 2014, hanno aderito oltre 700 fra ragazzi e ragazze (che sono state la maggioranza, 77%) in età compresa tra 16 e 19 anni. Nel secondo l´estate scorsa sono stati coinvolti circa 300 ragazzi e ragazze toscani, grazie anche alla partecipazione al progetto di Agesci Toscana. Un´altra iniziativa formativa finanziata dalla Regione (4 mila euro per il 2015), sempre nel campo della legalità e rivolta ai giovani ma che non riguarda beni confiscati alle mafie ma l´antimafia, è il progetto ´Mandorlo fiorito´, realizzato dall´Associazione Cieli Aperti di Prato. Previsti un campo di animazione di strada a Scampia (Na), un concorso per il miglior prodotto creativo sul tema della legalità rivolto alle scuole medie di Prato e momenti di festa e di convivialità fra tutti i ragazzi partecipanti per favorire lo scambio e la creazione di legami, in particolare per riportare nel territorio pratese quanto emerso nei campi e nei vari incontri e laboratori svolti.  
   
   
GIOCO, ASSESSORE LOMBARDIA: GOVERNA CANCELLA LEGGE ANTI-SLOT  
 
Milano, 17 marzo 2015 - "Sulla gestione del gioco d´azzardo e in particolare delle macchinette mangiasoldi presenti attualmente in tutti gli angoli delle nostre città il Governo non ci prenda in giro. Se davvero vuole contrastare il diffondersi della ludopatia applichi su scala nazionale le regole severe messe in campo da Regione Lombardia". Lo dichiara l´assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo Viviana Beccalossi, commentando le affermazioni del Sottosegretario all´Economia Pier Paolo Baretta, intervenuto a Milano al convegno "Verso il decreto sul gioco d´azzardo". Decreto Del Governo - "Dalle indiscrezioni riguardanti il decreto che sta per essere approvato dal Governo - prosegue Viviana Beccalossi - pare che i provvedimenti fondamentali previsti nella nostra Legge, tra cui cito soltanto la distanza minima di cinquecento metri dai luoghi sensibili, come chiese, ospedali e scuole, scomparirebbero. Stessa sorte anche per il ´non rinnovo´ delle licenze in scadenza per i locali che non rispettano quanto previsto dalla normativa regionale. Obiettivo: Milano Slot Free - "A Milano - conclude Viviana Beccalossi- grazie al nostro provvedimento e alla collaborazione, nonostante le differenze politiche, con il Comune, entro pochi anni oltre il 95% del territorio sarebbe liberato dalle macchinette. Evidentemente il Governo continua a considerare le slot come altrettanti bancomat per incassare soldi facili sulla disperazione della gente. Aspettiamo il decreto con cui il presidente Renzi getterà definitivamente la maschera".  
   
   
BILANCIO LEGGE CONTRASTO VIOLENZA DONNE. VENDOLA: "UN PIANO PER ATTUARE LEGGE"  
 
Bari, 17 marzo 2015 - “Abbiamo voluto dare gambe solide alla battaglia per contrastare la violenza sulle donne. Dopo la legge regionale, sono necessari strumenti concreti per dare attuazione ai propositi e alle indicazioni di legge”. Spiega così il Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola la scelta della Regione Puglia di approntare un Piano operativo di contrasto alla violenza sulle donne, il cui obiettivo è di dare attuazione alla legge regionale approvata lo scorso anno. “Ad un anno dall’avvio dell’iter del disegno di legge di iniziativa della Giunta Regionale, approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale della Puglia nella seduta del 25 giugno 2014 – ha continuato Vendola - molteplici sono state le attività realizzate per consolidare e potenziare la rete dei servizi territoriali mirata alla creazione di un sistema integrato tra istituzioni e servizi”. “Intanto – ha spiegato Vendola – abbiamo 21 centri antiviolenza distribuiti su tutto il territorio regionale, 7 Case rifugio per donne vittime di violenza e 1 Casa rifugio per donne vittime di tratta e un lavoro straordinario fatto dal garante dei diritti dell´infanzia. Accanto infatti al tema della violenza alle donne, che è una vera propria pandemia che ci ha spinto a immaginare un neologismo come femminicidio in un paese che ogni giorno vede donne vittime anche di uccisioni ma vittime di ogni sorta di abuso, dallo stupro alla violenza del mobbing, c’è il tema della violenza sui minori. Possiamo immaginare cosa è diventato il bullismo informatico e quanto le cronache ci spingano ad agire. Oggi – ha aggiunto il Presidente - tutte le agenzie educative devono dire continuamente che non si può convivere con la violenza, la violenza del bullismo, degli stupratori, dei molestatori. E’ importante portare a emersione che la violenza è la negazione del diritto degli altri, è uno spreco di umanità ed è anche un reato. Noi oggi abbiamo su tutto il territorio pugliese i terminali di questa coscienza nuova che deve aiutare il nostro territorio a diventare un po´ poi civile”. Per Vendola “la violenza non è accettabile, non è compatibile con gli standard minimi di diritti umani”. “E noi lavoriamo perchè si abbatta quel muro – ha concluso Vendola - quella barriera fatta di pregiudizi, di codici culturali stantii che protegge i violenti, i violentatori, i bulli. Quel muro va abbattuto, i bulli, i violenti, i violentatori vanno o rieducati o messi al bando. Accade alla povera gente di non avere conoscenza di quali siano i propri diritti, accade a tanti soggetti sociali. Una donna nel tinello domestico non deve accettare di subire l’umiliazione o l’esproprio della propria dignità”. Alla conferenza stampa ha partecipato anche Rosy Paparella, Garante regionale dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza che ha sottolineato come “la necessità di ridefinire un sistema complessivo capace di rilevare e prendere in carico le situazioni di maltrattamento e violenza sui minori, sia alla base del lavoro in corso per la definizione delle Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza in danno dei minori, con un’attenzione particolare alle nuove forme di violenza (cyberbullismo, adescamento on line etc.) in gran parte nascoste anche in Puglia”. Note su Piano regionale della Puglia in materia di violenza alle donne Quattro linee di intervento finanziate con 3 milioni di euro per promuovere azioni di contrasto e consolidare la rete dei servizi: monitoraggio del fenomeno, attuazione di programmi antiviolenza, consolidamento e potenziamento dei centri, linee guida per il maltrattamento e la violenza delle donne e dei minori. Quattro le macro azioni previste nel Piano: l’attivazione dell’Osservatorio per il monitoraggio della violenza alle donne e ai minori, la realizzazione di “Programmi antiviolenza” a favore delle donne vittime di violenza, sole o con minori, finalizzati all’accoglienza, al sostegno e all’accompagnamento, tramite percorsi personalizzati, il consolidamento e il potenziamento dei servizi di prevenzione contrasto della violenza di genere previsti dai Piani Sociali di Zona, l’adozione delle “Linee guida regionali in materia di maltrattamento e violenza in danno dei minori”, per garantirne i diritti contro ogni forma di maltrattamento e violenza. Con una dotazione complessiva di 3 milioni di euro, che andranno a finanziare le quattro azioni del Piano regionale di contrasto alla violenza sulle donne, per la prima volta la Regione Puglia fornisce strumenti concreti a tutti i soggetti del pubblico e del privato sociale per consolidare il sistema di servizi a supporto delle politiche regionali di contrasto alla violenza sulle donne. Sono 18 i Centri antiviolenza in Puglia, di cui 10 pubblici, 7 Case rifugio per donne vittime di violenza e 1 Casa rifugio per donne vittime di tratta. L’avviso in scadenza la prossima settimana, il 21 marzo, ha proprio l’obiettivo di sostenere e rafforzare la rete dei centri antiviolenza e delle case rifugio operanti sul territorio regionale per potenziare le forme di assistenza, accoglienza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro figli.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ, GLI STATI GENERALI IN LIGURIA  
 
Genova, 17 Marzo 2015 - Dopo gli Stati Generali delle Donne di Roma nel dicembre scorso a Roma e in vista di "Pechino vent´anni dopo", in programma a settembre Expo Milano 2015, anche in Liguria si sono svolti gli Stati Generali delle Donne. Gli Stati Regionali partono da un documento di sintesi di tutti i lavori elaborati dalle donne che verrà arricchito con le esperienze regionali. Alla giornata regionale per la Liguria, nella sede della Regione Liguria in Via Fieschi 15, hanno partecipato fra gli altri l´assessore alle Politiche sociali della Regione Liguria Lorena Rambaudi, insieme con la consigliera e la presidente della Commissione Pari Opportunità Valeria Maione e Patrizia Muratore. Fra i temi discussi, con interventi di quattro minuti: democrazia paritaria ,lavoro, imprese start up, donne e politica, stili di vita, giovani donne e confronti fra generazioni, donne e territorio, comunicazione, innovazione nuove tecnologie. E ancora: processi di integrazione, le famiglie migranti, leadership, politiche e azioni intorno al Mediterraneo, cambiamenti, potere, creatività, fragilità economica e sociale – sport , educazione/formazione, sostenibilità, sicurezza sul lavoro.  
   
   
PARI OPPORTUNITÀ: PREMIATI VINCITORI DI #UNMONDOSENZAVIOLENZA ASSESSORE ABRUZZO"POCHE LE DONNE CHE OCCUPANO RUOLI APICALI"  
 
Pescara, 17 marzo 2015 - Arriva appena al 35 per cento la percentuale di donne ai vertici dei giornali secondo i dati della American Society of News Editors su donne e giornalismo. Nella tv dove la percentuale scende addirittura al 20 per cento. In Italia ed in Abruzzo, in particolare, la situazione appare ancora più sconfortante. La presenza di donne sia nell´editoria che nel giornalismo è quantitativamente accettabile ma il gap è piuttosto evidente a livello di ruoli apicali. Una riflessione sul ruolo della donna in questi due settori è stat sviluppata , a Pescara, nella sala consiliare della Provincia, in occasione della giornata di premiazioni del concorso di idee "Vorrei #unmondosenzaviolenza" rivolto a tutti gli studenti delle scuole abruzzesi secondarie di primo e secondo grado. L´iniziativa, partita in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne dello scorso 25 novembre, è stata organizzata dall´assessorato regionale alle Pari opportunità in collaborazione con la commissione Pari opportunità, dall´Ufficio scolastico regionale, dal Co.re.com Abruzzo e dall´Ordine dei Giornalisti d´Abruzzo. "La giornata odierna segna la conclusione di un percorso fatto all´interno delle scuole - ha spiegato l´assessore alle Pari Opportunità, Marinella Sclocco - quindi non un semplice spot fine a se stesso. C´è stato un grande coinvolgimento degli istituti scolastici sia grazie all´impegno del direttore dell´Ufficio scolastico regionale che della Commissione regionale per le Pari Opportunità. I ragazzi - ha proseguito - ha presentato sia lavori scritti che video dimostrando di avere centrato appieno il tema delle Pari opportunità". L´assessore Sclocco ha,inoltre, rimarcato come "nonostante le donne siano quelle che leggono e scrivono di più, questo fattore non si traduce poi in un miglioramento del tasso di disoccupazione femminile che rimane sempre molto elevato. Nel campo dell´editoria - ha aggiunto - i numeri sono meno drammatici. Tuttavia, anche in questo settore - ha ricordato Marinella Sclocco - le donne non sono quasi mai ai vertici. Basti pensare che, secondo Federmanager, solo il 7 per cento diventa direttore di quotidiani importanti". La strada verso un riequilibrio delle Pari opportunità sembra ancora lunga. "Vi sono problematiche di ordine storico, culturale e politico - ha affermato l´assessore - che non è facile rimuovere. Un segnale di speranza arriva dal mondo delle imprese piccolissime dirette da donne - ha concluso la Sclocco - che hanno sapauto resistere meglio alla crisi economica. Anche il Papa ed il presidente Mattarella, in occassione dell´8 marzo, hanno parlato dell´importanza per l´economia italiana del truolo della donna. Bisogna insistere su queo tema". A premiare gli studenti, oltre allo stesso assessore Sclocco, sono stati il caporedattore del settore Società del Tg2, Maria Rita Grieco, il consigliere di Amministrazione della Rai, Rodolfo De Laurentiis, l´ex direttore vicario dell´Ansa, Carlo Gambalonga, autore del libro Casa Ansa pubblicato in occasione dei 70 anni della nascita della prestigiosa agenzia giornalistica, la responsabile dell´Ansa Abruzzo e Molise, Elisabetta Guidobaldi, che ha raccontato la sua esperienza di inviata di guerra, il presidente dell´Ordine dei Giornalisti d´Abruzzo, Stefano Pallotta, e la presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, Gemma Andreini.  
   
   
IX SETTIMANA DELL´ANTIRAZZISMO: REGIONE PUGLIA IN COLLABORAZIONE CON UNAR  
 
Bari, 17 marzo 2015 - L’assessorato regionale al Welfare, in collaborazione con Unar – ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali, promuove l’Xi edizione della Settimana dell’antirazzismo attraverso la propria rete dei nodi territoriali. Un calendario di iniziative diversificate su tutto il territorio regionale, con l´intento unico di sensibilizzare la cittadinanza, partendo anche dalle fasce più giovani della popolazione. Sono 22 i Nodi territoriali antirazzismo che hanno aderito alla chiamata regionale proponendo eventi ed iniziative per tutta la settimana, su tutto il territorio regionale . “La Regione Puglia già quattro anni fa – spiega Donato Pentassuglia, assessore regionale al Welfare e Salute – ha sottoscritto con Unar un protocollo d’intesa per la creazione e l’implementazione di un Centro di coordinamento regionale contro le discriminazioni. Il Centro è uno dei risultati della strategia regionale per la costruzione della cittadinanza solidale e per la reale promozione della dignità e del benessere dei cittadini e delle cittadine pugliesi, nell’ottica della valorizzazione delle differenze e nel rispetto del principio di parità. Il Centro di coordinamento è il riferimento regionale dei 62 nodi locali attivi che sui territori svolgono l’azione di veri e propri Centri antidiscriminazione. Anche in questo caso la promozione della Settimana antirazzismo è stata organizzata su iniziativa del Centro regionale”. Si parte lunedì 16 per finire domenica 22 marzo con un ventaglio di proposte davvero interessanti e variegate che includono rappresentazioni teatrali, dj setting, degustazioni cibi multietnici, eventi sportivi, momenti di approfondimento e molto altro ancora.