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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Gennaio 2015
IL COMITATO PER IL COMMERCIO DIBATTITO SULLE NUOVE RACCOMANDAZIONI PER I COLLOQUI TTIP  
 
 Strasburgo, 22 gennaio 2015 - Il Parlamento deve usare la sua influenza sulla definizione degli (Ttip) norme Transatlantic Trade and Investment Partnership per garantire che servono tutti i cittadini dell´Ue, non solo alcuni attori economici e devono quindi insistono sul fatto che i colloqui sono più democratica e trasparente, ha detto il presidente di commissione commercio , Bernd Lange (S & D, De), il Mercoledì Nel dibattito sul mandato aggiornato per i colloqui Ttip, 18 mesi dopo sono stati lanciati, i deputati di centro-destra hanno insistito che le richieste del Pe dovrebbero essere redatti in più "termini positivi", concentrandosi su "ciò che vogliamo" piuttosto sul "disegno nuovo linee rosse ". Quasi tutti i relatori hanno sottolineato la necessità di tutelare gli investitori che non limita il diritto di regolare di una delle parti. La necessità di un capitolo sviluppo sostenibile vincolante stato menzionato anche più volte. La Casa prevede di adottare le raccomandazioni, in base alla sua valutazione dei principali risultati dei colloqui, nel maggio di quest´anno . Essi conterranno rettifiche effettuate dagli eurodeputati, alla luce del nuovo equilibrio politico seguito alle elezioni dello scorso anno e le nuove preoccupazioni sollevate dalla Ue la società civile. L´accordo Ttip deve essere ratificato dal Parlamento europeo prima che possa entrare in vigore.  
   
   
BERND LANGE SULL´ACCORDO COMMERCIALE UE-USA: "UNA NAVE IN ACQUE AGITATE"  
 
Strasburgo, 22 gennaio 2015 - Nel giugno 2013, l´Unione europea e gli Stati Uniti hanno avviato dei negoziati sul più grande accordo di libero scambio del mondo, promettendo una crescita più rapida e più lavoro. Molte questioni rimangono irrisolte. Abbiamo incontrato il deputato tedesco di centro sinistra Bernd Lange, presidente della commissione per il Commercio internazionale del Parlamento e relatore del rapporto che valuterà i risultati dei colloqui sul Ttip e la posizione del Parlamento. Secondo lei la relazione dovrebbe contribuire a un nuovo inizio dei negoziati. Perché? La nave è in acque agitate e abbiamo bisogno di un nuovo inizio per approvare l´accordo in Parlamento. In primo luogo, abbiamo bisogno di una trasparenza assoluta - per essere in grado di comunicare con il pubblico e affrontare le sue preoccupazioni. Inoltre occorre una valutazione di quanto è stato già fatto. In alcuni settori, come l´industria chimica, non saremo in grado di raggiungere un accordo. Infine, abbiamo bisogno di affrontare le questioni più controverse, come l´Isds (il sistema di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato che permette alle aziende di citare in giudizio i governi per la perdita di profitti). Il Ttip ha scatenato un´ondata di critiche e timori da parte del pubblico. Per esempio l´invasione di polli clorurati, la rottamazione degli indicatori geografici come il Parmigiano o ancora la privatizzazione dei servizi pubblici. Sono timori giustificati? Il problema è che il mandato non è stato pubblicato all´inizio e questa mancanza di trasparenza ha sollevato molte paure ingiustificate come i polli clorurati. Alcuni timori sono reali. Ad esempio, la protezione di indicatori geografici deve essere negoziata. In futuro vorrei essere sicuro che parmigiano proviene da Parma e il prosciutto della Foresta Nera è dalla Foresta Nera e non dell´Ontario. L´ue dovrebbe rispondere alle preoccupazioni dei paesi terzi colpiti dal Ttip, come la Turchia e il Messico, che hanno accordi di libero scambio con l´Ue e gli Stati Uniti rispettivamente? Dobbiamo fare in modo che i loro interessi siano presi in considerazione e siano inclusi nei negoziati. Rimane ottimista sulla possibilità di terminare i negoziati entro la fine di quest´anno? Dipende dagli Stati Uniti.  
   
   
NABIL EL ARABY: "L´UE È CONSIDERATA COME LA COSCIENZA DELL´UMANITÀ DI OGGI"  
 
Strasburgo, 22 gennaio 2015 - In seguito agli attentati di Parigi il Segretario generale della Lega araba ha invitato ad una maggiore cooperazione con l´Ue per contrastare l´estremismo. Davanti alla commissione per gli Affari esteri del Parlamento, Nabil El Araby ha dichiarato che "i problemi di oggi sono di carattere universale e non si limitano ad un unico luogo" ricordando che "l´Unione europea è stata sempre in prima linea in tutto le giuste cause". Riferendosi all´Ue come la "coscienza dell´umanità", si è detto molto grato per il rafforzamento della cooperazione tra l´Europa e la Lega araba in questi ultimi anni. Ha anche espresso il suo apprezzamento per la risoluzione sul riconoscimento di uno Stato palestinese approvata dal Parlamento il mese scorso: "È davvero venuto il momento per i palestinesi di vivere in pace e dignità, e anche per gli israeliani". Durante lo scambio di opinioni, Nabil El Araby ha evocato il futuro della Libia e della Siria, mettendo a confronto la Primavera araba e la transizione politica dopo il 1989 nei paesi dell´Europa orientale. Clicca sul video qui sopra per la nostra intervista con il Segretario generale dopo il suo incontro con la commissione per gli Affari esteri.  
   
   
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E UE: SERRACCHIANI, AVVIARE UNA COLLABORAZIONE TRA IL FVG E GLI ESPERTI ITALIANI  
 
Bruxelles, 22 gennaio 2015 - Sono complessivamente 146 gli Esperti Nazionali Distaccati (End) dalle pubbliche amministrazioni del nostro Paese oggi impegnati nelle diverse istituzioni dell´Unione Europea. La presidente del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani li ha incontrati a Bruxelles, in occasione dell´annuale presentazione del Rapporto End [promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia, l´anno passato dal Centro Nazionale Ricerche (Cnr)] alla quale sono intervenuti il vicepresidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, il sottosegretario alle Politiche Europee Sandro Gozi, l´ambasciatore Stefano Sannino (rappresentante permanente dell´Italia presso l´Ue), l´europarlamentare Isabella De Monte e Giancarlo Defazio, presidente di Clenad Italia, l´organizzazione che rappresenta gli End nella capitale belga. Un incontro nella sede del Parlamento dell´Ue, sul tema della "mobilità internazionale per accrescere le competenze della Pubblica Amministrazione", che ha permesso di confermare l´avvio, su scala più ampia e in termini di maggiore efficacia, come la presidente Serracchiani ha indicato, di una proficua collaborazione tra la Regione, questi esperti distaccati (di cui due provenienti proprio dall´Amministrazione del Friuli Venezia Giulia) e il Clenad. "Il 2015 sarà di fatto l´anno in cui inizierà la fase di attuazione dei programmi operativi nell´ambito delle progettualità europee 2014-2020 con l´esigenza, anche del Friuli Venezia Giulia, di convogliare tutti gli sforzi della parte pubblica per sfruttare al meglio le risorse finanziarie europee, impegnandole per contribuire alla realizzazione di iniziative e progetti che affrontino le nostre criticità e rilancino una fase di crescita", ha annotato Serracchiani. Complessivamente, a grandi linee, nella nuova Programmazione comunitaria 2014-2020, il budget del Friuli Venezia Giulia, tra fondi strutturali [Fondo Sociale Europeo (Fse), Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr), Fondo Agricoltura] e Programmi di Cooperazione transfrontaliera (Italia-austria e Italia-slovenia) ammonta a oltre 900 milioni di euro, "spalmati" in sette anni. Il "distacco" di esperti e funzionari presso le istituzioni europee non deve essere visto come un mero centro di costo, bensì un investimento per il futuro per le amministrazioni di provenienza, ha rilevato la presidente Serracchiani: si attua una valorizzazione di abilità e competenze, una conoscenza approfondita dei meccanismi di funzionamento e delle complesse procedure in atto nell´Amministrazione dell´Ue che potranno poi arricchire, "al rientro" in Italia, le pubbliche amministrazioni d´origine, hanno confermato Serracchiani ed il sottosegretario Gozi. Sempre di più deve svilupparsi una fertilizzazione, una maggior permeabilità tra pubbliche amministrazioni nazionali, centrali e del territorio (Regioni ed Enti locali), e Bruxelles - "l´altra capitale" d´Italia, come ha osservato Tajani - affinché "si pensi sempre di più europeo e si capisca il funzionamento della macchina europea", ha dichiarato l´ambasciatore Sannino. Una Pubblica Amministrazione italiana che però ha bisogno, "ed in fretta", di aggiornarsi e riformarsi, come peraltro la Regione Friuli Venezia Giulia ha già iniziato a fare, ha rilevato Serracchiani, investendo sempre di più in competenze come quelle che possono fornire proprio gli esperti distaccati. End italiani, ha aggiunto la presidente, che nel caso del Friuli Venezia Giulia, creando proprio le condizioni per un loro coinvolgimento diretto nelle "pratiche" riguardanti il nostro territorio e la sua peculiare collocazione geopolitica, potranno essere utili e determinanti anche nelle grandi strategie dell´Ue come le macroregioni Adriatico-ionica e l´Area Alpina, non solo nell´utilizzo dei fondi europei. Risorse europee, cospicue per il Friuli Venezia Giulia, che dovranno comunque essere oggetto, ha dichiarato Isabella De Monte, di specifiche iniziative per far conoscere al tessuto economico regionale ed al sistema delle Autonomie locali potenzialità e ricadute.  
   
   
GUIDI RICEVE MINISTRO CANADESE FAST: ENTRO L´ANNO FIRMA ACCORDO LIBERO SCAMBIO  
 
 Roma, 22 gennaio 2015 - Il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi ha ricevuto il Ministro del Commercio canadese Ed Fast. Nell´incontro, dopo aver constatato l´eccellente stato della collaborazione economica bilaterale, i Ministri hanno auspicato che Ue e Canada firmino entro l´anno l´Accordo di Libero Scambio (Ceta), uno dei più ambiziosi accordi di questo tipo a livello mondiale. Il Ceta, hanno convenuto i due Ministri, oltre che incrementare i rapporti commerciali tra le Parti firmatarie, garantirebbe le produzioni tipiche europee dell´agro-alimentare e porrebbe le basi per un rilancio degli investimenti reciproci. Sul fronte energetico, il Ministro Guidi, dopo aver ricordato l´accordo di collaborazione firmato con il collega canadese al G7 di Roma dello scorso maggio, ha auspicato una crescita dell´import italiano ed europeo di petrolio e gas liquefatto canadesi: forniture che rafforzerebbero il livello di indipendenza energetica dell´Italia e dell´Europa. Il Ministro Guidi ha infine annunciato l´imminente missione di una delegazione di imprese italiane dell´agro-alimentare in Canada e ha invitato gli investitori canadesi a guardare all´Italia con sempre maggiore interesse, alla luce anche delle recenti misure adottate nel settore dal Governo italiano.  
   
   
TORINO CITTÀ METROPOLITANA: INIZIA L’OPERAZIONE “STATUTO APERTO”. LO STATUTO DISCUSSO E ADOTTATO DAL CONSIGLIO METROPOLITANO. ADESSO LA CONSULTAZIONE NEI TERRITORI  
 
Torino, 22 gennaio 2015 - E’ iniziata ufficialmente ieri pomeriggio l’operazione “Statuto aperto”. Il Consiglio Metropolitano di Torino ha adottato lo Statuto che ora sarà sottoposto a consultazione nei territori, per poi essere portato alla Conferenza Metropolitana per l’approvazione definitiva. Lo Statuto è stato approvato con 14 voti favorevoli e tre astensioni. Il testo verrà ora sottoposto alla consultazione di tutti gli amministratori dei 315 Comuni della Città Metropolitana, con specifici incontri per aree territoriali. E’ prevista anche una consultazione delle rappresentanze sociali ed economiche. Anche i cittadini potranno esprimere il loro parere sullo Statuto per e-mail. Il form per inviare l’e-mail è disponibile accedendo alle pagine del sito Internet www.Cittametropolitana.torino.it  (o www.Torinometropoli.it ) dedicate all’operazione “Statuto aperto”. Al termine della consultazione, il Consiglio Metropoltano esaminerà gli emendamenti proposti dai territori e adotterà il testo definitivo, da sottoporre all’approvazione della Conferenza Metropolitana, composta dai 315 Sindaci. “Con l’adozione dello Statuto e delle Zone omogenee in cui si articolerà il territorio, – ha dichiarato, esprimendo la sua soddisfazione, il Sindaco Metropolitano, onorevole Piero Fassino - la Città Metropolitana entra nel pieno della sua operatività. Statuto e perimetrazione delle Zone omogenee sono stati elaborati con l’obiettivo di garantire ai 315 Comuni della Città Metropolitana gli stessi diritti, le stesse opportunità e pari dignità, quale che sia la dimensione demografica di ogni comunità. Adesso la consultazione consentirà ad ogni territorio di contribuire con ulteriori proposte al profilo e all’identità della Città Metropolitana. L’obiettivo generale che vogliamo perseguire è una Città Metropolitana che rappresenti nuove e più ampie opportunità per i territori e per i cittadini”. La bozza dello Statuto discussa, emendata e approvata oggi dal Consiglio Metropolitano è pubblicata nell’home page del portale Internet della Città Metropolitana www.Cittametropolitana.torino.it  (o www.Torinometropoli.it )  
   
   
NUOVI INDIRIZZI DI POSTA ELETTRONICA DELLA CITTA´ METROPOLITANA DI TORINO  
 
Torino, 21 gennaio 2015 - Tutti gli indirizzi di posta elettronica della Città metropolitana di Torino (già Provincia di Torino) sono cambiati: per alcuni mesi, le mail inviate ai vecchi recapiti continueranno ad arrivare ai loro destinatari, ma i nuovi indirizzi sono: nome.Cognome@cittametropolitana.torino.it  Dal 18 febbraio inoltre cambia anche la Pec istituzionale che diventa: protocollo@cert.Cittametropolitana.torino.it  Ricordiamo che la Partita Iva della Città metropolitana resta invariata rispetto a quella della Provincia di Torino.  
   
   
FVG: SOSTEGNO A REDDITO: "LA CRISI NON DEVE LASCIARE NESSUNO INDIETRO" SERRACCHIANI:"SARANNO RIORDINATI GLI STRUMENTI ESISTENTI. CONTRIBUTI NON PIÙ A CONSUNTIVO"  
 
Trieste, 22 gennaio 2015 - La volontà della Regione di introdurre misure di sostegno al reddito è stata ribadita ieri a Trieste dalla presidente Debora Serracchiani, che assieme agli assessori Loredana Panariti (Lavoro), Mariagrazia Santoro (Edilizia), Maria Sandra Telesca (Politiche sociali) e Francesco Peroni (Finanze) ha partecipato all´illustrazione di uno studio commissionato dalla Cisl Fvg e realizzato dalla società Idea Tolomeo, che ha fatto una fotografia precisa sugli scenari di povertà e di marginalità in Friuli Venezia Giulia, acuiti da sei anni di crisi economica. "Nella legge finanziaria per il 2015 - ha ricordato Serracchiani - abbiamo preso un impegno preciso, mettendo a bilancio 10 milioni di euro. Ora vogliamo creare al più presto le condizioni per aiutare veramente le famiglie difficoltà. Stiamo lavorando per mettere ordine a tutti gli strumenti esistenti, che sono troppo frammentati, e per rivedere i livelli di competenza tra Regione, Comuni, Ambiti socio assistenziali, introducendo meccanismi di forte coordinamento delle politiche sociali. E come abbiamo già fatto da quest´anno con le rette per gli asili nido, puntiamo anche a poter erogare il contributo nel momento in cui chi ne avrà diritto farà domanda, non concedendolo più a consuntivo, quindi un anno dopo, costringendo così le famiglie ad anticipare danaro che magari non ha". Dallo studio Cisl, illustrato da Sergio Maset, direttore di Idea Tolomeo, emerge un quadro che, in sintesi, parla non solo di disoccupazione (comunque passata dal 3,4% pre crisi all´attuale 7.7%) ma anche di precarietà, di non regolarità occupazionale. Non solo. A forte rischio di marginalità vi sono nuclei familiari monogenitoriali, con prevalentemente una mamma ad occuparsi dei figli, dovendo conciliare spesso un "cattivo lavoro" con la famiglia. Circa 100 mila le persone che Idea Tolomeo ha identificato a rischio di marginalità, che risulta particolarmente acuto per circa 10 mila famiglie. "Siamo in emergenza, la Regione fa benissimo a prendere provvedimenti", ha detto il segretario regionale Cisl Giovanni Fania. "L´occasione è buona per riordinare tutti gli strumenti del welfare, pensati prima della crisi, con la metà della disoccupazione, con più ricchezza delle famiglie". Quale modello introdurre? Lo studio commissionato dalla Cisl ha anche fatto una comparazione tra le misure che già esistono in altri Paesi europei. Secondo Fania "quello più efficace è un welfare di stampo Nordeuropeo perché prevede un contratto sociale tra le istituzioni e il beneficiario, che non è solo assistito, ma si impegna responsabilmente a uscire dalla marginalità e rendersi utile alla società". In sostanza si tratta di prevedere, come ha precisato la presidente Serracchiani, "un sostegno all´inclusione attiva", ad esempio attraverso la partecipazione a programmi di rafforzamento delle competenze. Creando però effettivamente le condizioni che chi ne ha diritto "possa raccogliere il salvagente che arriva", come indica Maset. Obiettivo non sempre facile, per chi ha la giornata completamente impegnata tra lavoro e famiglia. Le nuove misure dunque non assomiglieranno né al reddito di reinserimento né a quello di cittadinanza. Non ci saranno ulteriori interventi rispetto al sistema lavoro, che già ha indennità e sussidi. "Pensiamo a un welfare moderno ed efficiente perché non vogliamo che questa crisi lasci indietro nessuno", ha concluso Serracchiani.  
   
   
REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE: NUOVA RIORGANIZZAZIONE PER MIGLIORARE L’EFFICIENZA E RAZIONALIZZARE LE RISORSE  
 
Trento, 22 gennaio 2015 - Migliorare l’efficienza della struttura amministrativa della Regione e razionalizzare le risorse, nel rispetto della rappresentanza dei gruppi linguistici. Questo l’obiettivo della riorganizzazione degli uffici regionali, avviata ieri dalla Giunta, dopo un approfondito esame effettuato negli ultimi mesi ed un confronto con le organizzazioni sindacali. Sono previsti risparmi in conseguenza dell´accorpamento di alcuni uffici e della loro diversa collocazione nell´ambito delle strutture dirigenziali. La Giunta ha anche provveduto alla nomina dei dirigenti che sostituiranno Edith Engl e Maria Chiara Fauri. Si tratta di Alexander Steiner, che avrà l’incarico di Segretario generale e di Claudia Anderle che dirigerà la ripartizione “Risorse umane e bilancio”. Con una modifica al regolamento concernente la determinazione delle strutture amministrative, sono stati decisi alcuni accorpamenti, nonché una diversa distribuzione degli uffici nell’ambito delle attuali cinque strutture dirigenziali, al fine di garantire maggiore funzionalità alla macchina amministrativa in previsione anche delle ipotizzate deleghe in materia di Giustizia alla Regione e in un’ottica di contenimento e razionalizzazione delle risorse. In particolare è stato soppresso l’Ufficio pubbliche relazione, mentre l’Ufficio servizi generali e rapporti con il pubblico è stato accorpato nell’Ufficio affari generali. L’ufficio della biblioteca sulle autonomie e le minoranze linguistiche è stato invece accorpato con l’Ufficio per le minoranze linguistiche. Per quanto riguarda le cinque strutture dirigenziali su cui è organizzata l’amministrazione regionale, sono stati confermati nel loro attuale incarico: Günther Hofer che guiderà la ripartizione Iii – minoranze linguistiche ed integrazione europea, Loretta Zanon che guiderà la ripartizione Ii – affari istituzionali, competenze ordinamentali e previdenza e Antonia Tassinari che guiderà la ripartizione Iv – supporto all’attività giudiziaria e giudici di pace. L’incarico di Segretario generale della Giunta, che era temporaneamente in capo ad Antonia Tassinari, dopo le dimissioni dal servizio di Edith Engl, avvenute nel luglio del 2014, sarà affidato ad Alexander Steiner, attuale comandante della Polizia municipale di Brunico e dirigente della ripartizione Polizia municipale, per il quale oggi la Giunta ha chiesto al Comune di Brunico il collocamento in posizione di comando presso la Regione. Nel curriculum di Steiner, oltre ad una laurea in Storia ed una in Scienze politiche presso l’Università di Innsbruck, vi è anche una laurea con lode relativa al corso accademico “project manager universitario” ottenuta presso l’Università di Salisburgo. Claudia Anderle, dal 2003 direttore dell’Ufficio elettorale della Regione, dal primo febbraio, in sostituzione di Maria Chiara Fauri che andrà in pensione, sarà nominata dirigente della Ripartizione I – risorse umane e bilancio. Claudia Anderle, laureata in Economia e Commercio e inserita nell’albo del personale idoneo alle funzioni dirigenziali, nell’estate del 2014 si è classificata prima, con la votazione di 10/10, nella prova di valutazione del corso per aspiranti dirigenti, organizzato dall’Università di Trento.  
   
   
PUGLIA: SPOSTAMENTO TERMINI PER PIANO AZIONE E COESIONE  
 
Bari, 22 gennaio 2015 - Intervento della vicepresidente Angela Barbanente sul Piano Azione e Coesione: “Lo spostamento del termine per salvaguardare i progetti finanziati dalle risorse del Piano Azione Coesione (Pac) dal 30 settembre al 30 dicembre, costituisce un passo importante ed un riconoscimento altrettanto significativo del ruolo di tali risorse a sostegno di investimenti molto rilevanti per i territori meridionali. Ricordiamo però che introdurre con la legge di stabilità approvata a dicembre una regola (quella del rispetto di un termine dato entro il quale impegnare le risorse, pena la revoca) del tutto nuova nell’ambito del Pac incrina il principio della leale collaborazione fra enti. Peraltro, se interpretata in modo restrittivo, ovvero riferita a salvare solo i progetti che hanno aggiudicato le gare (le cosiddette obbligazioni giuridicamente vincolanti), la nuova regola porta a definanziare qualche centinaio di progetti che i Comuni pugliesi e meridionali stanno attivamente portando avanti (anche con anticipazione di alcune spese per la progettazione e gli studi di fattibilità) ad esempio nel campo dell’efficientamento energetico delle scuole, così come della rigenerazione urbana. Ricordo che proprio tali tipologie di interventi sono il risultato di una forte azione di “cooperazione rafforzata” che ha impegnato per alcuni anni amministrazioni centrali e territoriali anche con l’attuale Governo, allo scopo di intervenire su alcuni problemi strutturali dei territori meridionali scongiurando l’accrescimento dei divari in termini di qualità della vita e di inclusione sociale dei cittadini. Auspichiamo pertanto che, come sembra di cogliere dalla intervista rilasciata lunedì scorso dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, si proceda al definanziamento delle risorse non ancora impegnate, salvaguardando quindi i progetti verso i quali sono state ultimate le procedure di ammissione a finanziamento e risultano già sottoscritti i relativi impegni nei confronti dei beneficiari. Tale soluzione è l’unica in grado di evitare la incontrollata proliferazione di contenziosi e la conseguente diffusione di debiti fuori bilancio derivanti dagli impegni a vario titolo già intrapresi da Regioni e soggetti beneficiari. In caso contrario, temiamo che la nuova scadenza al 30 dicembre indicata dal Ministro Del Rio non modifichi il quadro generale già da noi denunciato, foriero solo di contenziosi amministrativi e contabili, e che per giunta non darebbe a nessuno dei Comuni pugliesi la possibilità di accelerare i procedimenti in corso ed aprire rapidamente i cantieri”.  
   
   
RIORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE: NESSUNO STOP DALLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
Trento, 22 gennaio 2015 - Nessuno stop da parte della Provincia al Piano di riduzione della dotazione di personale. Esso andrà rivisto alla luce delle nuove disposizioni in materia di requisiti pensionistici previste dalla legge di Stabilità 2015, ma ciò non comporterà una retromarcia rispetto alle azioni programmate. Anzi, secondo le prime previsioni, per effetto della nuova normativa, negli anni 2016-2017, le uscite dai ranghi dell´amministrazione quasi raddoppieranno rispetto a quanto immaginato inizialmente. Questa la precisazione della Provincia autonoma di Trento in merito ad alcune notizie pubblicate oggi su una testata trentina. Non ci sarà quindi alcuno stop al programma di razionalizzazione del personale alle dipendenze della Provincia. Il Piano a suo tempo illustrato anche alle rappresentanze sindacali dovrà essere adattato al diverso contesto creato dalla legge di Stabilità varata dal Governo, ma nella sostanza gli obiettivi che esso si propone di raggiungere verranno confermati. Non solo: per effetto della nuova norma - spiega il Dipartimento organizzazione personale della Provincia - nel triennio 2015-2017 dovranno essere collocati a riposo quasi il doppio dei dipendenti rispetto ai numeri inizialmente previsti. La nuova situazione sarà illustrata ai sindacati nei primi giorni di febbraio.  
   
   
TRENTINO: ELEZIONI COMUNALI IL 10 E 24 MAGGIO  
 
Trento, 22 gennaio 2015 - Ieri la Giunta regionale ha individuato le due date nelle quali si svolgeranno le prossime elezioni comunali. Le date, previa intesa con i commissari del Governo e il presidente della Corte d´Appello nonché un ulteriore passaggio presso i presidenti delle due Province, saranno poi ufficializzate con apposito decreto del presidente della Regione. Il primo turno si svolgerà domenica 10 maggio 2015, con eventuale secondo turno domenica 24 maggio.  
   
   
REGIONE PIEMONTE FIRMA UN PROTOCOLLO D´INTESA, NELL´AMBITO DELLE INIZIATIVE PER REALIZZARE LA GARANZIA GIOVANI, PER FAVORIRE IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA AL LAVORO  
 
Torino, 22 gennaio 2015 - Da ieri la Regione Piemonte può contare sulla collaborazione di un’importante azienda come la Robert Bosch Spa per realizzare gli obiettivi della Garanzia Giovani, in particolare in materia di apprendistato e di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. Questa mattina presso l’assessorato all’Istruzione, al Lavoro e alla Formazione professionale è stato infatti firmato un protocollo d’intesa in cui la società si impegna a promuovere al proprio interno lo strumento dell’apprendistato. La Bosch, in particolare, è interessata, in collaborazione con la Regione, ad avviare percorsi di apprendistato di primo livello e di alta formazione, le due modalità che consentono ai giovani di acquisire nel corso dell’esperienza formativa in azienda anche un titolo di studio, e che ha visto la Regione Piemonte all’avanguardia in Italia. Inoltre, la Bosch si impegna, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche e formative, ad attivare percorsi di formazione tecnica e di specializzazione per giovani neo qualificati, diplomati, e a supportare, all’interno dei percorsi formativi per il personale, modalità didattiche sempre più vicino alle realtà produttive. La società e la Regione intendono poi valutare modalità per introdurre modelli virtuosi e innovativi finalizzati a favorire l’accesso al mondo del lavoro dei giovani, a studiare forme organiche e stabili di welfare aziendale, ad incrementare la produttività attraverso forme innovative di flessibilità organizzativa del lavoro e a diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso progetti pilota di e-learning. “Questa intesa ha un grande valore - commenta l’assessore Pentenero - perché la definizione di accordi con il sistema produttivo che favoriscano l’orientamento e la transizione tra scuola e lavoro dei giovani è una nostra priorità, che ha ispirato le nostre azioni nel programma Garanzia Giovani. Oggi occorre sempre più che il sistema educativo e le filiere produttive agiscano in sinergia, per definire meglio i fabbisogni formativi in termini di competenze e profili e nella modalità di soddisfazione degli stessi, attraverso interventi mirati e puntuali. Ci auguriamo che l’esempio della Bosch venga seguito anche da altre realtà imprenditoriali”. “Era il 1913 quando Robert Bosch fondò la prima officina per apprendisti all´interno della sua azienda - aggiunge Roberto Zecchino, direttore risorse umane e organizzazione Robert Bosch Sud Europa - Questo dimostra come da sempre la multinazionale tedesca creda nel valore aggiunto della formazione come strumento di orientamento e di crescita professionale. In Italia, Bosch da tempo si sta impegnando in modo attivo con enti, istituzioni e scuole al fine di proporre e promuovere il sistema di alternanza scuola-lavoro, quale possibile prospettiva per diminuire la disoccupazione giovanile. L´accordo firmato oggi vuole rilanciare un´alleanza forte tra scuola e impresa per affrontare con efficacia il tema dell´occupazione dei giovani, valorizzando tutti gli strumenti disponibili di formazione e aggiornamento direttamente in azienda. Mi auguro che questo diventi un volano importante per creare nuovi posti di lavoro”.